Basta soltanto un anno, per essere felici

di Icee
(/viewuser.php?uid=731874)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UN INCONTRO e un INIZIO ***
Capitolo 2: *** UN APPOSTAMENTO ***
Capitolo 3: *** LA CENA ***
Capitolo 4: *** LO SAI, CI SONO GLI AMICI ***
Capitolo 5: *** GIORNATA FAMIGLIA ***
Capitolo 6: *** UN APPUNTAMENTO ***
Capitolo 7: *** FIDUCIA ***
Capitolo 8: *** IL BALLO ***
Capitolo 9: *** ABBIAMO un PROBLEMA ***
Capitolo 10: *** .Azione. ***
Capitolo 11: *** Sta diventando una cosa seria... ***
Capitolo 12: *** Speranza ***
Capitolo 13: *** Aprii gli occhi ***



Capitolo 1
*** UN INCONTRO e un INIZIO ***


1.UN INCONTRO e un INIZIO


Il college è uno dei posti adorati dai ragazzi, é il primo luogo dove imparano cos'è il lavoro, il primo luogo di vero divertimento e chissà magari anche del vero amore.


-ciao ragazzi spero che abbiate passato una bella estate perché quest'anno vi aspetta la fine del vostro percorso, dopo sarete diventati veri agenti, pronti a sacrificare tutto per la propria nazione. Ora andate ognuno nel proprio alloggio insieme al proprio coinquilino
e più tardi vi richiameremo per l'inizio delle lezioni.- disse la preside Jennifer cercando di incoraggiare i suoi studenti e molto probabilmente anche se stessa.

Un famosissimo studente era il ragazzo Anthony Dinozzo, studente oramai dell'ultimo anno.


Ogni anno la stessa storia studio, non studio, fai quello, non fare quell'altro, fortuna che è l'ultimo anno che passo in questa stupida scuola.
Tony entrò nella sua stanza e appena aprì la porta, si aspettò di vedere il suo fedele coinquilino Dave e invece...
-chi sei?-
-ciao mi chiamo Mcgee, sarò il tuo nuovo coinquilino, perché Dave è stato espulso, ma non so il motivo- rispose il ragazzo ponendo la mano al suo futuro compagno di stanza e facendogli un enorme sorriso.
-ma che.biiiiiip.- Tony si passò una mano fra i capelli e stette in silenzio per diversi minuti, ma si può capire bene a cosa stesse pensando, non era un amante dei cambiamenti.
-va bene, siamo partiti col piede sbagliato, scusa, io mi chiamo Anthony Dinozzo, ma tutti mi chiamano Tony, cosa che potrai fare anche tu se non toccherai le mie cose e non invaderai i miei spazi, o sarai un uomo morto.- strinse la mano al povero Mcgee e gli fece un falso sorriso.
- io esco ciao- disse Tony subito prima di aprire la porta e uscire
-ma dove vai tra poco ci chiameranno-
Tony alzò gli occhi al cielo e uscì dalla stanza e pensò che un coinquilino più stupido non poteva avere, come compagno di stanza aveva un pivello originale.
Tony era il solito ragazzo popolare che non si faceva scrupoli, tutte le ragazze volevano stare con lui, gli insegnanti lo odiavano, era il capitano della squadra di basket e come amici aveva tutti i bulli.
Insomma una vita da divo.
Il giocatore di basket andò al punto di ritrovo dove passava il tempo con i suoi amici.
-guardate chi si vede, Tony!-
-ciao ragazzi-
- ce ne hai messo di tempo-
- scusate ma Dave si é fatto espellere e come coinquilino ho uno stupido topo di laboratorio-
-tranquillo, senti noi pensavamo di fare uno scherzo alla preside ci stai? Almeno la salutiamo per bene- queste parole furono segiute da una serie di fischi e risate
-no ragazzi non posso mettermi nei casini, già ho problemi con mio padre, devo uscire pulito quest'anno-
-femminuccia, dai andiamo-
Per Tony quell'estate fu davvero devastante, perse sua madre a causa di un cancro e non voleva lasciar vedere il suo malessere, perché agli occhi delle persone voleva apparire sempre impeccabile, infatti oltre alla sua famiglia non lo sapeva nessun altro.
I suoi amici se ne andarono e lui rimase da solo così decise di mettersi sotto le scale della tribuna del campo esterno per fumarsi una sigaretta in pace, a causa di quel brutto periodo aveva incominciato a fumare, ma lo faceva solo per sfogarsi, sapeva che poco tempo dopo avrebbe smesso.
Accese la sua sigaretta, la portò alla bocca e fece un tiro, inspirò, portò ai polmoni, ed espirò. Mentre se ne stava li, tranquillo poté notare una ragazza con un borsone che si dirigeva verso il dormitorio femminile, era bellissima, cappelli ricci castani, carnagione abbastanza scura e occhi di un marrone profondo. Si ipnotizzò alla vista di quella meraviglia e sapeva che non sarebbe riuscito a dimenticarla, la figura di quella fantastica creatura gli era rimasta impressa nel cuore.
Quando la donna si allontanò si accorse di essere rimasto in quel luogo per troppo tempo, spense la sigaretta e tornò nella sua stanza, vide che il suo compagno era già andato, perché probabilmente avevano dato l'avviso tempo prima, sapendo di essere già in ritardo decise di fare le cosa con calma, disfò la sua valigia e quando ebbe finito prese lo zaino con dentro tutto il materiale che gli serviva per la sua lezione, ossia spionaggio.


La scuola si divideva in quattro settori di studio, chi studiava per diventare scienziato, chi ricercatore di informazioni, chi patologo forense e chi agente sul campo.
Il ragazzo entrò nell'aula e subito...


- Dinozzo sei in ritardo come sempre ed è la prima lezione dell'anno, a volte mi chiedo come tu sia ancora qui-
-anche a me fa piacere di vederla prof Gibbs-
- fai meno lo spiritoso e siediti vicino alla nuova arrivata, Ziva David- gli indicò la stessa ragazza che vide quando era "nascosto", da vicino era ancora più bella, non perse tempo e si sedette.
-ciao splendore io sono Anthony Dinozzo, ma tu mi puoi chiamare Tony-
Ziva non lo degnò neanche di uno sguardo, perché sapeva come erano quelli come Tony, aveva notato che mentre lui si presentava a lei tutte le altre ragazze la guardavano male solo perchè l'aveva salutata e da li capì tutto.

Tutto pappa niente ciccia.
-va bene, non sei una ragazza di molte parole...-
-cosa vuoi?- chiese lei con un tono seccato
-conoscerti niente di più- rispose lui nel modo più dolce che riuscisse, cercando di sciogliendola un po', ma senza successo
-sisi come no, senti lasciami in pace e invece di parlare con me, parla con le tue conigliette, che ti guardano da tutto il tempo- il ragazzo si guardò in giro e notò che molte delle ragazze presenti nell'aula lo stavano guardando così decise di mostrare un sorriso e tutte a quel gesto iniziarono a ridacchiare, ma non ci volle molto tempo che il giocatore di basket tornò con un solo pensiero in mente, lei. La ragazza che era al suo fianco e non lo guardava, apparentemente era annoiata e da ciò lui potè dedurre che lei era li non per sua decisione, daltronde come lui, un qualcosa in comune punto a favore di Dinozzo.
Tony nonostante la brutta risposta, non si arrabbiò e non fu ferito da quelle parole, perché in qualche modo gli piaceva quel suo carattere da donna autoritaria, anzi lo trovava attrente.
Era perso nei suoi pensieri, ma una frase del prof lo riportò sulla terra.
-ragazzi e ragazze ho deciso che ognuno di voi avrà un partner, poi andando avanti con le lezioni capirete perché, bene ho deciso di farle in base ai banchi quindi il compagno al vostro fianco sarà il vostro accompagnatore in questa avventura-
-professore posso cambiare compagno?-
-mi spiace David ma ho bisogno che tu stia con Dinozzo, così ci sarà qualcuno a farlo rigare dritto- altre occhiatacce da parte delle femmine presero il sopravvento.
Tony era entusiasta della cosa, beh mentre Ziva era totalmente scocciata, quel ragazzo non le piaceva affatto.
- ora potete andare, ma adesso dovrete mostrare al vostro partner la stanza dove alloggiate, perché così potrete usarla come appostamento, poi vi spiegherò nella lezione futura in cosa consiste, buona giornata.-
le varie coppie uscirono una a una dalla porta e dopo vario tempo anche i nostri protagonisti riuscirono ad uscire.
Appena usciti si diressero prima nel dormitorio maschile, fecero diversi piani di scale e dovettero attraversare diversi corridoi, pieni di ragazzi che si svestivano alla vista della ragazza, rimanendo a torso nudo. Ziva si sentiva davvero in imbarazzo, perché ogni ragazzo che oltrepassavano fischiava o faceva le congratulazioni a Tony e addirittura qualcuno ci provava spudoratamente con lei, ma grazie al suo passato sapeva perfettamente difendersi.
-eccoci qui, questa è la mia stanza, il mio letto è quello a destra mentre quello a sinistra è del pivello, pivello lei è Ziva, Ziva lui è il pivello-
-piacere io sono Mcgee-
-ciao Mcgee, toglimi un dubbio... come lo sopporti?-
- veramente anche noi ci siamo appena conosciuti, quindi per il momento va tutto a gonfie e vele-
-condoglianze ragazzo, Dinozzo muoviamoci andiamo da me che la mia coinquilina stava cucinando e non vorrei che la stanza esplodesse, ciao Mcgee è stato un piacere-
-ciao Ziva, magari potremmo uscire a pranzo insieme una volta, sempre se a te va bene-
-volentieri, facciamo domani alle 13:00, ciao.-
Uscirono dalla stanza, Tony era geloso marcio e sopratutto era rimasto basito dalla scena, per il fatto che con lui, lei non voleva neanche parlarci e con il pivello addirittura ci usciva e si erano appena incontrati.
-brava esci con il pivello e a me non presti neanche un attimo di attenzione- disse il ragazzo un pò offesso dal gesto di lei.
-lui non ci ha provato con me-
-neanche io, volevo solo avere la tua amicizia-
-Tony mi hai chiamato splendore-
-non è mica colpa mia se lo sei!!- Tony appena finì di dire quelle parole, avrebbe voluto sprofondare dalla vergogna, non si era accorto di averglielo detto veramente, mentre Ziva anche se non lo dava a vedere stava arrossendo dall'imbarazzo, ma lo trovò un gesto molto dolce.
-grazie-

-figurati, io dico solo la verità- disse il ragazzo arrossendo
Mentre i due ragazzi giungevano nella futura destinazione furono fermati da un gruppo di ragazze.
-ciao Tony, sta sera vieni da noi vero?? Ci saranno tutti quelli di basket, rugby, le cheerleader e tutte quelle del nostro corso, facciamo la solita festa di inaugurazione dell'anno-
-Ziva tu vieni?-chiese il ragazzo alla compagna
-no.-
-Tony tu ci devi essere sappilo se no ci arrabbieremo- si intromisero nuovamente le ragazze, Tony non ebbe il momento di rispondere che EJ la ragazza più popolare della scuola, se non che la sua ex fidanzata lo stava baciando, davanti a tutti, senza scrupoli.

La nostra Ziva decise di andarsene perché lei odiava le persone che si mettevano in mostra, infatti non si fece scrupoli ad abbandonare Tony a quelle arpie.

Il ragazzo spostò la ragazza che si era precipitata sulle sue labbra

-EJ cosa stai facendo?-

-ti bacio è ovvio-

-io e te non stiamo più insieme, sai, non so se ti ricordi che sei andata a letto con il mio mgliore amico-

-Tony ti prego non lasciarmi, io ti amo, ti ho detto che ho sbagliato scusami-

-vai a quel paese EJ- scostò la ragazza che gli stava attaccata come un koala e decise di incamminarsi per raggiungere la sua partner ma qualcuno fu più veloce di lui.

Ziva rideva sotto i baffi, nonostante se ne fosse andata aveva potuto sentire tutto, riteneva che non si poteva essere più stupida di quella povera ragazza, lei non era mai stata una sentimetalista, ma aveva avuto anche lei delle relazioni e di sicuro sapeva che quello era il modo sbagliato di comportarsi.
Pensava di essere felicemente lontano da quella orribile scena quando...
- tu, nuova- Ziva si voltò verso la ragazza, EJ la stava minacciando con un dito, enorme errore
-se solo ti avvicini vicino al mio Tony sei una ragazza morta- la minacciò EJ dandole uno spintone
-mi stai minacciando?-
-ebbene si sgualdrina- per sfortuna di EJ Ziva in quel momento possedeva pochissimo autocontrollo, infatti stese a terra la ragazza e le urlò adosso
-MINACCIAMI ANCORA UNA VOLTA E TI RITROVERAI QUALCOSA DI ROTTO, TI HO APPENA VISTA E GIA' TI UCCIDEREI, E' UN AVVERTIMENTO!- detto ciò Ziva si allontanò.
Il capitano di basket si meravigliò alla vista di quella scena non credeva di cosa fosse capace la ninja, nel frattempo la “popolare” si rialzò da terra e se ne andò insieme alle sue amiche e Tony raggiunse la partner.
- WOOOW,ma tu sei una ninja, letale, ma bellissima. Non credi di aver un pò esagerato?

So che non volevi rinunciare a me per nessuna ragione al mondo, ma... -
-puoi stare con chi vuoi, non mi interessa, ma nessuno mi minaccia.-
- perfetto ora so che non conviene farti arrabbiare, ma stasera vieni vero? Io ho bisogno di una ninja in caso qualcuno mi attaccasse-
-da cosa? Un attacco alle labbra come quello di prima? Ma ti prego saresti stato li, a farti baciare tutto il giorno e poi sono stanca di quelle ragazzine viziate e se non sbaglio c'è la tua ragazza a proteggerti dalle altre-
-non è la mia ragazza, è solo una zocc..., insomma hai capito e comunque con te mi sentirei mille volte più al sicuro-
-ma fammi il piacere-
-va bene, va bene, cambiamo discorso, del tipo che tu esci con il pivello-
-geloso?-chiese la ragazza con un sorrisetto malizioso sulle labbra
-chi io? Figuriamoci, volevo solo farti le mie condoglianze- rispose
il ragazzo tutto arrossato.
Arrivarono finalmente all'alloggio della ragazza.
-ciao Abby, dimmi che non hai incendiato tutto-
-tranquilla, ho fatto solo i popcorn il resto lo preparo più tardi-
-quasi dimenticavo, Abby lui é Tony, Tony lei è Abby-
-Tonnyyyyyyyyyyyyy- la ragazza lo abbracciò forte quasi da non farlo respirare
-Abbyy, non respiro-
-voi due vi conoscete?-
-si, siamo migliori amici- disse la ragazza dark tutta eccitata
- Tony, tu e il tuo coinquilino siete invitati stasera a cena da noi, così mi racconterai tutto delle vacanze-
-no, Abby lui stasera deve...- Ziva fu interrotta da Tony che disse
-certo volentieri allora ci vediamo stasera- diede un bacio in guancia a Abby e uno in fronte a Ziva.
Lei si paralizzò a quel contatto, le sue labbra sulla sua fronte, sentiva il bruciore nel punto dove ci fu il contatto, si sentì come marchiata, non capiva il perché di quella reazione, ma le mancava il fiato e vederlo andare via le diede una fitta al cuore.
Tony mentre tornava nella sua tana, sapeva di aver fatto la mossa giusta, l'unico intralcio per arrivare a lei erano le altre ragazze.
Da quando l'aveva vista fu amore a prima vista, sapeva che per lei avrebbe già fatto tutto, nonostante non la conoscesse, ma in qualche modo si sentiva legato a lei, gli piaceva davvero.
Dormitorio maschile


-pivello stasera saremo a cena, nella stanza di Ziva e della mia migliore amica Abby, vestiti bene devi fare una bella impressione-
-ah, d'accordo, ma Ziva è la tua ragazza?-
- Mcgee, ma ti pare?-
-si mi pare, le vai dietro come un cagnolino e scommetto che stasera sarai tutto in tiro, ma solo per lei-
-tu pensi troppo, fatti i fatti tuoi-


Dormitorio femminile


-Zee come conosci Tony?-
-è il mio partner a spionaggio, niente di più-
-secondo me gli piacci-
-ma per favore-
-non scherzo, io conosco bene Tony e ho notato che ti guarda in un modo,così..-
-comune-
-no, dolce, nei suoi occhi brilla una piccola luce-
-tu sei pazza, Abby a lui interessano solo le ragazzine da portarsi a letto-
-Ziva David, non dubitare del cuore di Tony, non te lo permetto-
-ti ho solo dato la mia opinione-
-facciamo così stasera ti farai bellissima e poi vedremo cosa dirà se ti fa i complimenti o altro, devi ricrederti e pensarci su-
-d'accordo-

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice:
Buondì lettori e lettrici,
ho voluto scrivere per voi una storia a capitoli!
Spero davvero che vi piaccia, però vi avverto che non credo di riuscire a pubblicare ogni settimana un capitolo, la mia immaginazione spero non mi abbandoni...!

Se non vi è piaciuta, non vado avanti, quindi a voi la scelta.

La vostra Cialda_ dice:” passo e chiudo”

:) ciao bellissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** UN APPOSTAMENTO ***


3.UN APPOSTAMENTO

Come sempre la notte passò velocemente e il sole non tardò a sorgere.
Le lezioni del mattino andarono bene a parte il fatto che Tony durante l'ora di teoria si era messo e fare ritratti di Ziva e continuava a distrarla, ma sicuramente nessuno dei due sapeva cosa gli aspettasse all' ora di pratica nel pomeriggio.
Ora di pranzo, 
come previsto la ninja e il pivello uscirono insieme, decisero di mangiare sui tavoli all'esterno siccome c'era il sole, ma a loro insaputa capitano di basket decise di seguirli e si mise a mangiare a pochi tavoli di distanza da loro, con i suoi amici per non dare nell'occhio.

-allora Ziva raccontami come mai una israeliana come te dovrebbe essere in America e frequentare questa scuola-
-come fai a sapere che sono israeliana?-chiese la ragazza sorpresa
-beh dal tuo nome e cognome e per la tua collanina che porti sempre- rispose Mcgee indicando la stella di Davide che portava Ziva al collo
-ah. Devi sapere che sono qui per trovare un lavoro che mi permetta di mantenere me e mia sorella di soli 6anni Tali-
Ziva non diede tutti i dettagli, anzi rispose a grandi linee
-devi farmela conoscere un giorno-
-verrà quando ci sarà il giorno dedicato alle famiglie-
-perfetto, senti Ziva vorrei chiederti un piccolo favore...-
-certo dimmi tutto-
-potresti darmi il numero della tua coinquilina?- chiese il ragazzo tutto arrossato e imbarazzato
-lo sapevo!-
-cosa sapevi?-
-che ti piaceva-
-la trovo simpatica e gentile- disse il ragazzo sulla difensiva
-sisi va bene, va bene-
-vogliamo parlare di te e di Tony?-
-io e Dinozzo? Ahahahahahaaha ma per piacere-
-sisi ridi ridi che sappiamo entrambi cosa c'è sotto-
I due si guardarono e iniziarono a ridere a crepapelle per la buffa situazione e Ziva appena si asciugò le lacrime diede il numero al pivello.

