vendette personali ad hogwarts

di lunadivergente21dw
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un viaggio tranquillo ***
Capitolo 2: *** Un viaggio tranquillo parte 2 ***
Capitolo 3: *** primi giorni ***
Capitolo 4: *** Quidditch ***
Capitolo 5: *** Quidditch parte 2 ***
Capitolo 6: *** Di nuovo cadute.. ***
Capitolo 7: *** la solita fortuna sfacciata ***
Capitolo 8: *** Idee geniali ***
Capitolo 9: *** ups.. ***
Capitolo 10: *** colpe e rimorsi ***
Capitolo 11: *** gene Weasley ***
Capitolo 12: *** Bagni allagati e punizioni ***
Capitolo 13: *** Idditch al cioccolato! ***
Capitolo 14: *** pensieri ricorrenti ***
Capitolo 15: *** DOLCEZZA E ADRENALINA ***
Capitolo 16: *** Rivelazioni sconcertanti ***
Capitolo 17: *** L'indimenticabile giornata ad Hogsmeade ***
Capitolo 18: *** É solo l'inizio ***



Capitolo 1
*** Un viaggio tranquillo ***


Prima di iniziare a raccontarvi la TRANQUILLA storia di Elisa ad Hogwarts, ve la dovrei presentare...
(siete fortunati che sia io a presentarvela perchè lei non saprebbe nemmeno descriversi! Forse per paura di dire troppi pregi? mah.. questo non lo scopriremo..);
Elisa è una ragazza simpatica, intelligente, creativa, servirebbero un milione di parole per descriverla ma non abbiamo tempo per questo... Vi basti sapere che è una persona fantastica, sempre pronta ad aiutare gli amici e molto fantasiosa.
Quinto anno e Corvonero fino al midollo. Inutile dire che la sua rendita scolastica è ottima, se lasciamo stare le lacune in aritmanzia.. Ma andiamo, nessuno è perfetto!
La vita scolastica di Elisa è stata abbastanza tranquilla finchè non arrivó quest'anno.
"Perchè?" vi chiederete voi, forse perchè è l'anno dei G.U.F.O.? Assolutamente no, ma il motivo è semplicissimo: è il primo anno ad Hogwarts per i suoi carissimi fratelli, Lorcan e Lysander, due gemelli deliziosi se non si dà peso a tutti i pasticci che combinano nel giro di pochi minuti.
Non ci crederete mai ma i due " dolcissimi" ragazzini sono riusciti a mettere in imbarazzo la sorella maggiore già durante il viaggio nell'Hogwarts express;
Infatti, subito dopo che Elisa salutò i genitori (nonchè Luna Lovegood e Rolf Scamander) ed essere salita sul treno, Lorcan, che all'apparenza sembra un angioletto (e se non è in compagnia del fratello lo è veramente) le andò incontro:
-Puoi firmare qui?-
-È un'altra delle tue iniziative per difendere i diritti di uno Jobberknoll?- le rispose lei.
-Sí, qualcosa del genere... Il fatto è che qui  non conosco nessuno e ho pensato che se gli altri vedono già qualche firma... soprattutto se è la tua! Insomma, sei un prefetto e..-
-Okay ho capito dammi quella piuma- lo interruppe lei raddolcita dalle sue parole.
Non l'avesse mai fatto... appena appoggiata la punta della piuma sulla pergamena, tutto l'inchiostro le finí sulla faccia e le impiastricciò tutti i capelli; dalla sorpresa (o per meglio dire, dallo spavento) iniziò ad indietreggiare finchè non trovo un appoggio, andò infatti addosso ad un ragazzo facendolo cadere.
-Scusa!- gli disse Elisa quasi urlando e poi corse verso lo scompartimento in cui la aspettavano le sue amiche seguita dagli sguardi dei presenti e dalle risate dei gemelli.

* Angolo "autrice"
Spero che questa mia prima fan fiction vi sia piaciuta! Se non sapete cosa sia uno jobberknoll, vi consiglio di consultare al piú presto la vostra copia de: "gli animali fantastici: dove trovarli''
Ora mi rivolgo direttamente ad Elisa: anch'io so come divertirmi!

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Capitolo 2
*** Un viaggio tranquillo parte 2 ***


Mi scuso in anticipo per la brevità del racconto,
 ma dovevo dividerlo cosí..
mi spiace XD



-Elisa?!?- esclamarono all'unisono Lily e Beatrice non appena la nostra povera protagonista entrò nello scompartimento.
-Quei due... delinquenti! Dovevo aspettarmelo, sono stati buoni come angioletti fino alla stazione...- disse in fretta e furia Elisa.
-Beh... prendilo come un bentornato!- Lily stava per ridere alla battuta di Beatrice ma non osò nemmeno sorridere quando vide lo sguardo di Elisa.
-Ciao ragazze! Woo... Che succede? Sembri nera di rabbia- (ancora rido per questa sua battuta) disse James entrando .
-Lascia perdere..- rispose Elisa cercando di togliersi l'inchiostro dalla faccia, risultato? Si sporcò di nero anche le mani.
Se era arrabbiata per il tiro mancino dei fratelli, ora era infuriata perchè, conoscendo James l'avrebbe raccontato a tutta la banda Weasley e si sa... Victoire non sa tenere una cosa per sè nemmeno se la pagassero 1000 galeoni.
-Forza, vieni qui- disse Beatrice tirando fuori delle salviettine umidificanti dallo zaino mentre Lily cacciava fuori il fratello.
Impiegarono tutto il viaggio e la prima parte del banchetto per togliere  l'inchiostro dai capelli perdendosi cosí la cerimonia dello smistamento.
Non avrebbe mai voluto perdersi la cerimonia dei due fratelli, soprattutto se a causa loro!
Avrebbe parlato con loro al piú presto, ma prima le sarebbe dovuta passare l'arrabbiatura.
Intanto continuava a pensare che avrebbe dovuto scusarsi meglio con il ragazzo a cui era andata addosso... il problema?
Non aveva visto chi era perchè aveva gli occhi chiusi a causa dell'inchiostro.
Alla fine pensò che Merlino l'avrebbe aiutata in qualche modo e si consolò con l'ottimo budino che solo ad Hogwarts sanno fare.

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Capitolo 3
*** primi giorni ***


I risvegli sono sempre traumatici, ma per fortuna c'è sempre un'amica pronta a farti sorprese... Infatti, la mattina del primo giorno di scuola, Elisa non aveva proprio voglia di essere derisa dai Weasley e dai Potter (solo da Fred e James in realtà, stava già pensando ad uno scherzo adatto ai due), cosí, Beatrice si svegliò prima del solito per andare alle cucine a prendere pancake con sciroppo d'acero e succo di zucca per rallegrare la giornata all'amica, la quale rimase sorpresa dato che l'unico buon giorno speciale riservato a Beatrice è stato quando le ha versato un secchio di acqua ghiacciata dritto dritto in faccia...
Fu un giorno prevalentemente tranquillo... Hey, non fraintendiamoci, io lo reputo un giorno tranquillo quando ti riempiono di compiti e ti danno una punizione per essere mancata alla tua prima riunione da prefetto; difatti, avrebbe dovuto parteciparvici il giorno prima, ma l'incidente con l'inchiostro la portò in un altro mondo e non si preoccupò d'altro, fu cosí che nel fine settimana avrebbe dovuto scontare una punizione. E indovinate con chi... ma certo!! col professor Ruf!
Quindi il divertimento sarebbe stato al massimo (ovviamente siamo sarcastici).
Tornando al primo giorno, a migliorare la situazione furono due ore di aritmanzia, durante le quali, Elisa cercò di capirci qualcosa, non sapete quanto impegno ci ha messo ma.. ahimè, era negata come lo era Harry Potter in pozioni...
Lasciò perdere in fretta e guardò fuori dalla finestra per gli ultimi 30 minuti della lezione(chissà che aveva per la testa), al che, il professore, del quale non ricordo il nome dato che non ho mai fatto aritmanzia in vita mia, la trattenne altri 5 minuti per riprenderla e farle la ramanzina, insomma, le solite cose che dicono i professori, guarda che questo è un anno importante.... devi impegnarti... non puoi sempre pensare ai cannoni di chudley.. e cosí via.
Ma non le importò piú di tanto, aveva già mille nargilli per la testa...
Alla sera vide che Lysander era al tavolo di serpeverde, mentre Lorcan a quello di Tassorosso, il che non la sorprese, visto che (come ribadito in precedenza) Lorcan combinava guai solo in presenza del gemello e la tranquilizzava il fatto che fossero divisi, almeno cosí la scuola aveva  meno possibilità di cadere a pezzi.

¨angolo autrice
Avevo intenzione di pubblicare la settimana prossima ma dovevo farmi perdonare una cosa.
Scusa Eli, ti voglio una galassia di bene e non una galassia normale.. Ma una galassia inquietante!!
Ti prego, scusami!

 

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Capitolo 4
*** Quidditch ***


Vi avevo lasciati al primo giorno di scuola e oggi avevo intenzione di passare direttamente al sabato dato che gli ultimi giorni passarono normalmente (relativa normalità si intende).
Come già detto Elisa avrebbe dovuto scontare una punizione col professor Ruf e quale giorno migliore per passare due ore e mezza ad ascoltare un fantasma che parla per poi riassumere tutto in due pergamene che non il sabato?
E fu cosí che passò la mattinata...
Per quanto riguarda il pomeriggio, anche quello fu pieno; dovete sapere che era il giorno dei provini di Quidditch per i Corvonero ed Elisa sognava di entrare a far parte della squadra da quando ha assistito alla sua prima partita. Il ruolo per il quale avrebbe provato è quello di battitrice.
Già a pranzo la tensione era al massimo, non potete immaginare... continuava a guardare il suo piatto e non rvolgeva la parola a nessuno.
-andrà bene!- le disse Albus.
Nemmeno si era accorta che lui e Lily l'avevano raggiunta.
-sí, non sono preccupata- rispose lei con malinconia.
-Invece sí, hai un muso lungo quanto la lingua di James quella volta che zio George gli ha dato una delle sue caramelle!- esclamò Lily.
Elisa non potè non mettersi a ridere,
-James ha preso una mou mollelingua? E come è andata a finire?- rispose divertita.
-Oh.. storia lunga... il giorno piú bello della mia vita!- disse Albus trattenendo le risate.
Cominciarono a raccontare di come James cercoò disperatamente di rimettere la lingua al suo posto scoppiando a ridere ad ogni parola.
-Ma dov'è Beatrice?- chiese Elisa alla fine del discorso.- Non la vedo da ieri sera!!-
-Non ne ho idea, me lo stavo chiedendo pure io- disse Albus
-Io lo so! Ha ricevuto una punizione da Lumacorno, non so che ha combinato ma mi ha detto che non si sarebbe persa il tuo provino per nulla al mondo- disse tranquillamente Lily.
-Oh no! Il provino!!- esclamò Elisa.
Sí perchè quando si è tra amici il tempo scorre in fretta e mancavano sette minuti all'inizio dei provini.
Fu cosí che i tre amici cominciarono a correre come matti verso il campo da Quidditch.


