Bulma & Vegeta- la loro storia

di Mayara_23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I problemi della convivenza ***
Capitolo 2: *** Perchè ci sentiamo così strani dentro? ***
Capitolo 3: *** Abbandono e nuovo inizio ***
Capitolo 4: *** La scoperta di Yamcha ***



Capitolo 1
*** I problemi della convivenza ***


6 Giugno
Il sole era appena sorto nella città dell’Ovest e un raggio di sole entrò dentro le finestre della Capsule Corporation che disturbò il sonno di una ragazza dai capelli turchini e pelle color latte. Cercò di coprirsi con il cuscino e continuare a dormire, ma non ce la fece. Decise, dunque, di alzarsi dal confortevole letto sul quale dormiva e farsi una doccia rinfrescante, per colpa del caldo torrido mattutino.
Quando ebbe finito di fare la doccia, indossò dei pantaloncini corti e una canotta quasi trasparente e si mise delle infradito.
Percorse il corridoio e scese le scale frettolosamente. Il suo stomaco stava brontolando e già dal corridoio si sentiva il profumo dei dolcetti cucinati da sua madre. Arrivò in cucina e si guardò intorno. La cucina piena di cabaret di pasticcini, torte  e biscotti.
“Buongiorno mamma!” disse Bulma dando un bacio sulla guancia alla madre.
“Buongiorno tesoro! Dormito bene?” disse la Signora Brief.
“Si mamma” poi guardò i cabaret  “C’è un esercito che viene a mangiare qui?” chiese alla madre.
“Oh cara, adesso c’è un sayan che vive con noi e mi ha detto Chichi che i sayan mangiano molto, le dosi di un esercito” la signora brief fece un risolino che diede sui nervi alla figlia.
Dopo Bulma, entrò in cucina il signor Brief che aveva in bocca una sigaretta, salutò moglie e figlia, si sedette a tavola e incominciò a leggere il giornale.
Poco dopo entrò Vegeta che senza salutare nessuno cominciò a divorare i pasticcini sul cabaret.
“Sei un vero e proprio scimmione! Altro che principe!” esclamò Bulma vedendo, nel Sayan, l’assenza di compostezza e finezza .
“Occhio a cosa dici donna!” disse Vegeta ricompostendosi e guardando Bulma negli occhi.
“Ti ho già detto più volte di non chiamarmi donna, io mi chiamo B-U-L-M-A. Ti è chiara la cosa?” urlò Bulma
“Pensi che io sia così stupido eh?” disse vegeta alzandosi di scatto dalla sedia e sbattendo le mani sul tavolo facendo sobbalzare il signor Brief.
“Beh se mi chiami ancora donna, un motivo ci sarà e questa è l’unica risposta che ho trovato!” Vegeta stava per ucciderla quando suonò il campanello. Bulma andò ad aprire e vide il suo fidanzato Yamcha.
“Yamcha che sorpresa!” esclamò la ragazza.
“Ciao amore, prima di andare in palestra, ti sono venuto a salutare!” disse il ragazzo salutandola con un bacio in bocca.
“Che dolce che sei! Vieni in cucina che facciamo colazione!” Bulma accompagnò Yamcha in cucina dove Vegeta aveva quasi finito tutti i dolci.
“Buongiorno a tutti” salutò il ragazzo.
“Oh ciao Yamcha!Che bello che sei venuto!Ho preparato qualcosina per colazione per iniziare bene la giornata!” disse la signora Brief.
“Grazie signora Brief, li mangio volentieri. Mi fermo poco perché devo andare in palestra dopo.” Rispose Yamcha.
Il ragazzo si sedette e Vegeta si alzò. Non aveva mai sopportato quel ragazzo e doveva andarsene prima di disintegrarlo.
“Donna, noi non abbiamo ancora finito!” disse andando via.
“Cosa dobbiamo finire?Io la riposta ce l’ho di già!Sei solo un gradasso e uno scimmione che pensa solo a combattere e non a portare rispetto agli altri perché lui si crede superiore dato che è il principe dei… MIEI STIVALI!” urlò la donna.
Vegeta si girò di scatto e guardò Bulma negli occhi.
“Non ti permetto di parlarmi così!Tu lurida terrestre che dovresti solo portarmi rispetto dato che io sono il principe DEI SAYAN, un popolo che ha una forza che voi stupidi terrestri potete solo immaginare!!!” Vegeta urlò quelle parole rimanendo con gli occhi fissi su Bulma. Si guardavano in cagnesco. Come era possibile che quella terreste non avesse paura di lui, il principe dei Sayan?Vegeta non riusciva a spiegarselo.
“La forza non sostituisce l’intelligenza, ricordatelo Vegeta!”
“Ti sbagli, Bulma!” dissero i nomi con ironia solo per stuzzicarsi a vicenda.
Vegeta dopo quella conversazione se ne andò nella GR e Bulma ritornò in cucina dove c’era Yamcha allibito. Bulma aveva discusso con il Sayan a pochi centimetri da quest’ultimo senza un bruciolo di paura.
“Allora? Ti sei incantato Yamcha?” chiese Bulma ancora irritata.
“Nono” rispose il ragazzo.
La mattinata trascorse tranquilla e Vegeta e Bulma non si videro fino a cena.
 
