L’oscurità

di graziiia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L’oscurità ***
Capitolo 2: *** Settant'anni ***
Capitolo 3: *** Tu no. ***
Capitolo 4: *** Lui è quello giusto, tu quello sbagliato ***
Capitolo 5: *** L'eternità ***
Capitolo 6: *** Lui è mio ***
Capitolo 7: *** Qui? ***
Capitolo 8: *** Roma ***
Capitolo 9: *** Fine ***
Capitolo 10: *** Wattpad ***



Capitolo 1
*** L’oscurità ***


La musica assordante mi incita a scatenarmi ancora di più , mi incita a volere di più, mi in cita a volere lui. E davanti a me che mi sorride mettendo in risalto le sue splendide fossette.
-Klaus.
E solo un sussulto che si perde nelle grida della gente che ci circondano e che ballano indisturbati  della nostra presenza.
-Caroline
Anche se la musica non fa altro che aumentare, grazie al mio udito da vampiro posso sentirlo. Amo quando mi chiama per nome, amo quando e lui a chiamarmi per nome.
Si avvicina a me a passo spedito facendosi spazio tra la gente, e io non posso fare altro che stare qui immobile e aspettarlo, aspettare colui che mi ha sconvolto la vita, colui che mi aveva promesso di visitare il mondo insieme, colui che era andato via lasciandomi scegliere chi amare per poi comprendere che era lui che avrei dovuto scegliere da subito ma troppo debbo, troppo fifona, per scegliere l'oscurità.
-Che cosa fai qui a New Orleans?
Vorrei dirgli che sono qui per lui, che voglio lui che finalmente ho scelto l'oscurità alla luce, che lui aveva sempre avuto ragione, che non ero fatta per una vita da provincia e che Mystic Falls non mi bastava più .
-Sono qui per te, per conoscere la tua citta , per vedere che cosa hai fatto durante la mia assenza.
-Permettimi allora di presentati la nostra città.
Non posso credere di essere stata cosi stupida da lasciarlo andare, cosi debole da aver paura dell'uomo che ora mi ha presa per mano per portarmi fuori da questo locale ormai diventato troppo assordante per noi.
- Questa città ti rispecchia lo sai?
E calato il silenzio dal momento esatto in cui siamo usciti dalla discoteca in cui ci eravamo incontrati, e pensare che io stessa non so perché mi trovavo li. Ricordo solo di essere salita in macchina e di aver guidato per delle ore, per poi trovarmi davanti il cartello di New Orleans, e aver desiderato di vederlo camminare per la città indisturbato, invece mi sono ritrovata in una discoteca piena di vampiri che non facevano altro che provarci con me.
-Io penso invece che rappresenti molto di più te.
Risponde alla mia domanda risvegliandomi dai miei pensieri.
-Entrambe siete uniche e ribelli.
Parla della città come se fosse una persona, una donna che può dare e insegnare tanto, soltanto guardandola.
-Ci si innamora  velocemente di entrambe e solo l'idea di non poter stare con voi e insopportabile per il sottoscritto, perché non saprei dove vivere se non qui con la mia regina.
Ogni sua parola tocca il mio cuore, lo fa battere come ormai non accade da molti anni. Considerare Klaus un mostro un abominio, come avrà fatto suo padre a vedere tutto questo odio in lui? Perché io non lo vedo, o almeno non lo vedo più da quando faceva la guerra a me e ai miei amici, ciò che vedo e solo un uomo che desidera amare ed essere amato.
-Arrivo oggi, ho la fortuna di incontrarti in una discoteca mentre ballo spensieratamente  con il tentativo di non pensare ai miei problemi e tu mi offri di già di venire a vivere qui, di diventare la regina di questa splendida città. Cosa nascondi?
La sua risata e cristallina, una risata a cui solo lui sa dare vita, una risata che mi coinvolge totalmente.
-La verità?
-La verità.
-Sono stanco di stare solo, sono stanco di svegliarmi nel mio letto con ogni giorno una donna diversa……
-Wow ti sei dato da fa fare.
-Fammi finire
Mi rimprovera come un padre fa con la propria figlia.
-Sono stanco di svegliarmi ogni mattina con una donna diversa da colei che io vorrei, e quella donna sei tu Caroline, io voglio solo te, e come ti ho già detto ti aspetterò per sempre.
Le sue parole sono come fuoco sulla benzina, mi incendiano.
-Io dovrei essere l'ultima Klaus e non una delle tante.
Non e un si vero e proprio ma i nostri occhi che hanno sempre comunicato tra loro, hanno già compreso tutto .
- L'ultima
La sua risposta prima di baciarmi con un ardore già provato in passato in un bosco di nostra conoscenza ma mentre quel bacio metteva la parola fine al nostro rapporto, questo mette la parola inizio. E improvvisamente inizia a piovere la pioggia cade su di noi indisturbata e non possiamo fare altro che ridere di noi e di quanto ci abbia messo io a capire quanto mi sentissi a casa nell'oscurità. 

Angolo autrice
E la mia primissima storia, quindi vi chiedo di essere molto clemente con me.
Fino ad oggi mi sono sempre concentrata a leggere le storie degli altri e a lasciare delle recensioni ora penso che sia arrivato il mio momento, so molto bene che non sono bravissima nella punteggiatura e forse anche nei verbi per questo vi chiedo di dirmi qualunque errore troverete ( e so che sono tanti).
Vi ringrazio ancorora di aver letto la mia storia. Non posso dirvi ci vediamo alla prossima storia perchè il mio futuro da autrice dipende tutto da questa.
Vi ringrazio di vero cuore
Graziiia

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Capitolo 2
*** Settant'anni ***


