Ci sei sempre stata

di Gekolilla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Quando ho aperto gli occhi ***
Capitolo 2: *** 2. Gelosia ***
Capitolo 3: *** 3. Diluvio ***
Capitolo 4: *** 4. Abbraccio. ***
Capitolo 5: *** 5. Di nuovo con me ***
Capitolo 6: *** 6. Primo bacio ***



Capitolo 1
*** 1. Quando ho aperto gli occhi ***


La grande guerra era finita. Finalmente, dopo numerose perdite era finita. Non aveva ancora aperto gli occhi, ma aveva smesso di sognare suo padre e Asuma, quindi era sicuro che tutto doveva essere finito. Perchè allora non apriva gli occhi? C era un immagine che aprendo gli occhi temeva di non trovare. Perchè che suo padre e Asuma erano morti lo sapevano bene, ma lei l aveva persa nel campo di battaglia. Non sapeva dov era, come stava, se era viva. A quel pensiero strinse gli occhi in una smorfia di dolore che si sommova alle varie ferite che aveva su tutto il corpo. Ed ecco che una voce lo chiamó - shikamaru...shikamaru, tutto bene?- Delle mani lo stavano toccando ovunque, guardando le sue ferite, controllando che stesse bene. Shikamaru allora si fece coraggio e aprí gli occhi..la guerra era finita, ma c erano ancora una miriade di cose da fare, presone da guarire, morti da riportare nei vari villagi e ai propri cari, lei da trovare... Lei, da quando lei era nella mente di Shikamaru? Se lo chiedeva da tempo. Un giorno, si è accorto che quella ragazza era un pensiero fisso, come ormai fisso era il loro ritrovarsi, parlare, stare insieme quando lei andava a Khonoa da Suna. Nel momento in cui si staccó da quei pensieri e aprí gli occhi due occhi verdi lo fissarono con preoccupazione. Lei era li. Lei era la prima che aveva visto appena svegliato. La prima che lo aveva soccorso. - Nara, perchè ci hai messo tanto ad aprire gli occhi?? Ti pare il momento di fare il pigro??- Eccola la seccatura di Suna. Prima che lui aprisse gli occhi tutta preoccupata lo aveva chiamato per nome, ora che stava bene era tornata la solita, controllata, Temari. Ne avevano di strada da fare, ma le basi c erano...Shikamaru si stupí dei pensieri che gli turbinavano in testa. Le basi c erano? Per cosa? Si impose di non fare certi pensieri e correre con la fantasia. Intanto Temari aveva chiamato Sakura e stavano portanto Shikamaru in infermeria. Si stupí molto nel vedere che la fredda e controllata Temari per tutto il tragitto gli strinse la mano, in segno di conforto. Sicuramente aveva saputo di Shikaku e della sua morte. Gli diedero una tenda tutta per lui, nel giro di qualche giorno sarebbero tornati a khonoa, nel frattempo doveva riprendersi. Temari si avvicinó a lui - ci rivediamo tra qualche ora pigro, riposati intanto..- E Shikamaru si riposó tranquillo, per un attimo scordó la morte del padre, sapendo che quella seccatura stava bene

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Capitolo 2
*** 2. Gelosia ***


- Naraa, svegliati, la cena è arrivata!!- Shikamaru fece una smorfia di dissenso. Questa donna era peggio di sua madre, che bisogno c era di urlare in quel modo? Aprí gli occhi innervosito, ma il nervoso sparí davanti ad un sorriso a 32 denti disarmante, lo stesso sorriso che l aveva lasciato senza parole dopo che lei aveva battuto tayuya e l aveva salvato. Erano passati anni ma quel momento e quei rari sorrisi di Temari lo incantavano sempre. - Buongiorno seccatura..- Avrebbe voluto fare qualche altra battuta ironica sulla dolcezza e la gentilezza della principessa di Suna ma ogni parola che voleva dire gli morí in gola appena vide com era vestita Temari. Era abituato a vederla con la divisa da battiglia, pantaloni lunghi, casacca larga, e protezione rigida sul petto. Ora invece indossava un kimono aderente che gli arrivava a metá coscia e che seguiva perfettamente le curve morbide del suo corpo. Quando erano ragazzini l aveva vista piú volte con il kimono corto, ma non aveva ancora le forme di una donna. Ora invece era li, con quel vestito succinto, piegata davanti a lui con la sua cena. Shikamaru non riusciva a smettere di pensare a quanto fosse sexy ma tutto fu interrotto dalla voce della bionda.. - ohh Nara, il tuo QI da genio si è bloccato? Susu mettiti a sedere e inizia a mangiare!- Shikamaru sbuffó irritato..perchè questa donna doveva rovinare ogni momento importante che si creava tra loro? O semplicemente interrompergli il filo dei pensieri? - Calma seccatura, cos è iniziato le mestruazioni??