I Can't Stay Without You

di LudoPanda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno di scuola... ***
Capitolo 2: *** Incontro con la classe... ***
Capitolo 3: *** Un brutto ricordo... ***
Capitolo 4: *** A casa dei Lynch... ***
Capitolo 5: *** Una bella scoperta ***
Capitolo 6: *** Il Flashback ***
Capitolo 7: *** Quel maledetto messaggio... ***
Capitolo 8: *** Il bacio ***
Capitolo 9: *** Finalmente mollata! ***
Capitolo 10: *** L'appuntamento ***
Capitolo 11: *** Quanto cavolo lo amo? ***
Capitolo 12: *** Ho fatto un casino! ***
Capitolo 13: *** Arrivi... ***
Capitolo 14: *** Ti amo! ***
Capitolo 15: *** Ma cosa...? ***
Capitolo 16: *** Non può essere! ***
Capitolo 17: *** Stupida influenza... ***
Capitolo 18: *** Non capisco cosa ho fatto io! ***
Capitolo 19: *** Voi due insieme? ***
Capitolo 20: *** Il Musical ***
Capitolo 21: *** I provini ***
Capitolo 22: *** La parte è mia! ***
Capitolo 23: *** Una giornata proprio no! ***
Capitolo 24: *** Allenamenti ***
Capitolo 25: *** San Valentino! ***
Capitolo 26: *** Esame! ***
Capitolo 27: *** Inviti a casa ***



Capitolo 1
*** Primo giorno di scuola... ***


Capitolo 1: Primo giorno di scuola...

 

Primo giorno di scuola... beh, ci sono persone a cui piace ricontrarsi a scuola con i proprio compagni. Altre, che al contrario non vogliono proprio parlarne di riniziare la scuola. E poi ci sono io, quella che rinizia una “nuova vita”.

Vi starete chiedendo cosa significa “nuova vita”. Beh.. Mi chiamo Kia Stewart, ho 17 anni e vivo a Los Angeles. Circa un anno fa, mi trasferì a Londra. Si una bellissima città, il sogno di tutti. Ecco, il mio sogno era vivere là e studiare per poi laurearmi. Ma purtroppo quel maledetto ricordo non me lo permise..

 

“Sbrigati che farai tardi a scuola Kia!” urlò mia madre dall'altra parte della porta. Sì, lei è mia madre, Betty, la rompiscatole della casa. Non è che non le voglio bene, anzi, la amo più di tutto (è la donna che mi ha messo al mondo, capite! Chi non vorrebbe bene alla propria mamma!), ma a volte è una rompiscatole e pensa di essere al centro del mondo!

“Dai mamma lasciami dormire un altro po'”

“Eh no signorina, ora ti alzi, ti prepari e vieni a fare colazione con le tue sorelle!” esclamò mia madre, con tono minaccioso.

A quelle parole sbuffai. Per far felice mia madre, mi alzai andai in bagno a farmi una veloce doccia, rientrai nella mia amata camera, mi vestii con un paio di jeans scuri, una maglietta rosa con scritto “Love” tutto strano con dei fiori, e le mie amate Converse rosa chiaro. Dopodiché mi truccai, il solito trucco da tutti i giorni, eyeliner, un po' di mascara, un tocco di blush color carne e il mio lucidalabbra preferito rosa. Scesi a fare colazione, e trovai le mie sorelle Sarah e Nicole a fare colazione con del latte e biscotti. Io, per non fare tardi, presi la medesima cosa. Finito di mangiare presi zaino e libri e mi avviai all'autobus, il quale mi avrebbe portato a scuola. Quest'anno faccio il 5 anno delle superiori e sarà molto impegnativo.

 

Suonò la campanella, e io tutta felice mi avviai dalla bidella Mary, lei era la nostra salvezza e mi ricordo le cavolate che facevamo insieme ahahah.. quando mi vide la sua faccia diventò super felice e disse: “Kia! Tesoro come stai? Com'è andato il viaggio a Londra?”

“Tutto bene, ma sono tornata giusto perchè mi mancavate!”

“Sei sempre bellissima! Allora, stai sempre nella stessa classe di due anni fa, e questo è il tuo numero di armadietto e le chiavi di quest'ultimo”

“Grazie Mary, ci vediamo dopo ciaaao!”

“Ciao tesoro” mi salutò e io mi avvicinai al mio armadietto, il numero 63.. numero migliore non poteva esistere.. (ironicamente)

Aprii con la combinazione scritta sul foglio di carta che avevo in mano, e finito il tutto misi i miei libri pesantissimi dentro l'armadietto e mi avviai per la mia classe.

Davanti ai bagni (vicini alla nostra aula), notai una ragazza dai capelli rossicci, che parlava con una persona, a me conosciuta. Mi avvicinai e esclamai:

“Jennifer! Eveline!” (se vi state chiedendo chi siano, la prima è la mia migliore amica, sempre se non ne abbia trovata un'altra, e l'altra era un'altra amica alla quale ero molto legata).

“Oh mio Dio! Kiaaaa!” appena finito di dire quelle parole ci abbracciammo e mi mancavano i loro abbracci.

“Sei già tornata da Londra? Com'è andata?? Sei sempre più bella!” Mi disse Jenny (soprannome dato da me ahah)

“Tutto bene, a parte un brutto ricordo.. voi come state? C'è qualcuno di nuovo in classe?”

“Si!” urlò Eveline. “Sono arrivati 3 alunni nuovi, tra cui uno che è super faigo!”

“Wow! E come si chiama?”...

SPAZIO AUTRICE
Ciaaao! Questa è una nuova storia e.. spero vi piaccia! A una recensione metto il 2 capitolo! Baci :)
LudoPanda 

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Capitolo 2
*** Incontro con la classe... ***


Capitolo 2: Incontro con gli amici...

 

“Wow! E come si chiama?”

“Il suo nome è Ross Lynch. Si è trasferito dal Colorado quando tu te ne andasti a Londra!” rispose la bionda (Eveline)

“Beh, se vuoi saperlo è davvero carino.. peccato sia fidanzato.. indovina con chi? Lexi.” affermò la rossa con tono arrabbiato.

“Lexi Partwayne? La ragazza che mi rovinò la vita per tutte le medie e superiori?” domandai io. Aaah! Quell'arpia.. mi rovinò tutti gli anni più belli della mia vita... però non so chi sia questo “Ross Lynch”.. e se è carino? Sicuramente, si è messo con la perfettina della classe, allora si che è carino.

“Si proprio lei” affermò Jenny.

“Vabbè vedremo.. adesso vado a prendermi qualcosa al bar, volete venire?”

“Certo!” risposero in coro.

Ci avviammo al bar della scuola, chiedemmo delle bibite, cornetti alla nutella (:3) e parlammo del più e del meno. Quando ad un certo punto si avvicinò un ragazzo biondo, occhi color nocciola, alto molto alto e corporatura massiccia e salutò Jennifer e Eveline. Con un sorriso da ebete, salutai anche io.

“Tu sei nuova?” Mi chiese il ragazzo biondo.. chissà chi era...

“Si c-cioè no, insomma si e no” risposi io imbarazzata.. che stupida che sono! Ma era davvero bello.

“Piacere io sono Ross. E tu sei..?”

“Kia”

Cavolo era lui Ross Lynch! Credo.. mi ha detto solo come si chiama.. Ma era davvero bello! Giusto.. era fidanzato con quella... ma che dico! No, lui non mi piace!

“Beh, io vado tra poco suona la campanella e non vorrei fare tardi. Ciao ragazze”

“Ciao”

“Beh finalmente hai conosciuto Ross Lynch!” disse Eveline con tono soddisfatto.

“Ammettilo è carino!” affermò Jenny

“E vabbè avete ragione, non è male!” dissi io con un bel tono da “capo”.

Suonò la campanella e noi scappammo di corsa in classe.

“Buongiorno cari!” ci disse una signora.. oh my god! La nostra vecchia professoressa di matematica, la Holt! Amavo quella professoressa! Una delle tante che mi capiva, mi chiedeva come stavo. E io temevo di perderla perché era quella a cui tenevo di più. Sì, sarà un po' assurdo, ma è vero! Se pensate che i professori siano persone cattive, beh vi sbagliate.. loro sono lì per aiutarvi e a volte risolvono i vostri problemi!!

“Va bene facciamo subito l'appello, per conoscere le persone nuove!” disse la Holt.

Girandomi notai Ross (la classe era veramente grande, e riuscivi a vedere a malapena i compagni per il casino che c'era) e mi sorrise, e io ricambiai.

La professoressa cominciò a fare l'appello e quando chiamò il mio nome..

“Stewart?”

“Presente” urlai alzando la mano.

La professoressa mi guardò e si avvicinò a me e disse: “Kiaa! Come stai? Tutto bene a Londra?”

“Sto bene grazie, e sono tornata qui perché insomma mi mancava la classe!” affermai io. In realtà non era per questo... per non far preoccupare la gente.. sono ritornata a Los Angeles perché a Londra passai un brutto momento.. vi starete chiedendo cosa.. okay adesso devo concentrarmi a conoscere nuovi amici!

“Sono felice che sei tornata! Ci mancavi tanto!” mi disse la professoressa.

“Grazie prof!” risposi io con un pizzico di felicità.

Passarono le due ore di matematica e mi avviai al mio armadietto.

Ad un certo punto si avvicinò quel bellissimo ragazzo... Lynch... oddio forse mi sto innamorando? Nah, impossibile, io a lui non piaccio.

“Ciao Kia” mi disse il biondo aprendo il suo armadietto vicino al mio. “vedo che abbiamo gli armadietti vicini! Allora ci vedremo tutte le volte!

“Eh già proprio così!” risposi io.

“Come va?” disse un po' imbarazzato. Imbarazzato? Pff con me? No impossibile.

“Insomma.. bene tu?”

“Bene. Perchè insomma? C'è qualcosa che non va?”

“Okay, ti dico la verità.. c'è qualcosa che non va.”

“Se vuoi puoi raccontarmi, io sono tuo amico! Anche se ci conosciamo da un giorno.. beh è uguale ahah”

“Vabbeneeee....” dissi con una faccia de stupida “Se vuoi posso dirti.. ma non centra niente con questa scuola.. è successo tutto a Londra..”

“Se vuoi puoi anche non dirmelo, se ti ricorda cose brutte, però ti posso aiutare” disse il biondo con un sorriso da far invidia al mondo. Mamma quanto è bello!

“Okay.. ci proverò. Allora...”

 

Spazio autrice

Ciao a tutte! Okay scusate se il capitolo fa un po' schifo, ma avevo tantissime idee ma metterle insieme non è facile! Comunque Ross e Kia si sono conosciuti (finalmente). Se volete scoprire cosa è successo a Kia, seguite il prossimo capitolo :) e scusate anche se è corto, ma in questi giorni ho molto da fare, perdonatemi! Tra l'altro oggi è il compleanno di Ross!♥ Tanti auguri al nostro biondino super hottttt (?) Diciannove... come crescono! :3

Bacii

LudoPanda

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Capitolo 3
*** Un brutto ricordo... ***


Capitolo 3: Un brutto ricordo...

 

“Okay.. ci proverò. Allora...” dissi io con molta ansia “Quando mi ero trasferita a Londra, entrai in una delle scuole più prestigiose di quella città. Lì trovai una amica stupenda di nome Claren, e dopo poco tempo diventò la mia migliore amica. Verso la fine della scuola, un giorno un camion la investì proprio davanti ai miei occhi.. ero rimasta scioccata da quello che avevo visto.. non dormii per tre giorni e volli andare subito via di lì. Per questo, ora quando mi parlano di Londra, mi viene da piangere, Claren mi manca tanto.. mi crollò il mondo addosso.. non potevo crederci...” dissi con una voce soffocata dal pianto.

“Mi dispiace tantissimo.. non volevo farti piangere, scusa è colpa mia se te l'ho ricordato..” mi disse il biondo.

“Non è colpa tua. Sono io, che non dovevo andare a Londra.. e forse è stato tutto un errore, lasciare i miei amici e trasferirmi in una nuova città!” a quel punto Ross mi abbracciò. Cavolo. Il suo abbraccio era perfetto come lui, mi sentivo protetta. Kiaa! Ma cosa dici?!? Io non sono innamorata di lui! O forse si? Bah non lo so! Lui è fidanzato con Lexi, e di certo non voglio farli lasciare.

 

Ross POV

 

Sentivo le sue lacrime scendere sulla mia maglietta, ormai bagnata. Ci staccammo da quel caloroso abbraccio e vidi il suo trucco colare. Cavolo quanto era bella. I suoi capelli castani con dei riflessi biondi, i suoi occhi verdi smeraldo e la sua bocca a forma di cuore mi facevano impazzire. Sì, lo ammetto mi piace. Ma sono fidanzato.. per ora me lo terrò per me, ma prima o poi Kia Stewart sarà mia! Portai gli occhi sul mio orologio e vidi che mancavano solo tre minuti alla terza ora!

“Dai vieni, tra poco inizia la lezione di inglese. Andiamo insieme?” dissi con un leggero pizzico di ansia. Sì ansia, sono sempre ansioso quando sto con le ragazze. Soprattutto quando sto con lei.

“Va bene, aspetta fammi specchiare, temo che il trucco sia colato” disse con un tono scherzoso.

 

Kia POV

 

Passarono molto veloci le quattro ore rimaste dopo aver parlato con Ross. La prof. Di storia ci diede da fare una ricerca in coppia e io capitai proprio con Lynch! Non vi elenco tutta la scena, avevamo fatto un casino bestiale e l'insegnante ci mise in punizione, tutta la classe. Mi incamminai verso gli armadietti di color blu, misi apposto tutti i libri, lo chiusi e mi diressi verso l'uscita.

Sento qualcuno urlare il mio nome.

“Kiaa!” era Ross, e sembrava volesse dirmi qualcosa.

“Hey Ross, cosa c'è?”

“Ti va oggi di venire a casa mia verso le quattro?” disse con il fiatone, evidentemente aveva corso.

“Certo” ci scambiammo i numeri e mi disse l'indirizzo.

“Allora a dopo! Ciao Kia” io ricambiai il saluto e mi diressi verso l'autobus.

Entrai a casa con un bel sorriso stampato in faccia e mia madre mi chiese:

“Come mai sei così felice?”

“Niente! Ho rincontrato i miei amici sono felice, niente di più” dissi mentre posavo lo zaino sul tavolo della cucina.

“Va bene, dai mangia che è pronto il pranzo”

Mangiammo in silenzio e io per rompere il ghiaccio dissi:

“Dove sono Nicole e Sarah?” (le mie due sorelle più grandi)

“Sono tutte e due al lavoro, oggi Nicole resterà fino alle settein ospedale” disse mia madre mentre sbuffò.

“Okay, bene io vado di sopra emh.. mamma oggi posso andare da un mio amico verso le quattro?”

“Certo, ma ricordati di venire alle otto a casa”

Annuì e salii le scale per andare in camera mia. Mi buttai sul letto, presi le mie vecchie cuffiette e ascoltai della musica. La mia cantante preferita era Demi Lovato, l'unica che mi salvava da tutto. Ad un certo punto mi arrivò un messaggio da parte di...

 

Spazio autrice

Ciao belle! Allora, forse è lunghino.. ma non mi andava di dividerlo. Allloorrrraaaaaaaa Kia ha rivelato quel brutto ricordo a Ross.. ora avete scoperto FINALMENTE di cosa si tratta, e del perché ha lasciato il territorio britannico! Beh alla prossima! Baci

LudoPanda

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Capitolo 4
*** A casa dei Lynch... ***


Capitolo 4: A casa dei Lynch...

 

Ad un certo punto mi arrivò un messaggio da parte di Ross nel quale diceva: -Hey Kia, oggi porta i libri per studiare e miraccomando non farti troppo bella ;) -Ross

Wow! Pensai tante volte all'ultima parola “bella”. Io bella?!? Ma allora non ci vede proprio!

Visto che era ancora presto per prepararmi, chiamai Jennifer per dirgli la bella notizia. Dopo qualche squillo rispose:

“Pronto?”

“Hey Jenny, sono Kia e devo dirti una cosa super!”

“Dimmi tutto babyyy” e si mise a ridere. Jenny ride sempre ahah mi fa divertire troppo!

“Tra poco vado a casa Lynch!! Ross mi ha invitata a casa sua per studiare per quella ricerca!” dissi io, non sentendo la sua voce chiesi:

“Jenny sei vi........” sentii un urlo:

“AAAAAAAAAH”

“Stai bene? O hai visto un insetto?(?)” gridai io con l'orecchio ancora dolorante dall'urlo.

“Sono super felice per teeee! Ma ti rendi conto che vai a casa del ragazzo più carino della classe? Oh aspetta.. ma Lexi?” chiese la rossa.

“Non lo so.. spero che lo non lo scopra” dissi io con tono preoccupante “ma tanto credo che lo sappia perché dobbiamo fare questa ricerca di storia!”

“Spera e prega.. quella sa le cose in meno di 3 secondi! Tesò(?) io devo andare da mia cugina che mi ha preparato i biscottiii! Ciao babyy”

“Ciao JeyJey” dissi io ridendo.

“Sai che odio quando mi chiami JeyJey!”

“Okay, allora ciao Lanter!” ridemmo per qualche secondo e lei chiuse la chiamata.

Era ancora presto per andare da Ross, così mi misi a dormire, mettendo la sveglia, ovviamente, sennò non mi sarei mai svegliata.

Sentii uno strano rumore che mi svegliò.. ah vero è la sveglia! La misi per le 15:15, perchè tra tutte le cose che dovevo fare, non facevo in tempo. Decisi di vestirmi con dei jeans stretti, che definivano le mie gambe snelle, una maglietta rossa e delle ballerine del medesimo colore con dei fiocchetti sopra la punta. Ed ecco fatto. Andai in bagno e mi lavai la faccia, giusto per svegliarmi e per non sembrare uno zombie. Ritoccai il trucco, il solito, presi la borsa con i libri e scesi in cucina.

Vidi mia madre cucinare qualcosa e le chiesi:

“Mum che stai facendo?”

“Oh tesoro, sto facendo un ciambellone perché mi annoiavo” disse infornando quel dolce.

“Io prendo qualcosa e vado da quel mio amico” dissi prendendo dei biscotti insieme alla Nutella (:3)

“Va bene, io vado di sopra a dormire, sono stanchissima! Ciao tesoro, divertiti”

“Ciao mum, mi divertirò di sicuro a studiare!” urlai a mia madre mentre saliva le scale per andare in camera sua.

Verso le 15:45 chiusi la porta di casa e mi diressi verso quella dei Lynch, che abitavano a 10 minuti da casa mia.

Suonai il campanello e mi aprii Ross, con un sorriso a 32 denti.

“Ciao Kia! Ti avevo detto di non farti troppo bella altrimenti mi sarei sciolto!” disse ridendo.

“Ah ah ah divertente.. posso entrare o devo rimanere qui fuori?” dissi con un tono scherzoso.

“Entra. Ti presento i miei fratelli, Riker, Ryland, Rocky e Rydel!”

“Ciao ragazzi sono Kia piacere”

“Ciao Kia” dissero all'unisono.

Vedevo Ryland che mi fissava con un sorriso da ebete.

“Hey fratello svegliatiii” disse Riker schioccando le dita davanti alla sua faccia.

“Eh sì scusa mi ero imbambolato” rispose Ryland molto seccato.

Ross mi fece cenno di salire per andare al piano superiore e mi portò nella sua camera. WOW. Era una camera stupenda! C'erano chitarre dappertutto, c'era una tastiera e delle casse per amplificare il suono. Le pareti erano di un giallo pastello, con diversi quadri suoi e di famiglia, rimasi a guardarli.

