My Little Adventure: Mega Multiverse Match

di Lord Gyber
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Universi e Tornei ***
Capitolo 2: *** I primi incontri ***
Capitolo 3: *** Una morte inaspettata ***
Capitolo 4: *** La fine del primo turno ***
Capitolo 5: *** Minicomic1 ***
Capitolo 6: *** Passeggiate,visoni e nuovi scontri ***
Capitolo 7: *** Lucas vs Litios ***
Capitolo 8: *** Minicomic da 2 a 5 ***
Capitolo 9: *** La seconda trasformazione + Minicomic 6 ***
Capitolo 10: *** Una nuova minaccia + Minicomic 7 ***
Capitolo 11: *** Oozaru, Destroyer e Nuovi arrivi ***
Capitolo 12: *** La nascita di un Re ***
Capitolo 13: *** Minicomic 11 e 12 ***
Capitolo 14: *** Famiglie che si riuniscono e che si formano ***
Capitolo 15: *** Le scappatelle di Drol ***
Capitolo 16: *** Arti marziali e Fusioni a gogò ***
Capitolo 17: *** Battaglia ai limiti della realtà ***
Capitolo 18: *** Botte da orbi? Che ben vengano! ***
Capitolo 19: *** Nintendaro vs MangaFan ***
Capitolo 20: *** La disperazione di Lucas ed un nuovo nemico (ancora...) ***
Capitolo 21: *** Cristalli, Muscoli e Spade ***
Capitolo 22: *** A qualcuno piace gemmato ***
Capitolo 23: *** Si torna a casa ***
Capitolo 24: *** Fra Kaiju e Chimera... ***
Capitolo 25: *** Un drago? Perché no? ***
Capitolo 26: *** Si chiude una porta e si apre un portone ***
Capitolo 27: *** Tutti odiano la forma gigante ***
Capitolo 28: *** La comparsa dell'eroe ***
Capitolo 29: *** Chi se non Deader? ***
Capitolo 30: *** Capitolo Random: I P.UC.C.I.O.S.I.N.I. ***
Capitolo 31: *** Un piccolo break ***
Capitolo 32: *** Round Finale: Kaiju vs Kaiju ***
Capitolo 33: *** Round Finale: E il vincitore è... ***
Capitolo 34: *** Il desiderio di Dz ***
Capitolo 35: *** La vita è una cosa meravigliosa ***



Capitolo 1
*** Universi e Tornei ***


Da una pedana sopraelevata all'arena un uomo, lunghi capelli bianchi, occhi multicolori e dalla sfavillante armatura bianca on rifiniture azzurre, alzò le braccia al cielo in segno di saluto al pubblico adorante posto sugli spalti intorno al ring.

« Salve pubblico, io sono Gyber Salomon Damucard, il Re dell'Universo. Vi ringrazio caldamente di aver deciso di venire ad assistere a questo incontro. Prometto che non ne sarete delusi. »

Un urlo di esaltazione partì dagli spettatori eccitati quasi quanto l'annunciatore, anche se qualcuno non apprezzava tutto questo entusiasmo « Sempre a darti delle arie sbruffone. » ammise a basa voce Drol posto nel suo spazio vicino all'arena dove sopra il muro era attaccato una targhetta con il numero 15.

« Hai fatto carriera lo devo dire. » disse Clessidrus nello spazio 13 a Gyber che se ne stava appoggiato al muretto dello spiazzo « Sai hai proprio ragione. »

« Per me è solo un pallone gonfiato. » inveì Dark Jealousy nel quadrante 7 « Possibile che in tutti questi luoghi ci siano così pochi clessidriani? » « E sta zitto! » protestò Discord del 2 intento a vorticare su un trono fatto di liquirizia « Sempre che tu non voglia essere trasformato in papera. » fece comparire un'aura nera con dal contorno rosso sulla zampa felina facendo però arrabbiare l'interlocutore « Se ne avrò l'occasione di ucciderò di nuovo. »

Intanto nello sezione 18 un Tirek colossale stava scrutando il luogo con fare sospetto Interessante pensò C'è un sacco di magia che posso trafugare.

« Tu che dici Lucas? » domandò Dz al suo amico che aveva cominciato ad emettere fiamme con un sorrisetto compiaciuto sul volto « Sarà molto divertente. »

« Fantastico!!! » urlò Litios preso dall'euforia « Non vedo l'ora di cominciare! » « Però vedi di darti una calmata. » lo ammonì Wheat. « Scusa. »

« Basta indugi! » sentenziò colui che si proclamava il Re dell'Universo « Diamo inizio al torneo! »

 

Fatemi indovinare: probabilmente non avrete capito un accidenti? Per capire cosa sta succedendo dobbiamo tornare indietro al giorno in cui il Re arrivò Canterlot e fece una proposta interessante.

 

« Quindi voi sareste il re dell'universo? » chiese una basita Twilight circondata dalle sue amiche, le due principesse, Discord, Clessidrus e la sua controparte « Esatto, re dell'universo 24 per essere precisi. » appoggiò su un tavolino che aveva fatto apparire una tazza fumante di the alla menta « E sono qui per offrirvi una grande opportunità. »

Illuminò i suoi occhi di bianco e tutti vennero circondati da una visione 3d dello spazio « Essendo diventato un essere Eterno ho avuto la possibilità di osservare i vari universi esistenti trovando via via caratteri che li differenziavano l'uno dall'altro. Per fare un esempio, nell'universo 7 Dark Jealouisy, dopo aver ottenuto il potere, ha ucciso Nightmare Moon liberando tutti gli abitanti di Infernia e conquistando il mondo. »

« Io avrei fatto una cosa del genere? » Clessidrus aveva una faccia fra il disgustato e l'impaurito al sapere ciò che avrebbe potuto fare « Già » rispose freddo Re « Ed hai sterminato tutti i pony di Equestria. » La risposta di certo non servì a confortarlo bensì a renderlo ancora più triste, nonostante i tentativi di consolazione dei suoi amici.

« Come vi dicevo, dopo aver osservato un gran numero di luoghi ero più che intenzionato a capire quale fosse il più forte fra essi, ed è per questo che ho indetto un torneo fra tutti questi. Una lotta incredibile che segnerà per sempre tutti i generi di storia! » il suo tono era così elettrico che causava di generare una tempesta di fulmini. La sua eccitazione era alle stelle e così quella degli altri. « Cosa ne pensate? »

 

Inutile dire che la proposta risultò gradita ai nostri eroi che non vedevano l'ora di partecipare. Però gli unici che si erano iscritti erano Gyber, Clessidrus, Discord e Rainbow Dash mentre gli altri si sarebbero limitati a fare il tifo.

 

« Incredibile! » fece Twilight, dopo aver letto l'opuscolo che spiegava la storia delle altre dimensioni regalatogli da Re, necessario per comprendere ciò che non avessero capito « Cosa dice di interessante? » domandò incuriosita Pinkie saltellando euforica « Trovo molto interessante le svolte che hanno avuti gli altri universi. Tipo nel 2. » tutti puntarono lo sguardo sull'altro Discord intento intento a scolarsi del vino da una coppa di caramelle « In quel mondo Celestia non imprigionò Luna...beh sulla Luna, ma la uccise. » la principessa della notte, a sentirla, si preoccupò non poco a quella verità ma venne tranquillizzata dall'ala della sorella posta sulla sua groppa « Io non ti farei mai una cosa simile. Continua pure. » « Quindi, dato che Nightmare Moon non è mai esistita noi Elementi non ci siamo mai incontrati e Discord, una volta liberatosi ha fatto sua Equestria. »

« E nel 15? » fece Gyber vedendo la sua controparte che dal suo spiazzo lo salutava allegramente ma con un sorriso sadico « Vediamo, qua dice che Drol ha avuto il sopravvento sulla tua coscienza e poi ha...» mandò giù della saliva « Distrutto ogni singolo essere vivente nella sua galassia. »

Nessuno dei presenti si sarebbe mai aspettato che simili atrocità potessero essere accadute per loro mano o zoccolo. Era incredibilmente brutto.

« E chi è il più pericoloso? » Rainbow sembrava alquanto preoccupata, e un po' si pentiva di essersi iscritta « Tirek del 18. » rispose Gyber prima che la neo principessa potesse aprir bocca tenendo lo sguardo puntato sul minaccioso centauro che sembrava non averlo neanche calcolato « Mi basta sentire la sua energia per capire che lui è il più letale di tutti. Re mi ha detto che è riuscito a sopraffare il Rainbow Power ed ha assorbito tutta la magia del suo universo schiavizzandolo al suo volere. »

Uno sguardo inquieto passò su tutti volti dei suoi amici. Se Tirek aveva tutta quella magia non c'era da stare allegri.

 

 

« Prima di iniziare » disse Re sospeso sopra il ring con un microfono in mano « Voglio elencarvi tutte le regole: 1) sono vietati i combattimenti fuori dal ring e l'aggressione verso il pubblico, chi venisse scoperto verrà espulso insieme a tutti i suoi compagni. 2) Un combattente perde se si arrende, rimane a terra per 30 secondi o viene ucciso, ma che provvederò a far resuscitare dopo il torneo. 3) E' vietato qualsiasi genere di aiuto o consiglio da parte di spettatori o di altri combattenti, pena la squalifica. 4) per ogni necessità i Chansey vedranno di esaudirla, a patto che non si tratti di trucchi scorretti. » i suddetti pokèmon fecero la loro comparsa vicino al pubblico emettendo all'unisono il loro verso « 5) ultima ma più importante, chi cercherà di trafugare il premio in palio verrà eliminato sia dalla gara che dall'esistenza. » quest'ultima risultò terribilmente ferrea dal tono di voce di Re, che nessuno riuscì a dire parola.

« E cos'è il suddetto premio, vi starete chiedendo? » nella mano di Re comparì una piccola sfera di luce cremisi « Questa è la Ultimate, e potrà esaudire il desiderio di chiunque la potrà possedere, tipo la torta perfetta o diventare un dio, insomma sia i più buoni che i più cattivi. » fece scomparire la sfera nel suo palmo assorbendola « Adesso basta con la burocrazia, DIAMO INIZIO AL TORNEO!!! »

 

 

Angolo autore:

Ehi bella gente, Gyber Gabra è qui presente Oh Yeah!!!

Che ne pensate di questa mia nuova storia? Spero bene dato che ho incluso autori di grande livello come Litios, TheLucas97, Clessidrus e Donatozilla. Insomma si prospetta una battaglia epocaleda non perdere assolutamente.

Storia tratta ed ispirata a DRAGON BALL MULTIVERSE (dateci un'occhiata, è veramente forte).

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Capitolo 2
*** I primi incontri ***


Il ring non era altro che un chilometro quadrato di mattonelle bianche all'interno dello stadio, anche se in verità si poteva usufruire di tutto lo spazio disponibile anche fuori da quell'area, ma dentro certi limiti dato che gli spettatori era protetti da una bolla di energia che li separava dall'arena e li metteva al sicuro.

« Primo incontro: Cleraxius dell'universo 7 contro Donatozilla dell'universo 12. »

I due combattenti scavalcarono il muretto che li separava dal ring e si misero in posizione. Ma non prima di essersi squadrati ben bene.

Cleraxius era un clessidriano rosso dalle rifiniture blu notte ed era un avversario abbastanza temibile. Lui era il generale in persona del grande Jealousy nonché assassino di Princess Cadence e Princess Luna. Era un violento, sadico e crudele, per questo aveva accettato molto volentieri di partecipare.

Ma Dz non ne sembrava intimorito, gli avrebbe fatto mangiare il ring una piastrella alla volta.

« Spero tu sia pronta scimmia spelacchiata » lo insultò il generale « sappi che..» la frase che avrebbe tanto voluto continuare gli finì giù in gola quando vide il suo avversario che, non solo lo ignorava, ma si era messo a parlare con i suoi amici nel suo quadrante.

« Sei nervoso? » gli chiese Rainbow Dash in versione umana « Per niente. » rispose sicuro di se « Il mio avversario sembra una mezza tacca. » al clessidriano, sentita l'offesa, gli si formò una vena pulsante sulla fronte.

« neanche secondo me è questo granché. » aggiunse insolentemente Lucas « Lo farai fuori in tre secondi. » disse facendo il numero con la mano « E ti darò un bel bacio della vittoria. » riprese Rainbow appoggiandosi al muretto in modo provocante facendo crescere ancora di più la grinta del suo ragazzo.

« A proposito dov'è Sam? » domandò pensieroso il metà Kaiju non trovando da nessuna parte il suo amico « Non lo so » rispose lo Scout « Ha detto che andava a prendere la trombetta da stadio e poi non l'ho più visto. »

 

Intanto, nell'universo 7.

« Ragazzi ho trovato la trombetta, grazie per avermi aspett....» il silenzio calò intorno al ragazzo quando vide, anzi, non vide ne i suoi amici ne la navicella « Molto divertente lo scherzo, su ora uscite fuori. » dopo un minuto di imbarazzante silenzio, seguito dal passaggio di un cespuglio rotolante il ragazzo comprese e si portò le mani alla testa in preda alla lacrime « SI SONO DIMENTICATI DI ME!!! »

 

« Ehi io vorrei cominciare!!! » sbraitò più che mai offeso il generale che estrasse la spada che teneva al fianco « Assaggia la mia lama!!! » si lanciò come un proiettile sul suo avversario tenendo la sua spada parallela al corpo cercando di mirare al petto e riuscendoci « Ah-ah....aspetta...cosa!?! » la sua spada si era frantumata in molti pezzi nello stesso istante in cui Dz aveva tramutato la sua pelle in scaglie blu semi luminescenti.

« Ti ci vorrà di più per trapassare le mie scaglie. » gli mollò un calcio all'altezza dello stomaco lanciandolo a grande velocità contro contro uno dei muri.

Clexarius li alzò a fatica. Era stato un colpo devastante e preciso, gli aveva spezzato le costole e compromesso qualche organo interno « Mi deludi molto generale. » lo criticò Jealousy dalla sua postazione « Ed io che credevo fossi un valido guerriero. » « E' stato solo un colpo di fortuna. » cercò di giustificarsi non accadrà più « Lo spero, riprendi a combattere piuttosto. »

Troppo distratto nel parlare non aveva visto Dz caricarlo assestandogli un fragoroso pugno nel pieno della faccia facendolo sprofondare ancora di più.

Il ragazzo spiccò un balzo all'indietro allontanandosi dal suo corpo « Tutto qui quello che sai fare? » « STA ZITTO!!! » inveì un Cleraxius con la faccia ormai diventata un livido gigante, sanguinante e senza qualche denti « TI DISTRUGGERO'!!!! » puntò le braccia verso di lui con fare minaccioso « SUPER RADIAZIONI CLERAXIUS!!!! » dalla punta delle sua dita fuoriuscirono dei fasci di luce rossa che investirono in pieno Dz che aveva cercato di pararsi mettendo le braccia, rivestite di scaglie, come scudo.

Incredibilmente l'attacco non pareva aver sortito nessun effetto cosa che aveva lasciato basito sia il ragazzo che gli spettatori « Non mi hai fatto niente. » sbeffeggiò.

Il clessidriano però rimaneva immobile con un ghigno stampato in volto « Ora vedrai, ESPANDITI!!! »

Improvvisamente accadde qualcosa. Il brccio di Dz cominciò a gonfiarsi a dismisura come se ci fosse stato qualcosa che gli pompava dell'aria dall'interno. Pochi secondi e lo stesso destino tocco all'altro braccio ed infine al busto gonfiandolo in modo tale da renderlo più grande del doppio.

« Non te lo aspettavi vero? » lo sfotté l'avversario che se la rideva piano a causa del dolore « Le mie radiazioni hanno l'effetto di far estendere la massa muscolare di ogni essere in modo allarmante per poi distruggerlo. Se il tuo cervello da lucertola non lo ha capito vuol dire che scoppierai come un palloncino. TRA POCO ESPLODERAI!!! COSI' COME E' SUCCESSO CON LE PRINCIPESSE SUCCEDERA' ANCHE A TE!!! » lanciò una tetra e malvagia risata pregustando le urla di dolore che avrebbe emesso la sua vittima agonizzante.

Urla che non arrivarono mai.

Dz non aveva fatto ne un movimento ne un rumore. Se ne stava immobile ed in silenzio. Silenzio rotto poi dalla sua risata divertita « Che hai da ridere insetto? » chiese l'avversario contrariato da quella insolita reazione. Dz smise all'improvviso di ridere e tirò un'enorme boccata d'aria. Quando i suoi polmoni si furono riempiti emise un lungo sbuffo facendo uscire dalla bocca una nuvola rossa. Più ne faceva uscire più il suo corpo riprendeva le proporzioni giuste.

Alla fine la nuvola di radiazioni fu portata di via da una folata di vento sopra la sguardo compiaciuto del combattente « Io sono un lucertola atomica e posso controllare ogni radiazione nelle mie vicinanze. Se non lo fossi stato a quest'ora sarei morto. Mi sono divertito ma è ora di farla finita. » arrivò in meno di un secondo di fronte a lui e con la mano, trasformata in artiglio, gli trapassò il cuore uccidendolo sul colpo. « Accidenti ci sono andato troppo pesante » fece scivolare il corpo giù dalla mano « Poco male, tanto poi ti resusciteranno. »

La voce del re si diffuse nello stadio « Cleraxiu è morto, il vincitore è Donatozzila. »

Urla del pubblico entusiasta si diffusero per tutto lo spazio circostante intonando il nome del guerriero come un inno, mentre Rainbow corse verso di lui, saltandogli al collo e baciandolo appassionatamente. Intanto un paio di Chansey raccolse il cadevere e lo portò nella sala delle capsule criogeniche dove si sarebbe conservato per poi essere resuscitato.

 

« Secondo scontro: Litios dell'universo 4 contro Spike dell'universo 3, nonché unici partecipanti dei rispettivi. »

« Evvai tocca a me. » urlò estasiato l'alieno, che indossava una armatura bianca che gli corpiva il busto, dei bracciali ed una cintura multi-uso, andando sul ring frettoloso di entrare in azione Se lo Spike del 3 è come quello del mio non avrò problemi a vincere pensò felice come una pasqua.

Felicità che non durò molto dato che poco dopo fece la comparsa uno Spike ormai adulto, dalla corporatura muscolosa simile a quella umana, e con due ali membranose sulla schiena insieme ad uno sguardo truce. Cosa è successo a quello Spike?

« Preparati a combattere, io...» Spike non perse tempo con le chiacchiere e partì subito all'attacco prendendo un gran respiro « Sta per sputare fuoco. » quando aprì le fauci, non una fiamma scaturì bensì un raggio arcobaleno molto familiare.

« Gli elementi dell'armonia!?! » urlarono all'unisono le mane dell'universo 13

 

Dodici anni fa, Universo 3.

Discord aveva fatto dimenticare alle mane six la loro amicizia trasformandoli nei loro contrari. A differenza di come noi sappiamo che accadde Twilight se ne andò prima di poter leggere le lettere inviate durante tutte i mesi di soggiorno a Ponyville alla principessa.

Spike, dove qui presentava delle piccole alucce, era rimasto da solo a proteggere gli elementi che portava sempre con se.

Ma il signore del caos sapeva che quelle collane rimanevano pur sempre un problema ed era più che mai deciso a distruggerle per sempre. Non ci mise molto a trovare il cucciolo di drago che cercava di abbandonare il paese per portare gli elementi al sicuro dalle principesse. Ma un agguato lo aveva spinto in un vicolo cieco senza vie d'uscita.

« Possiamo risolverla in due modi » sentenziò il draconiques di fronte al draghetto « O mi dai quelle belle pietruzze e ti lascio andare oppure distruggo sia loro che te, cosa ne dici? »

Spike era immobilizzato dalla paura, di certo non avrebbe permesso che una cosa simile accadesse e quindi fece la scelta più coraggiosa della sua vita « Piuttosto che dargli a te, me li mangio! » aprì lo scrigno in cui erano rinchiusi e con gesto veloce li prese tutti nella zampa e li mise in bocca cominciando a masticarli, cosa non troppo difficile per i denti di un drago. Oltretutto avevano anche un buon sapore.

« Scelta coraggiosa. » riprese Discord illuminando la zampa aquilina « Ma, ahimè, inutile. » quando fece per ghermire il piccolo il miracolo accadde. La magia, ancora presente, lo circondò con un'aura dorata mutando il suo corpo. In pochi secondi si era trasformato in un drago adolescente ma non era tutto. Sentiva la forza dell'armonia dentro le sue vene e possedeva la grinta di un guerriero.

Quello che accadde dopo è riportato su ogni libro di storia. Spike sconfisse Discord sbriciolandolo letteralmente e divenne il protettore di Equestria, ma purtroppo le sue amiche rimasero per sempre intrappolate nella magia di Discord rimanendo delle egoiste.

Ecco perché partecipava.

Voleva indietro le sue amiche.

Voleva indietro il suo amore.

 

Litios si rialzò lentamente dal terreno. Quel raggio gli aveva dato una bella botta non gli aveva fatto grossi danni « Quindi lui è un puro di cuore. » disse Spike. Infatti gli elementi funzionavano solo sui malvagi. Ma non si scoraggiò e partì all'attacco con feroci fendenti dei suoi artigli ma che Litio riuscì con abilità ed un pizzico di fortuna ad evitare.

« Non male, ora tocca a me. » dai i bracciali che aveva intorno alle braccia si aprì uno sportello dal quale spuntarono due coppie di canne da fucile che cominciarono a sparare una raffica di proiettili contro il drago alzando un gran polverone.

Una volta finiti i colpi Litios però si rese conto che non avevano sortito alcun effetto « La pelle di drago è molto dura. » Spike spiccò un balzo verso l'alto, roteo su se stesso e lo colpì con la ala sulla base del collo stordendolo momentaneamente.

« Andiamo, scommetto che hai anche altre carte da giocare. » disse divertito il drago « Dici bene. » una serie di circuiti uscirono dai bracciali ricoprendo il braccio destro e trasformandolo in un cannone che gli puntò contro e che afferrò con il braccio per prendere bene la mira. « Galick Gun Fire!!! » un raggio energetico viola colpì in pieno il drago lanciandolo in aria.

« Ehi, quella è una mossa di Vegeta! » protestò Gyber del 13 « Anch'io leggo i fumetti. » fu la sagace risposta dell'alieno.

Spike riuscì a fermarsi a mezz'aria, spalancando le ali, prima che il colpo impattasse contro la barriera, senza neanche intaccarla. Spalancò le fauci ed emise una possente fiammata verde contro Litios che prontamente riuscì a difendersi erigendo uno scudo protettivo attorno al corpo.

Devo fare subito qualcosa, la potenza dell'armatura sta diminuendo pensò disperato constatando che l'ultimo attacco e lo scudo avessero indebolito la sua armatura. Ma doveva rischiare per vincere.

Puntò il cannone verso l'avversario caricando un altro colpo. Questa volta Spike non si fece fregare.

Scese giù rapido in picchiata e gli afferrò il braccio cominciando a fare pressione con la forza della zampa. Il cannone si sbriciolò lasciando Litios sbalordito da quella forza.

Spike lo sollevò con entrambe le braccia e lo lanciò in aria di parecchi metri « Questo non mi può fermare. » Litios premette un pulsante e cercò di attivare lo scudo Energia esaurita disse l'armatura « O forse può fermarmi. »

Si schiantò con violenza sul terreno provocando un solco con la sua silhouette. Il drago si alzò in volo e raggiunse in pochi istanti la cima della barriera. Fu allora che ritrasse le ali e cominciò a precipitare ricoprendosi di fiamme verdi.

Litios si era rialzato in tempo per vedere l'imminente pericolo e prese una drastica decisione « Queste le volevo usare per un altro ma non ho altra scelta. » dalla sua cintura prese una granata grande quanto un dattero e con le poche forze la lanciò.

Quando questa entrò in contatto con il corpo fiammeggiante emise uno strano gas bianco/azzurrino.

Spike non sentì più niente. Non riusciva più a muovere gli arti. E questo perché il suo corpo stava cominciando a congelarsi velocemente. Provò ad utilizzare le sue fiamme ma non sortivano alcun successo.

Quando ormai atterrò era stato ridotto ad un pezzo di iceberg. Non c'era più nessuna reazione. Almeno non fisica.

Spike riuscì a rendere lucida la mente dopo poco tempo. Era impossibile che venisse congelato, la sua pelle di drago glielo impediva, ma doveva comunque trovare un modo per uscire. Di certo non poteva sciogliere il ghiaccio, la temperatura con cui l'aveva congelato doveva essere di molti gradi sotto lo zero.

Si concentrò il massimo che poté sperando nello stesso miracolo che anni fa lo salvò da Discord. Una luce arcobaleno cominciò piano piano ad avvolgerlo dandogli energia ogni secondo di più , mentre con il pensiero si motivava Devi farcela, Devi farcela, Devi farcela, Devi farcela...

Il ghiaccio cominciò a creparsi facendo fuoriuscire calore magico dalle fessure. Un ultimo sforzo ed il blocco si sgretolò e lui fu pronto subito a ricominciare.

Ma....

Non si trovava più sul ring bensì in una stanza che sembrava un'infermeria. Si guardò intorno spaesato. Non capiva.

« Ehi, ti sei svegliato. » disse un Chansey dalla voce femminile « Credevamo saresti rimasto lì per sempre. Vuoi qualcosa con cui scaldarti? » ignorando totalmente quella domanda ne fece lui una « Perché non sono più sul ring? » il pokèmon lo guardò per un seconda affranta « Sei rimasto bloccato lì dentro per più di 30 secondi quindi hai perso, mi dispiace. »

Fece qualche passo indietro atterrito e si sedette sul lettino. Fu quasi sul punto di piangere ma si limitò a dare una botta sul muro facendo cadere ciò che vi era attaccato.

 

« Dopo questo entusiasmante incontro » continuò Re « Passiamo al prossimo....» fu costretto ad interrompersi perché un Chansey lo chiamò a se per dirgli qualcosa. Gli bisbigliò il messaggio all'orecchio e se ne andò « Signori e Signore vi informo che i concorrenti del'unverso 1 e 17 si sono ritirati dal torneo. »

La notizia diede non poco fastidio al pubblico « Codardi. » « Fifoni. » « Mezze calzette. » « Sul serio? Mezze calzette è l'insulto migliore che ti venga? » « Io vengo dal mondo degli orsetti coccolosi, non posso essere troppo cattivo. »

Drol invece rise « Se la sono fatta sotto dopo aver visto la potenza degli altri e li posso anche capire. Ci sono avversari di tutto rispetto. »

« Non scaldiamoci per così poco » fece Re « E proseguiamo. Per il prossimo match: Lucas dell'universo 12 contro..............................Deadpool dell'universo 12. »

Narra la leggenda che il rumore delle mandibole del guerriero di fuoco che cadevano a terra si sentì in tutta la galassia « C-come sarebbe a dire Deadpool? » domandò affranto « Ci si può sfidare fra i propri compagni!?! » « Si, i sorteggi degli sfidanti sono stati fatti a caso. »

« Non te la prendere. » disse il mercenario chiacchierone mettendogli un braccio intorno alla spalla « Ci divertiremo. » « Sono spacciato. » « E dici bene, non puoi battere chi non puoi uccidere. »

In quel preciso istante una persona fece il suo ingresso nel loro spazio « Sam! » urlò entusiasta Twilight saltandogli addosso « Sei arrivato finalmente. » « Però questo non sarebbe successo se qualcuno non si fosse dimenticato che io esisto. » disse scrutando malvagiamente i suoi due migliori amici ed il resto della squadra. « Come hai fatto ad arrivare? » gli domandò la ragazza. Lui si fece indietro mostrando una bicicletta rossa « Con la Deadbici che a quanto pare riesce a fare cose incredibili come chi la costruita. Ma comunque, che mi sono perso? » « Niente di che. Io dovrò affrontare Lucas. » disse fiero il mutante « Sarà divertente. Molto Molto divertente. » e fece una risata malvagia.

 

 

Angolo autore:

Ehi cari lettori spero che i primi incontri vi siano piaciuti. Aspettate di vedere i prossimi.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

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Capitolo 3
*** Una morte inaspettata ***


Lucas e Deadpool, saliti sul ring, si fissarono per un intenso secondo. Il primo avvolse il suo corpo di fiamme mentre il secondo tirò fuori le spade « Sarà divertente come quella volta che ho sconfitto Deathstroke! » esultò il mercenario « Di che diavolo stai parlando? » « Guarda su youtube e lo capirai. »

Deadpool cominciò a correre verso il suo obbiettivo facendo roteare le sue spade in modo minaccioso « Per il potere dei chimichanga!!! » ma prima che potesse anche solo sfiorarlo, Luca creò uno palla si fuoco fra le mani e colpì il mutante al petto facendolo esplodere e diventare cenere.

« Che velocità » disse Re « Deadpool è morto e...» « Aspetti un momento! » gli gridò « Deadpool non può morire è immortale, e se lo conosco bene 3..2..1. » « Che mi sono perso? » disse l'uomo ricomparendo senza nessun graffio appoggiando il gomito sulla spalla di Lucas. « Ti ho fatto esplodere mentre combattevamo. » rispose « A già stavamo combattendo. » veloce come un fulmine estrasse le sue due pistole dalle fondine e cominciò a sparare a più non posso contro il ragazzo.

Ma avendo una temperatura troppo elevata queste si scioglievano prima che potessero colpirlo « Ti ricordo che il mio fuoco raggiunge temperature enormi. » lo schernì. « Hai ragione. Quindi...» caricò il braccio destro « MAGMA FANG!!! » un getto di lava dalla forma simile alla testa di un cane partì dal braccio di Deadpool che andò a scontrarsi con ferocia contro il corpo fiammeggiante di Lucas, ferendolo gravemente. « Ah-ah Fatality! »

« Come...hai..fatto? » poi gli venne in mente una cosa « Mai farsi domande su Deadpool. Me ne dimentico sempre. »

Intanto, nello spiazzo 13.

« Secondo di voi che vincerà? » domandò l'elemento dell'onestà ai suoi comppagni che stavano osservando il match « Lucas è molto forte » iniziò Clessidrus « Ma Deadpool a quanto pare è immortale e sembra che sia in grado di modificare in qualche modo la realtà. » « In poche parole » continuò Gyber « Non si può stabilire che vincerà. »

Lucas schivò dei proiettili di magma che il mercenario gli lanciava Maledizione, di questo passo perderò e non posso permettermelo schivò una colonna di lava che era fuoriuscita dal terreno.

Forse un'idea per batterlo c'è ma è così folle...un momento...stiamo parlando di Deadpool. Evitò gli ultimi proiettili e riprese la sua forma normale mettendosi a cercare qualcosa nella tasca « Deadpool se mi fai vincere...puoi avere questo churro! » urlò estraendo il beneamato cibo dalla giacca ed illuminando, come stelle, gli occhi del mutante e facendolo sbavare così tanto che si vide che la bava uscì fuori dalla maschera.

Senza nessun indugio gli si avvicinò e prese la cibaria « Io mi arrendo! » gridò preso dall'euforia, tutto questo mentre il pubblico e gli altri sfidanti caddero a terra con un tonfo tale da scuotere l'intero stadio « Ehm, il vincitore è Lucas, incredibilmente. »

Questa insolita vittoria lasciò l'amaro in bocca a molti spettatori « Maledizione io aveva scommesso su quello in calzamaglia. » « Davano il tizio in fiamme perdente 100 a 1. »

Tornati nel loro spazio Deadpool si mise in un angolo a gustarsi il suo manicaretto, Lucas riceveva delle lodi « E' stata proprio una mossa da maestro. » gli disse il Soldato « Ma mi chiedo » continuò Applejack « Dove hai preso quel churro? » « Semplice » rispose « Dalla mensa, te ne danno quanti vuoi gratis. »

A quella risposta fece partire una fragorosa risata.

Quel tizio è pericoloso pensò Tirek del 18 Ma non mi dovrebbe dare troppi problemi. Insieme a lui ci sono quella specie di lucertolone suo amico e Gyber del 13 che da quando aveva visto la figura del centauro non gli toglieva lo sguardo di dosso a parte quando c'erano gli incontri. Questo lo metteva in ansia Nel mio universo sono riuscito a farlo fuori in un momento in cui non se lo aspettava e non gli ho permesso di usare tutti i suoi poteri. Dovrò stare molto attento.

« Questo sarà l'ultimo incontro prima della pausa pranzo e combatteranno: Gyber dell'universo 13 contro Jurassic dell'universo 16. »

A sentire il nome dello sfidante Dz sputò in faccia a Sam il succo d'arancia che stava bevendo « Come Jurassic!?! »

« Per essere per essere precisi è Jurassic Junior. » sul ring era salito un ragazzo molto simile a Dz, ma si differenziava per i capelli verdi acido, gli occhi completamente blu e dal fatto che sulle braccia aveva dei buchi come i Changelings.

Gyber salito anch'esso lo scrutò ben benino e giunse ad una conclusione « Non ho tempo da perdere con te se t arrendi fai un favore sia a me che te. » il suo tono prepotente non piacque a JJ che se la rise di tutto gusto « Mio padre è riuscito ad eliminarti sul nostro pianeta ed io non sarò da meno. »

« Qualcuno vorrebbe spiegarmi cosa sta succedendo? » disse Dz non riuscendo più a capire niente « Ti rispondo io » fece Twilight prendendo l'opuscolo « Nell'universo 16 Jurassic è riuscito a prevalere sulla tua parte buona e a conquistare il mondo. » « Questo non spiega suo figlio abbia quell'aspetto. » « Beh, dopo che lui ha preso Equestria si può dire che....abbia trovato molta compagnia insieme a Chrysalis...molto compagnia, se capisci cosa intendo. »

Il ragazzo alzò un sopracciglio non riuscendo a capire, poi, una volta arrivatocisi « Ooooohhhh....» poi gli venne un brivido glaciale « ooohhh che orrore. »

Mentre loro cercavano di confortarlo il duello era già iniziato. JJ cercava di colpire Gyber con i suoi artigli dalle scaglie rosse, ma che lui riusciva a schivare semplicemente spostando il busto a destra e sinistra « Vuoi smetterla di fare il codardo o mi vuoi attaccare? » ma il suo messaggio non fu recepito poiché i pensieri di Gyber erano diretti su un altro partecipante.

Tirek non piace evitò un altro fendente A in mente qualcosa di losco, sicuramente vuole Ultimate per governare su tutti gli universi parò un calcio con il ginocchio Ne ho parlato con Re ma lui dice che non c'è pericolo, che interverrà lui stesso. Ma ciononostante non sono del tutto convinto, Se non avesse quello stupido campo che gli protegge il pensiero avrei potuto leggergli la mente. Devo vincere ed eliminarlo prima che possa fare qualcosa

« Smettila di ignorarmi! » urlò offeso il principe dei mutanti caricando un pugno di energia rossa e colpendo in pieno la facci del suo avversario « Così impari. » purtroppo per lui, il sorriso beffardo che aveva in volto scomparve quando vide che non solo non l'aveva colpito ma che il suo colpo era stato parato con estrema facilità semplicemente afferrandogli il pugno.

Gyber spalancò gli occhi pieni di furore e con un gesto secco stacco brutalmente il braccio della lucertola facendolo urlare di dolore. JJ si allontanò di qualche passo afferrando il moncherino dal quale usciva una grande quantità di sangue verde.

« Di certo non possiedi la forza di tuo padre. » il ragazzo albino gli mollò una ginocchiata nello stomaco togliendoli il respiro e facendolo accasciare a terra « E di certo non l'ingegno di tua madre. » lo sollevò da terra prendendolo per i capelli e dandogli un montante in faccia « Non ho tempo da perdere con quelli come te. » lo lanciò in aria con una forza mostruosa e gli punto contro l'indice ed il medio della mano destra sui quali cominciarono a formarsi scintille elettriche « MAKANKOSAPPO!!! » un raggio energetico oro e viola, piccolo ma letale, colpì in pieno JJ bucandogli il petto.

Tutti rimasero allibiti da questa prova di abilità « Ricordatemi di non farlo arrabbiare. » cercò di scherzare Discord del suo stesso universo senza però ottenere risultati.

« Lo hai ucciso per caso? » gli domandò Re vedendo il corpo immobile dello sfidante « No è ancora vivo, ma deve essere curato subito. » « In questo caso Gyber è il vincitore, dato che i 30 secondi sono scaduti, e passa al secondo turno. Ora c'è la pausa pranzo, prendete pure tutto quello che volete. »

 

I tavoli per il pranzo dei partecipanti vennero allestiti sul ring per via dello spazio maggiore. Ad ogni universo era affidato un tavolo ma non si poteva resistere alla tentazione di andare a visitare anche gli altri, come fecero le Twilight, impazienti di sapere le storie degli altri mondi.

« Allora Litios, qual'è secondo te il più pericoloso? » domandò il robottino, che stava bevendo tramite una cannuccia una bottiglia d'olio motore d'annata, al suo padrone « Riconosco che Lucas e Donatozilla siano avversari del tutto degni di rispetto ma in fondo ho qua le mie armi. » gli rispose ingurgitando un cosciotto di agnello « Gyber è un incognita, sembra molto più forte di quello che conosciamo noi, poi ci sono Drol e i due Discord, pazzi assatanati ma contenibili. Ma non importa, sarò io a vincere questo torneo. »

Al tavolo 13 nessuno aveva ancora rivolto la parola a Gyber da quando era tornato fra il gruppo e questa cosa gli provocava un leggero fastidio « Perché non mi rivolgete la parola? » domandò mentre mangiava una ciotola di Ramen « E' per quello che ho fatto a Jurassic? » Celestia, che era capotavola fu la prima a prendere parola « In effetti sei stato parecchio brutale, cioè sapevamo che eri bravo a combattere ma non immaginavamo che arrivassi a tanto. » « Posso comprendere. » continuò prendendo un'altra ciotola « Ma non c'è bisogno di comportarsi così, rimango sempre lo stesso. » « Già, hai ragione. » concluse Clessidrus agguantando un panino « Non abbiamo ancora festeggiato la tua vittoria! » e fecero un panino-brindisi.

Deadpool intanto stava nuotando in una piscina piena di churros « Ho rinunciato, però mi rimanete voi adorati. » e si immerse. Sam, Dz e Lucas stavano facendo a gara a chi riusciva a mangiare di più e questo provocava molti problemi ai Chansey cuochi « Quindi siete sicuri di vincere eh. » disse l'hacker mandando giù un filetto di pesce « Certo che sì » aggiunse Dz mangiandosi in un boccone dieci cotolette « Anche se non sarà così facile, non avevo mai visto Gyber combattere e Drol, che è la sua controparte, non sarà da meno. Sarà uno spettacolo epico. » fece infine Lucas mandando giù un panino imbottito lungo tre metri.

Drol e Discord del 2 erano intenti a bervi un bicchiere di vino a testa, essendo molto simili erano entrati subito in confidenza « Tu sei molto diverso dal signore del caos che ho conosciuto ed ucciso. » infatti, questo Draconiques era alto quasi quattro metri e invece della zampa d'aquila ve ne era una da primate ed in fronte un corno simile ad una falce grigia « La mia razza più è potente più follia la circonda e dato che nel mio mondo la follia è all'ordine del giorno sono decisamente più potente di quella mia controparte nel 13, che si è lasciata corrompere dal bene, puah. » sputò sul terreno un po' di saliva dalla quale crebbe una pianta di fagioli. « Pardon. » disse per giustificarsi.

Gli unici che non stavano mangiando erano Tirek e i clessidriani malvagi, questi ultimi intenti a confabulare qualcosa « Re jealousy » fece uno dei suoi soldati « Temo che non riusciremo ad andare molto avanti, Cleraxius era il migliore dopo lei, non abbiamo alcuna speranza. » « Dubiti forse delle mie capacità? » rispose facendo roteare la spada che aveva preso come trofeo dopo aver ucciso il fratello in un duello per la corona « No mio signore. » rispose preoccupato « Dico solo che qua ci sono avversari di un livello altissimo. » « Sai » piantò la spada nel terreno « Se non fosse contro le regole ti ucciderei adesso, ma non posso concedermi questo lusso. »

Tirek era intento ad osservare e studiare i restanti combattenti del primo turno Tutti quelli che potevano darmi dei problemi sono già passati quindi il mio duello si volgerà o con uno i due elementi dell'armonia dalla chioma arcobaleno, o i due Discord, con i clessdriani, con quella sfera di metallo ciclopica o l'antracia dai capelli neri nessuno di temibile per me.

Dopo un po' anche Re decise di fare un piccola pausa e si unì insieme all'universo 13 a mangiare.

 

La pausa pranzo durò all'incirca due ore e mezza alla fine della quale si ricominciò subito con i combattimenti « Diamo inizio alla seconda fase del primo turno! » urlò entusiasta insieme al pubblico adorante « Questo incontrò vedrà: Rainbow Dash dell'universo 12 contro Tirek del 18. »

Se da una parte tutto lo stadio gioiva per il Match dalla parte dei combattenti si era diffuso un silenzio glaciale che valeva più di mille parole.

« Non vedo l'ora. » disse Rainbow impugnando il suo fucile. Quando fece per dirigersi sul ring venne bloccata da una mano sulla spalla del suo ragazzo « Non dirai mica sul serio? Non hai alcuna speranza contro uno come Tirek, sai abile, questo è vero, ma lui ha tutta la forza dell'universo. » lei si tolse la mano di dosso seccata « Suvvia, lo sai che me la so cavare. » si girò verso di lui e li diede un bacio « Mi arrenderò se non ce la faccio. » si staccò da lui e si diresse all'arena « Fa attenzione. » fu l'unica cosa che Dz riuscì a dire.

Tirek faceva molta paura, alto circa trenta metri e dalle corna poco rassicuranti di un colore nero pece. Osservò la sua sfidante con sufficienza « Che speranze credi di avere contro di me, ti schiaccerò contro gli zoccoli. » mollò un pesante pestone sul terreno facendolo tremare, ma ciò non intimorì la ragazza « Il mio ragazzo può diventare cinque volte la tua grandezza e ho visto cosa ben peggiori di te. » « Basta con le chiacchiere, fatti sotto. »

Il bestione sganciò un pugno al terreno sperando di colpirla, ma l'unico effetto che ottenne fu solo di creare un profondo cratere Ci sta venendo a costare un fortuna in piastrelle pensò Re sconsolato.

« Dov'è finita? » disse seccato. La ragazza, approfittando della sua distrazione, era salito sul suo braccio e si era messa a correre su di esso usandolo come rampa per arrivare alla testa.

Quando il centauro se ne accorse era troppo tardi, aveva già caricato il suo fucile e gli aveva sparato dritto in faccia. Ma data la grandezza equivaleva alla puntura di una zanzara. Ma nonostante tutto non si arrendeva. Grazie già alla sua naturale velocità, unita all'allenamento con lo Scout, riusciva benissimo ad evitare le mani del nemico che cercavano di agguantarla, continuando a colpirlo sul suo brutto muso, cercando di mirare agli occhi per avere almeno un minimo di vantaggio.

« Vai così sei fantastica!!! » urlò il team della ragazza per fare il tifo. Rainbow perse un attimo di mente il suo obbiettivo per osservare la sua squadra.

Non l'avesse fatto.

Quel millisecondo di distrazione era bastato perché Tirek riuscisse ad afferrarla per la vita. Rainbow, avendo il braccio con il fucile libero, cercò di sparare dei colpi per liberarsi, ma ciò non fu possibile perché gli venne strappato dalle mani.

« Chi di distrazione ferisce, di distrazione perisce. » disse ridendo in modo malvagio, cominciando a stringere la presa sulla sua vittima anche con la seconda mano.

Le urla di dolore colpirono soprattutto Dz che cercava in ogni modo di raggiungere la sua amata venendo bloccato dai suoi due amici « Calmati amico » gli diceva Lucas « Se interviene verrai squalificato. » « Non mi interessa!!! » gridò con le lacrime agli occhi « Quel bestione la ucciderà! »

Rainbow stava soffrendo come un cane. Le ossa si stavano pian piano rompendo provocandogli un immenso dolore. C'era solo una soluzione, quella che avrebbe voluto evitare « Mi.....mi...arr...» cercò di dire con le ultime energie, ma Tirek non lo permise.

Serrò ancora di più la presa facendogli morire le parole in bocca. Ormai non aveva neanche la forza per urlare « Non fai più la spavalda. » strinse ancora di più la presa « Addio. »

Il rumore delle ultime ossa spezzate risuonò per tutto lo stadio bloccando sul nascere ogni parola.

Aveva ucciso Rainbow Dash.

Senza neanche un po' di rispetto la lasciò cadere a terra « Patetica. » quando fece per andarsene fu costretto a bloccarsi. Un ruggito primordiale, così potente da spaccare i timpani ai comuni mortali fu in grado di ammutolire anche la voce di Re che stava per decretarlo vincitore.

Dz era preso dall'ira e si era trasformato in un grossa lucertola simile ai dinosauri dalle scaglie blu, alta almeno cento metri. Lanciò un secondo ruggito. Più potente del primo diretto verso l'assassino.

Con un solo passo sfondò la barricata che lo separava da quel mostro pronto ad investirlo con la sua furia.

Andò ad impattare contro qualcosa sospeso in aria che riuscì, anche se a fatica, ad arrestare la sua corsa. Levati di mezzo!!! aveva urlato nella sua mente dato che in quella forma si esprimeva solo con versi da rettile. « Non posso. »

Gyber l'aveva bloccato prendendolo per il muso, anche se si vedeva che stava faticando a tenere a freno quelle furia titanica. Doveva in qualche modo calmarlo, era l'unico che gli poteva parlare in quella forma dato che riusciva a leggere il pensiero.

Non sbarrarmi la strada o distruggerò anche te!!! fece in tono minaccioso « Ragiona, se lo attacchi, verrai squalificato dal torneo. » NON MI INTERESSA NIENTE DEL TORNEO, LUI HA UCCISO RAINBOW DASH!!! tuonò « Ho detto di ragionare, se lo fai verrete rispediti tutti indietro e lei non verrà resuscitata. Tirek non ha fatto niente, ha rispettato le regole. » Vuoi dire che lo lascerai impunito!?! « Certo che no, credimi pagherà per ciò che ha fatto, ma non adesso, arriverà il momento. Pensi che Rainbow approverebbe questo tuo comportamento? »

Dz prese un respiro profondo e ricominciò a tramutarsi in umano. Senza dire una parola, si alzò e prese il corpo morto della sua ragazza e si diresse, insieme ad un paio di Chansey, mella stanza in cui si sarebbe conservata.

Non prima di aver lanciato uno sguardo verso Tirek. Uno sguardo che diceva: Ti ucciderò.

Gyber riatterò nel suo spiazzo dove oltre i suoi amici si trovavano anche quelli Dz « Grazie per averlo bloccato. » gli disse Sam « Non c'è di che, ma dovrete stargli vicini per consolarlo. » « Lo faremo. » continuò Applejack « Anche noi abbiamo perso qualcuno di importante. »

« A proposito. » fece la Rainbow del 13 « Penso che mi ritirerò. L'altra me era molto più in gamba della sottoscritta eppure non ce l'ha fatta e, francamente, non voglio morire. » « Ti capisco. » gli disse Gyber. « Vai ad informare i Chansey che non vuoi più gareggiare, intanto io devo curarmi le mani. » « E perché? » gli domandò Lucas « Perché quando lo bloccato mi sono rotto tutte le ossa. »

 

 

 

 

Angolo autore:

Caro Dz, se stai leggendo, TI PREGO NON MI ODIARE PER CIO' CHE HO SCRITTO, CERCAVO SOLO DI TENERMI IN LINEA CON IL MANGA. NON MI UCCIDERE.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

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Capitolo 4
*** La fine del primo turno ***


« Signore e signori » esordì Re « Diamo inizio al terzultimo incontro prima del secondo turno che si svolgerà domani. » partì un grosso boato dagli spalti « Che vedrà: Clessidrus dell'universo 13 contro Dark Jealousy dell'universo 7. »

« Speravo di poter combattere contro quello scarto della nostra razza. » disse il re dei clessidriani facendo brillare la sua spada « E vendicherò i torti subiti. » « Siamo tutti con voi maestà! » urlarono all'unisono tutti i suoi soldati « Non ho bisogno del vostro tifo idioti, ce la posso fare benissimo da solo! » e detto questo salì sul ring volando.

Una volta atterrato, vide davanti a se il suo avversario e volle dirgli una cosa « Che vergogna che il me di un altro mondo sia finito per diventare buono. » sputò a terra con disgusto « Sarà un immenso piacere per me eliminarti. »

« Non credere sarà così facile. » rispose di tono Clessidrus brandendo la sua spada « Ti ho già sconfitto una volta e posso farlo di nuovo. » « Questa volta sarà molto diverso. »

Clessidrus partì a razzo contro il suo avversario e cercò di colpirlo con un fendente discendente della spada, ma che prontamente riuscì a parare mettendo la sua lama a mo di scudo. Con una mossa Dark si liberò del clessidriano buono e puntò la spada dritta sul suo cuore, cercando ad ucciderlo al primo colpo. Ma lui riuscì a schivarla un attimo prima.

« Te lo concedo sei bravo. » ammise Dark « Ma io sono il maestro del combattimento aereo. » spalancò le ali salì in cielo, seguito a ruota da Clessidrus.

Arrivati ad una certa altezza ricominciarono a scambiarsi dei potenti fendenti. Ma nessuno parve riuscire a prevalere sull'altro. Se uno faceva una mossa, l'altro si era già messo in posizione di difesa che l'altro ancora riusciva ad eludere.

« E' normale. » disse Lucas al suo gruppo di amici « Loro sono la stessa persona è normale che abbiano lo stesso stile di combattimento, nessuno dei due può prevalere sull'altro. » « E quindi come finirà lo scontro? » domandò Sam « Non te lo so proprio dire. »

dopo 17395 colpi scambiati in perfetta sincronia.

« Sai » disse il re malvagio « Mi sa che così non andiamo da nessuna parte. » lasciò di mano la sua spada e la fece cadere sul terreno, per poi illuminare la mano con energia nera « Lo penso anch'io. » aggiunse il buon clessidriano lasciando anche lui la sua arma ed illuminando la sua mano di azzurro.

Due possenti raggi di energia partirono dai due combattenti che si andarono a scontrare generando un'intensa onda d'urto. Ma anche questa volta nessuno sembrava avere la meglio.

« Non hai alcuna speranza di vincere. Io sono il re dei clessidriani e non permetterò che un rinnegato come te si conceda il lusso di vivere infangando il nostro nome. » aumentò l'intensità del suo attacco facendo arretrare l'altra « E quando avrò finito distruggerò anche il tuo universo. » scoppiò in una fragorosa risata sicuro ormai di avere la vittoria in tasca.

Ma questo era impossibile. Perché? Perchè Clessidrus sorrise « Sai ho fatto a redimermi da quello che ho fatto altrimenti sarei rimasto un ignorante per il resto dei miei giorni. » il suo raggio di energia raddoppiò le sue dimensione schiacciando quello nero e facendolo arretrare « Come è possibile? » domandò uno sbalorditissimo re « La differenza fra me e te, è che tu non hai niente a cui sei legato che ti spinga ad andare avanti, mentre io nella mia vita ho molti scopi: la mia ragazza, i miei amici, i massaggi agli zoccoli. » « E questo cosa centra? » Dark era estremamente affaticato nel cercare di non venire distrutto « Io ho una famiglia che mi sostiene e mi vuole bene ed è questo che mi rende sotto ogni aspetto migliore di te. » « E quindi? » « E quindi addio! »

Il raggio divenne ancora più grande e forte facendo scomparire quello nero ed investendo in pieno la controparte malvagia.

« Ti devo ringraziare. » disse infine Clessidrus al semi incosciente Jealousy steso terra senza più forze « Mi hai fatto vedere che rifiuto sarei diventato se avessi continuato a seguire la via dell'odio. Chissà magari un giorno, lo imparerai anche tu. » e se ne andò tornando fra i suoi amici esultanti, dove ricevette un bacio dalla sua amata.

Intanto, mentre non era visto, Dark si fece sfuggire una lacrima rivedendo in quella scena lui e sua madre quando era piccolo.

« Vittoria schiacciante per Clessidrus. Passiamo pure al secondo incontro! » urlò Re alzando un braccio al cielo con il solito entusiasmo « Si affronteranno: Wheat dell'universo 4 contro Drol dell'universo 15. »

« Dovrei sprecare il mio tempo con quell'ammasso di bulloni!?! » protestò arrabbiato il ragazzo dagli occhi da rettile, mentre nello spiazzo 4 qualcuno si ribellava « Non voglio combattere contro di lui!!! » urlò disperato Wheat, piangendo dell'olio dal suo unico occhi « Mi distruggerà. » « Andiamo » Litios gli mise un braccio intorno per rassicurarlo « Sono sicuro che ce la farai. » « Sul serio? » domandò incredulo « Certo, dimmi: quando sono stato catturato da quei mostruosi pirati spaziali chi mi ha salvato? » « Sono stato io. » « Chi ha evitato molte volte che la nave andasse distrutta nei campi di asteroidi. » « Sono sempre stato io. » « E chi riesce a preparare il miglior sandwich del mondo? » « IO!!! » « Bene, adesso vai e falli vedere chi comanda! » « SSSIIII!!!! » e salì estasiato sul ring. « Bene » disse Litios « PUNTO TUTTO SU DROL!!! ».

Drol, salito da un pezzo, parve provare un po' di pietà per il piccolo robot che sicuramente avrebbe annientato, mentre lui sembrava nel pieno delle sue forze « Ti avverto capellone dei miei stivali » minacciò la sfera « Non avrai alcuna speranza contro di me. » « Ma se prima stavi piangendo. » gli fece notare « No, mi erano solo finiti un po' di malware nell'occhio, niente di che. »

« Mettiamola così » continuò Drol incrociando le braccia « Mi fai pena quindi ti concedo 3 minuti per attaccarmi senza la mia minima resistenza. » « Pagherai caro questa tua arroganza. »

Accidenti ho fatto troppo lo spavaldo pensò Wheat cominciando a sudare antigelo Drol è al di fuori della mia portata, ma questo tempo concessomi può risultarmi utile, devo sfruttarlo al massimo. Lo colpirò con tutto ciò che dispongo.

In meno di un secondo dal corpo del piccolo robot uscirono: lancia razzi, mitragliatori, cannoni alla materia oscura,, raggi laser, raggi della morte, minigun, pistole dei Power Ranger ed un utile e pratico coltellino svizzero. « PRENDI QUESTO!!! » e lo bombardò come se piovesse.

Passò tutto il tempo che gli era stato concesso a colpire Drol con tutto il suo arsenale finendo, però, per consumare tutte le munizione.

« Ti è bastato? » disse fiero di se. Purtroppo per lui il suo avversario era ancora immobile nella sua posizione e non si era spostato di un millimetro. L'unica reazione fu togliersi un po' di polvere dai vestiti.

« Non male, ora tocca me. » si lanciò come un siluro contro Wheat ce era entrato nel panico « Ho ancora un asso nella scheda madre, Illusione Olografica! » la palla cominciò ad illuminarsi così tanto che la parte malvagia di Gyber dovette interrompersi e coprirsi gli occhi per non rimanere accecato, mentre il robot si trasformava.

Quando ebbe la forza di riaprire gli occhi l'unica cosa che vide fu una bellissima ragazza umana tutta curve coperta solo di un sottile lenzuolo e nient'altro. Inutile dire che parte del pubblico soffrì di epistassi o fu picchiato dalle loro ragazze.

« Non faresti mai del male ad una ragazza vero? » pronunciò questa mantenendo sempre la voce robotica. L'azione che ne conseguì fece sbiancare tutti dalla sorpresa.