Sono passati settanta anni da quella sera, sono passati settanta anni da quando ho deciso di diventare la regina di questa splendida città, settanta anni da quando ho scelto lui e lui soltanto.
-Buon giorno maestà
Una voce che ormai ho l’onore di sentire da settanta anni mi risveglia dai miei pensieri mentre sento il suo braccio stringermi a se come ogni mattina.
-Buon giorno.
Mi rigiro tra le sue braccia per guardare il suo splendido viso che mi sorride come non lo mai visto fare prima, prima di quella sera, prima del mio muto si.
-Cosa farai stamattina ? maestà
Gli chiedo mentre inizio a passare la mia mano destra sul suo volto, amo toccare la sua barba incolta e le sue fossette che non mancano mai in mia presenza.
-Non lo so pensavo di restare in questa enorme stanza con la mia regina.
Mi risponde prima di baciarmi, il suo bacio e semplice passionale un bacio che esprime tutto quello che prova per me, un tipo di bacio che  ha il potere di darmi una scarica di adrenalina e desiderio che nessuno mai in passato era riuscito a fare.
-La ritengo un’ottima idea.
Gli rispondo mentre faccio scontrare la sua schiena sul letto per potermi mettere a cavalcioni su di lui, lo bacio come non ho mai baciato nessuno e lo amo più di quanto abbia mai amato qualcuno.
-Perché non può essere sempre cosi?
Mi chiede prima di ribaltare la situazione e mettere me sotto e lui sopra.
-Forse perché siamo i reali di una città di cui la maggior parte degli abitanti sono esseri soprannaturali, e in cui muovi guerra per ogni stupidaggine.
Gli rispondo mentre sento le sue mani accarezzare o meglio dire incendiare le mie gambe.
-Io, muovere guerra per ogni stupidaggine sul serio?
Mi chiede mentre mi fissa negli occhi.
-Ti sei già scordato di quando volevi uccidere quel neo vampiro, Joe se non sbaglio, perché mi aveva chiesto di ballare? Ho dovuto chiedere aiuto a Elijah per farti rinsavire.
-Scusa se non voglio che nessuno si avvicini alla mia donna.
-La tua donna? Io non sono tua.
Gli rispondo mentre ribalto nuovamente la situazione, non mi è mai piaciuto stare sotto esattamente come a lui, stare sotto ci rende deboli facili da sottomettere e noi non siamo prede ma predatori.
-Non sei la mia donna?
Mi chiede mentre inizio a baciargli il  collo.
-No, non sono tua non sonno di nessuno.
-Allora cosa ci fai qui?
Mi chiede perdendo la pazienza per il mio modo di torturarlo.
-Mi trovo in una bella città di cui sono la regina, cosa vorrei di più.
-Non hai risposto alla mia domanda.
Mi rimprovera come ormai ha imparato a fare da settanta anni.
-Sono qui perché voglio essere qui, con te, per te è la tua famiglia, sono qui perché ti amo, ma non sono tua.
Forse ho sbagliato a rispondergli cosi forse dovrei dirgli direttamente cos’è che intendo con le mie parole.
-Forse dovrei spiegarmi meglio.
-No, non devi.
Mi risponde brusco prima di alzarsi dal letto e coprirsi con il lenzuolo bianco prima di dirigersi verso la scrivania in ciliegio ed aprire uno dei cassetti, e io non posso non seguirlo a ruota, copro il mio corpo con il secondo lenzuolo e cerco di avvicinarmi a lui.
-Se ti ho ferito mi dispiace, quello che io volevo dire è che…
Non posso non ammutolirmi per quello che sta accadendo ora, in questo istante sotto i miei occhi, Klaus e in ginocchio d’avanti a me con in mano una scatola di velluto in cui al suo interno c’è l’anello più bello che io abbia mai visto. Ha una montatura in argento tutto impreziosito di diamanti per poi nel mezzo trovarsi un diamante più grande di colore nero.
-Vorresti tu Caroline Forbes, farmi l’onore di sposarmi e passare la tua eternità con me?
E’ ancora in ginocchio difronte a me, bello più che mai.
-Si.
E’ un sussurro che lui coglie immediatamente, si rialza e avvicinandosi a me lentamente allunga la mano per prendere la mia per infilarmi l’anello.
-E’ un anello che ho disegnato io e che mi rappresenta. Come vedi i diamanti più piccoli circondano il più grande, lo illuminano come fai tu con me, tu sei la mia luce Carloine, mentre io sono la pietra nera che si trova nel centro e che viene messa in risalto esattamente come fai tu con me.
Lo amo, non so con quali altre parole descrivere quello che sento ora se non con la parola amore.
-Ora ho l’onore di dire che sei mia?
Mi chiede mentre sono concentrata a guardare il mio anulare.
-Si, sono tua, lo sono sempre stata anche se lo sempre negato.
E dopo la mia risposta non possiamo non baciarci ed esprimere tutto quello che proviamo l’uno per l’altra. E dal nulla si sente un lampo provenire da fuori la finestra dietro di noi, e improvvisamente inizia a piovere, ancora la pioggia che ci ricorda  quel giorno, quel giorno che nonostante non fosse stato previsto aveva permesso tutto questo.
 
Angolo Autrice.
Ringrazio di vero cuore blonde985 per aver lasciato una recensione alla mia storia e per avermi consigliato di continuarla, quindi dedico questo capitolo a te per aver avuto fiducia in me nonostante la mia inesperienza e sicuramente anche per tutti i miei errori. Ringrazio anche le lettrici silenziose che avranno letto la mia storia e che spero che lasceranno almeno una recensione anche di poche righe. Al prossimo capitolo.
Un bacio
graziiia

