Jikan Eleven

di JKEdogawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Reset ***
Capitolo 2: *** First ***
Capitolo 3: *** Last ***
Capitolo 4: *** Cabinet ***
Capitolo 5: *** Lost ***
Capitolo 6: *** Dust ***
Capitolo 7: *** Past ***
Capitolo 8: *** Foot ***
Capitolo 9: *** Start ***
Capitolo 10: *** Grit ***
Capitolo 11: *** Quest ***



Capitolo 1
*** Reset ***


Corsero lungo le fogne più veloce che poterono.
<< Forza!>> disse allungando la mano il ragazzo dai capelli verdi quasi neri<< Non abbiamo molto tempo.>>.
<< Guarda che lo so!>> rispose la ragazza dai capelli rossi uscendo dal tombino.
<< Ricordatevi che ci sono anch'io, piccioncini.>> aggiunse un'altra ragazza salendo su. Aveva i capelli neri con quattro strane ciocche attorno al collo striate di verde.
<< Sbrighiamoci.>> disse il ragazzo, poi gli venne una fitta alla testa<< Non resisteremo a lungo.>>.
<< Dove andiamo?>>.
<< La sede della Raimon è fuori discussione.>> incrociò le braccia la prima ragazza<< Irlanda?>>.
<< Non servirà.>> disse qualcuno dietro di loro<< Ovunque andiate non potete sfuggire al Reset.>>.

1- Reset

sedici anni dopo...

<< Enry?>> chiamò dalla finestra della loro casa<< Uffa, dove si sarà cacciato. Enry?>>.
<< Che c'è?>> domandò qualcuno da un punto imprecisato del giardino.
<< Tra poco è pronto! Torna in casa!>>.
<< Va bene!>> un caschetto di punte rosse spuntò da un buco nel terreno, poi un ragazzino di tredici anni spuntò guardandosi attorno con gli occhi giallo scuro con due specie di lacrime nere sulle guance. Uscì nella sua tuta da minatore sporca di terra e corse in casa. La donna aprì la porta della cucina e guardò il corridoio con le impronte di terra diventando rossa come i suoi capelli.
<< ERNEST BLADE!>> tuonò<< SPERO CHE TU PULISCA PRIMA DI VENIRE A TAVOLA!>>.
<< Sì, mamma!>> rispose aprendo l'acqua per farsi la doccia.
La donna sospirò e tornò in cucina.
“Perché mi è capitato un figlio archeologo?” si domandò “Altre famiglie hanno figli con la passione dei francobolli o dello sport, io no. Devo ritrovarmi con un ragazzino che scava buche in giardino.” sospirò “Come dagli torto, gli ho dato io questa dannatissima passione.” sorrise appena e guardò fuori dalla finestra. Suo marito sarebbe tornato presto dal lavoro e così avrebbero potuto parlare con più calma.
<< Per fortuna la scuola comincia domani.>> pensò ad alta voce<< Magari troverà qualcosa di diverso da fare, cosa facevo io alla sua età?>> si bloccò un attimo<< Oh, cucito, ora ricordo.>>.
<< Ti manco tanto che parli da sola?>> domandò una voce maschile da dietro.
<< Vincent!>> esclamò saltando al collo dell'uomo che era appena entrato<< Com'è andata al lavoro, amore?>>.
<< Bene grazie, e tu?>>.
<< Enry ne ha fatta un'altra.>>.
<< Ah, ecco cos'erano le tracce in corridoio.>>.
Seguendo quelle traccie si raggiungeva il bagno dove il ragazzino si stava facendo la doccia e stava riportando il colore dei capelli dal rosso sporco all'arancione carota.
<< Inazuuma Six Go! Entriamo in campo e andiamo a giocar. Se ci crediamo il set vincerem!>> cantava stonacchiando la sigla di un cartone animato a cui era appassionato<< Se ti alleni e t'impegni i compagni la palla alzeranno per te e a schiacciare vedrai riuscirai!>> non avrebbe mai giocato a pallavolo, ma quel cartone gli piaceva perché dicevano che un personaggio assomigliava a suo nonno. Non l'aveva conosciuto e non gli avevano parlato proprio bene di lui. Si diceva che passasse il giorno in sala giochi e che si fosse sposato conoscendo sua nonna per caso. Non aveva mai creduto a tutto questo e sosteneva che la verità si trovasse sottoterra. Per questo gli era venuta la mania per l'archeologia, voleva scoprire il passato proprio come aveva detto sua madre e come aveva ammesso suo padre.
“Non arrenderti mai alla verità che ti dicono.” avevano detto “Cerca la storia e fatti una tua idea personale del passato.”.
<< ERNEST!>> lo chiamò sua madre facendolo riprendere dal torpore momentaneo e facendolo catapultare nell'accappatoio. Quando Aí(I) si arrabbiava era meglio non essere nei paraggi oppure, nel caso di Enry, evitare che si arrabbiasse. Corse in camera sua a vestirsi e tornò al piano di sotto togliendo la terra dal pavimento con uno straccio che teneva sempre nella sua stanza pronto all'uso.
Prima di scendere, però, si fermò a guardare quella sfera che aveva recuperato qualche settimana prima. Quando sua madre l'aveva vista aveva cercato di buttarla, ma lui l'aveva lavata e l'aveva messa come soprammobile sulla scrivania della camera. All'apparenza sembrava una palla, però aveva provato ad usarla per pallavolo e risultava troppo dura, troppo morbida per pallacanestro e troppo grande per tennis o baseball. A cosa serviva quella palla? Perché si trovava sotto metri di terra? Perché c'era un fulmine disegnato sopra?
<< Risolverò il tuo mistero.>> si disse fiducioso.
<< ERNEST!>> tuonò sua madre, mai farla arrivare al terzo richiamo.
<< Ma non oggi.>>.

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Capitolo 2
*** First ***


2- First

Il sole brillava ad Inazuma quel giorno ed Ernest era pronto per il suo primo giorno di scuola.
Prese un profondo respiro ed alzò la gamba per fare il suo primo passo fuori dal vialetto. La madre lo prese per i colletto.
<< Dove pensi di andare?>> domandò a braccia incrociate.
<< A scuola.>> rispose tranquillo.
<< Ripeto la domanda.>> sospirò<< Dove pensi di andare con tutta quella roba?>> ed indicò la pala da scavi che spuntava dallo zaino che teneva sulle spalle.
<< Ad indagare sul passato della scuola.>> Aí lo guardò seria<< Va bene, lascio lo zaino a casa.>>.
<< Bravo.>> sorrise<< Bene, adesso puoi andare.>>.
<< Ciao, ci vediamo stasera.>> e corse per strada con la borsa a tracolla. La divisa delle medie gli calzava a pennello con quei colori così particolari, viola e arancione, e la borsa bianca con la fiamma come simbolo. Quella era il simbolo della Fireing Jr. Hight, una scuola che prometteva i migliori corsi mattutini e pomeridiani dell'intera regione dopo la Royal Accademy. Alla Royal erano troppo rigorosi ed Ernest non era tipo da farsi mettere i piedi in testa tanto facilmente. Forse l'avrebbe più portato sulla retta via, ma avevano preferito iscriverlo nell'altra scuola per la presenza della cugina di secondo grado. Erano praticamente cresciuti assieme e anche se lei aveva un anno in più di lui i genitori non avevano avuto il coraggio di separarli. Lei aveva un carattere forte ed avrebbe sicuramente tenuto in riga il cuginetto. Anche a lei piaceva scavare, ma preferiva le pietre ai reperti e quelle si trovavano anche in superficie. Sarebbe stata in grado di fermare Ernest se avesse fatto qualche pazzia. Sì, Kira Nishiki sarebbe stata la baby sitter perfetta per il cuginetto.
La scuola era un complesso diviso su tre palazzi disposti a ferro di cavallo. In quello di fronte si trovavano le aule del primo anno, l'aula insegnanti e l'ufficio del preside. A destra c'era il complesso del secondo anno, la mensa e l'aula di registrazione ai corsi pomeridiani. Infine a sinistra si trova il terzo anno, la biblioteca e l'aula studio. Dietro di esso si trovava l'edificio dei Club Culturali e dalla parte opposta i Club d'Armi come scherma e tiro con l'arco. Dietro l'edificio del primo anno c'era la palestra ed i campi di atletica e baseball, oltre ad una piccola fattoria equestre dove alcuni studenti avevano creato il Club d'Agraria. La fiamma viola e arancione svettava su una struttura di tre costole metalliche sostenute al centro da una colonna ritorta e che univano i tre edifici principali. Era una statua in vetro vera e propria che di notte veniva accesa come un faro. La luce era fatta apposta per dare l'effetto sfarfallamento, così sembrava una fiamma vera. Una sera l'avevano vista dalla finestra e Kira aveva detto “Quella sarà la mia scuola.”. Nessuno dei due all'epoca aveva pensato che sarebbe stato davvero così.
<< Ehi, Enry!>> lo chiamò la ragazza da dietro. Aveva i capelli rossi legati in una coda da Samurai e gli occhi calamitosi<< Non hai la tua attrezzatura?>>.
<< Ah, Kira!>> rispose facendo un balzo, non l'aveva sentita arrivare ed era normale visto che si muoveva silenziosa come un ninja<< Mamma me l'ha fatta lasciare a casa.>>.
<< Come immaginavo.>> rise<< Bé, ti farà piacere sapere che se vai verso sinistra, dei Club Culturali, c'è il Club per te.>>.
<< Di archeologia?>>.
<< No, di misteri. Ma tutto a tempo debito, prima sarà meglio farti fare un giro della scuola e farti trovare la tua classe, e non dimentichiamoci la cerimonia d'apertura!>> lo prese per il braccio e lo trascinò nella piazza principale, proprio sotto l'immenso faro a forma di fiamma<< La scuola è piuttosto recente, chi l'ha istituita è stato un grande luminare dello scorso tempo. Il grande giocatore di hockey Axel Blaze. Sai quello che faceva la Tecnica Dischetto in Fiamme?>>.
<< Oh, sì! Credo di aver letto qualcosa su un Focus Storia, oppure ne ho sentito parlare in un programma sportivo. Cavolo, era un grande.>>.
<< Già, ed i suoi eredi sono tutt'ora i responsabili della struttura. Cercano di fare il più possibile per tenere vivo il suo ricordo e le attività che lui amava. Riteneva che l'attività fisica fosse molto importante per la crescita dei ragazzi e non posso certo dargli torto.>>.
<< Wow. Non me lo aspettavo, Axel Blaze. Caspita.>> gli si illuminarono gli occhi<< Chissà quanti reperti su di lui ci sono qui!>>.
Proseguirono ed entrarono nell'edificio del primo anno.
<< Qui è dove starai tu, vedrai che ti piacerà. L'anno scorso ero qui e, bé, a parte i docenti che stanno molto attenti al comportamento, ci sono delle cose insolite che un occhio curioso come te potrà catturare.>>.
<< Senz'altro. Non vedo l'ora di studiare questo posto.>> subito notò un armadietto di metallo sotto le scale nascosto nell'ombra, ma pensando di non avere tempo non andò ad indagare.
<< Oh, a proposito. Hai per caso scoperto a cosa serve quella sfera di cuoio?>>.
<< No, purtroppo. Nessuno sport sembra avere bisogno di una palla di quel tipo.>>.
<< Sempre se è un palla.>>.
<< Certo che lo è!>>.
Continuarono a discutere su quella cosa per quasi tutta la visita, poi arrivò la cerimonia di apertura e Kira andò nella sua classe mentre Ernest si fermò nella piazza principale accomodandosi nelle sedie che avevano allestito per i ragazzi di prima. Di fianco a lui si sedette un ragazzino dai capelli biondi a punta e gli occhi neri. Sembrava un porcospino e guardava in basso pensieroso. Poco dopo a sinistra si sedette un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi scurissimi. Gli sorrise cordiale ed allungò la mano.
<< Piacere, Tyler Dark, e tu?>> disse.
<< Ernest Blade, ma per gli amici Enry.>> rispose stringendogli la mano.
<< Mani callose e...>> gli annusò le dita<< Odorano di terra fresca, inoltre hanno tagli da schegge, come se usassi una pala con il manico di legno. Tu devi essere un'appassionato di archeologia.>>.
<< E tu come...?>>.
<< Appassionato di investigazioni, hai le caratteristiche dell'archeologo.>>.
<< Potrebbe anche essere un poppante che gioca ancora a fare i castelli di sabbia.>> brontolò il biondo<< Non ha la stoffa del curioso.>>.
<< Ti sbagli, ha un reperto proprio nella borsa. Un ciondolo direi.>>.
<< E tu come...?>> domandò Ernest quasi spaventato.
<< Ti ho visto che lo raccoglievi prima zona bagni del terzo anno.>>.
<< Oh. E per la cronaca, sì sono un archeologo e storico.>>.
<< Ah, davvero?>> s'intromise nuovamente il biondino<< Allora lascia che ti dia un consiglio, archeologo.>> lo guardò dritto negli occhi<< Non fare troppe domande se non vuoi avere guai, ci sono segreti che non vanno rivelati.>>.

Che ne dicesse il ragazzino biondo, che tra l'altro era in classe con lui, non si sarebbe arreso e avrebbe cercato qualsiasi passaggio segreto che quella scuola poteva dargli. Con Tyler era stata subito amicizia per l'insana curiosità che avevano entrambi. Anche lui voleva scovare i segreti in quella scuola infuocata. Quando le lezioni terminarono corsero subito a guardare i Club pomeridiani e a decidere in quale iscriversi. Se non l'avessero scelto loro la scuola gliene avrebbe affibbiato uno senza sentire ragioni. La Sala delle iscrizioni era un'immensa classe con una serie di banchi lunghi e degli schermi touch che emanavano un colore violetto. Ogni schermo rappresentava un club ed una presentazione olografica si attivava appena uno studente si avvicinava abbastanza da attivare la fibra ottica. Si spegnevano in automatico anche se non era finito il video appena il ragazzino o la ragazzina si allontanava, inoltre bisognava indossare delle cuffie per poter sentire l'audio.
<< Bene.>> disse Tyler sfregandosi le mani<< Cosa pensiamo di fare?>>.
<< Il Club del Mistero è allettante, ma anche quello Storico non è male.>> ammise pensieroso Ernest.
<< Io andrei sulla scherma, è una disciplina elegante e d'intuito. Inoltre la fa uno dei più grandi archeologi puzzlellisti del nostro tempo.>>.
<< Ah, vero, quel professore inglese... dunque.>> sembrava di vedere le rotelle dei loro cervelli in funzione, poi improvvisamente Tyler tirò la maglietta del compagno.
<< Guarda là chi c'è.>> indicò il ragazzo biondo che si metteva le cuffie davanti ad uno schermo e anche se l'ologramma partiva indicava il suo nome con la tastiera sul touch.
<< Club di Hockey, e allora?>>.
<< Quello non è il Club di Hockey...>> tremolò appena<< Quello è il Club Controllo Corridoi.>>.
<< E allora? Noi dobbiamo ancora decidere, buon per lui se...>>.
<< Non capisci? Lui sa e con lui in giro potremo investigare molto meno se non saremo nel Club del Mistero!>>.
<< Cosa!? Ma non ha senso, lo sai?>>.
<< Non sai molto, vero?>> gli mise un braccio sulle spalle<< Bisogna avere il Patentino del Mistero per investigare nella scuola e gli unici che lo possiedono sono i Membri del Club del Mistero.>>.
<< Potete anche fare a meno d'iscrivervi.>> brontolò un ragazzo del secondo anno mesto dietro di loro, aveva i capelli verde pistacchio legati in due codini e portava un paio di occhiali tondi bianchi<< Il Club sta per essere chiuso.>>.

