Attimi di vita vissuti e mai dimenticati

di Shily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dammi solo un bacio (FredxHermione) ***
Capitolo 2: *** Fermo sul posto, la paura che scorre nelle vene (Igor Karkaroff) ***
Capitolo 3: *** Una famiglia che sa d'amore (Sirius Black) ***
Capitolo 4: *** Avvolta da un'illusione (CedrixCho) ***
Capitolo 5: *** Protagonista di attimi di terrore (James Potter) ***
Capitolo 6: *** Conosciamoci senza saperci (RosexScorpius) ***
Capitolo 7: *** Era uno scherzo, solo uno scherzo (Sirius Black - James Potter, Peter Minus) ***
Capitolo 8: *** Aprire gli occhi e svegliarsi (Tom Riddle SeniorxMeropexCecilia) ***
Capitolo 9: *** Leggere e chiedersi dove si era (Bill Weasley) ***
Capitolo 10: *** Una si spegne, una sola (Alice Paciock - Bellatrix Lestrange) ***
Capitolo 11: *** Pieno di un amore che sa di famiglia (Harry Potter) ***
Capitolo 12: *** L'oblio dell'invidia (Peter Minus) ***
Capitolo 13: *** La curiosità di non chi sa (James Sirius Potter - Harry Potter) ***
Capitolo 14: *** Un eroe inaspettato (Ron Weasley) ***
Capitolo 15: *** Piena del suo veleno (Ginny Weasley - Tom Riddle) ***
Capitolo 16: *** E nessuno rise più (Fred Weasley) ***
Capitolo 17: *** Non un mostro (Andromeda BlackxTed Tonks/Bellatrix Black) ***



Capitolo 1
*** Dammi solo un bacio (FredxHermione) ***


Note a inizio raccolta:  vi presento quella che, ne sono sicura, si rivelerà essere un’impresa titanica. Questa raccolta – ancora in corso e ben lontana dall’essere conclusa – racchiude drabble e, avvolte (si spera poche volte), qualche flashfic. Per la precisione, 100 drabble (e qualche rara flashfic).
I personaggi saranno vari, così come le coppie. Si andrà dal gatto dei vicini della ragazzina che ha respirato la stessa aria di un personaggio ai più amati e conosciuti; si andrà dal canon al, se l’ispirazione prende, crack. Sì, insomma, potreste trovarci di tutto.
Così come, alla fine, potreste scoprire che non ho inserito niente di controcorrente: molto banalmente, quando l’ispirazione chiama, chiama… e se non chiama, beh… mi piego al suo volere.
Non avrò una data precisa per gli aggiornamenti, anche se spero di non far passare secoli – se non millenni – tra un aggiornamento e l’altro. Potrebbe passare una settimana, come due. Così come un mese. Speriamo bene.
Per il momento ho solo nove drabble/flashfic (compresa quella che ho appena pubblicato).
Brevi spiegazioni: il titolo è boh, non sono per forza attimi, potrebbero anche essere dei pensieri e basta.
Per quanto riguarda i singoli titoli degli aggiornamenti sono frasi mie, scritte  e pensate da me in base all’argomento della drabble (quindi, qualche volta, potrebbero anche non essere titoli chissà quanto meravigliosi. Anche più di qualche volta).
In ultimo, il titolo dei singoli potrà anche non essere tutta la frase, visto che potrebbe non entrarci: in ogni caso, verranno sempre messe a inizio drabble e che non rientrano nel conteggio delle parole.
Dimenticavo: se la drabble è su un pairing troverete una x tra i personaggi, se invece i personaggi trattati non stanno insieme e non hanno alcun interesse amoroso troverete un trattino.
Ovviamente i generi che avrei voluto mettere sarebbero molti di più… ma va be.
Beccatevi questa cosa qui sotto, che giusto per essere coerente è una flashfic (non ho proprio il dono delle poche ma buone parole).

