FLY

di pinacchia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il drammatico ritorno ***
Capitolo 2: *** Vincerò la nostra battaglia! ***
Capitolo 3: *** finalmente insieme...anche se... ***



Capitolo 1
*** il drammatico ritorno ***


La stanza…era come l’aveva lasciata…quanti anni erano passati? Nove? Dieci? Non lo sapeva più…eppure a Tokio tutto era rimasto come era…caotica e illuminata come sempre…molto diversa dall’Inghilterra in cui era stata per tutti questi anni…già, perché lei…lei  era scappata a Londra…si, aveva fatto una scelta molto egoistica ma cosa poteva farci? Non riusciva a stare li…li dove tutto le ricordava lui…

La sua chitarra era abbandonata in un angolo… aveva deciso di non portarla…il perché era normale, quello era un regalo che lui le aveva fatto… e suonare quella chitarra le sembrava un peccato visto che Ren…che Ren…era morto…e non era con lei a insegnarle qualche dritta per suonarla alla perfezione…lui adorava suonare…era nato per il lavoro che faceva…ma qualcuno lassù non era stato cosi clemente da permettergli di continuare…

-Sarai felice ora che ti sei ripreso l’angelo più bello…-aveva sussurrato.

Nello scrutare la stanza, notò qualcosa posato sul letto… aveva tutta l’aria di un cd…lo prese tra le mani e sussultò…era forse una maledizione??? Forse qualcuno si stava divertendo a lacerarla ancora di più di quanto lo era…perché quella cicatrice non aveva mai smesso di sanguinare…le lacrime le rigarono il viso mentre sulla copertina del cd il nome TRAPNEST le trafiggeva il cuore… Ricordava ancora quando Hachi lo aveva comprato…era stata una situazione buffa e traumatica nello stesso istante…dopo due anni aveva rivisto Ren…certo era solo un poster mega gigante, ma il batticuore l’aveva sentito comunque…Hachi era una fan sfegatata dei Trapnest, più che altro solo di Takumi…  e quando le aveva chiesto ad cosa ne pensava di Ren, Hachi aveva risposto che le faceva un po’ paura…un sorriso amaro si arricciò sulle sue labbra… stava di nuovo ritornando al passato…si distese sul letto…le molle scricchiolarono…

Devo avvertire i ragazzi del mio ritorno…ma non ce la faccio…saranno arrabbiati? O mi coccoleranno? E Hachi? Dove sarà Hachi?”

Per le troppe lacrime versate…per il troppo stress causato dal suo ritorno e dal lungo viaggio…Nana cadde tra le braccia di Morfeo.

 

 

Erano le undici del mattino…Hachiko stava sistemando la stanza della sua bambina…Satsuki era a scuola elementare…al primo anno…era cosi contenta di andarci. Takumi invece era ancora in Inghilterra…non che le mancasse lui, ma più che altro il piccolo Ren…che non vedeva ormai da un po’… odiava che la famiglia dovesse essere cosi divisa…ma aveva deciso lei di lasciarlo…

DRIN DRIN

Il cellulare di Nana cominciò a suonare interrompendo il flusso di pensieri che aveva intrapreso.

-Pronto parla Nana!-rispose

-Hachi corri subito all appartamento 707…-singhiozzò un ragazzo dall’altro capo del telefono.

-Shin? Cosa è successo???

-Corri!

La telefonata si interruppe, lasciando Hachi con mille dubbi e incutendole timore…

Shin…shin piangeva! Oddio cosa è successo?Nana…hanno saputo qualche brutta notizia su Nana…No…oppure qualcuno di loro si è fatto male?”

Prese la borsetta che era appesa nello schienale della sedia…afferrò le chiavi e sbattendo la porta corse verso l’ascensore, avvertendo l’oste di chiamarle subito un taxi.

Il viaggio le sembrò un eternità…quando scese dalla macchina il suo cuore batteva forte per la paura…riprese a correre e si avvento sulle scale del suo vecchio appartamento…arrivata davanti la porta si fermò…non sentiva nessun suono dall’altro lato…prese le chiavi e apri…

Nobu…Shin..Yasu…tutti e tre avevano un sorriso strano…sembrava malinconico…

-Ragazzi mi avete fatto correre all’impazzata! Cosa è successo??