Angolo autrice: Aggiorno perché sono fuori di testa. Già, chi mai aggiornerebbe senza neanche una recenione o qualcuno che si è messo la storia tra preferiti/seguiti/da ricordare? Ma a parte questo, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate perché siete in molti a leggere ma non so se una cosa di questo tipo può prendere o meno. Guardate che finché non mi fermate io continuo a publicare!XD
A parte le sottili minaccie di malattia mentale per voi e me... bé... ci vediamo e grazie per aver letto.
Ci vediamo presto, ciao, ciao.
JKEdogawa

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Capitolo 3
*** Last ***


3-Last

<< Cosa!?>> esclamarono in coro i due ragazzini<< Non è possibile, siamo venuti qui per questo!>>.
<< Insomma, non proprio per questo...>> disse pensieroso Ernest<< Ma comunque siamo un investigatore ed un archeologo, non lasceremo che il Club chiuda.>>.
<< Giusto!>> Tyler si dette un pugno sul petto<< Andiamo ad iscriverci.>>.
<< Fate come vi pare, ma non aspettatevi grandi cose.>> sospirò il ragazzo di seconda uscendo<< Io sarò al Club ad aspettare l'ora X.>>.
Blade e Dark non persero tempo e s'iscrissero senza nemmeno ascoltare l'ologramma di presentazione, poi corsero fuori diretti ai Club Culturali. Il fatto che il Club del Mistero stesse per chiudere era di per se un mistero.
<< Scusa.>> domandò Ernest ad un ragazzo del terzo anno<< Sai dirci dov'è il Club del Mistero?>>.
<< Cosa?>> rispose l'interessato, poi scoppiò a ridere<< Ehi, amico! Quel Club non esiste più.>> e così s'incamminò con la sua canna da pesca sulle spalle.
<< Ma se ci siamo appena iscritti!>> esclamò Tyler.
<< Se proprio ci tenete a saperlo, allora, si trova nel seminterrato, credo lo sgabuzzino delle scope, oppure è il magazzino? Chi si ricorda.>>.
Corsero immediatamente dove gli era stato indicato ritrovandosi davanti ad una porta con un vetro fumè e quello che sembrava un sigillo sacro con scritto “Club del Mistero: vietato agli Spirito Maligni entrare”.
<< Qualcosa mi dice che siamo arrivati.>> notò Tyler.
<< Allora entriamo.>> sorrise Ernest spingendo la porta.
Prima cosa che notarono fu il buio. Successivamente il volto di un ragazzo con i capelli rosa ed una fascia nera gli apparve davanti illuminato da una torcia facendoli gridare.
<< Benvenuti al Club del Mistero, nuovi adepti.>> disse, poi fece un largo sorriso e schioccò le dita accendendo la luce<< Io sono Gregor Cinquedea, sovrintendente del Club!>>.
<< Ma dovevi proprio?>> brontolò il ragazzo che avevano incontrato prima seduto su degli scatoloni ed abbandonato con la schiena contro una pila più alta.
<< Non mi dirai che ti sarai spaventato, Gene?>>.
<< Gene?>> domandò Tyler poi iniziò a riflettere<< Un nome in codice, oppure un'abbreviazione. Ti chiami Eugene?>>.
<< No, quello era il nome di mio nonno.>> sospirò<< Io sono Egide Wintersea, piacere di avervi qui, per quel poco tempo che ci rimane.>>.
<< Solito pessimista.>> sbuffò Gregor<< Non dategli ascolto, è così da quando il preside ha detto che avrebbe chiuso il Club.>>.
<< È essere realisti, in due non si va da nessuna parte.>>.
<< Ma adesso siamo in quattro.>> sorrise Ernest, poi prese un profondo respiro<< Aaaah, sento già l'odore del mistero. Oppure è la polvere?>>.
<< Non siete membri finché non vi presentate.>> lo fermò Gregor.
<< Ah, vero! Piacere, io sono Tyler Dark, investigatore.>> si presentò l'albino.
<< Io sono Ernest Blade, archeologo. Per gli amici Enry.>> aggiunse il pel di carota.
<< Benissimo! Mi fa piacere avervi qui, mi sembrate anche molto determinati.>> rise Gregor<< Io sono più sul paranormale, mentre Gene è un vero esperto di passaggi segreti.>> si mise a pensare<< Ci sarebbe anche la nostra consulente di geologia, ma non viene molto spesso, non è nemmeno iscritta.>>.
<< Puoi anche non dirglielo, tanto non dureremo abbastanza per fargliela conoscere.>> sospirò Egide.
<< Se proprio sei così convinto perché sei ancora qui?>>.
<< Voglio vedere in faccia chi chiuderà il Club, che domande.>> si mise sulla difensiva ed i codini che aveva si alzarono come due orecchie. Proprio in quel momento bussarono alla porta e Gregor andò ad aprire.
<< Che bello, nuovi arri...>> sorrise.
<< Dichiaro a nome del Club Controllo Corridoi il Club del Mistero chiuso.>> lo interruppe il ragazzo biondo mostrandogli un foglio<< Risulta inattivo da mesi e ciò comporta che si prendano delle misure drastiche.>>.
<< Prego?>> domandò Cinquedea<< Ma se abbiamo scoperto molti misteri in questa scuola.>>.
<< Il bagno intasato, le medaglie rubate che tutta la scuola sapeva che erano a lucidare, le polveri chimiche in aula di chimica. Questi non sono misteri, sono voli pindarici.>>.
<< Non sai nemmeno cosa vuol dire volo pindarico.>> il biondino alzò un sopracciglio.
<< Bene, avete dieci minuti per uscire tutti e togliere l'insegna.>>.
<< Aspetta!>> esclamò Ernest.
<< Oh, no. Ancora tu? Cosa sei? Evans?>>.
<< No, Blade... ma a parte questo, non potete chiudere il Club così. Dovreste darci la possibilità di cercare un mistero, no?>>.
Il biondo lo studiò un po', poi sbuffò:<< Per essere nuovo sono molto libero nell'agire. Va bene, vi concederò tre giorni per trovare un vero mistero.>>.
<< Vai!>>.
<< Non ho finito. Dovrà trovarsi negli edifici della scuola, non da altre parti, anche il cortile ed i campi degli sport sono vietati. Non dovrà essere uno scoop da Club del Giornalismo e non potrà riguardare altri Club. Se scopro che ne montate uno chiudo il Club seduta stante.>>.
<< Possiamo fidarci?>> domandò Gregor.
<< Parola di Blaze.>> si fece una croce sul cuore.
<< Parola di... COSA!?>> esclamarono Ernest, Tyler ed Egide.
<< Ve l'ho detto, sono molto libero nelle mie decisioni. Ora, se volete scusarmi ho da fare, al contrario di voi.>> fece per andarsene<< Oh, un'ultima cosa.>> guardò dritto Ernest<< Provate a fare domande in giro e siete morti.>>.
Rimasero in silenzio finché non se ne fu andato, poi Enry esclamò:<< Bene, allora basterà cercare in giro, no?>>.
<< Siamo spacciati.>> si abbandonò sugli scatoloni Gene<< Non troveremo mai un mistero solo all'interno e senza fare domande, siamo spacciati.>>.
<< Non è vero! L'importante è crederci ed essere testardi!>>.

<< Siamo spacciati!>> esclamò sbattendo la testa sul tavolo<< Domani è l'ultimo giorno e non abbiamo nemmeno una pista da seguire.>>.
<< Piano, ti farai male così. Zuccone.>> lo ammonì Kira<< Inoltre non puoi venire con quel muso dalla nonna.>>.
<< Tranquilla, piccola.>> sorrise l'anziana<< Già il fatto che siate venuti è una soddisfazione, non ricevo molte visite. Inoltre se avete un problema potete parlarne con me.>>.
<< Cosa consigli, Nonna Julia?>> domandò Ernest tenendo una guancia sul tavolo e guardandola. Aveva i capelli ingrigiti dal tempo, ma continuava a legarli in due trecce come da giovane, inoltre per avere molti anni alle spalle era ancora pimpante ed attiva, tanto che andava a fare la spesa da sola<< Se chiudono il Club del Mistero dove andrò?>>.
<< Sei abbastanza alto da andare a pallacanestro, no?>> si mise a pensare<< Oppure pattinaggio di velocità.>>.
<< Potresti sempre venire ad Arti Marziali con me.>> sorrise Kira dandogli una pacca sulla spalla.
<< Vlad era appassionato di uno sport particolare, qual'era?>> sembrò entrare in trance<< Ballare il Tango, ora ricordo.>>.
A quel punto suonarono alla porta.
<< Vado io.>> sbuffò Ernest tirandosi su<< Ma chi può essere a quest'ora?>>.
Quando andò ad aprire capì chi era e per poco non gli venne un colpo.
<< Tu che ci fai qui?>> dissero in coro<< Ti ho fatto prima io la domanda. Non mi copiare!>>.
<< Dannazione, ma t'incontro proprio ovunque. Sei davvero come Canon.>> brontolò il biondo.
<< No, lui è in classe... oppure al Club di CheNeSoIo. Che ci fai qui?>>.
<< Che ci fai tu qui? Vuoi derubare una povera vecchietta, vero? L'ho visto da subito che eri un bullo.>>.
<< Io un bullo!? Sei tu che vuoi far chiudere il nostro Club!>> arrivò un pugno in testa ad entrambi.
<< La smettete?>> domandò Kira, poi guardò il biondino<< Syon Blaze? Perché sei qui?>>.
<< Sono venuto a trovare mia nonna, che domande.>> rispose massaggiandosi la testa.
<< Tua nonna?>> chiese perplesso Ernest<< Hai sbagliato casa, qui ci sta mia nonna.>>.
<< Oh, ma è Syon.>> sorrise l'anziana raggiungendoli<< Cavolo, come stanno i tuoi? Bene, immagino.>>.
<< Questi due ti stavano disturbando? Potrei sempre dirlo al nonno, sai?>>.
<< Non c'è bisogno.>> gli pinzò la guancia<< Loro sono i tuoi cugini di secondo grado.>>.
<< Cosa!?>> esclamarono tutti e tre.
<< Andiamo, avete giocato assieme fino a quattro anni.>> notando gli sguardi perplessi dei tre<< Vi va di parlarne davanti ad una tazza di tè?>>.

<< Quindi fammi capire, Nonna Julia.>> disse pensieroso Ernest<< Tu sei sorella di Axel Blaze, ti sei sposata con Vladimir Blade ed hai avuto Electra Blade e Stefan Blade.>>.
<< Stefan Blade e Takako Nishiki si sono sposati e hanno avuto me.>> continuò Kira<< Nel frattempo Axel Blaze si è sposato con Celia Hills ed ha avuto Anton Blaze e successivamente Mark Blaze.>>.
<< Anton Blaze si è sposato con Pirra Triton e sono nato io.>> proseguì Syon<< Vladimir Blade aveva un fratello, Victor Blade, che si è sposato con Skie Blue avendo Vincent Blade. Dopo la morte della Blue lui si è risposato con Lalaya Obies.>>.
<< Vincent Blade si è sposato con Aí(I) O'Rouairi(O'Rory) e sono nato io.>> concluse Ernest, poi gli s'illuminarono gli occhi e prese le mani di Syon<< Quindi siamo cugini!>>.
<< Non dire cavolate.>> brontolò l'interessato togliendo le mani, poi mise un braccio attorno ai fianchi di Kira<< Sono cugino solo con lei.>>.
<< Ciò non ti da il permesso di toccarmi i fianchi.>> rispose seria dandogli un pugno in testa.
<< Ma lei è mia cugina, quindi siamo cugini.>> notò Ernest<< Quindi tra cugini ci si aiuta.>>.
<< No.>> disse serio.
<< Non sai nemmeno...>>.
<< Non farò sconti al tuo Club.>>.
<< Ma dai, siamo parenti, no?>>.
<< No che non lo siamo, inoltre...>> Kira piantò una mano sul tavolo sfiorando il naso di Syon.
<< Sentimi bene, o aiuti Enry o dico che siamo parenti.>> si tornò a sedere<< A te la scelta, Blaze.>>.
A quel punto Julia scoppiò a ridere:<< Siete proprio come da piccoli. Kira il capetto, Syon il serio ed Ernest l'energico.>> si calmò un attimo dalla risata<< Non avrei mai pensato di rivedere scene di questo tipo prima di lasciare questa terra, che bello.>>.
<< Uff... va bene.>> sbuffò Syon<< Vi concedo un giorno in più, uno solo.>>.
<< Stesse regole?>> domandò Ernest.
<< Stesse regole.>>.

Angolo Autrice: Vai, una recensione! Che bello, che bello, che bello! *inizia a saltellare come un canguro*
Aiden: Puoi smettere? Mi fai venire il mal di mare.
Questo è l'angolo autrice, non sei invitato.
Aiden: E la risposta alle recensioni?
Non c'è in questa fic, ora va via.*prova a spingerlo via*
Aiden: Ci sarà mio o mia nipote, vero?
No... credo... che ne so...
Aiden: E Daystar?
Non dovrebbe interessarti, inoltre dipende tutto dal se e quando troverò un disegno di Daystar da colorare.
Aiden: Vai, disegni decenti!
Grazie molte!-.-"
Bene, un grazie a moon_kaibatenjo...
Aiden: Di la verità, l'hai pagata per recensire.
Non sono così legata alle recensioni.*sguardo eloquente di Froste* Va bene, solo un po'.
Uff... ci vediamo al prossimo capitolo e se volete sapere qualcosa dei personaggi... non ho voglia di caricare disegni, quindi trovate le schede sulla mia pagina facebook!^^
Ci vediamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa...
Aiden: E Aiden.
... e Aiden.-.-

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Capitolo 4
*** Cabinet ***


4-Cabinet

<< Bene ragazzi, è ora i cercare.>> sorrise Gregor mentre Ernest gli dava manforte<< Dobbiamo trovare un Mistero e la cosa migliore è separarsi. Dai, abbiamo tempo fino al tramonto, muoviamoci.>>.
<< Ma a cosa serve? Abbiamo già girato tutta la scuola.>> sospirò Egide.
<< Io non mi arrendo senza lottare!>> esclamò Tyler<< E visto che non sei motivato, tu verrai con me.>> e così lo trascinò fuori dal magazzino.
<< Aspet...>>.
<< Tu Enry cosa pensi di fare?>> domandò Gregor.
<< Voglio tornare a controllare sotto le scale della sezione primo anno.>> rispose pensieroso.
<< Ma abbiamo controllato quell'armadietto tantissime volte, l'unica cosa strana è che è completamente vuoto.>>.
<< Il mio sesto senso mi dice che c'è qualcosa.>>.
Quanto si sbagliava. Quando aprì l'armadietto lo trovò esattamente uguale a prima. Addirittura ci entrò dentro per controllare, ma niente. Non succedeva assolutamente niente.
<< Accidenti!>> dette un calcio alla parete e la porta si chiuse lasciandolo al buio<< Oh, perfetto. Uffa!>> dette un paio di pugni al metallo, ma si rese conto che l'entrata non era da quella parte<< Che strano, avrei giurato che fosse di qua, va be.>> spinse l'anta dell'armadietto e si guardò intorno<< Uh oh... ma questa non è la Fireing. Che forza!>> s'incamminò incuriosito ed andò verso la porta principale del posto<< WoW! Chissà cosa si gioca qui, è un campo enorme!>>.
<< EHI!>> lo chiamò un ragazzo con un cartello in mano, aveva i capelli castani ed una fascia arancione che li teneva fermi, inoltre portava degli strani guanti<< Giochiamo a calcio?>>.
<< Calcio?>> domandò perplesso<< Cos'è il calcio?>>.
<< Non sai cos'è il calcio?>> la sua espressione da perplessa passò ad incredula fino a quasi spaventata<< Come fai a non sapere cos'è il calcio!?>>.
<< So che è un elemento presente nelle ossa e che si trova soprattutto in latte e latticini.>>.
<< Io intendo lo sport.>>.
<< Lo sport?>>.
<< Sì. Il calcio è quello sport mitico che si fa calciando un pallone.>>.
<< Calciare? Non è un po' barbaro?>>.
<< No, è divertentissimo! Vieni, ti faccio vedere.>>.
Scesero nel campo presente ed il ragazzo si mise sotto una struttura di metallo e corda:<< Devi calciare il pallone qui dentro.>>.
<< Ma ci sei tu.>>.
<< Io devo cercare di prendere il tuo tiro ed impedire che tu faccia goal.>>.
<< Goal?>>.
<< Ma non sai proprio niente di calcio?>>.
<< No, è la prima volta che lo sento nominare.>>.
<< Accidenti. Aspettami qui.>> corse a sinistra, poi tornò trascinando un ragazzo dai capelli rosa corti e la pelle abbronzata<< Lui è Kavin, Kavin lui è...>>.
<< Ernest Blade, per gli amici Enry, piacere.>>.
<< Che sbadato, io sono Mark Evans.>>.
<< Fulmine.>>.
<< Cosa?>>.
<< Il fulmine.>> indicò sopra la scuola<< È lo stesso che c'è sulla sfera di cuoio che ho trovato qualche...>> guardò la palla che teneva Mark<< Quella è una sfera di cuoio!>>.
<< Questa è una palla da calcio.>>.
<< Ma è scemo?>> bisbigliò Kevin.
<< Non sa cosa sia il calcio, per questo ti volevo. Se calciassi una palla in rete forse capirebbe.>>.
<< Dove siamo?>> domandò Ernest<< Questa non è la Fireing, vero?>>.
<< No, questa è la Raimon Jr. Hight, ad Inazuma.>>.
<< Ma anche la Fireing Jr. Hight è ad Inazuma.>>.
<< Mai sentita nominare, e tu Kavin?>>.
<< Mai.>> scosse la testa l'interessato.
<< Cosa?! Ma è stata istituita dal grande giocatore di hockey Axel Blaze.>> a quel punto i due scoppiarono a ridere<< Che ho detto?>>.
<< Axel Blaze giocatore di hockey? Sei fuori come un balcone!>> rispose Kevin.
<< Axel è il più grande bomber di sempre, guarda è là che sta venendo ad allenarsi. Ehi, Axel!>> sorrise Mark. Ad Ernest sembrò di vedere Syon di un anno più grande.
<< Che c'è Mark, non hai trovato nessuno di nuovo?>> domandò.
<< Al contrario, ho incontrato Enry. Fa discorsi un po' strani, però...>>.
<< Non ci credo. Axel Blaze! Quel Axel Blaze? Ma perché sei appena più grande di me? Syon ha la mia età, come fai ad essere suo nonno?>>.
<< È pazzo.>> bisbigliò Kavin.
<< Non sono pazzo! Sono entrato in un armadietto ed improvvisamente mi sono trovato qui. Forse se torno dentro torno anche alla Fireing.>> corse via verso dov'era arrivato e s'infilò nuovamente nell'armadietto.
<< Quel tizio è strano.>> constatò Axel.
<< Andiamo a vedere.>> disse Mark<< Ha parlato di un armadietto, forse è quello sotto le scale.>> quando aprirono l'armadietto, però, era vuoto.

