My Heart di Allison260193 (/viewuser.php?uid=57614)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Partenze ***
Capitolo 2: *** Primo sguardo ***
Capitolo 3: *** Alice Cullen ***
Capitolo 4: *** I segreti dei Cullen ***
Capitolo 5: *** No infatuation,no party... ***
Capitolo 6: *** Edward Cullen ***
Capitolo 7: *** Casa Cullen ***
Capitolo 8: *** Il mio pensiero fisso ***
Capitolo 9: *** Lei è mia ***
Capitolo 10: *** Impossibile ***
Capitolo 11: *** Quando il gioco si fa duro... ***
Capitolo 12: *** Resta in ascolto che c'è un messaggio per te ***
Capitolo 13: *** Non andartene ***
Capitolo 14: *** Accesa dentro me ***
Capitolo 15: *** Stupida gelosia ***
Capitolo 16: *** Maledetto Charlie! ***
Capitolo 17: *** Finalmente noi ***
Capitolo 18: *** Sogni e Verità Inaspettate ***
Capitolo 19: *** No. positivo ***
Capitolo 20: *** Ancora lui ***
Capitolo 21: *** Movimenti ***
Capitolo 22: *** Amore ***
Capitolo 23: *** Goodbye,Best ***
Capitolo 24: *** Miracolo ***
Capitolo 25: *** Twins(1* Epilogo) ***
Capitolo 26: *** 15 anni dopo...o quasi! ***
Capitolo 1 *** 1. Partenze ***
Salve a
tutti!
Premetto che questa
è la prima FF che
pubblico,siate magnanimi! Sono un po’ impedita con HTML, e mi
sta aiutando la
mia amica Railen…
Questo è il
capitolo introduttivo alla storia vera e propria,se fa schifo ditemelo
pure!
Questa idea
mi è venuta durante l’ora di scienze (in cui
non si fa niente – By Railen xD) e l’ho portata
avanti per tutto il tragitto
verso casa.
Ho pensato a
come
sarebbe stato un Edward (Sbaaav XQ___) un pò
bastardello… Per essere fini xD
L’idea di un
fratello per Bella è nata dal desiderio che ho io stessa di
avere un fratello
maggiore… Quindi è nato Andrew!
Spero
vi possa
piacere!
Un bacio, Twy
xD
~ My Heart
-Bella!Alzati!-
urlò mia madre,dal piano di sotto,con la
sua voce tutt'altro che delicata e gentile.
Sbuffai,e mi alzai,contro la mia volontà,afferrando la
vestaglia a righe viola e grigie,appesa dietro alla porta di mogano
della mia
camera.
Il marmo del pavimento era gelido,e il contatto che ebbi
sotto i miei piedi mi fece rabbrividire,ricordandomi di mettermi le
pantofole
rosa,abbandonate sotto il letto,la sera prima. Il mio iPod aveva finito
di
ricaricarsi,e ringraziai mio fratello mentalmente,dato che lo aveva
messo sotto
carica,a mia insaputa:possibile che sentisse già la mia
mancanza?
Mi diressi verso il mio bagno,in fondo al corridoio,ancora
con gli occhi socchiusi,mentre la sonnolenza mi minacciava di farmi
accasciare
a terra come una pera cotta,ma aprì la porta ugualmente,e mi
diressi subito
alla finestra,per aprire la persiana verde. Un raggio di sole mi
colpì in piena
faccia,scaldando il mio viso,mentre l'acqua della doccia scorreva
silenziosa.
-Bella!Muoviti!O giuro che ti faccio rimanere qui! - a
volte mi chiedo da dove la tira fuori,quella voce assordante. Mi lavai
bene i
capelli,canticchiando,e uscì dalla doccia,avvolgendomi nel
mio accappatoio
celeste,morbido come seta. Sgattaiolai silenziosa verso la mia
camera,gocciolando sul pavimento,e provocando sguardi tutt'altro che
amichevoli
da parte di Vicky,la nostra governante.
-Scusa Vicky...-sussurrai,chiudendo la porta della mia
camera. La sentì sospirare.
Quella donna aveva una pazienza incredibile,la dovrebbero
far santa!
M'infilai i vestiti appoggiati sulla sedia della scrivania,dato che
erano gli unici a non essere stati invaligiati:Una camicetta bianca,a
maniche
lunghe(mi preparavo al clima di Forks),un paio di jeans neri a
sigaretta,e
degli stivali marroni. I miei capelli mossi ,ormai asciutti,ricadevano
sulle
spalle,formando dei piccoli boccoli naturali,e avevano le stesso colore
dei
miei occhi,ovvero marrone chiaro. La mia carnagione era chiara,troppo
chiara
per un qualsiasi cittadino di Phoenix,la valle del sole.
L'avevo ereditata da mia madre,anche lei aveva la carnagione
chiara,mentre Andrew,mio fratello,era l'unico della famiglia ad averla
scura,quasi bronzea,tanto che mio padre si era chiesto più
volte da chi l'abbia
presa.
Scesi le scale,trasportando la mia valigia rigida,per le
scale. Ovviamente,inciampai,come al mio solito,e naturalmente,Andrew mi
afferrò
prima che sbattesi la faccia contro il pavimento. -Ma non cambierai
mai?Guarda
che a Forks dovrai cavartela da sola -mi rimproverò mio
fratello.
Io sorrisi debolmente,con il magone .- Lo so,Andrew. Lo so-
Ci sedemmo in macchina,e mia madre avviò il motore,senza
proferir parola per
tutto il viaggio. Questa situazione cominciava a darmi sui nervi. Non
parlavamo
seriamente da quasi due settimane! le uniche frasi erano "Alzati"
"Muoviti" "Riordina".
Le lanciai una occhiata,non appena parcheggiò nel
parcheggio dell'aeroporto. Aveva gli occhi lucidi . Sospirai,non volevo
vederla
piangere,anche perché mi avrebbe indotta a disperarmi,e ad
annullare la
partenza,cosa che ci allettava parecchio.
Ma ormai avevo deciso. E sapevo che era la decisione
giusta,la migliore. Oramai Andrew si era trasferito al college ad
Harford,ovvero allo studentato di Yale,con sommo orgoglio di mia madre
e di
Charlie,mio padre.
Mia madre si stava per risposare con Phil,un giocatore di
baseball ,che doveva spostarsi praticamente ogni giorno,in uno paese
diverso.
Mia madre ne era innamorata,e sapevo che le costava un certo sacrificio
rimanere a casa e non seguirlo,per acclamarlo dalle tribune,o per
sostenerlo
nelle interviste,così,con mio enorme disgusto,mi stavo per
trasferire da mio
padre,a Forks.
Volevo bene a mio padre,e non mi dispiaceva andare da lui.
Più che altro,non mi andava di trasferirmi nella sua piovosa
cittadina. Mi
avviai verso i metal detector,dove una hostess mi disse che da
lì in poi,avrei
dovuto proseguire da sola. Mi girai verso mia madre e mio fratello .
Andrew mi
abbracciò- A presto pulce,chiamami appena arrivi,va bene?-
-Certo Andy-dissi
,baciandogli la guancia,per poi abbracciare mia madre,che era scoppiata
a
piangere.
-B...Bella,gu-guarda che non sei obbligata,puoi rimanere
qui con me!- -Mamma,ne abbiamo già parlato. Ti chiamo appena
arrivo,okay?-trattenni le lacrime,anche se avevo voglia di piangere,e
la gola
mi bruciava. Mia madre annuì,e io mi girai verso il portello
d'uscita,da cui
potevo intravedere l'aereo che mi avrebbe portata a Forks.
Respirai per l'ultima volta l'aria di Phoenix,e, con le
lacrime che ormai mi offuscavano la vista,salì
sull'aereo,voltandomi solo per
dare un ultimo sguardo alla mia vera casa.
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Capitolo 2 *** Primo sguardo ***
Ma ciaoo!Eccovi il secondo capitolo
della storia…vi
confesso che tutte queste letture non me le immaginavo proprio!*Me
piange di
gioia!*
Ringrazio
chi mi ha messa tra i preferiti,ovvero:
*Egypta
*Kira988
*Railen
*Summer718
*Valemyni
Risposta commentuzzi(Sempre graditi!)
Railen:Ma ciao
Sunny!Grazie a te
per avermi aiutata ,se no a quest’ora ero ancora al computer
cercando di
postare la storia *me un po’ ignorante…*Grazie per
i tuoi incoraggiamenti!Ti
voglio un mondo di bene!
-
Mi scusi,signorina.
È
tutto a posto?-
Alzai gli occhi,e mi ritrovai davanti alla faccia
una hostess,che non avrà avuto più di
trent’anni,bionda,occhi azzurri…il tipo
che avrebbe fatto sbavare sicuramente Andrew.
-S..sì,certo. Perché me lo chiede?-E
soprattutto,perché interrompe il mio sonnellino?
-Bè,prima di tutto,perché ha cominciato ad
urlare…-
-Ops,mi scusi,credo di aver avuto un incubo!-
-Può capitare,non si preoccupi..e poi,siamo
arrivati,dovrebbe scendere dall’aereo-
rossa come un pomodoro maturo,mi alzo dal comodo
sedile dell’aereo,e,con il mio bagaglio a mano,mi dirigo
verso il parcheggio
dell’aeroporto di Seattle,dove,quasi per certo,avrei trovato
Charlie ad
aspettarmi.
Se,come no. Sogna Bella che è meglio.
Ovviamente,l’avrò pur ereditata da qualche
parte,la
mia tendenza al ritardo…e da chi,se non da Charlie?
Sbuffai,e mi diressi all’interno della struttura,per
accomodarmi su delle panchine,assai scomode,in attesa di mio padre.
Decisi di ascoltare un po’ di musica,che male di
certo non fa,e così,mi isolai sotto le note dei miei gruppi
preferiti,dimenticandomi del mondo e della gente che mi circonda.
Nella tasca destra del mio pantalone nero,il
cellulare cominciò a vibrare,facendomi sobbalzare dallo
spavento.
-Maledetto telefono…-Bofonchiai,guardando il numero
sul display: Charlie.
-Papà?-Risposi,guardandomi attorno,senza trovarlo.
-Ehi Bells ,dove sei?-
- All’ aeroporto,verso l’uscita…tu?-
-Ehm…a dire la verità,non ne ho
idea…Aspetto,provo a
chiedere informazioni…Ehi,lei!Mi sa dire
dov’è l’uscita?-
mi coprì la faccia con una mano,trattenendo un
ghigno. Charlie non era per niente cambiato,sapeva sempre farsi
riconoscere!E
dire che quando lavora è tutto serio…
Alzai gli occhi davanti a me,e trovai un uomo sui
quarant’anni ,con i capelli neri,i miei stessi occhi e
l’aria smarrita. Che
fine aveva fatto l’ispettore rude della polizia di Forks?
-Papà!-Esclamai,alzandomi e andandogli incontro. Lui
mi squadrò da capo a piedi,e allargò le
braccia,contento -Bells!-
rimanemmo a lungo abbracciati,ignorando la gente che
sorrideva,nel vederci così uniti. Ovviamente,questa era
Seattle,non era
Forks,la cittadina del pettegolezzo,quindi non me ne curai tanto.
-Oh,Papà.che bello vederti!-Dissi,mentre ci
dirigevamo verso la macchina della polizia di Forks. Pregai dentro di
me,di non
dover andare a scuola con quel mezzo,il giorno dopo.
-è bello anche per me,rivederti,piccola. Sei sempre
più bella-
-Dai papà,non prendermi in giro-
Lui sbuffò -Sei uguale a Reneè. Ogni volta che le
si
fa un complimento,la prende sul ridere…-
Io risi,mentre,mi accomodavo sul sedile anteriore
della macchina.
Per tutto il tragitto,parlammo della scuola,dei miei
vecchi amici,delle mie abitudini,del suo lavoro al
commissariato… veniva facile
parlare con Charlie,ti faceva sentire subito di buon umore. Aveva lo
stesso
carattere di Andrew.
Frenò davanti a una via,piena zeppa di
villette,tutte attorniate da un giardino quadrato,opaco,come se la
pioggia
avesse lavato via il colore del prato. Tutto in quel posto sembrava
opaco. Come
se fosse spento,senza colore.
Grugnì disgustata,senza farmi sentire da
Charlie,e,sotto la pioggia incessante,mi diressi sotto il portico della
casa,inzuppandomi da capo a piedi.
-Bè,allora…-disse,mentre mi apriva la porta
d’ingresso- Bentornata a casa,Bells-
-Ehm… grazie Charlie -risposi,un po’
impacciata,entrando
nella casa.
Era piccola. Molto piccola,rispetto a quella di
Phoenix.
Il pavimento dell’ingresso e del salotto era di
moquette beige,mentre quello della cucina era ricoperto di mattonelle
nere e
bianche.
L’ingresso era un corridoio piccolo,stretto,con un
appendiabiti e un porta ombrelli sulla parete destra,mentre un
appendino per la
pistola e la giacca di Charlie,sulla sinistra.
Le pareti erano tutte beige,in tinta con la
moquette,e il salotto era provvisto di un divano con fantasia
floreale,e una
televisione,dall’aria abbastanza decrepita. Sentivo
già le mancanza del
televisore a schermo piatto…
C’era un piccolo caminetto,con sopra le foto mie e
di Andrew,nelle varie fasi della nostra infanzia,ed era ricoperto di
mattoni
grigi. Il fuoco scoppiettava allegro.
Il salotto era adiacente alla cucina,provvista di
mobiletti bianchi,un piano cottura e un lavandino,e un tavolo vicino al
muro,con le sedie di legno bianco,ormai vecchie.
-La tua stanza è quella in alto
a…-esordì Charlie,ma
lo fermai.
-…a sinistra. Me la ricordo ancora la casa,papà-e
così,mi diressi su per le scale,fermandomi davanti a una
porta di
abete,ritinteggiata di bianco,con una insegna che informava che la
camera,apparteneva esclusivamente a “Bella”.
Sospirai,ed entrai nella mia nuova
camera.
Era con i muri lilla,mansardata,e sulla parete
frontale troneggiava una finestra,con le tende
trasparenti,anch’esse lilla.
Il letto a baldacchino ,la scrivania scura,l’armadio
di fronte al letto… tutto esattamente come diciassette anni
fa. Non era cambiato
niente.
Sistemai le mie cose,e regolai la sveglia per le
sette.
Guardai l’orologio,e mi cambiai con il pigiama. Era
tardi,e domani dovevo affrontare il mio primo giorno di scuola.
Rabbrividì al
solo pensiero,e mi strinsi nel piumone,prendendo sonno.
Mi svegliai al suono della sveglia,e scattai
immediatamente in piedi:ci mancava solo che arrivassi in ritardo il mio
primo
giorno di scuola!
Mi fiondai letteralmente sotto la doccia,e ci misi
solo cinque minuti,per poi correre di nuovo in camera,verso
l’armadio,intenta a
scegliere qualcosa da mettermi.
Dilemma:che vestiti dovevo scegliere?
Scelsi un paio di blue jeans,e li abbinai ad una
camicia bianca con sopra il gilet blu. I capelli mossi si rifiutavano
di
collaborare,come al solito,e decisi di abbellirli con una molletta sul
lato
destro.
-Bells! Farai tardi se non ti sbrighi!- mi avvertì
Charlie,dal piano di sotto.
Afferrai la cartella e mi diressi verso la porta
d’ingresso- A dopo Papi !-
Corsi fino alla fermata più vicina del pullman
,pregando il cielo di risparmiare un po’ di soldi per
comprarmi una macchina.
La fermata era vuota e silenziosa. Probabilmente ero
l’unica imbecille che doveva prendere il pullman per
raggiungere la Forks High
School.
-Ciao! –Udì una voce dietro di me,che sembrava
amichevole,e trillante. Anche melodiosa,in un certo senso.
Mi voltai e mi ritrovai davanti ad una ragazza.
Bella. Anzi,bellissima. Bella,era un insulto per lei.
Aveva i capelli corti marroni,tenuti elegantemente
da due mollette che le facevano scendere due ciuffi vicino al viso
bianco e
perfetto. Sembrava un folletto,aggraziato e dolce.
-Ciao- la salutai,per non sembrare scortese.
-Possibile che ti muovi sempre?- sbraitò una voce
maschile dietro di lei.
-Scusa Em- si scusò lei,non appena comparve un
ragazzo. Era un armadio! Alto,nerboruto,con i capelli neri e gli stessi
occhi
della ragazza:dorati,come oro fuso.
Era anche lui incredibilmente bello,e aveva la
faccia simpatica.
-Oh,non mi avevi detto che avevi fatto amicizia.
Sono Emmett- si presentò il ragazzo,porgendomi la mano:era
fredda come il
ghiaccio.
-Isabella. Bella per gli amici- mi presentai,timida.
-Piacere Bella!Io sono Alice Cullen,la sorella di
Emmett- trillò la ragazza,esultante.
-Prendete anche voi il pullman?- chiunque avrebbe
potuto notare la speranza nella mia voce. Loro ridacchiarono.
-No,a dire il vero,non è prudente prendere il
pullman. Volevamo chiederti se volevi un passaggio,a dir la
verità- m’informò
Emmett.
-Non vorrei disturbare…-ti prego,fa che insistano!
Figurati,non disturbi!Vieni!- Alice mi prese la
mano,trascinandomi verso una macchina,poco distante dalla fermata.
Conoscevo
bene quella macchina,la adoravo.
Era un Volvo c30,grigio metallizzata ,con i sedili
in pelle nera,supponevo. Era una macchina bassa,con linee tipiche delle
macchine svedesi,che mediterranee.
-Che bella macchina- mi complimentai,rimanendo ad
ammirarla. Emmett rise.
-Ti piace?-
-Tantissimo. È tua?-
-Nah. È di mio fratello-e sparì nel sedile
anteriore.
Io mi sedetti vicino ad Alice,e notai un ragazzo nel
sedile del guidatore,immaginando che fosse il fratello di Emmett e
Alice.
-Oh,abbiamo compagnia- disse il ragazzo,scocciato. Mi
stava già antipatico.
Si girò verso di me,e puntò i suoi occhi dorati
sul
mio viso. Era…bè,stupendo. Molto più
bello di suo fratello e di sua sorella,con
i capelli ramati spettinati,e le labbra piene,che in quel momento non
erano
affatto amichevoli,e la stessa carnagione dei due Cullen che lo
accomunava a
loro…anche se era perfetto,però,era veramente
antipatico.
A volte se si è belli,non si è simpatici
pensai,mentre mi gelava con lo sguardo.
-Edward,lei è Bella. Bella,lui
è Edward- ci
presentò Alice,amichevolmente.
-Piacere- sibilò.
-Il piacere è mio- risposi io,scoccandogli una occhiata
tutt’altro che gentile.Cominciavamo
bene. Ottimo.
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Capitolo 3 *** Alice Cullen ***
Ma ciaoo!! Sono a
dir poco contenta!Allora la mia storia
piace!Eccovi subito un capitolo fresco fresco di
giornata!Vorrei
ringraziare
tutti quelli che mi hanno messi tra i preferiti,ovvero:
*Egypta
*Eonys
*Fatina_g
*Germana
*Kira988
*MoonlessNight
*Mylifeabeautifullie
*Railen
*Summer718
*Valemyni
Ps. mi scuso
per le frasette che compaiono("Etif o robe del genere...ignoratele!)
Risposta
Commentuzzi(mooolto graditi!)
*Princesseelisil:Piace
anche a me
Edward…antipatico…mmm…Spero che
continuerai a seguirmi!Baci!
*MimiMiaotwilight4e:
Eheheh!!Credo proprio che quel detto
verrà citato da una certa amica di Bella,tra non
molto...chissà,forse hai
ragione tu!Spero di non deluderti! Kiss!
-Allora
Bella,com’è Phoenix?è tanto diversa da
Forks?-Mi chiese Alice,davanti al
bancone della segreteria,mentre aspettavamo la Signorina Cope,che
doveva darmi
gli orari delle mie lezioni e una mappa della scuola.
-Non immagini nemmeno quanto
è diversa!Qui piove sempre,c’è una
marea di vegetazione…
sembra sempre inverno!-le risposi,accennando ad un sorriso. Lei
scoppiò a
ridere,con la sua risata cristallina.
-Sono sicura che ti abituerai a Forks. E al freddo-mi
rassicurò la
mia nuova amica,marcando la parola “Freddo”.
-Bè,posso sempre andare in giro con una
coperta!-ridacchiai,mentre la signorina Cope entrava,sorridente,con il
vestito
arancione,troppo piccolo per la sua corporatura massiccia. I capelli
erano
raccolti in uno chignon,ed erano rossi,tinti.
-Eccoti gli orari delle lezioni e la mappa dell’edificio.
Buona giornata,e benvenuta!-mi salutò la segretaria. Io
sorrisi debolmente,e
con Alice,mi diressi verso l’aula di letteratura.
-Bè,ci vediamo a mensa,ti tengo il posto,va bene?-
-Grazie Alice!Sei la mia ancora di salvezza-
-Figurati!A dopo!-mi scoccò un bacio sulla guancia,e
trotterellò verso la sua aula,facendo girare parecchi
ragazzi. Io ridacchiai,ed
entrai in classe. Feci compilare il foglio d’entrata al
professore,che la
targhetta informava che si chiamasse “Provdett” ,e
mi sistemai all’ultimo
banco,accanto ad un ragazzo carino,con i capelli biondi e occhi
azzurri,che mi
rivolse un sorriso smagliante,non appena mi sedetti accanto a lui.
-Ciao!Io sono Mike Newton. Tu devi essere Isabella Swan- mi
tese subito la mano,che io strinsi,con poca convinzione.
-Ehm…preferisco se mi chiami Bella. Comunque,piacere mio
-gli dissi,ritraendo subito la mano:Mi stava praticamente mangiando con
gli
occhi.
-Ho visto che parlavi con Alice Cullen…-
-Sì,quindi?-
-Ma come hai fatto?-la sua faccia era chiaramente
incuriosita,come se avessi appena salvato il mondo
dall’apocalisse.
-In che senso “Come ho fatto”?Mi ha parlato ed io
le ho
risposto. È molto simpatica-
-Davvero?Cioè,si è fatta avanti lei?-
-Cosa c’è di strano?-
-I Cullen non parlano mai con nessuno-
-Ah…-rimasi spiazzata. Alice sembrava così
amichevole…-Perché?-
-perché gli altri non sono degni di essere considerati- una
voce stridula c’interruppe. Una ragazza ci aveva appena
raggiunti,e si era
seduta sul banco di Mike. Era bassa,con i capelli ricci,raccolti in una
coda,e
l’aria da pettegola. Rivolse un sorriso adulatore a Mike,e mi
squadrò. Si
vedeva lontano un miglio che le piaceva il mio compagno di banco.
-Piacere. Sono Jessica Stanley. Tu devi essere…-
-Bella Swan-
-Sì,ti stavamo aspettando tutti-
-Lo immagino-mormorai,imbarazzata.-Come mai i Cullen sono
così mal visti?-
-Bè,già il fatto che Alice Cullen ti abbia
rivolto la
parola,è un evento storico. Hai conosciuto anche gli altri?-
-Intendi Emmett e Edward?-
-Sì,e ci sono anche Rosalie e Jasper-
-Caspita,che famiglia numerosa-commentai,con un sorriso.
Jessica poteva parlare quanto voleva,ma non poteva farmi cambiare idea
riguardo
ad Alice.
-Rosalie sta con Emmett,mentre Alice sta con Jasper. L’unico
che rimane da solo è Edward,ma non sprecare tempo con lui,a
quanto pare,qui non
ci sono ragazze alla sua altezza. Non ti consiglio di chiedergli di
uscire-
-Non ne avevo l’intenzione-ribattei,alzando un sopracciglio
-Per caso ti ha dato buca?-
-Non solo a me-rispose lei,offesa-Qua tutte ci provano con
lui-
-Evidentemente,io sarò l’unica a non provarci -
Mike mi
sorrise,e io lo ignorai -Quindi…stanno
insieme tra fratelli? –
-Oh,no. Sono fratelli adottivi. Rosalie e Jasper sono
fratelli gemelli,come Alice,Emmett e Edward. Sono stati adottati da
Carlisle e
Esme. Lui è il chirurgo più bravo di Forks
–
-Come sei informata-
-è di dominio pubblico-
si alzò e si accomodò al suo
posto,perché la lezione stava
cominciando.
Le due ore più pallose della mia vita non passavano
più.
Mike mi chiedeva qualcosa di tanto in tanto,e io rispondevo,cercando di
essere
cordiale,ma con scarsi risultati,e ,quando finalmente suonò
la campanella,mi precipitai
in mensa,alla ricerca di Alice.
La vidi. Era seduta ad un tavolo,con gli altri suoi
familiari. Era il tavolo più lontano.
Rosalie era bionda,alta,perfetta. I suoi capelli le
accarezzavano la schiena,e le sue gambe erano fasciate dai
jeans,portava i
tacchi alti,e stava abbracciata ad Emmett.
Jasper era alto,leonino,con i capelli biondi,l’aria
calma,tranquilla. Era seduto vicino ad Alice,che mi stava tenendo il
posto,dato
che le sedie intorno al tavolo erano quasi tutte occupate,se non con
l’eccezione
di una sedia.
-Alice!- urlai,raggiungendola. Lei si alzò,abbracciandomi.
-Ragazzi,lei è Bella. Bella,loro sono Rosalie e Jasper.- mi
presentò Alice.
Rosalie mi guardò e accennò ad un sorriso-
Piacere- , mentre
Jasper mi strinse la mano:ghiacciata.
-Allora,come ti sembra la scuola?-mi chiese Alice,facendomi
accomodare vicino a lei. Edward era girato dall’altra parte,e
m’ignorava,palesemente annoiato.
-Non male. Certo,gli studenti sono un po’ troppo pettegoli-
mi sorrisero,e Emmett scoccò uno sguardo ad Alice.
-Ehi sorellina,a quanto pare,siamo di nuovo sulla bocca
degli studenti della Forks High School-
lei alzò le spalle- Che vuoi farci. Tutto il nostro
fascino…-
Rosalie rise,melodiosamente- Bella,ti hanno per caso detto
che non parliamo mai con nessuno?-
-Già…-
-Un classico degli studenti-
Edward sbuffò,girandosi dalla nostra parte. Mi
gelò con lo
sguardo,e questo fattore mi fece reagire. Che diavolo gli avevo fatto?
Certo
che aveva un caratteraccio…
-Edward- lo chiamai,mentre i Cullen si zittivano guardandomi
curiosi .
-Che vuoi?-rispose lui,con voce rude.
-Mi hanno parlato di te in maniera piuttosto singolare-
-Che bello-
-Mica tanto-
-Sentiamo allora-
-Hanno detto che hai rifiutato tutte le ragazze che si erano
fatte avanti,dicendo che non ce n’era neanche una alla tua
altezza. Sei un
donnaiolo.-
Emmett rise- Addirittura!-
-Sì,me lo ha detto
una ragazza che è stata rifiutata-
-Una delle tante- disse Edward,alzandosi dalla tavola- Vado
a lezione-
mentre si allontanava a passo veloce e aggraziato,notai gli
sguardi delle ragazze al suo passaggio.
-Bella?Che ne dici se andiamo anche noi a lezione?-mi chiese
Alice,prendendomi per mano. Io annuì contenta.
Mentre camminavo verso l’aula di algebra,insieme ad Alice,mi
resi conto di quanta invidia provava quella ragazza nei confronti di
Alice e
dei Cullen.
Alice era
,probabilmente,la migliore amica che tutti avrebbero voluto.
|
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Capitolo 4 *** I segreti dei Cullen ***
Ciaooo!Scusate
se non ho postato subito,ma non riuscivo a
connettermi ad Internet(Mi era venuta una crisi di panico pazzesca!)ma
ora…ecco
un capitolo fresco fresco…La nostra Bella e il nostro Edward
cominceranno a
conoscersi…più o meno!xd.
Spero vi
piaccia!!A me sinceramente,non
piace molto…Oddio!Scusate x il precedente cap senza
dialoghii!
Ringrazio
tutti quegli angeli che mi hanno
messa tra i preferiti,e ringrazio anche chi legge ,siete veramente
tanti!*me
piange di gioia*
Ora,prima di
lasciarvi a questo cap,devo
rispondere a chi ha commentato,ovvero:
Lialian:
anche a me piace Ed antipatico!è
molto più misterioso e affascinante…no,non
preoccuparti,non si rammollirà (si
scrive così?Bho!)con Bella…resterà
sempre un po’ bastardello…d’altronde,a
Bella
piacciono i ragazzi un po’ stronzi…grazie per aver
commentato!Un bacione
enorme!
Eonys:Grazie!Complimento
accetto!Spero di
non deluderti!Un bacione !
<< Senti,Charlie,sono
un nuovo acquisto di
Forks,giusto?>>
<< E quindi?Tanto alla festa del tuo amico,non ci
vai!>>
<< Ma dovrò pur farmi vedere in giro,no?Non
vuoi che io
rimanga esiliata ed emarginata,vero?>>
4,3,2,1….
<< Oh,e va bene. Ma a mezzanotte devi uscire da quella
casa,sono stato chiaro?>>Vittoria!
Gli scoccai un bacio sulla guancia,e mi diressi verso la
cucina,per preparare la cena:avrei fatto il piatto preferito di
Charlie,per
ringraziarlo.
Una settimana prima ero stata invitata da Mike alla sua
festa,e Alice mi aveva obbligata ad andarci,così aveva
qualcuno con cui
andare< da
sola?>>che ricattatrice quella
ragazza…
Preparai il ragù,e cominciai la preparazione delle
lasagne,passando in rassegna tutti gli abiti che avevo
nell’armadio,adatti alle
feste. Risultato:zero.
Qui urgeva l’esperienza di Alice,e anche un bel po’
di
shopping.
<< Bella?Ti vogliono al
telefono>>m’informò
Charlie,passandomi il telefono.
<<
Pronto?>>risposi al telefono,mentre infornavo
le lasagne.
<< Bella!Ciao!
Dopodomani andiamo a fare
shopping?Scommetto che hai bisogno di qualche vestito per la festa
e..>>
<< Ciao
Alice…sì,dovrei andare a fare
shopping…Come
stai?>>
<< Non troppo
bene…mi sa che domani non posso venire a
scuola,mi spiace>>
No! No! Come avrei fatto ad andare a
scuola,senza Alice?
<< Cos’
hai?>>
<< Credo di avere un
po’ di febbre…>>
<< Riprenditi
presto,capito?>>
<< Ovvio,non ti posso
lasciare sola…Credo che domani ci
sarà solo Edward>>
Perfetto. La giornata più
noiosa e brutta della mia
vita<< Yuppie>>
Alice rise
melodiosamente<< Tu hai dei pregiudizi su
mio fratello!>>
<<
No,Alice,è lui che ha dei pregiudizi su
di
me!Comunque,vedi di guarire presto,okay?>>
<< Okay,ci sentiamo
domani?>>
<< Certo!A
domani!>>e riappesi,di pessimo umore.
Passai il pomeriggio tardo
in cucina,alle prese con la cena. Ero di pessimo
umore,pensando al
giorno dopo.
<< A
tavola!>>urlai,per far accomodare Charlie.
Mio padre si sedette,annusando
l’aria impregnata dall’aroma
delle lasagne<>
< Grazie. Buon
appetito>>lo ringraziai,mettendogli
un piatto davanti.
<<
Tu non
mangi?>>
<< Non ho molta
fame>>e uscì dalla
cucina,dirigendomi in camera mia. Mi buttai sul letto,coprendomi la
faccia con
un cuscino, e mi addormentai,di malumore .
Il suono della sveglia mi fece
sobbalzare,facendomi
alzare,per dirigermi in cucina,dove mi aspettava Charlie,intento a
leggere il
New York Times e a mangiare le sue uova e la sua pancetta.
<< Buongiorno Bells
>>Grugnì,a bocca piena.
<< Buongiorno Charlie
>>sbadigliai,afferrando un
brioche e divorandola in due morsi. Solo in quel momento mi ricordai
che Alice
non sarebbe venuta a scuola,e che non mi avrebbe dato un
passaggio,così mi
precipitai nella doccia a lavarmi.
Schizzai in camera,e mi
vestì con la prima cosa che
trovai:un vestito lungo fino alle ginocchia bianco a maniche lunghe,le
collant
nere e gli stivali. Feci una coda alta,e lasciai un ciuffo libero,
Afferrai la cartella e corsi fino
alla fermata degli
autobus,rendendomi conto che avevo perso il pullman.
<< Oh no!Porca...
>>imprecai,appoggiandomi ad un
palo.
<< Ah,sei tu
>>
mi voltai e incontrai lo sguardo di
Edward,appoggiato alla
sua macchina,a braccia incrociate.
Ci mancava giusto lui
pensai,scoccandogli una
occhiata malevola.
<< Sì,sono
io >>sibilai,girandomi dall’altra
parte.
<< Salì in
macchina >>borbottò lui,sedendosi dalla
parte del guidatore.
Io lo
guardai,incredula<< Come? >>
<< Sali-in-macchina
>> sillabò lui,abbassando il
finestrino.
<< Perché?
>>
<< Perché
mia sorella me lo ha chiesto,con gentilezza.
Se non ti muovi ti lascio qui >>
Io corsi ad aprire la
portiera,sedendomi ,in silenzio.
Lui avviò il motore e si
diresse come una furia,verso la
Forks High School. Era la situazione più imbarazzante di
tutta la mia vita!
<< Ringrazia Alice da
parte mia >>mormorai,mentre
scendevo dalla macchina.
Lui annuì,dirigendosi
verso la sua aula,senza salutarmi. Io
,senza degnarlo di uno sguardo,mi diressi verso l’aula di
storia,accaparrandomi
l’ultimo banco,vicino alla finestra.
<< Ehi Bella!
>>trillò Jessica,sedendosi vicino a
me<< Posso farti compagnia ? >>
Vuoi una risposta
sincera?<< Ehm…certo >>
<< Ho visto che sei
venuta con quello schianto di
Edward Cullen >>
Mi voltai,per guardarla:nei suoi
occhi c’era una curiosità a
dir poco oscena<< Sì,quindi? >>
<< State insieme ?
>>
Io risi<< Certo che
no!è insopportabile >>
<< E allora
perché ti ha accompagnata? >>
<< Perché
Alice glielo aveva chiesto,tutto qui >>
<< Ma ti piace?
>>inarcò un sopracciglio.
<< Ceeerto! Guarda,ci
stiamo per sposare,sei
ufficialmente invitata al nostro matrimonio! >>
Lei rise<< Come fa a
non piacerti?è un figo… >>
<< La bellezza non
è solo quella esteriore,sai?Esiste
anche quella interiore,e lui non ce l ’ha! >>
Lei sospirò,e la lezione
cominciò,in maniera noiosa. Troppo
noiosa.
<< Sai,hai notato che i
Cullen non mangiano
mai? >>mi sussurrò Jessica,di punto in bianco.
Io la guardai,e lei
strappò un pezzo di carta dal
quaderno,scrivendo.
“Hai notato
che i
Cullen non mangiano mai?”
Io scrissi qualcosa,cercando di
sviarla:ma possibile che la
gente qui ,viva dei pregiudizi?
“Scusa,ma
tu hai visto come sono magri?Ci tengono alla loro forma
fisica,tutto qui”
“Bella,andiamo!Non
dirmi che non hai notato anche tu qualche stranezza in quella
famiglia!Vuoi
sapere le stranezze che gli studenti hanno notato?”
Ovviamente,lei
sapeva tutto,come al solito.
Eppure,certi
aspetti anormali li avevo notati anche io. Il
corpo gelido,gli occhi dorati,la grazia innaturale,la
forza…sì,perché qualche
giorno prima,Alice aveva rotto il freno a mano della sua Porche,sotto i
miei
occhi<< Accidenti!Emmett li rompe sempre!
>>aveva commentato la mia
amica,un po’ a disagio.
“Sarebbero?”
Jessica mi guardò contenta,e cominciò a scrivere.
Io le
lanciavo occhiate agitate,mentre il professore di storia leggeva dal
libro di
testo.