“Questo sei tu?” dissi io indicando con il dito la foto.

“Sì, sono io a 6 anni insieme a mia sorella Rydel”

“Wow siete così carini!” lui ringraziò e intanto ci mettemmo a studiare, maledetta ricerca di storia! Perchè proprio il primo giorno di scuola ci danno una ricerca?

Presi i libri e cominciammo la bellissima ricerca sulla seconda guerra mondiale. Ottimo direi. Ad un certo punto Ross chiuse il libro sbuffando e.....

 

Spazio autrice

Hola Babies!

Premetto subito che forse domani non pubblico niente, perché sono fuori. Volevo augurarvi Buon Anno nuovo!! Voi dove festeggerete capodanno? Io vado da amici di famiglia ahah!

Okaay allora vi saluto vi auguro di nuovo buon anno e noi ci vediamo al prossimo capitolo. Byeeee

LudoPanda

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Capitolo 5
*** Una bella scoperta ***


Capitolo 5: Una bella scoperta...

 

Ad un certo punto Ross chiuse il libro sbuffando e mi disse:

“Basta studiare, non ce la faccio più! Ti ho mai detto che odio storia? A che serve, tanto sono tutti morti!”

“Ti capisco, anche io odio storia, ma dobbiamo continuare altrimenti prenderemo un brutto voto... Va bene, prendiamoci una pausa, la seconda Guerra Mondiale stanca dopo un po'!” dissi chiudendo i libri.

“Beh che facciamo ora? Parliamo?” mi chiese il biondo.

“E di cosa?” chiesi con una faccia da stupida.

“Mhh.. parlami di te”

“Okay..” wow non ci credo, mi ha chiesto di parlare di me!

“Cosa dovrei dirti su di me?” chiesi con un'aria interrogativa

“Nel senso, cosa ti piace fare, colore preferito, hobby, che sport fai..” mi disse tutto d'un fiato.

“Ahh okay. Beh mi piace molto suonare il pianoforte e cantare, il mio colore preferito è il viola, il mio hobby è ascoltare la musica e di sport faccio ginnastica artistica” dissi seguendo le domande proposte da Ross.

“Wow sei precisa! Davvero fai ginnastica artistica?”

“Si.. da 8 anni” dissi con un tono da queen(?)

“Allora sei sciolta.. molto sciolta ahah” ridemmo. Il suo sorriso faceva sciogliere anche il polo Nord. Cavolooo!

Poi mi parlò un po' di lui: giocava a basket nella squadra della scuola, suonava un sacco di strumenti e molte altre cose. Ma la cosa che mi stupii davvero era che mi disse:

“Posso confessarti un segreto?”

“Certo, dimmi”

“Sai.. sono fidanzato con Lexi Partwayne.. ma in realtà lei non mi piace più” WOW. Cosa?! Non gli piace Lexi? Chiesi spiegazioni.

“Come? E perché ti ci sei messo insieme?”

“Beh.. i nostri genitori sono amici da tanto tempo, ci hanno costretti, lei mi piaceva fino a qualche mese fa.. adesso è sempre acida, non vuole mai che parlo con le ragazze. Insomma sono come in galera. Non riesco a dirgli che non la amo più” mi disse con una faccia molto insicura.

“Beh se non ti piace, lasciala! Chissene frega di quello che dice! Te lo dico per esperienza.. mi ha rovinato la vita quella”

“Davvero? Che ti faceva?” chiese incuriosito

“Mi diceva che ero brutta, oppure che non sarei diventata nessuno, che dovevo stare lontana dai ragazzi, e ha perfino cercato di rubarmi la mia migliore amica!” risposi, ero arrabbiata.

“Non sapevo che vi odiavate.. e non sapevo che fosse così cattiva”

Parlammo del più e del meno, si erano fatte le sette, e dovevo tornare a casa, perché volevo vedere mia sorella.

“Ross, io devo andare a casa”

“Okay, allora a domani! Grazie per questo pomeriggio, mi sono divertito!” disse per poi sorridermi. Aw quanto era bello.

“Ciao!”e gli diedi un bacio sulla guancia.

Scesi le scale e vidi Ryland che mi guardava.

“Hey Kia! Aspetta gli chiudo io la porta!” mi disse.

“Beh allora ciao!” dissi uscendo dalla porta.

“Aspetta, posso chiederti una cosa?” mi chiese.

“Emh certo, però sbrigati, devo andare a casa”

“Okay...” restò due minuti a pensare e “no va beh, te lo dirò per messaggio.. se vuoi” ci scambiammo i numeri, e io uscii da casa Lynch per andare nella mia.

Arrivai a casa e trovai mia sorella Nicole parlare con mia madre.

“Che succede qui?” chiesi.

“Niente, come è andata dal tuo amico?” mi chiese mia madre

“Bene. Com'è andata in ospedale?” dissi rivolgendomi a Nicole

“Oddio, non mi ci far pensare. Un incubo. Un paziente era totalmente pazzo!” disse per poi bere dell'acqua.

Se ve lo state chiedendo, Nicole ha 26 anni ed è medico.

Salii in camera mia e decisi di ascoltare di nuovo Demi.

Presi il pc, per poi andare a leggere qualche news su Internet, così tanto per divertirmi.

Qualcuno bussò alla porta e vidi mio padre, un po' arrabbiato, che mi gridò:

“Ma allora vieni o no a cena? Ti stiamo chiamando da ore!”

“Scusa, stavo ascoltandola musica!” dissi spegnendo il pc.

“Eh tu stai sempre ad ascoltare musica. Leggi qualcosa ogni tanto, che non fa male come pensi” mi disse ignorando cosa stavo facendo. Mio padre non è quasi mai stato presente nella mia vita, vado bene a scuola, ma per lui devo fare di più. Sono stanca di essere trattata così. Dopo aver cenato, salii in camera, e decisi di vedere un film. Quando spinsi il tasto 'play', mi arrivò un messaggio. Era Ryland, e forse voleva dirmi quello che oggi non ha avuto il coraggio di dirmi...

 

Spazio autrice

Ciaooo! Grazie grazie grazie!! Questa storia ha ricevuto più di 100 visualizzazioniiiii! Grazieeeee... :)

sono troppo felice ahah, comunqueeee, mi sto accorgendo che questa storia sta diventando un po' misteriosa ahahah :)

Va bene, ci vediamo al prossimo capitolo :)

xoxo

LudoPanda

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Capitolo 6
*** Il Flashback ***


Capitolo 6: Il Flashback

 

 

Mi arrivò un messaggio. Era Ryland, e forse voleva dirmi quello che oggi non ha avuto il coraggio di dirmi.

 

Ciao Kia :)

oggi volevo dirti quella cosa, ma non ho avuto tanto il coraggio...

quindi voglio solo dirti che provo qualcosa per te. Si, è strano ma è vero. Va beh, ci vediamo :) -R

 

A quel messaggio sbiancai. Cosa?!? Non potevo piacergli, non era il mio tipo. Invece Ross è perfetto per me. Tralasciando questa cosa del messaggio, dopo la cena mi misi subito a dormire.

 

Il giorno dopo..

mi svegliai alle sette, come al solito, e mi preparai. Arrivai a scuola in tempo e in prima ora avevamo scienze. Il professore, entrò in classe con un'aria molto triste. Chiedemmo cosa aveva, il professore (il solito a raccontarci la storia della sua vita) rispose che un suo parente aveva avuto un incidente con un camion. All'improvviso mi prese il colpo. Ci raccontò la storia, ed era identica a quella della mia amica londinese.

 

Flashback

“Aspettami Claren! Non sono così veloce come te!” dissi alla mia amica, mentre stavamo per attraversare la strada, la Baker Street.

“Dai, arriveremo in ritardo! Ho fame e non voglio aspettarti!” disse. Come avrete intuito, eravamo in ritardo, dovevamo andare a casa sua a mangiare, erano esattamente le due meno venti appena successe tutto.

“Kia, o attraversi, oppure ti lascio qui”

“Arrivo, un attimo mi sono caduti i libri!” dissi, mentre mettevo i libri a posto.

Ad un certo punto vidi un camion che trasportava merce, non so cosa, penso alimentari, che travolse la mia amica. Vidi la scena, lei a terra, le persone spaventate che scappavano, oppure che aiutavano la mia amica, io, come un'ebete, rimasi lì buttando tutto a terra. Rimasi immobile. Sentii delle lacrime scendere, le lasciai cadere sulla mia guancia, mentre vedevo quell'orribile scena. Claren a terra, io lì a non fare niente! Una signora si avvicinò e mi disse chi fosse, io non risposi, non avevo voce per parlare. Mi avvicinai al cadavere, mentre la polizia mi chiedeva informazioni. Non parlavo, chiamarono i suoi genitori e appena arrivarono, mi abbracciarono. Perché? Infondo è tutta colpa mia. Non potei non ricambiare l'abbraccio. Mi dissero di ritornare a casa, ma io rimasi lì, con la mia migliore amica. Appena arrivati in ospedale mi sedetti e vidi un dottore uscire da una stanza e ci disse:

“Siete voi i genitori di Claren Parker?”

“Si, cosa è successo?” chiese la madre.

“Vostra figlia è in coma, potrebbe non risvegliarsi più”.

A quelle parole piansi tantissimo. Claren morì il giorno dopo.

Fine flashback

 

“Stewart sei dei nostri?” mi disse il professore di scienze.

“C-cosa?” dissi balbettando, avevo delle lacrime agli occhi.

“A cosa stavi pensando? A un ragazzo?” a quelle parole si misero a ridere tutti. Dopo la seconda ora, Ross mi disse:

“Kia, tutto bene?” quanto era dolce quel ragazzo.

“Si si, tutto okay...”

“Se hai bisogno di me chiedimi tutto, io ci sarò sempre per te” mi disse dandomi un abbraccio.

Intanto Lexi vide la scena. Pazienza, siamo solo amici, niente di più. Suonò la campanella ed era ora di andare a casa, vedevo continuamente Lexi che mi guardava, non penso che lei sia innamorata di me, ho pensato subito al fatto che io e Ross eravamo così vicini. Brutta strega, mi ha rovinato i momenti più belli della mia vita. Mi mise contro quasi tutta la scuola.

Arrivai a casa non c'era nessuno, probabilmente erano tutti a lavoro. Dentro quella casa solo io non lavoravo, ancora studiavo. Ah giusto, Sarah studiava. Prese giurisprudenza, voleva divetare avvocato. Comunque quel giorno non mangiai niente, avevo lo stomaco chiuso.

Erano le quattro e dovevo cominciare a studiare. Nel momento esatto in cui aprii il diario, mi arrivò un messaggio. Pensai subito che era del gruppo della classe, ma invece no. Era....

 

Ciao peipiss(?)

allora si, il capitolo non è un granché e scusatemi, ma questi giorni ho un sacco da studiare e il tempo vola. Comunque ho messo il flashback, e avete scoperto cosa successe. Nel prossimo capitolo ho tante idee quindi yeee :)

alla prossima xoxo

LudoPanda

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Capitolo 7
*** Quel maledetto messaggio... ***


Capitolo 7: Quel maledetto messaggio...

 

Mi arrivò un messaggio. Pensai subito che era del gruppo della classe, ma invece no. Era di un numero sconosciuto. Chissà chi era. Beh non mi volevo perdere nei pensieri, così lessi le parole scritte da questa persona sconosciuta.

 

Ehi Stewart.. guardati le spalle, attenta potrebbe succederti qualcosa. -Sconosciuto

 

Ma cosa..? Chi era? E perché mi ha detto quelle cose? Nella mente mi frullavano troppe domande, le quali non avevano una risposta.

Decisi di chiamare Jennifer.

“Pronto?”

“Jenny! È successa una cosa!” dissi con un'ansia, e se sapesse chi è stato? Cosa sarebbe accaduto?

“Dimmi tutto baby” disse. Odio quando mi chiama baby, ma a volte mi piace. Se lo dice in pubblico no.

“Mi è arrivato un messaggio da uno sconosciuto in cui dice che devo stare attenta, e che mi sarebbe successo qualcosa.. tu ne sai qualcosa?”

“Ma chi è questo... non farmi continuare, altrimenti dico le peggio cose. Comunque no, non ne so niente” mi disse.

“Ah va beh, fa niente. Domani ti faccio leggere tutto” dissi per poi attaccare. Decisi di chiamare Ross, tanto per fare qualcosa.

“Ehi Kia, come va?”

“Insomma.. mi stanno succedendo un sacco di cose brutte.. tu?” dissi mentre giocavo con il filo della maglietta.

“Io bene.. ma cosa succede? C'entra qualcosa Lexi?” chiese il biondo preoccupato.

“Emh no, non credo.. mi è arrivato un messaggio con scritto che devo stare attenta e blablabla.. domani ti faccio leggere”

“Va bene, se hai bisogno di qualcosa chiama, ci sono sempre”

“Grazie Ross” dissi imbarazzata.

“Di niente, ciao bella” e attaccò.

 

Sono passati tre giorni da quando mi arrivò quello strano messaggio. Io, Jennifer e Ross cercammo di scoprire chi fosse stato, ma niente. Solo tempo perso. Ci stavamo per arrendere, quando all'improvviso mi si avvicinò Lexi, e mi disse:

“Stewart... vedo che ancora non hai imparato la lezione”

“Quale lezione?” aspetta.. mi ha chiamato per cognome un'altra volta.. un indizio..

“Cocca, devi stare lontana da Ross, ancora non hai capito? Lui non ti vuole, lui ama me!”

“Ma chi ti ha detto niente! Io non voglio rubartelo, anzi sai una cosa? Tanto per fartela breve.. lui..” lì mi bloccai. Non potevo dirle che Ross non la ama più. Sarebbe come rivelare un segreto. E io non posso.

“Lui cosa? Non ti esce la voce? Strano!” disse con una risata malefica, sai quelle del tipo muahahaha(?)

“No niente” dissi seccata, per fortuna me ne andai ma vidi Ross che mi disse:

“Ehilà! Che cosa vi stavate dicendo tu e Lexi?” chiese curioso

“Noi? No, niente parlavamo...”

“Di cosa?” chiese il biondino

“Delle scarpe! Prima abbiamo visto un ragazzo indossare delle scarpe orribili!” dissi sbalzando, forse aveva capito che stavo mentendo.

“Kia, io ormai ti conosco, e vedo che stai mentendo!”

“No è così!”

 

Ross POV

Se ne andò. Io non le credevo, sapevo che c'era qualcosa che non voleva dirmi. Così mi diressi verso Lexi, che stava parlando con una sua amica, mi pare era Marissa, la sua “bff”.

“Lexi, devo parlarti” dissi.

“Certo amore, che c'è?” chiese prendendomi le mani.

“Io... beh io... mi chiedevo cosa vi stavate dicendo tu e Kia prima” dissi balbettando un po'.

“Noi? Ah.. eh stavamo parlando di matematica!” disse sorridendo.

“Lexi.. dimmi la verità”

“Okay.. stavamo parlando di te” disse lasciandomi le mani.

“Ah.. ora capisco.. che avete detto?” chiesi.

Non mi disse niente, la campanella le salvò la vita(?).

Dovevo dire a Lexi che non la amavo più.. ormai l'unica cosa che volevo era stare insieme a Kia.. nient'altro mi avrebbe fatto più felice.. dopo le lezioni, andai dal mio migliore amico, Ellington, l'unico che mi capisce davvero.

“Ell! Devo dirti una cosa”

“Spara amico” buttando la sigaretta che stava fumando.

“Voglio lasciare Lexi” dissi velocemente.

“Cosa? Amico, tu non puoi lasciare Lexi, tuo padre ti ammazzerà!”

“Lo so, ma non mi importa, voglio stare con un'altra ragazza”

“Uhhhh e chi è la fortunata?” mi chiese avvicinandosi a me. Sto cominciando a pensare che quello non è normale.

“Una che sta in classe mia, non la conosci”

Dopo dieci minuti che parlavamo, mi convinse a parlare con Lexi. Bene ero finalmente pronto per dirle la verità.

 

Kia POV

 

Non vedevo Ross, chissà che fine avrà fatto. Mi arrivò un altro messaggio, sempre da parte dello sconosciuto. Mi scrisse che tra qualche giorno mi avrebbe fatto del male.. io ormai mi ero fatta una mezza idea di chi fosse... infatti lo scoprii, era...

 

Spazio autrice

ciaaao c:

scusate se il capitolo è un po' mischiato, ma vi ho detto, questi giorni sono molto indaffarata, e le idee fiuu sono partite in vacanza. Comunque Kia ha scoperto chi è, ma penso che voi già lo sappiate. Ne vedrete delle belle ;)

xoxo (baci e abbracci, lol)

LudoPanda

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Capitolo 8
*** Il bacio ***


Capitolo 8: Il bacio

 

Mi arrivò un altro messaggio, sempre da parte dello sconosciuto. Mi scrisse che tra qualche giorno mi avrebbe fatto del male.. io ormai mi ero fatta una mezza idea di chi fosse... infatti lo scoprii, era Lexi. Ormai lo avevo scoperto, era così evidente. Passò qualche giorno e non vedevo nessuno che poteva farmi del male, perché? Riguardava sicuramente Ross. Forse è gelosa. Ma dai, lei gelosa? Ah si forse si...

 

“Ehi Ross! Come va?” dissi mentre mi sedevo su quella panchina.

“Male... non so che fare” disse mettendo le mani davanti alla faccia, forse per nascondere tutto.

“Come mai? C'entra Lexi?”

“Si... vorrei lasciarla, ma temo che mio padre possa cacciarmi di casa” addirittura? Allora deve essere tanto importante per lui!

“Ma perché vuole che stai con lei? Lui non vuole la tua felicità?” dissi.

“No, mio padre vuole solo i soldi, non glie ne importa di me” vedevo degli occhi lucidi. Come lo capisco... anche mio padre fa così, vuole solo i soldi, e di me se ne frega. Perché? Forse vogliono i soldi per mantenere la famiglia, ma con me non lo dimostra.

“Ross, ti capisco, mio padre è uguale, se ne frega altamente di me e dei miei problemi, ma questa è l'età dove si cresce e si hanno più problemi”

“Ma io voglio stare con un'altra ragazza, quella che mi fa sorridere anche quando sono triste, insomma queste cose qui... Lexi no! Lei non mi fa sorridere” disse per poi prendermi le mani. Intanto avevo le guance peggio dei pomodori, perché mi avrà preso le mani? Il vento di quel parco mi scompigliò tutti i capelli, e anche quelli di Ross. Era pomeriggio, e non passeggiava quasi nessuno, strano. Ross mi guardava negli occhi, e io avevo paura di cosa potesse dirmi. Credo lui notò quanto ero tesa. Mi chiese:

“Va tutto bene?” che occhi. Da far sciogliere le persone, anche se è impossibile.

“Si... dicevamo?” gli dissi lasciandogli le mani, non ce la facevo più, avrei continuato ma ero a mille e avevo le mani sudate, mi succede quando sono nervosa.

“Odio Lexi. Mi fa stare male, non voglio più vederla ma...” avevo il cuore in gola. Temevo cosa mi potesse dire. Abbassò la testa e vidi delle lacrime uscire. Era la prima volta che vedevo Ross piangere. Faceva una strana sensazione. Sì, siamo amici da poco tempo, ma mi piace. Amarlo sarebbe troppo, anche se lo vorrei...

