Love with one software

di Luna lambert
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'agenzia ***
Capitolo 2: *** Serata imbarazzante ***
Capitolo 3: *** La serata continua ***



Capitolo 1
*** l'agenzia ***


Love with one software
Matt Bomer, capo della Bomer Company, azienda a gestione familiare avuta in eredità da suo padre. Uomo di successo, dallo stile sempre impeccabile e dalle molte avventure ; fisico decisamente palestrato, occhi grigi e capelli biondo scuro, sa cosa vuole dalla vita e come ottenerlo, ha smesso di sognare da tempo. Adam Lambert, programmatore di successo di software e hardware per computer e telefonia mobile, laureato all’università di Stanford. Ragazzo di spicco e conosciuto da molte aziende come miglior studente della Stanford per via della sua invenzione di ultima generazione, il Forcumset, il miglior antivirus esistente. Moro e alto, con occhi celesti e profondi, timido ma estroverso sognatore.  Nella vecchia società Bomer, da tempo si vocifera che gli hacker di tutto il mondo cerchino di forzare il sistema si protezione per rubare materiale e rivenderlo al miglior offerente. Il nuovo capo, Matt, figlio maggiore del defunto capo, viene a sapere da alcuni suoi colleghi che esiste un nuovo programma, un software in grado di impedire qualsiasi attacco da parte di hacker anche di fronte a virus potentissimi; incuriosito si informa di questa nuova invenzione, venendo a scoprire il nome del suo inventore, Adam Lambert. Contatta la sua segretaria e le chiede di chiamare il signor Lambert e di organizzare un incontro di lavoro riguardante questa sua nuova invenzione. La segretaria, sempre diligente e composta subito si mette all’opera e organizza un appuntamento che si terrà solo due giorni dopo. Adam non stà più nella pelle, chiuso nel suo laboratorio a migliorare ulteriormente il suo sistema, cerca di carpire da alcuni suoi colleghi, notizie su questo Bomer, venendo così a scoprire che è un giovane e talentuoso manager di una grossa azienda; tra le mille voci che circolano, si vocifera anche di una sua certa propensione sessuale, che insomma sia gay, ma Adam, che non era certo solito dare ascolto al vociferare altrui, non diede troppo peso a quella questione in particolare, ma al fatto che fosse davvero molto giovane eppure gestiva molto bene la sua compagnia tenendola sempre ai piani alti grazie al lavoro professionale. Due giorni più tardi, Adam si ritrova a osservare il grattacielo dal basso in alto, le vetrate erano tutte perfettamente uguali e non vi era all’esterno nessuna scritte che indicasse la proprietà o che portasse il logo della compagnia. Sconcertato da tali mancanze, Adam si avviò verso gli ascensori e arrivò in cima al grattacielo, dove una avvenente segretaria stava seduta alla sua scrivania , controllando l’agenda del giorno e gustandosi un caffè. Appena lo vide uscire dall’ascensore si alzò e gli andò incontro, subito il moro si presentò e la ragazza sorrise:
