amarti non era nei miei piani

di francesca Cyrus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo uno ***
Capitolo 2: *** capitolo due ***
Capitolo 3: *** capitolo tre ***
Capitolo 4: *** capitolo quattro ***
Capitolo 5: *** capitolo cinque ***
Capitolo 6: *** capitolo sei ***



Capitolo 1
*** capitolo uno ***


AMARTI NON ERA NEI MIEI PIANI



Ero appena scesa dal taxi che mi aveva portata davanti alla grande struttura del Lauren Fifty College, pagai presi la mia valigia e poi chiusi lo sportello. Mi diedi una sistemata veloce alla camicia bianca che indossavo e anche ai pantaloncini a vita alta neri, guardai l'edificio e sorrisi sapendo che avrei iniziato una nuova vita. Iniziai a camminare sulle mattonelle marroni che conducevano all'entrata dell'Istituto, fuori nel cortile era pieno di studenti che parlavano tra di loro creando così un gran casino di voci; all'interno dell'Istituto però non era meglio, ci saranno state minimo un centinaio di persone che cercavano di fare amicizia stringendosi la mano o presentandosi, altre invece che parlavano delle "mille avventure" che avevano intrapreso durante l'estate. Pft patetico. Tutta gente patetica. Camminai più velocemente facendo sentire il ticchettio dei miei tacchi neri sulle mattonelle,cammina i fino alla fine del corridoio dove era situata la segreteria, davanti a me c'era una ragazza che stava chiedendo la chiave per la stanza e così mentre aspettavo mi poggiai al muro lì affianco. Iniziai a guardare gli studenti, uno per uno, poi mi sentì uno sguardo addosso e vidi un ragazzo, alto, capelli ricci marroni ed occhi verdi. Mi fissava squadrandomi lentamente, poi mi guardò negl'occhi e mi sorrise maliziosamente, io cercai a tutti i costi di trattenermi una risata, e risposi mordendomi avidamente il labro inferiore per poi ricambiare il sorriso malizioso

