Love is like a war

di synyster love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


20 Settembre 1998, Huntington Beach. "Liz mi stai ascoltando?" "Scusa Zacky, stavo pensando a come avete ridotto quell'imbecille di Mark" Liz aveva diciassette anni, e nonostante la sua bellezza da ragazza delicata, era nota per essere una tipa cazzuta, piercing e tatuaggi sparsi un po ovunque ne erano la prova. "Per come ti ha trattata se lo meritava Cosa ci avrai mai trovato in uno come lui... tutto football e niente cervello!" Zacky era il migliore amico di Liz da quando lei ne aveva memoria. Occhi di un colore stupendo, a metà tra il mare e lo smeraldo, quel colore talmente bello da non poter essere descritto, tanto particolare quanto profondo, snake bites incastonati nel labbro inferiore ed una filigrana di stupendi tatuaggi. "Baker, Collins, al prossimo richiamo filate dritti in presidenza!" Lo sguardo furioso della signora Brides riportò i due nella dura realtà, mancavano ancora trenta minuti alla pausa pranzo, e il loro interesse per lo sviluppo embrionale delle lumache era a zero. "Shhh stà zitto o la vecchia zitella ci spedisce da mr parrucchino, e l'ultima cosa che voglio è essere cacciata di nuovo per colpa tua!". Al suono della campana della scuola orde affamate di studenti si riversarono nella mensa, "Hey ecco i ragazzi! " seduti al tavolo vi erano quattro armadi coperti di tatuaggi e piercing, Jimmy il più alto con gli occhi azzurrissimi e i capelli biondi sparati in aria, agitava le braccia per farsi notare dai suoi amici, mentre Matt, un ragazzo muscoloso con l'espressione a metà tra la dolcezza e un broncio pericoloso, se ne stava seduto a mangiare le patatine nel piatto di Jimmy. Ormai era abituata agli sguardi degli altri fissi su di loro, erano i metallari della scuola, quelli con la pelle tracciata dall'inchiostro e la vita vissuta come se fosse un continuo party, tra alcol, musica e sigarette. C'era chi li temeva e chi li adorava, ed era proprio grazie ai suoi amici che Liz era sempre stata considerata una dura. "Hey bellezza ti piace il nuovo look del tuo ex? Devo dire che il naso rotto gli dona molto di più!" Mark l'ex di Liz, l'aveva tradita con una ragazzina del secondo anno appena entrata nelle cheerleader. Zacky e gli altri lo avevano sempre odiato, come odiavano tutti gli altri giocatori di football della scuola, e quella stessa mattina avevano colto la palla al balzo e si erano vendicati per ciò che aveva fatto alla loro migliore amica. "Matt grazie, ma non dovevate rischiare di finire nei guai per me!" "Come se tu non contassi nulla per noi! Cazzo Liz, per la nostra migliore amica questo ed altro! Quel fottuto bastardo doveva pagare!" Intervenne il più piccolo del gruppo, Johnny, che era il più piccolo proprio in tutto, infatti era tre anni più giovane di tutti loro, e in quanto ad altezza sfiorava il metro e sessantotto, proprio per questo motivo era continuamente il protagonista degli scherzi di tutti quanti. Brian il ragazzo con gli occhi color nocciola e i capelli neri, era rimasto in silenzio a fissare incuriosito la scena, pensava che non fosse da Liz stare calma dopo tutto quello che le era successo. Ma dentro lei non era calma, era un vulcano che stava per eruttare, ma non voleva darla vinta a Mark facendosi vedere disperata, non era da lei, una bottiglia di Jack, un pacchetto delle sue amate Marlboro rosse e sarebbe tutto passato. "Allora per festeggiare la rottura di Liz con quel montato, oggi pomeriggio dopo le prove... festa a casa Haner!" Brian aveva urlato quelle ultime parole per tutta la mensa. Durante l'ora successiva non c'era ragazzo o ragazza che non parlava della festa che ci sarebbe stata quella stessa sera. Liz era sicura che quella sarebbe stata una festa con la f maiuscola, anche se aveva ben poco da festeggiare.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


