Di un ragazzo innamorato.

di Tatika_Tai_Tacchan
(/viewuser.php?uid=136019)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le ciglia blu del mio amore ***
Capitolo 2: *** Asfalto ***
Capitolo 3: *** Eri la mia dea della notte ***
Capitolo 4: *** Rosso polvere, arancio ruggine ***



Capitolo 1
*** Le ciglia blu del mio amore ***


Le ciglia blu del mio amore

 

 

Alle tue lunghe ciglia blu

ho parlato,

soffiando via la polvere

e le rughe sugli occhi

per gli anni passati a nasconderti.

 

 

Non ho potuto sciogliere

i nodi delle tue membra stanche,

portare via il dolore dal tuo viso

non ho potuto.

 

Spero che tu sia stata felice

nel tempo che mi hai regalato

nel tempo che ti ho rubato.

 

 

Ti vedo sempre,

dietro le mie palpebre le tue palpebre diafane.

Ti rivedo nei rettili a sangue freddo

che strisciano nei buchi,

con le loro lingue rosse e saettanti,

inequivocabilmente belle.

 

 

Ho grattato via il fango dalla tua schiena

e ho pulito le tue ferite:

per gli squarci in suppurazione l'acqua ossigenata,

per gli squarci nell'anima ho usato ago e filo.

Ti ho ricucito le ali alle spalle
e sei volata via.

Mi hai amato
ed è stata la cosa migliore che mi sia capitata.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Asfalto ***




Non parlavi quando ti ho incontrata
eppure hai una voce così bella.
Ho pensato tu fossi muta
e quando canti potresti commuovere un dio.

Ma ti ho capita subito,
te l'ho letto negli occhi
che tu a questo mondo non hai nulla da dire
e ora davvero non hai più nulla da offrire.


Maledetto il mondo che ha bisogno di sangue,
maledetta la vita che ci vuole morti.

Quel giorno senza vento e senza pioggia,
quel giorno il cielo era nuvolo;
il tuo sorriso, l'asfalto;
i tuoi occhi grigi, l'asfalto;
le tue scarpe sporche sull'asfalto.

Non ricordo il colore che i tuoi capelli avevano quel giorno, 
ma ricordo il colore dell'asfalto.

Chissà se tu ne ricordi il sapore, non credo, tendevi a dimenticare.

Il tuo sangue sull'asfalto,
le tue magre dita bianche immobili.

Quel giorno
ho pensato saresti morta su quell'asfalto.


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Eri la mia dea della notte ***




Quando sei fuggita 
avevi le stelle tra i capelli,
il naso rosso e le labbra viola.

Eri la mia dea della notte.


Quando te ne sei andata il sole ha ricominciato a bruciare
sulla mia pelle rossa le piaghe della lontananza.

L'afa mi ha tolto il respiro 
e la forza dalle braccia 
e tuttavia non ho fatto nulla per riportarti da me.

Eri la mia idea di Notte.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Rosso polvere, arancio ruggine ***




Rosso polvere, arancio ruggine non erano buoni colori con te.
Non erano buoni giorni con te.


Era il tempo in cui le pietre esplodevano
e le ore passavano una più amara dell'altra.
Tu eri così ordinaria nella luce spietata del sole, 
la tua pelle livida pareva malata
tesa com'era sulle budella gonfie.

Era il tempo in cui eri appena tornata e già temevo di perderti ancora,
forse per sempre.
Era il tempo in cui sembravi umana.


Contavo i minuti sulle dita di cento mani
cento mani di soldati ammazzati
adagiati sulla sabbia
in una sera d'agosto che sapeva di ruggine e di fuoco.

Tu ci danzavi col fuoco, per te era tutto un gioco.
Quando tornava la notte sulle tue spalle candide
rosso polvere, arancio ruggine,
tutti erano buoni colori con te.

Te che non restavi a lungo
farfalla di carta intorno alla fiamma sembravi,
ma non hai mai cercato calore 
ed averlo notato è forse l'unico privilegio che mi è rimasto.

Strega del buio in cerca del pericolo.
Strega del buio che mi ha amato.
Ti vorrei con me un'altro giorno ancora

        fosse anche un giorno di polvere rossa e ruggine arancione.








Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2887950