My Heart

di Allison260193
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Partenze ***
Capitolo 2: *** Primo sguardo ***
Capitolo 3: *** Alice Cullen ***
Capitolo 4: *** I segreti dei Cullen ***
Capitolo 5: *** No infatuation,no party... ***
Capitolo 6: *** Edward Cullen ***
Capitolo 7: *** Casa Cullen ***
Capitolo 8: *** Il mio pensiero fisso ***
Capitolo 9: *** Lei è mia ***
Capitolo 10: *** Impossibile ***
Capitolo 11: *** Quando il gioco si fa duro... ***
Capitolo 12: *** Resta in ascolto che c'è un messaggio per te ***
Capitolo 13: *** Non andartene ***
Capitolo 14: *** Accesa dentro me ***
Capitolo 15: *** Stupida gelosia ***
Capitolo 16: *** Maledetto Charlie! ***
Capitolo 17: *** Finalmente noi ***
Capitolo 18: *** Sogni e Verità Inaspettate ***
Capitolo 19: *** No. positivo ***
Capitolo 20: *** Ancora lui ***
Capitolo 21: *** Movimenti ***
Capitolo 22: *** Amore ***
Capitolo 23: *** Goodbye,Best ***
Capitolo 24: *** Miracolo ***
Capitolo 25: *** Twins(1* Epilogo) ***
Capitolo 26: *** 15 anni dopo...o quasi! ***



Capitolo 1
*** 1. Partenze ***


Salve a tutti! Premetto che  questa è la prima FF che pubblico,siate magnanimi! Sono un po’ impedita con HTML, e mi sta aiutando la mia amica Railen…
Questo è il capitolo introduttivo alla storia vera e propria,se fa schifo ditemelo pure!

Questa idea mi è venuta durante l’ora di scienze (in cui non si fa niente – By Railen xD) e l’ho portata avanti per tutto il tragitto verso casa.
Ho pensato a come sarebbe stato un Edward (Sbaaav XQ___) un pò bastardello… Per essere fini xD
L’idea di un fratello per Bella è nata dal desiderio che ho io stessa di avere un fratello maggiore… Quindi è nato Andrew!
Spero vi possa piacere!

Un bacio, Twy xD


~  My Heart



-Bella!Alzati!- urlò mia madre,dal piano di sotto,con la sua voce tutt'altro che delicata e gentile.
Sbuffai,e mi alzai,contro la mia volontà,afferrando la vestaglia a righe viola e grigie,appesa dietro alla porta di mogano della mia camera.
Il marmo del pavimento era gelido,e il contatto che ebbi sotto i miei piedi mi fece rabbrividire,ricordandomi di mettermi le pantofole rosa,abbandonate sotto il letto,la sera prima. Il mio iPod aveva finito di ricaricarsi,e ringraziai mio fratello mentalmente,dato che lo aveva messo sotto carica,a mia insaputa:possibile che sentisse già la mia mancanza?
Mi diressi verso il mio bagno,in fondo al corridoio,ancora con gli occhi socchiusi,mentre la sonnolenza mi minacciava di farmi accasciare a terra come una pera cotta,ma aprì la porta ugualmente,e mi diressi subito alla finestra,per aprire la persiana verde. Un raggio di sole mi colpì in piena faccia,scaldando il mio viso,mentre l'acqua della doccia scorreva silenziosa.
-Bella!Muoviti!O giuro che ti faccio rimanere qui! - a volte mi chiedo da dove la tira fuori,quella voce assordante. Mi lavai bene i capelli,canticchiando,e uscì dalla doccia,avvolgendomi nel mio accappatoio celeste,morbido come seta. Sgattaiolai silenziosa verso la mia camera,gocciolando sul pavimento,e provocando sguardi tutt'altro che amichevoli da parte di Vicky,la nostra governante.
-Scusa Vicky...-sussurrai,chiudendo la porta della mia camera. La sentì sospirare.
Quella donna aveva una pazienza incredibile,la dovrebbero far santa! 
M'infilai i vestiti appoggiati sulla sedia della scrivania,dato che erano gli unici a non essere stati invaligiati:Una camicetta bianca,a maniche lunghe(mi preparavo al clima di Forks),un paio di jeans neri a sigaretta,e degli stivali marroni. I miei capelli mossi ,ormai asciutti,ricadevano sulle spalle,formando dei piccoli boccoli naturali,e avevano le stesso colore dei miei occhi,ovvero marrone chiaro. La mia carnagione era chiara,troppo chiara per un qualsiasi cittadino di Phoenix,la valle del sole.
L'avevo ereditata da mia madre,anche lei aveva la carnagione chiara,mentre Andrew,mio fratello,era l'unico della famiglia ad averla scura,quasi bronzea,tanto che mio padre si era chiesto più volte da chi l'abbia presa.
Scesi le scale,trasportando la mia valigia rigida,per le scale. Ovviamente,inciampai,come al mio solito,e naturalmente,Andrew mi afferrò prima che sbattesi la faccia contro il pavimento. -Ma non cambierai mai?Guarda che a Forks dovrai cavartela da sola -mi rimproverò mio fratello.
Io sorrisi debolmente,con il magone .- Lo so,Andrew. Lo so- Ci sedemmo in macchina,e mia madre avviò il motore,senza proferir parola per tutto il viaggio. Questa situazione cominciava a darmi sui nervi. Non parlavamo seriamente da quasi due settimane! le uniche frasi erano "Alzati" "Muoviti" "Riordina".
Le lanciai una occhiata,non appena parcheggiò nel parcheggio dell'aeroporto. Aveva gli occhi lucidi . Sospirai,non volevo vederla piangere,anche perché mi avrebbe indotta a disperarmi,e ad annullare la partenza,cosa che ci allettava parecchio.
Ma ormai avevo deciso. E sapevo che era la decisione giusta,la migliore. Oramai Andrew si era trasferito al college ad Harford,ovvero allo studentato di Yale,con sommo orgoglio di mia madre e di Charlie,mio padre.
Mia madre si stava per risposare con Phil,un giocatore di baseball ,che doveva spostarsi praticamente ogni giorno,in uno paese diverso. Mia madre ne era innamorata,e sapevo che le costava un certo sacrificio rimanere a casa e non seguirlo,per acclamarlo dalle tribune,o per sostenerlo nelle interviste,così,con mio enorme disgusto,mi stavo per trasferire da mio padre,a Forks.
Volevo bene a mio padre,e non mi dispiaceva andare da lui. Più che altro,non mi andava di trasferirmi nella sua piovosa cittadina. Mi avviai verso i metal detector,dove una hostess mi disse che da lì in poi,avrei dovuto proseguire da sola. Mi girai verso mia madre e mio fratello . Andrew mi abbracciò- A presto pulce,chiamami appena arrivi,va bene?- -Certo Andy-dissi ,baciandogli la guancia,per poi abbracciare mia madre,che era scoppiata a piangere.
-B...Bella,gu-guarda che non sei obbligata,puoi rimanere qui con me!- -Mamma,ne abbiamo già parlato. Ti chiamo appena arrivo,okay?-trattenni le lacrime,anche se avevo voglia di piangere,e la gola mi bruciava. Mia madre annuì,e io mi girai verso il portello d'uscita,da cui potevo intravedere l'aereo che mi avrebbe portata a Forks.
Respirai per l'ultima volta l'aria di Phoenix,e, con le lacrime che ormai mi offuscavano la vista,salì sull'aereo,voltandomi solo per dare un ultimo sguardo alla mia vera casa.

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Capitolo 2
*** Primo sguardo ***


Ma ciaoo!Eccovi il secondo capitolo della storia…vi confesso che tutte queste letture non me le immaginavo proprio!*Me piange di gioia!*

Ringrazio chi mi ha messa tra i preferiti,ovvero:
*Egypta
*Kira988

*Railen
*Summer718
*Valemyni
Risposta commentuzzi(Sempre graditi!)

Railen:
Ma ciao Sunny!Grazie a te per avermi aiutata ,se no a quest’ora ero ancora al computer cercando di postare la storia *me un po’ ignorante…*Grazie per i tuoi incoraggiamenti!Ti voglio un mondo di bene!

 


 -         Mi scusi,signorina. È tutto a posto?-
Alzai gli occhi,e mi ritrovai davanti alla faccia una hostess,che non avrà avuto più di trent’anni,bionda,occhi azzurri…il tipo che avrebbe fatto sbavare sicuramente Andrew.
-S..sì,certo. Perché me lo chiede?-E soprattutto,perché interrompe il mio sonnellino?
-Bè,prima di tutto,perché ha cominciato ad urlare…-
-Ops,mi scusi,credo di aver avuto un incubo!-
-Può capitare,non si preoccupi..e poi,siamo arrivati,dovrebbe scendere dall’aereo-
rossa come un pomodoro maturo,mi alzo dal comodo sedile dell’aereo,e,con il mio bagaglio a mano,mi dirigo verso il parcheggio dell’aeroporto di Seattle,dove,quasi per certo,avrei trovato Charlie ad aspettarmi.
Se,come no. Sogna Bella che è meglio.
Ovviamente,l’avrò pur ereditata da qualche parte,la mia tendenza al ritardo…e da chi,se non da Charlie?
Sbuffai,e mi diressi all’interno della struttura,per accomodarmi su delle panchine,assai scomode,in attesa di mio padre.
Decisi di ascoltare un po’ di musica,che male di certo non fa,e così,mi isolai sotto le note dei miei gruppi preferiti,dimenticandomi del mondo e della gente che mi circonda.
Nella tasca destra del mio pantalone nero,il cellulare cominciò a vibrare,facendomi sobbalzare dallo spavento.
-Maledetto telefono…-Bofonchiai,guardando il numero sul display: Charlie.
-Papà?-Risposi,guardandomi attorno,senza trovarlo.
-Ehi Bells ,dove sei?-
- All’ aeroporto,verso l’uscita…tu?-
-Ehm…a dire la verità,non ne ho idea…Aspetto,provo a chiedere informazioni…Ehi,lei!Mi sa dire dov’è l’uscita?-
mi coprì la faccia con una mano,trattenendo un ghigno. Charlie non era per niente cambiato,sapeva sempre farsi riconoscere!E dire che quando lavora è tutto serio…
Alzai gli occhi davanti a me,e trovai un uomo sui quarant’anni ,con i capelli neri,i miei stessi occhi e l’aria smarrita. Che fine aveva fatto l’ispettore rude della polizia di Forks?
-Papà!-Esclamai,alzandomi e andandogli incontro. Lui mi squadrò da capo a piedi,e allargò le braccia,contento -Bells!-
rimanemmo a lungo abbracciati,ignorando la gente che sorrideva,nel vederci così uniti. Ovviamente,questa era Seattle,non era Forks,la cittadina del pettegolezzo,quindi non me ne curai tanto.
-Oh,Papà.che bello vederti!-Dissi,mentre ci dirigevamo verso la macchina della polizia di Forks. Pregai dentro di me,di non dover andare a scuola con quel mezzo,il giorno dopo.
-è bello anche per me,rivederti,piccola. Sei sempre più bella-
-Dai papà,non prendermi in giro-
Lui sbuffò -Sei uguale a Reneè. Ogni volta che le si fa un complimento,la prende sul ridere…-
Io risi,mentre,mi accomodavo sul sedile anteriore della macchina.
Per tutto il tragitto,parlammo della scuola,dei miei vecchi amici,delle mie abitudini,del suo lavoro al commissariato… veniva facile parlare con Charlie,ti faceva sentire subito di buon umore. Aveva lo stesso carattere di Andrew.
Frenò davanti a una via,piena zeppa di villette,tutte attorniate da un giardino quadrato,opaco,come se la pioggia avesse lavato via il colore del prato. Tutto in quel posto sembrava opaco. Come se fosse spento,senza colore.
Grugnì disgustata,senza farmi sentire da Charlie,e,sotto la pioggia incessante,mi diressi sotto il portico della casa,inzuppandomi da capo a piedi.
-Bè,allora…-disse,mentre mi apriva la porta d’ingresso- Bentornata a casa,Bells-
-Ehm… grazie Charlie -risposi,un po’ impacciata,entrando nella casa.
Era piccola. Molto piccola,rispetto a quella di Phoenix.
Il pavimento dell’ingresso e del salotto era di moquette beige,mentre quello della cucina era ricoperto di mattonelle nere e bianche.
L’ingresso era un corridoio piccolo,stretto,con un appendiabiti e un porta ombrelli sulla parete destra,mentre un appendino per la pistola e la giacca di Charlie,sulla sinistra.
Le pareti erano tutte beige,in tinta con la moquette,e il salotto era provvisto di un divano con fantasia floreale,e una televisione,dall’aria abbastanza decrepita. Sentivo già le mancanza del televisore a schermo piatto…
C’era un piccolo caminetto,con sopra le foto mie e di Andrew,nelle varie fasi della nostra infanzia,ed era ricoperto di mattoni grigi. Il fuoco scoppiettava allegro.
Il salotto era adiacente alla cucina,provvista di mobiletti bianchi,un piano cottura e un lavandino,e un tavolo vicino al muro,con le sedie di legno bianco,ormai vecchie.
-La tua stanza è quella in alto a…-esordì Charlie,ma lo fermai.
-…a sinistra. Me la ricordo ancora la casa,papà-e così,mi diressi su per le scale,fermandomi davanti a una porta di abete,ritinteggiata di bianco,con una insegna che informava che la camera,apparteneva esclusivamente a “Bella”. Sospirai,ed entrai nella mia nuova camera.
Era con i muri lilla,mansardata,e sulla parete frontale troneggiava una finestra,con le tende trasparenti,anch’esse lilla.
Il letto a baldacchino ,la scrivania scura,l’armadio di fronte al letto… tutto esattamente come diciassette anni fa. Non era cambiato niente.
Sistemai le mie cose,e regolai la sveglia per le sette.
Guardai l’orologio,e mi cambiai con il pigiama. Era tardi,e domani dovevo affrontare il mio primo giorno di scuola. Rabbrividì al solo pensiero,e mi strinsi nel piumone,prendendo sonno.
Mi svegliai al suono della sveglia,e scattai immediatamente in piedi:ci mancava solo che arrivassi in ritardo il mio primo giorno di scuola!
Mi fiondai letteralmente sotto la doccia,e ci misi solo cinque minuti,per poi correre di nuovo in camera,verso l’armadio,intenta a scegliere qualcosa da mettermi.
Dilemma:che vestiti dovevo scegliere?
Scelsi un paio di blue jeans,e li abbinai ad una camicia bianca con sopra il gilet blu. I capelli mossi si rifiutavano di collaborare,come al solito,e decisi di abbellirli con una molletta sul lato destro.
-Bells! Farai tardi se non ti sbrighi!- mi avvertì Charlie,dal piano di sotto.
Afferrai la cartella e mi diressi verso la porta d’ingresso- A dopo Papi !-
Corsi fino alla fermata più vicina del pullman ,pregando il cielo di risparmiare un po’ di soldi per comprarmi una macchina.
La fermata era vuota e silenziosa. Probabilmente ero l’unica imbecille che doveva prendere il pullman per raggiungere la Forks High School.
-Ciao! –Udì una voce dietro di me,che sembrava amichevole,e trillante. Anche melodiosa,in un certo senso.
Mi voltai e mi ritrovai davanti ad una ragazza. Bella. Anzi,bellissima. Bella,era un insulto per lei.
Aveva i capelli corti marroni,tenuti elegantemente da due mollette che le facevano scendere due ciuffi vicino al viso bianco e perfetto. Sembrava un folletto,aggraziato e dolce.
-Ciao- la salutai,per non sembrare scortese.
-Possibile che ti muovi sempre?- sbraitò una voce maschile dietro di lei.
-Scusa Em- si scusò lei,non appena comparve un ragazzo. Era un armadio! Alto,nerboruto,con i capelli neri e gli stessi occhi della ragazza:dorati,come oro fuso.
Era anche lui incredibilmente bello,e aveva la faccia simpatica.
-Oh,non mi avevi detto che avevi fatto amicizia. Sono Emmett- si presentò il ragazzo,porgendomi la mano:era fredda come il ghiaccio.
-Isabella. Bella per gli amici- mi presentai,timida.
-Piacere Bella!Io sono Alice Cullen,la sorella di Emmett- trillò la ragazza,esultante.
-Prendete anche voi il pullman?- chiunque avrebbe potuto notare la speranza nella mia voce. Loro ridacchiarono.
-No,a dire il vero,non è prudente prendere il pullman. Volevamo chiederti se volevi un passaggio,a dir la verità- m’informò Emmett.
-Non vorrei disturbare…-ti prego,fa che insistano!
Figurati,non disturbi!Vieni!- Alice mi prese la mano,trascinandomi verso una macchina,poco distante dalla fermata. Conoscevo bene quella macchina,la adoravo.
Era un Volvo c30,grigio metallizzata ,con i sedili in pelle nera,supponevo. Era una macchina bassa,con linee tipiche delle macchine svedesi,che mediterranee.
-Che bella macchina- mi complimentai,rimanendo ad ammirarla. Emmett rise.
-Ti piace?-
-Tantissimo. È tua?-
-Nah. È di mio fratello-e sparì nel sedile anteriore.
Io mi sedetti vicino ad Alice,e notai un ragazzo nel sedile del guidatore,immaginando che fosse il fratello di Emmett e Alice.
-Oh,abbiamo compagnia- disse il ragazzo,scocciato. Mi stava già antipatico.
Si girò verso di me,e puntò i suoi occhi dorati sul mio viso. Era…bè,stupendo. Molto più bello di suo fratello e di sua sorella,con i capelli ramati spettinati,e le labbra piene,che in quel momento non erano affatto amichevoli,e la stessa carnagione dei due Cullen che lo accomunava a loro…anche se era perfetto,però,era veramente antipatico.
A volte se si è belli,non si è simpatici pensai,mentre mi gelava con lo sguardo.
-Edward,lei è Bella. Bella,lui è Edward- ci presentò Alice,amichevolmente.
-Piacere- sibilò.
-Il piacere è mio- risposi io,scoccandogli una occhiata tutt’altro che gentile.Cominciavamo bene. Ottimo.

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Capitolo 3
*** Alice Cullen ***


Ma ciaoo!! Sono a dir poco contenta!Allora la mia storia piace!Eccovi subito un capitolo fresco fresco di 
giornata!Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno messi tra i preferiti,ovvero:
*Egypta
*Eonys
*Fatina_g
*Germana
*Kira988
*MoonlessNight
*Mylifeabeautifullie
*Railen
*Summer718
*Valemyni

Ps. mi scuso per le frasette che compaiono("Etif o robe del genere...ignoratele!)

Risposta Commentuzzi(mooolto graditi!)

*Princesseelisil:Piace anche a me Edward…antipatico…mmm…Spero che continuerai a seguirmi!Baci!

*MimiMiaotwilight4e: Eheheh!!Credo proprio che quel detto verrà citato da una certa amica di Bella,tra non molto...chissà,forse hai ragione tu!Spero di non deluderti! Kiss!

 

 

 

-Allora Bella,com’è Phoenix?è tanto diversa da Forks?-Mi chiese Alice,davanti al bancone della segreteria,mentre aspettavamo la Signorina Cope,che doveva darmi gli orari delle mie lezioni e una mappa della scuola.
-Non immagini nemmeno
quanto è diversa!Qui piove sempre,c’è una marea di vegetazione… sembra sempre inverno!-le risposi,accennando ad un sorriso. Lei scoppiò a ridere,con la sua risata cristallina.
-Sono sicura che ti abituerai a Forks. E al
freddo-mi rassicurò la mia nuova amica,marcando la parola “Freddo”.
-Bè,posso sempre andare in giro con una coperta!-ridacchiai,mentre la signorina Cope entrava,sorridente,con il vestito arancione,troppo piccolo per la sua corporatura massiccia. I capelli erano raccolti in uno chignon,ed erano rossi,tinti.
-Eccoti gli orari delle lezioni e la mappa dell’edificio. Buona giornata,e benvenuta!-mi salutò la segretaria. Io sorrisi debolmente,e con Alice,mi diressi verso l’aula di letteratura.
-Bè,ci vediamo a mensa,ti tengo il posto,va bene?-
-Grazie Alice!Sei la mia ancora di salvezza-
-Figurati!A dopo!-mi scoccò un bacio sulla guancia,e trotterellò verso la sua aula,facendo girare parecchi ragazzi. Io ridacchiai,ed entrai in classe. Feci compilare il foglio d’entrata al professore,che la targhetta informava che si chiamasse “Provdett” ,e mi sistemai all’ultimo banco,accanto ad un ragazzo carino,con i capelli biondi e occhi azzurri,che mi rivolse un sorriso smagliante,non appena mi sedetti accanto a lui.
-Ciao!Io sono Mike Newton. Tu devi essere Isabella Swan- mi tese subito la mano,che io strinsi,con poca convinzione.
-Ehm…preferisco se mi chiami Bella. Comunque,piacere mio -gli dissi,ritraendo subito la mano:Mi stava praticamente mangiando con gli occhi.
-Ho visto che parlavi con Alice Cullen…-
-Sì,quindi?-
-Ma come hai fatto?-la sua faccia era chiaramente incuriosita,come se avessi appena salvato il mondo dall’apocalisse.
-In che senso “Come ho fatto”?Mi ha parlato ed io le ho risposto. È molto simpatica-
-Davvero?Cioè,si è fatta avanti lei?-
-Cosa c’è di strano?-
-I Cullen non parlano mai con nessuno-
-Ah…-rimasi spiazzata. Alice sembrava così amichevole…-Perché?-
-perché gli altri non sono degni di essere considerati- una voce stridula c’interruppe. Una ragazza ci aveva appena raggiunti,e si era seduta sul banco di Mike. Era bassa,con i capelli ricci,raccolti in una coda,e l’aria da pettegola. Rivolse un sorriso adulatore a Mike,e mi squadrò. Si vedeva lontano un miglio che le piaceva il mio compagno di banco.
-Piacere. Sono Jessica Stanley. Tu devi essere…-
-Bella Swan-
-Sì,ti stavamo aspettando tutti-
-Lo immagino-mormorai,imbarazzata.-Come mai i Cullen sono così mal visti?-
-Bè,già il fatto che Alice Cullen ti abbia rivolto la parola,è un evento storico. Hai conosciuto anche gli altri?-
-Intendi Emmett e Edward?-
-Sì,e ci sono anche Rosalie e Jasper-
-Caspita,che famiglia numerosa-commentai,con un sorriso. Jessica poteva parlare quanto voleva,ma non poteva farmi cambiare idea riguardo ad Alice.
-Rosalie sta con Emmett,mentre Alice sta con Jasper. L’unico che rimane da solo è Edward,ma non sprecare tempo con lui,a quanto pare,qui non ci sono ragazze alla sua altezza. Non ti consiglio di chiedergli di uscire-
-Non ne avevo l’intenzione-ribattei,alzando un sopracciglio -Per caso ti ha dato buca?-
-Non solo a me-rispose lei,offesa-Qua tutte ci provano con lui-
-Evidentemente,io sarò l’unica a non provarci - Mike mi sorrise,e io lo ignorai  -Quindi…stanno insieme tra fratelli? –
-Oh,no. Sono fratelli adottivi. Rosalie e Jasper sono fratelli gemelli,come Alice,Emmett e Edward. Sono stati adottati da Carlisle e Esme. Lui è il chirurgo più bravo di Forks –
-Come sei informata-
-è di dominio pubblico-
si alzò e si accomodò al suo posto,perché la lezione stava cominciando.
Le due ore più pallose della mia vita non passavano più. Mike mi chiedeva qualcosa di tanto in tanto,e io rispondevo,cercando di essere cordiale,ma con scarsi risultati,e ,quando finalmente suonò la campanella,mi precipitai in mensa,alla ricerca di Alice.
La vidi. Era seduta ad un tavolo,con gli altri suoi familiari. Era il tavolo più lontano.
Rosalie era bionda,alta,perfetta. I suoi capelli le accarezzavano la schiena,e le sue gambe erano fasciate dai jeans,portava i tacchi alti,e stava abbracciata ad Emmett.
Jasper era alto,leonino,con i capelli biondi,l’aria calma,tranquilla. Era seduto vicino ad Alice,che mi stava tenendo il posto,dato che le sedie intorno al tavolo erano quasi tutte occupate,se non con l’eccezione di una sedia.
-Alice!- urlai,raggiungendola. Lei si alzò,abbracciandomi.
-Ragazzi,lei è Bella. Bella,loro sono Rosalie e Jasper.- mi presentò Alice.
Rosalie mi guardò e accennò ad un sorriso- Piacere- , mentre Jasper mi strinse la mano:ghiacciata.
-Allora,come ti sembra la scuola?-mi chiese Alice,facendomi accomodare vicino a lei. Edward era girato dall’altra parte,e m’ignorava,palesemente annoiato.
-Non male. Certo,gli studenti sono un po’ troppo pettegoli- mi sorrisero,e Emmett scoccò uno sguardo ad Alice.
-Ehi sorellina,a quanto pare,siamo di nuovo sulla bocca degli studenti della Forks High School-
lei alzò le spalle- Che vuoi farci. Tutto il nostro fascino…-
Rosalie rise,melodiosamente- Bella,ti hanno per caso detto che non parliamo mai con nessuno?-
-Già…-
-Un classico degli studenti-
Edward sbuffò,girandosi dalla nostra parte. Mi gelò con lo sguardo,e questo fattore mi fece reagire. Che diavolo gli avevo fatto? Certo che aveva un caratteraccio…
-Edward- lo chiamai,mentre i Cullen si zittivano guardandomi curiosi .
-Che vuoi?-rispose lui,con voce rude.
-Mi hanno parlato di te in maniera piuttosto singolare-
-Che bello-
-Mica tanto-
-Sentiamo allora-
-Hanno detto che hai rifiutato tutte le ragazze che si erano fatte avanti,dicendo che non ce n’era neanche una alla tua altezza. Sei un donnaiolo.-
Emmett rise- Addirittura!-
-Sì,me lo ha  detto una ragazza che è stata rifiutata-
-Una delle tante- disse Edward,alzandosi dalla tavola- Vado a lezione-
mentre si allontanava a passo veloce e aggraziato,notai gli sguardi delle ragazze al suo passaggio.
-Bella?Che ne dici se andiamo anche noi a lezione?-mi chiese Alice,prendendomi per mano. Io annuì contenta.
Mentre camminavo verso l’aula di algebra,insieme ad Alice,mi resi conto di quanta invidia provava quella ragazza nei confronti di Alice e dei Cullen.

Alice era ,probabilmente,la migliore amica che tutti avrebbero voluto.

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Capitolo 4
*** I segreti dei Cullen ***


Ciaooo!Scusate se non ho postato subito,ma non riuscivo a connettermi ad Internet(Mi era venuta una crisi di panico pazzesca!)ma ora…ecco un capitolo fresco fresco…La nostra Bella e il nostro Edward cominceranno a conoscersi…più o meno!xd.

Spero vi piaccia!!A me sinceramente,non piace molto…Oddio!Scusate x il precedente cap senza dialoghii!

Ringrazio tutti quegli angeli che mi hanno messa tra i preferiti,e ringrazio anche chi legge ,siete veramente tanti!*me piange di gioia*

Ora,prima di lasciarvi a questo cap,devo rispondere a chi ha commentato,ovvero:

 

Lialian: anche a me piace Ed antipatico!è molto più misterioso e affascinante…no,non preoccuparti,non si rammollirà (si scrive così?Bho!)con Bella…resterà sempre un po’ bastardello…d’altronde,a Bella piacciono i ragazzi un po’ stronzi…grazie per aver commentato!Un bacione enorme!

 

Eonys:Grazie!Complimento accetto!Spero di non deluderti!Un bacione !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Senti,Charlie,sono un nuovo acquisto di Forks,giusto?>>
<< E quindi?Tanto alla festa del tuo amico,non ci vai!>>
<< Ma dovrò pur farmi vedere in giro,no?Non vuoi che io rimanga esiliata ed emarginata,vero?>> 4,3,2,1….
<< Oh,e va bene. Ma a mezzanotte devi uscire da quella casa,sono stato chiaro?>>Vittoria!
Gli scoccai un bacio sulla guancia,e mi diressi verso la cucina,per preparare la cena:avrei fatto il piatto preferito di Charlie,per ringraziarlo.
Una settimana prima ero stata invitata da Mike alla sua festa,e Alice mi aveva obbligata ad andarci,così aveva qualcuno con cui andare<  da sola?>>che ricattatrice quella ragazza…
Preparai il ragù,e cominciai la preparazione delle lasagne,passando in rassegna tutti gli abiti che avevo nell’armadio,adatti alle feste. Risultato:zero.
Qui urgeva l’esperienza di Alice,e anche un bel po’ di shopping.

<< Bella?Ti vogliono al telefono>>m’informò Charlie,passandomi il telefono.

<< Pronto?>>risposi al telefono,mentre infornavo le lasagne.

<< Bella!Ciao! Dopodomani andiamo a fare shopping?Scommetto che hai bisogno di qualche vestito per la festa e..>>

<< Ciao Alice…sì,dovrei andare a fare shopping…Come stai?>>

<< Non troppo bene…mi sa che domani non posso venire a scuola,mi spiace>>

No! No! Come avrei fatto ad andare a scuola,senza Alice?

<< Cos’ hai?>>

<< Credo di avere un po’ di febbre…>>

<< Riprenditi presto,capito?>>

<< Ovvio,non ti posso lasciare sola…Credo che domani ci sarà solo Edward>>

Perfetto. La giornata più noiosa e brutta della mia vita<< Yuppie>>

Alice rise melodiosamente<< Tu hai dei pregiudizi su mio fratello!>>

<< No,Alice,è lui che ha dei pregiudizi su di me!Comunque,vedi di guarire presto,okay?>>

<< Okay,ci sentiamo domani?>>

<< Certo!A domani!>>e riappesi,di pessimo umore.

Passai il pomeriggio tardo  in cucina,alle prese con la cena. Ero di pessimo umore,pensando al giorno dopo.

<< A tavola!>>urlai,per far accomodare Charlie.

Mio padre si sedette,annusando l’aria impregnata dall’aroma delle lasagne<>

< Grazie. Buon appetito>>lo ringraziai,mettendogli un piatto davanti.

<< Tu non mangi?>>

<< Non ho molta fame>>e uscì dalla cucina,dirigendomi in camera mia. Mi buttai sul letto,coprendomi la faccia con un cuscino, e mi addormentai,di malumore .

Il suono della sveglia mi fece sobbalzare,facendomi alzare,per dirigermi in cucina,dove mi aspettava Charlie,intento a leggere il New York Times e a mangiare le sue uova e la sua pancetta.

<< Buongiorno Bells >>Grugnì,a bocca piena.

<< Buongiorno Charlie >>sbadigliai,afferrando un brioche e divorandola in due morsi. Solo in quel momento mi ricordai che Alice non sarebbe venuta a scuola,e che non mi avrebbe dato un passaggio,così mi precipitai nella doccia a lavarmi.

Schizzai in camera,e mi vestì con la prima cosa che trovai:un vestito lungo fino alle ginocchia bianco a maniche lunghe,le collant nere e gli stivali. Feci una coda alta,e lasciai un ciuffo libero,

Afferrai la cartella e corsi fino alla fermata degli autobus,rendendomi conto che avevo perso il pullman.

<< Oh no!Porca... >>imprecai,appoggiandomi ad un palo.

<< Ah,sei tu >>

mi voltai e incontrai lo sguardo di Edward,appoggiato alla sua macchina,a braccia incrociate.

Ci mancava giusto lui pensai,scoccandogli una occhiata malevola.

<< Sì,sono io >>sibilai,girandomi dall’altra parte.

<< Salì in macchina >>borbottò lui,sedendosi dalla parte del guidatore.

Io lo guardai,incredula<< Come? >>

<< Sali-in-macchina >> sillabò lui,abbassando il finestrino.

<< Perché? >>

<< Perché mia sorella me lo ha chiesto,con gentilezza. Se non ti muovi ti lascio qui >>

Io corsi ad aprire la portiera,sedendomi ,in silenzio.

Lui avviò il motore e si diresse come una furia,verso la Forks High School. Era la situazione più imbarazzante di tutta la mia vita!

<< Ringrazia Alice da parte mia >>mormorai,mentre scendevo dalla macchina.

Lui annuì,dirigendosi verso la sua aula,senza salutarmi. Io ,senza degnarlo di uno sguardo,mi diressi verso l’aula di storia,accaparrandomi l’ultimo banco,vicino alla finestra.

<< Ehi Bella! >>trillò Jessica,sedendosi vicino a me<< Posso farti compagnia ? >>

Vuoi una risposta sincera?<< Ehm…certo >>

<< Ho visto che sei venuta con quello schianto di Edward Cullen >>

Mi voltai,per guardarla:nei suoi occhi c’era una curiosità a dir poco oscena<< Sì,quindi? >>

<< State insieme ? >>

Io risi<< Certo che no!è insopportabile >>

<< E allora perché ti ha accompagnata? >>

<< Perché Alice glielo aveva chiesto,tutto qui >>

<< Ma ti piace? >>inarcò un sopracciglio.

<< Ceeerto! Guarda,ci stiamo per sposare,sei ufficialmente invitata al nostro matrimonio! >>

Lei rise<< Come fa a non piacerti?è un figo… >>

<< La bellezza non è solo quella esteriore,sai?Esiste anche quella interiore,e lui non ce l ’ha! >>

Lei sospirò,e la lezione cominciò,in maniera noiosa. Troppo noiosa.

<< Sai,hai notato che i Cullen non mangiano mai? >>mi sussurrò Jessica,di punto in bianco.

Io la guardai,e lei strappò un pezzo di carta dal quaderno,scrivendo.

“Hai notato che i Cullen non mangiano mai?”

Io scrissi qualcosa,cercando di sviarla:ma possibile che la gente qui ,viva dei pregiudizi?

“Scusa,ma tu hai visto come sono magri?Ci tengono alla loro forma fisica,tutto qui”

Bella,andiamo!Non dirmi che non hai notato anche tu qualche stranezza in quella famiglia!Vuoi sapere le stranezze che gli studenti hanno notato?”

Ovviamente,lei sapeva tutto,come al solito.

Eppure,certi aspetti anormali li avevo notati anche io. Il corpo gelido,gli occhi dorati,la grazia innaturale,la forza…sì,perché qualche giorno prima,Alice aveva rotto il freno a mano della sua Porche,sotto i miei occhi<< Accidenti!Emmett li rompe sempre! >>aveva commentato la mia amica,un po’ a disagio.