- Temari fece il broncio, corrugó la fronte e diede una leggera frontata a un impreparato Shikamaru che si trovó il viso della bionda a due centirmetri dal suo - Pensa a mangiare piagnone e non a ció che potrebbe succedere nelle mie mutande- Sorrise ancora, poi chiamó Ino perchè controllasse le ferite di Shikamaru. Ino arrivó vestita ancora come sul campo di battaglia...Shikamaru si chiese perchè allora Temari dovesse essere cosi provocante! - Temari grazie mille per aver portato la cena a Shika! Ora lo controllo poi se vuoi puoi rimanere con lui- Temari declinó l invito, aveva altri impegni. Salutó Shikamaru, lanciandogli una lunga occhiata e andó all ingresso della tenda dove un ninja della sabbia, che sembrava la conoscesse da tempo, le parlava in tono confidenziale. Shikamaru guardó da dietro la figura di Temari, soffermandosi sulle curve di lei..notó che anche il ninja della sabbia la guardava con lo stesso interesse e desiderio che provava lui. Ino lo distrasse da quei pensieri - Stasera potrai uscire dalla tenda e camminare giá, inoltre c e una specie di festa, partecipano tutti i ninja di questa divisione..ma mi stai ascoltanto?- Ino guardó nella direzione dove stava guardando Shikamaru, ovvero Temari e l altro ninja. - Ah, ecco un altro ninja che ci prova con Temari!- Shikamaru mosse convulsamente il cucchiaio nella minestra poi parló irritato - Un altro?- - Si shikamaru, dai, Temari è bellissima, poi in quel kimono! Ha delle forme da far invidia a tutte le donne presenti nel campo, inoltre non è sciocca ne fa la gattamorta è fredda ma un po malizosa...ha fatto strage di cuori. In particolare quel ninja li fuori è un gran bell uomo..- Mentre lanciava questa frecciatina lanció uno sguardo a Shikamaru che mescolava la minestra come se stesse uccidendo qualcuno. Ino allorá continuó - ma magari lei preferisce i tipi particolarmente intelligenti..- Shikamaru arrossi leggermente, smise di torturare la sua minestra e prese a mangiarla con calma, senza guardare negli occhi l amica. Ino scoppió a ridere, lanciandogli un occhiata da chi la sapeva lunga.

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Capitolo 3
*** 3. Diluvio ***


Quella che Ino aveva chiamato festa era una semplice bevuta intorno a vari tavoli e fuochi di quasi tutti i ninja di quella divisione. Shikamaru era seduto con Choji, Ino e altri ninja della foglia. Aveva bevuto un pochino,non troppo perchè Ino insisteva col fatto che era ancora in via di guarigione e quindi era meglio stare moderati. Era una serata piacevole, ma Shikamaru non sembrava tranquillo, o meglio, era teso, cercava lei fra la gente. Si stupiva di questo improvviso bisogno che aveva di vederla, parlarci, starle vicino. Pensó che senza dubbio Temari era ormai parte della sua vita. Almeno due volte al mese era a khonoa e ci passava dai tre ai cinque giorni quando lei faceva da ambasciatrice e la guerra non era ancora iniziata. E la maggior parte del tempo erano assieme. Ormai aveva capito che quella di Temari era presenza importante della sua vita, ma quello che lui non riusciva a capire era cosa lui era per lei. La principessa di Suna era sempre cosí controllata, cosí fredda...qualche volta con lui si lasciava andare ma Shikamaru non aveva mai superato un certo limite di confidenza con lei. E finalmente la vide in mezzo alla folla mentre sembrava stesse consolando, abbracciando, lo stesso ninja che aveva salutato fuori dalla tenda di Shikamaru. Ino vide subito che lo sguardo di Shikamaru era perso in quello scena e subito si affrettó a chiarire le cose - Shika, quel ragazzo ha perso oggi il fratello...era uno dei feriti di guerra, Temari lo sta solo confortando...- ma le parole non aiutarono il giovane Nara. Anche lui aveva perso suo padre in questa guerra, perchè allora Temari non lo consolava? Era arrabbiato, geloso, infastidito. Distolse di fretta lo sguardo da quella scena,bevve un altro bicchiere che conteneva qualcosa di alcolico e si mise ad ascoltare le chiacchiere degli altri ninja per distrarsi. A poco serví, visto che neanche dieci minuti dopo una mano gli toccó la spalla. Era Temari, nello stesso kimono di qualche ora prima, e a Shikamaru parve piú bella che mai - Ehi, ma questo cry baby si sta riprendendo decisamente in fretta! Meglio cosí visto che domani sera si torna ai rispettivi villaggi!