Romeo e Giulietta sul palcoscenico

di Star_Blue
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Punti di vista ***
Capitolo 2: *** Romeo e Giulietta ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Punti di vista ***


Prologo
 
Pov Corey:
 
Sul mio diario c’è una scritta a matita che dice “COREY RIFFIN STINKS ” e so chi è stato. Quanto odio quella tipa, la ucciderei se non fosse illegale l’omicidio e io non è abbia voglia di finire in riformatorio. Perché cavolo ce l’ha con noi? Spiego: quella pu****a di Riley Tisland non ha alcun motivo per odiarmi, però mi odia. Capisco che le nostre band sono rivali, ma io non ho mai scritto insulti sul diario di Carrie, né lo farei, è anti sportivo. Ma lei lo fa e se la ride anche, si diverte a sapere che noi ci incazziamo per quello che fa. È una st****a TOTALE. Aiutatemi vi prego, non posso sopportarla.
 
Pov Laney:
 
So tante cose. So che nell’orecchio di un gatto ci sono trentadue muscoli, che le persone ridono circa quindici volte al giorno, che l’uccellino azzurro non vede il colore azzurro. Ma non so perché Riley Tisland mi odia. Non riesco a farmene una ragione. Arriva lì in classe con i suoi capelli verdi e gli occhi stra-truccati di nero, con addosso la sua camicetta di jeans, i leggings neri borchiati e le All star. Si siede nell’ultima fila così può giocare a Candy Crush con Larry e mi lancia palline di carta con dei messaggini del tipo “HEN LANEY” o altre cose molto amichevoli. Grrrrr! La strozzerei. Non riesco a pensare ad un lato positivo che possa avere. È superficiale, materialista e tonta. La peggiore compagna di scuola al mondo.
 
Pov Kin:
 
Lo so che ha trattato male i miei amici, ma forse si è fatta prendere un po’ troppo dalla competizione o magari l’ha costretta Carrie a scrivere cose tanto brutte che lei di sicuro non pensa. Insomma, lei è cos’ carina! Con quegli occhioni color blu zaffiro, che la fanno assomigliare ad un cucciolo di koala. E quei capelli così belli e quel sorrisetto sfacciato. Morirei per lei, la amo, farei qualsiasi cosa per stare con lei. Oggi mi ha scritto un bigliettino “KIN T.V.B PRINCIPE ROCCKETTARO”. No, non stiamo insieme, ma io la amo lo stesso e lei ricambia. È troppo dolce, solo che credo che Corey mi ucciderà se scopre che ci vediamo. Le nostre band sono rivali e noi non potremmo uscire insieme. Ma lo facciamo comunque.
 
Pov Riley:
 
Mi vedono tutti come una sgu*****na, ma non lo sono. I miei unici amici sono i Newman e Kin. Kin è un tesoro. Lo amo da morire, è così carino e romantico. Siamo come Romeo e Giulietta, solo che io voglio divertirmi con lui, uscire, non stare affacciata ad un balcone tutto il giorno. Beh, adesso devo uscire, credo che il mio Romeo-rock mi stia aspettando. La notte è giovane. È ora di divertirsi un po’.
 

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Capitolo 2
*** Romeo e Giulietta ***


Capitolo 1
 
Pov Kin:
 
