Chase your dreams

di JustinBieberSwag2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Life changes ***
Capitolo 2: *** Say Goodbye ***
Capitolo 3: *** A New Beginning ***
Capitolo 4: *** The First Day ***
Capitolo 5: *** When Appearance Deceives ***
Capitolo 6: *** Mysterious ***
Capitolo 7: *** Revelations ***
Capitolo 8: *** Home Sweet Home ***



Capitolo 1
*** Life changes ***


Non un'altra volta.
Non ne posso più.
Non cambierò di nuovo città, casa, scuola ed amici.
Qui mi trovo bene, adoro questa città, la scuola è una delle più prestigiose e finalmente ho trovato le amiche che non ho mai avuto.
Non posso più sopportare il dolore del trasloco, degli addii e delle false promesse di tenerci in contatto.
Non voglio più perdere nessun amico, proprio ora che ho trovato le persone giuste, quelle perfette per me.
Ma siamo di nuovo nella stessa situazione: mio padre ha ottenuto una nuova promozione, si, a Los Angeles.. Non ho nulla contro quella città, anzi, mi piacerebbe molto andarci, ma per una vacanza o una gita, non per viverci.
Ancora una volta si è deciso che bisogna traslocare, tutta la famigliola unita.. Ah no, mia sorella ha l'autorizzazione di restare qui, vivendo da sola ma con tutte le persone a cui vuole bene. Lei non deve ridire addio, no, perché lei ha 18 anni. Ed io?! Ok ne ho 16 ma sono così tanti 2 anni di differenza?! Non posso restare anche io?!
Ma loro non vogliono, anzi, esigono che vada con loro e che inizi a preparare tutte le valige, un'altra volta.
"Tesoro, sarà l'ultima, te lo prometto, ma dobbiamo proprio, è un'occasione che non capita ogni giorno, anzi, è l'occasione! Inoltre c'è molta più gente rispetto che qui, la scuola è molto più bella e grande ed offre anche più servizi, come grandi giardini, palestre, piscine ed anche discoteche! Vedrai, la casa è perfetta ed i vicini sono molto simpatici. Non avrai problemi a Los Angeles"
Ecco. Queste sono le solite parole che pronuncia mio padre, solo cambiando di volta in volta la città di trasferimento. Ed ecco un'altra promessa che non manterrà. Non ricordo più nemmeno quante volte ci siamo dovuti trasferire, so solo che sono troppe.
Ho 16 anni e non sono mai stata in una città per più di 2 anni. Appena mi trovo bene ecco che arriva il giorno del solito discorsetto sulle opportunità. Sembra lo faccia apposta.
Ma come al solito interviene mia madre ed ora mi trovo qui a preparare tutti i miei bagagli. Come al solito non c'è preavviso, solo il giusto necessario per sistemare tutti i miei oggetti. Ma il tempo per dire addio non sarà mai abbastanza.
"Ma devi proprio partire? Ti ospito io!!"
"Secondo te, Kathleen?! Non voglio restare qui? Non sono stanca di tutto questo? Certo che ci ho provato, ma devo andare"
"Allora stasera, l'ultima sera, festeggiamo insieme"
"Che cosa, la fine di tutto?"
"No, è solo l'inizio!! Ci sentiremo ogni giorno quindi.. Dai, non sarà così male"
"Non so, Kath.. Domani partiamo molto presto.. Magari è meglio se riposo un po'... Non mi va di dire un'altra volta addio"
"Ash!! Non è un addio!!! Esiste una cosa chiamata Skype ed un'altra chiamata aereo!! Ti prego!! Questo me lo devi, devi concedermi almeno la possibilità di salutarti"
Ed ecco che la persona più raggiante che abbia mai incontrato scoppia in lacrime.
"Okok, verrò, ma solo perché sei tu"
"20:30 da me. Non fare la ritardataria"
Avevo quasi finito di chiudere gli scatoloni e quindi decisi di farmi una pausa e rigenerarmi con una bella doccia bollente. Finita la lunga doccia, l'ultima in questa casa, era tempo di prepararsi. La serata non sarebbe stata un granché ed inoltre, prevedendo già gli ennesimi pianti, non mi truccai particolarmente, giusto un po' di mascara. Così, indossai dei leggins neri con un lungo e caldo maglione che mi aveva cucito mia nonna.
Mia madre doveva fare delle commissioni, così mi accompagnò da Kath in macchina.
La salutai ed andai verso la porta per suonare il campanello.
Ma la porta era aperta ed all'interno tutto buio. Il sangue mi si gelò.
Recentemente ci sono stati molti furti in questo quartiere quindi la mia paura non era infondata.
Ad un tratto-
"SORPRESAAAA!!!"
E sbucarono centinaia di persone di cui più della metà non mi avevano mai rivolto la parola. Ma soprattutto intravidi degli occhi, inconfondibili, azzurri come il mare, stupendi, in grado di catturare qualsiasi altra creatura. Non mi sbagliavo.
C'era anche lui alla festa.

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#spazio autrice

Ciao lettori/lettrici,

questa è la prima storia che scrivo, spero vi piaccia!

Fatemi sapere cosa ne pensate

JustinBieberSwag2

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Capitolo 2
*** Say Goodbye ***


Zac è un ragazzo dolcissimo, ci si innamora subito di lui, dai suoi modi di fare ma ancora prima, dal suo sguardo. È stato proprio quello che mi ha letteralmente catturata, come un ragno cattura quei piccoli insetti. Non è un cattivo ragazzo, o almeno così credevo. L'altra settimana, dopo aver dato notizia a tutti quelli che conoscevo riguardo la mia imminente partenza, sono andata ad una festa organizzata da suo fratello maggiore, un Figo anche lui ma più vanitoso.
Zac non credeva che sarei venuta, poiché durante la mattinata mi ero sentita particolarmente male a causa di alcuni medicinali ma decisi comunque, anche se non ero proprio in forma, di vedere se la festa era, come tutti dicevano, da sballo.
E così era. Se c'è qualcuno che sa organizzare feste quello è John.
Non appena entrata, dopo aver salutato quasi tutti i miei amici, mi accorsi dell'assenza di Zac. Salì allora le scale ed entrai nella sua camera. Non lo avessi mai fatto. Era lì con un'altra ragazza,a ragazza, Mary, e di certo non stavano studiando. Beh, la cosa mi irritò molto siccome stavo insieme a lui da ben 5 mesi!
Si accorsero della mia presenza ma non volli nemmeno sentire spiegazioni. Cosa c'era da dire? Corsi fino al giardinetto e poi, fortunatamente, accettai un passaggio da Mike, il mio migliore amico. Era un ragazzo dal cuore d'oro, lo è tutt'ora. Gli raccontai tutto come al solito e voleva prendersela con Zac ma gli chiesi di non fare nulla se non accompagnarmi fino a casa, dove entrai in camera molto silenziosamente per non farmi sentire dai miei ed ancora più silenziosamente piansi per quasi tutta la notte, fino alle 4 del mattino, quando Kath scoprì quello che era successo e mi chiamò.
«Ehi Ash!! Sappi che io sono lì con te!» È questo che adoro di lei. Mi sostiene sempre, qualunque cosa succeda. Lei è sempre con me, anche se non fisicamente.
«Lo so Kath, grazie mille! La tua telefonata vale più di mille. Ti voglio bene»
«Anche io! Senti.. Vuoi parlarne?»
«Preferisco di no.. Insomma dovevo aspettarmelo, ormai…»
«Tu non dovevi assolutamente aspettarti nulla, semai lui non doveva nemmeno pensare di fare altro! È uno stronzo!! Ed il fatto che tu stia per partire non è una scusa!!!»
«Senti.. Ora sono molto stanca, direi esausta quindi.. Ti offendi se ci vediamo domani a scuola?»
«Certo che no!! Ora dormi, domani sarà un altro giorno, un'altra storia»
«Notte Kath»
«Notte Ash! Sogni d'oro!!»
Trascorsi una notte piena di incubi ma poi, la mattina, era davvero un altro giorno. Arrivai a scuola e mi accorsi che i suoi amici mi fissavano, quasi con pietà. Nonostante tutto mi divertii anche quel giorno, grazie a Mike e Kath. Zac cercò di parlarmi durante la pausa ma fu fermato dalle minacce dei miei amici e dal fatto che io non volevo sentire nulla da lui. Da quella sera non ci parlammo più.
Ed ora, alla festa organizzata in onore della mia partenza, lui c'è. Forse è stato invitato per sbaglio, forse no, oppure si è semplicemente imbucato per avere alcool gratis. In ogni caso non mi importa il motivo per cui è qui. Voglio solo sentire la sua voce, un'ultima volta. In fondo sí, sono ancora innamorata di lui e sarà una di quelle persone che mi mancheranno di più.
Cerco di avvicinarmi a lui ma Kath e gli altri mi portano nel giardino sul retro per mostrarmi un cartellone gigantesco sul quale sono incollate le foto di noi insieme. Non li dimenticherò mai per tutto quello che abbiamo passato, li adoro con tutta me stessa, e non solo per la festa.
Mi commuovo come una neonata e quindi mi assento per qualche minuto in bagno, per riprendermi un attimo. Non posso piangere continuamente, deve essere una festa, non un funerale. A queste cose dovrei essere ormai abituata ma sono certa che persone così non le incontrerò mai più e che certamente sono le persone più importanti della mia vita, subito dopo la mia famiglia. Riesco a calmarmi e nell'uscire dal bagno sbuca Zac che mi porta nella camera di Kath.
«Senti, lo so che mi odi e che non vuoi parlarmi, né tanto meno sentirmi ma ti prego, io.. Ecco.. volevo solo scusarmi. Sono stato uno stronzo e.. beh.. nonostante tutto ci tengo ancora a te e voglio augurarti il meglio, te lo meriti»
Mi sarei aspettata di tutto dalle sue parole ma non questo discorso. Avevo dimenticato quanto fosse bravo nella retorica e nel farsi perdonare.
«Zac, lo sai che ti voglio bene anche io ed hai ragione. Sei stato uno stronzo. Ma alla fine che importa? Domani parto e se non fosse stato per quell'episodio penso sarebbe stato ancora più difficile, per entrambi. Non per questo ti voglio ringraziare ma.. Nonostante tutto ci tengo a te e voglio che tu sia felice.»
Ormai non importa più nulla, tutto ciò che mi spaventava sembra essere una cazzata, vorrei fermare il tempo, o almeno rallentarlo. Ad ogni modo la festa è stata un successone, penso di non aver mai parlato con così tanta gente in un'unica sera. Inizio a sentirmi veramente malinconica, forse troppo. Ritengo sia meglio che vada, sono ormai le 2 del mattino.
«Kath.. Non ti offendere ma..»
«Lo so» mi interrompe lei
«Sono le 2 e tra 4 ore devi andare all'aeroporto.. Saluta tutti e noi ci vediamo alle 5:30 precise, così ci salutiamo davvero.»
«Ovvio! Non potrei mai andarmene senza avervi salutati.»
Saluto tutti, perfino Mary, e poi Mike mi riaccompagna a casa. Durante il viaggio non fa altro che scusarsi perché non ci sarà più tardi. Lo capisco, domani avrà un esame importantissimo a due/tre ore da qui e perciò gli dico che non deve assolutamente scusarsi ma anzi, deve impegnarsi per passarlo.
Ci abbracciamo fortissimo e riscende qualche lacrima, poi corro in casa.
Sistemo tutti gli scatoloni ed aiuto i miei genitori con i loro. Ormai tutto è pronto. Manca solo lei. Solo il suo addio e poi tutto ricomincerà da capo. Ho sempre la speranza che questa sia l'ultima volta ma ogni anno che passa ci credo sempre meno. Sono le 5:30 e lei è puntualissima. Ci abbracciamo e scherziamo, come se ciò che sta per accadere non è la realtà. Mancano pochi minuti alle 6 e Kath diventa seria.
«Ash, devi farmi una promessa.»
«Cioè?»
«Non devi permettere a nessuno di dirti chi sei e soprattutto non cambiare per gli idioti.»
Wow, la sua espressione è davvero cambiata. Sono quasi spaventata dalla sua serietà.
«Certo Kath, farò del mio meglio!!»
Si rasserena e mi consegna un pacchetto.
«Non aprirlo! Almeno non ora che sono qui, non voglio commuovermi per il mio super regalo»
I miei genitori mi chiamano, devo andare. La abbraccio forte forte e sento che una parte di me sia rimasta li con lei. Sento il cuore sgretolarsi. Ma devo andare. Saluto mia sorella che, dopo varie prediche e suggerimenti per la mia nuova vita, mi stringe tra le sue braccia in un modo così affettuoso che l'altra parte di me sta per abbandonarmi del tutto. È ora. Papà è al volante, mamma, tra le lacrime, si sta allacciando la cintura ed io entro in macchina, senza voltarmi.
 
 

#spazioautrice

 

Ciao lettori/lettrici,

Questo è il secondo capitolo che pubblico, spero vi piaccia!

Fatemi sapere cosa ne pensate,

Al prossimo capitolo!! ❤️

 

JustinBieberSwag2

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Capitolo 3
*** A New Beginning ***