-. L idea fece sussultare  Shikamaru. Si sarebbe separato da Temari, avrebbe dovuto dire a sua madre di suo padre..la rabbia tornó a fargli pulsare le vene e senza pensarci rispose in un modo che non era da lui - bhe sarai felice no? Di tornare tra mille spasimanti del tuo villaggio! Mi hanno detto che fai conquiste, a proposito hai lasciato da solo quel ragazzo...- non fece in tempo a finire che incontro gli occhi pieni di delusione e rabbia di Temari. La voce della ragazza era stranamente incrinata - Grazie per la considerazione che hai di me Shikamaru, buona serata-  e se ne andó, lasciando Shikamaru con la triste convinzione di aver fatto un enorme casino. Shikamaru si alzó, salutó tutti, compresa una Ino piuttosto preoccupata e in pensiero, e andó nella sua tenda, aspettando che la festa fosse finita per poter dormire e far finta per qualche ora che non fosse successo nulla.Finalmente tutto tacque, ed era pronto a coricarsi quando un fruscio della tenda lo fece sobbalzare. Doveva essere ino con le medicine. - Ino, proprio a quest or..- fu interrotto bruscamente - mi dispiace ma hai sbagliato bionda-. Era una voce pulita, decisa, un po fredda ed autoritaria. Shikamaru non disse nulla e non ebbe neanche il coraggio di alzare la testa, dopo la scenata di prima. Visto che il giovane Nara non proseguiva, Temari continuó - ti ho portato le medicine e senti, riguardo a stasera, non sembravi tu, mi sembra tu abbia qualcosa che non va ,se c e qualcosa che posso fare dimmelo..-Shikamaru si sentí terribilmente in imbarazzo, aveva tante cose da dirle ma riusci solamente a dirne una - Scusa...-. Temari sorrise, era un sorrise triste e dolce, di comprensione. Improvvisamente un  boato ruppe il silenzio, Shikamaru alzó la testa e guardó Temari. Fuori aveva iniziato a diluviare. Shikamaru non riflettè neanche su quello che stava per dire - questa si che è una seccatura...anche il diluvio. Credo che ti toccerá dormire qui.-

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Capitolo 4
*** 4. Abbraccio. ***


Temari alle parole di Shikamaru si giró di scatto. La sua faccia era lo specchio di vari sentimenti; era tesa, era agitata ma piú di ogni cosa era stupita da una proposta cosí equivoca fatta proprio da Shikamaru Nara: il ninja piú pigro del mondo. Inoltre le si erano colorate le guance leggermente di rosso...si è vero, era Temari, era fredda e controllata, ma certe proposte, fatte da certe persone la mettevano decisamente in imbarazzo. Shikamaru intanto, si era accorto di quello che aveva detto, il suo cervello aveva ripreso a funzionare e si era appena accorto della pericolositá delle sue parole. Ora doveva solo aspettare di capire come avrebbe reagito Temari; se non avesse tentato di ucciderlo all istante allora avrebbe potuto chiarire l equivoco. Qualsiasi reazione avrebbe potuto immaginare tranne di vedere la fiera Temari con le guance leggermente colorate di rosse. Capí che era il momento di parlare e di chiarire il malinteso - Intendevo dire, che non è il caso che tu vada fuori con questa pioggia. In questo letto ci stiamo tutti e due, tranquilla non ti disturberó, lo sai sono troppo pigro per farlo!- Temari nel frattempo aveva incrociato le braccia al petto e lo guardava con aria dubbiosa -E sentiamo caro Shikamaru il genio, io cosa mi metto per dormire?-. Shikamaru ci pensó un attimo poi si tolse la felpa che aveva addosso e la lanció a Temari che sorpresa la prese al volo - Quella è abbastanza pesante e dovrebbe arrivarti a metá coscia e coprirti quanto basta..-. Temari piú che ascoltare le parole di Shikamaru; si era soffermata sul suo petto. Si era accorta che non era piú un ragazzino, era un uomo, e nonostante fosse piú piccolo di tre anni, la differenza tra i due non si notava anzi! Shikamaru era un genio, quindi Temari sapeva che faceva parte della quadra per le strategie, mai avrebbe pensato che fosse cosí sviluppato fisicamente. Si sentí in imbarazzo a pensare cosí intensamete al corpo di Shikamaru e ruppe il silenzio - Ora puoi chiudere gli occhi devo cambiarmi!-. Shikamaru oltre a chiudere gli occhi si giró dall altra parte. Il rumore leggero del kimono che si sfilava fece sussultare il cuore di Shikamaru: una parte di lui avrebbe voluto girarsi ma sapeva che era l ultima cosa da fare. Nel silenzio si sentí fruscio della felpa sul corpo. Pensó che la sua felpa stava toccando il suo corpo, le sue curve, era a contatto con la sua pelle. Pregó che le sue guance non fossero rosse.  - Puoi girarti, ho finito!- Shikamaru vide Temari come non ll aveva mai vista: i capelli sciolti, il viso arrossato e la sua felpa addosso. La cosa lo eccitava da morire. Shikamaru si fece  un po da parte per lasciare metá del letto a Temari; siaspettava che lei gli desse la schiena sdraiandosi e invece se la ritrovó col viso girato verso il suo. Shikamaru non riusciva a reggere la tensione cosí spense velocemente la luce, ma il buio non miglioró le cose. Lei infatti era li, a pochi centimetri da lui, in un silenzio carico di tensione e di domande e frasi non dette. Fu Temari a rompere il silenzio - puoi dirmi quello che ti passa per la testa Shikamaru? Le frasi che mi hai rivolto questa sera non sono da te..hai qualcosa, si vede..- Shikamaru non pretendeva che lei capisse quello che provava per lei, ma almeno a quello che provava per la morte del padre poteva capirlo - Mi stupisce Temari che tu non posso neanche immaginare quello che provo...insomma sai cos è successo durante la guerra che mi ha colpito persona...- non riusci ha finire la frase che sentí Temari agitarsi e avvicinarsi a lui. - No, Shikamaru, non fraintendere, so cos è successo, di tuo padre,  ma lo sai non sono brava a parole e neanche a gesti, e questa è una questione molto delicata..-. Le loro gambe sotto le coperte si toccavano ormai. Shikamaru rispondendo alzó il tono, c era una punta di rabbia e gelosia nelle sue parole - ma quel ninja l hai consolato peró!!-. Temari si avvicinó ancora di piú a Shikamaru, ormai sentiva l aria calda di lui e appoggiava il naso vicino al suo collo - Ma Shikamaru, tu non sei un ninja che praticamente non conosco, non voglio dirti parole vuote, il tuo dolore non è quello di uno sconosciuto, io non so come regire se tu stai male...pensavo che continuare facendo finta di nulla fosse la soluzione migliore, cosa dovevo fare? Dal nulla dirti " le mie più sentite condoglianze"? Lo so ho sbagliato ma non so come comportarti...io vorrei davvero aiutarti non dirti due parole e basta..-. Temari era in difficoltá, Shikamaru lo sapeva fin troppo bene che con le parole non era brava. Ma era lí, praticamente abbracciata a lui, che cercava di fargli capire che voleva essere un sostegno per lui. Shikamaru allora ripensó a suo padre quando parlava del motivo per cui amava sua madre. Avrebbe voluto piangere - Grazie Temari ho capito perfettamente..- e qui lei fece un gesto che stupí Shikamaru: lo abbracció. Il viso di lui si trovava tra il petto e il suo collo, le labbra vicine al suo morbido collo. Le braccia di Temari gli cingevano il collo e la testa. Shikamaru non pianse, era immensamente triste, ma Temari lo tranquillizzava come non avrebbe potuto fare nessun altro. E quando ogni tristezza lo abbandonó, si liberó dall abbraccio di Temari. Con delicatezza la abbracció lui. La testa di Temari si appogió con delicatezza al suo petto, all altezza del cuore. Le gambe di lei si sistemarono incrociando le sue e le dita della bionda si sistemarono lungo il petto di Shikamaru. Lui per tutta risposta la abbracció ancora piú forte. Temari si rese conte che nonostante lei fosse piú grande Shikamaru non era piú un bambino. Ormai era un uomo in grado di proteggerla, che non piangeva piú. E allora, decise di lasciarsi andare e dormire un sonno tranquillo, quel sonno tranquillo che quando era piccola le era stato vietato e che sentiva di poter ritrovare tra le braccia di Shikamaru. Il respiro di Temari inizió a farsi piú pesante e solo quando Shikamaru fu sicuro che si era addormentata si addormentó anche lui. La mattina seguente Shikamaru si accorse che non stava piú abbracciando Temari. Si alzó di scatto, e notó che la sua felpa era piegata con cura di fianco al letto. Temari si era giá vestita e stava preparando i ninja della sabbia per il ritorno nel loro paese. Shikamaru sapeva che Temari era come il vento, libera, ma sapeva anche dopo la notte passata insieme che c era un desiderio comune che li univa. E lo sguardo che gli lanció Temari appena lui uscí dalla tenda gli fece capire che se anche si dividevano per tornare nei loro villaggi quella separazione non era destinata a durare.

