Happy Ending

di 00giulsworld00
(/viewuser.php?uid=423345)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


Primi giorni di giugno, ultima settimana di scuola e spiaggia. Insomma un sogno. Sono qui con i miei amici che casualmente hanno invitato il ragazzo che mi piace: Loris.
La prima volta che l'ho visto è stata buffa. Eravamo entrambi sull'autobus per tornare a casa da scuola e non c'erano posti liberi se non uno apparentemente vuoto. C'era uno zaino appartenente a "non-so-chi"; chiesi ad un ragazzo lí vicino se fosse suo, ma rispose negativamente prendendolo e buttandolo a terra facendomi, successivamente, cenno di sedermi. Neanche il tempo di dire: "magari è di qualcuno" che un ragazzo mi disse che era suo. Ecco il primo incrocio di sguardi. Ogni giorno che passava ci fissavamo senza mai parlarci dal vivo. Un giorno gli feci una foto di nascosto per mandarla ad una mia amica, la quale, mi disse il suo nome. Loris. Gli scrissi trovandolo su facebook e per un po' abbiamo parlato, addirittura un giorno mi ha salutata (devo aver cambiato colore, dettagli insignificanti), un giorno gli ho confessato il mio interesse ricevendo un rifiuto come risposta... Yeah, sono stata "friendzonata"!
Lo vedevo quasi ogni giorno in giro e non riuscivo mai a salutarlo, anche perchè lui dopo la prima volta non mi ha più salutata si è solo limitato a fissarmi. Avviso: è un tipo strano, particolare.
Ed oggi, mi ritrovo qui con un sorriso isterico ad aspettare lui e i miei amici.
«Se inizio a straparlare o a urlare guardami malissimo» ho detto a Iris vedendoli arrivare.
Li accolgo con un:
«CIAO RAGAZZI!» leggermente urlato. Eccolo il primo sguardo cattivo della giornata.
Dopo la serie di saluti e presentazioni abbastanza imbarazzanti (e imbarazzate) ci rechiamo tutti a riva per entrare in acqua.
Un'alga mi si attacca al piede ed io mi aggrappo al primo appiglio che trovo: un braccio. Mi sto girando per ringraziarne il proprietario quando collego il tutto ed è il SUO. Cazzo. Ed ecco la seconda figuraccia.
«Scusa, scusa, scusa... È che io odio le alghe»
«Tranquilla, non sono simpatiche nemmeno a me»
Oddio, ha la "r" moscia come me. Sorrido e mi butto per nuotare fino ad una piattaforma in mezzo al mare raggiungendo gli altri.
Dopo qualche tuffo ci sdraiamo tutti a prendere il sole e iniziamo a parlare di tatuaggi.
«Non amo particolarmente i tatuaggi a meno che non abbiano un significato profondo e di certo a 16 anni non ce l'hanno»
Oh, mi sta fissando strano.. Imbarazzata mi alzo e mi tuffo nuotando fino a riva per poi distendermi e prendere il sole.





Giulscorner

Questo è solo l'inizio, spero vivamente vi abbia incuriosito e… Al prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


Oh, mi sta fissando strano.. Imbarazzata mi alzo e mi tuffo nuotando fino a riva per poi distendermi e prendere il sole.

Mi sono addormentata e mi sveglia un suono alquanto fastidioso. Probabilmente sono i miei amici, ma non ho voglia di alzarmi. Alla fine mi tocca, apro gli occhi e...BUM! Ecco i suoi... Mi sta... Sorridendo?

«Ehi, che ci fai qui? Non eri in acqua?» Chiedo curiosa.

«Sì, ma non avevo più voglia» «Oh, d'accordo». Mi ristendo.«Potresti togliere il volume da quell'aggeggio?»

«No, poi mi deconcentro»

«Fastidioso» fa una smorfia «Parla Melania, la ragazza più silenziosa del pianeta»

«Ok, mi stai disturbando, vado a salutare un mio amico che sta là di fronte a noi, vedi?» Annuisce «Perfetto dillo a Iris appena tornano».

Era ora, possibile che mi tocchi così tanto il sistema nervoso? Mi alzo e mi dirigo verso Elia. «Ciao mongolo!» Urlo buttandomici addosso. Non è cambiato per niente. Lo vedo ogni estate perché d'inverno lavora eccetera... Sì, ho degli amici un po' grandi, ma ehi, io con loro mi diverto. «Piccola! Come va?»

