Junjou Revolution! Il ritorno

di Kotoko_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La malinconia di Cupido ***
Capitolo 2: *** Una canzone ambigua ***
Capitolo 3: *** Interviste ***



Capitolo 1
*** La malinconia di Cupido ***


La malinconia di Cupido

“Salve a tutti! Sono Ryuichiro Isaka, colui che ha risolto molte situazioni spinose per diverse coppie facendo trionfare l’amore! C’è solo un problema. Porto fortuna in amore a tutti tranne a me”.
“Ehi Usagi sensei? Ma cosa sta facendo Isaka-san vicino allo specchio?”
“Ignoralo Aikawa. E’ impazzito del tutto”.
“Akihiko!!! Non dire così!!!”
Ryuichiro si accasciò a terra afflitto stritolando uno dei tanti Suzuki facendo irritare ancora di più il sensei.
“Stiamo lavorando e se proprio vuoi infastidire qualcuno, fallo fuori di qui!”
Akihiko si alzò iniziando ad ingaggiare una lotta con Isaka per strappargli Suzuki tra le mani. Il rumore della porta d’ingresso fece zittire tutti i presenti che interruppero le loro attività.
“Usagi-san, sono a casa”.
“Misaki! Bentornato!”
Il sensei corse velocemente verso l’ingresso lasciando improvvisamente il peluche così da far cadere Isaka. Si alzò infastidito notando la coppietta che si scambiava effusioni sotto lo sguardo eccitato di Aikawa che prendeva appunti. O meglio. Usagi lo stava letteralmente stritolando e Misaki si limitava a ricambiare l’abbraccio imbarazzato. Da quando erano tornati insieme il piccoletto era diventato più tenero e nonostante cercasse di mantenere la sua aria da duro, si scioglieva come neve al sole di fronte a lui.
“Misaki!” esclamò Isaka attirando la sua attenzione.
“Ah, buonasera a tutti. Isaka-san, cosa stai facendo a Suzuki?” chiese entrando nel salone con Usagi alle calcagna.
“Ho bisogno di affetto. Vuoi farmi tu delle coccole?” chiese con degli occhioni da cucciolo.
Akihiko lo fulminò con lo sguardo.
“Non provocare Usagi-san” disse semplicemente Misaki andando verso la cucina per prepararsi del tè.
“Sensei, per oggi abbiamo finito. Il manoscritto è perfetto e questi sono gli ultimi appunti per una nuova boys love” eccitata li consegnò un foglio che lui iniziò a leggere con attenzione lanciando sguardi curiosi verso la cucina.