“Sarebbero?”
Jessica mi guardò contenta,e cominciò a scrivere. Io le lanciavo occhiate agitate,mentre il professore di storia leggeva dal libro di testo.
“Il fatto che quando c’è il sole,nella rare occasioni,siano sempre a casa. Gli occhi dorati,mano a mano diventano neri,e poi di colpo,ridiventano dorati!E poi le occhiaie,le hai viste?Sono più marcate del normale!E anche quelle tendono ad affievolirsi,da un giorno all’altro!E poi ,non hanno mai partecipato alle visite mediche!Allora?Non ti sembra strano?
Altroché se mi sembrava strano. Le stesse cose le avevo notate anche io!
Eppure,cercai di sviare quella pettegola di Jessica. I Cullen erano delle persone meravigliose
“Bè,Jess,il padre è il chirurgo più eccellente di Forks,immagino che le visite gliele faccia lui.
E poi,gli occhi dorati…Alice mi ha spiegato che cambiano a seconda del tempo…bello vero?”Lo ammetto:sapevo mentire bene.
La campanella suonò,e io corsi verso Diritto. L’ora passò più velocemente della prima,e alla fine,mi diressi verso la mensa.
Il tavolo dove di solito sedevano i Cullen era vuoto,così mi sedetti(dato che da tre settimane sedevo insieme a loro…)e cominciai a mangiucchiare il mio hamburger,sentendo un po’ di  musica.
Perciò non mi accorsi subito della persona che si era seduta davanti a me,e quando alzai lo sguardo,mi presi un bello spavento.<< Edward!Mi hai spaventata… >>
Edward era seduto davanti a me,e mi guardava gelido,come al solito<< Non è colpa mia se sei distratta >>
Io lo gelai con lo sguardo,e ritornai alla mia musica.
Sentì il suono della campanella,e mi alzai per dirigermi a biologia,l’ultima lezione del giorno.
Mi accomodai al mio banco,svogliata e stanca. Il mio compagno di laboratorio si era trasferito in Irlanda,e quindi ero rimasta sola.
<< Miss Swan,le porto una meravigliosa notizia! >>mi disse Mr. Banner,venendo verso il mio banco. Io lo guardai ,con aria interrogativa.
<< Le ho trovato un compagno di laboratorio eccellente >>m’informò<< Cullen,si sieda qui,vicino alla sua compagna di laboratorio >>Edward si sedette vicino a me. Era contento come lo ero io. Zero contentezza.
Avete presente quando vi capitano dei giorni “no”?Ecco,oggi era uno di quei giorni!
Edward si era seduto molto distante da me,e serrava i pugni sul banco.
Che reazione esagerata…pensai ,mentre prendevo appunti.
L’ora sembrava non passare mai e ,al suono della campanella,schizzai verso il parcheggio,per avviarmi alla fermata del pullman. Ero quasi arrivata,quando una Volvo metallizzata mi sbarrò la strada<< Sali in macchina >>
Sospirai,sedendomi sul sedile anteriore<< Te lo ha chiesto Alice? >>
<< Ovvio >>rispose Edward,dirigendosi verso casa mia,alla bellissima velocità di 200 km/h . ero raggelata dalla sua guida,e pregai il cielo di non morire.
<< Cos ’hai? >>mi chiese Edward,distogliendo gli occhi dalla strada.
<< Guarda dove vai! >>gridai,spaventata. Lo sentì ridacchiare,per la prima volta dopo tre settimane.
Scesi nel vialetto di casa mia<< Bè..allora a domani >>
<< A doman i>>e con questo,avviò il motore,sparendo con la sua macchina ,oltre il mio vialetto.

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** No infatuation,no party... ***


Rieccomi!Dopo quattro giorni,riesco ad aggiornare questa storiella…

Volevo ringraziare tutti gli angeli che mi hanno messa tra i preferiti e che leggono la mia storia…GRAZIE!!

E poi,volevo ringraziare chi ha commentato,e soprattutto,facendomi notare il clamoroso errore dei dialoghi:grazie per avermi dato l’allarme!Senza di voi,non me ne sarei accorta!

*fatina_g: grazie !sono contenta che la mia storia ti piaccia!E non preoccuparti,non me la sono presa!Anzi,ti ringrazio!Un bacione!


*Wind,: credimi,i cari segni<>mi stanno dando sui nervi!Un bacione!

*_Yaya_,: mi fa piacere sapere che la mia storia ti piace!Spero di non aver scalfito le tue aspettative con il capitolo!Un bacione!


*Railen: ciao mia piccola Nessie!Dai,che la tavola di pittoriche te l’ho riportata!Oggi mi sei mancata a scuola!Ti voglio un mondo di bene!


*Lialian,: oddio!Mi stai riempendo il cuore di gioia con i tuoi complimenti!Anche a me piace l’Ed bastardello..e sono d’accordissimo con te!Un bacione!e spero che questo cap ti piaccia!


*Princesseelisil :Lo penso anche io!Viva Alice! Grazie!!! Un bacione!



NO INFATUATION,NO PARTY.


<< Sii seria,Alice...per favore.. >> commentai,osservando il vestito argento troppo corto,che teneva in mano.

<< Andiamo Bella! Non ti piace? >>

<< Assolutamente no! Alice!E poi è… è troppo corto. Scordatelo >>

Lei sbuffò,rimettendo il vestito al suo posto,e prendendone uno rosso << E questo? >>

Sbuffai. 

Lei sospirò << Non ti va bene niente >>

Io risi. << Dai Alice!Voglio qualcosa di semplice! Per favore! >>

<< Un attimo,Bella! Anche un genio della moda come me ha bisogno di tempo per trovare il vestito perfetto… Rose,a che punto sei? >>gridò Alice,girandosi verso Rosalie,a braccetto con un annoiato Emmett ,mentre setacciava gli scaffali.

<< Niente. Non possiamo andare da Prada? >> si lamentò Rosalie.

<< Rose…non possiamo andare a casa? >> le fece il verso Emmett.

<< Piantala Em . non ho niente da mettermi! >>

<< Niente? E i tre armadi che abbiamo in camera cosa contengono? E la cabina armadio che non riesce a chiudersi? >>

< Bella! L’ho trovato!>> m’informò Rosalie,ignorando Emmett,che si lamentava dei suoi troppi vestiti.

Andavo d’accordo con Rosalie. Bè,non parlavamo granchè,ma sapevo che era una brava persona. 

Teneva tra le mani un vestito nero,a balze,con le spalline fini e scollato…nel giusto.

<< Ottimo Rose!Allora Bella? Ti piace ? >> mi chiese Alice,guardando il vestito.

Io lo stavo ancora ammirando,immaginandomi come sarebbe stato addosso a me .

<< è … è perfetto >> sussurrai,prendendolo in mano << Lo compro. Contenta Alice? >> 

Lei saltellò contenta,battendo le mani << Che Bello!Ora ,mancano le scarpe…con il tacco? >>

<< No… >>balbettai,ma sapevo che non mi avrebbe dato ascolto.

<< Inutile Bella,le ha già trovate… >> disse Emmett,dandomi una leggera pacca sulle spalle << Che il Signore ti assista >>

Uscimmo da quel centro commerciale tre ore dopo. 

Avevo comprato le scarpe con il tacco,anch’esse nere,gli orecchini a perla nera,intonati alla collana che sarebbe scesa fino alla scollatura del vestito,i bracciali…

Il povero Emmett non ne poteva più. Poverello…

Rosalie comprò  un vestitino molto ino ,rosso,senza spalline,e Alice un grazioso vestito blu notte,con le maniche lunghe arricciate.

Mi accompagnarono fino a casa,ormai era sera,e io mi precipitai in cucina,per mettere su la cena a Charlie,che sarebbe arrivato a momenti. Feci bollire un po’ d’acqua per la pasta,mentre mi cambiavo,con i pantaloncini corti di jeans,e una maglietta grigia,che usavo in casa.

Legai i capelli in una treccia,e finì di preparare la cena,giusto in tempo.

Charlie entrò in cucina,abbandonandosi su una sedia,stanco morto,a giudicare dalla faccia.

<< Ehi papà…come stai? >>gli chiesi,mettendogli davanti un piatto fumante di fusilli al pesto.

<< Ohi Bells…sono tutto dolorante >> disse,addentando una forchettata di pasta.

<< Come mai? >>

<< Oggi un ladro a Port Angeles mi ha fatto impazzire >> grugnì,mangiando.

<< Ah >>

<< Perché fai “ ah” ? >>

<< Cosa devo fare? Oh ? >>

<< Tralasciamo questa conversazione… hai trovato un vestito per la festa ? >>

<< Sì,è molto bello >>

<< E corto? >> 

<< No >> sospirai,alzandomi,per lavare i piatti. Charlie era già sul divano,a ronfare e russare come una locomotiva arrugginita.

Salì in camera mia,per leggere un libro,ma mi ritrovai per almeno due ore al telefono con Jessica,in preda ad una crisi per la festa.

<< ….Hai capito? Un dramma ! >>piagnucolò lei.

<< Ancora non ho capito il motivo della tua preoccupazione Jess. >> ammisi,cambiando orecchio,dato che quello attaccato alla cornetta era dolorante.

<< Bella! Come devo comportarmi con Mike,alla festa? >>

<< ehm… normalmente? >>

<< Bella! >>

<< Jess! Devi comportarti normalmente! E poi sono sicura che Mike ti chiederà di stare con lui,quindi… >>

<< Oh,Bella! Quindi a te non dispiace ? >>

<< Perché dovrebbe dispiacermi? >> le chiesi,confusa.

<< Bè…Mike sostiene che gli vai dietro… >>

<< Che cosa?! >> ululai,infuriata. Ci mancava solo che Mike si facesse strane idee…  l’indomani mi avrebbe sentita,alla festa.

Andai a dormire subito dopo la telefonata,troppo stanca per sognare.

Mi risvegliai verso le undici del giorno dopo,fremendo per la festa: non vedevo l’ora d’indossare il mio vestito!

A dir la verità,quella che non vedeva l’ora di vedermi con addosso quel bel vestito,era Alice.

Era venuta a casa mia,nel bel mezzo del pomeriggio,intestardendosi nel volermi preparare a dovere.

<< Alice,che roba è? >> chiesi spaventata,mentre mi sin avvicinava con un oggetto metallico in mano.

<< Un piega ciglia >> disse,avvicinandosi al mio viso.

<< Ah..e a cosa ci servirebbe? >>

<< Per piegare in una forma elegante le tua ciglia!Ovvio! >> trillò quella pazza,torturandomi.

Trucco,capelli,depilazione… ve bene che “se bella devi apparire,un po’ devi soffrire”,ma qui si sfiorava la pazzia!

Infilai il mio vestito tre minuti prima di uscire,per non sgualcirlo(idee di Alice)

Salutai Charlie,e seguita da Alice,mi diressi verso una BMW rossa,decappottabile,con all’interno Rosalie,Jasper e Emmett. Edward aveva preso la Volvo. Associale presuntuoso e affascinante.

Arrivammo a casa di Mike in perfetto orario,parcheggiando vicino alle altre macchine,e dirigendoci verso la porta d’ingresso. Edward era lì ad aspettarci. Aveva una camicia nera sbottonata (i primi tre bottoni )e dei pantaloni grigi,stretti a sigaretta. Va bene,lo ammetto :stava d’incanto.

<< Entriamo ? >> disse Alice,prendendomi sottobraccio . Io annuì,varcando la soglia.

Il salotto di Mike era stato trasformato in una specie di discoteca,con tanto di dj e appositi freezer per le birre. I divani erano stati spostati contro il muro,ma erano occupati dalle coppiette che pomiciavano tranquille. Jessica stava ballando con Mike,in maniera provocante,e lui la assecondava,con l’aria scocciata.

<< Dai balliamo ! >> esclamò Alice,portandomi in mezzo alla pista.

< Ehm…Alice,io non ballo! >> mi lagnai,mentre mi prendeva le mani,per farmi ballare a ritmo di musica.

<< Dai Bella! Muoviti! Sciogliti! Brava!>> trillò ,annuendo ai miei movimenti…ehm…sensuali?

Ballammo per un po’, fin quando Jasper non richiamò l’attenzione di Alice,e io gliela lasciai volentieri,mimando un << grazie >> con la bocca,e dirigendomi verso la terrazza,deserta.

Soffiava vento quella sera,ma era una sensazione piacevole. Almeno non stava grandinando o piovendo…

<< Sete ? >>

mi voltai,e trovai Edward,in tutto il suo splendore,con una birra in mano. Miracolo: sbaglio o era più gentile del solito?

<< Grazie >> mormorai,bevendo un po’ di birra,sotto il suo sguardo.

Lo fissai un attimo,interrogativa,finché non parlò << Stai bene vestita così >>

Io abbassai lo sguardo,arrossendo << Grazie >>

Lui soffocò una risata irritata << Hai un vocabolario molto fornito >>

<< Cosa ti dovrei dire? >> ribattei,più irritata di lui.

Ci fulminammo con lo sguardo,finché Emmett non mi pregò di venire a ballare,per lasciare Rose da  sola con Edward,per parlare.<< Non voglio ballare con Jasper >> borbottò,facendomi ridere.

Ballai con Emmett,Jasper e di nuovo con Alice,che aveva l’aria di divertirsi un mondo.

Rose rientrò,seguita da Edward,e avvicinandosi,per poter ballare.

Partì una musica meno ritmata,più lenta,e feci per dileguarmi, (Immaginavo che Jasper la volesse ballare con Alice )ma qualcosa mi fermò il polso<< Ehi,Bella. Balli con me ? >>

Era Jhon Newton,il fratello maggiore di Mike.

<< Va bene … >> risposi impacciata,mentre mi prendeva per i fianchi.

<< Sei davvero sexy stasera >> mi sussurrò ad un orecchio,avvicinandosi di più. Io mi scansai,continuando a ballare.

<< Anche Lauren lo è >> sibilai,spostando lo sguardo verso una mia compagna di classe,che ci guardava infastidita.

Lui ridacchiò << Tzè… sei molto più sexy tu di quella oca…questo vestito ti sta davvero bene… >>

<< L’ho comprato apposta >>

<< Delinea le tue curve >> disse,tentando di far scendere le sue mani. Io mi allontanai << Sai,hai presente il proverbio “Guardare ma non toccare ? “ >>

lui rise malignamente << Eddai…piccola non fare così…   >> non riuscì a finire la frase,perché gemette per il dolore.

Dietro di lui,Edward . lo aveva preso per un braccio,e lo aveva strattonato lontano il più possibile da me.

<< Allontanati >> sibilò il mio salvatore,mettendosi davanti a me,in segno di protezione. Jhon se ne andò,impaurito.

Edward si voltò verso di me << Ti riaccompagno a casa >>

Io annuì,seguendolo. Ero incapace di pensare in maniera razionale,talmente ero impaurita. Eppure,vicino ad Edward,mi sentivo al sicuro. Protetta .

Mi sedetti sul sedile anteriore della Volvo,in silenzio,e lo osservai:il suo sguardo era furioso,quasi da pazzo. << Edward?Tutto okay? >>

Si voltò furente,senza rispondere. Io abbassai di colpo lo sguardo,deglutendo. Lo sentì sospirare,mentre parcheggiava nel mio vialetto.

<< Bella… tu stai bene? >>mi chiese,cercando di regolare la voce,per renderla più tranquilla . 

<>risposi ,voltandomi verso di lui,accennando ad un sorriso.

<< Mi spiace per questa sera >> disse,con la sua voce glaciale.

<< Non è colpa tua,Edward. >> dissi io scendendo dalla macchina << Grazie per avermi difesa >>

<< Dormi bene Bella  >> mi salutò lui,uscendo dal vialetto.

<< A domani >> sussurrai,più a me stessa,dirigendomi verso la porta d’ingresso.

 << Ehilà piccola… già di ritorno? >> mi chiese Charlie,sdraiato sul divano a guardare la televisione.

<< Perché? Che ore sono? >>

<< Le undici e mezza >>

<< Oh,davvero? >>mi diressi verso la mia camera,buttandomi sotto la doccia e cercando di lavare via questa giornata orribile.

Finito di lavarmi,mi fiondai nel letto,sotto le coperte,per addormentarmi.

Dormì male,dato che il gelo nella mia stanza,regnava sovrano.

Quella prima volta,l’ultimo dei miei pensieri aveva un nome : Edward Cullen.

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Capitolo 6
*** Edward Cullen ***


Riecco la vostra rompiscatole che vi propina un altro cap !Speriamo faccia capire di più sul rapporto odio/amore di Ed e Bella…

Nel precedente cap abbiamo lasciato la nostra Bella in procinto di addormentarsi,sorprendendosi che l’ultimo pensiero della giornata era rivolto al sexy Edward Cullen….

Per fare questo cap,che PROBABILMENTE (non ne sono troppo sicura…dipende dalle idee che mi verranno fuori in questi giorni XD )darà una svolta al sentimento di Bella,c’ho messo una eternità!

Vedremo Alice e Emmett comportarsi da veri “Fratello e Sorella “ con il nostro Edward…ah,dimenticavo:questo cap è POV EDWARD !!!!

Non so come mi è uscito,spero vi piaccia!!!!(le frasi in corsivo sono i pensieri dei Cullen!

Ringrazio tutti quelli che mi hanno commentato ,scusandomi ,perché sono di fretta,oggi,e non ho molto tempo per rispondere…cosa che farò nel prossimo cap!

Grazie angioletti miei!E grazie a chi mi ha messa nei preferiti e a chi legge soltanto!! Mi riempite il cuore di gioia!!

Buona lettura! E per la mia Nessie….TI VOGLIO UN MONDO DI BENE!

 

 

EDWARD CULLEN

 

Era la prima volta che mi intrufolavo in una casa a me estranea. Non ero certo un ladro!

Ultima volta,Ed. questa è l’ultima volta che lo fai. Prima e ultima.

Mi diedi dello scemo da solo,mentre mi arrampicavo sull’albero del giardino di casa Swan,e mi preparavo ad aprire la finestra della sua camera.

Aveva chiuso le tende,il che per me era sia un vantaggio,sia uno svantaggio.

La finestra scricchiolò piano,mentre m’infilavo agilmente nella stanza,e la richiudevo dietro di me,facendo meno rumore possibile.

Mi voltai,per osservare la camera : era piccola e assai disordinata. 

Le pareti erano state dipinte di lilla,e la scrivania era piena di fogli e riviste,che sotterravano anche il computer portatile,rimasto accesso sulla pagina delle mail.

Detti una occhiata veloce. Aveva ricevuto sei mail,di cui tre erano di Reneè,sua madre,e altre da un certo Andrew. Andrew?Chi era?

Provai un nodo allo stomaco innaturale,e spostai lo sguardo altrove. Lei stava dormendo,rannicchiata sotto le pesanti coperte. Aveva un braccio scoperto,e immaginai che avesse freddo,così le stesi una coperta che si trovava ai piedi del letto,nel tentativo di scaldarla. Mi fermai di botto:ma che stavo facendo?

Scossi la testa,e mi sedetti sulla sedia di fronte alla scrivania,osservando quella anonima umana che dormiva.

Non avevo mai osservato nessuno dormire:questo lusso,mi era stato tolto nel 1918,in seguito alla mia trasformazione.

Respirava. Lei ne aveva bisogno.

I suoi capelli castani erano sciolti,e le incorniciavano il viso dormiente. Per la prima volta,la trovai bellissima. Non che non fosse bella,ma qui era se stessa.

Datti una calmata Ed.

Guardai l’orologio;le quattro e trenta della mattina. Tra mezz’ora,si sveglierà l’ispettore. Dovevo andarmene.

Feci per chiudere la finestra dietro di me,quando la sentì parlare nel sonno.

<< Edward…. Grazie… >>

mi voltai,e la trovai che ancora dormiva. Mi stava ringraziando per la sera prima,molto probabilmente.

Sorrisi inconsciamente,mentre mi dirigevo verso casa.

C’impiegai poco,nonostante il sorriso e la rabbia galoppavano nello stesso attimo: provai compassione per Isabella,per quello che quel bastardo le stava per fare. Mi promisi che l’avrebbe pagata presto.

Mi fermai davanti a casa. Non perché fossi arrivato. Ma perché trovai due figure sedute sulle scale del portico,che mi aspettavano,con i sorrisi maliziosi stampati sui loro visi perfetti.

<< Alice, Emmett. Buongiorno >> li salutai,cercando di varcare la soglia di casa. Loro mi afferrarono per le braccia,facendomi sedere in mezzo a loro.

<< Edward! >> trillò mia sorella,buttandomi le braccia al collo.

<< Dai fratellino!! Dicci tutto ! >> mio fratello era leggermente,ma proprio leggermente, esaltato.

<< Cosa dovrei dirvi? >>

<< Dove sei stato? >>mi chiese Alice.

<< Come se tu non lo sapessi >>

Rise<< Mi piace sentirtelo dire >>

<< Da…A casa Swan ,contenta? >>

<< E perché ci sei andato? >> mi chiese Emmett,alzando un sopracciglio.

Questa domanda me la stavo ponendo anche io. Perché ero andato a casa di Isabella?

Il mio inconscio mi suggeriva che forse volevo vedere se stava bene,dopo la brutta avventura sfiorata poche ore 

prima . e poi ci odiavamo . fine discorso. Punto. Basta.

<< Volevo vedere se stava bene,e se era irritante anche mentre dormiva >> risposi.

Ti piace? Il pensiero di mia sorella mi fece rabbrividire.

<< Non dire sciocchezze,Alice. È umana >>ribattei,serio.

<< E allora? Fregatene no? >>  mi suggerì mio fratello.

<< Non ho detto che mi piace >>

<< Dai Ed,a scuola cerca di essere più solidale,ok ? e facci sapere com’è andata! >>Alice mi scoccò un bacio sulla guancia,e raggiunse Jasper,in salotto.

<< Non venite a scuola? >>chiesi a Emmett.

 Lui alzò le spalle << Goditi la giornata ,Eddino >> mi diede una pacca sulla spalla,e se ne andò in casa.

Rimasi seduto sui gradini del portico per un bel po’ ,senza neanche accorgermi che aveva iniziato a nevicare.

Guardai l’orologio,e mi resi conto che era ora di andare a scuola.

Il viaggio in macchina fu una lotta interiore. Una parte di me voleva andare direttamente a scuola,mentre l’altra parte,mi suggeriva di andare alla fermata del pullman,per caricare Isabella e darle un passaggio fino a scuola.

Seguì la seconda parte,e parcheggiai vicino alla fermata,in attesa di lei.

Mentre le note di Debussy cullavano il mio animo,una figura imbacuccata in un giaccone ,sciarpa,cappello e guanti,si stava avvicinando alla fermata.

Dalla camminata e dall’odore di fresia e fiori di campo,dedussi si trattasse di Isabella.

Respirai  a fondo,e scesi dalla macchina.

Lei si girò,sorpresa,verso di me,e accennò ad un sorriso sollevato. Le guance erano rosse,probabilmente a causa del freddo. Mi annotai di accendere il riscaldamento in macchina.

<< Ciao >> mi salutò,con voce sottile,mentre batteva i denti. Era ridicola,in un certo senso.

<< Ciao >> la salutai ,facendole segno di salire in macchina.

Una volta sulla vettura,accesi il riscaldamento e avviai il motore:avrei guidato piano,per non correre rischi. Lei si sarebbe potuta far male…Ah,no! Ancora! Ma cosa me ne importava di lei??

<< Non hai freddo? >> mi chiese ad un certo punto. Mi girai verso di lei,confuso. Perché avrei dovuto aver freddo? Il mio inutile giaccone era tropo leggero per la giornata?

<< No,perché? Dovrei averne? >>risposi,in modo troppo duro. Ero nervoso,sulle spine,ogni volta che parlavo con lei. Non riuscivo ad essere ne’ rassicurante,ne’ gentile.

Lei parve stizzirsi dal tono della mia voce,e non rispose,girandosi dall’altra parte.

Idiota! Ed,sei un idiota!

Parcheggiai nel parcheggio della scuola e scesi dalla macchina. Lei fece altrettanto,e si diresse verso la sua aula,in silenzio.

 La guardai,non riuscivo a essere … umano,insieme a lei.

Mi avviai verso l’aula di matematica,e presi posto all’ultimo banco,mentre la professoressa spiegava.

La mattinata passò velocemente,come al solito,e in mensa fui uno degli ultimi,ma mi diressi comunque verso il mio tavolo,dove si era seduta Isabella. Stava leggendo un libro,ed era completamente assorta nella sua lettura. Senza farmi scoprire,le scattai una foto. Senza ragione.

Mi sedetti di fronte a lei,e la osservai. Se ne accorse.

<< Perché mi guardi ? >>Mi chiese,confusa.

 << Come stai ? >> le domandai,riferendomi alla sera prima.Gelido 

<< Ah…. Bene >> rispose lei,chiudendo il libro,e avviandosi verso biologia. Sapevo che andava a biologia,per un semplice motivo:ero il suo compagno di laboratorio.

Ero dietro di lei,e mi sedetti  al banco,mentre il professor Banner ridava il test della settimana precedente.

10+. Come poteva essere altrimenti?

Guardai Isabella :un nove e mezzo. era intelligente,per essere una comune umana.

Anche biologia passò velocemente. l’accompagnai a casa,e la salutai,gelido. lei mi scoccò una occhiata malevola,ed entrò.

La guardai :era bella. molto bella. scossi la testa,e partì verso casa mia,ripensando a lei. isabella.

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Capitolo 7
*** Casa Cullen ***


Halo!Rieccomi qui,con un capitolo di transizione…ehm,alla fine,ho deciso che il prossimo capitolo sarà quello della “Tragedia” che legherà Edward e Bella,fino a…..

Comunque,come al solito,vorrei ringraziare tutti quelli che leggono e che mi hanno messa tra i preferiti: grazie angeli miei!

Vorrei rispondere ai commenti :



 

_Yaya_:Ciaoo!! Eh lo so..povera Bella,ma d’altronde,Edward deve ancora capire quello che prova nei confronti di Bella. Per lui è una cosa nuova,mai successa. In questo cap si prenderanno un po’ in giro * che tenero Ed!*



clodiina85: Ehehe!mi fa piacere sapere che la mia storia ti piace!Il tuo commento mi ha fatto sorridere! Spero che questo cap ti piaccia!


Railen :ciao amore della mamma!Ti voglio bene !Spero che questo cap ti piaccia…non è uno dei migliori,lo ammetto. Ma considera che ho iniziato a scriverlo dopo il genocidio provocato da quell’infame di storia….Ti voglio bene Nessina mia!!



CASA CULLEN


 

<< Bella ? >>

Alzai la testa di scatto,mentre Emmett mi guardava curioso. Mi stiracchiai sbadigliando,facendolo ridere.

<< Perché ridi ? >> gli chiesi,alzando un sopracciglio. Rosalie mi sorrideva,e Alice ghignava.

<< Bè,addormentarsi in mensa è strano… soprattutto se continui a pronunciare “ Edward Edward!Scappa” ! >>mi scimmiottò Emmett,imitando la mia voce. Io arrossì fino alla cute dei capelli,spostando lo sguardo dall’altra parte.

<< Dai amore,non vedi che la metti in imbarazzo? >> disse Rosalie,guardando il suo Emmett che mi prendeva in giro,senza scrupoli.

<< Oh Rose! Non vedi com’è arrossita? Secondo me qui gatta ci cova… >>

<< Piantala Em ! >> lo sgridai,ancora rossa in viso << Ho fatto un brutto sogno,tutto qui >>

<< Ah bè,hai sognato Ed in mutande? (Nota autrice: che bel vedereeee!! Gnam! Xd)

<< Emmett! >>

<< Allora? >> 

 << No,non ho sognato Edward in mutande >>

<< E perché mi avresti sognato in mutande ? >> . mi girai,ritrovandomi Edward,seduto vicino a me,che sorrideva. Un sorriso da giocatore da poker. Furbo.

<< Ehm… no,no! Non ti ho sognato in mutande! >> cincischiai,guardando male Emmett,che rideva a crepapelle.

<< Vedo che i vostri rapporti sono migliorati >> ci disse Alice,sorridente.

<< Cosa? >> io e Edward parlammo all’unisono. 

<< Di solito vi gelavate in uno sguardo !>>

<< Anche ora,cosa credi? >> risposi,guardando Edward,che assunse la faccia “da schiaffi “.

<< Secondo te  io andrei d’accordo con una come Bella? >>

<< E io potrei andare d’accordo con uno come Edward? >>

<< è troppo odiosa >>

<< è troppo pieno di sé >>

<< è sbadata >>

<< Crede che il mondo giri intorno a lui >>

<< è irritante >>

<< si crede superiore a tutti gli altri >>

<< Okay,ora dateci un taglio per favore ! >> c’interruppe Alice << mi state facendo venire mal di testa …. >>

La campanella suonò,e mi diressi verso algebra,seguita da Alice,che si teneva la testa con una mano.

<< Ehi Alice,stai bene? >>le chiesi,mentre si appoggiava al muro . Era più bianca del solito.

<< N…no… forse è meglio se vado a casa…>>

<< Ti accompagno >>

<< No… >> si riprese,sussultando << Anzi,accetto il passaggio. Andiamo >>

Ci dirigemmo verso la segreteria,per informare che andavamo a casa,e poi ci avviammo verso la Porche gialla di Alice.

<< Domanda:dove abiti? >> le chiesi,mentre con cautela facevo partire la macchina,che già ringhiava al minimo tocco. Alice rise.

<< Vai sempre a nord,prendendo la statale. >>

Me la cavai bene: in fondo,guidare una Porche  era piacevole. 

<< Come mai non prendi una macchina?guidi bene >> 

<< Ecco,io e le macchine non andiamo tanto d’accordo >> risposi,mentre svoltavo verso una strada,nascosta dagli alberi.

Alice mi disse di parcheggiare davanti ad un vialetto di ghiaia,contornato da fiori colorati. L’erba era verde smeraldo ,curata. 

Davanti a noi,si ereggeva una casa,o forse chiamarla casa era riduttivo.

Aveva tre piani,di cui uno era ricoperto da una intera vetrata. La forma era simmetrica,e il portico con gli scalini bianchi,in tinta con la verniciatura del muro, era grande quanto il mio salotto.

Aveva un immenso giardino,da cui passava il fiume ghiacciato dalla neve.

<< Caspita… >> mormorai,guardando la casa,meravigliata. 

Alice mi precedette,aprendo la porta. Io entrai,un po’ imbarazzata. Il salotto era… bho,non c’è un aggettivo per descriverlo.

I due divani bianchi,vicino alle due poltrone,che guardavano verso il camino,e un televisore più grande del muro di camera mia,a schermo piatto,sopra il camino. Il tappeto morbido,anch’esso bianco,dominava gran parte del pavimento.

<< Alice cosa ci fai a casa? >> 

A parlare era stata la madre di Alice. Avrà avuto trent’anni,ed era veramente bella.

I capelli mossi color caramello le ricadevano sulle spalla la camminata leggiadra ,

i tratti leggeri e perfetti,la pelle diafana e gli occhi dorati. Si vedeva lontano un miglio che era una Cullen.

<< Non mi sentivo troppo bene,mamma. Ah,posso presentarti Bella? Mi ha accompagnata a casa,dato che non potevo guidare >> disse Alice,facendomi venire avanti.

Il volto di Esme si illuminò,mentre mi porgeva la mano,bianca e gelida.

 << piacere  sono Esme,la madre dei Cullen. Alice mi parla sempre di te >>

<

> dissi,afferrandole la mano,in segno di saluto.

<< Oh,dammi pure del tu,cara. E chiamami Esme,mi fai sentire vecchia! >>rise,melodiosamente,insieme ad Alice.

<< Vieni,ti porto in camera mia >> disse Alice,prendendomi per mano e salendo le scale di corsa. Si fermò davanti alla prima porta,e la aprì;inutile dire che la stanza era,se possibile,più grande dell’immenso salotto.

<< Accidenti,quanto è grande la tua camera! >>

<< La camera mia e di Jasper >> disse,facendo un gesto teatrale

La guardai,alzando le sopracciglia<< Tu dormi con Jasper? >>

<< Ovvio,è il mio ragazzo ! >>

<< Lo so che è il tuo ragazzo,ma non credevo che…ecco… che dormiste insieme! Quindi,tu…non sei…. >>

<< No,Bella. Io non sono vergine. Perché? Tu lo sei? >> ora si era avvicinata,mentre mi sedevo sul letto morbido,rossa in viso.

<< Ecco…se devo essere sincera…io devo.. >> deglutì rumorosamente,mentre mi vergognavo<< …Dare ancora il mio primo bacio! >> quasi urlai,nascondendomi la testa sulle ginocchia,che avevo portato al petto.

Sentì Alice sospirare << Grazie al cielo! >>

La guardai,sorpresa << Non mi deridi? >> 

Rise,in maniere quasi cristallina << No,perché dovrei? >>

<< Bè,Alice..a diciassette anni… insomma,non dirlo a nessuno,okay ? >>

<< Tranquilla,non spiccicheremo parola >> giurò Alice.

<< Perché parli al plurale? >>

<< Perché Emmett,e Rosalie ci stanno spiando da dietro la porta >> e andò ad aprire la porta,facendo cadere Rosalie e Emmett in avanti.

Sbiancai<< Guai a voi se dite una sola parola al riguardo ! >>

Emmett si distese sul tappetto<< Non diremo niente,vero Jazz? >> urlò.

<< Non dirò niente,Bella,promesso ! >> promise Jasper,urlando dal piano di sotto.

Io alzai le braccia << Chi ha sentito quello che ho detto? >>

<< Scusa cara,ma l’ hai praticamente urlato >> disse Esme,appoggiandosi alla porta << Comunque,non l ‘hanno sentito Carlisle e Edward . quindi hai scampato il pericolo >>

<< Perfetto >> borbottai,mentre Rose rideva.

Carlisle?

<< Chi è Carlisle? Vostro padre? >> chiesi,mentre Rosalie annuiva.

<< è il chirurgo più brillante di Forks,anche se a parere mio,è moscio  >> cantilenò Emmett,quasi annoiato. Gli arrivò in testa un cuscino.

<< Se non la smetti di prendermi in giro,ti apro la testa con un bisturi. E sai che lo farei >>Rise Carlisle. Era biondo,alto,con gli occhi dorati e la pelle diafana,come tutti i Cullen. Aveva l’aria saggia e responsabile. Come Esme,non doveva avere più di trent’anni.