“Non piangere ti prego! Mi fai stare male! Io voglio che tu sia felice... se vuoi glielo dico io a Lexi che non la ami più...” quanto ero imbarazzata, nemmeno Dio lo sa.

“No, non ti devi rovinare la vita per me, e non voglio che tu stia in mezzo, ricordi cosa ti ha fatto?” disse.

“Si Ross, ma non voglio che tuo padre ti picchi, e non voglio che Lexi ti faccia qualcosa, quello che ho passato con lei non lo auguro a nessuno” stavo per piangere anche io. Per fortuna resistetti.

“Grazie sei una vera amica” e poi mi abbracciò.

“A cosa servono gli amici? A questo!” ci staccammo da quel caloroso abbraccio. Mi guardò negli occhi, sembrava che volesse fare qualcosa. Si avvicinò a me, ci separavano almeno cinque centimetri. La sua fronte era appoggiata alla mia, i nostri nasi si sfioravano, potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra. Dopo pochi secondi si avvicinò ancora, ma cosa? Voleva baciarmi? No no no no no no no. Lui non poteva amarmi. Anche se io volevo quel bacio, non potevamo comunque. Sentii le farfalle nello stomaco. Ero quasi rimasta senza fiato. Dopo qualche secondo, sentii le sue labbra appoggiate sulle mie.

“Oh ca....volo” pensai.

Dopo diventò un bacio più appassionato. Restammo almeno qualche minuto con le labbra intrecciate(?). Mi staccai, anche se non volevo.

“Non so cosa mi sia preso, scusa” disse abbassando lo sguardo.

“Ciao Ross” lo salutai e scappai. Non potevo crederci. Arrivata a casa, salii e mi rinchiusi in camera. Mi misi a piangere. Non c'è un motivo, non sapevo se erano lacrime di gioia o tristezza. Non ne avevo idea. Sarà innamorato di me?

 

Spazio autrice

Allora ragassuolee, questo capitolo mi piace, ne vado un po' fiera.

Finalmente si sono baciati yeee :)

beh allora vi piace? Forse uno dei momenti più aspettati da tante ahahah :D

Grazie a tutte voi che leggete questa fan fiction :) più di 130 visualizzazioni al primo capitolo :D grazieeeeee :3

xoxo

LudoPanda

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Capitolo 9
*** Finalmente mollata! ***


Capitolo 9: Finalmente mollata!

 

Passarono quattro giorni dopo il bacio tra me e Ross. A scuola non ci scambiammo una parola, ci salutavamo solo. Mi era davvero piaciuto quel bacio, ma lui è fidanzato con quella, non voglio rovinare tutto come al solito.

Quella mattina arrivai a scuola con qualche minuto in anticipo, Ross mi aveva inviato un messaggio in cui diceva di venire prima della campanella, doveva parlarmi. Sicuramente mi doveva parlare del bacio, che per lui è stato un errore. Mi fermai davanti al mio armadietto, la scuola era deserta e subito dopo arrivò il biondo.

“Ehi... scusa ma dovevo proprio parlarti. Partiamo subito dal fatto che non so cosa mi sia preso quando ti ho dato il bacio... ma” lo interruppi subito.

“No Ross, so che per te è stato tutto un errore, e non c'è nessun ma” ero nervosa.

“Si c'è un ma... so che può sembrare strano, ma quel bacio mi è piaciuto” arrossì. Okay... che sensazione strana.

“Anche a me è piaciuto... ma non possiamo rifarlo”

“Perché no? Io ti piaccio?” chiese.

“Cosa? Ma perché me lo chiedi? Stai con Lexi sveglia, non possiamo!” ero a mille.

“C'è un motivo, tu mi piaci e io non voglio stare con quella, io voglio stare con te!” mi disse, sempre prendendomi le mani.

“No... anche tu mi piaci, ma no... non possiamo, devi prima lasciare Lexi” dissi per poi andarmene. Allora gli piaccio davvero? O mio Dio. Cavolo.

 

Ross POV

Se ne andò. Così se ne fregò dei miei sentimenti. Come se non le avessi detto cosa provavo per lei. Vorrei lasciare Lexi, ma la coscienza mi dice che non posso. Mio padre mi fucilerà. Vidi Lexi, era il momento di dirglielo. Le presi il braccio e la bionda esclamò:

“Ahi! Ross mi hai fatto male” disse muovendo la mano sulla pelle dolorante.

“Devo parlarti... non è facile dirtelo però” rimasi a pensare qualche istante.

“Okay dimmi! È qualcosa di brutto?” mi prese le mani, ma io le mollai subito.

“Lexi noi non possiamo più stare insieme... in questo ultimo periodo mi sto accorgendo di non amarti come una volta, non posso mentirti” la vidi. Alcune lacrime scesero dai suoi occhi azzurri. Mi sentivo in colpa, molto, ma per Kia avrei fatto di tutto.

“Cosa? C-cosa? Mi stai lasciando? Ma perché? Io ti amo, ma cosa ti ho fatto?” disse.

“Tu niente... ma mi piace un'altra... scusa” stavo per andarmene ma lei mi bloccò.

“è Kia?” mi si bloccò il cuore. Lo aveva scoperto, e io non volevo.

“No... non la conosci” si vede che stavo mentendo e tanto.

“Ross, tu non mi freghi, è Kia! Va bene, lasciami, la vita è tua e non voglio metterti pressione” forse mi capì.

“Scusa, ma restiamo amici?” dissi aprendo le mie braccia, aspettando un abbraccio.

“Okay... allora amici” disse e poi mi abbracciò. Finalmente ero libero. Non me ne fregava di mio padre, devo scegliere io cosa fare e sto facendo la cosa giusta.

 

Ora di arte.

Kia stava due banchi distanti da me. Volevo mandargli un bigliettino con scritto quello che era successo con Lexi. Ma la professoressa non me lo permise, mi sgridò e mi chiese di seguire.

“Bene ragazzi, ora potete eseguire il disegno!” esclamò la professoressa.

Mi diressi da Kia per dirle tutto. Mi misi vicino a lei e:

“Ross che vuoi? Te l'ho detto che dobbiamo restare amici”

“Volevo solo dirti che ho lasciato Lexi... scusa” dissi facendo finta di alzarmi ma lei mi girò e disse:

“Davvero? Lo hai fatto per me?” aveva gli occhi lucidi, era cotta.

“Si, non lo vuoi capire che voglio stare con te?”

“Io non mi sento pronta, non vorrei rovinare tutto...” la bloccai.

“Tu non rovinerai proprio niente. Sai che io adesso voglio solo te! Ma tu non lo vuoi capire” dissi.

“Ross, anche io ti voglio ma Lexi mi ucciderà!” disse per poi buttare la matita sul banco.

“Tranquilla lei sa che voglio fare, e se ci prova vedi tu” mi abbracciò. Credo che Lexi vide la scena, non ci toglieva gli occhi di dosso.

“Oggi esci con me?” chiesi alla castana.

“Okay” le lasciai un bacio sulla guancia. La professoressa mi richiamò:

“Lynch! Siediti al tuo posto!” odio quando mi richiama. Non faceva altro che fare questo, forse ce l'ha aveva con me.

Passarono le sei ore noiose e vidi Kia con Jennifer e Eveline.

“Ehi ragazze” esclamai.

“Ross, cosa c'è?” chiese Kia.

“Niente volevo salutarvi” mi sorrise e io ricambiai il sorriso.

“Allora oggi alle cinque?” chiesi e lei annuì.

 

Kia POV

Ce ne andammo, Jenny ed Eve mi urlarono nelle orecchie.

“Calmatevi! Sarò diventata sorda” dissi.

“Ti ha chiesto di uscire??” chiese Eve.

“Si, ma voi non dite niente!”

“Ma non stava con Lexi?” chiese Jennifer.

“Si, ma l'ha lasciata” affermai.

“Chissà perché!” esclamò la rossa.

“Jennifer! Va bene lo ha fatto per me, me lo ha confessato”

“Ma ti rendi conto che bello? Esci con Ross Lynch!” gridò Eveline. Erano entrambe felici e si vedeva.

“Io corro a casa, mia madre non vuole che arrivi tardi. Ciao babies” dissi e ci salutammo.

 

Una volta arrivata a casa vidi mia madre e come al solito la salutai. Beh dovevo sbrigarmi, Ross odia aspettare!

Spazio autrice

Ciao babies! Allora, Ross ha lasciato Lexi per Kia! Finalmente eh ahah :3

Buona Epifania! Che vi ha portato la Befana? A me una calza con i dolci :3

Domani rinizia la scuola :( e io non sono pronta :( domani posterò il capitolo nel tardo pomeriggio, purtroppo i mercoledì ho tanto da fare!

Xoxo

LudoPanda

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Capitolo 10
*** L'appuntamento ***


Capitolo 10: L'appuntamento

 

Il tempo volò e si fecero le quattro. Mi feci una veloce doccia, come vestiti indossai dei leggins neri, una maglietta azzurra con scritto “the heart wants what it wants” in nero, e le mie Converse azzurre. Non ero 'sto granché ma mi piaceva questo stile. Poi sistemai i capelli e aggiustai il trucco. Ecco fatto. Mancava solo Ross. Entrò mia madre:

“Kia c'è un ragazzo per te qui sotto... vai fai la tua mossa, è carino” e poi mi fece l'occhiolino.

Io sorrisi e scesi da Ross e mi salutò con un bacio sulla guancia.

“Bellissima come sempre” disse il biondo.

“Grazie... andiamo?” dissi uscendo da casa.

Ci dirigemmo verso la macchina del biondo e mi aprii con gentilezza lo sportello della macchina, insomma un gentleman.

“Dove mi porti?” chiesi curiosa.

“Sorpresa” disse con aria misteriosa.

“Dai sono curiosa dove andiamo?” stavo per scoppiare, volevo assolutamente capire dove stavamo andando. Non che non mi fidassi di lui, ma lo conoscevo da poco e non sapevo se era un maniaco. Che ne sapete, magari era un violentatore. Ma ne dubito, ha uno sguardo così dolce...

“Manca poco non ti preoccupare!” mi rassicurò, toccandomi la coscia.

Quel viaggio durò almeno dieci minuti. Quando arrivammo mi disse:

“Eccoci arrivati. Ti piacerà” disse.

Scesi dalla macchina, lui mi prese per mano e mi portò su un prato, vicino ad un albero molto alto.

“Tada!(?) vieni siediti qui”

C'era una coperta stesa sull'erba verde, che invadeva il prato.

“Wow Ross, io non so cosa dire! È tutto fantastico, ci hai azzeccato in pieno, io amo questi posti!” dissi.

In effetti amo la natura, quei posti mi sanno di romantico. So che può essere strano, ma era meraviglioso, pieno di rose e quel posto era desolato da tutti e da tutto! Ma non sopporto gli insetti, è una cosa che odio! Speravo che non ce ne fossero. Infatti avevo ragione.

“Kia” mi prese le mani “volevo chiederti beh... visto che noi due ci piacciamo... vuoi essere la mia ragazza?”

Io non sapevo cosa dire ero veramente felice! Infatti feci la figura dell'idiota/ebete che non parla.

“I-io... Ross io non so cosa d-dire! Certo che si!” lo abbracciai, e poi lo baciai. Lui ricambiò. Ero così felice! Solo che mi dispiaceva di Lexi, da quanto mi ha detto Ross era un po' dispiaciuta quando lui l'ha mollata. Pazienza, ormai lui è mio.

 

Passammo una bellissima serata. Si erano fatte le otto.

“Ehi Ross, devo tornare a casa” gli dissi mentre lui mi prendeva le mani.

“Okay. Ti è piaciuto?” mi chiese.

“Che domande fai? Certo! Grazie” sorrisi e vedevo la sua bocca inarcarsi, segno che stava sorridendo.

Arrivammo davanti casa mia, ci salutammo e scesi dall'auto per raggiungere la porta. Entrai e notai mia sorella Sarah guardare una cosa alla tv, non so cosa però. Un programma MOLTO strano sui bambini che nascono... ma cosa gliene poteva fregare di nascite di bambini? Lei è sempre così stupida, le importa solo della sua figura, moda e ragazzi.

“Sarah... che fai?” chiesi buttandomi sul divano.

“Non vedi?” mi disse.

“Quanto sei spiritosa... intendevo anche che guardi” odio quando fa così.

“Un programma sulle nascite”

Mi misi a ridere. “Davvero? Tu che guardi i bambini che nascono? Ma se ti fa schifo la vista del sangue come fai?” chiesi.

“Tranquilla, non fanno vedere niente di questo... comunque se intendi perché lo sto vedendo, beh prima di questo c'era American Next Model, era finito, poi hanno messo questo e mi piace... uno non può essere libero di scegliere e cambiare?” ma cosa? Mica gli avevo chiesto la luna. Gli chiesi solo cosa stava guardando e perché.

“Scusami tanto” dissi sarcastica.

Spense la tv. “Come è andato l'appuntamento?” chiese.

“Cooosa? Quale appuntamento?”

“Tu e quel ragazzo” chiese mentre mangiava pop corn.

“E tu come lo sai?”

“Mamma mi ha detto che uscivi con un ragazzo” disse.

“Tutto bene”

Me ne andai di sopra e trovai di mia grande sorpresa mia sorella più grande Nicole, frugare nel mio armadio.

“Che cosa stai facendo?” gridai con un po' d'ira.

“Stavo cercando la mia maglietta dell'Hard Rock. Calmati” mi disse cercando ancora.

“Io non ho nessuna maglietta dell'Hard Rock” dissi.

“Beh si, te la avevo prestata quando eri andata a Londra, ma non me l'hai più ridata. Ti dico solo che l'ho pagata una fortuna, era anche autografata da Bruno Mars” i suoi occhi dicevano tipo: ora ti uccido se non mi ridai ciò che ti ho prestato.

“Io non ce l'ho, l'avrò data a Sarah” dissi chiudendo l'armadio e facendola uscire.

Basta voglio rilassarmi. Non ce la facevo più. Così provai a chiudere gli occhi. In qualche secondo il mio corpo era nelle braccia di Morfeo.

 

Ross POV

Era incredibile quanto amavo quella ragazza. Non immaginate quanto. Beh io sono stato con qualche ragazza, ma non ho mai provato per nessuna di esse quello che io provo per Kia.

Suonai al campanello e trovai mia sorella sorridente, mi perseguitava come una bambina perché stavo uscendo con una ragazza, che mi aprì la porta e mi seguii come una spia. Io dico la gente come ragiona.

“Rydel so che sei curiosa di sapere come è andata, ma potresti scollarti di dosso?” chiesi gentilmente alla mia cara sorellina.

“Daii dimmi tutti i dettagli, voglio sapere TUTTO!” urlò. Mia sorella non è normale, come avrete capito.

“Va bene te la racconto” gli raccontai tutto l'accaduto e lei come al solito urlò di gioia, poi la cacciai dalla mia camera. Ero stanco, così mi misi a dormire, pensando a questo pomeriggio...

 

Spazio autrice

Hola bellissimee! Potete anche uccidermi, l'ho postato in ritardo, ma la scuola è iniziata di nuovo, sono andata a musica e poi ho fatto i compiti. Così per farmi perdonare, l'ho fatto più lungo. Lo avevo già scritto ieri sera questo capitolo, mentre guardavo Breaking Dawn 1 *^*. ma ovviamente l'ho modificato tutto oggi.

Vabbuo, buona scuola a tutte e in bocca al lupo per le verifiche o interrogazioni XD (io ne ho una domani uff)

baci

LudoPanda

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Capitolo 11
*** Quanto cavolo lo amo? ***


Capitolo 11: Quanto cavolo lo amo?

 

“Oh cavolo sono in ritardo!” dissi vedendo l'ora sul cellulare.

Erano le nove e stavo facendo ritardo! Così scesi subito a fare colazione.

“Ma cosa fai Kia?” mi disse mia madre posandosi sulla comoda sedia della cucina.

“Devo sbrigarmi ho fatto tardi!” dissi.

“Kia oggi è domenica! Vuoi per caso andare a scuola di domenica?” disse mia madre.

“Davvero? Va beh, vado di sopra a farmi una doccia” dissi. Ero tutta indolensita, gli allenamenti di ginnastica erano veramente pesanti.

Tornai in camera e mi buttai sul letto. Presi il cellulare e andai su Whatsapp e vidi trecentoquarantacinque messaggi non letti. Wow, non hanno proprio da fare. Ne notai uno di Ross che mi diceva cose sdolcinate. Lo amo troppo. Ne lessi uno in particolare, dove diceva “ti amo come non ho mai amato nessuno”. Rimanemmo a chattare per dieci minuti. Dopodiché andai a fare la doccia. Verso le undici sentii il campanello suonare. Non sapevo chi fosse, forse il postino. Aprii e notai il bel Lynch con delle rose in mano.

“Ross!” gli saltai addosso “non dovevi! Grazie sono bellissime” dissi dandogli un leggero bacio sulle labbra.

“Per te questo e altro” disse il biondo. Bello, simpatico, dolce e romantico. Non potevo chiedere di più. Lo lasciai entrare, tanto per non lasciarlo fuori casa, e vidi mia madre.

“Mamma ti presento il mio ragazzo, Ross!” dissi diretta a mia madre, indicando con le braccia il biondo.

“Piacere” disse Ross stringendo la mano a mia madre.

“Piacere sono Betty!” disse.

Parlammo per cinque minuti, tanto per far conoscere a mia madre il biondino, e salimmo in camera mia.

“Wow hai proprio una bella camera sai?” disse.

“Grazie!” ringraziai.

Restammo qualche secondo abbracciati e mi baciò.

Si era fatto mezzogiorno e io e Ross avevamo fame.

“Che ne dici se andiamo a pranzo fuori?” disse guardando qualcosa al cellulare.

“Ottima idea, prendo la borsa e andiamo” dissi prendendo quest'ultima dentro l'armadio.

“Mamma, noi andiamo a pranzo fuori!” dissi alla mia cara mamma.

“Okay ciao ragazzi” urlò dalla cucina.

Uscimmo e ci dirigemmo verso la macchina di Ross. Era fortunato ad avere una macchina, io neanche sapevo guidare.

“Allora dove andiamo?” chiesi al mio fidanzato. Cavolo quanto è bello dirlo.

“Al ristorante dove andavo sempre l'anno scorso!” disse mentre guardava la strada.

“Come si chiama?” chiesi curiosa.

Mi disse il nome, e una volta arrivati, come al solito fece il gentleman, aprendomi anche la porta del ristorante. Ci sedemmo sul tavolo gentilmente offerto dal cameriere.

“Ross è bellissimo questo posto!” dissi vedendo tutti gli addobbi.

“Lo so, e sapevo che ti sarebbe piaciuto!” disse per poi baciarmi.

Arrivò un cameriere e in poco tempo ci portò i piatti da noi chiesti.

“Wow questo è buonissimo, altro che squisito!” dissi mangiando quella pietanza.

“Si, lo prendevo sempre ma poi ho smesso, era una dipendenza per me!” ci mettemmo a ridere.

Dopo circa due ore andammo via da lì, e Ross mi portò a pattinare, anche se era ottobre, beh pattinare non fa male!

Amavo pattinare, soprattutto con persone a cui tengo. Lui. Il ragazzo che amo da poco, ma mi rende felice.

“Allora sei pronto? Ti avverto sono brava a pattinare!” dissi prendendo le mani al biondo.

“E io ti dico che sono una frana, non me la cavo per niente!” disse mentre rideva.

Amo la sua risata e il suo sorriso.

“Allora ti faccio vedere io come si fa!” gli presi le mani e lui si appoggiò al muretto, mentre cascava come una pera cotta e io mi morivo dalle risate.

