IL RITORNO DI SHINICHI

di Ranchan2805
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** una mattinata movimentata ***
Capitolo 3: *** è forse l'antidoto definitivo? ***
Capitolo 4: *** siamo tornati ***
Capitolo 5: *** La sorpresa ***
Capitolo 6: *** Tutta la verità ***
Capitolo 7: *** Due nuove coppie ***
Capitolo 8: *** In campeggio ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


PROLOGO

Era una giornata tranquilla e Ran era sdraiata sul suo letto. Erano le 21:00 e lei, suo padre e il piccolo Conan avevano da poco finito di cenare ed erano andati a dormire, ma Ran non riusciva proprio a prendere sonno. Era molto confusa per la telefonata ricevuta quella mattina.

INIZIO FLASHBACK

Ran e Sonoko si stavano dirigendo verso il liceo Teitan, Ran seguiva di sfuggita le storie sulle cotte delle sua amica, perchè era molto preoccupata per ill suo “fratellino”, oggi le aveva detto di voler saltare la scuola per quel giorno perché non stava bene, così lei gli chiese se volesse che rimanesse a casa con lui ma Conan negò dicendo di aver bisogno solo un po' di riposo lei si decise ad andare ma non prima di averlo avvisato che per quel giorno avrebbe saltato gli allenamenti di karate.

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce della sua migliore amica -Ran ma mi ascolti?-la ragazza sobbalzò ma si riprese subito. -Oh...si...si certo solo che stavo pensando a...- Sonoko la interruppe continuando lei la frase di Ran. -Al tuo maritino Kudo giusto?- disse con un sorriso malizioso colpendola leggermente al braccio con il gomito sinistro. -Sonoko!!!- sbottò Ran paonazza in volto,-Non dire idiozie!Pensavo a Conan oggi non sta molto bene sarei dovuta rimanere a casa con lui! Eppure non mi ha voluto spiegare cos'abbia solo di avere bisogno di un po' di riposo.-

Sonoko la guardò stranita

-Ma dai! E tu ti preoccupi per questo??? Vedrai che appena tornerai a casa starà benone e...-

Ma la sua discussione fu interrotta da un suono acuto

-Oh scusami Sonoko è il mio telefono-

-Nessun problema rispondi-

Ran aprì il telefono e senza controllare chi fosse premette il tasto verde

-Pronto...-

§§§§§

Dopo che Ran uscì di casa Conan la guardò allontanarsi poi scese le scale di corsa e si diresse verso la sua vecchia villa, non sapeva il motivo per la quale si sta dirigendo li ma sentiva il bisogno di andarci. Superò il grande cancello di ferro e si diresse all'entrata della villa. Era molto tempo che non vi entrava ed infatti era molto impolverata. La dispensa il frigo e le mensole in cucina erano ormai vuote, poi un lampo gli attraversò gli occhi, prese il telefono digitò velocemente il numero e...

1 squillo

-Ti prego rispondi-

2 squilli

3 squilli

-Speriamo non sia già a scuola-

4 squilli

Preparò il modulatore vocale a forma di farfallino vicino alla bocca.

5 squilli

-Pronto...-

sentì dire

§§§§§§

-Pronto...-

-Pronto Ran sono io mi riconosci???-

-...- Ran non sapeva se credere o no a quello che aveva appena sentito. Quella era la sua voce era mesi che non la sentiva, si sentì gli occhi pizzicare e gonfiarsi.

-Shi...Shinichi-

-Come stai Ran? So che è da tanto che non ci sentiamo ma sono stato immerso dal lavore e...-

Ran iniziò a piangere sotto gli occhi increduli di Sonoko, poi iniziò anche a singhiozzare, non sentì più la voce dall'altro capo del telefono e temette che Shinichi avesse staccato la chiamata.

-Shinichi, Shinichi-

-Ran ma stai piangendo?-

-No ma cosa dici scemo! Perchè dovrei piangere?- disse tra i singhiozzi.

Singhiozzi che al piccolo detective non sfuggirono, così Conan si permise di sorridere.

-Io dico che piangi! Ma dimmi sono lacrime di tristezza o felicità?-

-Be non ti posso nascondere proprio niente, comunque non lo so sono sia felice che triste. Felice di poterti risentire dopo mesi ma triste di poterti solo sentire attraverso una fredda cornetta telefonica.

Shinichi rise e poi prese una decisione

-Allora ho una sorpresa!-

-A si?-

-Si-

-Cosa? Dimmelo!-

-Dove sei?-

-Be mi sto dirigendo a scuola con Sonoko,ma cosa c'entra questo?-

-Così! Comunque non c'entra niente era solo per sapere. La sorpresa te la dico domani poi ti richiamo io. Ora devo chiudere Ran. Domani ti chiamo.-

-Ok a domani-

-A domani-

FINE FLASHBACK

Ran si voltò da un lato, non riusciva proprio a capire di cosa si trattasse. Ma comunque sperava che l'avrebbe saputo presto. E con questo pensiero di addormentò.

ANGOLINO AUTRICE

Salve a tutti

Questa è la mia prima fanfiction in assoluto non so come andrà a finire.

Ora vi starete chiedendo: UN FLASHBACK GIÀ AL PROLOGO????

E si, be sinceramente preferivo fare così che farlo diretto già di mattina e così ho utilizzatu un flashback.

Vi prego di scusarmi per eventuali errori.

Poi dovrei aggiornare almeno un giorno si e uno no salvo imprevisti e mancanza di ispirazione.

Spero in una recensione anche piccola, solo per farmi capire se la storia piace oppure no. Anche solo 2 righi se preferite. Accetto di tutto anche critiche che mi serviranno per crescere se volete darmi qualche consiglio fate pure. Ora basta spero che il prologo vi sia piaciuto.

ALLA PROSSIMA

Ranchan2805

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Capitolo 2
*** una mattinata movimentata ***


Una mattinata movimentata Il sole splendeva oltre le finestre e Conan era già sveglio da un po. Non vedeva l'ora che Ran uscisse per andare a scuola, così lui fingendo di essere ancora malato sarebbe andato a casa del professore. Il giorno prima dopo aver chiuso la chiamato con Ran ed essere tornato all'agenzia, Ai gli aveva chiamato dicendogli che aveva qualcosa da dirgli e lui voleva assolutamente sapere cos'era. Erano le 6:00 Ran e Kogoro stavano ancora dormendo, entro mezz'ora le sveglie si sarebbero azionate facendo scendere dai letti tutta la famiglia. §MEZZ'ORA DOPO§ DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN Le sveglie suonarono rimbombando in tutta la casa e Conan saltò giù dal letto velocemente, si infilò le pantofole ma non si mise a correre anzi camminò lentamente per simulare la persona malata, quindi lentamente scese le scale e si ritrovò in cucina per fare colazione. Però andò a sbattere contro Ran che stava portando le tazze con il caffè in tavola. -Buongiorno Conan, come stai oggi?- Disse sorridente. Il piccolo aveva un brutto presentimento ma continuò lo stesso con il suo piano. -Be non ancora molto bene, preferirei stare a casa un altro giorno- Disse simulando il suono della tosse tra una parola e l'altra. Ran allora sorrise di nuovo -Be allora ti do una bella notizia, oggi rimango a casa con te- -NO!!!- Gli occhi del piccolo si tramutarono in puntini -No, no, niente scusa, volevo dire , non c'è bisogno tranquilla!- -Invece si. Oggi è già il secondo giorno che dici di stare male e non ti lascio a casa solo.- -No Ran no ti preoccupare, tu vai a scuola non c'è bisogno che salti un giorno di scuola per me. È già tanto che quando mi hai conosciuto mi hai accolto a casa tua senza esitazioni. Non voglio che salti anche scuola per me.- -Ora non ti preoccupare tu. Non c'è bisogno che vado a scuola per un giorno non succede niente. E poi ho già chiamato Sonoko avvertendola che non sarei andata e di riferirlo al prof.- Disse Ran mentre poggiava le tazze sul tavolo. Poi si sedette e iniziò a sorseggiare il suo caffè. Mentre facevano colazione Conan cercò in tutti i modi di convincerla ad andare a scuola ma Ran no cedeva la sua idea. Poi gli venne un'idea. -Ran dai vai a scuola sto bene- -No non stai bene. L'hai detto tu che stavi male. Tranne che devo pensare che stai fingendo per non andare a scuola.- Il piccolo detective si sentì scoperto e i suoi occhi si tramutarono in puntini. -No macché Ran. Come puoi pensare che non voglio andare a scuola- - Ah non lo so. Solo che sei strano- - Senti ma zio Kogoro non può rimanere a casa con me?- dissi sapendo che lo zio non poteva. -Non posso. Ho un altro appuntamento, ve ne ho parlato ieri a cena, te ne sei già dimenticato?Ti Facevo più intelligente!!!- disse Kogoro che fino a quel momento era stato in silenzio. -Io sono intelligente e solo un vuoto di memoria a causa della tosse che ho. COF COF- - Comunque io sto a casa con te- -No Ran ho un idea. Cosi tu vai a scuola tranquilla e a me mi lasci dal professor Agasa così non starò a casa da solo- Ran sospirò... -Ci tieni così tanto che io vada a scuola?- Il piccolo detective annuì e così Ran cedette. Si vestirono velocemente ed uscirono di casa diretti dal professor Agasa. Si ritrovarono davanti alla villa del professore in una decina di minuti. Ran suonò il campanello e mentre aspettava il cancello che si apriva si mise a guardare verso un altra villa molto grande dove circa 2 anni fa viveva il suo più grande amore: Shinichi. Il suono acuto del cancello che veniva aperto la riportò alla realtà. Entrò e si ritrovo il professor Agasa che l'aspettava sulla soglia della porta con uno sguardo piuttosto incuriosito, sicuramente di vederci li a quell'ora del mattino. Appena arrivati il professore ci fece spazio facendoci segno col braccio di entrare ma Ran scosse la testa. -No grazie professore sono venuta per chiederle se potevo lasciarle Conan per questa mattina il tempo che sono a scuola. Conan mi ha praticamente costretto ad andare dicendo che potevo lasciarlo qui senza problemi. Sta male e volevo restare con lui ma niente non vuole. Allora potrebbe farmi questi favore?- -Ma certo piccola Ran. Va pure a scuola il piccolo è in buone mani- -Non sono piccolo!!!- sbraitò Conan che fino a quel momento era stato zitto. -Ok non sei piccolo. Allora professore ora vi lascio che si sta facendo tardi. A dopo Conan, arrivederci professore.- -Ciao Ran- disse Conan. Così Ran si diresse a scuola e Conan entrò a casa del professore. Angolino Autrice Salve a tutti... Per prima cosa voglio ringraziare le 3 persone che ieri hanno recensito il prologo ovvero: ExecutionKla,bessielizzie e shinichi e ran amore. Davvero non so come ringraziarvi sinceramente credevo di avere al massimo 1 recensione davvero grazie, anche x i complimenti e x i consigli. Allora so che mi avevate consigliato di farla di almeno 6 o 7 pagine ma purtroppo questo capitolo dovevo finirlo qua. Già dal prossimo capitolo si inizia ad entrare nel cuore della storia. Questo come dire e un capitolo di passaggio. Se trovate errori vi prego di scusarmi e se per favore mi potete fare sapere che ne pensate mi farebbe molto piacere. Ora vi saluto, alla prossima. Ranchan2805