Quando uscì vide Tyler nel corridoio, così lo chiamò, ma lui non gli rispose.
<< Ehi, Tyler!>> esclamò spuntandogli davanti e facendolo spaventare<< Meno male che ti ho visito, devo dirti una cosa importante. Perché ti sei tinto i capelli?>> effettivamente quel Tyler aveva i capelli blu, non bianchi.
<< Di... dici a me?>> rispose l'interessato.
<< Certo, Tyler, vedi qualcun altro?>>.
<< Io non sono Tyler, sono Lucian.>> sembrò guardarlo meglio<< Victor? Perché hai i capelli arancioni?>>.
<< Victor? Guarda che mi chiamo Ernest. Di la verità, è uno scherzo che mi state facendo tu e Syon, vero? Oppure sei in combutta con Kira?>>.
<< Ma di cosa parli?>> lo guadò nuovamente<< Tu non sei della Raimon, vero?>>.
<< La Raimon? Di nuovo?>>.
<< Sì, la Raimon Jr.Hight, questa scuo...>>.
<< Ehi, Victor! Perché ti sei tinto i capelli?>> domandò qualcuno dietro Ernest, e quando si voltò vide un ragazzino dai capelli che sembravano due girandole<< E perché indossi quella buffa divisa scolastica?>>.
<< Io non sono Victor, il mio nome è Ernest Blade.>> rispose l'interessato.
<< Dai Victor, non ti facevo un burlone.>>.
<< Non sono Victor.>> sbuffò, poi notò un altro ragazzo dall'altra parte del campo<< Ma quello è Egide! Dai, Tyler! Non puoi non riconoscerlo, siamo nel Club del Mistero con lui!>> iniziò a scuotere Lucian dalle spalle.
<< Quello? No, quello è Eugene Peabody.>>.
<< Eugene?>> guardò dietro Lucian<< Ma dai, là c'è anche Kira! Ehi, Ki...>> quando si rese conto che era un ragazzo quasi svenne<< Dai, mi state facendo uno scherzo.>>.
<< Quello è Ryoma.>>.
<< Ryoma?>> si mise a pensare<< Aspettate. Ryoma Nishiki?>> poi guardò meglio Lucian<< Per caso ti chiami Dark?>>.
<< Sì.>> rispose perplesso.
<< Ah... fantastico... quindi...>>.
<< Che succede qui, Sherwind?>> domandò qualcuno dietro al ragazzo coi capelli a girandola e ad Ernest s'illuminarono gli occhi<< Chi è quel tizio dai capelli arancioni che mi assomiglia così tanto?>>.
<< Nonno Victor!>> esclamò il “tizio” saltandogli letteralmente addosso<< Non ci credo! Finalmente ti conosco! Certo, è strano, ma...>>.
<< Ehi! Ma di cosa parli!?>>.
<< È da quando l'ho visto che dice cose strane.>> tremolò Lucian.
<< Scusate, io sono Ernest Blade e questo è mio nonno Victor.>> spiegò Enry sorridendo.
<< Come fai ad essere mio nipote se abbiamo la stessa età?>> domandò l'interessato.
<< Forse ho viaggiato nel tempo.>> guardò il campo<< Quello cos'è?>>.
<< Un campo da calcio.>> spiegò Sherwind.
<< Calcio? Di nuovo? Non ho ancora capito cos'è questo calcio di cui parlate tutti quanti. Prima Mark, ora voi.>>.
<< Mark? Intendi Mark Evans?>>.
<< Sì, è un ragazzino appena più grande di noi. Dovrebbe venire alla Raimon, voleva insegnarmi, ma speravo di tornare a casa mia, insomma. Kira, Tyler, Egide e Gregor saranno preoccupati.>>.
<< Ragazzino? Mark Evans è il capitano della Inazuma Japan, ma non ha certamente la nostra età.>>.
<< Oh... Inazuma? Non mi direte che siamo ad Inazuma, vero?>>.
<< Esattamente.>> brontolò Victor battendo il piede<< Senti, piccoletto, se vuoi scherzare è di pessimo gusto.>>.
<< Vi ho detto la verità! Vengo dal futuro, almeno credo... insomma.>>.
<< Se vieni dal futuro dovresti conoscere il calcio.>> notò Sherwind.
<< Nel mio tempo non esiste questo sport, non ne ho mai sentito parlare.>> guardò la palla che il ragazzino teneva in mano<< Dove l'hai presa?>>.
<< Questa mi ha salvato la vita.>> rispose orgoglioso.
<< Ne ho una uguale a casa, ma non ho capito a cosa serva. Mark ha detto che serve per giocare a calcio.>>.
<< Proprio così, guarda.>> iniziò a far rimbalzare la palla sul dorso del piede, poi sul ginocchio ed infine sulla testa. La lasciò tornare sul piede e la fece andare sul tallone facendo in modo che la prendesse Lucian di petto<< Questo è il calcio.>>.
<< Wow! Che forza!>> guardò Ernest<< Quindi anche tu giochi a calcio, nonno?>>.
<< Non chiamarmi nonno.>> sbuffò Blade<< Comunque sì, gioco a calcio.>>.
<< Ah, fantastico! Devono assolutamente saperlo gli altri, è una scoperta incredibile!>> e così corse nuovamente verso l'armadietto. Quando uscì si trovò davanti Tyler che lo stava cercando<< Tyler! Ehi, Tyler! Non immagini cos'ho scoperto!>>.

Angolo AutriceSakkā omashou!
Aiden: Non è così!
Parlane con google traduttore, è quello che si avvicinava di più! C'è anche Sakk
ā o shi Rettsu!
Aiden: Lascia perdere e fai l'angolino!
L'ho trovato! Sakkā yosen!
Mark: Sorella! *.*
Aiden: Ma per favore!
Pensiamo ad altro...
Aiden: Tipo il test per l'università.
No... è tra due giorni, stiamo tranquilli.
Ringraziamo per le recensioni, moon_kaibatenjo.
Aiden: 1) O sei una stalker di JKE 2) O sei una povera pazza che prende sostanze pesanti 3) O sei una folle come Mark e Arion.
La vuoi smettere!? Sei terribile!-.-"
Comunque: come vi è sembrato il primo viaggio nel tempo?

Aiden: Noioso.
Nessuno ha chiesto il tuo parere, sporco mezzosangue.
Aiden: Siamo in Inazuma Eleven.
Oh, capisco. Va bé, allora sporco Ultra Evoluto?
Aiden: E' solo un complimento.
Sporco Imperiale?
Aiden: Strinza!-.-"
Grazie per aver letto questa follia preferenziale!XD
Ci vediamo presto, ciao ciao!^^

JKEdogawa ed Aiden Froste

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Capitolo 5
*** Lost ***


6-Lost

<< Quindi mi stai dicendo che c'è come un passaggio per il passato?>> domandò Gregor studiando l'armadietto<< Ti rendi conto che non ha senso, vero?>>.
<< Vi dico che è vero! Ho visto Lucian Dark e Ryoma Nishiki.>> rispose Ernest, poi guardò Egide<< C'era anche Eugene Peabody. La cosa strana è che parlano di una cosa chiamata calcio ed è legata a quel pallone che ti ho fatto vedere, Tyler.>>.
<< Perché non credergli? Io sono curioso di vedere il mondo oltre l'armadio.>> sorrise Dark aprendolo<< Dunque, tu sei entrato, poi si è chiusa l'anta e quando l'hai riaperta ti sei trovato da un'altra parte?>>.
<< Esattamente, forse se andiamo uno dopo l'altro ci troveremo nella stessa epoca.>>.
<< E se non potessimo più tornare?>> tremò Egide.
<< Al massimo restiamo bloccati là.>> alzò le spalle Gregor<< Potremmo andare a due a due, così se finiamo in luoghi diversi non saremo soli e qualcuno non si farà prendere da panico.>> entrò nell'armadietto scoprendo che ci stavano comodamente due persone<< Io e Tyler andiamo per primi e vi aspettiamo, se dopo cinque minuti non siete arrivati curiosiamo un po' e proviamo a tornare indietro.>>.
<< Va bene.>> annuì Ernest mentre i due chiudevano l'anta. Aspettò una decina di secondi poi la riaprì scoprendo l'armadietto vuoto e facendo prendere un colpo ad Egide<< Bene, tocca a noi.>> lo spinse letteralmente dentro e chiuse l'anta, poi la riaprì e Wintersea uscì correndo<< Aspetta! Ci sono gli a...>> non fece in tempo a rispondere che era già uscito dalla porta principale della struttura ed aveva urlato<< Dannate crisi di panico.>>.
Quando lo raggiunse era raggomitolato tenendosi la testa con gli occhi serrati mentre il ragazzo identico a lui faceva la stessa cosa. Si stavano dando la schiena e ripetevano:<< È un sogno, è un sogno.>>.
<< Sei il solito, Gene.>> rispose mettendosi le mani sui fianchi<< Possibile che tu ti faccia spaventare da qualsiasi cosa?>>.
<< Eccoti Eugene!>> esclamò qualcun altro sempre con le mani sui fianchi<< Ti sembra di tremare adesso, dobbiamo allenarci.>>.
<< Nonno Victor!>> sorrise Ernest.
<< Oh, no! Ancora tu. E non chiamarmi nonno.>>.
<< Ti presento Egide Wintersea, nipote di Eugene Peabody.>> tirò su il compagno ancora preoccupato.
<< Oh mio dio! Quello sei tu!>> esclamò Gene<< Insomma, solo un po' più bullo, ma sei tu!>>.
<< Sì e quello è...>>.
<< Nonno Eugene? Possibile?>>.
<< Te l'ho detto, siamo nel passato, in un passato in cui esiste una cosa chiamata calcio.>>.
<< Ehi, che forza ragazzi!>> esclamò qualcuno dalla porta<< Guardate chi è spuntato dall'armadietto sotto le scale.>>.
<< Ripeto, è un incubo.>> esclamò Egide.
<< Ehi, Gene!>> sorrise il nuovo arrivato. Aveva i capelli viola tenuti fermi da un paio di occhialini da piscina, oltre ad una canna da pesca sulla spalla destra<< Quell'armadietto è una forza, ecco perché il tuo amico c'è entrato due volte oggi. Cavolo, non vedevo nonno Adé così giovane da quella foto nel Club di Pesca.>>.
<< Club di Pesca?>> domandò il ragazzo di fianco a lui, identico tranne che per il colore dei capelli.
<< Certo. Sei il campione della scuola, l'idolo di tutti i pescatori.>> s'inginocchiò<< Insegnami tutti i tuoi segreti, maestro.>>.
<< Veramente io sono nel Club di Calcio.>>.
<< Calcio? Studi le ossa e i latticini?>>.
<< No, lo sport.>>.
<< Cos'è il calcio?>>.
<< Questo è imbarazzante.>> notò Victor<< Quindi voi sareste nostri nipoti e non sapete niente del calcio?>>.
<< Già.>> annuì Ernest<< Insomma, io sapevo che tu eri un tizio che se ne stava tutto il giorno alla Sala giochi.>>.
<< Non farei mai qualcosa di così stupido. Ho promesso a mio fratello che avrei giocato a calcio.>>.
<< Nonno Eugene.>> disse timidamente Egide.
<< Alt. Non puoi essere mio nipote, ti chiami Wintersea.>> gli fece notare Peabody.
<< Oh, colpa di papà, ha voluto prendere il cognome dalla nonna. Comunque volevo chiederti, sei nel Club di Tennis?>>.
<< No, Club di Calcio. Ora mi spieghi chi è tua nonna?>>.
<< Lina Wintersea.>> Eugene svenne<< Nonno, ehi nonno!>>.
<< Oh, a proposito nonno Victor.>> iniziò Ernest.
<< Non chiamarmi nonno.>> rispose Blade fulminandolo.
<< Avete visto un ragazzino albino ed un ragazzo dai capelli rosa con una fascia nera? Dovrebbero avere la nostra stessa uniforme scolastica.>>.
<< Mi dispiace, no.>> proprio in quel momento arrivò di corsa Tyler<< Oh, eccolo il tuo amico.>>.
<< Enry, Gene... tizio del Club di Pesca.>> ansimò Dark mentre Lucian gli arrivava alle spalle<< Meno male che siete qui, è successa una cosa terribile.>>.
<< Cioè?>>.
<< Gregor è stato rapito.>>.

<< Le ho già detto che non mi chiamo Quentin.>> brontolò a braccia incrociate.
<< Perché ti ostini a mentire? Se non vuoi giocare nella Dragon Link puoi dirmelo.>> rispose l'uomo che gli stava accanto. Era molto simile a lui e stava anche lui a braccia conserte<< Inoltre da dove viene quella fascia?>>.
<< Me l'ha data mio padre, è un cimelio di famiglia.>>.
<< Ma sono io tuo padre.>>.
<< Come si chiama?>>.
<< Gyan Cinquedea e tu sei mio figlio Quentin.>>.
<< No, io mio nome è Gregor Cinquedea e mio padre si chiama Lizard. Quentin era...>> si bloccò un attimo<< Quentin era suo padre.>> guardò l'uomo perplesso<< Ed il padre del nonno si chiamava Gyan.>>.
<< Cosa?>>.
<< Sì, Gyan Cinquedea era il mio Bisnonno ed è venuto in Giappone dalla Germania sostenendo che il Baseball fosse un gioco per tutti. Ha creato una cosa chiamata Terzo Settore, ma la Fireing lo ha battuto facendogli capire che è l'impegno la cosa importante.>>.
<< Baseball? Terzo Settore? No, io ho creato il Quinto Settore per rendere il calcio un patrimonio di tutti.>>.
<< Il calcio? Quello nelle ossa?>>.
<< No, il calcio lo sport.>>.
<< Calcio come sport?>> lo guardò quasi preoccupato<< Cos'è il calcio?>>.

<< Dobbiamo trovarlo.>> disse Ernest battendosi un pugno sulla mano<< Senza di lui Syon non ci ascolterà mai.>>.
<< E se poi venissimo rapiti anche noi?>> domandò tremando Egide<< Non sappiamo niente di questo mondo.>>.
<< Abbiamo le guide migliori del mondo.>> indicò i ragazzi della Raimon<< I nostri nonni non possono dirci di no.>>.
<< Per me è no.>> incrociò le braccia Victor.
<< Dai, sono sangue del nostro sangue.>> sorrise Adé<< Dobbiamo aiutarli.>>.
<< Ma è pericoloso.>> tremò Eugene che si era appena ripreso.
<< Per me si dovrebbe tentare.>> ammise pensieroso Lucian<< Potremmo scoprire qualcosa d'interessante.>>.
<< C'è anche Nonno Dugh?>> domandò il ragazzo dai capelli color prugna.
<< Asso, è una faccenda seria!>> esclamò Egide<< Non puoi pensare a queste cose in un momento del genere!>>.
<< Nonno Dugh? Ora capisco quei capelli viola.>> sorrise Adé.
<< La volete smettere!? Un ragazzo è appena stato rapito dal Quinto Settore!>> esclamò Lucian, poi si tappò la bocca.
<< Quinto Settore?>> domandò preoccupato Victor, poi prese il braccio di Ernest e lo trascinò via<< Non è gente simpatica quella, dobbiamo trovarlo.>>.
<< Ecco, lo sapevo, ci faremo male.>> tremarono Egide e Eugine.
<< Che tipi sono, nonno Victor?>> domandò Enry.
<< Gente violenta che ritiene che il calcio sia un bene da condividere con tutti, che decide vittorie e sconfitte e che allena ragazzi per fare del male a chi disobbedisce. Il loro capo è il grande Imperatore Alex Zabel, ma credo che ci sia qualcun altro che lo manovra.>> rispose Victor<< E smettila di chiamarmi nonno!>>.
<< Mi ricorda tanto il nostro Terzo settore, vero Gene?>>.
<< Oh, loro sì che sono pericolosi. Gyan Cinquedea era una persona di buon cuore, ma con una pessima idea del baseball.>>.
<< Cinquedea? Non è il cognome di Gregor?>> notò Tyler.
<< Era il suo bisnonno.>> prese un'aria triste<< Gregor non è come lui, come suo padre del resto. Lizard si è distaccato da quel mondo.>>.
<< Dobbiamo trovare il vostro amico subito o non riesco ad immaginarmi le conseguenze.>> disse Victor<< Di cosa si occupava il Terzo Settore?>>.
<< Regolamentare il baseball.>> rispose Ernest<< Se la Fireing non si fosse opposta non immagino le conseguenze.>>.
<< Ed aveva un centro, immagino.>>.
<< Sì, su un'isola se non sbaglio.>>.
<< Questa storia non mi piace. Aveva un Grande Imperatore?>>.
<< Circa, si chiamava Grande Inquisitore ed era Karm Venas se non sbaglio.>>.
<< Successivamente si scoprì che si chiamava Mark Evans e che aveva fatto di tutto per battere il Terzo Settore scoprendo i suoi punti deboli e comunicandoli ai Rivoltosi.>> spiegò Egide cupo.
<< L'allenatore Evans?>> tremò Eugene<< Ma non ha senso.>>.
<< Invece sì.>> rispose Victor<< Se Alex Zabel è Axel Balze.>>.