“Ross ma che fai!” dissi ridendo, mentre il biondo non si teneva in piedi.

“Non so come si fa! Insegnami, oppure avrò la mia vendetta” mi disse.

“Allora no, rimani qui, non ti insegno niente!” dissi, provocandolo ovviamente.

“Ah si? Vuoi la vendetta? Vendetta sia!” mi prese per i fianchi e mi faceva il solletico.

“Rooss smett-tilaa!” dissi con voce soffocata dalle risate.

“Eh no, insegnami a pattinare, o non la smetto!” disse continuando a ridere.

“Va bene, va bene! Ti insegnerò a pattinare, basta che con il solletico non ci ho più a che fare!” dissi riprendendo il fiato.

Insegnai a Ross come “scivolare” sul ghiaccio, e vidi ottimi risultati solo dopo dieci minuti.

“Wow stai imparando!” dissi.

“Eh si! Grazie piccola” disse prendendomi per i fianchi e baciandomi. Ricambiai il bacio ovviamente.

Uscimmo dalla pista per riprendere fiato, e ci sembrava strano camminare!

 

Mi riportò a casa verso le cinque.

“Grazie per oggi” dissi al mio ragazzo.

“E di che! Per te tutto” disse baciandomi. Ero super felice.

“Tesoro, come è andato il pomeriggio?” chiese mia madre.

“Bene, siamo andati a pranzo e poi alla pista di pattinaggio” urlai a mia madre, perché stavo salendo le scale.

Avevo i piedi a pezzi, così mi buttai sul letto, presi le cuffiette e ascoltai un po' di musica. Chiusi gli occhi, ma qualche secondo dopo mi squillò il telefono, nel senso mi arrivò un messaggio, non so da chi, ma non volevo aprire gli occhi, ormai ero tra le braccia di Morfeo.

 

Spazio autrice

Alukuz babies! Alloraa, che romantici che sono Kia e Ross *^*

Beh nel prossimo capitolo scoprirete cosa dice quel messaggio e da chi è stato mandato.

Oggi sono uscita da scuola con il pensiero di scrivervi subito il capitolo ahah ;)

Alla prossima ciaociao ^-^

LudoPanda 

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Capitolo 12
*** Ho fatto un casino! ***


Capitolo 12: Ho fatto un casino!

 

Mi svegliai, erano le sette e mezza, guardai nel cellulare e vidi un messaggio non letto. Era Ryland, il fratello di Ross, e lessi tutte le parole scritte nel messsaggio.

 

Hey Kia, devo parlarti, che ne dici se ci vediamo? -Ryland

 

Non sapevo cosa dire, non so cosa mi avrebbe detto. Sinceramente non mi andava di incontrarlo, è un bel ragazzo ma non è il mio tipo. Ma che dico? Non so neanche di cosa mi deve parlare e penso a quello!

 

Ciao Ry, mi piacerebbe ma oggi non posso proprio, sono stanchissima! Se vuoi domani dopo scuola, almeno parliamo di più. Saluti -Kia

 

Mi rispose almeno dopo cinque minuti con scritto l'orario. Bene, vedremo cosa mi dirà.

 

Si era fatto tardi, ovviamente dopo aver cenato mi misi il pigiama, mi lavai e andai a letto. Non riuscivo a dormire, difatti mi addormentai a mezzanotte, volevo sapere che doveva dirmi Ryland. L'ansia mi mangiava dentro. Se fosse stata una cosa brutta? Se ci fossi di mezzo io? Se c'entra con Ross? Boh, speriamo nel meglio.

 

L'indomani a scuola, ero molto nervosa. Vidi subito Ross che veniva verso di me:

“Bellissima che hai?” mi chiese il biondo. Notò subito quanto ero tesa.

“Niente perché?” dissi prendendo i libri dall'armadietto.

“Mi sembri ansiosa... abbiamo verifiche delle quali non conosco l'esistenza?” mi chiese.

“No! Però oggi c'è quella di letteratura! Te la sei ricordata vero?” chiesi.

“Si, ma non ho studiato tanto, speriamo vada bene!” disse per poi prendere la mia mano sinistra e per portarmi in classe.

Vidi Lexi che mi guardava con uno sguardo mooolto minaccioso, voleva di sicuro ammazzarmi.

Finì quella noiosa lezione di geografia, Lexi mi venne incontro e mi chiese:

“Bello rubare i fidanzati eh!”

“Cosa? Ma ci stai con la testa?” le chiesi.

“Si, e per quello che hai fatto me la pagherai. Non dovevi rubarmi il ragazzo, Stewart guardati le spalle” a quel punto mi tornò in mente quel messaggio sconosciuto.

“Hai idea di cosa sto provando io in questo momento? Tutte quelle cose che mi facevi? Tu non sai come mi sento! E grazie per quel messaggio, mi guarderò le spalle” dissi per poi uscire dall'aula.

Mi scocciava stare un altro anno con quella.

Vidi la mia migliore amica allontanarsi da un ragazzo, mi pare si chiami Luke, non ricordo, e le chiesi:

“Hey Lanter hai fatto colpo?”

“Ciao Stewart, no comunque siamo solo amici, ma sono sicura che gli piaccio” disse ridendo. Andammo al bar della scuola e lì incontrammo un paio di amici con cui scambiammo qualche chiacchiera e poi me ne andai a casa, la giornata era finita.

Aprii la porta di casa, poi mi preparai il pranzo e mi misi un po' in camera, a cavoleggiare col cellulare, come al solito.

“Oh no!” esclamai in fretta e furia mentre mi ero ricordata che avevo l'incontro con Ryland alle tre e mezza, ed erano le tre e un quarto. Presi la borsa e corsi fuori di casa, il tempo di arrivare al parco e vidi Ryland sedersi su una panchina, mi avvicinai.

“Ryland!” esclamai abbracciandolo, mi sedetti.

“Allora come va?” chiese lui.

“Tutto bene... ma cosa dovevi dirmi di così tanto importante?”

“Beh Kia... ho scoperto che ti sei messa con mio fratello” mi disse con aria molto triste.

“Ryland... io volevo dirtelo, ma Ross e io abbiamo deciso di non dirlo a nessuno per un tot di tempo” dissi guardandolo negli occhi. Aveva dei bei occhi, color nocciola/verdi.

“Beh, l'ho scoperto dai messaggi di Ross... mi ha prestato il suo cellulare e vidi le parole che vi dicevate” disse.

“Sono mortificata, non volevo creare casini”

“Tu sai che mi piaci, ma fa niente, la colpa non è tua è di mio fratello. Kia ora vado, ho da fare, era solo per dirti tranquilla” disse per poi salutarmi e andarsene da qualche parte.

Ero rimasta un po' shoccata (scusate non so come si scrive :/) e poi avevo paura di aver creato casini con il rapporto di Ross e Ryland...

Tornai a casa rattristata, feci del tutto per chiamare Ross, l'ho chiamato circa quattro volte e mandato messaggi ma niente. Forse avrà il cellulare scarico.

Finalmente dopo mezz'ora mi richiamò:

“Kia, cosa c'è?”

“Ross, Ryland ha scoperto tutto” dissi con le mani in bocca.

“Lo so... abbiamo litigato” disse.

“Cosa? Avete litigato per colpa mia? Ross tu e tuo fratello avete un bellissimo rapporto, non dovete rovinarlo per me!” dissi quasi urlando.

“Calmati, lui dice che è colpa mia e non mi parla più”

“In dieci minuti sono lì e chiariamo ok?” chiesi al biondo.

“Va bene, ciao” attaccai e mi diressi verso i Lynch.

In men che non si dica ero lì, a suonare il campanello. Un attimo dopo mi aprii Rocky.

“Kiaaaaa!” mi abbracciò. Perché era così felice di vedermi?

“Ciao Rocky, come mi felice? Hai preso un bel voto in matematica?” dissi ridendo.

“A parte quello, si ho preso C. comunque so che tu e Rossy vi siete messi insieme!”

“Si... dopo ti spiego una cosa, dov'è Ross?” chiesi e lui mi rispose indicando la cucina.

Mi avviai in cucina e vidi Ross seduto al tavolo con le mani in mano.

“Ross” dissi “è tutta colpa mia se avete litigato”

“No, è colpa mia, andiamo di sopra, chiariamo tutto” disse per poi dirigersi in camera di RyRy.

“Ryland esci c'è Kia!” urlò Ross.

E in men che non si dica Ryland uscì dalla camera e mi vide.

“Dobbiamo parlare, tutti e tre insieme però” dissi.

“Io non parlo con lui” disse Ryland guardando il fratello minaccioso.

“Ma che hai contro di me? E soprattutto cosa hai in testa? Il legno? Questoè un comportamento da ragazzini!” disse Ross.

“Vabbè dai parliamo” dissi io interrompendo la lite.

Spiegai tutto e chiarimmo tutto in poco tempo. Per fortuna fecero pace.

 

Spazio autrice

Hola a todos! Ok scusate sono quasi le sei, ma tra poco devo andare in palestra, sono uscita da scuola alle quattro, la connessione è andata in vacanza e il tempo è volato. Ormai avrete capito cosa si saranno detti i due fratelli e Kia!

Alla prossima ciao :)

LudoPanda

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Capitolo 13
*** Arrivi... ***


Capitolo 13: Arrivi...

 

Ero felice che le cose si chiarirono con Ross e Ryland, in fondo meglio essere fratelli che litiganti. Era mercoledì, e faceva un caldo, anche se l'inverno era vicino!

Dopo una 'bellissima' giornata di scuola, me ne tornai a casa.

Mia madre era arrabbiata per qualche stupido motivo. Mi urlava contro, ma che ne so, quella è tutta matta.

Mio padre era sempre a lavoro, motivo per il quale non lo vedevamo mai ed ecco spiegato perché non ci ero molto legata.

Le mie sorelle Nicole e Sarah, una stava studiando per un esame di legge, l'altra stava vedendo la tv. Poi ci sono io, che mi annoiavo a morte. Così decisi di fare la cattiva ed entrare in camera di Sarah.

“Toc toc... c'è nessuno?” dissi aprendo piano la porta.

“Kia! Vattene! Tra due giorni ho un esame e non voglio essere bocciata per colpa tua!” disse per poi sbattermi la porta in faccia e chiudere a chiave. Che cattiva.

“Nicoleeee” urlai correndo e catapultandomi sul divano.

“Che vuoi?” disse seccata mia sorella. Come vedete, i Stewart sono molto sorridenti.

“Mi annoio, facciamo qualcosa?” dissi spegnendo la tv.

“Ma sei matta? Stavo vedendo l'ultima puntata di The Big Bang Theory!” gridò mentre riaccendeva la tv “Io devo vederlo, incontrati con Jennifer o Eveline... oppure esci con il tuo ragazzo no?!”

“Va beh, qui dentro siete tutti dei morti” dissi.

Salii in camera, chiamai Ross per uscire, ma non poteva, aveva il dentista. Chiamai anche Jennifer, ma doveva uscire con il suo nuovo ragazzo, Luke quello dell'altra volta. Secondo me quello è matto, si è fatto mezza scuola! Chiamai Eveline, ma ovviamente non rispose, tiene sempre il cellulare spento.

Non volevo chiamare altri, avevo tantissimi amici, ma non mi andava.

Si erano fatte le sette e mezza, e io stavo suonando qualcosa al pianoforte. Poi scesi giù per scrocchiare qualcosa di nascosto in cucina. Ma mamma mi beccò.

“Kia non rovinarti la cena!” esclamò togliendomi quello che stavo per addentare.

Io mi sedetti sul divano, ma il tempo di farlo suonò il campanello.

“Harry!” urlai abbracciando il ragazzo davanti a me.

“Sei sempre la solita!” disse il ragazzo moro, con degli occhi azzurro cielo.

Vi starete chiedendo chi è quel ragazzo. Si chiama Harry, veniva da Londra, andavamo a scuola insieme, ma io per quel che è successo me ne andai, e lui mi promise di venirmi a trovare in America. Era il mio migliore amico, e lui le promesse le mantiene sempre.

“Che ci fai qui?” esclamai facendolo entrare.

“Ti ricordi quella promessa in aereoporto? Quella in cui ti avevo detto che ti sarei venuto a trovare? Bene, eccomi qua. Ma c'è anche altro: l'azienda di mio padre si è trasferita da poco in California, qui a Los Angeles e con lui ci siamo mossi anche noi” disse.

“Oddio! Che bello sono super felice!” gridai dalla gioia, penso che mi si sarebbero rotte le corde vocali se urlavo ancora un po'.

“Salve signora Stewart!” esclamò Harry alla vista di mia madre.

“Harry! Chiamami Betty” sorrise “ma che ci fai qui a Los Angeles?” chiese mia madre.

“Ci siamo trasferiti” disse Harry mettendo il braccio attorno alla mia spalla.

“Vedi? Che ti avevo detto mamma! Mi sarebbe venuto a trovare!” dissi io.

“Bene! Harry vuoi rimanere a cena?” chiese mia madre al moro.

“Si dai! Rimani?” chiesi io.

“Visto che siamo molto incasinati, perché no!” esclamò Harry.

 

Durante la cena:

“Harry, in quale scuola ti sei iscritto?” chiese mia madre mentre si metteva dell'acqua nel bicchiere.

“Alla L.A. High School” rispose Harry.

“Wow è dove vado io!” esclamai io.

“Così andrete a scuola insieme!” disse mia sorella Nicole.

“Penso proprio di si!” esclamai io.

 

Una volta finita la cena, Harry se ne andò e io mi misi subitoa letto.

Il giorno dopo:

“Ehi biondo!” urlai dall'entrata e Ross si girò.

“Ehi princess” disse il biondo dandomi un veloce bacio sulle labbra “chi è lui?”

“Lui è Harry! Harry lui è Ross” dissi rivolgendomi al moro.

“Ciao Ross, vedo che state insieme!” disse Harry.

“Si... come vedi stiamo insieme” disse Ross.

“Bene ora andiamo sta per iniziare la lezione” dissi per poi andare nell'aula di musica.

 

Ross POV

Quel tipo non mi piace. Non so chi sia e da dove venga!

Durante la lezione di musica, stava tutto il tempo attaccato a Kia.

Mi faceva andare in bestia.

Suonò la campanella e mi diressi verso Kia, che ovviamente stava parlando con quello... come si chiamava... Harry.

“Kia devo parlarti” dissi per poi trascinare la mia ragazza verso di me, vicino ai bagni.

“Senti si può sapere chi è quello?” chiesi io.

“Ross... non fare il geloso! È un amico che viene da Londra, è venuto ieri dall'Inghilterra, e poi non mi piace!” disse.

“Sei sicura? Ti sta tutto il tempo attaccato come una sanguisuga! Ti dico solo che quel tipo non mi piace”

“Ross, lui è nuovo, credo sia la prima volta che viene in America e non conosce nessuno, ne le usanze americane! In Gran Bretagna tutto è diverso da qui! Non devi preoccuparti, gli farò conoscere qualcuno e starà con esso!” disse la castana davanti a me. Forse mi sbagliavo, non poteva piacergli, anche se era carino.

“Bene Harry, noi ora andiamo al bar vuoi venire con noi?” chiese Kia a quello.

“Perché no!” rispose Harry, e ci dirigemmo al bar per prendere qualcosa, tanto mancavano venti minuti alla seconda ora.

“Allora Ross... vivevi qui prima?” chiese Harry. Ma perché voleva chiedermi da dove venivo?

“No, vengo dal Colorado, mi sono trasferito qui quando Kia è andata a Londra... ma perché questa domanda?” chiesi incuriosito.

“Mi sembri inglese!” esclamò.

Io inglese? Ma cosa gli frulla per la mente?

Passarono (per fortuna) quei venti minuti, e noi andammo in palestra, ora di ginnastica.

 

Kia POV

Ma perché Ross faceva così? Forse era geloso? Mah, i maschi sono tutti uguali.

 

Spazio autrice

Ciaaao! Visto che io il sabato non vado a scuola, appena mi sono svegliata ho cominciato subito a scrivere il capitolo. Come avrete letto, c'è un nuovo arrivo, Harry. Un ragazzo inglese il quale è amico di Kia. Vabbuo, io vado. Alla prossima :)

xoxo

LudoPanda

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Capitolo 14
*** Ti amo! ***


Capitolo 14: Ti amo!

 

Kia POV

Ma perché Ross faceva così? Forse era geloso? Mah, i maschi sono tutti uguali.

Passarono quelle sei ore di inferno, e ce ne andammo tutti a casa. Harry venne a casa con me, perché, lui spaesato come è, non riuscirebbe mai a trovare la strada di casa.

“Mamma sono a casa!” urlai aprendo la porta.

“Ciao ragazzi, allora cosa volete per pranzo?” chiese mia madre.

“Per me è uguale!” esclamò Harry. Era un bel ragazzo, ma non era il mio tipo. Era solo il mio migliore amico.

“Ti va bene la pasta?” chiesi al ragazzo e lui annuì.

“E pasta sia” disse la mia cara mammina.

Intanto che cuocesse la pasta, io e Harry andammo in camera mia, non so perché, ma va beh.

“Hai davvero una bella camera” disse Harry, girandosi intorno.

“Grazie” risposi con gentilezza. Forse non so se si era notato, ma sono super timida, ma con le persone che conosco no.

Sentimmo un urlo da sotto, era mamma che ci avvisava che il pranzo era ormai in tavola.

 

“Davvero buona Betty!” esclamò Harry mentre mangiava la sua porzione di pasta.

“Grazie” disse mia madre.

Una volta finito, io e il moro decidemmo di studiare qualcosa.

 

“Cosa abbiamo per domani?” chiese il moro prendendo il diario.

“Domani... abbiamo storia, scienze e matematica” risposi io.

“Ye le mie materie preferite” disse Harry, era ironico ovviamente.

Studiammo per circa due ore, poi Harry se ne andò. Strano non era da lui andarsene presto, ma va beh, avrà i suoi impegni.

 

Ricevetti una chiamata da Ross e risposi in men che non si dica.

“Ehi Ross!” esclamai al biondo, dall'altra parte del telefono.

“Ciao bellissima, senti ti va se stasera andiamo a cena fuori?”

“Certo Ross! A che ora?” chiesi.

“Ti passo a prendere alle otto va bene?” chiese il biondo.

“Va bene, a dopo Lynch” chiusi la chiamata e avvisai mia madre che stasera sarei uscita.

Mancava ancora qualche ora, quindi decisi di accendere la tv e guardare The Big Bang Theory.

 

Mi arrivarono due messaggi, uno di Ross e uno di Harry. Ovviamente vidi prima quello di Ross.

 

Kia, oggi andiamo in un bel ristorante elegante, quindi vestiti bene, sai non si sa mai, e a stasera<3 -R

 

Wow mi portava in un ristorante elegante! Decisi di andare subito a vedere cosa mi sarei messa.

Dall'armadio tolsi due vestiti abbastanza eleganti.

Il primo era tutto blu, lunghino, con qualche finitura nera ai bordi delle maniche lunghe, e poi brillava un po'. Il secondo era bianco e nero, corto fino a metà coscie, ma era bellissimo. Alla fine decisi di mettere il secondo, con un tacco nero.

Erano le sette, dovevo cominciare a prepararmi. Feci una veloce doccia, mi vestii, mi truccai con eyeleiner, mascara, ombretto bianco mischiato con un nero, e un rossetto rosso. Alla fine sistemai i capelli, li abboccolai tutti. Fatto, ero pronta. Il tempo di fare tutte queste cose, si fecero le otto e Ross mi mandò un messaggio con scritto “Scendi”. Presi la mia borsa nera elegante, e uscii da casa per andare da Ross. Mi aspettava appoggiato alla portiera della macchina, e appena mise il suo sguardo sul mio, beh non riuscì più a parlare.