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Capitolo 3
*** è forse l'antidoto definitivo? ***


è FORSE L`ANTIDOTO DEFINITIVO??? Dopo aver lasciato Conan dal professor Agasa, Ran si era diretta verso il liceo Teitan. Pensava sempre a quella telefonata ricevuta la mattina precedente e a quale sorpresa potesse averle fatto Shinichi. Aspettava con ansia la sua telefonata, non vedeva l´ora di risentirlo. Appena arrivata davanti al cancello della scuola il cuore le si fermo per un momento, il fiato le si bloccò in gola e iniziò a sentirsi le gambe tremare e gli occhi pizzicare. Non poteva crederci era una visione.
                                                                  §§§§§§
Dopo essersi chiuso la porta della casa del professor Agasa alle spalle, Conan si accertò che Ran si fosse allontanata e poi parlò
“Buongiorno professor Agasa.”
“Buon giorno anche a te Shinichi. Come hai convinto Ran a lasciarti qua??”
“Non ne parliamo professore. Non può neanche immaginare cos´è successo sta mattina. Ho usato tutti i modi che avevo per convincerla ad andare a scuola per avere via libera a venire qua” disse con gli occhi a trattini. -.-
“Wow, il nostro Kudo in difficoltà con l´amore più grande della sua vita per convincerla a lasciarlo andare in un posto da solo. E pensare che ha 17 anni e si fa mettere i piedi in desta da una ragazza “ disse una voce alle sue spalle.
Conan intanto diventò paonazzo a sentire la frase “l´amore più grande della sua vita”
“AHAH” rise in un modo che di divertito non aveva niente “molto ma molto divertente Ai”
Il professor Agasa vedendo la tensione che si stava creando nella stanza decise di smozzarla.
“Ai perché non fai vedere a Conan quello che hai creato???” disse Agasa
“Non ancora professore” disse Ai
“Cosa? E perché no?”
“ Perché prima devo fare delle analisi al sangue di Kudo”
“Come?? Cosa??Quali analisi??”
“Aspetta non dirmi che è quello che penso io!!!” continuò lui iniziando già ad esultare.
“Per ora non ti dico niente. Prima facciamo le analisi”
“Ma perché? A cosa servono queste analisi?” chiese Agasa
“Credo di essere finalmente riuscita a creare l’antidoto definitivo ma mi manca ancora l’ultimo elemento. Questo è l’ultimo processo quello più pericoloso. Volendo potrei usare un composto qualunque ma così facendo ci sarebbero più rischi di morire. Io ora devo solo prelevare un po’  di sangue a Kudo ,analizzarlo e poi creare un composto compatibile col suo sangue. Ovviamente questo composto verrà più volte provato con il sangue prelevato, fino a quando esso prenda colore di un rosso molto più chiaro rispetto al normale, per poi dopo 5 minuti tornare allo stato naturale. Solo quando questo processo prenderà le medesime caratteristiche lo aggiungerò al prodotto base che ho già creato. Una vota aggiunto bisogna aspettare 2 ore e il gioco è fatto” disse Ai.
Conan e il professore ascoltarono tutto con attenzione attendendo che finisse.
“Ora non so quanto tempo ci voglia per trovare un composto compatibile col tuo sangue in ogni caso proverò prima con i composti già pronti che ho in laboratorio. Semmai se uno di quelli è compatibile saremo avvantaggiati” continuò la scienziata guardando Conan.
“Perfetto allora prendimi il sangue” disse Conan iniziando ad arrotolarsi la manica della maglietta.
Ai si diresse verso il laboratorio senza dire una parola e scomparve dietro la porta.
“Shinichi credi che andrà tutto bene?” chiese Agasa.
“Certo cosa vuole che succeda professore, è solo un po’  di sangue mica mi ucciderà!” disse Conan.
“Non dico questi Shinichi. Sai di cosa parlo”
Conan lo guardò strano non riuscendo a capire cosa volesse dire il professore.
Poi capì
“Non si preoccupi professore. Non morirò saranno solo i soliti dolori di sempre, forse solo un po’ più forti ma niente di che”
“Se sei sicuro tu!” disse preoccupato Agasa.
Intanto Ai era risalita con in mano le cose per la prelevazione del sangue.
Si avvicinò a Conan
“Sei sicuro di volerlo fare???” disse iniziando a passare l’Alcool sul braccio. Alla risposta positiva di Conan, Ai procedette con il suo lavoro. Appena finito si allontanò da Conan appoggiando sul suo braccio un pezzo di cotone e si diresse di nuovo in laboratorio per procedere con la preparazione dell’antidoto.
                                                                  §§§§§§§
Intanto Ran ancora ferma davanti al cancello di scuola a guardare quel ragazzo non si accorse che la campanella stava suonando e appena il ragazzo si girò verso di lei un senso di delusione si espanse nel suo petto.
-Non era Shinichi-  Pensò.
Così sospirando si diresse verso la classe sedendosi al suo posto e non vedendo l’ora che le lezioni finissero.
                                                                 §§§§§§§§
Conan era ancora a casa del professor Agasa, erano passate già 3 ore da quando Ai era scesa in laboratorio e non ne era più salita. 3 ore in cui Conan non ha fatto altro che fare avanti e indietro per tutto il salotto della casa del professore. Mancavano solo altre 4 ore e Ran sarebbe rientrata  a casa anche se aveva le lezioni di karate voleva saltarle per stare con lui.
-Però se gli mando un messaggio dove dice che ora sto molto meglio forse rimane a scuola- pensò Conan.
Poi prese il telefono  e digitò un messaggio mentre Agasa lo guardava interrogativo cercando di capire cosa stesse facendo. Intanto Conan aveva finito di scrivere ed inviò il messaggio per poi dire ad Agasa che sarebbe andato a prendere dei vestiti a casa sua in caso Ai finisse prima  del previsto.
                                                                    §§§§§§§§
Ran era in classe che aspettava la sua professoressa di scienze. Ma invece della professoressa di scienze arrivò la vice preside ad avvertire gli alunni che la loro insegnate sarebbe mancata perché sta male. Tutta la classe esultava tranne Ran che guardava fuori dalla finestra distratta. Ad un certo punto la voce della sua migliore amica la riscosse dai suoi pensieri.
“ Heyyy Ran cos’è quella faccia triste??” disse l’ereditiera Suzuki.
“Niente Sonoko non preoccuparti”
“Non sono preoccupata perché so perfettamente il motivo di quella faccia. Il punto è che non capisco come fai ancora a pensare a lui dopo che ti ha lasciata sola”
“Punto primo non mi ha lasciata sola. Punto secondo sentiamo quale sarebbe la tua supposizione del perché ho questa faccia???”
“Ho visti in cortile come guardavi un ragazzo nuovo che casualmente era di spalle e siccome ha il taglio di capelli simile a quello del tuo maritino…” si fermò un attimo per riprendere aria “suppongo che tu l’hai scambiato per lui pensando che fosse questa la sorpresa di cui ti parlava ieri a telefono. Ma appena si è girato e hai constatato che non era lei sei rimasta delusa, ed ecco il motivo di quell’aria triste” disse Sonoko guardandola
“Si nota così tanto?” chiese Ran.
“ Oh eccome se si nota mia cara”
Ran sbuffò ed in quel momento sentì un telefono vibrare e costatò che era il suo. Lo prese e vide che era un messaggio di Conan.
Il messaggio diceva:
-Ran sto molto meglio il raffreddore mi è passato. Oggi puoi rimanere a scuola, io mi sto divertendo da matti a casa del professore e voglio rimanere ancora tanto qui a giocare con un nuovo gioco che ha inventato il professore. Ti prego posso rimanere qui???  TI PREGO, TI PREGO, TI PREGOOO-
Ran a leggere quel messaggio sorrise e digitò velocemente una risposta.
-Ok piccolino, rimango a karate ma mi raccomando riprenditi del tutto che poi io torno a prenderti verso le 16:00. A dopo.-
Dopo di che chiuse il telefono e continuò a parlare con Sonoko evitando attentamente l’argomento :Shinichi Kudo.
                                                               §§§§§§§§
Conan intanto era tornato a casa del professore con alcuni vestiti di ricambio.
“Shinichi sono già passate 3 ore e mezza, credi andrà tutto bene?” domandò il professore preoccupato.
“ Ancora professore!!  Le dico che andrà tutto bene.” Replicò Conan
“ Io invece mi preoccupo Shinichi, tu per me sei come un nipote e se dovessi morire per colpa di… di… una pillola di cui non conosci neppure le sostanze chimiche che lo compongono io… io… non so cosa farei” disse Agasa ora seriamente preoccupato.
“Tranquillo professore… è una pillola come le altre e poi sono sicuro che Ai sta preparando pure una sostanza in caso di necessità estreme e…” non finì la frase che sentirono una voce alle loro spalle.
“Esatto ho creato un seconda sostanza che però non va presa solo in caso di emergenza. Va ingerita prima dell’antidoto cosi annulla del tutto il rischio di morire e quasi del tutto i dolori. Questi ultimi ci saranno lo stesso ma saranno sopportabili… anche medo dolorosi di quelli temporanei e in più è sicuro che non morirai”
A quelle parole sia Conan che Agasa tirarono un sospiro di sollievo
“E questa pillola è pronta?” chiese Conan
“Si, ed è pronto anche l’antidoto”
 
