And the winner is...

di LeighCheri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un piccolo neo - prima nomination ***
Capitolo 2: *** Oscure Presenze - seconda nomination ***
Capitolo 3: *** Il Jolly, il Re e la Regina - terza nomination ***
Capitolo 4: *** Nocturnal Butterflies - quarta nomination ***



Capitolo 1
*** Un piccolo neo - prima nomination ***


E' stato il genio di Mamie, con la sua pazzesca "Non mi pagano abbastanza", ad accendere la scintilla nel mio piccì. Perchè io il Capitano me lo voglio immaginare così. Nè maledetto nè tormentato ma solo regalmente, mortalmente scocciato. Alle prese con i suoi 190 centimetri di dimensione artistica.



Dura, la vita in clausura, col Gringo che conosce una legge sola: la sua¹.
Qui tutti pretendono da me e da questa bagnarola sferragliante l'impossibile. Siamo vecchi tutt'e due. Io forse un po' meno. O comunque mi mantengo decisamente meglio, via.
La mia vecchia carcassa fa ancora scintille per essere ultracentenaria, però non esagerate, eccheccavolo.
Capitano di qua, Capitano di là, Capitano di sopra e di sotto,  non c'è un attimo che mi lascino in pace. Che mi avete preso, per una specie di Babbo Natale cyberpunk? E poi. Senza di te cosa faremo, Capitano?
Intanto fammi toccare i cabbasisi che vabbè che sono immortale ma non si sa mai. Uno.
Due: ciccione piagnone che non sei altro (dio ti conservi Yattaran), mi chiedi cosa farete senza di me?... Cento anni su questo scomodissimo seggiolone di legno a salvarvi le terga da mille pestilenze e ancora non avete imparato manco l'abbiccì del bucaniere?
Abbiamo la nave spaziale corsara più cazzuta dell'universo mondo e tu ancora non sai manco dov'è la retromarcia?
(a proposito, ma ce l'abbiamo la retromarcia? nota a margine: chiedere a Meeme)
Vabbè, questioni di lana caprina, qua il punto è un altro.
Non che sia proprio stufo di questa pochade, per carità, fare il filibustire ha pure un suo perchè, cioè, sempre meglio che fare l'impiegato del catasto sulla Colonia di Dullog (sigh) e in ultima analisi sempre meglio che lavorare. Però non so... a volte... voglio dire, hai visto una galassia le hai viste tutte. Un pò come la... topa, ecco. Dopo 50, 60, 70 anni ti stufi solo a sentirne parlare (dio vi assista ragazze mie).
Boh, sarà 'sto restyling gotico barra steampunk che mi hanno fatto in CG che mi immalinconisce, sarà che qua dentro è più buio di una catacomba (Meeme, me lo spieghi a che cavolo ci serve quella vagonata di dark matter se non possiamo manco tenere tutte le luci accese?), sarà che là fuori non c'è un accidente di niente, stelle e asteroidi, stelle e astronavi, stelle e pulviscolo, stelle e...ccheppalle!...
E pure 'sto pennuto che mi sfarfalla attorno come un condor che pare non aspetti altro pure lui che di sbranare le mie misere carni (oddio, misere, insomma..sono sempre un gran bel tocco di manzo). Almeno ciavessi un bel falco come il Capitano Navarre, che ne so, o che dico un'austera maestosa aquila dall'occhio baluginante come il mio, o un ombroso corvo... Ecco, un corvo nero, come la buonanima di Brandon Lee.
Mica male... non ciavevo pensato mai, vedi? (nota a margine: suggerire agli autori)
Schiarisce la voce, si mette di trequarti, fa lo sguardo n° 26 o del "mascalzoneincazzatomapuronellanima" e declama:
Non può piovere per sempre....lo senti come appoggia bene?².. Altro che quelle fanfaronate sull'attimo eterno e gne gne gne.
Forse mi hanno solo sbagliato il copione, chissà. O il guardaroba. (va', mi mandano in giro bardato come un cavallo del palio).
O forse è solo uno di quei maledetti (troppi) giorni che mi piglia storto va' a sapere perchè. La solitudine profonda del leader?  Forse. Il lucido nichilismo dell'eroe duro e puro? Anche. L'annoiato mal de vivre dell'immortale? Poesse.
Sta di fatto che io qua o mi trovo un'alternativa o mi suicido coi rigatoni di Masu-san, nel cui condimento esiste l'unica sostanza chimica in grado di schiattare un highlander.
