And the winner is... di LeighCheri (/viewuser.php?uid=768528)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un piccolo neo - prima nomination ***
Capitolo 2: *** Oscure Presenze - seconda nomination ***
Capitolo 3: *** Il Jolly, il Re e la Regina - terza nomination ***
Capitolo 4: *** Nocturnal Butterflies - quarta nomination ***
Capitolo 1 *** Un piccolo neo - prima nomination ***
E'
stato il genio di Mamie, con la sua pazzesca "Non mi pagano
abbastanza", ad accendere la scintilla nel mio piccì. Perchè io il
Capitano me lo voglio immaginare così. Nè maledetto nè tormentato ma
solo regalmente, mortalmente scocciato. Alle prese con i suoi 190
centimetri di dimensione artistica.
Dura, la vita in clausura, col
Gringo che conosce una legge sola: la sua¹.
Qui tutti pretendono da me e
da questa bagnarola sferragliante l'impossibile. Siamo vecchi tutt'e
due. Io forse un po' meno. O comunque mi mantengo decisamente meglio,
via.
La mia vecchia carcassa fa
ancora scintille per essere ultracentenaria, però non esagerate,
eccheccavolo.
Capitano di qua, Capitano di
là, Capitano di sopra e di sotto, non c'è un attimo che mi
lascino in pace. Che mi avete preso, per una specie di Babbo Natale
cyberpunk? E poi. Senza di te cosa faremo, Capitano?
Intanto fammi toccare i
cabbasisi che vabbè che sono immortale ma non si sa mai. Uno.
Due: ciccione piagnone che non
sei altro (dio ti conservi Yattaran), mi chiedi cosa farete senza di
me?... Cento anni su questo scomodissimo seggiolone di legno a salvarvi
le terga da mille pestilenze e ancora non avete imparato manco
l'abbiccì
del bucaniere?
Abbiamo la nave spaziale
corsara più cazzuta dell'universo mondo e tu ancora non sai manco dov'è
la retromarcia?
(a proposito, ma ce l'abbiamo
la retromarcia? nota a margine: chiedere a Meeme)
Vabbè, questioni di lana
caprina, qua il punto è un altro.
Non che sia proprio stufo di
questa pochade, per carità, fare il filibustire ha pure un suo perchè,
cioè, sempre meglio che fare l'impiegato del catasto sulla Colonia di
Dullog (sigh) e in ultima analisi sempre meglio che lavorare. Però non
so... a volte... voglio dire, hai visto una galassia le hai viste
tutte. Un pò come la... topa, ecco. Dopo 50, 60, 70 anni ti stufi solo
a
sentirne parlare (dio vi assista ragazze mie).
Boh, sarà 'sto restyling
gotico barra steampunk che mi hanno fatto in CG che mi immalinconisce,
sarà che qua dentro è più buio di una catacomba (Meeme, me lo spieghi a
che cavolo ci serve quella vagonata di dark matter se non possiamo
manco tenere tutte le luci accese?), sarà che là fuori non c'è un
accidente di niente, stelle e asteroidi, stelle e astronavi, stelle e
pulviscolo, stelle e...ccheppalle!...
E pure 'sto pennuto che mi
sfarfalla attorno come un condor che pare non aspetti altro pure lui
che di sbranare le mie misere carni (oddio, misere, insomma..sono
sempre un gran bel tocco di manzo). Almeno ciavessi un bel falco come
il Capitano Navarre, che ne so, o che dico un'austera maestosa aquila
dall'occhio baluginante come il mio, o un ombroso corvo... Ecco, un
corvo nero, come la buonanima di Brandon Lee.
Mica male... non ciavevo
pensato mai, vedi? (nota a margine: suggerire agli autori)
Schiarisce
la voce, si mette di trequarti, fa lo sguardo n° 26 o del
"mascalzoneincazzatomapuronellanima" e declama:
Non può piovere per
sempre....lo senti come appoggia bene?².. Altro che quelle fanfaronate
sull'attimo eterno e gne gne gne.
Forse mi hanno solo sbagliato
il copione, chissà. O il guardaroba. (va', mi mandano in giro bardato
come un cavallo del palio).
O forse è solo uno di quei
maledetti (troppi) giorni che mi piglia storto va' a sapere perchè. La
solitudine profonda del leader? Forse. Il lucido nichilismo
dell'eroe duro e puro? Anche. L'annoiato mal de vivre dell'immortale?