Drol le era corso incontro e le aveva preso una mano « Ti amo. » aveva detto paralizzandola « C-come scusa? » « Dammi un figlio! » ribadì a voce alta « Tu diverrai mia moglie! » « MA SEI IMPAZZITO!!! » il robot mascherato cercò di sfuggire dalla presa del maniaco che non gli mollava la mano. « Perché scappi? Non vuoi essere la mia donna? » « CERTO CHE NO!!! » urlò terrorizzato « Allora MUORI!!! » cercò di colpirlo con un pugno ma non ci riuscì « Mi arrendo! » e corse nel suo spiazzo riprendendo la sua forma normale.

« Che diavolo è successo? » domandò Litios intento a contare delle banconote « Ti posso rispondere io. » Gyber si appoggiò al muretto che separava le loro zone « Da dove viene Drol, lui ha sterminato una galassia comprese tutte le donne, con la conseguenza che non ne ha vista più una per molto tempo. Quindi cercare di far allupare un sessuomane come lui non è stata una buona idea. » « AVEVA PREFERITO SAPERLO PRIMA!!! » urlo in preda ad una crisi di nervi.

 

« D'accordo » riprese Re « Dopo la battaglia più strana che abbia mai visto, passiamo all'ultimo match: Discord dell'universo 2 contro quello dell'universo 13. »

I due signori del caos fecero il loro ingresso dei modi più assurdi. Quello buono vi atterrò sopra tramite un ombrello con testa a forma di fenicottero che usò a mo di paracadute, vestito come una tata, mentre quello cattivo entrò cavalcando un Grafobrancio vestito come il cappellaio matto « Noto che hai pessimi gusti in fatto di letteratura. » sfotté Discord 2 sull'abbigliamento del suo avversario.

Levatisi i costumi i due avrebbero dovuti cominciare, ma prima Discord 13 volle dire una cosa « Se devo essere sincero mi ha fatto piacere sapere che un altro me sia riuscita a fare sua Equestria e diffondere tanta pazzia. » « Lo potresti fare benissimo, no? » « Dici bene ma non mi è possibile. Uno: non credo che riuscirei ad andare lontano con tutti questi combattenti. Due: non potrei mai fare del male ai miei amici. » « Ti prego risparmiami questa lagna. » protestò D2 mettendosi una mano in fronte trapassandosela con il corno a forma di falce senza farsi male « Non hai idea di quanti mi hanno fatto la solita manfrina in tutti questi anni “ L'amicizia è magica”, “ Non puoi competere con un simile potere” che baggianate. » « Invece è proprio l'amicizia che è riuscita a darmi la pace interiore. »

« Di cosa stai parlando? » D2 alzò un sopracciglio non capendo il discorso dell'altro lui « Tu sai di cosa sto parlando. Di quel dolore atroce che ti attanaglia le viscere che provavo quando mi comportavo male. Il dolore della solitudine. » « AH » ribatté l'altro divertito « Io non ho bisogno do nessuno, mi basto e avanzo. » « Invece no, ti fa male vedere tante famiglie unite mentre tu sei solo come un sasso in mezzo al ghiaccio. »

Una vena di nervosismo si creò sulla fronte del draconiques « Ora basta con queste sciocchezze! Dobbiamo lottare, così ti tapperai la bocca! » « Invece non lo permetterò. » fece spavaldo D13 « Perché mi arrendo. » tutti si ammutolirono a quella decisione « Come sarebbe a dire che ti arrendi? » « Non sono scemo, vedo che sei molto più forte di me e che non avrei speranze. Volevo solo parlarti e se ti è rimasto ancora un po' di buon senso rifletterai su ciò che ti ho detto. » e così se ne andò, lasciando l'altro lui con un palmo di naso.

Quando il Discord buono tornò nella sua area si trovò davanti Fluttershy « Hai fatto la cosa giusta, hai cercato di aiutare l'altro te. Sono molto orgogliosa. » « Ti ringrazio mia cara Fluttershy, diciamo che...sono riuscito a vedere ancora un po' di speranza nel suo cuore. »

« La vittoria va a Discord dell'universo 2. Questa è la fine del primo turno gente. I prossimi scontri cominceranno domani. I combattenti soggiorneranno nelle stanze che si trovano all'interno dello stadio, mentre gli spettatori seguiranno i Chansey fino alle navi spaziali che li porteranno nei nostri Hotel. Vi ringrazio caldamente e a domani. »

Re scese giù dalla sua piattaforma per dirigersi verso la sua stanza per riposare ma qualcuno era venuto a fargli visita « Ciao Gyber, cosa c'è? » il ragazzo stava in piedi di fronte a lui a braccia incrociate « Mi serve un favore. »

 

Le suite per i partecipanti e i loro accompagnatori erano una cosa assurda. Erano delle camere gigantesche grandi come la metà di un campo da calcio, ciò grazie ad una magia che modificava lo spazio. Ed erano dotate di ogni comfort: bagno con idromassaggio, cinema, sala giochi, cucina per gli spuntini, servizio in camera, salotto con televisore al plasma e tutta la disponibilità dei Chansey.

Ma c'era qualcuno che non voleva perdere tempo con queste cose.

Tirek, rimpicciolitosi grazie alla sua magia per vagare per i corridoi, stava girando tutto lo stadio alla ricerca di qualcosa. « E' inutile che continui a cercare. » si voltò ritrovandosi a poca distanza Drol intento a leggersi una rivista osé « Non troverai la Ultimate, Re la tiene sempre con se per evitare che qualcuno la rubi. » girò una pagina lasciandosi sfuggire una corda di bava dalla bocca.

« Non mi disturbare ragazzino, non è quella che sto cercando. » « Stai cercando Amalea, suppongo. » Tirek lasciò andare la porta che aveva appena aperto e si voltò infuriato contro di lui « NON MI DISTURBARE!!! »

 

Universo 18, venti anni fa.

Tirek aveva sopraffatto gli elementi e stava compiendo il suo piano di assorbire tutta la magia dell'universo. Ma vi era ancora qualcuno che cercava in tutti i modi di impedirglielo.

Amalea era una femmina di centauro dalla carnagione rosa fucsia ed era la femmina di Tirek, ed essa era l'unica creatura che amava dopo che il fratello Scorpan lo aveva tradito.

Nonostante fosse anche lei un centauro oscuro lei amava tutte le creature viventi. Pensava che stando vicina al suo amato durante la lunga prigionia nel Tartaro lo avrebbe fatto cambiare idea ma tutti i suoi sforzi erano inutili. Ma mai li si era opposta. Mai fino a quel giorno.

« Tirek » lo supplicò « Non puoi pensare veramente di trafugare la magi di tutto l'universo è una pazzia. Non riusciresti mai a sopravvivere. » « Sta zitta. » non voleva essere disturbato mentre studiava un incantesimo per viaggiare fra i vari mondi « Non starò zitta! » ribadì testarda « Non ti permetterò mai di fare una cosa tanto spregevole! »

Fu la goccia che fece traboccare il vaso. In uno scatto d'ira Tirek la colpì ferocemente lanciandola contro la parete della sala del suo castello facendogli molto male. Resosi conto di ciò che aveva fatto le era corso incontro per vedere se stava bene. Ma lei si allontanò da lui piangendo dicendo che non era più l'uomo che amava.

Da quel giorno non la rivide più, come fosse sparita in un'altra dimensione.

 

Lui ne era sicuro. Aveva sentito chiaramente la magia vitale di Amelea in quello stadio ed è per questo che la stava cercando. Ma come faceva lui a sapere questo? Che l'avesse incontrata nel suo mondo? O forse in qualche modo era riuscito a leggergli la mente?

Non gli interessava, lui voleva solo rivederla.

Re entrò nella sua stanza, togliendosi l'armatura e sdraiandosi sul divano « Cosa voleva la tua controparte? » gli domandò una voce proveniente dalla cucina « Mi ha chiesto se poteva gareggiare direttamente con Tirek. » « Capisco. » continuò la voce, un po' sconsolata « Non lo vuoi neanche salutare? » « Non è questo il momento. Magari un'altra volta. Tieni, ti ho preparato qualcosa da mangiare. » Re afferrò una zuppa una ciotola di zuppa ancora calda « Yum, ti ringrazio » si rivolse alla figura dietro di lui « Amelea. » alla quale lei ricambiò con un sorriso.

 

 

 

Angolo autore:

Forse ho reso un po' meno tosto Tirek con la storia dell'amore, ma si sa: Tutto fa brodo.

Spero che abbiate apprezzato il capitolo.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Minicomic1 ***


Allora, se sono fortunato il capitolo lo pubblico domani, quindi, per farmi scusare ho deciso di inserire delle Minicom come nel manga originale. Non so dire quali altre farò ma vedrò di impegnarmi. E scusate ancora.






 

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Capitolo 6
*** Passeggiate,visoni e nuovi scontri ***


La notte era ormai calata sullo stadio e tutti i concorrenti se la stavano dormendo alla grande « Vincerò io....» continuava a ripetere Lucas nel sonno con la bava alla bocca « e quando vincerò....desidererò che tutti la smettano di prendermi in giro....» e riprese a russare come un caterpillar. Applejack, che dormiva accanto a lui, gli mise una mano sulla faccia « aspetta e spera....» e riprese a dormire.

Ma forse non proprio tutti erano nel regno di Morfeo.

Gyber se ne stava al centro dell'arena ed osservava bene il campo. Si abbassò al terreno e gli mollò due pugni per controllarlo « Qua dovrebbe andare bene....» « Neanche tu riesci a dormire? » preso dalla sprovvista cadde per terra sulla faccia.

Si rialzò facendo leva sulle braccia e sedendosi sul ring e si trovò davanti Sam in vestaglia « Scusa, non voleva spaventarti » si giustificò « Perché sei qui? » « Studio il campo di battaglia. » gli rispose massaggiandosi la faccia « E tu invece? » « Non riesco a dormire. E' come stare in una grotta di grizzly nella nostra suite. »

Gyber si rialzò e si tolse la polvere dai pantaloni « Come sta Dz? » chiese, serio in volto. Sam si grattò a testa « E' rimasto tutto il tempo insieme a Rainbow, non si è allontanato neanche per la cena. » strinse i pugni con tanta forza da farsi sanguinare i palmi delle mani « SE ripenso a ciò che ha fatto Tirek...» le immagini di ciò che era avvenuto poche ore prima non stavano tormentando solo Sam, bensì anche i membri della sua squadra.

L'antracia gli mise una mano sulla spalla e lo guardò fisso negli occhi « Tirek non rimarrà impunito, domani avrà ciò che si merita. » mollò la presa e si allontanò in uno dei corridoi interni.

L'hacker lo scrutò un attimo storto mentre si allontanava. Gli aveva detto quelle cose con una grande freddezza, con un tono che indicava che avrebbe fatto di tutto, e poi....aveva visto qualcosa di strano. Ma può darsi che fosse colpa del buio. Gli era sembrato che per un attimo il corpo del suo amico avesse cominciato ad emettere fumo nero.

Intanto il ragazzo albino è totalmente assorto nei suoi pensieri Se domani voglio vincere contro quel centauro dovrò sfoderare tutto il mio arsenale. Spero che non si accorga delle “sorpresine” che utilizzerò domani. Devo comunque fare attenzione, con tutta la magia di cui dispone non sarà facile e anche se dovessi perdere......beh ho sempre quell'altra “sorpresina”.

Lancia un piccolo risolino prima di accorgersi che qualcuno sta venendo nella sua direzione. La figura ha la parte superiore del corpo simile a quella umana mentre l'altra metà sembra il corpo di un cavallo. In un primo momento gli sembra il nemico sopracitato, ma quando si ritrova la figura davanti capisce che non è lui, anzi. Era una femmina di centauro oscuro, dal colore rosa-fucsia, delicata come il bocciolo di un fiore. Bella donna dopotutto.

Amalea stava passeggiando per i lunghi corridoi che si articolavano sotto gli spalti per distrarre la sua mente dai suoi pensieri. O, per meglio dire, solo un pensiero. Quello di Tirek. Anche se non lo vedeva più da venti anni non aveva mai smesso di amarlo e voleva tanto rincontralo. Ma aveva troppa paura. Per questo continuava a camminare senza una meta, sperava di vederlo dietro un angolo e di potergli parlare dando la colpa al caso di quell'incontro.

In cuor suo sperava che anche il sentimento di quel maschio cocciuto non fosse cambiato. Lo sperava davvero tanto.

Invece l'unico che era riuscito a trovare era la copia sputata di Re, a differenza che questa era più piccola e non aveva i capelli lunghi. Doveva essere la sua controparte « Ehm, ciao...» provò a dire. Non era mai stata brava con le presentazioni, ma non se ne dovette preoccupare, poiché il ragazzo continuò a camminare ignorandola completamente.

Anche lei decise di fare spallucce e riprese a passeggiare Che strano ragazzo, ma in fondo è la controparte di Re ma qualcosa dentro di lui la inquietava. Era riuscita a vedere un attimo i suoi occhi, ma questi non erano multicolore, ma di un feroce rosso fuoco.

Gyber continuava a camminare, avrebbe voluto fare qualche domande ad Amalea ma Re gli aveva già spiegato alcune cose, e poi non poteva rischiare di distrarsi, stava facendo un lavoro delicato nella sua mente, qualcosa che lo avrebbe aiutato molto durante il secondo turno.

Un losco figura, intanto, stava girando indisturbato fra le cucine rovistando in ogni singolo angolo « Neanche un chimichanga! » urlò disperato Deadpool lanciando un piatto per terra « Se non li mangio ogni ora ischio di esplodere! » e buttò giù un altro piatto « Questo lo rompo perché mi piace il suono che fa. » e ruppe un altro piatto assaporando la melodia dei cocci.

Intento ad autocommiserarsi i super sensi nella sua testa si attivarono « Il mio senso di Deadpool sfrigola. Cosa sta succedendo? » uscì fuori dalla stanza giusto in tempo per veder passare una lunga figura serpentina nascosta nell'ombra che si dirigeva all'esterno « Interessante, cosa facciamo Dead-Scooby? » il famoso cane, con il costume del mercenario fece il suo ingresso « Io dico di andare a vedere, magari sa dove sono i chimichanga. » « Cosa farei senza di te? » e corse dietro l'individuo.

Discord dell'universo 2 aveva deciso di uscire per prendersi una boccata d'aria. Quella notte non era riuscito a prendere sonno neanche utilizzando la magia, tutta colpa di ciò che l'altro gli aveva detto durante il loro match Il dolore della solitudine....Non hai nessuno.... si prese a pugni la testa nella speranza di fare uscire questi stupidi pensieri. Non capiva perché lo tormentavano, non aveva bisogno di nessuno. Nessuno che gli stesse accanto, che gli dia affetto, qualcuno che lo possa amare...si diede un altro colpo in testa.

« CIAO!!! » Deadpool urlò talmente forte che il povero draconiques, preso alla sprovvista, cadde a terra in preda ad un infarto, per poi rialzarsi un secondo dopo sano come un pesce. « Se ti vuoi davvero fare male alla testa devi fare così. » tirò fuori un ascia e con forza se la piantò in testa lasciandola sospesa « Visto come si fa. Ma se vuoi qualcosa di più teatrale devi fare così. » prese dal nulla dei candelotti di dinamite che si infilò in bocca e nelle orecchie, poi prese un detonatore e si fece esplodere facendo volare pezzi di testa dappertutto e facendo accasciare il corpo.

Questo è più pazzo di me pensò sorpreso Discord davanti alla completa stupidaggine di chi gli stava di fronte « Non mi stavo allenando per farmi male alla testa. » « Ah no? » disse Deadpool togliendosi dalla faccia la canna di un bazooka per fargli vedere un'altra tecnica « Quindi centra qualcosa con il tuo travaglio interiore, dico bene. » spalancò la bocca sorpreso « Come fai a saperlo? » « Se stai con me capisci che una delle mie regole è: mai farsi domande sul sottoscritto. Comunque ci o azzeccato no? »

Discord si appoggiò su un muro dello stadio con una faccia molto frustata « Si e no. Non so cosa pensare, tutto ciò non ha senso. » il mercenario gli si avvicinò mettendo due dita dietro la testa per imitare delle corna « Non ha senso? Che divertimento c'è nell'avere senso? » al signore del caos scattò un risolino a sentirsi rinfacciare ciò che lui ripeteva quasi sempre.

« Senti, ora facciamo i seri (non posso credere di averlo detto) » continuò il mutante « Non ti dirò quello che devi fare, semplicemente dovresti dare ascolto al tuo povero piccolo cuoricino che a starà piangendo disperato, e la soluzione sarà chiara. » « Wow. » disse sbalordito la chimera « Beh, c'è un cervello sotto questa maschera, ma non ci sentiamo spesso. Come il mio buon senso, se non mi sbaglio si è trasferito in Grecia. »

« Comunque » disse Discord riprendendo il filo del discorso « secondo te se avessi qualcuno a fianco starei meglio? » « Ma tu hai già qualcuno al tuo fianco. » il mercenario appoggiò il gomito sulla sua spalla da scimmia « Oggi ti sei fatto un amico. » non ebbe il tempo nemmeno di commuoversi che l'uomo gli si era messo davanti con le mani a fare il gesto della carità « Non è che avresti dei chimichanga? »

 

La mattina giunse molto in fretta per chi, quella notte, era riuscito a dormire. Tutti i combattenti e le loro squadre, arrivati nei loro spiazzi videro lo stadio già tutto pieno, con la folla che esultava gridando il nome dei loro preferiti.

Anche Re era già presenta sulla sua postazione volante sempre carico della sua energia « Bene signore, signori ed esseri di tutte le specie » lanciò in aria il microfono facendolo roteare e riprendendolo « Prima di iniziare con i combattimenti ecco a voi come si svolgeranno i vari turni. Per il primo incontro: Lucas contro Litios! » il ragazzo infuocato puntò il suo sguardo contro il suo avversario Sarà uno scherzetto che lo ricambiava nello stesso modo Speravo di battermi con lui.

« Al secondo » continuò Re « Gyber contro Tirek! » il centauro rimase impassibile anche se dovette ammettere che c'era qualcosa in quel ragazzo che lo preoccupava. Gyber non aveva mai cambiato la sua espressione dalla notte precedente, labbra serrate ed occhi truci.

« Il terzo vedrà: Donatozilla e Drol! » Drol cercò invano di catturare con lo sguardo la lucertolona ma di lui non vi era alcuna traccia, poiché era rimasto ancora insieme alla sua defunta amata.

« E se avete una buona memoria, l'ultimo round vedrà: Discord contro Clessidrus! » il clessidriano tirò fuori la sua spada, mentre il signore del caos era intento a parlare con l'antieroe in calzamaglia. « Gli scontri cominceranno tra dieci minuti, il tempo per dare ai nostri coraggiosi amici il tempo di prepararsi! »

Re si allontanò dal bordo della pedana e si mise a sedere sul suo trono per riprendersi un attimo. Era riuscito a mascherare il suo stato d'animo con la solita allegria ma c'era qualcosa che lo turbava molto. Una cosa che era accaduta poche ore prima.

 

Stanza di Re, sedici ore prima.

L'altro Gyber si trovava davanti allo specchio del suo bagno intento a passarsi un'ultima volta il rasoio sulla faccia per farsi la barba. Una volta finito lo rimise al suo posto e prese un asciugamano per pulirsi la faccia.

Il dolore lo colpì all'improvviso.

Una terribile emicrania rimbombava nella sua testa con la stessa forza di un'esplosione nucleare. Doveva essersi fatto sentire urlando, perché sentì le braccia di Amalea che lo sostenevano.

Era da anni che non aveva una visione del futuro. Questo potere si manifestava ogni qualvolta un pericolo era incombente. Quando riaprì gli occhi gli si parò una strana scena davanti: una creatura fatta di scaglie bianche era bloccata al terreno e cercava di non farsi schiacciare da un possente zoccolo, bloccandolo con le mani « MUORI!!! » gridò una voce.

Richiuse una attimo gli occhi e quando gli riaprì la scena era di nuovo cambiata. La stessa creatura di prima, che presentava però delle differenze, se ne stava sospesa in aria tenendo in mano ciò che sembrava un gigantesco corno nero « Ti ho fatto male per caso? » e lo fece cadere al suolo provocando un profondo tonfo.

Sbatté di nuovo le palpebre. Ora davanti a lui vi era la sua amica centauro. Era molto spaventata. Gyber li si era avvicinato in fretta e furia. Era ridotto parecchio male « Amalea, devi baciarmi e subito! »

Sempre più confuso gli si parò davanti agli occhi l'ultima visione: Gyber e Deadpool erano messi in una stana posa, simile ad una coreografia « Pronto per la fusione Deadpool? » « Io sono sempre pronto! » infine cominciarono a fare uno strano balletto.

Re rinvenne sdraiato sul suo letto, sudato e con la sua amica a fianco « Santo cielo, che spavento che mi hai fatto prendere. » gli disse mettendoli una mano sulla spalla. Lui però non stava ascoltando. Era troppo preso dai suoi pensieri e non riusciva a trovare un nesso a quelle visioni future. Una cosa però era certa. Ogni qual volta questi poteri si manifestavano succedeva sempre qualcosa di orribile.

 

Mentre lui rivangava sui suoi flashback il primo incontro era già iniziato. Litios era salito sul ring spavaldo e sicuro di vincere, così come fece Lucas. « Spero che tu sia pronto a perdere! » gli urlò l'alieno « Non sarò affatto gentile. » « Era proprio quello che speravo. » sentenziò il ragazzo di fuoco mettendosi in posizione d'attacco « Non mi spaventi, ti ho studiato e sono sicuro di batterti! » riprese « Questo è ancora tutto da vedere. »

« Diamo inizio alle danze! » urlò Litios premendo un tasto sulla sua cintura. Dai suoi fianchi uscirono due piccole canne di cannone che cominciarono a sparare. Ma a differenza di quanto Lucas si aspettava i colpi non erano diretti a lui, bensì al terreno Che diavolo sta facendo? Pensò dubbioso su quella tattica.

Ora che poteva vederli meglio, i proiettili erano una sorta di gel blu luminoso che presentavano all'interno ciò che sembravano dei feti minuscoli. Quando Litios ebbe terminato tutti i colpi, coprendo la maggior parte dell'area con le sue gelatine, portò la mano sul suo bracciale sinistro « Crescita rapida! » premette un pulsante e tutti blob si illuminarono.

I piccoli esserini al loro interno spalancarono gli occhi e cominciarono ad agitarsi presi da vari spasmi. In un attimo cominciarono a crescere a ritmo all'armante diventando più grandi del loro avversario. Le ossa si allungarono a dismisura mentre la massa muscolare cominciava ad espandersi su tutto il loro corpo, seguita poi dai nervi e dalla pelle. Quando il loro processo di crescita fu terminato tutti poterono osservare quanto erano mostruosi: una specie era tutta nera, aveva delle teste oblunghe e lunghe code affilate, un'altra aveva delle scaglie verdi ed una grossa testa con attaccati alcuni capelli mentre l'ultima sembravano degli uomini con testa un teschio di toro.

« Yautja, xenomorfi e Deathclaw » urlò esaltato Litios « Ho raccolto il loro Dna in tutta la galassia e li tenevo in quel gel che serviva a non farli morire. Ora dovrai vedertela con loro. ALL'ATTACCO MIEI PRODI!!! » e sentendo l'ordine del loro padrone balzarono tutti contro Lucas che aveva avvolto il suo corpo nelle fiamme « Sarà divertente. »

 

 

 

Angolo autore:

Ecco a voi le nuove sfide fra i vostri personaggi preferiti. Sicuramente vi starete domandando: cosa ha visto di preciso Re? Discord potrà cambiare? E perché io sarò costretto a fondermi con Deadpool?

Lo scoprirete nei prossimi capitolo.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

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Capitolo 7
*** Lucas vs Litios ***


Lucas trapassò con un pugno il petto di uno yautja per poi farlo cadere a terra « Questo non è giusto! » inveì mentre squagliava la testa di uno xenomorfo che era riuscito ad afferrare « E' contro il regolamento ricevere aiuti! » incenerì con lo sguardo tre deathclaw che gli stavano saltando addosso.

« Mi dispiace. » gli rispose Re, dalla sua piattaforma « Ma dato che Litios gli ha fatti comparire quando è salito possono essere catalogati come “armi viventi”. » e fece il gesto delle virgolette con le mani, facendo incavolare il suo interlocutore « Non è giusto lo stesso! »

Un alien arrivatogli alle spalle cercò di colpirlo con la lama sulla sua coda. Prima che potesse colpirgli il fianco, Lucas afferrò l'appendice e facendo forza la strappò dal resto del corpo facendo gemere la creatura, che si accasciò a terra. Usandola come arma di fortuna, avvolse l'arto mutilato tra le fiamme e lo utilizzò per tranciare a metà un altro nemico che prese fuoco anch'esso.

Gettata via la coda ormai carbonizzata avvolse le braccia di fuoco « Volete vedere un mio nuovo trucchetto? » le fiamme che lo avvolgevano, invece che turbinare, si solidificarono in un secondo facendo diventare ogni lingua di fuoco in un appuntito spuntone.

Si lanciò contro un predator e colpì la sua testa con le punte, bucandogliela e poi spingerlo a terra e schiacciandola facendola diventare simile ad un pallone da basket senza aria, mentre le cervella spappolate uscivano fuori dalla scatola cranica, per poi cominciare ad ardere. L'esercito, intimorito, indietreggiò « Sapete come si dice no » puntò le braccia contro un assemblamento di mostri e gli spuntoni si mossero puntando contro di loro « Kill it whit fire! »

I vari pugnali infiammati si staccarono dalle braccia e, veloci come fulmini, volarono contro i nemici. Una buona parte f colpito o alla testa o ad un altro punto vitale, uccidendolo sul colpo, mentre un'altra venne colpita alle gambe e alle spalle. Si credettero al sicuro fino a quando i proiettili cominciarono ad esplodere, bruciando il corpo delle vittime, carbonizzandole a tal punto che il vento riusciva a portare via i resti prima che questi si accasciassero a terra.

Lucas sorrise di quella prova di forza, aveva diminuito drasticamente le armate di Litios, ormai non rimaneva che una decina di alieni, che erano riusciti a salvarsi.

Lucas fece un sorriso fra il sadico e il pazzo « Spero che tutti gli episodi di One Piece che ho visto servano a qualcosa. » alzò il braccio destro al cielo puntando in aria l'indice che fu avvolto dal fuoco. A qualche metro d'altezza un piccola sfera infuocata stava cominciando a formarsi. Questa trasse forza da tutta l'incandescenza del suo creatore diventando via via più grande, fino quando non raggiunse le dimensioni di un piccolo sole « IMPERATORE FIAMMANTE!!! » gridò fiero mentre i suoi nemici avevano capitolo le sua intenzioni.

Lasciò cadere il braccio in avanti facendo cadere, lentamente ma inesorabilmente, la gigantesca sfera. A nulla valsero i loro tentativi di darsi alla fuga perché vennero tutti intercettati dalla palla incandescente, che li ridusse a carbone per le calze della befana.

Lucas si ricompose e cominciò a ridere di pieno gusto « Se questa era la tua arma migliore mi sa che non avrai molte speranze! » continuò a ridere come un pazzo, finché la sua risata non venne soffocata da un'altra ancora più grande.

Abbassatosi il polverone che Lucas aveva causato si poté notare Litos ancora in piedi, che era stato protetto dal suo scudo di energia, cosa che lasciò l'amaro in bocca al ragazzo. Nonostante tutto l'alieno continuò a ridere di gusto.

« Che hai da sghignazzare? » gli domandò Lucas perplesso « Ho fatto fuori tutto il suo esercito! » « Loro? » disse Litios, finita la sua rista isterica, con un sorriso beffardo sulla bocca « Loro erano solo il diversivo. » « Diversivo? » e senza aggiungere altro il suo avversario alzò il dito al cielo.

Quando anche lo sguardo di Lucas seguì l'indicazione vide sopra di sé un piccolo satellite sospeso in aria che stava puntando un'antenna contro di lui « Ooooohhhh....» disse preoccupato, per poi voltarsi alla sua destra e vederne un altro con la mira su di lui « Oooooohhhhh......» si girò verso sinistra e ve ne trovò ancora uno « Ooooohhhhh merda. » « INFERNA HORIDUS!!! » gridò Litios premendo un tasto sul suo bracciale « Oh cavolo, ha anche un nome fico. »

I tre satelliti furono circondati da luce azzurra che andò a concentrarsi sulle antenne. Queste cominciarono ad emettere forti scariche che andarono a centrare il loro bersaglio.

Lucas riuscì a creare una barriera di energia incandescente intorno a se per difendersi. Ma ciò non avrebbe retto per molto. Le scariche stavano lentamente congelando la barriera che raggiungeva migliaia di gradi.

« Ti piacciono i miei satelliti? » gli disse con ironia « Gli ho costruiti mentre tu eri occupato. Ti avverto: le temperature emesse raggiungo quasi lo zero assoluto e le tue fiamme non potranno reggere. » ciò che disse si realizzò giusto qualche secondo dopo.

Lo scudo, ormai totalmente ghiacciato, si era frantumato in tanti piccoli pezzi, ma, fortunatamente, prima che venisse colpito, il ragazzo riuscì a creare un alone di fuoco intorno a se per difendersi anche se sembrava costargli parecchia fatica.

« Perché non si teletrasporta? » domandò confuso Marco che osservava impotente l'amico che stava venendo sopraffatto « Semplice » rispose Wesker alle sue spalle « Per teletrasportarsi dovrebbe abbassare le difese per un secondo, cosa che non si può permettere adesso, diventerebbe un ghiacciolo. » « Io adoro i ghiaccioli! » urlò festante Deadpool « Vado a prenderne qualcuno. » e prese un corridoio che andava per le cucine.

Sono stremato pensò Lucas che stava ormai cominciando a perdere le forze Devo distruggere quei maledetti satelliti ma come? Cosa direbbe Chuck Norris in questa situazione? Si immaginò il grandissimo attore a torso nudo con il suo cappello da cowboy “Dagli un calcio rotante, ragazzo. I calci rotanti funzionano sempre.” ...Calci rotanti....Ma certo!!!

L'idea che gli era venuta era da pazzi ma doveva tentare per non essere sconfitto. Doveva agire subito.

Infranse all'improvviso la barriera con una piccola esplosione che riuscì a far arretrare i raggi congelanti di qualche metro, dandogli giusto il tempo di riorganizzarsi. Creò due pareti di fiamme per proteggersi i fianchi dai satelliti ai suoi lati. Quello sopra la sua testa aveva ricominciato a scendere, ma non lo preoccupava.

Spiccò un balzo in alto ed intercettò il raggio con la gamba destra che cominciò piano piano a congelarsi Devo farcela!!! con grandissima forza, utilizzando la gamba, rispedì il raggio al mittente. Il satellite, colpito dal suo stesso attacco di assiderò in un secondo e cominciò a precipitare. Lucas, atterrato fra i suoi due scudi, oramai ridotti ad iceberg, e li fece scomparire permettendo ai due colpi di avanzare, ma prima che potessero colpirlo lui si scansò dalla loro traiettoria facendo si che i due colpi andassero a centrare in pieno i satelliti che avevano di fronte, annientandosi a vicenda.

Il ragazzo sorrise del suo operato, però era ridotto male. La gamba era completamente ghiacciata e la sua temperatura era scesa ad un livello tale che gli ci sarebbero voluto un paio di minuti affinché potesse di nuovo generare fiamme.

Ma distrutti quelle armi ora non aveva più niente di cui preoccuparsi.

« Visto? Sono riuscito a contrastare le tue armi speciali! » disse serafico a Litios che nonostante tutto se ne stava fermo impassibile con un sorriso sulle labbra « Quelli? » « Oh no » disse preoccupato il ragazzo « Non andare a parare dove penso tu stia andando a parare. » « Invece si. » premette un tasto sulla sua cintura che cominciò a far materializzare una cosa « Quelli erano solo un altro diversivo! »

Fra le sue mani comparve una gigantesca mitragliatrice a canne rotanti (grandi quanto quelle di un carro armato) che riusciva a sollevare con gli innesti robotici dei suoi bracciali, che gli conferivano una forza sovrumana.

« Un mitragliatore non mi farà niente. » bleffò Lucas consono che nelle sue attuali condizioni non avrebbe potuto resistere molto « Ne sono consapevole. » rispose l'alieno mettendo il dito sul grilletto « Ma vedi, io ho creato questo gioiellino unendo una semplice mitragliatrice con un prototipo del Fat Man. » « Quello di Fallout? » domandò preoccupato « Già. » e premette.

Una proiettile dalla forza una bomba atomica centrò in pieno il capo della Lucas Force che venne scaraventato ad altissimo velocità contro la barriera che difendeva il pubblico, per poi cadere a terra agonizzante.

« Ti piace? » scherzò Litios che tenne premuto il grilletto incessantemente bombardando il suo avversario con una scarica di mini bombe, una più devastante dell'altra.

Le esplosioni continuarono per cinque minuti ininterrotti, riducendo in polvere l'intero ring Sul serio, questa storia ci sta costando una vera fortuna pensò demoralizzato Re.

Se non fosse stato per la fine delle munizioni Litios avrebbe ancora continuato a sparare non solo per battere il suo avversario ma perché usare quell'aggeggio era dannatamente divertente.

La polvere che l'attacco aveva innalzato cominciò a scendere rivelando il corpo steso a terra di Lucas che non sembrava non muoversi più « Bene » disse Re dall'alto della sua pedana « Se rimane a terra per trenta secondi Litios ha vinto».

« Lucas! » gridò Applejack dalla sua zona « Non fare la fighetta ed alzati! Non sei uno che si lascia abbattere così facilmente! » ma le sue parole non servirono a niente poiché il ragazzo non si muoveva lo stesso « Allora mettiamola così...» continuò la ragazza « Se non vinci potrai dire addio di venire ancora a letto con me. »

Lucas colto da una scarica elettrica spalancò gli occhi diventati bianchi e fu avvolto dalle fiamme « NON SIA MAI!!! » urlò mentre si rialzava.

« Come diavolo ha fatto a rialzarsi? » si domandò spaventato Litios a vedere il suo avversario ancora in piedi. Lucas gli portò il suo sguardo sull'avversario e spiccò il volo contro di lui. Mentre ciò accadeva il suo braccio destro si illuminò di nuova energia « SHORYUKEN!!! » arrivato ad un passo dall'alieno gli mollò un pugno sotto il mento scaricandogli addosso tutta l'energia accumulata.

Litios volò verso il cielo per qualche metro per poi ricadere pesantemente al suolo privo di sensi.

Re prese in mano il microfono « K.O. You Win! » « Che diavolo stai dicendo? » lo rimproverò un chansey alla sua sinistra « Scusa mi sono lasciato trasportare. Comunque, Lucas è il vincitore e passa alle semifinali. »

Un grido fragoroso del pubblico non poté mancare, urlando contenti il nome del ragazzo, che rispose ai suoi fan alzando il braccio al cielo, per poi lasciarsi cadere al suolo, stremato.

In un attimo venne circondato da tutti i suoi amici « Stai bene ragazzo? » gli domandò il Demolitore aiutandolo a rimettersi in piedi « Mai stato meglio. » venne abbracciato dalla sua ragazza, che poi lo baciò « Ti sei salvato per il rotto della cuffia. » e partì una risata generale.

« Dopo questa epica battaglia passiamo al secondo incontro: Gyber contro Tirek! » un secondo grido di entusiasmo dell'eccitato pubblico non si fece attendere troppo. Dopo che Lucas fu portato nel suo spiazzo, per godersi meglio lo spettacolo e dopo aver rifiutato un ghiacciolo da Deadpool per ovvie ragioni, i due nuovi sfidanti poterono salire sul ring, ricostruito con la magia di Re.

« Prima di andare » disse Gyber rivolto al suo gruppo di amici « Se sarò un po' sboccato, rozzo e volgare non fateci caso, fa parte della mia strategia. » e con un saltò salì sull'arena.

Tirek, invece, vi era salito direttamente sopra per iniziare al più presto di combattere e non perdere tempo, non poteva concedersi questo piacere con i suoi piani. Aveva inoltre rinunciato alla sua stazza da gigante ed era ritornato alle dimensioni di quando arrivò a Ponyville.

Gyber, atterrato, lo fissò per un interminabile secondo, ricambiato dal centauro « Ti conviene arrenderti moccioso, con tutta la magia di cui dispongo non potrai nemmeno scalfirmi. » sfotté spavaldo. « Sai cosa » cominciò il ragazzo strappandosi di dosso la camicia, rivelando i pettorali e togliendosi gli occhiali « In un altro contesto avresti anche potuto avere ragione ma vedi » da ogni singolo poro del suo corpo cominciò a fuoriuscire del fumo nero « Nel tuo universo tu mi hai eliminato in un attimo di distrazione e di certo non mi hai potuto vedere fare questo! »

Piegò le game e le braccia in una posizione di carica iniziando ad urlare, facendo volare il fumo da lui prodotto in tutto lo stadio. La terra sotto i suoi piedi si crepò mentre la sua massa incrementava sempre più. « Ma che...?» provò a dire Tirek venendo zittito da una scossa di terremoto.

A partire dalla punta delle dita e dei piedi di Gyber si formarono di volta di volta in volta placche ossee color avorio che li coprirono tutto il corpo, come le piastre di un'armatura medievale. Queste arrivarono alla faccia ricoprendola tutta lasciando intravedere un fessura da cui trasparivano occhi rossi furenti.

Il fumo nero si addensò contro di lui per poi esplodere con estrema potenza che scaraventò alcuni contro la parete, ma che si ripresero abbastanza in fretta da vedere la nuova forma dell'antracia.

Gyber era raddoppiato in altezza e massa muscolare ricoperto dalle scaglie descritte prima. Dalla cima della testa partiva una scia di fumo nero che scendeva lungo la schiena a mo di coda di cavallo per poi disperdersi quando arrivava al terreno, stessa cosa per gli avambracci da cui ne uscivano due pile che volavano verso il cielo.

« Prima forma: rilascio. » disse infine l'ex umano, scrutato meravigliato da tutti i presenti. Era riuscito a zittire anche Re, famoso per la sua loquacità.

Anche Tirek si lasciò cadere sulla fronte delle gocce di sudore La sua forza è decuplicata, strinse i denti colto alla sprovvista.

« Ti piace la mia vera forma? » disse Gyber che osservò il volto del centauro fiero del suo operato « Dalla tua faccia si direbbe di no. »

« N-non sapevo fosse in grado di farlo....» disse Clessidrus osservando il suo amico nel suo nuovo aspetto « O meglio, non immaginavo che il suo corpo fosse così. » piano piano, sia gli spettatori che i partecipanti ripresero con il loro solito andazzo. « Prendilo a calci in culo. » sussurrò Dz ritornato fra i suoi amici che osservava divertito la scena.

Gyber portò il braccio in avanti e dal palmo della mano fece fuoriuscire un punta dorata, che si rivelò essere quella di un Bisento lungo tre metri completamente fatto d'oro e dai ricami dello stesso materiale.

« Tirek! » urlò afferrando la sua arma con entrambe le mani e puntando la lama contro di lui « SARAI FOTTUTO!!! »

 

 

 

 

Angolo auotre:

Prima di tutto mi scuso con Litios per averlo fatto perdere ma contro uno che ha come angelo custode Chuck Norris non si ha molte probabilità.

Beh, spero vi sia piaciuta la mia entrata in scena.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

 

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Capitolo 8
*** Minicomic da 2 a 5 ***


Forse vi stavate aspettando un nuovo capitolo, sfortunatamente uscirà più tardi. Questa pagina la vorrei dedicare queste minicom a tutti gli autori che mi sostengono (ce ne sarebbe dovuta stare anche una Litios ma non sono riuscita a farla, apparirà in un secondo momento).
Mi scuso anche per la scarsa qualità dei disegni, non sono molto bravo.




Quanti di voi scrittori avrebbero voluto fare questo a chi vi diceva che le vostre storie erano spazzatura?


Lord Gyber:









TheLucas97:












Donatozilla:

















Lord Gyber prima forma:


 

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Capitolo 9
*** La seconda trasformazione + Minicomic 6 ***


« Niente male...» affermò Re seduto sul suo trono dopo aver visto la trasformazione della sua controparte. Proprio mente l'incontro stava per incominciare gli arrivò a fianco un Chansey che gli porse un biglietto « Lo devo leggere? » lo prese in mano insieme al suo microfono « Gentile pubblico, ci è arrivato un messaggio che dice: Vegeta che cosa indica il rilevatore sulla sua energia?.....Ma che....? »
« IT'S OVER 9000!!! » gridò Deadpool con distruggendo uno scouter schiacciandolo con la mano « Non ti smentisci mai? » lo rimproverò Wesker « No. »
Finito il momento ironico....
Tirek intercettò la lama del bisento con le mani, riuscendo ad evitare che gli colpisse il volto. Gyber si era subito lanciato all'attacco cercando di colpirlo con un fendente discendente della sua arma. Ma si aspettava che riuscisse a bloccarlo.
Puntò l'indice e il medio della mano destra contro il corpo del centauro, dalle punte delle dita si formò una microscopica sfera nera « BOMBAZOOKA!!! » urlò l'antracia colpendo in pieno il suo nemico con un potentissimo raggio nero che lo fece volare contro la barriera che difendeva il pubblico.
Gyber si portò le dita vicino al volto e soffiò via il fumo che ne era scaturito dopo l'attacco. Tirek si rialzò un secondo dopo, praticamente illeso dall'offesa subita « Davvero non male » si tolse della polvere di dosso « Ma non abbastanza! » e prese la carica con le zampe posteriori e spiccò un balzo verso l'alto.
Raggiunta una certa quota il suo corpo si ingrandì alle sue normali dimensioni e cominciò a precipitare puntando contro il nemico con le scaglie « MUORI!!! » Il suo enorme zoccolo centrò in pieno Gyber che aveva cercato di difendersi dall'attacco mettendo la sua arma in posizione di difesa, ottenendo solo il risultato di averla fatta volare da qualche parte del ring. Ma per sua fortuna era riuscito a bloccare lo zoccolo con le mani venendo sempre schiacciato a terra. Ma cercare di non venire schiacciato si stava rivelando un'impressa assai complicata.
« Ehi Tirek, cos'hai in faccia? » urlò il ragazzo guadagnando un prezioso attimo di distrazione del colosso, di cui approfittò per teletrasportarsi all'altezza del suo brutto muso riuscendo ad assestargli un pugno sulla guancia sinistra facendolo indietreggiare « ERA IL DOLORE!!! » fece una decina di giravolte su se stesso portandosi alla sua nuca e dandogli una tallonata che fece sbilanciare il centauro che fu costretto a sorreggersi con le braccia per non cadere.
« Meglio non optare per la forma gigante. » disse Tirek riassumendo le dimensioni che aveva prima mentre mentre scaglia bianca riatterrava a qualche metro da lui « Non dirmi che sei già stanco. Mi deludi così. » disse nel tono più arrogante possibile.
Tirek, particolarmente irritabile, non poté non arrabbiarsi e creò un vortice di energia arancione al centro delle sue corna « Taci e combatti! » scagliò il suo raggio di energia puntando dritto al petto dell'avversario che in tutta risposta distese il braccio davanti a se e spalancò la mano. Quando il colpo gli fu vicino lui, muovendo l'arto verso l'alto, lo scagliò alle sue spalle facendolo impattare contro una parete.
« Qualcuno ha sottovalutato qualcun altro, dico bene Tirek? » « Sta zitto!!! » il centauro partì alla carica e mollò un pugno che venne parato all'ultimo secondo da Gyber mettendo le braccia in posizione di difesa. Il colpo però era stato molto forte ed alcune parti del suo rivestimento si erano scheggiate, facendo spalancare gli occhi al ragazzo.
Il centauro sorrise nel vedere il suo avversario messo in difficoltà e diede un altro colpo che incrinò ulteriormente le braccia riuscendo a mandarle in frantumi. Un urlò di dolore venne lanciato mentre una risata malefica lo soffocava « Ah ah, a qualcuno mancherà l'uso delle mani vero? » il gemito di dolore passò in un secondo « No, non proprio. » rispose atono.
Due pile di fumo uscirono dai moncherini ed andarono ad addensarsi intorno alla zona interessata ricostruendo gli arti mancanti rendendoli anche più sfavillanti di prima « Non capisco » Tirek si grattò la testa « Non ti eri fatto male? » «No. » « Allora perché urlavi? » « Non ho mai detto di non essere una regina del dramma. » fu la semplice risposta per poi ripartire con le botte.
Gli diede una gomitata nell'addome abbastanza forte da fargli sputare sangue per poi tempestare il centauro con una raffica velocissima di pugni « Tecnica delle 128 chiusure! » e all'ultimo pugno Tirek venne sbalzato al centro del ring.
« Incredibile! » ammise Sam davanti a quell'azione « Non immaginavo che sapesse copiare le tecniche dei fumetti. » « Scommetto » continuò Lucas « Che ci sorprenderà ancora per molto. »
« QUANTO HAI RAGIONE!!! » urlò Gyber che stava saltando sopra il suo avversario con una grande sfera di energia blu nella mano « RASENGAN TITANICO!!! » e si scagliò con tutta la sua potenza.
Gyber atterrò poco distante dalla zona dell'impatto e stava sorridendo, anche se non si poteva vedere « E c'è chi dice che i manga sono stupidi. VAI CON LA DANZA DELLA VITTORIA!!! » ma troppo preso a muovere i fianchi non notò un raggio di energia arancione che gli trapassò il petto da parte a parte. Si voltò alle sue spalle e vide in piedi il suo avversario con solo qualche graffietto « Tirek........e che cazzo.....» si inginocchiò a terra per qualche attimo mentre la ferita, stavolta molto più pericolosa, veniva rimarginata dal fumo.
« Ho fatto una scelta saggia ad eliminarti nel mio universo, se ti avessi affrontato all'inizio sarei stato di sicuro ucciso. » si pulì con la mano del sangue che gli era uscito dal labbro « Ora iniziamo a fare sul serio. »
Un alone magico cominciò a coprire tutto il suo corpo mentre veniva attraversato da scariche elettriche. I suoi muscoli cominciarono a gonfiarsi seguiti poi dal resto del corpo. Mentre ciò accadeva Gyber si era rialzato, ormai completamente guarito, osservando impotente il potenziamento del suo nemico.
L'alone che lo ricopriva cominciò a disperdersi in tutta la zona, mentre le scariche continuavano senza sosta a colpire il terreno. Il bestione era, grazie all'aumento di massa muscolare, diventato il triplo della sua stazza e superava benissimo in altezza il nemico. Fece un piccolo ghigno per poi sparire nel nulla.
L'antracia non ebbe il tempo di individuare dove fosse che ricevette un pugno molto potente nello stomaco scheggiandogli delle scaglie. Tirek non si fermò a questo. Tempestò tutto il suo corpo con una raffica velocissima di colpi incrinando e rompendo le scaglie ossee che, essendo sempre sotto attacco, non riuscivano a ricomporsi.
Finiti i pugni afferrò il ragazzo per la testa e lo lanciò in aria, piegando successivamente le zampe e spiccando un immenso salto. Arrivato all'altezza del corpo inerme mise davanti gli zoccoli, ricoperti di un alone magico, e lo colpì con una serie ancora più violenta di pestoni che disintegrarono tutte le parti scheggiate del corpo. Per finire con un colpo degli zoccoli posteriori uniti sul petto che lo lanciò a tutta birra sul ring. Alla fine Tirek lasciò che la forza di gravità agisse anche su di lui ed precipitò ferocemente contro l'avversario, atterrandogli sopra e rompendogli le poche parti ancora integre.
« Vuoi dire qualcosa prima di morire? » domandò il sovrano dell'universo 18 afferrando Gyber per la gola e sollevandolo da terra pronto a darli il colpo di grazia « Si » afferrò saldamente le sue braccia con le mani martoriate che cominciarono stranamente a liquefarsi « Prima di uccidere il tuo nemico assicurati che non sia una copia! » « COME UNA COP....!!!!! » le parole gli morirono in bocca quando vide la lama della bisento che gli trapassava il torace, tenuta in mano dal Gyber originale appoggiato sulla sua groppa osservando beatamente il sangue che fuoriusciva dalla ferita.
Una volta estratta la lama il finto Gyber si trasformò in una sostanza gelatinosa e si infilò nello squarcio fresco. Quello Vero si allontanò in fretta e furia mentre Tirek, in preda a dei vari spasmi, cominciò ad urlare in preda al dolore.
Il suo corpo si illuminò dall'interno per poi esplodere con inaudita potenza. L'esplosione fu così forte che riuscì a scaraventare fuori dal loro posto gli spettatori più vicini, creando anche un boato così forte da doversi tappare le orecchie per non venire assordati.
Terminato il macello ciò che rimaneva era un profondo cratere, dove sul fondo giaceva inerme il centauro.
Gyber si concesse un attimo di respiro per recuperare il fiato. Questo era stato di sicuro il più difficile dei suoi combattimenti e di certo non si sentiva granché bene.
Il grido furente di Tirek risuonò per tutto lo stadio. Con un semplice saltò saltò fuori dal cratere, aveva del fumo che gli usciva dal corpo sia per la rabbia sia perché stava di nuovo facendo la sua tecnica di potenziamento. I suoi muscoli si ingrandirono sempre di più facendolo diventare alto si e no una quindicina di metri « Mi hai fatto davvero incazzare!!!! »
Terminata l'operazione puntò il suo sguardo assassino sulla sua futura vittima pronto a schiacciarla in qualsiasi momento. Gyber rimase a fissarlo per qualche secondo constatando come la sua forza fosse di nuovo aumentata. Ora si che sarebbero cominciati i dolori. Aveva fatto male a non usare fin da subito il suo massimo ed ora doveva rimediare e non doveva dimenticarsi di fare l'arrogante, era una parte essenziale della sua strategia.
« Pensi solo perché usi degli steroidi di farmi paura! » urlò in faccia all'avversario che non pareva minimamente preoccupato, sicuramente stava bleffando, anche se si faceva tanto spavaldo sapeva che le sue forze erano al limite.
Successe qualcosa di imprevisto.
Gyber si rimise nella posizione che aveva usato all'inizio del torneo per trasformarsi e si stava di nuovo ricaricando « Te la faccio provare io la paura! » Le scaglie che gli facevano da spalliere si allungarono diventando spuntoni acuminati e la scia di fumo che gli faceva da capelli diminuì vistosamente.
Le sue gambe si sgretolarono ed del fumo che gli usciva dal busto cominciò a formare una nuova base di sostegno. Diradatosi si poté notare che ora vi era il corpo di un cavallo, ricoperto dalle solite scaglie, dalle zampe possenti e dai grossi zoccoli e vi era una coda fatta di fumo nero che partiva da dove normalmente ce la hanno gli stalloni.
Gyber si era trasformato in un centauro « Seconda forma: rilascio. »
Anche se Tirek non l'avrebbe mai ammesso: cominciava davvero ad avere paura.
Intanto, nella zona dell'universo 12 molti personaggi delle altre dimensioni stavano dando una montagna di soldi a Deadpool « Non è giusto! » disse affranto Lucas che aveva svuotato il suo portafoglio « E' colpo tua » disse il mutante mentre contava i soldi « Siete voi che avete scommesso. Io l'avevo detto che si sarebbe trasformato una seconda volta, ho visto troppo Dragon Ball per non sapere una cosa così elementare. » Senza contare che Gyber me l'aveva detto.


Qualche ora prima...
Gyber ed il mutante si erano incrociati in un corridoio ed erano rimasti li a fissarsi « Quindi...» ruppe il silenzio il ragazzo « Lo sai che posso trasformarmi. » « Figata. » « Lo so. »


Presente...
« Quindi non fare tante storie. » « Va bene, ma la prossima volta sarò io a vincere. » « Magari se conto i tuoi soldi ti senti meglio 10...20....» « Fanculo Deadpool! »


Tornando al combattimento: la seconda trasformazione aveva lasciato basito sia gli spettatori che Tirek bloccato dalla sorpresa La sua forza è di nuovo aumentata, devo sconfiggerlo subito. Gyber aveva cominciato a camminare lentamente verso di lui e sembrava pieno di energie come se il precedente scontro non fosse neanche avvenuto.
Esso lasciò cadere a terra il bisento perché fece fuoriuscire una seconda arma « Sai Tirek, il corpo umano è composto dal 75% di acqua...» l'arma in questione era un martello da guerra dall'asta lunga fatto dello stesso materiale dorato « Il mio è composto da un 100% di morte! » Avvolse la cima dell'arma con un'energia dorata « ASSAGGIALA TUTTA!!! » e si lanciò alla carica.








Minicom 6:
Ok, ammetto che questa l'ho scopiazzata da Dragon Ball Multiverse ma mi piaceva e quindi ho fatto in modo di riadattarla, purtroppo a causa di un pennarello che perdeva inchiostro non è venuta troppo bene, spero mi perdonerete.




 

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Capitolo 10
*** Una nuova minaccia + Minicomic 7 ***


L'impatto fra il martello ed il bacino del centauro fu davvero devastante, tanto che quest'ultimo si era piegato dal dolore dalla parte della zona offesa. Gli ci volle un attimo prima di accorgersi dei due zoccoli bianchi che gli stavano per centrare in pieno la faccia.


Fortunatamente riuscì a mettere il braccio sinistro in difesa difendendosi dall'affondo che fu abbastanza forte da incrinare l'osso e provocare due solchi fumanti sull'arto.
Gyber fece un salto all'indietro usando il braccio del nemico come base di slancio ed una volta allontanatosi si rimise su quattro zampe « Hai fatto male a non uccidermi quando ne avevi l'occasione. E' ora di farla finita. » « Certo. » rispose Tirek che, grazie alla sua magia, aveva rimesso a posto le parti del suo corpo compromesse « PECCATO CHE FINIRTA' PER TE! ».


Scattò in avanti usando la propulsione dei suoi zoccoli posteriori e si ritrovò ad un centimetro al mollare un grosso pugno in faccia al ragazzo.


Qualcosa gli afferrò il braccio e lo strattonò via facendolo cadere per terra, senza però mollare la sua presa sul polso. Riaperti gli occhi il centauro vi vide attorcigliato un robusto rampicante fatto con ciò che sembrava essere le stesse scaglie bianche del suo avversario.


Neanche il tempo di cercare di liberarsi che un secondo rampicante sbucò dal terreno e gli bloccò anche l'altro braccio, poi ne uscirono altri quattro che gli bloccarono i movimenti delle zampe ed infine un'altra serie che gli impedì di far muovere il collo, la schiena e la groppa da cavallo « Ma che cazzo!?! » urlò venendo però zittito da un ramoscello cresciuto sulla pianta che gli bloccava il collo.


« Ti piacciono le piante? » Gyber cominciò a trottare in aria raggiungendo una quota sempre più elevata, raggiungendo quasi la cima della barriera « Le ho piantate quando stavi massacrando la mia copia. »


Qualche minuto prima....
Mentre il bestione era occupato a bersagliare di colpi il suo clone Gyber, resosi invisibile con una magia, aveva staccato qualche scaglia dal suo corpo rendendole di nuovo visibili ma non il tempo sufficiente per essere viste perché, una volta toccato il terreno, queste vi affondavano dentro come se fossero state dentro delle sabbie mobili.


« Ora che ci penso...» disse Sam grattandosi il mento con la mano « Ieri l'ho visto mentre esaminava il ring. Stava valutando se si potevano piantare i suoi rampicanti. » intanto Deadpool stava prendendo appunti su un taccuino « Chi scommette sulla vittoria di Re Scaglia? » e venne
circondato da fan e dagli altri partecipanti.