<< Dove siamo?>> domandò Gregor perplesso.
<< Qui è dove si allena tuo nonno... insomma, se tu sei il nipote di Quentin.>> rispose Gyan.
<< Ma non dovrebbe allenarsi a baseball?>>.
<< È quello che cercheremo di scoprire.>>.

<< Dunque, ricapitolate.>> disse quel ragazzo dai capelli a girandola<< Voi venite da un futuro dove non esiste il calcio ed il vostro amico è stato rapito da non sapete bene chi? Non temete, vi aiuteremo io e Ryoma!>>.
<< Smettila! Non sono Ryoma, io!>> esclamò la ragazza facendo irrigidire Ernest<< E tu mi dovrai spiegare un po' di cose.>>.
<< Em... sì... Kira...>> rispose agitato<< Ma appena abbiamo trovato Gregor, va bene?>>.
<< Ah! Se viene a sapere tutto questo zia Aí non oso pensare quello che farà. E potresti togliermi questo Sherwind di dosso?>>.
<< Ci penso io.>> disse Victor, poi mollò un pugno allo stomaco di Arion che si allontanò<< Ora potreste spiegarci la situazione?>>.
<< Come sei arrivata qui?>> domandò Ernest.
<< Non lo so! Stavo nascondendomi da Vent quando mi sono chiusa nella ex sede del Club di Hockey e quando l'ho riaperta l'ho ritrovato con i capelli castani da questa parte. Ha iniziato a chiamarmi Ryoma e a chiedermi perché ero vestita da femmina.>>.
<< Ma tu non fai arti marziali? È per questo che non vieni al Club del Mistero.>> notò Egide ricevendo lo sguardo di Tyler ed Enry<< È lei la consulente geologa.>>.
<< Potremmo parlarne a casa? Ora Gregor è in mano a non so quale pazzoide e Vent non faceva che dire di essere preoccupato per Austin, ma mi sembra che stia bene. Possiamo andarcene?>>.
<< Bene, perfetto. Dove andiamo nonno Victor?>> domandò Ernest.
<< Non chiamarmi nonno!>> si stava stancando a ripeterlo<< Bella domanda, non ne ho idea. Potrebbero averlo portato al Giardino Imperiale, ma non ci si arriva facil...>>.
<< Eh, ragazzi!>> sorrise un ragazzo identico a Gregor raggiungendoli<< Perché quelle facce?>>.
<< Come cavolo hai fatto?>>.
<< A fare cosa?>>.
<< A scappare dal Quinto Settore!>>.
<< Oh, non è stato difficile. Ho spiegato la situazione e mi hanno lasciato andare, il mio bisnonno pensava fossi suo figlio, ma si è tutto risolto.>>.
<< Meglio, no?>> sorrise Kira<< Bene, torniamocene a casa!>>.
<< Non così in fretta.>> rispose Victor serio<< Quentin, cosa cavolo stai facendo?>>.

Angolo Autrice: Booom! eccomi di nuovo!
Aiden: Alt, non ci sono recensioni.
Non è il momento... ho appena scoperto una cosa terribile di Go Galaxy.
Aiden: Niente spoiler.
Va bene... ma credo lo sappiano già... odio profondo per Hino. Ma passiamo alle recensioni!^^
Aiden: Non ce ne sono!-.-"
Ringrazio moon_kaibatenjo per la sua recensione in messaggio.
Aiden: Oh, quella folle, allora tutto è possibile.
Già già. Grazie mille!^^
Inoltre ringrazio M E L L A H _ M E Y chi ha messo tra le seguite la storia sperando che continui anche dopo i prossimi due capitoli... cioè dopo questo e quello dopo questo.
Aiden: Sono confuso.
Sono l'autrice e tu sei nella mia testa, dovresti sapere cosa avverrà più avanti. Mahahahahah!>:D
Grazie mille ancora e a presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa ed Aiden Froste(se volete che lo rimpiazzi ditemelo)

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Capitolo 6
*** Dust ***


6-Dust

<< Abbiamo un problema, signore.>> disse serio<< Il passato è stato cambiato non da noi.>>.

<< Causa del problema?>> chiese il suo interlocutore.
<< Passaggio sconosciuto tra la Fireing Jr. Hight e la Raimon Jr. Hight.>>.
<< Soluzione?>>.
<< Reset.>>.

<< Dov'è!?>> esclamò Victor prendendolo per il colletto<< Diamine, non ti facevo così subdolo!>>.
<< Ascolta, mio padre mi ha detto solo di prendere il posto di quel ragazzino.>> si difese Quentin.
<< Quel ragazzino è tuo nipote, stupido! Ora dicci dov'è o la Dragon Link dovrà trovarsi un nuovo portiere.>>.
<< Sai della Dragon Link?>>.
<< Certo! Pensavi che con la nostra sconfitta avremmo abbandonato tutto? Inoltre mi ricordo quando ci allenavamo al Giardino Imperiale. È là, vero?>>.
<< Non pensavamo che ti stessimo a cuore, nonno Victor.>> sorrise Ernest.
<< Non lo faccio per voi! Lo faccio perché vi leviate dai piedi!>>.
<< Ascoltate, se è vero e lui è mio nipote perché non conosce il calcio?>> disse Quentin.
<< Quello delle ossa?>> domandò Kira.
<< NO!>> risposero tutti in coro esasperati.
<< È quello che vogliamo scoprire.>> disse Tyler<< E la soluzione migliore è tornare al nostro tempo, ma senza Gregor non ci muoviamo.>>.
<< Nel senso che il passaggio è bloccato?>> domandò Quentin.
<< Nel senso che non possiamo portarti a Lizard dicendo che sei suo figlio quando sei suo padre.>> spiegò Egide<< Insomma, di solito queste cose causano scompensi temporali e problemi in futuro, no? Magari il futuro sta cambiando proprio ora, forse è colpa nostra se non conosciamo il calcio.>>.
<< Andiamo, Gene, non è possibile!>> sorrise Austin<< Insomma, i nostri nonni perché giocano a calcio quando non giocano a calcio? Magari siamo i loro nipoti di un'altra dimensione.>>.
<< Non è questo il punto, ora dobbiamo trovare il vostro amico nipote di questo cretino.>> fece notare Victor.
<< Allo Stadio Cammino Imperiale, sotto di esso c'è un campo dove ci alleniamo.>> spiegò Quentin.
<< Grazie.>> lo lasciò andare<< Il campo non è molto distante, facciamo ancora in tempo a trovarlo.>>.
<< Andiamo!>> esclamarono in coro seguendo Victor.
Quando raggiunsero lo stadio ad Ernest venne un colpo:<< Questo è il campo del Diamond Challenge!>>.
<< Fammi indovinare, il campionato di baseball del Terzo Settore?>> domandò Adé ed il ragazzino annuì<< La cosa si fa sempre più misterioooooosa.>>.
<< Non fare così, mi agiti.>> dissero in coro Egide e Eugene.
<< Non c'è un attimo da perdere.>> comandò Victor entrando. Il campo enorme che gli si aprì davanti li lasciò senza parole. Enry aveva già visto una cosa così, ma gli altri rimasero sorpresi come lui la prima volta.
<< Cavolo, giocare qui dev'essere fantastico!>> esclamò Austin<< Qualsiasi sport si faccia.>>.
<< Ben detto, nipote.>> sorrise Adé<< Se poi vorrete giocare con noi potrete, appena trovato il vostro amico.>>.
<< Bene, dov'è questo campo segreto?>> domandò Victor a Quentin che li aveva seguiti.
<< Qui.>> rispose Cinquedea mettendo una mano sul palo della porta e facendo scendere il terreno in una serie di gradini.
<< Wow, e chi se lo aspettava, vero Ryoma?>> sorrise Arion.
<< Non sono Ryoma!>> urlò Kira<< Guardami bene, ti sembro un ragazzo?!>>.
<< Effettivamente hai i pettorali più grossi del solito, ma non...>> gli arrivò un ceffone<< Capito, capito.>>.
<< Andiamo.>> disse Victor iniziando a scendere le scale. Credette di non trovare nessuno ed invece c'era una ragazza strana dai capelli verde foglia come gli occhi dietro agli occhiali a mezzaluna ed una strana palla bianca con dei cerchi colorati<< Ma cos...>> non fece in tempo a finire che perse i sensi e così tutti i giocatori della Raimon che entrarono. Ernest, Austin, Egide e Kira ne risultarono immuni, ma non vedevano nemmeno la ragazza e prima cosa che fecero fu provare a svegliare i loro nonni. Un botto gli fece capire che anche Quentin era caduto giù per le scale privo di sensi.
<< Cosa significa?>> tremò Egide<< Non è normale, ve ne rendete conto?>>.
<< Ti sembra che ci sia qualcosa di normale in tutto questo?>> domandò Kira sardonica<< Ora cerchiamo di aiutare questi poveretti.>>.
<< Ma cosa sarà succe...>> iniziò Ernest, poi una fitta gli trapassò la testa. Cadde sul fianco destro raggomitolato e tenendo le mani sulle meningi.
<< Ehi, Enry.>> lo chiamò Kira, ma le orecchie gli fischiavano<< Cos'hai, Enry?>>.
<< Male... tanto, male... come un trapano nel cervello...>> ansimò.
<< Tranquillo, ora chiamiamo un medico e tornerà tutto normale.>>.
<< Vedo il passato... vedo tutto polvere... tutti diventiamo polvere... sabbia sparsa nel tempo...>>.
<< Non ti preoccupare, troveremo una soluzione. Ma tu resta sveglio, ti prego.>>.
<< Sento freddo... tanto freddo... brr...>> riaprì gli occhi e si scoprì nel letto a tremare perché la coperta era scivolata a terra. Aveva un bernoccolo sulla fronte grande quanto una pallina da tennis causato di un tomo di archeologia che gli era caduto addosso durante la notte.
Si alzò stiracchiandosi e massaggiandosi la testa, poi notò il pallone sulla scrivania.
<< È stato tutto un sogno?>> sorrise e si vestì poi fece per uscire dalla stanza<< Calciare un pallone? Che cosa stupida.>>

Angolo Autrice:... non so cosa dire. Sono pazza? Probabilmente sì, ma posso anche dirvi che questa non è la fine. No, non è la fine e lo scoprirete presto.
Visto come ho finto il capitolo, però, non mi sembra giusto importunare Aiden. Ringrazio solamente moon_kaibatenjo per aver recensito e m e l l a h_m a y per averla messa tra le seguite.
Al prossimo capitolo.
Ciao ciao.
JKEdogawa

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Capitolo 7
*** Past ***


7-Past

<< Non puoi chiudere il Club!>> esclamò Gregor<< Oggi si è aggiunto questo tipo strano qui!>>.
<< Piacere, Austin Kébé!>> sorrise il ragazzo dai capelli viola<< Per gli amici sono Asso.>>.
<< Kébé ha già un Club dove andare.>> disse impassibile Syon<< E comunque la vostra chiusura è prevista ormai, non avete misteri? Mi dispiace, ma non posso farci niente.>>.
<< Avevi promesso un giorno in più.>> lo redarguì Kira<< E questo è l'ultimo, quindi il Club chiude domani.>>.
<< Perché vuoi prolungare l'agonia?!>> piagnucolò Egide tenendo la testa su uno scatolone del magazzino.
<< Basterà trovare un mistero, vero Enry?>> sorrise Tyler<< Ehi, Enry!>>.
<< Uh, che c'è?>> domandò Ernest prendendo coscienza di dov'era, al Club del Mistero che stava per chiudere.
<< Sembri distratto, tutto bene?>>.
<< Sì... insomma, a parte che ho sognato Asso stanotte senza conoscerlo, sì.>>.
<< Ganzo! Mi è capitata la stessa cosa.>> sorrise Austin<< Ho sognato tutti voi in un posto assurdo. Credevo di vedere mio nonno da giovane.>>.
<< Cosa!?>> a quel punto si mise a riflettere<< Hai un po' di tempo, Syon?>>.
<< Non per te.>> rispose Blaze<< Devo andare a dirne quattro al Club dei Tifosi, un nuovo elemento è un po' turbolento.>>.
<< Dovrebbe essere in buona compagnia.>> notò Kira<< Credo non esista nessuno più turbolento di Vent, e lui è il responsabile di quel Club.>>.
<< Non conosci ancora Evans, ora se volete scusarmi.>> fece per andarsene.
<< E se ti portassi da tuo nonno Axel?>> ipotizzò Ernest senza capire nemmeno bene lui perché aveva detto quella frase.

<< Tu stai scherzando, vero?>> domandò scettico Syon guardando l'armadietto.
<< Sono serio.>> rispose Ernest<< Questa è una porta del tempo e non chiedermi come sia possibile, non è come le porte di “Ulysses Moore”.>>.
<< Io non entrerò mai lì, a maggior ragione con te.>>.
<< Non sei curioso?>>.
<< Per niente.>> lo guardò<< No, non sono curioso, chiaro?>>.
<< Dai, è tuo nonno! Al massimo quando usciamo siamo di nuovo qui.>>.
<< Sei peggio di Evans, ora ne ho le prove.>> scrisse qualcosa sulla cartella che teneva con se<< Va bene, verrò, ma se non è vero...>>.
<< Chiuderai il Club.>>.
<< E tu non lo impedirai.>>.
<< Croce sul cuore, ma se c'è un vero mistero...>>.
<< Entrerò nel Club.>> fece una gran fatica a dirlo<< Croce sul cuore.>>.
<< Forza.>> entrarono nell'armadietto e chiusero l'anta, poi la riaprirono<< Visto?>>.
<< Visto, non è cambiato niente.>>.
<< Cosa? Ti sembra la Fireing?>>.
<< È la Fireing, ed ora se vuoi scusarmi devo fare al...>> gli si piazzò davanti un ragazzo dai capelli castani fermati da una fascia color arancione e con un cartello in mano.
<< Giochiamo a Calcio?>> sorrise.
<< Per la miseria, Canon, cosa ti è saltato in mente! Questo va come nota disciplinare.>>.
<< Canon? No, io sono Mark, Mark Evans.>>.
<< Certo, adesso sei il tuo bis-nonno, come no.>> guardò Ernest<< Idea tua?>>.
<< No, quello non è Canon.>> rispose l'interessato.
<< Senti, ci hai provato, ma il Club è chiuso, chiaro?>>.
<< Cosa? No, il Club di Calcio è più che aperto.>> sorrise Mark.
<< Non è mai esistito il Club del Calcio, dovresti parlarne con quelli di Arti Marziali e quelli di Agraria, non penso che siano felici di sapere che usi le loro parole chiave.>>.
<< Cosa, ma il calcio non ha niente a che fare con ciò.>>.
<< Come no, sai quelli che tirano a karate? Per non parlare di latte e latticini.>>.
<< Em... Syon, non è Ca...>> provò a dire Ernest.
<< Syon, cosa ci fai qui?>> domandò un ragazzo dai capelli biondi<< Non andavi alla Farm Jr. Hight?>>.
<< Cosa? Oh, cavolo!>> esclamò Syon<< A... Axel Balze?>>.
<< Che hai cugino? Non ti ricordi più di me?>>.
<< Cugino? No, sono... insomma... sono tuo nipote...>>.
<< Quanto sei fiscale, allora di che sono tuo prozio.>>.
<< No, sono il figlio di tuo figlio.>>.
<< Sei impazzito?>>.
<< No.>> s'intromise Ernest<< Io sono Ernest Blade e lui è Syon Blaze, veniamo dalla Fireing Jr. Hight che ha istituito lei dopo aver vinto il campionato di hockey. Il suo Dischetto in Fiamme era fantastico.>> sorrise<< Questo dovrebbe provare che veniamo dal futuro.>>.
<< Peccato che io non giochi ne abbia mai giocato ne mai giocherò ad hockey.>> disse alzando un sopracciglio.
<< Cosa?! Ed il Dischetto in Fiamme?>>.
<< Forse intendi il Tornado di Fuoco.>> sorrise Mark<< È la sua tecnica di tiro, ma la usa a calcio, non a hockey.>>.
<< Calcio, calcio, calcio!>> esplose Syon<< Cosa diamine è il calcio!?>>.
<< Perché mi sembra un dejà-vu?>> si domandò ad alta voce Ernest.
<< Non conoscete il calcio?>> domandò perplesso Mark<< Ma è terribile! Il calcio è uno sport bellissimo basato sul passarsi la palla con i piedi.>>.
<< Calciare un pallone? È da barbari.>> sbottò Syon<< Va bene, torniamocene indietro Ernest.>>.
<< Ma...>> cercò di protestare Blade.
<< Torniamo indietro, ora.>> e così si chiusero nell'armadietto per poi uscirne nuovamente alla Fireing<< Ora tu...>>.
<< Non te lo so spiegare, stamattina mi sono svegliato credendo che fosse un sogno, poi ho visto Asso e mi sono detto “E se fosse vero?”, così ti ho trascinato qui dentro e siamo finiti nel passato, ma nel passato che ho sognato, cioè in quello dove esiste questo sport chiamato calcio.>> disse tutto così in fretta che iniziò ad ansimare.
<< Bene, direi che questo è un mistero.>> sospirò<< Va bene, entrerò nel tuo stupido Club.>>.
<< SALVIAMO IL CLUB DEL MISTERO!>> si sentì gridare nel corridoio, poi un ragazzino dai capelli verdi ed una fascia arancione arrivò con un cartellone di legno e cartone<< IMPEDIAMO CHE IL CLUB VENGA CHIUSO!>>.
<< Cosa stai facendo, Evans?>> domandò esasperato Syon.
<< Ciao, Canon.>> lo salutò Ernest, erano compagni di classe.
<< Ehi! Dai, Syon, cos'è quella faccia?>> rispose Evans.
<< Mi sto chiedendo cosa diamine fai con un cartellone ad urlare in corridoio, dovrei farti una nota disciplinare.>> rispose serio.
<< Oh, idea di Vent. Un suo compagno di classe è appena entrato nel gruppo e ci ha detto che volevi chiuderlo.>> alzò le spalle<< Comunque sto esercitando il mio diritto di manifestazione come membro del Club dei Tifosi.>> iniziò a tastarsi le tasche e per poco il cartellone non gli cadde<< Devo avere l'attestato da qualche parte qui... a meno che non l'abbia dimenticato a casa o in classe.>>.
<< Canon, non importa.>> sorrise Ernest prima di mettere un braccio sulle spalle di Syon che lo guardò male<< Lui è uno dei nostri ora, il Club non chiude.>>.
<< Cosa?!>> esclamò Syon<< Aspetta un attimo.>>.
<< Preferisci parlarne davanti a Mark e Axel?>>.
<< Ho capito, ho capito.>> si mise a riflettere<< Dobbiamo pensare a quella cosa chiamata calcio, ora... come si fa a calciare un pallone?>>.