-Hachi siediti per favore

La ragazza avanzò vicino alla prima sedia disponibile e vi ci sedette…

-Allora?-chiese inarcando il sopracciglio…

- Si tratta di Nana…

-Nana?-sobbalzò confusa.

- Hachi, Nana è tornata…

-No…non può essere…

-Non la vuoi vedere?

-Io…non lo so…se n’è andata…ci ha lasciati qui…

-Ha avuto le sue ragioni lo sai!

- Ha preferito affrontarle senza di me…senza di voi…

- Hai fatto tutti questi anni ad aspettarla e ora che è qui…Non la vuoi vedere??

- Se avesse tenuto cosi tanto alla nostra amicizia…sarebbe dovuta rimanere!!

- Hachi ti stai comportando come una bambina!!! Ren…

-Lo so…lo so che è morto…so che era l’unico uomo che lei avesse mai amato! E so che non potrà amare nessun altro come lui…però io la volevo accanto!!! Anche io ho sopportato un dolore grave…anche io…e lei dove era!!

-Lei non sapeva che tu…

-Che io sto morendo??

 

Ok Ok…cercate di essere clementi…lo buttata giù cosi di fretta e furia…gli eventi sono molto veloci…ma mi piacciono le cose che non si trascinano per le lunghe…spero vi piaccia… e già…nana è tornata…e hachi? Perché hachi è cosi tanto arrabbiata…ihihih un bacio!!! Commentate!

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Capitolo 2
*** Vincerò la nostra battaglia! ***


Quando Hachi apri gli occhi si ritrovò distesa in un letto che sicuramente non era il suo. Si sentiva stranamente riposata, visto che ormai riusciva a dormire poche ore a notte. Si stirò e notò che aveva indosso i vestiti e non il pigiama… guardò l’orologio…erano le quattro del pomeriggio, ma cosa era successo?? Non riusciva a ricordare..e poi… guardò bene la stanza e un flash le abbagliò la mente…si ritrovava nell’appartamento 707 e il letto in cui sedeva  era quello che era appartenuto a Nana…quella era la stanza di Nana!!

“ Come diavolo sono arrivata qui!! Stavo parlando con Yasu…e… Ora ricordo…Nana…”

La portà della stanza si aprì e la faccia sorridente di Nobu comparve da dietro l’uscio.

-Ehi principessa ti sei svegliata finalmente…pensavo fossi entrata in letargo!-rise.

-Ma…cosa è successo??

-Sai che non puoi agitarti troppo nelle condizioni in cui ti trovi sciocchina…hai perso i sensi…-disse tristemente.

-Io…cavoli lo dovevo immaginare, vi prego scusatemi…

-Ma di cosa ti stai scusando??

-Di tutto…di creare sempre disturbo, di farvi preoccupare in continuazione…-sussurrò.

Le prime lacrime cominciarono a rigarle il viso.

Nobu si sedette accanto a lei nel letto. Le prese le mani e con determinazione la guardo dritta negli occhi.

-Hachi…noi vogliamo essere accanto a te in ogni momento…tu non ci crei nessun disturbo al contrario…con la tua presenza ci animi tutti…stare con te è sempre una  gioia…e continueremo a esserci…

- Non è vero…non potrete continuare a esserci…perché, perché io…

-Non dirlo…

-lo sai che è la verità! Sto morendo! Il tumore si sta dilatando sempre più…possono mancare anni, come mesi, come minuti…Dovete starmi lontana io vi procurerò solo dolore…

-Penso siamo abbastanza grandi per decidere da soli Mamma!-si intromise Shin guardandola duramente. Li aveva sentiti parlare dalla cucina e non sopportava quando lei si  buttava giù in quel modo.

-Lascia scegliere a noi…permettici di stare accanto a te come abbiamo fatto fino a ora…-continuò Nobu con amore.

-Grazie…- mormorò sapendo che quella parola aveva molteplici significati.

Hachi chiamò Shin con la manina e appena lui si avvicinò strinse tutti e due in un tenero abbraccio…

-C’è una riunione di famiglia e non mi avete chiamato!! Ma come siete!!Mi sento escluso…- scherzò Yasu.

