Un sogno,una canzone.

di Pablini_forever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovi amici. ***
Capitolo 2: *** Leonetta? ***
Capitolo 3: *** Magia. ***
Capitolo 4: *** Baci. ***
Capitolo 5: *** Ludmilla e Violetta. ***
Capitolo 6: *** Ricordi. ***
Capitolo 7: *** Una nuova canzone. ***
Capitolo 8: *** Tutti contro Violetta. ***
Capitolo 9: *** Amore e altri guai. ***
Capitolo 10: *** Piani e vendette. ***
Capitolo 11: *** La verità prima di tutto. ***
Capitolo 12: *** Il ballo. ***
Capitolo 13: *** Cambiamento. ***
Capitolo 14: *** Diecesca. ***
Capitolo 15: *** Amore. ***
Capitolo 16: *** La prima volta non si scorda mai. ***
Capitolo 17: *** Amore? ***
Capitolo 18: *** Ti amo. ***
Capitolo 19: *** La morte. ***
Capitolo 20: *** I nostri angeli. ***



Capitolo 1
*** Nuovi amici. ***


Eccomi qui,un nuovo capitolo della mia vita sta per iniziare. Mi chiamo Ludmilla Ferro. Ho i capelli biondi,che molto spesso li ho legati,e indosso sempre abiti della stagione passata. La moda non mi interessa,mi interessa la musica. La musica fa parte di me,da un po’ di tempo. Ho gli occhiali grandi per studiare meglio,sono un po’ imbranata con i ragazzi e ineffetti non ho mai dato un bacio. Lo so,però non e’ importante. Ho 17 anni ed e’ un po’ vergognoso. Beh,adesso parto per Buenos Aires: la città dove sono nata. Prendo l’aereo e mi siedo su un sedile qualunque e affianco a me c’è un ragazzo con i capelli neri,maglia bianca. Noto che ha dei jeans strappati e delle scarpe firmate. Lui ascolta la musica e posso capire che e’ della cantante più famosa e conosciuta del momento. Però non ricordo il nome,strano no? Lui non mi rivolge la parola e perché dovrei farlo io? Appena atterrati,vedo la stazione di Buenos Aires e quando ho sognato questo fantastico momento. Beh,con l’aiuto della mia pappa troverò il college. Appena trovata,vedo un enorme edificio con tante finistre color nere e difronte c’è il mare. Affianco ci sono persone che cantano,parlano e chiacchierano. Dentro e’ ridotto molto meglio,c’è un enorme divano bianco e un tavolo in mezzo con un vaso con delle orchidee. La mia stanza e’ la 200 e si trova al 2° piano. Prendo l’ascensore e schiaccio il pulsante. Dopo qualche secondo le porte magicamente si aprono e facendo qualche passo,trovo la stanza 200. Però prima mi scontro con un ragazzo che sembra di essere dolce. Ha il berretto colorato,jeans neri,una canotta viola e delle converse.
X: Devi essere nuova? Io sono Maxi.
Io: Si,sono nuova e mi chiamo Ludmilla. Sai dirmi chi c’è nella stanza 200?
Maxi: Beh…c’è Violetta,Francesca e Camilla. Devo dirti che una di loro e’ super cattiva ed e’ Violetta. Stai attenta,Ludmilla.
Maxi mi da’ un bacio sulla guancia e va via. Io entro nella stanza e vedo tutto perfetto,ci sono 4 letti. Immagino che quello al centro e’ della famosa Violetta,dato che c’è scritto il suo nome sulla parete. Lo ha scritto con la vernice del colore nero. Metto la mia valigia sull’ultimo letto e alla parte sinistra dell’aula vedo 4 armadietti e vedo anche 3 ragazze. La prima ragazza che vedo ha i capelli ricci,rossi e indossa un vestitino a fiori e scarpe basse marroni. La seconda ragazza ha i capelli mori e corti,indossa un vestito rosso e tacchi rossi che non sono tanto alti. La terza,che e’ Violetta,ha i capelli neri scurissimi. Ha un trucco troppo gotico,troppo sofferente e sul suo tatuaggio c’è scritto ‘V.’ e penso che sia la sua iniziale. Ha un leggins color nero,maglia nera e giacca nera. E per non parlare dei suoi stivali che sono altissimi e neri.
Violetta: Ecco,la nuova arrivata del college. Odio i nuovi arrivati perché dovrò spiegare come funziona qui! Vero,Cami?
X: Si.
X: Io sono Francesca.
Io: Piacere,hai un bel nome. Io comunque,mi chiamo Ludmilla.
Violetta: Che nome terrificante che hai! Ludmilla…che razza di nome e’? Patetico,non e’ vero Francesca?
X: Io sono CAMILLA.
Francesca: E’ carino,invece il suo nome.
Violetta: Ah? Beh,ti dirò in breve come funziona il college. Stammi bene a sentire,biondina,che lo ripeto SOLO una volta. Tu,dovrai sempre darmela vinta. Non devi rispondere quando ti provoco. E se rispetterai,andremo d’accordo.
Camilla: Potresti entrare nel nostro gruppo,dato che sei nella nostra stanza.
Io: Quale gruppo?
Violetta: Il gruppo delle cattive,dove facciamo scherzi ai prof. Siamo famose per questo,vuoi farne parte? Se non vuoi,sarai nostra nemica e non ti conviene.
Io: No, voglio farne parte.
Ci sistemiamo e appena finito andiamo in mensa. Violetta entra prima di tutte e fa la sua entrata da diva,quando la invidio,e va a prendersi ciò che vuole senza nessun tipo di sforzo. Per la miseria,quante persone stanno in fila.
Violetta: Ehm…tu,fammi passare!
X: Ehm,stavo prima io. Dovresti attendere la fila,come stanno facendo gli altri.
Il ragazzo e’ davvero bellissimo,ma certo! E’ quello che ho visto in aereo,ma e’ proprio destino che noi ci mettiamo insieme!
Violetta prende il bicchiere di coca cola e lo rovescia su i suoi capelli castani che sono davvero bellissimi. Lui,nervoso,va via e lei prende quello che vuole. Andiamo a sederci e vedo altri ragazzi che sono bellissimi. Mi siedo affianco a quello che ho conosciuto prima,Maxi. Un ragazzo con la camicia nera,jeans stretti,converse e con un’aria da perfettino mi guarda.
X: Vedo che avete un nuovo membro. Sono Leon.
Violetta: Si e si chiama Ludmilla. Non e’ un nome di merda?
Maxi: E’ un nome bellissimo,invece. E’ il nome di una stella che e’ destinata a brillare e che brilla di luce propria.
Violetta: Bla Bla…le tue idee mia annoiano.
NARRA VIOLETTA
Quella ragazza,Ludmilla,non mi va a genio. Non la sopporto e così tutta ‘la la…sono timida,non cagatemi’. Mi da’ sui nervi,secondo me non ha mai baciato nessuno. Le renderò la vita impossibile. Vado in presidenza e la preside e’ la signora più cattiva del pianeta. Mi guarda molto dura,io mi siedo e appoggio i piedi sulla sua cattedra che sarà degli anni 40 oppure più prima. Lei mi guarda con un’aria di sfida e io anche. Lei si chiama Carmen,Carmen Russo come quella famosa!
Io: Allora,che punizione vuole darmi?
Carmen: Visto che a lei non gliene frega nulla di buone maniere,ho pensato che deve aiutare la signorina Ferro a trovarsi delle amiche. Se non la farà,dovremmo farla cantare nello show.
Io: Io? Cantare? Ballare? No,chiede troppo.
Carmen: E allora,faccia come le ho chiesto.
Io vado via,senza dirle nemmeno ‘ciao’ o ‘a presto’. Torno nella mia stanza e vedo quella biondina che mi sorride,ma io quel sorriso non lo ricambio.
Io: Beh,Ludmilla scusa per prima. Non volevo dirti quello che ho detto,il tuo nome e’ stupendo.
Ludmilla: Niente,tranquilla.
NARRA LUDMILLA
Avrà detto la verità? Chissà. Decido di mettermi il pigiama e di andare a letto,sperando in un domani molto bello.

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Capitolo 2
*** Leonetta? ***


Il giorno dopo,vedo un volto di una ragazza nella stanza. Il suo volto e' dolorante,vuole piangere però non ha le forze. La ragazza mi sorride,timidamente,e io mi avvicino a lei e l'abbraccio fortemente. La ragazza ha i capelli biondi,indossa una maglia di lana,leggins e scarponcini marroni.
- Ehi,cos'hai?-chiedo io.
- Nulla,non importa.-risponde lei.
- No,a me puoi dire tutto.-dico io.
- Ho rotto con il mio ragazzo.-dice lei triste.
- Chi e'?-le chiedo.
- Diego,Diego Hernandez. Comunque,sono Angie.-mi risponde lei.
- Ludmilla.-dico io.
NARRA ANGIE
Esco da quella stanza e vado nella mia di stanza. Vedo un foglio con scritto: 'Non ti lascerò mai, non dimenticarlo.. sai perchè? Perchè sei il mio tutto.. il mio sole, la mia luna, il motivo per cui lotto e vado avanti e credo di avertelo dimostrato..' Mi volto e vedo Diego. Diego ha i capelli mori,jeans neri,giacca nera e uno sguardo dolcissimo. Non so cosa dire,vorrei urlarli contro però non posso abbassarmi ai suoi livelli.
- Certo amore.. non preoccuparti! Ti voglio bene,tranquillo.-dico io.
- Co come.. ripeti!-dice lui.
- Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amoo-dico io.
- Mi era mancato sentirtelo dire cucciola, ti amo anch'io ci vediamo a pranzo.-dice Diego.
E' confermato,era l'uomo della mia vita! Mangio la colazione e poi porto le cose di sotto!! Appena scendo di sotto,Violetta mi guarda male.
- Cosa c'è,Vilu?-chiedo io.
- Ehm.. nulla!-risponde lei.
Non le credo, ma continuo a camminare verso la cucina.. mentre metto la tazza nella lavastoviglie. Leon scende urlando come un cretino,anzi e' un cretino.
- Buon Giornoooo.-urla come un demente.
- Come stai?-chiede lui.
- Bene dai...
NARRA LUDMILLA
Quella Angie non mi sembra che abbia la nostra giovanissima età. Avrà di sicuro 24 anni o sbaglio? Secondo me,quella lì nasconde qualcosa e io scoprirò cosa. Mi metto una maglia nera,jeans stretti neri e scarpe con il tacco: ecco il tipo di abbigliamento che vuole quella. Io non voglio vestirmi così cattiva,non e' il mio stile. Esco fuori e vedo quel ragazzo,quel ragazzo che sembra dirmi tutto. Mi sorride e io ricambio,viene da me però un tizio me lo porta via. Violetta viene da me e mi ordina di fare questo scherzo a Sam Packet. Sam Packet: ragazza dolce e gentile con chi vuole. Hobby: mangiare e dormire. Ama lo sport e picchiare la gente con la calza ripiena di burro. E' nella stanza 300,vado in quella stanza e la vedo canticchiare qualche canzoncina nella doccia. Perfetto,non mi vede. Devo rubare una foto specifica che vuole Violetta. E finalmente la trovo: e' una sua foto da piccola. La prendo e vado via. Vado nella mia stanza e vedo Francesca.
- Ciao,Ludmilla,come stai?-chiede lei.
- Hai trovato la foto tu?-chiede Camilla.
- Si,eccola.-rispondo a Camilla.
- Bene,senno' te la vedrai con il capo.
Viene Violetta e lei prende la foto. Decide di nasconderla e poi si butta sul suo letto esausta.
- ODIO QUEL LEON!-urla Violetta.
- Scusa?-diciamo tutte.
- Ha tentato di baciarmi. Pff,io non bacio nessuno.
- Ah...bene!-dice Francesca.
NARRA LEON
Violetta.
Violetta.
Il suo nome e' bellissimo,ma anche lei. Io mostrerò a tutti che quella e' solo uno stupido personaggio che si e' inventata,mascherò la vera Violetta prima o poi. Quella dolce,quella che mi sono innamorato. Lei viene da me,lei e' nervosa.
- Perché prima volevi baciarmi?-urla lei.
- Perché ti amo.-rispondo io.
- Ah,beh io no! Io non amo nessuno,sono incapace di amare una persona che non sia io.-ribatte la mora.
- Si,invece. Tu mi ami,non ricordi? QUALCOSA ti ha cambiato.-dico io.
- Avvolte sono le delusioni che cambiano una persona.-risponde lei abbassando il capo.
- Io non ti ho deluso.-dico io.
- Sono cambiata e DEVI accettarlo,Leon.-dice lei.
Io mi avvicino a lei e la guardo con i miei occhi dolci,lei arrossisce. E' la prima volta che lo fa,da quando e' cambiata. Le nostre labbra si toccano,appoggio le mie labbra sulle sue e...

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Capitolo 3
*** Magia. ***


Ed e' Ludmilla,Ludmilla sorride timidamente e dice che ha bisogno di Violetta. Quest'ultima mi guarda con quei suoi occhi freddi e nervosi,vuole dire qualcosa però tace. Ha paura? Pff,ha solamente bisogno di una mano. Mi stendo sul letto e ho un messaggio di mio fratello,però decido di non leggerlo. Esco fuori e vedo il mio migliore amico,Federico. Quest'ultimo e' sempre di buonumore,ma però ha sempre problemi per la testa. Amore,problemi economici e nonostante tutto e' contento,lo invidio. Lui viene da me,sorridendo.
- Hei amico,come stai?-chiede lui.
- Bene,ma devo cambiare Violetta. Prima ci stavamo per baciare,ma poi e' venuta quella. Non so se la conosci,Ludmilla!
- Certo che la conosco,l'ho vista insieme a Violetta quanto mi fece quello scherzo. Lo so,e' il suo modo di essere però qualcosa l'ha cambiata.-dice Federico.
- E cosa? COSA?-urlo io.
- Amico,questo non lo so. Ha avuto qualche delusioni?-chiede.
- Non mi dire che...no,non penso che sia colpa mia!-dico io impacciato.
- Beh,chi lo sa. Parlane.-dice Federico.
NARRA FRANCESCA
Vado alla prima lezione e vedo quel Milton che ha la cravatta a farfalle. E mi viene da vomitare. Odio le farfalle,sembra che e' frocio. Milton spiega alla classe,ma io non lo sto a sentire. Non mi interessa sentire la sua lezione,non mi entusiasma affatto. Prendo il cellulare e ci sono 200 messaggi nel gruppo del college,ovviamente dei miei amici. Aggiungo anche Ludmilla.
Io: Ciao,ragazzi.
Leon: Mamma mia che noia!
Ludmilla: Ciao,sono Ludmilla.
Violetta: Chi l'ha messa?
Io: Io,Vilu.
Leon: Come ti trovi in questo college?
Violetta: Quella e' offline,ovvio ascolta il professore.
Maxi: Ovvio,senno' non si sarebbe inscritta a questo college.
Violetta: Bleah!
Io: Ragazzi...perché Ludmilla non risponde?
Sento dei passi e alzo il capo timidamente,vedo il professore sorridermi. Un sorriso sarcastico,riabbasso il capo e però lui non se ne va. Mi fissa,le mie mani tremano e non so cosa fare. Rimango in silenzio.
- Signorina,Cauviglia,cosa sta facendo con il capo abbassato?-chiede lui.
- E' triste perché le e' morto il gatto.-dice Maxi.
- Ah,mi dispiace. Non ne sapevo nulla!-dice lui triste.
- Come si chiamava il gatto?-chiede Ludmilla.
- Il gatto si chiamava Daisy.-rispondo io.
- Si,però adesso mi stia a sentire.
'CHAT WHATSAPP'
Io: Grazie,Maxi!
Maxi: Nulla,ma perché Ludmilla ha chiesto come si chiamava?
Ludmilla: Pensavo che fosse vero!
Violetta: Va bene.
Usciamo dall'aula,ma vedo Angie parlare al telefono e voglio sapere qualcosa.
Angie: Non posso,papà. Se glielo dico,non mi accetterebbero.
Poi lei riattacca e va via. Cosa non vuole dire per non essere accettata? Nasconde qualcosa e io saprò cosa.
NARRA LUDMILLA
'Sei una strega' mi urla una voce nella mia testa. Io? Una strega? Quella con i poteri? No,no e' impossibile. Compare magicamente un foglietto con delle parole in rime,sono incantesimi? Faccio i compiti,non posso pensare a questa cretinata.
Quanti compiti sono,non ce la farò mai se voglio riposarmi. Prendo il foglio e vedo se qualche incantesimo può aiutarmi. 'Penna,matita e gomma,fatevi da soli la somma il compito da solo si farà se questo incantesimo funzionerà.' e il compito si fa in un secondo. Ah,sono veramente una strega! Calmati,Ludmilla,e' solo un sogno. Mi butto l'acqua addosso e sono sveglia. SVEGLISSIMA!
Uffa,ragazzi devo fare qualcosa. Apro la porta,ma e' bloccata. Mi giro e trovo 3 tizie vestite in modo strano. Una ha i capelli biondi e ha un vestito nero lungo,una ha i capelli rossi e ha un vestito rosso,e una ha i capelli viola e ha un vestito viola. Wow,che originalità.
- Buongiorno,io mi chiamo Anna.-dice quella con i capelli viola.
- Ludmilla.-dico io.
- Sappiamo perfettamente il tuo nome. Io sono Atena.- dice quella con i capelli rossi.
- E io sono Marzia.-dice quella con i capelli biondi.
- Cosa?-dico io scioccata.
Sinceramente,io non ci sto capendo nulla. Sono una strega,ma le streghe non esistono. Mi siedo sul divano e poi mi stendo. E loro parlano tra di loro,ma che dicono? VOGLIO SAPERLO.
- Ludmilla,sei una strega e lo e' anche Violetta. Non lo dovrai dirlo a nessuno e a fine anno farai un esame,dove chiederemo vari incantesimi se ti trovi in qualunque situazione. Sembra che sia tutto.-dice Atena.
- No,Atena manca la cosa più fondamentale che non dovrà fare incantesimi in pubblico perché se si scopre la magia...siamo fritti!-spiega Marzia.
Loro spariscono e io sono rimasta completamente scioccata. Entra Violetta ed e' arrabbiata,tanto per cambiare,poi arriva Angie con Francesca.
- Ciao,ragazze!-urla Violetta.
- Che succede,Vilu?-chiede Angie.
- Succede che Leon vuole che io mi rimetta con lui,ma non voglio.
- E perché non vuoi?-chiedo io.
- Ho troppi pensieri e non voglio dedicarmi a lui.-risponde lei.
- Devo dirvi una cosa che e' necessaria.-dice Angie.
- Parla.-dico io.
- Avanti,dicci tutto Angie.-dice Violetta sdraiandosi sul mio letto.
- Ecco...

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Capitolo 4
*** Baci. ***


- Avanti,dì tutto,o hai paura?-chiede Violetta.
Bussano alla porta ed e' Leon,lui ha in mano una chitarra e canta 'Amor en el aire' che e' una cosa molto dolce e Violetta non sa cosa sia stia perdendo. Esco fuori e non voglio perdere tempo,vedo il mio ex ragazzo. Non ho mai baciato nessuno,ma non ho detto che sia stata sempre single. Il mio ragazzo si chiama Thomas ed e' il nome più bello. Lui mi sorride,timidamente,ha i capelli neri e ha una maglia nera e ha pantaloni neri scurissimi e converse. Io li sorrido e lui ricambia.
- Non posso crederci. Tomas Heredia, sei proprio tu!-dico io scioccata.
- Ovvio, chi altro poteva essere?-chiede lui ironico.
Corro subito ad abbracciarlo. E bene si,mi e' mancato da morire. E vorrei tornare con lui,costi quel che costi. Ruberò IO il suo cuoricino e nessun'altro.
- Non posso crederci, non ci credo! Sono troppo felice, ma perchè sei tornato?-chiedo io.
- Non mi volevi? Ahah. In Spagna non potrò avere una carriera artistica, al momento. Quindi ho preferito entrare a far parte di questo college.
- Ah,sono contentissima.-dico io.
Io vado via e decido di essere: meno imbranata e più attiva. Faccio i boccoli e scopro di stare benissimo. Indosso una maglia rossa,jeans neri attillati. E un trucco al quanto leggero. Semplice,ma carino. Esco fuori e mi scontro con Maxi.
- Sei bellissima.-dice lui sbavando.
- Ah,sorry,però non sbavare. E' nuovo l'abito.-dico io.
Vado via senza che lui risponda. Vedo quella stupida di Violetta vicino al mio Thomas. E questo non mi piace. No,no non voglio essere la vecchia Ludmilla. Non voglio farla conoscere a nessuno. Uffa,dovrò fare qualcosa. Lei ha Leon! 'Se questo amore mi inganna ora l'acqua ti bagna.' E Violetta si bagna magicamente e io mi metto a ridere in silenzio. Violetta nota che sto ridendo e corre da me.
- Come hai fatto?-urla lei.
- Io non ho fatto nulla,e' stato qualcun'altro. Io non ho i poteri.-dico io.
- Già...-dice lei stranita.
Io me ne vado e vado da Thomas. Lui mi sorride,ma Violetta va via senza dire una sola parola. Lui si avvicina a me,le nostre labbra si toccano e ci baciamo appassionatamente.
- Tomas...-dico io.
- Lo so,e' stato affrettato però io provo qualcosa per te.-dice Thomas.
- Eh? Beh,Thomas anch'io.-dico io contenta.
Ci baciamo nuovamente e poi va via.
NARRA LEON
Violetta.
Violetta.
Violetta.
Quanto ti amo! Perché scappi quanto io cerco di dirti il mio amore? Prendo il microfono e canto 'Picu Picu'. E Federico ride mentre mi sente cantare questa cretinata.
- Amico,ma che mi tocca sentire.-dice lui scherzando.
- Dammi una mano,sono disperato. Quello nuovo ha baciato la nuova,io non riesco a baciare Violetta. Cavolo,e' fortunato.-dico io triste.
- Conquistala.-mi consiglia Maxi.
- Come?-chiedo io.
- Con un bacio.
Corro subito nella sua stanza,mi apre Ludmilla e io corro subito da Violetta che sta seduta sul suo letto. Mi avvicino a lei e la bacio,la bacio appassionatamente. Lei ricambia,sembra che il bacio le piaccia. Ecco,finalmente ho avuto il coraggio di dirle quanto la amo con questo bacio.
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Spazio autrice: Scusate,se e' corto,però non ho idee!