-Ciao, amore- dice Riley arrivando con il suo zaino sulle spalle. -Ciao, cucciola- la saluto io. Mi dà un bacetto veloce (sulla guancia) e ci avviamo verso la classe. No, non stiamo insieme, ma i nomignoli ci stanno, no? Ci sediamo vicini e iniziamo a tirare fuori i libri dallo zaino. Quando entrano Corey, Laney e Kon, fingiamo di essere capitati vicini per caso. Laney mi lancia uno sguardo truce del tipo “Kin, ti strozzerei in questo momento”. Non ci faccio caso, lo fa sempre e io ormai mi sono abituato. -Ehi, Riley- inizio a frugare nella cartella, sto cercando una cosa. -Sì?- chiede lei. -Buon compleanno- sorrido appoggiando sul suo banco una scatolina rossa. -Oww, grazie tesoro, non dovevi- dice, aprendola. Dentro c’è un braccialetto d’oro con una R di strass neri come ciondolo. È molto carino secondo me, ma quello che pensa Riley è l’importante. -Oddio, che carino! Grazie, Kin!- mi abbraccia quasi stritolandomi, poi si allaccia il braccialetto al polso. In quel momento entra la prof in classe:-‘Giorno, ragazzi. Visto che oggi vi ho promesso di fare un’attività speciale, oggi faremo lezione di recitazione- annuncia. La classe esulta. -Cosa reciteremo prof?- chiede una ragazza. -Romeo e Giulietta- al che la classe sospira scocciata e la prof lancia mini-fulmini con gli occhi. -Ragazzi, non reciteremo la versione classica, faremo una versione musical, ovvero...- si gira a guardare me -...cantata, naturalmente in coppia-. Dalla classe si alza un “YEAH NIENTE LEZIONE!” collettivo. -Ok chi inizia?- chiede l’insegnante. Nella classe cala il silenzio. -Non spingete- sbuffa lei tirando fuori il registro -iniziamo ad interrogare allora...-. -Noi due, prof- Riley alza la mano e con l’altra indica me -cantiamo noi, siamo bravissimi, vero Kin?-. -Certo!- rispondo senza riflettere.
La prof sposta la cattedra di lato e accende il proiettore con Youtube:-Scegliete una canzone, d’amore magari e... Riley?-. -Oui?- replica lei, sfacciata (la adoro quando parla in francese!). -Niente rock- la secca la professoressa. Io e Riley ci consultiamo per un paio di secondi poi diciamo all’unisono:-Song to you, di Leon Thomas*-. La prof fa partire la canzone e spegne la luce. Iniziamo a cantare.
I don't wear designer clothes
I don't go to the finest schools
But I know
I ain't no fool baby
I may not be a star
I'm not driving the sickest car
But I know
I can make you happy baby

I don't know what you been used to
Never been with a girl like you
But I can give you a love that's true to
Your heart not material things

I'll give you my song
These words, to you
Sing you what I feel
My soul is true
I don't have the world
Can't give it to you girl
But all that I can do (all that I can do)
Is give this song to you

