Quando Hachi apri gli occhi si
ritrovò distesa in un letto
che sicuramente non era il suo. Si sentiva stranamente riposata, visto
che
ormai riusciva a dormire poche ore a notte. Si stirò e
notò che aveva indosso i
vestiti e non il pigiama… guardò
l’orologio…erano le quattro del pomeriggio, ma
cosa era successo?? Non riusciva a ricordare..e poi…
guardò bene la stanza e un
flash le abbagliò la mente…si ritrovava
nell’appartamento 707 e il letto in cui
sedeva era quello
che era appartenuto a
Nana…quella era la stanza di Nana!!
“
Come diavolo sono
arrivata qui!! Stavo parlando con Yasu…e… Ora
ricordo…Nana…”
La portà della stanza si
aprì e la faccia sorridente di Nobu
comparve da dietro l’uscio.
-Ehi
principessa ti
sei svegliata finalmente…pensavo fossi entrata in letargo!-rise.
-Ma…cosa
è successo??
-Sai che non
puoi
agitarti troppo nelle condizioni in cui ti trovi
sciocchina…hai perso i sensi…-disse
tristemente.
-Io…cavoli
lo dovevo
immaginare, vi prego scusatemi…
-Ma di cosa
ti stai
scusando??
-Di
tutto…di creare
sempre disturbo, di farvi preoccupare in continuazione…-sussurrò.
Le prime lacrime cominciarono a
rigarle il viso.
Nobu si sedette accanto a lei nel
letto. Le prese le mani e
con determinazione la guardo dritta negli occhi.
-Hachi…noi
vogliamo
essere accanto a te in ogni momento…tu non ci crei nessun
disturbo al
contrario…con la tua presenza ci animi
tutti…stare con te è sempre una gioia…e
continueremo a esserci…
- Non
è vero…non
potrete continuare a esserci…perché,
perché io…
-Non
dirlo…
-lo sai che
è la
verità! Sto morendo! Il tumore si sta dilatando sempre
più…possono mancare
anni, come mesi, come minuti…Dovete starmi lontana io vi
procurerò solo dolore…
-Penso siamo
abbastanza grandi per decidere da soli Mamma!-si
intromise
Shin guardandola duramente. Li aveva sentiti parlare dalla cucina e non
sopportava quando lei si buttava
giù in
quel modo.
-Lascia
scegliere a
noi…permettici di stare accanto a te come abbiamo fatto fino
a ora…-continuò
Nobu con amore.
-Grazie…-
mormorò
sapendo che quella parola aveva molteplici significati.
Hachi chiamò Shin con la
manina e appena lui si avvicinò
strinse tutti e due in un tenero abbraccio…
-C’è
una riunione di
famiglia e non mi avete chiamato!! Ma come siete!!Mi sento
escluso…-
scherzò Yasu.
- C’è
spazio anche per
te!-risposero in coro.
Il legame che si era creato fra loro
era veramente qualcosa
di speciale e duraturo…
- Comunque…-iniziò
Hachiko staccandosi dall’abbraccio.- Lei
dove è?
- Mi ha
chiamato ieri
sera alle cinque del mattino dicendomi che era a Tokio e che questa
sera voleva
rivederci tutti… In questa casa.- rispose Yasu.
-Perché aspettare questa sera?
-Dice che
aveva alcuni
affari burocratici da risolvere …
-Ma tu sei
un
avvocato, potevi comunque aiutarla!
-
Hachi…penso doveva
trovare la forza per fare questo grande passo e aveva bisogno di
riflettere…
- Ha avuto
dieci anni
per farlo…
-Ricominci
con questi
discorsi? Capisco la tua rabbia… ma dai, penso che anche tu
non saresti
riuscita a sopportare il dolore per la perdita dell’uomo che
ami.
-Adesso devo
andare…Satsuki uscirà tra un ora dalla
scuola…
-Verrai
questa sera
mamma?-chiese Shin guardandola brevemente.
-Certo che
ci
sarò…verrò un po’
più tardi perché devo spedire alcune cose a
Ren…spero che
comunque mi aspettiate per mangiare.
-Ah
bè…ingordi come
siamo se arrivi troppo tardi rischi di trovare la tua scodella vuota!- scherzò
Nobu.
Hachi gli diede alcuni pugnetti sulla
spalla e tutti insieme
risero e scherzarono.
-Adesso
davvero devo
andare…
Diede ad ognuno il proprio bacio
sulla guancia e si dileguò
in fretta.
-Pensi che
le passerà
la rabbia?-domandò Nobu a Yasu.
-Bè…
penso che stasera
vedremo… è abbastanza sconvolta come del resto lo
siamo tutti…il ritorno di
Nana era inaspettato…
-Già..ancora
non ci
credo che questa sera potrà riabbracciarla…
-Almeno tu
Yasu hai
potuto sentire la sua voce per telefono…-gracchiò
Shin facendo il bambino.
-Già…ma
vi assicuro
che è sempre la stessa…
-Lo
spero……
Seduta vicino le sponde del fiume
Nana si faceva ancora
trasportare dai ricordi…Non era riuscita a fare loro una
sorpresa… non sapeva
il perché, ma il suo cuore le aveva chiesto di avvertirli
prima.
“ Cosa
ne sarà della
mia vita ora che sono ritornata… cosa ho costruito in tutto
questo tempo?