“Il
fatto che
quando c’è il sole,nella rare occasioni,siano
sempre a casa. Gli occhi
dorati,mano a mano diventano neri,e poi di colpo,ridiventano dorati!E
poi le
occhiaie,le hai viste?Sono più marcate del normale!E anche
quelle tendono ad
affievolirsi,da un giorno all’altro!E poi ,non hanno mai
partecipato alle
visite mediche!Allora?Non ti sembra strano?
Altroché se mi sembrava strano. Le stesse cose le avevo
notate anche io!
Eppure,cercai di sviare quella pettegola di Jessica. I
Cullen erano delle persone meravigliose
“Bè,Jess,il padre è il chirurgo
più eccellente di
Forks,immagino che le visite gliele faccia lui.
E
poi,gli occhi
dorati…Alice mi ha spiegato che cambiano a seconda del
tempo…bello vero?”Lo
ammetto:sapevo mentire bene.
La campanella suonò,e io corsi verso Diritto.
L’ora passò
più velocemente della prima,e alla fine,mi diressi verso la
mensa.
Il tavolo dove di solito sedevano i Cullen era vuoto,così mi
sedetti(dato che da tre settimane sedevo insieme a loro…)e
cominciai a
mangiucchiare il mio hamburger,sentendo un po’ di musica.
Perciò non mi accorsi subito della persona che si era seduta
davanti a me,e quando alzai lo sguardo,mi presi un bello
spavento.<< Edward!Mi hai spaventata…
>>
Edward era seduto davanti a me,e mi guardava gelido,come al
solito<< Non è colpa mia se sei distratta
>>
Io lo gelai con lo sguardo,e ritornai alla mia musica.
Sentì il suono della campanella,e mi alzai per dirigermi a
biologia,l’ultima lezione del giorno.
Mi accomodai al mio banco,svogliata e stanca. Il mio
compagno di laboratorio si era trasferito in Irlanda,e quindi ero
rimasta sola.
<< Miss Swan,le porto una meravigliosa
notizia! >>mi disse Mr. Banner,venendo verso il mio
banco. Io lo guardai
,con aria interrogativa.
<< Le ho trovato un compagno di laboratorio
eccellente
>>m’informò<<
Cullen,si sieda qui,vicino alla sua compagna
di laboratorio >>Edward si sedette vicino a me. Era
contento come lo ero io.
Zero contentezza.
Avete presente quando vi capitano dei giorni
“no”?Ecco,oggi
era uno di quei giorni!
Edward si era seduto molto distante da me,e serrava i pugni
sul banco.
Che reazione esagerata…pensai ,mentre
prendevo
appunti.
L’ora sembrava non passare mai e ,al suono della
campanella,schizzai verso il parcheggio,per avviarmi alla fermata del
pullman.
Ero quasi arrivata,quando una Volvo metallizzata mi sbarrò
la
strada<< Sali in macchina >>
Sospirai,sedendomi sul sedile anteriore<< Te lo ha
chiesto Alice? >>
<< Ovvio >>rispose Edward,dirigendosi verso
casa
mia,alla bellissima velocità di 200 km/h . ero raggelata
dalla sua guida,e
pregai il cielo di non morire.
<< Cos ’hai? >>mi chiese
Edward,distogliendo gli
occhi dalla strada.
<< Guarda dove vai! >>gridai,spaventata. Lo
sentì
ridacchiare,per la prima volta dopo tre settimane.
Scesi nel vialetto di casa mia<< Bè..allora a
domani >>
<< A doman i>>e con questo,avviò
il
motore,sparendo con la sua macchina ,oltre il mio vialetto.
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Capitolo 5 *** No infatuation,no party... ***
Rieccomi!Dopo quattro
giorni,riesco ad aggiornare questa storiella…
Volevo ringraziare
tutti gli angeli che mi hanno messa tra i
preferiti e che leggono la mia storia…GRAZIE!!
E poi,volevo
ringraziare chi ha commentato,e soprattutto,facendomi
notare il clamoroso errore dei dialoghi:grazie per avermi dato
l’allarme!Senza
di voi,non me ne sarei accorta!
*fatina_g: grazie !sono
contenta che la mia storia ti piaccia!E non preoccuparti,non me la sono
presa!Anzi,ti ringrazio!Un bacione!
*Wind,: credimi,i cari
segni<>mi stanno dando sui nervi!Un bacione!
*_Yaya_,: mi fa piacere
sapere che la mia storia ti piace!Spero di non aver scalfito le tue
aspettative
con il capitolo!Un bacione!
*Railen: ciao mia
piccola Nessie!Dai,che la tavola di pittoriche te l’ho
riportata!Oggi mi sei
mancata a scuola!Ti voglio un mondo di bene!
*Lialian,: oddio!Mi stai
riempendo il cuore di gioia con i tuoi complimenti!Anche a me piace
l’Ed
bastardello..e sono d’accordissimo con te!Un bacione!e spero
che questo cap ti
piaccia!
*Princesseelisil
:Lo penso anche io!Viva
Alice! Grazie!!! Un bacione!
NO
INFATUATION,NO PARTY.
<< Sii
seria,Alice...per favore.. >>
commentai,osservando il vestito argento troppo corto,che teneva in mano.
<<
Andiamo Bella! Non ti piace? >>
<<
Assolutamente no! Alice!E poi è… è
troppo corto. Scordatelo >>
Lei
sbuffò,rimettendo il vestito al suo posto,e prendendone uno
rosso << E
questo? >>
Sbuffai.
Lei
sospirò << Non ti va bene niente
>>
Io
risi.
<< Dai Alice!Voglio qualcosa di semplice! Per favore!
>>
<<
Un attimo,Bella! Anche un genio della moda come me ha bisogno di tempo
per
trovare il vestito perfetto… Rose,a che punto sei?
>>gridò
Alice,girandosi verso Rosalie,a braccetto con un annoiato Emmett
,mentre
setacciava gli scaffali.
<<
Niente. Non possiamo andare da Prada? >> si
lamentò Rosalie.
<<
Rose…non possiamo andare a casa? >> le fece il
verso Emmett.
<<
Piantala Em . non ho niente da mettermi! >>
<<
Niente? E i tre armadi che abbiamo in camera cosa contengono? E la
cabina
armadio che non riesce a chiudersi? >>
<
Bella! L’ho trovato!>>
m’informò Rosalie,ignorando Emmett,che si
lamentava dei suoi troppi vestiti.
Andavo
d’accordo con Rosalie. Bè,non parlavamo
granchè,ma sapevo che era una brava
persona.
Teneva
tra le mani un vestito nero,a balze,con le spalline fini e
scollato…nel giusto.
<<
Ottimo Rose!Allora Bella? Ti piace ? >> mi chiese
Alice,guardando il
vestito.
Io
lo
stavo ancora ammirando,immaginandomi come sarebbe stato addosso a me
.
<<
è … è perfetto >>
sussurrai,prendendolo in mano << Lo compro.
Contenta Alice? >>
Lei
saltellò contenta,battendo le mani << Che
Bello!Ora ,mancano le
scarpe…con il tacco? >>
<<
No… >>balbettai,ma sapevo che non mi avrebbe
dato ascolto.
<<
Inutile Bella,le ha già trovate… >>
disse Emmett,dandomi una leggera
pacca sulle spalle << Che il Signore ti assista
>>
Uscimmo
da quel centro commerciale tre ore dopo.
Avevo
comprato le scarpe con il tacco,anch’esse nere,gli orecchini
a perla
nera,intonati alla collana che sarebbe scesa fino alla scollatura del
vestito,i
bracciali…
Il
povero Emmett non ne poteva più. Poverello…
Rosalie
comprò un
vestitino molto ino ,rosso,senza
spalline,e Alice un grazioso vestito blu notte,con le maniche lunghe
arricciate.
Mi
accompagnarono fino a casa,ormai era sera,e io mi precipitai in
cucina,per
mettere su la cena a Charlie,che sarebbe arrivato a momenti. Feci
bollire un
po’ d’acqua per la pasta,mentre mi cambiavo,con i
pantaloncini corti di jeans,e
una maglietta grigia,che usavo in casa.
Legai
i capelli in una treccia,e finì di preparare la cena,giusto
in
tempo.
Charlie
entrò in cucina,abbandonandosi su una sedia,stanco morto,a
giudicare dalla
faccia.
<<
Ehi papà…come stai? >>gli
chiesi,mettendogli davanti un piatto fumante di
fusilli al pesto.
<<
Ohi Bells…sono tutto dolorante >>
disse,addentando una forchettata di
pasta.
<<
Come mai? >>
<<
Oggi un ladro a Port Angeles mi ha fatto impazzire >>
grugnì,mangiando.
<<
Ah >>
<<
Perché fai “ ah” ? >>
<<
Cosa devo fare? Oh ? >>
<<
Tralasciamo questa conversazione… hai trovato un vestito per
la festa ?
>>
<<
Sì,è molto bello >>
<<
E corto? >>
<<
No >> sospirai,alzandomi,per lavare i piatti. Charlie era
già sul
divano,a ronfare e russare come una locomotiva arrugginita.
Salì
in
camera mia,per leggere un libro,ma mi ritrovai per almeno due ore al
telefono
con Jessica,in preda ad una crisi per la festa.
<<
….Hai capito? Un dramma !
>>piagnucolò lei.
<<
Ancora non ho capito il motivo della tua preoccupazione Jess.
>>
ammisi,cambiando orecchio,dato che quello attaccato alla cornetta era
dolorante.
<<
Bella! Come devo comportarmi con Mike,alla festa? >>
<<
ehm… normalmente? >>
<<
Bella! >>
<<
Jess! Devi comportarti normalmente! E poi sono sicura che Mike ti
chiederà di
stare con lui,quindi… >>
<<
Oh,Bella! Quindi a te non dispiace ? >>
<<
Perché dovrebbe dispiacermi? >> le
chiesi,confusa.
<<
Bè…Mike sostiene che gli vai dietro…
>>
<<
Che cosa?! >> ululai,infuriata. Ci mancava solo che Mike
si facesse
strane idee… l’indomani
mi avrebbe
sentita,alla festa.
Andai
a
dormire subito dopo la telefonata,troppo stanca per sognare.
Mi
risvegliai verso le undici del giorno dopo,fremendo per la festa: non
vedevo
l’ora d’indossare il mio vestito!
A
dir la
verità,quella che non vedeva l’ora di vedermi con
addosso quel bel vestito,era
Alice.
Era
venuta a casa mia,nel bel mezzo del pomeriggio,intestardendosi nel
volermi
preparare a dovere.
<<
Alice,che roba è? >> chiesi spaventata,mentre
mi sin avvicinava con un
oggetto metallico in mano.
<<
Un piega ciglia >> disse,avvicinandosi al mio viso.
<<
Ah..e a cosa ci servirebbe? >>
<<
Per piegare in una forma elegante le tua ciglia!Ovvio! >>
trillò quella
pazza,torturandomi.
Trucco,capelli,depilazione…
ve bene che “se bella devi apparire,un po’
devi soffrire”,ma qui si
sfiorava la pazzia!
Infilai
il mio vestito tre minuti prima di uscire,per non sgualcirlo(idee di
Alice)
Salutai
Charlie,e seguita da Alice,mi diressi verso una BMW
rossa,decappottabile,con
all’interno Rosalie,Jasper e Emmett. Edward aveva preso la
Volvo. Associale
presuntuoso e affascinante.
Arrivammo
a casa di Mike in perfetto orario,parcheggiando vicino alle altre
macchine,e
dirigendoci verso la porta d’ingresso. Edward era
lì ad aspettarci. Aveva una
camicia nera sbottonata (i primi tre bottoni )e dei pantaloni
grigi,stretti a
sigaretta. Va bene,lo ammetto :stava d’incanto.
<<
Entriamo ? >> disse Alice,prendendomi sottobraccio . Io
annuì,varcando la
soglia.
Il
salotto di Mike era stato trasformato in una specie di discoteca,con
tanto di
dj e appositi freezer per le birre. I divani erano stati spostati
contro il
muro,ma erano occupati dalle coppiette che pomiciavano tranquille.
Jessica
stava ballando con Mike,in maniera provocante,e lui la assecondava,con
l’aria
scocciata.
<<
Dai balliamo ! >> esclamò Alice,portandomi in
mezzo alla pista.
<
Ehm…Alice,io non ballo! >> mi lagnai,mentre mi
prendeva le mani,per farmi
ballare a ritmo di musica.
<<
Dai Bella! Muoviti! Sciogliti! Brava!>> trillò
,annuendo ai miei
movimenti…ehm…sensuali?
Ballammo
per un po’, fin quando Jasper non richiamò
l’attenzione di Alice,e io gliela
lasciai volentieri,mimando un << grazie >>
con la bocca,e
dirigendomi verso la terrazza,deserta.
Soffiava
vento quella sera,ma era una sensazione piacevole. Almeno non stava
grandinando
o piovendo…
<<
Sete ? >>
mi
voltai,e trovai Edward,in tutto il suo splendore,con una birra in mano.
Miracolo: sbaglio o era più gentile del solito?
<<
Grazie >> mormorai,bevendo un po’ di
birra,sotto il suo sguardo.
Lo
fissai un attimo,interrogativa,finché non parlò
<< Stai bene vestita così
>>
Io
abbassai lo sguardo,arrossendo << Grazie >>
Lui
soffocò una risata irritata << Hai un
vocabolario molto fornito >>
<<
Cosa ti dovrei dire? >> ribattei,più irritata
di lui.
Ci
fulminammo con lo sguardo,finché Emmett non mi
pregò di venire a ballare,per
lasciare Rose da sola
con Edward,per
parlare.<< Non voglio ballare con Jasper >>
borbottò,facendomi
ridere.
Ballai
con Emmett,Jasper e di nuovo con Alice,che aveva l’aria di
divertirsi un mondo.
Rose
rientrò,seguita da Edward,e avvicinandosi,per poter ballare.
Partì
una musica meno ritmata,più lenta,e feci per dileguarmi,
(Immaginavo che Jasper
la volesse ballare con Alice )ma qualcosa mi fermò il
polso<< Ehi,Bella.
Balli con me ? >>
Era
Jhon
Newton,il fratello maggiore di Mike.
<<
Va bene … >> risposi impacciata,mentre mi
prendeva per i fianchi.
<<
Sei davvero sexy stasera >> mi sussurrò ad un
orecchio,avvicinandosi di
più. Io mi scansai,continuando a ballare.
<<
Anche Lauren lo è >> sibilai,spostando lo
sguardo verso una mia compagna
di classe,che ci guardava infastidita.
Lui
ridacchiò << Tzè… sei
molto più sexy tu di quella oca…questo vestito ti
sta davvero bene… >>
<<
L’ho comprato apposta >>
<<
Delinea le tue curve >> disse,tentando di far scendere le
sue mani. Io mi
allontanai << Sai,hai presente il proverbio
“Guardare ma non toccare ? “
>>
lui
rise
malignamente << Eddai…piccola non fare
così…
>> non riuscì a finire la
frase,perché gemette per il
dolore.
Dietro
di lui,Edward . lo aveva preso per un braccio,e lo aveva strattonato
lontano il
più possibile da me.
<<
Allontanati >> sibilò il mio
salvatore,mettendosi davanti a me,in segno
di protezione. Jhon se ne andò,impaurito.
Edward
si voltò verso di me << Ti riaccompagno a casa
>>
Io
annuì,seguendolo. Ero incapace di pensare in maniera
razionale,talmente ero
impaurita. Eppure,vicino ad Edward,mi sentivo al sicuro. Protetta .
Mi
sedetti sul sedile anteriore della Volvo,in silenzio,e lo osservai:il
suo
sguardo era furioso,quasi da pazzo. <<
Edward?Tutto okay?
>>
Si
voltò furente,senza rispondere. Io abbassai di colpo lo
sguardo,deglutendo. Lo sentì sospirare,mentre parcheggiava
nel mio vialetto.
<<
Bella… tu stai bene? >>mi chiese,cercando di
regolare la voce,per renderla
più tranquilla .
<>risposi ,voltandomi verso di
lui,accennando ad un sorriso.
<<
Mi spiace per questa sera >> disse,con la sua voce
glaciale.
<<
Non è colpa tua,Edward. >> dissi io scendendo
dalla macchina <<
Grazie per avermi difesa >>
<<
Dormi bene Bella >>
mi salutò
lui,uscendo dal vialetto.
<<
A domani >> sussurrai,più a me
stessa,dirigendomi verso la porta
d’ingresso.
<<
Ehilà piccola… già di ritorno?
>> mi chiese Charlie,sdraiato sul divano a guardare la
televisione.
<<
Perché? Che ore sono? >>
<<
Le undici e mezza >>
<<
Oh,davvero? >>mi diressi verso la mia camera,buttandomi
sotto la doccia e
cercando di lavare via questa giornata orribile.
Finito
di lavarmi,mi fiondai nel letto,sotto le coperte,per addormentarmi.
Dormì
male,dato che il gelo nella mia stanza,regnava sovrano.
Quella
prima volta,l’ultimo
dei miei pensieri aveva un nome : Edward Cullen.
|
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Capitolo 6 *** Edward Cullen ***
Riecco la vostra rompiscatole che vi
propina un altro cap
!Speriamo faccia capire di più sul rapporto odio/amore di Ed
e Bella…
Nel precedente cap abbiamo lasciato la
nostra Bella in
procinto di addormentarsi,sorprendendosi che l’ultimo
pensiero della giornata
era rivolto al sexy Edward Cullen….
Per fare questo cap,che PROBABILMENTE (non
ne sono troppo
sicura…dipende dalle idee che mi verranno fuori in questi
giorni XD )darà una
svolta al sentimento di Bella,c’ho messo una
eternità!
Vedremo Alice e Emmett comportarsi da veri
“Fratello e
Sorella “ con il nostro
Edward…ah,dimenticavo:questo cap è POV EDWARD !!!!
Non so come mi è uscito,spero
vi piaccia!!!!(le frasi in
corsivo sono i pensieri dei Cullen!
Ringrazio tutti quelli che mi hanno
commentato ,scusandomi
,perché sono di fretta,oggi,e non ho molto tempo per
rispondere…cosa che farò
nel prossimo cap!
Grazie angioletti miei!E grazie a chi mi
ha messa nei
preferiti e a chi legge soltanto!! Mi riempite il cuore di gioia!!
Buona lettura! E per la mia
Nessie….TI VOGLIO UN MONDO DI
BENE!
EDWARD CULLEN
Era
la prima volta che mi
intrufolavo in una casa a me estranea. Non ero certo un ladro!
Ultima volta,Ed. questa è
l’ultima volta che lo fai. Prima e ultima.
Mi
diedi dello scemo da
solo,mentre mi arrampicavo sull’albero del giardino di casa
Swan,e mi preparavo
ad aprire la finestra della sua camera.
Aveva
chiuso le tende,il che per
me era sia un vantaggio,sia uno svantaggio.
La
finestra scricchiolò
piano,mentre m’infilavo agilmente nella stanza,e la
richiudevo dietro di
me,facendo meno rumore possibile.
Mi
voltai,per osservare la camera
: era piccola e assai disordinata.
Le
pareti erano state dipinte di
lilla,e la scrivania era piena di fogli e riviste,che sotterravano
anche il
computer portatile,rimasto accesso sulla pagina delle mail.
Detti
una occhiata veloce. Aveva
ricevuto sei mail,di cui tre erano di Reneè,sua madre,e
altre da un certo
Andrew. Andrew?Chi era?
Provai
un nodo allo stomaco
innaturale,e spostai lo sguardo altrove. Lei stava
dormendo,rannicchiata sotto
le pesanti coperte. Aveva un braccio scoperto,e immaginai che avesse
freddo,così le stesi una coperta che si trovava ai piedi del
letto,nel
tentativo di scaldarla. Mi fermai di botto:ma che stavo facendo?
Scossi
la testa,e mi sedetti sulla
sedia di fronte alla scrivania,osservando quella anonima umana che
dormiva.
Non
avevo mai osservato nessuno
dormire:questo lusso,mi era stato tolto nel 1918,in seguito alla mia
trasformazione.
Respirava.
Lei ne aveva bisogno.
I
suoi capelli castani erano
sciolti,e le incorniciavano il viso dormiente. Per la prima volta,la
trovai
bellissima. Non che non fosse bella,ma qui era se stessa.
Datti una calmata Ed.
Guardai l’orologio;le
quattro e trenta della mattina. Tra
mezz’ora,si sveglierà l’ispettore.
Dovevo andarmene.
Feci
per chiudere la finestra
dietro di me,quando la sentì parlare nel sonno.
<<
Edward…. Grazie… >>
mi
voltai,e la trovai che ancora
dormiva. Mi stava ringraziando per la sera prima,molto probabilmente.
Sorrisi
inconsciamente,mentre
mi dirigevo verso casa.
C’impiegai
poco,nonostante il
sorriso e la rabbia galoppavano nello stesso attimo: provai compassione
per
Isabella,per quello che quel bastardo le stava per fare. Mi promisi che
l’avrebbe pagata presto.
Mi
fermai davanti a casa. Non
perché fossi arrivato. Ma perché trovai due
figure sedute sulle scale del
portico,che mi aspettavano,con i sorrisi maliziosi stampati sui loro
visi
perfetti.
<<
Alice, Emmett. Buongiorno
>> li salutai,cercando di varcare la soglia di casa. Loro
mi afferrarono
per le braccia,facendomi sedere in mezzo a loro.
<<
Edward! >> trillò
mia sorella,buttandomi le braccia al collo.
<<
Dai fratellino!! Dicci
tutto ! >> mio fratello era leggermente,ma proprio
leggermente, esaltato.
<<
Cosa dovrei dirvi?
>>
<<
Dove sei stato?
>>mi chiese Alice.
<<
Come se tu non lo sapessi
>>
Rise<<
Mi piace sentirtelo
dire >>
<<
Da…A casa Swan ,contenta?
>>
<<
E perché ci sei andato?
>> mi chiese Emmett,alzando un sopracciglio.
Questa
domanda me la stavo ponendo
anche io. Perché ero andato a casa di Isabella?
Il
mio inconscio mi suggeriva che
forse volevo vedere se stava bene,dopo la brutta avventura sfiorata
poche ore
prima
. e poi ci odiavamo . fine
discorso. Punto. Basta.
<<
Volevo vedere se stava bene,e
se era irritante anche mentre dormiva >> risposi.
Ti piace? Il pensiero di mia sorella mi fece
rabbrividire.
<<
Non dire
sciocchezze,Alice. È umana >>ribattei,serio.
<<
E allora? Fregatene no?
>> mi
suggerì mio fratello.
<<
Non ho detto che mi piace
>>
<<
Dai Ed,a scuola cerca di
essere più solidale,ok ? e facci sapere
com’è andata! >>Alice mi
scoccò
un bacio sulla guancia,e raggiunse Jasper,in salotto.
<<
Non venite a scuola?
>>chiesi a Emmett.
Lui alzò le
spalle << Goditi la giornata ,Eddino >> mi
diede una pacca sulla spalla,e se ne andò in casa.
Rimasi
seduto sui gradini del
portico per un bel po’ ,senza neanche accorgermi che aveva
iniziato a nevicare.
Guardai
l’orologio,e mi resi conto
che era ora di andare a scuola.
Il
viaggio in macchina fu una
lotta interiore. Una parte di me voleva andare direttamente a
scuola,mentre
l’altra parte,mi suggeriva di andare alla fermata del
pullman,per caricare
Isabella e darle un passaggio fino a scuola.
Seguì
la seconda parte,e
parcheggiai vicino alla fermata,in attesa di lei.
Mentre
le note di Debussy
cullavano il mio animo,una figura imbacuccata in un giaccone
,sciarpa,cappello
e guanti,si stava avvicinando alla fermata.
Dalla
camminata e dall’odore di
fresia e fiori di campo,dedussi si trattasse di Isabella.
Respirai a fondo,e scesi dalla
macchina.
Lei
si girò,sorpresa,verso di me,e
accennò ad un sorriso sollevato. Le guance erano
rosse,probabilmente a causa
del freddo. Mi annotai di accendere il riscaldamento in macchina.
<<
Ciao >> mi
salutò,con voce sottile,mentre batteva i denti. Era
ridicola,in un certo senso.
<<
Ciao >> la salutai
,facendole segno di salire in macchina.
Una
volta sulla vettura,accesi il
riscaldamento e avviai il motore:avrei guidato piano,per non correre
rischi.
Lei si sarebbe potuta far male…Ah,no! Ancora! Ma cosa me ne
importava di lei??
<<
Non hai freddo? >>
mi chiese ad un certo punto. Mi girai verso di lei,confuso.
Perché avrei dovuto
aver freddo? Il mio inutile giaccone era tropo leggero per la giornata?
<<
No,perché? Dovrei averne?
>>risposi,in modo troppo duro. Ero nervoso,sulle
spine,ogni volta che
parlavo con lei. Non riuscivo ad essere ne’
rassicurante,ne’ gentile.
Lei
parve stizzirsi dal tono della
mia voce,e non rispose,girandosi dall’altra parte.
Idiota! Ed,sei un idiota!
Parcheggiai nel parcheggio della
scuola e scesi dalla
macchina. Lei fece altrettanto,e si diresse verso la sua aula,in
silenzio.
La guardai,non riuscivo a
essere … umano,insieme a lei.
Mi avviai verso l’aula di
matematica,e presi posto
all’ultimo banco,mentre la professoressa spiegava.
La
mattinata passò
velocemente,come al solito,e in mensa fui uno degli ultimi,ma mi
diressi
comunque verso il mio tavolo,dove si era seduta Isabella. Stava
leggendo un
libro,ed era completamente assorta nella sua lettura. Senza farmi
scoprire,le
scattai una foto. Senza ragione.
Mi
sedetti di fronte a lei,e la
osservai. Se ne accorse.
<<
Perché mi guardi ?
>>Mi chiese,confusa.
<< Come stai ?
>> le domandai,riferendomi alla sera
prima.Gelido
<<
Ah…. Bene >>
rispose lei,chiudendo il libro,e avviandosi verso biologia. Sapevo che
andava a
biologia,per un semplice motivo:ero il suo compagno di laboratorio.
Ero
dietro di lei,e mi
sedetti al
banco,mentre il professor
Banner ridava il test della settimana precedente.
10+. Come poteva essere altrimenti?
Guardai
Isabella :un nove e mezzo. era intelligente,per essere una comune umana.
Anche
biologia passò velocemente. l’accompagnai a casa,e
la salutai,gelido. lei mi
scoccò una occhiata malevola,ed entrò.
La
guardai :era bella. molto bella. scossi la testa,e partì
verso casa
mia,ripensando a lei. isabella.
|
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Capitolo 7 *** Casa Cullen ***
Halo!Rieccomi
qui,con un capitolo di transizione…ehm,alla
fine,ho deciso che il prossimo capitolo sarà quello della
“Tragedia” che
legherà Edward e Bella,fino a…..
Comunque,come al
solito,vorrei ringraziare tutti quelli che
leggono e che mi hanno messa tra i preferiti: grazie angeli miei!
Vorrei rispondere ai
commenti :
_Yaya_:Ciaoo!! Eh
lo
so..povera Bella,ma d’altronde,Edward deve ancora capire
quello che prova nei
confronti di Bella. Per lui è una cosa nuova,mai successa.
In questo cap si
prenderanno un po’ in giro * che tenero Ed!*
clodiina85:
Ehehe!mi
fa piacere sapere che la mia storia ti piace!Il tuo commento mi ha
fatto
sorridere! Spero che questo cap ti piaccia!
Railen
:ciao amore della mamma!Ti voglio bene !Spero che
questo cap ti piaccia…non è uno
dei migliori,lo ammetto. Ma considera che ho iniziato a scriverlo dopo
il
genocidio provocato da quell’infame di storia….Ti
voglio bene Nessina mia!!
CASA
CULLEN
<<
Bella ? >>
Alzai
la testa di scatto,mentre Emmett mi guardava curioso. Mi stiracchiai
sbadigliando,facendolo ridere.
<<
Perché ridi ? >> gli chiesi,alzando un
sopracciglio. Rosalie mi
sorrideva,e Alice ghignava.
<<
Bè,addormentarsi in mensa è strano…
soprattutto se continui a pronunciare “
Edward Edward!Scappa” ! >>mi
scimmiottò Emmett,imitando la mia voce. Io
arrossì fino alla cute dei capelli,spostando lo sguardo
dall’altra parte.
<<
Dai amore,non vedi che la metti in imbarazzo? >> disse
Rosalie,guardando
il suo Emmett che mi prendeva in giro,senza scrupoli.
<<
Oh Rose! Non vedi com’è arrossita? Secondo me qui
gatta ci cova… >>
<<
Piantala Em ! >> lo sgridai,ancora rossa in viso
<< Ho fatto un
brutto sogno,tutto qui >>
<<
Ah bè,hai sognato Ed in mutande? (Nota autrice: che bel
vedereeee!! Gnam! Xd)
<<
Emmett! >>
<<
Allora? >>
<<
No,non ho sognato Edward in mutande
>>
<<
E perché mi avresti sognato in mutande ? >> .
mi girai,ritrovandomi
Edward,seduto vicino a me,che sorrideva. Un sorriso da giocatore da
poker.
Furbo.
<<
Ehm… no,no! Non ti ho sognato in mutande! >>
cincischiai,guardando male
Emmett,che rideva a crepapelle.
<<
Vedo che i vostri rapporti sono migliorati >> ci disse
Alice,sorridente.
<<
Cosa? >> io e Edward parlammo
all’unisono.
<<
Di solito vi gelavate in uno sguardo !>>
<<
Anche ora,cosa credi? >> risposi,guardando Edward,che
assunse la faccia
“da schiaffi “.
<<
Secondo te io
andrei d’accordo con una
come Bella? >>
<<
E io potrei andare d’accordo con uno come Edward?
>>
<<
è troppo odiosa >>
<<
è troppo pieno di sé >>
<<
è sbadata >>
<<
Crede che il mondo giri intorno a lui >>
<<
è irritante >>
<<
si crede superiore a tutti gli altri >>
<<
Okay,ora dateci un taglio per favore ! >>
c’interruppe Alice << mi
state facendo venire mal di testa …. >>
La
campanella suonò,e mi diressi verso algebra,seguita da
Alice,che si teneva la
testa con una mano.
<<
Ehi Alice,stai bene? >>le chiesi,mentre si appoggiava al
muro . Era più
bianca del solito.
<<
N…no… forse è meglio se vado a
casa…>>
<<
Ti accompagno >>
<<
No… >> si riprese,sussultando <<
Anzi,accetto il passaggio. Andiamo
>>
Ci
dirigemmo verso la segreteria,per informare che andavamo a casa,e poi
ci
avviammo verso la Porche gialla di Alice.
<<
Domanda:dove abiti? >> le chiesi,mentre con cautela
facevo partire la
macchina,che già ringhiava al minimo tocco. Alice rise.
<<
Vai sempre a nord,prendendo la statale. >>
Me
la cavai bene: in fondo,guidare una Porche
era piacevole.
<<
Come mai non prendi una macchina?guidi bene >>
<<
Ecco,io e le macchine non andiamo tanto d’accordo
>> risposi,mentre
svoltavo verso una strada,nascosta dagli alberi.
Alice
mi disse di parcheggiare davanti ad un vialetto di ghiaia,contornato da
fiori
colorati. L’erba era verde smeraldo ,curata.
Davanti
a noi,si ereggeva una casa,o forse chiamarla casa
era riduttivo.
Aveva
tre piani,di cui uno era ricoperto da una intera vetrata. La forma era
simmetrica,e il portico con gli scalini bianchi,in tinta con la
verniciatura
del muro, era grande quanto il mio salotto.
Aveva
un immenso giardino,da cui passava il fiume ghiacciato dalla neve.
<<
Caspita… >> mormorai,guardando la
casa,meravigliata.
Alice
mi precedette,aprendo la porta. Io entrai,un po’ imbarazzata.
Il salotto era…
bho,non c’è un aggettivo per descriverlo.
I
due divani bianchi,vicino alle due poltrone,che guardavano verso il
camino,e un
televisore più grande del muro di camera mia,a schermo
piatto,sopra il camino.
Il tappeto morbido,anch’esso bianco,dominava gran parte del
pavimento.
<<
Alice cosa ci fai a casa? >>
A
parlare era stata la madre di Alice. Avrà avuto
trent’anni,ed era veramente
bella.
I
capelli mossi color caramello le ricadevano sulle spalla la camminata
leggiadra
,
i
tratti leggeri e perfetti,la pelle diafana e gli occhi dorati. Si
vedeva
lontano un miglio che era una Cullen.
<<
Non mi sentivo troppo bene,mamma. Ah,posso presentarti Bella? Mi ha
accompagnata a casa,dato che non potevo guidare >> disse
Alice,facendomi
venire avanti.
Il
volto di Esme si illuminò,mentre mi porgeva la mano,bianca e
gelida.
<<
piacere sono
Esme,la madre dei Cullen. Alice mi parla sempre di te
>>
<>
dissi,afferrandole la mano,in
segno di saluto.
<<
Oh,dammi pure del tu,cara. E chiamami Esme,mi fai sentire vecchia!
>>rise,melodiosamente,insieme ad Alice.
<<
Vieni,ti porto in camera mia >> disse Alice,prendendomi
per mano e
salendo le scale di corsa. Si fermò davanti alla prima
porta,e la aprì;inutile
dire che la stanza era,se possibile,più grande
dell’immenso salotto.
<<
Accidenti,quanto è grande la tua camera! >>
<<
La camera mia e di Jasper >> disse,facendo un gesto
teatrale
La
guardai,alzando le sopracciglia<< Tu dormi con Jasper?
>>
<<
Ovvio,è il mio ragazzo ! >>
<<
Lo so che è il tuo ragazzo,ma non credevo
che…ecco… che dormiste insieme!
Quindi,tu…non sei…. >>
<<
No,Bella. Io non sono vergine. Perché? Tu lo sei?
>> ora si era
avvicinata,mentre mi sedevo sul letto morbido,rossa in viso.
<<
Ecco…se devo essere sincera…io devo..
>> deglutì rumorosamente,mentre mi
vergognavo<< …Dare ancora il mio primo bacio!
>> quasi
urlai,nascondendomi la testa sulle ginocchia,che avevo portato al petto.
Sentì
Alice sospirare << Grazie al cielo! >>
La
guardai,sorpresa << Non mi deridi?
>>
Rise,in
maniere quasi cristallina << No,perché dovrei?
>>
<<
Bè,Alice..a diciassette anni… insomma,non dirlo a
nessuno,okay ? >>
<<
Tranquilla,non spiccicheremo parola >> giurò
Alice.
<<
Perché parli al plurale? >>
<<
Perché Emmett,e Rosalie ci stanno spiando da dietro la porta
>> e andò ad
aprire la porta,facendo cadere Rosalie e Emmett in avanti.
Sbiancai<<
Guai a voi se dite una sola parola al riguardo ! >>
Emmett si
distese sul tappetto<< Non diremo niente,vero Jazz?
>> urlò.
<<
Non dirò niente,Bella,promesso ! >> promise
Jasper,urlando dal piano di
sotto.
Io
alzai le braccia << Chi ha sentito quello che ho detto?
>>
<<
Scusa cara,ma l’ hai praticamente urlato >>
disse Esme,appoggiandosi alla
porta << Comunque,non l ‘hanno sentito Carlisle
e Edward . quindi hai
scampato il pericolo >>
<<
Perfetto >> borbottai,mentre Rose rideva.
Carlisle?
<<
Chi è Carlisle? Vostro padre? >> chiesi,mentre
Rosalie annuiva.
<<
è il chirurgo più brillante di Forks,anche se a
parere mio,è moscio >>
cantilenò Emmett,quasi annoiato.
Gli arrivò in testa un cuscino.
<<
Se non la smetti di prendermi in giro,ti apro la testa con un bisturi.
E sai
che lo farei >>Rise Carlisle. Era biondo,alto,con gli
occhi dorati e la
pelle diafana,come tutti i Cullen. Aveva l’aria saggia e
responsabile. Come
Esme,non doveva avere più di trent’anni.
<
Piacere di conoscerti,Bella >> si presentò
Carlisle,sorridendo.
<<
Piacere di conoscerla,dottor Cullen. >>
<
Oh,chiamami Carlisle e
ti prego dammi
del tu ! >>sorrise,mentre si dirigeva al piano di sotto.
