Best friends forever but not now...

di Frerakey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 22 marzo 2013 ***
Capitolo 2: *** You're my best fucking friends, and I would die for you ***



Capitolo 1
*** 22 marzo 2013 ***


“cause the world is ugly
but you’re beautiful to me,
are you thinking of me
like I’m thinking of you?
I would say I’m sorry
thought I really need to go.
I just wanna you to know
I’m thinking of you
Every night every day”
 
Frank era sdraiato sul divano di casa e guardava il soffitto pensando all’unica cosa a cui pensava tutte le notti e tutti i giorni: quella voce. La voce che usciva a ripetizione continua dalla sua radio. La voce di quel ragazzo che fino a qualche giorno prima aveva chiamato “migliore amico” ma che ora avrebbe tanto voluto chiamare in modo diverso.
Non aveva mai pensato a Gerard in quel modo.
Aveva sempre provato qualcosa per lui sin da quando, suonando per i Pencey Prep, lo vedeva provare coi My Chemical Romance nella sala accanto alla loro, ma non aveva mai pensato a lui nella maniera in cui lo stava facendo ora.
Aveva capito di amarlo solo pochi giorni prima quando i due si erano trovati da soli ed era successo l’inaspettato.
Da quando successe i due avevano continuato a comportarsi normalmente in presenza di telecamere, fan o degli altri membri del gruppo e, a parte qualche occhiatina innamorata che Frank tirava all’ “amico” e che quest’ultimo cercava di evitare limitandosi ad un lieve rossore, tutto sembrava filare liscio.
Quando si trovavano da soli Frank cercava sempre di far riaccadere quello che accadde quel giorno ma l’altro, in un modo o nell’altro, riusciva a cambiare argomento e ad andarsene il prima possibile. Frank non era stupido, aveva capito che qualcosa non andava, ma mai avrebbe pensato che Gerard sarebbe arrivato a tanto.
 
Bling bling
 
Il cellulare del ragazzo aveva ricevuto un messaggio. Così si avvicinò e, per sua grandissima
felicità, sullo schermo apparve la scritta “Gee”.
Prese frettolosamente il telefono e aprì il messaggio. Era indirizzato a tutti i membri della band e diceva:
 
“Ciao ragazzi, ho bisogno di parlarvi.
Alle 17.30 in sala prove.
Non mancate.
Gerard.”
 
Pochi secondi dopo ricevette un altro messaggio questa volta indirizzato solo a lui.
 
“Frank tu vieni almeno un’ora prima, dobbiamo parlare. Da soli.
Gerard Way.”
 
A Frank sembrò strano che l’amico si fosse firmato con nome e cognome al posto che solo “Gee” ma non ci fece molto caso, era troppo emozionato.
Cosa voleva dirgli? E perché voleva vedere anche tutti gli altri dopo?
Iniziò a immaginarsi la conversazione finchè non gli venne in mente una cosa, una cosa che lo avrebbe fatto sentire l’uomo più felice della terra: e se Gerard si fosse deciso a rivelare agli altri di loro due? Sarebbe stato fantastico.
 
Non avrebbero più dovuto nascondersi, non avrebbero più dovuto fingere.
 
Già si pregustava la faccia sconvolta che avrebbe fatto Mikey.
E gli auguri di un “ottimo futuro insieme” da Ray.
Gerard e Lynz avrebbero divorziato e Bandit sarebbe stata cresciuta da Frank come figlia propria.
Tutto sarebbe stato perfetto, proprio come aveva sognato.
 
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In un batter d’occhio arrivarono le 16:00.
Frank salì in macchina e si diresse speditamente verso la sala prove.
 
Una volta arrivato vide l’amico seduto con la testa appoggiata a una mano e gli parve di intravedere una lacrima scorrere dai suoi occhi.
 
“Hey Gee! Sono arrivato.”
 
L’uomo si voltò di scatto e si alzò.
Il più giovane dei due capì subito che c’era qualcosa di affranto nel volto dell’altro ma, ancora una volta, cercò di ignorare questo presentimento.
 
“Cosa dovevi dirmi?”disse Frank.
“Non è facile. Tu sei il mio migliore amico e io non voglio ferirti…”
“Dai Gee arriva al sodo”  lo spronò l’altro.
“Quello che abbiamo fatto è sbagliato”
“Cosa intendi dire?” la voce di Frank iniziava a tremare.
“Tu sai che io amo Lynz, vero?”
“Certo che lo so” rispose quasi istintivamente cercando di nascondere il dolore che gli aveva realmente provocato quella frase.
“E dopo quello che è successo giovedì scorso io... non ti vedo più come prima.” il suo tono di voce era fermo e lasciava trasparire qualche goccia di tristezza.
“Cosa stai dicendo Gee? È ovvio che…”
“Frank Anthony Thomas Iero, ascoltami”
“Gerard Arthur Way” rispose ridacchiando. Ma poi si accorse che non c’era nulla di scherzoso nel tono dell’altro.
 