 
 

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Capitolo 2
*** Perchè ci sentiamo così strani dentro? ***


Bulma la sera stessa, non vide Vegeta. Non aveva mangiato.
[un Sayan che non mangia? Strano! Va beh affari suoi!...Ma perché mi sento così vuota dentro? Ho un fidanzato, ho dei genitori fantastici, degli amici, una casa favolosa e…Vegeta. Ma perché diavolo Bulma i tuoi pensieri ritornano sempre a lui?!Sei felice con Yamcha no? Allora smettila! Aspetta.. sono felice con Yamcha?.. è davvero quello che voglio? E’ veramente il fidanzato che desidero? Non sono più sicura di nulla]
“Bulma ci sei? Vuoi un’altra fetta di tiramisù?” disse sua madre con in mano un vassoio.
“Oh scusa mamma.. no grazie sono piena e il cibo era fantastico però adesso vado in camera! Buonanotte!” disse la ragazza correndo verso camera sua.
I genitori di lei si guardarono e alla madre scappò un risolino.
“Cara ma che hai?” chiese il sig. Brief.
“Oh caro non l’hai ancora capito? La nostra Bulma è innamorata di Vegeta e se ne sta rendendo conto anche lei! Come sono felice!” disse entusiasta la signora Brief.
“Secondo me ti stai immaginando tutto cara” lo scienziato se ne andò sul divano mentre la moglie sparecchiava e puliva la cucina.
Intanto Vegeta era nella sua Gravity Room. Non riusciva a capacitarsi del perché era così furioso.
[Non sarò mica..ma cosa penso!Il principe dei Sayan che prova sentimenti?E’ un’assurdità?Allora perché mi sento così furioso perché ho visto la terrestre con il mollusco?Che vado a pensare..]
Decise di uscire dalla Gravity Room, anche perché non aveva cenato e stava morendo di fame.
Erano le due di notte e non ci sarebbe stato nessuno a disturbarlo. Meglio così, così non doveva vedere la scienziata, i suoi pazzi genitori e quell’essere inutile.
Si diresse in cucina però avvertì un’aura.  Lei. Decise di ignorarla.
Lei era vicino ai fornelli che giocherellava pensierosa con la bustina del the nel pentolino contenente acqua bollente. Era così sopra le nuvole che non si accorse di Vegeta.
Vegeta la guardò però non disse niente. Prese dal frigo gli avanzi della cena e li mise nel microonde. Mentre il cibo si stava riscaldando, andò vicino alla scienziata fissandola senza dire niente.
Bulma si destò dai suoi pensieri e si spaventò accorgendosi della presenza di Vegeta.
“Vegeta!Mi hai spaventato!” disse lei, fissandolo negli occhi.
Lui rimase muto e schiacciò Bulma tra il suo corpo e il bancone della cucina.
“Dimmi perché” disse lui. Bulma non capì. Cosa aveva fatto adesso?
“dirti cosa?” rispose la ragazza dubbiosa.
“Perché oggi ero così furioso??” Vegeta si staccò da lei e le diede le spalle.
Bulma non capì ancora.
“Non lo so Vegeta, perché lo chiedi a me? Il litigio di oggi? Se ti ho fatto arrabbiare tanto, mi disp..” lei non riuscì a finire che lui diede un pugno sul tavolo. Apparve solo una piccola crepa perché aveva usato un minimo della sua forza.
“Lo chiedo a te perché sei tu la causa della mia ira! E non è stato certo il litigio!” Vegeta la racchiuse tra sé e il bancone e all’improvviso la baciò. Bulma rimase sorpresa. Era un sogno per caso? No la realtà. Vegeta era imprevedibile e difficile da capire però quel bacio le piacque molto.
All’improvviso sentì un odore di bruciato e si staccò da lui.
“Vegeta aspetta sento odore di bruciato!” disse lei
“E cosa me ne frega?” si avvicinò a lei ancora ma lei si allontanò e vide che stava uscendo del fumo nero dal microonde.
Vegeta non fu felice di quel distacco e guardò Bulma all’opera con il microonde.
Bulma aprì l’elettrodomestico e prese il piatto con il cibo ormai bruciato di Vegeta.
“E’ bruciato tutto”.
“Se vuoi ti preparo qualcosa adesso” concluse Bulma avvicinandosi all’uomo.
Vegeta la spinse via e se ne andò. Bulma rimase sorpresa della reazione di Vegeta. Decise di seguirlo.
[Perché se ne è andato? Non sarà perché l’ho respinto quando mi stava baciando? Ma non potevo lasciar bruciare il cibo! E’ impossibile capire quel ragazzo!]
 Bulma salì le scale e aprì la porta della camera di Vegeta e quest’ultimo era sdraiato sul letto con le braccia dietro la nuca.
“Spiegami cos’hai” disse decisa Bulma.
Vegeta la guardava. Che coraggio aveva quella ragazza.
“Vattene via” disse lui.
“No. Adesso spiegami” Vegeta si alzò e le andò davanti
“Vattene Bulma. Meglio per te se te ne vai” disse il ragazzo standole ad un centimetro di distanza.
“Se no cosa mi fai?” disse Bulma mentre Vegeta la attaccò al muro.
“Questo” la prese per la vita, la portò sul letto e si mise sopra di lei.
Quella posizione dava a Bulma un senso di protezione.
“Se è questo allora sono felice”
Quella notte fu magica sia per lui che aveva scoperto il piacere dell’amore e per lei che quel momento lo aspettava da tanto tempo.
Una cosa le piombava in testa .E adesso Yamcha?