<<
Avete una famiglia splendida >> dissi,rivolta ai Cullen.
Jasper e
Edward erano appena arrivati ed erano
appoggiati agli stipiti della porta.
<<
Confermo >> disse Alice,sorridente.
Il
mio telefono squillò,e ci mancava poco che ballassi la
conga,talmente ero
felice.
Alice
mia aprì la finestra di camera sua,in modo da lasciarmi al
privacy per
parlare,mentre mi dirigevo verso il balcone.
<<
pronto? >>dissi,con il magone.
- Bella? Sono Andy –
<<Ciao Andrew! Come stai? >>
- Bene,pulce. Tu? Papà
sta bene? –
<<
Sta bene. Allora,come va a Yale? >>
- Sono stanco morto.
Voglio la pensione,ci credi?
–
Risi . mi era mancato mio fratello.
<< Stai sentendo la
mamma? >>
- A dire il vero,l’ ho
sentita dieci minuti fa. . Era con Phil a Parigi.
–
<< Caspita!Parigi? >>
-Eh già. Vorrei andarci
anche io per una bella vacanza…
ops,devo andare!Ci sentiamo domani
se riesco a chiamarti,va bene?-
<< Okay Andy!a domani!Ti voglio bene!
>>
-Te ne voglio anche io,pulce
–
Chiusi la chiamata,asciugandomi le
lacrime,e
rientrando in camera di Alice.
<< Allora? Era
Andrew? >> mi chiese
Alice,seduta sul tappeto,vicino a Jasper.
<<
Sì…
>>
<< Posso farti una
domanda? >> mi chiese
Edward.
<< Dimmi
>>
<< è il
tuo ragazzo? >>
Scoppiai a ridere,mentre mi
guardava,incenerendomi
con lo sguardo.
<< No,assolutamente
no! È mio fratello ! Ma
come ti viene in mente una simile idiozia? >>
<< Probabilmente hai
ragione. Nessuno sano di
mente si metterebbe con te >>
<< E nemmeno con te.
Hai presente la simpatia?
Ecco,è quella cosa che ti manca. >>
<< Chi si odia si ama
>> cantilenarono i
Cullen.
<< Vedremo
>> disse Edward,gelandomi.
<< Sì.
Vedremo >> sibilai io. La
sfida,era appena cominciata.
|
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Capitolo 8 *** Il mio pensiero fisso ***
Et
voilà!rieccomi con un nuovo cap !Vi sono mancata?
No?? Q_Q
Comunque..ecco
il cap dei segreti
svelati..ovvero,l’avvicinamento di Edward e Bella…
Un fatto
che farà capire alcune cose importanti per gli altri
cap…
I
ringraziamenti sono in fondo alla storia….Ah,grazie agli
angioletti che mi hanno messa tra i preferiti e anche chi legge
soltanto…
Grazie
angeli miei!Buona lettura!
IL MIO PENSIERO
FISSO.
<<
Ci sono domande? >> chiese la professoressa
di diritto,con la sua voce annoiata e noiosa.
Si sentì
un grugnito indefinito da parte degli studenti,e lei
continuò a leggere dal libro di testo,imperterrita.
Io avevo scollegato il cervello già da mezz’ora e
il mio foglio
degli appunti si era trasformato in un foglio pieno di scarabocchi
colorati.
Spostai lo sguardo fino alla finestra,e m’incantai a vedere i
fiocchi di neve che veleggiavano nell’aria.
All’improvviso,la faccia di Emmett
comparve dal vetro,facendomi urlacchiare dallo spavento.
<<
Signorina Swan,è diventata matta ? >>mi
riprese la
professoressa.
<<
Scusi prof … ecco, non mi sento tanto bene,ho un
po’ di
mal di testa… posso uscire? >>
<< Va
bene,ma non stia troppo fuori! >>
sgattaiolai fuori dalla classe,e mi diressi verso il cortile,dove
vi trovai Emmett,Jasper e Edward in mezzo alla neve,che ridevano come
matti:
sembravano tre dei pagani della bellezza.
<< Ma
vi siete ammattiti? >> chiesi,avvicinandomi a
loro,facendomi spazio tra la neve: tremavo come una foglia,dato che non
avevo
preso la giacca.
<<
Eddai,ti abbiamo salvato da una lezione noiosissima.
Dovresti come minimo venerarci >> constatò
Emmett,scompigliandomi i
capelli. Il solito gesto affettuoso di sempre.
<<
Grazi-e >> dissi,battendo i denti.
<<
Dov’è la tua giacca? >> mi chiese
Jasper,imbacuccato in sciarpa e cappello.
<< I-in
clas-se >>
Edward sbuffò,posandomi la sua giacca grigia sulle spalle.
Rimasi
positivamente sorpresa: non era da Edward,essere così
gentile e disponibile.
<< Non
ce né bisogno Edward,davvero…
>>cercai di
togliere la giacca.
<<
Niente “ma”. Stai congelando.
>>ribatté
lui,prendendomi le mani e rimettendomi la giacca. Sentì una
specie di scossa
elettrica nel momento in cui le sue mani toccarono le mie,e la cosa non
mi
piacque.
<<
Forza,andiamo a salvare Alice e Rosalie… Edward,ci
vediamo alla caffetteria! >>disse Emmett,mentre insieme a
Jasper,andavano
a recuperare le loro amate ragazze.
Io e Edward ci
dirigemmo alla caffetteria ,in silenzio.
Trovammo la
caffetteria quasi vuota,se non con qualche eccezione.
<< Cosa
vuoi? Thè? Latte? >> mi chiese Edward,mentre
si dirigeva verso il piano bar.
<<
Caffè. Forte. Doppio >>dissi,sentendo
l’acquolina
in bocca: adoravo il caffè,per me era come una droga.
<<
Caffè? Sei sicura? >>alzò un
sopracciglio
,scettico.
<<
Perché? >>che male c’era a bere
caffè?
<<
Bè,non sembri una con la faccia da
caffè… più camomilla…
>> ghignò << Calma e molto pigra
>>
<< Vuoi
al guerra Cullen ? >>
Scoppiò a
ridere,melodiosamente << Vada per il caffè .
comunque,sì. Voglio la guerra >>e si
allontanò,aggraziato come non mai.
Mi strinsi di più nella sua giacca,inspirandone il profumo
di
Edward,il profumo più dolce e bello che esistesse.
Ritornò dopo poco,con una tazza di caffè
fumante,e si sedette
vicino a me,mentre Emmett,Jasper,Rosalie e Alice entravano,sorridenti,e
prendevano posto al nostro tavolo.
<<
Ehilà !Abbiamo interrotto qualcosa? >>
trillò
Alice,sedendosi davanti a me. Arrossì
impercettibilmente,mentre Rosalie le dava
una gomitata.
<<
No,niente. Stava per iniziare una guerra,ma a quanto
pare,dovrà essere rimandata,eh Swan? >> chiese
Edward,ridacchiando.
<< Puoi
contarci Cullen >> risposi io,fiera.
Sorseggiai il mio
nettare prelibato,sotto lo sguardo torvo di
Alice .
<<
Perché mi guardi? >> le chiesi,finendo il mio
caffè.
<<
Quanti ne hai già bevuti? >>
<< Uno
>> risposi meccanicamente.
<<
Bella,la verità >>
<< Due
>>
Alice
inarcò un sopracciglio,spazientendosi << Bella
>>
Sbuffai
<< Cinque . Contenta ? >>
<<
Troppo caffè fa male >> mi riprese
Jasper,cingendo
Alice con un braccio.
<<
Tanto peggio di così non si può ridurre
>> sussurrò
Edward. Lo guardai male,tirandogli un pugno leggero sulla
spalla.
Scoppiarono tutti a
ridere,mentre suonava la campanella
dell’ultima ora. Ci alzammo,e ci dirigemmo alla macchina.
Io,Edward,Alice e
Jasper sulla Volvo,mentre Emmett e Rosalie sulla BMW.
Mi accompagnarono a
casa,dove non c’era Charlie ad aspettarmi.
Al suo posto,c’era un biglietto .
“Ehi
Bells! Starò via per cinque
giorni,a causa di un inseguimento ad un ladro a Seattle. Se ti serve aiuto,chiama a questo
numero (è il
commissariato) 3317869008 ,oppure sul mio cellulare.
Se
ti senti sola,puoi invitare
Alice a stare da
noi.
Non
combinare disastri e comportati
in maniera responsabile.
Non
invitare ragazzi in mia
assenza. Mi fido del tuo buon senso e della tua maturità.
Ti
voglio bene piccola,
Papà
“
Riposi
il foglietto nel cassetto della cucina. Casa
libera. Per cinque giorni.
<<
Evvaiiii!!! >> esultai,saltando per casa.
Mi cambiai con una
tuta,e mi stesi sul divano,dopo aver acceso il
camino,per guardare la televisione.
Nel bel mezzo di una
sit-com ,sentì dei rumori in cucina.
Ora,se Charlie non
c’era,e io ero l’unica persona in casa…
chi
c’era in cucina.?
Con il panico nelle
vene,mi alzai cautamente,e andai al cassetto
del mobile in salotto,prendendo la pistola che Charlie aveva di
riserva. Era
carica.
Deglutì
rumorosamente,tremando: non avevo mai usato un arma,e
sperai di essere impazzita,di essermi immaginata i rumori ,in quel
momento
inquietanti,che provenivano dalla cucina.
Varcai la soglia
della camera incriminata,e il mio sguardo si posò
sul coltello appoggiato sul tavolo. Sbarrai gli occhi. Io quel
coltello,non
l’avevo messo lì,e Charlie non l’aveva
lasciato sul tavolo.
Presi un
po’ di forza,aumentando la presa sulla pistola.
<< Chi
c’è … >>
mormorai,cercando di sembrare
spavalda: se,certo. Sembravo un gatto impaurito davanti ad una flotta
di cani
arrabbiati.
Sentì
ridere. Una risata maschile.
<< Chi
c’è?! >> ripetei,spaventata.
La maniglia della
porta della cucina,quella che dava sul retro,si
abbassò furiosamente. Grazie al cielo,avevo chiuso la porta
a chiave.
Urlai spaventata,soprattutto quando vidi una figura fuori dalla
finestra.
Afferrai il telefono,e mi rifugiai in salotto,sotto il tavolo.
Composi il primo numero che mi venne in mente.
<< Casa
Cullen >> rispose la voce dall’altro capo
dell’apparecchio.
<<
Edward! Aiuto! >>Sussurrai,spaventata,con le
lacrime agli occhi.
<<
Bella? Che succede? >>chiese lui,allarmato.
<<
C’è qualcuno! Qualcuno è entrato in
casa mia! Ora è
fuori,ma sta cercando di spaventarmi… Edward,ti
prego,aiutami! >>
<<
Arrivo. Tu non fare niente. >>chiuse la chiamata.
Io mi rannicchiai sotto il tavolo,guardandomi attorno.
<<
Bella… >> una voce in salotto. La stessa voce
di
prima. Della risata.
Deglutì,cercando con lo sguardo la voce,fin quando non vidi
una
figura che si avvicinava al tavolo.
Urlai spaventata,e in
quel momento,la porta d’ingresso venne
scardinata: Edward era arrivato.
Saltò
addosso all’intruso,immobilizzandolo,mentre
quest’ultimo si
dimenava. Edward lo stese con un pugno allo stomaco e lui
barcollante,riuscì a
scappare.
Io singhiozzavo sotto il tavolo,con gli occhi sbarrati.
Edward allora si chinò
vicino a me << Bella,è tutto finito. Ci sono
io >>
Piansi spaventata,mentre mi abbracciava. Mi fece appoggiare la
testa sul suo petto,mentre mi cullava,nel tentativo di calmarmi
<< Ed
…ward… >> singhiozzai,mentre mi
cullava.
<< Non
ti preoccupare,ora ci sono io qui con te. Non ti
succederà più niente.>>
<< Non
andartene,ti prego … resta qui… >>
<< Non
me ne vado. Ora tranquillizzati >>
<<
Grazie >> singhiozzai. Lui per tutta risposta,mi
scoccò un bacio sulla fronte.
Rimanemmo tutta la
notte sotto il tavolo,abbracciati.
A volte,lo guardavo,illuminato solo dalla luce fioca del fuoco che
scoppiettava nel camino: provavo una fitta allo stomaco,strana.
Mi accarezzava la schiena,mi baciava la testa.
Per me,in quel momento,era il paradiso.
Al centro dell’inferno.
Allora?Vi
è piaciuto??
Risposteee!!Secondo
voi,cosa succederà nel prossimo cap? E chi era
lo sconosciuto che ha quasi aggradito Bella? La
“tragedia” è solo
all’inizio…*risata
malefica,con la musichetta dell’esorcista e di psyco *
Railen
: Eh cara la mia piccola Nessie…la scena non era in
programma… ma
l’improvvisazione fa sempre bene! SPERO che il cap ti sia
piaciuto! Ti voglio
bene stellina mia!
_Yaya_:Anche
io sogno Ed
in mutande…o senza XD! Mi fa piacere che il mio cap ti sia
piaciuto!Ho seguito
il tuo consiglio,uno scambio di battutine tra Ed e Bella fa sempre
bene!Un
bacione enorme! Smakkk!!
MimiMiaotwilight4e:
Ed geloso è una delle cose più belle!Sono
d’accordo con la tua filosofia
Amore/odio=rapporto perfetto!Spero che ti sia piaciuto questo cap!Un
bacione
enorme!Kiiiiss!
Princesseelisil
: Il mio angioletto !Figurati,mi fa piacere quando recensisci !Spero
che il cap
ti sia piaciuto!Per quando si metteranno insieme..ho una mezza idea,ma
è ancora
in fase di elaborazione…xd!Un bacioneee!!Kizzz!
Lialian:
Amoooore!Mi
riempi,come sempre,il cuore di gioia!Mi fa piacere che la mia ff ti
piaccia!Accetto il complimento!Spero che il cap ti sia piaciuto!Fammi
sapere!!Un bacioneee!!
|
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Capitolo 9 *** Lei è mia ***
“Dancing
queennn!!!!” ehm..salve!Scusate il
saluto,ma sto ascoltando questa
canzone,dato che ho rivisto il film “Mamma mia”,con
Meryl streep e pierce
Brosman…Anyway,sono STRAFELICE che il precedente cap vi sia
piaciuto!
Ma chi sarà il
misterioso
maniaco che vuole far male a Bella?? Mah…i misteri della
vita…
Vi ringrazio tutti!!X i
comm ,x le letture,x avermi messa tra i preferiti!
Ecco..ora sto ascoltando
“Lucky” di Bif Nacked…speriamo che mi
ispiri…
Buona lettura!!!
Ps. Questo cap
è POV
EDWARD!
LEI è MIA
<< Grazie
>> mi
sussurrò,singhiozzante,spaventata.
La strinsi di più a
me,poggiandole un bacio sulla fronte. Il
suo profumo mi colpì il naso,troppo velocemente. Cercai di
prendere
aria,guardando fuori,verso la porta scardinata.
Percepivo il suo sguardo addosso,e
cercai di
tranquillizzarla,accarezzandole la schiena,e posandole un altro bacio
sulla
testa,tra i capelli morbidi e profumati.
Controllati Ed.
Si addormentò tra le mie
braccia,verso le cinque della
mattina,così decisi di portarla a casa mia,dove sarebbe
stata sicuramente più
al sicuro.
La posai dolcemente sul sedile
posteriore della mia
Volvo,coprendola con una coperta,in modo che non prendesse freddo.
Risollevai
la porta di casa Swan,e partì verso casa mia.
Nell’abitacolo della
macchina,si sentiva solo il suo respiro
lieve,e il battito del suo cuore. Un suono meraviglioso. Come una
melodia
candida che ti rilassa.
Parcheggiai nel garage,e Alice mi
corse incontro,spaventata.
<< Come sta?Sta
bene?Sono stata una stupida!Dovevo
vedere!Dovevo… >> le stoppai la
bocca,coprendola con le mani.
<< Non è
colpa tua Alice. Sta bene,ora dorme. La porto
in camera mia. Riunione straordinaria in salotto tra due minuti. Raduna
gli
altri >>e con questo,sollevai Bella,e la portai in camera
mia,adagiandola
sul divano in pelle nera,con la coperta.
Edward,posso vederla?
<< Entra Esme
>>sussurrai,spostando una ciocca
di capelli dal viso di Bella.
Mia madre entrò nella
stanza. Guardava Bella,sbigottita. Si
avvicinò piano,e posò un bacio sulla guancia di
Isabella.
< Povera stella
>> mormorò,come se stesse parlando
di sua figlia.
Effettivamente,per Esme,Bella era
come una figlia.
<< Vieni,raggiungiamo
gli altri >>mi disse mia
madre,prendendomi per mano.
<< Ma
Bella…è prudente lasciarla da sola?
>>
Esme sorrise << Vieni
>>
La seguì,lanciando un
ultimo sguardo a quella piccola umana
che mi aveva fatto quasi venire un infarto,la sera prima.
Gli altri erano tutti in
salotto:Rosalie era abbracciata a
Emmett,con la faccia velata di terrore. Lei poteva capire Bella meglio
di
chiunque altro.
<< Cosa è
successo,Edward? >> mi chiese
Carlisle,seduto sulla poltrona.
Raccontai cosa era
successo,tralasciando la parte del “Ci
sono io con te. Non preoccuparti “.
<<
…Carlisle,cosa ne pensi ? >> chiese
Jasper,mentre stringeva la mano ad Alice.
Edward,era un vampiro?
<< Non mi
pare… l’odore era forte. Umano >>
risposi,serrando i pugni << Se lo trovo,lo uccido con le mie stesse
mani >>
<< Calmati Ed
>> sussurrò Emmett << E
comunque,ti darei una mano molto volentieri >>
<< Io dico di sentire
anche la versione di Bella
>> intervenne Alice <<
Potrebbe aiutarci a capire meglio >>
<< Non vedi
niente,Alice? >> chiese
Esme,materna.
Alice chiuse gli occhi,e io mi
sintonizzai con lei.
Le immagini che vedevo,quelle che
scorrevano nella mente di
Alice,ritraevano Bella.
Poi,la visione di Alice,prese forma.
Isabella correva. Era senza
fiato,e spaventata.
<< Bella
>>
Isabella si
fermò,atterrita
dallo spavento. Un uomo le si avvicinò,allungando la mano
verso la sua
camicetta bianca,e la strappò.
<< Lasciami!
>> urlò
Bella,cercando di fuggire. L’uomo la
braccò,bloccandola contro il muro di
mattoni sbiaditi.
<< No! No! Lasciami!
>> le lacrime ripercorrevano le sue guance ,e le urla si
propagavano
nell’aria…
<< No! >>
urlai.
Alice era sconvolta. Nascose la sua
faccia nel petto di
Jasper,cercando di dimenticare quella visione.
Io rimasi in piedi,tremando di
rabbia. Non poteva succedere.
Dovevo impedirlo.
<< Calmati Edward
>> disse Carlisle. Io sbottai.
<< Come faccio a
calmarmi?è in pericolo! Non posso
rimanere qui fermo,ad aspettare che un maniaco la uccida! Eh?Come
faccio a
calmarmi?! >>
Avevo ancora le urla di Bella nella
testa,quando,in cima
alle scale,comparve lei. Bella.
<< Bella …
>> mormorai,guardandola: aveva
addosso una mia felpa blu,e tremava,ancora spaventata.
<< Edward…
>> scese le scale ,e,arrivata
all’ultimo scalino,mi corse incontro,posizionandosi davanti a
me.
Le posai una mano sulla spalla,e lei
si calmò.
<< Bella tesoro. Hai
fame? >> le chiese
Esme,cingendole le spalle. Bella annuì,e si fece scortare da
Esme fino in
cucina.
<< Dobbiamo pensare a
qualcosa >> intervenì
Emmett,serio per la prima volta.
<< Per ora Bella
potrebbe essere sorvegliata da noi
>> disse Jasper << La notte faremo dei
turni vicino a casa
sua…Edward ,tu potresti stare con lei >>
<< Carlisle?
>> mi rivolsi a lui,in attesa di
una conferma.
Mio padre annuì.
Rosalie si alzò,andando in
cucina. Mi sintonizzai nella sua
mente.
“ Come stai Bella? “
“ Sono ancora un
po’ scossa… ma va bene. In fondo,non è
successo nien- te “stava quasi per piangere.
“Sai
Bella” iniziò Rosalie,mentre Esme
serviva una
tazza di caffè e del bacon con le uova a Bella “
Non molti anni
fa,a me è successa una cosa simile alla tua “
“ Davvero?
“
“
Sì,solo che mi trovavo per strada,e gli uomini erano
sei “
“ Oddio
Rose… mi spiace … “
“ Ma l’
ho superato,Bella. E anche tu ci devi riuscire.
Se non lo superi,non vivi. Lo so che è difficile,ma provaci.
Me lo prometti ? “
Vidi Bella alzarsi dal tavolo e
abbracciare Rosalie.
“
Te lo prometto “
<< Edward? Ci sei?
>> mi chiese
Emmett,passandomi una mano davanti agli occhi.
Io sussultai ,riprendendomi
<< Certo Certo. Ci sono
>>
Alice si
alzò,raggiungendomi << Stai al gioco
>>
La guardai interdetto,mentre la
vedevo prendere
smalti,trucchi,cerette e posarli sul tavolo.
Bella,Rosalie e Esme entrarono nella
sala,guardando Alice
confuse. Rosalie rise.
<< Oh santo
cielo,Alice! >>
<< Che cosa?
>> chiese Bella interdetta,mentre
Alice la faceva sedere.
<< Bella,sei pronta?
>>
<< Ecco,comincio ad
avere paura >>
<< Shopping o Centro
Benessere? >>
Bella sgranò gli occhi,e
ritrovò il sorriso <<
Shopping con te? No no!Meglio manicure! >>
<< Eh no,carina. Non
solo manicure >>
Ringraziai Alice. Voleva far
distrarre Bella,facendole
ritrovare il sorriso. E ci stava riuscendo.
Bella rideva,quando Alice e Rosalie
le facevano la manicure…
quando arrivò la “Fase Depilazione” ,la
guardammo correre dietro ai
divani,mentre Alice e Rosalie la minacciavano.
Si rifugiò dietro
Emmett,che rideva.
<< Bella! Vieni subito
qui! >>
<< Mai!
>> rise Bella.
Alla fine,riuscirono a prenderla e a
portarla di sopra.
Pochi minuti,e un urlo di dolore,seguito da risate,si librò
nella casa.
Esme ci guardò
<< Depilazione completa >>
Io,Jasper,Emmett e Carlisle ci
guardammo,e rabbrividimmo
nello stesso momento.
Dopo qualche oretta,ci
raggiunsero:Bella indossava dei
pantaloncini di jeans corti,con le calze nere e gli stivali ,e una
camicetta
blu. I capelli erano legati in una treccia,e bè…
stava veramente d’incanto.
Eddino,stai sbavando. Chiudi
la bocca.
<< Grazie Em
>> ringhiai,mentre mi faceva la
linguaccia.
Grazie di che? Eddino… innamorato..uuuh!Scooppone
<<
Piantala. Non è vero
>>Mormorai,facendomi sentire solo da lui.
Certooo! E gli asini volano .
<< Perché,tu
voli? >>
Ahah… no.
Divertente. Scappa finché puoi.
<< Pauraaa
>>
<< Ragazze,niente in
contrario se uccido Eddy ?
>> esclamò Emmett.
Scoppiammo tutti a ridere. Bella era
in piedi,vicino alla
porta d’ingresso.
<< Edward,posso
chiederti un passaggio? >>mi
chiese.
<< Non preoccuparti.
Stasera sto con te. >>
Arrossì <<
Con te,Cullen? Sicuro che non mi salterai
addosso? >> era ritornata lei. La Bella di sempre.
Rosalie la
guardò,compiaciuta.
<< E chi lo
sa… Chissà,magari sarai proprio TU ,a
saltarmi addosso…ma non ti posso biasimare,il mio fascino
è irresistibile
>> ribattei,tranquillamente.
<< Eh
già…il fascino animale…
>>
Ridemmo tutti,mentre la spingevo
fuori nel garage,verso la
mia Volvo.
<<
Divertente… nuova battuta? >>
<< Ho un repertorio
vasto,Cullen. >>
<< Ci credo
>> ghignai << D’altronde,anche
in un cervello indietro come il tuo,l’umorismo può
viaggiare indisturbato. >>
<<
Ah-ah. No . >>
Per tutto il viaggio non facemmo
altro che
battibeccarci,e,arrivati a casa sua,la lasciai in camera,mentre si
metteva un
pigiama.
Io mi sedetti sul suo divano,a
guardare la televisione.
<< Cosa guardi ?
>> mi chiese,mentre mi
raggiungeva. Aveva una camicia da notte abbastanza sopra il ginocchio,a
spalline fini,azzurra.
<< Ma non hai un
pigiama ? >> Vuoi farmi
impazzire?
<< No,ho solo
questo… e poi,,sempre meglio che dormire
in biancheria intima,no? >>
<< Guarda che non copre
niente quel pezzetto di stoffa
>>superfluo per di più. Okay,datti
una calmata,Ed.
<< Oh insomma,smettila
di lamentarti. Vuoi che dorma
nuda? >>
Sì.<<
No no,rimani così. >>
Si sedette vicino a me,e insieme
guardammo un programma,un
quiz.
Era divertente vederla ridere,vederla
così attenta.
Si addormentò poco
dopo,contro la mia spalla.
La portai di sopra,e la stesi nel suo
letto,coprendola bene.
<< Resta…
>> biascicò ,quasi dormiente.
Mi stesi vicino a lei. Proteggendola.
Da tutto e da tutti.
LEI ERA MIA.
Lalalalalal!! Allora? Vi
è
piaciuto?A quanto pare,il nostro
strafigo…ehm,cioè..Edward,è cotto!
Avevo
una mezza idea di far tornare prima
Charlie,e di vederli insieme,che dormivano innocentemente
l’uno accanto all’altra(anche
se Ed non dorme)..ma poi risultava troppo… che cavolo
Bella!Se ti becca Charlie
sei un po’ sfigatella!
Lialian:
et voilà!Un capitolo fresco fresco per te.... ti e
piaciuto???Sì,sono della tua
stessa opinione…W EDDY BASTARDO E STRONZO!bacionissimi!
bribry85:Eh
già… chissà chi
è…umano o vampiro? Secondo te?Niente è
come sembra… un bacio!!
Railen:
ehi amore miooo!Il pugno era ben controllato,per quanto Edward sia
riuscito a
non staccare la testa a morsi a quel maniaco di..ops,stavo per dire chi
era!!
XD!Spero che questo cap ti sia piaciuto!Ricordati sempre: TI VOGLIO
BENE,NESSIE!
_Yaya_,:i
tuoi consigli
c’azzeccano sempre…ma come fai?XD!sono felice che
ti sia piaciuto questo
cap!Secondo te chi è??? Bacionissimissimi!
MimiMiaotwilight4e:concordo,la
frase è mooolto bella!Guarda,quel maniaco non
verrà svelato proprio subito… mi
piacerebbe sapere cosa ne pensate voi…se avete una
idea… mi fa piacere leggere
i tuoi commy…mi sono affezionata a te!Una bacione
immenso!tvb!
Princesseelisil,:
sono anche io
emozionantissima!!!pensa che lo andrò a vedere
venerdì,sabato,domenica! E
poi,vabbè,anche sabato e domenica prox dato che nel mio
paese (cornaredo)i film
arrivano sempre dopo…non vedo l’ora di
vederlo!Andrò all’Odeon per la prima
!uscirò prima da scuola….tutto x
Edward…Bella invece…bah… un bacione
immenso!
|
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Capitolo 10 *** Impossibile ***
Per far contenta YaYa ,posto + in fretta che
posso!Oddio,PRESTO è una parolona!Non riuscivo
più ad aprire efp!Sigh…
Allora..dunque…Dove
eravamo rimasti?
*Bella arriva a Forks
e conosce i Cullen
*Bella e Edward=Gelo
+ totale
*Alice e Bella=amiche
fin da subito
*Attacco a Bella
*Edward si rende
conto dei suoi sentimenti
C’è
tutto? Sì?Perfetto,si può continuare…
ATTENTION! Dialogo
Emmett e Bella!cosa dirà Emmett a
Bella??XD!
*********************************************************************
IMPOSSIBILE
Bip!Bip!Bip!_________
Credo proprio che la mia
sveglia abbia cessato di vivere...
O meglio,dovrebbe aver
smesso. Essendo un corpo di metallo
che cade,dovrebbe sentirsi un tonfo,vero?E allora perché la
mia sveglia non fa
nessun rumore?
<< Ma che
diavolo… >> bofonchiai,aprendo un
occhio. La sveglia si trovava ancora sul mio comodino,integra.
<< Sveglia
Bella! >>
Oh mio dio. Oh mio dio.
Apro completamente gli
occhi,riconoscendo quella
voce,melodiosa e profonda.
<<
Edward?!Che ci fai qui? >> esclamai,vedendolo
davanti ai piedi del mio letto,con un sorriso sornione dipinto sul viso
perfetto.
<< Come,non
ti ricordi? Abbiamo passato la notte
insieme. Abbracciati e… >>
Non potevo credere alle
mie orecchie. Io avrei
abbracciato Edward? Io??!
<< Mi stai
prendendo in giro,vero? Noi…
cioè…insomma… >>
Cominciò a
ridere di gusto,sedendosi sulla mia sedia di
fronte alla scrivania.
<< Credulona
>> mi prese in giro.
Io tirai un sospiro di
sollievo,tirandogli un cuscino
<< Cretino >>
<< Non
sfidarmi Swan >>
<< Non ti
sto sfidando >>
<< Hai
paura? (Nota autrice: ARE YOU AFRAID? XD!)
<< No,dovrei
averne? >>
Sghignazzò
<< Bei capelli >>
Mi guardai allo specchio ,spalancando gli occhi .
Ma che razza di capelli avevo? Sembravano una balla di
fieno!Tutti crespi e aggrovigliati… urge trattamento Rosalie
per rimediare.
<< Posso
farti una domanda? >> gli
chiesi,fulminandolo,mentre ancora ridacchiava.
<< Parla
>>
<< Cosa ci
fai qui? >>
<< Ti
proteggo >>
<< Ah
…Ahh! Okay,ho capito >>
<< Sei un
po’ tarda a capire . dai lavati e vestiti
che andiamo a casa mia. >>
<< Agli
ordini Hitler… >> borbottai,dirigendomi
verso la cucina,per bere un bicchiere d’acqua.
<< Come mi
hai chiamato? >> chiese
Edward,seguendomi.
<< Hitler.
Hai presente,il dittatore,quello con i
baffetti… >>
<< Questa me
la pagherai >>
<< Se se.
Domani >>dissi svogliata,dirigendomi
verso il bagno.
Finita la doccia,mi cambiai con una tuta nera della
Freddy,bella comoda. Legai i capelli in una coda alta,e raggiunsi
Edward di
sotto.
<< Eccomi
bella e pronta >> dissi,mentre
prendevo le chiavi di casa.
<< Dopo solo
quarantasette minuti e diciotto
secondi . Però,che velocità! >>
commentò sarcastico,guardando l’orologio.
Gli lanciai un cuscino,che afferrò,per poi rilanciarmelo.
<< Vuoi la
guerra,eh? >> commentai,afferrando un
cuscino del divano.
La nostra battaglia con i
cuscini andò avanti per un bel po’,
tra le nostre risate. Avevamo distrutto già cinque
cuscini,quando Edward mi
immobilizzò con una coperta,facendomi cadere sul pavimento.
Ero intrappolata
nella coperta,mentre lui mi sovrastava,praticamente sdraiato su di me.
Si
teneva alzato con le braccia.
<< Ti
arrendi,Swan? >> mi alitò,a pochi
centimetri dal mio viso. Il mio cuore prese a battere
all’impazzata,e sentivo
le mie guance colorarsi di porpora.
<<
Mai,Cullen ! >> esclamai,dibattendomi. Lui
rise,tenendomi ferma.
Ci guardammo negli occhi
per non so quanto tempo. Oro e
nocciola che si fondevano.
Si avvicinò
piano,accorciando la distanza tra i nostri visi.
<< Dico di
continuare la nostra battaglia a casa
mia,Swan >> commentò,alzandosi.
Porca vacca. No!
Rimasi inerme,tra le
coperte,mentre mi guardava,alzando un
sopracciglio.<< Ti muovi? >>
<< E come
faccio se non mi liberi? >>
lui scoppiò a ridere,e mi liberò. Ci dirigemmo
alla sua
macchina,e per tutto il viaggio ci scambiammo battutine irritanti.
<< Arriva
Alice >> disse,scendendo dalla
macchina.
Scesi cautamente dal
veicolo,scostando un po’ di neve.
mi girai,e trovai Alice che si avvicinava
<< Ehi Bella! >>
<< Ehi Alice
! >>le scoccai un bacio sulla
guancia,mentre mi abbracciava.
<< Alice,se
non ti dispiace,dovremmo continuare la
nostra lotta >> disse Edward,colpendomi in faccia con una
palla di neve.
<<
Ahh! Ho
capito! A dopo Bella! >> trillò
Alice,allontanandosi per raggiungere
Jasper.
Imbrattai Edward con la
neve,e lo stesso fece lui con me.
Per la seconda volta,i nostri volti si trovarono pericolosamente
vicini,ma
nessuno dei due oltrepassava quell’ostacolo.
Rientrati in casa,Esme ci venne incontro,a braccia conserte.
<< Vi sembra
il modo di entrare in casa? A cambiarvi!
>>
<<
Sì signora! >> esclamammo, facendola ridere.
Alice e Rosalie mi
prestarono una gonna di jeans lunga fino
alle ginocchia a pieghe,e una camicia bianca con sopra un maglioncino
blu,e le
ballerine con mezzo tacco.
<<
Scusate,ma per stare in casa mi sembra eccessivo…
>> mormorai,guardandomi allo specchio. Alice
trillò una risata <<
Secondo me è perfetto ,vero Rose? >>
<<
Assolutamente >> enfatizzò Rosalie,mentre
sfogliava svogliatamente una rivista di moda. Emmett
fischiò,entrando nella sua
camera << Devi andare ad una sfilata,nana?
>>
Lo guardai,facendo una linguaccia. Scoppiò a
ridere,attirando l’attenzione di Edward,che si trovava nella
stanza attigua.
<< Che
succede? Ah,bel vestito Bella. Perfetto per
essere rovinato >> commentò
Edward,appoggiandosi alla porta.
<< Che frase
ambigua fratellino ! >> rise
Emmett,mentre Edward lo guardava male.
Rosalie balzò
in piedi,contenta << E se andassimo a
fare shopping? >>
Alice s’illuminò,prendendomi sottobraccio
<< è una
magnifica idea! Dai ragazzi,andiamo! >>e così
dicendo,lei e la sorella mi
trascinarono di corsa in garage,seguite dai fratelli,che avevano una
faccia da
funerale.
Jasper stava ascoltando la musica alla radio,nella Porche di
Alice,e ci guardò,capendo al volo.
Sbuffando,scoccò un bacio a fior di labbra ad Alice,e si
accomodò nel Range Rover Arder Sport di Emmett,dato che era
la macchina più
capiente,perfetta per contenere almeno un centinaio di sacchetti del
negozio
d’abbigliamento che si trovava a Port Angeles.
Io e Emmett andammo nella
Volvo con Edward,e gli altri
andarono nella jeep enorme di Emmett.
<<
Allora,Bella… >> cominciò
Emmett,mentre
Edward lo guardava alzando un sopracciglio << Ce
l’hai il ragazzo ?
>>
Io arrossì
<< Em! Ma che domande fai ? >>
<< Sono
domande innocenti,queste. Anzi,questa è una
delle poche innocenti,Bellina. Allora? Ce l’hai il ragazzo ?
>>
<< Devo
proprio risponderti? >>
<<
Sì >>
<<
Allora,no. Non ho il ragazzo . Sto bene da sola
>>decretai,guardando fuori dal finestrino.
<< Questa
frase l’ho già sentita >>
commentò
Emmett,guardando di sbieco Edward,che sbuffava al volante.
<< Hai
finito ? >> gli chiesi,tornando a
guardarlo.