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Capitolo 5
*** Ludmilla e Violetta. ***


E Violetta mi guarda con quei suoi occhi nervosi e guerrieri. Si alza e apre velocemente la porta,mi dice di andarmene immediatamente senza protestare. Io esco fuori e lei sbatte la porta nervosamente. Io entro nella mia stanza dove c'è Maxi.
- E' andata male?-chiede lui.
- Molto male.-rispondo io.
- Cosa ha creato questa cattiveria?-chiede Maxi.
- Credevo che fosse stata la nostra rottura a cambiarla,ma mi sbagliavo.-dico io.
NARRA VIOLETTA
Mi siedo sul mio letto e guardo qualche mia foto di quando ero buona. Avevo i capelli biondi e vestivo come una bambola. Tutta perfettina e molto amante della moda. Non so chi o cosa mi abbia cambiato,ma voglio essere così. Anche se mi manca la Violetta di un tempo,ma pazienza ho deciso di essere cattiva. Ludmilla non mi crea problemi,quindi non creerò nessun piano però se mi mette i bastoni fra le ruota...di certo non starò zitta o ferma. Il suo carattere e' cambiato e la cosa mi piace. Stasera,vado in discoteca con le mie amiche. Ci sarà da divertirsi. Sono le 21.00 ed e' il momento. Indosso una maglietta cortissima nera e dei pantaloni neri a vita alta e degli stivali neri. E ovviamente un trucco fortissimo. Sono single posso fare quello che voglio. Francesca,invece,indossa una maglia rossa e dei jeans neri corti. Invece degli stivali indossa i tacchi. Camilla,invece,indossa un vestito rosso corto e delle scarpe con il tacco,sempre rosse. Ludmilla indosso un vestito rosa,scarpe rosa e un trucco leggero. Mi fa vomitare.
- Devi andare in discoteca,no a una sfilata.-le dico io.
- Non ho robe così.-risponde lei.
Prendo 3 stracci e glieli do'. Va a cambiarsi e andiamo in discoteca. In discoteca c'è una canzone,una canzone molto rock e che a me piace. 'Wrecking Ball'. Davvero molto forte e amo questa canzone. Mi siedo sul letto del locale,anzi mi sdraio. Ovviamente,non molto semplice...con le gambe aperte. Viene da me un ragazzo con occhi color castano,sembra Leon però non e' lui. Lui sorride e si siede affianco a me. Noto che mi tocca,inizia da sopra e quando arriva ai pantaloni e lui vuole toccare le mie parti basse...chiudo le gambe.
Lui va via e io faccio un respiro,mi alzo dal letto e vado a bere qualcosa di forte: vodka. Bevo qualcosa e poi,controllo l'ora: 21.30! Il coprifuoco e' alle 23.00,senno' veniamo sospese. Viene da me Ludmilla.
- Che cosa hai combinato?-chiede lei curiosa.
- Uno stupido voleva toccarmi le parti basse.-dico io.
- E tu?-chiede lei.
- Non glielo permesso,non sono poi così stupida.-rispondo io.
Dopo qualche ora...
Decidiamo di tornare in Hotel,andiamo nella nostra stanza e ci mettiamo nel letto.
NARRA LUDMILLA
Il giorno dopo,mi sveglio e corro a vestirmi. Appena finito,decido di uscire dalla mia stanza. Mi scontro con Leon.
- Ludmilla! Violetta,ieri dov'è andata?-chiede lui.
- Siamo andate in discoteca e niente...ci siamo divertite.-rispondo io.
- Cosa e' successo?-chiede lui.
- Un tizio voleva toccare le sue parti basse,ma lei non gliel'ha permesso.-rispondo io.
- COSA?-urla lui.
- Andiamo,amico,rilassati non e' successo nulla.
- Non mi rilasso,Ludmilla,tu non sai cosa e' per me Violetta.-dice lui nervoso.
- Non mi rilasso,Ludmilla,tu non sai cosa e' per me Violetta.-dico io sfottendolo.
- Lo trovi divertente?-chiede lui.
- Si,perché sei così ingenuo da credere che Violetta torni strisciando da te. Violetta non ha bisogno di un pezzente. Lo ha detto lei eh!-dico io.
Lui va via senza dire altro e vado di sotto,incontro Violetta bere il latte. Mi siedo affianco a lei,lei mi abbraccia e io ricambio.
- Ludmilla,per favore,non scappare anche tu.-dice lei.
- Che vuoi dire?-dico io.
- Non voglio perderti,resta. Non fare come Leon,lui mi vuole e io adesso non lo voglio più. Mi può dimenticare,io per lui non esisto più. E' solo un pezzente.-dice lei triste.
- Tranquilla,hai me.-dico io.
- Ti amo di bene,Ludmilla.-dice lei.
- Ti amo di bene,Violetta.-dico io.
Ci abbracciamo fortemente.
- Perché non torni ad essere la vecchia te?-chiedo io.
- Odio la vecchia me,era così ingenua e...ero come te. E sono contenta che io ti ho fatto cambiare. Perché se sei buona,avrai solo delusioni.-dice lei.
Io le do' un bacio sulla guancia e lei mi chiede se posso portarla in braccia in camera. Io la prendo e la porto in camera.
- Grazie,Ludmi.-dice lei.
- Prego,Vilu.-dico io.
NARRA LEON
INIZIO FLASCHBACK
- Andiamo,amico,rilassati non e' successo nulla.-dice Ludmilla.
- Non mi rilasso,Ludmilla,tu non sai cosa e' per me Violetta.-dico io nervoso.
- Non mi rilasso,Ludmilla,tu non sai cosa e' per me Violetta.-dice lei sfottendomi
- Lo trovi divertente?-chiedo io.
- Si,perché sei così ingenuo da credere che Violetta torni strisciando da te. Violetta non ha bisogno di un pezzente. Lo ha detto lei eh!-dice lei.
FINE FLASCHBACK
Una lacrima mi scende dal viso e non posso credere che per lei sono un pezzente. Prendo una nostra foto,una foto del nostro bacio. Qualcuno busso alla porta ed e' Maxi.
- Amico,credo che quello che ti sto per dire non ti piacerà.-confessa lui.
- Dimmi.-dico io.
- Beh...

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Capitolo 6
*** Ricordi. ***


- Beh,la tua carissima amica va' d'amore e d'accordo con la nuova arrivata.-dice lui.
- E io pensavo che era più grave!-urlo io.
- Scusami,amico.
NARRA LUDMILLA
Mi metto d'avanti alla finestra e mi metto a ricordare qualche vicenda vissuta secoli fa'.
INIZIO FLASCHBACK
*drinnnnnnnnnn drinnnn drinnn*
Ed ecco che un altro giorno d'inferno stava per iniziare,si esatto avete capito bene...ho detto inferno. Per me la scuola era un'inferno,ma non perchè non mi piacesse andare a scuola anzi in realtà,ero molto brava avevo la media del 7 e non mi potevo di certo lamentare.
Ma per me era un inferno per certa gente CHE LA FREQUENTAVA! Eh si ,cinque ragazzi,o dovrei dire 5 bulli,ero con loro dalle elementari in poi e fino a quel periodo già mi prendevano in giro,11 anni di pura umiliazione,11 di terrore,11 anni di paura,11 anni di solitudine.
Io a loro non avevo mai fatto nulla,ma eppure c'è l'avevano sempre con me,mi prendevano in giro mi dicevano che ero grassa,brutta e che sarei rimasta per sempre single,mi rinfacciavano anche il fatto di essere rimasta orfana e c'erano certi giorni che erano arrabbiati per i fatti loro e mi picchiavano. E bene si,mia madre e' morta e ho solamente un padre. Un padre che se ne fregava se sua figlia veniva picchiata,importava solamente dell'alcool e la droga,giustamente.
Adesso era da un bel pezzo che non lo facevano mi dovevo ritenere fortunata pensai tra me e me.
Ero di fronte al cancello della scuola,aveva una paura di entrare perchè non avevo nessuna voglia di voler incontrare quei 5 ragazzi che mi dovevano ancora una volta ferire,come tutti gli altri giorni. Per fortuna ancora quando io ero immersa nei miei pensieri suonò la campanella,così entrai e percorsi frettolosamente i corridoi per andare subito in classe visto che a prima ora avevo il compito di fisica ma sentì una voce dietro di me,una voce molto familiare,una voce che ogni volta che la sentivo mi procurava molto paura.
- Ehi,Ferro!- disse con un tono piuttosto malizioso.
- Styles! Cosa vuoi?!?!-risposi acida.
I loro nomi erano schifosi,esattamente come loro,erano cattivi e capaci di tutto. Si chiamano: Harry Styles,Louis Tomlisson,Niall Horan,Liam Payne e infine Zayn Malik. Nomi di merda,esattamente come loro. Harry aveva i capelli lunghi e si vestiva sempre rock,come si veste ora Violetta. Louis e gli altri copiavano il suo stile gotico e poco originale.
- Ehy signorina abbassa il tono di voce eh?!?! Non te la imparata nessuno l'educazione?-chiese Harry.
- Ma statti zitto! Io me ne vado!- dissi innervosita.
Io odiavo quel ragazzo non lo potevo sopportare ma proprio in quel momento spuntarono dietro a lui,i suoi quattro amichetti: Liam Payne che era quello con una voglia sul collo,Niall Horan era quello con i capelli castani-biondi,Louis Tomlison quelli con gli occhi di ghiaccio,Zayn Malik il ragazzo con il ciuffo alto due metri,e alla fine c'era LUI Harry Styles il ragazzo che odiavo al mondo! Mi aveva rovinato la vita e non lo perdonerò mai e però adesso era fritta,avevo risposto con un tono abbastanza alto a Styles e di sicuro non l'avrei passata liscia.
- Allora chiedi scusa oppure no?!!?- disse con tono abbastanza innervosito Niall.
- E perchè mai dovrei? Chi è lui per sentirsi un re?-urlai io.
- Ehi,signorina! Signorina, modera i termini sennò io...-dice Zayn.
- Sennò tu cosa Malik eh?!?! Tu cosa?! IO SONO STANCA! SONO STANCA DI ESSERE PICCHIATA PER 11 ANNI!,STANCA DI ESSERE PRESA IN GIRO,E STANCA DI VIVERE!
- Signorina, allora prima di tutto TU non alzi il tono di voce con noi è CHIARO?!!? Secondo tu non devi PIU' USARE QUESTO TONO CON NOI SONO STATO CHIARO?!?! -.- E ADESSO TE LA FAREMO PAGARE! disse con tono malvagio quel perdente di Harry.
- No,Styles,..no vi prego..non lò faro...
E nemmeno il tempo di finire la frase che mi arrivò un pugno allo stomaco..un'altro..e un'altro ancora...mi stavano ancora picchiando..fino a fammi svenire,mi mancava l'aria non riuscivo più a respirare quando ad un tratto vidi solamente buio.
FINE FLASCHBACK
Una lacrima mi scende dal viso,ricorda questo momento mi fa imbestialire. Adesso quei 5 sono famosi e sono 'ONE DIRECTION'. Una band di sfigati,ma sappiate che un giorno avrò la mia vendetta. Io e Violetta andiamo in mensa e vediamo una ragazza di nome Hope che e' molto triste. Un ragazzo,il suo idolo,le da' un fazzoletto e lei strilla e lo abbraccia. Ed e' quel perdente di Styles. Wow,adesso e' diventato buono. Pff,ti mangerai tutte le cattiverie che mi hai fatto. Mi volto e vedo un cartellone 'ONE DIRECTION allo Studio On Beat'. Sono fregata,fregata davvero. Insieme cantano una stupida canzone 'The story of my life'.
- E così voi siete i One Direction cioè prima direzione? Beh,sapete che vi dico? Quella e' la prima direzione per andarvene a quel paese.-dico io.
- Ah,divertente!-dice ridendo Malik.
- Che ti ridi,Malik?-chiedo io.
- Senti,cara,sei solo invidiosa del nostro successo.-dice Styles.
- Successo? Solo le bambine di 8 anni vi seguono e sapete perché? Non sanno il vostro passato e ciò che avete fatto.
- Siamo stati sempre i migliori.-dice Niall.
- No,Horan,ti sbagli. Non potete rovinare la vita di una ragazza e poi fregarvene.-dico io.
- Ah...Ferro?-chiede Louis.
- Si,esatto.-dico io.
- Beh,scusaci per tutte quelle cose che ti abbiamo fatto passare. Come possiamo farci perdonare?-chiede Harry.
- SUICIDATEVI. Mi fareste un gran favore e non solo a me.-dico io.
- Anche alle mie povere orecchie.-dice Thomas.
Harry prende la pistola e si suicida e tutti lo seguono. E io rimango con la bocca aperta. E dopo tre secondi quei ragazzi si svegliano e loro ridono come pezzenti.
- Canteresti con noi,adesso?-chiede Niall.
- D'accordo.-dico io.
Prendo il microfono e canto 'Destinata a brillare'.
NARRA VIOLETTA
Vado in camera mia,appena finisce di cantare,trovo una lettera e la leggo.

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Capitolo 7
*** Una nuova canzone. ***


'Cara,Violetta
Lo so,ho tentanto in vari modi di conquistarti e tu hai negato completamente il mio amore. Ho cercato di dimostrarti a parole quanto ti amassi,ma tu non mi hai voluto ascoltare e così eccomi qui a scriverti.
Ci siamo conosciuti proprio qui,in queste mura,mi hai detto che avevi paura di conoscere persone nuove perché non ti fidi facilmente delle persone,ma io ti assicurato che di me potevi fidarti. Ti ho invitata ad uscire e tu hai accettato. Ti ho portata al mare e tu mi avevi detto che era stato un momento magico e che quando stai con me,le ore non contano. Dove andrò ci sarai, mi accompagnerai. Dove andrai ci sarò e ti seguirò. Quando stai con me scordati del tempo e del calendario, che non ti serve più. Sto provando a scrivere cosa provo io per te, nulla mai dividerà, la tua musica dai miei accordi.
Oggi voglio che sia,il tuo giorno più bello, il tuo bello.
Ti amo,Violetta. Il tuo Leon.'
Mio? No,senti,tu non sei mio. E se credi che con questa lettera da 4 soldi mi abbia commossa...ti sbagli di grosso Leon Vargas. Strappo quella lettera e la butto dove capita. Ed esco fuori dal college e incontro lui,lui il ragazzo che mi ha scritto quella stu..stupida lettera. Viene da me sorridendo.
- Cosa ne pensi della lettera?-chiede lui.
- E' orribile,Leon! Non riesco a credere che ti metti a scrivere lettere. Pff,quando sei all'antica.-dico io.
NARRA LEON
Lei se ne va e io? Rimango male,perché pensavo che questa volta avevo colpito il suo cuore. La cosa e' seria,allora! Prendo la chitarra,almeno c'è lei che mi fa sorridere,e inizio a suonare una melodia che e' magnifica. E inizio a cantare qualcosa che abbia un senso.
'Ba, ba, ba, bababa
Ba, ba, ba, ba
Ba, ba, ba, ba
Quando c’è l’amore il resto è secondario,
non ti serve più,
Scordati del tempo e del calendario,
che non ti serve più.
Dove andrò ci sarai, mi accompagnerai,
Dove andrai ci sarò e ti seguirò.'
Sembra che abbia senso! Pff,nessuno amerà questa canzone. Il foglio lo faccio diventare in una piccolina e la lancio nell'aria.
NARRA FRANCESCA
Trovo un pezzo di carta e trovo della parole scritte. E' una canzone e non e' finita. E' bellissima,va per forza finita. Vado in camera mia,prendo la penna e incomincio a pensare cosa potrebbe andare.
'Quanto amore nell’aria, rimani con me
e fidati del mio cuore
Quanto amore nell’aria,
se sono con te, non contano più le ore
Per il destino, il legame tra di noi è per sempre
è per sempre
Quando c’è l’amore il resto è secondario,
non ti serve più,
Tutto quello che sembrava necessario,
non ti serve più,
Dove andrò ci sarai, mi accompagnerai,
Dove andrai ci sarò e ti seguirò.'
Che bello! E' quasi finita la canzone,ma chi l'ha scritta? Entra Ludmilla insieme a Leon. Leon mi guarda e si sdraia sul letto di Violetta e annusa la coperta.
- Sei diventato un cane? No,perché i cani annusano.-dico io.
- Il suo profumo,Francesca,e' così buono.-dice lui.
- Ah,patetico,sei innamorato?-chiede Ludmilla.
- Perché patetico?-chiede Leon.
- Lei non ti nota.-dico io.
- Ha persino strappato la tua lettera,che secondo me e' dole.-dice Ludmilla.
- Uffa...che posso fare?-chiede lui.
- Cantale una canzone che ama.-dico io.
- Imagine!-urla Ludmilla.
- Eh?-chiede Leon.
- Lei mi ha detto che se un ragazzo le dedicasse questa canzone,lei si metterebbe con lui.-dice Ludmilla.
- Tentare non nuoce.-dico io.
- Va bene,ma quando?-chiede Leon.
- Beh,stasera c'è l'Open Day cioè verranno persone che dovranno inscriversi in questa scuola. E sicuramente,al 100%,Pablo chiederà di cantare qualcosa e tu canterai 'Imagine.'-dico io.
Pablo Lopez,e' il nostro professore di canto. Ha la barba,capelli neri,indossa camicie e pantaloni di jeans e scarpe blu.
- Grazie,Francesca e Ludmilla.-ringrazia contento.
Lui va via e io mi metto a scrivere qualcosa di veramente geniale per la canzone.
NARRA LEON
Mi trovo seduto sulla sedia e penso a quella canzone e improvvisamente mi e' venuta un'idea.
'Quanto amore nell’aria, rimani con me
e fidati del mio cuore
Quanto amore nell’aria,
se sono con te, non contano più le ore
Per il destino, il legame tra di noi è per sempre
è per sempre
Sto provando a scrivere cosa provo io per te,
nulla mai dividerà, la tua musica dai miei accordi
Oggi voglio che sia,
il tuo giorno più bello, il tuo bello.'
Vado su YouTube e mi metto a vedere questa canzone 'Imagine'. Ah,e' di John Lennon. L'ascolto circa 100 volte e me la imparo. Arriva l'Open Day e io salgo sul palcoscenico.
- Ehi,tu cosa canti?-chiede Pablo.
- 'Imagine'-dico io.
Prendo il microfono e guardo tutti,c'è anche Vilu.
- Dedico questa canzone a una persona davvero speciale: Violetta.
Lei rimane con la bocca aperta e Maxi mette la base,io inizio a cantare. Appena finisco,tutti mi applaudono stupiti e scioccati della mia cover. Violetta viene da me e mi abbraccia.
- Grazie,ma perché?-chiede lei sorridendo.
- Perché so che ti piace e ho voluto dedicartela.-rispondo io.
- Si,la adoro,grazie.-dice lei contenta.
Lei mi abbraccia,nuovamente,e va via. Uffa! Io volevo un bacio,ma meglio di niente.
NARRA LUDMILLA
Io salgo sul palcoscenico e canto 'Stand by me'. Appena finisco,tutti mi applaudono. Scendo dal palco e un signore mi ferma.
- Salve,vorrei parlarle. Ha 1 minuto?-chiede.
- Anche due.-rispondo io.
- Beh,signorina...