“Wow! Sei WOW!” esclamò Ross, squadrandomi dalla testa ai piedi.

“Grazie, anche tu sei WOW!” esclamai anche io, e ridemmo tutti e due. Lui era vestito con uno “smoking” (se si chiama così), cioè giacca e cravatta.

Un tragitto in macchina di dieci minuti, ed eravamo a destinazione. Entrammo nel ristorante, mano nella mano, e un cameriere ci diede un tavolo per due.

“Ross, è molto elegante questo posto, pagherai una fortuna!” esclamai io, ammirando il posto.

“Non ti preoccupare, i soldi non mancano” disse e mi fece l'occhiolino. Io sorrisi, e lui ricambiò.

Ogni tanto ci scambiavamo qualche bacio, e poi arrivò un cameriere e ci chiese cosa volevamo ordinare.

Ci arrivarono i piatti in poco tempo, ed erano tutti squisiti.

 

“Grazie, è tutto fantastico!” dissi a Ross, mettendo la mano sul tavolo, e lui mise la sua sulla mia.

“Per te tutto” disse, per poi baciarmi.

Alla fine uscimmo da quel bellissimo ristorante, e Ross mi portò sulla spiaggia. C'erano due tavolini con le sedie, e un divanetto.

“Wow! È bellissimo di notte!” esclamai io.

Ci dirigemmo verso il divanetto, e ci coccolammo per qualche minuto.

Ad un certo punto Ross si gira verso di me e mi porge una scatolina.

“Questo è per te” disse porgendomi la scatolina.

La aprii e dentro vidi un anello, con un cuore sopra, tutto brillantato argento.

“Oh mio Dio Ross! Grazie ti amo!” dissi io abbracciandolo e poi gli lasciai un bacio “è bellissimo! Grazie!” quasi quasi mi potevano sentire fino a Miami per quanto urlavo.

“Prego, anche io ti amo” rispose il biondo davanti a me.

 

Spazio autrice

Ciaaau. Scusate se è cortino. Allorrrasss, che bel pezzo finale eh :)

Ross e Kia sono super romantici (Ross ancora di più), maquesto capitolo è bellissimo, mi piace. Siamo già al capitolo 14 con più di 200 visualizzazioni solo al primo! Grazie a tutte :3

buona domenica :)

LudoPanda

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Capitolo 15
*** Ma cosa...? ***


Capitolo 15: Ma cosa...?

 

Eravamo tornati a casa, dopo quella romantica serata. Ero stanchissima e quindi mi misi subito a letto. Prima di addormentarmi definitivamente, controllai i messaggi sul cellulare, ne avevo uno ancora non letto. Era quello di Harry. Me lo aveva inviato quando Ross mi aveva chiesto di andare a cena fuori. Il messaggio diceva questo:

 

“Hey Kia, vorrei dirti qualcosa... ma non posso farlo qui, devo parlarti di persona. -H”

 

Emh... cosa dovrebbe dirmi? Speriamo qualcosa di bello.

 

Il giorno dopo:

Non avevo visto Harry, non so che fine abbia fatto. Era venuto a scuola? Beh penso di no, non era presente in classe. Forse era venuto e se ne era andato subito.

Arrivò la quinta ora, e Lexi si avvicinò a me chiedendo:

“Stewart! Aspetta!” stava quasi correndo.

“Cosa c'è?” chiesi io alla bionda.

“Chi è quel ragazzo carino che ieri stava con te?”

“Chi? Harry?” chiesi.

“Ah si, Harry... dimmi qualcosa su di lui” disse lei. Era interessata? Ahahah a pensarci mi viene da ridere.

“Sei interessata a lui?” chiesi gentilmente.

“N-no... okay si, voglio sapere ogni minima cosa su di lui, insomma da come ha detto sei il suo migliore amico” disse la bionda.

“Va bene. È inglese, viene da Londra, il suo colore preferito è il rosso, il suo cibo preferito sono le lasagne, ama i cani........” e dissi molte altre cose sul suo conto.

“Okay grazie! Senti... non mi potresti aiutare con lui?”

“Emh... perché dovrei farlo?” chiesi.

“Perché se non mi aiuti, tutta la scuola sarà contro di te” disse avvicinandosi. Ma cosa voleva? Non le bastava avermi rovinato gli anni passati?

“Solo?” chiesi.

“E il tuo fidanzatino farà una brutta fine” disse, sembrava una maniaca. Ma che dico, lei lo è.

“Va bene,ti aiuto. Ma non toccare Ross” dissi, per poi andarmene.

 

 

“Sono a casaaaa” urlai chiudendo la porta di casa.

“Ciao sorellì” disse mia sorella. Mi chiama sempre così, che ci devo fare.

“Che ci fai tu qui? Non sei all'università?” chiesi a Sarah mentre prendevo qualcosa dallo zaino.

“Sono uscita prima, avevo mal di testa”

“Vedo che hai mal di testa!” esclamai a essa, stava mangiando schifezze davanti la televisione.

“Guarda che l'università mette molto mal di testa, specialmente se prendi legge” disse lei, aprendo una merendina.

“Lascia stare quelle schifezze! Poi ti chiedi del perché ingrassi...” dissi.

“Lascia perdere, voglio stare male, odio studiare” mi misi a ridere.

 

Salii in camera dopo pranzo, e decisi di chiamare Harry, che fine avrà fatto?

Dopo qualche squillo rispose:

“Ciao Harry! Come mai non sei venuto oggi a scuola?”

“Scusa, ma sto male” disse con voce raffreddata.

“Ah...che hai?”

“Raffreddore e febbre, peggio di così non poteva andare” disse il moro.

“Non ti preoccupare, tu sei forte, non ti ammali quasi mai! Senti ma per quella cosa del messaggio... cosa dovevi dirmi?”

“No niente, te ne parlerò quando starò meglio” disse.

“Va bene... comunque hai un'ammiratrice segreta”

“Davvero? E chi è?”

“Eh te lo dirò quando starai meglio!” esclamai io ridendo un po'.

“Dai! Dimmelo per favore!”

restammo a parlare per qualche minuto, poi attaccai la chiamata, ovviamente non dissi chi era la sua ammiratrice, Lexi.

Boh, mi domando come a Lexi, possa piacere Harry. Non dico che è brutto, anzi è bello, ma non ci vedo niente di particolare... è come gli altri ragazzi!

Non avevo fatto niente dopo, inutile raccontarvi.

 

Erano passati due giorni da quando Harry mi mandò quel messaggio, io non sapevo di cosa parlava.

Questa mia ansia si attaccò ancora di più quando Harry varcò la soglia della porta dell'edificio scolastico. Eccolo che arriva, pronto a darmi questa notizia.

Ma qualcuno mi prende per il braccio e mi porta a se.

“Ross, scusa ma devo fare una cosa, oggi pomeriggio posso venire da te?” chiesi.

“Va bene, ma che devi fare?” chiese il biondo.

“Devo parlare con Harry” appena sentì quel nome sbuffò.

“Perché? Ti piace e mi lasci per lui?” disse il biondo, era preoccupato.

“Scherzi vero? Devo parlargli di una ragazza, oggi ti spiego” dissi dandogli un leggero bacio sulle labbra bellissime che aveva, e corsi da Harry.

“Ehi Harry aspetta, che devi dirmi?” chiesi, neanche il tempo di salutarlo.

“Dalle mie parti quando ci si vede, si saluta sai?” disse un po' divertito.

“Si si okay, ma devi dirmi quella cosa no?” dissi.

“Ah, si. Posso dirtela dopo?” chiese. Ma cosa...? l'ansia mi mangiava dentro, e lui doveva dirmelo dopo? Stiamo scherzando vero?

“Ma cosa? No! Dimmelo ora dai!” insistetti, ma lui non abboccò e se ne andò, senza neanche salutarmi.

“Le buone maniere se ne sono andate in vacanza” dissi a bassa voce.

Non ce la facevo più, quelle ore dovevano finire.

 

Spazio autrice

Babiesssss :)

Okay, odiatemi, ma sono le 18 e non ho fatto in tempo a mettere il capitolo, ho troppo da fare, tra compiti studio musica etc non ho neanche il tempo di pensare a me! Scusatemi ancora.

Avviso: domani ho l'open day della mia scuola, e devo fare da “cicerone” per quasi due ore, quindi non so se aggiornerò, ma vi prometto farò del mio meglio. Scusate, ma purtroppo in mezzo alla settimana è sempre stressante.

Okay poi sembro una stupida, vi saluto e buona settimana :)

LudoPanda

 

 

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Capitolo 16
*** Non può essere! ***


Capitolo 16: Non può essere!

 

Non ce la facevo più, quelle ore dovevano finire.

Harry mi aveva trattato male, diciamo. Ma perché? Forse era scocciato, così chiesi spiegazioni.

Erano le 13:55, quando incontrai il ragazzo inglese all'armadietto.

“Harry! Ma perché prima mi hai risposto così? Cosa ti ho fatto?” chiesi, avevo un'aria triste, e penso che lui se ne accorse.

“Non ti ho risposto male, sei tu che insisti” disse per poi chiudere il suo armadietto.

“Almeno spiegami cosa dovevi dirmi” gli dissi.

“Te lo dirò oggi pomeriggio, ora non posso” che deve fare? “...devo andare a casa, tra poco ho il dentista ciaoo” se ne scappò. Sapevo che stava mentendo, e che non me lo avrebbe detto oggi pomeriggio.

Vidi Lexi dirigersi verso di me:

“Stewart!”

“Lexi... cara Lexi... che vuoi?” dissi con un'aria abbastanza scocciata.

“Allora ti ha chiesto di me?” chiese la bionda.

“Emh no, devo parlarci ancora, stamattina mi sembrava piuttosto incavolato” dissi per poi andarmene. La salutai, e corsi via da scuola, verso casa.

Ma Ross? Che fine aveva fatto? Gli mandai un messaggio con scritto:

 

“Rossy! Dove sei? Oggi non ti ho più visto a parte in classe”

 

non sapevo che scrivere, ma va beh.

Dopo due minuti rispose:

 

“Kia! Scusa ma oggi non mi sentivo tanto bene, sono andato a casa e ora sto lì :/”

 

Dopo dieci minuti che camminavo tornai a casa.

 

Erano le quattro. E Harry doveva chiamarmi, ma non ricevetti nessuna chiamata e nessun messaggio da esso. Boh forse si sarà dimenticato, è un tipo scordarello.

Provai a chiamarlo, ma aveva la segreteria, come al solito.

 

Dalla finestra della mia camera vidi il postino infilare la posta nella buca delle lettere. Così corsi a prenderle, aspettavo dei biglietti per una sfilata, ma so che non sarebbero mai arrivati.

Corsi ad aprire alcune di queste, tante per papà, due-tre per mamma, una per Nicole e Sarah, e una era per me.

C'era scritto: Per Kia Stewart, da Harry.

La aprii subito. Vidi un cuoricino attaccato, mi faceva sempre ridere, non so perché. Mi sbrigai ad aprire e dentro trovai una lettera, da leggere. C'era scritto:

 

“Ciao Kia... so che questa può sembrare una follia, ma tu mi piaci da quando ti ho visto. Diciamo dall'anno scorso. Scusa ma non trovavo modo di dirtelo, per messaggio neanche e quindi mi sono limitato di scrivere qui. Spero che questo non rovini la nostra amicizia, e so che tu non ricambi gli stessi sentimenti per me, e che sei fidanzata con Ross, ma tra noi non cambierà nulla.

Baci

Harry”

 

WOW!!! Piaccio al mio migliore amico... non avrei mai pensato di dirlo. È molto strano. Anche io provavo qualcosa per lui, ma poi abbiamo deciso di essere migliori amici. Non sapevo se rispondere o no... ma per non sembrare maleducata, risposi con un messaggio.

 

“Ciao Harry... mi è arrivata la tua lettera, e mi è piaciuta! Grazie per le belle parole, ma purtroppo non ricambio lo stesso, sono felicemente fidanzata, e tra noi non deve cambiare niente. Siamo ottimi amici, e tu per un po' mi sei piaciuto, ma ora non più... scusa ma è la verità. Però hai una ammiratrice, e se vuoi posso dirtelo. -Kia”

 

rispose dopo cinque minuti.

 

“Beh... scusa ma dovevo dirtelo! Spero che tu non sia ancora arrabbiata con me.

Chi è?”

 

risposi dicendo “Lexi Partwayne” e lui fece la faccina scioccata, come per dire COSA?!?!?!?

restai a chattare per tanto tempo con Harry.

Ma ovviamente ero ancora un po' scioccata, non sapevo come comportarmi.

 

La sera arrivò e io, per la stanchezza, mi appisolai, ma ovviamente stavo dormendo profondamente.

La mattina seguente, a scuola vidi Ross che mi mandava sempre baci, come fa sempre, e Harry che dava occhiatacce a me, Ross e Lexi. Mi veniva da ridere.

 

“Bene ragazzi... andate a pagina cinquantatre” esclamò la professoressa di chimica.

Intanto vidi Lexi scrivere qualcosa, era un bigliettino. Dopo un po' mi lanciò quest'ultimo e lo lessi. C'era scritto se avevo detto a Harry quella cosa. Io risposi di si. Provai a lanciarlo, ma la professoressa si girava sempre, e fallivo. Lo lanciai ma cadde a terra, lontano dal banco di Lexi. Lei stava all'ultimo banco e io al primo. Diciamo che eravamo distanti.

“Stewart cos'hai in mano? Un bigliettino?” chiese la professoressa.

“Emh no è un pezzo di carta!” esclamai, Lexi si stava facendo una risata. L'avrei uccisa all'istante.

La professoressa non mi misi note o altro, ma prese il bigliettino e lo buttò al cestino. E Lexi rimase con il pensiero, se Harry la amava o no. Cosa dovevo fare?

 

Spazio autrice

Okay, ciao! Potete dirmi tutto, la colpa è mia se non aggiorno da due-tre giorni, ma per oggi ho avuto venti pagine di storia da studiare, ma devo dire che è andata bene :)

e lo studio mi massacra, abbiate pietà di me. il capitolo fa un po' pena, ma non ho tante idee.

Alla prossima e vi giuro aggiornerò più spesso!

Ciao ciao :3

LudoPanda

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Capitolo 17
*** Stupida influenza... ***


Capitolo 17: Stupida influenza...

 

Cosa dovevo fare?

Sicuramente dovevo dire di Harry a Lexi, ma non credo funzionerebbe. “tentar non nuoce”. Me lo diceva sempre mia nonna, prima di trasferirsi in Florida. Sì, ho vissuto in Florida quasi tutte le mie estati, i miei nonni vivono ancora lì.

Comunque ci avrei provato.

Aspetta! Ma Harry già sa di Lexi! Che stupida mi ero scordata.

 

Ero pronta. Vi starete chiedendo per cosa no? Ero pronta per andare da Ross, povero erano giorni che aveva quella brutta influenza. I suoi genitori erano andati in Colorado con i figli, ma Ross era rimasto a casa, non voleva partire. In quei giorni faceva un po' di fresco, sui 15°.

Chiesi a mia madre se potevo rimanere a dormire da lui, visto che rimaneva solo fino al giorno dopo. È stato tre giorni a casa da solo con la zia, che poi è dovuta ripartire per il Colorado.

 

Suonai il campanello. Mi aprì il biondo, con un pigiama e spettinato, ma era comunque perfetto.

“Come stai biondo?” chiesi al ragazzo davanti a me, lo stavo per baciare, ma lui mi respinse.

“Perché mi hai respinto?”

“Non voglio che ti prendi l'influenza a causa mia” disse il biondo passandosi una mano sulla fronte. Cucciolo, si preoccupava per me!

“No Ross, io sono qui per te, se mi ammalo fa niente!” dissi.

Ci sedemmo sul divano, lui non riusciva neanche a camminare.

“Vuoi vedere un po' di televisione?” chiesi al biondo sdraiato sul divano.

“Si, ma abbassa perché mi fa male la testa” disse.

Accesi la tv e misi un canale a caso, dove c'era “MasterChef Australia” e io amavo quel programma, e vedevo che piaceva anche al mio fidanzato. È bellissimo poter dire fidanzato.

Di solito MasterChef dura un'oretta, ma era la puntata finale e durava un'ora e mezza.

“Lo sapevo che vinceva Jack!” esclamò di colpo Ross, da sdraiato a seduto.

“Mi hai fatto prendere un colpo! Io speravo che vincesse Miranda!” esclamai con il broncio.

“Era forte, ma non avrebbe mai vinto, neanche se avesse fatto la pasta più buona del mondo” disse Ross “posso andare a letto mamma?” e si mise a ridere.

“Che ti ridi, stai male devi andare a letto!” esclamai io aiutandolo ad alzarsi.

“Ce la faccio tranquilla” provò ad alzarsi ma fallì del tutto.

Lo aiutai ad alzarsi, e lo aiutai anche ad andare a letto.

“Ma perché tutto a me?” chiese Ross mentre eravamo distesi su suo letto a due piazze.

“A te? Perché a me non succede mai niente?” dissi al biondo mentre guardavamo il soffitto.

“Bene! Sono le sette e devi prendere la medicina che mi ha lasciato tua madre” dissi al biondo, alzandomi per prendere la medicina.

“No ti prego! La odio! Preferisco morire schiacciato da un autobus piuttosto che prendere quella medicina schifosa” disse il biondo mentre si copriva la bocca con il cuscino azzurro che aveva.

“Ross con questa ti sentirai meglio e ti calerà la febbre vedrai!” esclamai mentre cercavo di mettere in bocca quella pasticca.

“No non ci riuscirai” disse Ross intento a scappare, ma le forze non le aveva e quindi cadde.

“Te l'ho detto che avrei vinto io! Dai apri la bocca” dissi.

“A una condizione”

“Quale?” chiesi.

“Baciami” disse il biondo.

“Hai detto tu che non vuoi che io ti baci” dissi mentre mi rialzavo.

“Ma io scherzavo! Dai ti prego! Uno solo”

“Prima la pasticca e dopo ti prometto che avrai il bacio” dissi a Ross.

“E va bene” rispose. Aprì la bocca e prese la pasticca e cominciò a sbuffare “questa pasticca fa schifo, la odio” mi misi a ridere.

“che ti ridi? Fa schifo assaggiala!” esclamò il biondo spettinato. Gli diedi il bacio che gli avevo promesso e si mise a dormire.

Passò un'ora e io ero in salotto a vedermi Bake Off UK. Amavo i dolci, ma non potevo mangiarli volevo dimagrire, anche se pesavo 59 chili.

Sentii dei rumori, era Ross che apriva la porta.

“Come ti senti?” chiesi al biondo alzandomi per andare a misurare la febbre con la mano.

“Meglio, ma mi sento ancora la febbre e mi fa male la gamba” disse toccandosi la gamba.

“Come mai?”

“Basket. Non dico altro” disse sedendosi sul divano.

“Sono le otto, vuoi mangiare qualcosa?” chiesi al biondo che guardava la tv.

“Ordiniamo la pizza?” chiese con il suo solito faccino da cucciolo.

Annuì, composi il numero della pizzeria e in men che non si dica ci arrivò la pizza.

 

Si fecero le dieci e io andai a dormire in camera di Rydel, Ross non mi lasciava dormire nella sua, aveva paura che mi attaccasse la febbre.

