La ragazza dagli occhi marroni

di hermioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** malfuretto ***
Capitolo 2: *** libertà allo stato puro ***
Capitolo 3: *** Them ***
Capitolo 4: *** hogsmeade ***
Capitolo 5: *** Buon Natale ***
Capitolo 6: *** Sempre ***



Capitolo 1
*** malfuretto ***







Malfuretto
1



 
 
 
Spesso si da tutto così tanto per scontato da non renderci conto che questo può finire.
Quando si è abituati a qualcosa è difficile farne a meno. Che essa sia il caffè di prima mattina, l'odore dello shampoo sempre usato, il sorriso di qualcuno a noi caro, si fa fatica ad accettare la fine di quel qualcosa.
Si fa fatica ad accettare un po' tutto in questo mondo, in realtà.
Tutto è scontato, qualsiasi cosa.
Ma non per tutti, questo no.
E forse Eleonor ne è la prova, della scontatezza.
E' anche la prova della difficoltà di accettare cambiamenti.
Ma Eleonor è fatta così, non accetta che la monotonia cambi.
In realtà Eleonor non accetta molte cose, ma questa è una pecca del suo carattere. Chi non ne ha, di pecche?
Non riesce ad accettare la morte della madre. Non riesce ad accettare la nuova moglie del padre.
Non riesce ad accettare che un'oca bionda e priva di originalità come lei possa spregiare e rovinare, anche con il solo sfiorare, tutto ciò che un tempo era appartenuto a sua madre.
Eleonor è una ragazza con normalissimi capelli scuri che le arrivano fino a metà schiena.
Il viso dalla pelle leggermente olivastra e due comunissimi occhi marroni.
Niente di speciale, ma a lei va bene così.
Sa di essere bella, le occhiate che le rivolgono i maghi quando passa, nonostante i suoi normalissimi e quasi banali colori, affermano tutto.
Si definisce casinista, Eleonor.
E lei lo è seriamente.
Eleonor è anche testarda, schietta, perspicace ed è una grande provocatrice.
Ha cinque fratelli maschi, che le riempiono e le rovinano le giornate giorno dopo giorno.
Ma ringrazia di aver quei cinque scalmanati in casa, dei quali non farebbe mai a meno.
C'è una regola fondamentale nella casata dei Pudeator, discendenti da Ann Pudeator, morta nel 1692 per stregoneria, durante la persecuzione delle streghe di Salem.
Da quel giorno, da quel giorno che portò all'uccisione di una delle donne e delle streghe più influenti della società magica, la famiglia Pudeator, fiera casata purosangue, disprezza i babbani in modi oltre i limiti.
La regola è la seguente: Disprezza gli assassini della vita, ama chi che te l'ha donata.
Disprezza i babbani, ama la tua famiglia.
Regola semplice e fin da sempre rispettata.
Fu dettata in punto di morte da Ann e da allora, figli di generazioni e generazioni l'hanno rispettata fieramente.
Ed anche Eleonor la rispetta senza batter ciglio.
Ma infondo Eleonor è la copia spiccicata della parente.
E Eleonor è una purosangue fiera.
Odia i babbani, con tutta se stessa. Lei è stata cresciuta così, da degna maga quale è.
Perchè Eleonor potrà essere dolce, buona e allegra, ma disprezza tutto ciò che non possiede sangue magico.



Ora Eleonor è seduta in uno degli scompartimenti dell'Hogwarts Express e aspetta che Christoper, il più grande dei suo fratelli, posizioni tutti i bagagli.
Al suo fianco, uno dei due gemelli la guarda con aria di sfida, mentre lei continua imperterrita a sgranocchiare le ciocorane che gli ha fregato.
'' Gabriel, smettila di fissarmi, non te le renderò '' esclama la ragazza dopo aver ingoiato quella prelibatezza.
'' Sei una stronza Eleonor Pudeator ''
'' Ti voglio bene anche io '' fa un occhiolino nella sua direzione per poi rivolgersi all'altro gemello.
'' Mathew, vuoi?'' chiede porgendogli una ciocoarana e sorridendo malandrina.
Il ragazzo ride di cuore accettando il dono della sorella e le schiocca un bacio sulla guancia.
Perchè nonostante la nobiltà, questi cinque fratelli, sono legati come non mai.
E adesso ridono insieme, tutti tranne Gabriel, e aspettano che il treno parta per Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria nella quale studiano.
E non essendo il primo anno, tutti appartengono ad una casa.
Basta vedere i colori che aleggiano nello scompartimento per vedere in quali: Serpeverde e Corvonero.
Eleonor, Gabriel, Nicholas e Walter sono fieri serpeverdi mentre Christoper e Mathew, intelligenti come sono, appartengono alla casa delle aquile.
Ma tutti, in quella scuola, ammirano i fratelli Pudeator, tutti tranne i nati babbani e i mezzosangue, questo è ovvio.

Il treno parte con uno scossone e il viaggio inizia ufficialmente.
Si sente nell'aria l'emozione, l'ansia e la felicità, la malinconia del lasciare le persone a care, la voglia di sapere cosa questo anno è pronto a dare.
Eleonor è al quinto anno, ormai.
E' una brava strega, lei.
Non come la Granger, ma sa il fatto suo.
La Granger: quanto odia quella sporca babbana so-tutto-io
Odia anche i suoi due amichetti: Potter e Weasley
Ma lei odia i Grifoni in generale.
Si sente la porta dello scompartimento aprirsi e una faccia dalla pelle scura fare capolino.
'' Eleonor! Ti ho cercata in tutto il treno!''
Blaise Zabini la guarda dall'alto, con la sua pelle scura e i suoi zigomi pronunciati.
'' Zabini!'' lo salutano i fratelli Pudeator e lui ricambia il saluto con un sorriso.

Ha un buon rapporto Blaise Zabini con la famiglia Pudeator, sarà che sua madre e il signor Pudeator sono amici di data, sarà che è un serpeverde anche lui, sarà che non rompe le scatole alla ragazza troppo spesso, fatto è che non ha mai ricevuto minacce di morte da nessuno di quella casata, e questo è tutto dire.
E' un tutto dire considerando che Gabriel e Eleonor tendono spesso a farlo.
Ma loro sono fatti così, irritabili e permalosi come non mai.

'' Vieni con noi nell'altro scompartimento? C'è anche Daphne'' chiede lui alla ragazza e la mora si alza subito al sentire il nome della Greengrass.
'' C'è anche Tanya?'' chiede sistemandosi la gonna e la camicia.
'' Certo! Manchi solo tu!'' esclama il ragazzo osservando l'amica negli occhi.
Eleonor saluta i fratelli e segue il moro.
Durante il ''trasferimento'' parlano delle vacanze estive.
Arrivano davanti ad uno scompartimento, uguale identico agli altri se non un po' più grande e aprono la porta mostrando sei paia di occhi che li guardano, chi curioso, chi felice e chi neutro.
'' Eleonor!'' una chioma bionda accompagnata da una mora la sovrastano facendola barcollare.

Se c'è una cosa che non sopporta eleonor, dopo i babbani, è l'essere toccata. Le fa ribrezzo.
Ma quando si tratta di Daphne Greengrass e Tanya Howblood non fa mai una piega ma anzi, ricamba con affetto.
Daphne Greengrass è una ragazza bionda, con due profondi occhi azzurri e una bellezza oltre ogni limite.
E' purosangue e serpeverde, come Tanya.
Quest'ultima però è mora, con la carnagione olivastra e gli occhi leggermenti allungati.

Si staccano velocemente e si siedono, Eleonor nel mezzo.
Davanti a lei, che la scruta con un ghigno, Theodore Nott e, di fianco a lui, il freddo e stronzo
Draco Malfoy.

Non corre buon sangue, fra il pargolo Malfoy e la ragazza Pudeator.
Dopo cinque anni, litigano ancora come cane e gatto.
Ma sono entrambi troppo orgogliosi per farla finita.
A loro piace stuzzicarsi, giocare.
Pungere con battutine e frecciatine.

'' Predator '' la schernisce lui con un ghigno.
'' Malfuretto'' risponde a tono la ragazza con un sorrisetto angelico, ravvivandosi i capelli.
Il ragazzo fa un smorfia con la bocca, per poi incominciare a parlare con Nott dell'ultima partita di Quidditch.
Uno a zero, malfuretto
Pensa la ragazza con un sorrisetto vittorioso.
 