Poesse.
Sta di fatto che io qua o mi
trovo un'alternativa o mi suicido coi rigatoni di Masu-san, nel cui
condimento esiste l'unica sostanza chimica in grado di schiattare un
highlander.
Magari potrei imparare a
suonare uno strumento. Che so il pianoforte, o il violino....sarà
abbastanza maudit, il violino? Si, lo so so che c'è già quella
gattamoscia che suona l'arpa, ma vuoi mettere il rude Capitano che
esegue 'Il Trillo del Diavolo' fra le oscure paratìe della sua nave
maledetta?
E andiamo....
Oppure mi registro su una
chat. O su Facebook.
Uff...Dio, che strazio.
- Nave di classe Tiered in
avvicinamento. Ha lanciato aerei navalizzati...si stanno avvicinando
rapidamente zerovirgolaquattro velocità paranominale...
Dagli
altoparlanti interni dell'Arcadia ascolta le comunicazioni radio di
bordo. Fuori la battaglia impazza, dentro il Capitano sguazza nello
spleen.
...Parachè? Ma che dice
questo? Gesù, ma chi l'ha scritta la sceneggiatura Groucho Marx?
Eccitazione quantica, mesoni diafasici...adesso ci manca un bel
razzomissile con circuiti di mille valvole e poi ci siamo proprio
tutti. Minchia, signor Capitano!
...Fatti un altro goccetto di
Lambrusco che è meglio.
(essì, Lambrusco: giovane,
fresco, frizzantino, pure i vini invecchiati stancano)
- Capitano, abbiamo bisogno di
te al timone!
Yuki
gracchia nella radio di bordo, fra le cannonate positroniche.
E che non lo sapevo?
Figurati...
Si alza
con languida mollezza; ha sempre quello sguardo, quell'aria disfatta e
distante, come se fosse sempre appena uscito dal letto di qualcuno
invece che da cento anni di battaglie galattiche. E vabè. Stende la
mano verso il mantello con poca voglia e molta nausea, ormai. Poi si
ferma.
Ci pensa.
Si osserva
nello specchio rococò.
Ci
ripensa.
Fuori,
ancora cannonate fotoniche come se piovesse.
Ma ora
deve fare una scelta: pillola rossa o pillola azzurra?....
La
proiezione mentale del suo sé digitale.... Se non sei uno di noi, sei
uno di loro.³
- Capitano? Mi senti? Abbiamo
bisogno di te in plancia!
Il
Capitano alza lo sguardo, sempre lo stesso sguardo, ma con una luce
nuova dentro, un lampo fugace e vivo di una vita nuova. La sua voce
tuona verso l'interfono, ed è una fredda mano di ferro inguantata nel
velluto caldo, quella voce.
- Svegliati Yama, segui il
Coniglio Bianco!
Poi si
muove. (era ora, aggiungeremmo)
Yama
guarda Yuki che guarda Yama con lo stesso punto interrogativo nel
mezzo. Il Coniglio Bianco? Pensano che il capo s'è bevuto il cervello
insieme all'ultima boule di Chateau Lafite. Non osano muovere un dito.
Prima o poi Egli si degnerà di presentarsi in plancia di comando. E poi
conigli bianchi fuori, oggettivamente, non se ne vedono. Cannoni assai,
conigli proprio no.
L'Arcadia
trema e vibra e scricchiola sotto le bordate ostili, la ciurma trema e
prega e tìtuba sotto al peso di quell'ultima frase del Capitano. Eco di
passi in lontanaza. Si computano rapidamente: son tutti lì, dev'essere
per forza Lui. Sta per sciogliersi qualche sospiro di sollievo quando
la figura in penombra comincia a profilarsi più nitidamente malgrado la
penuria (!) di lampadine a bordo. Yattaran
riconosce lo svolazzo familiare che si allarga a ventaglio intorno alla
figura in controluce e si rassicura, ma Yuki che non ha bisogno di
occhiali nè da vicino nè da lontano, spalanca la bocca come se le
cedesse di botto la mandibola.
Ed Egli
s'avanza a passo marziale in un'aura verde cromo (via' sta fumazza
nera!), in un fruscìo elegante e virile di lana pettinata (e basta pure
'sto cuoio incartapecorito), le suole dei motor boots come un metronomo
caricato a pathos ed eros che martella il cuore di femmine e non.