Magari potrei imparare a suonare uno strumento. Che so il pianoforte, o il violino....sarà abbastanza maudit, il violino? Si, lo so so che c'è già quella gattamoscia che suona l'arpa, ma vuoi mettere il rude Capitano che esegue 'Il Trillo del Diavolo' fra le oscure paratìe della sua nave maledetta?
E andiamo....
Oppure mi registro su una chat. O su Facebook.
Uff...Dio, che strazio.
- Nave di classe Tiered in avvicinamento. Ha lanciato aerei navalizzati...si stanno avvicinando rapidamente zerovirgolaquattro velocità paranominale...
Dagli altoparlanti interni dell'Arcadia ascolta le comunicazioni radio di bordo. Fuori la battaglia impazza, dentro il Capitano sguazza nello spleen.
...Parachè? Ma che dice questo? Gesù, ma chi l'ha scritta la sceneggiatura Groucho Marx? Eccitazione quantica, mesoni diafasici...adesso ci manca un bel razzomissile con circuiti di mille valvole e poi ci siamo proprio tutti. Minchia, signor Capitano!
...Fatti un altro goccetto di Lambrusco che è meglio.
(essì, Lambrusco: giovane, fresco, frizzantino, pure i vini invecchiati stancano)
- Capitano, abbiamo bisogno di te al timone!
Yuki gracchia nella radio di bordo, fra le cannonate positroniche.
E che non lo sapevo? Figurati...
Si alza con languida mollezza; ha sempre quello sguardo, quell'aria disfatta e distante, come se fosse sempre appena uscito dal letto di qualcuno invece che da cento anni di battaglie galattiche. E vabè. Stende la mano verso il mantello con poca voglia e molta nausea, ormai. Poi si ferma.
Ci pensa.
Si osserva nello specchio rococò.
Ci ripensa.
Fuori, ancora cannonate fotoniche come se piovesse.
Ma ora deve fare una scelta: pillola rossa o pillola azzurra?....
La proiezione mentale del suo sé digitale.... Se non sei uno di noi, sei uno di loro.³
- Capitano? Mi senti? Abbiamo bisogno di te in plancia!
Il Capitano alza lo sguardo, sempre lo stesso sguardo, ma con una luce nuova dentro, un lampo fugace e vivo di una vita nuova. La sua voce tuona verso l'interfono, ed è una fredda mano di ferro inguantata nel velluto caldo, quella voce.
- Svegliati Yama, segui il Coniglio Bianco!
Poi si muove. (era ora, aggiungeremmo)
Yama guarda Yuki che guarda Yama con lo stesso punto interrogativo nel mezzo. Il Coniglio Bianco? Pensano che il capo s'è bevuto il cervello insieme all'ultima boule di Chateau Lafite. Non osano muovere un dito. Prima o poi Egli si degnerà di presentarsi in plancia di comando. E poi conigli bianchi fuori, oggettivamente, non se ne vedono. Cannoni assai, conigli proprio no.
L'Arcadia trema e vibra e scricchiola sotto le bordate ostili, la ciurma trema e prega e tìtuba sotto al peso di quell'ultima frase del Capitano. Eco di passi in lontanaza. Si computano rapidamente: son tutti lì, dev'essere per forza Lui. Sta per sciogliersi qualche sospiro di sollievo quando la figura in penombra comincia a profilarsi più nitidamente malgrado la penuria (!) di lampadine a bordo. Yattaran riconosce lo svolazzo familiare che si allarga a ventaglio intorno alla figura in controluce e si rassicura, ma Yuki che non ha bisogno di occhiali nè da vicino nè da lontano, spalanca la bocca come se le cedesse di botto la mandibola.
Ed Egli s'avanza a passo marziale in un'aura verde cromo (via' sta fumazza nera!), in un fruscìo elegante e virile di lana pettinata (e basta pure 'sto cuoio incartapecorito), le suole dei motor boots come un metronomo caricato a pathos ed eros che martella il cuore di femmine e non. All'anca sinuosa più non s'appende la leggendaria Gravity Saber, mentre il guanto della mano destra avvolge solido il calcio di un UZI Defender 9 mm parabellum. E il suo viso....
I bagliori delle cannonate a babordo dardeggiano fugacemente ad illuminare quel volto marmoreo, limpido, fieramente alto. Mezz'etto di linetti doma le brune chiome all'indietro e due enigmatiche lenti nere specchiate rifulgono nel buio cosmico come stelle mattutine (via, basta pure la benda bisunta!).
- Cap..C..Capitano....
E rifacci con 'sto Capitano!... Mi chiamo... Mi chiamo Neo!....
Vaccamiseria...Era una vita che sognavo di fare Matrix.
Yuki, dodge this!*


