Jikan Eleven di JKEdogawa (/viewuser.php?uid=129610)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Reset ***
Capitolo 2: *** First ***
Capitolo 3: *** Last ***
Capitolo 4: *** Cabinet ***
Capitolo 5: *** Lost ***
Capitolo 6: *** Dust ***
Capitolo 7: *** Past ***
Capitolo 8: *** Foot ***
Capitolo 9: *** Start ***
Capitolo 10: *** Grit ***
Capitolo 11: *** Quest ***
Capitolo 1 *** Reset ***
Corsero lungo le fogne più veloce che
poterono.
<< Forza!>> disse
allungando la mano il ragazzo dai capelli verdi quasi
neri<<
Non abbiamo molto tempo.>>.
<< Guarda che lo so!>>
rispose la ragazza dai capelli rossi uscendo dal tombino.
<< Ricordatevi che ci sono
anch'io, piccioncini.>> aggiunse un'altra ragazza salendo
su.
Aveva i capelli neri con quattro strane ciocche attorno al collo
striate di verde.
<< Sbrighiamoci.>> disse il
ragazzo, poi gli venne una fitta alla testa<< Non
resisteremo a
lungo.>>.
<< Dove andiamo?>>.
<< La sede della Raimon è fuori
discussione.>> incrociò le braccia la prima
ragazza<<
Irlanda?>>.
<< Non servirà.>> disse
qualcuno dietro di loro<< Ovunque andiate non potete
sfuggire
al Reset.>>.
1- Reset
sedici anni dopo...
<< Enry?>> chiamò dalla
finestra della loro casa<< Uffa, dove si sarà
cacciato.
Enry?>>.
<< Che c'è?>> domandò
qualcuno da un punto imprecisato del giardino.
<< Tra poco è pronto! Torna in
casa!>>.
<< Va bene!>> un caschetto
di punte rosse spuntò da un buco nel terreno, poi un
ragazzino di
tredici anni spuntò guardandosi attorno con gli occhi giallo
scuro
con due specie di lacrime nere sulle guance. Uscì nella sua
tuta da
minatore sporca di terra e corse in casa. La donna aprì la
porta
della cucina e guardò il corridoio con le impronte di terra
diventando rossa come i suoi capelli.
<< ERNEST BLADE!>>
tuonò<<
SPERO CHE TU PULISCA PRIMA DI VENIRE A TAVOLA!>>.
<< Sì, mamma!>> rispose
aprendo l'acqua per farsi la doccia.
La donna sospirò e tornò in cucina.
“Perché mi è capitato un figlio
archeologo?” si domandò “Altre famiglie
hanno figli con la
passione dei francobolli o dello sport, io no. Devo ritrovarmi con un
ragazzino che scava buche in giardino.” sospirò
“Come dagli
torto, gli ho dato io questa dannatissima passione.” sorrise
appena
e guardò fuori dalla finestra. Suo marito sarebbe tornato
presto dal
lavoro e così avrebbero potuto parlare con più
calma.
<< Per fortuna la scuola comincia
domani.>> pensò ad alta voce<<
Magari troverà qualcosa
di diverso da fare, cosa facevo io alla sua
età?>> si bloccò
un attimo<< Oh, cucito, ora ricordo.>>.
<< Ti manco tanto che parli da
sola?>> domandò una voce maschile da dietro.
<< Vincent!>> esclamò
saltando al collo dell'uomo che era appena entrato<<
Com'è
andata al lavoro, amore?>>.
<< Bene grazie, e tu?>>.
<< Enry ne ha fatta un'altra.>>.
<< Ah, ecco cos'erano le tracce
in corridoio.>>.
Seguendo quelle traccie si raggiungeva
il bagno dove il ragazzino si stava facendo la doccia e stava
riportando il colore dei capelli dal rosso sporco all'arancione
carota.
<< Inazuuma Six Go! Entriamo in
campo e andiamo a giocar. Se ci crediamo il set
vincerem!>>
cantava stonacchiando la sigla di un cartone animato a cui era
appassionato<< Se ti alleni e t'impegni i compagni la
palla
alzeranno per te e a schiacciare vedrai riuscirai!>> non
avrebbe mai giocato a pallavolo, ma quel cartone gli piaceva
perché
dicevano che un personaggio assomigliava a suo nonno. Non l'aveva
conosciuto e non gli avevano parlato proprio bene di lui. Si diceva
che passasse il giorno in sala giochi e che si fosse sposato
conoscendo sua nonna per caso. Non aveva mai creduto a tutto questo e
sosteneva che la verità si trovasse sottoterra. Per questo
gli era
venuta la mania per l'archeologia, voleva scoprire il passato proprio
come aveva detto sua madre e come aveva ammesso suo padre.
“Non arrenderti mai alla verità che
ti dicono.” avevano detto “Cerca la storia e fatti
una tua idea
personale del passato.”.
<< ERNEST!>> lo chiamò sua
madre facendolo riprendere dal torpore momentaneo e facendolo
catapultare nell'accappatoio. Quando Aí(I)
si arrabbiava era meglio non essere nei paraggi oppure, nel caso di
Enry, evitare che si arrabbiasse. Corse in camera sua a vestirsi e
tornò al piano di sotto togliendo la terra dal pavimento con
uno
straccio che teneva sempre nella sua stanza pronto all'uso.
Prima
di scendere, però, si fermò a guardare quella
sfera che aveva
recuperato qualche settimana prima. Quando sua madre l'aveva vista
aveva cercato di buttarla, ma lui l'aveva lavata e l'aveva messa come
soprammobile sulla scrivania della camera. All'apparenza sembrava una
palla, però aveva provato ad usarla per pallavolo e
risultava troppo
dura, troppo morbida per pallacanestro e troppo grande per tennis o
baseball. A cosa serviva quella palla? Perché si trovava
sotto metri
di terra? Perché c'era un fulmine disegnato sopra?
<<
Risolverò il tuo mistero.>> si disse fiducioso.
<<
ERNEST!>> tuonò sua madre, mai farla arrivare
al terzo
richiamo.
<<
Ma non oggi.>>.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** First ***
2- First
Il sole
brillava ad Inazuma quel giorno
ed Ernest era pronto per il suo primo giorno di scuola.
Prese un
profondo respiro ed alzò la
gamba per fare il suo primo passo fuori dal vialetto. La madre lo
prese per i colletto.
<<
Dove pensi di andare?>>
domandò a braccia incrociate.
<<
A scuola.>> rispose
tranquillo.
<<
Ripeto la domanda.>>
sospirò<< Dove pensi di andare con tutta
quella roba?>>
ed indicò la pala da scavi che spuntava dallo zaino che
teneva sulle
spalle.
<<
Ad indagare sul passato della
scuola.>> Aí
lo guardò seria<< Va bene, lascio lo zaino a
casa.>>.
<<
Bravo.>> sorrise<< Bene, adesso puoi
andare.>>.
<<
Ciao, ci vediamo stasera.>> e corse per strada con la
borsa a
tracolla. La divisa delle medie gli calzava a pennello con quei
colori così particolari, viola e arancione, e la borsa
bianca con la
fiamma come simbolo. Quella era il simbolo della Fireing Jr. Hight,
una scuola che prometteva i migliori corsi mattutini e pomeridiani
dell'intera regione dopo la Royal Accademy. Alla Royal erano troppo
rigorosi ed Ernest non era tipo da farsi mettere i piedi in testa
tanto facilmente. Forse l'avrebbe più portato sulla retta
via, ma
avevano preferito iscriverlo nell'altra scuola per la presenza della
cugina di secondo grado. Erano praticamente cresciuti assieme e anche
se lei aveva un anno in più di lui i genitori non avevano
avuto il
coraggio di separarli. Lei aveva un carattere forte ed avrebbe
sicuramente tenuto in riga il cuginetto. Anche a lei piaceva scavare,
ma preferiva le pietre ai reperti e quelle si trovavano anche in
superficie. Sarebbe stata in grado di fermare Ernest se avesse fatto
qualche pazzia. Sì, Kira Nishiki sarebbe stata la baby
sitter
perfetta per il cuginetto.
La
scuola era un complesso diviso su tre palazzi disposti a ferro di
cavallo. In quello di fronte si trovavano le aule del primo anno,
l'aula insegnanti e l'ufficio del preside. A destra c'era il
complesso del secondo anno, la mensa e l'aula di registrazione ai
corsi pomeridiani. Infine a sinistra si trova il terzo anno, la
biblioteca e l'aula studio. Dietro di esso si trovava l'edificio dei
Club Culturali e dalla parte opposta i Club d'Armi come scherma e
tiro con l'arco. Dietro l'edificio del primo anno c'era la palestra
ed i campi di atletica e baseball, oltre ad una piccola fattoria
equestre dove alcuni studenti avevano creato il Club d'Agraria. La
fiamma viola e arancione svettava su una struttura di tre costole
metalliche sostenute al centro da una colonna ritorta e che univano i
tre edifici principali. Era una statua in vetro vera e propria che di
notte veniva accesa come un faro. La luce era fatta apposta per dare
l'effetto sfarfallamento, così sembrava una fiamma vera. Una
sera
l'avevano vista dalla finestra e Kira aveva detto “Quella
sarà la
mia scuola.”. Nessuno dei due all'epoca aveva pensato che
sarebbe
stato davvero così.
<<
Ehi, Enry!>> lo chiamò la ragazza da dietro.
Aveva i capelli
rossi legati in una coda da Samurai e gli occhi
calamitosi<<
Non hai la tua attrezzatura?>>.
<<
Ah, Kira!>> rispose facendo un balzo, non l'aveva sentita
arrivare ed era normale visto che si muoveva silenziosa come un
ninja<< Mamma me l'ha fatta lasciare a
casa.>>.
<<
Come immaginavo.>> rise<< Bé, ti
farà piacere sapere
che se vai verso sinistra, dei Club Culturali, c'è il Club
per
te.>>.
<<
Di archeologia?>>.
<<
No, di misteri. Ma tutto a tempo debito, prima sarà meglio
farti
fare un giro della scuola e farti trovare la tua classe, e non
dimentichiamoci la cerimonia d'apertura!>> lo prese per
il
braccio e lo trascinò nella piazza principale, proprio sotto
l'immenso faro a forma di fiamma<< La scuola è
piuttosto
recente, chi l'ha istituita è stato un grande luminare dello
scorso
tempo. Il grande giocatore di hockey Axel Blaze. Sai quello che
faceva la Tecnica Dischetto in Fiamme?>>.
<<
Oh, sì! Credo di aver letto qualcosa su un Focus Storia,
oppure ne
ho sentito parlare in un programma sportivo. Cavolo, era un
grande.>>.
<<
Già, ed i suoi eredi sono tutt'ora i responsabili della
struttura.
Cercano di fare il più possibile per tenere vivo il suo
ricordo e le
attività che lui amava. Riteneva che l'attività
fisica fosse molto
importante per la crescita dei ragazzi e non posso certo dargli
torto.>>.
<<
Wow. Non me lo aspettavo, Axel Blaze. Caspita.>> gli si
illuminarono gli occhi<< Chissà quanti reperti
su di lui ci
sono qui!>>.
Proseguirono
ed entrarono nell'edificio del primo anno.
<<
Qui è dove starai tu, vedrai che ti piacerà.
L'anno scorso ero qui
e, bé, a parte i docenti che stanno molto attenti al
comportamento,
ci sono delle cose insolite che un occhio curioso come te
potrà
catturare.>>.
<<
Senz'altro. Non vedo l'ora di studiare questo posto.>>
subito
notò un armadietto di metallo sotto le scale nascosto
nell'ombra, ma
pensando di non avere tempo non andò ad indagare.
<<
Oh, a proposito. Hai per caso scoperto a cosa serve quella sfera di
cuoio?>>.
<<
No, purtroppo. Nessuno sport sembra avere bisogno di una palla di
quel tipo.>>.
<<
Sempre se è un palla.>>.
<<
Certo che lo è!>>.
Continuarono
a discutere su quella cosa per quasi tutta la visita, poi
arrivò la
cerimonia di apertura e Kira andò nella sua classe mentre
Ernest si
fermò nella piazza principale accomodandosi nelle sedie che
avevano
allestito per i ragazzi di prima. Di fianco a lui si sedette un
ragazzino dai capelli biondi a punta e gli occhi neri. Sembrava un
porcospino e guardava in basso pensieroso. Poco dopo a sinistra si
sedette un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi scurissimi. Gli
sorrise cordiale ed allungò la mano.
<<
Piacere, Tyler Dark, e tu?>> disse.
<<
Ernest Blade, ma per gli amici Enry.>> rispose
stringendogli la
mano.
<<
Mani callose e...>> gli annusò le
dita<< Odorano di
terra fresca, inoltre hanno tagli da schegge, come se usassi una pala
con il manico di legno. Tu devi essere un'appassionato di
archeologia.>>.
<<
E tu come...?>>.
<<
Appassionato di investigazioni, hai le caratteristiche
dell'archeologo.>>.
<<
Potrebbe anche essere un poppante che gioca ancora a fare i castelli
di sabbia.>> brontolò il
biondo<< Non ha la stoffa del
curioso.>>.
<<
Ti sbagli, ha un reperto proprio nella borsa. Un ciondolo
direi.>>.
<<
E tu come...?>> domandò Ernest quasi
spaventato.
<<
Ti ho visto che lo raccoglievi prima zona bagni del terzo
anno.>>.
<<
Oh. E per la cronaca, sì sono un archeologo e
storico.>>.
<<
Ah, davvero?>> s'intromise nuovamente il
biondino<<
Allora lascia che ti dia un consiglio, archeologo.>> lo
guardò
dritto negli occhi<< Non fare troppe domande se non vuoi
avere
guai, ci sono segreti che non vanno rivelati.>>.
Che
ne dicesse il ragazzino biondo, che tra l'altro era in classe con
lui, non si sarebbe arreso e avrebbe cercato qualsiasi passaggio
segreto che quella scuola poteva dargli. Con Tyler era stata subito
amicizia per l'insana curiosità che avevano entrambi. Anche
lui
voleva scovare i segreti in quella scuola infuocata. Quando le
lezioni terminarono corsero subito a guardare i Club pomeridiani e a
decidere in quale iscriversi. Se non l'avessero scelto loro la scuola
gliene avrebbe affibbiato uno senza sentire ragioni. La Sala delle
iscrizioni era un'immensa classe con una serie di banchi lunghi e
degli schermi touch che emanavano un colore violetto. Ogni schermo
rappresentava un club ed una presentazione olografica si attivava
appena uno studente si avvicinava abbastanza da attivare la fibra
ottica. Si spegnevano in automatico anche se non era finito il video
appena il ragazzino o la ragazzina si allontanava, inoltre bisognava
indossare delle cuffie per poter sentire l'audio.
<<
Bene.>> disse Tyler sfregandosi le mani<<
Cosa pensiamo
di fare?>>.
<<
Il Club del Mistero è allettante, ma anche quello Storico
non è
male.>> ammise pensieroso Ernest.
<<
Io andrei sulla scherma, è una disciplina elegante e
d'intuito.
Inoltre la fa uno dei più grandi archeologi puzzlellisti del
nostro
tempo.>>.
<<
Ah, vero, quel professore inglese... dunque.>> sembrava
di
vedere le rotelle dei loro cervelli in funzione, poi improvvisamente
Tyler tirò la maglietta del compagno.
<<
Guarda là chi c'è.>>
indicò il ragazzo biondo che si metteva
le cuffie davanti ad uno schermo e anche se l'ologramma partiva
indicava il suo nome con la tastiera sul touch.
<<
Club di Hockey, e allora?>>.
<<
Quello non è il Club di Hockey...>>
tremolò appena<<
Quello è il Club Controllo Corridoi.>>.
<<
E allora? Noi dobbiamo ancora decidere, buon per lui
se...>>.
<<
Non capisci? Lui sa e con lui in giro potremo investigare molto meno
se non saremo nel Club del Mistero!>>.
<<
Cosa!? Ma non ha senso, lo sai?>>.
<<
Non sai molto, vero?>> gli mise un braccio sulle
spalle<<
Bisogna avere il Patentino del Mistero per investigare nella scuola e
gli unici che lo possiedono sono i Membri del Club del
Mistero.>>.
<<
Potete anche fare a meno d'iscrivervi.>>
brontolò un ragazzo
del secondo anno mesto dietro di loro, aveva i capelli verde
pistacchio legati in due codini e portava un paio di occhiali tondi
bianchi<< Il Club sta per essere chiuso.>>.
Angolo
autrice:
Aggiorno perché sono fuori di testa. Già, chi mai
aggiornerebbe senza neanche una recenione o qualcuno che si
è messo la storia tra preferiti/seguiti/da ricordare? Ma a
parte questo, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate
perché siete in molti a leggere ma non so se una cosa di
questo tipo può prendere o meno. Guardate che
finché non mi fermate io continuo a publicare!XD
A parte le
sottili minaccie di malattia mentale per voi e me... bé...
ci vediamo e grazie per aver letto.
Ci vediamo
presto, ciao, ciao.
JKEdogawa
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Last ***
3-Last
<<
Cosa!?>> esclamarono in
coro i due ragazzini<< Non è possibile, siamo
venuti qui per
questo!>>.
<<
Insomma, non proprio per
questo...>> disse pensieroso Ernest<< Ma
comunque siamo
un investigatore ed un archeologo, non lasceremo che il Club
chiuda.>>.
<<
Giusto!>> Tyler si dette
un pugno sul petto<< Andiamo ad
iscriverci.>>.
<<
Fate come vi pare, ma non
aspettatevi grandi cose.>> sospirò il ragazzo
di seconda
uscendo<< Io sarò al Club ad aspettare l'ora
X.>>.
Blade e Dark
non persero tempo e
s'iscrissero senza nemmeno ascoltare l'ologramma di presentazione,
poi corsero fuori diretti ai Club Culturali. Il fatto che il Club del
Mistero stesse per chiudere era di per se un mistero.
<<
Scusa.>> domandò Ernest
ad un ragazzo del terzo anno<< Sai dirci dov'è
il Club del
Mistero?>>.
<<
Cosa?>> rispose
l'interessato, poi scoppiò a ridere<< Ehi,
amico! Quel Club
non esiste più.>> e così
s'incamminò con la sua canna da
pesca sulle spalle.
<<
Ma se ci siamo appena
iscritti!>> esclamò Tyler.
