100 Theme Fanfiction Challenge ~ Destiel

di c_underwater
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1. Introduction ***
Capitolo 2: *** #2. Love ***
Capitolo 3: *** #3. Light ***
Capitolo 4: *** #4. Dark ***



Capitolo 1
*** #1. Introduction ***


#1. Introduction
 
Rating verde
Genere introspettivo, sentimentale
Personaggi Castiel, Dean Winchester
Coppie slash [Castiel/Dean Winchester]
Contesto quarta stagione
Note -
Avvertimenti

 
Dean portava un segno del loro primo incontro, proprio lì, sulla spalla destra. Un segno bizzarro, certo. L’impronta di una mano. Un segno bizzarro per un incontro bizzarro. D’altronde, non erano allo stesso modo bizzarri loro due, insieme? Castiel non era certo una persona comune, non era il tipico ragazzo che porti a casa e presenti ai tuoi. Innanzitutto perché era, appunto, un ragazzo. Al virilissimo, vigorosissimo, eterissimo Dean Winchester piacevano le donne. Fine della discussione. Castiel era un maschio. Ed era un angelo, per di più. Insomma, non una situazione splendida se sei un cacciatore di creature soprannaturali. Etero. E per quanto riguarda Castiel, beh, da quando gli angeli provavano qualcosa per le persone? Perché una creatura del Signore avrebbe dovuto interessarsi delle faccende umane?
La risposta a tutto questo non c’era. Loro due non erano niente di razionale, andavano fuori dall’ordinario, eppure insieme erano tutto. Insieme erano. Certo, ognuno di loro aveva i propri affari, i propri doveri, la propria vita, ma ognuno di loro aveva bisogno di qualcosa. Qualcosa di fermo sotto ai loro piedi. Qualcosa di certo, sicuro. Qualcosa che desse completezza alla loro vita.
Dean aveva bisogno di essere salvato e Castiel aveva bisogno di salvare.
Castiel aveva salvato Dean, tirandolo fuori da quel buco nero dell’Inferno. Era un piano del Signore, certo; Dean aveva quel potenziale che sarebbe servito a Dio, ed era fondamentale che fosse vivo. Ma Castiel ci aveva messo del suo. L’aveva afferrato e l’aveva salvato dalla perdizione. L’aveva tenuto stretto e gli aveva ridato una nuova vita. L’aveva fatto perché lo voleva, lo desiderava con tutto se stesso, al di là di piani e complotti celesti. Doveva farlo.
 
Ogni tanto Dean riguardava o semplicemente sfiorava quel marchio impresso a fuoco sulla sua pelle. Era come una certezza salda, come a ricordargli che Castiel era lì, a proteggergli le spalle. Dean Winchester non credeva nel destino, eppure, in quella vita, era certo che Castiel non fosse capitato per caso.



Amici, se siete entrati qui dentro sapete già cosa vi aspetta, vero? Angst. Ovvio. Quei due sono così meravigliosi e vi giuro, li shippo con tutto il mio cuore. E mi fanno soffrire. Vorrei che questo mio sentimento per la Destiel vi venga trasmesso attraverso la raccolta, e spero tanto di non cadere nel banale perché non me lo perdonerei mai e non riuscirei a esprimere ciò che penso.
Premetto già che non penso di aggiornare in maniera costante, l'attesa massima comunque sarà una o due settimane (spero). Ecco il link della challenge con le regole e i temi.
Mi auguro che questo immenso progetto vada in porto e, cosa più importante, che vi soddisfi.
Chiara

 

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Capitolo 2
*** #2. Love ***


#2. Love
 
Rating verde
Genere introspettivo, sentimentale
Personaggi Castiel, Dean Winchester
Coppie slash [Castiel/Dean Winchester]
Contesto contesto generale/vago
Note -
Avvertimenti -

 
Dean Winchester amava tante cose.
Amava suo fratello, e avrebbe fatto qualunque cosa per lui. Amava sua madre, anche se non la vedeva da tanto tempo. Amava suo padre, nonostante tutto. Amava Bobby, che era stato come un secondo padre.
Amava la sua macchina, con cui condivideva tutto. Amava la torta di mele, che gli portava alla mente bei ricordi. Amava il rock classico, perché gli ricordava l’infanzia.
Dean non riusciva a dare una definizione a ciò che provava per Castiel. Era qualcosa di superlativo. Era un qualcosa dalle mille sfaccettature, così complesso e stupefacente che nemmeno lui riusciva a spiegare. Quel qualcosa che si conosceva solo se provato sulla propria pelle.
Ed era anche la prima cosa a cui Dean si era arreso.
 
Castiel amava Dean più di qualsiasi altra cosa.
Gli aveva aperto un mondo, un mondo colorato, caldo, pacifico. L’aveva tirato fuori dalla freddezza, dall’incapacità di provare sentimenti, da una specie di prigione in cui non sapeva di trovarsi finché Dean non era arrivato. Si aggrappava a lui con tutte le sue forze perché per la prima volta sapeva cosa volesse dire vivere. Voleva dire sentire, provare cose.
E per Castiel non c’era niente di più importante.
 
Dean credeva che Castiel l’avesse salvato, tirandolo fuori dall’Inferno.
Forse era stato il contrario.