Angolo Autrice: E rieccoci qui! Credevate che fosse finta vero?
Aiden: Ci speravo.
E invece sono ancora qui!
Lo so, come capitolo forse è un po' fiacco. Forse. Me lo saprete dire voi.
Aiden: Due pagine sono un po' pochine.
Ci sto lavorando! Ma ho anche l'università adesso. Per fortuna molti capitoli li ho già scritti, però se pubblico è dopo cena.
Spero che per voi non sia un problema.
Ma passiamo alle recensioni: grazie a PandoraHerats.
Non per fare la rufiana... ma amo il tuo nome!*w*
Aiden: Sfascia Realtà!-.-"
O.o
Ignoreò questa tua ultima affermazione e passerò ai ringraziamenti per seguite, ricordate e preferite... ovvero Felicity_Rune e t o u k o
Bene, ho finto!
Aiden: Aleluja!-.-"
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa ed Aiden Froste

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Capitolo 8
*** Foot ***


Ernest guardò interrogativo il pallone con il fulmine. Teneva i gomiti sulle ginocchia e sembrava che volesse far esplodere quella palla con il pensiero. Una sola idea gli tamburellava la testa: calciarla.
Syon aveva provato a calciare un pallone da pallacanestro e si era fatto male al piede. Gregor, invece, ne aveva fatto esplodere uno da pallavolo. Austin aveva provato a fare qualche passaggio con Tyler con una pallina da tennis fino a che non era partita ed era arrivata in testa ad Egide che aveva iniziato a gridare “Ci bombardano gli Americani!”. Kira era troppo presa da Arti Marziali per darsi da fare in quella cosa che lei riteneva stupida, mentre Canon Evans e Ventus Sherwind del Club dei Tifosi avevano creato degli striscioni apposta e li incitavano. Nessuno aveva voluto sentire Ernest che gli parlava del pallone che aveva a casa.
Così si trovava da solo a studiare quel fulmine in biro blu che gli ricordava il simbolo della Raimon Jr. Hight. Ma la Raimon esisteva solo nell'armadietto e quando aveva chiesto ai suoi genitori avevano riso dicendo che una scuola con un nome così ridicolo non era mai esistita.
Sbuffò, prese il pallone e scese in cortile. Appoggiò la sfera a terra e la colpì con la punta del piede facendola rotolare fino alla staccionata. Non sembrava la mossa più saggia, così provò a colpirla con l'interno del piede. Maggiore superficie veniva colpita più bassa e precisa andava.
<< Interessante.>> disse ad alta voce, poi la tirò su col piede ed iniziò a farla rimbalzare sul collo dell'arto<< Forte, non è pesante come quelle da pallacanestro, ma è resistente più di quelle da pallavolo.>> l'alzò abbastanza da colpirla con il petto e a farla tornare a terra<< È ancora bella gonfia benché non l'abbia mai usata e sia rimasta sotto terra molto tempo. Dove l'avevo trovata pure? Ah, sì! Al fiume.>>.
<< Ernest, è pronto.>> lo chiamò sua madre<< Cosa stai facendo con quel “reperto”?>>.
<< Ho scoperto a cosa serviva, almeno credo. È uno sport basato sul calciare la palla, si chiama Calcio.>> notò che Aí diventava stranamente assente al sentire quella parola, poi si toccò la fronte come confusa.
<< Calciare il pallone?>> domandò<< Non dire assurdità, i piedi sono troppo sporchi per colpire la palla. Forza, vatti a lavare che è pronto.>>.
<< Va bene, mamma.>> sorrise entrando in casa. Non si accorse, o meglio non vide, la ragazza dai capelli azzurri e gli occhiali a mezzaluna che lo fissava dal vialetto. Si premette una specie di scatolina che teneva sulla guancia.
<< Problema nel Settore 7 del Presente Tormalina.>> disse<< Agire?>>.

Era tutto il giorno che si sentiva osservato, come se qualcuno lo seguisse da quando era uscito di casa. La cosa non l'aveva lasciato nemmeno troppo sorpreso, quando mai si vedeva un ragazzino calciare un pallone così strano per strada?
<< Il calcio è semplice.>> sorrise quando entrò nel Club del Mistero.
<< Ciao anche a te, Blade.>> rispose sardonico Syon.
<< Guardate.>> iniziò a palleggiare la palla con il piede<< Ieri non vi veniva perché erano i palloni sbagliati.>>.
<< Forte! Posso provare?>> domandò Austin.
<< Prendila al volo senza usare le mani.>> il pescatore la stoppò di petto ed iniziò a farla passare da un piede all'altro<< Così, fantastico.>>.
<< Niente mani?>> domandò Egide.
<< Ritengo che se si chiama calcio non si usino le mani.>>.
<< Potremmo sempre chiedere ai giocatori del passato.>> sorrise Tyler<< Loro sapranno insegnarci.>>.
<< Certo, facciamo un altro giro suicida.>> lo criticò Syon, ma notando gli sguardi degli altri aggiunse<< Io mi astengo, qualcuno deve tenere a bada Evans.>>.
<< Io resto con lui.>> alzò la mano Egide<< L'armadietto sembra così stretto ed angusto.>>.
<< Scordatevi di lasciarmi qui.>> sorrise Gregor.
<< E anch'io vengo... ovunque stiate andando.>> disse Kira entrando<< Qualcuno dovrà tenerti d'occhio, Enry.>>.
<< E Arti Marziali?>> domandò l'interessato.
<< Giorno di riposo.>> si sfregò le mani<< Bene, dove si va?>>.

<< Non ci credo!>> esclamò guardando la struttura<< Mi state dicendo che siamo nel passato? E quel Fulmine?>>.
<< È il simbolo della Raimon.>> sorrise Ernest<< Dai, cerchiamo Mark e chiediamogli come si gio...>>.
<< Ernest? Ernest Blade?>> domandò qualcuno dietro di loro. Quando si voltarono videro un uomo dai capelli castani fermati da una fascia arancione<< No, dai, sei suo fratello, vero?>>.
<< Mark?>> domandò perplesso il ragazzino<< Mark Evans?>>.
<< In carne ed ossa.>> si batté una pugno sul petto.
<< Non ci crederai, ma sì, sono Ernest.>> sorrise<< Solo che... cos'è successo?>>.
<< Sono dieci anni che non ci vediamo e tu non sembri cresciuto neanche di un mese.>>.
<< Storia complicata, c'insegneresti a giocare a calcio?>> lui, Tyler e Austin iniziarono a fare gli occhi dolci.
<< Giocare a calcio?>> li contò<< Calcio a cinque?>>.
<< Esistono diversi tipi di calcio?>> domandò Kira<< Ah, io sono Kira Nishiki, salve.>>.
<< Sì, noi giochiamo il calcio con undici giocatori, ma esiste anche a cinque. Chi è il portiere?>>.
<< Portiere?>> chiese Gregor.
<< Sapete vagamente cos'è il calcio?>>.
<< È quello sport che si fa così.>> rispose Ernest iniziando a far palleggiare il pallone che si era portato<< Giusto?>>.
<< Il calcio non è solo questo.>> scosse la testa Mark<< Venite nel campo, la squadra sarà felice di aiutarci.>> si grattò la testa<< Ma come fate a non conoscere il calcio?>>.
<< Non lo sappiamo, però lo vogliamo imparare.>> sorrise Austin.
<< Già, sembra così interessante.>> aggiunse Tyler.
<< Io sono venuta solo per controllar...>> notò un ragazzo calciare il pallone così forte che si bloccò stupefatta<< O mio dio! Quello non è calciare una palla, quello è vedere la faccia di qualcuno e dargli un calcio come allenamento di karate! Al diavolo i miei buoni propositi, voglio imparare anch'io.>>.
<< Ah, lui è Victor Blade, il nostro bomber.>> spiegò Mark<< Bomber vuol dire attaccante più forte. Ehi, Victor, vieni qui!>>.
<< Nonno Victor, allora non avevo sognato.>> sorrise Ernest.
<< Allenatore Evans, chi sono questi tipi strani che ci assomigliano in modo inquietante?>> domandò l'interessato.
<< Ragazzi che vogliono imparare a giocare a calcio.>> spiegò Mark<< Lui è Ernest Blade mente gli altri sono...>>.
<< Kira Nishiki, piacere.>> sorrise la ragazza<< M'insegneresti quella cosa che hai fatto? Sembrava che volessi distruggere la palla, è stato fantastico. Di la verità, ti sei immaginato la faccia di chi non sopporti.>>.
<< Io sono Tyler Dark, investigatore.>> sorrise l'albino stringendogli la mano vigorosamente<< Sei caduto molte volte, vero? Ed hai un parente in ospedale, odori d'infermiera.>>.
<< E tu come...>> non riuscì a finire la frase che Austin gli saltò al collo.
<< Piacere, Austin Kébé, ma per gli amici Asso.>> sorrise l'interessato<< Sembri tipo da amare la pesca, potremmo andarci ogni tanto... dopo aver imparato questa roba forte chiamata calcio, ovvio.>>.
<< Io sono Gregor Cinquedea.>> aggiunse l'ultimo rimasto<< Sarà bellissimo imparare da voi.>>.
<< Iniziamo da una cosa. Io odio essere abbracciato e mi arrabbio facilmente.>> disse Victor spingendo via Austin.
<< Ci aiuterai, nonno?>> domandò Ernest.
<< Non chiamarmi nonno.>>.
<< Era un sì?>>.
<< Ma certo che vi aiuteremo!>> ghignò un ragazzo appoggiando il braccio sulle spalle di Victor. Aveva i capelli non troppo lunghi color azzurro e gli occhi che fingevano dolcezza.
<< Sven? Sven Cazador?>> domandò Kira<< E tu come mai sei qui?>>.
<< Lui non è Sven, lui è Aitor!>> brontolò Victor<< Perché avete in nostri cognomi?>>.
<< Siamo i vostri nipoti.>> sorrise Ernest<< Voi siete i nostri nonni, e le nostre nonne a quanto vedo. CIAO NONNA SKIE! Cavolo è più bella dal vivo che in fotografia, ecco perché ti sei sposato con lei.>>.
<< Io mi sposerò con Skie Blue?>> domandò Victor diventando improvvisamente gentile<< E quindi...>>.
<< Avrete un figlio, cioè mio padre.>>.
<< EHI, SHERWIND! ALLA FACCIA TUA, SKIE SARÀ MIA!>>.
<< Sherwind anche qui? Oh, no!>> sbuffò Kira<< Speravo fosse rimasto nell'armadietto.>>.
<< Credo si riferisca al nonno.>> disse Tyler<< Allora, ci potete spiegare questo calcio?>>.
<< Giusto.>> iniziò Mark<< Partiamo dalle basi. Ragazzi mettetevi in fila, qui gli attaccati di profilo, dietro centrali, difensori e portieri.>>.
<< Che forza.>> sorrise un ragazzo identico ad Austin.
<< Bene. Allora, questi sono gli attaccanti e stanno nella prima fila quando si gioca. Victor farà da esempio.>> mise una mano sulla testa di Blade che s'indispettì<< Sono quelli che tirano in porta.>> indicò una struttura di metallo e corda.
<< È una porta da hockey.>> notò Gregor<< Solo un po' più grande.>>.
<< E più resistente.>> si spostò e mise la mano sulla testa di un ragazzo con due girandole come capelli che sorrise giulivo<< Questi sono i centrali, Arion è un esempio. Loro si occupano sopratutto del dribbling per portare la palla verso la porta avversaria.>>.
<< Dribbling?>> domandò Ernest e Victor si dette una manata sulla faccia.
<< Quando si superano gli avversari con la palla al piede.>> spiegò Mark, poi si spostò vicino a quello che doveva essere il nonno di Egide, infatti quando l'uomo gli mise la mano sulla testa s'irrigidì ed iniziò a tremare<< I difensori come Eugene devono rubare la palla agli avversari se si avvicinano troppo alla porta ed impedire che trovino occasioni da goal.>>.
<< Goal è quello che fanno gli attaccanti?>> domandò Kira.
<< Precisamente.>> si spostò e mise una mano sulla spalla di un ragazzo dai capelli ricci e castano scuri<< Questi sono i portieri. Come vi fa vedere Samguk hanno una divisa diversa dagli altri. Loro rimangono vicino alla porta per difenderla da possibili tiri avversari, infatti portano i guanti per migliorare la presa sulla palla.>>.
<< Quindi si possono usare le mani.>> notò Austin.
<< No, solo il portiere è autorizzato ad usarle. Bene, se non ci sono domande vi faremmo un po' vedere come ci si muove in campo quando si è in undici.>>.
<< Che forza, rivederemo quel tiro?>> domandò Kira guardando Victor.
<< Certo, voi mettetevi lì dalle nostre manager e guardate attentamente cosa facciamo noi.>>.
In realtà la prima volta che guardarono non capirono niente. La Raimon era troppo veloce per loro che non avevano mai visto giocare a calcio nessuno, l'unica che sembrò capire qualcosa fu Kira, forse perché era troppo presa nel guardare Victor come si muoveva e come tirava in porta. Ernest si dovette toccare la fronte al terzo passaggio per un giramento di testa, mentre Gregor si concentrò a guardare la porta quasi sentendo i guantoni sulle mani. Austin era troppo preso dal capire chi potesse essere interessato alla pesca che non capì niente e Tyler s'immaginava di fermare i tiri degli avversari senza alcun senso preciso.
La seconda volta, con passaggi più lenti, i visitatori risultarono più presi dall'azione, oppure fu la smodata eccitazione di Kira al decimo goal di Victor a farlo credere. Si era messa di fianco a sua nonna Jade che incitava i giocatori e facevano le stesse mosse all'unisono come se si fossero messe d'accordo. Enry iniziò a ridere guardandole che quasi rotolò in campo, mentre Gregor capì che il portiere non era proprio il suo ruolo quando la palla colpì Samguk allo stomaco e lo scaraventò contro la rete. Lucian che aveva tirato si scusò immediatamente mentre Tyler chiese “Cos'è successo? Ho visto un arcobaleno di pinguini o mi sbaglio?”.
Austin continuava a pensare alla pesca, solo quando suo nonno usò Pesci Volanti si ridestò ed esclamò “Che forza! Erano pesci quelli, pesci!”. Ernest non era particolarmente preso da ciò che faceva Victor, gli piacevano invece i difensori e le tecniche di blocco che usavano.
<< Bene.>> sorrise Mark dopo la terza dimostrazione<< Ora potete provare voi.>>.
<< Perché no?>> alzò le spalle Kira<< Voglio vedere la faccia di Sherwind in quella palla.>> e si dette un cinque con un ragazzo emo dai capelli turchesi che si stava dissetando.
<< Cosa ti ho fatto?!>> piagnucolò Arion.
<< Non tu, tuo nipote.>>.
<< Alt, dovete avere la divisa.>> li bloccò Victor.
<< Di... visa?>> domandò Ernest.
<< Sì, la divisa.>> si tirò la maglietta<< E le scarpe adatte.>> indicò i tacchetti sotto le sue suole<< Non si può giocare altrimenti.>>.
<< Cavolo, noi non abbiamo una divisa!>> esclamò Tyler.
<< Niente divisa, niente gioco.>> incrociò le braccia.
<< E allora? Possiamo sempre chiedere al Club di Cucito di aiutarci.>> sorrise Ernest<< Se poteste darci una foto come model...>>.
<< Ecco qua.>> sorrise una ragazza con le trecce dai capelli grigi<< È l'unica foto del Virtuoso intero.>>.
<< Perfetta!>> guardò il ragazzo dai capelli mossi grigio scuro ritratto<< Grazie, nonni di Silena e Orione.>>.
<< Nonni di... quindi io e il Virtuoso... noi...>> la ragazza svenne tra le braccia di Jade.
<< Tornate quando avrete la divisa.>> lo spinse via Victor<< Anzi, tornate quando avrete imparato qualcosa di più.>>.
<< Va bene.>> sorrise Ernest correndo via con la cugina che lo inseguiva e gli altri che cercavano di capire la situazione.
<< MUOVETEVI!>> urlò Kira facendogli capire che era ora di andare.
<< Potevamo prestargli le nostre divise.>> fece notare Arion.
<< Volevo che se ne andassero.>> rispose Victor, poi si tirò la maglietta come avesse avuto due bretelle<< Ed ora scusa, ma devo provarci con la mia futura moglie.>>.