Dammi solo un bacio
 
(Dammi solo un bacio – un ultimo, e che sia per sempre)

“Devo andare” un bacio.
“Vai” un bacio, un sospiro.
“Lasciami, allora” una carezza, un abbraccio che si rafforza.
“Costringimi!” un sorriso, delle labbra che lo coprono.
“Magari dopo, magari resto ancora un po’ ” occhi negli occhi, labbra su labbra, mani su pelle. “Giusto un paio di secondi – facciamo minuti.”
“Non facevi tardi?” tono beffardo, capelli stravolti.
“Mi stai forse dicendo di andare?” cravatta allentata, camicia stropicciata. Sorriso luminoso.
“Mai!”
Un bacio, due baci – tre, quattro, dieci, cento, mille.
 
“Signorina Granger, è in ritardo,” guarda l’orologio, la professoressa, “Di ben quindici minuti.”
“Mi scusi, professoressa, non ricapiterà più” mormora impacciata, in risposta.
“Lo spero bene”, le rivolge un’occhiata severa,
“Deve essere stato qualcosa di estremamente importante
per trattenere una studentessa come lei, specialmente in questo periodo dell’anno” borbotta, prima di riprendere la lezione.
Lo era, pensa, col cuore ancora a mille e gli occhi pieni di lui, di loro. Lo era.



 
Note a piè di pagina:
Una FredxHermione. E no, non me ne pento; sebbene sia stata indecisa per tutto il tempo con cosa iniziare.
Però alla fine questa è la prima che ho scritto, la prima che mi è venuta in mente... e loro sono così adorabili.
Perciò, ecco qui, Fred e Hermione danno il via a questa raccolta.
paroledicarta

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Capitolo 2
*** Fermo sul posto, la paura che scorre nelle vene (Igor Karkaroff) ***


Note inizio storia: ringrazio le due persone che hanno recensito (e a cui non ho ancora avuto modo di rispondere, lo farò al più presto; promesso), le due persone che hanno inserito la storia tra le seguite e chi ha anche solo letto. Grazie davvero.

Fermo sul posto, la paura che scorre nelle vene

(Fermo sul posto, il cuore che sembra fermarsi improvvisamente e la paura che scorre nelle vene.)

Il braccio sinistro brucia, improvvisamente, e tu spalanchi gli occhi.
Tutto il tuo corpo trema, ti porti una mano al braccio, col cuore che batte.
Nelle orecchie fredde risate che credevi essere dimenticate, negli occhi la paura da cui speravi essere fuggito, nelle labbra un grido che preme per uscire.
Contrai i muscoli per il calore e in te si fa strada la consapevolezza:
Il signore oscuro è tornato e tu, tu sei terrorizzato.






 
Note a piè di pagina:
Doveva essere su James Potter, ma è diventata una flashfic; allora doveva essere una Lily (quasi JamesxLily), ma è diventata una flashfic; doveva essere una RosexScorpius, ma non me la sentivo ancora di pubblicarla…quindi beccatevi questa. E’ una drabble, finalmente, ed è su Igor Karkaroff – per chi non ricordasse, quarto libro, Durmstrang, ex Mangiamorte.
 Nella speranza che la prossima drabble sia un po’ più felice, vi saluto.
paroledicarta

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Capitolo 3
*** Una famiglia che sa d'amore (Sirius Black) ***


Note a inizio storia: ringrazio, nuovamente, coloro che leggono questa raccolta e quelle personcine – assolutamente adorabili- che lasciano una recensione… sono davvero imperdonabile per non aver ancora risposto; ma ora lo faccio, giuro. Ringrazio inoltre coloro che hanno aggiunto alle seguite.
 

 

Una famiglia che sa d'amore
 
(Con una strana morsa allo stomaco per una famiglia trovata. Una famiglia che sa d’amore.)
 
Si avvicina, Sirius, a una Lily raggiante nel suo abito bianco e al fianco di James.
“Congratulazioni, piccola Evans” allarga le braccia, sorridendole felice, sinceramente e segretamente commosso.
“Potter, Sirius. Adesso è Potter” ricambia l’abbraccio, lei, sussurrandogli un timido: “Ti voglio bene.”
“Hai ragione, chi se lo sente se no a quel rompiscatole di Potter. Congratulazioni, allora, piccola Potter” la stringe a sé, “Benvenuta in famiglia” mormora, masticando qualche lettera, per la fretta di pronunciarle a causa dell’imbarazzo.
“Ehi, traditore, trovati una moglie tua.”
E’ la voce dello sposo che fa voltare i due, ridenti e ancora abbracciati, ignari della felicità di James nel vederli così – suo fratello e suo moglie.