Tirek era completamente immobilizzato, se provava a liberarsi la presa si faceva sempre più forte, provò anche a raggiungere una maggiore dimensione cercando di sradicare le piante, ma questa continuavano a crescere a ritmo ininterrotto.


Qualche secondo dopo la sola parte rimasta libera era la testa che puntava il suo sguardo contro l'odiato nemico che stava caricando le braccia di energia nera « Non ti permetterò di vincere! » creò un vortice in mezzo alle sue corna che si concentrò in un punto pronto per essere scagliato « Non ti aspettare che ti permetta di farlo! » Gyber creò una sfera di energia nera che si appiattò diventando una sega circolare « KIENZAN!!! »


La lama venne scagliata ad estrema velocità e precisione e recise il corno sinistro del centauro annullando il colpo che stava per lanciare, nel frattempo che la parte tagliata, data la violenza dell'impatto, volò così in alto che Gyber poté afferrarla con la mano « Ti ho fatto male per caso? » e dopo averla ulteriormente spezzata la lasciò cadere sul terreno.


Puntò la mano destra contro l'ormai immobilizzato Tirek e sul palmo di essa si creò una piccola sfera di energia nera. Questa, alimentata dal fumo prodotto dal suo creatore, divenne sempre più grande ed imponente, fino a quando non raggiunse le dimensioni di una supernova, abbastanza potente da spaventare anche il centauro.


« Sai Tirek » cominciò Gyber affaticato nel trattenere ancora il suo attacco « Di solito ucciderei un nemico pericoloso come te. » ci fu attimo di silenzio « Ma....» chiese speranzoso il centauro « Niente, ti uccido lo stesso. » lasciò la presa « PRMORDIAL BANG!!!! »


La sfera precipitò lentamente verso la terra per poi fermarsi a mezz'aria « Esplodi! » si illuminò di bianco per poi rilasciare in una tremenda esplosione tutta l'energia accumulatisi investendo tutto ciò che vi era nel suo raggio d'azione. Le urla di Tirek vennero soffocate dal boato dell'esplosione e chi avesse avuto ancora gli occhi aperti per vedere che fine avrebbe fatto, avrebbe visto solo un corpo contorcersi e scomparire nel nulla.


Quando tutto tornò alla normalità Re, che si era difeso erigendo una barriera attorno alla sua pedana, poté dare il suo verdetto « Tirek è stato ridotto in cenere, insieme a gran parte dell'arena * I IL MIO POVERO STADIO!!! *, e quindi Gyber è il vincitore. »


Il ragazzo scese dal cielo ed una volta toccata terra le suo scaglie cominciarono ad incrinarsi per poi rompersi rivelando il suo corpo umano, che si accasciò al suolo privo di qualsivoglia tipo di forza mantenendo un sorriso sulle labbra rigate da dei rivoli di sangue.


« Tutto bene vecchio mio? » domandò Lucas all'albino che era stato riportato nel suo spiazzo e curato dal Medico « Ora mi sento decisamente meglio, lo scontro è stata una fatica assurda. » « Ci credo. » « Ehm...come mai Deadpool se ne sta seduto su un trono di denaro? » Lucas si grattò la testa imbarazzato « Ha voluto fare una scommessa. » « E che genere di scommessa? » « Lui aveva detto che tu avresti vinto mentre gli altri........dicevano che saresti stato ammazzato...»


« Già.....» pianse un disperato Sam che teneva in mano un portafoglio vuoto « Che ci vuoi fare amico? » cercò di consolarlo il mutante « Ma ciancio alla bande e contiamo i soldi! 1000....1100...» « Siete i peggiori amici che abbia mai avuto. » concluse Gyber.


In quel momento gli si avvicinò a fianco Dz « Grazie. » fu l'unica cosa che disse ma che bastò a far sorridere l'antracia « Non c'è di che. » e si diedero il cinque.


« Bene riprendiamo. » disse Re dall'alto della sua pedana « Dopo questo incontro che vedrà Donatozilla e Drol, ci sarà la pausa pranzo....ed io ho bisogno di farmi un sonnellino. » e si mise a sbadigliare.


I due guerrieri salirono sul ring appena ricostruito. Drol aveva il suo solito sorrisetto spavaldo mentre Dz si limitava solamente a guardarlo senza uno scopo preciso Dz è noto per la sua rabbia e la potenza che sprigiona pensò la doppia personalità Quello che è successo ieri ne è la prova, farlo arrabbiare mi costerebbe caro, ma non sia mai che non faccia la figura dello stronzo. Vedrò di stenderlo a terra il prima possibile.


Si mise in posizione da battaglia pronto a partire alla carica « Bene che il match cominci! » esultò Re insieme alla folla facendo sorridere il ragazzo dai capelli neri che osservava compiaciuto il suo avversario« Vedrai Donatozilla ti farò.....!!!! »


Così velocemente come era iniziato lo scontro finì in un secondo. La mano artigliata di Dz ricoperta dall'energia blu elettrica aveva trapassato il torace di Drol come se fosse stato di burro. L'offeso provò a dire qualcosa ma aperta la bocca l'unica cosa che uscì fu una cascata di sangue.


Estrasse la mano dal torace, lasciando cadere a terra il corpo morente che imbrattò il terreno di sangue « Co...» provò a dire « Come hai f-fatto? Non ti h-ho ne-neanche visto. » la lucertola puntò il suo sguardo su di lui.


« Vedi, ieri quando Gyber mi ha fermato dal far fuori Tirek avrei tanto voluto spaccargli la testa, ma mi sono trattenuto. » si scrollò di dosso il sangue « Avevo accumulato così tanta rabbia che rischiavo di esplodere. Poi dato che tu gli assomigli un casino...beh, non sono riuscito più trattenermi. »


Drol tirò un sospiro « Che sfiga. » « Ma sono sicuro che se guardi nel tuo cuore. » alzò lo sguardo « Che dovrebbe essere spiaccicato su quel muro, troverai la forza di perdonarmi. » avrebbe tanto voluto dirgli una parolaccia ma la cospicua emorragia lo portò subito all'altro mondo. Dz fece retro front e se ne andò dai suoi amici.


« Incredibile cari spettatori, Donatozilla passa alle semifinali. Ora ci sarà la pausa pranzo e dopo continueremo con l'ultimo match della giornata. » detto questo Re si alzò dal suo trono e con la magia si trasportò fino al corridoio che portava alle camere « Io vado a dormire. » disse ad un chansey li vicino « Svegliatemi quando il pranzo finisce. » e si allontanò sbadigliando.


Vennero portati i tavoli ed i primi piatti cominciarono ad arrivare per la piena gioia dei combattenti che stavano morendo di fame. Questa volta Gyber era andato a mangiare insieme alla Lucas Force per discutere con Lucas, dato che sarebbe stato lui il suo prossimo avversario.


Nel mentre che stavano ingurgitando cibo ad una velocità allarmante videro ad un tavolo lo Spike dell'universo 3 che se ne stava solo soletto a mangiar qualche gemma senza troppa voglia « Ti dispiace se ci sediamo qui? » domandò gentilmente Lucas con a seguito Dz, Sam, Gyber e Litios « Ehm, no fate pure. »


« Pensavamo fossi ritornato a casa. » disse Sam mandando giù una bistecca « A dir la verità volevo vedere la fine del torneo e poi....» « E poi cosa? » insistette Dz « E poi a casa non ho nessuno ad aspettarmi. » disse con estrema malinconia « E perché? »
Gli raccontò la sua storia.


« E quindi Ultimate era la mia ultima chance di annullare il maleficio di Discord. » i cinque ragazzi di fronte a lui si scambiarono delle occhiatine e dopo essere rimasti in religioso silenzio scoppiarono dal ridere « E' per questo che sei così mogio? » domandò Gyber che poco non si soffocava.


« Che c'è da ridere!?! » urlò irritato il drago da quella mancanza di rispetto « Dico solo che non c'era bisogno di fare tutta questa fatica. » continuò l'hacker « Avresti potuto chiedere aiuto a noi già che c'eravamo. » « C-cosa? » domandò stupito.


« Ma si, il Discord del mio universo può venire con te e togliere l'incantesimo. » affermò l'albino ridiventando serio « Dici sul serio? » « Ma si » riprese Dz « Oppure le nostre fidanzate possono usare i loro elementi. »


« Non mi state prendendo in giro? » fece Spike alzandosi di scatto e mettendo le mani sul tavolo « Ma certo » rispose il capo della Lucas Force « Infondo Spike è mio amico ed anche....beh su tu differisci un po' non ci vedo alcun problema. »


Il sorriso che si formò sul suo muso da drago fu talmente radioso che ci si sarebbe dovuto mettere gli occhi da sole per non essere abbagliati « Puoi dirlo amico. » fece Deadpool mettendo gli occhiali da sole « Non so davvero come ringraziarvi. »


Intanto, in un altro luogo....
« Signore! » un essere dalla pelle nera si diresse verso un essere imponente seduto su un trono nero come il buio « Abbiamo individuato la fonte di energia che lei ha percepito. » « Si tratta di ciò che penso? » « Si mio signore. » l'essere si alzò mostrandosi ancora più grande di quanto non apparisse da seduto.


« Partiamo subito, nessun Lucas guasterà più i miei piani. » puntò il braccio davanti a se e la sua mano venne coperta di energia. Un buco nero cominciò a formarsi di fronte a lui che divenne via via sempre più grande « All'attacco miei prodi! »


Un violento terremoto colpì lo stadio senza preavviso provocando varie spaccature su tutto il terreno e facendo sprofondare qualche tavolo ancora imbandito di cibarie facendo disperare i nostri amici che erano solamente alla 32esima portata.


Il buco nero si formò all'interno della barriera, lasciando il pubblico al sicuro, che cominciò a emettere del fumo nero dall'odore di zolfo. Piano piano da esso cominciarono ad uscire dei diavoletti dalla pelle nera e dagli occhi rosso fuoco « Ehi, ma queste sono.....» Lucas non riuscì più a continuare quando vide l'ultimo essere uscire.


Era un uomo muscoloso alto tre metri, dalla pelle colore blu notte, due ali da pipistrello e due spade oscure nelle mani « SHADOW BLADE!!!! » gridarono all'unisono i membri della squadra di Lucas
e tutti quelli che avevano avuto a che fare con lui.


« E' come pensavo » disse il capo delle Ombre scrutando con i suoi occhi le persone sotto di lui « Oltre a Lucas ci sono molti altri combattenti pericolosi, che potrebbero ostacolarmi in futuro » puntò la spada verso il terreno « Mie ombre, distruggeteli tutti! »


Un'orda immensa di creature oscure si lanciò verso i nostri eroi che non fecero trovare impreparati: Dz, Lucas e Wesker si trasformarono, la loro squadra e Litios tirarono fuori le armi, Gyber, non potendosi ancora trasformare, gonfiò i muscoli. Anche il resto dei partecipanti, consoni del pericolo, si misero in posizione di battaglia.


« Bene amici » urlò Lucas, ricoperto di fiamme, per incitare gli amici « Non so bene cosa stia succedendo, ma una cosa e chiara.....NESSUNO CI INTERROMPE QUANDO MANGIAMO!!! FACCIAMOGLI IL CULO!!!! » e partirono anche loro.


Sugli spalti, nascosti nell'ombra, tre creature stavano osservando l'inizio della guerra « Ma dov'è nostro padre quando serve? » disse irritata quella in centro, una puledra con una felpa rossa con un
cappuccio che gli copriva il volto.


« O beh » continuò quello alla sua sinistra, un umano dai capelli lunghi con qualcosa attaccato alla schiena, grattandosi il mento « O se la sta spassando con qualche ragazza o sta dormendo oppure se ne sta altamente fregando. »


« Non dire così » continuò quello al suo fianco, un essere davvero imponente e robusto, che teneva in mano un piccolo fagottino « Comunque...non dovremmo aiutarli? » chiese con tono dolce e pacato.


« Interverremo se ce ne sarà bisogno » sentenziò la puledra con tono autoritario « E poi lo sappiamo Krugster che tu aborri la violenza » disse rivolta a quello grosso con tono delicato, che cerò di farsi piccolo piccolo dall'imbarazzo « Grazie sorellona. »






Angolo autore:
Salve a tutti gente, rieccomi fra voi, vi sono mancato? «No » « Per niente » « Chi è quello? » molto gentile, comunque ecco a voi il nuovo capitolo che ci ha lasciato non poche sorprese.
Cosa farà Shadow Blade? I nostri eroi ce la faranno? Chi sono quei tizi misteriosi.
A queste domande risponderemo nel prossimo capitolo.






















Minicomi 7:
Dedico questa vignetta al mio amico e grande scrittore Litio sperando che gli piaccia...........e che non mi uccida.






 

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Capitolo 11
*** Oozaru, Destroyer e Nuovi arrivi ***


Il gruppo di eroi rimase fermo pronto a partire all'assalto « E' incredibile » disse Lucas diretto al capo delle ombre « Come fai sempre a rompere le palle anche quando ci stiamo divertendo? » « Vedi mio caro Lucas » rispose l'uomo perdendo quota e scendendo a terra « Sapere che esistono altri te mi ha provocato così tanto fastidio che non riesco a sopportarlo. »


« Immagino che tu voglia eliminarmi. » « Eccome » fece con un ghigno malefico « Ma essendo un conquistatore, dopo che ti avrò ucciso.....come dire......fotterò questo pianeta. Metaforicamente » schioccò le dita e dal cielo caddero alcuni cunei giganti di materiale nero che sprofondarono dentro il terreno facendolo annerire « E molto letteralmente. »


Alzò le braccia al cielo cominciando a ridere come un pazzo. Nessuno sarebbe riuscito a fermarlo « Cliché. » disse Gyber, zittendo la risata « Come prego? » chiese il nemico sorpreso « Attaccare un pianeta e cercare di prosciugarlo, tipico cliché. »


Lui alzò un sopracciglio « Beh, forse, ma...» « Senza contare » continuò Sam « Che sei venuto qui con un esercito, anche se scommetto che sai che lo sconfiggeremo senza fatica, visto e rivisto. » una grossa vena pulsante si formò sulla fronte di Shadow Blade « E poi » concluse Deadpool « Un nemico vestito di nero, dove l'ho già visto.....ah, sì, ovunque. »


Il capo delle ombre puntò la spada contro il mutante « Uccidete lo spiritosone. » « Tipico cliché. » fu l'ultima cosa che il mercenario riuscì a dire prima di essere travolto da un'orda di diavoli.


Il resto dell'esercito nemico puntò dritto contro la Lucas Force dove il loro comandante gli aspettava carico come non mai. Estrasse la spada e tranciò a metà il corpo di un'ombra che prese fuoco carbonizzandosi all'istante « Come vuoi, ragazzi » si voltò verso ai suoi amici « DISTRUGGIAMOLI!!!! »


Lucas prese fuoco e scattò in avanti tenendo la guardia alta, colpendo con stoccate mortali i diavoli davanti a lui, creando una scia di fiamme ovunque andasse. Dz, anch'esso semi-trasformato, schiacciava al terreno le loro teste o li disintegrava con i suoi raggi.


Sam ed il resto della squadra dava la copertura sparando a più non posso ed usando le loro armi bianche « Ragazzi, era da tempo che non mi divertivo così. » disse l'hacker, non accorgendosi di un nemico che gli stava saltando addosso.


Questo venne afferrato per la testa, che venne spremuta facendo schizzare sangue ovunque « Oh, grazie Gyber, non l'avevo visto. » « Niente di che. » rispose l'antracia voltandosi verso l'esercito e gonfiando ulteriormente i muscoli e centrandone un altro nello stomaco con un pugno.


Infine Clessidrus, Spike e Litios, volando, colpivano gli avversari con spaventosi attacchi aerei, chi sputava fiamme, chi usava la spada e chi usava armi da videogioco davvero letali.


Fatto sta che nei primi cinque minuti l'esercito era diminuito della metà.


« Ehm, signore? » disse un'ombra a fianco del suo capo « Si, dimmi. » « Stanno decimando il nostro esercito. » « Questo lo vedo. » fece con un tono senza emozioni « Quindi....non dovremmo fare qualcosa? » sorrise diabolicamente « Credi davvero che io sia venuto qui senza aspettarmi una cosa del genere. Io sono sempre pronto a tutto. »


Schioccò le dita della mano e nel cielo si formarono altri tre buchi neri simili a quelli che avevano usato in precedenza ma molto più grandi dei precedenti. Abbastanza imponenti da far alzare lo sguardo a tutti i presenti, che avevano terminato di massacrare quel poco che rimaneva dei loro nemici.


Da questi uscirono decine di globi globi neri che caddero pesantemente sul terreno, provocando grossi solchi al contatto « Ma che....? » provò a dire Litios interrotto da una scossa di terremoto proveniente da quelle sfere.


Queste si misero a fluttuare in aria a pochi centimetri di altezza. Quattro ramificazioni partirono da ciascuno di essa diventando via via più massicce. Nel giro di pochi attimi queste divennero due gambe e due braccia davvero muscolose.


Anche il busto si era formato a partire dalla base degli arti ed anche questo era molto grosso, l'unica cosa che queste creature non avevano la testa ma solo due occhi completamente bianchi sui pettorali che puntarono dritti contro i loro avversari.


« Manda pure tutte le ombre che vuoi. » disse sferzante Lucas « Noi le distruggeremo tutte! » puntò dritto contro uno dei molossi « E' tutta la vita che aspetto di farlo. » partì all'attacco « IT'S LUCAS TIME!!!! » ma prima che potesse sfiorarlo venne intercettato da un pugno del suo bersaglio sulla faccia.


L'impatto fu così forte che il povero ragazzo venne scaraventato contro una delle pareti dello stadio frantumandola sul colpo, che fece sorridere il re delle ombre « Attaccate mie Shadow Destroyer. » urlò puntando la spada contro i nemici.


Il gruppo di giganti partì subito all'attacco e la risposta degli eroi non si fece attendere. Litios ed il resto della Lucas Force gli stavano sparando addosso con tutto ciò che disponevano ma ogni ferita che gli procuravano si rimarginava subito e non gli rallentava.


Uno di questi mise il braccio in avanti e, correndo contro di loro inarrestabile come un treno in corsa, frantumò la loro formazione colpendoli come dei birilli da bowling, facendoli volare da tutte le parti.


Clessidrus, insieme a Spike, gli elementi dei due universi e le principesse, cercavano di distruggerli con raggi magici, fiammate e le loro armi ma neanche queste sortivano alcun effetto e ben presto anche loro vennero messi al tappeto dalla carica dei colossi oscuri.


Solo Dz, completamente trasformatosi in lucertola, ma più piccola per mancanza di spazio, e Gyber riuscivano a rimanere a sento in piedi. Il primo li colpiva con raggi energetici o con colpi di coda lanciandoli via. Ma subito tornavano alla carica.


Il ragazzo albino cercava invece di non farsi schiacciare da uno di questi. Si erano presi per le mani e stavano cercando di spingersi via a vicenda « Ti distruggerò » disse l'antracia « E sai perché? » all'improvviso i suoi occhi divennero a palla e le sue labbra si ingigantirono « Imma firin mah lazor!!! » e li bucò il petto con un raggio potentissimo che lo fece cadere a terra.


Ma sapeva che presto o tardi si sarebbe di nuovo rialzato dato che la ferita si stava già richiudendo. Ma ciò gli fece notare una cosa Questo genere di ferite ci mettono di più a richiudersi, forse se li distruggiamo completamente non possono riformarsi, ma come posso........IDEA!!!


« Dz » urlò al compagno che si voltò « Coprimi, ho un piano per fermarli! » la lucertola fece un si con il capo e riprese a colpire più creature possibili. Intanto Gyber, riprese le sue normali dimensioni per correre meglio, cercava qualcuno che lo aiutasse.


Fato volle che a poca distanza da lui ci fossero i corpi svenuti di Lucas e Litios a disposizione « Forza ragazzi, svegliatevi! » gli afferrò entrambi per la gola e gli fece battere la zucca a vicenda svegliandoli sul colpo per il dolore.


« Ma sei scemo!?! » dissero all'unisono mentre si massaggiavano la zona offesa « Non abbiamo tempo per queste cose » gli rimproverò « Stiamo perdendo e Dz non resisterà ancora per molto. » puntò lo sguardo verso l'amico che stava piano piano retrocedendo.


« Ma forse so come fermarli. Dobbiamo fare in modo di struggerli facendo in modo che non rimanga una parte da cui rimarginarsi. » « E come dovremmo fare? » chiese l'alieno, rialzandosi insieme a Lucas.


Gyber sorrise « Posso rendervi più forti. » « E come? » chiese il fiammeggiante speranzoso « Tutto quello che dovete fare è.....mettere una mano su di me. » « Cosa.....» « FATELO E BASTA!!!! » gridò all'esasperazione.


Anche se un po' titubanti i due ragazzi fecero come gli era stato detto e gli misero entrambi una mano sulla spalla « Bene » fece Gyber « Più in basso. » fece con un ghigno che non piacque ai due ma al quale obbedirono anche se fecero dei mugolii di protesta.


« Più in basso. » disse di nuovo facendo di nuovo lamentare i due « Ancora più in basso. » « DOBBIAMO FARLO PER FORZA!?! » urlò arrabbiato Lucas ricevendo come risposta il sorriso beffardo dell'amico « No, vi stavo prendendo in giro, era solo per vedere cosa avreste fatto. POTENZIAMENTO!!! »


Anche se i ragazzi avrebbero voluto tirarli un pugno dovettero bloccarsi quando sentirono una potente scarica elettrica percorrergli la spina dorsale. Sentirono qualcosa crescere in loro e quando constatarono ciò che era successo videro una strana sorpresa.


« Una coda di scimmia? » domandò confuso Litios vedendo che a lui e gli altri gli era cresciuta la coda di un primate. Una rossa per Lucas, una bianca per Gyber ed una nera per lui. Lucas invece sembrava particolarmente eccitato « O.MIO.DIO! E' quello che penso che sia? ».
« Già, e adesso.....» creò una sfera di luce nel palmo della mano e lanciò in aria « Guardate il cielo! » i tre ragazzi in contemporanea alzarono lo sguardo verso l'alto trovandovi la sfera diventata simile ad una luna.


I tre rimasero immobili. I loro muscoli vennero preso da spasmi diventando sempre più grandi e rompendo i vestiti che avevano indosso, mentre lanciavano urla bestiali. I loro compagni, trovata la forza di alzarsi, la prima cosa che videro fu la faccia dei loro amici deformarsi diventando più lunga ed affusolata.


« O porca vacca. » disse Sam riconoscendo il fenomeno che stava accadendo « Che cosa gli sta accadendo? » fece preoccupata l'Applejack di Lucas vedendo che ora sui tre stavano comparendo un mucchio di peli « Hai mai visto Dragon Ball? » « Cosa centra con........o cavolo. » « Sarà meglio che ci allontaniamo. »


Donatozilla era stato messo alle strette da quei mostri e stava ormai per essere sopraffatto « Credo che stavolta per me sia finita. » tre urla molto forti e possenti lo assordarono insieme a gruppo di Destroyer e Shadow Blade che, intento a godersi la fine di Dz, si era dimenticato degli altri.


« COSA!?! » gridò allibito. Ora, dove prima c'erano i tre ragazzi, ora si trovavano tre enormi scimmioni. Lucas aveva il pelo rosso ed aveva tre colonne di fiamme che gli uscivano dalla schiena « Fico », Litios aveva il pelo nero ed aveva indossa la sua tuta ed i bracciali « Fantastico! » e infine Gyber era bianco, aveva qualche scaglia vicino alle zampe e aveva due pile di fumo che gli uscivano dalle spalle.


I tre Oozaru misero i loro occhi contro i Destroyer e lanciarono un urlo scimmiesco « Non mi faccio mettere in piedi in testa da tre King Kong. » disse Shadow Blade « Attacateli. » i mostri fecero per andarli in contro, ma neanche il tempo di avvicinarsi che vennero colpiti in contemporanea dalla braccia dei guerrieri.


« Pronti » disse Gyber con una voce cavernosa ai suoi compagni che si misero al suo fianco spalancando le fauci « FUCO!!! » tre raggi di energia devastanti centrarono il piccolo insieme di colossi che avevano cercato di attaccarli, disintegrandoli, facendo in modo che non potessero più riformarsi.


Tre di essi, per adattarsi al pericoli, si misero molto vicini e, trasformatisi in gelatina nera, si unirono in un singolo e più grosso essere. Ma ciò non bastò a tenere testa ai nuovi e potenziati nemici che lo stesero con la stessa mossa degli altri.


Altri Destroyer fecero la stessa cosa diventando giganteschi, ma ciononostante venivano via via abbattuti. Uno cercò di colpire Litios ma lui gli mollò un pugno nello stomaco e lo tagliò a metà con un raggio.


Un altro tentò di colpire Lucas ma lui eruttò un fiammata dalla bocca che lo sciolse come una candela. Gyber gli bloccava usando il fumo come tentacoli e gli distruggeva.


« Non perderò ancora! » disse il capo delle ombre anche se ormai lui era l'unico rimasto insieme ad un paio dei suoi soldati.


Gli Oozaru gli si avvicinarono sempre di più pronti a darli il colpo definitivo, cosa che lo fece alquanto inquietare « Voi non state li impalati! » gridò ai suoi ultimi due guerrieri « MUOVETEVI A DISTRUGGERLI!!! » i due si scambiarono un'occhiata veloce e partirono.


Il rumore della lama di una spada risuonò per tutto lo stadio. Il rumore metallico attirò su di se anche l'attenzione dei tre combattenti trasformati e lo sguardo confuso di Shadow Blade.


Un Destroter era stato tagliato in verticale da una katana azzurra. Le due parti scivolarono via l'una dall'altra e presero a bruciare in una fiamma azzurra. L'altro aveva subito lo stesso destino del fratello solo che lui venne tagliato in orizzontale.


Quando i due corpi smisero di bruciare si poté vedere i due artefici: una era un alicorno dal manto azzurro cielo, gli occhi del medesimo calore ed il crine bianco-argento. Indossava una felpa rossa con cappuccio che aveva due strappi per permettere alle ali di muoversi liberamente e aveva sulla schiena una fodera per la spada nel suo zoccolo.


L'altro era un umano sul metro e novanta dalla pelle grigia scura metallizzata e dai lunghi capelli bordeaux che gli arrivavano alle cosce. Indossava dei pantaloni di pelle nera ed una pettorina per trasportare la falce che aveva in mano.


Dietro di loro, infine, vi era una essere completamente fatto di cristallo azzurro e con un solo occhio rosso che teneva fra le braccia un fagottino che a sua volta conteneva una neonata umana da capelli bianchi che sembrava dormirsene beatamente.


« E questi fenomeni da circo da dove sbucano? » si domandò Shadow Blade osservando i nuovi arrivati insieme agli altri « Semplice » disse la ragazza « Io sono Dusk, quello al mio fianco con la faccia da idiota. » « Ehi! » protestò « E' mio fratello Wod » puntò lo zoccolo al ciclope alle sue spalle « L'altro mio fratello Krugster. » « Come va? » disse lui salutando con la mano « E quella che tiene è la mia sorellina Lilith. ».


« Tu ci stai capendo qualcosa? » chiese confusa Twilight a Sam « No, proprio niente. Come fa un cavallo ad avere fratelli umani? » « E io che ne so? »


« E dovrei sapere chi siete? » disse uno spazientito signore delle ombre « No » fece secco Wod « Ti basti sapere che saremo coloro che ti faranno il culo. » « Molto divertente » fece il nemico mettendo le spade in posizione di attacco « Io vi....»


Un forte terremoto scosse lo stadio dalle sue fondamenta facendolo quasi oscillare. Una forte luce bianca scese dal cielo ed atterrò fra i due schieramenti « COSA E' SUCCESSO!?! » tuonò una voce possente al suo interno.


Quando la luce si attenuò si poté distinguere Re con la sua armatura che osservava straziato il suo povero stadio semi distrutto « Il mio povero stadio. » fece quasi piangendo. Vide i corpi delle ombre a terra ed il loro capo davanti a se e ciò gli bastò per farsi un quadro abbastanza generale.


Ma quando fu sul punto di dire qualcosa la sua attenzione cadde sui nuovi quattro arrivati. Ciò fu abbastanza per farlo sbiancare « E VOI CHE CI FATE QUI!?! » disse al limite dell'esasperazione. L'unica cosa che sperava era di poter stare lontano da loro per un po'.


« Oh beh, anche noi siamo felici di vederti » scherzò la puledra « Papà. »


Angolo autore:
Finale a sorpresa dovrei dire. Re ha dei figli? E si è dimenticato di dirlo? Certo che è proprio sbadato. Ma state tranquilli, dovrei fare un capitolo che spieghi per filo e per segno ciò che è successo nell'universo 24. Vi basti sapere che essendo i suoi figli sono molto forti.
Ah, dato che non riuscivo a spiegare l'aspetto di Krugster vi dico che è basato su di lui (salvo il cannone e le creste): http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20130417224153/ben10fanon/es/images/c/c6/Malware_OU_3.png
Alla prossima, Lord Gyber.


Minicom 8/9/10:
scusate se sono gli stessi disegni ma avevo solo un modello campione.







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Capitolo 12
*** La nascita di un Re ***


Universo 24, trent'anni fa

 

Me se ne stava disteso a terra in una pozza del mio stesso sangue, troppo preso dal dolore per accorgermi che le fiamme lo stavano per divorare. La casa della mia famiglia stava bruciando, ed io con lei.

Quella che era sembrata una normala giornata sul pianeta Antralia si era trasformata in un inferno per via di qualcosa caduto dal cielo. Strane creature, orripilanti e potenti, avevano cominciato ad attaccare, consone che non c'era una difesa della popolazione ad attenderle.

La magia, la nostra arma più potente, non aveva molto effetto su quei misteriosi nemici e molti erano morti inutilmente. Mio padre aveva cercato di salvare me e gli altri, ma anche lui fu spazzato via.

Mio fratello e mia madre erano morti davanti a me e non ero stato in grado di vendicarli. Questi mostri si sono sparsi su tutto il globo. La nostra razza capisce quando altri di noi sono in pericolo e tutte le lor urla affollano la mia mente facendomi male.

Chiudo gli occhi sperando che tutto finisca il prima possibile, facendomi cullare dal suono del fuoco ancora lontano dall'ardermi. Quando sono sul punto di addormentarmi sento qualcosa sulla mia schiena.

La mano di mio padre si appoggia delicatamente sul mio corpo martoriato facendomi sentire un poco di calore di un altro essere vivente. Dietro di lui i corpi dei miei altri familiari. Lui mi guarda e comincia a piangere « Perdonami figliolo....non ho potuto fare niente.....»

Le sue lacrime cadono su di me lenendo il dolore di alcune ferite « Ma posso ancora salvarti....tu sei l'unico rimasto in vita.....» la sua mano diventa più calda del normale, circondata da magia eterea di un colore verde chiaro, che poi si propaga per tutto il suo corpo.

« Questa tecnica è proibita ma è la nostra unica speranza.......» così come mio padre, anche mio fratello e mia madre vengono circondati da magia, la prima nera la seconda arancione « Dovrai portare avanti il nostro popolo.....anche se non ci saremo più....noi saremo sempre accanto a te. »

La sua figura diviene sempre più trasparente « Vendicaci figlio mio.....» alza il capo verso il tetto ormai carbonizzato « POPOLO ANTRACIA, AIUTATE MIO FIGLIO A VENDICARCI!!!! » anche se come urlo è piuttosto debole, questo messaggio passa telepaticamente ad ogni abitante del pianeta ancora in vita, felice di aiutare in questa causa.

Chi avesse visto il mio mondo dallo spazio in quel frangente avrebbe visto milioni di colonne di luce variopinte che seguivano tutte la stessa via, affollandosi in un unico punto. Quella pura energia passa attraverso ogni ferita del mio corpo, rinvigorendomi.

Mio padre mi sorride un'ultima volta con rammarico prima di trasformarsi in magia anch'esso, insieme al resto degli altri, e fluire dentro il mio corpo.

Aprì gli occhi di scatto e ciò bastò a far sparire le fiamme a causa di una pressione d'aria che involontariamente avevo causato. Mi rialzo in piedi e zoppico fuori dalla casa. Stava cominciando a piovere e delle pozzanghere si erano formate sulla strada, senza più neanche un corpo disteso.

Mi avvicinai ad una di esse e mi ci specchiai. Ero diventato più alto ed i miei capelli erano più lunghi ed alcune ciocche mi coprivano gli occhi. Non avevo più bisogno degli occhiali ed avevo indosso solo i pantaloni mezzi laceri.

Interiormente sentivo un dolce tepore, simile a quello si un abbraccio materno, che mi forniva una forza straordinaria. Mossi le dita a formare il pugno un paio di volte per adattarmi alla mia nuova forma, ricordandomi ciò che era successo qualche minuto prima.

Faccio cadere le braccia lungo i fianchi ed alzò lo sguardo al cielo pieno di nuvole nere. Lanciai un urlo che conteneva tutta la rabbia del mio popolo che mi fece sprigionare un fascio di energia verso l'alto, che fece scomparire le nuvole e che oltrepassò facilmente la nostra atmosfera l'atmosfera.

Mi incamminai, cosciente che avrei trovato quei maledetti mostri.

 

Arena

« PAPA'!?! » gridano all'unisono i nostri eroi dinanzi a quella scoperta. Re si sporse verso di loro con un sorriso ebete in faccia, grattandosela con un dito « Non ve lo avevo detto? » Dusk alzò gli occhi al cielo « Sei sempre il solito, possibile che tu tralasci sempre queste cose? »

Lui porse uno sguardo malevolo alla figlia « Piuttosto mi dici cosa voi qui? » « E ce lo chiedi pure? » Wod si fece avanti fissandolo in cagnesco « Organizzi un torneo cosi spettacolare e non ci dici niente! » « Forse volevo avere un po' di spazio personale no!?! » Krugster si mise in mezzo ai due cercando di calmarli.

« Andiamo non litigate, siamo pur sempre una famiglia. » « STA ZITTO!!! » urlarono all'unisono I due facendo ribaltare il colosso di cristallo che era riuscito a non far cadere la bambina che teneva in mano.

Questa fece qualche leggera smorfia per poi cominciare a piangere, zampillando come una fontana. Il fratello, accortosene, fece una faccia accigliata e si alzò furibondo « L'AVETE FATTA PIANGERE!!! » corse verso i due e diede ad entrambi un pugno sulla testa facendoli cadere, per poi cominciare a cullare la piccola che, a poco a poco, si riaddormentò.

Shadow Blade, intanto, era rimasto li impalato ad osservare quel ridicolo teatrino, venendo completamente ignorato, cosa che gli fece digrignare i denti dalla rabbia « Ehi, guarda che noi stavamo per combattere! »

Re si voltò verso di lui con fare tranquillo « Signore, starei parlando con i miei figli. » il re delle ombre si ricompose « Oh, mi scusi. » passarono un paio di secondi « PERCHE' MI SONO SCUSATO!?! »

Strinse saldamente la prese sulle sue spade e si lanciò verso il padrone dell'arena. Spiccò un balzo in aria tenendo le sue armi verso l'alto pronto a colpirlo « IO NON PERDERO'!!!! »

 

Arrivai in una landa desolata e morta, che un tempo doveva essere una delle nostre città, dove, per mia fortuna, trovai un grosso numero di quei mostri schifosi che stavano passando il tempo a distruggere i pochi palazzi ancora integri.

Appena fiutarono la mia presenza non ci pensarono due volte ad attaccarmi. Una grossa orda cominciò ad arrivare da tutte le direzioni, accerchiandomi. Quando furono abbastanza vicini, presero lo slancio e si lanciarono contro di me.

In risposta, io alzai il mio braccio davanti a me ed aprì la mano « Stop. » un'onda magica attraverso l'intera zona, colpendo quelle creature. La mia magia, che prima non gli faceva niente, ora le bloccava a mezz'aria, come se il tempo si fosse fermato. Anche se continuavano a muovere gli occhi.

Mi avvicinai ad una di loro, che mi fissò con un misto fra astio e paura. Non mi importò più niente. Caricai il braccio destro, e con un pugno gli feci saltare in aria la testa. Mi voltai verso le altre nel mentre che creavo una spada color argento nella mano « Ora è il mio turno. »

 

Quando Shadow Blade gli fu a poca distanza, Re si voltò « Rottura del corpo. » gli mollò un pugno sul petto nella zona dove si solito c'era il cuore. La faccia di dolore che fece non si poté neanche descrivere.

Anche se da fuori non si vedeva, dentro ogni singolo osso ed organo era collassato. La velocità dei colpi ebbero l'effetto di farlo sembrare sospeso in aria « Rottura della mente. » un pugno lo centrò sulla fronte. Anche le funzioni celebrali fecero ciao ciao.

« Rottura dell'anima. » due dita colpirono i suoi occhi rossi, senza distruggerli, ma causando un dolore cento volte superiore a quelli precedenti, perché colpire l'anima di qualcuno faceva molo più male che colpire il corpo.

Quest'ultima mossa lo scaraventò a gran velocità verso il cielo finendo in un portale dimensionale, creato da Re, che lo fece finire chissà dove.

La prima cosa che Re vide, rivoltatosi, fu le bocche spalancate di tutti i presenti, ad eccezione di quelle dei figli « E' incredibile. » disse Luca, ancora trasformato in scimmione « Perché tu ci metti mezza pagina a batterlo, mentre io devo scrivere dodici capitoli? »

« Tornando a noi. » fece Litios « Come torniamo normali? » « Semplice. » rispose Gyber con uno sguardo sadico, afferrando le loro code e strappandogliele di netto, per poi tagliare la sua. Le urla dei due diventano sempre più piccole, man mano che anche loro rimpiccioliscono.

« Che tu sia maledetto Gyber!!! » grida infuriato Lucas contro il ragazzo, accorgendosi di essere osservato in modo imbarazzato dai presenti, mentre le ragazze si sono messe una mano davanti alla faccia.

« Perché fanno così? » domandò confuso « Ecco » rispose Gyber prendendo un pezzo di cartone nero con sopra una scritta « Ci siamo dimenticati che non abbiamo più addosso i vestiti. » il ragazzo diviene completamente rosso accortosi che era messo “a nudo” nel vero senso della parola insieme ai suoi amici.

Ma risolvere tutto ci pensò Deadpool « Prendi questo. » e gli passò un pezzo di cartone nero con su scritto “Censored” a caratteri bianchi che mise davanti alla zona interessata Gyber, giuro che ti ammazzo pensò.

Per fortuna ci pensò Wesker a far terminare quel lasso di tempo imbarazzante « Tornando a noi » disse scrutando i quattro figli di Re « Penso che tu ci debba alcune informazioni. » « Eh già » fece Sam dando delle gomitate al braccio di Gyber con un tono che non gli piaceva.

« Dalle sembianze di quella puledra si direbbe che qualcuno abbia avuto fortuna con una certa principessa della notte. » questa ipotesi fece diventare rosso di rabbia e di imbarazzo sia Gyber che Luna che colpirono l'hacker simultaneamente lanciandolo verso lo spazio.

« Non esattamente » riprese Re « Non mi sono sposato con Luna, i miei figli sono nati in altra maniera. Venite, vi spiego tutto. » fece comparire dei tavoli con abbastanza spazio per tutti ed incominciò a raccontare.

 

Dopo gli avvenimenti del mio pianeta presi una drastica decisione. Ora che disponevo di un simile potere dovevo utilizzarlo per uno scopo preciso e nobile, come avrebbe fatto chiunque del mio ormai estinto popolo.

Viaggiai per tutto lo spazio entrando in contatto con moltissime civiltà ed aiutando alcune di esse trovando almeno un pace interiore apparente. La cosa che non mi sarei mai aspettato è che divenni in un certo senso “popolare”.

Le mie imprese passarono da orecchio a orecchio fra molti pianeti dove gli abitanti di essi avevano cominciato a paragonarmi ad una sorta di “Guardiano” o “ Re dell'universo”. Se non altro la mia autostima ne giovò molto.

Dato che loro credevano che dovessi portare la pace come avrebbe fatto un qualsiasi monarca, mi domandai perché non farlo sul serio? Io volevo un universo pacifico, che mi considerassero Re o che altro a me non importava.

Anche se in un certo senso anche io cominciai a farmi chiamare Re, se non altro per non rimembrare il mio vecchio e doloroso nome.

Ma ciononostante mi sentivo vuoto dentro. Mi mancava qualcosa, ma non sapevo cosa.

La risposta al mio quesito la trovai quando finì su una terra che si chiamava Equestria abitata da gente solare e colorata. Ma ogni Yang presenta sempre un po' di Yin.

Un mostro di nome Tirek aveva cercato di conquistare quel mondo e così decisi di affrontarlo. La mia forza però era decisamente superiore alla sua e non ci misi molto a fargli mangiare la polvere.

Lui tentò il tutto per tutto e mi centrò il volto con un raggio arancione. Credeva di farmi fuori, invece mi aveva creato solo un leggero graffio sulla guancia, facendomi uscire una goccia di sangue che cadde sul terreno.

Lo stesi con un calcio in faccia e lo trasportai con una magia nel Tartaro. Quando feci retro front notai una cosa strana. Dalla goccia del mio sangue, mischiata alla terra, era sbocciato un grosso bocciolo di fiore dai petali azzurri.

Questo si illuminò ed i petali si spalancarono rivelando al suo interno una piccola puledrina neonata dal manto azzurro e dai capelli simili ai miei. Quando la presi in braccio mi sembrò di toccare mio fratello. Aveva un'energia simile alla mia ma allo stesso tempo diversa.

L'energia vitale del mio sangue, molto più potente del normale, mischiata a quella del pianeta aveva creato un piccolo essere vivente. Un mio piccolo clone se volevamo usare termini medici. Ma dato che la cosa sembrava brutta preferì utilizzare il termine “Figlia”.

E quel piccolo esserino riuscì a darmi la gioia che avevo sempre desiderato.

La crebbi insieme a me, stabilendo una casa ad Equestria, anche se ci spostavamo da ogni parte dell'universo a salvare pianeti. E così, come già era successo, mi ritrovai ad avere figli che avevano l'aspetto della razza dominante dei mondi che visitavo.

A volte nascevano o perché mi facevo male o perché volessi tanto averne un altro. Ovviamente crebbi ognuno di loro, mettendoci più o meno tempo in base alle loro caratteristiche ed imparai ogni cosa di loro: paure, gioie amori e così via. Gli amavo tutti allo stesso modo.

Senza contare che mi aiutarono molto a difendere gli oppressi.

Quando ebbi Lilith avevo già 46 figli. Essa nacque da una mia decisione. Ritornai su Antralia, dove la vegetazione e la fauna avevano cominciato a ricrescere, e gettai sul suo terreno una goccia di sangue.

Vedere quella bambina mi ridiede speranza. La mia razza aveva ancora una speranza. Naturalmente volli bene a lei come a tutta la mia discendenza.

Ora posso dire di essere felice.

Ho anche tanti nipoti.

Spendo una vera fortuna per loro.

 

« Wow. » disse Dz una volta terminata la storia « Quindi hai una grossa discendenza. » ammise Lucas, con dei nuovi vestiti addosso, facendo sorridere Re. Si intromise Dusk « Ma io sono la più forte di tutti. »

Wod, che se ne stava appoggiato sul tavolo con fare annoiato, spalancò gli occhi « Ma se nel nostro ultimo duello ti ho battuto. » la puledra si accigliò « Ero incinta. » disse secca « Ma si, le solite scuse. » a quella risposta lei gli saltò addosso cominciando a pestarlo.

« Un'ultima cosa Re? » fece Sam, ritornata dallo spazio « Proprio non sai dove hai mandato Shadow Blade? » lui alzò gli occhi al cielo « Proprio no. »

 

In un'altra dimensione

Shadow Blade spalancò gli occhi debolmente « Cosa è successo? » si chiese portando la mano alla sua forte emicrania. Una volta rialzatosi si accorse di essere dentro una struttura simile ad un ristornate con poster e palcoscenico.

Prima che potesse fare il punto della situazione sentì un rumore agghiacciante dietro di se. Voltandosi si ritrovò davanti dei robot animaleschi che riuscirono a spaventare anche lui.

Si precipitò contra una finestra e vi schiacciò contro la faccia « AIUTOOOOOO!!!! »

 

 

 

Angolo autore:

Allora, vi avevo promesso che avrei spiegato la storia di Re e spero tanto che vi sia piaciuta. Lo creata mescolando la storia di Gast Carcolh e Vegeth, spero che non ve la prendiate.

E spero che vi sia piaciuta la punizione del re delle ombre.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

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Capitolo 13
*** Minicomic 11 e 12 ***


Allora, comincio dicendo che purtroppo non sono riuscito a scrivere il capitolo. Ho avuto una settimana pienissima, 4 verifiche in 4 giorni, vi lascio immaginare il divertimento. Ne dovevo fare 5 ma Dio ha voluto aiutarmi fortunatamente.
Spero che mi perdonerete.

Allego le mie due ultime Mincomic in onore di uno dei più grandi personaggi di questo fandom....DEADPOOL!!!


Minicomic 11/12:









 

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Capitolo 14
*** Famiglie che si riuniscono e che si formano ***


Una volta finito il suo racconto, Re prese la decisione, dati tutti i problemi che erano insorti quel pomeriggio, di rimandare i combattimenti al giorno dopo. Decisione che fu ben accolta, nonostante all'inizio Clessidrus e Discord, che erano i diretti interessanti, ne furono abbastanza dispiaciuti.

Wod, Krugster insieme al Lilith decisero di andare a rinfrescarsi un po' e si ritirarono nella stanza di loro padre, promettendo di causare i meno danni possibili. Re si fidava di loro, ma avevano la terribile abitudine di distruggere le sue cose. Lo stadio non era di certo la prima.

Re, alla fine, si incamminò diretto ai suoi alloggi accompagnato dalla sua figlia Dusk, intrattenendo un discorso « Non è venuto nessun altro dei tuoi fratelli? Numa, Cut? » « No papà » gli rispose « Non hanno voluto venire. » « Peccato. » disse un po' affranto.

« Ma in compenso ho portato qualcun altro. » « E chi? » non ebbe il tempo di ricevere una risposta che una vocetta allegra riecheggiò per tutto il corridoio « NONNO!!! » questa proveniva da un piccolo alicorno dal manto arancio e dal crine rosso che si diresse a tutto velocità contro l'uomo.

Re, tutto contento, aprì le braccia con un sorriso e prese al volo il piccoletto, stringendolo in un tenero abbraccio, mentre il piccolo strusciava il musetto sul suo petto « Solar! Piccolo mio, come stai? » « Benone! » disse il bambino euforico, contento di vedere il nonno.

Re appoggiò a terra il nipote, piegandosi sulle ginocchia ed arrivando alla sua altezza cominciò a frugare la mano nella tasca della sua giacca « Questo volevo dartelo al mio ritorno ma farò un'eccezione. »

Da essa estrasse un piccola creaturina che si rivelò essere un cricetino marrone e bianco che presentava due minuscole ali piumate. Questo strofinò le zampette sul muso e si ritrovò davanti il volto super contento del puledrino. Lui si alzò in volo, contagiato dall'allegria, e cominciò a volargli intorno, facendolo sorridere.

« L'ho trovato su un pianeta molto curioso, ti piace? » « Lo adoro! » rispose serafico cercando di acchiappare il nuovo animaletto « Lo devo subito far vedere a papà. » « Non ce ne è bisogno caro. » fece una voce alle sue spalle.

Solar si voltò trovandosi davanti la figura del padre, un alicorno dal manto bianco latte e dalla criniera rosso fuoco e che aveva come cutiemark un sole del medesimo colore del crine. Il suo nome era Crimson Sun, ed era il figlio di Princess Celestia.

La sua comparsa fece sorridere il figlio e la consorte, ma trasformò il volto sorridente del suocero più duro e freddo del marmo. Si avvicinò a lui e si piegò in avanti per osservarlo con il suo sguardo intimidatorio « Ciao Sun. »

Lo stallone, trovandosi davanti il viso autoritario del padre di sua moglie, non poté non sudare freddo. Re provava una repulsione nei suoi confronti « C-ciao...Re....» il sguardo su di lui si fece ancora più pesante dandogli la sensazione di essere schiacciato sotto il peso di una montagna.

« Per te sono il Signor Re. Chiaro!?! » lui, sempre più terrorizzato e tremante, rispose facendo il saluto militare « Signorsi signore! » « Andiamo papà. » fece Dusk prendendo la groppa del marito sotto la sua ala per tranquillizzarlo.

« Siamo sposati da nove anni, vuoi smetterla di fare il possessivo nei miei confronti? » « Mai. » rispose più deciso che mai, deciso a non cambiare la sua opinione « E perché con gli altri hai sempre dato la tua benedizione? » domandò corrucciata la puledra.

La risposta, quantomeno per Re, era molto semplice. Prima che subisse la “Benefica” influenza di sua figlia, Sun era l'esempio vivente della persona che picchieresti dalla mattina alla sera. Era svogliato, volgare, donnaiolo, cercava di rimorchiare più ragazza possibili, negligente e anche stupido.

Si chiedeva come il suo dolce fiore poteva essersi innamorata di uno così. Quante volte aveva voluto prenderlo a mazzate e farlo piangere come un lattante, ma l'amore di sua figlia e l'amicizia con sua madre e sua zia gliela aveva sempre impedito.

Tirò un sospiro, troppo stanco per cominciare a discutere con quella cocciuta di Dusk « Dormirete nella mia suite. » fece un cenno con la mano invitandogli a seguirlo, cosa che fecero chi un po' più titubante chi un po' più sicuro.

Gli ci vollero al massimo un paio di minuti per raggiungere la sua camera, speranzoso di potersi rilassare per qualche ora ed evitare di pensare a tutti i guai che erano successi quel giorno.

Quando fu al punto di afferrare la porta, questa venne aperta dall'interno rivelando la figura di Amalea che portava sulla spalla una borsa a tracolla. Era frettolosa di uscire, tanto che sbatté la porta senza accorgersene sul muso di Sun, facendo sogghignare Re. Lei però non parve interessarsi.

« Ciao Amalea, dove stai andando? » domandò Re mentre la figlia soccorreva il marito « Oh ciao, stavo andando a fare un giro, sono rimasta chiusa li dentro tutta la giornata. » la sua attenzione cadde sulla puledra.

« Dusk, non ti avevo vista, tu come stai tesoro? » « Molto bene zia. » rispose la ragazza separatasi dal compagno ed affiancando il figlio « Immagino che tu ti ricordi di Solar? » « Come potrei dimenticarlo? » si abbassò fino alla sua altezza facendogli un gran sorriso.

Il piccolo, un po' spaventato dalla figura, si nascose dietro la gamba della madre, cosa che però non diede fastidio al centauro « L'ultima volta che ti ho visto eri uno scricciolo. » ammise facendo il simbolo del poco con la mano, per poi arruffargli la criniera.

Si rimise composta e fece per andarsene « Cosa c'è in quella borsa? » domandò Re osservando come la donna la tenesse stretta a se, come se temesse che gli venisse strappata dalle mani. Esitò un attimo prima di rispondere « Cose. »

« Cose? » continuò lui « Si, le solite cose da donna. Ora scusa ma voglio andare. » venne di nuovo interrotta prima di potersi muovere « Un'ultima cosa Amalea » « Cosa? » chiese « Non ti dispiace se la mia famiglia e Sun » « Ehi! » protestò lo stallone « Stanno con me nella stanza. Se vuoi ti sposto in un'altra. » « A me va bene, ora perdonatemi. » e partì a trotto nel corridoio.

Passò un secondo di silenzio che venne interrotto dalla voce del puledrino « Papà, quella è una delle amiche notturne del nonno? » disse con l'innocua innocenza di un bambino, mentre suo padre cominciò a sudare copiosamente venendo puntato in malo modo dalla moglie e dal suocero.

Quest'ultimo portò l'attenzione sul nipote, che non pareva aver capito il perché di quella reazione e quindi se ne stava con un sopracciglio alzato « Esattamente, cosa ha detto tuo padre? » chiese con un forzato tono gentile, che a stento riusciva a tenere.

« Mi ha detto che stai insieme a queste tue amiche tutta la notte e che giocate a carte, ma non mi ricordo il nome del gioco...» Sun sentì il mondo crollarsi addosso. Se prima aveva una possibilità di salvarsi dalle ire di Re, ora era praticamente fottuto.

Re si voltò verso Dusk e Solar con il più puro dei sorrisi « Io devo parlare un attimo con Sun, voi accomodatevi pure. » spalancò la porta, facendo accomodare i due, non prima di ricevere un'occhiata dalla figlia che diceva “non ammazzarlo”. Sapeva che era impossibile fermare suo padre.

Una volta chiusa la porta lui si voltò verso la sua vittima, chiaramente terrorizzata, incominciando a far scrocchiare le dita delle mani « Ti do venti secondi di vantaggio....1...» ma lo stallone rimase immobile impaurito.

«...2....» riprese le capacità motorie si voltò di scatto e cominciò a scappare per il lungo corridoio nella speranza, vana, di trovare la salvezza « 20!!!! » e Re si lanciò all'inseguimento, brandendo una mazza ferrata gigante.

 

Lo scantinato era poco frequentato, per questo sapeva che nessuno l'avrebbe vista. In mezzo a tutti quegli arredi non utilizzati, gli strumenti per le riparazioni e gli eventuali macchinari dai più vari scopi, nessuno l'avrebbe neanche cercata.

Amalea si inginocchiò a terra e si tolse di dosso la sua borsa a tracolla. Ciò che stava per fare andava contro la fiducia che Re gli aveva dato in tutti quegli anni che avevano passato da buoni amici. Ma i suoi sentimenti erano troppo forti, ed ebbero la meglio sul suo buon senso.

Aprì la borsa e vi infilò la mano, per poi estrarvi un lungo oggetto rigido arcuato e un paio di candele assieme a dei fiammiferi. Accese le due fiammelle queste illuminarono l'oggetto in questione, dandogli una leggera area spettrale.

Il corno di Tirek.

Lo appoggiò delicatamente fra le due candele e prese dalla borsa un piccolo barattolo rosso. Lo svitò e prese una manciata di polvere del medesimo colore che soffiò sopra il corno. Vi puntò addosso le mani « Nerius rucas deiilarut gurtais Tirek!!! »

Le fiamme si spensero di scatto, facendo calare l'oscurità. Ma non accadde nulla di più.

Il centauro rimase deluso pensando di aver sbagliato qualcosa nel recitare la formula. Ma il suo dubbio non durò neanche molto perché l'ultima parte rimasta del suo amato cominciò a brillare di luce cremisi.

Il corno cominciò a levitare, via via sempre più ricoperta di luce, illuminando tutta la stanza. I fasci di luce che emetteva cominciarono ad avvolgerlo, sovrapponendosi uno sull'altro, facendolo diventare una sfera di colore bianco dal contorno rosso.

La donna, senza alcun timore, prese il globo fra le mani e se lo portò vicino alla faccia « Tirek, mi senti? » domandò speranzosa. La sfera vibrò un po', come una persona che dopo aver subito uno spavento si stesse ricomponendo «A...Amalea? » chiese una voce profonda ma allo stesso tempo debole .

« Si amore, sono io. » « Non merito di essere chiamato così. » fece, con tono dispiaciuto lo spirito del centauro « Smettila di dire stronzate » lo rimproverò « L'importante è che ora tu sia di nuovo qui con me. » lo strinse forte al suo petto, dandogli un abbraccio con tutto il suo amore possibile.