“Va bene, portati anche Isaka-san” disse con un sorriso malizioso.
“Andiamo capo e lascia quel peluche!”
Trascinò via Isaka lanciando verso il divano il peluche e mentre chiudevano la porta sentirono distintamente: “Misaki, facciamo una bella torta?”
“Aikawa-san come fai ad attirare l’attenzione di tuo marito?” chiese di getto Isaka facendola arrossire.
“Oh… ehm… ecco… so come giocare le mie carte” rispose lanciando uno sguardo eloquente al suo seno prosperoso.
“Ah… giusto… sei una donna” rispose lui tristemente.
“Problemi con Hasahina?” chiese mentre arrivarono a pian terreno.
“Come??? Cosa??” chiese lui sconvolto.
“Avanti boss, lavoriamo a stretto contatto da anni e sono la redattrice del più grande scrittore di boys love di tutti i tempi!” disse lei sorridendo.
“Non hai tutti i torti…” annuì Isaka rassegnato.
“Ah! E’ arrivato mio marito. Per qualsiasi cosa puoi parlarne con me Isaka-san” disse salutandolo con la mano.
“Grazie” mormorò lui raggiungendo la sua solitaria auto.
Quel giorno Hasahina non c’era perché era impegnato con suo padre. Nonostante fossero insieme da anni al di là del lavoro non uscivano mai insieme, raramente effusioni, per non parlare del sesso quasi assente. Una volta si erano confessati i loro reciproci sentimenti.
“Esatto… una volta… quattro anni fa… e poi… più nulla”  pensò.
“Basta! Sono depresso! Vado da Ricchan!”
Correndo come un forsennato, e fermandosi solo per prendere dei super alcolici, raggiunse casa Takano-Onodera. Era il periodo natalizio, per cui era addobbata a festa.
“Ricchan!!! Sono arrivatoooo!” urlò entrando nel cancello aperto.
“Chi ti ha invitato?” chiese Takano irritato scendendo dalla scala che aveva utilizzato per addobbare il gazebo con delle luci.
“E’ così che tratti il tuo capo? Ah ecco Ricchan!!!” corse verso di lui mentre usciva di casa sorridente, abbracciandolo forte rendendo furioso Takano.
“Ryuichiro è proprio che ami metterti nei guai” commentò Onodera vedendo Takano allontanarlo da lui “vieni in casa” continuò indicando la porta.
Entrarono dentro dove dopo qualche frase senza senso di Isaka iniziarono a bere senza ritegno.
“Quel Hasahina! Non lo voglio più! Non mi tratta da amante ma da capo!” sbatté il bicchiere di whiskey sul tavolo del salotto mentre caldi fiamme del caminetto lambivano la stanza.
“Fai bene! Anche Ma-kun ultimamente mi trascura! Lavora troppo e quando riesce a tornare a casa crolla! Tutto per colpa tua!”
“Ehi Ritsu!”
“Gli ridurrò le ore di lavoro!”
“Ritsu cosa stai dicen… come??? Davvero Isaka-san??!”
Il più lucido dei tre era senza dubbio Takano che reggeva meglio l’alcol. Gli altri due quando bevevano diventavano irascibili e odiosi.
“Shiiiii!!! Niente lavoro!!!!”
“Ottimo! Diamoci da fare allora Ma-kun!” un barcollante Ritsu si alzò dal suo posto per mettersi a cavalcioni su Takano.
“Ritsu c’è Isaka” disse semplicemente alzandosi per poterlo depositare sul divano.
Il suono del campanello lo fece sospirare di sollievo. Abbandonò Ritsu e aprì la porta ad uno stanco Hasahina.
“Portatelo via!”
Lui entrò per recuperare il suo capo ma la scena che vide non gli piacque. Isaka si era avvinghiato contro Ritsu nel tentativo di baciarlo e lui opponeva una fiacca resistenza. Takano arrabbiato gli lanciò una ciabatta che lo prese in testa mentre Hasahina lo trascinò via lasciandoli soli.
Con un sospiro di sollievo si girò verso Ritsu con uno sguardo malizioso.
“Allora… dove eravamo rimas… Ritsu!”
Onodera stava dormendo placidamente sul pavimento. Ridacchiando lo prese in braccio portandolo di sopra pensando a quanto fosse fortunato ad essersi sposato con un tipo imprevedibile come il suo Ritsu.
Intanto in macchina Isaka era in guerra.
“Tuuuu!!!! Ti odiooooo!!!! Non ti amo più!!! Mi trascuri sempre!!! Non ti voglio!!!”
Hasahina resistette fino all’arrivo del loro appartamento dove lo scaraventò sul letto spogliandolo con rabbia.
“Ti farò rimangiare tutte le parole che mi hai detto”.
Passarono la notte così, facendo sesso frenetico, rabbioso, selvaggio. Mesi di frustrazioni concentrati in una notte.
Il giorno dopo Isaka aprì gli occhi confuso.
“Dove sono?”
“A casa” rispose una voce timorosa.
Si mise a sedere sentendola e gemette a causa del fondoschiena dolorante.
“Cos’è successo?” chiese.
“Non ricordi?”
“Non dirmi che… noooooo non dovevo dimenticarlo!!”
Si nascose sotto le lenzuola per la vergogna. Aveva fatto ciò che desiderava da mesi e lo aveva dimenticato!
“Hasahina sarà davvero arrabbiato!!!” pensò imbarazzato.
“Scusami per averti trascurato e per quello che ti ho fatto stanotte… se vorrai andartene non te lo impedirò, capirò…”
Isaka emerse piano dalle coperte per vedere in volto il suo compagno che intanto era seduto nella semi oscurità su un divano.
“Perché dici così? Dovrei essermi io a scusarmi!”
“E invece no! Fai bene a non amarmi più… io non ti costringerò a fare più nulla… sarò il tuo segretario… e se non mi vorrai più in quel ruolo me ne andrò…”
“Frena, frena, frena!!!! Chi ti ha detto che non ti amo più???”
“Tu”.
Silenzio.
“Quando?”
“Ieri sera quando sono venuto a prenderti a casa di Takano e Onodera”.
Impallidì ricordando strascichi della conversazione.
“Ah… ma non è vero! Ero solo arrabbiato perché tu mi trascuri sempre, ma io… io ti amo idiota!!!” esclamò con tono disperato coprendosi poi con il lenzuolo per nascondere il suo viso.
Hasahina si mosse e uscì dall’ombra avvicinandosi al letto.
“Ripetilo” disse sedendosi accanto.
“No!”
Hasahina scostò il lenzuolo per guardarlo sorridente.
“Prima tu” disse Isaka imbarazzato cercando di avere un tono di sfida.
Hasahina ridacchiò e avvicinandosi al suo viso mormorò a fior di labbra: “Ti amo”.
Il povero Isaka non resistendo più lo abbracciò tremante.
“Buon Natale” disse Hasahina con il cuore più leggero abbracciandolo stretto. Aveva rischiato di perderlo per sempre ma da quel giorno in poi le cose sarebbero cambiate.
Isaka a quelle parole si emozionò pensando che quello sarebbe stato il miglior Natale di sempre.
 