<< No.
Seconda domanda: ti piace qualcuno? >>
<< Piantala
Emmett >> disse Edward.quasi
ringhiando.
<< Allora
Bella? >> continuò Emmett,ignorando il
fratello.
<<
Può darsi di sì,come può darsi di no
>>risposi,sentendomi a disagio, Edward aumentò
la velocità della
macchina.
<< Terza
domanda: cosa ne pensi di Edward? >>
<< Emmett!
>> ringhiò Edward,fulminandolo con lo
sguardo. Io lo guardai,con la faccia che stava per andare a
fuoco,talmente ero
arrossita.
Cosa gli dovevo
rispondere? Sì,mi piace tuo fratello?
<<
è…. Bello >> sussurrai,tornando a
guardare
Emmett,che sorrise in maniera così raggiante,da sembrare che
avesse una
paralisi facciale.
<< Bello?
>> Disse Edward,guardandomi con i suoi
occhi dorati,dallo specchietto.
<< Stai
zitto >> bofonchiai,facendolo ridere.
<< Quarta
domanda: cosa ti piace di Edward? >>
Ancora una domanda
equivoca.
Mi piace tutto di
Edward. La sua voce,il suo sorriso,il
suo viso,il suo corpo,persino il suo odore.
Il modo
protettivo,la sua risata,il calore che emanano i
suoi occhi.
Mi piace
troppo.
<<
Emmett,siamo arrivati >> gli fece notare
Edward,mentre scendeva dalla macchina. Io lo imitai,scendendo.
Ovviamente,misi
un piede in fallo,e quasi caddi. Edward mi prese appena in tempo.
<< Potresti
stare un po’ più attenta? A volte aiuta
>> mi rimproverò,mentre mi teneva per la vita.
<< Scusa
>> borbottai,mentre Alice mi si
avvicinava,contenta come una pasqua .
Visitammo una marea di
negozi e comprammo non so quanta
roba,la maggior parte era roba inutile,a parere mio.
<< Vado un
attimo in libreria >> avvisai ad un
certo punto,dato che non vedevo l’ora di sottrarmi da Alice e
Rosalie.
<< Ti
accompagniamo >> disse Jasper,alzandosi.
<<
No,no,tranquilli. Torno tra cinque minuti >>
li rassicurai,dirigendomi fuori dal centro commerciale.
L’aria fredda mi
soffiava violenta sul viso,e della libreria
non c’era nemmeno l’ombra. Mi ero persa. Perfetto.
Mi voltai,cercando con lo sguardo uno straccio di negozio,ma
la nebbia che si era alzata impediva la visione del paesaggio
circostante.
Rabbrividendo,presi la destra,e mi accorsi dopo poco,che mi
trovavo dietro ad un negozio. Sospirai di sollievo.
<< Bella
>>
Una voce maschile mi
chiamò,facendomi rabbrividire. Dei
passi dietro di me.
Mi misi a correre,spaventata e senza fiato. Avevo
riconosciuto la voce. Era lui. L’uomo che era entrato in casa
mia.
<< Bella
>> mi chiamò un ‘altra volta,e mi
fermai,dato che avevo beccato una strada senza uscita.
Mi girai
spaventata,appoggiata al muro di mattoni .
Non riuscì a vedere la faccia dell’uomo.
Sentì solo che mi
aveva preso per i polsi,strappandomi la camicetta e il magione.
Tremavo dallo spavento e dal terrore.
<< Lasciami
! >> urlai,cercando di dimenarmi.
L’uomo mi
bloccò,facendomi sbattere contro il muro di
mattoni sbiaditi,con violenza .
<< No!No!
Lasciami! >>
gridai,singhiozzando.,mentre realizzavo quello che stava per succedere.
Sentivo le sua mani
muoversi sui miei fianchi,fino a
raggiungere il seno.
<< lasciami!
Aiuto! >> gridai con tutto il fiato
che avevo in corpo,cercando di spostarmi.
<< Zitta
>> gridò la voce dell’uomo,mentre
sentivo le sue labbra sul mio collo.
Piansi disperata. Non
potevo rimanere inerme,senza
reagire,ma la paura non mi permetteva di far niente.
Ero come paralizzata.
<<
Aiuto… >> ormai singhiozzavo,ero senza forze.
Sentì un crac e
l’urlo dell’uomo,ma mi accasciai a
terra,scossa dai singhiozzi.
<< Vattene
>> ringhiò la voce del mio salvatore.
Con mio sollievo,riconobbi la voce di Edward,furiosa in quel momento.
L’uomo
scappò,sanguinante. Edward gli aveva rotto il naso
e,credo,il polso.
Continuavo a piangere.
< Bella
>> disse Edward,prendendomi in braccio e
coprendomi con il suo giubbotto. Mi strinsi al suo petto,singhiozzante.
< Calmati Bella. Ci
sono io >> mi tranquillizzò
Edward,stringendomi di più al suo petto
roccioso.
<<
Edward…
>> singhiozzai,bagnandogli la maglietta.
Alice e gli altri ci
vennero incontro,spaventati.
<<
Bella!Come stai? >> mi chiese Alice,mentre
Edward mi depositava in macchina. Io
l’abbracciai,singhiozzando. Da
dietro,sentì Rosalie,accarezzarmi i capelli.
Emmett prese posto al volante,e Edward mi prese nuovamente
in braccio,facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.
Il viaggio non durò molto e,arrivati a casa Cullen,Edward mi
portò nella sua camera.
Depositata sul divano,mi abbracciò nuovamente,cercando di
calmarmi.
<< Bella … >>
<< Edward… Grazie… >>
lo strinsi di più.
Lui mi alzò il viso,baciandomi la guancia,e fissandomi negli
occhi. I nostri volti erano pericolosamente vicini.
TO
BE CONTINUED….dipende dai
commenti XD!
Trallallà!
Sondaggio:insomma,chi
vorreste che fosse iol maniaco che
vuole uccidere bella?
E come vi immaginate il
primissimo bacio dei nostri due
protagonisti?
MimiMiaotwilight4e:Alice
e Rose
quando vogliono sanno essere fenomenali insieme!Davvero non hai nessuna
idea?Fammi sapere nel sondaggio!Ci conto!Bacioni!
Princesseelisil,:Immagino
la tua
paura!Non ti invidio!..Si,effettivamente Zia Mey dovrebbe darci dei
soldi…
insomma,tutta questa pubblicità l’abbiamo fatta
noi
twlighters!Anyway,.tessora,sono strafelice che il cap ti sia
piaciuto!Fammi
sapere cosa ne pensi di questo!Un bacionee!
clodiina85:mi
fa piacere che la mia ff ti piaccia così tanto!Spero che non
scalfisca le tue
aspettative!Un bacione!
_Yaya_,:siamo
in due ad
ADORARE Edward!Ho ascoltato la canzone che mi avevi consigliato ed
è
FAVOLOSAA!Ehhh sì,tutte attratte da Ed!*lo sogna ad occhi
aperti*!
Mi
piacerebbe leggere la tue ff!Un bacione e un abbracciane
enorme!
Railen:Nessie,amore
mio…NON DIRE CAZZATE!tu scrivi 100000000000 volte meglio di
me!Grazie,accetto i
consigli!!Ah,e Ed è anche mio…!!
Sì,quando
il Tamino ha letto il tuo quaderno stavo scoppiando a
ridere!!
Ti
amo di bene amore mio!!W la mia Nessie!
mistica88,:CONCORDO:CHE
BELLA FIC CHE HAI TROVATO! Me un po’ modesta…XD!
Fammi
sapere cosa ne pensi!Un bacio!
Lialian,:ci
credi che ti
sto amando??mi riempi il cuore di gioia!!Vero,sono
d’accordo<.i diretti
interessati sono sempre gli ultimi a scoprire i loro
sentimenti…a parte Ed!
Fammi
sapere che ne pensi
|
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Capitolo 11 *** Quando il gioco si fa duro... ***
OOOOOOk …la
rompiballe è tornata!Questo cap dovrebbe far capire qualche
cosuccia…
Non
mi piace molto,se devo
essere sincera….xd
Ah,premetto
che questo
kiss… non è il vero bacio!!Ovviamente,i miei Ed e
Bella non sono mielosi cm
quelli di zia Mey(grande zia ti adoro!!!)
Forse
un po’ più
passionali…come di certo avrà già
visto la nostra piccola Alice.
Sondaggio:il
bacio lo
volete vedere dalla parte di Bella o di Edward?
Buona lettura!
QUANDO
IL GIOCO SI FA DURO…
<<
Alice,puoi fare meno rumore,per favore? >>
la voce irritata di Edward rimbombava
nella stanza.
<< O suvvia,Ed,non sto
facendo nessun rumore! >>
<< Ah sì?
Allora perché stai
spostando i mobili? >>
<< Perché
servirà spazio
>>
<< Servirà
spazio per cosa?
>>
<< Ehm,ben svegliata
Bella!
>> trillò Alice,abbracciandomi di slancio.
Avevo ancora gli occhi socchiusi,e
non mi ero certo svegliata di mia spontanea volontà!
<< ‘ iao
Alice… che ore
sono? >> sbadigliai,assonnata:ero stesa sul
divano,coperta da un piumone
e Edward era seduto per terra,con la schiena appoggiata al divano nero
<< Le 8 della
mattina….
Perché non ti rimetti a dormire? È presto
>> mi consigliò la mia
amica,sistemandomi il piumone.
<
Ma devo andare a scuola… >>
<< Non
c’è scuola… dormi
>>
<< Edward…
>>
<< Sono qui. Segui il
consiglio di Alice: fatti una bella dormita. Quelle occhiaie non ti
donano per
niente! >>
Gli feci una linguaccia,tornando a
chiudere gli occhi.
Ma quando mi ero addormentata?
Un flashback mi attraversò
la
mente:io,Edward,seduti sul divano,abbracciati,i nostri volti vicini e
poi…
buio. No. Non era possibile. Mi ero addormentata!
<<
Ma nooo! >> esclamai,mettendomi seduta.
Alice e Edward mi
guardavano,sorpresi e confusi.
<< Che ti prende?
>>
mi chiese Edward,alzando un sopracciglio.
<< Ehm…
niente. Buonanotte
>> mormorai,coprendomi il viso rosso con il piumone.
Alice rise,continuando a prendere
misure con il metro.
<< Quadrata o rotonda?
>> chiese a suo fratello.
<< Ma cosa!
>>
<< Tu rispondi
>>
<< Rotonda…
ma cosa?
>>
<< Tu fidati. Rotonda?
Ottima scelta! >>
<< Alice,mi stai facendo
saltare i nervi …. >>
<< Come se fosse la
prima
volta >>
<< Jasper,ti prego
portatela
via prima che le faccia del male ! >>
<< Uff, che fratello
antipatico che sei! >> sorrisi. Edward e Alice che
litigavano era una
delle cose più strane del mondo. Si volevano bene,e su
questo non ci pioveva.
Si capivano con un solo sguardo,e si prendevano sempre in giro.
Sentì la porta chiudersi,e
mi misi
seduta. Edward era ancora lì,e aveva in mano un album di
fotografie.
<< Sono foto?
>>
chiesi,indicando l’album.
Lui parve irrigidirsi,cercando di
trovare le parole.
<< Mmm…
no,non sono foto.
>>
<< E allora cosa sono?
>>
<< Macchine
>>
scesi dal divano,sedendomi vicino
a lui.
<< Sono delle foto
tue,vero?
>>
<< Assolutamente no
>>
cercai di prendere
l’album,ma lui
non me lo permise. Allora,mi fiondai letteralmente sul divano
,e,prendendo la
coperta,lo coprì,sfilandogli l’album dalle mani.
<< A tuo rischio e
pericolo,Bella. Te la sei cercata >>
ringhiò,buttandosi sopra di me e
facendomi il solletico.
<< Non
provarciiii….
>> scoppiai a ridere,mentre mi faceva il solletico ai
fianchi.
Mi dimenai,ridendo,e lui
cominciò
a salire,facendomi il solletico sul collo.
<< Ti arrendi?
>> aprì
gli occhi,e me lo ritrovai davanti agli occhi. Sentivo il suo respiro
sulla
faccia.
<< N… no
>>
balbettai,senza staccare i miei occhi dai suoi.
La mano che aveva sul mio collo
salì fino al mento,leggera come una piuma ,e mi chiuse le
palpebre.
Sentivo il cuore in gola,che
batteva come un matto,e il sangue mi colorava le guance .
Poi,qualcosa di freddo e duro,si
appoggiò sulle mie labbra.
Le mie mani raggiunsero i capelli
soffici di Edward,attirandolo di più a me,mentre la sua mano
mi alzava la
testa,per facilitare il nostro contatto.
L’altra mano mi teneva i
fianchi.
Avevo il respiro affannoso,e
aprì
gli occhi.
Il bacio era finito,e i nostri
occhi,oro e nocciola,si stavano fondendo,ansiosi di ricominciare .
<< Edward!
>> chiamò
Jasper,dal piano di sotto. Edward si alzò,aggraziato,e mi
lasciò in camera,da
sola.
Non ci potevo credere. Era un
sogno. Sì,non c’era altra soluzione.
Era davvero possibile?
Io ho baciato Edward Cullen?
Io avrei baciato il
ragazzo che mi…attraeva?Il ragazzo più
bello,e dolce,e protettivo che Forks ospitava?
Mi tirai uno schiaffo,cercando di
svegliarmi,ma mi resi conto di essere già sveglia.
<< Alice!
>>
gridai,lagnante .
Quel piccolo folletto entrò
nella
stanza,con un sorriso a trentadue denti,e si acciambellò
davanti a me.
<< è un
sogno? >> le
chiesi.
Lei rise,abbracciandomi
<<
Lo sapevo! Lo sapevo! >>
Allora non era stato un sogno.
Sorrisi,inconsciamente
,ricambiando l’abbraccio.
<< Quindi state insieme?
>> mi chiese Alice,ancora su di giri.
<< Alice,è
stato solo un
bacio. Sai come la penso >> la ripresi,a malincuore.
<< Andiamo,ancora non ci
credi? >>
<< No,Alice, ho commesso
uno
sbaglio,in passato,e non voglio ripeterlo. >>
<< Edward ti ama
>>
<< Amare è
una parola
grossa,Alice. Forse gli piaccio,e lui di sicuro piace a me. Ma devo
esserne
sicura. Devo capire se … >>
mi zittì con un dito.
<< Ho capito ho capito!
Quanto
la fai difficile Bella! Non farti queste paranoie! >>
<< Sono paranoie
fondate,lo
sai >>
<< Oook ….
Ops,devo andare!
>> si alzò dirigendosi verso la porta
<< Fatti una doccia,ti
aspetto giù >>
Sospirai,dirigendomi nel bagno.
Mi sciolsi contro il getto
dell’acqua bollente,lavandomi i capelli tre volte:stavo
così bene sotto la
doccia,che non volevo più uscire.
Quando finalmente mi convinsi ad
uscire,nel guardarmi allo specchio sopra il lavandino,mi resi conto che
la mia
mano destra era appoggiata alle mie labbra.
Scossi la testa,rientrando nella
camera per prendere i vestiti.
<< Ciao Bella.
Bell’asciugamano >>
dentro alla stanza c’era
Edward,seduto sul divano,intendo ad ascoltare un po’ di
musica.
Il mio asciugamano arriva appena
sopra il ginocchio. Ad ogni minimo movimento,poteva vedersi qualcosa.
<< Bè ma
girati! >>
urlai,cercando di coprirmi di più , lui rise,coprendosi gli
occhi.
Presi la biancheria e i
vestiti,prestati gentilmente da alice,e ritornai in bagno.
Edward bussò alla porta.
<< Dobbiamo parlare
>>
<< Resta fuori,mi sto
vestendo >>
<< Ci sei rimasta male?
Per
prima intendo >>
<< Non ci sono rimasta
male
>> risposi,arrossendo,mentre mi infilavo le mutande.
<< Ho sentito quello che
hai
detto ad Alice… come mai non credi nell’amore?
>>
<< Fatti miei
>>
<< Ora sono anche fatti
miei. Parla >>
<< Non parlo
>>
<< Parla o entro
>>
<< Non osare
>>
<< Parli?
>>
<< No,e non
entrareee…. Edward,escì! >> esclamai,mentre
apriva la porta. Grazie al
cielo,mi ero già vestita.
Si chiuse la porta alle
spalle,guardandomi.
<< Edward,non
è una cosa
importante…. >>
<< Riguarda te,quindi
per me
è importante. Avanti,parla >>
<< Io….
Senti,te ne parlerò
presto. Ma non oggi >>
mi guardò,alzando le
sopracciglia.
<< Promesso
>>
dissi,incrociando le dita.
Lui prese le mie mani nelle sue,e
sciolse le dita << Ti credo. Quando vuoi parlarmene,sono
qui. >> mi
scoccò un bacio sulla guancia,aprendo la porta.
<< Ah proposito: mi
piaci. E
anche tanto. E non ti aspettare che io cambi. Resterò sempre
lo stesso >>
e,con il sorriso sulle labbra,chiuse la porta.
Mi misi a saltellare
felice,uscendo dal bagno.
Sulle scale incontrai Emmett e
Jasper.
< Tutto bene? >>
mi
chiese Emmett. Io lo abbracciai .
<< Super bene !
>>
Andai da Jasper,e gli scoccai un
bacio sulla guancia,talmente ero di buon umore.
< Ti sei fumata qualcosa?
>>
Io scoppiai a ridere.
Passai davanti ad un pianoforte,e
lo sfiorai con la mano:era gelido e nero. Era uno strumento molto bello
e
particolare.
Mi sedetti sul seggiolino,e
appoggiai le dita sui tasti,facendo uscire una nota.
Quando ero piccola,mia madre mi
aveva fatto prendere delle lezioni,ma all’età di
otto anni,avevo mandato tutto
all’aria,con gran divertimento di Andrew.
Provai a suonare il primo pezzo di
Claire de Lune,ma ,arrivata all’ottavo tempo,mi
fermai.
<< Accidenti non mi
ricordo
come… >>
<< Prova con due note di
do
e con una di mi >> mi consigliò la voce
vellutata dietro di me.
Non avevo bisogno di girarmi,per
sapere chi era.
<< Dici?
>> provai e
in effetti,aveva ragione.
<< Suoni il piano ?
>>
mi chiese,sedendosi vicino a me.
<< Suonare è
una parola
grossa >>
<< Un po’ come
Amare?
>>
mi morsi il labbro inferiore
<< Esattamente >>
Mi girai per guardarlo,e
sogghignava.
<< Ti piace
così tanto
prendermi in giro? >> gli chiesi,mentre appoggiava la sua
testa sulla mia
spalla.
E via con un bell’ictus!
<< è il mio
passatempo
preferito >>
<< Sei tremendo
>>
<< E bellissimo
>>
<< Questo te lo concedo
>>
Ridacchiò,continuando a
suonare.
<< E tu da quando sei un
pianista così bravo? >> gli chiesi,incantata
dalla melodia.
<< Da un po’
>>
rispose,rimanendo sul vago.
Mi suonò un sacco di
cose:da
Debussy a Mozart,fino ad una sua melodia.
Verso sera,ci dirigemmo a casa
mia,anche se era particolarmente restio a tornare qui.
<< Non potevamo rimanere
a
casa mia? >>
<< Ma quanto sei
petulante,Cullen! >>
<< Saresti stata
più al
sicuro >>
<< Se ci sei tu allora
mi
sento sicura >>
<< Mi stai adulando?
>>
<< Forse >>
Aprì la porta e ,non appena
accesi
la luce,rimasi immobile,paralizzata dalla paura.
<< Resta qui e non
fiatare!
>> sibilò Edward,andando in avan scoperta.
Rimasi impietrita vicino alla
porta d’ingresso,fissando il panorama che si era creato in
salotto.
I muri erano tappezzati da scritte
rosse,del tipo “Vampiro” o
“Morte”.
Frasi senza senso,ma che mettevano
inquietudine.
Il telefono squillò,e
risposi,mentre Edward compariva al mio fianco.
<< Pronto?
>>
sussurrai,impaurita.
<< Ti vedo
>> rispose
la voce maschile,inquietante.
<< Chi sei?!
>>
<< Il tuo incubo
peggiore…
>>e,dopo una risata gutturale,riattaccò.
Il telefono mi cadde dalle mani
con un tonfo. Edward mi abbracciò da dietro.
Mi girai,affondando il mio viso
tra i suoi pettorali << Non andartene >>
<<
Non ne avevo l’intenzione >>
e,dandomi un bacio sulla
testa,mi cullò.
Non
avevo più dubbi.
Commentate,vero?X
favoree!
Rispondiamo al sondaggio
precedente,chiarendo i dubbi.
1) Jacob non è il maniaco.
2) Il maniaco potrebbe
essere umano…ma con i minuti
contati
3) Jacob interverrà tra pochi
capitoli
Lialian,:Ciao
ammmore!Wow,grazie infinite del commentuzzi!*luccichio negli occhi*
Ovviamente,i
miei protagonisti sono più PASSIONALI….
Ihihihihi!!
Cosa
ne pensi di questa schifezza chiamata Capitolo?
Railen,:le
tue scene hot
erano ben fatte,amore mio !E se le leggeva il tamino secondo
me si
masturbava in classe * faccia schifata*
Anyway,Nessie,non
dire cazzate:La tua Fanfiction è troppo bella!
Che dici,la scommessa lk’ho vinta io!!ti amo di bene piccola
mia!
mistica88,:
sfigata da una
parte e super fortunata dall’altra…. Mi ci sono
affezionata!
pazzerella_92,:già,il
maniaco è
difficile da scoprire!!Grazie per avermi seguita fino a questo
cap!Anche se
dopo questa schifezza che io spaccio x capitolo,ho come
l’impressione che mi
abbandonerai L
MimiMiaotwilight4e,:
non potrei mai
ucciderti!Mi sono affezionata a te!ma quanto sei dolceeee!! Dai,vediamo
se dopo
i suggerimenti ci arrivi!Un bacioneee!
_Yaya_,:ahahahah!il
tuo
commento mi ha fatta ridere!Anche e me verrebbe un ictus!Ovvio!Non sono
molto
brava a descrivere scene hot,ma ci proverò! Un bacione
enorme!!
dora92,:
allora la mia
aggressione ti è piaciuta,eh? Ihihihihi!*me un po’
perfida*…e vedrai…..
vedrai….ù
bribry85,:
lo so,sono stata
stronza a finire il capitolo così!!!Perdono!!!
|
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Capitolo 12 *** Resta in ascolto che c'è un messaggio per te ***
Ciaooo!!
Sono di
fretta,perciò non potrò rispondere ai commenti!
Perdonatemi!
Ringrazio come sempre,gli
angeli che mi seguono!
Buona lettura,amori miei!
RESTA IN ASCOLTO CHE C’è UN
MESSAGGIO PER TE
<< Maledetto telefono!
>> sbraitai,chiudendo la chiamata.
Ero alla fermata
dell’autobus,in
terribile ritardo,al freddo,sotto la neve che scendeva abbondantemente.
La cosa che mi faceva
imbestialire,aveva un nome: Alice Cullen.
Non arrivava. Era in ritardo. Di
ben 15 minuti.
Era pressoché inusuale,e il
telefono
non prendeva:quando si dice fortuna eh…
Il pullman? Era in sciopero.
5 minuti e me ne torno a casa.
La fermata era
vuota,e,dopo gli avvenimenti degli ultimi
tre giorni,non era molto maturo e sicuro,rimanermene lì
tutta sola.
Ci pensai su. In
fondo,per un giorno di scuola perso,non è
mai morto nessuno….
Feci retro-front e me ne
tornai a casa,al calduccio sotto
le coperte.
Arrivata a
casa,telefonai a Charlie,per avvertirlo. Lui
fece un po’ di storie,ma acconsentì.
Mi feci una lunga doccia
e mi vesti con un vestito di lana
grigia,e delle collant,nel caso Alice si fosse rifatta viva,le avrei
chiesto se
le andava di fare un giro,facendomi trovare pronta.
Mi accoccolai sul
letto,con il computer sulle ginocchia.
Messaggiai un po’ con mia madre e con Andrew,mentre aspettavo
la telefonata di
Alice,che non avvenne.
Era ormai mezzogiorno,e
ancora quella ragazza non aveva
chiamato.
Decisi di chiamarla
io,invece di farmi prendere dal
panico,così,alzai il telefono.
Uno squillo. Tre
squilli, sette squilli. In casa Cullen,non
c’era nessuno.
<< Dove
sei,Alice? >> sospirai,sedendomi sul
letto.
<< A
Denali >> rispose una voce melodiosa.
Scattai in piedi dallo spavento.
Edward era seduto sulla
mia finestra,perfettamente in
equilibrio. I capelli erano più scuri a causa della neve,che
ormai si
scioglieva in pioggia.
Gli occhi erano dorati.
Perfetto,era di buon umore.
<<
Edward!Da quanto sei qui? >>
<< Da
almeno tre orette. Sei terribilmente distratta
lo sai? >>
<< Davvero
sei lì da tre ore? E come hai fatto a
salire? >>
<< Dalla
finestra >> rispose,come se fosse la
cosa più elementare del mondo.
<< Come
tutti,immagino. È naturale entrare dalla
finestra. >>
lui rise,e si
avvicinò al letto,sedendosi davanti a me.
<< Scusa se ti abbiamo fatta spaventare >>
<< Non fa
niente,Ed. come mai Alice è a Denali?
>>
<<
è lì con Jasper. Per… motivi personali
>>
alzai un sopracciglio
<< E io devo rimanerne
all’oscuro,vero? >>
<< Da
quando sei così curiosa? >>
<< Non
è la prima volta che mi nascondete qualcosa
>>
<< E a te
importa? >>
<< No
>>
<<
Cioè,davvero non t’importa cosa combiniamo?
>>
<< No. Non
sono affari miei . so che mi volete bene
lo stesso >>
rimase a fissarmi per un
po’ << Quindi non t’importa
>>
<< No. Non
m’importa ne’ cosa siete,ne’ cosa fate.
>>stava giocherellando con la mia mano,e la cosa mi
piaceva più del
lecito. Ah-ah . cattivo segno Bella.
<< Sei
incredibile >> sussurrò,alzandomi il
mento con un dito.
Edward POV
Non le importava. Era
pazza?
Eppure i suoi occhi
erano sinceri. Legati ai miei da un
filo invisibile.
La amavo.
Non potevo credere di
aver pensato a quelle parole. Erano
troppo importanti da dire. Eppure,dopo novant’anni,le avevo
pensate.
<< Sei
incredibile >> sussurrai,alzandole il
mento con un dito. Sentivo il suo cuore battere più forte e
veloce del solito,come
se fosse impazzito.
Era emozionata?
Sì,e lo ero anch’io.
Le accarezzai la gola
con le dita,e la sentì
irrigidirsi,per poi rilassarsi .
Mi avvicinai al suo
orecchio,badando a non perdere il
controllo.
<< Come fa
a non importarti? >>
lei mi posò
una mano sulla spalla << Mi hai salvata
per due volte. Se mi avessi voluto uccidere,lo avresti già
fatto. >>
<< Hai
qualche teoria? >>
<< No,e
non voglio sapere cosa combina la famiglia
Cullen,capito? >>
<<
Ricevuto. Toglimi una curiosità… >>
<< D-dimmi
>> il cuore batteva sempre più
velocemente. Caspita,le dovevo piacere veramente tanto…
<< Ti
piaccio? >> che domanda da bambini
dell’asilo.
<< Dovrei
dirtelo? >>
<< Direi
di sì,se no non posso darti una cosa
>>
<< Sai
già la risposta >> mi fece
notare,guardandomi negli occhi.
<< Mi
piace sentirtelo dire >>
ammisi,ripensando ai pensieri di Alice . “Le piaci
tanto… datti da fare,o
m’incavolo! “
<<
Sì,mi piaci. Contento? >> disse,sbuffando.
Era in imbarazzo. Ed era adorabile!
<<
Più che contento >> dissi,avvicinandomi al
suo viso.
La mano vicino al mento
le tenne ferma la testa,mentre
l’altra era sul suo fianco. Le sue mani erano tra i miei
capelli,e non appena
le nostre labbra s’incontrarono,sentì
un’ondata di calore in tutto il corpo.
Era un bacio
casto,all’inizio. Dovevo andarci piano,se non
volevo rovinare tutto. Poi,come se non ragionassi
più,l’attirai di più a
me,dischiudendole la bocca con la
lingua,che raggiunse presto la sua.
Bella si
aggrappò di più a me,sedendosi a cavalcioni sulle
mie gambe,mentre il nostro bacio non era più casto.
Le divorai le labbra per
più di cinque minuti,ed era come
se il paradiso fosse sceso per farmi vivere un momento unico.
Mi staccai
affinché lei riprendesse fiato. Appoggiai la
mia fronte alla sua,guardandole negli occhi.
<< Tu
… tu… >> tentò lei,ma la
bloccai,baciandola di nuovo come prima. Le sue labbra ora,erano come
una droga
per me. Non ne potevo più fare a meno. Del suo
sangue,m’importava poco. Non era
un buon momento quello,per pensare al suo dolce profumo.
Quando le feci
riprendere fiato,mi guardò << Tu…
vuoi … farmi …morire,amm..mettilo…
>> aveva il fiato corto,e la cosa mi
fece ridacchiare.
Dio come la volevo.
Troppo.
Non riuscivo
più a capire cosa volesse lei.
Ma di una cosa ero
sicuro: io volevo lei. Adesso.
Bella POV
Lo volevo.
Quel bacio…
era stato meraviglioso. Sentire le sue labbra
ghiacciate sopra le mie,il suo respiro nella mia bocca,la sua lingua a
contatto
con la mia.
Le sue mani sui miei
fianchi….
Mi aveva baciata. Mi
aveva baciata.
Mi adagiò sul
letto,e gli scoccai una occhiata
malevola,che però lo fece sorridere.
<<
è arrivato Charlie. Sta per girare l’angolo
>>
<< E tu
come fai a saperlo? >>poi,riflettei
meglio << Aspetta… Charlie è qui?!
>>e Edward era in camera mia….
Oh,cazzo!
<< Ci
vediamo dopo >> disse,sedendosi sulla
finestra. Lo fermai,prendendolo per un braccio.
<< Te ne
vai così? >> mi avvicinai alle sua
labbra,dandogli un bacio casto. Lui ricambiò il
bacio,stringendomi per la vita
<< A dopo… >> e sparì.
Aspetta…
è saltato dalla finestra?! Ma è pazzo?
Mi affacciai alla
finestra,ma di lui non c’era traccia. Il
cuore prese a battermi furiosamente. La macchina di Charlie era
parcheggiata
nel vialetto,e mio padre stava scendendo dal veicolo,fischiettando.
Agguantai il
telefono,preoccupata.
Uno squillo. Due squilli.
<< Bella?
>>la voce di edward mi riempì il
cuore.
<<
Edward!Ma sei diventato matto?!
>>tuonai,urlando nel telefono.
<< Potrei
sapere il perché? >>
<< Hai
saltato dalla finestra!Potevi…potevi morire!
Non farlo mai più! >>
<<
Stai… piangendo? >>era sorpreso. Cretino.
<<
Certo!mi hai fatta spaventare! Dopo facciamo i
conti! >> chiusi la telefonata,correndo al piano di
sotto. Charlie mi
abbracciò.
<< Bells!
Ti vedo bene! >>
<<
Bentornato papà! >> ora che c’era
lui,il
maniaco non poteva entrare,e Edward non era costretto a venire qui. O
almeno,era quello di cui mi stavo convincendo.
<<
Allora,sei stata bene? >>
bè,se
tralasciamo il fatto che sono
quasi morta per ben due volte,e che un maniaco era entrato
in casa mia…sì,sono stata bene.
<< Certo
>> mi girai,per andare in
cucina,nascondendo la mia espressione .
<< Oggi
devi uscire? >>
<<
Sì… con i Cullen >>ehm,a dire la
verità,con
un solo Cullen. Quello bello,bello come un
dio…
<< Alice?
>>. No,Edward.
<< Anche
>>
<<
Rosalie? >> no,Edward,
<< anche
>>
< Bella
>>
<< Che vuoi? >>
<< Devi
davvero uscire con i Cullen,o con un
ragazzo? >> maledetto Charlie! Ma come fa a capire?
<<
Papà … >> il suono del campanello
mi salvò.
Ok,dovevo erigere una statua al salvatore che mi aveva evitato un terzo
grado.
Aprì la
porta: Edward.
La richiusi
immediatamente << Chi è,Bells? >>
<<
Ehm… la vicina! >>Uscì ,chiudendomi
la
porta alle spalle.
<< Che ti
prende? >> mi chiese
Edward,trattenendo una risata.
<< Devo
ancora dirlo a Charlie >>
spiegai,nervosamente.
<< posso
dirglielo io? >>
<< Vuoi
morire giovane? >>
rise fragorosamente,come
se la cosa lo facesse ridere.
<< Non
c’è niente da ridere! >>sbottai.
Lui mi
ignorò,bussando alla porta. Io deglutì.
<< Ma ti
sei ammattito? >>
Charlie aprì
la porta,e il suo sguardo cadde sulle mani
mie e di e
Edward,intrecciate.
<< capo
Swan >> lo salutò Edward,cordialmente.
Mio padre
grugnì,per poi rispondere << Edward
Cullen,suppongo >>
<< Si
signore . sono qui per chiederle se Bella
poteva venire a casa mia. Ci sarà tutta la
famiglia,naturalmente,e può chiamare
per confermare >>
Se Charlie poteva
sparare ad Edward,probabilmente non se
faceva ripetere due volte.
<< Voglio
fidarmi. Bells,non fare tardi >>
<< Certo
papà >> mi affrettai a
dire,impappinandomi. Edward tossì,come per nascondere una
risatA.
Ci affrettammo a salire
sulla macchina,per poi partire
verso casa Cullen.
<< Non
è stato difficile >> commentò
Edward.
Io non risposi.
<<
Andiamo,non dirmi che sei arrabbiata con me !
>>
<< Certo!
E finché non ti farai perdonare,scordati che
io ti rivolga ancora la parola! >> sbottai,girandomi per
guardare fuori
dal finestrino.
Edward frenò
di colpo,facendomi quasi sbattere contro il
cruscotto.
<<
Perché ti fermi? >>chiesi. Lui mi
afferrò
la testa,baciandomi con trasporto.
Appena si
staccò,mi rivolse uno sguardo languido. <<
Allora? Sono perdonato? >>
<< Se dico
di no,mi baci ancora? >>
<< No,solo
se mi dici di sì,Swan >>
<<
Ok,Cullen sei più che perdonato >>dissi
speranzosa. Lui scoppiò in una
risata,ripartendo.<< Ora però te lo devi
guadagnare il bacio ! >>
<<
Traditore >> mormorai,mettendo il broncio.
Arrivammo0 a casa
Cullen,e edward ringhiò.
<<
Edward,che succede? > chiesi,mentre scendeva
dalla macchina,venendomi ad aprire la portiera.
<< Stammi
vicina >> sibilò,cingendomi la vita
con un braccio.
Cosa stava succedendo?
Il mio
telefonò squillò. C’era un messaggio
nella
segreteria.
|
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Capitolo 13 *** Non andartene ***
NON ANDARTENE
<<
Edward… >> mormorai,afferrando il cellulare.
Schiacciai il tasto per
rispondere,mettendo il vivavoce.
Pochi
istanti,e la voce che mi aveva terrorizzata in questi
giorni,riaffiorò.
<<
Ti vedo… >>
Lasciai
cadere il telefono per terra,paralizzata.
Era
tornato.
<<
Edward… Edward… >>
sussurrai,afferrando il suo avambraccio. Lui mi
strinse a sé,baciandomi la testa.
<<
Fa finta di niente,e cammina vicino a me. Non guardarti attorno
>> mi
ordinò,portandomi all’interno di casa Cullen.
Sulla
soglia,c’era Esme,che non appena mi vide,mi
abbracciò,portandomi nella casa
bianca.
<<
Esme,che succede? >>le chiesi,spaventata.
Lei
si limitò a guardare Carlisle,che,facendo un cenno ai suoi
figli maschi,si
diresse fuori.
Passandomi
accanto,Edward mi accarezzò la guancia.