 
 
ANGOLINO AUTRICE
Ciaooooo
Per  prima cosa vi chiedo umilmente scusa x questo ritardo IMPERDONABILE.  Il fatto e che ci sono state le feste ed in più non avevo idee infatti questo capitolo è anche corto. E sono anche sicura che questo capitolo non soddisferà neanche le vostre aspettative x tutta quest’ attesa. Devo dire che  non soddisfa neanche me ma mi sono detta che dovevo postare x forza vi avevo già fatto aspettare troppo e ne sono uscita con questa schifezza PERDON.
Inoltre vi avevo pure detto che in questo capitolo saremo entrati nel cuore della storia e invece no ancora manca un po’, forse tra due capitoli.
Poi voglio ringraziare tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo ed inoltre ni scuso ancora x come è uscito.  Approposito di questo, questo capitolo oltre ad essere un normalissimo capitolo è anche una prova x vedere se esce come il secondo, in caso se esce male ( cioè tutto attaccato)  il motivo non lo so neanche io come l’ultima volta e non so come usare quel progamma che mi avete consigliato. Quindi ve lo dico ora in caso poi mi dite che me l’avevate detto.
Ringrazio inoltre le persone che hanno messo la storia tra preferite, seguite e ricordate…
GRAZIIIIEEEE IMMENSAMENTE
BACI
Ranchan2805
PS. Mi scuso ancora x il tremendo ritardo XD
 

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Capitolo 4
*** siamo tornati ***


                     SIAMO TORNATI
Ran stava tornando dagli allenamenti di karate. Era diretta a casa del professor Agasa per prendere Conan.
Appena arrivata suonò al campanello e ad aprire fu il professore.
“Ciao piccola Ran…sei qui per prendere Conan???”
“Si, posso entrare???”
“Ah, si certo entra pure!” disse facendo segno con la mano di accomodarsi.
“Grazie professore, allora dov’è Conan???”
“Oh, bhe…ehm…Conan è…è uscito si si è uscito! Eh eh eh.”
“Ma come, con il raffreddore?!”Disse  Ran evidentemente molto preoccupata.
“Si è uscito con la piccola Ai. Ha detto di sentirsi molto meglio”
“ Ah ok, allora va bene se lo aspetto qui?”
“Mi dispiace piccola Ran ma tra un po’ devo uscire anche io. Ah Ran ti dispiace se oggi Conan dorme da me? Ho creato un nuovo gioco e vuole provarlo…”
“Oh si certo non si preoccupi professore può restare”
“ Ok grazie Ran, Conan sarà sicuramente molto felice  che tu gli hai permesso di restare qua”
“Di niente allora io vado a casa a preparare il pranzo a mio padre. Ci vediamo professore”
“Ciao Ran”
Ran uscì dalla casa del professore e si diresse verso l’ufficio Mouri. Entrò e trovò come al solito suo padre addormentato sulla scrivania di quello che dovrebbe essere il suo ufficio, con un sacco di lattine di birra sparse in giro. Ran non ne poteva più così si avvicino al padre le svegliò urlandogli nell’orecchio.
“PAPAAAAAA’ SVEGLIATI E AIUTAMI SUBITO A RIORDINARE IL CAOS CHE HAI COMBINATO!!!!!!”
Il padre sussultò e saltò sopra la sedia.
“Eh, che c’è. Chi è??”
“SONO IO E ORA ALZATI SUBITO E RACCOGLI LE LATTINE DI BIRRA CHE HAI BUTTATO IN GIRO PER CASA, MENTRE IO VADO A CUCINARE”
“Ma io non ne ho voglia”
Ran a questo punto arrabbiata più che mai tirò un pugno sulla scrivania facendo spaventare, di non poco suo padre
“TU RACCOGLI LE LATTINE ORA, IO VADO A CUCINARE. SENNO’ NON MANGI!!!!!”
“Ok ok Ran h-ho capito. I-io r-raccolgo l-le lattine e-e tu c-cucini”
“Bravo paparino” disse Ran scompigliandogli i capelli.
                                                          §§§§§§
Conan avendo notato l’ora spiegò al professor Agasa di inventare una scusa e dire a Ran che non c’era a casa e di rimanere a dormire nella casa del professore. Agasa accettò e disse a Conan di nascondersi perché Ran stava arrivando. Così lui corse per tutta la casa e alla fine si nascose nella camera da letto del professore. Sentì Ran e Agasa parlare  ma non capiva bene cosa si dicevano. Comunque il professore riuscì a convincerla e se ne andò. Conan uscì dal suo nascondiglio e chiese al professore dove fosse Ai e lui gli rispose che era di sotto a completare l’ultima fase dell’antidoto definitivo per l’APTX4869.
Ad un certo punto sentirono dei passi provenire da dietro di loro, si girarono e videro un’Ai con lo sguardo molto stanco ma anche soddisfatto e felice.
Conan vedendo quello sguardo fece un sorriso vincente e si apprestò a raggiungere la piccola scienziata.
“E’ pronto?”
“Si Kudo è pronto”
Conan per poco non si mise a saltare de gioia
“Allora che aspetti Ai dammela”
“Prima devi prendere la seconda pillola poi aspettiamo 10 minuti e poi potrai prendere l’antidoto” disse Ai
“Ok allora dammi quella pillola” disse Conan in preda dalla felicità più totale.
Ai gli diede la pillola, lui la prese e se la mise in bocca senza esitazione.
“Mmmm… ha un sapore strano”
“Si ha dato anche a me questo effetto” disse Ai.
“Come anche a te!” disse Conan confuso.
“Si anche a me. Ho creato 2 pillole”
“Capito… allora quanto tempo è passato?” chese Conan imaziente di rivedere il suo vecchio corpo.
“5 minuti… Io direi che è meglio se iniziamo a mettere i nostri vestiti grandi sennò rischiamo di rimanere nudi e non sarebbe il massimo”
“Si direi che hai ragione” disse Conan con gli occhi a puntini.
Entrambi i ragazzi si andarono a vestire e tornarono in salotto dove il professore li stava aspettando.
“Quanto tempo ci abbiamo messo” disse Ai.
“2 minuti” rispose Agasa
“Ok professore guardi queste gocce, prenda 2 bicchieri e li riempia entrambi a metà con dell’acqua a temperatura ambiente.  Poi in ogni bicchiere aggiunga 30 di queste gocce e ce li dia quando iniziamo a sentire i primi dolori” disse Ai.
“Ok tutto chiaro vado subito a prendere l’acqua e i bicchieri” disse Agasa lasciando soli i “piccoli”.
“Quanto manca?” chiese Conan.
“2 minuti ci siamo quasi Kudo” disse Ai
Intanto il professore era tornato con i bicchieri piedi di acqua.
“Dammi le gocce Ai-kun” disse Agasa.
Ai gli diede le gocce e il professore ne mise 30 in ogni bicchiere.
“1 minuto ci siamo” disse Ai.
“30 secondi” continuò Conan
“20 secondi” disse Agasa
“10-9-8-7-6-5-4-3-2-1” dissero i 3 in coro.
I 2 rimpiccioliti misero l’antidoto in bocca e dopo 5 secondi iniziarono a sentire i primi dolori. Agasa di corsa diede i bicchieri i mano hai 2, che con molta fatica li presero e ne bevvero il contenuto.
Appena diedero i bicchieri al professore svennero.
Dopo un po’ fatto per di più dalla preoccupazione di Agasa i 2 iniziarono a dimenarsi nel sonno e sotto gli occhi sbarrati del professore, i loro corpi iniziarono ad ingrandirsi fino a tornare alla loro forma naturale. Finirono di dimenarsi e Agasa tirò un sospiro di sollievo.
Dopo mezz’ora i 2 si svegliarono e Agasa li guardò sorpreso e felice. I 2 si Squadrarono a vicenda e poi si guardarono i loro corpi.
Shinichi portava una camicia bianca che metteva i risalto gli addominali ben scalpiti con un paio di jeans chiari che andavano a stapparsi sulle ginocchia e un paio di Blazer blu.
Shiho invece portava una maglietta che si legava dietro il collo azzurra, una minigonna di jeans con un paio di collant azzurri e un un paio di stivali col tacco.
“Siamo tornati” disse Shinichi causando il sorriso dei 2.
ANGOLINO AUTRICE
Ciaooo…
Allora so che vi avevo detto che qua ci sarebbe stata molto Ran, infatti avevo intenzione di farla vedere più spesso ma poi quando oggi mi sono messa a scrivere ho cambiato completamente le cose.
Poi come potete vedere Conan è tornato Shinichi e scusate se è corto ma volevo farlo finir così.
Poi l’altra volta l’avevo fatto finire con Ai che dice che era l’antidoto definitivo lo so ma cmq volevo scriverlo anche qua so che i fatti sono diversi ma mi piaceva di più cosi.
 Cmq non mi dilungo troppo.
Spero che questo capitolo vi piaccia. Poi ringrazio tutte le persone che hanno recensito le scorso capitolo e messo la storia tra preferite, seguite e ricordate. E ringrazio anche i lettori silenziosi.
Alla prossima
Ranchan                                                         