¹ citazione/parafrasi da Gringo - Luciano Ligabue ©  1994 WEA
² battuta Il Corvo  e citazione del mitico  Angelo Infanti alias Manuel Fantoni  - Borotalco
³ vabbè, d'ora in avanti le citazioni son tuttte dalla matrice - The Matrix - 1999 Warner Bros.

*lett.: dodge this! - schiva questo!  battuta pronunciata da Trinity in una scena del film The Matrix


-Tutti i personaggi ed i testi citati sono di proprietà degli autori ed editori-



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Capitolo 2
*** Oscure Presenze - seconda nomination ***


Saranno almeno dieci minuti che se ne sta lì in silenzio, con le mani incrociate sul mento come in preghiera, i lunghi capelli come una cortina impenetrabile a celare i suoi pensieri, la sua siderale distanza dal mondo. Poi con un sospiro scioglie le mani e si alza dallo scranno. Slaccia il regal mantello e lo butta lì con la consumata noncuranza di una striptiseuse, quindi inizia a slegare ad uno ad uno i complicati finimenti della bardatura da condottiero e se ne libera uno alla volta mentre si avvia a passo lento lungo il ponte, lasciandoli cadere alle proprie spalle come pesanti caduche foglie da un putrescente stelo (ellamiseria che lirismo, cocca!).
Per qualche minuto nessuno osa proferire verbo, poi Yattaran si assume l'onere:
- Che si sta bevendo ultimamente, il Capitano?
- Il solito, credo, perchè?
- Meeme, tu ne sai qualcosa?
- No, - esala l'aliena, dalle profondità remote del suo consueto vuoto etilico - ...però l'ultima bottiglia sapeva di tappo.


    *******

Il Dottor Zero ha cominciato a coltivare muffe sulle fette di torta della signora Masu, con grandissimo disappunto della seconda e grande zelo da parte del primo. Sostiene che anche Fleming ha cominciato così.
- Ciao, doc, come stanno i tuoi miceti?
- Oh, ciao Kei - saluta senza alzare gli occhi dal vetrino - La mia piccolina sta benissimo, grazie. Ma per il momento niente cuccioli...
- Miceti, doc, non micetti.... - puntualizza la poveretta; ultimamente il medico di bordo sembra stia diventando duro d'orecchi. O di comprendonio. O tutt'e due.
- Oh, quelli... bene, bene... Sai figliola, quando Fleming cominciò la...
- Doc. - lo blocca -  Lo so. Me lo hai raccontato sei volte in dieci giorni. Non sono qui per ragguagli sullo stato di salute dei tuoi funghi ma su quello del Capitano. Volevo chiederti se stai notando qualcosa d'insolito nel suo comportamento.
- Oh, cara.. cara.. l'insolito è la normalità per il nostro amato comandante. - sorride con arguzia.
- Okay, mettiamola così, allora: per caso è passato da te negli ultimi giorni?
- No, cara. lo vedo in mensa ufficiali, come voialtri. Mi passa le sue fette di torta. - ammicca sornione.
- E nient'altro?
- No. Nient'altro.