All'anca sinuosa più non
s'appende la leggendaria Gravity Saber, mentre
il guanto della mano destra avvolge solido il calcio di un UZI Defender
9 mm parabellum. E il suo viso....
I bagliori
delle cannonate a babordo dardeggiano fugacemente ad illuminare quel
volto marmoreo, limpido, fieramente alto. Mezz'etto di linetti doma le
brune chiome all'indietro e due enigmatiche lenti nere specchiate
rifulgono nel buio cosmico come stelle mattutine (via, basta pure la
benda
bisunta!).
- Cap..C..Capitano....
E rifacci con 'sto
Capitano!... Mi chiamo... Mi chiamo Neo!....
Vaccamiseria...Era una vita
che sognavo di fare Matrix.
Yuki, dodge this!*
¹ citazione/parafrasi da
Gringo - Luciano Ligabue © 1994 WEA
² battuta Il Corvo e citazione del
mitico Angelo Infanti alias Manuel Fantoni - Borotalco
³ vabbè, d'ora in avanti le
citazioni son tuttte dalla matrice - The Matrix - 1999 Warner Bros.
*lett.: dodge this! - schiva questo! battuta pronunciata da
Trinity in una scena del film The Matrix
-Tutti i personaggi ed i testi citati sono di proprietà degli autori ed
editori-
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Capitolo 2 *** Oscure Presenze - seconda nomination ***
Saranno
almeno dieci minuti che se ne sta lì in silenzio, con le mani
incrociate sul mento come in preghiera, i lunghi capelli come una
cortina impenetrabile a celare i suoi pensieri, la sua siderale
distanza dal mondo. Poi con un sospiro scioglie le mani e si alza dallo
scranno. Slaccia il regal mantello e lo butta lì con la consumata
noncuranza di una striptiseuse, quindi inizia a slegare ad uno ad uno i
complicati finimenti della bardatura da condottiero e se ne libera uno
alla volta mentre si avvia a passo lento lungo il ponte, lasciandoli
cadere alle proprie spalle come pesanti caduche foglie da un
putrescente stelo (ellamiseria che lirismo, cocca!).
Per qualche minuto nessuno osa proferire verbo, poi Yattaran si assume
l'onere:
- Che si sta bevendo ultimamente, il Capitano?
- Il solito, credo, perchè?
- Meeme, tu ne sai qualcosa?
- No, - esala l'aliena, dalle profondità remote del suo consueto vuoto
etilico - ...però l'ultima bottiglia sapeva di tappo.
*******
Il Dottor Zero ha
cominciato a
coltivare muffe sulle fette di torta della signora Masu, con
grandissimo disappunto della seconda e grande zelo da parte del primo.
Sostiene che anche Fleming ha cominciato così.
- Ciao, doc, come stanno i tuoi miceti?
- Oh, ciao Kei - saluta senza alzare gli occhi dal vetrino - La mia
piccolina sta benissimo, grazie. Ma per il momento niente cuccioli...
- Miceti,
doc, non micetti....
- puntualizza la poveretta; ultimamente il medico di bordo sembra stia
diventando duro d'orecchi. O di comprendonio. O tutt'e due.
- Oh, quelli... bene, bene... Sai figliola, quando Fleming cominciò
la...
- Doc. - lo blocca - Lo so. Me lo hai raccontato sei volte in
dieci giorni. Non sono qui per ragguagli sullo stato di salute dei tuoi
funghi ma su quello del Capitano. Volevo chiederti se stai notando
qualcosa d'insolito nel suo comportamento.
- Oh, cara.. cara.. l'insolito è la normalità per il nostro amato
comandante. - sorride con arguzia.
- Okay, mettiamola così, allora: per caso è passato da te negli ultimi
giorni?
- No, cara. lo vedo in mensa ufficiali, come voialtri. Mi passa le sue
fette di torta. - ammicca sornione.
- E nient'altro?
- No. Nient'altro.
*******
Il mistero
è fitto e
denso, la preoccupazione crescente. La ciurma sente che qualcosa non
quadra e quel qualcosa per giunta continua a scivolare loro dalle mani
come le spire di un serpente. Il Capitano ne sta covando qualcun'altra
delle sue ma stavolta è peggio del solito. E come al solito si guarda
bene dal palesarlo ai suoi compagni di cordata.
