You are my dream

di Lily Potter 99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Potter mi da problemi anche da svenuto! ***
Capitolo 2: *** Io non la merito ***
Capitolo 3: *** una strana giornata ***
Capitolo 4: *** Sorpresa! ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** una strana proposta ***
Capitolo 7: *** I Malandrini ***



Capitolo 1
*** Potter mi da problemi anche da svenuto! ***


1
 (Potter da problemi anche da svenuto)


 
 
<< James Potter esci dalla mia vista o giuro che ti affatturo>> non lo sopporto più, è tutto il giorno che cerco di togliermelo di dosso.
<< lo farò solo quando accetterai di uscire con me, lo sai anche tu che ti piaccio>>
Io lo uccido..
Sin dal primo anno James Potter si è dimostrato il ragazzo più arrogante e vanitoso di Hogwarts, poi, nonostante tutte le ragazze della scuola cadessero ai suoi piedi aveva deciso di uscire con me, ma forse non aveva preso in considerazione il fatto che potessi dirgli di no. Dal mio primo rifiuto non faceva altro che starmi intorno.
<< Potter per l’ultima volta, non mi piace, sei un arrogante vanitoso bambino che si diverte a dare fastidio agli altri>>
<< Sei bellissima quando mi insulti>>
<< Stupeficium!>> il corpo svenuto di James Potter cade ai miei piedi e io riesco per la prima volta in tutto il giorno a godermi un po di silenzio. Sto per dirigermi verso la sala comune quando sento una voce: << Brava Lily, fai vedere a Potter come si fa>> dice il mio migliore amico che per colpa di Potter oggi non ho visto.
<< Hei Sev, come stai? Oggi non ci siamo mai visti>>
Severus Piton è il mio migliore amico, è grazie a lui che ho scoperto di essere una strega, è lui che mi ha parlato per la prima volta di Hogwarts, è lui che mi ha accompagnato a Diagon Alley per compare il materiale per andare a scuola e è lui che mi ha portata da Ollivander, quel 29 Agosto 1971 per comprare la mia prima bacchetta magica; ricordo come se fosse ieri l’emozione che ho provato quando sono entrata nel negozio e il magico calore che ho sentito quando la  bacchetta di salice mi ha scelto.
<< Sai bene che non sopporto Potter e tutti i suoi amici>> questa risposta fredda un po’ mi spiazza, so bene che Potter e la sua banda di bulletti danno fastidio a Severus ma il tono del mio amico mi fa pensare che stia tramando qualcosa.
La nostra conversazione viene interrotta dall’arrivo si qualcun altro: << Signorini, mi dispiace disturbarvi ma posso chiedervi come mai state parlando ai piedi del corpo di Potter?>>
Merda, mi ero completamente dimenticata di lui.
<< cinque punti in meno a grifondoro e serpeverde >> sentenzia la McGranitt
Quando si sveglierà devo ricordarmi di insultare Potter per avermi dato problemi anche da svenuto.




CIAO A TUTTI!!!!
Premetto che questa è la mia prima fanfiction quindi per favore siate clementi :)
ringrazio in anticipo chiunque leggerà la mia storia <3
Se leggendo il capitolo trovate errori o avete qualche considerazione o critica da fare sarò felice di ascoltarvi :)
Cate  

 

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Capitolo 2
*** Io non la merito ***


2
(Io non la merito)
 
 
Quando mi sveglio capisco di non essere nel mio letto. Il pavimento freddo e duro mi da fastidio e sento un dolore lancinante alla testa, dove (credo) ho sbattuto quando sono svenuto -  o meglio quando Lily, la bella Lily mi ha fatto svenire -. I miei pensieri vengono interrotti quando sento, vicino a me delle voci; anche senza aprire gli occhi so a chi appartiene la prima voce: riconoscerei la voce di Lily anche a miglia di distanza.  La seconda voce non può essere che di Mocciosus. Sento la rabbia che sale nel sentirla parlare con lui e ascolto la dolce voce della mia amata mentre chiede al suo migliore amico - dopo 5 anni deve ancora capire che è un verme- come stia. Il modo in cui lui le risponde mi fa venire voglia di alzarmi e affatturarlo. E non è perché mi ha insultato, su questo posso sorvolare, so bene che lui sta lontano da Lily quando ci sono io – ed è il secondo motivo che ho per passare con lei così tanto tempo, il primo ovviamente è che la amo- ma la cosa che mi da più fastidio è: come fa lui, che ha l’onore di starle a cuore, a risponderle in modo così freddo? Riesco quasi a vedere, pur tenendo gli occhi chiusi, il viso deluso di Lily mentre ingoia anche questa risposta fredda e capisco, capisco per la centesima volta che lui non la merita.
Nemmeno io la merito. Nessuno la merita, lei è fantastica: è intelligente, saggia, forte, sempre pronta ad amare. Ad amare tutti tranne me; so che quando le sto vicino sono odioso, me ne accorgo da come Sirius mi guarda, da come lei mi guarda. Ma è più forte di me, quando le sto vicino torno il ragazzino che ero 5 anni fa quando vidi per la prima volta quegli occhi e quei capelli; quegli occhi verdi, del colore dei sogni, del colore dell’anima di Lily, pura e sensibile come nessun’altra. E quei capelli, i capelli rossi che assomigliano ad un fuoco e che te la fanno amare e temere allo stesso tempo. Quando sto vicino a lei ho bisogno di mettermi in mostra per sentirmi almeno un po’ alla sua altezza.
Sono quasi felice quando sento la McGranitt rimproverare Moccciosus e Lily e mandarli nei dormitori; finalmente posso alzarmi. Quando i due se ne sono andati sento la McGranitt ordinare: <>
- come fa a saperlo????-
Mi alzo e mi dirigo in silenzio verso la sala comune di Grifondoro, sperando - per la prima volta- che Lily sia già andata a dormire, so che se mi vedesse mi affatturerebbe un’altra volta. Salgo nel dormitorio dei maschi e trovo Sirius seduto sul mio letto.
<< Alloro Ramoso, dove sei stato tutto questo tempo? Fatto scintille?>>
<< Felpato per favore, non sono in vena>> il mio è quasi un sussurro
Per sua fortuna il mio amico capisce che questo non è il momento per fare del sarcasmo e mi lascia ai miei pensieri. Mi distendo sul letto, prendo la mappa del malandrino e la cerco. La cerco pur sapendo dove si trova, ma la cerco perché è questo che faccio tutte le sere da quando ho scoperto di amarla.
E quando la trovo al sicuro nel suo letto, insieme alle sue amiche una piccola parte del peso che ho sullo stomaco si scioglie.
Quando sono certo che Lily si sia addormentata chiudo la mappa, pronuncio la formula: << Fatto il misfatto>> per fare in modo che nessuno possa leggerla e provo a dormire.
Alle 7.55 della mattina dopo vengo svegliato da Sirius che russa come un cane, la bocca aperta e la bava che scende da un lato. È veramente un cane.  Vado in bagno e prendo un bicchiere di acqua congelata e mi avvicino a Sirius. Poi ci ripenso: se lo facessi di persona sarei gli troppo vicino, probabilmente di ammazzerebbe allora pronuncio sottovoce la formula << Wingardium Leviosa>> e il bicchiere si libra nell’aria e, quando sono abbastanza vicino al mio amico lascio cadere l’acqua.
Per fortuna ho pensato di stargli lontano; Sirius si alza di scatto brandendo la bacchetta, l’acqua che gli cola dai capelli e una faccia sconvolta. Cerco di trattenermi ma proprio non ci riesco, inizio a ridere e devo voltarmi per terra perché mi manca il respiro, sto ridendo troppo.
Sirius intanto urla:
<< Ramoso io giuro che questa me la paghi, io ti uccido!!>>
- vi risparmio gli insulti-
<< Dai Sirius, siamo i Malandrini, i re degli scherzi, che gusto c’è se nemmeno tu ridi per uno scherzo? >> provo a giustificarmi.
A quanto pare crede alle mie pseudo – scuse, ma non ci credo, Sirius Black non passa sopra uno scherzo del genere, sta già pianificando qualcosa. Va a farsi una doccia prima delle lezioni e quando mi passa vicino riesco quasi a sentire i suoi neuroni che escogitano una vendetta. Devo ricordarmi di tenere gli occhi aperti.

