L'eroe di Konoha

di milan94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il ritorno dell'eroe ***
Capitolo 3: *** L'incontro del nuovo team ***
Capitolo 4: *** Direzione Suna ***
Capitolo 5: *** Fatti inaspettati ***
Capitolo 6: *** Suna ***
Capitolo 7: *** Sconvolgimenti a Suna ***
Capitolo 8: *** Filo conduttore: Konoha ***
Capitolo 9: *** Le sfide per Naruto ***
Capitolo 10: *** Sorprese ***
Capitolo 11: *** Verità: il piano prende forma ***
Capitolo 12: *** La verità viene a galla ***
Capitolo 13: *** Konoha sotto attacco ***
Capitolo 14: *** In difesa di Konoha parte 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
Erano passati tre anni, da quando era partito per l’allenamento con l’ero-sennin e finalmente Naruto Uzumaki, in arte Namikaze, era tornato a Konoha. In questi tre anni aveva vissuto avventure meravigliose, conosciuto persone e luoghi straordinari e aveva acquisito capacità inimmaginabili. Aveva acquisito il controllo della volpe, Kurama, e col tempo erano divenuti amici, aveva conosciuto i suoi genitori e la storia legata alla sua nascita. Sapeva che l’akatsuki  mirava a catturare Kurama e le altre forze portanti. Aveva potenziato molto le sue tecniche conosciute come il “rasengan”, creando da esso nuove varianti, e la “moltiplicazione superiore del corpo”. Ma aveva anche imparato ad usare la tecnica del quarto Hokage, la “dislocazione istantanea”. Ovviamente non era al livello di suo padre Minato, ma ci andava vicino. I suoi due prossimi obbiettivi erano: fermare l’akatsuki e conquistare la kunoichi dei suoi sogni.

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Capitolo 2
*** Il ritorno dell'eroe ***


IL RITORNO DELL’EROE
 
 
-Tra poco arriveremo a Konoha, non sei contento Naruto?- fece Jiraya al suo allievo, a poche miglia dal villaggio. -Certo ero-sennin, non vedo l’ora di rivedere tutti!- disse il biondo, elargendo uno dei suoi sorrisi a trentadue denti.
-Ma quelle non sono Hinata, Sakura e Ino?- disse Jiraya indicando le tre kunoichi, visibili in lontananza
-Maestro posso...?- chiese Naruto al suo sensei.
-Vai, parlerò io con Tsunade e le spiegherò la situazione, solo fai attenzione- disse il ninja leggendario al biondo che intanto era partito come un lampo senza neanche ascoltare la situazione.
Separatosi da biondino, Jiraya si diresse verso l’ufficio di Tsunade per aggiornarla sulla situazione.
Intanto Naruto si diresse verso le tre ragazze, tenendosi, però, a debita distanza in modo da poter osservare i loro movimenti. Non fece in tempo a pensare a com’erano cambiate fisicamente (in meglio!) quando di colpo caddero a terra alzando una nuvola di polvere. Il biondo si avvicinò per osservare meglio cosa fosse successo, quando tre ninja comparvero dalla foresta.
-Bene sono cadute nella nostra trappola illusoria- disse il più grosso dei tre, -Ora prendetele, le useremo come ostaggi e quando non ci serviranno più, le elimineremo-.
 Nell’istante in cui gli altri due si diressero verso le kunoichi, Naruto comparve davanti alle ragazze, fiondandosi poi verso i due ninja gridando:
-Arte del vento: RASENGAN PLANETARIO- scaraventando i due ninja a diverse centinaia di metri.
-Tu chi sei?- chiese, il loro capo rimasto allibito da quella potenza
- Sono il tuo peggiore incubo! Avresti fatto del male alle mie amiche, non te lo posso perdonare- disse il biondo, fiondandosi verso l’uomo, usando una delle nuove tecniche imparate.
-Arte dell’aria: Fulmine Squarcia cielo- gridò direzionandolo verso il ninja e polverizzandolo all’istante.
Poi generò due copie, l’originale trasporto Hinata, mentre le copie, presero Sakura e Ino e si diresse verso l’ufficio di Tsunade.
In quel momento, nell’ufficio dell’Hokage vi erano i maestri Gai, Kakashi, Kurenai, Jiraya e l’Hokage ovviamente, quando il lampo arancione di Konoha entrò come una furia, sfondando la porta con la sua solita irruenza, ma avendo sempre le sue copie e le tre kunoichi.
-Nonna Tsunade è bello rivederti!- fece il biondo con la solita nonchalance.
-E a loro che è successo?!- chiese l’hokage al biondo indicando le tre ragazze.
-Niente, sono state attaccate da tre ninja di basso livello con una discreta tecnica illusoria, ma stanno bene. I tre farabutti invece, non sono stati cosi fortunati- disse il biondo posando le tre sul divano di Tsunade.
-Bhè meglio così. Comunque Naruto, l’Akatsuki si è mossa, due ninja sono diretti a Suna; dovrai intercettarli e catturarli, vivi, si spera. Ora devi scegliere solo scegliere due compagni di viaggio, è la regola.- disse l’hokage al ragazzo.
-Bene, partirò domani all’alba. Come compagni, Hinata e Sakura andranno più che bene! Solo, non dite loro nulla, né su chi le ha salvate né su chi sarà il loro compagno, inoltre non dite loro che sono tornato. Grazie Nonna!- disse il biondo fiondandosi dalla finestra lasciando i presenti, basiti nella stanza.
Passarono due ore e le tre ragazze si svegliarono di soprassalto, scoprendo di essere nell’ufficio dell’Hokage.
-Tsunade-sama che è successo?- chiese Sakura alla sua sensei.
-Nulla di preoccupante, siete state sotto l’effetto di un’arte illusoria, ma per fortuna un ninja di Konoha che passava di lì vi ha salvate da morte certa. Comunque, cambiando argomento, Sakura e Hinata voi due partirete domani all’alba per Suna, con voi sarà un altro ninja ma non vi dirò chi è, lo scoprirete domani. Fatevi trovare domani mattina alle 6.30 davanti all’ingresso principale. Chiaro?-disse l’Hokage.
- Sì Tsunade-sama!- dissero le due in coro.
-Bene, ora andate- disse la donna alle ragazze, che uscirono dal suo ufficio, molto confuse.

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Capitolo 3
*** L'incontro del nuovo team ***


L’incontro del nuovo team
 
 
Le due ragazze avevano pensato molto durante la notte, sia a chi poteva essere il loro compagno, sia a chi le avesse salvate da morte certa. Le 6.30 arrivarono in frettta, e le due kunoichi si trovarono all’ingresso principale di Konoha pronte per la missione.
-Ciao Sakura- disse timidamente Hinata
-Ciao Hinata- rispose la ragazza dai capelli rosa - Tu hai idea di chi possa essere il nostro/a compagno/a di viaggio...?- chiese alla Hyuga
-No mi spiace non ne ho proprio idea- rispose in maniera sconsolata la ninja dai capelli blu notte.
Passarono circa 10 minuti quando comparve il maestro Kakashi per le ultime direttive della missione.
- Salve maestro- dissero le due in coro -Sarà lei ad aggregarsi a noi per la missione?- chiese Sakura al suo sensei.
-No, mi spiace Sakura, io sono qui per le ultime direttive – rispose il ninja copiatore -Primo, voi sarete alle direttive del ninja che sta arrivando e secondo, evitate complicazioni- continuò il ninja.
-Ricevuto maestro!- risposero le due. Poi Kakashi spari con il solito “puf” e le due dovettero aspettare altri 10 minuti prima che un ninja comparve dal nulla indossando un cappotto nero e avendo coperto il viso da un cappuccio.
-Chi sei tu? Se sei il nostro compagno per la missione almeno presentati!- ordinò la rosa già indispettita, -Ma Come? Non mi riconoscete?- chiese levandosi il cappuccio e il mantello.
-Na…ru…to, sei davvero tu…?- chiese la corvina per poi svenire ed essere presa dalle braccia del lampo arancione. Intanto Sakura piangeva dall’emozione -Sakura  perchè piangi? – chiese il biondo alla compagna di team -Perchè è bello vederti dopo tutto questo tempo - disse la rosa. -Anche per me è bello vederti! - rispose il biondo con uno dei suoi sorrisi.
”Wow com’è cambiato in questi tre anni...” pensò la rosa. In effetti era vero, Naruto era cambiato, adesso era più alto, più muscoloso, ma i capelli color grano e gli occhi color cielo erano rimasti gli stessi.
“Sakura è diventata davvero bella!” pensò Naruto, la rosa aveva i capelli più lunghi, fino alla schiena e delle forme più accentuate.
“Anche Hinata però è divenuta molto bella”  penso il biondo arrossendo lievemente, per fortuna senza che Sakura lo vedesse. Hinata era cambiata in questi tre anni, le sue forme erano più accentuate e i capelli blu notte arrivavano quasi fino al fondoschiena. Ma la cosa che Naruto osservò appena comparso furono gli occhi perlati della corvina.
Passarono 10 minuti circa e Hinata si svegliò trovandosi tra le braccia del biondo -Hinata stai bene...?- chiese il ninja -  S-sì... grazie - rispose la corvina con il viso completamente rosso per essere tra le braccia dell’amato. -Ehm, Naruto? Adesso puoi mettermi giù per favore? – chiese la ragazza. -Oh certo! Scusami - rispose lui visibilmente imbarazzato. Intanto Sakura  osservava divertita la scena venutasi a creare tra i due.
-Comunque Naruto, grazie di averci salvate ieri – disse la corvina al biondo.
Lui stupefatto chiese – M-ma come... come hai capito che vi ho salvato io da quei tre ninja?-  chiese il biondo, rimasto di sasso.
Angolo dell’autore : sono molto sorpreso dalle visite… ringrazio chi ha recensito. Comunque ditemi che ne pensate GRAZIE!!!

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Capitolo 4
*** Direzione Suna ***


Naruto rimase basito. ”Hinata aveva forse percepito la sua presenza ed era stata al gioco… ahhhhhh”  gridò il biondo nella sua testa (quadra u.u ndr) grattandosi la testa ancora più sconcertato.
-Hinata, puoi spiegarmi come l’hai capito per favore?- disse il biondo avvicinandosi alla corvina e facendola arrossire vistosamente.
-Beh... Ecco… appena tornata a casa e arrivata in camera mia... mi sono ritrovata dei capelli biondi addosso e i miei vestiti sapevano di ramen... non ci è voluto molto a capire… quanti nel mondo ninja adorano il ramen e sono biondi e per di più vengono da Konoha?- disse la corvina al  lampo arancione.
“Wow, è stata davvero brava... Oltre che molto bella è anche molto intelligente!” penso il biondo,
- Wow Hinata sei geniale!- disse invece facendo ancora di più arrossire la mora.
-Ehi un momento… sei a Konoha da ieri e non sei venuto a salutarci?! Perché!? TESTA QUADRA!!-  lo aggredì Sakura, ripresasi dallo stupore, e cercando di colpire Naruto con uno dei suoi micidiali pugni. Cosa che però non riuscì, perche il biondo afferrò il polso di Sakura, evitandosi un ematoma di proporzioni galattiche e un sicuro bernoccolo.
-Avevo delle questioni da sbrigare, e poi adesso sono qui o sbaglio?– disse il biondo lasciando andare il polso della rosa, facendola arrossire lievemente. ”Ma come ha fatto… quanto è diventato così forte?” pensò la rosa.
-No ma...- disse la rosa senza sapere più cosa dire.
-Bene ora partiamo! Destinazione Suna! Obbiettivo: fermare l’Akatsuki!- esclamò il biondo, partendo a velocità sostenuta ed addentrandosi nella fitta foresta seguito dalla due kunoichi.
 