Angolo della follia
Salve a tutti!!! Sono ritornata come promesso con “Junjou Revolution! Il ritorno” =D
Ho deciso che non sarà una nuova serie ma alcune one shot dedicate ai nostri personaggi più amati. Dovrebbero essere sei… poi non so, la mia mente è sempre al lavoro. Coooomunque ho sempre desiderato scrivere qualcosa su Isaka e questo è il risultato =)
Le altre one shot completeranno la storia principale concentrandosi non solo sui protagonisti ma anche su alcuni personaggi secondari e ci sarà anche qualcosa di molto divertente ^^
Spero che vi sia piaciuta e attendo commenti! Vi comunico già il titolo della prossima one shot: “Una canzone ambigua”.
Secondo voi a chi si riferisce??? Hihi a presto =D

P.S. consiglio a tutti coloro per capire qualcosa in più di leggere “Junjou revolution!” e “Shadows” così capirete perché in questa sorta di mini crossover Takano e Onodera sono sposati ;)
 
Mi trovate su Facebook con il nome "Kotoko Chan".

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Capitolo 2
*** Una canzone ambigua ***


Una canzone ambigua
 
«Era una splendida giornata estiva. Il sole lambiva i giovani corpi dei due amanti che spasimavano sulla sabbia rovente di una graziosa spiaggia isolata.
“Ti prego… vai piano Akihiko…” ansimò il più piccolo sotto le spinte del suo amante.
“Mi dispiace Misaki… non posso resisterti…”»
Driiin… DRIIIINNNN!!!!
“Pronto?”
“USAMI SENSEI!!!! IL MANOSCRITTO!!! HAI FINITO DI SCRIVERLOOOO????”
Usagi allontanò il cellulare dal suo orecchio per evitare di diventare sordo.
“Aikawa l’ho finito ieri. Non ti è arrivata la mia email?” chiese pacato.
Ci fu un silenzio assordate e poi una serie di ticchettii sulla tastiera.
“Ah… eccolo… ahahah… che cosa divertente… io… ci sentiamo sensei!”
Chiuse il telefono facendo ridacchiare Usagi. Era da tanto che non finiva di scrivere in tempo però quella volta aveva fatto un’eccezione. In serata Misaki entrava ufficialmente in ferie e lo avrebbe raggiunto a casa per poi partire il giorno dopo per una lunga vacanza. Non vedeva l’ora di poter stare insieme così a lungo perché era raro per loro una cosa del genere a causa dell’intenso lavoro di Misaki. Quando poteva, rientrava a casa in tarda serata, di solito verso le tre di notte, per poter stare insieme. Purtroppo crollava puntualmente dopo dieci minuti. Ma ad Akihiko non importava, il solo vederlo e abbracciarlo per quel che restava della notte lo rendeva felice. Avevano passato momenti difficili in passato ma ora le cose erano radicalmente cambiate.
Con un largo sorriso salvò il documento a cui stava lavorando e spense il computer dirigendosi verso la cucina per farsi una tazza di thè. Poi uscì fuori nel terrazzo per potersi godere il tramonto della sua città.
Ormai erano passati sei mesi dal loro riconciliamento e anche se continuavano a vivere in case diverse non facevano altro che sentirsi e vedersi il più possibile. Misaki preferiva restare nell’enorme villa con il resto della sua band perché lì aveva tutta la strumentazione per poter incidere le loro canzoni. Lui non aveva insisto per farlo tornare a vivere lì perché sapeva cosa si provava. Se Misaki gli avesse chiesto di andare a vivere a casa sua avrebbe di sicuro rifiutato perché nella sua casa aveva il suo ufficio, la sua biblioteca, i suoi centinaia di Suzuki e tutto ciò che gli serviva per creare storie. E poi all’occorrenza aveva Misaki per inventare nuove boys love.
Ridacchiando prese il suo cellulare che aveva iniziato nuovamente a suonare.
“Ehi Misaki!” esclamò contento dopo aver visto il nome sul display.
“Ciao Aki-chan” lo adorava quando lo chiamava in quel modo “arriverò tra un paio di ore e per la cena non devi preoccuparti, porto delle pizze. Inoltre posso chiederti un favore?”
“Certamente” rispose lui guardando tristemente l’orologio “Ancora due ore” pensò.
“Nella mia vecchia camera ci dovrebbero essere un paio di cd. Sono delle vecchie incisioni che mi sono dimenticato di prendere per il nuovo album”.
“Nuovo album? Ma non dobbiamo andare in vacanza?”
“Si, ma servono alla presidente. Li vuole sentire. Sono inediti che scrissi ai tempi delle superiori. Comunque tra un po’ verrà a prenderli il signor Ogawa”.
“D’accordo. A più tardi allora”.
“Ah, Usagi-san!” esclamò.
“Dimmi”.
“Ti amo” bisbigliò per poi interrompere la conversazione.
“Anch’io” rispose sorridendo al telefono ormai muto.
Finalmente Misaki si era aperto. Nessuna nuvola oscurava il suo sguardo e i suoi sentimenti erano chiari e sinceri. E lui non poteva fare altro che esserne felice.
Con passo baldanzoso, posò la tazza di thè sul bancone della cucina per poi dirigersi al piano di sopra entrando nella vecchia camera di Misaki. Ormai lui non la usava più perché condividevano la stessa camera da letto.
“Uhm… dove sono i cd?” si chiese ad alta voce.
Iniziò ad aprire diverse scatole dove trovò molti spartiti bianchi, pezzi di chitarra rotti, gadget vari degli “Shake” e una serie di libri in inglese.
“Eccovi qua!” esclamò notando due cd a terra sotto la scrivania.
Mentre stava per uscire fuori dalla camera una scatola che aveva messo a posto cadde dalla mensola sparpagliando i fogli. Sospirando si chinò per recuperarli notando che alcuni fogli non erano bianchi come aveva pensato prima. Curioso prese quello che attirò di più l’attenzione.
“Imprevedibile?”  pensò leggendo il titolo della canzone.
Iniziò a leggere e impallidì man mano che scorreva le parole.
Imprevedibile
di giorno sembri la persona più affidabile,
ma nella notte se il nemico più temibile
ingestibile
quando c'è la luna piena arrivi tu...
 