 
 
 
 
 
CIAO A TUTTI <3
 
 
QUESTO CAPITOLO è RACCONTATO DA JAMES, ENTRANO IN SCENA I MALANDRINI E I LORO SCHERZI J
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO CI SARANNO NUOVI SVILUPPI PER LA STORIA, MA NON VOGLIO ANTICIPARE NIENTE..
 
RINGRAZIO TANTISSIMO
Ariel_Jackson11  
AlexandraCastro2001
PER AVER INSERITO LA STORIA TRA LE SEGUITE, VI ADORO <3

 
PER FAVORE RECENSITEEEEEE, HO BISOGNO DI CONSIGLI/ CRITICHE J
 
Cate

 

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Capitolo 3
*** una strana giornata ***


3
(una strana giornata)
 
 
<> urlo, ma lei non mi sente.
Che ci fa ad Hogwarts?
<> corro e cerco di raggiungerla ma mi accorgo di non riuscirci. È come cercare di raggiungere l’arcobaleno, come cercare di raggiungere l’orizzonte, più io mi avvicino più lei si allontana da me. Corro fino a quando non sono sfinita e devo fermarmi a riprendere fiato. Poi sento una vocina dentro di me: - sei una strega Lily, usa la magia- prendo la bacchetta dalla tasca del pantaloni, la punto su Petunia e dico: << Petrificus Totalus>> . Il corpo di mia sorella si irrigidisce e finalmente si ferma. Quando la raggiungo pronuncio il contro incantesimo,  allungo il braccio, la tocco, lei si gira e mi guarda. Ma capisco dal suo sguardo che non mi riconosce. Mia sorella, la mia migliore amica non mi riconosce. E davanti agli occhi di mia sorella cedo. Cado  sotto il peso del senso di colpa e mi ritrovo a terra. Sento di sprofondare. L’ho abbandonata, ho abbandonato Petunia, lei che per me avrebbe fatto di tutto. Una volta era la mia migliore amica, una volta eravamo inseparabili. Poi avevo scoperto di essere diversa, avevo scoperto che lei non era come me. Il destino ci ha divise e ora mia sorella non mi riconosce più. Non so nemmeno se lei mi consideri ancora una sorella. Petunia mi guarda spaesata e poi se ne va.
Mi sveglio urlando e piangendo e mi accorgo di aver svegliato le mie amiche e compagne di stanza, che mi guardano preoccupate. Alice e Mary si guardano e contemporaneamente si siedono sul mio letto, mi abbracciano e mi consolano fino a quando, ancora sconvolta, non mi addormento. Il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi va a loro due: non potrei avere delle amiche migliori.
Alle 7.00 Alice mi sveglia per andare a lezione. Dagli sguardi che ogni cinque secondi mi lanciano capisco che si aspettano che io parli con loro di questa notte e del sogno che mi ha sconvolto tanto. So che con loro posso parlare di tutto ma non mi va di sentirmi vuota, persa e vulnerabile di nuovo.  Non dico niente, so che in ogni caso non mi spingeranno a parlare. Mi vesto con le prime cose che trovo e scendo a fare colazione cercando di non incontrare i loro sguardi.
Le immagini di Petunia che non mi riconosce e che mi abbandona mi perseguitano per tutto il giorno, si fanno strada nella mia mente quando meno me lo aspetto e mi sconvolgono ogni volta di più.
Per fortuna oggi ne Potter ne i Malandrini si sono fatti vedere; probabilmente non avrei sopportato di vederli felici e uniti come fratelli. Per la prima volta mi accorgo di essere invidiosa di James Potter; lui ha trovato la sua famiglia nei Malandrini, loro sarebbero disposti a tutto per lui e lui darebbe la vita per loro.
Le lezioni di Trasfigurazione e Difesa contro le Arti Oscure mi scivolano addosso senza toccarmi; non riesco a concentrarmi su quello che i professori dicono o fanno e ,ad un certo punto, smetto di provare a stare attenta. Dopo le lezioni non sono sicura di voler andare a pranzo, so che li ci sono Alice e Mary, i Malandrini e Severus. Non voglio incontrarli. Qualcosa però mi dice di scendere in sala grande.
Durante il pranzo vedo una piccola fenice di carta che svolazza e che mi si avvicina; arriva davanti al mio naso e si ferma, come per invitarmi ad afferrarla. Delicatamente la prendo e, cercando di non farmi vedere da nessuno, la osservo:  è talmente bella che sembra vera, le piccole ali, perfettamente proporzionate, sono chiuse intorno al suo piccolo corpicino, il becco è adunco e sottile; sembra appena uscita dalle ceneri. Ammirandola ho la certezza che ne le mie amiche ne Severus possano aver fatto questo capolavoro, Incantesimi non è una delle materie che piace loro di più.
Lentamente, come per paura di farle male, apro il foglietto, rompenndo la magia che gli aveva fatto prendere le sembianze di una fenice e leggo: “ Ore 23.30” sala comune Grifondoro”. Qualcuno vuole incontrarsi con me questa sera, ma chi potrebbe essere? Provo ad esaminare le parole: sono state scritte in fretta, macchie nere colorano tutto il foglietto, ed è stato scritto pochi minuti fa, l’inchiostro non si è ancora asciugato completamente. La scrittura è ordinata e semplice, non la riconosco.
Per un paio d’ore non riesco a pensare ad altro che a quel bigliettino; potrebbe averlo scritto Potter per poter dire di aver avuto un appuntamento con me ma sono quasi sicura che non sia stato lui. Conosco la scrittura di Potter, sono certa che questo bigliettino non sia stato scritto da lui ma probabilmente lui è l’unico che conosco a poter dare la forma di una fenice ad un bigliettino.
Quando scoprirò chi ha scritto il biglietto – anche se fosse stato Potter- devo ricordarmi di ringraziarlo, per un po’ mi ha fatto dimenticare mia sorella.

