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di amorisegreti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- Il circo Chermes ***
Capitolo 2: *** Discoteca ***



Capitolo 1
*** Prologo- Il circo Chermes ***


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~~Ragazza che è costretta a giocare con il fuoco e a bruciarsi, ecco cosa sono!
Una povera ragazza di venti anni che è stata costretta a lasciare la scuola per seguire la vita da circense.
Dopo la morte dei miei genitori sono stata affidata a mia zia , sorella di mia madre.
Da all’ora l’ho sempre seguita, lei è la proprietaria di un circo e mi ha insegnato tra virgolette il mestiere.
Non sono l’unica ragazza del gruppo, con me ci sono gli unici amici veri della mia vita : Hope, Andres, Juan e Marcos.

Il lavoro di Andres è quello di domare le tigri, Marcos deve cavalcare i cavalli, Hope è considerata l’ammagliatrice dei leoni, mentre io e Juan siamo i trapezisti.
Il problema è la paga troppo bassa, quindi a insaputa di tutti la notte andiamo in discoteca e vendiamo la droga per conto di un ragazzo chiamato Bisonte.

Io e Hope ci siamo sempre limitate alle canne, mentre i nostri amici sono quasi dipendenti dalla droga.

Per quanto mi riguarda, sono una ragazza che supera i limiti, apparentemente fredda come un ghiaccio, non riesco mai a dimostrare il mio affetto e tengo i miei sentimenti ben custoditi


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~~-Ragazzi oggi è il nostro primo debutto a Monte Carlo, vi voglio al massimo. Hope inizia tu, dopo toccherà a Chanel e Juan, chiaro?-
-Si zia- rispondo monotona.

Dopo il numero di Hope tocca a me e Juan. Entriamo in scena e iniziamo subito con un salto mortale in coppia, dopo di che lo eseguo da sola e quando arriva il turno del mio compagno noto che perde l’equilibrio e si accascia al suolo.
Il pubblico inizia a gridare, i miei zii chiamano l’ambulanza e io e miei amici ci avviciniamo a juan.
-è morto per overdose- 
-Ma che dici?- chiede Hope.
-Vedete il bianco che sta uscendo dalla bocca- ci fa notare Marcos.
-Cazzo! E ora alla polizia e ai miei zii che raccontiamo- grido.
Ci abbracciamo tutti e quattro, tra noi quella più legata a Juan ero io.
Mi ha sempre capita, è sempre stato presente quando avevo bisogno d’aiuto.
Senza pensare inizio a correre via lasciandomi trasportare dall’umidità della sera.

 

JUSTIN POV’S
Figlio dell’ ambasciatore di Francia, ecco chi sono.
Solito puttaniere che usa le donne come giocattolini.
Anche se può sembrare strano, il prestigio di mio padre non ha nulla a che fare con la mia vita e il mio lavoro.
A soli 24 anni sono già procuratore del distretto di polizia, un posto di lavoro che ho guadagnato con fatica.
-Capo è appena arrivata una segnalazione, pare che un ragazzo al circo Chermes sia morto- mi informa il mio migliore amico Jason.
-Avvisa gli altri, digli di raggiungerci il prima possibile- avverto .

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~~Arrivato sul luogo vengo accolto dalla padrona, una tale Amelia che mi racconta l’accaduto.

-Ragazzi dove si trova Chanel?-
-Non lo sappiamo, era sconvolta- dice una ragazza biondina che non smette di fissarmi.
-Chanel è mia nipote, anche lei fa lo stesso lavoro di Juan- comunica Amelia.
-Cosa vuoi zia?- chiede in modo brusco una ragazza.
Capelli mossi e castano chiaro, occhi color nocciola,  rossi per via del pianto e un corpo da paura.
-Amore il procuratore voleva scambiare due parole con te.-
-Non vedo nessun procuratore, solo un moccioso.-
Che caratterino però.
-Invece ti sbagli, sono io il procuratore. Forse dovresti mettere gli occhiali da  vista.-
Nessuno può prendersi gioco di me.
-Che vuoi?- chiede quando tutti si sono allontanati.
-Prima di tutto portami rispetto, sono
Più grande di te.-
-SI di qualche anno. Vuoi chiedermi qualcosa?-
-Come è morto il tuo compagno?-

-Stavamo lavorando, io avevo finito e toccava a lui eseguire il passo mortale, però a un certo punto si è accasciato a terra e non ha respirato più.-
Le scende una lacrima che lei subito si asciuga sperando che io non l’abbia vista.
-Prima dello spettacolo ha notato qualcosa di strano?-

POV’S CHANEL
  
RICORDO
-Juan tutto bene ?- chiedo avvicinandomi
-Si certo, solo un po’ di problemi-
-è per la questione del bisonte?- chiedo.
Juan ha deciso di uscire da questa merda ma il bisonte gli sta creando molti problemi.
-Non ti preoccupare pulce- dice abbracciandomi.
-Ti voglio bene Chanel, e anche se non ti starò sempre vicino con il corpo la mia anima sarà sempre attaccata alla tua.-
FINE RICORDO

-prima dello spettacolo tutto andava bene, d'altronde era tutto tranquillo come ogni sera.- dico tentennando.