Chiusi gli occhi piano piano, ma mi arrivò un messaggio. Decisi di aprirlo, era Ross che mi scriveva: “Buonanotte principessa <3” anche se eravamo a un muro di distanza. Aww quanto era dolce. Risposi anche io con: “Buonanotte cucciolo <3”.

in poco tempo lasciai i miei occhi chiudersi, per poi cadere nelle braccia di Morfeo.

 

Spazio autrice

Ciaaao! Scusate se sono sparita c: cooomunque, Ross sta male poverino :( e Kia si sta prendendo cura di lui ^-^

Beh non ho nient'altro da dire, mi eclisso.

Buona domenica belle :)

LudoPanda

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Capitolo 18
*** Non capisco cosa ho fatto io! ***


Capitolo 18: Non capisco cosa ho fatto io!

 

Era passato un mese da quando Harry mi mandò quella lettera. Quella in cui mi scrisse che gli piacevo. Quella lettera l'ho conservata, non chiedetemi perché, ma sì, lo ammetto. Non avevo il coraggio di buttarla, lui per me conta tantissimo e non volevo perderlo... ma non volevo stare con lui, ora mi concentravo soprattutto su Ross, l'amato biondino della scuola, quasi capitano della squadra di basket della scuola, quel ragazzo che con quei occhi ti fa congelare e rabbrividire il sangue... si proprio lui, stiamo parlando di Ross Shor Lynch. Uno dei ragazzi più fighi della scuola, tutte le ragazze scrivono il suo nome sulla porta del bagno della scuola, perché ammettiamolo, lì scrivono tutti i più carini, e tra questi c'è il mio amato boyfriend. Tutte, soprattutto le cheerleader, erano gelose di me, perché sono la girlfriend di Ross. Cosa c'è di male? Io non ho parole, ma solo parolacce.

 

Quel giorno, in quel giorno scoprii tutto.

Erano le otto, stavamo entrando nell'atrio della scuola, c'erano un sacco di studenti che cercavano di salire o andare nelle proprie aule, mentre io no. Stavo cercando Harry. Dovevo dirgli una cosa importante, vidi una testa mora che assomigliava molto al ragazzo inglese. Così corsi da lui e esclamai:

“Harry! Devo dirti una cosa importante girati!”

“Scusa?” disse quel ragazzo. Cavolo, mi ero sbagliata, non era lui. Era uno del terzo. Era abbastanza alto però. Vabbuo, non perdiamoci in chiacchiere. Diciamo che non lo trovai e mi diressi subito in classe, ero l'ultima ad entrare e davanti a tutti perlopiù. Mi misi a sedere vicino ad Eveline, e le bisbigliai:

“Eve hai visto Harry?”

“No, oggi no” rispose bisbigliando la bionda.

 

“Insomma, l'energia elettrica si produce quando...” spiegò alla classe il professore di tecnologia, che se ti addormenti, manco se ne accorge. Era talmente noiosa la lezione che mi poggiai le braccia sul banco e la testa sopra, facendo finta di ascoltare la lezione. Anche se non ci avevo capito niente.

“Bene ragazzi, ora andate a pagina centoottanta, e leggete con calma quello che c'è scritto e fate un riassunto per mercoledì” disse il professore indicando di scriverli nel diario. Io non avevo forze, ero stanchissima, avevo passato la notte in bianco, perché mia sorella l'indomani avrebbe avuto un esame, e mi chiese se potevo aiutarla. Io accettai, come una scema.

“Stewart, scrivi sul diario i compiti per mercoledì” chiese il professore a me.

“Si professore, scusi” risposi. Ross stava ridendo, ma che cavolo ha da ridere? Vedevo che stava parlando e ridendo con Ellington Ratliff, il suo migliore amico.

“Lynch, Ratliff che avete da ridere? Volete cinquecento frasi da scrivere per mercoledì?” urlò il professore.

“No prof, stavamo soltanto parlando dell'energia elettrica” disse Ell con ancora un paio di risate a bocca aperta(?)

“Cosa c'è da ridere sull'energia elettrica?” chiese il professore mentre scriveva qualcosa sul registro. No, non stava scrivendo note, ma semplicemente i compiti.

 

Passammo quell'ora un inferno, tra chiacchiere e sgridate (anche sonnellini), non ce la facevamo più.

Arrivò la terza ora, dopo quest'ultima ci fu la ricreazione. Come si fa nei licei, si esce dalla classe per andare o al bar, oppure alla macchinetta delle merendine vicino all'atrio. Io andai al bar con Jennifer, Eveline e Isabel (un'altra nostra amica). Prendemmo dei tramezzini con dei succhi, e ci sedemmo.

Arrivarono Ross e Ell, e si sederono.

“Bella rega, come butta?” chiese Ell.

“Butta bene” rispose Jennifer dando un morso al tramezzino.

“Studiato per la verifica di scienze? Beh io no” disse Eveline.

“Io si, ma non ti preoccupare, è facile” dissi io per tranquillizzarla.

“E se fosse difficile? E se prendo un brutto voto? No non posso accettarlo, rischierei la mia media per gli esami, e io sono una che studia” aggiunse la bionda di fianco a me.

“Dai tranqui, è facile, lo dico io che poi sono super bravo in scienze!” disse Ross ironicamente.

“Se tu sei bravo in scienze io sono Einstein” disse Ell ridendo, e ridemmo anche noi.

Passammo venti minuti lì seduti a chiacchierare, ma purtroppo quel brutto suono della campanella interruppe tutto.

Rientrammo in classe, ora avevamo la verifica di scienze.

 

Bene suonò di nuovo la campanella, e noi ci avviammo ai nostri armadietti. Alla fine vidi Harry avvicinarsi.

“Harry! Ma che fine hai fatto?” dissi io.

“Ciao, scusa ma ero con la mia fidanzata” disse lui posando lo zaino a terra.

“Fidanzata? Hai una fidanzata? E chi è?” chiesi quasi saltellando come una bambina.

“Perché vuoi saperlo? Tanto non ti importa di me no?” disse scocciato per poi andarsene.

Ma cosa? Cosa? Cosa? No! Cosa avrò fatto per farlo arrabbiare?

Non ne ho idea... ma speriamo che non gli abbiano detto qualcosa di brutto su di me, magari crede a quelle stupide voci. Come quella volta, Lexi mise una voce riguardante me, cioè che io ero una capra in tutto e che non avevo mai avuto un fidanzato. Beh, di certo andavo benissimo a scuola come ora, lei no, però in amore non sono fortunatissima, al contrario suo, io avrò avuto tre fidanzati massimo, e lei ne avrà avuti ottantamila. Io avevo la media del nove, lei aveva la media del sette. Insomma, siamo diverse, MOLTO. Mi chiedevo ancora perché Harry si incavolò con me... decisi di andare più a fondo di questa questione.

 

Spazio autrice

Ciaaaao! Allorrrrs, sono tornata come vi ho promesso! Sto facendo tutto il possibile per aggiornare la storia c:

come state? Tutto apposto? Io diciamo di si, anche se vorrei stare meglio. Comuuuuunque, nel prossimo capitolo scoprirete il perché questo “sfogo” di Harry. Non vi dico altro ahah.

Vi mando tanti bacini e ci vediamo alla prossima :)

LudoPanda

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Capitolo 19
*** Voi due insieme? ***


Capitolo 19: Voi due insieme?

 

Mi chiedevo ancora perché Harry si incavolò con me... decisi di andare più a fondo di questa questione. Uscii da scuola, ero furibonda perché dovevo scoprire cosa avesse il ragazzo inglese. Andai a casa sua, in venti minuti ero lì. Suonai al campanello, ma non mi rispose nessuno. Strano, a casa loro c'è sempre qualcuno che risponde. Pazienza, mi limiterò a mandargli un messaggio.


“Perché sei arrabbiato con me? Ho fatto qualcosa che non va?”

 

Gli mandai esattamente queste parole, me lo ricordo benissimo. Non rispose, quindi decisi di avviarmi a casa mia, dove mi aspettava mia madre furibonda.

“Dove sei stata?!” urlò mia madre appena mi vide aprire la porta di casa.

“Calmati, sono stata da un'amica a prendere dei libri” dissi, ma avevo mentito, non volevo che si preoccupasse per me.

“Avvisami no?! Adesso io devo uscire, ho aspettato te. Tra poco viene Sarah e stai a casa!” disse per poi abbandonare casa Stewart.

 

Dopo qualche minuto, mi arrivò il messaggio di risposta di Harry.

 

“Senti, ho sentito delle voci che dicevano che di me non te ne frega assolutamente niente! E se vuoi sapere con chi sto... beh davvero vuoi saperlo? Ti frega?”

 

Non potevo credere a quello che avevo letto. Così decisi di rispondere dicendo:

 

“Cosa? Chi ti ha detto queste cose? Non credere mai a queste voci, la maggior parte delle volte sono false! E si, mi frega di te, vorrei solo sapere chi è, tutto qui.”

 

Mi scrisse che me ne avrebbe parlato il giorno dopo. Speriamo non sia una cosa brutta, anzi spero di no.

 

L'indomani a scuola, aspettai seduta al banco della classe l'arrivo del mio “migliore” amico (se posso ancora definirlo così), che arrivò in ritardo e con lui anche Lexi.

“Harry siediti qui” dissi a quest'ultimo, facendo cenno di sedersi al posto vicino vuoto.

“Scusa mi siedo lì, poi parliamo” disse per poi sedersi vicino ad un nostro compagno, Jonas, il suo nuovo “migliore amico”.

Che ci faceva con Lexi? E soprattutto che avrà fatto con lui? Non ho pensato male tranquilli, ma ho subito pensato che si fossero baciati o parlati.

“Ora mi spieghi cosa ci facevi con Lexi” dissi a bassa voce allo sboccare delle dieci in punto, cioè ricreazione.

“Senti, volevo dirti solo questo. Io e Lexi stiamo insieme, sei contenta adesso?” rispose il ragazzo moro davanti a me.

“C-cosa?” mi allontanai da lui “cosa hai detto? T-tu e quella? Scherzi vero?”

“No... sapevo che te la saresti presa... ti chiedo scusa non so cosa mi sia preso” rispose lui e mi abbracciò. Mi mancavano i suoi hug(?).

Intanto vidi Ross che ci fissava. Salutai Harry e andai verso il biondino.

“Ciao bellissimo” dissi per poi baciarlo “come va?”

“Bene... che ci facevi con Harry e perché ti abbracciava?”

“Ross! Non devi essere geloso, lo sai che amo solo te e lui è solo un mio caro amico” risposi io.

“Quel caro non i convince” disse lui.

“Dai per favore non ti lascerei mai per mettermi con lui! E poi lui sta con Lexi!” esclamai.

“Cosa? Lexi? E da quando?” chiese un po' spaesato.

“Si... anche io ci sono rimasta, ma da poco!” dissi.

“Va bene, ma ora baciami!” disse e poi gli diedi un bacino sulle labbra.

 

La campanella suonò. Ora c'era l'ora di musica, una bellissima materia, devo dire la mia preferita. Quelle poche volte che la professoressa era di buon umore ci faceva ascoltare la musica con le cuffiette, o dai computer che portavamo in classe per progetti o cose varie. Quel giorno, era particolarmente felice. Entrò in classe con molta felicità espressa sulla faccia, visibile, MOLTO visibile sul suo sorriso.

“Ragazzi! Quest'anno ho deciso di organizzare un Musical!” disse la professoressa di musica.

“Davvero? Cosa?” rispondemmo in coro.

“Non vi anticipo niente, ma è su una storia “romantica” e divertentissima che conoscete di sicuro, e che vi piacerà moltissimo!” uaaau. Ero così curiosa di sapere cos'era!

 

“Ma perché romantica? Sono noiose le storie romantiche prof!” disse Ellington, quel rompiscatole, ma molto simpatico.

“Perché è una commedia molto bella, non è molto romantica, ma l'amore non manca! Domani vi dico tutto quanto. Ora aprite il libro a pagina ventidue” disse la professoressa mentre apriva anche lei il libro.

Non vedevo l'ora di scoprire cosa fosse e che venisse l'indomani!

 

Spazio autrice

Hola babies.

Scusate se è un po' corto! Oggi devo andare in palestra e domani ho la verifica di scienze e devo studiare cavolo!

Avete scoperto perché Harry era incavolato e nel prossimo scoprirete di che Musical si tratta! Vi conviene leggerlo!!

Alla prossima hihi, ok basta mi rendo solo ridicola :')

LudoPanda

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Capitolo 20
*** Il Musical ***


Capitolo 20: Il Musical

 

Quella mattina mi svegliai di cattivo umore, un altro giorno stressante di scuola, ma pensai subito al Musical, e così mi tornò il buon umore. Non vedevo l'ora di sapere cosa fosse! Così appena alzata decisi di vestirmi, un paio di leggins neri, un vestitino viola corto fin sopra le cosce, con un paio di ballerine viola. Poi mi truccai, e mi sistemai i capelli. Scesi in cucina a fare colazione, e vidi mia madre con mia sorella Nicole a fare colazione.

“Come mai oggi sei di buon umore?” chiese mia madre, evidentemente lo aveva chiesto dopo aver sentito il mio saluto di gioia(?).

“Niente di che, oggi la professoressa di musica ci dice quale Musical mettiamo in scena quest'anno! E visto che è l'ultimo anno è molto importante” dissi io addentando quel pancake.

“Ah bene! Mi ricordo che io avevo fatto un Musical su...” disse Nicole. Era solita a parlare del suo passato e soprattutto della sua vita, non faceva altro che questo.

“Zitta! Non vogliamo sentire la storia della tua vita” dissi io per farla zittire.

“Scusa! Ma ti dico che era interessante... pff le sorelle minori!” disse sbuffando.

“Pff le sorelle maggiori!” dissi io.

“Basta litigare! Nicole tu non devi andare al lavoro? E tu Kia non devi andare a scuola?” chiese mia madre.

“E tu non devi farti i cavoli tuoi?” disse mia sorella scocciata per poi prendere la tazza con l'iniziale del suo nome, la N, e metterla nel lavandino.

“Beh vado anche io, oggi non voglio perdermi un minuto di scuola, adiooooos” urlai e andai a prendere lo zaino e mi diressi verso il posto dove volevo andare (solo per oggi, tranquilli odio la scuola).

 

Ross POV

Intravidi una ragazza dai capelli castani chiari, con dei boccoli alle punte, era Kia.

“Ciao Kia!” esclamai appena lei mi guardò.

“Ciao Ross! Come va?” disse per poi baciarmi.

“Bene. Allora come mai sei così felice?” chiesi alla ragazza davanti a me. Mi correggo, la bellissima ragazza davanti a me.

“Perché oggi la Dirtmen dirà quale Musical metteremo in scena! Non sei felice? Io sono euforica!” disse.

“Davvero? Me lo ero scordato! Bene, andiamo in classe” dissi per poi andare verso l'aula dove avevamo lezione, ma Kia mi fermò.

“Ahi! Mi fai male! Che ho fatto?” dissi toccando la parte dolorante.

“Guarda che mancano ancora venti minuti all'inizio della lezione! Vuoi entrare prima?” disse.

“Ehm no grazie, andiamo al bar che è meglio” dissi per poi spingere Kia verso il bar.

Entrammo e vedemmo Ell, Jennifer, Jonas, Harry e Lexi ad un tavolo, così ci avvicinammo anche noi, mano nella mano.

“Ciao ragazzi” dissi per poi sedermi al posto vicino Ell.

“Ciao” disse anche Kia.

“Uh ecco chi sono arrivati i due piccioncini!” esclamò Jennifer.

“Che bello...” disse Lexi, mentre parlava con Harry.

“Mi spieghi qual è il tuo problema?” disse Kia rivolta a Lexi.

“Il problema? Quale problema? Stai calma non ho detto niente” disse Lexi.

“Ragazze non litigate per favore!” disse Harry per farle smettere.

“Va bene, ma la prossima volta la uccido, anzi se te ne vai è anche meglio” disse Lexi mentre cominciò a ridere.

“Okay ora basta, tu non hai un problema, ma molti di più. Se te la vuoi prendere con qualcuno, non farlo con lei okay?” esclamai io. Non la sopporto, una vera angoscia. Che voleva da Kia? Giuro che l'avrei uccisa.

“Magari tu hai dei problemi, ma vattene va” rispose Harry, difendendo ovviamente la sua “fidanzata”.

“Okay basta, smettetela o ci farete una testa così!” esclamò Ellington facendo il gesto con le mani.

 

Passarono veloci quei venti minuti, quella litigata mi fece ribollire il sangue. Li avrei mandati a quel paese (tanto per non essere volgari), ma pazienza.

 

Kia POV

Ross era così dolce a difendermi, ma mi sarei difesa comunque da sola.

Entrammo nell'aula di musica, oh mio Dio stavo andando a mille non vedevo l'ora!

“Buongiorno fanciulli” disse la professoressa, solita a chiamarci con quello stupido, ma carino, nomignolo.

“Salve prof” rispondemmo tutti in coro.

“Allora, oggi vi dirò su quale argomento è il famoso Musical di cui vi ho parlato. Bene, il Musical è...”

momento di suspence, e di tenzione.

“Grease!” esclamò la professoressa.

Oh mio Dio non potevo crederci, era il mio film preferito! E un Musical su esso sarebbe stato magnifico!

“Bene ragazzi, che ne pensate? Per i provini possiamo vedere, tutti in questa classe avranno un ruolo, a partire dai due protagonisti, e so già chi potrebbe farli” disse la professoressa.

“Quando inizieremo i provini?” chiese una nostra compagna di classe, Alicia.

“Li inizieremo da lunedì, ora appenderò in classe questo foglio, dove voi scriverete che personaggio volete fare” concluse con queste parole.

 

Dopo un'ora a parlare dei Grease, uscimmo dall'aula di musica e andammo nella classe di lezione.

“Mi piacerebbe fare la parte di Sandy. E a te?” dissi alla mia migliore amica, Jennifer, mentre camminavamo per i corridoi della scuola.

“Non so, mi piacerebbe anche a me fare Sandy, ma non mi ci vedo. Forse tu sei più adatta”

andammo nella classe, e lì trovammo il famoso foglio appeso con tutti i nomi dei personaggi.

Io scrissi di voler fare la parte di Sandy. Era strano, ma mi sarebbe piaciuto.

“Sandy?” mi chiese Ross mentre prese la penna per scrivere.

“Si! Tu?” chiesi.

“Il protagonista, ma non ricordo come si chiama” disse il biondo.

“Grande! Così magari facciamo entrambi i protagonisti!”

“Magari!”

 

ero terribilmente stanca, e quando suonò la campanella andai subito a casa.

 

Spazio autrice

Alukuuuuuuuuz.

Bien bien, Musical scopertooo! I Grease! Io li amo! A voi piacciono? scusate, ho avuto dei problemi ad entrare perché mi diceva tipo che il mio account non esisteva e mi è  preso il panico! la storia dovevo pubblicarla giovedì, ma come vi ho scritto prima non potevo.

bene mi ritiro.