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Capitolo 3
*** Tu no. ***


E’ tutto pronto per il mio grande giorno, è tutto pronto per il giorno in cui diventerò la signora Mikaelson.
-Sei splendida.
Vengo richiamata all'attenzione da Stefan che si trova dietro di me.
-Anche tu.
Gli rispondo mentre concentro la mia attenzione sul suo perfetto completo nero.
-Ma non sono bello come te 
Mi risponde mentre mi volto verso lo specchio, dove posso specchiarmi. E devo dire che ha ragione questo abito sembra fatto apposta per me, il corpetto a cuore impreziosito da Swarovski mette in risalto la mia carnagione chiara e i mie biondi capelli lasciati sciolti perché so benissimo quanto a lui piacciano cosi.
-Sei la sposa più bella che io abbia mai visto.
-Grazie Stefan sono contenta che tu sia qui.
E con queste parole mi volto verso di lui per abbracciarlo.
-Disturbiamo ?
Sento chiedere da Elena che entra nella stanza accompagnata da Damon e Bonnie.
-Ragazze.
Le richiamo, felicissima di avere al mio fianco in questo giorno così importante per me, le mie migliori amiche.
-O mio Dio sei bellissima Caroline.
Mi abbracciano cosi forte che potrebbero stritolarmi se non fossi una vampira.
-Grazie.
Sono felicissima, non mi sembra vero che loro siano qui con me, per me. Non posso credere che abbiano messo da parte il rancore che provano per Klaus e che ora siano qui, alla fine non è questo quello che fanno le amiche? Mettere da parte il rancore per appoggiarci a vicenda?
-Cos’è ora non mi saluti neanche, più?
Interviene Damon che mi guarda con le braccia incrociate.
-Ti ricordo che è grazie a me se questo giorno è arrivato.
Ed è vero è solo grazie a lui se settant’ anni fa mi sono decisa a uscire da Mystic Fallse dirigermi verso New Orleans, è stato tutto possibile grazie alla sua frase : “Goditi la vita bionda”.
-Hai ragione scusa, occhi di ghiaccio.
Lo saluto prima di stringerci in un caloroso abbraccio, chi lo avrebbe mai detto che un giorno avremmo smesso di andarci contro e saremmo diventati amici, o almeno una specie.
-Ti conviene mollare la presa se non vuoi che arrivi mio fratello e ti tagli le mani.
Sento proferire dall’ entrata della stanza.
-Rebekah.
La saluto sorridendogli, ecco la mia splendida damigella.
-Buon giorno anche a te.
La saluta Damon con il suo solito fare beffardo.
-Sono solo venuta a chiamare Elena e Bonnie è tutto pronto mancate voi e naturalmente la mia cognatina.
Non si è premura neanche di rispondere a Damon che dopo aver avuto un cenno da Elena e Bonnie si dirige nella stanza accanto da Klaus. Chi lo avrebbe detto che come con Damon sarei diventata anche amica di Rebekah, chissà forse il fatto di aver migliorato suo fratello e di aver fuso i pugnali e buttato la cenere di quercia bianca del water avrà anche influito.
-Andiamo,  ragazzi lasciamola sola deve prepararsi.
E con queste ultime parole escono dalla stanza lasciandomi da sola, con mille pensieri.
Mi sposo non ci credo, pensavo che dopo essere diventata un vampiro non mi sarei mai sposata e invece eccomi qui, pronta a giurare amore eterno allo stesso uomo che inizialmente ho combattuto e che dopo ho finito per amare più della mia vita.
Improvvisamente la porta alle mie spalle si apre silenziosamente per poi sentire dei passi entrare per poi richiuderla.
-Sono pronta Rebekah andia.......
Mi si strozzano le parole in gola, non posso credere che lui sia qui davanti a me, proprio oggi.
- Enzo.
Pronuncio il suo nome in un sussurro.
-Ciao Caroline.
-Cosa ci fai qui.
-Sono venuto per impedirti di sposare l'uomo sbagliato.
Non posso credere alle mie orecchie, non posso credere ai miei occhi.
-Va via Enzo non voglio litigare con te, ti ho già detto che amo Klaus.
-Lui no è quello giusto per te, non sposarlo, sposa me, passa la tua eternità con me.
Non posso credere a quello che mi sta chiedendo.
- Io non ti amo Enzo, io amo lui.
Senza neanche rispondermi si avventa su di me baciandomi in modo rude possessivo, cerco di allontanarlo ma è più forte di me e dal modo in cui mi tiene stretta comprendo che non ha la minima intensione di lasciarmi andare, così gli mordo il labbro, unico e solo modo per farlo allontanare.
Si allontana da me con il labbro ferito a causa del mio morso, e proprio in quell’istante la porta si apre facendomi gelare il sangue nelle vene, no lui non può essere qui, di già.
 
Angolo Autrice.
Se pensavate che la storia sarebbe finita con l’atteso matrimonio, mi dispiace avvisarvi che non è cosi, prima del matrimonio si dora aspettare un altro capitolo (forse). Dopo aver aperto e chiuso questa parentesi sulla storia voglio ringraziare: blonde985, crepuscolina13 e Felicity66 per le recensioni, ringrazio EvasedaAzaban_black e Felicity66 per aver inserito la mia storia tra le seguite e nuovamente EvasedaAzaban_black per avermi inserito fra le autrici preferite, per ultime ma non meno importanti le lettrici silenziose a cui chiedo di non essere cosi silenziose, perché la mia carriera da scrittrice dipende tutto da questa storia, in base a questa storia deciderò se continuare a scrivere altre storie (naturalmente sul Klaroline perché di altri non saprei scrivere). Ci sentiamo al prossimo capitolo
Un bacio
graziiia

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Capitolo 4
*** Lui è quello giusto, tu quello sbagliato ***


 
- Devo andare via da qui Enzo, questo paesino non fa più per me.
- Dove andiamo?
Mi chiede con il suo solito viso da sfida.
- Devo parti da sola Enzo, tu non puoi venire.
Mi fa male dirgli queste parole , in questo periodo è stato l'unico che mi sia rimasto accanto, è stato l'unico che mi ha spronata ad andare avanti con la mia vita, ma Damon ha ragione, è ora che io viva da sola le mie avventure, e ho intensione di salire in auto e guidare senza una meta.
- Vuoi andare da lui non è cosi, vuoi andare da Klaus.
Klaus, non penso a lui da molto tempo ormai, non penso a lui da quel giorno nel bosco.
- Non lo so voglio solo salire in auto e guidare per delle ore.
Gli rispondo tranquillamente cercando di fargli cogliere quanto io ora abbia bisogno di stare sola.
-Partiamo insieme per una meta indefinita.
Ma a quanto pare è un messaggio che non ha voglia di cogliere.
- Tu sei uno dei miei più cari amici, ma questo è qualcosa che devo fare da sola.
- Uno dei tuoi più cari amici?
Mi chiede mettendosi a ridere una risata amara, dolorosa.
- Io voglio essere di più.
La sua risposta prima di baciarmi, ho sempre pensato che fosse un uomo molto bello e che sapesse baciare anche molto bene ma non sento nulla, come quando baciai lui, per questo lo allontano da me.
- Enzo.
Lo richiamo incredula di quello che ha appena fatto.
- Passa la tua eternità con me Caroline, andiamo via da qui, insieme.
-Mi dispiace ma non posso.
Non ho più la forza di restare qui davanti a lui cosi inizio a dirigermi verso la mia auto.
- OVUNQUE ANDRAI SAPPI CHE TI TROVERO
Gli sento urlare prima di accendere l’auto e partire verso una meta indefinita.
 