 






Note a piè di pagina:
Ero lì, guardavo le drabble scritte fin ora e dicevo: e mo che pubblico? Poi Sirius però ha urlato per farsi sentire e James, sebbene nel suo piccolo, si è preso quello spazio che (citandolo) gli era dovuto.
E poi, dopo una non propriamente felice drabble su Igor Miscocciodiriscrivereilcognome, una cosina così carina e fluffosa ci stava.
Potrei aver tipo sforato di una piccola parolina il limite delle drabble... ma vabbeh, chiudiamo un occhio!

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Capitolo 4
*** Avvolta da un'illusione (CedrixCho) ***


Note a inizio storia: ringrazio chi ha messo questa raccolta nelle seguite, chi ha recensito (e a cui non ho ancora risposto, sono proprio imperdonabile) e chi ha anche solo letto.
 
Avvolta da un'illusione

 
 (aprire gli occhi, avvolta da un’illusione, col tuo sapore ancora sulle labbra.)
 
“Tre” il ragazzo le si avvicina, sorridendole.
“Due” si stringe di più nel cappotto, lei, arrossendo al sussurro di lui: “Sei bellissima”, le dice.
“Uno” e le loro labbra, finalmente, si uniscono, mentre tutti in torno a loro urlano, festeggiano e si augurano un felice anno.
Apre gli occhi, Cho, e improvvisamente è sola. Non c’è nessuno conto alla rovescia, nessun Cedric pronto ad amarla e farla sorridere. Lui non è con lei e non ci sarà mai più. C’è solo una tazza vuota e l’eco di risate e fuochi d’artificio in lontananza.







 
Note a piè di pagina:
Sto provando ad alternare drabble felici e drabble tristi ma si sta rivelando più difficile del previsto. Quindi ricordiamo la settimana scorsa con una spensierata drabble su Sirius e Lily e crogioliamo in quella felicità.
Tanta sorpresa quando mi sono resa conto di star scrivendo su Cho e Cedric, che non ho mai minimamente calcolato.
L’ho scritta tipo il trentuno da come si può notare dal conto alla rovescia e…niente.

 

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Capitolo 5
*** Protagonista di attimi di terrore (James Potter) ***


Protagonista di attimi di terrore
 
(Protagonista di attimi di terrore, senza averlo mai voluto, senza averlo mai realmente capito)
 
Ha vent’anni, James Potter, e si trova al centro di una guerra.
Si volta, freneticamente, schiantando uno o due Mangiamorte, precedendoli.
Urla, chiama Remus; lo salva.
Grida, schianti, luci – caos.
Non capisce niente, forse non vuole neanche capire qualcosa. Agisce, si difende, attacca, senza però realmente realizzare. Senza avere davvero la consapevolezza di ciò che fa.
Poi, però, lo vede, ed è come una secchiata gelida in pieno viso.
Sirius, Lily.
Lily, Sirius.
Non pensa al suo gesto, non pensa alle conseguenza: sa che deve salvarli e sa che farà di tutto.
Il Mangiamorte, che stava pronunciando a bassa voce un incantesimo rivolto a suo fratello e  sua moglie – alla sua famiglia –, spalanca gli occhi e sbatte violentemente contro un muro, prima di accasciarsi su se stesso.
Si ferma, James, ghiacciato sul posto, come pietrificato. La mano tremante e il cuore che batte violentemente, guarda, ad occhi spalancati, lo scenario davanti a sé.
Una morsa gli stringe lo stomaco, mentre combatte con tutto se stesso per non scappare come un ragazzino e rifugiarsi dietro un albero a vomitare.
Si guarda le mani, che all’improvviso gli sembrano così sporche, così sbagliate. Si passa una mano sul viso, quasi per accertarsi che sia tutto vero – terrorizzato, incredulo.
 Le urla, in questo momento, sembrano solo un lontano ricordo, e non presta neanche più attenzione a Sirius che gli intima, a gran voce, di muoversi.
Resta, in tutto quel orrore, solo la consapevolezza e il macigno che, sospetta, mai lo lascerà.
Ha vent’anni, James Potter, e ha ucciso un uomo.
 