« Speravo che non mi avessi dimenticato. » la sfera affondo sempre di più in quella dimostrazione di affetto « Ma c'è un problema. » « E quale? » chiese lei, lasciando il suo amato, permettendogli di levitare.

« Così come sono ora non possiamo stare insieme. E purtroppo il mio corpo è stato distrutto da quel moccioso. » disse rimembrando la sconfitta da parte di quell'ammasso di scaglie « Ed io voglio amarti con ogni singola parte di me. »

Si avvicinò al volto della sua amata sfiorandolo velocemente e lasciandogli addosso una bellissima sensazione di calore « E come facciamo a farti riavere il tuo corpo. » lui si girò, come a volergli dare le spalle « Mi serve della magia. Tanta, tantissima magia. » e se avesse avuto le labbra, avrebbe sogghignato.

 

Clessidrus prendeva ripetutamente il suo cuscino a pugni e calci, usandolo come valvola di sfogo per tutta l'adrenalina che aveva in circolo « Tesoro » lo ammonì la sua Twilight « E' da più di un'ora che tormenti quel povero cuscino, si può sapere che hai? »

Gli rispose, senza però smettere di attaccare « Domani c'è il mio incontro con Discord e sono molto emozionato. » diede un gancio al cuscino « L'avrei anche affrontato oggi, ma poi Re ha deciso che era meglio rimandare. » mollò un calcio rotante.

« Sarà un incontro difficile e devo essere pronto. » gli appioppò un secondo calcio rotante, squarciandolo a metà e facendo volare per tutta la stanza delle piume « Roadhouse. » « E va bene mister Roadhouse » fece la sua ragazza con un sorriso « Ora perché non vieni a fare qualcosa di importante? I miei poveri zoccoli sono distrutti. » e si distese sul loro letto.

E detta la parola magica lui andò subito a dargli sollievo con i suoi incredibili massaggi.

Intanto, sugli spalti, Lucas e Gyber erano intenti a fissare il cielo stellato « Quindi domani ci affronteremo. » disse entusiasta il primo « Era da un po' che volevo prenderti a mazzate sai. » il ragazzo albino gli mise una mano sulla spalla.

« Credimi, farò in modo che il nostro incontro non ti passi mai più dalla mente. » disse con un sorriso sadico in volto, che invece di far spaventare Lucas, lo fece ridere di gusto, seguito poi da Gyber « Ho proprio paura di ciò che potresti fare. »

Si asciugò una lacrima con il dito e ricominciò ad osservare il cielo con aria pensierosa « Qualcosa non va? » domandò l'antracia notando il carattere mogio dell'amico « Quanto il torneo sarà finito, vedi, vorrei chiedere ad Applejack di sposarmi. »

« E' una notizia fantastica! » fece Gyber « E dov'è il problema? » « Ho paura di chiederglielo. E se mi dicesse di no? Se poi non fossi l'uomo giusto per lei? E se avessimo dei figli? E se non fossi un buon padre? E se...? » prima che potesse continuare fu interrotto da un calcio in mezzo alle gambe da parte dell'albino.

Lui si accasciò al suolo gemendo dal dolore « Tira fuori palle, Lucas. » lo rimproverò « Sei un guerriero, hai battuto le ombre milioni di volte e sei la persona più coraggiosa che conosco. Non sarà una cosa semplice come questa a demoralizzarti! »

« Parla per te con hai la ragazza! » gli urlò in faccia, sempre disteso a terra « Questo adesso non centra. Stammi a sentire, ti meriti una vita felice insieme alla ragazza che ami e scommetto che avrai dei figli fantastici, quindi smettila di comportarti così e prendi la situazione in mano! »

E detto quel che voleva dire si voltò e si diresse verso la sua stanza « Aspetta! » gli urlò Lucas facendolo voltare « Era necessario darmi un calcio sui miei gioielli? » « No. » rispose secco « Era solo da tanto che lo volevo fare. »

Si alzò in piedi facendo leva sulle braccia « Sei un lurido bastardo! » « Fammi fare un conto....324. » Lucas alzò un sopracciglio « 324 cosa? » « Niente, mi diverto a contare quante volte la gente mi dice certe frasi. E' un mio piccolo hobby. » « Interessante » fece lui « Forse dovrei farlo anche io, me ne dicono di parolacce. »

Ma Gyber ormai se ne era già andato, diretto verso la sua camera, ma con un pensiero fisso nella testa « Forse mi farebbe bene trovarmi una ragazza, avere una villa enorme e non condividerla con nessuno è parecchio triste. »

Troppo intento a pensare non si accorse di un'altra persone e ci andò a sbattere contro, cadendo all'indietro. Quando riaprì gli occhi vide che era la Apllejack di Lucas « Oh, scusa Gyber, non ti avevo visto. » le porse la mano e l'aiutò a rialzarsi.

« Anche io ero distratto. Comunque, perché sei ancora sveglia a quest'ora? » « Cercavo Lucas e poi non riuscivo a dormire. » « E perché? » domandò lui « Continuo ad avere la nausea e mi era venuta voglia di latte e tacos. »

Lui rimase un attimo confuso, ma poi, capita la situazione, sorrise ed indicò l'uscita alle sua spalle « E' fuori sugli spalti, dovrebbe essere ancora li. » « Grazie. » e corse fuori dallo stadio.

Gyber ricominciò a camminare con un sorriso in volto « Buona fortuna, papà Lucas. »

 

 

 

Angolo autore:

Vi dico solamente che la mia storia si situa dopo My Little Brony 5 ma prima di My Little Brony 6, quindi ne Ray Ryu ne le figlie dei nostri eroi ci sono.

Tornando a noi, cosa avrà in mente Tirek? Amalea lo aiuterà? E dov'è Deadpool, che di solito compare in ogni capitolo?

Deadpool: Ero qui ad intingere un tacos nel latte, niente di che.

Ah, ok.

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 15
*** Le scappatelle di Drol ***


La notte era ormai inoltrata e tutti stavano nelle loro camere a dormire, anche se qualcuno aveva delle difficoltà. Sun si risvegliò tutto sudato e con il fiatone, cosa che fece destare anche la moglie « Cosa c'è caro?» gli domandò mezza assonnata.

« Niente. » gli rispose « Ho solo avuto la sensazione che qualcuno ci spiasse. » « Non ti preoccupare. » gli disse con calma Dusk, girandosi dall'altra parte del letto « Torna a dormire. » e ricadde subito nel mondo dei sogni.

Qualche secondo dopo e anche lo stallone decise di riprendere a sonnecchiare, dopo aver un profondo sbadiglio. Una volta terminato ciò che si parò davanti agli occhi fu il volto inespressivo di Re che era appoggiato allo stipite della porta che dava alla loro stanza, avrebbe tanto voluto urlare. « Torna a dormire. » gli intimò il suocero.

Lui rimase senza parole e si rimise sotto le coperte senza fare alcun rumore, anche se dentro era terrorizzato. Intanto Re venne interrotto da qualcuno alle sue spalle « Nonno, quando la smetti di tormentare papà? » gli domandò il nipote, stanco per la levataccia.

Lui lo prese in braccio e si diresse alla sua camera « Quando smetterà di essere divertente. » disse per poi pensare Ovvero, non smetterò mai. Rimboccò le coperte a Solar e gli diede un bacio sulla fronte « Buonanotte, e non avere paura degli incubi, ci sono qua io a difenderti. » e il puledrino, prima di addormentarsi, sorrise, seguito dal nonno.

Anche se dentro regnava la più totale tranquillità, almeno apparentemente, fuori, qualcosa si muoveva nell'oscurità. Una strana e viscida gelatina nera si trovava vicino all'entrata che portava agli spalti del pubblico.

Fece un piccolo balzo e si stacco dal suolo, cominciando a levitare. La sostanza si addensò su se stessa prendendo una consistenza solita, nel mentre che anche il suo colore cominciava a schiarirsi. Pochi secondi ed assunse un aspetto familiare.

« A grande richiesta dal pubblico, eccomi di ritorno! » la testa di Drol rideva di buon gusto ora che era riuscito a riprendere una forma corporea, anche se parziale. Per fortuna che aveva salvato un pezzetto di se prima che venisse ucciso.

« Bene, bene, bene. » disse serafico « Sono stato eliminato, ma niente mi impedisce di rendere i futuri incontri più “Piccanti”. » e volò a tutta velocità nel corridoio che portava alle suite dei partecipanti. La prima che raggiunse fu quella di Lucas.

Attraversò il muro e si ritrovò nel soggiorno e per sua fortuna non gli ci volle molto prima di trovare le prima due sue vittime. L'inizio del divertimento fu concesso a Lucas, che stava dormendo abbracciato alla sua Applejack.

« Vediamo cosa posso fare per te. » una sua ciocca di capelli si allungò in modo anormale e gli toccò la fronte, in modo da trasmettergli i suoi aiuti clandestini « Allora, Madara, prima di andarsene, ti ha insegnato qualche trucchetto ninja. »

Ritrasse la chioma e si avviò alla camera accanto, dove Dz dormiva beato abbracciato al suo cuscino. Mosse di nuovo i suoi capelli « Tu sei un osso duro e non hai bisogno di troppi aiuti, questo ti dovrebbe bastare. »

E compiuto anche questo uscì il più velocemente possibile, dirigendosi verso il prossimo concorrente, dove oltrepassò senza troppe difficoltà anche il suo muro « Ma che diavolo? » rimase completamente spiazzato da come era diventata la camera di Discord dell'universo 2.

I muri delle pareti erano tutti colorati ed ondeggiavano come il mare in tempesta, i mobili fluttuavano senza meta e gli oggetti più piccoli si erano trasformati in animaletti, sempre mantenendo la loro forma. Vide un cavallo/sedia che cercava di mangiare il tappeto.

Senza porsi troppe domande si avviò verso il suo obbiettivo. Anche nel fatto di dormire Discord si rivelò davvero caotico. Il lungo collo era attorcigliato contro la tastiera del letto, mentre la coda era stata legata con un nodo sul corpo, dandogli la forma di un brezel.

Infine le zampe erano staccate dal corpo e dormivano dentro delle scatole con una coperta rimboccata, come se fossero stati esseri viventi a parte « E io che pensavo di essere strano. » ammise a bassa voce Drol, per non svegliarlo.

Avvolse la sua chioma corvina sulla falce frontale del draconiques « Sei un avversario temibile, ma il tuo caos ti rende prevedibile e facilmente contrastabile. Inoltre ti basi troppo su uno stile di combattimento molto semplice. Facciamo che un mago del passato ti ha insegnato a....così dovrebbe andare. »

E completato anche questo trasferimento si avviò verso l'ultima stanza delle sue cavie. Gyber si era sdraiato sul letto senza neanche cambiarsi e se la russava alla grande, in quelle condizioni non si sarebbe accorto di niente.

Una ciocca gli sfiorò la fronte « Vediamo, tu sei uno bravo ma la tua magia ha delle limitazioni. Te le tolgo....poi....se riuscito a sopprimere il Drol che c'è in te, questo lo prendo io, non si sa mai. E questo, solo perché siamo quasi parenti, è il progettino di un'arma che avevo in mente, ma te lo cedo volentieri. »

Terminato il passaggio si diresse da Clessidrus che se ne stava dormendo beato sugli zoccoli della sua amata. Drol gli fasciò la testa triangolare con la sua chioma « Che posso fare per te?....Tu sai creare delle copie basate sugli elementi dell'armonia.....questo ti dovrebbe farle usare in modo migliore....sogni d'oro. »

 

Nel mondo onirico

Clessidrus si guardò attorno cercando di capire dove si trovasse. Quel luogo gli era apparentemente sconosciuto. Era una fitta foresta, ma non era la Everfree, poiché questa non era spaventosa era una semplice e comunissima boscaglia.

« Ma dove mi trovo? E come ci sono arrivato? » si domandò, ricordandosi perfettamente di non essersi mosso dalla sua stanza, nel mentre che arrivava in un'immensa pianura sconfinata e che non pareva avere fine.

« Non importa come tu sia arrivato. » il ragazzo si voltò di stacco trovandosi, a poca distanza, un anziano clessidriano dalla lunga barba, seduto comodamente su una roccia, su cui appoggiava il suo bastone per camminare « L'importante è che ora tua sia arrivato fin qui. »

Il vecchietto scese giù senza difficoltà e si avvicinò, un po' a rilento, al ragazzo « Come ti chiami figliuolo? » « Ehm...Clessidrus...» rispose un po' titubante « E se mi è permesso, lei chi sarebbe? »

« Io non ho un nome. » disse agitando il suo bastone da passeggio in aria rischiando quasi di colpire il giovane clessidriano « Sono solo un povero vecchio girovago. » « E perché si trova qui? » gli chiese curioso, ricevendo come risposta una bastonata sulla zucca.

Lui si accasciò al suolo, massaggiandosi la zona offesa « Perché mi hai colpito? » « Perché fai troppe domande. Ed io non ho tempo da perdere. Ora ne ho io una per te, tu sai creare delle copie di te stesso, giusto? »

Lui si rialzò, ancora un po' dolorante « Si. » « Posso vederle? » Clessidrus, anche se non capiva tutta la curiosità di quello strano individuo, obbedì, richiamando a se le sue sei copie « Molto bene. » « Ok, ma si può sapere perché le interessa tanto? »

Ricevette una seconda legnata dall'arzillo nonnetto, facendolo di nuovo cadere a terra « Stammi a sentire bamboccio, devi sapere che le copie sono molto più utili del normale utilizzo che tu gli proponi solamente. Hanno molte qualità nascoste. »

Gli porse la mano, aiutando il membro giovane della sua razza ad alzarsi per poi fissarlo dritto con i suoi occhi quasi spenti con i suoi « Vuoi sapere quali sono? »

 

Mondo reale

« E questa è fatta. » si disse serafico Drol viaggiando per un corridoio « E ora le cosa davvero importanti. » svoltò a destra per un altro passaggio e si fermò davanti alla porta di un locale: il bagno delle donne.

Entrato nella stanza volò fino al soffitto dove nessuno l'avrebbe visto, con un po' di fortune le sue fantasie si sarebbero realizzate. Era da anni che non vedeva una donna e il suo pudore non ne aveva giovato. Cominciò a far colare un mucchio di saliva.

Neanche a farlo apposta nel bagno entrarono in contemporanea la Pinkie Pie e la Rarity umana, entrambe parecchio assonnate « Siamo proprio delle imbranate. » disse la stilista « Come abbiamo potuto scambiarci il pigiama? »

Drol puntò l'attenzione sui loro indumenti da sera e vide che l'unicorno indossava un pigiama di qualche taglia più grande e rosa confetto, mentre la festaiola uno molto aderente di materiale bianco « Nella foga ci saremmo sbagliate. Sbrighiamoci a toglierli, il tuo mi da un prurito insopportabile. » disse Pinkie, facendo irritare Rarity per il commento sul suo vestito.

Anche se avrebbe voluto ribattere, quella non era ne il tempo nel luogo adatto, anche se avrebbe tanto voluto dirgli che anche il suo gli dava fastidio, troppo tardi aveva scoperto che il pigiama dell'amica conteneva delle merendine nascoste e queste, durante la notte, gli si erano sciolte addosso.

« Evvai! » si disse Drol sussurrando, niente lo avrebbe interrotto da quello spettacolo. Si trovava vicino al condotto di areazione quando sentì un strana fonte di energia proveniente da esso, che era in grado di fiutare.

Gli si avvicinò un poco e strizzò gli occhi cercando di vedere qualcosa attraverso la grata, ma non vi era niente « Abbiamo fatto. » disse Rarity, riportandolo alla realtà. Con orrore si voltò verso le ragazze e videro che si erano ormai cambiate e che ora si stavano dirigendo fuori.

Varcata la sogli l'unica cosa che gli rimise da fare fu mettersi a piangere « No, perché capitano tutte a me? » « Tutto a posto amico? » gli chiese una voce profonda alle sue spalle « Certo che no! » per poi rimettersi a piagnucolare.

Dopo un attimo di smarrimento Drol scattò sull'attenti e portò la sua attenzione alla voce sconosciuta, e ciò che si trovò davanti fu una sfera rossa che emanava l'energia che aveva percepito prima « Triek? » domandò avendo riconosciuto la voce.

« Cosa ti è successo? » continuò « Anzi, sai cosa? Non mi interessa, oggi ho avuto una giornata già abbastanza brutta. » « Credimi » fece la sfera con un tono più spettrale « Da ora non può che peggiorare. »

La sfera si avventò contro di lui, non dandogli nemmeno il tempo di gridare.

 

Amalea finì di posizionare l'ultimo strumento sotto l'ultimo spalto dello stadio. Si sentiva terribilmente in colpa per quello che stava facendo. Questo era il luogo che il suo migliore amico aveva costruito con sangue, sudore e soldi.

Lo stesso amico che si era sempre fidata di lei e che l'aveva sempre fatta presente in suo ogni singolo momento felice: i matrimoni dei suoi figli, la nascita dei suoi nipoti e così via, dandogli molta compagnia e momenti esileranti.

Lo stesso amico che decadi fa l'aveva portata via dalla sua dimensione perché aveva sentito tutto il suo dolore, nonostante si trovasse in un altro universo. Si asciugò velocemente le lacrime

uscite ed arrestò quelle che le stavano per seguire.

Doveva farlo. Farlo per Tirek. Farlo per il suo grande amore. Troppo a lungo era stata separata dal suo amante e niente e nessuno glielo avrebbe impedito di nuovo.

Datemi un segno che non stia facendo qualcosa di male! Si ripeteva costantemente nella sua testa, cercando di soffocare i sensi di colpa. Quello che stava facendo serviva solo a ridare un corpo a Tirek, gli aveva promesso che non avrebbe fatto del male a nessuno e che se ne sarebbero subito andati.

Magari in un'altra dimensione.

Solo lei e lui.

E il loro amore.

E chissà magari una futura prole. Amalea amava i bambini e tanto voleva averne uno suo. Una femminuccia non gli sarebbe guastata, aveva sempre avuto più problemi quando faceva da baby-sitter hai figli maschi di Re. Ma era una cosa che faceva volentieri.

Tranne con Krugster, quel ragazzo era stato molto tranquillo fin da la nascita, la cosa era anche abbastanza inquietante. La notte, dato che non piangeva, aveva sempre paura che gli fosse successo qualcosa.

L'arrivo di Tirek interruppe i suoi ricordi passati. Inarcò un attimo il sopracciglio quando vide che la sfera che conteneva la sua anima fosse diventata più grande « Come mai sei più grosso? » gli domandò confusa.

Lui esitò un attimo prima di rispondere « Ho appena fatto il primo rifornimento di magia. » « Non hai ucciso nessuno spero? » gli domandò, visibilmente preoccupata. Già non aveva sopportato il fatto che avesse ucciso quella ragazza nel prima turno e di certo non voleva che accadesse di nuovo.

« No. » mentì « Nessuno. » lei tirò un sospiro di sollievo, non accorgendosi della sua mezza bugia. Tecnicamente quella che aveva assorbito era solo una briciola dell'anima di Drol, tenuta insieme da un po' di magia. Era già morto da molto.

« Ora sarà meglio andare. » gli fece presente « Non vorrei che qualcuno ci veda. » si chinò e prese la sua borsa a tracolla e si diresse verso le uscite.

Tirek rimase indietro ad osservare l'arena Preparatevi pensò maligno Alla fine ci sarà un solo vincitore in questa gabbia di matti anche se non aveva le labbra fece la cosa più simile ad un ghigno E quello sarò io!!!

 

 

Angolo autore:

Salute bella gente, vi ringrazio per aver letto il capitolo. So che magari avreste voluto vedere subito l'incontro tra Clessidrus e Discor, ma non vi angustiate, il prossimo si concentrerà solo su di loro.

Probabilmente vi starete chiedendo cosa abbia fatto Drol o cosa ha in mente Tirek, mi sa che per quello ci sarà da aspettare.

Mi scuso con tutte le donne che hanno letto la storia per la perversione di Drol, che vi posso dire? Ce ne è sempre uno.

 

Buona Festa delle Donne a tutti, anche se in anticipo.

 

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 16
*** Arti marziali e Fusioni a gogò ***


Il giorno arrivò allo stadio, senza che nessuno si fosse accorto di ciò che la notte precedente Drol aveva combinato o che Tirek aveva intenzione di fare. Non successe niente fuori dall'ordinario, la solita svegliata, la solita colazione e la solita lotta fra Sam, Gyber, e Lucas su chi dovesse avere l'ultima ciambella glassata, vinta poi da Deadpool. Velocissimo.

Re, fresco come una rosa per la gioia ricevuta dal nipotino, prese il microfono in mano in modo festante « Caro pubblico! » urlò tirandosi dietro le urla di giubilo degli spettatori « Possiamo subito iniziare il combattimento che deciderà il quarto partecipante delle semi finali. »

Puntò ilo braccio libero verso l'arena « Accogliete con un fragoroso applauso i due sfidanti: Discord e Clessidrus!!! » e così, accompagnati dalle urla di gioia, il clessidriano ed il signore del caos salirono sui lati opposti del ring.

Discord sembrava in pienissima forma e pronto per dare battaglia, cosa che dimostro mettendosi in pose da culturista e baciandosi i muscoli « Guardate che roba! » ed anche Clessidrus sembrava più eccitato che mai all'idea dello scontro imminente.

« Bene, le scommesse sono aperte! » fece Deadpool, tirando fuori un botteghino e cominciando a fumare un grosso sigaro cubano a mo di allibratore. Neanche a farlo apposta una marea di gente cominciò ad assalirlo dicendogli su chi volevano puntare.

« E tu su chi punti ragazzo? » domandò il mercenario a Lucas con una mazzetta di soldi in mano « Ovviamente punto su Dddddd.....» fu costretto a fermarsi quando vide la Twilight di Clessidrus che lo guardava in modo cagnesco « Ddddddimostrando di essere un grande amico su Clessidrus. » rispose, facendo allontanare la puledra.

« Ottimo! » fece il mutante segnandosi la scommessa e strappandogli di mano i soldi « Aspetta io volevo puntare su Discord! » gridò pur sempre a bassa voce per non farsi sentire « Mi dispiace figliolo. » lo ammonì « Le scommesse non possono essere modificate. » « Accidenti!!! »

 

Discord puntò uno sguardo freddo e calcolatore contro il suo avversario La magia del clessidriano è inferiore alla mia però è un ottimo combattente all'arma bianca pensò, includendovi anche una possibile strategia di vittoria. Oggi volevo proprio sfogarsi. « Senza ulteriori indugi » proclamò Re « Cominciate il duello! »

Appena l'inizio fu annunciato, Clessidrus sparì in una nuvola di polvere, lasciando allibito il draconiques « Dove diavolo è finito? » « Sono qui amico! » si voltò di scatto e per puro miracolo riuscì ad intercettare la lama della sua spada, che puntava dritta al suo collo, con il suo corno/falce creando un mare di scintille rosse.

Poi, con una mossa della testa, riuscì a levarselo di dosso, lanciandolo a qualche metro di distanza da lui « Volevi finirmi con un colpo, eh? » chiese sogghignando il padrone di Equestria « Eh già. » rispose il cavaliere facendo roteare la sua spada nella mano « Anche se ammetto che gridare “Sono qui” ha tolto tutto l'effetto sorpresa. »

« Errore da pivellino. » affermò la chimera ricoprendo le zampe di energia rosso scura « Ora tocca a me. CHAOS CLAY!!! » picchiò i pugni contro il terreno, ed una striscia di questo cominciò a diventare più malleabile e semiliquido puntando contro il ragazzo, a cui riuscì a sfuggire solamente spiccando il volo, credendo di essersi messo al sicuro.

« Dove pensi di andare? » un tentacolo di argilla magica spuntò dal terreno afferrando Clessidrus e cominciando a stritolarlo, lasciandogli liberi solo gli occhi per poi cominciare ad indurirsi, bloccandogli ogni movimento.

Discord prese anch'esso il volo e si avvicino verso il suo avversario ormai inerme « Che ne pensi della mia mossa? » lui si limitò a fissarlo male « Perché mi guardi con aria così corrucciata? Non mi rispondi? Il gatto ti ha....» non riuscì più a continuare la frase quando due pugni, che lo colpirono ai lati della testa con estrema potenza, gli fecero sparire le pupille e precipitare al suolo, in preda a qualche momento di incoscienza.

L'attenzione di tutti coloro che stavano guardando il combattimento passò a sei misteriose figure che erano apparse nel cielo: le sei copie di Clessidrus « Tutto a posto capo? » domandarono all'unisono Clessijack e Classidash, artefici del colpo, mentre aiutavano gli altri a liberare il loro creatore.

« Tutto a posto. » rispose tranquillamente e senza alcun danno « Per fortuna vi ho evocati in tempo ragazzi. » i sei sorrisero ma la loro gioia non durò a lungo, poiché il draconiques iniziò a riprendersi, anche se piuttosto provato dalla botta appena subita.

Si rialzò massaggiandosi le tempie e ripresa la vista vide i nuovi arrivati « Copie, eh? » so rimise diritto come se il colpo di prima non fosse nemmeno avvenuto « Ma non ti basteranno a vincere! » e detto questo assunse una posa da arte marziale « Tecnica Chaos Fu n°32: Artigliata oscura del falco divora sogni. »

Le sue zampe anteriori vennero avvolta da energia nera che assunsero la forma di enormi artigli rapaci e si lanciò all'attacco. I sette, non aspettandosi una simile mossa, non seppero difendersi e vennero colpiti da potenti sfuriate, che gli riempirono di graffi e fecero alcuni taglietti sulle loro ali.

Terminata la sua mossa, Discord ritrasse gli artigli e si mise a guardare i suoi avversari che cercavano di non urlare dal dolore delle ferite che gli aveva appena procurato, ma non rimase troppo tempo fermo « Tecnica Chaos Fu n°11: Pestone del re golem! » spiccò un balzo verso l'alto, nel mentre che il suo piede sinistro si trasformava in una grossa lastra di granito. fece un giro della morte e fece precipitare il piede contro gli avversari « Ora Clessijack! » urlò Clessidrus da un passo dall'essere schiaccitao.

Una nube di detriti si alzò in aria, data la potenza d'urto che il colpo aveva causato. Il re del caos, ancora sospeso in aria, osservò sorridente il suo operato. Questo però cominciò piano piano a morire mentre osservava la sua zampa sgretolarsi in tanti blocchi di pietra.

Si staccò dall'arto di roccia prima che la sua vera gamba venisse anche lei frantumata e riatterò sul ring. E ciò che vide lo lasciò a bocca aperta. Dove prima si trovava Clessidrus ora vi era un clessidriano grande il doppio di lui e con un capello da cowboy sulla testa « Piaciuto lo scherzetto? » disse il colosso con un misto delle voci di Clessidrus e Clessijack.

« Come hai fatto? » domandò sorpreso « Semplice, ho la capacità di unirmi alla mie copie e di aumentare le mie abilità, trasformandomi in Cleperior. » volò a grande velocità contro il nemico e caricò il pugno « Quindi moltiplico la mia forza con quella di Clessijack! » mollò un terribile stramontante nell'addome di Discord, sentendo il piacevole rumore della sua scatola toracica che andava in frantumi.

Venne spedito a tutta velocità contro la parete che si trovava alle sue spalle, rimanendo bloccato per il contraccolpo « Via Clessidah! » la copia nominata si lanciò contro il petto della fusione e vi entrò dentro, affondandovi e facendo uscire dalla parte opposta, ossia la schiena, l'altra copia.

La massa muscolare di Cleperior diminuì drasticamente ed il cappello alla texana fu sostituito da un berretto a visiera, ma in compenso le sue ali divennero grandi il doppio, aumentandone la velocità. Si lanciò veloce come il fulmine su Discord, che non si era ancora del tutto ripreso, e lo afferrò per il lungo collo con una mano e quasi strozzandolo « Si fa un viaggetto! » cominciò a girare come una trottola per poi arrestarsi e lanciarlo in aria.

Con la sua potenziata capacità aerea non ci mise molto a raggiungere la sua altitudine e lo colpì sulla nuca con i pugni uniti a martello facendolo cadere rovinosamente contro il terreno « Super Flipper Attack! »

Prima che il draconiques potesse toccare il terreno una delle copie di Clessidrus gli si appostò sotto e lo colpì con un calcio rotante facendolo tornare in cielo ma cambiandogli la traiettoria. Arrivato in un nuovo spazio aperto un'altra copia si pose davanti a lui dandogli un pugno sul petto e scaraventandolo in un'altra direzioni.

In poche parole tutte le copi si disposero ad esagono attorno a lui e continuavano a colpirlo senza tregua e senza possibilità di reagire. La cosa durò qualche minuto, fra le urla entusiaste degli spettatori, e il colpo decisivo avvenne quando fu di nuovo spedito contro Cleperior.

« Vieni a me Clessipie! » la copia scherzosa si lanciò contro di lui entrandovi nel corpo, trasformandolo ancora, ed espellendo l'altra che si allontanò in fretta. Quando la chimera gli fu a pochi metri con la magia creò un gigantesco cannone a cui accese la miccia « Party Cannon Supreme! »

Una palla di coriandoli e festoni centrò in pieno lo stomaco di Discord e lo spedì ad altissima supersonicità contro l'arena, creandovi, al contatto, un immenso cratere.

I sei atterrarono vicini all'enorme buca e vi guardarono dentro cercandovi il corpo del signore del caos. Quest'ultimo vi saltò fuori ed atterrò poco distante da loro. Ma qualcosa in lui era diverso. Non aveva più lo sguardo spavaldo di prima, no, ora ve ne era uno terribilmente serio e crudele « Mi avete fatto davvero arrabbiare!!! » urlò sprigionando una grande quantità di energia che riuscì quasi a sbilanciare Cleperior.

« Tecnica Chaos Fu n°65: Occhio di Ra! » un gigantesco specchio, dalle decorazioni egizie, andò a formarsi sopra la sua testa dove puntò la latra riflettente sul gruppo di clessidriani, nel mentre che ciò accadeva i raggi solari vi andarono a scontare venendo respinti e lanciati, molto più potenziati, contro gli avversari.

Cleperior però non si fece attendere e, sostituendo Clessipie con Clessitwi e quindi aumentando la sua forza magica, creo una barriera attorno a lui e agli altri, proteggendoli dal raggio solare che pareva raggiungere le migliaia di gradi, dovuto probabilmente da un potenziamento dello specchio stesso.

« Dobbiamo inventarci qualcosa! » urlò il colosso cercando di non soccombere alla potenza del colpo « Forse io avrei un'idea! » fece entusiasta Clessidash « E quale sarebbe? » gli domandò rafforzando ancora di più la barriera, ricevendo solo come risposta un ghigno.

Discord, nel frattempo, se ne stava sotto lo specchio attendendo la prossima mossa del nemico « Sai è la prima volta che mi impegno così tanto in un combattimento. » disse, non sapendo affatto che tutte le tecniche che aveva imparato erano dovute ad una semplice illusione di Drol « Se ti arrendi subito vedrò di risparmiarti. »

« Non contarci troppo! » « Ma che..!?! » un pugno lo centrò in pieno sul volto spingendolo contro il terreno e schiacciandogli il cranio, facendolo distrarre e mandando in frantumi lo specchio magico.

Discord, ancora sotto la morsa, usò la magia per teletrasportarsi alle spalle del suo aggressore e si trovò davanti la figura di Cleperior « Come fai ad essere qui? Tu eri bloccato dalla mia mossa? » « La risposta è tanto semplice quanto chiara. »

A fianco del clessidriano comparve un altro Cleperior seguito da tre copie che fissavano il draconiques con un sorrisetto compiaciuto « Mi presento » fece la seconda fusione « Io sono un altro Cleperior nato da Clessidash e Calessity. » « Io pensavo che solo Clessidrus potesse fondersi. » « Non lo sapevamo neanche noi. » fece il primo « Ma poco importa. Ti basti sapere che i tuoi problemi sono raddoppiati. »

Cleperior 2 si lanciò contro Discord, approfittando della sua distrazione, e trasformò le sue dita in aghi da cucito dai quali fuoriuscirono del fili sottilissimi « Colpo immobilizzante dell'estetista! » cominciò a colpire il suo corpo chimerico con delle stoccate velocissime dei suoi aghi, ferendolo e allo stesso tempo cucendogli addosso una maglia color rosa.

Terminato l'attacco il nemico si ritrovò avvolto nella spira di una maglia di lana rosa che non gli lasciava alcuna parte del corpo libera « Via al colpo finale! » Cleperior 1 afferrò il bozzolo e lo lanciò in aria, dove lo precedettero le copie seguite dalle fusioni che si scissero ritornando al loro stato originario.

I sette alzarono le braccia al cielo che vennero avvolte da colori differenti « RAINBOW...» aspettarono che Discord fosse il più possibile vicino a loro « SHOCK!!! » puntarono le mani contro di lui e sette raggi dai colori dell'arcobaleno si unirono insieme formandone uno più grande e dal colore lucente che investì in pieno il corpo del nemico.

Questo venne ancora una volta fatto schiantare al suolo senza alcuno scampo per poi esplodere con un grosso boato, costringendo il pubblico e gli altri sfidanti a tapparsi le orecchie per non venire assordati e a chiudere gli occhi per l'incredibile bagliore generato.

Terminato con la loro mossa finale il gruppo di Clessidrus tornò a terra e caddero tutti al suolo, stremati come non mai « Ce l'abbiamo fatta! » gridò entusiasta Clessishy attirandosi addosso lo sguardo degli altri « Che c'è? Non posso lasciarmi andare anche io? »

I sette si misero a ridere, felici della loro vittoria e senza alcun timore.

Siete sicuri?

Un verso animalesco riempì i loro poveri timpani e voltarono il capo verso la sua fonte. Discord si era rialzato, sanguinante e pieno di cicatrici e con uno sguardo il più lontano possibile dal sicuro e rassicurante « ORA NE HO PIENE LE SCATOLE!!!! » il gridò fu così potente che fece tremare l'intera struttura.

« Tecnica Chaos Fu n°1: TRIMURTI!!! » un'immensa aura verde si formò attorno al suo corpo martoriato passando da una forma sferica ad una ben più precisa e delineata. Si trattava di un gigantesco umanoide con tre teste dagli occhi furenti e denti acuminati e con nove braccia nerborute, in più indossava dei vestiti indiani con degli strani copricapi.

« Temo per il nostro Bladipus fratelli. » ammise Clessidrus vedendo l'imponente figura su di loro « TEMPESTA DI COLPI DIVINI!!! » tuonò il draconiques al centro dell'essere facendo in modo che questo cominciasse a sferrare una serie di ganci contro il terreno colpendo senza alcuna pietà i corpi a terra dei clessidriani.

La cosa durò meno di un minuto perché non c'era più bisogno di continuare. Discord dissolse l'aura per osservare meglio il suo sfidante steso a faccia in giù per terra. Le copie invece erano sparite, non riuscendo più a resistere erano tornate da dove erano venute.

« Sono passati trenta secondi. » disse Re dalla sua pedana « Il vincitore è Discord!!! » urla di approvazione si levarono contro quelle di chi tifava per Clessidrus.

Intanto sul ring, Discord si girò e fece per andarsene ma venne bloccato da qualcosa alle sue spalle. Girò la testa a 360 gradi come un gufo e vide il ragazzo che si teneva in piedi usando la spada come bastone d'appoggio « Sei un osso duro. » ammise « Ho una buona difesa. » disse sorridendo « E' stato un combattimento fantastico. Un giorno voglio sfidati di nuovo e sarò io a vincere. »

Il signore del caos, un po' divertito e un po' sorpreso, sogghignò felicemente « Ti aspetterò ragazzo, hai un enorme potenziale che deve ancora uscire del tutto. » « Fantastico! » disse felice « Ora scusami ma devo svenire. » e si accasciò al suolo.

In meno di un secondo si ritrovò circondato dai suoi amici e dalla sua ragazza « Stai bene Clessidrus? » domandò una preoccupatissima Twilight al fidanzato che ora teneva stretto fra i suoi zoccoli « Mai stato meglio. » lei tirò un sospiro di sollievo e poi lo baciò « Anche se non hai vinto tu per me rimani sempre il più grande di tutti. »

« Tutti noi abbiamo creduto in te. » disse Gyber « Eh già. » continuò un depressissimo Lucas con in mano un portafogli vuoti e in preda alle lacrime, mentre alle sue spalle il mercenario chiacchierone contava i suoi soldi e canticchiava « Finché lo scemo va, fallo scommettere. »

« Spero tu sia pronto Lucas. » fece Gyber mettendosi dinanzi all'amico « Fra poco inizierà il nostro scontro e ti farò vedere i sorci verdi. » il ragazzo si ridestò e ritrovò di nuovo la sua grinta « Preparati tu invece, ti distruggerò senza alcuna pietà! »

« Bene, altre scommesse. » disse Deadpool « Che punta sulla sconfitta di lucas? » e venne circondato da un'orda di gente, a cui partecipavano Dz e Sam « Al diavolo! Che razza di amici che ho! »

 

 

 

Angolo autore:

Clessidrus, mi dispiace di averti fatto perdere ma almeno il combattimento è stato bello, no? Spero che vi sia piaciuto.

Insomma spero che non te la prenderai.

Se volete saperlo il nome Cleperior è l'unione di Clessidrus e Superior.

Bene, ora inizia la fase divertente, io e Lucas ce le daremo di santa ragione, sarà uno spettacolo epico e ai limiti della realtà.

 

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 17
*** Battaglia ai limiti della realtà ***


Fortunatamente per Clessidrus le sue ferite furono subito guarite dalla pistola del Medico permettendogli così di vedere l'incontro che avrebbe deciso il primo ad accedere alle finali: Gyber contro Lucas. Inutile dire che i due erano carichi come non lo erano stati mai prima d'ora.

« Fate le vostre scommesse gente! » urlò il mercenario al suo botteghino per attirare più gente di quanta già non ce ne fosse « Tu si chi scommetti? » la Fluttershy umana gli si avvicinò e gli porse un mazzo di soldi « Punto tutto su Lucas. » disse scatenando la risata di Deadpool.

« Bella battuta, sul serio su chi punti. » « Ho detto su Lucas e lo ribadisco. » continuò più decisa che mai « Va bene, fa un po' come vuoi. » e prese i soldi « Ma io ti ho avvertito. » per poi mettersi a contarli e poi annotare la cifra su di un taccuino.

« Bene signori, signore e chi non ha un sesso specifico. » gridò Re al pubblico festante « Questo incontro vedrà chi sarà il primo ad accedere alla finale: Lucas contro Gyber!!! » un urlò serafico degli spettatori accompagnò i due combattenti sul ring.

Il ragazzo di fuoco si tolse di dosso la felpa rimanendo in canottiera « Non voglio rovinarla, è la mia preferita. » mentre l'antracia si tolse gli occhiali e si levò la camicia « Già, non puoi neanche immaginare quanto costi questo capo. » e mosse un frangia di capelli che gli copriva gli occhi.

« Sai Lucas, non puoi nemmeno immaginare da quanto attendessi questo momento. » continuò cominciando a scrocchiarsi le dita « Ti prenderò a mazzate così tanto che ti farò arrivare il naso all'altezza degli alluci. »

Lucas, in tutta risposta, fece un sorrisetto beffardo e cominciò ad essere coperto da un leggero alone infuocato « Vedremo chi avrà la meglio. Sappi che ho in serbo un paio di sorprese per te. » « Non sapevo sapessi parlare serbo. » fece Deadpool dalla sua postazione « STA ZITTO DEADPOOL!!! »

Anche Gyber si limitò a sorridere « Oh beh, sappi di non essere l'unico. » « Bene gente! » decretò Re « CHE IL COMBATTIMENTO ABBIA INIZIO!!!! »

 

« Se non ti dispiace faccio io la prima mossa. » disse Lucas mettendo le mani in una strana posa, che Gyber conosceva bene « Tecnica della moltiplicazione del corpo! » e presto detto decine di copie del guerriero di fuoco apparvero tutte in posizione da battaglia, cosa che riuscì a lasciare sbigottito anche l'albino.

« Madara mi ha insegnato qualche tecnica prima di andarsene. » fece Lucas sorridente « Scommetto che tremi già di paura, vero? » passò qualche istante in cui regnò il silenzio che venne presto interrotto dalla risata dell'avversario.

« Lo ammetto mi hai lasciato senza parole. Ma sarai tu a tremare di paura quando ti farò vedere il mio enorme....» si infilò una mano dentro i pantaloni facendo lanciare un inspiro di spavento alle copie del nemico « Assetto da guerra. » ed estrasse una serie di mini capsule, questa volta facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti.

« E cosa sarebbero? » domandò confuso massaggiandosi la testa « Delle armi incredibili, pensa mi sono venute in mente stanotte durante un sogno. Ma per te diventerà un incubo. » cominciò a stritolare nelle mani producendo un morbido scricchiolio per poi lanciarle in aria « A te! »

Prima che potessero toccare il terreno queste vennero avvolte da una sottile nebbiolina che cominciò ad assumere consistenza fisica assumendo, piano piano, forme umanoidi che fu Lucas a riconoscere per prima « O Santissimo Miyamoto!!! »

Coloro che apparvero erano personaggi che molti conoscevano bene: Hulk, Wolverine, Quicksilver, Sentry, Freccia Verde, Batman, Joker e molti altri protagonisti ed antagonisti della Marvel e della DC « Ti piacciono? » domandò sarcastico l'albino « Lo ammetto, sono delle copie, ma sono temibili come gli originali. »

Lucas rimase fermo ed impassibile dinanzi alla comparsa di alcuni dei suoi eroi fumettistici, anche se era molto emozionato di trovarseli davanti « Mi hai davvero sorpreso, ma ci vorrà più di questo per sconfiggermi. » puntò l'indice contro l'esercito nemico « Mio plotone, attaccate!!! » e lo copie si lanciarono alla carica.

« E cosi sia. » rispose Gyber « Miei soldati, distruggeteli! » « Hulk spacca! » gridò il gigante di giada compiendo un grosso balzo ed atterrando sopra un paio di copie facendolo scomparire all'istante « Hulk è il più forte di tutti. »

Anche gli altri cominciarono a darsi da fare: Quicksilver partì con la sua velocità supersonica e stese altre copie correndo in circolo vicino a loro creando un vortice che toglieva l'ossigeno per creare le fiamme.

Wolverine estrasse i suoi artigli e parò un colpo di spada infuocata creata da una delle copie cominciando poi un terribile duello all'arma bianca. Freccia verde invece scagliava a velocità incredibile le sue frecce centrando ogni singolo bersaglio, distruggendolo o ferendolo.

Ma anche i cloni di Lucas erano forti. Tre di essi circondarono Batman e gli lanciarono addosso delle immense fiammate costringendolo a rimanere immobile e difendersi, avvlgendosi con il suo mantello ignifugo, mentre chi non aveva particolari poteri, come Joker, venne subito spazzato via o arso vivo, tornandosene allo stato di capsula.

Da entrambi i lato cadevano e si rialzavano continuamente moltissimi guerrieri.

Ma perché lasciare solo a loro il divertimento?

« A noi due Gyber!!! » Lucas fece dei gesti con le mani e prese un profondo respiro « Tecnica della palla di fuoco suprema! » lasciò andare tutta l'aria immagazzinata e lanciò un enorme globo di fuoco contro l'avversario che si apprestò a difendersi mettendosi in posizione da battaglia.

« Hasshoken! » quando la sfera gli fu ad un palmo dal naso lui la centrò con il taglio della mano generando delle vibrazioni che la fecero deviare verso il cielo facendola successivamente esplodere, distraendosi dalla mossa successiva del nemico.

« Tecnica del drago di fuoco supremo! » non fece in tempo a prevenire la mossa ed il ragazzo albino venne centrato in pieno da un immenso dragone fatto di fuoco che, una volta entrato in contatto, cominciò ad arderlo vivo.

« Niente sfugge alle mie fiamme! » esultò Lucas vedendolo in difficoltà « Niente può sfuggire alla loro....» « Black hole! » inutile dire che evitò di continuare la frase quando un buco nero si formò sulla mano di Gyber che assorbì il fuoco e liberandolo dalla morsa.

« Ti ci vuole ben altro per fermarmi. » disse il ragazzo togliendosi di dosso la cenere, non accorgendosi di una copia ninja che gli stava arrivando alle spalle. Ma appena gli fu vicina alle spalle lui gli mollò un pugno in faccia così forte che la fece scomparire in un “poof”.

« Già cominciamo a fare sul serio. » continuò Lucas parando un colpo al fianco che stava provenendo dagli artigli di Wolverine, per poi afferrarlo per la testa e dare fuoco a tutto il suo corpo facendolo retrocedere a stato di pastiglia.

In contemporanea i due guerrieri vennero avvolti da una spaventosa aura di energia e cominciarono a trasformarsi: Gyber venne coperto dalle scaglie bianche fermandosi alla prima forma, mentre Lucas venne avvolto da fiamme blu e si fece crescere le ali da pegaso sulla schiena.

I due scattarono velocemente uno contro l'altro intercettandosi a vicenda i pugni avvolti da energia luminescente creando un fortissimo boato e delle enormi crepe nel ring distruggendo, data l'intensità del colpo, sia molte copie che molti supereroi nelle vicinanze.

I due scattarono all'indietro per poi tornare alla carica scambiandosi una serie di pugni e calci velocissimi che riuscivano tuttavia a parare con grande maestria gli uni agli altri « Para questo. » caricò dietro il pugno « Shin Shoryuken. » mollò un potentissimo pugno nello stomaco dall'avversario facendo piegare dal dolore.

Successivamente creò una sfera di energia azzurra puntandola nella zona colpita in precedenza, questa però, invece di offendere, creò un moto ascendente facendo decollare Daniel verso il cielo, seguito a ruota da Gyber che si teletrasportò poco sopra di lui cercando di colpirlo di nuovo con un altro pugno.

« Non questa volta. » prima che ciò potesse avvenire, Lucas roteò su stesso, evitando lo stramontante, e centrando in pieno la sua base del collo con un calcio fiammeggiante « Flambage shot! » lanciandolo dritto contro l'arena ad una velocità troppo elevata per potersi arrestare.

Creando così un altro cratere.

Quando anche il fiammifero tocco terra partì a velocità impressionante facendo il giro completo del pianeta su cui lo stadio era costruito, lasciando dietro di se una scia di fiamme, per poi colpire con un pugno alla schiena Gyber, che si era appena alzato, infrangendogli alcune scaglie.

Prima che lo potesse di nuovo colpire, però, l'antracia si voltò di scatto bloccandolo con le braccia attorno alle sue in un'incredibile morsa contro il suo petto « Ora ci divertiamo! » spiccò un balzo di centinaia di metri arrivando in cielo.

Raggiunta la massima altezza cominciò a lasciarsi cadere verso terra, mettendosi a roteare su se stesso aumentando la velocità e la potenza del colpo « Sto per vomitare. » disse Lucas che non riusciva a liberarsi dalla stretta ferrea del suo amico/nemico.

Quando il terreno cominciò a farsi pericolosamente vicino Gyber mollò la presa, allontanandosi il più possibile, lasciando l'avversario al suo destino, facendolo schiantare, con la stessa potenza di una bomba, e sprofondare nel terreno lasciando solo intravedere le gambe che spuntavano fuori come piante.

Scaglia bianca gli si avvicinò e lo afferrò per la gamba tirandolo fuori e facendolo penzolare « Sorpresa! » e l'ultima cosa che vide fu una sfera rosso accesa crearsi nelle mani di Lucas che si andò subito a schiantare contro la sua faccia rilasciando un'immensa fiammata che gli fece mollare la presa.

Lucas si distanziò dal nemico osservando compiaciuto il suo lavoro e pulendosi un rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca. Quando le fiamme di diradarono il pubblico poté vedere Gyber completamente annerito dalla cenere e dalle scaglie tutte incrinate o rotte. Era completamente immobile. Una statua.

Insospettito dalla cosa il guerriero di fuoco gli si avvicinò per osservarlo meglio, confermando il fatto che non si muovesse affatto, neanche le pupille « Accidenti, forse ci sono andato un po' pesante. » avvicinò l'indice per toccarlo ma, quando fu entrato in contatto con il corpo bruciacchiato, questo sbriciolo diventando polvere.

« Oh merda! Adesso cosa dico alla sua famiglia? » « Digli che ti ho fregato! » fece una voce alle sue spalle « Cos...? » neanche il tempo di girarsi che venne afferrato per il cranio e sollevato da terra « Ormai dovresti riconoscere delle copie! » disse Gyber.

Anche se avrebbe voluto imprecargli contro, Lucas non ne ebbe la possibilità perché, ancora una volta, fu spinto a seguire il moto rotatorio che poco prima non la faceva vomitare, dovuto al fatto che Gyber aveva ricominciato a girare su stesso come una trattola.

Quando mollò la pressa esso venne sparato a tutta potenza verso l'alto senza alcuna intenzione di arrestarsi per poi venire a seguito a ruota dall'antracia che, partito anch'esso come un razzo, lo colpì con una tremenda zuccata nell'addome, aumentandone ancora la velocità e finendo fuori dalla barriera e poi fuori dall'atmosfera.

 

« Papà, credo che stiano andando nello spazio. » si allarmò Dusk verso Re « Non ti preoccupare. » rispose con calma, per poi schioccare le dita ed far apparire un gigantesco schermo che mostrava i due eroi che ormai erano arrivati al limite del pianeta « Così non perdiamo niente! »

« Io mi riferivo al fatto che lo scontro non stia degenerando. » precisò la donna al quale seguì un minuto di silenzio « Francamente cara, me ne infischio. »

 

Terminata la corsa ciò che ora circondava i due combattenti era il vuoto cosmico dello spazio dove pianeti, lune e varie stelle lo rendevano un luogo magnifico....ma non tanto se vi stai per morire.

Lucas si teneva la gola stretta fra le mani mentre il suo viso diventava viola per la mancanza d'ossigeno e si stava piano piano ricoprendo di cristalli di ghiaccio. Gyber, che grazie alla sua natura aliena poteva benissimo vivere nello spazio, se ne stava immobile a fissarlo « Vediamo come te la cavi nel vuoto assiderale. »

« Ti ho fregato pirla! » gridò all'improvviso Lucas avvolgendosi nelle sue fiamme, ricominciando a respirare come se nulla fosse e sciogliendo il ghiaccio che gli si era formato addosso, lasciando l'altro basito e a bocca aperta « Non è possibile, qua non c'è ossigeno per le tue fiamme! »

« Mica sono un idiota, il mio è un fuoco manipolato dalla magia che mi permette di rimanere in vita nello spazio e di poterlo usare anche in queste condizioni. E' una cosa che solo io ho. E adesso...» si teletrasportò davanti al suo avversario e gli mollò un gancio infuocato nel petto scheggiandogli le scaglie.

Lo afferrò per la testa e gli diede un serie di craniate potentissime poi, usando i suoi pettorali come rampa facendo leva sulla sulle gambe, si allontanò da lui, tirò indietro il braccio destro creando sul palmo della mano un'enorme sfera cremisi che gli lanciò addosso ed esplodendo al contatto.

« Spero tu abbia imparato la lezione.......un momento, dove è finito!?! » quando i rimasugli del suo precedente attacco finirono non vi trovò nessuno, neanche una piccola traccia « Vieni fuori ovunque tu sia! » Ma io sono qui! Un messaggio telepatico lo portò a voltare il capo verso una luna grande si e no come la Terra.

Dall'emisfero opposto del satellite Gyber, che si trovava a poca distanza dalla sua superficie, caricò il braccio e la colpì con estrema violenza. L'intero colpo celeste si mise vibrare e cominciò ad uscire dalla sua orbita in direzione di Daniel.

Quest'ultimo rimase un attimo paralizzato nel vedersi arrivare addosso quella luna ma poi riprese il suo sorrisetto spavaldo « Non mi farò fermare da così poco. » creò nella sua mano uno spadone di fiammeggiante e si mise in posa d'attacco.

Quando ormai il corpo spaziale gli fu a poche centinaia di metri di distanza lui era ormai pronto « Questa mossa la chiamerò......Spacca Mondi! » e lanciò un immenso fendente con la sua lama sulla superficie del satellite.

Il potere sprigionato fu davvero terribile e la luna cominciò a creparsi e via via a spaccarsi. Terminata l'azione questa, tranciata a metà, passò senza nemmeno scalfire il guerriero per poi cominciare ad ardere per trasformarsi in pulviscolo cosmico.

Non poté nemmeno riprendere fiato che fu costretto a parare il colpo discendente del bisento dorato di Gyber provocando, al contatto fra le due armi, una marea di scintille « Ti distruggo! » urlò inviperito l'albino creando un globo nero nella mano con cui colpì la spada di Lucas provocandone lo sbilanciamento.

Abbassata la guardia lui ne approfittò e sferrò con successo dei fendenti e delle stoccate dorate sul corpo nemico creandovi vari squarci e ferite molto gravi, nonostante l'effetto guaritore e rigenerante che aveva il fuoco.

Si tolse il bisento dalla visuale e puntò due dita contro Lucas « BOMBAZOOKA!!! » un raggio di energia nera vi scaturì investendolo in pieno e sbalzandolo a molti metri di distanza. Ma il ragazzo dimostrò ancora una volta di avere la scorza dura e riprese il controllo della situazione.

Caricò indietro la sua spada che si illuminò di bianco, facendo partire una stoccata che lo lanciò alla velocità del suono contro Gyber. Quest'ultimo fece lo stesso con il suo bisento e partì anche lui nella direzione opposta per colpirlo.

La cosa non durò più che qualche secondo ma bastò a creare un gigantesco bagliore che chi anche si trovava nello stadio aveva potuto vedere. Quando questo cessò i due sfidanti si trovavano schiena contro schiena con le armi ancora sguainate ed in posizione.

Lucas vomitò del sangue che cominciò a fluttuare in assenza di gravità, invece tutte le scaglie di Gyber si incrinarono cominciando a staccarsi una ad una. Le armi scomparirono e i due chiusero gli occhi, non sapendo di essere di nuovo entrati in contatto con la gravità del pianeta di Re e quindi di stare iniziando a pecipitare.

Quando i due superarono l'atmosfera i loro corpi presero in contemporanea fuoco assumendo via via maggiore velocità.

Il gran nuvolone di polvere che crearono precipitando sul ring (non chiedetemi come abbiano fatto a tornare nel preciso punto che io non lo so) fu talmente enorme che sembrò che si fosse fatta notte in quella zona di battaglia.

Per qualche minuto regnò il silenzio incontrastato ed al pubblico venne il dubbio che entrambi si fossero sconfitti a vicenda ma furono costretti a zittirsi quando i due feroci guerrieri si rialzarono, un po' doloranti, ma senza troppa fatica.

Erano tornati nelle loro forme umane e presentavano tutti graffi e lividi sul corpo. L'albino mosse il collo creando un tipico rumore di ossa che scricchiolavano « Che rumore fantastico, voglio farlo anch'io. » fece Lucas, anche lui in piedi e vispo, storcendo il collo e creando un suono non molto rassicurante con le vertebre « Ah, il mio collo! »

« Bene, credo che ora possiamo divertirci sul serio. » disse l'antracia puntando il ditto contro di lui « Miei supereroi attaccate! » « Io non sono da meno! » ribatté l'altro « Prendetelo mie copie! » ordinò a gran voce.

L'unica cosa che accade fu solo uno spiffero di vento seguito dal passaggio di un cespuglio rotolante « Che diavolo succede? » domandò perplesso Lucas « Ecco vedi...» fece Applejack alle sue spalle nella loro postazione « Entrambi gli schieramenti si sono fatti fuori a vicenda. » gli spiegò facendogli storcere il naso.