Imprevedibile
strisciando arrivi nel momento più impensabile,
mordi e colpisci tutti i punti deboli
i più fragili
la mia torre cade mentre arrivi tu.
 
Io non so che cos'è
che mi prende di te
ma è la voglia che ho
di stare solo con te...
Con un po' di follia
esco dalla realtà
che non è più armonia
ma solo dolce fobia.
Mi travolgi nel corpo e nell'anima,
tu vieni verso di me
tu come un'alta marea
come il sole più caldo dell'Africa,
dammi le mani
prendi le mani
non le lasciare mai..mai!
 
Imprevedibile,
dietro quegli occhi dolci tu nascondi un rettile
arrivi al bar e fissi la tua preda immobile
irresistibile
il mio mondo crolla quando arrivi tu..
Imprevedibile
attacchi e uccidi col veleno più piacevole
il sesso,
senza lasciar tracce torni a casa tua
tu sei l'amore..
fammi stare male ..sì...
 
Io non so che cos'è
che mi prende di te
ma è la voglia che ho
di stare solo con te...
 
Interruppe bruscamente la lettura. Era chiaro come il sole. Quella canzone non era per lui ma per Ijuuin sensei. Sconvolto scese le scale per poter aprire la porta al signor Ogawa che intanto era appena arrivato.
“Ah! Buonasera sensei. Come sta? La vedo in ottima forma!” salutò lui cortesemente.
Per tutta risposta Akihiko gli diede i cd e gli chiuse la porta in faccia lasciandolo basito.
“Ehm… buona serata anche a lei…” disse perplesso andando via.
Cos’era successo? Di solito era sempre gentile disponibile. Forse qualche problema con i suoi manoscritti?
E mentre il signor Ogawa accantonò il sensei imbronciato, Akihiko stava analizzando, accasciato sul divano la canzone sentendosi male ad ogni parola.
“Imprevedibile
di giorno sembri la persona più affidabile,
ma nella notte se il nemico più temibile
ingestibile
quando c'è la luna piena arrivi tu... “
 
“… la persona più affidabile potrei essere io, ma il resto? Non coincide! E’ lui!” esclamò disperato.
 
“Imprevedibile
strisciando arrivi nel momento più impensabile,
mordi e colpisci tutti i punti deboli
i più fragili
la mia torre cade mentre arrivi tu”
 
“… no no no no no no. Ti prego Misaki…”
 
“Io non so che cos'è
che mi prende di te
ma è la voglia che ho
di stare solo con te...
Con un po' di follia
esco dalla realtà
che non è più armonia
ma solo dolce fobia.
Mi travolgi nel corpo e nell'anima,
tu vieni verso di me
tu come un'alta marea
come il sole più caldo dell'Africa,
dammi le mani
prendi le mani
non le lasciare mai… mai!”
 
“E’ vero… Misaki… stava sempre con lui… e poi… no no no! Non ci voglio pensare! Sta con me ora! Questa canzone ormai… è vecchia!!!!”
Buttò il foglio lontano e si accese una sigaretta per calmarsi.
“Calmati Akihiko, ormai è una vecchia storia. Ha lasciato il sensei molto prima di partire per l’America… quindi sono passati quasi due anni. E lui con quell’album ti ha dimostrato il suo amore e lo fa tutti i giorni…” pensò riprendendo la sua calma abituale.
Rivolse lo sguardo a terra allo spartito stropicciato.
“Allora perché lo conserva ancora?”
 