 
Inizio flashback
 
-Quanta polvere… beh dopo tre anni è normale che ci sia… va bene dopo, forse metterò un po’ in ordine. – disse il biondo appena entrato nel suo appartamento.
“È ora. “ pensò il biondo mordendosi il pollice e appoggiando la mano sul tavolo.
-Tecnica del richiamo!-  disse evocando un piccolo rospo per le comunicazioni.
-Ci sei!?- chiamò il biondo, parlando verso la bocca del rospo dopo aver composto un numero dalla tastiera sulla schiena dell’anfibio.
- Si, eccomi. Quindi sei tornato a Konoha? Bene, possiamo dare inizio al piano, sei pronto dobe?- fece la voce dall’altra parte della cornetta.
-Certo, iniziamo pure teme! Comunque anche se non me l’hai chiesto, lei sta bene, stai tranquillo! Eheh!- rispose il biondo, con un ghigno divertito sulla faccia
-Tsk- rispose l’altra terminando la chiamata
 
Fine flashback
 
 
Passò circa un’ora prima che i tre membri iniziarono a parlare. Fu Hinata a prendere parola per prima.
 
-Naruto, come mai siamo diretti a Suna?– chiese la corvina al biondo.
 
- Voglio essere sincero almeno con voi due... Durante i miei tre anni di allenamento con l’eremita e, dopo aver scoperto la verità sui miei genitori, ho cercato di creare un’alleanza tra le forze portanti, ma solo due di loro hanno accettato questa mia proposta.  Il primo è il Kazegake Gaara, forza portante del demone tasso ad una coda. L’altro è la forza portante dell’ottacoda, il fratello minore del Raikage, Killer Bee – disse il biondo alle due, rimaste basite da quel discorso.
 
-Tu sai gia chi affronteremo?- chiese la rosa un po’ titubante.
 
-Non lo so, ma saranno sicuramente almeno due, quindi preparatevi ad usare le vostre migliori tecniche. Loro non sono certo deboli e non vorrei venirvi a salvare. Chiaro!?- chiese il biondo alle due con un tono autoritario e saccente.
 
-Non sei l’unico ad essersi allenato in questi tre anni! Ti dimostreremo chi siamo, vero Sakura?- disse la corvina rivolgendosi alla rosa.
 
- Certo!! Hinata ha perfettamente ragione!- concluse lei.
- Staremo a vedere!-  disse infine Naruto.
 
Passarono  tre ore e lo stomaco di Naruto comincio a brontolare, cosi decisero di fermarsi a mangiare. Solo che Naruto, testa quadra com’era, al pranzo non aveva minimamente pensato, fortunatamente Hinata aveva preparato un cestino del pranzo in più nel caso che Sakura se ne fosse dimenticata, ma la rosa aveva il suo e la corvina, seppur molto imbarazzata, decise di regalarne uno all’amato.
 
-T-tieni Naruto…- disse lei con voce tremante.
-Hinata, non posso, questo è il tuo pranzo, non mi permetterei mai...- disse il biondo.
-Tranquillo N-Naruto… io ne ho un altro, vedi?- disse lei porgendogli il cestino.
 
-Wow Hinata! È davvero buonissimo, dove lo hai comprato!? – disse il biondo tra una pausa e l’altra del suo solito strafogarsi.
 
-Bhe..veramente... l’ho preparato io... ti piace davvero?- chiese la corvina, giochicchiando con i suoi capelli blu notte e abbassando il viso ed arrossendo vistosamente.
 
- Si!- disse lui elargendo uno sorriso a trentadue denti, ricevendo un sorriso si felicità dalla corvina.
 
-Bene ora ripartiamo. Arriveremo a Suna domani verso mezzogiorno, sosteremo solo un’altra volta per la notte prima della fine della foresta e l’inizio del deserto.- disse il biondo alle due ragazze
 
Ripartirono quasi subito e, durante quasi tutto il tragitto, il biondo aveva, più o meno, raccontato alle compagne il suo viaggio con l’eremita e chiedendo a loro volta del periodo trascorso al villaggio senza di lui.
Decisero di trascorrere la notte accampati nel primo posto disponibile per piantare le tende. “La” tenda, visto che il biondo non aveva minimamente intenzione di dormire. Accese il fuoco e riempì le borracce nel più vicino ruscello.
Deciso a procurarsi la cena si addentro nel bosco, lasciando le due kunoichi, a discutere di argomenti “femminili”.
-Hai notato quant’è cambiato?- chiese la rosa alla mora ridestandola dai pensieri sul biondo.
 
-S-sì, e non solo nell’aspetto, oltre ad essere più affascinante -disse timidamente Hinata. Cosa che non sfuggi alla rosa –Anche nei suoi occhi è cambiato qualcosa, ma se vorrà dirci cosa spetta solo a lui farlo…- finì di dire la mora, visibilmente arrossata.
-Ti piace ancora Naruto?- chiese Sakura alla sua amica.
-Sì, lo amo ancora di più rispetto a tre anni fa. E a te piace Sakura?- controbattè la mora, visibilmente paonazza.
 
-Beh... ammetto che ha il suo fascino, non si discute, ma Naruto rimarrà sempre solo il mio migliore amico…- rispose una Sakura un po’ imbarazzata.
 
 
 
Angolo Autore:
So che vi lascio un po’ in sospeso, ma tra poco ci sarà il vero combattimento.
Ringrazio quelli che hanno commentato e spero che continuiate a dire la vostra.
Ringrazio Levy94 per il suo aiuto.
Ci vediamo la settimana prossima!

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Capitolo 5
*** Fatti inaspettati ***


Terminata la conversazione, le ragazze attesero il ritorno di Naruto. Egli tornò con tre pesci che mise sul fuoco a cuocere. Decisero i turni di guardia, ma il biondo, non avendo minimamente intenzione di dormire, decise che avrebbe fatto la guardia per tutta la notte. Datisi la “buona notte”, con una Hinata visibilmente imbarazzata, il biondo si sedette su una roccia poco lontana ad aspettare l’alba.
Passò qualche ora e Naruto fu ridestato dai suoi pensieri a causa di un fruscio proveniente da un cespuglio.
-Hinata, che ci fai qui? Perché non dormi?- chiese alla kunoichi.
-B-beh… veramente non riesco a dormire… qualcosa nel tuo sguardo mi preoccupava e questo fatto mi ha tolto il sonno. Posso sapere cosa ti sta succedendo?- disse lei non riuscendolo a guardare in faccia per l’imbarazzo.
Naruto rimase lì a fissare Hinata e, a notare quel leggero rossore sulle guance della compagna senza però riuscire a rispondere a quella sua domanda.
-S-scusami..N-naruto..sono stata troppo indiscreta..M-mi dispiace- disse lei voltandosi per andarsene ma venendo bloccata da Naruto.
-Hinata … aspetta … dopo aver conosciuto i miei genitori e saputi i fatti di sedici anni fa, oramai non riesco più a essere lo stesso di un tempo. -disse lui lasciando andare il polso della ragazza.
-M-ma pensavo che i tu fossi orfano…- chiese la corvina con mille dubbi.
-Hinata, ascoltami bene, sarai una delle poche persone oltre alla Nonna e all’eremita che saprà di questa storia. Durante i miei tre anni con il maestro Jiraya, la volpe cerco più volte di uscire da me. Una volta durante un allenamento con l’eremita sviluppai sei code e fui sul punto di distruggere tutto. Solo l’intervento di mio padre, il quarto Hokage, Minato Namikaze, mi fermò facendomi tornare normale. Ma non è tutto, mi disse anche che, dietro all’attacco di Kurama di sedici anni fa, vi era un uomo mascherato con il potere dello Sharingan, il quale durante il parto di mia madre estrasse la volpe da lei, forza portante prima di me. Mio padre e mia madre riuscirono a fermare la volpe ma per farlo dovettero sacrificare la loro vita e sigillare il demone dentro di me. Mia madre invece l’ho incontrata quando, grazie anche a killer Bee, forza portante dell’ottacoda, sono riuscito a catturare il chakra di Kurama. Mi disse di pensare a una persona importante per me, in modo che la volpe non prendesse il sopravvento e pensando e ripensando a tutte le persone della mia vita, la prima che mi è venuta in mente, quella persona che volevo rivedere a tutti i costi eri tu, Hinata - detto questo il biondo prese la kunoichi e la baciò sulle labbra, un bacio casto e puro, che duro qualche minuto. Inizialmente Hinata rimase di sasso, poi ricambiò il bacio.
Dopo essersi separati da quel meraviglioso bacio, Naruto sussurrò tre parole che Hinata, agognava di sentire da anni, - Ti amo Hinata- cosa che fece svenire la ragazza sorretta prontamente dal ragazzo. “Wow, quando dorme, è ancora più bella”pensò il biondo appoggiandola a un albero e sedendosi vicino a lei.
Dopo circa trenta minuti Hinata si svegliò, trovandosi con la testa appoggiata sulla spalla sinistra del biondo, e avendo la schiena appoggiata a un albero. Appena si riprese nella sua mente vagò un pensiero: “M-ma davvero Naruto ha detto che mi ama o me lo sarò immaginata?!”.
Il biondo sentì la mora muoversi, ma rimase fermo e in silenzio finche lei non aprì e mostrò quegli occhi lilla che il biondo adorava.
-Ehi, ben svegliata... come stai? - chiese lui, con una leggera preoccupazione.
-S-sto bene tranquillo. M-ma è vero quello che hai detto o me lo sono immaginato??- disse lei visibilmente imbarazzata e non riuscendolo a guardare in faccia.
-Che ti AMO, certo! E tu cosa provi per me?- disse lui con le gote rosse.
-N-Naruto i miei sentimenti per te non  sono mai cambiati, ti amo da quando mi salvasti da quei bulli, da allora ti osservo, desiderandoti e sperando che, quelle attenzioni che rivolgevi a Sakura, tu le rivolgessi a me – disse Hinata visibilmente imbarazzata. Fu lì che fece un gesto inaspettato, fu lei a baciare lui sulle labbra, ma da casto e puro, quel bacio divenne passionale e travolgente quando la lingua di Naruto entrò nella sua bocca e creando una specie di rincorsa con la lingua di lei. Restarono lì per diversi minuti fino a quando, per riprendere fiato dovettero separarsi.
-N-naruto… posso chiederti una cosa?- disse lei abbassando la testa
-Certo piccola Hinata – rispose lui, sollevandole il viso per vedere quegli occhi tanto amati.
-C-cosa diremo al villaggio di noi due? P-perché stiamo insieme vero?!- chiese lei affondando la testa nel petto dell’amato.
 -Ascoltami Hinata, non m’importa di cosa possano pensare al villaggio, e che lo scoprano da soli ma di una cosa sono certo, sarai sempre la ragazza che amo, la mia ragazza - disse poi il biondo sollevandole la testa e dandole un leggero bacio sulle labbra. Passarono circa venti minuti durante i quali i due ragazzi rimasero a fissare il cielo stellato e a darsi qualche bacio, finche un filo di vento fece tremare Hinata che cercò di ripararsi tra le braccia e venendo, poi, coperta dalla giacca arancione del biondo che rimase a petto nudo facendola quasi svenire, poi si addormentò tra le braccia di lui.
 