" signorina mi dica" mi chiamò la segretaria da dietro il bancone, tolsi lo sguardo da quel ragazzo e mi rivolsi alla donna minuta che mi sorrideva meccanicamente.
" mi serve la chiave della mia camera e l'orario delle lezioni" dissi avvicinando al bancone.
" certo, mi puoi dire nome e cognome?" chiese la donna prendendo in mano un blocco di fogli, dovevano essere gli orari di tutti gli studenti.
" miley Cyrus" dissi io. La donna mi guardò stupita e subito cambiò posizione sulla sedia mettendosi più composta e sforzando ancora di più il sorriso che aveva stampato in faccia. A quella reazione alzai gl'occhi al cielo e guardai altrove quando la donna si mise a cercare tra i fogli. Il ragazzo di prima non c'era più, e questo mi fece solo sorridere e scuotere la testa.
" ecco a lei signorina Cyrus " disse porgendomi un foglio e una chiave con attaccata una targhetta con su scritto 204, doveva essere il mio numero della camera. Presi la valigia e mi diressi verso le scale, iniziai a salirle fino al secondo piano. 200...201..202..203..204 eccola. Inserì la chiave e aprì la porta. Entrai nella camera e la osservai. Aveva due letti uno vicino la finestra e uno vicino ad una porta che doveva essere del bagno, era spaziosa e tutta bianca. Aveva un piccolo angolo cottura ed un tavolino per quattro persone. Chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi verso il letto accanto alla finestra dato che l'altro era già occupato da una ragazza che stava aprendo la sua valigia. Mi guardò e mi sorrise, smise di fare ciò che stava facendo e mi disse " ciao sono Emily " era una ragazza molto bella: aveva lunghi capelli neri ed occhi verdi, un fisico perfetto anche se era notevolmente bassa. Era tutto il contrario di come ero io : avevo capelli cortissimi biondi, occhi azzurri ed ero alta, il mio fisico era..normale.
"Ciao io sono miley" dissi sorridendogli di rimando. Aprì la mia valigia ed iniziai a svuotarla mettendo le cose nei cassetti e nell'armadio lo stessi fece Emily. Poco dopo bussarono alla porta ed Emily andò ad aprire. Era la segretaria di prima, e vedendomi mi sorrise di nuovo.
" salve ragazze vi volevo dire che tra dieci minuti ci sarà un'assemblea per quelli del primo anno dovete essere presenti, mi raccomando non tardare" detto questo si dileguò
Ripresi a svuotare la mia valigia con calma
"Quanti anni hai?" chiese Emily mentre continuava a mettere a posto le sue cose.
" 17 tu?" chiesi guardandola frettolosamente, presi una foto dalla valigia e la sistemai sul comodino accanto al mio letto, la foto raffigurava me e mio padre, io avevo 9 anni ed eravamo in un maneggio. Quella è stata la mia prima volta che sono salita su un cavallo.
" 17 anch'io" disse sorridendomi.
Avevo finito di svuotare la valigia quindi la misi sotto il letto, poi presi la mia borsa, la aprì e presi una sigaretta e l'accendino,mi diressi alla finestra e l'accesi portandola alla bocca.
" ci andiamo insieme all'Assemblea? Dovrebbe esserci tra 5 minuti" disse lei da dietro la mie spalle
" certo, dammi solo un minuto" dissi io senza girarmi. All'Assemblea c'erano tutti i primi, quindi forse c'era anche quel ragazzo di prima, non che mi interessasse, ma me lo sarei portato volentieri a letto, non fraintendetemi non sono una zoccola, è solo che mi piace divertirmi con i ragazzi come loro si divertono con le ragazze, almeno così non si soffre per amore. Feci l'ultimo tiro della sigaretta per poi buttarla giù dalla finestra.
" perfetto andiamo?" disse Emily alzandosi dal letto
"Si certo" ed insieme uscimmo dalla stanza e andammo alla palestra al primo piano, entrammo nella palestra e ci guardammo in torno: la palestra era enorme e sulla destra aveva degli spalti dove già la maggior parte degli studenti sedeva. Anche noi andammo su quegli spalti e ci sedemmo in ultima fila. Guardai bene tutti da sopra,fino a quando non lo vidi, si era già accorto di me e mi stava osservando. Ricambiai lo sguardo sorridendo per poi ignorarlo e guardare avanti mentre sentivo ancora il suo sguardo bruciarmi addosso. L'Assemblea ancora doveva iniziare, stavamo aspettando ancora alcuni studenti. Mi girai per guardare di nuovo il riccio e vidi che non c'era più, istintivamente guardai verso la porta e lo vidi che camminava verso di essa e prima di aprirla mi guardò e mi sorrise. Presa dall'istinto mi alzai  da dove ero seduta ed iniziai a scendere
" ehi ma dove vai?" mi chiese Emily sorpresa di vedermi in piedi.
" vado un secondo in bagno ora torno." dissi sorridendole. Scesi velocemente gli spalti e quasi correndo usci dalla palestra che si trovava alla fine del corridoio. Percorsi tutto il corridoio fino a quando svoltai a destra, mentre giravo mi sentì tirare verso il muro  e poi sbattei addosso a colui che mi aveva spinto. Alzai lo sguardo e mi ritrovai il riccio a pochi centimetri di distanza da me. Istintivamente sorrisi guardando la sua espressione vittoriosa.
"Sapevo saresti venuta da me" disse con voce bassa, roca e seducente.
" chi ti dice che sono qui per te?" chiesi con voce altrettanto seducente.
" lo so e basta " disse lui lentamente prima di catapultarsi sul mio collo ed iniziando a lasciare baci umidi. Decisi di stare al suo gioco, quindi gli passai una mano tra i capelli e misi entrambe le mie gambe allacciate al suo bacino
[ Mentre continuava a baciarmi il collo salimmo le scale, arrivati al secondo piano lui svoltò e andò contro la porta di una camera che poi aprì ed entrò, appena entrò mi sbatté contro il muro e si staccò dal mio collo per passare alle mie labbra, incollò le sue labbra alle mie con foga per poi passere la sua lingua sul mio labbro inferiore chiedendomi l'accesso che io fui felice di dargli. Poi mi staccò dal muro e mi posò delicatamente sul letto continuando a baciarmi. Poi si staccò da me E si sfilò velocemente la maglia, la gettò a terra e poi riprese a baciarmi il collo lentamente. Io invertì la posizione e mi misi a cavalcioni su di lui, lentamente iniziai a sbottonarmi la camicia, un bottone per volta, mentre lui mi guarda impaziente e io mi trattenevo una risata. Quando avevo finito di sbottonarla me la tolsi e la gettai a terra. Iniziai a baciargli il collo lentamente usando anche denti e lingua, lo sentivo respirare affannosamente. Lentamente poi mi abbassai lasciandogli una scia di baci umidi sul petto poi sugli addominali fino ad arrivare alla cinta dei suoi jeans. Gli slacciai i pantaloni e glieli tolsi lasciandolo solo in boxer, era già visibile una leggera erezione, e ciò mi sembrava quasi esilarante, facevo un grande sforzo per non ridere. Portai una mano sul suo membro da sopra i boxer, ed iniziai a massaggiarlo lentamente mentre l'erezione si faceva sempre più dura " cazzo" li sentì sussurrare dal piacere, quando mi accorsi che era quasi al culmine mi tolsi da sopra di lui e poi scesi dal letto; mi girai mi abbassai per prendere la camicia e me la infilai senza abbottonarla, dalla tasca dei pantaloncini estrassi il mio pacchetto di sigarette e ne presi una, l'accesi mi avvicinai alla finestra e mi girai per guardarlo. Avevo una faccia epica, faceva quasi paura e li crollai iniziando a ridere istericamente.
" cosa stai facendo?!" mi chiese lui, sperando che fosse tutto uno scherzo, ma non era così e questo mi fece ridere ancora di più. Quando mi calmai dissi " non mi va sta sera" gli sorrisi e lui si tirò su con i gomiti e mi guardò malissimo, contuai a fumare la mia sigaretta mentre li guardavo ragionare si ciò che stava accadendo "non puoi lasciarmi così!" disse lui indicando la notevole erezione che gli spingeva nei boxer. Io spensi la sigaretta e la gettati di sotto" certo che posso" dissi iniziando ad allacciarmi la camicia lentamente.
"No che non puoi" ribadì lui. Io risi leggermente alla sua affermazione mentre mi abbottonavo l'ultimo bottone. " come hai detto di chiamarti?" chiesi sdeviando il discorso. " Harry Styles" mi sistemai la camicia e mi diressi verso la porta e poi dissi" beh Styles, è stato un piacere fare affari con te, ci si vede in giro" lui sbarrò gl'occhi, io gli feci l'occhiolino e uscì dalla sua camera ridendo.

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Capitolo 2
*** capitolo due ***