***
 
“Ehi Misaki, goditi queste vacanze!” esclamò Sumi senpai.
“Si e fai il bravo con Usami sensei” aggiunse Shinno.
“Buone vacanze anche a voi ragazzi” li salutò entrando in auto.
Mise in moto la sua macchina anonima e si avviò felice verso casa di Akihiko. L’odore delle pizze acquistate dal signor Ogawa avevano impregnato l’auto facendogli venire l’acquolina in bocca. Distratto dall’odore prese una buca sbattendo di testa contro il soffitto dell’auto.
“Ahio!” esclamò dolorante.
Sperando che le valigie non si fossero aperte per il colpo iniziò ad immaginare la vacanza che avrebbe fatto con Usagi.
Le cose andavano fin troppo bene tra di loro e gli sembrava di toccare il cielo con un dito. Da quando erano tornati insieme non riusciva più a stargli lontano e se non riuscivano a vedersi doveva per forza chiamarlo anche solo per sentire la sua voce e risollevarsi dalle fatiche della giornata.
Si aprì in un enorme sorriso quando vide il complesso di appartamenti in cui abitava e dopo aver parcheggiato recuperò le pizze correndo di sopra.
“Aki-chan! Sono arrivato!” esclamò spalancando la porta con forza. Era fin troppo eccitato.
Il silenzio che seguì lo rese però inquieto.
“Sarà uscito?” pensò. Di solito lo accoglieva festosamente.
“Usagi-san?” chiamò entrando. Posò le pizze in cucina guardandosi intorno e trovò Usagi intento a stritolare Suzuki sul divano. Il suo viso era coperto per cui non riusciva a cogliere la sua espressione.
“Aki-chan, è successo qualcosa con il manoscritto?” chiese incerto. In quel momento era l’unica spiegazione plausibile per quel comportamento.
Lui alzò lo sguardo cupo verso Misaki soffermandosi sul suo aspetto e rimase sconvolto. Di fronte non aveva più il Misaki degli ultimi sei mesi ma quello di due anni fa. Il Misaki ribelle.
Giacca di pelle nera, jeans stretti, maglia con il teschio, capelli in disordine fermati con un paio di Ray-Ban. Tutte le sue paure presero il sopravvento.
“Cosa sta succedendo Misaki?” chiese sconvolto.
“Eeehh? Dovrei essere io a chiedertelo” rispose lui sedendosi accanto.
Per tutta risposta Usagi si allontanò mettendosi il più lontano possibile.
Misaki era sempre più confuso osservando il suo compagno nascondere il viso in Suzuki.
“Usagi-san?”
Lui non rispose.
Irritato cercò di staccarlo da Suzuki ingaggiando un’estenuante lotta.
“Idio-ta! Smettila… di fare il… bambino!!”
Non riuscendo a smuoverlo perse l’equilibrio e cadde a terra rovinosamente sbattendo la testa contro il tavolino.
“Ahia! E sono due oggi!” esclamò ripensando al colpo di prima in auto.
Si mise a sedere massaggiandosi la testa e il suo sguardo cadde su uno spartito vicino al divano.
“E questo che ci fa qui?” chiese ad alta voce afferrandolo.
Akihiko non si mosse e rimase in silenzio finché spazientito emerse da Suzuki per guardare Misaki e ciò che vide non gli piacque. Era diventato molto rosso in viso e sembrava un bambino sorpreso a rubare dolciumi.
“Allora è vero…” mormorò.
“L’hai trovata in camera mia?” chiese deglutendo nervosamente.
Lui annuì.
Misaki arrossì nascondendolo.
“Ormai l’ho letta. So tutto” parlò in tono secco.
“Davvero? Ehm… cosa ne pensi?” chiese agitato.
Akihiko iniziò a boccheggiare incredulo.
“Cosa ne penso? COSA NE PENSO??? SECONDO TE???”
Misaki intimorito guardò il sensei. Non avrebbe mai potuto immaginare che quella canzone lo avrebbe turbato così tanto.
“Usagi-san… l’ho scritta un po’ di tempo fa impulsivamente… non pensavo che potesse agitarti così tanto… dopotutto l’ho scritta per…”
“IJUUIN SENSEI!”
“… te”.
Si guardarono per una frazione di secondo con perplessità.
“COSA!?” esclamarono all’unisono.
“Tu pensavi che l’avessi scritta per…”
“Questa canzone è per…”
“IJUUIN SENSEI???”
“ME??”
Si guardarono ancora senza riuscire a proferire parola. Il volto di Usagi divenne rosso mentre Misaki scoppiò a ridere.
“Ora capisco perché eri sconvolto quando mi hai visto vestito così!” disse ridendo.
Si alzò in piedi per sedersi accanto ad Usagi che aveva ripreso Suzuki per coprirsi la faccia.
“Mi sono vestito così per un servizio fotografico. Molti fan hanno richiesto di rivederci nei nostri vecchi panni. Mentre come ti è passato per la testa che la canzone fosse per quel tipo??? Non hai letto la data? Risale a quando ci siamo conosciuti” disse perplesso.
Usagi emerse da Suzuki e lesse la data. In effetti risaliva a circa quattro anni prima. Non l’aveva notata perché era scritta dietro.
“Ma quattro anni fa non stavi studiando per i test di ammissione con me?” chiese cercando di capire.
“E’ successo dopo. Dalla tua proposta” rispose leggendo il testo imbarazzato.
“Quale proposta?” chiese confuso.
“Di vivere insieme”.
Usagi perplesso tornò con la mente indietro nel tempo al giorno in cui un pulcino bagnato si presentò a casa sua con la sua montagna di preoccupazioni e problemi. Non sapeva dove andare durante il periodo universitario perché Takahiro si doveva trasferire fuori per lavoro, così gli chiese di vivere insieme. Dopo qualche incomprensione aveva accettato e poi c’era stato l’episodio della cucina…
“Oh… capisco…” disse lui annuendo.
“Infatti subito dopo ho scritto questa canzone… ti vedevo come una persona… Imprevedibile appunto” rivolse lo sguardo imbarazzato al testo iniziandolo a leggere.
 