-Angolo autrice
Scusate per il ritardo ma la scuola mi riempie di impegni..
¨Quidditch? che succederà?? Io lo so! ma non ve lo dico XD

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Capitolo 5
*** Quidditch parte 2 ***


Ed eccola lí, appena scesa dalla scopa.
Ne aveva prese 8 su 10 ma pensava di aver fatto uno dei peggiori provini della storia.
Beatrice (che aveva corso come non mai per non perdersi il provino dell'amica) le corse incontro e la abbraccò.
-Sei stata grande!-disse orgogliosa.
-Ne ho mancate due!- ribattè lei
-Ma dai! Sei stata una dei migliori! È stata l'emozione a farti sbagliare!- esclamò l'altra.
-Okay...- si rassegnò perchè sapeva benissimo che Beatrice sarebbe stata capace di andare avanti all'infinito con frasi di incoraggiamento.
Dopo che il capitano di Corvonero comunicò loro che avrebbe affisso i risultati sulla bacheca della sala comune nei giorni successivi, Elisa si diresse verso lo spogliatoio e ci mise un bel po' perchè voleva rimanere da sola, per questo la capisco perfettamente, insomma...
Dopo una giornata piena, l'unica cosa che si ha voglia di fare è distendersi e rilassarsi, magari facendo cio' che ci piace di piu', nel suo caso leggere.
Sarebbe rimasta nello spogliatoio a leggere ma arrivarono le componenti della squadra di Tassorosso per l'allenamento quindi si diresse fuori camminando lentamente con gli occhi incollati al libro (Narnia, uno dei suoi preferiti).
Penso abbiate capito che non guardava nemmeno dove metteva i piedi, quindi non fu una sorpresa quando inciampò su un sasso e andò a sbattere contro qualcuno..

-angolo autrice
Questo è per farmi perdonare il ritardo
sì, mi diverto MOLTO a finire le storie in questo modo, non è per vendetta.. assolutamente no :)
commentate pure

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Capitolo 6
*** Di nuovo cadute.. ***


''quindi non fu una sorpresa quando inciampò su un sasso e andò a sbattere contro qualcuno...''

Il libro, lo zaino e la scopa finirono qualche metro più in là, si affrettò a scusarsi con lo sfortunato ragazzo mentre recuperava le sue cose.
E alle sue scuse il ragazzo rispose:

-Beh... Dovrei iniziare ad abituarmici! Questa settimana due scontri, vuoi battere il record per la prossima? Insomma.. hai queste grandiose idee sui record e non me ne parli? E poi quest'anno non mi hai ancora salutato! Quindi, o il venirmi addosso ogni qualvolta ti vedo è un modo tutto tuo per salutarmi affettuosamente oppure negli ultimi mesi non ti sono mancato per niente- a questo punto il ragazzo incrociò le braccia e la guardò divertito.

Dopo la frase ascoltata Elisa si decise ad alzare lo sguardo e guardare in faccia la sua vittima anche se non ne aveva bisogno per capire di chi si trattava, avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. -Teddy!!!- così dicendo gli saltò letteralmente in braccio facendolo quasi cadere (di nuovo);

-Scusa! Mi sei mancato tantissimo questa estate! Mi dispiace di non averti salutato prima ma non ho avuto tempo... Ci hanno riempito di compiti! Siamo pieni come tacchini nel giorno del ringraziamento!- disse tutto d'un fiato la ragazza.

-Tacchini nel giorno del ringraziamento... Questa me la segno! Comunque... ciò non significa che ti abbia perdonata per non essere venuta a salutarmi prima, io! Il tuo più grande amico! Un ragazzo magnifico, con un ottimo senso dell'umorismo....-

-Sí, sì. Mi farò perdonare- lo interruppe Elisa alzando gli occhi al cielo per poi scoppiare a ridere, quella sua modestia l'aveva sempre fatta ridere nei loro lunghi anni di amicizia.

-Teddy! Non gingillarti e vieni ad allenarti!- li interruppero i compagni di squadra di Teddy.

-Uff.. Beh allora ci vediamo in...- cominciò Teddy ma fu subito interrotto da  Lorcan che chiamava la sorella a gran voce. -giro... Dovremmo pietrificare l'intera scuola, così almeno avremo tempo per parlare- continuò, poi scompigliò i capelli alla ragazza e corse via, verso il campo da Quidditch.

-Elisa! Elisa! Lysander è nei guai!- gridò Lorcan.
A queste parole la ragazza distolse lo sguardo dalla testa azzurra che si allontanava e andò incontro al fratello preoccupata.

-Se è un altro dei vostri scherzi, giuro che stavolta...-
-No Eli! Non è uno scherzo! Stavolta è tutto vero!- rispose il fratello con un tono estremamente preoccupato, al che lei non poté non credergli.

Mentre lo seguiva, lui le spiegò cosa combinò il gemello, dovete sapere, infatti, che un altro ragazzino di Serpeverde sfidò Lysander a volare fino alla torre di Astronomia e come potrete immaginare, lui si affrettò ad accettare.
Il problema? Beh, il problema sta nel fatto che Lysander non è di certo bravo nel volo, era un po'.. come diceva il fratello... impedito.
Risultato fu che riuscì ad arrivare alla torre ma per miracolo visto che si lanciò dalla scopa quando non riuscì piú a controllarla compiendo così un atterraggio di fortuna, fortuna per il ragazzo ma non per la scopa, la quale si danneggiò andando a schiantarsi a terra.

-Beh non si è fatto niente, dove sta il problema?- chiese Elisa mentre attraversavano il cortile per arrivare sotto la torre.

-Il problema è che sta arrivando Gazza e non si può accedere alla torre in queste ore!- rispose Lorcan quando arrivarono.

-E io che dovrei fare?- chiese lei nel panico.

-Pronto?!?- Hai una scopa in mano!!-

-Oh Merlino.. cosa mi tocca fare..- borbottò la ragazza.

Fu così che montò sulla scopa e si trovò a volare sempre più in alto fino a raggiungere la torre.




_ angolo ''autrice''
ecco finalmente svelata l'identità del povero ragazzo, certo, avrei dovuto rivelarla più avanti ma mi avrebbero cruciata..
e cosa succederà ad Elisa e a Lysander?
Lo scoprirete nel prossimo episodio!
(se ve lo state chiedendo.. sì, ho sempre desiderato dirlo)

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Capitolo 7
*** la solita fortuna sfacciata ***


-Oh Elisa, meno male che sei arrivata!- cominciò Lysander ma fu subito interotto dalla sorella

-Muoviti, non c'è tempo da per...- neanche in tempo a finire la frase che comparì da dietro la porta Mrs. Purr, l'amata gatta di Mastro Gazza (alla quale non sta molto simpatica Elisa dopo uno scherzo a Gazza che adempì con Fred), il quale non si fece attendere presentandosi subito dopo.

-Guarda guarda.. qualcuno è nei guai- disse l'ormai anziano custode di certo non dispiaciuto per loro, d'altronde non gli capita spesso di beccare qualcuno, così, le rare volte che succede non potete immaginare quale soddisfazione per lui (quasi come potrebbe essere per noi passare tutti i G.U.F.O. con il massimo dei voti!).

-Scusi signor Gazza, sono prefetto ed ho accompagnato questo...-

-Niente scuse! Le regole parlano chiaro- la interruppe lui lasciando la frase a metà quando arrivò il professor Paciock.

-Tutto a posto signor Gazza, li ho mandati io a... Beh, a raccogliere quella piantina!- disse Neville indicando del muschio cresciuto lungo la superficie del muro esterno  della torre.

-E va bene- disse amaramente il signor Gazza che evidentemente non sa riconoscere  del comune muschio da altre piante magiche -per stavolta chiudo un occhio ma che non si ripeta mai più!- esclamò con estrema delusione per non essere riuscito ad incastrarli.

-Certamente- rispose Neville e invitò Lysander ed Elisa ad uscire.


-Grazie mille signor Paciock!- disse Elisa una volta lontani dalle orecchie di Gazza -ma come faceva a sapere che eravamo nei guai?-
-Diciamo che hai una buona amica- rispose semplicemente il nostro Neville.



-Ti ho cercata per tutto il giorno! E con ''tutto il giorno'' intendo gli ultimi quaranta minuti! Sì perchè quaranta minuti senza te sono un'eternità!- Beatrice sorrise alle parole dell'amica (le stesse che avrebbe scelto lei).

-Scusa ma come vedi  ero impegnata ad ammirare il paesaggio e a leggere un buon libro, pensavo sapessi che mi avresti trovata qui, sono sempre qui quando so che mi stai cercando, devi ancora impararlo?- finita la frase le sorrise ed Elisa la abbracciò forte.

-Grazie per aver mandato tuo padre alla torre, ci ha salvati da Gazza!-

-A che servono gli amici se no?- detto questo Beatrice alzò gli occhi al cielo teatralmente per poi aggiungere-Forza, andiamo a cena!-

-Mi hai letto nel pensiero!-


Così lasciarono il loro posto preferito (un piccolo spazio nascosto tra gli alberi quasi oltre il limite consentito dove un piccolo ruscello va a formare una piccola cascata prima di unirsi al lago e in primavera l'erba intorno è tempestata di fiori azzurri ed arancioni) per avviarsi verso la sala grande.
Durante il tragitto Elisa raccontò tutta la sua giornata all'amica, dalla punizione al salvataggio di Lysander soffermandosi per un bel po' sullo scontro con Teddy

-posso cenare al tuo tavolo dato che devo finire di raccontare?-

-Certo che puoi!-

La loro presenza al tavolo di Tassorosso mise fine a quella che sembrava un'allegra conversazione.

-Abbiamo interotto qualcosa?- chiese gentilmente Beatrice ai suoi compagni di casata.

-No, niente- rispose subito Jill, una delle sue compagne di dormitorio.

-Okay..- rispose lei non andando oltre.

Elisa, dal canto suo, aveva un brutto presentimento e decise di chiarirlo subito -non starete mica organizzando una festa per il suo compleanno! Lo sapete benissimo che odia le feste!-

-Non dovete neanche azzardarvi- cominciò Beatrice, la quale venne subito interrotta da Jill

-Invece sí! Abbiamo già chiesto alla McGranitt e non sarai di certo tu a rovinare i piani per il tuo compleanno e quello di altri due del sesto anno dato che compite gli anni in giorni vicini!-


La discussione finì dopo cena, quando Beatrice capì che era inutile continuare così si girò verso Elisa e scoprì che se la stava ridendo sotto i baffi.

-che ridi? Guarda che verrai anche tu!-

-Ovvio! Ho già in mente la tua espressione quando ti costringeranno a ballare! Non posso perdermi niente!-

Beatrice per tutta risposta le spalmò del budino sulla faccia.
-Mhh...  Sempre detto che questo budino è insuperabile! Grazie!-
Detto questo scoppiarono in una di quelle risate che ci si ricorda per sempre.


_Angolo ''autrice''
Tranquilli, questa è solo la meravigliosa quiete prima della tempesta
Spero vi sia piaciuto :3

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Capitolo 8
*** Idee geniali ***


-Non mi aspettavo di certo che il suo cervello potesse produrre idee geniali, ma questa! Ah! Questa è la peggior idea che avesse potuto tirar fuori da quella sua brillante testa! Dopo questo è facile da capire che per lui non esista Atena, dato che di saggezza non ne possiede nemmeno un briciolo!-

No, no tranquilli. Non è Ron Weasley che si lamenta perchè gli hanno detto di seguire i ragni al posto delle farfalle...
È semplicemente Elisa che brontola mentre si affretta verso la prossima lezione (pozioni) dopo esser stata trattenuta dal professore di aritmanzia (di nuovo); non si sta di certo lamentando per una semplice ramanzina sul studiare un po' di più (non che fosse proprio negata in questa ''splendida'' materia, ma non le interessava come le altre e di conseguenza non si applicava con eguale impegno) ma dopo l'ultimo test, il professore da lei tanto amato (grazie di esistere sarcasmo) ha deciso che la ragazza aveva bisogno di aiuto così le ha affiancato lo studente più bravo dello stesso anno per delle ripetizioni.
Elisa, come avrete capito, è tutt'altro che entusiasta di questa scelta, ma come si dice... ne ha le mani legate e quindi non può fare niente se non farsi coraggio ed affrontare questa occasione come un'opportunità  per rendere meglio nella materia.