 
 
 
 
 
CIAO A TUTTI!!!
 
PREMETTO CHE NON SONO MOLTO CONVINTA DI COME È VENUTO IL CAPITOLO, PER CUI SE LO ODIATE E VOLETE CRUCIARMI DITEMELO PURE, AVETE RAGIONE..
IN OGNI CASO, RECENSITE PER FAVORE, HO BISOGNO DI SAPERE IL VOSTRO PARERE SULLA STORIA <3
Cate

 

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Capitolo 4
*** Sorpresa! ***


4
(Sorpresa!)
 
 
 
<< Lily? Lily!>> chi è che urla??
Mi giro e vedo Alice che mi corre incontro, seguita a ruota da Mary.
<< Lily, ti abbiamo chiamata un milione di volte, che hai per la testa?>> dice irritata Mary
<< Mary!>>
<< scusa Lily, non volevo, siamo solo preoccupate per te>>
<< state tranquille, sto bene, quello di sta notte era solo un brutto sogno>> e, vedendo le loro facce poco convinte aggiungo << davvero, non preoccupatevi>>
Le mie amiche si accontentano per adesso, ma so che prima o poi dovrò raccontare loro di Petunia, non sanno niente di lei e iniziano a sospettare che io abbia nascosto loro qualcosa.
Insieme ci dirigiamo verso la sala comune, Alice e Mary parlano di ragazzi e di relazioni, so che mi interpellano il meno possibile per lasciarmi  ai miei pensieri. Senza che io me ne accorga arriviamo al ritratto, Alice dice <<  Fortuna Major>> e la signora grassa apre il passaggio che da sui dormitori di Grifondoro. Mi ritrovo a pensare alle entrate ai dormitori delle altre case, Serpeverde ha come Grifondoro una parola d’ordine ma, come mi ha spiegato Severus se loro sbagliano la parola d’ordine la statue con le sembianze di cobra situate davanti alla porte si animano per cercare di spaventarli. James direbbe: “ sempre le solite, carine, ospitali serpi”.
I Tassorosso devono battere su una botte con un preciso ritmo, altrimenti la botte si apre e spara aceto. - beh, per fortuna nessun Tassorosso ha sbagliato ultimamente, altrimenti la puzza di aceto sarebbe insopportabile -Corvonero deve rispondere ad una domanda, altrimenti non possono entrare nella sala comune. - per fortuna quel vecchio cappello non mi ha messo in Corvonero, altrimenti dovrei dormire in corridoio –
Lily, smettila, stai parlando come Potter!! E l’hai anche chiamato James!!
Devo essere malata, parlo da sola e penso come Potter. Un sorriso malandrino si apre per la prima volta sul mio volto e appena me ne accorgo cerco di togliermelo dalle labbra ma sembra incollato.
Sono ufficialmente da ricoverare al San Mungo.
La sera a cena sono più eccitata di quando la mattina di Natale mi svegliavo alle 5.00 per correre a scartare i regali e neanche i ricordi di Petunia che continuano a perseguitarmi spengono il mio entusiasmo e la mia curiosità per l’incontro di sta sera.
Dopo cena salgo nel dormitorio sotto gli sguardi di Alice e Mary: so che pensano che io sia pazza, in effetti hanno ragione.
Aspetto freneticamente le 22:59 e poi mi catapulto giù per le scale del dormitorio.  Non so perché io sia così agitata e prima di fare l’ultimo gradino devo fare un respito profondo. Ad una prima occhiata la sala comune sembra vuota ma poi scorgo su una sedia, nell’oscurità, un ciuffo di capelli neri, scompigliati e ribelli.
È incredibile quando James Potter possa essere teatrale.
<< Sai Potter, sei proprio un cretino>> dico, ma io per prima mi sento un’idiota per essere stata così agitata per tutto il giorno.
La voce che però mi risponde non è quella che mi aspettavo: << Lily aspetta, non sono James, ti devo parlare>>
Il mio piede che sta per toccare il primo gradino si ferma e dico: << Black? Questa non me l’aspettavo, cos’è, Potter ha mandato te questa volta?>>
<< No Lily, ho un patto da proporti>>
 

 
 
 
* angolino autrice
 
CIAO A TUTTI!!
QUESTO CAPITOLO È VERAMENTE ORRIBILE QUINDI CAPIRÒ SE VORRETE VENIRE AD UCCIDERMI.
 