“Imprevedibile
di giorno sembri la persona più affidabile,
ma nella notte se il nemico più temibile
ingestibile
quando c'è la luna piena arrivi tu... “

“Qui ti trovavo una persona affidabile però poi c’erano quei momenti in cui mostravi il tuo lato nascosto, che neanche Takahiro conosceva. Infatti le parole giorno e notte le ho usate per creare una metafora, per esprimere questa tua ambivalenza…”
Usagi lo guardava affascinato. In quel periodo non potevano di certo dire che si conoscessero bene eppure lui lo aveva compreso.
 
“Imprevedibile
strisciando arrivi nel momento più impensabile,
mordi e colpisci tutti i punti deboli
i più fragili
la mia torre cade mentre arrivi tu”
 
“Sei sempre stato in grado di colpire sempre i miei punti deboli, di farmi riflettere, di mettere in discussione me stesso facendo crollare la mia corazza”.
 
“Io non so che cos'è
che mi prende di te
ma è la voglia che ho
di stare solo con te...
Con un po' di follia
esco dalla realtà
che non è più armonia
ma solo dolce fobia.
Mi travolgi nel corpo e nell'anima,
tu vieni verso di me
tu come un'alta marea
come il sole più caldo dell'Africa,
dammi le mani
prendi le mani
non le lasciare mai… mai!”
 
“Ehm… qui dopotutto io e te avevamo avuto già il nostro primo bacio e quell’approccio… e non ho mai capito come sei riuscito a… travolgermi… corpo e anima…” si zittì imbarazzato.
“Ti imbarazzi ancora dopo avermi dedicato un album intero per riconquistarmi?” chiese divertito Usagi.
Misaki per tutta risposta gli diede le spalle per non far vedere il suo viso che ormai era andato oltre al rosso.
Akihiko si avvicinò abbracciandolo di spalle togliendogli lentamente la giacca di pelle nera.
“E il riferimento alle mani?” mormorò con voce calda continuando a spogliarlo.
“Perché…” trattenne il fiato zittendosi perché gli aveva sbottonato i jeans sfiorandogli il membro che iniziò a indurirsi.
“Perché?” continuò risalendo con le mani sotto la sua maglia.
“Le tue mani mi hanno sempre dato un senso di protezione…” ansimò mentre Akihiko giocava con i suoi capezzoli.
“E poi?” lo girò verso di sé per poter vedere il suo viso languido.
“E poi baciami stupido!” esclamò Misaki afferrandolo per la camicia e baciandolo con foga.
Usagi accolse quelle labbra avide. Due lingue il lotta per potersi assaporare. Ma nonostante tutto non era un bacio violento, ma dolce.
Con lentezza si spogliarono esplorando con le mani e la lingua ogni centimetro del loro corpo, masturbando insieme i loro membri senza staccare le loro labbra e perdersi ne vortice della passione nel momento in cui si fusero insieme.
“Akihiko…” ansimò con voce roca Misaki venendo copiosamente.
“Ti amo Misaki…” mormorò Usagi avvolgendo con le sue mani il piccolo corpo tremante del suo amante.
Lo prese in braccio e lo portò di sopra, sotto gli sguardi di mille giocattoli rumorosi che inutilmente cercavano di coprire i suoni dei loro respiri, del loro amore. Continuarono così, per tutta la notte, esprimendo i loro sentimenti con passione, finalmente liberi di essere rilassati senza l’ansia di doversi separare. Finché il sole non fece capolino nel cielo costringendoli ad alzarsi per partire.
Però poco importava. Ora l’unica cosa che pensavano e che ovunque andassero, qualsiasi cosa accadesse, loro sarebbero stati sempre insieme.
 
