All I want is love

di Alyssa Black
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Married ***
Capitolo 2: *** Escape ***
Capitolo 3: *** Prison ***
Capitolo 4: *** Handsome ***
Capitolo 5: *** Pretender ***
Capitolo 6: *** Noble ***
Capitolo 7: *** Laugh ***
Capitolo 8: *** Dinner ***
Capitolo 9: *** Wedding ***
Capitolo 10: *** After the wedding ***
Capitolo 11: *** Angry ***
Capitolo 12: *** I would have never done ***
Capitolo 13: *** Deceived ***
Capitolo 14: *** Dowry ***
Capitolo 15: *** Beaten ***
Capitolo 16: *** Dead ***



Capitolo 1
*** Married ***




Toc toc. Un bussare alla porta. E' Susanne, la cameriera. Devo alzarmi e vestirmi, e scendere a fare colazione, e fare ciò che a una donna della mia condizione sociale è dato fare. Cosa significa? Shopping nelle migliori boutique, tea con le "amiche" e partecipare a una serie di eventi mondani tutti noiosi uguale. 
Toc toc. Chi me l'ha fatto fare di sposarmi? Ah, già, mio padre e le sue idee medioevali di non mischiarci con persone non al nostro livello. Che cosa ho fatto? Sono scappata di casa, ma quella serpe della mia "amica" mi ha tradito.


Salve gente, I'm back (?). So che non vi sono mancata, ma ho avuto questa malsana idea durante una lezione particolarmente noiosa e mi sono detta "perchè no?". So, I'm here e spero che qualche personcina simpatica magari recensisca. Nel dubbio prego ;)

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Capitolo 2
*** Escape ***


Era un martedì piovoso. Avevo appena discusso di nuovo con mio padre riguardo a chi dovevo sposare. Mia madre si era estraniata dalla cosa ma mio fratello, imbottito di precetti di mio padre, si era schierato contro di me. Il mio dolce fratellino che aveva promesso di difendermi sempre. Serpe. Era stato troppo. Come se non fosse successo niente ero tornata in camera mia e li chiamai Sarah, colei che credevo la mia migliore amica, chiedendole aiuto. Non l'avessi mai fatto. Tempo un paio di ore che ero a casa sua, ecco apparire mio padre e mio fratello a riprendermi per riportarmi a casa, la mia prigione.


I'm back *saluta*
Ecco la seconda drabble. La storia sta andando avanti e spero che abbia destato il vostro interesse *incrocia le dita*. Per il resto spero recensiate e accetto ogni critica e suggerimento, non me la prendo, anzi. *saluta di nuovo e se ne va*

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Capitolo 3
*** Prison ***


E arrivata a casa era iniziato il mio inferno. Non avevo più libertà, non potevo più andare in giro da sola per casa, ero sempre sorvegliata per prevenire altre mie fughe. E tempo un paio di giorni erano iniziati a comparire dei possibili mariti per me, e il mio parere non era preso in considerazione. Venivo considerata una bambola, dove la mia bellezza poteva farmi trovare un marito molto facoltoso, per la felicità di mio padre. Come se la ricchezza fosse tutto. Varie volte, arrivata a un passo dal firmare il contratto prematrimoniale, il mio futuro marito si tirava in dietro, facendo infuriare mio padre e facendo la mia felicità.
 

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Capitolo 4
*** Handsome ***


Inizialmente mio fratello mi incolpava del continuo fuggi fuggi dei miei pretendenti ma mio padre, per una volta, prese le mie difese. Come potevo far fuggire i pretendenti se ero sempre sorvegliata a vista e non aprivo mai bocca? Era praticamente impossibile. Mio padre iniziò a guardarsi in giro per capire chi potesse essere colui che terrorizzava i miei futuri mariti. Ma dopo un paio di settimane non si cavò un ragno dal buco. 
Durante un pomeriggio particolarmente morto, si presentò a casa nostra un uomo di bell'aspetto e benestante, a giudicare dai suoi vestiti, chiedendo di poter parlare privatamente con me.