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Capitolo 5
*** La sorpresa ***


LA SORPRESA POVS SHINICHI Dopo che io e Ai lasciammo i nostri posti ai rispettivi Shinichi e Shiho, il professor Agasa ci diede una tazza di caffè. Ci misimo a parlare fino a quando sentii la voce del professore pronunciare le parole: -Shinichi, ora che hai intenzione di fare con Ran???- “Ecco la fatidica domanda. Io so benissimo cosa fare ma non so come!” Pensai. -Ma che domande professore! É ovvio quello che voglio fare. Le diró tutta la veritá, il punto é che non so come fare- dissi. Poi mi alzai di scatto facendo avanti e indietro per tutta la stanza, non avevo la piú pallida idea di come fare. -Be Shinichi intanto assicurati di farti vedere. Magari risolvi un caso i giornali parleranno sicuramente del ”liceale detective Shinichi Kudo e del suo ritorno”. Ovviamente come sempre Kogoro prenderá il giornale e si metterá a leggerlo nel suo studio, visto che da quando te ne andrai tu lui non avrá piú clienti. Appena leggerá il tuo nome sul giornale lui chiamerá subito la figlia e…- Disse Shiho. -No no basta Shiho io ho un idea migliore- dissi- Professore per prima cosa lei deve chiamare Ran dicendogli che sono venuti i genitori di Conan e che se lo sono portati e non tornerá piú. Questa sará l'ultima bugia che le diró- dissi convinto. Non avevo piú intenzione di mentire a quella ragazza cosí dolce che ha avuto la pazienza di aspettarmi per tutto questo tempo. -Professore io esco si assicuri di chiamare Ran, vado a fare un po di spesa ls casa é completamente vuota- continuai - Ok Shinichi vai tranquillo- mi disse Agasa -Grazie professore ora vado ci vediamo sta sera che vi racconto come é andata la giornata e pure come reagisce Ran. Vi racconteró tutto ma ora devo andare. A sta sera professore, ciao Shiho- dissi. -A sta sera- dissero all' unisono. Uscii dalla villa del professore e mi diressi verso il supermercato. Torno a casa verso le 15:00, entro e la prima cosa che faccio é chiamare Ran. POVS RAN Sono le 14:30 e io sono in cucina a lavare i piatti. Mio padre come al solito sta guardando la corsa di cavalli gridando “ VAI VAI FORZA CORRI PIÚ VELOVE” o cose simili. Sto per andare a dirgli di smetterla e di aiutarmi a fare qualcosa quando sento il telefono squillare. Cosí rinuncio a sgridare mio padre e mi avvio verso l'apparecchio. Rispondo e sento la voce dall'altro lato dire: -Ciao piccola Ran sono il professor Agasa. Ti sto chiamando per dirti che Conan non tornerá oggi all'agenzia. Ne oggi ne mai- Quando sentii quelle parole rimasi immobile con la paura che cresceva dentro di me. -Mi dica professore cosa é successo a Conan. La prego professore non mi dica che é…- gridai. -No no piccola Ran cos'hai capito. Io intendevo che i genitori di Conan sono venuti a prenderlo poco fa dicendomi di ringraziarti per tutto il tempo che ti sei occupata di lui- Appena sentii queste parole mi rilassai subito, ma poi mi resi conto che ero rimasta sola. Niente Conan niente Shinichi. Sola, terribilmente sola. -Ok professore grazie per avermi avvertita e se sente Conan per telefono gli dica per favore che gli voglio bene- dissi. -Ok piccola Ran. Ora vado a presto- disse. -A presto- dissi io. Cosí chiusi i telefono e mi allontanai. Nemmeno 5 passi dopo che il telefono squilló di nuovo. Tornai indietro sbuffando e risposi -Ran ciao sono io. Come stai?- Appena udii quella voce gli occhi mi si riempirono di lacrime che iniziarono a scendere copiose sul mio viso senza che i possa fare qualcosa per fermarle. -Shi…Shinichi- risposi -Senti ti ricordi quando ieri mattina ti ho chiamato dicendoti che avevo una sorpresa per te?- mi disse. -S…si- risposi facendomi scappare un singhiozzo. -Hey Ran non piangere. So che ti manco, ma io non ti mancheró mai piú di quanto mi manchi tu!- disse. A quelle parole smisi di piangere -O…ok- risposi -Allora tornando a noi. Vuoi sapere di che sorpresa si tratta?- chiese. -Assolutamente- risposi sorridendo. -Bene allora alle 16:00 vai a casa mia. Ah… hai la copia di chiavi che ti ho dato tempo fa?- chiese. -Si l'ho usata anche durante tutto questo tempo che sei mancato- risposi. -E per fare cosa?- mi domandó. -Bhe per pulirtela mi pare ovvio. Sennó se non l'avessi fatto io quando tornerai a casa l'avresti trovata un porcile- esclamai ridendo. Dopo un po si mise a ridere anche lui ma poi tornó subito serio. -Aspetta hai pulito pure la mia camera- chiese con tono leggermente terrorizzato. -Certo. Scusa ti pulisco tutta la casa e non faccio la tua camera? Shinichi ma che vai dicendo?- chiesi con un sorrisino divertito. Avevo capito il perché fosse cosí terrorizzato al fatto che io gli pulissi la camera. Aveva delle mie foto in camera o sola o con lui e casualmente ogni volta che andavo a casa sua ( quano ancora non se ne era andato) prima di far salire me correva di sopra e toglieva delle cose fai mobili i dai muri e li nascondeva in un cassetto. Io me ne accorsi un volta quando lui mi aveva detto di aspettare di sotto ed io invece sono salita e l'ho osservato dalla fessura della porta. Inizialmente non sapevo cosa nascondeva ma poi l'ho scoperto quando se ne andato. Con la scusa di andare a pulirgli la casa sono entrata in camera sua e guardandomi intorno ho notato che c'erano un sacco di mie foto con e senza di lui. Foto che puntualmente nascondeva in quel cassetto ogni volta che andavo a trovarlo. É per questo che Shinichi ora é cosí preoccupato, non ha nascosto le foto, sicuramente non si immaginava che sarei andata ogni settimana a pulirgli la casa. POVS SHINICHI -Certo. Scusa ti pulisco tutta la casa e non faccio la tua camera? Shinichi ma che vai dicendo?- chiese divertita. Io invece al contrario suo ero terrorizzato. In camera mia avevo un sacco di sue foto con e senza di me, che puntualmente ogni volta che veniva a trovarmi nascondevo in un cassetto. Non volevo che lei vedesse quelle foto, erano troppe e poi avrebbe potuto pensare male. Ma non potevo minimamente immaginare che sarebbe venuta a pulirmi la casa, quindi da quando sono diventato Conan le ho lasciate sempre al proprio posto. Ma poi quando sarebbe andata a pulirmela? -Ehm Ran, ma tuo padre lo sapeva che andavi pulirmi la casa?- domandai. -No, gli dicevo che uscivo con Sonoko e invece andavo a casa tua- rispose. Aaaaa ora capisco andava a casa mia con la scusa di uscire con Sonoko. Uffa e ora come glielo spiego perché ho delle sue foto in camera mia… oh no sono nei guai T-T. Non posso mica dirgli “ Ran ho le tue foto in camera perché ti amo e ogni volta che non venivi a trovarmi mi bastava guardare quelle foto e ti sentivo vicina” in effetti era questo il motivo delle foto ma non posso mica dirgli cosí, é troppo romantico dire queste parole. E si sa io non sono per niente romantico. Giá per me é faticoso dire “ Ti voglio bene”, pensa una cosa del genere. -Comunque Shinichi ora ti lascio. Sono giá le 15:00 e se voglio essere da te alle 16:00 come prestabilito devo iniziare a sistemarmi- mi disse lei. Io tirai un sospiro di sollievo e la salutai ricordandogli di portare al sua copia di chiavi. Appena chiusi la telefonata con Ran, presi un foglio di carta e lo divisi in 2 e ci scrissi sopra: Nel primo: VAI IN CUCINA. E lo poggiai sul mobiletto all'ingresso dove Ran di solito lascia sempre la sua copia di chiavi. Nel secondo: VAI AL CLUB DI SHERLOCK HOLMES DOVE HAI INCONTRATO PER LA SECONDA VOLTA HATTORI. E lo poggiai sul tavolo della cucina. Fatto questo uscii di casa facendo un altra telefonata. POVS RAN Alle 16:00 in punto ero sotto casa di Shinichi, provo a suonare ma non rispose nessuno, per questo Shinichi mi aveva detto che dovevo portare la mia copia di chiavi. Comunque presi le chiavi e le misi dentro la serratura , le girai ed entrai in casa. Mi cambiai le scarpe e posai le chiavi su quel solito mobiletto all'entrata e solo allora mi accorsi che c' era un fogliettino, lo lessi e mi diressi in cucina. Vidi che sopra il tavolo c'era poggiato un altro fogliettino. Lessi pure quello e sbuffai. -Possibile che deve farmi andare fuori cittá solo per una sorpresa?- mi chiesi. Uscii lo stesso e mi diressi alla fermata del bus. Quando il mio bus partí ci vollero 30 minuti per arrivare a destinazione. Quando uscii trova un Heiji abbastanza tranquillo. Mi guarda ma non sembra sorpreso di trovarmi li. Forse lui sapeva sarei venuta. Al contrario io ero molto sorpresa. Mi avvicinai a lui. -Ciao Heiji, che ci fai qui?- chiesi -Ciao Ran, bhe Shinichi mi ha chiamato dicendomi che dovevo venire di corsa a Tokio con Kazuha, aggiungendo poi che saresti venuta anche tu. Dice che ha una sorpresa per tutti e tre- disse. -Strano di solito Shinichi non é tipo di queste cose- continuai -ma Kazuha dov'é?- domandai. E come se mi avesse sentito, la vidi uscire di corsa da un negozietto li vicino. POVS HEIJI Appena Kazuha vide Ran, si precipitótra le sue braccia, ccome se fosse la cosa piú normae del mondo. “ Ma quanto puó essere pazza quella ragazza. Bhe peró devo ammettere che io l'adoro cosí com'é e… hei aspetta ma che sto dicendo. Kazuha é solo un amica. Solo un amica.” pensai. Kazuha e Ran intanto parlavano. Mi misi ad osservarle, ma poi fui destato dalla vibrazione del telefono nella tasca dei pantaloni. Lo presi e risposi. -Pronto- -Heiji sono io- appena sentii quella voce mi allontanai lasciando le due ragazze ai loro pettegolezzi. -Si Shinichi dimmi- -É arrivata Ran?- -Si. Ma perché ci hai fatto venire qui tutti?- -Te lo detto ho una sorpresa per voi!- -Si ok, comunque che cosa dobbiamo fare qui?- -Li niente, per questo ti chiamo. Andate piú avanti, troverete un parco. Andate avanti fino alla fontana. Quando sarete la guardatevi intorno, ci deve essere un albero piú grande degli altri. Guardate verso quell'albero e la troverete la sorpresa- -Ok dobbiamo incamminarci ora?- chiesi -Subito- rispose. -Ok Shinichi ci vediamo all'agenzia sta sera- dissi. Lo sentii ridacchiare e non capivo il motivo, ma non aveva importanza. -Ok ci vediamo dopo- disse. Quelle parole mi lasciarono un po perplesso. Sapevo che non significavano ció che ha detto. Avevano un doppio significato, ma non riuscivo a capire quale. POVS RAN Parlo ancora con Kazuha quando vediamo Heiji allontanarsi con il telefono all'orecchio. Dopo un paio di minuti tornó dicendoci di dirigerci in parco li vicino, fermarsi alla fontana e cercare un albero piú grande degli altri e li avremo trovato la sorpresa. In effetti non sapevo che pensare,, Shinichi non era solito fare sorprese ad effetto come quella. “ Strano!!!” pensai. Comunque ci avviammo ed arrivammo li in circa 10 minuti. Ci fermammo vicino la fontana guardandoci intorno. Vedendo l´ albero indicato da Heiji , li chiamai indicando con l'indice l' albero di fronte a me. Loro mi guardarono felici e iniziarono a guardare anche loro quell'albero. Dopo poco da dietro l'albero uscí la figura di un ragazzo con la testa china e un cappello in testa. Non ci potevo credere. Non poteva essere lui. Non credevo ai miei occhi. E senza accorgemene iniziai a lacrimare. Quando il ragazzo si fermó davanti a noi tolse il cappello e alzó la testa. Il cuore mi si fermó quando disse. -Ciao ragazzi- ANGOLINO AUTRICE Ciaooooo... scusate il ritardo ma dovevo trovare il modo di far incontrare Ran ed Heiji ma le idee mancavano quindi ho preferito farvi aspettare un po di di piú ma almeno vi ho dato un capitolo decente. Infatti come vedete ho fatto entrare pure Heiji. Ora ci divertiamo. Scusate vado di fretta quindi vi lascio sperando che il capitolo vi piaccia. Scusate eventuali errori e se potete lasciatemi detto cosa ne pensate con una recensione. Inoltre ringrazio le persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Quelle che hanno messo la storia tra preferite seguite e ricordate. Davvvero grazie. Ora devo proprio andare. Alla prossima. Ranchan.

