«Zayn Malik, sei un fottuto stronzo.»

di __insanity
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** *Cafone...* ***
Capitolo 2: *** -E' solo un montato del cazzo...- ***
Capitolo 3: *** Un campeggio? ***
Capitolo 4: *** -Troppo bello per non essere un puttaniere.- ***
Capitolo 5: *** -Kate e Jonathan, un appuntamento?- ***
Capitolo 6: *** -Perchè lui?- ***
Capitolo 7: *** Come pensare che ti piaccia qualcuno, ma odiarlo allo stesso tempo. ***
Capitolo 8: *** -Quegli occhi che sarei rimasta a fissare per ore- ***
Capitolo 9: *** *Gli opposti si attraggono* ***
Capitolo 10: *** *Almeno tre metri sopra il cielo* ***
Capitolo 11: *** -Vaffanculo tu e le tue troiette del cazzo- ***
Capitolo 12: *** -Zayn, mi hai veramente rotto il cazzo.- ***
Capitolo 13: *** -Io ti piaccio?- ***
Capitolo 14: *** -Non sapevo che anche gli uomini avessero il ciclo.- ***
Capitolo 15: *** -Daisy, ma che cazzo ti passa per la testa?- ***
Capitolo 16: *** -Stai zitta.- ***
Capitolo 17: *** -Sono o non sono il tuo protettore?- ***
Capitolo 18: *** -Il trio dei coglioni.- ***
Capitolo 19: *** -Tu mi piaci.- ***
Capitolo 20: *** -Da quanto sei diventata la mia ragazza tu, eh?- ***
Capitolo 21: *** -Se a fine giornata mi dai un bacio, resto.- ***
Capitolo 22: *** -E se lo diventassimo?- ***
Capitolo 23: *** -Hai rotto gia abbastanza, togliti dalle palle.- ***
Capitolo 24: *** Lo amavo, ricordo anche questo. ***
Capitolo 25: *** -Amedeus, signore... AMEDEUS.- ***
Capitolo 26: *** -Se non lo lasci scordati di lui e di Londra per il resto della tua vita.- ***
Capitolo 27: *** -Anzi no, non sei ridicola... sei solo una puttana!- ***
Capitolo 28: *** -Se io me ne sbattevo di te non avrei mai fatto ciò che invece ho fatto!- ***
Capitolo 29: *** -Ho una cena con i miei genitori.- ***
Capitolo 30: *** -I puttanieri sono fatti per le puttane.- ***
Capitolo 31: *** -Un inferno ed un paradiso allo stesso tempo.- ***
Capitolo 32: *** [...]solo perchè tu mi piaci[...] ***
Capitolo 33: *** -E con quali soldi?- ***
Capitolo 34: *** -Magari così tutti i giorni...- ***
Capitolo 35: *** -E' la mia ragazza.- ***
Capitolo 36: *** -...Kate non me la deve toccare nessuno.- ***
Capitolo 37: *** -Nient'altro che sola.- ***
Capitolo 38: *** "Caro e cornuto paparino." ***
Capitolo 39: *** SCUSATEMI. ***
Capitolo 40: *** -Sei la cosa più bella che mi sia capitata.- ***
Capitolo 41: *** The Last Kiss. ***
Capitolo 42: *** Annuncio importante! ***



Capitolo 1
*** *Cafone...* ***


 

 

*Cafone...*

1.

 

 

Il suono di quella odiosa sveglia si fece risentire ancora una volta dopo tre meravigliosi mesi estivi, passati nel migliore dei modi.
Si trattava di un nuovo inizio vero e proprio, nella mia nuova scuola, ma sapevo bene che prima o poi mi sarei comunque abituata e non l'avrei più chiamata 'nuova scuola'.
Mi infilai sotto la doccia velocemente, con i pensieri che si divertivano a saltare dalle cose più stupide a quelle più serie.
Indossai un paio di leggins stretti, con una maglietta stretta e piuttosto aderente, a cui subito dopo ripoggiai una collana che scendeva fin sotto il seno.
Uscii di casa, assicurandomi che non mancasse nulla, e mi avviai verso la scuola.
Nonostante non fossi un'alunna modello, a tutti capita di avere quel po' d'ansia il primo giorno di scuola.
Il terzo anno aveva inizio. Non ne mancavano ancora molti, ma nemmeno pochi.
Arrivai davanti quell'enorme palazzo e intravidi subito una marea di ragazzi, ognuno per i fatti propri. Sentii una scia di imbarazzo dentro di me, non avendo pensato a cosa dover fare una volta arrivata.
Feci la prima cosa che mi saltò in mente, ed era quella di andare dalla preside, la Signora Smith e chiederle quale fosse la mia classe.
-Kate, giusto?- mi chiese adagiamente.
-Kate... Kate Stewart- le risposi abbozzandole un sorriso.
-Bene, la sua classe è la 3-C. L'ultima in fondo a destra!-
-La ringrazio. Arrivederci- E proprio come qualsiasi nuovo alunno, il primo giorno di scuola, cercai di comportarmi da persona 'educata' cercando di dare una buona impressione!
Mancavano pochi secondi e sarebbe suonata la campanella, così mi avviai direttamente verso la classe.
La maggior parte degli alunni erano gia dentro, ed a me capitò ovviamente il posto vicino a quello che sembrava il più secchione dell'intero istituto, non solo della mia classe.
Era ben evidente dai suoi enormi occhialoni che gli ricadevano sul naso, e quell'aria da sfigatello bastonato: -Ciao, io sono Matt.- mi disse con tono fin troppo timido.
E io gli risposi con uno stupido: -Ciao- e sicuramente molto più deciso del suo.
La campanella era appena suonata, entrarono tutti, ma mi cadde l'occhio immediatamente su un banco che era ancora vuoto.
Un professore, sui 35 anni circa, entrò in classe appoggiando la sua borsa di fianco alla cattedra: -Buongiorno ragazzi. Sono Will, e sono il vostro nuovo professore di Tecnica.-
*Quindi, la giornata sarebbe iniziata con tecnina? Eccitante* pensai, incominciando già a desiderare con tutta me stessa di tornarmene a casa il prima possibile.
La porta dell'aula si aprì violentemente, facendo attirare l'attenzione dell'intera classe. Entrò un ragazzo abbastanza alto, aveva gli occhi scuri e capelli scuri che in quel momento li portava alzati, e indossava dei jeans a vita bassa.
-Credo di sapere chi è lei.- il ragazzo andò a sedersi senza neanche sfiorare di uno sguardo il professore: -Prof, le consiglio di passare il tempo con vostra moglie, sai... quelle cose intime, piuttosto che occuparsi di me.-
*Cafone* borbottai d'istinto, mentre il ragazzo andò a sedersi nell'ultimo posto libero.
-Zayn Malik, presente.- annunciò il professore tracciando sul registro la presenza di Zayn e scandendo attentamente la parola.
Successivamente quest'ultimo fece l'appello, e quando pronunciò il mio nome, il ragazzo si girò verso di me e soltanto ad avere il suo sguardo addosso, mi sentii immediatamente in imbarazzo.
Passarono le prime due ore senza fare davvero niente di costruttivo oltre che ascoltare la vita del nostro professore.
Suonò l'ora di intervallo, e ognuno si catapultò di fretta verso il corridoio, evidentemente già stufi.
Matt si avvicinò a me: -Sai, trovo che l'argomento di oggi sia stato uno dei migliori...-
Come poteva pensare che l'argomento di oggi, ovvero, come il nostro professore era riuscito a laurearsi, poteva essere una cosa interessante?
-Eddai Matt!- esclamai scocciata ma allo stesso tempo divertita.
In fondo, se lo osservavo bene, non era niente male come ragazzo, ma il suo comportamento era davvero odioso.
Matt mi sorrise, e dopo andò a trovarsi l'armadietto, così come feci anche io.
Vidi Zayn che era con le spalle contro un armadietto, le braccia contorte sul petto e una gamba piegata.
Mi guardai intorno, avrei potuto tornare indietro, magari? Oppure non scegliermi proprio un armadietto.
Ma in fin dei conti... perchè dovrebbe dar conto proprio a me?
-Hei Stewart!- esclamò.
Mi girai d'istinto a guardarlo, e lui mi sorrise con uno sguardo malizioso dicendomi: -Bel culo-
Tornai a guardare davanti a me, infastidita ma soprattutto intimorita dal suo commento rude mentre lo sentii scoppiare in una risatina odiosa.

.

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Capitolo 2
*** -E' solo un montato del cazzo...- ***








-E' solo un montato del cazzo...-
2.



 

Riposai i libri nell'armadietto, e di fianco a me fortunatamente c'era una ragazza che frequentava la mia stessa classe. Cercai di ricordare il nome che aveva pronunciato il professore, ma i miei sforzi furono totalmente inutili.
Pensai che avrei dovuto incominciare a socializzare gia dal primo giorno di scuola, per potermi trovare bene, così le chiesi la prima cosa che mi venne in mente: -Sei nel mio corso di tecnica, giusto?
-Oh, tu sei Kate... giusto?- mi rispose chiudendo il suo armadietto.
-Sì, e tu sei?-
-Piacere, io sono Denise!- disse porgendomi la mano, che io strinsi con piacere e poi lei continuò: -Che corso hai ora?-
-Inglese e arte! Sei in uno di questi?-
-Ci rivediamo ad arte!- mi fece l'occhiolino ed io la salutai, mostrandole il mio migliore dei sorrisi.


Secondo giorno in cui sentii di nuovo quella sveglia perforarmi i timpani.
Ci volli un po' per ricordarmi che la scuola era ormai gia iniziata e che la solita noiosa routine avrebbe ripreso il comando della mia vita nel giro di pochi giorni.
-Hey Kate!- mi salutò Denise avvicinandosi a me una volta che io ebbi oltrapassato l'enorme cancello, che ti dava la libera rassegnazione che le 5 ore di tortura erano incominciate.
-Ciao Denise- le dissi accogliendola lasciandomi riempire il viso da un ampio sorriso.
Ero così felice di aver trovato almeno una persona di cui sapevo il nome e viceversa.
Vidi dietro Denise passare lui.
Era insieme a due ragazzi, niente male anche loro, e controvoglia pensai subito che Malik gli avrebbe fatto un baffo a tutti e due.
-Caro Jonathan, tesoro, sappi che se farai tardi anche questa sera, neanche se ci fosse Gesù Cristo in persona insieme a te, verrò ad aprirti la porta- sbottò Denise verso un ragazzo dei due che erano con Zayn.
Le parole di Denise vennero precedute dal suono della campanella e da un grazioso dito medio che rivolse a quel ragazzo che doveva chiamarsi Jonathan.
-E' il tuo ragazzo?-le chiesi avviandomi in classe accompagnata da Denise.
-Cos'ho di male che puo' farti pensare che io possa avere un ragazzo così?
-... Denise?- le dissi come se volessi ricordarle che non sapevo niente della sua vita nè di nessun altro.
-Beh, lui è semplicemente un fratello a cui, io, voglio molto bene.- rimase vaga dimostrandomi il contrario di ciò che aveva detto.
Ridacchiai leggermente e prendemmo posto
Stavo per sedermi quando mi ritrovai una manata sul mio sedere. Sentii una scarica di adrenalina attraversami tutto il corpo, ed i nervi saltare all'improvviso.
Mi voltai e i miei pensieri si confermarono quando vidi Malik che cercava di camminare fingendosi ignaro di tutto.
L'avrei preso a peggio parole, schiacciato a terra come un insetto, e strappato l'adorata cresta che portava sul capo il quale lui amava tanto, ma venni interrotta dall'entrata del professore, che mi impedì di fare qualsiasi cosa.
Gli lanciai un'occhiata omicida, e lui alzò le mani al petto come per dimostrarsi innocente.
-Buongiorno ragazzi, io sono il vostro nuovo professore di grammatica.-
-Cosa? Davvero? Sta scherzando?- domandò Jonathan provocando una fragorosa risata da parte di Zayn.
La classe scoppiò in una sonora risata, mentre il professore di divertente non ci trovò assolutamente niente, e fissò Jonathan in modo intenso e per poco non gli usciva fumo dalle orecchie.
-Dato che L'ILLUSTRUSISSIMO SIGNOR WILSON si ritrova sempre con la battuta pronta, IO SONO IL PROFESSOR COOPER E INSEGNO GRAMMATICA- disse il professore scandendo bene il cognome del ragazzo.
Credevo già di odiarlo.
Incominciò con una parlantina snervante, e Matt restava ancora una volta l'unico a seguire.
Mentre io giocherellavo con la matita sul banco, notai con la coda dell'occhio Zayn che se la rideva pesantemente insieme a Jonathan, il suo compagno di banco e uno dei suoi migliori amici.
La loro risata mi incuriosì, e d'istinto restai a guardarli per capire meglio la causa del loro divertimento. Senza neanche accorgermene mi allungai un po' di troppo facendo girare Zayn verso di me e il professore anche.
-Malik e Wilson, avanti... parlateci del vostro interessante argomento il quale vi fa ridere così tanto.- disse il professore a braccia conserte.
Li guardai bene ancora per un po', e solo più tardi mi resi conto che se la ridevano con un giornalino porno.
-Prof, le và di dare un'occhiata a qualche femminuccia nuda?-
L'intera classe scoppiò nuovamente a ridere, mentre io mi girai di nuovo avanti ruotando gli occhi semplicemente disgustata.
-Bene, vedo che hai voglia di toglierti immediatamente da vicino al tuo amico. E dammi questa roba.- gli sfilò il giornalino dalle mani e lo lanciò sulla  cattedra.
-Dategli un'occhiata in macchina, magari...- borbottò Zayn.
Il professore incominciò a guardarci uno per uno, mentre quasi tutte le ragazze della classe si mettevano in posa per cercare di attirare il più possibile l'attenzione dal professore, e essere messe di banco vicino all'affascinante moro.
Due o tre erano le ragazze a cui non fregava un accidente,e c'ero anche io in quella piccola percentuale.
Ma non perchè non mi interessasse minimamente, semplicemente perchè quel ragazzo mi metteva costantemente a disagio e soprattutto mi faceva salire il crimine.
Il professore dopo qualche occhiata verso l'intera classe, puntò il dito su di me, e mi riaddrizzai d'istinto.
-Tu sei?-
-Kate Stewart-
-Avanti Zayn, passa vicino a Kate, mentre tu Matt... passa vicino a Jonathan-
Ovviamente!
-Andiamo, proprio quella che diventa tutta rossa solo se le tocco il culo?-
-La smetta e si sposti subito di banco-
-Mi intrometto. Prof, mi scusi... ma insomma... perchè non lo sposta vicino a qualche ragazza che magari, non so... è più predisposta a...-
-Continuiamo con la lezione. Dicevamo...-


Zayn's POV:
Sfigata non era, ma con quel comportamentino a minchia che sti ritrovava, mi stava sul cazzo.
Ero convinto che all'inizio avrebbe fatto la "tosta" ma poi sarebbe tranquillamente caduta ai miei piedi, del resto come tutte le altre.
Anche le secchione ci sapevano fare, facevano tanto le santarelline, ma poi a letto diventavano dei leoni inferociti.
-Stewart- le sussurrai all'orecchio.
Mi ignorò e ripetei prolungando le vocali: -Stewart-
-Sto cercando di seguire.- rispose fingendo di essere realmente interessata alle parole del professore.
-E io no, quindi ti va di giocare un po'?-
-Un attimo che ci penso.-
-Beh?.
.No.-
-Andiamo... Un innocente giochino.- misi la mano sulla sua gamba e lei me la schiaffeggiò immediatamente.
Fu fortunata, perchè proprio in quell'istante suonò la campanella e sparì dalla mia visuale.


Kate's POV:
-Adesso tutte ti amano, incomincerai a trovarti una ventina di puttanelle che vogliono sapere il più possibile su di lui, tra: 3... 2...-
Denise non fece in tempo a concludere la frase, che mi ritrovai un paio di ragazze che si avvicinarono a me.
-Oh, guarda un po', hanno fatto prima del previsto- aggiunse Denise osservandomi divertita.
-Ragazze, smettetela... è solo un montato del cazzo.-
Sentii un piede spiaccicare il mio, era stata Denise.
Tutte le ragazze si girarono, e videro Zayn impalato che aveva tranquillamente ascoltato la docile frase appena pronunciata da me.
Ma io ero impassibile, non avevo paura di lui, no.
Tutte le ragazze se ne andarono, mentre io rimasi immobile davanti a lui, che continuava a fissarmi con uno sguardo che sembrava non promettesse niente di positivo.
Quei suoi occhi puntati su di me mi fecero rabbrividire, un po' dalla preoccupazione, e un pò perchè mi resi conto che i suoi occhi erano un colore così vivo... mi ricordavano il caramello.
-Quindi sono un montato del cazzo?- mi chiese ghignando.
Si incamminò nella mia direzione, e io ero convinta che se ne stesse andando, quando si bloccò davanti a me spingendomi contro l'armadietto: -Attenta a non metterti contro di me-
Continuava ad osservarmi con uno sguardo più gelido dello stesso iceberg che affondò il Titanic.
Rabbrividii di nuovo, involontariamente.
Aveva la fronte appoggiata sulla mia, e sentivo il suo respiro sul mio viso: -Cos'è hai paura?- mi chiese rendendosi conto della mia situazione.
-Paura? Perchè cosa potresti mai farmi?- gli chiesi davvero non immaginando la sua risposta.
-Ti conviene fare la brava con me, altrimenti quando ti troverai sotto di me ad urlare il mio nome, non avrò pietà.- mi baciò la guancia e si allontanò

 



 

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Capitolo 3
*** Un campeggio? ***








Un campeggio?

3.




 

Ignorai totalmente il suo "Sembra ti stia per venire un attacco di panico"... era da stupidi aver paura di un ragazzo conosciuto da 2 giorni appena, anche se avevo ben capito quale fosse il suo stile di vita.
Era una sensazione terribilmente emozionante averlo così vicino a me, le farfalline nello stomaco regnavano nel mio stomaco e non sapevo come facesse quel ragazzo a provocarmi quell'effetto solo guardandomi.
Mi scansai da lui, con una leggera difficoltà e ritornai in classe sotto l'estremo sguardo di Denise e seguita da Zayn che sembrava volesse stuzzicarmi. Avevo completamente dimenticato che da quel giorno in poi sarebbe diventato il mio COMPAGNO DI BANCO e infatti me lo trovai di nuovo affianco come una specie di stalker.
Stranamente quasi tutti erano tornati in classe, nonostante non fosse ancora finita l'ora dell'intervallo, così mi alzai andando vicino a Denise per scambiare qualche chiacchiera, mentre Zayn si era totalmente perso nel guardare il sedere di una nostra compagna di classe.
*Coglione...*
Denise: -Come te la sei cavata?-
Io: -Pensi che me lo sia andato a scopare come tutte le altre?-
Denise: -...-
Io: -Non offenderti. Ma io non voglio assolutamente avere rapporti con lui, e mai ne vorrò avere-

Denise: -Woow, sei una tipa tosta, eh!- disse divertita mentre con la coda dell'occhio guardai Zayn che incominciò a rimorchiare con quella ragazza.
*Doppio coglione*
Denise: -Quella è l'iper mega troia dell'intero istituto, avrà scopato con Malik una ventina di volte.-
Io: -Il signorino non ha mai avuto una relazione seria... ci scommetterei qualsiasi cosa, giusto?-
Denise: -MAI. Lo conosco da tanto tempo ormai, è da quasi sempre stato il miglior amico di mio fratello e questo è anche un anno di ripetizione per lui-
Io: -Perchè l'hanno bocciato?-
Denise: -Si è messo a maniare pesantemente la professoressa di latino, tanto da farle cambiare scuola-
Io: -Ci manca solo che si scopi sua nonna.-
Denise: -Non credo manchi ancora molto...-
Scoppiammo a ridere attirando l'attenzione di quasi tutti quei pochi ragazzi che si trovavano nell'aula. D'istinto mi cadde di nuovo l'occhio su Zayn, e questa volta stava toccando il culo della ragazza mentre con l'altra mano la teneva per i fianchi.
*Triplo coglione... fino a fine giornata, quante saranno le sue classifiche come coglione?*
Denise: -Cacchio, LA DIVISA!- disse esultando e cimentarsi nel suo zaino alla ricerca di qualcosa.
Io: -Non sapevo ci fosse una divisa..-
Denise: -EDUCAZIONE FISICAA!-
Io: - Io NON HO una divisa!-
Sentii Zayn dietro di me che disse ridacchiando: -Tranquilla Stewart, un po di motoria in mutande non fa mai male a nessuno.-
*QUADRUPLO COGLIONE... ... ok, la smetto.*
Denise: -L'ultima ora abbiamo educazione fisica, e dovremo indossare una divisa apposita. Tu puoi stare tranquilla, te ne daranno una nuova... il problema è il mio, che l'ho dimenticata e non so se ce ne sono ancora molte! - disse sbuffando mentre la campanella suonò, e andammo a sederci tutti, e io compresa vicino AL MIO NUOVO COMAGNO DI BANCO. yep. (?)
Entrò un'altra professoressa mai vista prim: di statura media e capelli rilegati in un chignon.
*Quanti cazzo di professori ci sono in questa scuola?*
Com'era solito ci alzammo in piedi all'entrata della professoressa, tranne il coglione di fianco a me.
Il sorriso della professoressa scomparì tutto d'un tratto nel vedere Zayn ancora seduto, e il suo viso diventò terribilmente serio.
Tirai una gomitata a Zayn che fino a pochi secondi prima era occupato a distruggere il banco, e lui si alzò sbuffando con aria scocciata.
Prof: -Così va meglio, ragazzi... oggi vi ho portato gli orari e le coppie riguardo al campeggio che ci sarà ad inizio anno.-
Ritornammo a sederci e guardai stranita Zayn come se volessi chiedergli di cosa si trattasse questo "campeggio" ma non ottenni un minimo di risposta.
Io: -Preferivo Matt...- dissi a bassa voce alzando le sopracciglia e distogliendo lo sguardo da Zayn.
Zayn: -Eh?-
Io: -Cosa?-
Zayn: -Che hai detto?-
Io: -Io? Io non ho detto niente-
Zayn mi guardò con un'aria da: *Questa è pazza* ma io lo ignorai totalmente.
Prof: -Il campeggio ci sarà Lunedì... fino all'altro lunedì. Le coppie sono state scelte non a caso, ma abbiamo fatto il possibile per far sì che ognuno si trovasse bene.-
Pensai che avrei chiesto informazioni più dettagliate a Denise, sperando di beccare insieme a lei come coppia nel campeggio.
Prof: -... Zayn Malik, e Kate Stewart- disse la professoressa dopo una serie di "coppie".
Sgranai gli occhi facendomi quasi uscire le pupille dagli occhi. (?)
Prima che potessi aprire bocca, la professoressa mi interruppe: -Approposito, Kate... devi andare un attimo dalla preside, deve parlarti-
In quel momento non ci capivo una beata minchia. La confusione regnava dentro di me.
Uscii dall'aula ancora incosciente, arrivando dalla preside intenta a firmare migliaia di documenti.
Io: -Salve preside, la professoressa mi ha detto che dovete parlarmi- dissi sulla soglia della porta cercando il più possibile di non pensare al fatto che sarei stata insieme a quel coglione durante l'intero campeggio, e concentrarmi su ciò che stava per dirmi la preside.
Preside: -Oh sì Kate, accomodati pure... stavo aspettando proprio lei.-
Io: -Bene, mi dica- dissi sedendomi sulla sedia davanti a quel tavolo che ci "separava".
Preside: -Penso abbiate gia saputo del campeggio... e che tu dovrai stare insieme a Malik.-
Io: -Sì, ecco... proprio per questo io non capisco perchè sia stata sceltra proprio io, mi sembra che la professoressa abbia detto che le coppie siano state formate per motivi validi-
Preside: -E' proprio di questo che devo parlarle. Abbiamo scelto lei insieme al ragazzo perchè abbiamo subito notato che... ecco... non ti lasci "trascinare" dai suoi comportamenti. Penso abbia capito subito che tipo di ragazzo è, e gia l'anno scorso ha combinato abbastanza casini!-
Io: -E con un ragazzo? Non so, magari Jonathan-
Preside: -Sarebbe molto peggio.-
Io: -Capisco...-
Preside: -Vi ho osservati nel corridoio e da qualche altra parte, ho subito notato che non gli permetterai di combinare casini, e puoi stare tranquilla che lui non si permetterà di fare niente contro la tua voglia.-
Io: -Va bene...-
Preside: -Mi scusi ancora, so che la metterà un po a disagio, ma la ritenevo la cosa giusta da fare.- disse scambiandomi un sorriso che subito ricambiai: -Non si preoccupi. Arrivederci-
Uscii dall'aula della preside sorridente, per poi diventare una bestia.
*Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo.*
Avevo voglia di spaccare tutti quegli armadietti nel  corridoio che in quell'esatto momento sembrava che mi stessero dicendo: -Colpiscimi, non mi farai del male.- con faccine sdolcinate ed altro. (?)
*Avrei dovuto passare notte e giorno insieme a quel coglione che gia odiavo da morire? Oh dio!*
Ritornai in classe eseguendo un sospiro per "calmarmi".
La professoressa aveva gia iniziato ad insegnare quella materia che sembrava fosse matematica, mentre Zayn eseguiva i suoi "adorati picassi".
Le due ore passarono in un modo talmente ossessionante e odioso che mi veniva addirittura voglia di scapparmene dalla classe finchè poi, finalmente suonò la benedetta campanella.
Zayn: -Wow, adesso ci sarà educazione fisica... e si parla di CULI, CULI, CULI E CULI.-
Io: -Oltre alla parola "culo" nel tuo adorato lessico di parole, non c'è nient'altro?-
Zayn: -Oh no, c'è anche: tet-' lo bloccai avendo capito gia in quale modo mi avrebe finito di parlare del suo "vocabolario mentale"
Io: -Credo di aver capito gia abbastanza- gli dissi sfoderando un sorriso più falso che mai e puntare lo sguardo verso il professore che era appena entrato in classe.
Prof: -Ragazzi, prendetevi le divise e mettetevi in fila... incominciate a dirigervi negli spogliatoi, io vi aspetto in palestra.-
Feci ciò che facevano gli altri e Denise si avvicinò a me che mi spiegò che le divise si sarebbero trovate negli spogliatoi
Raggiungemmo la stanza che sarebbe stata quella degli spogliatoi, e notai che entravano sia maschi che femmine
Io: -Cazzo è? una stanza uni-sex?- chiesi a Denise rimanendo scioccata nel rendermi conto che in quella stanza si sarebbero spogliati sia i maschi e sia le femmine.
Denise: -Ti ci abituerai presto...-
Io: -Abituarmi un cazzo! Io non mi spoglio sotto gli occhi di tutti quei ragazzi, e sopratutto di quel maniaco pervertito- affermai ancora incredula riferendomi a Zayn.
Zayn: -Oh, Stewart non vuole spogliarsi... cos'è? Hai le tette troppo piccole? A me non sembra- disse ghignando.
FU COSI' CHE STACCAI IL LAVANDINO DAL PAVIMENTO E GLIELO SBATTEI IN FACCIA.
Okay, no... non lo feci davvero, ma il mio desiderio era solo quello.
Io: -SENTI SIGNORINO, GUARDA CHE IO NON CI VOGLIO NIENTE A STENDERTI SU QUESTO GRAZIOSO PAVIMENTO- gli dissi avvicinandomi a lui puntandogli un dito contro.
Zayn: -Per me è lo stesso... la differenza è che io ci stendo a terra i tuoi GRAZIOSI vestiti- mi disse sempre ghignando e alzandosi dalla panchina per afferrare la sua divisa, e lui ormai a torso nudo.
*Minchia. Gli ormoni Kate, gli ormoni...*
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EECCOOOMI DI NUOVO QUAA. 
Allora? Che ve ne pare?
Come ben vedete, adesso
Zayn e Kate passeranno una settimana insieme,
non soli, ma quasi.
Si tratta di fare la maggior parte delle cose SOLO LORO DUE.
Vi avviso che ci saranno una serie di avvenimenti nel corso dei capitoli molto particolari :3
E ci tengo a ringraziarvi davvero tantissimo per il fatto che stiate leggendo questa storia.


CIAO CIAAO. xx

 

















 
 

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Capitolo 4
*** -Troppo bello per non essere un puttaniere.- ***








-Troppo bello per non essere un puttaniere...-

4.




 

Osservai per qualche secondo ancora la figura di Zayn in piedi che infilava la maglietta, e che tra qualche secondo avrebbe sfilato i pantaloni per infilare i pantaloncini della divisa.
Quella figura che era totalmente vagheggiata da tutte le ragazze nel camerino.
Tutti si cambiavano senza problemi, la vedevano una cosa totalmente opaca e naturale.
Tornai a sedermi vicino a Denise e la guardai leggermente perplessa: -Non credo avrò mai il coraggio di cambiarmi!-
Denise: -Fai finta che non ci sia nessuno-
Era una cosa troppo fuori dal normale che in una scuola così prestigiosa, ci fosse solo uno spogliarello in cui sia maschi che femmine avrebbero dovuto mostrare il proprio "fisico".
Eseguii imbarazzata la mia prodezza del dovermi cambiare davanti a tutti quei ragazzi e fortunatamente nessuno disse niente, tranne lo sguardo di Zayn che ovviamente non seppe resistersi.
Una volta tutti pronti, uscimmo dallo spogliatoio e ci diregemmo verso quella che doveva essere la palestra.
Mi cadde l'occhio su una stanza in cui c'era l'immaginetta "dell'uomo", era ben chiaro che quello era lo spogliatoio dei maschi.
Io: -Denise, non dovrebbe essere questo lo spogliatoio dei maschI?- Le chisi confusa e un po insicura.
Denise: -ERA. Quelli del quinto anno l'hanno totalmente distrutto, per poco non facevano cadere anche i muri. Lo stanno ristruttarando, vengono ad eseguire alcuni lavori ogni pomeriggio. Ma sono più lenti del solito-
Io: -E' stato Zayn e compagnia bella?- dissi abbassando il tono di voce e ritrovandomi davanti ad un enorme palestra.
Denise: -No... i ragazzi che hanno combinato quel macello non ci sono più in questa scuola.-
Le feci un cenno con la testa a Denise come per dirle che avevo capito e ci avvicinammo tutti al professore.
Stranamente avevo voglia di guardare Zayn, così incominciai a fissarlo per un po senza farmi notare.
Sembrava che il suo viso fosse qualcosa fuori dal normale, e fottutamente perfetto.
Aveva sempre quel modo freddo e "da duro" di comportarsi con le persone, tanto che avrebbe fatto invidia a tutti i secchioncelli dell'istituto e non solo.
Era fin troppo bello per essere un bravo ragazzo.
Troppo bello per non essere un puttaniere.
Troppo bello per decidersi ad amare una sola ragazza.

Si girò a guardarmi, rendendosi conto del mio sguardo costante sul suo viso e le mie guancie si colorarono di un rosso fuoco parecchio intenso.
Prof: -Fate un po di riscaldamento, e per oggi non facciamo niente di nuovo... solo una bella partitella a pallavolo-
Imitai ciò che facevano tutti, spaesata come non mai, fin quando poi non concludemmo la giornata ritrovandoci a giocare a pallavolo.

Ritornai a casa esausta, e con un viso che sembrava indelebile dalla mia testa.
Era il suo viso.
Ancora, ancora e ancora.
Forse era la rabbia che avevo nei suoi confronti che mi permetteva di pensarlo così tanto.
O forse...
Nono Kate, non poteva piacerti un tipo come lui.
NO.

Io: -Pronto?!- risposi al cellulare che aveva appena iniziato a squillare.
Mamma: -Kate, sono io! Come stai?-
Io: -Bene mamma, tu?- dissi sedendomi sul divano con il cellulare all'orecchio.
Mamma: -Tutto bene. Senti... credo che in questi giorni verrò a trovarti, va bene?-
Io: -Certo, non ci sono problemi. Però lunedì prossimo andrò in campeggio con la scuola, starò lì per una settimana.-
Mamma: -Oh, allora mi raccomando al...- incominciò a parlarmi di un quintale di cose che io ritenevo totalmente inutili.
Io: -Okay mamma, farò tutto ciò che mi hai detto.-
*CERTO...*
Mamma: -Ciao Kate, a presto.-
Ricambiai il saluto ma l'odiavo. Odiavo mia madre, compreso mio padre.
Volevano divorziare. Incominciavano a fare gia gli orari in cui io sarei stata con uno o con l'altro.
La mia utopia era quella di evitare il più possibile che loro divorziassero, ma come dice la parola "utopia" era una cosa INREALIZZABILE.
Me ne andai a vivere da sola, almeno non avrei incrinato ancora di più la situazione, e anche perchè non ce l'avrei fatta a... okay, lasciamo stare.



Odiavo gia da morire quella routine. Terzo giorno, e mi sembrava di vivere nel tempo senza tempo, tranne per quando sarei andata a scuola, lì grazie a quel coglione... almeno sarebbe successo qualcosa di "particolare" tutti i giorni.
Denise: -KATE, KATE, KATE, KAATE.-
Io: -Qual buon vento...- le dissi ironica.
Denise: -Okay, odio dover dire questa cosa... ma SECONDO ME mio fratello si è preso una cotta per te.-
Io: -Jonathan?-
Denise mi fece cenno di sì con la testa un po "disgustata".
Mi girai cercando con lo sguardo Jonathan: -Cosa te lo fa pensare?-
Denise: -Ieri si è messo a chiedermi una marea di cose su di te, e poi lo vedo parecchio puntarti con lo sguardo.-
Finalmente lo "trovai" era con Zayn che si fumava una sigaretta, proprio come soleva fare a prima mattina e la ritenevo una cosa un po smodata.


Zayn's POV:
Io: -Oh, ma l'hai vista la nuova?- chiesi a Jonathan aspirando un po di fumo dalla sigaretta che penetrò immediatamente nei polmoni
Jonathan: -E lo chiedi pure? Quella me la farei anche adesso.-
Io: -Piano amico, lasciamela prima a me.-
Jonathan: -Seh...- disse indifferente mentre io gettai a terra il mozzicone entrando in quello schifoso edificio.
Io: -Guarda che culo. Quasi quasi gliela tirerei un'altra manata.- dissi continuando ad osservare quel grazioso sedere di Kate dinanzi a me, e parlando con Jonathan.
Jonathan: -Brò, nessuno te lo impedisce.-
Io: -Oh, il suo comportamento del cazzo invece sì. Ma tanto non ci vorrà ancora molto, e si ritroverà il mio amichetto tra le sue gambe.- dissi ghignando alzando un po il tono di voce come per farglielo sentire, ma lei non se ne accorse minimamente.
Mi sedetti di fianco a lei, e quest'ultima sembrò avviticchiarsi nel vedermi.
Io: -Stewart, ce la faremo una scopatina in campeggio?- le chiesi cercando di romperle il cazzo nel migliore dei modi, adoravo farla incazzare mentre il professore era gia arrivato in classe.
Kate: -QUANTE SANTISSIME E FOTTUTE CANNE DI SEI FATTO STAMATTINA?-
Io: -Tanto lo so che non desideri altro.-
Kate: -COGLIONE, SMETT-' la sua voce venne interrotta da quella del professore che si sovrappose alla sua: -Malik e Stewart, vedo che la lezione non vi interessa...-
Kate: -Mi scusi professore.- disse con la sua educatezza del cazzo rispondendo a quel pelato che continuava a fissarci.
Io: -Leccaculo.- le dissi tornando a prenderla in giro.
Kate: -Non rompere, Zayn!.-
Io: -Promettimi che scoperemo in campeggio.-
Kate: -NEANCHE SE FOSSE UNA SCELTA DI VITA O DI MORTE!-
Zayn: -So che lo far-' questa volta fu la mia di voce che venne interrotta di nuovo da quel pelato testa di cazzo: -Kate e Zayn, adesso basta... andate subito in aula punizioni-
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GEEENTEEE, ECCO UN ALTRO CAPITOOOLOO.
SCUSATE, VADO DI FRETTA E QUINDI NON POSSO RILEGGERLO! ç.ç
SPERO NON CI SIANO ERRORI E SPERO DAVVERO CHE VI PIACCIA.
POTETE BEN VEDERE CHE JONATHAN
-IL MIGLIORE AMICO DI ZAYN-
S'E' PRESO UNA COTTA PER KATE, HEHEHEH! :3
LASCIATEMI TAANTE RECENSIONI, COSICCHE' MI FATE CAPIRE
UN PO COSA NE PENSATE.


Vii voglio beeeneee. xx

 

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Capitolo 5
*** -Kate e Jonathan, un appuntamento?- ***








-Kate e Jonathan, un appuntamento?-

5.




 

Sgranai gli occhi mentre mle parole del professore mi rimbombavano ripetitivamente nella mente, come se il cervello mi stesse ricordando cosa dovevo fare.
*IN PUNIZIONE?*
Zayn si alzò uscendo dalla classe con la massima tranquillità e dopo io lo seguii spaesata per l'ennesima volta. Entrò in un'aula in cui non c'era nessuno, tranne una professoressa seduta su di una sedia che a stento si manteneva a causa del suo esagerato peso, e con una pancia che sembrava ripiena di enormi palle di lardo.
Io: -Terzo giorno di scuola, e mi trovo in punizione.-
Zayn: -Contenta?- mi chiese seduto di fianco a me.
Io: -Non potrei chiedere altro- dissi abbozzando un ipocrita sorrisetto.
Zayn: -Sul serio preferivi startene a sentire quell'odiosa lamentela?- si accigliò.
Io: -Quella che tu chiami lamentela, io la chiamo LEZIONE.- sbottai infastidita.
Zayn: -Oh dio, che palla che sei...-
Io: -Ma sei sempre così scontroso con le persone?.- gli chiesi ancora infastidita dai suoi atteggiamenti.
Zayn: -Mi piace romperti le palle.-
Io: -Beh, allora divertiti con qualcun'altra. Tu non avrai mai una ragazza seriamente.-
Zayn: -Ah, no?-
Io: -No.-
Zayn: -E tu si, giusto?- mi chiese a braccia conserte continuando a prendermi in giro.
Prof: -Voi due, laggiù... smettetela.- ci disse quella "palla di lardo" rivolgendoci uno sguardo letteralmente odioso e forse con un pizzico di invidia, poi continuò: -Vado a bagno, vengo subito.-
Ne approfittai per alzarmi e scrutare al meglio quella stanza abbrutita, avvicinandomi vicino alla finestra che rispecchiava un lato di Londra parecchio popolato, e mi piaceva osservarlo.
Zayn: -Asociale..- disse ghignando. -Ti sei alzata proprio adesso che avremo potuto fare qualcosina.- continuò con quel suo odioso ghigno.
Io: -Oh no Malik...- dissi appoggiandomi al bordo della finestra verso di lui: -Con me ti sbagli.-
Zayn: -Cosa vorresti dire?- mi chiese quasi mettendosi a ridere.
Io: -Che io non mi comporterò come invece tu immagini.-
Zayn: -Hahah... povera illusa. Vedrai che molto presto il mio amichetto si troverà tra le tue graziose gambine.- disse stendendo le gambe sotto il banco e infilandosi le cuffie nelle oricchie.
Ruotai gli occhi incazzata, e mi stetti zitta per evitare altre discussioni che con lui sarebbero state comunque inutili.
Io: -Fino a quanto tempo dovremo restare quì?- notai il suo sguardo completamente assente a causa delle cuffiette che lo distraevano dal mondo intero, così ripetei quella frase con tono più alto.. ma ancora non sentì.
Mi avvicinai a lui sfilandogli le cuffiette dalle orecchie: -HO DETTO, FINO A QUANTO TEMPO DOVREMO STARE QUI?-
Zayn: -Cinque di oggi pomeriggio- mi rispose con molta calma, era ben evidente che lui fosse abituato a questo suo tipo di trastullo che per me invece era tutt'altro.
Zayn: -Però io so il modo per far passare più velocemente il tempo.- disse guardandomi con sguardo malizioso.
Io: -E IO NON LO VOGLIO SAPERE QUESTO TUO MODO.-  risposi indifferente tornando a sedermi vicino a lui scocciata.


Zayn's POV:
La prevedevo lunga la cosa. Nell'istituto non mi era mai capitato di trovarne una con quel tipo di caratterino ermeticamente indifferente, e sembrava "non reagisse agli stimoli".
Il suo caratterino mi faceva venir ancora più voglia di portarmela a letto, per scoprire anche quel suo lato.
C'avrei impiegato più tempo, e sapevo che mi sarei diverito ancor di più una volta ottenuto ciò che desideravo.
In fondo lei aveva quel suo fascino che difficilmente mi faceva rinunciare a rimorchiare ancora di più.
Kate si portò le mani sul viso sempre più scocciata, ed ero fiero sapere che fosse tutto grazie a me.H
Ho gia detto che adoravo farla incazzare? Beh, lo ripeto.
-Kate...- sentii una strana voce roca provenire dalla soglia della porta dell'aula, Kate guardò verso quella direzione un po confusa.
-Vieni Kate, devo parlarti un attimo...- riconobbi la voce di quel coglione, Jonathan.
*Cazzo voleva adesso da lei?*
Kate si alzò con stampato sul viso un piccolo sorriso imbarazzata.
Non potevo di certo celarmi dietro la porta ad ascoltare la loro "conversazione" ma la curiosità in quel momento mi stava divorando come non mai, e il desiderio di uscire da quell'aula e farmi dire da Jonathan cosa volesse da lei aumentava sempre di più senza freno.


Kate's POV:
Mi avvicinai alla soglia della porta, vedendo Jonathan che nel vedermi abbozzò immediatamente un sorriso: -Ciao Kate...-
Io: -Hey...  che ci fai qua?- risposi innocente e con una leggera scia di imbarazzo.
Jonathan: -Faccio subito, volevo solo chiederti una cosa...- mi disse come se stesse per parlarmi di qualcosa abbastanza ardua da dire.
Jonathan: -Beh, non so... ti andrebbe di andare a prendere un gelato insieme qualche giorno?-
Io: -Oh, si... perchè no.- accettai senza problemi, in fondo... cosa c'era di male?
Jonathan: -Fantastico... facciamo sabato?-
Io: -Vada per sabato.- sorrisi ancora: -Ciao Kate, a domani.- disse stampandomi un bacio sulla guancia e io lo salutai con un cenno della mano.
Ritornai nell'aula con l'occhio che mi cadde immediatamente su lui che sembrava un ragazzo totalmente cinico.

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ALLOORA, CHE VE NE PARE?
A ME NON PIACE PER NIENTE, TRANNE PER LE "CURIOSE" CONVERSAZIONI TRA KATE E ZAYN.
E' CORTO, LO SO... MA IL MESSAGGIO E' BEN CHIARO.

KATE E JONATHAN, USCIRANNO INSIEME.
SONO IO STESSA ANSIOSA DI CONTINUARE!
NON POSSO RILEGGERLO IL CAPITOLO, SPERO DAVVERO
NON TROVIATE ERRORI GRAMMATICALI O DI BATTITURA.


Vi saluto, ho gia rotto abbastanza...
CIIAAAOOO.

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Capitolo 6
*** -Perchè lui?- ***








-Perchè lui?-

6.




 

Denise: -Non provare a fidanzarti con mio fratello!-
Io: -Okay, stai esagerando... è solo un'uscita da amici, per conoscerci meglio! Niente di più!-
Denise: -NON DEVI FIDANZARTI CON LUI!-
Io: -Gelosa?- dissi appoggiandomi con la schiena sull'armadietto e a braccia conserte STILE ZAYN MALIK.
Denise: -TI SEI BEVUTA IL CERVELLO? GELOSA, DI QUELLA TESTA DI CAZZO? Oh dio! Semplicemente non voglio che tu ti fidanzi con lui! E' un puttaniere, ti farà soffrire... e un tipo come lui non è fatto per stare insieme a te.-
La campanella suonò, e venne preceduta dalle parole di Denise che mi colsero un po di sorpresa. Non avrei mai pensato che Jonathan fosse anche lui un puttaniere, anche se, stando con un tipo come Zayn, c'era da aspettarselo.
Jonathan: -Hey Kate, passo a prenderti verso le cinque... okay?-
Io: -Va bene!- dissi stampandomi sul viso un sorriso più caloroso che potevo.
Denise: -E' UN COGLIONE, E' UN COGLIONE, E' UN COGLIONE, E' UN COGLIONE- incominciò a dire Denise una volta che Jonathan si era allontanato.
Io: -LOVE IS IN THE AIR.- canzonai con tono ironico una volta uscite dal cancello della scuola.


Zayn's POV:
Io: -Brò, hai deciso di scopartela prima di me?- dissi mettendomi una sigaretta tra le labbra.
Jonathan: -E perchè no!-
Io: -Non esagerare, perchè poi me la farò anche io.-
Jonathan: -Ciao Zayn...- mi disse dirigendosi verso la strada di casa sua.
S'era preso una cotta... quel coglione s'era preso una cotta!
Poteva anche fidanzarsi, e fare tutto ciò che gli pareva, ma io a quella prima o poi me la sarei comunque scopata!


Kate's POV:
Io: -Ciao Jonathan!.-
Jonathan: -Pronta?-
Io: -Andiamo...- gli dissi sorridente chiudendomi la porta alle spalle
Jonathan mi disse che mi avrebbe portato prima da Starbucks, e poi a fare un giro per il centro.
Sembrava un ragazzo pieno di opulenze.
A partire dal suo modo di comportarsi, è come se era il mondo a doversi mettere ai suoi piedi.
Gli avrei fatto un quadro, e sotto citarci la frase: -IO SONO PERFETTO, E' IL MONDO CHE E' SBAGLIATO.-
Questo suo modo di essere un po mi piaceva, e un po mi dava fastidio.
Jonathan: -Entriamo, ti compro qualcosa...- disse prendendomi per mano e facendomi entrare in un negozio di gioielleria.
Io: -Nono, non voglio niente... quì i prezzi sono davvero altissimi!-
Mi ignorò totalmente incominciando ad osservare quelle enormi distese di gioielli ripoggiate sui mobili.
Jonathan: -Ti conviene aiutarmi... per le ragazze ho gusti talmente schifosi, che una volta regalai una collana a mia sorella e lei la buttò nel cesso.-
Quella sua affermazione mi fece scappare una risata parecchio divertita, sembrava mi facesse issare la voglia di stare ancora un po insieme a lui.
Jonathan : -QUESTO!- disse puntando un anello e poi continuò: -Sarò anche un pessimo intenditore, ma questo è senz'altro perfetto per te!-
Sorrisi nel vedere quella meraviglia di anello color argento con dei "fili" intrecciati, e con un brillantino che suscitava la perfezione.
Io: -E' davvero bellissimo, però è una cifra tro-' conclusi la frase lì, vedendo che Jonathan era gia andato a pagare cacciando dai portafogli una carta di credito.
Jonathan: 'E adesso, questo lo tieni tu...' disse prendendomi la mano e infilandomi l'anello.
Sorrisi. Di nuovo.
Amavo quando un ragazzo riuscisse a farmi sorridere più di una volta, credo che Jonathan avesse occupato gia una piccola parte di me.
Nemmeno il tempo di pensarci due volte, che sentimmo un enorme boato provenire dal cielo, un tuono.
La pioggia incominciò a scendere velocemente a catinella e Jonathan mi prese nuovamente per mano incominciando a correre probabilmente verso la direzione di casa sua.
Ci fermammo sotto il porticaio di una casa, scoppiando entrambi in una risata.
Io: -Non ce la faccio più- dissi ansimando sempre con il sorriso stampato sul viso.
Lui mi spostò una ciocca di capelli che mi era ricaduta sul viso, avvicinandosi lentamente a me. Alle mie labbra.
Era ovvio che mi avrebbe baciato, ma le parole di Denise si ripetevano nella mia mente come le scene di un film. "E' un puttaniere, ti farà soffrire"
La radio del bar lì vicino sembrava farci da musica di sottofondo, e in quel momento risuonava le parole di Yellow - Coldplay.
Stranamente alle parole di Denise si aggiunse anche l'immagine del viso di Zayn scolpito nella mia testa.
Accadde tutto così in fretta, ma io non volevo.
Bloccai Jonathan, che nel giro di 2 secondi si sarebbe trovato con le sue labbra stampate sulle mie.
Lui stava abbindolando quella situazione, che io avevo appena infranto.
Io: -No Jonathan, non posso.-
Mi allontanai da lui, incominciando a correre verso casa con le gocce che mi bagnavano perpetuamente il viso.
Stringevo la mano formando un pugno, quasi con la paura che quell'anello cadesse.
Probabilmente aveva ragione Denise, il suo scopo era quello di scoparmi e nient'alto.
E' ciò che desidera ogni puttaniere, così come Zayn.
Raggiunsi casa, gettandomi sul letto, e ancora non riuscivo a capire perchè mentre Jonathan stava per baciarmi, fosse apparso il viso di Zayn, che sembrava ancora rifulgere nella mia mente.
Perchè proprio lui?
Perchè proprio quel ragazzo che odiavo tanto?
Perchè quel ragazzo che amava rompermi il cazzo?
Perchè quel ragazzo che gli avrei spaccato la faccia anche in quel preciso momento?
Perchè quel puttaniere?
PERCHE'?


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HOOLAAA GEENTEEE.
Allora, non è lungo... LO SO.
Ma in questo capitolo potete ben vedere, che A QUANTO PARE:

A KATE PIACE ZAYN! :'')
Adeesso ci sarà il campeeggiiioo!!!:33
EWW, NON VI DICO NEMMENO QUANTO MI PIACERA' SCRIVERE QUEI CAPITOLI! °-°
Zayn e Kate, NOTTE E GIORNO INSIEME.
Che combineranno? HEHEHEH
LO SCOPRIRETE SOLO NEI PROSSIMI CAPITOLI. (?)
Okay, sono una cogliona... vi saluto, ho gia rotto abbastanza!


CIIAAO, CIIAAO. xx

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Capitolo 7
*** Come pensare che ti piaccia qualcuno, ma odiarlo allo stesso tempo. ***








-Come pensare che ti piaccia qualcuno, ma odiarlo allo stesso tempo.-

8.