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Capitolo 5
*** 5. Di nuovo con me ***


Erano due mesi che la guerra era finita e i ninja di ogni paese erano tornati nei loro villaggi. C era stato tantissimo lavoro da fare, ma ormai tutto stava tornando alla normalitá. Shikamaru aveva dovuto affrontare con la madre la perdita di Shikaku ma Yoshino era una donna forte, e si mise subito al lavoro per costruire la sua nuova vita. Ora che anche questa triste questione, in parte, era sistemata Shikamaru sentiva sempre di piú il vuoto e la mancanza di Temari. Erano ormai due mesi che non si vedevano ne si scrivevano. Capitava spesso a Shikamaru di credere di vederla nella folla appena scorgeva una testa bionda..ma ovviamente non era mai lei. Non parlava di Temari con nessuno, era riservato e con affetto continuava a pensare che tutto ció fosse una scocciatura. Ma ultimamente era parecchio preoccupato: e se Temari non venisse piú inviata a Khonoa come ambasciatrice? In che modo poteva sperare di vederla? Decise di mantenere la calma e nel frattempo, nei lunghi momenti di pausa che passava sdraiato sull erba a sonnecchiare cercava una soluzione a tutto ció ma senza trovare mai un idea valida. Ino ogni tanto cercava di portare l argomento sulla Principessa di Suna, ma Shikamaru tirava fuori il suo broncio e pigramente faceva capire  che non voleva parlarne. Ino era l unica ad aver capito cosa Shikamaru provasse ma anche gli altri da Choji a Sakura sospettavano che qualcosa potesse essere nato fra i due visti gli anni di lavoro a stretto contatto e l intesa che avevano. Ma nessuno intendeva insistere con Shikamaru, e addirittura molti credevano che vista la sua naturale pigrizia difficilmente avrebbe concluso qualcosa con una donna. Un giorno, ormai erano i primi di dicembre, Shikamaru era con Kiba, Naruto, e altri ninja della foglia a pranzo. All improvviso il discorso cadde sulle ragazze, e in particolare si inizió a parlare di quelle piú belle e col fisico migliore. Kiba senza mezzi termini inizió a commentare le kunoichi una a una, e Naruto e gli altri lo ascoltavano ridacchiando e commentando, talvolta in maniera decisamente piccante e spinta. Shikamaru ascoltava distratto, la guancia appoggiata contro il palmo della mano, ma improvvisamente la sua attenzione salí alle stelle quando Kiba inizió a parlare di Temari - eh ragazzi, peró la principessa di Suna, in poche la battano! Intanto è piu grande di tre anni, ed è decisamente figa! Voglio dire, non vi attira? Sembra impossibile da raggiungere, fredda, distante ma cavolo, anche voi non fareste pazzie per il culo che ha?..- un ninja seduto con loro, che Shikamaru conosceva solo di vista, commentó quanto detto da Kiba - solo per il culo? Tutto il suo fisico è da urlo! Credo che mezza divisione si sia fatta certi viaggi..!- Risero tutti. Tranne Shikamaru. Era infastidito, terribilmente infastidito. Non tollerava che altre persone facessero certi pensieri su Temari..lui poteva, in un certo senso era sua, avevano dormito insieme...ma sentiva che erano ancora troppo distanti. Infatti Shikamaru avrebbe voluto poter dire - zitto tutti, solo io posso fare certi apprezzamenti su Temari-. Ma lui e Temari non stavano insieme. E la cosa lo mandava in bestia. Kiba riprese a parlare - Shikamaru tu la conosci bene, non mi dirai che in quattro anni che la accogli come ambasciatrice non è succeso nulla!- tutti risero e lo guardarono in trepidante attesa, ma Shikamaru, si alzó dal tavolo con la sua solita aria annoiata - mi sono ricordato che ho un impegno, ciao ragazzi-, e se ne andó lasciando tutti di stucco. Il vero motivo per cui si era alzato non era che aveva impegno, ma era terribilmente irritato dal discorso di Kiba. Destino volle peró che un impegno gli si presentasse proprio in quel momento: Ino stava correndo verso di lui e sembrava lo stesse cercando da molto. - Eccoti, cavolo Shika, ti stavo cercando da un ora, ti aspetta il tuo prossimo lavoro!