<<
Se proprio ci tenete a
saperlo, allora, si trova nel seminterrato, credo lo sgabuzzino delle
scope, oppure è il magazzino? Chi si
ricorda.>>.
Corsero
immediatamente dove gli era
stato indicato ritrovandosi davanti ad una porta con un vetro
fumè e
quello che sembrava un sigillo sacro con scritto “Club del
Mistero:
vietato agli Spirito Maligni entrare”.
<<
Qualcosa mi dice che siamo
arrivati.>> notò Tyler.
<<
Allora entriamo.>>
sorrise Ernest spingendo la porta.
Prima cosa che
notarono fu il buio.
Successivamente il volto di un ragazzo con i capelli rosa ed una
fascia nera gli apparve davanti illuminato da una torcia facendoli
gridare.
<<
Benvenuti al Club del Mistero,
nuovi adepti.>> disse, poi fece un largo sorriso e
schioccò le
dita accendendo la luce<< Io sono Gregor Cinquedea,
sovrintendente del Club!>>.
<<
Ma dovevi proprio?>>
brontolò il ragazzo che avevano incontrato prima seduto su
degli
scatoloni ed abbandonato con la schiena contro una pila più
alta.
<<
Non mi dirai che ti sarai
spaventato, Gene?>>.
<<
Gene?>> domandò Tyler
poi iniziò a riflettere<< Un nome in codice,
oppure
un'abbreviazione. Ti chiami Eugene?>>.
<<
No, quello era il nome di mio
nonno.>> sospirò<< Io sono Egide
Wintersea, piacere di
avervi qui, per quel poco tempo che ci rimane.>>.
<<
Solito pessimista.>>
sbuffò Gregor<< Non dategli ascolto,
è così da quando il
preside ha detto che avrebbe chiuso il Club.>>.
<<
È essere realisti, in due non
si va da nessuna parte.>>.
<<
Ma adesso siamo in quattro.>>
sorrise Ernest, poi prese un profondo respiro<< Aaaah,
sento
già l'odore del mistero. Oppure è la
polvere?>>.
<<
Non siete membri finché non
vi presentate.>> lo fermò Gregor.
<<
Ah, vero! Piacere, io sono
Tyler Dark, investigatore.>> si presentò
l'albino.
<<
Io sono Ernest Blade,
archeologo. Per gli amici Enry.>> aggiunse il pel di
carota.
<<
Benissimo! Mi fa piacere
avervi qui, mi sembrate anche molto determinati.>> rise
Gregor<< Io sono più sul paranormale, mentre
Gene è un vero
esperto di passaggi segreti.>> si mise a
pensare<< Ci
sarebbe anche la nostra consulente di geologia, ma non viene molto
spesso, non è nemmeno iscritta.>>.
<<
Puoi anche non dirglielo,
tanto non dureremo abbastanza per fargliela conoscere.>>
sospirò Egide.
<<
Se proprio sei così convinto
perché sei ancora qui?>>.
<<
Voglio vedere in faccia chi
chiuderà il Club, che domande.>> si mise sulla
difensiva ed i
codini che aveva si alzarono come due orecchie. Proprio in quel
momento bussarono alla porta e Gregor andò ad aprire.
<<
Che bello, nuovi arri...>>
sorrise.
<<
Dichiaro a nome del Club
Controllo Corridoi il Club del Mistero chiuso.>> lo
interruppe
il ragazzo biondo mostrandogli un foglio<< Risulta
inattivo da
mesi e ciò comporta che si prendano delle misure
drastiche.>>.
<<
Prego?>> domandò
Cinquedea<< Ma se abbiamo scoperto molti misteri in
questa
scuola.>>.
<<
Il bagno intasato, le medaglie
rubate che tutta la scuola sapeva che erano a lucidare, le polveri
chimiche in aula di chimica. Questi non sono misteri, sono voli
pindarici.>>.
<<
Non sai nemmeno cosa vuol dire
volo pindarico.>> il biondino alzò un
sopracciglio.
<<
Bene, avete dieci minuti per
uscire tutti e togliere l'insegna.>>.
<<
Aspetta!>> esclamò
Ernest.
<<
Oh, no. Ancora tu? Cosa sei?
Evans?>>.
<<
No, Blade... ma a parte
questo, non potete chiudere il Club così. Dovreste darci la
possibilità di cercare un mistero, no?>>.
Il biondo lo
studiò un po', poi
sbuffò:<< Per essere nuovo sono molto libero
nell'agire. Va
bene, vi concederò tre giorni per trovare un vero
mistero.>>.
<<
Vai!>>.
<<
Non ho finito. Dovrà trovarsi
negli edifici della scuola, non da altre parti, anche il cortile ed i
campi degli sport sono vietati. Non dovrà essere uno scoop
da Club
del Giornalismo e non potrà riguardare altri Club. Se scopro
che ne
montate uno chiudo il Club seduta stante.>>.
<<
Possiamo fidarci?>>
domandò Gregor.
<<
Parola di Blaze.>> si
fece una croce sul cuore.
<<
Parola di... COSA!?>>
esclamarono Ernest, Tyler ed Egide.
<<
Ve l'ho detto, sono molto
libero nelle mie decisioni. Ora, se volete scusarmi ho da fare, al
contrario di voi.>> fece per andarsene<<
Oh, un'ultima
cosa.>> guardò dritto Ernest<<
Provate a fare domande in
giro e siete morti.>>.
Rimasero in
silenzio finché non se ne
fu andato, poi Enry esclamò:<< Bene, allora
basterà cercare
in giro, no?>>.
<<
Siamo spacciati.>> si
abbandonò sugli scatoloni Gene<< Non troveremo
mai un mistero
solo all'interno e senza fare domande, siamo spacciati.>>.
<<
Non è vero! L'importante è
crederci ed essere testardi!>>.
<<
Siamo spacciati!>>
esclamò sbattendo la testa sul tavolo<< Domani
è l'ultimo
giorno e non abbiamo nemmeno una pista da seguire.>>.
<<
Piano, ti farai male così.
Zuccone.>> lo ammonì Kira<<
Inoltre non puoi venire con
quel muso dalla nonna.>>.
<<
Tranquilla, piccola.>>
sorrise l'anziana<< Già il fatto che siate
venuti è una
soddisfazione, non ricevo molte visite. Inoltre se avete un problema
potete parlarne con me.>>.
<<
Cosa consigli, Nonna Julia?>>
domandò Ernest tenendo una guancia sul tavolo e guardandola.
Aveva i
capelli ingrigiti dal tempo, ma continuava a legarli in due trecce
come da giovane, inoltre per avere molti anni alle spalle era ancora
pimpante ed attiva, tanto che andava a fare la spesa da
sola<<
Se chiudono il Club del Mistero dove andrò?>>.
<<
Sei abbastanza alto da andare
a pallacanestro, no?>> si mise a pensare<<
Oppure
pattinaggio di velocità.>>.
<<
Potresti sempre venire ad Arti
Marziali con me.>> sorrise Kira dandogli una pacca sulla
spalla.
<<
Vlad era appassionato di uno
sport particolare, qual'era?>> sembrò entrare
in trance<<
Ballare il Tango, ora ricordo.>>.
A quel punto
suonarono alla porta.
<<
Vado io.>> sbuffò
Ernest tirandosi su<< Ma chi può essere a
quest'ora?>>.
Quando
andò ad aprire capì chi era e
per poco non gli venne un colpo.
<<
Tu che ci fai qui?>>
dissero in coro<< Ti ho fatto prima io la domanda. Non mi
copiare!>>.
<<
Dannazione, ma t'incontro
proprio ovunque. Sei davvero come Canon.>>
brontolò il biondo.
<<
No, lui è in classe... oppure
al Club di CheNeSoIo. Che ci fai qui?>>.
<<
Che ci fai tu qui? Vuoi
derubare una povera vecchietta, vero? L'ho visto da subito che eri un
bullo.>>.
<<
Io un bullo!? Sei tu che vuoi
far chiudere il nostro Club!>> arrivò un pugno
in testa ad
entrambi.
<<
La smettete?>> domandò
Kira, poi guardò il biondino<< Syon Blaze?
Perché sei qui?>>.
<<
Sono venuto a trovare mia
nonna, che domande.>> rispose massaggiandosi la testa.
<<
Tua nonna?>> chiese
perplesso Ernest<< Hai sbagliato casa, qui ci sta mia
nonna.>>.
<<
Oh, ma è Syon.>>
sorrise l'anziana raggiungendoli<< Cavolo, come stanno i
tuoi?
Bene, immagino.>>.
<<
Questi due ti stavano
disturbando? Potrei sempre dirlo al nonno, sai?>>.
<<
Non c'è bisogno.>> gli
pinzò la guancia<< Loro sono i tuoi cugini di
secondo
grado.>>.
<<
Cosa!?>> esclamarono
tutti e tre.
<<
Andiamo, avete giocato assieme
fino a quattro anni.>> notando gli sguardi perplessi dei
tre<<
Vi va di parlarne davanti ad una tazza di
tè?>>.
<<
Quindi fammi capire, Nonna
Julia.>> disse pensieroso Ernest<< Tu sei
sorella di Axel
Blaze, ti sei sposata con Vladimir Blade ed hai avuto Electra Blade e
Stefan Blade.>>.
<<
Stefan Blade e Takako Nishiki
si sono sposati e hanno avuto me.>> continuò
Kira<< Nel
frattempo Axel Blaze si è sposato con Celia Hills ed ha
avuto Anton
Blaze e successivamente Mark Blaze.>>.
<<
Anton Blaze si è sposato con
Pirra Triton e sono nato io.>> proseguì
Syon<< Vladimir
Blade aveva un fratello, Victor Blade, che si è sposato con
Skie
Blue avendo Vincent Blade. Dopo la morte della Blue lui si è
risposato con Lalaya Obies.>>.
<<
Vincent Blade si è sposato
con Aí(I)
O'Rouairi(O'Rory) e sono nato io.>> concluse Ernest, poi
gli
s'illuminarono gli occhi e prese le mani di Syon<< Quindi
siamo
cugini!>>.
<<
Non dire cavolate.>> brontolò l'interessato
togliendo le mani,
poi mise un braccio attorno ai fianchi di Kira<< Sono
cugino
solo con lei.>>.
<<
Ciò non ti da il permesso di toccarmi i
fianchi.>> rispose
seria dandogli un pugno in testa.
<<
Ma lei è mia cugina, quindi siamo cugini.>>
notò Ernest<<
Quindi tra cugini ci si aiuta.>>.
<<
No.>> disse serio.
<<
Non sai nemmeno...>>.
<<
Non farò sconti al tuo Club.>>.
<<
Ma dai, siamo parenti, no?>>.
<<
No che non lo siamo, inoltre...>> Kira piantò
una mano sul
tavolo sfiorando il naso di Syon.
<<
Sentimi bene, o aiuti Enry o dico che siamo parenti.>> si
tornò
a sedere<< A te la scelta, Blaze.>>.
A
quel punto Julia scoppiò a ridere:<< Siete
proprio come da
piccoli. Kira il capetto, Syon il serio ed Ernest
l'energico.>>
si calmò un attimo dalla risata<< Non avrei
mai pensato di
rivedere scene di questo tipo prima di lasciare questa terra, che
bello.>>.
<<
Uff... va bene.>> sbuffò Syon<<
Vi concedo un giorno in
più, uno solo.>>.
<<
Stesse regole?>> domandò Ernest.
<<
Stesse regole.>>.
Angolo Autrice:
Vai, una
recensione! Che bello, che bello, che bello! *inizia a saltellare come
un canguro*
Aiden: Puoi smettere?
Mi fai venire il mal di mare.
Questo
è l'angolo autrice, non sei invitato.
Aiden: E la risposta
alle recensioni?
Non c'è
in questa fic, ora va via.*prova a spingerlo via*
Aiden: Ci
sarà mio o mia nipote, vero?
No... credo... che
ne so...
Aiden: E Daystar?
Non dovrebbe
interessarti, inoltre dipende tutto dal se e quando troverò
un disegno di Daystar da colorare.
Aiden: Vai, disegni
decenti!
Grazie molte!-.-"
Bene, un grazie a
moon_kaibatenjo...
Aiden: Di la
verità, l'hai pagata per recensire.
Non sono
così legata alle recensioni.*sguardo eloquente di Froste* Va bene,
solo un po'.
Uff... ci vediamo
al prossimo capitolo e se volete sapere qualcosa dei personaggi... non
ho voglia di caricare disegni, quindi trovate le schede sulla mia
pagina facebook!^^
Ci vediamo presto,
ciao ciao!^^
JKEdogawa...
Aiden: E Aiden.
... e Aiden.-.-
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Cabinet ***
4-Cabinet
<< Bene ragazzi, è ora i
cercare.>> sorrise Gregor mentre Ernest gli dava
manforte<<
Dobbiamo trovare un Mistero e la cosa migliore è separarsi.
Dai,
abbiamo tempo fino al tramonto, muoviamoci.>>.
<< Ma a cosa serve? Abbiamo già
girato tutta la scuola.>> sospirò Egide.
<< Io non mi arrendo senza
lottare!>> esclamò Tyler<< E
visto che non sei motivato,
tu verrai con me.>> e così lo
trascinò fuori dal magazzino.
<< Aspet...>>.
<< Tu Enry cosa pensi di fare?>>
domandò Gregor.
<< Voglio tornare a controllare
sotto le scale della sezione primo anno.>> rispose
pensieroso.
<< Ma abbiamo controllato
quell'armadietto tantissime volte, l'unica cosa strana è che
è
completamente vuoto.>>.
<< Il mio sesto senso mi dice che
c'è qualcosa.>>.
Quanto si sbagliava. Quando aprì
l'armadietto lo trovò esattamente uguale a prima.
Addirittura ci
entrò dentro per controllare, ma niente. Non succedeva
assolutamente
niente.
<< Accidenti!>> dette un
calcio alla parete e la porta si chiuse lasciandolo al
buio<<
Oh, perfetto. Uffa!>> dette un paio di pugni al metallo,
ma si
rese conto che l'entrata non era da quella parte<< Che
strano,
avrei giurato che fosse di qua, va be.>> spinse l'anta
dell'armadietto e si guardò intorno<< Uh oh...
ma questa non è
la Fireing. Che forza!>> s'incamminò
incuriosito ed andò
verso la porta principale del posto<< WoW!
Chissà cosa si
gioca qui, è un campo enorme!>>.
<< EHI!>> lo chiamò un
ragazzo con un cartello in mano, aveva i capelli castani ed una
fascia arancione che li teneva fermi, inoltre portava degli strani
guanti<< Giochiamo a calcio?>>.
<< Calcio?>> domandò
perplesso<< Cos'è il calcio?>>.
<< Non sai cos'è il calcio?>>
la sua espressione da perplessa passò ad incredula fino a
quasi
spaventata<< Come fai a non sapere cos'è il
calcio!?>>.
<< So che è un elemento presente
nelle ossa e che si trova soprattutto in latte e
latticini.>>.
<< Io intendo lo sport.>>.
<< Lo sport?>>.
<< Sì. Il calcio è quello sport
mitico che si fa calciando un pallone.>>.
<< Calciare? Non è un po'
barbaro?>>.
<< No, è divertentissimo! Vieni,
ti faccio vedere.>>.
Scesero nel campo presente ed il
ragazzo si mise sotto una struttura di metallo e corda:<<
Devi
calciare il pallone qui dentro.>>.
<< Ma ci sei tu.>>.
<< Io devo cercare di prendere il
tuo tiro ed impedire che tu faccia goal.>>.
<< Goal?>>.
<< Ma non sai proprio niente di
calcio?>>.
<< No, è la prima volta che lo
sento nominare.>>.
<< Accidenti. Aspettami qui.>>
corse a sinistra, poi tornò trascinando un ragazzo dai
capelli rosa
corti e la pelle abbronzata<< Lui è Kavin,
Kavin lui è...>>.
<< Ernest Blade, per gli amici
Enry, piacere.>>.
<< Che sbadato, io sono Mark
Evans.>>.
<< Fulmine.>>.
<< Cosa?>>.
<< Il fulmine.>> indicò
sopra la scuola<< È lo stesso che
c'è sulla sfera di cuoio
che ho trovato qualche...>> guardò la palla
che teneva Mark<<
Quella è una sfera di cuoio!>>.
<< Questa è una palla da
calcio.>>.
<< Ma è scemo?>>
bisbigliò
Kevin.
<< Non sa cosa sia il calcio, per
questo ti volevo. Se calciassi una palla in rete forse
capirebbe.>>.
<< Dove siamo?>> domandò
Ernest<< Questa non è la Fireing,
vero?>>.
<< No, questa è la Raimon Jr.
Hight, ad Inazuma.>>.
<< Ma anche la Fireing Jr. Hight
è ad Inazuma.>>.
<< Mai sentita nominare, e tu
Kavin?>>.
<< Mai.>> scosse la testa
l'interessato.
<< Cosa?! Ma è stata istituita
dal grande giocatore di hockey Axel Blaze.>> a quel punto
i due
scoppiarono a ridere<< Che ho detto?>>.
<< Axel Blaze giocatore di
hockey? Sei fuori come un balcone!>> rispose Kevin.
<< Axel è il più grande bomber
di sempre, guarda è là che sta venendo ad
allenarsi. Ehi, Axel!>>
sorrise Mark. Ad Ernest sembrò di vedere Syon di un anno
più
grande.
<< Che c'è Mark, non hai trovato
nessuno di nuovo?>> domandò.
<< Al contrario, ho incontrato
Enry. Fa discorsi un po' strani, però...>>.
<< Non ci credo. Axel Blaze! Quel
Axel Blaze? Ma perché sei appena più grande di
me? Syon ha la mia
età, come fai ad essere suo nonno?>>.
<< È pazzo.>>
bisbigliò
Kavin.
<< Non sono pazzo! Sono entrato
in un armadietto ed improvvisamente mi sono trovato qui. Forse se
torno dentro torno anche alla Fireing.>> corse via verso
dov'era arrivato e s'infilò nuovamente nell'armadietto.
<< Quel tizio è strano.>>
constatò Axel.
<< Andiamo a vedere.>>
disse Mark<< Ha parlato di un armadietto, forse
è quello sotto
le scale.>> quando aprirono l'armadietto,
però, era vuoto.