Hinata aprì gli occhi sbattendo più volte le palpebre per abituarsi alla luce e trovandosi nella sua tenda.
“Sarà stato un sogno o è successo davvero!?” si chiese lei, mettendosi seduta e avendo uno sguardo velato dalla tristezza. Cercò di rimettersi sdraiata e, prima di poterlo fare, notò la giacca arancione di Naruto sulle sue gambe, probabilmente prima era appoggiata su di lei, ma, alzandosi, l’aveva fatta cadere. Fu allora che le comparve un leggero sorriso sul volto, dato dal fatto che era vero, Naruto adesso era il suo ragazzo. Diventò rossa come un peperone, facendo quei pensieri sul biondo, e, cercando di riprendersi, uscì dalla tenda trovando Sakura seduta su di un tronco vicino al fuoco.
-S-sakura d-dove N-Naruto?- chiese timidamente all’amica abbassando poi la testa con un leggero rossore.
-È andato a prendere la colazione e a riempire le bor… – la rosa non fece in tempo a rispondere che Naruto tornò con quattro pesci infilzati in un ramo, le boracce legate al collo dall’elastico e a petto nudo, completamente bagnato, mostrando i muscoli tonici dovuti ai tre anni di allenamento.
- Buongiorno Sakura! – disse lui chinandosi ed appoggiando il ramo sul fuoco mettendo a cuocere i pesci.
-B-buongiorno Naruto -  disse lei balbettando, anche se erano solo amici, un po’ di soggezione il ragazzo le metteva.
Poi lui, si avvicinò ad Hinata e la baciò sulle labbra, cosa che prima la stupii molto poi lei ricambiò il bacio.
-Buongiorno principessa, ben svegliata- disse lui.
-B.buongiorno Naruto… -  disse lei, visibilmente arrossata.
A quella scena Sakura apri la bocca spalancandola e pensando
“MA COSAAAAA?!?!?!”
 
 
 
 
Angolo autore:
So che vi aspettavate il combattimento, ma ho deciso di inserirlo tutto nel prossimo capitolo.
La faccia finale di Sakura è più o meno questa
http://sp3.fotolog.com/photo/35/55/32/inner__sakura/1197332723_f.jpg
 
Alla prossima

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Capitolo 6
*** Suna ***


Ripresasi dallo stupore della scena appena vista, Sakura prese Hinata e la trascinò verso il fiume lasciando Naruto basito dal gesto della compagna. Poi si sedette su un tronco ad aspettare il ritorno delle kunoichi pregustando la colazione appena pescata.
Arrivate al fiume, Sakura lasciò il polso di Hinata e cominciandola a tempestare di domande su lei e Naruto.
-B-beh... e-ecco... v-veramente- cercò di dire lei tenendo la testa bassa con un leggero rossore in viso e giochicchiando con i suoi capelli blu notte svenendo di punto in bianco.
-Hinata!- chiamò la rosa visibilmente preoccupata e afferrandola all’ultimo prima che rovinasse a terra.
 
La ragazza si svegliò dopo qualche minuto e, aprendo gli occhi, trovò Sakura accanto a lei.
-Hinata, tutto bene?- chiese la rosa all’amica.
-S-sì... t-tranquilla... Tutte quelle domande mi hanno messo in confusione...- rispose lei.
-Mi spieghi cosa è successo tra voi?-
-B-beh... Ieri sera sono andata da lui e... abbiamo iniziato a parlare..poi quando me ne stavo andando..m-mi a trattenuta e p-poi mi ha b-baciata  - disse lei visibilmente arrossata, non riuscendo a guardare l’amica per il troppo imbarazzo. Sakura rimase basita dalle parole dell’amica poi, istintivamente, andò da lei e l’abbracciò
-Hinata sono veramente felice per te –
-Grazie Sakura-
Poi le due, finirono di chiacchierare e decisero di tornare dal biondo.
Fecero colazione, poi, dopo aver tolto le tende e spento il fuoco, ripartirono verso Suna.
 
Fu verso il primo pomeriggio che i tre uscirono dalla foresta per addentrarsi nel lungo deserto. Il sole stava già tramontando e Suna era ancora lontana.
-Ragazze, affrettiamo il passo. Ho un brutto presentimento – disse Naruto visibilmente preoccupato e scrutando l’orizzonte.
- Va bene -  risposero le due in coro dopo essersi guardate e aver annuito tra di esse.
 
Da lì il biondo triplico la velocità, correndo sulla sabbia del deserto e creando una gigantesca nube di polvere, le due ragazze, dopo un momento di stupore affrettarono  il passo e cercando, invano, di raggiungere Naruto, riuscendo solo a stare a qualche metro da lui.
 
Passò qualche ora e adesso la luna risplendeva candida nel cielo circondata da una miriade di stelle. I tre stavano quasi per arrivare al villaggio della sabbia quando una nube si levo a circa cento metri da loro, ridestando la loro attenzione.
 
-Arrenditi moccioso!– fece il ragazzo biondo in groppa ad uno specie di enorme gufo bianco.
-MAI! – gridò Gaara ai due ninja di fronte a lui – Io proteggerò il mio villaggio!– continuò il Kazegake.
-Bene allora finiamola qui!! – disse con voce roca l’altro ninja, il quale aveva una vistosa gobba e sembrava stesse in ginocchio. In un istante una grossa coda apparve dietro di lui e si diresse verso un Gaara, visibilmente provato per lo scontro avuto in precedenza. Stava quasi per colpirlo quando una figura scura apparve, sferrò un calcio alla coda facendola tornare indietro.
La figura poi fu illuminata dalla luna e davanti a Gaara comparve colui che, l’aveva tirato fuori dal tunnel della disperazione e dell’odio, lui: Naruto Uzumaki.
-Naruto! Amico mio, è bello vederti!– disse il rosso venendo aiutato ad alzarsi dal ragazzo.
-Hinata, cura Gaara per favore. Sakura, preparati, dovrai affrontare quello con la coda, io affronterò l’altro- disse Naruto e poco dopo apparvero le due seguendo le istruzione del biondo.
- Deidara del villaggio della roccia e Sasori della sabbia rossa, quale onore – continuò il biondo verso i membri dell’Akatsuki.
-Bene, bene, hai visto chi abbiamo qui Sasori? Niente meno che Naruto Uzumaki forza portante dell’ennacoda! – disse il biondo rivolgendosi al compagno.
-Già, che colpo! Oltre al monocoda, cattureremo anche l’ennacoda, due piccioni con una fava -  rispose l’altro con un tono visibilmente divertito.
 
-Vi piacerebbe! -  disse il biondo lanciandosi  poi a tutta velocità verso Deidara tenendo tra in mano un kunai a tre punte con una scritta sul manico, tenuto in posizione orizzontale.
 
- Sakura vai! Attenta alla coda però, è intrisa di veleno! – disse alla compagna che, successivamente, aveva spiccato un salto e con un pugno aveva creato una voragine prontamente schivata da Sasori con un balzo all’indietro.
 
Deidara saltò giù dal gufo e lo mandò verso Naruto che non solo schivò il gufo, ma lanciò il kunai, prontamente evitato dal nemico. Fu lì l’errore di Deidara, pensando che il suo gufo di argilla colpisse Naruto sorprendendolo alla spalle, abbassò la guardia per poi ritrovarsi il lampo arancione di fronte a lui.
 
-Arte del vento : Doppio Rasengan titanico! - disse Naruto evocando due rasengan di circa 40 centrimetri di diamentro su entrambe le mani poi colpendo in pieno l’avversiaro e scaraventandolo a un centinaio di metri, procurandogli diverse ferite ed ematomi.
 
Il nunekin della sabbia rossa, poi, raccolse il compagno, vista la grande potenza della ragazza e delle sue condizioni dell’amico, decise di sparire.
Naruto andò da Sakura per complimentarsi con lei per l’ottimo lavoro svolto e fece i complimenti anche ad Hinata per l’ottima prontezza e bravura nella fase di cura. Poi, dopo essersi messo un braccio di Gaara intorno alle spalle, lo sorresse, viste le condizioni dell’amico, il quale era privo di forze, e si diressero verso il villaggio seguiti pochi passi addietro dalle ragazze.
 
 
 
Angolo dell’autore :
-Ringrazio tutti quelli che seguono la mia storia e ringrazio anche quelli che hanno commentato.
-Vi chiedo di commentare dicendomi cosa ne pensate GRAZIE!!!
 
P.S.: so che vi aspettavate un combattimento più lungo e mi dispiace ma tranquilli ce ne sarà uno tra qualche capitolo   

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Capitolo 7
*** Sconvolgimenti a Suna ***


Naruto, Gaara, Hinata e Sakura partirono alla volta della capitale della sabbia. Passarono circa trenta minuti quando, con un contingente di ninja della sabbia davanti a loro, al cui vertice vi erano Kankuro, Temari e una ragazza dai capelli castani, i quattro ninja videro l’ingresso del villaggio.
 
Neanche il tempo di arrivare che i ninja della sabbia sfoderarono i kunai pronti a liberare il loro Kazekage.
-FERMI!!- gridò Temari ai suoi sottoposti – Quello è  Naruto Uzumaki, amico personale di mio fratello Gaara, ed inoltre, non vedete che lo stà sorreggendo?! Forza, muovetevi e prendete il Kazekage e portatelo all’ospedale. MUOVETEVI!!– tuonò Temari rivolgendosi ai ninja dietro di lei che, scattarono immediatamente.
 
Due ninja si avvicinarono al biondo e, dopo averlo ringraziato, si diressero verso la città. Quando arrivarono all’altezza di Temari e della ragazza castana, il Kazekage bloccò i due, disse qualcosa alle ragazze e poi fu trasportato all’ospedale.
 
-Temari è bello vederti, loro sono Hinata e Sakura due mie compagne di squadra – disse il biondo indicando le due ragazze dietro di lui.
-Molto piacere – dissero le due in coro facendo un piccolo inchino.
-Vi ringrazio per aver salvato mio fratello – disse la bionda facendo anche lei un piccolo inchino  – Inoltre mi ha detto di scortarvi negli alloggi del palazzo principale. Purtroppo io devo fare rapporto, sarà Matsuri a farvi da accompagnatrice, comunque anche per me è bello rivederti Naruto – disse la bionda, poi indico ai tre la ragazza castana che si trovava dietro di lei
-Matsuri, scorta i nostri ospiti a palazzo e trattali come si deve chiaro!?-
-S-si Temari-sama -  rispose la castana
-È un piacere conoscervi, io sono Matsuri – disse poi la castana partendo poi per il palazzo principale del villaggio e attraversando i due costoni di roccia che fungevano da ingresso.
 