 “Si , Mr Lambert, la stavamo aspettando. Mr Bomer la riceverà immediatamente, la prego attenda un momento qui!”
 Fece cenno al ragazzo di sedersi e sparì dietro una porta, per ricomparire poco dopo, sempre sorridente:
“Prego , ora può entrare! Mr Bomer la aspetta!”
 Colto da tanta gentilezza Adam si rilassò leggermente, sorrise e entrò nell’ufficio. Fu accolto da un insolito ambiente sterile; Le pareti erano tutte bianche e il mobilio classico non risaltava molto dato il colore chiaro anche esso, nel mezzo dell’ufficio una scrivania di legno di mogano tinto dietro la quale due occhi grigi lo stavano fissando con intensità. “Buon giorno, Mr Bomer, io son..”
“So chi è lei, Mr Lambert, buongiorno, la prego si accomodi!”
L’uomo gli indicò la sedia avanti alla scrivania e Adam si perse a guardare il panorama cristallino del mare che circondava la sua amata Los Angeles, unica fonte di tranquillità in quel momento, dato il benvenuto pressoché gelido che aveva ricevuto.
“La prego mi chiami solo Matt. Sa lei mi sembra giovane almeno quanto me, perciò credo, soprattutto se questo incontro andrà a buon fine, che darci del tu renderà le cose più semplici per entrambi!” Adam si sentì subito di nuovo a suo agio e sorrise prima di umettarsi le labbra e rispondere:
“Ovviamente darò del tu se sarà la stessa cosa per..te!”
“Certamente, Adam. Bene, superato il primo momento.. sono molto incuriosito dalla tua invenzione, mi è stato riferito che è la migliore sul campo e per quanto mi riguarda io voglio sempre il meglio. Parlami un po’ della tua creatura!”
“Purtroppo non poso ancora dirti molto, in effetti è un programma molto elaborato anche se delicato, mi ci vuole ancora del tempo per perfezionarlo e per apporre le dovute modifiche. Per arrivare fino qui ci ho impiegato più di otto mesi e vorrei completarlo accuratamente in modo da non lasciare spazio a nessun difetto. Non ci sarebbero problemi di fondo al corretto funzionamento del sistema, ma questo implica che dovrebbe partire tutto da un minimo di uno ad un massimo di 5 computer collegati fra loro, in modo da avere sempre un solo contatto di partenza!” Rimase in silenzio qualche secondo valutando la reazione di Matt e in ultima istanza si sente di aggiungere ancora qualche particolare: “Si tratta di un sistema molto avanzato, potresti distribuirlo dal tuo computer centrale ai quattro tuoi collaboratori più fidati in modo da tenere sempre sotto controllo tutto, puoi gestire fino a 50 pc differenti, cosa impossibile per tutti gli antivirus già esistenti, il sistema che ho creato è molto elaborato, ma si avrà la sicurezza di non essere mai hackerati o invasi da virus esistenti o che saranno creati in futuro. Di fondo il programma è complicato, ma è di gestione facile, se seguirete le mie direttive! nota autrice:ciao a tutti, è la prima storia che scrivo, non siate spietate con le recensioni, vi prego di non andarci pesanti. Ditemi come vi sembra la storia, se vi piace, non vi piace come volete, e ditemi se volete il continuo o meno perfavore *occhi da cucciola* Grazie di essere passati