    *******
   
Il mistero è  fitto e denso, la preoccupazione crescente. La ciurma sente che qualcosa non quadra e quel qualcosa per giunta continua a scivolare loro dalle mani come le spire di un serpente. Il Capitano ne sta covando qualcun'altra delle sue ma stavolta è peggio del solito. E come al solito si guarda bene dal palesarlo ai suoi compagni di cordata.
Perciò tutti si adoperano alacremente per cercar di carpire qualche indizio in più: sorvegliano, scrutano, spiano, confabulano nell'ombra delle condotte e degli anfratti della nave alla stregua di carbonari. Yuki è la più tenace. Determinata come non mai a sondare quella fucina di stranezze in cui ultimamente il Capitano si aggira con fare occulto.
Decide d'interpellare anche la cuoca.
Trova la signora Masu nel suo sancta sanctorum ma stranamente, invece che dedicarsi allo spignattamento, sta protesa verso uno sghembo trespolo su cui ciondola un pennuto in evidente stato depressivo.
- Su, su, andiamo.... non fare così Tori-san...devi mangiare qualcosa.. forza, apri il beccuccio... - piagnucola materna cercando di imbeccare l'apatico volatile con un filetto di branzino in crosta. Ed anche questo è insolito: normalmente si verifica l'opposto, col pennuto che fugge e lei che lo rincorre inferocita brandendo coltellacci.
- Lo sai che il Capitano scherzava... lui gioca sempre (?), è un buontempone il Capitano, lo sanno tutti (??)... non diceva mica sul serio... andiamo piccolino, mangia, fallo per me...
- Masu-san, che cos'ha la nostra mascotte?
- Ahimè... è in attrito col Capitano, Yuki... ha iniziato lo sciopero della fame.
- Il motivo?
- Beh, ecco.... Lui l'ha scacciato in malo modo, tre giorni fai, apostrofandolo con un pussavia gallinaccio. Da allora non vuole toccar cibo...
- Sta accadendo qualcosa di strano, Masu-san... Il Capitano non è più lui... Ha cominciato con quella trovata della brillantina, il mese scorso,  e adesso sa iddio che accidenti gli frulla in testa....
- Qualunque cosa sia deve aver a che fare con qualche reminiscenza giovanile, temo....Ieri mi ha chiesto di cercargli i vecchi anfibi di quand'era negli Incursori... che mi ci è voluto gesubambino con la schiena che mi ritrovo a rovistare accucciata fra tutte quelle cianfrusaglie..
- Anfibi?
- Sissignora. E vedessi in che condizioni erano. Il nostro Capitano oltre che bizzarro sta diventando anche molto, molto sciatto. E anche un pò cafone se permetti: guarda in che stato sta facendo ridurre questa povera creaturina di dio.... Coraggio Tori-san, un pezzetto solo, piccolo piccolo....
Yuki abbandona perplessa l'anziana nutrice senza che un solo tassello di quel dissennato puzzle riesca a trovare una qualunque collocazione nella sua mente.

    *******

Per qualche giorno va avanti così, fra misteriose eclissi del Capitano, furtivi appostamenti della ciurma, fughe repentine, rapaci inseguimenti e imbarazzanti vis-à-vis degni d'una caccia al ladro in piena regola poi, quando tutti ormai stanno per rassegnarsi a questa quantomai stravagante deriva piratesca, accade l'imponderabile.
Nella mite sera, quando lo spaziale galeone se ne va per lo solingo ciel, e mentre l'equipaggio si appresta a mettere al minimo motori e sinapsi, fra placidi ronzii di turbine a basso regime ed ipnotiche intermittenze di diodi fluorescenti, un boato squarcia l'aria interrompendo brutalmente le semicoscienti elucubrazioni. Uno sbarabrang che perquote l'Arcadia da cima a fondo, seguito da una serie di clangori martellanti, ritmici, ripetuti. Gli ufficiali di più alto grado si scambiano un'occhiata poi schizzano via come proiettili.
- ... In plancia, presto! Tutti ai posti di combattimento! Dannazione siamo sotto attacco!
Sciamano come vespe furiose in ogni direzione, gli artiglieri guizzano lungo le murate, verso i ponti di batteria, Yuki e Yattaran corrono già verso il ponte di comando gridando ordini, sgranando moccoli, i sensi di colpo riaccesi dall'adrenalina. Cercano il Capitano ma il Capitano non si vede. Sarà già in plancia, di certo, pronto come sempre a condurli granitico ed imperturbabile nella pugna!
Ma in plancia il Capitano non c'è. Il ponte è tranquillo come una nursery, i monitor tacciono e fuori non v'è ombra di navi nè di corpi celesti o detriti alla deriva, insomma un bel niente. Il vuoto interstellare. Nero e imperscrutabile.
E quel martellare incessante che continua a percuotere ogni cosa e che sembra quasi provenire dall'alto, da ovunque, da un'altra dimensione.
- Ma che accidenti è? - l'ufficiale addetto ai radar è basito.
- Abbiamo speronato qualcosa?
- Niente di visibile, questo è certo.
- La sala motori?
- Cristosanto, se la sala motori fa questo baccano faremmo meglio ad abbandonare la bagnarola, subito.
- Non è la sala motori! - Yama accorre ansante, pallido in volto – Viene dal castello di poppa, gli alloggi del Capitano!
Si precipitano di nuovo, verso il cassero ligneo, verso l'origine di quel fracasso che metro dopo metro, ponte dopo ponte si fa più assordante e nel contempo più nitido.
Chitarre distorte.
Tom e rullanti inferociti.
Un basso elettrico che scarruffa le budella come un frullatore di caucciù.