Rimasi
a fissare la porta,ormai chiusa,per svariati secondi,prima di
sommergere Esme
di domande.
<<
Che succede? Dove andavano? Esme,ti prego,spiegami! >>
In
quel momento,Alice e Rosalie scesero dalle scale.
Rosalie
si diresse vicino alla vetrata,per scrutare il bosco adiacente alla
casa,mentre
Alice mi aveva trascinata sul divano,prendendomi le mani.
<<
Vado a prepararle una camomilla >> disse Esme,sparendo in
cucina.
<<
Alice…che succede? >> le chiesi,ormai
spaventata. Perché Edward se n’era
andato?
<<
Bella,qualunque cosa io ti dica,deve rimanere chiuso in queste
mura,nessuno lo
deve sapere,chiaro? Ne va della nostra sicurezza. Promettimelo ti prego
>>chiarì Alice,guardandomi con i suoi
occhi… neri?
<<
lo prometto,Alice. Però tu spiegami ! >>
<<
Fammi delle domande,e sarò lieta di rispondere.
>>
Le
feci subito la domanda che mi girava nella testa <<
Dov’è andato Edward?
>>
<<
Nel bosco >>
<<
Perché? >>
<<
Il tuo “amico “ era lì >>
sentì
il sangue gelarsi nelle vene,e la mia bocca aprirsi,facendo uscire un
rantolo
di paura.
<<
Alice,chi è ! >>
<<
Un neonato >>
rimasi
stupefatta da quelle parole: un neonato?
<<
Aspetta Alice,credo di essermi persa >> dissi,confusa
<< Un
neonatO? Un bimbo piccolo,tenero… un neonato?
>>
Alice
abbozzò una risata << No,non quel tipo di
neonato. >>
<<
Cos’è? Un alieno? >>
Questa
volta,sia Alice e sia Rosalie,ridacchiarono.
<<
Alice,non girarci attorno: che cos’è un neonato!
>>sbottai.
<<
Un vampiro appena trasformato,ancora incapace di dominare la sete
>>
Ah
Ah. Simpatica. Un vampiro?
<<
Mi stai prendendo in giro? >>
<<
Lo vorrei tanto >>
<<
Un vampiro? >>
<<
Come lo siamo noi >>
<<
Tu… cosa?! >>
Prese
fiato << Io sono un vampiro >>
<<
Anche io ed Emmett lo siamo >> disse Rosalie,come se la
cosa non avesse
importanza.
<<
Quindi Jasper e Carlisle… Esme… sono
…vampiri? >>
<<
Anche Edward >>
<<
Ah… ehm…che bello… >>
bisbigliai,guardando quel piccolo folletto dai
capelli neri,seduto davanti a me: andiamo,come poteva essere un vampiro?
<<
Immagino che tu abbia molte più domande di prima
>>
<<
Solo un milione >>
<<
Allora forza,esponi i tuoi dubbi in maniera chiara e concisa
>>
<<
Come fate ad uscire in pieno giorno? >>
<<
Leggenda >>
<<
E il paletto? La croce? L’acqua santa?L’aglio?
>>
<<
Vediamoli paletto è perfetto per piantare una tenda in
campeggio,la croce di
solito si trova nelle chiese insieme all’acqua santa,mentre
l’aglio,a mio
parere,è disgustoso. >> elencò
Alice,mentre Rosalie sorrideva.
<<
le bare? >>
<<
Le trovi nel cimitero >>
<<
Ma che vampiri siete? >>
<<
Bella,tu guardi troppa televisione >>
<<
Grazie >>
<<
prego >>
Esme
mi portò una tazza di camomilla fumante,che bevvi tutta in
un
sorso,ustionandomi la gola e la lingua.
<<
Tesoro,così ti ustioni! >> mi
rimproverò Esme.
La
guardai: anche lei aveva gli occhi neri.
<<
Ehm… scusate,ma avete fame,o sete?
…Insomma,diventerò il pasto? >>
Scoppiarono
a ridere.
<<
No,Bella. Noi ci nutriamo di sangue animale,non umano. Mentre il tuo
amico…
bè,lui si nutre di persone >>
ritornò seria Alice.
<<
Quindi è per questo che viene chiamato neonato? E
perché vuole me? >>
<<
Non lo sappiamo. Ha come una fissa pere te! E io non riesco a vedere
niente,ora! È frustrante… >>
<<
Non riesci a vedere? >>
<<
Nel futuro,intendo >>
<<
Ah… cosa? Nel futuro? >
<<
Sì,ho un dono molto particolare >>
<<
Quando torna Edward? >>
<<
Tra pochi minuti…oh! >> Alice si
fermò,con lo sguardo fissò sul vuoto,per
parecchi istanti.
Poi,come
se niente fosse,si riprese,allargandosi in un sorriso.
<<
Cosa hai visto tesoro? >> LE CHIESE Esme.
<<
Sono due! Oddio! Esme,passami il metro! >> e,con il metro
in mano,si
diresse al piano di sopra.
<<
Ma che le prende? >> Chiesi,mentre la sentivo trafficare
al piano di
sopra.
<<
Alice è fata così >>
spiegò Rosalie,per poi battere le mani.
<<
Sono tornati!Emmett! >> si fiondò vicino alla
porta con una velocità
inumana,e,un secondo dopo,Emmett riapparse
sulla porta,abbracciando Rosalie.
Alice
scese le scale con la stessa velocità della
sorella,buttandosi tra le braccia
di Jasper,mentre Carlisle si avvicinava a Esme ,abbracciandola.
Edward
si sedette vicino a me,abbracciandomi. Lo strinsi a me,sollevata. Stava
bene,non aveva incontrato il mio “amico “.
<<
Allora? >> chiese Esme.
<<
L’abbiamo incontrato a pochi metri da qui >>
ecco come non detto.
<<
Chi è? >> mormorai,sicura che mi avessero
sentita.
<<
Non lo sappiamo >> mi spiegò Jasper,ancora
abbracciato ad Alice.
<<
Non preoccuparti,Bella. Sei al sicuro qui,con noi >> mi
tranquillizzò
Carlisle.
<<
Cosa dico a Charlie? >>
<<
Digli che per almeno tre giorni dormi da noi,con Alice e Rose. Se vuoi
ci parlo
io,cara. >> mi consigliò Esme,sempre premurosa.
<<
Grazie Esme >>
Esme
si avviò nell’altra stanza,per telefonare.
Osservai
Alice e Edward. Si guardavano costantemente,come se stessero
comunicando.
<<
Lo sa >> disse semplicemente Alice,facendomi un cenno.
Edward sospirò.
Mentre
Emmett e Rosalie mi distraevano,Edward e Alice continuarono a parlare
nel loro
modo,e l’espressione di Edward,ad un certo punto,mi fece
addirittura
spaventare.
<<
Non osare guardare,Alice. Ti avverto >> la
minacciò Edward. Alice trillò
felice.
<<
Comunque…. Due. >>sentenziò il
folletto,scatenando sguardi confusi.
<<
Due cosa! Alice,sono già parecchi giorni che continui a
tartassarmi con questo
numero! >> si lamentò Edward,sedendosi sui
cuscini del divano,sbuffando.
Alice si acciambellò davanti a lui.
<<
Fratellino,lo capirai. Tra… sì,tra almeno due
settimane. Certo,avrai una
sorpresa prima,ma… vedrai >
<<
Io rinuncio a capirti >>
Esme
tornò,sorridente << Tutto a posto
>>
Sollevata,mi
sdraiai sul divano bianco,mentre Edward mi faceva appoggiare la testa
contro le
sue gambe.
Mi
addormentai ,sentendomi al sicuro,nella casa dei vampiri. Buffo,non
potevo
ancora crederci!
I
Cullen erano dei vampiri… assurdo!Voglio dire,chi crede nei
vampiri?
Be,io,adesso.
Ma
la domanda che ora mi frullava nella testa era un’altra:chi
è il vampiro
neonato che mi aveva attaccata?
E
poi perché era così… ossessionato da
me?
Da
quel che mi ricordavo,a parte i Cullen,non conoscevo nessun altro
vampiro o
creatura leggendaria…
Secondo
Alice,il vampiro mi conosce. Ma il problema è che io non
conosco lui!Cavoli,ma
è possibile che l’ultima a sapere le cose devo
essere sempre io?
<<
Bella? >>la voce di Edward mi fece aprire gli
occhi,sbadigliando.
<< Sì?
>>
<<
Dormi? >>
<<
Ho gli occhi chiusi,respiro pesantemente,non sono cosciente da quasi
mezz’ora…
tu che dici? >>
<<
Scusa,ho dimenticato come si dorme >>
<<
Come sarebbe a dire? >>
<<
Ma perché,tu credi che una creatura della notte,spaventosa
come me,possa
dormire? >>
<<
Non ci avevo pensato >> ammisi.
<<
Sei tarda a capire le cose >>
<<
Ehi,Cullen,vedi di non offendere! >>
<<
Swan… dormi! >>
<<
Buonanotte >> risposi imbronciata,girandomi
dall’altra parte. Lui mi fece
rigirare,baciandomi le labbra.
<<
Dovevo darti il bacio della buonanotte,o no? >> si
giustificò,sorridendo.
Un sorriso sghembo,molto sexy!
<<
Mi sembra ragionevole >>
<<
Dormi ora. Buonanotte Bella >>
<<
Grazie >>
<<
Per te,questo e altro >>
Mi
riaddormentai,tra le braccia del mio angelo.
Perdonate questo
capitolo!è corto e brutto,lo so! Ma vi prego,non
prendetevela!
Prometto che il
prossimo sarà molto più bello!Giurin Giurello!
Nei commenti rispondo
dopo,entrerò per potervi rispondere…ora vado!
A dopo amori miei!
|
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Capitolo 14 *** Accesa dentro me ***
Ci siete
vicine!Alcune di voi mi hanno dato la risposta esatta al fatidico
numero 2…
E invece… il maniaco
è un
po’ più difficile da scoprire! Vi do un indizio
:Bella l’ha conosciuto quando
era ancora umano,a Phoenix … e bè,è
figo!ho detto tutto,e secondo me,qualcun DI
voi ci arriverà senza
problemi!Molto
presto!
Mi spiace per ilo
precedente cap,che era senza sostanza,ma la scuola mi ha tirata
giù di morale
in una maniera impressionante!Soprattutto quell’infame di
Storia e quella di
Pittoriche…
Anyway,spero che questo cap
vi piaccia!
Buona lettura!
ACCESA DENTRO ME
EDWARD POV
Sei folle,Emmett.
E Rosalie ti da pure ragione!Ma cosa
vi frulla per la testa?
Le mosche?
Guardo Emmett che gioca a palle di
neve con Bella,e ripenso
alle sue parole.
“Un giorno,il
vampiro che è in te,chiederà a gran voce di
essere ascoltato. “
Quel giorno non arriverà
mai. Non trasformerò mai Bella per
un capriccio che mi voglio togliere.
Lei è troppo
ingenua,troppo ragazzina,per morire. Troppo
piccola per diventare un mostro.
<< Emmett,non vale!
>> gridò Bella,mentre Emmett
la seppelliva di neve.
La sua risata è un motivo
in più per non ascoltare mio
fratello: come posso rinunciarvi?
<< Non ti facevo
così noioso,Edward >>
Alice,sempre la solita. Grazie al
cielo.
<< Sono paranoico?
>> le chiesi,mentre si sedeva
sul divano.
<< Moltissimo. Proprio
come Bella >>
<< Non mi sembra che
abbia preso male la notizia su di
noi e sulla nostra natura >> mi sedetti vicino a mia
sorella,prendendole
un cuscino,che abbracciò subito:adorava stare sul divano e
abbracciare un
cuscino. Diceva che l’aiutava a ricordare la sua infanzia
umana,di cui non
ricorda niente.
<< Fidati,se ti dico
che non l’ha presa molto bene
>>
<< A me è
sembrato il contrario >>
<< Ih
realtà,quella che vedi tu è una maschera. Una
maschera
che sarà facile sbriciolare >> aveva la voce
triste. Cattivo segno.
<< Cos’hai
visto,Alice? >>
<< Bella,e il
neonato… erano nella foresta..e… lui le
parlava >>
<< Cosa le diceva?
>>
<< Cose senza senso!
>> si prese la testa tra le
mani,nel tentativo di vedere qualcosa.
Non vedeva niente… o quasi.
<<
Suvvia,Bella. Vuoi salvarli,no? >> L’uomo
davanti a
lei ,si avvicinò di più.
<< Non provare a
toccarli,chiaro? >> le mani serrate in pugni,la testa
china. Il vampiro
rise,malignamente.
<< Non
toccherò i
Cullen… nessun escluso. Promesso >>
<< Lasciali stare
>>
<< Loro ti odiano. Come
puoi non capirlo? >> le aveva preso le mani. Bella rimase
inerme,nervosa.
<< E ora,ti odiano di
più. E tu lo sai >> continuò il
vampiro << Vieni con me >>
<< Alice
>> sibilai,serrando la mascella.
<< Lo so. Dobbiamo
evitarlo >>
<< Quando
accadrà >>
<< Non lo so
>>
Rimanemmo in silenzio per parecchi
minuti. Odiare Bella? Per
cosa?
<< Ehi ragazzi. Tutto
bene? >>
la voce di bella rimbombò
nel salotto,facendoci girare.
Era tutta bagnata,e i capelli
sgocciolavano sul pavimento.
Emmett ,dietro di lei,ci guardava,confuso.
“Alice ha visto qualcosa? “
Feci un cenno d’assenso con
la testa,e Emmett s’irrigidì.
<< Bella,ti conviene
cambiarti,se non vuoi beccarti un
raffreddore >> le consigliò Alice,per farla
sparire dal salotto.
Bella annuì,salendo le
scale. Non appena la porta del bagno
si chiuse,la famiglia Cullen al completo si presentò nel
salone.
<< è
vero,Alice? >> chiese Carlisle,sedendosi
sulle sedie del tavolo di vetro.
<< Perché
mai dovremmo odiare Bella? >> domandò
Esme,che voleva bene a Bella,come se fosse sua figlia biologica.
<< Non lo so!E
poi,perché Bella dovrebbe seguire quel…
maniaco? >> Sbottò Alice,mentre Rosalie la
cingeva con un braccio
<< Non capisco più niente ! >>
<< Non dobbiamo mai
lasciare Bella da sola >>
m’intromisi,alzandomi . salì le scale,fino alla
mia camera,dove mi sedetti sul
divano. Da dentro il bagno,sentivo Bella cantare sotto la doccia.
Mi massaggiai le tempie,cercando di
riflettere. Il vampiro
neonato,voleva che Bella andasse con lui,ricattandola e dicendole che
noi
avevamo un motivo in più per odiarla. Non potevo odiare la
mia Bella.
L’acqua della doccia si
spense e Bella uscì dal bagno tutta
bagnata,coperta da un asciugamano bianco.
Appena mi vide,sobbalzò e
arrossì,cercando di tenere
l’asciugamano il più lungo possibile. Sciocca
ragazzina affascinante.
<< Non dovresti
coprirti >> le
dissi,sorridendole.
<< E perché
mai? >>
<< Sei bellissima. Ecco
perché >>
Arrossì ancora di
più,dirigendosi verso l’armadio,in cerca
di qualcosa da mettere.
“Bella sta per
cadere. Prendila “
Il pensiero di Alice mi
arrivò appena prima che Bella
scivolasse a causa dell’acqua. Mi materializzai vicino a
lei,afferrandola per
la vita,e evitando che cadesse.
“Bravo fratellino
“
<< Grazie Edward
>> mi ringraziò la mia stella.
Io
non la mollai. Il
suo profumo mi colpì il naso,e la sua pelle bagnata era
calda,liscia come seta.
Il suo cuore batteva all’impazzata.
<< Ehm…
credo che ora tu possa mollarmi >
<< No >>
replicai,abbracciandola. Appoggiò la
testa al mio petto.
<< Ti stai bagnando
>> mi fece notare. Io alzai
le spalle .
<< Fa niente
>>
La sentì sorridere. La
strinsi di più,baciandole la
clavicola scoperta,e provocandole brividi di piacere che le percorsero
la
schiena.
Salì per la sua
spalla,arrivai al suo collo,alle sue
guance,al suo mento.
Lei mi
abbracciò,intrecciando le dita nei miei capelli.
Raggiunsi la sua bocca,e la
dischiusi,quasi con forza. La
presa intorno alla sua vita si strinse di più.
Lei ricambiò
immediatamente quel bacio
passionale,appoggiando una mano sul mio petto,mentre l’altra
era appoggiata al
mio collo.
La portai a sedere sul divano,senza
interrompere il bacio,e
lei si sdraiò,trascinandomi con sé.
Mentre le sue mani si spostavano sui
miei capelli,le mie
mani tracciavano i contorni della sua vita,delle sue cosce,del suo
ventre
coperto dall’asciugamano.
Il telefono squillò.
Sapevo già chi era. Charlie.
Sbuffai
imperteccibilmente,staccandomi da lei.
<< è Charlie
>> la informai,mentre si alzava,di
malumore.
La sentì borbottare un
“ sempre a rompere nel momento
migliore “.
<< Pronto Charlie?
> Rispose Bella,cercando di
moderare la voce. Con il mio udito sviluppato,potevo sentire la voce di
Charlie.
“Ehi Bells. Non
è ora di tornare a casa?
<<
Cos’è,ti manco ? >>lo
scimmiottò la mia
stella.
“No,ma tra poco arriveranno Billy e Jacob ,ti
ricordi di loro?
<< Se devo essere
sincera,no >>
Comunque,vengono tra poco,e ho bisogno di te,quindi,muovi
quelle chiappe e
torna a casa! “
<< ok,ok! Arrivo!
>> chiuse la chiamata,irritata.
Alice,che sapeva già
tutto,dato che aveva sentito la
chiamata,si presentò in camera mia,trascinando Bella a
cambiarsi.
Emmett e Jasper salirono in camera
mia,trattenendo le
risate.
<< Guai a voi se ridete
>> li minacciai ,di
pessimo umore.
Si guardarono,per poi scoppiare a
ridere.
Sbuffai,lanciandogli dei cuscini.
<< Certo che sei
sfigatello,fratellino. Proprio nel
momento migliore! >> commentò
quell’orso di Emmett.
<< E poi,posso darti un
consiglio? >> chiese
Jasper.
<< Avanti,parla
>>
<< Se dovete
farlo,almeno assicuratevi di essere soli
in casa! >>
<< Fare cosa?
>> chiese Rosalie,affacciandosi
alla porta.
<< Il lavoro
all’uncinetto,Rose >> la prese in
giro Jasper. Rosalie gli lanciò un cuscino.
<< Edward,mi accompagni
per favore? >> Mi chiese
Bella,apparendo accanto a Rosalie. Indossava un vestito a salopette
nero,con le
collant nere e gli stivali. Sotto,aveva una maglia bianca. I capelli
erano
intrecciati in una treccia che ricadeva di lato.
Annuì,cingendole la vita,e
portandola alla macchina.
<< Charlie …
>> inizia,per fare conversazione,ma
lei mi precedette.
<< è un
cretino >>
<< Bella,dai
è tuo padre! >>
<< Appunto!
>> mise ilo broncio,guardando fuori
dal finestrino. Io scoppiai a ridere,baciandole la guancia.
Parcheggiando davanti a casa
Swan,potei sentire i pensieri
di Charlie,e,quello che sentì,mi mise all’erta.
“Devo chiamare in
commissariato…un altro delitto… ma
Bella dov’è? “
Le immagini nella sua mente,erano
chiare. Era il vampiro
neonato che volevo Bella.
<< Edward,tutto bene?
>> mi chiese
Bella,vedendomi soprappensiero .
<< Certo amore,non
preoccuparti >> la
tranquillizzai,prima di vederla arrossire.
<< Perché
sei arrossita? >> le
chiesi,sfiorandole le guance.
<< Mi… mi
hai chiamata “amore” >>
<< Quindi? Non devo?
>>
<<
Nono!Solo… grazie .. >> era tenera!
Le baciai le labbra,sorridendo.
<< Tuo padre crede di
aver interrotto qualcosa,sai?
>> la informai.
<< Bè,ha
interrotto qualcosa di sicuro! >>
sorrise,scendendo dalla macchina << Ci
vediamo… dopo? >>
<< Ovviamente
>> le dissi,prima di vederla
sparire dietro la porta di casa.
Parcheggiai nel bosco
adiacente,sintonizzandomi nella mente
di Charlie. Riuscivo a vedere bella,nei suoi pensieri,e la
conversazione che si
stavano scambiando.
“Ehi Bells!Come mai così tardi?
“
“Guarda che sono in perfetto orario! Vado a
lavarmi! “
“Quella ragazza è sempre di pessimo
umore… ha preso da Reneè,sicuramente “
Ghignai,divertito.
Un’altra macchina
parcheggiò nel vialetto di casa Swan.
Dal pessimo odore,avrei scommesso che
fossero…
licantropi!Che ci facevano lì?
Riconobbi Billy Black,sulla sedia a
rotelle,mentre quello
accanto era,dalla somiglianza,suo figlio.
Charlie andò in contro a
loro.
“Billy!Jacob!Entrate!
“
Ah,il figlio si chiamava Jacob.
Rimasi in ascolto per un
po’, tranquillo. Almeno finché non
sentì i pensieri del piccolo Black,non appena vide la mia
Bella!.
Indossava una tuta blu,con la
maglietta bianca,e aveva
ancora la treccia.
“Dio
com’è bella!”
Il resto dei pensieri era orribile:ma
neanche io avevo avuto
quei pensieri la prima volta che l’avevo vista!
La rabbia
s’impossessò di me,e per poco non disintegrai il
volante della mia Volvo.
Passai gran parte della serata in tensione,e,non appena vidi
Bella e Jacob uscire sul
portico,decisi si intervenire.
Brutta cosa,la gelosia.
TO
BE
CONTINUED…SPERIAMO!
Sondaggino: secondo voi,cosa vuol
dire “Due “ ?
Railen,
:AMO,FA CAGARE!
Spero che questo sia uscito meglio!Ti amo di bene,Nessie! E
vabè,però non vale
che tu lo sai!Sei perdonata,dato che anche io so tanto della tua
fantastica ff!
Princesseelisil,:
non
preoccuparti!Se vuoi ti regalo un altro computer! XD!Sono felice che tu
sia
riuscita a recensire>! Un bacio!e spero di non averti deluso con
questo cap!
gaiottina,:
Eheheh!Grazie del
complimento!Piaciuto il cap?
_Yaya_,
: dai che sei
vicina a capirlo!Due… eehhhh XD… Anche
a me mancano le allusioni di edward!Solo che non so dove
piazzarle!
Anyway,grazie! Mi piaccono un casino le tue recensioni!Mi fai troppo
piacere!
Un bacione!Tvb!
sa
chan,:
davvero ti è
piaciuto? E di questo che mi dici? Grazie per ave recensito!Un bacione!
Lion
E
Lamb: dipende da quello che hai capito!XD !Sono perdonata? Mi
piace il tuo
nickname! “ And so the Lion feel in love
with the Lamb”!
saraligorio1993:Eheheh!presto
lo scoprirai! Grazie per aver recensito!UN bacione!
mistica88,:
la Bella della
mia storia è più forte emotivamente! Anche io li
mangio i cap!Che dici,sono
perdonataTi piace questo cap?
MimiMiaotwilight4e,:mi
fai troppo
ridere!Ho aggiornato! Dai,che la curiosità verrà
svelata,tra pochissimo!Che ne
pensi di questo cap?
|
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Capitolo 15 *** Stupida gelosia ***
Ciaoo!
Come va?
Spero bene!
Allora,vi
ho
lasciato nel precedente cap,con Edward che veniva divorato dalla
gelosia,e con
Jacob,che entrava in scena.
Questo
è Bella
POV .
Grazie
per le
recensioni e per chi mi ha
messa tra i
preferiti!
Un
bacione!
STUPIDA
GELOSIA
Mi voltai
dall’altra parte,cercando di prendere sonno.
Totalmente inutile.
<< Dovresti
dormire sai? >> mi consigliò
Edward,coprendomi meglio con la coperta.
<< Non ci
riesco! Non ho sonno >> mi
lamentai,girandomi verso di lui. Mi cinse la vita,baciandomi la fronte.
<< Prova ad
addormentarti >>
chiusi gli
occhi,sintonizzandomi solo sul suo profumo,che mi
inebriava le narici.
<< Dormi
Bella >> mi rimproverò Edward.
Ridacchiai ,ripensando a qualche ora prima.
Ero con Jacob ,sul
portico di casa mia,mentre Billy e
Charlie guardavano la partita di basket,sbraitando contro
l’arbitro che non
aveva dato il punto a favore dei Gators.
<<
Allora,Bella. Ti piace Forks? >> mi chiese
Jacob,solidale,sedendosi di fianco a me,sul dondolo.
<<
Sì >> risposi,sorridendo. Da quando avevo
conosciuto Edward,adoravo letteralmente Forks!
<<
Hai conosciuto qualcuno? >> la curiosità
che traspariva dal suo tono era troppo evidente. Ma come,era un
impiccione?Peccato,perché era veramente simpatico.
<<
Sì >>
<<
Come si chiama? >> ecco,ora traspariva la
delusione. Peggio per lui.
<<
Edward Cullen >> risposi,orgogliosa. Ogni
volta che nominavo Edward,il sorriso che si affacciava sul mio viso era
quasi
accecante.
<<
Cullen? >> aveva gli occhi quasi fuori
dalle orbite,e stringeva i pugni. Oh-oh.
<<
Qualche problema? Aspetta,Jake,stai bene?Jake!
>> si era alzato,e aveva preso a tremare. Sembrava scosso
da scariche
violente.
<<
Non…avvicinarti,Bella… sto bene >>
ansimò
Jacob,appoggiandosi alla ringhiera.
Gli andai
vicino,poggiandogli la mano sopra la fronte.
Bruciava.
<<
Jake,ma tu hai la febbre! >>
<<
No,sono caldo io di natura… non preoccuparti
>> aveva gli occhi chiusi,come se fosse concentrato.
<<
Sarà,ma sei caldo come un termosifone! >>
Ridacchiò,per
poi girarsi verso la foresta,emettendo
un ringhio basso.
<<
Freddo >> sibilò. Io sbirciai attraverso
il buco tra la sua ascella e il suo gomito,e potei vedere una figura
pallida,venirci incontro.
Prima
impressione: cazzo,il maniaco!
Seconda
impressione: grazie al cielo! È Edward!
<<
Edward! >> gli andai incontro,buttandomi
tra le sue braccia. Lui mi prese al volo,ghignando.
Mi rimise a
terra,scoccandomi un bacio sulla guancia
<< Devo dedurre che sei contenta di vedermi?
>>
<<
Più che contenta!Vieni,ti faccio conoscere un
mio amico >>lo presi per mano,portandolo davanti a Jacob.
<<
Cullen >> lo salutò Jacob,in malo modo .
<<
Black. Sei qui con Billy? >>
<<
Sì. Che t’importa? >>
<<
Non lo vedo da parecchio. Hai conosciuto la mia
ragazza,vedo. >> mi cinse la vita con un braccio. Sento
odore di gelosia…
<< Ehm…
allora,vi conoscete già? >>
intervenni,cercando di calmare le acque .
risposero
all’unisono,fulminandosi con lo sguardo. Oro e
pece che si scontravano. << Sì >>
<<
Ah… non lo sapevo >
<<
Ora lo sai >> mi risposero,ancora,insieme.
<<
Bells,ora è meglio che vada a casa. Ci
sentiamo,ok? >> mi salutò Jacob,baciandomi
sulla guancia. Edward aumentò
la presa sulla mia vita.
<<
Certo Jake. Ma Billy viene a casa da solo?
>>
<<
Lo accompagna Charlie. A presto >>
sottolineò l’ultima parola,e se ne
andò.
Edward
sospirò,abbracciandomi. << Tu sei pazza.
>>
<<
Io? Perché? >>
<<
Niente. Niente. Rientra che è meglio. A dopo
>> mi baciò sulla fronte,sparendo.
<< Ma allora
sei cocciuta! >> mi
riprese,mettendosi seduto,appoggiando le spalle alla spalliera del mio
letto.
<< Che ho
fatto? >> gli domandai,ancora sotto le
coperte.
<< Cosa ti
sfugge del verbo “Dormire “ ? >>
<< Scusa,ma
non ci riesco! Guarda che non è facile
quando sei insonne! >> mi giustificai,abbracciandogli la
vita. Lui
sospirò,accarezzandomi la testa.
<< Se non
vuoi dormire,che vuoi fare? >>
<< Non lo so
>>
Ridacchiò
<< Io un’idea ce l’avrei
>>
Arrossì
all’istante,mettendomi seduta << Edward!
>>
<< Scherzavo
>> mi liquidò lui,trattenendo una
risata << Perché,ti farebbe ribrezzo?
>>
Rimasi spiazzata. No,non
mi avrebbe fatto ribrezzo!Anzi! <<
Ehm… non ho detto questo
>>
<< Quindi ti
piacerebbe? >>
<< Ti devo
rispondere? >>
<< Mi
piacerebbe sapere cosa ne pensi >>
<<
Bè… sarebbe… ma che ne so! Edward,ma
che domande mi
fai? >>
Scoppiò a
ridere. Una risata silenziosa,che lo fece piegare
in avanti.
<<
Divertente. Prendersi gioco di me. Divertente
>> mi lamentai,mettendo il broncio .
<< Scusa
amore ,non ho saputo resistere >> si
giustificò lui,baciandomi a mezza bocca.
<< Mm
>>
<< Hai
sonno? >>
<< Un
po’ >>
mi prese tra le sue
braccia,dolcemente << Buonanotte
Bella . fai sogni d’oro. >>
<< Se sogno
te,saranno di sicuro bei sogni. >>
Mi baciò la
testa,e persi conoscenza,tra le braccia del mio
Morfeo.
<<
Bells!Alzati! è tardi! >> la voce di mio
padre rimbombò dal piano di sotto. In questo mi ricordava
Reneè,con la voce
squillante.
Sbadigliai,appoggiando i
piedi sul parquet. A quest’ora,se
ero a Phoenix ,ad
accogliere i miei
piedi ci sarebbe stato il marmo gelido.
Pensavo sempre meno alla
mia casa. Ora il mio posto era
vicino ad Edward.
Mi buttai sotto la
doccia,insaponandomi e sciacquandomi
velocemente.
Ma ,mentre attraversavo di
corsa il corridoio,misi un piede
in fallo,cadendo. Appoggiai male il polso,e il suono che
accompagnò il
dolore,non fu piacevole.
<< Merda!
>> urlai,tenendomi il poso al petto.
Bruciava. Sicuramente,mi ero slogata quel maledetto polso.
<<
Bells!Tutto bene ? >> mi chiese
Charlie,facendomi alzare.
Ma certo che stavo bene.
Piangevo solo perché ne avevo
voglia!
<<
No,papà!Fa male! >>
<<
Vestiti,ti porto all’ospedale. >>
a fatica riuscì
ad infilarmi un vestitino bianco di lana,e
ad asciugare i capelli
con una mano
sola.
<< Bella?
C’è Edward fuori. E io devo andare a
lavoro,urgentemente… >> cercò di
giustificarsi Charlie.
<< Vai
pure,mi accompagnerà Edward, Carlisle mi
visiterà e ti farò sapere,ok? >>
<< Va bene
piccola,allora io vado >> lo baciai
sulla guancia e ,non appena si chiuse la porta
d’ingresso,imprecai,dal dolore.
<< Andiamo
da Carlisle >> Edward era comparso
sulla porta,e mi aveva presa in braccio.
<<
Edward,guarda che non sto morendo >>
dissi,mentre mi depositava sul sedile.
<< Ci
mancherebbe altro >>avviò il motore,con un
ringhio << Alice,tieniti i tuoi pensieri per favore
>>
alice era nei sedili
posteriori,con Jasper,che mi sorrideva
<< Slogatura. Guarirai in pochi giorni >>
<<
L’avevi previsto? >> ecco,non me lo poteva
dire?
<< Ovvio
>>
<< E non me
lo potevi dire? >>
<< No. Forze
superiori me l’ hanno impedito >>
sbuffai,mentre Edward
parcheggiava nel parcheggio dell’ospedale.
Mi cinse la vita,mentre ci
avvicinavamo al banco delle
informazioni.
Non appena
l’infermiera vide Edward e Jasper ,arrossì
visibilmente,aumentando la scollatura del suo camice. La cosa mi diede
fastidio. Guardai Alice ,che non fece una piega. Come poteva resistere
a non
spaccarle la faccia?
<< Salve
Signori Cullen,che piacere! >>
cantilenò l’infermiera, adorante.
<< Mallory
>> la salutò Edward sorridendo. Ma
che sta facendo? Vuole irritarmi?
<< Serve
aiuto? >>
<< Potremmo
vedere nostro padre? > le chiese
Jasper,cingendo Alice per le spalle. Sulla faccia di Mallory,comparve
per un
secondo la delusione. ah,ecco perché Alice non aveva fatto
una piega.
<< Il dottor
Cullen? Ma certo! È una emergenza?
>>
Edward mi
avvicinò di più a se << La mia
ragazza dovrebbe
farsi controllare il polso,e mio padre ne è già
stato informato. Vuole
visitarla personalmente >>
Ora,la faccia della
donna,era scemata dal ribrezzo,nel
vedere la mia faccia. Brutta cretina.
<< Seguitemi
>> sibilò,portandoci davanti allo
studio di Carlisle.
Aprì la
porta,ritornando adorante. Ma ci provava anche con
Carlisle?Allora non aveva pudore!
<< Dottor
Cullen?Sono arrivati i suoi figli >>
<< Ah,ma
certo. Vieni Bella,controlliamo il polso.
>>
mi prese il polso con
delicatezza.steccandomelo .
<< Gelosa?
>> mi sussurrò Edward,all’orecchio.
<< No,certo
che no >> risposi,a testa alta.
<< Peccato
>>
Carlisle mi fece uscire
dal suo studio,insieme ad
Edward,perché aveva avuto una urgenza.
Mi diressi verso la
macchinetta del caffè,con l’intenzione
di prosciugarla.
Era vuota,e Edward mi
prese per il polso (Quello sano! ) ,e
mi spinse contro il suo petto,baciandomi con foga.
Risposi al bacio,mentre mi
spingeva contro il muro…
TO
BE
CONTINUED…
_Yaya_,:AHAHA!due
volte di
fila? Accidenti,che fiato che hanno! XD.. Spero che questo cap ti sia
piaciuto!
E
..arriva il cane pulcioso! Che comparirà molto presto,tanto
per
cambiare…credimi,ne avrei fatto volentieri a meno,ma mi
serve!in quanto al
neonato..sì,è nei libri! Aspetto con ansia un tuo
commento!<3!ti voglio
bene!
mistica88,:
ecco,ora mi sto
per mettere a piangere! Ma grazie! È bello quello che hai
scritto!Mi hai tirata
su di morale!Che mi dici di questo cap??Un bacione!
MimiMiaotwilight4e:
anche io ho fatto gli striscioni! In realtà,volevo fare
qualcosa di più
bello,sai nello scontro tra Jake e Edward..ma poi mi è
venuto un attacco di
genio per i prossimi cap,e la scenata non l’ho elaborata
perché….vedrai… un
bacione!!
Toru85:
che te ne pare? Ti piace questo cap?spero di sì!Un bacio!
feferica,:
mi fa piacere che
la storia ti piaccia!in quanto al numero
2..be…chissà se ci hai azzeccato!
O
no…mmm…. Surprise! Un bacione!
Lion
E
Lamb,
: si sa che a Charlie Edward non è mai andato a genio!
Eh,saggia Alice…. Chissà
se hai azzeccato!Lo scoprirai tra pochissimo! Un bacio!
saraligorio1993,:
eh già!Charlie ha
realmente rotto ! E Bella avrebbe voluto spaccare il telefono! Fammi
sapere
cosa ne pensi di questo cap!In quanto al numero 2…..
mah….
Un
bacione!
|
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Capitolo 16 *** Maledetto Charlie! ***
Scusate x lo
spaventoso ritardoo! Chiedo umilmente perdono!
Solo
che ho in corso un’altra ff,e ..ecco… mji sono
lasciata trasportare
da quella storia! Indi,sorrysorry!
