Indestructible

di fedxoxo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Spiegazioni ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


“Fleur?” mormorò Luke con la testa poggiata sullo stipite della porta mentre fissava la sua ragazza che guardava la tv con le gambe incrociate.
Erano passati circa sei mesi da quando si erano andati a vivere insieme e ora che le cose era abbastanza tranquille, Luke non poteva desiderare di più, e neanche Fleur. Era strano pensare che se Fleur avesse saputo di doversi trasferire con Luke mentre frequentava ancora l’università, non ci avrebbe creduto. Era strano pensare che se, il giorno in cui la sua ex miserabile fidanzata l’aveva tradito, Luke avesse saputo di trovare qualcuno migliore, non ci avrebbe creduto.
Ma tutto quello che non si aspettavano stava succedendo. Stavano insieme; Fleur si era trasferita con Luke e Luke aveva trovato qualcuno molto meglio di Wendy.
Non si erano preoccupati che avere diciannove anni era troppo poco per vivere con il proprio partner, non ancora sposato. Ovviamente, a Luke e a Fleur non importava.
Volevano solo stare insieme.
“Si, Luke?” Fleur alzò lo sguardo da un altro episodio di “Home And Away” per spostare l’attenzione sul suo bellissimo fidanzato che aveva un sorrisetto sul viso.
“Me lo puoi mostrare ora?” chiese quasi con un sussurro e le parole fecero quasi andare a fuoco Fleur. Sapeva di cosa stesse parlando e mentre lei gli aveva detto di pensarci, lui non ci aveva neanche pensato due volte.
Annuì e si alzò spegnendo la televisione e prendendolo per mano. Lo accompagnò al piano di sopra entrando nella loro camera da letto e sedendosi sul bordo del letto. Fleur sapeva che era quello che doveva fare. Voleva stare con Luke per il resto della sua vita e per farlo doveva fargli sapere cosa era successo nel passato.
Anche se significava ivelare tutto quello che aveva tenuto rinchiuso per anni.
Luke guardò i suoi capelli blu caderle sul viso mentre si piegava verso il comodino aprendo il cassetto. Sentiva il suo nervosismo quando prese il diario e lo aprì. Le sue mani tremavano e si mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio, facendolo sorridere. Dopo tre anni, non perdeva ancora quell’abitudine.
 Le accarezzò la schiena per incoraggiarla. Sapeva che era un grande rischio per lei, anche se aveva detto di volerlo quando lui sarebbe stato pronto. Ma aprire un diario pieno di ricordi era troppo da chiedere ad una ragazza che era appena stata ‘riparata’.
“Prima che tu lo legga, Luke,” sospirò, “voglio dirti che molte cose non hanno senso. Alcune cose non sono una mia esperienza, le ho solo scritte. Altre sono dei miei tentativi di essere felice, come mi aveva detto la terapista.”
Luke non disse niente. Adorava il suo coraggio.
“Ma penso che…” giocherellò con la copertina del libro, “molte cose ora abbiano senso. Cioè, pensando alle poesie che ho scritto e guardandoti, mi domando se tutto questo era destino.”
Luke aggrottò le sopracciglia, “Che intendi?”
“Luke, alcune poesie mi ricordano…” lo guardò, i loro visi erano vicini e gli occhi profondi di Luke fidavano i suoi marroni “…me e te, e tutto quello che abbiamo passato.”
Luke annuì semplicemente baciando velocemente la ragazza di fronte a lui. Dopo un momento di silenzio, Fleur aprì lentamente il diario e insieme lessero la prima poesia:
Le rose sono tristi, le viole stanno piangendo
e io sembro felice, ma dentro sto morendo.
E mentre Luke leggeva quel bellissimo, ma tragico diario, capiva perché quelle poesie le ricordassero loro due. Le parole di Fleur avevano un nuovo significato per lei, quando prima erano solo parole.
Luke sentì che, nel momento in cui lesse la prima poesia, sapeva esattamente chi era Fleur e niente lo poteva rendere più felice. Tutto quello che aveva passato, ma tutto quello a cui era sopravvissuta. Aveva distrutto i suoi muri e non aveva più paura di mostrarsi.
Quando entrambi raggiunsero la fine del diario, Luke lesse ad alta voce l’ultima poesia, “Vorrei che ogni finale fosse bello come il nostro.”
Chiuse il libricino e diede alla ragazza il tempo di riprendersi dai suoi pensieri. Ma ogni parola, ogni nota e ogni frase le faceva pensare a tutto quello che aveva affrontato e a come avesse trionfato alla fine.
Stringendole la mano, Luke sussurrò, “Sono fiero di te, Fleur.”
Lei sospirò e poggiò la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi, “Luke, ti amo più di ogni cosa in questo mondo.”
Le parole di Fleur erano come un segnale per il cervello di Luke e lui non riusciva a pensare ad un momento più bello. Girandosi, strinse Fleur in un forte abbraccio.
 