 
 

La Sala d'ingresso è splendente di torce ed echeggiava ai passi degli studenti che attraversano il pavimento di pietra diretti alla doppia porta sulla destra, che porta alla Sala Grande, al banchetto d'inizio anno.(*)
Malfoy le cammina da un lato con un ghigno fastidioso sulla faccia, per darle noia.
Lei parla imperterrita con Tanya, lanciandogli delle occhiatacce di traverso che non lo smuovano ma che invece accrescono il suo ghigno.
Se dovrò passare l'intero anno così, per Merlino, che mi uccidino prima!
Nella Sala Grande, i quattro lunghi tavoli delle Case si stanno riempiendo sotto il cielo nero privo di stelle, identico a quello che si scorge dalle alte finestre.
Candele galleggiano a mezz'aria sopra i tavoli, illuminando i fantasmi argentei sparpagliati per la sala e i volti degli studenti immersi in fitte conversazioni, intenti a scambiarsi notizie dell'estate e molto altro.
Nota i suoi Mathew e Christoper accomodarsi al loro tavolo e poi sposta lo sguardo a Gabriel, Nicholas e Walter che fanno lo stesso al tavolo delle serpi, di fianco ai loro amici.
Per andarsi a sedere passa dietro al gemello e, dispettosa come è nei suoi confronti, tira al fratello una pacca sulla testa rischiando di farlo strozzare col succo di zucca che stava per bere.
Eleonor ridendo gli schiocca un bacio sulla guancia salutando i fratelli e se ne va a braccetto con Tanya.

Ma Eleonor è fatta così.
E' casinista, Eleonor.
E' anche testarda, schietta, perspicace ed è una grande provocatrice.
E' dispettosa, permalosa, orgogliosa, irascibile, insopportabile
Ma Eleonor è anche allegra, sorridente, forte e determinata.
Eleonor è tante cose in una sola persona.
Eleonor è una ragazza mora.
Eleonor è la ragazza dagli occhi marroni.








 
ERICA'S CORNER

Ed eccomi di nuovo qui con una nuova e fresca storia a tema Harry Potter!
Come nella mia vecchia storia il protagonista sarà Draco mentre, nel ruolo di protagonista femminile troviamo la bellissima Troian Bellisario.
Non posso dirvi molto su questa nuova storia solo che spero e credo sarà meglio della precedente che anche se non ho ancora terminato continuerò.
Spero che questa mia idea piaccia e che sia apprezzata.
Detto questo, me ne vado e spero di sentirvi fra le recensioni se mai me ne lascerete qualcuna.
Baci e a presto,
Erica xx



Eleonor, Daphne e Tanya:

Blaise Zabini e Theodore Nott:

 

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Capitolo 2
*** libertà allo stato puro ***




 
Libertà allo stato puro
2



 
 
 
''Nonostante molti di voi, ancora, dopo cinque anni che studiate pozioni, non abbiano capito la differenza tra l'acqua del fiume lete e il sangue di salamandra, oggi voglio che facciate un Veritaserum. Le istruzioni sono nel vostro libro, iniziate''
Severus Piton è un uomo dai lunghi capelli untuosi, il naso addunco e gli occhi neri, gelidi e vuoti, e fanno pensare a due tunnel immersi nel buio.
E' l'insegnante di pozioni ed è il capo della casa Serpeverde.
Eleonor se la cava, a pozioni.
E' anche la materia che più le piace.
Adora aggiungere ingredienti, mescolare, odorare, preparare.
Ama stare dietro ad un calderone.
Come disse il professore il primo giorno di lezioni: ''Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, distillare la gloria, addirittura mettere un freno alla morte... sempre che non siate una manica di teste di legno, come in genere sono tutti gli allievi con cui ho a che fare. '' da quel giorno, Eleonor si è sempre data da fare per essere una delle migliori allieve del corso, e fino ad ora c'è riuscita.
Eleonor adora il Professor Piton: quell'uomo odia la so-tutto-io, San Potter e weasley.
E bisogna ammetterlo, Piton non ha mai perso l'occasione per mettere in risalto la ragazza, e quindi i serpeverde, davanti alla classe. Inizia a preparare la pozione ma, quando sta per afferrare l'ultimo ingrediente, una mano si posa sulla sua, nello stesso momento.
E' una mano fredda ma liscia e, quando la ragazza alza gli occhi per vedere a chi appartiene, incontra due profondi occhi grigi.
'' Malfoy, molla l'osso'' esclama la ragazza senza però levare la mano da sotto quella del ragazzo.
Draco assottiglia gli occhi per poi stringere la presa, senza però farlo troppo.
Continuano a fissarsi, marrone e grigio, fin quando la voce di Piton che schernisce Paciock arriva alle orecchie di entrambi.
Le mani schizzano via ma il ragazzo ha un sorrisetto sul viso.
Eleonor abbassa lo sguardo e nota, che fra le mani di Malfuretto, c'è l'ultimo ingrediente.
Sbuffa sonoramente alzandosi dalla sua postazione e prendendolo da quella di uno stupido Grifondoro.
Malfoy le si avvicina e, senza farsi vedere, le sussurra all'orecchio '' 1 a 1, bambolina''
 
Odioso, stupido e stronzo.
 
 
 
La Sala Grande è come al solito piena di studenti.
La prima settimana di scuola è volata e quello è il primo weekend libero.
'' Sta sera c'è una festa, tutti i ragazzi dal quinto anno in su sono invitati. Che ne dite, andiamo?'' chiede Eleonor arrivando al suo tavolo e sedendosi al fianco di Theodore.
Quest'ultimo le fa un occhiolino e la ragazza gli tira uno scappellotto sulla testa, facendolo ridere.
'' Per me non ci sono problemi'' afferma Tanya, bevendo del succo di zucca per poi addentare lo squisito pollo con le patate.
Annuiscono anche gli altri ragazzi e Daphne, Eleonor e Tanya iniziano a pensare e a consigliarsi cosa indossare.
Eleonor sta per parlare ma una noiosissima e acutissima voce le arriva all'orecchio facendola fermare.
Odia quella voce.
Eleonor odia da vero molto cose.
'' Guarda un po' chi si vede, ciao Puedator''
'' Parkison, vai a partorire da qualche altra parte, grazie'' le dice senza voltarsi.
'' Partorire?'' chiede il carlino.
'' La tua voce mi ricorda tanto quella di una scimmia che sta per partorire, quindi vai a farlo da un'altra parte'' conclude Eleonor il discorso.
Pansy Parkison è la ragazza più viziata, stupida e oca dell'intera galassia conosciuta.
Non ascolta la risposta, Eleonor.
Eleonor non ascolta mai ciò che non le interessa, ha imparato a spegnere il cervello vivendo con i suoi fratelli.
Torna a parlare con Daphne e lascia che Pansy se ne vada, stizzita, con il suo seguito di ochette.
Un ghigno si apre sulla faccia di Eleonor, un ghigno di vittoria.


 
La sera è arrivata, le ragazze del quinto, sesto e settimo anno schizzano nel dormitori femminile con fulmini.
Scarpe ovunque, trucchi su qualsiasi superficie piana si possa trovare.
Sembra sia passato un tornado.
La camera di Eleonor non è da meno.
Daphne si sta passando l'ombretto nero sopra le palpebre mentre Tanya sta indossando le scarpe argentate.
Il vestito rosso di Eleonor le fascia il corpo in un modo stupendo, e le scarpe col tacco la alzano più di quanto non lo sia già.
Si mette un filo di eyeliner e del mascara e, con l'aiuto della bacchetta, indossa i gioielli in due secondi.
Si avvicina a Daphne e le chiude la cerniera del vestito, per poi reggerla mentre si infila le scarpe.
Sono pronte tutte e tre così escano dalla stanza e vanno nella sala comune dove le aspettano i loro accompagnatori.
Una volta lì, nota a sedere su una poltrona Nicholas e si avvicina a lui sedendosi sulle sue gambe.
''Aspetti Lucy?'' chiede curiosa Eleonor.
Lucy Yates è la fidanzata storica di suo fratello e ad Eleonor piace molto.
E' calma, molto calma rispetto a Eleonor, ma tutti sono calmi rispetto a lei.
Il ragazzo annuisce e lei si alza, augurandogli una buona serata, quando nota la rossa avvicinarsi a loro.
'' Ciao Lucy''
Le lascia un bacio sulla guancia e le fa l'occhiolino, per poi tornare dai suoi amici.
'' Andiamo?'' chiede Blaise e tutti si alzano dalle loro postazioni.
La festa è nella Stanza delle Necessità, ma bisogna stare attenti a non essere beccati.
Velocemente tutti raggiungono la sala ed entrano senza essere visti.
Dentro la musica e alta e c'è un odore di alcool.
Qualcuno le prende la mano e, quando si gira, il biondo Malfoy le fa un occhiolino per poi ghignare e trascinarla a ballare.
Fra Draco Malfoy e Eleonor Pudeator non scorre buon sangue, ma quando si tratta di divertirsi, quei due si capiscono alla perfezione.
C'è un'alchimia strana, fra quei due ragazzi.
Un legame che nessuno capisce.
Ma che presto, sarà rafforzato da qualcosa, o qualcuno.
 