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Capitolo 8
*** Tutti contro Violetta. ***


- Beh,signorina,lei e' stata scelta come cantante femminile dei 'One Direction'-dice lui.
- La mia voce sarà sprecata con quel gruppo.-dico io.
- E' obbligata a farlo.-dice il tizio.
- Se ne scorda,io non ci penso nemmeno a cantare per quei sfigati.-urlo io.
NARRA VIOLETTA
Ludmilla ha urlato e tutti si sono girati,ma chi e' quel signore? Bah,lasciamo perdere. Ho voglia di un pasticcino al cioccolato: 'Macedonia di frutta e un grappolo d'uva dorato che appaia qui davanti hai miei occhi un pasticcino al cioccolato' come sempre quello che voglio,l'ottengo senza nessuno sforzo. Andiamo in spiaggia e Ludmilla sta per baciare il suo Thomas. Cosa potrebbe rovinare un bel bacetto? 'Baffi di gatto e orecchie di elefante che venga un vento davvero allucinante' e arriva un vento allucinante che fa rovinare i capelli della ragazza. E io rido con molta goduria. Ah,così quei due non si sono baciati come avevano tanto sperato. Mi volto e vedo Leon. Ancora? Oh mio Dio,questo mi sta addosso!
- Ehi,come stai?-chiede lui.
- Bene,grazie.-dico io.
- Certo,tu sei felice solo se fai del male.-dice lui.
- Io non ho fatto del male a nessuno.-dico io.
Lui se ne va e vedo Ludmilla contentissima,nonostante il vento avvenuto 2 minuti prima.
- Ludmi,vuoi volare?-chiedo io.
Ah,non ricordo l'incantesimo. Buon per te,buon per te!
Mi volto e vedo Francesca parlare con Leon: ' bare in un cimitero perduto nel cuscino di un orcaccio ke cadono in un sonno profondo mentre quest' incantesimo io faccio' e così si addormentano beatamente come per magia. Ahahaha,l'avete capita? Un piccolo e insignificante incantesimo a quella stupida di Camilla. 'Cucciolo d'elefante anke se sei ridicola ke tu ti creda elegante'. Lei indossa una maglia bianca strappata,pantaloni strappati e scarpe rotte. Ah,così impari a maltrattare VIOLETTA in sua assenza.
Nata,una carissima amica di Camilla,mi sporca il vestito. Nata ha i capelli neri,ricci ed e' vestita di nero. Amo il suo stile,ma fa davvero pena. Io pronuncio: 'Piatti rotti bicchieri e forchette pezzi di vetro e acciaio brunito che alla fine di questa magia il mio vestito torni pulito.'
Mi siedo affianco a Leon,che lui dorme,e li do' un bacio sulla guancia e poi sulla bocca.
- Ti amo,Leon però tu non lo saprai mai!-dico io.
Leon si sveglia e mi guarda sorridendo.
- Anche io ti amo.-dice lui.
- Hai sentito? Ma se io non...-dico io.
- Ma se tu?-chiede lui.
- Niente.-rispondo io.
- TI AMO.-urla lui.
- Anche io.-dico io.
NARRA LUDMILLA
Violetta ha creato dei vari incantesimi e io gli ho annullati. E beh,eccoli lì. Stanno insieme. Fanno una bella coppia,ma io e Thomas di più. Violetta innamorata,Violetta buona. Torno nella stanza e vedo Francesca triste e a piangere.
- La canzone l'ha scritta lui per Violetta. Lo capisci,Ludmilla!-urla Francesca.
- E allora? Non capisco...non eri felice?-chiedo io.
- Non credevo che Violetta fosse innamorato di quello! E adesso lui vuole questo foglio così la canta a lei. IO NON GLIELO DO'. Non voglio essere sempre quella che soffre,Ludmilla.-dice lei piangendo.
- Ma ti piace Leon?-chiedo.
- Cosa? A me? Nooo. Non voglio aiutare Leon a mettersi con VIOLETTA.-urla Fran a più non posso.
Arriva Violetta ed e' contentissima,super contentissima. Francesca va' via e Vilu si siede sul suo letto. Lei canta 'Podemos'.
- Amo Leon!-urla lei.
- Io amo le caramelle.-dico io.
- Ah? Non sei felice per me?-chiede lei.
- Beh,si.
- Che belloooo! Da DOMANI c'è la nuova VIOLETTA. Che ne dici?-urla lei.
- 1. Parla piano. 2. Occhei.-rispondo io.
Ci addormentiamo beatamente,ma il giorno successivo secondo me non sarà il massimo.
Ore 6.40 Leon apre la porta e canta 'Podemos' alla sua dolce Violetta. E io,Francesca e Camilla guardiamo male Leon. Lui inizia a cantare e Violetta inizia a sorridere,appena finisce...
- Bravo,bravo! Hai cantato,adesso sparisci.-dico io.
- FUORI.-urla Camilla accompagnata da Francesca.
- Siete solo gelose.-dice Violetta.
- Ma ti rendi conto che sono le...7.00!-urla Camilla.
- Non so te,ma le persone vogliono dormire.-dico io.
- Volevo fare una sorpresa a Violetta,quindi mute.
Leon va dalla sua 'dolce' Violetta e si baciano. E noi facciamo una smorfia e poi vanno fuori dalla stanza. E noi 3 facciamo festa,Francesca si alza e si mette al centro nervosa.
- No,sentite,a me non sta bene che questo stupido entra e canta questa canzone a dir poco orribile a Violetta.-dice lei.
- Perché a noi si?-chiede Cami.
- Occhei,dobbiamo parlare con Violetta e Leon e dirle che a noi non sta bene che lui arrivi a prima mattina.-dice lei.
- Siete solo gelose.-dico io sfottendo Violetta.
- Invidiose? Fino a ieri lo odiava.-dice Camilla.
- Veramente...-dico io.
Mi squilla il cellulare ed e'...

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Capitolo 9
*** Amore e altri guai. ***


Ed e' mia madre,Letizia,rispondo e le parlo. Appena finisco,poso il telefono e Francesca mi sorride. Decidiamo di vestirci e appena finiamo,entra Violetta che e' di buonumore. Lei va in bagno e quando esce,indossa abiti colorati: prima indossa abiti colorati. Lei e' contenta,noi fingiamo di essere felici. Usciamo e andiamo a lezione. Il prof,Pablo,ci dice che dobbiamo scrivere una canzone in italiano. Occhei,io di quella lingua non ci capisco nulla però...ci proverò. Usciamo dall'aula e Violetta inizia a cantare una canzoncina. Strano,prima non voleva neanche cantare. Leon l'ha cambiata,sinceramente preferivo la vecchia Violetta.
NARRA VIOLETTA
Oggi,per me inizia un nuovo mondo: il mio mondo,il mondo di Violetta. Ho capito l'importanza nell'aiutare una persona,ma cosa sto dicendo? Mi sono fidanzata,ho cambiato look e però non voglio cambiare anche il mio carattere. Viene Maxi e lui mi sorride. - Quanta positività.-dice Maxi.
- Si,però, non ti abituare.-dico io.
Me ne vado senza dire altro,vado nell'aula di ballo e il prof ci obbliga a fare il riscaldamento. Poi decide di farci ballare in coppia: NO LEON,NO LEON.
- Iniziamo con la prima coppia: Violetta e Leon.
Ecco,ballerò con lui. Io non voglio ballare con lui,perché mi vergogno. Non sono brava. Lui mi prende la mano e balliamo sotto le note della canzone 'Imagine'. Tutti ci applaudono.
- Bravissimi,però Violetta concentrati.-dice il prof.
Finisce l'ora e vado in camera mia,mi siedo sul letto ed entrano tutti quanti e sono felicissimi.
- Quanta allegria.-dice ironico Federico.
- Non sono sempre allegra,sai.-dico io.
- Ma non eri felice,poco fa?-chiede Francesca.
- Ero felice,Francesca.-dico io.
Leon entra con dei fiori,io faccio un sorriso falso. Lui siede e mi bacia,ma io non voglio ricambiare. Mette i fiori in un vaso,si volta verso di me ed e' triste. Certo,lui vuole che io lo baci quando vuole? No,senti,io ti bacio quando voglio io.
- Perché non mi vuoi baciare?-chiede lui.
- Non voglio.-rispondo io.
- Leon,non trovi che Violetta cambi spesso umore?-chiede Camilla.
- Infatti,prima eri felice e adesso?-chiede Leon.
- Non lo sono,ok?-dico io alzando la voce.
- Calmati.-dice lui guardandomi male.
- Non posso essere sempre felice,ragazzi. Ho i balzi d'umore e allora?-chiedo io.
Prendo le mie cose ed esco fuori,lasciandoli soli. Vado in aula di canto e inizio a suonare una base e inizio a cantare.
'TI CONFESSO CHE, NON SO BENE,COSA FARE. FORSE E' PERCHE', NON O TEMPO,PER PENSARE.'
Potrebbe essere la canzone per l'esercizio! Che bello,ho la canzone pronta o quasi.
- #I MIEI DUBBI SONO TANTI,
E NON POSSO ANDARE AVANTI,
MA ORA SONO STANCA,NON ASPETTO PIU'.
MI SVEGLIO ANCORA QUI,NEL MIO MONDO,
QUESTA SONO IO.
DA OGGI IO VIVRO',FINO IN FONDO,
IL DESTINO MIO.
MI SVEGLIO ANCORA QUI,NEL MIO MONDO,
QUESTA SONO IO.
DA OGGI IO VIVRO'
FINO IN FONDO, IL DESTINO MIO
FINALMENTE LO SO,
ASCOLTERO'..
TUTTO CIO' CE PROVO, NIENTE MI SPAVENTERA'
E' MI ACCORGO CHE, QUEL CHE SENTO,
STA' CAMBIANDO.
TUTTO INTORNO A ME, AD UN TRATTO,
STA' GIRANDO.
I MIEI DUBBI SONO TANTI,
E NON POSSO ANDARE AVANTI,
MA ORA SONO STANCA, NON ASPETTO PIU'
MI SVEGLIO ANCORA QUI,NEL MIO MONDO,
QUESTA SONO IO.
DA OGGI IO VIVRO',FINO IN FONDO,
IL DESTINO MIO.
MI SVEGLIO ANCORA QUI,NEL MIO MONDO,
QUESTA SONO IO.
DA OGGI IO VIVRO'
FINO IN FONDO, IL DESTINO MIO
FINALMENTE LO SO,
ASCOLTERO'
TUTTO CIO' CE PROVO, NIENTE MI SPAVENTERA'
E' finita!! Che bello,amo già questa canzone. E adesso come la chiamo? Nel mio mondo. Si,si mi piace da impazzire. Amo questa canzone perché e' molto ritmatica e un'ottima melodia. Esco fuori,con in mano gli spartiti,e vado in camera mia e vedo tutti quanti. Tutti mi guardano e Leon viene da me.
- Non puoi scappare così,senza dire il perché.-dice lui nervoso.
- Sei il mio ragazzo,ma questo non significa che sei il mio capo.-dico io andando in bagno
Mi guardo allo specchio e prendo il cellulare,ho un messaggio da Thomas.
Da: Thomas.
'Sai,con Ludmilla non può funzionare. Siamo diversi,troppo diversi. E' troppo buona,a me piaci tu. Lo so che stai con Leon,però quella volta che ci siamo parlati io ho capito che tu sei la ragazza giusta per me.'
E adesso ci mancavi tu! Uffa,Thomas,se mi scrivevi prima mi mettevo con te. Decido di risponderli.
A: Thomas.
'Ehi,se mi dicevi prima che mi amavi io mi mettevo con te. Ma Ludmilla,che cosa farai? Non puoi stare con lei,se non la ami.'
Dopo qualche minuto risponde.
Da: Thomas.
'Sto con lei,cerco di dimenticarti.'
Metto il telefono nella tasca della maglia ed esco fuori. Leon prende la chitarra e canta la mia canzone.
- La canti bene.-dico io.
- Grazie.-risponde lui senza neanche guardarmi.
- Violetta,ma tu ami veramente Leon?-chiede Nata.
- Perché questa domanda,Nata?-chiedo io.
- Beh,prima tu l'hai trattato in quella maniera. Io non tratterei così il mio ragazzo.-risponde lei.
- Questo e' il mio modo di fare,prendere o lasciare. Comunque,se non l'amassi non mi sarei mai messa con lui.-dico io.
Mi siedo sul mio letto,affianco a Leon,appoggio il capo sulla sua spalla. Lui non mi guarda,decido di sedermi sulle sue gambe però dalla parte apposto e lo abbraccio. Lui ricambia il mio abbraccio.
- Non sono la dolcezza?-chiede Maxi.
- No,la dolcezza e' il cioccolato-dice Ludmilla.
- Finalmente,un'abbraccio.-dice Federico.
- Perché finalmente? Prima ci siamo...l'ho baciata.-dice Leon.
- Almeno tu hai una ragazza da baciare.-dice Maxi.
- Però se non ricambia,che la bacio a fare?-chiede Leon.
- Giusta osservazione.-dice Camilla.
Io mi alzo e mi siedo affianco a lui.
- Ti sei già stancata?-chiede Ludmilla.
- Si.-rispondo io.
Mi alzo e mi siedo affianco a Ludmilla,anzi faccio alzare a Ludmilla e la faccio sedere sulle mie gambe.
NARRA THOMAS
Mi trovo sotto le coperte a pensare a Violetta e alla sua autentica bellezza. Quando può essere bella con quel suo sorriso dolce? Mi alzo dal letto e qualcuno bussa alla porta. Vado ad aprire ed e'...

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Capitolo 10
*** Piani e vendette. ***


Ed e' Leon,lui entra insieme alla sua 'banda'. Si siede sul suo letto,il capo della banda,e inizia a suonare la chitarra. Incomincia a cantare una canzone e io però esco fuori dalla stanza,fuori da quella banda di matti. Ludmilla esce dalla stanza,mi sorride e va via senza neanche dirmi qualcosa. Domani e' Halloween,la festa che ama Violetta. Mi vestirò da zoombie e so che lei li ama con tutta se stessa. Il giorno dopo,ci sono i preparativi della festa. Maxi mette vari teschi sulle mensole che sono terrificanti,a guardarli,sul soffitto una palla da discoteca messa proprio da quel babbeo di Vargas. Io sto decorando il mio costume,voglio che sia perfetto.
NARRA LUDMILLA
Io e le ragazze siamo andate al negozio di costumi e ci sono costumi davvero molti buffi e stravaganti. Non so ancora quale scegliere,ma di certo sarò originale.
- Ci scusi signorina, vorremmo quattro vestiti uguali da.. principessa dell'orrore.-dice allegramente la rossa.
- Ci dispiace tanto, ma li abbiamo terminati. Ne è rimasto solo uno.-dice la commessa sorridendo.
- Ma che peccato, perchè non lo strappate in tre pezzi?! Ahaha che losers. Ludmilla se ne va a cercare il suo costume!-dice arrivando una tizia.
La ragazza ha i capelli biondi,abbastanza lunghi,indossa un vestito rosso e scarpe luccicanti. Lei ci sorride,ma ci da una spinta fortissima che ci mancava quasi che cadessimo.
- Che odiosa! Bhè per il vestito, vorrà dire che lo prenderà solo una di noi...Ludmilla-dice Violetta allegramente.
- Io? Grazie ragazze, davvero. Sei così gentile,Vilu.-dico io facendo una risata stupida.
- Di niente. Per me qualsiasi cosa, non importa.-dice lei.
NARRA LEON
Il costume.
Il costume.
Da cosa mi posso vestire? Da cosa? Viene da me Thomas.
- Ehi,da cosa ti vestirai?-chiede lui.
- Non lo so,tu che dici?-chiedo io.
- Da lupo?-propone lui.
- Si,ottima idea,e tu da cosa ti vesti?-chiedo io.
- Beh,ci devo pensare ancora.-risponde lui.
Vado alla festa con addosso il mio costume da lupo,veramente non mi trovo a mio aggio con tutti questi peli addosso però se fa parte del costume...che posso fare? Vedo Violetta con addosso un fantastico costume: zoombie. Vado da lei.
- Violetta, sei bellissima. Non ho parole e se sapevo,mi vestivo da zoombie.-dico io triste.
- Veramente,non era programmato questo costume. Dovevo vestirmi da principessa dell'errore però,ho trovato questo.-dice lei sorridendo.
NARRA LUDMILLA
No,okay,questi due non mi piacciono insieme. No,no. Non voglio che questi si fidanzino e si sposino. NO. Devo rovinare tutto quanto alla povera Violetta. Vado da loro e di proposito rovescio una bibita addosso.
- No Ludmilla! Cosa hai fatto!? Ti odio, adesso dovrò andarmi a cambiare!-urla quella.
- Ahah sei ridicola. E comunque,e' stato un errore. Ops,scusa. -dico io fingendo interesse.
Violetta si dirige nel Sonic Boom, indossa una maglia e una gonna e,io la seguo. Vedo che la ferma la sua cara amica: Camilla.
- Dai Violetta, cosa ci fai qui? Andiamo a ballare!-dice lei.
Camilla la trascina alla festa, e io mi avvicino a un tavolo. Vedo il meraviglioso vestito da zoombie. Lo indosso e mi dirigo alla festa,ma aspetta tutti vedranno che sono io. Prendo una mascherina e la indosso. Vedo Leon e lui si avvicina a me.
- Amore! Cosa ci fai qui? Da quanto vedo, non sei riuscita a smacchiare il vestito, eh? Non importa, volevo rimanere un po' da solo con te, perchè ho bisogno di dirti.. che .. non ho mai smesso di amarti,sin da quel momento che ci siamo lasciati secoli fa. Ti amo,ti amo così come sei. Perchè non dici niente? Non capisco. Ma, so che non c'è bisogno di parlare, per questo.-dice lui sorridendo.
Ehm? Cosa vuole fare questo? Bacia...no! Lui appoggia le sue labbra sulle mie e ci baciamo appassionatamente. Ho sbagliato!
- Leon! Ma cosa stai facendo?!-urla Violetta.
- C-Cosa, Violetta?! Ma tu,io..pensavo fossi tu.-dice lui scusandosi.
- E questa sarebbe una scusa? Leon davvero non ti capisco. Un minuto fa mi dicevi che ero l'amore della tua vita, e ora ti vedo che baci un'altra? Non ha alcun senso.-dice lei piangendo.
- No Violetta davvero devi credermi, non sapevo che non indossavi tu il tuo vestito!-urla Leon.
- Inventa una scusa più credibile.-dice Violetta.
- Ma.. allora, tu chi sei?-chiede lui a me.
Io corro via dal locale dove c'è la festa,coprendomi il volto con la mano, e nascondendosi,mi tolgo la maschera. Fuori fa un freddo cane e io sto tremando. Mi rimetto la maschera e vedo Thomas. Lui si avvicina a me e mi guarda sorridendo.
- Violetta,cosa ci fai qui? E perchè stai piangendo? Leon ti ha fatta soffrire?-chiede lui.
- Non ha nessuna importanza.-dico io facendo una voce diversa.
- Eddai,lo sai che mi puoi dire tutto. Ti ha fatto soffrire?
- Non ha nessuna importanza.-ribatto io.
< - Sai,se io fossi il tuo ragazzo non ti farei soffrire. Io ti amo,Violetta e tu lo sai. Ehi,mica hai parlato con Ludmilla di questa storia?-chiede Thomas.
- Tu ami Vio...certo,non ho detto nulla a Ludmilla. Tranquillo.-dico io.
- Va bene,io vado.-dice lui sorridendo.
Ora si che me la pagherà Violetta! Entro dentro e mi vado a cambiare. Indosso il vestito che avevo prima e vedo Violetta bere qualcosa.
- Ciao,stupida che non sei altro. Dobbiamo fare 4 chiacchierare.-urlo io.
- Cosa? Io non ho fatto niente. Vai a dare fastidio a qualcun'altro.-urla la ragazza.
- E no,mi hai mentito. Thomas non e' innamorato di me,ma di te. TUTTI sono innamorati di te,ma chi ti credi di essere per farmi soffrire? Volevi farmi soffrire? Beh,complimenti,hai vinto il premio 'Miss Malefica' dell'anno. Brava-dico io arrabbiata.
- Beh...come lo sai?-chiede lei.
- CHE IMPORTANZA HA!-urlo io.
- Va bene,rilassati.-dice lei.
- Ah,rilassarmi? HAI. FATTO. UNA. COSA.GRAVE. E credi che la passerai liscia? No,cara. Te la vedrai con la sottoscritta,cioè Ludmilla. Adesso,ti faccio vedere io chi e' Ludmilla Ferro. Conosci,conoscete,solo la parte buona di me e quella cattiva? La conoscerete ben presto.-dico io agguerrita.
- Occhei...-dice lei triste.
Prendo un succo d'arancia e lo rovescio su i suoi capelli odiosi e lei mi guarda arrabbiata. Esco fuori da quella 'festa' e vado nella mia stanza.Dopo un pò tornano le altre.
- Vilu,cos'è successo ai tuoi capelli?-chiede Camilla.
- Niente,sto pagando le conseguenze.-risponde Violetta.
- Tu? Sei tu quelle che le fa pagare alle altre.-dice Francesca.
- Ho sbagliato e pago le conseguenze,Francesca. Per favore,dormiamo.-dice lei.
Mi tolgo il vestito,mi metto il pigiama,e mi metto a dormire. Il giorno dopo,Leon entra in camera e suona 'Amor en el aire'. Io mi alzo nervosamente dal letto e lo caccio via.
- BRAVA.-urla Camilla.
- Non sopporto Leon,non sopporto quanto canta. Sembra un buffone.-urlo io.
- Violetta,non dici nulla?-chiede Cami.
- Che dovrei dire,Cami,lui e io abbiamo chiuso. PER SEMPRE.-dice lei.
- Sii!-diciamo tutte.
- Almeno voi siete contente.-dice lei triste.
- Tranqui,puoi sempre avere il tuo Thomas. Insieme fate una bella coppia di bugiardi-dico io nervosa.
- Mi sono persa qualcosa?-chiede Fran.
- Oh si,qualcuno qui non mi ha detto la verità e adesso pagherà le conseguenze.-dico io.
- Ma anche lui ha sbagliato.-dice Violetta.
- TU ERI MIA AMICA.-urlo io.
- Vero.-dice lei.
NARRA THOMAS
Violetta,adesso sei mia. Posso conquistarti e però devo lasciare Ludmilla.
Da: Ludmilla.
'Ehi,stronzo,puoi anche morire. Me ne stra frego di te.'
Mi ha lasciato lei! Faccio una faccia triste,ma decido di bere la vodka. Bevo il bicchiere e viene da me Federico.
- Ehi,dobbiamo parlare di cose importanti.-dice lui.