 
''Ma sí.... Cosa saranno mai poche ore di ripetizioni!?''

Era giunta a questa conclusione alla fine delle due ore di pozioni.
 
''Sí, posso dedicare più tempo ad aritmanzia anche se adesso ho anche il Quidditch a cui pensare... ce la posso fare, sì!''

Eh già... il Quidditch, è stata scelta per far parte della squadra e quando l'ha letto sulla bacheca della sala comune non poteva credere ai propri occhi, anzi, non ci crede ancora, persino dopo il primo allenamento, durante il quale ha dato il meglio di sé dimostrando al capitano della squadra di aver fatto la scelta migliore, d'altronde, quello del Quidditch dev'essere solo un talento naturale, come molti altri in effetti, per esempio, il talento di essere una grande amica, tanto per dirne uno, non possiamo di certo star qui ad elencarli tutti, non finiremmo più, ve lo garantisco.

-In fondo potrei farcela sì, se mi impegno un po' di più posso raggiungere voti migliori e le ripetizioni possono farmi solo che bene!- questo lo affermò ad alta voce mentre finiva i compiti di divinazione in biblioteca.

-Ripetizioni?- questa parola la sussurrarono all'unisono con tono stupito tre persone sedute al suo stesso tavolo, nonché Albus, Beatrice e Teddy.
Dopo essersi accorta di aver pensato ad alta voce, le guance della ragazza non poterono fare a meno di tingersi di un bel rosso simile a quello delle fragole.

-Ehm sì... il professore di aritmanzia ha detto che affiancherà uno dei migliori studenti in questa materia per delle ripetizioni...-

-E chi sarà a farti ripetizioni?- alla domanda pronta di Teddy, Albus e Beatrice si guardarono trattenendo le risate.

-Ah già, sarà Zabini-

-Beh, c'era da immaginarselo, è un genio in questa materia, ha aiutato anche me- intervenne Albus.

-In questo caso, non possiamo che reputarla una grande idea, almeno ti terrá occupata da altre distrazioni....- rispose con disinvoltura Beatrice rendendosi conto delle parole appena dette solo dopo aver ricevuto una gomitata da Albus -come... il Quidditch o.. sai come me leggi molto ecco...- si affrettò ad aggiungere subito dopo, mentre Elisa la fulminava con gli occhi.

-Avrei potuto aiutarti io, ma se Luke è così bravo come dite... meglio così.- si itromise Teddy.

-Anche perché se la dovessi aiutare tu non..- cominciò Beatrice lasciando la frase a metà accorgendosi delle occhiate di Albus che significavano letteralmente:

 
''se continui così Elisa non ti farà arrivare all'ora di cena''.

-Beh... se la dovessi aiutare tu.. ridereste e basta...- detto questo si nascose dietro un libro nascondendo le risate delle quali si accorse solo Albus, o anche Elisa?

-Sí... Forse hai ragione- rispose semplicemente Teddy nascondendo un sorriso.

-certo... affermò Elisa arrossendo.



Chissà se avrebbero mantenuto tutti l'approvazione all'idea del professore alla fine della settimana successiva...



_Angolo ''autrice''

Prima di tutto mi scuso per il ritardo ma in questo ultimo periodo sono stata moooolto impegnata, quindi scusate.
Beh... credo di non dover dire niente, solo che adoro il modo in cui ho finito questo capitolo XD
Se avete domande chiedete pure, basta che non mi domandiate cosa succederà nel prossimo capitolo o in quello dopo perchè dovrete scoprirlo a tempo debito u.u

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Capitolo 9
*** ups.. ***


I giorni cominciarono a passare velocemente o almeno, questo è quello che facevano capire gli alberi, le cui oramai lontane verdeggianti e rigogliose foglie estive stavano lasciando il posto ad un parco simile ad un quadro variopinto dai colori giallo arancione e rosso.
Mentre ad annunciare il freddo ci pensarono le prime sciarpe e i gufi che cominciarono a rintanarsi nella gufaia o in qualsiasi altro posto che assicurasse loro calore e magari qualcosa da mangiare che li aiutasse ad avere sufficienti forze per il prossimo viaggio.
Ma a quanto pare gli studenti erano troppo impegnati con la moltitudine di compiti e di studio per notare queste cose.
Eppure è ormai da secoli che si ripete quanto farebbe bene almeno per pochi minuti al giorno distogliere i pensieri dagli affari e problemi quotidiani e dedicarsi alla contemplazione della natura, la piú grande magia che avremmo potuto ricevere in dono, capace di catturare l'attenzione dell'occhio umano con piccoli ma meravigliosi particolari.
Però la nostra mente è cosí presa da pensieri che non si accorge di quello che le accade intorno.

Quest'ultima frase è l'esatta descrizione dello stato in cui si trovava Elisa in quel giorno di fine settembre.
La sua mente era tormentata da pensieri che le vorticavano intorno senza darle tregua.
Aveva appena passato una notte quasi del tutto insonne, cosa che non le era mai capitato prima, ma appena chiudeva gli occhi non faceva che pensare a QUELLA scena della sera prima.
Ricorderete infatti che la sua amica, Beatrice, avrebbe compiuto gli anni di lí a poco e le avevano organizzato una festa a sorpresa che poi tanto a sorpresa non fu data la pronta arguzia di Elisa.
Sta di fatto che la festa c'è stata e sí,

era avvenuta la sera prima.

Cosa sarà avvenuto di tanto importante vi chiederete...
Beh, certo, a lei ne succedevano di cotte e di crude ma nessuno, proprio nessuno avrebbe mai pensato che le sarebbe accaduta una cosa del genere.

Il giorno prima sembrava passare felice e spensierato, la mattina la trascorse ad allenarsi, possiamo dirlo, stava facendo grandi progressi, la miglior battitrice della squadra, erano certi di avere la prima partita - che si sarebbe svolta due settimane dopo- in tasca.
Il pomeriggio invece, lo passò con Teddy a girovagare per Hogwarts facendo scherzi ai compagni -di certo questa passione non l'avevano ereditata dal nulla Lorcan e Lysander- e facendo rifornimenti nelle cucine per poi gustarsi il tutto sulla torre di Astronomia, di certo le risate non mancarono, al contrario, la accompagnarono per tutto il pomeriggio.
Ecco,ora arriviamo alla sera, d'altronde so perfettamente che aspettavate solo questo.
Effetivamente era tutto nella norma finchè non fu trascinata al tavolo dove stavano facendo QUEL gioco, sono arcisicura che quasi a tutti voi è successo di trovarsi di fronte ad un gioco simile, c'è in ogni festa di compleanno, o almeno, in quasi tutte quelle che ho frequentato c'era, l'avrete già capito che sto parlando del gioco della bottiglia, vero?
Se fossi stata in voi l'avrei sospettato dal momento in cui si è cominciato a parlare di festa di compleanno.
Bando alla ciance, allora....
Elisa fu trascinata nel gioco di malavoglia, ecco piu' che altro fu costretta da... la sua migliore amica; infatti, continuava a ridere del fatto che essendo una delle festeggiate, era sempre al centro dell'attenzione, così, Beatrice la spinse per scherzo verso il tavolo dove si stava svolgendo il gioco, ma lí fu inghiottita letteralmente, non sapendo neanche lei come, si ritrovò seduta al tavolo e mentre si rialzava per andarsene da quell'inferno -seriamente, non capiva ancora come la McGranitt avesse potuto permettere tutto ciò la bottiglia che nel mentre stava girando si fermò con il collo rivolto verso di lei.
La ragazza sbiancò ed evidentemente la sua espressione doveva essere divertente perchè arrivarono risatine da tutti i presenti.
Non aveva visto chi l'aveva girata e non osava alzare lo sguardo, i suoi occhi erano come incollati all'estremità della bottiglia che stava ancora indicando verso la sua direzione, come se stesse cercando di spostrala con la forza del pensiero...

 
''no, no... non può succedere davvero... sono qui da due secondi e... no, di certo sto avendo un incubo''

si diede un pizzicotto al braccio ma era ancora lì, in piedi, era tutto reale, gli sguardi puntati su di lei, soprattutto quelli di un ragazzo lì davanti... che, evidentemente.... stava aspettando qualcosa..



 

_Angolo ''autrice''

Non doveva finire cosi', no.
Ma è stato più forte di me, cercherò di aggiornare più in fretta la prossima volta e...
*risata malvagia*

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Capitolo 10
*** colpe e rimorsi ***


Non ci poteva ancora credere, non stava succedendo a lei, no....
Prese un respiro profondo e indietreggiò di qualche passo suscitando risate dietro di lei.

-Scusate ma io non avevo nessuna intenzione di partecipare al vostro gioco, c'è stato un errore-

-Ahimè ora nel gioco ci sei e non puoi più tirarti indietro- a parlare fu un Tassorosso, sembrano tutti così gentili e pronti ad aiutare, vero? Beh, l'abito non fa il monaco...

-Esattamente Albert, quindi...- il Corvonero che prese la parola era evidentemente intenzionato a continuare il gioco e a mettere fine a quell'interruzione dato che diede una spinta ad Elisa verso il ragazzo che aveva girato la bottiglia....

E fu così che Elisa baciò Zabini.

Fu come se non esistesse più il pavimento sotto di lei, sgranò gli occhi, si allontanò di qualche passo e guardò in faccia il ragazzo, sembrava... mortificato.
Poi si guardò intorno, tutti gli occhi puntati su di lei su di loro, ma a lei sembrava di essere esposta nella vetrina sulla via di una grande città... peggio, in una vetrina della via principale del proprio paese, dove ti conoscono tutti).
Alcuni avevano un sorriso stampato in viso, altri ridevano mentre altri ancora non riuscivano a togliersi un'espressione di sorpresa/incredulità dalla faccia.
Non poteva sopportare quegli sguardi ancora per molto così uscì dalla sala comune senza dire una parola.
Si ritrovò in corridoio, da sola.
Non riusciva nemmeno a pensarci, così prese un respiro profondo e cominciò a correre.
Corse, corse nei corridoi, incontrò persino un prefetto di Serpeverde che cercò di fermarla ma lei continuò a correre.
''Serpeverde...''