« Oh, ma andiamo, sono durate così poco? » « Anche i miei supereroi? Qualche fumettista oggi finirà in tribunale! » Lucas lo guardò stizzito « E tu piantala coso, io e te dobbiamo ancora finire di lottare. »

« Allora rendiamo le cose più interessanti. » disse Gyber con un sorriso malevolo ed un tono che non piaceva affatto all'altro ma che non poté fare a meno di interessarlo « E cosa avresti in mente? » « Semplice, facciamo si che questa lotta sia davvero ai limiti della realtà, altrimenti il titolo di questo capitolo non avrebbe senso. »

« Mi sembra molto interessante. Dato che io sono il più figo di tutti inizierò io le danze. Che la battaglia surreale abbia inizio! Per il potere dei Picchiaduro! » si afferrò con le mani i lembi dei suoi vestiti e se li strappò di dosso con una singola mossa.

Ma non si ritrovò nudo davanti al pubblico come aveva paura che accadesse ma si ritrovò addosso una magnifica tuta ninja nera ed oro « Figata! » fece lui serafico « Da quanto sogno essere Scorpion! » cominciò ad ancheggiare beandosi del suo nuovo costume attirandosi delle occhiatacce che lo fecero smettere.

« Mortal Kombat, eh? Posso farlo anche io! » Gyber si afferrò i pantaloni nella zona delle ginocchia e se li tolse anche lui, apparendo ora con delle protezioni alle braccia ed alle gambe borchiate ed una maschera a forma di teschio « Shao Khan trionferà! »

Il Neo Scorpion non si fece intimorire e fece spuntare dal nulla le sue catene dalla punta acuminata « Non sai da quanto voglio farlo! » le lanciò dritte contro l'avversario che, distrattosi un attimo a crogiolarsi nella sua nuovo forma, venne pugnalato al petto.

Lucas diede un potente strattone attirandolo verso di se « Get over here! »

La seconda parte del duello era cominciata.

 

 

Angolo autore:

Wow, questo è in assoluto il capitolo più lungo che io abbia mai scritto, spero che lo abbiate apprezzato.

Shao Khan. Altrimenti vi spezzo le gambe!

Calmo tu, comunque non potete nemmeno immaginare quanto sia eccitato da questa battaglia, però non so se anche la prossima parte sarà lunga...

Deadpool: Come il mio affare!

...come questa intendevo, pervertito!

Alla prossima, Lord Gyber.

 

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Capitolo 18
*** Botte da orbi? Che ben vengano! ***


Quando Shao Gyber gli fu portata gli mollò un fragorosa testata sulla nuca poi, utilizzando lo spazio creatosi dal colpo, tempestò il suo corpo da una serie di pugni infuocati alternandosi ad altrettanti calci, lo colpì in sequenza allo stomaco, al petto ed infine alla testa.

Successivamente fece slittare le sua catene attorcigliandole attorno al suo corpo in una resistentissima spira, tanto stretta da farlo sanguinare, e cominciò a sbatterlo terra senza tregua creando attorno a se crepe e piccoli crateri.

Quando ebbe terminato anche con questo, sollevò il corpo del nemico in aria e gli levò di dosso le catene, senza lasciargli il tempo di cadere poiché si lanciò a razzo contro di lui, compiendo un giro su se stesso, e mollandogli un calcio rotante infuocato sulla faccia, catapultandolo contro una parete.

Senza lasciargli un attimo di respiro lanciò le punte delle catene nel terreno, conficcandogliele dentro, per poi compiere un grande salto mortale atterrandovi davanti, creando potente strattone che sradicò un blocco dell'arena ed usando le catene come una catapulta glielo fece precipitare addosso.

Ritrasse a se le sue armi che si attorcigliarono attorno al suo corpo osservando compiaciuto « Non era troppo forte. » questa fu l'ultima cosa che riuscì a dire prima che un martello a manico corto, ricoperto di energia verde, andò a schiantarsi contro il suo volto per poi dissolversi.

Il colpo non lo stese ma lo fece sbilanciare e gli incrinò qualche osso facciale ed anche se ci vedeva ancora bene questo non gli impedì di bloccare l'avversario, che lo investì in pieno con una spallata, avvolto nella stessa aura che aveva prima il suo martello.

Il contraccolpo lo fece allontanare di un poco permettendogli di colpirlo con un'altra serie di colpi con la spalla per poi terminare la sequenza con un altro di questi ma che lo fece sollevare in aria, permettendo a Gyber di prenderlo alle caviglie e sbatterlo a terra con un sonoro tonfo.

Si avvicinò a lui, ancora disteso a terra e semi-incosciente, e lo sollevò per il colletto della tuta tirandolo su e mettendolo seduto sulle ginocchia. Lucas portò lo sguardo su di lui ancora più confuso « Prepare to die! » fu l?unica cosa che disse.

Gli mollò un pugno sulla testa creandogli una ferita sanguinante. Tirò indietro le braccia e nelle sue mani comparve il martello lanciato in precedenza e lo colpì ancora una volta alla testa con un potente impatto che lo fece di nuovo cadere per terra.

Per quanto strano, Lucas Scorpion si rialzò ma sembrava parecchio provato. Ondeggiava pericolosamente come una scimmia ubriaca e sembrava sul punto di cadere, una cosa che Gyber conosceva bene e, dato che non c'era la voce dei videogiochi, ci pensò lui a dire le due famose parole « Finish Him! »

Scattò verso di lui e con una stoccata delle mani, unite insieme, gli perforò il petto facendovi scaturire delle fiamme e facendolo urlare per il male. Cominciò a divaricare le braccia aumentando le fiamme di dolore dell'avversario.

Separò del tutto le mani, tranciando a metà il corpo di Lucas che avvampò istantaneamente, trasformandosi in cenere « Fatality! » fece Gyber avvicinandosi a ciò che rimaneva del suo avversario, mettendosi in posa di vittoria e cominciando a ridere come un pazzo « Flawless victory! »

« Non ancora! » una nuvola di fiamme si formò davanti da lui e ne fuoriuscì Lucas che lo centrò in volto con un pugno infuocato. Prima che Gyber potesse fare qualcosa si teletrasportò nella nuvola alle sue spalle calciandolo alla schiena. E ancora una volta evitò la contromossa sparendo nel fumo.

Nel giro di pochi attimi Daniel si teletrasportò vicino all'albino colpendolo con devastanti arti marziali infuocate senza lasciare scampo neanche ad una singola parte delle sue membra. Si spostò ancora una volta di fronte a lui e lo centrò allo stomaco con un doppio pugno facendolo indietreggiare sofferente portandovi sopra le mani.

Scorpion venne di nuovo avvolto nella nube di fiamme e si trasportò a qualche metro di distanza da lui. Afferrò il bordo della sua maschera, levandosela di dosso rivelando il un teschio umano mentre ardeva senza apparente problema, e sparò un'immensa fiammata colpendo Shao Kahn che prese a dimenarsi urlando per le ustioni che si andavano formando.

Cominciò a correre in circolo cercando di spegnere futilmente quella morsa di dolore, finché non gli venne in mente una cosa « Pratiche antincendio! Pratiche antincendio! » si buttò a terra supino e cominciò a rotolare su stesso, spegnendo a poco a poco le fiamme e lasciando una scia di fuliggine dove passava.

Si rialzò un po' bruciacchiato e dall'armatura annerita dalla cenere e si avvicinò lentamente all'avversario che mollò la sua posizione da battaglia « Non si può cambiare? Questa cosa comincia davvero a fare male. » « Ma se poco fa mi hai tranciato a metà senza ritegno! » urlò infuriato.

« Cerco di non vivere nel passato. » si giustificò senza alcun pudore « Però ammetterai che dopo un po' questa forma diventa noiosa. » Lucas si portò le dita al mento con area interrogativa « In effetti stanca, potremmo passare a qualcosa di nuovo. »

« Ottimo! » tuonò Gyber compiendo un salto all'indietro ed allontanandosi « Questa volta tocca a me. » si afferrò l'armatura e se la strappò di dosso cominciando a brillare di luce propria che accecò il pubblico presente Mi pentirò di questa scelta pensò sconsolato il guerriero di fuoco.

Quando il forte bagliore finì tutti poterono ammirare la nuova forma dello sfidante: indossava dei pantaloni bianchi, larghi e grinzosi tenuti insieme da un cinturone con una fibbia d'oro con su incisa una “G”, un gilè nero con i bordi delle maniche gialle, un paio di stivali neri dalla punta gialla e dei bracciali sugli avambracci dei medesimi colori.

I capelli erano diventati lunghi come quelli di Re e su buona parte del corpo mostrava una serie di piccoli forellini. Sorrise mostrando dei canini più affilati del normale e spalancò gli occhi, diventati neri con la pupilla rosa « Ho fame, ho fame e adesso ti mangio. » fu la sola cosa che disse.

« Aaah merda! » fu invece l'unica risposta di Lucas « Sei diventato: Super Gyber Bu! » « Che perspicacia. Che ti aspettavi da uno che segue Dragon Ball da tutta la vita e che ha costruito una statua in onore di Toriyama usando dei semplici fiammiferi? »

« Tu gli hai fatto una statua con dei fiammiferi? » gli domandò perplesso e Gyber si mise a sudare freddo « Beh, quello che faccio nel mio tempo libero non ti deve interessare. Ora ho scelto il tema ed anche tu lo devi seguire! » gli ordinò folgorandolo con lo sguardo.

« E va bene, e va bene, non ti scaldare! » si allontanò muovendosi all'indietro ed strinse la sua tuta sui lembi « La mia scelta è più che chiara. » si levò dosso tutto ciò che indossava ritrovandosi con un guardaroba del tutto nuovo e (a mio parere) molto bello.

Aveva dei logori pantaloni neri tenuti da una cintura gialla e degli stivali a punta color oro, aveva una canottiera sempre nera coperta da una giacchetta color viola con sulla spalla sinistra il logo della Lucas Force, infine una pettorina che teneva ben salda la fondina in cui era riposta una spada.

« Ecco a voi: Future Lucas! » urlò avvolgendosi nelle fiamme e facendo diventare la capigliatura dei suoi capelli come quelli di Trunks in versione Super Sayan anche se di colore rosso « Future Trunks è stato il mio idolo e colui che mi ha fatto amare l'utilizzo delle spade. »

Si portò la mano alla schiena e prese per l'elsa la sua spada estraendola rivelandole tutta la lucentezza e testando il filo della lama con un colpo a vuoto « Ed io voglio onorarlo in questo modo. » alzò l'arma al cielo facendo si che i raggi solari si infrangessero su di essa, spargendo luce ovunque.

« E con questa spada al mio fianco niente e nessuno potrà...» Gyber alzò una ciocca dei suoi capelli dalla quale partì un raggio rosato che colpì in pieno l'arma dell'avversario che, dopo aver brillato per qualche secondo, si trasformò in un delizioso biscotto alla cannella mantenendo pur sempre la sua sua forma ma diventando molto più piccola.

Il rumore delle mascella che si spalancavano e degli occhi a cui spariva qualsivoglia colore e forma fu sufficiente a spiegare la sorpresa e la delusione di Lucas in quel momento. Abbassò la mano sul quale era posata la leccornia per osservarla meglio per poi puntare lo sguardo più iroso della sua vita contro il nemico « Oh ma andiamo, sei un bastardo. »

Si mise ad osservare di nuovo il biscotto, zampillando come non mai e prese una grande decisione « Non mi resta altra scelta. » se lo portò alla bocca e ve lo infilò tutto, cominciando a masticarlo piano piano « E' buono? » gli chiese divertito Gyber « E' delizioso. » ammise pur senza smettere di piangere.

Infine lo mandò giù.

« QUESTA ME LA PAGHI CARA!!! » accecato dalla rabbia le sue fiamme da rosse diventarono blu e si scagliò con potenza contro l'avversario. In tutta risposta quest'ultimo allungò una ciocca contro di lui che venne avvolta da un'aura rosa « Ti trasformo in un cioccolatino. »

« Ah, fanculo! » non potendo evitarlo avendo ormai preso lo slancio, il raggio lo centrò in pieno lasciandolo sospeso a mezz'aria con gli arti immobilizzati. Questi si misero a muoversi da soli appoggiandosi alla linea del corpo, mentre le gambe si unirono diventando belle dritte.

Il suo corpo cominciò a rimpicciolirsi nel mentre che assumeva una colorazione via via più scura. Quando il raggio smise di avvolgerlo ciò che cadde a terra fu un cioccolatino dalla forma del ragazzo con un espressione del genere “ma vattene a....”

Gyber gli si avvicinò tranquillamente e lo raccolse da terra, soffiandoci sopra per togliere la polvere « Mi hanno insegnato a non buttare via niente, quindi...» lo lanciò in aria per poi riprenderlo con le fauci spalancate. Entratogli in bocca cominciò a sgranocchiarlo sotto lo sguardo basito di tutti ed infine lo mandò giù.

Sentendo qualcosa alle sue spalle si voltò verso lo spiazzo dell'universo di Lucas dove tutti i presenti lo osservavano a bocca aperta « Che c'è? » chiese facendo lo gnorri « Non aveva neanche questo gran sapore. Anzi credo che mi rimarrà sullo stomaco. »

Neanche a farlo apposta lui si ripiegò su se stesso stringendo le braccia attorno alla pancia preso da un acutissimo dolore. Poi si rivoltò in avanti mettendola in bella vista sulla quale poté vedere un cerchio completamente rosso incandescente.

Questa infine esplose a causa di una forte fiammata interna provocata da un sanissimo Lucas « Io stavo solo scherzando! » gridò un invece dolorante Gyber che ora si ritrovava il busto mezzo distrutto ed aperto, con gli organi in bella vista e con i tessuti cicatrizzati dal calore.

Intanto Lucas era riatterrato senza alcuna lesione grave ma con un carattere piuttosto alterato « Maledetto! Io ti ammazzo! Ti carbonizzo! Ti faccio alla griglia! Come hai potuto mangiarmi!?! » « Sono io quello che sta soffrendo qui! » gridò dolorante premendo le mani sulla zona offesa e mezza distrutta.

« Ti fa così male? » domandò il guerriero di fuoco, ora un po' allarmato, all'amico che tutto ad un tratto riprese la sua compostezza e ritornò calmo « No, ti stavo prendendo in giro. » i pezzetti di carne che erano saltati in aria si trasformarono in gelatina e si lanciarono verso il corpo del padrone ricomponendo la parte mancate di esso.

Lucas tirò un sospiro di arresa « Possiamo iniziare a combattere adesso? » « Certo. » rispose lui per poi sparire del nulla. Ricomparve all'improvviso davanti ad esso tempestandolo con una serie di ganci sull'addome e sulla faccia, alternando anche dei calci.

E terminata con questa lo afferrò per i capelli con le mani, che emisero del fumo per via dell'elevata temperatura, e cominciò a roteare su se stesso ad estrema velocità tirandoselo dietro. Mollò la presa lanciandolo contro una parete crepandolo e si scagliò contro di lui con una gomitata, facendolo sprofondare più di quanto non lo fosse già.

Quanto questo fece per cadere a terra ricevette una ginocchiata nello stomaco facendogli sputare sangue. Si appoggiò sulle ginocchia e sulle mani per evitare di cadere ancora e si mise a boccheggiare affannosamente, probabilmente per una lesione ai polmoni.

« Finiamola con questa storia. » Gyber si alzò in volo e raggiunse presto un centinaio di metri di altezza. Alzò l'indice al cielo, sulla punta del quale andò a formarsi una minuscola sfera nera. Dell'aria che presentava dei piccoli puntini neri lucenti cominciò ad affluirvi dentro cominciando ad ingigantirsi a dismisura.

Quando raggiunse la grandezza di una casa l'albino non poté fare a meno di sorridere « Prendi questo! » abbassò il braccio puntando contro l'avversario e la sfera iniziò lentamente ma inesorabilmente a precipitare verso il suolo.

Lucas intanto si era rialzato e guardava l'immenso globo cadergli sopra la testa. Rimase un attimo paralizzato a causa della funesta figura ma non ci rimise molto a riprendere il coraggio necessario ed alzò il braccio al cielo « Non mi fermerai! »

La sfera andò ad impattare contro il terreno creando delle crepe tutt'intorno ad essa, sprofondando sempre di più mentre in aria Super Gyber se la rideva di gran gusto « Ho vinto, che bello! Ahahahahah....ah........ah...» la sua risata andò scomparendo quando vide che la sfera non era esplosa ma era rimasta ferma al suo posto senza alterarsi.

« Ma che diavolo!?! » improvvisamente si mise anche ad arretrare ed uscire dal cratere che aveva formato lasciandolo ancora più confuso di quanto non fosse già. Infine la sua mascella cedette quando vide Lucas sotto la sfera che la sorreggeva con un solo braccio, allontanandola dalla terra.

« Credo che questa sia tua. » lanciò la sfera dritta verso il suo creatore ad un moto più veloce del precedente e ne aumentò ancora la velocità spingendola con un raggio di energia rosso che aveva formato nella mano.

Gyber serrò i denti e mise la mano davanti a se in una vana speranza di difesa mentre ormai il globo gli era ormai a poca distanza. Ci fu immensa esplosione così potente che rischiarò il cielo dalle poche nubi presenti rendendolo di una tinta unita.

Quando il fumo dell'attacco si fu diradato si poté vedere Gyber rimasto solo con mezzo busto e senza il braccio sinistro, mentre ciò che rimaneva del busto e della faccia sembrava liquefarsi ed era rimasto con un'espressione stranita in volto.

Li lasciò andare in un attimo di incoscienza e cominciò a precipitare verso il basso. Ma prima che la gravità avesse potuto fare il suo effetto, venne intercettato da un pugno nella gola che lo fece rinvenire giusto in tempo di vedersi arrivare addosso un calcio alla guancia sinistra.

Neanche il tempo di muoversi che un colpo di gomito alla tempia gli fece riacquistare la giusta traiettoria e lo catapultò qualche centimetro nelle dure piastrelle di cui composto il ring. Si sentì strattonare la testa nel mentre che veniva risollevato, segno che era stato preso per i capelli.

Si ritrovò davanti ciò che lui avrebbe definito il brutto muso di Lucas sorridente. Rimase a guardarlo qualche secondo senza parlare « Fammi una foto, dura di più. » disse infine acido il mezzo busto al suo sfidante che rispose però con calma « Posso farti una domanda? »

Lui sollevò un attimo il sopracciglio « Certo, dimmi. » ricevette un sonoro pugno in faccia « Perché ti picchi da solo. » gliene mollò un altro « Perché ti picchi da solo? » ed un altro ancora « Perché ti picchi da solo? » « Ma sei tu che mi stai picchiando! » disse Gyber con il voltò sanguinante « No, mio caro. Te la sei cercata tu! »

Lo sbatté a terra con violenza e caricò il braccio pronto ad assestargli un altro destro micidiale. Ma prima che potesse farlo venne colpito con violenza alla faccia da un sfera di energia lanciata da Gyber che approfittò della sua distrazione per ricomporre il suo corpo e mollargli una tallonata sotto il mento, facendogli spiccare il volo.

Si rimise anche lui in piedi e partì anche lui nella stessa direzione del nemico pronto per cominciare un duello aereo.

 

« Senti Fluttershy » Deadpool si avvicinò alla ragazza per sussurrargli qualcosa nell'orecchio « Ti do la possibilità di cambiare la scommessa, ormai Lucas è spacciato. » « No, io credo fermamente in lui e non mi lascio convincere. »

« Davvero guarda lassù. » il mercenario puntò il braccio al cielo mostrando il preciso istante in cui il guerriero di fuoco veniva centrato in pieno da un pugno dell'antracia seguito poi da una serie molto veloce di altri ganci e destri « Ancora sicura? » gli domandò malizioso.

« Certo. » rispose con un volto duro come l'acciaio « Sono certa che ce la farà! »

 

Sopra le loro teste intanto Lucas subiva la tempesta di colpi senza reagire, cercando una strategia per rimettersi in carreggiata. Il momento propizio apparve in un attimo in cui Gyber cominciò a rallentare per la fatica.

Mise le braccia ad X e parò un colpo, per poi districarle, facendolo sbilanciare, facendo si che ora fosse lui a colpirlo con una raffica di micidiali pugni, che lui non riusciva ad evitare data la rapidità. Fu per pura fortuna che riuscì a difendersi mettendo la gamba come scudo, permettendogli di allontanarsi per riprendere fiato.

Bastarono pochi secondi e so lanciò come un falco sulla preda riprendendo a combattere, solo che questa volta Lucas non era impreparato e così entrambi si ritrovarono a scambiarsi mosse letali che riuscivano più o meno o a parare o a mandare a segno.

Si susseguirono ginocchiate date allo stesso tempo e quindi annullatesi a vicenda, così come gomitate, testate, pugni e così via creando fortissime scosse elettriche e terribili terremoti. I due si teletrasportarono a poca distanza l'uno dall'altro e, creando un sacco di sfere, cominciarono a bombardarsi creando una enorme cortina di fumo.

Da questa uscirono i due in direzioni opposte, per poi prendere la traiettoria necessaria per lo scontro, con due enormi sfere nei palmi. Quando le due si scontrarono si unirono in una ancora più grande che implose in modo fragoroso creando una cortina ancora più spessa di quella che l'aveva preceduta.

Quando questa di diradò entrambi i combattenti erano al limite. Avevano il fiatone ed i loro vestiti erano finiti in brandelli, la giacca di Gyber era piena di buchi e non ci mise molto a staccarsi e lo stesso valse per quella viola di Lucas che fece la stessa fine.

« Mi sembra chiaro...» cominciò l'albino fra un respiro pesante e l'altro « Che di questo passo non andremo da nessuna parte. » « Concordo. » fece Lucas tenendo le mani sulle ginocchia per rilassarsi un attimo, respirando come un mantice.

I due persero quota e riatterrarono sfiancati a terra « Se prendiamo forme di esseri dello stesso universo il duello si potrebbe prolungare per ore ed ore. » ipotizzò Lucas afferrandosi la canottiera « Quindi propongo personaggi di universi diversi. »

« Sono d'accordo. » aggiunse Gyber « A te l'onore. » « Bene, diamo inizio alla fase finale. » e ancora una volta si strappò i vestiti di dosso venendo illuminato da una luce paragonabile a quella del Sole solo di colore blu.

Questo bagliore si riacchiuse su se stesso per poi esplodere rivelando i suoi nuovi indumenti: era l'abito di Link di TloZ solo di colore blu. Nella mano sinistra uno scudo, nella destra una spada e i suoi occhi erano diventati completamente bianchi ed era circondato da un'aurea di fiamme anch'esse blu « Ora tocca a te. » disse puntando la spada addosso a Gyber.

« Bene. » anche lui, ancora, si tolse i suoi indumenti ma, a differenza di quanto uno si aspettasse, si ritrovò addosso un costume da coniglietto rosa che fece ammutolire tutto lo stadio, senza che lui se ne fosse accorto « che c'è? » abbassò lo sguardo ed ebbe un balzo di spavento nel vedere il costume.

« Questo non avreste dovuto vederlo. » se lo tolse subito di dosso subendo un processo simile a quello precedente solo che investito da una torre di luce rossa. Anch'essa fece la fine della prima implodendo e mostrando Gyber come non era mai apparso prima.

Indossava una tuta da wrestler blu dal lato destro che veniva interrotto da una linea gialla che lo sperava dal alto sinistro color rosso: la tuta di Kid Muscle di Ultimate Muscle. Ora aveva anche lui gli occhi bianchi e l'aura che lo circondava era cremisi

Che l'atto finale abbia inizio.

 

 

 

 

Angolo autore:

Salve gente, cosa dite del capitolo? Lo so, avevo detto che il nostro combattimento sarebbe durato solo due parti, ma si è rivelato così lungo...

Deadpool: Proprio come il mio affare!

SILENZIO!!! Insomma, così lungo che ci sarà bisogno di una terza parte. Ma tanto le trilogie piacciono a tutti.

Deadpool: A me no!

Ma chi ti ha interpellato!?!

Spero di avervi intrattenuto.

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 19
*** Nintendaro vs MangaFan ***


Gyber si lanciò contro l'avversario con il braccio carico e pronto a colpire. In tutta risposta lui mise lo scudo davanti a se per proteggersi, facendovi impattare un fragoroso pugno che creò delle violenti vibrazioni tutt'intorno a loro, squarciando il terreno.

Ritrasse il pugno per colpire di nuovo, ma permise a Lucas, con una mossa del braccio, di centrarlo in volto con lo scudo, facendolo voltare e mostrandogli la schiena che colpì con ferocia a ancora con lo scudo, sbattendolo a terra con forza.

Alzò la spada al cielo che si illuminò di azzurro. La capovolse, facendo si che la lama puntasse verso il basso, ed afferrò l'elsa con entrambe le mani. L'affondo che fece, però, fece sprofondare la spada nel ring di molto, bloccandogliela dentro e tutto ciò dovuto al fatto che Gyber si fosse teletrasportato via.

Troppo occupato a cercare di togliere la spada non si accorse dell'avversario e venne centrato nel fianco sinistro da un colpo a piedi uniti che lo sbalzò lontano dalla sua arma. L'antracia vi si avvicinò ed afferrò l'elsa con una salda presa. Diede un forte strattone e ve la levò, ma di certo non per restituirgliela.

La puntò contro di lui e partì alla carica cercando di colpirlo con un affondo, che venne prontamente parato da Lucas tramite lo scudo. Il contatto fra le due cose provocò una marea di scintille viola, dovute allo scontro delle due aure dei combattenti.

Si susseguirono una serie di fendenti che venivano tutti parati senza problemi. Gyber eseguì un fendente discendente con estrema forza, ma quando questo impattò di nuovo sullo scudo, subì un gran contraccolpo lasciando libera la difesa.

Il guerriero di fuoco non se lo fece ripetere due volte ed utilizzando la punta del suo scudo, gli squarciò la divisa all'altezza del petto, lacerandogliela e facendolo cominciare a sanguinare. Durante quella azione gli volò di mano anche la spada che venne afferrata dal legittimo proprietario.

I due compirono in contemporanea un balzo all'indietro, allontanandosi l'uno dall'altro. E senza che nessuno se l'aspettasse....si misero a ridere sonoramente, come due amiconi del bar « Sai Lucas...» iniziò l'albino « Ho capito che eri finalmente diventato serio quando hai smesso di fare le tua battutine spavalde. » « Credi che non me ne sia accorto? » continuò il suddetto « Anche tu lo stai facendo. Ora fammi vedere tutto il tuo repertorio! »

Gyber sorrise « Te ne pentirai! POTERE DEGLI ANIME A ME!!! » un fulmine lo centrò in pieno illuminandolo più di quanto non fosse e la sua struttura fisica cominciò a mutare: gli crebbero due orecchie appuntite in testa, due pallini rossi sulle guance e gli spuntò una coda a forma di saetta gialla dalla base marrone.

Lucas lo guardò sconvolto « Ti sei trasformato in Pikachu?....ahahahahahah....Oddio, muio....ahahahah.....» all'albino non piacque particolarmente quella risata e si mise in moto. Sbatté i pugni fra di loro e vennero avvolti da scariche elettriche.

Si teletrasportò davanti all'avversario, troppo occupato a ridere, e gli mollò una serie di pugni elettrificati in faccia e sull'addome, tempestandolo di folgori ad alta intensità. Gliene mollò uno sotto il mento sollevandolo da terra e girò su se stesso mentre sulla coda gli si stava formando una sfera di energia con la quale lo centrò in pieno scaraventandolo contro una parete, sgretolandola.

Il semi Pokèmon sorrise « Pika...Gyber, che ne dici di questo? » dalle macerie appena creatisi, Lucas si alzò un po' dolorante ma ancora intatto « Ho già avuto a che fare con uno che controllava i lampi. » disse riferendosi a Wesker « Ormai sono preparato. » infilò una mano nella tasca interna del suo abito e cominciò a rovistarvi.

Dopo qualche secondo trovò ciò che cercava: Si trattava di un funghetto grande quanto una mano con due occhietti « Oh no! » fece Gyber « Oh si! » fece Daniel mettendoselo in bocca e mandandolo giù, anche se con qualche difficoltà. I primi attimi non successe niente.

Fino a quando il corpo del fiammifero non si mise a tremare. La sua massa crebbe a dismisura accompagnato da vari spasmi muscolari e dalla sua voce che diventava sempre più potente. Quando il processo fu terminato, lo pseudo Link era diventato alto un trentina di metri, quasi quanto lo era Tirek.

Sollevò il mastodontico piede e si mosse su Gyber « Pika...» non potendo scappare si limitò a prendere un ombrellino da bicchiere, aprirlo e metterlo sopra la testa nella inesistente speranza che attutisse il colpo. Il pestone alzò un immenso polverone.

Lucas rimosse il piede rivelando una fosse dove vi era schiacciato il povero combattente piatto come una frittella « Che ne pensi? Una sconfitta.....schiacciante!!! » « BUUUUHHHH!!!!! » gli urlò addosso il mercenario chiacchierone « Che battuta terribile! » « Beh, non mi possono uscire tutte bene. »

Un fulmine lo centrò in pieno senza che se accorgesse. Si ritrovò tutto annerito ed abbrustolito e quando aprì la bocca ne uscì una nuvola di fumo. Abbassò la testa e vide ancora in piedi l'antracia con le guance attraversate da piccole scariche elettriche.

« Mi hai stancato! » alzò la spada per poi scagliarla con estrema violenza contro il terreno cercando di colpire Gyber, ma esso, prima che la spada si scontrasse con il suolo, saltò sopra il filo di essa e cominciò a correre ad una velocità allarmante verso il volto di Lucas.

Quando raggiunse una certa velocità il suo corpo venne coperto di elettricità, in un devastante Locomovolt, aumentandone la rapidità. Lo scontro la faccia nemica fu inevitabile. Venne avvolta da un grosso bagliore e nel mentre Lucas perse l'equilibrio e cadde a terra di schiena, facendo tremare lo stadio.

Gyber saltò lontano dal corpo del nemico, riassumendo l'aspetto precedente, e rimase ad osservarlo mentre questo si rimpiccioliva e tornava alle misure standard « Mi hai colto alla sprovvista. » fece dopo un po' rialzandosi Lucas « Ho ancora molti assi da giocare. »

Frugò ancora nella sua tasca ed estrasse un altro fungo molto pericoloso. La mando giù in un sol boccone e venne avvolto da una luce arcobaleno « Ora sono invincibile! » si lanciò come un proiettile contro lo sfidante e gli mollò un fendente al petto.

A questo si susseguirono una raffica repentina di altri colpi di spada ben più letali del primo. E Gyber non poteva neanche reagire poiché in quella forma lui era praticamente intaccabile ed ogni mossa sarebbe stata vana. L'unica cosa che poteva fare era cercare di difendersi alla meglio che poteva.

Quando terminò con i fendenti Lucas era ancora nella versione arcobaleno e sfruttò il poco tempo rimastogli. L'occasione propizia fu quando vide la spalla del nemico scoperta. Utilizzando lo scudo gli diede una forte botta, districandola dai suoi legamenti facendo si che penzolasse in maniera inquietante, mentre l'altro gridava dal dolore.

Mollò un calcio laterale sulla zona già offesa producendo un rumore di ossa che si rompevano e per terminare l'opera diede un colpo di tacco all'avambraccio, rompendolo e piegandolo in maniera innaturale e spaventosa.

Si spostò appena in tempo per evitare un pugno nemico e si allontanò giusto in tempo alla fine della trasformazione. Osservò il nemico che teneva afferrato il braccio martoriato con i denti stretti per cedere al dolore. Decise di approfittare ancora della situazione.

Si lanciò con una stoccata della sua lama nella sua direzione, con l'obbiettivo di trapassarlo a parte a parte come uno spiedino. A pochi centimetri da lui la sua corsa venne arrestata.

Gyber aveva afferrato la spada con la mano del braccio che poco prima aveva tempestato di colpi, ora in perfette condizioni fisiche, a parte qualche graffio. Cercò di levare la spada da quella morsa scuotendola, facendogli solo sanguinare il palmo « Ma io ti avevo distrutto il braccio!!! » urlò, esasperato.

« Certo, ma se trasformi il tuo corpo in gomma non ti accade nulla. » « Gomma!?! » « Esatto! » prese lo slancio con il collo e lanciò indietro la testa, facendo si che il primo si allungasse a dismisura , poi la sua fronte divenne completamente nera « Campana Gum Gum...in azione! »

Il collo slittò velocemente verso il suo posto, seguito a ruota dalla tesa che, una volta nella normale locazione, andò a sbattere contro quella di Lucas, con una forza tale che venne lanciato via, lasciando la spada di nuovo nella mano del nemico.

Gyber strinse sempre di più l'arma fino a spezzarla la metà, lasciando cadere i frammenti a terra e spiccò un salto verso il cielo. Sospeso in aria si portò il pollice alla bocca e lo morse poi, come fosse un palloncino, cominciò a soffiarci dentro, ingigantendo il braccio.

Raggiunta una determinata grandezza, avvolse anch'esso nella Ambizione « Gum Gum Elephant Gun!!! » lanciò il pugno dritto, verso l'avversario, che si era appena rialzato dal colpo precedente, che non ebbe neanche il tempo di dire qualcosa che venne schiacciato al suolo brutalmente dal pugno.

Quando l'arto gli ritornò a grandezza standard, Gyber poté ritoccare terra ed osservare il cratere in cui ora era sepolto Lucas « Diamo la parola fine a questa Odissea! » Puntò il braccio verso la buca e creò una sfera energetica nera nella mano « Au revoir! »

Un potente raggio di energia partì nella suddetta direzione spazzando via ogni singolo detrito presente.

Lucas rinvenne in quell'attimo.

Si rialzò in piedi e spalancò le fauci. Il raggio andò ad impattare contro un potente vortice che fuoriusciva dalla bocca di Daniel, questo però non cercava di deviarlo, bensì di aspirarlo al suo interno e non ci volle molto che questo finì dentro il suo stomaco.

« Aahhhh » fece l'antracia « Dannato Kirby....» un urlo in grado di squarciare la terra partì in quell'istante. Da dove vi era il guerriero di fuoco ora vi era un torre di fumo nero che sovrastava incontrastata per buona parte del ring. Da essa ne uscì un nuovo Lucas.

Non variava molto da prima, solo per l'aura nera e fumosa che ora lo circondava. Sorrise mentre creava nella sua mano una spada bianca dagli ornamenti color pece « Lucas time! » e sparì in una nuvoletta appena percettibile.

Il fendente al petto, Gyber non lo poté nemmeno prevedere. Fu così potente da fare a pezzi la parte superiore della sua tuta e creargli un grosso taglio che andava dal petto alla pancia. I colpi di spada oscura di Lucas si seguirono uno più devastante dell'altro, creando sul corpo del nemico ferite molto gravi.

E quando ebbe finito, la fece dissolvere e creò nella mano un globo di energia, sempre nera, e glielo sbatté in faccia, facendolo cadere all'indietro, così da schiacciargli la faccia. Ci fu un'immensa esplosione che fece levare un gran polverone. Ancora.

Gyber se ne stava disteso a terra con la faccia tutta sanguinante, mentre Lucas era in piedi di fianco a lui ed esultava. Mentre tutti stavano osservando l'incontro non si accorsero di qualcosa che si era avvicinata all'albino. Con ancora un po' di coscienza esso alzò lo sguardo e vide vicino al suo volto un pappagallo variopinto.

« Ajo Gyber...» disse con uno stranissimo accento portoghese o giamaicano « Io soj il to spirito animal e son qui per dirti come battere quel bomboclat di Lucas...» il suddetto ragazzo si accorse di quel momento dell'animaletto e lo afferrò per il collo prima che potesse spicciare parola.

E surriscaldando la mano lo fece arrosto trasformandolo in un'ala di pollo che si mise sgranocchiare con gusto « Mi dispiace, ma è vietato dare aiuto ai partecipanti. » e gli diede un'altra addentata famelica.

Gyber ormai non ce la faceva più, era demoralizzato e con il corpo a pezzi « E' finita per me....» disse con un filo di voce....Non è così che ti ho insegnato a combattere fece una voce eterea e rassicurante « P-papà...? » domandò alzando il capo.

Chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò in un infinito spazio bianco e davanti a se c'era un uomo che sembrava sulla cinquantina d'anni con barba e capelli colo muschio « Ciao figliuolo. » fece l'uomo « Papà? Che ci fai qui? » « Io non ci sono » rispose « Stai delirando ed io sono solo un'allucinazione. »

« D'accordo, ma perché mi hai chiamato? » « Anche se sono solo frutto della tua mente so bene di averti insegnato a non arrenderti nonostante quanto possa essere pericoloso uno scontro. » disse con tono autoritario « Ma io ormai non so più che fare! » ribatté il figlio.

« Suvvia, non ti ricordi che avevi in mente una mossa speciale per la fine? » e detto questo una lampadina si accese sopra la testa dell'albino che lo fece sorridere di nuovo « Ma certo! Come ho fatto a dimenticarmene!?! » « Perché sei scemo figliuolo. » « Grazie papà...» disse con falso felicità.

Il padre gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla « Bene, ragazzo. Ora svegliati....ED EVITA QUEL C***O DI CALCIO!!! »

« Cosa? » rinvenne appena in tempo per evitare con una capriola un pestone che Lucas stava per assestargli alla nuca. Rotolò un po' portandosi a distanza di sicurezza dall'avversario con addosso ancora l'aura nera.

« Ti ho in pugno Gyber. Vincerò io il Mega Multiverse Match!!! » e scoppiò a ridere in preda ad uno strano delirio maniacale « Non ci contare troppo. » lui smise di sghignazzare e puntò lo sguardo sull'antracia che si era rimesso in piedi.

Alzò la testa al cielo e lanciò un assordante stridio che fece tappare lo orecchie a quelli più vicini all'epicentro dello scontro (a parte Deadpool a cui esplose la testa) e tutto ciò mentre la sua aura rossa cresceva a dismisura, sbaragliando quella nera e distruggendola, facendo tornare allo stato normale Lucas « Ah, crap basket! »

Gyber si avventò su di lui e lo afferrò per la faccia e con un solo movimento del braccio lo lanciò in aria per poi catapultarsi nella stessa direzione con un salto. Appena lo raggiunse lo prese per la vita e lo capovolse così che la testa puntasse verso il basso.

Poi gli andò appena sotto. Appoggiò la base del suo collo sulla sua spalla destra e gli afferrò le caviglie con le mani « KINNIKU BASTER!!! » e cominciò a precipitare mentre Lucas cercava di divincolarsi, rimpiangendo di essersi dimenticato come Kevin Mask avesse fatto a liberarsi da quella morsa in Ultimate Muscle.

Quando toccarono il suolo, oltre a creare il solito terremoto, Daniel fu pervaso da una straziante scossa a tutti i suoi muscoli insieme alle ossa, non riuscì nemmeno ad urlare dato che ogni suo organo era andato a farsi benedire.

Gyber mollò la presa e lo lasciò cadere alle sue spalle, ora svenuto, per poi rialzarsi. Sfinito. Tanto che ricadde sulle ginocchia per lo sforzo. Ma ormai era tutto finito « E il vincitore è...» urlò Re « GYBER!!!! » partì un urlo di giubilo dagli spalti e l'antracia sollevò un braccio in alto in segno di vittoria.

 

 

 

 

 

Angolo auotre:

E fu così che riuscì a battere Lucas per la prima, e forse ultima volta. Scusa Lucas, ma alla fine tocca un po' a tutti, spero che non te la prenderai, tanto mi hai già tartassato ed ucciso in My Little Brony 6, quindi possiamo considerarci alla pari.

E poi so che i Pokèmon sono di per se della Nintendo ma ho preferito fargli in versione anime e quindi a mio vantaggio.

Il prossimo capitolo vedrà Dz contro Discord, una cosa che neanche Godzilla può eguagliare.

E se vi chiedete perché ho messo il Pappagallo è perché ho visto un video su Youtube ed ho dovuto per forza imitarlo.

Deadpool: Avevo detto che non avrebbe vinto.

Eh già.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** La disperazione di Lucas ed un nuovo nemico (ancora...) ***


« Luuuucassssss..........» il guerriero cominciò ad agitarsi quando sentì il suo nome provenire da chissà dove « Luuuuuucassssssss.......» cercava di aprire gli occhi ma la fatica era troppa e francamente non ne aveva voglia « Luuuu....oh, al diavolo, SVEGLIA!!! »

Lo schiaffo che ricevette fu così forte da ridestarlo dal mondo dei sogno e farlo scattare in piedi, urlando « Che male!!! » e mettendosi a massaggiare la parte offesa. Terminata la lagna cercò di fare mente locale su ciò che era successo poco prima.

Si accorse, prima di tutto, di essere nello spiazzo del suo universo. C'erano una brandina, su cui era sdraiato poco prima, e i suoi amici tutt'intorno. Notò Applejack con la mano arrossata, ciò gli fece capire che era stata lei a colpirlo qualche secondo fa. Ma preferì non dire niente.

« Che è successo? » disse, avvicinandosi alla branda e sedendoci sopra, ancora un po' scosso dal brusco risveglio « Non ti ricordi » cominciò Wesker « hai combattuto contro Gyber. » « Oh, giusto. E ho vinto? » tutti i suoi compagni si scambiarono una lunga occhiata in silenzio.

A rispondere fu Litios « Non proprio. Ti ha terminato con una mossa di wrestling. » « Oh. » disse con un tono sconsolato, ma c'era poco ti cui lamentarsi, doveva farsene una ragione. Ora una nuova domanda lo attanagliava « E dov'è Gyber? »

« Non mi hai visto? Sono qui! » alzò lo sguardo e vide l'albino, fresco come una rosa a parte qualche piccolo graffio, a poca distanza da lui a fare una sorta di Riverdance irlandese, felice come una Pasqua « Che diavolo stai facendo? » « Questa è il mio ballo della vittoria! Sono così euforico che è da circa mezz'ora che ballo! »

Lucas lanciò un sospiro « Almeno peggio di così non può andare....» il tempo sembrò fermarsi dette quelle parole e tutti puntarono il suo sguardo su di lui « Andiamo, non puoi averlo detto sul serio!?! » disse terrorizzato Dz « Non lo sai che se uno dice quella cosa poi accade qualcosa di orribile!?!....almeno per te....»

« E come potrebbe accadere? » domandò perplesso. Senza più dire niente i suoi amici si limitarono ad indicarli una chilometrica fila dove si stavano riversando milioni di persone « Che cosa fanno? » « Semplice » rispose Sam « Vanno a riscuotere le loro vincite. »

Alla base dell'immensa coda, al suo banco da allibratore, Deadpool stava distribuendo le vincite per chi aveva scommesso « Su chi ha puntato signore? » chiese il mercenario ad un alieno « Su Gyber. » « Bene, ecco i suoi soldi. » si abbassò un attimo e si rialzò con in braccio un mare di banconote.

E dato il denaro chiamò il prossimo « Avanti un altro. » e gli avvicinò Re « Re? Anche tu hai scommesso? » « Certo, su Gyber. Come tutti. Nessuno batte una mia controparte. Ora dammi i soldi, ho un sacco di piastrelle da ricomprare! » « Tenga. » e gli diede un altro malloppone.

Poi arrivò una ragazza con una padella in mano « I miei soldini per favore. » « Non posso negarlo ad una ragazza bella come lei, signorina...» « Frost, Giuly Frost. » e ricevette anche lei la sua fetta di torta.

I ragazzi della Lucas Force si voltarono verso Lucas e rimasero basiti dal fatto che il loro capo non ne sembrava risentito. Si fece avanti Clessidrus « Wow, non sei un po' dispiaciuto dal fatto che tutti abbiano puntato contro di te? »

« Non troppo, sapevo che sarebbe successo. » « Ah, bene. » continuò Twilight, in quel momento tutti tirarono fuori da dietro le schiene un sacco di bigliettoni « Ci sentivamo in colpa ad aver scommesso tutti su Gyber, ma dato che a te va bene...»

Lucas venne colto da un terribile tic all'occhio ma si ricompose quasi subito « Beh, però immagino che qualcuno abbia puntato su di me? » « Certo, io. » si avvicinò Gyber con in mano anche lui un bel sacchettone « Davvero? »

« Certo, ho puntato sul fatto che avresti ricevuto più di diecimila pugni, ed ho vinto! » « Grazie....» fece con falsa ironia il biondino che si vide affiancare dal mercenario mutante che aveva appena finito le sue mansioni « Accidenti, è stata una faticaccia. »

Utilizzando la testa di Lucas come tavolino vi lasciò cadere sopra una giacchetta di cuoio ed un cappello con visiera che, malauguratamente, vennero subito arrostiti « Ehi, quelli erano i miei due unici ricambi!!! » « Ma sta zitto, piuttosto dimmi: qualcuno ha puntato su di me? A parte Fluttersy...»

Deadpool prese la posa del pensatore per alcuni secondi e poi disse « Si, due. Uno era un mezzo drago e mezzo aliconro che ha puntato 2 milioni di gemme su di te. » « Mi dispiace, avrà perso molto. » « Non proprio, poi ne ha puntati 3 su Gyber. »

Lucas avrebbe voluto sprofondare da quella falsa speranza ma decise di continuare « E l'altro? » « Beh, l'altro diceva di essere il fratello della morte, non aveva soldi quindi mi ha dato una pergamena che mi rende l'imperatore di una dimensione intera. »

Intanto sugli spalti un ragazzo con un grosso mantello nero e dalle braccia coperte ti tatuaggi stava rosicando « Un giorno mi riprenderò quella pergamena! »

« Ma adesso veniamo alle cose più importanti. » Deadpool si inclinò diretto vero l'elemento della gentilezza con un tono poco rassicurante « Ora è il tuo turno di pagare! » tutti si voltarono verso la ragazza che era rimasta impassibile.

Prese un profondo respiro e trovò il coraggio di muoversi. Appena fu ad un passo dal mutante, Lucas gli si affiancò « Mi dispiace che tu abbia perso tanti soldi. » « Non fa niente. » mise una mano nei pantaloni e ne estrasse il borsello.

Lo aprì.

Ci mise una mano dentro.

E.....

Ne estrasse una singola banconota, che poi passò a Deadpool che si mise ad esaminarla « Sono tutti? » « Si, tutti e 5 gli euro. » una folata di aria gelida passò in mezzo al gruppo e nessuno riuscì a fiatare. Ma quello messo peggio era Lucas.

« S-solo 5 euro? » « Mi dispiace Lucas. » fece Fluttershy « Sono tua amica, ma anche io ho bisogno dei soldi. » si intromise il mutante « Già, per fortuna che sono riuscito a farla puntare su Gyber appena in tempo. »

Il volto del guerriero di fuoco non poteva neanche essere descritto dato l'orrore. L'unica cosa che fece fu accasciarsi a terra e diventare pallido mentre un nuvoletta con la sua faccia gli usciva dalla bocca e si dirigeva verso una luce in cielo.

Ma prima che potesse allontanarsi Litios tirò fuori un aspirapolvere e risucchiò l'anima, poi mise la canna nella bocca di Lucas e gliela rimise a posto, ma lui rimase sempre incosciente anche se continuava a ripetere « Tradimento......orrore.....patatine.....soldi....» a ritmo ciclico.

I suoi amici fecero spallucce e si allontanarono per andare a contare i soldi.

« Allora Dz » cominciò Sam « A quando il tuo incontro con Discord? » « Domani. » rispose il Kaiju « Re ha voluto rimandare, aveva una missione importante di cui dovevano occuparsi i figli, ma non ha voluto dirmi altro. »

 

 

In un altro luogo.

Wod, Dusk e Krugster si trovavano in un luogo che dire bizzarro era un complimento. Il terreno era tutto roccioso e vi erano molti massi acuminati in giro, e fino a qui ci poteva stare, ma il cielo era davvero testro. Ogni pezzo di un cielo viola si contorceva sinistramente rendendo il paesaggio parecchio lugubre.

« Perché papà ci ha mandato in uno svincolo dimensionale? » domandò Wod, con la falce in mano « Beh » iniziò il ciclope cristallino « Dice che una strana e potente forza è apparsa qui e noi dovevamo occuparcene. » « Ma perché noi? »

« Andiamo fratello » continuò la puledra « Non vorrai rinunciare ad una avventura? » « Certo che no, ma....» tutti e tre si fermarono simultaneamente. Qualcosa era apparso alle loro spalle e ringhiava.

Si voltarono lentamente e la videro. Un'enorme volpe, grande come una casa. Sette code. Grossi artigli. Un paio di corna. E la bava alla bocca. In certi sensi molto simile al Cercoterio di Naruto, manga di cui il padre ne andava molto fiero. Ma bensì era un'altra creature che conoscevano bene.

Il Wolfox.

Il bestione lanciò un potente ruggito. Subito Wod e Dusk si misero in posizione d'attacco « Grazie papà...» fece sarcastico il primo.

Krugster invece non si mosse. Lui poteva sentire più di quanto non balzasse all'orecchio. Dentro quella creatura c'era qualcuno. E chiedeva aiuto.

« Aiuto.....sono qui dentro......e sto parecchio scomodo!!!! »

 

 

 

Angolo autore:

Prima di tutto, mi scuso per la cortezza del capitolo, diciamo che il fatto che abbia buttato giù un paio di pagine sia di per seun miracolo.

Lucas tradito da Fluttershy? Sono un genio così malvagio....

E la comparsa di Mannaro e del Wolfox? Stupendo, volevo metterli fin dall'inizio ma mi ero dimenticato, per fortuna che ho trovato un modo per inserirlo.

E vi voglio anche lanciare una sfida, ditemi chi fra Wod, Dusk e Krugster è il più potente, vediamo se indovinate.

Vorrei infine ringraziare Ray Ryu, Victus Mors e la cara Giuly per avermi ispirato questo capitolo.

E se vi chiedete cos'è uno svincolo dimensionale diciamo che una sorta di dimensione neutra che si può usare per viaggiare nelle altre dimensioni per i meno esperti.

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 21
*** Cristalli, Muscoli e Spade ***


La volpe gigante prese lo slancio sulle zampe posteriori e si lanciò contro i tre, cercando di ghermirli con gli enormi artigli. Ma prima che ciò potesse accadere Krugster strinse il pugno destro e lo sbatté con forza contro il terreno.

« Mirror Change! » una piastra di cristallo azzurro, levigata da una parte perché potesse riflettere delle immagini, sbucò fuori dalla terra, davanti ai fratelli per difenderli. Il Wolfox non poté fermarsi dato che stava saltando e ci andò ad impattare sopra.

Ma ben diversamente da quanto pensasse non si fece male. Quando la punta di uno dei suoi artigli andò a sfiorare lo specchio esso si illuminò per un singolo istante. Quando credette che ci sarebbe andato ad impattare contro si ritrovò ancora a mezz'aria per poi riatterrare, tenendo sempre le zampe anteriori in avanti per attaccare.

Ma non aveva investito nessuno e nessun rumore si era fatto strada fra le sue orecchie.

Si voltò alle sue spalle e vide la piastra riflettente sprofondare nella terra, mostrando i tre integri e parecchio arrabbiati. Non ci mise troppo a capire cosa era successo. Lo specchio non serviva a bloccarlo, bensì a deviarlo. Quando ci era andato addosso era stato deviato dalla parte opposta al suo bersaglio per allontanarlo.

Girò la sua immensa massa verso i figli di Re, furente per il trucchetto e quanto mai assetato di sangue.

Approfittando del tempo guadagnatosi, Dusk si mise su due zampe e strinse la sua katana nello zoccolo e Wod serrò ancora di più la presa sulla sua falce « Ottima mossa Krugster. » elogiò la puledra, facendo arrossire il ciclope « Beh, sai....è un piacere.....» disse grattandosi il capo.

« Non abbiamo tempo per queste cose! » li rimproverò l'umano cromato « Distruggiamo quell'affare, altrimenti potrebbe sbucare in un'altra dimensione e creare ancora più caos. » si lanciò in avanti con l'arma davanti a se, ma venne bloccato bruscamente « No! »

Krugster aveva afferrato il manico dell'arma del fratello ed ora la teneva sollevata, facendo si che Wod dondolasse come una scimmia « Come sarebbe a dire no!?! » « Se lo fai a pezzi rischi di danneggiare anche il portatore. Nostro padre ha già avuto a che fare con i Wolfox di altre dimensioni in passato. Facciamo tesoro di ciò che ci ha insegnato. »

Mollò la presa lasciando cadere il fratello maggiore dolcemente al suolo, che riatterò in piedi senza problemi « Il portatore dev'essere qua vicino. Io lo cerco, voi tenetelo impegnato, non penso gli piaccia essere imprigionato. Una volta fatto troveremo un modo per fermarlo. »

I due non dissero niente per ribattere, Krugster era saggio, nonostante la giovane età, e sapevano che le sue decisioni erano fondamentali. Quindi si limitarono ad annuire e partirono verso la volpe. L'essere ciclopico invece si mise al suo lavoro di ricerca « Avrò bisogno di tranquillità. »

Si portò le mani accanto al petto e le mise in posizione di preghiera e chiuse il suo occhio « Crystal Chrysalis. » così come con lo specchio, dei pilastri di cristallo chiaro, simili a rampicanti, fuoriuscirono dal suolo e cominciarono ad attorcigliarsi contro che gli aveva chiamati, in un resistente e bellissimo bozzolo lucente.

Questo risprofondò nella terra, separando il ciclope dai rumori esterni per permettergli di concentrarsi. All'interno di questo si allungò un palmo al volto e da esso vi fece uscire uno smeraldo ovoidale « Cristallo rabdomante: forza vitale. »

La gemma cominciò a brillare rilasciando fasci di luce che andarono a scandagliare l'intera zona.

 

La zampata che lanciò il Wolfox creò delle crepe concentriche tutt'intorno a se, sbriciolando il terreno. Fortunatamente, Wod e Dusk si erano alzati in volo prima che potessero fare anche loro la stessa fine.

Il ragazzo afferrò la falce con entrambe le mani e si mise a farla roteare. Usando la forza di gravità si lanciò contro il bestione e piantò la sua arma nel cranio, facendolo ruggire di dolore e collera. Ma la lama era penetrata di soli pochi centimetri e vi era rimasta incastrata « Ma porca...!!!! »

Wod mise i piedi sulla testa della volpe e cercò di tirarla fuori, ma il bestione cominciò a scuotere ferocemente la testa, per scrollarselo di dosso. Dusk accorse a dare uno zoccolo al fratello e si catapultò contro l'obbiettivo.

Fece impattare lo zoccolo libero su un canino della volpe, staccandoglielo di netto, facendola guaire dal dolore ma fermandola dal dimenarsi. Wod, in quell'attimo di tregua, riuscì ad estrarre l'arma e spicco un balzo, atterrando ad una distanza di sicurezza.

Venne raggiunto poi dalla sorella « Bella mossa. » « Senti chi parla!?! » fece con tono arrabbiato « Almeno io sono riuscito a ferirlo!!! » « Ne siete sicuri? » una voce profonda e cavernosa si fece largo nelle loro orecchie e si voltarono verso il Wolfox, che aveva un ghigno poco rassicurante.

La ferita sulla fronte si richiuse immediatamente ed una nuova zanna spuntò dalla gengiva, rimpiazzando quella vecchia « Ora tocca a me! » appoggiò le zampe anteriori di fronte a se ed, usandole come una fionda e prendendo forza di slancio da quelle posteriori, si sparò come un proiettile contro gli avversari.