Eccoci qui all'aeroporto, di nuovo.
Non abbiamo molti bagagli con noi, giusto il necessario, siccome tutti gli scatoloni ci verranno inviati ed arriveranno nei prossimi giorni.
Ci sono un sacco di persone qui, tutte energiche e frettolose, ma io mi sento cosi stanca che voglio solo salire su quel benedetto aereo e dormire, fregandomene di tutto quello che mi circonda.
Facciamo il check-in e ci fermiamo a comprare qualcosa da ingurgitare al volo, siccome è già quasi il momento di decollare.
Non mangio molto, giusto qualche patatina fritta fregata a papà ed un goccio della Coca Cola di mamma.
Compro anche una rivista, nel caso in cui non riesca ad addormentarmi.
Saliamo sull'aereo e mi ritrovo in una fila lontana rispetto al posto dei miei ma la cosa non mi preoccupa affatto, anche perchè voglio solo dormire e soprattutto non pensare.
Non voglio riflettere su quello che succederà o quello che è successo, voglio solo spegnere il cervello.
Che stupida, credevo davvero di potercela fare ma gli incubi mi assalgono e, soprattutto, dietro di me ci sono alcuni ragazzi che continuano a ridere per delle stupidaggini, il che mi irrita parecchio.
«Scusate ma starei cercando di riposarmi, potreste abbassare la voce, per cortesia?»
«Oh, ma certo! L'aereo è tutto tuo, dai ragazzi, state zitti, la principessa vuole riposare un pò, poverina»
E tutto il gruppo si mette a ridere.
Capisco subito che il capo del branco di idioti è proprio quello che mi ha rivolto la parola ma non ho assolutamente voglia di irritarmi per questi qui e quindi mi limito ad un: «Perfetto! Grazie mille, molto gentili»
Penso ci siano rimasti male, credo non si aspettassero una risposta simile.
Normalmente non avrei assolutamente parlato in questo modo ma oggi era un giorno particolare, perciò ho fatto un'eccezione.
Dopo qualche ora riesco ad addormentarmi ma gli incubi continuano ad avere la meglio, così mi metto a leggere la rivista.
Non è molto interessante, è piena di immagini di modelle bellissime che indossano abiti che non comprerei mai, neppure se fossero low cost.
Alle sfilate è così, puntano maggiormente sull'originalità, ma se qualcuno si vestisse così passerebbe solo per uno strampalato.
Ne so abbastanza sulle sfilate, anche perchè mamma è una stilista molto conosciuta ed anche i suoi vestiti sono strani ma lei ritiene che sono semplicemente alla moda.
Mi chiede spesso di partecipare a qualche evento ma non sono proprio il tipo, li ritengo troppo superficiali, tutto concentrato sull'apparenza, troppo snob.
Chiudo la rivista e guardo un film che non riesco a seguire molto a causa dei pensieri che mi compaiono ogni tanto.
Comunque intuisco che è comico ma nonostante il genere non rido, per niente.
Finalmente è arrivato il momento dell'atterraggio, riprendiamo le valigie e saliamo sul taxi che ci stava aspettando.
Rimango subito sbalordita da ciò che vedo dal finestrino: la città degli Angeli è davvero magnifica, speriamo anche le persone che la abitano.
Arriviamo nel nostro quartiere verso le 14:00 e l'atmosfera di questo posto mi stupisce parecchio. Sicuramente il clima è molto diverso rispetto a Chicago, dove pioveva molto spesso. Qui c'è un sole quasi accecante e tutti sembrano molto più allegri. Arriviamo davanti al cancello, perciò scendiamo dal taxi e scarichiamo le valigie.
Il cancello è grandissimo ed è dotato di un piccolo schermo che permette a papà di inserire qualche codice in modo da farci di entrare.
Mentre si apre, i bagagli mi cadono per terra: la nuova casa, meglio chiamarla villa, è sbalorditiva.
C'è un giardino immenso con fontane, alberi di ogni tipo, fiori e, soprattutto, una piscina gigantesca dotata di idromassaggio e cascata.
Non sono una che si stupisce facilmente ma non ho mai visto una cosa simile, per non parlare dell'interno: una cucina gigantesca con elettrodomestici di ultimissima generazione, salotto con maxi schermo ed una libreria immensa e tantissime altre stanze.
Quella che però mi colpisce maggiormente è la mia camera, dotata di bagno in marmo bianco ed una cabina armadio grandissima.
Sembra di essere in un sogno, poi però papà mi porta la borsa dalla quale fuoriesce il pacchetto, l'ultimo regalo di Kath, riportandomi alla realtà.
Sono troppo esausta e sinceramente ora non me la sento proprio di aprirlo, la cosa migliore è lasciarsi tutto alle spalle, almeno per il momento, perciò decido di lanciarmi sul letto matrimoniale con piumone morbidissimo e lì, finalmente, mi addormento.
«Ashley, tesoro, è pronta la cena! Coraggio, non puoi dormire tutto il tempo e soprattutto devi mangiare qualcosa!»
«Dai mamma, lasciami dormire, ti prego! Questo letto è così comodo»
«Dai, devi assolutamente cenare!»
È preoccupata, la capisco. Non mi vede molto felice e di conseguenza neppure troppo in forma, vuole solo che io stia bene.
Decido quindi di raccogliere tutte le poche forze che mi sono rimaste e scendo al piano inferiore diretta verso la sala da pranzo.
Mi siedo nel primo posto che mi capita e mi sento alquanto confusa nel notare che per stasera ha cucinato e sta servendo papà. Non è un cattivo cuoco o uno scansafatiche, anzi, ma solitamente non mangia con noi perché è sempre impegnato a causa del lavoro.
In ogni caso stasera c'è e ci ha preparato una deliziosa pasta allo scoglio che ha imparato a cucinare durante uno dei suoi tanti viaggi in giro per il mondo.
Ho un debole per questi piatti, in particolare tutto ciò che riguarda la cucina italiana ed il pesce, tipico della mia città d'origine, Miami.
In fatto di cibo non sono una schizzinosa: ho abitato così tanti luoghi diversi, che tendo ad adattarmi abbastanza facilmente alle nuove pietanze tipiche.
Oh finalmente trovo un punto a favore di queste continue migrazioni!!
La serata prosegue per il meglio, infatti, dopo un breve periodo di silenzio totale, ridiamo e scherziamo come se nulla fosse cambiato.
È strana questa atmosfera e sento che non durerà tanto a lungo, ma proprio per questo decido di godermi il momento al massimo.
«Allora, che si fa’ stasera?»
«Non so.. vuoi guardare un film? Possiamo comprarne uno, se vuoi» mi risponde papà.
Interviene allora mamma dicendo: «Già, bella idea!! Possiamo guardarci il film che ti piace tanto Ashley.. come si chiamava?»
«Intendi “Noi Siamo Infinito”??»
«Sìsì, proprio quello!!»
«Beh, è un ottimo film ma io avevo altre intenzioni per inaugurare la nuova casa..»
«Tipo??»
«Non avremo molto tempo libero siccome nei prossimi giorni torneremo alla normalità, quindi pensavo, siccome siamo nel mese di Dicembre, di addobbare l’albero insieme!!»
«Sarebbe una grandiosa idea ma purtroppo non abbiamo alberi: quello dell’altra casa è rimasto là..» mi risponde dispiaciuto papà.
«In realtà ne avremmo più di uno.. in giardino»
«Vorresti davvero tagliare un albero, di sera, per poi portarlo in casa ed addobbarlo?!»
«Ma mamma!! Cos’hai capito? Lo decoriamo direttamente fuori!»
«E che decorazioni penseresti di usare?» mi chiede, quasi indispettita del fatto che prima non mi ha capita.
«Veramente non tutti i negozi chiudono presto, anzi, alcuni sono sempre aperti!!» le rispondo quasi vantandomi di aver trovato una soluzione.
«Non so tesoro.. mi sembra una pazzia.. potremmo organizzarci per domani..» mi risponde mamma
«Rachael hai proprio ragione, è una pazzia ma.. che famiglia saremmo se non ne compiessimo qualcuna ogni tanto?!»
Così, mentre mamma sistema la cucina, io e papà andiamo a comprare tutto il necessario.
Fortunatamente qui vicino ci sono molti negozi disponibili 24 ore su 24 e riusciamo a trovare, abbastanza in fretta, tutto l’occorrente.
La serata non poteva andare meglio: abbiamo individuato l’albero più grande e, poi, lo abbiamo avvolto di mille luci e palline multicolori ma, specialmente, ho avuto il privilegio di mettere la punta. Quest’ultima non proviene dal negozietto vicino al nostro quartiere ma ho avuto la grande idea di portarla con me prima di partire. Non è una semplice punta: rappresenta la nostra famiglia ed è passata di generazione in generazione, perciò ci tengo molto. 
Terminato il momento di pazzia, ci rintaniamo in casa ed auguro loro la Buona Notte, siccome sento ancora la stanchezza per il viaggio e non sono particolarmente in forma neppure psicologicamente, non avendo contatti con nessuno tranne che con i miei genitori, qui.
Salgo allora le scale ed indosso il pigiama, pronta ad addormentarmi.
E così accade, ma solo dopo essermi aggiornata sul riuscito esame di Mike, che mi invia un messaggio vocale raccontandomi tutti i particolari della giornata ed aggiungendo che ci si accorge della mia assenza ma, sapendo che qui mi adatterò presto, è tranquillo.
Gli descrivo anche io tutto ciò che è successo, specialmente la bellissima serata passata con i miei, poi gli auguro la buona notte e mi rendo conto di una cosa: domani sarà il mio primo giorno di scuola!
 
 
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#spazioautrice


Ciao Lettori/Lettrici!!
Questo è il terzo capitolo, il giorno della partenza!!
Spero vi piaccia,
Fatemi Sapere cosa ne pensate!!
Ci Vediamo al prossimo Capitolo!!
JustinBieberSwag2
 
 
 

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Capitolo 4
*** The First Day ***


"Ehi Ash, dove stai andando? Perché mi abbandoni?"

È la voce di Kath, piangente e disperata.

"Perché non apri il mio regalo? Dove sei?"

Cerco di risponderle ma non riesco a parlare, è quasi come se fossi muta, come se non riuscisse a vedermi.

 

Così inizia la mia prima mattinata qui, con l'incubo che mi sta perseguitando da parecchie ore ormai.

Sono le 7:00 ed ho solo 30 minuti per arrivare in orario il mio primo giorno di scuola.

Mamma è più agitata di me, infatti, è già in cucina a prepararmi una colazione pazzesca tra uova, bacon, frittelle, ciambelle, brioches e così tanto cibo che sono già piena alla sola visione. Non ho molta fame ma vengo obbligata a mangiare qualcosa, perciò opto per un bel bicchiere di succo alla pesca ed un carinissimo cupcake. E' quasi inquietante il fatto che nulla di tutto ciò provenga da una pasticceria: ha sfornato tutto lei, infatti. Quando è in ansia, specialmente per le sfilate o per me, non fa' altro che cucinare, cucinare e cucinare. Cerco quindi di calmarla ma senza riuscirci. Se fosse per me tutto questo ben di Dio durerebbe per mesi ma, conoscendo la golosità di mamma, unita a quella di papà, so già che al mio ritorno non troverò neanche un avanzo.

Inizio dunque a prepararmi: mi lavo i denti, mi trucco leggermente ed arriva il fatidico momento della decisione degli indumenti. Ogni volta entro nel panico. Non sono una che si concentra tanto sull'estetica ma è sempre il mio primo giorno di scuola qui e quindi ci tengo particolarmente. Noto però con piacere che mamma mi ha già preparato degli indumenti molto belli che provengono dalla sua boutique, quindi addio al problema. Indosso allora dei semplicissimi leggings, caratterizzati da motivi floreali in uno sfondo nero, che delineano dolcemente le mie slanciate gambe quasi anoressiche, ed una lunga maglia nera con le maniche "ad ali", come le chiamo io.

«Li vuoi lasciare lisci, tesoro?» mi chiede mamma, cercando evidentemente di convincermi a sistemarmi meglio la testa.

«Ricevuto.» rispondo, dirigendomi allo specchio per raccogliere i miei lunghi e mossi capelli in una lisca di pesce laterale che evidenzia particolarmente tutte le naturali sfumature del mio chiarissimo biondo.

Papà mi sta aspettando in macchina, perciò cerco di velocizzarmi: prendo la mia borsa preferita e ci metto portafoglio, chiavi di casa e qualche quaderno a caso. Scendo le scale, saluto mamma e lo raggiungo.

La High School LA non è molto lontana da qui, a soli 5 minuti in macchina, perciò da domani la raggiungerò a piedi. E' un liceo pubblico molto, molto bello e soprattutto gigantesco, con campi da football, baseball, basket, tennis ed ha anche le piscine!! Un edificio spettacolare, che mi invita con grande interesse nell'interno, dopo aver augurato una buona giornata a papà. Sono le 7:40 e tutti sono in classe, tranne me, che devo presentare delle carte in segreteria e farmi accompagnare per un breve tour dell'istituto. Inizio perciò lezione alla seconda ora con matematica. Non poteva andarmi meglio: vado matta per queste materie scientifiche che non ho alcuna intenzione di continuare al college. L'insegnante non sembra male, anzi, sembra molto professionale e preparata, ma il mio sguardo cade su alcuni ragazzi fuori dalla finestra che si allenano a baseball, che fighi. Capisco subito che la mia vita scolastica qui non sarà per nulla noiosa.

Terminata la spiegazione di argomenti che avevo già svolto a Chicago, è tempo della lezione di inglese, perciò esco da questa stanza, scambio i libri e mi dirigo verso il piano superiore. 

Mi siedo nei posti dietro ed un ragazzo, di carnagione scura con delle treccine nere sottilissime, si accomoda di fianco a me.

«Ciao!!»

«Ciao!»

«Sono Jaden, mi piace ballare la break dance e suppongo che frequenteremo molti corsi insieme!»

Non riesco a trattenermi dal ridergli in faccia.

«Ma che razza di presentazione è questa?!»

«Beh ti ho raccontato qualcosa di me per conoscerci meglio.. Cosa si fa dalle tue parti? A proposito!!! Da dove vieni? Non penso tu sia di qui dato che non ti ho mai vista»

«Nono sono nuova, mi sono trasferita ieri e prima vivevo a Chicago»

«Non ci sono mai stato ma dicono che piova molto spesso»

«Sicuramente molto più di qui»

Le ore passano così in fretta, chiacchierando con Jaden e cercando di ascoltare qualcosa dai professori, che non mi rendo conto che è già il momento di andare in mensa, per la pausa pranzo.

Jaden esce di corsa per raggiungere i suoi amici, mentre io mi incammino con molta tranquillità verso quel luogo tanto odiato nella mia intera adolescenza per il fatto che lì ci sono tutti, proprio tutti.

C'è davvero tantissima gente ma riesco a trovare un piccolo posticino, perfetto per me. Sbirciando i vari tavoli intuisco subito quali sono quelli dei nerd, degli strani, dei finti normali e, soprattutto, quello dei popolari, dove vi è seduto anche Jaden, insieme ai fighi di Baseball. 

Inizio a sentirmi fissata, ma da persone che non ho nominato nell'elenco precedente: le cheerleaders. Erano il mio incubo peggiore a Chicago e così anche in tutti gli altri Paesi in cui ho vissuto: tutte delle oche fissate sulla loro perfezione e, soprattutto, sulle loro unghie. Non riesco a capire che cosa ci sia da fissare tanto sulle unghie!! Insomma, va bene metterci lo smalto, ma non guardarle tutto il tempo!!

Cerco comunque di convincermi del fatto che non mi stanno fissando ed inizio a mangiare, cercando di farmi gli affari miei.

Dopo pochi minuti arriva una ragazza bruna, con gli occhi verdi/marroni, non troppo alta e con un fisico magrissimo. Si siede accanto a me, ed inizia a parlarmi, come se ci frequentassimo da sempre.

«Scusa ma.. Ci conosciamo?»

«Sì, proprio ora!! Sono Madison, ma per gli amici Mad»

«Ti dovrei chiamare Mad?»

«Iniziamo da come ti chiami tu»

«Ah! Sisi, scusa!! Io sono Ashley, ma per gli amici Ash»

«Bene Ash, questo è il tuo primo giorno di scuola a Los Angeles?»

«Sì, esatto! Tu invece sei qui da parecchio tempo?»

«Sì, ma in realtà provengo da New York»

Mi chiede poi le solite cose, come: da dove vengo esattamente, se mi piace questo posto..

Poi però si interrompe e, ridendo, mi interroga sul motivo per cui le cheerleaders della scuola mi fissano così intensamente.

«Allora non era solo una mia allucinazione!!»

«Hai delle allucinazioni??»

«Iniziavo a pensarlo ma ora non lo credo più»

«Sono contenta per te!!»

«Grazie!»

«Allora, mi vuoi spiegare cos'hai combinato già il tuo primo giorno? Insomma, non può essere un caso!!»

«Beh non lo nego, mi sento fissata, ma non ho la più pallida idea del motivo, credimi, non ho combinato nulla!"

Suona la campanella, allora saluto Mad e mi reco alla prossima lezione, passando prima a prendere i libri.

Durante l'ora di spagnolo sono molto attenta, anche perché non ho ancora fatto conoscenza con nessuno di questo corso.

Nell'uscire, controllo la tabella che mi è stata assegnata dalla segreteria e ci trovo scritto: "educazione fisica". Non sono assolutamente una sportiva e tantomeno un'amante di queste attività, quindi cerco di prepararmi al peggio.

Dopo essermi resa conto che non ho neppure degli indumenti adatti, mi scuso con l'insegnate per essermeli dimenticati e chiedo di poter osservare l'attività degli altri studenti dai gradoni.

Mi rimangerei subito la seconda parte, se potessi tornare indietro: il prof Pallone Gonfiato ghigna e mi costringe a correre, per tutta l'ora, intorno al campo da Baseball.

Mi sento quasi morire e, come se non bastasse, la mia lezione di ginnastica coincide con quella di due delle cheerleaders della mensa che, fissandomi continuamente anche qui, ridono di me.

L'ora è terminata e mi affretto subito per raggiungere gli spogliatoi e darmi una rinfrescata.

Che imbarazzo!! Non dimenticherò mai più gli indumenti di ricambio!!