-Secondo lei cosa ha procurato la morte del suo compagno?-


RICORDO
-è morto per overdose- 
-Ma che dici?- chiede Hope.
-Vedete il bianco che sta uscendo dalla bocca- ci fa notare Marcos.
-Cazzo! E ora alla polizia e ai miei zii che raccontiamo- grido.
FINE RICORDO

-Non sono un dottore quindi non so cosa dirle- rispondo nervosamente.
-Bene-
Detto questo chiama un suo collega e chiede un autopsia del cadavere per capire cosa ha provocato la morte del mio amico.
Devo dire che questo procuratore è molto arrogante ma anche stupendo. I capelli sono di un biondo cenere magnifico mentre gli occhi assomigliano a quelli di un cerbiatto .


Arrivate le due di notte io e i miei amici andiamo in quella discoteca infernale.
Tutti sappiamo che l’overdose a Juan gliela ha provocata Il bisonte.
Juan voleva denunciare tutti per potersi rifare una vita migliore e il bisonte aveva paura.
-Ragazzi se le cose si mettono male scappate dal passaggio segreto- ci raccomanda Andres prima di entrare.

-Ragazzi che piacere vedervi, vi aspettavo- ci saluta il bisonte.
Un ragazzo di trenta anni che gestisce il traffico di droga in tutto il mondo.
-Lo hai ucciso tu, vero bastardo? Dove gli hai messo la droga?- Lo accuso.
-Nel cibo, mi pare ovvio. Lui voleva tradirci e ha avuto quello che si merita, questo è un avvertimento ragazzi. Continuate il vostro lavoro e non vi succederà nulla.-
-Hai fatto male i conti, perché la polizia verrà a sapere che cosa ha causato la morte di Juan- replica Marcos
-Ho un amico infiltrato, quindi problema risolto. Oggi la passate liscia ma da domani riprendete a lavorare.


Una volta ritornati al circo Marcos ci informa sul suo pericoloso piano.

 

ANGOLO DELL’AUTRICE
Spero che vi abbia incuriosito questo prologo.
Per il prossimo almeno 4 recensioni.
Auguri di Natale




 

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Capitolo 2
*** Discoteca ***


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~~-Dobbiamo  uccidere il Bisonte, non trovo alternative.-
-Ma sei impazzito Marcos? Ci siamo sempre limitati a vendere droga, l’omicidio è una cosa totalmente diversa-
-Chanel se non lo facciamo noi sarà lui che ci ucciderà, siamo tutti in pericolo. Se lo uccidiamo  vendicheremo Juan e saremo liberi da questa merda.-
-Ci sto- approvano Andres e Hope. 

Non si rendono conto che pur facendolo usciremo dal mondo della droga ma entreremo in quello dell’omicidio.
Alla fine accetto anche io, oppormi non servirebbe a niente perché loro lo farebbero lo stesso.

Il nostro piano dovrebbe essere portato a termine tra due mesi esatti, il tempo di imparare a sparare. Per il momento dobbiamo continuare il nostro lavoro.

LA SERA DOPO
Solito posto, solita merda.
Quando abbiamo accettato questo lavoro eravamo disperati, avevamo bisogno di denaro.
I soldi sono maledetti, ti portano a fare cose che non avresti mai pensato di fare.
Ti trovi a un bivio e per sopravvivere sei disposto a tutto.

Appena entrati abbiamo notato la vittima della serata.
-Amico ci manda il bisonte- dice Andres con un tono minaccioso.
-Vi aspettavo già da mezz’ora-
-La vuoi la roba o no? Se la risposta è si alza il culo e andiamo in un posto più appartato- dico
-Con te ovunque dolcezza- dice alzandosi.
Entriamo dentro il semiterrato della discoteca e facciamo lo scambio.
-Ecco 50.000 euro giusti, potrei aggiungere altri 50.000 se passi la notte con me- parla rivolgendosi a me.
Inizia a baciarmi il collo e a toccarmi ovunque.
Hope inizia a piangere  e Marcos cerca di fermare questo maiale.
Io non ci vedo più e gli tiro uno schiaffo.
-Puttana- urla avvicinando un coltellino svizzero alla mia faccia.