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Capitolo 11
*** La verità prima di tutto. ***


- Beh,Fede,dimmi.-dico io curioso.
- Prima di tutto,Thomas tu hai sbagliato a stare con una persona se non provi gli stessi sentimenti. Non amavi Ludmilla,non ti mettevi per niente con lei. E secondo,perché tu e Violetta non avevate detto nulla?-chiede lui nervoso.
- Scusa,ma a te piace Ludmilla che la difendi? Io faccio quello che voglio,Federico.-dico io nervoso.
- E qui che ti sbagli,caro mio,non devi far soffrire una persona e poi far finta di nulla. E poi Thomas,mi stai leggermente sulle scatole quando mi rispondi così. Comunque,la prossima volta se non ami una persona non ti fidanzare. Ragiona di più e fai soffrire di meno.-urla l'italiano.
NARRA LUDMILLA
Leon vuole conoscere quella persona che ieri ha baciato e io non so cosa fare. Creo un'altra identità e così non farò pasticci. Indosso una parrucca rossa,jeans neri,stivali neri e una maglia nera con scritto 'Fuck' che e' una parolaccia nella lingua inglese. Entro nella sua stanza e vedo Thomas bere vodka a non finire. Nelle sue mani ci sono due bicchieri pieni di alcool.
- Cercherei il signor Vargas.-dico io cambiando un pò di voce.
- Eccomi,parliamo qui o in privato?-chiede Leon.
- In privato.-rispondo io.
Noi usciamo e ci mettiamo a parlare in corridoio.
- Allora,mi spieghi chi sei?-chiede lui.
- Sono Brook.-dico io.
- E cognome?-chiede lui.
- Smith.-dico io.
- Beh,Brook perché mi hai baciato nonostante avessi detto un nome di un'altra?-chiede lui.
- Perché non potevo perdere questa opportunità di baciare un bel ragazzo come te.-dico io.
- Ah,ma potevi dire chi eri quando VIOLETTA ha detto quello che ha detto.-urla lui.
- Calmati,calmati...non e' così grave,infondo.
- Era la mia ragazza e per colpa tua,l'ho persa. Corri da lei e spiega tutto.-urla lui.
- Io non sono ritenuta a spiegare nulla a nessuno.-dico io.
Me ne vado ed esco fuori dal college,mi siedo su una panchina e vedo Violetta. Mi alzo e casualmente mi scontro con lei.
- Ciao,tu devi essere Violetta? Beh,sai Leon mi ha detto che sei l'amore della sua vita.-dico io.
- Ah,peccato che io non ci creda.
- E' la verità,Violetta. Io sono Brook Smith,quella che ha baciato ieri Leon. E' tutta colpa mia,lui pensava che io ero te.-dico io sorridendo.
- Ah,sul serio?-chiede lei.
- Certo,lui ti ama.-dico io.
- Grazie,Brook.-dice lei contenta.
Lei va via e io sono triste. Ho perso una grande opportunità,ma fa niente. Mi vado a cambiare ed esco dal bagno nei panni di Ludmilla,mi scontro con una tizia. Ah,e' quella di ieri.
- Guarda dove metti i piedi,mocciosa.-urla lei.
- Sei tu che potevi passare dall'altra parte.-urlo io.
- No,io passo sempre al centro perchè le dive passano al centro.-risponde lei.
- Ah,certo come no.-dico io.
- Come ti chiami? Io Kimberly James.-dice lei.
- Ludmilla Ferro.-dico io.
- Tuo padre...-inizia lei.
- NO,non si chiama Tiziano.-urlo io.
Vado via,vado in camera e vedo Violetta baciarsi con quell'idiota. Occhei,ho fatto un grave errore scusarmi con lei. Occhei,e' stata Brook però sempre io sono!
- Potete fare i piccioncini altrove?-chiedo io.
- No.-dice Leon.
- Questa e' anche la mia stanza,perciò smammate.-dico io.
- E anche la mia di stanza,perciò vattene.-dice Violetta.
- Occhei,ma lui no.-dico io.
Prendo la mano di Leon e lo butto fuori,chiudo la porta a chiave. Violetta mi guarda male,anzi molto male.
- Perché hai cacciato Leon?-chiede lei.
- Non conviene usare quel tipo di tono con me,capito? Non sai cosa ti aspetta adesso. Non ti sarai scordata che DOVRAI pagarmela per avermi mentito?-chiedo io.
- Uffa,si,cosa devo fare?-chiede lei.
- Dovrai fare shopping con me.-rispondo io.
- Tutto qui?-chiede lei.
- Si,ma io faccio compere e tu porti tutto.-dico io.
- Va bene.-dice lei.
Vado in bagno e ricevo un messaggio.
Da: anonimo.
'Ti amo e tu non lo sai,e' questo il dilemma.'
Chi mi ama? Esco fuori e vedo lei leggere qualcosa. Mi siedo affianco a lei e qualcuno entra. E' la ragazza di Diego,Angie.
- Eccovi,mancate solo voi a sapere questa notizia.-dice lei.
- Che notizia?-chiede Violetta.
- Io ho 24 anni,anzichè 16 come voi.

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Capitolo 12
*** Il ballo. ***


- Ecco,lo sapevo,mi sembravi più grande.-afferma Violetta.
- Scusatemi,ragazze,che non ve ne ho parlato prima.-dice triste Angie.
- Ci hai mentito per tutto questo tempo,Angie,e non puoi venire qui a dire che hai 14 anni.-urlo io.
- Rilassati,Ludmilla,tu non puoi aggredire Angie per non aver detto la verità. Pazienza,chi non mente?-chiede Violetta.
- Tu per prima.-dico io.
- Mi perdonate,ragazze?-chiede Angie.
- Ovvio,io ti perdono.-risponde Violetta.
- Anche io,ti perdono,Angie però non mentire più.-dico io.
- Non lo farò.
NARRA KIMBERLY
Mi sono innamorata,innamorata del suo viso e del suo sorriso. Lui e' parte di me,non potrei dimenticare mai quel suo dolce sorriso e sguardo di cui io mi sono innamorata. Io,ora,sono una brava cantante e per questo che voglio a tutti i modi vincere la borsa di studio. Stasera,c'è il ballo e io voglio andare con l'amore della mia vita. Mi trovo al centro commerciale,con l'amore della mia vita.
Lui mi spinge dentro il camerino e chiude la porta.
Si volta verso di me baciandomi appassionatamente. Dopo tanto tempo, potè risentire quelle labbra così calde e morbide, intrappolandole in un bacio dolce e lento.
Ci allontaniamo per prendere aria,io lo guardo dolcemente come se fosse la prima volta. La prima di volta che ci baciamo,una volta ci siamo baciati però per sbaglio. Si chiama Marco,Marco ha i capelli ricci e indossa spesso dei vestiti semplici. Non ama la moda,ma io si.
-Mentre...tu...ecco, ti cambi...io...-dice lui nervoso, io gli lasciò un bacio a fior di labbra.
-Vai.-dico sorridendo e Marco esce dal camerino.
Marco apre la porta ed esce fuori timidamente. Non voleva uscire,voleva stare ancora qui con me a baciarmi. Però poi entra e si siede affianco a me,non voleva abbandonarmi. Però dopo un pò usciamo dal camerino,tanto non dovevo cambiarmi.
-Sorpresa! -grida qualcuno alle loro spalle, facendo sì che Marco interrompesse i miei pensieri.
Vedo quelle fine mani sulle sue spalle, le unghie di color fucsia intenso. Mi volto verso la ragazza, era Britney. La stronza,scusate la parola,bionda-tinta dell'istituto. Tutta tette e niente cervello. Lei indossa una maglia corta e molto larga e dei jeans cortissimi.
-Britney...-dico sorpreso, non mi aspettavo di vederla qui.
Lei si avvicinò e gli bacia la guancia,Marco rimase teso.
- Marcolino, tesoro, cosa ci fai qui?- lui stava per rispondere ma lei lo interruppe. -È per il ballo, no?-
-Si, sto cercando un completo e ecco...- non gli piace parlare con lei, e' così falsa mentre gioca con una ciocca dei suoi capelli (Ho già detto tinti? -.-) e mastica una gomma rosa.
- Sai già con chi andare?- chiese con un tocco di indifferenza, vedendo me nel camerino. Ridacchia e guarda Marco dalla testa ai piedi. -Kimberly James?-chiede lei.
Marco si volta verso di me, che lo sto chiamando attraverso gli occhi. Mi si seccò la gola, il vestito le stava stupendamente bene.
Faccio un passo verso di lei e sorride.
-Lo comprerò, non pensavo che il rosa mi stesse così bene...-dico con entusiasmo, ma una volta che vide Britney fare quei occhi dolci a Marco l'entusiasmo scompare.
-Sei bellissima,sarai la più bella del ballo...-disse Marco in un sussurro, guardandola incantato.
Sento un brivido ma continua ad essere infastidita dalla presenza di Britney.
- Kim, gioia...- mi saluta, dandole un bacio sulla guancia e un abbraccio. Io non non mi muovo di un centimetro.-Non credi che lui sia troppo per così poco.- mi sussurra. Certo,io sono solo Kimberly James, la sorella dell'ex capitano della squadra di football.
I miei genitori non si presentano mai all'istituto e mio fratello lo vedo tre volte al mese, se sono fortunata. E lui? Lui e' Marco Ponde de Leon, il capitano della squadra di football, il più popolare della scuola. Certo, aveva un brutta fama, ma era lo stesso il più desiderato. Non sarebbe mai arrivata alla sua altezza,io non sono come le altre. Chissà, magari dovrebbe essere come Britney per essere alla sua altezza...Britney? Un brivido di disgusto mi parve e scosso la testa. La signora Marice,commessa del centro commerciale, si avvicina a noi e ci sorrise. E' una signora che avrà settantanni e indossa un vestito rosa e dei tacchi rossi. Abbastanza affascinante.
-Posso aiutarti signorina?-chiede a Britney.
-No, sto solo dando un'occhiata. Quando avrò bisogno di lei, la chiamerò...- mi guarda con odio.
Marice guardò Marco e nega con il capo.
-No,non puoi prendere una cravatta viola se la tua ragazza è vestita di rosa! Vieni con me.- lo prende dalla cravatta e Marco mi guarda supplicante.
-Non metterò una cravatta rosa!- Marice continuò a trascinarlo verso l'altro reparto.
Dio, adesso sono sola. Sola con Britney Beer, la ragazza che si è portata a letto mezzo college. Non capisco come ho fatto a pensare di diventare come lei. Mai, mai nella mia vita vorrei essere come lei.
I suoi occhi velenosi e le sue labbra rifatte,i capelli così biondi che sembravano quasi bianchi e le sue guance rosa. Sembrava una Barbie,quelle peggiori.
-Non posso crederci, tu e Marco? Non me lo sarei mai aspettato, davvero. Credevo che ha Marco piacessero le ragazze dotate, dico. Okay che sei carina, ma sei così innocentina. Guardati sembri una bambina, se non sapessi che sei in camera con Jorge...avrei detto che sei pure vergine. Ma sai? Sono un pò gelosa, i baci di Jorge sono i più migliori della scuola.-ridacchia diverita. Davvero? 'Più migliori' e insulta me? Dio, che soggetto e che personaggio.
-Io e Jorge non siamo fidanzati, non farti film mentali biondina.-dico io.
-Lo spero- sorride, fa spallucce e si volta.
-Ah tettona!-la richiamai -A Marco piacciono le ragazze dotate? Beh, può anche essere che io non lo sia. Ma a lui piacciono anche quelle con un cervello, sai? Non le galline, che vanno a letto con mezzo college-sono scoppiata, sento così tanta rabbia che avrei potuto piangere in quell'istante.- E non sono nemmeno la puttana dello Studio On beat, quel posto lo lascio a te!
Avevo gridato tutto quello, così forte che certe persone mi stanno guardando.
Britney si volta verso di me, nuovamente,respirando a fondo.
-Non giocare con me, piccola stronza...-la interrompo.
-Ti ho colpita? Vattene Brith sei ridicola.- le dico e lei esce dal negozio, uccidendomi con lo sguardo.
Ho vinto? Sono stata io a parlare? Dio, mi sento così soddisfatta, ma sto anche così male per quello che mi ha detto. Entro nel camerino e mi metto i miei vestiti. Cammino verso l'uscita, ho voglia di piangere e non so il perchè...o forse lo so. E se fossi veramente una bimba patetica? Mi fermo, le lacrime iniziarono a scendere. Cammino più veloce verso la porte, mentre vedo Marco correre verso di me.
Con soltanto i pantaloni e nessuna maglia.
-Piccola, hey, che succede?...non andare.-dice e mi abbandono tra le sue braccia, abbracciandolo. -Che è successo?-chiede lui triste.
Mi asciugai le lacrime.
-Nulla.-rispondo.
-Piangi per nulla? Principessa mia?-dice lui sorridendo.
- Marco, non è niente, okay?-dico io fingendo un sorriso.
-Okay...andiamo a comprare il vestito.-dice lui.
-Non lo voglio più...-dico io.
'Voglio solo stare tra le tue braccia' -penso.
-No,Kim. È un regalo, te lo comprerò perché mi piace e piace anche a te. Dai bellezza, non accetterò un 'no' come risposta.-passa un braccio per i miei fianchi e camminiamo verso la cassa. Compriamo il vestito rosa, con dei tacchi dello stesso colore.
Mentre per lui, un completo nero, una camicia bianca e una cravatta nera.
-Ci vediamo presto ragazzi!-Marice ci salutò con un sorriso.
-Torneremo per i vestiti del nostro matrimonio!- scherza lui ed io sorrido.
Usciamo da Night's Glass,lui ha in mano le sue borse ed io le mie. Non sono pesanti, ma lui da bravo gentiluomo, prende anche le mie con una mano, mentre con la l'altra intreccia le nostre dita. Ed e' in quel momento che ho capito che non sta mentendo, i suoi sentimenti sono veri.
E per la prima volta sento la necessità di gridargli che lo amo anch'io. Il mio cuore accelera, devo dirglielo una volta per tutte.
- Marco-sussurrai, lui mi guardò.- Sono completamente sicura di essere innamora di te.-dico io felice.
- Anche io ti amo,Kim,sei mia e lo sarai per sempre.-dice lui contento.
In questo momento vorrei urlare al mondo quanto lo amo,ma decido semplicemente di sorridere. Un sorriso vero,per la prima volta.
NARRA LUDMILLA
Vedo Kimberly James assieme a Marco,un mio caro amico,stanno insieme vedo. Ha trovato la ragazza giusta,credevo che lui fosse innamorato di quella pazza psicopatica di Britney. Quando la odio a quella lì,non c'è un cavolo di vero in quella ragazza. A parte la sua cattiveria,quando parla ti viene voglia di ucciderla. Cavolo,e' andata a letto con tutti e non si vergogna nemmeno. Pff,mi sta sul cavolo quella stronza doppio giochista. Mi metto a correre,ma aspetta...il vestito? Vado in cerca del vestito. Vado a Night's Glass e lì trovo quella stronza di Britney. Wow,quando e' rifatta. Parla,come al solito,con un ragazzo e lui la bacia e lei ricambia. Lui,dopo il bacio,tocca le sue tette finte e le bacia sul collo. Io rimango di merda,di sicuro stasera...e' vero,non sono affari miei però e' una cosa assurda. Britney,e' stata sempre una zoccola però non credevo che arrivasse a questo punto. Cioè non e' bello vedere una 'coppia' che fanno queste cose al quanto volgari. Io scatto delle foto e poi lei tocca il carissimo amico del ragazzo e io? Foto! Queste foto valgono una fortuna,ovviamente le pubblicherò al più presto possibile. Scelgo un vestito qualunque: uno rosa con un fiocco alla vita e capelli dello stesso colore. Bella,vero? Vado a casa e mi preparo per il gran giorno. Al ballo ci sono gente che ballano e c'è la prostituta che si bacia con quel ragazzo del supermercato. Oddio,quando mi sta sul cazzo quella. Un ragazzo prende la mano,ha la maschera e io non lo posso vedere. Balliamo un lento e dopo un pò questo tizio si toglie la maschera ed e' lui,quel ragazzo dolcissimo: Federico.
- Ehi-mi accarezza il viso-avevi capito che ero?-chiede lui sorridendo.
- No,sinceramente.-rispondo io.
I nostri sguardi si incrociano,lui tocca le mie labbra e io le sue. Si,stiamo per baciarci o quasi. Mi allontano lui,però poi mi avvicino a lui. Lui mette le sue mani sulla mia guancia e...

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Capitolo 13
*** Cambiamento. ***