Grazie mille a Ariel_Jackson11 che come promesso ha recensito :)

Comunque Buon Natale a tutti! Vi va di farmi un regalo di natale? Recensite per favore :) Cosa riceverete per natale? Questa sera sono in vena di farmi gli affari altrui <3
Cate

 
 
 
 

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Capitolo 5
*** 5 ***


5
James
 
Stranamente sembra che Sirius abbia sotterrato l’ascia di guerra, per tutto il giorno fa finta che non sia successo niente. Ma a James Potter non la da a bere. È il mio migliore amico, lo conosco come le mie tasche, e so che sta tramando qualcosa. 
Quando, dopo pranzo, non da ancora segni di voler vendicarsi inizio ad essere preoccupato, vedendo come era arrabbiato sta mattina avrei giurato che avrebbe organizzato una vendetta epica, e che l’avrebbe messa in atto il prima possibile. Pozioni e incantesimi passano velocissimi, probabilmente perché più di una volta mi perdo nel colore dei capelli di Lily e nella sua voce. 
Alle domande del professor Lumacorno è l’unica che sa rispondere, ed è quasi comica quando il professore le fa l’ennesimo complimento e le sue guance diventano talmente rosse da poter far concorrenza ai suoi capelli. 
<< Allora, Signor Potter, sa rispondere alla domanda che le ho appena fatto?>>
Oh merda. Qual’era la domanda? Dovrebbero mettere un cartello vicino a Lily con scritto “ ATTENZIONE: fonte di distrazione” il professore sbuffa, so che si aspettava una risposta, e ricomincia a spiegare. Non riesco nemmeno a sentire la domanda alla quale non ho risposto che Remus mi tira una gomitata nel fianco e sussurra 
<< James, che ti è preso?>>  
Remus è l’unico di noi Malandrini che si preoccupa della condotta scolastica. Sirius e Peter non mi avrebbero mai ripreso su una risposta non data.
<>
<< Remus, non hai visto che stava spogliando la Evans con gli occhi? Figurati se ha ascoltato Lumacorno>>
Sento il sangue affluire sulle guance, cerco di nasconderlo ma so che se ne sono accorti.
<< oh, cara, piccola principessa, ti ho fatto arrossire?>> scherza Sirius.
<< Io ti ammazzo Felpato>> dico ridendo
Poi veniamo ripresi nuovamente dal professore e siamo costretti a smettere di parlare.
Durante il resto della lezione rinuncio ad ascoltare perché, non avendo ascoltato la prima metà della spiegazione, non capirei neanche se volessi.
Penso a tutto e a niente: penso a Lily, e a quell’armatura che si è costruita, l’armatura da perfetta guerriera,che l’ha fatta diventare famosa ad Hogwarts per la sua forza e la sua caparbietà. Ma so per certo che Lily nasconde qualcosa, qualcosa che la sta tormentando e la sta distruggendo piano piano; lo vedo da come il suo sguardo si oscura e la luce che brilla nei suoi occhi si spegne, lo vedo da come ogni tanto sembra diorientata e fragile, quasi traballante. Lo vedo dalla sua risata che, da un paio di giorni ha perso il suo splendore, come se avesse smesso di credere di poter ridere veramente. So di essere l’unico ad essersi accorto di questo cambiamento, sono il solo ad osservare Lily Evans in ogni piccolo dettaglio, in ogni istante della giornata. Devo scoprire che cosa le è successo, devo scoprire chi o che cosa la sta spegnendo e devo fare in modo che ritorni a sorridere. Che cosa fa sorridere Lily? Beh, le sue amiche, Piton (faccio fatica anche a pensare di chiedere a lui di aiutarmi) e poi io.
Non mi ero mai accorto prima di adesso che anche io sono una delle fonti di sorriso di Lily; anche se le do fastidio e spesso vorrebbe uccidermi quando le sto intorno non può fare a meno di sorridere. Pensando a questo non posso fare a meno di sorridere anche io. 
Le lezioni passano veloci, l’inverno sta finendo e il sole si fa vedere per la prima volta dopo mesi. Io e i malandrini scendiamo in giardino –nonostante la quantità infinita di compiti – per sederci sotto la nostra quercia a riposare dopo la giornata di lezioni. Remus porta un libro da leggere, io porto il mio boccino e Sirius e Peter le scope – a quanto pare Codaliscia vuole imparare a giocare a Quiddich – mi distendo sull’erba appena spuntata e lascio andare il boccino per poi riprenderlo appena prima che questo si allontani troppo. Questo in particolare è il mio preferito: è prendendo questo boccino che Grifondoro ha vinto il torneo nel mio secondo anno nella partita finale contro Serpeverde. Ho iniziato a tenere i boccino vinti alla fine del secondo anno, quando ho capito che giocare era la cosa che mi piaceva di più fare in assoluto. 
I miei pensieri sul Quiddich vengono interrotti da un tonfo, da qualcuno che geme e da qualcuno che impreca. Codaliscia è caduto dalla scopa. Fortunatamente non si è fatto niente e dopo un paio di insulti da parte di Sirius inizia a ridere a crepapelle. Io, Sirius e Remus ci guardiamo e poi scoppiamo a ridere, Peter deve aver sbattuto la testa. 
Con le lacrime agli occhi per le risate ci dirigiamo verso il castello e poi a cena, come una vera squadra, e so che nessuno ci potrà mai dividere, che ci saremo sempre gli uni per gli altri.
 