- Caroline è ora.
Mi risveglia dai miei pensieri Elijah che squadra dalla testa ai piedi Enzo, fingendo di non aver notato prima.
- Dammi un minuto Elijah, e sono da te.
Gli rispondo prima che possa fare domande o dire nulla, per poi vederlo richiudere la porta.
- Scappiamo, non devi farlo per forza, chi mi dice che non ti abbia soggiogato in questi settant’anni.
-Enzo, come puoi pensare che io scapperò il giorno del mio matrimonio, cosa ti fa pensare che io sia stata soggiogata.
- Lui non ti merita.
Mi risponde mentre si riavvicina a me sempre di più.
- Mi dispiace ma io lo amo, come no ho mai amato nessuno, il mio posto è qui, con lui.
- OK, ma non cercarmi se ti farà soffrire, io allora non ci sarò più.
- Ti voglio bene sei il mio più caro amico ma so già che sarò felicissima con lui.
So che vorrebbe impedirmelo che vorrebbe dirmi tante cose ma devo allontanarmi da lui questo è l'unico modo che ho per non rovinare il mio giorno.
E sono le mie ultime parole prima di uscire dalla stanza e prendere sottobraccio  Elijah.
- Tutto bene?
-Ora si.
Gli rispondo soltanto, mentre mi accompagna verso l'altare, avrei voluto tanto che ci fossero anche i miei genitori e che fossero loro a condurmi verso l'uomo che amerò per tutta la sua vita ma loro sono morti tanto tempo fa, spero solo che siano fieri di me e della mia scelta.
E’ davanti a me con un viso duro, inizialmente, ma ad ogni mio passo in sua direzione diventa più sereno fino a quando non gli sono di fronte e con profonda calma mi alza il velo.
-Avevi intenzione di lasciarmi all’altare?
Mi chiede mettendo in mostra le sue splendide fossette.
- Non mi permettersi mai.
Gli rispondo sottovoce prima che la strega ultra centenaria di fronte a noi invitasse gli invitati a sedersi.
- Siamo qui oggi riuniti per unire queste due anime in matrimonio, per chi non lo sapesse questo non è un semplice matrimonio questo è l'Unione di due anime, di due creature che decidono di diventare una sola e decidono di passare l'eternità insieme, questo è un vincolo che neanche la morte potrà spezzare.
Continua a proferire la strega mentre inizia a versare un liquido di colore nero e uno di colore bianco nel calice di fronte a noi.
- Feritevi il polso e versate il vostro sangue al suo interno.
Ci chiede la strega mentre ci porge un pugnale prima a Klaus e poi a me. Non posso credere che stia accadendo sul serio non posso crederci, no è impossibile. E’ mentre verso il mio sangue posso sentire dietro di me dei passi, so esattamente chi è, Enzo. So che si è innamorato di me senza che io stessa me ne accorgessi e che non vuole lasciarmi andare, anche se deve lasciarmi andare, il mio posto e qui.
- Prima che i due amanti si scambino il sangue, chiedo ai presenti se tra voi c’è qualcuno che desidera impedire questa unione perché ha la possibilità di parlare ora o dovrà tacere per l’eternità.
E dopo queste parole non posso non voltarmi verso di lui, Enzo, e leggere nei suoi occhi un qualcosa che vorrei tanto non aver letto.
 
Angolo autrice
Lo so, lo so, molti di voi si aspettavano l’entrata in scena di Klaus e di una lotta con Enzo, ma non è cosi, mi dispiace. A mio parere sarebbe sembrato troppo scontato, e lo si sa una storia per piacere non deve essere scontata, quindi cosa vi aspettate nel prossimo capitolo? L’impedimento del matrimonio da parte di Enzo o una sua resa? Lo scopriremo molto presto.
Ho notato che scorso capitolo non è stato molto letto, per questo ora mi chiedo se il prossimo capitolo deve essere l’ultimo o se vale la pena continuare, vi confesso che sono molto combattuta.
Voglio ringraziare blonde985 e crepuscolina13 per aver lasciato una recensione al 3 capitolo, ringrazio chi ha messo la mia storia tra le seguite e le preferite per me c’io vale veramente tanto, mi piacerebbe avere più recensioni, almeno per sapere se andare oltre ai 5 capitolo o fermarmi.
Un bacio
graziiia

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Capitolo 5
*** L'eternità ***