< Piacere di conoscerti,Bella >> si presentò Carlisle,sorridendo.

<< Piacere di conoscerla,dottor Cullen. >>

< Oh,chiamami Carlisle  e ti prego dammi del tu ! >>sorrise,mentre si dirigeva al piano di sotto.

<< Avete una famiglia splendida >> dissi,rivolta ai Cullen. Jasper e          Edward erano appena arrivati ed erano appoggiati agli stipiti della porta.

<< Confermo >> disse Alice,sorridente.

Il mio telefono squillò,e ci mancava poco che ballassi la conga,talmente ero felice.

Alice mia aprì la finestra di camera sua,in modo da lasciarmi al privacy per parlare,mentre mi dirigevo verso il balcone.

<< pronto? >>dissi,con il magone.

-         Bella? Sono Andy –

<<Ciao Andrew! Come stai? >>

- Bene,pulce. Tu? Papà sta bene? –

<< Sta bene. Allora,come va a Yale? >>

- Sono stanco morto. Voglio la pensione,ci credi? –

Risi . mi era mancato mio fratello.

<< Stai sentendo la mamma? >>

-         A dire il vero,l’ ho sentita dieci minuti fa. . Era con Phil a Parigi. –

<< Caspita!Parigi? >>

-Eh già. Vorrei andarci anche io per una bella  vacanza… ops,devo andare!Ci sentiamo domani se riesco a chiamarti,va bene?-

<< Okay Andy!a domani!Ti voglio bene! >>

-Te ne voglio anche io,pulce –

Chiusi la chiamata,asciugandomi le lacrime,e rientrando in camera di Alice.

<< Allora? Era Andrew? >> mi chiese Alice,seduta sul tappeto,vicino a Jasper.

<< Sì…  >>

<< Posso farti una domanda? >> mi chiese Edward.

<< Dimmi >>

<< è il tuo ragazzo? >>

Scoppiai a ridere,mentre mi guardava,incenerendomi con lo sguardo. 

<< No,assolutamente no! È mio fratello ! Ma come ti viene in mente una simile idiozia? >>

<< Probabilmente hai ragione. Nessuno sano di mente si metterebbe con te >>

<< E nemmeno con te. Hai presente la simpatia? Ecco,è quella cosa che ti manca. >>

<< Chi si odia si ama >> cantilenarono i Cullen.

<< Vedremo >> disse Edward,gelandomi.

<< Sì. Vedremo >> sibilai io. La sfida,era appena cominciata.

 

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Capitolo 8
*** Il mio pensiero fisso ***


Et voilà!rieccomi con un nuovo cap !Vi sono mancata? No?? Q_Q

Comunque..ecco il cap dei segreti svelati..ovvero,l’avvicinamento di Edward e Bella…

Un fatto che farà capire alcune cose importanti per gli altri cap…

I ringraziamenti sono in fondo alla storia….Ah,grazie agli angioletti che mi hanno messa tra i preferiti e anche chi legge soltanto…

Grazie angeli miei!Buona lettura!


 

IL MIO PENSIERO FISSO.

<< Ci sono domande? >> chiese la professoressa di diritto,con la sua voce annoiata e noiosa.
Si sentì un grugnito indefinito da parte degli studenti,e lei continuò a leggere dal libro di testo,imperterrita.
Io avevo scollegato il cervello già da mezz’ora e il mio foglio degli appunti si era trasformato in un foglio pieno di scarabocchi colorati.
Spostai lo sguardo fino alla finestra,e m’incantai a vedere i fiocchi di neve che veleggiavano nell’aria. All’improvviso,la faccia di Emmett comparve dal vetro,facendomi urlacchiare dallo spavento.

<< Signorina Swan,è diventata matta ? >>mi riprese la professoressa. 

<< Scusi prof … ecco, non mi sento tanto bene,ho un po’ di mal di testa… posso uscire? >> 

<< Va bene,ma non stia troppo fuori! >>
sgattaiolai fuori dalla classe,e mi diressi verso il cortile,dove vi trovai Emmett,Jasper e Edward in mezzo alla neve,che ridevano come matti: sembravano tre dei pagani della bellezza.

<< Ma vi siete ammattiti? >> chiesi,avvicinandomi a loro,facendomi spazio tra la neve: tremavo come una foglia,dato che non avevo preso la giacca.

<< Eddai,ti abbiamo salvato da una lezione noiosissima. Dovresti come minimo venerarci >> constatò Emmett,scompigliandomi i capelli. Il solito gesto affettuoso di sempre.

<< Grazi-e >> dissi,battendo i denti.

<< Dov’è la tua giacca? >> mi chiese Jasper,imbacuccato in sciarpa e cappello.

<< I-in clas-se >>
Edward sbuffò,posandomi la sua giacca grigia sulle spalle. Rimasi positivamente sorpresa: non era da Edward,essere così gentile e disponibile.

<< Non ce né bisogno Edward,davvero… >>cercai di togliere la giacca.

<< Niente “ma”. Stai congelando. >>ribatté lui,prendendomi le mani e rimettendomi la giacca. Sentì una specie di scossa elettrica nel momento in cui le sue mani toccarono le mie,e la cosa non mi piacque.

<< Forza,andiamo a salvare Alice e Rosalie… Edward,ci vediamo alla caffetteria! >>disse Emmett,mentre insieme a Jasper,andavano a recuperare le loro amate ragazze.

Io e Edward ci dirigemmo alla caffetteria ,in silenzio.

Trovammo la caffetteria quasi vuota,se non con qualche eccezione.

<< Cosa vuoi? Thè? Latte? >> mi chiese Edward,mentre si dirigeva verso il piano bar.

<< Caffè. Forte. Doppio >>dissi,sentendo l’acquolina in bocca: adoravo il caffè,per me era come una droga.

<< Caffè? Sei sicura? >>alzò un sopracciglio ,scettico.

<< Perché? >>che male c’era a bere caffè?

<< Bè,non sembri una con la faccia da caffè… più camomilla… >> ghignò << Calma e molto pigra >>

<< Vuoi al guerra Cullen ? >>

Scoppiò a ridere,melodiosamente << Vada per il caffè . comunque,sì. Voglio la guerra >>e si allontanò,aggraziato come non mai.
Mi strinsi di più nella sua giacca,inspirandone il profumo di Edward,il profumo più dolce e bello che esistesse.
Ritornò dopo poco,con una tazza di caffè fumante,e si sedette vicino a me,mentre Emmett,Jasper,Rosalie e Alice entravano,sorridenti,e prendevano posto al nostro tavolo.

<< Ehilà !Abbiamo interrotto qualcosa? >> trillò Alice,sedendosi davanti a me. Arrossì impercettibilmente,mentre Rosalie le dava una gomitata.

<< No,niente. Stava per iniziare una guerra,ma a quanto pare,dovrà essere rimandata,eh Swan? >> chiese Edward,ridacchiando.

<< Puoi contarci Cullen >> risposi io,fiera.

Sorseggiai il mio nettare prelibato,sotto lo sguardo torvo di Alice .

<< Perché mi guardi? >> le chiesi,finendo il mio caffè.

<< Quanti ne hai già bevuti? >>

<< Uno >> risposi meccanicamente.

<< Bella,la verità >>

<< Due >>

Alice inarcò un sopracciglio,spazientendosi << Bella >>

Sbuffai << Cinque . Contenta ? >>

<< Troppo caffè fa male >> mi riprese Jasper,cingendo Alice con un braccio.

<< Tanto peggio di così non si può ridurre >> sussurrò Edward. Lo guardai male,tirandogli un pugno leggero sulla spalla. 

Scoppiarono tutti a ridere,mentre suonava la campanella dell’ultima ora. Ci alzammo,e ci dirigemmo alla macchina. Io,Edward,Alice e Jasper sulla Volvo,mentre Emmett e Rosalie sulla BMW.
 Mi accompagnarono a casa,dove non c’era Charlie ad aspettarmi.
Al suo posto,c’era un biglietto .


Ehi Bells! Starò via per cinque giorni,a causa di un inseguimento ad un ladro a Seattle. Se ti serve  aiuto,chiama a questo numero (è il commissariato) 3317869008 ,oppure sul mio cellulare.

Se ti senti sola,puoi invitare Alice  a stare da noi.

Non combinare disastri e comportati in maniera responsabile.

Non invitare ragazzi in mia assenza. Mi fido del tuo buon senso e della tua maturità.

Ti voglio bene piccola,

Papà “

Riposi il foglietto nel cassetto della cucina. Casa libera. Per cinque giorni.
<< Evvaiiii!!! >> esultai,saltando per casa.

Mi cambiai con una tuta,e mi stesi sul divano,dopo aver acceso il camino,per guardare la televisione.

Nel bel mezzo di una sit-com ,sentì dei rumori in cucina.

Ora,se Charlie non c’era,e io ero l’unica persona in casa… chi c’era in cucina.?

Con il panico nelle vene,mi alzai cautamente,e andai al cassetto del mobile in salotto,prendendo la pistola che Charlie aveva di riserva. Era carica.

Deglutì rumorosamente,tremando: non avevo mai usato un arma,e sperai di essere impazzita,di essermi immaginata i rumori ,in quel momento inquietanti,che provenivano dalla cucina.

Varcai la soglia della camera incriminata,e il mio sguardo si posò sul coltello appoggiato sul tavolo. Sbarrai gli occhi. Io quel coltello,non l’avevo messo lì,e Charlie non l’aveva lasciato sul tavolo.

Presi un po’ di forza,aumentando la presa sulla pistola.

<< Chi c’è … >> mormorai,cercando di sembrare spavalda: se,certo. Sembravo un gatto impaurito davanti ad una flotta di cani arrabbiati.

Sentì ridere. Una risata maschile.

<< Chi c’è?! >> ripetei,spaventata.

La maniglia della porta della cucina,quella che dava sul retro,si abbassò furiosamente. Grazie al cielo,avevo chiuso la porta a chiave.
Urlai spaventata,soprattutto quando vidi una figura fuori dalla finestra.
Afferrai il telefono,e mi rifugiai in salotto,sotto il tavolo. Composi il primo numero che mi venne in mente.

<< Casa Cullen >> rispose la voce dall’altro capo dell’apparecchio.

<< Edward! Aiuto! >>Sussurrai,spaventata,con le lacrime agli occhi.

<< Bella? Che succede? >>chiese lui,allarmato.

<< C’è qualcuno! Qualcuno è entrato in casa mia! Ora è fuori,ma sta cercando di spaventarmi… Edward,ti prego,aiutami! >> 

<< Arrivo. Tu non fare niente. >>chiuse la chiamata. Io mi rannicchiai sotto il tavolo,guardandomi attorno.

<< Bella… >> una voce in salotto. La stessa voce di prima. Della risata.
Deglutì,cercando con lo sguardo la voce,fin quando non vidi una figura che si avvicinava al tavolo.

Urlai spaventata,e in quel momento,la porta d’ingresso venne scardinata: Edward era arrivato.

Saltò addosso all’intruso,immobilizzandolo,mentre quest’ultimo si dimenava. Edward lo stese con un pugno allo stomaco e lui barcollante,riuscì a scappare.
Io singhiozzavo sotto il tavolo,con gli occhi sbarrati.
Edward allora si chinò vicino a me << Bella,è tutto finito. Ci sono io >>
Piansi spaventata,mentre mi abbracciava. Mi fece appoggiare la testa sul suo petto,mentre mi cullava,nel tentativo di calmarmi

<< Ed …ward… >> singhiozzai,mentre mi cullava.

<< Non ti preoccupare,ora ci sono io qui con te. Non ti succederà più niente.>>

<< Non andartene,ti prego … resta qui… >>

<< Non me ne vado. Ora tranquillizzati >>

<< Grazie >> singhiozzai. Lui per tutta risposta,mi scoccò un bacio sulla fronte.

Rimanemmo tutta la notte sotto il tavolo,abbracciati.
A volte,lo guardavo,illuminato solo dalla luce fioca del fuoco che scoppiettava nel camino: provavo una fitta allo stomaco,strana.
Mi accarezzava la schiena,mi baciava la testa. 
Per me,in quel momento,era il paradiso.
Al centro dell’inferno.


 

Allora?Vi è piaciuto??

Risposteee!!Secondo voi,cosa succederà nel prossimo cap? E chi era lo sconosciuto che ha quasi aggradito Bella? La “tragedia” è solo all’inizio…*risata malefica,con la musichetta dell’esorcista e di psyco *


Railen : Eh cara la mia piccola Nessie…la scena non era in programma… ma l’improvvisazione fa sempre bene! SPERO che il cap ti sia piaciuto! Ti voglio bene stellina mia!


 

_Yaya_:Anche io sogno Ed in mutande…o senza XD! Mi fa piacere che il mio cap ti sia piaciuto!Ho seguito il tuo consiglio,uno scambio di battutine tra Ed e Bella fa sempre bene!Un bacione enorme! Smakkk!!

 

MimiMiaotwilight4e: Ed geloso è una delle cose più belle!Sono d’accordo con la tua filosofia Amore/odio=rapporto perfetto!Spero che ti sia piaciuto questo cap!Un bacione enorme!Kiiiiss!


 

Princesseelisil : Il mio angioletto !Figurati,mi fa piacere quando recensisci !Spero che il cap ti sia piaciuto!Per quando si metteranno insieme..ho una mezza idea,ma è ancora in fase di elaborazione…xd!Un bacioneee!!Kizzz!

Lialian: Amoooore!Mi riempi,come sempre,il cuore di gioia!Mi fa piacere che la mia ff ti piaccia!Accetto il complimento!Spero che il cap ti sia piaciuto!Fammi sapere!!Un bacioneee!!

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Capitolo 9
*** Lei è mia ***


Dancing queennn!!!!” ehm..salve!Scusate il saluto,ma sto ascoltando questa canzone,dato che ho rivisto il film “Mamma mia”,con Meryl streep e pierce Brosman…Anyway,sono STRAFELICE che il precedente cap vi sia piaciuto!

Ma chi sarà il misterioso maniaco che vuole far male a Bella?? Mah…i misteri della vita…

Vi ringrazio tutti!!X i comm ,x le letture,x avermi messa tra i preferiti!

Ecco..ora sto ascoltando “Lucky” di Bif Nacked…speriamo che mi ispiri…

Buona lettura!!!

Ps. Questo cap è POV EDWARD!


 

LEI è MIA


 

<< Grazie >> mi sussurrò,singhiozzante,spaventata.

La strinsi di più a me,poggiandole un bacio sulla fronte. Il suo profumo mi colpì il naso,troppo velocemente. Cercai di prendere aria,guardando fuori,verso la porta scardinata.

Percepivo il suo sguardo addosso,e cercai di tranquillizzarla,accarezzandole la schiena,e posandole un altro bacio sulla testa,tra i capelli morbidi e profumati.

Controllati Ed.

Si addormentò tra le mie braccia,verso le cinque della mattina,così decisi di portarla a casa mia,dove sarebbe stata sicuramente più al sicuro.

La posai dolcemente sul sedile posteriore della mia Volvo,coprendola con una coperta,in modo che non prendesse freddo. Risollevai la porta di casa Swan,e partì verso casa mia.

Nell’abitacolo della macchina,si sentiva solo il suo respiro lieve,e il battito del suo cuore. Un suono meraviglioso. Come una melodia candida che ti rilassa.

Parcheggiai nel garage,e Alice mi corse incontro,spaventata.

<< Come sta?Sta bene?Sono stata una stupida!Dovevo vedere!Dovevo… >> le stoppai la bocca,coprendola con le mani.

<< Non è colpa tua Alice. Sta bene,ora dorme. La porto in camera mia. Riunione straordinaria in salotto tra due minuti. Raduna gli altri >>e con questo,sollevai Bella,e la portai in camera mia,adagiandola sul divano in pelle nera,con la coperta.

Edward,posso vederla?

<< Entra Esme >>sussurrai,spostando una ciocca di capelli dal viso di Bella.

Mia madre entrò nella stanza. Guardava Bella,sbigottita. Si avvicinò piano,e posò un bacio sulla guancia di Isabella.

< Povera stella >> mormorò,come se stesse parlando di sua figlia.

Effettivamente,per Esme,Bella era come una figlia.

<< Vieni,raggiungiamo gli altri >>mi disse mia madre,prendendomi per mano.

<< Ma Bella…è prudente lasciarla da sola? >>

Esme sorrise << Vieni >>

La seguì,lanciando un ultimo sguardo a quella piccola umana che mi aveva fatto quasi venire un infarto,la sera prima.

Gli altri erano tutti in salotto:Rosalie era abbracciata a Emmett,con la faccia velata di terrore. Lei poteva capire Bella meglio di chiunque altro.

<< Cosa è successo,Edward? >> mi chiese Carlisle,seduto sulla poltrona.

Raccontai cosa era successo,tralasciando la parte del “Ci sono io con te. Non preoccuparti “.

<< …Carlisle,cosa ne pensi ? >> chiese Jasper,mentre stringeva la mano ad Alice.

Edward,era un vampiro?

<< Non mi pare… l’odore era forte. Umano >> risposi,serrando i pugni << Se lo trovo,lo  uccido con le mie stesse mani >>

<< Calmati Ed >> sussurrò Emmett << E comunque,ti darei una mano molto volentieri >>

<< Io dico di sentire anche la versione di Bella >> intervenne Alice <<  Potrebbe aiutarci a capire meglio >>

<< Non vedi niente,Alice? >> chiese Esme,materna.

Alice chiuse gli occhi,e io mi sintonizzai con lei.

Le immagini che vedevo,quelle che scorrevano nella mente di Alice,ritraevano Bella.

Poi,la visione di Alice,prese forma.

Isabella correva. Era senza fiato,e spaventata. 

<< Bella >> 

Isabella si fermò,atterrita dallo spavento. Un uomo le si avvicinò,allungando la mano verso la sua camicetta bianca,e la strappò.

<< Lasciami! >> urlò Bella,cercando di fuggire. L’uomo la braccò,bloccandola contro il muro di mattoni sbiaditi.

<< No! No! Lasciami! >> le lacrime ripercorrevano le sue guance ,e le urla si propagavano nell’aria…

<< No! >> urlai.

Alice era sconvolta. Nascose la sua faccia nel petto di Jasper,cercando di dimenticare quella visione.

Io rimasi in piedi,tremando di rabbia. Non poteva succedere. Dovevo impedirlo.

<< Calmati Edward >> disse Carlisle. Io sbottai.

<< Come faccio a calmarmi?è in pericolo! Non posso rimanere qui fermo,ad aspettare che un maniaco la uccida! Eh?Come faccio a calmarmi?! >>

Avevo ancora le urla di Bella nella testa,quando,in cima alle scale,comparve lei. Bella.

<< Bella … >> mormorai,guardandola: aveva addosso una mia felpa blu,e tremava,ancora spaventata.

<< Edward… >> scese le scale ,e,arrivata all’ultimo scalino,mi corse incontro,posizionandosi davanti a me.

Le posai una mano sulla spalla,e lei si calmò.

<< Bella tesoro. Hai fame? >> le chiese Esme,cingendole le spalle. Bella annuì,e si fece scortare da Esme fino in cucina.

<< Dobbiamo pensare a qualcosa >> intervenì Emmett,serio per la prima volta.

<< Per ora Bella potrebbe essere sorvegliata da noi >> disse Jasper << La notte faremo dei turni vicino a casa sua…Edward ,tu potresti stare con lei >>

<< Carlisle? >> mi rivolsi a lui,in attesa di una conferma.

Mio padre annuì.

Rosalie si alzò,andando in cucina. Mi sintonizzai nella sua mente.

“ Come stai Bella? “

“ Sono ancora un po’ scossa… ma va bene. In fondo,non è successo nien- te “stava quasi per piangere.

“Sai Bella” iniziò Rosalie,mentre Esme serviva una tazza di caffè e del bacon con le uova a Bella

  Non molti anni fa,a me è successa una cosa simile alla tua “

“ Davvero? “

“ Sì,solo che mi trovavo per strada,e gli uomini erano sei “

“ Oddio Rose… mi spiace … “

“ Ma l’ ho superato,Bella. E anche tu ci devi riuscire. Se non lo superi,non vivi. Lo so che è difficile,ma provaci. Me lo prometti ? “

Vidi Bella alzarsi dal tavolo e abbracciare Rosalie.

 “ Te lo prometto “

<< Edward? Ci sei? >> mi chiese Emmett,passandomi una mano davanti agli occhi.

Io sussultai ,riprendendomi << Certo Certo. Ci sono >>

Alice si alzò,raggiungendomi << Stai al gioco >>

La guardai interdetto,mentre la vedevo prendere smalti,trucchi,cerette e posarli sul tavolo.

Bella,Rosalie e Esme entrarono nella sala,guardando Alice confuse. Rosalie rise.

<< Oh santo cielo,Alice! >>

<< Che cosa? >> chiese Bella interdetta,mentre Alice la faceva sedere.

<< Bella,sei pronta? >>

<< Ecco,comincio ad avere paura >>

<< Shopping o Centro Benessere? >>

Bella sgranò gli occhi,e ritrovò il sorriso << Shopping con te? No no!Meglio manicure! >>

<< Eh no,carina. Non solo manicure >>

Ringraziai Alice. Voleva far distrarre Bella,facendole ritrovare il sorriso. E ci stava riuscendo.

Bella rideva,quando Alice e Rosalie le facevano la manicure… quando arrivò la “Fase Depilazione” ,la guardammo correre dietro ai divani,mentre Alice e Rosalie la minacciavano.

Si rifugiò dietro Emmett,che rideva.

<< Bella! Vieni subito qui! >>

<< Mai! >> rise Bella.

Alla fine,riuscirono a prenderla e a portarla di sopra. Pochi minuti,e un urlo di dolore,seguito da risate,si librò nella casa.

Esme ci guardò << Depilazione completa >>

Io,Jasper,Emmett e Carlisle ci guardammo,e rabbrividimmo nello stesso momento.

Dopo qualche oretta,ci raggiunsero:Bella indossava dei pantaloncini di jeans corti,con le calze nere e gli stivali ,e una camicetta blu. I capelli erano legati in una treccia,e bè… stava veramente d’incanto.

Eddino,stai sbavando. Chiudi la bocca.

<< Grazie Em >> ringhiai,mentre mi faceva la linguaccia.

Grazie di che? Eddino… innamorato..uuuh!Scooppone

<< Piantala. Non è vero >>Mormorai,facendomi sentire solo da lui.

Certooo! E gli asini volano  .

<< Perché,tu voli? >>

Ahah… no. Divertente. Scappa finché puoi.

<< Pauraaa >>

<< Ragazze,niente in contrario se uccido Eddy ? >> esclamò Emmett.

Scoppiammo tutti a ridere. Bella era in piedi,vicino alla porta d’ingresso.

<< Edward,posso chiederti un passaggio? >>mi chiese.

<< Non preoccuparti. Stasera sto con te. >>

Arrossì << Con te,Cullen? Sicuro che non mi salterai addosso? >> era ritornata lei. La Bella di sempre.

Rosalie la guardò,compiaciuta.

<< E chi lo sa… Chissà,magari sarai proprio TU ,a saltarmi addosso…ma non ti posso biasimare,il mio fascino è irresistibile >> ribattei,tranquillamente.

<< Eh già…il fascino animale… >>

Ridemmo tutti,mentre la spingevo fuori nel garage,verso la mia Volvo.

<< Divertente… nuova battuta? >>

<< Ho un repertorio vasto,Cullen. >>

<< Ci credo >> ghignai << D’altronde,anche in un cervello indietro come il tuo,l’umorismo può viaggiare indisturbato. >>

<< Ah-ah. No . >>

Per tutto il viaggio non facemmo altro che battibeccarci,e,arrivati a casa sua,la lasciai in camera,mentre si metteva un pigiama.

Io mi sedetti sul suo divano,a guardare la televisione.

<< Cosa guardi ? >> mi chiese,mentre mi raggiungeva. Aveva una camicia da notte abbastanza sopra il ginocchio,a spalline fini,azzurra.

<< Ma non hai un pigiama ? >> Vuoi farmi impazzire?

<< No,ho solo questo… e poi,,sempre meglio che dormire in biancheria intima,no? >>

<< Guarda che non copre niente quel pezzetto di stoffa >>superfluo per di più. Okay,datti una calmata,Ed.

<< Oh insomma,smettila di lamentarti. Vuoi che dorma nuda? >>

Sì.<< No no,rimani così. >>

Si sedette vicino a me,e insieme guardammo un programma,un quiz.

Era divertente vederla ridere,vederla così attenta.

Si addormentò poco dopo,contro la mia spalla.

La portai di sopra,e la stesi nel suo letto,coprendola bene.

<< Resta… >> biascicò ,quasi dormiente.

Mi stesi vicino a lei. Proteggendola. Da tutto e da tutti.

LEI ERA MIA.


Lalalalalal!! Allora? Vi è piaciuto?A quanto pare,il nostro strafigo…ehm,cioè..Edward,è cotto!

Avevo una mezza idea di far tornare prima Charlie,e di vederli insieme,che dormivano innocentemente l’uno accanto all’altra(anche se Ed non dorme)..ma poi risultava troppo… che cavolo Bella!Se ti becca Charlie sei un po’ sfigatella!


Lialian: et voilà!Un capitolo fresco fresco per te.... ti e piaciuto???Sì,sono della tua stessa opinione…W EDDY BASTARDO E STRONZO!bacionissimi!

bribry85:Eh già… chissà chi è…umano o vampiro? Secondo te?Niente è come sembra… un bacio!!


 

Railen: ehi amore miooo!Il pugno era ben controllato,per quanto Edward sia riuscito a non staccare la testa a morsi a quel maniaco di..ops,stavo per dire chi era!! XD!Spero che questo cap ti sia piaciuto!Ricordati sempre: TI VOGLIO BENE,NESSIE!

 

_Yaya_,:i tuoi consigli c’azzeccano sempre…ma come fai?XD!sono felice che ti sia piaciuto questo cap!Secondo te chi è??? Bacionissimissimi!

MimiMiaotwilight4e:concordo,la frase è mooolto bella!Guarda,quel maniaco non verrà svelato proprio subito… mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi…se avete una idea… mi fa piacere leggere i tuoi commy…mi sono affezionata a te!Una bacione immenso!tvb!

Princesseelisil,: sono anche io emozionantissima!!!pensa che lo andrò a vedere venerdì,sabato,domenica! E poi,vabbè,anche sabato e domenica prox dato che nel mio paese (cornaredo)i film arrivano sempre dopo…non vedo l’ora di vederlo!Andrò all’Odeon per la prima !uscirò prima da scuola….tutto x Edward…Bella invece…bah… un bacione immenso!

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Capitolo 10
*** Impossibile ***


Per far contenta YaYa ,posto + in fretta che posso!Oddio,PRESTO è una parolona!Non riuscivo più ad aprire efp!Sigh…
Allora..dunque…Dove eravamo rimasti?
*Bella arriva a Forks e conosce i Cullen
*Bella e Edward=Gelo + totale
*Alice e Bella=amiche fin da subito
*Attacco a Bella
*Edward si rende conto dei suoi sentimenti
C’è tutto? Sì?Perfetto,si può continuare
ATTENTION! Dialogo Emmett e Bella!cosa dirà Emmett a Bella??XD!

*********************************************************************
 

IMPOSSIBILE


 

Bip!Bip!Bip!_________

Credo proprio che la mia sveglia abbia cessato di vivere...

O meglio,dovrebbe aver smesso. Essendo un corpo di metallo che cade,dovrebbe sentirsi un tonfo,vero?E allora perché la mia sveglia non fa nessun rumore?

<< Ma che diavolo… >> bofonchiai,aprendo un occhio. La sveglia si trovava ancora sul mio comodino,integra.

<< Sveglia Bella! >>

Oh mio dio. Oh mio dio.

Apro completamente gli occhi,riconoscendo quella voce,melodiosa e profonda.

<< Edward?!Che ci fai qui? >> esclamai,vedendolo davanti ai piedi del mio letto,con un sorriso sornione dipinto sul viso perfetto.

<< Come,non ti ricordi? Abbiamo passato la notte insieme. Abbracciati e… >>

Non potevo credere alle mie orecchie. Io avrei abbracciato Edward? Io??!

<<  Mi stai prendendo in giro,vero? Noi… cioè…insomma… >>

Cominciò a ridere di gusto,sedendosi sulla mia sedia di fronte alla scrivania.

<< Credulona >> mi prese in giro.

Io tirai un sospiro di sollievo,tirandogli un cuscino << Cretino >>

<< Non sfidarmi Swan >>

<< Non ti sto sfidando >>

<< Hai paura? (Nota autrice: ARE YOU AFRAID? XD!)

<< No,dovrei averne? >>

Sghignazzò << Bei capelli >>
Mi guardai allo specchio ,spalancando gli occhi .
Ma che razza di capelli avevo? Sembravano una balla di fieno!Tutti crespi e aggrovigliati… urge trattamento Rosalie per rimediare.

<< Posso farti una domanda? >> gli chiesi,fulminandolo,mentre ancora ridacchiava.

<< Parla >>

<< Cosa ci fai qui? >>

<< Ti proteggo >>

<< Ah …Ahh! Okay,ho capito >>

<< Sei un po’ tarda a capire . dai lavati e vestiti che andiamo a casa mia. >>

<< Agli ordini Hitler… >> borbottai,dirigendomi verso la cucina,per bere un bicchiere d’acqua.

<< Come mi hai chiamato? >> chiese Edward,seguendomi.

<< Hitler. Hai presente,il dittatore,quello con i baffetti… >>

<< Questa me la pagherai >>

<< Se se. Domani >>dissi svogliata,dirigendomi verso il bagno.
Finita la doccia,mi cambiai con una tuta nera della Freddy,bella comoda. Legai i capelli in una coda alta,e raggiunsi Edward di sotto.

<< Eccomi bella e pronta >> dissi,mentre prendevo le chiavi di casa.

<< Dopo solo quarantasette minuti e diciotto secondi . Però,che velocità! >> commentò sarcastico,guardando l’orologio.
Gli lanciai un cuscino,che afferrò,per poi rilanciarmelo.

<< Vuoi la guerra,eh? >> commentai,afferrando un cuscino del divano.

La nostra battaglia con i cuscini andò avanti per un bel po’, tra le nostre risate. Avevamo distrutto già cinque cuscini,quando Edward mi immobilizzò con una coperta,facendomi cadere sul pavimento. Ero intrappolata nella coperta,mentre lui mi sovrastava,praticamente sdraiato su di me. Si teneva alzato con le braccia.

<< Ti arrendi,Swan? >> mi alitò,a pochi centimetri dal mio viso. Il mio cuore prese a battere all’impazzata,e sentivo le mie guance colorarsi di porpora.

<< Mai,Cullen ! >> esclamai,dibattendomi. Lui rise,tenendomi ferma.

Ci guardammo negli occhi per non so quanto tempo. Oro e nocciola che si fondevano.

Si avvicinò piano,accorciando la distanza tra i nostri visi.

<< Dico di continuare la nostra battaglia a casa mia,Swan >> commentò,alzandosi.

Porca vacca. No!

Rimasi inerme,tra le coperte,mentre mi guardava,alzando un sopracciglio.<< Ti muovi? >>

<< E come faccio se non mi liberi? >>
lui scoppiò a ridere,e mi liberò. Ci dirigemmo alla sua macchina,e per tutto il viaggio ci scambiammo battutine irritanti.

<< Arriva Alice >> disse,scendendo dalla macchina.

Scesi cautamente dal veicolo,scostando un po’ di neve.  mi girai,e trovai Alice che si avvicinava << Ehi Bella! >>

<< Ehi Alice ! >>le scoccai un bacio sulla guancia,mentre mi abbracciava.

<< Alice,se non ti dispiace,dovremmo continuare la nostra lotta >> disse Edward,colpendomi in faccia con una palla di neve.

 << Ahh! Ho capito! A dopo Bella! >> trillò Alice,allontanandosi per raggiungere Jasper.

Imbrattai Edward con la neve,e lo stesso fece lui con me. Per la seconda volta,i nostri volti si trovarono pericolosamente vicini,ma nessuno dei due oltrepassava quell’ostacolo.
Rientrati in casa,Esme ci venne incontro,a braccia conserte.

<< Vi sembra il modo di entrare in casa? A cambiarvi! >>

<< Sì signora! >> esclamammo, facendola ridere.

Alice e Rosalie mi prestarono una gonna di jeans lunga fino alle ginocchia a pieghe,e una camicia bianca con sopra un maglioncino blu,e le ballerine con mezzo tacco.

<< Scusate,ma per stare in casa mi sembra eccessivo… >> mormorai,guardandomi allo specchio. Alice trillò una risata << Secondo me è perfetto ,vero Rose? >>

<< Assolutamente >> enfatizzò Rosalie,mentre sfogliava svogliatamente una rivista di moda. Emmett fischiò,entrando nella sua camera << Devi andare ad una sfilata,nana? >>
Lo guardai,facendo una linguaccia. Scoppiò a ridere,attirando l’attenzione di Edward,che si trovava nella stanza attigua.

<< Che succede? Ah,bel vestito Bella. Perfetto per essere rovinato >> commentò Edward,appoggiandosi alla porta.

<< Che frase ambigua fratellino ! >> rise Emmett,mentre Edward lo guardava male.

Rosalie balzò in piedi,contenta << E se andassimo a fare shopping? >>
Alice s’illuminò,prendendomi sottobraccio << è una magnifica idea! Dai ragazzi,andiamo! >>e così dicendo,lei e la sorella mi trascinarono di corsa in garage,seguite dai fratelli,che avevano una faccia da funerale.
Jasper stava ascoltando la musica alla radio,nella Porche di Alice,e ci guardò,capendo al volo.
Sbuffando,scoccò un bacio a fior di labbra ad Alice,e si accomodò nel Range Rover Arder Sport di Emmett,dato che era la macchina più capiente,perfetta per contenere almeno un centinaio di sacchetti del negozio d’abbigliamento che si trovava a Port Angeles.

Io e Emmett andammo nella Volvo con Edward,e gli altri andarono nella jeep enorme di Emmett.

<< Allora,Bella… >> cominciò Emmett,mentre Edward lo guardava alzando un sopracciglio << Ce l’hai il ragazzo ? >>

Io arrossì << Em! Ma che domande fai ? >>

<< Sono domande innocenti,queste. Anzi,questa è una delle poche innocenti,Bellina. Allora? Ce l’hai il ragazzo ? >>

<< Devo proprio risponderti? >>

<< Sì >>

<< Allora,no. Non ho il ragazzo . Sto bene da sola >>decretai,guardando fuori dal finestrino.