 
CIAO A TUTTI!! 
SO CHE MI ODIERETE PER NON AVER SCRITTO COSA VOLEVA SIRIUS DA LILY MA VOLEVO TENERVI UN PO SULLE SPINE (
CHE NE PENSATE DEL CAPITOLO? 
P.S. SCUSATE IL RITARDO..
Cate

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Capitolo 6
*** una strana proposta ***


6
(Una strana proposta)
 
 
<< qualunque cosa tu abbia da dirmi sai benissimo che non accetterò, Black>>
È impressionante come Sirius e James si assomiglino essendo però così diversi. Hanno gli stessi capelli scompigliati dal vento, hanno lo stesso sguardo e lo stesso sorriso malandrino. Se non li conoscessi direi che sono fratelli.
Non voglio ascoltare altro; qualunque cosa Sirius Black abbia da dirmi ci sarà di mezzo anche Potter. In  questi giorni ho pensato fin troppo a James Potter; non posso, non voglio pensare più a lui.
Mi giro per andarmene, è stata una giornata lunga e ho sonno, ma Black mi ferma di nuovo.
<< Lily Evans, è vero quello che dicono di te, sei la ragazza più cocciuta della scuola>>
Davvero dicono questo di me? No, non mi importa.
<< se sei qui per prendermi i giro Black giuro che ti schianto>>
<< Anche permalosetta la ragazza>> sussurra per non farsi sentire, ma il silenzio della notte lo tradisce.
Cerco la bacchetta per schiantarlo ma mi accorgo di averla lasciata nella mia stanza.
Sembra che Sirius mi abbia letto nella mente così si affretta a dire:
<< Per favore, siediti, ti giuro che James non sa niente di tutto questo>>
Poi si fa una croce sul cuore e aggiunge: << Parola di malandrino>>
Non sono del tutto convinta, così mi siedo sulla poltrona vicino al camino e dico
<< mettiamo in chiaro una cosa: ora ti ascolto, non è un si, quando avrai spiegato che cosa vuoi deciderò se accettare o no la tua offerta>>
Un sorriso malandrino gli si dipinge sul volto, sposta i capelli ribelli e per la prima volta da quando sono ad Hogwarts mi accorgo che Sirius Black, a modo suo, è affascinante.
<< ok, ma non ho molto tempo>>
E cosa deve fare alle 23.00?
Sirius si siede di fronte a me e mi racconta dello scherzo che James gli ha fatto questa mattina e non posso fare a meno di ridere, di ridere di gusto, per la prima volta dal sogno.  
Quando, un paio di minuti dopo, finisce di raccontare sono confusa: perché mi sta raccontando tutto questo? Che cosa c’entro io con i loro scherzi?
Per la seconda volta Black sembra leggermi nel pensiero;
<< Ho bisogno di te per fare a James lo scherzo più colossale della storia, ma devi promettermi una cosa: io ci tengo a James, è il mio migliore amico; se ti innamori di lui non farlo star male>>
<>  
<>
Sono ancora indecisa sul da farsi: collaborare con Sirius vorrebbe dire collaborare con un malandrino, uno dei peggiori nemici del mio migliore amico. D’altra parte so di aver bisogno di un po’ di svago da me stessa e dalla scuola, ultimamente i professori ci stanno riempiendo di compiti per i G.U.F.O. e io sono sempre più stressata.
<< Senti Black, è quasi mezzanotte e non sono in vena di prendere decisioni: domani mattina fammi avere un biglietto con il piano per lo scherzo e poi ti farò sapere>>
Sirius sorride, so che pensa di avere la vittoria in pugno ma non ho abbastanza forza per dirgli di non gridare vittoria troppo presto, sono veramente stanchissima. Sbadiglio e mi avvio verso le scale poi mi viene in mente una promessa che avevo fatto a me stessa questo pomeriggio, così mi giro e dico:
<< Ah, Black, complimenti per la fenice, un giorno mi insegnerai l’incantesimo che hai fatto, e… Grazie>>
Lo sento chiedere
<< e per cosa?>>
Ma sono già sulle scale, invisibile a lui che è rimasto in sala comune.
Arrivo nella mia stanza e trovo le mie compagne che dormono; mi accorgo però che Mary, rigirandosi nel sonno, ha lanciato per terra la coperta e ora trema per il freddo. Sbadigliando sempre di più mi avvicino al suo letto, prendo la coperta dal pavimento e riavvolgo la mia amica che subito sembra stare meglio. Passando davanti alla finestra però vedo una cosa strana: un ragazzo – non riconosco chi è a causa dell’oscurità – seguito a ruota da un cervo e da un cane si dirige verso il platano picchiatore. Mi strofino gli occhi, il sonno mi sta facendo brutti scherzi. Quando riapro gli occhi il terzetto non c’è più e io mi convinco di essermelo immaginato.
Ritornando al mio letto inizio a spogliarmi, mi infilo il pigiama e mi distendo. Quando la mia testa tocca il cuscino però sento un fruscio e mi accorgo che c’è un biglietto: lo apro e leggo “ non so dove sei andata ne cosa hai fatto ma domani mattina mi devi raccontare tutto”. Riconosco la scrittura, è di Alice.
Bene, dovrò dirle tutto, magari saprà darmi un buon consiglio.
Metto il biglietto sotto il cuscino e in un batter d’occhio mi addormento. I miei sogni però sono agitati: si susseguono immagini di Petunia simili a quelle della scorsa volta e immagini di Severus che mi dice quanto sia deluso di me. Perché anche se accetto la proposta di Sirius tradirei il mio migliore amico e so per certo che non mi perdonerebbe mai per un torto così grande. I malandrini sono il suo peggior nemico dal primo giorno ad Hogwarts, quando il cappello parlante ci ha divisi, lui in Serpeverde, io in Grifondoro.