Cerca di avvicinarsi a noi, per impedire la nostra unione, molto probabilmente, ma per fortuna viene fermato da Damon che riesce a farlo rinsavire e portarlo fuori dalla sala.
-Ora potete bere il vostro sangue e riferirvi le vostre promesse.
Il primo è Klaus che beve dal calice un sorso del nostro sangue, miscelato con Dio solo sa cosa.
-Io Klaus Mikaelson, ti prometto che non ti tradirò mai, prometto di onorarti per l’eternità e di essere paziente, anche se non è una delle mie virtù.
E’ su queste parole sia io che la folla dietro di noi non possiamo non ridere, sapendo quanto siano vere le sue parole.
-Prometto di darti tutto quello che questo mondo ha da offrirci, ma soprattutto, ti darò me stesso, la cosa più preziosa che ho.
I suoi occhi sono lucidi, piedi d’amore, un amore che ho imparato a cogliere in ogni sua sfumatura. Dalla sua postura posso dire che è agitato, non è da tutti giorni che l’ibrido originale esprimi le sue debolezze davanti a tutti
Dopo aver bevuto un sorso a mia volta, faccio un lungo respiro per poi voltarmi verso di lui e prendergli le mai, è ora che io non sia più debole è ora che apra totalmente il mio cuore.
-Ho sempre negato quello che provo per te perché ero debole, ma soprattutto perché avevo paura, paura di te, della gente, dei giudizi altrui, perché io per prima ho giudicato gli altri.
E con queste parole non posso non guardare Elena e Damon in prima fila che si tengono per mano.
-Pensavo che tu mi avresti cambiata in peggio, che mi avresti resa quello che non volevo essere, ma mi sbagliavo, e di grosso anche, tu si, mi hai cambiata, ma in meglio, mi hai resa forte, indipendente e finalmente mi hai fatta sentire scelta per la prima volta nella mia vita. Quindi prometto di rispettarti e di esseri fedele per l’eternità, non posso prometterti che non ci urleremo contro.
E non posso non ridere delle mie parole e vedere gli altri ridere insieme a noi.
-Ma ti prometto che faremo sempre pace, a modo nostro.
E non posso non sorridergli e fargli comprendere in che modo ho intensione di fare pace con lui.
-Ora puoi baciare la sposa.
Ci comunica la strega prima di vederlo avvicinarsi alle mie labbra per baciarmi, mentre tutti intorno a noi applaudono e continuano a ripetere in coro, VIVA IL RE E LA REGINA DI NEW ORLEANS.
-Sei pronto a sopportare i miei sbalzi di umore per l’eternità?
Mi chiede sottovoce prima di ribaciarmi.
-E tu sei pronto a sopportare i miei rimproveri per l’eternità?
Gli chiedo prima di ribaciarlo.
-Mai stato più pronto.
E so che le sue parole sono vere, so che quello che amiamo l’uno dell’altra sono i nostri difetti, più che i nostri pregi. Non so come immaginare la mia eternità se non qui con lui, nella nostra città per l’eternità. Ma soprattutto mi chiedo perché ci abbia messo così tanto a capire che il mio posto è sempre stato qui.
-Pensi che pioverà, come le ultime volte?
-No, penso che finalmente uscirà il sole, più splendente di tutta la nostra vita.
Mi risponde mentre ci troviamo in una lussuosissima auto diretti chissà dove.
- Indossarla.
Mi sento imporre improvvisamente da mio marito mettendomi da tra le mani una fascia di lino bianca.
- Perché?
- Ho un dono per te.
Mi risponde mentre frustrata metto la fascia sugli occhi, so che con lui si fa tutto alla cieca, ma no ho mai pensato letteralmente alla cieca.
Improvvisamente l’auto si ferma, mi aiuta a scendere per poi dirigerci verso un altra macchina, posso sentire il rumore del motore, mi apre lo sportello e mi aiuta ad entrarci.
- Abbiamo cambiato macchina? Perché?
- lo capirai presto, mia cara.
-Posso toglierla almeno?
Chiedo come se fossi una bambina e lui il genitore.
- No, non siamo arrivati.
- Klaus!
Esclamo, odio non avere il controllo, motivo per cui io e Klaus litigheremo molto spesso, ne sono certa.
- Sta zitta e ferma.
Mi rimprovera ancora
- Klaus.
Lo rimprovero, prima di sentire lo sportello aprirsi per poi richiudersi.
- Lo sai che sei........
- Sta attento a quello che dici, ora sono tua moglie.
Gli rispondo mentre mi da la mano per aiutarmi a scendere.
- Credimi non sono mai stato più felice di essere unito ad una donna come con te.
Mi risponde prima di mettersi alle mie spalle e togliermi la fascia ,facendomi restare senza parole.
- Ma è un.....
-Aereo si lo so.
- Ma dove?
Ho dimenticato totalmente come si forma una frase per l’immenso stupore.
- Pensavi veramente che non avremmo fatto un viaggio di nozze, certo il nostro sarà molto particolare rispetto a quello normale ma andrà bene.
- Cosa vorresti dire?
- Ti porterò nelle nostre tre città, ti porterò ovunque la mia regina desidera.
Mi risponde prima di baciarmi.
-Qual’ è la nostra prima meta?
- La nostra prima meta è..........
 
Angolo Autrice
Inizialmente pensavo che questo dovesse essere l’ultimo capitolo di questa storia, ma come ben notate non è cosi. Quale sarà la prima metà di questo viaggio di nozze? Roma, come menzionato nel film o io scompiglierò le carte in tavola? Dovrete aspettare il prossimo capitolo. Per tutti coloro che mi seguono sia attraverso le recensioni o silenziosamente ho da comunicare che molto presto pubblicherò il prologo di una nuova storia, una long, naturalmente Klaroline. Come spoiler vi do solo il titolo( What are?- Che cosa sono?), credetemi se vi dico che il titolo dice già tutto, sperò di ritrovare molti di voi anche tra le recensioni della mia nuova storia. Ritornando a questa, di storia, spero che vi sia piaciuta e che mi lascerete qualche recensione, non abbiate paura di scrivere o insultarmi per i miei errori, non ho mai mangiato nessuno, ancora XD.
UN BACIO
Graziiia

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Capitolo 6
*** Lui è mio ***