<< Questa frase l’ho già sentita >> commentò Emmett,guardando di sbieco Edward,che sbuffava al volante.

<< Hai finito ? >> gli chiesi,tornando a guardarlo.

<< No. Seconda domanda: ti piace qualcuno? >>

<< Piantala Emmett >> disse Edward.quasi ringhiando.

<< Allora Bella? >> continuò Emmett,ignorando il fratello.

<< Può darsi di sì,come può darsi di no >>risposi,sentendomi a disagio, Edward aumentò la velocità della macchina.

<< Terza domanda: cosa ne pensi di Edward? >>

<< Emmett! >> ringhiò Edward,fulminandolo con lo sguardo. Io lo guardai,con la faccia che stava per andare a fuoco,talmente ero arrossita.

Cosa gli dovevo rispondere? Sì,mi piace tuo fratello?

<< è…. Bello >> sussurrai,tornando a guardare Emmett,che sorrise in maniera così raggiante,da sembrare che avesse una paralisi facciale.

<< Bello? >> Disse Edward,guardandomi con i suoi occhi dorati,dallo specchietto.

<< Stai zitto >> bofonchiai,facendolo ridere.

<< Quarta domanda: cosa ti piace di Edward? >>

Ancora una domanda equivoca.

Mi piace tutto di Edward. La sua voce,il suo sorriso,il suo viso,il suo corpo,persino il suo odore.

Il modo protettivo,la sua risata,il calore che emanano i suoi occhi.

Mi piace troppo. 

<< Emmett,siamo arrivati >> gli fece notare Edward,mentre scendeva dalla macchina. Io lo imitai,scendendo. Ovviamente,misi un piede in fallo,e quasi caddi. Edward mi prese appena in tempo.

<< Potresti stare un po’ più attenta? A volte aiuta >> mi rimproverò,mentre mi teneva per la vita.

<< Scusa >> borbottai,mentre Alice mi si avvicinava,contenta come una pasqua .

Visitammo una marea di negozi e comprammo non so quanta roba,la maggior parte era roba inutile,a parere mio.

<< Vado un attimo in libreria >> avvisai ad un certo punto,dato che non vedevo l’ora di sottrarmi da Alice e Rosalie.

<< Ti accompagniamo >> disse Jasper,alzandosi.

<< No,no,tranquilli. Torno tra cinque minuti >> li rassicurai,dirigendomi fuori dal centro commerciale.

L’aria fredda mi soffiava violenta sul viso,e della libreria non c’era nemmeno l’ombra. Mi ero persa. Perfetto.
Mi voltai,cercando con lo sguardo uno straccio di negozio,ma la nebbia che si era alzata impediva la visione del paesaggio circostante.
Rabbrividendo,presi la destra,e mi accorsi dopo poco,che mi trovavo dietro ad un negozio. Sospirai di sollievo.

<< Bella >>

Una voce maschile mi chiamò,facendomi rabbrividire. Dei passi dietro di me.
Mi misi a correre,spaventata e senza fiato. Avevo riconosciuto la voce. Era lui. L’uomo che era entrato in casa mia.

<< Bella >> mi chiamò un ‘altra volta,e mi fermai,dato che avevo beccato una strada senza uscita.

Mi girai spaventata,appoggiata al muro di mattoni .
Non riuscì a vedere la faccia dell’uomo. Sentì solo che mi aveva preso per i polsi,strappandomi la camicetta e il magione.
Tremavo dallo spavento e dal terrore.

<< Lasciami ! >> urlai,cercando di dimenarmi.

L’uomo mi bloccò,facendomi sbattere contro il muro di mattoni sbiaditi,con violenza .

<< No!No! Lasciami! >> gridai,singhiozzando.,mentre realizzavo quello che stava per succedere.

Sentivo le sua mani muoversi sui miei fianchi,fino a raggiungere il seno.

<< lasciami! Aiuto! >> gridai con tutto il fiato che avevo in corpo,cercando di spostarmi.

<< Zitta >> gridò la voce dell’uomo,mentre sentivo le sue labbra sul mio collo.

Piansi disperata. Non potevo rimanere inerme,senza reagire,ma la paura non mi permetteva di far niente.
Ero come paralizzata.

<< Aiuto… >> ormai singhiozzavo,ero senza forze.

Sentì un crac e l’urlo dell’uomo,ma mi accasciai a terra,scossa dai singhiozzi.

<< Vattene >> ringhiò la voce del mio salvatore. Con mio sollievo,riconobbi la voce di Edward,furiosa in quel momento.

L’uomo scappò,sanguinante. Edward gli aveva rotto il naso e,credo,il polso.
Continuavo a piangere.

< Bella >> disse Edward,prendendomi in braccio e coprendomi con il suo giubbotto. Mi strinsi al suo petto,singhiozzante.

< Calmati Bella. Ci sono io >> mi tranquillizzò Edward,stringendomi di più al suo petto  roccioso.

<< Edward…  >> singhiozzai,bagnandogli la maglietta.

Alice e gli altri ci vennero incontro,spaventati.

<< Bella!Come stai? >> mi chiese Alice,mentre Edward mi depositava in macchina. Io l’abbracciai,singhiozzando. Da dietro,sentì Rosalie,accarezzarmi i capelli.
Emmett prese posto al volante,e Edward mi prese nuovamente in braccio,facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.
Il viaggio non durò molto e,arrivati a casa Cullen,Edward mi portò nella sua camera.
Depositata sul divano,mi abbracciò nuovamente,cercando di calmarmi.
<< Bella … >>
<< Edward… Grazie… >> lo strinsi di più.
Lui mi alzò il viso,baciandomi la guancia,e fissandomi negli occhi. I nostri volti erano pericolosamente vicini.


 

TO BE CONTINUED….dipende dai commenti XD!


 

Trallallà!

Sondaggio:insomma,chi vorreste che fosse iol maniaco che vuole uccidere bella?

E come vi immaginate il primissimo bacio dei nostri due protagonisti?

 

MimiMiaotwilight4e:Alice e Rose quando vogliono sanno essere fenomenali insieme!Davvero non hai nessuna idea?Fammi sapere nel sondaggio!Ci conto!Bacioni!

Princesseelisil,:Immagino la tua paura!Non ti invidio!..Si,effettivamente Zia Mey dovrebbe darci dei soldi… insomma,tutta questa pubblicità l’abbiamo fatta noi twlighters!Anyway,.tessora,sono strafelice che il cap ti sia piaciuto!Fammi sapere cosa ne pensi di questo!Un bacionee!

 

clodiina85:mi fa piacere che la mia ff ti piaccia così tanto!Spero che non scalfisca le tue aspettative!Un bacione!


 

_Yaya_,:siamo in due ad ADORARE Edward!Ho ascoltato la canzone che mi avevi consigliato ed è FAVOLOSAA!Ehhh sì,tutte attratte da Ed!*lo sogna ad occhi aperti*!

Mi piacerebbe leggere la tue ff!Un bacione e un abbracciane enorme!

Railen:Nessie,amore mio…NON DIRE CAZZATE!tu scrivi 100000000000 volte meglio di me!Grazie,accetto i consigli!!Ah,e Ed è anche mio…!!

Sì,quando il Tamino ha letto il tuo quaderno stavo scoppiando a ridere!!

Ti amo di bene amore mio!!W la mia Nessie!


mistica88,:CONCORDO:CHE BELLA FIC CHE HAI TROVATO! Me un po’ modesta…XD!

Fammi sapere cosa ne pensi!Un bacio!

 


Lialian,:ci credi che ti sto amando??mi riempi il cuore di gioia!!Vero,sono d’accordo<.i diretti interessati sono sempre gli ultimi a scoprire i loro sentimenti…a parte Ed!

Fammi sapere che ne pensi

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Capitolo 11
*** Quando il gioco si fa duro... ***


OOOOOOk …la rompiballe è tornata!Questo cap dovrebbe far capire qualche cosuccia…

Non mi piace molto,se devo essere sincera….xd

Ah,premetto che questo kiss… non è il vero bacio!!Ovviamente,i miei Ed e Bella non sono mielosi cm quelli di zia Mey(grande zia ti adoro!!!)

Forse un po’ più passionali…come di certo avrà già visto la nostra piccola Alice.

Sondaggio:il bacio lo volete vedere dalla parte di Bella o di Edward?

Buona lettura!


 

 QUANDO IL GIOCO SI FA DURO…


 

<< Alice,puoi fare meno rumore,per favore? >> la voce irritata di Edward  rimbombava nella stanza.

<< O suvvia,Ed,non sto facendo nessun rumore! >>

<< Ah sì? Allora perché stai spostando i mobili? >>

<< Perché servirà spazio >>

<< Servirà spazio per cosa? >>

<< Ehm,ben svegliata Bella! >> trillò Alice,abbracciandomi di slancio.

Avevo ancora gli occhi socchiusi,e non mi ero certo svegliata di mia spontanea volontà!

<< ‘ iao Alice… che ore sono? >> sbadigliai,assonnata:ero stesa sul divano,coperta da un piumone e Edward era seduto per terra,con la schiena appoggiata al divano nero

<< Le 8 della mattina…. Perché non ti rimetti a dormire? È presto >> mi consigliò la mia amica,sistemandomi il piumone.

<  Ma devo andare a scuola… >>

<< Non c’è scuola… dormi >>

<< Edward… >>

<< Sono qui. Segui il consiglio di Alice: fatti una bella dormita. Quelle occhiaie non ti donano per niente! >>

Gli feci una linguaccia,tornando a chiudere gli occhi.

Ma quando mi ero addormentata?

Un flashback mi attraversò la mente:io,Edward,seduti sul divano,abbracciati,i nostri volti vicini e poi… buio. No. Non era possibile. Mi ero addormentata!

<<  Ma nooo! >> esclamai,mettendomi seduta.

Alice e Edward mi guardavano,sorpresi e confusi.

<< Che ti prende? >> mi chiese Edward,alzando un sopracciglio.

<< Ehm… niente. Buonanotte >> mormorai,coprendomi il viso rosso con il piumone.

Alice rise,continuando a prendere misure con il metro.

<< Quadrata o rotonda? >> chiese a suo fratello.

<< Ma cosa! >>

<< Tu rispondi >>

<< Rotonda… ma cosa? >>

<< Tu fidati. Rotonda? Ottima scelta! >>

<< Alice,mi stai facendo saltare i nervi …. >>

<< Come se fosse la prima volta >>

<< Jasper,ti prego portatela via prima che le faccia del male ! >>

<< Uff, che fratello antipatico che sei! >> sorrisi. Edward e Alice che litigavano era una delle cose più strane del mondo. Si volevano bene,e su questo non ci pioveva. Si capivano con un solo sguardo,e si prendevano sempre in giro.

Sentì la porta chiudersi,e mi misi seduta. Edward era ancora lì,e aveva in mano un album di fotografie.

<< Sono foto? >> chiesi,indicando l’album.

Lui parve irrigidirsi,cercando di trovare le parole.

<< Mmm… no,non sono foto. >>

<< E allora cosa sono? >>

<< Macchine >>

scesi dal divano,sedendomi vicino a lui.

<< Sono delle foto tue,vero? >> 

<< Assolutamente no >>

cercai di prendere l’album,ma lui non me lo permise. Allora,mi fiondai letteralmente sul divano ,e,prendendo la coperta,lo coprì,sfilandogli l’album dalle mani.

<< A tuo rischio e pericolo,Bella. Te la sei cercata >> ringhiò,buttandosi sopra di me e facendomi il solletico.

<< Non provarciiii…. >> scoppiai a ridere,mentre mi faceva il solletico ai fianchi.

Mi dimenai,ridendo,e lui cominciò a salire,facendomi il solletico sul collo.

<< Ti arrendi? >> aprì gli occhi,e me lo ritrovai davanti agli occhi. Sentivo il suo respiro sulla faccia.

<< N… no >> balbettai,senza staccare i miei occhi dai suoi.

La mano che aveva sul mio collo salì fino al mento,leggera come una piuma ,e mi chiuse le palpebre.

Sentivo il cuore in gola,che batteva come un matto,e il sangue mi colorava le guance .

Poi,qualcosa di freddo e duro,si appoggiò sulle mie labbra.

Le mie mani raggiunsero i capelli soffici di Edward,attirandolo di più a me,mentre la sua mano mi alzava la testa,per facilitare il nostro contatto.

L’altra mano mi teneva i fianchi.

Avevo il respiro affannoso,e aprì gli occhi.

Il bacio era finito,e i nostri occhi,oro e nocciola,si stavano fondendo,ansiosi di ricominciare .

<< Edward! >> chiamò Jasper,dal piano di sotto. Edward si alzò,aggraziato,e mi lasciò in camera,da sola.

Non ci potevo credere. Era un sogno. Sì,non c’era altra soluzione.

Era davvero possibile?

Io ho baciato Edward Cullen?

Io avrei baciato il ragazzo che mi…attraeva?Il ragazzo più bello,e dolce,e protettivo che Forks ospitava?

Mi tirai uno schiaffo,cercando di svegliarmi,ma mi resi conto di essere già sveglia.

<< Alice! >> gridai,lagnante .

Quel piccolo folletto entrò nella stanza,con un sorriso a trentadue denti,e si acciambellò davanti a me.

<< è un sogno? >> le chiesi.

Lei rise,abbracciandomi << Lo sapevo! Lo sapevo! >>

Allora non era stato un sogno.

Sorrisi,inconsciamente ,ricambiando l’abbraccio.

<< Quindi state insieme? >> mi chiese Alice,ancora su di giri.

<< Alice,è stato solo un bacio. Sai come la penso >> la ripresi,a malincuore.

<< Andiamo,ancora non ci credi? >>

<< No,Alice, ho commesso uno sbaglio,in passato,e non voglio ripeterlo. >>

<< Edward ti ama >>

<< Amare è una parola grossa,Alice. Forse gli piaccio,e lui di sicuro piace a me. Ma devo esserne sicura. Devo capire se … >> 

mi zittì con un dito.

<< Ho capito ho capito! Quanto la fai difficile Bella! Non farti queste paranoie! >>

<< Sono paranoie fondate,lo sai >>

<< Oook …. Ops,devo andare! >> si alzò dirigendosi verso la porta << Fatti una doccia,ti aspetto giù >>

Sospirai,dirigendomi nel bagno.

Mi sciolsi contro il getto dell’acqua bollente,lavandomi i capelli tre volte:stavo così bene sotto la doccia,che non volevo più uscire.

Quando finalmente mi convinsi ad uscire,nel guardarmi allo specchio sopra il lavandino,mi resi conto che la mia mano destra era appoggiata alle mie labbra.

Scossi la testa,rientrando nella camera per prendere i vestiti.

<< Ciao Bella. Bell’asciugamano >>

dentro alla stanza c’era Edward,seduto sul divano,intendo ad ascoltare un po’ di musica.

Il mio asciugamano arriva appena sopra il ginocchio. Ad ogni minimo movimento,poteva vedersi qualcosa.

<< Bè ma girati! >> urlai,cercando di coprirmi di più , lui rise,coprendosi gli occhi.

Presi la biancheria e i vestiti,prestati gentilmente da alice,e ritornai in bagno.

Edward bussò alla porta.

<< Dobbiamo parlare >> 

<< Resta fuori,mi sto vestendo >>

<< Ci sei rimasta male? Per prima intendo >>

<< Non ci sono rimasta male >> risposi,arrossendo,mentre mi infilavo le mutande.

<< Ho sentito quello che hai detto ad Alice… come mai non credi nell’amore? >>

<< Fatti miei >>

<< Ora sono anche fatti miei. Parla >>

<< Non parlo >>

<< Parla o entro >>

<< Non osare >>

<< Parli? >> 

<< No,e non entrareee…. Edward,escì! >> esclamai,mentre apriva la porta. Grazie al cielo,mi ero già vestita.

Si chiuse la porta alle spalle,guardandomi.

<< Edward,non è una cosa importante…. >>

<< Riguarda te,quindi per me è importante. Avanti,parla >>

<< Io…. Senti,te ne parlerò presto. Ma non oggi >>

mi guardò,alzando le sopracciglia.

<< Promesso >> dissi,incrociando le dita.

Lui prese le mie mani nelle sue,e sciolse le dita << Ti credo. Quando vuoi parlarmene,sono qui. >> mi scoccò un bacio sulla guancia,aprendo la porta.

<< Ah proposito: mi piaci. E anche tanto. E non ti aspettare che io cambi. Resterò sempre lo stesso >> e,con il sorriso sulle labbra,chiuse la porta.

Mi misi a saltellare felice,uscendo dal bagno.

Sulle scale incontrai Emmett e Jasper.

< Tutto bene? >> mi chiese Emmett. Io lo abbracciai .

<< Super bene ! >>

Andai da Jasper,e gli scoccai un bacio sulla guancia,talmente ero di buon umore.

< Ti sei fumata qualcosa? >>

Io scoppiai a ridere.

Passai davanti ad un pianoforte,e lo sfiorai con la mano:era gelido e nero. Era uno strumento molto bello e particolare.

Mi sedetti sul seggiolino,e appoggiai le dita sui tasti,facendo uscire una nota.

Quando ero piccola,mia madre mi aveva fatto prendere delle lezioni,ma all’età di otto anni,avevo mandato tutto all’aria,con gran divertimento di Andrew.

Provai a suonare il primo pezzo di Claire de Lune,ma ,arrivata all’ottavo tempo,mi fermai. 

<< Accidenti non mi ricordo come… >>

<< Prova con due note di do e con una di mi >> mi consigliò la voce vellutata dietro di me.

Non avevo bisogno di girarmi,per sapere chi era.

<< Dici? >> provai e in effetti,aveva ragione.

<< Suoni il piano ? >> mi chiese,sedendosi vicino a me.

<< Suonare è una parola grossa >>

<< Un po’ come Amare? >>

mi morsi il labbro inferiore << Esattamente >>

Mi girai per guardarlo,e sogghignava.

<< Ti piace così tanto prendermi in giro? >> gli chiesi,mentre appoggiava la sua testa sulla mia spalla.

E via con un bell’ictus!

<< è il mio passatempo preferito >>

<< Sei tremendo >>

<< E bellissimo >>

<< Questo te lo concedo >>

Ridacchiò,continuando a suonare.

<< E tu da quando sei un pianista così bravo? >> gli chiesi,incantata dalla melodia.

<< Da un po’ >> rispose,rimanendo sul vago.

Mi suonò un sacco di cose:da Debussy a Mozart,fino ad una sua melodia.

Verso sera,ci dirigemmo a casa mia,anche se era particolarmente restio a tornare qui.

<< Non potevamo rimanere a casa mia? >>

<< Ma quanto sei petulante,Cullen! >>

<< Saresti stata più al sicuro >>

<< Se ci sei tu allora mi sento sicura >>

<< Mi stai adulando? >>

<< Forse >>

Aprì la porta e ,non appena accesi la luce,rimasi immobile,paralizzata dalla paura.

<< Resta qui e non fiatare! >> sibilò Edward,andando in avan scoperta.

Rimasi impietrita vicino alla porta d’ingresso,fissando il panorama che si era creato in salotto.

I muri erano tappezzati da scritte rosse,del tipo “Vampiro” o “Morte”.

Frasi senza senso,ma che mettevano inquietudine.

Il telefono squillò,e risposi,mentre Edward compariva al mio fianco.

<< Pronto? >> sussurrai,impaurita.

<< Ti vedo >> rispose la voce maschile,inquietante.

<< Chi sei?! >>

<< Il tuo incubo peggiore… >>e,dopo una risata gutturale,riattaccò.

Il telefono mi cadde dalle mani con un tonfo. Edward mi abbracciò da dietro.

Mi girai,affondando il mio viso tra i suoi pettorali << Non andartene >>

<<  Non ne avevo l’intenzione >> e,dandomi un bacio sulla testa,mi cullò.

Non avevo più dubbi.


Commentate,vero?X favoree!

Rispondiamo al sondaggio precedente,chiarendo i dubbi.

1)      Jacob non è il maniaco.

2)      Il maniaco potrebbe essere umano…ma con i minuti contati

3)      Jacob interverrà tra pochi capitoli


 



 

Lialian,:Ciao ammmore!Wow,grazie infinite del commentuzzi!*luccichio negli occhi*

Ovviamente,i miei protagonisti sono più PASSIONALI…. Ihihihihi!!

Cosa ne pensi di questa schifezza chiamata Capitolo?


 

Railen,:le tue scene hot erano ben fatte,amore mio !E se le leggeva il tamino secondo me si masturbava in classe * faccia schifata*

Anyway,Nessie,non dire cazzate:La tua Fanfiction è troppo bella! Che dici,la scommessa lk’ho vinta io!!ti amo di bene piccola mia!


 

mistica88,: sfigata da una parte e super fortunata dall’altra…. Mi ci sono affezionata!


pazzerella_92,:già,il maniaco è difficile da scoprire!!Grazie per avermi seguita fino a questo cap!Anche se dopo questa schifezza che io spaccio x capitolo,ho come l’impressione che mi abbandonerai L


MimiMiaotwilight4e,: non potrei mai ucciderti!Mi sono affezionata a te!ma quanto sei dolceeee!! Dai,vediamo se dopo i suggerimenti ci arrivi!Un bacioneee!


 

_Yaya_,:ahahahah!il tuo commento mi ha fatta ridere!Anche e me verrebbe un ictus!Ovvio!Non sono molto brava a descrivere scene hot,ma ci proverò! Un bacione enorme!!

dora92,: allora la mia aggressione ti è piaciuta,eh? Ihihihihi!*me un po’ perfida*…e vedrai….. vedrai….ù

bribry85,: lo so,sono stata stronza a finire il capitolo così!!!Perdono!!!


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Capitolo 12
*** Resta in ascolto che c'è un messaggio per te ***


Ciaooo!!

Sono di fretta,perciò non potrò rispondere ai commenti! Perdonatemi!

Ringrazio come sempre,gli angeli che mi seguono!

Buona lettura,amori miei!


RESTA IN ASCOLTO CHE C’è UN MESSAGGIO PER TE


<< Maledetto telefono! >> sbraitai,chiudendo la chiamata.

Ero alla fermata dell’autobus,in terribile ritardo,al freddo,sotto la neve che scendeva abbondantemente.

La cosa che mi faceva imbestialire,aveva un nome: Alice Cullen.

Non arrivava. Era in ritardo. Di ben 15 minuti.

Era pressoché inusuale,e il telefono non prendeva:quando si dice fortuna eh…

Il pullman? Era in sciopero.

5 minuti e me ne torno a casa.

La fermata era vuota,e,dopo gli avvenimenti degli ultimi tre giorni,non era molto maturo e sicuro,rimanermene lì tutta sola.

Ci pensai su. In fondo,per un giorno di scuola perso,non è mai morto nessuno….

Feci retro-front e me ne tornai a casa,al calduccio sotto le coperte.

Arrivata a casa,telefonai a Charlie,per avvertirlo. Lui fece un po’ di storie,ma acconsentì.

Mi feci una lunga doccia e mi vesti con un vestito di lana grigia,e delle collant,nel caso Alice si fosse rifatta viva,le avrei chiesto se le andava di fare un giro,facendomi trovare pronta.

Mi accoccolai sul letto,con il computer sulle ginocchia. Messaggiai un po’ con mia madre e con Andrew,mentre aspettavo la telefonata di Alice,che non avvenne.

Era ormai mezzogiorno,e ancora quella ragazza non aveva chiamato.

Decisi di chiamarla io,invece di farmi prendere dal panico,così,alzai il telefono.

Uno squillo. Tre squilli, sette squilli. In casa Cullen,non c’era nessuno.

<< Dove sei,Alice? >> sospirai,sedendomi sul letto.

<< A Denali >> rispose una voce melodiosa. Scattai in piedi dallo spavento.

Edward era seduto sulla mia finestra,perfettamente in equilibrio. I capelli erano più scuri a causa della neve,che ormai si scioglieva in pioggia.

Gli occhi erano dorati. Perfetto,era di buon umore.

<< Edward!Da quanto sei qui? >>

<< Da almeno tre orette. Sei terribilmente distratta lo sai? >>

<< Davvero sei lì da tre ore? E come hai fatto a salire? >>

<< Dalla finestra >> rispose,come se fosse la cosa più elementare del mondo.

<< Come tutti,immagino. È naturale entrare dalla finestra. >>

lui rise,e si avvicinò al letto,sedendosi davanti a me. << Scusa se ti abbiamo fatta spaventare >>

<< Non fa niente,Ed. come mai Alice è a Denali? >>

<< è lì con Jasper. Per… motivi personali >>

alzai un sopracciglio << E io devo rimanerne all’oscuro,vero? >>

<< Da quando sei così curiosa? >>

<< Non è la prima volta che mi nascondete qualcosa >>

<< E a te importa? >>

<< No >>

<< Cioè,davvero non t’importa cosa combiniamo? >>

<< No. Non sono affari miei . so che mi volete bene lo stesso >>

rimase a fissarmi per un po’ << Quindi non t’importa >>

<< No. Non m’importa ne’ cosa siete,ne’ cosa fate. >>stava giocherellando con la mia mano,e la cosa mi piaceva più del lecito. Ah-ah . cattivo segno Bella.

<< Sei incredibile >> sussurrò,alzandomi il mento con un dito.


 

Edward POV

Non le importava. Era pazza?

Eppure i suoi occhi erano sinceri. Legati ai miei da un filo invisibile.

La amavo.

Non potevo credere di aver pensato a quelle parole. Erano troppo importanti da dire. Eppure,dopo novant’anni,le avevo pensate.

<< Sei incredibile >> sussurrai,alzandole il mento con un dito. Sentivo il suo cuore battere più forte e veloce del solito,come se fosse impazzito.

Era emozionata? Sì,e lo ero anch’io.

Le accarezzai la gola con le dita,e la sentì irrigidirsi,per poi rilassarsi .

Mi avvicinai al suo orecchio,badando a non perdere il controllo.

<< Come fa a non importarti? >>

lei mi posò una mano sulla spalla << Mi hai salvata per due volte. Se mi avessi voluto uccidere,lo avresti già fatto. >>

<< Hai qualche teoria? >>

<< No,e non voglio sapere cosa combina la famiglia Cullen,capito? >>

<< Ricevuto. Toglimi una curiosità… >>

<< D-dimmi >> il cuore batteva sempre più velocemente. Caspita,le dovevo piacere veramente tanto…

<< Ti piaccio? >> che domanda da bambini dell’asilo.

<< Dovrei dirtelo? >>

<< Direi di sì,se no non posso darti una cosa >>

<< Sai già la risposta >> mi fece notare,guardandomi negli occhi.

<< Mi piace sentirtelo dire >> ammisi,ripensando ai pensieri di Alice . “Le piaci tanto… datti da fare,o m’incavolo! “

<< Sì,mi piaci. Contento? >> disse,sbuffando. Era in imbarazzo. Ed era adorabile!

<< Più che contento >> dissi,avvicinandomi al suo viso.

La mano vicino al mento le tenne ferma la testa,mentre l’altra era sul suo fianco. Le sue mani erano tra i miei capelli,e non appena le nostre labbra s’incontrarono,sentì un’ondata di calore in tutto il corpo.

Era un bacio casto,all’inizio. Dovevo andarci piano,se non volevo rovinare tutto. Poi,come se non ragionassi più,l’attirai di più a me,dischiudendole la bocca con  la lingua,che raggiunse presto la sua.

Bella si aggrappò di più a me,sedendosi a cavalcioni sulle mie gambe,mentre il nostro bacio non era più casto.

Le divorai le labbra per più di cinque minuti,ed era come se il paradiso fosse sceso per farmi vivere un momento unico.

Mi staccai affinché lei riprendesse fiato. Appoggiai la mia fronte alla sua,guardandole negli occhi.

<< Tu … tu… >> tentò lei,ma la bloccai,baciandola di nuovo come prima. Le sue labbra ora,erano come una droga per me. Non ne potevo più fare a meno. Del suo sangue,m’importava poco. Non era un buon momento quello,per pensare al suo dolce profumo.

Quando le feci riprendere fiato,mi guardò << Tu… vuoi … farmi …morire,amm..mettilo… >> aveva il fiato corto,e la cosa mi fece ridacchiare.

Dio come la volevo. Troppo.

Non riuscivo più a capire cosa volesse lei.

Ma di una cosa ero sicuro: io volevo lei. Adesso.


 

Bella POV

Lo volevo.

Quel bacio… era stato meraviglioso. Sentire le sue labbra ghiacciate sopra le mie,il suo respiro nella mia bocca,la sua lingua a contatto con la mia.

Le sue mani sui miei fianchi….

Mi aveva baciata. Mi aveva baciata.

Mi adagiò sul letto,e gli scoccai una occhiata malevola,che però lo fece sorridere.

<< è arrivato Charlie. Sta per girare l’angolo >>

<< E tu come fai a saperlo? >>poi,riflettei meglio << Aspetta… Charlie è qui?! >>e Edward era in camera mia…. Oh,cazzo!

<< Ci vediamo dopo >> disse,sedendosi sulla finestra. Lo fermai,prendendolo per un braccio.

<< Te ne vai così? >> mi avvicinai alle sua labbra,dandogli un bacio casto. Lui ricambiò il bacio,stringendomi per la vita << A dopo… >> e sparì.

Aspetta… è saltato dalla finestra?! Ma è pazzo?

Mi affacciai alla finestra,ma di lui non c’era traccia. Il cuore prese a battermi furiosamente. La macchina di Charlie era parcheggiata nel vialetto,e mio padre stava scendendo dal veicolo,fischiettando.

Agguantai il telefono,preoccupata.

Uno squillo. Due squilli.

<< Bella? >>la voce di edward mi riempì il cuore.

<< Edward!Ma sei diventato matto?! >>tuonai,urlando nel telefono.

<< Potrei sapere il perché? >>

<< Hai saltato dalla finestra!Potevi…potevi morire! Non farlo mai più! >>

<< Stai… piangendo? >>era sorpreso. Cretino.

<< Certo!mi hai fatta spaventare! Dopo facciamo i conti! >> chiusi la telefonata,correndo al piano di sotto. Charlie mi abbracciò.

<< Bells! Ti vedo bene! >>

<< Bentornato papà! >> ora che c’era lui,il maniaco non poteva entrare,e Edward non era costretto a venire qui. O almeno,era quello di cui mi stavo convincendo.

<< Allora,sei stata bene? >>

bè,se tralasciamo il fatto che  sono quasi morta per ben due volte,e che un maniaco era entrato in casa mia…sì,sono stata bene.

<< Certo >> mi girai,per andare in cucina,nascondendo la mia espressione .

<< Oggi devi uscire? >>

<< Sì… con i Cullen >>ehm,a dire la verità,con un solo Cullen. Quello bello,bello come un dio…

<< Alice? >>. No,Edward.

<< Anche >>

<< Rosalie? >> no,Edward,

<< anche >>

< Bella >>

 <<  Che vuoi? >>

<< Devi davvero uscire con i Cullen,o con un ragazzo? >> maledetto Charlie! Ma come fa a capire?

<< Papà … >> il suono del campanello mi salvò. Ok,dovevo erigere una statua al salvatore che mi aveva evitato un terzo grado.

Aprì la porta: Edward.

La richiusi immediatamente << Chi è,Bells? >>

<< Ehm… la vicina! >>Uscì ,chiudendomi la porta alle spalle.

<< Che ti prende? >> mi  chiese Edward,trattenendo una risata.

<< Devo ancora dirlo a Charlie >> spiegai,nervosamente.

<< posso dirglielo io? >>

<< Vuoi morire giovane? >>

rise fragorosamente,come se la cosa lo facesse ridere.

<< Non c’è niente da ridere! >>sbottai.

Lui mi ignorò,bussando alla porta. Io deglutì.

<< Ma ti sei ammattito? >>

Charlie aprì la porta,e il suo sguardo cadde sulle mani mie e di e

Edward,intrecciate.

<< capo Swan >> lo salutò Edward,cordialmente.

Mio padre grugnì,per poi rispondere << Edward Cullen,suppongo >>

<< Si signore . sono qui per chiederle se Bella poteva venire a casa mia. Ci sarà tutta la famiglia,naturalmente,e può chiamare per confermare >>

Se Charlie poteva sparare ad Edward,probabilmente non se faceva ripetere due volte.

<< Voglio fidarmi. Bells,non fare tardi >>

<< Certo papà >> mi affrettai a dire,impappinandomi. Edward tossì,come per nascondere una risatA.

Ci affrettammo a salire sulla macchina,per poi partire verso casa Cullen.

<< Non è stato difficile >> commentò Edward. Io non risposi.

<< Andiamo,non dirmi che sei arrabbiata con me ! >>

<< Certo! E finché non ti farai perdonare,scordati che io ti rivolga ancora la parola! >> sbottai,girandomi per guardare fuori dal finestrino.

Edward frenò di colpo,facendomi quasi sbattere contro il cruscotto.

<< Perché ti fermi? >>chiesi. Lui mi afferrò la testa,baciandomi con trasporto.

Appena si staccò,mi rivolse uno sguardo languido. << Allora? Sono perdonato? >>

<< Se dico di no,mi baci ancora? >>

<< No,solo se mi dici di sì,Swan >>

<< Ok,Cullen sei più che perdonato >>dissi speranzosa. Lui scoppiò in una risata,ripartendo.<< Ora però te lo devi guadagnare il bacio ! >>

<< Traditore >> mormorai,mettendo il broncio.

Arrivammo0 a casa Cullen,e edward ringhiò.

<< Edward,che succede? > chiesi,mentre scendeva dalla macchina,venendomi ad aprire la portiera.

<< Stammi vicina >> sibilò,cingendomi la vita con un braccio.

Cosa stava succedendo?

Il mio telefonò squillò. C’era un messaggio nella segreteria.


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Capitolo 13
*** Non andartene ***


NON ANDARTENE

<< Edward… >> mormorai,afferrando il cellulare. Schiacciai il tasto per rispondere,mettendo il vivavoce.

Pochi istanti,e la voce che mi aveva terrorizzata in questi giorni,riaffiorò.

<< Ti vedo… >>

Lasciai cadere il telefono per terra,paralizzata.

Era tornato. 

<< Edward… Edward… >> sussurrai,afferrando il suo avambraccio. Lui mi strinse a sé,baciandomi la testa.

<< Fa finta di niente,e cammina vicino a me. Non guardarti attorno >> mi ordinò,portandomi all’interno di casa Cullen.