Tutto succede in un minuto, Marcos e Andres lo bloccano e ci intimano di scappare.
Raggiungo il piano della discoteca e sbatto contro qualcosa, o meglio qualcuno.
-Tu che ci Fai qui?- chiede con un sorriso sghembo.
-Tu piuttosto?- ribalto la situazione
-Questa è una discoteca di drogati, abbiamo avuto una segnalazione. Ora rispondi tu.-
-Sai anche noi circensi ci divertiamo in posti come le discoteche-
-Però è strano che il tuo amico muore per overdose e tu vieni in una discoteca di drogati, troppe coincidenze-
-Io non so per cosa è morto il mio amico, le tue coincidenze puoi ficcartele in culo- dico allontanandomi ma lui mi prende il polso e mi costringe a seguirlo.
Il viaggio in macchina è molto silenzioso.
-Dove stiamo andando?-
-In commissariato, mi devi spiegare ancora molte cose-
-In commissariato no, ti prego- lo guardo supplicante.
-Perché no ?-
-Perché quei luoghi mi fanno venire la tachicardia-
Lui sospira e cambia direzione.
Certo che è un tipo pazzo anche se bellissimo.
Dopo poco ferma la macchina e mi ordina di scendere.
-Sai la Torre Eiffel l’ho già vista-
-Si ma non all’alba-
Detto questo guardo l’orario dal cellulare e mi accorgo che sono le cinque.
-Allora perché ti trovavi al moon night ?-
-Per divertirmi, da poco siamo venuti a Parigi e non sapevo che era una discoteca frequentata da tossici dipendenti. Scusa per la mia ignoranza.-
-Farò finta di crederci-
-E sentiamo perché faresti questo favore a me ?-
-Perché ho notato quanto hai sofferto, puoi fare la dura ma i tuoi occhi non mentono. La prima volta che ti ho visto erano tutti arrossati.-
-Wow, nessuno ha mai fatto caso ai miei sentimenti-
-Forse io si perché  abbiamo una situazione simile-
-A me non sembra-
- I miei mi hanno sempre ostacolato perché volevano che diventassi primo ministro. Quindi prima di arrivare a questo punto vivevo come un barbone.-
-Io non volevo andare in commissariato, perché l’ultima volta che ho messo piede in quel posto è stato per sapere la causa della morte dei miei genitori- rivelo.
 In realtà non so perché l’ho detto, forse perché mi ha spiazzato la sua confessione, oppure perché è stato l’unico a capire la mia tristezza.
-Mi dispiace, non lo sapevo.-
-Erano andati in crociera e questa è saltata all’aria a causa di una bomba, per questo sono stata affidata ai miei zii- continuo.
Mi sento libera di parlare con lui, forse perché molto probabilmente non lo rivedrò più, oppure perché non mi sta facendo domande .
-A mala pena sono riuscita  a finire il liceo, che poi non so a cosa mi servirà un diploma di liceo classico visto che non frequenterò mai l’università-
-Deve essere dura per te, ti senti sola e intrappolata in un futuro che non hai scelto-
-Esattamente- dico fissandolo per poi abbassare lo sguardo.
Sento le mie guance rosse al massimo.
-Hai ragione, l’alba vista da quassù è uno spettacolo- dico rilassandomi finalmente.
Lui posa le mani sui miei fianchi e posiziona la sua faccia sull’incavo del mio collo.
-Hai fame ?- chiede.
-Da morire, a essere sincera-
-Vieni con me- dice prendendomi la mano.
Ci rechiamo davanti a un bar con la scritta  Parfum  de douce.
-Parlami di te-chiedo
-Amo il mio lavoro e solo in quel contesto sono serio. Per il resto penso a divertirmi con le ragazze, le relazioni serie non fanno per me-
-Secondo me non cerchi una relazione seria perché  ne hai paura, allora ti consoli non legandoti mai a nessuna, perché hai paura di sentire il bisogno di un’altra persona diversa da te.-
-Sarà, tu ?-
-Io non ho paura di innamorarmi, solo che non credo nell’amore. Per me è solo una cazzata che le persone usano per giustificare il fatto che stanno insieme e per non rimanere da soli.-
Dopo aver mangiato il nostro Croissant ci dirigiamo verso la macchina.




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~~A un certo punto sento la mia canzone preferita, fighter.
Senza accorgermene inizio a cantare a voce alta, la cosa che mi sorprende è che lui fa lo stesso.
-Adoro questa canzone perché mi fa sentire un combattente!-  esclamiamo insieme.
Una volta arrivati al circo lo saluto e scendo dalla macchina, anche se non vorrei farlo e non so il perché.
-Justin- lo richiamo
-Dimmi-
-Grazie per tutto-
-Di niente-
Mi rigiro e cerco di entrare dentro il tendone ma vengo fermata dalla sua voce questa volta
-Chanel-
-Si-
Lui esita…
-Niente, buon riposo- dice prima di ripartire con la sua auto.

ANGOLO AUTRICE
Allora cosa ne pensate di questo secondo capitolo?
Il prossimo sarà sul punto di vista di Justin.
Per il prossimo capitolo almeno 4 recensioni.
BACIONI

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