Se tu sei con me non avrò paura di morire!

di MartinaKurata94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non lasciare la mia mano! ***
Capitolo 2: *** Delirare! ***
Capitolo 3: *** Memoria perduta! ***
Capitolo 4: *** nuovi incontri.... nuovi nemici! ***
Capitolo 5: *** Ti racconto chi sono! ***



Capitolo 1
*** Non lasciare la mia mano! ***


storia nuova Ciao ragazze eccomi con una storia nuova... Allora volevo avvisarvi che non è la solita storia di Rossana e Heric ma è anche del mio film preferito Peter Pan. Ho voluto inventare una cosa nuova, ho messo assieme sia il cartone che il film creando una storia fuori dal normale ricca di avventure e di avvenimenti che vi svelerò più avanti. Ora vi lascio alla storia spero vi piaccia un caloroso saluto.....!



Erano già passati 5 anni dall'ultima volta che avevo visto il mio Peter erano già passati così tanti anni ma continuavo a sperare dal profondo del cuore di poterlo rivedere, mi mancava davvero tanto. Tutte le notti mi tornavano in mente i suoi bellissimi occhi verdi e quel suo sorriso tremendamente sensuale che mi mandava in tilt ogni volta che sorrideva, non avrei mai immaginato di essermi innamorata in cosi pochi giorni pensavo fosse solo una cotta passeggera ma invece mi sbagliavo mi sono proprio innamorata di un ragazzo che non potrò mai avere. Lui è uno spirito libero non gli piace avere impegni o provare sentimenti per qualcuno lui preferisce stare solo con Trilli e vivere le sue avventure pensavo che dopo quel bacio tra di noi sarebbe cambiato qualcosa ma invece non è stato cosi mi aveva promesso che non mi si sarebbe dimenticato di me e invece lo ha fatto in questi 5 anni non lo visto nemmeno di sfuggita. Mentre pensavo a lui una lacrima scese dal mio viso non più da bambina ma di una ragazza cresciuta troppa in fretta essi ormai ero diventata maggiorenne, guardandomi allo specchio vedo riflessa la stessa Wendy di anni prima ma con qualcosa in più, avevo lasciato crescere i capelli e adesso li avevo lunghi fino al sedere, ero diventata un pò più alta e la pancetta di troppo che nascondevo sotto la sottana era sparita sostituendola con una pancia piatta, anche il mio seno era cambiato da un semplice top ad una quarta abbondante insomma ero diventata una donna. Mentre mi pettinavo i capelli sentì un ticchettino provenire fuori dalla finestra mi girai di scatto e vidi una luce scintillante mi avvicinai verso la finestra e vidi la piccola Trilli che mi salutava con la manina, la feci entrare ero davvero felice di rivederla anche se all'inizio non eravamo in sintonia anzi mi odiava - Ciao Trilli come stai? sono anni che non ci vediamo! -  -  Ciao Wendy sono qui per portarti nell'isola che non c'è -  - e come mai? -  -  sai domani è il compleanno di Peter diventa maggiorenne e volevo fargli una sorpresa-  Non potevo credere alle mie orecchie Peter aveva deciso di crescere? quindi faceva 18 anni? - eh dimmi come mai ha deciso di crescere? -  - lo hai cambiato tu mia cara-  - no non è vero Trilli se lo avrei cambiato sarebbe rimasto qui con me invece sono 5 anni che non lo vedo.-  Avevo pronunciato la frase urlando che Trilli sobbalzò dalla paura - credimi Wendy non è cosi allora vieni con me? -, non sapevo cosa fare non sapevo che decisione prendere se andare e rivederlo o restare e dimenticarlo ma andiamo chi voglio prendere in giro? sto impazzendo dalla voglia di rivederlo di vedere se anche lui come me è cambiato se era diventato ancora più bello di come lo avevo lasciato - ok Trilli vengo con te ma dammi 10 minuti per vestirmi-  - o già pensato io prendi questo!-. Tirò fuori dalla sua minuscola tasca un piccolissimo vestitino - ma Trilli questo è adatto a te non a me-, sbuffò e con un pò di magia quel vestito diventò adatto a me era bello fatto tutto con foglie e rametti ma nell'insieme lasciava senza parole lo indossai e mi specchiai - wow Wendy  ti sta davvero bene! - infatti aveva ragione mi stava a pennello era fatto a mono spalla e arrivava sopra la coscia - allora sei pronta?-  - si si eccomi- mi sciolsi i capelli un filo di trucco e pronti per partire. Trilli si agitò sopra di me lasciando cadere la sua polvere magica facendomi alzare in volo - andiamo- e così come un lampo eravamo fuori da casa mia.