-Piacere mio, io sono Naruto Uzumaki e loro sono, la mia ragazza Hinata, e la mia amica Sakura – disse il biondo indicando prima la corvina poi la rosa.
- Ah, comunque, ti ho detto di Hinata perché ho capito dallo sguardo che prima rivolgevi a Gaara quanto tu tenga a lui…  o mi sbaglio forse!? Da quanto ti piace!? E, se si da quanto  state insieme!? – disse Naruto rivolgendosi alla castana, tenendo le braccia incrociate dietro la testa.
 
La ragazza divenne rossa per l’imbarazzo riuscendo solo a balbettare qualche parola per poi abbassare la testa borbottando, mentre dietro al biondo Hinata sveniva come suo solito e Sakura caricava uno dei suoi pugni diretto alla testa (quadra, ndr) del compagno scaraventandolo contro il muro a loro vicino.
Nonostante la botta presa, il ragazzo si rialzò tranquillamente, prese Hinata sulle spalle e si diresse verso il palazzo mentre Sakura affiancava Matsuri.
 
–Ti chiedo scusa per il suo comportamento… Nonostante i suoi buoni propositi rimane una testa quadra!-
-T-tranquilla, non è successo n-niente… va tutto bene- disse lei rimanendo con un leggero rossore in viso.
 
Arrivarono al palazzo e la kunoichi della sabbia mostrò la stanza a loro adibita e lasciandoli con delle scuse per poi dirigersi all’ospedale.
Passarono circa trenta minuti e, mentre sorgeva l’alba su Suna, Hinata riprendeva conoscenza.
 
-N-naruto… ti sembra il modo di dire una cosa del genere ad una ragazza!?!?- stillò Hinata verso il biondo.
Solo dopo aver detto questo, la ragazza si accorse che il suo ragazzo era a petto nudo, probabilmente per il caldo. Sakura, notando che il colore del viso di Hinata passava da normale a bianco latte per poi attraversare ogni possibile sfumatura di rosso, scaraventò Naruto fuori dalla stanza dicendogli di andare a farsi un giro.
 
“Punto primo: cosa ho fatto stavolta?! Punto secondo: adesso dove vado?!” pensò Naruto girando per il villaggio ottenendo le occhiate di stupore misto a rabbia da parte degli adulti e dei maschi di Suna e dei pensieri più torbidi da parte di alcune kunoichi sbavanti a quella visione (pensiero dell’autore: … ).
 
“Potresti andare a trovare Shukkaku, esibizionista dei miei stivali” gli rispose la volpe con un ghigno sul muso.
“E tu da quando fai dell’ironia, saccente di una volpe? Comunque per una volta hai ragione” pensò il biondo indirizzando il pensiero a Kurama.
Quindi si diresse verso l’ospedale.
Entrando ricevette le occhiatacce delle infermiere e di qualche medico e si fermò alla reception.
 
-Mi scusi, dove si trova la stanza del kazekage?-
-Mi dispiace, non sono autorizzata a dirvelo, signore-
-M-ma, c-come?! Devo vederlo assolutamente!-
-Lascialo passare Kumi, lo autorizzo io- disse Temari arrivando in soccorso.
-Come disedera, Temari-sama.- rispose l’infermiera con un velo di preoccupazione.
-Seguimi Testa Quadra, ti porto da Gaara. Tu e la normalità non vi conoscete, vero?!- chiese la bionda.
-Perché?- chiese lui piegando la testa di lato.
-… Lascia stare… va bene così…- disse lei sconsolata.
 
Arrivarono al secondo piano e, dopo aver percorso un lungo corridoio, entrarono nella stanza 267. Naruto entrando trovò Kankuro seduto su una poltrona che riposava, Gaara steso nel letto e Matsuri vicino a lui visibilmente arrossata.
 
-Ciao Gaara! Come va?-
I due, vedendo Naruto entrare, rimasero di sasso e ci misero un po’ a riprendersi.
 
-Bene, grazie. Anche per avermi salvato… Ma... vestirti?- chiese ironico il kazekage.
-Beh, veramente, Sakura mi ha sbattuto fuori dalla camera con molta dolcezza e premura! E quindi ho deciso di venirti a trovare.- disse lo shinobi di Konoha. –Gaara, potrei parlarti in privato, per favore?- continuò lui.
-Certo. Per favore, potreste uscire tu e Kankuro?- disse il rosso riferendosi alla sorella. –Naruto, preferirei che Matsuri restasse.-
Poi Temari scaraventò Kankuro fuori, senza dargli il tempo nemmeno di capire cosa fosse successo, e chiuse la porta.
 
-Ci sono stati degli sviluppi con il piano. Ci muoveremo prima del previsto.- disse Naruto.
-Perfetto, visto che tra un mese al villaggio della foglia si svolgeranno gli esami di selezione dei chunnin, potremmo agire lì. Io verrò come ospite e Matsuri si iscriverà. Te lo chiedo come favore personale, potresti chiede all’hokage di  metterla in squadra con te? E ricorda, sarà a squadre anche miste, ma io non ti ho detto niente.- disse Gaara.
-Va bene! Con la Nonna ci parlo io!- lo rassicurò il biondo. –Ah, un’altra cosa. Lui si sta muovendo e arriverà tra tre settimane a Konoha, vorrei che per quel periodo, più o meno, tu, Matsuri e Temari foste già lì.- continuò Naruto.
 
La mattina seguente i tre ninja di Konoha, dopo aver salutato ed essersi riposati, almeno le ragazze, ripartirono per tornare al villaggio.
 
 
 
 
 
Angolo autore:


Bella!
Cosa c’è da dire… il piano è iniziato, darà uno scossone a Konoha, ma non voglio anticiparvi nulla!
Nel prossimo capitolo cambieremo protagonista, solo per una volta, diciamo che avrà “la testa a papera” xD
Bella!

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Capitolo 8
*** Filo conduttore: Konoha ***


Il sole splendeva sulla foresta, i rami tremavano quando il suo piede li usava come appoggio. Nonostante la sua forza, questa volta, voleva evitare lo scontro. Il suo obbiettivo distava ancora due settimane di viaggio e lui non aveva fretta. Nonostante i suoi buoni propositi, però (per una volta, ndr) tre ninja del villaggio della cascata gli stavano dando la caccia da diversi giorni oramai, decise quindi che era arrivato il momento di agire.
 
-Arte Magica: tecnica della palla di fuoco suprema – disse lui prima di sparare un’enorme sfera dalla bocca, dirigendola verso le sue spalle.
 
-Arte dell’acqua: drago acquatico – dissero i tre ninja all’unisono, riuscendo a contrastare a malapena l’attacco del ragazzo.
 
Il ragazzo si fermò in una radura e, dopo pochi minuti, i tre ninja apparvero davanti a lui pronti ad attaccarlo.
 
- Arrenditi Sasuke Uchiha! La taglia sulla tua testa sarà nostra! – disse lo shinobi al centro dei tre.
-Mi spiace ma un mio amico mi aspetta e poi credete veramente di fermarmi?! – rispose Sasuke in maniera strafottente
-Arte dell’acqua: squalo proiettile - disse uno dei tre ninja dopo aver composto i sigilli.
 
Sasuke schivò facilmente quell’attacco e, fiondandosi verso i tre ninja, si preparò al contrattacco.
 
-MILLE FALCHI! – gridò lui, dopo aver composto i sigilli e attaccando il ninja che aveva cercato di colpirlo uccidendolo sul colpo.
 
-La pagherai maledetto! – dissero i due fiondandosi verso il corvino, caricando il pugno con il chakra.
 
Sasuke bloccò l’attacco dei due usando gli avambracci e, facendo una mezza rotazione in senso antiorario, sferrò un poderoso calcio al ninja alla sua sinistra, spezzandogli il collo e scaraventandolo lontano di diversi metri, sollevando un polverone.
L’altro, credendo di colpire Sasuke di sorpresa, sfoderò un kunai per colpirlo in maniera da renderlo inerme senza, però, eliminarlo. Il moro, accortosi del tentativo del nemico, eseguendo un salto mortale all’indietro evitò l’attacco andando a mettersi dietro il nemico, dopodichè compose i sigilli.
 
-Arte del fulmine: Chidori! – disse lui trapassandolo da parte a parte lasciandolo a terra in una pozza di sangue, dirigendosi nella direzione da lui seguita in precedenza.
 
 
Al villaggio della foglia, intanto, Sakura, Naruto e Hinata si stavano dirigendo al palazzo dell’Hokage per fare rapporto.
-Ragazze, vado io a fare rapporto, voi andate pure. Ah, Sakura, stasera organizza qualcosa. Dì a tutti di trovarci da Teuchi alle venti, ok!? – disse Naruto rivolgendosi alla rosa.
- Va bene Naruto – rispose lei.
-Ah, e non dire nulla del mio ritorno. Grazie! – concluse lui con un enorme sorrisone.
Dopo aver salutato la rosa, Naruto si rivolse alla corvina rimasta a fianco a lui.
-Hinata, tu ed io ci vediamo tra un’ora sul monte degli eroi, sulla testa degli Hogake del passato, va bene!? – chiese il biondo.
-Va bene Naruto. A dopo. – rispose lei
Ma mentre si stava allontanando, lui la afferrò per un braccio e, dopo averla fatta girare verso di lui, la baciò sulle labbra lasciandola sorpresa. Solo dopo qualche istante lei rispose e rimasero lì attaccati l’uno all’altra, ma dovettero separarsi poco dopo. Appena terminarono Naruto osservò la ragazza notando il suo forte imbarazzo ma, vedendola così timida e imbarazzata, non riuscì a non sorridere dolcemente. Infine si diresse verso l’ufficio della “Nonna” mentre Hinata tornava alla residenza Hyuga.
 
-Ciao Nonna!! Sono tornato!! Qui come va!?- chiese il biondo entrando come una furia nell’ufficio dell’Hokage.
 
-Naruto! Sei il solito baka! Smettila di fare tutto questo fracasso! Comunque, la missione è andata bene?- disse Tsunade, battendo un pugno sulla scrivania e lasciando un solco su di essa.
 
-Sì, sì, stai tranquilla, tutto ok. Sono fuggiti, ma torneranno. Comunque, Gaara mi ha detto che tra poco si svolgeranno gli esami di selezioni dei chunnin, vorrei parteciparvi! Ah, a proposito, mi ha detto che sarà a squadre, anche miste e, poiché la sua allieva parteciperà, mi ha chiesto se era possibile inserirla nella mia squadra, per “sicurezza”... - disse lui facendo le virgolette alla nonna, facendole capire le sue intenzioni.
 
-E inoltre ci sarà anche lui, vorrei che partecipasse e che fosse anche lui nella mia squadra.- continuò Naruto con le braccia incrociate dietro la testa e il solito sorriso.
 