Adios amigos. (la mia conoscenza dello spagnolo, uau)

LudoPanda

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Capitolo 21
*** I provini ***


Capitolo 21: I provini

 

Quel giorno a scuola ero un po' preoccupata, forse per il compito di inglese, ma non tanto, più che altro per i provini. Erano passati giorni da quando ci avevano detto del musical, e noi eravamo così felici. Nella mia classe, solamente tre persone volevano provare per il ruolo di Sandy, la protagonista del film. Avevo paura, perché eravamo io, una ragazza della classe di nome Paula, e indovinate chi? Lexi. Perché lei? Lei è molto brava a recitare, e mi avrebbe stracciato di sicuro. Lei aveva molte più cose in comune con il personaggio, aveva i capelli biondi, occhi azzurri, era per metà australiana e sapeva cantare benissimo. Tutte queste cose, rispecchiano perfettamente con il personaggio di Sandy. Ma una cosa si sono dimenticati, il carattere. Io e Sandy avevamo questo in comune. Il carattere. Eravamo entrambe molto timide, ma alla fine siamo diventate tutte e due popolari. Forse, mi avrebbero scelto solo per questo.

Quel giorno, vidi Jennifer e il suo ragazzo, Luke, che entravano in teatro.

“Ciao ragazzi” dissi ai due piccioncini.

“Kia! Come mai qui?” chiese Jenny.

“Come qui? Io sono qui per il ruolo di Sandy non lo sai?”

“Giusto!”

“Io voglio provare nel ruolo di Danny” disse Luke spostandosi il ciuffo, che gli copriva la visuale.

“Ah buon per te” dissi io per poi entrare nel teatro.

 

“Buongiorno ragazzi, quest'anno questa classe affronterà il musical dei Grease! Oggi ci saranno i provini per i ruoli, quindi vi prego di prepararvi al meglio. Ritornate in classe, chiamerò qualcuno per chiamarvi. Buona giornata” esclamò la preside. Si, non l'ho mai nominata, la preside Dreetch. È una persona simpatica, ha salvato molti alunni di questa scuola dalla sospensione o dalla bocciatura. Ripassiamo a noi.

 

Entrammo tutti in classe, in quell'ora avevamo algebra, perciò la Holt.

“Quindi la regola del quadrato del binomio è...” non fece in tempo a finire la frase e a scrivere sulla lavagna, che qualcuno bussò.

“Mi scusi professoressa, ma la prof di musica vuole alcuni per i ruoli del musical” disse un ragazzo bassino, sarà stato del terzo anno.

“Va bene. Chi deve andare?” chiese la Holt.

“Chi vuole fare il ruolo di Danny” per chi non lo sa, Danny è il protagonista.

“Va bene. Andate pure e in bocca al lupo!” esclamò la prof, e sentì solamente una persona rispondere “crepi”.

 

Passarono venti minuti, e dei ragazzi che andarono in teatro ancora niente. Ross voleva avere la parte di Danny. Ero sicura che ce l'avrebbe fatta!

Bussarono alla porta, erano i ragazzi tornati in classe dopo il provino.

“Com'è andata?” chiesi euforica a Ross mentre si sedeva con dei fogli in mano.

“Bene grazie. Ora chiamano per il ruolo di Sandy” disse.

Avevo il cuore in gola. Cavolo se ero nervosa.

 

Qualcuno ribussò alla porta, era lo stesso ragazzo di prima, quello bassino, che chiese alla prof se potevano andare le ragazze per il ruolo di Sandy.

“In bocca al lupo” sentii una voce dietro, era Ross.

“Crepi” risposi io.

 

Quel ragazzo ci portò in teatro, il mio cuore batteva all'impazzata.

Sotto al palco c'era un tavolino, con delle sedie e sopra ci erano sedute la prof di musica, e un'altra prof, che pensavo fosse di inglese, ma in realtà era una professoressa di sostegno.

 

La prima a provare fu Paula, che interpretò benissimo il ruolo di Sandy. Sbagliò una frase, ma non faceva niente, basta che entravi nel personaggio.

Poi toccò a Lexi. Ovviamente andavano in ordine alfabetico, quindi Paula, Lexi e io.

La bionda salì sul palco, e cominciò a recitare.

Era brava, ma non era entrata molto bene nel personaggio. Diciamo così: non aveva molto chiaro le parole entrare nel personaggio.

Una volta che Lexi finì di provare, le due prof cominciarono ad applaudire, e addirittura quella di musica si alzò in piedi.

Ma non era per niente brava, scommetto che un bruco sarebbe stato meglio.

“Stewart tocca a te!” esclamò la prof di musica.

Io mi alzai dalla sedia, camminai e alle scale incontrai la voce di Lexi che diceva:

“Prova a battermi”

non sapevo più cosa fare. Lei avrebbe preso la parte di sicuro.

Ma io credevo in me stessa, e sapevo che ce l'avrei fatta.

Salii sul palco e cominciai a recitare. La mia voce non si fermava, sapevo tutte le battute a memoria. Ero entrata perfettamente nel ruolo di Sandy, al contrario di Lexi.

A fine prova mi sentii un nodo in gola. Non sapevo cosa fare, ero come una persona in un deserto, spaesata.

Ma per fortuna riuscii a parlare.

“Bravissima Stewart, così deve essere Sandy, timida ma anche romantica!” esclamò la professoressa di musica.

“Grazie mille” risposi, mentre scesi le scale.

“Beh sei stata molto brava complimenti” disse Paula mentre si toccava gli occhiali.

“Grazie Paula, anche tu sei stata bravissima!” esclamai io, ma venni fermata dalla voce di Lexi.

“Si si, e io? Sono stata molto più brava di voi due messe insieme!”

“Davvero? Beh allora non sei nessuno se lo dici, sicuramente Kia prenderà la parte e non tu” disse Paula mentre se ne andò.

 

Tornammo in classe e Ross mi chiese come era andata.

“è andata bene, poi ti racconto”

mi fece l'occhiolino e poi tornò alla lezione.

 

Spazio autrice

Ciaoaoaoaoaooooaoaoaooooo.

Sì sono pazza lo so. Allora, come avrete capito hanno fatto i provini e... beh dai è andata bene per Kia e Ross.

Yeee che bello, domani entro alle 11 a scuola *^*

ma la cosa brutta è che ho la verifica di geografia, e non ho capito niente...

beh vado perché poi rompo XD xoxo

LudoPanda

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Capitolo 22
*** La parte è mia! ***


Capitolo 22: La parte è mia!

 

Finalmente erano usciti i risultati dei provini per il Musical.

Ero nervosa, tanto nervosa.

Ero davanti alla lista, ma non avevo il coraggio di mettere gli occhi sopra.

E se non fossi stata io la protagonista? Cosa avrei fatto? Beh non sarebbe stata la fine del mondo, ma volevo essere io la protagonista, volevo avere successo una volta nella vita.

Ricordo che erano le 8.23 quando mi trovavo davanti alla lista. Quel pezzo di carta era così importante. Speriamo nel meglio.

 

Scorro il dito sulla lista, in cerca del mio nome.

Eccolo. Avevo il cuore in gola. Oh mio Dio. Lessi:

“Kia Stewart – Sandy”

urlai dalla gioia non potevo crederci! Ero super emozionata, tanto da abbracciare gli altri studenti che passavano.

 

“Jennifer non posso crederci corri a scuola subito!” dissi in fretta e furia alla mia migliore amica, al telefono, mentre lei era ancora sull'autobus, stava fermo da tanto.

Vidi una testa bionda, così pensai fosse Ross.

“Ross! Ross!” gridai il nome del biondo per tutti i corridoi, ma solo dopo dieci minuti, mi accorsi che quella testa bionda non era il mio ragazzo. Che figura.

 

Ma intanto mi avvicinai all'entrata (vi starete chiedendo del perché non ero in classe, beh quel giorno era mercoledì e noi i giorni dispari entriamo nelle aule alle 8.50, mentre i giorni pari alle 8.20, si è molto strano) e vidi Jennifer che correva.

“Cavolo sono in ritardo, ora che faccio? Quella di francese mi ucciderà!” urlò la ragazza rossa, mentre cercava dentro la borsa il suo Iphone 5c.

“Calmati non sei in ritardo, oggi è mercoledì e si entra alle otto e cinquanta!” esclamai io, in modo che si calmasse.

“Davvero? Menomale, oggi pensavo fosse martedì! Comunque, dov'è la lista dei provini?”

“Si trova in fondo, vicino all'aula di musica”

“Bene, hai visto che parte ho preso?”

“No, ma penso Marty”

ci dirigemmo verso l'aula di musica, avevamo ancora dieci minuti a disposizione per fare quello che ci pareva, prima di entrare nell'aula di biologia.

“Avevi ragione, sono Marty!” esclamò Jenny “congratulazioni a te Kia! Fai la parte di Sandy!”

“Grazie, vedi che ottengo quello che voglio? Dai mancano dieci minuti, che facciamo?”

“Non saprei, andiamo al bar?”

“No c'è un sacco di fila. Io direi di farci un giro ed entrare subito nell'aula, tanto per prendere i posti” risposi io.

“Bene, ma che abbiamo in prima ora?” chiese la rossa confusa.

“Biologia”

“No! Uzker ce l'ha a morte con me! Quello non si da pace di sgridarmi anche quando sto zitta!” esclamò lei.

“Ma che dici, ce l'ha anche con me, non vedi mai che mi rimprovera sempre, quando gli altri stanno al cellulare?”

lei annuì. Andammo a farci un giro, e una volta arrivate all'aula vedemmo Eveline dentro, che ripassava qualcosa.

“Eveline, che fai?” chiesi alla bionda con gli occhiali.

“Ciao ragazze, sto ripassando storia, oggi mi interroga!”

“Ups interroga anche me!” esclamò Jeennifer “fammi spazio ripasso con te” e scansò Eve per poi farla quasi cadere.

Sentimmo quel “bellissimo suono” che ci fece sedere.

“Jennifer, tu vedi Ross?” chiesi alla ragazza vicino a me.

“No e tu?”

“No. Non lo vedo da tanto”

“Vale a dire un giorno e mezzo?” chiese Jennifer ridacchiando.

“Non c'è niente da ridere, una ragazza non può essere preoccupata del suo ragazzo?”

“Si, ma secondo me lo hanno rubato gli alieni eh”

“Divertente Lanter” dissi per poi vedere l'insegnante di biologia entrare.

“Buongiorno ragazzi, oggi interrogo”

“Cavolo è vero oggi interroga! Scommetto che sono la prima” bisbigliò la rossa.

 

Passata quella lezione d'inferno, uscii e mi diressi agli armadietti.

“Allora vedi che rubi le parti!” sentii una voce da dietro, molto irritante, infatti era Lexi.

“Che vuoi?”

“Sei felice? Ross ha la parte da protagonista!”

“Davvero non lo sapevo!” dissi.

“Attenta a te carina” disse per poi andarsene. Dio quanto era irritante, con quella voce da oca.

Però non sapevo che Ross avesse la parte.

Che bello, reciterò con lui!

 

“Dove sei finito?” chiesi al biondo, dall'altra parte del telefono.

“Kia, scusa ma ho la febbre a 39 e non so se verrò anche domani”

“Ah scusa non lo sapevo, mi dispiace! Comunque hai preso la parte da protagonista!!” gridai io, e mi guardavano tutti.

“Davvero? Menomale! E chi è la protagonista? Non dirmi Lexi che mi suicidio”

“Io” risposi con calma.

“Wow! Non vedo l'ora! Vado che mia madre mi chiama, ti amo”

“Ti amo anche io”

riattaccai. Ero felicissima e penso lo abbiano notato perfino i muri.

 

 

Spazio autrice

Ciaaaaaao c:

si, lo so sono sparita :(

cooooomunqueeee le parti sono di Kia e Ross *^* ne vedrete delle belle nei prossimi capitoli ;)

se vedemos las prossimas voltas (ecco il mio spagnolo modificato xD)

xoxo

LudoPanda

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Capitolo 23
*** Una giornata proprio no! ***


Capitolo 23: Una giornata proprio no!

 

Quel suono assordante mi svegliò. Era la mia solita sveglia del cellulare. Con poca voglia di alzarmi, mi diressi al bagno dove mi feci subito una doccia, non potevo presentarmi in quello stato a scuola, soprattutto alla mia scuola, dove vedono anche se hai le scarpe firmate. Se non le hai sei sfigato, se le hai sei popolare. Insomma, la nostra scuola è famosa per questo, giudicano solo. E mi chiedo chi non si può permettere cose firmate e robe varie, che fine fa. Come avrete capito è una scuola per i ricconi. Ma è il liceo più famoso di tutta la California, per forza è così.

Tralasciamo questo discorso, e torniamo alla realtà.

Dopo la doccia, presi i vestiti, una gonna celestino chiaro a vita alta fino a metà coscia (sapete, quelle che vanno di moda ora), una magliettina di pizzo bianco e le mie Converse del medesimo colore della gonna. Mi truccai, solito, per poi passare ai capelli. Mi feci una coda di cavallo e ci aggiunsi i boccoli alla fine, infine mettere un fiocchetto bianco sopra la coda. Ecco fatto, ero pronta. Scesi giù a fare colazione. Strano non c'era nessuno...

presi una tazza rosa dalla credenza bianca e ci misi del latte, per poi metterlo nel microonde. Insieme al latte mangiai anche dei biscotti al cioccolato, quelli che mia nonna ci spediva dalla Florida. Sì, mia nonna vive in Florida, forse una cosa che non vi ho mai detto è che tutta la mia famiglia è floridiana. Tutta, perfino le mie sorelle. Io sono l'unica ebete che è nata in California. Loro tutti a Miami, e io a Los Angeles. Mi chiedo perché, i miei ammettono che si trasferirono qui per lavoro, prima della mia nascita.

Mi piace LA, ma avrei preferito nascere a Miami, amo la Florida.

 

Tornando a noi, erano le 7:38 e dovevo uscire di casa cinque minuti più tardi. Visto che non avevo niente da fare, presi il cellulare e messaggiai con mia madre, che era a lavoro più presto del solito. Mi scrisse che la scuola aveva bisogno di lei (è un'insegnante di lettere) perché mancavano delle cose, ma che ne so.

Una volta uscita mi diressi all'autobus.

 

8:03 arrivai a scuola in tempo, anche se mancavano 2 minuti e le porte della scuola si sarebbero chiuse. Devi per forza entrare alle 8:05, anche se hai lezione tardi, devi entrare a quell'ora stabilita.

Oggi sarei entrata tardi quindi andai verso gli armadietti a posare tutte le cose, presi solo la borsa con dei libri e il portafoglio.

 

“Un succo all'arancia per favore” chiesi al barista davanti a me.

Ero al bar della scuola, come avrete notato.

Il barista mi pose il succo, pagai e mi sedetti ad un tavolo, lontana da tutti e da tutto. Mi misi a leggere il mio libro preferito, Colazione da Tiffany. L'avrò letto almeno sei volte, ma lo amo troppo. Mi ero stufata di leggere, così presi biologia, e mi misi a ripassare, oggi quel brav'uomo di professore mi avrebbe interrogato. Sempre a me, avrò almeno ottantamila voti sul suo registro personale.

 

Strano, erano le 8:50 precise, e noi saremmo entrati a istanti. Io non vidi traccia dei miei amici, nemmeno uno. Conoscevo un sacco di gente al liceo, diciamo che sono diventata popolare in pochissimo tempo, ma gli amici più stretti? Neanche un segno.

 

Suonò la campanella, e tutti noi studenti ci avviammo nelle aule. Entrai in quella di storia dell'arte, ma non vidi nessuno. Come? Allora gli alieni li hanno rapiti! Visto che ero un po' preoccupata (forse era anche il giorno sbagliato, chissà) mi avviai dalle bidelle.

“Mary, ma dov'è la mia classe?”

“La tua classe è in teatro, oggi dovevi stare lì alle 8:10!”

cosa? Ecco perché non vedevo nessuno!

“Grazie Mary, ci vediamo dopo”

salutai la bidella, lei ricambiò, e camminai per andare a teatro.


“Ma buongiorno Stewart, come mai a quest'ora?” chiese la professoressa di sostegno, una antipatica che sembra una vipera.

“Giorno sbagliato” risposi mettendomi seduta vicino a Lexi, che palle vicino a lei, non la sopportavo più. Purtroppo era il primo posto che trovai.

“Non arrovellarti il cervello con questa storia che sei la protagonista, avrò io quel ruolo” sentii una voce irritante, da bambina piccola, che soffiava nell'orecchio.

“Pensi davvero che avrai la parte di Sandy? È stata messa a me, scordatelo!” risposi.

 

Insomma, dopo due ore di noia seduti, cominciammo a provare.

 

“Abbiamo cambiato un po' le parti, cioè i protagonisti dovranno ballare acrobaticamente” disse la prof di musica.

Acrobaticamente? Forse nel senso che io e Ross avremmo dovuto fare acrobazie. Io sapevo farle, insomma salti mortali, ruote senza mani, rovesciate in aria, si non c'era problema, ho delle abilità fisiche buone e sarei stata in grado di farlo. Non so se Ross le safare, boh.

 

Ad un certo punto...

 

Spazio autrice

alukuzzzzzz.

Ok potete dirmi quello che vi pare, non aggiorno da una settimana. Scusatemi tanto. Ma ho avuto tante cose da fare, ho avuto le pagelle .-. e diversi compleanni.

Comuuunque si XD scusate  gli errori e i verbi soprattutto -.- vabien vado :)

buon inizio settimana a tutte (da domani ovviamente XD)

LudoPanda

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Capitolo 24
*** Allenamenti ***


Capitolo 24: Allenamenti

 

“Cavoli!” pensai tra me e me, le acrobazie wow! Forte, forse avevano scelto me e Ross per le nostre capacità acrobatiche, si insomma io ho fatto quasi 11 anni di ginnastica artistica e mi hanno insegnato queste cose, Ross balla benissimo e sa fare salti mortali e 'ste cose qua.

 

Ad un certo punto Lexi si alzò e disse:

“Acrobaticamente?! Kia non sa fare queste cose!”

“Cosa? Non è assolutamente vero, io queste cose le so fare, sei tu che non vedi quando le faccio” dissi alzandomi.

“Basta ragazze, da domani proviamo i passi di danza, Ross e Kia preparatevi” urlò la prof di musica mentre prese dei fogli con dei testi, erano gli spartiti delle canzoni che avremmo cantato.

 

Alle 11 ci fecero uscire dal teatro, avevamo ricreazione, e dopo arte.

“Non sei felice che farai acrobazie davanti a tutti?!” disse quasi strillando Jennifer.

“Ovvio! Ma non so se ce l'ha farò, dovrò allenarmi di più!”

“Ma cosa dici? Sei bravissima così, non ti serve migliorare, ti ricordi quando al secondo anno di liceo ti proposero di entrare nella nazionale? Beh ci hai provato, ma ti slogasti la caviglia due giorni prima del provino!”

“Cosa c'entra questo?” chiesi mettendo a posto i libri che avevo portato.

“C'entra, perché per me saresti entrata! Sei bravissima e sei molto snodata!”

“Va beh, se lo dici tu mi fido!”

 

ci avviammo al bar, dove ci aspettavano Ross, Luke, Ellington, Eveline e Chloe (una nostra amica, di cui non vi ho mai parlato, però non è in classe con noi).

“Ciao raga! Che fate?” chiese Jennifer con un tono da 'ehi sono il boss, rispondi' (?)

“Mangiamo” rispose Ellington ridendo. Ma cosa si ride io boh, non che mi stia sul cazzo, ma non lo sopporto quando risponde così.

“Ah ah ah divertente, allora quando cominciamo a provare per lo spettacolo?” chiesi io incuriosita.

“Tu e Ross cominciate a provare le acrobazie, noi i passi dei balli, e domani a ginnastica ci occupiamo di quello, visto che musica non c'è” rispose Eveline.

“Oddio, dovrei provare, i salti mortali dopo un po' non li ricordi!” dissi scherzosamente io.