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Capitolo 6
*** Tutta la verità ***


TUTTA LA VERITÀ POVS RAN “Ciao ragazzi” disse quel ragazzo dalla voce inconfondibile che non sentivo da mesi. L'ultima volta che l'avevo sentito era stato circa 2 mesi fa, attraverso una fredda cornetta telefonica. Vidi Heiji avvicinarsi a Shinichi... aveva un sorriso da orecchio a orecchio, si vedeva lontano chilometri che era felice. Si diedero il 5 e una pacca sulla spalla poi sentii Heiji dire “ quanto ti fermi?”. Con queste parole la mia curiosità salì a mille. Volevo vedere quanto si sarebbe fermato sta volta, di sicuro non più di qualche ora. “ non torno indietro... ho risolto il mio caso. Resterò per sempre qui.” OK questo è troppo, non riuscivo a sopportarlo. Avevo una voglia matta di saltargli addosso e soffocarlo con uno di quegli abbracci stritola ossa... però non mi mossi. Poi lo vidi avvicinarsi a Kazuha che al contrario di Heiji aveva una faccia confusa. Ci credo lei non conosceva Shinichi... ma questi so settagli. POVS SHINICHI Appena finito di parlare con Heiji mi avvicinai a Kazuha, aveva una faccia strana come se ci fossero 1000 punti di domanda intorno a lei. “Ciao tu devi essere Kazuha vero?” chiesi facendo il finto tonto. “Si sono io ma tu chi sei?” “Piacere, io sono shinichi Kudo. Sono un amico d'infanzia di Ran. È un piacere conoscerti, Heiji mi ha parlato molto di te!” spiegò con tono calmo. Intanto Kazuha si era girata verso Heiji, ma lui spostava lo sguardo rosso in volto. Poi la giovane di Osaka si voltò nuovamente verso di me tutta sorridente. “Piacere mio Shinichi, io sono la miglioare amica di Ran e... come Heiji anche lei mi ha parlato molto di te” Dopo questa frase diventai un po rosso. Non che non lo sapessi ma, sentirselo dire così è tutta un altra storia. “Ah...oh...ehm... spero che ti abbia parlato bene di me!” “Oh molto bene, non immagini quanto. Ma adesso lascia stare me e va da lei... devi ancora salutarla” “Già hai ragione!” Ci sono veri motivi per la quale ho lasciato Ran per ultima. Uno di questi è che non sapevo cosa dirgli dopo tanto tempo. Un altro è che non so cosa aspettarmi. Potrebbe abbracciarmi, come potrebbe prendermi a colpi di Karate. Comunque, mi avvicinai a passo lento verso di lei che era ancora leggermente sconvolta dalla mia comparsa improvvisa, maquesti so dettagli. Appena arrivai di fronte a lei, mi accorsi subito dei suoi occhi pieni di lacrime. Così avvicinai lentamente la mia grande mano alla sua guancia. Appena la poggiai sul suo viso chiuse gli occhi lasciandomi fare, con il pollice le asciugai una lacrima che era sfuggita dal suo controllo. Stavo per spostare la mia mano, ma venni bloccato dalla sua piccola e tremante. Cosi le presi la mano allontanandole dal suo viso e l'abbracciai. Lei ricambiò subito il mio abbraccio. Certo mi sentivo osservato avendo 4 occhi puntati addosso, ma a me non importava. Volevo solo stare vicono alla mia Ran, tutto il resto non esisteva. Appena ci staccammo da quel caldo abbraccio ci guardammo negli occhi. Noi non avevamo bisogni di parole, ci bastava uno sguardo per capire cosa provavamo ed io in quel momento nei suoi occhi lessi AMORE. La vidi avvicinarsi pericolosamente alle mie labbra, ma io la bloccai sul nascere. Dovevo ancora dirle tutta la verità e non volevo illuderla. L'allontanai lentamente da me “No Ran. Prima devo raccontarti cosa è successo in questi 2 anni che nn sono stato presente a partire da quel giorno al Tropicaland” Lei mi guardò confusa ma annuì comunque e ci andammo a sedere su 2 panchine poste ai lati di un tavolo così da essere 2 in una panchina e 2 in un altra. Eravamo io ed Heiji in una e le ragazze in quella di fronte. Io avevo davanti Ran così da poterla quardare negli occhi. Non avevo la benchè minima idea di come iniziare, non mi ero procurato neppure uno straccio di discorso. Da bravo stupido avevo pensato “- E che ci penso a fare tanto appena arrivato la le parole usciranno sole-”. Che idiota che sono stato a pensare quelle parole. “Allora ragazze quello che sto per raccontarvi ha dell'incredibile ma è tutto vero pultroppo. Quindi per favore fatemi parlare senza interrompermi tranne se vi faccio delle domande io” “OK Shinichi inizia a raccontare” disse Ran pacata. Ma nei sui occhi si poteva leggere curiosità e paura. “ Allora Ran come puoi ben ricordare il giorno che sono scomparso noi eravamo andati al Tropicaland. Mi sono allontanato per seguire un losco tipo vestito totalmente di nero. Ricordi che quel giorno di 2 anni fa quando siamo saliti sul treno dei misteri quei 2 tipi seduti dietro la vittima?” “Si, come dimenticarli. Quello alto aveva un paio di occhi da far venire i brividi brrr...” “Comunque io inseguii quello basso con gli occhiali da sole. Mi nascosi dietro un muri e mi misi ad osservare la scena. Quello che mi si presentò davanti aveva dell'incredibile, stavo assistendo ad uno scambio illegale. Una valigetta nera piena di soldi in cambio di una videocassetta contenente il video di un'azienda che contrabbanda armi. Ma questo non è importante. Comunque volendo mandare quel criminale in carcere ho preso la mia macchina fotografica tascabile e feci delle foto. Ero così preso ad osservare la scena che non mi sono accorta che un complice dell'uomo in nero si stava avvicinando e mi colpì alla testa con qualcosa che sembrava un bastone o un tubo qualcosa del genere facendomi perdere i sensi- vidi le ragazze sussultare ma ancora non era niente- siccome ero un testimone scomodo decisero di uccidermi, ma no potendo utilizzare la pistola perché c'erano ancora troppi poliziotti in giro per il caso del treno dei misteri, decisero di utilizzare un veleno creato dalla loro organizzazione, che una volta ingerito non solo uccideva ma non lasciava neanche traccia del corpo. Qualcosa però andò storto perché quel veleno non mi uccise, mi trasformò. Diventai così un bambino di 6 anni. La polizia mi trovò e volendo mandarmi in un orfanotrofio scappai diretto alla villa del professor Agasa- vidi Ran iniziare a tendersi. Aveva capito- ci volle un po per convincere il professore che ero Shinichi, ma alla fine ci riuscii. Agasa ed io intrammo nella mia villa e mi diede dei vestiti di quando ero piccolo e intanto raccontavo la storia al professore. Appena finii di raccontare la , il professore mi vietò categoricamente di raccontare questa storia a nessun altro dicendomi che avrei messo il pericolo tutte le persone che ne erano a conoscenza. Per questo quando venisti tu Ran, mi sono presentato sotto le mentite spoglie di Conan Edogawa- notai Kazuha che era sbalordita e Ran che aveva i pugni serrati sul tavolo, ma non parlava- il professore ti chiese se potevi portarmi a casa tua, io non ero per niente d'accordo, ma lui mi convinse dicendomi che se sarei andato a vivere con un detective avrei avuto più possibilità di scovare l'organizzazione. Io intanto risolvevo