Harry's pov


"Quindi ti ha lasciato in bianco?" disse Zayn ridendo.
"Me la pagherà quella stronza" dissi io passandomi una mano tra i capelli sbuffando.
"E come intendi fare?" chiese lui sinceramente interessato. Ci pensai su attentamente e poi sorrisi.
" farò come faccio sempre, si innamora me la dà e poi va a fanculo" dissi alzandomi dal letto.
"Adesso andiamo che abbiamo lezione" dissi io uscendo dalla camera con Zayn che mi seguiva dietro
Attraversammo il corridoio poi scendemmo le scale fino al piano terra per poi entrare nell'aula di matematica,la campanella era suonata già da dieci minuti ma a noi non importava. Entrammo in classe e subito ci fermò la professoressa dicendo " Styles Malik vedo che anche se siete stati bocciati non vi sforzate per essere puntuali neanche il primo giorno di lezione " sembrava quasi delusa, come si ci sperava ed io gli sorrisi, lei scosse la testa e ci indicò i banchi facendoci segno di sederci ma poi ci ripensò " no voi due vicini no, Styles mettiti vicino a Miley Cyrus" disse indicando un banco che io guardai e rimasi sorpresi nel vedere la ragazza di ieri sera. 'Che il gioco abbia inizio' pensai sorridendogli mentre mi avviavo verso la sedia accanto a lei. " Malik tu vicino ad Emily Osment" disse mandando poi il mio migliore amico accanto ad una ragazza, me la sarei scopata volentieri. " ci si rivede " dissi alla ragazza vicino a me sorridendogli, lei ricambiò il sorriso e disse " allora, come hai risolto il tuo problema ieri sera?" sapevo che si riferiva a ciò che era successo ieri;gli lanciai uno sguardo omicida che gli fece solo ampliare di più il sorriso " tranquilla, un giorno finirai cosa avevi iniziato" dissi sorridendogli maliziosamente. Lei rise di gusto come se avessi detto la cosa più divertente del mondo, mi stava facendo incazzare, forse anche troppo e proprio quando stavo per parlare ci interruppe la professoressa dicendo " Styles cosa avrai mai detto di così divertente per farla ridere? Vuoi dircela anche a noi" chiese guardandomi fissa negl'occhi e appoggiandosi alla cattedra con fare minaccioso. Io stavo per rispondere ma , ovviamente, la ragazza vicino a me mi interruppe, come se oggi non fossi degno di parlare a quanto pare. " si prof , glielo dico io, ma prima le voglio dare anche un consiglio : si faccia i cazzi suoi" quando finì di parlare calò il silenzio nella classe, io mi girai scioccato a guardarla e la stessa cosa fece la professoressa, miley la guardava fisso negl'occhi sorridendogli. " Styles Cyrus dalla preside. Adesso" urlò indicandoci la porta e diventando tutta rossa in faccia. Io mi alzai ma poi mi girai quando sentì miley ridere di gusto, e ridendo uscì dalla classe. " lo sai che ti possono sospendere?" dissi io quando eravamo ormai fuori dalla classe mentre camminavano verso l'ufficio della preside " quella stronza dovrebbe farsi una scopata invece di rompere il cazzo a me " disse lei tranquilla come se stava andando a casa della sua migliore amica. Arrivati davanti alla porta io stavo per bussare ma miley decise di buttare al cesso le buone maniere ed entrò senza chiedere il permesso " ciao mamma" disse entrando nello studio della preside. Io nel sentire l'ultima parola sbarrai gl'occhi e la guardai mettersi seduta come se stesse a casa sua su una poltrona " miley cosa ci fai qui il primo giorno?" disse guardando la ragazza, che a quanto pare era sua figlia, con uno sguardo quasi disperato " la professoressa di matematica voleva sapere perché ridevo" disse come se non ci fosse altro " e perché ridevi?" chiese la madre guardando male la figlia " già Harry, perché ridevo?" sentendo il mio nome tornai alla realtà, mi passai una mano tra i capelli e dissi " beh, am... Ridevi perché tu ...er-"" ridevo perché Harry mi aveva chiesto di andare a letto con lui mamma" disse lei ,mentre sistemava alcune cose sulla scrivania della madre, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Io sbiancai, la morte era vicina, me lo sentivo. Ma al contrario alla preside la notizia non fece ne caldo e ne freddo ma continuava a guardare la figlia. Poi miley continuò e disse" ovviamente non potevo dirlo davanti a tutta la classe quindi ho detto alla professoressa di farsi i cazzi suoi, e lei mi ha mandato da te" alzò lo sguardo verso la madre e gli sorrise, la madre sbuffò e disse " bene. Due settimane di detenzione per entrambi" miley si alzò di scatto e disse " sperò che stai scherzando?" urlò quasi guardando con gl'occhi spalancati la donna davanti a lei. Io nel frattempo ero in un angolo a guardare tutta la scena in silenzio e scioccato da tutto ciò che le mie orecchie avevano sentito. " due settimane non una di meno. Ora andate." disse indicando la porta che io mi sbrigai ad  aprire per uscire seguito da miley.
" fanculo" mormorò lei quando uscimmo dallo studio della preside. Lei accelerò il passo e mi superò, io non tardai a guardarle il fondo schiena e poi sorrisi "smettila di sbavarmi dietro maniaco" disse lei quasi divertita, io alzai lo sguardo e la raggiunsi aumentando il passo "dove andiamo?" gli chiesi io. " in giardino, ho bisogno di fumare " disse lei. Arrivati i. Giardino ci sedemmo sotto un'albero, lei si accese una sigaretta ed iniziò a fumare. " lo sai ti fa male?" dissi io fingendomi interessato a lei, anche se in realtà non me ne fregava un cazzo. " certo che lo so" disse sorridendomi. "Hai un bel sorriso" gli dissi guardandola, questa però era la verità, aveva un sorriso veramente stupendo. Lei sorrise ancora di più e poi disse " grazie " si passò una mano tra i capelli e se li sistemò con le dita. "Bene ora devo andare a farmi una doccia ci si vede Styles" disse lei alzandosi
 "Hei non puoi lasciarmi qui da solo" dissi io alzandomi e raggiungendola " vieni con me allora" disse lei continuando a camminare fino alle scale per poi salirle ed entrare nella sua camera. La camera era identica alle altre, due letti singoli tavolo e angolo cottura. Lei si diresse verso la porta del bagno ed entrò. Io nel frattempo mi sddetti sul letto accanto alla finestra, mi misi a pensare a come potevo farla innamorare di me, sembrava così diversa dalle altre; sbuffando mi passai una mano tra i capelli. La porta del bagno si aprì e uscì lei in biancheria intima di pizzo nero. Aveva un fisico stupendo, me la sarei scopata anche adesso, se solo non sapessi che mi avrebbe rifiutato. Aprì l'armadio e prese una felpa enorme bordeaux che gli arrivava fino a metà coscia. Poi venne verso di me e si sdraio accanto a me. "Sei libera sta sera?" gli chiesi io mentre entrambi fissavamo il soffitto, mi girai a guardarla e la vidi sorridere" no ho un impegno" sapevo che stava mentendo, ma gli volevo reggere il gioco " domani?" " mi dispiace anche domani" ampliò ancora di più il suo sorriso e poi io le dissi "sabato?" " Styles, per te non sono mai libera" disse lei girandosi di lato così per guardarmi in faccia, mentre con mano iniziava a fare disegni sul mio petto da sopra la maglietta. " ma io mi vorrei far perdonare per ieri, sono stato uno stronzo. E poi ti sto chiedendo un'uscita come amici niente di più " dissi io fingendomi dispiaciuto. Lei mi guardò leggermente sorpresa  poi sorrise e disse " ad una condizione." "qualsiasi cosa" risposi io " sta sera lascia la camera libera per me e il tuo amico che era con te in classe, come si chiama?" disse lei con tono di sfida come per mettermi alla prova, io alla sua richiesta mi irrigidì. Cioè io ci provo con lei, e lei mi chiede di scoparsi il mio migliore amico? Ma siamo seri?
"Oh em..si certo..verso che ora?" chiesi io fingendomi convinto, in fondo dovevo essere prima suo amico e poi la dovevo far innamorare in modo che il suo cuore si potesse rompere in tanti piccoli pezzi. Sono uno stronzo lo so. " verso le dieci, con una scusa esci dalla camera ed entro io e torna dopo due ore." mi sorrise come per ringraziarmi. Che puttana. Ricambiai il sorriso e poi dissi " allora io e te usciamo sabato?" "si okey" disse lei non curante. 'Io non riesco a capirla, tutte le ragazza muoiono per me invece lei mi ignora.' pensai. Non riuscivo a capire perché. " ti posso chiedere una cosa? " dissi io, lei annuì cambiando posizione e mettendosi di nuovo a fissare il soffitto. " perché quasi mi ignori anche se, parliamoci chiaro, io ci sto provando con te?" lei non mi guardò, ma fece un piccolo quasi impercettibile sorriso dall'aria triste e disse "a me piace ciò che nessuno può avere non quello che hanno tutti."