Ero sopra una nuvola e pensai al viso angelico della mia amata Wendy erano passati 5 anni dall'ultima volta che l'accompagnai a casa sono stato cattivo e insensibile con lei, le avevo promesso che sarei andato ha trovarla e invece non ho avuto il coraggio di farlo forse avevo paura? no semplicemente non volevo ammettere a me stesso di essermi innamorato di lei di quella bambina cosi bella e scontrosa che sicuramente sarà diventata una ragazza come me. Mentre ero assolto nei miei pensieri mi ritrovai il viso di Trilli dentro un occhio - aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah Trilli ma che fai? mi vuoi accecare? -. Rideva  - ti diverte farmi prendere paura?-  - ah ah ah ciao Peter -  -  ma dove sei stata? ti ho cercato da per tutto ma le altre fate mi hanno detto che eri partita ma per dove?-  - vieni  o una sorpresa per te-  dove vuoi portarmi?-  - tu seguimi-. E senza darmi spiegazioni si lanciò in volo - aspettamiiiii Trilli-, la seguì ma che cosa aveva da mostrarmi con cosi tanta urgenza? non riuscivo ha capire, si fermò davanti alla porta di casa mia - va dentro c'è una sorpresa per te!-  - di che si tratta?-  - scoprilo con i tuoi occhi ci vediamo dopo Peter!- e volò verso la direzione di casa sua. Con passo lento aprì lentamente la porta avevo lo sguardo fisso sulla stanza con in mano il mio fiducioso coltello, avanzi passo per volta quando sentì una voce molto familiare provenire dalle mie spalle - Ciao Peter- non poteva essere vero era lei? la mia Wendy era tornata da me? no era solo un sogno, mi girai con lentezza e rimasi scioccato nel vederla li davanti a me. Sentivo il cuore in gola avevo le palpitazioni le parole mi si gelarono in bocca era diventata ancora più bella quel fisico cosi perfetto nascosto tra quel vestito che gli donava, davanti i miei occhi era una bellissima dea - non sei contento di vedermi?-  - come stai Wendy?- avanzò verso di me mi mancava il respiro più la guardavo più mi piaceva, era pericolosamente vicino a me - io sto bene e tu?-  - i-io bene - balbettavo sembravo un idiota - cosa ci fai qui?-   - sono venuta perchè oggi è il tuo compleanno e volevo anche darti il mio regalo!-  - e sarebbe?-. Si avvicinò e mi diede un dolce bacio sulle labbra, le mie mani si andarono ad appoggiare sulla sua nuca e la spinsi ancora di più verso le mie labbra, la baciai e ribaciai con passione finalmente era li davanti a me la mia amata era tornata e stavolta nessuno me l'avrebbe portata via si staccò dolcemente si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi - Buon compleanno mio caro Peter- gli sorrisi e mi rimpossessai delle sue labbra. Mentre le nostre lingue si toccavano una voce da lontano chiamava il mio nome - Peeeeeeeeeeteeeeer- era Trilli ma perchè aveva quella voce? sembrava spaventata! mi staccai dalle labbra di Wendy per voltarmi dalla parte dove avevo sentito la voce della mia fatina eccola la vedo sta venendo verso di me - Peter Wendy dovete scappare stanno arrivando-  - chi sta arrivando Trilli?-  gli dissi in modo arrogante  -  dei nuovi pirati Peter, le altre fate mi hanno detto che sono spietati-  - Peggio di Uncino?- . Annuì con la testa mi voltai verso Wendy - Cosa facciamo adesso?-  nei suoi occhi vedevo solo paura gli presi la mano tramava come una foglia -  Qualsiasi cosa succeda non lasciarmi mai la mano!-. Stava per dirmi qualcosa quando il pavimento cominciò ha tremare - Peter che cosa succede? è un terremoto?-  -  non lo so Wendy! non ci sono mai stati terremoti qui!-. Infatti avevo ragione non era un terremoto erano bombe che esplodevano talmente forte che il pavimento tremava -  Wendy non lasciarmi la mano-, gli gridai mentre la portavo fuori dalla casa. Sentivo le urla della mia amata mentre correvamo via da li poi ad un tratto li vidi erano 3 pirati li fermi davanti a me, il fumo copriva i loro volti ma riuscì solo ha vedere un ciondolo con un teschio sopra quel pirata maledetto, era un ciondolo d'oro con dei coltelli dietro poi sentì la sua voce - è la tua fine-. Ad un tratto una bomba cadde proprio sotto i nostri piedi facendoci alzare in aria - Peteeeeeeeeeeeeeeeeer- Wendy gridava - Weeeeeeeeendy non lasciarmi la manooooooooo-. Ci tenevamo stretti l'uno all'altro ma riecco un'altra palla di cannone venirci addosso, mi staccai velocemente da lei prendendo delle distanze e riecco altre palle, il cielo era ricoperto di polvere grigia non riuscivo più ha vedere niente ma Wendy? Wendy dov'è? cominciai ha gridare il suo nome e in lontananza sentì un urlo -  Peteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer aiutamiiiiiiiiiiiiiiiiiiii mi sta risucchiando!-, la vidi un enorme buco nero si affacciò dietro le sua spalle - Wendyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy-. Gridai con tutta la voce che avevo in gola fino a che persi i sensi mentre quel vortice risucchiava me e la mia amata.