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Capitolo 2
*** Serata imbarazzante ***


“Ok Adam, sei riuscito a convincermi, ti darò il tempo necessario per completarlo! In effetti l’idea di avere cinque computer che controllano il suo antivirus mi piace molto, sono curioso di vedere come andrà, intanto per qualsiasi tua domanda o problema, ti lascio il mio biglietto da visita col mio numero” Adam sorrise e prese il biglietto dalla mano di Matt , indugiando un istante soltanto e deliziandosi col tocco caldo delle dita dell’altro: “ La ringrazio per il tempo che mi concede in più, stia sicuro che non la deluderò, la prego di chiamarmi per qualsiasi chiarimento di cui abbia bisogno, sarò a sua disposizione!” I due si scambiarono dei cordiali sorrisi per poi salutarsi con la stretta di mano consueta. Una volta uscito dalla porta, Adam attraversò tutto il corridoio e prese le scale per filarsela dritto in macchina per poi esplodere di gioia… non avrebbe mai pensato che qualcuno fosse così interessato al suo lavoro: “Non ci posso ancora credere! Finalmente qualcuno vuole attivare il mio progetto e mi vuole al suo fianco nel lavoro; non aspettavo altro, poi è anche bello! Certo che le voci su di lui sono precise, però.. Chissà se è davvero gay come mi hanno detto.. finora non si sono sbagliati…” Nella sua testa i pensieri andavano tutti verso quell’uomo, Matt, che lo incuriosiva e lo affascinava , incatenandolo con gli occhi a se. °3 giorni più tardi. Adam lavorava instancabilmente nel suo laboratorio per riuscire a portare a termine il lavoro prima della scadenza delle settimane che aveva richiesto a Matt; Illuminato solo dalla luce di alcune lampadine a incandescenza , il ragazzo rimaneva nel più assoluto silenzio, finché lo squillo del suo cellulare lo distrasse dal suo lavoro: osservo lo schermo dell’apparecchio e attese di conoscere il nome della persona che lo stava chiamando poi rispose: “Pronto?” “Salve Adam, sono Matt. Ti ho chiamato per sapere come proseguiva il tuo lavoro! “Senza intoppi, tutto bene per ora!” “Senti ti volevo chiedere: hai impegni stasera?” “No, non ho nessuno impegno , stasera sono libero, perché?” “Allora.. ti andrebbe di venire a cena con me per parlare un po ? Sai per discutere ancora del tuo progetto..” “Oh… certamente, a che ora?” “Va bene se ti passo a prendere verso le 20?” Il moro ragionò in fretta pensando se il tempo gli sarebbe bastato per tornare a casa , lavarsi , vestirsi decentemente e finalmente rispose: “ok va benissimo” Chiuse il laboratorio e cose a casa sua, una volta giunto a destinazione andò a fare una doccia veloce e si preparò! Era molto emozionato e non ne capiva la ragione, ma quella sera aveva deciso di colpire l’altro con un look che lasciava davvero senza fiato: si mise una camicia bianca e dei pantaloni attillati neri con delle scarpe eleganti dello stesso colore, si sistemò i capelli e alle venti precise sentì il suono del campanello avvisarlo dell’arrivo dell’altro. Matt gli apparve davanti agli occhi vestito molto elegantemente, con uno smooking nero che affascinò subito Adam per la bellezza con cui lo calzava e in cui risplendeva; salirono in macchina, una bellissima Mercedes grigia con tutti i mega full optional possibili. Non parlarono per tutto il viaggio,entrambi presi coi loro pensieri e le loro aspettative, finché non arrivarono in un ristorante di lusso e scesero. Arrivati all’ingresso Matt spezzò il silenzio rivolgendosi al concierge di sala: “Salve; ho prenotato un tavolo per due a nome di Bomer” “Certo Mr Bomer, si accomodi pure!” P.O.V. Adam Entrammo in una sala confortevole a lume di candela, sembrava più un appuntamento galante che una cena di lavoro. Dopo nemmeno 10 minuti che si sedettero Matt iniziò subito un discorso: “Adam io ti devo dire una cosa, vorrei che tu provassi a capire la mia posizione..” “Ehm… ok dimmi!” “Ad io sono..sono..” “Puoi parlare con calma, posso aspettare se non sei pronto..” “ No, senti, è inutile girarci intorno, io sono Gay!” Adam fu felice di vedere che Matt si sentisse così libero da confessargli una cosa così privata e subito volle in qualche modo rinfrancarlo: “Non devi preoccuparti, sai, non giudico mica le persone.. insomma non ho diritto di dire agli altri come vivere.. e poi, sai.. in effetti anche io!” “Anche tu?? Sai non lo avrei mai detto..insomma.. non ti ho fatto lo stesso effetto che faccio agli altri.. in genere!” “Perché? Che effetto fai agli altri in genere?” “Bhe, diciamo che mi cadono ai piedi.. ma sembra che tu.. insomma.. che io non ti piaccia affatto!” “Veramente è tutto il contrario!” “Vuoi dire che io.. ti piaccio??” Sentendosi colto con le mani nel sacco, arrossì in viso per poi rispondere con quanta più dolcezza fosse capace: “Si, tu.. mi piaci e anche un bel po’!” Avendo intuito che non si parlava solo di primo impatto, Matt si alzò di scatto dalla sedia, andando a prendersi ciò che bramava, la bocca di Adam, senza dare al moro nemmeno il tempo di riflettere su quanto stesse accadendo. In un primo momento , Adam non rispose a quel bacio, ma pian piano cominciò a entrare in comunione con l’essere di Matt e si lasciò andare, dando chiaramente alla serata una direzione tutt’altro che lavorativa e rendendola molto più intrigante di quanto lui stesso si aspettasse. Nota autrice: Ciao a tutti,mi scuso se il capito èun pò piu corto del primo ma vi prometto che il prossimo sara piu lungo di questo, (almeno cercò di farlo lungo). Ditemi che ve ne pare, :)Alla prossima a Tutti <3 baci Luna

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Capitolo 3
*** La serata continua ***