Chi lo avrebbe mai detto che la prima meta sarebbe stata Tokio, chi avrebbe mai detto che mi sarei divertita cosi tanto a  osservare questa fantastico paese pieno di luci e negozi, che ho potuto svaligiare grazie la carta di credito di mio marito, mio marito che strano dirlo, eppure e cosi io e Klaus siamo uniti a doppio filo, ora nessuno può dividerci, neanche Enzo.
Mi domando che cosa stia facendo ora, se mi sta pedinando o se ha capito che fra noi non ci potrà mai essere nulla, ne prima che mi decidessi di aprire il mio cuore a Klaus è soprattutto ora che sono felicemente sposata con lui.
- Sta bene tranquilla.
Attira la mia più totale attenzione, mio marito, l'uomo che mi sta accanto, l'uomo più bello che io abbia mai visto.
- Chi ?
Chiedo stupita, lui non può a vermi letto nella mente.
- Enzo.
A quanto pare si.
- Tu come...............
- Ho sentito la vostra conversazione, prima che Elijah venisse a prenderti in stanza, ti confesso che avevo tutta l'intenzione di venire io, ma Damon me lo ha impedito dicendomi che dovevate chiarirvi da soli senza intrusioni.
Damon, devo ricordarmi di portargli qualche liquore costoso prima di ripartire.
- Ti ringrazio di avergli dato retta, aveva ragione dovevo parlare con Enzo da solo e spiegargli che io non lo mai amato e che lo sempre considerato un semplicissimo amico.
Gli rispondo mentre mano nella mano camminiamo per Shinjuku .
-Comunque voglio dirti che non gli avrei mai permesso di rovinare il nostro grande giorno.
Mi risponde prima di baciarmi in mezzo alla gente che cammina intorno a noi, guardandoci.
-Io non lo avrei mai permesso.
Gli rispondo prima di ribaciarlo.
-Andiamo abbiamo un aereo da prendere.
-Di già? Ma non siamo stati neanche tre giorni.
Lo rimprovero mentre entriamo nel taxi fermo davanti a noi.
-Eppure mi hai già quasi ripulito.
Mi rimprovera con il suo soliti viso di sfida, maledetto lui e le sue affascinanti sfide.
-Farò di meglio nella nostra prossima meta.
-Ne sono certo.
Mi risponde prima di baciarmi con cosi tanta foca da farmi sentire piccola e indifesa.
Il jet privato che ha fatto preparare per la nostra seconda fuga romantica e discreto, ne troppo piccolo ne troppo grande, perfetto, esattamente come l’uomo che ora sta parlando con il pilota, esattamente come l’uomo che indossa la mia stessa fede.
-A cosa pensa maestà?
-A quanto sia bello mio marito.
Gli rispondo mentre lo vedo sedersi accanto a me, e in modo delicato ma allo stesso tempo veloce mi attira a se mettendomi sulle sue gambe come se fossi una bambola.
-Dove mi porterà mio marito come seconda meta del nostro viaggio di nozze?
-Quale altro paese c’era nel nostro elenco?
-Oltre Tokyo? Se non sbaglio Roma e Parigi.
Gli rispondo fintamente distratta, non so quale si la sua intenzione.
-Dove vorresti andare per prima?
-La verità?
-Si.
-Mi piacerebbe andare a Parigi.
-Ma guarda un po’ tu e esattamente dove siamo diretti.
Mi risponde in modo teatrale, nel suo modo teatrale.
Lo bacio, come orami mi e impossibile non fare, lo bacio con l’anima, con il corpo, con tutto quello che posseggo, perché uomini come lui ne esiste uno su un milione, e lui è mio, e nessuno me lo porterà mai via. E mentre penso a quanto sia fortunata di averlo nella mia vita, inizio a sbottonare la sua camicia bianca di lino, nel  frattempo lui, inizia a giocare con la cerniera dei miei pantaloni, e in questo istante come sempre capisco che il rifiutarlo inizialmente e stato l’errore più grande che abbia mai potuto fare.
 
Angolo Autrice
Come già detto ho scombinato un po’ la tradizionale lista Roma-Parigi-Tokyo decidendo di iniziare da Tokyo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ringrazio tutti di vero cuore, e vi ringrazio per le recensioni alla mia nuova storia siete tutti/e fantastici.
Ci sentiamo al prossimo capitolo.
graziiia

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Capitolo 7
*** Qui? ***


Parigi, la città dell’amore, la città dove gli innamorati vengono per dichiararsi il loro amore, la nostra seconda città. Chi avrebbe mai detto che un giorno ci sarei andata, chi avrebbe mai detto che ci sarei andata in viaggio di nozze.
-Dove vorrebbe andare signora Mikaelson, come prima meta della grande Parigi.
Signora Mikaelson, anche se è lui ha chiamarmi cosi, in modo scherzoso, ha pur sempre il suo effetto.
-Non saprei signor Mikaelson dove vorrebbe portarmi?
Chiedo mentre concentro la mia attenzione sull’uomo al mio fianco che guida l’auto verso chissà quale meta.
-Mi dispiace signora Mikaelson ma non le dirò dove la porterò.
-Klaus.
Lo richiamo, sono stanca dei segreti, anche se segreti molto allettanti, ma sono stanca di non sapere che cosa succede intorno a me.
-Siamo arrivati, guarda.
Mi risponde indicandomi una meta oltre il finestrino, la Torre Eiffel il simbolo della Francia, almeno per me.
-Potevi dirmelo prima.
Lo rimprovero mentre mi apre lo sportello della macchina per farmi scendere.
-Se te lo avessi detto non avrei avuto il piacere di vedere il tuo viso così sorpreso.
Mi bacia, qui sotto la Torre Eiffel mentre la gente intorno a noi cammina guardandoci e scattandoci qualche foto come se fossimo dei divi da ammirare.
-Vieni la sorpresa non è finita.
Mi risponde mentre mi prende per mano e saliamo sulla torre fino ad arrivare in cima, dove mi ritrovo d’avanti uno splendido tavolo apparecchiato per due.
-Klaus!
Esclamo esterrefatta, sono più che sicura che questo uomo non smetterà mai di stupirmi.
-Voglio che questo sia per te, il viaggio di nozze più bello anche se le tre città che visiteremo non saranno le ultime, ti faro vedere il mondo è oltre, credimi.
Mi risponde mentre mi conduce verso il tavolino dove come un gentil uomo mi allontana la sedia per farmi sedere. Se mi avessero detto che un giorno mi sarei sposata con lui e che avremmo fatto un tale viaggio gli avrei riso in faccia. Lo guardo negli occhi mentre i camerieri intorno a noi servono la prima portata per poi andare via. Ho paura, ancora, ma non ho paura di amarlo, ho paura che tutto questo sia uno splendido sogno e che io mi possa svegliare scoprendo che tutto questo non e mai esistito, so già che non lo sopporterei.  
-Non hai fame?
Mi chiede mentre abbasso il viso per vedere il mio piatto ancora pieno.
-No, sono più interessata a pensare a quanto io sia fortunata ad averti.
Gli rispondo mentre allungo la mia mano per stringere la sua.
-Io lo sono di più.
Mi risponde prima di farmi un bacia mano, per poi aiutarmi ad alzarmi dal tavolo per poter ballare sulle note di una musica iniziata dal nulla.
-Hai pensato proprio a tutto.
Affermo notando solo ora lo stereo poco distante da noi.
-Si ho pensato quasi a tutto.
Mi risponde guardandomi in modo possessivo, desideroso, voglioso di sua moglie.
-Qui?
Chiedo sorpresa, come può volerlo fare qui, ma scherziamo.
-Ti desidero troppo.
Mi risponde mentre mi bacia il collo in modo molto seducente e sexy.
-Klaus.
Cerco di richiamarlo mentre sento le sue mani iniziare a sbottonare i primi due bottoni del mio vestito, prima di arrivare alla cerniera.
-Non vorresti farlo sulla Torre Eiffel?
Mi chiede, guardandomi con i suoi occhi ormai infuocati di desiderio.
-Sarebbe divertente ma potrebbe arrivare qualcuno.
-Ma guarda un po’, ho affittato la torre per tutto stanotte.
-Cosa? Come?
-Non ti piacerebbe sapere come.
Mi risponde mentre in modo involontario, forse non proprio, inizio a sbottonargli i pantaloni e togliergli la camicia. Ed eccoci che finiamo a fare l’amore sotto il cielo stellato di Parigi, come due adolescenti infinitamente innamorati.
 