Quando uscì vide Tyler nel corridoio,
così lo chiamò, ma lui non gli rispose.
<< Ehi, Tyler!>> esclamò
spuntandogli davanti e facendolo spaventare<< Meno male
che ti
ho visito, devo dirti una cosa importante. Perché ti sei
tinto i
capelli?>> effettivamente quel Tyler aveva i capelli blu,
non
bianchi.
<< Di... dici a me?>>
rispose l'interessato.
<< Certo, Tyler, vedi qualcun
altro?>>.
<< Io non sono Tyler, sono
Lucian.>> sembrò guardarlo
meglio<< Victor? Perché hai
i capelli arancioni?>>.
<< Victor? Guarda che mi chiamo
Ernest. Di la verità, è uno scherzo che mi state
facendo tu e Syon,
vero? Oppure sei in combutta con Kira?>>.
<< Ma di cosa parli?>> lo
guadò nuovamente<< Tu non sei della Raimon,
vero?>>.
<< La Raimon? Di nuovo?>>.
<< Sì, la Raimon Jr.Hight,
questa scuo...>>.
<< Ehi, Victor! Perché ti sei
tinto i capelli?>> domandò qualcuno dietro
Ernest, e quando si
voltò vide un ragazzino dai capelli che sembravano due
girandole<<
E perché indossi quella buffa divisa
scolastica?>>.
<< Io non sono Victor, il mio
nome è Ernest Blade.>> rispose l'interessato.
<< Dai Victor, non ti facevo un
burlone.>>.
<< Non sono Victor.>>
sbuffò, poi notò un altro ragazzo dall'altra
parte del campo<<
Ma quello è Egide! Dai, Tyler! Non puoi non riconoscerlo,
siamo nel
Club del Mistero con lui!>> iniziò a scuotere
Lucian dalle
spalle.
<< Quello? No, quello è Eugene
Peabody.>>.
<< Eugene?>> guardò dietro
Lucian<< Ma dai, là c'è anche Kira!
Ehi, Ki...>> quando
si rese conto che era un ragazzo quasi svenne<< Dai, mi
state
facendo uno scherzo.>>.
<< Quello è Ryoma.>>.
<< Ryoma?>> si mise a
pensare<< Aspettate. Ryoma Nishiki?>> poi
guardò meglio
Lucian<< Per caso ti chiami Dark?>>.
<< Sì.>> rispose
perplesso.
<< Ah... fantastico...
quindi...>>.
<< Che succede qui, Sherwind?>>
domandò qualcuno dietro al ragazzo coi capelli a girandola e
ad
Ernest s'illuminarono gli occhi<< Chi è quel
tizio dai capelli
arancioni che mi assomiglia così tanto?>>.
<< Nonno Victor!>> esclamò
il “tizio” saltandogli letteralmente
addosso<< Non ci
credo! Finalmente ti conosco! Certo, è strano,
ma...>>.
<< Ehi! Ma di cosa parli!?>>.
<< È da quando l'ho visto che
dice cose strane.>> tremolò Lucian.
<< Scusate, io sono Ernest Blade
e questo è mio nonno Victor.>>
spiegò Enry sorridendo.
<< Come fai ad essere mio nipote
se abbiamo la stessa età?>> domandò
l'interessato.
<< Forse ho viaggiato nel
tempo.>> guardò il campo<<
Quello cos'è?>>.
<< Un campo da calcio.>>
spiegò Sherwind.
<< Calcio? Di nuovo? Non ho
ancora capito cos'è questo calcio di cui parlate tutti
quanti. Prima
Mark, ora voi.>>.
<< Mark? Intendi Mark Evans?>>.
<< Sì, è un ragazzino appena
più grande di noi. Dovrebbe venire alla Raimon, voleva
insegnarmi,
ma speravo di tornare a casa mia, insomma. Kira, Tyler, Egide e
Gregor saranno preoccupati.>>.
<< Ragazzino? Mark Evans è il
capitano della Inazuma Japan, ma non ha certamente la nostra
età.>>.
<< Oh... Inazuma? Non mi direte
che siamo ad Inazuma, vero?>>.
<< Esattamente.>> brontolò
Victor battendo il piede<< Senti, piccoletto, se vuoi
scherzare
è di pessimo gusto.>>.
<< Vi ho detto la verità! Vengo
dal futuro, almeno credo... insomma.>>.
<< Se vieni dal futuro dovresti
conoscere il calcio.>> notò Sherwind.
<< Nel mio tempo non esiste
questo sport, non ne ho mai sentito parlare.>>
guardò la palla
che il ragazzino teneva in mano<< Dove l'hai
presa?>>.
<< Questa mi ha salvato la
vita.>> rispose orgoglioso.
<< Ne ho una uguale a casa, ma
non ho capito a cosa serva. Mark ha detto che serve per giocare a
calcio.>>.
<< Proprio così, guarda.>>
iniziò a far rimbalzare la palla sul dorso del piede, poi
sul
ginocchio ed infine sulla testa. La lasciò tornare sul piede
e la
fece andare sul tallone facendo in modo che la prendesse Lucian di
petto<< Questo è il calcio.>>.
<< Wow! Che forza!>> guardò
Ernest<< Quindi anche tu giochi a calcio,
nonno?>>.
<< Non chiamarmi nonno.>>
sbuffò Blade<< Comunque sì, gioco a
calcio.>>.
<< Ah, fantastico! Devono
assolutamente saperlo gli altri, è una scoperta
incredibile!>>
e così corse nuovamente verso l'armadietto. Quando
uscì si trovò
davanti Tyler che lo stava cercando<< Tyler! Ehi, Tyler!
Non
immagini cos'ho scoperto!>>.
Angolo Autrice: Sakkā
omashou!
Aiden: Non
è così!
Parlane con google traduttore, è quello che si avvicinava di
più! C'è anche Sakkā
o shi Rettsu!
Aiden: Lascia perdere
e fai l'angolino!
L'ho
trovato! Sakkā
yosen!
Mark:
Sorella! *.*
Aiden:
Ma per favore!
Pensiamo
ad altro...
Aiden:
Tipo il test per l'università.
No...
è tra due giorni, stiamo tranquilli.
Ringraziamo
per le recensioni, moon_kaibatenjo.
Aiden: 1) O sei una stalker di
JKE 2) O sei una
povera pazza che prende sostanze pesanti 3) O sei una folle come Mark
e Arion.
La
vuoi smettere!? Sei terribile!-.-"
Comunque: come vi è sembrato il primo viaggio nel tempo?
Aiden:
Noioso.
Nessuno
ha chiesto il tuo parere, sporco mezzosangue.
Aiden:
Siamo in Inazuma Eleven.
Oh,
capisco. Va bé, allora sporco Ultra Evoluto?
Aiden:
E' solo un complimento.
Sporco
Imperiale?
Aiden:
Strinza!-.-"
Grazie
per aver letto questa follia preferenziale!XD
Ci vediamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa
ed Aiden Froste
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Lost ***
6-Lost
<<
Quindi mi stai dicendo che c'è
come un passaggio per il passato?>> domandò
Gregor studiando
l'armadietto<< Ti rendi conto che non ha senso,
vero?>>.
<<
Vi dico che è vero! Ho visto
Lucian Dark e Ryoma Nishiki.>> rispose Ernest, poi
guardò
Egide<< C'era anche Eugene Peabody. La cosa strana
è che
parlano di una cosa chiamata calcio ed è legata a quel
pallone che
ti ho fatto vedere, Tyler.>>.
<<
Perché non credergli? Io sono
curioso di vedere il mondo oltre l'armadio.>> sorrise
Dark
aprendolo<< Dunque, tu sei entrato, poi si è
chiusa l'anta e
quando l'hai riaperta ti sei trovato da un'altra parte?>>.
<<
Esattamente, forse se andiamo
uno dopo l'altro ci troveremo nella stessa epoca.>>.
<<
E se non potessimo più
tornare?>> tremò Egide.
<<
Al massimo restiamo bloccati
là.>> alzò le spalle
Gregor<< Potremmo andare a due a
due, così se finiamo in luoghi diversi non saremo soli e
qualcuno
non si farà prendere da panico.>>
entrò nell'armadietto
scoprendo che ci stavano comodamente due persone<< Io e
Tyler
andiamo per primi e vi aspettiamo, se dopo cinque minuti non siete
arrivati curiosiamo un po' e proviamo a tornare
indietro.>>.
<<
Va bene.>> annuì Ernest
mentre i due chiudevano l'anta. Aspettò una decina di
secondi poi la
riaprì scoprendo l'armadietto vuoto e facendo prendere un
colpo ad
Egide<< Bene, tocca a noi.>> lo spinse
letteralmente
dentro e chiuse l'anta, poi la riaprì e Wintersea
uscì correndo<<
Aspetta! Ci sono gli a...>> non fece in tempo a
rispondere che
era già uscito dalla porta principale della struttura ed
aveva
urlato<< Dannate crisi di panico.>>.
Quando lo
raggiunse era raggomitolato
tenendosi la testa con gli occhi serrati mentre il ragazzo identico a
lui faceva la stessa cosa. Si stavano dando la schiena e
ripetevano:<< È un sogno, è un
sogno.>>.
<<
Sei il solito, Gene.>>
rispose mettendosi le mani sui fianchi<< Possibile che tu
ti
faccia spaventare da qualsiasi cosa?>>.
<<
Eccoti Eugene!>> esclamò
qualcun altro sempre con le mani sui fianchi<< Ti sembra
di
tremare adesso, dobbiamo allenarci.>>.
<<
Nonno Victor!>> sorrise
Ernest.
<<
Oh, no! Ancora tu. E non
chiamarmi nonno.>>.
<<
Ti presento Egide Wintersea,
nipote di Eugene Peabody.>> tirò su il
compagno ancora
preoccupato.
<<
Oh mio dio! Quello sei tu!>>
esclamò Gene<< Insomma, solo un po'
più bullo, ma sei tu!>>.
<<
Sì e quello è...>>.
<<
Nonno Eugene? Possibile?>>.
<<
Te l'ho detto, siamo nel
passato, in un passato in cui esiste una cosa chiamata
calcio.>>.
<<
Ehi, che forza ragazzi!>>
esclamò qualcuno dalla porta<< Guardate chi
è spuntato
dall'armadietto sotto le scale.>>.
<<
Ripeto, è un incubo.>>
esclamò Egide.
<<
Ehi, Gene!>> sorrise il
nuovo arrivato. Aveva i capelli viola tenuti fermi da un paio di
occhialini da piscina, oltre ad una canna da pesca sulla spalla
destra<< Quell'armadietto è una forza, ecco
perché il tuo
amico c'è entrato due volte oggi. Cavolo, non vedevo nonno
Adé così
giovane da quella foto nel Club di Pesca.>>.
<<
Club di Pesca?>> domandò
il ragazzo di fianco a lui, identico tranne che per il colore dei
capelli.
<<
Certo. Sei il campione della
scuola, l'idolo di tutti i pescatori.>>
s'inginocchiò<<
Insegnami tutti i tuoi segreti, maestro.>>.
<<
Veramente io sono nel Club di
Calcio.>>.
<<
Calcio? Studi le ossa e i
latticini?>>.
<<
No, lo sport.>>.
<<
Cos'è il calcio?>>.
<<
Questo è imbarazzante.>>
notò Victor<< Quindi voi sareste nostri nipoti
e non sapete
niente del calcio?>>.
<<
Già.>> annuì Ernest<<
Insomma, io sapevo che tu eri un tizio che se ne stava tutto il
giorno alla Sala giochi.>>.
<<
Non farei mai qualcosa di così
stupido. Ho promesso a mio fratello che avrei giocato a
calcio.>>.
<<
Nonno Eugene.>> disse
timidamente Egide.
<<
Alt. Non puoi essere mio
nipote, ti chiami Wintersea.>> gli fece notare Peabody.
<<
Oh, colpa di papà, ha voluto
prendere il cognome dalla nonna. Comunque volevo chiederti, sei nel
Club di Tennis?>>.
<<
No, Club di Calcio. Ora mi
spieghi chi è tua nonna?>>.
<<
Lina Wintersea.>> Eugene
svenne<< Nonno, ehi nonno!>>.
<<
Oh, a proposito nonno
Victor.>> iniziò Ernest.
<<
Non chiamarmi nonno.>>
rispose Blade fulminandolo.
<<
Avete visto un ragazzino
albino ed un ragazzo dai capelli rosa con una fascia nera? Dovrebbero
avere la nostra stessa uniforme scolastica.>>.
<<
Mi dispiace, no.>>
proprio in quel momento arrivò di corsa
Tyler<< Oh, eccolo il
tuo amico.>>.
<<
Enry, Gene... tizio del Club
di Pesca.>> ansimò Dark mentre Lucian gli
arrivava alle
spalle<< Meno male che siete qui, è successa
una cosa
terribile.>>.
<<
Cioè?>>.
<<
Gregor è stato rapito.>>.
<<
Le ho già detto che non mi
chiamo Quentin.>> brontolò a braccia
incrociate.
<<
Perché ti ostini a mentire?
Se non vuoi giocare nella Dragon Link puoi dirmelo.>>
rispose
l'uomo che gli stava accanto. Era molto simile a lui e stava anche
lui a braccia conserte<< Inoltre da dove viene quella
fascia?>>.
<<
Me l'ha data mio padre, è un
cimelio di famiglia.>>.
<<
Ma sono io tuo padre.>>.
<<
Come si chiama?>>.
<<
Gyan Cinquedea e tu sei mio
figlio Quentin.>>.
<<
No, io mio nome è Gregor
Cinquedea e mio padre si chiama Lizard. Quentin era...>>
si
bloccò un attimo<< Quentin era suo
padre.>> guardò
l'uomo perplesso<< Ed il padre del nonno si chiamava
Gyan.>>.
<<
Cosa?>>.
<<
Sì, Gyan Cinquedea era il mio
Bisnonno ed è venuto in Giappone dalla Germania sostenendo
che il
Baseball fosse un gioco per tutti. Ha creato una cosa chiamata Terzo
Settore, ma la Fireing lo ha battuto facendogli capire che è
l'impegno la cosa importante.>>.
<<
Baseball? Terzo Settore? No,
io ho creato il Quinto Settore per rendere il calcio un patrimonio di
tutti.>>.
<<
Il calcio? Quello nelle
ossa?>>.
<<
No, il calcio lo sport.>>.
<<
Calcio come sport?>> lo
guardò quasi preoccupato<< Cos'è il
calcio?>>.
<<
Dobbiamo trovarlo.>>
disse Ernest battendosi un pugno sulla mano<< Senza di
lui Syon
non ci ascolterà mai.>>.
<<
E se poi venissimo rapiti
anche noi?>> domandò tremando
Egide<< Non sappiamo
niente di questo mondo.>>.
<<
Abbiamo le guide migliori del
mondo.>> indicò i ragazzi della
Raimon<< I nostri nonni
non possono dirci di no.>>.
<<
Per me è no.>> incrociò
le braccia Victor.
<<
Dai, sono sangue del nostro
sangue.>> sorrise Adé<< Dobbiamo
aiutarli.>>.
<<
Ma è pericoloso.>>
tremò Eugene che si era appena ripreso.
<<
Per me si dovrebbe tentare.>>
ammise pensieroso Lucian<< Potremmo scoprire qualcosa
d'interessante.>>.
<<
C'è anche Nonno Dugh?>>
domandò il ragazzo dai capelli color prugna.
<<
Asso, è una faccenda seria!>>
esclamò Egide<< Non puoi pensare a queste cose
in un momento
del genere!>>.
<<
Nonno Dugh? Ora capisco quei
capelli viola.>> sorrise Adé.
<<
La volete smettere!? Un
ragazzo è appena stato rapito dal Quinto
Settore!>> esclamò
Lucian, poi si tappò la bocca.
<<
Quinto Settore?>>
domandò preoccupato Victor, poi prese il braccio di Ernest e
lo
trascinò via<< Non è gente
simpatica quella, dobbiamo
trovarlo.>>.
<<
Ecco, lo sapevo, ci faremo
male.>> tremarono Egide e Eugine.
<<
Che tipi sono, nonno Victor?>>
domandò Enry.
<<
Gente violenta che ritiene che
il calcio sia un bene da condividere con tutti, che decide vittorie e
sconfitte e che allena ragazzi per fare del male a chi disobbedisce.
Il loro capo è il grande Imperatore Alex Zabel, ma credo che
ci sia
qualcun altro che lo manovra.>> rispose
Victor<< E
smettila di chiamarmi nonno!>>.
<<
Mi ricorda tanto il nostro
Terzo settore, vero Gene?>>.
<<
Oh, loro sì che sono
pericolosi. Gyan Cinquedea era una persona di buon cuore, ma con una
pessima idea del baseball.>>.
<<
Cinquedea? Non è il cognome
di Gregor?>> notò Tyler.
<<
Era il suo bisnonno.>>
prese un'aria triste<< Gregor non è come lui,
come suo padre
del resto. Lizard si è distaccato da quel
mondo.>>.
<<
Dobbiamo trovare il vostro
amico subito o non riesco ad immaginarmi le
conseguenze.>>
disse Victor<< Di cosa si occupava il Terzo
Settore?>>.
<<
Regolamentare il baseball.>>
rispose Ernest<< Se la Fireing non si fosse opposta non
immagino le conseguenze.>>.
<<
Ed aveva un centro,
immagino.>>.
<<
Sì, su un'isola se non
sbaglio.>>.
<<
Questa storia non mi piace.
Aveva un Grande Imperatore?>>.
<<
Circa, si chiamava Grande
Inquisitore ed era Karm Venas se non sbaglio.>>.
<<
Successivamente si scoprì che
si chiamava Mark Evans e che aveva fatto di tutto per battere il
Terzo Settore scoprendo i suoi punti deboli e comunicandoli ai
Rivoltosi.>> spiegò Egide cupo.
<<
L'allenatore Evans?>>
tremò Eugene<< Ma non ha
senso.>>.
<<
Invece sì.>> rispose
Victor<< Se Alex Zabel è Axel
Balze.>>.
<<
Dove siamo?>> domandò
Gregor perplesso.
<<
Qui è dove si allena tuo
nonno... insomma, se tu sei il nipote di Quentin.>>
rispose
Gyan.
<<
Ma non dovrebbe allenarsi a
baseball?>>.
<<
È quello che cercheremo di
scoprire.>>.