“È finita”
 
“ Cosa è finito?”
“Tutto”
 
Frank comprese ciò che non avrebbe voluto capire:
i My Chemical Romance. La cosa che lo aveva tenuto in vita, che lo aveva consolato quando era triste, che aveva festeggiato con lui quando era felice, che gli aveva fatto conoscere persone straordinarie e che gli aveva fatto conoscere se stesso.
No, non poteva intendere quello.
 
“Cosa intendi con tutto?”
“ Noi due e... i My Chemical Romance”
“No!- il tono di Frank era diventato tutto d’un tratto furioso- non puoi fare questo!”
“Mi dispiace, è che io non riesco più a stare con te senza pensare a...”
“Smettila!-  urlò - tu non lo farai!”
“Ormai è deciso...mi dispiace”
 
Frank corse fuori dalla sala e si rinchiuse all’interno del bagno a piangere e a pensare a come sarebbe diventata la sua vita dal giorno successivo.
Ad un certo puntò sentì fuori dalla porta gli altri del gruppo. Ray e Mikey stavano scherzando tra di loro ignari della notizia che li aspettava. Ad un certo punto si chiese quale scusa avrebbe usato Gerard per giustificare lo scioglimento della band agli altri ma la verità era che non gli importava. Uscì dalla porta senza farsi notare e se ne andò.
 
I restanti membri della band entrarono nella stanza e trovarono il frontman seduto in un angolo della stanza in lacrime: “Ragazzi sedetevi, devo parlarvi.”
 
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“Best friends forever
But not now
We've always been such
Best friends forever
But not now
I don't know what I did or what I said made you cry
I wish that I could take all of the pain from your eyes
Cause things just don't seem right
When you're not by my side

This world just seems too big for me
When you're not by my side
I need you around”



_Frank Iero
 
CONTINUA
 

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Capitolo 2
*** You're my best fucking friends, and I would die for you ***


“Best friends forever
But not now
We've always been such
Best friends forever
But not now
I don't know what I did or what I said made you cry
I wish that I could take all of the pain from your eyes
Cause things just don't seem right
When you're not by my side

This world just seems too big for me
When you're not by my side
I need you around”



_Frank Iero
 
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Era passato ormai un anno e i due non si erano più visti.
 
Nessuno sguardo.
Nessuna parola.
Nessun messaggio.
 
Niente.
 
Erano divenuti ormai sconosciuti.
 
Un giorno, in casa Way, Lynz si avvicinò al marito con il portatile in mano e disse: “Hey amore, hai sentito la nuova canzone di Frank? Carina, molto malinconica ma, carina. A proposito, è da molto che non vi vedete voi due non è forse il caso di invitarlo a casa nostra o…”
Gerard strappò il computer dalle mani della moglie ignorandone le ultime parole e ascoltò quella canzone.
 
“…we’ve always been such
Best friends forever
but not now...”
 
L’ascoltò più volte.
Forse 10, forse 20, forse solo 5. Fatto sta che fu quella canzone che lo spinse a prendere il cellulare, andare sulla rubrica, scendere fino alla F, selezionare il contatto e cliccare sulla scritta “nuovo messaggio”
 
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Frank stava correndo per il giardino di casa. Aveva preso per una mano la piccola Lily e per l’altra la gemmellina Cherry. Jamia era in piedi e guardava ridendo come l’uomo che amava faceva crescere le sue figlie. Ad un tratto si fermò. Le bambine lo guardarono deluse ma lui le assicurò dicendo che gli era arrivato un messaggio e che dopo averlo letto sarebbe tornato a giocare con loro.
Il sorriso gli scomparve dalla faccia quando lesse sullo schermo
“Messaggio da: Gee”
Sì, era ancora salvato come Gee. Non aveva mai avuto il coraggio di selezionare quel contatto, neanche per cambiarlo in Gerard Way.
Lo lesse.
 
“Frankie mi manchi.
Possiamo tornare ad essere migliori amici
come lo eravamo una volta.
We’ve always been such
Best friends forever…
Gee”
 
Frank rimase immobile per qualche secondo fissando lo schermò finchè Cherry gli afferrò una manica e gli disse: “Papà, papà, torna a giocare!”
Lui le sorrise, infilò il cellulare nella tasca, e tornò dalle due bambine fingendo che non fosse successo nulla.
 