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Capitolo 5
*** Pretender ***


I miei rimasero scioccati. Chi era quell'uomo? Perchè voleva parlare con me? Mio fratello, rosso in viso per la foga, si impose dicendo che se doveva dirmi qualcosa poteva dirlo davanti a tutti. Lo sconosciuto non fece una piega e con una voce decisa disse che voleva chiedermi in moglie ma prima di questo voleva capire quale fossero i miei interessi e quale fosse il mio carattere e giustificò dicendo che voleva una moglie con carattere e non una bambolina di pezza nelle mani del marito e gli era sembrato che io fossi la candidata ideale ma prima voleva verificare di persona quale fosse il mio temperamento.
 

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Capitolo 6
*** Noble ***


Mio padre e mio fratello si erano imbambolati, mentre mia madre era scettica perché andava controtutto quello che aveva cercato di insegnarmi ma quello sembrava l'uomo perfetto per me. Eravamo in una situazione di stallo e anche lo sconosciuto parve essersene accorto e, dopo aver sorriso, disse "Oh, che maleducato che sono, non mi sono neanche presentato. Il mio nome è Robert Lancaster". A quel nome gli occhi di mio padre si illuminarono ma mio fratello divenne scettico. Lancaster era una nobile e ricca famiglia, per la felicità dei miei genitori e per il mio scetticismo. Come se niente fosse mi mandarono a parlare con lui, sfregandosi le mani.

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Capitolo 7
*** Laugh ***


Entrati nella stanza dove eravamo stati indirizzati, mi andai a sedere sulla poltrona vicino al camino e lui si sedette di fronte. Rimanemmo in silenzio per un po', scrutandoci a vicenda. Alla fine si mise a ridere. Rimasi un po' sorpresa dalla sua reazione, ma ero incantata dalla sua risata, roca ma squillante, come un ossimoro, bello ma irreale. 
"Sei come mi aspettavo, anzi, più bella". Fu così che iniziò la nostra conversazione e mi trovai bene in sua compagnia. Si dimostrò essere un uomo intelligente oltre che essere di bell'aspetto e rimanemmo a parlare per forse un ora, finché vennero a chiamarci, dicendoci che era pronta la cena.

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Capitolo 8
*** Dinner ***


Robert rimase a cena con noi e, alle domande dei miei genitori, rispose dicendo che era seriamente intenzionato a chiedermi in mogli e, quando mio padre lo avvertì dicendo che ormai era tradizione dei miei futuri mariti tirarsi indietro all'ultimo, lui rise e disse, scusandosi, che in realtà era lui colui che faceva cambiare idea ai miei pretendenti dicendo che suo padre, prima di morire, gli aveva fatto giurare di fare suo il motto di famiglia "Se una cosa la vuoi, ottienila con qualsiasi mezzo" e lui aveva agito di conseguenza. Rimanemmo tutti sorpresi ma conquistò tutta la famiglia e concludemmo la cena stabilirono la data delle nozze.

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Capitolo 9
*** Wedding ***


Il giorno del mio matrimonio ero molto in ansia. Mi sposavo e con una persona che mi piaceva ed era approvata dai miei genitori, una cosa che non avevo mai osato sognare e che invece stava per accadere. La cerimonia fu pomposa, come richiedeva l'etichetta e, dati i nostri cognomi importanti, c'era moltissima gente, di cui però conoscevo al massimo cinquanta persone. Il mio vestito era bianco bianco, senza spalline e con una gonna lunga e vaporosa, fatta di tulle. Robert invece aveva un semplice smoking nero che valorizzava la sua figura slanciata e molte delle mie damigelle lo guardavano con occhi sognanti, ma lui guardava me.

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Capitolo 10
*** After the wedding ***


Dopo il matrimonio non partimmo per la luna di miele, ma mi promise che durante l'estate mi avrebbe portato in un posto speciale, solo per noi. Gli credetti e vissi in serenità i primi mesi del matrimonio, tra eventi mondani e shopping, aspettando l'estate. 
Era aprile quando iniziò a cambiare. Era sempre scontroso e si arrabbiava facilmente e, qualora gli chiedessi cosa avesse, mi cacciava via dicendo che non dovevo impicciarmi. Lascia correre come mi aveva detto lui ma, dopo una ventina di notti che non veniva più a letto con me la sera, iniziai a incuriosirmi. 