« ATTENTA DUSK!!!! » l'umano cromato si mise davanti all'alicorno per proteggerla, lasciando cadere la falce. Strinse entrambi i pugni e li sbatté l'uno contro l'altro « Muscle impact! » il suo corpo fu attraversato da un fascio di luce.

Il muso del Wolfox si incrinò e venne schiacciato in maniera atroce quando diede a sbattere contro il corpo dell'umano, improvvisamente diventato più duro del diamante. Questo non si mosse di un singolo millimetro e l'enorme volpe fu scaraventata via dal rinculo.

Cadde di schiena e rimase al suolo intontita. Ma la rigenerazione non si fece attendere e subito si rialzò facendo leva sulle zampe. Se ne portò una sul muso e si massaggiò la parte offesa che stava piano piano guarendo « Come ha fatto? » si domandò rimettendosi sui quattro arti e puntando lo sguardo verso l'umano.

« E' molto semplice....» rispose Wod. Si mise a camminare in direzione del nemico « Il Muscle Impact mi permette di arrestare l'attacco di chi abbia una massa muscolare più grande della mia. E in più....» si piegò in avanti preso da uno spasmo di dolore « I miei muscoli diventano grandi come quelli di chi mi colpito! »

Tutto il corpo cominciò a gonfiarsi a dismisura, mentre i muscoli si tendevano e le ossa si allungavano. Sia Dusk che la volpe furono costretti ad arretrare dinanzi a quello spettacolo.

Wod riaprì di scatto gli occhi e sbatté il piede a terra, creandovi crepe molto profonde. Il busto ed il torace erano diventati dieci volte la loro dimensione e le braccia ora erano grossi come tronchi di quercia. Le gambe, pur restando piccole rispetto al resto, erano molto più grandi.

(Vi lascio un immagine per farvi un'idea: http://i.imgur.com/q9BIfiK.jpg)

« Ora sono cavoli tuoi....» si teletrasportò davanti al bestione e caricò il braccio destro all'indietro « Meteor Pound!!! » centrò in pieno la sua guancia provocando un rumore di ossa spezzate ed incrinandogli un paio di denti.

Si portò sotto la mandibola ed ingrossò la gamba « Bonebreaker!!! » gli mollò un calcio ascendente sull'osso, dislocandoglielo facendolo piegare in modo innaturale, nel mentre che si alzava su due zampe per via del colpo « VAI DUSK!!! »

La puledra usò la magia e si smaterealizzarò per poi comparire dietro la creatura. Afferrò la sua katana con entrambi gli zoccoli e la caricò di energia azzurra. L'aura intorno all'arma divenne immensa creandone una riproduzione eterea « Celestial Blade: Stabbing Pain!!!! »

Mise la punta in direzione del corpo della volpe e con un forte battito d'ali vi si scagliò con una terribile stoccata. Lo trapassò da parte a parte nella zona dello stomaco e prima che potesse fare qualsivoglia verso l'aura chiara si illuminò d'immenso (come diceva Ungaretti) ed implose, trascinandosi dietro gli organi interni del Wolfox.

Non poté nemmeno toccare il terreno, che Dusk gli si mise davanti e ricoprì gli zoccoli di magia, facendogli assumere l'aspetto di pungiglioni « Sting Gatling!!!! » e bersagliò il suo torace con una serie di montanti puntuti, creandovi grossi squarci sanguinanti.

Naturalmente la rigenerazione era ben attiva ma a quella velocità il Wolfox provava dolore lo stesso e questo rimaneva anche se era del tutto guarito. Cercò di ruggire ma si ricordò di avere ancora la mandibola rotta e non ci riuscì.

Cadde a terra con un potente tonfo. Le ferite stavano cominciando a rimarginarsi ma in quegli attimi era troppo vulnerabile. Neanche a farlo apposta alzò gli occhi al cielo e vide i suoi due sfidanti sospesi in aria con le mani alzate.

« CALVARY GUN!!!! » gridarono all'unisono per poi lasciare cadere le braccia e da queste scaturirono due raggi, uno bordeaux ed uno azzurro, che si fusero insieme creandone uno ancora più grande.

Il bestione strinse i denti « Cazzo.....»

E venne investito.

 

Qualche metro sotto l'epicentro della battaglia, Krugster osservava lo smeraldo un po' annoiato « Ahhh, quanto ci stai met....» non finì la frase che la gemma si mise a brillare con maggiore intensità « Finalmente! »

La pietra si mise a girare a gran velocità per poi fermarsi di scatto puntando ad est « Bene. Jewel Gimlet! » sulla superficie esterna del bozzolo si creò una trivella di cristalli adamantini che si mise a roteare, aprendosi un varco « Via! »

Non li ci volle molto che il suo mezzo di trasporto, guidato dallo smeraldo, sbucasse a qualche centinaio di metri da dove vi era la battaglia. I cristalli mollarono la presa su Krugster e tornarono da dove erano venuti prima.

Fece qualche passo, tenendo sempre stretta la gemma rabdomante, finché questa non si sbriciolò, indicando che era arrivato. E davanti a lui....

Non vide niente.

Girò parecchie volte la testa in tutte le direzioni, ma niente.

Abbassò lo sguardo sconsolato, temendo di aver fallito. Fu allora che lo vide. Per terra vi era un plico di fogli uniti insieme. Lo prese e lo esaminò. Le pagine erano gialline ed erose dal tempo, sembrava che fosse un libro a cui era stata strappata la copertina.

Lo sfogliò cercandovi qualcosa di utile ma vi trovò solo pagine bianche, ma sapeva che vi era più di questo « Questi fogli emettono energia vitale. » se li avvicinò di più al suo singolo occhio e vide una cosa incredibile: altre pagine si stavano formando.

Mise due dita sotto il mento per pensare « Il portatore è legato a questo artefatto, e se viene distrutto anche lui fa la stessa fine. Ma se si rigenera...allora tornerà anche lui! » bene, ora doveva solo attendere che il libro si riformasse del tutto e poi sarebbe di nuovo potuto tornare a casa.

Un ringhio alle sue spalle gli fece morire il sorriso.

Si girò e vide il Wolfox con gli occhi iniettati di sangue e le zanne lucenti e......otto code!

Ma il pensiero del ciclope fu attirato da ben altro.

« Dove sono i miei fratelli!?! » il mostro sorrise sadico « Gli ho uccisi! » spalancò l'unico occhio disponibile, sentì qualcosa rompersi nel suo essere mentre a molta distanza da loro vi erano Wod e Dusk stesi a terra, ricoperti del loro stesso sangue.

Krugster cadde sulle ginocchia «...no........» disse «...no...» « Oh, invece si. » fece la bestia con un tono malefico che riuscì a far lacrimare il ragazzone « ...no. No. NO!!!!!!!!!!!! » le urla di dolore furono in grado di distorcere il cielo e di sgretolare le rocce, anche a parecchia distanza da lui.

Ma così come era iniziato, ciò terminò in un secondo.

Kjrugster si rialzò in piedi come se nulla fosse accaduto. Calmo e senza emozioni. Alzò lo sguardo verso la volpe « Tu sei morto. » disse pacatamente ma con un tono tale da far eruttare un vulcano. Ciò che disse fece aumentare il sorriso del Wolfox « In questa forma io sono immortale. »

Questa volta fu l'essere cristallino a sogghignare « Allora non mi preoccupo. » al Wolfox quella cosa non piacque, ma non ci badò molto « Sei finito! »

Una singola mossa del dito era stata sufficiente.

Sei enormi pilastri gemmei era sbucati dal suolo e lo avevano impalato. Per essere più precisi uno gli aveva attraversato il cranio, due i rispettivi polsi e altri due le caviglie ed infine l'ultimo l'addome.

Il colore azzurrino delle colonne divenne pian piano rosso...

« Crystal Bersek....»

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Salve a tutti cari signori e signore, oggi il capitolo è stato tutto una concentrazione pura di violenza. Chi mi da il cinque?

* Arriva un uomo vestito da chirurgo e con una bandana in testa *

Todd: Dammi il cinque della violenza!

*Ci diamo un cinque che scatena maremoti, tsunami e terremoti *

Chi aveva scommesso che fosse Krugster il più forte, beh, ha indovinato!!!! Ma le sue abilità saranno ben più chiare nel prossimo capitolo.

Voglio ringraziare quell'immagine fighissima di Rubber con la sua ultima mossa, il “Gear Fourth”, che mi ha ispirato.

La prima volta che l'ho vista sono rimasto così O_O, poi così O^O ed infine così T^T

Grazie per aver letto.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** A qualcuno piace gemmato ***


Krugster osservò il Wolfox che sradicava i pilastri con cui lo aveva infilzato, utilizzando la forza muscolare, per poi sfilarseli dal corpo, facendo si che i fori potessero rimarginarsi quasi a vista d'occhio.

Puntò lo sguardo sul libro.

Si era riformata la copertina e dalla grandezza mancavano si e no la metà delle pagine, doveva tenerlo impegnato il tempo necessario. Strinse il pugno e lo sbatté con forza sulla terra facendola vibrare « Kraken! »

A quella parola proseguì un breve ma intensa scossa sismica che cessò velocemente come era iniziata. Ma non successe niente. La volpe ghignò soddisfatta e strafottente ed avanzò di un passo.

Un gigantesco tentacolo adamantino, circa tre volte il bestione, uscì con forza dal suolo ed lo afferrò per la vita, sollevandolo in aria. Dopo questi ne fuoriuscirono molto altri, che cominciarono ad avvinghiarsi intorno il suo corpo.

E alla fine comparve anche la base. Era un gigantesca testa di piovra, con il capo rivolto verso il basso e la bocca verso il cielo. Questa aveva forma rotonda e presentava più serie di denti acuminati distribuiti in sezioni.

Il Wolfox ruggì furente, ma il suo verso venne soffocato da quello del mostro marino, che ne lanciò un altro molto più potente, tanto da far rizzare il pelo alla sua preda. Strinse di più la presa che aveva sulle zampe di quest'ultima e gliele spezzò.

Si sarebbero rigenerate, ma per un po' non sarebbe potuto scappare.

Districò i suoi tentacoli e la volpe cadde verso le sue fauci. Non potendo afferrarsi a qualcosa o spostarsi da quella traiettoria, esso cadde nella bocca, vedendo schiacciato dagli spuntoni appuntiti che gli facevano da denti.

Il Kraken si mise a sgranocchiarlo allegramente.

 

L'essere marino fece una smorfia di disgusto prima che il suo corpo venisse frantumato, lanciando pezzi di cristallo ovunque. Il Wolfox ricadde a terra e le ferite cominciarono a guarire, rendendolo, in poco tempo, fresco come una rosa al mattino.

Puntò dritto il ciclope. Questo, in risposta, sbatté di nuovo il pugno sul terreno e sotto di lui crebbe un obelisco gemmeo sul quale stava in cima. Allungò il braccio davanti a se e la torre si mise a muovere nella direzione della volpe.

Quando furono ad un nonnulla di distanza, il figlio di Re si allontanò dal suo mezzo spiccando un balzo, evitando di finire coinvolto nell'impatto del pilastro con l'avversario. Quando ciò che aveva previsto accadde ed approfittando della distrazione si lasciò attrarre verso il basso.

Caricò il pugno e questo venne avvolto da uno strato di durissima ossidiana « Gravity Hammer!!!! » centrò in pieno la nuca della bestia creando potenti onde d'urto. Ma il solo colpire non era l'unico scopo di quella mossa.

La testa del Wolfox cominciò a farsi terribilmente pesante e fu schiacciata al terreno, nel quale, successivamente, cominciò a sprofondarci. Krugster riatterò poco distante da lei. Il campo gravitazionale che aveva creato sarebbe riuscito a bloccarlo il tempo necessario.

Corse verso il libro e lo prese in mano. Mancavano poche pagine, ma anche troppo in quella situazione. Il Wolfox si stava rimettendo in piedi, dato che il campo stava diventando sempre più flebile.

Sprigionò un potente ruggito che fece tremare il cielo.

E si mise a correre più feroce che mai.

Il ciclope fece spuntare dalla sua schiena due piccoli artigli con i quali prese il libro. Puntò entrambe le braccia contro il nemico. Partendo dagli avambracci dei cilindri dello stesso materiale del suo corpo si formarono arrivando alla punta delle dita.

Questi avevano un'apertura alle loro estremità « DIAMOND CANNON: JEWELS DESTROYER BEAM!!!! » all'interno delle due canne si andarono a concentrare due fasci di luce violetto che dopo un paio di secondi di carica vi uscirono violentemente, sotto forma di raggi di energia.

I flussi colpirono in pieno il Wolfox. L'intensità fu tale che fu sollevato e spazzato via, scaraventato a centinaio di metri di distanza.

Krugster soffiò via il fumo dalle sue armi, che ritrasformò nelle sua braccia « Questo dovrà badare lui...» molto distante da lui, però, la creatura si era rialzata e, nonostante le bruciature e le ferite, sembrava ancora piene di energie.

Ma quando provò a fare un passo una terribile fitta gli colpì la schiena. Alzò lo sguardo ed vide una aguzza punta di rubino che gli aveva bucato la carne. Ma non era sbucata dal terreno. Bensì da lui.

Dopo quella, altri centinaia di spuntoni di gemme diverse iniziarono a crescere nel suo corpo, distruggendoli muscoli, ossa, legamenti ed organi. Cascò a terra agonizzante. Finché le punte ostruivano la ferita questa aveva più difficoltà a rimarginarsi.

Krugster tirò un sospiro di sollievo « Se tutto va come previsto, dovrei avere qualche sec....» non riuscì a terminare la frase che una violenta esplosione da dietro di lui lo scaraventò a terra, distruggendogli le spalle.

Si rialzò in piedi, mentre dei nuovi cristalli ricoprivano il suo corpo martoriato. La fonte di tale botto era stato il libro che ora se ne stava sospeso in aria, rilasciando grande luce. Questi fasci luminosi si mossero concentrandosi in un solo punto.

All'interni di essi partì una scarica luminescente che cominciò a sovrapporsi su se stessa, formando una figura non ben definita, sempre luminosa.

Quando ebbe terminato di brillare, entrambi si spensero e caddero al suolo.

 

« Che male....» Foxy si mise una mano sul cranio cercando di attenuare il suo mal di testa. Capendo di essere disteso a terra, fece leva col braccio libero cercando di alzarsi.

Cosa diavolo era successo?

Le ultime cose che si ricordava era Twilight che aveva scoperto un nuovo incantesimo per viaggiare nelle dimensioni, poi un errore che l'ha portata a colpire lui invece della sua cavia (un sasso), lui che si ritrovava ad almeno 4 chilometri di altezza ed il fatto che stesse cominciando a precipitare.

In un vano tentativo di difesa aveva tenuto il libro davanti a se, sperando che questo attutisse il colpo, ma aveva preso troppa velocità e quando ha toccato il suo questo si è letteralmente polverizzato.

Poi il buio.....

Si alzò di scatto, massaggiandosi le tempie « Maledizione Twilight! Giuro sulla mia coda che....!!! Aspetta un attimo! » gli era sembrato che una parte di lui mancasse, ma non ci aveva fatto caso, pensando che fosse a causa del dolore.

Si volto verso il suo lato B e vide con orrore che la sua code da volpe era sparita e rimaneva solo il buco fatto nei pantaloni per farla uscire.

Non ci credette subito e dovette tastarsi la zona con la mano.

E allora notò un'altra cosa.

La mano sinistra, così come il resto del braccio, era diventato viola e presentava su di se strane scritte e linee, probabilmente in qualche lingua sconosciuta « Che diavolo è successo? » « Se ti interessa posso dirtelo io. »

Per poco non urlò per l'essere davanti a lui. Una sorta di ciclope fatto di ciò che sembrava cristallo molto riflettente, alto si e no un busto più di lui « E tu chi sei!?! » la creatura abbassò lo sguardo su di lui, mettendolo in allarme e facendogli alzare la guardia « Mi chiamo Krugster. Dimmi, tu sei il portatore dei Wolfox? »

Abbassò un attimo le difese « Ehm...il portatore? Intendi colui che lo porta in corpo? » « Si. » « Uhm, si sono io. Perché me lo domandi? » esso, in risposta, si scostò dalla mia visuale e mi sorpresi anche più di prima di ciò che c'era in lontananza.

Il Wolfox era disteso a terra e cercava di strappare a morsi dei cristalli che gli uscivano dal corpo. Non mi ci volle molto a capire che l'autore di quella cosa fosse il tizio al mio fianco, data l'affinità con la gemma.

Ma compresi un'altra cosa. Il Wolfox era in qualche modo uscito dal mio corpo, per questo non avevo più la coda. Che fosse avvenuto con la distruzione del libro? Non era da escludere, ma era meglio non provare questa mia tesi.

« Ho bisogno che tu lo riassorba. » disse il gigante a fianco a me. Mi venne da riflettere. Senza quel mostro nel mio corpo potevo avere una vita, anche se strana, normale. Non rischiavo più di fare del male a nessuno. Inoltre....forse non sarei stato più immortale! Potevo vivere con i miei amici senza perderli!

« Beh, ecco, io non saprei se.....» non potei continuare poiché Krugster mi afferrò per il collo, sollevandomi da terra e mi guardò con il suo unico occhio in maniera parecchio truce « Ora ascoltami, quel mostro ha già ucciso i miei fratelli e non voglio che qualcun altro si faccia del male! »

I suoi fratelli erano morti? « Non posso nemmeno immaginare quanto sia difficile per te portare nel tuo corpo una simile creatura e se dipendesse da me, mi sacrificherei io, ma tu sei l'unico che può fermarlo. Se fugge da qui ucciderà altri innocenti! »

Mi lasciò cadere a terra con un tonfo ed io potei di nuovo respirare regolarmente e tornai a pensare. Le sue parole, anche se brevi, erano terribilmente giuste. Non era giusto che lasciassi libero quel mostro solo per il mio diletto. Non potevo essere così egoista.

Il Wolfox era una mia responsabilità.

Krugster mi porse la sua mano per rialzarmi ed anche se un po' diffidente l'afferrai. Per fortuna si limitò a farmi alzare e non a strapazzarmi ancora. Ora dovevo aiutarlo nella sua missione.

C'era solo un leggerissimo e piccolissimo problema....

« Ehm, Krugster....c'è...c'è un piccolo problema....non so come riassorbilo.....» il colloso crollò un attimo per poi rialzarsi furente ed agitato « COME SAREBBE A DIRE CHE NON LO SAI!?! » « SCUSA, MA NON ERA MAI SUCCESSO PRIMA!!!! »

Finimmo di urlare quando anche lui vide il mio braccio. Senza fare troppi complimenti lo prese e lo trascinò a se, notando particolare interesse per le rune su di esso. Dopo un attimo presi parola « Sai cosa c'è scritto? » « Non proprio, mio padre forse lo saprebbe, queste sono rune antiche. L'unica cosa che capisco è qualcosa che centra con il contatto fisico. »

« Cioè dovrei toccare la volpe? » « Non saprei, ma si potrebbe provare. Dobbiamo avvicinarci alla volpe. » mi paralizzai di colpo ed indicai alle sue spalle « Non credo che ce ne sarà bisogno....»

Krugster si voltò in tempo solo per vedersi arrivare da sopra una zampata che lo schiacciò al suolo. Quando il Wolfox alzò la zampa vidi solamente dei pezzi di cristallo scheggiati.

La creatura poi puntò me e sogghignò.

Senza più i miei poteri ero fottuto. La mia unica speranza a quanto pare era quella di toccarla e riassorbirla. Ma non potevo avvicinarmi senza rischiare di farmi uccidere.

Avevo bisogno di un piano e in fretta.

Ma il tempo era un lusso che non potevo permettermi.

La bestia caricò e si diresse contro di me a gran velocità.

Avevo bisogno di un miracolo.

« Prendi questo brutto figlio di tua madre!!!! » e quella fu l'ultima cosa che sentì prima che una strana creatura tranciasse a metà il Wolfox.

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Ok, ci sto mettendo davvero un'eternità a finire sta parte, di questo passo la storia non avrà più fine.

Bene, Foxy è tornato e deve rimettere le cose a posto.

Anche se tutto gli rema contro.

E chi sarà la creatura che lo ha aiutato?

Deadpool: Io?

Maria dammi la forza -.-

Nel prossimo capitolo questo ed altro.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

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Capitolo 23
*** Si torna a casa ***


Wod e Dusk atterrarono vicino a Foxy dopo aver tagliato a metà il corpo del Wolfox. Nonostante avessero delle ferite degne di nota e qualcuna anche trascurabile su tutto il corpo i due non sembravano risentirne.

Il ragazzo li guardò stupito, chiedendosi chi mai fossero quell'uomo e quella puledra appena apparsi. In quell'istante dalla terra sbucò, a poca distanza da lui, un bozzolo lucido dal quale uscì un Krugster fresco come un fiorellino e senza ammaccature.

Uscito dalla crisalide si stiracchiò le giunture fino a quando non pose sguardo ai nuovi arrivati. Il suo unico occhio divenne umido e cominciò a lacrimare quasi subito « Wod....Dusk....» si lanciò verso i due e....gli afferrò per i crani e li fece sbattere uno sull'altro con potenza.

I suoi fratelli caddero intontiti mentre sul volto del ciclope si dipinse un espressione furente « AVETE IDEA DI QUANTO IO MI SIA PREOCCUPATO!?! PENSAVO FOSTE MORTI!!! » Dusk fu la prima a rialzarsi massaggiandosi la zucca « Ho vissuto anni con fratelli e sorelle a dir poco scoccianti, nostro padre è un assatanato, mio marito è un coglione e sono una madre con un figlio che da non pochi problemi, credimi fratello, posso sopravvivere a questo ed altro. »

Foxy rimase atterrito, non per il discorso della giumenta, più che altro su una singola parola. “Fratello”. Come potesse essere che un ciclope cristallino avesse come famigliari un umano cromato ed un alicorno non ebbe il lusso di domandarselo.

L'umano che aveva capito si chiamasse Wod gli si avvicinò e lo osservò. Anche lui lo superava in altezza, ma al massimo di una testa « Quindi lui è il portatore? Bene, come glielo ricacciamo dentro il Wolfox? » « Da quel che ho capito deve toccarlo col braccio viola. » rispose il fratello minore.

« Ottimo. » elargì Dusk « Noi lo terremo fermo e tu lo riassorbirai....ehm....» « Foxy Random. » rispose prontamente il ragazzo « Ok, Foxy. Non ci conosciamo ma ti dovrai fidare di noi e fare ciò che ti diremo. »

« Ehm, ok....» disse, anche se non del tutto convinto. Quei tre erano anche molto strani però sentiva qualcosa in loro. Una specie di energia positiva. Simile a quella che emanava il suo amico Gyber nei momenti di giubilo, anche se si chiedeva come fosse possibile che fosse così simile.

Non c'era tempo neanche per chiedersi questo.

A poca distanza da loro le due parti della volpe si era riavvicinate e i due lembi di carne si stavano ricomponendo. Ancora poco e sarebbe tornato un essere intero.

Quando le due parti si furono rinsaldate il Wolfox fu sul punto di alzarsi e ritornare a combattere. Sfortunatamente per lui venne bloccato prima di fare qualsivoglia gesto. Un ceppo di zaffiro e uscito dalla terre e gli aveva bloccato parte del collo e le zampe anteriori, facendolo cadere.

Si fece leva sulle zampe libere e si alzò su di esse, riuscendo a mantenere una posizione bipede, anche se un po' traballante, dovuto alla scarsa praticità in questa posa.

Fece pressione con i polsi bloccati sperando di rompere la pietra, la quale cominciò a scheggiarsi. Prima che potesse terminare un dolore lancinante lo colpì ad una delle zampe su cui si reggeva. Anche se il collare gli bloccava gran parte delle visibilità riuscì a vedere Wod che, dopo aver piantato la falce nella pianta del suo arto, la stava estraendo e lo guardava con un sorrisetto soddisfatto « Ti ricordi di me? »

La bestia gli ruggì contro ma lui non ci badò. Afferrò la sua arma con entrambe le mani e la coprì con un'aurea rossa, che ne aumentò le dimensioni « Sickle Slash!!! » puntò la falce contro l'avversario e questa, muovendosi come una frusta, si attorcigliò alla gamba di quest'ultimo, piantando la punta nel ginocchio.

Tirando con un po' di forza, Wod fece perdere la stabilità al Wolfox, che cominciò a precipitare di schiena, ma sotto di esso vi si trovava Krugster che lo avrebbe impedito. Sbatté entrambi i pugni a terra dalla quale spuntò un'immensa torre di cristallo che assunse alla cima la forma di un drago « Dragon Claw!!! »

La creatura gemmea affondò i denti alla base del collo della volpe, libero dal ceppo, facendolo ruggire dal dolore. Il drago poi cambiò traiettoria, da ascendente a discendente, e poi, trascinandoselo dietro, lo schiacciò al suolo. L'impatto però ebbe come effetto secondario quello di rompere il ceppo di zaffiro.

Ma questo non gli sarebbe stato permesso.

Dusk si alzò sulle zampe posteriori ed incrociò gli zoccoli liberi che vennero avvolti nella magia « Foil Quartet!!! » dette le parole nel cielo si formarono quattro buchi dalla colorazione bluastra dai quali fuoriuscirono 4 giganteschi fioretti che precipitarono.

Questi trapassarono la schiena del Wolfox, fuoriuscendovi ed ancorandolo al terreno, incapace di muoversi per la magia, dovuta alla puledra, che se ne stava ferma nella stessa posizione in cui aveva lanciato l'incantesimo. Ma cercar di trattenere la forza del nemico si stava rilevando assai difficile.

« Forza ragazzo, assorbilo!!!! » incitò Wod nel mentre che bloccava tutti i movimenti del Wolfox insieme al fratello.

Foxy mandò giù della saliva e si fece coraggio e si avvicinò al muso del mostro che era schiacciato a terra e digrignava le zanne furioso. Trovarsi a così poca distanza da lui gli fece tornare in mente la brutta esperienza nella biblioteca ed esitò un po'.

« Sbrigati, non riuscirò a trattenerlo ancora per molto!!! » urlò Dusk in preda a ben visibili tremori e grondante di sudore. Foxy allora prese un grosso respiro ed allungò il braccio verso il naso della volpe che ringhiò a causa della vicinanza.

Farà male.....pensò il ragazzo appoggiando la mano. In quell'istante il suo braccio si illuminò di viola costringendolo a chiudere gli occhi per non venire accecato. Attorno al braccio si formò un alone di magia anch'essa viola che si estese a macchia d'olio sul corpo del Wolfox.

Pochi secondi e questo era stato completamente inglobato. La stessa luce che si era manifestata prima, ora appariva all'interno di quella bolla di magia, sgretolando il corpo della bestia, che si trasformò anch'esso in luce viola, ma di una tonalità più scura.

Il fascio prese poi una forma a cuneo e si lanciò dritto verso il palmo di Foxy, cominciando ad affondarcisi dentro. Il ragazzo urlò con tutte le sue forze. Il reinserimento era estremamente doloroso e stava soffrendo come mai in vita sua.

Anche più di quella volta in cui venne “operato” da Zecora insieme ai suoi amici.

Ormai pensava di stare per morire...

 

« E' vivo. » « Meno male. » « Forte il ragazzino. » il suono di quelle voci famigliari fecero rinvenire Foxy, che cominciò a rialzarsi, non senza qualche lamentela dovuta al dolore che provava in quel momento per l'estenuante sforzo fisico.

Si guardò. Il braccio era di nuovo normale e la sua coda era ritornata.

Ce l'aveva fatta.

« Sei stato davvero in gamba! » si complimentò il ciclope dandogli una poderosa pacca sulla spalla. Ma, non moderando bene la forza, lo lanciò contro una roccia, mandandola in frantumi. I fratelli lo fissarono con rimprovero « Ops, scusate, devo riadattarmi alla calma. »

 

« Gyber è vostro padre!!! » la notizia aveva completamente lasciato a bocca aperta e senza parole Foxy, rimessosi in sesto e che ora se ne stava seduto aspettando che Krugster rintracciasse le coordinate per riaprire un portale per la sua casa.

« Già » fece la puledra « Ma è diverso da quello che conosci tu. Nostro padre è incredibilmente più potente. Noi tre abbiamo faticato anche solo a rallentare il Wolfox, lui avrebbe potuto eliminarlo per cento volte di fila, senza neanche sudare. »

« Wow....» fu l'unica cosa che riuscì a dire il ragazzo in quel frangente a sentire quanto fosse forte la copia del suo amico. Gli balenò in mente una domanda « Ma se è così potente perché non è venuto lui? »

Wod e Dusk si scambiarono un'occhiata, sudando freddo, poi l'umano tirò un sospiro e disse « La cosa sul Wolfox sarebbe vera se liberasse tutta la sua forza ma è una cosa che non farà mai più. » « E perché? » domandò confuso « L'ultima volta che ciò è successo ha rischiato di cancellare un intero universo dall'esistenza, ma per fortuna è riuscito a fermarsi e ristabilire l'ordine. »

Foxy si sporse in avanti, sempre più curioso « E in che occasione è successo? » fu l'alicorno a continuare « Si è affrontato con uno strano pony viola con delle ciglia finte sotto l'occhio sinistro. Lo hanno fatto per divertimento ma lui si è lasciato trascinare dalla foga e ha quasi distrutto tutto. Alla fine hanno deciso di smettere. »

« Vostro padre sembra davvero fantastico. » « Già, è molto legato a noi. Ma è meglio non farlo arrabbiare sul serio. Diventa un vero titano. Prendi ad esempio Krugster. » il ragazzo si scostò dalla visuale la puledra e fissò il ciclope ancora intento a lavorare.

« Lui ha ereditato la forza di nostro padre. Per questo è sempre così calmo, se si scatenasse anche papà avrebbe difficoltà a contenerlo. »

Foxy rimase ancora una volta senza fiato. Aveva capito che Krugster fosse forte e ne aveva avuto una prova, ma non immaginava che potesse arrivare a simili livelli.

« Ehi, ho finito! » fu proprio quest'ultimo a destarlo da suoi pensieri. Il ciclope gli fece cenno di alzarsi e di raggiungerlo e lui obbedì. Davanti a loro vi era una specie di buco nero di colore verde scuro « Se attraversi questo arriverai a casa. Tranquillo, non precipiterai. »

Foxy allungò un braccio verso il passaggio e questo vi passò senza alcun problema, riuscendo anche a percepire che vi era la sua casa aldilà. Si voltò un'ultima volta verso il trio sorridendo « Spero di rivedervi un giorno. »

« Saremo pronti ad aiutarti. » Krugster si avvicinò sorridendo e mollò una seconda pacca sulle spalle del ragazzo....sfortunatamente si era di nuovo dimenticato di moderare la forza e Foxy fu lanciato come un proiettile nella sua dimensione e ritrovandosi a sbattere la faccia sulla parete della casa di Twilight.

« Ops, scusa. »

 

 

« Bene, bene, bene....» la sfera che conteneva l'anima di Tirek si era appostata dietro una roccia ed osservava i tre fratelli mentre chiudevano il portale e rimproveravano il più grosso per la troppa forza usata.

« Il colosso gemmeo è più pericoloso di quanto pensassi, dovrò stare attento. Ma prima....» senza farsi notare levitò fino alla zona dove era avvenuto lo scontro e li trovò ciò che cercava.

Un brandello di Wolfox con pelo e sanguinante.

Lo sollevò con la magia e lo inglobò al suo interno.

« La vendetta è ormai vicina. » fu l'unica cosa che disse del mentre che la sua massa cresceva e dalla parte posteriore della sfera crescevano tre code di volpe che si misero a scodinzolare freneticamente.

 

 

 

 

Angolo autore folle/pazzo/malato/patata:

Salve gente, grazie per aver letto. Con questo capitolo termina la saga di Foxy, ma continuate a seguirlo nella storia “Come IO sono diventato IO”.

Tirek diventa sempre più potente ed abbiamo scoperto qualcosa in più su Re e la sua famiglia.

Se vi chiedete chi sia il misterioso pony viola....cercatelo nelle storie di EOW (che ringrazio moltissimo per avermi permesso di usare un suo personaggio) e potrete fare luce su questo mistero.

Spero di avervi interessato.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

Faccio tanti auguri a Pikachu_Nelly_Rainbow_10 che oggi compie gli anni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

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Capitolo 24
*** Fra Kaiju e Chimera... ***


« Vedrai, ce la farò. » continuava a ripetere « Sarai orgogliosa di me. »

Donatozilla aveva passato la notte a fare compagnia a Rainbow Dash, rinchiusa nella capsula criogenica affinché il suo corpo non si deteriorasse. Lui sapeva benissimo che alla fine di tutto sarebbe ritornata in vita ma non riusciva a stare del tutto tranquillo.

Vederla in quelle condizioni non gli giovava.

Mise una mano sul vetro appannato della capsula « Te lo prometto, arriverò in finale, schiaccerò Gyber e vincerò solo per te. » all'infuori della stanza si cominciarono a sentire grida festanti. Il Kaiju voltò la testa verso l'uscita « Ora devo andare, tornerò il più presto possibile. »

E si diresse fuori, non prima di aver dato un ultimo sguardo alla sua amata.

 

Lo stadio era gremito di gente festante per l'ultimo incontro di semifinali. Re e i figli erano sulla pedana ed anche gli altri partecipanti erano in posizioni al loro spiazzo. Gli unici che mancavano erano proprio i due combattenti.

« Gentili ospiti » iniziò Re con il microfono in mano « Questo incontro deciderà che si affronterà in finale con Gyber! » partirono urla serafiche « Date un caloroso benvenuto ai partecipanti. Ecco a voi il signore del caos....DIIIISCORDDDDD!!!!! »

Il draconiques apparve in una sbuffo di fumo sul ring. Aveva indosso una tunica grigia ed un cappello a punta dello stesso colore più un bastone con una gemma sulla cima « Voi non potete passare! » e sbatté la punta del bastone sul terreno.

« Ed ora a voi il kaiju che tutti amiamo.....DONATOZZILLA!!!!! » ed anche il lucertolone fece la sua entrata trionfale, ma si limitò semplicemente a salire su ring senza effetti speciali.

 

« Bene, signori e signore diamo inizio alle scommesse. » urlò Deadpool con la solita divisa da allibratore, venendo accerchiato da un sacco di gente, da cui cominciò ad annotarsi le puntate « E tu su chi punti? » domandò poi il mutante a Lucas.

« Questa volta non mi faccio fregare, punto 3000 euro su Discord. » « Non vuoi puntare su Dz? » « No, quel voltagabbana ha puntato contro di me, ora gli rendo il favore. » « Cattivo mi dicono, come vuoi, io ti ho avvertito. » « Ma va piuttosto a trovare tua figlia, va....» « Ho una figlia? »

 

Intanto, sul ring, l'aria era carica di tensione e si vedeva che entrambi i guerrieri erano pronti all'azione « Senza perdere altro tempo....» iniziò Re « Che lo scontro abbia inizio. »

« Tecnica Chaos Fu n°55: Vortex Nova! » la chimera si lanciò a razzo contro il ragazzo, facendo brillare il braccio destro di luce arancione molto abbagliante, che racchiudeva la potenza di una supernova.

Dz non si fece trovare impreparato e mise le braccia in posizione di difesa, non prima di averle ricoperte con le sue scaglie. Quando il colpo vi andò ad impattare sopra, ci fu una piccola ma concentrata esplosione, che scaraventò lontano la lucertola.

Questa però riatterò senza problemi e senza ferite, con le braccia lungo i fianchi e fumanti « Non male, per fortuna che ho le scaglie dure. » il signore del caos rimise i piedi a terra poco distante da lui e prese una posizione di kung fu « Goditi la tua fortuna, non durerà a lungo. Tecnica Chaos Fu n°73: Cerberus! »

Puntò il braccio contro i Dz e questo si trasformò nel busto di un cerbero con le teste di rottweiler con due zampe guarnite di artigli. Questo prima ruggì e poi si allungò verso la preda, pronta a ghermirla con le tre sequenze di fauci.

Ma andò ad impattare contro qualcosa.

Il cerbero era andato a sbattere contro una barriera azzurra che stava proteggendo il ragazzo. La bestia si ritrasse dopo il fallimento e si ri-tramutò nel braccio dell'utilizzatore, che guardava confuso quell'energia « Che diavolo è? »

Dz sorrise, spavaldo e rispose « Questa è la mia energia Kaiju (p.s: l'abilità fornitagli da Drol, per chi se ne fosse scordato), posso manipolarla come voglio e credimi posso fare molto più che semplici barriere. Tipo così. »

Cominciò a muovere la mano come a disegnare dei cerchi nell'aria e lo scudo da lui creatosi poco fa cominciò a contorcersi. Poco dopo, questo assunse una forma sferica. Su questa palla spuntarono due occhi bianchi ed una bocca.

Sembrava moltissimo Pacman, ma aveva dei denti appuntiti e sulla schiena vi erano delle scaglie somiglianti a degli spuntoni « Divora tutto Paczilla!!!! » lo incitò il ragazzo. A quella parole l'essere si catapultò in avanti cominciando a sbattere la bocca, nella speranza di azzannare qualcosa.

Discord, nel vederselo arrivare addosso, usò un'altra mossa « Tecnica Chaos Fu n°8: Muro Bellico. » sbatté il pugno coperto di magia sul terreno dal quale uscì, dopo pochi secondi, un muro a forma di semicerchio che si dispose intorno a lui.

Sulla cima di questo vi erano piccoli esseri omunculi bianchi con una divisa napoleonica che caricavano dei cannoni. Quando il Pacman modificato gli fu vicino si misero a sparare centrandolo in pieno date le sue dimensioni.

Ma questo, nonostante tutto, continuava ad avanzare e non si arrestava. Arrivato vicino al muro lo sfondò senza fatica, continuando a chiudere ed aprire la bocca, masticandosi le macerie che vi cadevano dentro più qualche soldato.

Discord, fiducioso della sua difesa, si fece trovare impreparato ed anche lui subì la fine del muro.

Venne inghiottito dalla sfera.

Era ben visibile dall'esterno e da come si muoveva, ossia nuotando, l'interno del suo nemico doveva essere in qualche modo liquido. Cercò di sfondare il corpo del Pacman ma fu tutto inutile « E adesso viene il bello. » fece Dz con il sorriso in volto.

Il suo mostro di energia di mise a brillare ad intermittenza. C'erano un paio di secondi di pausa ogni volta che si accendeva e spegneva, ma presto questi divennero sempre meno e la luce che emanava diventava via via più intensa ed accecante « Boom boom. »

L'immenso essere si illuminò un'ultima volta esplodendo con immenso fragore, coinvolgendo il signore del caos che vi era intrappolato all'interno. La detonazione però non parve danneggiare lo stadio (per grande fortuna di Re) ma solo l'avversario.

Esso, che era stato sbalzato in aria dalla deflagrazione, con il corpo leggermente abbrustolito e senza sensi cominciò a precipitare. Ma questo però non fu possibile poiché Dz, con le gambe ricoperte di scaglie e potenziate, spiccò il volo contro di lui e lo afferrò per il collo.

Ruotò molte volte su se stesso per poi mollare la presa e far si che il nemico si schiantasse al suolo. Poi ricoprì tutto il suo corpo con le scaglie e si raccolse su se stesso, precipitando come una bomba sull'avversario, facendolo sprofondare più di quanto non fosse già.

Si rialzò in piedi e agguantò il draconiques per il cranio, alzandolo da terra. Alzò il pugno pronto a colpirlo di nuovo « Tecnica Chaos Fu n°98: Bio Shock! » Discord, ridestatosi di scatto, appoggiò le zampe, attraversate da scariche elettriche, sul petto di Donatozzila che fu sbalzato contro la parete che si trovava dietro di lui, abbattendola. Un voletto di almeno cento metri.

Risorse dalle macerie nello stesso tempo in cui l'altro si rimetteva in piedi. Dz non aveva risentito troppo della scossa data la sua natura mentre Discord era parecchio provato, aveva dei lividi e vi era un rivolo di sangue sul suo labbro.

« Ti distruggo! » urlò irato la chimera venendo avvolto da un'aura arancione rame « Tecnica Chaos Fu n°46: Fendente Incorporeo! » la maggior parte dell'aura confluì nella falce che aveva sulla testa illuminandola in modo tetro.

Mosse velocemente la testa e dei fendenti eterei arancioni vennero lanciati contro la lucertola. Questa, in tutta risposta, illuminò le sue scaglie di azzurro richiamando l'energia Kaiju e creò una barriera intorno a lui.

I fendenti, però, la attraversarono come se non ci fosse e continuarono ad avanzare. Poiché l'incorporeità permetteva di oltrepassare le difese energetiche. Allora Dz ricorse alle vecchie maniere e pose le braccia ad X per proteggersi. I colpi si scagliarono su di lui con ferocia, riuscendo anche a staccargli qualche scaglia.

Quando sentì i colpi cessare abbassò la guardia cercando l'avversario « Sono qui. » fece una voce sopra di lui. Alzò la testa e vide il padrone della follia in aria pronto ad attaccare di nuovo « Tecnica Chaos Fu n°90: Cannone Chimerico!!! » spalancò la bocca che assunse una colorazione dello stesso colore dei fendenti.

Il potentissimo raggio arancione fu intercettato da quello azzurro del ragazzo Kaiju che aveva sfatto scaturire dalle braccia. I due colpi sembravano in stallo e nessuno riusciva a prevalere sull'altro. Discord spalancò ancora di più le fauci facendo crescere il raggio, che cominciò ad avanzare.

Allora Dz si fece crescere delle scaglie appuntite sulla schiena che fecero potenziare il suo ritornando alla situazione di stallo.

La cosa si protrasse per alcuni secondi, fino a quando « Disturbo? » Dz si sentì afferrare da dietro da ciò che capì essere un altro Discord che si avvinghiò addosso a lui interrompendolo. Il colpo nemico poté schiantarsi sul suo corpo bloccato.

Il corpo di Dz era stato annerito dal colpo mentre quello dell'altro signore del caos non aveva riportato alcun danno. Afferrò l'avversario per le spalle, girò su se stesso e lo lanciò in aria dove pronto ad attenderlo vi era il Discord originale.

« Tecnica Chaos Fu n°3: Frusta Carnefice! » la sua cosa draconica si trasformò in una frusta delle medesime dimensioni ma più lunga, ricoperta di appuntiti spuntoni. Quando Dz gli fu a tiro si capovolse, permettendosi di colpirlo con un colpo discendente della sua nuova coda, che riuscì a superare le durissime scaglie, ferendolo.

L'attacco inoltre lo fece precipitare a terra.

Discord riatterò e venne affiancato dalla sua copia. I due si fissarono per poi dire in contemporanea « Guarda che gran bel pezzo d'uomo. » e si misero a fare pose da machi « Grazie per averlo trattenuto. » « No, grazie a te per avermi evocato. » « Nessun problema. » schioccò le dita ed il suo doppione scomparve in una nuvola di fumo.

« Ora occupiamoci del ragazzone. In quelle condizioni sarà facile eliminarlo. » « Oh, io non credo proprio. » Discord non fece in tempo a voltarsi che una fitta di dolore incredibile lo colpì al collo.

Dz, con i denti trasformati, lo aveva azzannato alla giugulare, facendolo sanguinare, impedendogli anche di poter lanciare le sue dannatissime tecniche. Con le braccia libera afferrò la base della coda e cominciò a tirare con tutte le sue forze e fece lo stesso anche con i denti, solo che in direzione diversa.

Il dio del disordine provò ad urlare, ma con la gola piena di sangue era assai difficile. La pressione che stava subendo era troppa e sapeva cosa sarebbe successo. E poco dopo ciò accadde. Sottoposto a due tensioni diversi il suo corpo fu costretto a cedere.

La testa gli venne sradicata al corpo, che cadde al suolo inerme mentre la testa rimase nelle fauci del ragazzo, che la sputò a terra.

Lui osservò il suo operato festante « Ho vinto. »

Fece per andarsene ma fu bloccato « Non adagiarti sugli allori. » si voltò e vide una cosa incredibile. La testa del nemico fluttuava in aria con un sorrisetto da pazzo « Tecnica Chaos Fu n°0: Rinascita. »

La carne che aveva addosso si decompose a grande velocità lasciando solo il teschio caprino. La stessa cosa capitò al resto del suo corpo solo che questo si dissolse in polvere.

Il teschio divaricò la bocca e da questa, e dalle orbite, fuoriuscirono delle catene magiche che cominciarono ad avvolgerlo dalla base del collo in giù.

Questa via via assunsero una forma definita che spiazzò tutti i presenti. Era un corpo umano grande e muscoloso simile, se non più grosso, a quello di Dz e sulla schiena partivano due ali scheletriche sempre composte di catene.

Il Neo Discord Ghignò.

« Death Chains. »

 

 

 

Angolo autore:

Prima di tutto vorrei dire di essere felice di essere riuscito a pubblicare prima del solito, secondo spero che il capitolo vi abbia interessato.

Mi rivolgo a te Dz, spero di averti reso onore e spero che L'Energia Kaiju ti piaccia, lo spero anche per Pacman.

Bene, lo scontro diventa sempre più avvincente, soprattutto ora che Discord è diventato davvero figo.

Beh, non ho altro da aggiungere.

Alla prossima, Lord Gyber.

Eh si, se ve lo chiedete, Deadpool ha una figlia.

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Capitolo 25
*** Un drago? Perché no? ***


Dz venne centrato in pieno da un pugno nello stomaco da parte di Discord, ma prima che potesse andare a sbattere contro qualcosa per via dello sbalzo, la mano del signore del caos si scompose in più catene e lo riafferrò per la vita, tirandolo a se.

Quando gli fu abbastanza vicino gli mollò un montante sulla guancia schiacciandolo al suolo « Ecco cosa succede a fare troppo l'impudente ragazzo. » fece la chimera che trasformò il braccio libero in un maglio sempre di catene che cominciò a sbattere sul corpo del Kaiju che, con non poche difficoltà, cercava di non urlare dal dolore.

Dopo un po' di percussioni, Discord mollò la presa sull'avversario, ritrasformando entrambe le braccia in normali arti, e si allontanò da esso « Calvary Chains! » tutto il suo corpo si scompose in migliaia di catene, facendogli assumere l'aspetto di una piovra, e si mise a roteare su se stesso, assumendo sempre più velocità.

Ad un certo punto centinaia di anelli di staccarono e volarono, come fossero telecomandati, verso la stessa traiettoria ossia verso il ragazzo riverso a terra, assumendo la forma di pugnali. Questi colpirono con inaudita potenza il suo corpo creando, come effetto secondario, un immenso nuvolone di polvere.

Successivamente il draconiques smise di girare su se stesso e riassunse la forma umanoide, spiccò il volo grazie all'ausilio delle sue ali e raggiunse un determinata altezza. Avvicinò gli avambracci gli uni agli altri e questi si intrecciarono, fondendosi in ciò che sembrava un cannone.

« Catena D'Acciaio! » l'interno della canna venne avvolto di energia grigia dalla quale partì, pochi istanti dopo, un raggio energetico del medesimo colore che andò a schiantarsi dove di trovava Dz, creando un'immensa esplosione.

Discord separò gli arti ed osservò il terreno « Questo dovrebbe bastar....» il colpo alla schiena non lo sentì neanche arrivare. Un raggio blu lo aveva centrato in pieno e gli aveva fatto perdere quota, anche se era riuscito a fermarsi prima di precipitare.

Si voltò e ciò che vide lo sorprese non poco. Dz era sopra la testa di una creatura volante creata con l'energia Kaiju, un drago dal muso appuntito con quattro zampe artigliate, due enormi ali ed occhi bianchi.

« E' incredibile...» disse Deadpool dal suo spiazzo ed indicandolo « E' IL LEGGENDARIO DRAGO BIANCO OCCHI BLU!!!! » Lucas, vicino a lui, lo guardò con faccia stranita « Quello è un drago blu con gli occhi bianchi. » « ECCHISSENE!!!!! »

Dz osservava fiero l'avversario in groppa al suo enorme drago, che aveva la bocca fumante per via del colpo sparato poco prima, mentre Discord sembrava in ansia « Ok, quello non l'avevo calcolato, è molto pericoloso ma.....oddio, è così fico! »

« Non posso certo darti torto. » fece il ragazzo lucertola « Inoltre sa fare anche questo. » il bestione partì in avanti e colpì con una craniata il signore della follia, sparandolo contro il terreno, facendovelo affondare.

Dz fece un balzo ed atterrò sulla coda della sua creazione, questa la ritrasse all'indietro per poi lanciare il suo padrone nella stessa direzione in cui aveva spedito il nemico. Dz mise davanti a se i pungi pronto a centrarlo appieno.

Prese in pieno il bersaglio. Doveva averlo colpito molto forte, perché sentiva le braccia affondare nel terreno e quindi, probabilmente gli aveva trapassato il corpo. Quando vide il draconiques si rese conto che solo metà di ciò che aveva detto era vera.

Aveva letteralmente attraversato Discord ma solo perché questo aveva creato due buchi nel suo corpo per farci passare i pugni. Dz si era bloccato da solo. Discord si riscompose in catene passandogli a fianco per poi acquisire di nuovo forma corporea.

« Incredibile come tu ti sia fatto fregare così facilmente. » fece la chimera con tono sarcastico « Mi sarei aspettato di meglio da te. » trasformò entrambi i suoi pugni in palle demolitrici « Addio. » un ringhio dietro di se lo bloccò.

Voltò il capo e si ritrovò davanti il drago « Come ho fatto a dimenticarmi di questo? » e la bestia lo colpì con la zampa lanciandolo contro una parete, facendogliela sfondare. Poi afferrò delicatamente il suo creatore e lo aiutò a liberarsi dalla terra.

« Ah, cazzo. » disse Discord rialzandosi dopo il colpo, tenendosi il suo teschio sul quale era apparsa una frattura che partiva dalla nuca e che gli arrivava fino all'occhio, bucandolo « Forse dovr....» neanche ora poté continuare a causa di un pugno nello stomaco.

Dz lo aveva colpito con ferocia, distruggendo qualche catena che caddero a terra diventando normali pezzi di ferro, cercò di assestargliene un altro ma questa volta non fu così fortunato poiché il signore del caos scompose il suo corpo, impedendogli di toccarlo.

Il Kaiju mollò una serie di pugni e calci ma questi continuavano a finire a vuoto data l'abilità della chimera, che intanto se la rideva sotto i baffi « Sciocco! In questa forma io sono intoccabile. » eppure Dz continuò a provare « Sei stupido allora! Tu non mi potrai mai....»

Fu costretto (ancora) a zittirsi quando il ragazzo gli centrò il cranio, scheggiandolo ulteriormente. Il nemico cadde a terra in preda a vari spasmi « pensai davvero che io sia così stupido? » cominciò il ragazzo « Valutavo quale parte del corpo colpirti. Ho potuto distruggere le tue catene solo quando eri distratto di certo non quando avevi la guardia alta. »

Si avvicinò all'avversario riverso a terra e diede un calcio alla sua testa, separandola dal corpo che divenne solo un ammasso di catene senza vita « Ma la tua testa quella non può dissolversi è questo il tuo punto debole. » si avvicinò ad essa e ci appoggiò sopra il piede, facendola, metaforicamente, sudare freddo.

« Certo che lasciarla scoperta è stato un errore parecchio da ritardato. Se un nemico ha un armatura invincibile ma le testa o qualche altre parte del corpo è libera è inutile colpire l'armatura, sparagli direttamente nel cervello ed il gioco è fatto. Mi chiedo perché la gente non ci pensi mai. »

Aumentò la pressione sul cranio facendolo scricchiolare « Renderti un fragilissimo osso è stata la mossa peggiore che potessi fare. » il teschio sorrise « Questo è ancora da vedere! »

L'orda di catene prese lo slancio e si catapultò contro Dz ma prima che potessero toccarlo vennero investite da un raggio azzurro che le disintegrò sul posto, trasformandole in pulviscolo atmosferico.

Il drago blu, artefice dell'attacco, affiancò Dz, il quale gli mise una zampa sul muso « Cazzo, quanto amo questo coso. » poi puntò verso il nemico ormai inerme e sorrise, il suo volto invece si dipinse di disperazione.

« So cosa stai pensando. » fece come ultimo disperato tentativo « “Dovrei schiacciarli la testa!” e credimi, la risposta potrebbe anche sorprenderti. » ma Dz si era stancato di sentire altro ed aumentò ulteriormente la pressione del piede, sgretolando il teschio.

Dz sollevò il piede dal cumulo di polvere d'ossa e fece per allontanarsi, quando « AAAAHHHHH!!!!! » un urlò non riempì le orecchie di tutti quelli presenti nello stadio. Dal terreno fuoriuscì ciò che sembrava essere una proiezione astrale di Discord, di colore verde.

Quando Deadpool la vide non poté che sgranare gli occhi « UN FANTASMA DI FORZA!!!! » questa volta fu Sam a rimproverarlo « Quello funziona solo con i Jedi, idiota! » il mutante lo guardò male « Tu non conosci il potere del lato oscuro! »

Intanto sul ring l'aura guardava male Dz « Ora ti farò vedere cosa succede a mettersi contro di me! » attorno ad essa si creò una seconda aura, ben più grosso che cominciò a prendere una forma famigliare « TRIMURTI!!!! »

E ben presto questa assunse la forma di un gigantesco uomo a tre testa con denti affilati e nove braccia molto muscolose con vestiti indiani. Clessidrus, a rivedere quella figura, poté solo dire « Brutti ricordi per il mio bladipus. »

Dz, lì per lì, si preoccupò, ma poi l'attenzione ricadde sul suo nuovo drago « Mi è venuta un'idea. » puntò contro di esso e....vi saltò dentro, all'altezza del petto per poi rimanervi sospeso all'interno, più o meno al posto dove di solito ci sarebbe il cuore.

Spalancò gli occhi, divenuti completamente blu ed il drago cominciò a contorcersi. Il suo corpo divenne più grande, le zanne e gli artigli si allungarono, le ali divennero mastodontiche e sulla sua schiena comparvero le scaglie che aveva Dz quando era trasformato in kaiju.

Quando anche il drago spalancò gli occhi anche questi erano diventati blu, simbolo che l'assimilazione con il creatore era stato un successo. Il bestione sorrise e parlò con la voce di Dz « Non sarà la mia versione Kaiju ma andrà bene lo stesso. »

Cominciò a sbattere le ali e volò all'altezza delle testa centrale della Trimurti, che aggrottò la fronte e parlò con la voce di Discord « Fatto avanti! » e mise una mano aperta davanti a se per incitarlo ad attaccare.

Dz ghignò e partì alla carica « Stanotte cenerò con zuppa di draconiques! »

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Ok, il capitolo è cortino ma spero che vi sia piaciuto.

L'idea del drago aura mi è venuta in mente sentendo di u personaggio della Marvel che poteva fare una cosa simile e l'ultima frase di Dz è un omaggio a Shredder delle tartarughe ninja anche se lui dice “zuppa di tartarughe”.

Vabbe.

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 26
*** Si chiude una porta e si apre un portone ***


Drago bianco occhi blu...ehm, scusate, volevo dire Dz si lanciò contro l'enorme Trimurti, piegando il capo per colpirlo con una zuccata, ma l'umanoide evitò di scansarla e mise davanti a se quattro delle sei braccia creando una barriera a forma di asterisco.

Quando Dz vi andò ad impattare sopra usò le braccia libere per bloccargli il muso e cominciò a roteare su se stesso, tenendolo nella sua morsa. Dopo un paio di giri mollo la presa, scaraventandolo per terra dove si trascinò per qualche metro.