Perciò tutti si
adoperano
alacremente per cercar di carpire qualche indizio in più: sorvegliano,
scrutano, spiano, confabulano nell'ombra delle condotte e degli
anfratti della nave alla stregua di carbonari. Yuki è la più tenace.
Determinata come non mai a sondare quella fucina di stranezze in cui
ultimamente il Capitano si aggira con fare occulto.
Decide
d'interpellare anche la cuoca.
Trova la signora
Masu nel suo
sancta sanctorum ma stranamente, invece che dedicarsi allo
spignattamento, sta protesa verso uno sghembo trespolo su cui ciondola
un pennuto in evidente stato depressivo.
- Su, su,
andiamo.... non fare
così Tori-san...devi mangiare qualcosa.. forza, apri il beccuccio... -
piagnucola materna cercando di imbeccare l'apatico volatile con un
filetto di branzino in crosta. Ed anche questo è insolito: normalmente
si verifica l'opposto, col pennuto che fugge e lei che lo rincorre
inferocita brandendo coltellacci.
- Lo sai che il
Capitano
scherzava... lui gioca sempre (?), è un buontempone il Capitano, lo
sanno tutti (??)... non diceva mica sul serio... andiamo piccolino,
mangia, fallo per me...
- Masu-san, che
cos'ha la nostra mascotte?
- Ahimè... è in
attrito col Capitano, Yuki... ha iniziato lo sciopero della fame.
- Il motivo?
- Beh, ecco....
Lui l'ha
scacciato in malo modo, tre giorni fai, apostrofandolo con un pussavia
gallinaccio. Da allora non vuole toccar cibo...
- Sta accadendo
qualcosa di
strano, Masu-san... Il Capitano non è più lui... Ha cominciato con
quella trovata della brillantina, il mese scorso, e adesso sa
iddio che accidenti gli frulla in testa....
- Qualunque cosa
sia deve aver
a che fare con qualche reminiscenza giovanile, temo....Ieri mi ha
chiesto di cercargli i vecchi anfibi di quand'era negli Incursori...
che mi ci è voluto gesubambino con la schiena che mi ritrovo a
rovistare accucciata fra tutte quelle cianfrusaglie..
- Anfibi?
- Sissignora. E
vedessi in che
condizioni erano. Il nostro Capitano oltre che bizzarro sta diventando
anche molto, molto sciatto. E anche un pò cafone se permetti: guarda in
che stato sta facendo ridurre questa povera creaturina di dio....
Coraggio Tori-san, un pezzetto solo, piccolo piccolo....
Yuki abbandona
perplessa
l'anziana nutrice senza che un solo tassello di quel dissennato puzzle
riesca a trovare una qualunque collocazione nella sua mente.
*******
Per qualche
giorno va avanti
così, fra misteriose eclissi del Capitano, furtivi appostamenti della
ciurma, fughe repentine, rapaci inseguimenti e imbarazzanti vis-à-vis
degni d'una caccia al ladro in piena regola poi, quando tutti ormai
stanno per rassegnarsi a questa quantomai stravagante deriva piratesca,
accade l'imponderabile.
Nella mite sera,
quando lo
spaziale galeone se ne va per lo solingo ciel, e mentre l'equipaggio si
appresta a mettere al minimo motori e sinapsi, fra placidi ronzii di
turbine a basso regime ed ipnotiche intermittenze di diodi
fluorescenti, un boato squarcia l'aria interrompendo brutalmente le
semicoscienti elucubrazioni. Uno sbarabrang che perquote l'Arcadia da
cima a fondo, seguito da una serie di clangori martellanti, ritmici,
ripetuti. Gli ufficiali di più alto grado si scambiano un'occhiata poi
schizzano via come proiettili.
- ... In plancia,
presto! Tutti ai posti di combattimento! Dannazione siamo sotto attacco!
Sciamano come
vespe furiose in
ogni direzione, gli artiglieri guizzano lungo le murate, verso i ponti
di batteria, Yuki e Yattaran corrono già verso il ponte di comando
gridando
ordini, sgranando moccoli, i sensi di colpo riaccesi dall'adrenalina.
Cercano il Capitano ma il Capitano non si vede. Sarà già in plancia, di
certo, pronto come sempre a condurli granitico ed imperturbabile nella
pugna!