Tony stava osservando tutto da lontano e pensava che il numero dato da Ziva fosse il suo e allora non ci vide più dalla rabbia e decise di rapirla subito.
Disse ai suoi amici che doveva andare a studiare e poi si nascose dietro un albero, si mise una
maschera di un panda e corse verso l'israeliana, lei essendo di schiena non lo poteva vedere ed era talmente presa a parlare con Mcgee che non si accorse di niente finché...l'uomo mascherato la prese imbraccio producendo alcuni versi, lei era talmente tranquilla che appena avvenne quel contatto iniziò ad urlare per lo spavento.
Appena furono lontano, esattamente su una piccola collina dietro tutta la struttura il ragazzo panda mise giù la ragazza.

-AHAHAHAHAHAHAHAHAHA Zee dovevi vedere la tua faccia ahahahahahahah-
-Tony come hai potuto? Mi hai spaventata a morte e stavo parlando con Mcgee- disse la ragazza mentre il suo cuore batteva all'impazzata perché non si era ancora ripresa.
-ti avevo avvertito che ti avrei rapito- disse il ragazzo togliendosi la maschera e mostrando uno dei suoi miglior sorrisi
-ti odio-disse la ragazza tirandogli un pugno
-ahia, non è colpa mia se non mi credi e non ti fidi di me, cosa che dovresti fare siccome sono il tuo partner e invece di picchiarmi guarda in che bel posto ti ho portato- disse il ragazzo facendo
voltare la ragazza
-Tony, è bellissimo, posso vedere tutto da qui. La città è bellissima-
Tony sapeva di averla portata in un bel posto, quello è il suo luogo segreto, l'unica persone oltre a lui che l'avesse visto era la ragazza che gli era davanti, aveva i capelli che cadevano lungo le spalle e gli occhi pieni di meraviglia.
-Zee ora dobbiamo andare fra poco abbiamo lezione-
-o certo, ma mi ci riporterai vero?-
-tutte le volte che vorrai occhioni belli-

la coppia giunse nella propria aula, pronta per affronatre l'ora di pratica.
-allora ragazzi e ragazze stamane vi ho spiegato in cosa cosiste un appostamento, ripassiamo brevemente-
-Dinozzo illuminaci- aggiunse il professore alla fine della frase
-l'appostamento consiste in tre parti:
1 osservare bene tutti i luoghi che si stanno osservando
2 in caso di difficoltà nel recepire informazoni si può interagine con il soggetto
3 essere sempre in collegamento con il proprio partner.
-mi meraviglia che tu stia stato attento, ti meriti un nonscappellotto solo per il momento-
in realtà all'insaputa del nostro professore il ragazzo sapendo che sarebbe stato interpellato si era scritto tutto sulla mano sinistra, avrebbe fatto di tutto pur di evitare uno scappellotto.
-adesso che il vostro compagno ci ha ricordato le tre regole, ogni coppia venga qui alla cattedra a ritirare un computer al suo interno ci saranno vari video di sorveglianze e voi dovrete individuare i dieci indizi che vi fanno capire quale dei soggetti del video è il fuggitivo, con i vostri dispositivi vi recherete nella vostra stanza o nella stanza del vostro partner e li dovrete effattuare un appostamento, esigo che ognuno di voi alla fine del lavoro mi porti la relazione scritta di tutto, buonlavoro.-

-allora Zee da me o da te?-
-per me è uguale-
-andiamo da me che il pivello mi ha detto che sarebbe tornato tardi e così avremmo tutta la stanza per noi- disse Tony in modo molto malizioso.
Ziva alzò gli occhi al cielo, ma un sorriso le comparve sulle labbra, quel ragazzo iniziava a piacerle.
Quando giunsero nell'alloggio furono costretti a sedersi a terra, siccome i ragazzi avevano la stanza più piccola rispetto alle ragazze non potevano permettersi il lusso di un divano, allora si misero vicino al letto cosichè potessero appoggiare la schiena.
-vediamo un po' chi è il nostro sospettato-disse Tony accendendo il computer mentre Ziva prese una cartella con all'interno l'identikit del loro soggetto.
-Christopher Fill, trafficante di droga, trentacinquenne, non sposato, ricercato in Israele ed ex carcerato-
-beh mica male il nostro sospetatto-
I ragazzi dovettero stare a terra per diverse ore, avevano individuato il loro uomo, erano certi di averlo riconosciuto, ma il professore voleva che vedessero tutti i video e soltanto uno durava 2h e per loro sfortuna nel dovevano vedere 5

-ninja ti prego facciamo una pausa, aspetta a mettere il secondo, mangiamo qualcosa e ci sgranchiamo le gambe-
-trovo sia un'ottima idea-
Tony si alzò per primo e aiutò Ziva ad alzarsi
-allora zee posso offrirti una birra, una coca cola, un cornetto, un succo di pera e dei pop corn-
-mmmmmmh sorprendimi-
-allora facciamo una birra e dei pop corn, però ti avverto che non ho ancora i bicchieri, quindi dovremmo bere ENTRAMBI dalla stessa bottiglia- disse il ragazzo facendo un sorriso a 32 denti e porgendo la birra alla ragazza.
-comunque avevi ragione-
-su cosa?-
-riguardo a Abby e Mcgee, lui ha una cotta per lei-
-lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo!!!-
-perchè sei così felice?-
-niente, niente- era evidente che il ragazzo era felice per il fatto che al suo coinquilino non era interessato alla sua ninja.
-dai baskettaro rincominciamo a vedere i video se no non finiamo più-
e così passarno altre due ore e ancora due ore...
-Tony sto morendo di sonno, non riesco più a guardarli ti prego facciamo dell'altro, bastaaaaaaaa-
detto fatto, Tony prese due pop corn e se li mise agli occhi e fece una faccia buffissima
-ahahahahhahahahahahha, mio dio quanto sei bello così ahahahahhahahaha-
-allora ammetti che sono bello-
-solo con i pop corn- rispose lei con un sorriso malizioso, nel frattempo le scese una lacrima per la lunga risata che si era fatta e lui gliela asciugò con il pollice della mano destra, purtroppo da li fino alla fine del loro lavoro tra i due ragazzi non ci furono più contatti fisici, ma solo semplici sguardi che nascondevano enormi segreti. Dopo ore e ore di noia pura nel tardo pomeriggio riuscirono a terminare tutto, comprese le relazioni.

-finalmente abbiamo finito, cosa ti va di fare bella ninja?-
-passiamo a dare il compito al prof Gibbs e poi boh-
-d'accordo, milady prego, faccia strada-
Mentre la coppia chiaccherava tranquillamente del loro compito, si dirigevano nella loro aula, ma fecero un incontro non molto gradito.

-guarda chi si vede il popolare Tony e la sua sgualdrina- disse EJ tutta arrabbiata
-parla la “santarella”- rispose Ziva di conseguenza senza neanche guardarla
-non mi parlare così ebrea- tirò uno schiaffo a Ziva, la quale, siccome possedeva poche forze a causa delle ore di sola visione cadde a terra e picchiò la testa, Tony corse subito da lei e vedendo che non si rialzava da terra iniziò a preoccuparsi
-EJ COSA HAI FATTO??-
-le ho fatto pagare la lezione che le serviva, andiamo Jeanne lasciamo i due piccioncini da soli, ah giusto! Quasi dimenticavo di dirtelo...sappi che non finisce così Tony.- voltò i tacchi e se ne andò.
Tony tornò a prestare attenzione alla sua ninja, era ancora a terra con la testa sulle gambe di lui e stava facendo una cosa che il ragazzo non si sarebbe mai aspettato, piangeva.
La ragazza più forte che avesse mai visto piangava li, davanti ai suoi occhi, l'unica cosa che gli venne in mente fu quella di stringerla tra le sue braccia.

-ehi Zee cosa succede?- non ci fu risposta, solo singhiozzi e lui la strinse ancora più forte.
Lei non resse più quella situazione, si alzò, si staccò delicatemente da lui, gli diede in mano le relazioni, gli fece un sorriso, lo guardò negli occhi e andò via asciugandosi le lacrime con la manica della maglia, correva e correva, cercava un rifugio. 
Lui rimase li, immobile, impotente del fatto, andò dal professore e gli consegnò il materiale, alla domanda:
-la sua partner?-lui fu costretto a rispondere
-stava male, ma ha lavorato tutto il giorno insieme a me- il professore fu soddisfatto della risposta e così liquidò il ragazzo, appena uscì della stanza incontrò di nuovo EJ
-EJ devi stare lontano da Ziva-
-e tu chi saresti? La sua guardia del corpo?-
-senti questa è una questione fra me e te quindi non trovo giusto che metti in mezzo degli “innocenti”, se hai qualcosa da dire, dilla a me.-
-ooooooh stai tranquillo, comunque lei non è innocente-
-dimmi cosa ha fatto?- disse il ragazzo molto arrabbiato e spalancando le braccia
-ti ha rubato il cuore e sappi Anthony Dinozzo Junnior che nessuno si permette di lasciare EJ,
è EJ a lasciare le persone! Sono ancora arrabbiata con te e finchè non mi sarò vendicata guardati alle spalle- rispose la cherleader fulmninando con lo sguardo il ragazzo e scomparendo ancora.

Tony era distrutto, era stanco delle pazzie della sua ex ragazza e in più nella sua mente poteva vedere la sua ninja piangere e sentire le parole di EJ “ti ha rubato il cuore”, era proprio vero, l'aveva fatto ed era per quello che il fatto di averla vista soffrire lo faceva stare male. 
Aveva bisogno di sfogarsi e così tornò sotto le tribune.
Stava per accendere la sigaretta quando vide li vicino una figura familiare che si stava facendo una sigaretta
-Zee?-
-oh, ciao Tony, scusa se sono scappata-
-figuati, non pensavo che tu fumassi-
-purtroppo si, vorrei smettere, ma ogni volta che ci provo c'è qualcosa che mi convince a non farlo-
-ti capisco-
quando la ragazza finì di creare il suo “malessere” entrambi accesero le loro sigarette, si guardarono per poco tempo perchè poi lui decise di farli ragionare. 
Prese la sigaretta della ragazza e la buttò a terra, la spense e lo stesso fece con la sua.
-ninja dobbiamo smetterla di farci male-
-Tony ti prego aiutami- disse Ziva, guardandolo negli occhi, lo stava osservando, ancora, in quel momento si accorse che avrebbe voluto farlo sempre, guardarlo, guardare i suoi occhi di quel verde, ma che tende verso l'azzurro, profondi e sensibili, ma allo stesso tempo bellissimi.
-ehi, io sono qui lo sai- disse il ragazzo facendola tornare tra le sue braccia.
-ora sai che faccio?! Ti rapisco!- aggiunse per far tornare il sorriso alla sua ninja, così la prese in braccio e iniziò a correre
-Tony lasciamiiiii, ahahahahahaha tu sei pazzo- urlava la ragazza mentre rideva
-di te- sussurrò il ragazzo cosichè lei non potè sentire, la riportò là, sulla collina, dove aveva visto i suoi occhi colmi di meraviglia, dove ora poteva vedere un sorriso sul suo fantastico volto.





Ladies and gentlemen,
Ecco a voi un nuovo capitolo e... ne approfitto per fare gli auguri a 4EVERTIVA, perciò AUGURISSIMIIIIIIIIIII!!!!!
Alla prossima avventura!
Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** LA CENA ***


2. LA CENA


Per la serata erano tutti vestiti in modo elegante, nonostante avrebbero mangiato una pizza e probabilmente dopo avrebbero guardato un film.
I ragazzi arrivarono giusto allora di cena con le pizze fumanti, bussarono alle porta e una ragazza dai cappelli neri, raccolti in due carinissimi codini li accolse.


-ciao ragazzi, tu devi essere Mcgee, io sono Abby-
-emb ennsisucnosmdj- il pivello si era meravigliato alla vista di quella ragazza
-ahahahahahahahah che spiritoso, prego entrate, Ziva arriva tra poco è andata a comprare il gelato, Tony se vuoi la puoi raggiungere io e Mcgee apparecchiamo, beh mangeremo sul divano, ma almeno prendiamo i piatti, vai su su- fece l'occhiolino al ragazzo e chiuse la porta.


Tony scese le scale e arrivò all'entrata dell'edificio, pioveva a dirotto, per tutto il giorno c'era stato il sole, ma verso il tardo pomeriggio il cielo iniziò a incupirsi e gli Dei piansero, gettando sul terreno lacrime.
La vide camminare sotto la pioggia, senza ombrello, siccome faceva caldo aveva un vestito bianco che arrivava fino a metà coscia, aveva solo una spallina sulla sinistra e si poteva notare bene l'abbronzatura, una cintura che le circondava la magra vita e infine un paio di scarpette anch'esse bianche, splendeva in quel paesaggio, l'unico aggettivo adatto ad ella era “bellissima”.
Decise di raggiungerla, li sotto l'acquazzone.


-cosa ci fai qui?-
-volevo darti una mano-
-ma così ti bagnerai anche tu-
Tony prese la sua giacca e la mise sulle spalle della ragazza.
-meglio io che tu, sei così bella stasera che non vorrei che la tua bellezza venisse sminuita- disse guardandola negli occhi, ma poi decise di cambiare discorso, o sarebbe stato fermo davanti a lei per tutta la sera, o addirittura per tutta la notte, solo per ammirarla.
-allora andiamo a prendere questo gelato, o stiamo qui sotto la pioggia tutto il tempo?-
Andarono insieme alla gelateria, mentre parlavano della mossa ninja di Ziva di quella mattina, scoppiarono a ridere nel ripensare a quel ricordo, alla faccia basita di EJ e lo stupore sul viso di Tony.


Entrarono dal gelataio e ordinarono una vaschetta da quattro gusti.


-che gusti volete ragazzi?-
-vaniglia, cioccolato, yogurt e...-
-menta- dissero insieme
-ecco a voi, vi faccio uno sconto perché siete proprio una bella coppia- disse il commesso, sorridendo ai ragazzi
-veramente noi non siamo una coppia- ovviamente iniziarono a giustificarsi .-.
-va bene, allora scusate- rispose l'uomo alzando le mani in alto, in segno di arresa, pagarono e se ne andarono.


I ragazzi carichi di gelato tornarono dai loro coinquilini
-eccoci, con il gelato-
La prima cosa che notarono Abby e Mcgee fu che Ziva indossava la giacca di Tony, lo trovarono un gesto tenerissimo, ma non dissero nulla.
Mangiarono e parlarono dell'estate, tutti ne parlarono tranne Tony e Ziva, perché quella per loro era un' estate da non ricordare.


-ora che siamo carichi di cibo nel pancino, vi andrebbe di vedere un film?-chiese Abby tutta felice
-siiiiii-gridarono in coro
-allora, vediamo un pò cosa abbiamo- la ragazza rovistò tra i vari DVD che possedeva e ne prese in mano uno
-tutte contro lui? Fa stra morir dal ridere- Tony quando sentì quel nome la sua faccia fece delle espressioni dal disgusto alla desolazione, ovviamente non era un film alla Dinozzo, ma quando stava per fare uno dei suoi soliti commenti...

-Tony prova solo a commentare questo film e ti uccido senza lasciare tracce, sappi che sono in grado- lo minacciò Abby, lui si mise una mano sulla bocca e non disse niente, così la ragazza inserì il film nel computer, che appoggiarono su una sedia e si misero tutti sul divano, a sinistra c'erano le due ragazze e a destra i due ragazzi.
Abby volle stare all'esterno, cosi poteva controllare il caffè e Mcgee era all'altro estremo perché ogni volta che la dark si alzava lui si alzava a sua volta per "aiutarla" in realtà lo faceva solo per starle vicino e scambiare quattro chiacchere, ma ad un certo punto uscirono dalla stanza per andare in giro a chiedere se qualcuno avesse il latte e lo zucchero, quindi lasciarono soli Tony e Ziva.


-questo film è insensato-
-come è insensato?-
-dovrebbe ucciderlo e liberarsi del corpo anziché girargli a tondo-
-volevi dire intorno-
-è quello che ho detto-
-no, tu hai detto....lasciamo stare-
Ziva sbadigliò e si strizzò gli occhi, come i bambini.
-hai sonno, vuoi sdraiarti?-
-nono, non ho sonno. Quanto ci impiegano quei due?-
-non lo so ma credo che fra poco siano qui, comunque credo che Mcgee si sia preso una bella cotta per Abby-
-lo scopriremo domani-
-davvero pensi di uscire con il pivello?-
-si, è simpatico-
-allora facciamo che finito il pranzo ti rapisco e ti porto in un bellissimo posto-
-perché dovrei venire con te?-
-sono, bello, simpatico e ti piaccio, credo basti-
-hai fatto un piccolo errore, non mi sei simpatico e non mi piaci-
-ma mi trovi bello è già qualcosa-
-Dinozzo io non uscirò con te-
-invece si...se nò-
-se nò cosa?- Tony non le diede il tempo di pensarci su che iniziò a farle il solletico, lei rideva, rideva e rideva, non riusciva a
smettere. Vederla ridere per lui era come vedere un nuovo mondo
-Tony basta!!-
-solo se mi prometti che ti lascerai rapire-
-ahahahaaahahahahaha va bene, va bene- il ragazzo smise di farle il solletico e per un momento i suoi occhi caddero in quelli di lei, rimasero tempo che a loro sembrava infinito in quella posizione, il film andava avanti, ma per loro il tempo si era fermato finché...


-eccoci con lo zucchero e il latte, ora possiamo bere il caffè-
Abby sapeva di aver interrotto qualcosa, ma non poté fare niente per tornare indietro.

Si sedettero di nuovo tutti sul divano, bevvero il loro caffè e finito di vedere il film, i ragazzi dovettero andare.
-ciao ragazze ci vediamo domani, grazie di tutto- si diedero tutti un bacio e quando toccò a Tony e Ziva, il ragazzo senza farsi vedere dagli altri diede in mano un foglietto alla ragazza
-ehi ninja spero che tu mi scriva e sappi che davvero domani ti rapisco- le sussurrò all'orecchio e si diresse alla porta, salutò e andò via con il suo coinquilino.
Ziva rimase immobile con il biglietto che Tony le aveva lasciato, era indecisa se buttarlo o strapparlo o tenerlo, ma i suoi problemi vanirono nel nulla perché Abby le rubò il telefono e digitò a memoria il numero del capitano della squadra di basket.

