Night of snow and stars, Captainswan a Christmas Carol

di pandina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Past: Night of snow and stars in the waves ***
Capitolo 2: *** The love in a gift ***
Capitolo 3: *** Future: Life in a flame ***



Capitolo 1
*** Past: Night of snow and stars in the waves ***


Past: Night of snow and stars in the waves

L'aria notturna era diventata pungente.

Il mare calmo aveva lasciato posto a leggere onde che s'increspavano contro il legno dello scafo della Jolly Roger.

La Jolly Roger.

La sua nave, la sua cosa.

Che stava riconducendo nuovamente verso Storybrook.

Hook si sentiva in pace al suo posto di comando.

Niente lo appagava di più che stare al timone di quel veliero.

Sì voltò e posizionò il cannocchiale astronomico verso nord.

Una sottile falce di Luna calante sorgeva, seguita poco dopo da Saturno.

Inclinando appena verso Est, ecco apparire davanti ai suoi occhi la più bella costellazione invernale, Orione, e a giudicare dalla posizione attuale , tutto stava ad indicare che l'indomani sarebbe stato il Solstizio d'inverno, quindi quella che stavano vivendo in quel momento era la notte più lunga dell'anno.

Staccò gli occhi dallo strumento per posarli verso il ponte maggiore, dove una figura silenziosa era appoggiata al parapetto.

Avrebbe riconosciuto ovunque quella sagoma sottile , i lunghi capelli biondi mossi dal vento, quel profilo così perfetto.

Sorrise Hook.

Altro che feroce pirata, stava trasformandosi in un menestrello romantico!

Con un sospiro , balzò giù dal posto di comando e fece di corsa i pochi scalini che lo dividevano da lei.

“Questo è il periodo migliore per osservare Orione” Le disse piano all'orecchio, facendola sobbalzare.

Emma si girò verso di lui

“Mi hai spaventata Hook!” E lui le sorrise con quel suo fare malizioso, appoggiandosi a sua volta al parapetto.

“Domani sarà il solstizio d'inverno, questa è la notte più lunga dell'anno. Tra i marinai c'è l'usanza in questa notte di esprimere un desiderio, convinti che con l'arrivo dell'inverno, la nuova luna porterà la fortuna sperata”.

Emma osservava l'uomo che le stava parlando, così assorto in ciò che raccontava.

Decisamente affascinante

E consapevole di esserlo.

Arrossì pensando a come si era lasciata andare con lui solo pochi giorni fa.

Scosse la testa, doveva far cambiare rapidamente corso ai suoi pensieri.

Tornò ad appoggiarsi, mettendosi accanto a lui.

“Umm...Solsitizio d'inverno dici? Questo significa che tra 4 giorni sarà Natale!”

Hook annuì

“Già sarà Natale...” disse queste poche parole con rassegnazione e rammarico, che stupirono Emma.

Si girò appoggiando i gomiti alla balaustra di legno , guardandolo con attenzione.

“Non dirmi che sei una di quelle persone che non ama il Natale?” Gli chiese canzonandolo.

Killian guardò in basso, con un sorriso triste.

“Amavo il Natale. Da piccolo, mia madre portava me e Liam nel bosco a raccogliere le noci , e poi preparava una torta che ci faceva mangiare per la Vigilia. Ma poi lei morì ...”

Emma capì cheil racconto non sarebbe continuato.

Davanti a lei non c'era più il temibile Captain Hook , bensì Killian Jones, con i suoi ricordi e le sue malinconie.

Decise così di deviare l'argomento in modo da non intristirlo troppo.

“Io adoro preparare l'albero di Natale! Addobbarlo con ogni sorta di decorazione, le luci...Anche se non è che me lo sia mai potuta permettere più di tanto...All'orfanotrofio ero sempre in prima linea negli allestimenti. Poi quando iniziai ad andare nelle case famiglie, le cose cambiarono. Non parliamo poi del tempo passato in prigione, però anche lì avevo il mio alberello con le lucine. “

Hook era totalmente preso dalle parole di lei, da come Emma raccontasse con tanta semplicità momenti duri della sua vita, e sorrise.