Finalmente è l'ultima ora ed incontro Jaden che, nel vedermi, inizia a ridere come un cretino.

Sono davvero irritata per ciò che è successo prima, perciò gli consiglio di non rivolgermi la parola per un bel po'. Ovviamente, non mi da' retta e continua a prendermi in giro, soprattutto perché ha notato che ci sono rimasta male quando il prof Pallone Gonfiato si è messo a sghignazzare.

Finite le prese in giro, gli chiedo se anche lui ha notato qualcosa di strano, riferendomi alle Cheerleaders, e lui mi risponde molto disinteressatamente, dicendomi che non ha percepito nulla e che devo smetterla di fare l'egocentrica.

Forse Mad stava scherzando, o forse Jaden non nota i particolari, comunque sia, la lezione termina e mi incammino verso casa.

Finalmente arrivata, non potendone più di camminare, salgo le scale, mi faccio un rilassantissimo bagno caldo ed inizio a fare i compiti: non sono molti ma voglio essere alla pari con gli altri e perciò è meglio non perdere tempo.

Dopo una mezz'oretta, i ricordi delle scorse ore si fanno vivi nella mia testa, perciò, con ancora addosso l'asciugamano, scendo in sala e mi guardo un po' di televisione. Non sono passati nemmeno 20 minuti, che mi squilla il cellulare: numero sconosciuto.

Curiosa di sapere chi mi disturba, rispondo:

«Ciaoo!! Parlo con Ashley?»

«Dipende da chi è dall'altra parte del telefono!»

«Ciao Ash!! Sono Ivy! Senti, dei miei amici stasera organizzano una festa per tutti gli studenti della HSLA, quindi devi venire anche tu!!»

«Scusami ma non posso.. stasera ho altri impegni» Non mi fido molto di questa voce e, soprattutto, conosco questo genere di feste e non ho voglia di parteciparvi, non ora.

«Forse mi sono espressa male, non è accettabile un "No" come risposta! Coraggio, qual miglior modo per poter conoscere nuovi amici?»

«Ma..»

«Vieni alle 22:00 alla casa di Seth, non ritardare eh!!»

«Seth?»

E lei mi riattacca.

Sono alquanto perplessa e non credo che ci andrò, preferisco chiamare Mike, stasera, e chiacchierarci per tutta la notte.

Gli mando un messaggio su Whatssapp e, dopo pochissimi minuti, mi scrive che stasera non può proprio perché lui e Kath andranno ad una festa fantastica.

Dispiaciuta per i miei piani andati in fumo, auguro loro buon divertimento e vado ad asciugarmi la testa.

Sono ormai le 19:00, mamma sarà qui a momenti, perciò apparecchio la tavola.

Come previsto, papà non riuscirà ad arrivare in tempo poiché deve terminare ancora una riunione e, mentre sto parlando al telefono con lui, arriva mamma, con mille scartoffie e raccoglitori.

Riattacco la cornetta e la aiuto ad appoggiare tutta quella roba, poi, mentre lei si sistema e prepara la cena, io mi diverto a sfogliare la sua nuova collezione invernale. E' davvero piacevole, non come le altre riviste, soprattutto perché conosco una gran parte di quelle simpaticissime modelle ed il vederle conciate da Babbe Natale mi fa' sorridere.

Tutto è pronto, mi siedo ed inizio a raccontarle la mia giornata, poi anche lei fa' lo stesso con me. 

Il campanello di casa suona e, dal momento che mamma è impegnata con una telefonata, vado a vedere chi è: Jaden.

Come fa a sapere dove vivo? In questa città ci sono troppi Stalker.. meglio stare attenti..

Fingo di non aver capito che è lui: «Chi è?»

«Ciao Ash! Sei pronta?»

«Pronta?»

«Ti sei dimenticata che stasera c'è una festa?? Dai, non fare la finta tonta e vieni fuori, così non arriviamo in ritardo»

«Ah!! Certo, me ne ero completamente dimenticata!! Comunque non vengo, mi spiace ma ho di meglio da fare, quindi sarà per un'altra volta! Divertiti!!»

Sto per appoggiare la cornetta del citofono, quando si mette ad urlare dicendomi che ormai è passato a prendermi e che Ivy gli aveva assicurato che sarei venuta.

«Scusa ma non è colpa mia se la tua amica non capisce la mia stessa lingua.. Stasera non posso proprio..»

«Senti, puoi evitare di farmi perdere tempo ed uscire, così andiamo?? Che hai di meglio da fare? Narnia sarà ancora lì al tuo ritorno!!»

Questo ragazzo mi irrita alquanto ma riesce a convincermi: «10 minuti ed arrivo»

«Facciamo 5»

Chiedo il permesso e, dopo averlo ottenuto, indosso... panicoo! Riscendo le scale e prendo in mano la cornetta del citofono: «Che tipo di festa è??»

«Che?!»

«Una festa a tema? Devo indossare qualcosa di particolare? Come mi vesto??»

«Ma ti devo spiegare tutto io? Hai una canotta aderente ed una minigonna inguinale?»

«Mi spieghi che problemi hai?»

Si mette a ridere e mi dice di indossare quello che voglio, di non preoccuparmi.

"Una canotta con dei pantaloncini? Fa' freddo fuori?»

"Non ti credevo così fissata sull'estetica! Indossa anche una felpa e sei pronta.. Sbrigati, però!»

Mi affretto e, dopo essermi vestita e sistemata decentemente, saluto mamma ed esco.

«Era ora!! Ma quanto sei lenta?!» Mi dice sorridendo.

Saliamo sulla sua macchina ed arriviamo alla presunta casa di Seth: pazzesca, gente che si tuffa dal tetto, luci multicolor, musica al massimo volume con un dj.. Pensavo che John fosse il migliore ma inizio a pensare che qui molte cose a cui credevo cambieranno.

Jaden mi porta all'interno della villa, dove incontro la famosa Ivy, una delle Cheerleaders di cui il simpaticone non mi ha voluto parlare durante il tragitto.

«Eccoti qui!! Ti avevo chiesto di non venire in ritardo!!»

«Scusatela ma è troppo lenta a vestirsi, poverina»

E tutto il gruppo si mette a ridere mentre io mi trovo nell'imbarazzo più assoluto, finché non scorgo Mad fuori dalla piscina.

Senza neppure degnare di uno sguardo gli amichetti di Jaden, corro da lei e la saluto.

«Anche tu qui? Non ti credevo una da feste!»

«Non lo sono infatti, ma Jaden mi ha costretta.. perciò eccomi qui»

«Mi avevi detto che non avevi combinato nulla oggi!!»

«Infatti è così!!»

Si mette a ridere, facendo riferimento a Jaden e tutti i suoi amici, che mi fissavano ancora!!!

«Ma che problemi hanno con me?!»

Ridendo ancora, come se sapesse qualcosa, mi risponde: «Non so, prova a chiedere!» 

Non vedo altre soluzioni, perciò mi sto girando per andare da loro a chiedere spiegazioni, quando mi sento sollevare da terra e finisco nel bel mezzo della piscina.  Ancora una volta non ho portato vestiti di ricambio. Risalgo in superficie e noto con grande nervosismo che tutti ridono, ridono e ridono! Ma cosa li diverte, insomma?!

Nuoto verso le scalette ma un sacco di gente si tuffa, praticamente tutto il gruppetto di Jaden, lui escluso, ovviamente.

Uno di loro mi lancia una palla, chiedendomi se voglio giocare con loro, ma rifiuto subito l'offerta: io e lo sport non saremo mai in sintonia.

«Che gioco vorresti fare? Dai, ragazzi, non possiamo divertirci senza la nuova arrivata!»

«Ah fatelo pure, non mi offendo!! Io andrò a darmi una bella asciugata!»

«Nono, giochiamo un po', dai, mica ti mangiamo!»

Non so veramente che cosa rispondere.. sono già stata a molte feste ma la vita qui è davvero strana, comprese le persone!!

«Dai, lasciatela in pace! La state traumatizzando!»

Dalla risata chiassosa capisco subito che si tratta di Jaden.

Per fortuna gli danno retta e riesco a raggiungere le scalette, in cerca di qualcosa per asciugarmi.

Ivy mi trascina al piano superiore e mi offre alcuni suoi abiti, così da non aver freddo.

Non posso far altro che accettarli, siccome non voglio ammalarmi.

Scendo e mi dirigo verso la porta, con l'intenzione di tornarmene a casa, ma mi rammento che non ho neppure la macchina, perciò chiedo a Jaden le sue chiavi, che ovviamente non mi consegna.

Mentre lo sto pregando di accompagnarmi a casa, si crea un silenzio tombale: «Hey Justin!! Vi state divertendo?? Dai, aggiungetevi anche voi, è una festa incredibile!!»

Risponde la bellissima ragazza al suo fianco, dicendogli che ora sono impegnati, poi entrano in casa e dopo il cenno di riavvio da parte di quello che ho identificato come Seth, la festa riparte, come se nulla fosse.

Lascio perdere la storia delle chiavi, anche perché non vincerei mai, e chiedo chi erano quei due.

«Justin e Selena, lei è la sorella di Seth e lui il suo migliore amico, meglio dire fratello. Non ti preoccupare per loro, sanno quello che fanno. Ora pensa a divertirti»

Raggiungo Mad che mi presenta Matthew ed Emily, due fratelli gemelli simpaticissimi.

Parlo e rido tantissimo con loro ma poi vengo interrotta da Seth che mi lancia una sfida a Vodka Pong. Sorrido e rifiuto, continuando il discorso con Mad ed i gemelli.

Intervengono allora Ivy e tutte le altre Cheerleaders dicendomi che sono proprio noiosa e si mettono a giocare loro, insieme a tutto il gruppo. 

Sembrano davvero affiatati: devono volersi davvero bene. 

Mad si butta nel gioco e riesce a convincermi a fare lo stesso.

Si apre quindi una sfida aperta tra me e Seth, senza vincitori, perché Jaden mi porta via da quel tavolo. Sento che la testa mi sta scoppiando: ho bevuto troppo ed ora mi sta anche venendo un gran sonno.

Vengo trasportata sul divano all'interno e lì mi addormento.

Mi risveglio, senza capire dove sono, poi però me ne rendo conto e mi viene in mente di aver dimenticato tutta la mia roba in una camera di sopra, quindi salgo per riprendermi tutto. 

La stanza non è vuota ma c'è quella che denomino "la coppia Stramba".

E non ho tutti i torti, infatti, suppongo stessero parlando di qualcosa di segreto perché nell'entrare mi guardano davvero shockati, come se sperassero che non avessi sentito nulla, ed in effetti era così, ma dirlo non sarebbe servito.

Prendo i miei abiti e, finalmente, convinco Jaden a portarmi a casa.

«Allora, ho visto che ti sei lasciata andare con Seth alla fine»

«Non so cosa tu voglia intendere con "lasciata andare" ma beh, non è stata certamente una serata noiosa»

Ci mettiamo a ridere, poi, dopo esserci scambiati i numeri, gli auguro la buona notte e corro in casa.

Sono le 3.30 del mattino: tra pochissime ore dovrò risvegliarmi per andare a scuola e papà è in studio, circondato da masse di scartoffie.

«Spero che ti sia divertita»

Cavoli, mi ha beccata: non volevo farmi notare.. è tardi e sono ancora brilla, come minimo starò in punizione a vita....

«Sì, non è stata una brutta serata, ho fatto nuove amicizie»

«Magari, la prossima volta, chiedi se puoi restare fino a quest'ora: tua madre era preoccupata, quindi falle sapere che sei tornata, ok?»

«Certamente! Scusami, non volevo farvi agitare, ho perso la condizione del tempo..»

«Scuse accettate, ma non rifarlo mai più, Intesi?»

«Intesissimi!!»

Rassicuro mamma, mi metto il pigiama e noto che mi sono arrivati parecchi messaggi da Jaden: ora non voglio perdere altri minuti di sonno, quindi li leggerò domani, tanto non saranno importanti..

 

 

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Ciao lettrici/lettori!!!

Questo è il quarto capitolo!!

Cosa ne pensate?

Fatemi sapere il vostro giudizio!

Scusate per il ritardo ma tra scuola e Santa Lucia sono stata molto impegnata😓

Al quinto capitolo!!!❤️

 

JustinBieberSwag2

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Capitolo 5
*** When Appearance Deceives ***