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Capitolo 11
*** Angry ***


La mia curiosità non si placò per nulla, anzi aumentò, ma decisi di far calmare le acqua prima di ritornarci. Passò un mese prima che lui si fidasse ancora un minimo di me per lasciami sola in casa e io approfittai. Nella mia ultima visita avevo visto un cassetto in fondo alla scrivania ma non ero riuscita ad aprirlo perché era chiuso e da allora ero riuscita a entrare in possesso della chiave che lo apriva. Appena entrata mi diressi lì e, dopo averlo aperto, lo trovai vuoto, a eccezione di un paio di fogli dall'aria legale e, dopo averli letti, fui io che mi arrabbiai seriamente.

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Capitolo 12
*** I would have never done ***


Un giorno, dopo che lui se n'era andato con la sua solita aria scontrosa, ero entrata nel suo studio. Mi aveva sempre vietato di metterci piede e decisi di iniziare da lì la mia ricerca sulla causa del suo cambiamento. Ma, dopo ore, la mia ricerca era risultata nella. Stavo per andarmene quando lui entrò nella stanza e, dopo avermi visto lì, la sua faccia si trasformò in una maschera di rabbia. Scagliò oggetti ovunque e mi disse di non provare a rimettere piede lì o sarebbero stati guai seri per me. Detto questo mi sbatté fuori dallo studio e per il resto della giornata non si fece vedere.

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Capitolo 13
*** Deceived ***


Mi sedetti sulla sua sedia e aspettai che rincasasse. Passarono le ore ma non mi mossi di lì, con quei fogli maledetti in mano. Quando tornò e mi vide, impallidì. Aveva capito che ormai sapevo. E cosa fece? Si mise a ridere, solo che la sua risata questa volta risultò stridula e falsa, come lui. Lui aveva promesso di amarmi, lui che per poco tempo mi aveva resa felice, lui che si era imposto come perfetto per me, lui che odiavo con tutta me stessa e lui, la causa del mio odio verso me stessa. 

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Capitolo 14
*** Dowry ***


Non tentò neanche di difendersi. Confessò tutto. Mi disse che sì, era sul orlo della bancarotta e sì, aveva accettato di sposarmi perché sapeva che la mia dote era molto consistente e che sicuramente i miei non si sarebbero opposti a un matrimonio con lui. Il problema ero io e il mio carattere e così aveva deciso di mandare dei suoi fedeli tra i miei pretendenti e capire come potermi circuire. E ci era riuscito, questo non mi perdonavo. Era riuscito a ingannarmi. Gli urlai contro e lui mi picchiò. Nessuno aveva mai alzato le mani contro di me e rimasi ferita, sopratutto dentro.

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Capitolo 15
*** Beaten ***


 
Provai a chiedere aiuto a mia madre ma lei mi disse che se lui mi aveva picchiato c'era un motivo e che avrei fatto bene a non farlo arrabbiare altrimenti avrebbe potuto ripudiarmi e  avrei fatto perdere onore alla famiglia. Una figlia ripudiata da un marito bugiardo e approfittatore, che sacrilegio. Ma a quanto pare ero l'unica a pensarla così. E lui continuava. Ogni giorno, alla stessa ora, neanche fosse una cosa indispensabile per la nostra vita coniugale. E ogni giorno faceva sempre più male. Dopo forse un mese partì per un paio di giorni per un viaggio di affari e fu lì che iniziò la mia fine.

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Capitolo 16
*** Dead ***


Ci pensai giorno e notte. Ed ero sempre indecisa. Mi sembrava una mossa egoistica, ma ormai ero diventata una bambola nella mani di mio marito, come aveva sempre voluto che fossi mia madre, come non avevo mai voluto essere. Dopo giorni di indecisione, capì che doveva essere fatto, e mi misi il cuore in pace. Lo aspettai e nel frattempo scrissi una lettera che spiegava quello che stavo per fare e il motivo e quando lui tornò, quando giunse il giorno che avevo sognato, mi vestii bene e  lo feci, e fui di nuovo felice. 
 
This can't be how it ends
Wasted in ignorance
The bullets in your breath
Are all I know, all I know
I'll never comprehend
Why you left me for dead
Promises broke and bent
I'm all alone, all alone
Krewella - Say Goodbye

Bene, anche questa storia è conclusa. Spero vi sia piaciuta e che non vi abbia annoiata. 
Volevo solo fare una precisazione su questo finale: ho deciso di non dire chi muore lasciando a voi la scelta. In ogni caso la protagonista si sentirà libera, almeno dal mio punto di vista. Ha fatto la sua scelta e se che porterà o alla sua morte o a quella del marito. Per il resto é tutto.
Saluti :)

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