NARRA FEDERICO
E purtroppo lei si stacca da me,mi guarda con un sorriso e poi corre via senza dire nulla.
Odio essere rifiutato.
Odio non essere scelto da qualcuno.
Odio essermi innamorato.
Esco dal college, l'aria fredda di novembre mi colpisce il viso.
Corro verso la palestra e salgo sulle gradinate. Arrivo su quella più alta e guardo il cielo che e' stellato.
Cazzo,ho combinato un casino.
Io non mi innamoro.
Io non posso.
L'ho persa.
Ludmilla non mi avrebbe più parlato e io avrei sofferto ancora di più. Sarei finito con un cuore spezzato.
Era la prima fottuta volta che mi innamoro e non so come comportarmi. Mi sento male al pensare che Ludmilla sarebbe uscita con altri ragazzi. Mi sento male al pensare che mi avrebbe ignorato per sempre. E poi io innamorato? Cazzo, no.
Sento qualcuno salire le gradinate,Francesca. Guardo altrove sbuffando, non mi interessa che lei e' qui...e poi, non voglio che vede come sono ridotto,sono stupendo...notate il sarcasmo, no?
-Perché sei qui?- dico arrabbiato.
- Ah, calma amico, vengo in pace...volevo solo salutare. Che cosa ti succede?- si siede vicino a me e io mi copro il viso con le mani.
-Ho appena commesso l'errore più grande della mia vita.-dico io triste.
-Cosa hai combinato? Dai Federico dillo alla tua amica Fran, prima che lei se ne vada.- sorride.
-Beh...- e comincio a raccontarle tutto.
-Fanculo! No, vabbè mi stai prendendo per il culo, vero?- strillò lei.
Io negai.
- Fede, questo è bellissimo!- sorride, continuando a gridare.-Davvero? Oddio. Ho aspettato questo momento da tre mesi. Fede sei il ragazzo perfetto per Ludmilla e poi anche lei sente qualcosa per te, me lo ha detto settimane fa. Te lo avrebbe detto, solo che eri in palestra...non te lo ha detto più?
Il mio mondo si e' appena capovolto.
Le mie mani iniziano a sudare e il mio cuore accelera.
-No, non mi ha detto nulla.- lei negò con il capo.
-Merda Fede...e se quello che prova è cambiato? Sta uscendo con qualcun'altro?- annuisco.
Era innamorata di me da settimane e io non me ne ero mai accorto? Testa di cazzo che sono!
- Ma con chi esce?-chiede lei.
- Non lo so,lo vista con Maxi l'altro giorno.-rispondo io.
- Dirò a Maxi di allontanarsi da lei, okay? Adesso vai da lei e prenditi quello che è tuo.-mi dice lei.
-Lei mi evita Fran...non ho nessuna chance. Mi ha appena detto che siamo solo amici.-dico io.
-La ucciderei adesso!-grida lei.
-Vabbè Fran, io vado...andrò dai miei nonni.- mi alzo e la saluto. Mi incammino verso la mia stanza, quando un grido mi distrae.
-Ragazzi, ragazzi hanno domato il leone,Pasquarelli si è innamorato!- grida Lodo sorridendo e io entrai nella mia stanza.
Fortunatamente Ludmilla non era lì,di solito la trovo sempre nella mia stanza insieme a quell'argentino di Maxi.
Mi stendo sul suo letto e la porta si apre, facendo entrare il mitico Andres. Lui e' da invidiare,e' stupido e non capisce nulla.
-Fratello vieni con me.- sorride.
-Cosa vuoi Andres?-dico urlando.
-Chiudi quella bocca,alza il culo e seguimi.- ordina lui,io sbuffo e lo seguo. Lui saluta tutte le ragazze che vede: Becky Sunn, Brenda Pofter, Katty Mety, Len Kim, Jesy Breth e molte altre ragazze. Sono carine,ma nessuna e' come Ludmilla.
Tutte,da brave puttane,ci fanno l'occhiolino. Se ne vanno sculettando,cercando di chiamare la mia attenzione,ma io tengo lo sguardo per terra.
-Amico alza lo sguardo, c'è una buona vista!-dice Andres eccitato.
Io sospiro e alzo la testa,non mi aspettavo di vedere Ludmilla davanti a me,sorridente e bella come sempre. Il mio cuore inzia a battere,Andres mi spinge verso di lei.
Nessuno dei due parla, ci guardiamo soltanto. Andres va via e noi rimaniamo soli,soli come cani.
- Ehi,Ludmilla,come stai?-chiedo io.
- Bene,ma io dovrei...come dire? Andare,adesso. Ho delle cose da studiare,Federico.-dice lei sorridendo e andando via.
NARRA LUDMILLA
Federico e' davvero insopportabile,vuole essere il mio ragazzo però questo e' impossibile. Voglio conoscere gente nuova,magari più fighi.
Il giorno dopo mi metto una gonna viola con scritto 'Ludmilla' e una maglia con scritto 'Amor' e infine delle scarpe con il tacco. Esco fuori,mi sistemo la gonna, scendo rapidamente le scale per arrivare in cucina,dove mi aspettava la mia bellissima colazione.
Mi siedo nel mio posto di sempre e poso la tazza di cioccolata calda, preparata dalla cameriera, tra le labbra. Una volta che ho finito di fare colazione, mi alzo e inizio a preparare le mie cose per andare a scuola,non voglio arrivare tardi per nulla al mondo.
Saluto tutti i presenti, e esco correndo, devo andare a prendere la mia migliore amica per andare insieme a lezione: Nata. Nata e io siamo diventate ottime amiche,e' davvero dolcissima. Indosso i miei occhiali,di sempre,e busso una e un'altra volta alla porta della stanza, non sto facendo la ragazza educata, pero aspetto la mia amica,che come sempre e' in ritardo. Va' a letto tardi per le interminabili conversazioni con il suo fidanzato. Occhei,adesso non lo e' però presto lo sarà. Non dico chi e',perché presto si saprà.
Quando esco dalla porta, mi avvicino a lei, e le do' un grande abbraccio, Nata e' diventata la mia migliore amica da sempre, una delle poche persone che mi conoscono alla perfezione, posso fidarmi di lei, è sempre stata accanto a me, appoggiandomi nei bei momenti, ma anche nei brutti.
-Ciao amica!- saluto.
-Ciao tesoro- dice sbadigliando.
Mentre camminiamo verso l'istituto,Nata mi racconta i suoi piani per il fine settimana, a differenza dei miei, che non ho niente da fare. Lei esce con il suo fidanzato|amico, e io resto a casa,come tutti i sabati, a non fare niente.
A volte li invidiavo,altre no. L'amore potrebbe arrivare nella mia vita,quando meno me lo aspetto, non devo correre troppo. Dal momento che non ho ancora conosciuto il ragazzo che mi rubi il cuore. Il college e' pieno di ragazzi carini, però nessuno ha chiamato la mia attenzione,ovviamente uno aveva rubato la mia attenzione: Thomas.
Continuiamo la nostra passeggiata verso la scuola. Sono cosi presa dai miei pensieri, che non mi accorgo che la mia amica non smette di parlare.
-Dicono che abbia ucciso qualcuno- dice la mia amica all'improvviso.
-Di che parli?-dico curiosa.
-Di Federico.- dice Nata con voce timorosa.
-Sono voci per renderlo più popolare- odio ascoltare quel nome- Non devi preoccuparti.
Alzo le braccia all'aria,come se niente fosse. Acceleriamo il passo, e in un paio di minuti arriviamo a destinazione. Una volta che superiamo la porta dell'istituto,ci addentriamo nel corridoio dove c'erano gli armadietti,per prendere i nostri libri. Forse starete dicendo: 'Voi non abitate nel college,la vostra scuola?'. Beh,il college ha 2 parti. Nel dormitorio ci sono gli appartamenti e nell'altro tutte le cose per la scuola con tutte le sue aule e strumenti.
Ascolto come il mondo sta in silenzio. Stronzate, le mie orecchie ascoltano in un sussurro il nome della persona più nominata di tutto l'istituto. Non gli do' importanza, apro il box-office, e aspetto che la mia amica risponde alla domanda che le ho posto. Però non ottengo nessuna risposta. La guardo con i miei occhi scuri, e la vedo nello stesso luogo, guardando nello stesso posto di tutti. Prendo il mio quaderno, e quando stavo per girare sulle mie scarpe nuove, qualcosa, o per meglio dire qualcuno mi ferma.
Qualcuno da' una rumorosa pacca sul mio sedere,sento le guance bruciare. Una risata risuona vicino al mio orecchio.
Mi giro incontrando il colpevole, mi da le spalle e continua a camminare con la stessa spavalderia di sempre. Non abbiamo mai parlato tantissimo, mai ci siamo guardati, e adesso mi ha appena messa in ridicolo. Lui non mi conosceva, e io non gli avrei permesso di fare quello che aveva appena fatto. Butto il quaderno e corro verso di lui.
- Pasquarelli!- grido il suo cognome, ottenendo la sua attenzione- Razza di idiota,ti sto parlando,guardami!
Tutto quello che passa davanti ai miei occhi,va' a rallentatore. Quel ragazzo cattivo, gira sulle sue scarpe (rubate, probabilmente) e alza il capello dalla sua testa. Porta la sua mano tra i suoi capelli, muovendoli e facendoli diventare più ribelli del normale, e fissa miei occhi. Sono condannata. con un semplice sguardo.
-Che cosa hai detto?-mi chiede con un grande sorriso.
-Chiedimi scusa.-dice lui guardandomi male.
Inizio a ridere, si allontana dal suo gruppo di amici, per avvicinarsi a me. Nega con la testa, e quando penso di ricevere un 'mi dispiace' uscire da quelle labbra rosa, mi sbaglio.
Si avvicinò a me , per rifare esattamente quello, che aveva fatto qualche minuto prima. Non la smette di ridere e io voglio sprofondare. Quando guardò i suoi amici, per prendersi gioco di me, e poi tornare a guardarmi. E in quel momento, la mia mano colpiva il suo viso. Sono in pericolo, quel ragazzo cattivo. avrebbe reso la mia vita impossibile solamente perché gli ho detto un semplice 'no'. E' davvero una cosa al quanto stupida. Improvvisamente il suo viso, diventa rosso di rabbia, le sue mani si chiudono in due pugni e il suo sguardo penetrante mi avverte che e' arrabbiato con me. Non sapevo come uscire da quella situazione.
Lui si sarebbe vendicato,e io non sapevo come difendermi.
Provo a camminare all'indietro, pero qualcosa me lo impedisce la sua mano stringeva la mia.
Le sue dite,sono strette contro la mia pelle.
Temo, che da un momento all'altro le sue unghie possono insediarsi sotto la mia pelle, facendomi gemere di dolore.
-Hai sbagliato ragazzo.-dice a denti stretti.
-Non credo,Pasquarelli- provo a difendermi,dimostrargli che non ho paura di lui.
-Non hai paura di me?-dice inarcando un sopracciglio.
-Dovrei?-gli rispondo con un'altra domanda.
-Sono un ragazzo pericoloso-dice lui alzando un sopracciglio.
-Continuo a non avere paura di te.- riprovo ad allontanarmi da lui.- Lasciami stare Pasquarelli o vedrai cosa ne sono capace io.
-No.-urla lui.
-Mi stai facendo male,imbecille.-urlo io.
-Stai attenta a quello che dici.-dice minacciosamente , mentre mi lancia uno sguardo d'odio.
Mi libero dalle sue mani, e mi allontano da lui. Comincio ad camminare nella direzione opposta,non voglio vederlo di nuovo. Prendo la mano della mia amica e mi dirigo in fretta nella mia classe, non voglio arrivare tardi per "l'incidente" di qualche secondo fa.
Per quanto avrei voluto stare attenta alla lezione,quello che era appena successo mi aveva lasciato in shock... Cosa avevo fatto, perchè lui mi umiliasse e mi toccasse in quel modo? Occhei,forse e' stata diciamo colpa mia però lui non deve reagire così. E' pazzo. Io non sono una ragazza problematica, ne' molto meno, mi metto in problemi, però non potevo restare zitta quando qualcuno mi stava affrontando. Finalmente, suona la campanella, comunicando a noi alunni, che le lezioni erano giunte al termine.
Presi le mie cose e le metto nello zaino, volevo uscire,non potevo restare un secondo di più in quel posto. Metto lo zaino,sulla spalla destra,e comincio ad avanzare, verso l'uscita dell'istituto, all'improvviso sento risate e mormorii, inclusi grida. Non ho esitato ad avvicinarmi, per vedere quello che sta succedendo fuori, davanti ai miei occhi, c'era un circolo di alunni che circondavano due ragazzi, il più debole che tremava di terrore sul terreno sabbioso, mentre provava a schivare i colpi del ragazzo che tutti conosciamo. Non posso credere a quello che sto vedendo, nessuno ha fatto nulla per aiutarli, al contrario alcuni ridevano e altri filmavano la scena dal telefono divertiti.
Non ho esitato un secondo di più, e mi addentro nel circolo intorno a quei due poveri ragazzi.
Mi avvicino al ragazzo che tremava per terra, e fermo le braccia del delinquente.
-Smettila!- grido.
Improvvisamente mi obbedisce e si alza da terra, inchiodando quei occhi verdi su di me. Cercai nella mia borsa un fazzoletto, per asciugarmi dal sangue del ferito e provo a alzarlo da terra. Il suo occhio era gonfio, di un colore violastro. Passo le un braccio intorno alle sue spalle, e cercai di uscire da quel circolo.
Tutti sono felici vedendo quello che Pasquarelli causa. Egli intanto, sta oziosamente a guardare, come trascino la sua vittima.
-Dove vai?- dice mettendosi difronte a me.
-Lasciami passare.- dico furiosa.
Nego con la testa, ma io continuo a camminare, insieme alla persona che sto aiutando, e quando credo che me ne sarei potuta andare. Sento la sua pelle sopra la mia. Lo guardo con furia. Con un movimento spinge il ragazzo, e quando cerco di aiutarlo, per evitare che cade per terra,le braccia di quel ragazzo cattivo, mi avvolgono la vita e mi sollevano da terra, posandomi sulla sua spalla.
Tutti ci guardavano, e ascoltavano i miei gridolini, però nessuno si degna di aiutarmi. Mi portò nel suo posto preferito. Dietro l'istituto portava tutte le ragazze, con cui faceva delle cose del tutto inappropriate. Lui continuava a girare il cappello, ignorando le grida e insulti che gli lancia. I suoi passi rallentano vicino alla recinzione che separa la scuola dal parcheggio.
-Non ti avvicinare a me.- lo avverto- posso farti male-
-Non farmi ridere scricciolo.-disse avvicinandosi.-ti volevo lontano, e hai continuato ad intrometterti. Che posso fare con te?- si sistema i pantaloni e metto la mano sul cavallo.-Come ti chiami?-
Non posso credere alle mie orecchie,non ricorda nemmeno il mio nome.
-Non ti dirò il mio nome-dico io furiosa.
-Ti posso obbligare dolcezza,sono Federico Pasquarelli, ottengo sempre quello che voglio.-
Quando ho provato a scappare dal suo fianco, la sua mano ha rallentato i miei passi. Lui intreccia le sue forti braccia intorno alla mia vita,costringendomi a posare il mio petto sul suo.
Sentivo il suo alito mentolato, accarezzare le mie guance, era tutto così pericoloso. Le mie mani si posano sul suo petto, sentendo il suo cuore battere nello stesso modo del mio. Il suo viso si avvicina ogni volta di più. Non smetteva di sorridere, in quella maniera che comincia a odiare. Le sue labbra rosa si aprirono e io chiudo gli occhi spaventata.Il suo atteggiamento mi fa impazzire, il cattivo ragazzo sta per baciarmi, e io non posso fare nulla. Chiudo semplicemente gli occhi. Le mie mani sono sul suo petto duro, sento il suo cuore battere alla stessa velocità del mio. Non mi e' mai successo qualcosa di simile, e questo, sicuramente, mi spaventa ancora di piu'. Oramai lui e' capace di tutto. E in quel istante, smette quel respiro mentolato sul mio viso, per sentirlo vicino al mio orecchio. Le sue labbra toccarono il mio lobo, facendo gelare la mia pelle.
-Cosi' che vuoi che ti baci, eh?- dice ridendo.
Mi ha appena presa in giro (per la cronaca---> DI NUOVO!) e per fortuna questa volta siamo soli, senza nessuno che ci vede, e voci ridendo di me.
Completamente soli, e lui rideva di me. Maledigo il momento in cui chiusi gli occhi.
-Allontanati da me,- spinsi il suo corpo, senza risultato, era ancora vicino a me- Voglio respirare.
-Al contrario, piccola- disse con un grande sorriso- vuoi che ti lasci senza respiro, lo vedo nel tuo sguardo.
Lui si avvicina a me dolcemente,lui appoggia le sue labbra sulle mie e le mie labbra appoggiano le sue. E si,ci siamo baciati. Il bacio dura pochi minuti,a dirla tutta mi e' piaciuto e anche un sacco.
- Ehi,era quello che volevi-dice lui sorridendo-posso dartene quanti baci vuoi,dolcezza.
- Non voglio i tuoi baci,voglio che tu mi dica perché fai ciò.-dico io.
- Credi sia facile accettare il tuo 'no'?-chiede lui-Ascolta,io sono cambiato a causa tua.
- No,ti prego,torna ad essere il vecchio Federico
- Non mi piace il vecchio me.
- A me si,lo adoravo. Ti prego,fallo per me.
Lui annuisce e mi stringe forte a lui. Io,stavolta,sono contenta che mi stringe però poi mi lascia andare e scappa via senza dire nulla. Viene da me Francesca insieme a Violetta,Camilla e Nata. Racconto tutto e non so se stiamo insieme o no,ma io lo vorrei. Almeno così non fa del male a nessuno.
- Chiamalo.-mi consiglia Violetta.
Prendo il cellulare e mi risponde subito. Metto il cellulare all'orecchio e non so cosa dire.
- Allora,stiamo insieme?-chiedo io.
- Solo se mi prometti che lo saremo per sempre.-risponde lui.
- Va bene,lo farò.
NARRA LEON
Qualcuno,qualcuno mi chiama e io mi preoccupo. Mi volto ed e'...

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Capitolo 14
*** Diecesca. ***