«Tesoro!! Arriverai in ritardo!! Svegliati!!»
«No dai.. Oggi passo..»
«Come scusa?! Se vuoi fare festa fino a tardi, devi essere consapevole che il mattino arriverà prima!!! Dai che devo andare a lavoro!! Non farmi perdere tempo! In piedi!!»
E, con un telecomando del quale non sapevo neppure l'esistenza, apre le tende: c'è un sole così raggiante stamattina, che mi accieca.
Non voglio che arrivi in ritardo anche lei, perciò decido di alzarmi e filare dritta in bagno.
Mi sto vestendo, quando sento mamma parlare con una strana voce, diversa da quella di papà, al piano inferiore: Jaden è qui.
Dopo essermi messa un paio di skinny scuri ed una camicetta a quadretti rossa e blu, mi fiondo di sotto, dove saluto mamma e corro in cucina per mangiare qualcosa di caldo e dolce: una bella cioccolata.
Jaden sembra davvero indispettito: forse ieri sera ho combinato qualcosa ma, anche se i miei ricordi non sono dei migliori, non mi sembra sia così.
«Che ci fai qui, in casa mia, a quest'ora? E come facevi a sapere che vivo qui? Sei uno stalker per caso??»
«Abitiamo nello stesso quartiere: per questo so dove abiti. Ma non perdiamoci in stupidaggini. Hai letto i miei messaggi? Perché diavolo non mi hai risposto?!»
Devo averla combinata proprio grossa: sembra preoccupato.
«Ho notato che mi avevi inviato qualcosa ma non ho letto nulla.. ho preferito dormire» gli rispondo sorridendo.
«Ti avevo detto di pensare a divertirti e basta!»
«Ma si può sapere di cosa stai parlando, insomma?! Sii esplicito, non capisco davvero!!»
«Non sei stata tu a salire al piano superiore?»
«Ah!! Ti stai riferendo alla Coppia Stramba? Dovevo prendere le mie cose.. non l'ho fatto apposta, non sapevo fossero lì..»
«Senti, mi devi promettere di non dire a nessuno ciò che hai sentito, ok?»
Non riesco a trattenermi dal ridergli in faccia: «Guarda che sono serio, non lo deve sapere nessuno, per il bene di tutti»
«Non vorrei deluderti ma.. io non ho sentito davvero nulla!! Mi sono accorta che stavano parlando di qualcosa di privato ma, credimi, non ho la più pallida idea dell'argomento. Perciò rilassati.»
«Una cosa che non sopporto sono proprio le bugie. Mi sta bene che hai sentito, voglio dire, ormai quel che è fatto è fatto, perciò non serve mentirmi, so che non lo dirai per nessuna ragione al mondo.»
«Da questo punto di vista la vedo come te: non mi piacciono le persone false ma, te lo assicuro, non so davvero di che cosa stessero parlando. Ho preso la mia roba e sono scesa subito.»
«Ok, ti credo. Ora però sbrighiamoci o faremo davvero tardi a scuola.»
«Agli ordini!»
Indosso le Converse blu, prendo la borsa contenente tutto il necessario, anche il ricambio delle emergenze, ed usciamo di casa, diretti verso la HSLA.
Arrivati a destinazione giusti in tempo, mi affretto per andare nell'aula della prima lezione.
Noto con grande piacere che ci sono anche Matt ed Emily, i due gemelli simpatici della scorsa notte, grazie ai quali le ore passano particolarmente in fretta, tranne fisica, in cui trovo sempre delle difficoltà.
L'insegnante è molto brava e disponibile, perciò la sfrutterò al massimo per riuscire a capire questa materia così difficile e noiosa.
Durante la pausa pranzo Seth e gli altri mi invitano ad unirmi al gruppo ma decido di stare con Mad ed i gemelli: con loro mi sento più a mio agio.
Dopo essermi seduta nello stesso posto di ieri, osservando la gente nei dintorni, mi accorgo che al tavolo di Jaden c'è anche la Coppia Stramba: evidentemente ieri non sono venuti.
Oggi non mi sento particolarmente fissata: nonostante tutto, credo che la festa sia servita a qualcosa, oltre che ad ubriacarmi e tornare tardi.
Finisco il pasto, perciò vado a sistemare il mio vassoio: "Splash"
«Ma che cazzo fai? Sei scemo per caso? Non guardi dove cammini?!»
Sono furibonda: qualcuno mi ha rovesciato il suo frullato addosso ed ora mi tocca usare il ricambio. Fortuna che me ne sono ricordata!!
Come se non bastasse, quella persona non era uno sconosciuto ma proprio il tipo della coppia Stramba!! Ma che problemi ha? Jaden non gli ha detto che non ho sentito nulla e che se fosse il contrario mi farei gli affari miei?
«Mi dispiace, non l'ho fatto apposta!! Non serve farne una tragedia!! E poi potevi stare più attenta anche tu!!»
E così ci mettiamo a discutere rumorosamente nel bel mezzo della mensa, con tutti gli occhi puntati verso di noi, come se fossimo i protagonisti di uno spettacolo comico.
«Sei stato tu a rovesciarmi quella porcheria addosso! Perciò attento a ciò che fai, imbecille!!»
Jaden interviene trascinandomi fuori da quella stanza, soprattutto lontano da quell'idiota prepotente.
«Datti una calmata! E' pur sempre un po' di frullato, ed inoltre hai anche gli abiti di riserva!»
«Se pensa di fare il bullo con me si sbaglia!!! Non la passerà liscia! Insomma Jaden, non gli hai riferito della nostra chiacchierata di stamattina?»
«Ash non è come credi, quella storia non c'entra assolutamente nulla! Fidati di me, è stato solo un incidente»
«Beh avrebbe potuto farmi delle scuse, allora» gli rispondo ancora parecchio indispettita per l'accaduto.
«Te le avrebbe fatte se tu non avessi reagito come una pazza sclerata!» 
«Ora la colpa sarebbe mia?!»
«Lasciamo perdere e vai a cambiarti, piuttosto! Inizi ad essere tutta appiccicosa!!»
Ascolto il consiglio e mi vado a sistemare un po': per fortuna mi sono sporcata solo la camicetta, altrimenti mi sarei dovuta cambiare tutta! Mi dispiace averla rovinata, era una delle mie preferite: me l'aveva regalata Kath per il mio scorso compleanno.
Pazienza Ashley, pazienza.
Scendo al piano terra per la lezione di arte e, guarda caso, c'è anche la Coppia Stramba: oggi sono loro che mi perseguitano.
Li ignoro completamente, specialmente lui, anche perché, se gli dovessi parlare, sono sicurissima che finiremmo per prenderci a sberle.
Fanno lo stesso anche loro e la lezione prosegue per il meglio, diversamente dalle mie aspettative: avevo già preparato una marea di insulti da rifilargli.
Arrivata al mio armadietto vengo spaventata da Ivy che, con grande vivacità, mi invita a casa sua oggi, per fare i compiti e poi uscire con il gruppo, tutti insieme.
«No, guarda, non è proprio il caso.. sono ancora molto stanca per la notte scorsa ed inoltre non credo che riusciremmo a studiare davvero, quindi grazie ma questa volta passo.»
«Puoi stare tranquilla, non ci sono Justin e Selena»
Ah, ecco come si chiamava l'idiota arrogante!
«Non si tratta di loro, non mi faccio condizionare da quel tipo di persone. Non mi va proprio di venire, niente di più»
«Quel tipo di persone? D'accordo, ma se cambi idea vieni pure»
La ringrazio per l'offerta e termino scuola.
Nell'uscire vengo raggiunta da Jaden e Mad, che sembrano aver fatto amicizia: «Stai andando a casa?» 
«Sìsì, perché?»
«Vuoi un passaggio?» mi chiede Mad.
Non voglio disturbarli, mi sembrano particolarmente affiatati, ed inoltre non devo fare molta strada, perciò rifiuto con molta educazione.
Dietro di loro intravedo tutto, e dico tutto, il gruppo: evidentemente non stanno andando a casa, avranno in mente un'altra festa.
Seth mi saluta da lontano, rivolgendomi un gran bel sorriso che provoca in me una strana sensazione.
Finalmente arrivo a casa ed inizio a studiare, tra una pausa e l'altra.
Terminata l'attività sistemo un po' la camera, siccome si sta trasformando in un porcile, e mi capita tra le mani la famosa lettera: non trovo il coraggio di aprirla. Cosa ci sarà scritto? Ovviamente le solite cose, i soliti addii e promesse di tenerci in contatto... nonostante le varie ipotesi non posso esserne certa se non la leggo.
Non ce la faccio proprio.. non oggi, con tutto quello che mi è capitato.
Non c'è una brutta giornata, perciò decido di mettermi qualcosa di comodo ed uscire per una passeggiata esplorativa: sono qui da tre giorni e non ho ancora perlustrato nulla.
Da lontano scorgo un parco molto carino, con un sacco di giochi ed alberi, perciò decido di fare una piccola sosta.
Mi accomodo su un'altalena ed inizio a riflettere su tutto ciò che è successo fino ad ora, compreso l'episodio della mensa. Come farò a rientrarci domani? Tutti mi fisseranno? Certo che sì, lo fanno quando non hanno ragioni, figurati quando ne hanno. Qui è tutto così calmo, c'è un'aria così leggera da cullarmi dolcemente e farmi sentire al sicuro: ho trovato il mio luogo-riflessioni.
Ogni volta che cambio città è una delle prime cose che cerco, perché necessito di un'area solo mia in cui posso pensare e stare con me stessa, senza nessun altro.
Si sta facendo tardi, mamma sarà già tornata, perciò mi incammino verso casa, dispiaciuta di dover abbandonare questo posto così magico e rilassante.
Mentre sto camminando Mad mi telefona e mi chiede dove abito.
«Perché vuoi saperlo?»
«Dopo cena ti raggiungo e ti racconto tutto quello che ti sei persa oggi perché hai preferito studiare»
Le spiego come raggiungermi e ci diamo appuntamento per le 21:00.
Il campanello suona proprio a quell'ora e, dopo averle fatto conoscere mamma, la accompagno in camera, per poter parlare con più libertà.
«Allora, che cosa mi sono persa di così importante?»
«Seth ci ha portati in un luogo bellissimo!! C'erano delle cascate straordinarie dove abbiamo fatto il bagno! Ash dovevi esserci, ci siamo divertiti così tanto!!»
«Scusa ma ho dovuto studiare.. sono molto indietro con alcune materie.. Ma era questa la novità?»
«Nono.. la novità è che uscirò con Jaden domani sera, sono così felice!!»
«Ma non vi siete conosciuti oggi, praticamente?»
«In realtà ieri alla festa..»
«E non è un po' presto?»
«No, insomma, sarà un modo perfetto per conoscerci meglio!»
Sembra davvero entusiasta, perciò la assecondo, chiedendole cos'ha intenzione di indossare domani e lei inizia a parlare a raffica per almeno un'ora, tutta concentrata sulla grande serata.
Poi cambia discorso: «Uscirai con Seth?»
«Con Seth? Perché?»
«Dai, non negarlo, c'è qualcosa tra di voi.. come una scintilla»
«Non dico di non provare attrazione nei suoi confronti ma.. non ci sono scintille.. credo di essere ancora innamorata del mio ex..»
Dopo averle raccontato un po' della scorsa vita a Chicago, soffermandomi soprattutto su Zac, lei mi confida che ha saputo da Jaden che Seth vorrebbe chiedermi di uscire.
La mia espressione non è delle migliori, sembro quasi terrorizzata, il che fa' ridere Mad.
«Guarda che non è assolutamente un ragazzo da buttare via eh!»
«Non è questo il punto, se fosse una questione solo estetica non saremmo qui neppure a parlarne, è uno dei più belli di tutto il liceo! Il fatto è che non sono ancora pronta per questo tipo di uscite e, soprattutto, non mi interessa in quel senso!!»
«E dell'episodio in mensa che mi dici?»
Così inizia tutto un mio discorsone di critiche verso quel ragazzo e termina solo quando il cellulare di Mad squilla: è la madre che la invita a tornare, prima di sorpassare il coprifuoco.
Prima di lasciarla andare, però, le chiedo qualche informazione su quei due.. sono troppo strani e soprattutto troppo misteriosi.
«Non c'è molto da dire, sono persone estremamente riservate. So solo che stanno insieme da molto tempo, ormai, tanto che sono la coppia modello di tutto l'Istituto ed anche la mia, sono così carini insieme! Comunque non penso che lui ti abbia rovesciato il frullato appositamente, soprattutto perché credo in ciò che dice Jaden, si conoscono come dei fratelli, se non di più: contando anche Seth, sono tre ragazzi veramente inseparabili. Se vuoi sapere altre informazioni dovresti chiedere a Jaden perché io non ne so molto, solo dalle voci..»
«Nono, mi interessava solo capire se sono davvero così strani come sembrano.. tutto qui.»
La accompagno fuori e le auguro la buona notte, poi, vado a dormire anche io.
La mattina seguente procede tutto come al solito: sveglia, preparazione, Jaden passa a prendermi, arriviamo a scuola, lezione, mensa... oddio, è giunto il momento tanto atteso con timore.
Nell'entrare mi accorgo che Mad ed i gemelli si sono uniti al gruppo ma non me la sento proprio di raggiungerli: tra Seth e la Coppia Stramba non saprei proprio dove guardare, perciò mi siedo al solito posto, che a quanto pare è diventato il mio.
«Perché non ti unisci a noi?» mi chiede Seth abbracciandomi
«Ehm.. non ho una grande voglia di fare conversazione oggi, perciò preferisco starmene qui da sola» non sapevo proprio cosa dirgli.. ora è diventata una cosa davvero imbarazzante.
«Sai, potresti venire e non parlare.. O hai dei problemi con qualcuno al tavolo?»
Si sta sicuramente riferendo a Justin.
Non so cosa rispondergli.. non voglio che pensino che me ne sto in disparte a causa dell'episodio di ieri ma non vorrei neppure aggiungermi al tavolo...
«Allora? Vieni?»
Mi lascio convincere e mi siedo accanto a lui. L'unico punto a favore è che la coppia non mi guarda neppure, che sollievo!
Alla fine riesco ad inserirmi nel gruppo, parlando con quasi tutti e ridendo alle battute di Seth: devo ammettere che è davvero simpatico.
Il pomeriggio decido di riandare al parchetto dell'altro giorno e, dopo un'ora sull'altalena, intravedo una figura che mi sembra famigliare, ed infatti è così: è Justin.
Posso così dire addio al luogo perfetto, quello solo per me. Ora c'è anche lui.
Ha girato lo sguardo verso la mia parte e sta camminando in questa direzione.
Non so assolutamente che cosa fare, sono pietrificata.
«Tranquilla, non ho nessun frullato in mano» mi dice sorridendo.
Non avevo notato quanto fosse bello il suo sorriso, rimango quasi estasiata e non riesco a parlare per qualche secondo, poi:«Perché sei qui?»
«Per te, ovvio» e si mette a ridere, ancora con quello sguardo così ammaliante.
«Guarda che sono seria. Che vuoi?»
«Non sapevo fosse il tuo posto, scusa»
«Beh ora lo sai» gli rispondo, ancora carica del rancore per quello che è successo.
«Suppongo allora che tu sia già stata lassù» e mi indica una montagnetta lì vicino.
«Supponi male, non ci sono mai stata»
Così mi ci accompagna e mi mostra un panorama stupendo: ci troviamo sulla cima, seduti sull'erba, con i piedi che sono sospesi nel vuoto, sopra al mare. 
«Wow!!»
«Shh!! Ascolta» mi dice, chiudendo gli occhi.
Non riesco a comprendere a cosa si sta riferendo fin quando non me lo dice espressamente: «Non senti la musica delle acque del mare contro gli scogli?»
Ha ragione: qui la calma è la regina e l'atmosfera che si è creata è stupenda, così mi sdraio e chiudo gli occhi.
Quando li riapro, noto con stupore che i suoi occhi sono puntati su di me, ma non credo appositamente, sembra immerso nei suoi pensieri.
«Sarà meglio che vada»
Emerge dalla sua meditazione: «Perché?»
Sono sorpresa, mi sarei aspettata un "ok, ciao" e penso che se ne sia accorto
«Beh non voglio essere d'intralcio: sto invadendo il tuo luogo..»
«Tranquilla, a volte serve qualcuno che ti impedisca di pensare troppo»
Chissà che cosa lo tormenta così intensamente.. 
«Ok.. Mi hai sporcata apposta l'altro giorno o è stato un incidente?»
«Ancora con questa storia? Certo che è stato un incidente! Per chi mi hai preso? Mica vado in giro a sporcare la gente che non conosco, per divertirmi!»
«Ah.. ero convinta di sì..» 
«E per quale motivo?»
«Pensavo fosse un avvertimento per farmi tacere riguardo a ciò che ho sentito alla festa»
Dall'espressione sembra sorpreso:«Non avverto la gente rovesciando frullati»
«Buon a sapersi, allora»
Restiamo per un po' in silenzio poi continuo il discorso:«se fai qualcosa per sbaglio, non chiedi scusa?» non ho molte idee di argomenti da trattare con lui, perciò decido di rimanere sempre sullo stesso.
«Siamo ancora sull'evento frullato?» 
Annuisco, lasciandomi scappare un sorriso.
«Sì, solitamente le faccio. Con te non ci sono riuscito, siccome mi hai subito infamato»
«Beh, ora non lo sto facendo»
Si mette a sorridere e mi dice:«Ok, mi dispiace, non l'ho fatto apposta. Riuscirai mai a perdonarmi?»
«Forse un giorno» e gli sorrido di nuovo.
Non so cosa mi stia succedendo ma non riesco a rimanere seria, qui con lui.
Il tempo passa così in fretta che è già ora di tornare a casa, perciò mi alzo.
«Che stai facendo?»
«Devo andare.. Mia mamma sarà già tornata a casa ed è quasi ora di cena»
«Ti vuoi perdere il tramonto?»
Ovvio che no! Ma non posso restare, l'ho appena perdonato e non sono sicura di quello che potrebbe succedere se rimanessi.
«Mi dispiace ma dovremo fare un'altra volta.. non voglio che mia madre si preoccupi»
«Certamente! Ci vediamo in giro, allora»
«A presto..»
Così riscendo la collinetta e ritorno a casa.
«Come mai sei così contenta? Com'è andata oggi?»
«Bene, non è successo nulla di particolare.. le solite cose.. te, invece?» e così riesco a spostare i riflettori verso di lei, sfuggendo alla domanda..
Non so che cosa sia successo oggi ma non mi ero mai sentita così prima, con nessuno.
Stasera ho deciso di guardare un bel film con mamma e papà arriva prima del solito, così si aggiunge anche lui.
Dopo un'oretta circa Mad mi scrive un sacco di messaggi, raccontandomi della stupenda serata e Jaden fa' lo stesso.
Sembrano davvero felici insieme, perciò ne sono molto soddisfatta.
Non racconto a nessuno dei due dell'incontro con Justin.. dico solo che sono stata al parco, senza dare troppi dettagli.
Non so perchè ma se penso a domani mi immagino solo il sorriso di Justin..
Ok, devo smetterla.
Basta!
Non importa quanto può essere affascinate, rimane sempre un'imbecille.
 