Non sapeva nemmeno dove stava andando, le sue gambe continuavano ad andare avanti, lei decideva solo di girare per non andare a sbattere contro qualcosa... alla fine si ritrovò fuori, nel parco.
Prese un altro respiro e si sedette sotto uno dei tanti alberi.
La sensazione che provava era terribile e fastidiosa allo stesso tempo, come se un blocco di ghiaccio si fosse insinuato al posto dello stomaco e su una parte del cuore.
Si sentiva così male e non era nemmeno colpa sua, perchè funziona così?
Perchè non possono sentirsi responsabili gli altri, quelli che erano lí dentro?
Sarebbe giusto così, che colpa ne aveva lei?
Chissà se qualcuno dei presenti si sentiva in colpa per lei....
Figuriamoci, saranno ancora tutti lí a chiacchierare e a farsi quattro risate...
Tanto non erano stati loro ad aver baciato un ragazzo che conoscevano da ormai tanti anni.
No.
Non era la loro vita.
Era la sua.
Era un suo problema, non loro.
Lei aveva baciato un suo amico.
Lei aveva dato il suo primo bacio ad un amico.
Perchè non se ne era andata subito?
Cosa l'aveva trattenuta?
''E perchè diamine ho accettato di andare a quella festa?''
Se non ci fosse andata in quel momento sarebbe stata tranquilla in sala comune, magari a leggere un libro o a farsi una bella chiacchierata con Rose.
Ma era inutile pensare a cosa avrebbe potuto fare se non ci fosse andata, non serviva niente, forse aveva solo bisogno di rifugiarsi in qualche illusione.
Ciò che la preoccupava davvero era il giorno seguente, sapeva infatti che si sarebbe sparsa la voce ovunque, tutti avrebbero parlato di lei, di Zabini, del bacio e molto probabilmente avrebbero ingigantito la cosa.
Pensò ai suoi due fratelli, quando ci sono delle voci, fanno il giro di TUTTA Hogwarts, quindi sarebbe arrivata anche ai ragazzini del primo anno.
Cosa penseranno?
E cosa faranno?
Una domanda migliore le attraversò la mente.
''Cosa farò IO?''
Come si sarebbe comportata nei giorni successivi?
Non aveva voglia di pensarci al momento.
''Dovrei pensare al Quidditch, ecco''.
Cominciò a pensare a delle strategie per battere Grifondoro nella prossima partita, non sarebbe stato semplice, ma se....

-Ti ho cercata per ore...- Beatrice quasi sussurrò quella frase ed Elisa credette di esserselo immaginato, ma poi la vide, era lì.
La sua migliore amica era li' per lei.
Quasi non ci sperava più ma sapeva che l'avrebbe trovata. C'era sempre.
Beatrice si sedette accanto a lei.

-Come va?-

Elisa si limitò ad alzare le spalle.

-Senti, mi dispiace, è stata tutta colpa mia, io ti ho spinta verso quel tavolo e..-

Colpa sua? Non le avrebbe mai dato la colpa, non a lei, no.

-Non è colpa tua!- all'inizio la sua voce suonò roca, si guardò intorno, era ormai notte e il cielo era trapuntato da milioni di stelle e lei si trovava lì da un bel po'.

-Davvero, non ti darei mai la colpa per questo, lo penso sul serio- disse con estrema sincerità Elisa.

-D'accordo, ma questo di certo non ti tira su di morale. Quindi...- così tirò fuori delle cioccorane e cominciò a raccontarle una delle sue storie, almeno così sperava di distrarla per un po'.
Perchè a volte ascoltare una storia da una persona a cui tieni molto può farti dimenticare almeno per un po' i tuoi problemi e tornare felice.
Perlomeno, con Elisa funzionò.


_Angolo ''autrice''

''LA VENDETTA è UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO'' :3

Ecco a voi l'intero accaduto.
Per qualunque informazione chiedete pure.
Spero vi piaccia :3

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Capitolo 11
*** gene Weasley ***


Ad un dolcissimo cupcake,
che farebbe meglio
a fare la brava con la sua storia..



-Non si lasciano li' le frittelle in quel modo! Che maniere!-

 

Elisa alzo' gli occhi dal piatto e sorrise.

 

-Buongiorno anche a Lei signor Mangio-per-tre-

 

-Meglio mangiare per tre che lasciare una fritella li' sola soletta- cosi' dicendo Fred afferro' la fritella e la mangio'.

 

-Tu! Ladro di frittelle! L'avrei mangiata!- esclamo' Elisa trattenendo le risate.

 

-Io...io.. Mi dispiace, colpa del gene Weasley, io non c'entro, prenditela con mio zio Ron!-

 

-Perchè voi Weasley date sempre la colpa a vostro zio Ron quando si tratta di cibo?-

 

-Perchè...- non trovando nessuna scusa prese un muffin dal cesto sopra il tavolo e lo mangio'.

 

-Come non detto...- subito dopo Elisa scoppio' a ridere.

 

 

Ecco come il suo migliore amico riusciva sempre a farla ridere, sin da quando andavano in giro ancora gattonando, difatti, conosceva tutti i potter e i Weasley da quando era ancora in fasce, aveva un forte legame con tutti.

 

-Allora...- inizio' Fred.

 

-Allora..?-

 

-Mi è giunta voce che...-

 

-Che..?- la ragazza comincio' a spaventarsi. Lo sapeva? Fred lo sapeva? Era arrivata fino a lui la storia?

 

-Che tra un paio di giorni giocherai la tua prima partita contro noi Grifondoro- riprese Fred.

 

Elisa si lascio' sfuggire un sospiro di sollievo.

 

-E come potrebbe essere altrimenti?... Giochero' contro di te!- detto questo alzo' gli occhi al cielo ma era profondamente felice che stessero parlando di Quidditch e non del.. del.. DEL.

 

Fred rise. -Okay, comunque è per questo che sono qui.-

 

-Hai intenzione di essere piu' preciso o devo stare qui tutta la giornata a chiederti di andare avanti con le frasi?- scherzo' lei.

 

-Hey, si da' il caso che il tuo caro amico Freddie sia venuto qui per svelarti alcune cose- le labbra del rosso si apri' in un sorriso beffardo.

 

-Si'..?- in quell'unico monosillabo Elisa si lascio' sfuggire un briciolo di impazienza.

 

-Beh... Facciamo a chi arriva primo al campo di Quidditch?- non le lascio' nemmeno il tempo di rispondere perchè, finita la frase, si precipito' fuori dalla Sala Grande.

 

Elisa guardo' con rammarico la fritella che aveva appena messo sul piatto e se la lascio' alle spalle, cominciando a correre cercando di raggiungere l'amico, il che successe a metà strada, quando lo vide parlare col professore di Pozioni.

Penso' bene di rallentare e quando fu loro vicina senti' il professore rimproverarlo:

-NON-si corre-per-i-corridoi!-

 

-Tecnicamente, signore, ci troviamo all'aperto, questo è un cortile, non un corridoio- rispose tranquillamente Fred e... ammettiamolo, a lui va tutta la nostra ammirazione per quell'unica risposta.

 

-Ora basta Weasley, ti sei meritato un'altra punizione per la tua sfacciataggine. Lunedi' dopo le lezioni nel mio ufficio.-

 

La nostra corva trattenne a stento le risate e, una volta lontana dallo sguardo del professore ricomincio' a correre, ma fu inutile dato che Fred la raggiunse poco dopo.

 

-Quello ce l'ha con me dal primo anno- si lamento' il Weasley lasciando perdere la gara.

 

-Tu dici? Secondo me... sei il suo alunno preferito. Ti dà una punizione a settimana per poterti parlare di piu'- scherzo' lei.

 

-Certo...- Fred rise ma poi si fermo'. -Questa non ci voleva- disse guardando verso il campo di Quidditch.

 

-Cosa c'è?- chiese lei seguendo il suo sguardo ma poi capi'.

 

Nel cielo sopra il campo sfrecciavano qua e là uniformi verde-argento.

 

-Perchè quelle Serpi del cavolo sono sempre in mezzo?- chiese il rosso sbuffando.

 

Elisa non rispose ma si trovo' perfettamente d'accordo con il Grifondoro.

 

Già.. Perchè sono sempre in mezzo?

 

Ma in fondo sapeva che la domanda giusta era un'altra.

 

Perchè è sempre in mezzo?

 

-Beh, vorrà dire che andremo a vederli, ho sentito che hanno un nuovo portiere, sono proprio curioso di vedere come se la cava e ne approfittero' per salutare mio cugino- cosi' dicendo prese Elisa a braccetto e si avvio' verso il campo.

 

La Corvonero aveva lo stomaco in subbuglio.

Non poteva andare a vedere i Serpeverde come se quasi una settimana prima non ci fosse stato nessun bacio.

Si fermo', cosi' Fred comincio' a trascinarla confuso.

 

-Non credo sia una buona idea Fred...-

 

-Cosa, perchè mai?

 

Elisa abbasso' lo sguardo cercando un scusa.

-Prima avevi detto che dovevi dirmi alcune cose, non vogliamo di certo correre il rischio che ci sentano le Serpi.-

 

-Sicura che sia solo per questo...?- il Grifondoro la scruto' preoccupato.

 

Aveva capito che c'era qualcosa che la turbava.

 

Come sempre.

 

Era tentata dal dirgli tutta la verità

 

No Fred. E' perchè non posso vedere Luke dopo il bacio di sabato scorso.

 

Non voleva mentire al suo migliore amico ma non poteva nemmeno dirgli la verità, almeno per ora.

 

-Si'. Forza, andiamo da un'altra parte.- disse sforzando un sorriso.

 

-Va bene...- rispose Fred per niente convinto.

 

Le spiego' alcuni trucchi per la partita e persino certi punti deboli della sua stessa squadra, a patto che non li dicesse a nessun altro.

Che dire, ne era immensamente grata.

 

Quel pomeriggio...

 

All'ennesima gomitata dell'amica si decise ad alzare gli occhi dal libro di Storia della Magia.

 

-Cosa c'è?-

 

Per tutta risposta Beatrice fece un cenno al tavolo dall'altra parte della Biblioteca, dove, un ragazzo dai capelli azzurri le sorrideva e la salutava con la mano.

A quella vista Elisa rimase confusa e aveva anche un'altra sensazione che non riusciva a spiegarsi, si sentiva.. ferita.

 

Sul serio mi saluta cosi'? Spensierato? Pensavo che dopo quel bacio... Beh, pensavo mi dicesse qualcosa.

 

Teddy era sempre stato protettivo nei suoi confronti durante gli anni e vederlo cosi' ora la confondeva.

Rimase a studiarlo anche quando lui abbasso' lo sguardo sulla montagna di compiti che aveva davanti, di certo i ragazzi del settimo anno non se la passavano molto bene.

 

Dopo un paio di minuti, Beatrice, la quale si immaginava i pensieri dell'amica, decise di riportarla alla realtà

-Lui non lo sa- le sussurro'.

 

-Come?- aveva capito benissimo ma non poteva crederci.

 

-Teddy. Non lo sa.- le ripetè correggendo una frase cheaveva appena scritto sulla pergamena.

 

-Ma come...?サ-comincio' lei ma venne subito interotta dalla Tassorosso.

 

-Non lo sa perchè. e qui smise di scrivere per guardarla negli occhi. -Lui non c'era in quel momento, me l'ha detto Albus. Erano usciti un attimo, non so dove. Ma il punto che non c'erano.-

 

La Corvonero non sapeva cosa rispondere.

Da una parte era sollevata, questo spiegava il normale comportamento del ragazzo, ma adall'altra... Doveva comunque tenere un segreto ad un'altra persona a cui voleva bene.

 

-Senti...- l'amica decise di riprendere il discorso dopo il suo interminabile silenzio -Lo so che è difficile ma... dovresti dirglielo. E'... -Teddy. E non credo sia...bello.. se viene a saperlo da qualcun altro.-

 

Elisa la guardo'. Era esattamente quello che stava pensando anche se non se la sentiva proprio di dirglielo.

 

-Ancora menti collegate?- le chiese Beatrice.

 

-Ancora menti collegate.- rispose lei ridendo e dimenticandosi per un po' dei suoi problemi.