Non mi sono mai divertito tanto, è una sensazione fantastica! Sento che potrei fare il giocoliere con qualche auto o saltare un grattacielo. Riley è bravissima, come è ovvio, soprattutto nelle note alte.
Quando finiamo, la classe lascia andare un applauso entusiasta. Wow! Siamo stati super! Questo applauso è solo per noi: Romeo e Giulietta. Torniamo a sederci ai nostri posti e la prof ci lancia un’occhiata di approvazione. Corey mi fulmina con lo sguardo e io alzo le spalle. Lui sbuffa e alza gli occhi. Non mi interessa se lui non è contento della mia storia con Riley, io la amo e lui non è mio padre (ma neanche se lo fosse...). Dopo qualche altro numero, noto che anche Kon mi lancia occhiatacce, così mimo con la bocca la frase “Che c’è?”.  “Tu e lei” mima Corey indicando la verde di fianco a me “No! Staccatevi!” fa segno di staccarsi con il banco. Gli faccio di no con il dito e torno a guardare da un’altra parte. Lui fa tanta scena, ma non mi ascolta mai. Se conoscesse meglio Riley, capirebbe che è molto di più che la showgirl che sembra. Sono l’unico che non si fida delle apparenze? Forse sì...
A pranzo, io e gli altri ci sediamo al nostro tavolo. -Allora oggi al garage alle cinque?- propone Corey. -Ok- dice Laney. -Non posso- odio fare il guastafeste -ho un impegno-. -Che impegno?- chiede lui. -Ehm... devo accompagnare mia madre a fare una visita...-. -Oh, e non riesci proprio a venire?-. -No, scusami Core, tanto ci vediamo anche domani-. -Va bene, amico-. Finiamo di mangiare il purè-spazzatura e la carne-spazzatura (in quel purè c’è di tutto fuorché le patate e la carne sarà di qualche animale alieno, perché ha uno strano colore violaceo poco convincente, comunque fa schifo come sempre). Ho detto una bugia, ovvio. Oggi non vado con mia madre, ho invitato Riley al cinema a guardare Interstellar. Lo so, lo so, non dovevo farlo, ma ehi! una volta Corey ha quasi sciolto la band per un appuntamento con Laney! Penso che non sarò peggio... insomma, io sono quello responsabile in teoria. Quindi tranquilli, ok?
Comunque passo tutto il pomeriggio a far niente, aspettando le cinque meno un quarto. Alle quattro e quarantacinque in punto sono davanti a casa Tisland. Schiaccio il campanello. Riley mi apre e mi saluta, amichevole. È tanto carina. Indossa la sua giacca preferita, quella di pelle color oro. Sembra una star di Hollywood. Andiamo verso il cinema. È lontano da casa sua, quindi abbiamo tempo per parlare un po’. Noto che ha qualcosa nella tasca dei jeans, ma mi convinco che sia il suo iPhone. Dopotutto cosa mai potrebbe essere? Però mi sembra troppo piccolo per essere un 5C. La carta d’identità forse? Comunque non faccio domande perché, beh... non sono fatti miei, no? Noto però che ogni tanto tasta la taschina dove c’è questo coso, come per assicurarsi che ci sia. Proprio non riesco a bloccare un:-Che cos’ hai in tasca?-. Lei sembra imbarazzata e balbetta:-Ehm, niente una... cosa... personale... che...-. -Ehi- la fermo -fa niente, chiedevo per curiosità-. Lei sospira:-Fiu, grazie Kin. Sei un vero amico-. -Ma figurati-. Però continuo a pensare al suo strano comportamento. Comunque tra il resto sbagliato dei soldi dei biglietti, la sala sbagliata e non poca difficoltà a trovare i nostri posti, non ho il tempo di pensarci. Il bigliettaio era così occupato a dire che siamo una bella coppia che ci ha dato cinquanta centesimi in meno di resto e continuava ad insistere di aver ragione. Che imbranato! Finalmente inizia il film e io posso godermelo in pace. Tutto sommato è un bel film, mi aspettavo meglio, però non è affatto male. Poi durante una scena particolarmente avvincente, io e Riley infiliamo contemporaneamente la mano nel sacchetto dei popcorn. Ed ecco che dalla fantascienza passiamo ad un film romantico. Sono sicuro di essere arrossito, ma tanto è buio e nessuno può notarlo. Riley mi frega i popcorn che avevo preso e se li mette in bocca, soffocando una risatina. Io lei tiro una manciata di popcorn e lei ride ancora di più. -Osi sfidarmi, misero terrestre?- sussurra e me ne tira una manciata anche lei. Scoppio a ridere anche io. Continuiamo per un po’ la lotta con il cibo, poi la smettiamo perché i popcorn non si sprecano! All’uscita stiamo ridendo tanto che non respiriamo quasi. Lei si appoggia al muro e continua a ridacchiare come se fosse ubriaca. Io le metto un braccio intorno alle spalle e andiamo verso l’uscita.
A questo punto immagino che sia intervenuto il karma o l’universo nella sua interezza o qualche divinità a cui sto sulle scatole. Chi ci trovo vicino alla biglietteria? Carrie e Larry! Se ci vedono siamo morti!
-Che facciamo?- sussurra Riley, nel panico. -Dobbiamo nasconderci-. -Tirati su il cappuccio, subito-. Lo faccio:-Ma ci riconoscono lo stesso, si vedono le nostre facce, genio!-. Lei si appoggia al muro e mi tira a sé:-Tira il cappuccio di lato, più che puoi- ordina. Poi mi tira ancora per la felpa e mi ritrovo a un millimetro di distanza dalle sue labbra. Annullo questo millimetro in un secondo, senza pensarci troppo. Credo che rimaniamo attaccati così per una trentina di secondi. C***o! La sto baciando davvero! Mioddio non ero preparato per questo (N.d.a. Kin, l’amore non è un’interrogazione, non puoi prepararti)! Ci stacchiamo purtroppo e lei dice:-Beh, l’abbiamo fatto solo per nasconderci meglio, no?- ma un sorrisetto malizioso spunta sul suo viso. -Certo- confermo io. Dentro la mia testa la vocina del buonsenso mi urla “Ma che c***o fai, st****o! Questa era la visita con tua madre? Bravo tua mamma ne sarebbe contenta, lei che ti ha insegnato l’onestà”. “Ma taci, buonsenso. Che ne sai tu di quanto sono felice?” metto a tacere la vocina e riaccompagno Riley a casa. Ormai sono le otto. -Beh, ci salutiamo- dico io -ti sei divertita?-. -Io sì, non so tu, ma il film era davvero bello, soprattutto sul finale- calca sulla parola “finale” in modo inequivocabile. -Anche a me- rispondo. -Ciao- entra in casa e mi fa segno “scrivimi”. Annuisco e mi allontano.
Verso le dieci ricevo un messaggio su whatsapp da Riley:“Romeo, sei sveglio?”.
“Sì, vai a letto che è tardi” aggiungo un cuoricino al messaggio
“Non posso, ho bisogno di te. È urgente” e una faccina triste
“Ora?” faccina sorpresa e faccina che urla
“Sì, ora. Ti prego!” faccina in lacrime
“Ok arrivo. Dammi solo cinque minuti” scrivo.
 
