Momenti,Ricordi,Attimi speciali...

di ChicaFeliz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nielo ***
Capitolo 2: *** Thiaguella ***
Capitolo 3: *** Tachmin ***



Capitolo 1
*** Nielo ***


Nielo moments
Cielo era al nono mese di gravidanza, ed oltre ai continui sbalzi d'umore,era diventata abbastanza ingombrante. Ora si trovava sul lettone della mansarda insieme a Nico, che si era ridotto ad un  angolino del letto, a farsi le coccole. Quello era uno dei pochi momenti che la giovane coppia di sposini poteva godersi in santa pace, infatti i ragazzi erano tutti a scuola, e Giustina era andata con Malvina a fare compere per la piccola Esperanza, quindi strano ma vero, avevano la casa tutta per loro, e avevano deciso di godersi gli ultimi attimi di tranquillità prima che la mansione fosse invasa da tutte quelle piccole, e grandi pesti. Ad interrompere quella dolce quiete, però, fu Cielo con una semplice domandina -Amore, mi vedi grassa?- Ecco ora, ironia del destino per quanto fosse semplice la domanda la risposta era delle più complicate, il giovane uomo non sapeva proprio cosa rispondere, se le avesse detto di no, lei avrebbe incominciato a dire che lui era un bugiardo, che le mentiva solo per compiacerla, ma che in realtà la trovava poco attraente, ma se le avvesse detto di si sarebbe stato addirittura peggio. Come quella volta che vedendola intenta a preparere: lasagne, bistecche, due torte, una al cioccolato e l'altra alla vaniglia, e biscotti con scaglie di cioccolato, le aveva chiesto se per caso a sua insaputa avesse invitato a cena un' intera squadra di football, e lei non gli aveva più rivolto parola per un mese intero, visto che tutto quel ben di Dio era solo per lei e per il suo bambino, chiaro. Nico aveva ancora gli incubi ripensando a quel periodo perchè gli ci erano voluti 3 mazzi di fiori, 4 orsi di peluche di tutte le dimensioni, e una serenata per farsi perdonare e di certo non avrebbe commesso mai più lo stesso errore. La donna stava iniziando a perdere la pazienza visto che in risposta alla sua domanda aveva ricevuto solamente dei bisbigli incomprensbili, e mezze frasi insensate. Gli occhi della "dolce" biondina si ridussero a due fessure azzurre -Allora?- Fu in quel momento che l'archeologo capì che non poteva più prendere tempo. E all'improvviso un'idea geniale gli balenò per la mente, più che un'idea era un ricordo di suo padre, che quando era ancora un bambino gli aveva detto che in questi casi l'unica cosa da fare era essere sinceri, e il più delicati possibili e che mettersi nei panni di chi aveva la parte più difficile, in questo caso lei, visto che doveva partorire, era la cosa migliore da fare. -Sai, sei esattamente della forma giusta per essere incinta di nostra figlia, e non mi importa se hai messo su qualche chilo, è per il bene del nostro angioletto, e penso che voi donne siate molto coraggiose perchè per nove mesi mettete da parte il vostro aspetto fisico per amore. E con questo pancione io ti amo ancora di più, perchè ti vedo madre e voi madri avete una luce speciale che vi illumina, e tu più di tutte. Sei la mia regina, che ha in grembo la mia principessa-. Cielo aveva le lacrime agli occhi in quel periodo si commuoveva facilmente, anche se doveva ammettere che suo marito le aveva fatto un discorso meraviglioso, che avrebbe fatto emozionare chiunque. Così senza pensarci gli si gettò sopra, riempiendolo di baci e schiacciandolo, anche se lui faceva di tutto per dissimularlo. Ma questi erano solo dettagli, loro avevano la fortuna di essersi trovati, e quel pancione enorme ed ingombrante era la dimostrazione di tutto quell'amore che avevano provato fin dal primo momento, dal primo sguardo.

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Capitolo 2
*** Thiaguella ***