Angolo Autrice: E rieccoci a Jikan Eleven!^^
Aiden: Riprendo quello che ha detto Ade dall'altra parte... avresti un esame a breve!-.-"
Non rompere e ricoda: se continui il prossimo cosplay potresti essere tu(sarebbe fighissio! :Q_____)
Aiden: Non ci provare.
Magari la tua versione femminile con un paio d'ali d'angelo.
Aiden:... pensa alle recensioni, è meglio. O.o
WOAH! Due recensioni! Vi amo! <3
Grazie mille a Marina Swift e Grandius98.
Grazie ovviamente anche a voi che leggete e avete messo tra preferite/seguite/ricordate la storia. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!^^
Ci leggiamo presto e ricordate che qui trovate le schede dei giocatori della Jikan!^^
Ciao ciao!^^
JKEdogawa e Aiden Froste

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Capitolo 9
*** Start ***


9-Start

<< Ti prego Han!>> esclamò Ernest al compagno di classe<< Tuo nonno era uno straordinario portiere e finché non abbiamo le divise abbiamo bisogno di qualcuno che stia in porta!>>.

<< Voi raccontate una strana novella.>> rispose il ragazzo dai capelli biondi e ricci. Era da quando si era svegliato che Enry pensava al suo compagno Mitsuhiko. Tutti conoscevano suo nonno come peso piuma del Club di Sumo, ma Ernest sapeva che aveva giocato a calcio come portiere. Lo aveva visto con i suoi occhi.
<< Dai, Han! In te scorre il sangue del calcio, non dell'hockey.>>.
<< Nel Club di tale sport sono andato per far piacere a mio padre.>> aveva la bella, quanto pessima, abitudine di recitare come in teatro<< La mia vera vocazione è fare l'attore.>>.
<< Allora potresti mentire a tuo padre e venire nel nostro Club.>>.
<< Del Mistero? No, grazie.>>.
<< Intendevo il Neo Club di Calcio.>>.
<< Non hai l'autorizzazione per questo Club.>> lo riprese Syon che era rimasto a braccia conserte serio a vedere Ernest piegato a supplicare Mitsuhiko.
<< Sentite, è una bella idea. Bellissima, un Club Clandestino, wow, ma mio nonno era un lottatore di sumo e non penso proprio di poter giocare questo vostro “calcio”.>> sorrise Han<< Ora scusate, ma devo continuare ad esercitarmi.>>.
<< Esercitarti?>> s'intromise Tyler<< Ma se non hai il dischetto.>>.
<< Nella recitazione, no? Messere, tra un mese c'è un'audizione per uno spettacolo in città e devo arrivare preparato.>>.
<< Ma tuo padre non si arrabbierà?>> domandò Syon dubbioso.
<< Sono o non sono un attore?>>.

<< E con Han non è andata.>> brontolò Ernest sbattendo la testa sul bancone del ristorante cinese<< Accidenti. Lui era il portiere perfetto.>>.
<< Forse è meglio così.>> disse Tyler<< Insomma, lui è il bomber della squadra di hockey, senza contare che non abbiamo le porte.>>.
<< Primo, ho chiesto al Club del Fai Da Te di crearne una. Secondo, si possono sempre usare degli zaini, come i ragazzi che si allenano a hockey su rotelle al parco.>>.
<< Che problema avete, ragazzi?>> domandò il signore che stava alla cucina. Aveva i capelli grigi a caschetto ondulati in fondo e portava un grembiule blu.
<< Abbiamo scoperto un passaggio per il passato dove c'erano i nostri nonni che giocavano uno sport chiamato calcio, ma non abbiamo i giocatori adatti.>> spiegò Tyler.
<< Chiacchierone.>> lo riprese Syon<< Non puoi dire queste cose al primo che capita.>>.
<< Tranquilli, bocca cucita.>> sorrise facendo finta di chiudersi la bocca con una zip<< Ma voi dovete riempirvela di spaghetti.>>.
<< Ecco una cosa che mi fa dimenticare i momenti pesanti della vita.>> sorrise Gregor iniziando a mangiare<< Per questo vi ho portato qui, il signor Di Rigo è il miglior cuoco di Inazuma.>>.
<< Chiamatemi solo Dino.>> rise l'uomo<< E poi i dolci non li faccio io, ma una mia vecchia amica. Ma parlando d'altro, cos'è questo “calcio” di cui parlate?>>.
<< È uno sport fantastico.>> iniziò Ernest dopo aver preso un boccone gigante di spaghetti<< Cavolo, veramente deliziosi. Em... stavo dicendo. Il calcio è uno sport che si gioca undici contro undici, dieci giocatori corrono per il campo passandosi la palla con i piedi ed uno sta in porta per parare i tiri.>>.
<< Chiacchierone.>> lo riprese Syon a sguardo basso e mangiando<< Ma siete tutti così?!>>.
<< Se vogliamo che torni in vita dobbiamo parlarne.>>.
<< Se nessuno ne ha mai parlato ci dev'essere un motivo.>>.
<< Tu lo sai?>>.
<< No.>>.
<< Nemmeno io, quindi adesso cercheremo di farlo tornare in vita. Anche perché com'è possibile che i nostri nonni giocassero a calcio e noi crediamo che facessero tutt'altro?>>.
<< Davvero? Interessante.>> disse Di Rigo<< Quindi potrebbe essere che mio padre non fosse un virtuoso del pianoforte?>>.
<< Virtuoso era il suo soprannome, in realtà era un centrale della squadra chiamata Raimon.>> spiegò Ernest entusiasta.
<< Raimon? Strano, quel nome esiste solo nei cartoni che guarda Silena. Come si chiama? Inazuma Ten? No, Inazuma Six Go, quello sulla pallavolo.>>.
<< Conosco anch'io quel cartone. Cavolo, è vero... ma non ha senso.>>.
<< Già, anche perché mio nonno non era certo un calciatore.>> disse Austin che era rimasto a mangiare per tutto quel tempo.
<< Lo sappiamo, era un pescatore.>> brontolò Egide.
<< Non solo, era anche un grande attore. Lo avete mai visto “Il Principe di Bel-Air”?>>.
<< Certo, è un classico della comicità.>> alzò le spalle Gregor.
<< Il protagonista era mio nonno, il principe Adé.>>.
<< Forte.>> iniziò a pensare Ernest<< Forse so come convincere Han a venire nel nostro Club.>>.
<< Non è un Club!>> gridò Syon prima che ricominciassero a mangiare.
“Calcio eh?” pensò Dino “Forse potrò smettere di fingere.”.

<< Suo nonno COSA!?>> esclamò guardando Austin<< No, non ci credo.>>.
<< Ti dico il vero.>> sorrise Ernest mentre Tyler annuiva vigorosamente<< Lui era il grande Adé Kébé, perché non l'ho notato prima.>>.
<< Passi troppo tempo a scavare e a pensare a quella cosa chiamata calcio.>> gli rispose Syon e Kira fece segno di assenso dietro di lui.
<< Non l'avevate notato nemmeno voi, dite la verità.>> non risposero<< Comunque, ora che sai con chi hai a che fare verrai nel nostro Club Clandestino?>>.
<< Lui ne fa parte?>> domandò Mitsuhiko.
<< Certo che sì.>> sorrise Austin<< Non mi farei mai scappare un'occasione del genere.>>.
<< Sono dei vostri.>>.
Quanto si sbagliavano. Han non era tagliato per la porta e lo si vide subito. Non aveva occhio ed il pallone oltrepassava le borse che usavano per segnare la porta in continuazione. Al decimo goal cadde in una sorta di depressione ed iniziò a recitare un monologo insopportabile su quanto fosse ingiusta la vita e su quanto fosse inutile lui. Ernest cercò di tirargli su il morale, mentre Syon cercava di far stare zitto Canon.
<< Un attimo.>> pensò improvvisamente Blade<< Mark è un portiere.>>.
<< Non mi sembra il momento. E poi come lo sai!?>> lo riprese Syon mentre teneva Canon per il colletto della maglietta.
<< Quello che ho creduto un sogno era la realtà e Mark era vestito come Samguk, quindi lui era un portiere. Canon, tu sei suo nipote, vero?>>.
<< Bisnipote.>> precisò Evans tranquillo anche se Syon stava frenando la sua voglia di prenderlo a botte.
<< Quindi potresti fare il portiere!>> sorrise<< Forse sei tu quello che cerchiamo.>>.
<< E Mitsuhiko?>> domandò Tyler.
<< Facciamolo riprendere, ma secondo me potrebbe essere un difensore.>>.
<< Capisco più di calcio io che te.>> brontolò Austin a braccia conserte e con un sopracciglio alzato, poi alzò un dito da maestrino e chiuse gli occhi<< Lui è da attacco, come quando gioca a hockey.>>.
<< Sicuro? Ma suo nonno era portiere, non ha senso.>>.
<< Enry, Enry, Enry.>> gli mise un braccio sulle spalle<< La parentela non conta.>>.
<< Ma se tu sei identico a tuo nonno!>> lo riprese Egide<< Stessa fissa per la pesca e stesso carattere spavaldo.>>.
<< Anche tu sei fifone come tuo nonno, se è per questo.>>.
<< Allora Canon.>> sorrise Ernest cercando di ignorarli<< Mettiti in porta, vediamo come te la cavi.>>.
<< Sì, signore.>> rispose Evans mettendosi sull'attenti.
Il risultato se non fu come quello di Han ci si avvicinò molto. Neanche una palla presa, addirittura non era lontanamente vicino a prenderla. Canon aveva i riflessi lenti e stava più attento ai compagni che agli avversari. Alla fine sbuffò e lasciò perdere tutto dando un calcio al pallone tanto da farlo andare contro un ragazzone che stava passando. Appena prese la sfera al volo s'irrigidì tremante. Non era un tremore come quello di Egide, ma più di “O mamma, mi hanno visto”. Ed effettivamente era lì già da un po' che studiava quel buffo gioco e quei ragazzi che si muovevano come dei grilli rischiando anche di farsi male. Aveva i capelli ricci color verde muschio e portava un paio di occhialini sul mento, una posizione alquanto insolita. Gli occhi color mattone e la pelle quasi arancione, oltre ad un corpo molto robusto. Ernest iniziò a guardarlo con occhi luminosi e lui divenne ancora più rosso di quanto già non fosse.
<< Ehi! Vuoi provare a stare in porta?>> domandò Blade con un sorriso.
<< Non hai già tirato troppa gente in questa follia?>> sbuffò Syon<< Se poi chiami tutta la scuola è un problema.>>.
<< Ma lo hai visto? Ha preso la palla con le mani!>>.
<< Certo, Evans gliel'ha lanciata addosso.>>.
<< Non ho fatto apposta!>> si difese Canon, poi iniziò a riprendere con i cori da stadio<< FORZA RAGAZZO CHE NON CONOSCO!>>.
<< Non... non so se...>> tremò l'interessato<< Non so se sono bravo.>>.
<< Tranquillo, siamo tutti principianti qui.>> sorrise Ernest correndo da lui ed allungando la mano<< Io sono Ernest Blade, per gli amici Enry, e tu?>>.
<< Hao Changcheng.>> rispose rosso come un bollitore dei cartoni animati<< Ma sono già iscritto al Club del Fumetto.>>.
<< Per giocare con noi puoi far parte di qualsiasi Club. Canon è dei Tifosi, per esempio, e Mitsuhiko è di Hockey. Syon era del Club Controllo Corridoi, quindi puoi stare tranquillo.>> allungò la mano<< Vuoi imparare assieme a noi?>>.
Hao ci pensò un po', poi prese Ernest di peso in un enorme abbraccio:<< Grazie, grazie, grazie! Finalmente uno sport che m'interessa!>>.
<< Potresti lasciarmi? Mi stai soffocando.>> disse Enry cercando di respirare
<< Ops, scusa.>> aprì le braccia e si mise ad annodarsi la felpa<< Niente di rotto?>>.
<< Tranquillo.>> sorrise<< Dunque, questo è il calcio. Se ci osservi da un po' avrai capito come funziona.>>.
<< Sì, ma non capisco cosa potrei fare.>>.
<< Il portiere. Dovresti stare tra quei due zaini e provare a prendere i palloni senza che li oltrepassino.>>.
<< Sembra facile.>> alzò le spalle e si mise dove gli avevano detto.
Per essere un novellino aveva un occhio fantastico. Riusciva a percepire la palla alla perfezione, inoltre per essere robusto e ben piazzato era straordinariamente agile. La porta sembrava fatta per lui, creata per i suoi riflessi fulminei ed il suo occhio calcolatore.
<< Scusate, non sono molto bravo.>> disse alla fine.
<< Non sei molto bravo?>> domandò sarcastico Austin prima di raggiungerlo e dargli una manata sulla spalla<< Sei stato fantastico, amico!>>.
<< Già, sei strepitoso!>> sorrise Ernest.
<< Vista la mia esperienza nell'hockey posso dire che hanno costruito la porta attorno a te.>> spiegò Mitsuhiko teatralmente.
<< Ed ora che abbiamo il portiere nulla potrà fermarci!>>.
<< Disastro!>> gridò Ventus raggiungendoli di corsa sventolando un foglio. S'inciampò in una delle borse della porta e si ritrovò steso sulla pancia<< Prendi questo, Enry, è sconvolgente, tanto che non sono a fare il tifo per Kira.>>.
<< Cosa!?>> esclamò leggendo il foglio<< Da oggi è fatto divieto a qualsiasi studente di praticare qualsiasi sport nel cortile della scuola. Esistono palestre adeguate a qualsiasi sport conosciuto, quindi se qualcuno verrà trovato a praticare attività nel cortile verrà ammonito e non potrà più fare attività fisica se non durante le ore scolastiche dettate dall'ordinamento vigente. Il preside Karl Shubert.>> iniziò a tremare<< E noi ora come facciamo?!>>.
Nel frattempo dietro un albero la ragazza dai capelli verde foglia stava comunicando con il rettangolo luminoso sulla guancia:<< Presente Tormalina, la situazione è ora sotto controllo.>>.
<< Perché hai detto che era sotto controllo?>> domandò un ragazzo vicino a lei con i capelli color blu notte.
<< Perché non sono come noi, Elios.>> rispose dandogli le spalle<< Loro sono stupidi.>>.

Angolo Autrice: E rieccoci a Jikan Eleven.
Aiden: Quanto ci hai messo!?
Sol: Già, quanto ci hai messo!?
Lo so, lo so... ho perso un po' di tempo ad aggiornare...
Aiden e Sol: NO! Quanto ci hai messo a far apparire i nostri nipoti!? >.<
Oh! Quello... carini vero? Ma avete visto ci è apparso? ^w^
Aiden: Mia nipote?
Sol: Mio nipote?
No... iiiiip! :3
Aiden: Allora diccelo tu, no? -.-"
Sol: Già, se ci teni diccelo.
No, voglio che lo capiate da soli.
Rosie: Quello è....
Riccardo: Sì, lui è proprio...
Allora, voi due! Non suggerite! >.<
Grazie infinte a  Felicity_Rune e Marina Swift che hanno recensito e grazie a tutti voi per aver messo la storia tra ricordate/seguite/preferite e che siete anche solo passati a leggere le mie nefandezze! XD
Comunicazione di servizio (ma se mi seguite lo saprete già) sto cercando di tradurre un fancomic su Julia Blaze e Vladimir Balde(Yuuka e Yuuichi). Se siete interessati lo pubblicherò alla pagnia facebook L'umorismo sottile di Kyousuke.
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa, Aiden Froste, Riccardo Di Rigo, Rosie Red e Sol Daystar

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Capitolo 10
*** Grit ***


10-Grit

<< E così non abbiamo un posto dove andare.>> sbuffò con il mento sulla tavola.

<< Ti avevo detto che non dovevi fare domande.>> lo redarguì Syon dondolando la sedia all'indietro<< La tua curiosità gli ha reso possibile il nostro blocco.>>.
<< Non prendertela con me.>> dette una testata alla tavola<< Ma hai ragione, sono un inguaribile ficcanaso.>>.
<< Tu cosa dici nonna Julia?>> domandò Syon.
<< Ah, finalmente vi siete ricordati che siamo dalla nonna.>> li riprese Kira che era rimasta a parlare con l'anziana dall'altra parte della tavola.
<< Lascia stare, tesoro.>> sorrise la Blaze<< Inoltre se hanno un problema posso provare ad aiutarli.>> si mise a riflettere<< Qual è il problema, cari?>>.
<< Non sappiamo dove allenarci a calcio.>> disse Ernest<< Ci vorrebbe un campo enorme, se vogliamo giocare in modo regolamentare.>>.
<< Il fiume?>> propose.
<< Il fiume?>> domandò Syon perplesso<< Quello spiazzo abbandonato coperto di erbacce?>>.
<< Mi ricordo che Mark ed Axel giocavano lì da piccoli, dopo hanno iniziato ad andarci Victor e Vladimir. Era bello vederli allenarsi a calcio.>>.
<< Ah...>> Ernest ebbe un momento di blocco<< CHE COSA!? TU SAI CHE GIOCAVANO A CALCIO!?>>.
<< Sì, perché? È così anormale?>>.
<< Fai tu, nonna. Mamma e papà dicono di non averlo mai sentito nominare!>>.
<< E papà dice che nonno Vlad era un ballerino di Tango.>> aggiunse Kira sconvolta.
<< E Mark era un tifoso come suo nonno prima di lui e come Canon adesso.>> concluse Syon.
<< Ora che mi ci fate pensare è strano.>> rispose Julia prima di sorridere<< Non sapevo che giocassero a calcio qualche giorno fa, poi ho iniziato a ricordare.>>.
<< Iniziato a ricordare?>> chiese Kira.
<< Sì, come se qualcuno mi avesse messo un pezzo che mancava e che avevo dimenticato.>>.
<< Quindi noi non conoscevamo il calcio perché qualcuno lo ha cancellato dai ricordi?>> domandò Ernest.
<< È più complicato.>> rispose cupo Syon. Aveva smesso di dondolarsi, stava con le braccia conserte e lo sguardo basso<< Qualcuno ha cambiato la storia.>>.