Angolo Autrice.
Parigi, la città dell’amore. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia, e vi avverto che piano piano stiamo giungendo alla fine di questa FF, ma vi assicuro che ci sarà un colpo di scena che immagino che stavate aspettando da molto tempo. Ma non vi dico niente, dovrete aspettare.
Ringrazio coloro che seguono la mia storia sia silenziosamente che con delle recensione come fanno sempre blonde985, felicity66 e crepuscolina13. Per questo motivo sto preparando una sorpresa che pubblicherò sabato, dico solo che non centrerà con questa storia e che un mio modo personale per ringraziarvi tutti, per avermi dato fiducia nonostante i mie infiniti errori.
Un bacio a tutti.
Graziiia.

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Capitolo 8
*** Roma ***


Sono più che sicura che fare l’amore sulla Torre Eiffel e solo l’inizio delle stramberie che Klaus mi farà fare, anche se devo ammettere che è stato infinitamente romantico e di certo non mi sono pentita, come potrei con un marito come il mio.
-Hai organizzato anche una cena nel Colosseo?
Gli chiedo mentre passiamo difronte il Colosseo e ammiriamo la maestosità di questo splendido paese.
-Mi sarebbe piaciuto, ma non è stato possibile. Mi sono deciso troppo tardi.
Mi risponde sorridendomi. Pensare, che lui possa fare qualunque cosa con lo uno schiocco di dita mi mette un po’ in soggezione, ha tutto questo potere sulla gente e sulle cose che mi fa sentire senza potere al suo fianco. Poi mi ricordo che mi basta guardarlo negli occhi per farlo sciogliere come il gelato sotto il sole, e sorrido al fatto che colei che ha più potere tra noi due, sono io.
-Dove mi porterai prima di ritornare a casa?
Gli chiedo prima di vederlo parcheggiare e dirigersi dal mio lato per aprirmi lo sportello.
-Lo vedrai.
-Ti ho mai detto quanto odio quando fai il misterioso?
-Ogni giorno.
Mi risponde prima di mettere il suo un braccio destro sulla mia schiena e stringermi a se.
-Su, dai, dimmi dove stiamo andando.
Gli chiedo curiosa, più che mai.
-Guarda d’avanti a te.
Mi risponde indicandomi un enorme fontana.
-La Fontana di Trevi?
Gli chiedo a bocca aperta, ho sempre desiderato vederla dal vivo, e poterci buttare una monetina per esprimere un desiderio.
-Vedi perché non ti dico mai dove ti porto?
Mi chiede catturando la mia attenzione.
-Non ti dico nulla perché adoro vedere il tuo viso cosi pieno di luce d’avanti le bellezze del mondo, anche se a mio parere la cosa più bella del mondo sei tu.
Non può non catturarmi con le sue parole, non può non farmi sciogliere e farmi sentire desiderata, voluta, amata.
Sono sul punto di baciarlo e di suggellare questo momento con un bacio, quando una figura alle sue spalle cattura la mia più totale attenzione, Enzo. Non posso credere che lui sia qui, che mi abbia seguita che non mi voglia lasciare andare.
Accorgendosi del mio cambiamento d’umore Klaus si volta verso colui che ora si sta dirigendo a passo spedito verso di noi.
-Caroline.
Mi chiama in modo calmo e sereno, prima di concentrare la sua attenzione su Klaus.
-Cosa ci fai qui Enzo?
Gli chiedo dura mentre sento Klaus stringermi di più a se.
-Voglio parlarti, in privato.
-Non se ne parla.
Risponde Klaus al posto mio, mentre mi stritola nel suo abbraccio.
-Tu non puoi prendere le decisioni al posto suo.
Risponde Enzo non pensando alle conseguenze.
-Lei e mia moglie, ora.
-E per questo dovrebbe fare quello che dici tu? E veramente questo l’uomo che hai sposato? E con cui desideri passare la tua eternità?
Chiede guardandomi con odio e un tale disprezzo da farmi sentire indifesa.
-Io amo Klaus, Enzo. Mi dispiace che tu soffra, ma questa è la verità.
Gli rispondo dolcemente, so che sarà difficile per lui accettare la situazione, ma ho rifiutato i miei sentimenti per Klaus, per molto tempo e non voglio più farlo.
-Lui ti rovinerà.
-Ti conviene andare via se non vuoi che ti stacchi la terra.
Sento alterarsi sempre di più Klaus.
-Klaus, no. Enzo sta per andare via, non e cosi?
-Si andrò via solo se tu verrai via con me.
Accade tutto così velocemente che la gente intorno a noi, e io compresa non vediamo nulla, mi ritrovo sola vicino la fontana di trevi, dove saranno finiti?
E nonostante Enzo si meriti una lezione, non voglio che Klaus perda quel poco di pazienza che gli ho spinto ad avere da quando ci siamo innamorati. Nonostante vorrei staccare la testa di Enzo con le mie stesse mani, non voglio perdere i due uomini più importanti della mia vita.
 