 

-Dovremmo smetterla di pensare le stesse cose. E' inquietante.-

 

-Ma noi SIAMO inquietanti!- detto questo la abbraccio'.

 

Si sentiva fortunata ad avere un'amica come lei, sempre li', e, ovviamente, Beatrice pensava la stessa cosa di lei.

 

Il loro abbraccio fu interotto dall'arrivo di Rose che sbattè i libri sul tavolo e di Lily che le si sedette accanto cercando di non ridere.

 

-Malfoy?- chiesero le due amiche all'unisono trattenendo le risate.

 

-Malfoy.- rispose secca lei.

 

_Angolo ''autrice''

grazie a tutte le persone che seguono la mia storia e se volete scoprire cosa ha combinato Malfoy e cosa combinerà ancora Elisa.. Beh leggete i prossimi capitolo :')

 

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Capitolo 12
*** Bagni allagati e punizioni ***


-Cosa ha combinato stavolta? Elisa stava ancora trattenendo le risate.

 

-Beh, Lily aveva proposto di andare a trovare Albus, cosi' siamo andate. Al nostro arrivo pero', una certa persona ha cominciato ad esprimere il suo disappunto sul fatto che una Corvonero e una Grifondoro fossero nella sala comune dei Serpeverde. E tutto cio'...-

 

-L'ha fatta andare fuori dai gangheri e hanno litigato.- continuo' l'altra rossa al posto della cugina accompagnando la sua frase con un'alzata di spalle. -Di nuovo.- aggiunse dopo un po' pensando che quelle ultime parole fossero di vitale importanza per spiegare l'accaduto.

Anzi, lo eranno eccome.

Tutti conoscono l'astio che intercorre tra la rossa e il biondo.

 

-Io proprio non capisco come tu possa essere rimasta li' impassibile mentre sparava cavolate, anzi sembrava che stessi pensando a tutt'altro.-

 

-Si' okay, non devi fare i compiti?- cosi' la cugina concluse il discorso.

 

-Okay, okay!- Rose la guardo' pensierosa, ma evidentemente decise di non andare oltre dato che cambio' il discorso pochi secondi dopo. -Allora, i tuoi fratelli sono di nuovo in punizione...-

 

Elisa la guardo' per niente sorpresa

-Cosa hanno fatto ancora?- a nessuna sfuggi' una piccola nota di esasperazione nella sua voce.

 

-Allagato il bagno...-

 

-Quale?- rispose abbastanza tranquillamente, in fondo non era la prima volta che qualcuno allagava il bagno per puro divertimento, il prediletto ovviamente era quello della povera Mirtilla Malcontenta.

 

-Quello..beh..-

 

-Rose, quale bagno?- il viso della ragazza lascio' spazio a della preoccupazione.

 

-Quello dei professori..-

 

-Eh no... devo far loro un bel discorso...- dicendo questo si alzo'.

 

-Ti accompagno!- le disse Beatrice.

 

-Erano tutti e due nella sala comune delle Serpi- le informo' Lily.

 

Cosi' salutarono le due amiche e uscirono dalla Biblioteca.

Con sorpresa di Elisa, a metà strada la Tassa scoppio' a ridere.

 

-Cosa ti prende?- il suo sguardo era alquanto confuso dato che fino a pochi secondi prima stava cercando di trovare le parole giuste per i due gemelli.

 

-E dai, il bagno dei professori! Per me si meritano un premio, nemmeno James e Fred l'hanno fatto- detto cio', continuo' a ridere.

 

Se prima la nostra Corvonero era rimasta sorpresa dalla risata dell'amica, ora lo era per la sua, di risata.

Conosceva bene l'affetto che provava Beatrice per i suoi fratelli, grande quasi quanto il suo.

Difatti, per quante ne combinassero i due ragazzini, non si oteva non averli in gran simpatia, riuscivano a rallegrare l'ambiente in qualunque posto e situazione. Insomma, non potevi fare a meno della loro compagnia.

 

-Beh, mia cara Ice, non prendermi per pazza ma credo che che a questo punto persino Fred e James abbiano un pizzico di buon senso.-

 

-Senti, gia' sto morendo del tutto per il bagno dei professori, non ti ci mettere anche tu con il buon senso di quei due perchè... lo sappiamo benissimo che è inesistente.- scherzo' l'altra

(Non sarete stupiti del fatto che da qualche partenel castello James e Fred avevano in quel preciso momento un gran prurito alla punta del naso, quello che vi succede sempre quando qualcuno parla di voi).

 

Le risate continuarono ma non appena arrivarono davanti all'entrata della Sala Comune dei Serpeverde cercarono di assumere un certo contegno.

Entrarono facilmente, oramai le due conoscevano come entrare dapertutto, erano entrambe rispettabili prefetti ma ben pochi sapevano di tutti gli scherzi che avevano fatto nel giro di cinque anni.

Eh si', perchè va bene gentili ed educate ma... se non si fanno scherzi ai Serpeverde e ai Grifondoro che vita è?

 

Appena entrate videro i due seduti su un divanetto

-Elisa! Eccoti!- all'inizio lo sguardo di Lysander era scocciato ma ora no, era speranzoso. -Puoi spiegare a questo qui che noi non abbiamo fatto niente?-

 

In effetti, le due amiche non si erano accorte che sulla poltrona era seduto niente poco di meno che il prefetto di Serpeverde, nonchè... Luke Zabini.

Il ragazzo, vedendole (anzi, vedendola9 rimase per un attimo confus e senza parole ma poi si ricompose.

Si schiari' la voce -E' una fortuna vedervi qui-

 

''Chiamala fortuna...''

 

-Stavo decidendo la loro punizione dato che la McGranitt ha dato questo compito ai prefetti, ma posso decidere solo per lui- cosi' dicendo indico' Lysander -mentre per te- fece un cenno a Lorcan – deciderà lei- e poi indico' Beatrice.

 

-Oh, ma certo!- la Tassa sorrise ed Elisa ebbe l'impressione che a quel sorriso accompagno' l'occhiolino.

 

Ma certo, conoscendola si sarebbe dovuta ssicurare che Lorcan ricevesse una punizione adeguata.

Infatti Lysander borbotto' qualcosa.

Qualcosa che assomigliava molto a -E grazie tante- accompagnata poi da -che fortuna sfacciata.-

 

-Va bene allora quando decidero' la tua punizione ti avvisero'- disse Luke a Lysander, poi si volto' in direzione del dormitorio ma prima di sparire dietro la porta si giro'.

-Oh, Elisa-

 

Las ragazza alzo' lo sguardo, non si era accorta di avrelo tenuto basso per la maggior parte del tempo.

 

-Aritmanzia, lunedi' alle tre e mezza.- continuo' con un sorriso e poi la porta si chiuse.

 

''Merlino. Le ripetizioni...''

 

Pero' riprese subito il controllo di se' per parlare ai due fratelli (magnifico come riprende in fretta il controllo questa ragazza), alle ripetizioni ci avrebbe pensato piu' tardi.

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Capitolo 13
*** Idditch al cioccolato! ***


''Dunque... dunque... dunque''

 

Qualunque altra parola non riusciva a formarsi nei suoi pensieri in quel momento.

 

-Lo vuoi in consiglio?- disse all'improvviso Beatrice facendo sobbalzare l'amica per lo spavento.

 

-Anche due se puoi.-

 

-Non pensarci.-

 

-Ma...- Elisa la guardo' stupefatta -Facile per te, non sei tu quella che ha.. insomma, lo sai... per poi correre via!-

 

-Lo so che non sono stata io a farlo. Altrimenti me lo ricorderei.

Comunque, a parte gli scherzi... Non è stata colpa tua, nè sua. E sei corsa via perchè...-

 

-Perchè?- la incito' lei, sapendo che aveva lasciato la frase a metà perchè doveva dire una cosa importante, molto probabilmente letta in un libro e non, come fanno altre persone, per prendere tempo.

 

-E' ovvio! Siccome dovevi fare qualcosa, e siccome non sapevi cosa, ti sei messa a correre.- disse alzando le spalle come se fosse la cosa piu' ovvia del mondo.

 

E... quasi quasi lo era, penso' Elisa.

 

-Avresti fatto lo stesso presumo-

 

-Farei tutto quello che fai tu, lo sai. Ma non bacero' Luke, mi spiace.- la Tassa si trattenne dal ridere -Ora pero', devo andare. Dopo mi racconterai tutto, okay?

 

-Lo so, è reciproco. So anche la seconda cosa, insomma... E' ovvio che bacerai Albus! Salutamelo, ora che vai da lui- se l'amica si trattenne, lei scoppio' a ridere.

 

-Gnegnegne... Ci si vede Cupcake-

 

-A presto Nutellina- e le sorrise.

 

Ora pero' era arrivato il momento di affrontare il problema...

Ma era davvero un problema? O era meglio ascoltare il gran buon vecchio capitan Jack Sparrow, secondo il quale '' Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento nei confronti del problema.''?

Di sicuro questa era la frase piu' insensata ma allo stesso tempo piu' sensata che esistesse. Sparrow, penso' Elisa, aveva ragione. Siamo sempre noi a creare i problemi aggravando i problemi.

Perchè, se un problema è...

 

''Aspetta... Ora mi sto confond...''

 

Stava per elaborare quel pensiero quando la sua visuale si oscuro'.

Qualcuno le aveva coperto gli occhi con le mani.

Sorrise.

 

-Ciao anche a te- disse alla fine.

 

-Ciao- disse Teddy restituendole la vista.

 

-Ogni volta che mi vedi devi coprirmi gli occhi?- rise al ricordo della prima volta che l'aveva fatto.

 

Lei aveva cinque anni, lui sette. Mentre non guardava, Teddy prese la torta al cioccolato preparata da Ginny e ne spezzo' i bordi in modo che la forma assomigliasse ad una scopa.

Poi la chiamo' e le copri' gli occhi con le mani cioccolatose, quando lei la vide esclamo' -Idditch al cioccolato!!- e tutti e due risero per un bel pezzo.

Anche se anni dopo, riguardando la foto, gli altri affermavano che la forma non era proprio quella di una scopa, loro, richiamando l'immaginazione di anni prima, difendevano quell'opera d'arte.

Comuqnue sia, da quella volta, Teddy la salutava spesso coprendole gli occhi con le mani.

 

-Ovvio!- le sorrise -dove stai andando?-

 

-A ripetizioni di Aritmanzia..-

 

-Umpf.. Speravo mi facessi compagnia mangiando questa- cosi' dicendo le mostro' una tavoletta di cioccolato.

 

-Mi rinfacci cosi' il tuo tempo libero mangiando cioccolato?-

 

-In realtà intendevo condividerla, dunque la terro' da parte- affermo' lui. -Ma... non ti prometto niente- cosi' dicendo scoppio' a ridere e si allontano'.

 

-Questa me la paghi Lupin!- gli grido' trattenendo le risate.

 

-Allora ti aspetto!- le urlo' di rimando prima di scomparire dietro l'angolo.

 

Scosse la testa sconsolata e si diresse verso la Biblioteca.

Prese il posto vicino alla finestra e stava cominciando a sperare che non arrivasse quando...

 

-Ciao, scusa per il ritardo.-

 

Alzo' lo sguardo verso un Luke molto sorridente.

-Tranquillo, sono appena arrivata-

 

Per un'ora rimasero seduti a fare Aritmanzia, poi si stancarono.