 
 
Qualcuno le viene addosso e lei scatta in avanti appoggiandosi alle spalle del biondo.
Si stacca quasi subito girandosi di scatto e vedendo una Granger incazzata nera e un Weasley che si diverte.
'' Piattola, capisco che voi Weasley siate ritardati, ma cazzo, l'equilibrio dovresti averlo, usalo!'' sibilla la ragazza incenerendolo con lo sguardo e sistemandosi il vestito.
Nota un po' più in là i suoi amici e, prendendo per la mano Malfoy, si dirigono verso di loro.
Eleonor non ascolta ciò che il rosso le dice, non spreca il suo tempo con gente come lui.
Si stacca da Malfoy e abbraccia da dietro Tanya, che le schiocca un bacio sulla guancia.
''Andiamo a divertirci'' esclama prendendo le sua amiche per mano e portandole al centro della pista.
La musica le invade, le prende, le schiavizza.
I loro corpi si muovono a tempo con la canzone che le casse magice risuonano.
I loro bacini ondeggiano, i capelli flettono, le braccia in aria e i piedi che si muovano a tempo.
La sensazione di libertà che c'è ad Hogwarts.
Quella sensazione che non c'è a casa sua.
Perchè per quanto la sua famiglia sia bella, per quanto suo padre sia buono con lei, Eleonor Pudeator è pur sempre una purosangue e, come tale, ci sono cose che non si possono tollerare da un sangue puro e nobile come il suo.
Eleonor non rispetta molto le regole, lei è uno spirito ribelle.
E quando è fra le mura di Hogwarts, lei è libertà allo stato puro.

 

 





 
ERICA'S CORNER

Ecco qui il secondo capitolo dell storia.
Sono felice che il primo capitolo sia stato letto, recensito e seguito, ne sono seriamente contenta!
Qui ci sono i vestiti che portano le ragazze ------> http://www.polyvore.com/senza_titolo_137/set?id=130279057 
Non so quanti capitoli avrà questa storia, sicuramente non più di venti!
Spero di riuscire a terminarla entro settembre, e di riuscire a terminare anche Impossible.
Detto questo vi lascio con un bacio
erica xx

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Capitolo 3
*** Them ***


 
Them
3



 
 
 
Dolores Umbridge è la stronzaggine fatta persona.
Così stronza che perfino Voldemort in persone ne avrebbe paura.
Ma non è stronza nel modo in cui sono di solito gli stronzi, capite?
Lei non è una stronza alta, brutta e cafona. Che poi, brutta lo è, ma questa è un'altra faccenda.
Lei è una stronza falsa.
Lei è una stronza bassa, chiatta e piena di fiocchi ovunque.
Ha una bacchetta così piccola che potrebbe sembrare un sesto dito aggiunto alla mano, così, per sbaglio.
E forse Dolores Umbridge è sul serio, uno sbaglio, anzi, no forse: quella donna è lo sbaglio più grande che la natura potesse fare al mondo.
Con quella sua vocina irritante e da bambina, come se parlasse con dei troll di montagna.
Ci deve essere cresciuta, con i troll, perchè ne sembra uno.
Eleonor inizia a ricordare, con i troll, di quello che entrò il primo anno.
Potter e Weasley lo 'sconfissero' salvando la Granger da una morte certa.
Fa una smorfia e cambia pensiero.
Ora si chiede come sia possibile che al mondo esistano persone come quelle.
E parla sia della Umbridge che dei paladini del mondo, alias due imbecilli e una secchiona.
Scuote la testa e inizia a ricopiare ciò che deve ricopiare sulla pergamena.
Che palle pensa.
Imparare a difendersi dalle arti oscure copiando e leggendo degli stupidi libri.
Voglio proprio vedere come si possa fare a bloccare un incantesimo con la copertina di uno stupido libro.
Alza gli occhi al cielo e stringe la penna intingendola nell'inchiostro.
Che palle pensa ancora e continua così per tutta la durata della 'lezione', se così la si può chiamare.
Ma Eleonor non ha la minima voglia di protestare, sa cosa succede se si viene messi in punizione dalla tappa gatti e thè.
Nulla di buono.
E ancora la sua testa pensa a due semplici parole che una nobile e purosangue ragazza come lei non dovrebbe mai dire: Che palle.
 
 
'' Che palle'' esclama Tanya stiracchiandosi i muscoli indolenziti a causa dell'aver passato due ore a scrivere.
A Eleonor fanno male le mani e il collo ma quasi ride per quelle parole che l'hanno accompagnata per tutto il tempo-
'' Sono sicuro che la mezzosangue si sia divertita'' una voce le arriva all'orecchio e un ghigno si forma sul suo viso.
'' Non lo vedi Malfoy, non si diverte con la Umbridge, lei non è una delle sue cocchine, sempre se quella donna ne abbia, di cocchini.'' interviene Eleonor girandosi a guardarlo con un sorrisetto complice.
Il ragazzo la guarda divertito e poi, tutti e due si avviano verso la prossima lezione: Divinazione.
Una volta lì, si siedono allo stesso tavolo, sotto gli occhi straniti dei loro amici.
Non ci fanno caso ed iniziano a parlare, di cose stupide e futili, ma una conversazione fra loro è la cosa più strana del mondo.
Ma loro non se ne rendono conto, loro parlano e basta, e una volta che la professoressa stramba nell'aula inizia a spiegare la lezione, bisbigliano, prendendola in giro.
E il Basilisco, il professor Quirrel, il professor Moody, Sirius Black non sono niente in confronta alla paura che una qualche battaglia imminente arrivi, quando due persone come Draco Malfoy e Eleonor Pudeator parlano senza insultarsi e intavolano una conversazione.
Perchè in questo momento Blaise Zabini, Theodore Nott, Daphne Greengrass e Tanya Howblood sono sicuri che il mondo magico finirà nelle prossime ventiquattro ore.
 
 
 
 
 
'' Walter'' Eleonor chiama il fratello prima che lui possa uscire dalla sala comune diretto al campo di Quidditch per i provini della squadra. '' Attento a non farti ammazzare da un bolide e...buona fortuna'' fa un occhiolino alla fine della frase e raggiunge Tanya al tavolo per studiare.
'' Io non ho la minima voglia di studiare'' esclama una volta essere arrivata al tavolo dove la sua amica guarda con occhi di fuoco la pergamena che Piton vuole per domani.
'' Neanche io ma dobbiamo farlo'' si lamenta la mora.
'' E se lo facciamo dopo e ora ci vestiamo e andiamo a vedere i provini per la squadra di Quidditch? Ci sono i miei fratelli'' propone la piccola Pudeator facendo gli occhi dolci all'amica.
Quest'ultima sbuffa profondamente ma acconsente e si alza, dirigendosi ai dormitori.
Eleonor la segue e, una volta nella sua stanza, si leva la divisa scolastica e il mantello, per poi indossare un paio di jeans, un maglione e degli stivali con tacco. Qualche anello ed una collana, ed è pronta.
Aspetta che anche Tanya si vesta e intanto mette un po' di lucidalabbra.
Quando entrambe le ragazze sono pronte si dirigono al campo da Quidditch e, una volta lì, si accomodano sulle gradinate degli spalti a guardare.
I giocatori della squadra serpeverde sono divisi in due gruppi entrambi formati dai vecchi giocatori della squadra e dai nuovi maghi che vogliono farne parte.
Il capitano, nonché Nicholas, suo fratello, spiega che adesso avrebbero fatto una partita fra le due squadre e che alla fine di essa da trenta quali erano solo venti di loro sarebbero passati alla fase successiva.
Eleonor si guarda intorno e, osservando i vari volti dei giocatori, riconosce quello di Blaise, di Walter, di Theodore e di Draco.
'' Ci sono anche Blaise, Nott e Malfoy'' esclama allora alla ragazza al suo fianco, che guarda il primo nominato con un leggero luccichio negli occhi.
'' Tanya'' la richiama l'amica voltandosi verso di lei e sorridendo sorniona.
La mora si gira verso Eleonor e la guarda confusa, scuotendo la testa per scacciare ciò a cui stava pensando.
'' Si?'' chiede cadendo dalle nuvole.
'' Lascia stare'' conclude l'amica con un sorrisino, tornando a guardare la partita.
 