“Che cos'è l'albero di Natale?” Chiese incuriosito dando anche lui le spalle al parapetto per osservarla meglio.

La giovane alzò le sopracciglia stupita da quella domanda.

“Ma come cos'è?? Nella foresta incantata o da dove vieni tu non esiste fare l'albero di Natale?” Emma non sapeva se mettersi a ridere o a piangere.

L'ALBERO DI NATALE!

Diamine!

In qualsiasi parte del mondo lo conoscono e lo fanno!

Killian era un tantino risentito.

“Swan, ora non conosco le usanze di tutta la foresta incantata ma no! Dalle mie parti non sappiamo cosa sia ok?” Aveva messo il broncio e questo gli inferì un'aria da ragazzino, che intenerì la bionda.

Così si mise a sedere sul legno duro del ponte con le ginocchia piegate e iniziò a spiegare.

“Fare l'albero di Natale è una tradizione antica. Di solito è un pino o un abete, ma in realtà va bene qualsiasi cosa, pur chè vi si possa appendere piccoli oggetti, cose che hanno un valore sentimentale, che evocano un ricordo o che semplicemente parlano di te o ti piacciono. C'è chi appende palline colorate, campanelle per chiamare gli angeli, stelle per ricordare la Cometa. Qualcuno appende dolcetti, biscotti. Di solito oltre ai ninnoli vengono messe lucine o candele, per simboleggiare la luce che sconfigge il buio del lungo inverno. E' bello che il momento sia condiviso tra le persone che si vogliono bene, famiglia, amici. Ecco tutto qui”

Killian seguì tutto il discorso di Emma , anche lui seduto accanto a lei . Si prese il mento tra le dita cominciando a grattarlo.

“ Quindi , magari , se io prendessi come “albero” il Maestro della Jolly Roger, potrei appenderci delle cose?” Domandò

Lei volse lo sguardo verso l'alto, dove la vela maggiore era ancorata all'albero che dominava con la sua prestanza l'intera nave.

“Beh direi di sì” Rispose con un sorriso.

Era una situazione a dir poco assurda.

Stavano tornando dal viaggio a Neverlend.

Avevano sconfitto Peter Pan, ritrovato Henry, scoperto che Neal era vivo e loro?

Loro erano tranquillamente seduti sul ponte a parlare di far diventare l'albero maestro della Jolly un Albero di Natale!

Scosse la testa e iniziò a ridere.

Killian la guardò stranito.

“Che c'è ora?” Chiese con una punta d'irritazione.

Emma , continuando a ridere si volse verso dii lui.

“Mi stavo immaginando il tuo albero Maestro addobbato per Natale: Fiaschette di rum a decorarlo e in cima un uncino, sarebbe davvero originale!”

Anche Killian volse lo sguardo verso il grande Tronco sostegno della vela maggiore.

“Beh , non amo essere uno fra i tanti , quindi direi che l'originalità mi si addice .”

Balzò in piedi agilmente, aggiustandosi il lungo pastrano di pelle, poi allungò una mano verso Emma, che la guardava interrogativa .

“Andiamo Swan!”

Lei era confusa

“E dove...?”

“Sottocoperta. Mi devi aiutare a trovare qualche oggetto da appendere al più originale Albero di Natale che si sia mai visto!” E mosse la mano per invitala .

Emma deglutì, e afferrò la mano che le era stata offerta.

Il contatto con le sue dita calde le procurò un inaspettato brivido, tanto che lo guardò per vedere se anche lui avesse sentito qualcosa.

Gli occhi di lui le diedero la conferma che la scossa non era solo la sua immaginazione.

Lo sguardo di Hook sembrava volerle trapassare l'anima.

Le dita ancora strette alle sue , aumentarono leggermente la loro pressione.

Fu come se il cameratismo condiviso solo qualche istante prima si fosse improvvisamente trasformato in qualcosa di diverso , qualcosa a cui Emma faticava a dare un nome.