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Capitolo 3
*** capitolo tre ***


MILEY'S POV


La sera era arrivata e io mi ero messa un vestitino molto corto nero, tacchi a spillo e rossetto rosso. Sembravo una puttana. Ero riuscita ad uscire dalla camera sotto le mille domande di Emily, poi gli avrei raccontato tutto, mi stava simpatica. Arrivata davanti alla camera di Styles bussai e mi venne ad aprire il moro.
" Hei, cosa ci fai qui?" mi chiese lui sorpreso, poi però mi guardò e mi sorrise maliziosamente lasciandomi entrare. Io mi misi seduta sul letto e gli dissi " okey dobbiamo trovare qualcosa da fare in due ore, sinceramente a me non va di scopare" " allora cosa ci fai qui?" chiese lui sedendosi sul letto accanto a me " perché voglio far ingelosire Harry, amo quando riesco a far , in qualche modo, impazzire i ragazzi. Loro non mi capiscono ma cercano di farlo e ogni volta che loro pensano di essere vicini alla conclusione io gli sdevio tutte la strada. Ovviamente Harry dovrà pensare che lo abbiamo fatto quindi.." mi alzai e mi tolsi il vestito e le scarpe restando in intimo, dissi a Zayn di fare lo stesso e di sdraiarsi vicino a me sul letto e così fece. " Quindi fammi capire, tu ti diverti a far soffrire i ragazzi?" chiese lui mentre fissava il soffitto al buio, io sorrisi e dissi " no, loro non soffrono. Nessun ragazzo soffrirebbe per una come me, perché soffrire significa che qualcosa dentro si è rotto, e soffrire per qualcuno significa che l'amore che provavi per qualcuno si è rotto. Ma nessun ragazzo è così stupido da innamorarsi di me. Come io non mi innamoro di loro, tutti vivono in pace e nessuno piange." lui mi guardò strano, e poi alzò le sopracciglia e disse con tono indagatore " cosa c'è sotto? Chi ti ha fatto arrivare a pensare a questo? " il mio sorriso si spense e dissi " la vita è una gran bastarda" sospirai e poco dopo lo fece anche lui. Non volevo continuare per quel discorso quindi sdeviai " quando ero piccola amavo andare a cavallo, era qualcosa di unico che mi allontanava da tutto fino a quando mio padre morì.... Non sono mai più salita su un cavallo" non so il vero motivo per cui lo dissi a lui, ma mi sembrava una persona affidabile. E poi non mi faceva male parlarne, ormai lo avevo vissuto mille volte. Solo, perdevo un battito e per un nano secondo mi mancava il respiro, ma poi tornava tutto normale.  Lui non disse nulla , ma mi abbracciò forte, e io ricambiai. Mi piaceva stare tra le sue braccia. "Sai non sei come sembri, sotto quel trucco e quelle minigonne a quanto pare c'è una ragazza stupenda che è appena diventata mia amica." disse lui senza scogliere l'abbraccio. " grazie" sussurrai io. Ma quel momento doveva finire, io odiavo farmi vedere debole, così sciolsi l'abbraccio sorrisi e dissi " da quanto conosci Harry? "
"15 anni più o meno le nostre madri sono migliori amiche " disse lui pensandoci su " Harry è un gran bastardo ad esempio" dissi io sorridendo,lui rise e disse "ne ha passate tante, e forse lui è il risultato di ciò che ha vissuto. Ma se lo conosci ti da anche l'anima" io sospirai al pensiero di un Harry estremamente vulnerabile, ma tutti i pensieri furono scacciati da qualcuno che bussò alla porta. "Merda" sussurrai mi alzai e la stessa cosa fece il moro, disfai il letto il più possibile e mi tolsi il reggiseno e lo lanciai vicino alla finestra. Ci sistemammo entrambi sul letto e io lo baciai mettendomi seduta su di lui, la porta si aprì e io guardai il riccio all'entrata rivelgerci uno sguardo severo. " o cazzo "dissi io coprendomi il seno e fingendomi sconvolta, corsi a prendere il reggiseno me lo misi, mentre nella stanza c'era assoluto silenzio. Poi mi girai e vidi il riccio guardarmi malissimo mentre si passava una mano tra i capelli, io mi infilai il vestito poi corsi verso Zayn , lo baciai e gli dissi" splendida serata, grazie di tutto" e prendendo le scarpe uscì.

 

HARRY'S POV

 
"Allora come è andata la serata?" dissi io a denti stretti. Ancora non mi andava giù il fatto che lui abbia fatto sesso con lei prima di me. " bene " disse sorridendo di soppiatto. Avrei voluto far sparire quel suo sorriso dalla faccia. " sabato ci devo uscire" dissi io cercando di sorridere, lui si fece serio e disse " okey, ma ,amico, non farla soffrire"io mi girai a guardarlo e alzai le sopracciglia e gli dissi quasi sputando "e a te che cazzo ti frega" lui sbuffò e disse " è più fragile di quanto può sembrare "

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Capitolo 4
*** capitolo quattro ***


MILEY'S POV

 