 
 
 
 
I provini sono finiti, i giocatori sono stati scelti e la squadra serpeverde è stata formata.
Nicholas e Walter sono i due battitori, Nott il portiere, Blaise e altri due ragazzi di nome Frank e James sono i cacciatori mentre Malfoy il cercatore.
Seduti alla grande tavola in Sala Grande cercano di riprendere le forze perse durante i provini, addentando pollo e patate, torta di zucca e tutto quello che trovano sul tavolo.
Eleonor non vorebbe proprio essere nei loro panni: conosce bene Nicholas e sa' che non c'è cosa che più ama del Quidditch.
Avrebbe distrutto la sua squadra pur di non perdere la dignità e il potere che quello sport dava lui.
'' Allora, non vi sentite onorate nel parlare con tre dei giocatori della squadra di Quidditch?'' proruppe Nott con un sorriso sghembo sulle labbra mentre beve il succo di Zucca.
'' Onoratissime'' ridacchia Daphne al suo fianco facendola sorridere.
'' Allora'' iniziz Blaise posando la forchetta nel piatto '' il prossimo week-end possiamo andare ad Hogsmeade ''
'' Non vedo l'ora, ho bisogno di nuovi vestiti'' sospira Tanya
Scoppiarono tutti a ridere, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo.
Ma infondo quella è lei, quelli sono loro.

 









 
Anteprima capitolo quattro
'' Predator vieni con me''
'' Perchè mai dovrei, Malfuretto?''
'' Perchè te lo sto chiedendo gentilmente, piccola''




 
Erica's Corner

Ed eccomi qui con un nuovo capitolo!
Non succedono tante cose, devo essere sincera, ma come avete visto nell'anteprima del prossimo beeeh...in quello si, che succederanno alcune cosucce :)
Sto amando sempre di più il personaggio di Eleonor, non so per qualche motivo, ma lo preferisco a tutti gli altri che ho creato.
Forse perchè è quello che più mi rappresenta, con quel suo essere testarda, permalosa, schietta ma anche dolce, simpatica e con molta ironia.
Adoro Eleonor e amo scrivere questa fanfic quindi, quando ricevo recensioni come quelle degli scorsi capitoli mi si scalda il cuore e sorrido come una scema.
Seriamente.
Per uno ''scrittore'' ricevere certe recensioni è come per un cantante ricevere un enorme applauso alla fine di una canzone.

Quindi grazie mille felix_felicis00, SanSiro_Tul e Alex Malfoy per aver perso tempo ed aver recensito la mia storia.
Bene, ora, detto questo, vi saluto e vi lascio con questi figoni assurdi dei nostri personaggi.
Un bacio
Er xx





Nott and Zabini


Draco 


Eleonor


Daphne and Tanya

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Capitolo 4
*** hogsmeade ***


 
Hogsmeade
4


 


 

Finalmente il primo week-end con gita ad Hogsmeade è arrivato.
Eleonor è rilassata, oggi.
Ha un sorriso tranquillo sul volto ed ha dormito bene stanotte.
Ha delice e il suo volto è abbellito da un caldo sorriso splendente.
E non lo sa neanche lei perchè.
Inizialmente pensa che sia per un sogno che ha fatto ma onestamente, lei non ricorda cosa ha sognato.
Scarta l'ipotesi nella sua lista immaginaria e ne pensa una nuova mentre raggiunge la Sala Grande per la colazione.
Forse perchè oggi, finalmente, non dovrà pensare ai compiti e alle lezioni?
No, neanche questo.
Per quanto possa essere snob, Eleonor ama studiare e ama imparare nuove magie.
Archivia anche questa idea e, pensando attentamente a cosa può renderla così felice oggi, non si rende conto di qualcuno che va nella direzione opposta alla sua e che, come lei, è immerso nei suoi pensieri.
Si scontrano e, per miracolo, Eleonor non finisce con il sedere sul pavimento lucido e freddo.
Riacquista l'equilibrio ed è pronta a schiantare chiunque le sia venuto contro quando incontra due occhi color ghiaccio che la guardano con maliziosità.
E' in quel momento, Eleonor, si perde in quel mare azzurro.
E in quel momento, Draco, si perde in quel profondo marrone.
 
 
 
 
 
 
Sono oramai due ore che camminano, a braccetto, tre streghe e tante, troppe buste.
'' Certo, questo posto non è Londra, ma almeno abbiamo comprato qualcosa, no?'' afferma Tanya osservando i suoi acquisti.
Eleonor e Daphne scoppiano a ridere, una risata pura, sana.
'' Dio, Milano è stupenda per lo shopping!'' esclama Eleonor ricordando la bellissima vacanza fatta due anni fa nella capitale della moda.
'' Già, potremmo andarci per le vacanze, che ne dite? Ho una cugina lì, credo ci ospiterà per qualche giorno'' propone la bionda.
Continuarono a parlare, a ridere a scherzare.
Smisero solo quando, in lontananza, videro arrivare Zabini, Nott e Malfoy.
'' Avete lasciato qualche vestito anche agli altri maghi?'' chiede Blaise con un ghigno.
Eleonor alza gli occhi al cielo e scuote la testa, sospirando.
'' Vi va una Burrobirra?'' chiede Tanya e tutti annuiscono.
Si avviano verso i Tre manici di scopa e, una volta lì, si accomodano ad un tavolino leggermente appartato.
Eleonor si guarda intorno, osserva i volti dei maghi che vi sono nel pub.
Ve ne sono di tutti i tipi, di maghi: alti, bassi, grassi, magri, dai capelli scuri come la pece ai capelli biondi come il grano. Dai profondi occhi marroni ai lucenti occhi verdi.
Mantelli che svolazzano, bacchette ovunque, cappelli a punta.
Un mondo che vive in un altro mondo ad insaputa di quest'ultimo.
Ordinano da bere e, una volta che le bevande sono al tavolo, bevono piccoli sorsi ridendo, scherzando, prendendosi in giro e scambiandosi frecciatine.
Draco e Eleonor sono uno di fianco all'altro, non se ne sono neanche resi conto.
Ma quando la ragazza si gira leggermente per sistemarsi un ciuffo di capelli si imbatte nei pozzi ghiacciati del ragazzo, che ghigna divertito.
Eleonor alza un sopracciglio e lo guarda.
All'improvviso il ragazzo si avvicina di scatto al suo orecchio
'' Predator vieni con me'' sussurra per non farsi sentire dagli altri
'' Perchè mai dovrei, Malfuretto?''
'' Perchè te lo sto chiedendo gentilmente, piccola'' e Eleonor sgrana gli occhi sotto lo sguardo malizioso e divertito del biondo che si trova davanti.
'' Non vorrai mica uccidermi?''
'' Naah, dopo non avrei nessuno con cui litigare'' alza le spalle Draco e inclina leggermente il capo di lato.
'' Allora?'' chiede ancora
'' D'accordo'' conclude la ragazza osservandolo alzarsi e afferrare alcune delle buste della ragazza.
'' Dove andate?'' chiede Nott stranito.
'' A fare un giro, ci vediamo al castello'' spiega velocemente Draco, afferrando la ragazza per una mano e trascinandola via da lì, sotto lo sguardo sconvolto dei suoi amici.
Eleonor deve ammettere che la mano di Draco è morbida e liscia.
Non le dispiace tenerlo per mano e Draco si ritrova a pensare la stessa cosa.
Nessuno dei due accenna a voler interrompere quel contatto perciò, una volta fuori, cominciano a camminare verso una meta indefinita e ignota a Eleonor mentre per precisa per Draco.
Attraversano quasi tutta la High Street fino a ritrovarsi davanti ad una boutique.
Malfoy si ferma all'entrata e entra nel negozio, seguito dalla ragazza.
Eleonor è curiosa, deve ammetterlo.
'' Che ci facciamo qui?'' chiede guardandosi intorno.
'' Devo fare un regalo e mi serviva qualcuno che mi facesse da modella'' spiega solamente guardandosi intorno.
Eleonor cerca di reprimere la delusione e annuisce semplicemente, osservando i vari vestiti.
Ce ne sono di tutti i tipi: lunghi, corti, con gonne ampie, monospalla, sensa spalline, a maniche lunghe e a tre quarti.
E sono tutti stupendi.
A Eleonor brillano gli occhi nel vedere tutte quelle meraviglie.
'' Scegli tu qualche vestito e provalo'' dice semplicemente il ragazzo.
Eleonor annuisce ancora e si dirige verso alcuni vestiti.
Si rende conto solo ora che lei e Draco si stanno ancora tenendo per mano, e con delicatezza lascia quella del ragazzo per poi osservare qualche vestito.
 