Era una sorta di leggerezza che pervadeva la mente , un calore dilagante. Come quando la febbre alta ti divora.

Ma la bionda non voleva che quella febbre la divorasse, non ancora almeno.

Così sciolse le dita da quelle di lui, mise la mano in tasca e riprese l'allegria di poco prima.

“Andiamo Hook! Mostrami qualcuno di tuoi tesori e vediamo di allestire il primo Albero di Natale che la Jolly Roger abbia mai visto!” E lo precedette scendendo in fretta i gradini per andare sotto coperta, senza accorgersi del sorriso felice che incurvava le labbra del pirata alle sue spalle.

 

 

 

Ciao a tutti!

La mia prima fic sui Cs Christmas Carol. Devo dire che non è stato semplicissimo trovare l'dea per mettere insieme qualcosa che riguardasse il passato comune di Emma e Killian e associarlo ad un Albero di Natale, così ecco qui questa storiella, assolutamente improbabile, che però, chissà, magari poteva anche starci.

Alla prossima

Gra

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Capitolo 2
*** The love in a gift ***


Present:      The love in a gift

 

Piccoli, leggeri fiocchi avevano da poco iniziato a volteggiare nell 'aria. La temperatura era scesa e un vento gelido soffiava su Storybrook.

Stavolta non c'entrava Elsa e tanto meno la Snowqueen, semplicemente era arrivato l'inverno anche nella piccola cittadina del Maine.

E con l'arrivo dell'inverno era giunto anche il Natale.

Emma era appena rientrata da un giro di ricognizione con David, tutto era tranquillo, una grande novità da quelle parti!

“tesoro dato che qui non c'è molto da fare vado verso casa. Tua madre vuole che l'aiuti a preparare le ultime decorazioni per la festa di domani sera.” Disse Charming alla figlia prendendo le chiavi del furgone.

“E conoscendola avrà messo in movimento ogni singolo abitante perchè tutto riesca al meglio” Aggiunse l'uomo scuotendo il capo.

Emma rise

Ma sapeva che era la verità!

Sua madre quando si metteva in testa qualcosa era una specie di carrarmato, un po' come lei insomma.

E per quell'anno Biancaneve aveva deciso che per una volta anche Storybrook avrebbe vissuto un “Natale da Favola” , proprio come se fossero stati nella Foresta Incantata.

Per una volta che tutti avevano i propri ricordi, che non c'erano maledizioni in giro e soprattutto, fino a quel momento, nessun cattivo si profilava all'orizzonte, per una volta avrebbero vissuto una Notte di Natale da ricordare.

Il Palazzo comunale era diventato il “Loro Castello” , e lì avrebbero fatto festa tutti insieme.

Emma sapeva quanto sua madre ci tenesse che fosse tutto perfetto, almeno per una volta.

“Stai tranquillo. Io metto a posto a qualche scartoffia, poi farò un ultimo giro di perlustrazione, giusto per stare nel sicuro, poi verrò a casa a cambiarmi. Ah papà...?” David si voltò a guardare la figlia

“Ti sei ricordato vero di andare a ritirare il regalo della mamma?” Chiese la ragazza con aria dubbiosa.

Il padre sorrise strizzandole l'occhio.

“Già fatto ! Ci ha pensato Henry ad andarlo a prendere “

Emma alzò il pollice in segno di assenso.

Una volta che David fu uscito dalla stazione dello sceriffo, lei si diede da fare per mettere in ordine alcuni documenti e non si accorse che qualcun'altro era entrato nell'ufficio.

Si sentì afferrare per la vita ed emise un piccolo grido di sorpresa e paura.

Era pronta a sferrare un calcio al suo aggressore quando una voce bassa e a lei ben conosciuta la bloccò

“Non dovresti tenere la porta aperta tesoro, qualsiasi malintenzionato potrebbe entrare e approfittare di te”

Killian!

Emma , ancora stretta al suo corpo, aveva il cuore che batteva furiosamente per lo spavento iniziale, ma non solo.