Ma in plancia il
Capitano non
c'è. Il ponte è tranquillo come una nursery, i monitor
tacciono e fuori non v'è ombra di navi nè di corpi celesti o detriti
alla deriva, insomma un bel niente. Il vuoto interstellare. Nero e
imperscrutabile.
E quel martellare
incessante
che continua a percuotere ogni cosa e che sembra quasi provenire
dall'alto, da ovunque, da un'altra dimensione.
- Ma che
accidenti è? - l'ufficiale addetto ai radar è basito.
- Abbiamo
speronato qualcosa?
- Niente di
visibile, questo è certo.
- La sala motori?
- Cristosanto, se
la sala motori fa questo baccano faremmo meglio ad abbandonare la
bagnarola, subito.
- Non è la sala
motori! - Yama accorre ansante, pallido in volto – Viene dal castello
di poppa, gli alloggi del Capitano!
Si precipitano di
nuovo, verso
il cassero ligneo, verso l'origine di quel fracasso che metro dopo
metro, ponte dopo ponte si fa più assordante e nel contempo più nitido.
Chitarre distorte.
Tom e rullanti inferociti.
Un basso elettrico che scarruffa le budella come un frullatore di
caucciù.
*******
Il Vate sta
ascoltando nu metal,
tutto qui. A palla, ma niente di più.
- Da quando il
Capitano ha
cominciato ad ascoltare i Deftones? - grida trafelato come un
maratoneta il povero Yattaran, riuscendo a malapena a sovrastare gli
ultradecibel.
- Da mai, credo.
- Eppure questi sono i Deftones¹.
L'uscio degli
alloggi del
Capitano sembra Porta Inferi a giudicare da quel che proviene più
oltre, paralizzando i poveretti accorsi con santa apprensione.
Solo Yama che,
per essere
l'ultimo arrivato sembra anche il più sveglio di tutti, si getta con
garibaldino ardore sul maniglione teschiato e spalanca la porta senza
tante cerimonie.
Il Pirata
Spaziale (o quel che ne resta) è là.
E unicamente lo
sconcerto
impedisce agli accorsi di rovesciare contro il grand'uomo una raffica
di improperi in grado di abbattere un muldauwd.
Che peraltro
meriterebbe senza pietà.
Il Capitano sta
in piedi nello
specchio del gotico finestrone, ritto come un punto esclamativo, nero
come la paura, si volta solo per un istante svelando il fugace pallore
del volto, una specie di ghigno clownesco dipinto nel cerone bianco,
mentre qualcuno implora un esangue - ...Ommammamiabenedetta....
- ...Madre è l'altro nome di
Dio sulle labbra e sui cuori di tutti i nostri figli...² -
declama
l'altro, con solennità pontificia.
Poi si aggrappa
alla ferrata e con guizzo rapace si slancia nel vuoto della notte
cosmica.
*******
- ...Ancora Neo?
- No. Questo mi
pareva Eric Draven³.
- Ossignore...
- La vedo dura.
Molto, molto dura...
- ...e qualcuno
abbassi questa cazzo di musica!!!
¹
Deftones - Leathers
² Dalla
sceneggiatura originale del film «Il Corvo» © Dimension Films
-
³ Eric
Draven il personaggio che impersona Il Corvo.
(testi personaggi
e musica sono di proprietà degli autori)
|
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Capitolo 3 *** Il Jolly, il Re e la Regina - terza nomination ***
- Ehi, Yattaran, preparami una copia del giornale di carico, che lo
faccio avere al Capitano.
Yuki si muove
svelta come una
gazzella attraverso i boccaporti dell’Arcadia, le sinuose zampette
tamburellano il ponte con la grazia di un picchio.
- Veramente
volevo portaglielo due ore fa ma è introvabile.
- Hm. Ora che ci
penso è un pò che non lo vedo neppure io, a dire il vero.
- Magari riposa.
- .. Da tre giorni,
Yattaran? Doveva essere mooolto stanco...
*******
- Yuki hai visto
Harlock per caso?
Tutt’altra fauna,
il giovane
Yama, sguardo di falchetto e lombi di giaguaro. Gagliardo combattente
ignaro delle spudorate grazie che santamamma gli ha donato, trotta come
un nervoso puledrino su e giù per la nave, che prima o poi Yuki finirà
col gettare alle ortiche il suo casto nubilato, per quello lì.