 Il sabato sera arrivò, io ero davanti allo specchio e non riuscivo a decidere cosa mettermi. Harry non mi voleva dire dove mi avrebbe portato, quindi non sapevo se dovevo essere elegante o no. " secondo me se ti metti i pantaloncini neri con sopra la maglia bordeaux sei sia elegante sia come dire...normale(?)" disse Emily indicandomi dei vestiti sul letto. Con lei avevo stretto una bella amicizia, gli avevo raccontato di come era andata con Zayn quella sera e provai a descriverle la faccia epica di Harry; ridemmo tutta la sera, poi lei mi disse che aveva una piccola cotta per il moro e io l'avrei aiutata a tutti i costi. Ritornando ai vestiti non mi sembrava male l'idea della mia amica, quindi corsi in bagno e mi preparai, non mi truccai troppo ma mi misi solo mascara e matita nera. Uscì dal bagno e andai davanti allo specchio grande mi guardai, la maglietta era corta e lasciava vedere poco la pancia, i pantaloncini erano corti neri a vita alta, e poi indossavo le vans, si poteva andare. Bussarono alla porta e andai ad aprire e mi ritrovai Harry davanti, per mia fortuna non era vestito elegante. Mi sorrise e io ricambiai " sei stupenda" disse quasi sussurrando, io ampliai il mio sorriso e abbassai lo sguardo e gli dissi " grazie " " andiamo?" chiese lui "certo" risposi; percorremmo tutto il corridoio e poi arrivammo all'entrata della scuola. Andammo al parcheggio ed entrammo nella  sua macchina e poi partì. Per i primi dieci minuti c'era silenzio, anche piuttosto imbarazzante, poi io dissi " dove stiamo andando?" lui sorrise tenendo lo sguardo sempre fermo sulla strada " è una sorpresa, quindi non te lo dirò " disse prima di lanciarmi uno sguardo divertito. Io mi finsi offesa il che lo fece ridere E poi scoppiai a ridere anche io " hai una bella risata" mi disse lui " anche tu" risposi sorridendo " quanto manca?" chiesi io impaziente, trovavamo in un posto sperduto nel nulla, un bosco per essere precisi, gl'alberi erano altissimi e oscuravano il cielo notturno. "Ecco qua siamo arrivati" disse lui fermando la macchina nel bel mezzo del bosco. Io lo guardai e dissi " non vorrai stuprarmi vero?" lei rise e poi disse " no, ti voglio far vedere un posto " poi aprì il suo sportello e scese e venne ad aprire il mio e scesi anche io. Poi mi prese la mano ed iniziammo a camminare tra gl'alberi che sembravano tutti uguali. Ma a quanto pare questo bosco aveva una fine e ci ritrovammo in un prato enorme verde senza un albero. Il prato era tagliato in due da un piccolo fiumiciattolo, il panorama era stupendo, io amavo la natura e pensavo ci saremmo fermati lì invece no.
Attraversammo tutto il prato senza dire una parola, eravamo mano nella mano e continuavamo a camminare. L'erba era alta e mi sfiorava il ginocchio, faceva freddo e mi diedi un calcio mentalmente per non essermi vestita più. Un brivido di freddo mi percorse la schiena e Harry se ne accorse quindi mi strinse a se facendo combaciare la mia schiena con il suo petto cercando di riscaldarmi. Io sorrisi e arrossí leggermente sulle guance. Non ero abituata a questo tipo di attenzioni da un ragazzo. Poi mi giro in modo che porte guardo in faccia, unì le sue mani dietro la schiena e disse " va meglio?" mi sorrise, e cavolo non mi ero mai accorta del suo sorriso.
Era stupendo, mi dava sicurezza e mi fece sorride anche a me. " si grazie " e vogliamo parlare dei suoi occhi? Erano talmente belli che non riuscì a sostenere
 lo sguardo e iniziai a guardarmi le scarpe, erano veramente interessanti. Lui mi alzò il mento con le dita e mi avvicinò ancora a lui , mi guardava fisso negl'occhi senza togliere un secondo lo sguardo, non mi rendevo conto della vicinanza fin quando il mio naso sfiorò il suo. In fondo lo avevo già baciato, non ci sarebbe stato nessun problema a rifarlo, ma non volevo constatare se questa affermazione era vera, almeno non oggi. Quindi mi allontani di qualche centimetro e dissi " ora va meglio " lui mi sorrise e poi mi riprese per mano e continuammo a camminare, fini a quando non ci fermammo, dovevamo per forza visto che c'era uni strapiombo. Lui si sedette lì a terra e mi indicò di fare lo stesso, poi si sdraiò e disse " guarda il cielo " lo guardai, e vidi uno spettacolo di luci, ci saranno state milioni di stelle quella sera, e si vedevano così bene che potevo contarle una ad una. Trattenni il respiro e guardai in silenzio il cielo notturno " quando ero piccolo mio nonno mi portava qui, ci sdraiavamo e lui mi raccontava la storia delle stelle." io lo guardai in modo strano e poi sorrisi " le stelle hanno una storia?" lui sorrise di rimando e disse " ognuna di esse ne ha una, guarda ad esempio quella" e ne indicò una molto luminosa proprio sopra di noi " da sola sembra come le altre, ma se immagini una linea che unisce quella a quella e poi a quella e così via si forma l'ariete il segno zodiacale" cercai di vedere la linea ed era veramente così, vedevo l'ariete e sorrisi immediatamente " wow" sussurrai sorpresa "tu di che segno sei?" mi chiese lui senza distogliere lo sguardo dal cielo "sagittario" risposi lui sorrise e disse " eccolo " e mi indicò con la mano le stelle che formavano la costellazione io sorrisi ancora e fissai la costellazione pensando a quanto le stelle parlassero delle persone. " mio nonno mi diceva sempre che le stelle sono quella cosa che sei sicura che ci saranno sempre, magari una notte è nuvoloso e non le vedi, ma sei comunque sicuro che dietro le nuvole le stelle ci sono, e ci sono per essere guardate, ci sono per farci credere comunque in qualcosa. Mio nonno inventava anche tante cazzate. Diceva che le stelle erano i gioielli delle persone innamorate, il panorama perfetto per un bacio. Ecco questa è una cazzata perché se un bacio è bello, lo è ovunque. " disse con uno sguardo pensieroso mentre fissava il cielo. Sembrava parlasse più a se stesso che a me. Come se cercava di ricordare, anche se faceva male. " perché mi stai dicendo tutto questo? Perché proprio a me?" chiesi io " perché tu mi hai detti che non ti piace ciò che hanno tutti, e questa parte di me non la ha nessuno"

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Capitolo 5
*** capitolo cinque ***