-. Gli consegnó una chiave e corse via, senza dire altro. Sorrise, Ino era veramente impegnata! Un nuovo impegno non gli dispiaceva, almeno poteva distrarsi dai pensieri che gli turbinavano nel cervello da mesi. Diede un occhiata alla chiave e il cuore gli morí in gola. Era la chiave degli alloggi degli ambasciatori. Per la prima volta nella sua vita, Shikamaru Nara corse, e arrivó di fronte alla porta che quella chiave apriva. Senza pensarci aprí la porta e la felicitá s impossessó di lui. Era di spalle ma si era voltata per vedere che si era appena intrufolato nel suo appartamento con la grazie di un elefante. I capelli biondo era scolti e umidi e indossava il solito kimono nero. Aveva da poco fatto la doccia, lo si capiva dai capelli ancora bagnati e dalla guance rosse dovute al vapore. Fuori faceva freddo, ma a Shikamaru venne caldo solo guardandola. Voleva abbracciarla, toccarla, toglierle il kimono, fare l amore con lei. Non fece in tempo a dar forma alle sue fantasie - Sei in ritardo Nara, io ci ho messo solo due giorni per venire qua, e tu arrivi in ritardo. Inoltre non ti hanno insegnato a bussare? Sono uscita da poco dalla doccia!!- . Shikamaru sbuffó - Che seccatura che sei, e dire che ho abbandonato un pranzo per essere qui-. La cosa non era proprio vera, ma a Shikamaru faceva comodo raccontarla cosí. A Temari si illuminarono gli occhi, prese una stola pesante dello stesso colore del   kimono, tiró per un braccio Shikamaru e si avvió verso l uscita.  - Sei arrivato in ritardo no? Come punizione pranzeremo assieme e mi pagherai il pranzo!- . Bhe, io non la chiamerei punizione, pensó dentro di se Shikamaru.

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Capitolo 6
*** 6. Primo bacio ***


Temari era come una bimba, tirava Shikamaru per la manica e guardava i vari locali e taverne per scegliere dove andare a mangiare con  gli occhi che brillavano. A Shikamaru venne da sorridere. - Ehi Crybaby,che hai da ridere?- gli chiese Temari fermandosi e guardandolo con sospetto. - Sembri una bimba, seccatura! Credo di non averti mai visto cosí tanto esaltata!-. Temari arrosí imbarazzata - Vabbe, allora scegli tu!- e per ripicca stava per allontanare la mano dal braccio di Shikamaru, mollondo la presa dalla sua manica. Shikamaru peró non permise che quel contatto venisse interroto; prese la mano di Temari e se la mise nella tasca del giubbotto - vedi che sei proprio una seccatura? Va bene penseró a tutto io, ho un posto dove portarti!-. Le dita di Temari intanto si intrecciarono con quelle di Shikamaru, che prendendo coraggio da questo gesto della ragazza strinse più forte la mano di lei. Durante tutto il resto del tragitto non parlarono, forse troppo tesi per quel contatto che voleva dire molte cose; cose che i due a voce non riuscivano a dirsi. Il posto dove Shikamaru aveva portato Temari a pranzo era il chiosco del ramen che Naruto tanto amava. Ripensando al fatto che aveva di fianco la principessa di Suna forse aveva sbagliato posto, ma poi guardando Temari si ricordó che era una ragazza molto semplice e sopratutto non frivola ne schizzinosa. Temari si sedette subito e con un sorriso a 32 denti ordinó il suo ramen. Appena arrivó lo mangió con gusto. - Stavo pensando, deve essere dura fare l ambasciatrice..sei in un paese straniero, da sola! Questa è la prima volta che mangi con me, quindi immagino che le altre volte mangiassi da sola..-. Lo sguardo di  Temari si era fatto malinconico, ma dopo un momento di silenzio dove stava ripensando al passato rispose - Bhe, senza dubbio è stata dura, ma ho accettato di essere un ninja e un ambasciatrice; sapevo a cosa andavo in contro. Poi la mia infanzia non è stata rose e fuori, anzi, ero molto piú sola allora nel mio paese che adesso a Khonoa-. Shikamaru si pentí amaramente della piega che aveva dato al discorso visto che ora Temri sembrava particolarmente fredda e malinconica. - Bhe pigrone, ora ci siamo riposati dobbiamo riprendere a lavorare! Torniamo da me!-. Temari si era alzata e si stava dirigendo verso il suo appartamento ma Shikamaru la fermó.  - Possiamo andare da me; è molto piú vicino e mia madre è fuori fino a stanotte, passa i pomeriggi con la madre di Ino..