-Sai quando arriverà?- chiese la donna.
 
-Tra circa due settimane, almeno credo. Comunque ora devo andare. Ciao Nonna! – rispose Naruto salutandola e uscendo dalla porta per poi dirigersi sul monte degli Hokage per incontrare Hinata.
 
Arrivo dopo circa cinque minuti, trovando la ragazza già seduta su di una tovaglia, di circa 2 metri per tre, con un cestino da picnic vicino e intenta a fissare il villaggio.
Il ragazzo arrivò alle sue spalle e la circondò con un abbraccio soave, facendola sobbalzare.
 
-Naruto sei tu, mi hai fatto spaventare! – disse lei trovandosi il biondo a pochi centrimetri dal suo viso e arrossendo di colpo.
 
-Scusami Hinata, non volevo, perdonami. – disse lui con un tono mogio.
- N-no, p-perdonami tu per averti rimproverato. Comunque ho preparato il pranzo. Non sarà molto, ma spero ti piaccia! – disse lei , stampando un tenero bacio sulla guancia di lui.
 
-Hinata sei fantastica!!- disse lui.
 
Iniziarono a pranzare, imboccandosi a vicenda a volte e scambiandosi teneri baci.
Stettero lì fino al tramonto. Erano circa le diciotto e decisero di andare a prepararsi per la sera, incontrandosi a casa del biondo alle 19.45 per andare a cena con gli amici, si separarono solo dopo l’ultimo bacio.
 
Erano circa le 19.40 e Naruto era già pronto, jeans lunghi blu scuri e una camicia bianca leggermente aperta in maniera da risaltare il fisico tonico e allenato. Uscì dalla porta trovandosi Hinata davanti, indossava una gonna nera che arrivava fino al ginocchio, un top bianco, le calze a rete che arrivavano oltre la gonna e un tacco dieci.
 
-WOW! Hinata sei bellissima!! – gridò lui facendola arrossire di botto.
-G-grazie N-naruto... A-anche tu sei molto bello stasera... – rispose lei.
 
Poi decisero di avviarsi verso il chiosco di Teuchi, dove gli altri li stavano aspettando.
-Fronte-spaziosa, perché ci hai riunito qui stasera?- chiese Ino alla rosa che intanto rideva sotto i baffi.
-Vedrai, Ino-pig, vedrai – rispose la rosa – Ah, comunque manca ancora Hinata, quindi aspettiamo – continuo lei.
Erano circa le 20.10 e Hinata entrò nel chiosco di Teuchi salutando gli amici.
 
-Buona sera a tutti! - disse lei con un sorriso raggiante e andandosi a sedere vicino a Sakura.
-Buona sera Hinata! – risposero in coro gli altri.
 
 
Dopo circa cinque minuti Naruto entrò nel locale andandosi a sedere vicino a Hinata, la sola ad essersi accorta che il biondo era entrato. Kiba intanto osservava estasiato la bellezza di Hinata, notando che lei era con la testa inclinata dalla parte opposta a Sakura, verso un tipo con la camicia bianca.
Fu in quel momento che successe l’impensabile. Dapprima i due, Hinata e il ragazzo con la camicia bianca, ridevano, poi lui si avvicino a lei e la baciò, fu un bacio appassionato e lunghissimo durante il quale tutti i ragazzi rimasero basiti da quella scena. Quando si staccarono Hinata divenne rossissima e il ragazzo tornò a mangiare il suo ramen. Intanto tutti, tranne Sakura, rimasero basiti dalla scena e si chiedevano come mai la timida ed introversa Hinata avesse fatto un gesto del genere. E poi chi diavolo era lui?!
Il ragazzo pagò per se e per Hinata e si diresse fuori.
 
-Ehi!! Tu fermo lì. Chi sei!? Dove pensi di andare con Hinata!? – chiese furente Kiba.
- Beh, se permetti Kiba, noi adesso vorremmo andare a fare una passeggiata al chiaro di luna, vero principessa?- disse lui, con Hinata che annuiva terribilmente rossa in viso.
-Beh che c’è?! Non vi fidate di me? -chiese lui mostrandosi agli amici.
-EH?? NARUTO!! MA CHE  COSA FAI QUI!??- dissero tutti i ragazzi all’unisono.
 
 
 
 
Angolo dell’autore:
Bella!
Beh che dire spero vi piaccia, aspetto le vostre recensioni, ditemi che ne pensate, finalmente nel prossimo capitolo il moro tornerà a Konoha forse…………………….
 
Bella!

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Capitolo 9
*** Le sfide per Naruto ***


-E tu cosa ci fai qui!? Da quando sei tornato!?- chiese Ino verso il biondo.
-Beh... Veramente… - e senza dargli il tempo di rispondere tutti i suoi amici andarono da lui ad abbracciarlo o anche a battergli una pacca sulla spalla. L’unico a salutare Naruto in maniera fredda era stato Kiba facendogli solo un cenno con la testa.
 
-Ragazzi, noi ora andiamo. Che ne dite se ci troviamo domani al campo di allenamento sette verso le dieci del mattino? Io sarò li ad aspettarvi. Ciao! – salutò lui uscendo.
- C-ciao – disse timidamente Hinata seguendo il suo ragazzo e tenendosi al braccio di Naruto.
 
-Hinata ti va di andare a fare una passeggiata? O preferisci andare in qualche posto particolare? – chiese il biondo.
-B-beh... veramente un posto ci sarebbe... Si tratta di un piccolo lago al di fuori di Konoha, è un posto meraviglioso – disse lei abbassando il viso e arrossendo.
 
Arrivarono lì poco dopo e, dopo essersi seduti in riva al laghetto, osservarono le stelle per tutta la sera scambiandosi qualche bacio.
Erano circa le undici quando Naruto riaccompagnò a casa la ragazza trovando, però, Hiashi Hyuga sulla porta di casa ad attendere la figlia.
-P-padre... – disse Hinata nascondendosi dietro Naruto.
-Hinata, ti sembra l’ora di tornare a casa? Fila subito dentro! E tu sparisci ragazzo! – fece l’uomo rivolgendosi al biondino.
-Signore, Hinata è stata con me e può star tranquillo che finche lo sarà, non le accadrà nulla -  rispose il biondo con tono di sfida.
- Chi ti credi di essere per parlarmi così, ragazzo?!- rispose in tono lo Hyuga
-Beh sono il ragazzo di sua figlia. E suo futuro genero, quando saremo maggiorenni! –rispose il ragazzo facendo arrossire Hinata.
-Bene finalmente uno con le palle. Sappi ragazzo che fino adesso nessuno dei pretendenti di mia figlia aveva avuto il coraggio di sfidarmi apertamente, complimenti. Ma ti dico una cosa, non avrete la mia benedizione fino a che non diventerai Hogake, ma ti permetterò comunque di vedere mia figlia. Solo un avvertimento: spezzale il cuore e ti spezzo le ossa, CHIARO??!!-  controbattè l’uomo facendo tirare un filo di sollievo alla figlia.
 
-Chiaro, diventerò Hogake e sposerò Hinata. Questi saranno i miei obbiettivi principali- finì Naruto.
-Bene. Ora vai, vi vedrete domani. Comunque una di queste sere sarai mio ospite a cena –concluse Hiashi. Detto questo padre e figlia rientrarono in casa.
-Ottima scelta Hinata, brava- disse l’uomo rivolgendo un sorriso alla figlia
-G-grazie padre, ora vado a dormire. Buonanotte -  rispose lei poi abbracciandolo.
 
Hinata si svegliò presto, erano circa le 7.30 quando scese di tutta corsa con un sorriso stampato in faccia, dirigendosi in cucina e trovandoci già suo padre, intento a leggere il giornale, e sua sorella Hanabi.
-Buongiorno a tutti – disse lei rivolgendo loro un meraviglioso sorriso.
-Buongiorno sorellona – rispose Hanabi chiedendosi cosa avesse la sorella.
-Tutto ok Hinata?- chiese alla maggiore
-S-sì, perché? Oggi è una meravigliosa giornata – rispose lei.
-No, niente... –concluse la minore.
 
Poi i tre si misero a fare colazione e, dopo aver  finito, Hinata si preparò per uscire, alle 9.30 si vedeva con Sakura e le altre per poi andare al campo di allenamento sette. Verso le 9.35 suono il campanello, il maggiordomo di villa Hyuga andò ad aprire e, dopo aver chiamato Hinata, l’uomo tornò in cucina. Hinata, intanto, scendeva per salutare le ragazze.
 
-Buongiorno ragazze, pronte? Andiamo! – chiese alle sue tre amiche che la aspettavano nel suo salotto.
-Sì, dai, andiamo! – disse Sakura
 
Da villa Hyuga le quattro ragazze, Ten Ten, Sakura,Ino ed Hinata uscirono ridendo e spettegolando tra loro. Arrivarono al campo di allenamento con dieci minuti di anticipo trovando una scena inaspettata , Naruto a petto nudo e tutto sudato che combatteva contro un centinaio di copie, tenendogli testa egregiamente e riuscendo a contrattaccare.
 
-Oh… - disse Ino
-Mio… - disse Ten Ten
-Dio... – concluse Sakura
 
Hinata intanto abbassava la testa imbarazzata e con il viso visibilmente bordeaux.
 
-Hai capito la piccola e timida Hinata, si è accaparrata uno tra i più belli del villaggio...- disse Ino
-M-ma cosa dici Ino! I-io mi sono messa con Naruto non per il suo aspetto fisico, ma per il suo carattere, per la sua determinazione, poi, che fisicamente assomigli ad un Dio greco, è la ciliegina sulla torta – rispose la corvina avvicinandosi al suo ragazzo, che aveva appena  terminato, stampandogli un leggero bacio sulla guancia dopo averlo abbracciato.
 
Dopo circa 20 minuti, tutto il gruppo era lì a ridere e scherzare, quando Naruto ebbe un'idea (strano, testa quadra ndr).
-Che ne dite di un  combattimento tra di noi? – disse lui ricevendo il consenso degli amici, tranne quello di Shikamaru, che preferì andare sotto ad un albero a dormire.
-Come ci dividiamo?- chiese Choji
-Che ne dite voi contro di me? – disse Naruto
-Va bene!- disse Sakura – Se ti senti cosi forte, ci affronterai tutti insieme, Baka!! – continuo lei
-Va bene! – rispose infine Naruto
 
Dopo circa 10 minuti, dei nove amici che combattevano contro il biondo solo Sakura ed HInata erano rimaste in piedi, anche se col fiatone e delle lievi escoriazioni sul corpo. Naruto, al contrario, sembrava fresco come una rosa e non aveva versato, si fa per dire, una goccia di sudore.
Sakura ed Hinata partirono all’attacco, quando dal bosco usci una figura con un lungo mantello con cappuccio in maniera da nasconderne l’identità e un kunai, pronta a colpire le due ragazze. Fu lì che successe l’inaspettato, Naruto si mise davanti ad essa proprio quando stava per colpire le due kunoichi. Bloccò il kunai con l'avambraccio destro, ma la lama si piantò in esso, aprendo una ferità sul braccio. Dopo averlo estratto, il ragazzo richiuse la ferita con delle bende che immediatamente si tinsero di rosso.
 