Ragazze,vi ho
lasciato a bocca asciutta,vero? Però,non penserete
che Ed e Bella consumino in un ospedale!!c’è,ma
dai!dov’è finito tutto il
romanticismo???
E poi..
bè,a dire il vero,l’avevo già scritto
(e in quel
capitolo,ci davano dentro come due conigli ) solo
che,rileggendolo… FACEVA
SCHIFO!
Così,ho
deciso che sarà,molto probabilmente,nel prox cap…
la
scena proibita!
E la cosa che mi fa
riflettere è un ‘altra: non avendo esperienza
in quel campo… bè,non sono molto brava a
descrivere! Suggerimenti?? COSì LO
MIGLIORO!(Il cap,s’intende )
Buona lettura! E
grazie a chi ha recensitoo!!
Maledetto Charlie!
…. Appoggiata di schiena
al muro della camera delle
macchinette del caffè,mi sentivo…. Libera,felice.
Edward
continuava a baciarmi,e ,di certo,quelli erano baci
tutt’altro che casti!
Sentivo le sue
mani sui miei fianchi,il suo respiro che mi
solleticava il collo… la sua bocca che lambiva le mie
labbra…
<<
Edward… >> mormorai,prima che mi mettesse a
tacere con le sue labbra.
<<
Shh … >> mi zittì,portando le sue
mani sui
miei fianchi… sotto il maglioncino.
Ok,se questo
è il paradiso,non voglio più andarmene.
Intrecciai le
dita nei suoi soffici capelli,mentre le sue
labbra mi baciavano la gola,portando la testa all’indietro.
Sentivo il suo
profumo su tutta la mia pelle…
<<
Bells! Sei qui? >> la voce di Charlie in
lontananza mi fece sussultare,facendomi portare lo sguardo alla porta.
Edward,che lo aveva percepito,si era già seduto su una delle
poltrone,con in
mano un bicchierino di caffè. Tratteneva a stento le risate.
Mi avviai alla
macchinetta,schiacciando il bottone del
caffè forte,quando Charlie entrò nella stanza.
Scoccò
una occhiata a Edward,e poi mi venne
incontro,prendendomi le mani<< Bells,allora che ha detto
il dottore?
>>
<<
Riposo. Molto riposo. >>
<<
Per una slogatura? >>
<<
Eh? Oh,scusa! Stavo parlando tra me e me…
Comunque,tutto a posto,tranquillo. >>
porca vacca! Ma proprio ora doveva fare il padre – tutto-
coccole- e –
preoccupazioni??
Mi
abbracciò saldamente e ,con la coda
dell’occhi,vidi
Edward indicare il mio collo,con un sorriso malizioso.
Lanciai una
veloce occhiata ai suoi gesti ,prima di
impallidire. Oh merda!
<<
Edward >> chiamai,sciogliendo l’abbraccio
<< Fa freddo,vero? Mi passeresti la sciarpa?
>>
Edward mi
passò la sciarpa intorno al collo,coprendo bene
i timbri che mi aveva lasciato.
<<
Papà… Edward e Alice mi hanno invitata a casa
loro… posso andare vero? >> feci lo sguardo
dolce,a cui sapevo che mio
padre non avrebbe resistito.
<<
Certo. Non tornare tardi,ok? >>
<<
Ok. A dopo >> Edward mi prese per
mano,portandomi fuori dall’ospedale.
Una volta in
macchina,scoppiò a ridere. Gli tirai un
schiaffo sulla spalla,sapendo comunque che non si sarebbe fatto male.
<<
C’è mancato poco… >>
sospirai,mentre avviava
il motore.
<<
Ti faccio presente,che tuo padre interrompe sempre
sul più bello. Hai notato? >>
<<
Ho notato ho notato. >> il mio umore
rasentava la maleducazione,e questo,lo fece ridere ancora di
più.
Poi,ripensando
alla sciarpa,lo puntai con un dito.
<<
Tu! >> esclamai,con fare irritato.
<<
Io >> disse incerto Edward.
<<
Tu! Se questi maledetti succhiotti non spariscono
entro un giorno,verrò a casa Cullen e ti
ucciderò! Sono stata chiara? >>
Come
previsto,scoppiò a ridere,parcheggiando nel vialetto
della grande casa bianca.
<<
Non mi sembra che durante la loro creazione tu ti
sia tirata indietro. Anzi,avevo come il vago sospetto che ti stesse
piacendo… o
no? >> mi provocò,prendendomi per mano.
Arrossì.
Così tanto,che credetti di andare a fuoco.
<<
Immaginavo >> mormorò compiaciuto,aprendo la
porta di casa.
<<
Bella! >>
Non feci
neanche in tempo a girarmi del tutto,che una massa
di capelli corti castani mi si spiaccicò contro la faccia.
Ero stretta in
un abbraccio ghiacciato.
<<
Alice… sto soffocando… >>
<<
Oh,non sei felice di vedermi? >>
<<
Ovvio che ne sono contenta,ma vorrei essere viva
per godermi il momento… sai
com’è… e poi,ci siamo viste
prima,all’ospedale!
>>
Scoppiò
a ridere,mentre Rosalie mi salutava,da dietro una
rivista.
<<
ehilà Bellina! Sei tutta intera? >> Mi
salutò Emmett ,scompigliandomi
i capelli.
<<
Per metà >> risposi,sorridendo.
<<
Edward,vedi di non distruggerla,eh! >>
<<
Dai Em,piantala >> sbottò Edward.
<<
Perché? Andiamo! Non avete ancora consumato?
>>
<<
Emmett… >> lo richiamò il mio
angelo.
<<
Dico sul serio,Ed. datti una mossa! >>
<<
Cosa credi che voglia fare?! >> sbottò
Edward,irritato.
<<
Edward! >> La voce di Esme mi fece
sussultare. Edward guardò truce Emmett,che se la stava
ridendo.
<<
Sto scherzando mamma ,tranquilla. Non sono
Emmett,non penso solo a quello … >>
Esme si
tappò le orecchie << Preferirei non sapere i
dettagli,grazie. >>poi,abbracciandomi,ritornò
normale,dolce come sempre.
<<
Vieni >> mi sussurrò Edward,portandomi in
camera sua.
Davanti allo
specchio,mi tolsi la sciarpa,esaminando il
collo.
<<
Accidenti,ma quanto sono scuri? >>
commentai,mentre Edward,dietro di me,rideva.
<<
Questo è l’aperitivo,Swan. La cena vera e propria
deve ancora arrivare… >> e così
dicendo,mi abbracciò da dietro,baciandomi
dietro all’orecchio.
<<
A questo proposito,avrei fame >>
mi
guardò,alzando un sopracciglio. << Fame?
>>
mi
girai,buttandogli le braccia al collo << Di
te,stupido >>
mi
baciò fino a darmi le vertigini. Poi,mentre mi stringeva
a sé… la suoneria del mio cellulare,ci fece
staccare.
<<
E ora chi è! >> sbraitai,prendendo
quell’aggeggio: Charlie.
<<
Non è possibile… >> mi
lamentai,rispondendo
al telefono << Papà? Cosa
c’è? >>
<<
Ehi che tono! Come mai così irritata? >>
<<
Niente,papà. Volevi qualcosa? >>
<< Ha chiamato
Andrew. Ha detto che domani verrà a
trovarci. Starà qui per tre giorni. Contenta?
>>
Ero contenta.
Se non per una cosa sola: come dire a
Andrew,che mi ero… fidanzata? Mi avrebbe ammazzata,di sicuro!
<<
Tantissimo >> enfatizzai la parola,cercando
di sembrare più felice.
<<
Torna presto Bells. A dopo >>
chiusi la
chiamata,andando a sedermi vicino a Edward,sul
divano nero.
<<
Come volevasi dimostrare >> disse
Edward,piuttosto irritato.
<<
CVD >>
Si
girò verso di me,guardandomi negli occhi <<
bella,riusciremo ad avere un momento solo per noi? >>
Sospirai,abbracciandolo
<< Spero >>
Mi
scoccò un bacio sulla testa,prima di riaccompagnarmi a
casa.
Riusciranno
Bella e Edward ad avere un momento solo per
loro?
TO BE CONTINUED…..
|
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Capitolo 17 *** Finalmente noi ***
Rieccomi!!! Questo cap mi ha
dato parecchio da fare…l’ho
riscritto sì e no sette volte!
Ma,come vi ho già
detto,non sapevo come descriverlo…
quindi,vi scongiuro,abbiate pietà di una povera ragazza!
Ah,ho una
nuova fic! Si chiama Moulin
Rouge ,e,se fate
un
saltino a
vederla,non
mi offendo!
Anyway,vi
lascio a questo schifo di cap… alla prossima!
Bacio!
FINALMENTE
NOI
<< Oh ,insomma Bella!
Datti una calmata! >> mi
rimproverò Edward,in macchina.
Eravamo nel parcheggio di casa mia,in
macchina,ad aspettare.
Ad aspettare cosa? Mio fratello!
Era lì,in casa mia,e,per
carità,non vedevo l’ora di
vederlo,ma sinceramente,non volevo che sapesse di Edward.. volevo
vivere ancora
per qualche tempo…
<< la fai facile tu!
Non puoi morire! >>
sbottai,tormentando le mie unghie. Sigh,fino a pochi minuti fa erano
così
belle,e ora… rovinate!
Edward posò la sua mano
sulla mia,facendomela abbassare.
<< Ora ti calmi,va bene? È tuo fratello,non
tuo padre! E,Charlie l’ha presa
bene,perché Andrew non dovrebbe? >>
<<
perché… è Andrew ! >>
<< E tu sei Bella.
>>
<< No,non
scherzare… insomma,per lui io sono sempre
stata una bambina,una piccola e timida ragazzina immatura…
potrebbe uccidermi
>>
<< Dai vieni
>> scese dalla macchina,e mi venne
ad aprire la portiera. Io rimasi seduta,pietrificata.
Sbuffò,accarezzandomi la
guancia << Amore,calmati,va
bene? Andrà alla
grande >>
Sospirai,scendendo dalla macchina
e,insieme mano nella
mano,ci ritrovammo davanti alla porta di casa mia.
Presi un respiro profondo,suonando il
campanello.
Aprì Charlie,sorridente.
Ok,ora eravamo due uomini e una
donna,in casa. Prevedevo una lunga settimana all’orizzonte.
<< Bella! Edward!
Forza,Andrew non vede l’ora di
riabbracciare sua sorella ! >> ok,mio padre era troppo
esaltato. Da
quando era gentile con Edward?
Ci dirigemmo in salotto,e,seduto sul
divano,c’era Andrew.
Gli corsi incontro,mentre mi afferrava in braccio,contento
<< Ehi Pulce!
>>
Mi era mancato. Tanto.
Così tanto,che non riuscì ad una
lacrime di scendere.
Lui sorrise,abbracciandomi.
<< Mi sei mancato,Andy
>> dissi,staccandomi da
lui.
<< Anche tu,microbo.
Forza,fatti vedere. >> mi
fece fare una giravolta su me stessa. << Sei sempre
più bella >>
<< Grazie Andy
>> attimo di silenzio <<
Ehm… posso presentarti una persona ? >>
mi avvicinai ad Edward,prendendolo
per mano . Andrew alzò
un sopracciglio,mentre io e Edward gli
andavamo incontro.
<< Andrew,lui
è Edward . Edward ,lui è Andrew >>
li presentai,mentre si stringevano la mano. Andrew
sussultò,non appena toccò la
mano gelida di Edward.
<< Bella mi parla
spesso di te >> disse Edward,a
mio fratello. << Ne avrò cura >>
mio fratello
annuì,ritrovando il sorrisetto,e sedendosi sul
divano. Ci sedemmo di fronte a lui,mentre mio padre raggiunse mio
fratello.
<< Allora
>> cominciò Andrew << Come vi
siete conosciuti? >>
Edward mi
guardò,incoraggiante . ah,ora dovevo raccontarla
io?
<< A scuola…
>> dissi,arrossendo a dire la
verità,alla fermata del pullman,ma non potevo dire di aver
accettato un
passaggio da degli sconosciuti!
Passammo la serata insieme,e ,verso
le dieci,Edward si alzò
dal divano,per andare a casa. Lo accompagnai alla porta,in silenzio.
Lui si girò,baciandomi
dolcemente << Non è andata male
>>
<< no,hai
ragione… >>
<< Ci vediamo domani
>>
<< Non rimani stasera?
>>
Sorrise << Meglio di
no. Tuo fratello ti vuole
parlare. >>
<< Ah…
cosa?! >> da quando mio fratello i voleva
parlare? E soprattutto,di cosa ?
<< Buonanotte amore mio
>> sorrise
furbo,chiudendo la porta.
“Oh cazzo!
“
Mi diressi in camera,sdraiandomi sul
letto. Edward aveva
ragione. Infatti,dopo cinque minuti,Andrew bussò alla porta.
<< Ehi Pulce! Posso
parlarti? >>
deglutì
<<
Certo Andy. >>
si sedette di fronte a me,a gambe
incrociate <<
Riguarda il tuo ragazzo,Edwin … >>
<< Edward
>> lo corressi,mentre cominciava a
perdere le staffe .
<<
Vabbè,come cavolo si chiama. Insomma…
l’avete già
fatto? >>
Feci finta di non capire,per non
sbatterlo fuori da camera
mia << Fatto cosa? >>
Sospirò ,facendo le
virgolette con le mani << Fatto …
fatto ,no? >>
<< Andy! Ma cosa mi
chiedi? >>
<< Oh,.dai!
Insomma,sì o no? >>
verità? Bugia?
<< Nì >>
<< nì? Che
vuol dire? >>
<< Sì e no
>>
<< In che senso
sì e no? >>
<<
Bè,perché ogni volta che vogliamo… non
possiamo
>> arrossì,evitando di guardarlo in faccia.
<< E cosa vi ferma?
>> il tono non nascondeva la
curiosità.
<< Charlie
>>
sgranò gli occhi
<< l’avete fatto con a casa Charlie?
Ma siete scemi?! >>
<< No! Non
l’abbiamo fatto! È solo che ogni volta mi
chiama,mi cerca! >>
<< E… quante
volte avete provato a… >>
<< Non lo
so… >>
<< Ma…a casa
sua? >>
<< Anche
>>
fece una faccia schifata
<< E dove ? >>
<< In camera
sua… in ospedale… >>
mi fermò <<
In ospedale?! >>
<< Non urlare,Andy!
Vuoi che papà ,mi uccida? >>
<< Ok! Scusa!
>> abbassò la voce << In
ospedale? >>
<<
Bè,sì.. ma non è successo niente.
>>
<< E quindi,il
succhiotto sul collo a quando risale?
>>
mi coprì con la sciarpa
che si trovava sul letto.
<< Due giorni fa
>>
<< Ah…e
dimmi… tu…sei ancora vergine? >>
<< Ovvio!
>>
rimase in silenzio,a pensare.
Ci mancava solo che mio fratello si
mettesse a parlare di
sesso! Che figura!
<< Quindi non sai come
si fa,vero? >>
<< No,Andy. Non voglio
approfondire l’argomento.
>>
<< Ok >>
fece per andarsene << Comunque,la
prima volta è bellissima >>
Sorrisi,rincuorata <<
Davvero? >>
<< Bè,a voi
ragazze fa un po’ male,all’inizio,ma dura
poco,perché poi… >>scossa la testa
<< Poi dimmelo se .. insomma… se
hai concluso l’affare. E state attenti >>
<< Promesso
>> gli baciai la guancia <<
Grazie Andy >>
lui grugnì,andando via
dalla mia camera.
Mi sdraia sul letto,in attesa.
<< So che sei
lì >> mormorai,indirizzando il mio
sguardo alla finestra. Pochi istanti,e Edward mi
raggiunse,abbracciandomi.
<< Sei più
tranquilla adesso? >> bisbigliò,al
mio orecchio.
Io annuì,mentre mi copriva
con una coperta,abbracciandomi.
Inutile dire che mi addormentai con
il sorriso sulle labbra.
<< Edward,non ne posso
più! >> mi
lamentai,seduta sull’erba fredda.
Lui ridacchiò,sdraiato a
pancia in su. << Sei
incredibile >>
<< certo! Sono solo tre
giorni che mio fratello
rompe ,ogni volta
che parliamo !
“Oh,già fatto?” >>imitai
la voce di Andy,sdraiandomi vicino a lui.
Mi baciò la
fronte,dolcemente << A quanto pare,un
Emmett è arrivato anche a casa tua >>
Sospirai,accoccolandomi al suo petto
<< Che sfiga
>>
Rise sommessamente,baciandomi i
capelli << Senti,non
arrabbiarti. Voglio fare una cosa >>
<< Cosa…
ehi! >> mi aveva presa in braccio,di
colpo .
<< Chiudi gli occhi
>>mi intimò. Io li
chiusi,mentre correva alla velocità della
luce,chissà dove.
L’aria fredda mi
accarezzava le guance,mentre la mia testa
era appoggiata al suo petto scultoreo.
<< Puoi aprirli,ora
>>
li tenni serrati. Ero troppo occupata
a sentire il suo
meraviglioso odore,e a stringermi al suo corpo. Lui rise,capendo.
Mi depositò per terra,a mi
baciò la fronte,facendomi aprire
gli occhi.
Era sopra di me,e tracciava linee con
il naso. Dal mio
collo,alla mia bocca,e via dicendo.
Oh. Oh.
Posai le mie labbra sulle sue,e
Edward si avvicinò di
più,approfondendo il bacio. Le sue mani seguivano le linee
dei miei
fianchi,mentre le mie erano depositate sul suo petto.
Poi,sentì le sue dita
sulla mia pelle. Il mio cuore cominciò a battere forte,e lui
lo sentì. Mi baciò
le labbra,mentre io,avendo preso confidenza con la situazione,gli
sfilavo il maglione
grigio.
Oddio.
Era…bho,la parola
“perfetto” non spiegava niente di lui.
Gli addominali erano pronunciati,e i
pettorali… oddio!
<< Faccio questo
effetto? >> mormorò,contro le
mie labbra. Io risi,mentre mi sfilava la maglia.
Rimasi solo con il reggiseno nero e
rosa,e,credetemi,l’imbarazzo che provai era immenso.
Continuò a baciarmi ,e,una
sua mano,sfiorò delicatamente il
pizzo del reggiseno.
Le mie mani arrivarono ai suoi
capelli,mentre lui mi
liberava del reggiseno.
Decisi di non pensare al fatto che
ero praticamente
nuda,sotto di lui. Continuai a baciarlo,con passione,mentre lui
ricambiava.
All’improvviso,mi
uscì un gemito dalle labbra: Edward,aveva
toccato il mio seno,facendomi provare piacere.
Continuò ,mentre la mia
bocca esalava i sospiri involontari.
Mi tolse la gonna,mentre io lo
liberavo dai jeans
blu,buttandoli chissà dove. Le sue mani raggiunsero le mie
cosce,accarezzandole
lentamente, e provocandomi un piacere incredibile.
Arrivò
all’elastico delle mutande e iniziò a giocarci.
Feci
lo stesso con i suoi boxer,facendolo ringhiare.
Perfetto.
Gli accarezzai le cosce e sfiorai il
rigonfiamento. Lo sentì
gemere.
Mi baciò con
più passione,mentre mi toglieva gli slip,e mi
accarezzava dolcemente.
Feci
lo stesso con
lui,mentre si posizionava tra di me.
<< Edward …
>> sospirai,mentre toglieva le
labbra dalla mia bocca,guardandomi. Si reggeva sulle braccia,e i
capelli gli
ricadevano sulla fronte perfetta.
<< Dimmi se ti faccio
male >> mi
disse,affondando nel mio seno.
Sospirai << Fallo
>>
Entrò in me,lentamente.
Trattenni un urlo.
Caspita,altroché se faceva male!
Rimase fermo,in attesa che il
bruciore passasse.
Pochi attimi,e mi aggrappai alle sue
spalle,con forza.
Cominciavo a sentire il piacere.
<< Vai !
>> urlai,mentre si muoveva più
velocemente.
Gemetti. Anzi,urlai dal piacere.
Ben presto,l’aria si riempi
dei nostri sospiri e
delle nostre grida,del nostro respiro
affannato e stravolto.
Venimmo tutti e due,e lui
crollò affianco a me,coprendomi
con il suo maglione.
Lo baciai,sudata e felice.
<< grazie
>> bisbigliai,contro le sue labbra.
<< ti amo,Bella
>> mormorò lui,guardandomi negli
occhi.
Il mio cuore perse un battito.
NON UCCIDETEMI! VI PREGO! LO SO CHE
FA LETTERALMENTE
VOMITARE,M NON SAPEVO COME FARE! SORRY!
|
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Capitolo 18 *** Sogni e Verità Inaspettate ***
Meravigliose.
Divine.
C’è UN ALTRO AGGETTIVO PER DESCRIVERVI?
Mi avete seguita e tirata su di
morale,nonostante il capitolo precedente faceva letteralmente
schifo… grazie!
*ma piange commossa *
spero che questo sia più carino!
Un bacione!
SOGNI E VERITà INASPETTATE
Il vento soffiava minaccioso
,cercando di farmi cadere sul terriccio. La pioggia mi aveva
completamente
inzuppata,mentre i lampi squarciavano il cielo.
Sembra la scena di un film
dell’orrore… solo che questo,non credo sia un film.
Un sogno. Sembra un incubo.
L’uomo davanti a me sorride.
È
lui. Lo so,lo riconosco.
Cerco di correre via,ma mi sento
pesante,limitata nel correre. Sento la sua risata minacciosa e tremo.
Tremo dal
freddo,dalla paura… dal terrore.
<< Edward…
>>
mormorai,con un filo di voce.
Il dolore al ventre arriva
all’improvviso,facendomi urlare.
In lontananza,sento chiamare il
mio nome…
<< Bella….
Bella,amore?
>>
la voce di Edward mi fece aprire
gli occhi. Avevo ragione,allora era solo un incubo.
Sento le gote bagnate,e la mano del
mio amore,che mi tocca la fronte.
<< Edward!
>> gli
butto le braccia al collo,sollevata.
Mi cullò per non so quanto
tempo,paziente. Io singhiozzavo,spaventata.
<< Ti va di raccontarmi
il
tuo incubo? >> mi chiese,cercando di calmarmi.
Negai,scotendo la testa. Ci
mancava solo che mi mettessi a raccontarlo. Mi avrebbe presa per
cretina.
Bè,ma
tu sei una cretina
<< Che ore sono?
>>
gli chiesi,mentre si alzava ad aprire le finestre,per far entrare un
po’
d’aria.
<< le otto della mattina
>> mi rispose,passandomi la vestaglia e la biancheria.
Giusto,ero nuda,sotto le coperte.
Mi alzai,presi la biancheria,e mi
diressi in bagno per una doccia.
Lavai via il sudore e il
sogno,facendo spazio alla tranquillità.
Ormai,erano passati due mesi dalla
mia prima volta. E di certo,ne avevamo fatto di esercizio,in quel lasso
di
tempo!
Andrew ne era rimasto
sorpreso,dicendomi di stare attenta. Charlie,per mia fortuna,ancora non
lo
sapeva,o mi avrebbe chiusa in un convento di suore .
Emmett e Jasper…
bè,loro avevano
addirittura dato a Edward delle dritte,per migliorare! Ricordai il mio
stupore,sentendo che proposte gli avevano suggerito quei
due… tutte
appositamente provate dai fratelloni,sia chiaro.
Alice e Rosalie mi avevano
incastrata,portandomi nell’ultimo negozio in cui sarei mai
entrata: Victoria ’s
Secret. E i completini in pizzo nero,rosso,bianco e viola,erano ancora
incartati,e nascosti,in fondo al cassetto della biancheria.
Uscì dalla
doccia,vestendomi con
la biancheria e la vestaglia e aprendo la porta,trovai Edward,con in
mano la
mia tuta. Mi aiutò ad infilarla( bel giochino! ) e poi
scendemmo tutti e due in
cucina,dove ci stavano aspettando Emmett e Alice.
<<
dov’è Andrew? >>
chiesi,mordendo il mio croissant .
<< Sta arrivando.
È andato a
prendere Reneè all’aeroporto. >>
m’informò Alice. Io quasi mi strozzai
con il Croissant.
<< Reneè?!
Perché viene qui?
>>
<< Vuole farti un
saluto,dato che lei e Phil andranno in Messico,domani. Non
preoccuparti,la
vedrai per massimo cinque minuti >> mi
tranquillizzò Edward,cingendomi le
spalle.
Io annuì ,addentando il
secondo
croissant.
Emmett alzò un sopracciglio
<< Addirittura due croissant? >>
Io sorrisi << ho
bruciato
molte calorie stanotte. >>
Lui scoppiò a ridere,mentre
Edward
ridacchiava.
<< Avete fatto la
mia…
>> disse Emmett,ma io lo interruppi.
<< No,Emmett,non abbiamo
fatto la posizione dello scoiattolo . scordatelo. >>
lui grugnì,deluso. Io alzai
gli
occhi al cielo,ingerendo il mio caffè.
<< Sta arrivando
>> ci
avvertì Alice,girandosi verso il corridoi
d’entrata.
La porta si aprì.
<< Pulce!
>> mi chiamò
Andrew,con il vocione.
<< Sono in cucina!
>>
urlai di risposta,finendo il caffè.
Andrew entrò,salutando i
presenti
e,come ogni sacrosanto giorno,andando a salutare Emmett,suo
“nuovo compagno di
giochi “.
Quei due erano diventati
schifosamente amici. Baseball,scommesse su scommesse ( che riguardavano
sempre
Edward e me )macchine…
Ormai passavano quasi tutti i
pomeriggi assieme.
Subito dietro Andrew,spuntò
mia
madre,che nel vedermi,urlacchiò di gioia. Io mi precipitai
tra le sue
braccia,contenta. Mi era mancata.
<< Piccola mia!
>> esclamò,baciandomi
la fronte.
Poi,come se avesse un
radar,andò
da Edward,presentandosi.
Alice e Emmett,insieme a
Andrew,stavano per morire dalle risate,mentre Edward ,gentile ed
educato,rispondeva alle estenuanti domande di mia madre.
Lanciai una occhiata truce a
Andrew,che ricambiò,con una linguaccia.
Mia madre si trattenne
più,di
dieci minuti. E la mia sonnolenza aumentò,non appena i
minuti trascorsi
diventarono 30.
Senza farci caso,mi
addormentai,appoggiata
ad Edward,che,in silenzio,subiva l’interrogatorio di mia
madre.
Mi svegliai giusto in tempo per
salutare Reneè,e,accortami dell’orario,decisi di
andare da Mcdonald ’ s.
<< Ma mangi sempre?
>>
mi prese in giro Emmett,che aveva seguito me,Edward e Alice.
<< Senti,se tu non ne
senti
il desiderio… >> ribattei,facendolo
ridacchiare.
Trangugiai un panino,sotto lo
sguardo attento di Alice,e poi,sotto sua richiesta,andammo a fare un
po’ di
shopping.
Alice era strana: osservava ogni
mio piccolo movimento,mi afferrava prontamente,non appena accennavo a
cadere,mi
fece addirittura mangiare ad ogni ora!
<< Alice,che hai?
>>
le chiesi,mentre distrattamente,guardava un vestito.
<< Niente,Bella. Ti
piace?
>> mi mostrò il vestito,un po’
troppo grande.
<< Alice,sarà
almeno due
taglie in più ! >> risi,mentre lo metteva nel
cesto << Cos’è? Hai
previsto un mio ingrassamento alla fine del mese? >>
<< più o meno
>>
la guardai << E non hai
previsto una mia ripresa? >>
sorrise,abbagliandomi <<
Non
per un po’ di mesi >>
<< Che vuoi dire?
>>
<< Bella,ma non ti sei
accorta di niente? >> mi chiese,guardandomi come se fosse
la cosa più
ovvia del mondo.
Ci pensai: negli ultimi mesi,era
stato tutto perfetto,soprattutto negli ultimi due…
<< A dire il vero,mi
sembra
che vada tutto a gonfie vele >> dissi,mentre ridacchiava.
<< Alice,che hai
previsto?
Succederà qualcosa di brutto? >> le
chiesi,quasi in ansia. A volte,essere
l’ultima a sapere le cose,era davvero irritante.
<< Io non lo definirei
brutto >> parve pensarci su <<
Oddio… per te,sarà dura accettarlo…
il primo mese sarà veramente dura… poi
però cambierai idea… >>
ecco,se prima ero in ansia,ora lo
ero ancora di più!
<< Alice,ma che cavolo
stai
dicendo? >> esclamai,facendola sorridere.
<< Niente
niente… oh,ma ciao
Edward! >> salutò,abbracciando il fratello,che
la guardava interdetto.
<< Alice,ma se non mi
vedi
solo da tre minuti… >>
sghignazzò
Edward.
<< Edward
>> lo
chiamai,facendolo girare << Tu hai capito cos’
ha Alice? >>
provò a
concentrarsi,probabilmente
per leggerle la mente.
<<
Alice,perché stai
traducendo l’inno afgano in americano? Eh,tra parentesi,stai
sbagliando la
quinta strofa. >>
lei gli fece una linguaccia
<< pignolo >>
<< Allora?
>>
lei ci pensò su
<<
Edward,abbi pazienza. Tra pochissime ore,lo saprai…
>>
continuò con questo
atteggiamento
evasivo per tutta la giornata,fino a quando non lasciò soli
me e Edward,davanti
a casa mia.
<< A domani,amore
>>
che tradotto sarebbe “ ci vediamo tra poco “.
Sorrisi,baciando le labbra del
mio amore.
<< A dopo,Edward
>>
<< Sto già
contando i
minuti,Swan >>
<< Ecco,se mi chiami per
cognome,dovrai cominciare a contare le ore >>
<< Se rispondi
così ti
chiameranno “bella la petulante “ >>
<< e se continui
così ti
chiameranno “ Edward il monaco” >> lo
minacciai.
<< è una
minaccia? >>
<< probabile
>>
rise,baciandomi la bocca
<<
Vedremo. A dopo >>
lo osservai,mentre si allontanava
con la macchina.
Sorrisi,entrando in casa
e,divorando praticamente due pizze. In questo periodo la fame mi stava
travolgendo!
Andai a farmi una doccia,e,una volta
in camera,decisi di osare,mettendo una biancheria… sexy.
Decisi di sfruttare i
regali di Alice e Rosalie,per sorprendere Edward.
Solo che,quello che mi
capitò tra
le mani,mi fece fermare il cuore.
No,non era possibile.
COSA AVRà TRA LE MANI,BELLA?
LO
SCOPRIRETE,SOLO COMMENTANDO,E
SEGUENDO LA MIA FF…, XD!
|
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Capitolo 19 *** No. positivo ***
Ma salve!
Spero che questo cap vi piaccia! Vi ho lasciate con il fiato
sospeso??
Me un tantino perfida…
Nei vostri commenti,fate riferimento al comportamento di
Edward,nei confronti del piccolino…ma… io
osserverei meglio Bella….
Diciamo che … ma che ve lo dico a fare??
Leggete,amori miei! Leggete e commentate in numerosi,vi prego!
Buona lettura e,se non dovessi postare subito.
BUON NATALE!
No.
positivo.
Ok,è uno
scherzo di Alice. Sicuramente.
Cercai di respirare
regolarmente,calmandomi. Posai il
sacchettino per terra,titubante.
Eppure…
Afferrai una delle cose
dentro al sacchetto : assorbenti.
Da quanto non li usavo?
Mah,pochi giorni.
Feci il calcolo:
una,due,tre volte.
Era impossibile:
tecnicamente,non le avevo già da un mese.
Sperai che la mia fosse
solo distrazione,che in quel momento
mi fosse sfuggito il particolare che le avevo avute.
Sì,ma
un mese fa. Cazzo.
<< Respira
>> mi obbligai,sdraiandomi sul
pavimento.
No,non potevo essere
incinta. Non io. Non ora. Ma porca …
Mi toccai la
pancia,inconsciamente.
Mi rialzai. In fondo,non
ne potevo essere sicura.
Guardai il bigliettino di
Alice,attaccato alla scatola degli
assorbenti.
Fallo.Fai
il test di gravidanza.
Alice.
Presi tra le mani la
scatoletta rosa e bianca,spaventosa e
terrificante,almeno in quel momento.
Non lo potevo fare adesso.
Avevo bisogno di Alice,e
Rose,Esme… non potevo da sola.
E Edward… non
potevo farlo preoccupare inutilmente. Non lo
doveva sapere. Almeno,finché non fossi stata più
sicura.
Mi sdraiai nelle
coperte,sapendo che tra poco,Edward sarebbe
arrivato. La scatolina terrificante,era nel cassetto della
biancheria,ben
nascosta.
E se fossi stata veramente
incinta?
Cosa avrei fatto?
L’avrei tenuto? L’avrei dato in adozione?
O … no,non potevo sbarazzarmene.
Non lui. Avrebbe
vissuto,con o senza di me.
Respirai
profondamente,coprendomi la pancia con una coperta
calda. Alcuna lacrime,caddero sul cuscino.
Ma perché?
Alice lo aveva previsto. Allora,ero incinta.
No,magari si era
sbagliata,o la previsione era ancora
sfocata.
Non potevo aspettare un
bambino. La mia adolescenza… la mia
vita… avrei perso tutto. Mi sarei bruciata tutta la mia fase
adolescenziale,impegnata a fare la mamma.
E
Charlie,Reneè,Andrew! Cosa avrebbero pensato?
La gente? I miei compagni
di scuola?
E come l’avrebbe
presa,Edward?
In fondo,nel caso fossi
veramente incinta,il bambino è …
insomma,appartiene anche a lui.
Un rumore alla finestra mi
fece sussultare. Edward stava
entrando.
Si sdraiò
vicino a me,baciandomi la guancia << Bella?
Sei sveglia? >>
Annuì,mandando
giù il groppo che avevo in gola.
<< Tutto
bene? >> mi chiese,cullandomi.
<<
Sì… mi sei mancato >>
Mormorai,chiudendo gli
occhi.
<< Dormi
piccola >> mi disse lui,baciandomi la
testa.
Involontariamente,mi
addormentai. Troppo stanca per tenere
gli occhi aperti.
E di nuovo,il sogno della
sera prima,mi avvolse,insieme al
buio.
<< Alice!
Alice! >> gridai,mentre correvo nel
cortile di casa Cullen.
Avevo aspettato che i
maschi si fossero dileguati,facendo
rimanere in casa solo Alice,Esme e Rosalie.
Alice aprì la
porta,facendomi entrare << Allora? L’
hai fatto? >>
Io scossi la testa
<< Non ancora. Non da sola,vi prego
! >> ormai tremavo. Esme mi cinse le spalle,mentre
Rosalie,leggeva le
istruzioni dietro alla scatolina.
Seguì le
istruzioni alla lettera. eravamo nell’immenso bagno
di Alice,in silenzio. Si sentiva solo il mio cuore.
<< Allora?
>> chiesero in coro,non appena
afferrai il bastoncino.
Deglutì,osservando
le lineette rosa.
Cazzo.
<< Positivo
>> mormorai,sedendomi sul pavimento
bianco.
Stavo sudando,tremavo.
Le lacrime cominciarono a
scendere copiose sulle mie guance.
Ero spaventata,terrorizzata.
<< Bella
>> mi abbracciò Esme,cercando di
calmarmi.io cominciai a singhiozzare.
<< Cosa
farai? Lo terrai? >> mi chiese
Rosalie,accarezzandomi i capelli. Alice era vicino alla finestra in
attese del
ritorno dei vampiri uomini,ancora ignari.
<< Non posso
abortire >> sussurrai,asciugandomi
la lacrime << Non ne ho il coraggio >>
<< Arrivano
>> ci avvertì Alice,abbracciandomi.
<< Cosa
dirò ad Edward? >> chiesi,in preda
all’ansia.
<< Ti
aiuteremo noi…. C’è anche Andrew
>>
m’informò Rosalie.
<< Oh,merda!
>> mi piegai sulle
ginocchia,piangendo.
Subito,entrò
Edward,preoccupato.
<< Che
succede? Perché piangi? >> mi prese in
braccio,portandomi in sala,sul divano.
<<
Ed… Edward… >> tentai di
parlare,sotto lo
sguardo dei presenti.