Quella sera Liz non aveva voglia di andare alla festa a casa di Brian, sapeva bene che ostinati a voler sembrare felici non sarebbe servito a nulla, ma era convinta che andare a distrarsi un po fosse la cosa migliore da fare in quel momento. Mentre si sistemava la lunga e liscia chioma bionda suonò il campanello, e rischiando di rompersi qualcosa cadendo con i trampoli che aveva ai piedi, corse ad aprire. "Oh ciao Zacky, tranquillo prendo la borsa e andiamo" Liz si ritrovò davanti al suo migliore amico, che era rimasto sulla porta con un'espressione strana "Hey ma che hai? Ho forse il rossetto tra i denti?" Zacky non si muoveva di un millimetro ed era a bocca aperta, Liz per un attimo ebbe paura che fosse una sagoma di cartone "Liz cazzo, sei... sei... sei uno schianto" finalmente il moro aveva parlato, solo che ora la ragazza lo guardava con aria incredula "wow il grande Zacky Vengeance mi ha fatto un complimento! Questa è da segnare sul calendario" il soprannome Vengeance, Zacky se l'era guadagnato un paio di estati prima, picchiando cinque ragazzi che lo sfottevano sempre, prendendosi così la sua piccola rivincita contro chi lo considerava lo sfigato di turno, da allora era rispettato e temuto dai ragazzi e era riuscito a diventare uno degli oggetti del desiderio delle ragazze di tutta Huntington Beach, uno abituato a non dover fare complimenti a nessuna per farla cadere ai suoi piedi. "Ha ha ha spiritosa ! Dai andiamo o faremo tardi!" Scesi dalla macchina di Zacky, i due riuscivano a sentire distintamente la musica dai toni metal che rimbombava nell'aria. Entrati nella casa l'odore di alcol e fumo aveva ormai invaso le narici di Liz, che aveva iniziato a sgomitare per arrivare al bancone degli alcolici sana e salva. Dopo aver afferrato una bottiglia di vodka liscia e con una sigaretta in bocca, la bionda si catapultò fuori dall'abitazione per prendere aria. "Hey bellezza tutto ok?" era Jimmy con il suo solito sorriso contagioso "Certo Jim" disse Liz con un sorriso piuttosto mal riuscito "ah! come dovrò fare con te? Dai dimmi che succede, e non ammetto scuse" Jimmy era serio, forse Liz aveva veramente bisogno di sfogarsi " Jim io... io sto male... stavo persino iniziando a pensare di voler intraprendere con lui una storia seria, stavo iniziando a pensare a lui come una delle persone più importanti della mia vita. Essere stata tradita, mi ha frantumato il cuore... non so neanche io come ho fatto a state con una persona così frivola e meschina da essere stata capace di tradirmi alla prima occasione. Mi fa sentire una sciocca non essermene accorta prima, pensavo che lui fosse diverso da come vuole apparire, invece mi sono lasciata trasportare da un sentimento nuovo, dovevo ascoltarvi... ma ora voglio solo dimenticarmi di quello che mi ha fatto" aveva iniziato a singhiozzare "Dai ora basta piangere beviamoci su e lasciamoci tutto alle spalle" Jimmy le aveva asciugato le lacrime ed una volta tornati dentro iniziarono a bere, e mano a mano che beveva, Liz si sentiva sempre meglio, come se ogni suo problema stesse svanendo. Dopo aver giocato per un po con i Brian e gli altri a biliardo, decise di sciogliersi e buttarsi in pista, non facendo caso al fatto che un ragazzo che conosceva fin troppo bene la stava osservando in ogni movimento, come incantato, era fin troppo brilla per accorgersi di aver fatto colpo. Mentre ballava sentì due grandi e calde braccia che la cingevano, pensò per un attimo che quella fosse la più bella sensazione che avesse mai provato, ma quando si girò l'effetto dell'alcol si fece sentire, infatti le uniche cose che riusciva a distinguere erano due occhi angelici un profumo dolce mischiato all'alcol e al fumo, e delle labbra... delle labbra così morbide e piene, così perfette e così vogliose di attrarre a se altre labbra "È tutta la sera che ti guardo" una voce familiare fu l'ultima cosa che riuscì a percepire.