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Capitolo 3
*** Abbandono e nuovo inizio ***


Bulma si svegliò nel letto di Vegeta, ancora confusa per la notte precedente. Si girò verso l’altra parte del letto ma non c’era nessuno. Si accorse che era mezzogiorno e aveva dormito quasi dieci ore. Il principe era instancabile a letto non come Yamcha che dopo mezzora era distrutto. OH! YAMCHA! Adesso si era resa conto della cavolata che aveva fatto. Lo aveva tradito!
[Adesso come faccio? Non gli posso dire tutto! Oh Dende! Mi comporterò normalmente con lui facendo finta che ieri notte non sia successo niente]
Decise di alzarsi e di andare a pranzare. Non appena varcò la porta della cucina si ritrovò Yamcha che la fissava e dietro di lui Vegeta che si era girato non appena aveva sentito la sua aura.
“Amore dove eri? In camera tua non c’eri!” disse Yamcha guardandola. Lei e Vegeta si guardarono per un attimo poi quest’ultimo si rigirò a mangiare.
“Ero..in bagno a fare la doccia!” mentì lei “Ma cosa ci fai qui?” aggiunse.
“Sono passato come ogni mattina ma non ti ho trovato dunque sono rimasto ad aspettarti. “ si giustificò Yamcha.
“Non ce ne era bisogno però grazie per il pensiero” fece un sorrisetto. Non era felice di vederlo dopo la notte con vegeta.
Yamcha e Bulma si sedettero al tavolo e lei era proprio di fronte al principe. Si guardavano ma non parlavano.
Durante il pranzo, Yamcha prese all’improvviso la mano a Bulma e Vegeta vedendo quella scena, fece cadere lai minestra sul povero terrestre.
“Ma ti ha dato di volta il cervello?!” disse Yamcha rivolgendosi al principe. Lui alzò gli occhi e lo guardò.
“Se sei sbadato non è mica colpa mia, lurido mollusco” disse il principe tranquillamente. Bulma aveva visto tutta la scena e sapeva che vegeta lo aveva fatto apposta.[ Non sarà mica una reazione di gelosia?] Solo al pensiero a Bulma le luccicarono gli occhi.
“Ho visto che lo hai fatto di proposito Sayan! Dimmi per quale motivo lo hai fatto!”
“Non sopporto la tua vista ecco perché”
“Non sei mica obbligato a rimanere in questa casa!”
“Sarebbe da stupidi andare via di qui, con tutti i PIACERI che ci sono in questa casa” disse Vegeta osservando la scienziata che abbassò lo sguardo ma Yamcha non se ne accorse.
“Ma tu guarda che devo sopportare per vedere la mia ragazza!” disse Yamcha e poi guardò Bulma “Tutta colpa della tuo eccessivo altruismo”. Bulma non seppe che dire dunque incominciò a mangiare.
“Hai per caso dei vestiti puliti Bulma?” disse il terrestre
“Si nella prima camera a sinistra . Fai pure” disse la ragazza
“Oh caro dammi i vestiti sporchi che te li lavo” disse la signora Brief seguendo il ragazzo.
Il signor Brief se ne andò in laboratorio e dunque Bulma e Vegeta rimasero da soli.
“Mi puoi dire perché diavolo non mi hai svegliato?!” disse Bulma al principe.
“Perché avrei dovuto?” disse vegeta tranquillamente
“Perché c’era Yamcha che poteva scoprire tutto forse?!”
“Problemi tuoi..” disse Vegeta alzandosi “Poi stavi dormendo come un sasso. Forse ti ho sfinito ieri sera?” aggiunse il principe.
“Eri instancabile e io non ci sono di certo abituata!”
“Nessuno ti ha obbligato a rimanere nel mio letto”
“Mica ho detto che non mi è piaciuto! La prossima volta saprò come comportarmi” detto questo Bulma si alzò “Ma hai buttato la minestra addosso a Yamcha perché eri geloso?” aggiunse la ragazza.