Sulla soglia,c’era Esme,che non appena mi vide,mi abbracciò,portandomi nella casa bianca.

<< Esme,che succede? >>le chiesi,spaventata.

Lei si limitò a guardare Carlisle,che,facendo un cenno ai suoi figli maschi,si diresse fuori.

Passandomi accanto,Edward mi accarezzò la guancia.

Rimasi a fissare la porta,ormai chiusa,per svariati secondi,prima di sommergere Esme di domande.

<< Che succede? Dove andavano? Esme,ti prego,spiegami! >>

In quel momento,Alice e Rosalie scesero dalle scale.

Rosalie si diresse vicino alla vetrata,per scrutare il bosco adiacente alla casa,mentre Alice mi aveva trascinata sul divano,prendendomi le mani.

<< Vado a prepararle una camomilla >> disse Esme,sparendo in cucina.

<< Alice…che succede? >> le chiesi,ormai spaventata. Perché Edward se n’era andato?

<< Bella,qualunque cosa io ti dica,deve rimanere chiuso in queste mura,nessuno lo deve sapere,chiaro? Ne va della nostra sicurezza. Promettimelo ti prego >>chiarì Alice,guardandomi con i suoi occhi… neri?

<< lo prometto,Alice. Però tu spiegami ! >>

<< Fammi delle domande,e sarò lieta di rispondere. >>

Le feci subito la domanda che mi girava nella testa << Dov’è andato Edward? >>

<< Nel bosco >>

<< Perché? >>

<< Il tuo “amico “ era lì >>

sentì il sangue gelarsi nelle vene,e la mia bocca aprirsi,facendo uscire un rantolo di paura.

<< Alice,chi è ! >> 

<< Un neonato >>

rimasi stupefatta da quelle parole: un neonato?

<< Aspetta Alice,credo di essermi persa >> dissi,confusa << Un neonatO? Un bimbo piccolo,tenero… un neonato? >>

Alice abbozzò una risata << No,non quel tipo di neonato. >>

<< Cos’è? Un alieno? >>

Questa volta,sia Alice e sia Rosalie,ridacchiarono.

<< Alice,non girarci attorno: che cos’è un neonato! >>sbottai.

<< Un vampiro appena trasformato,ancora incapace di dominare la sete >>

Ah Ah. Simpatica. Un vampiro? 

<< Mi stai prendendo in giro? >>

<< Lo vorrei tanto >>

<< Un vampiro? >>

<< Come lo siamo noi >>

<< Tu… cosa?! >>

Prese fiato << Io sono un vampiro >>

<< Anche io ed Emmett lo siamo >> disse Rosalie,come se la cosa non avesse importanza.

<< Quindi Jasper e Carlisle… Esme… sono …vampiri? >>

<< Anche Edward >>

<< Ah… ehm…che bello… >> bisbigliai,guardando quel piccolo folletto dai capelli neri,seduto davanti a me: andiamo,come poteva essere un vampiro?

<< Immagino che tu abbia molte più domande di prima >>

<< Solo un milione >>

<< Allora forza,esponi i tuoi dubbi in maniera chiara e concisa >>

<< Come fate ad uscire in pieno giorno? >>

<< Leggenda >>

<< E il paletto? La croce? L’acqua santa?L’aglio? >>

<< Vediamoli paletto è perfetto per piantare una tenda in campeggio,la croce di solito si trova nelle chiese insieme all’acqua santa,mentre l’aglio,a mio parere,è disgustoso. >> elencò Alice,mentre Rosalie sorrideva.

<< le bare? >>

<< Le trovi nel cimitero >>

<< Ma che vampiri siete? >>

<< Bella,tu guardi troppa televisione >>

<< Grazie >>

<< prego >>

Esme mi portò una tazza di camomilla fumante,che bevvi tutta in un sorso,ustionandomi la gola e la lingua.

<< Tesoro,così ti ustioni! >> mi rimproverò Esme.

La guardai: anche lei aveva gli occhi neri.

<< Ehm… scusate,ma avete fame,o sete? …Insomma,diventerò il pasto? >>

Scoppiarono a ridere.

<< No,Bella. Noi ci nutriamo di sangue animale,non umano. Mentre il tuo amico… bè,lui si nutre di persone >> ritornò seria Alice.

<< Quindi è per questo che viene chiamato neonato? E perché vuole me? >>

<< Non lo sappiamo. Ha come una fissa pere te! E io non riesco a vedere niente,ora! È frustrante… >>

<< Non riesci a vedere? >>

<< Nel futuro,intendo >>

<< Ah… cosa? Nel futuro? >

<< Sì,ho un dono molto particolare >>

<< Quando torna Edward? >>

<< Tra pochi minuti…oh! >> Alice si fermò,con lo sguardo fissò sul vuoto,per parecchi istanti.

Poi,come se niente fosse,si riprese,allargandosi in un sorriso.

<< Cosa hai visto tesoro? >> LE CHIESE Esme.

<< Sono due! Oddio! Esme,passami il metro! >> e,con il metro in mano,si diresse al piano di sopra.

<< Ma che le prende? >> Chiesi,mentre la sentivo trafficare al piano di sopra.

<< Alice è fata così >> spiegò Rosalie,per poi battere le mani.

<< Sono tornati!Emmett! >> si fiondò vicino alla porta con una velocità  inumana,e,un secondo dopo,Emmett riapparse sulla porta,abbracciando Rosalie.

Alice scese le scale con la stessa velocità della sorella,buttandosi tra le braccia di Jasper,mentre Carlisle si avvicinava a Esme ,abbracciandola.

Edward si sedette vicino a me,abbracciandomi. Lo strinsi a me,sollevata. Stava bene,non aveva incontrato il mio “amico “.

<< Allora? >> chiese Esme.

<< L’abbiamo incontrato a pochi metri da qui >> ecco come non detto.

<< Chi è? >> mormorai,sicura che mi avessero sentita.

<< Non lo sappiamo >> mi spiegò Jasper,ancora abbracciato ad Alice.

<< Non preoccuparti,Bella. Sei al sicuro qui,con noi >> mi tranquillizzò Carlisle.

<< Cosa dico a Charlie? >> 

<< Digli che per almeno tre giorni dormi da noi,con Alice e Rose. Se vuoi ci parlo io,cara. >> mi consigliò Esme,sempre premurosa.

<< Grazie Esme >>

Esme si avviò nell’altra stanza,per telefonare.

Osservai Alice e Edward. Si guardavano costantemente,come se stessero comunicando.

<< Lo sa >> disse semplicemente Alice,facendomi un cenno. Edward sospirò.

Mentre Emmett e Rosalie mi distraevano,Edward e Alice continuarono a parlare nel loro modo,e l’espressione di Edward,ad un certo punto,mi fece addirittura spaventare.

<< Non osare guardare,Alice. Ti avverto >> la minacciò Edward. Alice trillò felice.

<< Comunque…. Due. >>sentenziò il folletto,scatenando sguardi confusi.

<< Due cosa! Alice,sono già parecchi giorni che continui a tartassarmi con questo numero! >> si lamentò Edward,sedendosi sui cuscini del divano,sbuffando. Alice si acciambellò davanti a lui.

<< Fratellino,lo capirai. Tra… sì,tra almeno due settimane. Certo,avrai una sorpresa prima,ma… vedrai > 

<< Io rinuncio a capirti >> 

Esme tornò,sorridente << Tutto a posto >>

Sollevata,mi sdraiai sul divano bianco,mentre Edward mi faceva appoggiare la testa contro le sue gambe.

Mi addormentai ,sentendomi al sicuro,nella casa dei vampiri. Buffo,non potevo ancora crederci!

I Cullen erano dei vampiri… assurdo!Voglio dire,chi crede nei vampiri?

Be,io,adesso.

Ma la domanda che ora mi frullava nella testa era un’altra:chi è il vampiro neonato che mi aveva attaccata?

E poi perché era così… ossessionato da me?

Da quel che mi ricordavo,a parte i Cullen,non conoscevo nessun altro vampiro o creatura leggendaria…

Secondo Alice,il vampiro mi conosce. Ma il problema è che io non conosco lui!Cavoli,ma è possibile che l’ultima a sapere le cose devo essere sempre io?

<< Bella? >>la voce di Edward mi fece aprire gli occhi,sbadigliando.

<<  Sì? >> 

<< Dormi? >>

<< Ho gli occhi chiusi,respiro pesantemente,non sono cosciente da quasi mezz’ora… tu che dici? >>

<< Scusa,ho dimenticato come si dorme >>

<< Come sarebbe a dire? >>

<< Ma perché,tu credi che una creatura della notte,spaventosa come me,possa dormire? >>

<< Non ci avevo pensato >> ammisi.

<< Sei tarda a capire le cose >>

<< Ehi,Cullen,vedi di non offendere! >>

<< Swan… dormi! >>

<< Buonanotte >> risposi imbronciata,girandomi dall’altra parte. Lui mi fece rigirare,baciandomi le labbra.

<< Dovevo darti il bacio della buonanotte,o no? >> si giustificò,sorridendo. Un sorriso sghembo,molto sexy!

<< Mi sembra ragionevole >>

<< Dormi ora. Buonanotte Bella >>

<< Grazie >>

<< Per te,questo e altro >>

Mi riaddormentai,tra le braccia del mio angelo.


 

Perdonate questo capitolo!è corto e brutto,lo so! Ma vi prego,non prendetevela!

Prometto che il prossimo sarà molto più bello!Giurin Giurello!

Nei commenti rispondo dopo,entrerò per potervi rispondere…ora vado! A dopo amori miei!

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Capitolo 14
*** Accesa dentro me ***


Ci siete vicine!Alcune di voi mi hanno dato la risposta esatta al fatidico numero 2…

E invece… il maniaco è un po’ più difficile da scoprire! Vi do un indizio :Bella l’ha conosciuto quando era ancora umano,a Phoenix … e bè,è figo!ho detto tutto,e secondo me,qualcun DI voi ci arriverà  senza problemi!Molto presto!

Mi spiace per ilo precedente cap,che era senza sostanza,ma la scuola mi ha tirata giù di morale in una maniera impressionante!Soprattutto quell’infame di Storia e quella di Pittoriche…

Anyway,spero che questo cap vi piaccia!

Buona lettura!

ACCESA DENTRO ME

EDWARD POV


Sei folle,Emmett.

E Rosalie ti da pure ragione!Ma cosa vi frulla per la testa? Le mosche?

Guardo Emmett che gioca a palle di neve con Bella,e ripenso alle sue parole.

Un giorno,il vampiro che è in te,chiederà a gran voce di essere ascoltato. “

Quel giorno non arriverà mai. Non trasformerò mai Bella per un capriccio che mi voglio togliere.

Lei è troppo ingenua,troppo ragazzina,per morire. Troppo piccola per diventare un mostro.

<< Emmett,non vale! >> gridò Bella,mentre Emmett la seppelliva di neve.

La sua risata è un motivo in più per non ascoltare mio fratello: come posso rinunciarvi?

<< Non ti facevo così noioso,Edward >>

Alice,sempre la solita. Grazie al cielo.

<< Sono paranoico? >> le chiesi,mentre si sedeva sul divano.

<< Moltissimo. Proprio come Bella >>

<< Non mi sembra che abbia preso male la notizia su di noi e sulla nostra natura >> mi sedetti vicino a mia sorella,prendendole un cuscino,che abbracciò subito:adorava stare sul divano e abbracciare un cuscino. Diceva che l’aiutava a ricordare la sua infanzia umana,di cui non ricorda niente.

<< Fidati,se ti dico che non l’ha presa molto bene >>

<< A me è sembrato il contrario >>

<< Ih realtà,quella che vedi tu è una maschera. Una maschera che sarà facile sbriciolare >> aveva la voce triste. Cattivo segno.

<< Cos’hai visto,Alice? >>

<< Bella,e il neonato… erano nella foresta..e… lui le parlava >>

<< Cosa le diceva? >>

<< Cose senza senso! >> si prese la testa tra le mani,nel tentativo di vedere qualcosa.

Non vedeva niente… o quasi.

 << Suvvia,Bella. Vuoi salvarli,no? >> L’uomo davanti a lei ,si avvicinò di più.

<< Non provare a toccarli,chiaro? >> le mani serrate in pugni,la testa china. Il vampiro rise,malignamente.

<< Non toccherò i Cullen… nessun escluso. Promesso >>

<< Lasciali stare >>

<< Loro ti odiano. Come puoi non capirlo? >> le aveva preso le mani. Bella rimase inerme,nervosa.

<< E ora,ti odiano di più. E tu lo sai >> continuò il vampiro << Vieni con me >>

<< Alice >> sibilai,serrando la mascella.

<< Lo so. Dobbiamo evitarlo >>

<< Quando accadrà >>

<< Non lo so >>

Rimanemmo in silenzio per parecchi minuti. Odiare Bella? Per cosa?

<< Ehi ragazzi. Tutto bene? >>

la voce di bella rimbombò nel salotto,facendoci girare.

Era tutta bagnata,e i capelli sgocciolavano sul pavimento. Emmett ,dietro di lei,ci guardava,confuso.

“Alice ha visto qualcosa? “

Feci un cenno d’assenso con la testa,e Emmett s’irrigidì.

<< Bella,ti conviene cambiarti,se non vuoi beccarti un raffreddore >> le consigliò Alice,per farla sparire dal salotto.

Bella annuì,salendo le scale. Non appena la porta del bagno si chiuse,la famiglia Cullen al completo si presentò nel salone.

<< è vero,Alice? >> chiese Carlisle,sedendosi sulle sedie del tavolo di vetro.

<< Perché mai dovremmo odiare Bella? >> domandò Esme,che voleva bene a Bella,come se fosse sua figlia biologica.

<< Non lo so!E poi,perché Bella dovrebbe seguire quel… maniaco? >> Sbottò Alice,mentre Rosalie la cingeva con un braccio << Non capisco più niente ! >>

<< Non dobbiamo mai lasciare Bella da sola >> m’intromisi,alzandomi . salì le scale,fino alla mia camera,dove mi sedetti sul divano. Da dentro il bagno,sentivo Bella cantare sotto la doccia.

Mi massaggiai le tempie,cercando di riflettere. Il vampiro neonato,voleva che Bella andasse con lui,ricattandola e dicendole che noi avevamo un motivo in più per odiarla. Non potevo odiare la mia Bella.

L’acqua della doccia si spense e Bella uscì dal bagno tutta bagnata,coperta da un asciugamano bianco.

Appena mi vide,sobbalzò e arrossì,cercando di tenere l’asciugamano il più lungo possibile. Sciocca ragazzina affascinante.

<< Non dovresti coprirti >> le dissi,sorridendole.

<< E perché mai? >>

<< Sei bellissima. Ecco perché >>

Arrossì ancora di più,dirigendosi verso l’armadio,in cerca di qualcosa da mettere.

Bella sta per cadere. Prendila “

Il pensiero di Alice mi arrivò appena prima che Bella scivolasse a causa dell’acqua. Mi materializzai vicino a lei,afferrandola per la vita,e evitando che cadesse.

“Bravo fratellino “

<< Grazie Edward >> mi ringraziò la mia stella.

 Io non la mollai. Il suo profumo mi colpì il naso,e la sua pelle bagnata era calda,liscia come seta. Il suo cuore batteva all’impazzata.

<< Ehm… credo che ora tu possa mollarmi >

<< No >> replicai,abbracciandola. Appoggiò la testa al mio petto.

<< Ti stai bagnando >> mi fece notare. Io alzai le spalle .

<< Fa niente >>

La sentì sorridere. La strinsi di più,baciandole la clavicola scoperta,e provocandole brividi di piacere che le percorsero la schiena.

Salì per la sua spalla,arrivai al suo collo,alle sue guance,al suo mento.

Lei mi abbracciò,intrecciando le dita nei miei capelli.

Raggiunsi la sua bocca,e la dischiusi,quasi con forza. La presa intorno alla sua vita si strinse di più.

Lei ricambiò immediatamente quel bacio passionale,appoggiando una mano sul mio petto,mentre l’altra era appoggiata al mio collo.

La portai a sedere sul divano,senza interrompere il bacio,e lei si sdraiò,trascinandomi con sé.

Mentre le sue mani si spostavano sui miei capelli,le mie mani tracciavano i contorni della sua vita,delle sue cosce,del suo ventre coperto dall’asciugamano.

Il telefono squillò. Sapevo già chi era. Charlie.

Sbuffai imperteccibilmente,staccandomi da lei.

<< è Charlie >> la informai,mentre si alzava,di malumore.

La sentì borbottare un “ sempre a rompere nel momento migliore “.

<< Pronto Charlie? > Rispose Bella,cercando di moderare la voce. Con il mio udito sviluppato,potevo sentire la voce di Charlie.

“Ehi Bells. Non è ora di tornare a casa? 

<< Cos’è,ti manco ? >>lo scimmiottò la mia stella.

“No,ma tra poco arriveranno Billy e Jacob ,ti ricordi di loro?

<< Se devo essere sincera,no >>

Comunque,vengono tra poco,e ho bisogno di te,quindi,muovi quelle chiappe e torna a casa! “

<< ok,ok! Arrivo! >> chiuse la chiamata,irritata.

Alice,che sapeva già tutto,dato che aveva sentito la chiamata,si presentò in camera mia,trascinando Bella a cambiarsi.

Emmett e Jasper salirono in camera mia,trattenendo le risate.

<< Guai a voi se ridete >> li minacciai ,di pessimo umore.

Si guardarono,per poi scoppiare a ridere.

Sbuffai,lanciandogli dei cuscini.

<< Certo che sei sfigatello,fratellino. Proprio nel momento migliore! >> commentò quell’orso di Emmett.

<< E poi,posso darti un consiglio? >> chiese Jasper.

<< Avanti,parla >>

<< Se dovete farlo,almeno assicuratevi di essere soli in casa! >>

<< Fare cosa? >> chiese Rosalie,affacciandosi alla porta.

<< Il lavoro all’uncinetto,Rose >> la prese in giro Jasper. Rosalie gli lanciò un cuscino.

<< Edward,mi accompagni per favore? >> Mi chiese Bella,apparendo accanto a Rosalie. Indossava un vestito a salopette nero,con le collant nere e gli stivali. Sotto,aveva una maglia bianca. I capelli erano intrecciati in una treccia che ricadeva di lato.

Annuì,cingendole la vita,e portandola alla macchina.

<< Charlie … >> inizia,per fare conversazione,ma lei mi precedette.

<< è un cretino >>

<< Bella,dai è tuo padre! >>

<< Appunto! >> mise ilo broncio,guardando fuori dal finestrino. Io scoppiai a ridere,baciandole la guancia.

Parcheggiando davanti a casa Swan,potei sentire i pensieri di Charlie,e,quello che sentì,mi mise all’erta.

Devo chiamare in commissariato…un altro delitto… ma Bella dov’è? “

Le immagini nella sua mente,erano chiare. Era il vampiro neonato che volevo Bella.

<< Edward,tutto bene? >> mi chiese Bella,vedendomi soprappensiero .

<< Certo amore,non preoccuparti >> la tranquillizzai,prima di vederla arrossire.

<< Perché sei arrossita? >> le chiesi,sfiorandole le guance.

<< Mi… mi hai chiamata “amore” >>

<< Quindi? Non devo? >>

<< Nono!Solo… grazie .. >> era tenera!

Le baciai le labbra,sorridendo.

<< Tuo padre crede di aver interrotto qualcosa,sai? >> la informai.

<< Bè,ha interrotto qualcosa di sicuro! >> sorrise,scendendo dalla macchina << Ci vediamo… dopo? >>

<< Ovviamente >> le dissi,prima di vederla sparire dietro la porta di casa.

Parcheggiai nel bosco adiacente,sintonizzandomi nella mente di Charlie. Riuscivo a vedere bella,nei suoi pensieri,e la conversazione che si stavano scambiando.

“Ehi Bells!Come mai così tardi? “

“Guarda che sono in perfetto orario! Vado a lavarmi! “

“Quella ragazza è sempre di pessimo umore… ha preso da Reneè,sicuramente “

Ghignai,divertito.

Un’altra macchina parcheggiò nel vialetto di casa Swan.

Dal pessimo odore,avrei scommesso che fossero… licantropi!Che ci facevano lì?

Riconobbi Billy Black,sulla sedia a rotelle,mentre quello accanto era,dalla somiglianza,suo figlio.

Charlie andò in contro a loro.

Billy!Jacob!Entrate! “

Ah,il figlio si chiamava Jacob.

Rimasi in ascolto per un po’, tranquillo. Almeno finché non sentì i pensieri del piccolo Black,non appena vide la mia Bella!.

Indossava una tuta blu,con la maglietta bianca,e aveva ancora la treccia.

“Dio com’è bella!”

Il resto dei pensieri era orribile:ma neanche io avevo avuto quei pensieri la prima volta che l’avevo vista!

La rabbia s’impossessò di me,e per poco non disintegrai il volante della mia Volvo.

Passai gran parte della serata in  tensione,e,non appena vidi Bella e Jacob uscire sul portico,decisi si intervenire.

Brutta cosa,la gelosia.

 

TO BE CONTINUED…SPERIAMO!

Sondaggino: secondo voi,cosa vuol dire “Due “ ?

 

Railen, :AMO,FA CAGARE! Spero che questo sia uscito meglio!Ti amo di bene,Nessie! E vabè,però non vale che tu lo sai!Sei perdonata,dato che anche io so tanto della tua fantastica ff!

 

Princesseelisil,: non preoccuparti!Se vuoi ti regalo un altro computer! XD!Sono felice che tu sia riuscita a recensire>! Un bacio!e spero di non averti deluso con questo cap!

 

gaiottina,: Eheheh!Grazie del complimento!Piaciuto il cap?

_Yaya_, : dai che sei vicina a capirlo!Due… eehhhh XD… Anche  a me mancano le allusioni di edward!Solo che non so dove piazzarle! Anyway,grazie! Mi piaccono un casino le tue recensioni!Mi fai troppo piacere! Un bacione!Tvb!

sa chan,: davvero ti è piaciuto? E di questo che mi dici? Grazie per ave recensito!Un bacione!

Lion E Lamb: dipende da quello che hai capito!XD !Sono perdonata? Mi piace il tuo nickname! “ And so the Lion feel in love with the Lamb”!

saraligorio1993:Eheheh!presto lo scoprirai! Grazie per aver recensito!UN bacione!

mistica88,: la Bella della mia storia è più forte emotivamente! Anche io li mangio i cap!Che dici,sono perdonataTi piace questo cap?

MimiMiaotwilight4e,:mi fai troppo ridere!Ho aggiornato! Dai,che la curiosità verrà svelata,tra pochissimo!Che ne pensi di questo cap?

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Capitolo 15
*** Stupida gelosia ***


Ciaoo! Come va? Spero bene!

Allora,vi ho lasciato nel precedente cap,con Edward che veniva divorato dalla gelosia,e con Jacob,che entrava in scena.

Questo è Bella POV .

Grazie per le recensioni e per chi mi  ha messa tra i preferiti!

Un bacione!

STUPIDA GELOSIA


Mi voltai dall’altra parte,cercando di prendere sonno. Totalmente inutile.

<< Dovresti dormire sai? >> mi consigliò Edward,coprendomi meglio con la coperta.

<< Non ci riesco! Non ho sonno >> mi lamentai,girandomi verso di lui. Mi cinse la vita,baciandomi la fronte.

<< Prova ad addormentarti >>

chiusi gli occhi,sintonizzandomi solo sul suo profumo,che mi inebriava le narici.

<< Dormi Bella >> mi rimproverò Edward. Ridacchiai ,ripensando a qualche ora prima.

Ero con Jacob ,sul portico di casa mia,mentre Billy e Charlie guardavano la partita di basket,sbraitando contro l’arbitro che non aveva dato il punto a favore dei Gators.

<< Allora,Bella. Ti piace Forks? >> mi chiese Jacob,solidale,sedendosi di fianco a me,sul dondolo.

<< Sì >> risposi,sorridendo. Da quando avevo conosciuto Edward,adoravo letteralmente Forks!

<< Hai conosciuto qualcuno? >> la curiosità che traspariva dal suo tono era troppo evidente. Ma come,era un impiccione?Peccato,perché era veramente simpatico.

<< Sì >>

<< Come si chiama? >> ecco,ora traspariva la delusione. Peggio per lui.

<< Edward Cullen >> risposi,orgogliosa. Ogni volta che nominavo Edward,il sorriso che si affacciava sul mio viso era quasi accecante.

<< Cullen? >> aveva gli occhi quasi fuori dalle orbite,e stringeva i pugni. Oh-oh.

<< Qualche problema? Aspetta,Jake,stai bene?Jake! >> si era alzato,e aveva preso a tremare. Sembrava scosso da scariche violente.

<< Non…avvicinarti,Bella… sto bene >> ansimò Jacob,appoggiandosi alla ringhiera.

Gli andai vicino,poggiandogli la mano sopra la fronte. Bruciava.

<< Jake,ma tu hai la febbre! >>

<< No,sono caldo io di natura… non preoccuparti >> aveva gli occhi chiusi,come se fosse concentrato.

<< Sarà,ma sei caldo come un termosifone! >>

Ridacchiò,per poi girarsi verso la foresta,emettendo un  ringhio basso.

<< Freddo >> sibilò. Io sbirciai attraverso il buco tra la sua ascella e il suo gomito,e potei vedere una figura pallida,venirci incontro. 

Prima impressione: cazzo,il maniaco!

Seconda impressione: grazie al cielo! È Edward!

<< Edward! >> gli andai incontro,buttandomi tra le sue braccia. Lui mi prese al volo,ghignando.

Mi rimise a terra,scoccandomi un bacio sulla guancia << Devo dedurre che sei contenta di vedermi? >>

<< Più che contenta!Vieni,ti faccio conoscere un mio amico >>lo presi per mano,portandolo davanti a Jacob.

<< Cullen >> lo salutò Jacob,in malo modo .

<< Black. Sei qui con Billy? >>

<< Sì. Che t’importa? >>

<< Non lo vedo da parecchio. Hai conosciuto la mia ragazza,vedo. >> mi cinse la vita con un braccio. Sento odore di gelosia…

<<  Ehm… allora,vi conoscete già? >> intervenni,cercando di calmare le acque .

risposero all’unisono,fulminandosi con lo sguardo. Oro e pece che si scontravano. << Sì >>

<< Ah… non lo sapevo > 

<< Ora lo sai >> mi risposero,ancora,insieme.

<< Bells,ora è meglio che vada a casa. Ci sentiamo,ok? >> mi salutò Jacob,baciandomi sulla guancia. Edward aumentò la presa sulla mia vita.

<< Certo Jake. Ma Billy viene a casa da solo? >>

<< Lo accompagna Charlie. A presto >> sottolineò l’ultima parola,e se ne andò. 

Edward sospirò,abbracciandomi. << Tu sei pazza. >>

<< Io? Perché? >>

<< Niente. Niente. Rientra che è meglio. A dopo >> mi baciò sulla fronte,sparendo.

<< Ma allora sei cocciuta! >> mi riprese,mettendosi seduto,appoggiando le spalle alla spalliera del mio letto.

<< Che ho fatto? >> gli domandai,ancora sotto le coperte.

<< Cosa ti sfugge del verbo “Dormire “ ? >>

<< Scusa,ma non ci riesco! Guarda che non è facile quando sei insonne! >> mi giustificai,abbracciandogli la vita. Lui sospirò,accarezzandomi la testa.

<< Se non vuoi dormire,che vuoi fare? >>

<< Non lo so >>

Ridacchiò << Io un’idea ce l’avrei >>

Arrossì all’istante,mettendomi seduta << Edward! >>

<< Scherzavo >> mi liquidò lui,trattenendo una risata << Perché,ti farebbe ribrezzo? >>

Rimasi spiazzata. No,non  mi avrebbe fatto ribrezzo!Anzi! << Ehm… non ho detto questo >>

<< Quindi ti piacerebbe? >>

<< Ti devo rispondere? >>

<< Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi >>

<< Bè… sarebbe… ma che ne so! Edward,ma che domande mi fai? >>

Scoppiò a ridere. Una risata silenziosa,che lo fece piegare in avanti.

<< Divertente. Prendersi gioco di me. Divertente >> mi lamentai,mettendo il broncio .

<< Scusa amore ,non ho saputo resistere >> si giustificò lui,baciandomi a mezza bocca.

<< Mm >>

<< Hai sonno? >>

<< Un po’ >>

mi prese tra le sue braccia,dolcemente << Buonanotte Bella . fai sogni d’oro. >>

<< Se sogno te,saranno di sicuro bei sogni. >>

Mi baciò la testa,e persi conoscenza,tra le braccia del mio Morfeo.

<< Bells!Alzati! è tardi! >> la voce di mio padre rimbombò dal piano di sotto. In questo mi ricordava Reneè,con la voce squillante.

Sbadigliai,appoggiando i piedi sul parquet. A quest’ora,se ero a Phoenix  ,ad accogliere i miei piedi ci sarebbe stato il marmo gelido.

Pensavo sempre meno alla mia casa. Ora il mio posto era vicino ad Edward.

Mi buttai sotto la doccia,insaponandomi e sciacquandomi velocemente.

Ma ,mentre attraversavo di corsa il corridoio,misi un piede in fallo,cadendo. Appoggiai male il polso,e il suono che accompagnò il dolore,non fu piacevole.

<< Merda! >> urlai,tenendomi il poso al petto. Bruciava. Sicuramente,mi ero slogata quel maledetto polso.

<< Bells!Tutto bene ? >> mi chiese Charlie,facendomi alzare.

Ma certo che stavo bene. Piangevo solo perché ne avevo voglia!

<< No,papà!Fa male! >>

<< Vestiti,ti porto all’ospedale. >>

a fatica riuscì ad infilarmi un vestitino bianco di lana,e ad asciugare i  capelli con una mano sola.

<< Bella? C’è Edward fuori. E io devo andare a lavoro,urgentemente… >> cercò di giustificarsi Charlie.

<< Vai pure,mi accompagnerà Edward, Carlisle mi visiterà e ti farò sapere,ok? >>

<< Va bene piccola,allora io vado >> lo baciai sulla guancia e ,non appena si chiuse la porta d’ingresso,imprecai,dal dolore.

<< Andiamo da Carlisle >> Edward era comparso sulla porta,e mi aveva presa in braccio.

<< Edward,guarda che non sto morendo >> dissi,mentre mi depositava sul sedile.

<< Ci mancherebbe altro >>avviò il motore,con un ringhio << Alice,tieniti i tuoi pensieri per favore >>

alice era nei sedili posteriori,con Jasper,che mi sorrideva << Slogatura. Guarirai in pochi giorni >>

<< L’avevi previsto? >> ecco,non me lo poteva dire?

<< Ovvio >>

<< E non me lo potevi dire? >>

<< No. Forze superiori me l’ hanno impedito >>

sbuffai,mentre Edward parcheggiava nel parcheggio dell’ospedale.

Mi cinse la vita,mentre ci avvicinavamo al banco delle informazioni.

Non appena l’infermiera vide Edward e Jasper ,arrossì visibilmente,aumentando la scollatura del suo camice. La cosa mi diede fastidio. Guardai Alice ,che non fece una piega. Come poteva resistere a non spaccarle la faccia?

<< Salve Signori Cullen,che piacere! >> cantilenò l’infermiera, adorante.

<< Mallory >> la salutò Edward sorridendo. Ma che sta facendo? Vuole irritarmi?

<< Serve aiuto? >>

<< Potremmo vedere nostro padre? > le chiese Jasper,cingendo Alice per le spalle. Sulla faccia di Mallory,comparve per un secondo la delusione. ah,ecco perché Alice non aveva fatto una piega.

<< Il dottor Cullen? Ma certo! È una emergenza? >>

Edward mi avvicinò di più a se << La mia ragazza dovrebbe farsi controllare il polso,e mio padre ne è già stato informato. Vuole visitarla personalmente >>

Ora,la faccia della donna,era scemata dal ribrezzo,nel vedere la mia faccia. Brutta cretina.

<< Seguitemi >> sibilò,portandoci davanti allo studio di Carlisle.

Aprì la porta,ritornando adorante. Ma ci provava anche con Carlisle?Allora non aveva pudore!

<< Dottor Cullen?Sono arrivati i suoi figli >>

<< Ah,ma certo. Vieni Bella,controlliamo il polso. >>

mi prese il polso con delicatezza.steccandomelo .

<< Gelosa? >> mi sussurrò Edward,all’orecchio.

<< No,certo che no >> risposi,a testa alta.

<< Peccato >>

Carlisle mi fece uscire dal suo studio,insieme ad Edward,perché aveva avuto una urgenza.

Mi diressi verso la macchinetta del caffè,con l’intenzione di prosciugarla.

Era vuota,e Edward mi prese per il polso (Quello sano! ) ,e mi spinse contro il suo petto,baciandomi con foga.

Risposi al bacio,mentre mi spingeva contro il muro…


TO BE CONTINUED…


_Yaya_,:AHAHA!due volte di fila? Accidenti,che fiato che hanno! XD.. Spero che questo cap ti sia piaciuto!

E ..arriva il cane pulcioso! Che comparirà molto presto,tanto per cambiare…credimi,ne avrei fatto volentieri a meno,ma mi serve!in quanto al neonato..sì,è nei libri! Aspetto con ansia un tuo commento!<3!ti voglio bene!


 

mistica88,: ecco,ora mi sto per mettere a piangere! Ma grazie! È bello quello che hai scritto!Mi hai tirata su di morale!Che mi dici di questo cap??Un bacione!


 

MimiMiaotwilight4e: anche io ho fatto gli striscioni! In realtà,volevo fare qualcosa di più bello,sai nello scontro tra Jake e Edward..ma poi mi è venuto un attacco di genio per i prossimi cap,e la scenata non l’ho elaborata perché….vedrai… un bacione!!


 

Toru85: che te ne pare? Ti piace questo cap?spero di sì!Un bacio!


 

feferica,: mi fa piacere che la storia ti piaccia!in quanto al numero 2..be…chissà se ci hai azzeccato!

O no…mmm…. Surprise! Un bacione!


 

Lion E Lamb, : si sa che a Charlie Edward non è mai andato a genio! Eh,saggia Alice…. Chissà se hai azzeccato!Lo scoprirai tra pochissimo! Un bacio!


 

saraligorio1993,: eh già!Charlie ha realmente rotto ! E Bella avrebbe voluto spaccare il telefono! Fammi sapere cosa ne pensi di questo cap!In quanto al numero 2….. mah….

Un bacione!

