Con occhi da ranger❤️stirpe dei draghi

di Ake Chan
(/viewuser.php?uid=585192)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***



"Con occhi da ranger❤️stirpe dei draghi"


Con occhi da ranger👀
Col cuore ad Oblivia❤️
Stirpe dei draghi🐉
Perché una ranger💕
Lo è per sempre🔝

"Yuri!!" Esclamò Bella, appena vide che avevo aperto gli occhi.
"Ci hai fatto spaventare ranger!!" Sentii Max

Non chiesi nulla sull'accaduto , non era come in un film dove quando i protagonisti venivano sconfitti nessuno ricordava nulla, non lo era affatto.
Il ricordo della mia sconfitta mi brucia ancora.
E poi c'è la paura, ho avuto per la prima volta paura,
La paura è il primo ostacolo per una ranger,
Ed io non ho mai avuto paura, mai!!

"E Piplup come sta?" Chiesi semplicemente, con la speranza che non fosse mai successo nulla, con la speranza di dimenticare, una speranza assai inutile.
"Lui sta benone..." Disse Elio, entrando nel mio ristretto campo visivo, con il piccolo pinguino sulla spalla. "Ma non si direbbe lo stesso di te..." Purtroppo notò le innumerevoli ferite che cercavo di nascondere.
"Non è nulla" risposi, cercando di ignorare il dolore
"Proprio nulla..." Disse lui ironico
"Vorrei vedere te dopo esser buttato giù da un burrone" risposi infine 
"Effettivamente..." Si arrese lui, porgendomi la mano, che usai per rialzarmi.
Mi girava la testa in un modo allucinante.
Mi avvicinai alla roccia che Celebi utilizzava per spostarsi nel tempo.
Rimasi a fissarla, e la fissai a lungo.
"Celebi??" Mi chiese il pokemon, indicando la roccia alla quale faceva da guardia
"Si, potresti gentilmente riportarmi alla mia epoca?" Risposi cercando di fare quello che doveva sembrare un sorriso.
"Celeeeeee!!" Rispose a sua volta il pokemon, contento di potermi aiutare.
"Yuri, aspetta!!" Mi sentii chiamare "Senza di te che ne sarà della missione?" Mi chiese la guardiana
"Be, tornerò al più presto, con me porterò un amico, Martino, forse col suo aiuto..."
Mi interruppi, non mi andava di dover anche solo accennare la mia non vittoria, e da come i guardiani mi guardavano, avevo capito che loro avevano capito.
Salutai il mio pokemon, Bella Max e Elio, ed entrai nel portale.

Tornai nell'Oblivia che conoscevo e amavo❤️, dal Pichu che mi seguiva ovunque.
"Ciao Pichu" lo salutai dolcemente
"Pichuuuuuuu!!" Esclamo dalla gioia di rivedermi, ed eseguì un brano col suo Oculere. 
Stavo per richiamare Latias e volare a Borgo Acqua, che successe una stranezza.
Il mio Styller si fermò a mezz'aria, così come il mio compagno, che stava suonando il suo strumentino, si fermò improvvisamente.
Mi guardai attorno e mi accorsi che era tutto fermo, pokemon, uomini, donne, bambini...
La stessa luce che poco fa si era accesa per farmi tornare nel mio tempo si riaccese, il portale si riaprì, ne scesero i guardiani.
"Che ci fate qui!?" Chiesi stupita, per loro viaggiare nel tempo era vietato, oltre che pericoloso.
Ricevetti una risposta al quanto inaspettata, Bella mi fulminò con lo sguardo, cosa che non faceva mai, poi si portò l'indice alle labbra, segno di silenzio.
"Ora" disse a tono calmo, in quella frazione di secondo non capii, lo capii solo quando fu troppo tardi, quando il pugno ti Max mi colpì dritto in fronte, quando caddi a terra.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo due ***


*Punto di vista da Martino*👍

Se é noiosa Oblivia😂
Dopo che il male è stato respinto e bla bla bla
La vita qui ad Oblivia è una noia...
Ma Vabbè...😩
"Salve ranger" mi salutò qualcuno, sempre le stesse facce 
Ricambiai il saluto con un cenno di mano
"Trallala tralla la la la" canticchiai mentre mi muovevo senza meta

"Trovato!" Disse una voce maschile, forte e roca
Mi voltai, appoggiato alla parete rocciosa stava un ragazzo robusto, dall'aria annoiata
"Salve, ha bisogno di qualcosa?" Chiesi gentile
"Naaa..." Rispose sbadigliando questo. "Ammiravo Oblivia in pace... Noiosa è?"