- Ahm...no, Yama.
Ma lo stiamo cercando in molti, a quanto pare.
- Stupido Pirata,
ma dove
diavolo s’è cacciato?.. - ruggisce sommessamente l'altro, imbronciato
come un
bulldog, mentre muove lunghe falcate verso la rampa che sale al
compartimento di prua - ... Ultimamente ne combina una al giorno, ne
combina..
E Yuki pensa che
decisamente si, è ora di combinarci qualcosa lei pure, con quel bel
cavallino insolente.
*******
Il Capitano non
si trova. Come un fantasma riesce ad eludere da giorni l’asserragliamento che la
ciurma impotente prova ad opporre nel vano e disperato tentativo di
reintegrare al comando il suo legittimo titolare. Yattaran fa del suo
meglio per sopperire alla latitanza del capo, e meno male che
sono in manutenzione da quattro giorni, che sennò il panciuto capitano
ad interim dava via di testa: il quaderno di bordo sembra il
giornalino di giamburrasca, i rapportini quotidiani, ormai in ordine
sparso, sono pieni di refusi digitali che nemmeno il diario di un
liceale, mancano derrate, piani di volo, turni di servizio. Ed
è
finito il ketchup.
In compenso
qualcuno giura di aver sentito soavi effluvi aleggiare a poppavia.
Dice che era senza dubbio Violetta
di Parma.
- Yuki, ti giuro
che se non finisce questo teatrino, io diserto, quant’è vero iddio.
- Calmati
Yattaran, adesso sistemiamo tutto, ti do una mano anch’io.
- Ma che vuoi
sistemare, se
quello là non si decide a rimettersi al suo posto, qui va tutto a
ramengo. Guarda qua, l’invincibile Arcadia sembra il mercato del pesce!
- piagnucola muovendo all’intorno le braccia in un gesto desolato.
- Beh, io dico
che lo sta
facendo di porposito. - ringhia bellicoso Yama, giovane capitano in
pectore, con quell’infantile cipiglio che pare sempre che faccia un pò
il verso al capo - Per me quello ci sta mettendo sotto torchio
per
vedere cosa siamo capaci di fare da soli.
(Se non la pianta
con quei modi da galletto rissoso, Yuki dovrà proprio dargli una bella
stiratina di collo, a quello là)
E mentre son
tutti lì che
vanno almanaccando problemi e soluzioni per riportare la corazzata
ammiraglia al suo primigenio splendore, ecco che - annunciato da
vanigliata fragranza - un altro opinabile splendore fa il suo plateale
ingresso nel proscenio della plancia.
*******
L’occhio ferino bistrato di
nero e un voluttuoso lipstick rosso borgogna, le lunghe gambe che
svettano avviluppate nella rete, inerpicate su svariati centimetri di
plateau in un'orgia di paillettes...E se non bastasse questo a lasciare
senza fiato, una vergognosa guepière in latex che lo inguaina come un
succoso hot dog versione glam-sex di lusso.
Un sipario di
attonito
silenzio gli cala d'intorno mentre incede lascivo e sfrontato con quel
broncetto conturbante, ed è come se ogni colpo d'anca dicesse
"sbucciami, mangiami".
Una macchina del
sesso che sta scaldando i motori.
E non è da
escludere che anche
qualche maschietto si faccia cogliere impreparato da un certo
pizzicorino impudente, alla vista di quell'esplosione
d’oltraggiosa
trasgressività. Quel
Capitano è un'oscena allegoria di piaceri.
Qualcuno sviene.
Qualcuno si
copre gli occhi e qualcun altro si segna con la croce. Certo è che
quasi nessuno, tranne forse l'algida nibelunga, riesce a rimanere
impassibile davanti a quell' Apparizione scandalosa e stordente, a
quell' Annunciazione blasfema e alonata d'impronunciabili promesse.
Yuki, Yattaran e
Yama, come i
pastorelli di Fatima, sembrano bambole di coccio con le boccucce
pietrificate da catatonico stupore.
- Capi...tano...
- Lo.. lo state
vedendo anche voi?
- Ditemi che sto
sognando. Qualcuno me lo dica, avanti.
- Non stai
sognando.
- Se stiamo
sognando... - esala la piccola Key - che nessuno si azzardi a
svegliarmi.