 
 
 
*angolino autrice
 
 
CIAO A TUTTI :)
IN QUESTO CAPITOLO FINALMENTE SCOPRIAMO COSA VUOLE SIRIUS.. LILY È ANCORA INDECISA SUL DA FARSI, MA ALLA FINE È PIÙ PROPENSA A RIFIUTARE LA PROPOSTA.
COSA NE PENSATE DEL CAPITOLO?
ASPETTO UNA VOSTRA RECENSIONE
Cate

 

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Capitolo 7
*** I Malandrini ***


7
( I MALANDRINI)
James
 
Stiamo salendo le scale per andare al dormitorio, questa notte ci sarà la luna piena e come sempre noi malandrini andremo ad aiutare Remus con il suo piccolo problema peloso ( Sirius l’ha soprannominato le 3 p) trasformandoci in animaghi per fare in modo che lui riesca a starci vicino senza ucciderci. So che il pensiero che ci potrebbe fare del male lo uccide e che non c’è luna piena che non sia preoccupato per noi ma sono sicuro al 100% che Remus Lupin non ci farebbe mai del male, neanche se ci trovasse umani da lupo mannaro.
Si, uno dei miei migliori amici è un lupo mannaro ma questo non mi ha mai dato motivo di avere paura di lui o dubitare della sua amicizia.
Quando arriviamo al dormitorio faccio una doccia – che sarò costretto a ripetere domani mattina, forse voi non lo sapete ma essere un cervo per 12 ore non è il massimo – e mi distendo sul letto sperando di prendere sonno; domani mattina devo parlare con Lily e non ho intenzione di addormentarmi mentre le apro il mio cuore.
Il tempo passa ma non riesco ad addormentarmi così inizio a pensare a come noi malandrini ci siamo conosciuti e a come siamo diventati amici.
Sirius e io ci siamo conosciuti sul primo Hogwarts Express, quando sono salito sul treno gli scompartimenti erano tutti occupati ed il suo era l’unico libero. Mi sono seduto di fronte a lui e ho iniziato a salutare i miei accorgendomi però che lui faceva finta di non vedere sua madre che lo salutava dal binario. Incuriosito ho chiesto lui spiegazioni – in quel periodo non riuscivo a farmi i fatti miei – e lui mi ha raccontato della sua famiglia di purosangue Serpeverde, dei pregiudizi dei suoi genitori, della sua ribellione nei loro confronti e del  fatto che voleva essere smistato in Grifondoro.
Il treno intanto era partito e Sirius mi stava sempre più simpatico; passata la serietà e la tristezza del racconto aveva iniziato a ridere e scherzare e a raccontarmi aneddoti divertenti sui suoi problemi in casa.
Durante il viaggio avevo conosciuto anche Lily: era entrata nel nostro scompartimento perché stava cercando un posto per lei e per un suo amico ( mocciosus) e, incuriosita dal fatto che stessi per fare una magia che Sirius mi aveva appena fatto vedere aveva detto:
<< wow! Una magia, fatemi vedere, da quando ho scoperto di essere una strega ho fatto delle ricerche e letto dei libri sugli incantesimi più semplici, naturalmente mi sono riusciti tutti!>>
<< Certo>> avevo risposto prontamente,era bellissima, mi aveva letteralmente folgorato. Non potevo fare brutta figura.
Così presi il mio gufo e recitai la formula che mi aveva appena detto Sirius:
<< Per il sole splendente, per il fior di corallo, stupido gufo diventa giallo>> ma niente. Lily sembrava delusa, ci salutò e andò via con mocciosus. Inutile dire quanto mi aveva preso in giro Sirius subito dopo, si era accorto che Lily mi piaceva.
Piano piano Sirius era diventato il mio migliore amico, e quando era scappato di casa perché non sopportava più la madre e il fratello ero stato felicissimo di poterlo accogliere a casa mia. I miei genitori erano diventati i nostri genitori e noi eravamo diventati fratelli.
Peter era diventato nostro amico poco tempo dopo lo smistamento; all’inizio era molto timido e ci seguiva come un cagnolino, poi era diventato un nostro grande amico, di lui ci si può fidare.
Con Remus era stato tutto più difficile: non voleva avere amici perché non voleva avere segreti, così si teneva a distanza da qualsiasi rapporto. Era sempre da solo, lui e i suoi libri, suoi unici e fedeli amici. Era – ed è rimasto – perennemente immerso nella lettura, come se i suoi libri fossero il salvagente che gli permetteva di non affondare,come se trovasse rifugio in quelle pagine che raccontavano storie che gli permettevano di dimenticare, almeno per un po’, i suoi problemi. Leggeva ovunque ed in ogni luogo: al calore del fuoco in sala comune nelle gelide sere invernali, all’ombra dell’albero vicino al lago nei caldi pomeriggi primaverili, durante il pranzo, perfino nelle gite ad Hogsmaede.
Lo avevamo notato per due motivi: era bravissimo in Difesa contro le Arti Oscure, conosceva il rimedio a tutto quello che riguardava la  materia e aveva qualcosa di misterioso, magico – il che è il colmo, detto da un mago – ogni mese mancava per qualche giorno alle lezioni e tornava con graffi e ferite di ogni genere. Noi, che già allora eravamo attratti dal pericolo iniziammo a cercare di diventare suoi amici ma lui proprio non voleva saperne. Poi, piano piano, aveva cominciato a fare battute malandrine e ad aiutarci durante Difesa. Ma di dirci dove andava ogni mese proprio non ne voleva sapere. Noi pensavamo che il preside gli desse dei compiti importanti da svolgere nella foresta proibita, perché spesso veniva convocato nel suo ufficio. Una luna piena invernale però lo devastò e fu costretto a stare in infermeria per quasi due settimane. Noi andavamo a trovarlo tutti i giorni e gli raccontavamo delle nostre avventure,e si vedeva che lui soffriva perché aveva un segreto che non voleva confessarci. Poi, dopo essere stato dimesso, una sera entrò nella nostra stanza, chiuse la porta e formulò l’incantesimo “ Muffliato” e intorno a noi si formò una specie di ronzio, fatto in modo che gli altri non sentissero cosa voleva dirci. Ci svelò il suo segreto, il fatto di essere un lupo mannaro, ci raccontò la sua storia. Forse pensava che non gli avremmo più rivolto la parola ma noi – anzi io e Sirius, Peter sembrava terrorizzato – eravamo eccitatissimi. Ci fece promettere di non dirlo a nessuno e in quel momento nacquero i malandrini: un gruppo di amici sempre pronto a sacrificarsi gli uni per gli altri, pronti a dare la vita se necessario. Un gruppo di fratelli, che non si tradirebbero per nulla al mondo, nemmeno sotto tortura.
<< James, piccolo tesoruccio che sogna ad occhi aperti, puoi svegliarti dalle tue fantasie e prepararti? Non so se ti ricordi ma questa sera Remus ha le 3 P>>
con uno scatto mi alzo dal letto, prendo un cuscino e lo lancio a Felpato che però lo schiva. Ridiamo fino a stare male, siamo sempre di buon umore quando ci dobbiamo trasformare.
Subito dopo cena ci prepariamo e usciamo, diretti al Platano Picchiatore. Quando siamo quasi arrivati e stiamo per trasformarci però Sirius dice  di aver dimenticato una cosa e torna nel dormitorio. Noi proseguiamo, la trasformazione è sempre il momento peggiore per Remus, e non vogliamo che accada i giardino, qualcuno potrebbe vederlo. Peter si trasforma i topo e preme la radice dell’albero in modo che i rami si fermino, così possiamo entrare nella Stamberga Strillante. Quando, verso le 10:30 Sirius non è ancora tornato inizio a preoccuparmi. Cerco di far capire a Codaliscia e Lunastorta che vado a cercarlo, ma con gli zoccoli sembra un’impresa impossibile. I cervi non parlano porca Tosca.
Dopo un paio di tentatii sembrano capire, così li lascio soli per andare a cercare il mio migliore amico. Quando arrivo al ritratto e pronuncio la parola d’ordine però sento delle voci familiari. Molto familiari.
Mi nascondo dietro l’angolo e ascolto la conversazione tra il mio migliore amico e la ragazza che mi piace.
Quando sento ciò che vuole Sirius da Lily qualcosa mi si spezza dentro, lui era mio fratello, lui era il mio migliore amico e mi ha tradito.