Angolo della follia
Finalmente l’ho conclusoooooooooo! Yo festeggiate con me =D allora… il ritorno della nostra coppia preferita e immediatamente hanno avuto problemi xD ahahah pensavate fosse per Ijuuin sensei la canzone eh?? ;) Comunque per chi non la conoscesse la canzone è "Imprevedibile" di Paolo Meneguzzi.
Bene per il prossimo capitolo non ho anticipazioni purtroppo. Ma niente paura ;)
Ci sentiamo =D
 
P.S. sono su Facebook sotto il nome di Kotoko Chan, aggiungetemi ;)
 
 

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Capitolo 3
*** Interviste ***


Interviste
 
Questo episodio sarà diverso rispetto agli altri... ho ipotizzato che i nostri protagonisti in versione originale, in realtà abbiamo girato un film, ossia quello di Junjou Revolution! e ora qui creerò una sorta di panel in cui ci saranno loro e l’intervistatore... buon divertimento! =D
 
La sala è gremita di gente in attesa dell’arrivo dei loro beniamini.
Presentatore: Ladies and gentleman! Finalmente è giunto il giorno atteso da molti... finalmente i nostri amati protagonisti ci parleranno dei loro personaggi! Il primo ad entrare è il grande, inimitabile... Usami Akihiko!!!!
*la folla urla entusiasta*
Usami Akihiko: Buonasera a tutti =)
Presentatore: Mio caro sensei, è un onore averla qui con noi. Sappiamo tutti quanti benissimo come sia difficile per lei trovare del tempo libero a causa dei suoi innumerevoli impegni.
Usami Akihiko: Ma no, non vi preoccupate. Ho consegnato tutto con largo anticipo solo per poter partecipare a questo programma ;-)
*strani mormorii da dietro le quinte*
Presentatore: Bene sensei, entriamo nel vivo dell’intervista. Com’è stato recitare nei vostri panni ma con un carattere differente?
Usami Akihiko: Non particolarmente difficile, il mio personaggio è rimasto sempre quello, tranne per la questione della debolezza e poca risolutezza. Non sono affatto così. Inoltre... andiamo! Isaka-san non mi manipola così facilmente!
*i rumori proseguono e qualcuno entra*
Presentatore: Wow gente! Abbiamo qui Isaka-san! Che onore! Sapevamo che non sareste venuto!
Isaka Ryuichiro: Non mi sarei mai perso un’occasione del genere, soprattutto vedere il sensei partecipare ad un programma televisivo quando generalmente si rifiuta da fare qualsiasi cosa... Akihiko a proposito, la prossima settimana devi partecipare alla conferenza stampa sul tuo ultimo libro.
Usami Akihiko: Si certo… (è.é)
*un urlo soffocato da dietro le quinte*
Presentatore: ehm… non so cosa stia succedendo ma proseguiamo! Ora facciamo spazio al protagonista principale della serie, il ragazzo che ha fatto sognare tutti e ha fatto palpitare i cuori delle ragazze. Lui! Takahashi Misaki!
*la folla si alza in piedi urlando a squarciagola*
Misaki entra con passo sicuro, giacca di pelle nera, jeans aderenti, anfibi e un paio di Ray-Ban.
Presentatore: wow! Mi era stato detto che il tuo personaggio era completamente differente dall’originale ma si sbagliavano! Qui mi sembra di vedere il Misaki ribelle che ha fatto breccia in innumerevoli cuori!
Takahashi Misaki: Lo so… buonasera ragazze ;)
*MISAAAAKIIIIIII!!!!!*
Presentatore: Mi hai letteralmente spiazzato! Ora non so più cosa chiederti…
Usami Akihiko: Misaki…
Takahashi Misaki: non rompere bastardo! ù.ù
*rumore di sedie e la scomparsa dei due protagonisti*
Presentatore: cos’è successo??? O.o
Isaka Ryuichiro: niente di allarmante… è tutto normale. Ah, eccoli di ritorno.
*Misaki rossissimo con un evidente succhiotto sul collo*
Usami Akihiko: prego, prosegua ù.ù
Presentatore: non so cosa sia successo ma… va bene! Takahashi, com’è stato interpretare questo personaggio?
Takahashi Misaki: nulla di che, perché io sono…
*si interrompe alla vista di Usami che si sta leccando le labbra*
Presentatore: vada avanti, non si imbarazzi!
Takahashi Misaki: molto difficile. Io non sono così in realtà, sono molto più goffo, timido e non mi lascerei andare in quel modo e non provocherei nessuno. Inoltre non potrei mai trattare così mio fratello!
