BRAVE
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-per me un cono cioccolato e vaniglia e per la signorina..- Nathan lasciò in sospeso per far scegliere i gusti a Janet e quindi dopo averci riflettuto un pò concluse lei la frase -per me cioccolato e stracciatella-
La commessa preparò entrambi i coni e dopo averli porsi ai due ragazzi fece loro lo scontrino.
-sono quattro euro, grazie-
Janet iniziò a frugare nel suo borsone, che le pesava sulla spalla, il proprio portafoglio ma quando lo trovò Nathan aveva già pagato anche per lei come un perfetto gentiluomo.
-Nathan non era necessario- gli disse lei.
Non fraintendete.
Janet apprezzò molto il gesto ma in realtà preferiva a dir lunga pagare da sola per se stessa perchè le piaceva essere indipendente.
Lui scosse la testa sorridendole dolcemente, facendole perdere un battito, come al solito, alla piccola e innamorata Janet.
-la prossima volta pago io però- gli disse lei facendo l'occhiolino che gli provocò una risata.
-si si, non ci contare troppo- ripose lui e lei dopo averlo guardato male gli tirò una pacca scherzosa sul petto e poi gli sorrise amabilmente.
Lui fece finta di piegarsi in due, anche se in realtà Janet non le aveva fatto per niente male.
-se ti prendo!- gli disse lui guardandola minacciosa e lei mettendosi a ridere buttò a terra il borsone e iniziò a correre senza una meta precisa rincorsa da uno splendido ragazzo che le aveva fatto perdere la testa.
Janet correva senza sosta sotto lo sguardo divertito dei passanti che li scambiavano per una bella e giovane coppia e solo quando inciampò su un sasso si fermò, anzi cadde con una capriola, degna di una medaglia d'oro, a terra.
Nathan si fermò ai suoi piedi e lei in imbarazzo si coprì il viso con le mani mentre non riusciva a controllare le risate dovute a quel divertimento.
-sei un disastro- scherzò lui aiutandola ad alzarsi e quando Janet si alzò venne intrappolata in un abbraccio che la lasciò di stucco.
Non si sarebbe mai aspettato un atteggiamento simile, per quanto piacevole, da Nathan che conosceva bene da poco meno di una settimana.
In un primo momento imbarazzata e impacciata, in un secondo momento Janet ricambiò la stretta e si sentì finalmente bene.
Quando entrambi si staccarono si sorrisero leggermente imbarazzati senza sapere bene cosa dire ma a Janet cadde l'occhio sull'orologio facendosi venire un piccolo infarto.
-Nathan muoviti, siamo in ritardo! la partita inizia tra 5 minuti- si ritrovò a gridare Janet mentre afferrava la mano del ragazzo per iniziare a correre.
Corsero l'uno a fianco all'altro continuando a tenere le loro mani intrecciate e arrivarono alla palestra alle 18.00 precise.
Nathan non ebbe il tempo di andare negli spogliatoi per prepararsi e senza troppe esitazioni si tolse i pantaloni e la maglia della tuta rimanendo in costume sugli spalti, proprio vicino a Janet che cercava di rimanere impassibile alla vista di lui in costume.
Aveva proprio un corpo scolpito, o almeno questo era quello che pensava lei.
-ti lascio la mia roba, la prendo dopo- le disse Nathan mettendole nelle mani i propri vestiti e il borsone e dopo averle baciato una guancia scavalcò la corda che delineava il confine tra gli spalti e la piscina e si buttò in acqua raggiungendo la sua squadra.
Appena l'arbitro fischiò l'azione ebbe inizio e lei dopo aver osservato qualche minuto la scena ancora in piedi e con i vestiti di Nathan in mano decise di sedersi su una panchina vuota.
Non riusciva a trovare Mary che sicuramente si era fermata per fare il tifo al suo Jacob e quindi decise di rimanere li ad osservare la partita in tranquillità, ma prima mise la tuta del ragazzo nel suo borsone.
Lo aprì con cura, avendo quasi paura di violare un confine, seppur minimo e privo di significato, ma aveva estremamente paura di infastidire Nathan e di apparire ai suoi occhi una ficcanaso per avergli aperto il borsone.
Janet osservava colpita, anche se non ci capiva un gran che, la partita e osservava con attenzione ogni minimo movimento e ogni passaggio della palla cercando di scovare nella massa di giocatori una testa nera che conosceva bene.
Le urla la destarono dai suoi pensieri.
Una delle due squadre aveva segnato e in mezzo ai ragazzi vide uno col braccio alzato che indicava la sua direzione.