 
 
CIAO A TUTTI!
IN QUESTO CAPITOLO MI SONO SOFFERMATA SOPRATTUTTO SULLA STORIA E SULLA FORMAZIONE DEI MALANDRINI, AGGIUGENDO L’ENTRATA IN SCENA DI LILY SIMILE A QUELLA DI HERMIONE NEI LIBRI.
CHE NE PENSATE DEL CAPITOLO? SPERO VI SIA PIACIUTO :)
Cate

 
P.S.
Grazie a
Ariel_Jackson11 recensisce sempre
Grazie a
Vlr1999    che ha messo la storia tra i preferiti
Grazie a
AlexandraCastro2001
Avada Kedavra21
   che hanno messo la storia tra le ricordate
Grazie a
Lily_Ginny
Marty Evans
Mary Evans    
per aver aggiunto la storia tra le seguite
 
 
Grazie a tutti, vi adoro <3
 
7
( I MALANDRINI)
James
 
Stiamo salendo le scale per andare al dormitorio, questa notte ci sarà la luna piena e come sempre noi malandrini andremo ad aiutare Remus con il suo piccolo problema peloso ( Sirius l’ha soprannominato le 3 p) trasformandoci in animaghi per fare in modo che lui riesca a starci vicino senza ucciderci. So che il pensiero che ci potrebbe fare del male lo uccide e che non c’è luna piena che non sia preoccupato per noi ma sono sicuro al 100% che Remus Lupin non ci farebbe mai del male, neanche se ci trovasse umani da lupo mannaro.
Si, uno dei miei migliori amici è un lupo mannaro ma questo non mi ha mai dato motivo di avere paura di lui o dubitare della sua amicizia.
Quando arriviamo al dormitorio faccio una doccia – che sarò costretto a ripetere domani mattina, forse voi non lo sapete ma essere un cervo per 12 ore non è il massimo – e mi distendo sul letto sperando di prendere sonno; domani mattina devo parlare con Lily e non ho intenzione di addormentarmi mentre le apro il mio cuore.
Il tempo passa ma non riesco ad addormentarmi così inizio a pensare a come noi malandrini ci siamo conosciuti e a come siamo diventati amici.
Sirius e io ci siamo conosciuti sul primo Hogwarts Express, quando sono salito sul treno gli scompartimenti erano tutti occupati ed il suo era l’unico libero. Mi sono seduto di fronte a lui e ho iniziato a salutare i miei accorgendomi però che lui faceva finta di non vedere sua madre che lo salutava dal binario. Incuriosito ho chiesto lui spiegazioni – in quel periodo non riuscivo a farmi i fatti miei – e lui mi ha raccontato della sua famiglia di purosangue Serpeverde, dei pregiudizi dei suoi genitori, della sua ribellione nei loro confronti e del  fatto che voleva essere smistato in Grifondoro.
Il treno intanto era partito e Sirius mi stava sempre più simpatico; passata la serietà e la tristezza del racconto aveva iniziato a ridere e scherzare e a raccontarmi aneddoti divertenti sui suoi problemi in casa.
Durante il viaggio avevo conosciuto anche Lily: era entrata nel nostro scompartimento perché stava cercando un posto per lei e per un suo amico ( mocciosus) e, incuriosita dal fatto che stessi per fare una magia che Sirius mi aveva appena fatto vedere aveva detto:
<< wow! Una magia, fatemi vedere, da quando ho scoperto di essere una strega ho fatto delle ricerche e letto dei libri sugli incantesimi più semplici, naturalmente mi sono riusciti tutti!>>
<< Certo>> avevo risposto prontamente,era bellissima, mi aveva letteralmente folgorato. Non potevo fare brutta figura.
Così presi il mio gufo e recitai la formula che mi aveva appena detto Sirius:
<< Per il sole splendente, per il fior di corallo, stupido gufo diventa giallo>> ma niente. Lily sembrava delusa, ci salutò e andò via con mocciosus. Inutile dire quanto mi aveva preso in giro Sirius subito dopo, si era accorto che Lily mi piaceva.
Piano piano Sirius era diventato il mio migliore amico, e quando era scappato di casa perché non sopportava più la madre e il fratello ero stato felicissimo di poterlo accogliere a casa mia. I miei genitori erano diventati i nostri genitori e noi eravamo diventati fratelli.
Peter era diventato nostro amico poco tempo dopo lo smistamento; all’inizio era molto timido e ci seguiva come un cagnolino, poi era diventato un nostro grande amico, di lui ci si può fidare.
