In viaggio nell'anima

di DobbyThomasDrive
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** In Viaggio nell'anima ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


“Un maledetto viaggio... un maledettissimo, dannatissimo viaggio. Non avrei dovuto accettare! Li avrei dovuti mandare a fanculo sin dall'inizio! Non ho neanche un cazzo di spese di viaggio! Dovevo mandarli davvero affanculo!... già e poi? Rifletti, brutto idiota! Come avresti pagato l'affitto? Le bollette? Che avresti detto a Julie? Lei non sa neanche che hai perduto il tuo precedente impiego perchè un ragazzino laureato con quasi vent'anni in meno di te te lo ha fregato alla grande, spezzando di colpo tutte le tue basi... tutte le tue certezze che ti parevano di cemento armato ed a prova di bomba e sulle quali posavi pesantemente il culo, sono crollate come un castello di sabbia invaso dalle onde; quasi non te ne sei nemmeno accorto fino a che non hai sentito il tonfo ed il male alle chiappe... e dopo vent'anni di onesto impiego statale nel tuo piccolo ufficio postale del cazzo, ti sei ritrovato in mezzo alla strada. Non te lo saresti mai aspettato! Un fottuto bambino prodigio con una pergamena in una cartellina rossa è entrato quel giorno, tutto elegante e leccato di una non ben precisata gelatina in testa, ha chiesto un colloquio e ti ha fatto sbattere fuori... ti hanno detto senza tanti fronzoli che era più adatto di te a coprire il ruolo che avevi coperto per tanto tempo ma la verità la sai tu, la sanno i tuoi capi e la sa anche il nuovo assunto... lui la sa meglio di tutti dal momento che verrà pagato molto più di te per fare molto meno di te... ma così va il mondo adesso... largo ai giovani! Così si dice, no? Ci hai messo poco a realizzare la cosa... almeno sei stato più svelto di altri e non hai pianto come un bambino... in questo sei stato coraggioso. Hai preferito farti un paio di birre nel bar di Sam senza raccontare la tua disavventura... hai fatto un giro in centro ed hai ingannato un'oretta del tuo tanto tempo libero a guardare distrattamente le vetrine dei negozi. Julie ha sempre voluto quel bellissimo cavallo impennato posto in primo piano sulla vetrina della bottega di vetri italiani di Murano. Un soprammobile estremamente affascinante... il vetro lucido riflette i colori dell'arcobaleno e fa sembrare qualsiasi diamante un misero fondo di bottiglia...è un bellissimo quadrupede da esposizione... molto fiero ed elegante ed anche se ti sembrava troppo costoso, avevi intenzione di regalarlo a tua moglie prestissimo, magari anche il prossimo natale... sarebbe stata una sorpresa di primo livello. Purtroppo, la ruota del destino si è fermata nel punto sbagliato e la sorpresa è arrivata a te... una brutta sorpresa ed ora il cavallo si è allontanato al galoppo dalle tue possibilità. È stata dura far finta di nulla quando sei tornato a casa, ma te la sei cavata... hai sfoderato il tuo sorriso migliore ed ai cenato con lei parlando del più e del meno come tutte le sere e dicendo addirittura che non era successo niente di straordinario al lavoro... una giornata di routine... anche monotona... hai proprio usato queste parole. Una interpretazione da Oscar! Di notte hai avuto qualche difficoltà ad alzarti da letto senza svegliarla ed a ficcarti su internet per trovare qualunque annuncio di lavoro che non richiedesse una stupida laurea né una stupida cartellina rossa. Un lavoro alla tua portata, insomma. Per fortuna l'hai trovato e sei riuscito ad accaparrartelo anche se non è dei migliori. Hai mentito ancora alla grande quando hai detto a Julie che avresti sostituito un collega alla filiale di Phoenix e che dovevi partire subito... lei era un po' preoccupata dal viaggio e si era offerta di prendere un paio di giorni di ferie per venire con te e farti compagnia... che gran donna! Non puoi davvero lamentarti di nulla per quel che la riguarda! Cucina bene,è premurosa, tiene in ordine la casa e ti ama sinceramente! Che si può volere di più? Ti ama così tanto che ti avrebbe accompagnato per tutto il viaggio e sai bene quanto avresti voluto la sua compagnia...è stata dura rifiutare, ma doveva andare in questo modo o l'inganno non avrebbe retto e lei sarebbe rimasta delusa sia per il fatto di avere perso il lavoro sia per averle tenuta nascosta la verità e di averla frastornata con un cumulo di balle ad arte. Non potevi proprio permetterti di accompagnarti così le hai dato un bacio, le hai detto che saresti tornato il prima possibile ed eccoti qua... su questa cazzo di Mustang Fastback del 1967. Una macchina da cinquantamila dollari... da consegnare ad un fottuto riccone di Phoenix che non aveva voglia di fare tre stati per venirsela a prendere... così tocca a te. Tre giorni per consegnarla... tre giorni per passare tre stati, da Houston a Phoenix... almeno ti avessero chiesto di portarla a Las Vegas, a Los Angeles... in qualunque altro posto dove avresti potuto divertirti un po' di più. Invece dovrai girare soltanto per città piene di sospettosi contadini del cazzo e costeggiare canyon o zone desertiche senza niente per decine di miglia. Non lo disprezzare, in fondo è il tuo nuovo lavoro! Non avevi altra scelta; adesso devi tenere duro e portarlo a termine nel miglior modo possibile... nell'unico modo possibile. Quella macchina deve arrivare a destinazione senza un graffio... in un certo senso ti hanno dato un lavoro di grande responsabilità! E ti hanno pure detto che se fosse andato tutto liscio ed avessi rispettato i tempi, ti avrebbero assunto a tempo indeterminato e non più in prova... da lì in poi sarebbe tutta discesa! Sei solo, non c'è nessun concorrente più giovane che può rubarti il lavoro né metterti i bastoni fra le ruote adesso... non può che andare tutto bene e sarà proprio così! Ma cerca di non addormentarti, cazzo!!”