MILEY'S POV



"Miley, ci sarai sta sera? Vero?" disse Emily correndomi incontro mentre andavo nell'aula da canto, la guardai con una faccia interrogativa e dissi "non so di cosa stai parlando" lei mi guardò scioccata e poi disse con fare ovvio " sta sera ci sarà la festa di inizio anno!" era alquanto euforica e il che mi fece ridere " em si certo cu sarò, ci vediamo dopo ora vado a lezione" e salutandola con la mano mi diressi finalmente verso l'aula di canto. Non mi sono mai piaciute le feste scolastiche, troppo noiose, tutte uguali e terribilmente patetiche; ma ci andavo comunque perché alla fine c'era ciò che mi serviva : alcool, sesso e musica. Entrai nell'aula e mi sedetti nell'ultima fila sperando di non essere notata. L'insegnante entrò e disse " allora ragazzi oggi è la prima lezione quindi uno ad uno vi alzerete in piedi e direte che musica vi piace, perché siete qui e cosa farete dopo. Okey iniziamo da Accoleman" e così via. Ne chiamò cinque prima di arrivare a me, mi alzai in piedi e dissi" mi piace ogni genere di musica, sono qui perché sono stata obbligata e non amo predire il futuro." detto questo mi risedetti e mi godetti un po' il silenzio tombale che c'era nella classe. Dopo pochi secondi andò avanti,chiamando altre persone che avrebbero avuto una vita alquanto noiosa, come fare il dottore o l'avvocato. "Styles" disse la prof, io di colpo cercai la sua testa tra le persone nella classe e lo vidi in terza fila, non mi ero accorta della sua presenza fino a quel momento. Si alzò in piedi e disse " mi piace qualsiasi cosa si possa definire musica, sono qui perché mia sorella era stata qui, e non so cosa farò neanche domani quindi come faccio a sapere cosa farò tra tre anni?!" risi leggermente alla sua affermazione, lui si girò a guardarmi con uno sguardo divertito che ricambiati. La prof continuò il giro e poi suonò la campanella. Io mi alzai e mi diressi in giardino, presi una sigaretta dal pacchetto e la accesi iniziando a fumare, vidi Emily seduta su una panchina che mi aspettava e la raggiunsi, mi addetti accanto a lei e le dissi " allora come funziona la festa di sta sera? E ti prego non dirmi che ci saranno re e reginetta e servirà un cavaliere perché potrei vomitare" rise leggermente e poi disse " non ci sarà niente di tutto ciò, ci sarà solo tanta musica alcool e molta gente ti va bene?" io risposi con un sorriso e poi lei continuò dicendo" allora raccontami come è andato il focoso e romantico appuntento con Harry? "" non era ne focoso ne tanto meno romantico, una semplice uscita fra amici, almeno per me è stato così, ora come ora non voglio un ragazzo" lei mi guardò dubbiosa e poi sospirando disse "Va bene va bene ti credo, però ora andiamo a scegliere un vestito per sta sera" detto questo andammo in camera dove passammo due ore a scegliere un vestito e a prepararci. Io optai per un vestito cortissimo, mi arrivava leggermente sopra della metà coscia, era nero con la scollatura a cuore senza maniche; poi indossai un tacco nero, mi truccai con una linea di matita nera sugl'occhi , rossetto rosso e mascara. Emily invece si mise un vestito rosa pelle stretto sopra e più largo sotto con un tacco nero
Eravamo pronte dopo averci dato un ultima controllatina, ci dirigemmo in palestra. La musica alta si sentiva già da fuori il corridoio; entrammo e era pieno di gente ubriaca che 'ballava'. Mi girai per dire alla mia amica di andarci a prendere da bere ma era già sparita allora ci andai da sola. Arrivata al bancone ordinai tre vodka alla pesca che buttai giù tutto in un sorso. La testa girava e mi veniva esageratamente da ridere, mi alzai dalla sedia dove ero seduta e andai a ballare. Presi il primo ragazzo che mi capitò e iniziai a strusciarmi su di lui. Lo tenevo con una mano al collo mentre muovevo il mio corpo a ritmo su di lui, poi alzai la testa per guardarlo e a quanto pare avevo fatto un'ottima scelta, era veramente stupendo castano con gl'occhi azzurri. Mi sorrise maliziosamente e poi mi avvicinò a lui fino a quando le nostre labbra non si toccarono, la sua lingua passò sul mio labro inferiore chiedendomi l'accesso che fui felice di dargli. Le nostre lingue iniziarono a rincorrersi e le sue mani iniziarono a viaggiare sul mio fondoschiena. Poi si staccò da me e mi prese per mano ed iniziammo a camminare verso gli spogliatoi; mentre camminavamo mi sentì chiamare quindi mi girai e vidi Harry muovere la mano verso di me per salutarmi " scusa ho da fare!" gli urlai indicando il ragazzo accanto a me; vidi Harry abbassare la mano e irrigidire la mascella ma non ci feci caso avevo troppo alcool in corpo. Entrammo negli spogliatoi e lui mi attaccò al muro continuando a baciarmi mentre io con le mano gli slacciavo i pantaloni e gli abbassavo i boxer e lui con le sue mani mi alzava il vestito e mi abbassava le mutande, poi mi prese in braccio ed entrò in me.