Ciaoooooo Tonyyyyyyy, sono Abby questo è il numero di Zee, conservalo bene.

Ora devo andare mi sa che mi vuole uccidere perché le ho rubato il cell, ciauuuuuu

ti voglio bene ABBY.
PS: salutami il pivello


-Abby perché l'hai fatto??-
-tu non gli avresti mai scritto-
-infatti-
-tanto si vede che vi piacete quindi fai l'adulta-disse la dark
restituendo il telefono a Ziva e andando in bagno a cambiarsi, in quel mentre arrivò un messaggio.

 

Detto fatto milady!
Grazie Abby sei fantastica, non so se leggerai tu o Ziva quindi scrivo per tutte e due. Buonanotte ragazzuole <3
PS: Zee domani sarai mia muahahahahahaha


Finito di leggere il messaggio Sul volto della ragazza comparve un
sorriso e rispose subito.

Buonanotte anche a voi.
PS:dubito fortemente che ci riuscirai


Spense il telefono e andarono entrambe e dormire pronte ad attendere il nuovo giorno.

Un nuovo giorno,

Un giorno diverso,

Un giorno pieno di sorprese,

Un giorno che va atteso.

 

 

 

 

Cialda_ dice:

“Ecco a voi un nuovo capitolo! Vi prego di andare avanti a leggereeeeeeee e voglio le vostre recensioni, non dimenticatelo miraccomando.

McAbby, abbiate pazienza ancora per un po', ma giuro che anche voi avrete il vostro momento.

Vi avviso che cerco di scrivervi ogni sabato o domenica, fatemi sapere.

Passo e chiudo.

Cialda_”

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** LO SAI, CI SONO GLI AMICI ***


4.LO SAI, CI SONO GLI AMICI

Quella giornata fu bellissima per entrambi, Ziva aveva trovato un grande amico e Tony aveva occupato un posto nel cuore della ragazza.
In quell'arco di tempo parlarono, di loro, dei loro brutti avvenimenti, capirono entrambi di potersi capire e come sempre, entrambi avevano bisogno di sfogarsi.

-sai Zee perchè ho iniziato a fumare?-
-per farti figo davanti alle ragazze?-
-ahahahha no bella ninja, vedi durante questa estate ho perso mia madre, la donna che ho amato, la donna che mi ha cresciuto, la donna che mi ha reso un uomo. Purtroppo qualcuno lassù ha deciso di portarmela via presto, lasciandomi con un padre alcolizzato di disgrazia.-
-Tony perdonami sono stata una cafona-
-ehi, non fa niente non lo sapevi-
-non sei l'unico che passa un brutto momento, io poco tempo fa vivevo in Israele, la era bellissimo, era la mia casa. Mia madre morì quando naqque mia sorella Tali, mio fratello grande Ari è in guerra e bhe mio padre ha spedito me e mia sorella qui, mi ricordo la mattina che ce lo disse.-

FlAsHbAcK

-ragazze muovetevi, tra un paio di ore avete un volo per Wanschington-
-perchè dovremmo andare a Wanschington papà?-
-vostra zia Nettie vive la vi terrà lei, io non ne ho più nessuna intenzione di prendermi cura dei fglia della mia ex moglie-
-TU NON PUOI COMPORTARTI COSI', SIAMO TUE FIGLIE! NON E' COLPA DI NESSUNO SE LA MAMMA E' MORTA E LE HAI PROMESSO CHE TI SARESTI PRESO CURA DI NOI-
-SIETE SOLO D'INTRANCIO PER IL MIO LAVORO ZIVA, FINALMENTE SE VE NE ANDRETE POTRO' RINCOMINCIARE A VIVERE!-

FiNe FlAsHbAcK

-io lo guardai con tutto l'odio del mondo, fortuna che mia sorella non era con noi, è piccola e spiegarle la situazione sarebbe stato un massacro per me. Decisi che oramai l'Israele per me e mia sorella non poteva essere casa nostra, non finchè ci fosse stato quel bastardo, prendemmo l'aereo e arrivammo qua. In realtà nostra zia non potrà ospitarci più di tanto, non abbiamo soldi quindi appena finita l'università cercherò lavoro per permetterci almeno un piccolo appartamento.
Vedi, prima ho pianto perchè quello schiaffo mi ricordò la lite con mio padre, che fini con uno di quelli, mio padre mi diede uno schiaffo e io caddi a terra, non piansi, non potevo mostrarmi debole davanti a lui.- 
Appena Ziva finì di raccontare fece un doloroso sorriso al ragazzo, lui la guardò e l'abbracciò di nuovo dandole qualche bacio sulla testa, la ragazza all'inizio si irrigidì a quel contatto, ma poi si fece cullare fra quelle braccia, ne aveva bisogno.
-beh Zee non siamo messi tanto bene, ma almeno lo possiamo passare insieme e comunque se non troverai subito lavoro potrai stare da me tutto il tempo che vuoi- a quelle parole la ragazza si limitò a sorridere.
- Zee lo sai come comunicavo con mia madre, mentre era in ospedale?-
-andavi a trovarla ogni giorno?-
-oltre a quello, io è lei comunicavamo con i fiori, ognuno di essi ha un significato.Dimmi il tuo fiore preferito-
-il tulipano-
-il tulipano significa "dichiarazione d'amore", per esempio il mio fiore preferito è la margherita che significa " semplicità-innocenza"-
-Tony, ma è bellissimo, quindi ogni giorno tu le lasciavi un fiore-
-esatto e il giorno dopo lei ne aveva uno per me, se vuoi ti insegno il linguaggio dei fiori-
-si ti prego! Quando mi allenavo per entrare al Mossad, siccome mio padre ci teneva tanto che io ne facessi parte...usavamo una tecnica simile, lasciavamo oggetti per comunicare, così il nemico non se ne accorgeva, volevo fosse fiero di me, ma invece. NON IMPORTA! Ora voglio essere felice e tu mi insegnerai quella lingua-
-va bene occhioni belli-

Stettero tutto il giorno seduti sulla collina a guardare il panorama e a parlare.
Tempo dopo, la notte arrivò e furono costretti a salutarsi, lui da vero gentiluomo accompagnò la ragazza al dormitorio.

-ciao bella ninja ci vediamo domani e ricorda io ci sono SEMPRE-
-grazie Tony- il ragazzo sorrise e le diede un bacio sulla guancia
-quasi dimenticavo, ecco questo è il dizionario dei fiori, voglio che lo tieni tu, studia che la prossima volta ti interrogo, sogni d'oro bellissima- 

Ziva arrossì a quelle parole, lui era sempre così tenero con lei e soprattutto la capiva, cosa che nessuno era mai riuscito a fare veramente.
Ognuno dei ragazzi si recò nella propria stanza.

Z-A

-Zivaaaaa ero in pensiero, non arrivavi più, mi hai fatto preoccupare- disse la dark appena vide Ziva entrare nell'alloggio, poi l'abbracciò.
-Abby tranquilla sto bene, sto bene-
-è l'1.00 di notte, te ne sei resa conto?-
-ero con un amico-
-aaaaaaaaaaaaaaaaaaaah mi sono preoccupata per niente, ebbrava ragazza!-
-non è come pensi-
-dicono tutti così-
-abbiamo solo parlato-
-se non avete fatto...beh sai cosa, dimmi il nome-
-è imbarazzante mi prenderesti ingiro tutto il tempo-
-no, non lo farò parola di lupetto- disse Abby facendo il gesto da scout
-sono stata con Tony-
-sei stata con Anthony Dinozzo Junior fino all' 1.00 di notte?????-
-si...-
Abby scoppiò a ridere, non smetteva più di ridere, ma finalmente dopo alcuni minuti che per Ziva furono infiniti smise
-voi finirete insieme-
-assolutamente no- continuava a ripetere Ziva
-signorinella, invece di prendermi ingiro, sai chi mi ha chiesto il tuo numero?- disse l'israeliana per cambiare argomento
-Mcgee...sai Ziva...oggi ci siamo visti e...domani sera...mi ha invitata a cena-
-WOOOOOOOOOOOOOOW, Abby è fantastico! Devi andarci, hai già deciso cosa metterai?-
-no, sai com'è aspettavo una ragazza che se la spassava fino a notte fonda-

le due ragazze si guardarono un istante e scoppiarono a ridere, tutta la notte la passarono a scegliere come Abby si sarebbe presentata all'appuntamento del giorno dopo.

T-M

-Tony finalmente sei arrivato, credevo ti fossi perso-
-molto divertente pivello, ma vedi anziché passare le mie giornate attaccato al computer e fare giochi da elfo, frequento delle persone-
-eri con Ziva-
-tu come fai...-
-me l'ha scritto Abby adesso- rispose Mcgee sventolando il telefono
-ah.-
-già ah, comunque non sei l'unico ad avere una vita sociale-
-cosa vorresti dire re degli elfi?-
-oggi ho preso coraggio e ho invitato Abby ad un appuntamente per domani sera-
-bravo Mccuordileone! Sappi che se la farai soffrire la mia furia ricadrà “accidentalmente” su di te chiaro?-
-cristallino! Come è andata con Ziva?-
-non sono affari tuoi-
-eddai io ti racconto di Abby, tu puoi farlo di Ziva-
-è andata bene, abbiamo parlato e basta-

Nel frattempo si erano tutti e due sdraiati sul proprio letto, passarono tutta la notte a parlare del futuro appuntamento del pivello e attesero il giorno dopo, bensì la giornata dedicata alle famiglie.



Anche oggi un nuovo il capitolo, volevo pubblicarlo prima, ma mi sto godendo le ultime vacanze :'( , scusatemi. 
Il prossimo capitolo non sarà molto "tranquillo", ma non voglio dirvi altro :D ...
Vi è piaciuto? Lo spero XD
Alla prossima settimana miei fedeli lettori e lettrici
Ciauuuuuu
Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** GIORNATA FAMIGLIA ***


5.GIORNATA FAMIGLIA

YUHUUUUUUUUUU la giornata famiglia, il giorno che ogni ragazzo o ragazza aspettava per rivedere i propri parenti, amori, amici al di fuori della scuola.
Non per tutti sarebbe stato un bel dì...

-allievi come la scuola ha promesso, oggi ospiteremo qui le persone a voi più care, è da tanto tempo che non vedete le vostre famiglie quindi...pronti ad accorgliele!-
annunciò la preside prima di aprire i cancelli del college per far entrare tutta la gente.

Era bellissimo poter ammirare tutti gli abbracci e baci che c'erano, erano tutti felici.
I nostri eroi erano vicino nel momento del ritrovo, Abby aspettava suo fratello con suo padre e sua madre, Mcgee sua madre, sua sorella, suo padre, e i vari nonni, Tony suo padre e Ziva sua sorella e sua zia che però non sarebbe rimasta con loro, ma aveva accettato di portare Tali.
I primi parenti che arrivarono furono quelli di Mcgee

-nipote! Quanto ti sei fatto bello e alto, ma aspetta hai messo su un po' di pancetta-
-mamma lascialo in pace! Ciao tesoro come stai? Ti trovi bene qui?-
-sisi, benissimo mamma, cia nonna Ietta, nonno, papà, doov'è Sara?-
-credo ti voglia fare uno scherzo-
-capito- proprio in quel momento la bambina saltò sulle spalle del fratello
-ti ho presooooooooooo, ahahahahahhahaha-
-eccola la mia pulce!- disse il pivello prima di prenderla inbraccio e farla volare, poi la mise giù e chiese a Abby se volesse conoscere la sua famiglia e lei accettò
-famiglia voglio presentarvi una mia amica, lei è Abby-
-salve-
-o che bella ragazza, tu devi essere la ragazza che ha rubato il cuore al mio nipotino Timmy, sei proprio bella e magra, Timmy dovrebbe imparare da te- i ragazzi al commento della nonna si imbarazzarono, ma poi quando iniziarono a conversare la tensione scivolò via come una saponetta, arrivarono anche i familiari della dark e subito fecere amicizia con quelli del pivello.
Decisero di andare ad un tavolo per parlare, lasciando Tony e Ziva ad aspettare, ovviamente prima li salutarono

-ciao ragazzi, a dopo!-
-cia Abby ciao Mcgee- urlò la coppia ancora all'ingresso
-ehi ninja credo che qualcuno ti stia guardando- disse Tony indicando una piccola bambina di soli 6 anni che stava guardando Ziva e sorrideva.
-TALI!- Ziva corse dalla sorella e la prese inbraccio
-sorellona mi sei mancata!!-
-anche tu cicciopasticcio- disse la ninja baciando sulla guancia la sua sorellina
-Ziva! Io vado ho la macchina in seconda fila, avvisami quando devo passarla a prendere!- urlò la zia delle due sorelle non molto distante da loro
-va bene zia, grazie-
-figurati- si salutarono con la mano e la donna anziana si congedò
-allora Tali ti va di fare un bel giro?-
-siiiiiiiii, ma chi è il ragazzo che ti stava vicino?-
-si chiama Tony, lo vuoi conoscere?-
-si...- disse Tali un po' imbarazzata, ma lei voleva conoscere gli amici della sua sorellona, però per evitare troppi contatti volle continuare a stare inbraccio a Ziva
-Tony, lei è Tali, mia sorella- disse Ziva mostrando uno dei suoi migliori sorrisi al ragazzo
-ciao Tali io mi chiamo Tony-
-ciao- rispose la bambina porgendo la manina che fu stretta da una manona.
Tali all'inizio mostrò un bel sorriso, ma poi tornò seria e disse
-tu sei il ragazzo della mia Aviz? Perchè se lo sei sappi che se lei fai la bua, ti faccio io la bua!-
-nono piccola ninja, sono un amico della tua Aviz- rispose subito Tony sulla difensiva, Ziva che aveva osservato tutto dall'esterno sorrise a quella scena, la sua sorellina di appena 6 anni che minaccia un ragazzo con più del triplo dei suoi anni, mise Tali a terra, ma le tenne la mano, per farle capire che le sarebbe stata sempre vicino.

Dopo poco tempo prestò attenzione a Tony
-Tony tuo padre ancora niente?-
-non verrà come al solito- disse il ragazzo rattristendosi, ma Ziva non disse niente e sorrise, perchè proprio difianco al nostro Tony un uomo alto sulla sessantina, occhi chiari, capelli biondicci e grigi si avvicinò a loro, si poteva vedere che era il padre di Tony, tale padre, tale figlio.

-Junior!-
-papà!- si abbracciarono e si sorrisero
-non mi presenti questa bella ragazza?-
-o certo, papà lei è Ziva e questa piccola peste è sua sorella Tali-
-salve ragazze bellissime-
-salve signor Dinozzo-
-la prego mi chiami Anthony-
-va bene, salve Anthony-
-figliolo, senti so che è difficile, ma io non potrò passare la giornata qui con te, devo partire per lavoro, sono passato a controllare che stessi bene e posso notare che sei in buone mani- disse l'uomo sorridendo
-va bene papà, grazie di essere venuto-
-figurati, signorine vi prego di prendervi cura del mio figliolo, alla prossima- abbracciò nuovamente suo figlio, fece un occhiolino alle due ragazze e uscì dall'edificio.

-allora rimaniamo noi tre- disse Ziva non appena dalla loro visuale scomparve il padre di Tony
-no, ragazze io vi lascio sole, oggi è il vostro giorno- disse Tony con un sorriso e poi camminò via per dare privacy alle sorelle, ma nel frattempo la piccola Tali si era staccata dalla presa di Ziva e corse verso il ragazzo e quando lo raggiunse lo tirò per la maglia costringendolo a girarsi
-tu rimani con noi, mi sei molto simpatico e credo che alla mia Aviz farebbe molto piacere-
-dici davvero?-
-si, dai su vieni- prese la mano del ragazzo e lo condusse di nuovo dall'israeliana
-andiamo a mangiare qualcosa?-
-siiiiiiiiii- urlò la piccola Tali prendendo per mano Ziva e Tony, i due non poterono fare a meno di sorridersi, Ziva adorava che Tony stesse con lei e ancora di più adorava il fatto che piacesse così tanto a Tali, la piccola bambina continuava a fargli domande e ogni tanto quando aveva sonno si faceva prendere inbraccio da uno dei due.
Nonstante avessero già finito di mangiare decisero di passare del tempo sui tavoli all'esterno per chiaccherare un po', finchè ad un certo punto una persona inaspettata si fece vedere.

-PAPA'!- urlò la piccola Tali alzandosi e andando verso il padre per abbracciarlo, ma Ziva fu più veloce e la prese, per non farla avvicinare a quell'uomo. Tony nel frattempo si era alzato e raggiunse le due ragazze e stette al fianco di Ziva che gli diede Tali imbraccio

-cosa ci fai qui?- chiese Ziva al padre
-sono venuto a riprendere Tali-
-Tali ora è con me e non tornerà di certo con te-
-sono suo padre-
-solo ora giochi la carta del padre, ti ricordo che ci hai spedito qui per eliminarci dalla tua vita-

Ziva aveva iniziato ad alzare il tono di voce e le lacrime agli occhi iniziavano a farsi strada, ma non scesero, Tony vedendola fragile le prese la mano che in un attimo si intrecciarono, come se fossero destinate a stare inisieme, Ziva in quel momento aveva bisogno di lui.

-IO SONO SUO PADRE E DEVE VENIRE CON ME- rispose il padre urlando
-DOVRAI PASSARE SUL MIO CADAVERE PER AVERE TALI, NON TI PERMETTERO' DI ROVINARLA!- 
Tali non conosceva la vera situazione, non sapeva il perchè lei e sua sorella erano a Wanschington e dalla litigata aveva capito molte cose, era una ragazzina molto sveglia, ragionava molto in fretta, ma sapere quelle cose la faceva star male così iniziò a piangere, si aggrappò al collo di Tony e nascose il viso nell'incavo del suo collo.

-COMPLIMENTI, BRAVA ZIVA L'HAI FATTA PIANGERE, CHE MODELLO DI SORELLA-

-NON PARLARMI COSI' TU NON SAI NEANCHE PRENDERTI CURA DEI TUOI FIGLI, IO SONO STATA UNA MADRE PER LEI QUANDO LA MAMMA E' MORTA E TU DOVE ERI? DIMMELO! ANZI LO SO ERI AL LAVORO A FREGARTENE DEL MONDO!-

-NON MI PARLARE COSI' SONO TUO PADRE-

-IO NON HO UN PADRE!- finite queste parole si sentì il rumore di uno schiaffo ed esso rimbombò per tutto il college risvegliando l'attenzione di tutti.
Ziva pianse, ma nei suoi occhi era presente odio puro.