 

Campeggio - 2 Giorno

Zayn: -Vuoi seriamente che vada a chiamare la professoressa che in questo momento è munita di un trombone?-
Io: -Mamma, non rompere.-
Zayn: -Se fossi tua madre avrei gia preso la cucchiarella e te l'avrei sbattuta su quel grazioso culo che ti ritrovi.-
Sgranai gli occhi alzando la testa, e ricordandomi che ero in campeggio, e che quella notte avevo dormito vicino a Zayn Malik, E CHE IN QUEL MOMENTO SI STAVA TOGLIENDO LA MAGLIETTA, PER METTERSENE UN'ALTRA.
*Gli ormoni, Kate... gli ormoni, eh!*

Denise: -Kate, come te la stai cavando?- mi chiese una volta che anche io mi fossi cambiata, e uscita dalla tenda.
Io: -Bah, non male...-
Denise: -Vai, ti sta aspettando... BUON LAVORO!- mi disse ironica e io la salutai e tornai da Zayn.
Zayn: -Pronta ad incontrare un altro serpente?-
Lo guardai incazzata e gia in preda al nervosismo.
Zayn: -Come sei suscettibile- mi dise ghignando.
Mi spiegò che saremo andati verso un'altra direzione, e non la stessa del giorno prima.
Io: -Ci sono meno serpenti?-
Zayn: -Forse qualche orso.-
Io: -Occhei. Adesso che hai scoperto il mio punto debole, non vuol dire che tu debba approfittartene- gli dissi seguendolo e sempre infastidita da quelle erbacce pungenti.
Zayn sorrise divertito mentre incominciava a prendere alcuni pezzi di legne.
Io: -Lo senti anche tu?-
Zayn: -Mi stai prendendo per il culo?-
Io: -No. Si sente uno strano rumore... Zayn...- dissi guardandomi attorno aggrappandomi alla sua maglietta.
Zayn: -Calmati, è solo acqua!-
Io: -Acqua?-
Zayn: -Vieni...-
Seguii i suoi passi ancora con la mia mano stretta tra la sua maglietta.
Ci ritrovammo davanti ad una specie di laghetto, non so spiegare  bene cosa fosse... ma era abbastanza largo, e sembrava anche abbastanza pulito.
Io: -Ah!- sbottai seccata.
Dopo pochi secondi sentii la mano di Zayn dietro la mia schiena, spingermi in acqua con una totale leggerezza.
Caddi secca in acqua, permettendo che ogni mia parte del corpo si bagnasse, in fondo... con quel caldo, un po di acqua fresca non faceva male.
Io: -FIGLIO DI UNA BUONA MADRE, CHE CAZZO HAI FATTO?- gli urlai incazzata come non mai, mentre cercavo di "togliermi" l'acqua dal viso.
Zayn scoppiò a ridere, mentre a me dal nervosismo quasi mi veniva da piangere.
Mi avvicinai a lui prendendolo per la caviglia e gettando anche lui in acqua.
Zayn: -Stronza!-
Io: -AH, LA STRONZA SAREI IO?- gli domandai sempre più innervosita.
Zayn: -Bagnata sei ancora più sexy.- disse ghignando
Io: -COGLIONE!- gli urlai contro incominciando a tirargli l'acqua in faccia, ma così come io ci tiravo delle "goccine" lui riusciva a tirarmi ENORMI MASSE D'ACQUA.
E anche così come io urlavo incazzata, lui parlava con un ghigno divertito.
Gli opposti in azione. (?)
Zayn: -Potrà anche raggiungerci un coccodrillo.-
Io: -SANTISSIMO DIVINISSIMO SACRAMENTO!- dissi cercando di avvicinarmi al "bordo" per poter risalire sulla terra, ma Zayn mi prese per la caviglia bloccandomi.
Io: -STRONZO, LASCIAMI USCIRE!- non feci a tempo di finire la frase che lui mi riportò al centro.
Io: -HO FREDDO, CAZZO!- sbottai incominciando leggermente a tremare.
Zayn: -Non hai freddo!-
Io: -TI HO DETTO DI SI!
Zayn: -Ma se ci sono minimo quaranta gradi!-
Io: -E IO HO FREDDO, VA BENE?-
Zayn: -Hhhahah Stewart, un po di relax.-
Io: -MI STAI FACENDO INCAZ- - non feci a tempo a finire la frase che mi ritrovai totalmente sott'acqua, a causa della manona di Zayn che mi teneva la testa giù.
Mi scansai da lui con un po di difficoltà e gli urlai in faccia: -IO TI SPACCO LA FACCIA!-
Zayn: -I capelli non erano tutti bagnati!-
Io: -STRONZO, STRONZO, STRONZO, STRONZO, STRONZO!-
Incominciai a tirarli numerosi pugni sulle spalle mentre lui continuava con il uso odioso ghigno.
Zayn: -Se non stai zitta, mi obblighi a fare qualcosa di moolto brutto.-
Io: -PEZZO DI MERDA!-
Zayn: -L'hai voluto tu!-
Sentii Zayn andare sott'acqua, e infilare la testa in mezzo alle mie gambe per poi rialzarsi con me sulle sue spalle.
Io: -METTIMI GIU', CAZZO.. ZAYN HO PAURA-
Zayn: -Ti butto giù?-
Io: -Si... cioè no!-
Zayn: -Chiarisciti le idee!-
Io: -SEI UNO STRONZO!- affeermai rendendomi conto della sua "trappola".
Zayn: -Stewart, non peggiorare la situazione.-
Io: -BUTTAMI GIU'. ADESSO!-
Zayn: -Come vuoi-
Zayn mi gettò all'indietro facendomi cadere di nuovo in acqua, però FORTUNATAMENTE riuscii a rialzarmi subito.
Io: -POTEVI ANCHE FARLO PIU' DELICATAMENTE.-
Zayn si avvicinava sempre di più a me, e mi faceva aumentare sempre di più il nervosismo.
Zayn: -Ma mi hai detto tu di farlo!-
Io: -SI, MA NON TI HO DETTO DI CATAPULTARMI IN ACQUA!-
Zayn: -Però mi hai detto di gettarti!-
Io: -NON E' LA STESSA COSA!-
Zayn: -A me sembra di sì!- disse ormai davvero molto poco distante dal mio viso, e con la sua fronte che tra non molto si sarebbe posata sulla mia.
Io: -No, è come pensare che ti piaccia qualcuno, ma odiarlo allo stesso tempo.- dissi diminuendo il tono di voce.
Zayn: -Quando c'è odio, c'è interesse... o mi sbaglio?- affermò posando la sua fronte sulla mia.
Ormai erano 2/3 i centimetri di distanza tra noi due, e sentivo il suo respiro intrecciarsi con il mio.






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GUUUUYYS
Purtroppo devo staccare, e quindi con questo capitolo,
vi lascio un po con la "curiosità" di sapere cosa succede
ma penso che stasera ne pubblico un altro! :3


Ciiaaaaaao. xx
















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Capitolo 8
*** -Quegli occhi che sarei rimasta a fissare per ore- ***








-Quegli occhi che sarei rimasta a fissare per ore-

7.




 

Campeggio - 1 Giorno


Zayn: -Se dobbiamo passare una settimana insieme, non vuol dire che dobbiamo sederci vicini anche nel pullman.-
Io: -Purtroppo, TESORO, devo stare vicino a te!- dissi sedendomi vicino a lui indifferente.
Fece un ghigno che mi infastidì abbastanza.
Io: -Senti Malik, mi stai gia facendo otturare il cervello. Quindi, vedi di comportarti in maniera decente, e come un normale essere umano!-
Zayn restò a guardarmi serio per qualche secondo, tanto che mi istigò a girarmi verso di lui, ma poi scoppiò in una sonora risata facendomi innervosire ancora di più.
Mi infilai le cuffiette alle orecchie, ignorando tutto e tutti. E intanto il pullman era gia partito.
La mia mente si fiondò sui lontani pensieri di ciò che sarebbe successo al campeggio, e di ciò che non sarebbe successo.
Sapevo che non sarebbe stata una noia passare quel campeggio insieme al coglione che in quel momento era vicino a me, ma forse neanche un divertimento.
Okay, sottolineamo forse.

Prof: -Controllate che non stiate dimenticando niente nel pullman e nei sedili, guardate bene dappertutto! DAPPERTUTTO- sbottò con voce stridula.
Prof: -Ragazzi mi avete capito? CONTROLLATE DAPPERTUTTO!-
Zayn: -Prof, mi sa che facevamo un affare a dimenticarci di lei... magari nel bagagliaio!- disse avvicinandosi alla professoressa, che nel giro di pochi secondi subito incominciò a ringhiargli contro: -SIGNORINO, METTA UN PO DA PARTE TUTTO QUESTO IMPEGNO CHE USA NELLE BATTUTE, E LO USI UN PO DI PIU' NELLO STUDIO!-
*Solita, iper, mega, rompi, palle, e, cogliona, di, professoressa, che, sembra, abbia, a, che, fare, con, bambini, di, 3, anni.*
Canzonai a mente dando l'accento a parola per parola.
Ed era vero. Specialmente quella professoressa, aveva un modo di comportarsi davvero da maestrina dell'asilo, e dava parecchio sui nervi!
Jonathan: -Kate...-
Sentii la voce di Jonathan che pronunciava il mio nome, mi girai verso vedendo la sua figura in piedi, e con il viso che sembrava mi dicesse di avvicinarmi a lui. E così feci.
Io: -Ciao Jonathan...-
Jonathan: -Senti Kate, volevo dirti... - abbassò lo sguardo confuso e poi continuò: -Riguardo all'altra sera...-
Io: -Jonathan, lascia stare... va tutto bene!- dissi sorridendogli cercando di "tranquillizzarlo".
Jonathan: -E' che.. credo che tu... Oh, lascia stare.- Jonathan si portò una mano nei capelli e sembrava parecchio nervoso ma sempre confuso.
Io: -Jonathan, che succede?-
Jonathan: -Niente, niente... fai finta che non ti abbia detto niente, okay? Okay.- sbottò dandosi "una risposta da solo".
Non mi diede il tempo di rispondergli, perchè si incamminò subito su un'altra direzione.
Bah...
Prof: -Adesso, ogni coppia,monterà insieme la propria tenda e dopo vi affideremo "i compiti" da svolgere. Mi raccomando, cercate buoni posti... quì lo spazio è molto ampio!-
*Ampio? HA DETTO AMPIO?*
Ma se era pieno di alberi di qua e di là, erbacce di tutte le dimensioni e insetti che anche i più minuscoli erano visibili ad occhio nudo.
Zayn: -Dove ce la montiamo?- mi chiese.
Io: -Ah, non devi chiederlo a me!-
Zayn: -No, infatti aspettiamo che ce lo dicano le lucertole!- disse stampandosi sul viso uno di quei sorrisetti falsi e odiosi.
Io: -HA HA HA spiritoso.-
Zayn: -Non era una battuta!-
Io: -E perc- la mia voce fu interrotta da quella della professoressa che si trovava poco distante da noi: -Malik, Stewart!- disse richiamandoci.
Trovammo uno spazio abbastanza libero, e con poche erbacce, così decidemmo di montarla lì la tenda.
Io: -Cosa devo fare?- gli chiesi, dato che aveva gia iniziato a infilare delle specie di chiodi a terra.
Zayn: -Vieni a mantenere quì.-
Feci ciò che mi disse e mi avvicinai a lui incrociando per l'ennesima volta quei suoi occhi color nocciola che sarei rimasta con piacere a fissarli per ore.
Zayn: -Okay, prova a mantenere l'altro lato con il piede.-
Io: -Non sono certo spider-man!- sbottai incredula.
Zayn: -Allungare una gamba non vuol dire essere spider-man!-
Ruotai gli occhi al cielo, e poi provai a fare ciò che mi aveva detto lui.
Zayn: -Attenzione, la molla! KATE, LA MOLLA!-
Non ebbi nemmeno il tempo di "trasmettere al cervello" le sue parole, che mi ritrovai un enorme elastico sbattuto in faccia.
Zayn: -Io, Ti avevo avvisato!- disse alzando le mani come per dimostrarsi innocente.
Io: -Vaffanculo!-
Mi rialzai, e l'istinto di avvicinarmi a lui e tirargli migliaia di ceffoni saliva sempre di più, ma sfruttai tutte le mie forze per trattenermi.
Dopo una serie di "avvenimenti" a causa di quella odiosa tenda, finalmente riuscimmo a montarla!
Prof: -Adesso che avete tutti finito, ognuno di voi avrà un compito! Che però potrete anche scambiare con quello di qualcun'altro ... ... e Kate e Zayn prenderanno le legne per il fuoco.-
Zayn: -Perfetto!-
Prof: -Ah ragazzi, un'ultima cosa... se dovesse mettersi a piovere, o meglio, TUONARE, restate dove siete e non muovetevi! Una volta che smetterà di piovere, tornerete alla base! Buon lavoro...-
Zayn si incamminò verso una "stradina" (se proprio possiamo chiamarla così) tra migliaia di alberi e piante spinose.
Io: -Perchè hai accettato? Avremo potuto scegliere qualcos'altro di meglio!-
Zayn: -E tipo cosa? Spostare le foglie da terra per fare spazio alle tende altrui? pff...- disse continuando a camminare, seguito da me.
Conclusi la discussione lì, sapendo che sarebbe stato inutile parlare con quella COCCIA TOSTA.
Secondo dopo secondo, odiavo sempre più trovarmi in quel posto. Le erbe diventavano sempre più alte e fastidiose, così come quelle infinite zanzare e moschini, che fortunatamente ancora non avevano esitato ad avvicinarsi, grazie allo spray che avevo messo prima di arrivare.
Zayn: -Dovresti darti una mossa. Cammini come una pecorella arrapata!-
Io: -Sarò anche una pecorella arrapata, ma almeno vedo dove metto i piedi!-
Zayn: -DEVI DARTI UNA MOSSA!- mi disse scandendo parola per parola e girandosi verso di me..
Il mio sguardo cadde prima su di lui, e successivamente dietro di lui, e proprio dietro di lui c'era un fottuto serpente enorme.
Io: -Z-zayn...- dissi provando ad indicare il serpente sul tronco poco distante di lui!
Io: -ZAAAYYN!-
Zayn: -Ehm... ti eccito così tanto?-
Nel concludere quella frase, allo stesso momento il serpente scese dal tronco con il uso veloce sibilare, e io mi misi a correre tornando indietro e ad urlare: UN SERPENTE, UN SERPENTE.
Trovai una specie di pezzo di tronco spezzato abbastanza alto, così decisi di coprirmi dietro a quello, e smettere di correre, sennò mi sarei persa!
Ci fu qualche secondo di silenzio, e mi passò alla testa la vaga e ridicola idea che il serpente avesse mangiato Zayn. (?)
Zayn: -Kaatee...- disse immobile canzonando il mio nome.
Io: -Che c'è?- chiesi ansimando.
Zayn: -Puoi uscire...-
Io: -Non ci penso nemmeno!-
Zayn: -Hai intenzione di startene là dietro per l'intera settimana?- mi chiese a braccia conserte.
Io: -Sì, se è possibile!-
Zayn: -Avanti... hai così tanto paura dei serpenti?-
Io: -Ho ragioni ben valide per averne!- dissi rassegnandomi a tornare vicino a Zayn.
Zayn: -Tipo?- mi chiese ancora, una volta che io mi trovassi vicino a lui.
Io: -E' una storia lunga... adesso concludiamo ciò che stavamo facendo, e... perfavore... fammi stare vicino a te.- gli dissi un po timida attorcigliando il mio braccio al suo.
Zayn si posizionò davanti a me piegandosi con la schiena vicino al mio busto: -Avanti... sali!-
Io: -Stai scherzando?-
Zayn: -Vuoi che ti faccia salire con le buone, O CON LE CATTIVE?-
Io: -Occhei, occhei.-
Salii a cavalcioni su di lui, attorcigliando il più possibile le braccia e le gambe... insomma, una specie di scimpanzè.
Io: -Dov'è il trucco?-
Zayn: -A cosa ti riferisci?-
Io: -Mi hai preso sulle spalle per poi farmi sbattere con la testa su un enorme ramo lungo e robusto?-
Zayn: -Pensandoci...-
Scoppiammo a ridere entrambi, e probabilmente quella era la prima volta che ridevo insieme a lui.
Già... strano... ma vero.
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E RIEEECCOMI QUAAA. 
Come potete ben vedere, il campeggio è iniziaato
e tra Kate e Zayn si fanno vedere gia piccoli SEGNI.
Non vi dico nient'altro, perchè ho sonno... LOL.
E sappiate che ogni vostra recensione, mi fa venire voglia di scrivere moolte cose più belle.

CIIAAAAO.





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Capitolo 9
*** *Gli opposti si attraggono* ***








*Gli opposti si attraggono.*

9.




 

Io: -Perchè mi guardi così?- gli chiesi dato che non riuscivo più a trattenere tutto quel "casino" dentro il mio stomaco. Gia... le cosiddette Farfalle Nello Stomaco.
Zayn: -Amo i tuoi occhi.-
Con una mano mi alzò delicatamente il viso verso di lui e poi mi diede un bacio tra la punta delle labbra, e la guancia.
Sentii nuovamente la schiena ricoprirsi di brividi e la bocca dello stomaco intrecciarsi sempre di più.
Zayn: -Ti faccio impazzire...-
Io: -Tu? pff...' alzai le spalle, mentendo come non mai.
Zayn mi guardò incredulo, sapeva bene anche lui che avevo mentito.
Io: -Ho freddo!-
Mi riavvicinai al bordo incominciando ad avere seriamente freddo, e uscendo da quell'acqua gelida.
Zayn: -Merda, Stewart... che culo!-
Mi girai verso di lui scocciata, vedendolo raggiungermi.
Io: -E adesso che facciamo una volta che ci vedono così?-
Zayn: -Tesoro, ti fai troppi problemi...-
Io: -E tu te ne fai troppo pochi!- sbottai sicura.
Zayn: -Io mi godo la vita...-
Io: -Ah, wow...-
Zayn: -Secondo te colui che si vive la vita, è quello compleassato di problemi?
Io: -No.. cioè... ma io non sono complessata di problemi!- affermai aggrottando le ciglia.
Concludemmo la discussione lì, continuando a camminare... e i vestiti bagnati addosso, almeno per me, infastidivano ancora di più la situazione!
Zayn sussultò bloccandosi: -Okay, giriamo!-
Io: -Siamo arrivati fin quì, ne vale la pena continu- Zayn mi bloccò sovrapponendo la mia voce alla sua: -Ho detto giriamo!-
Io: -Non possiamo girare proprio adesso!-
Zayn: -Cacchio, sei cocciuta!-
Io: -Cocciuta un tubo... non possiamo fare avanti e indietro!- appena conclusi la frase Zayn si scostò di lato, e notai subito una roccia con un serpende più grande di quello del giorno precedente.
Io: -MERDA, MERDA, MERDA, MERDA!- urlai mentre correvo il più veloce possibile.
Corsi talmente tanto che poi arrivai al punto di trovarmi senza fiato, e così mi fermai bloccandomi vicino ad un albero.
Io: -Potevi almeno dirmi che c'era un serpente...-
Dopo qualche secondo ancora, non ottenni risposta... mi girai di botto non vedendo Zayn:
-Zayn...?- provai a chiamarlo e a cercarlo con lo sguardo ma ottenni niente come risultato.
*DOPPIA MERDA! Altro che serpenti...*
Restai ferma seria per qualche secondo non sapendo veramente cosa fare. La foresta mi metteva una cazzo di paura capace di farmi pisciare addosso nel giro di pochi secondi.
Ero fottutamente sensibile in quel tipo di situazioni, e sentivo il sangue dentro di me raggelarsi.
Io: -Zayn, dove cazzo sei?- dissi a tono ancora abbastanza basso e sempre più agitata.
Feci qualche passo, con la speranza di riuscir ad incrociare la sua figura, ma ancora niente.
Camminavo ancora, silenziosamente con la paura che se avessi detto qualcosa, qualche cagnone sarebbe sbucato da qualche parte e mi avrebbe mangiato a morsi.
Ero così.
Quando avevo paura preferivo stare zitta e far sì che nessuno mi sentisse, per sembrare sola.
Io: -Zayn se stai scherzando non è per niente divertente!- continuavo a camminare, speranzosa di ritrovarlo, ma più ci stavo là dentro... e più mi sembrava che lì dentro fosse tutto perfettamente identico. Gli alberi, i cespuglioni a terra... tutto!
Di Zayn non c'era traccia, tantomeno di qualche altro essere vivente!
Io: -ZAYN ... CAZZO!- urlai finalmente decidendomi a cacciar fuori la voce.
Niente, niente e ancora niente!
Incominciai seriamente a pensare che se non fosse per Zayn, in quel campeggio ci sarei tornata morta!
Stetti ferma e in silenzio per qualche secondo alla ricerca di qualche altro rumore, ma tutto ciò che sentivo erano numerosi animaletti sibilare a terra, e zanzare dappertutto.
Accellerai il passo, incominciando ad avere seriamente paura fin quando poi non mi ritrovai vicino ad un albero parecchio strano: -Quest'albero non l'ho per niente visto fino ad adesso- borbottai -merda...- ansimai poi.
Puo sembrare da stupidi, ma davvero l'unica cosa che desideravo in quel momento era quella di gettarmi a terra e piangere. Era ovvio, stavo esagerando... ma era una sensazione alquanto soffocante e ansiosa. Continuavo a pronunciare il suo nome, ancora e ancora...
Mi resi conto che il luogo in cui mi stavo diregendo in quel momento, era totalmente nuovo... e ciò significava che non ci eravamo mai passati per quelle parti.
Le radioline le possedeva Zayn, e quindi in quel momento non potevo avvisare nemmeno i professori che si trovavano alla "base".
Andiamo, chi mai poteva pensare che sarei finita per perdermi dentro una cazzo di foresta per colpa di un cazzo di serpente!
Incominciai seriamente a mandare le migliori bestemmie possibili ed immaginabili a quel serpente che mi fece arrivare a tutto quello!
Mi bloccai, ormai stavo sbagliando totalmente direzione.. e se avrei continuato ad andare avanti, avrei peggiorato, ancor più di quanto lo era gia di suo, la situazione!
Io: -CAZZUTO, POSSIBILE CHE PROPRIO ADESSO DOVEVI SCOMPARIRE?- urlai, con la voce che rimbombava tra quei numerosi alberi, e anche soprannominati grattacieli.
Io: -Che cazzo faccio adesso, che cazzo faccio!- ansimai con il fiato che sembrava mi mancasse sempre di più.
Mi resi conto del tempo che volava senza sosta, e che a quell'ora dovevamo trovarci alla cosiddetta "base" per pranzare.
Dubitavo che Zayn mi avesse abbandonato lì dentro, forse...
I minuti passavano, probabilmente volò anche una mezz'ora, ma di Zayn non c'era nemmeno l'ombra.
Mi gettai a terra, incominciando seriamente a piangere.
Mi vergogno di dirlo, ma sì... scoppiai a piangere.
Non riuscivo a reggere tutto quel miscuglio di emozioni negative, e di sensazioni che mi portavano in un mondo di incubi.
E chi l'avrebbe mai detto... KATE STEWART, che aveva bisogno di ZAYN MALIK.
Lei: la ragazza con quei suoi atteggiamenti educati e suscettibili,
e lui: il ragazzo che non ha paura di niente e a cui la parola "problema" è inesistente nel suo vocabolario.
Ormai ero convinta, era tornato dal resto dei ragazzi e mi aveva lasciata lì... c'avrei scommesso qualsiasi cosa.
Stare lì seduta a terra di certo non avrebbe aiutato le cose, era di certo passata un'ora se non di più... anche se lì dentro l'aria diventava sempre più soffocante.
Giusto il tempo di alzarmi, che mi ritrovai davanti a me Zayn, come se fosse apparso per magia.
*CHE TUTTI I SANTI IN CIELO SIANO RINGRAZIATI*
Zayn: -Kate...- disse ansimando e poggiando le sue braccia sulle ginocchia, sembrava fosse appena tornato da una maratona.
Io: -Non fare lo stronzo, e abbracciami...- mi avvicinai a lui e non seppi resistermi nell'abbracciarlo.
Dovevo farlo, l'abbracciai fregandomene di tutto e per la prima volta i nostri corpi erano così vicini tanto da farmi sentire sua.
Pff... Kate, svegliati.. sembra che tu stia vivendo nel mondo delle favole in cui seriamente la ragazzina suscettibile e il ragazzo stronzone possano "accoppiarsi".
Una seconda voce sembrava mi stesse parlando nella testa: *Gli opposti si attraggono*
Si attraggono un cazzo.
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BUONASEERAA.
Scusate il rtitardo, ma mi sono immersa in un mondo totalmente ALTROVE.
Sono riuscita a pubblicarlo stasera, anche se... CON UN PO DI RITARDO.
E' tardi, e non posso rileggerlo... spero non ci siano errori! D:


Come ben vedete, la cogliona di Kate, s'è persa nella foresta... PFFF! (?) :')
Ma... Domaani, domaani, domaani.
OKAY, NON VEDO L'ORA DI SCRIVERE IL PROSSIMO CAPITOLO °-°
e presto scoprirete il perchè... E #2 (?) DOMANI LO FARO' PIU' LUNGO,
PROMIIISE!

Good Night. xx



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Capitolo 10
*** *Almeno tre metri sopra il cielo* ***








*Almeno tre metri sopra il cielo*

10.




 

Campeggio - 3 Giorno

Quel fottuto giorno pregai la professoressa, di farmi restare "alla base" dato che solo il pensiero di doverci ritornare in quella foresta mi faceva rabbrividire, non diedi spiegazioni e fortuntatamente dopo qualche giro di parole, accettò.
Zayn: -Avanti, è da coglioni non volerci tornare...- disse seduto a terra con la schiena appoggiata ad un tronco.
Io: -Okay, sono una cogliona.- sbottai facendo avanti e indietro per la noia.
Eravamo soli, ogni coppia aveva il proprio compito in quel momento, e i professori? bah...
Zayn: -Avrei dovuto darti tanti di quei ceffoni.- mi disse restando indifferente sfoderando un sorrisino.
Io: -Non fare sempre il pezzo di merda! Avevo paura e mi sono messa a correre, chiunque l'avrebbe fatto!-
Zayn: -Potevi anche camminare, e non andarti a disperdere!- incrociò le braccia al petto e pronunciò quelle parole incominciando a ghignare.
Io: -Incominci gia a prima mattina?-
Zayn: -E' divertente!- borbottò sorridente come un bambino che stava spiando i suoi genitori fare "smarcerie".
Io: -Cosa è divertente? Cosa?- gli chiesi fermandomi davanti a lui.
Zayn: -Farti incazzare!- in quel momento si alzò, e passandomi vicino mi stampò un leggero bacio sulla guancia.
Io: -Sei insopportabile quando fai così!-
Mi girai nuovamente verso di lui, che aveva cambiato posizione.
Zayn: -Stewart fammi un pompino!-
Io: -Fatteli fare dalle tue puttanelle!-
Me ne tornai in tenda, cercando un passatempo... ma ogni tentativo risultava inutile sapendo che fuori quella tenda c'era ZAYN MALIK.
Zayn: -E se me ne andassi, e ti lasciassi da sola quaggiù?- disse a tono più alto per farmi capire meglio.
Io: -Non me ne frega un cazzo, vai pure!- *Seh... come no!*
Dopo qualche minuto, non sentii più alcun rumore, e mi sentii obbligata ad uscire dalla tenda.
Mi girai attorno e Zayn non c'era.
Io: -pezzo di merda...- sussurrai -ZAYN DOVE CAZZO SEI?- urlai poi.
Sentii a catena un tuono, e mi vennero immediatamente a mente le parole dei professori: *Se sentite la pioggia o melgio qualche tuono, non eistate a muovervi*
QUINDI, SE SAREBBE SCOPPIATO L'ACQUAZZONE IO MI SAREI TROVATA SOLA COME UNA COGLIONA?
Io: -Stronzo, stronzo, stronzo, stronzo, stronzo...-
Incominciai a tirare a calci ogni cosa che trovavo davanti a me.
Zayn: -Ah Stewart, come faresti senza di me...-
Mi girai di botto e vidi Zayn uscire da dietro un tronco. Sentii all'interno di me stessa una sensazione di sollievo, che però allo stesso tempo incazzata.
Io: -MI VIENE VOGLIA DI STRITOLARTI OGNI TUA MINIMA PARTE DEL CORPO, TI RENDI CONTO?-
Zayn: -Anche il mio amichetto? Ci sto! Sono tutto tuo!-
Io: -Coglione che non sei altro- ruotai gli occhi tornando in tenda mentre lui se la rideva.
Fortunatamente non piovve, ma ogni tanto si sentiva qualche tuono da lontano... Zayn era venuto anche lui in tenda e non so cosa lui stesse facendo in quel momento dato che io ero girata da tutt'altra direzione, per provare a dormire.

Zayn: -Kaate, tesoro della mamma... devi svegliarti, sono le 6 del pomeriggio!- il coglione cercò di imitare una voce femminile, facendomi credere che fosse mia madre: -Coglione al quadrato-
Zayn: -Quando dormi la voglia di scoparti mi sale sempre di più... sai? -
Le sue parole vennero precedute da un mio sguardo fulminante e tra non molto mi sarebbe uscito il fumo dalle orecchie (?): -Problemi tuoi!- sbottai alzandomi per uscire dalla tenda.
Erano tornati tutti, mi sembrava di aver dormito per mesi, e stava anche facendo buio.
A quell'ora ognuno stava per cazzi suoi, cercai Denise con lo sguardo ma non ottenni risultati...
x: -A chi va di giocare un po ad Obbligo o Verità??- urlò un ragazzo.
Tutti si allarmarono contenti e iniziarono a formare un cerchio, che poi mi unii anche io.
Un biondino girava la bottiglia, e dopo una serie di turni... arrivò anche quello di Zayn: -Obbligo- scelse convinto.
Sperai con tutta me stessa che la bottiglia tornasse a me, nella mia mente si era gia stampato il pensiero di ciò che gli avrei fatto fare!
Però la bottiglia andò a Denise, che era proprio vicino a me.
Non esitai un solo secondo a dire la mie "idea" a Denise, che poi lei disse ad alta voce ma tutti sapevano che era stata consigliata da me: -Zayn, devi alzarti e dire "Sono Gay"-
Zayn: -Ok, SONO GAY...- disse alzandosi ma per tutte le ragazze della classe non fece assolutamente effetto.
Zayn: -Me la pagherai Stewart- mi disse a bassa voce con un sorrisino stampato sul viso e io gli feci una smorfia.
Successivamente, la bottiglia andò proprio su di me e mi toccava scegliere: -Obbligo-
Il secondo tocco andò ad un ragazzo poco distante da Zayn, e successivamente vidi che Zayn si avvicinò a quest'ultimo e gli sussuerrò qualcosa.
x: -Devi baciare Zayn... VERSIONE CENTRIFUGA-
L'intera classe incominciò ad applaudire e a curiosare sulla mia faccia.
Io: -NON VOGLIO BACIARE ZAYN!- sbottai infastidita.
Tutti incominciarono a fare un coro pronunciando il mio nome, ma io mi alzai e mi allontanai parecchio incazzata.
Era uno stronzo, e secondo dopo secondo lo diventava sempre di più.
Potevo anche sembrare la cogliona che non prende seriamente nemmeno un gioco, ma non me ne fregava un emerito cazzo.
-Un obbligo... è un obbligo!- sentii la voce di Zayn avvicinarsi a me che mi fece sussultare.
Io: -Non voglio baciarti...- dissi imbarazzata.
Zayn: -Devi farlo!- mi ricordò parecchio vicino a me e appoggiando il suo braccio sul tronco alla quale ero appoggiata io.
Voltai lo sguardo prima a destra e poi a sinistra e poi afferrai il viso di Zayn portandolo vicino al mio e automaticamente lui portò l'altra sua mano sui miei fianchi.
All'inizio fu un bacio timido, ma poi prese un po più foga e le lingue si intrecciarono come per formare una danza.
Mi resi conto subito del suo lato "esperto" nel baciare una ragazza, e infatti con un bacio mi fece sentire brividi dappertutto.
Stranamente avrei desiderato che quel bacio non finisse mai, mi sembrava davvero di toccare il cielo con un dito... o come dice Step: Almeno tre metri sopra il cielo.
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JAHFAKDHFKJHAKJDHFKAJDHKFJAHJH °-°
Finalmente le due teste di cazzo si sono baciaatee *stappa champagne*
:')
Questo capitolo m'è piaciuto parecchio,
perchè la cosa più particolare di questa storia...
è che come due ragazzi parecchio differenti riescano a diventare una cosa sola.
Volevo farlo più lungo, ma ho lasciato "l'altro argomento" al prossimo capitolo!

Grazie mille per tutte le recensioni che mi lasciate, davero,  siete meravigliose!

LOVE YAAAA. xx


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Capitolo 11
*** -Vaffanculo tu e le tue troiette del cazzo- ***








-Vaffanculo tu e le tue troiette del cazzo.-

11.




 

Zayn's POV:
E fu così che la voglia di scoparmela se ne andò a farsi fottere, e regnò in me la voglia di baciarla altre milioni di volte.
Avrei desiderato "toccarla" dutante il bacio come non mai, tra l'altro così come facevo sempre con le altre... ma probabilmente quel bacio mi stava piacendo così tanto, da non lasciarmi tenere in funzione nemmeno il cervello.. E' inutile negarlo. Mi è piaciuto.
Con le puttanelle funziona sempre allo stesso modo, ti infilano la lingua fino alla gola, e iniziano a toccarti loro dappertutto per prime.
Lei invece probabilmente fu la prima, che riuscì a baciarmi in quel modo.
Desideravo tanto rifarlo, magari per poter ripensare a queste cazzo di sensazioni, e sentirmi "diverso" anche solo con un bacio.... se solo lei fosse stata "meno tosta" sarebbe stato tutto più semplice, ma beh... meglio così, almeno mi divertirò di più.

Dopo il bacio sparì totalmente, mentre io istintivamente mi lasciai scappare un leggero sorrisino, la cercai un po ma chissà dove andò ad accovacciarsi imbarazzata.

Kate's POV:
Me ne andai in una parte abbastanza isolata, ma non troppo lontana... quando dopo un po mi ritrovai 3 ragazze di fronte a me tra cui una di loro: Daisy, la zoccoletta preferita di Zayn.
Io: -Ciao- dissi sorridente, ma per poi cancellare immediatamente quel sorriso nel vedere le loro facce alquanto incazzate.
Daisy: -Allora? Cos'è che fai la troietta con Zayn?- mi alzò da terra prendendomi per il colletto della camicia.
Io: -Ma che vuoi?-
Daisy: -Co sta faccia da cazzo che te ritrovi, c'hai pure il coraggio di dirmi "che voglio?"-
Io: -Non capisco cosa vuoi da me.-
Daisy: -Voglio che devi toglierti dalle palle! Fai tanto l'indifferente, e poi ti metti a fare la zoccoletta con lui!-
Io: -Se c'è qualche zoccoletta quì in mezzo quella sarai tu!- sbottai convinta mentre notai la faccia delle due dietro a Daisy farsi alquanto preoccupate.
Daisy: -Potresti ripetere perfavore quello che hai detto?-
Io: -Senti, finiamola qu- le mie parole vennero interrotte nel trovarmi cinque dite stampate in faccia.
Daisy: -Ti basta questo per farti capire che devi lasciarlo stare, eh? Posso scoparmelo solo io tutte le volte che voglio, tu devi solo farti i cazzi tuoi, e startene con i coglioni come te. Perchè tu sei solo una cogliona! Uno come lui non proverà mai un briciolo di sentimento nei tuoi confronti, non capisci che ti sta attorno solo per prenderti per il culo.. non lo capisci? Sei un'illusa del cazzo, ritirati!-
Non seppi dire più niente a causa del groppo in gola che mi impediva quasi di respirare, me ne andai cercando di trattenere il più possibile le lacrime, ma sapendo bene che quelle lacrime avevano fatto un male da morire...
Zayn mi passò vicino ma io lo ignorai totalmente sbattendo violentemente la spalla contro la sua.


Zayn's POV:
Vidi Daisy con le sue due amichette dopo di Kate, che mi aveva totalmente ignorato.
Bloccai immediatamente la troietta incominciando ad immaginare cosa avesse fatto: -Che cazzo hai fatto?-
Daisy: -Niente, le ho solo fatto capire che la stai prendendo per il culo e che con lei non vuoi averci niente a che fare. Al contrario con me- mi disse tranquilla con un sorriso stampato sul viso.
Io: -SENTI, TU DEVI IMPARARE A FARTI UN PO I CAZZI TUOI... Okay?-
Daisy: -Okay un cazzo!-
Io: -Ma vaffanculo!-
Mi allontanai da lei ritornando a cercare Kate, sperando con tutto me stesso che non fosse incazzata con me, cosa altamente impossibile.
La ritrovai a piangere nascosta dietro un albero, lo stesso su cui ci eravamo baciati.
Ormai erano probabilmente le due di notte, e se i professori avessero scoperto che eravamo ancora svegli, ci avrebbero presi a ceffoni uno per uno.
Mi avvicinai a lei, e vederla in quello stato sentivo il sangue raggelarsi, odiavo vedere una ragazza piangere.
E in quel caso, era proprio Kate.
Io: -Kate, io non ci centro niente.-
Sussultò leggermente nel sentire la mia voce, e si girò immediatamente verso di me per poi riportare lo sguardo verso il vuoto.
Kate: -Io non ci voglio avere niente a che fare con te, tanto meno con le tue troiette!-
Io: -Non so cosa ti ha fatto o detto, ma n,,,.-
Kate si alzò mettendosi davanti a me: -Vorresti dire che non è vero ciò che ha detto Daisy? Non è vero che sono una cogliona che mi merito di stare con i coglioni come me? Non è vero che mi prendi per il culo dalla mattina alla sera illudendomi solo? Non è vero che tu non proverai mai niente per me? Zayn vaffanculo tu e le tue troiette del cazzo.-
Se ne andò senza lasciarmi nemmeno il tempo di dirle che non era vero, non era vero che la stavo prendendo per il culo e illudendo, non era vero che lei era una coglionam e che a dir la verità... sarei capace di innamorarmi di lei da un giorno all'altro.


Kate's POV:
Mi svegliai fortunatamente prima di lui, e anche molto presto... a prescindere dal fatto che la notte non avevo per niente dormito.
Le parole di quella ronzavano nella mia mente senza freno, e non sapevo nemmeno perchè mi stavo drammatizzando più di tanto.
Zayn: -Buongiorno.-
Rabbrividii nel sentire la sua voce, ma lo ignorai continuando ad allacciarmi le scarpe.
Zayn: -Hai intenzione di non parlarmi per il resto della tua vita?-
Me ne uscii dalla tenda senza rivorgergli una minima sillaba, e dirigendomi da Dense che anche lei era gia sveglia.
Denise: -Qual buon vento...- sbottò ironica.
Io: -Buongiorno!-
Lei mi sorrise e come suo solito mi chiese come me la stavo passando.
-Bene- risposi insicura, e lei sembrò accorgersene ma non mi chiese niente a riguardo.
Denise: -Ti va di parlarmene?-
Restai in silenzio ma poi le feci cenno di sì, sapendo che sfogarmi sarebbe satato l'unico metodo per sentirmi meglio.
Le raccontai tutto, mentre con rabbia pronunciavo le esatte parole di Daisy.
Denise: -A te piace Zayn...- disse continuando ad annuire con la testa.
Io: -Assolutamente no!-
Denise:: -Andiamo... se non ti piaceva non te ne saresti per niente fregata delle parole di Daisy!-
Io: -No... cosa centra!-
Denise: -Che... ti, sei presa, una cotta per Zayn- Denise si alzò lasciandomi a bocca aperta e a rifletterci sù, da sola...
Forse era vero, o forse no.
Probabilmente era solo una sbandata momentanea, stare 24 ore su 24 insieme ad un ragazzo, è difficile che lui non finisca con il piacerti.
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HOOOLAAAAAA.
Allora, no... non sono morta.(?)
Ma ieri sono uscita e tornata tardissimo quindi non ho potuto scrivere il capitolo.
E' una mezza schifezza, lo so...
ma vado di fretta, e quindi non posso nemmeno rileggerlo.
Adesso s'è messa in mezzo la troietta!
E a Zayn probabilmente piaace Kate!
lasjdfkadjhfakjd.
Babbè, (?)
ci sentiamo....


Ciao ciiaaao. xx
















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Capitolo 12
*** -Zayn, mi hai veramente rotto il cazzo.- ***








-Zayn, mi hai veramente rotto il cazzo.-

12.




 

Zayn: -Ti decidi a muovere il culo?-
Io: -SENTI, GIA STO INCAZZATA PESANTE CON TE... QUINDI, VEDI DI CALMARE I TERMINI!-
Zayn incominciò a gesticolare con la mano e sul suo labbiale erano ben evidenti numerosi "Bla, Bla, Bla"
Quel giorno purtroppo fummo obbligati a dover di nuovo andare a procurare legne per dentro la foresta, anche se era l'ultima cosa che desideravo.
Io: -HO VOGLIA DI PRENDERTI QUELLA TESTOLINA DEL CAZZO CHE TI RITROVI SBATTERLA SOTTO I PIEDI PER POI STRAPPARTI TUTTI QUEI CAPELLI CHE TU AMI TANTO E CHE TI AGGIUSTI OGNI NANO SECONDO. HO VOGLIA DI DISPERDERTI IN QUESTA FORESTA A MARCIRE, E NON VENIRTI A TROVARE MAI PIU'-
Zayn: -Se non ti dai una mossa, chi si disperde... quella sarai tu.-
Io: -Zayn mi hai seriamente rotto il cazzo!- dissi cercando di sembrare il più seria possibile.
Si ammutolì fortunatamente, e continuava a camminare seguito da me.
Più avanti andavamo, e più si incominciavano a sentire numerosi rumori dappertutto, e il cielo si oscurava sempre di più.
Io: -Credo che sia meglio tornare indietro, tra poco scoppierà a piovere.-
Zayn: -Sarebbe inutile, ormai sia gia abbastanza lontani!-
Io: -Oh ma allora sei proprio tutto coglione! Secondo la tua teoria del cazzo noi dovremo starcene sotto l'acqua in giro per una foresta?!-
Zayn: -Un po di acqua non ti farà male. Magari ce ne andiamo a fare un giretto nel laghetto, lì c'è anche un po d'atmosfera.-
Io: -L'atmosfera di cosa, di cosa?-
Zayn: -Per scopare. In acqua viene meglio.-
Io: -Vaffanculo.- sbottai schietta e intanto Zayn scoppiò in una risatina.
Zayn: -Puoi mandarmi a fanculo tutte le volte che vuoi, tanto prima o poi ti troverai su un bel lettino comodo insieme a me, e i tuoi vestitini che fanno compagnia al pavimento.- si girò verso di me sfoderando un sorrisino malizioso e io ruotai gli occhi esasperata.
Come immaginato, dopo 2/3 minuti incominciò a gocciolare e non riuscivamo a vedere più un cazzo.
Mi presi la mano di Zayn fregandomene di lui e delle sue puttanelle e gli dissi: -Tienimi la mano e non fare lo stronzo.-
Lui rise, mentre con lo sguardo incominciavamo a cercare un posto per coprirci, anche se ormai eravamo gia abbastanza bagnati.
Le gocce erano poche ma enormi.
Zayn accellerò il passo, e mi strinse di più la mia mano che era intrecciata con la sua.
Sentii un brivido percorrermi lungo la schiena, forse per la pioggia... o forse no.
Zayn indicò una specie di pedana di legno molto grande, per coprire almeno la testa.
Ci sedemmo sotto, e io mi sentivo tremendamente imbarazzata, anche per i vestiti che erano ormai bagnati e quindi molto aderenti. (?)
Io: -Un posto meglio potevamo trovarlo.-
Zayn: -A me piace questo.-
Gli feci una leggera smorfia, e lui ghignò.
Zayn: -Approposito, ho visto che Jonathan ti viene appresso...-
Io: -Fatti gli affari tuoi.-
Zayn: -Ti piace??- incominciò a ridere con la sua risatina snervante mentre io lo guardavo con sguardo omicida.
Io: -NON ROMPERE!-
Zayn: -Tu, e Jonathan... HAHAHHAHAHAH- continuava a ridere e io incominciai seriemente a pensare di doverlo uccidere. (?)
Io: -Vaffanculo tu e la tua Daisy del cazzo!-
Zayn: -Sei gelosa??- si girò a guardarmi mentre la pioggia aumentava sempre di più.
Io: -GELOSA? STAI SCHERZANDO SPERO! E poi sei tu che hai incominciato a parlare di me e Jonathan, quindi quello geloso dovresti essere tu.-
Zayn mi guardò con espressione estremamente seria, ma poi scoppiò a ridere.
*COGLIONE*
Io: -Non vedo l'ora che finisca questo fottuto campeggio.-
Zayn: -Tesoro, mi sopporterai anche a scuola, l'anno è appena iniziato.- disse rivolgendomi un occhiolino malizioso.
Quella pioggia tendeva a diventare sempre più noiosa e allo stesso tempo la situazione diventava imbarazzante, i miei occhi tra non molto incominciai a pensare che si sarebbero chiusi da soli, quando finalmente Zayn si decise ad aprir bocca: -Posso chiederti una cosa... ?-
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FARE CAPITOLI LUNGHI?
No, non è cosa mia...
apparte il fatto, che devo ricominciare a farli di giorno,
perchè di sera mi vengono sempre corti! ç.ç
Adesso vi lascio con la curiosità di sapere cosa vuole chiederle Zayn,t
tehehehhete! :')

LASCIATEMI RECENSIONI, COSI' MI DARETE LA VOGLIA DI SCRIVERE DI PIU'. (?)
Ciaaaaaaaao. xx

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Capitolo 13
*** -Io ti piaccio?- ***








-Io ti piaccio?-

13.




 

Zayn: -Posso chiederti una cosa?-
Mi girai verso di lui come per acconsentire mentre lui incominciò con quel sorrisetto malizioso.
Zayn: -Io ti piaccio?-
Io: -CHE COSA?-
Sussultai ritrovandomi in piedi, sentendomi le guance avvampare e automaticamente la pioggia che incominciò a bagnarmi molto di più, ma in quel momento non me ne fregava un cazzo.
Zayn: -Non sono un coglione, me ne sono accorto subito... Fai tanto la tosta, ma in realtà vorresti essere la mia ragazza.-
Io: -Wowowo... calmo! Che cazzo stai dicendo?-
Zayn: -La verità! E vieni quì se non vuoi beccarti una bronchite!- ghignò.
Io: -Ma la verità un cazzo! Sul serio credi che io, tu... ??? ODDIO!- incominciai a fare avanti e indietro dal nervosismo, e la pioggia mi innervosiva ancora di più.
Come poteva sul serio pensare che io provassi qualcosa per lui?
Come poteva solo immaginare che io desiderassi essere la sua ragazza?
Notai Zayn osservarmi fare avanti e indietro mentre se la rideva e io l'unica cosa che desideravo fare in quel momento era quella di spaccargli la faccia.
Io: -CHE CAZZO RIDI?-
Zayn: -Ti stai agitando...-
Io: -MA TI RENDI CONTO DELLA GRAN CAZZATA CHE HAI APPENA DETTO?-
Zayn: -Ti stai agitando...- ripetè
Io: -NON MI PIACI E NON MI PIACERAI MAI!-
Zayn: -Ti stai agitando...- ripetè ancora
Io: -ODIO TE E I TIPI COME TE! NON MI PASSEREBBE MAI ALLA TESTA SOLO L'IDEA DI PROVARE UN MINIMO DI INTERESSE NEI TUOI CONFRONTI!-
Zayn: -Ti stai agitando...-
Io: -Vaffanculo!-
Zayn si mise a ridere mentre teneva lo sguardo basso intento a stuzzicare la pelle della sua gamba.
Mi cadde l'occhio sulla mano perchè l'anello di Jonathan stava per cadermi, a causa della pioggia che mi aveva bagnato ogni minima parte del corpo.
Zayn: -E quello?- mi chiese divertito.
Io: -Non sono cazzi tuoi.- dissi infilandomelo di nuovo al dito.
Zayn: -Ohohoh... fammelo vedere!-
Zayn si alzò arrivando anche lui sotto la pioggia e avvicinandosi a me.
Io: -Non ci pensare proprio!-
Zayn: -Te l'ha dato quel coglione di Jonathan?-
Io: -Se c'è qualche coglione quì... quello sarai tu!-
Zayn: -Troietta non rompere.- disse cercando di prendermi l'anello.
Non resistetti, e gli stampai cinque belle dita in faccia cogliendolo di sorpresa.
Avvampai nuovamente, sapendo di aver fatto una gran cazzata.
Tesi le spalle cercando di continuare a guardarlo con aria seria e sempre incazzata, cosa alquanto impossibile.
Zayn: -Cosa hai appena fatto tu?- chiese incredulo e divertito.
Io: -Ti ho tirato un ceffone! Così impari. Se non l'hai capito ancora le troiette sono quelle che tu chiami ogni notte per farti godere un po.-
Zayn: -Ti sei appena messa contro di me... Cosa grave.-
Mi prese il polso ancora delicatamente, e appoggiò la sua fronte alla mia.
Io: -Sul serio? E adesso cosa mi farai?-
Zayn: -Tipo...- stette in silenzio qualche secondo e poi continuò: -Dì addio al tuo anellino.-
Non feci nemmeno a tempo di pensarci un secondo, che sentii la sua mano sfilarmi l'anello dalla mia, per poi gettarlo chissà dove.
Guardai incredula la direzione alla quale aveva lanciato l'anello, poi mi rigirai verso Zayn incazzata come non mai.
Io: -CHE CAZZO HAI FATTO?-
Zayn incrociò le bracci al petto, guardandomi sorridente.
Io: -MA SEI PAZZO? DIO MIO MA LO SAI QUANTO COSTA UN ANELLO COME QUELLO? CAZZO, CAZZO, CAZZO, CAZZO. STRONZO! SEI UN PEZZO DI MERDA!-
Zayn: -Sono stronzo o pezzo di merda? Decidi.- mi chiese divertito prendendomi per il culo.
Io: -TI UCCIDO SUL SERIO, TI UCCIDO!!-
Incominciai a tirarlo a calci e a cazzotti mentre lui continuava a ridere: -E io te lo metto in culo.-
Scoppiò a ridere mentre a me dal nervosismo mi veniva seriamente da piangere.
Mi gettai a terra portando le mani in faccia, e Zayn si mise vicino a me.
Io: -ALLONTANATI CAZZO, ALLONTANATI.- urlai quasi, con il nervosismo alle stelle.
Le mie parole furono totalmente inutili, dato che lui non mi prestò il minimo d'attenzione.
Mi sentivo delusa di me stessa e inutile.
Un ragazzo aveva speso tutti quei soldi per me, e io che facevo? Lasciavo gettare tutto all'aria per colpa di un deficiente?
Vaffanculo Malik, sul serio, vaffanculo.


Zayn's POV:
Mentii.
Non l'avrei mai lanciato sul serio, finsi di lanciarlo ma per poi infilarlo velocemente in tasca senza che lei se ne accorgesse.
Gliel'avrei detto dopo qualche giorno, in modo che sarei riuscito a stuzzicarla ancor di più trovando quella scusa e ricattarla.
Stronzo? Nah... O forse un po.
Io: -Se ci tiene davvero a te te ne comprerà un altro!-
Kate: -STAI ZITTO!-
Ho gia detto che amavo vederla incazzata? Beh, lo ripeto...
Io: -La pioggi- Kate mi bloccò: -Stai zitto.-
Dato che non mi lasciò finire, mi alzai autonomamente dirigendomi verso il punto di incontro e dove si trovavano le tende.
Kate: -Dove cazzo vai?- si alzò ansiosa raggiungendomi in un batter d'occhio.
Io: -Se magari mi avresti lasciato finire la frase...-
Kate: -Che c'è?- sbuffò bloccandomi per il braccio.
Io: -Siccome la pioggia sta diventando debole, ci conviene tornare adesso, prima che ricominci.- le dissi ripetitivo e più scocciato di lei.
Mi rigirai davanti e proseguii con Kate intenta a seguirmi dietro di me.
La pioggia nonostante fosse devole, era pur sempre fastidiosa... e mi scappava una risata solo il pensiero di quante ne avevo combinate solo in un giorno, tutte contro quella poverina. (?)
Lo ammetto... mi piaceva, ma credo che era solo una cottarella per volermela scopare il più presto possibile.
Già... SCOPARMELA.
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ahdklfjhakldjhkajdhfkdh
Quant'è stronzo Maalik! :')
Che ve ne pare???
RECENSITE, E DITEMELO!!!
Quel pezzo di meerda, s'è fregato l'anello di quella poverina! :')
E mo so cazzi! x')


Vabbhè, ho gia rotto abbastanza... a demaain!! xx













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Capitolo 14
*** -Non sapevo che anche gli uomini avessero il ciclo.- ***








-Non sapevo che anche gli uomini avessero il ciclo.-

14.