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Passarono ancora dei mesi prima che i due tornarono in contatto.
Era sera e Frank stava tornando a casa dopo a una suonata in un bar vicino.
Accese la radio e sentì una canzone.
 
We want television bodies that we can’t keep
We have battles in the dark when she falls asleep

We can make it up again
We can make it up again
And we don’t care we just pretend
With our faces on the mend
And don’t ask a lot
And you won’t lose a lot
Don’t ask for much



A Frank piaceva quella canzone.
Gli ricordava un po’ il suo passato, i My Chemical Romance, ma non capiva perché.

Every accidental damage I wouldn’t take
Every heart I left behind that you couldn’t break

We can make it up again
We can make it up again
And we don’t care we just pretend
With our faces on the mend
And don’t ask a lot
And you won’t lose a lot
Don’t ask for much



Ma poi quando arrivarono alle sue orecchie queste parole capì.
Riconobbe quella voce.
Quella canzone era indirizzata a lui, ne era sicuro.

And I said I miss you
Say I missed you too
Said I miss you
Say I missed you too
Said I missed you
Say I missed you too



“Gerard…”

We want action and decision that we can't fake
We got fire cracker wishes that we can make

We can make it up again
We can make it up again
And we don’t care we just pretend
With our faces on the mend
And don’t ask a lot
And you won’t lose a lot
Don’t ask for much

Oh
Do you miss me?
'Cause I miss you
Do you miss me?
'Cause I miss you
Do you miss me?
'Cause I miss you
Do you miss me?
'Cause I miss you too”

 
“Sì, anche tu mi manchi”
 
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Giorni dopo Gerard era andato a prendere la figlia da una festa di compleanno e non vedeva l’ora di tornare a casa per sdraiarsi sul divano a dormire o magari a disegnare. Ma quando arrivò a casa vide Lynz parlare amichevolmente con una donna, seduta dall’altra parte del tavolo e con due bambine identiche.
“Amore, finalmente sei arrivato! Cherry e Lily non vedevano l’ora di conoscere Bandit, vero bimbe?”
Le due bambine annuirono timidamente.
Gerard continuava a non capire. Così diresse uno sguardo interrogativo verso la moglie la quale iniziò con le presentazioni.
“Jamia, lui e Gerard. Gerard lei è Jamia, lei è la…”
“La mia ragazza.” continuò una voce proveniente dalle spalle dell’uomo che con grande sorpresa vide il migliore amico in piedi sorridente.
“E loro sono Cherry e Lily sono figlie del primo matrimonio di Jamia”
Lynz capì che i due uomini avevano bisogno di parlarsi così propose all’altra donna di venire con le bambine in giardino, dove avrebbero potuto giocare con i giocattoli di Bandit.
 
Si ritrovarono di nuovo da soli.
Dopo tanto, troppo tempo.
 
All’inizio erano entrambi un po’ imbarazzati.
Dopo tutto quello che era successo tra di loro era difficile trovare un argomento diverso di cui parlare.
Poi iniziarono con le solite frasi di routine come “Bandit sta crescendo bene” o “Jamia mi sembra proprio una brava ragazza” eccetera.
 
Ad un certo punto entrò nella sala la piccola Way con un portatile in mano.
“ Papà ho imparato ad usare Google!- disse la bambina al padre –ma non capisco una cosa…cosa significa Frerard?”
 
I due uomini si guardarono imbarazzati.
 
Cosa sarebbe successo ora?
Forse avrebbero ri-iniziato a non vedersi, a non parlarsi, a comportarsi come sconosciuti.
Forse tutto quello che avevano fatto per ritornare amici sarebbe stato distrutto da una bambina di cinque anni.
Ma i due non avevano nessuna voglia di allontanasi di nuovo così Frank intervenne dicendo:
 
“È una marca di prosciutto”
 
Gerard gli diresse uno sguardo interrogativo che si trasformò nella più grande risata che avesse mai fatto dai quando i My Chemical Romance si erano sciolti.
Frank era sorpreso dalla reazione dell’amico ma fu felici di unirsi a lui.
I due erano finalmente tornati amici, avevano ricominciato a ridere insieme, come facevano una volta.
 
Poi accadde una cosa straordinaria, una cosa che entrambi stavano aspettando da troppo tempo ormai.
I due si avvicinarono e si abbracciarono. Senza imbarazzo, senza secondi fini. Solo per dirsi
 
“You’re my best fucking friend and I would die for you”
 




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Hope you like it,
Frerakey

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