-adesso piangi e rimani al tuo posto, complimenti spero che tu abbia imparato la lezione-
la ragazza non si mosse, scoppiò a ridere istericamente facendo molto preoccupare Tony che convinse Tali a sedersi nuovamente al tavolo.
Ziva rideva e rideva, non finiva mai di ridere finchè non si fece nuovamente seria.

-ripeto per avere Tali dovrai camminare sul mio cadavere- il padre si stupì delle parole della figlia
-Ziva non mi costringere-
-a fare cosa? Picchiarmi? L'hai già fatto molte volte, io non ho paura- l'uomo inziava a vicinarsi, Tony si mise davanti alla ragazza e gli arrivò anche a lui uno schiaffo, nel frattempo gli studenti che avevano assistito a tutta la scena andarono a informare un professore
-adesso hai il ragazzo che ti protegge, spostati ragazzino è una questione fra me e mia figlia-
-signore se ne deve andare- disse Tony mentre si massaggiava la guancia che gli bruciava
-non finchè mia figlia non verrà con me!-
-SE NE DEVE ANDARE-gli urlò Tony, a quel punto il padre si guardò intorno e si accorse che stava dando spettacolo
-va bene, va bene, me ne vado, ma Ziva, figlia sappi che Tali verrà con me-
-perchè la vuoi?-
-motivi di lavoro..-
-tu la vuoi far aurolare al Mossad! Lo sapevo, la vuoi rovinare come hai fatto con e me e Ari, VATTENE E NON FARTI PIU' VEDERE!- l'uomo se ne andò come gli fu detto.

Ziva si guardò intorno e vide tutti i suo compagni college che la guardavano insieme ai loro familiari.
Abby la raggiunse e l'abbracciò davanti a tutti lo stesso fece Mcgee e infine quando i due ragazzi la lasciarono anche Tony l'abbracciò insieme a Tali, lei sorrise e si fece coccolare dai suoi amici.
Ziva fu costretta a spiegare tutta la situazione a Tali, ma lei comprese tutto ed era felice che erano insieme, sapere di avere sua sorella al suo fianco, la rendeva coraggiosa.
Il professore Gibbs si era assicurato che il padre di Ziva non facesse ritorno, per evitare altre complicazioni.
Il pomeriggio lo passarono insieme, come una famiglia, a Ziva, Tony e Tali furono presentati i parenti di Abby e Mcgee con cui passarono l'intera giornata, Tali conobbe Sara e subito divvenero amiche, mentre Tony e Mcgee impararono a conoscersi meglio e Ziva ed Abby dovettero rispondere a tutte le domande dei familiari.
Divenne sera e ognuno dovette salutare la propria famiglia.

-ehi Tali comportati bene con la zia e stai tranquilla, va bene? Io sono qui cicciopasticcio-disse Ziva indicando il piccolo cuore della sorellina, pieno di amore
-Aviz mi mancherai, non ci sarà giorno che non penserò a te- disse Tali abbracciando Ziva, poi si diresse verso Tony
-prenditi cura della mia sorellona, per piacere, ho bisogno che le stai vicino-
-signorsì signorina- disse Tony dopo aver anche lui ricevuto un abbraccio.
Ziva rimase all'entrata per vedere la macchina che portava via la sorellina.
-ehi Zee tutto bene?-
-no, ma cosa ci posso fare?-
iniziava a fare freddo e Tony decise di abbcciarla per riscaldarla, l'abbracciò da dietro cosicché lei poté continuare a vedere il posto dove sua sorella fu portata via
-sta sera ci vediamo un film, siccome i due piccioncini escono?-
-allora hai sentito la novità, no grazie starò un po' in camera, vorrei starmene tranquilla-
-nessun problema, vieni ti accompagno-
- e Tony...-
-si Zee...-
-grazie-
Comparve un sorriso.

ognuno andò nel proprio alloggio, Ziva si sdraiò subito e si addormentò, Tony si guardò un film e ripensò alla strana giornata trascorsa oggi, mentre Abby e Mcgee si prepararono per il loro appuntamento. <3




Buondì a tuttiiiiiiiiiiiii
Eccomi qui con un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto.
Cosa combineranno i nostri protagonisti?
McAbby la prossima settimana un vostro capitolo, ve l'avevo dettoooo, scusate l'attesa ma spero che vi piacerà :) .
Comunque fatemi sapere cosa ne pensate :D
Alla prossima settimana 
Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** UN APPUNTAMENTO ***


UN APPUNTAMENTO

Era giunta la sera di quel giorno complicato, che probabilmente avrebbe riservato altre complicazioni al tempo.

Come concordato Mcgee andò a prendere la ragazza dark alle 20.30, era davvero elegante, indossava un completo d'Armani prestatogli generosamente da Tony e scarpe nere.
Era davvero un uomo affascinante.
Appena fu davanti al dormitorio femminile scrisse a Abby di scendere, quando ella lo raggiunse, le gambe del ragazzo non lo reggevano, l'aria iniziava a mancare, il sudore aumentava.
L'ansia si era presentata.
Lei era semplicemente bellissima, vestito nero e scarpe borchiate, trucco nero e i capelli erano raccolti in una treccia, insomma la solita Abby con un piccolo cambiamento, però molto più sexy del solito.

-ciao Abby- disse Mcgee allentando la cravatta, non lo faceva respirare
-ciao Mcgee, allora dove mi porti di bello?-
-fuori, ho avuto il permesso di portarti in un ristorante fuori dalla scuola-
-dici davvero?-
-si- ebbene il nostro pivello aveva fatto le cose in grande, fece di tutto per ottenere quel permesso e ci riuscì.

I due ragazzi erano un po imbarazzati, ma era normale, era un appuntamento.
Mcgee da vero gentiluomo porse il braccio alla giovane donna, che lei accettò ben volentieri.
Si trovavano in perfetta sintonia insieme, sapevano di cosa parlare, ridevano per le stesse cose, adoravano le stesse cose, apparentemente potevano essere giudicati "perfetti".
Dopo un po' di tempo giunsero in un ristorante italiano “il flagello di pizza”, si sedettero a un tavolo per due con al centro una candela che illuminava i loro volti, mettendo in risalto ogni singolo dettaglio, nascosto alla vista degli occhi, ma non a quella del cuore.

-allora Abby raccontami qualcosa di te, della Abby che il mondo può amare- disse il ragazzo facendo arrosire la ragazza
-la Abby che può apparire all'esterno è diversa da quella interna, io adoro il nero, ma non vuol dire che sia una che vuole far credere di essere cattiva, io amo il mondo.
Adoro quando le persone mi stupiscono, quando sono sincere e soprattutto quando non mi giudicano dal mio aspetto e tu, Mcgee?-
-diciamo che io non ho avuto un bel passato, venivo preso di mira dai bulli e nessuna ragazza era mai interessata a me, ma ho imparato a farmene una ragione.
Abby tu non sai quanto mi hai fatto felice quando hai accettato il mio invito, sei la prima ragazza che accetta un'uscita con me- confessò Mcgee arrosendo, Abby gli sorrise e gli prese la mano, ma furono interrotti dal cameriere che portò le pizza.

-ecco a voi ragazzi, buon appetito-
-grazie-
-quasi dimenticavo...Abby stasera sei bellissima-
Sorriso.
-grazie, tu sei molto elegante Mcelegantone- rise la donna per la propria affermazione
-perché tutti mi chiamate Mc... e un qualcosa?-
-sono dei soprannomi affettivi, non ti sarai mica offeso?- Mcgee fece finta di essere offeso...
-Mcgee scusami, non volevo farti rimanere male ti giuro, io non volevo- Mcgee scoppiò in una grossa risata
-INFAME!!!! Stavi mentendo!!!!-
-scusami non ho potuto resistere- a quel punto anche Abby scoppiò a ridere.

La serata fu bellissima, non smisero mai di raccontarsi qualcosa e soprattutto gli sguardi, così innocui, ma vogliosi da entrambi.
Ebbene si, si piacevano entrambi, ma l'unico problema era confessarlo all'altro.
Finita la cena decisero di fare una passeggiata, Mcgee la portò in un viale d'alberi spogli a causa del freddo, camminavano tra i lampioni.
Abby continuava a sfregarsi le mani per dar loro un po' di calore siccome erano già in inverno, così il pivello ne approfittò e la prese per mano, ancora una volta si guardarono e si sorrisero.
Quando giunsero sotto un albero, decisero di fermarsi sedendosi sulla panchina lì affianco, Abby stava parlando tranquillamente delle varie lezioni scientifiche che teneva per diventare una scienziata, ma Mcgee non riuscì più a contenersi, quella ragzza lo faceva impazzire, la baciò.
Così di punto in bianco. lui stesso si meravigliò del coraggio che possedeva.
Appoggiò prima delicatemente le sue labbra su quelle di lei, poi si ritirò subito capendo cosa aveva fatto.

-Abby scusami, davvero ho sbagliato tutto, non volevo-
-Mcgee...-
-Abby scusami scusami, sono davvero uno stupido, tu mi piaci davvero, ma non ho potuto resistere..-
-Mcgee sta zitto- disse la dark prima di incominciarlo a baciare, era un bacio dolce, le loro labbra combaciavano perfettamente, finchè Mcgee decise di poter permettersi di più e approfondire il bacio, fu un semplice attimo, le loro lingue si muovevano insieme, era un bacio colmo d'amore, era voluto da entrambi e ciò era l'unica cosa importante.
Ad un certo punto dovettero smettere per recuperare fiato, il ragazzo teneva fra le sue mani il volto di Abby e ridevano insieme, erano felici, perchè erano insieme.

-Abby voglio gridarlo al mondo! Abigail Sciuto è la mia ragazza, la ragazza più bella del mondo, più simpatica, più tutto è la MIA e sottolineo mia cosicché tutti lo possano sentire- urlava Mcgee dalla felicità mentre prese in braccio Abby e la fece volteggiare, lei rideva e rideva.
Erano la coppia più bella del mondo, perchè erano felici.
Alzarono il viso verso l'alto e dei fiocchi di neve si posarono sui loro nasi ormai freddi a causa della bassa temperatura, era tutto perfetto.

Quando il pivello la rimise a terra rincominciarono a baciarsi e così fecero per tutta la serata, però ad una certa ora dovettero tornara nelle proprie stanze, la loro serata era giunta al termine.

-notte amore mio- disse Abby prima di dargli un bacio a stampo e quando fece per andare, lui la prese per un braccio e la costrinse a guardarlo.
-buonanotte amore- e così un nuovo bacio si aggiunse alla lista.
-Abby prima che tu vada ho una cosa da darti- finalmente le porse il pacchetto che si era portato dietro tutta la sera e per cui la ragazza non ebbe il coraggio di fare domande
-OMIODIO!!!!! Mcgee è bellissimo, è un...un ippopotamooooooooo-
-abbraccialo-
PROPP
-ma fa le puzzetteeee, grazie grazie grazie, è il regalo più bello che mi abbiano mai fatto!!!!-
Lo baciò di nuovo, non riusciva a farne a meno.
Il tempo però trascorreva e per loro era tempo di salutarsi. :(

Abby entrò nella sua stanza e la prima cosa che fece fu quella di svegliare Ziva.
-Zivaaaaaa svegliati! Devo raccontarti tutto!-
-ciao Abby, dai racconta- disse la povera Ziva ancora addormentata, ma quando venne a conoscenza della situazione si risvegliò subito
-ABBYYYYY è fantastico, dobbiamo festeggiare subito- disse alzandosi e prendendo una bottiglia di vino rosso, che conservavano per le giornate importanti.

Così le ragazze passarono la notte a bere vino e parlare di quella serata, mentre dai ragazzi..

-eccomi-
-come è andata pivello?-
-diciamo che adesso...IO E ABBY STIAMO INSIEME!-
-congratulazioni, devi raccontarmi tutto- oramai i due uomini erano diventati amici, frequantavano la stessa compagnia, vivevano nella stessa stanza, avevano imparato a convivere e allora Mcgee decise di raccontare a Tony tutto, ogni singolo dettaglio, per lui era importante e sapere di potersi fidare di una persona gli dava forza, così anche loro passarono la notte a festeggiare e a parlare di quella serata.
E prima di cadere tra le braccia di Morfeo ci fu uno scambio di messaggi...

M-A

Buonanotte McMIO <3

Buonanotte ippopotaMIA<3 gli hai dato un nome?

Si, ho deciso che si chiamerà Berth :) <3

È bellissimooooooo, non vedo l'ora che sia domani per poterti baciare ancora<3

Anch'ioooooooo, ora però vado a fare la nanna, ho molto sonno <3

Buonanotte, fai sogni d'oro a domani amore <3

Z-T

Zeeeeeeeeeeeeevaaaaaaaaaaaaaaaaaa <3

Ehilà

Tutto qui?

?

Mi dici solo "ehilà"?

Come vuoi che ti saluti? Ciao Anthony Dinozzo Junior?

...lasciamo stare... Comunque come sta la mia ninja preferita?

Bene, è stanca stanca

Come fai a sapere che sei tu la mia ninja preferita?


...basta non ti parlo più. Buonanotte

Noooooooooo :((( Zeeeee stavo scherzandooooo lo sai che sei la mia ninja preferita, tanto so che ti manco già

...

Ziva?

So che leggi, non sono stupido :D

Ninja....mi fai sentire solo

Mi manchiiiiiiiiii

E va bene ho capito! Ci vediamo domani buonanotte piccola ninja <3 ti voglio bene


Buonanotte babbeo<3 ti voglio bene anche io

WOOOOOOOOWWWW ZIVA DAVID HA APPENA AMMESSO CHE MI VUOLE BENE

Vai a dormire Dinizzo o giuro che domani ti stendo!

Beh Zee non credo che mi dispiaccia farmi stendere da te...

Sei un uomo morto.

Va bene va bene ! Ho capito devo starmene zitto se voglio rimanere in vita. Buonanotteeeeee a domaniiiiiiiiiii <3

Stupido, buonanotte <3

Quella FANTASTICA serata.

Torniamo un po' indietro adesso, ricapitoliamo...Abby e Mcgee sono appena arrivati in pizzeria.

TOC TOC !! Bussano a quest'ora di sera, ma chi sarà mai? Andiamo a vedere.
Ziva si alza dal letto e va ad aprire, si ritrova un Tony con pop-corn e un film in mano.

-Tony cosa ci fai qui?-
-ci guardiamo un film bellezza, dopo questa stravagante giornata devi pensare ad altro!-
-ma stavo dormendo!!- disse l'israeliana facendo gli occhi dolci
-non attacca con me, sappilo, anche se i tuoi occhi sono bellissimi, non attacca-
-cosa dovrebbe attaccare?-
-beh tu...lascia stare, non era importante- rispose Tony entrando e mettendosi comodo.

Prese il film e lo mise nel computer della ragazza che appoggiò su una sedia davanti al divano, diede i pop-corn a Ziva, che si mise seduta e infine lui prese una coperta per coprirli entrambi.

-che film guardiamo?-
-il padrino, Ziva questo non è un film, questo è il film!-
-sei sempre il solito- disse Ziva sorridendo

Anche se il film era bellissimo, la ragazza era troppo stanca e si addormentò subito, appoggiandosi con la testa sulla spalla di Tony, lui la guardava, l'ammirava, avrebbe voluto farlo per tutta la notte, ma non poteva.
Finito il film decise di andare, così non si sarebbe fatto scoprire da Abby, si alzò senza svegliare Ziva, le mise bene la coperta e su essa le lasciò un fiore, una margherita.

Nel mentre del mentre, al di fuori della scuola...
-dobbiamo trovare il modo di entrare nell'edificio-
-i pedoni stanno facendo il loro lavoro?-
-si signore, ma non hanno ancora trovato il modo per farci entrare-
-non abbiamo molto tempo-
-ne sono consapevole, ma finché non troviamo il modo per entrare nella scuola, dobbiamo attendere-
-non rimango con le mani in mano-
-cosa vuole fare signore?-
-passami il telefono, devo fare una chiamata.-

Chi saranno queste figure misteriose? Che cosa stanno confabulando?
Una cosa è sicura non sta succedendo niente di buono.


Angolo autrice:
Come promesso McAbby un vostro capitolo :)
Non sono semplicemente teneriiii?? Awwwwww
Spero vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito.
Alla prossima bellissimi e bellissime
Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** FIDUCIA ***


7.FIDUCIA

 

La fiducia probabilmente è l'essenza che mi terrorizza di più al mondo, troppe volte mi sono fidata di persone sbagliate, che mi hanno ferito, le persone che amavo mi hanno ferito, ma nonostante ciò quando si tratta di “fiducia” io affronto la situazione a testa alta.

Ho paura di soffrire ancora? Si.

Una cosa ho imparato, non sarà questo che mi spingerà a smettere di andare avanti.

I ricordi prendono spazio nella mia mente ogni giorno e lacrime calde scendono dal viso, ma non posso fermarle, non finchè troverò quella persona di cui potrò veramente fidarmi.

 

Il college ogni anno organizza due balli, uno invernale alla vigilia di Natale e uno alla fine della scuola.

Oramai l'inverno era giunto e mancava esattamente una settimana a Natale e quindi al ballo, tutte le ragazze andavano in panico, perchè non sapevano che vestito mettere mentre i maschi non sapevano mai che ragazza invitare, era la parte dell'anno che si poteva definire “caos”.

 

-Zee con chi ci vai al ballo?-

-con nessuno, nessuno mi ha invitata-

-COSAAAAAAAAAAA???? no ragazza questo non va bene, nonononono dobbiamo trovarti un cavaliere per il ballo assolutamente!!!-

-Abby tranquilla, tanto il ballo non mi interessa-

*sguardoiotiuccido alla Abby prese il sopravvento*

-testona! Tutti vanno al ballo e poi io come farei senza la mia migliore amica?-

-migliore amica? Lo pensi davvero?- Ziva non aveva mai avuto la possibilità di averne una e sapere di essere importante per qualcuno la faceva sentire bene.