Ecco qui la seconda flashfic. Il prompt non mi ha certo aiutato, è così generico e c'è così taaaaaaanto da dire *piange arcobaleni*. Spero di essere riuscita a esprimere anche una minima parte di quello che, secondo me, è composta la loro relazione.
Alla prossima (spero),
Chiara

 

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Capitolo 3
*** #3. Light ***


#3. Light
 
Rating verde
Genere introspettivo, malinconico, sentimentale
Personaggi Castiel, Dean Winchester
Coppie slash [Castiel/Dean Winchester]
Contesto quarta stagione
Note -
Avvertimenti -

 
La vita di Dean Winchester non era mai stata particolarmente felice.
Certo, aveva vissuto dei bei momenti, che restavano impressi nella sua memoria come ricordi piacevoli; ricordi legati all’infanzia, quando ancora era troppo piccolo per sapere, quando le uniche battaglie che doveva combattere erano quelle con i soldatini di metallo che gli aveva regalato suo padre.
Poi era arrivata quell’età in cui bisogna prendere coscienza di se stessi. Era arrivata troppo presto. E quindi aveva iniziato a cacciare, ad affiancare suo padre come un efficiente collaboratore. E con il passare degli anni la sua vita aveva preso una piega sempre più buia.
Aveva visto il peggio, letteralmente, fino a toccare il fondo. Il fondo più cupo e sporco e straziante che l’uomo potesse immaginare. Aveva provato dolore disumano e inconcepibile, quel tipo di dolore che non si limita a lacerare la pelle. Aveva dovuto compiere atti orribili, perché ad un certo punto aveva toccato il fondo del fondo.
 
La luce l’aveva raggiunto nel momento più buio, quando ormai credeva di essere spacciato, incurabile. Invece gli aveva dato nuova speranza, nuova fede. Gli aveva aperto gli occhi.
E soprattutto il cuore. 



Finalmente ce l'ho fatta - scusate scusate scusate, ma come era prevedibile la scuola non mi permette di aggiornare costantemente. Parlando del capitolo, spero naturalmente che sia di vostro gradimento. Ho voluto interpretare il prompt come luce nel senso di luce divina, insomma la luce che porta alla salvezza, e parallelamente l'ho attribuita a Castiel, anche se non è esplicitato.
Premetto che tipo il trecento percento delle flashfic saranno scritte dal punto di vista di Dean, perché è il mio amore bellissimo e nel corso delle stagioni mi sono accorta che ci assomigliamo sempre più, per cui mi viene facile infilarmi nei suoi pensieri - anche se non è altrettanto facile tradurli in parole.
Giuro che già dal prossimo capitolo mi staccherò un po' dal genere introspettivo per lasciare spazio all'azione.
Alla prossima (spero presto),
Chiara

 

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Capitolo 4
*** #4. Dark ***


#4. Dark
 
Rating verde
Genere fluff, sentimentale
Personaggi Castiel, Dean Winchester
Coppie slash [Castiel/Dean Winchester]
Contesto contesto generale/vago
Note -
Avvertimenti -

 
La notte per Dean significava solo una cosa: insonnia.
Arrivava a fine giornata – le due, le tre del mattino – stanco, davvero stanco morto, e si stendeva sul fetido materasso di qualche motel scadente, senza nemmeno spogliarsi. E allora iniziavano lunghe ore in cui si rigirava, cambiava posizione, metteva e toglieva le coperte, spostava il cuscino. Più di tutto, però, pensava. Involontariamente si ritrovava con gli occhi sbarrati nel buio più totale, il respiro lieve di suo fratello nel letto accanto. Avvertiva il bisogno fisiologico di dormire, eppure il suo subconscio glielo impediva. Troppi pensieri facevano a pugni nella sua mente e lo tenevano sveglio, all’erta.
Quando fortunatamente – o sfortunatamente – riusciva a prendere sonno, anche per un paio d’ore, tutti gli orrori che aveva visto durante la sua vita si riversavano nei suoi sogni. Riviveva brutti momenti in maniera dieci volte più terribile, oppure il suo cervello creava situazioni davanti alle quali sperava di non dover mai trovarsi. E ricominciavano l’agitazione, i sudori freddi, la paura di non svegliarsi.
 
Quella notte, Dean era riuscito a dormire.
La sua mente era popolata da brutti pensieri, cose che da sveglio avrebbe faticato a spiegare. Mormorava sillabe indistinte a qualcuno che solo lui vedeva, scuoteva la testa e stringeva le palpebre come se fosse intento a negare qualcosa con tutte le sue forze.
Sam era sceso al pub per schiarirsi le idee. La figura che comparve nel buio non era la sua.
Castiel posò il trench su una sedia e si sfilò le scarpe. La luce della luna faceva luccicare la fronte sudata di Dean e lui lo fissò attentamente, con la testa reclinata verso sinistra.
Dean non lo sentì entrare nel letto, ma poté avvertire il suo calore. Sospirò, mentre un’inspiegabile pace lo pervadeva, trasformando l’incubo in un sonno pacifico.
Quando si voltò, le braccia di Castiel furono pronte ad accoglierlo. 



Hello, boys. (Non importa se siete più femmine che maschi, Crowley ha sempre ragione.)
Non so se questa fosse "l'azione" che vi aspettavate, ma ecco qui. Stavo macchinando questa fanfiction più o meno da sempre, da quando la mia amica mi ha mandato questa cosa:
"Most people agree that dying while being asleep is the best way to die. Peaceful, not signs of torture nor pain. My grandma used to say angels carry them, the ones who are dying while being asleep, to heaven. But sometimes angels can be clumsy and drop them by accident. Remember the time you felt like falling in your sleep and suddenly woke up?"
In realtà c'entra poco, e anche se non credo negli angeli e nel paradiso, questa cosa mi ha sempre ispirato pensieri riguardo Dean e Cas e il sonno. Quindi ecco, mi auguro che sia di vostro gradimento - scrivendo l'ultimo pezzo mi sono sentita in pace con me stessa, spero sia lo stesso anche per voi.
Chiara


 

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