 

Campeggio - 5 Giorno

Kate's POV:
Zayn: -Se a te succede qualcosa con Daisy, mi spieghi perchè cazzo devi mettere in mezzo sempre me?-
Io: -Se continui a comportarti così a prima mattina giuro che seriamente ti faccio fare un bel giretto in un bel paesino con un bel nome chiamato: CULO.-
Continuavo a giocherellare con i miei capelli ancora distesa sul materasso, mentre lui era seduto sul suo. Pioveva, ed eravamo costretti a starcene in tenda per evitare di bagnarci ancora. Anche se avrei preferito starnemene sotto l'acqua per ore intere pur di non restare un solo minuto con quella testa di cazzo.
Zayn: -Scommetterei qualsiasi cosa che ti sei messa a dire con Denise che era colpa mia e bla bla... che cazzo ci centro io?-
Io: -Non pensavo che anche gli uomini avessero il ciclo...- borbottai con tono non molto alto.
Zayn: -E io non sapevo che tu ce l'avessi 24 ore su 24.- rispose di rimando.
Io: -Quello esaurito a prima mattina pronto a rompermi il cazzo sei tu, non io!-
Zayn: -Però quello che deve beccarsi la ramanzina ridicola dalla tua amichetta sono io!-
Io: -E perchè tu davvero pensi che non sia anche colpa tua?-
Mi riposizionai seduta sul materasso, permettendo ai miei occhi di incrociare i suoi. Anche se odiavo farlo, per tutta colpa dei miei ormoni che appena il mio sguardo incrociava il suo, dentro di me si scatenava un uragano.
Zayn: -Non puo essere colpa mia!-
Io: -Si che lo è! Daisy è la tua puttanella, e se non fosse per te lei non avrebbe nessun motivo per odiarmi!-
Zayn: -Di certo non sono stato io a mandarla da te a prenderti a schiaffi, o a gettarti in acqua!-
Io: -Senti, lascia stare... non me ne frega un cazzo! Sei entrato nella mia vita per renderla una merda, ti ringrazio!- sbottai stendendomi di nuovo sul materasso ma con le orecchie ben aperte in attesa di ciò che avrebbe detto o fatto. A mia grande sorpresa non fece assolutamente niente, cosa altamente rara visto il suo modo di comportarsi sempre con la risposta pronta. Mi infilai le cuffiette di quel'ipod che ormai non usavo più da un paio di giorni. Lasciai che scegliesse lui stesso la canzone per me premendo il tasto "riproduzione casuale" e fortunatamente venne riprodotta una canzone piacevole in quel momento: Blue - A chi mi dice.
Sembrarà ridicolo, eppure si... pensavo a Zayn. Probabilmente per l'odio che provavo nei suoi confronti, che sembrava aumentare senza che lui facesse niente... e non so se fosse odio o qualcos'altro, ma lui riusciva sempre a restare il pensiero fisso nella mia mente. Credo che se qualcuno in quel momento mi avrebbe pagato per fare un viaggio e dimenticarmi di Zayn, io non ci sarei riuscita nemmeno se mi pagassero con tutto l'oro del mondo. In fondo in fondo, mi piaceva restare in quelle situazionei insieme a lui... con la pioggia che sbatteva rumorosamente sulla tenda ed io con le cuffiette nelle orecchie ad ascoltare una canzone che mi faceva pensare a lui.
Mi girai istintivamente verso di lui, senza che chiedessi a nessun muscolo di farlo. Ero stanca di odiarlo, sentivo uno strano desiderio di poterlo baciare ancora una volta... cosa che mi vergogno di dire, eppure era vero. Desideravo poter provare ancora una volta le sue labbra, ma sapevo bene che non avrei mai avuto il coraggio di rifarlo.
Si era girato anche lui a guardarmi, e me ne resi conto troppo tardi... talmente tardi che il mio viso si colorò di un rosso che più intenso non si puo. Riportai imbarazzata lo sguardo verso il vuoto e dopo qualche secondo sentii la tenda aprirsi con violenza. Mi girai immediatamente verso quella che potevamo chiamare "entrata" sfilandomi dalle orecchie le cuffiette e vidi entrare l'ultima persona che avrei desiderato di vedere in quel momento. Indovinate un po chi era?!
Si precipitò con velocità verso Zayn e io sperai veramente che quello fosse solo un incubo.
Volevo che il tempo si fermasse.
Volevo scomparire.
Volevo scapparmene da quella tenda ma sapevo che non potevo.
Volevo tornare ai tempi dell'estate in cui decisi di frequentare quella cazzo di scuola, per cambiare idea e scegliere come luogo la Spagna, la Germania, l'Italia, l'albania, la China... TUTTO, MA LI NO.
Mi girai dall'altro lato infilandomi nuovamente le cuffie, cercando di trasportarmi nuovamente in un altro mondo tanto da non poter ascoltare nemmeno una minima parola di quella che sarebbe stata la loro conversazione, immaginavo intima e che a me risultava schifosa solo a pensarci. Era ridicolo, ma volevo piangere. Nonostante i miei sforzi di tapparmi il più possibile le orecchie con le cuffie, tanto da arrivare quasi al punto di perforarmi i timpani... al mio udito arrivò anche qualche parola della loro "CONVERSAZIONE".
Daisy: -Non fare finta che non te ne freghi...-
Zayn: -Eddai Daisy, adesso non è il momento...-
Era una cosa impossibile da pensare che lui continuasse a comportarsi con lei, con lei che per poco non mi restava morta stecchita in un laghetto dentro la foresta. Aveva seriamente il coraggio di scoparsela anche in mia presenza? Ma in fondo Daisy aveva ragione. Io ero solo una cogliona che era destinata a stare con i coglioni, e che Zayn non avrebbe mai provato alcun interesse nei miei confronti, e figuriamoci se non avrebbe provato a scoparsela anche davanti a me, ma io assolutamente non potevo sopportare di assistere ad una scena talmente intima e sicuramente non sarei rimasta come un imbecille a sentire le loro urla e a vedere sperma dappertutto.
Mi alzai di scatto convinta di ciò che stavo facendo, gettando le cuffie in qualche parte dispersa nella tenda, mi misi a braccia conserte a fissarli in attesa che trovassero il coraggio di farlo seriamente SOTTO I MIEI OCCHI. Daisy indossava un pantaloncino talmente corto che per poco non se ne uscivano fuori le chiappe, e una canotta molto leggera.
Se ne stava a cavalcioni su di Zayn tenendo ben stretto il colletto della camicia di quest'ultimo. Mi guardarono tutti e due un po perplessi, ma io ocntinuavo a fissarli con un sorrisino beffardo stampato sul viso e in attesa che veramente facessero ciò che stavano per fare. A dire il vero era Daisy che se ne stava appiccicata a lui, Zayn risultava abbastanza indifferente.
Daisy: -Gaurda che non me ne frega un cazzo di quella, ho il coraggio di scoparti anche davanti a lei!- disse facendo finta che io non ci fossi.
Zayn: -Ma sei percaso impazzita?-
Zayn la fece scendere immediatamente, sorprendendosi della sua sfacciataggine e dul suo lato da iper-mega-extra-puttana, che probabilmente ancora non si era reso conto di quanto fosse elevato. Sentii regnare in me una grande sensazione di sollievo che però mi tenni dentro, e con la forza del pensiero ringraziai tutti i santi possibili immaginabili che potessero trovarsi in cielo.
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Okaay, si stanno spezzando le ditiiine!
Per scrivere questo caazzo di capitolo, c'ho voluto 2 ore! ._.
Considerate però che la maggior parte del tempo l'ho impiegata
ad uccidere quegli infiniti moscerini che giravano (e girano ancora) sullo schermo.
Giuro che se vedete il mio schermo vi mettete paura! e.e
E' un po una cacchina questo capitolo, lo so... ma a quest'ora non riesco manco a scrivere una frase di senso compiuto. (?)
Vi dico gia da adesso che mi sono rotta il cazzo di fare capitoli a testa di minchia corti,
quindi... il prossimo capitolo credo ci sarà tra 2 giorni, se non 3...
perchè voglio decidermi a farli lunghi!
Non ho voglia di rileggerlo, E SIICURAMEENTE ci saranno errori.. scusatemi! ç.ç
Lasciatemi almeno una PICCOLINA,PICCOLINA,PICCOLINA recenzione,
in modo che la mia autostima non si vada a far un giro a Miami per poi tornare chissà quanto.
Miinchia quanto ho scritto! :O
Okay, basta... CIAO CIAAAO!!!














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Capitolo 15
*** -Daisy, ma che cazzo ti passa per la testa?- ***








-Daisy, ma che cazzo ti passa per la testa?-

15.




 

Raggiungemmo il campo, ed io ero esausta come non mai. Il nervosismo in quel momento mi aveva persino stancato ancora di più, davvero non riuscivo a credere che lui fosse seriamente arrivato a quel punto. L'unica cosa che desideravo fare in quel momento era addormentarmi per poi risvegliarmi quando l'anno era ormai terminato, e mi si gelava il sangue se solo pensavo che non era passato nemmeno un anno. Mi ronzavano nella mente milioni di pensieri e opinioni su come giustificarmi con Jonathan per la perdita dell'anello. Avrei dovuto dirgli *Una testa di cazzo me l'ha gettato per la foresta, però se vuoi possiamo andare a recuperarlo come fanno gli imbecilli che cercano l'ago nel pagliaio* ma era ovvio che non l'avrei mai fatto. La pioggia ormai si era arrestata, e ciò che aveva lasciato era un'aria umida e calda, ed il cielo dipinto di alcune sfumature di arancione che rendevano l'atmosfera maggiormente piacevole.
Erano le 18:00 circa, ma io iniziavo a prendere in considerazione l'idea di andarmene gia a dormire dato che per il resto della serata non avremo dovuto fare niente, la pioggia ci aveva costretto a tornare tutti.
Prof: -Manca ancora tanto prima di concludere la giornata, e visto che siete tornati tutti in anticipo... potrete andare a fare un giro nei dintorni. Ma muniti di radioline.-
Esultarono tutti felici, tranne io che la vedevo come una condanna a morte. Mi rassegnai a seguire il resto dei ragazzi, cercando di restare il più lontano possibile a Jonathan per evitare che fece caso all'assenza dell'anello nella mia mano.
Zayn: -Ragazzi, c'è un laghetto quì vicino, andiamo lì...-
Sentii lo sguardo di Daisy puntato su di me, e una volta che me ne resi conto, mi girai verso di lei e lei ricambiò con un'occhiata omicida.
x: -Potremo andare anche in direzione Sud, c'è un posto bellissimo pieno di fiori.- propose un ragazzo biondo che a prima vista, sembrava abbastanza timido.
Zayn: -Andiamo dove ho detto io. E non provare a dire altro sennò ti ficco un palo in culo.-
Zayn ammutolì completamente il biondo, facendolo quasi arrivare al punto di tremare. Con Malik succedeva sempre così, o ti stavi zitto oppure lui ti portava direttamente sotto terra. Ma nonostante tutto quell'occhiata da parte di Daisy nei miei confronti, mi fece un po preoccupare... mi resi conto subito che non era una di quelle mezze barbie con la voce stridula tanto da perforarti i timpani, lei no.  Lei sembrava una ragazza in gamba, seria e soddisfatta di ciò che faceva ed anche con un elevato piano di maturità, ma probabilmente doveva comportarsi più da persona EDUCATA.
Interruppi i miei pensieri quando mi resi conto che eravamo arrivati a destinazione, e un flashback mi percorse la mente, il momento di quando andammo a finire io e Zayn in quella specie di lago che a pensarci... bah... lasciamo stare.
Una ragazza notò l'acqua, e ci avvisò che era troppo profonda e quindi sarebbe stato meglio non entrarci proprio. Io e Zayn invece la scorsa volta ci gettammo in un lato meno profondo, e più lontano dalla quale noi in quel momento eravamo vicino. Daisy sembrava avvicinarsi a me a passi, e io quasi impaurita mi allontanai il più possibile dall'acqua. Era una cosa pensabile ciò che Daisy avrebbe voluto fare visto l'odio improvviso che lei provava nei miei confronti. E tra l'altro, io non volevo averci niente a che fare con una che per non andare in astinenza del sesso ha bisogno di scoparsi ogni notte un ragazzo. Quindi, DISTANZA.


Zayn's POV:
Cody: -Oh, l'hai vista quanto si è fatta bona ultimamente la Daisy?- mi chiese Cody in modo beffardo.
Cody era uno dei miei "migliori amici" oltre a Jonathan, e insomma... tutti e 3 insieme formavamo il così detto: Trio dei puttanieri. Ed era vero, una puttanella ogni tanto per una notte di fuoco non faceva mai male a nessuno, tanto meno a me.
Io: -Dovrebbe fare meno la puttana.- risposi convinto appoggiandomi al tronco ad osservare un po la razza femminile ben evoluta che c'era nella mia classe. Belle tette e gran culo per tutte.
Cody: -Da quando ti interessano le ragazze serie che te la danno solo dopo 1 anno di fidanzamento, se non di più... e che indossano le mutandine bianche a cerchietti colorati?-
Io: -Credo che una gallina abbia seriamente il cervello più grande del tuo!-
Cody: -Ho semplicemente reso più esplicito il tipo di ragazza che hai pronunciato.-
Il mio sguardo che vagava dapper tutto, ebbe il tempo di vedere la scena di Daisy che con una manata a prima vista inconsapevole, gettò Kate in acqua facendola arrivare in un batter d'occhio a fondo.
Io: -Kate...-
Cody: -Vuoi scoparti Ste...-
Non prestai più attenzione alle sue parole, e corsi velocemente verso l'acqua. Lanciai la maglietta in aria e mi gettai nella direzione più vicina la quale potrebbe trovarsi Kate. Arrivai sott'acqua e solo lì mi resi conto di quanto era profonda, era un po strano che in una foresta potrebbe trovarsi dell'acqua così profonda ma nonostante tutto... c'era davvero. Spostai lo sguardo un po dappertutto, con i polmoni che incominciavano a cercare ossigeno. Finalmente intravidi la figura di Kate abbastanza in fondo che nuotava con difficoltà ed il suo rossore in viso provocato dal troppo tempo senza riuscir a respirare. Quando si accorse della mia presenza, notai una sua espressione di sollievo e con rapidità mi avvicinai a lei facendola aggrappare a me. Cercavo di tornare a galla il più velocemente possibile, ma l'acqua era fin troppo pesante e ci volli più del previsto. Kate tossì istericamente e riprese a respirare con difficoltà sotto lo sguardo preoccupato di tutti gli altri. La presi per mano portandola sulla "riva" (?) per poi farla sedere a terra per respirare meglio.
Denise: -Oddio Kate, come stai?-
Kate tossì ancora e poi rispose flebilmente: -Bene...-
Il mio sguardo cadde immediatamente su Daisy che si allontanò con fare nervoso. Mi alzai raggiungendo Daisy che continuava a camminare in modo accellerato e io la bloccai per il braccio.
Io: -Ma che cazzo ti salta per la testa?- le chiesi una volta che lei si fosse ritrovata davanti a me.
Daisy si scansò intenta a continuare a camminare, ma io la bloccai nuoavamente.
Io: -Sei percaso impazzita? Lo sai che poteva affogare? Hai percaso dato in beneficenza il tuo cervellino del cazzo?-
Daisy: -Attento a come parli...-
Io: -E sennò che fai? Getti anche me in acqua? Ma fammi il favore di starti zitta.-
Daisy: -Io non mi sto zitta. Fino a qualche giorno fa avevi occhi solo per me, fin quando poi è arrivata quella rompi coglioni. Cos'è? Ti sei innamorato? E di chi, di un'imbecille? Pff... ma non ti vergogni!-
Io: -Mi sono rotto il cazzo di te e della tua gelosia senza senso. A me di te non me ne frega un bel niente e non me n'è mai fregato. Quanto tempo ti ci è voluto per capirlo?-
Daisy: -Ma vaffanculo...-
Daisy si scansò e continuò a camminare con quel suo fare da sgualdrina mentre io ritornai dal resto dei ragazzi. Notai subito Kate seduta a terra con le spalle su un contro, e Denise che le stava vicino.
Denise: -E' sempre colpa tua! Devi solo combinare disastri tu, eh?-
Mi chiese Denise una volta avermi visto passare davanti a loro.
Io: -Tu che cazzo vuoi?-
Denise: -Se non era per te, quella troietta non se la sarebbe mai presa con Kate!-
Io: -Io non ci centro un bel niente!-
Denise: -Sì invece!-
Io: -Denise anche tu, non rompere.-
Mi allontanai impedendole di dire qualcos'altro e un po incominciavo a prendermi seriamente la colpa. Milioni di pensieri confusionali mi vagavano nella mente, sia le parole di Denise... e poi quelle di Daisy: *Ti sei innamorato...*
Io? Innamorato? Ma a chi stiamo prendendo in giro!
Cody: -Cetriò, bella mossa...-
Io: -Testa di gallina, smettila con questo soprannome del cazzo.-
Cody: -E' pur sempre divertente.- ribattè in modo beffardo.
Io: -I cetrioli te li vai a raccogliere nel giardino di tua nonna.-
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GUUUUUUYYSSS!!!!
Maamma come mi è piaciuto questo capitolo! :')
Spero sia stato lo stesso per voi.
Non ho voglia di rileggerlo, LOL... quindi spero non ci siano errori di battitura o qualche parola ripetitiva.
Non vi dico nient'altro, lasciatemi una...
COME DIREBBE ZAYN: 
"una cazzo di recensione per farmi capire che cazzo ve ne pare"
:')

SEEE YOU SOON. xx






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Capitolo 16
*** -Stai zitta.- ***








-Stai zitta.-

16.




 

Zayn: -L'hai mandata via solo perchè sei gelosa...- disse a braccia conserte con i suoi occhi puntati su di me.
Io: -Non me ne frega un cazzo di Daisy, semplicemente sarebbe stato vergognoso vedervi scopare... andiamo... che schifo!- risposi di rimando con lo sguardo puntato sul mio ipod in cerca di qualche canzone ancora indeterminata.
Zayn: -Non c'è niente di così tanto sch... aspetta, tu, non hai mai fatto sesso!?- ribattè incominciando a scrutare a fondo ogni minima parte del mio corpo, e quella sua "reazione" mi infastidì molto. No, non l'avevo mai fatto.. ma di certo non erano mie intenzioni scopare con un tipo che conosco solo dopo due giorni, e infatti ragazzi di cui provavo davvero qualcosa, ancora non ne avevo incontrati... erano tutti uguali. Mi prenderete per pazza, ma ero davvero stanca di tutte quelle storielle a testa di cazzo
Ti vedevano bella, ti invitavano al cinema, il bacetto, e poi un'altra storia monotona aveva inizio.
Io: -Non sono cose che ti riguardano!-
Zayn: -Avanti, una tipa come te non puo non aver ancora scopato per la prima volta!-
Io: -Mi hai appena dato della puttana? TU STRONZO PEZZO DI MERDA MI HAI APPENA DATO DELLA PUTTANA? Guarda che io sto coso te lo sbatto in testa e ti faccio spuntare un bernocolo più grande del pianeta sul quale ci cammini!- sbottai con l'ipod tra le mani pronta a tirarglielo in faccia. -E poi...- continuai -Non ho detto di non aver mai fatto sesso!-
Zayn piegò la testa sul lato destro con un sorrisetto malizioso.
Io: -E va bene! Non l'ho mai fatto... ma non pensare che io sono la tipa che la dà al primo che si trova davanti!-
Zayn: -Quanto ci scommettiamo che io sarò il primo?- mi chiese in modo beffardo e per niente ironico.
Io: -Seh... è arrivato Mister Sò Tutto Io... pff...-
Con un movimento rapido Zayn mi afferrò per il braccio portandomi di fianco a lui. Appoggiò la sua fronte alla mia tenendomi una mano stretta alla mia, e l'altra attorcigliata ai miei fianchi. Sentivo il suo respiro sul mio, capace di provocarmi milioni attimi di brividi e capace di far riavvivere quell'odioso uragano dentro di me che solo lui riusciva a causarmi.
Zayn: -Guarda che io se voglio... la verginità te la faccio perdere anche adesso.-
Le sue parole mi fecero tornare tra noi comuni mortali, ma nonostante questo io non esitai a muovermi. Mi comportai da vera e propria cretina, chiunque altra ragazza si sarebbe allontanata... ma sapevo bene che l'unica cosa che desideravo in quel momento era restare ancora così poco distante per qualche altra ora, senza dirci niente.
Il suo sguardo con il mio sembrava formare una treccia, le sue iridi color nocciola erano capaci di farmi dimenticare di tutto e di tutti, e farmene innamorare. Quei tuoni che non da molto si unirono alla pioggia, non mi aiutavano per niente a distrarmi... anzi, era come se in quel momento io e Zayn ci trovassimo in un'isola sperduta in cui non vi trovava nessun altro essere vivente al di fuori di noi due.
Io: -Beh, ti sbagli...- sussurrai ancora con i miei occhi incantati ai suoi.
Qualche altro secondo ancora di silenzio, e poi lui posò le sue labbra sulle mie. Chiusi gli occhi così come fece anche lui, sperando con tutta me stessa che quel momento non finisse mai più. E fu lì che sentii il cuore tamburellare talmente forte, che tra non molto si sarebbe sentito il rumore che produceva e che fino a quel momento, riuscivo a sentire solo io. Era la prima volta che mi capitava una cosa del genere con un ragazzo, non ero mai stata fissata con queste "smarcerie" anzi, a dir la verità... odiavo chi si baciava 24 ore su 24.
Odiavo chi prendeva i baci come una specie di abitudine da dover fare ogni oretta, ma sapevo bene... che in quel secondo l'unica cosa che desideravo era quella di poter baciare quelle labbra altre milioni di volte, come UNA SPECIE DI ABITUDINE DA DOVER FARE OGNI ORETTA.
Era delicato nei baci, e questa cosa mi mandava fuori di testa... per ogni suo bacio era ben evidente il suo lato esperto nel farlo, ma nonostante tutto... per la seconda volta ebbi l'impressione di trovarmi almeno 3 metri sopra il cielo.
Zayn: -Stavolta mi hai baciato, e non era nemmeno un obbligo... cosa devo pensare?- mi chiese ancora a tono basso.
Io: -Sei tu che hai baciato me.- risposi delicatamente come se non volessi farmi sentire.
Zayn: -Stai zitta.- mi ammutolì completamente posando nuovamente le sue labbra sulle mie.
In quel momento sembrava davvero che non volevamo smettere di baciarci, o meglio... IO, non volevo smettere di baciarlo. Sapevo bene che LUI lo stava facendo solo per divertimento, mentre IO ci tenevo davvero.

Odio il modo in cui mi parli,
odio come chiudi le comunicazioni.
Odio come vuoi sempre avere l’ultima parola, quando sembra non t’interessi di me.
Odio quando mi fissi,
e quando mi leggi nella mente.
odio i tuoi modi poco carini.
odio il tuo sbattermi contro un muro e poi baciarmi.
odio il tuo non essere metaforico.
odio quando mi chiami,
e quando non mi chiami,
quando rompi il mio equilibrio d’emozioni precario.
odio,
odio quando scompari e
odio quando ricompari.
ti odio così tanto che quasi mi fa star male
ti odio, odio quando hai sempre ragione
e poi non ce l’hai ma è come se l’avessi.
odio quando mi menti.
odio quando mi fai ridere,
Ti odio anche di più quando mi fai piangere.
Odio quando non mi sei intorno,
e odio quando mi sei troppo intorno.
quando non riesco a dirti no.
quando non voglio dirti no.
quando ti dico no, ma poi penso che avrei dovuto dirti si.
quando dico si al primo tentativo.
ma più di tutto
odio il fatto che non ti odio
nemmeno quasi,
nemmeno un pochino,
nemmeno niente.
odio il fatto che forse invece quasi ti amo
un pochino ti amo
tanto ti amo.
però ora basta
fa troppo male.

Ci staccammo e lui infilò la sua mano nella sua tasca, per poi sfilare qualcosa che istintivamente impegnai il mio sguardo per vedere cosa fosse. Vidi quell'oggetto, e i miei occhi sembrarono illuminarsi. Sentii una strana sensazione di rinascita e di sollievo allo stesso tempo... era l'anello, quel fottuto anello che rimpiangevo di aver perso con tutta me stessa e che invece, non era perso.
Io: -COME CAZZO L'HAI TROVATO?- chiesi entusiasta.
Zayn: -Non l'ho mai trovato.-
Lo guardai con una faccia da: trattino punto trattino (?) mentre lui rise leggermente.
Continuai a fissare i suoi occhi con aria interrogativa, in attesa di una sua risposta CHIARA ed ESPLICITA, e non com'era suo solito fare.
Zayn: -Non l'ho perso.-
*Come non detto.*
Io: -Che vuol dire NON L'HO PERSO, cazzo, ti decidi a parlare come un normale essere umano?-
Zayn ruotò gli occhi al cielo e con l'anello ancora in mano: -Non l'ho mai gettato, l'ho fatto solo per farti incazzare...-
Io: -Beh, meglio così... dai adesso dammelo.-
Zayn mi guardò con aria alquanto interrogativa, mentre io cercai di prenderlo con la mano ma non c'era verso di riuscir a recuperarlo..
Zayn: -Non ho detto che voglio ridartelo...- mi disse tranquillo, mentre io incominciavo a farmi una bestia.
Io: -Zayn, quello è mio... devi darmelo!-
Zayn: -Ma perchè? Mi rende così... CHIC!- esclamò infilandosi l'anello al dito.
Ne approfittai per poterlo prendere con più facilità, ma anche quella volta i miei tentativi fallirono completamente.
Io: -Zayn, basta scherzare. Dammelo!- sbottai acida e fredda.
Zayn: -Nah... con questo potrò ricattarti ogni volta, anche se sarai incazzata con me!-
Io: -Ricattarmi a fare cosa?-
Zayn: -A baciarmi, ogni volta che vorrò.- disse sfoderando un sorriso a trecentosessanta gradi.
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EEEE RULLO DI TAMBURI... TADAAA!!!
IL CAPITOLO TANTO ASPETTATO IN CUI QUEI DUE SBACIUCCHIANO UN PO! :')
BEH, SPERO CON TUTTA ME STESSA,
DI AVERLO FATTO UN POCHINO PIU' LUNGO..
RIPETO: SPERO!
Ma dai, almeno qualche righetta in più! <.<
Okaay, ne approfitto per ringraziarvi tantissimo delle belliiiissime recensioni
che mi lasciate ogni volta,
siete troppo:
aldkfjakrlajfa *u*
VA BENE, VA BENE... LA SMETTO E ME NE VADO A DORMIRE.

Kiiss, kiss. (?)

 





















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Capitolo 17
*** -Sono o non sono il tuo protettore?- ***








-Sono o non sono il tuo protettore?-

17.




 

Prof: -Dai ragazzi, è stato bello.. ma tutto ha una fine! Adesso prenderemo il pullman e scenderemo direttamente in città a fare un giro, quindi vi prego di restare calmi... per la pizza di questa sera vi aspettiamo al ristorante alle 21:00.-
Sospirai soddisfatta nel sentire quelle parole che mi resero seriamente contenta sapendo che finalmente quello che gli altri chiamavano campeggio (e io la chiamavo TORTURA) era finalmente finita. Ma quei momenti di felicità duravano talmente poco, che a volte preferivi proprio che non si verificassero...
Zayn: -Vieni stasera alla pizza di classe?- disse infilando la sua valigia nel portabagagli del pullman con un tono sgorbutico e snervante.
Io: -Se mi dici che tu non ci sarai, allora credo di sì.-
Zayn: -Ma infatti io non ci sarò...- affermò chiudendo lo sportello del portabagagli per poi dirigersi di fianco a meper salire nel pullman.
Mi girai di scatto verso di lui, non sapendo nemmeno il perchè fossi rimasta così "delusa" in fono... non lo dicevo sul serio!
Io: -E perchè?- chiesi fingendomi indifferente.
Zayn: -Perchè tu non mi vuoi.-
Io: -No ma guarda, io non intendevo sul serio.. voglio dire.. non c'è bisogno che tu seriam...- Zayn mi interruppe portandomi un dito sulle labbra come per zittirmi: -Tesoro, calmati... è ovvio che ci sarò. E se tu non vuoi, beh... sappi che non me ne frega un cazzo.- concluse la sua frase lasciandomi uno dei suoi tipici baci tra le labbra e la guancia che mi fece rabbrividire ancora una volta.
*Cogliona, cogliona, cogliona, cogliona, cogliona, e ancora cogliona*
Mi sedetti sui sedili davanti a quelli di Zayn e Cody, e quello di fianco a me era ancora vuoto. Sperai con tutta me stessa che si venisse a sedere Denise, e non Jonathan che proprio in quel momento stava salendo nel pullman. Mi salutò con un cenno della mano, che io ricambiai sorridendo... e lasciando trasparire la questione dell'anello che aveva ancora Zayn.
Appena Jonathan si allontanò, sentii la voce di Zayn parlare con Cody a tono abbastanza alto: -OH CODY, LO SAI CHE HO COMPRATO UN ANELLO... E' D'ARGENTO, credo, E C'HA UN BRILLANTE SOPRA.-
Cody: -Zayn non c'è bisogno di urlare, comunque, fammelo vedere!-
Zayn: -LO VUOI VEDERE? TE LO FACCIO VEDERE.-
Allungai la mano dietro i sedili aggrappandomi ai capelli di Zayn pronta a strapparglieli uno per uno il più presto possibile. Glieli spettinai il più possibile, sapendo della sua reazione che tra non molto sarebbe diventata simile a quella di un leone inferocito, tra l'altro... mi piaceva vederlo incazzato. Riportai la mano davanti a me, e con le orecchie ben aperte pronta a sentire ciò che avrebbe detto Zayn, e infatti fu qualcosa di simile alle mie aspettative: -PORCA PUTTANA STEWART, MA VAFFANCULO.-
Scoppiai a ridere silenziosamente, senza farmi sentire da lui per evitare che se ne accorgesse e a quel punto la situazione si sarebbe senz'altro peggiorata.
Prof: -Signorino, eviti di informarci ogni volta con i suoi graziosi termini e se li tenga per sè ogni tanto.-
Zayn: -Fanculo anche a lei.- rispose di rimando a tono basso e con la mano tra i capelli intento a riportarseli alla normalità.
Cercai Denise con lo sguardo, ma solo dopo un po mi resi conto che era seduta vicino ad un'altra sua amica, e non le dissi niente... non volevo essere un peso per lei.
In quel preciso istante arrivò Daisy sedendosi proprio di fianco a me sbuffando sonoramente. Continuai a fissarla incredula della sua AZIONE e con una leggera scia di paura che mi tenni dentro evitando di fare figure di merda.
Daisy: -Non c'era posto, non rompere il cazzo.-
Parlò senza che io le chiedessi niente, o meglio... lasciai che il mio sguardo parlasse al posto delle parole.
Io: -Datti una calmata! Prendi qualche lezione di Yoga, vedrai che non ti farà male.- affermai accomodandomi meglio.
Daisy: -Statti zitta che gia mi hai rotto parecchio!-
Io: -Ti stai agitando per senza motivo!-
Daisy: -Troia, taci un po!-
Io: -MA VAFFANCULO, LA TROIA SARAI TU!-
Il pullman era partito, e nonostante ci fosse abbastanza confusione in quest'ultimo, io e Daisy parlavamo a tono alto e la maggior parte dei ragazzi/e ci stavano fissando, mentre i professori fortunatamente erano impegnati nel portare a termine la loro conversazione.
Daisy: -Se ho detto che sei tu la troia, allora vuol dire che lo sei tu! PUNTO.-
Io: -Si vede che il concetto TROIA non ti è per niente chiaro!-
Zayn: -'Ste due se non si danno una calmata sono capaci di prendersi a coltellate. Daisy, vai vicino a Cody... mi metto io qua!- ci disse in piedi vicino ai nostri posti.
Daisy mi lanciò una delle sue solite occhiate che sembra volesse seriamente prenderti a coltellate, e poi andò a sedersi al posto di Zayn cioè dietro me. Feci caso ai capelli di Zayn e mi resi conto che erano più perfetti di prima, nonostante glie li avessi stropicciati tutti. *MA CHE CAZZO?*
Zayn: -Sono o non sono il tuo protettore?- mi chiese in modo beffardo.
Ruotai gli occhi al cielo per poi puntare lo sguardo verso il finestrino, che in quel momento c'era veramente un sole spacca pietre che emanava calore nonostante fossimo dentro il pullman.


Scendemmo dal pullman alle 19:00 circa, come promesso dai professori, facemmo un giro tutti insieme per la città, e a quell'ora era parecchio popolata. Zayn era vicino a me che chiacchierava con Cody, Denise era ancora con quella sua amica e io ero obbligata a stare vicino quel coglione che... indovina un po? Odiavo sempre di più!
Passò un bambino vicino a noi sui 9 anni circa, ma non uno di quelli con un faccino dolce che ti fa venire voglia di strapazzarlo di baci, quello era un bambino con... con... UNA FACCIA DI CAZZO. Se ne stava con un lecca-lecca in bocca e si fermò proprio davanti a noi bloccandoci il passaggio.
Io: -Scusa, potresti lasciarci passare?-
Il bambino scuotè la testa rappresentando un NO secco. Zayn fortunatamente ancora non aveva detto niente, ma sapevo bene ch enon si sarebbe trattenuto ancora per molto.
Io: -Dobbiamo passare, fermati da un'altra parte...-
Il bambino scuotè la testa, e mi resi conto che Zayn abbassò lo sguardo verso quest'ultimo.
Zayn: -Che fai? Ti levi dalle palle si o no?-
Gli spiaccicai il piede ricordandogli che stava parlando con un bambino, ma lui mi ignorò totalmente.
Bambino: -NO!- rispose ancora con quel lecca-lecca tra le labbra snervante.
Zayn si piegò posizionandosi davanti a lui: -Ascolta, o ti togli con le buone, o ti faccio togliere con le cattive.-
Il bambino scuotè ancora una volta la testa, Zayn si rialzò guardò prima a destra e a sinistra accertandosi che non ci fossero genitori o parenti di quel bambino, e quando si rese conto che era totalmente solo, lo prese in braccio facendolo sedere sul secchio della spazzatura che però era chiuso. Nonostante fosse chiuso, ero sicura che stare seduto su un secchio del genere, faceva venire senz'altro la nausea.
Zayn tornò vicino a me, ma poi si bloccò e ritornò ancora dal bambino.
Gli vidi sfilare il lecca-lecca dalle labbra per poi metterselo in bocca, sotto lo sguardo di quel bambino.
Io: -E' UN BAMBINO!- esclamai una volta che Zayn fosse tornato vicino a me.
Zayn: -Non incominciare sennò questo lecca-lecca te lo fi...- lo bloccai prima che potesse dire qualcos'altro che mi avrebbe fatto incazzare ancora di più: -TACI!-
Camminammo per un'altra mezz'oretta cnora, e poi ritornai a casa.
Ritornai a casa ma ovviamente senza nessuno che stesse aspettando il mio ritorno. La mia vita era diventata una noia mortale da quando non vivevo più con i miei genitori, ma nonostante tutto.. preferivo vivere da sola piuttosto che sentire le loro urla 24 ore su 24. Erano così. Litigavano per tutto e niente. Ogni cosa era un'occasione giusta per scatenare un putiferio e non immaginate nemmeno quanto tutto ciò dia fastidio e ti metta rabbia.
Aprii quell'armadio prendendo il vestito che mi venne regalato da mio padre due anni fa che fino ad allora indossai solo una volta. Un flashback mi ricordò di quel giorno che desiderai non fosse mai successo... o meglio: il giorno in cui i miei genitori mi informarono del loro divorzio.
Feci un sospiro come per cercare di cancellare quel ricordo, e mi diressi in bagno a fare la doccia prima di uscire.


Zayn's POV:
Cody: -Stasera la vedo una serata di SESSO, SESSO, SESSO E SOLO SESSO.- affermò in camera mia disteso sul letto con un giornalino porno in mano mentre io me ne stavo sulla sedia a fare avanti e indietro come un coglione e Jonathan era impegnato con il suo cellulare in mano tanto da trascinarsi in un mondo tutto suo.
Io: -Minchione, quand'è che ci sarà il tuo funerale?- chiesi a Jonathan nel vederlo così silenzioso.
Cody: -Ha fatto una brutta fine l'amichetto. Si è innamorato.-
Mi bloccai con la sedia davanti a Cody sgranando gli occhi e chiedendogli incredulo: -SI E' INNAMORATO?-
Cody: -E' ovvio! Non prende un giornalino porno in mano da quando è iniziata la scuola... è nemmeno tu scherzi, eh!-
Jonathan: -Smettetela di fare i coglioni! Non mi sono innamorato!-
Cody: -Con quella Stewart, vi siete fissati tutti... Quella è una tipa tosta, non ve la darà così facilmente.-
Io: -A me non frega niente di lei. E' solo attrazione fisica, c'ha certe forme...- affermai incantandomi nel ripensare al suo fisico.
Jonathan: -Sei sempre il solito!-
Mi girai verso Jonathan fissandolo con uno sguardo abbastanza incazzato: -Che significa SEI SEMPRE IL SOLITO ?-
Jonathan: -Lascia stare...-
Cody: - Ve lo dico io che succede.- disse accomodandosi meglio sul letto e poi continuò: -A voi due piace Kate. Jonathan se n'è reso conto, mentre tu, Malik, ancora no! Jonathan è geloso e dentro lo sei anche tu!-
Io: -Adesso se non ti stai zitto ti faccio imparare a volare con un calcio in culo. Ma che minchia dici?-
Jonathan: -Io vado a farmi la doccia...- disse uscendo dalla camera ignorando totalmente la situazione, e quel suo comportamento a testa di cazzo mi fece innervosire.
Io: -Dio! A quel coglione piace seriamente Kate!-
Cody si distese sul letto mettendosi le mani dietro la nuca con fare indifferente e riaprendo quel giornalino: -Anche a te.-
Io: -Dammi qua e spara meno minchiate.- dissi rubandogli il giornalino da mano.
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GEEEEEEENTEEE.
Scusate il ritardo, ma ho avuto alcuni problemi!
PARLANDO DEL CAPITOLO:
(STO IMPARANDO A FARLI PIU' LUNGHI! °-°)
E' un po sempliciotto, lo so... non c'è niente di particolare,
ma il prossimo
(ovvero quando andranno al ristorante)
sarà MOOLTO più bello! :3
Sono passata direttamente alla fine del campeggio,
perchè non sapevo più cosa scrivere,
e comunque il giorno dopo sarebbe stato l'ultimo!
Non posso rileggerlo, ma spero non ci siano errori...

ALLA PROOSSIMA!








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Capitolo 18
*** -Il trio dei coglioni.- ***








-Il trio dei coglioni.-

18.




 

-Ma come siamo beeellee.- ribattè Denise intenta a farmi un complimento al modo in cui le ero apparsa davanti.
Anche lei aveva azzeccato perfettamente per l'occasione. Aveva piastrato quei suoi capelli corti che a stento le arrivavano alle spalle. Li piastrava molto raramente ma quelle poche volte che lo faceva la rendevano molto più bella di quanto lo era gia di suo. Il vestito, anche suo nero e dell'eleganza giusta, e ai piedi indossava un paio di tacchi abbastanza alti, proprio quanto i miei.
-Tu non sei niente meno, eh!- esclamai con la convinzione che serviva a farle capire che aveva ragione, e prima che aprisse di nuovo bocca per contraddirmi la interruppi: -Andiamo con il bus?-
-Cogliona, sì... con il tram. C'è mia madre giù!- rispose di rimando con tono beffardo.
Misi a fuoco la situazione, pensando che ci sarebbe stato anche Jonathan, E QUELLO SI CHE SAREBBE STATO UN PROBLEMA.
Quel coglione ancora non si era deciso a darmi l'anello, e infatti... era ancora tra le sue mani, e probabilmente gli aveva fatto fare gia una fine non destinata a quest'ultimo. -C'è anche Jonathan?- le chiesi bloccandola per il braccio cercando di non sembrare tanto "agitata" come invece ero davvero.
-No, è da quel coglione insieme a quell'alto coglione. Il trio dei coglioni... ci scriverei un libro.- l'ultima frase la pronunciò con un espressione sovrappensiero, come se volesse seriamente scriverci un libro!


-Ma guarda un po chi si vede gia a primo arrivo...- disse Daisy avvicinandosi a noi, appena eravamo scese dalla macchina.
Una pesante scia di brividi mi riempì la mia schiena, quella "diavola" riusciva addirittura a farmi paura, bene, era proprio quello che desiderava.
Okay, forse "diavola" è esagerato, ma le mancava poco per raggiungere quel traguardo vista la situazione e ciò che le passava per la testa.
-E tu devi rompere le palle gia di primo arrivo?- domandò Denise con la risposta pronta, come sempre. A differenza mia che ero abituata a perdermi nel silenzio, e ad accovacciarmi dentro di me ascoltando ciò che avessero da dire sul mio conto.
Facemmo per allontanarci, ma sentii Daisy dirmi qualcosa: -Wow Kate, sei bellissima!- disse sfoderando un gran sorriso che c'avrei giurato qualsiasi cosa che fosse un sorriso "vero".
-Oh, grazie!- risposi liberandomi di un sorriso che mi riempì immediatamente il viso.
Mi rigirai a camminare seguendo Denise verso l'entrata del ristorante, ma poi sentii Denise con le due amichette ghignare per poi scoppiare in una sonora risata. BENE, RIUSCIRONO A PRENDERMI PER IL CULO... ED ECCO CHE LA SERATA INIZIO' NEL MIGLIORE DEI MODI!
Ero una cogliona, e avrei continuato a ripetermelo per altre milioni di volte.
Interruppi i miei pensieri, sentendo un'acuto rumore di moto che riempì mezza città, e sembrò avermi stappato i timpani che erano stati tappati per tutto quel tempo.
Mi girai d'istinto, trovandomi ancora sulla soglia dell'entrata del ristorante.
Erano loro.
Il trio dei coglioni a cui Denise avrebbe scritto un libro.
Jonathan, Cody... e Zayn.
I miei occhi involontariamente sembrarono illuminarsi nella vista di quel ragazzo dai lineamenti così perfetti e da quel suo sguardo che solo dopo pochi secondi mi resi conto che stava puntanto me.
Ogni volta mi sembrava di incontrarlo per la prima volta, e invece con quel ragazzo ci avevo passato notte e giorno e conoscevo bene anche il suo modo di baciare.
Mi girai, e mi resi conto che Denise era gia dentro, mentre io ero rimasta sola come una cogliona davanti all'entrata.
Il "trio dei coglioni" mi passò vicino, ovviamente, per entrare nel ristorante.
-Ciao Kate!- esclamò Cody sorridente.
-Heilà Kate!- esclamò Jonathan altrettanto sorridente.
-Minchia Stewart! Stasera mi sà che te lo lascio il ricordino.- disse scrutando a fondo ogni mia parte del corpo.
Ed ecco il terzo coglione, che ovviamente arrivava in primo posto alle classifiche, e che OVVIAMENTE si distingueva dal resto della massa.
Ruotai gli occhi al cielo restando muta senza dire niente, quella sera era fottutamente bello, e incominciai a farmi seri problemi su come trattenere i miei ormoni.
Insomma, era fuori dal normale che un ragazzo nonostante fosse gia al culmine della bellezza, riuscisse persino a 'superarlo' questo traguardo.
*Insomma, un po di bellezza per qualche povero sfigato quattr'occhi, no?!*
Indossava un paio di jeans blu scuro, e una camicia bianca e con le sfumature di azzurro che metteva in risalto la sua perfetta forma fisica. Al collo aveva una delle tipiche collane che portano i ragazzi, (quelle che li rendono maledettamente sexy(?) ).
Mi decisi anche io ad entrare nel ristorante, che fino a pochi secondi prima ero ancora imbambolata a pensare l'immagine di Zayn che sembrò essersi fissata nella testa.
Intravidi lo spazio libero, che sarebbe stato il mio, ovvero alla destra di Denise, e alla sinistra di ZAYN.
*Cazzo.*
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CAAAAARRROOOOTS.
E' CORTISSIMISSIMIISSSIMO, LO SO... MA DEVO USCIRE
E NON POSSO NEMMENO RILEGGERLO! D:
ANYWAY, Che ve ne pare come PRIMA PARTE al ristorante?? :')
Non aggiungo nient'altro perchè ve lo lascio leggere a voi!
Approposito, scusatemi il ritardo... ma ho avuto una serie di problemi
che mi hanno tenuto occupata la maggior parte del tempo! ç.ç

Ci sentiamo alla prossima.xx
VI AMO TAAANTOOO.










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Capitolo 19
*** -Tu mi piaci.- ***








-Tu mi piaci.-

19.




 

Prima di sedermi lanciai un'occhiata omicida a Denise, mentre lei mi guardò sorridente con le intenzioni di chiedermi scusa.
-Su Kate, manchi solo tu, accomodati pure.- mi disse il professore con un sorriso sul volto, mai visto prima.
-La signorina si fa... ATTENDERE.- borbottò Zayn imboccando una di quelle zeppoline che si trovavano sul tavolo e con un sorrisino beffardo.
Ricambiai lo sguardo a Zayn con un sorrisone finto, ed evidente, per poi sedermi prendendo comodamente posizione.
Prof: -Ragazzi, allora... com'è stato questo campeggio?-
Zayn prima guardò me e poi puntò lo sguardo sul professore: -Io e Kate abbiamo scopato tutte le notti.-
Tutti i ragazzi e le ragazze incominciarono a fissare me, uno per uno. Mettendomi LEGGERMENTE a disagio.
Mi girai lentamente verso Zayn, comportandomi come qualcuno che tra non molti secondi gli avrei staccato la testa con le proprie mani, e pensandoci, non era niente male come idea.
Afferrai una zeppolina e gliela infilai in bocca, ammutendolo nel migliore dei modi.
Lui se la tolse dalla bocca, e si alzò prendendomi per i bracci, mentre io scoppiai a ridere. Sempre con i miei polsi impugnati tra le sue mani, mi spostò portandomi con le spalle al muro  Con la coda dell'occhio mi resi conto di Daisy che tra non molto si sarebbe alzata in piedi e mi avrebbe steso a terra sanguinante, e poi il professore, che ci guardò stupefatto, per poi incominciare a rimproverarci: -Zayn, su... a posto!-
-Vuoi fare la tipa tosta, eh?- mi chiese a pochi centimetri di distanza dal mio viso, e notai una scia di "sorrisetto" sul suo volto che però cercava di lasciar trasparire.
-Ragazzi, adesso basta... tornate a tavola. La pizza è pronta!- ci rimproverò un'ennesima volta il professore, e questa volta tornammo a tavola.
Feci una smorfia a Zayn, facendogli capire che quella volta l'avevo vinta io.
*Prima ed ultima*


Zayn's POV:
-Stewart sta bevendo così tanto questa sera, che tra poco, se io le dico di scoparmi... lei sorriderà e mi farà cenno di sì come una malata mentale.- affermai osservando le condizioni di Kate. Lei l'alcool proprio non riusciva a reggerlo più di tanto.
I professori erano andati via, e alcuni di noi si erano fermati a bere qualcosa , e fortunatamente riuscii a trascinare anche Kate.
-Zayn, stai zitto!- mi rimproverò Denise, rendendosi conto anche lei che Kate l'alcool lo reggeva proprio poco.
-Sì, tu continua a rimorchiare con Cody. Al resto ci penso io.- risposi sicuro di ciò che dicevo.
Ormai Denise e Cody si lanciavano fusioni dall'inizio della serata, e c'avrei scommesso qualsiasi cosa che quella notte Cody e Denise l'avrebbero passata in bianco.
E COSI' FU.
Cody: -Zayn, io e Denise andiamo a farci un giro... a dopo.-
Non ebbi nemmeno il tempo di dire qualcos'altro, che quei due sparirono immediatamente dalla mia vista.
Mi lasciò totalmente solo con Kate che in quel momento sembrava si trovasse in qualche altro pianeta disperso, ma con il corpo ancora in quel bar.
-Zayn, voglio dormire. Questa sedia è comoda, cioè no... sì... un po.- mi disse, mettendo parecchio in evidenza la sua ubriacatura ormai alle stelle.
-Vado a pagare, ferma quì e non ti muovere.-
Mi alzai dalla sedia, incominciando a pensare che se si sarebbe alzata l'avrei trovata stecchita sotto una macchina. Feci il più in fretta possibile, e appena tornai la trovai che dormiva con le braccia sul tavolo e la testa su di esse.
*E QUESTA MO DOVE CAZZO ME LA METTO?*
Mi girai attorno, e l'unica cosa che vedevo era la mia moto e qualche altra macchina parcheggiata.
Mi fulminò in testa la ridicola idea di andarmene e lasciarla lì come una vera malata mentale, me ovviamente la esclusi subito come opinione da prendere in considerazione.
Afferrai il cellulare per chiamare Denise o Cody, ma come mi immaginavo, erano tutti e due spenti.
Non sapevo veramente cosa fare, in moto non potevo portarla, e di certo non potevo restarmene lì tutta la notte in attesa che si risvegliasse.
Tornai a sedermi vicino a lei, e le spostai la ciocca ci capelli che le copriva leggermente il viso, scoprendoglielo e mettendo in risalto i suoi lineamenti dalle forme perfette e quelle guance che per la prima volta le vidi colorate di rosso.
Involontariamente mi scappò una risatina, nel vederla dormire su di un tavolo, e le migliaia di macchine che ci fissavano mimando un espressione scioccata.
Ci pensai qualche secondo ancora, e poi mi alzai da tavola facendo l'unica cosa che ritenevo adatta in quel tipo di situazione.
-Mi scusi, è sua la macchina parcheggiata quì davanti?-


Kate's POV:
Aprii gli occhi e quella non fu di certo la stessa visuale che mi appariva sotto gli occhi ogni mattina, bensì qualcosa di molto diverso.
Alzai leggermente il busto, e scrutai a fondo ogni minimo angolo di quella stanza a me sconosciuta.
Spalancai gli occhi, e poi lanciai un urlo stridulo, forse il più forte che avessi fatto in tutta la mia vita.
Mi cadde l'occhio sulla porta che in quel momento era spalancata, e dopo qualche secondo arrivò Zayn in boxer che si posizionò con una spalla appoggiata sullo stipite di quest'ultima.
Si stropicciò un occhio e poi incrociò le braccia incominciando a fissarmi con fare esasperato.
-TU?? IO??? CHE CAZZO MI HAI FATTO? COGLIONE, CHE CAZZO MI HAI FATTO???- urlai per poi scendere dal letto -DIO MIO, ODDIO... CHE MI HAI FATTO? TU SEI UN MANIACO PERVERTITO, IO TI DENUNCIO, TI FACCIO RESTARE IN CARCERE PER QUALCHE ANNO!- esclamai osservando ogni mia minima parte del corpo assicurandomi di non riportare FERITE, o altro.
-DIMMI CHE MI HAI FATTO! PERCHE' SONO QUI? PERCHE' NON SONO A CASA MIA? PERCHE' DOPO LA CENA NON SONO ANDATA A CASA E IO NON RICORDO NIENTE?- gli chiesi ancora esaltata.
-Certo che di mattina tu sei ancora peggio...-
-NON DIRE COGLIONATE E DIMMI CHE MI HAI FATTO-
-Le coglionate le stai dicendo tu, cosa vuoi che ti abbia fatto? Stuprato?-
Incrociai le braccia rendendomi conto che forse avevo un po esagerato, ma ancora non mi era chiaro il motivo per il quale mi trovavo in quella che sarebbe stata casa sua.
-Allora puoi spiegarmi almeno il perchè mi trovo a casa tua?-
-Hai bevuto tanto, ti sei addormentata, così... ti ho potato quì.- disse uscendo dalla camera per poi chiedermi a tono più alto: -Vuoi qualcosa per colazione?-
Uscii anche io dalla stanza seguendo Zayn che era davanti a me.
-E' maleducazione presentarsi così davanti ad una signorina, sai?-
-Ti prego Stewart, tappati la boccuccia e non rompere.-
-Ho una bocca per parlare, e parlo ogni volta che voglio!-
Lui si fermò, poi si girò verso di me avvicinandosi sempre di più, e a mia GRANDE SORPRESA mi baciò ancora una volta.
Probabilmente era una scusa per zittirmi, ma restò il fatto che mi aveva baciato.
Stavolta non mi lasciai trascinare, e mi staccai da lui.
-Smettila di baciarmi in questo modo, io non sono la tua ragazza... e non hai motivo di baciarmi quando cazzo ti pare!-
-E invece io un motivo ce l'ho.-
-Ah sul serio, e quale sarebbe?-
-Tu mi piaci.-
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BUONASEERA.(?)
Non so dove m'è uscito un capitolo del genere,
but, anyway, è abbastanza interessante.
Kate s'è addormentata al bar, e Zayn ha chiesto il passaggio al barista, LOL.
E non parliamo della reazione fuori luogo di Kate, #2 LOL.
Non è un granchè come capitolo, il lessico è molto povero,
ma nonostante sono quasi le sei del pomeriggio,
io ho sonnoo. (?)

Non voglio rileggerlo, e spero di non fare la stessa figura della scorsa volta in cui scrissi:
"A destra a sinistra, e a sinistra c'era Zayn" (poi ho corretto)
LOL.

P.S. A te che stai leggendo, ricorda:
QUANDO LEGGI UN CAPITOLO DI QUESTA STORIA,
DEVI "SEMPRE" FAR FINTA CHE LA PROTAGONISTA SIA TU.
E IN QUESTO CASO, KATE.
QUINDI: TU = KATE.


Goodbye.


 










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Capitolo 20
*** -Da quanto sei diventata la mia ragazza tu, eh?- ***








-Da quanto sei diventata la mia ragazza tu, eh?-

20.




