Lieti epiloghi

di Green Star 90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1/3 ***
Capitolo 2: *** 2/3 ***
Capitolo 3: *** 3/3 ***



Capitolo 1
*** 1/3 ***


1di3

Il tempo sembrava essersi fermato a New Ishval.
Gli occhi di tutti erano puntati su di lei, o per meglio dire, sulla scatolina infiocchettata che teneva in mano. Quei due marpioni gliel'avevano fatta.
Adesso comprendeva il significato delle parole di Grumman quella mattina, tutti quei discorsi strani sull’età e sul trovarsi un compagno per la vita. Non era per fare visita a New Ishval che era venuto da Central City, bensì per udire con le proprie orecchie una risposta che attendeva da anni.
Era successo nel giro di trenta secondi: lei che dava disposizioni a Breda circa le nuove costruzioni del quartiere est della città e subito dopo Hayate che le trottava incontro con al collo un nastro di colore rosso, alla cui estremità erano infiocchettati la scatolina e un pezzetto di carta arrotolato.
Era come se i presenti, in quella calda giornata di giugno, si fossero messi di tacito accordo per farle giungere quella sorpresa, e adesso se ne stavano lì, chi con le braccia conserte, chi seduto su una pietra nel bel mezzo di un pasto interrotto, chi con la bocca semiaperta, incapace di nascondere l’emozione del momento. E poi c’era il Maggiore Armstrong , con un fazzoletto stretto fra i denti in procinto di commuoversi di gioia da un momento all’altro. E così sarebbe stato tra pochi secondi. Eppure, nella confusione che regnava sovrana nella sua mente gustava e assieme pregustava la quiete e l’imminente tempesta di giubilo.
Doveva riconoscere che quello era un bel modo per concludere la propria carriera militare.

“Mi vuoi sposare?”

Guardò Hayate, poi i suoi compagni d’armi, poi Grumman, infine Roy, lì in fondo alla strada, con le mani in tasca e la testa spostata di lato, che la osservava con il sorriso negli occhi.
Contò fino a dieci, infine prese fiato.

***

Ovvero "cosa succederebbe se i principali protagonisti di FMA andassero incontro a un lieto file in pieno stile shonen?"

Inizia così questa breve escalation della durata di tre capitoli incentrata sui possibili happy ending dei nostri scapestrati preferiti, del tutto esule dalla mia altra serie in corso "Fullmetal century". La musa Erato è venuta da me nel momento in cui contemplavo l'universo sotto la doccia, quindi possiamo dire che questo è una specie... Di trip mentale da doccia, ecco.

Non essendo una long questa brevissima storia è destinata a concludersi fra due giorni. Spero sia di vostro gradimento.


xoxo

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Capitolo 2
*** 2/3 ***


2di3

La mano paffuta del bambino toccava stupito il gonfiore sul ventre di May, domandandosi come facesse un essere umano a crescere lì dentro.
Lo aveva dapprima chiesto a papà, poi alla mamma e infine allo zio, ma nessuna delle tre risposte che aveva ricevuto, tutte diverse fra loro, lo aveva soddisfatto. E inoltre era convinto che stessero mentendo, anche se non ne capiva il motivo. Per questo si era rivolto a zia May.
La donna lo aveva fatto sedere sulle sue ginocchia invitandolo ad accostare l’orecchio alla pancia. Pochi minuti di attesa ed ecco che, oh! Aveva sentito qualcosa muoversi! Ma com’era possibile? Forse zio Al doveva aver trasmutato un pupazzo della sua sorellina in un bambino, e zia May lo teneva nascosto sotto i vestiti per non fargli prendere freddo, doveva essere andata così, non vi erano dubbi.
Eppure si chiedeva perché i suoi genitori non gli avessero detto la verità, in fondo cosa c’era da nascondere? Non era mica una cosa brutta, no? Oppure volevano che lo scoprisse da solo per vedere quanto fosse intelligente. Adesso tutto era chiaro!
Con un balzo saltò giù dalle gambe di May: eccitato le disse che finalmente aveva capito come nascono i bambini. Doveva correre subito a dirlo alla mamma.

***

Avrei dovuto aggiornare giorni orsosno, ma a causa di impegni vari ho dovuto posticipare.

Se nel precedente mini-capitolo parlavo di Riza, qui si punta l'attenzione su May e sul nipotino. Essendomi imposta la lunghezza massima di un foglio di quaderno ho voluto essere concisa visto che non possiedo per nulla il dono della sintesi! E infatti ho anche sbagliato a compilare la descrizione della raccolta: si tratta infatti di flash fic e non di one shot. Mi scuso con i lettori per questa mia svista.