casi su casi a posto di tuo padre per questo non si ricordava mai come li aveva risolti perché li risolvevo io grazie a dei macchiggegni inventati dal professore. Ogni volta che ti dovevo chiamare utilizzavo un modulatore vocale a forma di farfallino che io portavo sempre con me o al collo o nella tasca dei pantaloni. Dopo un po di tempo Agasa trovò una bambina svenuta vicino casa sua, così la prese e la portò a casa sua. Quando si risvegliò ci raccontò la sua storia e così scoprimmo che lei faceva parte dell'organizzazione che mi trasformò e che era stata proprio lei a creare quel veleno che mi aveva rimpicciolito. Il nome del veleno era APTX4869. Lei voleva scappare da quell'organizzazione (che io chiamo “uomini in nero” o “MIB”) e quindi ingerì anche lei la capsula e fin ora ha vissuto sotto le mentite sfoglie di Ai Haibara. Con il tempo lei riuscì a creare degli antidoti temporanei che mi facevano tornare Shinichi per qualche ora e solo ieri è riuscita a trovare l'antidoto definitivo. L'organizzazione è stata sconfitta qualche mese fa ma ho aspettato per dirti tutto. Ho aspettato perché non volevo raccontarti la verità con il corpo di Conan. Le persone che erano a conoscenza del mio segreto erano poche cioè: il professore, Ai, i miei genitori che dicevano che loro riconoscerebbero il loro bambino anche a 50 anni e l'ultimo è Heiji. Lui l'ha scoperto solo, quando siamo andati al club di Sherlock Holmes,- vidi Kazuha guardare Heiji in cerca di un consenso e Heiji che annuiva. Ran invece aveva la stessa posizione di poco prima- Dovete anche sapere che ogni antidoto di quelli temporanei che prendevo avevano pericolo di morte eppure io li prendevo comunque pur sapendo che rischiavo di morire. Li prendevo con un solo scopo. Quello di vedere te Ran. Io non ce la farei a stare lontano da te per così tanto tempo, io andrei pure in capo al mondo per poterti vedere anche solo un secondo. E in questa avventura ho rischiato addirittura la vita per vederti felice. Tutte quelle volte che tu stavi chiusa in camera a piangere mi spezzavano il cuore ma non facevo niente solo per il fatto che non sarebbe servito a niente. L'unica medicina per te, per le tue lacrime era il vero io. Ma invece io rischiavo pure la vita non solo prendendo quegli antidoti, ma il solo farmi vedere in giro sotto forma di Shinichi era un pericolo. Potevano vedermi quelli dell'organizzazione e sarei morto. E ora di sicuro ti sembrerò egoista ma io non volevo morire così presto sapendo di non averti detto quello che provo per te. Quindi ho preferito nascondermi per poterti dire tutto questo più un'altra cosa” Heiji mi guardava strano, Kazuha era ancora sconvolta e Ran... Ran ora mi stava guardando con gli occhi pieni di lacrime i pugni li aveva sciolti e ora le sue mani erano tremanti... voleva saper che altro avevo da dire. Sinceramente non era nei piani dire quello che sto per dire. Le mie guance si colorarono subito di rosso, ora ero io a tenere la testa bassa, non ce la facevo a dirlo tranquillamente. “R-ran i-io volevo dirti... che rischierei ogni giorno la vita per te, so quanto odi le bugie ma pultroppo questa era indispensabile i-io dovevo proteggerti. Non potevo permettere che quei pazzi ti sfiorassero anche solo con un dito. Tu dovevi stare all'oscuro di tutto per stare al sicuro e... lo avrei rifatto anche altre 1000 volte se significa proteggerti. P-perchè Ran i-io...-sbuffai- Ran io ti amo e non posso rischiare di perderti per colpa del mio lavoro. Io ti amo e ti proteggerò pure a costo di morire. Ti amo da sempre, amo specchiarmi nei tuoi occhi, quei magnifici occhi, amo il tuo profumo, i tuoi capelli, la tua risata che per le mie orecchie è musica e amo quelle labbra che un sacco si volte ho desiderato baciare, AMO TE” Fu un secondo e non capii più niente. Solo qualcosa di morbido schiacciarmi le labbra e degli applausi intorno a me. ANGOLINO AUTRICE CHIEDO UMILMRNTE PERDONOOOO PER QUESTO RITARDO QUASI UN MESE... PERDONOOOOOOO. Vi prego perdonatemi per questo orribile ritardo, ma cercate di capirmi, mancavano le idee, sono stata operata e ricoverata all'ospedale e in più mio padre ha tolto il computer a me e mio fratello quindi è stato un mese orribile. Spero che questo capitolo non vi deluda ho fatto del mio meglio per quello che potevo. Spero solo che con questo ritardo non perderò i lettori. Adesso ringrazio le 7 persone che hanno recensito lo scorso capitolo, quelle che hanno messo la storia tra preferite, seguite e ricordate. E ovviamente anche chi legge soltanto. Alla prossima (spero presto) Ranchan Ps. Ancora scusaaaaateeeeee

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Capitolo 7
*** Due nuove coppie ***


DUE NUOVE COPPIE

RAN'S POV

 

Mi staccai dalle labbra di Shinichi risedendomi al mio posto di fronte a lui, osservai la sua reazione. Aveva gli occhi chiusi e appena li aprì sbatté più volte le palpebre, come per capacitarsi che quello che avevo appena fatto era successo realmente e non era un sogno. Appena accennai un sorriso abbassai la testa. Ero sconvolta io stessa di quello che avevo appena fatto, nessuno fiatava e l'unico rumore che c'era erano i brusii di sottofondo delle persone che passano vicino a noi ignari di quello che stava succedendo in quel tavolo. A spezzare il silenzio fu Shinichi che per tutto il tempo era rimasto a fissarmi con aria sconvolta. Forse non si aspettava quel mio gesto, fatto sta che a me è piaciuto tantissimo anche se era solo un tocco di labbra, non un bacio a lingua no nono. Era solo un bacio a stampo, così innocente ma che mi ha causato brividi in tutto il corpo, in questo momento al solo ripensare a quanto successo qualche minuto prima mi vengono le farfalle nello stomaco.

-Quindi non sei arrabbiata?- mi chiese lui.

-Ti sembro arrabbiata?- risposi.

-Non si risponde a una domanda con un altra domanda!-

-Hai ragione. In effetti si sono un po arrabbiata. Avrei preferito che me lo dicessi prima... di Conan intendo, ma capisco che se me l'hai detto ora era per proteggermi e ti questo ti sono grata. Avrei dovuto immaginarlo, il suo modo di muoversi, di parlare, la sua ossessione per il lavoro di papà e per Sherlock Holmes, per i film e romanzi gialli. L' incredibile somiglianza con te da bambino- ridacchiai tra me e me- tutto faceva capire che eri tu, ma io sono stata cieca e non ho voluto vedere l'apparenza. Tutto di lui mi riconduceva a te. Infatti l'ho pensato più volte, ma tu riuscuvi sempre a sviare i miei sospetti risultando innocente. Se me l'avresti detto qualche tempo fa di sicuro mi sarei arrabbiata a morte con te prendedoti poi a colpi di karate. Oggi no, oggi ti ho perdonato e sono contenta di averlo fatto. Per quanto riguarda la tua dichiarazione...- lo vidi arrossire di botto abbassando la testa e Heiji al suo fianco che se la rideva sotto i baffi-... anch'io ti amo-

Sta volta fu il mio turno di arrossire e abbassare la testa.