 
 
 
'' Vorresti dirmi che ti ha portato via, per mano, solo per farti provare qualche vestito e che, per giunta, alla fine, non ha comprato nulla? Quel ragazzo è veramente strano El'' queste sono le parole che le rivolge Daphne una volta che Eleonor ha finito il racconto.
Quest'ultima, dopo le parole della ragazza, alza le spalle e storce la bocca.
'' Decisamente'' afferma lei.
Ma infondo le è piaciuto passare del tempo col ragazzo.
E non sa se vomitare o cruciarsi fino allo sfinimento per questo.
Insomma, lei, Eleonor Pudeator, che trova bello passare del tempo con Malfuretto?
Che cosa le prende?
Avranno messo qualche pozione nella mia burrobirra, ne sono certa. Pensa osservando le fiamme del fuoco nel camino e ripensando al pomeriggio passato.
Al calore della mano del ragazzo.
Ai suoi occhi.
Si hanno messo una pozione nella mi Burrobirra, ne sono assolutamente certa.






 

Erica's Corner
I'm back bitcheeeeeeeess
 Non posso crederci, ho appena aggiornato!
Waoh!
Lo so, sono una vera e propria stronza!
Un mese, UN MESE, ci ho messo per aggiornare ma mi si era rotto il computer e l'ho riavuto indietro solo tre giorni fa!
Vogliate perdonarmi, sul serio.
Allora, come va la vita?
Penso che tutti oramai abbiano riniziato la scuola, io l'ho fatto e già ci hanno riempito di compiti.
Ma vabbè, non ci pensiamo ai compiti su! 
Anche perchè il libro di spagnolo mi sta osservando dalla scrivania chiedendosi quando mi metterò a fare gli es per domani ma credo che dovrà aspettare ancora un bel po'.
Cooomunque ho tre cose da dire:
1- GRAZIE GRAZIE GRAZIE ALLE TRE ANIME CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO, SERIAMENTE, VI AMO! Grazie anche a chi ha messo la mia storia fra le preferite, le seguite e le ricordate, AMO ANCHE VOI IO EH!
2- Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo ma spero presto (spero)
3- non c'è un punto tre ma faceva figo quindi peace&love

Ora mi dileguo salutandovi
ME LA LASCIATE UNA RECENSIONCIA? INA INA INA?

un bejios
erica

 

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Capitolo 5
*** Buon Natale ***


 





Buon Natale
5



 
 
 
Che strana cosa che è il tempo.
Passa, scorre, cambia e trasforma.
La cosa bella è che tutto questo succede senza che tu te ne accorga.
Vai a letto una calda sera d'estate, le cicale che cantano nel prato, le lucciole che risplendano nella notte, e ti risvegli una mattina mentre la neve scende candida dal cielo.
Piccoli fiocchi di ghiaccio che brillano alla tenue luce del sole.
Che bella che è, la neve, così pura e fredda.
Eleonor ha sempre amato la neve, non c'è cosa che più adora.
Si beh, non c'è cosa che più adora dopo le cioccorane, ucciderebbe pur di mangiarle.
Eleonor osserva il paesaggio innevato dalla sua stanza nel Pudeator Mannor, casa sua.
Sono iniziate le vacanze di natale e per quanto lei possa amare Hogwarts, un bel ritorno a casa almeno per le festività ci voleva.
Potrebbe essere perfetto, questo Natale, se solo Cassandra non fosse presente, o esistesse.
Cassandra, Cassandra Pudeator un tempo in Grender, è la nuova moglie di suo padre.
Eleonor ama suo padre ma trova che il suo nuovo matrimonio sia stata la cazzata più grande che abbia mai fatto.
Odia quella stupida strega, con tutta se stessa.
La odia più dei babbani e dell'essere toccata.
La odia perchè la tratta come una bambina, un piccola bambina stupida.
E Eleonor, che tutto è tranne che stupida, conta tutte le volte fino a dieci per non schiantarla.

Eleonor è stretta in uno stupendo vestito nero abbellito con fili color argento, confezionato su misura per lei.
Ama quel vestito, regalo dei suoi fratelli.
Ai piedi ha un paio di scarpe dello stesso colore della stoffa che le copre il corpo.
Si sente una principessa e in un certo senso lo è.
Eleonor si guarda allo specchio e si sente bellissima.
È contenta che finalmente sia Natale. Si siede allo scrittoio che si trova nella sua camera, nella più alta delle tre torri che vi sono in quel castello. Intinge la penna nell'inchiostro per poi farla scorrere su un foglio di pergamena.
Inizia a scrivere i vari auguri e ringraziamenti di Natale, rispondendo alle lettere dei suoi amici.
Passa così una buona mezz'ora quando, bussando alla porta, Walter la avverte che i vari parenti stanno arrivando e che il padre richiede la sua presenza.
Lei annuisce e, sistemandosi il vestito, afferra il braccio che il fratello le sta porgendo, scendendo con lui le scale che portano all'enorme salone dell'entrata.
Non fa in tempo a scendere l'ultimo scalino che l'enorme porta di quercia si apre, rivelando il volto di sua zia Bernadeth e di alcuni suoi parenti.
Sono tutti vestiti eleganti, con completi ed abiti fatti su misura, una leggera aria di superficialità e nobiltà che li avvolge.
Forse sono felici di essere lì, forse no, nessuno può saperlo, le loro espressioni non fanno trasparire nulla.
Ma purtroppo siamo fra la nobiltà magica, non è permesso far trasparire emozioni.
Eleonor si avvicina alla famiglia di suo padre, abbraccia freddamente tutti, scambia saluti e auguri di Natale che sono vuoti, privi di affetto.
Un po' le dispiace, in questi momenti, di non essere una famiglia come quella degli Weasley, sempre così allegri e felici.
Sgrana gli occhi strozzandosi con la saliva per ciò che ha appena pensato, cercando di tornare alla sua postura rigida e dagli occhi freddi.
Le riesce parecchio bene a quanto pare dato che nessuno si accorge di nulla.
Ma che cosa mi prende? A che cazzo penso? pensa
L'ultima persona che saluta e la strega simbolo dell'intera famiglia: Bernadeth Pudeator.
La signora Pudeator è una donna sulla novantina, di un'acidità che fa accapponare la pelle e la piena repulsione verso tutti coloro che hanno il sangue non puro.
Tutti i fratelli di Eleonor la odiano, ma non lei.
Sarà che Eleonor è l'unica nipote che Bernadeth ha, l'unica alla quale può regalare vestiti o passare i suoi gioielli, fatto sta che la Zia Berny – nominativo che le è stato affibbiato da Gabriel- ha sempre una lieve dolcezza quando si rivolge alla giovane ragazza.
E di fatti è proprio Eleonor che riceve complimenti sul suo meraviglioso vestito, sulla sua pettinatura, sulla sua bellezza e la sua postura, mentre gli altri suoi fratelli sono sgridati o per i capelli troppo lunghi, o per la camicia leggermente sgualcita, o per la postura ingobbita.
Eleonor è sicura che se continua così i suoi fratelli schianteranno la zia.
Quando poi, alla domanda sul suo andamento scolastico, il signor Damon Pudeator, padre di Eleonor, stringendo la figlia in un lieve abbraccio, rivela alla zia che è una delle più brillanti streghe di tutta Hogwarts, l'infinita successione di complimenti continua ancora per molto.
Passano qualche ora, nel quale l'intera – o quasi- famiglia Pudeator si ritrova nell'immenso Castello, i festeggiamenti di natale possono iniziare.
Si siedono tutti nell'immensa sala da pranzo, con pareti ricoperte di quadri e l'intero albero genealogico della famiglia dipinto su di una intera parete.
Un pavimento di marmo pregiato è coperto da un raffinato tappeto grigio scuro, abbinato alle profonde tende di velluto alle finestre, aperte per far passare la luce del sole invernale.
Il tenue bagliore rischiara la stanza, facendo risplendere leggermente le posate in argento e i calici di cristallo posati sul lungo tavolo in ebano.
Le sedie, intagliate con motivi leggeri e circolari, sono abbellite da comodi cuscini e al soffitto è appeso un immenso lampadario di cristallo.
Ovunque, in quella semplice sala da pranzo, non si può non notare l'alto rango della famiglia che vi abita.
I quadri alle pareti rappresentano famosi antenati e, sopra al camino che riscalda l'atmosfera, un grande quadro dalla cornice d'oro ritrae Eleonor, Walter, Gabriel, Nicholas, Christoper e Mathew, Damon e la bellissima Iris Pudeator un tempo in Rosewood.
Quel quadro, rappresentate la vera famiglia che abitava in quella casa, è la cosa che Eleonor ha di più caro.
Aveva sette anni quando venne realizzato e ricorda come fosse ieri gli sforzi di sua madre per infilarle quell'orrendo vestito color pesca pieno di balze e merletti.
Quando finalmente il dipinto fu terminato aveva tirato un sospiro di sollievo e si era liberata di quell'abito, bruciandolo nel camino.
Eleonor ora sedeva alla destra di suo padre, dall'altra parte si trovava la nuova moglie.
La zia era seduta di fianco alla ragazza e non perdeva occasione per rivolgere sprezzanti commenti alla nuova moglie del nipote.
Anche Bernadeth amava Iris e, come amava ricordare a tutti, la madre della ragazza era stata la sua compagna di studi fin dalla tenera età.
Eleonor la adorava anche per questo.
E passò quel pranzo di Natale a cercare di trattenere un sorriso ogni volta che la parente metteva in cattiva luce la tanto odiata matrigna.