 

-Non pensare di farmi cadere ai tuoi piedi dicendomi "tu mi piaci", non mi lascio prendere per il culo così facilmente.-
-E così tu credi che ti stia prendendo per il culo?- mi chiese posizionandosi a braccia conserte ed appoggiandosi allo schienale del divano
-Si. E adesso devo tornare a casa.-
Mi allontanai da lui con le intenzioni di tornarmene seriamente a casa. Mi avviai per i corridoi di quell'enorme casa, ma non riuscii a trovare la porta per uscirmene, o meglio, non riuscii a capire quale fosse. Era una casa sui 3 piani forse, e mi resi conto che al signorino Malik i soldi proprio non mancavano.
-Mi dici dov'è questa cazzo di porta?-
-Alla fine del corridoio, sulla destra. Ciao Stewart.-
Allungai lo sguardo verso la fine del corridoio, e intravidi quel portone.
Appena oltrepassai la porta mi resi conto di quanto la mia coglionaggine fosse salita alle stelle nell'ultimo periodo.
Probabilmente colpa di Malik, che mi fece il lavaggio del cervello.(?)
Chiusi la porta tornando dentro casa, ed ero leggermente incazzata con Zayn che non mi aveva ricordato niente, facendomi fare la figura dell'idiota.
Se la rise quando mi vide tornare, ovviamente lui sapeva bene in che modo fosse messa la situazione.
-Dai, adesso accompagnami a casa.-
-Si, se magari potessi!- esclamò con lo sguardo sempre puntato sullo schermo del televisore che in quel momento trasmetteva una serie di immagini di un probabilme gioco per playstation.
-Cosa vuol dire "se magari potessi"?-
-Che il mio unico mezzo di trasporto è ancora al bar di ieri sera. E se ti dico il motivo ti imbarazzerai così tanto da uscirtene di casa e prendere via per Londra senza avere una direzione.-
-Non lo voglio sapere!- affermai cercando di capire quella motivazione ancora nascosta, ma non ottenni risultati.
Tra l'altro, se la moto era sua... ed era al bar, io cosa ci centravo?

-Vivi da solo?- chisi cercando di spezzare quella situazione imbarazzante creata da lunghi silenzi.
-Intelligentona che non sei altro.-

Se vuoi passare un po di tempo insieme a Zayn Malik, bevi un quintale di camomilla, fin quando poi non ti viene in mal di pancia e non ci vai più.(?)

-Coglione che non sei altro. Vivi da solo si o no?-
-Ma ti pare che vivo da solo in una casa come questa?- chiese girandosi verso di me.
Mi ricordai di ritrovarmi con un aspetto alquanto ridicolo, visto che avevo ancora il vestito della sera prima, ma comunque Zayn non si sarebbe dato una mossa a tornare a "recuperare" la moto per riportarmi a casa. Chiesi gentilmente se potevo usare il suo bagno per fare una doccia, e fortunatamente confermò avvertendomi che gli asciugamani erano in camera sua.


Ovviamente non ero poi così tanto stupida da entrare in camera sua e mettermi a spiare le sue cose.
Chiunque l'avrebbe fatto, forse anche io, ma cercai di trattenere quel mio gran desiderio.
All'inizio mi passò per la testa la vaga idea di provar a trovare l'anello, ma ovviamente prima dovevo procurarmi un asciugamano per stringermi i capelli.
Aprii il primo cassetto che mi trovai davanti e c'era la biancheria e robe simili.
Ne aprii un secondo e trovai i pantaloni con le magliette.
Aprii un terzo cassetto e c'erano i felponi e le maglie più pesanti.
Cambiai mobile e aprii quello che si trovava vicino la finestra.
Avevo difficoltà ad aprirlo, c'era qualcosa di abbastanza grande che lo bloccava, e pensai fosse qualche asciugamano un po troppo ingombrante.
Feci più forza con le braccia e in quel preciso istante saltò fuori un album pieno zeppo di fogli che nel giro di pochi secondi si trovarono sparpagliati sul pavimento.
D'istinto guardai la porta della camera, come se volessi assicurarmi che Zayn non fosse venuto in camera.
Cercai di metterli in ordine il più velocemente possibile ma poi mi soffermai su un disegno su cui era ritratto il volto di una ragazza.
Rimasi fissa a guardarlo ancora per un po, mi sembrava qualcosa di innaturale e meraviglioso.
-Kate, hai fatto?- La voce di Zayn che mi richiamò dal piano di sotto, ritornai sul pianeta terra e piegai velocemente quel disegno per poi infilarmelo nella taschina del vestito che indossai anche dopo la doccia.
-Sì... devo solo asciugare i capelli.-
-Il phon è nel bagno.-
Alla fine non trovai nè l'anello, e nè un asciugamano per potermi strizzare i capelli, così ci impiegai più tempo del previsto.


-Non sai che per viaggiare in questi pulmini c'è bisogno del biglietto?- ricordai a Zayn che in quel momento aveva gia preso posto nel pullman mentre io timbravo il biglietto.
Mi ignorò totalmente.
Cercai anche io un posto per sedermi, ma lui mi bloccò prendendomi per il braccio e spingendomi a sedere vicino a lui.
-Non ho mai timbrato un biglietto in tutta la mia vita, e tu di certo non mi farai cambiare idea. TESORO.- scandì a fondo quell'ultima parola che pronunciata in quel modo era leggermente snervante.
Entrò un uomo in divisa nel pullman e poi disse qualcosa che attirò l'attenzione di tutti i passeggeri: -BIGLIETTI, BIGLIETTI, BIGLIETTI.-
-Cazzo!- esclamai io più preoccupata di Zayn, che in quel momento risultava un totale strafottente di ciò che il controllore avrebbe fatto.
-E' il controllore, e non hai il biglietto!-
-Cristo Kate, quanti problemi ti fai! Saranno pur sempre cazzi miei, o no?-
Ruotai gli occhi al cielo infastidita delle sue risposte gettate a testa di cazzo.
Il controllore si avvicinò a noi e io gli porsi il mio biglietto, e poi quest'ultimo restò a guardare Zayn in attesa che anche lui desse il biglietto che però non aveva.
-Ehm, signorino... il biglietto!-
-Non ho un biglietto!-
-E lo dici così?-
-Come vuoi che lo dica?-
-Lo sai che c'è una multa per chi viaggia senza biglietti?-
-E allora?-
-Se non la smette di rispondermi in questo modo, le faccio pagare la multa il triplo.-
-Non puo farlo.- rispose ancora una volta di rimando, sfoderando un sorrisino di sconfitta.
Capii che era veramente il momento di intervenire, e dire qualcosa.
-Mi scusi, sono la sua ragazza, e le posso assicurare che ha sempre fatto il biglietto, ma stamattina andavamo di fretta e non ha avuto il tempo di comprarlo.-
-Ne è sicura?- mi chiese il controllore quasi come se quella sconfitta l'avesse ormai accettata.
-Sicurissima.-
-... fatti beccare un'altra volta senza biglietto e sei nei guai.-  rimpreverò Zayn un'ultima volta, e poi continuò ad indagare su chi aveva il biglietto e chi no.
Non riuscii a spiegarmi nemmeno a me stessa il motivo per cui avevo difeso Zayn, e invece avrei dovuto voltargli le spalle.
-Da quanto sei diventata la mia ragazza tu, eh?- mi chiese sfoderando l'ennesima risatina snervante.

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Guuuuuuuuys.
Allora, questo capitolo è una mezza merdina (?)
Però vi lascio con la curiosità di sapere cos'è che succederà quando Zayn accompagnerà
Kate in moto, e poi vi avviso che tra 1/2 capitoli ci sarà un
AVVENIMENTO(?)
paaarecchio interessante tra Jonathan e Zayn, sfoderato direttamente dal mio cervellino.(?)
Se questo capitolo lo fate arrivare a 20 recensioni, continuo subitiiissimo! *u*


ALLA PROSSIMA.xx






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Capitolo 21
*** -Se a fine giornata mi dai un bacio, resto.- ***








-Se a fine giornata mi dai un bacio, resto.-

21.




 

-Era per difenderti, coglione. Adesso vai, che sta arrivando la nostra fermata.-
Zayn si mise a ridere sotto i baffi, ma io me ne accorsi subito ma probabilmente era meglio ignorarlo ed evitare altre polemiche.

-Non me la ricordavo così grande.- dissi una volta che ci trovammo davanti la moto.
Zayn cacciò due caschi e uno me lo porse.
-Non dirmi che non sei mai salita su una moto!-
-Beh... cioè... ecco... non ne ho mai avuto l'occasione.- afferrai il casco e me lo misi in testa.
-Tesoro, sono tante le nuove emozioni che stai affrontando grazie a me, o mi sbaglio?- mi chiese montando sulla moto e con un sorrisino soddisfatto.
Ed aveva ragione.
-Seh, stai zitto...- salii dietro a lui con un pizzico di paura, e avrei voluto rassicurarlo di non correre troppo, ma forse per una buona volta era meglio che mi stessi zitta.
-Stringiti a me.- furono le uniche parole che riuscii a sentire visto che dopo il frastuono del motore della moto mi sfondò i timpani.
Feci come mi aveva detto lui, attorcigliando le braccia alla sua vita e appoggiando la testa sulla sua schiena.
Lui partì, e per la prima volta posso dire di averlo abbracciato nel vero senso della parola.
Avete presente la sensazione di quando abbracci il tuo mondo e ti senti protetta da tutto e da tutti? ... sì, era quella, ed è inutile continuare a negarlo.

-Cazzo, c'è mia madre... ... E ANCHE MIA ZIA.- scesi dalla moto con lo sguardo puntato su mia madre in compagnia di mia zia e i suoi due figli dei 2 e 4 anni.
Stavano chiacchierando davanti il cancello di casa, e ovviamente si girarono tutti verso di me nel vedermi scendere con un ragazzo da una moto.
-Sei tremendamente sexy anche quando ti togli il casco... lo sai?- mi sussurrò ma io lo ignorai per l'ennesima volta.
-Kate! Quanto ti sei fatta bella tesoro... Non dirmi che lui è il tuo ragazzo? Oh sì, che lo è!- esclamò mia zia avvicinandosi a noi.
Era una persona fantastica, ma quando incominciava a farsi i fatti ALTRUI diventava una vera rompi palle.
-No, zia.. lui no- Zayn mi interruppe: -Sì, io sono il suo ragazzo.- disse soddisfatto come se volesse ricambiarmi il favore di ciò che io avevo fatto con il controllore nel bus.
-CIAO MAMMA! Come stai? E tu Beth? E tu Jared?-
Beth era la figlia di mia zia che aveva 2 anni, mentre Jared ne aveva 4.
Zia: -Hai visto che bel ragazzo che si è trovata Kate? Ma certo, lei se lo merita tutto. Fammi vedere un po, Kate... avvicinati a lui...-
Zayn mi spinse vicino a lui e appoggiò un braccio sulle mie spalle, mentre era ancora seduto sulla moto.
Mamma: -Che belli che siete. Com'è che ti chiami?-
-Piacere, io sono Zayn.-
-Oh, il piacere è tutto mio. Avrai gia capito che io sono la mamma di Kate...-
-Si era capito... tale madre tale figlia.-
*MA STO COGLIONE ADESSO SI METTE A RIMORCHIARE ANCHE CON MIA MADRE?*
-Che ragazzo educato che sei... e brava Kate!-
-Tesoro, non è che potresti portare questi due moccioselli un po al parco? Io e tua madre dobbiamo fare un servizio, non ci vorremo molto... al massimo 2 ore- mi chiese zia indicandomi Beth e Jared.
-Oh certo, Zayn vieni con me vero? Certo.-
Non lasciai dire una parola a Zayn, sapevo che i bambini non gli stavano per niente simpatici, ma poteva anche evitare di fare il coglione.
-Kate a dire il vero, io dovrei...-
-TU VIENI CON ME E ZITTO.- sussurrai tenendogli il gioco che io ero la sua ragazza, evitando di fare qualche figura di merda.
Salutammo mia zia e mia madre che uscirono con la macchina e io mi presi in braccio Beth. Incastrai la mano di Jared con quella di Zayn anche contro la sua voglia.
Ci avviammo verso il parco in un totale silenzio, e in quel momento la situazione SEMBRAVA abbastanza tranquilla.
Ma... come non detto.
-Voglio il lecca-lecca, voglio il lecca-lecca, voglio il lecca-lecca, voglio il lecca-lecca!- incominciò a lamentarsi Jared.
Zayn abbassò lo sguardo verso quest'ultimo osservandolo con aria gia incazzata.
Incominciò anche Beth a ripetere le stesse cose di Jared, ma con un'alfabeto molto più povero.(?)
Jared incominciò a saltellare e credo che tra non molto Zayn l'avrebbe preso per i capelli e sventolato all'aria per poi farlo arrivare a culo per terra in un campo fiorito.(?)
Entrammo nel parco, e io feci scendere Beth dalle mie braccia, mentre Jared spingeva Zayn al bar che era lì dentro.
Nel giro di pochi secondi Beth si precipitò di fianco ad un cagnolone il triplo più grande di quell'esserino minuscolo di 2 anni.
I cani erano la mia fobia più grande, ed era ovvio che se si trattava di un cagnolone grande come quello la paura sarebbe salita alle stelle.
-Beth, tesoro, vieni quì.-
Mi ignorò totalmente mentre giocherellava con il cane che non le prestava un minimo di attenzione.
Girai lo sguardo a destra e a sinistra per cercare Zayn e vidi che Jared continuava a spingerlo per le dita delle mani.
-Zaaayn!!-
-CHE C'E' KATE?- mi chiese Zayn dall'altra parte del parco(?)
-BETH, VIENI SUBITO QUI!- cercai di fare l'incazzata ma non servì a niente e poi tornai a parlare con Zayn: -ZAYN, BETH NON VUOLE VENIRE QUA. SI E' APPICCICATA CON UN CANE.-
-Kate, valla a prendere allora!-
-No!- esclamai sicura
-E' SOLO UN CANE! Santissimo Jared, stai fermo!-
-Ma è enorme!-
Feci un passo cercando di avvicinarmi a Beth, ma alla vista di quel bestione la mia pelle si squagliava come un barattolino di ghiaccio distante 1 centimetro dal sole.
-Kate, devi darti una mossa finisce per sbranarsela quella povera bambina.-
-EH PERO' STA STRONZETTA POTEVA STARSENE VICINO A ME. Okay, mi calmo... è solo una bambina con un cane.-
Mi avvicinai a lei lentamente ma il cane cambiò posizione, o meglio, fino a qualche secondo prima era stiracchiato a terra e in quel momento si alzò.
Tornai indietro di altri 3/4 passi, ero ridicola, stavo lasciando una bambina da sola vicino ad un cagnolone enorme come quello, ma nella mia infanzia ebbi fin troppe brutte esperienze con i cani, e nonostante i numerosi anni passati, continuavano a farmi paura.
Nessuno nel parco aveva intenzione di aiutarmi, o prendersi quel cazzo di cane.
Mi ritrovai Zayn davanti a me che con grande rapidità riprese Beth per poi prendersela in braccio e accompagnarla da me.
-Forse hai esagerato un po con quel cane...- mi disse quasi come se stesse per scoppiare a ridere.
-Ho paura dei cani. Tutti hanno paura di qualcosa, e io ho paura dei cani.-
Girai lo sguardo e mi trovai Jared con un colore rossissimo in viso e lacrime che gli scendevano dapper tutto.
Teneva la bocca aperta e piangeva in modo abbastanza isterico.
-Zayn, che cazzo gli hai fatto?- gli chiesi leggermente preoccupata.
-ANDIAMO A PRENDERE STO CAZZO DI LECCA-LECCA.- disse prendendoselo per mano e trascinandoselo nella direzione del bar.
Jared in un nano secondo si rallegrò in una maniera assurda, talmente tanto che un altro po avrebbe fatto cambiare di nuovo idea a Zayn.
Portai Beth sull'altalena e dopo un po ci raggiunsero anche Jared e Zayn che lo teneva su una spalla, tipo un sacco.(?)
-Siamo arrivati lì, e non voleva più il lecca-lecca, oh certo, e cosa voleva? La coca-cola, se l'è bevuta in un batter d'occhio, e poi diceva che la sete le era passata ma aveva fame. Mi ha trascinato di nuovo al bar e gli ho comprato un gelato, ma siccome non c'era cioccolato, il suo gusto preferito, gli ha messo nocciola. Ha dato una leccata al gelato, ma poi ha detto che faceva schifo. E' tornato al bar di sua piena iniziativa e mi ha costretto a seguirlo, si è fatto fare un mega gelato con 4 gusti, perchè se non le sarebbe piaciuto uno, le sarebbe piaciuto un altro. E' NORMALE QUESTO BAMBINO?-
-Voglio andare sull'altalena.-
Zayn lo fece scendere e poi lo lasciò correre verso l'altalena.
Ovviamente fui obbligata a spingere sia Beth, che Jared... e quest'ultimo dondolava sull'altalena mentre leccava il gelato!
Era piuttosto rilassante spingere due bambini leggeri quanto una piuma, ma quel leggero momento di relax(?) venne interrotto quando mi trovai il gelato di Jared spiaccicato addosso a me.
Beth fu la prima a ridersela, mettendo ben in evidenza i suoi unici due dentini.
A proseguire fu Zayn e ovviamente la sua era una risata molto più ALLEGRA, ed infine Jared.
-Torniamo subito a casa, ADESSO.-

Raggiungemmo casa e io sperai con tutta me stessa che Zayn restasse, ma ovviamente avrei dovuto chiederglielo.
-Che fai, non resti?- gli chiesi voltandomi verso di lui.
-Se a fine giornata mi dai un bacio, resto.-
-Smettila con questi ricattini del cazzo, resti si o no?-
-Ciao Kate...-
-OK, VA BENE. FORSE. CI PENSERO', ADESSO SALI PERFAVORE.
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RAAGAAAZZZEEEE,
Scusatemi, non è molto lungo... ma è tardi! ç.ç
Vi avevo chiesto di far arrivare il veccchio capitolo a 20 recensioni, e l'avete fatto arrivare in un batter d'occhio,
e se io vi chiedo di far arrivare questo a 30??
Mi sputate in faccia? LOL.
Spero di no! :')

Comunque, vi aspetto al prossimo capitolo...
questo è abbastanza divertente,
ma c'è ancora di meglio, però a quest'ora,
non riesco manco a copiare una poesia.(?)

Buona nooootte.











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Capitolo 22
*** -E se lo diventassimo?- ***








-E se lo diventassimo?-

24.




 

-Cos'è che si fa quando i bambini mettono in mostra il loro lato da "fontanella"?- mi chiese Zayn vedendo Beth che continuava a piangere senza una ragione.
-Canta una canzone.-
-E' ridicolo. Come pensi faccia a calmarsi ascoltando una canzone?-
-mm... non lo so ... ... Ho visto che lo facevano in un film. Canta!.- incominciai io: -Ci son due coccodrilli ed un orango-tango, due piccoli serpenti, un'aquila reale, il gatto il to-
-Avanti, è ancora più ridicolo. Non canterò mai una canzone del genere!-
-E' UNA BAMBINA, COSA VUOI CHE LE CANTIAMO? SEXY AND I KNOW IT?-
-Io vado da Jared!- sbottò arrendendosi mentre io lo seguii con lo sguardo ricordandomi di Jared che in quel momento non sapevo veramente dove fosse andato.
Ritornai a guardare Beth che in quel momento era nel boxer e io davanti a lei.
Continuava a piangere, e ogni tanto si zittiva fissandomi negli occhi intensamente.
Mi attendevo una sua calmata, ma lasciai stare e ricominciai a cantare quell'odiosa canzoncina.
-Sei ridicola!- esclamò Zayn da lontano.
Come risposta aumentai il tono di voce, e dopo un po lo sentii parlare di nuovo: -Ti farei un video su youtube e lo metterei su youtube in questo preciso istante!-
-E IO TI PRENDEREI A CALCI IN CULO FACENDOTI SPICCARE IL VOLO PER LA FINESTRA.-
Beth restò in silenzio dopo quella mia risposta per un bel po di tempo, e quando mi resi conto che stava per ricominciare a piangere incominciai a ripetere la frase precedente insistivamente: -TI PRENDEREI A CALCI IN CULO, TI PRENDEREI A CALCI IN CULO, TI PRENDEREI A CALCI IN CULO, TI PRENDEREI A CALCI IN CULO.-
Mi sembrò di aver trovato la parola magica(?) e infatti Beth restò in silenzio per poi abbozzare un sorrisino accompagnato dalla sua mano che si infilò con rapidità in bocca tra quei pochi dentini che possedeva.
Ne approfittai di quel suo momento di calma per prendermela in braccio e andare a vedere cosa stesse combinando Zayn con Jared.
Stavano seduti vicino la cucina e Zayn si trovava in piedi davanti al frigorifero e chiedeva a Jared una serie di cibi, ma quest'ultimo rispondeva solo e sempre: NO.
-Ascolta Zayn, devo andare un secondo in camera... ti lascio Beth, okay?-
-In camera a fare cosa?-
-SARANNO PUR SEMPRE CAZZI MIEI, NON TI PARE?-
-Okay ho capito, devi cambiarti. Hai ancora le mestruazioni?-
Lasciai Beth seduta su una sedia e me ne andai velocemente in camera per cambiarmi il vestito che era ancora sporco di gelato.
Feci il più in fretta possibile, e una volta finito tornai in cucina Beth mi puntò il dito contro e mi disse: -Ti pendeei a cacci in gulo.-
Aggrottai le ciglia spalancando gli occhi nel sentire ciò che aveva appena detto UNA BAMBINA DI 2 ANNI.
D'istinto mi girai verso Zayn ma lui alzò le spalle come per risultarsi innocente, e aveva ragione.
Era stata tutta colpa mia che come una cogliona le avevo ripetuto in faccia quella frase numerose volte.
-MA SONO PERCASO DEI PAPPAGALLI QUESTI BAMBINI?-
-Non immagino cosa si ritrovano a dire il giorno dopo che i loro genitori abbiano avuto una nottata HOT.- rispose di rimando Zayn.
-Noto notevoli cambiamenti di comportamento sempre di più, MALIK!- esclamai ironicamente incrociando le braccia.
-Sì Stewart, ti amo anche io.-
Ruotai gli occhi al cielo e mi resi conto dell'assenza di Jared..
-E Jared?- chiesi quasi preoccupata della risposta che mi sarebbe attesa.
-E' andato a pisciare.-
-A picciare.- ripetè Beth.
Zayn scoppiò a ridere mentre io fissavo la situazione facendomi abbastanza complessi.
-Beth, SESSO.- disse Zayn.
-Tetto.- rispose Beth.
-ZAYN BASTA!- gli dissi rimproverandolo del suo comportamento esagerato con una bambina.
Zayn scuotè la testa divertito e poi io mi spostai verso il frigorifero in cerca di qualcosa da mangiare visto che incominciavo ad avere un po di fame.
Afferrai dal frigorifero una busta di patatine surgelate per poi prendere una padella e gettarle su di essa.
Sentii Zayn posizionarsi dietro di me appoggiando le sue mani sul mio bacino e dirmi qualcosa a tono basso vicino il mio orecchio: -Che ne dici di anticipare?-
-Anticipare cosa?- chiesi facendo finta di non sapere niente, mentre invece ne ero abbastanza consapevole di ciò che lui desiderava in quel momento.
-Sai bene di cosa parlo. Sono restato... e il ringraziamento?-
-Ti ho detto che c'avrei pensato.- gli risposi sentendomi brividi su tutto il corpo.
-Eh no, o lo fai tu o lo farò io, a te la scelta.-
-E'... E'... imbarazzante.-
-Sei tu che a renderlo tale.-
Mi girai ritrovandomi a pochissimi centimetri di distanza dal suo viso: -Ti ho gia detto che non puoi baciarmi in queso modo. Non siamo una coppia. Io non sono la tua ragazza, e tu non sei il mio ragazzo.-
-E se lo diventassimo?-
In quel preciso istante sentii un rumore provenire dalla serratura della porta principale.
Mi staccai immediatamente da Zayn e vidi entrare mia zia in compagnia di mia madre che ci salutarono calorosamente.
-Allora ragazzi? Vi siete divertiti? Che hanno combinato questi due marmocchi?- chiese mia zia prendendo Beth in braccio e passando un braccio sulla schiena di Jared.
-Hanno imparato nuove paroline.- rispose Zayn sorridendo sotto i baffi e appoggiandosi sul mobile a braccia incrociate.
Gli spiaccicai il piede prima che lui potesse dire altro e far sì che Beth rivelasse quelle "nuove paroline".
-Cos'è questa puzza di bruciato?- chiese mia madre puntando lo sguardo dappertutto.
Mi girai immediatamente dietro di me e feci caso alle patatine bruciacchiate sul pentolino.
Mia madre si rese conto che era un mio "disastro" e mi rimproverò: -Kate, dove hai la testa mentre fai qualcosa?-
-Gia... dove hai la testa?- ripetè Zayn ancora con quel sorrisino nascosto.
Spensi il gas e gettai tutte le patatine che ormai erano impossibili da mangiare e aprii la finestra per scacciare quell'odore sgradevole.
-Beh, adesso io vado...-
-Ciao Zayn, è stato davvero un piacere conoscerti. Ti invito mercoledì sera a cena quì, ci sarai, vero?-
Spalancai gli occhi e poi fissai Zayn, che lui ricambiò lo sguardo sorridendo maliziosamente.
-Beh, non potrei rifiutare...-
Mia madre sfoderò un caloroso sorriso e poi anche mia zia lo salutò facendogli i migliori complimenti e bla bla...
-Kate, non mi accompagni?- mi chiese Zayn prendendo le chiavi.
-S-si... arrivo.-
Zayn uscì di casa seguito di me... attraversammo l'intero giardino in silenzio e poi una volta esserci trovati vicino la sua moto incominciai a sentirmi il cuore sbattermi violentemente nello stomaco ma sapevo che lui sarebbe riuscito a non rendere la situazione imbarazzante.
E COSI' FU.
Senza che io potessi dire niente lui si avvicinò a me con molta più delicatezza, mettendo ben a risalto la gran differenza d'altezza che però aveva anche i suoi pregi.
Mi baciò.
Le emozioni le sapete gia.

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E MALIK L'HA AVUTA VINTA ANCHE QUESTA VOLTA! :')

Alloora, lo scorso capitolo siete riuscite a farlo arrivare a 30 recensioni e
vi ringrazio TANTISSIMISSIMISSIMISSIMISSIMO *u*
Stavolta non vi chiederò nessun numero di recensioni,
tra l'altro non devo essere io a dirvi di recensire! :')
Non ho nient'altro da aggiungere, e beh...

CI VEDIAMO ALLA PROOSSIMA.


















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Capitolo 23
*** -Hai rotto gia abbastanza, togliti dalle palle.- ***








-Hai rotto gia abbastanza, togliti dalle palle.-

23.




 

-Mi era mancata.- dissi a Denise chiudendo l'armadietto dopo averci messo i libri dentro.
-Sul serio?- mi chiese osservando il professore di tecnina che era il mio preferito dirigersi con fretta nell'aula.
Ovviamente quel preferito si fa per dire.
-Scherzavo.-
Dissi ancora vedendo Zayn nel corridoio con una sigaretta tra le labbra.
Restai ad ammirarlo in tutta la sua bellezza senza che nessuno se ne accorgesse, tranne Denise che sembrava stesse tramando qualcosa.
Ovviamente ogni ragazza che le passava vicino cambiava posizione tutto d'un tratto, mettendo ben a risalto il loro culetto in modo che Zayn le guardasse.
Era distratto, e in tutto il tempo che io restai a guardarlo lui non aveva fatto altro che parlare con Cody.
-E' arrivato mio fratello. Ti prego, ti prego, entriamo prima in classe, ti prego, ti prego.-
-Cos'hai combinato?- le chiesi divertita avviandomi seguita da lei in classe.
-Stamattina per svegliarlo gli ho spruzzato un quintale di profumo in faccia.- rispose assicurandosi che nessuno l'avesse sentita.
In classe c'era gia il professore di tecnica che sembrava alquanto indaffarato nel prepararsi per la lezione.
Suonò la campanella e la classe si riempì dagli alunni, ma mancavano Zayn e Jonathan.
Mi tranquillizzai ricordandomi del primo giorno di scuola, quando Zayn entrò in classe con mezz'ora di ritardo.
E nonostante tutto, quello restò il primo e ultimo giorno fino ad allora.
La prima ora era passata, ma Zayn e Jonathan ancora non c'erano.


Zayn's POV:
-Si è capito, a te piace Kate. Ma è inutile che fai il depresso.- gli dissi gettando a terra il mozzicone e avviandomi per entrare in classe, ormai la campanella era gia suonata da qualche minuto, quando sentii Jonathan dire qualcosa: -Smettila di comportarti da coglione. Stai solo sfruttando Kate per scoparti anche lei, del resto come tutte le altre.-
Mi girai di nuovo verso di lui incominciando a sentire la rabbia ribollirmi dappertutto e un profondo sentimento di odio.
-Se voglio scoparmela o no saranno pur cazzi miei!-
-Fai schifo, stai permettendo che lei si affezionasse a te per poi prenderla solo per culo e farla soffrire. Kate non è come tu pensi.-
-E tu credi di conoscerla, vero?- gli chiesi avvicinandomi a lui pericolosamente in attesa di una sua risposta.
-Chissà perchè ogni tuo tentativo di potertela scopare sta fallendo, cos'è Malik...- lo bloccai prima che potesse sparare qualche altra cazzata prendendolo per il colletto della maglia e sbattendolo forte al muro: -Stavi dicendo?- gli chiesi.
Mi diede uno spintone scansandosi e prese via per l'entrata a scuola: -Non avrai mai una ragazza, sotto sotto sei un povero sfigato.-
Con quelle parole persi totalmente il controllo.
L'afferrai per il braccio tirandogli un pugno in pieno viso tanto forte da fargli portare una mano sul viso dal dolore.
Aveva esagerato, doveva pagarla... e forse è vero che le migliori litigate avvengono sempre tra gli ex-migliori amici.


Kate's POV:
Ero ansiosa e durante quelle prime due ore di lezione non avevo fatto altro che pensare a cosa stessero facendo quei due, sopratutto Zayn.
Arrivò l'intervallo e Denise mi bloccò: -Dove vai di così di fretta?-
-Zayn e Jonathan, dove sono?- dissi cercando di lasciar trasparire tutta quell'ansia che portavo dentro.
-Ti preoccupi così tanto? Si vede che non li conosci. Avranno fatto buca a scuola, è poco raro tra quei due.-
-Hey Denise, ti và di fare un giro?- intervenne Cody spuntando dal nulla.
Le feci un leggero cenno di sì a Denise con la testa, che in quel momento mi stava osservando con aria interrogativa come se mi stesse chiedendo il permesso.
Mi avvicinai al mio armadietto cambiando i libri, e distrattamente sentii pronunciare in bocca a due ragazze il nome di Zayn e quello di Jonathan.
Seguii quelle due ragazze che sembrava andassero molto di fretta, e raggiungemmo il cortile della scuola.
C'erano una serie di ragazzi in cerchio, mi feci spazio per guardare meglio e Zayn e Jonathan si stavano picchiando a sangue.
Sgranai gli occhi con il cuore che incominciava a tamburellare dalla paura.
Nessuno tra tutto il "pubblico" aveva provato ad avvicinarsi, e questa cosa mi fece rimanere un po di stucco.
Mi avvicinai io velocemente lasciando cadere la borsa con i libri a terra.
-Ragazzi, smettetela.-
Mi posizionai tra i due, ma sentii Zayn spingermi in tutt'altra direzione: -Hai rotto gia abbastanza, togliti dalle palle.-
Arretrai restando inconsapevole di tutto.
Una strana sensazione di umiliazione mi perforò tutto, mi girai e tutti i ragazzi attorno a me mi fissavano lasciandosi bisbigliare qualche parolina abbastanza negativa sul mio conto.
La prima fu Daisy che con le altre due ochette se la rideva a crepapelle puntandomi ogni tanto con il dito.
L'unica cosa che in quel momento riuscivo a sentire erano le parole di Zayn che si ripetevano nella mente come una specie di flashback ripetitivo.
Gli occhi si inumidirono, e la pelle si riempì di brividi.
Ripresi la borsa da terra scappando da quell'ammasso di persone che in pochi secondi erano diventati il mio punto debole.
Zayn mi aveva appena umiliato e fatto sentire una merda.


Zayn's POV:
Mi girai verso Kate che andava via una volta ignorando totalmente ciò che avevo fatto,
mi rigirai di nuovo verso quella direzione che fino a poco tempo fa avevo visto Kate correre via per colpa mia.
Ero riuscito a deluderla per l'ennesima volta.
-Sei capace a fare solo questo.- disse Jonathan.
Stavolta lo ignorai totalmente, e nonostante sentissi un forte dolore su metà del mio corpo, mi diressi immediatamente verso casa di Kate.
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QUANT'E' STRONZO ZAYN DA 1 A 10??? v.v
Okay, il lato "stronzo" di Zayn torna a regnare facendo star male
quella poveriina!  D':
Anche Jonathan però, poteva farsi
ER CAZZI SUOI. (?)
Beh, non ho nient'altro da dire e spero
che anche questo capitolo sia di vostro gradimento.


I LOVE U. xx

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Capitolo 24
*** Lo amavo, ricordo anche questo. ***








-Lo amavo, ricordo anche questo.-

24.




 

cEntrai in casa sbattendo violentemente la porta.
Cercai mia madre, sperando che non fosse in casa altrimenti avrei dovuto sentirmi anche la ramanzina.
Lasciai cadere la borsa sul divano e lessi il bigliettino sul tavolo: "Sono a pranzo dalla zia, ti aspetto lì."
Mi feci scappare un sospiro di sollievo e poi sentii ancora una volta la rabbia tornarmi dentro e le scene di qualche minuto prima.
Il viso di Zayn.
La risata di Daisy.
La rabbia di Jonathan.
Le parole di Zayn.
Incominciai a prendere a calci ogni minima cosa che mi ritrovavo davanti. Aveva ragione Daisy, Zayn mi stava solo prendendo per il culo.
Forse adesso aveva raggiunto il suo obiettivo, umiliarmi davanti a tutti, per poi prendermi ripetitivamente in giro sull'accaduto.
Così anche per Daisy.
Aveva anche lei ottenuto ciò che desiderava. La mia umiliazione era la sua soddisfazione.
Faceva tremendamente male. E' inutile negarlo, a Zayn ci tenevo, non mi sarei mai aspettata che arrivasse al punto di deludermi in tale maniera. Non pensavo facesse sul serio ogni volta che mi criticava per i miei modi di fare.
Quando mi facevo troppi problemi.
Quando camminavo troppo piano.
Quando avevo paura di troppe cose.
Quando gli risultavo ridicola.
Non pensavo lo pensasse sul serio. Pensavo fosse solo per divertirsi, e farmi incazzare. Mi ripeteva sempre che gli piaceva vedermi incazzata. Ma quell'avvenimento sembrò la resa dei conti.
Suonarono il campanello, era sicuramente mia madre e avrei dovuto inventarmi al più presto una scusa per giustificarmi. Mi asciugai quelle piccole lacrime che involontariamente mi ero lasciata scappare e aprii la porta, anche se ero convinta che i miei occhi fossero ancora umidi e arrossiti.
Mi ritrovai davanti l'esatto contrario di ciò che mi aspettavo, o meglio, ZAYN.
Solo lì mi resi conto della leggera pioggia che era incominciata a scendere, e che tra non molto sarebbe diventata molto più violenta.
Si era appoggiato con un braccio sullo stipite della porta, e aveva la punta destra delle labbra leggermente gonfia e sanguinante, ma tutto ciò lo rendeva tremendamente sexy. Evitai di guardarlo ancora, impedendomi di perdere ancora il controllo nel trovarmi un ragazzo del genere davanti la porta di casa mia.
-Non voglio vederti. Vattene.-
Chiusi di nuovo la porta sentendo un nodo nello stomaco stringermi talmente forte capace di soffocarmi, e nonostante tutto, lui era ancora dietro l'altro lato della porta.
-Kate, aprimi.-
-HO DETTO CHE NON VOGLIO VEDERTI. VATTENE, PERFAVORE.-
-Lasciami spiegare, cazzo.-
-NO, IO NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU'. TU DEVI SOLO SPARIRE DALLA MIA VITA, PERCHE' ADESSO MI RENDO CONTO CHE HAI OTTENUTO CIO' CHE DESIDERAVI. E SAI COSA? MI SONO INNAMORATA DI TE. PROPRIO COSI' ZAYN. HAI FATTO LO STRONZO FINO AD ADESSO, FACENDO SI' CHE MI INNAMORASSI DI TE PER POI SBARAZZARTI DI ME. L'HAI FATTO, ADESSO PUOI ANCHE ANDARTENE.-
-Kate, che stai dicendo?-
-Sto dicendo la verità Zayn, io non ce la faccio più di vederti amoreggiare con ogni minima ragazza che incontri per poi scopartela e gettare tutto all'aria. Il problema sai qual'è? E' che me ne rendo conto solo adesso.-
Mi gettai a terra mettendomi con le spalle contro la porta sentendo ancor di più la pioggia che ormai era diventata pesante e rumorosa, tipica di Londra.

Altre lacrime.

-Ma se adesso io mi trovo quì, ci sarà un motivo... non credi?- disse Zayn flebilmente dall'altro lato della porta.
Riaprii la porta incredula di ciò che io mi aspettavo, e che forse in realtà era sbagliato.
-Dimmelo tu il motivo.-
-Ti amo Kate, e come io credo te... tu devi credere me.-
Si precipitò su di me e mi baciò.
Non capivo più niente, sò solo che chiusi la porta per evitare di fare spettacolino all'intera città. Del resto non mi ricordo. Le sensazioni non me le ricordo. Quando tempo ci impiegammo non mi ricordo. Sò anche però che facemmo l'amore, mentre io continuavo a non sapere nulla, lo amavo, ricordo anche questo.



-Avevo ragione...- disse lasciandosi scappare un sorrisino soddisfatto mentre io avevo la testa appoggiata sul suo petto nudo.
-Vedi di non ricominciare.-
Mi lasciò un bacio sulla guancia e poi mi rialzai rendendomi conto che si erano gia fatte le due. Indossai velocemente qualcosa di nuovo, mentre Zayn era ancora disteso sul letto sotto le lenzuola.
-Tu non sei di quì...- sbottò con aria pensierosa.
-Sono Italiana.-
-Ecco. Lo sapevo. Sei diversa da tutte le altre che ho frequentato.-
-Frequentato lo intendi come "scopato" ?-
-Già...-
-Sono diversa, in negativo... o positivo?-
-Fin troppo positivo.- disse ridendo ancora. -Non ho mai detto ad una ragazza "Ti amo".- continuò.
Non gli dissi più niente, non volevo toccare ancora quell'argomento alquanto imbarazzante. Finii di allacciarmi le scarpe, con molta fretta, dovevo assolutamente andare da mia zia.
-Scendi dal letto, e aiutami a mandare via queste lenzuola...-
-Certo... TESORO.- disse con tono parecchio spiritoso, tanto da farmi mettere a ridere.


Arrivammo da mia zia, Zayn era venuto con me, e dopo qualche chiacchierata mia madre disse quella frase che sperai non fosse vera: -Zayn, alla cena di questa sera ci sarà anche il padre di Kate, vuole conoscerti.-
Il bicchiere che avevo appena preso per bere qualcosa, mi scivolò dalle mani sbattendo violentemente contro il pavimento.
-PAPA'?- chiesi a mia madre assicurandomi di aver capito male.
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CI HO PROVATO, CI HO PROVATO! e.e
VOLEVO FARLO PIU' LUNGO, E NON VI DICO DA QUANTO TEMPO SONO CON QUESTO CAPITOLO DAVANTI,
L'HO RISCRITTO UNA TRENTINA DI VOLTE!
NON SONO POI COSI' TANTO SODDISFATTA DI CIO' CHE NE E' USCITO,
PERDONATEMI.
Avrei potuto aggiungere anche la cena, ma devo ancora pensarla meglio.(?)
NONOSTANTE TUTTO, spero vi piaccia.
Quelle due testoline di cazzo si sono fatte avanti finalmente, e adeesso,
SONO UNA COPPIA! :')
LOL
Bene, a voi le recensioni, e un'ultima cosa...
mi aiutate a far arrivare questa storia tra i preferiti di 160 persone?? :'3
Adesso è ai 136, manca poco... daaaaii! :')


Muuch Loove.

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Capitolo 25
*** -Amedeus, signore... AMEDEUS.- ***








-Amedeus, signore... AMEDEUS.-

25.




 

-Come ti è saltato in mente di dirlo a papà?- le chiesi una volta che ci ritrovammo sole io e lei in casa nostra.
-Calmati. Ricordati che è tuo padre.-
-Ah sul serio? E lo chiami padre tu a quello? A lui non piacerà Zayn, ne sono sicura... mi obbligherà a lasciarlo, mentre io ci tengo a lui. Ti hanno mai insegnato a farti gli stracazzi tuoi per una buona volta?-
Me ne salii in camera sbattendo violentemente la porta. Crederete che io abbia esagerato, e invece no. Odiavo mio padre con tutta me stessa, e per lui il mio tipo ideale era il tipico secchioncello con i soldi che gli escono dal culo. Da quando avevano divorziato lui non era più un padre per me, se ne sbatteva della mia vita e credeva che io potessi andare davanti da sola senza genitori. Sentii il campanello suonare, era sicuramente la zia in compagnia dei due suoi adorati figli, e io dovevo ancora cambiarmi. Era imbarazzante sapere che a momenti sarebbe arrivato Zayn e mio padre, mentre io ero ancora in tuta.
Aprii l'enorme armadio e con lo sguardo scrutai a fondo ogni minimo capo d'abbigliamento senza ottenere alcun risultato positivo. Ogni benedetta volta funzionava così: "E' largo. E' troppo stretto. Troppo corto. Questo mi fa grassa. Colore brutto. Non ho le scarpe adatte. ..."
E' ridicolo, ma ci scommetterei qualsiasi cosa che anche a voi succede lo stesso.
Mi osservai allo specchio e pensai che potrei tranquillamente scendere in tuta... ... sì, certo... ... quante canne mi sarò fatta quel giorno?
Qualcuno bussò alla porta, e sussultai talmente tanto che mi sembrl di essere in un film d'horror e l'assassino aveva appena bussato alla mia porta.(?)

Erano percaso l'ansia e l'agitazione che quel giorno mi fece sembrare una tale cogliona?

-Posso?- chiese mia madre.
-Sì, entra...-
-Allora? Sei ancora così?- mi chiese entrando nella stanza e rendendosi conto che ero ancora in tuta.
-Mà, non ho un cazzo da mettermi.-
-Hai un armadio pieno di vestiti e dici che non hai niente da metterti?- si avvicinò all'armadio e lo aprì incominciando ad osservarne un paio.
Cacciò un vestito semplice che mi aveva regalato mio padre prima che io arrivassi a Londra.
-Potresti indossare questo...-
-No... non voglio.-
Dalla finestra rimbombò il rumore di una moto, e lì capii che Zayn era ormai arrivato e che l'unica scelta era indossare quel vestito. Stavo facendo un ritardo tremendo, e di solito la proprietaria della casa dovrebbe essere la prima ad essere pronta. Mi avvicinai alla finestra d'istinto e guardai Zayn scendersi dalla moto, sfilarsi il casco e poi specchiarsi sullo specchietto della moto per darsi un'ultima aggiustatina al ciuffo.
Subito dopo vidi avvicinarsi al cancello una macchina, con al volante mio padre. Non lo vedevo da così tanto tempo che non mi ricordavo neanche quale fosse la sua macchina.
-Mamma... perfavore.-
-Va bene, vado io. Però promettimi che indosserai quello!-
Le feci cenno di sì con la testa, e appena uscì dalla stanza mi affrettai ad indossare quel vestito e aggiustarmi un pò i capelli.


Ero in imbarazzo come non mai, e mentre scendevo per le scale, tutti si girarono verso di me a causa dei tacchi che in quel momento producevano un fastidioso "ticchettio".
-Ecco che scende la principessa...- disse Zayn osservandomi incantato cercando di fare il bravo ragazzo mentre con lo sguardo mi diceva qualcosa di più ESPLICITO, come suo solito.
Diventai un perfetto pomodoro che più maturo non si può, e mi avvicinai a quell'ammasso di persone che si trovavano nel salotto e che in quel momento stavano bevendo qualcosa di alcolico.
-Mi stai obbligando a scoparti anche stanotte...- mi sussurrò Zayn mordendosi il labbro appena mi avvicinai a lui.
Gli spappolai le dita dei piedi con i tacchi delle scarpe e lui si piegò a metà per il dolore.
-Papààà!- esclamai dandogli un bacio sulla guancia risultando esaltata della sua presenza, quando invece ero tutt'altro.
-Zayn, tutto bene?- chiese mia zia preoccupandosi del rossore sul viso di Zayn a causa del dolore che gli avevo appena provocato.
-U-una  m-meravi-viglia....- balbettò Zayn alzando il pollice in sù per approvare.
-Sù... mettiamoci in tavola, è tutto già pronto.-


-Come hai detto che ti chiami? ... Aaron? Alan? Lo dimentico sempre... -
-Amedeus, signore... AMEDEUS.- rispose Zayn.
-HA HA HA HA HA  MA CHE SPIRITOSO HAHAHHA.- esclamai tirando a pugni la spalla di Zayn che apparentemente erano carezze mentre in realtà erano veri e propri cazzotti. Sorridendo in modo talmente falso che se ne sarebbero accorti anche bambini di 1 anno e anche Zayn incominciò a ridere in quel modo ridicolo, così poi anche mia zia, e infine mia madre... tranne mio padre.
-Zayn... Lo stesso nome di 10 minuti prima, già... strano, no?- disse Zayn ironicamente stringendo gli occhi cercando di assumere un espressione sorridente ma allo stesso tempo falsa.
Stavola gli tirai una gomitata sulle sue PARTI BASSE, e lui dal dolore sbattè i piedi da sotto il tavolo facendo rimbalzare leggermente gli oggetti che erano sù di esso.
-Io v-vengo... s-subitis-ssimo, ci v-voglio un s-secon-ndo.- si alzò da tavola e si avviò verso il bagno dolorante come non mai tenendosi le mani sul punto in cui gli avevo fatto tremendamente male.
-Già... ... vado con lui!- affermai sempre sorridente risultando indifferente.
Arrivai da Zayn e ritornai seria, aprendo incazzata la porta del bagno.
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E' tardi e non avrei potuto farlo più lungo... non è colpa mia, LO GIURO! °-°

Okay, lo so... non è lungo, ma sul serio ho fatto tardi e devo andare a dormire
perchè domani mattina devo alzarmi alle 8 di mattina! çwç
COOMUNQUE, questo capitolo è un bel po divertente... e credo che lo sarà anche il prossimo,
in cui ci sarà il continuo della cena! :')

Grazie mille per le recensioni, ci sono molte a cui devo ancora rispondere...
ma sappiate che le leggo TUTTE,TUTTE,TUTTE.
E sappiate anche che siete meravilgiose! :')
Se vi và di seguirmi su twitter mi chiamo: __Sery_ (due trattini all'inizio)
e basta che chiedete, e io ricambio! :3


Goooodbye.

P.s. TANTO AMORE PER AMEDEUS(?) LOL.


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Capitolo 26
*** -Se non lo lasci scordati di lui e di Londra per il resto della tua vita.- ***








-Se non lo lasci scordati di lui e di Londra per il resto della tua vita.-

26.




 

-Dovrei tirarti talmente di quei calci, DA SFONDARTELE QUELLE PALLE.- gli urlai in faccia aggressiva e con quasi il desiderio di ucciderlo mentre lui dondolava ancora dal dolore che gli avevo causato. Restò a fissarmi con un sopracciglio inarcato mentre tutte e due le mani erano occupate a coprisi il suo Jawaadino ancora dolorante.
-Ma sei pazzo? E' mio padre! Se lo fai incazzare scordati che io e te potremo continuare a essere una coppia!-
-Ohoo... e quindi io e te siamo una coppia?- mi chiese soddisfatto.
-No, cioè... si, però... no... non intendevo, cioè... che non potremo continuare a stare insieme, ecco.. più o meno... si...-
-Balbetti? Ti faccio innervosire?- si avvicinò sempre di più a me e ormai era ovvio che tra non molto mi avrebbe baciato, ma io non desideravo dargliela vinta e mi voltai uscendo dal bagno in attesa che lui mi seguisse. Sbuffò e ci dirigemmo di nuovo a tavola sotto lo sguardo di tutti sopratutto quello di mo padre che risultava nervoso e già stufo.
C'era un silenzio più che altro preoccupante e che ti dava sui nervi, ma neanche a farlo apposta, qualche secondo dopo Jared cacciò un rumoroso grutto e leggermente disgustante, ma ovviamente fatto da un bambino di 4 anni è meno stomachevole. Il silenzio diventò ancora più intenso e fortunatamente ci fu un essere capace di aprire bocca, ZAYN: -Sai... in qualche parte del mondo, quando qualcuno grutta, lo ritengono un buon gesto perchè ciò vuol dire che la cena è stata gradita...- tagliò accuratamente un pezzettò di carne e poi se lo infilò in bocca.
-Già...- sbottai ancora sorridendo in quel modo falsissimo.
-Zayn, dai... parlami un po di te.- disse mio padre pronunciando quel "Zayn" in un modo un pò confuso.
-Cosa vuole sapere esattamente?-
-Non so... quanti anni hai? Ma perchè hai quel taglietto sulle labbra?-
Sgranai gli occhi e involontariamente incominciai a tossire quasi strafocandomi col bicchiere d'acqua. Tutti mi guardarono preoccupati e mia madre addirittura si alzò per darmi alcune "botte" sulla schiena, ma tranne Zayn che aveva capito tutto.
-Una rissa.-
E proprio quando avevo incominciato a bere di nuovo incominciai a tossire ancora di più ma questa volta non fingevo, mi stavo seriamente affogando per colpa di quell'imbecille che quella sera aveva seriamente deciso di salutare le sue palline. Già immaginavo la scena... io con la sega in mano mentre lui tremolante sul letto che oscillava le braccia e poi io mi...
-Kate, ti senti bene?- mi chiese mia zia preoccupandosi inutilmente come suo solito anche per le minime cazzate.
Mio padre aveva ancora lo sguardo puntato su di Zayn che in quel momento risultava tranquillo e strafottente.
-Ah... una rissa... e di che tipo?-
-Per... una ragazza. Ma beh, ne è valsa la pena.-
Mi girai a fissare Zayn, questa davvero non la sapevo.
-Vedo che sei un tipo... un tipo... tosto!-
Ed ecco che ci fu la goccia che fece traboccare il vaso. Zayn incrociò le braccia e alzò per un secondo il sopracciglio come se volesse rinfacciargli qualcosa. Avevo parlato a Zayn di mio padre, ma molto poco, o meglio... ciò che era necessario da sapere sul suo conto.
-Bene... si è fatto tardi, è ora di andare.- intervenne mia zia e io osservai subito Beth che iniziava ad accucciolarsi e a sbadigliare.
Quest'ultima si alzò e scambiò qualche chiacchiera di saluto con mia madre per poi uscire di casa.
-Vado anche io..- Zayn si alzò da tavola e mi alzai anche io ma subito poco dopo mi sentii bloccata dalle parole di mio padre: -Kate... aspetta.-
-... eh... si... allora ciao Zayn... ricordi dov'è l'uscita?-
Mi fece cenno di sì con la testa e poi salutò me e mio padre.
-Devo parlarti...-
-Dimmi...- risposi di rimando immaginando gia cosa volesse dirmi.
-In camera tua, non davanti a tua madre.-


-Non mi piace. E' semplice! Non è il tipo per te.-
-Se non ti piace non vuol dire che non sia il mio tipo.-
-Lo so quelli come lui che fine fanno! E immagino anche il suo passato: a scoparsi ragazze ogni notte, a bere fino a che lo stomaco non ti scoppia e chissà quante altre schifezze.-
-Ah, e dimmi un po quale sarebbe la loro fine?-
-DA SOLI. Stai cadendo anche tu ai suoi piedi come chissà quante altre ragazze. Avete gia scopato, vero? NON NEGARMELO PERCHE' LO SO BENE! Sai cosa farà tra qualche settimana si scoperà un'altra e di te si ricorderà al massimo il tuo nome. Sei contenta? Eh? SEI CONTENTA?-
-Smettila, è la mia vita, sono maggiorenne e so prendermi le mie decisioni.-
-Tu devi lasciarlo! Se non lascerai questo ragazzo SCORDATI CHE LO VEDRAI PIU'. Decido io con chi devi stare. Tutti ma lui no! TI GIURO CHE SE NON LO LASCI IO TI PORTO VIA DA QUI! E SCORDATI LONDRA PER IL RESTO DELLA TUA VITA.-
-E basta, adesso mi sono rotto il cazzo.- spuntò Zayn uscendo fuori dall'armadio e posizionandosi davanti a mio padre: -Allora la vuole smettere di sparare tutte queste cazzo di minchiate?-
-Controlla i termini signorino, non sono tuo fratello. Devi lasciarla stare, ti accontenti di scopartela come il resto delle altre ragazze ma io non permetterò che tu le spezzi il cuore. Và a prendere per il culo qualcun'altra.-
-E lei chi si crede di essere da dire a me e a lei cosa dobbiamo fare? Io la amo e me ne frego di ciò che lei pensa!-
-E' mia figlia! E IO SONO SUO PADRE!-
-E HAI IL CORAGGIO DI CHIAMARTI PADRE, TU?- cambiò d'un tratto il modo di dargli del 'lei', e passò a dargli del 'tu'.
Papà resto immobile e fissò prima me e poi Zayn. Zayn aveva colpito in pieno, e sapevo bene che da quel giorno non si sarebbe mai più intromesso nella mia situazione sentimentale.
E Zayn aveva ragione.
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CHE PAPA' CRUDEEELE! DD:
Okay, stop it.