(Ultimamante
dev’essere in pieno subbuglio ormonale, la piccolina)
E per tutta
risposta riceve la benedizione di un buffetto sotto al mento che le
ricolloca la mandibola mentre il...quello
veleggia oltre con aria vacua e annoiata.
Poi va a
svaccarsi sul regale scranno come la bagascia d'un bordello belle
époque.
Il Capitano sta
cominciando a
farsi prendere decisamente la mano con queste follie interpretative; e
va bene che come le ciambelle neppure tutte le sceneggiature hanno i
buchi al posto giusto e qualcuna ha più buchi di un colapasta però qui
si sta drammaticamente esagerando, con probabilità non trascurabili che
qualcuno della produzione rischi l’esaurimento nervoso se non il
seppuku.
Cos’accidenti
vuole dimostrare con questo teatrino en travesti?
Di essere bravo? Duole osservare che in tal caso poteva
scegliere l’ Edipo Re. Non la Regina del deserto.¹
Qualcuno
timidamente glielo fa notare.
- Harlock, non ti
sembra che stai esagerando un tantino, adesso?
Il micione
galattico sbuffa,
ciondolando mollemente la coscia snella oltre il bracciolo teschiato
del trono: - E’ così difficile divertirsi di questi tempi...²- sospira.
Ed anche qui
sarebbe doveroso
fargli notare che l’Arcadia non è esattamente Le Folies Bergère, ma una
maschia astronave pirata. Vabbè. Omissis.
- Su, andiamo,
cerca di guardare i lati positivi, Harlock. In fondo sei un supereroe,
mica Paperino. Poteva pure andarti peggio.
- Peggio di così?
C’è anche
di peggio? - domanda piccato.
- Beh... Shreck,
per esempio.
Il Drag Pirata lo
incenerisce con uno sguardo, la darkmatter gli svapora fin dalle
orecchie.
- Yattaran, non
ti ci mettere
pure tu a peggiorare le cose. - ringhia - Hanno dato il mio
nome al
film e a me a malapena mi fanno fare quattro piroette, un paio sguardi
arcigni, una lacrimuccia e un mucchio di smantellate inconcludenti! Ciò
quattro dialoghi in croce in cui dico fesserie patetiche e melense e
mai una risata, che cavolo, mai!.. Manco mezza scena non dico di sesso,
ma almeno di erotismo, che ne so, un nudo artistico, un’allusione, un
vedo-non-vedo... Nossignore! Mi hanno messo lì muto e incazzato come un
pupone, ci faccio solo la figura di uno psicopatico, di un... nevrotico
depresso!! - sbraita, gettandosi alle spalle non già il tenebroso
mantello bensì un vaporoso boa di piume nere, come una
primadonna
isterica.
- Ma gli eroi
sono così!
- Ennò! Manco per
niente. Neo non è così.
- E rifacci co’
sto Neo...
- .. Si, si, Neo!
E sciacquatevi la bocca prima di nominarlo!
- Okay, okay...
ma adesso calmati, dai...magari.. ci fanno fare un sequel...
Il Capitano
sembra placarsi al
suono di quella parolina magica e lo sguardo, sotto il kajal, si fa più
mite, sciogliendosi in caramellose visioni di riscatto artistico e
morale. Nonchè di auree statuette.
-Tu.. dici?...
- Beh, prendi
Harry Potter, per dire... i Transformers...
- Capirai, hai
detto James Bond.- fa spallucce il Capitano.
- No, sul
serio... E magari..
la prossima volta ti ci scappa pure una sveltina, eh?.. - gli da di
gomito l’altro con fare cameratesco - Su, da bravo...Adesso però vai a
rivestirti che così sei inguardabile. - e con fraterna comprensione
va ad esortarlo a rientrare in sé oltre che in più consoni panni.
Il pover’uomo si
alza
avvilito, per niente convinto allorchè vinto, il boa di piume che gli
pende tristemente sulle spalle incurvate dal peso della rassegnazione.
-
Inguardabile?..Trovi?...
- Beh.. le gambe
ce le hai pure belle, ma le scarpe col cinturino ti spezzano la
caviglia.
- Si però il
reggicalze mi sta da dio...
Dissolvenza.
Fine. Titoli di coda.
¹ Priscilla - La
Regina del Deserto, celebre film sulle Drag Queens.