«Io benissimo, sono in spiaggia con i miei amici e.. Indovina? C'è il ragazzo di cui ti parlavo>>

«Stai attenta-mi dice tutto serio-ti va una partita a beach?» Cosa? Ma ha degli sbalzi d'umore assurdi.

« Per me no problem, chiedo agli altri»

Vado dai miei amici e li invito a giocare. Quelli che ne hanno voglia alzano la mano e tra questi chi c'è ovviamente? Sbuffando raggiungo Elia insieme a Loris, Iris e Marco (un ragazzo del gruppo).

«Stai attenta ad Elia, sai com'è depravato» mi sussura Iris «Tranquilla, con me non ha mai fatto nulla»

Ehm.. Come si dice? LE ULTIME PAROLE FAMOSE. Dopo tipo dieci punti ho sentito palparmi il sedere e chi poteva essere se non quella sottospecie di essere umano? Ci sono rimasta malissimo, non si era mai comportato così con me. Gli ho tirato uno schiaffo ed ora mi ritrovo sulla riva seduta, triste e incazzata nera.

Appena sento un corpo sedersi affianco al mio giro il volto dall'altro lato.

«Sinceramente? Non ho capito nulla di quello che è successo»

«Non te n'è mai fregato, perché proprio ora?»

«Come mai dici questo?»

«Fai sul serio Loris? Io ho sempre aspettato un tuo saluto, ho sempre cercato di trovare io il coraggio di salutarti, anche il solo tuo passare di fianco a me fissandomi e non dicendo una parola. Hai idea di quanto sia imbarazzante e frustrante? Eh?»

«Ehm... Io»

«E pure questo discorso lo è!» Mi alzo e me ne vado.




Giulscorner



No, non sono una psicopatica ahahah, doppio aggiornamento in meno di un'ora, ma ehi, la voglia di scrivere c'è ♡♡


Al prossimo capitolo ♡♡

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***


«Fai sul serio Loris? Io ho sempre aspettato un tuo saluto, ho sempre cercato di trovare io il coraggio di salutarti, anche il solo tuo passare di fianco a me fissandomi e non dicendo una parola. Hai idea di quanto sia imbarazzante e frustrante? Eh?»

«Ehm... Io»

«E pure questo discorso lo è!» Mi alzo e me ne vado.

Sento dei passi dietro di me e sbuffo:

«Te ne vai? Non ti stavi divertendo prima con gli altri?»

Ad un tratto mi prende per le ascelle e mi butta in acqua.

«Mi sto divertendo anche ora»

Cosa ride? Glielo strappo via quel sorriso meravi... No, bruttissimo.

Lo mando a quel paese molto finemente e inizio ad inseguirlo per tutta la spiaggia per bagnarlo. La lotta finisce con la sua vittoria che, sapendo che sono bagnata, mi butta nella sabbia.

«Come sei fastidioso, ora mi accompagni alle docce» Sono una persona incoerente quando si tratta di lui. Passo dall'essere giocosa all'essere acida.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

«Non so perché, ma mi ispira un sacco di fiducia. Mi sembra di potergli dire tutto senza spaventarlo, non so il motivo anche perché ieri l'ho insultato, ma è una sensazione strana.»

Dico il giorno seguente a Iris. Il pomeriggio di ieri si è concluso con lui che mi fissava e io imbarazzata: non un parola.

«Forse è davvero una persona di cui ci si può fidare, ma non dimenticare che sei accecata da l'amour» ride.

«Ma cosa dici? Ahahah è solo una cotterella» «Sì.. sì»

La fulmino con lo sfuardo ed entriamo nel nostro locale di fiducia. Vogliamo una serata tra amiche.

Ci sediamo ai nostri posti e ridiamo e beviamo finché i ragazzi non ci raggiungono. Inutile dire chi c'è con loro. Ci guardiamo, sorrido e torno a parlare con gli altri.

«Anche perché noi...» sentivo parlare la mia amica, ma non ascoltavo, pensavo solo a lui. Situazione di merda, vero? Lo fisso per quasi tutta la serata. Bene, bello... Fantastico! Si sta alzando... Ah, sta andando in bagno e devo alzarmi per farlo passare. Proprio mentre lo sto per fare finge di cadere e mi sussurra un fugace “vai al bagno”. Di bene in meglio direi. Come faccio ad andarci senza destare sospetti? Il telefono mi squilla, ma tutti ora? Comunque è un'ottima scusa. Lo prendo, mi scuso e vado verso il bagno, ovviamente non rispondo, metto il silenzioso ed entro.