 
 
 
 
 
Note a piè di pagina:
Sono un po’ sparita, lo so.
Perdonatemi, se ci siete ancora.
Ero fortemente indecisa su cosa pubblicare, pensavo e ripensavo. Leggevo le drabble e non me ne piaceva nessuna.
E poi eccola, lei. Lei che parla di James Potter (amore mio) e che anche se è una flashfic è okay, ora.
Breve appunto: potrebbe benissimo capitare il ripetersi di personaggi, anche abbastanza frequentemente. Ecco tutto, non seguo una logica per questa raccolta. Non cercherò di parlare di tutti i personaggi, o di non ripeterne altri. Parlerò di chi vuol far parlare di sé.
Paroledicarta Shily

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Capitolo 6
*** Conosciamoci senza saperci (RosexScorpius) ***


Conosciamoci senza saperci
 
(non so chi sei, non sai chi sono – conosciamoci senza saperci.)

“Ciao, è libero o aspetti qualcuno?”
“C…cosa?”
“Il posto, è libero? Gli altri tavoli sono tutti occupati da primini rumorosi e io devo studiare per un compito.”
“Oh, il posto… Certo, siediti pure!”
“Grazie.”
“Storia della magia?”
“Scusa?”
“No, dico: il compito, è di storia della magia?”
“Si, come lo sai?”
“Il professore lo ha messo a tutti nella stessa settimana.”
“Oh, giusto… Che sciocca! Comunque io sono Rose – Rose Weasley.”
“Scorpius Malfoy, piacere.”
Oh…”
“Weasley eh?”
“Già.”
“…”
“…”
“Io il compito l’ho fatto ieri, se ti va posso darti una mano…”
“C…cosa? Dici sul serio?”
“Si, non ci sono problemi, Rose.”
“Oh… grazie, allora, Scorpius.”
Si sorrisero
 





Note a piè di pagina:
non avevo mai provato, prima di questa drabble, a raccontare tramite un dialogo.
Spero di esserci riuscita o di essere sulla buona strada per riuscirci.
Ho deciso di approdare anche sulla nuova generazione, per sperimentare e per parlare, contemporaneamente, di personaggi conosciuti e al contempo sconosciuti, e su cui quindi avevo più libertà. 
Detto ciò, ho quindi cercato di non rendere nessuno dei due personaggi come si vedono in giro sul web - non è mica detto che debbano odiarsi, o dichiararsi antipatica o boh. Hanno tredici anni e l'unica loro preoccupazione, al momento, è superare il difficile esame. 
Shily

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Capitolo 7
*** Era uno scherzo, solo uno scherzo (Sirius Black - James Potter, Peter Minus) ***


Era uno scherzo, solo uno scherzo
(Era uno scherzo, solo uno scherzo. Ma non era vero, e lo capì solo dopo.)
 
“Fammi capire bene, Sirius: sei serio?” non riesce proprio a capire l’espressione terribilmente seria del suo amico, Sirius, né l’incredibile pallore del viso di Peter.
Infondo, è solo uno scherzo, incredibilmente geniale e divertente, a quel ficcanaso di Piton; ne rideranno un sacco.
“Certo, James, perché non dovrei?”
E’ solo uno scherzo, incredibilmente geniale e divertente, a quel ficcanaso di Piton.
“Sirius, ma cos’hai fatto!” è un’esclamazione quella che esce dalle labbra di James, più che una domanda, prima che si precipiti fuori il dormitorio.
E’ solo uno scherzo, incredibilmente geniale e divertente.
“Ma che gli è preso?”
E’ solo uno scherzo.