Presentatore: quindi non è mai stato con una ragazza? Lei è ancora vergine? O.o
Takahashi Misaki: ahahah! Ma cosa dice!
*il pubblico fa un’esclamazione delusa*
Presentatore: però si mormora che lei attualmente abbia una relazione con il qui presente Usami Akihiko.
Takahashi Misaki: eh? Cosa, cosa?? Noooo esisteva solo nel film! (è.è)
*la folla mormora eccitata*
Presentatore: Quindi non è neanche vero che lo sta tradendo con Ijuuin sensei?
*KYAAAAAAA – folla in delirio*
Takahashi Misaki: ma cosa sta dicendo???
*rumori dietro alle quinte e l’apparizione di…*
Presentatore: Takahashi Takahiro! Un applauso al super fratello!
*il pubblico si alza applaudendo entusiasta*
Takahashi Takahiro: grazie per tutto questo calore! =D
Presentatore: lei è stato un grande eroe all’interno di questo film, comprendendo suo fratello e aiutandolo. Ma cosa avrebbe fatto se fosse accaduto nella realtà?
Takahashi Takahiro: Impossibile! Misaki non è così lascivo. E poi non ha una relazione con Akihiko, vero amico mio? ;)
Usami Akihiko: non direi, ho conquistato il suo cuore, l’ho baciato, gli ho fatto xxx e xxx, inoltre l’ho preso xxx, e abbiamo fatto xxx. Ah! Anche alle terme abbiamo xxx e in un albergo appoggiati alla finestra e….
*Misaki salta dalla sedia e tappa la bocca al sensei imbarazzatissimo. Il pubblico è in delirio*
Takahashi Misaki: ahahahah cosa dici Usagi-san? Hai sempre voglia di scherzare!!! Takahiro non… TAKAHIRO!
*Portano fuori Takahiro svenuto*
Takahashi Misaki: Baka-Usagi!!!!
Presentatore: bene, mi sembra che la relazione tra i due sia fin troppo chiara! Cosa ne pensate ragazze?? ;)
*KYAAAAAA*
Presentatore: è il momento che entri l’uomo che ha fatto irritare i fan della coppia, l’uomo che è riuscito a distruggere il loro rapporto, l’uomo di cui anche Mr Grey* è geloso… vi presento il sensei Ijuuin Kyo!!!!
*la folla applaude entusiasta e alcune mostrano dei cartelloni con su scritto: w il bondage*
Presentatore: wow sensei! Sei meno odiato di quello che pensassi!
Ijuuin Kyo: dipende dai punti di vista…
*Akihiko lo fulmina con lo sguardo*
Presentatore: sensei, com’è stato interpretare questo ruolo e adescare un ragazzino?
Ijuuin Kyo: uhm… non mi sembra poi proprio un ragazzino visto che il mio collega praticamente ogni notte fa xxx e xxx con lui.
*Misaki chiede pietà*
Presentatore: ahahah! Bella risposta! =D
*dietro le quinte i rumori tornano prepotenti*
Presentatore: ehm… sensei, è vero che lei ha una relazione con il qui presente Misaki?
Ijuuin Kyo: … ci sto lavorando ;)
*il pubblico urla eccitato mentre Akihiko stringe i pugni*
Presentatore: allora abbiamo scoperto un triangolo! Misaki, chi preferisci tra loro due???
Takahashi Misaki: cosa? Come? Io… O.o
*Akihiko si alza e lo bacia con forza sulla bocca. Il pubblico ha un’epistassi fulminea*
Presentatore: la risposta mi sembra ovvia! xD
*da dietro le quinte si sente un forte rumore e una persona irrompe*
USAMI SENSEIIII!!! NON HA TERMINATO IL MANOSCRITTO!!!!
Presentatore: ecco qui Aikawa-san che ora ci dirà….
Aikawa Eri: un bel niente! Andiamo sensei!
*Trascina via il sensei insieme a Misaki che protesta*
Presentatore: ehm… direi che abbiamo concluso…. Però restate con noi! Prossimamente uno special di Natale dedicato a Junjou Revolution! Ciao!!! ;)
 
Angolo della follia @.@
E con questo ho toccato proprio il fondo… follia allo stato puro xD
Non ho altro da aggiungere, a parte una cosa…
Se c’è qualche fan di Kuroko no Basket, sto scrivendo una fanfiction che si intitola “Tela di ragno”. E ovviamente non poteva mancare lo yaoi xD
A presto! =D
 
P:S: se vi fa piacere aggiungetemi su Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100006242415951

Note: Mr Grey è il protagonista della trilogia di 50 sfumature.

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