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Capitolo 2
*** Delirare! ***


ti troverò (POV HERIC)
- Heric ma sei sicuro che non sia morto?- mia sorella guardava quel ragazzo e nei suoi occhi leggevo tanta pena - no tranquilla respira ancora è solo svenuto!- gli dissi facendole un dolce sorriso - chissà come si chiama- mi disse incuriosita - appena si sveglia sarà la prima cosa che gli chiederò-  - lasciamolo riposare Heric-  - si hai ragione andiamo di sotto torneremo da lui dopo cena- e cosi fecimo. Mentre mangiavamo vedevo Nelly pensierosa - non stai bene?- gli chiesi preoccupato - come?- era sovrappensiero - ma Nelly mi ascolti?-  - scusami Heric pensavo a quel ragazzo voglio sapere chi è e perchè si trovava nel nostro giardino con un vestito a foglie e con una ferita alla testa-. La guardai era davvero preoccupata, gli presi la mano dolcemente - tranquilla Nelly- - e se fosse un alieno?- soffocai una risata - Nelly ma secondo te? è uguale a noi sarà caduto da un albero mentre provava ha fare Tarzan ah aha!-. Risi di gusto e lei fece lo stesso - hai ragione che sciocca che sono!- - dovresti guardare meno televisione cara mia ah ah hai una bella fantasia!- fece una linguaccia e si alzò dal tavolo - dove vai?- - vado ha vedere se il nostro ospite si è svegliato-. Feci spallucce e la lasciai andare.
(POV NELLY)
Heric rimase al piano di sotto mentre io mi dirigevo su per le scale verso la camera di quel misterioso ragazzo dai capelli color dell'oro e un viso angelico. Piano piano percorrevo il lungo corridoio e arrivai nella stanza delicatamente aprì quella porta e lo vidi nella stessa posizione di come lo avevo lasciato un'ora fà, mi avvicinai e con cautela mi sedetti vicino a lui lo guardai di nuovo era dannatamente bello. Con un panno umido ripulivo le sue ferite ma chi poteva avergli fatto del male? chi lo ha ridotto cosi? tante domande ma non arrivai a nessuna conclusione, mi avvicinai ancora di più verso di lui i miei occhi squadravano ogni centimetro di pelle di quel ragazzo la mia mano accarezzava il suo volto arrivando al naso fino a soffermarsi sue labbra, le accarezzai erano dannatamente morbide e belle mi avvicinai per baciarlo non riuscivo ha distogliere lo sguardo da quelle labbra era come una calamita mi attiravano a loro mi avvicinai ancora di più riuscivo ha sentire il suo respiro chiusi gli occhi ma quando le mie labbra si stavano appoggiando alle sue sentì la sua debole voce dire qualcosa. Mi allontanai si muoveva era molto agitato sicuramente stava facendo un incubo bisbigliava qualcosa, con l'orecchio mi avvicinai per sentire meglio ma non parlava più si agitava e basta - ehi ragazzo stai calmo!- si muoveva gli toccai la fronte era caldissimo - oddio ma tu hai la febbre! Heric Heric-, senti dal piano di sotto la voce di mio fratello - cosa c'è Nelly?- uscì di corsa dalla stanza e mi affacciai alla ringhiera - presto porta su una bacinella con dell'acqua fredda!- - a cosa ti serve?- domandò lui sorpreso - il ragazzo a la febbre molto alta e sta delirando presto vieni sù!-. Vidi Heric correre verso il bagno io tornai da quel ragazzo gli presi la mano volevo che sentiva che non era solo - sta calmo ci siamo noi con te!- gli dissi ma lui si agitava - Heriiiiiiiiiiic muoviti!-. Finalmente arrivò con la bacinella bagnai il fazzoletto che avevo usato prima per pulirgli la ferita e glie lo misi sulla fronte calda - sta delirando Heric- - ma tu capisci cosa dice?- - no non capisc- - sssssssh zitta ascolta!-. Mi chiuse la bocca in quella stanza calò un silenzio tomba e sentì il ragazzo pronunciare qualcosa - Wendy Wendy!-, Heric tolse la mano dalla mia bocca e cominciò ha fare domande a quel ragazzo -mi senti ragazzo? chi stai cercando?-, lui si muoveva e continuava ha ripetere il nome di quella ragazza - chi è Wendy?- si agitava - Wendy non lasciare la mia mano Wendy non lasciarla!-. Gridava stava soffrendo non riuscivo più ha vederlo cosi Heric continuava con le domande - dov'è la tua Wendy?-. Si alzò di scatto aprendo gli occhi - Wendyyyyyyyyyyyyyy nooooooooo non lasciarmi!-. Quella scena mi straziò lo vidi rigettarsi nel letto aveva perso di nuovo i sensi - presto Heric chiama un dottore!- scese al piano di sotto - Pronto dottor Mirko? sono Heric Yamaha deve correre subito qui è un emergenza!-, tornò al piano superiore - sta arrivando!-. Guardai quel ragazzo una lacrima scese delicatamente sul mio viso mi voltai verso mio fratello - Heric promettimi che lo aiuterai-, mi guardò e con una mano asciugò la mia lacrima - te lo prometto-. Gli sorrisi e aspettammo con ansia l'arrivo del dottore.