Ed e' Maxi,Maxi e' il mio migliore amico. Fa una faccia triste,una faccia super triste.
- Ehi,amico cos'hai?
- Nulla,Leon,davvero.-dice lui triste.
NARRA FRANCESCA
Quanto amore nell'aria...quanto posso amare quel ragazzo? Non mi e' mai successo una cosa così bizzarra,sinceramente. Un ragazzo che ha le mie stesse passioni,che pensa alla mia stessa maniera,che mi dedica spesso canzoni di altri artisti. Lo amo! Peccato,però,che lui non provi lo stesso per me. Eccolo lì a guardarmi con quei suoi occhi dolci,quel suo sguardo dolce e anche triste. Si siede affianco a me e io lo abbraccio. Le sue braccia sono fortissime.
- Fran,perché mi va tutto male? Perché Angie deve partire per la Francia?-chiede Diego triste.
- Ahh,parte eh? Beh,mi dispiace Diego.-dico io triste.
- A me non tanto,sinceramente,voglio dire non se ne va per star lontano da me. Va' per la sua carriera.-dice lui.
- Già,Diego,e' così.-rispondo io.
Ad un certo punto ci alziamo e vogliamo fare una breve passeggiata attorno al college. L'aria e' calda e c'è un vento che muove i miei capelli neri,mi metto a braccetto a lui. Lui e' così dolce,così bello,ogni momento che passa e' un momento magico.
- Diego...- sussurro, lui mi guarda. - Sono completamente sicura di essere innamorata di te.- dico velocemente e continuo a camminare, sento la presa di Marco sul mio braccio,facendomi voltare verso di lui. I suoi occhi sono pieni di confusione e ha uno sguardo alla 'Mi stai prendendo per il culo?' , prende il mio braccio e mi guarda negli occhi. Non mi avrebbe chiesto di ripeterlo,vero? VERO?
-Che tu,che cosa?-sussurra, sento e mie gambe tremare.
Non glielo avrei detto di nuovo, non posso. Lascio cadere per terra la borsa, mi avvicino a lui e lo bacio.
E' stato il bacio più bello della mia vita,il migliore.
Sento altre cose cadere per terra e le sue mani mi stringono i fianchi. Mi allontano dalle sue labbra e lui fa un gemito.
Lo guardo e ha un enorme sorriso stampato sulla faccia, proprio come il mio.
-Dio, come sono carini, un pò di più e mi viene il diabete.-dice una voce alle mie spalle, mi volto e lì c'erano Angie e Maxi.
Diego la guarda con uno sguardo assassino. Non si suppone che si siano lasciati?!
Il sorriso di Angie...dio quanta voglia di cancellarlo, prendendola a pugni. Diego prende la mia borsa che stava per terra e la mette nelle mie mani, con un movimento mi abbraccia i fianchi da dietro, avvicinandomi a lui. - Angie...-dico con un sorriso ironico, lei mi sorride falsamente. Guardo Maxi che mi guardava quasi pentito(?)
-Che è successo Dieguccio?- si avvicina a lui e prende il suo viso tra le mani.
Oh sì, adesso la picchio,non può tornare da un momento all'altro proprio ora. Proprio ora che ho deciso di confessare il mio amore per Diego.
Diego si allontana da lei, mi lascia i fianchi e mi prende per mano.
-Mi chiamo Diego, non Dieguccio. E poi tu te ne vai in Francia e magari,magari mi lascerai per un francese qualunque.
- Andrai alla festa nel vecchio capannone? Ricordi? È li dove ci siano conosciuti.-dice a Diego.
Si erano conosciuti in un capannone abbandonato? Che romantico, aw *-* (Notate il sarcasmo, no?)
-Non credo che ci andrò, io e Fran...-lei lo interrompe.
-Oh andiamo Dieguccio, sai che ti divertirai!
Era una proposta indecente? Non la sopporto un secondo di più, l'avrei uccisa e poi sarei andata in prigione, però sì,l'avrei uccisa. So cosa state pensando...e no! Io non sono gelosa. Okay, forse un pochino.
-Porta Francesca lì con te,Diego. Ti assicuro che anche lei si divertirá e passerete la serata insieme.- consiglia Maxi.
Guardo Jorge, mi implora con lo sguardo di dire di no.
-Ci andremo, insieme. Non preoccuparti Angie,le puttane non rimangono mai sole, troverai qualcun'altro.-la mia bocca parlava da sola quel giorno.
Angie,Angie Alonso era la più puttana dell'istituto. Amava andare a letto con il primo che capita e beh,si spacciava per una sedicenne per questo fatto. Chi andrebbe a letto con una vecchia troia?
-Ti avevo già detto, di non giocare con me, piccola Comello.- si avvicina -Non chiamarmi piccola Comello, capito grande puttana?- detto questo la spingo di poco, allontanandola da me.
Sono posseduta,sì quella era l'unica spiegazione logica. Sbuffo e sento Diego e Maxi ridere. -È meglio se spariamo,Angie.- dice Maxi, mentre lei mormora furiosa. -Ci vediamo dopo, bro.- saluta. - Tinista.- fece un gesto con la mano e si allontana.
-Hanno rovinato il momento.- esclamiamo all'unisono per poi ridere.
-Vuoi andare davvero a quella festa?- dice Jorge facendo una smorfia.
-Perchè no?- sorrido,lui mi bacia dopo un pò si allontana mordendo il mio labbro inferiore.
-È solo che...queste feste non portano nulla di buono.
e -Staremo insieme.- dico felice.
-Piccola, riguardo a questo...cosa facciamo?- chiede lui sorridendo.
Penso per un pò, le mie guance diventano rosse.
-Noi...possiamo provare ad essere fidanzati?- chiedo nervosa.
Lui non risponde,lui mi guarda con quei suoi occhi dolci e pieni di mistero.
-Ascoltami amore, okay? Io ti amo e se..hai bisogno di tempo, aspetterò.-dico io sorridendo.
'Amore' come suonava bene detto da lui *-*
Lo tirai per il braccio verso di me e lo bacio.
-Già mi piace tutto questo...-dice sorridendo maliziosamente e baciandomi di nuovo.
- Die', voglio essere la tua ragazza.-dico io sincera.
NARRA DIEGO
Prendo una boccata d'aria, l'idea di essere qui, nel vecchio capannone, non mi piace.
Sono già venuto parecchie volte e finisce sempre male,sempre.
L'unica ragione per cui ero venuto e' Francesca.
-Non allontanarti da me,Francesca.- prendo la sua mano,e' così bella. Ha un top bianco, dei pantaloni attillati neri e delle vans rosse come le sue labbra.
I capelli ondulati sulle spalle. E' perfetta,più che perfetta.
-Non succederà nulla...finché saremo sobri- ride e io sorrido.
Il capannone e' pieno di persone, tutti che ballano, bevono o si baciano.
- Diego,sapevo che saresti venuto, gioia mia!-dice Angie.
Ed ecco che si avvicinava Angie,si era tinta i capelli di rosso? Sento un grugnito da parte di Francesca.
- Angie, non avevano gonne più corte al negozio?- chiede Fran, sorridendo falsamente.
-No tesoro, ma questa mi sta benissimo. Non è vero, Diego?- mi guarda mordendosi il labbro.
Prima avrei trovato questo gesto sexy, ma adesso era disgustoso.
-Mi piacciono i tuoi capelli rossi, peccato che non siano naturali...-dice di nuovo Francesca,Angie non avrebbe sopportato a lungo.
-Farò come se niente fosse, okay?-dice lei e mi prende per mano, trascinandomi in cucina.
Guardo verso Francesca che mi sussurra 'È tutto okay, vai amore'. Arrivati in cucina mi offre un drink.
-No, grazie. - cerco di allontanarmi.
-Perchè Dieguccio? Credi che abbia messo qualcosa lì dentro? Tesoro, non ho bisogno di droghe per averti vicino.- accarezza il mio petto.
Come avevo fatto a stare con lei quella notte? Dio, ero così tanto disperato?
-Risulta che io non ti voglia accanto,Angie. Puoi capirlo o ti faccio un disegnino?- grugnisco uscendo da quella stanza e cerco con uno sguardo la mia Francesca.
La situazione e' più a meno la stessa e Francesca non si vede da nessuna parte. Un gruppo di persone richiama la mia attenzione. Mi avvicino al circolo, c'erano dei ragazzi che picchiavano Kenny, il nerd della quarta D.
Sento dispiacere,i bulli erano i miei compagni di stanza.
Vedo Francesca che cercava di aiutare Kenny.
-Lasciatelo, imbecilli lasciatelo!- grida mentre cerco di fermare Nicolas, che spinge il ragazzo.
Nicolas: capelli castani,jeans strappato,converse e sguardo da delinquente.
-Cazzo,Comello va via da qui tesoro, una bellezza come te non dovrebbe stare qui...fai la brava bambina e vai!- la prendo per i fianchi e la sposto da lì.
-Non chiamarmi bellezza, razza di idiota!- dice, per poi colpirlo in pieno viso.
Rido, e' forte la ragazza! Mi addentrai nel circolo, prendo Martina per i fianchi,mentre lei grugnisce spaventata e mi allontano.
-Stai bene, piccola?-chiedo io.
-Si, però...e Kenny come sta?-chiedo io.
-Tranquilla, l'ho visto correre via mentre distraevi Nicolas. Volevi aiutarlo?- sorrido, la mia ragazza e' la migliore. 'La mia ragazza'...suona così bene,così perfettamente bene.
-Si, é un bravo ragazzo.-rispondo io.
Lo disturbano solo perché ha più cervello di quei caproni!-dice sistemandosi il top.
-Io ero come loro...- lei ride e io la avvicino a me in un bacio, mordo il suo labbro inferiore e stavo per approfondire il bacio, quando si allontanò. Piagnucolai.
-'Eri', adesso sei diverso.-sorride, le sue mani circondano il mio collo e fa un piccolo salto, avvolge le sue gambe al mio bacino. Metto le mie mani sotto al suo sedere per reggerla meglio, lei sorride e mi da un bacio sulla punta del naso e poi sul collo.
-Siamo fidanzati...ci sono delle condizioni?-dico accarezzandole la schiena con una mano.
-Non sei mai stato fidanzato?- ride e io nascondo il mio viso nell'incavo del suo collo.
-Non sono mai stato innamorato prima...-dico al suo orecchio, sorride e poi uniamo le nostre labbra in un bacio. Le sue mani si posano dietro il mio collo, approfondendo il bacio. Ci separiamo per riprendere aria ed entrambi sorridiamo.
La scendo dalle mie braccia e la prendo per mano.
-Ti amo.-sussurra.
-Anch'io, piccola.-sussurro.
Entriamo nella pista da ballo, piena di persone.
Sono presenti tutti, TUTTI gli studenti dell'istituto On Beat. La temperatura si sta elevando,avvolgo le mie braccia intorno alla vita di Francesca, le sue intorno al mio collo, iniziamo a ballare. Sorridiamo per tutto il tempo. Lei ballava contro di me, la sentivo vicina e poi la canzone 'Selfie' e' una canzone perfetta per ballare attaccati. La mia fidanzata si avvicina al mio orecchio e mi sussurra: -Baciami, per favore.- divento teso, il suo tono di supplica e' così eccitante. Mi avvicinai alle sue labbra e le unisco alle mie.
Un bacio così lento e dolce. Lasciai le sue labbra e le bacio la fronte.
-Sei così dolce quando smetto di baciarti,sembri un pesciolino.- ride e lei mi colpisce sul petto.
-Lo prenderò come un complimento, quindi sei salvo.-prende il mio volto e mi bacia nuovamente. Questo del fidanzamento mi piace, mi piace tanto, troppo.
Con Angie non era così,lei era dolce però anche zoccola. Voleva per forza che dovevo toccarle le parti intime. Io non volevo stare più con lei,forse in Francia qualcosa cambierà in lei. Almeno spero,ma MAI dire MAI.
NARRA LUDMILLA
Mi guardo allo specchio e penso a mille cose successe oggi. Federico mi ha umiliata,mi ha sculacciata e adesso? Adesso e' il mio ragazzo,questa cosa e' assurda. Davvero,non ci posso credere che io abbia lasciato che un ragazzo qualunque mi obbligasse ad essere la sua ragazza. Qualcuno entra ed e' Federico.
- Ludmilla...-dice lui guardandomi.-ma come mai sei ancora vestita? Dobbiamo andare alla festa del capannone!
- E a me cosa interessa?-chiedo io.
- Dobbiamo...tu sei stata quella a chiedermelo,io sarei andata con Maxi e con gli altri.-dice lui.
- Beh,ora non voglio andarci. Fine della storia,e adesso smamma. Vorrei dormire,Federico.-dico io stendendomi sul letto.
- Ludmilla,tu ti vergogni ad uscire con me?-chiede lui.
- E tu ti vergogni di tutto quello che mi hai fatto oggi?-chiedo io.
- Cosa?-dice lui scioccato.
- Federico,tu mi hai resa una sciocca e non puoi aver dimenticato tutto.-dico io.
- Lo so,ma volevo darti una lezione.-dice Federico.
- Io non ho fatto del male a nessuno,io non ti ho mai amato Federico. Io non posso stare con una persona che non amo. So come ci si sente,credimi,ci sono passata. E Federico,non e' un problema mio se tu non accetti un no come risposta.
- Va bene.-dice lui triste-scordati di me.
Federico singhiozza e va via senza dirmi un'altra sua parola. Arriva Francesca che e' contenta.
- Fede era triste,che gli hai detto?-chiedo io.
- Niente,solo che non voglio essere la sua ragazza e che non lo amo.-dico io.
- Ti pare poco? Dopo tutto quanto,hai ancora il coraggio di dire quelle cose?-chiede lei.
- Si.-dico io.-io non amo Federico.
- E chi ami?-chiede lei.
- Tu perché sei felice?-rispondo con un'altra domanda.
- Diego e io siamo fidanzati!! Tu chi ami?-risponde e chiede lei.
- Beh,sono innamorata di...

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Capitolo 15
*** Amore. ***


- Beh,sono innamorata di...ma a te cosa interessa di chi sono innamorata?-chiedo io.
- Ah,volevo solo sapere. Siamo o non siamo amiche?-chiede lei.
- Si,ma non te lo voglio dire.
NARRA CAMILLA
La festa del capannone e' mitica,super specialmente se stai con il ragazzo più bello del pianeta: Broadway. Ah,quando lo posso amare! Balliamo in sottofondo della canzone di Leon 'Entre dos mundos' che e' una canzone bellissima. Lui,però,poi si avvicina a me e ci baciamo appassionatamente.
Qualcuno tocca la spalla di Broadway ed e',come sempre,i soliti idioti: Leon e Federico. Specialmente il secondo,però.
-Fratello! Qualche novità che non sappiamo?-chiede Federico, quando mi stacco dalle labbra di Broadway, provocando una specie di schiocco.
- Non avvicinatevi a Camilla e non respirate nemmeno vicino a lei.- minaccia,loro annuiscono guardarono Broadway e poi me.
-Cazzo! Camilla Torres e Broadway Nascimento- grida Leon sorpreso,Federico lo colpisce sulla nuca.
-Cretino, sei così lento a capire le cose!- dice Federico.
Io e Broadway ridiamo alla frase che dice Federico.
-Come state? Cioè, state insieme?- chiede Ruggero,lui mi abbraccia da dietro.
-Si,stiamo insieme.- dice baciandomi una spalla.
-Woah, questo dovrebbe essere registrato...Broadway che fa il dolce!- ridono. Federico abbraccia Leon.- Sono così innamorato, la amo così tanto. La mia principessa...me la sposerò e blablabla!-dicono prendendo in giro il mio ragazzo.
-Lasciate stare il mio ragazzo, meglio con me che con quelle galline che vi fate voi idioti.- dico io alzando la voce.
-È questo il punto bimba, possono anche essere galline ma sono ragazze che cadono nelle nostre braccia.-dice Federico, ridendo.
- Ah,non so se ridere o piangere. Ma nel dubbio,mi sparo.-dico io spostandomi un ciuffo.
Tutti ridiamo come matti,però al suono delle sirene ci guardiamo con la bocca aperta. Cazzo,chi ha chiamato la polizia?
-La polizia cazzo!- grida il ragazzo che organizza tutte le feste.
Iniziamo a correre verso l'uscita ma ci sono centinaia di persone.
- Brod, che sta succedendo?- grido io.
-In questo capannone vendono droga, per questo non volevo così tanto venire,Cami!- dice continuando a correre,trascinandomi con lui.
Non c'era via d'uscita...Sì, il secondo piano!
Mi mette sulle spalle e inizia a correre verso le scale.
-Ma che stai facendo?-chiedo io cercando spiegazioni.
-Ti salvo,sta' zitta.- dice, dandole una pacca sul sedere.
NARRA BROADWAY
Salgo velocemente arrivando in una camera, guardo dalla finestra. Bingo! Federico corre seguito da quel tonto di Leon!
- Federico! Leon!- mi guardano.- Prendetela!-
Poggio Camilla sulla finestra.
-Che fai? Sei pazzo?-grida.
-Piccola, ti fidi di me?-le chiedo.
La porta della stanza si apre di colpo.
-Mani per terra, dove posso vederle!-esclama il poliziotto.
Sento un colpo alla schiena, quel figlio di puttana mi ha colpito.
- Brod...-dice Cami triste.
Vidi quei due estendere le braccia. La bacio velocemente e la spingo di poco, facendola cadere nelle mani dei miei amici.
Un altro colpo alla schiena. Mi volto, iniziano i giochi! Prendo il suo bastone e lo tiro indietro. Lo spingo, facendolo cadere per terra e lo riempio do pugni.
-Fottiti vecchio!- detto questo saltai dalla finestra, provocandomi un forte dolore alla schiena, cazzo.
Non ero combinato molto bene,anzi per niente,ho un forte mal di schiena per via delle bastonate di quel bastardo e mi fanno male le gambe per la caduta.
La mia vista sta iniziando a diventare sfocata, i rumori delle sirene e le urla dei poliziotti rimbombano nella mia testa. Sarei caduto da un momento all'altro.
Delle mani si appoggiano sulla mia spalla facendomi stare in piedi.
-Andiamo,alza quel culo e muoviti.- i miei occhi si aprirono nel vedere quel tonto che organizza le feste.
Mi sta aiutando?
Iniziammo a camminare verso il bosco.
-Grazie...-sussurro.
-Non lo faccio per te, ma per la tua ragazza.-dice lui guardandomi male.
NARRA CAMILLA
Quei due tonti,se non altro anche babbei, continuano a correre verso il bosco e io li seguo, ma il mio unico pensiero e' lui: Broadway.
Lui non ci sta seguendo, non e' con noi.
- Camilla, andiamo...lui starà bene, lo conosciamo, lui è un duro.- mi rassicurò Federico, gli sorrido.
-Dove andiamo?- chiedo.
-Nel bosco, aspetteremo che le acque si calmino e poi torneremo all'istituto.- rispose Fede.
- Lo sai? Se non starei con Broadway e tu con Ludmilla,uscirei con te perché sei simpatico e dolce. Forse anche un pò stupido,ma comunque tenero.-dico io sorridendo.
- Non sto con Ludmilla,lei non mi ama.-dice triste Federico.
Guardo indietro, il capannone sembrava così piccolo.
-Cosa pensi sia successo? Chi ha chiamato la polizia?- chiede Leon a Federico, rimango in silenzio ascoltandoli.
L'italiano sospira e lo guarda con quei suoi occhi dolci e pieni di paura.
-Non lo so, penso che sia colpa di quel tizio e di quella merda che vende.-risponde lui.
Una luce illumina tutto il cielo, sento un rumore simile ad un esplosione. Copro le mie orecchie.
-Broadway!-grido,Federico mi prende per il braccio, mi libero della sua presa e inizio a correre verso il capannone.
Corsi più forte che posso.
Continuai a correre, finché non vado a sbattere contro qualcosa. Gemetti all'impatto.
Questo 'qualcosa' mi abbraccia.
- Amore, oh dio, piccola...-dice lui, baciandomi sulla testa.
Lo strinsi fortissimo.
La sua respirazione e agitata e la sua mandibola contratta.
-Cazzo,amore! Stai bene?- dico prendendo il suo viso tra le mani e riempendolo di baci.-Che è successo? Perché mi hai lanciata dal secondo piano? E se quei malati dei tuoi amici non mi avesser_-
Le mie labbra si scontrarono con le sue e in questo momento mi dimentico di tutto,persino di respirare.
-A tutte queste domande tesoro, risponderò più tardi, adesso andiamocene di qui!-dice lui prendendo la mia mano.
Iniziamo a camminare, mano nella mano.
-Però...e quei rumori?-chiedo.-Stai bene?-chiedo io.
-Per favore, piccola...dopo ti spiego tutto,okay?-dice lui.
Le grida di quei due babbei arrivano alle nostre orecchie.
- Brodway,fratello! Sapevo che non ti avrebbero preso!-grida Federico.
-Vinci sempre,con o senza pantaloni!-dice Leon avvicinandosi.
Che voleva dire con 'con o senza i pantaloni'?!
-Non c'è tempo per parlare...sono arrivate altre volanti di polizia.-
Lui mi avvolge la vita e continuiamo a camminare.
NARRA BROADWAY
Arrivammo davanti alla porta della camera ,finalmente, poggio Camilla per terra. L'ho portata in braccio per tutto il viaggio,e' stanca. La mia schiena fa malissimo. Apro la porta e mi lancio subito sul letto. Se avessi avuto 12 anni, mi sarei messo a piangere.
Lei chiude la porta e si siede sul suo letto. Questo silenzio e' così rilassante. Mi volto verso Cami,ho il viso tra le mani e gli occhi chiusi.
-Piccola, perché non dormi?- chiedo, lei mi guarda.
-Aspetterò, finché non dormirai...-lei annuisce,si vede che e' stanca. Mi alzo dal suo letto, mi avvicina a lei, prendo il suo viso e la bacio.
Le sue labbra sono gelate, si lascia scappare un sospiro e mi allontano mordicchiando il suo labbro inferiore.
-Vado a farmi una doccia, riposati.- lei annuisco ed io la baciao nuovamente. Si distende sul letto e sorrido. Prendo una tovaglia ed entro in bagno..Mi tolsi la maglietta e mi guardo allo specchio, sulle mie spalle ci sono dei segni.
-Caaaazzo!-sussurro.
Una volta entrato nella doccia, l'acqua calda mi fa rilassare. Lei e' sotto le coperte, del suo letto, dorme abbracciata ad un cuscino. Mi metto dei boxer,mi metto nel letto e bacio la sua guancia.
Entro una mano sotto le coperte,avvolgendo un braccio al suo fianco. Dorme in intimo, adoro sentire la sua pelle.
-Non pensare di esserti salvato, girati, voglio vedere la tua schiena.- apre gli occhi e mi guarda, pochissimi centimetri ci separano, adoro tutto questo.
-No.-dico nervoso.
-Brood!-mette una mano sul mio petto, facendo l'offesa. Sorrido.
-Dormi amore, sei stanca e domani abbiamo scuola.- dico e lei annuisce.
-Lo so,ma non mi ignorare. Girati, voglio vederti.- faccio una smorfia. Mi siedo sul letto e mi volto.
Camilla grida.
Accarezza i segni sulle mie spalle e sussurra cose che non posso sentire. Mi volto e lei era lì mordendosi il labbro, i suoi occhi erano brillanti e umidi, stava per piangere.
-Mi...mi dispiace, io...-dice ed io l'abbraccio.
-Non è stata colpa tua...-dico dandole un bacio sulla testa.
-Ti fa male?- dice guardandomi negli occhi ed accarezzandomi una guancia. E' dolcissima. - Brod,mi dispiace tantissimo, veramente.-
-Va tutto bene, sono solo lividi...- ne avevo uno sull'occhio, sulle spalle, sulla schiena. Bene mi trasformerò in un dalmata.
-Amore,mi dispiace...-mi bacia, ci distendiamo. Magari posso vivere attaccato alle sue labbra.-Ti amo.- E' la migliore sensazione del mondo,sentire quelle parole, quelle labbra sulle mie.
-Non preoccuparti piccola, sono soltanto ferite di guerra...ognuna ha una sua storia.- dico sorridendo,lei ride. Guarda le mie mani e le prende, accarezzandole e giocando con loro.
- Ti amo,Brod.-afferma la rossa.
- Anche io,Cami.-dico accarezzandole il viso.
- Cosa state facendo? E' notte fonda,e tu dovresti stare nella tua stanza-urla Violetta.
- Uffa,Vilu,fallo stare con me nel mio letto. Leon sta sempre qui.-rispondo io.
- Ma lui non ha mai dormito qui.-ribatte la mora.
- Va bene,va bene...buonanotte a tutte.-dico io alzandomi.
Prendo le mie cose e vado nella mia stanza a dormire.
NARRA LUDMILLA
Mi trovo seduta sul pavimento in bagno,sono le 3.00 di notte e non riesco a dormire. Vorrei poter dimenticare tutto,ma non si dimentica ciò che ami. Vorrei poter ritornare a quando sono entrata in questo college. Vorrei non essermi innamorata di lui.
INIZIO FLASCHBACK
X: Devi essere nuova? Io sono Maxi.
Io: Si,sono nuova e mi chiamo Ludmilla. Sai dirmi chi c’è nella stanza 200?
Maxi: Beh…c’è Violetta,Francesca e Camilla. Devo dirti che una di loro e’ super cattiva ed e’ Violetta. Stai attenta,Ludmilla.
Maxi mi da’ un bacio sulla guancia e va via.
FINE FLASCHBACK
Una lacrima mi scende dal viso e ho nella mia mano la foto di quel tonto di Maxi. La rovino immediatamente e la getto dovunque. Perché amo così tanto una persona che ho maltrattato perché amavo quel babbeo di Heredia? Vaffanculo.
Sono le 6.00 e io sto ancora in bagno a bere vodka,non ho dormito per nulla e non ho nessunissima intenzione di dormire. A che scopo? Ah,vedo un messaggio di Federico.
Da: Fede.
'Ciao,sto partendo per l'Italia cioè la mia patria. Tenterò di dimenticarti,ma tu sai già che non lo faro' mai. TI AMO.'
Una lacrima mi scende dal viso,come ho fatto a far soffrire una persona tale? Così buona,così dolce e così perfetta. E come ho fatto a innamorarmi di MAXI. Io? COME? Qualcuno apre la porta ed e' Francesca,lei si siede affianco a me e prende la bottiglia di vodka.
- Ciao,cosa ci fai qui?-chiede lei.
- L'amore fa schifo.-rispondo io.
- E non devi bere.-dice lei.
- E' l'unico modo,Fran. E poi lui non mi noterà MAI.-urlo io.
- Chi e'?-chiede lei.
- E' Maxi.-dico io.
- Maxi,Maxi?-chiede lei.
Io annuisco e lei mi abbraccia,dovrò dimenticarlo.
NARRA MAXI
Ah,ma quando può essere bella mentre canta con quelle sue amiche. Wow,quando e' perfetta. La amo,stra vivo per lei. Leon si siede vicino a me e mi guarda.
- Innamorato?-chiede lui.
- Si,molto,come faccio a dichiararmi?-dico io.
- Parlale.-mi consiglia lui.- però,amico,chi e' tra queste ragazze?
- Leon,e'...
SPAZIO AUTRICE: E se fosse Ludmilla? Wooow,sarebbe bello.