Si girò verso di lui e gli mollò un pugno ad una spalla

“Ma sei impazzito?Hai intenzione di farmi morire di paura?” Gli disse con voce ferma cercando di prendere le distanze da lui, cosa che non le riuscì.

Hook la stringeva saldamente a sé con stampato sul viso la sua aria da ragazzaccio.

“Perdonami Swan, ma non ho resistito. Eri così bella tutta intenta a sistemare quei fogli, con questi tuoi meravigliosi capelli che ti ricadevano sul viso” e dicendo così glieli spostò con l'uncino e le posò un lieve bacio sul collo.

Emma rabbrividì, ma non era certo paura quella che provava ora.

L'effetto che Killian aveva su di lei diventava più intenso giorno dopo giorno.

Aprì le mani sulle sue spalle e girò la testa per incontrare le sue labbra. Niente era più confortante di un suo bacio

Niente più eccitante

Si staccò da lui , lo sguardo era ancora corrucciato.

“E questo non vuol dire che ti abbia perdonato....” disse con finta rabbia.

Il pirata rise di gusto.

“Oh lo so che vorresti mollarmi un bel pugno per lo spavento che ti ho fatto prendere, ma so anche che preferisci baciare quest' irresistibile mascalzone !”

Eccolo qui Killian Jones!

Emma arricciò il naso e strinse gli occhi.

“Che pallone gonfiato!” E si scostò da lui

“Direi , mio caro che con questo ti sei giocato il tuo regalo di Natale” Disse lei allontanandosi per andare a prendere il giaccone.

Hook rimase un momento sorpreso.

“Regalo?!” Chiese

La bionda tornò con indosso il piumino , in mano le chiavi del maggiolino

e vedendo il suo sguardo stupito , gli rispose dolcemente.

“Killian , è la sera della Vigilia di Natale, di solito ci si scambia un piccolo dono con le persone più care” Spiegò paziente.

“Lo so Swan che a Natale ci si scambia dei regali, vengo da un luogo magico, non sono stupido. Solo che.... ecco, non immaginavo che tu mi volessi fare un regalo” Aveva leggermente abbassato il tono della voce, sembrava quasi imbarazzato.

Emma ne fu intenerita.

Il Capitano più temibile, il pirata feroce, era in realtà un uomo con ancora tante, troppe insicurezze.

Si avvicinò a lui e mettendogli una mano sul viso gli disse:

“Non ti ho appena detto che ci si scambia i doni tra le persone care , tra coloro che si vogliono bene? Perchè non avrei dovuto farlo a te? ” Lo guardava fisso.

Voleva che lui potesse leggere nei suoi occhi tutto quello che provava.

Eppure lo sguardo azzurro di Killian sembravano ancora dubbioso.

“Non so Swan, forse, beh sì pensavo che solo ai tuoi genitori, a tuo figlio...”

Emma gli prese il viso tra le mani e gli sorrise dolcemente.

“E a te, Capitano Jones!” E lo baciò

E lui la strinse a se, sentendo in quel bacio, in quell'abbraccio, tutte quelle parole che ancora non si erano detti, ma che erano lì, tra loro .

Ogni volta che si baciavano era come se il resto del mondo non esistesse .

Erano solo loro.

Si rendevano conto di non essere una coppia convenzionale, ma andava bene così. Erano in una fase di “studio” , in cui ognuno scopriva poco a poco un po' dell'altro, ma sempre insieme.

Questa era la loro unica condizione : INSIEME!

Che si fosse trattato di combattere un mostro , di sfuggire ad una maledizione , o di passare una serata tranquilla , ogni cosa l'avrebbero affrontata e fatta insieme.

Sarebbero rimasti ore a baciarsi lì nella quiete della stazione dello sceriffo, illuminata solo dalla tenue e livida luce del neon.

Ma non era tempo.

Dall'esterno già si sentivano le persone che si avviavano al Palazzo Comunale intonando canzoni natalizie.

Emma si staccò a malavoglia da Killian , ma rimase a pochi millimetri dalla sua labbra, i nasi si sfioravano.