-Non capisco cosa voglia il professore, insomma... le cose le sai fare!- coincio' il Serpeverde mentre mettevano via i libri.

 

-In realtà con la tua spiegazione le ho capite meglio.-

 

-Ah davvero?- le sorrise – Pero'... impari in fretta le cose, ma d'altronde sei Corvonero.-

 

-Se lo dici tu...-

 

-Certo che lo dico io-

 

Elisa stava per salutarlo quando..

 

-Ti va di fare un giro?-

 

''Che brutta idea... no, no, no.''

 

-Ma certo- si sforzo' di sorridere.

 

''Oh santo Piripillo... Perchè si', Elisa? Perchè?!?''

 

La ragazza se lo chiese per un bel po'.

 

-Perfetto!- il ragazzo sorrise a trentadue denti.

 

Fecero un giro nel parco parlando di scuola, ma dopo un po' si presento' l'argomento al quale tutti e due pensavano.

 

-Sai, forse dovremmo parlare di quel che è successo al compleanno- borbotto' Luke .

 

-Già...-

 

-Ebbene?-

 

-Mhh...-

 

-Si', lo penso anch'io-

 

Scoppiarono entrambi a ridere.

 

-Magari non dovremmo nemmeno parlarne, insomma...era solo un gioco- disse la Corvonero

 

-Solo un gioco, già- annui' quasi convinto.

 

Dopo queste brevi parole ricominciarono a parlare d'altro finchè non si fece buio, poi si salutarono.

A cena stava ancora pensando al pomeriggio, a suo parere davvero bizzarro.

 

-Cosa è successo?!?- Beatrice, appena entrata in Sala Grande si fiondo' ovviamente al tavolo dei Corvi.

 

-Abbiamo studiato ...e poi parlato.-

 

-Di cosa?-

 

-Di molte cose in realtà.-

 

-E di QUELLA cosa?-

 

-Si'..-

 

-E?!?`-

 

-E.... Siamo giunti alla conclusione che... era solo un gioco.-

 

-Bene... Tu non ne sei affatto convinta, ma lui lo era?-

 

Elisa, sconvolta dall'affermazione dell'amica, penso' all'espressione di Luke quando gli disse che era solo un gioco e... no, non ne era convinto.

 

-Come immaginavo.- disse la Tassa che nel frattempo aveva osservato la sua espressione. -Ma dimmi...-

 

-Cosa?-

 

-Quando avete finito di parlare di QUELLA cosa, avete parlato d'altro?-

 

-Si', di molte altre cose...-

 

-Bene.- Beatrice fece un sorrisetto compiaciuto e si allontano'.

 

La Corvonero voleva urlarle dietro -E con questo cosa vorresti dire?!?- ma attirare l'attenzione di tutta la scuola non era di certo nelle sue intenzioni, quindi lascio' perdere anche perchè poteva immaginarsi quali altre domande le avrebbe fatto.

Una sarebbe stata di sicuro -La conversazione era piacevole? Cosi' piacevole che non volevi finisse?-

Aveva pensato questa cosa sorridendo ma...poi spalanco' gli occhi..

 

''Miseriaccia... mi è dispiaciuto sul serio quando è finita....

Ma questo non vuol dire niente...... Vero?''

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Capitolo 14
*** pensieri ricorrenti ***


Mentre Elisa era immersa nei suoi pensieri e si strafogava (si', fidatevi. Si stava strafogando.) nel budino, qualche tavolo piu' in là l'oggetto dei suoi pensieri stava... beh, stava pensando anch'esso (che complicati questi maghi adolescenti.. sempre a pensare!).

Piu' precisamente stava pensando a...

 

Alla sua ragazza.

 

No, non fraintendetemi.

Cosi' lui e i suoi compagni di dormitorio -nonchè Albus e Scorpius- avevano soprannominato la sua nuova scopa.

 

''la migliore ragazza che chiunque abbia mai avuto!'' soleva dire Scorpius durante ogni allenamento ''La migliore. La piu' veloce, la ragazza che ci porterà alla vittoria!''

 

Una volta lo ripetè cosi' tante volte che Albus, stancatosi, gli lancio' la pluffa e l'amico per evitarla quasi cadde dalla scopa.

 

Luke sorrise al ricordo.

 

-Perchè sorridi?- chiese una voce curiosa.

 

Non si puo' mai sorridere in pace, non pensate?

 

-Cosi'- rispose semplicemente Luke

 

-Oh.. okay- disse Albus.

 

-Si' certo- si intromise un'altra voce -Dai, ammettilo. Stavi pensando ad una certa ragazza.- Scorpius ghigno'.

Albus rise.

 

-Cosa? Io non volevo dirlo ma stavo pensando a quella volta in cui Albus ti stava buttando giu' dalla scopa.- rispose Luke trattenendo le risate.

 

Se prima Albus stava ridendo, ora stava morendo dal ridere.

Il ghigno dalla faccia del biondo scompari' all'istante.

Dovete sapere che Malfoy odiava essere messo in ridicolo cosi' provo a continuare col discorso precedente.

 

-Certo...e la tua vera nuova ragazza?-

 

-Non so di cosa tu stia parlando-

 

-Io si' invece. Ti ho visto oggi in giro per il parco con una certa signorina...- Scorpius indico' un punto al tavolo dei Corvonero.

 

Un punto che assomigliava terribilmente ad una ragazza di nostra conoscenza.

Luke guardo' il punto, cioè... guardo' Elisa.

 

-La aiuto in Aritmanzia.-

 

-Si', so io in che cosa la aiuti... Dai, lo so che tra voi c'è stato un bac... Ahia!-

 

-Grazie Albus .- disse Luke

 

-Per qualsiasi altro calcio conta pure su di me- disse Albus solennemente.

 

Il biondo li guardo' funesto -Guardate che...-

 

Ma non sapremo mai cosa voleva dire perchè la preside richiamo' l'attenzione per parlare agli studenti.

Luke pero' non ascolto' molto, afferro' solo qualche parola, la sua testa era troppo occupata ad analizzare le parole dell'amico.

Piu' precisamente le parole ''la tua nuova ragazza''.

Elisa non era di certo la sua ragazza, questo gli era chiarissimo, era solo un'amica.

 

''Un'amica che ho baciato...''

 

I suoi pensieri pero' furono di nuovo interrotti.

 

-Oh! Ci voleva proprio!- esclamo' Albus.

 

-Hai proprio ragione fratellino- Lily li aveva raggiunti per scambiare quattro chiacchere.

 

-Lily! Che bella sorpresa, grazie, lo so di aver ragione scherzo' il fratello.

 

-Cosa ci voleva?- chiese Luke confuso.

 

-Ma come?- Lily rise -A cosa stavi pensando mentre la McGranitt annunciava l'uscita ad Hogsmeade?-

 

-Hogsmeade?! Alleluia!- il ragazzo, in un impeto di felicità abbraccio' l'amica facendo scoppiare a ridere gli altri.

 

Intanto il tavolo dei Grifondoro stava esultando, pensando di vincere la partita e godersi una giornata ad Hogsmeade.

 

Vi ricordate della partita a Quidditch, vero?

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Capitolo 15
*** DOLCEZZA E ADRENALINA ***


Alla fine della cena Elisa aspettò fuori dalla Sala Grande guardando passare una miriade di studenti diretti al loro dormitorio, poi la raggiunse Beatrice che le sorrise.

Lei ricambiò con un sorriso sarcastico e alzò gli occhi al cielo, stava ancora pensando a quello che le aveva detto poco prima.

Quella sera toccava a loro fare la ronda, quindi aspettarono che la sala si svuotasse del tutto.

Gli ultimi ad uscire furono James e Fred.

 

-Forza Grifondoro, a letto!- disse Beatrice trattenendole risate.

 

-Ceeerto- risposero i due.

 

-Non ditemi che ci vedremo dopo...- si intromise Elisa.

 

Ogni volta che facevano la ronda notturna li trovavano in giro.

 

-Chi lo sa- Fred ghignò, e se ne andò seguito dal cugino.

 

-Mi sa che stavolta useranno il mantello dell'invisibilità- le disse l'amica mentre guardava scomparire i due.

 

-Perchè non togliamo mai punti a Grifondoro?- chiese la Corvonero.

 

-Perchè noi ci vendichiamo personalmente con i nostri scherzi.-

 

Elisa si girò a guardarla e insieme scoppiarono a ridere.

Girarono la scuola in tranquillità finchè non arrivarono al terzo piano, dove trovarono...

No, non erano Fred e James, strano ma vero.

Trovarono invece Lorcan e Lysander.

 

Elisa sospirò -Che cosa ci fate voi due qui?-

 

-In dormitorio era caldo, cosí siamo usciti.- le rispose Lysander alzando le spalle.

 

Lorcan scosse la testa sconsolato nell'udire la scusa del gemello, sapeva benissimo cosa avrebbe risposto sua sorella.

E infatti...

 

-In entrambi i vostri dormitori? Dei quali uno dei due è nei Sotterranei? Caldo? E in questo periodo per di più! Lysander, sii serio. Tornate subito nei vostri dormitori.-

 

Lysander guardò il gemello e Lorcan annuì per poi voltarsi verso la sorella.

-E magari vuoi andare anche tu con Lysander dai Serpeverde, giusto?- domando'.

 

-Perchè dovrei volerlo?- rispose confusa la Corvonero.

 

-Perchè forse tra i Serpeverde c'è qualcuno a cui tieni di più che a noi.-

 

Elisa si girò confusa verso Beatrice per trovare qualche risposta, l'amica, che aveva capito dove volevano arrivare i suoi fratelli tentò di farle un sorriso d'incoraggiamento, ma fu più che altro una smorfia, al che Elisa capì.

 

-Ma cosa... Cosa state dicendo... C..- la ragazza non riusciva a mettere insieme più di tre parole per costruire una frase talmente era soprafatta dall'incredulità.

 

-Insomma... così magari ti dimenticherai di noi- continuò Lysander al posto del fratello, e tutti e due abbassarono lo sguardo.

 

Elisa, lasciata da parte l'incredulità, guardò i due gemelli e sorrise.

-Hey...- i due alzarono gli occhi. -Lo sapete che voi due siete indimenticabili? Vero Ice?-

 

-Mai dimenticati, soprattutto da quando hanno fatto esplodere la torta che Ginny aveva preparato per la vittoria dei Grifondoro a fine anno.- Beatrice annuì solennemente e i due gemelli risero.

 

-Ecco, capito? Siete impossibili da dimenticare- continuò Elisa.

 

-E la Serpe?- domandò Lorcan.

 

-Hey!- Lysander protestò per l'appellativo contro i Serpeverde.

 

-Non dovete preoccuparvi, lui è solo... è solo un amico..- così dicendo abbracciò i due fratelli e li rimandò a letto.

Quando voltarono l'angolo si girò verso l'amica, la quale la stava guardando con le braccia incrociate.

 

-Cosa c'è?-

 

-''Lui è solo...''? Sbaglio o ci hai messo un po' prima di ''amico''?-

 

-Mh mh...-

 

 

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Verso la metà di ottobre sembrava di essere tornati nell'era glaciale.

Le nuvole sopra la scuola lasciavano trapelare qualche raggio di sole solo in rare occasioni.

Come se non bastasse in certi momenti si alzava un vento che ti faceva passare la voglia di uscire, così da rintanarsi sotto una coperta per sempre.

La stagione del Quidditch però, doveva cominciare.

Quel sabato Elisa avrebbe giocato la sua prima partita dopo settimane di allenamento: Corvonero contro Grifondoro.