<<
Dunque, ricapitolate.>>
disse quel ragazzo dai capelli a girandola<< Voi venite
da un
futuro dove non esiste il calcio ed il vostro amico è stato
rapito
da non sapete bene chi? Non temete, vi aiuteremo io e
Ryoma!>>.
<<
Smettila! Non sono Ryoma,
io!>> esclamò la ragazza facendo irrigidire
Ernest<< E
tu mi dovrai spiegare un po' di cose.>>.
<<
Em... sì... Kira...>>
rispose agitato<< Ma appena abbiamo trovato Gregor, va
bene?>>.
<<
Ah! Se viene a sapere tutto
questo zia Aí non oso pensare
quello che farà. E potresti togliermi questo Sherwind di
dosso?>>.
<<
Ci penso io.>> disse Victor, poi mollò un
pugno allo stomaco
di Arion che si allontanò<< Ora potreste
spiegarci la
situazione?>>.
<<
Come sei arrivata qui?>> domandò Ernest.
<<
Non lo so! Stavo nascondendomi da Vent quando mi sono chiusa nella ex
sede del Club di Hockey e quando l'ho riaperta l'ho ritrovato con i
capelli castani da questa parte. Ha iniziato a chiamarmi Ryoma e a
chiedermi perché ero vestita da femmina.>>.
<<
Ma tu non fai arti marziali? È per questo che non vieni al
Club del
Mistero.>> notò Egide ricevendo lo sguardo di
Tyler ed Enry<<
È lei la consulente geologa.>>.
<<
Potremmo parlarne a casa? Ora Gregor è in mano a non so
quale
pazzoide e Vent non faceva che dire di essere preoccupato per Austin,
ma mi sembra che stia bene. Possiamo andarcene?>>.
<<
Bene, perfetto. Dove andiamo nonno Victor?>>
domandò Ernest.
<<
Non chiamarmi nonno!>> si stava stancando a
ripeterlo<<
Bella domanda, non ne ho idea. Potrebbero averlo portato al Giardino
Imperiale, ma non ci si arriva facil...>>.
<<
Eh, ragazzi!>> sorrise un ragazzo identico a Gregor
raggiungendoli<< Perché quelle
facce?>>.
<<
Come cavolo hai fatto?>>.
<<
A fare cosa?>>.
<<
A scappare dal Quinto Settore!>>.
<<
Oh, non è stato difficile. Ho spiegato la situazione e mi
hanno
lasciato andare, il mio bisnonno pensava fossi suo figlio, ma si
è
tutto risolto.>>.
<<
Meglio, no?>> sorrise Kira<< Bene,
torniamocene a
casa!>>.
<<
Non così in fretta.>> rispose Victor
serio<< Quentin,
cosa cavolo stai facendo?>>.
Angolo Autrice:
Booom! eccomi di
nuovo!
Aiden: Alt, non ci
sono recensioni.
Non è
il momento... ho appena scoperto una cosa terribile di Go Galaxy.
Aiden: Niente spoiler.
Va bene... ma
credo lo sappiano già... odio profondo per Hino. Ma passiamo
alle recensioni!^^
Aiden: Non ce ne
sono!-.-"
Ringrazio moon_kaibatenjo
per la sua recensione in messaggio.
Aiden: Oh, quella
folle, allora tutto è possibile.
Già
già. Grazie mille!^^
Inoltre ringrazio M E
L L A H _ M E Y chi ha messo tra le seguite la
storia sperando che continui anche dopo i prossimi due capitoli...
cioè dopo questo e quello dopo questo.
Aiden: Sono confuso.
Sono l'autrice e
tu sei nella mia testa, dovresti sapere cosa avverrà
più avanti. Mahahahahah!>:D
Grazie mille
ancora e a presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa ed Aiden Froste(se
volete che lo rimpiazzi ditemelo)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Dust ***
6-Dust
<< Abbiamo un problema,
signore.>> disse serio<< Il passato
è stato cambiato non
da noi.>>.
<<
Causa del problema?>>
chiese il suo interlocutore.
<<
Passaggio sconosciuto tra la
Fireing Jr. Hight e la Raimon Jr. Hight.>>.
<<
Soluzione?>>.
<<
Reset.>>.
<<
Dov'è!?>> esclamò
Victor prendendolo per il colletto<< Diamine, non ti
facevo
così subdolo!>>.
<<
Ascolta, mio padre mi ha detto
solo di prendere il posto di quel ragazzino.>> si difese
Quentin.
<<
Quel ragazzino è tuo nipote,
stupido! Ora dicci dov'è o la Dragon Link dovrà
trovarsi un nuovo
portiere.>>.
<<
Sai della Dragon Link?>>.
<<
Certo! Pensavi che con la
nostra sconfitta avremmo abbandonato tutto? Inoltre mi ricordo quando
ci allenavamo al Giardino Imperiale. È là,
vero?>>.
<<
Non pensavamo che ti stessimo
a cuore, nonno Victor.>> sorrise Ernest.
<<
Non lo faccio per voi! Lo
faccio perché vi leviate dai piedi!>>.
<<
Ascoltate, se è vero e lui è
mio nipote perché non conosce il calcio?>>
disse Quentin.
<<
Quello delle ossa?>>
domandò Kira.
<<
NO!>> risposero tutti in
coro esasperati.
<<
È quello che vogliamo
scoprire.>> disse Tyler<< E la soluzione
migliore è
tornare al nostro tempo, ma senza Gregor non ci
muoviamo.>>.
<<
Nel senso che il passaggio è
bloccato?>> domandò Quentin.
<<
Nel senso che non possiamo
portarti a Lizard dicendo che sei suo figlio quando sei suo
padre.>>
spiegò Egide<< Insomma, di solito queste cose
causano
scompensi temporali e problemi in futuro, no? Magari il futuro sta
cambiando proprio ora, forse è colpa nostra se non
conosciamo il
calcio.>>.
<<
Andiamo, Gene, non è
possibile!>> sorrise Austin<< Insomma, i
nostri nonni
perché giocano a calcio quando non giocano a calcio? Magari
siamo i
loro nipoti di un'altra dimensione.>>.
<<
Non è questo il punto, ora
dobbiamo trovare il vostro amico nipote di questo
cretino.>>
fece notare Victor.
<<
Allo Stadio Cammino Imperiale,
sotto di esso c'è un campo dove ci
alleniamo.>> spiegò
Quentin.
<<
Grazie.>> lo lasciò
andare<< Il campo non è molto distante,
facciamo ancora in
tempo a trovarlo.>>.
<<
Andiamo!>> esclamarono
in coro seguendo Victor.
Quando
raggiunsero lo stadio ad Ernest
venne un colpo:<< Questo è il campo del
Diamond Challenge!>>.
<<
Fammi indovinare, il
campionato di baseball del Terzo Settore?>>
domandò Adé ed il
ragazzino annuì<< La cosa si fa sempre
più
misterioooooosa.>>.
<<
Non fare così, mi agiti.>>
dissero in coro Egide e Eugene.
<<
Non c'è un attimo da
perdere.>> comandò Victor entrando. Il campo
enorme che gli si
aprì davanti li lasciò senza parole. Enry aveva
già visto una cosa
così, ma gli altri rimasero sorpresi come lui la prima volta.
<<
Cavolo, giocare qui dev'essere
fantastico!>> esclamò Austin<<
Qualsiasi sport si
faccia.>>.
<<
Ben detto, nipote.>>
sorrise Adé<< Se poi vorrete giocare con noi
potrete, appena
trovato il vostro amico.>>.
<<
Bene, dov'è questo campo
segreto?>> domandò Victor a Quentin che li
aveva seguiti.
<<
Qui.>> rispose Cinquedea
mettendo una mano sul palo della porta e facendo scendere il terreno
in una serie di gradini.
<<
Wow, e chi se lo aspettava,
vero Ryoma?>> sorrise Arion.
<<
Non sono Ryoma!>> urlò
Kira<< Guardami bene, ti sembro un
ragazzo?!>>.
<<
Effettivamente hai i pettorali
più grossi del solito, ma non...>> gli
arrivò un ceffone<<
Capito, capito.>>.
<<
Andiamo.>> disse Victor
iniziando a scendere le scale. Credette di non trovare nessuno ed
invece c'era una ragazza strana dai capelli verde foglia come gli
occhi dietro agli occhiali a mezzaluna ed una strana palla bianca con
dei cerchi colorati<< Ma cos...>> non fece
in tempo a
finire che perse i sensi e così tutti i giocatori della
Raimon che
entrarono. Ernest, Austin, Egide e Kira ne risultarono immuni, ma non
vedevano nemmeno la ragazza e prima cosa che fecero fu provare a
svegliare i loro nonni. Un botto gli fece capire che anche Quentin
era caduto giù per le scale privo di sensi.
<<
Cosa significa?>> tremò
Egide<< Non è normale, ve ne rendete
conto?>>.
<<
Ti sembra che ci sia qualcosa
di normale in tutto questo?>> domandò Kira
sardonica<<
Ora cerchiamo di aiutare questi poveretti.>>.
<<
Ma cosa sarà succe...>>
iniziò Ernest, poi una fitta gli trapassò la
testa. Cadde sul
fianco destro raggomitolato e tenendo le mani sulle meningi.
<<
Ehi, Enry.>> lo chiamò
Kira, ma le orecchie gli fischiavano<< Cos'hai,
Enry?>>.
<<
Male... tanto, male... come un
trapano nel cervello...>> ansimò.
<<
Tranquillo, ora chiamiamo un
medico e tornerà tutto normale.>>.
<<
Vedo il passato... vedo tutto
polvere... tutti diventiamo polvere... sabbia sparsa nel
tempo...>>.
<<
Non ti preoccupare, troveremo
una soluzione. Ma tu resta sveglio, ti prego.>>.
<<
Sento freddo... tanto
freddo... brr...>> riaprì gli occhi e si
scoprì nel letto a
tremare perché la coperta era scivolata a terra. Aveva un
bernoccolo
sulla fronte grande quanto una pallina da tennis causato di un tomo
di archeologia che gli era caduto addosso durante la notte.
Si
alzò stiracchiandosi e
massaggiandosi la testa, poi notò il pallone sulla scrivania.
<<
È stato tutto un sogno?>>
sorrise e si vestì poi fece per uscire dalla
stanza<< Calciare
un pallone? Che cosa stupida.>>
Angolo
Autrice:...
non so cosa dire. Sono pazza? Probabilmente sì, ma posso
anche dirvi che questa non è la fine. No, non è
la fine e lo scoprirete presto.
Visto come ho
finto il capitolo, però, non mi sembra giusto importunare
Aiden. Ringrazio solamente moon_kaibatenjo
per aver recensito e m e
l l a h_m a y per averla messa tra le seguite.
Al prossimo
capitolo.
Ciao ciao.
JKEdogawa
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Past ***
7-Past
<<
Non puoi chiudere il Club!>>
esclamò Gregor<< Oggi si è aggiunto
questo tipo strano
qui!>>.
<<
Piacere, Austin Kébé!>>
sorrise il ragazzo dai capelli viola<< Per gli amici sono
Asso.>>.
<<
Kébé ha già un Club dove
andare.>> disse impassibile Syon<< E
comunque la vostra
chiusura è prevista ormai, non avete misteri? Mi dispiace,
ma non
posso farci niente.>>.
<<
Avevi promesso un giorno in
più.>> lo redarguì
Kira<< E questo è l'ultimo, quindi
il Club chiude domani.>>.
<<
Perché vuoi prolungare
l'agonia?!>> piagnucolò Egide tenendo la testa
su uno
scatolone del magazzino.
<<
Basterà trovare un mistero,
vero Enry?>> sorrise Tyler<< Ehi,
Enry!>>.
<<
Uh, che c'è?>> domandò
Ernest prendendo coscienza di dov'era, al Club del Mistero che stava
per chiudere.
<<
Sembri distratto, tutto
bene?>>.
<<
Sì... insomma, a parte che ho
sognato Asso stanotte senza conoscerlo, sì.>>.
<<
Ganzo! Mi è capitata la
stessa cosa.>> sorrise Austin<< Ho sognato
tutti voi in
un posto assurdo. Credevo di vedere mio nonno da
giovane.>>.
<<
Cosa!?>> a quel punto si
mise a riflettere<< Hai un po' di tempo,
Syon?>>.
<<
Non per te.>> rispose
Blaze<< Devo andare a dirne quattro al Club dei Tifosi,
un
nuovo elemento è un po' turbolento.>>.
<<
Dovrebbe essere in buona
compagnia.>> notò Kira<< Credo
non esista nessuno più
turbolento di Vent, e lui è il responsabile di quel
Club.>>.
<<
Non conosci ancora Evans, ora
se volete scusarmi.>> fece per andarsene.
<<
E se ti portassi da tuo nonno
Axel?>> ipotizzò Ernest senza capire nemmeno
bene lui perché
aveva detto quella frase.
<<
Tu stai scherzando, vero?>>
domandò scettico Syon guardando l'armadietto.
<<
Sono serio.>> rispose
Ernest<< Questa è una porta del tempo e non
chiedermi come sia
possibile, non è come le porte di “Ulysses
Moore”.>>.
<<
Io non entrerò mai lì, a
maggior ragione con te.>>.
<<
Non sei curioso?>>.
<<
Per niente.>> lo
guardò<< No, non sono curioso,
chiaro?>>.
<<
Dai, è tuo nonno! Al massimo
quando usciamo siamo di nuovo qui.>>.
<<
Sei peggio di Evans, ora ne ho
le prove.>> scrisse qualcosa sulla cartella che teneva
con se<<
Va bene, verrò, ma se non è
vero...>>.
<<
Chiuderai il Club.>>.
<<
E tu non lo impedirai.>>.
<<
Croce sul cuore, ma se c'è un
vero mistero...>>.
<<
Entrerò nel Club.>>
fece una gran fatica a dirlo<< Croce sul
cuore.>>.
<<
Forza.>> entrarono
nell'armadietto e chiusero l'anta, poi la riaprirono<<
Visto?>>.
<<
Visto, non è cambiato
niente.>>.
<<
Cosa? Ti sembra la Fireing?>>.
<<
È la Fireing, ed ora se vuoi
scusarmi devo fare al...>> gli si piazzò
davanti un ragazzo
dai capelli castani fermati da una fascia color arancione e con un
cartello in mano.
<<
Giochiamo a Calcio?>>
sorrise.
<<
Per la miseria, Canon, cosa ti
è saltato in mente! Questo va come nota
disciplinare.>>.
<<
Canon? No, io sono Mark, Mark
Evans.>>.
<<
Certo, adesso sei il tuo
bis-nonno, come no.>> guardò
Ernest<< Idea tua?>>.
<<
No, quello non è Canon.>>
rispose l'interessato.
<<
Senti, ci hai provato, ma il
Club è chiuso, chiaro?>>.
<<
Cosa? No, il Club di Calcio è
più che aperto.>> sorrise Mark.
<<
Non è mai esistito il Club
del Calcio, dovresti parlarne con quelli di Arti Marziali e quelli di
Agraria, non penso che siano felici di sapere che usi le loro parole
chiave.>>.
<<
Cosa, ma il calcio non ha
niente a che fare con ciò.>>.
<<
Come no, sai quelli che tirano
a karate? Per non parlare di latte e latticini.>>.
<<
Em... Syon, non è Ca...>>
provò a dire Ernest.
<<
Syon, cosa ci fai qui?>>
domandò un ragazzo dai capelli biondi<< Non
andavi alla Farm
Jr. Hight?>>.
<<
Cosa? Oh, cavolo!>>
esclamò Syon<< A... Axel
Balze?>>.
<<
Che hai cugino? Non ti ricordi
più di me?>>.
<<
Cugino? No, sono... insomma...
sono tuo nipote...>>.
<<
Quanto sei fiscale, allora di
che sono tuo prozio.>>.
<<
No, sono il figlio di tuo
figlio.>>.
<<
Sei impazzito?>>.
<<
No.>> s'intromise
Ernest<< Io sono Ernest Blade e lui è Syon
Blaze, veniamo
dalla Fireing Jr. Hight che ha istituito lei dopo aver vinto il
campionato di hockey. Il suo Dischetto in Fiamme era
fantastico.>>
sorrise<< Questo dovrebbe provare che veniamo dal
futuro.>>.
<<
Peccato che io non giochi ne
abbia mai giocato ne mai giocherò ad hockey.>>
disse alzando
un sopracciglio.
<<
Cosa?! Ed il Dischetto in
Fiamme?>>.
<<
Forse intendi il Tornado di
Fuoco.>> sorrise Mark<< È la sua
tecnica di tiro, ma la
usa a calcio, non a hockey.>>.
<<
Calcio, calcio, calcio!>>
esplose Syon<< Cosa diamine è il
calcio!?>>.
<<
Perché mi sembra un
dejà-vu?>> si domandò ad alta voce
Ernest.
<<
Non conoscete il calcio?>>
domandò perplesso Mark<< Ma è
terribile! Il calcio è uno
sport bellissimo basato sul passarsi la palla con i
piedi.>>.
<<
Calciare un pallone? È da
barbari.>> sbottò Syon<< Va
bene, torniamocene indietro
Ernest.>>.
<<
Ma...>> cercò di
protestare Blade.
<<
Torniamo indietro, ora.>>
e così si chiusero nell'armadietto per poi uscirne
nuovamente alla
Fireing<< Ora tu...>>.
<<
Non te lo so spiegare,
stamattina mi sono svegliato credendo che fosse un sogno, poi ho
visto Asso e mi sono detto “E se fosse vero?”,
così ti ho
trascinato qui dentro e siamo finiti nel passato, ma nel passato che
ho sognato, cioè in quello dove esiste questo sport chiamato
calcio.>> disse tutto così in fretta che
iniziò ad ansimare.
<<
Bene, direi che questo è un
mistero.>> sospirò<< Va bene,
entrerò nel tuo stupido
Club.>>.
<<
SALVIAMO IL CLUB DEL
MISTERO!>> si sentì gridare nel corridoio, poi
un ragazzino
dai capelli verdi ed una fascia arancione arrivò con un
cartellone
di legno e cartone<< IMPEDIAMO CHE IL CLUB VENGA
CHIUSO!>>.
<<
Cosa stai facendo, Evans?>>
domandò esasperato Syon.
<<
Ciao, Canon.>> lo salutò
Ernest, erano compagni di classe.