Note dell'autore !! :

Scusate , Scusate se trovate delle parole "non appropriate" però direi che non è niente male :) spero vi piaccia fatemi sapere.

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Capitolo 2
*** In Viaggio nell'anima ***


È notte fonda ormai... l'orologio digitale vicino al contachilometri segna le due e quindici del mattino... un giorno di viaggio è trascorso ma il navigatore è implacabile e dice silenziosamente che non hai ancora passato il confine del Texas...è probabile che ci voglia ancora un'oretta buona. Non c'è anima viva sulla strada... una strada dritta e monotona, l'asfalto rovinato e scolorito dal sole che picchia di giorno... solo il rumore del motore ed i sobbalzi di qualche cunetta che non si è riusciti ad evitare fanno compagnia all'improvvisato autista. John non ha mai guidato molto nella sua vita, anzi era sempre ben felice di evitarlo ed ora è costretto a percorrere circa milleduecento miglia per giunta su una vettura di un altro... non ha mai condiviso la frase di amici o parenti sul fatto che guidare sia rilassante... ha già un male al collo che gli nega qualunque comodità sullo schienale ed il sonno che lo assale non è indice di relax quanto di noia estrema. Vorrebbe fermarsi a dormire ma come si può fare? Sarebbe semplice se avesse denaro sufficiente a pagare benzina, hotel e ristoranti... il fatto è che non può permettersi di rischiare: rimborseranno quel che ha speso una volta tornato a Houston... nessun anticipo spese ai lavoratori in prova, è la politica dell'azienda... ragion per cui è meglio limitare gli alberghi e dare precedenza al carburante, senza poi dimenticare il tempo a disposizione: tre giorni non sono poi così tanti ed anche guidare per una buona parte della notte aiuterà a stare in anticipo sulla tabella di marcia. Potrebbe fermarsi e dormire in auto per qualche ora ma in questo momento non vuole cedere al sonno... non esiste assolutamente nulla sulla strada che sta percorrendo e la luna è coperta dalle nubi... gli abbaglianti sono l'unica luce che possa squarciare le tenebre ora; neanche un lampione ad aiutarlo... non può fermarsi in quella zona... quesri posti sono strani... di giorno sei costretto a guidare in città in mezzo al traffico e non puoi fare altro che innervosirti e percorrere poche miglia e non ti vuoi fermare prima di uscire dai centri abitati ed avere la strada libera... una volta raggiunto lo scopo, però, ti rendi conto che quei lunghi serpenti d'asfalto che strisciano lungo il deserto non appaiono così rassicuranti come potrebbero suggerire a qualche turista: pare non ci sia anima viva ma non puoi averne la certezza matematica e pernottare in mezzo al niente che può nascondere mille insidie non è molto intelligente. È meglio andare ancora un po' avanti... incontrerà una stazione di servizio, un paese anche minuscolo dove possa tirare un po' il fiato... deve resistere al sonno ancora un po' e di sicuro accendere l'autoradio non può fare che bene. Sulle note squillanti di “Sweet home Alabama”, il viaggio continua nella notte nuvolosa e fortunatamente la canzone ottiene l'effetto di scacciare Morfeo. Una canzone dei suoi tempi che John canticchia saltellando sul sedile, con l'entusiasmo che aveva quando era ragazzino... più di una volta è andato ad un concerto dei Lynird Skynird... uno dei suoi gruppi preferiti; ne aveva tanti di gruppi preferiti... tanti e nessuno a dire il vero; quello che importava era che fosse musica rock e che facesse da cornice alle numerose serate di goliardia passate fuori casa. Bei tempi quelli! Nessun pensiero neanche all'orizzonte, neanche l'ombra della pancetta che adesso lo appesantisce e che lo fa ritrarre dal guardarsi allo specchio a torso nudo... ed ovviamente parecchi capelli in più in testa. Nonostante tutto questo, Julie non ha mai perso la sua passione per l'uomo che ha sposato ma in fondo John non è da buttare: il tempo gli ha lascito qualche segno, d'accordo, ma non troppi in fondo... e quel ragazzo tutto divertimento ed entusiasmo sembra riapparire fra le note della canzone e scatenarsi in pista per un ultimo ballo.

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