² Ovviamente qui
si cita a
scialo dal capolavoro "The Rocky Horror Picture Show" (tutti i diritti
riservati, of course). Per chi lo ha visto, hip-hip-urrà. Per chi
invece non l'ha ancora mai visto, dieci pateravegloria. Ego te absolvo.
(poi andate
immediatamente ad assaggiare questo: http://www.youtube.com/watch?v=h3kkbZU-JtY)
Don’t dream it.
Be it.
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Capitolo 4 *** Nocturnal Butterflies - quarta nomination ***
- No, senti
Harlock, io ti voglio un gran bene ma vedi di non esagerare.
- Non è
esagerato, Yama, fidati. Me la metto anch'io. Dai, avanti.
- Ma avanti che?
Tu sei matto!
- Su su, poche
storie Yama. Altrimenti non ci viene bene, non siamo credibili, forza.
- M'importa assai
se non siamo credibili. Qui ci va di mezzo la mia dignità!
- Guarda che io
ti sto
offrendo un'opportunità unica, ragazzino. Piantala di frignare e fa'
quello che ti dico. Sono o non sono il Capitano Uncino?
- No, non lo sei.
Sei Capitan Harlock.
- Miii, quanto
sei puntiglioso! Era una battuta, no?
- Non mi piace,
Harlock. Non
mi piace per niente la piega che sta prendendo questa faccenda. Mi
trascinerai nel ridicolo. Nel patetico. Nell'osceno, perfino. Tu fa'
quello che vuoi ma se pensi che io ti segua sei pazzo.
- Io dico che poi
ti piace... Ci divertiamo come matti, dai.
- No.
- Cosa devo fare
per convincerti?
- Inventati
qualcos'altro.
- Ma le ho
provate tutte! Non te ne va bene una.
- E allora
lasciamo perdere.
- Perchè mi fai
questo, Yama? Perchè mi odi?
- Io non ti odio
affatto, semplicemente sto cercando di farti tornare in te e di
salvaguardare la tua e la mia integrità.
- Ma com'è che
t'hanno fatto
così serio, benedetto figliolo, tutto d'un pezzo, eccheccavolo! Guarda
che da copione dovrei essere io quello duro e puro!
- Si, duro e
puro.... dopo l'ultima mascherata di duro e di puro mi pare che t'è
rimasto proprio poco.
- Era un coup de
théâtre. Ad altissimo livello. Ma tu che ne vuoi capire...
- Ascolta, Signor
Duroepuro,
mi hai già convinto ad infilarmi questa... cosa indecente! Io, oltre
questo non vado. Se ti sta bene è così, sennò trovati qualcun altro per
i tuoi passatempi.
- Non è un
passatempo.
- Vabbè quello
che è.
- Senti, non
capisco perchè
fai tutte queste storie. Ti dico che verrà fuori una cosa grandiosa,
pazzesca, ne ho
già data una anche a Yuki, ci sta anche lei.
- Yuki ha
accettato?!?
- Certamente.
Quella bambina è più sveglia di te. E vuole svagarsi un pò.
- Ossignore...
- E daii, Yama....
Yamino....fallo per me, cucciolotto...
- No.
- Ti prego...
- No.
- Per favore.
- Ho detto di no.
Passi per la calzamaglia in lycra, passi per la mascherina, ma quella
ridicola mantellina gialla IO
non me la metto!
Postilla - A
questo punto sarà chiaro a tutti che io su questo Harlock 3D ho avuto
molte perplessità. Il film è ben realizzato, tecnicamente è un
capolavoro ma forse stavolta hanno pasticciato un pò troppo la trama,
col triste risultato di regalarci per la prima volta un Capitano
imbesuito appresso a fumose quanto inconsistenti e vanesie
vicissitudini. Un film in cui succede proprio di tutto. Ma ad altri.
Ho voluto, con questo futile
scritto, provare a dar voce ad un’identica frustrazione del Nostro,
trovatosi relegato in un ruolo quasi di comprimario anzichè di star, e
corroso dal desiderio di cimentarsi con le sceneggiature di alcuni film
di culto ed i loro leggendari protagonisti.
Ovviamente era un gioco.
Nessuno me ne voglia. Anzi, per chi volesse scritturare il Signor
P.F.Harlock nei propri film preferiti, le audizioni sono aperte.
Hasta siempre, Capitano.
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