Luke iniziò a respirare profondamente, aveva il cuore che gli batteva forte e sussurrò, “Non importa cosa dicono tutti, nessuno può cambiare ciò che penso di te. Ti amo.”
Sentì il sorriso della ragazza sulla sua pelle mentre le sue narici erano solleticate dall’odore di lavanda e vaniglia proveniente dai suoi capelli. Le prese dolcemente la mano intrecciando le loro dita e prese qualcosa dalla tasca.
“Ora sono sicuro e non voglio nessun’altro,” continuò Luke, “voglio stare con te e solo con te.” I suoi occhi erano chiusi quando le diede un bacio sul collo, “quindi, Fleur…”
Finalmente Luke aveva trovato il coraggio di infilarle l’anello di diamanti al dito. Lentamente l’anello salì e sentì il suo respiro aumentare mentre lo aiutava.
Luke indietreggiò e la baciò sulle labbra, lentamente e passionalmente. Dopo un po’ di secondi, tolse le labbra dalle sue e sussurrò direttamente al suo orecchio le parole che lei aspettava di sentire senza neanche realizzarlo.
“Mi vuoi sposare?”


QUESTA E’ UNA TRADUZIONE. LA STORIA ORIGINALE E’ QUESTA: http://www.wattpad.com/story/19664170-indestructible-sequel-of-untouchable



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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