Angolo Autrice.
Come già avevo anticipato, ci sarebbe stata una sorpresa, ed ecco qui l’arrivo di Enzo, nella nostra capitale. Finalmente è arrivato il tanto atteso scontro, tra due uomini diversi ma entrambi innamorati della stessa donna, che farà Caroline? Arriverà in tempo o Klaus per la gelosia ucciderà Enzo, lo scopriremo prossimamente.
Un bacio
graziiia 

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Capitolo 9
*** Fine ***


Cerco di utilizzare il mio udito per trovarli il primo possibile. Sento tutto, il pianto dei bambini, le conversazione della gente, il rombo delle moto e il motore delle auto, poi lo sento il suo inconfondibile ringhio.
-KLAUS NON FARLO.
Gli urlo mentre vedo i suoi occhi diventare gialli e i suoi canini pronti a morderlo.
-Ma no, lascialo fare, dimostra alla donna che ami cosa sei veramente.
Lo incita Enzo.
-No Klaus, tu non sei cosi, non in mia presenza.
Gli rispondo mentre appoggio la mia mano sulla sua per farlo calmare, cosa che per fortuna fa effetto.
-Va via Enzo e non farti mai più vedere.
Mi rivolgo a Enzo più arrabbiata che mai.
-Ma Caroline.
-VA VIA.
Gli urlo con una rabbia che non pensavo che avrei mai avuto in sua presenza. E senza farmelo ripetere una seconda volta lo vedo sparire.
-Klaus guardami.
Lo incito mentre abbassa lo sguardo per non farmi vedere i suoi occhi gialli.
-Non ho paura di mio marito, alza il viso.
Lo incito mentre lo vedo riluttante rialzare lo sguardo. I suoi occhi sono ancora gialli e i suoi canini ancora allungati.
-Mi dispiace Caroline, il solo pensiero che qualcuno ti possa voler portare via da me, mi è insopportabile.
-Nessuno, mai, mi porterà via da te. Mai.
Gli rispondo prima di baciarlo, e pian piano sotto il mio tocco lo sento calmarsi, ritirare i canini e far tornare i suoi occhi del blu che io amo tanto. Sento le sue mani stringermi a se più forte che mai, come se da un momento all’altro Enzo potesse tornare per strapparmi via.
-Non sopporterei che qualcuno ti portasse via da me ora che sei mia.
- Non accadrà, mai.
Gli rispondo prima di baciarlo, con tutto l'amore che provo per lui, e per lui soltanto.
Nel frattempo il Colosseo che si può ben ammirare dall’enorme finestra di questo sgabuzzino fa da sfondo al nostro amore, mentre lentamente e con molta calma iniziamo a privarci l'un l'altra dei propri vestiti, per restare nudi lontano, a gli occhi dell'altro.
Non saprei dove immaginarmi se non qui, tra le braccia del mio uomo, tra le braccia di colui che ho deciso di sposare e di amare per l’eternità.
Ogni sua carezza mi accende, mi fa sentire l’unica donna mai esistita sulla terra, ogni sua bacio, mi priva della ragione che mi obbligo ad avere, ogni suo sguardo lussurioso sul mio corpo, mi fa sentire in un uragano di emozioni, e mentre fuori dalla finestra c’è l’alba io penso di quanto stia bene con lui, di quanto sia fiera della mia scelta, mi dispiace per Enzo ma il mio posto e qui, con lui per lui.
-Domani torniamo a casa.
Mi informa mentre la notte e ormai calata, sulla città eterna.
-Il nostro viaggio di nozze allora e finito qui?
Gli chiedo curiosa, mentre mi metto su di lui per stargli più vicino, per sentirlo più vicino.
-E chi lo ha detto?
Mi chiede facendomi alzare in modo teatrale il mio sopracciglio destro.
-Che vorresti dire?
-Anche se non viaggeremo per il mondo, farò in modo che ogni giorno insieme sia indimenticabile, unico.
-Ne sono sicura signor Mikaelson.
-Anche io signora Mikaelson.
E non possiamo non ridere del nostro puro e contorto amore, prima di abbandonarci alla passione. So che ogni giorno che passeremo insieme sarà unico, so che mi renderà la donna più felice del mondo anche solo respirando, so che sarà un perfetto re per New Orleans e io la sua regina.
Ed è inutile raccontare di che parata ha dato vita Rebekah per il nostro ritorno a casa, ed è inutile raccontare di come gli esseri soprannaturali di questa splendida città si fidano di me come se mi conoscessero da una vita, ed è inutile dire che la cosa più bella di tutto questo e l’uomo che si trova al mio fianco, certo, ha appeno finito di torturare un vampiro solo perché mi ha guardato un po’ troppo, ma lo amo e non posso smettere di farlo, perché sarebbe come smettere di vivere.
 
Angolo Autrice.
Ultimo capitolo della mia primissima fan fiction, se penso che inizialmente doveva essere solo ed esclusivamente di un capitolo, mi sento male. Voglio ringraziarvi tutti per essermi stato accanto, per aver lasciato qualche recensione o anche per averla solo letta. Spero di ritrovare molti di voi nelle mie due altre storie (Mille sfumature di Klaroline  e  What are? Che cosa sono? ).
Vi ringrazio ancora. Un bacio
Graziiia.

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Capitolo 10
*** Wattpad ***


Potete trovare questa storia anche su wattpad modificata e con il seguito intitolato Chi sono! Ho appena pubblicato il mio primo libro ispirato a The vampire Daris dal titolo La Doppelganger lo specchio dell'anima potete trovarlo su Amazon. Il mio nome è Codazzo Grazia Celeste.

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