Esme mi
incoraggiò,seguita dalle sue figlie.
<< Dimmi
Bella >> m’incitò Edward,calmo.
<<
Io… io… >> respirai profondamente.
<<
Tu… >> continuò Emmett,beccandosi
un pugno da
parte di Rosalie.
<<
Oh,Edward! Io sono …. Incinta… >>
gridai,scoppiando a piangere.
Edward mi
abbracciò,ancora incredulo.
Riuscì a vedere
il viso di mio fratello,sconvolto. L’avevo
deluso,sicuramente.
<< Ne sei
sicura? >> mi chiese Carlisle.
Io annuì
<< Alice lo aveva previsto…e… e ho
fatto il
test… >> mormorai,senza farmi sentire da
Andrew.
<< Forse una
visita ginecologica potrà darti la
conferma >> mi consigliò,con fare da medico.
Io annuì.
Il mercoledì
successivo,come stabilito,sarei andata dal
ginecologo. Il mio dottore, Carlisle Cullen.
<< Cosa
dirò a Charlie? >> chiesi a
Andrew,che,dopo una oretta,stava tornando normale.
<< Non lo
so,davvero. È un casino >>
Ma va? Non me
n’ero resa conto!
Edward … era
pietra.
Non faceva trapelare
nessuna emozione.
Arrivammo a casa. Mentre
Andrew apriva la porta,io
bisbigliai all’orecchio
di Edward.
<< Vieni
su,dopo. Ho bisogno di te >>
lui
annuì,baciandomi la guancia. Era teso.
Lo conoscevo abbastanza
bene. Aspettava una mia reazione,per
far trapelare qualcosa.
Charlie era seduto sul
divano a guardare una partita. Mi
venne un crampo allo stomaco,e mi fiondai in camera,senza proferir
parola. Mi
cambiai con una tuta,e mi sdraiai sul letto,abbracciando un cuscino.
Andrew bussò.
<< Ti ho
portato da mangiare. >>mi disse,posando
il vassoio sul letto. Divorai tutto in pochi minuti. La fame mi stava
letteralmente uccidendo.
<< Non
è un po’ presto per sentire la fame?
>>
osservò mio fratello.
<< Non lo so
>> mormorai,sentendomi sazia.
Lui mi
abbracciò << Ci sono io con te. E i Cullen .
non sei sola >>
Sentì le
lacrime bagnarmi le guance << Grazie Andy
>>
Mio fratello
uscì,lasciandomi da sola.
O almeno,così
credeva lui.
Appoggiai le mie mani
sulla pancia. Dentro di me,stava
crescendo un piccolo Edward.
Due braccia forti mi
cinsero il corpo. Le sue mani si
posarono sulla mie,ancora appoggiate sulla pancia.
<< Non siete
soli >> mormorò al mio orecchio.
Lui lo voleva,quel bambino.
<<
Promettimi un a cosa: Non lasciarci. Abbiamo
bisogno di te >> mormorai,piangendo.
<< Non vi
lascerei mai >> disse,baciandomi la
guancia.
Passammo la notte
abbracciati,mentre io,lasciavo cadere
lacrime sul cuscino.
La mattina presto,Edward
dovette andare e così mi ritrovai
da sola,nel mio letto.
Sapevo che a Charlie e a
Reneè avrei dovuto dirlo io,ma il
coraggio non era mai stata una mia dote.
Presi il telefono,e
chiamai la mia casa a Phoenix. Con un
po’ di fortuna avrei trovato Vicky ,la governante.
<< Casa
Miller,buongiorno >> ah,che sollievo
risentire la sua voce!
<< Vicky!
>> pochi attimi,e l’urlo di gioia
dall’ altro capo del telefono,quasi mi stordì.
<< Bella!
Oh,piccola come stai? Sai che mi manca il
tuo disordine? >>
Sorrisi. <<
C’è la mamma? Avrei bisogno di
parlarle…
>>
<< Certo!Te
la passo! Signora Reneè? >> sentì
mia madre ridere contenta,prima di prendere il telefono.
<< Bella!
Amore mio! Come stai? >> ecco,con la
sua voce così contenta,ci sarei mai riuscita?
<<
Mamma… dovrei parlarti… >>
mormorai,abbassando la voce. Non volevo che Charlie mi sentisse.
<< Oh. Cosa
è successo amore? >> fece mia
madre,spaventata.
Non glielo potevo dire per
telefono. Sarei stata una
codarda.
<<
Mercoledì,puoi venire a Forks? >> meglio. Se
ci fosse stata lei,forse mi sarei calmata.
<< Credo di
sì… ma Bella,cos’è successo?
>>
<< Lo
capirai mercoledì. A presto,mamma >>
attaccai il telefono,scoppiando a piangere.
Era strano. Il giorno
prima,avevo pensato all’adozione,ma
ora,non avrei abbandonato questo bambino neanche sotto tortura.
Era mio e di Edward.
Meritava di vivere,e di conoscere i
suoi veri genitori.
O forse,mi stavo facendo
di film,nella mia testa.
Forse era solo un ritardo.
Forse il test di gravidanza non
aveva funzionato correttamente. A volte succede,no?
Riafferrai il
telefono,chiamando Edward. Rispose al primo
squillo.
<< Bella?
>>
<< Edward?
Ciao… >> sentire la sua voce mi
calmava.
<< Ciao
amore… hai bisogno di un test di gravidanza?
Per una conferma? >>
<< Come fai
a saperlo? >>chiesi sorpresa.
<< Alice
>>rispose,come se fosse normale.
ovvio. La sfera magica
l’aveva previsto.
<< Per
favore,puoi portarmelo? >>
<< Apri la
finestra,Bella. >>
mi girai,e
lo
vidi,fuori dalla finestra,in bilico.
Spensi la chiamata,e mi
precipitai ad aprire la finestra.
Lui entrò leggiadro ,senza far rumore. Mi
abbracciò,baciandomi la testa,poi,mi
passò il test.
<< Ti
aspetto qui >> disse,mentre si sedeva sul
letto.
Io
annuì,dirigendomi in bagno.
Come la volta prima,la
striscia + rosa mi fece tremare.
Corsi in camera,senza far
rumore,e raggiunsi Edward,con in
mano il bastoncino del test.
Lui si
alzò,trepidante,mentre gli passavo il bastoncino,con
il segno positivo.
Sul suo viso,si
accennò un sorriso,per poi guardarmi ,teso.
Si vedeva lontano un
miglio,che voleva quel piccolo
angioletto nella mia pancia. Io lo abbracciai,sorridendo.
Mai come ora,avevo
desiderato un bimbo. O un vampiro
piccolo.
E quello,era il frutto del
nostro amore.
|
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Capitolo 20 *** Ancora lui ***
Salvesalve!
Alla fine,sono riuscita a
postare questo cap… spero vi piaccia!!
Ho messo le impressioni di
charlie e Reneè,immaginandomi il comportamento ( grazie ad
alcuni sondaggi
fatti in famiglia Xd) ed ecco il risultato.
Spero proprio di non
diventare incinta a diciassette anni!
O mi ammazzano!…
Avete visto robert con i
capelli corti?? CHE CARINOO!* Cerca di baciare lo schermo del computer *
Nel precedente cap,ho messo
le impressionI che avrei provato io,se fosse capitata a me una cosa del
genere…
spero di aver reso l’idea.
Mi sembra logico che una
ragazza,in quella situazione,si faccia di questi problemi …
Certo,se fossi fidanzata
con Edward…
“Edward,amore,puoi
visitarmi tu? “
*Me si riprende,rossa come
un peperone
Ehm…
Buona lettura…e
soprattutto… BUON NATALE!
ANCORA LUI
<<
Ripetimelo
un ‘altra volta,Isabella >> sibilò
mio padre,in sala d’attesa.
<< Devo fare
una visita… ginecologica >>
mormorai,stringendo la mano di Edward. Reneè era vicino al
corrimano,di fronte
a noi,e mi guardava con le lacrime agli occhi. Lei,non aveva avuto
bisogno di
risentirlo.
<< Isabella
Marie Swan,te lo chiederò solo una volta:
sei incinta ? >> ripeté mio padre,cercando di
moderare la voce.
<< Ancora
non lo so … >> ammisi,sottovoce. Mio
padre guardò prima me e
poi Edward,arrabbiato
come non mai. Andrew si mise davanti a me ed Edward,insieme a Emmett .
<<
papà,adesso calmati. >> mormorò
Andrew.
<< Calmarmi?
Mia figlia aspetta un bambino! Ti rendi
conto che tua sorella ha solo 17 anni?! >>
urlò Charlie,alzandosi in piedi.
Andrew mantenne la calma,mentre Reneè raggiungeva mio padre.
<<
Charlie,non urlare. Così spaventi Bella >>
sgranai gli occhi. Mia
madre? Mia madre non urlava?
Guardai Edward e Alice
,seduti vicino a me. Alice guardava
mia madre incredula,e Edward abbozzò un sorriso sollevato.
<< Che cosa
pensa? >> bisbigliai al suo
orecchio.
<< Sta
ripensando a quando è nato Andrew. Aveva
diciannove anni. Un po’ ti capisce >>
m’informò Edward.
Esme raggiunse
Reneè,posandole una mano sulla spalla. Erano
diventate amiche,e Reneè si lasciò rassicurare.
Si voltò verso
di me,venendomi incontro,e asciugandomi le
lacrime.
<<
Bella,tesoro. Sentì,so come ci si sente,e non
nascondo la paura che mi hai fatto prendere. Sai che hai
sbagliato,questo lo
so. Sei una ragazza matura,e a volte questi incidenti capitano.
Solo,stai
attenta, rilassati. Potresti far male al bambino. >>
Respirai a
fondo,appoggiando la testa sulla spalla di
Edward. Jasper ,cercava di infondere tranquillità nella
stanza,mentre Rosalie
mi portava qualcosa da sgranocchiare.
<< Bella?
Vieni >> mi chiamò Carlisle. Io,Edward
e i nostri genitori… oddio,tutti i familiari,entrammo nel
suo studio.
Mi esaminò
accuratamente,più volte.
<<
Sì,direi che sei incinta. Di sette settimane e
mezzo,più o meno >>disse Carlisle . guardai
mia madre,abbracciata a
Esme,che sorrideva,mentre Charlie rimaneva fermo,imbambolato.
Sentì una fitta
al cuore. Avevo deluso mio padre,lo sapevo
fin troppo bene.
<<
Cosa… >> Charlie si schiarì la voce
<<
Cosa pensate di farne? >>
guardai Edward,che mi
strinse di più la mano.
<<
Lo… lo teniamo >> dissi,badando a non farlo
arrabbiare.
<< Bene
>> mormorò Charlie,andandosene.
Scoppiai in lacrime,mentre
Edward mi abbracciava,cullandomi.
Perché? Questo
bambino doveva nascere,accolto da tutti! Era
suo nipote,in fin dai conti!
<<
Cosa… dove andrò? >>
singhiozzai,mentre
Rosalie mia accarezzava i capelli.
Sapevo che Charlie,non mi
avrebbe più fatto mettere piede in
casa sua.
<< Da
noi,tranquilla amore >> disse Edward
,mentre Reneè annuiva.
<< Sicuro?
… non… creerò disturbo?
>>
<< Non dirlo
nemmeno,Bella >>
lo bacia,sorridendo.
<< Grazie
>>
Tornammo a casa Cullen.
Alice e Jasper avevano portato tutte
le mie cose in camera di Edward,e Esme aveva riempito il frigo,con
tutti gli
alimenti base per la nutrizione sia mia,sia del bambino.
Dovevo ridurre i dolci,e
mangiare sette o otto volte al
giorno( schiacciatine e cose del genere ),ma soprattutto,dovevo
limitare il
caffè. Una tragedia.
<< Bella,non
farmi arrabbiare >> disse
Edward,con tono di rimprovero << Ti è concessa
solo una tazza di caffè,al
giorno. Fa male al bambino >>
ovviamente,Reneè
pendeva dalle sue labbra,annuendo ad ogni
lezione di vita che i Cullen mi insegnavano,per tenere in forma sia
me,sia il
bambino.
Emmett si stava dando da
fare,costruendo la culla rotonda
per il bambino.
<< Ora ho
capito,Alice >> esclamò Edward,,mentre
Alice rideva << Rotonda o quadrata…
l’indovinello con il quale mi hai
stressato per ben quattro mesi ! >>
<< Ci sei
arrivato >> gongolò Alice.
Nel primo
mese,Reneè veniva ogni fine settimana,a farmi
visita. Ma di Charlie,neanche l’ombra. Non veniva,non
telefonava.
Mi faceva sentire sempre
più male. Carlisle continuava a
ripetermi che per un uomo fiero come mio padre,era un duro colpo da
accettare,e
che prima o poi,sarebbe passato a trovarmi.
Non ci credevo tanto,ad
essere sincera.
Inoltre,con Rosalie e
Alice,che ogni giorno arrivavano con
un vestito premaman nuovo,avevo altro a cui pensare.
<<
Rose,Alice… ho solo due mesi! Mi pare che sia
esagerato,no? >>mi lagnai,un giorno.
Loro,mi sorrisero
<< Fidati >>
Inutile dire,che il mio
armadio,faticava a chiudersi.
<< bella?
Che hai? >> mi chiese Edward,entrando
nella stanza. Ero alla finestra ,le mani appoggiate al ventre in segno
di
protezione,e pensavo. Pensavo,a quando,un anno fa,approdai a
Forks,piena di
cattivi pregiudizi verso questa stupida e piovosa città
mentre ora,ero a Casa del
mio ragazzo,vampiro,e incinta. A
soli diciassette anni. Incredibile,a volte la vita ti sorprende.
<< Pensavo
>> dissi,mentre mi abbracciava da
dietro,posando le sue mani sul mio ventre.
<< Appunto .
non è da te >> ghignò,soddisfatto
della battuta.
<< Mi stai
provocando,Cullen? >>
<< Noo
figurati Swan. >>
<< Questa me
la segno >>
<< Ho
già i brividi >>
<< Vampiro
stupido >> ci pensai << E poco
dotato,in effetti >>eccola,la cazzata del secolo.
<< Ma per
piacere! Non mi sembra che tu abbia pensato
così,nelle volte in cui… ti sei
divertita,parecchio. O sbaglio? I tuoi sguardi
non sono passati inosservati,sai? >>
Arrossì
violentemente,facendolo ridere. Mi baciò la guancia
accaldata << Che ne dici di divertirci? >>
<< Possiamo?
Davvero? >>
<< Certo
>>
gli buttai le braccia al
collo << E perché non me lo
hai detto prima? >>
lui rise del mio tono
accusatorio,facendomi sdraiare sul
letto << Scusa. Non potevo immaginare questo tuo
desiderio! >>
risi,baciandolo con foga.
<< Edward?
>> lo chiamai,mentre mi baciava il
collo
<<
Sì? >>
<< Stai
attento al bambino >>
<< Mi sembra
ragionevole. >> e ricominciò a
baciarmi. Prima il collo,poi la gola… la
clavicola…
le sue mani scendevano
delicate sui miei fianchi,e si
soffermavano sulla mia pancia,leggere come piume.
Era diverso dalle altre
volte: Edward stava molto più
attento,dando delle spinte non troppo forti.
Sapevo che aveva paura di
far male al bambino,e questo
stupido motivo,mi fece piangere… dopo il nostro gioco.
<< Che hai?
>> mi chiese,facendo aderire il suo
corpo nudo alla mia schiena.
<< Non lo
so… perché piango? >> chiesi
singhiozzante. Lui mi baciò la guancia,catturando una
lacrima.
<< Credo
siano gli ormoni,amore. Gli sbalzi d’umore
sono molto frequenti,nella gravidanza. >>
<< Qui
qualcuno ha studiato medicina? >>
<< Due
lauree. Credi che sia ignorante? >>
<< No,credo
che tu sia troppo sexy per me >> mi
girai,facendo aderire il mio seno al suo torace,provocandogli dei
brividi di
piacere << Non ti merito. >>
<< Sicura?
No perché,c’è una fila lunghissima di
donne,che aspettano che ti faccia fuori,per avermi >>
ghignò,stringendomi
di più a lui.
le mie mani raggiunsero la
sua schiena,delicate << Ma
io non ti dividerò mai con nessuno. Sappilo >>
<< Mi va
benissimo così >>
lo
baciai,passionalmente,mentre mi faceva stendere su di
lui.
Mi teneva leggero per i
fianchi,mentre le nostre bocche
giocavano,indisturbate.
Gli tormentai il labbro
inferiore,con i denti,mentre la sua
lingua faceva impazzire la mia.
Gemetti ,quando le sue
mani scesero sulle mie cosce .
Mi staccai da lui
<< Vuoi il bis? >>
Sorrise sghembo,fermandomi
il cuore << perché no?
>> e si riappropriò delle mie
labbra,dolcemente.
Stesa nel letto,avvolta
solo da un lenzuolo,dormivo
indisturbata.
Le braccia di Edward mi
stringevano a lui,posandosi sul mio
ventre.
Cosa mi ha fatta alzare?
Alice Cullen.
<< Sveglia
Bella! >> urlò quel mostriciattolo
,piombando nella stanza,per nulla a disagio,nel vedere me e Edward
nudi,avvolti
nelle lenzuola bianche.
<<
Alice,lasciala risposare. È stanca >>
mormorò
Edward,cercando di no svegliarmi. Tanto ero già sveglia,a
causa di sua sorella.
<<
è già sveglia…colpa tua che
l’ hai tenuta su fino a
tardi! >>
<< Alice,ma
non hai niente da fare ? Che ne so,andare
a giocare vicino ad un precipizio? >>
<< Ah-ah
Divertente. Ti conviene coprirti gli
attributi,se non vuoi perderli >>
<< Taci
Alice. Non devi andare da Jasper? >>
<< uffa,come
sei negativo! E io che portavo buone
notizie… si tratta del feto! >>
a quelle parole,scattai
seduta << Parla Alice! Sta
bene? >>
Alice rise,accomodandosi
ai piedi del letto << Certo.
Stanno benissimo >>
<< menomale
>> sospirai,per poi strabuzzare gli
occhi. Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva
<< Cosa?!
>> esclamai << Stanno benissimo?
Stanno? >>
non riuscì a
rispondermi,dato che il mio cellulare vibrò.
Mi alzai,ignorando Edward
che mi intimava di lasciar perdere
e ,avvolta nelle lenzuola,andai a rispondere.
Il numero era sconosciuto.
<< pronto?
>> chiesi,accettando la chiamata.
<< Vi
vedo… >>
mollai il telefono,che
venne preso immediatamente da Alice.
Edward mi corse accanto,sorreggendomi.
Intimai Alice di ridarmi
il telefono,tremante .
<< Chi sei?
>> esclamai,singhiozzante.
<<
Oh… un vecchio amico… come sei bella,avvolta da
un
lenzuolo… mmm… mi fai venire
l’acquolina in bocca.. >>
Edward
ringhiò,prendendo il telefono. Mossa inutile,dato che
il maniaco aveva attaccato.
Mi sedetti sul
letto,singhiozzante. Emmett corse nella
stanza,cingendomi con un braccio,per rassicurami.
Non lui. Non ora.
Perché era
tornato? Perché?
|
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Capitolo 21 *** Movimenti ***
Salvee!!
Spero abbiate passato un
bellissimo natale! Io ho ricevuto Alice!
Ehm,specifico: Alice è la mia
piccola ranocchietta. Eh sì,il mio animale preferito
è la rana!
Spero che viva… dato che il
negoziante mi ha detto di non darle troppo da mangiare…ma
io,con le
dosi,proprio non ci so fare…
Inoltre,stanotte dormirò sul
divano. Causa: c’è un lurido ragno,in camera mia!
Così,dopo aver spostato
l’acquario di Alice in sala,accanto al divano,io
morirò di freddo,maledicendo
quel maledetto animale che gira indisturbato per camera mia,e grosso
quanto una
pantegana (vi ripeto,che io esagerò un
po’)
Inoltre, mi hanno regalato il
poster GIGANTE DI Edward,da appendere alla parete… WOW!
Anche tanti vestiti
nuovi,hanno riempito il mio disordinatissimo armadio…ma che
ci volete fare?Sono
disordinata,e fiera di ammetterlo!
Nessie,amore della mamma…
pulsante alla mano… AU!
Spero che questo cap vi
piaccia!
Buona lettura! E un felice
anno nuovo!
PS: Sto ascoltando tutte le
melodie di Twilight by Carter Burwell… ahh!Che belle!
PPS: lo so,il cap è molto
corto,ma è essenziale che sia
così,perché il prossimo è di diversa
lunghezza…
sorry!
MOVIMENTI
<< Respira Bella. Qui
sei al sicuro,lo sai >>
cercò di tranquillizzarmi Esme,bagnandomi i capelli.
Ero nell’enorme vasca ad
idromassaggio di Alice,sotterrata
da uno strato profumato di schiuma bianca,al profumo di vaniglia e
cioccolato.
Era stata una idea di Jasper: nell’acqua mi sarei calmata
più facilmente.
<< Ho paura
>> confessai,mentre Rosalie
aggiungeva altra schiuma.
<< Lo so,tesoro. Ma non
devi preoccuparti. Ci siamo
noi qui,con te…. Anzi,con voi >> mi
confortò Esme,baciandomi la testa
bagnata.
Alice entrò nel bagno
<< Sono tornati. Hanno trovato
qualcosa >>
Rosalie e Esme si guardarono,mentre
io cercavo di alzarmi.
Alice mi porse un asciugamano bianco,e mi accompagnò
giù.
Non appena mi vide,Edward mi venne
incontro,cingendomi la
vita con un braccio.
<< Cosa avete trovato?
>> chiese Esme,mano nella
mano con Carlisle.
<< Un fazzoletto.
L’odore è quello del neonato
>> rispose il dottore,passandomi un fazzoletto bianco
<< Lo
riconosci? >>
afferrai tremante il
fazzoletto,sapendo che,nel lato
destro,due lettere ricamate con il filo nero,avrebbero attirato la mia
attenzione. J. C
<< Sì
>> mormorai,mentre le lacrime scendevano
copiose sulle mie guance.
Non poteva essere lui. Non lo vedevo
da almeno… una
anno,all’incirca.
Come aveva fatto a diventare un
vampiro? Come aveva fatto a
trovarmi?
<< sai a chi
appartiene? >> mi chiese
Emmett,incuriosito.
<<
Sì…è lui. Ma non è
possibile ! >>
<< chi
è,Bella? >> mi chiese Edward,cercando di
farmi parlare.
<< James!
>> mi accasciai a terra,singhiozzante.
Quante volte aveva asciugato le mie
lacrime,con quel
fazzoletto? Quando eravamo bambini,ogni volta che cadevo,era
lì ad asciugarmi
le lacrime,con il suo inseparabile fazzoletto,ricamato da sua
nonna,poco prima
di morire.
E ora… no,il mio
ex-migliore amico,non poteva essersi
trasformato in un vampiro.. non voleva uccidermi…
Ripensai al nostro ultimo incontro,a
Phoenix…. E il vuoto
nello stomaco,mi fece male.
<<
James… io… no,non posso. Mi spiace
>>
mormorai,distogliendo lo sguardo.
<< Bella,ma
non capisci che per tutto questo
tempo,io ti ho amata? Siamo fatti l’uno per
l’altra,lo sai! >> ribatté
James,afferrandomi un polso.
<< No,invece!
James! Come fai a non capire che per
me,sei sempre stato come un fratello? >>
<<
Perché io ti amo!Bella,ti prego,ascoltami. Ci
conosciamo da una vita,non abbiamo segreti tra noi.. siamo perfetti
insieme
>>
strattonai il
braccio,liberando il polso dalla sua presa.
Di tutta risposta,mi
inchiodò al muro,guardandomi
ferocemente. << Sarai mia,Bella. Ad ogni costo
>>
Solo le urla,in quel
momento,ruppero il silenzio…
<< Edward…
>> mormorai ,mentre mi asciugava le
lacrime.
<< Bella,sono vicino a
te. Ti amo >>
lo abbracciai,sciogliendomi contro il
suo petto. Il mio
Edward.
<< Anche io ti amo
.tanto. >> sussurrai,mentre
catturava le mie labbra.
Posò una mano sul mio
ventre,protettivo << Vi amo
>>
Era lui il mio angelo.
<< Ahio!
>> urlai,sussultando.
<< Che hai,Bella?
>> mi chiese preoccupato. La
mia mano scattò sul ventre << Io…
>>
deglutì rumorosamente
<< Ho… ho sentito qualcosa..
giuro che qualcosa si è mosso,dentro di me! >>
mi guardò negli
occhi,serio << Carlisle! >>
pochi attimi,e il padre di Edward
entrò nella stanza,seguito
da Rosalie,preoccupata quanto me.
Rose mi aiutò,nella cabina
armadio,a vestirmi con un vestito
a maniche lunghe,grigio,e poi,uscite dalla cabina,Carlisle mi fece
sdraiare sul
letto.
Mi alzò il
vestito,tastandomi la pancia. Edward
sorrise,rilassato.
<< Cosa?
>> chiesi,mentre Carlisle
sorrideva,rassicurato.
<< Non
preoccuparti,Bella. Da quanto ho capito,la loro
non sarà una nascita normale. Credo che si sviluppino
prima,rispetto agli altri
neonati.
>>
<< Ma la pancia
è normale.. >>
<< Credo che le loro
capacità extra si siano
sviluppate ancor prima di loro. Tu devi solo rilassarti,o questo tu
agitarti li
farà stressare parecchio. >>
annuì,mentre Esme mi
porgeva una camomilla.
Come facevo a non agitarmi? James mi
voleva morta!
<< Alice! Che
cos’era? >> chiese Edward,rivolto
a sua sorella.
Alice aveva appena avuto una
visione,a giudicare dallo
sguardo vacuo che aveva. Pochi attimi,e Alice trillò
contenta <<
Mick,Coraline e Alex! >>
La guardammo tutti confusi,eccetto
Edward <<
Mostriciattolo >>
Chi erano Mick,Coraline e Alex?
<< Chi sono?
>> chiesi,sorseggiando la
camomilla.
Alice sorrise,radiosa
<< Oh,lo vedrai… >>
Edward scossa la testa
<< Sei incredibile,Alice
>>
<< Lo so! Mi adori per
questo! >>
Edward rise <<
Certo,Alice. Non so come farei senza di
te >>
Ok,ora mi stavo calmando un
poco,l’aria cominciava a passare
indisturbata nei miei polmoni.
Le mani di Edward erano appoggiate al
mio ventre,e
tracciavano deboli carezze,mentre la sua testa era appoggiata alla mia
spalla.
I miei bambini. Chissà
come sarebbero stati.
Me li immaginavo
piccoli,teneri…. Uguali a Edward. Nella mia
mente,vedevo sempre due maschietti,ma in cuor mio,speravo che fossero
delle
femminucce…
Avevo ancora qualche mese,per
prepararmi,non avevo fretta…
Ma
forse,mi sto sbagliando alla grande.
|
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Capitolo 22 *** Amore ***
Va bene,siete arrabbiate con
me,scusatemi!
Scusate tanto,davvero!Questa
ff e Moulin Rouge verranno aggiornate il più presto
possibile “!
Il fatto è che hoavuto problemi anche con efp,e non
riuscivo a
postare!Che sfigas..
Perdonatemi davvero!
Amore
<<
Più a destra… così…
perfetto ! >> trillò
Alice,mentre Emmett spostava le due culle,sotto ordine della sorella.
<< Alice,non
sono troppo a destra? >> chiese
Jasper,nascondendo un ghigno. Emmett lo guardò
malamente,mentre Rosalie rideva.
<< hai
ragione amore. Emmett,più a sinistra >>
ordinò Alice. Emmett sbuffò,spostando le culle.
<< Che te ne
pare,Bella? >> mi chiese
Alice,mentre Edward mi copriva con una coperta.
Fuori pioveva a dirotto,e
i lampi illuminavano il paesaggio
buio. I bambini,nella mia pancia,si muovevano agitati.
<< Molto
bello,Alice >> dissi,mentre Emmett
mimava un << Grazie >> con le labbra.
La mia quasi sorella,mi
abbagliò con un sorriso radioso.
<<
Avanti,lasciamoli soli. Dobbiamo ancora sistemare
la sala dei giochi per i bimbi,e i bagni. Emmett,muoviti!
>> ordinò
Alice,mentre Emmett,faceva finta di pugnalarsi allo stomaco. Risi di
gusto,mentre uscivano dalla stanza.
Una volta che ebbero
chiuso la porta,spostai il mio sguardo
,indirizzandolo alle due culle,in quella stanzetta adiacente alla mia e
a
quella di Edward. Era veramente perfetta.
I muri erano color crema
(Io e Edward non volevamo sapere il
sesso dei due bimbi ) e due culle rotonde,coperte da tendaggi
bianchi,erano
state posizionate al centro della stanza,sopra un tappeto bianco.
Due sedie a dondolo,erano
state sistemate vicino alla
finestra. Su di una c’ero io.
Sopra gli scaffali,una
serie di accessori,scarpette e
quant’altro,facevano bella mostra. Una enorme cabina
armadio,stracolma di
vestitini,visti esclusivamente da Rosalie e Alice( le uniche a sapere
il sesso
dei bimbi ) occupava gran parte della parete ovest.
Un tuono
rimbombò nel cielo,e mi strinsi di più nella
coperta. Sentì due colpetti nel mio ventre.
<< Sono
agitati >> disse Edward,posando una mano
sulla mia pancia. Oggi,avevamo raggiunto i cinque mesi.
<<
è colpa del temporale >> spiegai,accarezzando
il lato della pancia,un po’ in evidenza.
Lui posò
l’orecchio sulla mia pancia,cantando una ninna
nanna molto piacevole. La sua voce vellutata,dopo pochi
minuti,riuscì a far
rilassare i bimbi dentro di me.
<< A quanto
pare,ti danno già retta ! >
scherzai,accarezzando la sua massa arruffata di capelli ramati.
<<
menomale,no? >> sorrise lui,baciandomi il
ventre,per poi scoccarmi un bacio a fior di labbra.
Gemetti,insoddisfatta.
Rise,piegandosi di nuovo
verso di me,e baciandomi
dolcemente,a lungo.
Le mie mani,tracciarono
linee immaginarie sul suo
viso,soffermandosi sulla mascella quadrata perfetta.
Lo attirai di
più a me,per quanto la piccola pancia lo
permettesse.
<<
Bella… >> mi rimproverò
lui,staccando il
contatto con le mie labbra,e appoggiando la sua fronte alla mia.
<< lo so,lo
so. Niente sesso fino alla nascita. Bla
bla bla >> cantilenai io,facendolo sorridere.
<< brava
bimba. Eccoti il premio >> disse
lui,baciandomi con più passione.
Quando ci staccammo,lo
guardai torva << Tu però non mi
faciliti la voglia di assalirti,caro mio >>
Sempre ridendo,si
alzò,andando ad osservare le due culla.
Mormorò qualcosa come “ pazza “.
Presi la camomilla che
stava sul tavolino,bevendola a piccoli
sorsi.
Osservai Edward. Sfiorava
leggero le piccole culle,con gli
occhi accesi dalla devozione per i nostri figli.
Nostri figli.
Suonava bene. Dannatamente bene.
All’improvviso,mi
sentì stanca,appesantita. La sonnolenza
minacciava di farmi cascare per terra e,onde evitare incidenti,decisi
di
stendermi.
<<
Bella?Stai male? >> mi chiese Edward,mentre
mi stendevo sul nostro letto,nella stanza adiacente.
<<
Mmm… no,solo sonno .tranquillo >> ma era
tutt’altro che tranquillo << Oh,Cullen,per
favore! Sto bene! >>
<<
Senti,Swan,non vorrai farmi saltare i nervi,vero?
>>
<< Sto
bene…anzi,stiamo bene .Rilassati. apri i tuoi
ciacra >>
<< Se non
fai la brava,…... Tu devi rilassarti,mica io
! >>
scoppiai a ridere,mentre
alzava un sopracciglio. <<
Sei comico! >>
<< Mi stai
prendendo in giro? >
<< Non lo
so,tu che dici ? >>
<< te la
faccio pagare >> mi
avvertì,avvicinandosi.
<< Sento
già la paura Cullen! Aiuto!Mi vuole mangiare!
>> cercai di alzarmi,ma lui mi tenne stretta a
sé,incatenando le sue
labbra con le mie.
Questo si chiama giocare
sporco: lo sa che non deve
tentarmi!
<<
Così non vale,però! >> mi lagnai
,quando,compiaciuto,si staccò da me.
Rise di gusto,mentre mi
sedevo sulla sedia a dondolo,e mise
un orecchio sul mio pancione.
<< Devi
accettare le sconfitte,cara mia >>
<< Mi stai
rendendo tutto più difficile >>
<< Lo so
>>
<< Scommetto
che ti stai divertendo,vero furbastro?
>>
<< Puoi
giurarci amore mio >>
Nel mio ventre,un colpetto
si fece sentire forte,facendomi
sobbalzare.
<< Ahia!
>>
La mano di Edward
massaggiò il punto dove uno dei bimbi
aveva scalciato,delicatamente << Shh …
>>
<< Accidenti
che male… >> mi
lamentai,guardandolo in faccia.
Era pietrificato,e un
ringhio inumano salì per la sua
gola,facendomi sobbalzare.
<< Alice!
>> urlò,adirato.
La mia migliore amica
comparve nella stanza,spaventata e
spossata . mi lanciò una occhiata e tornò al
piano di sotto.
<<
Edward,che succede? >> chiesi,in preda
all’ansia.
Per tutta risposta,lui mi
si avvicinò,baciandomi le labbra
<< Arrivo subito. Promesso >>
In un battito di
ciglia,scomparve.
Nella stanza,al suo
posto,c’era Esme,anche lei spaventata.
Corse vicino a me,posando una mano sulla mia pancia,e facendo calmare i
bambini.
<< Esme!Cosa
succede? >> quasi piansi ,in preda
la tensione.
<< Oh
no…Bella,attenta! >> urlò
Esme,prima di
prendermi in braccio,e spostarmi dalla finestra,che si ruppe in milioni
di
piccoli vetri.
Atterrai di sedere,in
tempo per veder e lo schianto di
Esme,contro il muro.
<>
urlai,raggiungendola.
Cosa succedeva?
|
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Capitolo 23 *** Goodbye,Best ***
Ho
un blocco!
Si tratta di
Moulin Rouge…riscrivo il capitolo cento volte,e non mi piace
mai!Accidenti…
Vabbè,comunque
che palle!Odio il cambio dell’ora…non mi sono
ancora abituata,e vorrei
dormire,se possibile di più…(Eh
sì,perchè io mi diverto a fare Le ore
piccole,per scrivere XD)
Anyway,vi
lascio alla lettura.
Solite
preghiere:
- Non
linciatemi
- Non
uccidetemi a sprangate
- Non
lapidatemi
- Non
minacciatemi con coltelli o oggetti affilati
Detto
questo…BUONA LETTURA!Hope you enjoi!
goodbye,Best
<< Esme! Oh
ti prego,alzati! >>
urlai,prendendola per le spalle. Tremava e gemeva.
<<
Bella…s…scappa… >>
mormorò,senza forze. Il
che,era strano per un vampiro.
<< Non senza
di te! >> esclamai,trattenendo un
urlo di dolore:i bambini stavano tirando calci a non finire.
Sentii una risata
lugubre,malvagia,dietro alle mie spalle.
Mi voltai,in tempo per
incontrare due occhi color
vinaccia,che mi fissavano. Non riuscì a staccare lo sguardo
da lui,dai suoi
capelli biondi,e dal suo sorriso terrificante.
Era abbastanza alto,e i
capelli biondi erano legati in una
coda bassa. Portava una giacca di pelle nera,e i jeans
scuri…i suoi jeans
preferiti.
<< Ciao
Bells >> mi salutò,con voce rauca e
bassa.
Tremai dalla paura,mentre
Esme,allo stremo delle
forze,stringeva la mia mano.
<<
James… >> sussurrai,in preda
all’orrore.
<<
Bè,ne è passato di tempo,vero? Sei
così
cambiata,amica mia… >>
disse,avvicinandosi,lentamente.