 

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Capitolo 3
*** Memoria perduta! ***


ihihhihi (pov narratore)
Spugna ubbidì agli ordini del capitano d'acciaio prese una barchetta e andò ha chiamare gli altri due pirati, ma il povero Spugna non poteva immaginare chi si sarebbe trovato di fronte.

(Pov Alessio l'uomo dal tiro abbersaio)
Ero appoggiato su un albero mentre affilavo i miei amatissimi coltelli, li pulivo e li facevo ancora più taglienti, mi alzai ne feci volteggiare uno e poi lo tirai sull'albero più lontano centrando in pieno un fazzoletto che avevo lasciato appeso - wow caro bel tiro-, non mi voltai sapevo benissimo di chi era - grazie cara ma lo sai anche tu che questo non è uno dei miei tiri migliori!- si avvicinò e mi accarezzò la schiena - lo so ma io adoro quando usi i coltelli-. Mi voltai per guardarla negli occhi, presi dalla mia tasca un coltellino e glie lo passai sul volto - ti piace cosi?-, lei chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quella lama - tantissimo-. Lanciai il coltello sul pavimento e la baciai con foga leccandola dalla bocca fino al collo - caro mi desideri?- gli presi il viso - non si vede?- sorrise maliziosa e mi rimpossessai delle sue labbra, la presi per le natiche e l'appoggiai al primo albero la toccavo si faceva toccare - mmmmh mi fai impazzire-, ha sentire quella frase detta da quella donna/sirena mi faceva ribollire il sangue con forza gli strappai gli slip e gli infilai due dita all'interno del suo corpo la sentivo gemere sia dalla passione che dal dolore ma sapevo che quel dolore lo voleva sentire, la voltai alzandogli il vestito e la presi per i capelli - adesso sentirai male- sorrise maliziosa - è quello che voglio!-. Mi slacciai i pantaloni avevo la mia intimità molto eretta e con furia entrai in lei, lei urlò e io ridevo cominciavo ha muovermi selvaggiamente in lei gli tiravo i capelli, gli stringevo i seni e lei gemeva - oh caro mi mandi in estasi!-, più sentivo quelle frasi più aumentavo il ritmo fino a che entrai con violenza su di lei. Mi staccai lasciandola appoggiata su quell'albero - ti è piaciuto?- lei si alzò - da morire peccato che è già finito!- la guardai questo era un chiaro segno che ne voleva ancora, la ripresi e la ribaciai ero di nuovo pronto per darle il bis ma sentì un rumore provenire da dietro le spalle. Mi staccai presi un coltello e lo lanciai dove avevo sentito quel rumore - aaaaaaaaaaaah!- un urlò rimbombava tra quei alberi - Alé hai ucciso qualcuno?- la guardai e gli feci un sorrisetto da tipico bastardo - se cosi fosse non mi meraviglierei ma ho mirato verso l'alto-. Lei sorrise - dai andiamo ha vedere la nostra vittima!-, a 80 metri da noi vidimo un uomo con un buffo berretto in testa mi avvicinai e vidi il mio coltello che reggeva quel cappello - chi sei tu straniero?- gli dissi puntandogli un altro coltello alla gola, lui tremava non riusciva nemmeno ha parlare - rispondi- - vi prego non mi faccia del male - mi disse con la voce tremante - se volevo fartelo a quest'ora eri già morto-. Vidi il suo sguardo spento anche un cieco si sarebbe accorto che stava morendo di paura - parla cosa fai qui?- prese fiato e finalmente parlò - mi chiamo Spugna signore sono qui perchè mi manda il mio capitano-. Con una mano lo sollevai e aumentai la presa del mio coltello sul suo collo - e dimmi chi sarebbe questo capitano?-, faceva fatica ha respirare - il capitano Daniel signore mi ha chiesto di venire da questa parte dell'isola per cercare i suoi pirati migliori-. Lo lasciai cadere al suolo cosa voleva ancora mio cognato? - e dimmi straniero perchè ci sta cercando?