<< Qualcuno ha cambiato la storia?>> domandò Tyler perplesso<< È possibile?>>.
<< Non con la nostra tecnologia.>> ipotizzò Syon<< Forse qualcuno del futuro lo ha fatto per far si che il calcio non esistesse.>>.
<< Questo non spiega il ricordo della nonna.>> disse Kira.
<< Inoltre se ha cancellato il calcio perché ho trovato questo pallone?>> domandò Ernest<< Questo non è eliminarlo, ma solo nasconderlo.>>.
<< Forse quel pallone ha qualcosa di diverso.>> fece notare Syon<< Forse ha già subito talmente tante variazioni che ha smesso di cambiare e si è bloccato nel tempo.>>.
<< Ah, mi fate venire mal di testa!>> sbuffò Austin.
<< A me fate una fifa blu, ragazzi.>> tremò Egide.
<< Per me è tutto così assurdo che potrebbe essere vero.>> ammise Gregor.
<< Secondo me la risposta è al campo al fiume.>> aggiunse Hao<< Insomma, è lì che hai trovato il pallone ed è lì che vostra nonna ha detto che si allenavano a calcio. Non può essere una coincidenza.>>.
<< Allora tutti al campo al fiume!>> esclamò Tyler.
<< E così i nostri eroi s'incamminarono verso la loro meta.>> descrisse Mitsuhiko.
<< Ma prima andiamo al Club di Giardinaggio a chiedere una mano e degli attrezzi.>>.
<< Ma prima andarono da un'altra parte.>>.
Non fu difficile raggiungere il Club di Giardinaggio, il più fu chiedere gli strumenti ed un paio di giardinieri per ripulire il campo. Venne un ragazzo dai capelli color pesca e gli occhi innocenti entusiasta dell'incarico ed una ragazza dai capelli argentei legati in due trecce che sembrava sul punto di piangere ogni volta che la guardavano.
<< Scusatela, Silena è emotiva.>> spiegò il ragazzo.
<< Lo so.>> rispose Ernest. Per essere una ragazza di terza, Silena Di Rigo era una piagnona. La conoscevano tutti a scuola per le sue improvvise crisi di pianto anche per cose futili, però era la migliore giardiniera che ci si potesse aspettare. Chi era con lei, invece, era Sven Cazador, un ragazzino tutto pepe che tendeva quasi a cambiare personalità. C'era chi diceva che stesse creando un'armata di piante per dominare il mondo, una cosa alquanto ridicola visto che era solo al secondo anno. Faceva il duro affabile con tutti, ma Kira, sua compagna di classe, era l'unica che gli mettesse paura.
<< Non mi avevate detto che era questo disastro!>> sbuffò Sven vedendo le piante alte quasi due metri che coprivano il terreno<< Ci vorranno almeno due giorni per pulirlo tutto!>>.
<< Allora iniziamo a lavorare.>> sorrise Tyler prendendo un falcetto ed iniziando ad accorciare gli arbusti, sembrava il più eccitato del gruppo a fare quel lavoro.
<< Come hai fatto a trovare quel pallone qui in mezzo!?>> domandò Syon mentre strappavano le erbacce da una buona mezz'ora.
<< Scavando dove non c'erano le piante.>> sorrise Ernest strappando l'ennesima pianta dal terreno<< Non mi aspettavo nemmeno io di trovare qualcosa.>>.
Dopo due ore di lavoro qualcuno iniziò ad avere le visioni e qualcun altro ebbe la bella idea di fare uno scherzo.
<< AH! UN POKÈMON SELVATICO!>> gridò Egide facendo un salto mentre Sven e Austin scoppiavano a ridere per avergli sfiorato appena le gambe con le dita<< Non è divertente.>>.
<< Non dovreste fare scherzi.>> disse Silena prima di mettersi a piangere. Alla fine la soluzione la portò Kira: una bella pausa per tutti e due pugni sulla testa a Cazador e Kébé. Sudati, affaticati, spossati guardarono quello che avevano fatto. Un quarto del campo era pulito e visibile, un quarto aveva le piante accorciate ed il restante era ancora da cominciare. In fondo stavano anche andando più veloci di quanto si aspettassero.
A fine giornata tre quarti del campo erano sgombri e tutti, chi più chi meno, erano soddisfatti del lavoro svolto.
<< Cosa dovreste fare con un campo così grande?>> domandò Sven mentre tornavano a casa.
<< Giocare a calcio.>> sorrise Ernest.
<< A calcio? Cos'è?>>.
<< Uno sport dove si colpisce il pallone con il piede.>>.
<< Sembra interessante. C'è un numero preciso di giocatori che dovete avere o è aperto a tutti?>>.
<< Da quel che ho capito in campo si sta in undici.>>.
<< Ma voi non siete undici.>>.
<< Vuoi unirti?>>.
<< Una volta finito di ripulire potrei provare.>> sorrise<< C'è anche Kira?>>.
<< Domani ha gli allenamenti di Arti Marziali.>>.
<< Allora vengo.>>.
Nello stesso momento la ragazza dai capelli azzurri li stava seguendo con lo sguardo.
<< Erano stupidi, vero?>> domandò il ragazzo di fianco a lei.
<< Non ce la faranno, hanno troppi pochi elementi per giocare.>> rispose mettendogli una mano sulla spalla<< Se la situazione si farà critica allora adotteremo il Reset un'altra volta.>>.
<< Tu non vedi la realtà, Chione, quei ragazzi sono pericolosi.>>.
<< Sono io il capitano, Elios, decido io quando qualcuno è pericoloso. Torniamo alla base, adesso.>>.

<< Bene, si comincia!>> esclamò Ernest<< Dai che mancano solo due ore di pulizia!>>.
<< Al lavoro!>> sorrise Tyler trascinando un Egide poco convinto. Austin e Sven furono i primi a lanciarsi nel taglio degli arbusti, Gregor e Hao si dedicarono invece allo sradicamento delle erbacce, Mitsuhiko si occupava di perfezionare i bordi in modo da renderli più precisi possibile e Syon aiutava Ernest, Tyler ed Egide a spianare la parte già pulita ed a montare la prima porta creata dai ragazzi del Club del Fai Da Te. Ventus era a scuola a fare il tifo per Kira come sempre mentre Canon aveva detto che doveva sistemare il solaio a casa sua e che non poteva esserci.
Una volta finito risultava un enorme rettangolo color daino con una porta a destra ed il terreno bello battuto. Ernest non aspettò di riposarsi, si lanciò subito nel campo ad allenarsi seguito a ruota da Tyler. Iniziarono a fare dei passaggi tra di loro e a provare a tirare in porta. Piano piano si aggiunsero anche gli altri e l'ultimo ad entrare fu Egide dopo essere stato letteralmente spinto da Gregor giù per la collina. Sven risultò un attaccante fenomenale come Autin mentre Ernest ed Egide si trovarono bene in difesa. Hao migliorava giorno dopo giorno, sia come apertura nei confronti dei compagni sia come portiere, ma la vera rivoluzione arrivò da Canon.
<< Ehi!>> esclamò Evans scendendo giù sventolando quello che sembrava un vecchio quaderno delicato<< Ho trovato qualcosa che ci potrà tornare utile!>>.
<< Tipo?>> domandò Gregor.
<< Tipo questo!>> lo aprì e mostrò loro degli scarabocchi indecifrabili<< Vedete, qui è chiarissimo.>>.
<< Dove sarebbe chiarissimo, Evans?>> domandò Syon.
<< Ma come, non vedete? Per giocare bene a calcio bisogna usare delle Tecniche Speciali. Lo ha scritto il mio bis-bonno: “La forza di un giocatore si trova più o meno qui, all'altezza dell'ombelico o poco sotto. Bisogna concentrarsi su quel punto per farla esplodere in una Tecnica Speciale.”.>>.
<< Tu riesci a leggere quello schifo?>> domandò Sven perplesso.
<< Non è uno schifo! L'ha scritto il mio bis-nonno, solo che non pensavo parlasse di calcio.>>.
<< Qualsiasi cosa sul calcio è molto utile.>> sorrise Ernest<< Se tu capisci cosa c'è scritto noi possiamo allenarci ascoltandoti.>> e a quel punto si toccò la pancia e abbassò lo sguardo<< Bisogna concentrasi sull'ombelico, vero?>>.
<< Così c'è scritto.>> sorrise Canon.
<< Un attimo.>> disse Syon<< Nessuno si è chiesto perché quel quaderno parla di calcio? Noi siamo in un futuro dove il calcio non dovrebbe esistere, questa cosa non ha senso.>>.
<< Anche il pallone allora non doveva essere trovato.>> pensò Ernest ad alta voce<< Però era qui. Se hanno cancellato il calcio allora dobbiamo chiederci perché questi due oggetti sono arrivati fino a noi.>>.
<< Un Paradosso Temporale.>> disse Canon dopo un po' che ci pensava<< Qualcuno potrebbe aver fatto in modo che li trovassimo affinché conoscessimo il calcio, ma chi potrebbe essere stato?>>.
<< Qualcuno che vuole salvare il calcio?>> ipotizzò Enry.
<< Oh, Einstein, non ci saremo mai arrivati senza di te.>> sbuffò Syon.
<< Se questi oggetti vengono dal passato e sono stati portati nel futuro ci vorrebbe una conoscenza tecnologica quantistico-storica che noi non abbiamo.>> dedusse Egide.
<< Il Professor Killard ce l'ha!>> esclamò Canon<< È un po' pazzo, ma si è laureato in Meccanica Quantistica prima di diventare insegnate, forse ci può aiutare.>>.
<< Allora andiamo a parlargli.>> sorrise Ernest<< Forse è stato lui a portare questi oggetti dal passato.>>.

<< Non so di cosa stiate parlando, ragazzi.>> disse l'uomo guardandoli da dietro gli occhiali spessi da miope.
<< Buco nell'acqua.>> sbuffò Syon<< Ci scusi se l'abbiamo disturbata, professore.>>.
<< Ma andiamo!>> esclamò Ernest<< Abbiamo fatto tutta questa strada per capire, non possiamo demordere ora!>>.
<< Enry ha ragione.>> aggiunse Canon<< Sicuro di non poterci aiutare, professore?>>.
<< Forse un modo c'è.>> rispose l'uomo iniziando a digitare sul computer<< Non sono un esperto di viaggi spaziotemporali, non ancora, ma posso capire se questi oggetti sono della nostra epoca o vengono dal passato.>>.
<< Fantastico!>> commentò Tyler<< Allora proviamo!>>.
<< Mettete il primo oggetto su quella piastra.>> indicò un rettangolo di metallo con dei cerchi rossi.
<< Così?>> chiese Ernest appoggiandoci il pallone.
<< Perfetto.>> iniziò a digitare al computer<< Adesso se guardate quegli schemi sull'oggetto vederete che hanno una linea che si sposta su e giù. Ogni tempo ha una sua frequenza, quindi se quell'oggetto è stato portato dal passato avrà una frequenza più bassa rispetto alla nostra. La nostra si attesta lì, vedete che è fissa, quella del pallone invece... incredibile! Ha la stessa frequenza!>>.
<< Quindi non è stato portato dal passato?>> domandò Tyler.
<< Esattamente, proviamo con il quaderno.>> Ernest prese il pallone e Canon posizionò gli appunti<< Anche questo risulta del nostro tempo.>>.
<< Quindi il calcio è esistito e questi oggetti ne sono la prova! Dobbiamo capire perché per noi il calcio non esisteva.>> ammise Enry<< Lo dobbiamo per i nostri nonni!>>.

Angolo Autrice: Siamo già al penultimo capitolo! O.o
Aiden: Hai fatto una storia di soli 11 capitoli? E LA MIA NIPOTINA QUASI NON APPARE!? DX
Dettagli. v.v
Sol: Non sono dettagli! Il mio nipotino è apparso solo una volta... UNA VOLTA! D:<
Vi vorrei ricordare che il protagonista si chiama ERNEST BLADE, non "vattelapesca" Froste e "chicavolosei" Daystar. -.-
Aiden: Lo stesso, dovrebbero avere un ruolo decisivo nella storia! >.<
Lo avranno, ma nel sequel: Jikan Eleven-Convergent! ^^
Sol: Cosa!? Hai intenzione di fare un sequel?! O.o
Certo! Ho già scritto il primo capitolo! ;)
Aiden&Sol: -.-
Grazie infinite a Marina Swift, Grandius98 e Felicity_Rune che hanno recensito lo scorso capitolo: il vostro contributo è importante! ;)
Grazie a chi segue la storia e a voi che siete solo passati per una rapida lettura.
Scusate se ci sono degli errori ma sono in piena prova lenti a contato e ci vedo il giusto! XD
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa, Aiden Froste e Sol Daystar

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Capitolo 11
*** Quest ***


11-Quest

Corse verso la scuola pronto a scoprire cosa stava succedendo. Tyler lo aveva chiamato così agitato che si era spaventato, ma non si aspettava una situazione così tragica.

<< Bene, questo va portato via.>> disse il Preside mentre dei facchini caricavano l'armadietto sotto le scale.
<< Cosa!?>> esclamò Ernest arrivando di corsa<< Non potete farlo!>>.
<< Quell'oggetto è assolutamente inutile.>> gli rispose l'uomo<< Erano anni che volevamo toglierlo.>>.
<< Ma se tro...>> Syon gli mise una mano sulla spalla.
<< È inutile.>> disse cupo<< Ci abbiamo già provato, ma così è stato deciso.>>.
<< Chi lo ha deciso? Il Preside? Bé, dovrebbe ascoltare anche il parere della scuola.>>.
<< No, ci è stato chiesto dai Supremi.>>.
<< Sai che ti dico? I Supremi mi sembrano tanto il Terzo Settore, anzi... il Quinto.>> e con ciò uscì a passo pesante con il pallone sotto il braccio e tutta l'intenzione di andare in riva al fume ad allenarsi. Tyler lo seguì già meno nervoso e subito dietro li raggiunse Mitsuhiko.
<< Lo hanno fatto perché sanno del passaggio!>> sbottò tirando un calcio al pallone e mandandolo contro la traversa della porta<< Magari vogliono capire come funziona ed usarlo per avere il controllo prima del Terzo Settore.>>.
<< Dai, magari non ne sanno niente.>> disse Mitsuhiko guardandolo.
<< Sì, ma “casualmente” hanno fatto portare via l'armadietto quest'anno che sono anni che è inutilizzato. Non mi pare una di quelle cose che possiamo chiamare “coincidenza”.>> tirò un secondo pallone che si stampò sul palo destro<< Non è un caso, magari vogliono studiarlo. Inoltre così non potremo sapere delle cose sul Calcio. Ci saranno delle regole, no? Dei movimenti particolari, degli allenamenti specifici.>>.
<< Potresti sempre andarglielo a chiedere, no?>> s'intromise Kira rispedendo la terza palla al mittente. Era arrivata silenziosa come una ninjia, come al solito, ma il suo colpo era stato talmente potente che Ernest era rotolato di lato per evitarlo<< Ti ricordi quel sogno assurdo di cui parlavi? Bene, l'avevo fatto anch'io. Se non era proprio un sogno anche l'ex sede del Club di Hockey dovrebbe fare la stessa cosa. L'ultima volta ha funzionato così, no?>> Enry sgranò gli occhi, poi prese Tyler senza una ragione precisa e lo trascinò di nuovo verso la scuola.
<< Che razza di idiota.>> sbuffò Kira<< Aspettami, cretino!>>.
<< Ehi! Ci sono anch'io!>> esclamò Mitsuhiko correndo loro dietro.