Discord arretrò di un passo e prese lo slancio per una rincorsa « Perfect Body Slam! » e si lanciò contro in nemico tenendo le braccia allungate in tutte le direzioni. Vi atterrò sopra schiacciandolo con la pancia e l'addome, facendolo sprofondare nel terreno.

Rimase sdraiato a terra per qualche secondo aspettandosi la contro mossa dell'avversario. Quando però il tempo di fece troppo, fece leva sulle sue braccia ed una volta sollevatosi abbastanza da vedere piegò le teste in direzione della fossa che aveva creato.

In tutta risposta ricevette un raggio energetico azzurro sulla faccia centrala che lo fece leggermente sbilanciare all'indietro, per poi essere colpito da un pugno sempre sullo stesso punto, ma con una forza tale da lanciarlo in aria nonostante la sua mole.

Quando la creatura verde cominciò a cadere, dalla buca spuntò fuori il drago che, compiendo un giro di 360 gradi, gli mollò un colpo di coda sulla vita, che lo lanciò contro la barriera posta a difesa del pubblico, il quale era più estasiato che mai dallo scontro.

Dz si alzò in volo e presto raggiunse una certa altezza. Inarcò il collo all'indietro, nel mentre la sua bocca cominciava ad emettere fumo « Dragon Beam! » per poi ripiegarlo e sparare un devastante raggio blu contro Discord ancora riverso a terra.

Ma all'ultimo secondo quest'ultimo si alzò in piedi di scattò e caricò all'indietro tutte le braccia « Tempesta di colpi divini! » e cominciò a mollare della manate davanti a se. Anche se la Tempesta era una mossa di tipo offensivo stava riuscendo benissimo a rallentare il colpo.

Il drago richiuse le fauci, capendo l'inutilità della sua mossa, e provò un approccio più diretto. Si alzò in aria ancora di qualche metro con un battito delle sue ali, compiendo un giro mortale, e cominciò a precipitare nella direzione del nemico, appoggiandosi le ali al corpo affinché non lo intralciassero « Dragon Impact! »

Discord riprovò la stessa tecnica difensiva usata in precedenza solo che questa volta mise tutte le braccia disponibili a difesa del suo corpo. Fiducioso che ciò avrebbe funzionato si accorse troppo tardi che l'aura del nemico che formava il drago si stava a sua volta ricoprendo di energia azzurra, creandosi una sorta di barriera davanti a se, ottima anche per causare danni.

Ma ormai era troppo tardi e Trimurti fu investito in pieno dal drago, con un impatto che lo fece crollare a terra.

IL possente corpo ferino si appoggiò, con poco tatto, su quello del nemico e si mise a tempestarlo di artigliate e e morsi, seguiti da qualche raggio occasionale. Quando fu su punto di fare una stoccata con gli artigli, il suo braccio venne afferrato da uno dei molteplici del nemico.

Con un potente strattone Discord sollevò via il nemico da se e, tirando indietro il braccio, lo fece schiantare sul ring.

I ruoli si invertirono.

Il signore del caos, rimessosi in piedi, fece un salto ed atterrò con un piede sul torace del drago, facendolo ruggire dal dolore, e cominciò a bersagliarlo di pugni a velocità elevatissima, e mentre ciò accadeva, il draconiques se la rideva di gusto « Questo è quello che meriti per esserti messo contro di me! »

Mollò uno stramontante sul muso nemico, ammaccandoglielo « Non dovevi farmi arrabbiare! Per te è finita! E a differenza del tuo amico, non ci sarà il potere della fiiiiiiiiiiiiii.....danzata a salvarti! » concentrò tutta la potenza dei suoi muscoli alle braccia, così che potessero colpire con ancora più foga il muso del drago.

Intanto Dz, all'interno della sua aura, cercava di elaborare un nuovo piano di azione, ma ciò gli veniva ostacolato dalle pesanti percussioni che, nonostante non lo intaccassero, gli stavano facendo perdere le energie, cosa che ben presto lo avrebbe lasciato alla mercé di Discord.

Poi gli venne un'idea.

Quando un pugno si stava per dirigere puntando al suo volto, con un movimento del collo lo evitò, facendogli colpire il ring e, con un'altra mossa, lo agguantò con le zanne, cominciando a stringere la morsa. Gli ci vollero pochi millisecondi e tranciò l'arto, facendolo svanire in una nebbiolina verde.

E prima che Discord potesse rendersene conto, Dz poggiò le zampe posteriori sul petto di Trimurti e, facendo leva, lo lanciò via, lontano da se, permettendosi si rimettersi in posizione bipede.

Intanto, il signore del caos, anche lui rimessosi dritto, puntò lo sguardo di una delle sue teste al moncherino, dal quale usciva una nebbiolina evanescente simile a quella precedente, solo che questa non si fermava e continuava a salire in cielo.

Avrebbe volentieri fatto ricrescere l'arto mancante, ma ormai avevo speso troppe energie, non avrebbe potuto continuare a lungo « Di questo passo per me è finita. » disse fra se e se « Ma forse ho una tecnica definitiva. »

Le sue tre teste sorrisero in contemporanea prima di partire alla carica. Dz, non ancora del tutto ripresosi dalle botte ricevute prima, non fece in tempo ad accorgersi del nemico che questo....lo abbracciò.

Si, so cosa ho scritto.

La Trimurti teneva ben saldo il drago in un abbraccio utilizzante tutte le sue braccia, che gli impediva di muoversi « Che cosa hai in mente? » domandò il kaiju parlando per mezzo della bocca della sua aura draconica.

« Ora lo capisci. » dissero in contemporanea le tre teste prima che i loro occhi si spegnessero diventando neri. Passò qualche secondo in cui non si comprese bene cosa stesse per accadere, fino a quando non accadde.

L'immenso essere verde si mise a lampeggiare ad intermittenza e più andava avanti e più l'intervallo fra lampeggio e spegnimento diventava corto.

Detto in poche parole: stava per esplodere e si sarebbe trascinata con se anche il ragazzo.

Discord invece non si sarebbe fatto niente e ciò gli assicurava una vittoria sicura. Per questo si stava strofinando le mani festante per la riuscita del suo piano « Ormai per te è finita lucertola! » e si mise a ridere come....beh, un pazzo quale era.

« Invece ho vinto io! » fece spavaldo Dz interrompendo la risata del draconiques, che puntò lo sguardo sulla creatura azzurra. Questa alzò la testa verso l'altro, mentre qualcosa stava cominciando a risalirgli su per il collo, facendolo gonfiare al passaggio della cosa indefinita.

Quando quell'affare terminò il suo percorso, il drago rimise la testa a posto ed aprì la bocca.

Dz si trovava sulla lingua del suo mostro e sorrideva.

Il signore della follia lo guardò un attimo solo per ricominciare a vaneggiare « Essere uscito dalla tua aura non ti servirà a niente! L'esplosione coprirà tutto il ring! Non puoi andare da nessuna parte! » e riprese a ridere.

« Se per questo neanche tu. » sibilò infine il ragazzo, bloccando il draconiques a metà della risata, mettendosi a sudare freddo. Il kaiju continuò « Fin tanto che la tua aura rimane bloccata per autodistruggersi, anche tu non ti puoi muovere. »

La chimera tremò leggermente e fece una smorfia « E cosa farai a riguardo? » Dz aumentò il sorriso e piegò le gambe « Ti porto a fare un giro. » spiccò un balzo a velocità elevatissima contro il centro del petto della Trimurti, creando al loro contatto un marea si scintille azzurre e verdi.

Come la lucertola radioattiva la creatura tricefala non si mosse minimamente, mentre lui cominciava a creare un solco nel suo petto. Per aumentare la sua forza di moto, tirò indietro le braccia e fece partire due raggi del colore delle sue scaglie, che gli diedero una spinta a razzo.

Discord osservò impotente mentre crepò il corpo della sua creatura, lanciando pezzi della sua essenza verde, simili a cossi di vetro, mentre cadevano a terra e si infrangevano.

Un ultima spinta e Dz fu dentro e, dato che all'interno del corpo delle aure non vi era niente che potesse ostacolarlo, partì con grande velocità e centrò in pieno lo spirito del draconiques, con potenza tale che riuscì a spingerlo fino a fargli sfondare la schiena della Trimurti, trascinandolo ad uno schianto sul terreno.

Fu in quel momento che la Trimurti smise di brillare e scomparve in una nuvoletta, mentre il drago rimase al suo posto, non essendo legato al suo padrone così come lo era il titano verde.

Dz afferrò la gola del nemico che in un breve bagliore riprese la sua forma corporea, ritornando in carne ed ossa.

Si avvicinò al suo muso e disse « Indovina che ora è? » la chimera lo guardò spaventato « E' l'ora di svenire? » chiese titubante « Bravo ragazzo. » e gli mollò un pugno, caricato di energia, sulla faccia facendogli perdere i sensi sul colpo.

 

 

« E IL VINCITORE E': DONATOZILLA!!!!!! » gridò Re felice come una pasqua, accompagnato dalle urla del pubblico e degli amici del vincitore.

Dz si alzò in piedi lasciando a terra il corpo nemico ed alzò le braccia al cielo « Ho vinto! »

« Ah-ah! » disse Deadpool avvicinandosi a Lucas « Sgancia i soldi! » « Ok, tieni. » e glieli passò senza protestare per poi andarsene « Tanto gli ho rubati a te. » « COSA!?! »

 

 

 

« AHAHAHAHAHAHAH!!!!!!! » una risata malefica interruppe l'atmosfera serafica che si era creata. Tutti i presenti puntarono lo sguardo da dove essa proveniva e vi trovarono una sfera rossa « No, ho vinto io! »

La voce venne riconosciuta da Re « Tirek? Ma come è...!?! » sentì un rumore dietro di se e si voltò. Dietro di lui c'era Amalea e stava piangendo. Non ci mise molto a capire perché « Amalea, perché lo hai fatto? »

Da sotto gli spalti sbucarono delle scatole meccaniche, che ben presto si trasformarono in torrette con delle antenne alla cima, che cominciarono a diffondere un'aura rossa, che avvolse tutti gli spettatori, lasciando esclusi solamente i combattenti, lontani dal loro raggio d'azione.

Il pubblico cominciò a cadere a terra privo di sensi e l'aura si rivolse al globo cremisi, nel quale cominciò ad affondare, divenendo via via sempre più mastodontico ed assumendo un forma ben definita « E' LA VOSTRA FINE!!!! »

 

Il processo era terminato. Tirek era ritornato con un corpo modificato e più potente. Oltre alle sue due normali corna, aveva in mezzo alla fronte la falce di Discord, il braccio destro era composto dalle piastre bianche di Gyber ed emetteva fumo, il sinistro era ricoperto dalle scagli di Dz ed era avvolto dalle fiamme di Lucas. Aveva due braccia più piccole sotto le prime fatte di cristallo ed infine, al posto della coda di cavallo, aveva tre code da volpe che si muovevano freneticamente.

« I'M BACK BITCHES!!! »

 

 

Angolo auotre:

Ok, non posso far finire un capitolo che compaia un nuovo nemico.

Vi piace il nuovo Tirek? Ve lo spiego nel prossimo capitolo perché è così.

Ma tralasciando questo, ora Dz è in finale e se la dovrà vedere con me, se mai riusciremo a sopravvivere.

Boh, spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima, Lord Gyber.

Ah, Giuly, i soldi sulla scommessa gli avrai più tardi.

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Capitolo 27
*** Tutti odiano la forma gigante ***


I partecipanti rimasero immobili ad osservare la gigantesca figura del centauro che, dal momento in cui era apparsa, non aveva mai smesso di ridere, felicitandosi del suo nuovo corpo.

Dopo un po' fu Sam a prendere parola « Ok, lo vedo solo io oppure c'è davvero un Tirek enorme che sembra aver assorbito i nostri poteri? » « E tu quali poteri hai? » lo sfotté Deadpool prima che un freccetta lo sollevò da terra e lo gettò in un cestino virtuale « NOOO!!! Sono troppo figo per fare questa fine! TROPPO FIGO!!! »

« Grazie. » fece il ragazzo alzando il pollice Di Niente... rispose una voce eterea nell'aria.

Intanto, sulla pedana, Re osservava impietrito Amalea che ormai aveva smesso di piangere « Perché mi hai tradito Amalea? » sulle prime essa non volle rispondere, ma poi si fece coraggio « Perdonami Re, io..io volevo solo indietro il mio Tirek. »

Re si sollevò da terra di qualche centimetro e levitò fino ad arrivare di fronte alla centaura « Sai vero cosa ti dovrei fare? » fece con un tono duro e glaciale che la donna chiuse gli occhi aspettandosi qualche genere di percussione.

Ma si sentì solo afferrata per la vita.

Aprì gli occhi e vide l'uomo che la abbracciava. Lui alzò il viso sorridente « Ormai ti voglio troppo bene per prendermela con te. » Amalea sorrise debolmente e ricambiò il gesto.

Quando si staccò dalla presa vide che si trovava ai bordi del ring, non troppo distante dal suo amato. Puntò lo sguardo su Re, ancora in volo e con le mani intrecciate dietro la schiena, capendo che gli aveva trasportati li ed infine questo la guardò « Ora scusa, ma vado a dare una lezione al tuo amante. » e si lanciò a razzo contro l'enorme essere.

Intanto Tirek sfoggiava il suo nuovo corpo, beandosi dell'incredibile potenza che ora sentiva dentro di se. Re gli arrivò davanti alla faccia, grande si e no come lui, e si mise a parlare « Tirek, arrenditi se non vuoi che prenda quella tua faccia da sberle e te la getti nel water. »

Il centauro sogghignò e poi rispose « Non vuoi prima sapere come abbia ottenuto questa forma? » « Eehhh, non proprio. » « Ok, ti racconto, mentre voi pensavate di essere al sicuro io ho assorbito parte della vostra essenza magica e mi sono evoluto ad un livello incredibile! »

« Non me ne frega un cazzo, allora, ti arrendi si o no? » « Oh, caro re dei miei stivali, non sei più tu a dettare le regole qui. » « Ti ricordo che nonostante questa tua forma degna di Picasso io rimango molto più potente di te. » fece sicuro di se.

L'essere oscuro non spense il suo sorriso « Vero, ma come mi fermi se non sei qui? » schioccò le dita e prima ancora di capire cosa era successo Re si ritrovò al centro di una dimensione completamente buia « Mi ha teletrasportato. PORCA.....»

« Puttana! » urlò Dz, con Discord sulle spalle, scansandosi appena in tempo per non venire schiacciato da un pestone, dato dallo zoccolo di Tirek.

« Ahahah, nessuno tenta di fermarmi? » urlò il mostro vedendo che i combattenti sotto di lui non osavano muoversi « Lo sapevo, siete un branco di checche! » e si rimise a ridere fino a quando non sentì qualcosa appoggiarsi vicino a lui « Prova un po' a ripeterlo, brutto figlio di puttana! »

Gyber, passato alla prima forma, gli mollò un pugno sulla guancia facendogli momentaneamente perdere l'equilibrio, che riuscì però a riprendere spostando le zampe in modo da reggersi « Maledetto! »

Tirek mosse le braccia superiori cercando di afferrare l'antracia con le mani, ma questo scomparve prima che potesse accadere. Il centauro si guardò intorno spaesato « Sono qui scemo! » e l'albino rifece la sua comparsa mollando sulla testa del nemico il suo martello dorato.

 

Lucas sorrise beffardo e fece spuntare le sue ali, coprendosi di fiamme blu « Forza, non vogliamo mica lasciare il divertimento solo a Gyber, vero? » « Perché dovremmo farlo? » domandò Spike, quello guerriero, che se ne stava tranquillo come se nulla fosse « A me sembra che non abbia bisogno d'aiuto. »

Riuscì a spostarsi appena in tempo prima che Gyber, colpito da un montante dell'avversario, andasse a sbattere contro la parete alle spalle del drago « E che cavolo, cosa aspettate ad aiutarmi!?! »

« Avete sentito ragazzi? » gridò Lucas spalancando le ali « Si dia inizio alla festa! » e spiccò il volo in direzione del centauro, dove venne seguito a ruota da Litios che indossava il suo zaino a razzo « Arrivo! » a cui seguì poi Spike « Aspettate, voglio venire anche io! » ed infine Wesker, anche lui con le ali « Ma perché non possiamo mai stare tranquilli? »

A terra invece vi erano Sam e Dz (che nel frattempo aveva lasciato il draconiques alla cura del Medico) a dare gli ordini « Forza ragazzi! » urlò l'hacker alla Lucas Force « Abbattiamo quel bestione e mangiamocelo! »

« Macché, sul serio? » chiese spaventato il soldato per poi ricevere un coppino dall'ingegnere « E' un modo di dire idiota. »

Ed il gruppo di mercenari cominciò a sparare all'impazzata alle gambe del bestione, cercando di buttarlo a terra. Il gigante, vedendosi attaccare da due fronti, mosse le mani inferiori e fece sbucare dal terreno alcuni cunei di cristallo per cercare di colpirli.

Fortunatamente la Lucas Force o riusciva ad evitarli senza problemi oppure non venivano scalfiti a causa dell'ubercarica del Medico e di Fluttershy.

 

« Piccolo moscerini insolenti! » gridò Tirek cercando di colpire con una fiammata Wesker che, volteggiando con estrema maestria, riusciva ad evitare ogni possibile danno, per poi scagliarli contro parecchi volt di potenza che però non lo danneggiavano a lungo, a causa delle facoltà rigenerative del Wolfox.

A dargli man forte partirono Lucas e Spike che, uno andando a destra e l'altro a sinistra, lo stavano bombardando di fiammate blu e verdi, mentre Litios, tirata fuori la sua mitragliatrice/fat-man, lo cominciò a colpire con una raffica di mini bombe atomiche, questa volta riuscendo a lasciargli bei segni.

« I vostri colpi non mi fermeranno! » tuonò il mastodonte furioso « Ah, sì? Che mi dici di questo!?! » una codata gli arrivò in piena faccia, facendogli fare un giro di 360 gradi, per poi ritrovarsi Donatozzila trasformato in kaiju completo.

Il ragazzo sparò un raggio blu dalla bocca al quale si contrappose un nero (preso da Gyber) uscito da quello di Tirek. I due si andarono a scontrare creando un'immensa esplosione che sbalzò lontano i più vicini all'epicentro.

Prima che Dz potesse rispondere gli arrivò sul muso un pugno infuocato, che gli annerì alcune scaglie, seguito poi da uno ricoperto di energia Kaiju che lo prese sotto il mento, infine venne sollevato di peso da due torri di diamante e lanciato contro i suoi amici.

Per loro fortuna questo riuscì a riprendere la forma umana prima che schiacciasse qualcuno.

Atterrò vicino alle mane six della dimensione di Clessidrus e Gyber, che erano affiancate a quelle della loro dimensione, che abbattevano grazie alle loro armi i vari cristalli che fuoriuscivano dal terreno.

Nel vederle gli venne un'idea

« Clessidrus! » chiamò ad alta voce la lucertola « Si? » rispose il clessidriano che stava tagliuzzando con la sua spada una torre « Ho bisogno che tu porti qui lo Spike grande! » « E come ci arrivo? Non posso avvicinarmi con tutte quelle scariche magiche! »

Dz corse verso di lui e lo afferrò per la vita con una mano « Che fai!?! » e prendendo la posa di un lanciatore di football lanciò il clessidriano in aria, andando a farlo schiantare contro l'obbiettivo prefissato « Cosa c'è? Perché ti sei lanciato contro di me? » domandò confuso il drago « Devi scendere! Hanno bisogno di te! » rispose, nonostante anche lui fosse confuso.

 

In cielo intanto, il centauro ricevette calcio a piedi uniti nello stomaco dovuto a Gyber, seguito poi da un calcio rotante di Lucas alla base del collo « Chuck Norris sarebbe così fiero di me! » quest'ultimo mosse le mani e disse « Questa tecnica è tutta mia: FIAMMATA DEL BRONY!!! » e sputò una bolla di fiamme blu che esplose a contatto con il nemico assumendo la forma del volto del biondino.

Mentre gongolava però venne colpito da un fascio di magia arancio, che partiva da una sfera del medesimo colore posta sulla cima del corno a forma di falce, che Tirek aveva lanciato. Per ovviare a ciò Litios e Wesker concentrarono la loro potenza di fuoco sul corno cercando di romperlo o quanto meno incrinarlo.

« BOOM BITCH, GET OUT THE WAY, GET OUT THE WAY BITCH, GET OUT THE WAY!!! » cantò l'alieno dai capelli corvini in preda all'euforia della battaglia.

 

« Aspetta, fammi capire: vuoi che usiamo tutti gli elementi dell'armonia contro di lui? » domandò la Twilight umana al ragazzo dai capelli blu che rispose « Un solo set non ce la farebbe, ma voi, più le versioni pony e Spike dovreste farcela! »

Rarity umana si fece avanti e continuò « E' un buon piano, ma solo per un piccolo particolare...» « Ah si, e quale? » « Come facciamo noi ad usare gli elementi se Rainbow non c'è più? »

Dz cadde a terra con un pesante tonfo ma si rialzò subito « Come ho fatto a dimenticarmi una cosa del genere!?! » il drago intervenne in quel momento « Forse ho un'idea, potrei cercare di fare da filo conduttore fra i loro elementi e rimpiazzare la loro Lealtà mancante. »

Prese la parola la Twilight pony « Potrebbe, ma dovresti sopportare un doppio sovraccarico magico, pensi di riuscirci? » « Certo, conta pure su di me! » « Ottimo! » fece il Kaiju « Quanto ci vorrà perché tutto sia pronto? » « Per sincronizzare i nostri poteri...direi qualche minuto. Dovete farci prendere tempo. » « Sarà fatto! Vado ad avvertire i ragazzi. Noi intanto iniziate! »

 

Tirek cercò di afferrare Lucas con la mano, ma lui lo scansò facilmente, ed in più venne colpito da un raggio nero da parte di Gyber. Quando cercò di afferrare l'albino invece venne colpito da dei fulmini.

La situazione si stava facendo grave per il centauro. Non solo a malapena riusciva a stare in piedi con quegli che li colpivano le zampe ma stava avendo difficoltà anche di sopra, cercando di non soccombere ai colpi nemici.

« ORA BASTA!!!! » illuminò gli occhi con la magia e da lui cominciò a crescere una sfera magica che cominciò ad investire tutti i combattenti, allontanandolo da lui e facendo cadere a terra quelli che stavano volando.

La sfera crebbe così tanto che riuscì ad intaccare la barriera difensiva per il pubblico.

Quando l'operazione fu terminata, i presenti, rialzatesi senza particolari lesioni, videro il centauro nelle sue dimensioni standard, ossia non poco più grande di Dz « Ok, promemoria, la forma gigante è una cagata pazzesca! » partì un applauso, lanciato erroneamente dell'antracia « Ops, scusate, mi sono confuso. »

 

Dz, intanto che Tirek si adattava alla sua dimensione, spiegò il suo piano agli amici, che parvero d'accordo « Ok, ma come lo rallentiamo? » chiese Lucas, tornato in forma umana « Tutti quegli attacchi ci hanno esauriti, non potremmo andare avanti per sempre. »

« Dove sono Krugster ed i suoi fratelli? Perché non sono qui ad aiutarci!?! » ovviamente Litios non poteva immaginare che....

 

Svincolo dimensionale

Krugster insieme alla famiglia cercavano disperatamente di riaprire il portale verso casa, ma una magia molto potente glielo impediva.

Il ciclope e l'umano erano adirati, solo Dusk poteva trarre un po' di felicità, poiché Sun e Solar erano stati teletrasportati da lei in quella dimensione, ad opera della magia di una centaura che aveva paura di guardarli ancora negli occhi.

 

« Dobbiamo solo rallentarlo. Le ragazze e Spike ora si stanno caricando, nascosti nei corridoi sotto le tribune, dobbiamo darli un po' di tempo. » « Va bene, dobbiamo solo trovare un diversivo. » concluse Gyber, ripresa anche lui la forma umana.

« Che ne pensate di quello? » Sam puntò il dito verso il punto dove ora si trovava il nemico e tutti gli sguardi vennero puntati in quella direzione.

Forse avrebbero guadagnato un po' di tempo.

Amalea si era frapposta fra il suo amato ed il resto delle persone « Ma cosa stai facendo!?! » gli urlò in faccia, accigliata « Mi avevi detto che ce saremmo andati subito! Perché non puoi placare questa tua futile sete di vendetta!?! »

Il maschio la osservava senza far trasparire nessuna emozione, poi le sue mani si appoggiarono sulle spalle della sua amata « Mi dispiace tesoro, questa volta non voglio che tu faccia qualcosa. » e rilasciò un piccola scossa potente solo per farle perdere i sensi e farla cadere a terra.

 

« Accidenti, speravo durasse di più. » fece sconsolato Deadpool « Bene, questo vuol dire che è l'ora delle spade! » ed estrasse le sue lame cominciando a farle roteare « Aspetta un attimo! » venne interrotto da Gyber che gli si pose davanti « Forse so come distrarlo. Ascolta...»

E gli sussurrò il suo piano nelle orecchie.

« Bravo Gyber, sono orgoglioso, finalmente anche te hai trovato il tuo Deadpool interiore! » ed una lacrima scese dall'occhio del mutante, lasciando basito il suo interlocutore « Si, ok, diamo inizio alla prima parte. »

Il ragazzo albino si voltò verso la squadra « Ragazzi, attirerò l'attenzione su di me. Io e Deadpool abbiamo un piano. Lo distrarrò qualche minuto, poi andremo all'attacco. » « Ehm, ok. » disse Lucas « Ma come pensate di fermarlo in due soltanto? » « Lo vedrai, voi riprendete le forze ed assicuratevi che gli elementi non vengano disturbati. »

Si girò verso il mutante « Pronto Deadpool? » « Come sempre! »

E partirono.

 

 

 

Angolo auotre:

Quale piano abbiamo io ed il mercenario chiacchierone per distrarre abbastanza a lungo Tirek?

Deadpool: Gli lanciamo un chimichanga?

N-no, ti ho appena spiegato il piano.

Deadpool: Ah....un churro?

Ma-ma-ma.....

Deadpool: Un burrito?

O_O che ho fatto di male?

Vabbe, spero, come al solito, che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

Deadpool: Un tacos?
 

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Capitolo 28
*** La comparsa dell'eroe ***


Gyber e Deadpool si lanciarono contro il nemico « Ok Deadpool » urlò l'albino « Io cerco di svegliare Amalea per la seconda fase del piano, tu intanto pensa alla prima. » « D'accordo capo! » ed il ragazzo prese un'altra direzione.

Intanto il mutante era arrivato a poca distanza dal suo bersaglio. Tirek lo osservò e sorridendo disse « Che cè? Pensi di fermarmi tutto da solo? » Deadpool mise un piede avanti e gli puntò contro il dito « No, io.....aspetta qual'era il piano?....Oh si, adesso mi ricordo! »

Mise una mano nella tasca del suo costume e ne estrasse un....burrito, che poi lanciò in faccia al bestione sporcandolo di fagioli e salsa. Ringhiò furioso mentre con la mano si toglieva il cibo di dosso « Ma brutto...ORA IO TI...!!!! »

Non riuscì a continuare poiché venne colpito da un tacos.

« IO TI AMMAZZO!!!! » e prese la carica cercando di afferrare il mutante, che si era messo a correre all'impazzata, facendosi seguire « QUANDO TI PRENDO IO...!!!! » e venne preso in volto da un churro « AAAAAHHHHH!!!!!! » « Hai qualcosa contro i churro? »

Gyber, che aveva raggiunto il corpo inerme della centaura, non poté non stranirsi « Accidenti, gli avevo detto di distrarlo ma non in questo modo. Facendo così non durerà a lungo e noi abbiamo bisogno di più tempo. »

Afferrò Amalea per le spalle e cominciò a scuoterla leggermente per svegliarla « Amalea? » ma niente « Amalea? » ma ancora nessuna reazione « Amalea? Ehi, Amalea? Amalea? Se ti svegliassi mi faresti un piacere. » ma niente di niente « Amalea? Amalea?...E svegliati, cazzo...»

Nonostante il mercenario gli avesse lanciato addosso una marea i chimichanga e panini imbottiti il centauro oscuro non smetteva di corrergli dietro « Meglio cambiare strategia...» disse fra se e se l'uomo in calzamaglia evitando con un balzo un raggio magico del bestione.

« Forse devo tirarli addosso qualcosa di più grosso. » si fermò di scatto, trascinandosi sul ring prima di fermarsi del tutto, e mise le mani nel tessuto stesso della realtà creando un wormhole in cui infilò un braccio, cercandovi qualcosa di utile.

Quando sentì di aver afferrato qualcosa lo tirò fuori a forza e vide cos'era.

Un ragazzo con una coda di volpe.

Foxy si guardò intorno stranito « Oh no!!!! Basta con i viaggi interdimensionali! » Deadpool se lo portò vicino alla faccia e disse « Scusa, non ho tempo di spiegarti, ora distrai il bestione! » « Cos...?»

Deadpool lo afferrò con entrambe le mani e lo alzò sopra la sua testa per poi lanciarlo come peso morto su Tirek, ancora al trotto, che vedendosi arrivare addosso l'umano non esitò a mollargli un pugno ascendente che lo lanciò fuori dallo stadio.

« Accidenti, oggi nessuno riesce a durare abbastanza. » fece sconsolato il mutante ricominciando a correre.

Nello spazio intanto tutta la Lucas Force ed il resto dei partecipanti stavano comodamente seduti a guardarsi come si evolveva la scena. Sam osservava impietrito la sfilza di cose assurde che il mercenario continuava a lanciare contro il nemico « Credo di non essere preparato per questo giorno. » venne affiancato da Lucas « Credo che nessuno di noi lo fosse. »

 

« C-cosa..? » fu la prima cosa che disse la centaura fucsia mentre rinveniva. Cercò di rimettersi in piedi ma si sentiva stranamente debole.

Dopo un paio di secondi gli ritornò in mente tutto.

Cercò disperatamente con lo sguardo il suo amato e non gli ci volle molto prima di scovarlo sul ring, mentre stava stritolando lo strano umano rosso e nero che poco prima aveva cercato di tirargli addosso un barboncino.

Non lo aveva mai visto con degli occhi così straripanti di furia.

Ne fu davvero spaventata.

« Amalea! » in quel momento ritornò alla realtà e si accorse della controparte di Re proprio davanti a lei. Sembrava parecchio affaticato « Amalea senti, abbiamo un piano per fermare Tirek ma ci occorre tempo, ed io ed il mio amico dobbiamo distrarlo quanto basta. »

Amalea, ancora un po' confusa dal risveglio, riuscì più o meno capire ciò che l'antracia gli stava dicendo « Ed io cosa centro? » « Beh, ecco....» « Gyber datti una mossa maledizione!!! » urlò il mutante mentre veniva stritolato.

L'albino tirò un sospiro e si fece coraggio « Amalea mi baciare e subito! » la colorazione del volto della centaura divenne vi via sempre più rossa sia per l'imbarazzo che per la rabbia « Cosa dovrei fare io!?! » « Senti, serve a distrarre Tirek, se non lo fai molte persone potrebbero rimetterci la vita. »

La centaura valutò ciò che aveva detto e, anche se avrebbe tanto voluto evitare, quella era l'unica soluzione « Va bene, ma solo se...» « Sapevo che avresti capito. TIREK!!!! »

Il centauro rosso, sentendosi chiamare, si voltò da dove proveniva la voce vide la sua amata a poca distanza dal ragazzo dai capelli bianchi « GUARDA QUI!!!! » e fece una cosa orribile ai suoi occhi.

Posò le sua labbra su quelle della sua adorata Amalea in un bacio.

Lasciò cadere a terra il Chiacchierone.

Una vene pulsante comparve sulla sua fronte « STRONZO!!!!! » e partì a velocità supersonica verso la sua prossima vittima.

« Grazie Amalea, il tuo aiuto sarà provvidenziale. » « Certo, ma l'ho fatto solo perché mi sentivo in colpa per ciò che sta facendo Tirek. » « Si, certo, ora scusa ma devo scappare! » e si mise a correre a velocità mach7 con il nemico alle sue spalle, con la schiuma alla bocca e dagli occhi percorsi dalle vene.

 

« Ma si può sapere che cazzo stanno facendo quei due? » domandò perplesso Litios al gruppo « Semplice » rispose Dz « Lo distraggono. Si alternano i turni distrazione così ci fanno guadagnare più tempo. » « A me sembra una cazzata. » « Io invece temo che sia solo la punta dell'iceberg. »

 

Gyber ormai era stanco di correre, la cose stavano andando oltre ciò che si aspettasse « Deadpool, vai è di nuovo il tuo turno! » il mutante si frappose fra l'amico e Tirek, costringendolo a fermarsi, e dalla tasca tirò fuori un biscotto a forma di osso.

« Vuoi un biscotto ragazzone? Vuoi un biscotto? » « Mi hai preso per un cane!?! » « Prendi il biscotto! » ed anche questo andò contro il suo brutto muso.

Gli occhi del centauro produssero un rumore simile ad un sacchetto pieno d'acqua che si rompeva e divennero rossi « Credo che la tua rabbia sia esplosa...» fece il mercenario cominciando ad arretrare.

Il colosso avanzò piano verso il nemico, creando ad ogni singolo passo un cratere « Ora...» disse « Ora...» ripeté « Ora...» venne circondata da una carica negativa oscura.

Ma prima che potesse fare qualcosa « Forza, l'atto finale! » Deadpool si scansò alla sua destra rivelando dietro di se Gyber, che teneva le mani aperte davanti alla faccia « COLPO DEL SOLE!!! »

Una forte scarica luminosa partì da esso seguita da un immagine davvero orribile http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2009/12/silvio-berlusconi-210x300.jpg

Quando questa terminò Tirek si stava strofinando gli occhi, urlando agonizzante per la perdita temporanea della vista.

Gli ci vollero un paio di minuti prima di ricominciare a distinguere le cose attorno a se « Quei bastardi, appena gli metto le mani addosso io....» anche se si sarebbe soffermato ore a raccontare dei modi atroci in cui gli avrebbe tanto voluto torturare fu costretto ad osservare ciò che stava per accadere.

I due si erano allontanati da lui almeno di un centinaio di metri e si erano messi in una strana posa, simile ad una coreografia « Pronto per la fusione Deadpool? » « Io sono sempre pronto! » e si misero a fare uno strano balletto.

 

« Fuuuu....» « Quei due ritardati non lo staranno mica facendo sul serio? » chiese perplesso Lucas al suo gruppo «....ssssiiiiooooo......» « Sembrano molto intenzionati ad andare fino in fondo. » continuò Dz « E non sarà piacevole. » «....NNNNEEEEEEE!!!!!!! »

 

Quando i due arrivarono a congiungere gli indici sprigionarono una potentissima luce che abbagliò tutti quanti i presenti.

Quando i presenti ebbero la forza di riaprire gli occhi l'unica cosa che videro era una nube di fumo con all'interno una figura indistinta « Ragazzi! » fece la voce all'interno, un misto fra quella di Gyber e di Deadpool « Quanti fighi occorrono per fermare un centauro oscuro troppo cresciuto? »

La figura si mosse a velocità elevatissima e colpì Tirek con un pugno allo stomaco che lo lanciò contro una parete dello stadio, abbattendola.

« Solo uno. »

 

La Lucas Force osservò basito il risultato della fusione dei loro amici. La corporatura era simili a quella di Gyber ed i capelli erano i suoi. Indossava la calzamaglia di Deadpool solo che non aveva le maniche e le spalline e quindi le braccia erano messe in bella mostra e non aveva la maschera, gli occhi però erano sostituiti da quelli presenti sulla maschera.

Vicino al nuovo essere sbucò dal nulla una ragazza accompagnata da un'altra ragazza dotata di ali e vestita di rosso. La prima tirò fuori un telefono e si scattò un selfie insieme all'essere « Nuova foto! » urlò entusiasta prima di scappare « Sei sempre la solita! » « Zitta Sulfurea! »

« Che ragazza simpatica. » disse la fusione prima di accorgersi che tutti la stavano osservando « Fate una foto, dura di più. »

« E tu chi sei? » chiese Discord, ripresosi dalla batosta, alla creatura, che rispose « Chi sono io? » in quel momento, dal nulla, parti la canzone “I'm shipping up to Boston” per fare da colonna sonora « Io sono colui che la fa pagare a tutti criminali e furfanti. »

Fece un salto mortale all'indietro e riatterrò perfettamente in piedi « Ed anche a quelli che ad un buffet si sbavano gli ultimi chimichanga. » strinse i pugni e gli alzò al cielo « Io sono il punitore per i peccati dell'uomo. »

Sbatté un piede davanti a se « Sono colui che nessun cattivo vorrebbe incontrare in un vicolo buio. E perché faccio tutto questo? Per la giustizia e perché è fottutamente divertente!!! »

« Però non hai risposto alla mia domanda. » continuò il draconiques.

« Che palle, e va bene. Io sono la vostra via di salvezza, io sono....» Tirek gli apparve alle spalle e cercò di colpirlo con un montante, ma l'essere fece apparire un gigantesco a martello nero con sopra scritto in rosso “10t” che prese con entrambe le mani e lo mosse colpendo il centauro lanciandolo lontano da se.

« Deader. »

 

 

 

 

Angolo di Deader:

Ecco a voi il piano che aveva in mente il tizio che scrive questa roba, non ve lo aspettavate, eh?

Il tizio che mi da questi fantastici capelli bianchi mi ha lasciato un appunto, dicendomi che spera che a un tizio di nome Foxy non sia dispiaciuta la sua entrata e che spera che una tipa di nome Ari000 non sia infastidita per aver usata lei ed una sua OC.

Che dire poi, sono felice di esistere!

Forza, si va a rimorchiare!

Lucas: E la battaglia?

Quale battaglia?

Oh, giusto quella.

Alla prossima, da il vostro caro Deader di quartiere.

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Capitolo 29
*** Chi se non Deader? ***


Deader di teletrasportò dinanzi al centauro che si stava rialzando a fatica dopo il colpo del martello « Ehi? » fece la fusione a Tirek che rispose in tono irato « Che c'è!?! » « Ehi, mi senti? » « Si, ti vedo pure, che c'è!?! »

La fusione sorrise in modo ebete « Sai, le solite stronzate, e tu che fai? » il centauro si rialzò in piedi arrabbiato e sbraitò « Che cazzo significa!?! Sto combattendo contro di te! » « Oh, baby, hai una voce così sexy...» « Che hai detto!?! » chiese scioccato il nemico.

« Vuoi parlarne più tardi? » « No, non ne voglio parlare più tardi brutto bastardo! Che cosa ti prende!?! E cosa ha di sexy la mia v..!?! » in quell'istante Deader si tolse dall'orecchio un apparecchio bluetooth « Oh, scusa amico, stavo palando al telefono, cos'è che stavamo facendo? »

Ricevete un diretto in faccia, ma l'unico a muoversi fu Tirek che strinse il polso della sua mano, quella di scaglie bianche, tutto scheggiata e palpitante « Oh, scusa ancora...» Deader prese una sporgenza sotto il mento e la mosse in avanti, rivelando che indossava una maschera a forma della sua faccia.

« Stavo testando questa nuova maschera indistruttibile. Tutto b...? » un secondo pugno questa volta lo centrò in pieno lanciandolo in aria « Uh, sono un nuovo membro del Team Rocket!!! Devo festeggiare con i fuochi d'artificio! »

Dalla tasca tirò fuori un fuoco d'artificio grande quanto un elefante, vi si mise sopra a cavalcioni, tirò fuori un cappello da cowboy mettendosi ad agitarlo « Yuuppiieeee!!!!! » poi tirò fuori una miccia ed accese il razzo che, in meno di un secondo, partì contro il pezzo ring dove stava Tirek.

Quando questo toccò il punto stabilito esplose in una miriade di colori creando effettivamente dei fuochi artificiali.

 

L'essere si alzò come se niente fosse appena accaduto « Bene, direi tutto è bene quel che finisce bene! » ma appena provò a fare un passo, uno spuntone di cristallo sbucò dal terreno e gli trafisse il torace, lasciandolo penzolare a pochi centimetri dal terreno.

« Ok, questo non me lo aspettavo. » in quel momento Tirek gli avvicinò compiaciuto e con le quattro braccia gli afferrò gli arti cominciando a tirare con tutte le sue forze « Ora tocca a me divertirsi. »

Dopo un paio di secondi strappò di netto le gambe e le braccia ma, al posto del sangue, dai moncherini uscirono coriandoli e stelle filanti che finirono tutti sul muso rosso dell'artefice « Uh-uh, hai vinto un premio! » disse allegro il semi mutante « E quale? »

Deader spalancò la bocca dal quale uscì un piccolo cannone « BAGGY BALL!!! » una pallina rossa con il simbolo pirata stampato sopra venne sparato da esso e colpì in pieno l'avversario, con incredibile potenza, lanciandolo molto lontano.

La fusione muovendosi un po' scivolò giù dallo spuntone, essendo anche molto liscio, e cadde a terra con un buco gigante nel petto « Andiamo Tirek! Sai quanto mi ci vorrà per costruirmi due nuove braccia e gambe? 2 ore!....Aspetta, io ero ambidestro, 3 ore! Beh, almeno posso dire di essere davvero a pezzi. »

Dalle ferite uscì del fumo nero che andò a posizionarsi dove prima vi erano gli arti ed il petto e li ricostruì completamente, permettendogli di rimettersi in piedi « Ok, dimenticatevi tutto quello che ho detto prima. »

Tirek cercò di colpirlo con i pugni uniti a martello, prendendolo di sorpresa alle spalle, ma lui si voltò e bloccò il colpo con una mano « Vuoi sapere un segreto? » fece divertito « SONO UN X-MEN!!! » e sparò dagli occhi un raggio energetico rosso che lanciò in aria il grosso centauro.

Si teletrasportò sopra di esso e mise le mani all'indietro « KA-ME-HA-ME-HAAAAA!!!!! » e lo investì in pieno con un'onda energetica che fece schiantare al suolo, creandovi un immenso cratere.

 

L'intera Lucas Force osservò basiti la scena che stava avvenendo davanti ai loro occhi « Per tutte le stelle della bandiera! » fece sorpreso il Soldato « Devo proprio darti ragione. » continuò Tarma « Spero proprio di non avere mai niente a che fare con lui in tutta la mia vita. » concluse infine Lucas.

 

La fusione si avvicinò all'enorme buca e vi sporse la testa per vedere meglio « Tirekkino!!! Sei li dentro? » fu l'ultima cosa che riuscì a dire prima che venisse afferrato per la faccia e fatto schiantare a terra con estrema violenza.

Il centauro oscuro digrignava i denti furioso mentre del sangue stava uscendo dalle varie ferite che il fastidioso avversario gli aveva procurato.

Lo sollevò tenendolo ben saldo per il cranio « MUORI!!! » e si mise a tempestarlo di pugni veloci e potenti, quando ebbe terminato lo lanciò davanti a se solo per precederlo usando la magia e colpirlo con un montante ricoperto di fiamme, magia, energia Kaiju, energia antracia e magia draconiques che lo fece volare fino alla parete dietro di lui.

Tirek respirò a fatica un paio di volte e poi si ricompose « Ehm, che succede amico? » domandò Deader travestito da coniglio e sgranocchiandosi una carota, appoggiandosi con il gomito sul braccio del cattivo « Uccido un deficiente. »

« Interessante. » fece quest'ultimo « Senta buonuomo mi terrebbe questa? » e gli mise in mano una bomba a molla di Super Mario « Certo, nessun problema. » rispose senza accorgersi che l'altro si era allontanato.

Dopo 5 minuti in cui la chiave a molla continuò a girare...

« Aspetta un mom...!!!! » e la bomba esplose portandoselo dietro.

« Ora la mossa finale! » la fusione si avvicinò al corpo inanime dell'avversario e lo afferrò per le corna taurine. Si mise a girare su se stesso, divenendo via via sempre più veloce.

Lasciò la presa facendo si che il corpo volasse in aria per poi spiccare un immenso balzo e superarlo.

Quando ciò fu fatto si poté notare uno scambio di costume che prevedeva un lungo mantello rosso ed un elmo con della ali, senza contare il martello che aveva in mano « PER ASGARD!!! » e un fulmine colpì l'arma illuminandola.

Quando il nemico gli fu vicino lo centrò con estrema violenza senza contare che lo fulminò con qualche milione di Volt, rendendo la mossa davvero devastante.

Il centauro fu catapultato sul terreno con una spettacolare sequenza di fulmini e lampi che percorsero il cielo dandogli una splendida colorazione luminescente.

Deader rimise i piedi a terra « Fighi:1, cornuti:0! »

Un urlo bestiale però fece scomparire per un attimo il sorriso che si era formato sulla fusione dell'albino e del mutante.

Una serie di scosse magiche arancioni si sbizzarrirono su tutto lo stadio mentre Tirek, coperto da un'aura dello stesso colore, si rialzò urlando « FANCULO A CIO' CHE HO DETTO PRIMA!!!! »

E crebbe a dismisura ridiventando grosso come quando era apparso.

« Non avevi detto che la forma gigante faceva cagare? » chiese Deader ricevendo come risposta « CAMBIO IDEA MOLTO SPESSO!!!! » nello spazio fra le sua corna si creò un vortice di color rame che aveva tutta l'aria di essere molto pericoloso.

Poi, all'improvviso, un botto.

Una parte dello stadio, non vi era nessuno fortunatamente, si sollevarono in aria i portatori dell'armonia, le Mane nella loro versione Rainbow Power e Spike, posto nello spazio occupato dalla Rainbow umana ed al centro dei due gruppi, circondato da un'aura « POTENTISSIMA!!! » interruppe Deader, volevo dire arcobaleno.

« SIAMO PRONTI!!! » gridò il team di elementi in perfetta sincronia.

Gli aloni di magia che si erano formati intorno ai dodici confluì tutta in Spike che, dopo aver mosso la testa all'indietro, spalancò le fauci per farvi uscire un immenso, che è dire poco, raggio di magia arcobaleno contro Tirek.

Quest'ultimo, colto alla sorpresa riuscì a dire solo « Ma porca..!!! » prima di sparare il suo raggio arancio contro l'altro. Nessuno dei due riusciva ad avanzare erano in perfetta parità.

Il centauro se la rise sotto i baffi « Ah! Pensate davvero che un insulso trucchetto come questo possa fermarmi!?! »

Ed allora accadde il miracolo.

Lucas, trasformatosi, volò all'altezza delle ragazze e del drago « E se ci aggiungiamo la forza di un guerriero di fuoco? » e sparò un fascio di fiamme blu che andò ad aumentare la potenza di quello arcobaleno.

Dopo di lui vi fu Wesker che aggiunse « E quello di un maestro del fulmine? » e lanciò anche lui una scarica di fulmini.

Tirek cominciò a sprofondare nel terreno mentre il suo raggio arretrava.

« E se aggiungiamo quelli di un alieno maniaco di armi, il suo robot ciclopico ed un clessidriano!?! » chiesero i diretti interessati dando il loro contributo con armi e magie.

Poi intervenì Dz che volava grazie a due ali di energia « E quella di un kaiju!?! » ed anche lui aiutò « Ed anche quella di due signori del caos!?! » ed anche i due Discord si aggiunsero.

La pressione che stava subendo la creatura oscura cominciava davvero ad essere troppa.

Alla fine sopraggiunse anche Deader « E quella dell'essere più figo di almeno 3982497 dimensioni!?! » e sparò un raggio energetico nero che incrementò esponenzialmente la massa del colpo degli elementi.

Esso avanzò molto velocemente ed abbatté quello arancione, procedendo senza più ostacoli.

Tirek venne circondato da una luce che soffocò ogni suo singolo urla mentre gli elementi facevano il loro effetto.

 

Quando tutto fu terminato non si udì più nulla, i nostri eroi scesero giù dal cielo e caddero a terra stremati « Ottimo...» disse Dz « Ora dobbiamo solo...»

Alle loro spalle uscirono i quattro figli di Re (mi ero scordato di Lilith nello scorso capitolo ^^' ), Sun e Solar « Ah, bene...» continuò il ragazzo « Ora dovrebbe essere tutto a posto....»

« GIAMMAI!!! » dal centro del ring si levò Tirek, tornato alla sua forma normale e bello abbrustolito, ma ancora stranamente in vita « Non vi libererete mai di me! »

Un ruggito riecheggiò nello stadio.

Da uno dei corridoi che portavano al ring ne uscì il ragazzo che Deader aveva lanciato poco prima, solo che adesso aveva le corna e tre code, a velocità allarmante per poi centrare il brutto muso del centauro, facendogli saltare via alcuni denti, stendendolo definitivamente « Tieni il resto lurido bastardo! »

Deader tirò fuori dal nulla uno scouter, lo accese e disse « IT'S OVER 9000!!!! » e lo distrusse « E BASTA!!! » lo sgridarono tutti i presenti.

« Si può sapere che cosa diavolo è successo? » domandò Dusk prima che l'incredibile battaglia gli venisse raccontata dai ragazzi « Un momento, dov'è nostro padre? »

L'intero pianeta cominciò a tremare mentre un portale spaziale si apriva sopra le teste dei nostri eroi e ne fuoriusciva una strana creatura.

Assomigliava a Gyber nella sua prima forma ma era più alto, il fumo che gli fuoriusciva dal corpo era azzurro ed indossava un'armatura, sempre di scaglie, del medesimo colore che possedeva tre code formate da un insieme in fila di rombi alla fine di essa.

« Oh, porca vacca. » disse Krugster osservando la figura « Nostro padre nella prima forma!?! Maledizione rischia di distruggere tutto così! »

Foxy, avvicinatosi, si ricordò di ciò che gli avevano raccontato i tre fratelli riguardo al casino che era successo dopo che il padre aveva raggiunto questo livello.

Deader fu sul punto di tirare fuori un altro rilevatore ma si accorse che gli aveva finiti « Mannaggia alla miseria. »

Re si avvicinò ai figli ed hai partecipanti « Accidenti ragazzi, non sapete che cosa abbai dovuto fare per uscire da quella dannatissima dimensione. » poi si accorse dei figli che lo guardavano preoccupati « Cosa sono quelle facce? » ad iniziare fu Wod « Papà, sicuro di stare bene? Non è che impazzisci vero? »

« Andiamo, so controllarmi...se non mi fate incazzare. » sempre levitando si avvicinò al corpo steso a terra dell'artefice di tutti quei casini e vi puntò la mano contro « Sarà meglio porre la parola fine a tutto ciò. » e cominciò caricare il colpo fatale.

« NO! » con un rapido scatto Amalea si frappose fra Re e Tirek, appoggiandosi su di esso « Se lo uccidi dovrai uccidere anche me! » « Perché ho la strana sensazione di aver già visto questa scena? »

« Ti scongiuro Re » chiese supplichevole la donna con le lacrime agli occhi « Nonostante ciò che ha fatto io lo amo ancora, ti prego non voglio che tu lo uccida...»

Re distolse un attimo lo sguardo ma poi fece comparire una sfera azzurra nel palmo puntandola dritta contro i due.

Quando i figli furono sul punto di intervenire per impedire al padre di fare una sciocchezza questo li sorprese muovendo il braccio da tutt'altra parte e sparando la sfera che si trasformò in un portale.

« Li potrete vivere felice. » disse tristemente « Voglio che abbia una bella vita Amalea. Ed io non te lo voglio impedire. » «..Re...i-io non cosa dire? » « Non devi dirmi niente ma prima di andare...» si mise ad un nonnulla dalla testa di Tirek e vi posò il dito sopra.

Poi lo allontanò piano piano facendovi uscire una sfera arancione che poi inglobò dentro se stesso « Cosa...? » « Gli ho tolto i poteri così evitiamo future grane. » usando la magia ricoprì il centauro rosso di un leggero alone che lo fece muovere all'interno del portale.

Re pose uno sguardo affranto all'amica « E' meglio che tu vada, credo dovrai dargli molte spiegazioni. » venne abbracciato dalla centaura « Grazie Re, sei il migliore amico che abbia mai avuto. Ti voglio bene. » « Anche io ti voglio bene. » rispose ricambiando il gesto.

Amalea si distaccò e cominciò ad entrare nel portale « Ci rivedremo? » « Certo, ci mancherebbe altro. Io e i ragazzi verremo a trovarti tutte le volte che ci sarà possibile! » « Sono contenta. E salutami i tuoi figli. Alla prossima Re. » e detto questo entrò facendo collassare il passaggio.

Re tirò un sospiro e ricadde a terra nella sua forma normale « Alla prossima amica mia. »

« Oh, era Pochaontas, ecco dove l'avevo già vista quella scena! » e con questa ultima battuta di Deader si concluse quella giornata.

 

Angolo di Deader:

Bene, ed anche questo angolino che prevedeva Tirek è finito, non disperatevi vi faremo vedere cosa è successo nella loro nuova vita!

L'unica cosa che mi dispiace è che dopo questo capitolo io mi ridivido in quei due scemi!

Io merito di meglio!

DATEMI UNA STORIA!!!!

VOGLIO LA MIA STORIA!!!

Wesker: Ok, è impazzito, concludo io qui. Spero che il capitolo vi abbia divertiti e...alla prossima!

 

NE VOGLIO UNA DI ALMENO 500000 CAPITOLI!!!!

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Capitolo 30
*** Capitolo Random: I P.UC.C.I.O.S.I.N.I. ***


Premessa:

Ok, prima di tutto vi dico che questo non centra niente con la storia principale.

 

 

In una base sotterranea in una località segreta...

 

Drol, come ben saprete la parte malvagia di Gyber, era su un palco, davanti al quale erano comodamente seduti alcuni loschi individui.

« Bene, prima di iniziare le riunione » iniziò « Vorrei fare l'appello dei presenti. » schioccò le dita e fece comparire un foglio con su i nome di partecipanti « Miss Seek? »

« Presente. » fece una ragazza alata con in mano una falce « Dark Jealousy? » « Sono qui! » disse un clessidriano oscuro « Ok, Shadow Lucas, Jurassic e Black Girl? » « Siamo qui! » dissero in coro i tre interessati alzando la mano.

« Bene, ci siamo tutti. Tutti i doppioni malvagi degli scrittori sono riuniti. Forse vi starete chiedendo perché siamo qui? » « Sul mio invito dicevi che davi lezioni di limbo. » disse Shadow Lucas « E sul mio che c'era qualcuno da squartare. » continuò Seek « Dove sono i biscotti che mi hai promesso!?! » concluse sbraitando il kaiju.

« Calma gente, calma. Ho dovuto mentirvi per riuscire a portarvi qui se no....» riuscì appena in tempo ad evitare la lama della falce poco prima che gli recidesse la testa dal colo « Come hai osato mentire alla grande Seek!?! » « Calmati dolcezza, tutto ora si farà più chiaro. »

Si tolse dalla traiettoria dell'arma e tirò fuori (non chiedetemi da dove) un microfono « Allora, come tutti ben sapete ultimamente i nostri tentativi di prendere il sopravvento sulle nostre parti buone sono andati a farsi benedire. E sapete perché? Nonostante il fatto che siamo illegalmente stilosi? »

« Perché sottovalutiamo chiunque? » « Crediamo troppo nelle nostre abilità? » « BISCOTTI!!! »

« No signori, il fatto è che agiamo ognuno per conto proprio. La Lucas Force si appoggia alla loro unità e noi dovremmo fare lo stesso. Se ci unissimo fra di noi » sottolineare l'occhiata che il ragazzo diede a Miss Seek « avremmo molte possibilità di vincere. »

« Quindi ci hai chiamati per formare un'alleanza? » domandò Jealousy « Esatto mio amico triangolare. » rispose ignorando di aver urtato i sentimenti del clessidriano con quell'appellativo « Combattiamo insieme e distruggeremo i nostri nemici! »

Dal nulla partì una musica trionfale e furono sparati una miriade di coriandoli « Vi chiedo di unirvi a me per questa causa. Insieme formeremo il più temibile team di sempre, i: Pericolosi Ultra Cattivi Cattivissimi Incredibilmente Orribili Super Intelligenti Non Intimiditi! » Jurassic tentò di dire « Aspetta, questo vuol dire che saremmo...» « Esatto amico, noi saremmo i P.U.C.C.I.O.S.I.N.I.!!!! »

Passarono alcuni secondi di silenzio.