- C’è spazio anche per te!-risposero in coro.

Il legame che si era creato fra loro era veramente qualcosa di speciale e duraturo…

- Comunque…-iniziò Hachiko staccandosi dall’abbraccio.- Lei dove è?

- Mi ha chiamato ieri sera alle cinque del mattino dicendomi che era a Tokio e che questa sera voleva rivederci tutti… In questa casa.- rispose Yasu.

 -Perché aspettare questa sera?

-Dice che aveva alcuni affari burocratici da risolvere …

-Ma tu sei un avvocato, potevi comunque aiutarla!

- Hachi…penso doveva trovare la forza per fare questo grande passo e aveva bisogno di riflettere…

- Ha avuto dieci anni per farlo…

-Ricominci con questi discorsi? Capisco la tua rabbia… ma dai, penso che anche tu non saresti riuscita a sopportare il dolore per la perdita dell’uomo che ami.

-Adesso devo andare…Satsuki uscirà tra un ora dalla scuola…

-Verrai questa sera mamma?-chiese Shin guardandola brevemente.

-Certo che ci sarò…verrò un po’ più tardi perché devo spedire alcune cose a Ren…spero che comunque mi aspettiate per mangiare.

-Ah bè…ingordi come siamo se arrivi troppo tardi rischi di trovare la tua scodella vuota!- scherzò Nobu.

Hachi gli diede alcuni pugnetti sulla spalla e tutti insieme risero e scherzarono.

-Adesso davvero devo andare…

Diede ad ognuno il proprio bacio sulla guancia e si dileguò in fretta. 

-Pensi che le passerà la rabbia?-domandò Nobu a Yasu.

-Bè… penso che stasera vedremo… è abbastanza sconvolta come del resto lo siamo tutti…il ritorno di Nana era inaspettato…

-Già..ancora non ci credo che questa sera potrà riabbracciarla…

-Almeno tu Yasu hai potuto sentire la sua voce per telefono…-gracchiò Shin facendo il bambino.

-Già…ma vi assicuro che è sempre la stessa…

-Lo spero…

 

 

 

 

Seduta vicino le sponde del fiume Nana si faceva ancora trasportare dai ricordi…Non era riuscita a fare loro una sorpresa… non sapeva il perché, ma il suo cuore le aveva chiesto di avvertirli prima.

Cosa ne sarà della mia vita ora che sono ritornata… cosa ho costruito in tutto questo tempo? Niente… quello che facevo a Londra non era vivere…era sopravvivere è molto diverso… Ho lasciato tutti e tutto per il troppo dolore, ma ho sbagliato perché solo con loro, i miei amici, posso ricominciare ad essere la persona che ero…anzi deve essere migliore…non posso perderli un'altra volta per i miei stupidi capricci…e per il mio stupido…orgoglio…quello che mi ha portato lontano da te… Ancora nella notte sussurrò il tuo nome…il nome del fiore più bello del mondo…Sei stato tu Ren a portarmi di nuovo a casa…E io voglio fare in modo  che tu sia fiero di me. Voglio avverare il mio e il tuo di sogno…voglio suonare per te amore mio…e suonerò solo con loro, nella speranza che mi perdonino… nella speranza che ci sia ancora la voglia…siamo più grandi è vero…adesso ho 30 anni, ma cosa non mi permette di non osare? Me ne sbatto, nella vita si devono seguire le passioni, l’ho imparato a mie spese... ma Yasu, Shin, Nobu loro sono la nostra famiglia e sono stati tutto per noi. Da lassù so che riesci a sentirmi…avrai corrotto qualche angelo per farti dare la roba? Un sorriso mi incurva le labbra…penso che tu sia il diavolo del paradiso…troppo bello per essere spedito negli inferi. È ora di andare a vincere la nostra battaglia.”

Il vento le trascinava indietro i lunghi capelli biondi… nessuna vedendola ora poteva ricollegarla alla Nana Osaki di un tempo…a parte per un piccolo dettaglio, che ad un occhio attento non sarebbe sfuggito…l’anello di Ren… uguale a quello di Hachi.Camminava lenta ma con la testa alta. Guardò l’ora segnava le sette e un quarto…Doveva muoversi a raggiungere l’edificio che comprendeva la stanza 707 o sarebbe arrivata in ritardo.