Note a piè di pagina:
com'era (almeno per me) prevedibile, sono sparita e sto aggiornando sempre meno frequentemente. Ci avevo sperato e ci avevo provato, niente da fare: sono una ritardataria nata, mi piace dire ''lo faccio dopo'' e questo dopo poi non arriva mai. Ma non pensate (voi, se ci siete ancora e se non sto parlando da sola) che mi sia dimenticata di questa raccolta. Mai mai mai!
Comunque, tornando alla raccolta: è ambientata al quinto anno dei Malandrini, in un tempo imprecisato del loro quinto anno, precisamente quando Sirius fa l'innocuo scherzetto a Piton, rivelandogli il segreto di Remus, inavvertitamente (... o  no).
Una breve precisazione: forse vi sembrerà che ci sia molto la vecchia generazione in questa raccolta (vale sia per adesso che in futuro), e probabilmente avete ragione. Ma non sono io che decido, o meglio: io scrivo quel che mi viene, senza programmare, solo che ho un particolare amore per questi ragazzuoli qui, che mi porta  sempre da loro.
Shily

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Capitolo 8
*** Aprire gli occhi e svegliarsi (Tom Riddle SeniorxMeropexCecilia) ***


Note a inizio capitolo: mi scuso per le innumerevoli assenze e per gli incredibili ritardi,
ma siamo a maggio, e la scuola non fa sconti a nessuno. 
Ma non pensate che mi sia dimenticata di questa raccolta o di quelle care e
adorabili persone che, nonostante tutto, continuano a seguirmi.


Aprire gli occhi e svegliarsi

 
(Aprire gli occhi e svegliarsi da quello che era un sogno. Da quello che è un incubo.)
 
La guardi negli occhi, quegli stessi occhi che ti hanno fatto innamorare – occhi così grandi e così… neri. Per un momento, un solo momento, avresti giurato che il loro colore dovesse essere azzurro.
Le baci le labbra, quelle stesse labbra che hai tante volte baciato. Così piccole, così sottili; e mentre la baci, una sensazione che siano troppo poco ti invade, facendoti scostare da lei.
Sussurri il suo nome, proprio come la scorsa notte, lentamente e con dolcezza.
La chiami, pronunciando con intensità ogni lettera, come a baciarne ognuna; ma qualcosa, improvvisamente, stona.

Merope. Merope. Merope. Mer… Cecilia.






Note a piè di pagina:
Allooora, 
prima volta che scrivo su questi personaggi, prima volta che scrivo su qualcuno di non principale o/e che non sia mai apparso fisicamente nei libri. Prima volta che mi distacco, poi, dai miei amati personaggi.
Nella speranza che questa prima volta sia andata a buon fine e non sia completamente da buttare, chiarisco che le caratteristiche di Cecilia sono di mia invenzione, non essendo mai state specificate, così come quelle di Merope (che, però, ho pensato essere simili a quelle di Severus. Vedi: gli occhi neri), essendo il mio tentativo quello di renderle due antipodi.
Shily


 

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Capitolo 9
*** Leggere e chiedersi dove si era (Bill Weasley) ***


Note a inizio storia:
mi scuso per il tremendo e, me ne rendo conto, imperdonabile ritardo.
Ci tengo, ancora una volta, a ringrazia le persone che leggono, seguono e alle volte recensiscono questa raccolta.
Non sapete quanto felice mi facciate e quanto questo grazie sia sentito.
 
Leggere e chiedersi dove si era
 
(Leggere e chiedersi dove si era, in questi tempi di guerra e distruzione. Troppo spaventato per accettare la realtà.)
 
“Weasley, c’è una lettera per te.”
Sconvolto finisci di leggere le parole sottili e leggermente tremanti scritte da tua madre.
Ginny, adesso, sta bene. Non preoccuparti.
La piccola Ginny che, ogni volta, ti chiede di insegnarle a volare e se ti può sedere in braccio.
Un anno intero e nessuno si è reso conto di niente.
Percy, il perfetto Percy, non ha notato niente. Dov’era Percy?
Fred e George, i sempre divertenti Fred e George che hanno sempre avuto un occhio di riguardo, non hanno notato niente. Dov’erano Fred e George?
Ron, il piccolo e a volte irritabile Ron sempre pronto a difendere la sorellina più piccola, non ha notato niente. Dov’era Ron?
Dov’erano tutti loro?
Ginny, adesso, sta bene.
Dov’erano tutti loro?
E’ solo un po’ provata.
Dov’erano tutti loro?
Non preoccuparti.
Dov’eri tu, Bill?

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Capitolo 10
*** Una si spegne, una sola (Alice Paciock - Bellatrix Lestrange) ***


Una si spense, una sola
 
(in quelle risate e in quelle grida c’era la magia – una sporca e una pulita. Una si spense, una sola.)
 