-ovvioooooooo, mettiti in testa che io ti voglio bene e quindi sei costretta a venire al ballo, se no ci verrai con me e Mcgee-

-la terza in scomodo?no grazie-

-si dice in comodo...non scomodo...va beh comunque non saresti di troppo, anzi ci divertiremo tantissimo- “io ucciderò Anthony Dionozzo Junior, se non invita questa ragazza al ballo” continuava a pensare Abby mentre socializzava con la sua amica

-ciao belle ragazze!- disse Mcgee prima di baciare la SUA fidanzata

-ehilà McnonriescoafareamenodibaciareAbby-

-di cosa stavate parlando?-

-del ballo...Ziva non ha un accompagnatore-

-io conosco un ragazzo, si chiama Palmen è molto simpatico e...-ma fu interrotto

-MCGEE NON PRONUNCIARE IL NOME DI QUEL RAGAZZO- lo rimproverò subito Abby

-perchè?-

-perchè ci sono stata con lui e l'unica cosa che faceva era guardarmi come se fossi un panino e cercava di divorarmi in continuazione...molto molto imbarazzante credetemi-

-COSAAAAAA?? tu sei stata con Palmen?-

-amore prima di conoscerti, comunque dove è Tony?-

-stava conbinando qualcosa in stanza- disse Mcgee sorridendo alle due ragazze

-dobbiamo andare piccioncini, abbiamo lezione, ci vediamo dopo va bien?-

-a dopo Zee- si allontanarono dalla ragazza mano nella mano.

 

 

Nel pomeriggio, finite le lezioni il compagno di basket di Tony, Ray, avvisò Tony del fatto che se avrebbe saltato qualche altro allenamento sarebbe stato fuori dalla squadra, quindi il ragazzo dovette fare una scelta, passare le sue giornate in compagnia di Ziva, quando finivano le lezioni o praticare basket, decise di parlarne con la sua ninja.
 

-ninja io ho un problema-
-dimmi-
-prima di conoscerti, quindi prima che passassimo i pomeriggi insieme dopo le lezioni io praticavo basket e siccome da quando ci siamo conosciuti ho smesso la squadra dice che se non riprendo mi cacciano, anche se sono il capitano-
-ehi Tony, non preoccuparti per me, vai a praticare basket è più importante, ti da credito per l'anno, ti auterà tantissimo-
-ma io amo passare il tempo con te Zee- e quelle parole da dove sono uscite? Imbarazzo, ma lei sta sorridendo, buon segno, ha aprezzato la verità, fuori pericolo.
-sei stato gentile a stare con me da quando mio padre ha fatto la sua famosa comparsa, ma devi pensare anche al tuo futuro, noi ci vedremo a lezione-
-ci devo pensare-


Erano sdraiati sulla loro collina a guardare le nuvole, lei con la testa appoggiata al corpo di lui, ed ello la guardava mentre giocava con i suoi riccioli e inalava il suo profumo, non voleva rinunciare a quei fastastici momenti, aveva deciso, avrebbe lasciato il basket per lei, così nel pomeriggio andò nella palestra dove si allenava pronto ad abbandonare il suo sogno, ma qualcosa capovolse la situazione.


-Tony sapevamo saresti tornato-
-beh io volevo...-
-oggi abbiamo un nuovo membro, Tony non ci credeai, rimarrai basito quando la conoscerai, entra numero 21!- in palestra entrò una ragazza con la divisa da basket con dietro il numero 21, teneva in mano la divisa di Tony, gliela porse e gli sorrise
-Zee OMIODIO!c'è tu..tu..-
-gioco! Faccio parte della squadra, sapevo cosa avresti scelto e non ho potuto permettelo, perciò preparati a essere schiacciato-


Tony era basito, la sua ninja era entrata nella squadra di basket per non dovergli far scegliere, era il gesto più dolce che potesse fare, peccato che non era l'unico a esserne entusiasta, la squadra era composta solo da ragazzi e beh...lei era l'unica femmina.
Ziva era bravissima a basket, ovunque si trovasse era in grado di fare canestro, era diventata subito la carta vincente della squadra.
Il suo primo giorno di allenamenti passò velocemente e alla fine si ritrovarono lei e Tony da soli in palestra siccome erano gli ultimi ad andare, decisero di fare una partita uno contro uno.
Era inutile, Ziva era piccola e correva velocissima, Tony non riusciva mai a fermarla, per quanto fosse veloce.


-dai scansafatiche! Prendimi!- lei correva e correva, ma ad un certo punto fu accalappiata da due braccia forti a muscolose, l'abbracciarono da dietro
-grazie Zee, sei fantastica lo sai?-
-non potevo permetterlo, tu devi essere felice Tony, te lo meriti- la ragazza si voltò e si ritrovarono uno nello sguardo dell'altro, lui la teneva stretta per i fianchi e lei aveva le mani appoggiate sul petto di lui, i volti si stavano avvicinando, le fronti si toccarono, ma...
-ragazzi devo chiudere la palestra, muovetevi-
-arriviamo coach!-


Tony avrebbe potuto baciarla, ma lui voleva fare le cose per bene, voleva farla innamorare.
Dopo essersi cambiati e usciti dagli spoiatoi, siccome era abbastanza tardi decisero di rientrare a casa, lui come sua solita abitudine l'accompagnò.

 

-buonanotte Zee- disse il ragazzo depositando un piccolo bacio sulla guancia della ragazza

-buonanotte Tony- rispose Ziva arrossendo a causa del suo gesto.

 

Tony se ne andò lasciando la sua ninja ancora all'ingresso, lei lo guardò andare via e quando scomparve alla sua vista decise di entrare, adorava ammirarlo, sperare che magari un giorno ci sarebbe stato qualcosa di più, mentre era persa nei suoi pensieri e cercava le chiavi per entrare nel dormitorio per poi raggiungere la sua stanza fu fermata da un ragazzo...
 

 

-ciao Ziva!-
-ciao Ray, cosa ci fai qui?-
-volevo chiederti una cosa..-

-certo dimmi tutto- rispose cordialmente la giovane donna
-vedi Ziva sai che il college organizza due balli...e uno di questi è tra una settima...volevo sapere se...ti andrebbe di venire con me, siccome bisogna andare accompagnati.

So per te quanto sia difficile questo periodo, Ziva mi spiace che tuo padre non ti voglia più nella sua vita, anche per Tali, per tuo fratello, per la morte di tua madre...per tutto....-

 

Ziva fu spiazzata da quelle parole, si era totalmente dimenticata del ballo e se doveva andarci sperava di andarci solo con una persona.

La sua famiglia? Solo Tony sapeva, solo a lui aveva raccontato di avere un fratello, della morte di sua madre... questo voleva dire...


-chi ti ha parlato della mia famiglia?-
-Dinozzo, credo che me l'abbia detto per lasciarti in pace-
-ah... okay, senti Ray ti dispiace se ci penso su?-
-certo prenditi tutto il tempo che ti serve, ora devo andare, grazie- diede un bacio sulla guancia a Ziva e se ne andò.

 

Quando quest'ultimo scomparve dalla vista di Ziva, il suo cuore mancò un battito, sentì dolore, era stata tradita...ancora.

Qualcuno di cui si fidava le aveva fatto del male, ancora.

 

Sms da Tony, prese il cellulare e lo guardò

 

Bella ninja voltati un attimo...

 

lei si voltò come le fu detto e si ritrovò Tony con in mano 4 fiori

 

-Ziva questi sono per te significano..-

-c'è il sole nel tuo sorriso (tulipano giallo), sono fra le nuvole (lillà giallo) , sacrificio in nome dell'amore (camelia) e tenerezza (rosa rosa)-

-vedo che hai studiato mia bellissima ninja- lui le toccò la guancia con la mano, ma lei si ritrasse indietro, tenendosi i fiori stretti al petto, come se la sua vita dipendesse da quelli

-Zee volevo sapere se volevi venire al ballo con me...- provò a spiegersi il ragazzo facendo finta di non aver percepito il gesto della ragazza, anche se l'aveva capito benissimo

-perchè?-

-beh sei una persona a cui...-

-non perchè del ballo, perchè hai raccontato tutto...-

-Ziva non capisco di cosa parli- la ragazza iniziava a spazientirsi, la rabbia aveva preso il sopravvento

-TU HAI RACCONTATO IN GIRO I MIEI PROBLEMI!!!-

-Zee io non ho detto niente a nessuno-

-PERCHÉ RAY SAPEVA TUTTO?! IO MI FIDAVO DI TE! E tu mi hai voltato le spalle, credevo che fossi diverso, solo a te avevo raccontato quelle cose...solo a te-

-no Tony, non verrò al ballo con te.-

le scese una lacrima e Tony allungò la mano per asciugargliela, ma lei si ritrasse e corse via, lasciandolo solo con in mano i fiori che lei gli aveva restituiti
-Zee io non ho detto niente, non ti farei mai una cosa simile...credo di essermi innamorato di te...- le parole sussurrate del ragazzo furono portate via dal vento, nessuno le sentì neanche lui stesso.


Lui non aveva detto niente. Era innocente, ma il mondo non lo era.
Per Tony quel bel giorno si trasformò in uno dei più brutti.


Non molto distante da lì...
-capo, missione compiuta, è sola-
-ottimo lavoro Ray, rimani sottocopertura, facci sapere se ci sono cambiamenti-
-certo boss-

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui con un nuovo capito,

devo informarvi che a causa dell'inizio della scuola, per me una nuova scuola, la mia fantasia è andata in standby :((( non vi assicuro che ogni settimana sarò puntuale mi spiace davvero.

Spero che possiate capirmi...comunque, fatemi sapere cosa ne pensate!!!

alla prossima

Ali

Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** IL BALLO ***


8.IL BALLO

Passò una settimana dall'arrabbiatura di Ziva verso Tony e in quei giorni accettò l'inivito offertogli da Ray, almeno al ballo non ci sarebbe andata da sola e lui era continuamente genitile e dolce con lei, che ogni tanto adirittura riusciva a non farle pensare a il mondo nero che le si era creato intorno.

 

Tony rimase distrutto da quella sera, ogni giorno vedeva lei, seduta con Ray a pranzo, anziché con lui, lo uccideva, Abby e Mcgee cercavano di farlo almeno sorridere, ma niente.
Lui senza lei non era niente.

 

Anthony Dinozzo Junior si era innamorato, ma lei era distante, solo una cosa lo spingeva ad andare avanti, la luce che non c'era negli occhi della ragazza.
Ogni volta che quei occhi marroni cadevano in quelli chiari di lui si poteva notare una piccola luce, che oramai da una settimana si era spenta.

Mille volte aveva pensato di chiederle scusa, ma il discorso sarebbe stato solo...
“Zee ti prego scusami.” basta, non sapeva cos'altro dire, tutte le accuse cadevano su di lui, ma lui era innocente e non sapeva come dimostrarlo.
Pensò allora di potersi almeno tenere alta la reputazione, perciò invitò EJ al ballo, beh in realtà lei lo costrinse, ma questi sono dettagli.

 

La sera, per l'intera scuola, arrivò in un attimo.

Mcgee ed Abby sarebbero andati prima, per aiutare ad organizzare...

 

-Tony come mai se già qui? Mancano ancora 15 min...come sei elegante a proposito-

-grazie Mcelegantezzainpersona, EJ vuole che io sia impeccabile (faccia da irritato), poi volevo salutarvi, siccome so che andate prima, perchè credo che per quasi tutta la serata non ci vedremo...-

-e...-

-e cosa? E Cosa Mcgee??-

-e sapevi che anche lei sarebbe venuta prima, almeno avresti potuto vederla-

colto con le mani nel sacco...beh non poteva non vedere la sua Zee, almeno un piccolo sguardo.

-va bene, hai vinto, ma quanto ci mettono?-

-lo sai Tony sono donne, eccola la mia ragazza- Mcgee che sa di donne, uno strano effetto

-ciao amore, come sei elegante- un piccolo bacio

-tu invece sei bellissima, tieni questo fiore è per te- una rosa rossa=amore

-grazie, è bellissima!!!- un altro bacio

-ah, Tony quasi dimenticavo, tranquillo, sta arrivando e Ray non verrà a prenderla, ha voluto andarci da sola, ma lui la raggiungerà direttamente alla festa, siccome aveva gli allenamenti e non aveva tempo per aiutarci nei preparativi-

-grazie mille ippopotaMIA-

-tu come...come...MCGEE IO E TE FAREMO UNA PICCOLA CHIACCHERATINA, ADESSO!-

-ho capito, andiamo, ciao Tony!- disse Tim con un viso al quanto arrabbiato

-ciao e buona fortuna- rispose lui orgoglioso nel suo intento

 

Dopo pochi minuti eccola, arrivata alla soia della porta, con un abito color verde acqua, che risaltava il colore della pelle, senza spalline, lungo fino al ginocchio con una cintura
nera spessa che le circondava la vita, mettendo in risalto il suo corpo femminile.

 

Dire che era bellissima, era un eufenismo, lei era di più.
I suoi occhi caddero in quelli di lui, finalmente dopo giorni e lui le fece un dolce sorriso, che fu ricambiato.

Intorno a loro non c'era nessuno e il cielo, non era ancora del tutto buio, era appena diventata sera, i colori del tramonto erano ben visibili.

 

Si avvicinarono.

 

-sei bellissima-

 

“perchè mi dici sempre queste belle cose? Mi fai arrossire, mi fai vivere fantasie, solo con te, un futuro solo con te, non so se ti odio, perchè ti amo, o se ti amo, perchè ti odio.Tu riesci a farmi provare ogni singola emozione con un tuo piccolo tocco, come ora, che hai appoggiato la tua mano sul mio viso e lo stai accarezzando, io non riesco a resistere e chiudo gli occhi per assaporare questo fantastico momento.”

 

-mia ninja perdonami-

 

“sono rimasta troppo tempo senza di te e sono stata malissimo, ti abbraccio perchè ho bisogno di sentirti, di sapere che sei qui. Non mi importa se hai raccontato in giro i miei ricordi, ora che sei qui, tutto è più limpido. Vorrei dirti tutto questo, ma dalla mia bocca esce soltanto un...”

 

-lo so-

 

mi abbracci e mi tieni stretta contro di te, sento che non mi vuoi lasciar andare, ma con malavoglia sciolgo il nostro abbraccio, perchè nonostante tutto, ho un impegno.

 

-se non fosse successo ciò...si, sarei venuta al ballo con te- dico ormai già con la schiena rivolta verso di lui mentre cammino.

 

Davvero? La mia Zee sarebbe venuta al ballo con me?
Scrivo un messaggio e torno nel mio alloggio, ho in mente una serata davvero speciale...

EJ non verrò al ballo con te stasera, io ho già una dama.

1 msm, lo elimino, non mi interessa cosa ha scritto quella ragazza, insulti? Spiegazioni? Non mi importa.
Adesso c'è solo lei.

Adesso ci siamo solo lei e io.
Adesso devo trasformare questa serata per la mia ninja in una serata indimenticabile.

I preparativi erano pronti, i ragazzi erano pronti, le ragazze erano pronte, è tempo, che si aprano le porte e inizino le danze.
Ray come promesso andò subito da Ziva appena arrivato, Abby si aggrappò alle labbra di Mcgee e Tony...beh...DOVE E' TONY?

-amore hai visto Tony?-

-no ma stai tranquilla sono certo che tra poco sarà qui a momenti-

-ma la racchietta è già qui-

-EJ?-

-dobbiamo ripassare i nomi in codice...comuque si Mcgee-

-aaaaah, Tony mi ha detto all'ultimo che non ci sarebbe venuto con lei, ma che per sta sera avrebbe organizzato qualcosa di indimenticabile-

-a chi?-

 

Mcgee indicò Ziva, la quale era stata trascinata a ballare un lento, una delle cose che lei odiava di più, ma Ray aveva insistito tanto e lui aveva fatto molto per lei in quel periodo, quindi si sentiva in debito.

Abby sorrise, sapere che Tony si era davvero affezionato, per lei era una notizia bellissima, si fidava di quel ragazzo e sapeva che per lei avrebbe ceduto pure la propria anima.

 

-eccomi!!!- gridò Tony a Abby e Mcgee

-finalmente iniziavo a preoccuparmi- rispose sinceramente la dark

-dovevo svolgere alcune cose, ma adesso sono qui no? Che mi sono perso?-

-quello- disse il pivello indicando Zee e Ray in mezzo alla pista da ballo

-ah.-

 

Povero Tony in quel momento soffriva tantissimo, ma non poteva fare niente, avrebbe voluto andare lì, prendersi Ziva e ballare con lei, per tutta la notte, ma i suoi sogni furono interrotti, da una seconda occasione per il nostro Anthony Dinozzo.

La nostra ninja e beh...diciamo quel “gran simpaticone di Ray” stavano ballando un lento, apparentemente sembravano perfetti, lui che le cingeva i fianchi, lei che invece gli circondava il collo con le braccia e la testa appoggiata nell'incavo del collo, perfetti.

 

-Ziva sta sera sei davvero bellissima-

-grazie Ray-

-senti pensavo che magari dopo...-la mano del ragazzo si spostò verso la schiea di lei e iniziò a scendere verso il basso, panico, imbarazzo, paura, incomprensione, Ziva stava provando tutto questo nello stesso momento

-potremmo spostarci in camera da letto.- le sussurrò nell'orecchio e nel frattempo la mano era “giunta a destinazione”,finite queste parole lui si avvinchiò sulle labbra della ragazza.

 

Ziva stava impazzendo, odiava quel momento, quel gesto, lui. Con forza dovette staccarlo dalle sue labbra e poi dal suo “abbraccio” . Appena fu abbastanza distante gli tirò uno schiaffo in pieno viso e gli gridò:

-PORCO!!!!!!!!!!-

Scappò e corse in bagno, tutti avevano visto la scena, ma nessuno aveva osato dire niente, EJ subito scoppiò a ridere e ovviamente iniziò a sparlare sull'accaduto.
Abby si sentiva inutile, quindi decise di recarsi in bagno per vedere come stava Ziva, ma Tony la fermò e la convinse a mandare lui e così fece, Tony andò da lei, ancora.

 

-ehi ninja, sono io Tony, posso entrare?- singhiozzi

-lo prendo come un sì- aggiunse lui subito dopo

aprì la porta e trovò Ziva accasciata sul pavimento che piangeva, corse da lei e la prese fra le braccia.

-shhhhhh, non è successo niente occhioni belli, ora ci sono io qui, ti prego non piangere-

-credevo fosse mio amico-

-lo so, lo so, ma adesso usciamo da qui va bene? Ti porto al dormitorio va bene?-

-ma gli insegnanti non ci fanno uscire-

-dalla porta principale milady, ma dal bagno...-

 

Lei sorrise, lui riusciva sempre a capirla, come sapeva che in realtà non piangeva per il gesto d Ray, se lo aspettava, aveva già dubitato di lui, ma il fatto di essersi dimostrata debole, davanti a tutti, davanti a se stessa.
Così uscirono dalla finestra del bagno e corsero al dormitorio, siccome faceva freddo, lui già l'aveva coperta con la sua giacca, ma non bastava.
Era tutto perfetto, lei e lui, insieme, il piano di Tony stava procedendo bene.