<<
Ehi! Dai, Syon, cos'è quella
faccia?>> rispose Evans.
<<
Mi sto chiedendo cosa diamine
fai con un cartellone ad urlare in corridoio, dovrei farti una nota
disciplinare.>> rispose serio.
<<
Oh, idea di Vent. Un suo
compagno di classe è appena entrato nel gruppo e ci ha detto
che
volevi chiuderlo.>> alzò le
spalle<< Comunque sto
esercitando il mio diritto di manifestazione come membro del Club dei
Tifosi.>> iniziò a tastarsi le tasche e per
poco il cartellone
non gli cadde<< Devo avere l'attestato da qualche parte
qui...
a meno che non l'abbia dimenticato a casa o in classe.>>.
<<
Canon, non importa.>>
sorrise Ernest prima di mettere un braccio sulle spalle di Syon che
lo guardò male<< Lui è uno dei
nostri ora, il Club non
chiude.>>.
<<
Cosa?!>> esclamò Syon<<
Aspetta un attimo.>>.
<<
Preferisci parlarne davanti a
Mark e Axel?>>.
<<
Ho capito, ho capito.>>
si mise a riflettere<< Dobbiamo pensare a quella cosa
chiamata
calcio, ora... come si fa a calciare un pallone?>>.
Angolo Autrice: E rieccoci qui! Credevate
che fosse finta vero?
Aiden: Ci speravo.
E invece sono
ancora qui!
Lo so, come
capitolo forse è un po' fiacco. Forse. Me lo saprete dire
voi.
Aiden: Due pagine
sono un po' pochine.
Ci sto lavorando!
Ma ho anche l'università adesso. Per fortuna molti capitoli
li ho già scritti, però se pubblico è
dopo cena.
Spero che per voi
non sia un problema.
Ma passiamo alle
recensioni: grazie a PandoraHerats.
Non per fare la
rufiana... ma amo il tuo nome!*w*
Aiden: Sfascia
Realtà!-.-"
O.o
Ignoreò
questa tua ultima affermazione e passerò ai ringraziamenti
per seguite, ricordate e preferite... ovvero Felicity_Rune
e t
o u k o
Bene, ho finto!
Aiden: Aleluja!-.-"
Ci leggiamo
presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa ed Aiden Froste
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Foot ***
Ernest
guardò interrogativo il pallone
con il fulmine. Teneva i gomiti sulle ginocchia e sembrava che
volesse far esplodere quella palla con il pensiero. Una sola idea gli
tamburellava la testa: calciarla.
Syon aveva
provato a calciare un
pallone da pallacanestro e si era fatto male al piede. Gregor,
invece, ne aveva fatto esplodere uno da pallavolo. Austin aveva
provato a fare qualche passaggio con Tyler con una pallina da tennis
fino a che non era partita ed era arrivata in testa ad Egide che
aveva iniziato a gridare “Ci bombardano gli
Americani!”. Kira era
troppo presa da Arti Marziali per darsi da fare in quella cosa che
lei riteneva stupida, mentre Canon Evans e Ventus Sherwind del Club
dei Tifosi avevano creato degli striscioni apposta e li incitavano.
Nessuno aveva voluto sentire Ernest che gli parlava del pallone che
aveva a casa.
Così
si trovava da solo a studiare
quel fulmine in biro blu che gli ricordava il simbolo della Raimon
Jr. Hight. Ma la Raimon esisteva solo nell'armadietto e quando aveva
chiesto ai suoi genitori avevano riso dicendo che una scuola con un
nome così ridicolo non era mai esistita.
Sbuffò,
prese il pallone e scese in
cortile. Appoggiò la sfera a terra e la colpì con
la punta del
piede facendola rotolare fino alla staccionata. Non sembrava la mossa
più saggia, così provò a colpirla con
l'interno del piede.
Maggiore superficie veniva colpita più bassa e precisa
andava.
<<
Interessante.>> disse ad
alta voce, poi la tirò su col piede ed iniziò a
farla rimbalzare
sul collo dell'arto<< Forte, non è pesante
come quelle da
pallacanestro, ma è resistente più di quelle da
pallavolo.>>
l'alzò abbastanza da colpirla con il petto e a farla tornare
a
terra<< È ancora bella gonfia
benché non l'abbia mai usata e
sia rimasta sotto terra molto tempo. Dove l'avevo trovata pure? Ah,
sì! Al fiume.>>.
<<
Ernest, è pronto.>> lo
chiamò sua madre<< Cosa stai facendo con quel
“reperto”?>>.
<<
Ho scoperto a cosa serviva,
almeno credo. È uno sport basato sul calciare la palla, si
chiama
Calcio.>> notò che Aí
diventava stranamente assente al sentire quella parola, poi si
toccò
la fronte come confusa.
<<
Calciare il pallone?>> domandò<<
Non dire assurdità, i
piedi sono troppo sporchi per colpire la palla. Forza, vatti a lavare
che è pronto.>>.
<<
Va bene, mamma.>> sorrise entrando in casa. Non si
accorse, o
meglio non vide, la ragazza dai capelli azzurri e gli occhiali a
mezzaluna che lo fissava dal vialetto. Si premette una specie di
scatolina che teneva sulla guancia.
<<
Problema nel Settore 7 del Presente Tormalina.>>
disse<<
Agire?>>.
Era
tutto il giorno che si sentiva osservato, come se qualcuno lo
seguisse da quando era uscito di casa. La cosa non l'aveva lasciato
nemmeno troppo sorpreso, quando mai si vedeva un ragazzino calciare
un pallone così strano per strada?
<<
Il calcio è semplice.>> sorrise quando
entrò nel Club del
Mistero.
<<
Ciao anche a te, Blade.>> rispose sardonico Syon.
<<
Guardate.>> iniziò a palleggiare la palla con
il piede<<
Ieri non vi veniva perché erano i palloni
sbagliati.>>.
<<
Forte! Posso provare?>> domandò Austin.
<<
Prendila al volo senza usare le mani.>> il pescatore la
stoppò
di petto ed iniziò a farla passare da un piede
all'altro<<
Così, fantastico.>>.
<<
Niente mani?>> domandò Egide.
<<
Ritengo che se si chiama calcio non si usino le mani.>>.
<<
Potremmo sempre chiedere ai giocatori del passato.>>
sorrise
Tyler<< Loro sapranno insegnarci.>>.
<<
Certo, facciamo un altro giro suicida.>> lo
criticò Syon, ma
notando gli sguardi degli altri aggiunse<< Io mi astengo,
qualcuno deve tenere a bada Evans.>>.
<<
Io resto con lui.>> alzò la mano
Egide<< L'armadietto
sembra così stretto ed angusto.>>.
<<
Scordatevi di lasciarmi qui.>> sorrise Gregor.
<<
E anch'io vengo... ovunque stiate andando.>> disse Kira
entrando<< Qualcuno dovrà tenerti d'occhio,
Enry.>>.
<<
E Arti Marziali?>> domandò l'interessato.
<<
Giorno di riposo.>> si sfregò le
mani<< Bene, dove si
va?>>.
<<
Non ci credo!>> esclamò guardando la
struttura<< Mi
state dicendo che siamo nel passato? E quel Fulmine?>>.
<<
È il simbolo della Raimon.>> sorrise
Ernest<< Dai,
cerchiamo Mark e chiediamogli come si gio...>>.
<<
Ernest? Ernest Blade?>> domandò qualcuno
dietro di loro.
Quando si voltarono videro un uomo dai capelli castani fermati da una
fascia arancione<< No, dai, sei suo fratello,
vero?>>.
<<
Mark?>> domandò perplesso il
ragazzino<< Mark Evans?>>.
<<
In carne ed ossa.>> si batté una pugno sul
petto.
<<
Non ci crederai, ma sì, sono Ernest.>>
sorrise<< Solo
che... cos'è successo?>>.
<<
Sono dieci anni che non ci vediamo e tu non sembri cresciuto neanche
di un mese.>>.
<<
Storia complicata, c'insegneresti a giocare a calcio?>>
lui,
Tyler e Austin iniziarono a fare gli occhi dolci.
<<
Giocare a calcio?>> li contò<<
Calcio a cinque?>>.
<<
Esistono diversi tipi di calcio?>> domandò
Kira<< Ah, io
sono Kira Nishiki, salve.>>.
<<
Sì, noi giochiamo il calcio con undici giocatori, ma esiste
anche a
cinque. Chi è il portiere?>>.
<<
Portiere?>> chiese Gregor.
<<
Sapete vagamente cos'è il calcio?>>.
<<
È quello sport che si fa così.>>
rispose Ernest iniziando a
far palleggiare il pallone che si era portato<<
Giusto?>>.
<<
Il calcio non è solo questo.>> scosse la testa
Mark<<
Venite nel campo, la squadra sarà felice di
aiutarci.>> si
grattò la testa<< Ma come fate a non conoscere
il calcio?>>.
<<
Non lo sappiamo, però lo vogliamo imparare.>>
sorrise Austin.
<<
Già, sembra così interessante.>>
aggiunse Tyler.
<<
Io sono venuta solo per controllar...>> notò
un ragazzo
calciare il pallone così forte che si bloccò
stupefatta<< O
mio dio! Quello non è calciare una palla, quello
è vedere la faccia
di qualcuno e dargli un calcio come allenamento di karate! Al diavolo
i miei buoni propositi, voglio imparare anch'io.>>.
<<
Ah, lui è Victor Blade, il nostro bomber.>>
spiegò Mark<<
Bomber vuol dire attaccante più forte. Ehi, Victor, vieni
qui!>>.
<<
Nonno Victor, allora non avevo sognato.>> sorrise Ernest.
<<
Allenatore Evans, chi sono questi tipi strani che ci assomigliano in
modo inquietante?>> domandò l'interessato.
<<
Ragazzi che vogliono imparare a giocare a calcio.>>
spiegò
Mark<< Lui è Ernest Blade mente gli altri
sono...>>.
<<
Kira Nishiki, piacere.>> sorrise la
ragazza<<
M'insegneresti quella cosa che hai fatto? Sembrava che volessi
distruggere la palla, è stato fantastico. Di la
verità, ti sei
immaginato la faccia di chi non sopporti.>>.
<<
Io sono Tyler Dark, investigatore.>> sorrise l'albino
stringendogli la mano vigorosamente<< Sei caduto molte
volte,
vero? Ed hai un parente in ospedale, odori
d'infermiera.>>.
<<
E tu come...>> non riuscì a finire la frase
che Austin gli
saltò al collo.
<<
Piacere, Austin Kébé, ma per gli amici
Asso.>> sorrise
l'interessato<< Sembri tipo da amare la pesca, potremmo
andarci
ogni tanto... dopo aver imparato questa roba forte chiamata calcio,
ovvio.>>.
<<
Io sono Gregor Cinquedea.>> aggiunse l'ultimo
rimasto<<
Sarà bellissimo imparare da voi.>>.
<<
Iniziamo da una cosa. Io odio essere abbracciato e mi arrabbio
facilmente.>> disse Victor spingendo via Austin.
<<
Ci aiuterai, nonno?>> domandò Ernest.
<<
Non chiamarmi nonno.>>.
<<
Era un sì?>>.
<<
Ma certo che vi aiuteremo!>> ghignò un ragazzo
appoggiando il
braccio sulle spalle di Victor. Aveva i capelli non troppo lunghi
color azzurro e gli occhi che fingevano dolcezza.
<<
Sven? Sven Cazador?>> domandò
Kira<< E tu come mai sei
qui?>>.
<<
Lui non è Sven, lui è Aitor!>>
brontolò Victor<<
Perché avete in nostri cognomi?>>.
<<
Siamo i vostri nipoti.>> sorrise Ernest<<
Voi siete i
nostri nonni, e le nostre nonne a quanto vedo. CIAO NONNA SKIE!
Cavolo è più bella dal vivo che in fotografia,
ecco perché ti sei
sposato con lei.>>.
<<
Io mi sposerò con Skie Blue?>>
domandò Victor diventando
improvvisamente gentile<< E quindi...>>.
<<
Avrete un figlio, cioè mio padre.>>.
<<
EHI, SHERWIND! ALLA FACCIA TUA, SKIE SARÀ
MIA!>>.
<<
Sherwind anche qui? Oh, no!>> sbuffò
Kira<< Speravo
fosse rimasto nell'armadietto.>>.
<<
Credo si riferisca al nonno.>> disse
Tyler<< Allora, ci
potete spiegare questo calcio?>>.
<<
Giusto.>> iniziò Mark<< Partiamo
dalle basi. Ragazzi
mettetevi in fila, qui gli attaccati di profilo, dietro centrali,
difensori e portieri.>>.
<<
Che forza.>> sorrise un ragazzo identico ad Austin.
<<
Bene. Allora, questi sono gli attaccanti e stanno nella prima fila
quando si gioca. Victor farà da esempio.>>
mise una mano sulla
testa di Blade che s'indispettì<< Sono quelli
che tirano in
porta.>> indicò una struttura di metallo e
corda.
<<
È una porta da hockey.>> notò
Gregor<< Solo un po' più
grande.>>.
<<
E più resistente.>> si spostò e
mise la mano sulla testa di
un ragazzo con due girandole come capelli che sorrise
giulivo<<
Questi sono i centrali, Arion è un esempio. Loro si occupano
sopratutto del dribbling per portare la palla verso la porta
avversaria.>>.
<<
Dribbling?>> domandò Ernest e Victor si dette
una manata sulla
faccia.
<<
Quando si superano gli avversari con la palla al piede.>>
spiegò Mark, poi si spostò vicino a quello che
doveva essere il
nonno di Egide, infatti quando l'uomo gli mise la mano sulla testa
s'irrigidì ed iniziò a tremare<< I
difensori come Eugene
devono rubare la palla agli avversari se si avvicinano troppo alla
porta ed impedire che trovino occasioni da goal.>>.
<<
Goal è quello che fanno gli attaccanti?>>
domandò Kira.
<<
Precisamente.>> si spostò e mise una mano
sulla spalla di un
ragazzo dai capelli ricci e castano scuri<< Questi sono i
portieri. Come vi fa vedere Samguk hanno una divisa diversa dagli
altri. Loro rimangono vicino alla porta per difenderla da possibili
tiri avversari, infatti portano i guanti per migliorare la presa
sulla palla.>>.
<<
Quindi si possono usare le mani.>> notò Austin.
<<
No, solo il portiere è autorizzato ad usarle. Bene, se non
ci sono
domande vi faremmo un po' vedere come ci si muove in campo quando si
è in undici.>>.
<<
Che forza, rivederemo quel tiro?>> domandò
Kira guardando
Victor.
<<
Certo, voi mettetevi lì dalle nostre manager e guardate
attentamente
cosa facciamo noi.>>.
In
realtà la prima volta che guardarono non capirono niente. La
Raimon
era troppo veloce per loro che non avevano mai visto giocare a calcio
nessuno, l'unica che sembrò capire qualcosa fu Kira, forse
perché
era troppo presa nel guardare Victor come si muoveva e come tirava in
porta. Ernest si dovette toccare la fronte al terzo passaggio per un
giramento di testa, mentre Gregor si concentrò a guardare la
porta
quasi sentendo i guantoni sulle mani. Austin era troppo preso dal
capire chi potesse essere interessato alla pesca che non
capì niente
e Tyler s'immaginava di fermare i tiri degli avversari senza alcun
senso preciso.
La
seconda volta, con passaggi più lenti, i visitatori
risultarono più
presi dall'azione, oppure fu la smodata eccitazione di Kira al decimo
goal di Victor a farlo credere. Si era messa di fianco a sua nonna
Jade che incitava i giocatori e facevano le stesse mosse all'unisono
come se si fossero messe d'accordo. Enry iniziò a ridere
guardandole
che quasi rotolò in campo, mentre Gregor capì che
il portiere non
era proprio il suo ruolo quando la palla colpì Samguk allo
stomaco e
lo scaraventò contro la rete. Lucian che aveva tirato si
scusò
immediatamente mentre Tyler chiese “Cos'è
successo? Ho visto un
arcobaleno di pinguini o mi sbaglio?”.
Austin
continuava a pensare alla pesca, solo quando suo nonno usò Pesci
Volanti si ridestò ed esclamò
“Che forza! Erano pesci quelli,
pesci!”. Ernest non era particolarmente preso da
ciò che faceva
Victor, gli piacevano invece i difensori e le tecniche di blocco che
usavano.
<<
Bene.>> sorrise Mark dopo la terza
dimostrazione<< Ora
potete provare voi.>>.
<<
Perché no?>> alzò le spalle
Kira<< Voglio vedere la
faccia di Sherwind in quella palla.>> e si dette un
cinque con
un ragazzo emo dai capelli turchesi che si stava dissetando.
<<
Cosa ti ho fatto?!>> piagnucolò Arion.
<<
Non tu, tuo nipote.>>.
<<
Alt, dovete avere la divisa.>> li bloccò
Victor.
<<
Di... visa?>> domandò Ernest.
<<
Sì, la divisa.>> si tirò la
maglietta<< E le scarpe
adatte.>> indicò i tacchetti sotto le sue
suole<< Non si
può giocare altrimenti.>>.
<<
Cavolo, noi non abbiamo una divisa!>> esclamò
Tyler.
<<
Niente divisa, niente gioco.>> incrociò le
braccia.
<<
E allora? Possiamo sempre chiedere al Club di Cucito di
aiutarci.>>
sorrise Ernest<< Se poteste darci una foto come
model...>>.
<<
Ecco qua.>> sorrise una ragazza con le trecce dai capelli
grigi<< È l'unica foto del Virtuoso
intero.>>.
<<
Perfetta!>> guardò il ragazzo dai capelli
mossi grigio scuro
ritratto<< Grazie, nonni di Silena e
Orione.>>.
<<
Nonni di... quindi io e il Virtuoso... noi...>> la
ragazza
svenne tra le braccia di Jade.
<<
Tornate quando avrete la divisa.>> lo spinse via
Victor<<
Anzi, tornate quando avrete imparato qualcosa di
più.>>.
<<
Va bene.>> sorrise Ernest correndo via con la cugina che
lo
inseguiva e gli altri che cercavano di capire la situazione.
<<
MUOVETEVI!>> urlò Kira facendogli capire che
era ora di
andare.
<<
Potevamo prestargli le nostre divise.>> fece notare Arion.