La nostra Corvonero, come da aspettarsela, la sera prima, per scaricare la tensione si lesse Il Quidditch attraverso i secoli.

E lasciatemi dire che funzionò alla grande, certo, non tutta l'ansia svanì ma la maggior parte lasciò posto alla frenesia di giocare e mettercela tutta.

Il grande giorno alla fine arrivò.

Per le undici, tutta la scolaresca era sugli spalti, intorno al campo di Quidditch.

Alla fine del discorso il capitano di Corvonero augurò in bocca al lupo a tutti, sperando di vincere la partita.

Uscendo dallo spogliatoio videro che Madama Bumb aspettava le squadre in mezzo al campo, pronta per arbitrare.

 

-Mi raccomando a tutti, voglio una partita senza scorettezze.- disse ad entrambe le squadre una volta arrivate.

-In sella alle scope, prego!-

 

Elisa montò in sella alla sua.

Il fischio di Madama Bumb proclamò l'inizio della partita e un attimo dopo, ogni giocatore era già immerso nel proprio ruolo.

Elisa si rivelò molto brava a mantenere l'agitazione, quasi si meravigliò di se stessa, una volta dirottato il primo bolide, che stava per colpire un suo compagno, contro l'altra squadra, non si fermò piu' e in certi momenti era così immersa nel gioco che si dimenticava della folla intenta a guardarla.

 

-Eli stai andando alla grande!- le urlò Fred con entusiasmo -ricordati che nelle vacanze di Natale stai in squadra con me alla Tana!-

 

-Weasley! Smettila di simpatizzare con il nemico!- lo rimproverò James.

 

-Scusi Capitano! Fred fece l'occhiolino all'amica e volò via.

 

Elisa scoppiò a ridere continuando a svolgere il suo compito.

Un boato dagli spalti segnalò che uno dei due cercatori aveva avvistato il boccino, la ragazza si guardò intorno e intravide il suo compagno di squadra all'inseguimento del boccino e James che, avvistatolo anch'egli, si mise all'inseguimento dello stesso dietro il Corvonero.

Elisa però vide anche un battitore di Grifondoro che in quel momento lanciò un bolide, identificata la traiettoria capì che era indirizzato verso il compagno e sfrecciò verso di lui per aiutarlo.

La ragazza cercò di andare il più veloce possibile, la folla assisteva all'azione a bocca aperta, mentre il bolide si avviccinava sempre di più al Cercatore, ed Elisa sempre di più al bolide.

Il tempo sembrò fermarsi e accaddero tre cose contemporaneamente.

Elisa raggiunse il compagno poco prima che il bolide lo colpisse e dirottò la palla altrove.

James, per paura di andare a sbattere contro Elisa cambiò direzione.

Il cercatore di Corvonero, senza nessun avversario dietro e senza nessun bolide che cercava di disarcionarlo dalla scopa, con un ultimo sforzo afferrò la piccola palla d'oro, decretando la fine della partita.

 

-Corvonero vince grazie ad un'astuta azione della sua battitrice Elisa Scamander! Si porta così a casa la vittoria per centonovanta a ottanta.- annunciò la voce del megafono.

 

Gli spalti esplosero in esclamazione di entusiasmo e vittoria.

Si congratularono tutti con Elisa, persino i Grifondoro e persino James, anche se con un po' di riluttanza.

Dopo festeggiamenti vari in campo, tornarono negli spogliatoi.

La Corvonero sentiva dentro di sé ancora un sacco di adrenalina, così come i suoi compagni.

Fu l'ultima ad uscire dallo spogliatoio, prendendosi un po' di calma.

E una volta uscita...

 

-Ora però mi devi un giro- le disse una voce gentile.

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Capitolo 16
*** Rivelazioni sconcertanti ***


Elisa sorrise -E questo chi l'ha deciso?-

 

-Il presidente internazionale dei giri- scherzo' Teddy.

 

-Oh beh... Non si mettono in discussione le sue decisioni-

 

Entrambi risero e si incamminarono.

 

-Niente male per la tua prima partita- disse Teddy.

 

-Niente male, dici?- chiese Elisa un po' delusa, al che Teddy si esibi' in una sonora risata e lei lo guardo' confusa.

 

-Stavo scherzando, sei stata grandiosa-

 

Elisa sorrise e lo ringrazio'.

Una volta raggiunto il lago cominciarono a passeggiare lungo la riva parlando del piu' e del meno, finchè Teddy all'improvviso tiro' fuori un altro argomento.

 

-Come stanno andando le ripetizioni?-

 

La ragazza si trovo' ad arrossire cosi' abbasso' lo sguardo.

 

-Si'?- Teddy la osservo'.

 

-Ecco...vanno-

 

-Mhh..okay- disse lui guardandola indeciso.

 

-Diciamo che potrebbero andare meglio-

 

-Oh..peccato- e per tirarla su di morale le diede un buffetto affettuoso sul naso facendola ridere.

 

Proprio in quel momento un gruppo di Serpeverde si stava avvicinando.

Elisa non se ne preoccupo' subito ma man mano che si avvicinavano noto' che quel piccolo gruppo era formato da tre ragazzi, per la precisione Scorpius Malfoy, Albus Severus Potter e per completare il trio... Luke Zabini.

Intanto il Tassorosso parlava dell'atteso giorno ad Hogsmeade, ma quando furono ad una certa distanza i tre ragazzi cominciarono a complimentarsi con la Corvonero per l'ottima partita.

La ragazza noto' che Scorpius continuava a ridere sotto i baffi e non ne capiva il motivo.

Albus e Scorpius proseguirono, mentre Luke si trattenne qualche istante in piu'.

 

Il ragazzo sorrise -Volevo chiederti...-

 

-Si'?-

 

Teddy nel frattempo li osservava indeciso sul da farsi.

 

-Ti va di andare ad Hogsmeade domani?-

 

La ragazza rimase spiazzata dalla domanda e titubante accetto'.

Luke sorrise e saluto' i due per raggiungere i compagni.

Se Elisa era rimasta spiazzata dalla domanda, Teddy lo era rimasto dalla risposta.

Perchè molto probabilmente QUALCUNO con un certo DISCORSO, su un certo LUOGO, voleva arrivare ad un certo INVITO.

 

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La mattina dopo la Sala Grande esplodeva di entusiasmo, tutti gli studenti erano eccitati per l'uscita ad Hogsmeade.

O meglio... Tutti gli studenti dal terzo anno in poi.

Quelli del primo e del secondo anno avrebbero passato la giornata ad immaginarsi quello che avrebbero fatto se fossero potuti andare, o a prendersi avanti con lo studio.

Forse due ragazzini del primo anno avrebbero seguito le orme di alcuni malandrini di nostra conoscenza.

Ma sarebbe preferibile parlare di qualcun altro adesso.

I quattro ragazzi camminavano verso Hogsmeade e a un certo punto uno di loro comincio' un discorso che forse si teneva dentro da un po', dunque lo esplico' ai due quasi fratelli e al quasi cugino.

 

-Perchè passano cosi' tanto tempo insieme?-

 

-Chi?- chiesero gli altri tre in contemporanea.

 

-Lei e Zabini!- sbotto' Teddy.

 

-Beh... Nemmeno a me va giu' che passi cosi' tanto tempo con una Serpe ma..- comincio' Fred.

 

-Hey!- si ribello' Albus.

 

-Tranquillo- continuo' il cugino tappandogli la bocca. - Si' insomma, Teddy... E' una serpe pero' sono amici, il che è strano perchè pensavo che ai Serpeverde piacessero solo i Tassorosso, o vale solo per un certo Serpeverde e per una certa Tassa?- cosi' dicendo il rosso lancio' un'occhiata ad Albus, il quale divento' rosso come una fragola e smise di fare tentativi per liberarsi dalla presa del cugino, il che fece ridere gli altri tre per un bel po'.

 

-Comunque...- il maggiore dei Potter decise di continuare il discorso iniziale - ,i sembra ovvio che passino cosi' tanto tempo insieme-

 

-Perchè?- Teddy e Fred lo guardarono confuso.

 

Albus invece, conoscendo la verità non sapeva cosa fare cosi' tento' di cambiare, ma nessuno glielo permise, cosi' continuarono...

 

-Ma come? Non lo sapete?- James era molto sorpreso. - Beh... Non li avete visti baciarsi?`Alla festa!-

 

Fred lo guardo' scettico, pensando stesse scherzando ma vedendo che James era serio, assunse un'aria stupefatta.

Albus penso' che suo fratello era proprio un idiota, mentre Teddy per un momento si fermo' incredulo, soprattutto perchè mentre ascoltava la notizia scioccante, aveva visto due figure in lontananza, che si abbracciavano.

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Capitolo 17
*** L'indimenticabile giornata ad Hogsmeade ***


Elisa e Luke stavano passando una bella mattinata, avevano visitato alcuni negozi fermandosi per un bel po' da Zonko per poi passeggiare lungo le stradine di Hogsmeade.


-Luke..-

-Si'?-

-Sei davvero un grande amico, mi sto divertendo un sacco ma...-

-Ti tormenta ancora il pensiero di quella sera.- la interruppe Luke -Lo so, perchè tormenta anche me- aggiunse poco dopo.

-Vogliamo parlarne?- chiese Elisa un po' titubante dato che l'ultima cosa di cui voleva parlare era di quello, ma sapeva bene di doversi togliere quel peso.

-Vedi...quella sera...beh...- a quel punto arrossi' -Ti sei mai chiesta perchè ero a quel tavolo? Insomma, ti sembro il tipo a cui piacciono quei giochi?-

-Si'.- rispose Elisa.

-Vedi.. cosa?!- disse il ragazzo realizzando dopo la risposta della ragazza, ma alla sua risata capi' che stava scherzando e sorridendo, continuo':

-Devi sapere che giocavo anch'io perchè...-

-Si'??- chiese Elisa presa dalla curiosità.

-Perchè a quel tavolo c'era anche Lily...- disse velocemente il ragazzo.

In pochi istanti la Corvonero realizzo' tutto e, felice di non essere la causa della sua presenza al gioco esclamo': -Ti piace Lily!-

Il Serpeverde arrossi' -S..si'...-

La ragazza sorrise soddisfatta -E che aspetti a dirglielo?-

-Non so se lei...- comincio' il ragazzo senza finire la frase.

 

Elisa comincio' a pensare all'atteggiamento di Lily nelle ultime settimane, ma si'. Lo si intravedeva nei piccoli dettagli: come lo salutava, come lo guardava... Ora che analizzo' il tutto, era evidente che pure la Grifondoro era supercotta.

-Le piaci.- gli disse in fine.

-Cosa? Dai, non...- fu interotto da Elisa che, vedendo in lontananza Lily, comincio' a chiamarla.

-Elisa! Cosa...- Troppo tardi, la Grifondoro li raggiunse subito.

-Ciao, cosa..- comincio' lei, ma fu interotta anch'essa.

-Ti piace Luke, vero?-

A questa domanda la ragazza, oltre ai capelli, aveva anche il volto completamente rosso.

-Io..io..-

-Bene, perchè tu piaci a lui- affermo' Elisa, e guardandoli arrossire sempre di piu' decise che era il momento di lasciarli soli.

Cosi', complimentandosi mentalmente con se stessa, si diresse verso i ''Tre manici di scopa'' dove vide la sua migliore amica e si uni' a lei, raccontandole cio' che era appena successo.