/Fleur/
“Okay, giuro che l’aereo è atterrato ora.” Ridacchiò Luke dall’altra parte della cornetta mentre camminavo nell’aeroporto. “L’assistente di volo ha detto che hanno ritardato perché c’erano troppi aerei insieme, ma siamo atterrati ora e Michael non è ancora abituato all’atterraggio.”
Risi dicendo a Luke che ci saremmo visti in pochi minuti e poi incrociai le braccia fingendo di non notare le ragazze urlanti dall’altra parte dell’aeroporto. Le cose erano diverse rispetto a due anni fa, molto diverse. I 5 Seconds Of Summer avevano un successo quasi globale. Luke e i ragazzi venivano riconosciuti di più, molte persone riconoscevano anche me e non ero neanche nella band.
Ma il numero di attenzioni che Luke riceveva non me lo faceva amare di meno. Ovviamente, era appena stato in tour per quattro mesi, ma non avevamo interrotto le nostre infinite videochiamate e i messaggi. Ero felice che Luke facesse ancora uno sforzo per restare in contatto con me, come face io con lui, nonostante la giornata impegnativa.
Era strano pensare a due anni fa, avrei potuto solo sognare di essere amata da qualcuno come Luke e ora, non solo mi amava, ma vivevamo anche insieme. Il pensiero era surreale e non riuscivo ancora a credere a quanto fossi fortunata.
Sospirai, sapendo che ci sarebbe voluto un po’ di tempo prima che i ragazzi scendessero dall’aereo, prendessero i bagagli e le loro cose, ma notai che erano passati venti minuti da quando ero stata al telefono con il mio ragazzo. L’impazienza che aveva invaso il mio corpo mi fece sbattere ripetutamente il piede e mordere il labbro.
Delle mani fredde mi coprirono gli occhi e il mio cuore si fermò. Quattro mesi erano tanto tempo. Se ci penso, al liceo ci eravamo lasciati per due mesi.
Staccando le sue mani dal mio viso, mi girai e le sue labbra incontrarono istantaneamente le mie sorprendendomi per un secondo. Luke indietreggio posando la sua mano libera sulla mia guancia mentre l’altra stringeva la valigia. “Mi sei mancata tantissimo.”
Sorrisi e lo abbracciai, sussurrando, “Mi sei mancato tanto anche tu.”
--
“Quindi,” iniziai passandogli una tazza di tè mentre si rilassava sul divano. Calum, Ashton e Michael erano tornati a casa per riposarsi. Sinceramente non avevo mai visto quattro ragazzi così spossati. “Mi racconterai cosa è successo in tour, si o no?”
Mi sedetti dall’altra parte del divano con le gambe incrociate guardando Luke che aveva gli occhi esausti. Si aggiustò il ciuffo biondo e sorseggiò il tè, “Non voglio parlare del tour, mi stanca.”
Sapevo che Luke sarebbe stato stanco quando sarebbe arrivato e mi ero riproposta di non stargli col fiato sul collo, ma non potevo farne a meno. Studiando fotografia all’università, potevo solo immaginare le belle foto che avrei potuto fare viaggiando in tutti i posti in cui Luke era stato.
Era vergognoso che lui probabilmente non avbeva avuto tempo di visitare i panorami fantastici. Luke mi aveva detto di essere stato impegnato, a differenza del loro tour australiano. Quello da cui erano appena tornati, era un tour mondiale, e mi avevano detto che era difficile stare in un posto per più di 24 ore.
Sorridendo, sgattaiolai più vicina a lui poggiando la testa sul suo petto mentre mi circondava con il suo braccio. “Ricordi com’è stato far passare questo divano dalla porta?” chiesi ricordandogli il giorno in cui ci trasferimmo.
Luke rise al ricordo, “C’è voluta mezz’ora per capire che dovevamo girarlo di lato per farlo passare.”
“E quando hai fatto cadere involontariamente quella lampada perché la porta si era chiusa per il vento.” Aggiunsi sorridendo quando sentii il suo petto vibrare sotto di me.
Luke si stropicciò gli occhi e mormorò, “Era comunque una lampada orribile.”
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“Non ti farò vincere di nuovo, spero che tu lo sappia.” Luke avvertì Michael mentre erano seduti sul divano con gli occhi fissi sul televisore. Per due ragazzi che avevano finito il liceo, continuavano a comportarsi come se fossero alle elementari mentre i loro pollici lavoravano sui controller della xbox.
Li guardai dall’altra parte della stanza, il mio computer poggiato sulle gambe e i capelli blu sul viso. Mi ero tinta i capelli dopo un anno che avevo finito il liceo, volendo cambiare look, visto che era un nuovo inizio. Aveva quasi funzionato, mi sentivo una persona diversa, ma i ricordi erano ancora lì.
Non potevo dire di essere felice per alcuni ricordi che avevo, ma se alcune cose non fossero successe, non sarei qui ora a guardare quel bellissimo ragazzo nella nostra casa. Non starei guardando il suo bellissimo sorriso e non starei ascoltando la sua bellissima risate. Non starei con l’unico che mi ama così disperatamente.
Chiamatemi banale e dozzinale, ma niente era migliore quando ero con lui, anche quando i momenti erano tristi. Illuminava i miei giorni e, sinceramente, non so dove sarei se non lo facesse. Stavo annegando nel buio quando decise di sommergermi di amore.
Luke era concentrato sulla televisione quando improvvisamente i suoi occhi celesti incontrarono i miei marroni, sapeva che lo stavo guardando. Sprofondai nel mio posto nascondendo il viso dietro il computer, ma continuando a mostrare gli occhi perché lui mi vedesse. Luke rise e, proprio quando la nostra battaglia di sguardi iniziò, Michael cantò vittoria lanciando il controller in aria.
Luke gemette scuotendo la testa e nascondendo il viso. Risi al fatto che Michael era sul divano saltando su e giù come un idiota. Era strano sapere che erano passati quasi tre anni da quando ci eravamo incontrati. Sembrava lo stesso Michael che conoscevo prima e lo stesso era per gli altri.
“Ti sta bene perché stavi fissando la tua ragazza durante una partita a Fifa!” lo provocò Michael buttandosi sul divano ed esultando ancora una  volta. “Fleur davvero una distrazione per te, Luke. Davvero una distrazione.”
Luke lo spinse e poi si raggomitolò nell’angolo del divano nascondendo la faccia dietro un cuscino. Tre anni e anche se gli era cresciuta una barba corta, si era fatto un piercing al labbro ed era l’uomo più alto del mondo, restava l’essere umano più tenero mai esistito.
--
“Fleur, dove tieni i cerotti?” gridò Michael dal bagno. “Mi sono chiuso il dito nella porta e ora sta sanguinando.”
Sentii la vibrazione della risata di Luke mentre mi accarezzava i capelli. Gli urlai che erano nel cassetto del mio comodino. Il silenzio che seguì dopo, indicò che Michael era a caccia nella camera da letto.
Quando ritornò, però, Michael non aveva la scatolina di cerotti. Aveva un piccolo diario. Simile al diario che avevo scritto il terapia.
“Fleur, cos’è questo? C’è tanta polvere e sembra che abbia cento anni-”
“Non toccarlo!” gridai alzandomi dal divano e prendendogli il diario dalle mani prima che potesse aprirlo. Tornai a sedermi assicurandomi che il diario fosse adeguatamente chiuso nel caso in cui qualcuno volesse dare una sbirciatina.
Michael sembrava scioccato dalla mia reazione, ma Luke lo era molto di più. Sapevo che era in parte perché durante questi anni con Luke, il mio atteggiamento nei confronti di tutti era migliorato e la mia sicurezza si era rafforzata. Michael, sebbene lo sapesse, restava ancora sorpreso quando succedevano cose del genere. Non mi vedeva ogni giorno per fare una mappa completa di tutti i tratti che avevo cambiato.
La stanza era silenziosa e l’unica cosa che riuscivo a sentire era il bisbiglio della televisione in sottofondo. Michael era ancora in piedi con le mani nella posizione in cui erano quando stringeva il diario. I suoi occhi erano spalancati e li sbattè un paio di volte prima di alzare le sopracciglia verso Luke.
Lui alzò le spalle, “Non prenderla sul personale. Sono passati anni e non mi ha ancora mostrato quel dannatissimo diario.”
Mi alzai dandogli uno schiaffo sul braccio. Non importava quanti anni sarebbero passati, quel diario era e sarebbe stato sempre molto per me. Era praticamente la mia vita durante la terapia. Non potevo liberarmene come se fosse un dannatissimo diario.
“Cosa? È vero.” Replicò, “Non posso credere che dopo tutta la merda che abbiamo passato al liceo e dopo che siamo andati a vivere insieme, tu non ti fidi ancora di me abbastanza da farmi leggere-”
“Luke!” lo interruppi colpendolo ancora una volta e tenendo in mente che Ashton, Calum e Michael avevano scoperto della mia depressione solo un mese prima. Non avevo detto loro della terapia, di Rob o del diario. Luke aveva promesso che non avrebbe spifferato niente e sembrava che stesse per farlo.
Luke realizzò cosa stesse succedendo e aprì la bocca per dire qualcosa, ma la richiuse ripensando alle sue parole. Scossi la testa ricordandomi che Michael non aveva fatto niente di sbagliato. Non potevo far a meno. Non potevo incolparlo per aver trovato il diario.
Gli feci un sorriso veloce e gli dissi che ci saremmo visti dopo. Stringendo forte il diario, realizzai che aveva capito tutto e apprezzai il fatto che avesse rispettato il mio spazio. Iniziai a camminare su per le scale ignorando il sospiro pesante di Luke.
“Fleur.” Mi chiamò correndo su per le scale mentre iniziai a camminare nel corridoio. “Fleur, aspetta.” E proprio mentre parlava, gli chiusi la porta in faccia assicurandomi di chiuderla a chiave.
 