“Crucio.”
Una risata, fredda e vuota, rieccheggia nella casa.
“Crucio.”
Grida, la donna, svuotando i polmoni e inarcando la schiena in una posa quasi innaturale.
“Crucio.”
Spalanca gli occhi un’ultima volta, la strega, mentre l’eco dell’ultimo urlo di dolore si perde nella stanza e il suo corpo si accascia al suolo, ormai privo di forza – ormai privo di tutto.
“Crucio.”
La  magia, malata e sporca, scorre nelle vene della Mangiamorte, mentre ai suoi piedi la sciocca ragazzina smette di ribellarsi; la magia, dentro di lei, ormai impazzita.
Brillano gli occhi di Bellatrix, mentre guarda Alice Paciock vuota come una bambola di pezza.






Note a piè di pagina:
Here I Am, di nuovo. 
E' da tanto che l'ho scritta ma non avevo mai avuto il coraggio di pubblicarla. 
E non so, a dirla tutta, se ho fatto bene.
L'ho riletta migliaia di volta, cercando qualcosa da modificare, qualcosa che potesse essere migliorato... alla fine, questo è il risultato.
Ovviamente, Alice Paciock non è morta, ma chiaramente perde i sensi. 
Ci tenevo a ringraziare di cuore le persone che recensiscono perchè davvero non sanno quanto piacere mi faccia. E ringrazio anche coloro che leggono e seguono questa raccolta - oggi risponderò, promesso! 
paroledicarta

 

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Capitolo 11
*** Pieno di un amore che sa di famiglia (Harry Potter) ***


Pieno di un amore che sa di famiglia
 
(Pieno di qualcosa che non si aveva mai pensato di poter avere. Pieno di un amore che sa di famiglia.)
 
Si appoggiò al divano con un sorriso a increspargli le labbra e gli occhi colmi di loro.
Guardò i tre bambini - suoi figli - seduti al centro del salotto circondati da carte colorate e giochi appena scartati.
Li sentì ridere, emozionarsi e, cosa che lo riempiva d'orgoglio, voltarsi a cercarlo per mostrargli i regali portati da Babbo Natale.
Si emozionò nel vedere la loro eccitazione e la loro curiosità tanto genuina e normale - perché, si disse, era tutto normale, stavano tutti bene e non c'era nulla di cui avere paura.
E finalmente, forse per la prima volta nella sua vita, si sedette anche lui in mezzo a un salotto a giocare e a vivere il Natale.
Il suo primo Natale.Con i suoi figli.
 
 
 
 
 
Note a piè di pagina:
La mia assenza è imperdonabile, oltraggiosa, scandalosa e chi più ne ha più ne metta.
Ammetto le mie colpe e non posso fare altro che chiedere scusa.
Se posso fare qualcosa, qualsiasi cosa, per farmi perdonare, sarà fatta
Sempre ammesso e concesso che ci sia ancora qualcuno e non siate tutti spariti - cosa di cui sono abbastanza sicura. Io comunque sono qui, di nuovo, e stavolta per davvero, e le tenterò tutte.
Per cui, eccomi tornata con una storia incentrata su Harry e uno dei primi Natali con i suoi figli.
E niente, penso non sia nulla da aggiungere se non che avrei avuto tanto da scrivere ma il limite di parole non me lo permetteva.
Se vi interessa mi sono iscritta a wattpad, con il nome di _aMiss_, quindi mi trovate anche li.

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Capitolo 12
*** L'oblio dell'invidia (Peter Minus) ***


NOTE: ritorno dopo quella che, mi sa, è più di un'intera era geologica. Non so perchè, non so come e non so neanche perchè proprio oggi. So solo che è da tanto che non scrivo, qualcosa mi ha bloccata, e ad oggi mi sono detta bastaè ora di riprovarci. No, non sono una scrittrice. No, non diventerò famosa per ciò che scrivo. No, quindi non lo faccio per chissà quale motivo, ma mi ha sempre fatta stare bene e ci riprovo. E soprattutto, voglio sfatare il mito secondo cui non riesco mai a finire qualcosa che inizio, per cui eccomi con una nuova drabble (già ne ho altre tre pronte e sono pronta a scriverne altre). 
Se qualcuno ci sarà ancora? Non lo so, ma lo spero. Se qualcuno commenterò? Non lo so, ma lo spero. Intanto chiedo scusa a chi seguiva, anche solo a tempo persa, questa piccola raccolta. 