    *******

Il Vate sta ascoltando nu metal, tutto qui. A palla, ma niente di più.
- Da quando il Capitano ha cominciato ad ascoltare i Deftones? - grida trafelato come un maratoneta il povero Yattaran, riuscendo a malapena a sovrastare gli ultradecibel.
- Da mai, credo.
- Eppure questi sono i Deftones¹.
L'uscio degli alloggi del Capitano sembra Porta Inferi a giudicare da quel che proviene più oltre, paralizzando i poveretti accorsi con santa apprensione.
Solo Yama che, per essere l'ultimo arrivato sembra anche il più sveglio di tutti, si getta con garibaldino ardore sul maniglione teschiato e spalanca la porta senza tante cerimonie.
Il Pirata Spaziale (o quel che ne resta) è là.
E unicamente lo sconcerto impedisce agli accorsi di rovesciare contro il grand'uomo una raffica di improperi in grado di abbattere un muldauwd.
Che peraltro meriterebbe senza pietà.
Il Capitano sta in piedi nello specchio del gotico finestrone, ritto come un punto esclamativo, nero come la paura, si volta solo per un istante svelando il fugace pallore del volto, una specie di ghigno clownesco dipinto nel cerone bianco, mentre qualcuno implora un esangue - ...Ommammamiabenedetta....
- ...Madre è l'altro nome di Dio sulle labbra e sui cuori di tutti i nostri figli...² - declama l'altro, con solennità pontificia.
Poi si aggrappa alla ferrata e con guizzo rapace si slancia nel vuoto della notte cosmica.

    *******

- ...Ancora Neo?
- No. Questo mi pareva Eric Draven³.
- Ossignore...
- La vedo dura. Molto, molto dura...
- ...e qualcuno abbassi questa cazzo di musica!!!






¹  Deftones - Leathers
²  Dalla sceneggiatura originale del film «Il Corvo»  © Dimension Films -
³  Eric Draven il personaggio che impersona Il Corvo.

(testi personaggi e musica sono di proprietà degli autori)

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Capitolo 3
*** Il Jolly, il Re e la Regina - terza nomination ***




- Ehi, Yattaran, preparami una copia del giornale di carico, che lo faccio avere al Capitano.

Yuki si muove svelta come una gazzella attraverso i boccaporti dell’Arcadia, le sinuose zampette tamburellano il ponte con la grazia di un picchio.
- Veramente volevo portaglielo due ore fa ma è introvabile.
- Hm. Ora che ci penso è un pò che non lo vedo neppure io, a dire il vero.
- Magari riposa.
- .. Da tre giorni, Yattaran? Doveva essere mooolto stanco...