 

 

 

 

Aveva aspettato dieci lunghissimi anni il suo ritorno… si era disperata, aveva penato, pregato, scongiurato che lei tornasse…E ora che l’aveva fatto…Non riusciva a non odiarla…Non riusciva a capire il perché, forse il troppo dolore ti porta a questo? Quando aveva avuto più bisogno della sua “migliore amica” dov’era? Era scappata… era andata via da lei, da donna poteva capirla…ma da amica no! La scoperta della grave malattia che piano piano la stava uccidendo l’aveva cambiata. Era riuscita finalmente ad avere il coraggio di lasciare un uomo che non aveva MAI amato… era riuscita a fare tutto quello che potesse rendere non solo felice lei ma anche i suoi figli… Non potevano continuare a vivere nella menzogna. Takumi si era portato via il suo figlio maschio Ren. Avevano deciso di chiamarlo cosi, perché era nato dopo pochi mesi dalla morte di Hojo…in effetti il bambino gli somigliava molto, aveva la stessa faccia di Takumi era vero, ma il modo di fare, di tenere i capelli, di suonare la chitarra…bè sembrava davvero lui, l’ex di Nana. Il figlio era arrabbiato davvero molto con lei, non era riuscito a perdonarla da quando aveva lasciato il padre…e aveva deciso di andare via con Takumi, Hachiko ci stava molto male per questo…e se fosse morta senza averlo visto un ultima volta? No, non ci poteva pensare…Anche perché sapeva che Takumi non era cattivo, appena la sua rabbia fosse cessata sarebbe ritornato con il bambino…sapeva le condizioni in cui si trovava lei.

Erano le otto e mezza…a quest’ora Nana era arrivata all’appartamento, si era già vista con i loro amici… Lei era sotto l’edificio mano nella mano con la sua bambina, l’ansia le impediva di fare qualsiasi passo verso l’entrata.

- Mamma…voglio conoscere Nana-chan!!-esclamò Satsuki

-Si amore mio…la conoscerai presto…

- Restando ferma qui sotto mamma?

Alla donna scappò uno sbuffo divertito.

-Hai ragione…solo che la mamma doveva prendere un po’ di forza, non la vedo da tanto tempo!

- Ci sono io qui con te mammina! Sono io la tua forza me lo dici sempre

Hachi abbracciò la sua bambina teneramente, l’adorava senza alcun dubbio.Le riprese di nuovo la mano e insieme si incamminarono sulle scale…Un gradino alla volta e Hachiko si sentiva il cuore perdere un battito, quella scala non era mai sembrata cosi veloce da quando era arrivata a Tokio.

Arrivata di fronte la porta si appoggiò alla porta per sentirne i rumori e le voci…

-Ah bè… sai che con questo look potresti sembrare quasi un gran bella donna! Sembri più dolce, più non da Nana Osaki…-diceva scherzando Nobu.

- Sta zitto figlio di papà…perché oramai sarai diventato un fottuto miliardario no?

Quella voce…si era più matura…ma si,era la sua voce, bella e intensa …Il tono sempre ironico e arrogante…adorava quel suono…era lei diamine!

 

 

 

Ed ecco finito il secondo capitolo di questa storia…bè…che c’è da dire? Grazie hachi92 per il commento ti adoroooooooooooooo^^… ringrazio anche chi l’ha solo letta! Continuate cosi^^. BACI A TUTTI

                            TO BE CONTINUED

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Capitolo 3
*** finalmente insieme...anche se... ***


“-Nana noi non ci lasceremo mai vero? Anche quando saremo sposate, io con Nobu e tu con Ren promettimi che tua figlia mi chiamerà ZiA, perché vorrà dire che sono un elemento importate per te…Vero?- domandò insicura Hachi.

-Ma che razza di domande mi fai…ho la faccia di un indovina? Sbaglio quelle camminano con una palla di cristallo… io con me porto solo una chitarra!

-Ah…- sussurrò tristemente dando le spalle alla ragazza corvina.