Fino a poco fa pensavo la stessa cosa... Ma era ciò per la quale avevamo lottato io e Yuri, ciò per la quale lei si era battuta senza timore, e dovevo accettarlo, per lei.
Anche se un lo di caos...
No Mart, pensa a Yuri

"Allora Max è questa Oblivia... Certo che non ci vuole molto per impadronirsene..." 
Un secondo ragazzo raggiunse il primo, l'aveva chiamato Max, quel nome mi era famigliare, come il volte del ragazzo

Non capivo di cosa stavano parlando, O forse capivo e non volevo capire...
E se fossero una nuova minaccia per l'arcipelago?
Di nuovo divertimento!!
No, se fosse così devo fermarli

"E tu devi essere..." Mi dissero guardandomi in tono spaventato, oppure semplicemente stupito, esattamente come lo sguardo
Okay, ora non capivo seriamente 
"Il ranger Martino" a concludere la frase fu una terza voce, sta volta femminile, una voce che portava un non so che di cattivo.

Ero piuttosto spaventato, solo contro tre tipi apparentemente loschi...
Yuri dove sei?
No Martino, SMETTILA di farti paranoie inutili!!
E se poi ci fosse pericolo, te la cavi da solo, sei tu l'uomo

"Emm... Ci conosciamo?" Chiesi, quelli non mi convincevano
"Come? Non ricordi di noi?" Era la ragazza ad aver parlato
"Mai visti" dissi sicuro "mai" provai a imitare il tono deciso di Yuri
"Si invece!" Disse alzando la voce "Io sono tua sorella!!" Disse mettendosi a gridare
Una reazione esagerata
"Mia sorella? Ti prego!" Dissi ridendo.
"Si!! E queste stupide isolaccie ne pagheranno le conseguenze!" Disse senza smettere di gridare, quasi piangendo
"Max, Elio, andiamo!" Disse, provando a calmarsi. "E tu, fratello, non potrai contare sulla tua amichetta!!" Accennò a una risatina perfida
"Io sono Bella, cerca di ricordarti e tornare quello di sempre. Oh, ormai è troppo tardi"
Disse, ridacchiando nuovamente
Poi sparì, seguita dai suoi scagnozzi

"Quella è pazza..." Dissi tra me è me "però a l'aria di una che fa sul serio..."
Rabbrividì al pensiero delle parole di Bella.
Mia sorella? Io non ho sorelle...
E se quella attaccasse seriamente Oblivia?
Cosa avrebbe fatto Yu?
Al pensiero della ranger rabbrividii nuovamente.
<>
Quelle erano le parole pronunciate della ragazza
Cosa voleva fare a Yuri?
Tenevo tantissimo a lei, lei mi aveva salvata svariate volte, il minimo che io potevo fare era proteggerla, dovevo esserci per lei.

Ricominciai a camminare, ma sapevo esattamente dove andare, o meglio da chi, avrei dovuto avvisare Yuri, sapevo esattamente dove trovarla.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


*Capitolo sempre❤️ Visto da Marty e i suoi pensieri contorti*


Su Martino non piangere
Non metterti a piangere,
NON ora,
Non puoi e non devi

Io ci provavo,
A stare calmo, respirare e prendere in mano la situazione,
Io ve lo giuro, ci provavo!
Ma purtroppo io non ero Yuri,
Non le somigliavo per nulla

Yuri perché non ci sei?
Dove sei finita?
Perché non sei ad indagare sulle misteriose pietre come mi avevi promesso?
Perché?

Martino, hai già provato a tue spese quanto Oblivia sia grande, 
Se non è a Solfonia, potrebbe essere a Mironda, no?
Se non sarà nemmeno li, potrai incominciare a preoccuparti per lei,
Fino ad allora respira.
Ero riuscito a convincermi,
Wow facevo progressi

"Okay, per raggiungere Mironda mi serve il tuo aiuto"
Lanciai lo Styler per creare il geoferma di Latios.
Ma una mano bloccò lo Styler prima che potessi completare il marchio.

"Martino aspetta" disse una voce lontana, affannata
"Patty?" Chiesi riconosciuta la figura
"Marty aspetta" disse nuovamente lei, cercando di riprendere fiato
"C'è qualcosa che non va?" Le chiesti preoccupato
Lei alzo la desta, mi guardò seria, e infine disse
"Devi venire subito" 

Immagino che mi stava cercando da molto, da come mi guardava. Da come mi parlava.
Annuii con la testa, sembrava una cosa molto importante.

"Allora ti aspetto a casa" fece per allontanarsi "e grazie, grazie per ciò che fai ranger"
Quelle parole mi stupirono.
"Ah Patty, lo Sty?" 
La ragazza mi passo lo Styler, appena esso tornò nelle mia mani, seguii la scienziata fino a casa Raimondo.

Nella casetta c'erano un sacco di persone, alcune le conoscevo, altre non le avevo neanche mai viste.
Mi illuminai al pensiero che Yuri poteva esserci, ansi, doveva esserci.

Guardai tra le persone che mi circondavano, sperando che suo sorriso sbucasse da qualche ignoto angolo, lo speravo davvero.

"Yuri non verrà" ad aver parlato fu una voce alle mie spalle. E se era Bella?
"Non verrà perché siamo qui per lei" aveva parlato nuovamente.