UNA PICCOLA DOMANDINA: PERCHE' LO SCORSO CAPITOLO ME L'AVETE CAGATO POCO NIENTE? °-°
FACEVA COSI' TANTO SCHIFO? °-°


Questo a me è piaciuto, e spero sia piaciuto anche a voi! :')
Per non parlare di Zayn-mi-nascondo-nell'armadio-di-casa-tua con la sua improvvisazione eroica,
non ve l'aspettavate proprio eh?! :'D
Eppure sì!
Ricordate che il papà non ha lasciato andare Kate per accompagnare Zayn all'uscita,
e QUINDI Zayn invece di andarsene,
si sarà intrufolato nell'armadio di Kate! :')


Beh, è tutto! ALLA PROOSSIMA! :'D

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Capitolo 27
*** -Anzi no, non sei ridicola... sei solo una puttana!- ***








-Anzi no, non sei ridicola... sei solo una puttana!-

27.




 

Nemmeno il tempo di oltrepassare il cancello, che la risata di Daisy e le 2 ochette mi scoppiò in faccia. Provai ad ignorarle, cercando Denise tra quell'ammasso di ragazzi, ma sembrava essere totalmente scomparsa.
Continuavano a dire cose insensate, forse un senso ce l'avevano, ma era l'ultima delle mie intenzioni ascoltarle.
-Ti senti fiera di te? Sei talmente disastrosa che due MIGLIORI AMICI si sono picchiati per colpa tua...-
-Sei un disastro naturale.-
-Sei venuta in questa scuola per guastare la vita agli altri.-
Mi girai stufa delle loro parole e cercai di dire qualcosa ma loro mi bloccarono continuando a parlare: -Sai almeno cosa vogliono dire le parole 'AMICIZIA' e 'AMORE' ??-
-Ma è ovvio che non lo sa, altrimenti credi che avesse combinato tutto ciò?-
-Prr...-
Mi girai di nuovo capendo che era inutile provare a dire qualcosa con quelle 3 papere, vista la loro testa cocciuta, e il loro modo di parlare senza pensare.
Avessero ragione o no, faceva sempre male sentirsi persone che ti dicono in faccia cose del genere.
Continuavano a parlare, a parlare, a parlare, e a parlare... raggruppavano sempre più persone per potermi giudicare anche ascoltando le opinioni di altri ragazzi/e, per sputtanarmi ancora di più.
-Daisy, hai seriamente rotto i coglioni.- mi girai di scattò, sentendo la voce di Zayn intervenire dal nulla.
-Zaaaayyn!- esclamò Daisy con tono assillante.
-Vuoi smetterla, sì o no?-
-E' tutta colpa di quella soggettina lì, Zayn... lo so bene! Per colpa sua hai litigato con Jonathan e..- rispose Daisy indicandomi.
Zayn la interruppe: -Tu crepi di invidia!-
-Hahah... Invidia? Hahahah E sentiamo... invidiosa di cosa?- chiese Daisy alzando una sopracciglia e lanciando occhiatine beffarde alle sue due amichette, e a qualcun'altra che in quel momento si era raggruppata insieme a loro.
-Di questo.-
Zayn mi prese la mano facendomi arrivare velocemente di fronte a lui, portando le sue labbra sulle mie, per poi lasciar intrecciare le nostre lingue che in quel momento sembrava stessero provando un piacere immenso.
Ci volle un secondo per dimenticarmi immediatamente di chi c'era davanti a me, e di mezzo istituto che probabilmente in quel momento stava assistendo al nostro bacio.
Mi prese il viso tra le mani, come se desiderasse che non mi staccassi mai più da lui, e questa cosa mi fece rabbrividire, mentre gia immaginavo il rossore che si era sicuramente colorato sulle mie guance.
Appena ci separammo, guardai l'espressione di Daisy e in quel momento sembrava davvero che le uscisse fumo dalle orecchie, mentre cercava di atteggiarsi e a risultare indifferente. Forse Zayn aveva fatto bene, o forse no.
Adesso ero ufficialmente la ragazza di Zayn, e a pensarla in quel modo, mi sentivo leggermente presa per il culo.
Zayn si girò facendo girare anche me, e dando le spalle a Daisy ancora immobile con una faccia da "peni-invisibili" e attorcigliò il suo braccioal mio collo ottenendo un'espressione soddisfatta.
Ero imbarazzata, e speravo vivamente che la campanella suonasse o che arrivasse qualcuno: Daisy, Cody, chiunque sia...
-Guarda un pò chi si rivede!-
... tutti ma non Jonathan!
Lasciai vagare lo sguardo oltre, evitando quello di Jonathan che in quel momento continuava a fissarmi con aria abbastanza confusa mentre cercava una giusta spiegazione. E una giusta spiegazione non c'era.
-Hai intenzione di startene impalato a fissarci per tutto il giorno?- chiese Zayn.
Jonathan aveva una piccola ferita tra la guancia e il naso, probabilmente causata dalla lite che c'era stata tra i due il giorno precedente. Avrei voluto dirgli qualcosa, dovevo dirgli qualcosa, ma ero fin troppo confusa per capire cos'è che fosse giusto fare... e quindi in quel momento la soluzione adatta era starmene zitta.
-Tu? Stai con lui?- mi chiese Jonathan.
A quella domanda mi sembrò davvero di aver perso un battito, e la pesante sensazione di aver sprofondato fino ad arrivare sotto-terra che più giù non si può. Mi girai verso di lui, e incrocia il suo sguardo con il mio.
Lasciai che parlassero i miei occhi, spiegazioni non ce n'erano, e a volte l'amore è capace davvero di dimenticarsi di ogni minima altra situazione e diventare l'unico caso principale.
-Facevi tutta l'incazzata: Zayn è uno stronzo, Zayn è un coglione, Zayn quà, Zayn là... tu fingevi! Fingevi di essere diversa, e far la parte di quella che non sarebbe mai caduta ai suoi piedi per poi fare la fine di tutte le altre, presa per il culo da Zayn-sono-figo-e-lo-so e a startene a piangere nella cameretta in attesa di una sua chiamata dopo che ti avesse scopato.-
-Jonathan, non sai le cose come stanno. Smettila.- dissi evitando che Zayn dicesse qualcosa.
-Sò bene come stanno le cose. Anche io ti credevo diversa... Kate... invece sei solo ridicola. Anzi no, non sei ridicola... sei solo una puttana!-                                              
Se ne andò passandomi di lato e sbattendo la sua spalla contro la mia. Non mi era mai successo di ferire qualcuno in quel modo. Non avevo pensato a Jonathan, e invece era la prima cosa che dovevo fare.... a prescindere dal fatto che l'anello ce l'aveva ancora Zayn. Provai per un solo secondo a mettermi nei suoi panni, a provar a rendermi conto se fosse successa a me una cosa del genere, e sopratutto a come mi sarei sentita.
Aver sentito quelle parole anche davanti a Zayn era qualcosa alquanto strana e ancora imbarazzante.... davanti a Zayn... dove cazzo era andato Zayn?                        
Incominciai ad agitarmi, e mi girai immediatamente incominciando ad immaginare dove sarebbe andato e cosa avrebbe fatto. Corsi velocemente spostandomi dietro il cortile e proprio come immaginavo si stava picchiando con Jonathan.
La seconda volta in due giorni.
Loro due.
Per colpa mia.
Fui capace di ascoltare solo queste parole pronunciate dalla bocca di Zayn: -Puttana chiami tua sorella, e non Kate.-
Ovviamente non si riferiva davvero a Denise, ma era sottoforma di situazione confidenziale.
Jonathan era disteso a terra, con qualche ragazzi/e che gli erano andati vicino.
Zayn si avvicinò a me un secondo prima che la campanella suonasse, e aveva ancora le mani chiuse in un pugno.
-Vieni con me.- mi afferò la modo brusco e con l'espressione ancora da incazzato nero.
-No, Zayn... aspetta...-
-Ho detto vieni con me!- urlò ancora più prepotentemente spingendomi per mano e facendomi arrivare con lui alla sua moto.
Era nervoso, mi faceva leggermente paura, ma ero totalmente obbligata ad andare con lui.
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Racaaazzzeeee.
Alllora, incomincio col scusarmi per il tremeeendo ritardo,
ma sono stata a Roma e non ho potuto aggiornare!
Volevo farlo un po più lungo, ma se avrei aggiunto
l'argomento successivo, poi sarebbe venuto fin troppo lungo!
Cos'avrà in mente Zayn?
HEHEHEHEH e chi lo sà? IO.
looool.
okay,basta.

Spero sia stato di vostro gradimento
e vi saluto calorosamente dandovi appuntamento al prossimo capitolo(?).

ADESSO VI CHIEDERETE: Questa si fa le canne.
Fatemi sapere se ve lo siete chiesto anche voi.lol.

Ciiaoo,ciaao!

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Capitolo 28
*** -Se io me ne sbattevo di te non avrei mai fatto ciò che invece ho fatto!- ***








-Se io me ne sbattevo di te non avrei mai fatto ciò che invece ho fatto!-

28.




 

-Non doveva intromettersi...- ansimò Zayn, posizionandosi tra le labbra la seconda sigaretta.
Rimasi in silenzio con lo sguardo puntato sulla chiara sabbia su cui si vedevano ancora delle impronte lasciate da chissà chi, che aveva proseguito il nostro stesso percorso.
In un modo o nell'altro eravamo finiti in spiaggia, e la sua rabbia l'aveva gia sfogata con la moto, superando il limite di velocità. Mi sentivo delusa di me stessa, e solo dopo le parole di Jonathan mi resi davvero conto di ciò che avevo fatto. Nonostante le numerose volte in cui giurai di non cadere mai ai suoi piedi, avevo completamente dimenticato ogni minimo giorno impiegato all'odio che provavo nei suoi confronti e avevo lasciato il totale spazio ai miei sentimenti.
-Senti, se hai già i ripensamenti puoi anche toglierti dalle palle e andare da quel coglione!- sbottò all'improvviso Zayn.
-Credi che parlarmi in questo modo possa aiutare a migliorare le cose?-
-E invece restandotene in silenzio con il muso lungo senza dire un cazzo, sì?-
-Tu non capisci...-
-Oh, scusami tanto se non sono intelligente quanto te!- esclamò gettando con violenza la sigaretta a terra.
Accellerai il passo, cercando di allontanarmi da lui, e mi andai a sedere a terra, ma poco dopo si ritrovò vicino a me.
-E' ciò che vogliono da quando sei entrata in questa scuola e da quando si sono resi conto di come ti guardo! E ti stai lasciando mettere i piedi in testa come se niente fosse!-
Sentivo gli occhi bruciare sempre di più, mentre con la testa mi sembrava di affogare per quanti fossero i pensieri che mi stessero invadendo in quel momento. Zayn aveva ragione. Jonathan non era l'angioletto che io avevo iniziato ad immaginarmi, e tanto meno lo fosse Daisy.
-Non sono abituata a queste cose. Non sono come te che affronta i problemi come se niente fosse! E vuoi sapere perchè me ne sto in silenzio? Perchè Jonathan mi sta facendo pensare davvero che dopo che tu mi abbia scopato mi mollerai, così come ha anche detto mio padre e come la situazione rappresenta tutto ciò! Chi ti scoperai domani, o stanotte? Chi mi dice che tu ci tieni davvero a me e che non mi stai prendendo per il culo? Mi sento terribilmente presa per il culo. Adesso capisci?- urlai ormai in lacrime-
-L'ho steso a terra per la seconda volta in due giorni a causa tua!- disse a tono più basso stringendo i denti.
-E con questo cosa vuoi dire? Che sono un errore? Che a causa mia hai litigato con il tuo migliore amico e che probabilmente in questo momento è in ospedale? E che preferivi che io non arrivassi mai in questa scuola e che noi due non ci saremo mai incontrati?-
-A causa tua per difenderti! Per ripagare ciò che lui ha detto e che aveva detto! Se io me ne sbattevo di te non avrei mai fatto ciò che invece ho fatto!-
E per l'ennesima volta riuscì a farmi restare in silenzio senza che io fossi in grado di almeno provare a dire qualcosa.
Senza che io nemmeno dicessi qualcosa le lacrime mi continuavano a scendere comandate da milioni di pensieri. Zayn continuava a fissarmi, mentre io avevo appena abbassato lo sguardo in cerca di qualcosa da fare o da dire.
-Ti amo, Zayn...- sussurrai talmente piano che quasi sperai non avesse sentito.

-Odio le cose sdolcinate, ed andare a vedere un film credo sia una cosa sdolcinata!- disse mentre entravamo.
-Ci stiamo andando solo perchè è uscito uno dei miei film preferiti che io aspettavo da tanto!-
-Ah sì, e quale sarebbe?-
-Biancaneve e il cacciatore!-
-Trasgressiva la ragazza... ehm, sì... aspettami lì, i biglietti vado a prenderli io!-
Annuii e andai a sedermi in un tavolino mentre cercavo di trattenere il più possibile l'eccitazione che provavo nel pensiero che finalmente avrei visto quel film. Entrarono un gruppetto di 4 ragazzi, che poco dopo si avvicinarono a me.
-Strano trovare ragazze belle come te sole-solette...-
-No, veramente io...- mi interruppe: -Come ti chiami?- disse uno di loro sedendosi vicino a me.
-Kate...-
-Sei di queste parti?- continuò fissandomi in modo leggermente snervante.
-Ehm, sì... adesso vivo quì, ma sono di origini italiane...-
-Capis...-
-Gesù Cristo ti ha donato due palle, se non alzi il culo e te ne vai in questo preciso istante, te le farò sognare di notte!-
-Ohoo, chi si rivede... ZAYN MALIK!- esclamò alzandosi.
-Michael togliti dai coglioni!-
-Ti sei dato da fare... complimenti!-
Il tizio diede una pacca sulla spalla di Zayn e si allontanò mentre quest'ultimo si sedette di fianco a me..
-Lo conosci?-
-E' il più coglione della città, siamo stati in classe insieme per un anno e un giorno ci fu una rissa tra me e lui e gli spaccai il setto nasale. Da quel giorno non ho avuto più niente a che fare con lui... e comunque... se io ti lascio sola per qualche secondo, ciò non vuol dire che tu debba metterti a rimorchiare con il primo che incontri!-
Mi alzai, ignorando le sue parole fuori luogo e gli chiesi quale fosse la sala a cui dovevamo andare.
-Ehm... la terza!-
Appena entrammo in sala rimasi leggermente stranita dal fatto che c'erano così poche persone, nonostante fosse un film parecchio "ricercato".
Appena iniziò il film, Zayn scoppiò a ridere in modo totalmente isterico, mentre io mi chiedevo cosa ci fosse di così tanto divertente, fin quando poi non vidi spuntare una specie di esorcista che mi fece sobbalzare talmente tanto da farmi quasi cadere dalla sedia. Altro che "Biancaneve e il cacciatore".
-ZAYN, CHE CAZZO DI FILM STIAMO VEDENDO?-
Zayn continuava a ridere, mentre quelle poche persone che c'erano si giravano verso di noi per zittirci.
Era ovvio che aveva preso i biglietti per il film più horror che ci fosse in quel momento, e per ogni scena spaventosa lui rideva ancora di più mentre io cercavo di coprirmi la visuale con le teste degli altri davanti a noi.
Gli tirai una cinquantina di schiaffi e gomitate sulla spalla, mentre i rumori totalmente spaventosi continuavano a giungermi all'udito, che io lo voglia o no.
E così, passai una trementa ora e mezza a spaventarmi per ogni minima cazzata in quello schifoso film horror, mentre lui in totale al massimo solo per 10 minuti non rise!


*
Dopo poco tempo che Jonathan era uscito dall'infermeria, Daisy lo raggiunse immediatamente.
-Jonathan...-
-Daisy, che c'è...-
-A te piace Kate, giusto?-
-E allora?-
-Avrei in mente... qualcosina!-
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Hoola guuuuuys!
Bene, vi ho fatto restare con la curiosità di sapere cosa avesse intenzione Zayn,
e come ben vedete non era niente di negativo! :')
Però adesso vi lascio con la curiosità di sapere cos'ha in mente Daisy,
HEHEHEHHE, che troia! :')
Non vi dico nient'altro, spero vi sia piaciuto,
e mi raccomando, fatemi sapere con le recensioni!
P.s. Attente a non farle troppo piccole, altrimenti mi arrivano come messaggi privati! :'3


CIAO,CIAAAAAAAAAAAAAAAAO!

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Capitolo 29
*** -Ho una cena con i miei genitori.- ***








-Ho una cena con i miei genitori.-

29.




 

** Narratore **

-Tu devi aiutarmi!- esclamò Jonathan raggiungendo sua sorella Denise.
-Cosa vuoi?-
-E' un po... ecco... difficile da spiegare.- solo in quel momento Jonathan si rese conto di quanto sciocco potesse essere stato nell'aver chiesto aiuto a sua sorella nonchè migliore amica di Kate.
-Vai dritto al punto.-
-Kate e Zayn!- sospirò finalmente Jonathan.
-E ti pareva! Cos'altro sennò... Non mettermi in mezzo, non mi interessa.- Denise si girò dando le spalle a Jonathan, ma lui la bloccò per il braccio riportandola davanti a lui.
-Sono innamorato di Kate, e tu sei mia sorella. Devi aiutarmi.-
-TU? INNAMORATO? Ma vai a prendere per il culo qualcun altro...-
-Denise, ti sembra che io ti stia prendendo per il culo?-
Denise restò in silenzio per qualche secondo, riassumendosi un po a mente la situazione, e capì che per tutto quel tempo, e tutto il casino che aveva fatto venire a galla Jonathan... ci mancava solo che non le piacesse davvero Kate.
Era sua sorella, e non aiutarlo sarebbe stata una vera e propria tortura.
-Hai il labbro destro che ti sanguina.- sbottò infine Denise fuori luogo.
Aveva appena accettato di aiutare suo fratello a fare chissà cosa.


-Sei ridicola. Ti stai facendo prendere per il culo da Zayn come se niente fosse...-
Daisy, aveva appena raggiunto Kate... tutte due mentre uscivano dalla classe, solo che questa volta, stranamente Daisy era da sola, senza le altre due amichette, che messe insieme formavano il trio delle oche.
-Cosa fai? Mi perseguiti per ricordarmi che Zayn mi prende per il culo?- Kate continuò a camminare senza rivolgerle un minimo sguardo. 
-"Ricordarmi" ... quindi ne sei già a conoscenza?- 
-A conoscenza di cosa?- si bloccò all'improvviso Kate fissando perplessa Daisy.
-Dei suoi sabato sera... prova a chiedergli di uscire con te, un sabato! E spera che lui non ti risponda "Ho una cena con i miei genitori." altrimenti... sei fottuta.- Daisy le lanciò un'ultima occhiata di soddisfazione e poi continuò il suo tragitto lasciando Kate imbambolata mentre sprofondava in un mare di confusione. Cosa può mai fare un ragazzo il sabato sera? Si sà bene, cosa fanno la maggior parte dei ragazzi. Ma Kate non doveva dar soddisfazione a Daisy ancora una volta, doveva dimostrare anche a lei che Zayn non la prendeva per il culo, e che lui non aveva nessuna cena con i suoi genitori.


-Zayn... devo parlarti!- Denise bloccò Zayn prima che potesse uscire nel corridoio, trascinandolo ai bagni della scuola, intenta ad aiutare suo fratello.
-Denise, che cazzo vuoi fare? Ho una ragazza!- 
-Abbassa la voce, coglione! Devo solo dirti una cosa, non ti stupro, tranquillo. Si tratta di Kate...-
-Senti Denise, non rompermi i coglioni.- Zayn cercò di scansarsi non avendo alcuna intenzione di continuare a trattare l'argomento, immaginando che Denise volesse dirgli qualcosa riguardo Jonathan e che avesse automaticamente a che fare con Kate.
-Non provare a chiedere a Kate di uscire sabato sera!-
-E perchè?- le chiese Zayn credendo che Denise stava sparando qualche inutile cazzata senza senso.
-Ha una cena con i suoi genitori... fingi che ne hai una anche tu. Non metterla in imbarazzo!-
-E che cazzo ne sai tu?-
-Riuscirai mai in tutta la tua vita a dire una frase senza includerci le parole: coglioni, cazzo eccetera eccetera...?-
Zayn ruotò gli occhi al cielo, e uscì dal bagno per tornare nel corridoio, mentre Denise le urlò dietro: -Fai come ti ho detto, un sabato rimandato non ti costerà niente!-


Kate's POV:
Una cena con i suoi genitori, ma che cazzo mi significa? Non mi dirà mai una cosa del genere, mai! Lui non andrà da nessuna parte, e non mi mentirà... ne sono sicura!
-Kate!- sentii la sua voce rimbormarmi nelle orecchie, ed ero convinta che mi stavo rincoglionendo talmente tanto da sentirlo chiamarmi.
-Kattttte!- sentii ancora una volta la sua voce pronunciare il mio nome, stavolta scandendo talmente tanto la T da... -KATE, CAZZOCULO!- urlò più forte, e lì sobbalzai rendendomi conto che Zayn mi stava davvero chiamando, e non era tutto frutto della mia immaginazione.
Mi girai a fissarlo, e mi lasciai scappare un sorriso in modo che lui potesse capire che mi ero rimbambita per qualche secondo, e anche come se volessi scusarmi.
Mi avvicinai a lui stringendo ancor di più i libri che portavo all'altezza del busto, senza riuscire a non sorridere. 
-Andiamo a fare un giro?- mi chiese porgendomi il casco. 
-Devo tornare a casa, a salutare i miei genitori, oggi partono.-
-Okay, ti accompagno.- affermò sicuro togliendo già il cavalletto alla moto.
-Non credo sia la miglior cosa... dopo l'accaduto con mio padre...- 
Zayn mise il muso a papera, mandandomi ridicoli bacetti, e conformandosi in un espressione fin troppo strafottente.
Era ovvio che non volevo mettermi nei guai con mio padre, ma era impossibile dirgli di no.
simb
-Evitalo. Non parlargli, lui non ti parlerà... ne sono sicura!- gli sussurrai a Zayn prima di aprire la porta di casa, appena girai la chiave, Zayn scoppiò in una fragorosa risata che rimbombò per tutto il corridoio.
Chiusi immediatamente di nuovo la porta, intenta a spaccare la testa a Zayn: -Ma che cazzo fai?- sussurrai evitando che dall'interno della casa potesse sentirmi qualcuno.
Zayn dopo qualche minuto, si riprese ed entrammo in casa. Ero convinta che erano seduti in salotto a braccia conserte ad aspettarmi, e invece no. Non c'erano.
Andai nelle loro camere per vedere se potevano essere lì, e neanche. Erano andati già via. Senza nemmeno salutarmi, bella merda.
-Sono già partiti...- sospirai sraggiungendo Zayn che era in camera mia, disteso sul letto con le braccia dietro la nuca.
-Ehehe... quanti ricordini su questo letto.- disse alzando le sopracciglia in continuazione, con fare soddisfatto.
Sgranai gli occhi e mi girai imbarazzata uscendo dalla mia camera, e dopo pochi secondi mi ritrovai Zayn che mi mise con la schiena al muro e appoggiò la sua fronte alla mia tenendosi con le braccia al muro. 
-Vedo che questa è la tua posizione preferita...-
-Mi piace farti impazzire...- 
*Farmi impazzire? Lo stai facendo nel modo giusto. Complimenti.*
-Ammettilo che te lo ricordi quel giorno in camera tua.- disse ancora.
-Sei un coglione!- gli dissi mettendomi a ridere.
Si avvicinò lentamente alle mie labbra, fin quando poi non si posò letteralmente, baciandomi con quel suo fare esperto.

Avevamo deciso di passare tutta la giornata insieme, ma subito dopo pranzo, gli chiesi: -Zayn, che fai sabato?-
-Sabato?-
-Sì, sabato...-
-Ho una cena con i miei genitori.-
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Beeelleeeezze! c:
Come staaaatee?
Scusatemi tantissimo per il ritardo, ma ho avuto davvero mooolto da fare!
Con questo capitolo vi ho più o meno fatto capire cos'hanno intenzione di fare Jonathan e Daisy,
e sta volta la mia fantasia è arrivata a quest'idea geniale e contorta.(?)
Vi saluto subito, perchè vado a vedere la cerimonia delle Olimpiadi,
e ci sono anche i One Direction.skdajshdkajshd
Un'uuultima cosa: Questa storia è arrivata tra le quaranta più popolari, 
vi ringrazio davvero iiinfinitamente! 
Non me lo sarei mai aspettata! :')
Vi amo taaanto. ciaao ciaaao! xx

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Capitolo 30
*** -I puttanieri sono fatti per le puttane.- ***








-I puttanieri sono fatti per le puttane.-

30.




Quel fottuto sabato era arrivato, e non c'era niente di meglio del passarlo sul divano di casa munita di pop-corn, e a pisciarsi addosso con qualche film di paura, per poi deprimersi guardando qualcosa di estremamente sdolcinato. Era ovvio che preferivo andarmene in giro con Zayn, ma lui aveva la sua "cena con i genitori". Non ci credevo, ma quella sera non mi restava nient'altro da poter fare, avrei scoperto che mi aveva mentito sicuramente qualche giorno dopo, al momento non ne avevo le prove.
Sentii il cellulare vibrarmi, e bloccai il film prima che potessi ritrovarmi qualche scheletro spiaccicato sullo schermo. Era Jonathan.
Lo lasciai vibrare per un altro po, e poi risposi.
-Jonathan!-
-Dove sei?-
-Ho un appuntamento al buio con Samara. Adoro i suoi capelli, e ogni tanto mi ricorda tra quanti giorni morirò. Simpatica,eh?-
-Sei chiusa in casa sola il sabato sera?-
-No, ho un ammasso di ragazzi che fanno la fila davanti casa mia, stanno aspettando che io dia inizio al Party Hard del sabato sera.-
-Vuoi uscire?-
-Prima mi dai della 'puttana' e poi mi dici di uscire con te... Eccitante.-
-Era un momento di rabbia, sai bene quanto ci tengo a te e quanto mi dia fastidio perderti...-
-...-
-Passo a prenderti, fatti trovare pronta.-
Staccò immediatamente la chiamata e non mi diede il tempo di poter dire nient'altro.
Osservai il numero di Zayn sperando in qualche suo segno di vita... ma niente, nè chiamate e nè messaggi.
Dovevo già prepararmi a qualche sua presa per il culo? Non volevo. Probabilmente aveva davvero una cena con i suoi genitori, oppure non gli andava di uscire con me, oppure voleva stare un po a casa sua a farsi i cazzi suoi. Tanti sono i motivi per cui un ragazzo rifiuta di uscire con te il sabato sera.
Però le cose si complicano quando sai che quel ragazzo è Zayn Malik, meglio noto come il più puttaniere della scuola, capace di essersi scopato l'intero isituto.
Sentii un fragoroso rumore di moto, avvicinarsi al cancello di casa, e solo lì mi ricordai di Jonathan.
Stavo uscendo con lui, stavo davvero uscendo con Jonathan?
Avevo un ragazzo, non potevo farlo!
Non potevo assolutamente farlo.
-Hei Kate, scendi!- disse al citofono.
Mi presi un secondo di tempo per osservarmi, e mettere a fuoco la situazione.
-Senti Jonathan... Io ho un ragazzo, e non credo questa sia...-
-Kate, c'è mezza scuola, devi venire! Non vorrai fare la figura della sfigata che se ne sta chiusa in casa il sabato sera!?-
-... Se lo scoprirà Zayn, ci metteremo nei guai entrambi!-
-Kate, non fare troppe storie, ti accompagno solo!-
-E va bene... vado a cambiarmi!-
-Adesso datti una mossa che tra non molto tempo piove e poi siamo obbligati a starcene dentro tutti e due..-

Arrivammo al locale, e già notai coppie sbronze che ne combinavano di tutti i colori sui muretti. Incominciarono a scendere candide gocce d'acqua, e io e Jonathan entrammo velocemente nel locale. Proseguemmo per le scale che ci portarono al piano della discoteca, mentre sentivo la musica farsi sentire sempre di più. E come ogni volta, mi sentivo a disagio da morire nell'indossare vestiti come il mio. Che oltretutto era un semplicissino vestito, adatto per quel tipo di serata. Entrammo, e un ammasso di gente si porse davanti ai miei occhi. La musica era forte, e inizialmente mi diede un pò fastidio, ma sapevo bene che dopo un paio di minuti mi sarei abituata.
-Vuoi bere qualcosa?- mi chiese Jonathan vicino al mio orecchio.
-No, per adesso no.-
Tutta quella situazione mi metteva a disagio come non mai, e preferivo che ci fosse stato anche Zayn, ma per una volta le cose non sarebbero andate come io desideravo.
-Beh, non voglio metterti nei guai, quindi ti saluto... vado dagli altri, divertiti piccola.-
Jonathan sparì tra la folla nel giro di pochi secondi, e io rimasi sola. Un sacco di ragazzi mi tenevano gli occhi puntati addosso, quasi come dei maniaci malati di sesso. Presi la direzione di Jonathan, cercando di incontrare qualche conoscente e allontanarmi immediatamente dal gruppetto di pervertiti che mi ritrovavo vicini.
Vidi in lontananza Denise con il suo ragazzo, Cody.
Sorrisi d'istinto e cercai di avvicinarmi a lei, avendo capito ormai che quel sabato sera non sarebbe stato gettato al vento. Andai a sbattere contro una coppietta con un enorme bicchiere tra le mani ad ognuno dei due, mentre una pesante scia di odore familiare mi pervarse le narici.


Avete presente quel momento in cui vi sembra di star per svenire, in cui il peso del mondo si appende sulle vostre spalle, e l'unica cosa che hai voglia di fare è chiuderti nella tua stanza a tapparelle abbassate, con la musica a tutto volume nelle orecchie, e piangere finchè non hai più lacrime?


Zayn, con Daisy.
Continuavano a strisciarsi in modo tremendamente odioso l'uno con l'altro.
Non si erano accorti di me, non sapevano che in quel momento io stavo osservando il loro disgustoso spettacolo.
Zayn si girò per un solo secondo verso di me, e poi ritorno a guardarmi in modo intenso, dispiaciuto, inconsapevole, e incosciente.
'Sguardi bugiardi' li chiamano, bugiardi così come ogni sua azione nei miei confronti.

Mi girai a guardare Denise, e poi Cody, e poi Jonathan, e Daisy, e chiunque io conoscessi in quel momento che si trovasse poco distante da me.
Guardai un'ultima volta Zayn, che in quel momento continuava a fissarmi con le braccia di Daisy attorcigliate al suo collo. Mi girai immediatamente, e accellerai il passo per uscire il più velocemente possibile. Un braccio mi afferrò con molta, forse troppa violenza, facendomi ritrovare davanti ad un ragazzo sui 25 anni circa, a me totalmente sconosciuto.
Non riuscii a pensare più a niente, mi ritrovai con il sapore di quell'estraneo sulle mie labbra, e la sua lingua che continuava ad esplorare il mio interno bocca con foga.
Per un secondo mi sembrò di star per vomitare, vista la situazione e lo schifo in cui mi trovavo. Cercavo di allontanarmi ma quest'ultimo stringeva con forza la mia testa con una mano, mentre il suo alito schifoso continuava a confondersi col mio.
Un enorme manona mi palpò il sedere, facendomi uscire le lacrime per la frustazione e la sensazione di schifo che continuava ad aumentare sempre di più. Mi sentivo bloccata, non riuscivo a fare niente. Niente!
Provai a spostarmi all'indietro, ma la mano di quel porco mi stringeva sempre di più il sedere, quasi infilandoci le unghie dentro. La sua lingua sembrò starmi per soffocare, e continuavo a piangere senza rendermene conto.
In un mezzo secondo mi ritrovai distante da lui, e quest'ultimo era a terra. Colpa di Zayn che l'aveva appena steso con forza sul pavimento mentre iniziò ad urlare talmente tanto da attirare l'attenzione di tutta la discoteca: -Pezzo di merda che cazzo hai fatto? Che cazzo hai fatto? Eh? Coglione, toccala con un solo dito e quella testa te la spacco! Mi hai capito? Te la faccio in mille pezzi e poi la dò per pasto ai cani!- completò il servizio dandogli una gomitata sul petto al ragazzo ormai a terra.
Arrivò qualche signore un po più robusto, e allontanò immediatamente Zayn.
Mi allontanai velocemente, cercando di scappare da Zayn, ma proprio mentre salivo le scale, sentii dei passi unirsi ai miei.
Stavo per vomitare, sentivo un sapore fin troppo schifoso nella mia bocca, ma niente era più schifoso della mia situazione in quel momento.
-Kate, aspetta!-
-Non seguirmi.- le uniche parole che riuscii a dire, il pianto sembró avermi spezzato le corde vocali e il groppo in gola si faceva sempre più intenso e doloroso.
-Non è come credi! Non è andata il quel modo.. mi avevano... mi avevano detto... merda, Kate fermati!-
-Voglio andarmene, fermati, non seguirmi perfavore!-
-No, Kate...- finimmo le scale e lui mi girò davanti a lui.
-È tutta colpa di Daisy e delle cazzate che combina lei! Io non...-
-Cazzate, cazzate, tutte cazzate! Daisy quà, Daisy là... BASTA, ZAYN.. BASTA! Mi hai solo preso per il culo, fingevi di amarmi, di interessarti davvero a me. Sembrava che tu mi amassi davvero, e che ero l'unica con cui volevi stare. E invece no, avevo completamente dimenticato come fosse stato il tuo passato! In molti avevano provato ad aprirmi gli occhi, a farmi capire come stava la realtà, ma io ho respinto tutti, e indovina un pò perchè? Perchè io mi fidavo di te! Ci credevo, a quello che io chiamavo 'amore' mentre tu chiamavi divertimento. Ma sai che ti dico? Ti dico che i puttanieri sono fatti per le puttane. I puttanieri non sono degni di portare avanti una seria relazione, le puttane si meritano! LE PUTTANE e nient'altro. Io non ci credo alle storielle d'amore in cui il puttaniere si innamora per davvero. A volte nei film, o nelle storielle sdolcinate, dimenticano il finale, in cui LUI FA LO STRONZO, TRADISCE, E SE NE VA' IN DISCOTECA CON UNA PUTTANA DICENDO ALLA SUA RAGAZZA DI AVERE UNA CENA CON I SUOI GENITORI! Io ti odio Zayn, ti odio!-
-Tu non sai le cose come stanno, non lo sai!-
-Ma ti senti? Ma sai almeno cosa stai dicendo? Tu te ne stavi con Daisy a strusciarti in un modo talmente volgare da far venire il vomito, mentre io ero sola come un cane a casa a deprimermi cercando di capire dov'è che tu ti trovassi e in che modo tu mi avessi appena mentito!-
-Con chi sei venuta quì? Chi ti ha chiamato? Jonathan scommetto, vero? Ti ho detto un milione di volte che non devi ascoltare a quello che ti dice lui e a quello che ti dice Daisy, ma tu che fai? Fai finta di fregartene, come se io non ti avessi mai detto niente!-
-Tu non hai il diritto di parlarmi in questo modo. Non sono tua figlia! E adesso me ne vado, più ti vado e più mi fai schifo.-
-Dove vai?- mi chiese prendendomi per il braccio.
Mi sembrò che quel porco di prima mi avesse preso di nuovo, e invece no, stavolta era Zayn.
-Ti ho detto di smetterla. Non toccarmi, cazzo! Voi uomini mi fate tutti schifo, TUTTI!-
-Sta piovendo a dirotto, casa tua è lontana kilometri e kilometri da quì. Da sola non vai da nessuna parte neanche morta!-
Stavamo urlando, e io non ce la facevo più di piangere così violentemente, sembrava che Zayn volesse farmi sul serio del male!
-Io vado dove, come e con chi cazzo voglio!- Tornai a voltargli le spalle e a cercare di uscire per una buona volta.
-Kate... tu non ci vai, cazzo!-
urlò stavolta più forte del solito e come ovvio mi afferrò di nuovo il braccio facendomi fin troppo male.
-Zayn... mi stai facendo male...- sussurrai quasi avendo paura di parlargli in quel momento. Ci mancava solo che mi prendesse a schiaffi e che mi violentasse.
Quel braccio ormai tra non molto si sarebbe fatto a metà.
Me lo lasciò lentamente e regnò il silenzio.
Evitò il mio sguardo capendo di aver esagerato e poi si portò il palmo della mano sul viso, mentre io restai immobile.
Mi sentivo una vera e propria merda, calpestata dagli UOMINI.
-Portami a casa Zayn... Voglio andare a casa.-

Zayn's POV:
Un applauso a Zayn Malik, il coglione del giorno. Mi farei un video e lo metterei su Youtube per dimostrare al mondo intero che coglione più di me, non si può. Nonostante quel porco avesse trattato in quel modo Kate, io mi ero permesso di trattarla quasi peggio... come spazzatura. Che stronzo.
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Sto piangeendooooooooo! cc
Adesso vi chiederete che sono una cogliooona, sì è vero, lo sono... ma guardate questo video: http://www.youtube.com/watch?v=67NxeGZKym4
poorca zozza, Finn e Rachel! cc
Ok,mo basta.lol
Non vi dico da quanto tempo aspettavo di scrivere queso capitolooo,sdlfjadkfjah.
Non che sia un bell'avvenimento, ma mi piace il modo in cui Kate si 'ribella'. c':
Scusatemi il ritardo, è esate e perdo tempo a non finire, tra l'altro
lunedì ho ricomincio il conservatorio e poi devo fare l'esame, ma cercherò di pubblicare il più presto possibile.
Aaaapproposito, voglio fare taaaantissimi auguri ad Aurora Bruno, che domani è il suo compleanno,
scusami bella, un po in anticipo... ma meglio di niente! c:
Un'ultima cosa, se volete seguirmi su twitter io sono:
@x_neverlosehope
se volete che ricambi, basta che chiedeete! c:
Aaaaaalla prossimaaaaa.xx







 

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Capitolo 31
*** -Un inferno ed un paradiso allo stesso tempo.- ***








-Un inferno ed un paradiso allo stesso tempo.-

31.




Raggiungemmo casa, ed io desideravo soltanto che Zayn si polverizzasse e scomparisse il prima possibile. Non avevo il coraggio di rivorgergli un minimo di sguardo.
Mi sfilai il casco e glie lo porsi, quando lui aveva già spento la moto. Una volta che il casco era tra le sue mani, mi allontanai sotto il suo sguardo fisso: -Kate...-
-Buonanotte Zayn.- conclusi fredda, cercando di restare seria e di scacciare ogni minimo pensiero negativo.


-Me l'avevi promesso...-
-Promesso cosa?- le chiesi senza alcuna consapevolezza di ciò che stava dicendo.
-Che mi avresti accompagnato... oggi al falò in spiaggia... e devo anche incontrarmi con Cody.- disse Denise.
-Denise perfavore, ci sarà anche Zayn... e io non voglio...-
-Avete solo litigato, e non devi abbatterti di già! Zayn è fatto così!-
-Grazie per ricordarmelo ogni volta...-
-Credevo che l'amore e l'amicizia fossero due cose ben differenti...-
Ed eccola che se ne esce con la ramanzina per farmi sentire in colpa, ingannarmi, e farmi mollare la presa.
-E va bene, vengo!-
Staccai la chiamata nervosa e affondai la testa nel cuscino ancora con gli occhi umidi dalla sera precedente.
La mia testa era totalmente vuota, o meglio, ero io a renderla vuota. Se solo avessi il coraggio di ripensare alla sera prima, sarei scoppiata di nuovo a piangere nel giro di pochi secondi. Scesi dal letto e il mio mignolo andò a sbattere contro il comodino.
Fanculo al comodino.
Restai dolorante, ma poi scesi al piano di sotto per fare colazione. Nel preciso istante in cui aprii il cassetto per prendere la tazza, questa cadde a terra e si ruppe in mille pezzi.
Fanculo alla tazza.
Ne ripresi un'altra, ed afferrai la scatola di biscotti. Una volta fatto bollere il latte, presi il pentolino, ma mi bruciai mezza mano, avendo dimenticato di prenderlo con il guntone.
Fanculo al pentolino.
Dopo vari sacrifici, andai a sedermi a tavola e presi un biscotto.
Fanculo a quei coglioni che dicono che questi biscotti sono pieni di cioccolato mentre in realtà dentro non c'è un emerito cazzo.
Fanculo.
Fanculo a tutto.
Fanculo a me e alla mia vita di merda.
Spostai con violenza la tazza piena di latte, ed appoggiai i gomiti sul tavolo portandomi le mani sulla faccia.
Inconsapevole incominciai a piangere, bagnandomi le mani. Più mi ripetevo di non piangere, e più le mie ghiandole lacrimari si facevano sentire.
Grazie Zayn per aver reso la mia vita un inferno ed un paradiso allo stesso tempo.

Arrivarono le sei del pomeriggio ed io fui obbligata ad andare a casa di Denise per andare a quel cazzuto falò in spiaggia.
Avrebbe comunque dovuto darmi delle spiegazioni su ciò che era successo la sera prima e del perchè lei non mi avesse detto niente e neanche invitato ad uscire con lui.
-Adesso scendo.- urlò Denise dall'interno dopo che avessi suonato il campanello.
Arrivò dopo una decina di minuti e ci facemmo accompagnare da sua madre.
-E comunque tu devi ancora parlarmi di una cosa...- le dissi con tono affermativo, e capì subito.
-Te ne parlerò domani.- mi sorrise e ricambiai. Non riuscivo a tenerle il broncio. In fondo era l'unica amica che avevo, e magari lei era l'unica che mi potesse aiutare.
Raggiungemmo il luogo dopo una mezz'oretta se non di più, e notai subito una lunga fila di moto parcheggiate, ed un'altra di biciclette ed un'altra ancora di macchine.
E come il solito non ci volli molto per riconoscere la moto di Zayn.
Sospirai ed insieme a Denise, arrivai davanti ad una scalinata e incominciò a mostrarsi davanti a me un'enorme distesa di sabbia per poi concludere con l'immensa acqua chiara del mare.
C'erano forse una cinquantina di ragazzi e ragazze sparsi dappertutto e ne incominciai a riconoscere qualcuno, ma mi sforzavo sempre di più per trovare Zayn e vedere cosa stesse facendo.
Sapevo bene che Daisy e le ochette non erano invitate, ma conoscendo Zayn, lui avrebbe tranquillamente flirtato con una qualsiasi ragazza carina trovata. E poi non hanno ragione quando dicono che un pensiero tira l'altro finchè non arrivi sulle nuvole... e così accadde.
Andai a sbattere contro qualcuno facendo la figura dell'imbecille e caddi con il sedere sulla sabbia. Mi cadde lo sguardo immediatamente su Denise che era tra le braccia di Cody, e così alzai lo sguardo e... Bingo!
Mi ero appena scontrata con Zayn Jawaad Malik.
Già... L'avrò sicuramente incontrato qualche volta, ed ho sentito parlare di lui davvero parecchio... ed io sono un'emerita cogliona.
Zayn mi porse un braccio per aiutarmi. Oh... che galant'uomo. Oggi come oggi di ragazzi come lui se ne trovano davvero pochi in giro...
Ma rimasi talmente colpita ed onorata dalla sua educatezza e gentilezza, che rifiutai il suo aiuto e mi alzai da sola.
Certo... che me ne vada a raccontarlo a qualcun altro.
Avevo voglia solo di tirargli un calcio nelle palle. Nient'altro.
Non dissi assolutamente niente, e cercai di sembrare incazzata, ma trovarmi Zayn davanti mi metteva a disagio, e già desideravo scapparmene e starmene a piangere in camera.
-Kate, ci vediamo dopo in giro.- disse Denise afferrando la mano di Cody tranquilla. Mi diede le spalle e s'incamminò verso una lunga passeggiata con il suo amorino tanto dolce, quanto stronzo.
Mi stavano lasciando da sola insieme a Zayn.
Mi avevano lasciato da sola insieme a Zayn.
Non lo guardai nemmeno in faccia, ed incominciai a camminare cercando qualcuno con cui parlare che magari io conoscessi.
L'unico era Jonathan.
Sapevo benissimo che avrei reso le cose complicate il doppio, ma era l'unica cosa che potevo fare.
-Hey!- esclamai avvicinandomi a lui.
-Kate! Che piacere vederti quì!- disse con un sorriso che gli arrivava quasi fino alle orecchie: -Con chi sei venuta?-
-Con Denise, ma è già sparita!- dissi incrociando le braccia a causa del leggero vento che mi provocò qualche brivido di freddo.
-Ohw... Credevo tu fossi incazzata con lei... e con me...-
-No. Va tutto bene... E con Denise non ne abbiamo ancora parlato, ma lo faremo presto.- Mi appoggiai a quella specie di ringhiera di legno e puntai lo sguardo sul cielo osservando il sole scendere lentamente.
-Kate... Credo che sia meglio che io vada. Vi lascio soli.- disse all'improvviso lasciandomi da sola anche lui. Non ebbi il tempo di ribattere, che con la coda dell'occhio mi resi conto della presenza di un altro ragazzo alla mia sinistra, appoggiato anche lui a quella ringhiera.
Non ci volli molto a riconoscerlo, ma quasi mi mancò il fiato nel riaverlo così vicino. Se me ne sarei andata di nuovo avrei fatto la figura dell'immatura che non ha il coraggio di affrontare i problemi, e così mi sentii obbligata a restare lì immobile.
Non dissi nulla fin quando poi non fu lui ad aprir bocca.
-Stavi rimorchiando con Jonathan per cercare di farmi sentire in colpa e magari di farmi ingelosire?-
Stava scherzando, vero?
Ditemi che stava scherzando.
-O magari stavo semplicemente facendo conversazione come fanno due persone normali?- risposi ironica senza guardarlo.
-Beh... non ci sei riuscita.- tra non molto l'avrei seriamente preso a calci nelle palle.
-Se credi di chiarire le cose in questo modo, beh allora sappi che non ci stai riuscendo affatto!-
-A dire il vero, non avevo intenzione chiarire un bel niente..-
-E allora tolgo il disturbo.- dissi fredda sentendomi umiliata e presa in giro. Mi allontanai immediatamente da lui, ma subito dopo lo sentii dire qualcos'altro: -Scappare è la cosa che ti riesce meglio, o mi sbaglio?-
-Se scappo da te un motivo ben chiaro ci dee pur essere.- Feci due passi, ma in un nano secondo me lo trovai davanti a me, che mi prese stretta la mano.
Restai paralizzata dal suo tocco, che a dire il vero mi sorprese molto.
-Se solo mi avessi lasciato parlare, magari ti avrei spiegato le cose cone realmente stavano ed a quest'ora avremmo chiarito. E invece no, tu ami fare di testa tua, e credi di poter andare avanti solo ascoltando il tuo cervellino e non di aprire gli occhi alla realtà.-
-Sei tu a voler fare sempre di testa tua, e credi di essere l'unico con un pò di cuore. Mentre gli altri sono tutti di pietra, giusto?-
-Ci hanno ingannato. Daisy, Jonathan e Denise, ci hanno presi per il culo, tutti e tre. Hanno fatto credere a me che tu eri ad una cena con i tuoi genitori, e poi mi hanno invitato in discoteca insiene a loro. Hanno fatto credere anche a te che sarei restato a casa per una cazzo di cena che non c'è mai stata, per poi mandare Jonathan a venirti a prendere e portarti in discoteca dove c'ero io.-
Ah. L'hai capito al ragazzo? Eì pure astuto.
Beh... Avevo un orgoglio anche io, ed ero stanca di metterlo da parte ogni volta.
-... Che futuro da scrittore.-
Sentii un urlo di una ragazza provenire dalla nostra direzione e Zayn si voltò: -Zayn! Dai... vieni a fare il bagno insieme a noi!-
Voltai le spalle a Zayn e continuai a camminare più lentamente.
-C'è qualcuno più importante di me che ti sta cercando.- gli voltai le spalle, e mi allontanai.
-Fanculo...- sussurrò Zayn per poi andarsene anche lui verso la direzione opposta alla mia.
Raggiunsi alcuni enormi scogli, ed andai a sedermi su uno di essi, osservando alla mia sinistra ragazzi/e che spruzzavano felicità da tutti i pori, facendomi sentire un asociale depressa. Con Denise avrei fatto senz'altro i conti dopo, e sicuramente non mi sarei lasciata ingannare ancora. E con Zayn, non ci era rimasto nient'altro da dirci, ma sapevo che avrebbe mollato a me molto presto, il problema era il mio, che sapevo non sarei riuscita a lasciarlo andare molto facilmente. 

Ci ritrovammo tutti riuniti in cerchio, con una bottiglia al centro, pronti a fare quel gioco che odiavo più di ogni altra cosa al mondo, mentre il falò ci faceva luce.
Quel gioco mi portò a baciare per la prima volta Zayn, e sicuramente avrei preferito che non fosse mai successo, in modo che io non mi sia mai trovata in questa merda di situazione.
Andavamo avanti tra baci, schiaffi, confessioni, e di tutto e di più, e a me fino ad allora mi toccò solo di confessare qualche brutto ricordo dell'infanzia, ed io raccontai di quando avevo tre anni, che mentre eravamo a messa me ne andai all'altare vicino al prete, e feci conversazione insieme a lui.
Venne lanciato un obbligo a Zayn, e colui che doveva sceglierlo, era lo stesso che al campeggio mi obbligò a baciare Zayn: Roy.
-Amico, il regalo me l'hai fatto al campeggio, adesso vedi di non deludermi.- disse Zayn, ed io mi trasformai immediatamente in un peperone vivente dall'imbarazzo.
-Dimmi tu, vuoi che ti faccia scopare Kate?- rispose Roy con un ghigno, e tutto il resto scoppiò a ridere, compreso Zayn che mi fece l'occhiolino.
Ma vaffanculo.
-Non è divertente!- sbottai all'improvviso.
-Ooooh, s'è incazzata!- disse un altro ragazzo.
-Ammettilo che t'è piaciuto!- parlò di nuovo Roy.
-Okay ragazzi, adesso basta. Dai, che devo fare?- si aggiunse Zayn, che sembrò salvarmi.
-E va bene Zayn... oggi cambiamo soggetto... vatti a fare una slinguazzata con Denise.-
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BIDIDIBODIDIBU', AL GIOCO DELLA BOTTIGLIA IO NON CI GIOCO PIU'.
HAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
poeretta Kate, sti hoglioni hanno rotto il hazzo!
Perhè sto a parlà home na hogliona?
Adesso la smetto,okay.
BBBEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEELLEEE, Scusatemi tantissimo per il mio ritardo
COLOSSAAAALE, ma mia nonna è in ospedale, e ci sono stata molto poco... ma adesso
I'm coming back! c':
Ho iniziato anche un'altra FF con Harry, ci sono solo due capitoli,
e a dire il vero ne sto scrivendo tre contemporaneamente,
e come potete ben capire sono assatanata dalla scrittura.
Adesso basta ho rotto abbastanza.
Se volete seguirmi su twitter, sono:
@x_neverlosehope
ALLA PROSSIMA. **

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Capitolo 32
*** [...]solo perchè tu mi piaci[...] ***








[...]solo perchè tu mi piaci[...]