<<
Volevo che se ne andassero.>> rispose Victor, poi si
tirò la
maglietta come avesse avuto due bretelle<< Ed ora scusa,
ma
devo provarci con la mia futura moglie.>>.
Angolo
Autrice: E rieccoci a
Jikan Eleven!^^
Aiden: Riprendo
quello che ha detto Ade
dall'altra parte... avresti un esame a breve!-.-"
Non rompere e
ricoda: se continui il prossimo cosplay potresti essere tu(sarebbe
fighissio! :Q_____)
Aiden: Non ci provare.
Magari la tua
versione femminile con un paio d'ali d'angelo.
Aiden:... pensa alle
recensioni, è meglio. O.o
WOAH! Due
recensioni! Vi amo! <3
Grazie mille a Marina
Swift e Grandius98.
Grazie ovviamente
anche a voi che leggete e avete messo tra preferite/seguite/ricordate
la storia. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!^^
Ci leggiamo presto
e ricordate che qui trovate le schede dei giocatori della Jikan!^^
Ciao ciao!^^
JKEdogawa e Aiden Froste
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Start ***
9-Start
<< Ti prego Han!>> esclamò
Ernest al compagno di classe<< Tuo nonno era uno
straordinario
portiere e finché non abbiamo le divise abbiamo bisogno di
qualcuno
che stia in porta!>>.
<<
Voi raccontate una strana
novella.>> rispose il ragazzo dai capelli biondi e ricci.
Era
da quando si era svegliato che Enry pensava al suo compagno
Mitsuhiko. Tutti conoscevano suo nonno come peso piuma del Club di
Sumo, ma Ernest sapeva che aveva giocato a calcio come portiere. Lo
aveva visto con i suoi occhi.
<<
Dai, Han! In te scorre il
sangue del calcio, non dell'hockey.>>.
<<
Nel Club di tale sport sono
andato per far piacere a mio padre.>> aveva la bella,
quanto
pessima, abitudine di recitare come in teatro<< La mia
vera
vocazione è fare l'attore.>>.
<<
Allora potresti mentire a tuo
padre e venire nel nostro Club.>>.
<<
Del Mistero? No, grazie.>>.
<<
Intendevo il Neo Club di
Calcio.>>.
<<
Non hai l'autorizzazione per
questo Club.>> lo riprese Syon che era rimasto a braccia
conserte serio a vedere Ernest piegato a supplicare Mitsuhiko.
<<
Sentite, è una bella idea.
Bellissima, un Club Clandestino, wow, ma mio nonno era un lottatore
di sumo e non penso proprio di poter giocare questo vostro
“calcio”.>> sorrise
Han<< Ora scusate, ma devo
continuare ad esercitarmi.>>.
<<
Esercitarti?>>
s'intromise Tyler<< Ma se non hai il
dischetto.>>.
<<
Nella recitazione, no?
Messere, tra un mese c'è un'audizione per uno spettacolo in
città e
devo arrivare preparato.>>.
<<
Ma tuo padre non si
arrabbierà?>> domandò Syon dubbioso.
<<
Sono o non sono un attore?>>.
<<
E con Han non è andata.>>
brontolò Ernest sbattendo la testa sul bancone del
ristorante
cinese<< Accidenti. Lui era il portiere
perfetto.>>.
<<
Forse è meglio così.>>
disse Tyler<< Insomma, lui è il bomber della
squadra di
hockey, senza contare che non abbiamo le porte.>>.
<<
Primo, ho chiesto al Club del
Fai Da Te di crearne una. Secondo, si possono sempre usare degli
zaini, come i ragazzi che si allenano a hockey su rotelle al
parco.>>.
<<
Che problema avete, ragazzi?>>
domandò il signore che stava alla cucina. Aveva i capelli
grigi a
caschetto ondulati in fondo e portava un grembiule blu.
<<
Abbiamo scoperto un passaggio
per il passato dove c'erano i nostri nonni che giocavano uno sport
chiamato calcio, ma non abbiamo i giocatori adatti.>>
spiegò
Tyler.
<<
Chiacchierone.>> lo
riprese Syon<< Non puoi dire queste cose al primo che
capita.>>.
<<
Tranquilli, bocca cucita.>>
sorrise facendo finta di chiudersi la bocca con una zip<<
Ma
voi dovete riempirvela di spaghetti.>>.
<<
Ecco una cosa che mi fa
dimenticare i momenti pesanti della vita.>> sorrise
Gregor
iniziando a mangiare<< Per questo vi ho portato qui, il
signor
Di Rigo è il miglior cuoco di Inazuma.>>.
<<
Chiamatemi solo Dino.>>
rise l'uomo<< E poi i dolci non li faccio io, ma una mia
vecchia amica. Ma parlando d'altro, cos'è questo
“calcio” di cui
parlate?>>.
<<
È uno sport fantastico.>>
iniziò Ernest dopo aver preso un boccone gigante di
spaghetti<<
Cavolo, veramente deliziosi. Em... stavo dicendo. Il calcio
è uno
sport che si gioca undici contro undici, dieci giocatori corrono per
il campo passandosi la palla con i piedi ed uno sta in porta per
parare i tiri.>>.
<<
Chiacchierone.>> lo
riprese Syon a sguardo basso e mangiando<< Ma siete tutti
così?!>>.
<<
Se vogliamo che torni in vita
dobbiamo parlarne.>>.
<<
Se nessuno ne ha mai parlato
ci dev'essere un motivo.>>.
<<
Tu lo sai?>>.
<<
No.>>.
<<
Nemmeno io, quindi adesso
cercheremo di farlo tornare in vita. Anche perché
com'è possibile
che i nostri nonni giocassero a calcio e noi crediamo che facessero
tutt'altro?>>.
<<
Davvero? Interessante.>>
disse Di Rigo<< Quindi potrebbe essere che mio padre non
fosse
un virtuoso del pianoforte?>>.
<<
Virtuoso era il suo
soprannome, in realtà era un centrale della squadra chiamata
Raimon.>> spiegò Ernest entusiasta.
<<
Raimon? Strano, quel nome
esiste solo nei cartoni che guarda Silena. Come si chiama? Inazuma
Ten? No, Inazuma Six Go, quello sulla pallavolo.>>.
<<
Conosco anch'io quel cartone.
Cavolo, è vero... ma non ha senso.>>.
<<
Già, anche perché mio nonno
non era certo un calciatore.>> disse Austin che era
rimasto a
mangiare per tutto quel tempo.
<<
Lo sappiamo, era un
pescatore.>> brontolò Egide.
<<
Non solo, era anche un grande
attore. Lo avete mai visto “Il Principe di
Bel-Air”?>>.
<<
Certo, è un classico della
comicità.>> alzò le spalle Gregor.
<<
Il protagonista era mio nonno,
il principe Adé.>>.
<<
Forte.>> iniziò a
pensare Ernest<< Forse so come convincere Han a venire
nel
nostro Club.>>.
<<
Non è un Club!>> gridò
Syon prima che ricominciassero a mangiare.
“Calcio
eh?” pensò Dino “Forse
potrò smettere di fingere.”.
<<
Suo nonno COSA!?>>
esclamò guardando Austin<< No, non ci
credo.>>.
<<
Ti dico il vero.>>
sorrise Ernest mentre Tyler annuiva vigorosamente<< Lui
era il
grande Adé Kébé, perché non
l'ho notato prima.>>.
<<
Passi troppo tempo a scavare e
a pensare a quella cosa chiamata calcio.>> gli rispose
Syon e
Kira fece segno di assenso dietro di lui.
<<
Non l'avevate notato nemmeno
voi, dite la verità.>> non
risposero<< Comunque, ora che
sai con chi hai a che fare verrai nel nostro Club
Clandestino?>>.
<<
Lui ne fa parte?>>
domandò Mitsuhiko.
<<
Certo che sì.>> sorrise
Austin<< Non mi farei mai scappare un'occasione del
genere.>>.
<<
Sono dei vostri.>>.
Quanto si
sbagliavano. Han non era
tagliato per la porta e lo si vide subito. Non aveva occhio ed il
pallone oltrepassava le borse che usavano per segnare la porta in
continuazione. Al decimo goal cadde in una sorta di depressione ed
iniziò a recitare un monologo insopportabile su quanto fosse
ingiusta la vita e su quanto fosse inutile lui. Ernest cercò
di
tirargli su il morale, mentre Syon cercava di far stare zitto Canon.
<<
Un attimo.>> pensò
improvvisamente Blade<< Mark è un
portiere.>>.
<<
Non mi sembra il momento. E
poi come lo sai!?>> lo riprese Syon mentre teneva Canon
per il
colletto della maglietta.
<<
Quello che ho creduto un sogno
era la realtà e Mark era vestito come Samguk, quindi lui era
un
portiere. Canon, tu sei suo nipote, vero?>>.
<<
Bisnipote.>> precisò
Evans tranquillo anche se Syon stava frenando la sua voglia di
prenderlo a botte.
<<
Quindi potresti fare il
portiere!>> sorrise<< Forse sei tu quello
che
cerchiamo.>>.
<<
E Mitsuhiko?>> domandò
Tyler.
<<
Facciamolo riprendere, ma
secondo me potrebbe essere un difensore.>>.
<<
Capisco più di calcio io che
te.>> brontolò Austin a braccia conserte e con
un sopracciglio
alzato, poi alzò un dito da maestrino e chiuse gli
occhi<< Lui
è da attacco, come quando gioca a hockey.>>.
<<
Sicuro? Ma suo nonno era
portiere, non ha senso.>>.
<<
Enry, Enry, Enry.>> gli
mise un braccio sulle spalle<< La parentela non
conta.>>.
<<
Ma se tu sei identico a tuo
nonno!>> lo riprese Egide<< Stessa fissa
per la pesca e
stesso carattere spavaldo.>>.
<<
Anche tu sei fifone come tuo
nonno, se è per questo.>>.
<<
Allora Canon.>> sorrise
Ernest cercando di ignorarli<< Mettiti in porta, vediamo
come
te la cavi.>>.
<<
Sì, signore.>> rispose
Evans mettendosi sull'attenti.
Il risultato
se non fu come quello di
Han ci si avvicinò molto. Neanche una palla presa,
addirittura non
era lontanamente vicino a prenderla. Canon aveva i riflessi lenti e
stava più attento ai compagni che agli avversari. Alla fine
sbuffò
e lasciò perdere tutto dando un calcio al pallone tanto da
farlo
andare contro un ragazzone che stava passando. Appena prese la sfera
al volo s'irrigidì tremante. Non era un tremore come quello
di
Egide, ma più di “O mamma, mi hanno
visto”. Ed effettivamente
era lì già da un po' che studiava quel buffo
gioco e quei ragazzi
che si muovevano come dei grilli rischiando anche di farsi male.
Aveva i capelli ricci color verde muschio e portava un paio di
occhialini sul mento, una posizione alquanto insolita. Gli occhi
color mattone e la pelle quasi arancione, oltre ad un corpo molto
robusto. Ernest iniziò a guardarlo con occhi luminosi e lui
divenne
ancora più rosso di quanto già non fosse.
<<
Ehi! Vuoi provare a stare in
porta?>> domandò Blade con un sorriso.
<<
Non hai già tirato troppa
gente in questa follia?>> sbuffò
Syon<< Se poi chiami
tutta la scuola è un problema.>>.
<< Ma lo
hai visto? Ha preso la
palla con le mani!>>.
<<
Certo, Evans gliel'ha lanciata
addosso.>>.
<<
Non ho fatto apposta!>>
si difese Canon, poi iniziò a riprendere con i cori da
stadio<<
FORZA RAGAZZO CHE NON CONOSCO!>>.
<<
Non... non so se...>>
tremò l'interessato<< Non so se sono
bravo.>>.
<<
Tranquillo, siamo tutti
principianti qui.>> sorrise Ernest correndo da lui ed
allungando la mano<< Io sono Ernest Blade, per gli amici
Enry,
e tu?>>.
<<
Hao Changcheng.>>
rispose rosso come un bollitore dei cartoni animati<< Ma
sono
già iscritto al Club del Fumetto.>>.
<<
Per giocare con noi puoi far
parte di qualsiasi Club. Canon è dei Tifosi, per esempio, e
Mitsuhiko è di Hockey. Syon era del Club Controllo Corridoi,
quindi
puoi stare tranquillo.>> allungò la
mano<< Vuoi imparare
assieme a noi?>>.
Hao ci
pensò un po', poi prese Ernest
di peso in un enorme abbraccio:<< Grazie, grazie, grazie!
Finalmente uno sport che m'interessa!>>.
<<
Potresti lasciarmi? Mi stai
soffocando.>> disse Enry cercando di respirare
<<
Ops, scusa.>> aprì le
braccia e si mise ad annodarsi la felpa<< Niente di
rotto?>>.
<<
Tranquillo.>> sorrise<<
Dunque, questo è il calcio. Se ci osservi da un po' avrai
capito
come funziona.>>.
<<
Sì, ma non capisco cosa
potrei fare.>>.
<<
Il portiere. Dovresti stare
tra quei due zaini e provare a prendere i palloni senza che li
oltrepassino.>>.
<<
Sembra facile.>> alzò
le spalle e si mise dove gli avevano detto.
Per essere un
novellino aveva un occhio
fantastico. Riusciva a percepire la palla alla perfezione, inoltre
per essere robusto e ben piazzato era straordinariamente agile. La
porta sembrava fatta per lui, creata per i suoi riflessi fulminei ed
il suo occhio calcolatore.
<<
Scusate, non sono molto
bravo.>> disse alla fine.
<<
Non sei molto bravo?>>
domandò sarcastico Austin prima di raggiungerlo e dargli una
manata
sulla spalla<< Sei stato fantastico,
amico!>>.
<<
Già, sei strepitoso!>>
sorrise Ernest.
<<
Vista la mia esperienza
nell'hockey posso dire che hanno costruito la porta attorno a
te.>>
spiegò Mitsuhiko teatralmente.
<<
Ed ora che abbiamo il portiere
nulla potrà fermarci!>>.
<<
Disastro!>> gridò
Ventus raggiungendoli di corsa sventolando un foglio.
S'inciampò in
una delle borse della porta e si ritrovò steso sulla
pancia<<
Prendi questo, Enry, è sconvolgente, tanto che non sono a
fare il
tifo per Kira.>>.
<<
Cosa!?>> esclamò
leggendo il foglio<< Da oggi è
fatto divieto a qualsiasi
studente di praticare qualsiasi sport nel cortile della scuola.
Esistono palestre adeguate a qualsiasi sport conosciuto, quindi se
qualcuno verrà trovato a praticare attività nel
cortile verrà
ammonito e non potrà più fare attività
fisica se non durante le
ore scolastiche dettate dall'ordinamento vigente. Il preside Karl
Shubert.>>
iniziò a tremare<< E noi ora come
facciamo?!>>.
Nel frattempo
dietro un albero la
ragazza dai capelli verde foglia stava comunicando con il rettangolo
luminoso sulla guancia:<<
Presente Tormalina, la situazione è ora sotto
controllo.>>.
<<
Perché hai detto che era
sotto controllo?>> domandò un ragazzo vicino a
lei con i
capelli color blu notte.
<<
Perché non sono come noi,
Elios.>> rispose dandogli le spalle<< Loro
sono
stupidi.>>.
Angolo
Autrice: E rieccoci a Jikan Eleven.
Aiden: Quanto ci hai
messo!?
Sol:
Già, quanto ci hai messo!?
Lo so, lo so... ho
perso un po' di tempo ad aggiornare...
Aiden e Sol: NO!
Quanto ci hai messo a far apparire i nostri nipoti!? >.<
Oh! Quello...
carini vero? Ma avete visto ci è apparso? ^w^
Aiden: Mia nipote?
Sol: Mio nipote?
No... iiiiip! :3
Aiden: Allora diccelo
tu, no? -.-"
Sol:
Già, se ci teni diccelo.
No, voglio che lo
capiate da soli.
Rosie: Quello
è....
Riccardo:
Sì, lui è proprio...
Allora, voi due!
Non suggerite! >.<
Grazie infinte a
Felicity_Rune e Marina Swift che hanno recensito e
grazie a tutti voi per aver messo la storia tra
ricordate/seguite/preferite e che siete anche solo passati a leggere le
mie nefandezze! XD
Comunicazione di
servizio (ma se mi seguite lo saprete già) sto cercando di
tradurre un fancomic su Julia
Blaze e Vladimir
Balde(Yuuka
e Yuuichi).
Se siete interessati lo pubblicherò alla pagnia facebook L'umorismo
sottile di Kyousuke.
Ci leggiamo
presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa,
Aiden Froste, Riccardo Di Rigo, Rosie Red e Sol Daystar
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Grit ***
10-Grit
<< E così non abbiamo un posto
dove andare.>> sbuffò con il mento sulla
tavola.
<<
Ti avevo detto che non dovevi
fare domande.>> lo redarguì Syon dondolando la
sedia
all'indietro<< La tua curiosità gli ha reso
possibile il
nostro blocco.>>.
<<
Non prendertela con me.>>
dette una testata alla tavola<< Ma hai ragione, sono un
inguaribile ficcanaso.>>.
<<
Tu cosa dici nonna Julia?>>
domandò Syon.
<<
Ah, finalmente vi siete
ricordati che siamo dalla nonna.>> li riprese Kira che
era
rimasta a parlare con l'anziana dall'altra parte della tavola.
<<
Lascia stare, tesoro.>>
sorrise la Blaze<< Inoltre se hanno un problema posso
provare
ad aiutarli.>> si mise a riflettere<< Qual
è il
problema, cari?>>.
<<
Non sappiamo dove allenarci a
calcio.>> disse Ernest<< Ci vorrebbe un
campo enorme, se
vogliamo giocare in modo regolamentare.>>.
<<
Il fiume?>> propose.
<<
Il fiume?>> domandò
Syon perplesso<< Quello spiazzo abbandonato coperto di
erbacce?>>.
<<
Mi ricordo che Mark ed Axel
giocavano lì da piccoli, dopo hanno iniziato ad andarci
Victor e
Vladimir. Era bello vederli allenarsi a calcio.>>.
<<
Ah...>> Ernest ebbe un
momento di blocco<< CHE COSA!? TU SAI CHE GIOCAVANO A
CALCIO!?>>.
<<
Sì, perché? È così
anormale?>>.
<<
Fai tu, nonna. Mamma e papà
dicono di non averlo mai sentito nominare!>>.