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Ciao Lettrici/Lettori!!
Come vi è sembrato il capitolo?
Tenetevi pronti al sesto perché arriverà molto presto😏
Fatemi sapere le vostre opinioni!
Ci rivediamo al prossimo capitolo!!❤️

JustinBieberSwag2

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Capitolo 6
*** Mysterious ***


Stranamente oggi sono la prima a svegliarmi, perciò decido di preparare la colazione per tutti quanti.
Non cucino quanto mamma, però me la so cavare, anche perché certe sere devono lavorare entrambi, perciò devo per forza arrangiarmi se voglio mangiare qualcosa di diverso dal cibo spazzatura d'asporto.
«Che ci fai qui a quest'ora?» mi chiede mamma quasi preoccupata.
«Mi sono alzata prima, quindi ho deciso di rendermi utile»
Tra una chiacchierata e l'altra finisco comunque per essere di fretta.
Jaden arriva, come al solito, e durante il tragitto mi chiede se alla fine avevo sentito di che cosa stessero parlando l'altra sera, intendendo della Coppia Stramba.
«Credevo avessimo risolto questa cosa, non ho sentito nulla» gli ripeto, sperando che sia l'ultima volta.
«Justin mi ha scritto ieri dicendomi che in realtà sai tutto»
«Ah sì, gliel'ho fatto intendere, lo ammetto, sono colpevole»
«E perché mai?»
«Volevo fargliela pagare per il frullato: ti avevo detto che non l'avrebbe passata liscia»
Così, tra un racconto e l'altro, soprattutto sulla serata passata con Mad, arriviamo a scuola.
Durante la pausa pranzo non parlo molto con Justin, anzi, non ci diciamo assolutamente nulla, come se ieri non ci fossimo neppure incontrati.
Ascolto nuovamente tutti i dettagli della serata scorsa, ma questa volta dalla prospettiva di Mad, poi vado a lezione con i gemelli ed Ivy.
Le ore oggi non passano proprio più: quanto vorrei ritornare su quella collinetta, con lui..
Non succederà più, perciò meglio mettermi il cuore in pace.
Mentre sto sistemando il mio armadietto, Seth arriva e mi chiede se ho dei programmi per questo pomeriggio.
Vorrei rifiutare, per raggiungere il parco, ma non voglio offenderlo o generare sospetti, perciò accetto di trovarmi in biblioteca con lui e tutti gli altri.
«Ok, allora siamo d'accordo, ti aspetto lì o vuoi un passaggio?»
Neppure la biblioteca è tanto lontana da casa, quindi rifiuto cortesemente l'offerta e gli dico che ci vedremo direttamente là.
Nonostante tutto, la posizione in cui vivo non è assolutamente male, si trova vicina a qualsiasi cosa: mi sembra strano da dire ma sto iniziando ad ambientarmi davvero bene qui.
Sto uscendo da scuola, quando la mia mano viene tirata verso l'interno e trascinata verso i corridoi ormai vuoti: è Justin.
«Ti sembra normale? Mi hai fatta spaventare!!» gli dico, fingendo che mi abbia dato fastidio.
«Chi pensavi che fosse? Un Killer?»
«Saltiamo gli inconvenevoli, che vuoi?» 
Non so perché, ma non voglio assolutamente dimostrargli interesse o simpatia: meglio tenere le distanze.
«Ti volevo chiedere se pensavi di passare per il parco, oggi pomeriggio..»
Lo sapevo che dovevo rifiutare l'offerta della biblioteca! Ora mi tocca dire di no a lui.. ma che sto dicendo?!
«Non credo proprio.. ci troviamo tutti a studiare oggi, quindi..»
«Beh, non studierete mica tutto il tempo» mi dice sorridendo come solo lui sa fare.
«Forse no, ma in ogni caso, perché ti interessa?»
«Semai ci saremmo incontrati.. volevo avvisarti, così non ti spaventi come ieri, nel vedermi nel tuo territorio» mi dice ridendo
«Grazie per l'avvertimento, cercherò di tenerlo a mente anche per i prossimi giorni»
Non riesco a capire come mai, ma mi sento in colpa per come l'ho trattato, perciò, prima di andarmene, gli chiedo fino a che ora pensa di rimanere al parco.
«Non so, sicuramente fino al tramonto»
«Magari ci faccio un salto, ma non ne sono certa..»
«Semai raggiungimi sulla cima, così non ti perdi neanche una nuvola»
Ci sorridiamo a vicenda, poi torno a casa per sistemarmi un pochino e filo dritta alla biblioteca.
Non riusciamo a studiare molto, tra Jaden che fa il buffone per avere l'attenzione di Mad e Seth che ci prova spudoratamente con me.. In ogni caso finisco i compiti scritti, poi mi accompagnano a casa.
Non ho più voglia di studiare, in effetti non voglio più fare nulla se non una cosa: andare al parchetto.
Alla fine cedo e lo raggiungo.
«Quindi sei venuta.. Finiti i compiti?»
«Come previsto non abbiamo combinato tanto ma almeno gli scritti li ho fatti tutti. Abbiamo finito presto, quindi ho trovato tempo per venire qui a riflettere.»
«E su che cosa riflettono le ragazze come te?»
«Cosa intendi per "come me"?»
«Quelle perfette»
Rimango un po' perplessa, poi gli chiedo: «Mi ritieni perfetta? In che senso?»
«Sai, quelle con una vita fantastica, senza difetti»
«Perché mai dovrei essere così, scusa? Cosa te lo fa pensare?»
«Ma ti sei vista per caso?»
Questo discorso inizia ad imbarazzarmi davvero tanto.. non so cosa dire, nessuno mi ha mai detto questo genere di cose..
«Non capisco se mi stai facendo un complimento o mi disprezzi»
«Ti sto solo invidiando, tutto qui»
Ora inizio a diventare furibonda, ma di che cavolo sta parlando? Sicuramente non si sta riferendo a me personalmente.
«Che cosa vorresti avere di ciò che ho io?» gli domando cercando di capire meglio qual è il vero argomento in questione.
«Non so.. tutto?»
«Più esplicitamente?»
«Lascia perdere»
Lasciar perdere?! Ora? Se lo scorda!!
«Nono, ora mi spieghi»
«Sono un coglione, non dovevo neanche iniziare.. Cambiamo discorso»
«Nessuno dei due scenderà di qui se non mi dici nulla, sappilo» gli dico, cercando quasi di ricattarlo
«Ah, per me non sarebbe affatto un problema ma i tuoi si preoccuperebbero molto se non tornassi a casa»
«I tuoi non lo farebbero?»
«Stiamo andando troppo sul privato. Non so nulla di te»
«Per prima cosa non sono così perfetta come credi»
«Ah no?»
«Sei ritardato? Ti ho detto di no!!»
«Sicuramente hai della rabbia repressa» mi dice ridendo.
Non contraccambio la risata, anzi, divento piuttosto seria:«Trasloco quasi ogni anno, subito dopo essermi ambientata ed aver conosciuto delle persone fantastiche, ed a causa di questo, ogni giorno che passa mi fido sempre meno delle persone. So che sembra una stupidaggine, ma a volte non capisco nemmeno più chi sono, da dove vengo, su chi devo contare se ho un problema..»
L'atmosfera diventa davvero triste, soprattutto per me, che sto quasi per commuovermi.
«Beh, se ti interessa, io ci sono.. intendo, se hai bisogno..»
«Grazie»
E' strano, mi sembra di conoscerlo da tutta una vita ma in realtà non so davvero nulla di lui.
«E tu? Come mai hai una vita così imperfetta? Da quanto ne so io, hai una ragazza bellissima con la quale stai insieme da un sacco di tempo, ormai: siete diventati perfino la coppia modello»
«Come fai a saperlo? Hai chiesto di me in giro? Ti interesso?» cerca di provocarmi, sempre sorridendo.
«Una cosa la so su di te: sei bravo a capovolgere il discorso. Sappi che con me non lo puoi fare, me ne accorgo subito. Quindi rispondimi»
«Non sei così scema come pensavo»
«Ma non ero la perfezione assoluta?»
C'è una breve pausa, poi insisto sul volere una risposta.
«Certo che sei davvero assillante!!»
«E tu rispondimi allora!» inizio a spazientirmi davvero.
«Selena non c'entra nulla.. a proposito! Allora non hai sentito nulla alla fine!»
Dannazione! Jaden glielo avrà detto.. uffa
«No, per tua fortuna, ma non ricambiare discorso, per favore!»
«Non capiresti e, soprattutto non voglio neppure parlarne con te, quindi smettila»
Che stronzo, cerco di capirlo e mi respinge. Proprio un cane randagio!
«Ok, scusa, non volevo essere invadente.. La mia famiglia perfetta mi starà aspettando, quindi è meglio che vada»
«Non puoi saltare anche oggi il tramonto, rimani»
«Scusa ma non mi sembra proprio il caso.. io e te non siamo amici, non siamo niente, perciò d'ora in poi si torna alla normalità»
Sono anche io una persona molto riservata, ma il fatto che non mi abbia detto nulla riguardo la sua vita mi ha infastidita parecchio.
«Non ti ho chiesto di sposarmi, ti ho consigliato di guardare il tramonto: qui è fantastico»
«Beh lo guarderò con qualcun altro, qualcuno che mi dica qualcosa sulla sua vita, invece che ascoltare sulla mia e basta!»
Ok, forse ho esagerato un pochino.. in fin dei conti non ci conosciamo neppure da una settimana..
Ormai l'ho detto, quindi non posso tornare indietro.
«Ok, spero che tu riesca a trovarlo, allora»
«Potrei averlo già trovato» gli rispondo alquanto seccata.
«Allora che ci fai qui?»
«Me ne sto andando infatti»
Così mi volto e continuo a camminare, aspettando che lui mi fermi, ma non fa' nulla, ed alla fine arrivo a casa, delusa.
«Ashley!! Ti squilla il cellulare! Rispondi!!» mi urla mamma dall'ufficio.
«Subitoo!!»
Il numero è sconosciuto ma decido di rispondere ugualmente.
«Pronto?»
«Ciao Ash!! Sono Seth, ti ricordi di me?» mi chiede ironicamente.
«Ovvio! Come potrei non farlo?»
«Mi chiedevo se avessi voglia di uscire stasera.. possiamo andare in qualche locale o passeggiare mangiando un gelato»
«Con il gruppo?» gli chiedo ingenuamente
«Nono, saremmo solo io e te»
Ed ora che faccio? Sapevo sarebbe arrivato il momento della verità, ma non credevo così presto!
«Ash ci sei ancora?»
«Sisi.. è solo che non so cosa dirti..»
«Beh è facile, ti va o no?»
Non voglio offenderlo, perciò sono obbligata ad accettare l'offerta, anche se credo se ne sia accorto dalla mia reazione.
«Ti passo a prendere tra mezz'ora»
«Perfetto! A dopo!»
Ma certo! Meglio di così non poteva andare: non guarderò mai il tramonto con Justin e stasera avrò anche un amico in meno, la perfezione! Sì, la mia vita è perfetta!
Come al solito, utilizzo la maggior parte del tempo che ho a disposizione nella scelta dell'outfit: un abito nero carinissimo che avevo comprato a Parigi, con delle semplici scarpe nere e, per abbellire il tutto, collane e braccialetti d'oro bianco.
Sono agitatissima: come farò a dirgli che non ho assolutamente intenzione di avere una relazione diversa da com'è ora? Non voglio la prenda male ma sono più che certa che sia arrivato il momento.
Quando arriviamo al bar, sono ancora più nervosa: non siamo soli come mi aveva detto, c'è anche la Coppia Stramba.
Ed ora che faccio? Sto quasi per fingere di stare male ma poi cambio idea: non me ne andrò perché lui è qui, non lo lascerò vincere e, soprattutto, devo sistemare la questione con Seth.
Ci accomodiamo quindi tutti e quattro ad un tavolino piuttosto riservato, in fondo al locale.
Inizialmente è davvero imbarazzante, anche perché nessuno parla, poi Seth propone di fare un gioco, per rompere la gigante lastra di ghiaccio che si è creata fino ad ora:«Allora, propongo "Obbligo o Verità", ci si diverte sempre con questo»
Non poteva sceglierne uno migliore: sarà il modo perfetto per scovare qualcosa su Justin o fargliela pagare per non volermi dire nulla.
«Sono d'accordissimo» rispondo convinta.
«E voi?»
Entrambi annuiscono e Justin aggiunge:«Se proprio devo..»
«Hai proposte migliori, per caso?» dal mio tono si nota ancora che sono seccata
«Non mi piacciono i giochi, tutto qui. Preferisco parlare chiaro»
«Questa mi è nuova, non lo avrei mai detto»
La lastra di ghiaccio diventa sempre più gigante e mi accorgo che Selena e Seth stanno iniziando a sospettare qualcosa, perciò li incito ad iniziare il gioco.
«Chi comincia?»
«Non saprei.. vuoi iniziare tu, sorellina?»
«Ok.. Seth: obbligo o verità?»
«Verità, ovvio»
«Ti piace una persona in particolare?»
Oh no, questa non ci voleva. Questa serata sarà una rovina, me lo sento.
«Sì, ed è più vicina di quanto pensiate»
Ora non ci sono più dubbi, avevo ragione, ci prova davvero con me e la cosa non mi piace affatto.
«Ash, obbligo o verità?» mi chiede Seth, sorridendo
Ed ora cosa scelgo?!
«Obbligo»
«Bacia il ragazzo più carino di questo locale»
Non poteva andarmi peggio. 
Chi scelgo? Justin è escluso dal principio, se bacio Seth potrebbe farsi strane idee, quindi opto per baciare uno sconosciuto.
Non è andata poi così male, il tipo era carino e, soprattutto, ora tocca a me.
«Justin, obbligo o verità?»
«Obbligo.»
«Che strano, non ne sono stupita»
«Dimmi»
Ho atteso così tanto questo momento che non ho idee su cosa imporgli.
«Aspetta qui»
Mi dirigo dal barista ed invento un cocktail schifoso con: pepe, succo d'arancia, latte e ketchup, poi arrivo al tavolo e gli lancio la sfida: «Ora bevilo tutto d'un sorso»
«Ai tuoi ordini» e lo beve, come se nulla fosse.
Non mi sto divertendo molto, meglio dire per niente: sempre la solita solfa, tra verità che non mi interessano ed obblighi idioti.
Seth se ne deve essere accorto, infatti, propone di terminare il gioco.
Chiedo cortesemente alla cameriera una bella cioccolata calda e, durante l'attesa, Seth e la sorella si allontanano con la scusa di dover risolvere una cosa in privato ed io rimango sola con Justin nel silenzio più totale, fino a quando non arriva il cameriere con il mio ordine.
Decido quindi di abbuffarmi, in attesa degli altri due ma Justin interrompe i miei piani: «Buono il cocktail di prima»
«Peccato, speravo vomitassi» 
Si mette a ridere e mi dice:«Non sapevo fossi anche simpatica»
«Ci sono tante cose che non sai di me»
«Lo penso anche io»
«Allora pensi bene.»
«Si può sapere perché sei così scazzata?!»
«Mi irriti, ogni singola parte di me sta iniziando ad odiarti»
«Grazie, come sei gentile stasera»
«Chi diavolo sei tu per dirmi che la mia vita è perfetta?! Neppure mi conosci!!» non mi accorgo che sto urlando finché non mi sento fissata da tutti i clienti e mi ritrovo in piedi carica di rabbia.
«Ok, prima di tutto datti una calmata, poi scusa, non volevo offenderti»
«Lo sai? Sei davvero insopportabile! E non fingere di non capire di cosa sto parlando, per cortesia!»
«Non voglio essere bandito dal locale, perciò siediti e finisci la tua cioccolata»
Sono d'accordo con lui, almeno per una volta in tutta la serata, quindi mi siedo e sto zitta.
«Possiamo passare oltre?»
Non rispondo ma il mio sguardo vale davvero più di mille parole: non ho assolutamente intenzione di cambiare discorso.
«Ok, senti, facciamo parte di due mondi diversi, tutto qui.»
«Forse è meglio se tacciamo e basta. A proposito, dove sono finiti gli altri due?»
«Stanno arrivando proprio ora»
«Coraggio Justin, è ora di tornare a casa» gli dice Selena.
Rimango sola con Seth. Questa è davvero la serata più brutta da quando sono arrivata, anzi no, una delle più terribili di tutta la mia vita.
«Ok. Mi sembra inutile girarci troppo intorno. Tu mi piaci. Provi lo stesso per me?»
Poteva essere anche un po' meno diretto..
«Non è che non mi piaci ma.. mi sono lasciata da poco con un ragazzo che è stato davvero importante ed ora non mi sento ancora pronta..»
«Va bene, mi serviva solo saperlo. Dai, è ora di tornare a casa.»
La serata si conclude, finalmente. 
Almeno ho risolto la questione con Seth!
Voglio solo andare a dormire e non pensare più a nessuno di loro, specialmente a Justin.
Purtroppo non mi è possibile: Jaden si arrampica e sale in camera mia.
E adesso che ha questo?
«Senti Jaden, non è proprio il momento, sono davvero stanca quindi qualsiasi cosa sia rimandiamola a domani, per favore»
«Ti stai interessando a Justin?»
Ok, credevo di averle viste e sentite tutte per stasera ma a quanto pare mi sbagliavo.
«Che? Senti non parlarmene nemmeno, d'accordo? Non lo tollero più!»
«Vuoi un consiglio? Lascialo perdere. Non è proprio il tuo tipo, né come amico, né per altro»
«Primo: non ho assolutamente intenzione di frequentarlo, in nessun tipo di rapporto; secondo: si può sapere che problemi ha? Insomma, suppongo ti abbia parlato delle ore precedenti»
«Sì, infatti. Non voleva offenderti o irritarti ma non può neppure dirti ciò che non riguarda solo lui..»
«Jaden, non ci capisco davvero più nulla! Ti prego, dimmi di che stiamo parlando»
«Non posso..»
«Cerca di capirmi: prima mi dice che sono perfetta e che mi invidia, non mi da spiegazioni e lo incontro al bar dove fa' perfino finta che non sia successo nulla, poi arrivi tu e mi chiedi di lasciarlo perdere. Non puoi non dirmi nulla!»
«Comprendo ciò che stai cercando di dirmi ma non riguarda me e l'unica persona dalla quale dovresti saperlo è proprio Justin, non spetta a me. L'unica cosa che ti consiglio è di lasciarlo perdere perché non è proprio il tuo tipo: troppo contorto.»
Che era complicato lo avevo intuito anche io!
«E' qualcosa che include il discorso della festa?»
«Sì, c'entra anche quello»
«Io non posso lasciar perdere, non con tutto quello che è successo»
«Mi immaginavo una risposta simile..»
Nel frattempo mi arriva un messaggio da Ivy:"Justin e Selena non stanno più insieme".
Non ho la più pallida idea di come reagire e soprattutto del motivo per cui abbia inviato questo messaggio proprio a me, perciò lo faccio leggere anche a Jaden.
«Che mi dici di questo?!» gli chiedo mostrandogli lo schermo del cellulare.
«Cazzo».