32.

-E va bene Zayn... oggi cambiamo soggetto... vatti a fare una slinguazzata con Denise.-


Il ferro.
Vi hanno mai parlato di ferro?
Ne avete mai visto uno?
Cos'è il ferro?
Un attraente metallo di color grigio capace di farti perdere la testa, anche solo fissandolo... riesce ad ipnotizzarti e...
-Roy?- disse Zayn.


E un cerchio?
Sì, il cerchio!
Resto senza parole, immobile, ed affascinata ogni volta che ne vedo uno.
E voi? Voi no?
Voi non amate i cerchi?
-No Zayn, andiamo! Un obbligo è sempre un obbligo!-


E i quadrati?
Oh mamma, se ci penso, muoio dalla voglia di disegnarne uno.
Sono tutti così uguali, con quelle forme così perfette...
I quadrati sono la perfezione.

E poi una penna?
Con una penna si può scrivere dappertutto!
Vi rendete conto?
OVUNQUE.
Cioè... non proprio ovunque ovunque, ma ti dà la possibilità di...
-E dove dobbiamo andare?- chiese Zayn leggermente sovrappensiero.
-Roy, io sono fidanzata!- si intromise Denise.
-E' questo il bello!- esultò Roy.
-E lo vuoi un calcio nelle palle, solo per rendere il gioco più 'bello'?- Cody da un momento all'altro credo avrebbe ucciso Roy... ed io l'avrei aiutato...
-Rilassati amico, una limonata con la tua amichetta farà bene a tutti e due!- schioccò la lingua Zayn facendo l'occhiolino a Denise.

QUALCUNO CHIAMI DAISY E LE TRE OCHE, PER CARITA'.

Zayn non sarebbe mai cambiato.

L'ansia si faceva stranamente sentire, e questa non l'avrei mai perdonata né a Denise, e né a Zayn. Era pur sempre stata una mia 'amica', anche se in quel momento non riuscivo a ritenerla tale...
-Slinguazzati Denise, però il servizietto lo farò anche io alla tua amica... Kate.-
I ragazzi incominciarono ad applaudire e fare la ola, mentre erano tutti curiosi di sapere cosa sarebbe successo, tranne io.
Non avrei mai baciato Cody, e non avrei mai accettato che Denise avesse baciato Zayn, o viceversa.
-Ma per chi cazzo mi hai preso?- dissi infastidita rivolgendomi a Cody.
-Ehilà puupa, relax, sarà solo un bacetto.-
Cody mi stava semplicemente prendendo per il culo per far ingelosire Denise e Zayn.
Speravo che qualcuno sarebbe riuscito a trattenermi, altrimenti avrei causato un vero e proprio casino, stavano esagerando, tutti, se ne fregavano di me, trattandomi come merda.
-Cody, non ti allargare.- aggiunse Zayn.
Che cazzo pretendeva?
Che mi sarei messa a piangere?
Che mi sarei messa ad urlare o che sarei scappata?

-Prima vuoi prendere per culo Kate baciando Denise, e poi fai il geloso?- disse Jonathan all'improvviso.
-Che cazzo centri adesso tu? Vuoi imparare a farti i cazzi tuoi o vuoi che ti prenda di nuovo a cazzotti?- Zayn era incazzato, parecchio.
Jonathan fece una risatina e poi tornò serio: -Sei un coglione, Zayn. Hai litigato con Kate da nemmeno 24 ore e già fai il puttaniere con una ragazza che è anche impegnata, per lo più mia sorella.-
Zayn strinse i pugni, e le nocche gli diventarono bianche: -Perchè non provi a pulirti la coscienza e dire cos'è che è davvero successo ieri sera?-
'Questa troia' non è la ragazza che stavi per baciare?
Zayn incrociò le braccia soddisfatto, e Denise sembrò essersi incazzata sul serio per il modo in cui Zayn l'aveva appena chiamata.
-Cos'è che dovrei dire?- chiese Jonathan soddisfatto.
Tutti gli altri stavano ad ascoltare, e non muovevano un dito. La situazione era imbarazzante, perchè ero di nuovo io la causa, e si incominciavano a sentire voci spezzate che continuavano a dirne di tutti i colori tra di loro su di me e i casini che stavo creando ogni volta.
-Vuoi sapere cos'è che dovresti dire? Potresti incominciare a parlare di quante cose hai fatto affinchè io e Kate non riuscissimo a stare insieme più di 24 ore senza averti sempre tra i coglioni.-
-Prima la prendi per il culo e poi pretendi che io non la tenga lontana da te?-
-Ma chi cazzo ti credi di essere? Ma vuoi vedere come te la spacco quella faccia di merda che ti ritrovi?- Zayn si alzò in piedi, ed automaticamente si alzò anche Jonathan che gli tirò uno spintone facendo innervosire Zayn ancora di più di quanto lo fosse già.
Il cerchio che si era formato per giocare al famoso 'gioco della bottiglia' si guastò in pochi secondi, perchè la maggior parte si alzarono in piedi per evitare di chiamare qualche ambulanza. Mentre io restai immobile.
Non sapevo più che fare.
Il cuore sembrava spaccarmi il petto e avevo la gola talmente secca che incominciai a pensare che sarei morta disidratata da un momento all'altro. Nella mia testa continuavo ad immaginarmi mentre mi alzavo in piedi tiravo un urlo dicendo: 'mi avete rotto il cazzo.' e poi scappare, ma sapevo che non ci sarei mai riuscita.
Non ne potevo più di sentirmele dire di tutti i colori, mentre in realtà l'unica cosa che avessi fatto, fosse stata quella di amare un ragazzo, o meglio, provare ad amare un ragazzo.
Voglio tornare in Italia.
-E tu te ne stai seduta senza fare un bel niente?- mi disse qualcuno.
-Che immatura.- disse qualcun altro ancora.
-Non sa gestire le situazioni, non si merita che qualcuno litigasse per lei.- dissero ancora.
Datemi un teletrasporto perchè voglio andarmene.
Mi concetrai su Zayn e Jonathan, e mi impegnai affinchè riuscissi a capire ciò che stavano dicendo...
-Come cazzo fai a credere che Kate potrà mai amarti comprandola?- urlò Zayn mentre qualcuno lo teneva per i bracci.
-E tu prendendola per il culo?- rispose di rimando Jonathan.
-Non hai le palle di dire cos'hai combinato ieri sera, e mi vieni a dire che io la prendo per il culo?-
-Perchè non glie lo dici tu, visto che ne sei così convinto?-
-Forse perchè non mi crede!?-
-E allora come fai a pensare che lei ti ama davvero, se non si fida nemmeno di te?-
In quel preciso istante Zayn smise di irrigidirsi, aprì i pugni, e si girò verso di me, che ero ancora immobile a terra con delle dighe negli occhi. Jonathan non poteva permettersi di dire una cosa del genere, non sapendo come sta messa davvero la situazione. Lui non mi conosce, e non può mai sapere se io amo o no Zayn.
-Jonathan, adesso basta.-
Denise all'improvviso si intromise, insicura e allo stesso tempo preoccupata.
Ci girammo tutti verso di lei, fece un sospiro ed iniziò a parlare: -L'idea è nata tutta da Daisy, ha detto a Kate che Zayn le avrebbe mentito dicendole che aveva una cena con i genitori, Jonathan ha insistito affinchè io dicessi a Zayn che doveva dire a Kate che quel sabato lui aveva una cena, perchè anche Kate ne aveva una. Tutto falso. Poi abbiamo mandato Jonathan a prendere Kate, Daisy appena l'ha vista entrare si è avvicinato Zayn, che l'aveva evitata per tutta la serata. Kate li ha visti insieme... e... è tutto.-
Tremavo e non potevo crederci.
Non potevo.
Era impossibile.
Mi alzai da terra: -Jonathan, è vero?-
Lui alzò le spalle, ed abbassò lo sguardo dispiaciuto.
Mi girai verso Zayn che non aveva smesso un solo secondo di fissarmi: -Adesso sei contenta?- mi chiese titubante.
Mi trovavo in una di quelle situazioni capaci di farmi ritrovare a terra per quanto pesante ed inutile mi sentissi. Non sapevo se pensare che Zayn fino a 10 minuti prima voleva baciare Denise, non sapevo se pensare alle parole di Jonathan in cui ha detto a Zayn che io non l'amavo davvero perchè non mi fidavo di lui, non sapevo se pensare alla gelosia di Zayn, Zayn, Zayn, Zayn, sempre e solo Zayn!
-DAI GENTE, ANDIAMOCENE A BALLARE.- urlò Roy nel preciso istante in cui le enormi casse sulla sabbia incominciarono a riprodurre musica a tutto volume.
Restammo fermi solo io e Zayn, e potevo rendermi conto di quanto fosse arrabiato e deluso di me solo guardandolo negli occhi.
-Zayn, ascolta, io non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere!-
-Te l'avevo detto io, ma tu mi hai preso per cretino! Oh... no, com'è che mi hai detto 'hai un futuro da scrittore' e adesso cosa pretendi da me?-
-E' il tuo passato, il tuo modo di essere che mi impedisce di crederti! Perchè non mi capisci?-
-Kate, ma per chi mi hai preso?-
-Non ti ho preso per nessuno. Tu sei uno stronzo. Lo sei sempre stato con tutte. Ti sei portato a letto l'intero istituto, ed hai infranto milioni di cuori, chi ti dice che tra tutte quelle che ti sei portato a letto, la metà almeno non siano innamorate di te?! Fino a 10 minuti fa stavi per baciare Denise, fregandotene di me che in quel momento stavo morendo dentro. Tu non cambierai mai! Zayn, MAI!-
-Delle altre non me ne frega un cazzo, e solo perchè tu mi piaci, non puoi credere che io sia disposto a far finta di tutto. Io non sono come tu credi, Kate.-
Se ne andò.
Bel discorso Zayn, e un caloroso applauso anche a me, che sicuramente me lo merito più di lui.
Peggio di così non può andare... dico sul serio.
Mi allontanai, ormai non ce l'avrei fatta più a restare lì in mezzo con tutto quel cazzo di casino, e a restare a guardare chi si baciava da una parte, chi ballava da un'altra, chi urlava a squarcia gola, chi si gettava nell'acqua gelida come se non fosse niente, e poi c'ero io che non facevo altro che piangermi addosso. Non avrei mai avuto il coraggio di tornarmene con Denise, e l'unica soluzione che avevo, era quella di chiamare un taxi e tornarmene a casa il prima possibile.
Voi al posto mio cosa avreste fatto?
Non lo so, perciò vi dico cosa ho fatto io.
Mi avvicinai al bar, dopo aver aspettato venti minuti circa, mi prendo qualcosa di forte da bere, e mi allontanò il più velocemente possibile. Essendo l'una passata di notte, da quelle parti le strade erano totalmente deserte e buie, ma sapevo bene che se mi sarei spostata più in città, avrei trovato macchine a non finire, Londra è sempre Londra, e anche alle 4 di notte c'è gente che se ne va a spasso. Diciamo che la maggiore parte delle persone, o meglio, degli abitanti, preferiscono appunto andare in giro di notte. Con la propria famiglia, e sopratutto le 'coppie', perchè amano vedere le milioni luci di Londra illuminare la città, magari un giorno ci sarei stata anche io con Zayn... ... no, scusatemi, ho sbagliato.
Magari un giorno ci sarei stata anche io con un ragazzo.
Caddi dalle nuvole nel preciso istante in cui sentii qualcuno tossire nel parco che stavo appena attraversando. Era una tosse sicuramente abbastanza soffocata, e sembrava tanto quella di un mezzo drogato.
Il cuore mi salì al petto e un enorme scia di brividi mi riempì tutto il corpo.
Ci mancava solo che mi violentassero in un parco.
Forse era qualcuno che aveva bisogno di aiuto, forse era un drogato, forse era un pedofilo, forse era qualcuno che conoscevo, forse era... ZAYN.
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Avevo scritto il riassutno di Beautiful per scusarmi per il ritardo, per ringraziarvi infinitamente per la pazienza
e tutte le meravigliose recensioni che mi lasciate per ogni capitolo, per scusarmi dei capitoli, che sottoforma di lessico stanno
peggiorando un pò, e a ricordarvi, anzi a ricordare a TE,
sììsìsì proprio TU che stai leggendo, ricorda che in
questa storia...
la protagonista sei TU.
Non esiste nessuna Kate!
Esisti TU.
Okay?
Ci tengo a ricordarlo sempre, perchè per me è importante!
Purtroppo si è inceppato all'improvviso, e non posso (Ri)scrivere tutto dettagliatamente ed appassionatamente(?),
per questo sono obbligata dirvelo in pochiiine parole.
Cercherò di aggiornare il prima possibile,
anche in base a quante recensioni riceverà,
anche se questo ne riceverà poche, me ne farò una ragione,
perchè non è un granchè.
Vi ricordo il mio nick di twitter: @x_neverlosehope
e il mio profilo di FEISBUK: Sery VasHappenin
sono l'unica con questo nome coglione, quindi mi troverete di sicuro! :')
Per QUALSIIIASI cosa contattatemi.
Ci sentiamo preeesto! :*










 

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Capitolo 33
*** -E con quali soldi?- ***








-E con quali soldi?-

33.


Notai immediatamente la bottiglia contenente non so cosa che teneva in una mano mentre nell'altra manteneva la sigaretta appoggiata tra le sue labbra. Aveva l'espressione di un drogato che viveva sotto i ponti. Non potevo starmene con le mani in mano, quel ragazzo era Zayn, diamine, ed io dovevo aiutarlo. Mi avvicinai di più per notare meglio le sue condizioni e subito mi sentii peggio ancora. Aveva gli occhi socchiusi, e nel giro di pochi secondi puntò il suo sguardo verso la mia figura immobile che continuava ad osservarlo. Le pupille incominciarono a pungermi ed una vocina nella mia testa continuava a ripetermi che quello non era il momento adatto per piangere. 
Allontanò la sigaretta dalle labbra, soffiando una svariata quantità di fumo e subito dopo riportò la sigaretta al suo posto.
-Ti stavo pensando...- mi disse con voce leggermente rauca.
Non dissi niente.
-Pensavo a te e a quanto tu sia riuscita a rendere la mia vita una merda in così poco tempo.-
-E cosa credi? Che tu invece la mia vita l'hai resa un paradiso?- 
Si alzò in piedi ma io continuai a parlare.
-Credi che io stia bene da quando ti abbia conosciuto? Credi che tu mi abbia reso felice per almeno 24 ore?-
Clap, clap, clap, che discorso. 
Perchè secondo l'idiota di Kate Stewart, la sottoscritta, crede che davvero Zayn nelle condizioni in cui si trova, riesca a comprendere almeno una delle parole che ho detto.
Intanto, Zayn era vicinissimo a me, e sentivo il forte odore del fumo farsi spazio nelle mie narici.
Vederlo in quello stato mi si congelava il sangue, e nel profondo avevo anche l'ansia ed un filo di paura. 
-Mmh... Cos'è che ti ho fatto io? Soffrire?- disse serio per poi dar spazio ad un caloroso sorriso che in poco tempo si trasformò in una fragorosa risata. 
-È tardi, vado a casa.- cercai di allontanarmi ma lui mi afferrò la borsetta e mi riportò vicino a lui. Schioccò la lingua e gettò a terra la sigaretta che prima aveva tra le mani: -Tu invece non vai da nessuna parte se prima non chiarisci con me.-
Rabbrividii e non riuscii a spiegarmi il perchè. Avevo sul serio paura di lui?
-Sei ubriaco Zayn, è l'una di notte e dobbiamo andarcene... tutti e due.-
-Ma dove vuoi andare?-
-A casa, sono stanca.-
Scoppiò a ridere mentre portò un braccio attorno il mio fianco e con forza mi spostò facendomi ritrovare lontana dal suo viso al massimo tre centimetri.
Teneva tutte due le mani dietro la mia schiena ed eravamo treendamente vicini. Avevo le mani sul suo petto, ed il mio cervello continuava a ripetermi di dovermi allontanare, ma il mio corpo non ci provava neanche a dargli ascolto. Zayn sorrideva, ma era ovvio che in quel momento non riusciva per niente a rendersi conto della situazione.
-Ti amo Kate, lo sapevi già, vero?- ghignò inconsapevole delle sue parole.
-Staremo insieme per...?-
-...sempre.- sussurrai insicura.
-Brava amore, adesso ce ne stiamo quì soli a fare l'amore, giusto?-
Gli feci cenno di si con la testa, sicura di ciò che stavo facendo.
Gli presi un braccio e lo feci mantenere a me. Lo portai lentamente vicino la panchina. Appoggiò la sua testa sulla mia spalla, e chiuse gli occhi.
-Ti amo.- sussurrò dopo qualche minuto. 
E poi si addormentò, lasciandomi da sola in un parco alle due di notte senza un'anima nei dintorni. Addormentarmi lì insieme a Zayn sarebbe stato pericoloso... Dovevo assolutamente andarmene. 
Dovevamo.
Zayn non mi avrebbe mai abbandonata sola in un parco ubriaca, ed io lo stesso non avrei mai avuto il coraggio di lasciarlo lì.
Afferrai il cellulare e chiamai immediatamente Denise.
-Kate ma dove sei finita? È un'ora che continuo a cercarti!- urlò disperata dall'altra parte del telefono. 
-Sono in un parco... Con Zayn.-
-Quale parco? Veniamo subito a prenderti!-
-Il parco più vicino alla spiaggia.-
-Arrivo immediatamente.-
Staccai la chiamata e osservai Zayn. Dovevo portarlo a casa mia... dovevo per forza.


A dire il vero mi era mancato, mi era mancato vederlo così vicino a me. Vedere il ragazzo che ami mentre dorme è una delle cose più belle del mondo. Per tutta la notte non avevo chiuso occhio, o forse sì, ma per così poco tempo che non me ne sarei nemmeno resa conto.
Erano le sei di mattina precise, ma di stare in quel letto non ne potevo più. 
3 Dicembre.
I soldi mensili che mi mandavano i miei genitori sarebbero dovuti arrivare già da una decina di giorni, e a dirla tutta ne avevo proprio bisogno, ero al verde.
Fuori il cielo era ancora cupo, e non c'era traccia di un raggio di sole.
Corsi verso la cassetta postale e l'aprii, e come immaginavo c'era una busta. Sospirai e mi sentii sollevata anche perchè eravamo a Dicembre e quini i miei genitori mi avrebbero lasciato una cifra più grande anche per le feste.

"Cara figliola, se ancora posso chiamarti così, questa volta niente soldi. Nè per questa e nè per le prossime. Hai ragione tu, sei cresciuta, ed hai il diritto di viverti la vita nel modo che più ti piace. Per questo adesso non hai più bisogno di dipendere da me neanche in questo. Buone feste."

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHHAHAHAHA ha.
*Cacciate fuori le telecamere, è stato divertente...*
Mi girai intorno con la convinzione che davvero fosse uno scherzo e che mio padre fosse sbucato da un momento all'altro urlando: "SEI STATA APPENA FREGATA." 
Bene, non accadde.
Ritornai dentro sbattendo con forza la porta. 
Bene, grazie tante!
Adesso i soldi li cago.
Fanculo.
Fanculo.
Fanculo.
Non me ne resi neanche conto che non avevo smesso un secondo di prendere a pugni e a calci la porta. Ci mancava solo che sfondassi anche casa.
-Kate che cazzo ti prende? Sei impazzita? E io che ci faccio a casa tua?- disse Zayn sulle scale in boxer.
-Vuoi sapere che ci fai a casa mia?- mi girai verso di lui infuriata come non mai e mi diressi verso le scale per raggiungerlo.
-Tu sei quì perchè ieri sera hai bevuto chissà quante schifezze, hai fumato chissà quanti pacchi di sigarette e allora io cos'ho dovuto fare? Semplice, portarti a casa mia! Ma adesso prenditi le tue cose, prenditi un cazzo di pulmino e tornatene a casa tua.-
-Vuoi deciderti a darti una calmata e dirmi che cazzo ti prende?- disse quasi urlando bloccandomi i polsi con le mani.
Mollai la presa e scrollai le spalle, avevo un nodo in gola talmente forte che quasi mi impediva di respirare. Inspirai profondamente e mi schiarii la voce: -Succede che devo tornare in Italia se non voglio morire di fame, adesso perfavore, lasciami passare.-
-Ma tu sei fuori di testa, tu non vai da nessuna parte!- esclamò Zayn serio.
-Senza di me vivrai, tranquillo.- 
Stavo per sorpassarlo ma lui mettendomi una mano dietro la nuca riuscì a riportarmi vicino a lui e a baciarmi.
Un bacio che era mancato a me più di ogni altra cosa al mondo.
Zayn.
Nient'altro.
Il suo nome è già troppo.
Il suo nome mi completava.
-E tu senza di me ci riuscirai?-
Quello era il problema, Zayn... È quello.
Restai in silenzio, e mi siedo su un gradino delle scale piegando la gambe per poi attorcigliarle con le braccia. 
Dopo pochi secondi, viene a sedersi vicino a me, ancora in boxer.
-Le tue intenzioni sono quelle di tornare in Italia, giusto?-
Annuii appoggiando la fronte sulle gambe.
-E con quali soldi?- chiese soddisfatto.
Rimasi col fiato sospeso, sotto il suo sguardo pesante, mentre con forza si tratteneva una risata.
Alzai il viso lentamente, e poi fissai i suoi occhi color miele. 
Facevo il possibile per restare seria, ma immaginando la situazione, c'era davvero da scompisciarsi dalle risate. 
-Certo che tu sai sempre come smerdarle le persone.-
-Naah, sono semplicemente più intelligente di te...- disse e si spostò sul gradino superiore al mio, allargando le gambe e facendomi appoggiare con la schiena sul suo petto e continuò sussurrandomi ad un orecchio: -...Stewart.-
Mi era mancato da morire sentire il mio cognome da quel timbro di voce irresistibile. Tutto sommato, era da tempo che non mi chiamava per cognome.
Senza neanche rendermene cnoto, tra un pensiero e l'altro, mi scappò un innocente sorriso, e lui se ne accorse.
-Vedrai che una soluzione la troviamo.- disse stringendomi di più a lui.
-Tipo quale?-
-Inizia con l'alzare il culo ed andarti a vestire, devi accompagnarmi in spiaggia, perchè andiamo a prendere la moto.-
-Tu sei fuori.- ignorai le sue parole e scesi al piano di sotto tranquilla per fare colazione.
Non lo sentii fare nient'altro, ed in più se mi sarei girata a guardarlo, gliel'avrei data vinta, così tranquilla mi avvicinai al frigo, afferrando il latte ed i cornflakes.
All'improvviso mi sentii due mani cingermi i fianchi, che con una tale leggerezza mi presero e mi misero in braccio a mo di sposa.
-Adesso vediamo se sei fuori tu o io.-
Rabbrividii terrorizzata appena lo vidi avvicinare alle scale: -Zayn, mettimi giù!- 
-Quanto sei bella.- salì il primo gradino.
-Non fare il coglione, è pericoloso!- dissi terrorizzata.
-No.- salì il secondo gradino.
-Prometto che salirò le scale da sola, lo prometto.-
-Mmh... no.- salì il terzo gradino.
-CAZZO, ZAYN, HO PAURA, TI PREGO, TI PREGO, TI PREGO.-
-... ad una condizione.- si fermò finalmente. 
-Sarebbe?- gli chiesi immaginando che gran cavolata avrebbe sparato.
-Bacio a centrifuga.-
-No, Zayn, no, smettila con queste cretinate. Mettimi giù, salirò le scale da sola.-
-Okay.- proseguì con un altro gradino, ed io se non sarei scesa dalle sue braccia, sarei svenuta a terra, per via delle mie vertigini esagerate.
Non ci vidi più dalla paura ed afferrai il suo viso con tutte due le manie portai le sue labbra sulle mie. 
Socchiuse le labbra, ricordandomi come doveva essere quel bacio, ed io infilai la mia lingua tra le sue labbra, riscontrando in poco tempo anche la sua.
Era il mio ragazzo, non era la prima volta che ci baciavamo in quel modo, ma faceva pur sempre un certo effetto.
Lo sentii sorridere mentre le nostre labbra erano ancora incatenate, e allora io mi staccai da lui. 
Ma neanche un secondo di tregua per riprendere il fiato che lui immediatamente riattacca le sue labbra alle mie però mettendomi giù.
Mi ritrovai a spalle contro il muro, e lui aveva le braccia appoggiate al muro per non dare peso su di me.
Due, tre, quattro giri, cinque giri, insomma... non ci voleva molto a capire che a Zayn piacevano quei tipi di baci.
-Zayn... se non mi... lasci, so... ffoco.-
Niente da fare. Continuava.
Perchè non ho scelto di andare in braccio a lui? Tanto o morivo sulle scale, o morivo soffocata... poca differenza c'era.
-Zayn...- mugugnai.
Non aveva intenzione di smetterla, ma adesso la voglia di smettere gliela facevo venire io.
Lentamente piegai un ginocchio, e con forza lo feci scontrare con le sue parti delicate, delicate, delicate, ma tanto delicate.
In un batter d'occhio si separò, mi fissò immobile sofferente mentre io incominciai a ridermela sotto i baffi, e dopo qualche secondo prese a dirne di tutti i colori ed a bestemmiare anche cose del tipo: 'porco pudding.' 
Finii le scale e svoltai in camera mia.
-Zayn, che lingua hai incominciato a parlare?- gli chiesi a tono più alto, dopo qualche minuto che incominciò a dire cose ancora più strane.
-Non lo so, come si dice ad esempio in greco che sto per venire a prenderti e a farti una slinguazzata talmente pesante da farti sul serio schiattare a terra?-

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AHKDFJABEOIUFBAPEIDNAKESJFAB oh.
أنا أحب هذا الفصل 

 


APRITE IL TRADUTTORE.LOL
Sul serio, la parte finale è troppo...ajdfhakjd :')
Sono o non sono patatosissimissimissimi????????????
zono gogliona,lo zo.

Ho fatto un tremendo ritardo anche questa volta, 
sono giorni che riileggo sto capitolo e non lo 
pubblico mai, 
ma oggi ho aggiunto quel pezzetto finale che mi ha fatto troppo esaltare! :')
Cioè, immaginatevi di fare cose del genere con Zayn Jawaad Malik. c'èèè. çç
hkjsdf
mo basta, mi so sfogata abbastanza.

CCCComunque, sono contenta, perchè sono riuscita a far restare 
Zayn sempre il solito stronzo
(sopratutto nel capitolo precedente)
cosa che spesso in molte fanfiction non succede.
Quì Zayn solo quando si ubriaca diventa sdolcinato.lol
E come avete ben capito, Natale e Capodanno sono vicini,
anche nella storia,(lol)
ed io non vedo l'ora che arrivino quei capitoli,
perchè amo le feste natalizie.
Adesso scappo, ci si sente alla prossima.

GGGGODBYE.


P.s. twitter: @x_neverlosehope
facebook: Serena Costantino (Sery VasHappenin)


 

 

 

 





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Capitolo 34
*** -Magari così tutti i giorni...- ***






-Magari così tutti i giorni...-
34.

 

-Mi fanno male i piedi...- mi lamentai.
-E la schiena...- continuai. -E le gambe...-
-E la testa...- si aggiunse Zayn.
-Già... come hai fatto?-
-Mah chissà...-
-Mi fanno male persino le braccia...-
-E le mani...- disse lui.
-Esatto... e anche il collo...-
-E le unghie delle mani...-
-Sì... cioè... no. Zayn?- lo guardai con un sopracciglio alzato.
-Ti fanno male anche le punte dei capelli?- si girò dietro per guardarmi meglio, mentre continuava a camminare.
-Non è divertente! E' un'ora che camminiamo. E tu non te ne freghi niente. Ho anche fame.- feci il broncio, mentre in realtà ero davvero stanca.
Zayn prese il pacchetto di sigaretta dalla tasca del cappotto, e se ne riportò una tra le labbra.
Ho sempre pensato che quando fuma, diventa sexy il triplo. Una specie di sesso che cammina.
-Fai provare anche a me?- gli chiesi come se niente fosse... ma mi ignorò.
-Zayn... ti ho detto, fai fumare un pò anche a me?-
Si bloccò, e io essendo dietro a lui, gli andai a sbattere contro la schiena, e per poco non cadevo col culo a terra.
-ZITTA.-
Mi portò velocemente dietro un cespuglio, ed io non capivo cosa avesse intenzione di fare.
Ma poi focalizzai bene la situazione, e guardai verso la direzione della sua moto, e ci notai subito 4 ragazzi che la circondavano.
-Che hai intenzione di fare?- gli chiesi sussurrando.
-Una cosa...- rispose distratto.
-HA HA HA non l'avevo capito.-
Non mi rispose e continuava a fissare i ragazzi che circondavano la sua moto, e la maneggiavano, cercando di farla partire.
Gli afferrai la sigaretta e me la misi in bocca, aspirando il fumo che mi sfondò in pochi secondi i polmoni. Non era la prima volta che lo facevo, ma mi capitava di fumare un pò una volta ogni morte di Papa.
-Ma sei impazzita?- mi disse provando a riprendersi la sigaretta, ma io la tenevo talmente stretta che nemmeno lui ci riuscì.
-Io pazzo? Io sono Zayn Jawaad Malik, il ragazzo più trasgressivo sulla faccia della terra, se mi tocchi con un fiorellino sei morto.- lo imitai imitando la sua voce, e per quanto notai, ci provò gusto.
-Ciiao, io sono Kate Stewart, e sono la ragazza di Zayn Jawaad Malik, il ragazzo più trasgressivo sulla faccia della terra. Ihihihi. Toccami con un fiorellino e ti uccide.- disse imitando il tono della mia voce, si avvicinò a me afferrandomi la sigaretta che avevo in bocca, e posò le sue labbra sulle mie delicatamente.
-Ti stanno fregando la moto.- gli dissi con le labbra ancora attaccate alle sue.
Di scatto si girò, e poi un'altra volta rapidamente puntò il suo sguardo su di me.
-Togliti il cappotto e sbottonati la camicia.- mi tolse lui stesso il cappotto.
-Che?- urlai incredula.
-Togliti il cappotto e sbottonati la camicia!- portò le mani sui bottoni all'altezza del mio petto incominciandone a sbottonare alcuni.
Gli schiaffeggiai le mani, allontanandogliele immediatamente: -Ma sei pazzo?-
-Ascoltami, tu vai lì, loro si spaventeranno perchè saranno stati beccati con la moto di qualcun altro, e si spaventeranno, tu gli dirai che quella è tua, e che se vuoi puoi vendergliela, ti prendi i soldi, e poi vengo io, okay?-
-Ma questo è furto! Non possiamo farlo! E se poi chiamano la polizia, ma tu sei matto! Sicuramente ti riconosceranno e ti denunceranno per avergli preso quei soldi e denunceranno anche me per averli truffati, e poi ci passiamo il Natale in galera! Lo verrà a sapere mio padre, mi farà uscire pagando, e poi mi spedirà a a calci in culo in Italia, i tuoi genitori si arrabbieranno un casino con te, e probabilmente in quella galera ti ci restano.-
-Ci vai o no?-
Lo guardai stupefatta, quel ragazzo viveva tutto in una maniera assurda. Non se ne fregava delle conseguenze, era convinto di ciò che faceva e non aveva mai rimpianti.
Tante volte ho desiderato essere almeno per una volta come lui.
Ruotai gli occhi al cielo, posai l'accappatoio a terra e sbottonai i bottoni più alti della camicia, lasciando un pò di seno scoperto.
Mi slegai i capelli, e li spostai tutti sulla spalla destra, lasciando notare l'orecchino brillantinato che portavo.
-Magari così tutti i giorni...- mi squadrò attentamente osservando ogni minimo particolare.
-Se fossi così tutti i giorni mi metterebbero incinta senza sapere manco di chi è il figlio.- afferrai le chiavi dalle mani di Zayn
Mi alzai e mi diressi con sguardo sensuale verso quei ragazzi. Subito si voltarono incontemporaneamente ed incominciarono a lanciarsi occhiate.
-Vi piace, eh?- dissi una volta averli raggiunti.
Mi posizionai per bene appoggiando i gomiti sul sedile, portando il sedere in sù. Mi facevo leggermente pena.
-Già... sei una bomba.- mormorò il più imbranato, a quanto pareva.
Un altro gli lanciò una gomitata: -Volevamo dire... questa moto è una bomba.-
-E' mia.- dissi facendo saltare le chiavi per poi riprenderle con agilità. Wow.
Erano tutti e quattro imbambolati a guardare le mie forme, e al massimo davano attenzione alle mie parole.
-La volete?- improvvisamente si voltarono verso di me.
-Che cosa?- chiese un altro.
-700 dollari ed è vostra.-
Si lanciarono occhiate veloci, e uno di loro fece cenno di sì con la testa.
-Quanti anni hai?- mi chiesero.
-Diciassette.-
Due di loro si fissarono con una sopracciglia divaricata, e uno dei due si avvicinò pericolosamente a me mettendosi nella mia stessa posizione trovandosi a pochi centimetri dalla mia faccia.
Tra non molto lo avrei sputato in un occhio.
Infilò una mano nella tasca cacciando il portafoglio, e sfilò una manciata di soldi. Certo che a questo i soldi gli escono proprio dal culo.
-Questi... sono tuoi.- mi aprì una mano, li mise in mezzo, e me la richiuse.
-...però magari, della moto possiamo anche farne a meno.- nell'esatto momento in cui stava per baciarmi, ci voltammo nel sentire una voce: -Amore, andiamo?-
-Oh sì... certo.- dissi ritornando dritta.
Diedi un bacio sulla guancia al tizio che in quel momento era rimasto paralizzato, magari si era già preparato psicologicamente ad una scopata di fuoco.
Zayn si sedette sulla moto, infilandosi il casco, e subito dopo io mi posizionai per bene dietro di lui.
Tra non molto mi sarei sbellicata dalle risate, ma feci il possibile per trattenermi ancora per un pò.
Partì, e i ragazzi ci fissarono finchè non sparimmo completamente.
-Che ti avevo detto?- mi disse con la voce opaca, coperta dalla plastica del casco.
-Non credevo che avevano... ecco... intenzione di scoparmi. Voglio dire, come hai fatto a sapere subito cosa avrebbero fatto?-
-Voglio dire... hai delle tette che te le sogni la notte, hai il culo più bello che io abbia mai visto, e fidati, non ne ho visto pochi, hai un fisico bestiale, il viso è qualcosa che ti fa schiattare a terra, e poi... ho anche una certa esperienza.-
-Seh... pensa a guidare, che sennò ci rimaniamo su quest'asfalto. Dove stiamo andando?-
-Andiamo a prenderci qualcosa da mangiare in un bar, e poi ti porto a casa mia. Oggi i miei non ci sono.-


-Che ce ne facciamo adesso con questi soldi?- gli chiesi posando il casco.
-Quelli adesso sono tuoi. Sono già un bel pò di soldi che ti aiuteranno a tirare avanti per un bel paio di giorni, fosse per me ti camperei io stesso.-
-No, preferisco trovarmi un lavoro d'occasione.- intrecciai il mio braccio con il suo, stringendomi per bene.
-C'avevo già pensato...-
Entrammo in un bar.
-Magari in qualche bar.- sbottai, fingendomi tranquilla, e aspettandomi qualche scena di gelosia da parte di Zayn.-
-Vedremo... ci sono tante altre cose. Non c'è bisogno di lavorare per forza in posti dove c'è un casino di gente.-
Centrato in pieno.
Mi guardai intorno, e mi immedesimai con una ragazza in divisa che faceva avanti e indietro con un blocchetto per mano. La stessa ragazza a cui porci e giovani, le fissavano il sedere come se non ne avessero visto mai uno in tutta la sua vita. Io e Zayn ci accomodammo in un tavolino, e attendemmo che qualcuno ci venisse a chiedere qualcosa, mentre io continuavo a fissare quella ragazza.
-Credo che questo lavoro sia uno dei peggiori.- disse Zayn.
-Perchè?-
-Guarda, quel vecchio orrido sta dando il suo numero alla ragazza che è alla cassa. Che schifo... Pensa quanti te ne troverai di tizi del genere ogni giorno.-
-Sarà una nuova arrivata...- in quel momento si avvicinò un ragazzo con un sorriso a 360° e ci chiese cosa volevamo.
-Un caffè ed un cornetto alla crema.- dissi io.
-Lo stesso anche per me.- continuò di rimando Zayn.
-Arrivano subito.- ci sorrise e quando si girò lo fermai per un braccio.
Zayn mi fulminò con lo sguardo, ma capì che forse volevo qualcos'altro... e invece no: -Senta... percaso cercate qualcuno che dia una mano?-
-Beh.. a dire il vero quì c'è sempre bisogno di qualcuno.-
-Ah bene... e... più o meno, quanto pagano?-
-80 dollari a settimana per chi và a scuola, e il turno dalle 16:00 fino alle 21:00.-
-Ottimo! Grazie mille!-
-Se è interessata, si presenti quì, le faremo qualche domanda... ma stia certa che le sarà molto facile entrare.-
-La ringrazio!-
Mi fece un occhiolino, e tornò a fare il suo lavoro.
-Zayn! E' un lavoro ottimo per me! 80 dollari a settimana, è tantissimo per me che vivo da sola.
-Dalle 16:00 fino alle 21:00 quì? Tutti i giorni? Non avrai più il tempo per fare un cazzo.-
-Si tratta solo di due settimane, poi per qualcos'altro, vedrò dopo le feste con calma. E poi non è detto che io debba venire tutti i giorni, probabilmente la domenica no, oppure il sabato me lo daranno libero!-
-Non lo so, vedremo meglio.- rispose con sguardo distratto.
Mi girai verso la vetrata trasparente, e guardai l'enorme albero che stavano addobbando un grande gruppo di persone poco distanti dal bar. Amavo il Natale, e sarebbe stato il mio primo Natale a Londra... sapevo bene sarebbe stato speciale.
Morivo dalla voglia di chiedergli cosa organizzare per Natale, magari qualcosa insieme, e sopratutto per Capodanno, ma non volevo mettergli fretta ed infastidirlo.
Magari lui stava preparando una mega festa con i suoi amici, e io non ci centravo un cazzo.

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racaazzeeeeeeeeeeeeeeeeee, crazie, crazie, crazie per le recensioni.
crazie,craziee millee.
Siete delle princippese!
aaaaaaawww c':
dò l'aspetto di un'analfabeta malata, ma io so bene che voi avete capito bene. ʘ‿ʘ
ho detto due volte bene, beeeeeeeene.
Vi voglio dire una cccccosa.
Allora, io ho intenzione, di pubblicare i capitoli natalizi, nel giorno di Natale,
per questo mi sto rallentando mooooolto, perchè sarebbe una gran figata leggere
il capitolo del 25 Dicembre, il giorno del 25 Dicembre,
e quello di Capodanno, il giorno di Capodanno! :'DDD
Però ho bisogno di sapere cosa ne pensate voi!
Quindi scrivetemelo in una piiiiccola recensione!
Approposito di recensioni, ho bisogno anche di sapere che ne pensate della coppia:
ZERENA. (Zayn + Serena 'il mio nome)


mlmlmlmlmlmlm... vabbè! :'D
Siate oneste. °-°

Volevo chiedervi un'uuultima cosa, chi di voi andrà al concerto a Verona o a Milano?
io non ci andrò, porca merda.
Sono del sud, e non ho avuto manco il tempo per convincere i miei genitori,
i biglietti ormai erano finiti tutti,
quindi mi sono arresa.
Ma spero presto mi ricapiti un'altra occasione... davvero non ne posso più!
Quindi, se volete, in una recensione scrivetemi che ne pensate dell'idea
di pubblicare il capitolo di Natale nel giorno di Natale,
così come quello di capodanno.
Poi, mi dite che ne pensate della
coppia "Zerena" lol
successivamente, mi dite se andrete al concerto, e se andrete, a quale!
E PER ULTIMOOO mi dite che ve ne pare di questo capitolo.
Lo so, non è niente di particolare,
ma c'è un solo "Zate-time",
che sono la miglior cosa e che però,
nel prossimo capitolo,
sarà mooooooolto più bello! :')
A prestooooooooo.

 

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Capitolo 35
*** -E' la mia ragazza.- ***


 

 

-E' la mia ragazza.-

35.

 

 

La decisione era già presa.
Quella sera avremmo fatto una festa a casa di Zayn.
Mi riferisco ad una di quelle feste con tanto di musica, alcolici a non finire, e quelle feste a me mettevano addosso un fascio di insicurezza che non avrei eliminato facilmente. A meno che non mi sarei scolata cinque litri di vodka ad inizio serata.
-Come farai ad avvisare un bel pò di gente?- gli chiesi mentre continuavo a spiare le vetrine dei negozi a cui passavamo di fronte.
-Una festa a casa mia se la sognano la notte, e per quelle rare volte che la faccio, sono capaci di mettere i manifesti, e magari scappare di casa pur di venirci.-
Subito dopo si portò il telefono all'orecchio e chiamò qualcuno.
-Aurora?-
Oh, Aurora, che nome angelico.
-Sì, sono io, Zayn.- continuò Zayn con voce sensuale e profonda.
Con chi cavolo stava parlando? Megan Fox?
-Senti, non è che potresti farmi un piccolo favore?-
Se continui a parlare così, la farai schiattare direttamente a terra.
-Stasera vorrei organizzare una festa, non è che potresti organizzare tu? ... Grazie mille Aurora, sei sempre così meravigliosa. Ci vediamo più tardi. Un bacio.-
La voce sensuale, il favore accettato, e il bacio pure?
Questo ragazzo è da rinchiudere in un manicomio.
Dopo aver concluso la chiamata, Zayn continuò a lanciarmi occhiate, con un soddisfatto sorriso sotto i baffi. Si morse il labbro inferiore e finalmente si decise ad aprir bocca: -Non ti interessa sapere chi era?-
-No, non mi interessa.-
E invece muoio dalla voglia di saperlo.
-Stai morendo dalla voglia di saperlo.-
Mi conosce troppo bene.
-Si vede che non mi conosci affatto.-
-Ne sei sicura?- osò divertito.
Mi girai dall'altro lato impedendogli di guardarmi in faccia.
-Aurora è la mia domestica.-
Che emerita figura di merda.
Pensare che mi stavo già preparando a scoppiare in un pianto isterico.
-Ti sei scopato anche la domestica di casa tua?- gli chiesi girandomi di scatto verso lui e aggrottai la fronte.
-Già... L'anno scorso. Appena i miei genitori l'assumero.-
Scuotei la testa e tornai a guardare le infinite vetrine che si presentavano davanti ai miei occhi per ogni passo che facevo.
-Anche noi due abbiamo scopato. Ricordi?!-
-Non è divertente.- mi sedetti su una panchina e non lo guardai in faccia neanche un secondo.
Diventava terribilmente insopportabile quando faceva così.
Fosse stato per me, l'avrei preso a calci nel sedere anche in quel preciso istante.
-E invece lo è.- venne a sedersi vicino a me. -Ricordi quando continuavi a dirmi che non saresti mai venuta a letto con me?-
-Se l'ho fatto, era per una ragione.-
Mi alzai.
Odiavo quando non capiva, o peggio ancora, quando fingeva di non capire.
Non sapevo esattamente cosa avevo intenzione di fare, ma sicuramente non volevo stare con lui in quel momento.
Mi irritava, e mi stava facendo sentire umiliata.
Pensa un pò, non mi aveva neanche raggiunto per provare a scusarsi. Non pretendevo mi rincorresse come un cagnolino, ma almeno che mi dicesse qualcosa.
Ma a chi vogliamo prendere in giro... da sola non sarei neanche entrata in un bar.
Eravamo in pieno centro. Potevo trovarmi un maniaco addosso anche solo facendo un altro passo.
Mi girai, e tornai indietro.
Raggiunsi di nuovo la panchina dove c'era ancora seduto Zayn.
Mi guardò, come se fosse sicuro del fatto che sarei tornata.
-Puoi portarmi a casa?-
Non lo guardai in faccia. Anzi, sembrava che stessi parlando piú con il cestino poco distante dalla panchina,che con lui.
Afferrò il mio braccio e mi fece sedere di nuovo vicino a lui.
Quanto desideravo che lo facesse.
-Lo andiamo a comprare questo vestito o no?-
Abbassai lo sguardo e restai in silenzio.
Continuava a fissarmi.
-Vuoi che ti prenda in braccio?-
Non dissi niente ancora.
-Vuoi che te lo vada a comprare io?-
Silenzio.
-Mi dici cosa vuoi?-
Continuavo a guardare a terra. Non so per quanto tempo avrei tenuto bocca chiusa.
Lui mi prese il viso con la sua mano grande e con rapidità portò le sue labbra sulle mie.
Quello che poteva sembrare un semplice bacio a stampo, in poco tempo potè rivelarsi un vero e proprio bacio.


La festa era incominciata da un pezzo ormai. C'era gente a non finire, e Zayn non si era staccato da me neanche per un solo secondo. Diceva che c'erano troppi ragazzi più grandi di me, e che sarebbe bastato un bicchierino in più che mi sarei scolata, e senza neanche rendermene conto mi sarei trovata nel bagno di casa sua a fare sesso con uno sconosciuto, credendo fosse lui, Zayn.
Mi stavo divertendo da morire. Sarà stato forse l'effetto degli alcolici.
Io e Zayn continuavamo a baciarci in continuazione, ed io potevo immaginare le mie labbra ormai rosse e gonfie.
Ogni tanto immaginavo mio padre che entrava in quella casa e mi veniva a prendere. A quel punto non mi avrebbe mandato di nuovo in Italia, bensí mi avrebbe chiuso direttamente in un ergastolo.
Per non parlare del vestito che avevo comprato poi e che stavo indossando. Troppo corto per i miei gusti, ma normalissimo per Zayn e tutte le altre ragazze della mia età.
Era nero con un enorme scollatura sulla schiena, e le maniche erano lunghe e fatte di pizzo.
-Zayn... devo andare in bagno.- dissi con la voce che mi ballava quasi.
-Ti accompagno.-
Ci allontanammo dall'ammasso di folla e continuavo ad avere le mie dita intrecciate alle sue.
Mi presi un altro bicchiere contenente un liquido bianco terribilmente forte.
Il mio stomaco sembrava essersi bruciato.
Ormai ero ubriaca fradicia.
Non ci capivo più niente.



Zayn's POV:
Avevo il terrore persino di lasciarla andare da sola al bagno.
Non voglio dare assolutamente l'impressione del ragazzo super geloso, che appunto non lascia andare neanche la sua ragazza al bagno, ma c'erano facce che mi mettevano una terribile ansia addosso.
Avevo bevuto pochissimo proprio per potermi permettere di non fare cazzate (io per primo) e di tenere sott'occhio Kate.
-Amico, quella è la tua ragazza?-
Joe Lewis.
Emerito ex mio compagno di classe morto e stramorto.
-Già. E' la mia ragazza.- scandii per bene la parola 'mia' in modo forse un pò protettivo.
-E Daisy? Non era lei la tua preferita?-
-Con lei non si tratta solo di scopate.- dissi sicuro.
-Quella figacciona figlia di una buona madre, ti fa il servizio completo?- sgranò gli occhi e per poco non gettò all'aria il drink che aveva in mano.
-Ma no, cazzo dici.-
-...non ci credo. Quella ti piace davvero!?- mi guardò con un'aria da imbecille, e mi venne quasi la voglia di ammassacrarlo di botte.
-Quella ha un nome. Kate Stewart.- bevvi un altro bicchiere di gin lemon.
Flo RIda di Wild Ones ft. Sia stava per spaccarmi i timpani. Ma nonostante tutto mi piaceva.
Il sapore dell'alcol in bocca, con tutto quel rumore, mi rilassava.
Era sempre stata una delle mie sensazioni preferite.
-Tienitela stretta.- Joe mi diede una pacca sulla spalla, e si allontanò.
Me la tengo stretta sì.
Guardai la porta del bagno, ma ancora non era uscita.
Si avvicinò a me Daisy.
Maledetto me che l'ho invitata.
Mi mise subito le mani al collo e incominciò a fare movimenti sensuali vicino a me.
-Daisy, non me ne frega un cazzo che sei una ragazza, se non ti togli dai coglioni ti prendo a cazzotti.-
La tolsi immediatamente.
Va bene. forse avevo esagerato, ma era talmente ubriaca che domani se ne sarebbe dimenticata.
Non ci pensai due volte ed entrai nel bagno delle donne.
Incominciai a pensare che l'avrei trovata addormentata con la testa vicino al water.
Spalancai una porta.
Prima figura di merda.
C'era un tizio con una tizia che facevano le loro cose.
Fortuna che non se ne accorsero neanche.
Spalancai l'altra porta.
Seconda figura di merda.
C'era una ragazza che stava vomitando, e appena mi vide entrare, alzò le sopracciglia credendosi sensuale.
No, non lo era affatto.
Terza ed ultima porta.
Nessuna figura di merda.
Non c'è nessuno.
Dio santo, tutta colpa di quel coglione che mi ha fatto distrarre.
Uscii velocemente e cercai di trovarla tra la folla.
Là in mezzo non c'era sicuramente.
Corsi al piano di sopra.
Giuro che se l'avrei beccata a scopare con qualcuno in camera mia, avrei probabilmente commesso degli omicidi.
Aprii la porta ed era totalmente buia.
Non l'avevo lasciata in quello stato, il balcone doveva essere aperto, e quindi doveva starci almeno un filo di luce proveniente dai fari dall'esterno.
Accesi la luce.
Kate era lì per terra con le spalle al muro
Ebbi una fitta dritta nello stomaco.
Mi avvicinai a lei.
Non dormiva.
Non so cosa cazzo faceva.
Aveva gli occhi chiusi ed era immobile.
No, non ero morta.
Sentivo il suo battito del cuore dalle vene, seppur lento... molto lento.
La presi in braccio e la distesi sul letto.
Appena la girai, feci caso ad una puntura sul suo braccio.
Attorno la sua pelle era totalmente rossa e violacea.


Merda.


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

MERDA, MERDA, MERDA, MERDA, MERDAAAAAAAAAAA.
CHE CAZZO LE HANNO FATTTTTTTTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO?
?????????????????????????????????????
io lo so.
mmmmmuahahahahahaaaahaaahhhhah.

no, okay, vi voglio bene pure io.

mmmah, che capitolo intenso. lol
dovevo scrivere una cosa e ne ho scritto un'altra.
meglio così,llllooooool.

vi piaaaaaaaaaaaaaaaaaace? si o nooooooooo?
:'cccc
fatemelo sapeeere. plz.


p.s. DOVEVO FARLO NEGLI SCORSI CAPITOLIII,
MA L'AVEVO DIMENTICATOO QUINDI LO FACCIO ADESSSOOO.
vorrei ringraziaaare "Elisa_Malik" che un mesetto fà,
segnalò la mia storia all'amministrazione per metterla
tra le storie scelte dal sito. kjgtgdjhg
GRAAAZIE MILLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.


p.s.2(lol): questo capitooolo, è dedicato ad IRENE CIOFFI, (si,
ti ho sputtanata.)
che domaaani, è il suo compleannoooooo.
TANTI AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
HAHAHAHAHAHAH si,l'ho fatto per portarti sfiga.
lol. tvb
.


tvb.
oddio.
io amo tvb.
tvb.
ragazze vvb.
HAHAHAHAHAHAHAH basta.

E' TUTTOOO.
CIAO, CIAO, CIAO, CIAO, CIAO, CIAO, CIAO PRINCIPPPESEEEEEE.


p.s.3: tutto coloraaatooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.





ricoveratemi.

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Capitolo 36
*** -...Kate non me la deve toccare nessuno.- ***


 

 

-...Kate non me la deve toccare nessuno.-

36.