<<
E papà dice che nonno Vlad
era un ballerino di Tango.>> aggiunse Kira sconvolta.
<<
E Mark era un tifoso come suo
nonno prima di lui e come Canon adesso.>> concluse Syon.
<<
Ora che mi ci fate pensare è
strano.>> rispose Julia prima di
sorridere<< Non sapevo
che giocassero a calcio qualche giorno fa, poi ho iniziato a
ricordare.>>.
<<
Iniziato a ricordare?>>
chiese Kira.
<<
Sì, come se qualcuno mi
avesse messo un pezzo che mancava e che avevo
dimenticato.>>.
<<
Quindi noi non conoscevamo il
calcio perché qualcuno lo ha cancellato dai
ricordi?>> domandò
Ernest.
<<
È più complicato.>>
rispose cupo Syon. Aveva smesso di dondolarsi, stava con le braccia
conserte e lo sguardo basso<< Qualcuno ha cambiato la
storia.>>.
<<
Qualcuno ha cambiato la
storia?>> domandò Tyler
perplesso<< È possibile?>>.
<<
Non con la nostra
tecnologia.>> ipotizzò Syon<<
Forse qualcuno del futuro
lo ha fatto per far si che il calcio non esistesse.>>.
<<
Questo non spiega il ricordo
della nonna.>> disse Kira.
<<
Inoltre se ha cancellato il
calcio perché ho trovato questo pallone?>>
domandò Ernest<<
Questo non è eliminarlo, ma solo
nasconderlo.>>.
<<
Forse quel pallone ha qualcosa
di diverso.>> fece notare Syon<< Forse ha
già subito
talmente tante variazioni che ha smesso di cambiare e si è
bloccato
nel tempo.>>.
<<
Ah, mi fate venire mal di
testa!>> sbuffò Austin.
<<
A me fate una fifa blu,
ragazzi.>> tremò Egide.
<<
Per me è tutto così assurdo
che potrebbe essere vero.>> ammise Gregor.
<<
Secondo me la risposta è al
campo al fiume.>> aggiunse Hao<< Insomma,
è lì che hai
trovato il pallone ed è lì che vostra nonna ha
detto che si
allenavano a calcio. Non può essere una
coincidenza.>>.
<<
Allora tutti al campo al
fiume!>> esclamò Tyler.
<<
E così i nostri eroi
s'incamminarono verso la loro meta.>> descrisse Mitsuhiko.
<<
Ma prima andiamo al Club di
Giardinaggio a chiedere una mano e degli attrezzi.>>.
<<
Ma prima andarono da un'altra
parte.>>.
Non fu
difficile raggiungere il Club di
Giardinaggio, il più fu chiedere gli strumenti ed un paio di
giardinieri per ripulire il campo. Venne un ragazzo dai capelli color
pesca e gli occhi innocenti entusiasta dell'incarico ed una ragazza
dai capelli argentei legati in due trecce che sembrava sul punto di
piangere ogni volta che la guardavano.
<<
Scusatela, Silena è
emotiva.>> spiegò il ragazzo.
<<
Lo so.>> rispose Ernest.
Per essere una ragazza di terza, Silena Di Rigo era una piagnona. La
conoscevano tutti a scuola per le sue improvvise crisi di pianto
anche per cose futili, però era la migliore giardiniera che
ci si
potesse aspettare. Chi era con lei, invece, era Sven Cazador, un
ragazzino tutto pepe che tendeva quasi a cambiare
personalità. C'era
chi diceva che stesse creando un'armata di piante per dominare il
mondo, una cosa alquanto ridicola visto che era solo al secondo anno.
Faceva il duro affabile con tutti, ma Kira, sua compagna di classe,
era l'unica che gli mettesse paura.
<<
Non mi avevate detto che era
questo disastro!>> sbuffò Sven vedendo le
piante alte quasi
due metri che coprivano il terreno<< Ci vorranno almeno
due
giorni per pulirlo tutto!>>.
<<
Allora iniziamo a lavorare.>>
sorrise Tyler prendendo un falcetto ed iniziando ad accorciare gli
arbusti, sembrava il più eccitato del gruppo a fare quel
lavoro.
<<
Come hai fatto a trovare quel
pallone qui in mezzo!?>> domandò Syon mentre
strappavano le
erbacce da una buona mezz'ora.
<<
Scavando dove non c'erano le
piante.>> sorrise Ernest strappando l'ennesima pianta dal
terreno<< Non mi aspettavo nemmeno io di trovare
qualcosa.>>.
Dopo due ore
di lavoro qualcuno iniziò
ad avere le visioni e qualcun altro ebbe la bella idea di fare uno
scherzo.
<<
AH! UN POKÈMON SELVATICO!>>
gridò Egide facendo un salto mentre Sven e Austin
scoppiavano a
ridere per avergli sfiorato appena le gambe con le dita<<
Non è
divertente.>>.
<<
Non dovreste fare scherzi.>>
disse Silena prima di mettersi a piangere. Alla fine la soluzione la
portò Kira: una bella pausa per tutti e due pugni sulla
testa a
Cazador e Kébé. Sudati, affaticati, spossati
guardarono quello che
avevano fatto. Un quarto del campo era pulito e visibile, un quarto
aveva le piante accorciate ed il restante era ancora da cominciare.
In fondo stavano anche andando più veloci di quanto si
aspettassero.
A fine
giornata tre quarti del campo
erano sgombri e tutti, chi più chi meno, erano soddisfatti
del
lavoro svolto.
<<
Cosa dovreste fare con un
campo così grande?>> domandò Sven
mentre tornavano a casa.
<<
Giocare a calcio.>>
sorrise Ernest.
<<
A calcio? Cos'è?>>.
<<
Uno sport dove si colpisce il
pallone con il piede.>>.
<<
Sembra interessante. C'è un
numero preciso di giocatori che dovete avere o è aperto a
tutti?>>.
<<
Da quel che ho capito in campo
si sta in undici.>>.
<<
Ma voi non siete undici.>>.
<<
Vuoi unirti?>>.
<<
Una volta finito di ripulire
potrei provare.>> sorrise<< C'è
anche Kira?>>.
<<
Domani ha gli allenamenti di
Arti Marziali.>>.
<<
Allora vengo.>>.
Nello stesso
momento la ragazza dai
capelli azzurri li stava seguendo con lo sguardo.
<<
Erano stupidi, vero?>>
domandò il ragazzo di fianco a lei.
<<
Non ce la faranno, hanno
troppi pochi elementi per giocare.>> rispose mettendogli
una
mano sulla spalla<< Se la situazione si farà
critica allora
adotteremo il Reset un'altra volta.>>.
<<
Tu non vedi la realtà,
Chione, quei ragazzi sono pericolosi.>>.
<<
Sono io il capitano, Elios,
decido io quando qualcuno è pericoloso. Torniamo alla base,
adesso.>>.
<<
Bene, si comincia!>>
esclamò Ernest<< Dai che mancano solo due ore
di pulizia!>>.
<<
Al lavoro!>> sorrise
Tyler trascinando un Egide poco convinto. Austin e Sven furono i
primi a lanciarsi nel taglio degli arbusti, Gregor e Hao si
dedicarono invece allo sradicamento delle erbacce, Mitsuhiko si
occupava di perfezionare i bordi in modo da renderli più
precisi
possibile e Syon aiutava Ernest, Tyler ed Egide a spianare la parte
già pulita ed a montare la prima porta creata dai ragazzi
del Club
del Fai Da Te. Ventus era a scuola a fare il tifo per Kira come
sempre mentre Canon aveva detto che doveva sistemare il solaio a casa
sua e che non poteva esserci.
Una volta
finito risultava un enorme
rettangolo color daino con una porta a destra ed il terreno bello
battuto. Ernest non aspettò di riposarsi, si
lanciò subito nel
campo ad allenarsi seguito a ruota da Tyler. Iniziarono a fare dei
passaggi tra di loro e a provare a tirare in porta. Piano piano si
aggiunsero anche gli altri e l'ultimo ad entrare fu Egide dopo essere
stato letteralmente spinto da Gregor giù per la collina.
Sven
risultò un attaccante fenomenale come Autin mentre Ernest ed
Egide
si trovarono bene in difesa. Hao migliorava giorno dopo giorno, sia
come apertura nei confronti dei compagni sia come portiere, ma la
vera rivoluzione arrivò da Canon.
<<
Ehi!>> esclamò Evans
scendendo giù sventolando quello che sembrava un vecchio
quaderno
delicato<< Ho trovato qualcosa che ci potrà
tornare utile!>>.
<<
Tipo?>> domandò Gregor.
<<
Tipo questo!>> lo aprì
e mostrò loro degli scarabocchi
indecifrabili<< Vedete, qui è
chiarissimo.>>.
<<
Dove sarebbe chiarissimo,
Evans?>> domandò Syon.
<<
Ma come, non vedete? Per
giocare bene a calcio bisogna usare delle Tecniche Speciali. Lo ha
scritto il mio bis-bonno: “La forza di un
giocatore si trova più
o meno qui, all'altezza dell'ombelico o poco sotto. Bisogna
concentrarsi su quel punto per farla esplodere in una Tecnica
Speciale.”.>>.
<<
Tu riesci a leggere quello
schifo?>> domandò Sven perplesso.
<<
Non è uno schifo! L'ha
scritto il mio bis-nonno, solo che non pensavo parlasse di
calcio.>>.
<<
Qualsiasi cosa sul calcio è
molto utile.>> sorrise Ernest<< Se tu
capisci cosa c'è
scritto noi possiamo allenarci ascoltandoti.>> e a quel
punto
si toccò la pancia e abbassò lo
sguardo<< Bisogna concentrasi
sull'ombelico, vero?>>.
<<
Così c'è scritto.>>
sorrise Canon.
<<
Un attimo.>> disse
Syon<< Nessuno si è chiesto perché
quel quaderno parla di
calcio? Noi siamo in un futuro dove il calcio non dovrebbe esistere,
questa cosa non ha senso.>>.
<<
Anche il pallone allora non
doveva essere trovato.>> pensò Ernest ad alta
voce<<
Però era qui. Se hanno cancellato il calcio allora dobbiamo
chiederci perché questi due oggetti sono arrivati fino a
noi.>>.
<<
Un Paradosso Temporale.>>
disse Canon dopo un po' che ci pensava<< Qualcuno
potrebbe aver
fatto in modo che li trovassimo affinché conoscessimo il
calcio, ma
chi potrebbe essere stato?>>.
<<
Qualcuno che vuole salvare il
calcio?>> ipotizzò Enry.
<<
Oh, Einstein, non ci saremo
mai arrivati senza di te.>> sbuffò Syon.
<<
Se questi oggetti vengono dal
passato e sono stati portati nel futuro ci vorrebbe una conoscenza
tecnologica quantistico-storica che noi non abbiamo.>>
dedusse
Egide.
<<
Il Professor Killard ce
l'ha!>> esclamò Canon<<
È un po' pazzo, ma si è
laureato in Meccanica Quantistica prima di diventare insegnate, forse
ci può aiutare.>>.
<<
Allora andiamo a parlargli.>>
sorrise Ernest<< Forse è stato lui a portare
questi oggetti
dal passato.>>.
<<
Non so di cosa stiate
parlando, ragazzi.>> disse l'uomo guardandoli da dietro
gli
occhiali spessi da miope.
<<
Buco nell'acqua.>>
sbuffò Syon<< Ci scusi se l'abbiamo
disturbata, professore.>>.
<<
Ma andiamo!>> esclamò
Ernest<< Abbiamo fatto tutta questa strada per capire,
non
possiamo demordere ora!>>.
<<
Enry ha ragione.>>
aggiunse Canon<< Sicuro di non poterci aiutare,
professore?>>.
<<
Forse un modo c'è.>>
rispose l'uomo iniziando a digitare sul computer<< Non
sono un
esperto di viaggi spaziotemporali, non ancora, ma posso capire se
questi oggetti sono della nostra epoca o vengono dal
passato.>>.
<<
Fantastico!>> commentò
Tyler<< Allora proviamo!>>.
<<
Mettete il primo oggetto su
quella piastra.>> indicò un rettangolo di
metallo con dei
cerchi rossi.
<<
Così?>> chiese Ernest
appoggiandoci il pallone.
<<
Perfetto.>> iniziò a
digitare al computer<< Adesso se guardate quegli schemi
sull'oggetto vederete che hanno una linea che si sposta su e
giù.
Ogni tempo ha una sua frequenza, quindi se quell'oggetto è
stato
portato dal passato avrà una frequenza più bassa
rispetto alla
nostra. La nostra si attesta lì, vedete che è
fissa, quella del
pallone invece... incredibile! Ha la stessa frequenza!>>.
<<
Quindi non è stato portato
dal passato?>> domandò Tyler.
<<
Esattamente, proviamo con il
quaderno.>> Ernest prese il pallone e Canon
posizionò gli
appunti<< Anche questo risulta del nostro
tempo.>>.
<<
Quindi il calcio è esistito e
questi oggetti ne sono la prova! Dobbiamo capire perché per
noi il
calcio non esisteva.>> ammise Enry<< Lo
dobbiamo per i
nostri nonni!>>.
Angolo Autrice:
Siamo
già al penultimo capitolo! O.o
Aiden: Hai fatto una
storia di soli 11 capitoli? E LA MIA NIPOTINA QUASI NON APPARE!? DX
Dettagli. v.v
Sol: Non sono
dettagli! Il mio nipotino è apparso solo una volta... UNA
VOLTA! D:<
Vi vorrei
ricordare che il protagonista si chiama ERNEST BLADE,
non "vattelapesca"
Froste e "chicavolosei"
Daystar. -.-
Aiden: Lo stesso,
dovrebbero avere un ruolo decisivo nella storia! >.<
Lo avranno, ma nel
sequel: Jikan
Eleven-Convergent! ^^
Sol: Cosa!? Hai
intenzione di fare un sequel?! O.o
Certo! Ho
già scritto il primo capitolo! ;)
Aiden&Sol:
-.-
Grazie infinite a Marina Swift, Grandius98 e Felicity_Rune che hanno recensito
lo scorso capitolo: il vostro contributo è importante! ;)
Grazie a chi segue
la storia e a voi che siete solo passati per una rapida lettura.
Scusate se ci sono degli errori ma sono in piena prova lenti a contato
e ci vedo il giusto! XD
Ci
leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa, Aiden Froste e Sol Daystar
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Quest ***
11-Quest
Corse verso la scuola pronto a scoprire
cosa stava succedendo. Tyler lo aveva chiamato così agitato
che si
era spaventato, ma non si aspettava una situazione così
tragica.
<<
Bene, questo va portato via.>>
disse il Preside mentre dei facchini caricavano l'armadietto sotto le
scale.
<<
Cosa!?>> esclamò Ernest
arrivando di corsa<< Non potete farlo!>>.
<<
Quell'oggetto è assolutamente
inutile.>> gli rispose l'uomo<< Erano anni
che volevamo
toglierlo.>>.
<<
Ma se tro...>> Syon gli
mise una mano sulla spalla.
<<
È inutile.>> disse
cupo<< Ci abbiamo già provato, ma
così è stato deciso.>>.
<<
Chi lo ha deciso? Il Preside?
Bé, dovrebbe ascoltare anche il parere della
scuola.>>.
<<
No, ci è stato chiesto dai
Supremi.>>.
<<
Sai che ti dico? I Supremi mi
sembrano tanto il Terzo Settore, anzi... il Quinto.>> e
con ciò
uscì a passo pesante con il pallone sotto il braccio e tutta
l'intenzione di andare in riva al fume ad allenarsi. Tyler lo
seguì
già meno nervoso e subito dietro li raggiunse Mitsuhiko.
<<
Lo hanno fatto perché sanno
del passaggio!>> sbottò tirando un calcio al
pallone e
mandandolo contro la traversa della porta<< Magari
vogliono
capire come funziona ed usarlo per avere il controllo prima del Terzo
Settore.>>.
<<
Dai, magari non ne sanno
niente.>> disse Mitsuhiko guardandolo.
<<
Sì, ma “casualmente”
hanno fatto portare via l'armadietto quest'anno che sono anni che
è
inutilizzato. Non mi pare una di quelle cose che possiamo chiamare
“coincidenza”.>> tirò un
secondo pallone che si stampò
sul palo destro<< Non è un caso, magari
vogliono studiarlo.
Inoltre così non potremo sapere delle cose sul Calcio. Ci
saranno
delle regole, no? Dei movimenti particolari, degli allenamenti
specifici.>>.
<<
Potresti sempre andarglielo a
chiedere, no?>> s'intromise Kira rispedendo la terza
palla al
mittente. Era arrivata silenziosa come una ninjia, come al solito, ma
il suo colpo era stato talmente potente che Ernest era rotolato di
lato per evitarlo<< Ti ricordi quel sogno assurdo di cui
parlavi? Bene, l'avevo fatto anch'io. Se non era proprio un sogno
anche l'ex sede del Club di Hockey dovrebbe fare la stessa cosa.
L'ultima volta ha funzionato così, no?>> Enry
sgranò gli
occhi, poi prese Tyler senza una ragione precisa e lo
trascinò di
nuovo verso la scuola.
<<
Che razza di idiota.>>
sbuffò Kira<< Aspettami,
cretino!>>.
<<
Ehi! Ci sono anch'io!>>
esclamò Mitsuhiko correndo loro dietro.
L'ex sede del
Club di Hockey non
sembrava molto stabile. La porta era sempre aperta e chiunque poteva
entrare, anche un gruppetto di ragazzini con delle divise viola e
arancione che non si collegavano ad alcuno sport conosciuto. Inoltre
era voluto venire a tutti i costi anche Ventus che si era trascinato
dietro Sven e Hao. Stavano per chiudere la porta quando
entrò di
corsa anche Syon ansimante.
<<
Devo nascondermi.>>
disse tuffandosi sotto uno scatolone vuoto<< Spero non mi
abbia
visto.>>.
<<
Chi?>> domandò Ernest.
<<
Marceline.>> rispose<<
Voleva sapere del Club Clandestino. Cavolo, cavolo,
cavolo.>>
Proprio in quel momento entrò una ragazzina del secondo anno
dai
capelli castani sotto una cuffia a strisce con due punte come le
orecchie di un gatto e le treccine che inavvertitamente chiuse la
porta.