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Carissime/i lettrici/lettori,
Come vi sembra il nuovo capitolo?
Fatemi sapere cosa ne pensate perché la vostra opinione è davvero molto importante per me!!❤️
Vi auguro in anticipo un Felice Natale, anche alle vostre famiglie!!!😘
Ci vediamo al settimo capitolo!!!

JustinBieberSwag2

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Capitolo 7
*** Revelations ***


Non riesco a dormire: ce la metto tutta, eppure non riesco a distogliere dalla mente il suo sorriso e, soprattutto, il dramma dell'incognito.
Cosa starà nascondendo? Perché Ivy ha inviato quel messaggio proprio a me? Dov'è scappato Jaden? Da lui? Starà bene?
No, non posso proprio chiudere occhio, almeno finché non saprò la verità, tutta quanta.
Così rimango per tutta la notte a fissare il soffitto e, successivamente, il paesaggio che posso ammirare dal balcone della mia camera.
Avevo dimenticato quanto fosse bella la notte, con la sua luna e tutte quelle stelle, un mondo magnifico.
Finalmente arrivano le 6:00 e perciò inizio a prepararmi in anticipo, facendo un bel bagno bollente come piace a me.
Jaden oggi non mi passa a prendere e questo mi rende ancora più turbata: dove sarà? Staranno bene? Lo spero tanto, davvero.
Per non andare a scuola da sola ed evitare di pensare troppo a tutto quello che mi preoccupa, decido di raggiungere Mad ed i gemelli.
Lei è tutta presa dalla relazione con Jaden, infatti, mi racconta, in ogni minimo dettaglio, lo scorso appuntamento, ovvero quello della scorsa sera.
Non dimenticherò mai quella sera, almeno non ora che sta occupando ogni parte del mio cervello.
Si accorge subito che qualcosa non va, anche perché non reagisco alle sue battute e provocazioni.
«Ash, che succede? Ti sto annoiando per caso?»
«No, assolutamente no! Solo che sono ancora molto addormentata, scusami»
Non voglio raccontarle nulla per ora: una persona turbata basta e avanza.
Corro a lezione e, per quanto ci provi, non riesco a seguire neanche un minuto: vedo il professore che parla ma invece della sua voce sento quella di Justin che mi dice di lasciare perdere, che è un coglione e che non doveva neppure iniziare il discorso, che sono perfetta..
«Signorina Turner, ci sono problemi?»
Non mi accorgo che si sta rivolgendo a me, fino a quando Seth non interviene:«La scusi Prof ma già prima non si sentiva molto bene, magari è meglio se l'accompagno in infermeria, se lei è d'accordo»
«Forse è meglio. La prossima volta, però, se non sta bene ancora prima di iniziare la lezione, rimanga a casa, intesi?»
Annuisco ed esco dall'aula.
«Ash, tutto ok? Non mi sembri molto in forma, hai fatto colazione?»
«Non ho mangiato molto ma non c'entra nulla»
«Allora che succede?»
«Sai qualcosa di Jaden? O di Justin?»
«Perché? Intendi per il fatto che si è lasciato con mia sorella?»
«Non lo so ma sono preoccupata.. Se sai qualcosa mi puoi avvisare per cortesia?»
«Sì, certo. Ora vieni con me, andiamo in infermeria»
«No, non ne ho bisogno, grazie comunque. L'ora è quasi finita, perciò andrò al mio armadietto per prendere i libri di inglese»
«Ne sei proprio sicura? Non hai una bella cera»
«Sìsì, ci vediamo alla pausa pranzo, ok?»
«A dopo!»
Anche durante inglese non riesco ad essere proprio attenta ma, sicuramente, meglio di prima. Quanto vorrei raggiungerli.. Chissà dove saranno..
Finalmente arriva la pausa pranzo, nella quale spero di vedere almeno uno dei due.
Ma non c'è nessuno ed io mi sento persa, finché non intravedo Ivy, la mia salvezza.
«Ehi Ivy!!»
«Ciao Ash! Come stai? Ho saputo che non sei stata tanto bene durante le prime ore»
«Infatti ma.. ti volevo chiedere una cosa»
«Dimmi tutto»
«Perché mi hai inviato quel messaggio ieri sera?»
«Intendi quello di Justin?»
Annuisco.
«Beh, ho notato che stavate entrando in sintonia.. vi ho visti al parco l'altro giorno e pensavo ti interessasse»
Mentre mi sta parlando, mi accorgo che Seth sta ascoltando tutta la conversazione, quindi cerco di chiudere abbastanza in fretta il discorso:«Devi aver inteso male allora, pensavo avessi sbagliato numero»
Credo che Ivy abbia capito le mie intenzioni, infatti non mi sbaglio: terminata scuola mi sta aspettando proprio all'uscita, per parlarmi in privato.
Arriva anche Mad e, siccome mi sembra già piuttosto sospettosa e preoccupata, decido di raccontarle quello che sta succedendo.
Ivy si offre per darci un passaggio verso la casa di Jaden, non sapendo dove abiti Justin, in modo da togliere ogni dubbio, o almeno provarci.
Per nostra fortuna lui è in casa ma ci chiede di tornare alla nostra e di vederci domani a scuola.
Non ci penso nemmeno: devo capire cosa sta succedendo perché questa faccenda mi sta logorando lo stomaco.
Preferisco salutare Mad ed Ivy e assicurar loro di informarle non appena so qualcosa.
Io, invece, mi arrampico e riesco a raggiungere la camera di Jaden, per parlargli.
«Ma che stai facendo?!» mi domanda stupito.
«Prendo esempio da te, maestro scalatore di case»
«Non mi sono spiegato prima?»
«Forse non sono stata chiara io. Mi fai entrare?»
«Beh, sarebbe crudele lasciarti aggrappata qui» mi dice mentre mi aiuta ad entrare dalla finestra.
«Dov'è?»
«Non sei capace di farti gli affari tuoi?» mi chiede Justin uscendo da un'altra stanzetta.
«Oh, perfetto! Due piccioni con una fava!»
Jaden lancia uno sguardo di consenso a Justin e ci lascia soli.
«Allora, che vuoi da me?»
«Secondo te? La verità, ovvio»
«Ma non dovevamo ritornare alla normalità? Non siamo niente noi, ti ricordi?»
«Non usare quello che dico contro di me.»
Faccio una piccola pausa, poi riprendo:«Mi hai detto che se avessi avuto un problema avrei potuto contare su di te»
«Che ti serve?»
«Oh, a me nulla, sono perfetta, ricordi?»
«Inizio a non esserne più così sicuro»
«Sai, il mio problema sei tu. Come la mettiamo?»
«Io? E perché mai?» mi chiede fingendo di essere sorpreso.
«Esattamente non lo so nemmeno io ma è come se con la mia perfezione dovessi aggiustarti»
Si mette a ridere:«Ah, quindi sarei un giocattolo difettoso?»
«Non lo so, non so assolutamente nulla di te. Tu pensi di esserlo?»
«Bella domanda» mi risponde abbassando lo sguardo.
«Il fatto è che, anche se non ti conosco per niente, mi sento legata a te, in qualche modo. E la cosa non mi rende affatto felice, credimi, ma mi stai distruggendo. Devi dirmi cosa sta succedendo. Perché tutto questo mistero?»
«Sai, è un tuo problema»
«Che hai detto mi avresti aiutato a risolvere»
«Ora usi tu le mie frasi contro di me?»
«Se è questo che serve»
«Io non ti devo nessuna spiegazione, sai?»
«Invece sì e stavolta non me ne andrò davvero finché non chiarisci»
«Fa' come vuoi, io guardo la tv»
Così stiamo nel silenzio più totale per qualche ora, poi non riesco a reggere e mi addormento.
Al mio risveglio, sono avvolta da due coperte e mi ritrovo sul divano della sala, mentre Justin e Jaden stanno parlando, evidentemente di me.
«Mad mi ha detto che non ha chiuso occhio stanotte: era seriamente preoccupata per te»
«Ok.»
«Dovresti dirglielo. Lei è quella giusta, ti puoi fidare.»
«Lo so.»
Lo sa?! Ma che cavolo di conversazione è questa?! Sono quella giusta? In che senso? Basta con queste domande, non ce la faccio più!
«Ma nonostante questo non le dirai nulla, vero?»
«E' proprio per questo che non posso, troppo rischioso»
«Secondo me sbagli, la distruggerai se non le dici la verità»
«E se gliela dicessi, invece? Sarebbe costretta a mentire a tutti quelli a cui vuole bene. Non posso e non voglio. Non sarebbe giusto.»
Ed io non posso più stare zitta, insomma, dimmelo!
«La scelta è tua. L'unica cosa che ti posso consigliare è di valutare bene entrambe le opzioni, soprattutto quale sarebbe la più dolorosa.»
Jaden poi esce, senza dire dove, mentre io resto sul divano ancora per qualche minuto.
Sono stanca, non ho voglia di muovermi ed inizio a tremare: sento un gran freddo.
«Ah, sei sveglia finalmente!»
«S-sì» gli dico balbettando.
Mi mette una mano sulla fronte:«Sei bollente! Dannazione Ashley!» e se ne va, senza dire altro.
Torna con una borsa del ghiaccio, che mi sistema sulla fronte, ed altre coperte.
«Sarà meglio chiamare i tuoi, hai la febbre molto alta»
«E'-C-Colpa-T-Tua, I-Idiota» cerco di dirgli.
«Ora mi sento in colpa, sei contenta?»
E lo sembra davvero!
«S-se-q-questo-v-vuol-d-dire-l-la-v-verità-s-sì» odio "parlare" così, ma non posso farci nulla.
Sorride e mi chiede se voglio qualcosa da bere o mangiare: non voglio balbettare ancora, perciò mi limito ad un semplice movimento della testa per rifiutare.
Vorrei dirgli così tante cose.. ma non riesco a tenere gli occhi aperti e mi riaddormento.
Quando li riapro mi ritrovo accerchiata da persone sconosciute che, a quanto pare sono i genitori di Jaden.
«Ciao Ashley, Justin è andato a casa tua per informare i tuoi, siccome non abbiamo nessun recapito telefonico. Intanto riposati e non farti riguardi a chiamare se hai bisogno di qualcosa, ok?»
«G-grazie»
Justin non trova nessuno, sono tutti a lavoro, quindi la mamma di Jaden insiste e così le detto i numeri di cellulare, in modo da avvisarli del fatto che rimarrò qui fino a stasera.
Passo quasi tutto il tempo sdraiata e priva di sensi, senza capire quello che succede intorno a me, fino a quando papà non passa a prendermi, ringraziando tutti quanti per avermi assistita.
Il giorno dopo ovviamente non vado a scuola ma, anche se leggermente, inizio a riabilitarmi.
Ad un tratto bussano alla porta: è Jaden.
«Ehi dormigliona! Stai meglio?»
«Non balbetto più, quindi credo di sì. Tu non vai a scuola, pigrone?»
«Ho preferito riposarmi un po'»
«Avete risolto le varie problematiche?»
«Ash.. dovresti pensare a riposarti ora»
«Lo so.. ma non ci riesco. Me lo dirà un giorno?»
«Dipende solo da lui»
"Toc, toc"
«Posso entrare?»
«Oh, certo! Io devo andare.. ci sentiamo dopo, riposati, mi raccomando»
«Che ci fai qui?»
«Se hai bisogno ci sono, ricordi?»
Gli faccio cenno con la mano di sdraiarsi accanto a me e lui lo fa.
Non mi interessa sapere cosa nasconde, cosa sta succedendo, voglio solo lui, qui, al mio fianco.
Dopo un'oretta circa, mi porta della minestra e mi obbliga a mangiarla, imboccandomi come una bambina.
«Lo sai che sei davvero strano?»
«Sul serio?» mi domanda in tono ironico.
«Prima non vuoi aver nulla a che fare con me poi mi tratti come se ci conoscessimo da tanto tempo»
«Hai ragione, sono davvero strano»
«Posso farti una domanda?»
«Dipende»
«Me ne parlerai un giorno?»
«Sei davvero ostinata!»
Non dico altro, sto aspettando una risposta seria.
«Non posso..»
«Motivo?»
«Non sopporterei vederti soffrire»
«Ti importa di me?» penso di non darlo a vedere ma ne sono felice
«Forse»
«Dimmelo»
«Perché?»
«Voglio saperlo. Sono in grado di prendermi le mie responsabilità, non mi serve un altro genitore, i miei sono la perfezione, ricordi?»
«Fin troppo bene»
Alla fine non mi dice nulla. Resta ancora una mezz'ora, poi, mentre sto dormendo, se ne va.
Il giorno dopo mi sento molto meglio e voglio tornare a scuola: sono arrivata da pochi giorni e saltarne altri non mi sarà certamente d'aiuto per recuperare le materie, quindi, con queste argomentazioni, riesco a convincere mamma e papà, a patto che mi accompagnino in macchina.
Durante un cambio dell'ora vado in bagno per rinfrescarmi e chi mi ritrovo?? Selena, che sembra aver pianto. Per Justin?
«Ciao» le dico.
«Ciao! Anche tu qui, eh?» 
«A quanto pare sì» le rispondo sorridendo
«Stai bene?» continuo
«Normale, non mi posso lamentare. Tu?»
«Mi sto riprendendo»
Inizio a pensare di centrare qualcosa nella loro separazione e non posso ignorare questo fatto:«Non vorrei essere invadente ma.. stai piangendo per Justin?»
Sorride e mi dice:«Justin? Nono.. Ho altro a cui pensare. Con lui è finita già da tanto»
«Quattro giorni sono tanti?» gli domando per capire meglio.
«Quattro? No, ci siamo lasciati ancora prima che arrivassi tu, siamo rimasti insieme solo ufficialmente»
«Cosa?!» non riesco a trattenere la mia reazione alquanto sconvolta.
«Credevi fosse colpa tua?»
«Perché mai avrei dovuto pensare una cosa simile?»
«Non vi piacete voi due?»
«Mmm.. direi proprio di no, so a momenti come si chiama!»
«Beh, non so se sei sincera, ma conosco molto bene Justin e, fidati, tu gli piaci»
Come?! Puoi ripetere per cortesia?? Non so proprio come reagire.. sarà vero? Dovrei esserne felice, triste o impaurita? Sconvolta sicuramente!
«Da cosa lo deduci, scusa?»
«Non ti dice nulla e non lo fa' perché non si fida di te o altro, non vuole ferirti e basta. Quindi sì, ne sono davvero certa»
Ma quante rivelazioni in così pochi giorni! Ed ora che faccio?!
«Come dovrei reagire secondo te?» le chiedo in cerca di un consiglio.
«Ah, non sono proprio la persona adatta per dare suggerimenti. Mi sono innamorata di uno stronzo quindi..»
«Te ne darei qualcuno io ma non so chi stia peggio tra noi due»
E ci mettiamo a ridere, poi la saluto e vado verso il mio armadietto.
I corridoi sono vuoti perché la campanella è già suonata ed anche io dovrei essere in classe al momento.
Mi velocizzo ma ad un certo punto mi blocco: Seth e Justin stanno litigando, e di brutto. 
Sto per intervenire ma Jaden arriva in tempo per dividerli e risolvere la situazione.
Non ho la minima intenzione di ascoltare quello che sta succedendo: meglio farmi gli affari miei, che ne ho già abbastanza. Quindi vado in classe, senza libri.
La professoressa non se ne accorge neppure e le altre lezioni proseguono senza difficoltà, anche piuttosto velocemente, tranne educazione fisica con il Prof Pallone Gonfiato che mi fa' sudare come non mai e, come al solito, mi tocca cambiarmi i vestiti.
Raggiungo Justin, ritenendo di essergli diventata amica o qualcosa di simile, dopo tutto. Beh mi sbagliavo perché, senza darmi spiegazioni, mi respinge e mi impone di lasciarlo in pace e non rivolgergli mai più la parola.
Ed ora di che si tratta?!
Sono arrabbiata: quanto è lunatico?! Sì, certo Selena!! Gli piaccio da impazzire!! Ma che vada al diavolo! Ho già perso fin troppo tempo per lui.
E, mentre pensavo a tutto questo, mi scontro con un ragazzo, facendo cadere tutti i libri che tenevo in mano.
«Mio Dio Scusami!! Ti sei fatta male?» mi domanda spaventato.
Alzo lo sguardo ed è bellissimo: un fisico mozzafiato ed uno sguardo dolcissimo con degli occhioni azzurri.. 
«Ehi? Tutto bene?»
Mi risveglio dall'incantesimo che mi ha provocato e gli rispondo:«Ah Sìsì, Grazie!! Cioè.. Grazie per avermelo chiesto, non per avermi fatta cadere! Volevo dire..» mi trovo totalmente impallata e lui si mette a ridere:«Sì, ho capito. Comunque io sono Liam, piacere!»
«Ciao! Sono Ashley»
«E' stato bello conoscerti Ashley ma ora devo andare, ci vediamo in giro!»
Così, dopo avermi aiutata a raccogliere i libri e a rialzarmi, se ne va, lasciandomi senza parole.
Nel pomeriggio vorrei andare al parchetto ma l'idea di incontrare Justin mi terrorizza, perciò cambio meta e mi dirigo verso una spiaggia fantastica con acqua limpidissima e sabbia morbidissima e non troppo bollente, come piace a me.
Mi siedo sulla riva e rimango lì fino alle 18:00, quando ritorno a casa.
«Tesoro, che ne dici di uscire un po'? Da quando ti sei ammalata stai diventando piuttosto macabra. Chiedi a Madison di fare qualcosa stasera»
In effetti non ha tutti i torti:«Ottima idea, mamma! La chiamo subito»
Così organizziamo una specie di pigiama party a casa sua e preparo un borsone con tutto l'occorrente.
Inizialmente parliamo del più e del meno: le solite cose tra ragazze, specialmente i gossip sui vari studenti.
Il discorso si dirige poi su Jaden, con il quale, a quanto pare, sta andando veramente alla grande: ora stanno ufficialmente insieme, che carini!
«E di Justin che mi dici?»
Anche se vorrei, non posso ignorare il discorso e non dirle nulla, è la mia migliore amica qui, perciò le racconto per filo e per segno ogni cosa.
«Ma lui ti piace o no?»
Ecco la fatidica domanda, alla quale non so ancora rispondere ed è in quel momento che terminiamo l'argomento "Justin".
«Sai, oggi mi sono scontrata con un ragazzo davvero carino di nome Liam. E' stato l'incontro più piacevole di tutto il giorno, ovviamente prima di organizzare questo party e, beh, mi ispira»
«Aspetta un secondo. Di che Liam stiamo parlando?!» mi dice mostrandomi una foto.
«Oh sì!!! E' proprio lui! Non è stupendo??»
«Certo che non ti scegli mai nessuno di brutto eh!» e ci mettiamo a ridere.
«Aspetta un secondo.. Jaden mi ha parlato di lui! Sìsì, era proprio lui!»
«Allora? E' così simpatico quanto sembra?»
«Veramente non ne ha parlato benissimo..»
«Perché?»
«Non so esattamente ma a quanto pare un po' di anni fa' ha litigato con Justin e da allora sono fortemente ed irrimediabilmente nemici.»
«Certo che in ogni argomento c'è sempre quell'idiota!»
«Se vuoi esserci amica, ti consiglio di non frequentare quel Liam»
«Amica con Justin?! Neanche morta! Inoltre frequento chi voglio!»
«Mi immagino già cosa succederà, e non prevedo nulla di positivo»
«Probabile»
«Svoltando leggermente il discorso, hai sentito della rissa tra Seth e Justin?»
«Certo che non ti sfugge proprio nulla, eh!!»
«Ho molte fonti» mi dice vantandosi.
«Comunque sì, e ne sono stata perfino spettatrice, per pochi secondi. Poi quando ho visto Jaden fermarli me ne sono andata. Lui ti ha raccontato qualcosa?»
«No, mi ha accennato dell'accaduto ma non ha voluto darmi spiegazioni, anche perché sono questioni tra Seth e Justin»
«Ha ragione.. anche se in realtà sono curiosa. Dici che si tratta di Selena? Magari Seth non sapeva si fossero lasciati da tempo»
«E' una possibilità»
«Ma?»
«Non vorrei metterti qualche pulce ma secondo me c'entri tu, Ash»
«Io?»
«Ehm.. sì»
«A proposito! Ti ho raccontato dell'episodio del bagno con Selena?»
«Mi hai detto solo della separazione, quando ci siamo telefonate prima»
Così le racconto anche quello, rimanendo senza neanche un segreto solo per me e ne sono molto felice: mi piace parlare con Mad, è un'amica eccezionale.
«Ash?»
«Commenti?» le chiedo sorridendo.
«Sei sicuramente tu la causa della lite tra Seth e Justin!»
«Basta dai, altrimenti ci inizio a credere davvero.. e non voglio»
«Ok.. Ci guardiamo un film?»
«Ottima idea!»
Terminato il momento cinema con pop corn e schifezze varie, andiamo a dormire, lasciando la camera come un porcile.