CIAO A TUTTI!
E bene si, ecco il sequel di “Untouchable”. Purtroppo, non pubblicherò molto spesso perché la storia è ancora in corso e questo è il primo e unico capitolo che l’autrice ha pubblicato, quindi, appena ne posterà un altro, provvederò immediatamente a tradurlo. 
Spero vi piaccia e vi ricordo che potete trovare l’originale nella mia lista di lettura o al link che vi ho messo nel prologo.
Un bacio,

Federica xx 
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Capitolo 3
*** Spiegazioni ***


Ciao a tutti, 

mi è stato chiesto perchè non aggiorno più questa fanfiction. 

Purtroppo non è per causa mia; infatti, l'autrice ha completamente eliminato la storia e non so neanche perchè. All'inizio si era presa una pausa da wattpad e non ha aggiornato per lungo tempo e qualche giorno fa, andando sul suo profilo mi sono accorta che aveva eliminato la storia e che non accetta neanche più le traduzioni. 

Sinceramente, non me la sento di chiederle spiegazioni perchè è una scelta e non mi va di intromettermi. 

Vi ricordo che il suo profilo è questo http://www.wattpad.com/user/sleepyluke nel caso in cui voleste farle delle domande. 

Mi dispiace davvero per non avervi avvisati prima. 

In ogni caso, ringrazio davvero di cuore tutti quelli che hanno seguito e recensito questa storia.

Un bacione enorme,

 Federica xx 

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