“Geloso io? Tsk..” si girò dandole le spalle “Gli ho fatto capire che non si tocca ciò che è mio” e con questo se ne andò lasciando Bulma di stucco.
Adesso era sua? Le venne quasi un mancamento ripensando alle parole del principe. All’improvviso ritornò Yamcha con sua madre.
“Adesso sono a posto. Grazie amore” disse dandole un bacio. Quel bacio fece scoppiare la scintilla.
Adesso Bulma aveva capito che non provava più niente per  Yamcha. Nessun sentimento amoroso ma solo di amicizia.
“Yamcha possiamo andare a parlare fuori?” disse Bulma seria
“Si certo, ma che succede?” chiese lui preoccupato. “Mica sarai incinta!”
Bulma sbarrò gli occhi. “Ma no! Che ti salta in mente!”
La madre di Bulma intervenne nel discorso “Oh per favore datemi un nipotino da coccolare hihihi” Bulma la guardò male e poi disse a Yamcha di seguirla.
Arrivarono in giardino dove in lontananza si vedeva Vegeta che si allenava.
“Allora cosa succede?” chiese ancora il ragazzo. Vegeta vedendo i due da soli poco lontano da lui, si insospettì e li spiò.
“Succede che quando mi hai baciato prima, ho capito di non provare più un sentimento per te. Mi dispiace Yamcha. Non ho provato nessuna emozione ed era meglio dirtelo, invece che continuare a fingere” disse la ragazza dai capelli color turchese.
“Cosa? Stai scherzando spero!” disse Yamcha sbalordito
“No purtroppo no”
“Dunque stai dicendo che dovremmo buttare la nostra storia di 10 anni nel gabinetto?”
“E’ meglio di si invece che illuderti però provo un forte affetto per te e non ti voglio perdere come amico”
“E’ un po’ difficile”
“Promettimelo Yamcha. Ti prego” Bulma lo guardò con sguardò di supplica.
“Tranquilla come amico ci sarò però per il primo periodo sarà un po’ difficile.” Le prese la mano e questo gesto fece scatenare in vegeta, che li stava spiando, una reazione di gelosia. Voleva andare a spaccargli la faccia ma rimase fermo. Non era il momento adatto.
“Ascolta io ci sarò per sempre per te, Bulma. Ti auguro di essere felice un giorno e se non posso essere io, con un altro uomo” l’abbracciò e le diede un bacio sulla guancia “Addio Bulma” e le lasciò la mano.
“Addio Yamcha. Grazie di aver compreso” gli sorrise e lo guardò andarsene. Rimase ferma e pensò a quello che aveva appena fatto. Aveva lasciato il suo fidanzato storico per.. Vegeta . Sarebbe stato al suo fianco sempre? Non lo sapeva. Era imprevedibile quell’uomo.
Vegeta era furori dalla gelosia ma decise di rimanere nascosto fino a quando la donna non se fosse andata.
Bulma rientrò e andò a farsi una doccia.
Aveva bisogno di una doccia rigenerante dopo la scenata di gelosia di Vegeta e dopo aver lasciato il suo fidanzato storico.
Appena uscì dal bagno vide vegeta sdraiato sul suo letto.
“Vegeta! cosa ci fai qui?!” chiese la donna coperta solo con un asciugamano.
“Cosa stavate facendo te e il mollusco prima in giardino?!Non ti sono chiare le parole che ti ho detto in cucina?!” Disse Vegeta avvicinandosi a lei. Ecco un’altra scenata di gelosia.
Bulma non lo guardò e si sedde sul letto.
“Lo stavo lasciando” disse semplicemente. Vegeta non si aspettava quella risposta però sorrise compiaciuto.
“Finalmente ti sei decisa!” disse sedendosi di fianco  a lei “Allora adesso sei ufficialmente mia” lo disse bisbigliando all’orecchio di Bulma.
Le sfilò l’asciugamano e la baciò. Finirono a letto una seconda volta e Bulma non potè essere più contenta.