Nana capi dal tono della voce che era delusa, sapeva che Hachi era molto fragile e aveva bisogno di certezze…le si avvicinò e da dietro le sussurrò:

- Te lo prometto…

 

Le era tornato in mente questo ricordo, mentre era ancora sulla soglia della porta indecisa sul da farsi, una lacrima le scese lungo il viso... La bambina la guardava impaziente, ma  con affetto, l’aveva sentita spesso piangere la notte e invocare il nome di questa ragazza seguita da un “ritorna”.

-Ti sto facendo aspettare tanto non è vero?

-Un po’…ma tanto non ho niente da fare…- rispose la figlia.

Hachi cominciò a ridere forte…forse troppo forte…e si fermò di botto immaginando che qualcuno l’avesse sentita e quindi che ormai sapevano che era lì fuori… ed infatti sentì il rumore di una sedia che strisciava.

La porta si aprì di scatto, un viso sorridente non le diede nemmeno il tempo di parlare che l’afferrò per la manica trascinandola dentro.

-Zio Nobu!!!-urlò insieme contenta e spaventata  la bambina.

Il ragazzo prese la piccola per la manina e chiudendo la porta dietro di loro la condusse dentro.Il silenzio cadde dentro quella casa…Hachi non aveva il coraggio di alzare gli occhi per incrociare quelle irridi azzurre…

-Tu devi essere Nana-chan! Sai loro parlano tanto spesso di te…Io mi chiamo Satsuki, ho sei anni. Frequento l’elementari, il primo anno!! Sei molto buffa…Dalle foto sembri diversa…prima avevi i capelli neri, ora li hai biondi!Anche io quando sarà grande me li farò biondi, perché io sarò una cantante proprio come Reira, non so se la conosci…Prima era la cantante dei Trapnest…

-Quando attacchi a parlare non la finisci più, sei uguale alla tua mamma…Anche se oggi sembra aver lasciato la lingua a casa!- aveva esclamato Nana guardando l’amica che al contrario si ostinava a contemplare il tappeto sotto di lei. Satsuki le si avvicinò, la scrutò bene negli occhi e le sorrise.

-La mia mamma è solo emozionata… Ha pianto tanto per te sai…E ti vuole tanto bene, ma la sua preferita sono io.

 Scattarono tutti a ridere…Che strana situazione si era creata. Quella bambina era capace di allentare la tensione, Nana ne fu piacevolmente sorpresa, anche la somiglianza fisica con Hachi era impressionante…era la sua fotocopia.

“Perché non mi guarda…posso capire che ce l’abbia con me e che ne sia delusa, ma ho bisogno di lei…ho bisogno di capire se tutto può tornare come prima.”

-Hachi…

Era stato solo un sussurrò, ma le era entrato dentro il cuore come una lancia, sapeva di supplica…Le risate si erano spente, tutti erano zitti aspettando una risposta da parte di Hachi. Anche la bambina guardava la madre interrogativa. E lei non  riusciva a sostenere quella situazione…Non ci riusciva a fingere, aveva bisogno di piangere, lontano da tutti…le dispiaceva, ma non aveva ancora superato il suo ritorno. Con uno scatto felino si girò e si mise a correre verso la porta e in un lampo si era trovata sulle scale… sul portone…sulla strada…Aveva cominciato a piovere ma a lei non importava…correva ancora, come se una belva feroce la stesse inseguendo… Aveva bisogno di respirare, di fermarsi, ma le sue gambe non accennavano a diminuire il passo.

Come accade nei migliori film fu una mano a fermarla e a costringerla a voltarsi… Il colore del mare si fuse con il colore della montagna…secondi? Minuti? Ore? O attimi? Non seppero quanto tempo si contemplarono ognuna persa nell’altra…Ma la mano di Nana sulla sua…Il loro contatto visivo…bastava questo a renderla…era felicità questa? Probabilmente.

-Non scappare ti prego…

- Nana…

-Bene vedo che non hai perso l’uso della parola…mi ero spaventata sai?

-Anche io noto con piacere che il tuo senso dell’umorismo non se n’è andato!-rispose acida.

-Wow…mi sa che non hai mangiato bene…

-Piantala!