-, lo sentivo tossire - Peter Pan è ancora vivo!-, rimasi fermo sulla mia postazione per qualche minuto poi cominciai ha ridere come un matto - lo sapevo che quel moccioso non era morto ah ah ah povero mio cognato-, Spugna era rigido non sapeva se parlare o se stare zitto - tesoro allora mio fratello a fallito?- guardai la mia donna - si cara ha fatto un bel buco nell'acqua-. Lei rideva poi mi girai di nuovo verso quel "pirata" - e dimmi cosa dobbiamo fare ora?- lui deglutì - ha chiesto di raggiungerlo sulla sua nave- lo guardai e tirai fuori dal calzino un'altro coltello lo portai al dito e cominciai ha strofinarmelo - digli che domani all'alba saremo da lui- lui annuì, lanciai il coltello verso la mia amata prendendola di striscio e farlo finire conficcato su un'altro albero, Spugna rimase scioccato - adesso vattene prima che perdo la pazienza!- - s-si signore grazie - e se andò correndo guardai la mia donna - dove eravamo rimasti?- lei sorrise maliziosa - ti rinfresco la memoria!- e cosi riprendemmo da dove avevamo lasciato.

(POV Wendy)

" Wendy è tutto se facciamo finta vero?, tu morirai solo e senza amore!, Wendy non lasciare la mia mano Weeendyyyyyyy".
". Mi svegliai di colpo sudata, la testa mi girava ma dove mi trovo? cos'è questo posto? ero in una stanza molto raffinata con le tende rosa e un bellissimo letto a baldacchino dove ero già sdraiata ma perchè mi trovo qui? chi sono io?, cominciai ha pensare ma la testa faceva male così gridai, la porta di camera "mia" si aprì ed entrò una bellissima ragazza dai capelli rossi e gli occhi color cioccolato - ehi ehi tranquilla ci sono io con te!- la guardai aveva lo sguardo impaurito ma chi era? - ci conosciamo?- le chiesi lei mi prese una mano - no però ti ho trovata priva di sensi sul mio giardino sei rimasta addormentata per dei giorni - mi toccai di nuovo la testa - quindi tu non sai chi sono?-, vidi i suoi occhi sgranarsi - come non ti ricordi chi sei?- abbassai lo sguardo e cominciai ha piangere - no non lo so chi sono sono confusa non ricordo cosa è successo prima non so come mi chiamo non so niente!-. Scoppiai ha piangere lei posò dolcemente una mano sulla mia testa - oh cara non preoccuparti ti aiuterò io ha farti tornare la memoria-, asciugai le lacrime - dici sul serio?- lei sorrise - certo!-. La ringraziai - vuoi alzarti un pò dal letto?- feci un cenno con la testa ma quando mi ritrovavo in piedi caddi di nuovo sul letto - mamma mia sei ancora troppo debole stai a riposo-, non gli risposi avevo lo sguardo basso ma perchè non ricordavo niente? - comunque piacere io mi chiamo Rossana ma per gli amici Sana e tu ti ricordi almeno il tuo nome?- alzai lo sguardo e cercai di ricordare - no non mi ricordo però ho fatto un sogno- - che tipo? vuoi raccontarmelo?- la guardai - non era proprio un sogno sentivo delle frasi rimbombarmi sulla testa-. Le dissi con tono di voce basso - e che dicevano queste voci?- ci pensai ancora - chiamavano un nome- mi prese una mano e mi pregò di continuare - chiamavano una certa Wendy!-. Sana ascoltava con attenzione - Wendy? allora è questo il tuo nome!- fece un salto di gioia ma la bloccai subito - io non lo so se è il mio nome non me lo ricordo!-, smise di saltare e si avvicinò di nuovo a me - facciamo cosi finché non ti ricorderai il tuo vero nome io ti chiamerò Wendy ok?- la guardai e le feci un cenno con la testa - tranquilla non sei sola- mi disse abbracciandomi - ti ringrazio davvero-, era una ragazza dolcissima poi se ne andò lasciandomi sola in quella stanza, guardai fuori dalla finestra e provai ha ricordare il mio passato.  