 
 
 

'' Allora, Eleonor cara, quando è che ci porterai il tuo promesso sposo?''
Erano tutti accomodati nel grande soggiorno pieno di divani, poltrone e comode sedie, sorseggiando Whiski Incendiario e parlando chi di affari e chi di altro.
La domanda, posta dallo zio Marcus Pudeator, le fece sgranare gli occhi.
'' Non credi che sia un po' presto Marcus? Eleonor frequenta solo il quinto anno!'' ribatte Jonathan, l'ennesimo parente di quell'interminabile albero genealogico.
'' Oh, credo che questo spetti di essere deciso da Damon. Speriamo solo che faccia una scelta degna, non sopporterei di vedere la mia bellissima nipote spregiata da una famiglia marcia'' puntualizza Marcus sorseggiando il contenuto del suo bicchiere, la moglie di fianco a lui che annuisce concordando con il marito
'' E dal pargolo di quale famiglia vuorresti che venga chiesta la mano a Eleonor, Marcus?'' chiede il padre della ragazza, le gambe incrociate e un braccio posato sul bracciolo della poltrona dove siede.
'' Non saprei... probabilmente da qualcuno della famiglia Flint o Nott. Anche gli Zabini, ho sentito dire che il giovane Blaise è un bel ragazzo.'' elenca l'uomo e Eleonor, che è stata zitta e immobile per tutto il tempo, emette un respiro strozzato mentre lo zio elenca i cognomi dei suoi compagni Serpeverde.
Nott, Zabini? O per Merlino, ti prego no! pensa terrorizzata dall'idea di dover vivere, sposarsi e avere rapporti con loro.
'' Cosa ne pensate dei Malfoy?'' chiede una terza persona, seduta su di un divanetto.
Ed ecco che Eleonor si sente morire nel vero senso della parola.
Malfoy? Draco Malfoy è l'unico ragazzo che potrebbe prendere come marito dell'intera casata e la prospettiva non l'alletta.
'' Sono dei buon pretendenti. Tutte le famiglie che avete elencato lo sono e sicuramente sarà fra di loro il marito di mia figlia''
'' Con tutto il rispetto, signori, non credo che Eleonor debba già affrontare queste questioni. Prima dovrà finire la scuola e scegliere cosa ne vorrà fare della sua vita.
Naturalmente tu Damon dovresti iniziare a pensare chi credi sia meglio per tua figlia, ma dovrebbero essere le famiglie dei ragazzi a farsi avanti, non quelle delle ragazze.
Quando sarà il momento, sceglierai. Per ora evitiamo di far morire la nostra cara Eleonor di crepacuore'' la calda e dolce voce della donna che è seduta di fianco a lei la investe e la fa calmare.
Si rende conto di star trattenendo il respiro solo quando lo rilascia, felice dell'intervento di sua zia, la più giovane dei suoi parenti.
Ametistha Pudeator la guarda con un lieve sorriso che le abbellisce il volto.
I lunghi capelli biondi sono posati su di una spalla mentre, con un portamento fiero, le prende la mano e la costringe ad alzarsi.
'' Ed ora, con permesso, vorrei parlare con mia nipote''


Camminano in un lungo corridoio, l'una affianco all'altra, in silenzio e ognuna persa nei propri pensieri.
Quando era stato nominato il nome di Malfoy, Eleonor si era sentita morire ma ora, pensandoci bene, non lo sentiva da più di due settimane e, mentre i suoi altri amici le avevano mandato lettere e pensierini, lui non si era più fatto sentire ne vedere.
Da quando l'aveva portata nel famoso negozio ad Hogsmeade e le aveva fatto provare i vari vestiti, senza poi alla fine fare niente, si erano separati ed erano tornati i soliti Malfoy e Pudeator, cane e gatto.
Avevano ripreso a bisticciare e a mandarsi frecciatine alternando questi momenti a lunghi periodi di gioco del silenzio, nei quali non si parlavano, guardavano o toccavano per nessuna ragione al mondo.
Eleonor non capisce cosa possa essere successo.
Ultimamente non capisce tante cose in effetti e, in questo momento, non capisce la sua delusione nel non aver ricevuto neanche un stupido pezzetto di pergamena con sopra scritto, con la sua disordinata calligrafia '' Buona Natale, Predator''
Sospira leggermente e guarda davanti a sé.
Sono nell'ala destra del Mannor, nella quale si trova la Bibblioteca.
'' Non deve essere stato facile sentirsi dire che probabilmente dovrai sposare un tuo amico, non è vero?''
E' Ametistha a spezzare il silenzio e Eleonor si chiede come abbia fatto a capirlo.
'' No, non lo è stato'' sospira Eleonor
La donna al suo fianco ride leggermente.
'' Non ascoltare ciò ti viene detto su questo argomento, almeno non ora. Sei giovane Eleonor, non ti preoccupare per cose che non succederanno se non fra tre anni.''
E Eleonor non può che essere felice per questa cosa.