Thiaguella moments
Marianella Rinaldi guardava la sua immagine riflessa nello specchio e sbuffava mentre con la spazzola pettinava con energia i suoi lunghi capelli castani. Anche se era li da ore a sistemarsi sentiva che mancava qualcosa, non era abbastanza bella per una serata così importante, in realtà lei non era abbastanza in niente, non era abbastanza alta quanto le altre ragazze della sua età, non era abbastanza sorridente e spensierata quanto le altre ragazze che pensavano solamente alle feste da organizzare  ai ragazzi più carini da invitare e ai perdenti da snobbare, non era neanche abbastanza colta o gentile o educata a dirla tutta c’era un infinita lista di cose in cui non era abbastanza. Ma per una volta per una soltanto voleva essere abbastanza se non di più. Era chiedere troppo che per una sera, una soltanto tutti gli occhi fossero puntati su di lei, ma non con disprezzo o pena ma con ammirazione e stupore. Infondo era un piccolo insignificante desiderio che almeno la sera del suo quindicesimo compleanno poteva essere esaudito. Mar fece un giro su se stessa davanti allo specchio e il suo splendido vestito bianco seguì i suoi movimenti, era perfetto per lei, sembrava fatto su misura ma nonostante ciò lei continuava a sentire che mancava qualcosa. Ma cosa?
Non poteva di certo restare lì tutta la sera a domandarselo, così prese coraggio uscì dalla sua stanza, attraversò il lungo corridoio illuminato da poche luci e si fermò davanti alle scale dove prese un bel respiro contò fino a tre e cominciò a scendere, lentamente un gradino alla volta e incredibilmente il suo desiderio si era avverato, erano tutti in fondo alla scalinata a guardarla estasiati anche se a dirla tutta ora che si trovava lì l’unico sguardo che le importava era il Suo, quello di Thiago, anche se era sicura di aver fatto breccia, lui era lì a guardarla con quei suoi magnifici occhi, incantato da ogni suo movimento, con la bocca aperta e lo sguardo sognante. Arrivata quasi infondo alle scale inciampò ma si aggrappò in tempo alla ringhiera. Ma era possibile che non le andasse mai niente bene? Ma ecco che Thiago corse subito in suo soccorso ma lei era troppo orgogliosa per accettare aiuto e infatti in tipico stile Mar gli rigirò il braccio dietro la schiena e continuò il suo cammino. Dopo una decina di minuti si erano dimenticati già tutti di lei, anche se l’unico di cui le importava era Thiago che era intento a ballare con un’altra. Certo che era proprio una “bella” festa di compleanno, non poteva vedere esaudito un ultimissimo desiderio? Quello che il ragazzo dei suoi sogni la invitasse a ballare. E come per arte di magia eccolo arrivare con il suo bellissimo sorriso compratore verso di lei e invitarla a ballare. Ora avevano dinuovo tutti gli occhi puntati addosso ma a lei non importava, se ne era completamente dimenticata ora che finalmente era tra le braccia del suo amato a volteggiare sorridente non le importava di niente e nessuno. Lui la faceva sentire speciale, unica, come se tutte le altre non esistessero e così finalmente i paragoni  scomparivano. Per la prima volta Mar non aveva bisogno di sentirsi abbastanza,uguale alle altre, in quel momento si sentiva semplicemente lei e questo le andava più che bene. Alla fine quella era stata davvero una bella festa la migliore di tutte e tutto grazie a Lui.

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Capitolo 3
*** Tachmin ***


Moments Tachmin
Le luci nel bar del Mandalay erano soffuse rendendo l’atmosfera davvero romantica, alcune coppiette danzavano abbracciate sulle note di -My Happy Ending- cantata da Mar. Tutti i suoi amici erano li per ascoltare la sua esibizione, anche se due di loro erano distratti da altro.
Jazmin era seduta in seconda fila con Luca che le teneva un braccio attorno alle spalle con fare protettivo, quella sera alla ragazza quel piccolo contatto dava enormemente fastidio ma non c’era motivo infondo lui era il suo ragazzo e lei dovrebbe essere felice di ascoltare una canzone romantica cantata dalla sua migliore amica accoccolata al suo fidanzato, ma non era così, c’era qualcosa o meglio qualcuno che la turbava, qualcuno che era seduto a qualche posto di distanza, qualcuno che abbracciava una ragazza che poggiava la testa sul suo petto, ma che come lei era turbato. Tacho non faceva altro che guardare la bionda dagli occhi chiari anche se tra le braccia aveva un’altra biondina Melody che per giunta era la sua fidanzata. I ragazzi ascoltavano la voce armoniosa della loro amica e intanto si lanciavano sguardi carichi di rammarico, rabbia, gelosia e soprattutto d’ amore. Perché era inutile continuare a negarlo loro si amavano e potevano illudersi quanto volevano che stando con altre persone questo sentimento sarebbe svanito, ma era tutto inutile, perché nonostante tutte le litigate, la sofferenza, e la speranza che stando lontani sarebbero stati meglio, quell’amore tornava a bussare ogni volta alle loro porte ed ogni volta con maggiore intensità. Mar sul palco continuava a cantare e sorrideva mentre Jazmin giù dal palco non faceva altro che pensare che anche lei voleva il suo “finale felice” proprio come diceva la canzone e che sarebbe bastato davvero poco per averlo, sarebbe bastata una piccola dose di coraggio, mettere un po’ d’orgoglio da parte e parlare sinceramente, sarebbe stato anche più giusto anche nei confronti di Luca e Melody perché anche loro meritavano un finale felice, meritavano di essere amati per davvero. In realtà Jazmin si sentiva un gran codarda non aveva il coraggio di affrontare Luca e dirgli la verità e non aveva il coraggio di lottare per quello che sentiva e probabilmente era davvero una codarda e non meritava nessun finale felice, dall’altra parte c’era Tacho che era combattuto da un lato c’era Jazmin l’amore della sua vita con la quale aveva provato più di una volta a mantenere una relazione ma mai con i risultati desiderati, litigavano troppo ed erano troppo diversi e allo stesso tempo troppo simili. Non c’era modo di far funzionare quell’amore.
E dall’altra parte c’era Melody con la quale aveva una relazione all’apparenza perfetta, ma vuota, priva di sentimenti reali. Qui nasceva il dubbio che lo assaliva, cosa fare tra la cosa giusta e quella più semplice. Sarebbe giusto in quell’esatto momento alzarsi correre da Jazmin e dirle che l’amava, sarebbe facile restare lì seduto con Melody e cercare di far finta di niente.
La canzone era terminata e alla fine era rimasto tutto uguale aveva scelto la cosa più facile e di conseguenza nessun finale felice.
Tutto il pubblico regalò alla ragazza sul palco un’ applauso fragoroso, erano tutti entusiasti della sua esibizione che era giunta ormai al termine e infatti a poco a poco ognuno stava tornando nelle proprie abitazioni. Gli ultimi ad alzarsi furono proprio i due biondini che prima di varcare la soglia della porta si regalarono un ultimo nostalgico sguardo. E come tutti gli altri si accingevano ad andare nelle loro stanze abbracciati alla persona sbagliata.
 

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