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


Il mattino dopo la festa: "Oddio che mal di testa" Liz si rese conto che quel risveglio era il classico dopo sbronza traumatico, con mal di testa atroce e ricordi confusi o addirittura nulli. Mentre cercava di sollevarsi dal cuscino e girarsi dal lato opposto del letto si rese conto che qualcosa la stringeva, anzi qualcuno. La ragazza ebbe addirittura paura di girarsi, e se aveva combinato qualcosa con il primo che le era capitato sotto tiro? Non se lo sarebbe mai perdonato. Facendo attenzione a non svegliare il suo ospite si voltò lentamente "ah meno male mi era preso un colpo" pensò Liz guardando il volto tenero e assopito di Zacky. Liz non era sicura di cosa fosse accaduto la sera prima, ma vedere Zacky vicino a lei la rendeva stranamente felice. I loro volti erano così vicini, lei riusciva a sentire il respiro del ragazzo così vicino al suo, e non riusciva a capire cosa le stesse accadendo, non capiva perché il cuore le batteva così forte, era soltanto Zacky, quello stesso ragazzo che conosceva da quando andava all'asilo, quello a cui faceva da spalla per rimorchiare, quello che per lei c'era sempre stato... piano piano Liz si avvicinò alla bocca del moro, quasi guidata da una forza sconosciuta, la voglia di fare sue quelle labbra cresceva sempre di più, "Zacky" Liz pronunciò il nome del ragazzo quasi in maniera involontaria, sussurrandolo sulle labbra di Zacky. Quando le labbra di Liz toccarlo quelle del ragazzo, lei si sentì il cuore esploderle in petto. Quando stava per staccarsi si rese conto del fatto che anche lui aveva il respiro accelerato, e che le aveva posato una mano sulla schiena, attirandola verso di se. "È sveglio! O mio Dio e ora cosa gli dico? E soprattutto perché mi spinge a baciarlo ancora?" I pensieri di Liz viaggiavano nella sua mente alla velocità della luce, fino a quando Zacky non la baciò, ma quello fu un bacio vero, passionale, talmente eccitante che Liz si spostò sopra di lui per poterlo baciare ancora e ancora, e Zacky che ormai aveva aperto i suoi occhi rimasti precedentemente chiusi, e la guardava come si guarda una dea. Con delicatezza il ragazzo aveva ribaltato la situazione, era lui a stare sopra. Si chinò e le baciò il collo, fino ad arrivare alla scollatura del vestito, mentre con una mano le percorreva una coscia, era affamato di lei, la desiderava, e lei desiderava lui. Senza pensarci troppo su, Liz gli tolse la maglietta dei Misfits, e gli iniziò a mordicchiare la mascella, poi con una scia di sensuali baci passò dal collo alla spalla. Aveva lasciato da parte la sua razionalità, e proprio quando Zacky le stava per togliere il vestito nero che indossava dalla sera prima, sentì la porta d'ingresso di casa sua chiudersi con forza. Suo padre doveva essere rientrato dal suo viaggio di lavoro "Oddio mio padre, sbrigati a metterti la maglietta e nasconditi nell'armadio" il ragazzo spaventato almeno quanto lei non disse una parola, e una volta infilata la maglietta si nascose nel grande armadio di Liz. "Liz tesoro? Sei sveglia?" "Oh certo papà, sono ancora al letto, non mi sento molto bene, sai ieri ad una festa forse ho bevuto un po troppo" "ah come dovrò fare con te? Dai fatti una doccia e scendi, così ti racconto del mio viaggio in Francia" "Ok papà, mi lavo e sono subito da te" una volta che suo padre uscì dalla stanza Liz aprì le ante del suo armadio, e Zacky per poco non le cadeva addosso. Tra i due era calata una strana tensione, Liz era quasi fredda "e se per lui fosse solo sesso?"non poteva fare a meno di pensare negativo. Lei aveva paura di essere ferita ancora, aveva paura di perdere il suo migliore amico. "Dai Vee è ora che torni a casa, mio padre si infuria se viene a sapere che hai dormito qui" "va bene bellissima ci vediamo dopo" Zacky provò a baciarla ma Liz si scansò fredda "Senti Zacky potresti cancellare quello che è successo poco fa tra di noi?" "Liz ma cosa stai dicendo?" "Dai sai benissimo anche tu che è stato un errore" lui la guardava con aria ferita e delusa ma cercò di restare calmo "Certo....scusa ma ora devo andare".