« Solo una domanda. » chiese BlacK Girl a cui si avvicinò Drol « Si, dimmi pure. » « Fammi capire: tu ci hai invitato qui mentendoci » « Si. » « per partecipare ad una stupida riunione per formare un gruppo » « Ah-ah » « che ha oltretutto un nome davvero ridicolo » « Che ha che non va? » « In una speranza praticamente vana che noi possiamo collaborale? » « Qual'è il problema? »

La ragazza lo guardò torva e poi disse « Dimmi, chi sarà il capo? » il ragazzo dai capelli corvini rise « Che domande! E' inutile a dire che sarò io! »

« Come scusa!?! » protestò Sahdow Lucas alzandosi in piedi « Io sono quello più adatto al comando! Io ho quasi distrutto la Lucas Force! » « Appunto: “quasi”...» controbatté Black Girl « E' chiaro che devo essere io. Io sono la più forte! »

« Prova a ripeterlo! » Seek cercò di colpirla con la falce ma la ragazza la evitò e la lama di questa andò a conficcarsi nel muro alle sue spalle « Io sono la più forte, la più temibile e la più sexy! » cercò di assestare un pugno a Black ma lei scansò anche quello e si lanciò contro di lei buttandola a terra, dove cominciarono a darsele di santa ragione.

« Battaglia fra ragazze! » purtroppo per Drol non poté godersi lo spettacolo perché la parte malvagia di Lucas gli assestò un pugno in faccia buttandolo a terra, per poi venire colpito a sua volta da Dark Jealousy, che gli spaccò una sedia sulla schiena.

« Mi sa che la cosa sta degenerando. » si disse Jurassic, ma poi fece spallucce « beh, chi sono io per obbiettare? » e si lanciò sopra i ragazzi schiacciandoli con la pancia.

 

Drol, con un occhio nero e le labbra gonfie come due gommoni, riuscì ad allontanarsi da quel putiferio.

Puntò lo sguardo su quelli che sarebbero potuti diventare i suoi alleati.

Black Girl con un braccio dava gomitate nello stomaco di Seek e con l'altro le tirava i capelli, quest'ultima stava facendo la stessa cosa con i suoi di capelli e cercava di azzannarle il braccio.

Jurassic teneva serrata la gola di Jealosy nella sua coda, ma questo non lo fermava a mollargli colpi di spada sulla sua schiena. Inoltre il kaiju teneva fra gli artigli Shadow Lucas che gli stava molando montanti sul muso.

Drol tirò un sospiro « Come diamine mi è venuta in mente una simile cazzata. Beh, la riunione è aggiornata. » cercò di trascinarsi fino alla porta di uscita ma qualcuno lo afferrò per la gamba.

« Tu non vai da nessuna parte!!! » gli urlò Seek, con i capelli scompigliati e qualche graffio, che lo aveva preso per la caviglia per poi cominciarlo a tirarlo indietro « NNNNOOOOO!!!! » fu l'ultima cosa che riuscì a dire.

 

« BISCOTTI!!!! »

 

 

 

Angolo autore:

Ok, forse vi starete chiedendo “Ma cosa ho appena letto”?

Beh, semplicemente è un'ideuzza che si è formata nella mia mente contorta. Mi chiedevo cosa sarebbe successo se le nostre parti malvagie si fossero incontrate per allearsi.

Ovviamente questo è il risultato.

Se vi chiedete perché lo abbia scritto ora è perché non avevo nulla da fare.

Ho messo come titolo capitolo Random solo per sottolineare che non aveva alcun senso.

Spero che vi sia piaciuto.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

 

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Capitolo 31
*** Un piccolo break ***


Re osservò un'ultima volta il punto in cui aveva creato il portale nel quale la sua migliore amica era scomparsa. Tirò un sospiro per poi dire « Immagino che dopo questo sia meglio rinviare ogni singola attività prevista a domani. »

Si voltò verso i partecipanti i quali dovettero acconsentire data la fatica che avevano accumulato qul giorno, ad eccezione di uno « Andiamo, siete già stanchi? » li canzonò Deader « Io ho ancora forza sufficiente a costruire una statua fatta di chimichanga! » e piegò le braccia per mettere in risalto i muscoli.

« Io...» ma non finì più la frase dato che, dopo un breve bagliore, la fusione si riscompose nelle due entità che l'avevano creata che si accasciarono a terra esauste come non mai « Ripensandoci quella del rinvio non è una cattiva idea...» ammise Gyber alla fine.

Il mutante provò a rialzarsi ma la ragazza di nome Giuly lo prese per la testa e si mise a trascinarlo « Prima però questo mi deve sganciare i soldi!!! »

 

E così, dopo aver messo in salvo il pubblico, ripresosi solo con un po' di stanchezza, e dopo riaver aggiustato la parte dello stadio che era stata distrutta, i nostri eroi poterono finalmente rilassarsi.

La Lucas Force si stava guardando un film al cinema della loro suite, mentre Sam, Lucas, Deadpool e Dz giocavano con i videogiochi davanti al mega schermo in salotto.

Litios e Wheat stavano suonando a tutto volume con i loro strumenti musicali, Spike, quello grande, era disteso sul suo divano a struggersi d'amore davanti alla foto della sua amata che presto avrebbe potuto riavere.

Clessidrus e Twilight si stavano concedendo una passeggiata romantica per le numerose vie dello stadio, mentre le loro amiche insieme a Luna chiacchieravano del più e del meno, mentre Discord faceva le sua avances a Celestia, la quale non le disdegnava affatto.

Infine Gyber se ne stava disteso sul suo letto a pensare dei fatti suoi « Allooora, Lucas mi ha invitato al Gran Galà che si terrà fra poco nella sua dimensione. Devo trovarmi una dama. Potrei chiedere a Luna, non ha niente da fare...forse è per questo che poi tutti credono che io e lei stiamo insieme. »

All'improvviso la porta della sua camera si aprì rivelando la figura di Spike, quello dell'universo di Lucas dato che aveva un aspetto umano « Oh, ciao Spike, ti serve qualcosa? » « Ecco, si, vorrei chiederti una cosa...» « Dimmi pure, ti ascolto...»

 

 

Re pose lo sguardo al paesaggio buio e solitario che dava sulla sua finestra e si rabbuiò « Tutto bene? » chiese una voce alle sue spalle che riconobbe come quella di Sun « Sparisci. » gli intimò il primo.

Già non stava bene e la presenza dell'individuo non gli giovava.

« No, non me ne vado! » rispose senza timore lo stallone attirandosi addosso lo sguardo assassino del suocero « Ho detto...» « So quello che hai detto, ma me ne frego semplicemente...» Re fu sul punto di tirare fuori la mazza ferrata quando...

« Mi dispiace. » quelle due parole furono sufficienti affinché l'uomo smettesse di tramare contro la vita del marito della figlia « Mi dispiace che tu debba sopportare una simile perdita. Bastava semplicemente guardarti per capire che tu volevi bene ad Amalea quanto un fratello vuole bene alla sorella.

Re sgranò ancora di più gli occhi. Di certo non si aspettava che Sun fosse in grado di formulare un pensiero tanto profondo. Fu sul punto di dire qualcosa ma venne interrotto dall'alicorno « Però evita di continuare a piangere sul latte versato. Pensa solo che adesso è felice e rallegratene. Non dico più di questo. »

Re rimase pietrificato da tutto il discorso che Sun aveva tirato fuori e non sapeva cosa dire, almeno fino a quando quest'ultimo non stava per andarsene « Un momento Sun, tu sei venuto qui solo per dirmi questo? »

Lo stallone ridacchio imbarazzato e rispose « A dir la verità volevo chiederti se avevi da accendere, poi mi sono ricordato di poter controllare il fuoco e...»

Ah, ecco il Sun che conosceva, per un attimo aveva temuto il peggio.

« Sun...» disse infine Re facendo voltare il figlio di Celestia « Ora capisco come hai rapito il cuore di mia figlia. »

Ed alla fine sorrisero.

 

« Credo che si possa fare. » pronunciò Gyber facendo spuntare un sorriso a trentadue denti sulla faccia di Spike « Sul serio!?! » « Eccome, quando il Multiverse Match sarà finito inizieremo. » Spike, emozionato, prese lo slancio e si lanciò al collo dell'antracia « Grazie! Grazie! Grazie! Grazie! »

« Ok, ok, piano. » disse rimettendolo a terra « Ora scusa, ma devo scambiare due chiacchiere con Re riguardo il mio Match con Dz. » e detto questo si diresse fuori dalla sua stanza lasciando il ragazzo da solo.

 

« Questo posto è davvero incredibile! » disse entusiasta Foxy guardando la suite che gli era stat assegnata « Ci fa piacere che tu sia voluto rimanere. » continuò Krugster che gentilmente si era offerto di accompagnarlo « Vuoi scherzare? Ora che sono arrivato non mi voglio perdere niente! »

Si mise a saltare sul letto senza però smettere di parlare « Ma perché non mi avete invitato prima? » « Come dire. Non ci sembrava una buona idea invitare qualcuno che in un impeto di rabbia potrebbe uccidere tutti. » « Mi sembra giusto. » disse infine senza smettere di saltellare sul materasso.

 

Ora basta con queste cose, adesso andiamo alla parte che tutti voi aspettate!

 

Il mattino seguente...

Il pubblico era eccitato come mai prima d'ora.

La finale sarebbe iniziata da li a breve e tutti erano intenti a tifare i loro combattenti preferiti. C'era chi urlava a squarcia gola “DZ!!!” e chi sventolava degli striscioni con su scritto “Gyber” e viceversa.

I suddetti erano già saliti sul ring e si stavano stiracchiando le giunture, mentre negli spazi Deadpool raccoglieva scommesse « Ti avverto Lucas, prova a rubarmi ancora i miei soldi e ti farò passare un brutto quarto d'ora! » urlò trovandosi davanti il capo della Lucas Force con in mano un mucchio di bigliettoni.

« Io voglio solo scommettere, niente problemi. » controbatté « Ok, su chi vuoi puntare? » « Punto 3000 su Dz e 3000 su Gyber. » « Aspetta, ma così è come se non scommettessi affatto! » si lamentò « Io faccio quello che voglio. » fu l'unica risposta che il biondino diede.

 

Re, che sembrava fresco come un rosa, prese in mano in microfono « GENTE, SIETE PRONTI!?! » partì un urlo estasiato « Attendete ancora un po' e non sarete delusi! Prima di iniziare però avrei una sorpresa per i partecipanti. »

I suddetti si girarono vero si Re il quale, dopo aver illuminato gli occhi di azzurro, fece comparire le capsule criogeniche in cui erano stati inseriti i corpi dei defunti.

I suoi occhi passarono poi al bianco e le capsule cominciarono a scomparire lasciando intravedere le figure delle persone che vi erano all'interno.

Questa brillarono per un attimo per poi spegnersi del tutto.

Quando tutto quel trantran ebbe fine tutti ebbero un colpo al cuore.

Rainbow aprì lentamente gli occhi come se si fosse appena svegliata e sbadigliò sonoramente « Ehi, che mi sono persa? » la domanda sarebbe passata a dopo poiché tutti i membri della Lucas Force gli saltarono addosso, abbracciandolo e piangendo per la gioia.

« Rainbow! » urlò Dz correndole addosso ed abbracciandola con moltissima foga, quasi rischiando di stritolarla, per poi baciarla con estrema passione.

Soprassediamo però su tutte le sdolcinatezze che si sono scambiate, vi ho già fatto attendere troppo questo momento.

Dz risalì sul ring entusiasta « Vedrai Rainbow, io vincerò per te!!!! » gridò alzando le braccia al cielo « Bene allora » continuò Re « Che l'ultimo scontro cominci! » ed intorno al ring si fece tutto buio.

 

 

 

Angolo autore:

Ok, il capitolo è parecchio corto, diciamo che ho voluto aggiungere una breve pausa dopo tutte le cose successe con Tirek.

Se le cose vanno come ho previsto entro questa settimana arriverà il primo capitolo dello scontro, ma non prometto niente.

Giuly: SI, SONO RICCA!!!! :D

Quanto entusiasmo!

E voi su chi puntate?

Me o Dz?

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 32
*** Round Finale: Kaiju vs Kaiju ***


Lo spazio intorno al ring divenne buio e distorto, creando confusione agli occhi di Dz « Cosa sta succedendo? Siamo di nuovo sotto attacco? » « No, è tutto a posto. » rispose l'antracia, tranquillo « E' una piccola sorpresa. »

Quando tutto sembrò stabilizzarsi la località era cambiata. Non erano più sul ring, ma sulla strada di una città piena di grattacieli ed un mucchio di persone in giro « Ehi, ma questa è Tokyo! » Dz si guardò intorno un po' spaesato.

« Beh, in realtà questa è una proiezione virtuali creata da Re, infondo questo era i luogo migliore per l'idea che ho in mente. » gli venne risposto « Le tue idee mi fanno accapponare le scaglie Gyber. »

« Grazie, come sei gentile. » fece irritato all'amico « Ora, voglio che tu prenda la tua forma Kaiju. » il ragazzo lo guardò un attimo stranito « Perché dovrei farlo? » « Tu fallo e basta, ti sarà tutto più chiaro dopo. »

Dz tirò un sospiro e si concentrò. La sua massa divenne via via più grande nel mentre che veniva ricoperto di scaglie azzurre e dei lunghi spuntoni ossei gli crescevano sulla schiena. Gli bastarono pochi secondi e raggiunse la sua forma Kaiju totale.

Lanciò un potente ruggito, che distrusse i vetri dei palazzi vicino a lui. A terra, un uomo giapponese, lasciò cadere a terra il giornale e puntò terrorizzato il dito contro la creatura « GOJIRAAAAA!!!!! » in un attimo fu il panico generale « AHHH!!!! » « GOJIRAAAA!!!! » fu ciò che la gente urlò mettendosi a correre per salvarsi.

Sul luogo arrivò Sam vestito da giapponese ed urlò « SCAPPATE, E' GODZILLA! » poi gli si avvicinò Lucas, anch'esso travestito da giapponese, che aggiunse « Lo sembra, ma per leggi internazionali del copyright non lo è! » « Allora scappiamo come se fosse Godzilla! » « Anche se non lo è. » « AAAAHHHHH!!!!! » urlarono insieme.

 

Dz puntò lo sguardo in basso e vide Gyber. Gli lanciò uno sguardo che significava “e ora?”. L'albino sorrise « Ora lo vedrai. » anche lui si mise in una posa di caricamento e cominciò a diventare sempre più enorme venendo coperto dalle scaglie bianche che aveva nelle sue trasformazioni.

In poco il suo aspetto mutò del tutto. Si trasformò in un gigantesco drago, formato da scaglie bianche, con quattro zampe artigliate, aveva un collo lungo che portava alla testa. Questa aveva l'osso mascellare più lungo, rendendo la parte inferiore della testa appuntita.

Infine una colonna di fumo semi solido gli usciva dalla testa, formando la cresta, e due gli uscivano dalla schiena, formando le ali ed infine una lunga coda.

Era poco più basso di Dz.

I giapponesi virtuali lo riconobbero « AHHHH!!!! GHIDORAH!!!! » e si rimisero a scappare. La cosa indispettì Kaiju Gyber « Come sarebbe Ghidorah!?! Ghidorah aveva tre teste ed era dorato, non ci assomiglio per niente! »

Dz lo guardò in quella forma, abbastanza sorpreso, e disse « Allora, mi vuoi spiegare cosa sta succedendo? » Gyber si scordò della rabbia e si concentrò sulla domanda « Semplice, ho sempre voluto sfidati nella tua forma Kaiju e quale occasione migliore di questa? Io voglio una battaglia epocale che nessuno riuscirà mai a scordare! E quale battaglia non è epocale se non un combattimento fra mostri giganti!?! »

Dz si grattò la pancia « Beh, allora sappi che hai fatto male! Hai invitato il tuo avversario nel suo territorio ed hai scelto le sue armi. Sei spacciato! » Gyber sorrise « Questo è ancora da vedere! Che lo scontro scontro abbia inizio! »

 

Gyber fece slancio sulle zampe e si catapultò contro Dz per colpirlo con una craniata. Ma il Kaiju non si fece trovare impreparato e si scansò all'ultimo momento e, come contromossa, gli azzannò il lungo collo con le fauci, fece un mezzo giro a 360 gradi e lo lanciò contro un palazzo.

Inutile dire che metà di esso cadde a terra.

Dz si mise a correre puntando sul nemico lanciando un ruggito di battaglia. Kaiju Gyber reagì d'istinto ed afferrò la parte di grattacielo che aveva staccato dalla base e quando Dz gli fu vicino gliela spaccò dritta sul muso, spargendo macerie ovunque.

Ma non si limitò a questo.

Con l'ausilio della ali lo colpì alla testa, con un colpo alle orecchie, stordendolo e poi gli mollò una capocciata nell'addome, spingendolo indietro.

Spalancò la bocca e sparò un raggio energetico nero che fece cadere la lucertola a terra.

« Questa forma è davvero una figata! » ammise il kaiju bianco « Perché non l'ho usata contro Tirek? Perché non l'ho usata contro Lucas? Perché non l'ho mai usata? Domande per dopo. Dov'è che ero rimasto?...Oh, si. »

Corse contro Dz e dopo aver raggiunto una certa distanza spiccò un salto con l'obbiettivo di schiacciarlo sotto il suo peso.

Purtroppo per lui, Dz se ne accorse il tempo e caricò le grandi zampe posteriori così, quando Gyber fu a poca distanza da lui per l'impatto, gliele mollò dritte sul petto lanciandolo in orbita, probabilmente facendogli perdere momentaneamente i sensi per la dura botta.

Mentre lui ricadeva a terra Dz ebbe tutto il tempo di rimettersi in piedi ed organizzare una strategia. Per prima cosa fece un giro su se stesso e mollò un colpo di coda all'avversario pochi metri prima che riuscisse a toccare il terreno.

Ma prima che Gyber potesse essere spinto via Dz lo afferrò per la coda, sempre con le zanne, e dopo averla strattonata, portandoselo sopra la testa, mosse la testa verso il basso, e lo fece schiantare sul terreno, creando un immenso cratere.

Il kaiju si avvicinò all'esanime combattente e gli afferrò la testa usando le piccole zampe anteriori. Con queste gli divaricò la bocca mentre le sue scaglie assumevano un colore azzurro.

Quando queste furono cariche anche Dz spalancò la bocca e sparò un tremendo raggio azzurro nel corpo di Gyber, con il risultato di, non solo danneggiarlo internamente, ma anche di farlo gonfiare come un palloncino a cui versi dentro troppa acqua.

Presto detto il corpo draconico assunto dall'albino divenne rotondo come un pesce palla e dopo un rumore simile ad un incrinatura sul vetro, esplose facendo piovere scaglie bianche ovunque.

Lucas vide lo spettacolo ed urlò « E' NATALE!!!! » e si mise fare correre felice.

 

Dz sbuffò e cercò di togliersi un po' di sudore dalla fronte « Beh, è stato più facile di quanto pensassi. » ma fu troppo sicuro di se.

Le scaglie bianche che erano cadute a terra si misero a fluttuare in aria ricongiungendosi alle altre tramite il fumo nero. Tutte poco a poco si unirono insieme delineando la figura dell'altro kaiju, a partire dalle zampe fino alla base del collo.

Ma stavolta c'era qualcosa di diverso.

Le scaglie non formarono una ma bensì due basi del collo, seguite poi dalla formazione di due colli e di due teste. Quella originale venne affiancata da una simile alla sua solo che aveva il muso più affusolato, presentava un paio di corna ricurve sul capo e non aveva cresta.

Le due lanciarono in contemporanea un potente stridio « Incredibile! » fece la testa originaria « Non sapevo di poterlo fare! » entrambe puntarono sul nemico « I tuoi guai sono appena raddoppiati! »

Ma Dz, a differenza di quanto si aspettasse, ghignò divertito « O forse adesso ho due teste da poter sfasciare a pugni. » ora fu il drago a ridere « E come pensi di farlo? Non puoi con quelle due minuscole braccine! » e si mise a sghignazzare.

Ma fu interrotto presto quando due pugni azzurri centrarono le sue due teste, facendole sbattere una contro l'altra. Le scosse entrambe per cercare un po' di lucidità e le vide. Due braccia di energia azzurra con mani artigliate uscivano da schiena di Dz, arrivando all'altezza delle braccia più corte.

Gyber si diede dello stupido « Come ho fatto a dimenticarmi dell'energia kaiju? Beh, posso fare anche io questo gioco! »

Quando Dz cercò di mollargli un altro montante una mano nero gli afferrò la zampa bloccandogliela. Gyber aveva trasformato le sue ali in braccia di fumo « Non te lo aspettavi, eh? » e con il braccio libero diede un colpo di palmo sul petto della lucertola.

I due corsero ognuno nella direzione dell'altro ed intrecciarono le loro mani cercando di spingersi a vicenda, creando forti scosse sismiche a lampi. Le due teste di drago non persero tempo e cercarono di colpire con alcune stoccate il nemico.

Ma questo riusciva a ripararsi alla bell'e meglio con le braccia fisiche oppure a scansarsi quanto bastava per non venire offeso dai loro attacchi.

Le due teste caricarono il loro raggio e Dz fece lo stesso.

I due devastanti colpi si scontrarono senza che uno riuscisse ad avere la meglio sull'altro, l'unico intoppo fu che, data la molta vicinanza, i due raggi si fusero al centro creando una sfera che esplose poco dopo lanciando entrambi i combattenti molto lontani.

« Ci hanno segnalato la presenza di due kaiju di livello 7 nel centro di Tokyo, interveniamo subito! » Gipsy Danger, il robot di Pacific Rim, si lanciò con la spada sguainata contro Gyber, ma questo disse secco « E levatevi dalle palle! » e con un singolo raggio energetico distrusse la macchina.

 

I figli di Re guardarono straniti il padre « Che c'è? Volevo rendere lo scenario un po' più divertente. E' vietato forse? »

Intanto, negli spiazzi, Deadpool continuava a raccogliere scommesse « Forza fate il vostro gioco. » gli si avvicinò Giuly e gli disse « Punto su Gyber! » « Ok, ma forse è meglio se prima gli spieghi tutti i risvolti che potrebbero...» ma lei non lo ascoltò e gli sbatté in faccia delle banconote « Sta zitto e prendi i soldi! »

« E' difficile stabilire chi vincerà...» ammise Litios « L'unica cosa che non comprendo è come Sam e Lucas siano entrati li. »

 

Gyber si rialzò a fatica « Questo è indubbiamente uno dei combattimenti più belli che abbia mai avuto! » anche Dz si rialzò dolorante « Già, non posso ammettere il contrario.» « Portiamo il combattimento ad un livello superiore...»

Le braccia di fumo ridivennero di nuovo ali ed il kaiju bianco si alzò in volo. Dz, seguendo il suo esempio, usando l'energia kaiju si creò un enorme paia di ali, sufficienti a sollevare tutto il suo peso, e si librò in aria, usando anche il suo raggio come propulsore per avviarsi.

I due arrivarono sopra lo strato di nuvole che si erano formate in cielo, rendendo lo scenario simile ad un immenso tappeto bianco, sul quale sembrava possibile camminare.

I due si fissarono per un secondo e partirono a grande velocità l'uno contro l'altro, creando, al loro scontro, una forza tale da far tremare il cielo, distruggendo anche qualche nuvola sotto di loro.

Si allontanarono leggermente per poi andare di nuovo ad impattarsi addosso creando l'effetto precedente.

La cosa si ripeté un po' di volte, ogni volta continuando a volare e spostandosi in varie direzioni.

Dopo l'ennesimo scontro ed allontanamento Dz vide qualcosa di utile.

Una nuvola nera carica di pioggia.

« Guarda Gyber, questo è un trucchetto che mi hanno insegnato! » afferrò l'elemento celeste come se fosse solido, abilità che di solito possedevano solo i pegasi, e lo lanciò contro Gyber, che vi finì in mezzo.

Nenahce il tempo di chiedersi il perché di quella azione, che Dz volò contro la nuvola e la colpì con estrema violenza in modo che la carica elettrica al suo interno, che formava i fulmini, si riversasse tutta contro l'antracia colpendolo con parecchi volt.

Dz osservò ancora alcuni residui di energia elettrica fuoriuscire dalla nuvola e troppo tardi si accorse dell'avversario sbucarvi fuori all'improvviso e centrarlo in pieno con un colpo delle zampe che lo lanciò lontano da lui.

« Che pizzicorino...» ammise Gyber mentre il suo corpo veniva attraversato da scariche elettriche. Gli unici danni che aveva riportato erano qualche graffio, una ferita alla base dei colli ed il fatto che le scariche gli avevano dato alle sue scaglie una colorazione leggermente dorata.

E come se già non bastasse dalla ferita sopracitata ne uscirono migliaia di scaglie che andarono a formare un terzo collo ed una terza testa di drago che a differenza dell'altra aveva la cresta ma solo un corno dalla forma zigzagata, simile alla forma di un fulmine.

Le tre teste lanciarono un ruggito potentissimo.

Dz lo guardò allibito « Incredibile.....ora si che assomigli a Ghidorah! »

 

 

 

 

Angolo autore:

Ebbene si, mi sono trasformato in un kaiju!

YUPPIEEEE!!!

Se c'è una cosa che adoro sono i mostri giganti.

Che ne pensate di questo inizio? Cioè, siamo già arrivati a questo punto, figuriamoci alla fine!

Spero che vi sia piaciuto.

 

Alla prossima, Lord Gyber.

Un ruggito kaijuesco a voi!
 

 

 

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Capitolo 33
*** Round Finale: E il vincitore è... ***


Gyber si lanciò contro l'avversario colpendolo dritto al petto, facendolo piegare in due dal dolore. Poi, usando le due teste secondarie, gli azzannò le braccia e quella centrale gli mollò una craniata, abbastanza forte da spaccargli alcune scaglie azzurre.

Mollò la presa ed il kaiju cominciò a precipitare verso il suolo. Gyber si alzò leggermente in volo e poi chiudere le ali e lasciarsi andare alla gravità, puntando dritto contro Dz, che centrò nello stomaco, ferendolo ed aumentandone la velocità di caduta

L'impatto col terreno rase al suolo alcuni edifici virtuali. Il drago bianco riuscì a non arrecarsi danno riaprendo le ali di scatto, salvandosi all'ultimo momento. Si avvicinò al suo avversario « Scusa Dz, niente di personale. » e spalancò la bocca, all'interno della quale stava caricando il suo raggio di energia.

La codata che ricevette sotto il mento però non gli permise di sputarlo e quindi il suo stesso attacco gli esplose in bocca, facendo afflosciare il collo e la testa.

Dz si rialzò un po' a fatica ma ancora carico « Questo è ancora da vedere! » scattò contro il nemico con un placcaggio che utilizzò per buttarlo a terra con la pancia in su. Successivamente compì un breve balzo e riatterrò schiacciando violentemente la zampa sul suo stomaco.

« Questo colpo di farà vomitare ciò che ti sei mangiato a natale dell'anno scorso! » il drago si alzò di scatto, con la testa centrale di nuovo attiva, e si nascose dietro un edificio dove si liberò completamente.

Nei suoi scarti vide qualcosa di famigliare « Ma questa è una statuetta del presepe. Ecco dove l'aveva nascosta Deadpool! »

 

Natale passato...

« Una fetta di pandoro? » il mutante, con un cappello da Babbo Natale, ne porse una all'albino « Grazie Deadpool. » la prese e se la mangiò « Che buono, che c'è dentro? » « Oh, solo un ingrediente segreto di mia sola conoscenza. »

 

Presente

« Che bastardo! Allora Dz, dove è che...!?! » ma non finì la frase che Dz gli mollò un pugno ancora nello stomaco, costringendo Gyber a dover espellere i il suo vecchio cibo, questa volta trovandovi « Toh, un pacchetto regalo, peccato che il bigliettino sia diventato illeggibile. »

Dz provò a prenderlo di sorpresa con un attacco alle spalle, ma l'antracia fu più rapido e, dopo aver scansato il colpo, ritrasformò le ali in braccia e diede un pugno sul muso del kaiju, facendogli saltare un paio di zanne ed incrinando altre scaglie.

Ma Dz si riprese subito ed anche lui si fece ricrescere le braccia di energia, così facendo i due cominciarono a mollarsi una serie di pugni, colpendosi alla testa, all'addome o per farla breve dove capitava.

« Oh, basta con questi giochetti! » sbraitò Gyber spingendo via l'altro Kaiju per poi tirare indietro le mani di fumo, unendole, e poi riportandole avanti gridando « HADOUKEN!!! » sparando una sfera di energia blu che si schiantò contro l'avversario, lanciandolo contro un edificio, che abbatté per metà.

« Questo non vale...» cercò di dire prima che il bianco gli apparve davanti « Tutto è lecito in guerra e in amore. » la sua testa sinistra cercò di trafiggerlo con una stoccata del suo corno a forma di fulmine, ma Dz riuscì a bloccarlo con la zampa.

Poi, facendo una leggera pressione, glielo staccò, conficcandoglielo nel collo, da quale cominciò a fuoriuscire del fumo nero. La testa gridò imbufalita e dolorante, dimenandosi come una forsennata.

Approfittando del momento di distrazione afferrò la testa destra per le due corna ricurve e la azzannò al collo, dal quale uscì del fumo, ed essa ruggì. Aumentò la pressione e la sradicò dal corpo ed, usandola come frusta, colpì quella centrale, facendo cadere il drago di lato.

Lasciò cadere la testa che, una volta atterrata, al suolo si frantumò in un milione di pezzettini.

Gyber si alzò dal terreno dolorante. Vide dinanzi a se l'amico che se la rideva « Suvvia Gyber, sopravviverai...» « Oh, non immagini quanto. » alzò la testa draconica al cielo e lanciò un tremendo ruggito.

Sulla testa ricrebbe il corno e la testa mozzata venne sostituita da un'altra uguale, creatosi da una rigenerazione di scaglie bianche. Dz si accigliò « Accidenti, non è giusto! Al diavolo! » si catapultò contro di lui « Non questa volta. »

Il kaiju bianco lo investì con un pugno sulla guancia destra, poi con uno sulla sinistra e per finire un colpo a martello sulla nuca. Lo afferrò per la collottola e lo buttò a terra.

Gli saltò addosso facendolo ruggire e con le sue zampe gli afferrò le sue, tenendolo ben saldo nella sua morsa per poi spiccare il volo, con le ali riformatesi, sollevandolo di parecchio dalla beneamata terra.

Raggiunta una certa altezza, che andava ben oltre la stratosfera e non senza qualche difficoltà dovuta al kaiju che cercava di divincolarsi, mollò la presa su di lui, ma non lo lasciò cadere, bensì lo afferrò per l'estremità della coda.

Si mise a roteare su se stesso acquisendo sempre più velocità ed infine mollò anche li, facendo si che il kaiju venisse lanciato a terribile velocità verso il suolo.

La velocità fu così tanta che il suo corpo prese fuoco durante il percorso, cosa che rese, durante l'impatto, ancora più devastante il colpo e la distruzione da essa seguita. Mezza città virtuale fu letteralmente spazzata via senza difficoltà.

 

Il pubblico osservò senza fiatare la scena « Dz...» disse Rainvow guardando il suo amato riverso a terra.

 

Dz respirava, a fatica, ma respirava ancora ma era ridotto molto male, sopratutto perché le sue scaglie si erano quasi del tutto incrinate. Gyber atterrò poco distante da lui e disse, abbassando il tono di voce, « Guardati, distrutto ed annaspante. Ma non ti è permesso. Quando il tuo corpo sarà in cenere allora avrai il mio permesso di morire. »

Su avvicinò a lui, pronto a dargli il colpo di grazia.

« Non...oggi! » tuonò il kaiju alzandosi lasciando basito sia l'avversario che il pubblico. C'era qualcosa di diverso in lui, i suoi occhi brillavano di luce propria, carico di una nuova energia.

Le sue scagli azzurre scoppiarono in contemporanea rivelando sotto di esse delle altre di un colore dorato dalla punta bianca splendente « Eccoti la mia versione Gold! » gridò, carico di energia come non mai.

 

« Allora è vero che diventare gialli fa diventare più potenti...» dedusse Deadpool ricevendo come risposta « Non posso negarlo. » voltò il capo e vide al suo fianco Golden Freezer.

 

Gyber lo fissò allibito e, preso dal panico, sparò un raggio nero che però si infranse sul corpo della lucertola. Allora scattò in avanti colpendolo sul petto ma non ne risentì « Che pettorali. » Dz gli afferrò la testa e disse « Fatti uno snickers. » e gli diede una ginocchiata sotto il mento.

Fece dei passi indietro ancora stordito dal colpo « Ok, mi sono lasciato sorprendere, ma ti assicurò che non accadrà di nuovo. » le tre teste spalancarono le fauci e si misero a sparare raggi a raffica, costringendo Dz a difendersi mettendo le zampe ad X.

Anche se trasformato non sarà facile vincere pensò Devo sbrigarmi a finire l'incontro prima che finisca tutta la mia energia si mise ad avanzare nonostante il bombardamento che stava subendo, arrivando a poca distanza da Gyber.

Separò le braccia dalla difesa e afferrò il faccia del nemico, facendogli interrompere l'attacco, e lo colpì con raggio dorato dritto sul muso, creandogli un terribile danno. Poi, senza mollare la presa, fece un girò su se stesso e lo lanciò dritto in aria.

« Diamo il tutto per tutto! » sparò un immenso raggio dorato nella direzione di Gyber, il quale si riprese all'ultimo istante, poco prima di venir colpito « D'accordo, darò tutto me stesso! » ed anche lui, con l'ausilio delle altre teste, sparò un altrettanto grande raggio nero che si andò scontrare con quello d'oro.

 

« Che attacco formidabile. » ammise Sam « Nonché definitivo. » aggiunse Wesker attirandosi addosso gli sguardi dei presenti « Perché dici questo? » domandò Clessidrus « Semplice, stanno usando tutta la loro forza per questa mossa. Quando finiranno non avranno più energie. »

 

I due erano in stallo da un po' di tempo ed entrambi ne stavano risentendo, Dz in particolare poiché il suo raggio cominciò piano piano ad arretrare Non...ce la faccio più....non ho più...più... il colpo nero si mise ad avanzare sempre di più.

« Animo figliolo! » gridò alle sue spalle una voce che conosceva bene Papà? « Si figliolo. » rispose una proiezione astrale di Godzilla in persona che si mise al suo fianco destro « E non sono solo. » un altro spirito si mise alla sua destra Nonno?

Space Godzilla, in tutta la sua magnificenza, rispose « Si ragazzo, siamo venuti qui a darti manforte, anche se probabilmente siamo delle allucinazioni dovute alla stanchezza. » ammise Ok, e cosa avete di preciso in mente? « Semplice. » continuò il padre « Vogliamo dirti che siamo fieri di te e del combattente che sei diventato. »

Appoggiò l'artiglio sulla spalla del figlio « Non arrenderti nonostante le difficoltà, perché c'è gente che crede in te. » « E gente che ha anche scommesso dei soldi! » ricordò il nonno « Insomma figlio mio, vai avanti, sei sulla giusta strada. Scusa per il discorso penoso, è l'unica cosa che mi è venuta in mente. »

E' più che sufficiente, grazie papà, grazie nonno...le due figure scomparirono ma le loro voci rimasero nella testa di Dz « Questo è il potere dei kaiju! » ed il suo raggio crebbe di dimensioni riuscendo a prendere terreno.

« Non così in fretta! » si disse Gyber aumentando ancora di più l'intensità del suo colpo « Vincerò!!! Lo farò per tutti quelli che credono in me!!!!...Ed anche per chi mi ha minacciato! »

 

(da qui in poi smetto di dire chi sta facendo cosa, per lasciare un po' più di pathos)

Entrambi fecero si che tutte le loro forze venissero prosciugate da quella singola mossa, cercando di prevalere uno sull'altro.

« Ora o mai più! » e il guerriero si diede un'ultima carica.

Avvenne il miracolo.

La sua forza di volontà gli permise di far crescere ancora di più il suo raggio, facendo arretrare quello dell'avversario, ormai messo alle strette.

Il raggio distrusse completamente quello opposto puntando dritto contro il nemico.

« No! NO! NNOOOOOO!!!! » fu l'ultima cosa che disse prima di venir investito in pieno, decretandone la sconfitta.

 

Il ring ritornò normale, così come i due ripresero i loro aspetti umani.

Uno era disteso a terra, l'altro si reggeva a malapena in piedi. Stanco ma vittorioso.

Poco a poco riuscì di nuovo a sentire e le sue orecchie si riempirono di urla festanti.

Il sole sopra lo stadio illuminò le gocce di sudore che gli bagnavano i capelli, proiettando il loro colore sul terreno.

Re prese il microfono « E il vincitore del Multiverse Match è....»

Ossia un colore azzurro.

« DONATOZILLA!!! »

 

 

 

Gyber sorrise. Dz si era meritato la vittoria. Aveva combattuto, aveva perso.

Quando un'ombra lo coprì vide Lucas con un sorriso beffardo « Alla faccia tua Gyber! » ma l'albino continuò a sorridere « Lo ammetto, ho perso. Tieni questo regalo in segno di tregua. » e con la poca magia rimasta sollevò un pacchetto che gli porse.

« Che carino, peccato che il biglietto sia diventato illeggibile. »

L'antracia si sollevò piano piano « Ora, un po' di riposo mi serve proprio. » « GYBER!!!! » si voltò e vide una folla inferocita capitanata da Giuly con in mano la sua padella ed un ragazzo dai capelli scuri con le punte bianche con in mano una falce « MALEDETTO, ABBIAMO PERSO UN SACCO DI SOLDI!!! »

« TI ASPETTANO LE MINIERE DELL'INFERNO!!! » Gyber spalancò gli occhi « Beh, rimandiamo il lavoro a dopo. » e si mise a scappare mentre Dz venne abbracciato dal resto de gruppo.

 

 

 

Angolo autore:

Bravo Dz, sei il vincitore.

Mi dispiace solamente su chi aveva puntato su di me.

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 34
*** Il desiderio di Dz ***


I chansey si disposero creando due file, una di fronte all'altra, formando il percorso che Dz avrebbe dovuto percorrere. E mentre questo accadeva i pokemon tirarono fuori delle trombe e si misero a suonare un motivetto da vincitore.

Quando Dz arrivò dinanzi a Re i chansey smisero di suonare, tranne uno che, preso dalla foga del momento si era messo ad intonare un'altra canzone, per poi venire fermato da un suo simile che gli sbatté la sua testa sulla testa, facendolo riversare a terra.

I due sorvolarono sull'accaduto e si concentrarono su cose più importanti « Dz » cominciò Re « Hai affrontato numerose sfide ma le hai superate tutte con grande impegno e volontà, fino ad arrivare a questo punto. E' con grande piacere che ti consegno il premio! »

Dal pubblico partì un urlo festante ed anche dallo spiazzio dei suoi amici stavano esultando, ad eccezione di Gyber, poiché poco prima era stato acciuffato dal ragazzo di nome Victus e da Giuly ed era stato malmenato alla grande e quindi adesso non aveva le forze di fare qualsiasi cosa.

Anche perché era ingessato da tutte le parti, lasciando liberi solo gli occhi.

Dalla mano di Re fuoriuscì il globo cremisi che aveva mostrato all'inizio del torneo e lo posò sul palmo del vincitore « Allora Dz, il pubblico vuole sapere cosa desideri. » all'interno dello stadio si diffuse un silenzio spettrale. Tutti volevano sentire cosa avrebbe desiderato. A parte Deadpool che andava ancora in giro a fare scommesse « Chi punta che chiederà una cosa stupida? Chi punta sul mero cibo? Puntate, puntate! »

Il ragazzo kaiju osservò qualche istante la piccola sfera nella sua mano che emanava un piacevole tepore. Strinse il pugno e....se la mise in tasca. I presenti lo guardarono sorpresi « Ecco, vorrei che fosse una cosa privata. »

Re sorrise « D'accordo, se è quello che vuoi. Bene signore e signori, che la festa di fine torneo abbia inizio! » e detto questo partirono una sequenza di fuochi d'artificio.

 

Il ring venne allestito affinché potesse ospitare tutti i presenti all'evento che, essendo stati alcuni milioni, essendo uno stadio gigantesco, dovette essere ingrandito dalla magia di RE, per evitare imbarazzanti problemi di spazio.

Si eressero chilometriche tavole piene di cibo e senza farselo dire due volte i membri della Lucas Force vi si gettarono sopra, sempre ad eccezione di Gyber, ancora bloccato. Però ciò gli consentì di vedere qualcuno vicino a lui « Ehi, come stai? »

Drol, quello dell'altra dimensione, quello ucciso da Dz, stava tranquillamente mangiando « Non credo bene, dati tutti quei bendaggi. » Gyber farfugliò qualcosa che non si capì « Che hai detto scusa? Ah, fa niente. Forse ti dovrei dire una cosa? »

Gli mise un braccio intorno alla spalle « Vedi, ecco, si, forse ti sarai accorto che non sentì più il Drol che era dentro di te. »l'albino lo guardò confuso « Ecco, vedi, ho cercato di assorbirlo. » il ragazzo sgranò gli occhi « Non mi guardare così. » di lamentò il corvino.

« Però quando sono morto lui si è liberato ed è, come si dice, scappato...» Gyber frantumò i gessi della testa « QUINDI IL MIO DOPPIONE PAZZO E' CHISSA' DOVE A SEMINARE PANICO!?! » « Beh, ecco, si...»

 

Dz si assicurò di aver chiuso bene la porta della sua suite. Voleva che nessuno entrasse mentre esprimeva il suo desiderio, e per essere più sicuri tirò le tende facendo si che la stanza piombasse nel buio, lasciando visibile solo l'alone luminoso di Ultimate.

Tirò fuori la sfera dai pantaloni « Voglio esprimere il mio desiderio. » questa si mise a levitare e si allontanò di un poco dal ragazzo. La sfera venne avvolta dalle fiamme che le fecero assumere l'aspetto di una donna.

Questa indossava un lungo vestito ottocentesco, aveva lunghi capelli arancioni e possedeva solamente due occhi senza pupilla, senza nessun segno di bocca o naso, cosa che non gli impedì di parlare « Cosa desideri guerriero? Valuta bene, questo è l'unico desiderio che posso rendere vero. »

« Non ho bisogno di valutare, so già che voglio. Voglio vedere lei. » la figura femminile chinò la testa in segno di ubbidienza e fu avvolta da un'immensità di luce, che costrinse Dz a coprirsi gli occhi per non venire accecato.

Quando percepì la luce farsi più tenue tolse le mani dagli occhi.

Ed allora la vide.

Quello dinanzi a lui era uno spirito, quello di una kaiju, simile a Godzilla, ma dalle scaglie rosa e dalle lunga ciglia. La figura all'inizio spaesata si guardò intorno finché non incrociò lo sguardo del ragazzo « Figliolo...» « Ciao mamma. » e detto questo diede libero sfogo alle lacrime.

Rainbow aveva seguito di nascosto Dz, troppo curiosa di sapere cosa il suo ragazzo volesse desiderare. Quando però si accorse che la porta era chiusa si dovette accontentare di guardare per il buco della serratura.

Assistette alla comparsa della donna e di come avesse esaudito il desiderio. Quando vide la femmina di kaiju si inquietò pensando fosse una qualche ragazza che Dz aveva conosciuto in passato e si diede della stupida quando sentì che era sua madre.

Dz non riusciva a staccarsi dalla spirito della madre, che stava abbracciando, mentre la donna gli accarezzava i capelli « Sei molto bello da umano, figlio mio. » « Sono così felice di rivederti, dopo che Lui ti uccise. »

La madre gli serrò le zampe alla vita « Suvvia Dz, di quella faccenda ce ne occuperemo in futuro. Ora concentriamoci sul fatto che siamo di nuovo insieme. » « Anche se in realtà tu sei sempre stata a fianco me, dico bene? » il ragazzo alzò il volto e vide le madre sorridere « Andiamo, pensavi davvero che non avrei seguito mio figlio durante la sua crescita. »

Si distaccò dal figlio e fece comparire alcune fotografie che raffiguravano la sua vita: La prima volta che ha visto Equestria, il primo bacio con Rainbow, le feste con gli amici, il multiverse match e la sua vittoria contro Gyber « Non sapevo si potessero fare foto in paradiso. »

La femmina rise « Beh, anche molte altre cose. Insomma figliolo, ciò che voglio dirti è...» « Aspetta un secondo. » la interruppe Dz « Rainbow, lo so che sei li. »

La ragazza trasalì mentre Dz apriva la porta facendola cascare in avanti. Lei si tirò su subito ed agitatamente disse « Mi dispiace! Scusa! Non volevo! » Dz semplicemente gli prese le mani e continuò dicendo « Sono felice che tu sia qui cara. Vieni. »

La portò al cospetto della madre « Lei è mia madre Jennifer. » « E' un piacere conoscerti. » la donna allungò un artiglio che Rainbow strinse nella sua mano « Il piacere è mio signora. » « Quante formalità, chiamami pure Mamma. » « Ehm, d'accordo Mamma. »

« Cosa volevi dirmi? » interruppe il ragazzo facendo tornare l'attenzione della kaiju su di se « Che sciocca, per poco me ne scordavo. Sono orgogliosa di te Dz. Sei diventato l'uomo che io e tuo padre volevamo che fossi. Ti voglio bene e ti augurò il meglio. »

Il ragazzo si rimise a piangere ma li lacrime gli vennero tolte dalla madre « Andiamo, gli ometti non piangono. » la sua figura cominciò a divenire via via evanescente « Che succede? » chiese la ragazza dai capelli arcobaleno.

« Credo che per me sia giunto il momento di andare. Figliolo credi sempre in te e non temere mai le avversità. » il figlio annuì riassumendo compostezza « Lo farò. » « Bene, ora vado che ho alcune amiche che mi aspettano per giocare a poker. »

La sua essenza divenne quasi invisibile « Sarò sempre al tuo fianco e farò delle foto alla mia nipotina! » « La tua che cosa? » ma Dz non poté udire risposta poiché il fantasma comparve.

Al suo posto ricomparve Ultimate sotto forma di donna « Il tuo desiderio è stato esaudito. Bene, ora ci sono le mie vacanze pagate. » creò da delle fiamme due valigie ed un sombrero « Ok, adios amigos. » e scomparve in una vampata di fuoco.

Rainbow si avvicinò al suo ragazzo e lo abbracciò « Sei felice? » « Molto. » e rimase in quella posizione per un bel po'.

« Aspetta, cosa intendeva con nipotina!?! » « Oh, è una storia buffa, vedrai ti piegherai dalle risate eheheh....»

 

 

 

 

 

In un altro luogo, in un'altra dimensione...

Drol atterrò vicino ad una strada deserta « Finalmente sono libero! » si mise a saltare allegramente « Ora ho un corpo tutto mio! Niente più Gyber e niente più altro Drol! »

Nel mentre che intento a festeggiare gli passò a fianco un auto. Dentro vi erano alcuni ragazzi « Forza, Beach City non è molto lontana! » Drol sgranò gli occhi e si mise a sbavare « Ho sentito bene!?! »

Si mise a correre nella stessa direzione dell'auto e non gli ci volle molto perché raggiungesse una cittadina a poca distanza dalla spiaggia. Quando vide però il cartello di benvenuto però cadde sulle ginocchia « Aspetta, ma è Beach ossia spiaggia! Maledetti! Mi avete ingannato! »

All'improvviso una perturbazione magica lo distrasse « Cosa sono queste grosse fonti di magia? » si mise le dita alle tempie e si concentrò « Ne percepisco tre molto forti ed una molto potente ma ancora quasi del tutto assopita. » si rimise in piedi « Sarà meglio che indaghi. » ed entrò nella cittadina.

 

 

 

Angolo autore:

Nel caso non si fosse capito, Drol è triste perché ha capito “bitch” che inglese significa donna di facili costumi invece di “beach” spiaggia poiché le due parole si assomigliano molto quando pronunciate.

Credo ci scriverò una storia su di lui, e se conoscete Beach City forse avrete capito a che “Universe” mi riferisco.

Spero che Dz abbia apprezzato il capitolo, l'ho scritto secondo le sue direttive.

Alla prossima, Lord Gyber.

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Capitolo 35
*** La vita è una cosa meravigliosa ***


La festa per la vincita di Dz si protrasse per tutta la giornata. Purtroppo per loro le cose belle non possono durare in eterno e la notte arrivò prima di quanto si aspettassero.

« Prendi questa. » Discord passò allo Spike adulto una boccetta contenente un liquido violetto « Togli il tappo e la mia pozione cancellerà ogni effetto caotico che l'altro me ha lasciato. » « Ti ringrazio molto, questo metterà tutto a posto. »

L'altro Discord si stava annotando ciò che stava dicendo Deadpool « Questo è il mio indirizzo quando mai tu voglia venire a trovarmi non fare complimenti. Tanto paga tutto Lucas. » « Grazie amico, lo terrò a mente. »

Mentre il pubblico si era già allontanato grazie a delle speciali navicelle i partecipanti vennero rispediti a casa da Re, che prima di cominciare disse « E' stato un vero piacere ospitare grandi guerrieri come voi. »

« Siamo noi a ringraziarti. » continuò Lucas « Non ci siamo mai divertiti così tanto! » « Già! » aggiunse Litios « Facci uno squillo quando organizzi il prossimo torneo. » « Bene, è vedrò di trovare combattenti ancora più forti. »

Re salì sulla sua pedana ed i suoi occhi assunsero una colorazione bianca « Alla prossima guerrieri! »

I ragazzi furono colpiti da una colonna di luce e sparirono, ritornando nelle loro dimensioni.

 

5 anni dopo (più o meno dopo MLB7)...

Quante cose erano cambiate dalla fine del torneo. Lucas, Sam e Dz si erano sposati con le loro ragazze ed avevano avuto delle bambine, nuovi ragazzi erano entrati nella Lucas Force ed avevano persino sfidato il diavolo!

Beh, ma non solo a loro era andata bene.

 

Universo di Spike

Tornatosene a casa sua il drago non esitò un instante a liberare il contenuto della boccetta, rilasciando nell'aria una nebbia rosa che si diffuse a macchia d'olio su tutta Equestria, cancellando definitivamente ogni residuo della magia caotica di Discord.

La Mane 6, mai invecchiate per l'effetto della magia, si sentirono come dopo un lungo sonnellino. Spike si divertì un mondo quando lo videro adulto ed a raccontargli ciò che era successo.

Ancora più incredibile è il fatto che ora si sia sposato con l'amore di tutta la sua vita.

Fluttershy.

...

Che c'è?

Dimensione diversa, amore diverso.

 

Dimensione di Discord

Se c'era una cosa che il signore del caos aveva imparato era che l'amicizia è una cosa importante e non va mai. Ed ad insegnarglielo era stata una creatura più pazza di lui.

Ritornato al suo regno si era reso conto di quanto aveva reso infelice la vita ai suoi sudditi.

Doveva rimediare!

Ed aveva bisogno di aiuto.

Ritornò al castello di Canterlot ritrovandovi nel suo giardino la statua in cui aveva imprigionato Celestia anni or sono.

Lei era la persona più adatta.

Così la liberò dal suo incantesimo.

Passati i momenti di pestaggio da parte della regnante e i primi dissapori venne a conoscenza di ciò che il suo nemico aveva imparato durante il suo viaggio e, sorprendendola, gli aveva chiesto di tornare a governare al suo fianco, cercando di migliorare la situazione che aveva creato.

La felicità del popolo a vedere Celestia tornare a governare fu moltissima, ciò fu anche a di spinta che gli permise anche di perdonare il draconiques dalle sue malefatte.

E con il passare degli anni Discord e Celestia scopriranno un legame più forte dell'amicizia.

 

Universo di Lucas.

Beh, quando non c'è molto bisogno di spiegare. La loro trama è quella di MLB, quindi...come? Cosa aveva chiesto Spike a Gyber prima del suo incontro con Dz? Vi chiarisco le idee.

Appena tornati Gyber aveva deciso che avrebbero subito iniziato.

« Dato che ora sarò il tuo maestro. » disse l'albino al drago, che per darsi tono teneva fra le mani una spada di legno per il kendo « Dovrai fare tutto quello che dico, quando lo dico e come lo dico io. Non dovrai discutere ne tanto meno lamentarti. Qualche domanda? » « Nossignore! » gridò entusiasta il ragazzo, pronto a cominciare il suo allenamento.

« Bene, fammi 200 flessioni e niente storie! » tuonò l'antracia facendo scattare nella posizione per l'esercizio il drago « Ah, anche troppo facile. » aveva detto « Ah, si? » e in tutta risposta gli mise sulla schiena un masso enorme « Adesso è abbastanza difficile!?! »

 

Le altre dimensioni non variarono troppo, Drol rimase lo stesso ed i clessidrinai malvagi rimasero...malvagi.

Ma a parte questo Re aveva osservato tutto ciò divertito su uno dei suoi schemi magici. Quei 5 anni erano stati pieni di avvenimenti incredibili.

« Chissà come stanno? » e con la forza del pensiero cambiò la dimensione visualizzata dallo schermo.

 

Tirek se ne stava seduto sull'erba a rimuginare. Quegli anni erano stati un inferno. Sporco e sconfitto si era ritrovato in una dimensione piena di boschi e fiorellini, abitata da centauri che, a differenza di lui, era pacifici e senza sete di potere.

Per di più non aveva neanche i suoi poteri!

Ora era relegato ad una greve vita nella natura dovendo cacciare e procurarsi ciò di cui necessitava.

Non gliene era andata bene neanche una.

« Ehi, papà, andiamo? »

Forse non tutto...

Una piccola centaura dalla carnagione violetta si era messo a strattonare la grande mano del padre. Lui sorrise, dopotutto, avere una famiglia non era così tragico, afferrò la piccola e se la mise in braccio, facendola sorridere « D'accordo, torniamo dalla mamma. »

Amalea ora era davvero felice, in gran modo dopo la nascita del loro secondogenito, un centauro dal pelo blu oceano, che tranquillamente dormiva nella sua culla, mentre lei cucinava.

Il suo sguardo si fece ancora più lieto quando vide il marito arrivare con la figlia.

Una cosa era certa: la vita non era mai stata più dolce.

 

 

 

 

Angolo autore:

E così termina la più lunga storia della mia carriera, almeno fino ad adesso.

Ho voluto rendere la vita più gradevole a quasi tutti, l'ultima frase poi me la sono presa appunto da “La fabbrica di cioccolato” perché esprimeva benissimo tutto.

Ho voluto rendere felice anche quel musone di Tirek, anche i cattivi meritano di vivere dignitosamente.

Oh, e se non si fosse capito la storia di Discord si conclude con lo shipping Dislestia, uno dei miei preferiti.

DISLESTIA REGNA!!!!! :D

E si, sono diventato il mentore di Spike, lo renderò un vero uomo...drago...quel che è.

Alla prossima storia, Lord Gyber.

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