Angolo Autrice
 
Allora rocckettari, vi piace il capitolo nuovo? Scrivetelo nelle recensioni, lo so che ora siete curiosi, ma aspettate un minuto! Nemmeno io so cosa far succedere, so solo che ci sarà un Colpo di Scena con la C e la S maiuscole.
 
Riley: Grazie per avermi fatto baciare Kin!
 
Carrie: Hai baciato Kin?
 
Riley: Ehm...
 
Carrie: Ok, questo è assurdo. Io lo dico agli altri...
 
Corey: Cosa?
 
Basta ragazzi! Siete troppi, mi fate venire mal di testa! Tutti fuori!
 
Corey: Grazie ragazzi è stato bello!
 
Ciaoooooooo                                                          Star blue
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
 
Sto correndo tanto che credo possano scoppiarmi i polmoni, ma non mi interessa e non mi fermo. Solo che adesso piove anche, quindi l’universo non mi aiuta molto. Quando arrivo a casa Tisland sono bagnato fradicio e mi sto congelando (sul serio, sento già i ghiaccioli che colano dal naso).
Busso alla porta e, dopo un paio di secondi, apre una donna con lunghi capelli verdi e gli occhi stra truccati. -Tu saresti?- mi chiede, sospettosa. -Un amico di Riley- dico -posso vederla?-. -Sai che sono le undici?-. -Adesso sì-. Lei mi guarda scocciata e sbuffa, però mi fa cenno di entrare. Mi indica la camera di Riley e io corro su per le scale.
Abbasso lentamente la maniglia:-Riley?-. -Kin, finalmente sei qui, è un disastro disastrosissimamente disastrosissimo e...- parla troppo velocemente perché io capisca qualcosa. -Calma, respira, inspira, espira, inspira, espira-. Lei inspira profondamente, poi inizia a parlare più piano:-Tengo sempre in tasca una foto che ho da quando avevo otto anni. Anche oggi la avevo con me. Solo che sentivo che qualcosa non andava. L’ho tirata fuori e...- gli occhi le si riempiono di lacrime e scoppia a piangere. Mi porge la foto, che è spaccata a metà, separando le due persone che ci sono: una ragazzina dai capelli verdi, sugli otto anni, che abbraccia un uomo con i capelli neri (sui trent’anni più o meno) e le braccia coperte di tatuaggi. -Chi è?- chiedo, facendo la figura del perfetto idiota. -Mio padre- il suo sguardo si incupisce. -Oh- riesco solo a dire “oh”. Mentalmente mi do dello stupido insensibile in almeno dieci lingue diverse. -Lui era... divertente- ricomincia lei -... e dolce e gentile con me. Mi chiamava superstar e mi faceva sentire protetta. Poi mamma lo ha cacciato di casa, perché era convinta di essere stata tradita con un’altra. Non è vero, ovviamente, ma lei non vuole crederci- sospira -mi manca papà-. Lo dice con una tale rassegnazione e tristezza che sento di avere le lacrime agli occhi anche io. Le metto un braccio intorno alle spalle:-Mi dispiace, chi può essere stato a fare una cosa tanto orribile?-. -Chiunque sia stato è uno st****o e io lo ucciderò!-.
In quel momento mi rendo conto di una cosa...
 