L'ex sede del Club di Hockey non sembrava molto stabile. La porta era sempre aperta e chiunque poteva entrare, anche un gruppetto di ragazzini con delle divise viola e arancione che non si collegavano ad alcuno sport conosciuto. Inoltre era voluto venire a tutti i costi anche Ventus che si era trascinato dietro Sven e Hao. Stavano per chiudere la porta quando entrò di corsa anche Syon ansimante.
<< Devo nascondermi.>> disse tuffandosi sotto uno scatolone vuoto<< Spero non mi abbia visto.>>.
<< Chi?>> domandò Ernest.
<< Marceline.>> rispose<< Voleva sapere del Club Clandestino. Cavolo, cavolo, cavolo.>> Proprio in quel momento entrò una ragazzina del secondo anno dai capelli castani sotto una cuffia a strisce con due punte come le orecchie di un gatto e le treccine che inavvertitamente chiuse la porta.
<< Scusate.>> disse arrossendo<< Stavo cercando Syon, ma immagino siate intenti a fare una riunione del Club di Calcio, quindi...>> aprì la porta, ma gridò e tornò dentro nascondendosi dietro a Kira<< Hiiiii! Non è la Fireing!>>.
<< Max?>> domandò Mark Evans spuntando dalla porta<< Ciao, siete qui per il Club di Calcio?>> li guardò meglio<< Ma tu sei Enry! Cavolo, non ci vediamo da mesi!>>.
<< Questo è imbarazzante.>> constatò Kira<< Insomma, non è il tizio di ventiquattro anni? Sembra rimpicciolito.>>.
<< Siamo nel passato più remoto.>> ammise Ernest<< Scusa, Mark, è che ti abbiamo visto tra dieci anni ed è stato un po' strano.>>.
<< Tra dieci anni? E cosa facevo?>> domandò Evans piegando la testa di lato.
<< Allenavi la Raimon.>> Mark aprì e chiuse la bocca un paio di volte come un pesce fuor d'acqua, poi notò Marceline<< Oh, eccoti, Maxwell!>> la ragazzina tremò rimpicciolendosi dietro Kira<< Sei strano.>>.
<< Io mi chiamo Marceline.>> rispose la ragazzina.
<< Marceline?>>.
<< Ehi, Mark! Che fai? Non c'è l'allenamento?>> domandò un ragazzino identico a Marceline affacciandosi alla porta<< Strano.>>.
<< Molto strano.>> ammise Evans passando lo sguardo dal compagno di squadra alla ragazzina della Fireing<< È tua sorella?>>.
<< Perché c'è Nonno Maxwell?>> domandò Marceline guardando Syon che s'impietrì prendendo un colorito rosso e tornò a nascondersi sotto lo scatolone.
<< Nonno Maxwell?>> domandò Carson perplesso.
<< È un po' complicato.>> spiegò Ernest<< Noi veniamo dal futuro... quindi lei è tua nipote, la sotto c'è il nipote di Axel e da dove veniamo c'è il bisnipote di Mark.>>.
<< Davvero? Allora giocherà a calcio!>> sorrise Evans.
<< Veramente no.>>.
<< Oh, che cosa!?>>.
<< Te l'ho già detto l'altra volta. Noi non conoscevamo il calcio... almeno fino a che non siamo arrivati qui nel passato.>>.
<< Che forza.>> sorrise Maxwell prima di chiudere la porta.
<< Perché hai chiuso? Non dovremmo andare ad allenarci?>> domandò Mark riaprendola e trovandosi davanti un se stesso più grande<< Questo è strano.>>.
<< Molto strano.>> rispose l'altro Mark.
<< Molto molto strano.>> ammise Ernest prima di fare un largo sorriso<< Ah! Andiamo a trovare Nonno Victor!>> esclamò trascinando Kira fuori dalla porta.
<< Ma sei scemo!?>> esclamò la cugina prima che s'inciampassero e rotolassero proprio davanti a Blade.
<< Ciao Nonno Victor.>> sorrise Enry.
<< Oh, no. Ancora tu.>> lo salutò l'interessato<< E smettila di chiamarmi nonno!>>.
<< Cos'è successo?>> domandò Maxwell spuntando da dentro la sede del Club<< Perché c'è un altro te grande?>>.
<< Non lo so.>> ammise Mark mentre si studiava con l'altro Mark.
<< Abbiamo viaggiato ancora nel futuro.>> spiegò Tyler<< Cioè nel nostro passato e nel vostro futuro.>>.
<< Quindi ci sono anch'io grande?>> domandò Max.
<< Certo!>> sorrise Mark grande<< Alleni una squadra di Okinawa... la Feles, se non sbaglio.>>.
<< Che forza!>>.
<< Avete portato compagnia dal passato?>> domandò perplesso Victor.
<< Per sbaglio, nonno.>> sorrise Ernest ricevendo un'occhiataccia di Blade.
<< E perché Arion ha i capelli rossi?>>.
<< Piacere, Ventus Sherwind!>> sorrise l'interessato<< Ma per gli amici Vent alla francese.>>.
<< Oh, no! Un altro Sherwind!>> esclamò un ragazzo emo raggiungendoli<< Che succede?>>.
<< Sono tornati i nostri nipoti.>> sbuffò Victor<< Noto che avete le divise.>>.
<< Già.>> sorrise Ernest<< Ti piacciono, nonno?>>.
<< Non chiamarmi nonno. Secondo come mai siete tornati?>>.
<< In realtà era per testare il nuovo passaggio. Però già che siamo qui potreste darci qualche consiglio.>> lo guardò con gli occhioni luminosi e le mani una dentro l'altra come in preghiera.
<< Vi manca una cosa fondamentale.>> lo redarguì<< Almeno una manager.>> e con ciò strinse a se Skie che divenne rossa.
<< Quello non è un problema.>> s'intromise timidamente Marceline<< Marceline Carson, per gli amici Mars. Volevo proprio chiedere se avevano bisogno di una manager nel Club Clandestino, per questo quando ho visto Syon ho pensato di chiedere a lui.>>.
<< Accidenti.>> li guardò meglio<< Non siete in undici.>>.
<< Cosa!? Oh cavolo!>> sbuffò<< Però abbiamo il portiere.>> indicò Hao che divenne bordeux.
<< Ma non ha la divisa da portiere.>> lo spinse via<< Basta, ve ne tornate da dove venite.>>.
<< Aspetta!>> notò il pallone che teneva in mano Arion, vecchio e sporco con un fulmine disegnato a penna<< Dove l'hai preso?>>.
<< Oh.>> sorrise Sherwind<< È una lunga storia, posso dirti che mi ha salvato la vita ed è per questo che gioco a calcio.>>.

Aprire la porta e trovarsi alla Fireing fu un trauma per Mark e Maxwell, inoltre tutti avevano il terrore di farli vedere nel loro mondo.
<< Se hanno portato via l'armadietto chissà cosa potrebbero fare ai nostri parenti giocatori di calcio!>> aveva esclamato Ernest prima di spingerli dentro alla sede<< La cosa migliore è che chiudiate la porta e preghiate di tornare alla vostra epoca e nella vostra dimensione.>>.
<< Va bene!>> aveva sorriso Mark<< Speriamo di vederci in futuro!>>.
<< È stato bello conoscerti, nipote.>> aveva salutato Maxwell facendo arrossire Marceline, poi avevano chiuso e dopo cinque minuti erano scomparsi.
<< Nessuno apra più questa porta!>> esclamò Kira una volta che furono rimasti solo i ragazzi del futuro<< Vado ad allenarmi.>> e se ne andò seguita a ruota da Ventus che iniziava già a lodare le sue gesta con cori da stadio.
<< Voi cosa fate?>> domandò Ernest ai compagni.
<< Io vado a chiedere informazioni al professor Killard.>> disse Mitsuhiko<< Sento che la sua consulenza ci darà laute novelle.>>.
<< La vuoi smettere di recitare?>> sbuffò Sven<< Io devo andare al Club di Giardinaggio, Silena mi aspetta e se ritardo si agita ed innaffia le piante di lacrime.>> e si allontanò con le mani dietro la testa<< Comunque se la convinco mi piacerebbe venire a giocare con voi.>>.
<< Syon?>> chiese Enry.
<< Io... ho da fare.>> e corse letteralmente via rosso come un peperone.
<< Io vorrei sapere qualcosa di più di questa cosa chiamata calcio, sembra interessante.>> sorrise Marceline decisamente più calma.
<< Allora potresti venire con me.>> propose Ernest prima che Syon arrivasse come un furia.
<< Posso sempre spiegarglielo io.>> disse Blaze rosso ora come una pentola a pressione sul fuoco da troppo tempo, ancora un po' e gli sarebbe uscito il fumo dalle orecchie.
<< Sarei molto felice se fossi tu a spiegarmelo.>> rispose Maceline.
<< Bene.>> le prese il braccio e la trascinò letteralmente via<< Andiamo, devo appoggiarmi per fare uno schema.>>.
<< Io volevo allenarmi nel Pinguino Imperatore, ora che il nonno mi ha dato gli appunti.>> aggiunse Tyler<< Se vai al campo al fume vengo con te.>>.
<< Io vado un attimo al Club del Fumetto, vi raggiungo tra poco per allenarmi in porta.>> spiegò Hao allontanandosi.

<< PINGUINO IMPERATORE!>> esclamò Tyler. Il risultato fu che mise il piede sulla palla e scivolò dando una schienata non da poco<< Accidenti! Cos'è che non va!?>>.
<< Forse tu non sei adatto a fare l'attaccante.>> propose Ernest iniziando a fare un paio di palleggi<< Oppure non la fai correttamente. Sbaglio o negli appunti c'è scritto che la devi usare con altri due?>>.
<< Sì, ma se non riesco nemmeno a calciare il pallone.>> proprio in quel momento la palla finì nell'erba alta che non avevano tagliato<< Perfetto.>>.
<< Vado io.>> disse Ernest penetrando nella vegetazione<< Dovrebbe essere qui da qualche parte. Eccola!>> la prese e si diresse nuovamente verso l'uscita<< Wow, dovremmo tagliare anch... e qui... o cavolo.>> dovunque si trovasse certamente non era il campo al fiume. Faceva un caldo tremendo e si vedeva quello che sembrava il mare<< Dove sono fini...>> proprio in quel momento notò un bambino con i capelli a girandola ed una ciambella gonfiabile infilata sulla spalla. Stava camminando con una signora che doveva essere sua madre sorridendo. Corse verso una specie di cascina e si mise a studiare la situazione, poi tirò un cucciolo di cane in modo da liberarlo da delle assi.
<< Arion.>> pensò ad alta voce Ernest<< È il passato di Arion, quindi questa è Okinawa.>> guardò in alto<< Quindi adesso arriverà anche il pallone che colpirà le assi e lo...>> in quel momento notò la palla volare verso le assi, ma un altro pallone la intercettò mandandola fuori rotta<< Cosa!? OH, NO! ARION!>> lasciò il suo reperto e si lanciò sul bambino stringendolo a se e spingendolo in modo da rotolare via, poi lo guardò<< Arion, ehi, Arion! Tutto bene?>>.
<< Sì.>> rispose ancora spaventato stringendo a se il cagnolino<< Come fa a sapere il mio nome, signore?>>.
<< Non importa. L'importate è che tu stia bene e che tu possa ancora giocare a calcio. Lo farai, vero?>>.
<< Certo, signore!>>.
<< Ottimo. Ora scusa, ma devo andare.>> e corse in mezzo all'erba prendendo il pallone appena prima che il tempo si fermasse. In quel momento un ragazzo dai capelli rosa sporco a cappello di fungo e gli occhi verdi si buttò dal terrazzamento soprastante e guardò verso l'erba, poi toccò una scatolina sulla guancia.
<< Problemi nel Presente Eliodoro, Signore.>> disse<< Agire?>> aspettò un po'<< Capisco, intervengo immediatamente.>> e si smaterializzò usando il pallone che aveva usato per evitare che la palla salvasse Arion.

Il ragazzo si svegliò si soprassalto colto da qualcosa a lui sconosciuto. Qualcosa nel petto gli batteva, una passione immensa. Sotto la mano il calore aumentava come una fiamma impazzita, ma allo stesso tempo mulinava come un turbine di vento, si irrigidiva come una montagna e cresceva sinuoso come una foresta.
<< Calcio!>> esclamò<< Sì, il calcio!>> spostò le coperte e scese dal letto<< Perché penso al calcio? Perché so che cos'è? Perché ci voglio giocare?>> un'altra ondata di sentimenti lo travolse<< Sherwind! Devo salvare il calcio, qualcuno lo vuole eli...>> proprio in quel momento qualcuno gli fece una puntura sulla spalla e lui perse i sensi.
<< Presente Diamante Puro.>> disse il ragazzo dietro di lui facendolo scendere piano a terra e tenendo premuta una scatolina sulla guancia<< Interferenza eliminata, porto il soggetto alla base.>>.

Quando tornò Ernest era sconvolto. Cos'era successo? Aveva assistito ad un cambio temporale? Possibile, ma perché? La cosa più strana fu vedere la squadra tutta riunita e la voce di Syon che gridava:<< ALLA BUON'ORA! MUOVITI CHE VOGLIAMO ALLENARCI!>>.
<< Cos'è successo?>> domandò sorpreso<< Quando siete arrivati?>>.
<< Siamo sempre stati qui.>> gli disse Tyler<< Ci stiamo allenando, non ricordi?>>.
<< Tu sì, ma gli altri...>>.
<< Il solito rimbecillito.>> sbuffò Sven alzando le spalle<< Amico, siamo qui per allenarci ed aiutare i nostri nonni.>>.
<< Aiutare i nostri nonni?>> era sempre più confuso, così si mise a raccontare cos'era successo e tutti lo guardarono stupiti.
<< Ho capito!>> esclamò Canon con un sorriso<< La storia sta chiedendo il nostro aiuto! Ha fatto in modo che Enry cambiasse l'interferenza ed evitasse che il calcio scomparisse, almeno in parte.>>.
<< In che senso “Almeno in parte”?>> domandò Blade.
<< Semplice: in questo mondo il calcio non è conosciutissimo, ma sappiamo che è esistito.>> spiegò Evans<< Non sappiamo, però, quando ha smesso di essere giocato. Il Club del Mistero serve a questo, far rivivere il calcio anche ai giorni nostri.>>.
<< Allora dovremo darci da fare, forse dobbiamo trovare i passaggi tra una e l'altra era.>> pensò ad alta voce Sven<< Contate su di me!>>.
<< E anche su di me.>> disse Tyler.
<< Anch'i...>> iniziò Syon, ma qualcosa lo fermò. Marcelinne era sulla collina e li guardava con gli occhi lucidi ed adirati.
<< Blaze!>> esclamò con voce rotta e delusa<< Non pensavo potessi essere così crudele. Ti odio!>> e corse via in lacrime.
Quello era solo l'inizio di una serie di addii. La guerra a colpi di cambiamenti storici era appena cominciata.

Angolo Autrice: Ciao a tutti e bentrovati al BOMBARDAMENTO DI EFP! ^^
È l'ultimo capitolo! TT.TT
Aiden: La solita megalomane, non è mica finita qui(anche perché la mia fighissima nipote non ha ancora fatto il suo ingresso a pieno titolo).
Vero! Dopo questo ci sarà Jikan Eleven 2-Convergent(e no, non ho preso da Divergent se vi va di saperlo. v.v)
Comunque, tra una storia e l'altra inserirò una piccola One-Shot chiamata Jikan Extra- Nella testa dei giocatori, così sarà tutto più chiaro... o tutto più confuso, chi lo sa! :P
Aiden: Io punto sulla seconda. -.-
Sol: Anch'io. -.-
Ma quanto siete gentili. -.-
Grazie mille a Grandius98 che ha recensito lo scorso capitolo, a Felicity_Rune e Marina Swift che mi hanno sopportato fin adesso ed hanno recensito molti capitoli ed a PandoraHearts che mi ha dato il suo parere anche solo una volta. ;)
Grazie a t o u k o che ha messo la storia tra le seguite ed a A_M_N che l'ha messa tra le preferite.
Infine grazie a voi che vi siete fermati a leggere. Quest'avventura non andrebbe avanti senza numeri così alti di lettori.
Grazie a tutti personaggi che sono stati costretti si sono proposti di aiutare la sottoscritta.
Prima di salutarvi vi lascio un piccolo spoiler/anteprima su Jikan Eleven 2- Convergent, siete liberi di leggerlo come di saltarlo, a voi la scelta! ^^
Ci vediamo in
JIKAN EXTRA- NELLA TESTA DEI GIOCATORI
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa, Aiden Froste e Sol Daysar


SPOILER/ANTEPRIMA JIKAN ELEVEN 2-CONVERGENT

<< Ci siamo.>> ansimò la ragazza<< Dai, manca poco.>>.
<< Già.>> sorrise il ragazzo<< Forse avremo delle risposte.>>.
<< ECCOLI! SONO QUI!>> gridò qualcuno dietro di loro.
<< Cavolo, ci hanno trovati!>> esclamò la ragazza<< Cosa facciamo?>>.
<< Apriamo la porta, no?>> ripose il ragazzo.
<< È bloccata!>> disse spingendo.
<< Ci penso io.>> scrocchiò le dita, poi con uno sforzo riuscì a piegare la maniglia<< Aperta, ora vai!>>.
<< Cosa!? No, tu vieni con me!>>.
<< Quei due ci seguiranno, li terrò occupati. Scappa, salvati almeno tu che sai dove andare!>>.
<< Ma anche tu sai dove andare!>> la spinse fuori<< Fey, no!>>.
<< Trovalo! So che puoi farlo!>> sorrise richiudendo la porta prima che lei potesse provare a trascinarlo dalla sua parte.
<< FEY, NO!>> esclamò dando un pugno alla porta<< Ti prego, Fey.>> fece un respiro profondo per evitare di piangere, ora più che mai doveva essere forte. Notò la torre con il fulmine, poi si appoggiò nuovamente alla porta<< Tornerò a prenderti, Fey.>> disse prima di allontanarsi di corsa cercando di capire in quale direzione andare. La sua avventura era appena cominciata.

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