Shinichi si alzò, mi tirò su e mi abbracciò stretta per poi staccarsi e baciarmi a stampo. Appena ci staccammo ci guardammo negli occhi. Sentivamo quei due impiccioni ridacchiare, così mettemmo su un sorrisetto che sapeva d'intesa. Ci voltammo a guardare i nostri amici con quel sorriso ancora stampato in volto. Appena si accorsero k li fissavamo si zittirono all'istante guardandoci spaventati.

-Che succede?- ci domandò appunto Heiji deglutendo.

-Kazuha!- disse Shinichi – oggi al telefono, Heiji mi ha detto che vorrebbe dirti qualcosa di molto importane. Fallo parlare e non credere al suo inutile tentativo di sviare il discorso.- continuò iniziando a camminare.

Arrivato di fianco ad Heiji, Shinichi si abbassò a dirle qualcosa e io ne approfittai per parlare con Kazuha.

-Mi raccomando amica, non c'è momento migliore di questo per dirgli ciò che provi per lui-

Non la lasciai rispondere che mi allontanai subito insieme a Shinichi che aveva finito di parlare con Heiji. Presi a braccetto Shinichi e lui gridò ai nostri amici.

-Ci vediamo a casa mia! Le valigie sono già la!-

Sentimmo un “OK” provenire da tavolo e noi ci nascondemmo immediatamente dietro una siepe.

 

SHINICHI'S POV

 

Ok questo è in assoluto il giorno più bello della mia vita, mi sono dichiarato, ho detto la verità a Ran, lei mi ama, certo non sono sicuro che ora stiamo insieme visto che non ce l'ho ufficialmente chiesto, ma mi ama è questo l'importante. Ci nascondiamo dietro una siepe e controlliamo quei due imbranati dei nostri amici. Cavoli si piacciono a vicenda e non se ne accorgono. Quindi ho dato una piccola spinta. Heiji non mi ha detto niente, l'ho inventato per faro parlare sennò da qua a 100 anni ancora non sanno niente di cosa provano l'uno per l'altra.

-Cosa hai detto prima ad Heiji?- interruppe i miei pensieri Ran..

-Di darsi una mossa a dichiararsi, che non c'è momento migliore di questo e che dopo di me toccava a lui- dissi svogliatamente continuando a tenere gli occhi fissi su quei due ma rivolgendo un piccolo sorriso a Ran.

-Capito, ehm... Shinichi?-

-Si?- risposi.

-Noi ora cosa siamo?- mi domandò.

Ok non sapevo cosa rispondere.

-Ehmm... la mia ragazza se tu vuoi!- risposi imbarazzato.

-E me lo chiedi pure? Certo che voglio essere la tua ragazza!- esultò lei saltandomi al collo e baciandomi. Questa volta il bacio stava andando un po oltre quello a stampo. Avevo da qualche secondo chisto accesso alla sua bocca quando un colpo di tosse ci interruppe. Ci staccammo alzando la testa, trovando le facce divertite di Heiji e Kazuha che ci scrutavano. Mi alzai di colpo da terra visto che quando Ran mi è saltata addosso ho perso l'equilibrio e sono caduto. Le porsi la mano facendo alzare anche lei imbarazzata quanto me. Appena si alzò non le lasciai la mano mentre sia io che Ran avevamo sguardi di fuoco rivolti io ad Heiji e lei a Kazuha, anche se sembrava poco credibile visto in rosso che ci colorava la faccia. Mentre lui si divertiva io abbasso lo sguardo ma poi sbuffo e sempre tenendo Ran per mano mi avvio verso l'uscita del parco dicendo

-Se non vi muovete vi lascio fuori casa-

Loro si guardano e iniziano a correre verso di noi che siamo ormai fuori. Arrivati alla fermata del bus controlliamo a che ora passa.

-Uffa dobbiamo aspettare mezz'ora!- si lamentò Kazuha.

-Già, speriamo passi in fretta- continuò Ran.

Io ed Heiji invece ci limitammo a sbuffare. Sfruttando quel tempo di attesa sussurrai a Ran

-Ora porto via Heiji e lo interrogo su quello che è successo mentre eravamo distratti, tu pensa a Kazu-

-OK- fu la sua risposta.

Lasciai la sua mano e portai Heiji un po più distante in un posto con meno confusione, tutto ovviamente contro la sua volontà. Appena svoltato l'angolo lo spinsi al muro e mi allontanai puntandolo con un dito e dicendo teatralmente

-Heiji Hattori le conviene dire la verità se non suole essere accusato di...di...di... aaa non lo so. L'importante è che mi racconti cosa le hai detto per filo e per segno-

Lo sentii ridacchiare e mi disse

-Grazie amico... grazie di cuore-

Io lo guardai confuso

-Grazie di cosa?-

-Grazie a te e a quella stupida cosa che ti sei inventato del telefono e per invogliato Kazuha a non credermi se sviavo il discorso, sono finalmente riuscito a dirle ciò che provo per lei. Certo all'inizio ti volevo uccidere ma poi appena le ho detto tutto mi sono sentito il cuore più leggero-

-Eeee... poi, cos'altro è successo?-

-Ehm...- sospirò- io...io... io l'ho baciata- disse tutto d'un fiato abbassando la testa subito dopo.

-E bravo il mio Hattori così ora siamo entrambi sistemati. Or dai vai dalla tua ragazza che ti starà aspettando con ansia. Perché è a tua ragazza vero?-

-Ehmm... si certo certo. Anche tu e Ran state insieme no?-

-Certamente-

Scoppiammo a ridere e tornammo dalle ragazze. Io ripresi la mano di Ran e Heiji quella di Kazuha. 5 minuti dopo arrivò il bus. Saliti su di esso prendemmo posto nell'ultima fila quella a 4 posti e per tutto il viaggio non facemmo altro che parlare del più e del meno. Arrivti a destinazione ci incamminammo verso la mia villa. Una volta dentro noi ragazzi ci sedemmo sul divano. Le ragazze ci guardarono e scossero la testa. Però ci raggiunsero subito anche loro. Dopo un po il mio sguardo cadde sull'orologio.

-Ragazzi sono già le 20:00,cosa facciamo per cena?-

-Che ne dite se ordiniamo una bella pizza per festeggiare?- propose Heiji.

-Si, festeggiamo il ritorno di Shin...- iniziò Ran.

-...e la nascita di 2 nuove coppie- concluse Kazuha.

-Perfetto allora è deciso. Chiamo la pizzeria. Come la volete la pizza?-

-Per me una capricciosa- disse Heiji

-Per me una prosciutto- disse Ran

-Per me una margherita- completò Kazuha

Io annuii e composi il numero della pizzeria migliore che conoscevo.

-Buonasera vorrei ordinare 4 pizze d' asporto...si... allora sono 1 capricciosa, 1 margherita, 1 prosciutto e 1 wurstel e patatine. Via.... . Ok la ringrazio.- conclusi la telefonata – perfetto ragazzi la pizza sarà qui tra 30 minuti-

Tutti annuirono e mentre aspettavamo la pizza decidemmo di apparecchiare la tavola. Dopo mezz'ora esatta arrivò la pizza,pagai e le portai a tavola. Mangiammo tutto con gusto e appena finito decidemmo di vedere un film.

-Allora che film vediamo?- chiesi.

-Titanic!- risposero Kazuha e Ran all'unisono.

-Naaaa! Troppo romantico! Vediamo “dieci piccoli indiani”- protestò Heiji.

-Niente gialli o polizieschi o cose simili- disse Ran.

-Okok basta!- dissi io – scegliamo il genere...-

-Giallo- -Romantico- dissero all'unisono Heiji e Kazuha.

-... ma che non sia “giallo” o “romantico”- continuai io.

-Soprannaturale?- chiese Ran.

-Si mi sembra perfetto- risposi io – a voi va bene no?- domandai rivolto a quei due idioti.

- Si ok- rispose Kazuha, ricevendo per risposta solo un cenno di capo da parte di Heiji.

-OK, allora abbiamo Twillight, Dracula, Frankenstein o la Mummia-

-Twillight!- risposero tutti.

-Ok, quale dei 5?- domandai.

- Che ne dite se ne vediamo 1 al giorno? Iniziando da oggi con il primo- domandò Heiji.

- OK- rispondemmo.

Una volta messo il disco ne lettore, mi sistemai sul divano vicino alla mia ragazza “ aaa che bell'effetto che mi fa chiamarla così” pensai.

Lei si sistemò meglio con la testa poggiata sulla mia spalla, entre io premevo “Play”. Il film iniziò e tutti eravamo concentrati sulle immagini della TV.

Dopo 2 ore il film finì. Io tolsi il disco dal registratore e lo posai nella sua custodia.

-Ok, è ora di andare a letto. Allora io ho 1 sola stanza degli ospiti quindi dobbiamo essere in coppie, come ci dividiamo?- chiesi.

- Facciamo che per oggi ci dividiamo io e Kazuha nella camera degli ospiti e tu ed Heiji nella tua camera- propose Ran.

- Nono, voi ragazze in camera mia e noi ragazzi nella camera degli ospiti- dissi e tutti annuirono.

-Ok allora io vado a sistemare la camera per noi Heiji. Ci metto 5 minuti. Se volete voi ragazze potete iniziare ad andare in camera mia. Poi, Kazuha?- dissi.

-Si?- rispose.

-Hai portato con te il pigiama vero?-

-Ehm... veramente no, era previsto che dovevamo tornare per sta sera e quindi abbiamo portato solo un cambio per i casi di emergenza-

-Capito, quindi non l'hai portato neppure tu!- dissi rivolto ad Heiji. Lui scosse la testa in segno di negazione.