Mi girai verso la ragazza che aveva parlato.
Aveva dei biondi capelli lunghi, stava appoggiata alla parete della casa.
Non l'avevo notata, nemmeno mai vista.

Ascoltate le parole della bionda si sentì un silenzio assordante, tutti avevano smesso di fare quello che stavano facendo, tutti erano in silenzio, uno strano silenzio.
"Si certo..." Dissi guardando la ragazza, anche se in realtà le credevo, ed ero molto spaventato
"Se non vuoi credermi... Io tolgo il disturbo" disse sbadigliando, piuttosto stressata.
Nessuno fece nulla per bloccarla, per ciò lei scomparve.

Io non volevo crederci, però nel profondo sapevo che aveva ragione lei.
Troppe coincidenze.

"Purtroppo a ragione..." Lucia mi appoggio la mano sulla spalla.
"Scomparsa?" Bisbigliai, faticavo a parlare
"Devi sapere la verità" disse Raimondo "non avrei mai voluto dirtelo ma..."
"Lascia che sia io a spiegargli la verità" era Ottello "io gli ho mentito ed io gli spiegherò come le cose stanno"

L'anziano incominciò a parlare.
Non sapevo come descrivere ciò che provai.
Terrore? Stupore? Rabbia? Colpa? O addirittura felicità? O sollievo?
Qualsiasi cosa ebbi provato in quel momento, era troppo forte per continuare a d ascoltare quelle parole.
"Basta! State zitti!!" Strillai, correndo fuori, con tutta la forza nel corpo, non mi importava dove correvo, dovevo solo andarmene

Raggiunsi il ponte, non riuscivo più a correre, quindi decisi di fermarmi.
Guardai il mare, lo stesso mare dalla quale io è Yuri eravamo arrivati.
Era colpa mia. Avevamo deciso di scappare.
Non era colpa mia. 
Non ci capivo nulla, non collegavo nulla, ciò che capivo era che era colpa mia.
I miei ricordi, rivoglio i miei ricordi!

"Martino..." Mi sentii chiamare silenziosamente 
Era ancora quella rompipalle di una Patty
"Che vuoi?!" La aggredii, strillandole in faccia
"Mi dispiace... Per te era più che un amica..." Disse sottovoce, guardando le travi.
"Tu non puoi capire!! Non lo puoi nemmeno immaginare! Tu non sai cosa si prova!" Le gridai, senza nemmeno provare a trattenere le lacrime, non ne valeva la pena.
Rimase zitta
"Noi possiamo salvarla Patty! Se mi restituisci i ricordi" nemmeno io gridavo più, stringevo i pugni, pure io ormai guardavo le travi del ponte.
"No so... Per te può essere pericoloso, no Marty, non posso farti correre questo rischio"
Rimase ancora in silenzio
"Possiamo rischiare! Io devo rischiare, e lo farò!! Con o senza il tuo aiuto! Sono disposto a tutto!!"



Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo quattro ***


*Capitolo raccontato da Yuri❤️ I pensieri di Martino scompaiono😱*


Grazie a dio che sono finita solo al vulcano Fabulonia!
Perché se fossi finita, che ne so, in un altra regione...
Ma non era così, Oblivia, Fabulonia è ad Oblivia
Fu il mio primo pensiero dopo essermi risvegliata,
È fidate i che non è stato un risveglio facile,
anzi, doloroso.
Il braccio sinistro faceva malissimo, oltre che ad esser ricoperto di sangue,
Ma a quello ne ero abituata, al dolore no.
E mi vergognavo, ero pur sempre una ranger.
Ed a quanto pare la più sensibile di una ranger,
Una ranger che non è abitata al dolore,
Non mi ero mai rotta un braccio,
E spero che nemmeno ora sia successo,
No braccio no ranger

Allungai il braccio sinistro sul suolo caldo, cercando il mio Styler,
Che trovai pochi metri più lontano.
Nel sentirlo nella mia mano,
mi sentii sollevata.
Ma quel sollievo durò pochi secondi,
perché subito dopo il mio peggior incubo si avverò:

"Ma questo..." Avevo gridato, ma la mia voce parve un sussurro.
Oddio, si che lo era, doveva esserlo!
Doveva e lo era!!
E se così non fosse, dove potevo essere d'altro?
Vulcan Favin...
Poteva esser...
Vulcan Favin? Che diavolo era?
Dove l' avevo sentito?
Mi alzai facilmente, e camminai fino all'imbocco del vulcano
Lessi il cartello delle cazzate che c'era ovunque,
Come che le persone non sappiano dove abitano...
"Serafina" quello era scritto sul cartello.
Cosa??? Serafina??
Mi strofinai gli occhi, 
E per sollievo,
Okay, non era così bello,
Non era scritto Serafina o Vulcan Favin, 
Ma nemmeno Fabulonia...
Segni strani, solo segni strani.
Oddio!!
Mi sto rinscemendo!!

Non mi resta che entrare, entrare e...
Scoprire, sono o non sono una ranger?




Spazio autrice:
Fa cagare, lo so 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2902433