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Capitolo 4
*** La scoperta di Yamcha ***



Vegeta e Bulma stavano insieme da più di due mesi e Vegeta si era trasferito nella camera di lei. Il loro rapporto non era più segreto. Non lo avevano detto esplicitamente ai genitori di lei ma loro avevano capito.
Si incontravano per i pasti e alla sera, perché lei durante il giorno era a lavorare o a far shopping e Vegeta era ad allenarsi.
Una bella mattina, Bulma si svegliò di buon’ora. Quel giorno non doveva lavorare e dunque decise di andare a fare shopping e comprare qualcosa anche per Vegeta.
Scese in cucina tutta sorridente e vi erano già i suoi genitori e Vegeta.
“Buongiorno a tutti” disse la ragazza sorridendo
“Perché sei così contenta stamattina?” chiese Vegeta guardandola negli occhi.
“Perché oggi pomeriggio ci sono i saldiii! Mamma mi accompagni in centro?”
“Certo cara sarei felicissima di accompagnarti!!” disse la signora Brief saltellando contenta.
Bulma mangiò e poi andò in giardino a prendere il sole. Poco dopo Vegeta la raggiunse.
Si mise davanti a lei impedendole di prendere il sole.
“Vegeta spostati!”
“Si è rotto qualcosa nella Gravity Room vieni a vedere” disse tranquillamente
“Andiamo” disse la ragazza senza obiettare. Vegeta camminò davanti a lei come se non sapesse la strada.
All’improvviso suonò il campanello. Andò ad aprire la signora Brief che era in cucina a cucinare.
“Oh ciao Yamcha! Accomodati!” disse sorridente la signora Brief.
“Buongiorno signora. C’è Bulma per caso?” chiese il ragazzo un po’ con imbarazzo. Dopo la rottura lui e Bulma non si erano più sentiti. Yamcha non l’aveva dimenticata dunque decise, dopo più di due mesi, di andare da lei a convincerla a tornare insieme. Le era mancata tantissimo.
“Non so dove sia. Prova a vedere se è in camera sua” il ragazzo annuì e la signora ritornò in cucina.
Yamcha sapeva dove era la camera di Bulma anche perché proprio lì avevano consumato il loro amore.
Salì le scale e si trovò davanti alla stanza. Busso ma non rispose nessuno. L’aprì e scrutò la camera.
Entrando nella stanza si nota subito una scrivania e al suo fianco il comodino con una abatjour e poi il letto. Di fianco al letto una grande vetrata che portava al balcone. Davanti al letto vi era un armadio e la porta del bagno.
Yamcha notò che la camera non era in ordine. Notò subito qualcosa di azzurro appoggiato sulla sedia della scrivania. Curioso lo prese in mano e rimase allibito: la tuta di vegeta. Forse aveva sbagliato stanza, si chiese. Andò verso il letto e vide un top che indossava solitamente Bulma. L’annusò: era suo.
Non credeva ai suoi occhi. Bulma e Vegeta insieme. Lo aveva dimenticato così in fretta? E lui che pensava ancora a lei.