Niente… quello che facevo a Londra non era
vivere…era sopravvivere è molto
diverso… Ho lasciato tutti e tutto per il troppo dolore, ma
ho sbagliato perché
solo con loro, i miei amici, posso ricominciare ad essere la persona
che
ero…anzi deve essere migliore…non posso perderli
un'altra volta per i miei
stupidi capricci…e per il mio
stupido…orgoglio…quello che mi ha portato lontano
da te… Ancora nella notte sussurrò il tuo
nome…il nome del fiore più bello del
mondo…Sei stato tu Ren a portarmi di nuovo a
casa…E io voglio fare in modo che
tu sia fiero di me. Voglio avverare il mio
e il tuo di sogno…voglio suonare per te amore
mio…e suonerò solo con loro,
nella speranza che mi perdonino… nella speranza che ci sia
ancora la
voglia…siamo più grandi è
vero…adesso ho 30 anni, ma cosa non mi permette di
non osare? Me ne sbatto, nella vita si devono seguire le passioni,
l’ho
imparato a mie spese... ma Yasu, Shin, Nobu loro sono la nostra
famiglia e sono
stati tutto per noi. Da lassù so che riesci a
sentirmi…avrai corrotto qualche
angelo per farti dare la roba? Un sorriso mi incurva le
labbra…penso che tu sia
il diavolo del paradiso…troppo bello per essere spedito
negli inferi. È ora di
andare a vincere la nostra battaglia.”
Il vento le trascinava indietro i
lunghi capelli biondi…
nessuna vedendola ora poteva ricollegarla alla Nana Osaki di un
tempo…a parte
per un piccolo dettaglio, che ad un occhio attento non sarebbe
sfuggito…l’anello di Ren… uguale a
quello di Hachi.Camminava lenta ma con la
testa alta. Guardò l’ora segnava le sette e un
quarto…Doveva muoversi a
raggiungere l’edificio che comprendeva la stanza 707 o
sarebbe arrivata in
ritardo.
Aveva aspettato dieci lunghissimi
anni il suo ritorno… si
era disperata, aveva penato, pregato, scongiurato che lei
tornasse…E ora che
l’aveva fatto…Non riusciva a non
odiarla…Non riusciva a capire il perché, forse
il troppo dolore ti porta a questo? Quando aveva avuto più
bisogno della sua
“migliore amica” dov’era? Era
scappata… era andata via da lei, da donna poteva
capirla…ma da amica no! La scoperta della grave malattia che
piano piano la
stava uccidendo l’aveva cambiata. Era riuscita finalmente ad
avere il coraggio
di lasciare un uomo che non aveva MAI amato… era riuscita a
fare tutto quello
che potesse rendere non solo felice lei ma anche i suoi
figli… Non potevano
continuare a vivere nella menzogna. Takumi si era portato via il suo
figlio
maschio Ren. Avevano deciso di chiamarlo cosi, perché era
nato dopo pochi mesi
dalla morte di Hojo…in effetti il bambino gli somigliava
molto, aveva la stessa
faccia di Takumi era vero, ma il modo di fare, di tenere i capelli, di
suonare
la chitarra…bè sembrava davvero lui,
l’ex di Nana. Il figlio era arrabbiato
davvero molto con lei, non era riuscito a perdonarla da quando aveva
lasciato
il padre…e aveva deciso di andare via con Takumi, Hachiko ci
stava molto male
per questo…e se fosse morta senza averlo visto un ultima
volta? No, non ci
poteva pensare…Anche perché sapeva che Takumi non
era cattivo, appena la sua
rabbia fosse cessata sarebbe ritornato con il bambino…sapeva
le condizioni in
cui si trovava lei.
Erano le otto e mezza…a
quest’ora Nana era arrivata
all’appartamento, si era già vista con i loro
amici… Lei era sotto l’edificio
mano nella mano con la sua bambina, l’ansia le impediva di
fare qualsiasi passo
verso l’entrata.
- Mamma…voglio
conoscere
Nana-chan!!-esclamò Satsuki
-Si amore
mio…la
conoscerai presto…
- Restando
ferma qui
sotto mamma?
Alla donna scappò uno
sbuffo divertito.
-Hai
ragione…solo che
la mamma doveva prendere un po’ di forza, non la vedo da
tanto tempo!
- Ci sono
io qui con
te mammina! Sono io la tua forza me lo dici sempre…
Hachi abbracciò la sua
bambina teneramente, l’adorava senza
alcun dubbio.Le riprese di nuovo la mano e insieme si incamminarono
sulle
scale…Un gradino alla volta e Hachiko si sentiva il cuore
perdere un battito,
quella scala non era mai sembrata cosi veloce da quando era arrivata a
Tokio.
Arrivata di fronte la porta si
appoggiò alla porta per
sentirne i rumori e le voci…
-Ah
bè… sai che con
questo look potresti sembrare quasi un gran bella donna! Sembri
più dolce, più
non da Nana Osaki…-diceva scherzando Nobu.
- Sta zitto
figlio di
papà…perché oramai sarai diventato un
fottuto miliardario no?
Quella voce…si era
più matura…ma si,era la sua voce, bella e
intensa …Il tono sempre ironico e
arrogante…adorava quel suono…era lei diamine!
Ed ecco finito il secondo capitolo di
questa storia…bè…che
c’è da dire? Grazie hachi92 per il commento ti
adoroooooooooooooo^^… ringrazio
anche chi l’ha solo letta! Continuate cosi^^. BACI A TUTTI
TO BE CONTINUED
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