-Cosa è successo? Perché ce l’hai tanto con me?

-Non riesco a non odiarti..

-Odiami allora…

-No! Ma come?Perchè ti vuoi fare odiare!

-Non lo so,se non lo sai nemmeno tu!Ma mi sembrava la risposta più giusta in questo momento!

Hachi la guardò torva…Possibile che non la piantava mai con queste sue uscite.

-Sei arrabbiata con me perché a tuo parere io ho fatto l’egoista e me ne sono andata no? È vero non so cosa hai fatto in questi dieci anni…Non so cosa sia successo e mi dispiace, ma riguardo al passato non mi sembra di essere stata io l’egoista! Sei tu che sei scappata per prima dai problemi e ora vieni a fare la brava ragazza con me…mi spiace non ci sto! Non fare la vittima! Hachi cazzo non riuscivo a stare un minuto in più qui era tutto cosi complicato: tu che ti comportavi da stronza, il mio gruppo che si era sciolto, la morte di R-Ren! Cosa pensavi che facessi, aspettavo te che a tua volta aspettavi che Takumi la facesse finita con le sue fisime e le sue voglie? Bella opportunista che sei! Dovresti crescere sai…E capire!

-Mi spieghi perché adesso mi stai prendendo a parole? Forse sei tu che allora porti rancore verso di me!-esclamò Hachiko furente.

-Io non ho nessun rancore…Non vedevo ora di vederti, di abbracciarti, di stare con te…di raccontarci come eravamo cambiate e insieme riprendere quell’amicizia che c’era prima che me ne andassi, o meglio prima che tu ti mettessi con Takumi! Ho sbagliato ad andarmene cosi…ma non mi sento colpevole…mi spiace, se vuoi accettare le mie scuse bene, se no bè…Ho vissuto tanti anni senza di te continuerò come ho sempre fatto, io non ho bisogno di nessuno!- nelle ultime parole Nana però non era riuscita a guardarla negli occhi…perché sapeva che erano menzogne…Era tornata soprattutto per lei…

- Ho esagerato lo so…ma se solo tu sapessi…se solo…- alcune lacrime cominciarono a rigare viso della giovane madre.

-Io sono qui… basta che tu me lo dica e io saprò…vuoi confidarti ancora con me?-l’abbracciò cercando di infonderle tutto il calore di cui disponeva…Sentiva il suo cuore battere veloce…Finalmente era tutto finito….Hachi era di nuovo con lei…adesso si…stava bene.

-Oh Nana…sono stati gli anni più brutti della mia vita… Senza di te…Io…

-Adesso sono qui no? Non me ne andrò più…Almeno che…

-Cosa?

-Ti stavo prendedo in giro…il mio posto è qui…qui con voi!

La ragazza cominciò a prenderla a puhni sulla spalla…ma ad un tratto si fermò.

- Nana però…prima che questa amicizia inizii…io devo dirti una cosa importante…una cosa che dovrai accettare…forse non è il momento adatto… insomma parlarne qui in mezzo ad una strada…però…se non lo faccio ora temo che non lo farò mai più…

-Takumi? Bè tranquilla sai…

-Stai zitta una attimo!-sorrise Hachi.-non si parla affatto di Takumi, è qualcosa che riguarda me…solo e soltanto me…Il motivo per cui porto tanto rancore nei tuoi confronti è…che…non so me dirtelo…sei appena tornata e io…io ti massacro con questo macigno…ti voglio bene Nana, so che lo sai e probabilmente ti farò del male… ma io sto morendo…Non guardarmi cosi…ho un tumore, un tumore ai polmoni… ti avrei voluto accanto mentre me lo dicevano, stringermi a te…sei sempre stata la persona più importante…so che non ero in grado di fartelo capire…ma è cosi. Purtroppo non sappiamo quanto ancora mi resta, ma non è molto…Nana…

La ragazza dai capelli corvini era rimasta paralizzata, la sua Hachi…la sua Hachi stava morendo? Per quale motivo Dio se la stava prendendo con lei…Le stava portando via le persone più importanti della sua vita…Allora era vero…il demone celeste esisteva davvero….Chinò il capo…alcune lacrime si stavano già iniziando a formare, non era da lei piangere…

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