Decise di prendere un po’ d’aria e uscì sul balcone. Ma non fu una scelta intelligente perché il balcone si affacciava proprio sulla Gravity Room. In quel momento vi  uscirono Bulma e Vegeta . Yamcha non sentiva cosa si dicevano ma poi ci fu un bacio. Il cuore di Yamcha si spezzò. La sua ex ragazza che era venuto a riconquistare si stava baciando con il suo peggior nemico.
All’improvviso Vegeta si accorse della presenza del mollusco (come lo chiamava lui)  e poi anche Bulma, curiosa, guardò in quel punto. Yamcha aveva visto tutto. Il ragazzo decise di uscire dalla stanza e chiedere spiegazioni.
“Yamcha!” urlò Bulma correndo verso l’interno della casa però una mano la trattenne.
“Resta qui” disse Vegeta cercando di nascondere i suoi sentimenti ma Bulma capì tutto. Se non l’avesse fermato sarebbe successo una tragedia.
“Vegeta non fare cavolate” disse guardandolo
“Taci” non la guardò neanche.
Yamcha non fece neanche ad uscire in giardino che vegeta gli fu addosso.
“Vegeta!!” urlò Bulma andando verso di lui.
Vegeta attaccò Yamcha al muro che con l’impatto si formò una grossa crepa.
“Spiegami cosa facevi in camera mia!” ringhiò il sayan
Yamcha faticosamente gli rispose “Volevo parlare con B-Bulma e sua madre ha detto che era in camera sua.”
“Vegeta lascialo per favore” chiese Bulma. A quelle parole Vegeta lo lasciò.
“Mi dispiace Yamcha che tu lo abbia scoperto così. Volevo dirtelo io” continuò la ragazza sotto lo sguardo furioso di Vegeta al quale la ragazza non faceva caso.
“No va bene. E’ giusto che tu ti rifaccia una vita, anche io dovrei rifarmela senza di te” disse Yamcha riprendendosi.
“L’hai capito finalmente!” intervenne vegeta
“Taci!” disse Bulma guardandolo in cagnesco. Vegeta non fu contento di come gli si era rivolta Bulma.
“Sarebbe meglio. Ma di cosa mi volevi parlare?” chiese Bulma curiosa.
“Non ha più importanza. Adesso tolgo il disturbo. Ciao” disse Yamcha uscendo dalla porta d’ingresso a testa bassa.
Quando la porta si chiuse Bulma si girò verso Vegeta guardandolo in cagnesco.
“Ma ti è dato di volta il cervello?!Perchè lo hai attaccato? Non stava facendo niente!!” urlò la ragazza.
“Non mi piace quando infrangono la mia privacy soprattutto quel mollusco. Almeno non tornerà più.”
“Stai diventando troppo geloso” lo provocò Bulma
“Tsk..io geloso? AHHAHAH! La gelosia non fa parte di me! L’ho sempre odiato e lo odierò sempre” disse Vegeta dirigendosi verso la Gravity Room.
“Perché stava con me?” chiese la ragazza
“Tsk..non mi importa niente né di te né di lui. Potete fare quello che volete”
Bulma gli diede le spalle e sorrise. Era il suo modo di dichiararle il suo amore.
[Anche io ti amo Vegeta.]
 
 

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