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Capitolo 16
*** La prima volta non si scorda mai. ***


AVVISO AI SEGUENTI LETTORI: IL CAPITOLO NON E' ADATTO AI MINORI.
- E' ovviamente Ludmilla,chi poteva essere secondo te?-chiedo io.
- Parla con lei e vedi se anche lei prova lo stesso per te.-dice lui.
- Va bene.-dico io.
NARRA THOMAS
Sono innamorato,innamorato davvero. Innamorato della ragazza più bella del college. Lei anche,lei ricambia i miei stessi sentimenti. Lei ieri ha lasciato il suo ragazzo per me,Leon,e oggi...beh,forse avete capito.
LEZIONE DI BALLO.
Il professore ci fa fare quattro pezzi da veri idioti,mamma mia,ci tratta come se avessimo 3 anni. Infatti,e' come se avessimo 3 anni. Occhei,alcuni. Leon non fa altro che guardare Violetta,ma lei guarda me. Il professore nota questo sguardo e rimprovera Violetta,che la fa mettere avanti. Thomas,concentrati e non pensare a Violetta. Finita la lezione,decido di andare nell'aula di musica. Dove c'è il prof Beto,parlo un pò con lui e racconto la mia idea. Lui e' felicissimo,beh anche io lo sono. Sono un pò,diciamo,nervoso di questa cosa qua: e' stato un mio desiderio. Non sono un maiale,non capite male,però io amo stare con lui e credo che prima o poi lo dovevamo fare. Io lo voglio fare adesso,adesso ho l'opportunità. Lei e' la mia ragazza,non e' una qualunque.
NARRA MAXI
Lei e' seduta sul divano e io mi avvicino a lei,sorridendo. Ho le mani che tremano,lei si volta e mi sorride timidamente.
- Ludmilla,devo parlarti.-dico tremando.
- Maxi,dimmi.-dice lei.
- Credo di essermi innamorato di te.
- Maxi,anche io credo di essermi innamorata di te.
I nostri sguardi si incrociano e ci baciamo appassionatamente.
NARRA THOMAS
Finalmente,Violetta entra in camera. Indossa una maglia rosa,pantaloncini corti e scarpe con il tacco. Lei si siede sul letto,anzi si stende sul letto. Mi stendo a lei,mi avvicino e la bacio.
Le sue mani passano per la mia schiena, io bacio il suo collo. Mi sorride, la poca luce che entra dalla finestra le illumina il viso, i suoi bellissimi occhi e il suo bellissimo sorriso.
Il suo top scompare in poco tempo e lo stesso fa la mia maglietta. Continua a lambire e mordicchiare il suo collo, mentre lei mi accarezza i capelli.
La sua pelle nuda contro la mia, e' bellissimo sapere che va tutto bene. E' tutto perfetto, perché si ragazzi, siamo fidanzati. Lei non e' più la mia migliore amica...lei e' mia, adesso.
Una volta che finiamo,siamo così vicini. Il suo corpo sul mio, e la sua voce che sento gemere nel mio orecchio. Non lascio le sue labbra in nessun momento.
-Io...-dice senza fiato.
-Ti amo.-dico baciandola di nuovo.
La vedo sorridere mentre bacio il suo collo,mi abbraccia e ci addormentiamo così.
NARRA VIOLETTA
Mi sveglio per il rumore della porta. Qualcuno bussa e bussa, ripetutamente. Cerco di alzarmi, ma lui non me lo permette, le sue braccia mi avvolgono e la sua testa e' appoggiata sulla mia spalla. Bussano di nuovo.
- Heredia alza il culo, è importante!-grida, riconosco la voce. E' Maxi.
Mi muovo di nuovo e lui grugnisce.
-No amore, stai ferma.-dice assonnato.
Bussano di nuovo.
- Maxi è qui fuori, alzati.-ordino io.
Provo a liberarmi dalla sua presa ma lui mi stringe di più. Dopo un pò, riesco a convincerlo. Si alza, completamente NUDO. Arriva alla porta e l'apre, sento Maxi gridare. Mi copro gli occhi.
-Ops, credo di aver sbagliato momento.-ride, sento il rumore della porta chiudersi e inizio a ridere.-Mi dispiace bro'! Non era mia intenzione interrompere la tua ora di passione con Violetta.-dice ridendo Maxi.
-Zitto Gambandè.- grugnisce nervoso Thomas, prende dei boxer e se li mette. Mi guarda e sorride, le mie guance sono rosse. Cammino verso la porta e l'apre.
-Adesso posso guardare? Non vorrei vedere di nuovo Mr.Jack!- dice Maxi ridendo.
-Mr.Jack?-chiedo.
-Il suo amich...-Thomas lo interrompe.
-Non dirlo!- grida lui.
-IlSuoAmichettoSiChiamaJack!-dice velocemente Maxi.
Lui si siede vicino a me e tira un cuscino in faccia a Maxi.
Io scoppio in una fragorosa risata.
-Jack? Devo chiamarlo Jack?- dico ridendo.
-Piccola, stai zitta.-dico, le sue guance si tingono di rosa.
-Jack si arrabbia?- rido ancora.
- Maxi ti uccido!-esclama lui.-Sei venuto per sputtanarmi o devi dirmi qualcosa?
-Voglio invitare Ludmilla alla festa che ha organizzato Britney.-risponde Maxi.
-Mi sono persa qualcosa?- chiedo e Maxi mi guarda.
- Non la guardare bro, è mia!- grugnisce lui,Maxi sorride.
-So quali sono i miei limiti.- mi sorride.
-Non mi interessa,Violetta a è mia e non voglio che la guardi, ti conosco. L'ho rubata a Vargas e non voglio che la rubino a me.-dice lui ridendo.
- Ah,mi pare ovvio no?-diciamo io e Maxi.
Thomas mi abbraccia, e mi accarezza la schiena.
-Lo so bro, è il tuo angelo, no?-guarda Thomas.
-Non iniziare Maxi.-sussurra lui.
-Angelo?- chiedo.
-Due anni fa,lui ti spiava a pranzo, e mi diceva...- tossisco.- Cazzo,Maxi,guardala è perfetta, è un angelo. Perché mi odia così tanto?-imita la voce di Thomas.
Sorrido, e' il ragazzo più dolce del mondo. Lui guarda Maxi con uno sguardo assassino. Mi avvicinai al mio fidanzato e lo bacio.

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Capitolo 17
*** Amore? ***


NARRA VIOLETTA
Mette un braccio intorno alle mie spalle e mi bacia. Maxi ci guarda, mette una mano sulla sua guancia e inclina la testa.
-Però che cosa dolce! Sono quasi geloso. Beh, comunque sia piccioncini, ci vediamo...- si alza dal letto e cammina verso la porta.
-E Ludmi?- chiedo.
-Che ha Ludmilla?- risponde lui,poi ci ripensa.-Ah sí, certo...vorrei invitarla al ballo. Io non ho una accompagnatrice e lei nemmeno, quindi...Vilu puoi chiederle di venire al ballo con me?- mi chiede, facendo gli occhi da cucciolo.
-Ruggero devi chiederglielo tu, non posso farlo io!-rispondo ovvia.
-Per favore?-continua lui, facendo il labbruccio.
-Bro, quella ti odia!- esclama Thomas ridendo.
-Bene allora è perfetto! Tra qualche mese saremo abbracciati su un letto a coccolarci, come voi, no?- dice lui sorridendo.
Thomas gli tira un cuscino e lui lo schiva.
-È diverso, io la amo.- dice lui per poi baciarmi.
-Va bene, ho capito. Il mio migliore amico non vuole aiutarmi e neanche la sua ragazza...-dice fingendosi triste.- Allora me ne andrò solo...senza qualcuno che mi faccia compagnia. Il mio migliore amico è occupato con la sua fidanzata, non vuole stare più con me....cosa farò della mia vita?- continua drammaticamente.- Sarò solo per sempre. -
Thomas ed io ci guardiamo, per poi scoppiare in una risata.
-Smettila di essere così negativo e aspettaci, ti aiuteremo.- Thomas si alzò,cercando dei vestiti nel suo armadio. Prende dei pantaloni neri e una maglietta rossa.
-No Thomas, vedi?...hai completamente perso la testa per questa ragazza!-Maxi mi indica.- Oggi abbiamo gli allenamenti, mettiti la tuta.-
Thomas lo guarda confuso, come se avesse appena annunciato che sarebbe arrivata l'apocalisse.
Guarda me e poi lui di nuovo.
-Allenamenti? Cazzo, l'avevo dimenticato!- dice,passandosi una mano fra i capelli.
-Manca poco e dimenticherai perfino la testa! Davvero Violetta,lo droghi?- mi guarda ed io faccio spallucce.
-Dici queste cose solo perché sei geloso del fatto che io abbia una ragazza e tu no.-commenta Thomas,se non ci fosse stato Maxi me lo sarei mangiato di baci.
-Pff, ma per favore! In anzi tutto,io sarei fidanzato con Ludmilla. E poi tu,muoviti a vestire prima che arrivi Vargas E poi io vi ho fatti mettere,diciamo,insieme. Sono un cupido perfetto.-dice offeso Maxi.
Ridacchio e Thomas si unisce a me,Maxi ci guarda con un mezzo sorriso.
-Bene cupido, chiudi gli occhi. La MIA ragazza deve cambiarsi.-gli ordina Thomas,lui nega con il capo e mi guarda.
-Non spio, lo giuro.
-Si come no, scommetto che sei pure vergine, vero?- dice Thomas in tono ironico.
-Va bene, va bene, andrò in bagno. Adesso sono l'ultima ruota del carro, il terzo incomodo, il mio migliore amico non mi vuole più bene...sono solo in questo mondo.-dice continuando il dramma, Thomas lo colpisce sulla spalla e ridono.
-Cupido,vai in bagno prima di iniziare a piangere.-dice Thomas e poi mi sorride.
Appena finisco di vestirmi io e Maxi camminiamo per il college, in attesa che Thomas finisce il compito di fisica. L'ultimo del quadrimestre.
-A cosa pensi?- chiedo io.
-A come invitare Ludmi al ballo.-rispondo lui.
-Hai qualche idea?- chiede di nuovo, mentre camminiamo per i corridoi.
- Beh,va' da lei e parlarle.-suggerisco io.
Guardiamo davanti a loro, vedendo Thomas che cammina alquanto arrabbiato. Si notava dalla sua mascella serrata e dalle sue labbra strette in una fessura.
-Hey hey hey, qualcuno non è di buon umore.-dice con un sorriso Maxi.
-Sono incazzato, ringrazio dio che tutto questo finirà tra qualche settimana!-dice sedendosi vicino a me,io lo bacio.
La mandibola del ragazzo si rilassa, le loro lingue iniziarono a intraprendere una specie di lotta. Maxi sbuffa solamente. Lui accarezza la mia schiena.
-Posso riprendervi? Potrei usare questo video per scopi personali.- dice Maxi, mentre ci vede baciarci.
Thomas si sta godendo il momento,io riesco a fargli dimenticare tutte le frustrazioni.
NARRA NATA
Per la miseria,Maxi giusto Ludmilla si doveva innamorare? Federico proprio ora doveva partire? Uffa,io mi sono innamorata della persona sbagliata anche questa volta. Ludmilla e' la mia migliore amica,ma lei non c'è quando sono triste. Nessuno sa della mia cotta,ma credo che sia meglio così. Non ho avuto una vita facile,sapete,ho avuto un sacco di problemi di cuore e famigliari. Mio padre ha divorziato con mia madre e la cosa non mi piace per niente. Mia madre si e' risposata con un certo Diego Ramons,bel nome però lui non lo e' per niente. Il motivo di questo college e' non e' che lo ha fatto per me,perché amassi la musica. E' stato per togliermi di mezzo. Se morissi non credo che alcuni penseranno a me,e' poco ma sicuro. 'Ti amo' e' questa la frase che voglio sentire da Maxi. MAXI. 5 lettere,2 vocali e 2 consonanti. Ho pensato sempre a come unire il nostro nome 'Naxi'. Amo il nostro nome unito,ma lui? Lui non mi nota. Tutti notano quella creatura meravigliosa: e' bionda,un sorriso perfetto,occhi perfetti...tutto perfetto.
Mi guardo allo specchio della mia stanza e vedo tutto imperfetto. Occhi imperfetti,guance imperfette,capelli imperfetti,vestiti imperfetti. Tutto imperfetto. E poi,guardatemi? Non sono magra,sono grassissima. Occhei,non proprio però...un pò lo sono.
NARRA LUDMILLA
'Help me' cioè 'Aiutami'. E' questo che mi sono scritta sul polso. Ho bisogno di amicizia,una persona che mi voglia bene per quello che sono. Mi ascolto una canzone qualunque "Friends 'till the end" e questa canzone mi fa ricordare Federico. Vorrei vederlo,vorrei abbracciarlo. Mi manca,sinceramente,qualcuno mi chiama. Tolgo le cuffie e mi volto,ma non trovo nessuno. Va beh,mi rimetto le cuffie e qualcuno me li toglie. Alzo il capo e vedo Federico.
- Tu...-dico io
- Lo so,dovrei essere in Italia però non sono partito.-dice lui sorridendo.
Mi alzo e lo abbraccio fortemente.

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Capitolo 18
*** Ti amo. ***


NARRA VIOLETTA
Sono con Thomas in giro per il college,sono molto stanca per via delle lezioni continue. Maxi mi riempie di messaggi perché vuole che qualcuno lo aiuti nell'invitare Ludmilla in una maniera dolce e raffinata. Io non ho idee e poi Ludmilla e io non siamo amiche. Il telefono mi squilla e vedo che e' Ludmilla. A ogni nome della rubrica metto una foto e c'è ne e' una di Ludmilla con i capelli ricci e indossa un vestito rosso con dei tacchi dorati. L' avevo scattata io quella foto,lei e io ci volevamo bene e adesso ci siamo completamente divise. Strano che mi abbia chiamato.
-Pronto?- rispondo alla telefonata.
-Digraziata!- urla la mia amica dall'altra parte della linea.
-Amore sempre dolce!- dico ridacchiando.
Thomas mi guarda malissimo e gli sussurro "È Ludmilla,Thomas".
Si avvicina e mi da' un bacio sul naso, sorrido.
-Sta sera c'è il ballo,non ho un accompagnatore, non so cosa mettermi, devo ancora aggiustare il tuo vestito e la mia amica si è dimenticata di venirmi a prendere! Vieni immediatamente,razza di idiota. E POI NON HO NESSUN ACCOMPAGNATORE- parla veloce.
Dio vero! Mi sono dimenticata di Ludmilla. Sono stata due giorni con la sua famiglia e devo andarla a prendere. Per quanto riguarda il mio vestito,Lu si era messa in testa che doveva farlo diventare più...sexy. Beh,diciamo che abbiamo avuto una tregua. Però mi può fare qualunque dispetto quando vuole.
-Scusami Lud,sto arrivando!- detto questo chiudo la chiamata.
Lui mi guarda maliziosamente. -Dove eravamo rimasti?- si avvicina.
-Devo andare a prendere Ludmilla e poi dobbiamo prepararci per il ballo. Dice che non sa cosa mettersi e che deve fare delle modifiche al mio vestito.- rispondo.
Mi guarda preoccupato.
-Cosa deve fare Lodovica?-dice lui.
-Il vestito è un pò largo e secondo lei troppo lungo. Dice di dover apportare delle modifiche.- rispondo spaventata all'idea.
Le voglio bene, ma ho paura che mi avrebbe rovinato il vestito. Mi guarda ancora più preoccupato.
-Cosa c'è?- gli chiedo.
-Sto pensando di farti vestire da suora.-dice lui.
Inizio a ridere ma lui sembra serio.
- Perchè scusa?-dico io.
-Perchè il vestito che ti ho comprato, è troppo corto e stretto. Se ci fossimo fidanzati prima di comprarlo non te lo avrei fatto prendere. Adesso mi stai dicendo che Ludmilla vuole apportare delle modifiche...- si avvicina a me- Ascoltami bene piccola, niente vestiti troppo corti, niente scollature, niente troppo trucco...-continua a parlare delle cose che possono farmi sembrare più sexy, mi avvicino e lo bacio, facendolo smettere di parlare.
Mi accarezza i fianchi, facendo scontrare i nostri corpi.
-Sei il mio fidanzato, non mio padre-ridacchio-Vado da Lud.- -Ricorda che sei mia e basta!- urlò mentre esco dalla porta, sorrido. Cammino fuori dall'istituto, finché non vedo Ludmilla scendere da un taxi,con una valigia in mano.
Le corro in contro e ci abbracciamo.
- Quella valigia?-chiedo io.
- 1. Perché non sei venuta a prendermi? 2. Ci sono i miei vestiti.
- Me ne ero scordata,Ludmilla. Comunque,quando finirai il vestito?-chiedo io.
- Appena andiamo nella nostra stanza.
Entriamo nella nostra stanza e iniziammo subito a cercare dei vestiti per Ludmilla. Alla fine ne scegliemmo uno nero,corto, non troppo scollato. Lei apporta quelle 'modifiche'. Lei prova il suo vestito ed io il mio. Uscimmo insieme e ci guardammo, l'un l'altra.
- Adesso ho capito perché Thomas voleva te,che me. Vily,sei perfetta!-dice quasi piangendo -Sono sicura che lascerai quel povero ragazzo senza parole!
Lei mi guarda con quei suoi occhi dolci,quasi pieni di lacrime,lei fa un sorriso vero. Siamo diventate amiche,adesso.
- E tu sei bellissima! Povero Maxi,appena ti vedrà non so che farà.
Vi chiederete: 'Maxi?' Maxi ha chiesto a Ludmilla se voleva andare e lei ha accettato.
-Perchè lo dici? Sto male? Sono brutta?- dice agitata.
-No Lud, sei stupenda. Adesso andiamo!-
I nostri accompagnatori ci attendono lì. Mentre ci dirigiamo verso la palestra vediamo Britney.
Ha un vestito giallo,cortissimo...che lascia vedere il suo tanga, che schifo!
Quando passammo vicino a lei, Lodovica non riuscì a controllarsi. -Copriti il culo, tesoro!- le do' una pacca e Ludmilla si mette a ridere.
Eh sì, questa era la mia Ludmilla. Quella la guarda e sussurra qualcosa che non capisco,però la mia amica si.
Entriamo nella grande palestra, mi illumino vedendo il mio ragazzo con i suoi amici. E' stupendo. Lo raggiungo e i suoi amici ci lasciano soli. Metto le mani sui suoi occhi e sussurro: "Chi sono?"
-La mia ragazza, spero, vestita da suora!-dice seria.
Faccio un sorriso,li tolgo le mani e lui mi guarda con quei suoi occhi dolci.
- Amore sei...-
-Sono?-chiedo io.
-Il ragazzo dolce dentro di me pensa che tu sia bellissima, il ragazzo pervertito pensa che tu sia molto sexy e il fidanzato protettivo pensa che ti dovresti cambiare.-dice lui serio.
Io sorrido a quella sua frase dolcissima,amo quando fa lo stupido. E' il mio stupido,infondo.
-Per sta sera ascolterò il ragazzo pervertito.-dico io.
-Andiamo a ballare, principessa?-chiede lui.
-Andiamo principe.-dico io sorridendo.
NARRA LUDMILLA
Entriamo in palestra e perdo subito di vista quella stupida di Violetta,che presto qualcosa andrà storto a lei. Cammino cercandola tra la folla.
-Porca miseria! Non ti hanno insegnato a camminare? Questi trampoli mi hanno quasi perforato un piede.-grida qualcuno, alzo lo sguardo incontrandomi con Maxi. Mi guarda sbalordito.
- Amore? Mi dispiace, non volevo dirti...-dice lui scusandosi.
-Va tutto bene, cretino.- dico, ridendo della sua faccia da cagnolino bastonato.
-Sei bellissima stasera.-dice lui.
-Gli altri giorni non lo sono?-chiedo.
-No,certo che no. Tu sei sempre, ecco, stupenda. Amore,scusami sono nervoso.
- Fa nulla,amore.
Iniziamo a ballare e siamo sempre molto vicini,amo ballare con lui così. -Sai che sei veramente come dire sexy stasera?- gli sussurro.
-Anche tu.-dice lui sorridendo.
-Ah sí?-esclamo io.
- Oh si micetta.
NARRA LEON
Amore. Cos'è l'amore? Una ragazza bellissima si avvicina a me,noto che e' quella che ha organizzato la festa: Britney.
- Scusa,Brit però devo andare.-dico io.
- No,Laion,sei davvero stupendo.
Si avvicina a me e tenta di baciarmi. Dopo far chissà che,ma io non voglio fare nulla con lei. Mi alzo velocemente e me ne vado.
NARRA THOMAS
Io e Violetta stiamo ballando, la guardo e sorrido.
-Dio, che sorriso...il più bello che io abbia mai visto.-dice, avvolgendo le sue braccia al mio collo ed io la prendo per i fianchi.
-Grazie, lo sapevo già.- dico scherzando e lei rotea gli occhi.
-Sei così vanitoso!- ride lei.
-Sono il tuo fidanzato, il tuo sexy fidanzato.-dice lui.
Comincia a ridere, io mi avvicino e la zittisco con un bacio. Amo baciarla, averla vicino.
-Ti amo, sono così innamorato di te,Violetta.-dico io contento.
-Ti amo, ti amo anch'io...ma ti succede qualcosa, dimmi Tom!-dice preoccupata.
-Lascia stare amore,voglio che stasera sia la tua notte più bella, okay?-dico io.
-Ogni momento che passo con te è perfetto.-mi risponde ed io rimango senz'aria.
La amo, amo lei, amo il suo carattere, amo stare con lei, amo il suo sorriso.
-Amore, cos'hai?-chiede lei.
- Amore,non ho nulla. Oh,guarda Maxi mi sta chiamando. Vado!-dico io andando.
NARRA VIOLETTA
Vado verso il bar per bere qualcosa. Thomas e' strano, gli succede qualcosa. Poco dopo sentii delle braccia accorgermi la vita. Sorrisi pensando al mio Thomas.
-Piacere, io sono Andrew e tu sei tutta sola, bambolina?- sussurra quello sconosciuto.
Io mi allontanai subito.
-No, sono con il mio ragazzo.-dico io.
-Peccato che lui adesso non ci sia.- disse prendendomi per il polso.
-Lasciami!-cerco di liberarmi.
Il ragazzo stava per rispondere quando qualcuno, lo prende per le spalle e gli da' un pugno.
-Prova a toccarla un'altra volta e giuro che quelle mani te le taglio a morsi!-urla Thomas. -Piccola, come stai?-chiede lui.
-Sto bene,Tom.-dico tranquilla.
Direi che il mio primo ballo è andato a gonfie vele.
NARRA NATA
Ecco il nono bicchiere di vodka. Cavolo,amavo ubriacarmi e rovinarmi la vita. Una lacrima mi scende dal viso,non me ne frega nulla oramai. Ho il braccio pieno di tagli. Sembrerebbe un enorme cazzata,ma io mi sento fottutamente bene quando mi taglio.
VAFFANCULO.
VAFFANCULO.
Perché devo soffrire così tanto,porca puttana?
Qualcuno viene da me ed e' Federico.
- Ehi,Naty,come stai?-chiede lui.
- Male.-rispondo io.
- Non e' vero.-dice lui.
- Amo Maxi,ma lui non mi nota.-dico io.
- E io amo Ludmilla,ma lei non mi nota. Devi cercare di andare avanti.-dice lui.
- Lo amo così tanto.-dico io.
- Anche io la amo,ma e' impossibile la nostra relazione.
Lui si avvicina a me e io a lui. I nostri sguardi si incrociano e ci baciamo appassionatamente.