<<
Scusate.>> disse
arrossendo<< Stavo cercando Syon, ma immagino siate
intenti a
fare una riunione del Club di Calcio, quindi...>>
aprì la
porta, ma gridò e tornò dentro nascondendosi
dietro a Kira<<
Hiiiii! Non è la Fireing!>>.
<<
Max?>> domandò Mark
Evans spuntando dalla porta<< Ciao, siete qui per il Club
di
Calcio?>> li guardò meglio<< Ma
tu sei Enry! Cavolo, non
ci vediamo da mesi!>>.
<<
Questo è imbarazzante.>>
constatò Kira<< Insomma, non è il
tizio di ventiquattro anni?
Sembra rimpicciolito.>>.
<<
Siamo nel passato più
remoto.>> ammise Ernest<< Scusa, Mark,
è che ti abbiamo
visto tra dieci anni ed è stato un po'
strano.>>.
<<
Tra dieci anni? E cosa
facevo?>> domandò Evans piegando la testa di
lato.
<<
Allenavi la Raimon.>>
Mark aprì e chiuse la bocca un paio di volte come un pesce
fuor
d'acqua, poi notò Marceline<< Oh, eccoti,
Maxwell!>> la
ragazzina tremò rimpicciolendosi dietro Kira<<
Sei strano.>>.
<<
Io mi chiamo Marceline.>>
rispose la ragazzina.
<<
Marceline?>>.
<<
Ehi, Mark! Che fai? Non c'è
l'allenamento?>> domandò un ragazzino identico
a Marceline
affacciandosi alla porta<< Strano.>>.
<<
Molto strano.>> ammise
Evans passando lo sguardo dal compagno di squadra alla ragazzina
della Fireing<< È tua sorella?>>.
<<
Perché c'è Nonno Maxwell?>>
domandò Marceline guardando Syon che s'impietrì
prendendo un
colorito rosso e tornò a nascondersi sotto lo scatolone.
<<
Nonno Maxwell?>> domandò
Carson perplesso.
<<
È un po' complicato.>>
spiegò Ernest<< Noi veniamo dal futuro...
quindi lei è tua
nipote, la sotto c'è il nipote di Axel e da dove veniamo
c'è il
bisnipote di Mark.>>.
<<
Davvero? Allora giocherà a
calcio!>> sorrise Evans.
<<
Veramente no.>>.
<<
Oh, che cosa!?>>.
<<
Te l'ho già detto l'altra
volta. Noi non conoscevamo il calcio... almeno fino a che non siamo
arrivati qui nel passato.>>.
<<
Che forza.>> sorrise
Maxwell prima di chiudere la porta.
<<
Perché hai chiuso? Non
dovremmo andare ad allenarci?>> domandò Mark
riaprendola e
trovandosi davanti un se stesso più grande<<
Questo è
strano.>>.
<<
Molto strano.>> rispose
l'altro Mark.
<<
Molto molto strano.>>
ammise Ernest prima di fare un largo sorriso<< Ah!
Andiamo a
trovare Nonno Victor!>> esclamò trascinando
Kira fuori dalla
porta.
<<
Ma sei scemo!?>> esclamò
la cugina prima che s'inciampassero e rotolassero proprio davanti a
Blade.
<<
Ciao Nonno Victor.>>
sorrise Enry.
<<
Oh, no. Ancora tu.>> lo
salutò l'interessato<< E smettila di chiamarmi
nonno!>>.
<<
Cos'è successo?>>
domandò Maxwell spuntando da dentro la sede del
Club<< Perché
c'è un altro te grande?>>.
<<
Non lo so.>> ammise Mark
mentre si studiava con l'altro Mark.
<<
Abbiamo viaggiato ancora nel
futuro.>> spiegò Tyler<<
Cioè nel nostro passato e nel
vostro futuro.>>.
<<
Quindi ci sono anch'io
grande?>> domandò Max.
<<
Certo!>> sorrise Mark
grande<< Alleni una squadra di Okinawa... la Feles, se
non
sbaglio.>>.
<<
Che forza!>>.
<<
Avete portato compagnia dal
passato?>> domandò perplesso Victor.
<<
Per sbaglio, nonno.>>
sorrise Ernest ricevendo un'occhiataccia di Blade.
<<
E perché Arion ha i capelli
rossi?>>.
<<
Piacere, Ventus Sherwind!>>
sorrise l'interessato<< Ma per gli amici Vent alla
francese.>>.
<<
Oh, no! Un altro Sherwind!>>
esclamò un ragazzo emo raggiungendoli<< Che
succede?>>.
<<
Sono tornati i nostri
nipoti.>> sbuffò Victor<< Noto
che avete le divise.>>.
<<
Già.>> sorrise Ernest<<
Ti piacciono, nonno?>>.
<<
Non chiamarmi nonno. Secondo
come mai siete tornati?>>.
<<
In realtà era per testare il
nuovo passaggio. Però già che siamo qui potreste
darci qualche
consiglio.>> lo guardò con gli occhioni
luminosi e le mani una
dentro l'altra come in preghiera.
<<
Vi manca una cosa
fondamentale.>> lo redarguì<<
Almeno una manager.>>
e con ciò strinse a se Skie che divenne rossa.
<<
Quello non è un problema.>>
s'intromise timidamente Marceline<< Marceline Carson, per
gli
amici Mars. Volevo proprio chiedere se avevano bisogno di una manager
nel Club Clandestino, per questo quando ho visto Syon ho pensato di
chiedere a lui.>>.
<<
Accidenti.>> li guardò
meglio<< Non siete in undici.>>.
<<
Cosa!? Oh cavolo!>>
sbuffò<< Però abbiamo il
portiere.>> indicò Hao che
divenne bordeux.
<<
Ma non ha la divisa da
portiere.>> lo spinse via<< Basta, ve ne
tornate da dove
venite.>>.
<<
Aspetta!>> notò il
pallone che teneva in mano Arion, vecchio e sporco con un fulmine
disegnato a penna<< Dove l'hai preso?>>.
<<
Oh.>> sorrise Sherwind<<
È una lunga storia, posso dirti che mi ha salvato la vita ed
è per
questo che gioco a calcio.>>.
Aprire la
porta e trovarsi alla Fireing
fu un trauma per Mark e Maxwell, inoltre tutti avevano il terrore di
farli vedere nel loro mondo.
<<
Se hanno portato via
l'armadietto chissà cosa potrebbero fare ai nostri parenti
giocatori
di calcio!>> aveva esclamato Ernest prima di spingerli
dentro
alla sede<< La cosa migliore è che chiudiate
la porta e
preghiate di tornare alla vostra epoca e nella vostra
dimensione.>>.
<<
Va bene!>> aveva sorriso
Mark<< Speriamo di vederci in futuro!>>.
<<
È stato bello conoscerti,
nipote.>> aveva salutato Maxwell facendo arrossire
Marceline,
poi avevano chiuso e dopo cinque minuti erano scomparsi.
<<
Nessuno apra più questa
porta!>> esclamò Kira una volta che furono
rimasti solo i
ragazzi del futuro<< Vado ad allenarmi.>> e
se ne andò
seguita a ruota da Ventus che iniziava già a lodare le sue
gesta con
cori da stadio.
<<
Voi cosa fate?>> domandò
Ernest ai compagni.
<<
Io vado a chiedere
informazioni al professor Killard.>> disse
Mitsuhiko<<
Sento che la sua consulenza ci darà laute
novelle.>>.
<<
La vuoi smettere di
recitare?>> sbuffò Sven<< Io
devo andare al Club di
Giardinaggio, Silena mi aspetta e se ritardo si agita ed innaffia le
piante di lacrime.>> e si allontanò con le
mani dietro la
testa<< Comunque se la convinco mi piacerebbe venire a
giocare
con voi.>>.
<<
Syon?>> chiese Enry.
<<
Io... ho da fare.>> e
corse letteralmente via rosso come un peperone.
<<
Io vorrei sapere qualcosa di
più di questa cosa chiamata calcio, sembra
interessante.>>
sorrise Marceline decisamente più calma.
<<
Allora potresti venire con
me.>> propose Ernest prima che Syon arrivasse come un
furia.
<<
Posso sempre spiegarglielo
io.>> disse Blaze rosso ora come una pentola a pressione
sul
fuoco da troppo tempo, ancora un po' e gli sarebbe uscito il fumo
dalle orecchie.
<<
Sarei molto felice se fossi tu
a spiegarmelo.>> rispose Maceline.
<<
Bene.>> le prese il
braccio e la trascinò letteralmente via<<
Andiamo, devo
appoggiarmi per fare uno schema.>>.
<<
Io volevo allenarmi nel
Pinguino Imperatore, ora che il nonno mi ha dato gli
appunti.>>
aggiunse Tyler<< Se vai al campo al fume vengo con
te.>>.
<<
Io vado un attimo al Club del
Fumetto, vi raggiungo tra poco per allenarmi in porta.>>
spiegò
Hao allontanandosi.
<<
PINGUINO IMPERATORE!>>
esclamò Tyler. Il risultato fu che mise il piede sulla palla
e
scivolò dando una schienata non da poco<<
Accidenti! Cos'è
che non va!?>>.
<<
Forse tu non sei adatto a fare
l'attaccante.>> propose Ernest iniziando a fare un paio
di
palleggi<< Oppure non la fai correttamente. Sbaglio o
negli
appunti c'è scritto che la devi usare con altri
due?>>.
<<
Sì, ma se non riesco nemmeno
a calciare il pallone.>> proprio in quel momento la palla
finì
nell'erba alta che non avevano tagliato<<
Perfetto.>>.
<<
Vado io.>> disse Ernest
penetrando nella vegetazione<< Dovrebbe essere qui da
qualche
parte. Eccola!>> la prese e si diresse nuovamente verso
l'uscita<< Wow, dovremmo tagliare anch... e qui... o
cavolo.>>
dovunque si trovasse certamente non era il campo al fiume. Faceva un
caldo tremendo e si vedeva quello che sembrava il mare<<
Dove
sono fini...>> proprio in quel momento notò un
bambino con i
capelli a girandola ed una ciambella gonfiabile infilata sulla
spalla. Stava camminando con una signora che doveva essere sua madre
sorridendo. Corse verso una specie di cascina e si mise a studiare la
situazione, poi tirò un cucciolo di cane in modo da
liberarlo da
delle assi.
<<
Arion.>> pensò ad alta
voce Ernest<< È il passato di Arion, quindi
questa è
Okinawa.>> guardò in alto<<
Quindi adesso arriverà
anche il pallone che colpirà le assi e lo...>>
in quel momento
notò la palla volare verso le assi, ma un altro pallone la
intercettò mandandola fuori rotta<< Cosa!? OH,
NO! ARION!>>
lasciò il suo reperto e si lanciò sul bambino
stringendolo a se e
spingendolo in modo da rotolare via, poi lo
guardò<< Arion,
ehi, Arion! Tutto bene?>>.
<<
Sì.>> rispose ancora
spaventato stringendo a se il cagnolino<< Come fa a
sapere il mio nome, signore?>>.
<<
Non importa. L'importate è
che tu stia bene e che tu possa ancora giocare a calcio. Lo farai,
vero?>>.
<<
Certo, signore!>>.
<<
Ottimo. Ora scusa, ma devo
andare.>> e corse in mezzo all'erba prendendo il pallone
appena
prima che il tempo si fermasse. In quel momento un ragazzo dai
capelli rosa sporco a cappello di fungo e gli occhi verdi si
buttò
dal terrazzamento soprastante e guardò verso l'erba, poi
toccò una
scatolina sulla guancia.
<<
Problemi nel Presente
Eliodoro, Signore.>> disse<<
Agire?>> aspettò un
po'<< Capisco, intervengo immediatamente.>>
e si
smaterializzò usando il pallone che aveva usato per evitare
che la
palla salvasse Arion.
Il ragazzo si
svegliò si soprassalto
colto da qualcosa a lui sconosciuto. Qualcosa nel petto gli batteva,
una passione immensa. Sotto la mano il calore aumentava come una
fiamma impazzita, ma allo stesso tempo mulinava come un turbine di
vento, si irrigidiva come una montagna e cresceva sinuoso come una
foresta.
<<
Calcio!>> esclamò<<
Sì, il calcio!>> spostò le coperte
e scese dal letto<<
Perché penso al calcio? Perché so che
cos'è? Perché ci voglio
giocare?>> un'altra ondata di sentimenti lo
travolse<<
Sherwind! Devo salvare il calcio, qualcuno lo vuole
eli...>>
proprio in quel momento qualcuno gli fece una puntura sulla spalla e
lui perse i sensi.
<<
Presente Diamante Puro.>>
disse il ragazzo dietro di lui facendolo scendere piano a terra e
tenendo premuta una scatolina sulla guancia<<
Interferenza
eliminata, porto il soggetto alla base.>>.
Quando
tornò Ernest era sconvolto.
Cos'era successo? Aveva assistito ad un cambio temporale? Possibile,
ma perché? La cosa più strana fu vedere la
squadra tutta riunita e
la voce di Syon che gridava:<< ALLA BUON'ORA! MUOVITI CHE
VOGLIAMO ALLENARCI!>>.
<<
Cos'è successo?>>
domandò sorpreso<< Quando siete
arrivati?>>.
<<
Siamo sempre stati qui.>>
gli disse Tyler<< Ci stiamo allenando, non
ricordi?>>.
<<
Tu sì, ma gli altri...>>.
<<
Il solito rimbecillito.>>
sbuffò Sven alzando le spalle<< Amico, siamo
qui per allenarci
ed aiutare i nostri nonni.>>.
<<
Aiutare i nostri nonni?>>
era sempre più confuso, così si mise a raccontare
cos'era successo
e tutti lo guardarono stupiti.
<<
Ho capito!>> esclamò
Canon con un sorriso<< La storia sta chiedendo il nostro
aiuto!
Ha fatto in modo che Enry cambiasse l'interferenza ed evitasse che il
calcio scomparisse, almeno in parte.>>.
<<
In che senso “Almeno in
parte”?>> domandò Blade.
<<
Semplice: in questo mondo il
calcio non è conosciutissimo, ma sappiamo che è
esistito.>>
spiegò Evans<< Non sappiamo, però,
quando ha smesso di essere
giocato. Il Club del Mistero serve a questo, far rivivere il calcio
anche ai giorni nostri.>>.
<<
Allora dovremo darci da fare,
forse dobbiamo trovare i passaggi tra una e l'altra
era.>>
pensò ad alta voce Sven<< Contate su di
me!>>.
<<
E anche su di me.>>
disse Tyler.
<<
Anch'i...>> iniziò
Syon, ma qualcosa lo fermò. Marcelinne era sulla collina e
li
guardava con gli occhi lucidi ed adirati.
<<
Blaze!>> esclamò con
voce rotta e delusa<< Non pensavo potessi essere
così crudele.
Ti odio!>> e corse via in lacrime.
Quello era
solo l'inizio di una serie
di addii. La guerra a colpi di cambiamenti storici era appena
cominciata.
Angolo Autrice: Ciao a tutti e bentrovati
al BOMBARDAMENTO DI EFP! ^^
È
l'ultimo capitolo! TT.TT
Aiden: La solita megalomane,
non è
mica finita qui(anche perché la mia fighissima nipote non ha
ancora
fatto il suo ingresso a pieno titolo).
Vero!
Dopo questo ci sarà Jikan
Eleven
2-Convergent(e no, non ho preso da Divergent se vi va di
saperlo.
v.v)
Comunque,
tra una storia e l'altra
inserirò una piccola One-Shot chiamata Jikan Extra- Nella testa dei
giocatori, così sarà tutto
più chiaro... o tutto più confuso, chi
lo sa! :P
Aiden: Io punto sulla
seconda. -.-
Sol:
Anch'io. -.-
Ma
quanto siete gentili. -.-
Grazie
mille a Grandius98 che ha
recensito lo scorso capitolo, a Felicity_Rune e Marina Swift che mi
hanno sopportato fin adesso ed hanno recensito molti capitoli ed a
PandoraHearts che mi ha dato il
suo parere anche solo una volta. ;)
Grazie
a t o u k o che ha messo la
storia tra le seguite ed a A_M_N che l'ha messa tra le
preferite.
Infine
grazie a voi che vi siete
fermati a leggere. Quest'avventura non andrebbe avanti senza numeri
così alti di lettori.
Grazie
a tutti personaggi che sono
stati costretti si sono proposti di aiutare la
sottoscritta.
Prima
di salutarvi vi lascio un piccolo
spoiler/anteprima su Jikan Eleven 2- Convergent, siete liberi di
leggerlo come di saltarlo, a voi la scelta! ^^
Ci
vediamo in
JIKAN
EXTRA- NELLA TESTA DEI GIOCATORI
Ci
leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa, Aiden Froste e Sol Daysar
SPOILER/ANTEPRIMA
JIKAN ELEVEN
2-CONVERGENT
<<
Ci siamo.>> ansimò la
ragazza<< Dai, manca poco.>>.
<<
Già.>> sorrise il
ragazzo<< Forse avremo delle risposte.>>.
<<
ECCOLI! SONO QUI!>>
gridò qualcuno dietro di loro.
<<
Cavolo, ci hanno trovati!>>
esclamò la ragazza<< Cosa
facciamo?>>.
<<
Apriamo la porta, no?>>
ripose il ragazzo.
<<
È bloccata!>> disse
spingendo.
<<
Ci penso io.>> scrocchiò
le dita, poi con uno sforzo riuscì a piegare la
maniglia<<
Aperta, ora vai!>>.
<<
Cosa!? No, tu vieni con me!>>.
<<
Quei due ci seguiranno, li terrò occupati. Scappa, salvati
almeno tu che
sai dove andare!>>.
<<
Ma anche tu sai dove andare!>>
la spinse fuori<< Fey, no!>>.
<<
Trovalo! So che puoi farlo!>>
sorrise richiudendo la porta prima che lei potesse provare a
trascinarlo dalla sua parte.
<<
FEY, NO!>> esclamò
dando un pugno alla porta<< Ti prego,
Fey.>> fece un
respiro profondo per evitare di piangere, ora più che mai
doveva
essere forte. Notò la torre con il fulmine, poi si
appoggiò
nuovamente alla porta<< Tornerò a prenderti,
Fey.>>
disse prima di allontanarsi di corsa cercando di capire in quale
direzione andare. La sua avventura era appena cominciata.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2822196
|