Salirono le scale e arrivarono al corridoio che portava alla stanza di Ziva, c'era qualcosa di diverso... dal soffito pendavano dei vischi.
La ragazza era sicura che prima che lei uscisse da lì, non c'erano.

 

Camminarono lungo il corridoio e arrivarono insieme sotto il prima vischio, lui si chinò e le diede un bacio sulla guacia, andarono avanti e finirono sotto un altro vischio, lui si chinò nuovamente e depositò un altro bacio, ma più vicino alla bocca...insomma arrivati all'ultimo vischio, quello prima della porta, lui le diede un ultimo bacio propriò allinizio della bocca, le labbra non si toccarono, ma mancava d'avvero poco.

Si sorrisero, lei adora tutto quello che lui faceva per lei, dopo uno sguardo che per loro durò un eternità, Ziva decise di aprire la porta e appena lo fece notò che la stanza era piena di fiori, tutti diversi, tutti significati diversi.

In mezzo alla stanza c'era un ultimo vischio.

Lei rimase stupita da quella meraviglia, non poteva immaginare niente di più bello, si posizionò esattamente sotto il vischio e rimase lì, a guardare ogni singolo fiore, con Tony al suo fianco che le sorrideva.

-buon Natale mia piccola ninja-

-Tony è tutto così...-

-bello, brutto, imbarazzante?-

-perfetto-

-devo svelarti un segreto Ziva- disse lui accarezzandole il volto con una mano e portardola verso di se con l'altra

-dimmi-

-mi sono innamorato di te.-

-ti svelerò un segreto Dinozzo, anche io mi sono innamorata di te.-

Sul volto di Tony comparve un sorriso che significava solo una cosa, gioia. La prese in braccio e la fecce volteggiare, metre ridevano, poi la rimise giù

-maccome...Tony mi deludi, non rispetti le tradizioni di Natale, proprio tu che lo ami, se non mi sbaglio siamo sotto un...- ma fu interrotta

 

Le labbra di Tony finalmente toccarono le sue, si baciarono con tutto l'amore che avevano in corpo, si baciarono prima con dolcezza e poi con passione, non volevano tralasciare niente in quel momento, non era una bacio finto, ma bensì vero.

Tutto era vero, quel momento, quell'amore, quel bacio.

Si staccarono un attimo per riprendere fiato e sorrisero, non riuscivano a fare altro, erano felici, avrebbero voluto continuare a baciarsi per tutta la notte, per tutto il giorno seguente, per quello dopo e per quello dopo ancora, insomma per sempre, ma qualcosa li contrinse a trattenersi,

un urlo,

un colpo di pistola.

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi quii con un nuovo capitolo,
vi chiedo scusa, so di essere in ritardo, ma spero di rincompensarvi con questo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate :D

finalmente i nostri TIVA awwwww, ma qualcosa non và, un urlo...un colpo di pistola, qui si prevedono guai.

alla prossima

Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** ABBIAMO un PROBLEMA ***


9.ABBIAMO UN PROBLEMA

un urlo,

un colpo di pistola.

 

Bello come finale no? L'amore ha fatto la sua visita e un qualcosa di inaspettato ha preso il sopravvento, incredibile come la vita possa essere imprevedibile.

La cosa più buffa è che non dovremmo avere paura della morte, sappiamo che prima o poi arriverà, quindi perchè preoccuparcene? Quando succede, succede e lì non si può tornare indietro, quel che hai fatto hai fatto, non puoi cancellare gli errori e non puoi più regalare attimi felici.

 

Ma è inutile il mio discorso...

 

Tony e Ziva si guardarono, erano intatti, nessun buco, ferita, niente di niente.

Nessuno dei due ha urlato.

Il ballo.

-abbiamo un problema- disse subito Tony dopo aver controllato bene che Ziva non avesse niente.

L'urlo e lo sparo erano provenuti da fuori, nell'unico posto dove era presente gente, il ballo.

 

 

 

__non poco tempo prima, esattamente quando i nostri Tiva scapparono dalla festa...__

 

 

SMS

Capo ho fatto tutto quello che mi ha chiesto, ma con una piccola variazione, mi ha respinto...

 

Non è importante in questo momento. Potrai vendicarti dopo, piuttosto sei sicuro che tutti gli studenti della struttura siano lì?

 

Sì signore, ho controllato il registro dei presenti, siamo tutti qui, adesso posso vedere il figlio del presidente, del senatore, del primo ministro, mentre credo che quella del direttore del Mossad sia in bagno a piangere ahahahahah.

 

Ottimo lavoro Ray, adesso facciamo eruzione nell'edificio, abbiamo già steso le guardie qui fuori e ci stiamo mettendo le nostre sentinelle, dacci il via come ti abbiamo detto, al discorso. Io entrerò più tardi, quando mi accerterai che il terreno sarà libero.

 

Sarà fatto signore.

 

FINE SMS

 

La preside Sheepard salì sul palco per fare il solito discorso, ma Ray estrasse la pistola e sparò un colpo, un suono sordo rimbombò per tutta la palestra e un urlo di dolore prese il sopravvento.

Era il segnale, sparare alla gamba del preside, infatti subito dopo, un gruppo di uomini mascherati entrò circondando tutti gli studenti.

Il professore Gibbs insieme al professore di potologia Mallard corsero in soccorso del loro superiore, Gibbs si strappò la manica della camicia e creò un laccio emostatico intorno alla gamba di Jenny, sotto le indicazioni del Dottore.

 

-ehi Jenny, sono qui mi senti?- chiese Gibbs prendendo il corpo dal pavimento, caduto a causa dell'impatto

-sisi- rispose lei con difficoltà

-grazie a Dio-

-cosa succede?-

 

-scusatemi, non vorrei interrompervi...ma lei deve venire con noi- disse un uomo impugnando in mano un fucile verso la preside e attendendo che due suoi compagni la staccassero da Gibbs per portarla via.

 

-o ma che bello vederla professor Gibbs!-

-BATARDO! cosa le hai fatto? Chi sei? Cosa vuoi?- urlò il professore a Ray correndogli incontro, preso dalla rabbia, ma dovette formarsi, perchè notò la pistola che il ragazzo gli aveva puntato alla tempia.

 

-mio caro professore, si dia una calmata, è ancora viva no!?! Quindi stia tranquillo e dia tempo al tempo e le risposte a tutte le vostre domande arriveranno- rispose Ray sorridendogli e costringendo Gibbs a indietreggiare fino alla riga di studenti che si era creata contro il muro, a causa delle “guardie armate”.

 

-miei cari compagni, sorridete, perchè quelle facce tristi? Vi stanno solo puntando addosso la vostra salvezza, o la vostra morte. Ahahahahahhahaha comunque vi avverto che da oggi sarete “sotto custodia” nostra, tranquilli, non mordiamo, ma mettiamo in chiaro una cosa... fate anche solo una cazzata, chiamate la polizia, escogitate qualcosa e noi vi facciamo saltare la testa. Ci siamo capiti?-

 

La maggior parte delle ragazze si erano rifugiate tra le braccia dei ragazzi, agenti o non agenti, scienziati o non scienziati, informatici o non informatici, patologi o non patologi,

la paura c'era.

La fortuna più grande che avevano e che il college ospitava sullo quelli del quito anno, siccome l'anno futuro avrebbero cambiato sede, quindi gli studenti non erano molto numerosi, era più facile controllarli...più facile farli stare in riga...più facile aprofittarne.

L'istituto è il più famoso di tutta l'America, tutti i figli di persone importanti, come il presidente, lo freguentano, insomma una vittima perfetta.

 

Ma torniamo al dunque...

 

-Mcgee pssssss-

-ABBY ABBY!!!! non ti vedevo più, credevo ti avessero preso! Stai bene???-

-amore calmati, sto bene, ma dimmi una cosa, Tony e Ziva?-

-non lo so, magari sono fra la folla-

-gli scrivo-

-come fai ad avere il telefono? Ce l'hanno ritirato all'inizio del ballo...E SEI PAZZA, HAI SENTITO!?! UNA PAZZIA E CI FANNO SALTARE LA TESTA!!!!!!!!!!!!!-

-ssssssssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

Mcgeeeeeeee fai silenzio, vuoi dirlo al mondo!!??!!-

-scusami, solo un' ultima domanda...se non hai la borsa... dove hai tenuto il telefono?-

-beh tesoro, le tette sono multi uso!- disse Abby con un sorriso molto malizioso sulle labbra.

 

Anche i nostri protagonisti stavano bene, soprattutto ora che si erano ritrovati.

 

-Ray abbiamo un problema!-

-cosa c'è? Sto dicendo al boss di venire-

-la David non c'è.-

-trovatela subito.-

 

 

SMS

 

TONY DOVE SIETE TU E ZIVA????

 

Abby, cosa succede? Abbiamo sentito un colpo di pistola!

 

(Abby fece un piccolo riassunto sull'accaduto) voi due dove siete? State bene?

 

Sapevo che quel Ray era un bastardo! Noi siamo in camera vostra.

 

ah. su questo commenterò più tardi cari miei :)) qui abbiamo un serio problema...si sono accorti della vostra assenza, Ray ha ingaggiato dei terroristi per cercarvi, NASCONDETEVI!!!! siete l'unica nostra speranza. Ragazzi non vorrei dirlo, ma ho paura.

 

Abby faremo d tutto, we will be okay.

 

 

FINE SMS

 

Abby per tutto il tempo della conversazione era riuscita a nascondersi dietro Mcgee, ma ad un certo punto, fu vista da un uomo, che le prese il telefono e lesse gli ultimi messaggi.

 

-capo, la David è insieme a “Tony”, sono nella camera della ragazza- disse l'uomo sventolando il telefono

-perfetto, andrò a fargli una visita di persona e accompagna la signorina Sciuto nell'ala B-

detto ciò l'uomo eseguì l'ordine e portò via Abby per un braccio

-NOOOOOOOOOOOOOOOO LASCIALA STARE!!!!!!-gridò Mcgee inseguendolo, ma fu fermato da Gibbs

 

-Mcgee non le faranno niente-

-mi lasci, devo raggiungerla e lei come fa a sapere che non le faranno niente?-

-è la scienziata più brava di tutto l'istituto se non l'avessero presa adesso, l'avrebbero fatto dopo, hanno bisogno di lei sicuramente-

-lei come fa a sapere tutte queste cose?-

-sono un ex marine, le ho vissute queste cose-

-forse ha ragione...ma l'idea che le possano fare qualcosa mi ammazza-

-l'amore fa questo effetto- rispose il professore sorridendogli, sorriso che fu ricambiato amaro, triste.

-proff comunque prima che la portassero via da me, siamo riusciti a contattare Tony e Ziva, sono al sicuro nella camera di lei, ma come già saprà stanno andando a prenderli-

-Dinozzo anche se è un ragazzo stupido è sveglio avrà già trovato un riparo, spero che la David abbia imparato dove si trovi il rifugio in camera sua...-

 

Dovete sapere che in ogni stanza dei dormitori era presente un nascondiglio in caso di attacchi terroristici, rapine, in qualsiasi momento in cui bisognava non farsi notare, il nascondiglio era conosciuto solo dai coinquilini della stanza.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Ziva ascoltami, siamo in un pasticcio, c'è stato un attacco terroristico-

-cosaaaaa?-

-occhioni belli adesso non te ne posso parlare, dimmi dove è il nascondiglio nella vostra stanza- disse Tony iniziando a cercarne uno in tutti i punti della stanza

-Tony cosa succede? Perchè? Parlami...-

-amore ascoltami, adesso dobbiamo nasconderci, andrà tutto bene, non ti preoccupare- disse lui tenendo tra le mani il volto di lei e dandole un bacio, per farla tranquillizzare

-amo baciarti- aggiunse

-anche io, forza muoviamoci, io e Abby come nascondiglio abbiamo un armadio a doppio fondo, come quello delle “cronache di Nartia”-

-Narnia Ziva...si dice Narnia- disse Dinozzo, mentre aiutava Ziva ad entrare nell'armadio insieme a lui, cosichè non fossero visti.

-uh...ma qui si sta stretti- fece notare lui

-già-

-e se ti baciassi?-

-io sicuramente dubito che non te lo permetterei-

e così si baciarono, nonostante quella strana situazione, non riuscivano a farne a meno, si amavano e non potavano non dimostrarselo.

Purtroppo il loro magico momento fu interrotto...

 

-piccioncini, dove siete?? sono io Ray, dai venite fuori...se non lo farete con le buone...dovrò convincervi con le cattive.- passarono minuti, ma niente, nessuno si mosse.

-va bene, volete le maniere cattive- lui e altri due uomini misero la camera a soqquadro, ma niente, perfino nell'armadio guardarono, però i nostri tiva erano più furbi.

-capo, qui non ci sono, ci avranno preceduti-

-concordo con te Break , però adesso è tempo di avvisare il boss o ci farà fuori tutti, compreso me, il suo vice.- disse Ray triste del fatto di non aver trovato i due ragazzi.

Così i terroristi uscirono dall'alloggio e tornarono in palestra, ma comunicarono a ogni compagno di trovare Tony e Ziva.

 

-Zee se ne sono andati, ora possiamo uscire, ehi...ma che, no amore non piangere sono qui con te, vedrai che non ci prenderanno-

-a se c'entrasse mio padre? Il Mossad? Se ci prendono?-

-nessuno si avvicinerà a te, telo prometto, non finchè ci sarò io a proteggerti.- le disse asciugandole le lacrime e cullandola tra le braccia.

 

 

 

So che non è un granchè, ma spero di non avervi deluso.

Ricapitoliamo un attimo,

1 è avvenuto un attacco terroristico, che tiene in ostaggio tutti gli studenti e alcuni di essi sono figli di persone importanti

2 che fine ha fatto Jenny??

3 hanno preso Abby, sicuramente hanno bisogno di lei, siccome sappiamo che lei è sempre in grado di scoprire ogni cosa

4Tony e Ziva sono riusciti a scamparla una volta...riusciranno anche una seconda?

5chi è questo boss? Lo conosciamo? Il padre di Ziva c'entra qualcosa in tutta questa storia?

Il Mossad?

 

Al prossimo capitolo spero di essere in grado di rispondere ad ogni vostro dubbio.

Alla prossima

Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** .Azione. ***


10.

-capo la notte si sta inoltrando, faremo a turni per trovare i due ragazzi-

- perfetto Cristopher, il capo pensa che sia meglio iniziare ad agire- disse Ray.

 

Torniamo un attimino indietro, Abby fu scortata da una guardia nella sala di prova per gli interrogatori, la fecero sedere sulla sedia davanti al tavolo e le misero un computer davanti.

 

-sappiamo che sei la più brava di tutto l'istituto in questo genere di cose e ti abbiamo scoperto con il telefono, quindi...adesso tu non permetterai al telefono di Dinardo e David di telefonare-

- DINOZZO non Dinardo e comunque non ho nessuna intenzione!-

- farai come ti dico o...il tuo simpatico amichetto Mcgaa farà una brutta fine-

- MCGEE!!!! IL SUO NOME E' MCGEE!!!! non fategli niente, vi prego-

-allora muoviti-

 

Abby durante l'operazione fu visionata tutto il tempo, ma beh è Abby, quindi sì fece quello che le fu detto, ma non solo.

 

- ho finito, ora lasciatemi tornare dagli altri.- disse la ragazza in modo freddo

- io non ho mica detto che dovevi fare solo questo signorina Sciuto-

- come fai a sapere tutti i nostri nomi?-

- io so tutto tesoro- e detto ciò uscì dalla stanza lasciando la scienziata sola in quel piccolo luogo.

 

Gli studenti erano ancora rinchiusi in palestra, nessuno poteva entrare e nessuno poteva uscire.

Non dimentichiamo che loro non erano solo dei ragazzi, ma bensì futuri agenti, quindi ripresi dallo shock iniziale escogitarono un piano.

Tutti i giovani uomini  si avvicinarono in gruppo verso i terroristi, convinti di poter togliergli le armi e impossessarsene, ma i cattivi non erano stupidi.

Quando i ragazzi furono troppo vicini ad essi partì uno sparo e un corpo, ormai senza vita cadde a terra inerme.

La scena si ripeteva.

Un urlo e uno sparo.

Stavolta l'urlo non era di dolore, provocato dalla sparo, il ragazzo non poteva più urlare.

Una ragazza innamorata urlò.

Una ragazza a cui tolsero l'amore urlò.

Una ragazza che perse il suo tutto.

Kate.

Scoppiò in lacrime e si accasciò sul corpo, urlava dal dolore provocatole da forti fitte al cuore, provocate da quella orribile situazione, "MICHAEL! MICHAEL!" continuava a urlare mentre prese la testa  del ragazzo e la portò in grembo, stringendola in un abbraccio.

Gibbs non poteva assistere a quella scena, prese Kate tra le braccia e la portò via, mentre Micheal veniva portato via da un terrorista.

 

-visto cosa succede, se fate cazzate!?!? miei cari...non so se avete capito che noi abbiamo in pugno la vostra sopravvivenza, ora ne avete avuto la dimostrazione! Comunque ascoltatemi bene, adesso dovete dividervi per gruppi, quelli di studio, quindi patologhi, scienziati e bla bla bla, vi smisteremo in vari luoghi perchè non riuscite a dormire tutti in questa lurida palestra, SONO STATO CHIARO?-

-si.- risposero in coro.

I giovani fecero come gli fu detto e anche gli insegnanti si divisero per le proprie materia.

-nonono, Jethro-

-cosa vuoi Ray-

-tu vieni con me.-

prese Gibbs e lo portò in un'altra stanza.

 

 

-Ziva cosa stai facendo?-

-sto cercando di chiamare aiuto, ma ci hanno bloccato i cellulari-

-perfetto e adesso?-

- adesso salviamo i nostri compagni- rispose lei convinta, lui sorrise e le diede un bacio, non riusciva a farne a meno, erano in pericolo? lui la baciava, stavano litigando? lui la baciava, lei stava piangendo? lui la baciava, lei sorrideva? lui la baciava.

avrebbe dato il mondo per stare con lei e ora che l'aveva al suo fianco, beh il mondo era suo.

 

-muoviamoci-

-no, aspetta non possiamo andare in giro vestiti così- fece notare lei

- hai ragione, ma io non ho vestiti-

-tranquillo te li do io- e così lei iniziò a cercare nell'armadio qualche indumento

-so che non sono affari miei...ma...perchè hai dei vestiti da uomo?- lei non rispose e gli fece un sorriso malizioso 

-sei geloso Dinozzo?-

-chi io? assolutamente...si, soprattutto se si tratta di te- Ziva adorava quella situazione

- ahahahaha, tranquillo ci sei solo tu per me. Comunque "tesoro" ho un fratello MAGGIORE e come tu saprai, si rubano i vestiti ai fratelli- Tony si diede dello stupido, aveva fatto una figura di cacca.