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Capitolo 19
*** La morte. ***


Il giorno dopo mi incammino per le strade di Buenos Aires. Vedo migliaia di persone sorridere e stare mano nella mano con il proprio lui o lei. Beh,io non ho avuto questa opportunità. Beh,quel bacio fra me e Federico e' stato falso. Voglio dire,non ci amiamo e perché dovremmo iniziare proprio adesso? Ludmilla e io non siamo mai state ottime amiche. Qualche giorno prima diceva a tutti che fossimo amiche,quando non era vero. In realtà non ci sopportiamo affatto,le avevo solo consigliato una cosa...nulla di che. Ero contenta che lei mi considerasse la sua migliore amica,ma poi scoprì che lei era la ragazza di Maxi. La cosa mi ha imbestialita,ma non ho reagito ed e' quello che mi da' più rabbia.
Se morissi a chi importasse? Se mi suicidassi,chi piangerebbe per me? Nessuno,tutti riderebbero. Maxi per primo e Ludmilla per seconda. Cavolo,insieme fanno una coppia di bugiardi.
AMICIZIA.
Bella parola,vero? Bella per chi ha delle amiche,io non ne ho. Cioè,non ho amico vere.
Mi siedo su una panchina e vedo Violetta ridere e scherzare con Thomas. Non la biasimo,lo farei anche io con il mio ragazzo.
Poi la cosa che mi da' più rabbia.
MAXI E LUDMILLA INSIEME.
INSIEME? Sono diversi. La ragazza e' un mix tra cattiva e buona. Maxi e'...beh,a pensarci bene sono entrambi uguali.
Non conosco più quel Maxi dolce,quello si che mi piaceva. Sono contento che abbia trovato la sua anima gemella. Ludmilla mi sorride,ma io non ricambio. Vaffanculo,però,io non saluto chi mi ha fatto del male e adesso vuole fare pace.
Una lacrima mi scende dal viso,mi alzo dalla panchina e mi incammino verso il ponte. Metto le mani sulla ringhiera e guardo l'acqua del fiume muoversi. C'è un vento che fa muovere i miei capelli ricci,faccio un sorriso. E' alto da qui alla profondità. “Mia capacità di fare a pezzi tutto, fare il vuoto intorno a me.” Lo dice Mia Martini. Vado nel college e incontro Max,lui viene da me.
- Eccoti,finalmente,dov'eri?-chiede lui.
- Ero al ponte.-dico io.
- Ma sei pazza? E' pericoloso.-dice lui.
- Non chiederti perché la gente diventa pazza. Chiediti perché non lo diventa.-dico io andandomene.
Dico quella frase ed esco fuori,ma stavolta esco come un fulmine. Prendo il telefono e ho 100 messaggi,ma decido di non risponderli e getto il telefono nella fontana che si trova difronte al college. Tanto non non mi serviva più,in paradiso non mi serve il telefono. Vado al ponte e...wow,quando e' profondo.
'La tua scelta è semplice, lei o me. Io sono sicura che lei è una gran donna, ma vedi io ti amo, in un modo davvero incredibile, cerco di amare i tuoi gusti musicali, ti lascio l'ultimo pezzo di torta, potrei saltare dalla montagna più alta se me lo chiedessi e ciò che mi porta ad odiarti mi spinge ad amarti per cui prendi me, scegli me, ama me.' e quello che li dissi qualche giorno fa',ma lui scelse sempre Ludmilla.
Con un semplice click,la ringhiera si apre e mi fa visualizzare meglio il fiume. Al mio 3 mi butto.
1.
2.
3!!
E così mi butto e mi affogo,infine muoio. Dopo qualche minuto,mi trovo stesa su un pavimento bianco con qualche parete bianca. E anche i miei vestiti sono bianchi,arriva un tizio vestito di bianco.
- Nata Rico?-chiede il tizio.
- Esatto,lei chi e'?-chiedo io.
- Dio e chi senno'?-dice lui sorridendo.
- Oh mio dio! Sono morta!-dico io scioccata.
- Lo ha scelto lei,signorina. E le chiedo il perchè,e' così bello vivere.-dice lui allegramente.
- Non ce la facevo più a vivere.-dico io.
- Nata,io so tutta la storia. Sono o non sono Dio?-chiede lui.
- Si,sei Dio.-dico io.
- E allora,pensi che sia la cosa giusta da fare?-chiede lui.
- Si,almeno così non vedranno sempre Nata Rico.-rispondo io.
- Se e' quello che vuoi...io lo accetto. Qui,potrai vedere cosa succede sulla Terra.-dice lui.
- Interessante,direi,e' una cosa fighissima-dico io.
NARRA VIOLETTA
NATA.
Quella ragazza dove e' finita? Ci riuniamo tutti in aula riunioni e il prof di canto arriva con le lacrime agli occhi.
- Ragazzi,scusate,però non si fa nessuno spettacolo.-dice lui triste.
- Perché?-chiediamo tutti.
- E' uno scherzo?-urla e chiede Ludmilla.
- No,magari. Magari,magari fosse uno scherzo.-dice il prof triste.
- COSA SUCCEDE?-urla Maxi.
- Nata e' morta.-risponde il prof.
Tutti rimaniamo tristi,ma Maxi rimane ancora più triste. Tutti se ne vanno e rimaniamo tra noi.
- Bravi,bravissimi. Avete fatto uccidere Nata con la vostra relazione.-dice Federico applaudendo Ludmilla e Maxi.
- Se Nata si e' suicidata,non e' colpa mia. Io e Nata siamo amiche!-risponde Ludmilla.
- Amiche? Come fa di cognome Nata?-chiede Fede,ma lei non risponde-ecco,come pensavo.
- Non posso sapere sempre tutto,Fede,io voglio molto bene a Nata.-dice lei triste.
- Vai prendere in giro qualcun'altro.-dice Federico andando via.
- Scusate,ma Fede ha ragione.-dice Francesca.
- Ovviamente,ha sempre ragione quell'italiano.-dice Ludmilla nervosamente.
- La verità brucia eh?-dico io.- e' vero,io ero cattiva però sono cambiata cioè mi ha cambiato in meglio. Tu eri una brava una ragazza,per favore torna ad essere tale.
- Ah,sono sempre la stessa.-dice lei.
- Non si direbbe.-dico io.
- Ludmilla,la finisci di fare la santarellina? Porca miseria,non inganni nessuno con quella tua faccina da brava ragazza. Cazzo,Ludmilla,Nata e' morta.-urla Maxi.
- L'ho capito.-urla Ludmilla.
- E' la colpa e' nostra,renditene conto. Ah,certo esiste solo 'Ludmilla' nella tua testa mongoloide. Certo,mi piaceva stare con te però non mi sono reso conto di fare del male a una persona a cui tengo molto: Nata. Anche se non ci vediamo sempre,io le voglio bene.-dice triste Maxi.
- Non è mica la morte che importa, è la tristezza, è la malinconia. Lo stupore. Le poche buone persone che piangono nella notte. La poca buona gente.-dice Leon.
NARRA MAXI
Sono sorpreso dalle parole di Leon,esco fuori e vado al fiume dove e' successo il suicidio e decido di buttarmi anch'io. Mi trovo steso su un pavimento bianchissimo,i miei vestiti sono bianchissimi,le pareti sono bianchissime. Viene una figura stupenda,sembrerebbe Nata. Aspetta,ma e' Nata!
- Ciao,Nata,che bello vederti.-dico io sorridendo.
- TU. COSA.CI FAI. QUI?-urla Nata.
- Voglio star con te.-dico io.
- Io no.-dice lei andando via.
Mi siedo su una sedia ad attendere chissà che,qualcuno mi chiama ed e'...

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Capitolo 20
*** I nostri angeli. ***


ASCOLTARE: THE CLIMB DI MILEY CYRUS MENTRE SI LEGGE IL CAPITOLO.
Ed e’ Federico,lui e’ sempre quella persona sorridente di sempre. Quel sorriso e’ da invidiare,sinceramente,non so proprio dove la prende quella sua positività. E’ sempre di buonumore,sempre. Ama essere felice,e’ la sua specialità dopo tutto.
- Ecco anche Fede,in paradiso.-dico sorridendo.
- Già,mi mancava Nata.-dice lui.
- Anche a me.
NARRA VIOLETTA
E’ come se il proprio destino fosse scritto,fosse scritto in un stupido pezzo di carta e si avvera man mano. Cazzo,e’ vero! Nata non doveva morire,Maxi non doveva morire,Federico non doveva morire eppure sono morti in poco tempo come se fosse scritto da qualche parte che dovevano morire.
Non avevo nessun motivo per suicidarsi,ma Nata? Nata ha un grande cuore,non doveva affatto a morire.
Viene da me Ludmilla che ha,come sempre,un sorriso. Cazzo,mi fa pena. Mi fa pena vederla sempre di buonumore. E’ soddisfatta perché Nata si sia suicidata,ovviamente,non si sopportano. La cosa che mi da' più rabbia e' che lei dice a tutti che le vuole bene,ma si vede chiaramente quando si odiano.
- Ehi,immagino che sia soddisfatta.-dico io.
- Mi credi capace di fare cose simili,Violetta?-chiede lei.
- In un certo senso si,biondina.
- Violetta,mi stai rompendo leggermente i coglioni,sai?
Lei mi guarda con uno sguardo furioso e io faccio un sorriso,un sorriso che significa: 'Mi fai pena'.
- Ludmilla,tu mi stai rompendo il cazzo con le tue parole. Non ti sopporto,non ti sopporto quando ti credi una supernova o cazzate simili. Non ti sopporto proprio!!-urlo io.
- Io non mi credo una supernova,tesoro,io sono una supernova.
- Una super cogliona,forse. Ma ti senti quando parli? Fai schifo,hai una voce del cazzo. Sai,una cosa? Sono contenta che i One Direction ti abbiano sfottuta,fai schifo. Te lo dico dal profondo del cuore. Thomas non ti ha mai amata,sono contenta che ama me. Io sono meglio di te,lo sanno tutti,Ludmilla. Tu sei solo una puttana,sei vendicativa e sei felice solo se a qualcuno succede una cosa bruttissima. Guardati,sai cosa sei? Una puttana,zoccola e anche molto altro.-dico furiosa.
Lei sta per piangere,ma corre via senza aggiungere una sola parola. Per paura? Penso di si. Questa e’ scuola e’ tutta strana,cazzo. Mi siedo su una stupida panchina mezza rotta e fumo una sigaretta. Appena finito,vado nella mia stanza. Trovo Miss cogliona,Francesca e Camilla. Quest’ultima canticchia una canzone,ma poi si ferma. Francesca abbraccia Ludmilla,la quale sta piangendo. Pff,preferirei morire che abbracciare quell’orrore.
- Cosa succede?-chiede Fran a lei.
- Niente,solo che mi manca Maxi.-dice lei.
- Pff.-dico io.
NARRA LEON
Passano qualche mese e la voglia del suicidio e’ arrivata anche a me,non me ne fotte di niente e di nessuno. ‘’E’ così bello vivere’’. Frase di quei idioti che hanno una ragazza. Vaffanculo,io non ho una bella vita.
Non ho nessuno con cui parlare,sfogare. Avevo Violetta,lei si che mi capiva. Era la mia ragione di vita,non facevo altro che pensare a lei e pensare come conquistarla. Avevo pensato di fare tantissime cose con lei. E poi un coglione me l’ha portata via,come se non fosse nulla. Adesso si baciano,si abbracciano in mia presenza. Che maleducazione. Mi faccio una foto con il dito medio e scrivo ‘Vaffanculo’.
V A F F A N C U L O
Sarò,forse troppo volgare però questo e’ il mio modo di pensare. E sapete che c’è? Non me ne fotte. Io vivo per la mia strada. Ho con me una pistola e qualcuno entra ed e’ proprio quel coglione del cazzo: Thomas. Lui sorride come un coglione,direi.
- Ti stavo aspettando,sai?
- Ehm...cosa?-dice lui.
Lo guardo con uno sguardo duro e voglio ucciderlo,ma mi uccido io. E così sono morto,morto per davvero. Una lacrima mi scende dal viso. Mi trovo in un posto tutto bianco e i miei vestiti sono bianchi. Vedo Federico insieme a Maxi. Vado da loro e sorrido.
- Eccomi,anche io qui.
- Grande!-esclama Federico.
- Motivo?-chiede Maxi
- Ho capito che vivevo per senza motivo.-rispondo io.
Ad un certo punto viene Nata e ci abbracciamo,e’ bello poterla rivedere. Lei mi da un bacio sulla guancia e prende la mia mano,la stringe e mi sorride.
- Come stai?-chiede lei.

- Non vedi,e’ seduto.-risponde Maxi.
- Bene,tu?-rispondo io.
- Bene,ma come sei morto?-chiede Nata.
- Mi sono ucciso davanti a Thomas.-rispondo io.
- Che? Ma tu sei pazzo?-dice Nata.
- Ah,dice la ragazza che si e’ buttata dal ponte.
- Io ho i miei motivi.
Io ho i miei.
- Chissà che succede al college.-dice Federico.
- Andiamo nella mia stanza,si possono vedere le cose che succedono sulla Terra.-dice la ricciolina.
Andiamo nella stanza di Nata che e’ tutta bianca e dei letti bianchissimi…wow,e’ stupendo. C’è un computer,però Dio e’ aggiornato. Nata si siede sulla sedia e vede cosa succede nel college. Aula di canto: Broadway e Camilla.
- Nata si e’ suicidata,Leon si e’ suicidato,Thomas si e’ suicidato,Federico si e’ suicidato e anche Maxi. Lo capisci questo?-urla Camilla.
- Amore,capisco che si siano suicidati. Però noi non possiamo farci nulla.-dice Broadway.
- Possiamo fare ben altro noi,dobbiamo andare da loro. Tu ci stai?
- Io voglio vivere,Camilla,non voglio uccidermi. Leon e gli altri hanno i loro motivi.
- A me manca Nata.
Ad un certo punto Nata sorride,sorride davvero. Non credeva che Camilla sentisse la sua mancanza,non credeva alle sue orecchie. Camilla apre la finestra e cosa vuole fare? Buttarsi? Dopo 2 secondi si butta. Oddio!
Nata urla dalla disperazione e penso che lui non sia così coglione da buttarsi. Siamo in paradiso,niente parolacce. Qualcuno bussa alla porta ed e’ Camilla che va ad abbracciare Nata.
- Cami,cara,perché ti sei suicidata?-chiedo io.
- Mi mancavate tantissimo,specialmente Nata.-risponde Cami.
- Grazie,Cami.
Aula di ballo: Violetta e Thomas. SUICIDATI THOMAS!
- Violetta,ti giuro,che si e’ suicidato davanti a me. Io non riesco a credere come ha fatto quello!
- Thomas,ti credo,però non riesco a capire il perché. PERCHE’,CAZZO!
- Avrà i suoi motivi,ovviamente.
- Può darsi.
- Partiamo per la Spagna,così dimentichiamo i nostri problemi.
Morirete anche voi,babbei. Viene anche Broadway da noi,anche lui e’ suicidato.
- E anche Brod e’ morto. Ma chi e’ vivo? Facciamo in ordine alfabetico,ok?-chiede Fede.
- Occhei. Comello e’ viva. Dominguez e’ vivo.-dico io.
- Gambandè e’ morto.-dice Nata.
- Ma dai?-dice Maxi.
- Ferro e’ viva,Castillo e’ viva. Britney e’ morta.-dice Camilla.
- Kimberly e’ viva e Marco e’ morto.-dice Fede.
- Pasquarelli e’ morto. Vargas e’ morto.-dice Nata.
- Torres e’ morta.-dice Fede.
- Nascimento,cioè io,e’ morto.-dice Brod.
- Di vivi sono: Fran,Angie,Kim,Diego,Vilu,Thomas,Ludmilla….-dice Camilla.
- 7 persone sono rimaste…dice Nata.
Dopo qualche ora,Violetta e Thomas prendono l'aereo però poi cade e muoiono anche loro. I due vengono in paradiso e li abbracciamo. 5 persone vive,adesso. Fran,Angie,Kim,Diego e Ludmilla. E’ bello morire,vero? Una lacrima mi scende dal viso e vedo una figura bellissima,quasi stupenda. Wow,che bellezza. E’ Ludmilla,accompagnata da Angie e Kimberly. Si siedono affianco a noi e ci fanno un piccolo sorriso. Mancano: Fran e Diego e siamo al completo.
- Ragazzi,siamo riuniti tutti qui…quasi tutti.-dice Violetta.
NARRA LUDMILLA
Non volevo morire,occhei? Ero sola,volevo litigare con qualcuno. Canticchio qualche canzoncina,’Si es por amor’,e poi arrivano Diego e Francesca. E siamo al completo.
- Ragazzi,adesso siamo angeli e verremo ricordati per sempre. Siamo morti perché ognuna ha le sua storia. Tutti siamo stanchi di vivere,dopo un po’. Abbiamo imparato tante cose,stando insieme.-dico io.
- Vero,abbiamo imparato a essere uniti.-dice Violetta.
- Abbiamo cantato tante volte insieme.-dice Leon.
Adesso siamo angeli,angeli in grado di far cambiare la vita a molte persone. Abbiamo reso felici migliaia di persone con la nostra musica. Come per esempio,una persona non sorrideva mai e attraverso una nostra canzone…ha sorriso. Non credo che sia solo una stupida coincidenza,non ci credo. Wow,e’ bellissimo far sorridere una persona perché ti fa sentire grande e bravo.
Cantiamo una canzone,la nostra canzone: ‘En Gira’. Io ho sofferto di bullismo,Nata ha sofferto per amore,Leon ha sofferto per la sua amata…però Nata ha sofferto di più. Ci voleva una foto,una foto dove noi eravamo uniti,finalmente. Il paradiso ci ha uniti,insieme siamo i migliori e soli siamo i peggiori. E’ una cosa che davvero mi stupisce.
Ci sono stati litigi,odi,frasi malefiche ed eppure ora siamo uniti in paradiso.
THE END
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Spazio autrice: Capitolo toccante,vero? Ma ci pensate? Questo capitolo esprime molto,non si tratta solo del suicidio e bla bla. Si tratta do molto altro,sinceramente. I nostri angeli. Ho impiegato 4 pagine per scrivere questo capitolo e beh,ho espresso i miei pensieri e i miei sentimenti. Beh,ci ho messo tutto il mio cuore. Spero vi piaccia. Besos!

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