 

 

 


La musica nonostante dal piano di sotto, mi arrivava all'orecchio e incominciava ad infastidirmi.
Kate era su quel letto ed aveva perso completamente i sensi.
Non sapevo che cazzo fare.
Quella puntura poi, solo ad una cosa mi faceva pensare.
La pelle attorno era terribilmente violacea.
Presi il telefono e chiamai immediatamente mio padre. E' pur sempre un dottore, sicuramente ne saprà più di me.
-Papà, sono Zayn!-
-Zayn, dimmi tutto.-
-Senti... sono con la mia ragazza...-
-Si?!-
-Ho fatto una festa quì stasera, non so che cazzo le hanno fatto, l'ho messa sul letto, l'ho trovata completamente senza sensi.-
-Ci sono ferite sul corpo?-
-C'è la puntura di una siringa...-
-Zayn ti ho sempre detto che prima di fare feste di quel genere devi stare attento alla gente che fai venire!-
-Non farmi la ramanzina del cazzo, non è il momento... Attorno alla puntura la pelle è rossa e viola.-
-E' ovvio. Le hanno iniettato qualche droga con un siringa.-
-Merda. Lo sapevo.- mi passai una mano tra i capelli e mi girai a guardare Kate.
-Domani potrò controllarla io, ma adesso non posso dirti cosa le hanno iniettato. Se è eroina potrebbe essere molto pericolosa. Da quando mi stai dicendo, quello sembra. E può portare a severe conseguenze come epatiti B e C, AIDS e chissà qualti altri virus.-
-Se domani dovesse arrivarti qualche lettera, sarà chissà quale famiglia che vuole denunciarmi per aver ucciso i propri figli.-
-Non fare cazzate e stai calmo. La tua ragazza ha mai fatto altre iniezioni prima d'ora?-
-Chi? Kate? Le manca solo il crocifisso al collo e potrebbero portarla in un convento, figuriamoci se và a drogarsi.- sorrisi senza neanche accorgermene.
-Metà pericolo è scampato.-
-Papà... ma adesso, Kate... che cazzo fa?-
-Sei un'idiota, Zayn. Ha perso i sensi e probabilmente adesso starà già dormendo. Tra non molto si sveglierà. Se vuoi portarla in ospedale, fai il mio nome e le faranno subito dei controlli, ma sarà tempo perso, ti metteranno talmente di quelle cretinate in testa che ti faranno spaventare a morte. Domani pomeriggio per le quattro portala a casa e la controllerò io. Se dovete andare a scuola, andate. Se dovete uscire, uscite. L'importante è che non la lasci da sola almeno per le prossime 24 ore. Potrebbe riportare reazioni pericolose e ha bisogno di qualcuno che stia insieme a lei.-
-Dormirà da me stanotte.-
-Coprile la puntura e non farla prendere infezione.-
-Cazzo ne so io adesso come faccio a non farle prendere infezione.-
-Tu in questo momento non mi stai proprio ascoltando, stai pensando a come massacrare il "colpevole".-
-Qual'è la password per le registrazioni fatte dalle telecamere in casa?-
-Zayn ti ho detto di smetterla di fare l'imbecille.-
-Imbecille è colui che le ha iniettato quella merda nelle vene.-
-Controlleremo domani. Stasera calmati e vattene a dormire. Ricorda ciò che ti ho detto, anche se per come parli... mi rendo conto delle tue condizioni. Chissà quanto avrai bevuto. Vattene a dormire. Senza cacciare nessuno. Chiamo io le domestiche e li mando via. Questa volta ti è stata di lezione.-
-Non ho bevuto quasi un cazzo proprio per tenerla d'occhio, c'era brutta gentaglia in giro. E' andata in bagno, mi sono messo a parlare con un tizio per cinque minuti e non l'ho trovata più. Ti sembra una cosa normale?-
-Non sono un investigatore e queste cose non so dirtele. Ma devi calmarti, perchè sei capace di scendere giù con un'ascetta in mano e minacciare uno per uno.-
-Sì, ne sono capace. Kate non me la deve toccare nessuno. Hanno esagerato di grosso.-
-Vuoi fare il fighetto come sempre ma in realtà ti stai cagando in mano.-
-Sì, mi sto cagando in mano, e lo ammetto. E' pur sempre la mia ragazza, sono geloso da far schifo, adesso me la ritrovo con dell'eroina nelle vene, cosa credi che faccia? Che me ne torni giù a ballare?-
-Non ho mai detto una cosa del genere. Adesso vattene a dormire e fai ciò che ti ho detto. Buonanotte Zayn.-
-Torna il prima posibile.-
Staccai la chiamata.
Erano le due passate di notte, e quando scesi al piano di sotto c'erano soltanto altre poche persone.
Annunciai la fine della festa, e se ne andarono.
Finalmente staccarono la musica, che sembrò darmi una sensazione di sollievo.
C'era pace finalmente.
Anzi, più che altro, c'era un silenzio pesante.
Corsi al piano di sopra e Kate non si era mossa di un millimetro.
Non potevo credere che qualcuno si era davvero permesso di farle una cosa del genere.
Alla mia ragazza.
In casa mia.
Oh no... non l'avrebbero passata liscia.
Mi spogliai velocemente restando in boxer, e spogliai anche Kate.
Feci come mi aveva detto mio padre, attorcigliai una garza al suo braccio con un pò di acqua ossigenata.
Niente di più.
La lasciai in reggiseno e slip.
Era terribilmente bella, ma per quella sera avrei dovuto trattenermi.
Spensi la luce, e solo allora mi resi conto del forte rumore della pioggia che sbatteva sull'asfalto.
Ormai pioveva talmente tanto a Londra, che a volte non me ne accorgevo neanche.

-Zayn...-
Stavo sognando la sua voce?
-Zayn...-
No, non la stavo sognando.
-Kate, buon giorno.-
-E' notte fonda, idiota.- sorrise ancora ad occhi chiusi. Aveva la voce pastosa e debole.
-Mi fa un male cane il braccio, Zayn.- continuò.
-Non pensarci. Tra un paio di ore ti passerà.-
-Cosa mi avete fatto?- aveva gli occhi chiusi e non ne voleva sapere di aprirli.
-Niente, Kate, niente.-
-Zayn...-
-Qualche idiota ti ha drogato. Domani ti visiterà mio padre. Adesso dormi.-
Restò in silenzio, e poco dopo sentii la sua mano intrecciarsi alla mia.
Fosse per me l'avrei amata per tutta la vita.


Kate's POV:
La mattinata peggiore di tutta la mia vita.
Non mi capitò mai fino a quel giorno di svegliarmi così stonata, così imbambolata, e con lo stomaco che non ne voleva sapere di calmarsi.
Se avessi soltanto girato la testa di un centimetro, probabilmente avrei vomitato anima e corpo.
Zayn non c'era nel letto.
Poco mattutino il ragazzo...
Immaginai con la mia testa di andare in bagno e vomitare tutto, ma in realtà, ero ancora paralizzata nel letto.
Respirai profondamente e mi decisi ad alzarmi dal letto e di corsa raggiungere il bagno.
Mi meritavo un Premio Nobel.
Ero riuscita a correre dalla camera da letto e ad arrivare nel bagno con il tempo record di due minuti al massimo.
Chinai la testa e appoggiai le mani al vaso.
Non voglio pensare al resto.
La porta si spalancò lentamente, e spuntò Zayn in perfetta forma, con un fisico da far morire disidratata qualsiasi ragazza di questo pianeta e come unico indumento aveva i boxer con la scritta "Madre de putua".
Idiota io che vado a guardargli i boxer.
Mi sentii improvvisamente meglio.
-Un bicchierino, un altro bicchierino, un terzo bicchierino, buttiamo anche il quarto bicchierino, facciamo anche il quinto bicchierino? oh sì, perchè no, ma dai anche il sesto bicchierino, il settimo bicchierino non può mancare, l'ottavo bicchierino è importante...- si appoggiò allo stipite della porta, e con le dita delle mani continuava a numerare i 'bicchierini'.
-Zayn vattene.-
Ero imbarazzata da morire.
-Credi mi faccia schifo vederti rimettere?-
-Come minimo...-
Il mal di stomaco era passato, così scaricai, e andai vicino al lavandino a sciacquarmi la faccia e le mani. Stranamente c'era ancora il mio spazzolino, che avevo lasciato a casa di Zayn chissà quanto tempo prima.
-Ti aspetto giù!- Zayn si allontanò, e io continuai a finire di lavarmi i denti.
Improvvisamente notai sul mio braccio un orribile livido di una puntura violacea e rossa.
Tirai un urlo stridulo dalla paura, e dopo poco tempo Zayn ritornò, come se stesse aspettando dietro la porta.
-Zayn che cazzo è questo?-
-Questo cosa?-
-Questo Zayn, questo!- continuai a fissare la ferita che mi spaventava a morte.
-Non so di cosa stai parlando.-
-Smettila, cavolo! Che caspita mi hai fatto?- mi girai verso di lui, con le mani che mi tremavano.
-E' tutta colpa dell'Ape Maia...-
-Non fare l'imbecille, non ho voglia di scherzare, cosa cavolo è questo? Che mi hai fatto?-
-Io non ti ho fatto un emerito cazzo.-
Gettai lo sguardo di nuovo sulla ferita e senza neanche rendermene conto mi si inumidirono gli occhi.
-Ho bisogno di un dottore, subito... mi fa un male cane...- uscii dal bagno sorpassandolo, sempre con il braccio teso.
-Kate, tu non vai da nessuna parte...- lentamente mi raggiunse.
-Mi fa male, Zayn. Non rompere i coglioni.-
-Lasciami parlare!.-
-MI FA MALE. Smettila di fare come se non fosse niente!- mi lamentai con voce alta.
Nonostante fossi terribilmente spaventata, ammetto di aver esagerato un pò.
-Dio Santo ti vuoi stare un secondo zitta?- mi prese per le spalle e mi paralizzai davanti a lui.
Rimasi in silenzio, e lui riaprì bocca: -Chissà qual'essere vivente di questo pianeta dimenticato da Cristo in cielo, ieri sera con una siringa ti ha drogato. Non so che cazzo hai nelle vene in questo momento, quindi non chiedermelo. Mio padre sarà di ritorno alle quattro e ti visiterà lui. VA BENE?-
Stupida.
Idiota.
Imbecille.
Cretina.
Cogliona.
Chiunque avrebbe dovuto buttarmi sotto un treno.
Zayn per primo.
-Non ricordi niente di ieri sera? Dopo che tu sia andata in bagno?-
-No. Niente.-


Mi ritrovai dopo pochi minuti in bagno, lentamente con una garza coprii la ferita.
Ripensavo ogni fottuto secondo a come mi ero comportata con Zayn, e al mio modo infantile di prendere sempre in mano la situazione.
Non ragionavo mai.
Prendevo sempre ad incazzarmi, agitarmi, andare fuori di testa e mettermi in continuazione nei guai.
Zayn mi raggiunse.
Sbattei in continuazione le ciglia per evitare di piangere, sopratutto in sua presenza.
-Ti fa ancora male?-
-No...- rimasi immobile, e non provai neanche a girarmi per guardarlo.
-Posso vedere?- si avvicinò a me, e da dietro mi prese il braccio.
-L'ho bendato...-
-Hai fatto bene.-
Silenzio.
-Che ti prende?- mi chiese.
-Niente.-
-Avanti, spara.- andò a sedersi su un cestino chiuso, che era molto più alto di quelli normali che vengono usati in bagno.
Mi prese per le mani delicatamente, e mi fece sedere sulle sue gambe.
Stronzo quando vuole, e poi improvvisamente diventava il ragazzo più dolce del mondo.
Ed io lo amavo da morire sempre di più.
-E' per ciò che ti hanno fatto ieri sera?-
-Anche!-
-Appena torneranno i miei genitori controlleremo le telecamere, sono presenti dappertutto, e sicuramente troveremo il coglione che ha fatto una cosa del genere.-


-Vorrai denunciarli?- mi chiese il padre di Zayn mentre proseguivamo per il corridoio.
Mi aveva visitato, mi aveva medicato il braccio, e si era preso cura di me come se fossi sua figlia.
I genitori di Zayn erano delle persone indescrivibili. Gentili e disponibili con chiunque.
-Non lo so. Non ho la minima idea di chi possa essere stato.-
-Adesso lo scopriremo subito.-
-Denunciarlo? Scherziamo? Minimo gli spezzo le gambe, indipendentemente se sia femmina o maschio. Non me ne frega. -
Entrammo nella stanza, e subito Zayn si mise a computer.
-Suscettibile come al solito.- ribattè Yaser, il padre di Zayn.
Passarono un paio di minuti, Zayn e suo padre continuavano a digitare codici e ad aprire programmi, quando finalmente, una volta digitata l'ora e la data interessata, apparì un video.
Era molto chiaro, e tutti i dettagli erano molto evidenti.
Dopo aver assistito ad una decina di vomiti e alle 'porcherie' che alcune coppie andavano a fare nel bagno, finalmente arrivò il fatidico momento.
Ero lì.
Ero appena entrata nel bagno.
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Cosa sono io?
Un imbecille.
Cosa mi merito io?
Ceffoni a volontà.

llllllllllllllllalalala.
SORRATEMI,SORRATEMI,SORRATEMI,PLZ,
SSSSSOOORRY.
VOLEVO METTERE UN CAPITOLO MOZZAFIATO, 
CHE VI AVREBBE FATTO RESTARE COL CUORE IN GOLA PER TUTTO IL TEMPO,
E INVECE?
metto una tale merda.
NELLO SCORSO CAPITOLO 30 RECENSIONI, CAAAAZZO, 
30 RECENSIONI!E
E IO? E io mi presento così.
SCUSSAAAAATTEEEEMMMMIIIII. cwc
Il prossimo sarà molto,molto,molto meglio. okaaay? owo
lol, grazie infinite per le recensioni, davvero, sono tantiiisssimeeee,cazzoculo.
VI AVVISO CHE QUESSTO NON L'HO RILETTO,SPERO NON CI SIANO ERROORI. cwc

aaanyway, vi lascio il mio profilo (una specie di fake) dove potete aggiungermi,
io vi accetterò TUTTE,
e lì potrete chiedermi quando volete, sui capitoli. c:
http://www.facebook.com/ue.malikazzitua?ref=ts&fref=ts
vi aspetto 
nuuumerossssssiiissssssiime.lol

ALLA PRROOOOOSSSSSSIIIIMAAAA.

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Capitolo 37
*** -Nient'altro che sola.- ***


 

 

-Nient'altro che sola.-

37.

 

 

Mi osservavo curiosa.
Avevo paura.
Paura di ciò che avrei visto.
Jonathan era lì.
Ed io ero appena entrata nel bagno.
-Vi lascio soli.- il padre di Zayn uscì e ci lasciò da soli, entrambi in preda all'ansia e al panico.
Zayn irrigidì la mascella e chiuse entrambi le mani in un pugno appena mi vide mentre mi avvicinavo a Jonathan.
La siringa ce l'aveva lui in mano.
C'erano un paio di ragazzi e ragazze con lui, tra cui anche io.
Le voci erano incomprensibili per via della forte musica che rimbombava dappertutto.
Gesticolavo con le mani, e io e Zayn non impiegammo molto ad afferrare il concetto.
Stavo chiedendo a Jonathan di drogarmi.
Era chiaro che Jonathan protestò numerose volte, ma io opposi resistenza fin quando poi conficcai l'ago tra le vene con forza.
Qualcosa dentro di me sembro stringersi da una morsa, e le lacrime immediatamente presero a pungermi le pupille.
Zayn aveva fermato il video.
Appoggiò i gomiti sul tavolo e disperato appoggiò la testa su di essi.
-Che cazzo ti è passato per la testa? Sei percaso impazzita?- si alzò furioso dalla sedia e mi spaventai talmente tanto che indietreggiai: -Cosa dovrei fare adesso? Spezzarti le gambe?-
Ero immobile.
Non avevo il coraggio di dire una sola parola.
Le urla di Zayn le stavano udendo sicuramente il resto della famiglia, visto il suo tono di voce.
-Non potevo mai immaginare di essere arrivata al punto di fare una cosa del genere...- andai sulle difensive, ma per ogni parola che dicevo mi sentivo sempre più piccola ed insignificante.
-L'hai fatto, Kate, cazzo! Sai quante persone si sono passate quella lurida siringa? Sai che significa questo, eh?-
-Adesso basta. Voglio andarmene.- mi girai per aprire la porta ed uscirmene il prima possibile, cosicchè potessi andarmene in camera mia a piangere e a farmi bruciare dall'umiliazione e dal dolore che sentivo in quel momento.
E invece no.
Zayn con la stessa violenza di prima richiuse la porta gettandomi quasi con la schiena al muro: -No, tu adesso invece mi ascolti.-
-Che cazzo vuoi farmi adesso? Tenermi chiusa e castigarmi per aver fatto una cazzata? Lo so cos'ho fatto, non devi certo spiegarmelo tu.-
-Tu invece non capisci che hai rischiato e cosa probabilmente stai rischiando.- mi teneva il braccio con forza tanto stretto da farmi persino male.
-Cosa, Zayn, cosa? Ho una malattia? Moriró? Bene, andrò a fare visita a casa di Gesù Cristo.- provai a liberarmi di nuovo, ma fu completamente inutile.
-Lo sai la mia voglia di prenderti a schiaffi quanto è elevata in questo momento?-
-Ma vaffanculo Zayn, vaffanculo. Non sono la tua bambolina con cui puoi giocarci quanto ti pare, prima fai il ragazzo dolce e poi diventi terribilmente stronzo come al solito. E la vuoi sapere una cosa? Anche io ho voglia di prenderti a schiaffi e posso farlo, mentre tu no...- gli fiondai un pesante schiaffo sulla guancia destra. -...Ecco, vedi?-
Continuavo a piangere ininterrottamente.
Non so cosa avrebbero pensato i genitori di Zayn sul mio conto.
-Tiramene un altro, avanti.- disse a denti stretti.
Ero agitata, ansiosa, ma sopratutto arrabbiata. Un mix di emozioni si contorcevano dentro di me, ed erano talmente forti che quasi non le reggevo più.
-Ho detto che devi tirarmene un altro!- urlò ancora più forte.
Lo fissai negli occhi, e senza riuscir a dare alcun stimolo al mio corpo, lo lasciai fare.
Gettai le mani sul suo collo, baciandogli le labbra, come se fossero la cosa piú bella del mondo. Eravamo entrambi carichi di rabbia che con quel bacio stavamo cercando di sfogare.
Mi strinse le braccia ai fianchi e mi portò sul divanoletto che si trovava in quella stanza, dove poi lui si posizionò su di me. Per non darmi peso, si sorresse con le braccia sul materazzo mentre continuavamo a baciarci con foga.
Lo desideravo come non mai, ma tutti e due sapevamo che non potevamo assolutamente spingerci oltre. Fece passare la sua mano sotto la maglietta portandola dietro la mia schiena su cui immediatamente si formarono numerosi brividi.
Non ragionavo, non sapevo chi si fosse appropriato completamente del mio corpo in quel momento.
Spinsi con rapidità Zayn, staccandomi da lui. Corsi vicino alla porta per cercare di uscire, ma subito lui si fiondò su di me.
Sbattei con la testa contro la porta.
Ricominciò a baciarmi.
Non mi stava facendo del male. Bensì ero io stessa a farmi del male.
Male non fisico, un male doloroso dentro, che mi frantumava i polmoni e lo stomaco.
Il cuore mi batteva talmente forte da quasi spezzarmi il fiato.
Lo afferrai per le spalle, stringendolo forte, e poi lo spinsi di nuovo, staccandomi dalle sue labbra.
Uscii dalla stanza, e scesi le scale.
-E' stato un piacere, a presto!- salutai i genitori di Zayn
-Fermati!- urlò Zayn. -Dove cazzo vuoi andare da sola? Ti accompagno io.-
Mise la sua mano sopra la mia, che era appoggiata alla maniglia della porta, ma mi irriggidii impedendogli di aprirla.
-Togliti.- con l'altra mano cercai di togliergli il braccio, nonostante fosse stato completamente inutile.
-Zayn... adesso basta.- la madre si alzò dalla poltrona, seguita dal padre.
-Tu non intrometterti.- Zayn prese le chiavi e aprì la porta.
La madre ci raggiunse e gli sfilò le chiavi dalla mano: -Io mi intrometto e come. Adesso accompagno io Kate, e tu resti quì. Vedi di darti una calmata.-
Lanciai un'ultima occhiata a Zayn, e dopo lui se ne andò, ed io e Trisha ci avviammo verso la macchina.
Le spiegai la strada, e per i successivi 10 minuti, non ci rivolgemmo una sola parola.
Fu soltanto la musica della radio a riempire quei pesanti silenzi-
Ma nonostante tutto, fu meglio così.
Avevo una confusione inimmaginabile nella testa, e non sapevo cosa dire.
Infatti fu lei la prima ad aprir bocca: -Ci tiene a te...-
Mi girai a guardarla improvvisamente, e lei si girò verso di me per un secondo con un sorriso stampato sul viso.
Era una donna davvero meravigliosa.
-Non prendertela con lui, è fatto così da sempre. E' fin troppo geloso. Pensa che una volta minacciò il fidanzato di sua sorella dicendogli che se l'avrebbe lasciata, gli avrebbe spaccato il muso.-
-E com'è finita?- chiesi curiosa.
-Detto fatto. Si presentò lì, e gli stampò un bel cazzotto in faccia.-
Mi misi a ridere e quasi mi scesero le lacrime per l'emozione.
Era un momento delicato, almeno per me.
Sarei stata in grado di scoppiare a piangere da un momento all'altro.
Avevo bisogno di qualcuno.
Un incurabile e disperato bisogno della presenza di qualcuno al mio fianco.
Ero maledettamente sola.


La mattina precedente cercai di ritardare il più possibile a scuola, per evitare di restare come un imbecille sola nell'atrio.
Avrei potuto tranquillamente stare con Denise, ma non riuscivo a trovare il coraggio.... a meno che non l'avesse fatto lei per prima.
Arrivai giusto in tempo, quando la campanella era appena suonata.
Corsi nel mio armadietto, infilandoci quasi la testa dentro, per cercare di passare inosservata.
Sentii la voce di Zayn.
Mi sembrò che tutte le altre si fossero ammutolite, e la sua le copriva tutte.
Non si accorse di me.
Sospirai, e mi avviai davanti la classe, quando tutti erano già dentro.
Ma appena mi trovai davanti la porta, mi ricordai che il mio compagno di banco, era comunque Zayn.
Entrai silenziosa, e nessuno era al proprio posto, dato che il professore di tecnica ancora non era arrivato, e sicuramente avrebbe ritardato come il suo solito.
Peggio di così?
Zayn era seduto su un banco e attorno a lui c'erano un altro paio di ragazzi, tra cui anche l'immancabile Daisy & co.
Io feci tanto per provare ad entrare il più silenziosamente possibile, e invece poi mi ritrovai tutti i loro sguardi fiondati su di me.
Zayn compreso.
Mi finsi indifferente ed andai a sedermi nel mio posto, dove vicino c'era già lo zaino di Zayn.
Ritornarono a parlare, ed io mi guardai intorno imbarazzata come non mai.
Sentivo che sarei esplosa a momenti.
Ci mancava solo che io mi mettessi a pregare che qualcuno si ricordasse di me, e che dentro quell'aula c'ero anche io.
Che scuola di merda.
I primi giorni sei la preferita di tutto l'istituto, e poi, lascia passare un paio di giorni, e preferirai buttarti da un precepizio.
Incominciai a farmi domande sul perchè io fossi rimasta ancora a Londra. Non era così che le cose dovevano andare. Ed io ero lì solo per Zayn.
Ed era la cazzata più grande che io avessi mai potuto fare.
Non potevo dipendere da lui, che era il mio wa contrario
Uscii dalla classe esausta, e stavolta davvero non se ne accorse nessuno.
Corsi lungo il corridoio, incrociando anche il professore di tecnica che mi guardò spaventato: -Signorina, tutto bene?-
Entrai nel bagno e appoggiai le mani sul lavandino, incominciando a piangere.
Alzavo lo sguardo e osservavo la mia figura nello specchio che sembrava diventare ogni secondo sempre più orribile.
Ero io ad essermi causata tutto.
Ogni singola cosa, dalla peggiore alla migliore.
Un incosciente avrebbe fatto le cose che io avevo realmente fatto dal momento in cui misi piede in quella città.
Sola.
Nient'altro che sola.
La porta del bagno si aprì, ed entrò l'ultima persona che avrei voluto vedere: Daisy.
Fortunatamente era sola.
-Te la fai facile la vita, eh?- mi chiese a braccia incrociate.
Avevo persino paura che cacciasse un cortellino e me lo penetrasse nella gola. Da lei me lo sarei aspettato.
La guardai senza capire ciò che volesse dire.
-Vieni quì, e piangi. E' facile?- sorrideva compiaciuta delle sue parole.
-Cosa cavolo hai contro di me, si può sapere?- le chiesi con il groppo in gola che si faceva sempre pù grande.
-Lo vedi? Sei così stupida e ingenua...- si fece più vicina.
-Non sono io ad essere stupida e ingenua, sei tu a giudicarmi senza che io ti abbia mai fatto qualcosa. Mi tratti come se io ti abbia rubato la cosa più bella del mondo.-
La sua espressione diventò improvvisamente seria: -Tu non ne hai neanche idea del male che mi hai fatto dal momento in cui sei entrata in questa scuola. Non lo immagini neanche. Sei troppo impegnata a tenerti il tuo fidanzatino stretto stretto. E se qualcuno te lo tocca, cos'è? Una puttana, giusto? Non è così che mi hai identificato? Sì, è così, e io lo so bene. Solo perchè io mi vesto meglio di te sono una puttana, bene, così tu sei quella intelligente qui in mezzo, vero?-
-Voglio solo ricordarti che al campeggio hai provato ad affogarmi, e se non fosse per Zayn probabilmente adesso sarei dentro una tomba!-
-Lo vedi? Non hai provato neanche un secondo a chiederti il perchè. E vuoi sapere la verità? Sì, mi hai rubato la cosa più bella del mondo. Zayn. Sei venuta quì, ti sei finta una suorettina, ma poi si sapeva che ci saresti andata a finire anche tu nel suo letto, come tutte le altre. Lo sai? Come tutte le altre! Sei soltanto una delle tante, fattene una ragione!- mi spinse, e subito continuò: -Non hai mai provato ad immaginare come potessi sentirmi io, nel vederti incollata a Zayn ventiquattro ore su ventiquattro, pensando che fino a qualche mese prima, lui era MIO. Hai capito? Era MIO! Lo amavo e lo amo come non ho mai fatto in vita mia. E tutto questo da quanto? Da anni forse... mentre tu? Dopo un mese te lo sei scopato credendo cosa? Credendo davvero che lui fosse innamorato di te.-
Piangeva.
Le lacrime le cadevano come cascate dagli occhi.
-Guarda, li vedi questi?- si alzò la manica del braccio, e mi mostrò numerose ferite sui suoi polsi, ed un'infinità di cicatrici. -Ci hai mai pensato? Hai mai pensato a come mi sento ogni giorno a vederti insieme a lui? Non hai mai pensato che forse qualcuno potrebbe amarlo più di te, eh? Non ci hai mai pensato? Perchè non provi ad aprire gli occhi e guardare in faccia chi ti circonda?... Il tuo tempo è finito Kate.- si calmò ed uscì dal bagno, restai immobile.
Neanche tre secondi dopo, sentii la voce di Zayn dall'esterno: -Daisy... possiamo parlare un attimo?-
-Sì...- rispose lei.
Mi asciugai gli occhi umidi e uscii dal bagno. Mi diressi in presidenza e chiesi alla preside il permesso di uscire perchè non mi sentivo bene, e finsi che sarei andata dai miei genitori in Italia, e quindi che prima delle vacanze natalizie non sarei più venuta a scuola.
Ritornai a casa e chiusi tutte le finestre e spensi tutte le luci. Era tutto completamente buio.
Con la luce del cellulare proseguii fino a ritrovarmi nel bagno.
Mi sedetti a terra con la schiena contro al muro e piegai le gambe, stringendomi in esse per il freddo.
Fosse per me sarei restata immobile per tutta la vita, fino a morire di fame, o di sete... o peggio ancora: morta di freddo.
Fissavo il vuoto, a volte mi sembrava di essere diventata cieca per quanto intenso e profondo fosse il buio che mi circondava.
In fondo tutto quel nero, si somigliava molto con la mia vita.
Senza nessuno che ti sta intorno, come credi che possa essere la tua vita?
Stavo sprofondando completamente, non ne potevo più.
Pensavo al mio futuro, e vedevo il buio.
Non avevo progetti, non avevo sogni, non avevo una migliore amica, non avevo una famiglia che mi stava vicino, non avevo fratelli o sorelle, non avevo un cane o un gatto, non avevo un amico maschio che mi avrebbe detto sempre la verità, non avevo i soldi per comprarmi da mangiare e vestirmi, non avevo niente.
Sette miliardi di persone ad un passo da me, ed io sola.
L'avrei ripetuta per chissà quante volte ancora quella parola: Sola.


Zayn's POV:
-Quindi... mi capisci?-
-Sì, Zayn.-
-... avanti, non abbatterti. Puoi darti da fare anche con Jonathan.-
-Chi? Jonathan?-
-Sì, Daisy, Jonathan!-
-Non... io... non ci ho mai... Jonathan?-
Mi alzai e le diedi una pacca sulla spalla: -Proprio lui!-
Le feci l'occhiolino ed andai via, ma poi mi fermai: -Daisy!-
Si girò: -Sì?!-
-Lascia stare Kate, perfavore.-
-Proverò a farmela amica.-
Mi sorrise, ed andai via.
La battaglia aveva inizio: trovare Kate.
Ormai Daisy si sarebbe tolta dai coglioni per  un bel pò di tempo. Le avevo spiegato la situazione.
Un pò di paroline dolci sull'amore, ed è fatta.
Conoscendola, probabilmente era già arrivata in Italia pronta a mollare me e tutto il resto.
Incominciai con chiamarla al cellulare, e ovviamente, non mi rispose.
-Signorino, dove crede di andare?-
La preside mi richiamò mentre stavo per uscire dalla scuola.
-E' importante.-
-E tutta questa autonomia? Si crede di stare a casa sua che esce ed entra quando le pare e piace?-
Ruotai gli occhi al cielo disgustato dal suo modo di fare così signorile che mi stava letteralmente sui coglioni.
-Ribadisco, è importante.-
-Kate ha chiesto a me il permesso per uscire.-
-Non c'entra lei.-
-Non si è sentita bene, e non verrà a scuola fino alle vacanze di Natale.-
-E perchè?-
Sospirò.
-Và in Italia dai suoi genitori.-
Detto fatto.
-Ah- mi finsi strafottente, come se ciò che mi avesse detto non mi importasse per niente.
Restai fermo e appoggiai la mano alla porta incrociando le gambe mettendomi a fischiettare.
La preside era ancora immobile che mi fissava.
-Se è per Kate ti lascio andare.-
Continuai a fischiettare per qualche altro secondo, e poi me ne andai fuori.
Faccio arrapare anche la preside.
Raggiunsi subito la moto, e come un matto mi misi a correre per la strada, rischiando due volte di rimanerci secco.
Arrivai a casa di Kate, e le finestre erano completamente sigillate, così come la porta.
Suonai il campanello come se davvero mi aspettassi che lei con un sorrisino contento sul volto mi venisse ad aprire.
Chiamai il suo nome vicino alla porta, sparando un paio di: -So che sei dentro- per incitarla ad uscire.
Niente.
A giudicare dall'aspetto esteriore della casa, sembrava davvero che lei fosse partita.
Sapevo qual'era la sua casa in Italia.
Ricordavo quel giorno perfettamente.
Ogni ventiquattrore, almeno per un secondo, mi veniva a mente quel giorno.



 

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BUOON NATAAALE, IN ALLEGRIIIAAA.
BUUON NATAAALE, IN COMPAGNIAA.
PER I BIIIMBI, PER I GRANDI,
PER LE MAMMEE ED I PAPAAAAA'.
TAAAANTAAA BUONA VOLONTAAAAAAAAAAAA'.
AHAHAHAHHAHAHAH

alla fine, anche se non è un capitolo situato nel giorno di Natale,
l'ho pubblicato il giorno di Natale.
Come al solito la mia idiozia supera ogni limite.
Pardon.

QUEEEEL giorno,
QQQQQQQQQQUUUEEEL stracazz de giorrno,
quale? hihihi
non lo dico.
hihihi
vvb
hihihi

Kaaaate,
chemminchia faai?
Kaaaaaaate?
KAAAAAAAAAATE?

Imbegile, gretina, gogliona, budronoccola.
E se Zayn mo se ne va in Italia mentre la seniorita se ne sta chiusa in casa?
porcos giudas.
cazzi loro.
bella giente,la storia è quasi finiiiiiiiiita.
vi avvviiiiiiiiso.
piangerò il giorno che pubblicherò l'ultimo capitolo.
me lo seeento, che piangerò.
Comunque ho già un'altra idea per un'altra storia.
Anzi, è un'idea che me piage moldo.
Chi di voi la leggerebbe???????????????
nessuno.
hihihi.
basta.
per oggi ho finito.
vi voglio beeeeeeene,buon natalaaaaaaaaaaaaaaaa.

natala.

buona natala.

al femminile è più fFìIgHòO.


DOMANI DEVO ANDARE A CANTAAAAAAAAAAAAAAAAARE,aiuuuutaaaaatemi.

skst,me ne vd.
 


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Capitolo 38
*** "Caro e cornuto paparino." ***


 

 

"Caro e cornuto paparino."

38.

 

 

Zayn's POV:
-Mi serve un biglietto andata per l'Italia il più presto possibile e due per il ritorno.-
-Un attimo che controllo.-
Abbassai istintivamente lo sguardo sul 'balcone' della ragazza, sembrò farci pure caso, ma fece come se niente fosse.
Lì pensai a Kate, a come si sarebbe imbestialita e avrebbe incominciato a dire cose del tipo: "Hai intenzione di metterti a guardare le tette delle altre mentre sei con me?" sarebbe diventata rossa come un pomodoro e magari avrebbe provato anche ad andarsene e ritornare dopo neanche aver superato il cancello.
Mi venne da ridere e abbassai la testa per non farmi vedere.
-Che c'è?- mi chiese la ragazza imbarazzata, credendo stessi sorridendo per lei.
-Eh?- sembrai cadere dalle nuvole e diventai improvvisamente serio.
-Perchè ride?-
-I biglietti?-
-Non ce n'è neanche uno. Mi dispiace.-
-Ma è impazzita? Io devo andare in Italia!-
-Non se la prenda con me, siamo in pieno periodo festivo, l'unico aereo con posti liberi è Londra/Africa-
-Cazzo ci vado a fare in Africa? Coltivare patate? Senta, a me quel biglietto serve, quindi o me lo fá avere, o me lo fà avere.-
-Ma io...-
-O me lo fà avere, o me lo fà avere.- ripetei.
La ragazza si guardò intorno e poi si avvicinò di più a me: -Forse posso fare qualcosa... Lei finga che sua moglie le ha lasciato un bambino e questo adesso ha la leucemia ed ha un urgente bisogno del sangue della madre e lei siccome non ha nessun contatto con sua moglie ha bisogno di andare direttamente da lei. Okay?-
Restai a pensarci qualche minuto: -Okay... -
Le lanciai un'occhiata di intesa che ricambiò.
-E... un'ultima cosa... non è che percaso... due biglietti per New York? Sai com'è... un padre ci tiene al proprio figlio... e un- mi bloccó: -Per quando?-
-Il giorno di Capodanno.-


Alla fine non me la pasai così male, andai a finire nei posti riservati alle Hostess... e che posti. Me ne andai persino in giro a rompere i coglioni alla gente che voleva dormire o farsi le proprie cose.
Arrivai a Piazza Barberini come quel giorno e feci lo stesso percorso raggiuggendo una casa rosa, che fino ad un paio di anni prima era gialla.
Suonai il campanello e al citofono mi finsi il poesdino. Più che postino sembrai un emigrato che di italiano non capisse un cazzo.
Era la voce del padre, e nel sentirla quasi mi tremarono le gambe...
...
sto scherzando, quando sentii la sua voce mi venne voglia di pestarlo di botte nonostante fosse il padre della ragazza che amo.
Una volta arrivato davanti alla porta mi mostrai con un sorrisino tipo quelli da neonato senza denti.
I denti però io ce li avevo.
E che denti!
Bianchi, perfetti, delica... -Tu.-
-Dice a me?- chiesi come un imbecille.
-Cosa sei venuto a fare quì? Cosa le hai fatto?-
-L'ho messa incinta di tre gemelli, un caso eccezionale, no? Mentre era già incinta di uno l'abbiamo fatto senza usare il preservativo ed è rimasta incinta di altri due, quindi sono tre. Non è contento? Se lo è, si rattrista pure perchè le sto per dire una brutta notizia. Adesso ha il tumore al cuore.
I medici presumono sia per colpa mia e per le troppe sigarette di cui ne faccio uso. Il fumo le è penertrato talmente tanto nei polmoni che... chissá perchè io no. Quindi niente figli, e per lei niente nipoti. Forse partorirà e poi morirà, o forse morirà anche prima di partorire e potremo tagliarle la pancia cosicchè i bambini non muoiano.-
-Si crede divertente?-
-Io? No, per niente. E lei sì?-
-Sà che io posso chiuderla in un carcere anche adesso?-
-E per aver fatto cosa? Per essermi messo con una ragazza che ha un padre a cui sto sui coglioni? Che tra l'altro è un affetto ricambiato?-
-Cosa cavolo sei venuto a fare quì?- scandì bene parola per parola ed io salii un altro gradino.
-Per Kate.-
-Ha mandato il suo amichetto? Non aveva il coraggio di venirci da sola?-
-La smetta con lo spettacolino, dov'è?-
Mi intrufolai in casa e cominciai a cercare dappertutto.
-Esca fuori immediatamente.-
-Cosa nasconde in casa, puttane? Senza di Kate non andró da nessuna parte.-
Mi prese per un braccio e mi fermai. Guardai la sua mano e poi lo fissai in viso.
-Esci immediatamente da casa mia.- tuonò con durezza e rigidità.
-Kate viene con me.-
-Kate quì non c'é, non voglio sapere dov'é, cosa le hai fatto e cosa hai intenzione di fare. Vai via immediatamente e non farti vedere mai più.-
-Mi dica dove cazzo sta Kate!- urlai.
Neanche due secondi dopo mi ritrovai con cinque pesanti dita stampate sulla guancia destra. La pelle incominciò a bruciarmi dal dolore talmente forte che non riuscii a muovere la mascella per qualche istante.
-Trova immediatamente Kate. Altrimenti ti spezzo le gambe con le mie mani.-

Kate's POV:
Spalancai gli occhi e per l'ennesima volta sprofondai nel buio.
Sentivo dalla porta un gruppo di bambini che in coro cantavano canzoni natalizie.
Non avevo idea di che giorno fosse, in che ora e in che anno fossimo.
Avevo vomitato 4 volte, e continuavo a bere l'acqua del rubinetto di tanto in tanto.
Appoggiai una mano al muro e feci un movimento come se volessi alzarmi, immediatamente sbattei a terra e soffocai un urlo.
Mi sembrava di essere all'inferno.
Afferrai da terra il cellulare con una debolezza capace di rallentare ogni mia movenza.
Lo accesi e subito mi ritrovai 106 chiamate di Zayn, 21 chiamate di mio padre, 54 numeri sconosciuti e 75 messaggi.
Il telefono vibró in quell'istante e il nome di Zayn si illuminò sullo schermo.
Accettai la chiamata e misi il telefono vicino all'orecchio.
-Zayn-
-Eh? Adesso anche la segreteria ha deciso di prendermi per il culo?-
-Zayn...-
-Kate?- chiese incredulo: -Kate sei tu? Kate dove cazzo sei?- urlò.
-Zayn...- fu l'ultima cosa che riuscii a dire.


Zayn's POV:
-Mi spiega che cazzo succede?-
-Succede che il suo biglietto è fissato per domani alle 18:00-
-Ma io non posso partire domani, questa è un urgenza, cavolo!-
-Si calmi. Noi non possiamo fare assolutamente nulla.-
-Quanto vuole? Posso pagare una qualunque cifra, ma lei deve farmi partire oggi stesso.-
-La smetta. Ho altro da fare che perdere tempo con ragazzini immaturi.-
-Immaturo è tuo padre che quella notte non usò il preservativo.- e me ne andai lasciandolo ammutolito.
C'era un via-vai di gente spaventoso, era la vigilia della vigilia di Natale, e pensare che io a quest'ora potevo starmene con la mia Kate e invece mi ritrovai in una aeroporto in Italia come un imbecille considerando l'idea che Kate fosse tornata in Italia dal suo caro e cornuto paparino.
Parli del diavolo e spuntano le corna, o magari il diavolo in persona.
-Caro e cornuto paparino!- esclamai rispondendo alla chiamata, usando un tono che fece girare tutti coloro che si trovavano attorno a me.
-...-
-Le dà fastidio se la chiamo così? Paparino? O forse è il caro che lo ha turbato? Oh no aspetta... Fammi indovinare... É stato il cornuto il punto debole.-
-Dove sei?-
-Paparino sono così contento che tu provi questo costante interesse su di me.- smisi di dargli del lei che mi aveva fatto già girare fin troppo i coglioni.
Ma una delle cose più belle al mondo era prenderlo per il culo.
-Kate è con te?-
-Sì.-
-Stai scherzando?-
-No.-
-Davvero?-
-No.-
-E che cavolo Miguel, è lì sì o no?!-
Miguel.
Per rendere più divertente l'omicidio credo avrei usato una mazza da baseball.
-Miguel no, Brad Pitt sì... Te lo passo?-
-Sto perdendo la pazienza.-
-Sul serio? Se vuoi posso aiutarti a cercarla.-
-Zayan il gioco è bello quando dura poco.-
Zayan.
Altro che mazza da baseball, quì avrei usato un'ascetta.
Staccai la chiamata.
Che si fotta.


-Zayna? Zayan o come cazzo ti chiami... sveglia!-
-Avanti! Ti prenderà una broncopolmonite se resti ancora quì!-
-Oh, guarda chi c'è con me! ... -
- ... KATE! Che sorpresa vederti quì!-
Sobbalzai e mi ritrovai il il caro e cornuto paparino davanti agli occhi.
-Dov'è?-
-Chi?-
-Sto ca........-te, dov'è?-
-Ah e lo chiedi a me?-
-Ma tu che cazzo ci fai quì?-
-E tu? E' la vigilia di Natale, sono le 4 di notte e ti trovi in un aeroporto addormentato su delle panchine...-
-Mi sono semplicemente addormentato.-
Mi strofinai gli occhi e mi alzai in piedi cacciando il telefono fuori dalla tasca.
Era iper scarico.
-Tu hai un paio di cose da spiegarmi. Kate che fine ha fatto?-
-Non lo so. Credevo fosse quì.-
-Che significa "non lo so"?-
-Che non lo so. Verbo sapere. Io no sapere. Ek weet nie. Yo no sè. Je ne sais pas. Mi ne scias. Ti è chiaro il concetto adesso?-
-Che le hai fatto?-
-Cristo Santo ma cosa pretendi che le abbia fatto?-
-Abbassa i toni.-
-Ma abbassa i toni un cavolo. Non ti meno solo perchè sei vecchio e se ti colpirei le parti basse ci rimarresti secco.-
Sospirò esausto e andò a sedersi.
Gli lanciai un paio di occhiate e poi incominciai a ridere.
-Cosa ti fà ridere adesso, sentiamo.-
-Vederti quì non fà ridere. Fà scompisciarsi dal ridere.-
-Io non ci vedo niente di divertente. Ho bisogno di vedere mia figlia, e non c'è un cavolo di biglietto disponibile neanche se me lo sognassi.-
-Ah, ok.-
Che situazione del cavolo.
Io un biglietto in più ce l'avevo.
Era quello che mi ero procurato con la speranza di riportare Kate con me.
Ma adesso Kate con me non c'era.
-Ci tieni proprio ad andare a Londra?-
-Sì.-
-Sicuro?-
-Ti ho detto di sì.-
-La soluzione ce l'ho io. Ma mi devi un favore.-
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

PENULTIMO CAPITOLO.
OH YE.
AVETE SENTITO BENE.
(in teoria sarebbe "avete letto bene", ma... dettagli)
CREDO CHE METTERO' ANCHE L'EPILOGO, MA... DETTAGLI.
NON L'HO ANCORA PENSATO, MA... DETTAGLI.
DETTAGLI, DETTAGLI OVUNQUE.
*vomita arcobaleni*

OKAY, STOP IT.
Ho già pensato alla prossima FF, e devo dire
che la amo già, nonostante debba ancora iniziare a scriverla.
Sarà migliore il triplo di questa secondo me,
ma questa sarà indimenticabile sicuramente per me,
perchè è stata la mia prima storia su EFP
ed è anche entrata tra le 40 più popolari.
Non è l'ora di questi discorsi, altrimenti piango già. çç

LA STORIA HA RAGGIUNTO 700 RECENSIONI,
PORCO CULO E PORCO TACCHINO E PORCO KEBAB E PORCO PAPERINO E PORCO FINOCCHIETTO E PORCO PISTACCHINO,
VI AMO AMO TANTISSIMIMISSIMISSSIMISMSIMDISMISMIMSIISMISMSOMSIMSIMSOIMSIMSO
non lo so che ho scritto, ma... dettagli.

ZAYN E IL PADRE DI KATE A ME FANNO MORIREEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.
HHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
sò che in questo capitolo c'è pochissimissimo "Zate"
e diciamo molto "Pate" o meglio ancora "Zapà"
.....
PATE, ZAPA', MUOIOOOOOOOOOOOO.
HAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAAH

io mi chiedo perchè in questo "spazio autrice"
io devo sprigionare il mio lato più imbecillesco.
ma... dettagli.
ok, evaporo.

FIIIISBUK: Serena Costantino

-
Mälikäzzituä Uè

TUITTAAAH: @zaynsthings (ho cambiato nick)


VI ASPEETTO CAALORRRRRRRRRRROSAMENTE.
CCCCIAU <3




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Capitolo 39
*** SCUSATEMI. ***


GIUDAAAAAAAAAA, PERCHE', PERCHE', PERCHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE'?

e non riesco a continuare.
e ok.
e mo mi uccido.
e porco bue.
e due.

AFAMMOCC.
AL FINALE DOVEVANO VENIRMI LE CRISI.
NNNNNNNNNNNUUUUUUUUUUUUUUUOOOOOOOOOO. çç

SCUSATEMI DAVVERO TANTISSIMO RAGAZZE, STO FACENDO IL POSSIBILE, MA ULTIMAMENTE NON RIESCO AD ANDARE AVANTI. 
NON SO PIU' DOVE CAZZO SBATTERE LA TESTA.
STO RITARDANDO TROPPOOOOOOOO, DEVO SBRIGARMI CAZZAROLAAAAAAAA,
SCUSATEMI, SCUSATEMI, SCUSATEMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.

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Capitolo 40
*** -Sei la cosa più bella che mi sia capitata.- ***


 

 

-Sei la cosa più bella che mi sia capitata.-

39.

 

 


Last Kiss - Taylor Swift

-Deve essere quì... Almeno me lo auguro.- dissi a me stesso preoccupato. 
Mi informai domandando alcune cose ai vicini, e nessuno l'aveva vista uscire. Soltanto entrare.
Sarebbero stati 5 giorni che Kate era chiusa in casa.
In casi del genere è complicato restare ottimisti. Nonostante tu voglia impegnare psicologicamente il tuo cervello in pensieri positivi.
Bussai con forza alla porta fin quando poi mi stancai e diedi spinte sempre più forti.
I vicini curiosi si avvicinarono nonostante fossero le nove di sera della vigilia di Natale, e quell'aria non faceva che trasmettere ansia.
Afferrai dai capelli di una signora bassa e grassa una forcina, e cercai di forzare la fessura con quella. Una volta sentito il 'tac' mi feci indietro.
Mi fiondai sulla porta con il braccio destro, e un paio di volte diedi spintoni forti finchè non si aprì.
Tra non molto si sarebbe avvicinato l'intero quartiere.
-Ragazzo, vuoi che ti aiuti?-
-No.-
Entrai in casa e la temperatura interna era fredda il doppio di quella esterna.
Accesi la luce e camminai tra i corridoi e le stanze, con il sangue che sembrava esplodermi nelle vene.
Non ero pronto a ricevere brutte sorprese.
Nel piano di sotto non trovai assolutamente niente e poi corsi al piano di sopra sussurrando continuamente: -Kate, ti prego, ti prego.-
Nella sua camera non c'era assolutamente niente, neanche in quella degli ospiti, e neanche
nel bagno.
Kate non c'era.
Scesi di nuovo al piano di sotto e percorsi ogni singolo centimetro della casa agitato come non mai.
-Kate!- urlai più volte.
Restai immobile per qualche istante per riprendere fiato e sentii un vetro rompersi.
Salii immediatamente le scale ad ogni due scalini ed entrai di nuovo nel bagno, proprio dove proveniva quel rumore.
Kate era lì per terra ed io non l'avevo neanche vista.
Accesi la luce che subito illuminò il suo viso stanco. 
Aveva le guance molto più sottili del solito e delle enormi occhiaie sotto agli occhi. Aveva le labbra chiarissime e il colore della pelle molto pallido.
E poi i suoi occhi che brillavano come la prima volta, nonostante fossero socchiusi erano pieni di una luce cristalliera da farti sorridere l'anima.
-Hey Zayn...- sussurrò debole. 
Sentivo che sarei svenuto anch'io se avrei continuato a vederla ridotta in quella maniera.
Per colpa mia. L'ennesima volta per colpa mia.
Solo e sempre colpa mia.
Un vetro del profumo che aveva scagliato a terra, le stava facendo sanguinare la mano e nel preciso istante in cui le alzai la schiena, vomitó.
Presi il telefono per chiamare il più presto possibile un'ambulanza ma solo allora mi resi conto che non c'era uno stralcio di tacchetta.
Ma non potevo sicuramente scendere al piano di sotto a prendere un telefono mentre Kate vomitava anche l'anima.
-Un'ambulanza.- urlai con tutto il fiato che avevo in gola sperando che i tizi fuori mi avrebbero sentito.
-Và tutto bene?-
-Chiamate un'ambulanza!-
-Stà bene la ragazza?-
-E CHIAMA UNA STRACAZZO DI AMBULANZA!- 
-No, l'ospedale... Io...- balbettava ad occhi chiusi e le tenevo sollevata la schiena con la testa sul mio ginocchio piegato. 
-Zayn!- urló all'improvviso da farmi sul serio spaventare. I miei occhi fissarono i suoi chiusi e le ciglia aggrottate mentre le accarezzavo la fronte bagnata di sudore ma congelata allo stesso tempo. 
-Calmati, Kate, ti prego, sono quì...- sussurrai.
Solo allora notai il braccio che aveva colpito il vetro che continuava a perdere un lago di sangue, ma non potei fare nient'altro dal momento che se avrei mosso Kate avrebbe continuato a vomitare.
Piangeva e le grandi lacrime pesanti le lasciavano una notevole striscia bagnata sulla guancia pallida.
Improvvisamente 2 uomini e una donna, e il padre di Kate entrarono nel bagno con una barella tra le mani. Kate spalancò gli occhi e lanció un urlo.
Urló talmente forte da farmi bloccare il cuore per qualche istante.
La sua mano strinse con forza il mio polso, tanto da farmi male.
-Tesoro, piccola mia...- diceva sconvolto con le mani sulla bocca.
-No, voglio stare quì, vi prego.- ripeteva Kate mentre i due uomini provavano a sollevarla dal pavimento.
Ero incapace di muovermi e di dire una sola parola. Ero letteralmente scioccato. Neanche nei film mi era capitato di guardare una scena talmente d'ansia da farti mancare il fiato.
Mentre i due uomini fecero più forza nell'alzarla Kate oppose resistenza gettando una mano sul pavimento. La mano finí nel punto sbagliato e i vetri che erano ancora sul pavimento le fecero immediatamente dissanguare la mano.
Un altro urlo.
Kate si agitò ancora di più con le lacrime che non ne volevano sapere di fermarsi e gli occhi che sembravano non volessero vedere la luce. 
Il padre di Kate mi afferrò per un braccio e mi spinse: -Vai via, bastardo, vattene.- mi urlava contro.
Guardai per un'ultima volta Kate che si lasciava andare sempre di più.
Inutile negare che sentii un groppo in gola che mi fece quasi piangere.
Non avrei mai abbandonato Kate in quel modo, ma prima avrei dato una lezione per una buona volta a chi se lo meritava.
 