Ziva scoppiò a ridere, era troppo buffo Tony in versione gelosia, ma poi gli diede un bacio e gli lanciò  i vestiti: pantaloni, maglia e felpa pesante.

Lei andò in bagno a cambiarsi lasciando lui di stucco.

Finalmente erano pronti, potevano iniziare "la missione Salvataggio".

 

 

-eccomi signorina Sciuto, con nuovi incarichi da farle fare, si prepari, stanotte non si dormirà-

depositò una cartella gialla sul tavolo e aspettò che Abby l'aprì, ma non lo fece.

-deve aprire la busta, si muova-

-no. prima voglio avere 5 min per stare con Mcgee, senza che nessuno ci ascolti, oppure io non farò niente di tutto ciò, può anche minacciarmi, commettere azioni orribili, ma io non aprirò quella busta finché non avrò quei 5 minuti.-

l'uomo seccato uscì dalla stanza e andò a parlare con Ray.

 

-va bene, ha vinto Sciuto, ma solo 5 minuti- spinse Mcgee all'interno e uscì dalla stanza

-Mcgee- disse Abby buttandosi tra le sue baccia e dandogli un bacio, gesti che furono ricambiati

-amore stai bene? Ti hanno fatto qualcosa? Perchè sei qui da sola? cosa vogliono?-

-shhhhhh ascoltami, vogliono che esegua dei compiti per loro, prima mi hanno costretto a eliminare la possibilità a Tony e Ziva di chiamare e si l'ho fatto , ma...-

-ma cosa Abby?-

-loro non possono chiamare, ma possono parlare con me e basta, tramite il computer, i terroristi non sanno niente di queste cose, quindi posso fare molto sotto i loro occhi-

-quindi hai parlato con Tony e Ziva?-

- non ancora, questa modalità si attiva solo da un campo limite di distanza e per ora loro sono troppo lontani-

-che compiti ti hanno dato?-

-non lo so, mi sono rifiutata di vederli se non ti avessi visto, avverti il prof Gibbs, lui è un marines sa come comportarsi in queste situazioni-

-lo farei, ma ci hanno separati in settori e Ray l'ha separato da tutti i gruppi...Abby, hai presente Michael?

Il ragazzo di Kate, quella che fa parte del nostro gruppo di matematici..-

-si certo, è simpaticissimo-

- era simpaticissimo, l'hanno ucciso prima davanti a tutti- Abby non riuscì a emettere suoni, Mcgee la riprese tra le sue braccia

-we will be okay Abby- la rassicurò Mcgee

-i 5 minuti sono terminati, vattene- in malomodo prese il braccio del ragazzo e lo condusse alla porta

-MCGEE!!-urlò Abby

-DIMMI-disse Mcgee facendo di tutto per non uscire dalla porta e poter ascoltare lei

-ti amo.- le uscì in un soffiò e lui poté sentire, ma il terrorista non gli diede modo di rispondere, avrebbe voluto dirle "anche io, ogni giorno il mio amore per te aumenta", ma non poté.

 

-Tony e se ci prendessero?- lui la prese tra le sue braccia

-we will be okay Ziva.-

 

-ora apri la busta- Abby la prese e l'aprì, non poteva credere ai suoi occhi, oltre al fatto che doveva eliminare ogni cosa che riguardasse ogni singolo terrorista, doveva ricavare il piano di progettazione di una bomba nucleare.

I terroristi stavano progettando qualcosa di grosso.

Volevano usarla contro l'America, sfortunatamente non c'era scritta l'origine dei terroristi, ma notando che tutti i terroristi fossero di palle color ambra, molto simile a quella degli israeliani, Abby ipotizò venissero da Israele, ma non avrebbe avuto senso attaccare una terra amica, qualcosa non andava.

Una guerra.

 

11.

 

Tony e Ziva come prima tappa decisero di andare al deposito di armi, così erano in grado di difendersi, il problema era arrivarci.

I corridoi erano occupati dalle sentinelle, quindi erano inagibili.

Decisero di passare per il condotto dell'aria, Tony davanti, siccome conosceva la scuola come il palmo della sua mano, ebbene sì, anche il dormitorio femminile.

Era inevitabile che dovessero farsi vedere da una guardia, il condotto gli permetteva solo di passare di camera in camera, quindi una volta arrivati all'ultima sarebbero usciti e avrebbero preso le scale per arrivare al tetto e poi prendere le scale antincendio.

Sembrava tutto semplice.

Riuscirono a sgattaiolare nel condotto e arrivare nella stanza

 

-aspetta- disse Ziva

-perchè? ora stendo quel tipo e gli rubiamo l'arma-

-no, facciamo che adesso IO lo stendo e poi gli rubiamo l'arma-

-Ziva non so se hai notato che sono un uomo anche io e sono in grado di buttarlo a terra-

-non mi spaventa l'uomo, ma la mitragliatrice che ha a tracolle-

-si dice a tracolla e comunque...- non fece in tempo a finire che lei era già uscita, aveva atterrato l'uomo nascosto dietro un muro e preso l'arma

- e comunque io sono del Mossad- finì la frase lasciata in sospesa da Tony

-prendigli la giacca, fuori ha iniziato a nevicare, punto a nostro favore, ma non dobbiamo morire di ipotermia- aggiunse

-si signora- rispose lui facendo il gesto da soldato e raccogliendo l'indumento.

 

Presero le scale e arrivarono sul tetto.

Come previsto nevicava e per fortuna loro erano preparati, dovettero camminare bassi per evitare di farsi vedere, non era semplice, Tony era un pò impacciato, ma riuscirono ad arrivare alle scale, si fermarono un attimo, per vedere il punto della situazione.

 

-allora piccola ninja prima di continuare spiegami questa cosa del Mossad-

-quando entri a far parte del Mossad non ne puoi più uscire, a meno che il direttore te lo permetta.-

-...ma il direttore è tuo padre-

-si- disse lei tristemente

-però adesso sono qui per diventare un agente operativo americano, fra poco avrò la cittadinanza e sarò...sarò non so cosa sarò, ma sicuramente felice.-

- ti amo- disse lui

 

Lei non rispose, era difficile in quella situazione.

Lui sorrise, la capiva, quindi non era un problema.

 

-adesso cosa facciamo Zee? Sono sicuro che appena scendiamo le scale, ci saranno altre guardie-

-possiamo creare un diversivo...ma implicherebbe perdere l'unica arma che abbiamo adesso-

-dopo quello che hai fatto prima direi che tanto ne abbiamo una di riserva- le disse facendole l'occhiolino e lei sorrise

-tieni i proiettili, ma mettine uno dentro, così la butteremo dalla parte opposta a dove dobbiamo andare e dovrebbe creare abbastanza rumore per attirare l'attenzione-

-certo che sei furba ninja, stai qui, vado d'altra parte e quando mi vedi correre preparati-

 

Tony fece come gli fu detto, gettò dal tetto la mitragliatrice e iniziò a correre e in breve tempo riuscirono ad arrivare a terra, ma non mancava tanto ai terroristi per capire che loro non erano lì, quindi, riuscirono ad arrivare all'ingresso dell'edificio "Agenti" ossia dove loro facevano lezione.

Siccome per diventare un agente dovevi essere in grado di usare le armi, l'armeria si trovava al suo interno, sotto il piano terra, dove si trovava il poligono.

 

-perfetto ora riprendiamo le scale antincendio- disse Ziva tutta convinta

-woooow ninja, tu vuoi proprio morire, possiamo prendere direttamente la porta che porta al poligono-

-ah c'è una entrata per il poligono?-

-si esattamente dietro la struttura, dobbiamo stare attenti-

 

Girarono intorno al l'edificio, ma dovettero fermarsi, due guardie erano esattamente davanti alla porta, potevano sentirli parlare.

 

"Ma dove saranno quei due bambini?"

 

'Spero di prenderli presto, non mi piace il gioco gatto e topo e poi qui fa freddo'

 

"Concordo, l'unica cosa positiva di tutto ció e che finalmente potremmo vendicarci"

 

'Hai ragione, ma come è la David? Magari dopo che l'abbiamo presa...'

 

" a no bello, mi spiace ma c'ero prima io, ma sicuramente Ray ne approfitterà della situazione"

 

-Ziva vado ad ucciderli e torno-

Tony parlava da solo era diventato un vizio.

 

-Ziva basta abbattere uomini senza avvertirmi-

-tranquillo sto bene- disse lei tutta sorridente

 

Tony aprì la porta e accese le luci.

 

-allora vediamo un pò cosa prendere-

-Tony prendiamo coltelli e pistole con silenziatori, il minimo indispensabile-

-ma Zee possiamo prendere tutto quello che vogliamo-

-ascoltami- disse Ziva mettendosi davanti a lui e accarezzandogli il viso

-le armi sulle persone hanno un brutto potere, possono convincerti ad uccidere e non voglio che ti capiti- disse lei abbassando lo sguardo verso il basso

-Zee guardami a te ha fatto questo effetto? Hai dovuto far chiudere a qualcuno gli occhi per sempre?-

Le scoppiò in lacrime.

-shhhhhhh, tu non sei così-

-mio padre mi obbligò, mi obbligò a uccidere un uomo chiamato Mohamed Riddel, un terrorista che ha minacciato il nostro paese-

-hai salvato molte persone Zee-

-lo so, ma non so perché piango al Mossad ci insegnano a uccidere, ma quando lo feci il suo corpo mi cadde addosso e insieme finimmo a terra, mi ricordo perfettamente i suoi occhi che continuavano a guardarmi, i suoi occhi senza luce, inespressivi… ma io non sono più così-

-Zee ascoltami, noi non faremo del male, li manderemo tutti in prigione-

 

-AHAHAHAHAHAH QUESTA È' BELLA DINOZZO- disse una voce familiare

-RAY!!! -

-o miei cari piccioncini finalmente vi ho trovato- Ray stava puntando la pistola contro la coppia, ma Ziva in un attimo si separò e si precipitò a prendere una pistola.

-che fai? Vuoi uccidere un altro uomo? Vuoi piangere ancora Z-I-V-A?-

-se sei tu volentieri- rispose caricando l'arma

-ma hai appena detto al tuo amichetto che non sei così, lo vuoi deludere?-

Tony. Lui credeva in lei e la stava guardando con stupore, lei sapeva che qualsiasi cosa avrebbe fatto lui l'avrebbe sostenuta, ma lei si sarebbe perdonata? no.

Lasciò cadere a terra la pistola e con il piede la spinse via.

-perfetto ora dammi quello che mi serve-

-di cosa stai parlando?-

- del circuito che ti ha dato tuo padre-

-non so di cosa stai parlando, mio padre non mi ha mai dato niente-

-non fare la finta tonta-

Ray aveva ragiona, Ziva possedeva i dati per dare vita alla bomba, ma furbamente lei sapeva che l'unico oggetto che suo padre le aveva regalato, ossia la collana con la stella di David non era un semplice accessorio, ma finse di sorprendersi nel riceverlo, infatti il tempo le fece capire che si trattò di qualcosa di pericoloso.

Quando mai un gesto di suo padre era affettuoso!?

Ma adesso torniamo indietro nel tempo, quando erano ancora in camera…

 

-Tony devi fare un favore per me-

-certo dimmi Ziva-

-ho bisogno che tu tenga questa e non la dia a nessuno, questa collana contiene informazioni importanti ed è a causa di questa che ci cercano-

-avrei mille domande da farti, ma so che dovrò aspettare e lo farò-

-grazie, davvero-

-di cosa?-

-di esistere- Tony non riuscì a darle un bacio.

 

Ora però abbiamo dedicato troppo a Tony e Ziva weeeeee c'è altra gente che merita la nostra attenzione...Gibbs.

 

-Ray lascia andare i ragazzi e tieni me come ostaggio-

-AHAHAHAHHAHAHAH o mio caro professore, come è ingenuo, lei viene con me-

Gibbs fu portato in una piccola stanza vicino la palestra

-ora starai qui tranquillo, il capo vuole vederti.- detto ciò Ray uscì dalla stanza e un uomo entrò al suo posto

-salve Gibbs-

-chi sei?-

-il genio che ha architettato tutto, sono stato bravo no?-

-no.-

-lei è un uomo freddo, proprio come me, va bene siccome mi sta simpatico gli dirò il mio nome e chissà magari si ricorderà qualcosa... Io sono Michael Rivkin.-

Michael Rivkin.

Rivkin.
.




per farmi perdonare del mio ritardo ho due caitoli per voi :) 2 in unoooooooo 

li dedico alla mia migliore amica KImm che mi ha aiutato a non arrendermi 

e infine per voi lettori e lettrici

Visualizzazione di foto.JPG
vi dedico una foto fatta dalla sottoscritta 
momenti artistici :'D
ciao bellissimi e bellissime alla prossima
Ali :)

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sta diventando una cosa seria... ***


Sta diventando una cosa seria...


Michael Rivkin.

-maccome Jethro non mi riconosci? Non riconosci l'uomo che hai ordinato di uccidere tu stesso?-

Gli occhi di Gibbs si illuminarono, i ricordi si facevano strada nella sua mente.
Marines. Bei e brutti ricordi e purtroppo quello non era uno positivo.
Missione T.I. (Missione TerroristI) semplicemente T.I.
Uccidere il terrorista più "potente" del mondo: Michael Rivkin.

-TU!!!!!!!!!- disse con rabbia l'insegnante cercando di arrivare al terrorista, ma fermato ancora una volta da un'arma.
-vedo che mi hai riconosciuto-
-tu dovresti essere morto-
-beh lo sai Gibbs, se le cose le vuoi fatte bene, fattele da solo.-
-perchè ci tieni rinchiusi? Io sono un insegnante adesso-
-questo l'avevo intuito, comunque ho bisogno di "aiuti"-
-cosa intendi?-
- credo che tu ne sia consapevole che qui ci sono molti figli famosi e immagina che cosa farebbero i genitori, ad esempio il Senatore se sapesse che suo figlio è stato catturato da un branco di Terroristi, ma in generale, tutti i parenti-
-...farebbero di tutto per riaverli indietro...-
-esatto-
-allora  che favori ti servono?-
-ogni cosa a suo tempo Marines, incominciamo con la mia vendetta.-

Poligono.

-giuro che non so di cosa tu stia parlando-
-Ziva inizio a ispazientirmi, dammi il circuito o faccio partire una pallottola contro Dinardo-
-SI CHIAMA ANTHONY DINOZZO E NON DINARDO BASTARDO!-

Ray era troppo concentrato a voler quel circuito che non si era accorto che Tony era dietro di  lui, gli tirò un pugno sulla schiene e Ray cadde a terra, Ziva aveva capito da subito cosa volva fare il ragazzo e appena il corpo raggiunse il pavimento lei ci saltò sopra immobilizzandolo.

-ora non dici più niente Ray?- chiese la ragazza ironicamente
-tesoro, sappi che siamo appena all'inizio- rispose con un sorriso malizioso.
Ziva gli tirò  uno schiaffo mentre Tony finì di legargli le mani, ma Ziva non sembrava aver voglia di smettere di picchiarlo. Tony dovette sollevarla di peso e portarla lontana dal ragazzo.
-hai rovinato tutto!!!!!!- continuava ad urlare, riferendosi a Ray
-tutto!!!!!-
-Zee, occhioni dolci ascoltami, va tutto bene, adesso basta-
-hai rovinato tuttoo!!!!- era inutile Ziva urlava come una bambina.
-Zeee- la strinse fra le sue braccia e le diede un bacio, uno vero, pieno di significato da cui nessuno vorrebbe mai staccarsi.
Lei  si irrigidì un attimo, ma poi si lasciò andare.
-piccioncini del ca....- Ray fu zittito da un pezzo di stoffa che gli misero in bocca
-sta zitto lurido maiale, 
andiamo, abbiamo una scuola da salvare- disse Tony prendendo le ultime cose che gli servivano e la mano di Ziva.

infine uscirono ciudendo la porta e spegnendo le luci, dimendicando il passato.
(ovviamente Ray l'avevano rinchiuso in uno sgabuzzino, senza alcun tipo di arma.) faccina soddisfatta.

Torniamo al nostro Mcgee.

"devo rivedere Abby e capire cosa stanno combinando, ma come ci arrivo? Dove sono Tony e  Ziva?...HO TROVATO! troverò una scusa...il bagno.
Posso chiedere agli altri ragazzi di farmi da diversivo! Spero vivamente che accettino il fatto che vada io..."

Il nostro pivello chiese ad alcuni ragazzi di escogitare un diversivo, perchè era ovvio che la guardia l'avrebbe scortato fino al bagno, quindi se loro fossero riusciti a distralo Mcgee sarebbe riuscito a uscire la finestra, i ragazzi accetterono volentieri di aiutarlo e si complimentarono con il suo coraggio. Punto per Mcgeeeeeeeee.

-senta io devo andare in bagno-
-fattela nei pantaloni, qui nessuno entra e nessuno esce-
-non mi sono spiegato bene...devo andare al bagno e almeno che lei non voglia essere travolto da un odore sgradevole per il resto del tempo, la prego di accompagnarmi in bagno-
-Joah!! Porta questo marmocchio al bagno, non voglio odori sgradevoli-
-muoviti bambino!- e così Mcgee fu portato al bagno, ma la guardia fu presa dalla curiosità di cosa stesse succedendo nell'altra stanza, sentiva delle urla di ragazze e risate...gli studenti avevano escogitato una rissa tra donne e sappiamo bene tutti che non si sà il motivo ma attira sempre l'attenzione di un maschio.
-se torno e non ci sei, la prossima volta che ti vedo ti rompo una gamba-
-stia tranquillo-

La guardia andò a controllare e Mcgee in bagno, fece una pipì per sicurezza e poi notando che le finestre erano state chiuse scelse di passare per il condotto dell'aria come fecero Tony e Ziva. Fortunatamente il condotto arrivava fino all'esterno, quindi Timothy poteva raggiungere l'esterno con facilità.
Strisciò, strisciò...
 e arrivò alla fine, ma due figure lo stavano aspettando, lo presero e lo portarono fuori dal condotto, avevano l'intenzione di stordirlo ma...