                    *******                   

- Yuki hai visto Harlock per caso?
Tutt’altra fauna, il giovane Yama, sguardo di falchetto e lombi di giaguaro. Gagliardo combattente ignaro delle spudorate grazie che santamamma gli ha donato, trotta come un nervoso puledrino su e giù per la nave, che prima o poi Yuki finirà col gettare alle ortiche il suo casto nubilato, per quello lì.
- Ahm...no, Yama. Ma lo stiamo cercando in molti, a quanto pare.
- Stupido Pirata, ma dove diavolo s’è cacciato?.. - ruggisce sommessamente l'altro, imbronciato come un bulldog, mentre muove lunghe falcate verso la rampa che sale al compartimento di prua - ... Ultimamente ne combina una al giorno, ne combina..
E Yuki pensa che decisamente si, è ora di combinarci qualcosa lei pure, con quel bel cavallino insolente.

    *******

Il Capitano non si trova. Come un fantasma riesce ad eludere da giorni l’asserragliamento che la ciurma impotente prova ad opporre nel vano e disperato tentativo di reintegrare al comando il suo legittimo titolare. Yattaran fa del suo meglio per sopperire alla latitanza del capo,  e meno male che sono in manutenzione da quattro giorni, che sennò il panciuto capitano ad interim dava via di testa:  il quaderno di bordo sembra il giornalino di giamburrasca, i rapportini quotidiani, ormai in ordine sparso, sono pieni di refusi digitali che nemmeno il diario di un liceale, mancano derrate, piani di volo, turni di servizio. Ed è finito il ketchup.
In compenso qualcuno giura di aver sentito soavi effluvi aleggiare a poppavia.
Dice che era senza dubbio Violetta di Parma.
- Yuki, ti giuro che se non finisce questo teatrino, io diserto, quant’è vero iddio.
- Calmati Yattaran, adesso sistemiamo tutto, ti do una mano anch’io.
- Ma che vuoi sistemare, se quello là non si decide a rimettersi al suo posto, qui va tutto a ramengo. Guarda qua, l’invincibile Arcadia sembra il mercato del pesce! - piagnucola muovendo all’intorno le braccia in un gesto desolato.
- Beh, io dico che lo sta facendo di porposito. - ringhia bellicoso Yama, giovane capitano in pectore, con quell’infantile cipiglio che pare sempre che faccia un pò il verso al capo - Per me quello ci sta mettendo sotto torchio per vedere cosa siamo capaci di fare da soli.
(Se non la pianta con quei modi da galletto rissoso, Yuki dovrà proprio dargli una bella stiratina di collo, a quello là)
E mentre son tutti lì che vanno almanaccando problemi e soluzioni per riportare la corazzata ammiraglia al suo primigenio splendore, ecco che - annunciato da vanigliata fragranza - un altro opinabile splendore fa il suo plateale ingresso nel proscenio della plancia.

    *******
                                                                             
L’occhio ferino bistrato di nero e un voluttuoso lipstick rosso borgogna, le lunghe gambe che svettano avviluppate nella rete, inerpicate su svariati centimetri di plateau in un'orgia di paillettes...E se non bastasse questo a lasciare senza fiato, una vergognosa guepière in latex che lo inguaina come un succoso hot dog versione glam-sex di lusso.