 
-Vedo che hai intenzione di rompere i coglioni anche il giorno di Natale, mmh...- disse Jonathan raggiungendomi.
-Ti avevo detto di venire da solo.- sbottai tirando un ultimo tiro alla sigaretta per poi buttarla.
-Oh, mi hanno accompagnato solo per assicurare che non mi perdessi per la strada.- un sorriso beffardo si stampò sul suo volto mentre i suoi due amici dietro di lui si misero a ridere.
-Hey, hey, calmo... non accellerare. Avevo intenzione di fare una cosa più lentamente, ma...- strinsi la mano in un pugno alzando il braccio e osservandola, poi continuai: -A quanto vedo non ti piace aspettare.- e gli stampai un destro sulla guancia.
Barcollò leggermente portandosi una mano sulla guancia, e quando i suoi due amici stavano per intervenire li fermò mentre mi guardava negli occhi: -Andate via.-
Non esitarono un secondo di più, e dopo qualche minuto ci ritrovammo soli.
-Il ragazzino adesso ha voglia di sfogare la sua rabbia su di me. Me la sfogo pure io la rabbia. Hai reso la ragazza più bella dell'istituto in una gran troia, tutto per colpa delle tue seghe mentali, di scopartela e roba del genere. Quella che era più troia l'hai trasformata improvvisamente in una brava ragazza facendole montare la testa che tra me e lei potesse esserci qualcosa. E' la notte di Natale, manco Gesù Cristo vuole farne miracoli.-
-Kate non è una troia, pezzo di merda...- dissi spingendolo contro il muro con il colletto della sua maglia tra le mani e conclusi: -Lei non è una troia!- 
Mi diede un calcio sullo stomaco che mi fece sobbalzare mentre iniziò ad urlare: -Pezzo di merda, eri il mio migliore amico, ti volevo un bene da far schifo. Chi cazzo di ha mai detto di intromettermi? Eh? Io amavo Kate e forse l'amo ancora. E tu? Chi cazzo ti credi d'essere per esserti impossessato completamente di lei? Io volevo bene anche te, pezzo di merda, ti volevo bene.- sbattè la testa contro la mia e subito mi sentii un dolore atroce sulla mia fronte. 
Utilizzai tutta la mia forza per prenderlo e ritornarlo a sbattere contro il muro. 
-Tu le hai fatto del male. Le hai fatto del male! Cosa cazzo le hai dato quel sabato sera? E' in ospedale, stronzo, è in ospedale. Sta male, vaffanculo. Se non fosse per quella merda che le hai dato, non mi sarei mai incazzato con lei, lei non si sarebbe sentita una merda, Daisy non le avrebbe fatto il discorso da ragazza depressa e tutto sarebbe andato avanti come doveva, mi hai capito? L'hai capito il concetto, eh coglione? L'hai capito?-
Era disteso a terra con la schiena leggermente alzata mentre continuavo a muovergli il collo con la testa che continuava a sbattere contro il muro. 
-E' diventata una troia. Una troia.- ansimò dolorante con il sangue che gli usciva dal naso e dal labbro superiore.  
-La chiami troia solo perchè ti rode il culo che lei abbia scelto me e non te, non sai neanche il significato di quella parola, coglione!-
-Già... hai capito, amico.- 
Quando gli afferrai i capelli sulla sua testa, mi ritrovai con la mano bagnata di sangue.
Puntai i miei occhi spaventati sui suoi, mentre lui incominciò a ridere con gli occhi bagnati da piccole lacrime.
Me ne andai lasciandolo lì per terra, mentre la mia testa incominciò a girare come un mulino. 
Mi sentivo quasi male.
Per tutto e per tutti.
Quando mi ritrovai allo scoperto, fui sorpreso dall'infinità di luci in città e le numerosi famiglie che si tenevano per mano con bustoni di regali tra le mani. 
Alcuni mi guardavano stupefatti nell'osservare le ferite aperte sul mio viso.
Una vibrazione si ripercuotè nella mia tasca destra. 
Afferrai il cellulare titubante e aprii il messaggio.
Jonathan
Ho bisogno d'aiuto. Ti voglio bene, stronzo.
E allora vaffanculo.
Vaffanculo a tutto, e principalmente al mio orgoglio.
Tornai indietro e sollevai Jonathan portandomi un suo braccio sulla mia spalla.
Eseguimmo tutto il tragitto a piedi fino all'ospedale, con un'infinità di occhi curiosi puntati su di noi.
Una volta davanti l'entrata dell'ospedale, mi resi conto che stavano eseguendo una specie di festa, con quasi tutti i pazienti dell'ospedale riuniti mentre la statua di Gesù Bambino veniva posata su un cuscinetto.
Alcuni si girarono verso me e Jonathan, e tra quegli occhi, intravidi la figura del padre di Kate, che però era impegnato a conversare con un medico.
Una dottoressa ci raggiunse: -Venite con me.- disse sorridente.
Ci portò al secondo piano e una volta assicurata che io stessi bene, si portò Jonathan con lei. 
Li seguii per un pò, e non esitai un secondo di più per chiederle di Kate.
-Sà dirmi la stanza di Kate?-
-Kate? Kate Stewart?-
-Sì...-
-Fammi indovinare, sei tu Zayn?-
-Ehm, sì.-
-Non ha fatto altro che ripetere il tuo nome, è stata una battaglia riuscire a farla addormentare. Terzo piano, stanza 13.-
Mi scappò un sorriso e veloce ritornai al corridoio salendo le scale. 
Una volta che mi trovai al 3 piano, la maggior parte delle luci erano spente, a causa dell'assenza di persone che erano impegnate a celebrare il Natale. 
Lanciai sguardi tra le altre stanze, quasi tutte vuote, fin quando poi non raggiunsi la n. 13.
Guardai all'interno attraverso il vetro della porta, e quando vidi Kate distesa su un letto, con la luce spenta e lo sguardo puntato sulla finestra a tapparelle alzate, mi sentii rinascere.
La stanza era illuminata solo da una lampada appoggiata sul comodino di fianco al letto.
Aprii lentamente la porta e lei non si girò neanche: -Papà, sto bene, puoi tornare giù, e no, non mi va di venire.-
Un largo sorriso si formò sul mio viso quando mi resi conto che lei non aveva neanche la più pallida idea che io fossi lì.
Senza dire una parola andai a sedermi su una sedia posizionata proprio vicino al letto. 
-Papà?- disse girandosi verso di me.
I suoi occhi si spalancarono e io le presi la mano sorridendole: -Bellissima.- 
-Zayn...- sorrise anche lei mentre una lacrima le rigò la guancia.
-Shh...- le asciugai la lacrima e mi alzai per baciarle la fronte delicatamente: -Come stai?-
Alzò lo sguardo verso di me, e appoggiò la sua mano fasciata sulla mia posizionata sulla sua guancia.
-Adesso và meglio.- sussurrò chiudendo gli occhi.
Quando riaprì gli occhi restammo a fissarci per qualche secondo mentre continuavo ad accarezzarle la guancia come se fosse la cosa più bella che ci fosse.
E lo era, lo era eccome.
Non riuscii ad aspettare un secondo di più, e le stampai un leggero bacio sulle labbra.
-C'è mio padre che ci sta osservando...- sussurrò facendosi scappare una risata.
-Ottimo, lasciamoci vedere quando ci amiamo.- sussurrai a mia volta.
Tornai a posare le mie labbra sulle sue, e quando lei le socchiuse, ci perdemmo in un bacio che sembrò durare un'eternità.
L'eternità nostra, mia e sua.
L'amore. Ciò che è, la sua definizione.
Quello che avrei voluto vivere con lei.
-Sei la cosa più bella che mi sia capitata.- le dissi, convinto.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
E MA COSIì IO MI EMOZZIONO.
ENNO, 
E SCUUUUSA.
Sì ma non mi buttate i pomodori in faccia,
io sono una brava ragazza, e vi voglio bene.
SARANNO TIPO 3 MESI CHE NON AGGIORNO, E LO SO,
MA PERDONATEMIIIII.
Sempre se ci sia ancora qualcunooo..... 
*grilli*

OK.
STI SCLERI PE OGNI CAPITOLO, ME LI DEVO INIZIARE A RISPARMIA'.
PENULTIMO CAPITOLO. Che tristezza çç
Ci manca solo l'epilogo e ciau ciau.
Mi mancherete tantissimissimissimoo...........
MA MINCHIA DICOO, DOPO NE INIZIO UN'ALTRAAA. 
HAHAHAHHAHA lolly lol.
Vi ho amato teneramente, non posso abbandonarvi così. :')
Sì, ma sto 'amato teneramente' me lo potevo anche risparmiare.

vabbè, ormai mi conoscete, credo ne abbiate fatto abitudine! :c

V'E' PIACIUTOOO? DITEMI DI SI', VI PREGO,
CHE VOI NON IMMAGINATE NEANCHE QUANTE BESTEMMIE E QUANTI SCLERI 
HO AVUTO PER COLPA DI QUESTO CAPITOLO! çç

Kate, poooovera, :c
Il padre di Kate, MA STO FROCIOOO.♥♥♥♥♥♥
Jonathan e Zayn, pppppiiiiccoli, 
M'HANNO dispiaciuto parecchio 
C'HANNO litigato! :c 
E poi in ospedale, Zayn e Kate..................
VABBE', MI SO SQUAGLIATA ATA ATA ATA.

N'altro pò è più lungo sto 'coso', che il capitolo... oookkk.
Anyway, adesso vi saluto,
AAAAAPPROPOSITO,
una ragazza mi ha chiesto se Selena fosse Kate nella storia, e Perald fosse Daisy...
in effetti sì,
diciamo che dovrebbe essere così, anche se per Kate,
mi PIACEREBBERESSE di più Kaya Scodelario! 
Va bè, non parlo più.
Un bacio a ttttttttttuuuuuuutte quante.
*grilli*


 

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Capitolo 41
*** The Last Kiss. ***


 

The Last Kiss.

E' un capitolo abbastanza lungo,
vi prego di mettere le rispettive canzoni che scriverò al lato per una lettura più piacevole.
Buona lettura.


 Trailer Storia: http://www.youtube.com/watch?v=EfX9psdPoHA&feature=youtu.be
 

          A Thousand Years - Christina Perri.

 

-Hey, guarda... è di nuovo lui.- le dissi facendole un cenno nascosto con la mano di guardare fuori la porta.
-Chi?- lei si girò di scatto ma io subito le rigirai il viso verso di me.
-Aspetta, non girarti subito, altrimenti capisce tutto...-
-Uhm, okay.- ridacchiò mentre continuava a fissarmi. 
Feci finta di non rendermene conto, mentre avevo lo sguardo puntato all'esterno della stanza.
-Ecco, adesso puoi girarti.- abbassai lo sguardo verso di lei incrociando i suoi occhi scuri e pieni.
Allargai un sorriso sulle mie labbra appena mi resi conto di quanto fosse bella.
Aveva le guance rosse a causa della febbre. 
Gli occhi brillanti, quasi umidi.
I capelli illuminati dalla luce mattutina che penetrava dal vetro della finestra.
L'azzurro delle mura dell'ospedale le davano ancora più contrasto al suo viso.
-Ti sei imbambolato?- rise guardandomi.
-Sei fottutamente bellissima, cazzo.-
Mi sorrise in quel modo che solo lei sapeva fare e dopo un pò si tolse le lenzuola mettendosi seduta con i piedi scalzi che penzolavano fuori dal letto.
-Mi prendi le ciabatte, lì?- mi chiese.
Restai a guardare prima tutto il suo corpo e poi tornai sui suoi occhi: -Che vuoi fare?-
-Voglio scendere. Ho caldo, ho le gambe che non me le sento più, ho...- la interruppi: -Salta sù.- mi misi di spalle a lei, piegandomi all'altezza delle sue gambe.
-Zayn, ti accappotteresti per le scale e poi...- fui obbligato ad interromperla di nuovo: -La solita rompi palle.- 
Presi le sue gambe e gliele feci intrecciare al mio bacino e quando mi rialzai la mantenni per le braccia da sopra alle mie spalle.
Feci qualche passo e poi le domandai: -Non ce l'hai il reggiseno, vero?-
-No.- 
-Bene, sappi che è eccitante avere le tue tette spiaccicate sulla mia schiena.- avevamo raggiunto il corridoio pieno di gente, tra cui dottori, pazienti e parenti.
Finii di dire la frase e Kate sbattè il suo piede nudo sulle mie parti basse, facendomi sobbalzare per il dolore.
-Sempre così dolce.-
-Risparmiati le battutine Malik, se non vuoi che ti castri.- mi baciò la guancia da dietro e lì mi resi conto di quanto fosse bollente la sua pelle.
-Sei troppo calda... e troppo leggera...-
Non disse nulla e lì capii di aver colpito il punto dolente della situazione, ma (s)fortunatamente un medico si mise in mezzo fermandomi per un braccio: -Dove crede di andare?- 
-La mia ragazza voleva fare un giro.-
-Non ce l'ha i piedi la sua ragazza?- era terribilmente serio e quelli come lui mi facevano venire un nervoso incontrollabile.
-Ho preferito farla spostare con i miei di piedi.- sorrisi sfacciatamente mentre sentii il volto caldo di Kate affondare nella mia spalla per non scoppiare a ridere.
-Quì siamo in un ospedale, non in casa vostra. La lasci giù e se la ragazza è debole la metta su una sedia a rotella.-
-Ma si fotta.- e mi allontanai.
Non passarono neanche dieci secondi, che mi ritrovai il piede di Kate sbattuto di nuovo sulle mie parti basse già doloranti.
-Sii più educato.- disse come se avesse il pieno controllo della situazione, e come se io fossi il suo robot telecomandato.
-Guarda che ti metto giù e ti faccio camminare scalza, il pavimento è congelato.-
-Non puoi saperlo, hai le scarpe.-
Mi umiliò completamente e quando se ne rese conto rise in un modo provocatorio che fece scattare la risata anche a me.
Arrivai alle scale e al primo gradino i piedi di Kate finirono di nuovo sul mio punto debole.
-Scusami, non l'ho fatto apposta.- si strinse di più a me scomparendo nell'incavo del mio collo e lì mi sembrò una bambina di 3 anni indifesa.
La mia bambina.
-Fallo di nuovo e sul serio ti lascio sul pavimento. Le mie pa...- mi mise una mano davanti la bocca: -Non mi interessano le informazioni dettagliate sulle tue parti intime, tesoro.-
Feci l'altro gradino ma ancora una volta il suo maledetto piede finì nel solito punto: -Ma Kate, che cazzo!-
-Ma Zayn, che cazzo, non è colpa mia.-
Mi stava letteralmente prendendo per il culo.
-Okay, vuoi la guerra? E che guerra sia.-
La posai sulla ringhiera e subito dopo mi piegai di più facendole mettere le gambe sulle mie spalle. 
Quando mi rialzai Kate si ritrovò molto più alta del solito, quasi sotto il soffitto, e come immaginavo,0 lanciò un urlo stridulo di paura.
Strinse la mia maglietta in un pugno con tutte due le mani e incominciò ad agitarsi muovendosi avanti e indietro e svariate volte mi buttò la sua mano in faccia.
Tornai indietro salendo quei due scalini che furono i più lunghi e complicati di tutta la mia vita e mettendola giù la trascinai in ascensore.
Quando eravamo dentro le porte mobili stavano per aprirsi di nuovo quando qualcuno schiacciò il pulsante, ma a mia volta premetti il pulsante interno irripetute volte impedendo a quel tizio di entrare e rimanendo solo con Kate in ascensore.
Lei venne vicino a me attorcigliando le sue braccia attorno al mio petto e appoggiò la testa sul mio petto. 
Per colpa della sua altezza ridotta, anche mettendosi in punte, non sarebbe mai riuscita a superare il mio collo.
-Sei arrabbiato con me?- dondolò incollata a me.
-Mmh... un pò dolorante, mi piacerebbe che tu...- sovrappose la sua voce alla mia: -Te lo stacco se non la smetti coi discorsi perversi.-
Risi, e la strinsi a me ancora di più, sentendo il forte calore che emaneva la sua pelle.
Quando l'ascensore raggiunse il piano desiderato, schiacciai il numero 10, che indicava l'ultimo piano, impedendo di nuovo a qualcun altro di entrare.
Alzò la testa verso la mia, con le braccia ancora intrecciate al mio busto, io poggiai entrambi le mani sul suo viso e le diedi numerosi bacetti sulle labbra.
Fin quando poi socchiuse le labbra ed insediai lentamente la mia lingua nella sua bocca, mentre incominciai a giocare con la sua.
Di nuovo le porte dell'ascensore si aprirono ed io fui obbligato nuovamente a non far entrare a nessuno, schiacciando in fretta il piano più distante senza staccarmi neanche per un secondo dalle labbra di Kate.
-Il pavimento è freddo...- mugugnò tra un bacio e l'altro.
Le sollevai le gambe facendole allargare sul mio bacino, e lei si aggrappò a me.
Ancora una volta mi resi conto di quanto fosse diventata più leggera e di come avesse difficoltà e reggersi con forza.
Ma ovviamente senza perdere un secondo di più la mantenni con le mani facendole da sostegno per potersi rilassare.
Le nostre labbra erano ancora incollate.
La misi con la schiena contro il muro e aggiunsi di nuovo la lingua a quell'intenso bacio che stava durando più di un tipico bacio.
Feci scivolare la mia mano sul fondoschina di Kate, pienamente consapevole della mia azione e a lei non sembrò neanche disturbare più di tanto, per la prima volta forse.
Magari facesse così tutti i giorni.
Quando glielo strinsi da un lato con la mia mano ridemmo entrambi e lei sussultò leggermente.
-Giù le mani.- borbottò di nuovo.
-Stai zitta.- la zittii mordendole il labbro inferiore e quest'azione le risultò gradita dal momento che si strinse di più a me.
Per l'ennesima volta la porta dell'ascensore si riaprì e ovviamente qualcuno stavolta entrò, ma io ero troppo perso in quel bacio per impedirgli di entrare.
Ancora senza dividere la mie labbra da quelle di Kate mi girai per guardare chi fosse venuto, e aprendo gli occhi gli feci come un cenno di saluto alle due signore con il camice bianco mentre loro continuavano a fissarci sconvolte.
Kate si trattenne dal non ridere e continuò a tenermi il gioco.
Presi la mano di Kate e la portai tra le mie gambe, lei sgranò gli occhi ma fortunatamente era di spalle, così incominciai a fare ciò che lei odiava tanto.
-Oddio tesoro, basta così, siamo in un ospedale...- lei era impassibile ai miei movimenti ritrovandosi completamente immobile sotto il mio tocco forte.
-Ci sono due dottoresse, tesoro... avanti, smettila.- continuavo come se stessi fingendo di rifiutarmi delle sue azioni. 
Ne approfittai nel momento in cui lei si agitò per cercare di scansarsi: -Oh mamma, non quì, od-dio, t-tesoro sto p-per...-
L'ascensore si aprì.
-C-così, aspetta... c'è tanta gente, tesoro, ah, ah, oddio... oddio...- ansimai aumentando il tono di voce.
Le signore uscirono di fretta e l'ascensore si chiuse. 
Lasciai andare la mia piccola Kate che era diventata rossa dal nervosismo, e non più solo per colpa dalla febbre.
Premetti ancora il piano più lontano e ritornai vicino a Kate che si era allontanata dandomi le spalle con le braccia incrociate.
-Guarda che la prossima volta puoi anche non obbligarmi a fingere...- l'abbracciai da dietro mentre le baciavo il collo.
-Togliti se non vuoi che ti arrivi una gomitata nello stomaco.-
-Eddai, rilassati un pò.- incominciai a succhiare la pelle del suo collo.
Il suo gomito finì appena sotto il mio stomaco e feci giusto in tempo ad indurire cosicchè non provassi dolore.
Quando si rese conto di esser stata fregata, fece un sospiro di sconfitta e io strinsi di più le mie braccia attorno al suo corpo, mentre avevo il petto schiacciato sulla sua schiena.
-Zayn, togliti, cazzo.- si lamentò piegando il collo per cercare di far staccare le mie labbra dalla sua pelle, ma lì strinsi la sua pelle con i denti facendole scappare un gemito dal dolore.
-Il succhiotto per i giorni in ospedale ci voleva.- sussurrai dopo aver lasciato un leggero bacio sulla pelle arrossata.
-Sei un gran rompi palle.-
L'ascensore si aprì, e lei con rapidità si staccò da me portandosi tutti i capelli da un lato mentre a passo svelto uscì.
Sorrisi quando capii che il divertimento aveva inizio.
Lei andò vicino alla macchinetta ma io la precedetti posizionandomi davanti e selezionando un caffè. 
Infilai i soldi e lei si mise tra me e la macchinetta.
Mi porse una mano: -Non ho soldi, prestameli tu.- disse cercando di restare seria.
-Certo principessa.- sorrisi sfacciatamente e lei alzò un sopracciglio.
Il mio caffè era pronto e lo presi mentre Kate era ancora ferma sul posto.
-Cosa vuoi?- le domandai, e proprio come immaginai lei si girò per selezionare la bevanda.
Mi ritrovai il suo grazioso sedere contro il mio bacino.
Allargai leggermente le gambe mentre mi avvicinavo di più a lei così da poter sentire ancor di più la sua pelle contro la mia.
Infilai i soldi per il suo cappuccino che aveva selezionato e lei appoggiò le braccia alla macchinetta per evitare di trovarsi completamente spiaccicata su di essa.
Bevvi il mio caffè tutto in un sorso e gettai il bicchiere nell'apposito cestino.
Anche il suo cappuccino era pronto e quando si piegò appena mi avvicinai ancora di più evitando che ci potesse essere altro spazio tra noi due.
Si infastidì e girandosi verso di me mi lanciò il cappuccino addosso: -Grazie per i soldi.-
Tanto bella quanto stronza.
 
 
Kate's POV:
Compiaciuta della mia azione mi distanziai da lui e ritornai nel mio letto, già stanca.
Qualche dottore aveva lasciato del cibo sul mio cassetto e ne approfittai per mangiare.
Quando Lily, la dottoressa che mi faceva compagnia da ormai 5 giorni, mi vide rientrare, si avvicinò a me per misurarmi la febbre.
-Signorina, dove te ne sei adata in giro?-
-Uhm...-
-E' il tuo fidanzato quel bel ragazzo? Come si chiama?-
-Zayn...- risposi imbarazzata.
-E' innamorato perso. E' restato quì per 5 giorni a farti compagnia mentre tuo padre è tornato in Italia.-
-Ho chiesto io a mio padre di andare... e lui ha desiderato restare a farmi compagnia.- sorrisi lieta.
-E adesso dove l'hai lasciato?- si girò indietro e poi tornò a guardarmi interrogativa.
-Gli ho buttato il mio cappuccino addosso, non ho idea di dove sia andato adesso.- risi divertita.
Rise anche lei e poi si fece più seria: -Come ti senti?-
-Bene, un pò di mal di testa e stanchezza... ma per il resto tutto bene.-
-Non è normale che tu sia già stanca, ti sei svegliata neanche 4 ore fà, ed hai dormito tutta la notte...- fece una pausa: -Comunque la febbre non è scesa, è ancora a 38 e mezzo. Adesso riposati un pò e se torna il tuo ragazzo lo faccio aspettare, va bene?-
-Va bene... ma per Capodanno non potrò uscire?- 
-Tesoro Capodanno è stasera. Potresti anche startene a casa tua, ma hai la febbre alta e ti teniamo quì per farti recuperare le forze dopo l'accaduto, hai bisogno di rimetterti in sesto sotto il controllo di qualcuno più esperto.- mi accarezzò la fronte e poi uscì.
Come direbbe Zayn?
-E fottiti.- 
 
 
Zayn's POV:
Infilai nella valigia quanti più panni mi trovai davanti di Kate, compresa la biancheria intima, infilando i completini intimi di pizzo che erano quelli che mi facevano impazzire più di qualunque altro, che però lei metteva solo sotto ai vestiti eleganti.
Se mi avesse trovato a mettere mano nella sua roba probabilmente mi... avrebbe fatto qualcosa di grave.
Scavai con la mano fino in fondo ai suoi cassetti e armadi, fin quando non toccai qualcosa molto più ruvido di qualsiasi tipo di stoffa.
Era un foglio stracciato.
Lo presi in mano, e quasi istintivamente mi guardai intorno prima di aprirlo.
C'era ritratto su un disegno.
Quel disegno l'avevo fatto io, ne ero sicuro.
Ci impiegai qualche secondo a ricostruire la sua appartenenza mentre mi confondevo su come avrebbe potuto trovarsi Kate quel disegno, fino a che poi il ricordo appartenente a quell'immagine ritratta a matita si ritrovò chiaro nella mia mente.
 
Flashback.
-Devi smetterla di andare avanti e indietro.- mi lamentai con Jonathan appoggiato da Cody.
-Ma cazzo, siamo in Italia, e ci sono più turiste che italiane. Ma che merda è?-
-Guarda quella lì.- Cody diede una leggera gomitata a Jonathan, facendo voltare anche a me verso la direzione indicata e poi disse ancora: -Dite che è italiana?-
Osservai la ragazza mora dai capelli corti che le arrivavano appena sulla spalla, mentre era seduta su un muretto con le gambe che penzolavano avanti e indietro. Aveva una giacca attorcigliato alla sua borsa, e continuava a lamentarsi con un uomo al suo fianco che presumi fosse suo padre.
-Nah... ha l'aspetto di una bambina.- sbottai continuando a fissarla.
-Guardatevi le tette di questa piuttosto.- insistè Jonathan vedendo una polacca con una sua amica passare di fronte a noi che ci lanciò un'occhiata fugace.
Ci concentrammo tutti e tre sulla ragazza che effettivamente aveva una quarta abbondante, se non superata anche.
Quando sparì tra la folla, mi rigirai sulla ragazzina di prima, ma era appena scesa dal muretto, e incominciò a camminare dalla nostra direzione. Ci sarebbe senz'altro passata davanti e avrei potuto sicuramente osservare meglio quella ragazza che aveva qualcosa di misterioso nascosto negli occhi.
Rimasi sorpreso quando me la ritrovai esattamente di fianco a me, e lì mi resi conto che forse la stavo osservando un pò troppo.
Si spostò i capelli di lato facendosi aria con la mano, e prese una bibita da quella specie di bar, una birra precisamente, e poi tornò da suo padre a cui diede la bevanda.
Non mi rivolse manco l'ombra di uno sguardo.
Restammo in Italia per altri 2 giorni e la rividi davanti ad una casa, era sicuramente la sua dal momento che ci entrò dentro con delle chiavi che prese dalla sua borsa. 
Rimasi stupido dal fatto che tra migliaia di persone riuscii a rivederla.
Lei.
Tornammo a Londra e le feci un disegno per poter ricordare per sempre quella ragazzina sul muretto con le gambe che dondolavano.
Fine Flashback.
 
 
Kate's POV:
Mi venne spontaneo aprire gli occhi quando sentii il suo forte profumo riempire la stanza che fino a qualche secondo prima odorava di medicinali e nient'altro.
Li socchiusi leggermente ma poi li richiusi subito quando lui si voltò verso di me.
Feci giusto in tempo a notare il suo abbigliamento e a rendermi conto che si era cambiato. 
I Jeans erano più chiari e come al solito a vita bassa, ed indossava una maglietta bianca con sopra una felpa sbottonata nera. 
La sua bellezza era indescrivibile.
Lo sentii avvicinarsi a me e feci il possibile per non scoppiare a ridere.
Spalancai gli occhi quando qualcosa bagnò le mie labbra. All'inizio pensai che stesse per baciarmi, ma quando aprii gli occhi mi resi conto che aveva una bottiglietta d'acqua in mano aperta. 
Aprii la bocca per evitare che potesse cadermi l'acqua addosso e bagnare me e anche il letto.
-Bevi, bevi... che ti fa bene.- disse con la bottiglietta ancora sollevata.
La riabbassai con forza allontanandola dalla mia bocca e fissai Zayn.
-A me non mi prendi per il culo, bambolina.- sorrise soddisfatto e mi baciò una guancia.
-Dovresti essere più dolce con me, sono in ospedale e non mi sento per niente bene.- feci il broncio e mi girai su un fianco dandogli le spalle.
-Oh, piccola... cosa ti fa male?-
Ruotai gli occhi al cielo e restai a guardare il muro.
Lui si fece spazio sul mio letto sedendosi appena. Mi portò la mano sul viso, fermandola sulla guancia e poi la spostò sulla fronte: -E' passato qualcuno a controllarti?-
-Sono 4 ore se non di più che te ne sei andato, ovvio che è passato qualcuno. Mi sono anche addormentata.- sbottai seria... forse troppo seria.
-Woow, si è incazzata.-
-E lo so che ti sei fatto bello solo perchè stasera festeggerai Capodanno con i tuoi amici e sei venuto quì ad addolcirmi in qualche modo per poi dirmi che andrai in giro a sballarti nelle migliori discoteche della città con tanto di cubiste. Vai, va bene, basta che domani torni vivo e vegeto.-
Lui restò a fissarmi e non disse niente, mentre aveva ancora un mezzo sorriso sulle labbra.
-Dici che farò colpo su qualche bella ragazza?-
-Si, si, come sempre.- canzonai guardando oltre.
Lui mi trascinó verso di lui tirandomi per le braccia e mi strinse in un enorme abbraccio.
-Vorresti tanto uscire, vero?- 
-No.-
-Dì la verità...- 
-Forse.-
L'abbraccio si sciolse e posizionò i suoi occhi inchiodati ai miei e il viso poco distante: -Come stai?-
-Mi gira la testa. Lo stomaco mi brucia. Ho caldo ma ho freddo. E voglio uscire di quì.-
-Ogni tuo desiderio è un ordine, principessa.- mi fece l'occhiolino ed uscì dalla stanza.
-Che?- Zayn era già sparito.
Rimasi col fiato in gola, completamente ignara da ciò che stesse facendo Zayn o di ciò che avesse intenzione di fare.
 
 
-Avanti, andiamo via.- mi annunciò ritornando nella stanza.
-Cosa?- chiesi mentre continuavo a non capire.
-Troppe domande, Stewart...- fu interrotto dalla dottoressa che si affacciò alla porta: -Vai, e divertiti. Ricordati di lasciare  i documenti giù. E tu, signorino... non farla prendere freddo, falla mangiare, e se si sente male, svenimento o roba simile,  falla restare a dormire e non svegliarla finchè non lo faccia da sola. Se la cosa peggiora, noi siamo quì sempre disponibili. Un'ultima cosa, se la febbre sale, non darle alcun tipo di medicinale.-
-Uhm, e... dopo tutto ciò?-
-Prenditi cura di lei. Ecco tutto.-
-Lo farò.- Zayn le strizzò un occhio e mentre la dottoressa andò via si girò di nuovo su di me: -Allora? Non sei contenta?- 
-Ho un pò... paura.- sussurrai e lui immediatamente si avvicinò a me.
-Paura? E di cosa?-
-Potrei non sentirmi bene...-
-Kate se era ancora grave la tua situazione non ti avrebbero lasciato con me.-
-E se...- 
-Ci sono io, piccola.- mi baciò la mano.
-...Dove vuoi portarmi?- domandai emozionata ed agitata allo stesso tempo.
-A New York.-
 
 
Era aria colma di gioia, le luci presenti dappertutto, gente che non faceva altro che spostarsi, musiche che risuonavano tra le mura dei grattacieli, fuochi che già scoppiavano nell'aria, coppie che si tenevano per mano, gruppi di bambini che facevano un enorme girotondo... e tutto lo splendore di quella città racchiuso in miliardi di particolari indescrivibili, uno migliore dell'altro.
-Tieniti stretta a me.- disse Zayn mentre con una mano mi trascinava tra la folla.
Guardai in aria e mi sentii travolta da un'aria talmente forte che quasi mi sembrò di volare.
Era qualcosa di nuovo, qualcosa mai provato prima.
Forse ero felice. 
Forse niente, ero felice e basta.
Raggiungemmo un hotel illuminato, e i signori che ci chiesero informazioni su di noi e il nostro alloggio, emanevano una totale allegria. 
3 piano, camera 12. 
Restammo entrambi in silenzio senza dirci neanche una parola.
Un mix di emozioni continuavano a confondersi dentro di me, mentre cercavo di mantenere la calma.
Sarei stata capace di mettermi a saltellare come una bambina di 5 anni.
Entrammo in quell'enorme stanza dell'hotel e mi girai attorno con lo sguardo che cadeva in continuazione dappertutto.
Zayn dietro di me pensava a sistemare i bagagli che aveva preparato lui anche per me.
Mi girai aspettando che lui completasse il suo lavoro.
Una volta finito alzò lo sguardo e rimase sorpreso quando mi trovò davanti a lui immobile mentre continuavo a fissarlo. 
-Qualcosa non và?- mi chiese ritornando in piedi superandomi con la sua altezza.
-Senti Zayn... io non so come ringraziarti, vorrei provarci... ma non ci riesco, tu sei troppo per me, sei... così bello, così... tutto, mi hai salvato la vita, senza di te io non sarei quì... Zayn, io...-
-Ti amo.- sorrise togliendomi le parole di bocca. 
Gli lanciai le braccia al collo stringendolo forte a me. Non avrei mai voluto separarmi da lui, mai e poi mai.
Restammo qualche secondo incollati, e quando stavo per allontanarmi lui mi fermò stampando le sue labbra sulle mie.
Ci lasciammo andare in un bacio tranquillo e sincero.
Inutile dire che forse era stato il migliore, perchè per ogni volta che assaporavo le sue labbra, mi sentivo sempre meglio, mi sentivo sicura, nel posto giusto.
Fece peso su di me facendomi camminare all'indietro fino a raggiungere il letto, dove mi andai a sedere con le labbra ancora incollate alle sue.
Mi distesi e lui si poggiò delicatamente su di me.
-Lo conosci quel detto?- sussurrò.
Spostò la sua bocca dalla mia, ritrovandosi sul mio collo dove incomincò a lasciarci piccoli baci umidi.
-Quale?- chiusi gli occhi inconsapevolmente.
Continuò a proseguire la sua scia dei baci, arrivando leggermente sopra al mio petto. Gli bloccai il viso tenendolo alto verso di me, e lui parlò: -Chi tromba a Capodanno... tromba tutto l'anno.-
Aggrottai le sopracciglia e una risata leggera uscì dalle mie labbra.
Zayn continuò a toccarmi dappertutto, baciando ogni punto di pelle che si trovava davanti, ma lo bloccai di nuovo. 
Lo spinsi più in alto verso di me, e mentre lui fissava le mie labbra gli dissi: -Siamo a New York, ti va di andare a farci un giro?- 
Lui ritornò a baciarmi.
-Fa troppo freddo, e sei malata.-
-E probabilmente ho mischiato la febbre anche a te, visto che continui a baciarmi.-
-Non me ne frega un cazzo... 
Sai da quanto tempo non facciamo sesso?-
Lo allontanai e mi rialzai dal letto: -Non mi va adesso, voglio uscire.-
Scocciato prese posto seduto sul letto: -Dopo?-
-Dopo sì.-

 
Wherever You Will Go - The Calling
Zayn's POV:
Ci fermammo e prendemmo posto su una panchina libera.
Kate venne a sedersi vicino a me, ma subito dopo si distese con la testa sulle mie gambe.
Restò in silenzio mentre continuava a fissare il cielo buio su di lei.
-A che pensi?- le domandai spostandole alcune ciocche di capelli dal viso.
-Al desiderio che dovrò esprimere a mezzanotte.-
-Mi darai il bacio più lungo della tua vita... E dopo la mezzanotte torneremo in hotel e... Buon anno.- 
-Sei più contento di fare sesso con me piuttosto dell'arrivo del nuovo anno?-
-Puoi starne certa.-
Rise e poi mi guardó negli occhi.
-Essere ovunque tu sarai. Ecco qual'è il mio desiderio per quest'anno.- 
Le sorrisi.
-Il mio desiderio è... Metterti incinta la notte di Capodanno, ci stai?-
-Ma tu sei matto percaso? E non dirlo neanche! Dovesse capitare per davvero... Oddio.-
-Che c'è? Non ti piacciono i bambini?-
-Io li adoro, ma è esageratamente presto per me! Non mi sentirei mai in grado di portare avanti una cosa del genere.-
-Più in là, però... Tra uno o due anni.-
-Il maschio lo chiameremo Jonathan e la femmina Daisy che te ne pare?-
-Due sono pochi.-
-Tre?-
-Quattro!-
-Tre e mezzo!-
-Lo fai a metà l'altro?-
-No, tre figli ed un cane.-
-Perfetto. E ti porterò a vivere quì visto che ti piace tanto.-
-Smettila, così mi fai piangere.-
-E ci sposeremo in spiaggia, all'alba.-
-Ti giuro che non potrei amarti piú di così.- 
-Anche io Kate, anche io.-
-La vogliamo fare una cazzata?-
-Tipo cosa?-
-Ci mettiamo a correre per la città e a mezzanotte, quando siamo senza fiato, ci fermiamo e ci baciamo. Che ne dici?-
-Kate, è la notte di Capodanno e noi siamo a New York! Le tue condizioni non sono ancora positive ed è gia molto che ci troviamo quì. Non possiamo scappare per le strade come i pazzi.-
-Ti aspetto.- sobbalzò in piedi ed incominciò a correre attraversanso le strisce pedonali con il semaforo dei pedoni che era giallo.
Per raggiungerla fui obbligato a fermare un paio di macchine affinchè non mi mettessero sotto.
Vedevo Kate correre in una velocità assurda, stava cacciando fuori tutta l'andrenalina che aveva tenuto dentro chissà per quanto tempo. Aveva il sorriso stampato sul volto mentre continuava a correre.
Urlai il suo nome svariate volte, ma non mi diede ascolto. Guardai istintivamente l'orologio e vidi che mancavano soltanto 12 minuti.
Last Kiss - Taylor Swift
Improvvisamente si fermò e mi venne incontro.
Era sudata, rossa in viso, e il fiato che a stento le usciva dalla bocca: -Kate, ora basta.- le dissi a denti stretti con il suo polso stretto nella mia mano. 
-L'ultimo bacio.-
Nonostante fossi incazzato per la sua corsa sfrenata non potei fare a meno di non sorriderle.
Lentamente unimmo le nostre labbra in un bacio dolce e mancato. Proprio come piacevano a lei.
Il bacio invece di diventare più pesante, sentivo Kate e la sua bocca che piano piano diventava meno partecipe.
Mi allontanai e la guardai in faccia. 
Teneva gli occhi chiusi e ad un tratto mi afferró il braccio stringendolo talmente tanto da infilarci le unghia dentro.
La guardai confuso mentre il suo viso diventava pallido.
Quando aprì gli occhi notai immediatamente le sue iridi completamente bagnate dalle lacrime. 
-Kate!- le presi il viso tra le mani.
-Mi fa...- teneva gli occhi spalancati e il fiato spezzato. 
-Cosa? Kate, cosa?- mi agitai.
-Il p-petto e quì... i-il cuore mi...-
Le presi il polso e ci poggiai un dito sulla vena per sentire il suo battito.
-Il tuo cuore, Kate... calmati, cazzo, respira con calma!- 
Mi girai attorno e cercai di chiamare qualcuno che in quel momento era impegnato con delle bottiglie di champagne tra le mani.
Kate perdeva lentamente l'equilibrio, la tenevo per le braccia quando le gambe si piegarono completamente.
Mi piegai a terra accompagnandola.
-Respira, cazzo!- la distesi a terra ed incominciai a fare pressione sul suo petto.
Un bambino ed il suo papà si avvicinarono a me incuriositi.
-Aiutatemi...- li supplicai mentre Kate continuava a perdere conoscenza.
Le aprii la bocca e ci misi sopra la mia per cercare di farla respirare, come mi era stato insegnato a scuola.
Il bambino che era con suo padre incominciò a piangere. Un pianto talmente spaventato che fu capace di farmi sentire davvero... male.
-Va tutto... Bene.- sussurrai con il famoso groppo in gola che non sentivo da anni ormai. 
All'improvviso sentii una specie di boato che si faceva sempre più largo nell'aria.
Applausi, urla, il suono delle campane, i fuochi d'artificio che incominciarono ad esplodere nell'aria...
I battiti di Kate rallentavano. 
Uno ogni 10 secondi, un altro ogni 15... poi cessò completamente.
Ero forse perso, vuoto, mai esistito... Un mix di confusioni, incomprensioni, continuavano a mescolarsi nella mia testa, nel mio corpo... Non ci capivo più nulla.
Sono certo di aver avuto un vuoto di memoria del seguito appena sentii il suo cuore fermo.
Non ricordo cosa feci esattamente, o forse semplicemente... semplicemente niente, non ci riesco, non ce la faccio.
Ero agitato ma restavo immobile.
Era tutto fin troppo strano e surreale. 
Non accadde come nei film, in cui ebbe il tempo di dirmi 'ti amo', o roba del genere.
Ebbe giusto il tempo di richiamarmi il suo dolore, al cuore.
Poi mi calmai un istante.
Strinsi la mano fredda di Kate nella mia.
Le guardai il viso, fissandole le palpebre serrate come se lei da un momento all'altro le avrebbe riaperte e si sarebbe persa nei miei occhi come le piaceva fare.
I fuochi in aria continuavano a rimbombare tra i lati e gli spazi della città, mentre un gruppo di persone si avvicinarono a noi... a me.
Mi girai a guardarli uno per uno mentre avevo ancora le gambe inginocchiate sulle fredde mattonelle del marciapiede.
C'era la paura e il rancore dipinto nei loro visi ormai cupi.
Si sentirono improvvisamente coinvolti, tanto da non riuscir neanche a reggere la gioia del Capodanno.
Il loro sguardo penetrava nel mio immobile.
Quando ritornai a fissare la mia ragazza appoggiata sulle mie gambe, ci fu come una corda che si avvolse stretta intorno al mio petto.
-Kate...- riuscii a dire con il fiato rotto e le corde vocali che a stento riuscivano ad emettere un suono.
Non stavo piangendo, stavo semplicemente soffrendo.
Qualcuno chiamò un'ambulanza, cercando di spiegare al meglio la situazione, ma non essendo muniti di numerose informazioni, ebbero difficoltà a spiegare la realtà dei fatti.
Spostai leggermente il mio viso: -E' morta...- sussurrai.
Mi osservarono dispiaciuti.
Poi mi alzai lasciandola immobile sul pavimento gelido.
Mentre avanzavo raggiungendo l'uomo che era in contatto con l'ambulanza, ripetei: -Kate è morta.- 
Mi voltai a guardarla per qualche secondo, e poi superai il gruppo di persone che si erano raggruppate attorno a me.
Mi infilai le mani nelle tasche, con il vuoto che si allargava sempre di più nella mia mente. 
Esattamente non so cosa intendere per 'vuoto'.
Forse il nero come l'inchiostro, oppure il bianco intenso di un foglio vuoto.
E ritorna il vuoto.
Non c'è alcuna descrizione per il dolore incolmbile che in quell'istante divorava me stesso. 
Mi sentivo morto anche io.
Kate era andata via e non l'avrei più trovata la mattina presto in classe.
Non le avrei più baciato le labbra.
Non avrei più sentito il suo odore.
La sua voce.
I suoi occhi.
Il suo corpo.
La sua risata.
Non avrei più pronunciato il suo nome, o il suo cognome.
Un assordante e lungo e spaventoso rumore di un clacson mi riportò alla realtà, risvegliandomi da quel coma in cui ero finito.
Guardai l'uomo nell'auto come se volessi scusarmi e conclusi la strada come se stessi concludendo la stessa trada della mia vita.
Ridicolo, forse... ma la ritenevo finita ormai.
 
 
Ricordati Di Noi - Valerio Scanu
10 giorni dopo.
Oltrepassai l'enorme cancello della scuola e attraversai il cortile vuoto fin quando poi mi ritrovai davanti la porta spalancata.
Entrai con passo lento e subito mi si presentò davanti il grande corridoio in cui c'erano numerosi alunni vicino ai rispettivi armadietti. Il mio sguardo si spostò sui cartelloni esposti sulle mura per Kate in cui c'erano delle dediche per lei.
C'era chi la paragonava ad un angelo, chi ad una stella, io invece all'essenziale.
Ciò di cui avevo bisogno. 
Ciò che mi era stato portato via come il vento fa con una foglia d'autunno secca.
Si girarono verso di me, seguì qualche colpetto di tosse ed un improvviso silenzio.
Ero fermo di fronte al corridoio dove continuavano a girare parole sussurrate, lacrime spezzate, singhiozzi silenziosi... tutto terribilmente triste, e la cosa peggiore era che non c'era una via d'uscita o una soluzione per rimediare a quel dolore atroce. 
Tutto era finito.
Tutto avrebbe ripreso vita in poco tempo.
Quella vita che avevamo vissuto prima dell'arrivo di Kate, che avevo vissuto.
Ma per me no, per me non c'era risveglio.
Ricominciai a camminare attraversando il corridoio sotto gli sguardi pesanti, e poi mi fermai davanti all'armadietto di Kate.
C'erano fiori, foto e disegni incollati.
Afferrai una foto e la fissai.
Era la prima volta dopo 10 giorni che rivedevo il suo viso, apparte quello indelebile nella mia testa.
E lì mi resi conto di quanto sentissi veramente la sua mancanza, di quanto mi mancasse abbracciarla e vederla sparire tra le mie braccia per quanto piccola e minuta era.
Poi fu come rivedere lei davanti a quell'armadietto, che timida come sempre prendeva i suoi libri e poi piano si incamminava nella classe.
Con il volto sempre cupo, il sorriso che nascondeva sempre e l'imbarazzo di potersi trovare davanti qualcuno più potente di lei.
La campanella suonò, e fummo tutti costretti a ritornare in classe e ad interrompere quella situazione così pesante da sopportare.
Quando entrai nell'aula fu un altra pugnalata nel petto.
Il suo banco con altri fiori, altre dediche, altri ricordi.
Mi sedetti al mio posto, accanto al suo.
La classe ancora silenziosa come non mai e restai immobile mentre il mio sguardo vagava sul banco verde dove sopra c'erano ancora le scritte a matita delle 'conversazioni' mie e di Kate.
'Ti sta bene questo leggins.'
'Mi avessi detto una volta "ti stanno bene oggi i capelli" '
'Ti stanno bene oggi i capelli. xx'
'Idiota.' 
'Ti amo anche io.'
Mentre mi ero perso per l'ennesima volta, il professore era già in classe e ovviamente l'argomento principale era Kate.
Un lungo applauso risuonò nella classe.
Non ne sapevo il motivo dal momento che non avevo prestato attenzione al discorso, e feci caso ad alcuni alunni che mi lanciavano brevi occhiate.
-...sono cose nella vita che capitano, dobbiamo farcene una ragione.- continuava col suo discorso moralista, e quando mi sentii il sangue arrivare al cervello mi misi in mezzo: -Vedere la propria ragazza che ti muore tra le braccia a pochi minuti dalla mezzanotte di capodanno, sono cose che capitano?- soffiai piano.
Nessuno sapeva l'andamento esatto dei fatti, e del mio commento rimasero letteralmente stupefatti.
-Non volevo dire questo, volevo dire che davanti alla morte non abbiamo potere, siamo completamente impotenti di fronte ad una cosa talmente più grande di noi. Affidiamoci a Dio e troveremo la pace.-
-Se soltanto lui e Dio esistesse non Dio è solo una cazzata. Dio non esiste. - mi alzai esausto e uscii fuori ritrovandomi nel corridoio vuoto.
Camminavo a passo svelto e poi mi fermai davanti ad un armadietto incominciando a prenderlo a calci e a pugni.
Pensai a quanto una persona  fosse capace di stravolgere completamente la tua vita, di come Kate in così poco tempo mi avesse lasciato completamente solo, di come il buio aveva incominciato a farsi spazio nella mia vita, di quanto mi aveva cambiato... e di quanto mi mancava, cazzo!
E piansi, piansi come non mai.
Sfogai tutta la rabbia che avevo dentro, tutto il dolore seppellito dentro di me che neanche con le lacrime andava via.
Non ne potevo più, volevo andare da lei, volevo vederla, era tutto successo troppo in fretta, non c'avevo ragionato su, non  avevo avuto il tempo di farmene una ragione, di rendermi conto della versione dei fatti e capire che non ci sarebbe stato nulla da fare. 
E' andata via e mi ha lasciato solo. 
Più solo di un bambino abbandonato di notte in un parco vuoto.
Ed io l'amavo, l'amavo come mai avevo fatto prima e come mai avrei più fatto.
Mi gettai a terra con le spalle contro gli armadietti e fissai il suo viso sul cartellone appeso al muro di fronte a me: -Sei contenta?Il tuo desiderio si è avverato...-
Sospirai con delle pesanti lacrime sulle guance.
-Sarai ovunque io sarò.-
Silenzio.
-Per tutta la vita.-
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Mi sento depry anche io, quindi non ho la forza di sparare felicitàààààà.
"Qualcosa che nessuno si aspetta"
"L'epilogo è importante, devi colpirli tutti"
"Stupiscili"
CI HO PROVATO.
NON AMMAZZATEMI.
LO SO, NON DOVEVO, O FORSE SI, O FORSE NO
OOOOOOOOOOOK
RELAX.
Mi è piaciuta tantissimo l'idea che per caso mi è venuta in mente,
o meglio, quella di far morire Kate.
Gli stronzi non sempre vincono,
e siccome, belle mie, 
Zayn è uno stronzo (nella storia lol)
anche lui ne ha dovuto pagare le conseguenze.
Nel modo più atroce che ci possa essere secondo me.
Diciamo che "l'ultimo bacio" che aveva inteso Kate,
si riferiva ovviamente all'ultimo dell'anno... mentre poi...
*colpetto di tosse*
Non è un granchè, lo so,
avrei voluto fare di meglio, ma non posso ritardare più!
Ho fatto anche il trailer, so che non è un granchè ma è il mio primo trailer e alla fine ho dovuto affrettare!

MA CRISTO MA E' FINITA LA STORIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
ADESSO DOVRO' METTERE QUELLA CROCETTA AL "COMPLETA"
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
VI GIURO CHE MI MANCHERETE TANTISSIMISSIMISSMISMSSMIMOOOOOOOOOO
MA NOOOOOOOOOOOOO
PERCHE' IO TORNERO' PRESTOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
HEHEHEHEHHEHEEEEEEEEEHEHEHEHHEHEHEHEH
GRAZIE DI TUTTO
DAVVERO DAVVERO 
GRAZIE MILLE
MI AVETE SEGUITO PER 40 CAPITOLI,
AVETE SOPPORTATO I MIEI RITARDI, I MIEI CAPITOLI CORTI, I MIEI SCLERI A FINE CAPITOLO
TIPO QUESTO QUIIIIIIIII
MA NON IMPORTA PERCHE' LA SAPETE UNA COSSSSSSSSSSSSAAAAAAAA?
VI VOGLIO BENE!
E' GRAZIE A VOI SE QUESTA STORIA E' ENTRATA TRA LE 40 PIU' POPOLARI, E SE ADESSO SONO ARRIVATA FINO A QUI'.
NON L'AVREI MAI CONCLUSA SE NON FOSSE PER VOI!
GRAZIE.♥
E adesso vi chiedo un ultimo favore,
siccome ho intenzione di fare una nuova storia, vi prego di
consigliarmi voi (chi ha intenzione di leggerla)
chi vi piacerebbe come personaggio, se va bene Zayn (Che io preferisco)
e il rating che vi piacerebbe o che per voi andrebbe bene!
Non mi prolungo troppo, altrimenti esagero.
Grazie ancora di tutto.
Ci sentiremo presto.

Un bacione.


SSSEGUITEMI SU TWITER SE VI VAAAA: @zaynsthings RICAMBIO A TUUUUUUTTE



 
 


 

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Capitolo 42
*** Annuncio importante! ***


 

A TUTTE LE LETTRICI DI QUESTA STORIA, CI SARA' UN SEQUEL/WHAT IF, O MEGLIO: UN SEGUITO, CON UN FINALE DIVERSO. 

 

TUTT LE INFORMAZIONI QUI: http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2969800



Vi aspetto numerose!♥

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