E' sera, oramai.
La tenue luce del sole che per tutto il giorno aveva rischiarato le stanze ora è stata sostituita dal cupo buio della notte.
Eleonor è seduta sul davanzale della finestra in camera sua, un pesante mantello a scaldarla e la camicia da letto al posto del vestito che per tutto il giorno aveva tenuto.
Aveva ricevuto anche altri doni: qualche gioiello, tre paia di scarpe nuove, alcune cose per la scuola, un pesante maglione, alcune schifezze quali cioccorane e molto altro.
E' lì da un po' di tempo, a scrutare il cielo cercando le costellazioni che sua madre le aveva insegnato quando era piccola.
Ha trovato quella del Sagittario quando sente un battito di ali avvicinarsi sempre di più.
Pensa che sia Horizon, ma il suo gufo è un Gufo Reale e per di più nero mentre, al contrario, quello che in questo momento le sta venendo incontro è una Civetta ed è marrone.
Porta un grande pacco e Eleonor, capendo che sta per entrare nella sua stanza, scende dal davanzale e fa qualche passo all'indietro.
La meravigliosa civetta entra nella sua camera e posa il pacco sul grande letto a baldacchino per poi posarsi sullo schienale della sedia di fianco alla ragazza e porgerle la zampa.
Eleonor slega lentamente la pergamene che il rapace ha legata alla zampa e la posa sullo scrittoio.
'' Tendel'' sussurra poi e, con un leggero crac, un elfo domestico si materializza nella stanza della giovane facendo poi un profondo inchino.
Indossa stracci e ha due enormi orecchie a punta, un paio di grandi occhi giallognoli.
'' Si signora padrona'' chiede e la ragazza gli ordina di andar a prendere un po' di cibo per l'ospite.
Una volta dato da mangiare alla Civetta e lascia che se ne torni a casa.
Curiosa si avvicina al letto e, sciogliendo lentamente il nastro in raso nero che lega la scatola, al quale è attaccato un bigliettino con su scritto il suo nome, apre la scatola e sposta la carta.
Con sua immensa sorpresa vi trova un vestito e, una volta sfilato dalla scatola si rende conto di quanto è bello.
Non è molto lungo, arriverà si e no alle ginocchia con una semplice gonna con qualche piega.
Il busto invece è fatto a cuore e le maniche sono in pizzo con ricami neri.
Ha già visto questo vestito, ne è certa.
Una strana consapevolezza si fa spazio dentro di lei mentre appoggia il raffinato e soffice capo sul letto e si avvicina allo scrittoio, dove si trova la lettera.
Scioglie il nodo di raso nero e srotola la missiva.


 
Cara Predator,
Non so se ti aspettavi il mio regalo e sono certo che dopo gli ultimi mesi di indifferenza totale gli uni nei confronti degl'altri sarai sorpresa almeno un po' di ricevere tutto questo.
Non aspettarti una lettera piena di amore e gioia perchè dovresti conoscermi almeno un po' e sai che io non sono ne amorevole ne gioioso.
Non so se ti ricordi di quel vestito ma non ci sono problemi, ti rinfresco io la memoria.
Quell'abito è stato l'ultimo che ti sei provata quel giorno ad Hogsmeade quando ti ho portato con me in quel negozio.
Non so perchè l'ho fatto e non me lo chiedere se ci tieni alla pelle.
Comunque ti stava molto bene e conoscendoti non ti avrebbe fatto dispiacere ricevere un vestito in più.
Non preoccuparti se non mi ha fatto nessun regalo, lo capisco.
Quindi, beh,

BUON NATALE, PREDATOR

Draco Malfoy
- o come preferisci chiamarmi, malfuretto-




Eleonor si porta una mano alla bocca e finalmente la scena del vestito le torna in mente.
Non può crederci, non riesce a farlo.
E lei si sente una stupida per non avergli fatto nemmeno un regalo.
Scuote la testa e ripiega con cura la lettera per poi rilegarla con il nastro e metterla in uno dei comodini che ci sono sulla scrivania.
Afferra un pezzetto di pergamena avanzato dalla mattina e, con una penna intinta nell'inchiostro, scrive con una calligrafia morbida e chiara:

Caro Malfuretto,
grazie mille per il vestito, è stupendo.
Non preoccuparti, non ti chiedo il perchè di questo gesto.
Mi dispiace di non averti regalato, seriamente.
Ah, comunque 
BUON NATALE ANCHE A TE
ci vediamo a scuola

Eleonor Pudeator
- o come preferisci chiamarmi, predator-

Chiama il suo Gufo e lega la risposta alla sua zampa, convinta che ci vorrà poco al rapace per recapitarlo al ragazzo.
E mentre la ragazza rimette a posto il vestito, sistemandolo nella scatola e infilandolo nel baule a Malfoy Mannor il messaggio viene recapitato e Draco lo legge.
E Eleonor sorride, con il cuore e l'anima più leggeri.
E Draco sorride, con il cuore e l'anima più leggeri



 
 





 
Erica's Corner
LO SO, SONO PESSIMA, SUL SERIO
Merlino, mi vergogno così tanto! 
Oramai però dovreste essere abituati ai miei enormi ritardi ma giuro che non lo faccio di proposito!
E che con la scuola, canto e tutto il resto non ho mai il tempo per stare un po' al computer!
Ma vabbè, torniamo al capitolo:
DRACO LE HA REGALATO UN VESTITO!
Una ragazza nelle recensioni aveva capito perchè Draco l'aveva portata nel negozio e io ti odio per questo, mi fai sentire priva di originalità e negata per i colpi di scena!
E in più la famiglia già chiede sul matrimonio della nostra piccola Eleonor
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi dispiace ancora tanto per l'enorme ritardo.
SPERANDO IN QUALCHE RECENSIONE E NEL SENTIRE ALCUNI PARERI PER MAGARI CONTINUARE LA MIA STORIA

Erica alias hogvarts
(mi scordo sempre come mi firmo nell'angolo autore, uff)





p.s. Questi sono alcuni personaggi di questo capitolo
DEMON E IRIS

ZIA BERNADETH

AMETISTHA PUDEATOR

 

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Capitolo 6
*** Sempre ***


 





Sempre
6



 

 

''Non ci posso credere'' esclama sbalordita e con gli occhi di dimensioni enormi Tanya, la penna ancora a mezz'aria pronta per essere intinta nell'inchiostro.
Sono a Hogwarts le due ragazze, in biblioteca.
Stanno svolgendo un noiosissimo tema per il professor Ruf sulla battaglia dei Goblin.
Come se a Eleonor interessasse sul serio sapere cosa fecero e perchè.
Odia quelle creature avide e ipocrite, dalla doppia faccia e troppo attaccati ai loro averi per i suoi gusti.
'' Te lo giuro!'' esclama lei guardando l'amica per poi, ad un'occhiataccia di Madame Prince, chinare la testa sui libri e cercare qualche informazione.
'' Ma sei proprio sicura? Voglio dire, li hai visti con i tuoi occhi?'' Tanya chiede di nuovo, a bassa voce, imitando l'amica ma alzando leggermente il volto per guardarla negli occhi.
'' Se ho visto Daphne e Nott che si esploravano la bocca a vicenda? Si Tanya, l'ho visto. Ma non facciamo le impiccione, quando ce lo vorrà dire, lo farà. Fino ad allora: acqua in bocca'' spiega la strega appoggiandosi verticalmente il dito sulle labbra.
L'altra ragazza fa un verso sconcertato, scuotendo i lunghi capelli lisci e tornando alla sua pergamena.
'' Stanno già iniziando a pianificare il mio matrimonio'' mormora Eleonor senza guardare l'amica.
Non riesce più a tenerselo per se, deve dirlo a qualcuno.
Certo, crede a ciò che la zia le ha detto, ma l'ansia c'è ugualmente.
La sente trattenere il respiro e, poco dopo, una mano dalla pelle olivastra si posa sulla sua, stringendola.
Alza la testa di scatto e incontra gli occhi della sua migliore amica, che le rivolge un sorriso rassicurante.
'' Lo stanno facendo anche da me'' sussurra poi senza distogliere lo sguardo dai profondi occhi marroni della castana.
Ed Eleonor, capisce dopo quella affermazione, che non è l'unica che è spaventata dal futuro e da tutto ciò che potrebbero accadervi.