Ringrazio chi ha recensito e inserito fra le seguite queste mie brevissime improvvisazioni, e un grazie in particolare va a Isilme che ha avuto l'accortezza di segnalarmi la ripetizione e gli errori di battitura nel capitolo precedente.


Grazie ancora per l'attenzione, ci si vede al terzo e ultimo capitolo!

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Capitolo 3
*** 3/3 ***


3di3

Non avrebbe mai pensato che l’avidità si sarebbe tramutata in qualcosa di bello, pur nella sua singolarità. Perché Sua Maestà era un tipo eccentrico, assai geloso delle persone a lui care, anche se non lo andava a vedere. Ma era evidente a tutti, a tutti tranne che a lui.
Aveva dedicato anima e corpo al suo paese, aveva dato il benestare di decine di matrimoni da quando era salito al trono, a patto che nessuno osasse ostacolare il desiderio di essere felice a modo suo, al di fuori di ogni convenzione.
Perché Sua Maestà non avrebbe dato al suo paese un erede al trono, e gli stava bene così. Aveva già adocchiato alcuni giovani capaci, figli di questo o quell’altro fratellastro, educati nell’arte del combattimento, fedeli verso la Corona, la patria e i connazionali; non esisteva motivo alcuno per cui dovesse convogliare a nozze con una perfetta sconosciuta. Non ne aveva bisogno.
Anche perché il legame che lo legava a quello che un tempo era la sua guarda del corpo non era un semplice rapporto di amicizia, forse non lo era mai stato, e gli ultimi ad accorgersene erano stati proprio i diretti coinvolti. Troppe esperienze condivise, troppi atteggiamenti ambigui, e gli sguardi e gli abbracci e la tarda consapevolezza che, se non Lui, sarebbe andata in sposa a un altro uomo per portare avanti il nome di famiglia. Perché spesso ci si accorge di amare qualcosa nel momento in cui questa sta per sfuggirci di mano, quando prima si dava per scontato che sarebbe rimasta sempre lì al tuo fianco, immacolata.
Ma niente resta immacolato all’infinito. Nemmeno i due fagottini caldi che dormivano l’uno accanto all’altro. L’età adulta sarebbe arrivata, inevitabile, anche per loro, ma non era quello il momento.
Sporse la testa per guardarli da vicino: erano immersi in un sonno profondo. Proprio quel pomeriggio, durante una pausa dagli allenamenti, il maschio, il più giudizioso dei due, le aveva domandato chi fosse suo padre. E allora, non senza un certo imbarazzo, aveva preso coraggio e raccontato loro la verità senza giri di parole, senza menzogne. Si sarebbe aspettata un’esclamazione di sorpresa, di rabbia o di qualsiasi altro sentimento violento, e invece si erano guardati in faccia, fratello e sorella, e col tono più naturale del mondo le avevano risposto che se lo aspettavano. L’Imperatore le voleva bene come un papà vuole bene a una mamma, togliendole ogni possibilità di replica.
Rassettò le coperte sulle spalle della femmina, quella sera era andata a recuperarla dal tetto sul quale si era arrampicata per mangiare di nascosto una mela rubata dalle cucine e che abbracciava nel sonno , in parte morsicata.
Piano, gliela sfilò dalle manine: diede loro un’ultima occhiata, poi li lasciò soli, giocherellando con la mela.
Non erano nobili, ma non sarebbero diventati nemmeno dei servi, bensì un uomo e una donna liberi.

***

Termina qui questa brevissima serie di drabble incentrate sui possibili lieti finali del post FMA. Ammetto che questo ultimo capitolo potrebbe apparire come il più eccentrico, qua e là per la sezione ho avuto modo di leggere epiloghi riguardanti le sorti di Lan Fan molto più credibili di questo, ma hey, ho voluto immaginare il migliore dei finali possibili per lei, quindi concedetemi questa piccola licenza.

Tuttavia, se volete un assaggio di un po' di sana azione vi rimando alle mie due serie:
1) Fullmetal Century, che trovate in questa sezione;
2) I Rinnegati, di cui è in corso la prima parte, Seven Sins, stavolta ambientata nell'universo cinematografico Marvel. Che ci crediate o no non mi sono ispirata agli Homunculus.

Infine segnalo FanFactory, la pagina Facebook che ho creato assieme a Zazar90 in cui sceneggiamo e disegniamo (cioè, Zazar disegna) alcune delle nostre storie.

Bene, direi che con "Lieti epiloghi" questo sia tutto, ci si vede nelle altre storie, se volete.

xoxo

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