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Capitolo 16
*** Maledetto Charlie! ***


Scusate x lo spaventoso ritardoo! Chiedo umilmente perdono!

Solo che ho in corso un’altra ff,e ..ecco… mji sono lasciata trasportare da quella storia! Indi,sorrysorry!

Ragazze,vi ho lasciato a bocca asciutta,vero? Però,non penserete che Ed e Bella consumino in un ospedale!!c’è,ma dai!dov’è finito tutto il romanticismo???

E poi.. bè,a dire il vero,l’avevo già scritto (e in quel capitolo,ci davano dentro come due conigli ) solo che,rileggendolo… FACEVA SCHIFO!

Così,ho deciso che sarà,molto probabilmente,nel prox cap… la scena proibita!

E la cosa che mi fa riflettere è un ‘altra: non avendo esperienza in quel campo… bè,non sono molto brava a descrivere! Suggerimenti?? COSì LO MIGLIORO!(Il cap,s’intende )

Buona lettura! E grazie a chi ha recensitoo!!


Maledetto Charlie!

…. Appoggiata di schiena al muro della camera delle macchinette del caffè,mi sentivo…. Libera,felice.

Edward continuava a baciarmi,e ,di certo,quelli erano baci tutt’altro che casti!

Sentivo le sue mani sui miei fianchi,il suo respiro che mi solleticava il collo… la sua bocca che lambiva le mie labbra…

<< Edward… >> mormorai,prima che mi mettesse a tacere con le sue labbra.

<< Shh … >> mi zittì,portando le sue mani sui miei fianchi… sotto il maglioncino.

Ok,se questo è il paradiso,non voglio più andarmene.

Intrecciai le dita nei suoi soffici capelli,mentre le sue labbra mi baciavano la gola,portando la testa all’indietro. Sentivo il suo profumo su tutta la mia pelle…

<< Bells! Sei qui? >> la voce di Charlie in lontananza mi fece sussultare,facendomi portare lo sguardo alla porta. Edward,che lo aveva percepito,si era già seduto su una delle poltrone,con in mano un bicchierino di caffè. Tratteneva a stento le risate.

Mi avviai alla macchinetta,schiacciando il bottone del caffè forte,quando Charlie entrò nella stanza.

Scoccò una occhiata a Edward,e poi mi venne incontro,prendendomi le mani<< Bells,allora che ha detto il dottore? >>

<< Riposo. Molto riposo. >>

<< Per una slogatura? >>

<< Eh? Oh,scusa! Stavo parlando tra me e me…  Comunque,tutto a posto,tranquillo. >> porca vacca! Ma proprio ora doveva fare il padre – tutto- coccole- e – preoccupazioni??

Mi abbracciò saldamente e ,con la coda dell’occhi,vidi Edward indicare il mio collo,con un sorriso malizioso.

Lanciai una veloce occhiata ai suoi gesti ,prima di impallidire. Oh merda!

<< Edward >> chiamai,sciogliendo l’abbraccio << Fa freddo,vero? Mi passeresti la sciarpa? >>

Edward mi passò la sciarpa intorno al collo,coprendo bene i timbri che mi aveva lasciato. 

<< Papà… Edward e Alice mi hanno invitata a casa loro… posso andare vero? >> feci lo sguardo dolce,a cui sapevo che mio padre non avrebbe resistito.

<< Certo. Non tornare tardi,ok? >>

<< Ok. A dopo >> Edward mi prese per mano,portandomi fuori dall’ospedale.

Una volta in macchina,scoppiò a ridere. Gli tirai un schiaffo sulla spalla,sapendo comunque che non si sarebbe fatto male.

<< C’è mancato poco… >> sospirai,mentre avviava il motore.

<< Ti faccio presente,che tuo padre interrompe sempre sul più bello. Hai notato? >>

<< Ho notato ho notato. >> il mio umore rasentava la maleducazione,e questo,lo fece ridere ancora di più.

Poi,ripensando alla sciarpa,lo puntai con un dito.

<< Tu! >> esclamai,con fare irritato.

<< Io >> disse incerto Edward.

<< Tu! Se questi maledetti succhiotti non spariscono entro un giorno,verrò a casa Cullen e ti ucciderò! Sono stata chiara? >>

Come previsto,scoppiò a ridere,parcheggiando nel vialetto della grande casa bianca.

<< Non mi sembra che durante la loro creazione tu ti sia tirata indietro. Anzi,avevo come il vago sospetto che ti stesse piacendo… o no? >> mi provocò,prendendomi per mano.

Arrossì. Così tanto,che credetti di andare a fuoco.

<< Immaginavo >> mormorò compiaciuto,aprendo la porta di casa.

<< Bella! >> 

Non feci neanche in tempo a girarmi del tutto,che una massa di capelli corti castani mi si spiaccicò contro la faccia.

Ero stretta in un abbraccio ghiacciato.

<< Alice… sto soffocando… >>

<< Oh,non sei felice di vedermi? >>

<< Ovvio che ne sono contenta,ma vorrei essere viva per godermi il momento… sai com’è… e poi,ci siamo viste prima,all’ospedale! >>

Scoppiò a ridere,mentre Rosalie mi salutava,da dietro una rivista.

<< ehilà Bellina! Sei tutta intera? >> Mi salutò Emmett ,scompigliandomi i capelli.

<< Per metà >> risposi,sorridendo.

<< Edward,vedi di non distruggerla,eh! >>

<< Dai Em,piantala >> sbottò Edward.

<< Perché? Andiamo! Non avete ancora consumato? >>

<< Emmett… >> lo richiamò il mio angelo.

<< Dico sul serio,Ed. datti una mossa! >>

<< Cosa credi che voglia fare?! >> sbottò Edward,irritato.

<< Edward! >> La voce di Esme mi fece sussultare. Edward guardò truce Emmett,che se la stava ridendo.

<< Sto scherzando mamma ,tranquilla. Non sono Emmett,non penso solo a quello … >>

Esme si tappò le orecchie << Preferirei non sapere i dettagli,grazie. >>poi,abbracciandomi,ritornò normale,dolce come sempre.

<< Vieni >> mi sussurrò Edward,portandomi in camera sua. 

Davanti allo specchio,mi tolsi la sciarpa,esaminando il collo.

<< Accidenti,ma quanto sono scuri? >> commentai,mentre Edward,dietro di me,rideva.

<< Questo è l’aperitivo,Swan. La cena vera e propria deve ancora arrivare… >> e così dicendo,mi abbracciò da dietro,baciandomi dietro all’orecchio.

<< A questo proposito,avrei fame >>

mi guardò,alzando un sopracciglio. << Fame? >>

mi girai,buttandogli le braccia al collo << Di te,stupido >>

mi baciò fino a darmi le vertigini. Poi,mentre mi stringeva a sé… la suoneria del mio cellulare,ci fece staccare.

<< E ora chi è! >> sbraitai,prendendo quell’aggeggio: Charlie.

<< Non è possibile… >> mi lamentai,rispondendo al telefono << Papà? Cosa c’è? >>

<< Ehi che tono! Come mai così irritata? >>

<< Niente,papà. Volevi qualcosa? >>

<< Ha chiamato Andrew. Ha detto che domani verrà a trovarci. Starà qui per tre giorni. Contenta? >>

Ero contenta. Se non per una cosa sola: come dire a Andrew,che mi ero… fidanzata? Mi avrebbe ammazzata,di sicuro!

<< Tantissimo >> enfatizzai la parola,cercando di sembrare più felice.

<< Torna presto Bells. A dopo >>

chiusi la chiamata,andando a sedermi vicino a Edward,sul divano nero.

<< Come volevasi dimostrare >> disse Edward,piuttosto irritato.

<< CVD >>

Si girò verso di me,guardandomi negli occhi << bella,riusciremo ad avere un momento solo per noi? >>

Sospirai,abbracciandolo << Spero >>

Mi scoccò un bacio sulla testa,prima di riaccompagnarmi a casa.

 

Riusciranno Bella e Edward ad avere un momento solo per loro?

TO BE CONTINUED…..

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Capitolo 17
*** Finalmente noi ***


Rieccomi!!! Questo cap mi ha dato parecchio da fare…l’ho riscritto sì e no sette volte!

Ma,come vi ho già detto,non sapevo come descriverlo… quindi,vi scongiuro,abbiate pietà di una povera ragazza!

Ah,ho una nuova fic! Si chiama Moulin Rouge ,e,se fate un saltino a vederla,non mi offendo!

Anyway,vi lascio a questo schifo di cap… alla prossima!

Bacio!

FINALMENTE NOI

<< Oh ,insomma Bella! Datti una calmata! >> mi rimproverò Edward,in macchina.

Eravamo nel parcheggio di casa mia,in macchina,ad aspettare.

Ad aspettare cosa? Mio fratello!

Era lì,in casa mia,e,per carità,non vedevo l’ora di vederlo,ma sinceramente,non volevo che sapesse di Edward.. volevo vivere ancora per qualche tempo…

<< la fai facile tu! Non puoi morire! >> sbottai,tormentando le mie unghie. Sigh,fino a pochi minuti fa erano così belle,e ora… rovinate!

Edward posò la sua mano sulla mia,facendomela abbassare. << Ora ti calmi,va bene? È tuo fratello,non tuo padre! E,Charlie l’ha presa bene,perché Andrew non dovrebbe? >>

<< perché… è Andrew ! >>

<< E tu sei Bella. >>

<< No,non scherzare… insomma,per lui io sono sempre stata una bambina,una piccola e timida ragazzina immatura… potrebbe uccidermi >>

<< Dai vieni >> scese dalla macchina,e mi venne ad aprire la portiera. Io rimasi seduta,pietrificata.

Sbuffò,accarezzandomi la guancia << Amore,calmati,va bene? Andrà  alla grande >>

Sospirai,scendendo dalla macchina e,insieme mano nella mano,ci ritrovammo davanti alla porta di casa mia.

Presi un respiro profondo,suonando il campanello.

Aprì Charlie,sorridente. Ok,ora eravamo due uomini e una donna,in casa. Prevedevo una lunga settimana all’orizzonte.

<< Bella! Edward! Forza,Andrew non vede l’ora di riabbracciare sua sorella ! >> ok,mio padre era troppo esaltato. Da quando era gentile con Edward?

Ci dirigemmo in salotto,e,seduto sul divano,c’era Andrew. Gli corsi incontro,mentre mi afferrava in braccio,contento << Ehi Pulce! >>

Mi era mancato. Tanto. Così tanto,che non riuscì ad una lacrime di scendere.

Lui sorrise,abbracciandomi.

<< Mi sei mancato,Andy >> dissi,staccandomi da lui.

<< Anche tu,microbo. Forza,fatti vedere. >> mi fece fare una giravolta su me stessa. << Sei sempre più bella >>

<< Grazie Andy >> attimo di silenzio << Ehm… posso presentarti una persona ? >>

mi avvicinai ad Edward,prendendolo per mano . Andrew  alzò un sopracciglio,mentre io e Edward gli andavamo incontro.

<< Andrew,lui è Edward . Edward ,lui è Andrew >> li presentai,mentre si stringevano la mano. Andrew sussultò,non appena toccò la mano gelida di Edward.

<< Bella mi parla spesso di te >> disse Edward,a mio fratello. << Ne avrò cura >>

mio fratello annuì,ritrovando il sorrisetto,e sedendosi sul divano. Ci sedemmo di fronte a lui,mentre mio padre raggiunse mio fratello.

<< Allora >> cominciò Andrew << Come vi siete conosciuti? >>

Edward mi guardò,incoraggiante . ah,ora dovevo raccontarla io?

<< A scuola… >> dissi,arrossendo a dire la verità,alla fermata del pullman,ma non potevo dire di aver accettato un passaggio da degli sconosciuti!

Passammo la serata insieme,e ,verso le dieci,Edward si alzò dal divano,per andare a casa. Lo accompagnai alla porta,in silenzio.

Lui si girò,baciandomi dolcemente << Non è andata male >>

<< no,hai ragione… >>

<< Ci vediamo domani >>

<< Non rimani stasera? >>

Sorrise << Meglio di no. Tuo fratello ti vuole parlare. >>

<< Ah… cosa?! >> da quando mio fratello i voleva parlare? E soprattutto,di cosa ?

<< Buonanotte amore mio >> sorrise furbo,chiudendo la porta.

Oh cazzo! “

Mi diressi in camera,sdraiandomi sul letto. Edward aveva ragione. Infatti,dopo cinque minuti,Andrew bussò alla porta.

<< Ehi Pulce! Posso parlarti? >>

deglutì  << Certo Andy. >>

si sedette di fronte a me,a gambe incrociate << Riguarda il tuo ragazzo,Edwin … >>

<< Edward >> lo corressi,mentre cominciava a perdere le staffe .

<< Vabbè,come cavolo si chiama. Insomma… l’avete già fatto? >>

Feci finta di non capire,per non sbatterlo fuori da camera mia << Fatto cosa? >>

Sospirò ,facendo le virgolette con le mani << Fatto … fatto ,no? >>

<< Andy! Ma cosa mi chiedi? >>

<< Oh,.dai! Insomma,sì o no? >>

verità? Bugia? << Nì >>

<< nì? Che vuol dire? >>

<< Sì e no >>

<< In che senso sì e no? >>

<< Bè,perché ogni volta che vogliamo… non possiamo >> arrossì,evitando di guardarlo in faccia.

<< E cosa vi ferma? >> il tono non nascondeva la curiosità.

<< Charlie >>

sgranò gli occhi << l’avete fatto con a casa Charlie? Ma siete scemi?! >>

<< No! Non l’abbiamo fatto! È solo che ogni volta mi chiama,mi cerca! >>

<< E… quante volte avete provato a… >>

<< Non lo so… >>

<< Ma…a casa sua? >>

<< Anche >>

fece una faccia schifata << E dove ? >>

<< In camera sua… in ospedale… >>

mi fermò << In ospedale?! >>

<< Non urlare,Andy! Vuoi che papà ,mi uccida? >>

<< Ok! Scusa! >> abbassò la voce << In ospedale? >>

<< Bè,sì.. ma non è successo niente. >>

<< E quindi,il succhiotto sul collo a quando risale? >>

mi coprì con la sciarpa che si trovava sul letto.

<< Due giorni fa >>

<< Ah…e dimmi… tu…sei ancora vergine? >>

<< Ovvio! >>

rimase in silenzio,a pensare.

Ci mancava solo che mio fratello si mettesse a parlare di sesso! Che figura!

<< Quindi non sai come si fa,vero? >>

<< No,Andy. Non voglio approfondire l’argomento. >>

<< Ok >> fece per andarsene << Comunque,la prima volta è bellissima >>

Sorrisi,rincuorata << Davvero? >>

<< Bè,a voi ragazze fa un po’ male,all’inizio,ma dura poco,perché poi… >>scossa la testa << Poi dimmelo se .. insomma… se hai concluso l’affare. E state attenti >>

<< Promesso >> gli baciai la guancia << Grazie Andy >>

lui grugnì,andando via dalla mia camera.

Mi sdraia sul letto,in attesa.

<< So che sei lì >> mormorai,indirizzando il mio sguardo alla finestra. Pochi istanti,e Edward mi raggiunse,abbracciandomi.

<< Sei più tranquilla adesso? >> bisbigliò,al mio orecchio.

Io annuì,mentre mi copriva con una coperta,abbracciandomi.

Inutile dire che mi addormentai con il sorriso sulle labbra.


 

<< Edward,non ne posso più! >> mi lamentai,seduta sull’erba fredda.

Lui ridacchiò,sdraiato a pancia in su. << Sei incredibile >>

<< certo! Sono solo tre giorni che mio fratello rompe  ,ogni volta che parliamo ! “Oh,già fatto?” >>imitai la voce di Andy,sdraiandomi vicino a lui.

Mi baciò la fronte,dolcemente << A quanto pare,un Emmett è arrivato anche a casa tua >>

Sospirai,accoccolandomi al suo petto << Che sfiga >>

Rise sommessamente,baciandomi i capelli << Senti,non arrabbiarti. Voglio fare una cosa >>

<< Cosa… ehi! >> mi aveva presa in braccio,di colpo .

<< Chiudi gli occhi >>mi intimò. Io li chiusi,mentre correva alla velocità della luce,chissà dove.

L’aria fredda mi accarezzava le guance,mentre la mia testa era appoggiata al suo petto scultoreo.

<< Puoi aprirli,ora >>

li tenni serrati. Ero troppo occupata a sentire il suo meraviglioso odore,e a stringermi al suo corpo. Lui rise,capendo.

Mi depositò per terra,a mi baciò la fronte,facendomi aprire gli occhi.

Era sopra di me,e tracciava linee con il naso. Dal mio collo,alla mia bocca,e via dicendo.

Oh. Oh.

Posai le mie labbra sulle sue,e Edward si avvicinò di più,approfondendo il bacio. Le sue mani seguivano le linee dei miei fianchi,mentre le mie erano depositate sul suo petto. Poi,sentì le sue dita sulla mia pelle. Il mio cuore cominciò a battere forte,e lui lo sentì. Mi baciò le labbra,mentre io,avendo preso confidenza con la situazione,gli sfilavo il maglione grigio.

Oddio.

Era…bho,la parola “perfetto” non spiegava niente di lui.

Gli addominali erano pronunciati,e i pettorali… oddio!

<< Faccio questo effetto? >> mormorò,contro le mie labbra. Io risi,mentre mi sfilava la maglia.

Rimasi solo con il reggiseno nero e rosa,e,credetemi,l’imbarazzo che provai era immenso.

Continuò a baciarmi ,e,una sua mano,sfiorò delicatamente il pizzo del reggiseno.

Le mie mani arrivarono ai suoi capelli,mentre lui mi liberava del reggiseno.

Decisi di non pensare al fatto che ero praticamente nuda,sotto di lui. Continuai a baciarlo,con passione,mentre lui ricambiava.

All’improvviso,mi uscì un gemito dalle labbra: Edward,aveva toccato il mio seno,facendomi provare piacere.

Continuò ,mentre la mia bocca esalava i sospiri involontari.

Mi tolse la gonna,mentre io lo liberavo dai jeans blu,buttandoli chissà dove. Le sue mani raggiunsero le mie cosce,accarezzandole lentamente, e provocandomi un piacere incredibile.

Arrivò all’elastico delle mutande e iniziò a giocarci. Feci lo stesso con i suoi boxer,facendolo ringhiare.

Perfetto.

Gli accarezzai le cosce e sfiorai il rigonfiamento. Lo sentì gemere.

Mi baciò con più passione,mentre mi toglieva gli slip,e mi accarezzava dolcemente.

 Feci lo stesso con lui,mentre si posizionava tra di me.

<< Edward … >> sospirai,mentre toglieva le labbra dalla mia bocca,guardandomi. Si reggeva sulle braccia,e i capelli gli ricadevano sulla fronte perfetta.

<< Dimmi se ti faccio male >> mi disse,affondando nel mio seno.

Sospirai << Fallo >>

Entrò in me,lentamente.

Trattenni un urlo. Caspita,altroché se faceva male!

Rimase fermo,in attesa che il bruciore passasse.

Pochi attimi,e mi aggrappai alle sue spalle,con forza. Cominciavo a sentire il piacere.

<< Vai ! >> urlai,mentre si muoveva più velocemente.

Gemetti. Anzi,urlai dal piacere.

Ben presto,l’aria si riempi dei nostri sospiri  e delle nostre grida,del nostro respiro affannato e stravolto.

Venimmo tutti e due,e lui crollò affianco a me,coprendomi con il suo maglione.

Lo baciai,sudata e felice.

<< grazie >> bisbigliai,contro le sue labbra.

<< ti amo,Bella >> mormorò lui,guardandomi negli occhi.

Il mio cuore perse un battito.


NON UCCIDETEMI! VI PREGO! LO SO CHE FA LETTERALMENTE VOMITARE,M NON SAPEVO COME FARE! SORRY!

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Capitolo 18
*** Sogni e Verità Inaspettate ***


Meravigliose. Divine.
C’è UN ALTRO AGGETTIVO PER DESCRIVERVI?
Mi avete seguita e tirata su di morale,nonostante il capitolo precedente faceva letteralmente schifo… grazie!
*ma piange commossa *
spero che questo sia più carino!
Un bacione!



SOGNI E VERITà INASPETTATE


Il vento soffiava minaccioso ,cercando di farmi cadere sul terriccio. La pioggia mi aveva completamente inzuppata,mentre i lampi squarciavano il cielo.

Sembra la scena di un film dell’orrore… solo che questo,non credo sia un film.

Un sogno. Sembra un incubo. 

L’uomo davanti a me sorride. È lui. Lo so,lo riconosco.

Cerco di correre via,ma mi sento pesante,limitata nel correre. Sento la sua risata minacciosa e tremo. Tremo dal freddo,dalla paura… dal terrore.

<< Edward… >> mormorai,con un filo di voce.

Il dolore al ventre arriva all’improvviso,facendomi urlare.

In lontananza,sento chiamare il mio nome…

<< Bella…. Bella,amore? >> 

la voce di Edward mi fece aprire gli occhi. Avevo ragione,allora era solo un incubo.

Sento le gote bagnate,e la mano del mio amore,che mi tocca la fronte.

<< Edward! >> gli butto le braccia al collo,sollevata.

Mi cullò per non so quanto tempo,paziente. Io singhiozzavo,spaventata.

<< Ti va di raccontarmi il tuo incubo? >> mi chiese,cercando di calmarmi.

Negai,scotendo la testa. Ci mancava solo che mi mettessi a raccontarlo. Mi avrebbe presa per cretina.

Bè,ma tu sei una cretina

<< Che ore sono? >> gli chiesi,mentre si alzava ad aprire le finestre,per far entrare un po’ d’aria.

<< le otto della mattina >> mi rispose,passandomi la vestaglia e la biancheria.

Giusto,ero nuda,sotto le coperte.

Mi alzai,presi la biancheria,e mi diressi in bagno per una doccia.

Lavai via il sudore e il sogno,facendo spazio alla tranquillità.

Ormai,erano passati due mesi dalla mia prima volta. E di certo,ne avevamo fatto di esercizio,in quel lasso di tempo!

Andrew ne era rimasto sorpreso,dicendomi di stare attenta. Charlie,per mia fortuna,ancora non lo sapeva,o mi avrebbe chiusa in un convento di suore .

Emmett e Jasper… bè,loro avevano addirittura dato a Edward delle dritte,per migliorare! Ricordai il mio stupore,sentendo che proposte gli avevano suggerito quei due… tutte appositamente provate dai fratelloni,sia chiaro.

Alice e Rosalie mi avevano incastrata,portandomi nell’ultimo negozio in cui sarei mai entrata: Victoria ’s Secret. E i completini in pizzo nero,rosso,bianco e viola,erano ancora incartati,e nascosti,in fondo al cassetto della biancheria.

Uscì dalla doccia,vestendomi con la biancheria e la vestaglia e aprendo la porta,trovai Edward,con in mano la mia tuta. Mi aiutò ad infilarla( bel giochino! ) e poi scendemmo tutti e due in cucina,dove ci stavano aspettando Emmett e Alice.

<< dov’è Andrew? >> chiesi,mordendo il mio croissant .

<< Sta arrivando. È andato a prendere Reneè all’aeroporto. >> m’informò Alice. Io quasi mi strozzai con il Croissant.

<< Reneè?! Perché viene qui? >>

<< Vuole farti un saluto,dato che lei e Phil andranno in Messico,domani. Non preoccuparti,la vedrai per massimo cinque minuti >> mi tranquillizzò Edward,cingendomi le spalle.

Io annuì ,addentando il secondo croissant.

Emmett alzò un sopracciglio << Addirittura due croissant? >>

Io sorrisi << ho bruciato molte calorie stanotte. >> 

Lui scoppiò a ridere,mentre Edward ridacchiava.

<< Avete fatto la mia… >> disse Emmett,ma io lo interruppi.

<< No,Emmett,non abbiamo fatto la posizione dello scoiattolo . scordatelo. >>

lui grugnì,deluso. Io alzai gli occhi al cielo,ingerendo il mio caffè.

<< Sta arrivando >> ci avvertì Alice,girandosi verso il corridoi d’entrata. 

La porta si aprì.

<< Pulce! >> mi chiamò Andrew,con il vocione.

<< Sono in cucina! >> urlai di risposta,finendo il caffè.

Andrew entrò,salutando i presenti e,come ogni sacrosanto giorno,andando a salutare Emmett,suo “nuovo compagno di giochi “.

Quei due erano diventati schifosamente amici. Baseball,scommesse su scommesse ( che riguardavano sempre Edward e me )macchine… 

Ormai passavano quasi tutti i pomeriggi assieme.

Subito dietro Andrew,spuntò mia madre,che nel vedermi,urlacchiò di gioia. Io mi precipitai tra le sue braccia,contenta. Mi era mancata.

<< Piccola mia! >>  esclamò,baciandomi la fronte.

Poi,come se avesse un radar,andò da Edward,presentandosi.

Alice e Emmett,insieme a Andrew,stavano per morire dalle risate,mentre Edward ,gentile ed educato,rispondeva alle estenuanti domande di mia madre.

Lanciai una occhiata truce a Andrew,che ricambiò,con una linguaccia.

Mia madre si trattenne più,di dieci minuti. E la mia sonnolenza aumentò,non appena i minuti trascorsi diventarono 30.

Senza farci caso,mi addormentai,appoggiata ad Edward,che,in silenzio,subiva l’interrogatorio di mia madre.

Mi svegliai giusto in tempo per salutare Reneè,e,accortami dell’orario,decisi di andare da Mcdonald ’ s.

<< Ma mangi sempre? >> mi prese in giro Emmett,che aveva seguito me,Edward e Alice.

<< Senti,se tu non ne senti il desiderio… >> ribattei,facendolo ridacchiare.

Trangugiai un panino,sotto lo sguardo attento di Alice,e poi,sotto sua richiesta,andammo a fare un po’ di shopping.

Alice era strana: osservava ogni mio piccolo movimento,mi afferrava prontamente,non appena accennavo a cadere,mi fece addirittura mangiare ad ogni ora!

<< Alice,che hai? >> le chiesi,mentre distrattamente,guardava un vestito.

<< Niente,Bella. Ti piace? >> mi mostrò il vestito,un po’ troppo grande.

<< Alice,sarà almeno due taglie in più ! >> risi,mentre lo metteva nel cesto << Cos’è? Hai previsto un mio ingrassamento alla fine del mese? >>

<< più o meno >>

la guardai << E non hai previsto una mia ripresa? >>

sorrise,abbagliandomi << Non per un po’ di mesi >>

<< Che vuoi dire? >>

<< Bella,ma non ti sei accorta di niente? >> mi chiese,guardandomi come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Ci pensai: negli ultimi mesi,era stato tutto perfetto,soprattutto negli ultimi due… 

<< A dire il vero,mi sembra che vada tutto a gonfie vele >> dissi,mentre ridacchiava.

<< Alice,che hai previsto? Succederà qualcosa di brutto? >> le chiesi,quasi in ansia. A volte,essere l’ultima a sapere le cose,era davvero irritante.

<< Io non lo definirei brutto >> parve pensarci su << Oddio… per te,sarà dura accettarlo… il primo mese sarà veramente dura… poi però cambierai idea… >>

ecco,se prima ero in ansia,ora lo ero ancora di più!

<< Alice,ma che cavolo stai dicendo? >> esclamai,facendola sorridere.

<< Niente niente… oh,ma ciao Edward! >> salutò,abbracciando il fratello,che la guardava interdetto.

<< Alice,ma se non mi vedi solo da tre minuti… >>  sghignazzò Edward.

<< Edward >> lo chiamai,facendolo girare << Tu hai capito cos’ ha Alice? >>

provò a concentrarsi,probabilmente per leggerle la mente.

<< Alice,perché stai traducendo l’inno afgano in americano? Eh,tra parentesi,stai sbagliando la quinta strofa. >>

lei gli fece una linguaccia << pignolo >>

<< Allora? >>

lei ci pensò su << Edward,abbi pazienza. Tra pochissime ore,lo saprai… >>

continuò con questo atteggiamento evasivo per tutta la giornata,fino a quando non lasciò soli me e Edward,davanti a casa mia.

<< A domani,amore >> che tradotto sarebbe “ ci vediamo tra poco “. Sorrisi,baciando le labbra del mio amore.

<< A dopo,Edward >>

<< Sto già contando i minuti,Swan >>

<< Ecco,se mi chiami per cognome,dovrai cominciare a contare le ore >>

<< Se rispondi così ti chiameranno “bella la petulante “ >>

<< e se continui così ti chiameranno “ Edward il monaco” >> lo minacciai.

<< è una minaccia? >>

<< probabile >>

rise,baciandomi la bocca << Vedremo. A dopo >>

lo osservai,mentre si allontanava con la macchina.

Sorrisi,entrando in casa e,divorando praticamente due pizze. In questo periodo la fame mi stava travolgendo!

Andai a farmi una doccia,e,una volta in camera,decisi di osare,mettendo una biancheria… sexy. Decisi di sfruttare i regali di Alice e Rosalie,per sorprendere Edward.

Solo che,quello che mi capitò tra le mani,mi fece fermare il cuore.

No,non era possibile.


COSA AVRà TRA LE MANI,BELLA?

LO SCOPRIRETE,SOLO COMMENTANDO,E SEGUENDO LA MIA FF…, XD!

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Capitolo 19
*** No. positivo ***


Ma salve!
Spero che questo cap vi piaccia! Vi ho lasciate con il fiato sospeso??
Me un tantino perfida…
Nei vostri commenti,fate riferimento al comportamento di Edward,nei confronti del piccolino…ma… io osserverei meglio Bella….
Diciamo che … ma che ve lo dico a fare?? 
Leggete,amori miei! Leggete e commentate in numerosi,vi prego!
Buona lettura e,se non dovessi postare subito.
BUON NATALE!

No. positivo. 

Ok,è uno scherzo di Alice. Sicuramente.

Cercai di respirare regolarmente,calmandomi. Posai il sacchettino per terra,titubante.

Eppure…

Afferrai una delle cose dentro al sacchetto : assorbenti.

Da quanto non li usavo? Mah,pochi giorni.

Feci il calcolo: una,due,tre volte.

Era impossibile: tecnicamente,non le avevo già da un mese.

Sperai che la mia fosse solo distrazione,che in quel momento mi fosse sfuggito il particolare che le avevo avute.

Sì,ma un mese fa. Cazzo.

<< Respira >> mi obbligai,sdraiandomi sul pavimento.

No,non potevo essere incinta. Non io. Non ora. Ma porca …

Mi toccai la pancia,inconsciamente.

Mi rialzai. In fondo,non ne potevo essere sicura.

Guardai il bigliettino di Alice,attaccato alla scatola degli assorbenti.

Fallo.Fai il test di gravidanza.

Alice.

Presi tra le mani la scatoletta rosa e bianca,spaventosa e terrificante,almeno in quel momento.

Non lo potevo fare adesso. Avevo bisogno di Alice,e Rose,Esme… non potevo da sola.

E Edward… non potevo farlo preoccupare inutilmente. Non lo doveva sapere. Almeno,finché non fossi stata più sicura.

Mi sdraiai nelle coperte,sapendo che tra poco,Edward sarebbe arrivato. La scatolina terrificante,era nel cassetto della biancheria,ben nascosta.

E se fossi stata veramente incinta?

Cosa avrei fatto? L’avrei tenuto? L’avrei dato in adozione? O … no,non potevo sbarazzarmene.

Non lui. Avrebbe vissuto,con o senza di me.

Respirai profondamente,coprendomi la pancia con una coperta calda. Alcuna lacrime,caddero sul cuscino.

Ma perché? Alice lo aveva previsto. Allora,ero incinta.

No,magari si era sbagliata,o la previsione era ancora sfocata.

Non potevo aspettare un bambino. La mia adolescenza… la mia vita… avrei perso tutto. Mi sarei bruciata tutta la mia fase adolescenziale,impegnata a fare la mamma.

E Charlie,Reneè,Andrew! Cosa avrebbero pensato?

La gente? I miei compagni di scuola?

E come l’avrebbe presa,Edward?

In fondo,nel caso fossi veramente incinta,il bambino è … insomma,appartiene anche a lui.

Un rumore alla finestra mi fece sussultare. Edward stava entrando.

Si sdraiò vicino a me,baciandomi la guancia << Bella? Sei sveglia? >>

Annuì,mandando giù il groppo che avevo in gola.

<< Tutto bene? >> mi chiese,cullandomi.

<< Sì… mi sei mancato >> Mormorai,chiudendo gli occhi.

<< Dormi piccola >> mi disse lui,baciandomi la testa.

Involontariamente,mi addormentai. Troppo stanca per tenere gli occhi aperti.

E di nuovo,il sogno della sera prima,mi avvolse,insieme al buio.


<< Alice! Alice! >> gridai,mentre correvo nel cortile di casa Cullen.

Avevo aspettato che i maschi si fossero dileguati,facendo rimanere in casa solo Alice,Esme e Rosalie.

Alice aprì la porta,facendomi entrare << Allora? L’ hai fatto? >>

Io scossi la testa << Non ancora. Non da sola,vi prego ! >> ormai tremavo. Esme mi cinse le spalle,mentre Rosalie,leggeva le istruzioni dietro alla scatolina.

Seguì le istruzioni alla lettera. eravamo nell’immenso bagno di Alice,in silenzio. Si sentiva solo il mio cuore.

<< Allora? >> chiesero in coro,non appena afferrai il bastoncino.

Deglutì,osservando le lineette rosa.

Cazzo.

<< Positivo >> mormorai,sedendomi sul pavimento bianco.

Stavo sudando,tremavo.

Le lacrime cominciarono a scendere copiose sulle mie guance. Ero spaventata,terrorizzata.

<< Bella >> mi abbracciò Esme,cercando di calmarmi.io cominciai a singhiozzare.

<< Cosa farai? Lo terrai? >> mi chiese Rosalie,accarezzandomi i capelli. Alice era vicino alla finestra in attese del ritorno dei vampiri uomini,ancora ignari.

<< Non posso abortire >> sussurrai,asciugandomi la lacrime << Non ne ho il coraggio >>

<< Arrivano >> ci avvertì Alice,abbracciandomi.

<< Cosa dirò ad Edward? >> chiesi,in preda all’ansia.

<< Ti aiuteremo noi…. C’è anche Andrew >> m’informò Rosalie.

<< Oh,merda! >> mi piegai sulle ginocchia,piangendo.

Subito,entrò Edward,preoccupato.