-Allora, mi spieghi cosa intendevi fare!? Potevi colpirle seriamente!- disse Naruto furibondo alla figura dinanzi a lui, fermando gli amici con un gesto della mano.
-Pensavo ti stessero per fare male, scusami Naruto -  disse lei togliendosi il cappuccio e rivelando una ragazzina dai capelli rossi sangue, occhi azzurro cielo, come quelli di Naruto. Era piu bassa di Naruto di circa una spanna e mezza, sembrava davvero agile nonostante il fisico minuto.
-Punto primo: pensi davvero che vi sia qualcuno in grado di uccidermi? Nel villaggio dove sono cresciuto, per di più! Punto secondo: azzardati un'altra volta a minacciare, tentare di eliminare o solo a pensare di fare del male a lei - indicando poi Hinata - e io scatenerò tutta la mia potenza su di te, CHIARO!!?- disse Naruto con tono furente, cosa che fece capire agli amici quanto Hinata fosse importante per lui e quanto il ragazzo poteva essere pericoloso. Poi con gesto del tutto inaspettato sferro un pugno alla bocca dello stomaco della ragazza facendola svenire all’istante. I ragazzi si precipitarono subito da lei per sincerarsi delle sue condizioni, mentre Hinata andò a vedere come stava Naruto.
 
-T-tutto ok? – chiese lei
-Sì, stai tranquilla. Non ti ha colpita, vero!?- rispose lui preoccupato
-No, sto bene. E grazie per avermi salvata... – disse lei stampandogli un tenero bacio sulla guancia.
 
La ragazza riprese conoscenza dopo mezz’ora ritrovandosi seduta ad un grande albero, con la schiena appoggiata ad esso. Sì alzò, cercando poi Naruto per scusarsi ancora e trovando il folto gruppo a chiacchierare, seduti all’ombra, non molto distante da lei. I ragazzi la videro subito e si aprirono a ventaglio dove, seduto al cento, vi era Naruto e, davanti a lui, la ragazza mora.
 
-N-naruto scusami, non lo sapevo, potrai mai perdo….- tentò di dire lei scoppiando in un mare di lacrime. A quel punto, Naruto decise che era meglio perdonarla e si alzò andando ad abbracciarla. Lei si appoggiò a lui piangendo sulla sua felpa nera-arancione. Si calmò dopo un poco e Naruto presentò ai suoi amici quella forza della natura.
 
-Ragazzi vi presento mia cugina Aka, ha 13 anni e viene dal villaggio del vortice. Da adesso in avanti vivrà con me. -  disse il biondo.
-Piacere – dissero loro sorridendo alla ragazzina, facendola sorridere di rimando.
-Aka, loro sono le mie amiche Sakura, Ino e Ten Ten mentre loro sono i miei amici Rock Lee, Kiba, Shino, Neji, Shikamaru. E infine, lei è la mia ragazza, Hinata -  disse lui presentando tutti gli amici alla cugina.
-Mi dispiace tanto per prima – rispose lei rivolgendosi alla rosa ed a Hinata.
-Tranquilla, non preoccuparti, non lo sapevi -  rispose Hinata sorridendogli.
 
La giornata terminò con i ragazzi intenti a chiacchierare e con le ragazze che si davano appuntamento l’indomani mattina per svagarsi nello shopping.
 
 
 
 
 
Angolo dell’Autore:
Bella!!
 
Nel prossimo capitolo tornerà il teme promesso, comunque definirò altre due coppie e ci sarà il confronto Sakura-Sasuke.
 
Ditemi cosa ne pensate, grazie.
 
Alla prossima!!!!
 

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Capitolo 10
*** Sorprese ***


Erano le 9.30 del mattino quando Sakura usci di casa per andare da Naruto, preoccupata per Aka, la cuginetta del biondo, obbligata a vivere con lui.
Ci vollero circa 10 minuti alla rosa per arrivare alla casa del compagno di squadra. Appena voltò l’angolo per imboccare la via dove abitava, trovò Hinata davanti alla porta, la quale bussava cercando di farsi aprire.
 
-Buongiorno Hinata – disse la rosa facendosi notare dalla corvina
-Buongiorno a te Sakura, anche tu qui? Come mai? – chiese all’amica
-Beh … ecco … ero preoccupata per Aka, lasciarla sola, con Naruto poi... Allora sono venuta per vedere se stava bene – disse la rosa
- Allora abbiamo avuto la stessa idea. Per carità, voglio bene a Naruto, ma in casa deve essere un disastro! – disse la corvina.
Poi le due si misero a ridere con spontaneità, dopodichè Sakura bussò violentemente la porta dell’appartamento del biondo, riuscendo a farsi aprire la porta.
 
-Sì? Chi è? – chiese Naruto con l’aria assonnata e stropicciandosi gli occhi, non curandosi di come fosse vestito.
 
Infatti indossava solo i boxere, alla vista di quella scena, sia Sakura che Hinata attraversarono tutte le sfumature di rosso. 
Il biondo si scostò lasciando uno spazio libero per permettere alle due ragazze di entrare.
Le due, però, vista la situazione, erano... come dire... pietrificate!
 
-Beh …  che fate lì? Volete entrare o restare lì davanti come due belle statuine? – chiese lui
 
Le ragazze entrarono il casa senza proferire parola tenendo la testa abbassata per la vergogna. Appena entrarono, videro Aka seduta al tavolo stropicciarsi gli occhi, era proprio come suo cugino.
 
-Ah … quasi dimenticavo …  Buongiorno principessa!– disse Naruto abbracciando Hinata e stampandogli un tenero bacio sulla guancia, cosa che fece diventare ancora più bordeaux la povera ragazza.
 
-B-buongiorno... - rispose lei
 
Dopo circa dieci minuti di chiacchiere e risate,  Sakura vista l’ora, si ricordò del secondo motivo per cui era a casa di Naruto.
 
-Hinata, Aka andiamo? – chiese la rosa
-S-sì – rispose la mora
-E dove se posso chiedere? – disse il biondo
-A fare shopping! E mi servirebbero un po’ di soldi, grazie! Stasera dormo fuori, Ino fa un pigiama party e mi ha invitata – disse la rossa al cugino
-Ma non ci penso nemmeno a lasciarti dei soldi così, alla rinfusa! Per stasera va bene, puoi dormire fuori, ma oggi verrò con voi per controllarti – disse il biondo.
 
Dopo le varie proteste di Aka, i quattro uscirono dirigendosi verso il luogo prestabilito per iniziare la mattinata. Ino e Ten Ten erano già li da diversi minuti, quando videro i quattro arrivare e, senza dire nulla sulla presenza del biondo, (strano da parte di Ino, ndr) i sei iniziarono il “giro”. Dopo circa trenta minuti e una quarantina di negozi svuotati, le ragazze, Hinata in particolare, si fermarono davanti ad un negozio ad ammirare diversi vestiti. Uno attirò subito l’attenzione della mora, un vestito lungo con uno spacco che arrivava fino alla coscia, o quasi, era bianco e senza spalline, inoltre era ornato da piccole pietre che sembravano diamanti, ma non avendo molti soldi con sé, e immaginando lo spropositato costo, sospirò, poiché non poteva comprarlo. A Naruto la cosa non sfuggì e, per fare una sorpresa a Hinata, decise che gliel’avrebbe comprato, dopodichè avvicinò a Sakura.
 
-Pss … Sakura, senti che taglia di vestiti porta Hinata?- chiese il biondo, sottovoce, all’amica.
- Porta una M, perché? -  disse lei.
- No niente, lascia stare – concluse lui
 
Dopo di che diede dei soldi ad Aka per il pranzo e con una scusa si allontanò.
Si diresse verso quel negozio visto prima e vi entrò con naturalezza.
 
-Buongiorno, desisera? –chiese la commessa
-Salve quel vestito bianco in vetrina ne avete uno taglia M? – rispose il biondo
-Si, glielo prendo subito – rispose la donna
- Ecco è questo? –chiese lei, mostrando il vestito al ragazzo.
-Si, lo prendo, quant’è? –chiese lui con noscialance
-Sono 150 mila ryo – rispose lei
-COSA??!! Così tanti!! … ma va bene... –disse lui, tirando fuori una mazzetta dal portafoglio appena estratto. 
Dopodichè uscì con la busta in mano e si diresse dal fioraio per acquistare una dozzina di orchidee bianche.
 
Si fece sera e le ragazze si ritrovarono per il loro pigiama party a casa di Ino.
 
-Dai Hinata dicci tutto! Come va tra te e Naruto? – chiese Ten Ten
-L’avete già fatto? –chiese maliziosa Ino
Hinata già alla domanda di Ten era divenuta rossa, a quella di Ino diventò bordeaux, se non viola scuro visto l’imbarazzo, poi però reagì in maniera inaspettata
 
-M-ma... e-e poi cosa faccio io con Naruto sono affari miei, se proprio volete saperlo, allora voi due ditemi cosa fate con Shikamaru e mio cugino Neji! – chiese lei rivolgendosi prima alla bionda poi alla castana
-Ehm…- riuscirono soltanto a dire le due
Fortunatamente suonò il campanello e dopo aver aperto, Ino trovò per terra una sportina con un biglietto appoggiato sopra e un mazzo di orchidee bianche, sul bigliettino vi era scritto : ” PER HINATA”. Così prese il tutto dentro casa e lo consegnò all’amica.
 
-Hinata è per te - disse la bionda
La mora prese il bigliettino e dopo averlo aperto lesse il contenuto:
 
«CARA HINATA
 
QUESTO È SOLTANTO UN PICCOLO PEGNO  PER DIMOSTRARTI QUANTO TI AMO
 
TUO NARUTO».
 
Le scesero delle lacrime di commozione mentre aprì il regalo fattole dal biondo e trovandovi il vestito della mattinata.
Mentre lei correva in bagno per provarselo,  le ragazze lessero il biglietto e si commossero, poi attesero l’uscita dell’amica dal bagno. Hinata, usci dopo circa cinque minuti, sembrava una ninfa, quel vestito le stava a pennello e metteva in risalto tutta la sua bellezza.
 
-Wow Hinata, ma stai d’incanto!! –disse Sakura
-Ragazze, scusate se mi intrometto, ma avete visto quanto costa?! – disse Aka
-No perché? –rispose Ten
Poi la rossa fece notare alle altre il cartellino ancora attaccato. (che genio u.u, ndr)
 
-Ma scherzi, 150 mila ryo!! – disse Sakura
-Tutte a te le fortune Hinata... Ma sono comunque felice, non ti ho mai vista così - disse Ino, con una nota d’invidia, andando poi ad abbracciare l’amica, cosa che fecero tutte una dopo l'altra.
La serata continuò così tra chiacchiere e risate.
 
 
Erano passate circa due settimane e il suo migliore amico, quel giorno, sarebbe tornato e doveva preparare il tutto.
Durante tutto questo periodo Naruto e Aka si erano allenati senza sosta e la ragazza, dopo aver supplicato il cugino un migliaio di volte, stava apprendendo il rasengan.
 