 
L'oblio dell'invidia
 
(Perso nell’oblio dell’invidia e del desiderio di riscatto, di essere qualcun altro.)
La folla impazzisce alla tua entrata a cavallo della tua nuova e velocissima scopa.
Urlano, si spingono per vederti meglio. Chiamano il tuo nome, come un coro, e tu sorridi.
Li saluti, mandando qualche bacio e facendo un occhiolino a una ragazza di Corvonero con cui ti scambi sguardi da tempo.
Sono tutti lì per te, Peter. Ti acclamano, ti vogliono, ti ammirano: ti imitano e tu non puoi fare a meno di sentirti orgoglioso mentre i tuoi amici, al tuo fianco, si complimentano.
Il boccino è lì, a pochi centimetri da te, lo sfiori e… Ti svegli. Sudato, nel buio della stanza, con in sottofondo il russare di Sirius.

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Capitolo 13
*** La curiosità di non chi sa (James Sirius Potter - Harry Potter) ***


La curiosità di chi non sa
 
(Il naso puntato verso l’altro, lo sguardo acceso di curiosità e l’espressione confusa
di chi non capisce, di chi non può. Non ancora.)
 “Papà, perché ci guardano tutti?” il bambino, che non arrivava oltre le ginocchia dell’uomo, gli afferrò una manica del giubbotto e iniziò a tirarla per attirare l’attenzione.  “Papà, allora?”
“Ma no, mica guardano noi,” rispose l’uomo, aggiustandosi gli occhiali sul naso.
“Buongiorno” una signora, proprio in quel momento, decise di afferrargli la mano per stringerla e salutarlo calorosamente. “E’ un piacere vederla! Quando mia sorella saprà che l'ho incontrata, proprio Lei, morirà di invidia. Oh, ma io glielo dirò eccome che ho incontrare il grande…”
“Si, già,” la interruppe l’uomo, adesso imbarazzato. “Sono sicuro che per sua sorella sarà uno shock, adesso però mi scusi ma dobbiamo proprio andare.”
La signora, interdetta, rimase a fissare le spalle dell’uomo che si allontanava tirandosi dietro un bambino che, incuriosito, si guardava intorno.
“Papà, ma chi era? E perché ti conosceva?”
“Nessuno, Jamie, mi avrà scambiato per qualcun altro.”
Il bambino, confuso, si strinse nelle spalle. Ma cosa mai poteva volere quella signora dal suo papà?

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 14
*** Un eroe inaspettato (Ron Weasley) ***


Un eroe inaspettato

(Una figurina che sa di riscatto, insicurezze vinte e una fierezza nascosta.
Una figura che sa di un eroe inaspettato.)
 
 "L`ho trovata!" il ragazzo si alza e inizia a correre, inciampando per la foga in alcuni giocattoli lasciati a terra - per la precisione: un cane, un cervo e un lupo.
"Ragazzi, l'ho finalmente trovata," ripete ad alta voce, per attirare l`attenzione, "Hermione, guarda."
Entra in cucina sventolando, davanti ai suoi due amici e sua sorella, una figurina.
"Ron, non ti sembra di essere un po' grande per collezionare figurine?" sua sorella, con un sorriso, lo prende in giro.
"Ah, non hai capito niente," la liquida con un gesto della mano frettoloso, "Hermione, guarda!" ripete per l`ennesima volta.
Possibile che non capiscano proprio?
La strega, con in braccio un piccolo Ted Lupin a cui stava precedentemente facendo smorfie emettendo suoni, a detta dei presenti, imbarazzanti, si sporge verso di lui per guardare.
"La tua figurina, Ron," spiegò, come se lui non lo sapesse. "Anche Harry e io l`abbiamo."
"Ma questa è la mia, capisci?" intercetta lo sguardo del suo migliore amico che, segretamente, nutre la stessa sensazione d`orgoglio e soddisfazione per essere stato messo nelle figurine delle cioccorane. Hermione e Ginny, non capendo, si guardarono con la medesima espressione confusa e tornarono a dare attenzioni al bambino.
Ma loro non possono capire, si dice Ron.
Lui, l`ultimo di sei fratelli, l`ultimo a scuola, l`ultimo a quindditch e sempre all`ombra del grande Harry Potter, era sulle figurine delle cioccorane.
Lui.