*flashback*
 
Un ragazzo con i capelli rossi e una ragazza con i capelli blu frugano in un astuccio. La classe è vuota. -Muoviti, ci scopriranno!- dice il rosso, in ansia. -Con calma, Lar. Dobbiamo goderci la nostra piccola vendetta. Così impara quella tr**a ad uscire con quello sfigato di Kin- replica la blu, sogghignando. -Sì, ma io non voglio finire in punizione e poi Riley mi fa paura-. -Beh, a me no. Lo faccio solo per la band, Larry. Non accetto traditori- dice lei, dando un taglio secco alla foto estratta da un portafogli dimenticato sul banco della verde. I due battono il cinque e se ne vanno.
 
*fine flashback*
 
Cavolo, lo sapevo che mi dimenticavo qualcosa di importante! -Aspetta!- dico a Riley uscendo dal mio stato di semi-trance -Guarda!- indico la nuvoletta del flashback che ancora volteggia a mezz’aria sopra la mia testa. Lei fissa il filmato, sgranando gli occhi, tanto che credo possano uscirle dalle orbite oculari da un momento all’altro.
-Passami il telefono!- dice lei decisa quando scaccio la nuvoletta del mio pensiero con una mano. Le presto il mio smartphone e lei compone un numero. -Pronto?- sento chiaramente una voce familiare dall’altra parte. -Corey, sono io, Riley Tisland-. -Che ci fa Kin a casa tua? Kin so che sei lì, che c***o ci fai con lei? Voglio una spiegazione valida, amico-. -Parla con me, Corey, non con Kin. Devo farti una domanda...-. -Sì, ti odio-. -Non era questa. La domanda è... posso entrare nella Grojband?- chiede lei, con mia grande sorpresa. Sento un silenzio provenire dal telefono. Mi aspetto quasi di sentire il tuut-tuut della chiamata chiusa. Per fortuna Core non è stupido come sembra, lo è un po’ meno, quindi non riattacca, perché sa che sennò Riley lo ucciderebbe. -Ehm, come posso dirlo in modo gentile... NEMMENO SE VENISSI QUI CON JACK LO SQUARTATORE!- urla lui nel microfono del cellulare. -Ti prego- dice lei, sfoggiando il suo tono più esasperato -dammi una possibilità. Un provino. E poi ti lascio in pace se non ti piace come vado, però dovrai essere sincero-. Corey riflette:-Ok, una prova. Domani alle cinque-. -Grazie Core, ti abbraccerei se fossi qui-. -Se, se, non esagerare, ok? A domani, dolcezza-. -Ciao, fratello- dice lei, ridacchiando. Io la fisso a bocca aperta. -Co...?- chiedo, senza riuscire ad articolare una frase di senso compiuto. -Non è una buona idea? Basta con i finti amici, da adesso voglio conoscere meglio voi. Sembrate così contenti quando suonate insieme e anche io voglio divertirmi con voi. Pensi che non sappia cantare due canzoncine qualsiasi?- spiega lei come se fosse la cosa più normale del mondo. -Una canzoncina? Tu sei DAVVERO convinta che basti una canzoncina per fare una buon impressione su Corey Riffin?- mi faccio scappare una risata sarcastica -Tesoro, povera illusa, dovrai dare il sangue per entrare nella nostra band. Core ti metterà in difficoltà come non ha mai fatto e tu dovrai rimanere calma e gentile, perché gli amici non litigano o almeno non spesso come facevate tu e Carrie-. -Ok- dice lei -mi ci impegnerò-. E sorride, intrecciando le sue dita alle mie e stringendomi la mano.
 
Angolo Autrice
 
Allora ragazzi, vi piace la storia? Scusate se ho fatto mollare i Newman da Riley, però adesso le cose andranno in un modo super-spettacolare, che potrete scoprire solo leggendo i prossimi capitoli!
 
Carrie: Ehi, Blue, hai visto Riley?
 
No, Car. Hai provato a cercarla in giardino?

Carrie: Cavolo, no! *corre fuori*
 
Ok, Riley. Puoi venire fuori da sotto il tavolo!
 
Riley: Grazie per avermi dato una mano, Blue.
 
Figurati, Riley. Grazie ragazzi è stato bello!
 
Star_Blue
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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