Con Remus era stato tutto più difficile: non voleva avere amici perché non voleva avere segreti, così si teneva a distanza da qualsiasi rapporto. Era sempre da solo, lui e i suoi libri, suoi unici e fedeli amici. Era – ed è rimasto – perennemente immerso nella lettura, come se i suoi libri fossero il salvagente che gli permetteva di non affondare,come se trovasse rifugio in quelle pagine che raccontavano storie che gli permettevano di dimenticare, almeno per un po’, i suoi problemi. Leggeva ovunque ed in ogni luogo: al calore del fuoco in sala comune nelle gelide sere invernali, all’ombra dell’albero vicino al lago nei caldi pomeriggi primaverili, durante il pranzo, perfino nelle gite ad Hogsmaede.
Lo avevamo notato per due motivi: era bravissimo in Difesa contro le Arti Oscure, conosceva il rimedio a tutto quello che riguardava la  materia e aveva qualcosa di misterioso, magico – il che è il colmo, detto da un mago – ogni mese mancava per qualche giorno alle lezioni e tornava con graffi e ferite di ogni genere. Noi, che già allora eravamo attratti dal pericolo iniziammo a cercare di diventare suoi amici ma lui proprio non voleva saperne. Poi, piano piano, aveva cominciato a fare battute malandrine e ad aiutarci durante Difesa. Ma di dirci dove andava ogni mese proprio non ne voleva sapere. Noi pensavamo che il preside gli desse dei compiti importanti da svolgere nella foresta proibita, perché spesso veniva convocato nel suo ufficio. Una luna piena invernale però lo devastò e fu costretto a stare in infermeria per quasi due settimane. Noi andavamo a trovarlo tutti i giorni e gli raccontavamo delle nostre avventure,e si vedeva che lui soffriva perché aveva un segreto che non voleva confessarci. Poi, dopo essere stato dimesso, una sera entrò nella nostra stanza, chiuse la porta e formulò l’incantesimo “ Muffliato” e intorno a noi si formò una specie di ronzio, fatto in modo che gli altri non sentissero cosa voleva dirci. Ci svelò il suo segreto, il fatto di essere un lupo mannaro, ci raccontò la sua storia. Forse pensava che non gli avremmo più rivolto la parola ma noi – anzi io e Sirius, Peter sembrava terrorizzato – eravamo eccitatissimi. Ci fece promettere di non dirlo a nessuno e in quel momento nacquero i malandrini: un gruppo di amici sempre pronto a sacrificarsi gli uni per gli altri, pronti a dare la vita se necessario. Un gruppo di fratelli, che non si tradirebbero per nulla al mondo, nemmeno sotto tortura.
<< James, piccolo tesoruccio che sogna ad occhi aperti, puoi svegliarti dalle tue fantasie e prepararti? Non so se ti ricordi ma questa sera Remus ha le 3 P>>
con uno scatto mi alzo dal letto, prendo un cuscino e lo lancio a Felpato che però lo schiva. Ridiamo fino a stare male, siamo sempre di buon umore quando ci dobbiamo trasformare.
Subito dopo cena ci prepariamo e usciamo, diretti al Platano Picchiatore. Quando siamo quasi arrivati e stiamo per trasformarci però Sirius dice  di aver dimenticato una cosa e torna nel dormitorio. Noi proseguiamo, la trasformazione è sempre il momento peggiore per Remus, e non vogliamo che accada i giardino, qualcuno potrebbe vederlo. Peter si trasforma i topo e preme la radice dell’albero in modo che i rami si fermino, così possiamo entrare nella Stamberga Strillante. Quando, verso le 10:30 Sirius non è ancora tornato inizio a preoccuparmi. Cerco di far capire a Codaliscia e Lunastorta che vado a cercarlo, ma con gli zoccoli sembra un’impresa impossibile. I cervi non parlano porca Tosca.
Dopo un paio di tentatii sembrano capire, così li lascio soli per andare a cercare il mio migliore amico. Quando arrivo al ritratto e pronuncio la parola d’ordine però sento delle voci familiari. Molto familiari.
Mi nascondo dietro l’angolo e ascolto la conversazione tra il mio migliore amico e la ragazza che mi piace.
Quando sento ciò che vuole Sirius da Lily qualcosa mi si spezza dentro, lui era mio fratello, lui era il mio migliore amico e mi ha tradito.

 
 
CIAO A TUTTI!
IN QUESTO CAPITOLO MI SONO SOFFERMATA SOPRATTUTTO SULLA STORIA E SULLA FORMAZIONE DEI MALANDRINI, AGGIUGENDO L’ENTRATA IN SCENA DI LILY SIMILE A QUELLA DI HERMIONE NEI LIBRI.
CHE NE PENSATE DEL CAPITOLO? SPERO VI SIA PIACIUTO :)
Cate

 
P.S.
Grazie a
Ariel_Jackson11 recensisce sempre
Grazie a
Vlr1999    che ha messo la storia tra i preferiti
Grazie a
AlexandraCastro2001
Avada Kedavra21
   che hanno messo la storia tra le ricordate
Grazie a
Lily_Ginny
Marty Evans
Mary Evans    
per aver aggiunto la storia tra le seguite
 
 
Grazie a tutti, vi adoro <3
 

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