Saranno state circa le 8.30 e Naruto entrò in cucina trovando Aka seduta a tavola intenta a fare colazione, così decise di unirsi a lei.
 
-Aka, oggi ci alleneremo solo di pomeriggio, stamattina ho delle cose da fare, così ho chiesto a Sakura ed Hinata di allenarti, ti aspettano al campo 8 – gli disse lui mentre lei, correva a vestirsi, contenta di allenarsi con le sue amiche – Ah … Aka, cerca di non esagerare CHIARO!? – disse lui
- Sì, sì, stai tranquillo! Ciao! – disse lei, correndo fuori e sbattendo la porta.
 
Naruto si diresse verso il palazzo dell’Hokage e, dopo essere entrato ed aver evocato una copia, la lasciò lì e si diresse verso la porta nord. Usci dal villaggio e percorse circa due chilometri per poi appollaiarsi su di un ramo e riposare attendendo il suo amico.
 
-Pigro ti ho lasciato e pigro ti ritrovo, vero dobe? – disse, una figura incappucciata, con una leggera nota di sarcasmo
-Veramente aspettavo il tuo arrivo, TEME – disse lui abbracciando l’amico
-Sì, sì, è bello anche per me vederti ma ora staccati e andiamo –rispose l’altro
- Ok! Tecnica dell’evocazione inversa – disse il biondo.
La copia nell’ufficio di Tsunade sparì e ricomparvero Naruto e “l’altro” dinanzi alla donna, poi i due si sedettero sul divano mentre lei chiamava Shizune.
 
-Shizune –disse l’Hokage, immediatamente una donna dai capelli neri e con un maialino tra le mani entrò nell’ufficio.
-Si, Tsunade-sama, desidera?- chiese lei
-Chiama immediatamente i maestri Gai, Asuma, Kurenai, Kakashi e i rispettivi allievi. E anche Aka, tranne Naruto visto che è qui –disse lei indicando il biondo che salutò Shizune con il solito sorriso.
-Volo signorina!! – disse Shizune fiondandosi fuori dalla stanza.
 
I ragazzi e i rispettivi maestri arrivarono dopo circa venti minuti e videro Naruto seduto sul divano intento a chiacchierare con la persona a fianco.
-Signora Tsunade come mai ci ha convocati qui?– chiese Sakura
La donna non ebbe il tempo di rispondere che Naruto si alzò e chiese ai presenti di avvicinarsi a lui. Stava per comporre i sigilli necessari per la tecnica dell’evocazione inversa quando, di punto in bianco, un turbinio di corvi entrò nell’ufficio, e dinanzi a loro comparve Itachi Uchiha.
 
-EH … ITACHI UCHIHA e tu cosa fai qui!? –dissero tutti tranne naruto e la figura incappucciata di fianco a lui, che tremava visibilmente di rabbia.
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autore:
 
Bella!
Sì, lo so, vi aspettavate il ritorno di Sasuke effettivo, ma ho preferito rimandarlo al prossimo capitolo così da non lasciare suspance per il confronto tra lui e Sakura. L’arrivo di Itachi è un idea balenata nella mia mente cosi dal nulla.
 
RINGRAZIO tutti quelli che hanno messo questa storia tra le preferite, ricordate o seguite e vi chiedo di recensirla dicendomi pregi e difetti (spero solo pregi xD) e dicendomi anche cosa ne pensate.
 
Alla prossima

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Capitolo 11
*** Verità: il piano prende forma ***


Prima che i jonin e la figura incappucciata si fiondassero su Itachi, Naruto compose i sigilli e portò tutti sul monte Myoboku. Lì ad attenderli vi era il rospo Fukasaku.
 
-Naruto-san, è bello rivederti –disse il piccolo rospo verde
-Fukasaku-sama, è un piacere anche per me –rispose il biondo facendo un piccolo inchino, cosa che stupì tutti.
-Naruto, perché ci hai portato in questo posto? E poi dove diavolo siamo? E perché qui con noi c’è Itachi Uchiha? Me lo spieghi?! – disse Sakura sbraitando.
-Calma, ora vi spiegherò tutto, ma prima… –senza finire la frase tolse il cappuccio alla figura incappucciata che si rivelò essere Sasuke. Già, proprio quel Sasuke che tre anni e mezzo prima aveva abbandonato il villaggio. Alla vista del moro, le gambe di Sakura cedettero e  fu costretta ad inginocchiarsi per evitare di cadere di botto. I suoi occhi si inumidirono, poi, come un fiume in piena, le lacrime le rigarono il volto facendo emergere una debolezza che pensava di aver perso.
Naruto, non curandosi di Sakura, cominciò a raccontare i fatti avvenuti sei anni prima, di come un gruppo di ninja, temendo che gli Uchiha prendessero il comando di Konoha, ordinarono a Itachi di sterminare tutto il clan.
 
- So che vi state chiedendo che fine ha fatto questo gruppo e perché questi due sono qui – disse Naruto. – Purtroppo questo gruppo, nell’ultima anno e mezzo,ovvero da quando conosco la verità, è stato quasi completamente spazzato via, è rimasto solo un membro, ma essendo troppo potente, fino ad ora non ero riuscito a raccogliere le prove necessarie a incastrarlo. Codesta persona è un ninja di Konoha – disse lui lasciando basiti tutti i presenti.
- E chi sarebbe, se posso chiedere, colui che ordito questo macabro piano? – chiese Shikamaru.
- Si tratta di qualcuno ai vertici del villaggio. Sto parlando del consigliere Danzou - rispose al Nara.
Dopo quell’affermazione anche l’Hokage, rimasta impassibile fino a quel momento, aveva cambiato espressione. Neanche lei, che era a conoscenza di quasi tutti i dettagli, si aspettava una notizia del genere. Danzou era un viscido, e lo sapeva bene, ma non si aspettava di certo una cosa simile.
 
- Se quello che dici tu è vero, come potremmo incastrare il consigliere? – chiese la sannin.
- Visto che solo adesso la spia che avevo infiltrato nella Radice è riuscita a raccogliere una specie di “confessione” e che questi due sono qua, potremmo organizzare un finto processo in modo da sfruttare l’occasione per informare tutta Konoha!!–  rispose il biondo mostrando un sorriso da ebete (non una novità, ndr).
 
-E noi che dovremmo fare? – chiese Sakura –Dovremmo fidarci, oltre che delle tue parole, anche di quelle di questi due – continuò lei
 
-Per me potete fare quello che vi pare, non vi sto chiedendo di aiutarmi, sta a voi scegliere se farlo o no. Volevo solo informarvi, di quello che pensate non mi interessa. Potete credermi o meno, tanto farò comunque di testa mia. Io eliminerò tutti i membri della radice, lasciando in vita  solo la mia spia – disse Naruto rivolgendosi agli amici con uno sguardo freddo, da far gelare il sangue.
 – Mentre Sasuke e Itachi elimineranno Danzou – concluse il biondo.
Poi  avvenne un fatto inaspettato. Hinata, dapprima rimasta dietro a tutti gli altri ad osservare la scena, si fece largo tra i compagni dirigendosi verso Sasuke e Naruto
-Hinata dove vai? Aspetta! Non puoi fidarti di quei due cosi alla leggera, FERMATI!! – gridò Kiba alla compagna di team.
-Voi fate pure quello che vi pare, ma se N-naruto si fida di Sasuke, allora anche io mi fido di lui. Bentornato a Konoha, S-sasuke –disse la corvina avvicinando la mano al moro in  maniera da stringerla.
-Ti ringrazio Hinata. Dobe non fartela scappare, è unica – disse Sasuke stringendo la mano ad Hinata.
-Questo lo so già, Teme – rispose il biondo, abbracciando da dietro la ragazza, facendola arrossire.
 
Qualche ora dopo..…
 
Quasi tutta Konoha era riunita davanti alla magione dell’Hokage. Al centro, proprio davanti alla porta di ingresso, vi era una scrivania con quattro sedie e di fronte vi era un’ altra scrivania con tre sedie. Dietro la seconda scrivania vi erano seduti tutti, o quasi , gli abitanti di Konoha, dagli shinobi alla popolazione.
Nella scrivania posta davanti alla magione, vi erano seduti i tre consiglieri anziani, tra cui Danzou, e al centro l’Hokage. Nell’altra, invece, erano seduti, rispettivamente da destra, Itachi, Sasuke e Naruto.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autore:
Lo so, sono in ritardo, chiedo scusa, ma ho avuto da fare. So che questo capitolo è corto, il prossimo, ve lo prometto, sarà più lungo. Ovviamente vi chiedo di dirmi cosa ne pensate.
Alla prossima!

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Capitolo 12
*** La verità viene a galla ***


La tensione si tagliava col coltello. Vi era tutta Konoha, shinobi e non, ad assistere a quel processo. Secondo le indiscrezioni “trapelate” dall’ufficio di Tsunade, o almeno così si era fatto credere, Naruto Uzumaki aveva catturato i due nunekin al confine del villaggio della foglia, consegnandoli come prigionieri. Sperando, però, che almeno Sasuke venisse assolto, ed è così che, almeno quasi tutti quelli che non conoscevano la verità, la pensavano.
 
-Siamo qui oggi per giudicare i due fratelli Uchiha.- disse Tsunade
- L’accusa per quanto riguarda Sasuke  è il tradimento del proprio villaggio, mentre per quanto riguarda Itachi, le accuse vanno dallo  sterminio del proprio clan, all’abbandono del proprio villaggio e all’ingresso nel gruppo di traditori, che mirano alla distruzione dei villaggi ninja, chiamato Akatsuki –
 
- Solo per questo andrebbero giustiziati – disse Danzou con un tono di voce che trapelava odio.
 
-Non ho finito consigliere Danzou, quindi è pregato di tacere – disse furente l’Hokage – Itachi ha promesso di fornirci informazioni utili sull’Akatsuki se le accuse a carico di Sasuke cadranno – continuo la donna 
-Mi oppongo, Itachi Uchiha ci fornirà comunque le informazioni, che lo voglia o no. Questi due sono traditori del villaggio andrebbero giustiziati seduta stante –disse aspramente Danzou
- Qui l’unico traditore sei tu, hai ordinato a mio fratello di sterminare il proprio clan, perché temevi che gli Uchiha andassero al potere, in maniera tale da poter divenire Hokage quando te ne sarebbe capitata l’occasione – disse Sasuke, ringhiando e alzandosi dalla sedia, dirigendosi verso l’uomo ma venendo bloccato da Naruto, che fino a quel momento era rimasto in disparte.
-Sono accuse gravi le tue moccioso … hai qualche prova a sostegno di quello che dici? È la tua parola contro la mia … che fino a prova contraria non vale molto – disse il consigliere con un ghigno di sicurezza sulla faccia.
 
Sasuke si limitò a ringhiare  facendo capire di non essere in possesso delle suddette prove, almeno non lui. Fu lì che avvenne l’inaspettato, Naruto, fino a quel momento rimasto in silenzio, prese l’iniziativa.
 
-Lui non avrà quelle prove, ma io sì – disse il biondo affiancando l’amico rimasto in piedi.
 