“Allora Capitano lo vuoi il tuo regalo?” La voce era quasi un soffio.

Hook annuì senza nemmeno aprire gli occhi.

A lui non importava il regalo, era già un dono enorme potere essere insieme ad Emma,

La ragazza si scostò appena dal corpo di lui e infilò una mano in tasca.

Ne estrasse un sacchettino blu, chiuso con una cordicella. Lo mise nelle mani di Killian.

Il Ragazzo aprì gli occhi di scatto, sorpreso dal trovarsi tra le dita quel pezzettino di stoffa .

Guardò Emma con occhi interrogativi, quasi non sapeva cosa fare.

“Aprilo...” Lo incitò la bionda.

A Hook tremavano leggermente le dita nel tirare la cordicella del sacchettino. Poi ne rovesciò il contenuto sul palmo e … non seppe assolutamente cosa dire.

Fissava quella sottile catenina da cui pendeva due ciondoli : uno a forma di uncino e l'altro a formo di cigno.

Il Pirata deglutì a vuoto un paio di volte.

Sentiva di avere un nodo che gli stringeva la gola.

Gli occhi pizzicavano.

Lo sollevò come se si trattasse del più prezioso dei tesori.

“Emma...” la voce gli tremava “E'... bellissimo! “

La ragazza arrossì leggermente

“Non è certamente uno dei ricchi gioielli che avrai avuto nei bauli della tua nave, ma è un ricordo, anzi no un SIMBOLO. “

Allungò le dita verso il ciondolo serrandole intorno a quelle di Killian.

“Questi siamo io e te, legati insieme, ma ognuno con le proprie idee, le proprie convinzioni”

Lui l'attirò a se in un abbraccio forte

“Grazie Emma” disse semplicemente “Questo per me è un dono immenso , ... Ti prometto che non ti deluderò”

La voce di Killian scivolò dolcemente tra i capelli di Emma , la quale rafforzò la stretta.

“Buon Natale ...Killian” sussurrò.
Aveva sulle labbra altre parole ma non era ancora pronta ad urlare al mondo ciò che provava.

Ma a Hook questo bastava  .

 


Ciao a tutti!
 Anche se Natale è passato, siamo ancora in piena clima di festività ecco quindi la mia seconda storia legata al Canto di Natale.
Siamo in un presente molto vicino a noi, con Emma e killian che si stanno ancora studiando, nonostante sia palese ciò che provino.
L'idea iniziale era quella di Hook che faceva un regalo ad Emma, ma poi scrivendo chissà come mai ho voluto invertire i ruoli, forse perche seto che è Emma quella che deve buttare fuori  ancora molto dell'amore che prova per Killian.
Vi auguro di cuore Un felice inizio d'anno!!
A presto

Gra

 

 

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Capitolo 3
*** Future: Life in a flame ***



 

Future: Life in a flame



La Foresta Incantata era incredibilmente bella imbiancata dalla neve appena caduta.

La coltre bianca formava un silenzio ovattato e irreale.

 

Un uomo avanzava verso l'ingresso del Castello.

Arrivato davanti al grande portone, alzò il viso, verso l'imponente struttura e sorrise.

Niente di più inappropriato per loro.

Eppure , oramai da alcuni anni, quella era diventata la loro casa.

E tutto sommato , nonostante le iniziali difficoltà ci si trovavano piuttosto a loro agio.

Killian prese in mano il pesante battente e battè due colpi.

Il portone si aprì

“Capitano Jones! Non eravamo stati avvertiti del suo arrivo! Avremmo mandato la carrozza reale al porto per venirvi a prendere!”

La voce del maggiordomo trasudava preoccupazione.

Hook si scosse la neve dagli stivali e diede all'uomo un'amichevole pacca sulla spalla.

“Edmund, vecchio mio, stai tranquillo! Volevo fare una sorpresa a mia moglie e se avessi avvisato, non sarebbe più stata tale”.

L'uomo annuì, prendendo il pesante cappotto dalle spalle del Capitano.