-Ehm... ok allora ad Heiji presto io qualcosa da mettere per la notte. Voi ragazze potete mettere qualcosa di mia madre. A Ran sono sempre andati bene i suoi abiti quindi dovrebbero andare bene pure a Kazuha. Ran tu sai dove sono le cose di mia madre, vai in camera loro e scegliete delle cose per la notte, tu Heiji vieni in camera mia così prendiamo anche noi delle cose per la notte-

Tutti annuirono e salimmo le scale dividendoci per andare in camera mia e dei miei genitori.

Una volta in camera aprii un cassetto mentre lui si guardava intorno, presi 2 pigiami: 1 blu a strisce azzurre e 1 completamente rosso. Diedi ad Heiji quello rosso e prima che potessi uscire mi disse

-Quante foto!-

Quasi non mi congelai sul posto e girandomi lentamente a guardarlo potei notare il suo sorrisetto divertito. Misi una mano sulla testa ridacchiando nervosamente.

-Ehm... s-si...h-hai ragione...eheheh-

-Dai amico andiamo- disse ridacchiando. Io sbuffai ma lo seguii comunque. Una volta fuori incontrammo le ragazze in corridoio

-Ragazze se vi serve il bagno andate pure, Ran sa dov'è- vidi la diretta interessata annuire e prendere Kazuha per il braccio e trascinarla in camera mia. Io ed Heiji ci dirigemmo nella stanza degli ospiti. Ci cambiammo e mettemmo i vestiti sporchi nella cesta per fare il bucato.

- Hey, che ne dite se tu e Kazuha passate le vacanze qui? Chiamate i vostri genitori e le passate qua con me e Ran-

- Si mi sembra una buona idea, domani li chiamo. Andiamo a dirlo alle ragazze-. Io annuii e uscimmo dalla stanza.

Percorremmo il corridoio fino ad arrivare di fronte camera mia. Bussai e la voce di Ran mi fece capire che potevamo entrare. Appena dentro vidi Ran che aiutava Kazuha a stendere delle coperte sul pavimento. Molto probabilmente per Kazuha visto che lei ed Heiji sono abituati con il Futon. Molto probabilmente anche Heiji avrebbe voluto dormire così.

-Senti Ran io ed Heiji avevamo in mente di far passare le vacanze ke iniziano appunto domani, se non erro oggi era l'ultimo giorno prima delle vacanze estive giusto?- la vidi annuire – quindi sarà così pure ad Osaka giusto?- questa volta fu il turno di Heiji e Kazuha di annuire – quindi non sarà un problema. Heiji può usare sempre i miei vestiti mentre Kazuha potrebbe usare quelli di Ran, tanto basta fare un salto all'agenzia, prendere un po di roba e portarla qui. Così possiamo passare tutta l'estate insieme ai nostri amici del Kansai ihihih- dissi.

-OK, faremo cosi... però ora andiamo a dormire che sto morendo di sonno- disse Kazuha facendoci annuire tutti. Mi avvicinai a Ran dicendole

-Buonanotte amore- per poi lasciarle un casto bacio sulle labbra. Lei sorrise augurandomi a sua volta la buonanotte, io le sorrisi in risposta e insieme ad Heiji mi allontanai verso quella camera che avrebbe dovuto ospitarci per tutte le vacanze. Aiutai Heiji che per appunto voleva dormire sul pavimento e dopo mi misi finalmente anche io sotto le coperte addormentandomi non appena poggiai la testa sul cuscino.

 

 

ANGOLINO AUTRICE

 

PERDONO, PERDONO,PERDONO.

SONO IN UN RITARDO ORRIBILE T-T

Volevo aggiornare prima ma le idee mancavano, poi c'è stato un periodo in cui non volevo fare niente, neanche mangiare T-T

E sinceramente non l'ho passata neppure del tutto, però è da troppo che non aggiornavo e se non fosse stato per LUNABY ( CHE RINGRAZIO UMILMENTE ) non sarei riuscita ad aggiornare. Apparte questo, spero che il mio ritardo non vi abbia fatto perdere la voglia di leggere la mia storia.

Inoltre voglio ringraziare LUNABY, BESSIELIZZIE E SHIN RAN AMORE che mi recensiscono puntualmente ogni capitolo.

Poi ringrazio anche tutti gli altri che mi hanno recensito gli altri capitoli, che ha messo la storia tra preferite e seguite.

Un bacio e al prox capitolo

Ranchan

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Capitolo 8
*** In campeggio ***


IN CAMPEGGIO

 

SHINICHI'S POV

 

Sono le 8:30 e io sono sveglio da un ora, gli altri dormono tutti ma sono sicuro che non ci vorrà molto prima che si svegli pure Ran. Quindi decido di andare di sotto a preparare la colazione. Scendo lentamente le scale cercando di fare meno rumore possibile per evitare di svegliare gli altri. Arrivato in cucina, prendo la tovaglia a quadri bianchi e azzurri con della frutta disegnata,dal cassetto. Poi prendo un piatto, dei toast e il tostapane.

Inizio a tostare qualche toast, poi prendo dei coltelli, burro, marmellata, miele, latte e succo di frutta. Metto tutti i toast pronti nel piatto che avevo preso prima e poggio anche quello sul tavolo. Poi prendo dei cucchiaini li poggio sul tavolo e per finire inizio a preparare il caffè. Come previsto dopo poco si sveglia anche Ran. Fa il suo ingresso in cucina con ancora la faccia assonnata e i capelli arruffati e non posso fare altro che pensare che anche così è sempre bellissima.

-Buongiorno principessa- dico. La vedo arrossire un po e abbassare la testa.

-Buongiorno amore- dice. OK stavolta sono io ad arrossire.

Mi avvicino per stamparle un bacio che viene subito approfondito.

-Ehm.... vieni ho preparato la colazione- dico una volta che ci siamo separati a malincuore di entrambi.

-Si ma prima svegliamo i piccioncini?-

-Si vado a svegliare Heiji tu vai a svegliare Kazuha-

-OK-

Le prendo la mano e iniziamo a salire le scale quando vediamo che le porte delle rispettive stanze ,separate solo dal bagno, si aprono e ne escono in contemporanea 2 ragazzi visibilmente assonnati. Appena si vedono un sorriso compare sui loro volti, si avvicinano scambiandosi il buongiorno e un dolce bacio. Non si erano ancora accorti della nostra presenza sulle scale. Infatti quando lui la prende per mano e si voltano per scendere, ci vedono e sobbalzano.

-Buongiorno ragazzi- diciamo io e Ran con un sorriso.

-Buongiorno- risposero loro.

Sento il caffè e mi allarmo lasciando la mano di Ran e correndo giù per le scale. So che tutti mi stanno guardando sconvolti e molto probabilmente con un punto interrogativo sopra la testa in stile anime.

Appena arrivo in cucina spengo subito la caffettiera, altri 2 secondi e il caffè era da buttare. Metto un piccolo sottopentola sul tavolo e vi poggio sopra la caffettiera, poi prendo lo zucchero e poggio anche quello. Intanto chiamo gli altri che appena arrivano si siedono a tavola per fare colaione. Poi mi siedo anche io.

- Ragazzi dovete chiamare i vostri genitori!- esclamo.

- Hai ragione Shinichi, appena finiamo la colazione chiamo mia madre- mi risponde Heiji.

-OK- dico.

 

 

Abbiamo appena finito di fare colazione e sparecchiato la tavola. Ora abbiamo lasciato Heiji in cucina mentre noi ci siamo spostati in soggiorno. 10 minuti dopo Heiji torna e appena arriva davanti a noi sfoggia un sorriso a 32 denti dicendo- i miei hanno accettato subito, mi hanno chiesto come avrei fatto a cambiarmi e gli ho spiegato tutto dove vivremo in questi 3 mesi che Shinichi presterà i vestiti a me e Ran li presterà a Kazu. E loro hanno detto si. Intanto mio padre chiamava il padre di Kazuha e hanno accettato pure loro. Credo fossero pure felici di non averci intorno per 3 mesi- e scoppia in una fragorosa risata seguito poi da tutti noi.

Poi prendo parola:

- Che ne dite di andare in capeggio per un po? Che so una settimana, ho tutto l' occorrente per campeggio in cantina- propongo.

Tutti acconsentono già esaltati.

- Allora che ne dite partiamo subito?- dice Ran.

Annuiamo energicamente e andiamo in cantina a prendere tutto quello che può servire in un campeggio. Gli diamo una ripulita e poi ci andiamo a sistemare pure noi. Appena arriviamo in cima alle scale bacio Ran e andiamo nelle nostre camere. Subito dopo Heiji mi segue, ma non prima di aver dato anche lui un bacio a Kazuha.

Ci prepariamo, io sono vestito con un pantalone a ginocchio militare, una maglietta rossa a mezze maniche e una giacca verde militare senza maniche. Heiji invece ha un pantalone sempre a ginocchio però marroncino e una polo verde ed entrambi abbiamo gli scarponcini.

Poi prepariamo le valige con con i vestiti ci potrebbero servirci, solo lo stretto necessario, invece sono sicuro che le ragazze hanno una valigia enorme per ciascuna. Appena siamo pronti scendiamo e aspettiamo le ragazze.

 

ANGOLINO AUTRICE

So di essere in ritardo, ma ormai credo che ci siate abituati.

So che il capitolo è molto corto ma non avevo idee, però vi avevo già fatto aspettare troppo e quindi ne ho pubblicato uno corto spero non vi dispiaccia.

Alla prossima

Ranchan

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