Stava indicando proprio lei, perchè si girò a controllare e dietro non c'era nessuna, e quando si voltò nuovamente nella direzione del ragazzo lui le mandò un bacio e le fece un occhiolino.
Era Nathan che dopo aver segnato le aveva dedicato il punto.
Si commosse a tal punto che calde lacrime iniziarono a scorrerle lungo le morbide guance ma gli sorrise e lo salutò con la mano dopo avergli mandato anche lei un bacio.
Nessuno per lei aveva mai fatto una cosa talmente bella, nessuno lo aveva mai fatto!
Mentre cercava di asciugare le lacrime e la partita proseguiva, un braccio avvolse le spalle di Janet che girandosi scorse Mary.
Mary guardava dritto a se, probabilmente guardava Jacob, ma sorrideva tenendo stretta Janet per farle capire che aveva notato tutto e che le sarebbe stata vicina qualunque cosa fosse accaduta fra lei e Nathan e lo apprezzava moltissimo.
-e quindi tra te e Nathan le cose vanno bene- affermò appunto Mary ottenendo una risposta silenziosa celata da uno splendido e radioso sorriso da parte di Janet.
Janet era felice, lo era per davvero.
La platea esplose in un boato quando la partita terminò, la squadra di Nathan aveva vinto 5 a 2 ottenendo l'accesso alle finali del campionato.
I ragazzi uscirono dalla piscina tra gli applausi generali mentre il coach si congratulava con loro i ragazzi si abbracciavano felici della vittoria.
Janet un pò intimorita e spinta dell'insistenza dell'amica, estrasse un asciugamano dal borsone di Nathan e gli andò incontro per darglielo evitando che prendesse freddo.
Con agilità scavalcò la corda e si ritrovò sul bordo piscina mentre Nathan le dava le spalle mentre si complimentava coi compagni.
Janet gli toccò la spalla ancora bagnata per attirare la sua attenzione e non appena Nathan si girò l'intrappolò in un abbraccio bagnato, troppo.
-mi stai bagnando- si lamentò Janet mentre però ridacchiava e anche lui rise.
-lo so- constatò lui.
-hai giocato benissimo e grazie per il punto- Janet lo ringraziò dal profondo del cuore per averle dedicato il punto e lui non pote far altro che stringerla più forte a se.
-è merito tuo se oggi ho giocato così bene- le confessò mentre la liberava dalle sue braccia prendendo l'asciugamano avvolgendoselo attorno al corpo.
Janet arrossì.
Le veniva troppo facile arrossire con lui e sperava che Nathan non l'avesse notato ma non ci faceva troppo conto.
-se mi aspetti ti accompagno a casa- si offrì gentile il ragazzo.
-sono qua in macchina- gli spiegò lei dispiaciuta.
Perchè non era venuta a piedi? Avrebbe potuto approfittare della gentilezza del ragazzo per trascorrete altro tempo assieme a lui.
-allora ti accompagnerò alla macchina, ovviamente se sei d'accordo- si propose nuovamente Nathan.
Lei annuì sorridente e tornò a sedersi sulla panchina mentre aspettava che il ragazzo tornasse.
Passarono pochi minuti prima che lui comparve dalla porta dello spogliatoio con indosso la tuta che gli calzava a pennello e dopo avergli sorriso gli andò incontro.
-andiamo- disse lui e in silenzio s'incamminarono verso la macchina di lei non troppo distante nel parcheggio.
Quando giunsero al veicolo Janet caricò il suo borsone nel bagagliaio e dopo averlo richiuso si avvicinò a Nathan.
-penso di doverti ringraziare per esserti sorbito la mia partita, per avermi offerto un buon gelato e devo anche scusarmi per averti fatto quasi perdere la partita- ironizzò Janet.
Nathan scoppiò a ridere ma poi tornò serio.
-è stato un piacere e dovrei ringraziarti io per avermi avvisato del ritardo e per avermi tenuto durante la partita la mia roba- disse Nathan gentile come al solito.
Nessuno dei due sembrò voler continuare la discussione e rimasero in silenzio per alcuni istanti fino a quando Nathan la salutò.
-ci vediamo Janet- e dopo averla salutata le bacio una guancia.
-ciao Nathan- ricambiò il saluto Janet che dopo esser salita sulla macchina avviò il motore e tornò a casa.
PICCOLO SPAZIETTO
Mi sto impegnando molto a rendere giustizia, con la giusta lunghezza, ai miei capitoli e spero di riuscirci.
Spero che vi piaccia questo capitolo e sarò felice di rispondere a qualsiasi domanda, perplessità e altro.
Lasciatemi una recensione se avete voglia con i vostri pareri e consigli.
Baci xx
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