Un sipario di attonito silenzio gli cala d'intorno mentre incede lascivo e sfrontato con quel broncetto conturbante, ed è come se ogni colpo d'anca dicesse "sbucciami, mangiami".
Una macchina del sesso che sta scaldando i motori.
E non è da escludere che anche qualche maschietto si faccia cogliere impreparato da un certo pizzicorino impudente, alla vista di quell'esplosione
d’oltraggiosa trasgressività. Quel Capitano è un'oscena allegoria di piaceri.
Qualcuno sviene. Qualcuno si copre gli occhi e qualcun altro si segna con la croce. Certo è che quasi nessuno, tranne forse l'algida nibelunga, riesce a rimanere impassibile davanti a quell' Apparizione scandalosa e stordente, a quell' Annunciazione blasfema e alonata d'impronunciabili promesse.
Yuki, Yattaran e Yama, come i pastorelli di Fatima, sembrano bambole di coccio con le boccucce pietrificate da catatonico stupore.
- Capi...tano...
- Lo.. lo state vedendo anche voi?
- Ditemi che sto sognando. Qualcuno me lo dica, avanti.
- Non stai sognando.
- Se stiamo sognando... - esala la piccola Key - che nessuno si azzardi a svegliarmi.
(Ultimamante dev’essere in pieno subbuglio ormonale, la piccolina)
E per tutta risposta riceve la benedizione di un buffetto sotto al mento che le ricolloca la mandibola mentre il...quello veleggia oltre con aria vacua e annoiata.
Poi va a svaccarsi sul regale scranno come la bagascia d'un bordello belle époque.
Il Capitano sta cominciando a farsi prendere decisamente la mano con queste follie interpretative; e va bene che come le ciambelle neppure tutte le sceneggiature hanno i buchi al posto giusto e qualcuna ha più buchi di un colapasta però qui si sta drammaticamente esagerando, con probabilità non trascurabili che qualcuno della produzione rischi l’esaurimento nervoso se non il seppuku.
Cos’accidenti vuole dimostrare con questo teatrino en travesti? Di  essere bravo? Duole osservare che in tal caso poteva scegliere l’ Edipo Re. Non la Regina del deserto.¹
Qualcuno timidamente glielo fa notare.
- Harlock, non ti sembra che stai esagerando un tantino, adesso?
Il micione galattico sbuffa, ciondolando mollemente la coscia snella oltre il bracciolo teschiato del trono: - E’ così difficile divertirsi di questi tempi...²- sospira.
Ed anche qui sarebbe doveroso fargli notare che l’Arcadia non è esattamente Le Folies Bergère, ma una maschia astronave pirata. Vabbè. Omissis.
- Su, andiamo, cerca di guardare i lati positivi, Harlock. In fondo sei un supereroe, mica Paperino. Poteva pure andarti peggio.
- Peggio di così? C’è anche di peggio? - domanda piccato.
- Beh... Shreck, per esempio.
Il Drag Pirata lo incenerisce con uno sguardo, la darkmatter gli svapora fin dalle orecchie.
- Yattaran, non ti ci mettere pure tu a peggiorare le cose. - ringhia - Hanno dato il mio nome al film e a me a malapena mi fanno fare quattro piroette, un paio sguardi arcigni, una lacrimuccia e un mucchio di smantellate inconcludenti! Ciò quattro dialoghi in croce in cui dico fesserie patetiche e melense e mai una risata, che cavolo, mai!.. Manco mezza scena non dico di sesso, ma almeno di erotismo, che ne so, un nudo artistico, un’allusione, un vedo-non-vedo... Nossignore! Mi hanno messo lì muto e incazzato come un pupone, ci faccio solo la figura di uno psicopatico, di un... nevrotico depresso!! - sbraita, gettandosi alle spalle non già il tenebroso mantello bensì un vaporoso boa di piume nere,  come una primadonna isterica.
- Ma gli eroi sono così!
- Ennò! Manco per niente. Neo non è così.
- E rifacci co’ sto Neo...
- .. Si, si, Neo! E sciacquatevi la bocca prima di nominarlo!
- Okay, okay... ma adesso calmati, dai...magari.. ci fanno fare un sequel...
Il Capitano sembra placarsi al suono di quella parolina magica e lo sguardo, sotto il kajal, si fa più mite, sciogliendosi in caramellose visioni di riscatto artistico e morale. Nonchè di auree statuette.
-Tu.. dici?...
- Beh, prendi Harry Potter, per dire... i Transformers...
- Capirai, hai detto James Bond.- fa spallucce il Capitano.
- No, sul serio... E magari.. la prossima volta ti ci scappa pure una sveltina, eh?.. - gli da di gomito l’altro con fare cameratesco - Su, da bravo...Adesso però vai a rivestirti che così sei inguardabile. - e con fraterna comprensione va ad esortarlo a rientrare in sé oltre che in più consoni panni.
Il pover’uomo si alza avvilito, per niente convinto allorchè vinto, il boa di piume che gli pende tristemente sulle spalle incurvate dal peso della rassegnazione.
- Inguardabile?..Trovi?...
- Beh.. le gambe ce le hai pure belle, ma le scarpe col cinturino ti spezzano la caviglia.
- Si però il reggicalze mi sta da dio...

Dissolvenza. Fine. Titoli di coda.