“ Le sue altezze Reali sono al Villaggio allo spettacolo organizzato per loro dai bambini delle scuole. La principessa Emma si trova nei vostri appartamenti”.

Questo tono così formale era divertente.

Certo un bel cambiamento per chi come lui era abituato alle volgarità delle taverne e dei marinai.

“Il Principe Henry, non è con voi Capitano?” Chiese Edmund.

“No. Dopo essere salpato con la Jolly Roger, ha deciso di fermarsi al porto di Arendelle. Ci raggiungerà domani.”

Pensare al figliastro, lo rendeva particolarmente orgoglioso.

Dopo il matrimonio con Emma, Killian aveva deciso di accettare il nuovo incarico che David aveva voluto affidargli: avrebbe ripreso il mare, non più come un Pirata, ma come Capitano della Flotta Reale. E a quel punto, Henry aveva annunciato di voler entrare in marina, per seguire le orme di “suo padre”. A quelle parole Capitan Hook pianse per la seconda volta nella sua vita.

E così loro due divennero inseparabili.

Killian considerava Henry il suo vero figlio e il ragazzo, dopo avergli chiesto il permesso, iniziò a chiamarlo papà.

Ancora si emozionava ripensandoci.

 

Ora però aveva voglia di stringere tra le braccia la sua meravigliosa moglie.

Fece i gradini dello scalone due alla volta e percorse quasi di corsa il lungo corridoio, che portava all'ala est del Palazzo, dove loro risiedevano.

Aprì la porta, ma le stanze erano immerse nell'oscurità.

Strano , Edmund aveva detto che doveva essere qui...

Killian avanzò, nella semi oscurità di quel tardo pomeriggio del Primo giorno dell'anno, cercando di non fare rumore , nell'ipotesi che Emma stessa riposando.

Poi , vide una debole luce filtrare attraverso la porta della loro stanza.

Si avvicinò e la aprì con cautela.

Ciò che vide lo lasciò senza fiato.

Emma ,seduta sulla sedia a dondolo che era stata di sua madre e di sua nonna prima di lei, stringeva tra le braccia Lianne, la loro bambina, la cullava , mormorandole una dolce canzone.

Era al buio, la stanza illuminata solo dalla luce fioca di due candele poste sul davanzale della finestra.

Il viso di Emma sfiorava il capo di Lianne, dandole dei lievi baci .

I Capelli biondi le scendevano di lato, formando una sorta di cortina dorata, che alla luce delle candele sembrava quasi un'aureola.

E fu così, davanti a quella visione incantata, che Killian Jones pianse per la terza volta, nella sua centenaria esistenza

Davanti ai suoi occhi c'era tutta la sua vita.

Tutto quello che davvero contava per lui.

Tutto ciò per cui avrebbe sempre lottato.

Sua moglie e sua figlia.

Emma, percepì il suono soffocato di un singhiozzo e si voltò verso di lui.

“Killian!” Esclamò.

Si alzò stringendo al petto la piccola che dormiva beatamente.

Andò verso il marito

“Non ti aspettavo! Perchè non ci hai avvertito?” Chiese

Poi lo osservò e vide le sua guance inumidite dalle lacrime

“Tesoro...che succede?” Domandò preoccupata, allungando una mano verso il volto dell'uomo.

Hook chiuse gli occhi appoggiandosi a quella mano e sorrise.

“Non potevo iniziare l'anno senza vedere le mie due donne preferite”.

Si chinò verso Emma e la baciò, poi sfiorò con le labbra la piccola gota paffuta di Lianne.

“Buon Anno Swan”

 

 

Una piccola, piccolissima, storia per concludere il Christmas Carol.

Ho immaginato un futuro nella Foresta Incantata , cosa altamente improbabile, ma avevo voglia di qualcosa di dolce e poetico.

Come avrei voglia, in un futuro, di poter vedere Emma e Hook come una vera coppia e magari con un Baby CaptainSwan.

Un enorme Grazie a tutti coloro che leggono in silenzio, a chi recensisce e a chi ,semplicemente, ha dato uno sguardo.

A presto

Gra

 

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