“Secondo me ci hanno scelti per le abilità fisiche che abbiamo, non è vero Kia?” disse il biondino.

“Lo penso anche io” risposi.

 

11:20, inizia la lezione di arte.

Io e il resto del gruppetto ci avviammo all'aula di arte, ma io come una sciocca avevo dimenticato i libri al bar, che figura.

Corsi a prenderli, ma non li trovai più.

“Oh cazzo, ora che faccio?” mi chiesi tra me e me.

Sento delle mani toccarmi le spalle, delle mani grandi e mi accorsi che era Ross.

“Che hai Kia?”

“Ho lasciato i libri di arte qui e non li trovo più, ora che faccio?”

“Chiedi al bancone”

 

“Mi scusi, ha visto dei libri su quel tavolo?” chiese Lynch al ragazzo davanti al bancone, che si stava mangiando un panino.

“Si, li ho portati tra gli oggetti smarriti, pensavo che si fossero persi” rispose, indicando 'l'angolo degli oggetti smarriti'.

“Grazie mille” risposi con un sorriso a trentadue denti.

“Eccoli!” esclamai.

 

Corremmo all'aula di arte, ma eravamo in ritardo.

“Lynch, Stewart come mai in ritardo?” chiese la prof di arte, quella stronza, con gli occhiali e i capelli tutti arruffati, sembrava un riccio.

“Avevo lasciato dei libri al bar” mi scusai del ritardo, ma non accettò.

“Oh davvero? Hai un'altra scusa signorina Stewart?”

“Ma questa è la verità” rispose Ross in mia difesa.

“Stia zitto Lynch, se non vuole ritrovarsi una nota sul registro!” urlò quella pazza.

 

Dopo un'ora di pazzia, in pratica noia, me la scampai dall'interrogatorio della prof.

 

Eccomi finalmente a casa, il mio posto preferito. Erano le quattro, quando pensai di andare in palestra, così per provare le cose.

Presi la mia borsa da palestra, ci misi dentro due asciugamani, una bottiglietta d'acqua e le varie cose per la palestra, che servono tanto.

Intanto io mi vestii con dei leggins neri (ma in palestra avrei usato le culotte), una maglietta bianca con una scritta “life is gymnastic” (la vita è la ginnastica, scusate se non è scritto bene), un giacchettino azzurro e delle scarpe nike da ginnastica nere. Mi legai i capelli in una coda di cavallo, ed ecco fatto.

Uscii di casa, ovviamente avvisando mia madre, avviandomi verso l'autobus.

 

Arrivai in palestra, vedendo la mia allenatrice, Clarissa.

“Kia! Che ci fai qui, oggi non c'è lezione!” mi chiese.

“Domani ho delle prove per ginnastica, e mi serviva allenarmi per essere pronta” risposi io, arrotolando le mie cuffiette del telefono, per poi metterle nella borsa.

 

Arrivai sulla pedana, e provai tutte le diagonali e salti mortali, così non avrei fatto brutta figura.

 

Finalmente a casa, dopo tre ore di allenamento, ho pensato che arrivare a casa era molto meglio.

 

L'indomani mi svegliai prima, non volevo fare tardi.

Mi lavai, mi vestii con una tuta, e scesi a fare colazione.

Uscii di casa venti minuti alle 8:00.

 

ed eccomi a scuola! Vidi Ross e lo salutai.

“Ciao bellissimo!”

“Se io sono bello, tu allora che sei?!?” esclamò Ross e ridemmo.

Entrammo e ci avviammo agli armadietti.

Quella giornata sarebbe stata magnifica.

 

Spazio autrice

salve babiess! Allora, come vedete Kia si è data da fare c:

ho voluto allungare un po' il capitolo, tanto perché mi andava, lol.

E mi scuso per gli errori (se ce ne sono).

Come va a scuola? Avete già ricevuto le pagelle? Io si :c tutto bene, tranne un 5 a scienze :c purtroppo non la capisco, la odio troppo.

Allora vado che devo ancora studiare ahaha (sempre all'ultimo secondo, brava Ludovica, brava XD)

adios babies.

LudoPanda

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Capitolo 25
*** San Valentino! ***


Capitolo 25: San Valentino!

 

Quel giorno passò bene, insomma il giorno delle prove per il Musical, ve ne parlerò dopo. Vi starete chiedendo perché dopo...

Ross mi fece una sorpresa, era San Valentino! Fu un giorno magnifico, tutti vorrebbero passare un giorno con Ross Lynch... okay basta, andiamo avanti.

Mi svegliai con poco entusiasmo, pensavo che fosse stata un altro sabato schifoso, senza fare niente. Invece accesi il cellulare, era il 14 febbraio ed era il giorno di San Valentino! Wow, me ne ero completamente dimenticata. Ero ancora rimasta alla fine di gennaio. Entrai su Whatsapp (scusate non so come si scrive ahah) e mi arrivarono due messaggi. Uno da parte di Ross, e un altro da... Harry! Harry mi scrisse “Buon San Valentino bella <3” beh, è fidanzato quindi non dovrebbe scrivermi queste cose, ma lasciamo stare, mi dovevo sbrigare.

 

“Buon San Valentino amore, oggi vieni al parco verso le 10:30. I love u <3”

 

messaggio da Ross. Quanto era dolce!

Erano le 9:00, scesi di sotto e di mia sorpresa trovai i miei genitori scambiarsi qualcosa.

“Ehm... ma buongiorno anche a voi, non vi preoccupate per vostra figlia!” dissi, vedendo i miei genitori che mi guardavano come dire “ma cosa vuoi tu”.

Presi una tazza dalla credenza, e mi feci un tè.

“Buongiorno famiglia cara!” esclamò ad un certo punto Sarah.

“Come mai di buon umore? San Valentino?” chiesi a mia sorella più grande.

“Già, oggi il mio boy mi porta Hollywood!”

“Wow, posso venire anche io?” chiesi ironicamente.

“Nah, abbiamo solo due biglietti e poi tu hai un ragazzo che vuoi”

ridemmo per qualche secondo, poi arrivò mia madre con delle scatole in mano.

“Che sono?” chiesi.

“Delle cose, non vi deve interessare” rispose. Vabbuo, vuol dire che non mi interessa.

 

Salii in camera mia, ormai si erano fatte le 10:00.

Decisi di vestirmi con un jeans, maglietta marroncina a maniche lunghe, con un giacchettino in pelle marrone e le mie ballerine beje (scusate non so come si scrive).

Ero pronta, quindi scesi giù.

“Mamma io escooo!” urlai dalla porta, ma non ricevetti nessuna risposta.

Camminai fino al parco, è un parchetto vicino la spiaggia, diciamo sulla via per andare a Hollywood.

È emozionante vedere le coppiette felici, che camminano e si baciano. Pensare che finalmente ero anch'io una di quelle coppiette, mi rendeva troppo felice.

Eccolo, si avvicinava a me e io a lui.

Le nostre braccia si incontrarono, formando un bellissimo abbraccio. E poi un bacio.

“Allora dove andiamo?” chiesi curiosa, e sinceramente anche un po' affamata.

“Vieni con me” mi fidai di lui e lo seguii.

 

Dopo dieci minuti di camminata arrivammo a destinazione.

“Eccoci, questo è il posto” disse il biondino.

“Oh mio Dio! Che bellooo!” urlai davanti a tutti per poi abbracciare il biondo davanti a me.

“Sapevo che ti sarebbe piaciuto” disse ricambiando l'abbraccio.

Eravamo alle “giostre degli innamorati” una cosa così, sapete quelle giostre sdolcinate, tipo il tunnel dove devi baciarti con il tuo partner, va beh 'ste cose qua.

 

“Umh dove andiamo?” chiese Ross guardando le giostre.

“Perchè non andiamo lì, nel tunnel?”

“Va bien, ma dopo decido io cosa fare!”

pagammo i biglietti per entrare, e dopo neanche cinque minuti, ci diedero una barca, dove io e Lynch ci sedemmo.

Dentro al tunnel ci baciammo ahah. Era ovvio.

Poi finito il giro, Ross disse:

“Ora andiamo sulle montagne russe dell'amore!”

“Cosa? No no, te lo scordi” dissi io fissando le montagne che avrei dovuto affrontare. Non sono una spericolata, perciò non mi piace tutto quello che è 'pericolo'.

“Hai paura? Sento odor di pauraaa”

“Non ho paura, è che non.... non.... va bene ho paura!” esclamai.

“Dai se non vuoi non le facciamo, ma non sono molto alte”

“No dai, facciamolo, dovrò superare la mia paura prima o poi”

si è una paura che mi porto da piccola.

Mi ricordo che un giorno io e la mia famiglia andammo a DisneyLand, a Los Angeles, e le mie sorelle mi portarono sulla montagna russa più alta del parco, e io urlavo come una matta, piangevo e quando sono scesa ho addirittura vomitato. Bella infanzia.

Pagammo il biglietto, ed entrammo subito.

Salimmo sul 'vagone' e pian piano saliva. Avevo l'ansia a mille, Ross mi teneva la mano e.... Woooh!(?) scivolammo giù e io mi sentivo libera. Strano.

 

“Bellissima cosa, da rifareee!” urlai e Ross mi stava tenendo perché a momenti cadevo.

“Ho fame, andiamo a mangiare qualcosa?” propose Ross.

“Certo andiamo”

 

ci avviammo ad un ristorante e mangiammo. Che volete che si faccia in un ristorante ahah.

 

La giornata volò subito, si erano già fatte le cinque e provammo quasi tutte le giostre del parco.

 

“Kia, tieni. Ho pensato che ti facesse piacere”

mi porse una scatolina. La aprii e dentro trovai un bellissimo anello con un cuore di diamanti.

“Ross grazie! Il miglior San Valentino di tutti!” lo abbracciai e lo riempii di baci.

 

Dopo varie coccole, camminate, baci, abbracci ecc, mi riaccompagnò a casa.

“Giornata magnifica, perché ci sei stato tu, ti amo”

“Ti amo anche io” e lì ci scambiammo un bacio.

 

Spazio autrice

Ciaosssss. Capitolo dedicato a San Valentino. A proposito, Buon San Valentino a tutte/i! Anche se siete single, fidanzati, l'importante è esserci ahah. Questo sarà l'ennesimo San Valentino da sola, single e infelice. Perché esiste sto giorno? Io boh.

Vabien vaado XD

LudoPanda 

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Capitolo 26
*** Esame! ***


Capitolo 26: Esame!

 

Ero davvero emozionata, mi ritrovai in quello studio di danza, dove avremmo provato. Sono passate settimane da quando dissero che avremo messo in scena “Grease”. E io ero sempre più eccitata all'idea di partecipare a questo spettacolo.

 

Ero a casa, senza far niente.

La noia mi assalì completamente, così presi gli smalti, ne scelsi uno color verde tiffany, e lo stesi sulle mie unghie.

Ed ecco fatto, le mie unghie sono apposto.

 

Ora di cena. Mia madre aveva cucinato la carne, la solita carne.

“La cena è pronta!” urlò dalla cucina mamma.

“Che hai preparato di buono?” chiesi incuriosita.

“Carne!”

“Uau che entusiasmo, la carne” risposi io, tanto per, non so se si è capita la mia ironia ahah.

 

Eravamo tutti a tavola, tranne Sarah, mia sorella più grande di 3 anni.

“Mamma ma Sarah dov'è?” chiesi portando alla bocca la mia porzione di carne.

“Stasera non mangia, domani ha l'esame e non vuole lasciare la camera” rispose.

“Domani? Ma non era a Maggio?” chiese Nicole.

“Sei rimasta indietro anni cara mia” rispose mamma.

“Beh scusa se non so quando mia sorella ha l'esame! Ma a proposito che esame ha?”

“Come? Ha l'esame di diritto!” rispose mio padre.

“Non sapevi che ha preso la facoltà di Giurisprudenza? Nicole ma svegliati!” dissi.

“Vado, tanto qui non si può dire niente! Ciao” disse la figlia più grande, si alzò da tavola, prese la borsa e uscì.

“Qui nessuno ha più pazienza! Kia potresti portare questo piatto a tua sorella di sopra? Se poi non mangia ho paura che si senta male” chiese mia madre, e io accettai il favore.

Salii le scale e mi ritrovai davanti la porta della camera di mia sorella Sarah. Con un po' di fiato e coraggio, bussai e la chiamai.

“Non dovete interrompermi sto studiando porca paletta!” gridò.

“Devo entrare!”

mi aprii.

“Cosa c'è? Tu domani hai un esame? Beh non penso, io si invece e devo prendere 30! se permetti, io avrei da ripassare ancora 20 pagine, ciao Kia!” esclamò furiosa Sarah.

“Stai calma, ti ho solo portato un panino, mamma non vuole che studi a stomaco vuoto” dissi per poi calmarla.

“Scusa, è che sto studiando da oggi alle 14 e non ce la faccio più! Odio gli esami, ma se devi andare all'università ti tocca, e studiare legge è pesante!”

“Tranquilla, non volevo fare niente, spero che prenderai più di 30, e scommetto che ce la farai!”

“Grazie. Ma ora vai via che devo ripassare ancora un capitolo di diritto!”

me ne andai dalla camera. Non l'avrei mai pensato, ma spero che mia sorella faccia molte cose nella vita. Sta studiando per diventare avvocato. Nella mia famiglia tutti hanno studiato, i miei genitori, le mie due sorelle e poi ci sono io, che devo ancora finire il liceo. Anche io prenderò l'università, e ho già scelto. Vorrei prendere lingue, è il mio più grande sogno poter viaggiare!

Mio padre ha praticamente costretto Sarah e Nicole a prendere queste facoltà, Giurisprudenza e Medicina. Nicole è diventata medico come papà, e mia madre è un'insegnante di lettere inglesi. Può sembrare strano, ma è così.

 

Ritorniamo alla realtà.

Uscii dalla camera di Sarah, e andai nella mia.

Erano le 21 e io avevo tanto sonno.

Stavo per addormentarmi, ma entrò mia madre. Ha rovinato tutto, come al solito.

“Kia, senti domani devi accompagnare Sarah all'esame, niente scuse!”

“Cosa? No non se ne parla! Non mi sveglio presto il sabato per accompagnare quella all'università, neanche se mi paghi milioni!” esclamai. In effetti è vero, non accompagnerei mai mia sorella lì.

“Kia, lo so che è stressante ma fallo per lei”

“Allora meglio essere schiacciati da un treno, buonanotte!” mi rinchiusi dentro al letto sotto le coperte.

“Allora? Devi andarci!”

“Ma vacci te no”

“No, io e tuo padre abbiamo una riunione del quartiere, tua sorella Nicole domani deve stare alle sette in sala operatoria e vuoi rimanere sola?”

“Si. Oddio che pizza va bene, ci vado io ok? Basta che non mi rompi più, voglio dormire” detto questo, mia madre lasciò la mia camera e io caddi nelle braccia di Morfeo.

 

--Il giorno dopo--

“Sarah sbrigati è tardi!” gridai dal salone, mentre mia sorella stava impazzendo. Non trovava più degli appunti.

“Kia non ci muoviamo da qui se non troviamo quei cazzo di fogli! Ma perché dovevo perderli? Porca di quella troia dove stanno!”

“Ti sei alzata male dal letto eh”

“Stai zitta, se non trovo quei fogli non mi presento all'esame”

“Cosa? Tu non puoi non presentarti all'esame!

“Eccoli!” urlò dalla cucina.

 

“Bene, tocca a me, augurami buona fortuna”

“Buona fortuna sister!” abbracciai mia sorella, che stava per entrare nella sala.

 

Dopo circa 30 minuti, uscì Sarah con un sorriso stampato in faccia.

“Allora?!?” chiesi curiosa alzandomi.

“30 e lode!”

urlammo tutte e due dalla felicità, e ci abbracciammo. Non lo facevamo quasi mai, ma in quei momenti servono.

 

Due giorni dopo, tornai a scuola.

“Ciao Ross!”

“Ciao bellissima” ci dammo un bacino.

“Allora, danno delle annunciazioni barra sorprese!”

“Si, lo so e non vedo l'ora di scoprirle!”

 

 

Spazio autrice

Ciaaaaaaaao. Aaalllooorrraaa. Basta cominciamo a parlare normalmente. Come vedete, questo capitolo è diverso dagli altri. Mi piaceva l'idea di farlo, quindi eccolo quaa XD. Insomma avrete letto. 

Vabbè vado, ci vediamoo :)

LudoPanda

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Capitolo 27
*** Inviti a casa ***


Capitolo 27: Inviti a casa

 

Dopo lunghe settimane di prove, saggi, balli e chi ne ha più ne metta, siamo arrivati al giorno. No, tranquilli non è il giorno del Musical, ma il giorno delle prove. Le prove generali!

Noi studenti dell'ultimo anno ci eravamo impegnati tanto per questo musical, che doveva avvenire in pochi giorni. Dopo l'esame di mia sorella non ci ho capito più niente, ora ho capito cosa vuol dire l'università. E io che mi lamento per i compiti a casa. Tralasciando, ero molto nervosa! Facevamo le prove generali davanti a molti professori, e questo è brutto.

 

“Ciao ci vediamo domani” urlai ad una mia amica mentre correvo per andare al bus. Bus? Quale bus vi chiederete? Beh stavo andando a casa di Ross, quindi sì, il bus.

“Allora pronta per questo spettacolo?” chiese il ragazzo biondo affianco a me, aka mio fidanzato.

“No! Ho una paura!” dissi per poi mettere la bocca sul “collo” della bottiglia per bere un sorso d'acqua.

“Dai non è così male però, io non ho ansia o paura”

“Se lo dici tu.. domani ci sono le prove generali.. quindi venerdì c'è lo spettacolo!”

oh cavoletti di Bruxelles. Non me ne ero neanche accorta che era passato quasi un mese!

 

Scherzavamo e ridevamo su un fatto busso successo in classe stamattina nell'ora di storia e non ci eravamo neanche accorti che dovevamo scendere a questa fermata.

“Oh minchia dobbiamo scendere!” gridai in preda al panico a Ross, che non ce la faceva più dalle troppe risate.

“Basta non devi più farmi ridere così oddio” disse Rossy per poi scoppiare di nuovo a ridere, e addirittura cadere su una panchina lì vicino.

“Dai alzati dobbiamo andare a casa sfaticato” dissi io per poi afferrare il braccio di lui.

 

“Mammaaaa!” urlò Ross posando lo zaino, e io feci lo stesso.

“Ben arrivati signorini! In cucina ci sono dei panini con cose varie, andate a mangiarli, purtroppo io devo uscire di fretta! Ross miraccomando, attento ai tuoi fratelli, torno stasera dopo cena! Ciao belli” disse Stormie (la mamma di Ross) mentre uscì di corsa da casa lasciandoci soli.

“Beeeene... io proporrei di mangiare!” esclamò il biondo davanti a me.

“Sono pienamente d'accordo Lynch” risposi.

 

“Daaai smettilaaa!” urlai io distesa sul letto ridendo come una pazza sclerotica mentre Ross mi faceva il solletico.

“Mai” disse per poi continuare.

Una volta che tolse le mani dal farmi il solletico, lo rincorsi per tutta la camera, ma visto che era una camera non grandissima, ma spaziosa, cademmo sul letto uno sopra l'altro.

I nostri occhi si incontrarono, e poi anche le labbra.

Amo quel momento, è uno dei più belli di sempre.

 

Spazio autrice

Bonjour gente! Si lo so, sono sparita ma ho avuto un sacco di cose da fare, sono partita e tante altre cose! Esto es el capitulooo molto corto!

Arrivederci c: xoxo

LudoPanda

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