«Eccomi»

«Eccoti»

«Cosa volevi dirmi?» inizio ad essere nervosa

«Mi fissi» penso di aver cambiato colore

«È vero» cosa avrei dovuto dire?

«Immagino sia per lo stesso motivo per il quale mi hai scritto la prima volta» Ora sono incazzata nera, ma chi si crede di essere?

«Mi sa che soffri di manie di protagonismo, ciao, devo andare.»

Torno al tavolo, prendo la giacchetta di jeans, saluto tutti, pago ed esco dal locale.

Un messaggio: Mamma

Non riesco a passare, fatti dare un passaggio”

Ma che..? L'unico ad avere l'auto è Lui oppure i genitori di Iris ed è meglio di no. Bene vado a piedi, ma proprio mentre mi avvio sento tenermi per un braccio

«Dove vai?» «Lontano da te, egocentrico»

«Dai, ti accompagno»

«Chi ti dice che io voglia farmi accompagnare proprio da te?»

«Nessuno, lo voglio io»

«E se mi stessero per venire a prendere?»

«Li chiameresti e diresti loro che ti accompagno io»

«Uff, non ho altra scelta?»

«Esatto»

Lo seguo ed entro nella sua auto.



GIULSCORNER

Allora ragazzuoli, ci ho messo tanto ad aggiornare perché questa storia parla di un ragazzo che mi è piaciuto davvero, ma ora come ora sto con un altro e ovviamente ho pensato di non continuarla. Ma ehi, è acqua passata, posso farcela


Vi amo

GIULSWORLD

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo quarto ***


Lo seguo ed entro nella sua auto. Gli dico dove vivo sbuffando, ora sbadigliando... Sono stanca.

«Non ti addormentare, mi raccomando»

«Come siamo spiritosi» applaudo.

«Mi odi?» mi fa il labbruccio, ma io dico, tutta questa confidenza?

«Forse» e mi volto verso il finestrino

«No che non mi odi» mi stuzzica

«Vuoi che ti dica che ti odio? No, non credo, poi ci rimarresti male e piangeresti» sorriso falsissimo. VAI COSÌ MELANIA!

«Mel..» frena di colpo

«Cosa vuoi?» oddio. Si sta avvicinando, sono completamente schiacciata al finestrino pur di allontanarmi. Perchè si avvicina? Ecco, sto arrossendo. Arrivato quasi alla mia bocca sorride «Eccoti a casa» dice. Stronzo.

«Oh.. Gr-grazie» Oh, ora balbetto anche. Apro la portiera.

«No, non mi odi» e mette in moto. Gli mostro il mio bellissimo dito medio ed entro in casa.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


«..E alla fine mi ha detto che non lo odio» dico al telefono a Iris

«Qui c'è qualcosa sotto» ride

«No, no, no, non mi ha mai calcolata fino ad ora, non farti illusioni»

«Magari ci ha ripensato»

«Come no, dai, entro in classe»

«Ok, ci vediamo oggi pomeriggio»

«Ciao» metto giù.

Dopo le lunghissime cinque ore infernali esco con delle mie compagne e vado verso la fermata e penso che mi mancano ancora due anni alla fine di questo carcere.

Vedo un'auto familiare, ma non m'illudo, Loris è al primo anno d'università, non verrà mai qui... VERO?

Mi reco sotto la pensilina e lo vedo.

«Loris?»

«Mel! Vieni, ti porto a pranzo»

«Cosa?»

«Dai che hai capito»

«Non vengo con te a mangiare»

«Lo so che lo vuoi» ricomincia

«Dio mio, potresti smettere di pensare solo a te stesso?»

«Ma sono irresistibile» sghignazza

«È arrivato l'autobus, vado, ciao» mi tiene per un braccio

«Mollami o lo perdo» dico cercando di tirare via il braccio «ecco, l'ho perso, felice?»

«Molto»

«Bene, portami a casa allora»

«No, ti porto in una pizzeria»

«Certo e mia mamma mi lascerebbe»

«Chiamala» se la sta ridendo come un matto.



GIULSCORNER

Sono così felice di continuare... Ma voi, una recensioncina me la lasciate?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2974684