_________

Dopo un'ora uscimmo dagli spogliatoi, il ragazzo di cui non sapevo il nome andò a destra e io a sinistra verso il bancone. Arrivata al bancone ordinai altre due vodka alla pesca che mandai giù in un sorso solo, la testa riprese a girare come prima,forse anche più forte. Scesi dallo sgabello ed iniziai a camminare tra la gente in cerca di qualche viso conosciuto. Non riconoscevo nessuno, mi stavo facendo prendere dal panico, le luci colorate mi stavano dando alla testa, vedevo doppio e sentivo gambe sempre più deboli " miley!" sentivo chiamare il mio nome in lontananza, mi giravo a cercare chiunque mi stesse cercando ma non trovavo nessuno " Miley!" ora la voce era più vicina, a uno o due metri da me, mi girai verso la persona che mi chiamava e vidi Emily venirmi in contro " Hei quanto cazzo hai bevuto? Dai andiamo in camera" mi prese sotto braccio e iniziammo a camminare verso l'uscita. La gente nella sala ancora ballava, passare tra di loro era qualcosa di impossibile, ma ci stavamo riuscendo. Cercavo di guardare ogni singola persona tra quella gente, non vedevo nessun viso familiare, fino a quando non vidi Harry "Emily, aspetta tu portami da Harry" cercavo di mettere insieme parole per farmi capire e a quanto pare c'ero riuscita perché iniziammo a camminare verso di lui che ballava con una ragazza, che zoccola che era. Arrivai lì davanti e lo chiamai lui mi guardò ma non mi disse niente, mentre quella ragazza ballava ancora su di lui, mi staccai da Emily e mi avvicinai ancora di più; la ragazza mi notò infatti smise di ballare e mi guardò con un sopraciglio alzato e la guardai sorridendogli e dissi " ti togli dal cazzo? Beh in questo casa nel vero senso della parola " lei mi guardò malissimo e io sorridevo ancora, poi se ne andò a passi veloce tra la folla. Io guardai Harry davanti a me, sembrava un po' incazzato, ma io con tutto quell'alcool in corpo non sarei riuscita a dire un'altra parola quindi lo abbracciai, lui prima esitò ma poi mi strinse a se, mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai " scusa per prima". Non sapevo il motivo per cui mi stavo scusando ma ne sentivo il bisogno. Lui mi strinse ancora di più a se, poi sciogliemmo l'abbraccio. Mi girai e c'era Emily che ci fissava con un sorriso stampato in faccia e poi  disse "Harry io vorrei restare ancora alla festa, non potresti accompagnarla tu in camera"
Guardai Harry passarsi una mano tra i capelli mentre guardava Emily,poi disse " certo" detto questi mi prese la mano e uscimmo finalmente dalla sala. Quando uscimmo non riuscivo più a camminare tanto mi facevano male i piedi e la testa, allora mi tolsi i tacchi e li presi in mano, ed iniziai a barcollare per quanto la test mi girava " Hei stai bene?" mi chiese Harry guardandomi, mi ero attaccata al muro aspettando che la testa si calmasse, scossi leggermente la testa in segno di risposta, lui si avvicinò e mi prese in braccio a mo di sposa; io accovacciai la testa sulla sua spalla e chiusi gl'occhi sperando che il mal di testa si calmasse. Harry si fermò davanti alla porta della mia camera, mi fece scendere e disse " la chiave?" io cercai di pensare alla chiave della camera e dissi " Emily, la ha lei" lui mi prese la mano e mi porto davanti ad una camera poco lontana dalla mia, prese la chiave dalla tasca e la aprì, entrammo in camera  e seddetti sul
letto di Harry, mentre lui apriva l'armadio e prendeva una maglietta bianca,poi me la lanciò e disse " tieni mettitela" e la guardai e poi annuì ad Harry  e mi alzai, mi abbassai il vestito rimanendo così solo con gli slep neri, Harry mi osservava ogni singola parte del corpo, poi presi la maglietta e me la infilai, mi arrivava fino a meta coscia mi sedetti di nuovo sul letto e guardai Harry togliersi la maglia e i jeans per rimanere solo in boxer, poi venne vicino a me sul letto, c'era un silenzio tombale, nella camera e io decisi di romperlo chiedendogli " conosci il ragazzo con cui sta sera io ho...vabbe hai capito " volevo sapere almeno il nome lui mi guardò e disse "Louis, ma quindi voi avete..?" lasciò la frase in sospeso anche se avevo capito cosa volesse dire lo guardai e gli dissi " già " " e perché lo hai fatto?" mi sorpresi a sentire quella domanda e mi girai a guardarlo, era maledettamente vicino, i nostri nasi quasi si toccavano lui si avvicinò quel che bastava a far si che i nostri respiri si scontrassero, io chiusi gl'occhi e aspettai, ma non mi baciò si allontanò, io aprì gl'occhi e lo guardai e dissi " meglio se dormiamo, ho bevuto troppo e mi fa male la testa" lui annuì, e io mi sistemai sul letto sotto le coperte e la stessa cosa fece lui attaccando il suo petto alla mia schiena, mi strinse a se con un braccio intorno alla vita e poi mi lasciò un bacio sui capelli. " lo faccio perché ho paura di innamorarmi".                                   




NOTA D'AUTRICE

Allora ciao a tutti! Io mi chiamo Francesca e questa è la mia prima fan fiction. Allora prima di scrivere questa fan fiction ne avrò lette centinaia, e mi sono sempre chiesta perché le ragazza dovevano essere sempre timide piene di insicurezze e dubbi, ho sempre cercato quella fan fiction dove era la ragazza a far innamorare il ragazzo e che fosse la ragazza a divertirsi per un po'; diciamo che come la volevo non ne ho trovate molte, forse due o tre, quindi ho deciso di scriverla io. Spero che vi piaccia la storia! Mi piacerebbe anche ricevere alcuni commenti per sapere cosa ne pensate. Grazie a chi legge la mia storia!

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Capitolo 6
*** capitolo sei ***