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


Era un sabato sera, e da quella domenica mattina erano passate già due settimane, tutto sembrava essere stranamente normale tra Liz e Zacky, tranne per il fatto che non ci fu una sola occasione in cui i due restassero da soli. Quel giorno Liz era andata alle prove dei ragazzi, che cercavano ancora un nome per la loro band, Zacky e Brian erano i chitarristi, Jimmy suonava la batteria, mentre Johnny e Matt erano il bassista e il cantante. Alla fine delle prove avevano deciso di andare al solito locale a bere qualcosa per festeggiare il primo ingaggio dei ragazzi, un live in un locale nel centro della città. "Cazzo ragazzi ma ci pensate? Il nostro primo concerto!" Jimmy era euforico e dopo un'ora che erano al locale era già ubriaco "Che fottutissima figata! Questi sono i miei ragazzi! Voglio vedervi al più presto sulla copertina di Rolling Stones! Brindiamo a voi e alla musica" Liz era fiera dei ragazzi, e li sentiva tutti vicinissimi in quel brindisi, tutti tranne Zacky, che invece di brindare si alzò in piedi e uscì fuori quasi correndo "Hey Liz sai che gli prende?" Aveva chiesto Matt, ma la ragazza non sapeva come rispondergli, non avevano raccontato ai ragazzi dell'accaduto, anche se sentiva un forte bisogno di sfogarsi. Non aveva molte amiche, e quelle che aveva erano troppo poco intime e fidate per poter capire la situazione o semplicemente per esserne interessate davvero, la sua migliore amica era sua cugina Kat che viveva in Arizona, ma neanche a lei aveva deciso di raccontare nulla. "No Matt, non so cosa gli sia preso, vado a vedere". Uscita fuori dal locale vide Zacky parlare con una ragazza dai capelli neri e ricci, neanche troppo bella conoscendo i gusti di Vee, ma allora come mai era con lei? Liz non li aveva mai visti insieme. Ad un certo punto Liz vide che Zacky aveva notato la sua presenza, ma quando lei fece per rivolgergli la parola, lui prese la mano della riccia e si avviò vicino ad una macchina che doveva essere quella della ragazza. Liz si sentì stranamente triste, quasi delusa, come se qualcosa di molto pesante le stesse premendo sullo sterno, quasi a non farla respirare... Ma cosa le stava succedendo? Era forse gelosa? Lei Elisabeth Collins gelosa di Zachary James Baker? Ok era ufficiale, aveva assoluto bisogno di piangere. Sconvolta più per i suoi sentimenti che per l'accaduto entrò nel locale con gli occhi che le bruciavano da morire, ma non voleva che gli altri la vedessero piangere, così senza dare spiegazioni a nessuno lasciò dei soldi sul tavolo, prese la borsa e uscì "Liz che succede? Liz !" Si sentì chiamare più volte dai ragazzi, ma non si voltò a rispondere, senza neanche essersene accorta iniziò a correre senza meta, si sentiva stanca e confusa, e aveva bisogno di schiarirsi le idee. Stanca di correre si lasciò cadere a terra, era finita nel parco giochi dove lei e Zacky andavano sempre da bambini. C'era il solito scivolo, e le solite care vecchie altalene... quante volte lei e Zacky si sfidavano ad andare sempre più su... quante volte lui l'aveva spinta per farla dondolare più in alto delle stelle... Liz si sedette sull'altalena dove si sedeva sempre da bambina, la stessa dove lei e Zacky avevano inciso i loro nomi, erano ancora ben visibili nonostante gli anni che erano trascorsi. Le ore passarono in fretta, erano le tre di notte, e Liz raccolse le ultime forze per correre verso casa ed entrare in camera sua senza svegliare suo padre.

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