Eleonor è seduta sulle rive del Lago Nero.
Un leggero vento le muove i capelli ma non fa freddo, o almeno lei non lo sente stretta nel suo pesante mantello.
Guarda l'acqua increspata sulla superficie del lago e pensa alle creature che vi abitano.
Sono da poco terminate le lezione di quel giorno, un lungo mercoledì di una altrettanto lunga settimana.
L'ansia dei G.U.F.O. sta iniziando ad arrivare, aggiunta a tutte le emozioni che risiedano in lei in questo momento.
Ma si dai, una in più o una in meno che differenza fa?
Comunque, non sa che cosa farne del suo futuro.
Da lì a poco avrebbe dovuto decidere le materie che avrebbe studiato l'anno dopo e lei non sa cosa scegliere.
Le piacerebbe fare la Guaritrice o diventare un importante Pozionista ma non sa né cosa né come scegliere.
Spera solamente che dopo la 'riunione' con tutti i suoi professori le idee si facciano chiare.
Sbuffa sonoramente mentre lancia un sasso sulla superficie del lago.
La piccola pietra raggiunge l'acqua e affonda in essa, precipitando nelle profondità del Lago Nero.
Perchè devono essere così complicate le scelte?
Per quale motivo è così spaventata dal futuro?
Lei lo sa, il perchè, ma non vuole dirlo e semplicemente prenderlo in considerazione.
Guarda il pericolo celato sotto la tranquilla e piatta tela d'acqua che, vasta e immensa, si estende davanti ai suoi occhi.
Quante cose nasconde, quel Lago?
Quanti pericoli, creature?
In un certo senso, si ritrova a pensare Eleonor, il lago esprime il suo futuro in questo momento.
Così limpido eppure così pericoloso, pieno di trabocchetti e problemi.
Si sente come se stesse sopra ad una zattera, una resistente zattera piena di certezze che fino a quel momento l'aveva sorretta e lasciata galleggiare lontano dal pericolo.
Ma adesso, la sua zattera si sta iniziando a rompere, a deteriorare, e lei si ritrova spaventata e avvolta nell'ignoto.
Perchè è questo, quello di cui lei ha paura: l'ignoto.
Sente dei rumori dietro di lei e si gira di scatto.
Le foglie di un'enorme cespuglio dietro di lei si muovono, alche pensa ad un animale o a un centauro avvicinatosi troppo a quella parte del Lago.
Eppure, quando una chioma bionda appare da dietro alle foglie, tutto è tranne che un animale.
Un Draco Malfoy leggermente affaticato, i capelli così biondi da sembrare argentei, la pelle pura quasi bianca, gli occhi che risplendano di una luce propria e un sorriso sghembo ad incorniciarli il volto.
Eleonor piega la testa di lato, confusa.
Aggrotta le sopracciglia e assottiglia leggermente gli occhi.
E Draco si ritrova a pensare che lo fa sempre, quando è stranita o non comprende il perchè di qualcosa.
Alza la mano, in segno di saluto e Eleonor ricambia, facendogli cenno di avvicinarsi.
Si ritrovano così a sedere su di una sponda del Lago Nero, in silenzio, ad osservare la luce del giorno che, pallida, rischiara quel pomeriggio di inizio febbraio.
Entrambi stretti in due pesanti maglioni di lana cuciti su misura, un portamento fiero e la testa piena di domande prive di risposte.
Eleonor sospira, tremolante e spaventata.
La conversazione di quel Natale che le frulla in testa, la consapevolezza di non poter decidere.
E per una ragazza come Eleonor, sempre così testarda e convinta delle proprie idee, una cosa così non può fare altro che abbassarle il morale.
Ha bisogno di parlare con Christoper.

Avverte Draco di star rientrando e lui la saluta con un gesto della mano.
Non una parola, niente.
Ma Eleonor non se ne preoccupa troppo, a altro a cui pensare.
Corre per il giardino e fino all'entrata, su per le scale e dritta fino alla torre dei Corvonero.
Arrivata lì obbliga due primini a rientrare nella sala Comune e a chiamarle il fratello.
Ed eccolo che, dopo due minuti passati con la schiena appoggiata alla parete, un piede appoggiato al muro e le braccia incrociate, gli occhi fissi sull'aquila davanti a lei, suo fratello la degna della sua presenza.

Non si è mai resa conto della bellezza del maggiore.
Corti capelli castani, occhi scuri e profondi, mascella squadrata e labbra rosee.
Ora capisce perchè molte ragazza gli vanno dietro.

'' Che succede?'' le chiede con un leggero sguardo preoccupato.
Christoper ha fatto caso al leggero cambiamento della sorella dal loro ritorno a scuola e può scommettere che non è il fatto di essere tornata fra i libri a farla stare così giù.
Eleonor lo fissa negli occhi, così simili ai sua.
Lo prende per una mano e lo trascina, letteralmente, sotto lo sguardo sconcertato dei ragazzi nel corridoio, fino ad una classe vuota.
Una volta lì chiude la porta con un colpo di bacchetta e silenzia la stanza.
Ha visto le occhiate curiose degli altri maghi e non vuole che origlino la conversazione.
Una volta fatto il tutto ritorna a fissare il moro che, con sguardo interrogativo, guarda la sorella.
E lei, con profonda sorpresa di entrambi, fa una cosa che nessuno si sarebbe mai immaginato che facesse così direttamente: lo abbraccia.
E Christoper non può non capire che c'è seriamente qualcosa che la tormenta e si da dello stupido per non esserci arrivato primo.
Le accarezza i capelli e la stringe a se, come un angelo protettore.
Aspetta un po', non vuole metterle fretta, e infatti, dopo un minuto scarso, la limpida voce della sorella si propaganda nell'aria:
'' Non voglio che organizzino il mio futuro, Chri. Voglio che la mia vita sia mia e solo mia! Non voglio che decidano che lavoro dovrò fare... o chi dovrò sposare o ancora quando lo dovrò fare.
Voglio avere le mie decisioni, voglio sbagliare e ricominciare da capo evitando di fare gli stessi errori...Voglio avere il controllo della mia vita e … e non lo ho'' si sfoga la ragazza sul petto del fratello.
'' Eleonor'' esclama allora lui, prendendole la testa fra le grandi e curate mani e costringendola a guardarlo '' Loro potranno decidere tutto ciò che vorranno ma alla fine sarai te a doverlo fare. Potranno decidere tutti i passi che noi dovremo compiere nella vita ma saremo noi a doverli percorrere, non loro. E ti giuro, ti giuro su quanto è vero che il mio Patronus è un'aquila, che io, come gli altri, saremo sempre al tuo fianco, sempre, ogni volta che tu vorrai fare qualcosa. Ci saremo sempre noi con te e non mi stancherò mai di stare al tuo fianco.
Non aver paura di quello che succederà, sei te che costruirai ciò che sarai, non sono loro, sei te e solo te.'' e detto questo le posa un bacio sulla fronte.

Perchè, come abbiamo già detto, la famiglia Pudeator sarà anche una nobile famiglia di purosangue, ma una cosa che c'è e sempre ci sarà è l'amore che i sei fratelli provano l'uno nei confronti dell'altro.
E questo ci sarà sempre










 
ERICA'S CONNER
lo so, LO SO! 
Voglio dire, io che pubblico così presto!
Dovrete segnare questo giorno sul calendario perchè non so quando riaccadrà.
Ma andiamo, infondo, ve lo dovevo... o no?
NOTIZIA DELLE NOTIZIE: STO SCRIVENDO UN'ALTRA FF A TEMA HP!
Si, lo ammetto, non riesco a portarne avanti due, figuriamoci tre! 
Ma io amo le sfide e quindi... la sto scrivendo!
Se vi interessa sapere la trama - anche se a grandi linee perchè conoscendomi la cambierò 874924694 volte prima di avere quella definitiva- chiedetemelo pure e io vi risponderò: parola di lupetto.
Allora in questo capitolo possiamo notare una piccola crisi di nervi per Eleonor ma pronta per essere sedata da Chris.
Lo ammetto, questo capitolo fa un po' cagare, ma pace oh, io c'ho provato.

Detto questo vi lascio qualche mio contatto per contattarmi (?) e vi avverto che mi sono segnata su pottermore, yeep
Quindi ecco i miei soliti contatti e il mio nick di pot. AGGIUNGETEMI DAI!
pottermore: nick- VoloMalocchio31547

ask.fm | twitter | tumblr 
Ora vi lascio e niente, RECENSITE PLEEEEASE!

Naturalmente ringrazio le sette persone che hanno messo la mia storia tra le preferite e le sette che l'hanno messa fra le seguite, vi lovvo mucho

Un beijos
Erica alias Hogvarts

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