Dopodiché compose i sigilli ed evoco Gamatsu, un piccolo rospo di colore rosso e nero, che si alternavano con righe verticali e chiamò vicino a se Ino, l’unica tra i suoi amici che poteva aiutarlo.
 
-Lui è Gamatsu, un rospo in grado di mostrare, tramite un proiettore sensoriale e un esperto sensitivo, i propri ricordi- continuò, chiedendo a Ino di avvicinarsi e di mettere una mano sopra il rospo, cosa che le fece abbastanza schifo, e al proiettore sensoriale.
 
-E cosa dovrebbe succedere? – chiese Tsunade
-State a vedere – rispose Naruto
 
Dal proiettore partì una luce diretta su una tela bianca posta di fronte a esso. Le immagini mostravano il consigliere nella Radice discutere con i suoi sottoposti. Dopo dieci minuti di video, l’attenzione di tutti i presenti si concentrò completamente sulle immagini.
 
-Maestro Danzou, volevo informarla che è stata richiesta la sua presenza al processo di Sasuke e Itachi Uchiha- disse un ragazzo di carnagione pallida e dai capelli neri presente nel video.
-Sai, avverti la squadra n.4. Che si tengano pronti, in un modo o nell’altro quei maledetti Uchiha moriranno.- rispose Danzou. Dopodiché il ragazzo uscì dall’inquadratura.
-Se solo sei anni fa Itachi avesse eliminato anche suo fratello come gli avevo ordinato, ora non mi troverei in questa situazione. Beh, perlomeno quei due sono odiati, quindi non mi sarà difficile eliminarli- disse tra sé Danzou girovagando per la stanza.
 
Un urlo ridestò l’attenzione di tutti. Danzou si trovava a circa due metri a sinistra dagli Uchiha e tenendo in braccio una bambina che minacciava con un kunai puntato alla gola. La madre, preoccupata per la figlia, lanciò un altro urlo disperato.
-Terumi!- chiamò la donna.
-Lasciala andare, maledetto bastardo!!- ringhiò Sasuke.
-Altrimenti?! Cosa pensi di farmi moccioso?!- rispose Danzou.
 
Fu in quel momento che Naruto agì.
-Bansho tenin!- disse lui attirando a sé la bambina e lasciandola andare verso la madre.
Tutti osservarono il ragazzo. I suoi occhi da azzurro cielo erano diventati grigi con sei iridi circolari concentriche.
-Ti presento una delle abilità del mio clan: il rinnegan!- gridò lui verso il nemico.
Questo fatto lasciò nemico e amici di sasso.
 
 
 
 
Angolo autore:
Bella!!!!!!!
Capitolo corto ma pieno. Vi chiedo ancora di recensire e di dirmi cosa ne pensate.
Sarò in vacanza dal 16 fino al 30, quindi ci rivedremo a settembre.
CIAO!!!

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Capitolo 13
*** Konoha sotto attacco ***


L’attenzione di tutti era rivolta verso Naruto. Quegli occhi azzurro cielo, quegli occhi che erano capaci di leggerti nel profondo dell’anima, adesso non c’erano più. Al loro posto due occhi grigi, inespressivi, freddi. Erano rimasti tutti senza fiato. Approfittando di questa situazione Danzou corse via ma, al suo inseguimento, partirono immediatamente i due fratelli Uchiha, Sasuke in particolare furente come pochi.
 
-Muoviamoci!- disse Naruto chiudendo un attimo gli occhi. Quando li riaprì avevano ripreso il loro colore naturale.
 
Tutti i team erano scattati per seguire e dar manforte, non che ne avesse bisogno, a Sasuke. Erano stati “convinti” da Naruto che era in testa al gruppo. Non fecero neanche cento metri che un kunai con una carta bomba si incastrò nel terreno a pochi passi dal biondo che, con un rapido balzo, riuscì a schivare l’esplosione.
 
-Non vi permetteremo di aiutare quel traditore- disse un ambu appena comparso con al suo seguito un centinaio di shinobi.
 
-Perché fate questo? Perché aiutate Danzou nel suo folle piano?!- domandò Sakura.
 
-Noi seguiremo sempre il maestro Danzou!- rispose l’uomo.
Un’esplosione dal lato nord di Konoha attirò l’attenzione di entrambe le fazioni e un giovane chini arrivò di gran carriera per avvisare l’Hokage.
 
-Signorina Tsunade! Due ninja hanno attaccato il villaggio! Sono estremamente potenti, non riusciamo a fermarli! Indossano un mantello nero- disse il ragazzo con il fiatone.
 
-Descrivimeli- ordinò Naruto.
 
-Beh… indossano un mantello nero… ehm…- disse lui spaesato.
 
-I ninja! Non cosa indossano!- gli urlò Naruto, spaventandolo.
 
-Ah! Sì… scusi… uno ha i capelli grigi tirati indietro (stile Loki <3 in Thor, ndr) con una grossa falce e l’altro ha la carnagione molto pallida e la bocca cucita come una bambola- disse il ragazzo.
 
-MERDA!- imprecò Naruto. –Aka! Sakura! Hinata! Occupatevi di questi- indicando gli ambu, - Ah, una cosa ragazze! Eliminateli senza pietà!!-
 
-Naruto, ma… tu hai capito di chi si tratta?- chiese Shikamaru.
 
-Sì. E siamo nei guai. Uno è immortale, l’altro possiede cinque cuori. Sono tra i più forti dell’organizzazione “akatsuki”- disse lui visibilmente preoccupato. –Nonna! Per fermare questi due dovrò intervenire personalmente. Mi serviranno soltanto tre persone: Shikamaru, Neji e Gaara- disse lui chiedendo anche il consenso all’amico Kazekage.
 
 
Inizio flashback
Due giorni prima
 
Il contingente di Suna attraversava la foresta dirigendosi verso Konoha. Vi erano il Kazekage, Matsuri, Kankuro, per la sfortuna di Shikamaru Temari, Maki e il promettente marionettista, già chunin, Tsuki. Gli ultimi due erano rispettivamente allievi di Temari e Kankuro.
Il contingente arrivò a Konoha nel tardo pomeriggio e ad attenderli all’entrata della porta principale vi era la “testa quadra” con un grosso bernoccolo in testa. Al suo fianco una Hinata rossa in viso per essere mano nella mano col biondo e una Sakura visibilmente adirata, probabilmente per un comportamento di Naruto.
 
Fine flashback
 
 
Mentre una contenta Aka, una furiosa Sakura e Hinata, che in quel momento sembrava una tigre di ghiaccio, si abbattevano sugli ambu mentre i quattro capitanati da Naruto si dirigevano verso la porta nord.
 
 
 
 
Angolo dell’autore
 
Perdonate il mio ritardo… ero in vacanza e non avevo il computer.
So che il capitolo è corto, ma nel prossimo inserirò due combattimenti quindi ho preferito accorciare questo. Per quanto riguarda la citazione su Loki, non è opera mia! Colpa di Levy94 e della sua fissazione. Ma visto che mi da una mano, tanto vale accontentarla.
Ringrazio quelli che seguono/recensiscono, vi chiedo come sempre di dirmi quello che pensate.
Alla prossima!

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Capitolo 14
*** In difesa di Konoha parte 1 ***


I quattro shinobi attraversavano il villaggio saltando da un tetto all’altro, dirigendosi verso il luogo dove i due nunekin stavano affrontando i ninja di guardia alle mura.
 
Asuma Sarutobi stava affrontando uno dei due nunekin, per la precisione Hidan, mentre Kakuzu osservava spazientito
 
-Muoviti Hidan, non abbiamo tutto il giorno, dobbiamo trovare la forza portante dell’ennacoda – disse Kakuzu con voce roca mentre Hidan bloccava Asuma nel suo triangolo, impedendo i movimento al Jonin di Konoha
 
-Non mettere fretta al rito per il grande Jashin!!! – rispose al compagno mentre si piantava la falce nel ginocchio, facendo gemere di dolore Asuma poiche, essendo all’interno del triangolo ed essendo direttamente collegato al nunekin, ogni ferita subita da Hidan si ripercuoteva su Asuma.
 
-Suiton : grande flusso- poco dietro Asuma si generò una grande massa d’acqua che cancellò il triangolo facendo cadere a terra il Jonin. Poi successe tutto in un attimo, davanti ad Asuma comparvero Naruto e gli altri tre, e, mentre il biondo, Shikamaru e Gaara affrontavano i due nunekin,  Neji portava il jonin all’ospedale.
 
-Maledetto, non avevo ancora finito!!- urlò Hidan verso Naruto e tentando di lanciarsi verso di lui.
Non ci riuscì perché si trovò bloccato dall’ombra di Shikamaru, furente per il trattamento subito ai danni del proprio maestro.
 
-Naruto! Di questo qui me ne occupo io. Da solo. Per favore, non intervenire.- disse Shikamaru con rabbia all’amico.
 
-Come ti pare… io mi occupo del “pupazzo” qui accanto.- rispose lui con tono annoiato.
Mentre questi due battibeccavano Gaara li guardava stranito.
 
Naruto si lanciò contro Kakuzu ingaggiando un combattimento corpo a corpo che non produsse risultati.
 
-Fuuton: palmi dell’uragano- esclamò Naruto facendo partire un potente getto d’aria dalle mani.
 
-Katon: palla di fuoco suprema- disse una delle quattro marionette nere fatte di fibra, essa indossava una maschera bianca stile ambu con disegnata il simbolo kanji del fuoco.
 
-Devo eliminare quella marionetta con l’abilità del fuoco. Okay.- disse Naruto. –Suiton: rapide devastatrici -  dei forti getti d’acqua si generarono dalle mani di Naruto e come un fiume in piena si diressero verso la marionetta con l’abilità del fuoco. Fu li che accadde l’inaspettato, Kakuzu si interpose davanti senza subire alcun danno.
 
-Non puoi farmi nulla con quella ridicola tecnica d’acqua – disse il nunekin – Doton:presa terrestre – continuo Kakuzu e subito delle braccia fatte di terra bloccarono le caviglie di Naruto impedendogli i movimenti.
 
-Katon: drago di fuoco – disse Kakuzu pensando cosi di sconfiggere il ninja di Konoha.
 
-Raiton: armatura- disse Naruto elettrificando tutto il corpo e liberandosi dalla tecnica di Kakuzu.
 
-Fuuton: Rasenshuriken- gridò Naruto prima di lanciare il suo attacco che non solo annullò la tecnica del nemico, ma lo colpi in pieno lacerandogli i tessuti ed eliminandolo.
 
Nel frattempo Shikamaru aveva sigillato Hidan all’interno di una buca nella foresta del clan Nara e a protezione vi erano numerose carte bomba.
 
Dall’altra parte di Konoha stava per consumarsi il duello tra Danzou Hoshimura e Sasuke Uchiha…
 
 
Angolo dell’autore: perdonate il mio enorme ritardo ma tra Università e blocco dello scrittore non sono mai riuscito a scrivere.
Ditemi cosa ne pensate, GRAZIE!!!!!
 
Alla prossima, sperando sia più breve l’attesa stavolta
 

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