<< Che succede? Perché piangi? >> mi prese in braccio,portandomi in sala,sul divano.

<< Ed… Edward… >> tentai di parlare,sotto lo sguardo dei presenti.

Esme mi incoraggiò,seguita dalle sue figlie.

<< Dimmi Bella >> m’incitò Edward,calmo.

<< Io… io… >> respirai profondamente.

<< Tu… >> continuò Emmett,beccandosi un pugno da parte di Rosalie.

<< Oh,Edward! Io sono …. Incinta… >> gridai,scoppiando a piangere.

Edward mi abbracciò,ancora incredulo.

Riuscì a vedere il viso di mio fratello,sconvolto. L’avevo deluso,sicuramente.

<< Ne sei sicura? >> mi chiese Carlisle.

Io annuì << Alice lo aveva previsto…e… e ho fatto il test… >> mormorai,senza farmi sentire da Andrew.

<< Forse una visita ginecologica potrà darti la conferma >> mi consigliò,con fare da medico.

Io annuì.

Il mercoledì successivo,come stabilito,sarei andata dal ginecologo. Il mio dottore, Carlisle Cullen.

<< Cosa dirò a Charlie? >> chiesi a Andrew,che,dopo una oretta,stava tornando normale.

<< Non lo so,davvero. È un casino >>

Ma va? Non me n’ero resa conto!

Edward … era pietra.

Non faceva trapelare nessuna emozione.

Arrivammo a casa. Mentre Andrew apriva la porta,io bisbigliai  all’orecchio di Edward.

<< Vieni su,dopo. Ho bisogno di te >>

lui annuì,baciandomi la guancia. Era teso.

Lo conoscevo abbastanza bene. Aspettava una mia reazione,per far trapelare qualcosa.

Charlie era seduto sul divano a guardare una partita. Mi venne un crampo allo stomaco,e mi fiondai in camera,senza proferir parola. Mi cambiai con una tuta,e mi sdraiai sul letto,abbracciando un cuscino.

Andrew bussò.

<< Ti ho portato da mangiare. >>mi disse,posando il vassoio sul letto. Divorai tutto in pochi minuti. La fame mi stava letteralmente uccidendo.

<< Non è un po’ presto per sentire la fame? >> osservò mio fratello.

<< Non lo so >> mormorai,sentendomi sazia.

Lui mi abbracciò << Ci sono io con te. E i Cullen . non sei sola >>

Sentì le lacrime bagnarmi le guance << Grazie Andy >>

Mio fratello uscì,lasciandomi da sola.

O almeno,così credeva lui.

Appoggiai le mie mani sulla pancia. Dentro di me,stava crescendo un piccolo Edward.

Due braccia forti mi cinsero il corpo. Le sue mani si posarono sulla mie,ancora appoggiate sulla pancia.

<< Non siete soli >> mormorò al mio orecchio.

Lui lo voleva,quel bambino.

<< Promettimi un a cosa: Non lasciarci. Abbiamo bisogno di te >> mormorai,piangendo.

<< Non vi lascerei mai >> disse,baciandomi la guancia.

Passammo la notte abbracciati,mentre io,lasciavo cadere lacrime sul cuscino.

La mattina presto,Edward dovette andare e così mi ritrovai da sola,nel mio letto.

Sapevo che a Charlie e a Reneè avrei dovuto dirlo io,ma il coraggio non era mai stata una mia dote.

Presi il telefono,e chiamai la mia casa a Phoenix. Con un po’ di fortuna avrei trovato Vicky ,la governante.

<< Casa Miller,buongiorno >> ah,che sollievo risentire la sua voce!

<< Vicky! >> pochi attimi,e l’urlo di gioia dall’ altro capo del telefono,quasi mi stordì.

<< Bella! Oh,piccola come stai? Sai che mi manca il tuo disordine? >>

Sorrisi. << C’è la mamma? Avrei bisogno di parlarle… >>

<< Certo!Te la passo! Signora Reneè? >> sentì mia madre ridere contenta,prima di prendere il telefono.

<< Bella! Amore mio! Come stai? >> ecco,con la sua voce così contenta,ci sarei mai riuscita?

<< Mamma… dovrei parlarti… >> mormorai,abbassando la voce. Non volevo che Charlie mi sentisse.

<< Oh. Cosa è successo amore? >> fece mia madre,spaventata.

Non glielo potevo dire per telefono. Sarei stata una codarda.

<< Mercoledì,puoi venire a Forks? >> meglio. Se ci fosse stata lei,forse mi sarei calmata.

<< Credo di sì… ma Bella,cos’è successo? >>

<< Lo capirai mercoledì. A presto,mamma >> attaccai il telefono,scoppiando a piangere.

Era strano. Il giorno prima,avevo pensato all’adozione,ma ora,non avrei abbandonato questo bambino neanche sotto tortura.

Era mio e di Edward. Meritava di vivere,e di conoscere i suoi veri genitori.

O forse,mi stavo facendo di film,nella mia testa.

Forse era solo un ritardo. Forse il test di gravidanza non aveva funzionato correttamente. A volte succede,no?

Riafferrai il telefono,chiamando Edward. Rispose al primo squillo.

<< Bella? >>

<< Edward? Ciao… >> sentire la sua voce mi calmava.

<< Ciao amore… hai bisogno di un test di gravidanza? Per una conferma? >>

<< Come fai a saperlo? >>chiesi sorpresa.

<< Alice >>rispose,come se fosse normale.

ovvio. La sfera magica l’aveva previsto.

<< Per favore,puoi portarmelo? >>

<< Apri la finestra,Bella. >>

mi girai,e  lo vidi,fuori dalla finestra,in bilico.

Spensi la chiamata,e mi precipitai ad aprire la finestra. Lui entrò leggiadro ,senza far rumore. Mi abbracciò,baciandomi la testa,poi,mi passò il test.

<< Ti aspetto qui >> disse,mentre si sedeva sul letto.

Io annuì,dirigendomi in bagno.

Come la volta prima,la striscia + rosa mi fece tremare.

Corsi in camera,senza far rumore,e raggiunsi Edward,con in mano il bastoncino del test.

Lui si alzò,trepidante,mentre gli passavo il bastoncino,con il segno positivo.

Sul suo viso,si accennò un sorriso,per poi guardarmi ,teso.

Si vedeva lontano un miglio,che voleva quel piccolo angioletto nella mia pancia. Io lo abbracciai,sorridendo.

Mai come ora,avevo desiderato un bimbo. O un vampiro piccolo.

E quello,era il frutto del nostro amore.

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Capitolo 20
*** Ancora lui ***


Salvesalve!
Alla fine,sono riuscita a postare questo cap… spero vi piaccia!!
Ho messo le impressioni di charlie e Reneè,immaginandomi il comportamento ( grazie ad alcuni sondaggi fatti in famiglia Xd) ed ecco il risultato.
Spero proprio di non diventare incinta a diciassette anni!
O mi ammazzano!…
Avete visto robert con i capelli corti?? CHE CARINOO!* Cerca di baciare lo schermo del computer *
Nel precedente cap,ho messo le impressionI che avrei provato io,se fosse capitata a me una cosa del genere… spero di aver reso l’idea.
Mi sembra logico che una ragazza,in quella situazione,si faccia di questi problemi …
Certo,se fossi fidanzata con Edward… 
“Edward,amore,puoi visitarmi tu? “
*Me si riprende,rossa come un peperone
Ehm…
Buona lettura…e soprattutto… BUON NATALE!


 

ANCORA LUI


 

 << Ripetimelo un ‘altra volta,Isabella >> sibilò mio padre,in sala d’attesa.

<< Devo fare una visita… ginecologica >> mormorai,stringendo la mano di Edward. Reneè era vicino al corrimano,di fronte a noi,e mi guardava con le lacrime agli occhi. Lei,non aveva avuto bisogno di risentirlo.

<< Isabella Marie Swan,te lo chiederò solo una volta: sei incinta ? >> ripeté mio padre,cercando di moderare la voce.

<< Ancora non lo so … >> ammisi,sottovoce. Mio padre guardò prima me  e poi Edward,arrabbiato come non mai. Andrew si mise davanti a me ed Edward,insieme a Emmett .

<< papà,adesso calmati. >> mormorò Andrew.

<< Calmarmi? Mia figlia aspetta un bambino! Ti rendi conto che tua sorella ha solo 17 anni?! >> urlò Charlie,alzandosi in piedi. Andrew mantenne la calma,mentre Reneè raggiungeva mio padre.

<< Charlie,non urlare. Così spaventi Bella >>

sgranai gli occhi. Mia madre? Mia madre non urlava?

Guardai Edward e Alice ,seduti vicino a me. Alice guardava mia madre incredula,e Edward abbozzò un sorriso sollevato.

<< Che cosa pensa? >> bisbigliai al suo orecchio.

<< Sta ripensando a quando è nato Andrew. Aveva diciannove anni. Un po’ ti capisce >> m’informò Edward.

Esme raggiunse Reneè,posandole una mano sulla spalla. Erano diventate amiche,e Reneè si lasciò rassicurare.

Si voltò verso di me,venendomi incontro,e asciugandomi le lacrime.

<< Bella,tesoro. Sentì,so come ci si sente,e non nascondo la paura che mi hai fatto prendere. Sai che hai sbagliato,questo lo so. Sei una ragazza matura,e a volte questi incidenti capitano. Solo,stai attenta, rilassati. Potresti far male al bambino. >>

Respirai a fondo,appoggiando la testa sulla spalla di Edward. Jasper ,cercava di infondere tranquillità nella stanza,mentre Rosalie mi portava qualcosa da sgranocchiare.

<< Bella? Vieni >> mi chiamò Carlisle. Io,Edward e i nostri genitori… oddio,tutti i familiari,entrammo nel suo studio.

Mi esaminò accuratamente,più volte.

<< Sì,direi che sei incinta. Di sette settimane e mezzo,più o meno >>disse Carlisle . guardai mia madre,abbracciata a Esme,che sorrideva,mentre Charlie rimaneva fermo,imbambolato.

Sentì una fitta al cuore. Avevo deluso mio padre,lo sapevo fin troppo bene.

<< Cosa… >> Charlie si schiarì la voce << Cosa pensate di farne? >>

guardai Edward,che mi strinse di più la mano.

<< Lo… lo teniamo >> dissi,badando a non farlo arrabbiare.

<< Bene >> mormorò Charlie,andandosene.

Scoppiai in lacrime,mentre Edward mi abbracciava,cullandomi.

Perché? Questo bambino doveva nascere,accolto da tutti! Era suo nipote,in fin dai conti!

<< Cosa… dove andrò? >> singhiozzai,mentre Rosalie mia accarezzava i capelli.

Sapevo che Charlie,non mi avrebbe più fatto mettere piede in casa sua.

<< Da noi,tranquilla amore >> disse Edward ,mentre Reneè annuiva.

<< Sicuro? … non… creerò disturbo? >>

<< Non dirlo nemmeno,Bella >>

lo bacia,sorridendo.

<< Grazie >>

Tornammo a casa Cullen. Alice e Jasper avevano portato tutte le mie cose in camera di Edward,e Esme aveva riempito il frigo,con tutti gli alimenti base per la nutrizione sia mia,sia del bambino.

Dovevo ridurre i dolci,e mangiare sette o otto volte al giorno( schiacciatine e cose del genere ),ma soprattutto,dovevo limitare il caffè. Una tragedia.

<< Bella,non farmi arrabbiare >> disse Edward,con tono di rimprovero << Ti è concessa solo una tazza di caffè,al giorno. Fa male al bambino >>

ovviamente,Reneè pendeva dalle sue labbra,annuendo ad ogni lezione di vita che i Cullen mi insegnavano,per tenere in forma sia me,sia il bambino.

Emmett si stava dando da fare,costruendo la culla rotonda per il bambino.

<< Ora ho capito,Alice >> esclamò Edward,,mentre Alice rideva << Rotonda o quadrata… l’indovinello con il quale mi hai stressato per ben quattro mesi ! >>

<< Ci sei arrivato >> gongolò Alice.

Nel primo mese,Reneè veniva ogni fine settimana,a farmi visita. Ma di Charlie,neanche l’ombra. Non veniva,non telefonava.

Mi faceva sentire sempre più male. Carlisle continuava a ripetermi che per un uomo fiero come mio padre,era un duro colpo da accettare,e che prima o poi,sarebbe passato a trovarmi.

Non ci credevo tanto,ad essere sincera.

Inoltre,con Rosalie e Alice,che ogni giorno arrivavano con un vestito premaman nuovo,avevo altro a cui pensare.

<< Rose,Alice… ho solo due mesi! Mi pare che sia esagerato,no? >>mi lagnai,un giorno.

Loro,mi sorrisero << Fidati >>

Inutile dire,che il mio armadio,faticava a chiudersi.

<< bella? Che hai? >> mi chiese Edward,entrando nella stanza. Ero alla finestra ,le mani appoggiate al ventre in segno di protezione,e pensavo. Pensavo,a quando,un anno fa,approdai a Forks,piena di cattivi pregiudizi verso questa stupida e piovosa città

mentre ora,ero a Casa del mio ragazzo,vampiro,e incinta. A soli diciassette anni. Incredibile,a volte la vita ti sorprende.

<< Pensavo >> dissi,mentre mi abbracciava da dietro,posando le sue mani sul mio ventre.

<< Appunto . non è da te >> ghignò,soddisfatto della battuta.

<< Mi stai provocando,Cullen? >>

<< Noo figurati Swan. >>

<< Questa me la segno >>

<< Ho già i brividi >>

<< Vampiro stupido >> ci pensai << E poco dotato,in effetti >>eccola,la cazzata del secolo.

<< Ma per piacere! Non mi sembra che tu abbia pensato così,nelle volte in cui… ti sei divertita,parecchio. O sbaglio? I tuoi sguardi non sono passati inosservati,sai? >>

Arrossì violentemente,facendolo ridere. Mi baciò la guancia accaldata << Che ne dici di divertirci? >>

<< Possiamo? Davvero? >>

<< Certo >>

gli buttai le braccia al collo << E perché non me lo hai detto prima? >>

lui rise del mio tono accusatorio,facendomi sdraiare sul letto << Scusa. Non potevo immaginare questo tuo desiderio! >>

risi,baciandolo con foga.

<< Edward? >> lo chiamai,mentre mi baciava il collo

<< Sì? >>

<< Stai attento al bambino >>

<< Mi sembra ragionevole. >> e ricominciò a baciarmi. Prima il collo,poi la gola… la clavicola…

le sue mani scendevano delicate sui miei fianchi,e si soffermavano sulla mia pancia,leggere come piume.

Era diverso dalle altre volte: Edward stava molto più attento,dando delle spinte non troppo forti.

Sapevo che aveva paura di far male al bambino,e questo stupido motivo,mi fece piangere… dopo il nostro gioco.

<< Che hai? >> mi chiese,facendo aderire il suo corpo nudo alla mia schiena.

<< Non lo so… perché piango? >> chiesi singhiozzante. Lui mi baciò la guancia,catturando una lacrima.

<< Credo siano gli ormoni,amore. Gli sbalzi d’umore sono molto frequenti,nella gravidanza. >>

<< Qui qualcuno ha studiato medicina? >>

<< Due lauree. Credi che sia ignorante? >>

<< No,credo che tu sia troppo sexy per me >> mi girai,facendo aderire il mio seno al suo torace,provocandogli dei brividi di piacere << Non ti merito. >>

<< Sicura? No perché,c’è una fila lunghissima di donne,che aspettano che ti faccia fuori,per avermi >> ghignò,stringendomi di più a lui.

le mie mani raggiunsero la sua schiena,delicate << Ma io non ti dividerò mai con nessuno. Sappilo >>

<< Mi va benissimo così >>

lo baciai,passionalmente,mentre mi faceva stendere su di lui.

Mi teneva leggero per i fianchi,mentre le nostre bocche giocavano,indisturbate.

Gli tormentai il labbro inferiore,con i denti,mentre la sua lingua faceva impazzire la mia.

Gemetti ,quando le sue mani scesero sulle mie cosce .

Mi staccai da lui << Vuoi il bis? >>

Sorrise sghembo,fermandomi il cuore << perché no? >> e si riappropriò delle mie labbra,dolcemente.

 

Stesa nel letto,avvolta solo da un lenzuolo,dormivo indisturbata.

Le braccia di Edward mi stringevano a lui,posandosi sul mio ventre.

Cosa mi ha fatta alzare?

Alice Cullen.

<< Sveglia Bella! >> urlò quel mostriciattolo ,piombando nella stanza,per nulla a disagio,nel vedere me e Edward nudi,avvolti nelle lenzuola bianche.

<< Alice,lasciala risposare. È stanca >> mormorò Edward,cercando di no svegliarmi. Tanto ero già sveglia,a causa di sua sorella.

<< è già sveglia…colpa tua che l’ hai tenuta su fino a tardi! >>

<< Alice,ma non hai niente da fare ? Che ne so,andare a giocare vicino ad un precipizio? >>

<< Ah-ah Divertente. Ti conviene coprirti gli attributi,se non vuoi perderli >>

<< Taci Alice. Non devi andare da Jasper? >>

<< uffa,come sei negativo! E io che portavo buone notizie… si tratta del feto! >>

a quelle parole,scattai seduta << Parla Alice! Sta bene? >>

Alice rise,accomodandosi ai piedi del letto << Certo. Stanno benissimo >>

<< menomale >> sospirai,per poi strabuzzare gli occhi. Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva

<< Cosa?! >> esclamai << Stanno benissimo? Stanno? >>

non riuscì a rispondermi,dato che il mio cellulare vibrò.

Mi alzai,ignorando Edward che mi intimava di lasciar perdere e ,avvolta nelle lenzuola,andai a rispondere.

Il numero era sconosciuto.

<< pronto? >> chiesi,accettando la chiamata.

<< Vi vedo… >>

mollai il telefono,che venne preso immediatamente da Alice. Edward mi corse accanto,sorreggendomi.

Intimai Alice di ridarmi il telefono,tremante .

<< Chi sei? >> esclamai,singhiozzante.

<< Oh… un vecchio amico… come sei bella,avvolta da un lenzuolo… mmm… mi fai venire l’acquolina in bocca.. >>

Edward ringhiò,prendendo il telefono. Mossa inutile,dato che il maniaco aveva attaccato.

Mi sedetti sul letto,singhiozzante. Emmett corse nella stanza,cingendomi con un braccio,per rassicurami.

Non lui. Non ora.

Perché era tornato? Perché?

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Capitolo 21
*** Movimenti ***


Salvee!!
Spero abbiate passato un bellissimo natale! Io ho ricevuto Alice!
Ehm,specifico: Alice è la mia piccola ranocchietta. Eh sì,il mio animale preferito è la rana!
Spero che viva… dato che il negoziante mi ha detto di non darle troppo da mangiare…ma io,con le dosi,proprio non ci so fare…
Inoltre,stanotte dormirò sul divano. Causa: c’è un lurido ragno,in camera mia!
Così,dopo aver spostato l’acquario di Alice in sala,accanto al divano,io morirò di freddo,maledicendo quel maledetto animale che gira indisturbato per camera mia,e grosso quanto una pantegana (vi ripeto,che io esagerò un po’) 
Inoltre, mi hanno regalato il poster GIGANTE DI Edward,da appendere alla parete… WOW!
Anche tanti vestiti nuovi,hanno riempito il mio disordinatissimo armadio…ma che ci volete fare?Sono disordinata,e fiera di ammetterlo!
Nessie,amore della mamma… pulsante alla mano… AU!
Spero che questo cap vi piaccia!
Buona lettura! E un felice anno nuovo!

PS: Sto ascoltando tutte le melodie di Twilight by Carter Burwell… ahh!Che belle!

PPS: lo so,il cap è molto corto,ma è essenziale che sia così,perché il prossimo è di diversa lunghezza… sorry!


MOVIMENTI


<< Respira Bella. Qui sei al sicuro,lo sai >> cercò di tranquillizzarmi Esme,bagnandomi i capelli.

Ero nell’enorme vasca ad idromassaggio di Alice,sotterrata da uno strato profumato di schiuma bianca,al profumo di vaniglia e cioccolato. Era stata una idea di Jasper: nell’acqua mi sarei calmata più facilmente.

<< Ho paura >> confessai,mentre Rosalie aggiungeva altra schiuma.

<< Lo so,tesoro. Ma non devi preoccuparti. Ci siamo noi qui,con te…. Anzi,con voi >> mi confortò Esme,baciandomi la testa bagnata.

Alice entrò nel bagno << Sono tornati. Hanno trovato qualcosa >>

Rosalie e Esme si guardarono,mentre io cercavo di alzarmi. Alice mi porse un asciugamano bianco,e mi accompagnò giù.

Non appena mi vide,Edward mi venne incontro,cingendomi la vita con un braccio.

<< Cosa avete trovato? >> chiese Esme,mano nella mano con Carlisle.

<< Un fazzoletto. L’odore è quello del neonato >> rispose il dottore,passandomi un fazzoletto bianco << Lo riconosci? >>

afferrai tremante il fazzoletto,sapendo che,nel lato destro,due lettere ricamate con il filo nero,avrebbero attirato la mia attenzione. J. C

<< Sì >> mormorai,mentre le lacrime scendevano copiose sulle mie guance.

Non poteva essere lui. Non lo vedevo da almeno… una anno,all’incirca.

Come aveva fatto a diventare un vampiro? Come aveva fatto a trovarmi?

<< sai a chi appartiene? >> mi chiese Emmett,incuriosito.

<< Sì…è lui. Ma non è possibile ! >>

<< chi è,Bella? >> mi chiese Edward,cercando di farmi parlare.

<< James! >> mi accasciai a terra,singhiozzante.

Quante volte aveva asciugato le mie lacrime,con quel fazzoletto? Quando eravamo bambini,ogni volta che cadevo,era lì ad asciugarmi le lacrime,con il suo inseparabile fazzoletto,ricamato da sua nonna,poco prima di morire.

E ora… no,il mio ex-migliore amico,non poteva essersi trasformato in un vampiro.. non voleva uccidermi…

Ripensai al nostro ultimo incontro,a Phoenix…. E il vuoto nello stomaco,mi fece male.


 

<< James… io… no,non posso. Mi spiace >> mormorai,distogliendo lo sguardo.

<< Bella,ma non capisci che per tutto questo tempo,io ti ho amata? Siamo fatti l’uno per l’altra,lo sai! >> ribatté James,afferrandomi un polso.

<< No,invece! James! Come fai a non capire che per me,sei sempre stato come un fratello? >>

<< Perché io ti amo!Bella,ti prego,ascoltami. Ci conosciamo da una vita,non abbiamo segreti tra noi.. siamo perfetti insieme >>

strattonai il braccio,liberando il polso dalla sua presa.

Di tutta risposta,mi inchiodò al muro,guardandomi ferocemente. << Sarai mia,Bella. Ad ogni costo >>

Solo le urla,in quel momento,ruppero il silenzio…


 

<< Edward… >> mormorai ,mentre mi asciugava le lacrime.

<< Bella,sono vicino a te. Ti amo >>

lo abbracciai,sciogliendomi contro il suo petto. Il mio Edward.

<< Anche io ti amo .tanto. >> sussurrai,mentre catturava le mie labbra.

Posò una mano sul mio ventre,protettivo << Vi amo >>

Era lui il mio angelo.

<< Ahio! >> urlai,sussultando.

<< Che hai,Bella? >> mi chiese preoccupato. La mia mano scattò sul ventre << Io… >>

deglutì rumorosamente << Ho… ho sentito qualcosa.. giuro che qualcosa si è mosso,dentro di me! >>

mi guardò negli occhi,serio << Carlisle! >>

pochi attimi,e il padre di Edward entrò nella stanza,seguito da Rosalie,preoccupata quanto me.

Rose mi aiutò,nella cabina armadio,a vestirmi con un vestito a maniche lunghe,grigio,e poi,uscite dalla cabina,Carlisle mi fece sdraiare sul letto.

Mi alzò il vestito,tastandomi la pancia. Edward sorrise,rilassato.

<< Cosa? >> chiesi,mentre Carlisle sorrideva,rassicurato.

<< Non preoccuparti,Bella. Da quanto ho capito,la loro non sarà una nascita normale. Credo che si sviluppino prima,rispetto agli altri neonati.

>>

<< Ma la pancia è normale.. >>

<< Credo che le loro capacità extra si siano sviluppate ancor prima di loro. Tu devi solo rilassarti,o questo tu agitarti li farà stressare parecchio. >>

annuì,mentre Esme mi porgeva una camomilla.

Come facevo a non agitarmi? James mi voleva morta!

<< Alice! Che cos’era? >> chiese Edward,rivolto a sua sorella.

Alice aveva appena avuto una visione,a giudicare dallo sguardo vacuo che aveva. Pochi attimi,e Alice trillò contenta << Mick,Coraline e Alex! >>

La guardammo tutti confusi,eccetto Edward << Mostriciattolo >>

Chi erano Mick,Coraline e Alex?

<< Chi sono? >> chiesi,sorseggiando la camomilla.

Alice sorrise,radiosa << Oh,lo vedrai… >>

Edward scossa la testa << Sei incredibile,Alice >>

<< Lo so! Mi adori per questo! >>

Edward rise << Certo,Alice. Non so come farei senza di te >>

Ok,ora mi stavo calmando un poco,l’aria cominciava a passare indisturbata nei miei polmoni.

Le mani di Edward erano appoggiate al mio ventre,e tracciavano deboli carezze,mentre la sua testa era appoggiata alla mia spalla.

I miei bambini. Chissà come sarebbero stati.

Me li immaginavo piccoli,teneri…. Uguali a Edward. Nella mia mente,vedevo sempre due maschietti,ma in cuor mio,speravo che fossero delle femminucce…

Avevo ancora qualche mese,per prepararmi,non avevo fretta…

Ma forse,mi sto sbagliando alla grande.

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Capitolo 22
*** Amore ***


Va bene,siete arrabbiate con me,scusatemi!

Scusate tanto,davvero!Questa ff e Moulin Rouge verranno aggiornate il più presto possibile “!

Il fatto è che hoavuto  problemi anche con efp,e non riuscivo a postare!Che sfigas..

Perdonatemi davvero!


Amore


<< Più a destra… così… perfetto ! >> trillò Alice,mentre Emmett spostava le due culle,sotto ordine della sorella.

<< Alice,non sono troppo a destra? >> chiese Jasper,nascondendo un ghigno. Emmett lo guardò malamente,mentre Rosalie rideva.

<< hai ragione amore. Emmett,più a sinistra >> ordinò Alice. Emmett sbuffò,spostando le culle.

<< Che te ne pare,Bella? >> mi chiese Alice,mentre Edward mi copriva con una coperta.

Fuori pioveva a dirotto,e i lampi illuminavano il paesaggio buio. I bambini,nella mia pancia,si muovevano agitati.

<< Molto bello,Alice >> dissi,mentre Emmett mimava un << Grazie >> con le labbra.

La mia quasi sorella,mi abbagliò con un sorriso radioso.

<< Avanti,lasciamoli soli. Dobbiamo ancora sistemare la sala dei giochi per i bimbi,e i bagni. Emmett,muoviti! >> ordinò Alice,mentre Emmett,faceva finta di pugnalarsi allo stomaco. Risi di gusto,mentre uscivano dalla stanza.

Una volta che ebbero chiuso la porta,spostai il mio sguardo ,indirizzandolo alle due culle,in quella stanzetta adiacente alla mia e a quella di Edward. Era veramente perfetta.

I muri erano color crema (Io e Edward non volevamo sapere il sesso dei due bimbi ) e due culle rotonde,coperte da tendaggi bianchi,erano state posizionate al centro della stanza,sopra un tappeto bianco.

Due sedie a dondolo,erano state sistemate vicino alla finestra. Su di una c’ero io.

Sopra gli scaffali,una serie di accessori,scarpette e quant’altro,facevano bella mostra. Una enorme cabina armadio,stracolma di vestitini,visti esclusivamente da Rosalie e Alice( le uniche a sapere il sesso dei bimbi ) occupava gran parte della parete ovest.

Un tuono rimbombò nel cielo,e mi strinsi di più nella coperta. Sentì due colpetti nel mio ventre.

<< Sono agitati >> disse Edward,posando una mano sulla mia pancia. Oggi,avevamo raggiunto i cinque mesi.

<< è colpa del temporale >> spiegai,accarezzando il lato della pancia,un po’ in evidenza.

Lui posò l’orecchio sulla mia pancia,cantando una ninna nanna molto piacevole. La sua voce vellutata,dopo pochi minuti,riuscì a far rilassare i bimbi dentro di me.

<< A quanto pare,ti danno già retta ! > scherzai,accarezzando la sua massa arruffata di capelli ramati.

<< menomale,no? >> sorrise lui,baciandomi il ventre,per poi scoccarmi un bacio a fior di labbra. Gemetti,insoddisfatta.

Rise,piegandosi di nuovo verso di me,e baciandomi dolcemente,a lungo.

Le mie mani,tracciarono linee immaginarie sul suo viso,soffermandosi sulla mascella quadrata perfetta.

Lo attirai di più a me,per quanto la piccola pancia lo permettesse.

<< Bella… >> mi rimproverò lui,staccando il contatto con le mie labbra,e appoggiando la sua fronte alla mia.

<< lo so,lo so. Niente sesso fino alla nascita. Bla bla bla >> cantilenai io,facendolo sorridere.

<< brava bimba. Eccoti il premio >> disse lui,baciandomi con più passione.

Quando ci staccammo,lo guardai torva << Tu però non mi faciliti la voglia di assalirti,caro mio >>

Sempre ridendo,si alzò,andando ad osservare le due culla. Mormorò qualcosa come “ pazza “.

Presi la camomilla che stava sul tavolino,bevendola a piccoli sorsi.

Osservai Edward. Sfiorava leggero le piccole culle,con gli occhi accesi dalla devozione per i nostri figli.

Nostri figli. Suonava bene. Dannatamente bene.

All’improvviso,mi sentì stanca,appesantita. La sonnolenza minacciava di farmi cascare per terra e,onde evitare incidenti,decisi di stendermi.

<< Bella?Stai male? >> mi chiese Edward,mentre mi stendevo sul nostro letto,nella stanza adiacente.

<< Mmm… no,solo sonno .tranquillo >> ma era tutt’altro che tranquillo << Oh,Cullen,per favore! Sto bene! >>

<< Senti,Swan,non vorrai farmi saltare i nervi,vero? >>

<< Sto bene…anzi,stiamo bene .Rilassati. apri i tuoi ciacra >>

<< Se non fai la brava,…... Tu devi rilassarti,mica io ! >>

scoppiai a ridere,mentre alzava un sopracciglio. << Sei comico! >>

<< Mi stai prendendo in giro? >

<< Non lo so,tu che dici ? >>

<< te la faccio pagare >> mi avvertì,avvicinandosi.

<< Sento già la paura Cullen! Aiuto!Mi vuole mangiare! >> cercai di alzarmi,ma lui mi tenne stretta a sé,incatenando le sue labbra con le mie.

Questo si chiama giocare sporco: lo sa che non deve tentarmi!

<< Così non vale,però! >> mi lagnai ,quando,compiaciuto,si staccò da me.

Rise di gusto,mentre mi sedevo sulla sedia a dondolo,e mise un orecchio sul mio pancione.

<< Devi accettare le sconfitte,cara mia >>

<< Mi stai rendendo tutto più difficile >>

<< Lo so >>

<< Scommetto che ti stai divertendo,vero furbastro? >>

<< Puoi giurarci amore mio >>

Nel mio ventre,un colpetto si fece sentire forte,facendomi sobbalzare.

<< Ahia! >>

La mano di Edward massaggiò il punto dove uno dei bimbi aveva scalciato,delicatamente << Shh … >>

<< Accidenti che male… >> mi lamentai,guardandolo in faccia.

Era pietrificato,e un ringhio inumano salì per la sua gola,facendomi sobbalzare.

<< Alice! >> urlò,adirato.

La mia migliore amica comparve nella stanza,spaventata e spossata . mi lanciò una occhiata e tornò al piano di sotto.

<< Edward,che succede? >> chiesi,in preda all’ansia.

Per tutta risposta,lui mi si avvicinò,baciandomi le labbra << Arrivo subito. Promesso >>

In un battito di ciglia,scomparve.

Nella stanza,al suo posto,c’era Esme,anche lei spaventata. Corse vicino a me,posando una mano sulla mia pancia,e facendo calmare i bambini.

<< Esme!Cosa succede? >> quasi piansi ,in preda la tensione.

<< Oh no…Bella,attenta! >> urlò Esme,prima di prendermi in braccio,e spostarmi dalla finestra,che si ruppe in milioni di piccoli vetri.

Atterrai di sedere,in tempo per veder e lo schianto di Esme,contro il muro.

<> urlai,raggiungendola.

Cosa succedeva?

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Capitolo 23
*** Goodbye,Best ***


Ho un blocco!
Si tratta di Moulin Rouge…riscrivo il capitolo cento volte,e non mi piace mai!Accidenti…
Vabbè,comunque che palle!Odio il cambio dell’ora…non mi sono ancora abituata,e vorrei dormire,se possibile di più…(Eh sì,perchè io mi diverto a fare Le ore piccole,per scrivere XD)
Anyway,vi lascio alla lettura.
Solite preghiere:

  • Non linciatemi
  • Non uccidetemi a sprangate
  • Non lapidatemi
  • Non minacciatemi con coltelli o oggetti affilati

Detto questo…BUONA LETTURA!Hope you enjoi!


goodbye,Best


<< Esme! Oh ti prego,alzati! >> urlai,prendendola per le spalle. Tremava e gemeva.

<< Bella…s…scappa… >> mormorò,senza forze. Il che,era strano per un vampiro.

<< Non senza di te! >> esclamai,trattenendo un urlo di dolore:i bambini stavano tirando calci a non finire.

Sentii una risata lugubre,malvagia,dietro alle mie spalle.

Mi voltai,in tempo per incontrare due occhi color vinaccia,che mi fissavano. Non riuscì a staccare lo sguardo da lui,dai suoi capelli biondi,e dal suo sorriso terrificante.

Era abbastanza alto,e i capelli biondi erano legati in una coda bassa. Portava una giacca di pelle nera,e i jeans scuri…i suoi jeans preferiti.

<< Ciao Bells >> mi salutò,con voce rauca e bassa.

Tremai dalla paura,mentre Esme,allo stremo delle forze,stringeva la mia mano.

<< James… >> sussurrai,in preda all’orrore.