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Ciao lettrici/lettori!!
Scusatemi per il ritardo ma tra le festività, la neve e la febbre non sono più riuscita a pubblicare il nuovo capitolo.😔
Comunque sia eccolo qui, finalmente!!😍
Spero che stiate passando delle belle vacanze e che vi piaccia la nuova parte della mia storia!!!
Fatemi sapere cosa ne pensate e noi ci rivediamo all'ottavo!!
A presto!!❤️

JustinBieberSwag2

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Capitolo 8
*** Home Sweet Home ***


«Mi vuoi far arrivare in ritardo?! Svegliati Ash!! E' tardi!! Dobbiamo andare a scuola!!»
Guardo l'ora ed esclamo:«Mi stai prendendo in giro?! Non sono neppure le 7:00!! Lasciami dormire!»
«Voglio incontrarmi prima con Jaden, quindi sbrigati, per cortesia!» mi risponde tutta agitata.
«Ok, stai calma! Mi preparo subito!»
«Graziee!»
Mi tocca alzarmi e, dopo aver fatto colazione con latte e cereali, mi preparo ed andiamo a scuola.
Là, dopo aver salutato Jaden, mi separo da Mad per lasciarli un po' soli e vengo fermata da Liam:«Ciao!! Ti ricordi di me? Sono quello dello scontro agli armadietti» mi dice ironicamente.
«Certo che me ne ricordo! Tutto bene?»
«Sì, te?»
«Sì, grazie»
Non so più cosa dire ma fortunatamente lui continua il discorso, senza pause imbarazzanti:«Volevo chiederti se avessi dei programmi stasera»
«Dipende, perché?» gli rispondo sorridendo.
«Stasera ho una partita di calcio.. un'amichevole, niente di serio. Così pensavo che potessi venire al campo e poi fare un giro con me»
«Mi offri una cioccolata calda?»
«Se vuoi»
«Allora vengo, per che ora?»
«La partita inizia per le 20:30.. puoi venire quando vuoi»
«Verrò per le 21:00 allora, così ceno con calma»
Intravedo la figura di Justin che mi fissa quasi con rabbia, poi suona la campanella.
Seth a quanto pare è ancora in lite e cerco di capire cos'è successo ma mi sono accorta che sta cercando di evitarmi, perciò mi metto da parte.
«Che stai facendo?»
«Buongiorno anche a te, Justin! Sto riordinado i miei libri, comunque» rispondo senza neppure guardarlo in faccia.
«Simpatica. Sai cosa intendo»
Mi volto verso di lui:«No, non lo so proprio ed ora scusami ma vado a lezione»
Sono stanca di ubbidire a tutti i suoi sbalzi d'umore! Ora basta! Vuole essere lasciato in pace? E così sia!
Durante la lezione di inglese Jaden mi chiede se so quello che sto facendo:«A cosa ti stai riferendo?»
«Liam..»
«Ci sono problemi?»
«Non per ora ma ce ne saranno presto, fidati»
«In caso ci penserò io, grazie comunque»
«Non serve che ti scaldi tanto, solo non voglio che tu soffra»
«Perché questo astio con Liam?»
«E' una lunga storia»
«Che non mi racconterai»
«Non so esattamente cos'è successo ma credimi, non è una bella persona»
«Comunque sia, grazie per preoccuparti per me ma non ce n'è bisogno»
«Ok, ho afferrato»
Successivamente cambiamo discorso e ci mettiamo a scherzare su stupidaggini, come il modo bizzarro di gesticolare della professoressa.
Nel pomeriggio non accade nulla di particolare, giusto un po' di compiti e qualche scambio di pettegolezzi con Mad ed i gemelli.
La sera arriva in fretta e, dopo la partita, Liam mi accompagna in un bar, dove mi offre, come promesso, una squisita cioccolata calda.
Parliamo del più e del meno, poi mi chiede:«Ti sembrerebbe troppo presto se ti chiedessi di accompagnarmi alla festa di chiusura?»
«Sinceramente? Un pochino.. Inoltre non avevo intenzione di andarci, anche perché per le vacanze di Natale andrò dai miei nonni e quindi preferisco preparare bene i bagagli.»
«Te ne vai per tutte le vacanze?! Allora non puoi proprio rifiutare!!»
«Non so.. ci siamo conosciuti ieri..»
«Intendo uscire come amici, non è un appuntamento, tranquilla»
So benissimo che avrà già un filone di ragazze pronte ad accettare questa offerta e che non lo sta chiedendo a me perché gli interesso più di loro ma solo per infastidire in qualche modo Justin. In effetti ci sta riuscendo e la cosa non mi crea problemi, anzi, accetto proprio per questo.
I giorni passano in fretta, tra Seth che continua ad evitarmi e Justin che mi lancia occhiatacce minacciose: suppongo che il motivo sia che inizio a frequentare Liam molto spesso, praticamente lo vedo ogni pomeriggio.
Ora mi sto preparando per la festa e devo ammettere di essere un bel po' agitata, senza sapere esattamente perché.
«Tesoro sei bellissima!!» mi dice mamma quasi commossa.
«Dai, non esageriamo.. comunque grazie! Dici di abbinarci questa o quest'altra collana?»
«Quella che ti ha comprato tuo padre, ovviamente»
Indosso un abito in pizzo nero scuro davvero elegante, che ricade ampio e leggero sulle mie gambe, con un corpetto a cuore che fascia alla perfezione il mio petto e le scarpe col tacco abbinate perfettamente con lo stesso colore. 
Liam mi viene a prendere con la sua macchina e, quando mi vede, rimane a bocca aperta:«Wow, non ho parole Ash, sei stupenda»
Sorrido e lo ringrazio per il complimento:«Grazie, anche tu non sei niente male.. Dai, ora andiamo, c'è una festa che ci attende!»
Al mio arrivo ci sono già Jaden e Mad, vestiti abbinati in un modo tenerissimo:«Ash! Stai benissimo!!! Mi ruberai la scena con quel vestito!»
«Sei magnifica anche tu, Mad! Divertitevi!!»
«Contaci!!» mi rispondono allegramente.
Sono al bancone per prendere qualcosa da bere, mentre Liam sta salutando i suoi amici, e rimango sconvolta in senso positivo quando, finalmente, Seth mi rivolge di sua spontanea volontà la parola:«Bella serata, eh?»
«Ora che mi riparli, perfetta direi»
Ovviamente non ci soffermiamo nemmeno un secondo sulla lite, ma mi diverto comunque, grazie al suo seducente carisma.
«Mi puoi scusare un secondo? Dovrei andare alla Toilette..»
«Certo Ash, fai pure con comodo! Io sarò qui in giro» mi dice facendomi l'occhiolino, poi vado al bagno.
Mi sto lavando le mani, quando Justin caccia tutti fuori e chiude la porta a chiave:«Che diavolo stai facendo?!»
«La domanda dovrei farla io, siccome mi hai appena rinchiusa in un bagno» gli rispondo particolarmente schietta.
«Sei perfetta»
Ma mi prende in giro?! Io lo picchio!!
«Che vuoi? Dirmi ancora che mi invidi e poi ignorarmi, senza darmi spiegazioni?!»
«Perché lo stai facendo?»
«Non so di cosa stai parlando esattamente..»
«Vorresti negare che stai uscendo con Liam?»
Ah, è di questo che si tratta!!
«Dovrei darti delle spiegazioni?»
«No, ma se stai cercando di farmi ingelosire, stai sbagliando tattica!»
«Cosa?! Sai che c'è?! Il mondo non gira solo intorno a te! Io esco con chi mi pare e piace e non devo assolutamente dirti nulla! Perciò smettila di fare l'egocentrico!!»
«Per me puoi scoparti chi vuoi! Ma mi avevi detto che non sai più di chi fidarti, perciò sono qui per avvertirti: non è chi pensi che sia»
«Sei geloso?»
«Ma hai sentito cosa ti ho appena detto?!»
«E tu?!»
Rimaniamo nel silenzio più totale per almeno due minuti, poi intervengo io:«Allora?»
«Cosa?»
«Perché fai così solo con me?»
«In che senso?» mi chiede, fingendo di non capire.
«Come mai cerchi di proteggermi e nello stesso tempo non vuoi avere niente a che fare con me?» non so perché ma vorrei piangere.
«Rispondimi Justin!!!» non riesco più a trattenermi e le lacrime iniziano a scendere, sciogliendo tutto il mascara che avevo messo con così tanta cura.
«Non lo so Ashley!!! Ok?! Non ne ho la più pallida idea!!!» mi urla.
Subito, abbassando la voce, riprende:«Ma anche il solo pensiero che ti possa accadere qualcosa di brutto mi divora.. Non posso starmene qui senza far nulla..»
«Questo non spiega il fatto che mi eviti!»
Poi però mi ricordo di uno dei nostri discorsi: mi avvicino lentamente e lui cerca di allontanarsi ma afferro il suo viso con le mie leggere e morbide mani e, guardandolo dritto nei suoi bellissimi occhi marroni, gli dico:«Tu non sei un giocattolo difettoso, hai capito?»
«Non mi conosci nemmeno»
«Vero, ma anche se così fosse, nell'incontrare la mia perfezione ti saresti già aggiustato, perciò smettila di sottovalutarti» gli dico sorridendo.
Lo vedo alquanto perplesso:«Ok, Justin?»
Mi fissa per qualche secondo, poi mi risponde:«Ok»
Tutta questa sdolcinatezza mi stanca, così mi siedo per terra e Justin viene accanto a me.
Rimaniamo a fissare il pavimento per un po', non so quanto esattamente, poi gli domando:«Ed ora cosa facciamo?»
«Cioè?»
«Diventiamo amici, non ci parliamo più, ci salutiamo da lontano e basta..?»
«Ah, quello. Beh, non lo so.. La cosa migliore sarebbe vivere la vita per conto nostro»
«Posso chiederti una cosa?»
«Se diversa dalla solita»
«C'entro qualcosa nella litigata tra te e Seth?»
«Forse, ma non sei la causa principale»
«Allora non è per questo che mi avete voluta evitare entrambi..?»
Sorride per evitare di rispondermi, suppongo per non dirmi che in effetti è proprio per quello, poi si alza e mi porge la mano:«Coraggio, ti staranno aspettando là fuori»
«Molto probabilmente»
«Dai, usciamo di qui»
Nel sollevarmi gli blocco il braccio:«Justin, quando usciremo di qui, rimarrai?»
«Non posso.. è già tardi»
«Per cosa?» gli chiedo incuriosita.
Lui però si allontana e, dopo aver aperto la porta, si dirige verso l'uscita.
Vorrei fermarlo e domandargli di ballare con me, per tutta la serata, ma Liam, dopo essersi scambiato uno sguardo di profondo odio con Justin, mi offre da bere:«Volentieri!» 
Lo so, avrei dovuto rifiutare, ma per cosa? Rischiare di essere nuovamente respinta? Stasera voglio divertirmi, punto.
Mi scolo molti drink, forse un po' troppi, tanto che non riesco più a camminare dritta e Seth è costretto a coricarmi sulla sua schiena per portarmi via.
Perché non Liam? Suppongo sia ancora più fuori di me, perciò molto meglio così.
Mi sveglio, questa volta senza aiuto di nessuno: sono le 11:50.
Sono così frastornata che non collego subito quello che vedo, poi, quando ritorno in me, prendo un colpo: scendo di corsa, con la testa scompigliata come se avessi preso la scossa.