-Davvero?- chiese Beatrice. -Luke e Lily? Serpeverde e Grifondoro? Bizzarro, davvero bizzarro.-

-Eppure è cosi'- disse la Corvonero -E ne sono felicissima.-

-Cosi' puoi dedicarti a colui che ami davvero?- chiese l'altra.

-Cosa?-

-Oh niente..- rispose innocentemente la Tassorosso.

-Ice, cosa..-

-Oh guarda, ci sono Teddy e Albus- disse cambiando discorso e facendo segno ai due di raggiungerle.

 

 

 

-Guarda, ci sono Elisa e Beatrice- il Serpeverde aveva notato le due amiche appena entrato.

-Dobbiamo proprio?- chiese Teddy, era un po' giu' dopo aver appreso la notizia.

-Andiamo, è successo un bel po' di tempo fa ormai.-

 

 

 

 

-Perchè non ci raggiungono?-

-Boh, ma a proposito di Lily e Luke...-

 

 

 

 

-Si stavano abbracciando...- disse il Tassorosso incamminandosi verso il tavolo.

-Senti, mi dispiace non avertelo detto prima, ma sono sicuro che tra Luke ed Elisa non c'è assolut... Cos'è quello sguardo ora?-

-Tu... Tu lo sapevi?!?-

''Mossa astuta Albus, davvero...complimenti per davvero'' penso' il Serpeverde.

-Teddy, io te l'avrei detto ma Beatrice mi ha detto di aspettare.. E ora..-

 

 

 

 

-Si'?- la sprono' Elisa.

-Dato che Al è suo fratello, beh.. per il momento vorrà un po' di riservatezza, quindi per ora...-

 

 

 

 

-E' meglio non parlarne .- Albus e Beatrice terminarono entrambi la frase usando le stesse precise parole nel momento stesso in cui i due ragazzi raggiungevano le due al tavolo, il che insospetti' tutti e quattro.

-Di cosa non vorresti parlare, scusa?- la Tassorosso assunse un'aria investigativa nei confronti del Serpeverde.

-Te lo dico subito.. Ma prima le signore, di cosa non vorresti parlare TU?- rispose lui sostenendo lo sguardo della ragazza.

I due si fissarono per interminabili secondi ma poi capirono che nessuno avrebbe ceduto e a questo punto la sfida era terminata.

 

-Ooookaay... Elisa proruppe in una risata. -Comunque...ciao Teddy, ciao Albus-

-Già, ciao ragazze- Albus rise.

-Già, ciao Teddy- disse Beatrice

-Ciao.- rispose asciutto Teddy.

-E non saluti anche me?- chiese Albus a Beatrice.

-No, finchè non dirai di cosa non vuoi parlare.-

-Ma...non..nemmeno...- balbetto' il ragazzo.

-Su, fate la pace. Ice, non sarai mica arrabbiata con colui che ci offre la cioccolata!- si intromise Elisa.

-Beh... Se la metti cosi'... Ciao Al- gli sorrise scompigliandogli i capelli affettuosamente. -Io voglio una cioccolata con panna e..-

-Granella di nocciola.. Si', va bene..- la interuppe Albus per poi alzare gli occhi al cielo.

 

Elisa rise cercando lo sguardo di Teddy, ma non lo trovo'.

No, il suo sguardo era rivolto alla manica della sua camicia.

-Tu invece Teddy? Doppia panna e scaglie di cioccolato?- gli chiese nascondendo un po' di preoccupazione.

Lui alzo' lo sguardo -No, per me niente. Devo tornare al castello, ho una punizione.-

-Cosa? Non mi avevi detto niente.- disse lei confusa.

-Beh, tu non mi avevi detto di aver baciato Zabini.. Siamo pari, no?- dopo la risposta gelida il ragazzo si alzo' dal tavolo e si diresse a grandi passi verso l'uscita.

Elisa era rimasta a bocca aperta e gli altri due compagni pure.

 

-Albus, ti avevo detto di non dirgli..-

 

Ma la Corvonero non ascolto' il litigio su chi fosse stato a dirglielo, ormai la leggerezza che aveva provato poco prima vedendo Luke e Lily insieme era sparita, sostituita da un senso di angoscia e di profondo rimorso.

Aveva appena realizzato qual era il motivo per cui Teddy non avrebbe dovuto sapere del bacio.

Insieme al motivo per cui avrebbe dovuto dirglielo.

Ma era troppo tardi per entrambe le cose.

_Angolo ''autrice'' Beh.. Cupcake... E' stato un piacere

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Capitolo 18
*** É solo l'inizio ***


Molte persone sfogano il loro dolore urlando contro altre.

Molte persone lo sfogano piangendo.

Altre, invece, lo sfogano stando zitti. Okay, non lo sfogano, tengono solo tutto dentro.

Quest'ultimo è il modo più orribile a cui assistere.

 

-Isa..- la Tassorosso tentò per l'ennesima volta di parlarle. -Io...-

 

-Sto bene, tranquilla.- il suo sguardo ancora fisso sul tramonto autunnale che colorava di un rosso vivace la torre di Astronomia dove si trovavano le due amiche.

 

-Elisa, tu non stai bene, lo so. E' inutile che fingi.-

 

-Ma non è niente, sul serio.- così la Corvonero sforzò un sorriso tenando di tranquilizzare l'amica.

 

Al che la Tassorosso alzò gli occhi al cielo e imitò l'amica iniziando a scrutare l'orizzonte di fronte a loro.

Passarono diversi minuti di silenzio nei quali, a parte i versi di qualche gufo rifugiatosi in un angolino del soffitto della torre, quasi si sentivano i pensieri delle due.

Da una parte arrivava confusione e insicurezza, dall'altra riflessione e paura di parlare.

Ma fu quest'ultima parte a ricominciare il discorso:

 

-Devi parlare, lo so. E non con me, lo sai.- Beatrice tornò a guardare Elisa, senza però trovare il suo sguardo, così continuò -Hai visto come è andata a finire, e tu ci sei rimasta male perchè, amm...- la ragazza smise di parlare sentendo la porta aprirsi dietro di loro.

Le ragazze si girarono per scoprire l'identità della persona che aveva interrotto quel discorso tanto atteso.

 

-Scusate se vi interrompo, ma volevo parlare con Elisa.- il Serpeverde aveva una strana voce oltre che all'ottimo tempismo.

 

-Luke..- Beatrice gli si avvicinò velocemente -non credo sia il m...-

 

Intanto lo sguardo di Elisa era tornato a vagare tra il lago e la foresta, per poi perdersi nuovamente nel tramonto.

 

--Ti prego. Lasciami parlare con lei.- rispose semplicemente Luke.

 

La Tassorosso stava per ribattere ma qualcosa di importante negli occhi del ragazzo la fermò, e così la ragazza lasciò in fretta la torre.

Luke si avvicinò ad Elisa cercando di ricordarsi il discorso preparato mentre attraversava il castello, ma, come sarà spesso capitato anche a voi, tutto ad un tratto non sembrava più molto efficace come lo era sembrato qualche minuto prima.

 

-Ho saputo da Albus che tu e Teddy...- cominciò il ragazzo ma si fermò quando vide l'amica alzare gli occhi al cielo.

 

-Certo che voi Serpeverde non sapete tenere la bocca chiusa nemmeno se vi regalano uno snaso appena uscito dalla Gringott!- rispose nervosamente la ragazza.

 

Al che Luke si mise a ridere _Hai ragione, siete mille volte meglio voi Corvi.-

 

-Attento che la tua dolce Lily si offende- scherzò Elisa.

 

-Lily? Cos..- il ragazzo fece un'espressione confusa ma poi si ricompose. -Comunque... Perchè sei così giù?-

 

Elisa distolse lo sguardo -Per Teddy...-

 

-Sai... Quello che non capisco... É che una cosa del genere non succederebbe mai tra amici...- Luke lanciò uno sguardo all'amica sperando di aver azzeccato il motivo del problema, e infatti, notò un lieve rossore sulle sue guance. -Allora?-

 

-Forse... Forse... Teddy è...- la ragazza farfugliò velocemente qualcosa di incomprensibile.

 

-Come scusa? Non ho afferrato.- il Serpeverde stava trattenendo le risate.

 

-Ho detto che forse Teddy è molto più di un amico....- il viso di Elisa era completamente in fiamme.

 

-Nel senso di un fratello, intendi?- il ragazzo continuò a fare il finto tonto.

 

-No... Non un fratello..-

 

-Dunque lo ami!- esclamò Luke felice.

 

-Io....- Elisa non vedeva l'ora che la conversazione terminasse dato l'imbarazzo, ma decise comunque di essere sincera. -Io credo di sì...-

 

-Lui è arrabbiato con me...E magari lui non prova...- la Corvonero venne interotta dalla sonora risata del ragazzo.

 

-Scusa ma... Teddy? Arrabbiato con te?- domandò il ragazzo continuando a ridere.

 

Elisa lo guardò confusa -La tua risata....- la ragazza fece un sorriso furbo capendo qualcosa. -Pensi che Teddy non possa arrabbiarsi con me?-

 

-Oh no, non ci riuscirebbe mai. Tu sei troppo importante per lui, insomma... Non vedi quanto ci tiene a te?-

 

-A me? Teddy? Sicuro?- Elisa nascose un sorriso. -Per quale motivo?-

 

-Perchè ti ama, mi sembra ovvio!- esclamò il ragazzo sconvolto da tante erano le cose di cui l'amica non si era accorta.

 

-Mi ama?- domandò la ragazza compiaciuta e divertita allo stesso tempo.

 

-Ma certo! Lui.. Lui non fa altro che pensare a te in ogni momento della giornata...-

 

I due si guardarono per qualche secondo senza proferire parola, ma poi...

 

-Ma allora...Mio caro Metamorfomagus... Perchè queste cose non me le dici prima invece di fare tutte queste scene?- chiese sorridendo la ragazza.

 

-Certo che a voi Corvonero non vi si può nascondere niente...- in un attimo Teddy abbandonò le sue sembianze di Serpeverde tornando normale. -Quando l'hai capito?-

 

-Devi lavorare meglio sulla risata- Elisa rise.

 

-Miseriaccia...Mi sono tradito.- il Tassorosso si unì alla risata ma poi smise e guardò la ragazza sorridente. -Dunque...Ora...Insomma....-

 

-Sì.- dicendo così Elisa si gettò letteralmente tra le braccia di Teddy.

 

Non vi descriverò nei minimi dettagli quella serata, sappiate solo che fu una sera felice, proprio come quelle a venire.

Ormai la questione del bacio era diventata una storia su cui ridere, magari da raccontare ai loro cento futuri bambini (il numero dei bambini è una mia speranza vana).

La storia di Teddy ed Elisa invece, ha ancora pagine bianche, un numero infinito, perchè questa storia non può avere una fine.

Non quando quando al suo interno ci sono persone dolci, gentili, intelligenti e coraggiose.

Proprio come quella Corvonero innamorata.










_Angolo ''autrice''_

Quasi due anni fa leggevi il primo capitolo... E ora siamo già all'ultimo...
Lo sai che mi sono divertita a scriverla, mooolto divertita.
Sai anche che la mia vendetta è oramai compiuta.
Ma puoi immaginare che continuerò a divertirmi a modo nostro (sì, sto facendo quella faccia).
E su di te scriverei altre infinite pagine, perchè senza la tua magnifantasticenza questa storia non sarebbe mai nata.
Ti voglio bene Cupcake.

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