La tavola dei pastelli.

di emsugar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Azzurro. ***
Capitolo 2: *** Rosso. ***
Capitolo 3: *** Giallo. ***
Capitolo 4: *** Verde. ***
Capitolo 5: *** Viola. ***



Capitolo 1
*** Azzurro. ***


La tavola dei pastelli.
Anche il viaggio più lungo inizia con un passo.
 
 
 
 
 
 
AZZURRO.
 
Francis King ha sempre vissuto da solo. Il suo loft parigino è un’isola lontana dal mondo, che lo culla e lo protegge.
Francis è azzurro, come i sogni più profondi: fluttua tra il cielo e l’infinito, la mente assorta nelle speranze che vorrebbe esprimere al mondo ma che nessuno, in realtà, ascolterebbe.
Suo fratello Sebastian, proprietario di una casa discografica di successo, vive a Londra; sua madre Catherine abita nel centro di Parigi, lontana il più possibile così da non poterlo controllare. Allora Francis non sa cosa sia una famiglia, almeno non più.
Brucia le giornate nella noia corrosiva di chi vorrebbe rendersi utile, ma sa solo fare arte.
“Non c’è nulla di utile nel disegnare con i pastelli, Francis. Svegliati.”
Ma i pastelli sono l’unica cosa che ha per descrivere la realtà; ventidue anni ed una valigetta piena di colori.
“Sei un dandy del cazzo, Francis.”
 
147 parole.

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Capitolo 2
*** Rosso. ***




ROSSO.
 
Finché l’azzurro, un giorno, non si è mescolato con il rosso. Un rosso vivido, marcato, indelebile. Sangue e vendetta, passione e amore.
Mary Gillespie ha ventun anni e gli occhi color cioccolato; fa la ballerina, e riempie il loft di Francis con le musiche delicate di Tchaikovsky. Da quando, con irruenza ed un sorriso nostalgico, Mary è entrata nella sua vita, Francis ha dimenticato cosa sia la solitudine: i passi di danza che gli illuminano gli occhi tracciano linee scarlatte nell'aria e soprattutto nelle sue tavole di lavoro.
Le persone sono come pastelli, dice sempre lui; le persone colorano. E Mary colora di rosso, calcando le travi di legno, saltando sui piedi agili e piroettando tra gli specchi.
Francis sembra essersi dimenticato di cosa c'è fuori: finalmente può usare i suoi pastelli, e qualcuno capirà.
"Amo guardarti ballare."
"E io amo te."
 
142 parole.

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Capitolo 3
*** Giallo. ***




GIALLO.
 
"Le parole sono come i pastelli. Colorano.
Prendi ad esempio il giallo; ma non pensare a parole banali. Molti penserebbero al sole, alla sabbia, al grano. Pensaci."
Mary accarezza dolcemente il petto di Francis, guardandolo negli occhi. Immersa nella pace che ha imparato a meritarsi, le sembra quasi che il mondo si sia fermato in quell'istante. Quel loft accoglie due spiriti irrequieti, desiderosi di amarsi, bramarsi, consumarsi: la vita sembra essersi riavvolta, come una videocassetta, e pare essere appena iniziata, per quella ragazza scozzese un po’ naïf che ha scoperto da poco il mondo. E il desiderio.
Giallo è il desiderio. Giallo è un po' tutto ciò che deve ancora essere scoperto; gialla è la libertà di poter amare, ed essere amati. Giallo è l'appartamento di Parigi, con le pareti fatte di sogni e il pavimento di piroette.
"Giallo è il brivido che provo quando dici il mio nome."
 
149 parole.

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Capitolo 4
*** Verde. ***


VERDE.
 
La danza è lacrime, fatica, e paura. Mary ha paura di molte cose.
Rannicchiata nel bagno del loft, impara a piangere per una vita che non dovrebbe crescere dentro di lei; perché un bambino è una caduta per una ballerina ed è una spesa per un misero artista di Parigi. 
Forse la paura si colora di verde, un verde scuro, nella tavola di Francis perché verdi sono le montagne troppo grandi per essere scalate. Verde però è anche la speranza di farcela, e il pastello che Francis usa allora è il verde chiaro.
Questo bambino ancora non ha forma ma ha già un colore, ed è già presente nei disegni di Francis. È una forma gentile, color della paura e color della speranza, che fluttua con la grazia di sua madre e sorride con gli occhi di suo padre.
"Ho imparato a fidarmi. Se ti ho accanto, non ho paura."
 
150 parole.

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Capitolo 5
*** Viola. ***


 
VIOLA.
 
Ciò che Francis non ha mai avuto è una famiglia. Mary, con le braccia esili, il sorriso smagliante, i capelli corvini, gliene ha creata una intorno, con l'innocenza e la genuinità di una ragazzina che sta diventando adulta. Entrambi stanno crescendo. Il cielo, la tenacia, il desiderio, la paura: tutto si è fuso. Mary e Francis non sono più due persone distinte, ma un’unica entità, una corazza invincibile, un unico pastello.
Un passo alla volta, come una bambina che impara a colorare o a stare sulle punte dei piedi, nasce la loro famiglia che è viola, perché rosso più blu fa viola e Mary più Francis fa viola; nella tavola di Francis non c'è modo migliore per rappresentare ciò che sono diventati, in pochi attimi, il disegnatore e la ballerina.
Parigi, nella sua maestosità, racchiude il segreto viola di un amore che sboccia.
"Sei la mia vita, Francis."
 
148 parole.

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