-. Shikamaru aveva abbassato lo sguardo, la sua non era una proposta innocente. Temari invece rispondendo lo guardó negli occhi - certo, va bene, portami a casa tua-. Portami a casa tua...Shikamaru pensó a quanto poco innocenti fossere le parole usate da Temari e si chiese se anche nella sua frase ci fosse un secondo fine. Perchè nella sua c era eccome. Voleva stare a casa sua con Temari, voleva la persona piú cara nel posto a lui piú caro. E ovviamente sperava di chiarire il loro rapporto, di creare qualche occasione; dopotutto il luogo lo metteva a suo agio, giocava in casa! Mentre si allontanavano, una donna li guardava dal lato opposto della strada - Ma guarda, stavo proprio cercando mio figlio per dirgli che la cena era giá pronta nel frigo, ma ora non mi sembra il caso di disturbarlo...quella deve essere la famosa Temari-. Yhosino guardó la ragazza con interesse e pensó che era proprio come Shikaku l aveva descritta. Suo marito le aveva parlato di un possibile interesse da parte di Shikamaru per una ragazza ma lei aveva pensato che il figlio fosse troppo pigro per dedicarsi a una ragazza. E invece li aveva appena visti coi suoi occhi. In particolare osservó come Shikamaru guardava Temari e pensó che era proprio uguale al modo in cui suo marito guardava lei. Intanto la coppia in pochi minuti era davanti alla casa di Shikamaru. Temari fece un giro per la casa in perfetto stilo giapponese, coi pavimenti in legno e una veranda che dava su un giardino molto grande. Notó subito che nella veranda era appoggiata una scacchiera per gli shoji. - Magari finito di lavorare potremmo dedicarci a una partita-. Shikamaru inizialmente non capiva a cosa si riferisse Temari poi quando lei con un gesto aggrazziato indicó la scacchiera scoppió a ridere - ok seccatura, ma non credere di potermi battere!-. Temari gli lanció un occhiata da sfida - Dai piagnone prima dedichiamoci al lavoro poi vedremo!-. Shikamaru riuscí a fatica a nascondere la delusione; infatti sperava in un pomeriggio piú "movimentato", ma Temari era estremamente diligente. La guardava mentre era concentrata sul lavoro, e si mordicchiava leggermente un labbro..Shikamaru la trovava adorabile. Cercó di finire il lavoro il prima possibile, ma quando finirono era giá pomeriggio inoltrato ed essendo inverno era giá buio. Shikamaru temeva che Temari se ne andasse, visto l ora e il buio, ma invece la ragazza si diresse verso la scacchiera - Abbiamo una partita in sospeso noi!- e gli lanció un mezzo sorrisetto carico di sfida. - Non piange quando perderai principessa-. Temari a quell affermazione scoppió a ridere - Ma senti da che pulpito, dai siediti e gioca-. Shikamaru si trovó di fronte ad un avversaio abbastanza temibile : Temari era intelligente e molto concentrata.Shikamaru non poteva fare a meno di notare come fosse bella mentre era assorta nei suoi pensieri e cercava la strategia giusta per batterlo. Alla fine Shikamaru  vinse e canzonó un pó Temari - ohi ohi, ma guarda chi ha vinto!-. La ragazza gli diede un pugno affettuso sulla spalla ( seppur abbastanza forte) e Shikamaru smise subito di prenderla in giro. - Se ti siedi sul divano Temari ti porto un the, mi sembri abbastanza stanca-. Shikamaru corse in cucina e dopo un po portó del the caldo e si sedette di fianco a lei. - In effetti il viaggio mi ha stancato notevolmente! Ci ho messo un giorno in meno, e ho faticato di piú per arrivare prima..-. Shikamaru voleva sapere il motivo di tanta fretta, insomma in periodo di pace che bisogno c era di correre tanto? - Ma che bisogno avevi di fare cosí fatica, se arrivavi domani non c era nessun problema!- Temari guardava la tazza del the - è che avevo voglia di tornare a Khonoa...- sembrava volesse aggiungere altro, ma si fermó. Poi cambió argomento - È tardi, fuori è brutto e fa freddo! Poi sono stanca forse è meglio che io vada!- Shikamaru la bloccó e si fece serio - Meglio non andare in giro a quest ora sopratutto se sei stanca!-. Temari lo guardó con aria di sfida - Guarda che non sono una ragazzina indifesa!- e per dimostrarglielo si mise a cavalcioni su di lui bloccandogli le mani - Ecco vedi, se tu fossi stato un malintenzionato ti avrei giá steso!