<< Bè,ne è passato di tempo,vero? Sei così cambiata,amica mia… >> disse,avvicinandosi,lentamente.

<< CERTO,TANTO TEMPO. ORA VATTENE !>> Urlai,singhiozzando.

Lui scoppiò a ridere,prendendomi per un polso,e sbattendomi contro il muro. Esme era svenuta,molto probabilmente,e gli altri chissà dove erano.

La botta fu violenta,e sentii la schiena dolorante. Lo vidi annusare l’aria,con fare sognante << ottimo odore,bambina >>

Abbassai lo sguardo,e vidi il sangue sul polpaccio. mi ero tagliata con un vetro.

Mannaggia a me!

<< Lasciami…lasciami stare >> mormorai,mentre,con velocità assurda,me lo ritrovai di fronte.

<< No nono ,piccolina. Ora ci divertiamo >> rise lui,sbattendomi dall’altra parte della stanza,e facendomi sbattere contro l’armadio.

Caddi pesantemente di pancia,e sentii uno scricchiolio. Sbiancai,spalancando gli occhi.

I bambini.

<< No… muovetevi…muovetevi… >> singhiozzai,sperando in qualche movimento.

Uno dei gemelli,si mosse leggermente,seguito dall’altro. Sospirai di sollievo:almeno non erano morti.

<< Ti prego…lasciaci stare… >>

<< Piangi,Bella? >> mi scimmiottò James,prendendomi per il collo,e alzandomi da terra. Mi tirò uno schiaffò violento sul viso ,e singhiozzai più forte. Lui rise,facendomi cadere a terra,sopra un tavolino di vetro.

Gemetti dal dolore,e lui,con un calcio,mi fece sbattere contro Esme,ancora priva di conoscenza.

Portai una mano al ventre,dolorante,ma non sentii niente.

Lui osservò la scena,alzando un sopracciglio << Ti preoccupi per loro,e non per te? >>

<< Sei un mostro >> esalai ,singhiozzando. Perché non si muovevano,maledizione!

<< Che ti avrà,piccolina >>

<< cosa vuoi! Cosa vuoi da noi! >> urlai,piangendo. Esme si mosse,aprendo gli occhi e mettendosi seduta di scatto. Si era ripresa alla grande ora.

Mi guardò terrorizzata posano il suo sguardo sulla mia mano sanguinante,poggiata sul ventre.

<< Esme… non… non si muovono! >> mormorai,distrutta.

La vidi spalancare la bocca,prima di lanciarsi contro James.

Rimasi con la testa china,mentre le lacrime solcavano il mio viso. Che senso aveva ora,combattere?

Erano morti. Morti senza vedere la luce del giorno. Senza vedere la loro madre e la loro famiglia.

Non avrei mai avuto qualcuno che mi chiamasse mamma.

<< Ferma Esme! >>

Jasper . questa era la voce di Jasper!

Sentì delle mani ghiacciate sulla fronte,e la voce soave di Rosalie,all’orecchio.

Sorrisi. Almeno non saremmo morte.

<< Rosalie…Rosalie…. >> piansi,mentre mi cullava la petto. Sentivo dei ringhi di sottofondo ,e riconobbi Edward e Emmett,accompagnati da Jasper.

<< Shh bella. Ora lo sistemano per bene quello stronzo >> mi sussurrò lei,prendendomi in braccio.

<< No! >> esclamai,aprendo gli occhi. Non volevo andarmene da lì.

Non potevo lasciare la mia famiglia  a combattere.

<< rose,non voglio andarmene >>

<< cosa? Perché,Bella! >> disse lei,incredula.

<< Edward >> dissi,a mo’ di spiegazione.

Vidi James fare un volo contro Emmett,e stenderlo,mentre Edward e Jasper cercavano di tirarlo su.

<< bella ,pensa ai gemelli >> disse Rosalie,guardando il suo compagno,e tremando dalla rabbia.

Scossi la testa,piangendo << Non ci sono più,Rose. Non si muovono più… non… >>

Lei atterrì,sfiorando la pancia << No,bella. Non… oddio… >>

Edward intercettò i pensieri della sorella ,e rimase immobile. Pietrificato.

Si girò verso di noi,e vide le mie lacrime ,il mio sguardo disperato.

Ringhiò con tale rabbia da far tremare i vetri rimasti,prima di imprecare contro James,e picchiarlo con tale forza,da impedirgli di sferrare colpi per difendersi.

Era diventato una furia.

Rosalie mi strinse in un abbraccio,come per proteggermi… dall’ira del mio amore.

<< Shh,Bella. Calmati. Andrà tutto bene >> cercava di tranquillizzarmi.

Certo,perché in una situazione del genere,potevo stendere i nervi!

<< Edward… >> mormorai. Posai una mano sul mio ventre,sconfortata. Mi rimaneva solo Edward,adesso.

Intravidi Carlisle,parlare con James,o meglio,con quello che rimaneva di James. Stavano discutendo. Il mio ex - migliore amico era quasi senza forze,e Alice accennava alla finestra,dove una nuvola di fumo si innalzava.

Edward,che aspettava con l’ira che gli usciva dalle iridi dorate,anzi,nere,afferrò James,per poi sparire.

Quello che sentii,fu solo un urlo. Un urlo agghiacciante.

James.

<< Bella,dobbiamo fare una ecografia…svegliati… >> mi implorava Alice,tirandomi su dal letto.

Io afferrai il lenzuolo,stanca. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti.

<< Ali,che succede? >> chiese Edward,mentre cercava di tenermi sveglia << Non… oh,Bella,ti prego….Apri i tuoi occhi… >>

Volevo morire.

La consapevolezza era arrivata dopo.

I miei bambini.

Non c’erano più.

Singhiozzai piano,prima di urlare,e aggrapparmi alla maglietta di Edward,bagnandola con le mie lacrime.

Lui si sedette su una delle sedie a dondolo,cullandomi.

<< Amore >>

<< I…i bambini… >> esclamai,interrompendo il mio pianto.

<< Lo so. Amore,andiamo in ospedale. Possiamo…magari sono ancora vivi >> la speranza nella voce di Edward era evidente.

<< Non lasciarmi >> lo pregai,affondando la testa nel suo petto. Lui annuì,baciandomi lan testa.

M’immobilizzai.

Un colpo.

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Capitolo 24
*** Miracolo ***


Ragazze,pronte?

Questo è uno degli ultimi CAP…ma non disperate!perchè alla fine metterò un epilogo,che spiegherà cosa succederà…perché,care mie,non vi libererete così facilmente di me!

Avrete ancora…mmm…vediamo,forse un altro CAP dopo questo,e poi due epiloghi,di conseguenza.

Certo,Ho da altre anche con le altre due ff :Moulin Rouge e Incancellabile,la New entry.

Ci fate una capatina?

Detto questo,vi lascio ad una buona lettura…fatemi sapere!

 


Miracolo?

 


Un colpo.

L’avevo sentito,vero?Non me lo ero immaginata…vero?

Era già la seconda volta che lo sentivo…e se…

<< Edward! Edward! >>Esclamai,mentre entrava in camera,quasi di corsa.

<< Cosa c’è? >> mi chiese,apprensivo.

<< Un colpo! Ho sentito un colpetto! >> urlacchiai ,indicando la pancia << Pensi..pensi che possano essere…. Vivi? >>

La scintilla negli occhi di Edward,era tangibile. Ci sperava anche lui.

<< Può essere >> Asserì,nervoso << Dobbiamo…dobbiamo solo aspettare… Pochi giorni… >>

Sospirai,abbracciandolo. Erano passati Tre mesi.

Tre mesi,da quando James era stato ucciso.

Tre mesi ,da quando i miei bambini avevano mosso qualcosa,dentro di me.

Tre mesi,che vivevamo,attaccati ad una speranza.

Tre mesi da quando Victoria,compagna e alleata di James,ci aveva dichiarato guerra.

<< A cosa pensi >> chiese Edward ,baciandomi la testa.

<< Ai bambini >>

<< Anche io >>

Sorrisi << Lo so >>

Eppure,era così strano. Sapevo che i miei bambini erano vivi.

Lo sapevo e basta.

<< Eddy!Datti una sacrosanta mossa! >> urlò Emmett,dal piano di sotto. Edward sbuffò,contrariato.

<< Edward,non fare storie:vai a caccia! >> lo rimproverai,facendolo ridere.

<< Miss Swan,per caso vuole farmi levare di mezzo? >>

<< Probabile,Mr Cullen. E ora…a caccia! Marsch! >>

Lui rise,scoccandomi un bacio dolce,prima di raggiunger ei suoi fratelli,a caccia.

In casa eravamo rimaste solo io e Alice.





<< Alice,riesci a vederli? >> chiesi al folletto davanti  a me,seduta sul divano.

Lei sospirò,affranta << No,purtroppo >>

<< Lo scopriremo presto. Sono vivi . lo so già >> risposi decisa.

Alice appoggiò una sua mano sulle mie << Lo spero tanto >>

L’abbracciai ,calorosamente. Ero fortunata ad avere una amica come Alice.

Non ti faceva mai mancare niente,quando avevi bisogno,lei c’era sempre.

Era unica.

<< Bella? >>

La guardai,e sul suo candido viso,comparve una smorfia,quasi di paura.

<< Alice?Cosa c’è? >> le chiesi,allarmata.

Oh. Stava avendo una visione.

Andai nel panico : accidenti,come si comportava Jasper in questi casi?

L’afferrai tremante per le spalle,scotendola un pochino. Niente.

<< Ma porca… >> imprecai,scotendola più forte. Lei ebbe un sussulto,riprendendosi.

<< OH,Alice! Mi hai fatto prendere un colpo! >> mi tranquillizzai,posando una mano sul cuore.

Lei era zitta,e mi scrutava,insistentemente.

<< Ehm…Alice? >> la chiamai,passandole una mano davanti agli occhi.

<< Il telefono >> disse Alice,<< Me lo passi? >>

Annuì,alzandomi,senza cadere,e raggiungendo il telefono.

Glielo passai,rimettendomi seduta.

Lei compose un numero,prima di parlare,contenta. Ma che aveva?

<< Edward,aspetta. Sei in vivavoce >> disse al telefono,posandolo sul mio ginocchio.

<< Alice,che succede? >> chiesi,stranita.
- Alice? Bella?  

<< No,Cleopatra e Giulio Cesare! Chi credi che siamo? >> lo prese in giro la mia migliore amica.

Simpatica… cosa volevi? –

<< Volevo solo dirvi che dovete tornare a casa immediatamente. >>
Perché? –

Alice sorrise << Tra pochi secondi,a Bella le si romperanno le acque >>

Quasi caddi dal divano << Cosa?! >>

        Cosa?! Arriviamo… Cazzo,Em!Accellera! –

<< Alice? Quando? Sei sicura? >> le chiesi,in preda al panico.

<< Tra tre…due…uno… >> contò,guardando l’orologio.

Un suono,come un elastico che torna indietro.

Oh no. Oh no.

Mi alzai in piedi,notando il divano macchiato dal liquido rossastro e biancastro che mi colava dalle gambe.

Mi si erano rotte le acque.

<< Bella?Dai respira! >> cercò di calmarmi Alice,raggiungendomi e facendomi sedere sulla poltrona. Scossi la testa,rialzandomi. Non volevo sedermi.

<< No… no,è uno Sc..scherzo,vero? >> balbettai,impaurita. No,non ora!

<< Bella,è una cosa naturale… calmati! >>

<< No,Cazzo! Non ora! Non c’è neanche Edward!Traditori ! >> esclamai .

<< bella,dai! Stanno arrivando! >>

<< Alice,mi viene da vomitare ! >> urlai,piegandomi sulle ginocchia.

<< Nononono! Non vomitare…Vieni,andiamo in bagno…>> disse,prendendomi in braccio,e sfrecciando in bagno.

Mi accasciai sul water,quasi abbracciandolo,e cominciai a vomitare…sangue.

Alice,con gli occhi neri,si tappò naso e bocca,rimanendo fuori dalla stanza.

<< Bella?Come procede lì dentro?Vomiti ancora? >>

<< No… >> mormorai,stanca. Mi sembrava strano. Perché tutta questa stanchezza?

<< Stai bene? Sono già iniziati i dolori?>>

<< No…sì! >> urlai,mentre un dolore lancinante mi colpiva il ventre. Annaspai ,vomitando altro sangue. Non mi ricordavo che il parto potesse essere così!

<< Sta arrivando Carlisle!Resisti! >>

Sospirai,posando una mano sul ventre. Potevano nascere,anche se erano morti?

<< Siete vivi…? >> mormorai,speranzosa.

<< bella?Sono Carlisle >> disse ,fuori dalla porta.

<< Vieni! >> urlai,accasciandomi a terra,dal dolore.

Carlisle entrò ,prendendomi in braccio,e portandomi in una stanza,mai vista. Sembrava la camera di un ospedale.

Mi posò sul lettino,preoccupato << Senti male? >>

Annaspai,in cerca d’aria << Sì…il ventre…ah! >> sussultai,dal colpetto. IL colpetto.

<< Cazzo… >> esclamai,mentre il dolore si intensificava.

Edward,mi raggiunse,prendendomi la mano.

<< Dai,Bella >> mi incoraggiò,cercando di rendersi utile.

E certo. Mica era lui che partoriva due esseri anormali!

<< Carlisle…perché fa così male? >> singhiozzai,tenendomi la pancia.

<< Non lo so… non,è normale >>

<< Oh,che gioia! >> commentai,ironicamente.

Intanto,altre fitte…dolorosissime  mi invadevano il corpo.

Gridai come non mai,mentre Carlisle mi chiedeva di non spingere,perché era ancora presto.

<< Come faccio? >> urlai,quasi disperata. Volevano uscire.

Ero ricoperta di sudore,e indossavo una camicia da notte bianca. Bagnata di sangue.

<< Ed… vai fuori… >> gli consigliai,in un attimo di lucidità.

Lui mi guardò,come se fossi pazza << Scordatelo >>

Alzai gli occhi al cielo,prima di urlare.

<< Ok,sei abbastanza dilatata…quando dico “Tre”,spingi con tutte le tue forze ,ok? >>mi ordinò Carlisle ,con sguardo saggio

<< O..ok.. >> ansimai,stringendo la mano di Edward.

<< Tre >> parlò Carlisle,e io cominciai a spingere.

Spinsi con quanta forza mi era rimasta in corpo,e lanciando un urlo disumano.

<< Stop >>

Mi accasciai sui cuscini,piangendo. Ultima volta.

Mai più avrei partorito un mini-vampiro.

E questa dovrebbe essere l’esperienza più bella della vita? Mi stavano martoriando!

<< Vai >>

Ricominciai a spingere,con un dolore talmente acuto da farmi perdere la voce ,talmente l’urlo era acuto.

<< Esme! Vieni a prendere il primo! >> esclamò Carlisle,sorridente.

Esme arrivò con un asciugamano,mentre davo un’altra spinta.

<< Eccolo >> sussurrò Edward,emozionato.

Carlisle diede un piccolo schiaffetto al bimbo,che cominciò a piangere. Il mio cuore perse un battito. Vivi.

<< pronta? C’è l’altro ora >>  mi avvisò il padre di Edward. Io annuì,spingendo ancora,e ancora.

Mia accasciai stanca sui cuscini,mentre un altro pianto si propagava per la stanza.

<< Bella,sono vivi! >> disse Edward,baciandomi la fronte << Sei stata bravissima >>

Sorrisi,mentre mi baciava le labbra.

<< Voglio…voglio vederli >> sussurrai,senza forze.

<< Li stanno lavando…ora arrivano. Stai bene? >> mi chiese Edward,preoccupato.

Annuì << Grazie di essere rimasto qui …ahi! >>

Carlisle mi stava ricucendo ,e sentivo tanti piccoli pizzicotti . fastidiosissimi.

 << Scusa Bella. Come ti senti? >> mi chiese il dottor Cullen.

<< Stanca >>

<< tranquilla. Puoi dormire >>

<< No! >> esclamai,<< Voglio vederli… posso? >>

Sorrise << Stanno arrivando proprio ora. >>

Edward si alzò,andando verso Alice e Esme,che avevano in braccio due fagottini,avvolti in coperte bianche.

Li prese in braccio,guardandoli con amore,prima di sorridere verso di me,e riabbassare lo sguardo sui nostri bambini.

<< Salutate la mamma >> mormorò,sedendosi vicino a me.

Mi passò un fagottino,e tenendo l’altro,me lo fece vedere.

Sorrisi,piangendo << Benvenuti,Mick e Coraline >>






La mia vendetta. Dovevo averla.

Non potevano passala liscia,devono soffrire come sto soffrendo io.

E i due marmocchi saranno i primi a soccombere.

Parola di Victoria.

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Capitolo 25
*** Twins(1* Epilogo) ***



 

Salve!Allora,purtroppo,questo è il primo epilogo. Lo so,mancherà anche a me questa storia *piange*.

Ma non disperate!Dopo il prossimo epilogo,pochi giorni vi separeranno dal continuo!Ebbene sì:My HEART avrà UN SEGUITO!

Allora,questo epilogo è posizionato ben 18 mesi dopo la nascita di Mick e Coraline.

Tenete presente che la nostra Bella è ancora umana ,quindi,non ancora trasformata.

Molti di voi mi hanno chiesto di Alex:bè,non tarderà ad arrivare.

Ps:Ad un certo punto Carlisle spiega una cosa a Bella,che riguarda Edward,da bambino. Si riferisce al fatto che lui era il medico della madre biologica di Edward,e che si ricordava di lui!

Detto questo,Buona lettura!


Twins (1° epilogo)


<< Mick,ora fai il bravo e dormi,per favore !>> dissi,coprendo con la trapunta Mick,per l’ennesima volta.

Mio figlio era testardo. Edward diceva che aveva preso da me,e non aveva tutti i torti!

<< Guarda tua sorella!Dorme come un angioletto! >>e indicai Coraline,che dormiva comodamente tra le braccia del suo papà.

<< Ma maaamma! >> si lamentò Mick,prendendo una ciocca dei miei capelli. Io sorrisi,scoccandogli un bacio sulla fronte .

<< Andiamo Mick,non vorrai farti battere da tua sorella >> lo provocò Edward,guardandolo a mo’ di sfida.

Mick lanciò uno sguardo a Coraline,e si sdraiò sotto le coperte,strizzando gli occhi.

Io sorrisi,sfiorandogli la guancia. << Buonanotte piccolo mio >>

<< Buoaotte Mammaa >> biascicò lui,sbadigliando,e addormentandosi di colpo.

Gli rimboccai le coperte,e mi voltai verso Edward,che osservava nostra figlia dormire.

<< Credo che ora puoi metterla nella sua culla >> lo schernì,facendogli alzare la testa << Guarda che non scappa >>

lui ridacchiò,baciando la fronte a Coraline. << è bella come te. >>

sfiorai la testolina di mia figlia,orgogliosa << Somiglia di più a te >>

In effetti,Coraline aveva i capelli dello stesso colore di Edward,e la stessa singolare eleganza,anche nelle piccole cose,come giocare o ridere.

Aveva i miei occhi castani ,e i miei capelli a boccoli,ma soprattutto , era dolcissima. Rosalie e Alice si divertivano a vestirla ogni giorno in maniera differente. Sarebbe stata una bambina molto viziata e coccolata. Era molto intelligente per essere una bambina di 18 mesi.

<< Mick ha preso molto da te,amore >> mi fece notare Edward,passandomi Coraline,e andando ad osservare nostro figlio ,che si era appena addormentato.

Mick aveva lo stesso colore dei miei capelli e la stessa “maniera spettinata “ di Edward. Gli occhi erano verdi,e la carnagione era uguale a quella della sorella: bianca avorio. Come la mia e di Edward.

Nostro figlio era testardo e ,se si può dire,più maturo dei suoi 18 mesi. Infatti,ogni volta che Coraline piangeva,gattonava fino a  lei e l’abbracciava,fino a farla calmare.

Amava il baseball,e si divertiva con Edward a giocare con una palla. Edward lanciava e lui prendeva.

Molto spesso Mick chiedeva a suo padre di suonare. Era un piccolo e inesperto pianista,mentre Coraline,dopo solo sette mesi di vita,aveva incantato tutti con il suo primo acuto. Edward gongolava di gioia,nel vedere i suoi figli così interessati alla sua stessa passione:la musica.

<< Su,andiamo prima che si sveglino >> dissi,prendendolo per mano e socchiudendo la porta della stanzetta.

<< Emmett si sta chiedendo se siamo veramente con i bambini,o se stiamo facendo qualcos’altro >> m’informò Edward,sogghignando.

Io scesi le scale,scoccando una occhiata a Emmett << Molto divertente >>

Quell’orso si mise a ridere,mentre Edward si sedeva vicino ad Alice,che sfogliava un libro,per niente interessata.

<< Allora,i bimbi dormono? >> ci chiese Esme,mentre era intenta a dipingere.

<< Sì >> risposi,sedendomi vicino a lei,e appoggiando la testa sulla sua spalla.

<< Mick ha fatto un po’ di storie,ma alla fine ha ceduto >> spiegò Edward mentre Esme sorrideva.

<< In questo mi ricordi molto tu,Edward >> disse Carlisle,entrando in salone.

<< Perché? Quando dormivi facevi storie? >> chiesi interessata,mentre Edward guardava male suo padre.

Carlisle ridacchiò e si sedette sul divano,spiegandomi << Quando era all’ospedale,farlo dormire era una impresa pressoché impossibile. Aveva pochi giorni,e nessuno riusciva a farlo addormentare. Le dottoresse non sapevano cosa fare >>

Io ridacchiai,guardando Edward. << E allora come faceva a dormire? >>

<< Chiamavano Carlisle >> ammise Edward,guardandomi di sbieco << Smettila di ridere o te la faccio pagare >>

io lo guardai con sfida << Come facevi a farlo addormentare,Carlisle? >>

<< Gli cantavo una ninna nanna. La stessa che Edward canta a Mick e Coraline >>

Passammo la serata a chiacchierare ,mentre Edward si appuntava tutti gli scherzi e le battutine che gli riservavo. Poi,verso le undici,ci dirigemmo in camera nostra.

Ero pronta per dormire,ma ci pensò Edward a tenermi sveglia.

<< Devo fartela pagare,ricordi? >> sogghignò,stendendomi sul letto.

<< Cosa mi vuoi fare? >>

Avvicinò la sua bocca al mio orecchio << Tutto >>

Inutile dire che passammo una bella nottata.

La mattina dopo,mi svegliai con il sorriso sulle labbra,e notai Edward che giocava con Mick,sul divanetto nero. Coraline era seduta vicino a me,intenta a giocare con il Peluche che le aveva regalato Jasper.

<< Buongiorno piccola >> la salutai,mentre lei,con il sorriso sulle labbra,si buttava tra le mie braccia. << Ao Mammaa ! >>

<< Ben svegliata Amore >> mi salutò Edward scoccandomi un bacio sulle labbra,e passandomi Mick,che mi abbracciò,mettendosi accanto alla sorella.

Alice  piombò in camera,felice << Ben svegliata Bella! >>

I bimbi scesero dal letto,e si fondarono tra le braccia della zia,sorridenti. Alice gongolava contenta,con in braccio i miei bimbi.

<> disse,affettuosa. Coraline le scoccò un bacetto sulla guancia,mentre Mick,indicava lo zio Jasper,appena entrato. Alice posò Mick a terra,e il bimbo,corse verso lo zio,facendosi prendere in braccio.

<< Ehi bimbo! >> lo salutò Jasper,mentre Mick rideva,contento delle attenzioni che suo zio gli riservava.

<< Tia Alice! Vetiti !Vetiti! >> ululò  Coraline,attirando l’attenzione di Alice.

<< Ok,in questo,ha preso dalle zie ! >> decretò Edward,baciando la guancia paffuta di sua figlia. Coraline mise le sue manine sul viso del papà,e gli diede un bacetto sulla punta del naso. Mi si riempì il cuore di gioia,nel vedere quella scena.

<< Andiamo a metterci un vestito nuovo? Zia Rose ha appena fatto shopping ! >> esclamò Alice,mentre Coraline batteva le manine.

<< Mammi! Viei ache tu! >> disse Coraline,rivolgendomi uno sguardo implorante.

Sorrisi,seguendo Alice,che teneva in braccio Coraline,in camera di Rose e Emmett.

Rosalie ,non appena entrammo,si fiondò vicino ad Alice,che le passò mia figlia,tutta contenta di andare in braccio alla zia Rosalie.

<< Che colore,piccola? > disse Rosalie,avvicinandosi al letto,dove vi erano depositati una decina di vestiti femminili per bambini.

Coraline parve pensarci su << Vedde >>

<< Ottima scelta >> decretò Rosalie,facendo ridere Coraline.

Il vestitino era a mezze maniche,verde smeraldo,e intonato alle scarpine verdi. I capelli erano stati legati in due codini ordinati,che scendevano fino alle spalle.

<< Comme to? >> chiese Coraline,allungando le braccia verso di me. La presi in braccio,baciandole le guance.

<< Sei bellissima >> sussurrai al suo orecchio. Lei sorrise,contenta.

Annusò l’aria,emettendo un urletto di gioia << Totta! >>

Era una bambina molto golosa,e,Esme la viziava contenta. Come Mick.

<< Credo proprio che Esme abbia fatto la torta al cioccolato >> disse Edward,entrando in camera << Caspita,come sei bella,Coraline! >>

la bimba gli mandò un bacino,contenta.

<< dov’è Mick? >> chiesi ad Edward.

<< Emmett lo ha portato da Esme. Anche lui voleva una fetta di torta >>

<< Allora manchi solo tu,eh piccola? >> dissi,a Coraline << Scendiamo dalla nonna ? >>

<< Tì!Tì! Nonna Esmee! >> gongolò la bimba,mentre scendevamo le scale.

La lasciai gattonare fino in  cucina,e,non appena la vide,Esme sorrise,chinandosi per prenderla in braccio.

Coraline amava indiscutibilmente Esme. Ogni volta che la vedeva,batteva le manine,contenta.

<< Coraline! Vuoi una fetta di torta? >> le chiese dolcemente Esme.

<< Tì! Tì! Dove è Mick? >> chiese la bambina,girando la testa,per vedere suo fratello.

Emmett teneva in braccio Mick,e gli puliva la faccia,tutta sporca di cioccolato. Scoppiammo a ridere.

Dopo la colazione,Mick e Coraline decisero che oggi,era il turno di Emmett,per giocare. Lo zio,non se lo fece ripetere due volte,e cominciò ad inseguirli,facendogli il solletico.

I miei piccoli ridevano come matti.

Nel bel mezzo della festicciola,però,mi dovetti sedere. Sudavo,e avevo una strana nausea.

Edward,preoccupatissimo,mi fece sedere.

<< Bella,sei bianchissima. Stai bene? Cosa ti senti? >>

<< Alla..grande >> sospirai,posandogli una mano sulla guancia << Tranquillo amore. Sto bene >>

Sapevo che stavo raccontando una bugia. No,non stavo bene.

E io,in quella situazione,ci ero già passata.

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Capitolo 26
*** 15 anni dopo...o quasi! ***


Oddio!siamo alla fine di questa storia!*piange*
Caspita ,la mia bambina è cresciuta…sigh!
Volevo ringraziare tutti quelli che leggevano My Heart,dandomi lo spirito di aggiornare.
È stato un bel percorso,no?Vi siete divertiti come mi sono divertita io,a scrivere?
Bè,spero di sì. E spero di avervi trasmesso la mia stessa passione per questa storia.
Che altro dirvi se non…Buona Ultima Lettura?
APPUNTI SUL CAP: allora,qui troverete una Bella ormai vampira,vi avverto!


15 ANNI DOPO…O QUASI


<< Mick,fammi un favore: sparati! >>

<< Cretina,non possiamo morire! Perché non vai a giocare vicino ad un burrone? >>

alzai gli occhi al cielo,sbuffando. Edward,accanto a me,si alzò,andando ad aprire la porta.

<< Non è possibile!Ma litigano sempre ? >> bofonchiò sottovoce,per poi urlare << Se non la piantate,vi faccio smettere io! >>

silenzio in casa. Le minacce di Edward,venivano sempre ascoltate.

Si sedette sul divano,vicino a me,cingendomi le spalle. << è perché si vogliono troppo bene. >> spiegai,mentre,annoiata leggevo un giornale.

<< immagina se si odiavano allora >> disse,sorridendo.

Sentimmo i passi di Coraline,scendere le scale: con il nostro udito sviluppato,potevamo riconoscere i passi aggraziati di Coraline e i passi più duri di Mick.

<< Che c’è Coraline? >> chiese Edward,mentre nostra figlia si lasciava sprofondare tra le sua braccia,sbuffando.

<< Mick è un idiota >> mormorò mia figlia << Non si fa mai i cavoli suoi >>

<< ti ho sentita,gallina! >> gridò Mick,dal piano di sopra.

<< Mick scendi subito! >> urlai,arrabbiata: ecco,passare tutto il tempo con Emmett,non faceva troppo bene.

Mick scese le scale,e si sedette sulla poltrona di fronte a noi,arrabbiato,e guardando truce la sorella,tra le braccia del papà.

<< Cosa c’è,Mick? >> chiesi,facendo ridere Edward,che già sapeva cosa avrebbe detto Mick.

<< Coraline è una idiota >> mormorò mio figlio << è insopportabile >>

<< Cosa ti ha fatto? >> chiesi a Coraline,che mi guardava,sollevata: sapevo per certo,che era colpa di Mick. Ogni volta che aveva fatto qualcosa che non doveva fare,si passava la mano tra i capelli,come faceva Edward.

<< ha telefonato ad un mio …ammiratore,facendo finta di essere me!Ti risparmio quello che gli ha detto questo scemo! >> mi spiegò Coraline,guardando malamente Mick. Edward guardò suo figlio,con fare circospetto.

<< perché lo hai fatto,Mick? >>

Mio figlio,si passò la mano tra i capelli << perché…andiamo,era uno scherzo! >>

<< Di pessimo gusto >> intervenì Coraline.

<< Insomma,basta! >> dissi,dura << Mick,chiedi scusa a Coraline,e richiama quel tizio,confessando che in realtà eri tu ad averlo chiamato,e non tua sorella. Muoviti >>

mio figlio corse in camera sua.

Coraline guardò prima me,poi Edward,contenta. << quando tornano zia Rose e zia Alice? E gli zii? >>

<< tra poco,tranquilla >> la rassicurò Edward,accarezzandole i capelli .

<< I nonni? >>chiese Mick,scendendo le scale .

<< Arrivano insieme agli zii >>

sentimmo un suono melodioso diffondersi per la casa: una melodia al piano,accompagnata da una dolce voce,candida .

Alex,la mia figlia più piccola,stava cantando.

Aveva due anni in meno di sua sorella e di suo fratello,ovvero quindici anni,ed era la ragazza più dolce e timida che io avessi mai conosciuto.

Era di media statura,con i capelli marroni indomabili e che arrivavano fino alle spalle,gli occhi marroni,le labbra come quelle di Edward.

Amava leggere ,non a caso,era la terza dopo Carlisle e Edward ad aver letto più libri,e cantare. Amava la musica,proprio come suo padre. Vestiva in maniera normale,cosa che faceva storcere il naso a Alice e Rose. Era praticamente la mia copia,a quindici anni. In lei,rivedevo me stessa,ancora umana.

Era molto intelligente ,non le serviva andare a scuola,dato che passava gran parte del suo tempo a studiare.

Molto spesso,seguiva Carlisle al lavoro,affascinata dal mestiere di suo nonno. Carlisle era al settimo cielo,orgoglioso che il suo lavoro mettesse così tanta curiosità in mia figlia.

Andava molto d’accordo con Mick e Coraline. Riusciva a non farli litigare molto spesso,e quei due,l’adoravano indiscutibilmente.

Coraline ,ogni volta che la vedeva,si scioglieva in un sorriso caloroso,pieno di amore ,mentre Mick,aveva lo sguardo pieno di affetto.era la più piccola,la più coccolata della casa.

Molto spesso,si cimentava in partite a scacchi,contro Jasper e Edward,e aiutava Emmett e capire qualcosa di più sui motori,per fare bella figura con Rosalie.

<< Alex? >> chiamai,sentendo la musica affievolirsi.

Pochi istanti,e mia figlia comparì nel salotto bianco. Si tolse gli occhiali riposa vista,e si sedette affianco a Mick,che le cinse la spalle con un braccio.

<< Sì,mamma? >> chiese Alex,dolcemente.

<< Tra poco arrivano i nonni e gli zii. Li aspetti qui con noi ? >> chiesi,sorridendo. Mia figlia,si sciolse in un sorriso smagliante.

<< Certo! >>

Coraline si alzò dalle braccia del papà,e andò a sedersi vicino a Alex e Mick. Alex le cinse le spalle con il braccio,mentre Coraline afferrava un ricciolo ribelle di sua sorella,arrotolandoselo al dito.

<< Dovresti provare a lisciare i tuoi capelli… staresti benissimo! >> le consigliò Coraline, Alex alzò gli occhi al cielo.

<< Forse,un giorno >>

<< Perché non oggi? Zia Rose lo farebbe volentieri! >>

Alex mi rivolse uno sguardo supplichevole,facendomi ridere.

Edward si alzò,andando verso la porta.

<< Che succede papà? >> chiese Alex. Edward sorrise,aprendo la porta: Alice e Rosalie si fiondarono nella sala,buttandosi su di me,contente.

<< Alice!Rose! >> le abbracciai,contenta. Finito con me,andarono dai miei figli.

<< ehilà,sorellina! >> mi salutò Emmett,prendendomi in braccio,mentre Jasper mi scompigliava i capelli. Anche loro,finito con me,andarono dai nipotini. Esme e Carlisle ci vennero incontro. Mi abbracciarono ,per poi rivolgere la loro attenzione ai nipoti.

Subito Alex intrappolò il nonno,con domande mediche,facendolo esaltare.

<< Amore? >> mi chiamò Edward,all’orecchio,cingendomi la vita.

<< Mm? >>

<< A che pensi? >>

Sorrisi,baciandogli le labbra << Non sono mai stata così felice >>


Eppure,ancora una vendetta doveva compiersi.




Bè,siete arrivati fino alla fine,è già una buona cosa!
Volevo dirvi che dovrete aspettare a festeggiare. Non me ne vadoo!
Tra pochi giorni,posterò…il seguito di My Heart!
Ovvero,My Heart II…. Dispiaciuti?Spero di no!
Vi aspetto !
Alla prossima!
Baci…Alex

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