¹ Priscilla - La Regina del Deserto, celebre film sulle Drag Queens.
² Ovviamente qui si cita a scialo dal capolavoro "The Rocky Horror Picture Show" (tutti i diritti riservati, of course). Per chi lo ha visto, hip-hip-urrà. Per chi invece non l'ha ancora mai visto, dieci pateravegloria. Ego te absolvo.
(poi andate immediatamente ad assaggiare questo: http://www.youtube.com/watch?v=h3kkbZU-JtY)
Don’t dream it. Be it.

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Capitolo 4
*** Nocturnal Butterflies - quarta nomination ***




- No, senti Harlock, io ti voglio un gran bene ma vedi di non esagerare.
- Non è esagerato, Yama, fidati. Me la metto anch'io. Dai, avanti.
- Ma avanti che? Tu sei matto!
- Su su, poche storie Yama. Altrimenti non ci viene bene, non siamo credibili, forza.
- M'importa assai se non siamo credibili. Qui ci va di mezzo la mia dignità!
- Guarda che io ti sto offrendo un'opportunità unica, ragazzino. Piantala di frignare e fa' quello che ti dico. Sono o non sono il Capitano Uncino?
- No, non lo sei. Sei Capitan Harlock.
- Miii, quanto sei puntiglioso! Era una battuta, no?
- Non mi piace, Harlock. Non mi piace per niente la piega che sta prendendo questa faccenda. Mi trascinerai nel ridicolo. Nel patetico. Nell'osceno, perfino. Tu fa' quello che vuoi ma se pensi che io ti segua sei pazzo.
- Io dico che poi ti piace... Ci divertiamo come matti, dai.
- No.
- Cosa devo fare per convincerti?
- Inventati qualcos'altro.
- Ma le ho provate tutte! Non te ne va bene una.
- E allora lasciamo perdere.
- Perchè mi fai questo, Yama? Perchè mi odi?
- Io non ti odio affatto, semplicemente sto cercando di farti tornare in te e di salvaguardare la tua e la mia integrità.
- Ma com'è che t'hanno fatto così serio, benedetto figliolo, tutto d'un pezzo, eccheccavolo! Guarda che da copione dovrei essere io quello duro e puro!
- Si, duro e puro.... dopo l'ultima mascherata di duro e di puro mi pare che t'è rimasto proprio poco.
- Era un coup de théâtre. Ad altissimo livello. Ma tu che ne vuoi capire...
- Ascolta, Signor Duroepuro, mi hai già convinto ad infilarmi questa... cosa indecente! Io, oltre questo non vado. Se ti sta bene è così, sennò trovati qualcun altro per i tuoi passatempi.
- Non è un passatempo.
- Vabbè quello che è.
- Senti, non capisco perchè fai tutte queste storie. Ti dico che verrà fuori una cosa grandiosa, pazzesca, ne ho già data una anche a Yuki, ci sta anche lei.
- Yuki ha accettato?!?
- Certamente. Quella bambina è più sveglia di te. E vuole svagarsi un pò.
- Ossignore...
- E daii, Yama.... Yamino....fallo per me, cucciolotto...
- No.
- Ti prego...
- No.
- Per favore.
- Ho detto di no. Passi per la calzamaglia in lycra, passi per la mascherina, ma quella ridicola mantellina gialla IO non me la metto!














Postilla - A questo punto sarà chiaro a tutti che io su questo Harlock 3D ho avuto molte perplessità. Il film è ben realizzato, tecnicamente è un capolavoro ma forse stavolta hanno pasticciato un pò troppo la trama, col triste risultato di regalarci per la prima volta un Capitano imbesuito appresso a fumose quanto inconsistenti e vanesie vicissitudini. Un film in cui succede proprio di tutto. Ma ad altri.
Ho voluto, con questo futile scritto, provare a dar voce ad un’identica frustrazione del Nostro, trovatosi relegato in un ruolo quasi di comprimario anzichè di star, e corroso dal desiderio di cimentarsi con le sceneggiature di alcuni film di culto ed i loro leggendari protagonisti.
Ovviamente era un gioco. Nessuno me ne voglia. Anzi, per chi volesse scritturare il Signor P.F.Harlock nei propri film preferiti, le audizioni sono aperte.
Hasta siempre, Capitano.

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