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Capitolo 15
*** Piena del suo veleno (Ginny Weasley - Tom Riddle) ***


Piena del suo veleno 
 
 
(Con la mente piena di lui, le spalle che tremano e un grido che preme per uscire.
Con testa piena del suo veleno)

Cosa potrà mai volere da te?
Ti sfugge un singhiozzo mentre le mani corrono ad arruffare i capelli, a tirarli.
Dalla piccola, inutile e povera sorellina.
Soffochi un grido e affondi i denti nelle labbra.
Sai solo arrossire e balbettare, che ridere e che pena che gli farai.
Senti il sangue che esce e premi più forte: fa male ma almeno senti qualcosa. Sei viva.
L’ultima arrivata, la più indesiderata: sei un’incapace, credi che lui non se ne sia accorto?
Stringi gli occhi e cerchi di cacciare via la sua voce dalla testa: con un gesto secco e la mano ancora tremante lasci cadere il diario e tiri l’acqua.
Sei libera.
Nessuno ti vuole, nessuno ti ama. 

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Capitolo 16
*** E nessuno rise più (Fred Weasley) ***


E nessuno rise più

(Voleva far ridere le persone e ci riuscì, e senza di lui nessuno rise più. )
 
“Mamma! Mamma, Fred mi da fastidio!”
“Fred, quante volte devo dirti di non tormentare tuo fratello?”
“Ma mamma, Percy è noioso. Ha detto che da grande vuole lavorare al ministero. Al ministero!”
“Questa non è una buona ragione per tormentare tuo fratello. E’ un ottima aspirazione, Percy, sono sicura che ce la farai, adesso và a giocare di là con i tuoi fratelli.”
“Ma, mamma…”
“Niente ma, Fred. Non è carino quello che hai fatto. E non fare quell’espressione, signorino!”
“Va bene… Sai, mamma, io da grande farò ridere le persone.”
“Tesoro, quello non è un lavoro.”
“Non importa, mamma, io voglio far ridere la gente. Voglio renderla felice.”
 
Sorride, Molly Weasley, tra le lacrime:“Ci sei riuscito, bambino mio. Ci sei riuscito” 

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Capitolo 17
*** Non un mostro (Andromeda BlackxTed Tonks/Bellatrix Black) ***


Non un mostro

(Guardarti di nascosto, la testa piena di idee confuse
e le certezze che iniziano a vacillare: non sembri un mostro)

“E’ incredibile,” tua sorella ti arriva alle spalle e, con un tonfo, sbatte la borsa sul tavolo su cui stai studiando. “Non posso ancora crederci.”
Ti volti a guardarla stranita e intimorita: in quei suoi attacchi di rabbia, che oramai sono sempre più frequenti, Bellatrix ha sempre avuto il potere di immobilizzarti per la paura.
Hai tredici anni e l’ingenuità che ti caratterizza non ti permette di notare la follia che si nasconde dietro la sua cieca rabbia. Imparerai a farlo e a contrastarla.
“Bella,” cerchi di sorriderle e sembrare convincente, “Che è successo?”
“Quel… sucido… sporco… inetto, quel… sanguesporco. Ricorda Andromeda, sono feccia quelli là. Feccia della feccia.”
Annuisci ripetutamente senza neanche riflettere alle sue parole: Bellatrix è la più grande e si preoccupa tanto per te e Narcissa. Bellatrix ha sempre ragione, sa tante cose lei.
Annuisci ancora una volta e ti volti per riprendere a studiare, incrociando lo sguardo di un ragazzo seduto a un tavolo vicino: è un Tassorosso, non sai niente di lui se non che è qualche anno avanti a te. Ha l’aria gentile e il sorriso che ti rivolge ha il potere di farti arrossire.
“Sanguesporco,” sputa fuori Bellatrix, guardando nella sua stessa direzione.

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