<<
CERTO,TANTO TEMPO. ORA VATTENE !>>
Urlai,singhiozzando.
Lui scoppiò a
ridere,prendendomi per un polso,e sbattendomi
contro il muro. Esme era svenuta,molto probabilmente,e gli altri
chissà dove
erano.
La botta fu violenta,e
sentii la schiena dolorante. Lo vidi
annusare l’aria,con fare sognante << ottimo
odore,bambina >>
Abbassai lo sguardo,e vidi
il sangue sul polpaccio. mi ero
tagliata con un vetro.
Mannaggia
a me!
<<
Lasciami…lasciami stare >>
mormorai,mentre,con velocità assurda,me lo ritrovai di
fronte.
<< No nono
,piccolina. Ora ci divertiamo >> rise
lui,sbattendomi dall’altra parte della stanza,e facendomi
sbattere contro
l’armadio.
Caddi pesantemente di
pancia,e sentii uno scricchiolio. Sbiancai,spalancando
gli occhi.
I bambini.
<<
No… muovetevi…muovetevi…
>>
singhiozzai,sperando in qualche movimento.
Uno dei gemelli,si mosse
leggermente,seguito dall’altro.
Sospirai di sollievo:almeno non erano morti.
<< Ti
prego…lasciaci stare… >>
<<
Piangi,Bella? >> mi scimmiottò
James,prendendomi per il collo,e alzandomi da terra. Mi tirò
uno schiaffò
violento sul viso ,e singhiozzai più forte. Lui
rise,facendomi cadere a
terra,sopra un tavolino di vetro.
Gemetti dal dolore,e
lui,con un calcio,mi fece sbattere
contro Esme,ancora priva di conoscenza.
Portai una mano al
ventre,dolorante,ma non sentii niente.
Lui osservò la
scena,alzando un sopracciglio << Ti
preoccupi per loro,e non per te? >>
<< Sei un
mostro >> esalai ,singhiozzando.
Perché non si muovevano,maledizione!
<< Che ti
avrà,piccolina >>
<< cosa
vuoi! Cosa vuoi da noi! >>
urlai,piangendo. Esme si mosse,aprendo gli occhi e mettendosi seduta di
scatto.
Si era ripresa alla grande ora.
Mi guardò
terrorizzata posano il suo sguardo sulla mia mano
sanguinante,poggiata sul ventre.
<<
Esme… non… non si muovono! >>
mormorai,distrutta.
La vidi spalancare la
bocca,prima di lanciarsi contro James.
Rimasi con la testa
china,mentre le lacrime solcavano il mio
viso. Che senso aveva ora,combattere?
Erano morti. Morti senza
vedere la luce del giorno. Senza
vedere la loro madre e la loro famiglia.
Non avrei mai avuto
qualcuno che mi chiamasse mamma.
<< Ferma
Esme! >>
Jasper . questa era la
voce di Jasper!
Sentì delle
mani ghiacciate sulla fronte,e la voce soave di
Rosalie,all’orecchio.
Sorrisi. Almeno non
saremmo morte.
<<
Rosalie…Rosalie…. >> piansi,mentre
mi cullava
la petto. Sentivo dei ringhi di sottofondo ,e riconobbi Edward e
Emmett,accompagnati
da Jasper.
<< Shh
bella. Ora lo sistemano per bene quello stronzo
>> mi sussurrò lei,prendendomi in braccio.
<< No!
>> esclamai,aprendo gli occhi. Non volevo
andarmene da lì.
Non potevo lasciare la mia
famiglia a
combattere.
<< rose,non
voglio andarmene >>
<< cosa?
Perché,Bella! >> disse lei,incredula.
<< Edward
>> dissi,a mo’ di spiegazione.
Vidi James fare un volo
contro Emmett,e stenderlo,mentre
Edward e Jasper cercavano di tirarlo su.
<< bella
,pensa ai gemelli >> disse
Rosalie,guardando il suo compagno,e tremando dalla rabbia.
Scossi la testa,piangendo
<< Non ci sono più,Rose. Non
si muovono più… non… >>
Lei
atterrì,sfiorando la pancia << No,bella.
Non…
oddio… >>
Edward
intercettò i pensieri della sorella ,e rimase
immobile. Pietrificato.
Si girò verso
di noi,e vide le mie lacrime ,il mio sguardo
disperato.
Ringhiò con
tale rabbia da far tremare i vetri rimasti,prima
di imprecare contro James,e picchiarlo con tale forza,da impedirgli di
sferrare
colpi per difendersi.
Era diventato una furia.
Rosalie mi strinse in un
abbraccio,come per proteggermi…
dall’ira del mio amore.
<<
Shh,Bella. Calmati. Andrà tutto bene >>
cercava di tranquillizzarmi.
Certo,perché in
una situazione del genere,potevo stendere i
nervi!
<<
Edward… >> mormorai. Posai una mano sul mio
ventre,sconfortata. Mi rimaneva solo Edward,adesso.
Intravidi Carlisle,parlare
con James,o meglio,con quello che
rimaneva di James. Stavano discutendo. Il mio ex - migliore amico era
quasi
senza forze,e Alice accennava alla finestra,dove una nuvola di fumo si
innalzava.
Edward,che aspettava con
l’ira che gli usciva dalle iridi
dorate,anzi,nere,afferrò James,per poi sparire.
Quello che sentii,fu solo
un urlo. Un urlo agghiacciante.
James.
<<
Bella,dobbiamo fare una ecografia…svegliati…
>> mi implorava Alice,tirandomi su dal letto.
Io afferrai il
lenzuolo,stanca. Non riuscivo a tenere gli
occhi aperti.
<< Ali,che
succede? >> chiese Edward,mentre
cercava di tenermi sveglia << Non… oh,Bella,ti
prego….Apri i tuoi occhi…
>>
Volevo morire.
La consapevolezza era
arrivata dopo.
I miei bambini.
Non c’erano
più.
Singhiozzai piano,prima di
urlare,e aggrapparmi alla
maglietta di Edward,bagnandola con le mie lacrime.
Lui si sedette su una
delle sedie a dondolo,cullandomi.
<< Amore
>>
<<
I…i bambini… >>
esclamai,interrompendo il mio
pianto.
<< Lo so.
Amore,andiamo in ospedale. Possiamo…magari
sono ancora vivi >> la speranza nella voce di Edward era
evidente.
<< Non
lasciarmi >> lo pregai,affondando la
testa nel suo petto. Lui annuì,baciandomi lan testa.
M’immobilizzai.
Un colpo.
|
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Capitolo 24 *** Miracolo ***
Ragazze,pronte?
Questo è uno
degli ultimi CAP…ma
non disperate!perchè alla fine metterò un
epilogo,che spiegherà cosa
succederà…perché,care mie,non vi
libererete così facilmente di me!
Avrete
ancora…mmm…vediamo,forse
un altro CAP dopo questo,e poi due epiloghi,di conseguenza.
Certo,Ho da altre anche
con le
altre due ff :Moulin Rouge e Incancellabile,la New
entry.
Ci fate una capatina?
Detto questo,vi
lascio ad una
buona lettura…fatemi sapere!
Miracolo?
Un colpo.
L’avevo
sentito,vero?Non me lo ero immaginata…vero?
Era già la
seconda volta che lo sentivo…e se…
<< Edward!
Edward! >>Esclamai,mentre entrava in
camera,quasi di corsa.
<< Cosa
c’è? >> mi chiese,apprensivo.
<< Un colpo!
Ho sentito un colpetto! >>
urlacchiai ,indicando la pancia << Pensi..pensi che
possano essere….
Vivi? >>
La scintilla negli occhi
di Edward,era tangibile. Ci sperava
anche lui.
<<
Può essere >> Asserì,nervoso
<<
Dobbiamo…dobbiamo solo aspettare… Pochi
giorni… >>
Sospirai,abbracciandolo.
Erano passati Tre mesi.
Tre mesi,da quando James
era stato ucciso.
Tre mesi ,da quando i miei
bambini avevano mosso
qualcosa,dentro di me.
Tre mesi,che
vivevamo,attaccati ad una speranza.
Tre mesi da quando
Victoria,compagna e alleata di James,ci
aveva dichiarato guerra.
<< A cosa
pensi >> chiese Edward ,baciandomi la
testa.
<< Ai
bambini >>
<< Anche io
>>
Sorrisi <<
Lo so >>
Eppure,era così
strano. Sapevo che i miei bambini erano
vivi.
Lo sapevo e basta.
<<
Eddy!Datti una sacrosanta mossa! >> urlò
Emmett,dal piano di sotto. Edward sbuffò,contrariato.
<<
Edward,non fare storie:vai a caccia! >> lo
rimproverai,facendolo ridere.
<< Miss
Swan,per caso vuole farmi levare di mezzo?
>>
<<
Probabile,Mr Cullen. E ora…a caccia! Marsch!
>>
Lui rise,scoccandomi un
bacio dolce,prima di raggiunger ei
suoi fratelli,a caccia.
In casa eravamo rimaste
solo io e Alice.
<<
Alice,riesci a vederli? >> chiesi al folletto
davanti a me,seduta
sul divano.
Lei
sospirò,affranta << No,purtroppo
>>
<< Lo
scopriremo presto. Sono vivi . lo so già
>> risposi decisa.
Alice appoggiò
una sua mano sulle mie << Lo spero
tanto >>
L’abbracciai
,calorosamente. Ero fortunata ad avere una
amica come Alice.
Non ti faceva mai mancare
niente,quando avevi bisogno,lei
c’era sempre.
Era unica.
<< Bella?
>>
La guardai,e sul suo
candido viso,comparve una smorfia,quasi
di paura.
<<
Alice?Cosa c’è? >> le
chiesi,allarmata.
Oh. Stava avendo una
visione.
Andai nel panico :
accidenti,come si comportava Jasper in
questi casi?
L’afferrai
tremante per le spalle,scotendola un pochino.
Niente.
<< Ma
porca… >> imprecai,scotendola più
forte.
Lei ebbe un sussulto,riprendendosi.
<< OH,Alice!
Mi hai fatto prendere un colpo! >>
mi tranquillizzai,posando una mano sul cuore.
Lei era zitta,e mi
scrutava,insistentemente.
<<
Ehm…Alice? >> la chiamai,passandole una mano
davanti agli occhi.
<< Il
telefono >> disse Alice,<< Me lo
passi? >>
Annuì,alzandomi,senza
cadere,e raggiungendo il telefono.
Glielo passai,rimettendomi
seduta.
Lei compose un
numero,prima di parlare,contenta. Ma che
aveva?
<<
Edward,aspetta. Sei in vivavoce >> disse al
telefono,posandolo sul mio ginocchio.
<< Alice,che
succede? >> chiesi,stranita.
- Alice? Bella? –
<<
No,Cleopatra e Giulio Cesare! Chi credi che siamo?
>> lo prese in giro la mia migliore amica.
Simpatica…
cosa
volevi? –
<<
Volevo solo dirvi che dovete tornare a casa
immediatamente. >>
Perché?
–
Alice sorrise
<< Tra pochi secondi,a Bella le si
romperanno le acque >>
Quasi
caddi dal divano << Cosa?! >>
Cosa?!
Arriviamo…
Cazzo,Em!Accellera! –
<< Alice?
Quando? Sei sicura? >> le chiesi,in
preda al panico.
<< Tra
tre…due…uno… >>
contò,guardando
l’orologio.
Un suono,come un elastico
che torna indietro.
Oh no. Oh no.
Mi alzai in piedi,notando
il divano macchiato dal liquido
rossastro e biancastro che mi colava dalle gambe.
Mi si erano rotte le acque.
<< Bella?Dai
respira! >> cercò di calmarmi
Alice,raggiungendomi e facendomi sedere sulla poltrona. Scossi la
testa,rialzandomi. Non volevo sedermi.
<<
No… no,è uno Sc..scherzo,vero? >>
balbettai,impaurita. No,non ora!
<<
Bella,è una cosa naturale… calmati!
>>
<< No,Cazzo!
Non ora! Non c’è neanche Edward!Traditori
! >> esclamai .
<<
bella,dai! Stanno arrivando! >>
<< Alice,mi
viene da vomitare ! >>
urlai,piegandomi sulle ginocchia.
<< Nononono!
Non vomitare…Vieni,andiamo in
bagno…>> disse,prendendomi in braccio,e
sfrecciando in bagno.
Mi accasciai sul
water,quasi abbracciandolo,e cominciai a
vomitare…sangue.
Alice,con gli occhi
neri,si tappò naso e bocca,rimanendo
fuori dalla stanza.
<<
Bella?Come procede lì dentro?Vomiti ancora?
>>
<<
No… >> mormorai,stanca. Mi sembrava strano.
Perché tutta questa stanchezza?
<< Stai
bene? Sono già iniziati i dolori?>>
<<
No…sì! >> urlai,mentre un dolore
lancinante
mi colpiva il ventre. Annaspai ,vomitando altro sangue. Non mi
ricordavo che il
parto potesse essere così!
<< Sta
arrivando Carlisle!Resisti! >>
Sospirai,posando una mano
sul ventre. Potevano nascere,anche
se erano morti?
<< Siete
vivi…? >> mormorai,speranzosa.
<<
bella?Sono Carlisle >> disse ,fuori dalla
porta.
<< Vieni!
>> urlai,accasciandomi a terra,dal
dolore.
Carlisle entrò
,prendendomi in braccio,e portandomi in una
stanza,mai vista. Sembrava la camera di un ospedale.
Mi posò sul
lettino,preoccupato << Senti male?
>>
Annaspai,in cerca
d’aria << Sì…il
ventre…ah! >>
sussultai,dal colpetto. IL colpetto.
<<
Cazzo… >> esclamai,mentre il dolore si
intensificava.
Edward,mi
raggiunse,prendendomi la mano.
<< Dai,Bella
>> mi incoraggiò,cercando di
rendersi utile.
E certo. Mica era lui che
partoriva due esseri anormali!
<<
Carlisle…perché fa così male?
>> singhiozzai,tenendomi
la pancia.
<< Non lo
so… non,è normale >>
<< Oh,che
gioia! >> commentai,ironicamente.
Intanto,altre
fitte…dolorosissime mi
invadevano il corpo.
Gridai come non mai,mentre
Carlisle mi chiedeva di non
spingere,perché era ancora presto.
<< Come
faccio? >> urlai,quasi disperata.
Volevano uscire.
Ero ricoperta di sudore,e
indossavo una camicia da notte
bianca. Bagnata di sangue.
<<
Ed… vai fuori… >> gli consigliai,in
un attimo
di lucidità.
Lui mi
guardò,come se fossi pazza << Scordatelo
>>
Alzai gli occhi al
cielo,prima di urlare.
<< Ok,sei
abbastanza dilatata…quando dico
“Tre”,spingi
con tutte le tue forze ,ok? >>mi ordinò
Carlisle ,con sguardo saggio
<< O..ok..
>> ansimai,stringendo la mano di
Edward.
<< Tre
>> parlò Carlisle,e io cominciai a spingere.
Spinsi con quanta forza mi
era rimasta in corpo,e lanciando
un urlo disumano.
<< Stop
>>
Mi accasciai sui
cuscini,piangendo. Ultima volta.
Mai più avrei
partorito un mini-vampiro.
E questa dovrebbe essere
l’esperienza più bella della vita?
Mi stavano martoriando!
<< Vai
>>
Ricominciai a spingere,con
un dolore talmente acuto da farmi
perdere la voce ,talmente l’urlo era acuto.
<< Esme!
Vieni a prendere il primo! >> esclamò
Carlisle,sorridente.
Esme arrivò con
un asciugamano,mentre davo un’altra spinta.
<< Eccolo
>> sussurrò Edward,emozionato.
Carlisle diede un piccolo
schiaffetto al bimbo,che cominciò
a piangere. Il mio cuore perse un battito. Vivi.
<< pronta?
C’è l’altro ora >> mi avvisò il
padre di Edward. Io
annuì,spingendo ancora,e ancora.
Mia accasciai stanca sui
cuscini,mentre un altro pianto si
propagava per la stanza.
<<
Bella,sono vivi! >> disse Edward,baciandomi
la fronte << Sei stata bravissima >>
Sorrisi,mentre mi baciava
le labbra.
<<
Voglio…voglio vederli >> sussurrai,senza
forze.
<< Li stanno
lavando…ora arrivano. Stai bene? >>
mi chiese Edward,preoccupato.
Annuì
<< Grazie di essere rimasto qui …ahi!
>>
Carlisle mi stava
ricucendo ,e sentivo tanti piccoli
pizzicotti . fastidiosissimi.
<<
Scusa Bella.
Come ti senti? >> mi chiese il dottor Cullen.
<< Stanca
>>
<<
tranquilla. Puoi dormire >>
<< No!
>> esclamai,<< Voglio vederli…
posso? >>
Sorrise <<
Stanno arrivando proprio ora. >>
Edward si
alzò,andando verso Alice e Esme,che avevano in
braccio due fagottini,avvolti in coperte bianche.
Li prese in
braccio,guardandoli con amore,prima di sorridere
verso di me,e riabbassare lo sguardo sui nostri bambini.
<< Salutate
la mamma >> mormorò,sedendosi vicino
a me.
Mi passò un
fagottino,e tenendo l’altro,me lo fece vedere.
Sorrisi,piangendo
<< Benvenuti,Mick e Coraline
>>
La mia vendetta. Dovevo
averla.
Non potevano passala
liscia,devono soffrire come sto
soffrendo io.
E i due marmocchi saranno
i primi a soccombere.
Parola di Victoria.
|
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Capitolo 25 *** Twins(1* Epilogo) ***
Salve!Allora,purtroppo,questo
è
il primo epilogo. Lo so,mancherà anche a me questa storia
*piange*.
Ma non disperate!Dopo il
prossimo epilogo,pochi giorni vi separeranno dal continuo!Ebbene
sì:My HEART
avrà UN SEGUITO!
Allora,questo epilogo
è posizionato ben 18 mesi dopo la
nascita di Mick e Coraline.
Tenete presente che la
nostra Bella è ancora umana ,quindi,non
ancora trasformata.
Molti di voi mi hanno
chiesto di Alex:bè,non tarderà ad
arrivare.
Ps:Ad un certo punto
Carlisle
spiega una cosa a Bella,che riguarda Edward,da bambino. Si riferisce al
fatto
che lui era il medico della madre biologica di Edward,e che si
ricordava di
lui!
Detto questo,Buona lettura!
Twins
(1°
epilogo)
<< Mick,ora
fai il bravo e dormi,per favore !>>
dissi,coprendo con la trapunta Mick,per l’ennesima volta.
Mio figlio era testardo.
Edward diceva che aveva preso da
me,e non aveva tutti i torti!
<< Guarda
tua sorella!Dorme come un angioletto!
>>e indicai Coraline,che dormiva comodamente tra le
braccia del suo papà.
<< Ma
maaamma! >> si lamentò Mick,prendendo una
ciocca dei miei capelli. Io sorrisi,scoccandogli un bacio sulla fronte .
<< Andiamo
Mick,non vorrai farti battere da tua
sorella >> lo provocò Edward,guardandolo a
mo’ di sfida.
Mick lanciò uno
sguardo a Coraline,e si sdraiò sotto le
coperte,strizzando gli occhi.
Io sorrisi,sfiorandogli la
guancia. << Buonanotte
piccolo mio >>
<< Buoaotte
Mammaa >> biascicò
lui,sbadigliando,e addormentandosi di colpo.
Gli rimboccai le coperte,e
mi voltai verso Edward,che
osservava nostra figlia dormire.
<< Credo che
ora puoi metterla nella sua culla
>> lo schernì,facendogli alzare la testa
<< Guarda che non scappa
>>
lui
ridacchiò,baciando la fronte a Coraline. <<
è
bella come te. >>
sfiorai la testolina di
mia figlia,orgogliosa <<
Somiglia di più a te >>
In effetti,Coraline aveva
i capelli dello stesso colore di
Edward,e la stessa singolare eleganza,anche nelle piccole cose,come
giocare o
ridere.
Aveva i miei occhi castani
,e i miei capelli a boccoli,ma
soprattutto , era dolcissima. Rosalie e Alice si divertivano a vestirla
ogni
giorno in maniera differente. Sarebbe stata una bambina molto viziata e
coccolata. Era molto intelligente per essere una bambina di 18 mesi.
<< Mick ha
preso molto da te,amore >> mi fece
notare Edward,passandomi Coraline,e andando ad osservare nostro figlio
,che si
era appena addormentato.
Mick aveva lo stesso
colore dei miei capelli e la stessa
“maniera spettinata “ di Edward. Gli occhi erano
verdi,e la carnagione era
uguale a quella della sorella: bianca avorio. Come la mia e di Edward.
Nostro figlio era testardo
e ,se si può dire,più maturo dei
suoi 18 mesi. Infatti,ogni volta che Coraline piangeva,gattonava fino a lei e
l’abbracciava,fino a farla calmare.
Amava il baseball,e si
divertiva con Edward a giocare con
una palla. Edward lanciava e lui prendeva.
Molto spesso Mick chiedeva
a suo padre di suonare. Era un
piccolo e inesperto pianista,mentre Coraline,dopo solo sette mesi di
vita,aveva
incantato tutti con il suo primo acuto. Edward gongolava di gioia,nel
vedere i
suoi figli così interessati alla sua stessa passione:la
musica.
<<
Su,andiamo prima che si sveglino >>
dissi,prendendolo per mano e socchiudendo la porta della stanzetta.
<< Emmett si
sta chiedendo se siamo veramente con i
bambini,o se stiamo facendo qualcos’altro >>
m’informò
Edward,sogghignando.
Io scesi le
scale,scoccando una occhiata a Emmett <<
Molto divertente >>
Quell’orso si
mise a ridere,mentre Edward si sedeva vicino
ad Alice,che sfogliava un libro,per niente interessata.
<< Allora,i
bimbi dormono? >> ci chiese
Esme,mentre era intenta a dipingere.
<<
Sì >> risposi,sedendomi vicino a lei,e
appoggiando la testa sulla sua spalla.
<< Mick ha
fatto un po’ di storie,ma alla fine ha ceduto
>> spiegò Edward mentre Esme sorrideva.
<< In questo
mi ricordi molto tu,Edward >> disse
Carlisle,entrando in salone.
<<
Perché? Quando dormivi facevi storie? >>
chiesi interessata,mentre Edward guardava male suo padre.
Carlisle
ridacchiò e si sedette sul divano,spiegandomi
<< Quando era all’ospedale,farlo dormire era
una impresa pressoché
impossibile. Aveva pochi giorni,e nessuno riusciva a farlo
addormentare. Le
dottoresse non sapevano cosa fare >>
Io ridacchiai,guardando
Edward. << E allora come faceva
a dormire? >>
<<
Chiamavano Carlisle >> ammise
Edward,guardandomi di sbieco << Smettila di ridere o te
la faccio pagare
>>
io lo guardai con sfida
<< Come facevi a farlo
addormentare,Carlisle? >>
<< Gli
cantavo una ninna nanna. La stessa che Edward
canta a Mick e Coraline >>
Passammo la serata a
chiacchierare ,mentre Edward si
appuntava tutti gli scherzi e le battutine che gli riservavo. Poi,verso
le
undici,ci dirigemmo in camera nostra.
Ero pronta per dormire,ma
ci pensò Edward a tenermi sveglia.
<< Devo
fartela pagare,ricordi? >>
sogghignò,stendendomi sul letto.
<< Cosa mi
vuoi fare? >>
Avvicinò la sua
bocca al mio orecchio << Tutto
>>
Inutile dire che passammo
una bella nottata.
La mattina dopo,mi
svegliai con il sorriso sulle labbra,e
notai Edward che giocava con Mick,sul divanetto nero. Coraline era
seduta
vicino a me,intenta a giocare con il Peluche che le aveva regalato
Jasper.
<<
Buongiorno piccola >> la salutai,mentre
lei,con il sorriso sulle labbra,si buttava tra le mie braccia.
<< Ao
Mammaa ! >>
<< Ben
svegliata Amore >> mi salutò Edward
scoccandomi un bacio sulle labbra,e passandomi Mick,che mi
abbracciò,mettendosi
accanto alla sorella.
Alice
piombò in
camera,felice << Ben svegliata Bella! >>
I bimbi scesero dal
letto,e si fondarono tra le braccia
della zia,sorridenti. Alice gongolava contenta,con in braccio i miei
bimbi.
<>
disse,affettuosa. Coraline le scoccò un bacetto sulla
guancia,mentre
Mick,indicava lo zio Jasper,appena entrato. Alice posò Mick
a terra,e il
bimbo,corse verso lo zio,facendosi prendere in braccio.
<< Ehi
bimbo! >> lo salutò Jasper,mentre Mick
rideva,contento delle attenzioni che suo zio gli riservava.
<< Tia
Alice! Vetiti !Vetiti! >> ululò Coraline,attirando
l’attenzione di Alice.
<< Ok,in
questo,ha preso dalle zie ! >> decretò
Edward,baciando la guancia paffuta di sua figlia. Coraline mise le sue
manine
sul viso del papà,e gli diede un bacetto sulla punta del
naso. Mi si riempì il
cuore di gioia,nel vedere quella scena.
<< Andiamo a
metterci un vestito nuovo? Zia Rose ha
appena fatto shopping ! >> esclamò
Alice,mentre Coraline batteva le
manine.
<< Mammi!
Viei ache tu! >> disse
Coraline,rivolgendomi uno sguardo implorante.
Sorrisi,seguendo Alice,che
teneva in braccio Coraline,in
camera di Rose e Emmett.
Rosalie ,non appena
entrammo,si fiondò vicino ad Alice,che
le passò mia figlia,tutta contenta di andare in braccio alla
zia Rosalie.
<< Che
colore,piccola? > disse
Rosalie,avvicinandosi al letto,dove vi erano depositati una decina di
vestiti
femminili per bambini.
Coraline parve pensarci su
<< Vedde >>
<< Ottima
scelta >> decretò Rosalie,facendo
ridere Coraline.
Il vestitino era a mezze
maniche,verde smeraldo,e intonato
alle scarpine verdi. I capelli erano stati legati in due codini
ordinati,che
scendevano fino alle spalle.
<< Comme to?
>> chiese Coraline,allungando le
braccia verso di me. La presi in braccio,baciandole le guance.
<< Sei
bellissima >> sussurrai al suo orecchio.
Lei sorrise,contenta.
Annusò
l’aria,emettendo un urletto di gioia << Totta!
>>
Era una bambina molto
golosa,e,Esme la viziava contenta.
Come Mick.
<< Credo
proprio che Esme abbia fatto la torta al
cioccolato >> disse Edward,entrando in camera
<< Caspita,come sei
bella,Coraline! >>
la bimba gli
mandò un bacino,contenta.
<<
dov’è Mick? >> chiesi ad Edward.
<< Emmett lo
ha portato da Esme. Anche lui voleva una
fetta di torta >>
<< Allora
manchi solo tu,eh piccola? >> dissi,a
Coraline << Scendiamo dalla nonna ? >>
<<
Tì!Tì! Nonna Esmee! >>
gongolò la
bimba,mentre scendevamo le scale.
La lasciai gattonare fino
in
cucina,e,non appena la vide,Esme sorrise,chinandosi per
prenderla in
braccio.
Coraline amava
indiscutibilmente Esme. Ogni volta che la
vedeva,batteva le manine,contenta.
<< Coraline!
Vuoi una fetta di torta? >> le
chiese dolcemente Esme.
<<
Tì! Tì! Dove è Mick? >>
chiese la
bambina,girando la testa,per vedere suo fratello.
Emmett teneva in braccio
Mick,e gli puliva la faccia,tutta
sporca di cioccolato. Scoppiammo a ridere.
Dopo la colazione,Mick e
Coraline decisero che oggi,era il
turno di Emmett,per giocare. Lo zio,non se lo fece ripetere due volte,e
cominciò ad inseguirli,facendogli il solletico.
I miei piccoli ridevano
come matti.
Nel bel mezzo della
festicciola,però,mi dovetti sedere.
Sudavo,e avevo una strana nausea.
Edward,preoccupatissimo,mi
fece sedere.
<< Bella,sei
bianchissima. Stai bene? Cosa ti senti?
>>
<<
Alla..grande >> sospirai,posandogli una mano
sulla guancia << Tranquillo amore. Sto bene
>>
Sapevo che stavo
raccontando una bugia. No,non stavo bene.
E io,in quella
situazione,ci ero già passata.
|
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Capitolo 26 *** 15 anni dopo...o quasi! ***
Oddio!siamo alla fine di
questa
storia!*piange*
Caspita ,la mia bambina è
cresciuta…sigh!
Volevo ringraziare tutti quelli
che leggevano My Heart,dandomi lo spirito di aggiornare.
È stato un bel percorso,no?Vi
siete divertiti come mi sono divertita io,a scrivere?
Bè,spero di sì. E spero di
avervi trasmesso la mia stessa passione per questa storia.
Che altro dirvi se non…Buona
Ultima Lettura?
APPUNTI SUL CAP: allora,qui
troverete una Bella ormai vampira,vi avverto!
15 ANNI DOPO…O
QUASI
<<
Mick,fammi un favore: sparati! >>
<<
Cretina,non possiamo morire! Perché non vai a
giocare vicino ad un burrone? >>
alzai gli occhi al
cielo,sbuffando. Edward,accanto a me,si
alzò,andando ad aprire la porta.
<< Non
è possibile!Ma litigano sempre ? >>
bofonchiò sottovoce,per poi urlare << Se non
la piantate,vi faccio
smettere io! >>
silenzio in casa. Le
minacce di Edward,venivano sempre
ascoltate.
Si sedette sul
divano,vicino a me,cingendomi le spalle.
<< è perché si vogliono troppo
bene. >> spiegai,mentre,annoiata
leggevo un giornale.
<< immagina
se si odiavano allora >>
disse,sorridendo.
Sentimmo i passi di
Coraline,scendere le scale: con il
nostro udito sviluppato,potevamo riconoscere i passi aggraziati di
Coraline e i
passi più duri di Mick.
<< Che
c’è Coraline? >> chiese
Edward,mentre
nostra figlia si lasciava sprofondare tra le sua braccia,sbuffando.
<< Mick
è un idiota >> mormorò mia figlia
<< Non si fa mai i cavoli suoi >>
<< ti ho
sentita,gallina! >> gridò Mick,dal
piano di sopra.
<< Mick
scendi subito! >> urlai,arrabbiata:
ecco,passare tutto il tempo con Emmett,non faceva troppo bene.
Mick scese le scale,e si
sedette sulla poltrona di fronte a
noi,arrabbiato,e guardando truce la sorella,tra le braccia del
papà.
<< Cosa
c’è,Mick? >> chiesi,facendo ridere
Edward,che già sapeva cosa avrebbe detto Mick.
<< Coraline
è una idiota >> mormorò mio figlio
<< è insopportabile >>
<< Cosa ti
ha fatto? >> chiesi a Coraline,che mi
guardava,sollevata: sapevo per certo,che era colpa di Mick. Ogni volta
che
aveva fatto qualcosa che non doveva fare,si passava la mano tra i
capelli,come
faceva Edward.
<< ha
telefonato ad un mio …ammiratore,facendo finta
di essere me!Ti risparmio quello che gli ha detto questo scemo!
>> mi
spiegò Coraline,guardando malamente Mick. Edward
guardò suo figlio,con fare
circospetto.
<<
perché lo hai fatto,Mick? >>
Mio figlio,si
passò la mano tra i capelli <<
perché…andiamo,era uno scherzo! >>
<< Di
pessimo gusto >> intervenì Coraline.
<<
Insomma,basta! >> dissi,dura <<
Mick,chiedi scusa a Coraline,e richiama quel tizio,confessando che in
realtà
eri tu ad averlo chiamato,e non tua sorella. Muoviti >>
mio figlio corse in camera
sua.
Coraline guardò
prima me,poi Edward,contenta. <<
quando tornano zia Rose e zia Alice? E gli zii? >>
<< tra
poco,tranquilla >> la rassicurò
Edward,accarezzandole i capelli .
<< I nonni?
>>chiese Mick,scendendo le scale .
<< Arrivano
insieme agli zii >>
sentimmo un suono
melodioso diffondersi per la casa: una
melodia al piano,accompagnata da una dolce voce,candida .
Alex,la mia figlia
più piccola,stava cantando.
Aveva due anni in meno di
sua sorella e di suo
fratello,ovvero quindici anni,ed era la ragazza più dolce e
timida che io
avessi mai conosciuto.
Era di media statura,con i
capelli marroni indomabili e che
arrivavano fino alle spalle,gli occhi marroni,le labbra come quelle di
Edward.
Amava leggere ,non a
caso,era la terza dopo Carlisle e
Edward ad aver letto più libri,e cantare. Amava la
musica,proprio come suo
padre. Vestiva in maniera normale,cosa che faceva storcere il naso a
Alice e
Rose. Era praticamente la mia copia,a quindici anni. In lei,rivedevo me
stessa,ancora umana.
Era molto intelligente
,non le serviva andare a scuola,dato
che passava gran parte del suo tempo a studiare.
Molto spesso,seguiva
Carlisle al lavoro,affascinata dal
mestiere di suo nonno. Carlisle era al settimo cielo,orgoglioso che il
suo
lavoro mettesse così tanta curiosità in mia
figlia.
Andava molto
d’accordo con Mick e Coraline. Riusciva a non
farli litigare molto spesso,e quei due,l’adoravano
indiscutibilmente.
Coraline ,ogni volta che
la vedeva,si scioglieva in un
sorriso caloroso,pieno di amore ,mentre Mick,aveva lo sguardo pieno di
affetto.era la più piccola,la più coccolata della
casa.
Molto spesso,si cimentava
in partite a scacchi,contro Jasper
e Edward,e aiutava Emmett e capire qualcosa di più sui
motori,per fare bella
figura con Rosalie.
<< Alex?
>> chiamai,sentendo la musica
affievolirsi.
Pochi istanti,e mia figlia
comparì nel salotto bianco. Si
tolse gli occhiali riposa vista,e si sedette affianco a Mick,che le
cinse la
spalle con un braccio.
<<
Sì,mamma? >> chiese Alex,dolcemente.
<< Tra poco
arrivano i nonni e gli zii. Li aspetti qui
con noi ? >> chiesi,sorridendo. Mia figlia,si sciolse in
un sorriso
smagliante.
<< Certo!
>>
Coraline si
alzò dalle braccia del papà,e andò a
sedersi
vicino a Alex e Mick. Alex le cinse le spalle con il braccio,mentre
Coraline
afferrava un ricciolo ribelle di sua sorella,arrotolandoselo al dito.
<< Dovresti
provare a lisciare i tuoi capelli…
staresti benissimo! >> le consigliò Coraline,
Alex alzò gli occhi al
cielo.
<< Forse,un
giorno >>
<<
Perché non oggi? Zia Rose lo farebbe volentieri!
>>
Alex mi rivolse uno
sguardo supplichevole,facendomi ridere.
Edward si
alzò,andando verso la porta.
<< Che
succede papà? >> chiese Alex. Edward
sorrise,aprendo la porta: Alice e Rosalie si fiondarono nella
sala,buttandosi
su di me,contente.
<<
Alice!Rose! >> le abbracciai,contenta. Finito
con me,andarono dai miei figli.
<<
ehilà,sorellina! >> mi salutò
Emmett,prendendomi in braccio,mentre Jasper mi scompigliava i capelli.
Anche
loro,finito con me,andarono dai nipotini. Esme e Carlisle ci vennero
incontro.
Mi abbracciarono ,per poi rivolgere la loro attenzione ai nipoti.
Subito Alex
intrappolò il nonno,con domande
mediche,facendolo esaltare.
<< Amore?
>> mi chiamò
Edward,all’orecchio,cingendomi la vita.
<< Mm?
>>
<< A che
pensi? >>
Sorrisi,baciandogli le
labbra << Non sono mai stata
così felice >>
Eppure,ancora una vendetta
doveva compiersi.
Bè,siete
arrivati fino alla
fine,è già una buona cosa!
Volevo dirvi che dovrete
aspettare a festeggiare. Non me ne vadoo!
Tra pochi giorni,posterò…il
seguito di My Heart!
Ovvero,My Heart II….
Dispiaciuti?Spero di no!
Vi aspetto !
Alla prossima!
Baci…Alex
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