Miley's pov

La mattina mi svegliai con un mal di testa atroce, non ero nella mia camera e quello che avevo addosso non era il mio pigiama. Mi girai nel letto e mi ritrovai a pochi centimetri di distanza da Harry. Lui era già sveglio e mi sorrideva, io sbuffai e gli chiesi " okey come è stato?" lui alzò un sopracciglio e mi guardò con una faccia interrogativa, io alzai gl'occhi al cielo e dissi " scopare con me ieri sera com'è stato? Dimmelo tu perché io non ricordo niente" lui rise, aveva ancora la voce impastata dal sonno " non lo so, dovresti chiedere a Louis, con me non hai fatto nulla mi dispiace, ma se vuoi rimediamo subito" alzai gl'occhi al cielo e poi iniziai a fargli le mille domande che mi tormentavano" chi è Louis? Perché sono qui? Dov'è Emily? Perché tu stai dormendo con me? Mi fa male la testa.." mi lamentai alla fine, lui rise di nuovo con la sua fantastica voce, e poi disse" una domanda per volta allora: Louis è un mio amico che ti sei scopata alla festa di ieri sera, negli spogliatoi " " è figo? Intendo dire lui è figo? " chiesi io interrompendolo " ma che cazzo?! Ti sembro una ragazza?" chiese lui scioccato e io ridendo risposi " dovrei controllare prima di dare una risposta" gli sorrisi maliziosamente " non mi provocare " disse lui in modo seducente che mi fece venire mille brividi dietro la schiena
"Se no cosa succede Styles?" gli chiesi con voce altrettanto seducente. Lui non se lo fece ripetere due volte e mi montò sopra, reggendosi con i gomiti per non pesarmi troppo e disse" se vuoi ti do una dimostrazione " poi si abbassò ed iniziò a baciarmi il collo lentamente, mille brividi percorsero la mia schiena ed Harry se ne accorse perché lo sentì sorridere sulla mia pelle, ricominciò a lasciare dei baci sul mio collo, poi sulla mandibola e poi si staccò e rimase a pochi centimetri dalle mie labbra, mentre mi fissava negl'occhi, stava per baciarmi ma qualcuno bussò alla porta e io lo scansai facendolo sdraiare accanto a me, poi mi alzai e dissi" se è qualche insegnate o cazzi vari e mi vede qui sono fottuta" e corsi in bagno, sentì Harry aprire la porta e poi sentì la voce di Emily, quindi uscì dal bagno e corsi incontro alla mia amica, la abbracciai e poi lei disse " ti ho portato il cambio tesoro, ti sei divertita sta notte?" mi lanciò un'occhiata maliziosa. Stavo per rispondere ma Harry mi precedette dicendo" no, non ci siamo divertiti ma ora stavamo per farlo , quindi se non ti dispiace" e chiuse la porta, mi guardò maliziosamente e poi disse " continuiamo?" io risi di gusto e poi dissi" mi dispiace Styles ma ora mi è passata la voglia" lasciai i vestiti sul letto e andai in bagno, chiusi la porta e sentì lui sbuffare e dire " stronza" io risi e gli dissi " ti ho sentito! " provò ad aprire la porta ma avevo chiuso a chiave e poi disse " dai almeno lasciami entrare " io sbuffai aprì la porta e Harry mi guardò pensieroso, io incrociai le braccia al petto e mi finsi arrabbiata, lui sorrise e disse " ti aiuto a fare la doccia?" io alzai le sopracciglia e dissi " in un'altra epoca forse" lui sorrise ed iniziò a camminare verso di me. Io indietreggiai fino a quando la mia schiena non toccò il muro, si avvicinò a me e poi si abbassò sentivo il suo respiro infrangersi con il mio, chiusi gl'occhi e poi ruppe la distanza fra di noi e mi diede un leggerissimo bacio, le nostre labbra si sfiorarono solo, pensavo quasi di essermelo immaginato, aprì gl'occhi e lo vidi uscire dalla porta. Sorrisi istintivamente e gli gridai " Bastardo!" il che lo fece ridere. Mi tolsi i vestiti di dosso e li lasciai a terra, poi regolai l'acqua e mi infilai sotto la doccia, lasciai che le mille goccioline mi bagnassero tutto il corpo, avevo ancora uno stupido sorriso stampato in faccia, ma non ne feci un problema, io non provavo nulla per Harry, eravamo entrambi atratti l'un l'altro fisicamente, ma niente di più. 'Io poi non mi innamoro, sono fatta così, neanche so cosa sia l'amore, e penso che anche Harry non sia un romanticone' pensai. Mi piaceva sfotterlo, ma a quanto pare lo aveva appena fatto lui, non può baciarmi e poi lasciarmi qui così come se non fosse successo niente, me l'avrebbe pagata e già sapevo come fare. Quando ebbi finito di insaponarmi uscì dalla doccia, presi un asciugamano e lo misi intorno al corpo, mi arrivava circa a metà coscia, aprì la porta e uscì. "Miley pensavo, se domani...wow" disse girandosi a guardarmi, io gli sorrisi innocentemente e dissi "cosa succede domani?" lui scrutava le mie gambe ed il mio corpo come se volesse solo strapparmi quell'asciugamano di dosso. Io mi girai di spalle a lui e lasciai cadere l'asciugamano a terra, poi presi l'intimo bianco e piegandomi nel modo più seducente possibile mi infilai gli slep, poi mi girai con il seno scoperto e vidi Harry deglutire, io gli sorrisi e mo infilai il reggiseno, poi andai da lui e con la voce più sexy che potessi fare gli dissi " me lo potresti allacciare? " lui annuì deglutendo ancora, io mi girai dando le spalle a lui, prese i gancetti e li attaccò l'un l'altro e prima che potessi andarmene mi lasciò una scia di baci sul collo e sulla spalla, i soliti brividi percorsero la mia schiena, mi prese la mano e mi girò verso di lui, mi sorrise e vidi comparire due fossette ai lati della bocca, non era un sorriso malizioso ma vero, era stupendo, poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò " sei bellissima " non ci potevo credere! Mi aveva detto di essere bellissima?! Non sei sexy, ti voglio scopare o cose simili. Aveva detto un semplice sei bellissima. Il mio cuore perse un battito e di istinto feci un passo indietro, non ero abituata a questi complimenti. Lui mi guardò negl'occhi e io abbassai lo sguardo, dove stava la mia parte strafottente quando serviva? Lui mi tirò su il mento con due dita e mi guardò di nuovo negl'occhi. Perché faceva così? Non poteva essere come gl'altri? Mi avvicinò a se e mi baciò, di nuovo, ma questo bacio era strano mi si era formato un nodo in gola e non riuscivo a muovermi. Poi di colpo aprì gl'occhi e mi staccati da lui mi allontanati e cammina i verso il bagno mi chiusi dentro e poggiai le mani sul lavandino guardandomi allo specchio, guardai il mio riflesso e mi ricordai di essere ancora in intimo. Mi passai una mano tra i capelli e sbuffai poi Harry bussò alla porta del bagno e disse" Hei stai bene? Ho fatto qualcosa di sbagliato? " io sbuffai di nuovo e  mi dissi che non era niente quello di prima, dovevo riuscire a non pensarci punto. Andai spedita verso la porta del bagno l'aprì e mi ritrovai Harry davanti, mi guardava dubbioso stava per parlare ma io lo precedetti e dissi" hai il numero di quel Louis? "

NOTA D'AUTRICE

Allooora, ciaooo! Come sono andate le feste?
Vabby ora andiamo al sodo, allora in questi capitoli non sto scrivendo il punto di vista di Harry solo perché voglio far succedere alcune cose prima in modo che poi scoprirete cosa pensa di tutto ciò e se è cambiato qualcosa da parte sua.
Poi volevo dire che le scene "hot" le descriverò meglio solo tra Harry e Miley.

Dopo questo buon anno a tutti e ciaonee

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