Pov Adam È stata un emozione stupenda, non avevo mai baciato nessun ragazzo così, quel bacio era cosi pieno di passione e vita, le sue labbra erano wow, Dio santo non so come descriverlo, pensavo che al ristorante avremmo parlato solo di lavoro e mi sarei annoiato invece la discussione ha preso un'altra strada al quanto piacevole, poi lui è cosi bello, attraente, intelligente e intrigante, sembra un sogno. Ok basta Adam basta non pensare a queste cose e non costruire castelli in aria, ritorna alla realtà, non potrà succedere mai nulla di ciò che stai per dire. “Hey Adam tutto bene?” “ Ehm si, si scusa; stavo pensando a una cosa..” “ Scusa per il bacio improvviso, ma è stato più forte di me, non sono riuscito a controllarmi” “Ah, ehm.. n-non ti preoccupare, non fa niente” “ Ok, dimmi un po’ ti piacciono gli sport? “ “ Qualcuno, non tutti; Alcuni sono noiosi secondo me” “ Che tipi di sport ti piacciono o vorresti provare ?” “ Mi piacciono il badminton, il pingpong, il tennis, ma vorrei provare a fare equitazione o giocare una partita di Basket. Tu, invece ?” “ Io non lo so, ho fatto tanti sport come: nuoto, bungy jumping, paracadutismo ecc.. ma, strana coincidenza, l’unica cosa che non ancora provato è l’equitazione!”. Stava per chiedermi un'altra cosa quando la cameriera lo interruppe: “Scusate signori, volete ordinare?” Matt rispose subito, di getto, sempre sicuro di se : “ Si grazie, io prendo un Oshizushi e un po’ di Yakitori.Grazie” “Va bene, e ..per lei signore??” Adam un po’ indeciso rispose “ Io prendo l’Edomae chirashizushi e il nigiri grazie!” “Bene, e da bere cosa posso servirvi?” Matt decise le bevande anche per me. “Ci porti dell’acqua, del vino nero invecchiato e del succo d’arancia, per favore!” “Certamente, signori!” La cameriera sparì, io cercai di riprendere il discorso ma non avevo idea di cosa chiederli quindi restammo in religioso silenzio a guardarci ogni tanto negli occhi, e ogni tanto cercavo un punto nel vuoto dove soffermarmi a riflettere su alcune cose. Fummo serviti di lì a poco e mangiammo degustando l’ottimo, finché non ci arrivò alle orecchie una battuta offensiva pronunciata da un uomo alle nostre spalle; probabilmente ci aveva visto durante il bacio e ora ne approfittava per un po’ di crudeltà gratis, cose che mi capitano spesso. Ci girammo un pò urtati dalla sua battutina insolente, e ci ritrovammo alle spalle un “uomo” se cosi si può chiamare, che aveva a occhio e croce 20-22 anni, aveva dei capelli biondo platino, degli occhi color ghiaccio, ed era qualche centimerto più basso di me, lo abbiamo guardato 2-3 minuti finchè Matt non gli rispose a tono per la frase che aveva detto. “sono decisamente disgustosi, poi in pubblico, tsz sono ripugnati, froci di m***a”. “Che c’è piccoletto, cerchi guai? Beh perché ti si sei appena messo da solo con le tue parole insignificanti, ti da fastidio una coppia che si ama e si bacia? Perché se è cosi tu e la tua amichetta potete benissimo alzarvi e cambiare stanza” “senti stupida checca tu e quel frocetto seduto a canto a te, disturbate con i vostri baci da checche innamorate, perché non girate i tacchi voi e ve ne andate da qui, essendo un locale per eteri” Dopo quelle parole la faccia di Matt, cambio e divento sempre piu arrabbiato, mi guardo con gli occhi infuocati come per dire “ora gli tiro tutte le sedie del locale fino a farlo sanguinare” si rigirò e dalla cucina vedemmo uscire una ragazza un bel po’ arrabbiata, forse avrà sentito tutta la discussione di qualche secondo fa . Si avvicino a noi sempre di più finche non si fermo tra il nostro tavolo e quello del ragazzo insolente e parlo. “ sentite voi vedete di non scatenare la guerra nel mio locale senno caccio entrambe, e caro biondino, chi te l’ha detto che questo è un locale solo per eteri? Fuori non ricordo di aver messo un cartello con scritto cio okay? Okay! Ora vedete di risolvere e non farmi sentire più queste parole, e tu Sig. Bumer cerchi di controllare la sua rabbia e di avere più pazienza”. Se ne andò rientrando in cucina lasciando tutti in silenzio e seduti ai propri tavoli, non ci credevo, una ragazza che era riuscita a far zittire Matt e l’altro, c’è WOW. “Hey Matt ma tu la conosci quella ragazza che è venuta un minuto fà a rimproverarvi?” “ Si, è la proprietaria del ristorante, ed è colei che dirige la cucina e fa questi piatti deliziosi, la conosco soprattutto perché molte volte la mattina vengo qui a fare colazione, e devo dire che fa una colazione abbondante e leggera” “Capito”. Parlammo ancora un'altra mezzoretta, poi ci alzammo per pagare il conto e ce ne andammo. Una volta fuori dal ristorante camminammo per andare alla macchina, mi riaccompagnò a casa. Lo salutai sulla soia di casa e dopo lui e la sua Mercedes sparirono in un batter d’occhio e ripensò a quella stessa sera, Adam, pur non avendo definito il contratto con la società di Matt Bomer, rincasò quasi sicuro e contento di aver trovato il posto giusto, soprattutto per una sua crescita nel campo. Si fece una lunga e rilassante doccia e poi si dedicò nuovamente al suo progetto quando improvvisamente, il suo telefono prese a trillare: PAROLA DELL'AUTRICE... Allora.. come dire, per il termine che ho messo "froci di m***a" mi volevo uccidere mentre lo stavo scrivendo. Comunque spero che questo terzo capitolo vi piaccia, sono ben accette critiche per migliorare e spero in recenzioni positive. Ditemi se vi piace e se volete che continui... alla prossima e sopratutto: BUON NATALE A TUTTI

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