- e rise. Shikamaru sotto di lei era invece senza parole. Le gambe di Temari lo bloccavano e il corpo di lei premeva sul suo in un contatto decisamente troppo intimo. Il seno di Temari, i fianchi, le cosce; ogni parte era a contatto con Shikamaru che non riusciva a smettere di guardare il corpo di Temari, il corpo che tanto desiderava. La ragazza si accorse che Shikamaru non faceva nessuna resistenza e sembró capire l imbarazzo di Shikamaru. Tant è che decise di sciogliersi da quella posizione. - Vado un attimo in bagno Temari!-. Ne aveva bisogno, doveva sciaquarsi la faccia che gli andava a fuoco e calmare gli spiriti bollenti. Quella mossa l aveva fatto impazzire, aveva paura di non riuscire piú a controllarsi con Temari. Quando dopo qualche minuto tornó in salotto Temari era distesa sul divano che sonnecchiava. Shikamaru si stese di fianco a lei. - Forse è meglio che vada..- disse Temari stropicciandosi gli occhi e con la voce impastata dal sonno. Shikamaru la fermó abbracciandola e stringendola a se, rimanendo entrambi distesi. Temari si accorse di quanto quelle braccia la facessero sentire protetta e di quanto Shikamaru fosse un uomo e grande rispetto a lei, mentre pochi anni prima lei era piú alta di lui!. Temari cercó di insistere ad andare a casa - Temari, sono troppo pigro per alzami o spostare le braccia-. Le sembó che lui fosse quasi scocciato mentre parlava. Ma lei continuó - Posso andare anche da sol..- non fece in tempo a finire che le labbra di Shikamaru la bloccarono. O meglio la baciarono. Shikamaru aveva agito d istinto e vedendo che la ragazza non lo picchiava e non si sottraeva aveva deciso di prolungare il bacio. Le labbra di lei era morbide e calde e Shikamaru mentre la baciava potè sentire come le labbra di Temari cercassero le sue. Intanto lui la strinse piú forte mentre le gambe di Temari si liberavano del kimono e si intrecciavano con quelle di Shikamaru. Poi il bacio finì - Sei proprio una seccatura Temari, ti ho detto che non ho voglia di alzarmi, che sono stanco e non voglio sentir chiacchiere quindi dormi-. Quella di Shikamaru voleva essere una specie di giustificazione per quel gesto audace che fece sorridere Temari, la quale costretta ad accettare l offerta di Shikamaru si strinse sul suo petto. Prima di dormire peró gli diede un bacio sul naso, uno di quei baci dolci che Shikamaru ricambió con un bacio sulla fronte. Shikamaru inspiró il profumo di Temari, con una mano le accarezzó il fianco, mentre lei si stringeva sempre di piú a lui, aumentando il contatto e gli mise una mano sul collo, accarezzandolo dolcemente.Poi tutte e due si addormentarono. In quel momento arrivó a casa Yhosino, che si stupí molto della scena rimanendo un attimo nel dubbio sul da farsi, ma guardó i ragazzi con tenerezza. Corse in camera di suo figlio e prese una coperta per coprire i due - Shikamaru le prossime volte avvertimi che resto a dormire dalla madre di Ino- disse fra se e se la donna, che peró era molto soddisfatta del figlio e del fatto che ora avesse cose nuove da raccontare alle amiche. Il profumo della colazione sveglio Shikamaru che ancora prima di aprire gli occhi si ricordó della notte con Temari e del fatto che probabilmente, anzi sicuramente la madre li aveva visti in atteggiamenti equivoci. Si giró ma di Temari nessuna traccia: Shikamaru non capiva. In quel momento Yhosino uscí dalla cucina - L ambasciatrice è gia andata via, non l ho neanche vista stamattina, puoi dirle dirle che non la mangio! Ma la prossima volta avvertitemi che me ne sto dalla mamma di Ino!-. Shikamaru era sollevato che la madre avesse preso la cosa bene e non gli avesse urlato addosso di prima mattina perchè aveva portato a casa una donna. Ma c era una cosa, molto importante da sistemare: erano due volte che dormivano assieme e tutte e due le mattine successive lui si svegliava da solo. Doveva chiarire questa cosa con Temari, visto che ormai, era chiaro, l interesse c era da entrambe le parti...eccome se c' era!

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