«Buongiorno!»
«Papà?! Che ci fai qui? E perché mamma non mi ha svegliata?! Ho saltato scuola!!!»
Si mette a ridere ed all'inizio non prendo molto bene la sua reazione:«Cosa c'è da ridere?!»
«Non vorrei deluderti ma.. siamo in vacanza, ricordi? E' quasi Natale»
Perfetto! Ora mi sento una completa idiota!
«Oddio, scusami tanto! Non so davvero che mi è preso!»
«Tranquilla, ti ricordi almeno che stasera hai il volo?»
«Mmm... non esattamente» e mi metto a ridere, cercando di sdrammatizzare quest'enorme figuraccia.
E' vero!! Che bello!! Tra poche ore rivedrò la nonna ed il nonno!! Non vedo l'ora di abbracciarli!
Mamma e papà non verranno con me perché, viste le poche vacanze e di conseguenza le limitate opportunità di passare del tempo insieme, andranno in Kenya per concedersi un po' di intimità, ed io ne sono felicissima, così avrò i nonni solo per me.
«Sarà meglio preparare i bagagli, allora»
«Tesoro, sistemati anche la testa, mi raccomando!!» mi consiglia ironicamente mamma.
«Simpatica! Comunque assolutamente sì»
Finito tutto, il gruppo organizza un incontro per salutarci tutti quanti, siccome molti di noi partiranno, così li raggiungo in un locale.
Al tavolo ci sono: Mad e Jaden, ormai inseparabili, Seth, Selena, i gemelli ed Ivy.. nessuna traccia di lui.
Non voglio creare ulteriori asti, perciò evito di chiedere come mai non c'è, almeno fin quando non rimango sola con Jaden.
«Ah, è partito»
«Dove?»
«Non lo so»
«Sì, certo»
«Guarda che non sto scherzando, non lo so davvero»
«Vorresti dirmi che non ti ha avvisato?»
«Certo che no! Ovvio che me lo ha detto, però non so esattamente dove sia. Comunque tranquilla, parte ogni anno»
Rimango un po' perplessa, poi mi viene in mente un dubbio:«E l'altra sera? Sai se ho combinato qualcosa?»
Si mette a ridere:«Oh, come non ricordarsene! Eri davvero fuori!»
«Cioè?» inizio a preoccuparmi davvero.
«Dai, nulla di straordinario, hai solo ballato con molti estranei, tutto qui»
Forse non dovrei ma mi sento sollevata, infatti mi sfugge un sospiro di liberazione.
Ridiamo e scherziamo tutti insieme, poi arriva il momento di andare:«Scusate ragazzi ma non voglio perdere l'aereo.. divertitevi, ok?»
«Sicuramente!» mi rispondono tutti.
L'aereo è tra meno di due ore, perciò papà mi accompagna a fare il check-in mentre mamma rimane a casa per sistemare le ultime cose.
Il volo non è particolarmente stancante, giusto sei orette di viaggio.
Arrivata a London, una città canadese nell'Ontario, noto con grandissimo piacere che zia Amelia mi sta già aspettando, così, dopo aver ritrovato le mie due valigie, la raggiungo ed insieme saliamo sul suo suv nero ed arriviamo a destinazione.
Il ranch è rimasto preciso a come l'ho lasciato l'anno scorso: i campi rivestiti con un leggerissimo tappeto bianco di neve, gli alberi quasi interamente spogli ma dotati di una loro particolare eleganza nella sottigliezza dei rami ed il fumo proveniente dal camino di quell'accogliente abitazione che rappresenta la mia casa.
La prima cosa che faccio, dopo aver salutato nonna Maggie, è quella di correre nella scuderia e riabbracciare Queen, la mia migliore amica d'infanzia.
«Dove sono le carote?» chiedo ad alta voce.
«Sono là sopra nella cassetta di legno» mi indica nonno Tom, avvicinandosi a me per stringermi fortissimo.
«Quanto mi siete mancati»
«Anche tu, tantissimo. Come stanno Michael e Rachel?»
«Sempre impegnati ma stanno bene, saranno partiti da poco per il Kenya.»
Prendo qualche carota e le infilo nella bocca della mia cavalla preferita.
«Girerai vestita così elegante qui?»
«Nono, tranquillo. Sono appena arrivata e volevo salutarvi tutti.. ora vado a mettermi qualcosa di comodo e che posso sporcare» gli rispondo sorridendo.
«Bene, così puoi darci una mano con il fieno»
«Certo!! Molto volentieri!!»
Passo per la cucina, sbirciando cosa sta preparando nonna e lei mi chiede, dandomi un biglietto, di non cambiarmi ora ma di raggiungere la bottega qui vicino per farle un po' di spesa.
«Ci vado subito allora! C'è Charlie in giro? Potrebbe venire con me..»
«E' uscita ma dovrebbe esserci per cena»
«Ah ok perfetto allora! Adesso sarà meglio che vada, altrimenti chiudono»
Esco e cammino verso la bottega qui vicino, incontrando ogni pochi metri gente che mi conosce fin da quando ero una neonata.
Qui ho vissuto i primi anni della mia vita, poi però mamma e papà hanno raggiunto ruoli professionali sempre più importanti, arrivando al punto di doversi trasferire quasi ogni anno.
Specialmente il nonno non ne è mai stato molto entusiasta, anzi, ci fu una grande lite, che ha lasciato segni visibili ancora oggi, nella quale insistette per lasciarmi qui a Stratford con loro ma, ovviamente, era meglio restare con i miei genitori, perciò ho dovuto imparare a gestire al meglio la situazione.
Ritengo che tutti questi cambiamenti mi abbiano aiutata a crescere, in un certo senso, ma a volte mi domando come sarebbe stata la mia vita qui, forse migliore..
Eccomi qui, davanti all'insegna della bottega. Prendo un piccolo carrello ed entro attraverso le porte automatiche, poi mi dirigo verso gli alimenti segnati sulla lista che mi ha affidato nonna.
Sono nel reparto dolci, quando vedo un'immagine che conosco già, è proprio lui.
«Ash, sei davvero tu??» mi chiede incredulo.
«Cody!!!!» esclamo mentre abbandono il carrello e gli salto addosso.
«Da quanto tempo!! Finalmente sei tornata!!»
«Già, è un anno che non ci vediamo! Mi sei mancato troppo!!»
«Non ti fai mai sentire eh!»
«Nemmeno tu..»
«Allora, novità?»
«Troppe, direi. Lo sai che mi sono trasferita a Los Angeles?»
«Wow!! No, non me lo ha detto nessuno!! Incredibile! Com'è?» mi domanda particolarmente incuriosito.
«Beh, è la Città degli Angeli. Dovresti venire a trovarmi un giorno!»
Mi sorride, come per dirmi: "ovvio che ci verrei, se potessi".
«E tu? Che mi racconti?»
«Che voglio assolutamente sapere tutto sulla tua nuova vita»
«Ed io sulla tua» 
«Allora? Organizziamo la solita seratina di "bentornata"?»
«Perché no! Mi piacerebbe davvero tanto!»
«Ok, ti aspetto per le 23:30.» mi scompiglia tutti i capelli, rendendomeli elettrici, poi se ne va, ed io, terminata la lista, vado alla cassa per pagare il tutto.
Tornata a casa, rivedo Charlie, mia cugina.
Lei è davvero cambiata: trucco più scuro, capelli tinti di ogni sfumatura di rosa ed una camicetta bianca piuttosto trasparente.
Rimango basita: lei era davvero la perfezione. Mi domando se è solo l'adolescenza che l'ha portata a quest'estrema decisione.
Zia si dev'essere accorta della mia reazione, infatti si avvicina a me e mi sussurra: «Si è lasciata da poco con un ragazzo.. era molto importante per lei»
Questo lo capisco ma.. arrivare a questo punto?! Non mi sembra proprio nel suo stile: era quella ragazza che non si lascia intimorire da nessuno, quella che se decideva di fare qualcosa non aveva bisogno di nessuna approvazione. A quanto pare è scomparsa e rimarrà solo nei miei ricordi.
«Ash, come stai?» mi domanda senza la solita euforia.
«Bene, grazie! Te? Avevi voglia di cambiare stile?»
«Perché no? Mi piace provare nuove emozioni»
Finalmente si mangia: nonna ha preparato delle appetitosissime ostriche.
«Ho incontrato Cody prima»
«Oh e come sta? E' tanto che non passa più di qui!» stava davvero simpatico al nonno, anche perché si offriva sempre di aiutare per qualsiasi cosa.
«Non so, non mi ha riferito nulla a proposito.. Comunque penso stia bene, insomma, mi sembrava in forma.»
«Contentissima di saperlo!» interviene Charlie con grande ironia.
Sta facendo l'antipatica stasera.. sento che c'è qualcosa di più di una rottura con il fidanzato. 
«Vuoi venire con me, Charlie? Si celebra il mio ritorno» le domando molto cordialmente.
«La solita festa di ogni anno?! No, questa volta passo» si alza, appoggia il suo piatto sul lavabo e se ne va, come se nulla fosse, senza neppure salutare.
Non so proprio come comportarmi: dovrei chiedere ulteriori spiegazioni o cambiare discorso? Preferisco la seconda:«Questa è davvero una prelibatezza!!» esclamo guardando la pietanza preparata dalla nonna.
«Oh, ti piace? Ne sono molto contenta!!»
Ed ecco che iniziamo discorsi piuttosto futili ma che ci permettono di terminare la cena senza ulteriori disagi.
«Cavoli, sono già le 23:00!! Sarà meglio che vada, a Cody non piace aspettare troppo..»
Non mi cambio neppure, tanto qui mi conoscono tutti per quella che sono, non per come appaio.
Entro nel solito locale e mi dirigo al bancone per prendere qualcosa da bere nell'attesa di Cody.
«Ashley?» 
Alzo lo sguardo:«Rose!!! Oh mio Dio! Pensavo ti fossi trasferita in Europa!»
«Era così ma mi mancava troppo questo posto, così sono tornata. E tu? Sei qui solo per le vacanze o..?»
«Purtroppo solo per qualche giorno..»
«Allora bisogna sfruttarli al massimo!! Ti incontri con Cody o hai cambiato compagnia?»
«Che? Mai! Cody per sempre!!» gli rispondo ridendo.
«Ma sai che penso sia già arrivato?»
«Davvero? Dov'è?»
«Penso sia nell'altra sala»
«Strano, di solito mi aspetta sempre..» dico perplessa.
«Non so, tra l'altro non era neppure solo..»
«Mi vuole presentare la sua ragazza?»
«Lo scoprirai molto presto» mi risponde passandomi la Coca Cola.
Mi alzo dallo sgabello ed entro nella sala Karaoke dove, come al solito, sta cantando Alli, la sorella di Cody.
Inizialmente non riesco a trovarlo, poi ci riesco e rimango pietrificata: non c'è nessuna ragazza con lui, c'è Justin.

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Buona Domenica a tutti/e!!
Per primissima cosa mi voglio scusare per questo ritardo gigantesco ma tra internet troppo lento e le moltissime verifiche a scuola non sono riuscita ad aggiornare prima 😢
Spero davvero che mi perdoniate e che vi piaccia il nuovissimo capitolo,
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate,
Ci rivediamo al nono!! 
Baciii❤️

JustinBieberSwag2

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