-MCGEE?!?!?!- dissero insieme Ziva e Tony
-ragazzi, non immaginate quanto io sia felice di vedervi-
-anche noi pivello, dicci come hai fatto ad uscire-
Mcgee raccontò tutto e poi toccò ai due fidanzati.
-beh almeno state bene-
-anche tu, però dobbiamo trovare un metodo per comunicare con l'esterno e anche con l'interno-
-Abby ha collegato il vostri cellulari con il suo computer all'interno, credo che adesso potete scriverle e sapere come è la situazione-
-Mcgee, Abby conosce l'alfabeto morse?- chiese Ziva
-sisi, possiamo usarlo, così riusciremo a comunicare con lei senza metterla nei guai, Ziva sei un genio!!!- disse Mcgee abbracciandola
-ehi ehi pivello tieni le mani aposto...- intervenne subito Tony
-ma tanto non siete fidanzati- Ziva arrossì
-VOI DUE STATE INSIEME E NON MI AVETE DETTO NIENTE????? DEVO DIRLO AD ABBY ASSOLUTAMENTE...anzi nono, non glielo dico, potete aspettare una settimana a dirglielo?-
-perchè?-
-abbiamo scommesso e se non direte niente per una volta vinco io, così potrò decidere per un mese cosa fare nel weekend-
-stai tranquillo pivello, non diremo niente- disse Tony capendo a cosa si alludeva il ragazzo, mentre Ziva doveva ancora comprendere.
-tranquilla Zee cose da maschi- disse Tony cercando di evitare che lei capisse a cosa alludevano...la baciò e lei non ci pensò più
-proviamo a scrivere-

A: Abby :)
DA: Ziva
-.-. .. .- --- / .- -... -... -.--  (ciaoAbby)


*nuovo messaggio*

A: Zivaaaaaaaaaaaa :D <3
DA: Abby
--.. .. ...- .- --..-- / ... - .- - . / -... . -. . ..--.. / - ..- - - --- / --- -.- .- -.-- ..--.. / . / - --- -. -.-- ..--.. / -. --- -. / ...- . -.. --- / -.. .- / - .-. --- .--. .--. --- / .. .-.. / -- .. --- / .- -- --- .-. . .-.-.- .-.-.- .-.-.- --.. .. ...- .- / -.-. --- ... .- / ... ..- -.-. -.-. . -.. . ..--.. / -.. --- ...- . / ... .. . - . ..--.. / -. --- -. / ... .. . - . / ..-. . .-. .. - .. / ...- . .-. --- ..--.. / -- .. / -- .- -. -.-. .- - . / .-. .- --. .- --.. --.. .. .-.-.-
(Ziva, state bene? tutto okay? e Tony? non vedo da troppo il mio amore...Ziva cosa succede? dove siete? non siete feriti vero? mi mancate ragazzi.)


tutti e tre i ragazzi guardarono sconvolti il telefono, Abby era sempre stata una ragazza che parlava fino allo sfinimento e come potevano notare lo era in ogni situazione :'D


A:Abby:)
DA: Ziva
    .- -... -... -.-- / - .-. .- -. --.- ..- .. .-.. .-.. .- --..-- / ... - .. .- -- --- / - ..- - - .. / -... . -. . .-.-.- 
-- -.-. --. . . / .-..- / --.- ..- .. / -.-. --- -. / -- . / . / - --- -. -.-- --..-- / .-..- / .-. .. ..- ... -.-. .. - --- / .- / ... -.-. .- .--. .--. .- .-. . .-.-.- 
(Abby tranquilla, stiamo tutti bene. Mcgee è qui con me e Tony, è riuscito a scappare.)


-allora cosa facciamo? ora che sappiamo che sta bene, noi cosa facciamo?- chiese Tony
-andiamo in camera nostra, lì ho il mio computer, posso contattare l'esterno e aumentare il campo dei vostri telefoni, così possiamo scrivere ad Abby anche da lontano.-
-sei un genio, aspettate scrivo ad Abby, le comunico tutto e andiamo, le chiedo come sono disposte le guardie siccome lei può vedere tutta la struttura e magari riusciamo ad evitarle mentre andiamo da voi-

I nostri ragazzi erano ben organizzati e decisi di andare avanti.


Rivkin fino ad adesso aveva torturato Gibbs e infine l'aveva rinchiuso in una stanza..
-Jethro?- lui era sdraiato a terra che perdeva sangue dal labbro rotto a causa dei pugni e calci ricevuti
-Jenny?-
-oddio Gibbs sei tu, cosa ti hanno fatto?- la preside zoppicò da lui e lo strinse fra le sue braccia. Lui le raccontò tutto, anche il suo passato e finalmente per una volta si liberò di un peso.
-tu come stai? la gamba? Cosa ti hanno fatto?-
-io sto bene, hanno tentato di strapparmi informazioni riguardo una bomba, ma mi conosci...non ho detto niente.-
-sta diventando una cosa seria-
-è una cosa seria- si misero insieme seduti sul pavimento con la schiena appoggiata al muro, girarono i visi e i loro occhi si incontrarno
- sei sempre più bella- e la baciò, non lo faceva da giorni e finalmento ora che avevano un loro momento potevano.


-Mcgee muoviti che andiamo!-
-arrivo un'attimo-

*nuovo messaggio*(per Abby)
    - .. / .- -- --- .-.-.- / -.. .- .-.. / - ..- --- / -- -.-. --. . . (ti amo. Dal tuo Mcgee)

-Tony Mcgee...-
-si?- risposero insieme a Ziva
lei gli tirò uno scappellotto ciascuono.
-non sono stupida, avevo capito- disse lei sul discorso riguardante la scommessa e finalmento dopo tempo si fecero insieme una risata.

Una piccola, ma semplice risata.








Eccomi con un nuovo capitolo, non è un granchè, ma spero che vi sia piciuto :)
alla prossima bellissime e bellissimi
la vostra
Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Speranza ***


SperanzA



Ecco cosa serve ai nostri eroi, speranza.

Sapevano di essere vicini, ma allo stesso tempo, lontani.

Mcgee, Tony e Ziiva avevano raggiunto la stanza dei ragazzi e si erano accampati dentro, era diventato il loro rifugio.
Riuscirono a comunicare con l'esterno ed ad avvertire la polizia della situazione, ma ciò non faceva alcuna differenza...i terroristi avevano in mano la situazione.

Tutta questa storia però ebbe un risvolto positivo, arrivarono ad un compromesso...oggetti per la costruzione della bomba in cambio della libertà dei propri figlii e figlie.
Ci furono genitori valorosi che decisero di non dare nulla a quelle persone spilorce, ma alcuni genitori erano troppo preoccupati per i figli e così i malviventi ebbero pezzi per il loro puzzle.
Troppi pezzi.
Liberarono molti ragazzi, ma la costruzione richiedeva solo un'ultima cosa, il circuto, la collanina, Ziva, Tony.
Ebbene sì, erano riusciti ad assemblare ogni pezzo per quell' arnese mortale, ma oramai i ragazzi erano pochi e quindi dall'esterno non avrebbero avuto altri favori (faccina molto felice e malvagia).

-perfetto! Metà degli studenti sono fuori dall'edificio- disse Mcgee entusiasta
-MCGEE MA SEI STUPPIDO? Non va affatto bene, vuol dire che tutti i genitori di quei ragazzi hanno fatto dei favori ai terroristi-
-cercavo solo di vedere il lato positivo...-
-hai ragione scusami, Zee tu cosa ne pensi?-
-Ziva...-
-ZIVAAAAA!- 

Lei non c'era.
Ziva era stanca di vedere tutti i ragazzi soffrire solo perchè i terroristi non avevano ciò che volevano, aveva preso un coltello e come se niente fosse è uscita dalla stanza, tanto i due ragazzi erano concentrati con altro e perciò andò direttamente in palestra.
Aprì le porte e si ritrovò con mille fucili puntati adosso.

-ho deciso di collaborare-
-AHAHAHAHAHAHAHAHAH- si sentì una risata isterica che rimbombò per tutta la palestra.
La risata era familiare, troppo.
Michael.
-Michael?- chiese lei incredula 
-in carne e ossa mia cara Ziva-
-ma...ma tu eri morto-
-ahahahahah amore mio oramai è quello che credono tutti, ma guardati sei bellissima- disse Rivkin toccandole il viso
-non toccarmi-
-maccome una volta ti piaceva quando ti toccavo anche quando facevo questo...- disse prontamente Michael baciandole il collo.

Michael Rivkin ex ragazzo di Ziva, ex partner.
In Israele, tempo fa stavano insieme, si erano conosciuti al Mossad e li avevano messi come partner, sembrava amore, ma poi lui divenne un terrorista e non era più il ragazzo dolce di Ziva...divenne violento, troppo, così lei si fece cambiare partner (ovviamente dopo averlo mandato in ospedale a causa di fratture multiple su tutto il corpo) e da lì non lo vide più, fino ad adesso.
Ziva con una mossa ninja cercò di toglierselo di dosso, ma lui la conosceva bene.

-non ci provare Ziva! Ho già dovuto patire per il tu amore milady e adesso fidati che ripagherai con la stessa moneta.- Rivkin non era stato mai così serio.
-portatela nell'altra sala- ordinò a due guardie che la portarono nella stanza dove c'erano la preside e il professor Gibbs.



-Ziva!- 
- salve prof, preside...cosa le hanno fatto??-
-niente di grave tranquilla, mi hanno solo sparato ma sto bene, tu cosa ci fai qui?-
Ziva spiegò tutto ai due adulti.
-sono fiero di voi ragazzi, molti vostri compagni non meritavano neanche di essere in questo college, siete stati davvero fantastici- disse Gibbs tutto felice.

La preside Sheperd e Ziva lo guardano stupite.

Gibbs...che manifesta la sua felicità

Domani nevicherà :'D

-perchè mi guardate così-
-no no niente...-


-Mcgee è andata in palestra-
-come lo sai?-
-me lo dice l'istinto-
-abeh allora scusa-
-sii serio Mcgee! Ragiona un attimo, è da tempo che si lamenta di tutta questa storia e adesso è andata a chiuderla...-
-sbagli Tony, ci ha dato tempo-
-tempo?-
- la collanina l'hai tu e se avesse voluto chiudere tutto l'avrebbe presa...ma invece è lì appesa al tuo collo, dove lei l'ha lasciata-
-ma per cosa ci ha dato tempo allora?-
-...Abby ci ha parlato della bomba...-
-dobbiamo scoprire dove è-
- perfetto, guarda le guardie stanno tornando alla base, credono tutti che Ziva abbia quello che gli serve...ma perchè?-
-glielo chiederemo noi più tardi Mcgenio, Dio quanto amo quella ragazza-

Mcgee sorrise.

- ma sono preoccupato, giuro che se le fanno qualcosa Mcgee!!! io li ammazzo tutti con le mie stesse mani!! muoviamoci a capire dove sia così possiamo distruggerla e chiudere finalmente questa storia.-

Chiudere.

Finire.

Speriamo in bene.

Speranza.

:)


Scusatemi è un pò cortino, ma spero di riscattarmi in futuro ;)
alla prossima 
belliffimii e belliffime :D
Cialda_

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Aprii gli occhi ***


-APRII GLI OCCHI-
 
Pensavo sarebbe stato semplice...mi rapivano, capivano che noi non avevamo niente e se ne sarebbero andati, già andati...come no.
Leggo troppe favole, Tali mi ha favoleggiato e un sorriso compare sulle mie labbra, 
Dio quanto mi manca! vorrei stringerla forte, dirle che sto bene e che fra poco sarò da lei e invece mi ritrovo qui, chiusa in uno stanzino buio legata ad una sedia, sicuramente mi picchieranno di nuovo, sicuramente vorranno informazioni di nuovo, sicuramente vorrà farmi male di nuovo.
Non ho scelto io questa vita, so solo che voglio tornare tra le braccia di Tony e scappare insieme a lui e a Tali, potremmo farlo, andarcene via forse per sempre, ma sicuramente per un lungo periodo.
Ziva, basta con le favole, non sucederà.
Qualcuno entra nella stanza...
-finalmente mia cara Ziva siamo rimasti solo io e te-
-cosa vuoi Michael?-
-beh una vendetta non mi dispiace, lo sai mi sei mancata tantissimo- iniziò a toccarla, viso, collo, spalle, seno.
-smettila!!! maiale del c****-
-ascoltami tu stupida bambina, tu hai qualcosa che mi appartiene che tu lo voglia o no, non è un mio problema- le disse strattonandola dai capelli
Le favole non esistono.
-non so cosa tu voglia da me!- Michael non aveva intenzione di smettere, inziò a toccarle l'interno coscia...tirò giù la zip dei pantaloni di lei
-io credo che tu lo sappia, ma siccome non vuoi dirmi niente-...
TOC TOC
grazie karma.
-chi è??????- chiese Rikin molto seccato siccome era stato interrotto
-capo abbiamo un grossissimo problema, qualcuno è arrivato alla bomba-

Ah già quasi dimenticavo, il nostro pivello e il nostro giocatore di basket erano diventati degli esperti del luogo e l'avevano trovata.
Sulla collina, un luogo che dava sicurezza era diventato un' arma nucleare.
Nel frattempo da fuori si sentiva la polizia che stava arrivando insieme agli artificieri e i genitori preoccupati erano lì, davanti all'ingresso, sotto tiro dei terroristi, ma a loro non importava più.
Anche lui era lì, l'uomo più insensibile del mondo era lì ad aspettare che sua figlia uscisse sana e salva, Ilai David insieme a Anthony Dinozzo Senior, bizzarro no?
L'unica cosa che li collegava era che entrambi erano genitori (credevano).
Le sentinelle avvertirono dell'arrivo dei non-ospiti e così per evitare rivolte decisero di lasciar andare i ragazzi che erano ancora in palestra, tanto come minaccia potevano usare direttamente la bomba in quel momento e nel frattempo tutti i terroristi si precipitarono alla bomba per evitare che Tony e Mcgee la scollegassero del tutto.
Abby fu liberata da uno studente e così potè andare a liberare Gibbs e la preside, ma non trovava Ziva.
Ad un certo punto sentì dei grossi tonfi provenire da una stanza, poteva essere un terrorista, ma lei oramai non aveva più paura.
Aprì la porta e si ritrovò davanti Ziva che saltava con la sedia per farsi sentire.
-o mio Dio Zee, stai bene?- Ziva per la prima volta nella sua vita fece un gesto d'affetto, abbracciò subito Abby, era ancora un pò scombussolata per quello che Michael aveva cercato di fare
-Abby dobbiamo andare subito alla collina-
-come scusa?-
-alla collina, lì hanno messo la bomba-
-come lo sai?-
-l'istinto-


-Mcgee muoviti!-
-Tony non ho mai disattivato una bomba!-
-MCGEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE-
una pallottola rimbombò nell'aria, nessun rumore...Tony l'aveva salvato, tutti e due erano salvi.
-ahahahahahahahahahahah mie cari cosa pensavate di fare? Spegnere la bomba? voi mi farete morire dalle risate-
Erano fronteggiati da una lunga linea di terroristi che puntavano contro di loro le loro armi
-uccideteli-
-ASPETTATE!- disse Tony
-ho diritto al parlè- aggiunse
-al parlà cosa?- chiese Rivkin
-parlè, con l'accento sulla "e"-
-cos'è?-
-è il mio diritto di parlare con voi capo-
-ah, ti ascolto, ma fai veloce.-
-voi avete sbagliato- 
-cosa scusa?-
-avete sbagliato a costruire la bomba-
-ma che cazzate stai dicendo?-
-mi ascolti ho studiato anche per fare l'artificiere, c'è un filo sbagliato- Anthony Dinozzo artificiere??? Okay questa è bella.
-uccideteli-tutte le armi furono caricate
-va bene non credetemi, poi se non funziona sono cacchi vostri-
-ti odio ragazzino, Dave controlla che sia tutto a posto-
Tony era un genio, aveva recuperato tempo.
Tempo che servì ad Abby per avvertire la polizia di fare irruzione e tempo che servì a Ziva per arrivare alla collina con un coltello, la spietata killer del Mossad.
-è tutto a posto capo-
-uccid..AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH- una coltellata nella gamba
-ora non ridi più? Ma come, non dovevi morire tra le risate?-
Ziva aveva visto Rivkin avvicinarsi a Tony e lì perse il controllo, ma nel frattempo la polizia si era posizionata esattamente dietro i terroristi puntandogli le pistole sul collo.
-POLIZIA MANI IN ALTO E NESSUNO SI FARA' MALE-
-ahahahahahahah- Rivkin rideva ancora e poi uno sparo e sangue, molto sangue, troppo sangue, si era sparato, ma il proiettile aveva trapassato il cranio ed era uscito, arrivando così sullo stomaco di Tony, siccome Michael si trovava accasciato.
-TONYYYYYYYYYYYY- Ziva continuava ad urlare il suo nome mentre lo cullava tra le braccia, ma lui era svenuto.
Subito dopo arrivò l'ambulanza che lo portò in ospedale,                                                       mentre la polizia arrestava i terroristi e gli artificieri disattivavano e smontavano la bomba.  

3 ore.
3 lunghissime ore di sala operatoria.
Ora lui riposava tranquillamente in un letto d'ospedale, aprii lentamente gli occhi che all'inizio bruciavano siccome non erano abituati alla luce, sentiva un fasciatura che gli circondava la pancia e un qualcosa su tutta la parte sinistra, non capiva cosa fosse finchè non girò il viso, era lei.
Era sdraiata un pò su di lui e un pò sul letto e gli stringeva forte la mano, dormiva come un angelo, decise di non svegliarla e di tenerla lì vicino a se, le baciò la fronte, il naso e infine le labbra.
Era felice, aveva un nuovo inizio, che comprendeva anche una piccola Tali e padre David che attendevano in sala d'aspetto insieme a un Senior, una Abby e un Mcgee che si facevano le coccole, per non pensare negativo.
Proprio una bella famiglia li aspettava.
Lei aprii gli occhi...
-Ti amo mia dolce ninja- 
Lei lo baciò.

Avevano un'intera vita da passare insieme.
Avrebbero avuto alti e bassi, ma sarebbero stati felici...


The
     End
?








Ecco qui, con questo capitolo chiudo la storia, spero vi sia piaciuta, anche se so che non era un granchè soprttutto il finale.
Sinceramente non so cos'altro dire... assssì, vorrei ringraziarvi tutti, davvero, ringrazio tutti coloro che mi hanno dedicato recensioni, tutti coloro che seguivano la storia o era ricordata o addirittura era tra le preferite, ringrazio anche voi lettori e lettrici misteriosi e spero che un giorno ci regalerete anche voi qualcosa di vostro.
Tutti voi mi avete spinto ad andare avanti e per questo non riuscirò a ringraziarvi mai abbastanza.
Spero di "rivedervi" presto.
Ciao a tutti <3
Alice

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2777130