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Capitolo 4
*** nuovi incontri.... nuovi nemici! ***


saòvami (pov Sana)
Guardavo ancora quella ragazza era piena di ferite sia sul volto che nel resto del corpo ma da dove proveniva? la guardai mi faceva molta tenerezza era li sdraiata nella camera degli ospiti che dormiva ormai da 2 giorni. Il dottore ci aveva avvisato che si sarebbe svegliata fra quelche giorno perchè dalla visita che aveva fatto su di lei si era accorto che aveva preso una bella botta in testa e che dovevamo aspettare il suo risveglio. - Cara devi andare a scuola non puoi mancare anche oggi!-, era mia madre che mi obbligava ha tornare a scuola - ma mamma non posso lasciarla qui da sola!- mi sorrise - non preoccuparti cara veglierò io su di lei finchè non torni- la guardai e le feci un sorriso - oh grazie mamma tornerò subito appena finiscono le lezioni-. Mi diede un bacio sulla fronte - va cara a più tardi-, guardai la ragazza e uscì dalla stanza. Era una bellissima giornata di inverno il sole brillava ma tirava un aria gelida che faceva riabbrividire il mio corpo "MAMMA MIA CHE FREDDO", pensai mentre mi strofinavo le mani per farle diventare più calde - eeeeeeeeehiiiii Sana!- mi fermai voltandomi di spalle dove avevo sentito la voce - oddio è lui- - ciao bellezza come te la passi?- non lo sopportavo mi stava sulla punta della lingua - bene Stefany e tu come te la passi?- mi sorrise malizioso - io bene bambola che dici questo wee-kend vieni ha ballare con me?-. Lo fulminai con lo sguardo ma come poteva farmi una proposta del genere? lo sapeva benissimo che non lo sopportavo - credo di avere già un impegno!- si incupì - perchè non vuoi mai uscire con me?-, lo guardai aveva le mani chiuse a pugno le stringeva cosi forte che la parte alta era diventata bianca - lo sai Stefany io non ti sopporto!- mi guardò aveva il fuoco negli occhi si avvicina sempre di più cominciò ad avere paura - cosa vuoi fare?- - tu sarai mia!-. Fu in un lampo che mi ritrovai appoggiata al muro con una mano che mi stringeva il collo - ti prego lasciami Stefany!- - prima dimmi che uscirai con me- - mai mai mai-, strinse di più la presa cominciai ha tossire poi ad un tratto mi sentì di nuovo libera il mio corpo stava respirando di nuovo. Tossivo avevo la vista annebbiata riuscì ha vedere un ragazzo biondo che mi dava le spalle stava massacrando Stefany, la vista comincia ha fargli più limpida e vidi il mio salvatore - stai bene?- ero rimasta senza parole, era un ragazzo di circa 18 anni con i capelli biondi e due occhi ambrati - s-si almeno credo!- gli disse balbettando - vieni appoggiati a me ti porto a casa!-, mi porse una mano e con delicatezza mi alzò in piedi - piacere Heric- - piacere mio io sono Sana-. Mi sorrise era davvero bellissimo - appoggiati a me ti porto a casa- - no grazie ma devo andare a scuola- gli dissi staccandomi da lui - ma non mi sembra il caso sei stata appena aggredita dovresti riposare!- - lo so ma io sono una che non si arrende alle prime difficoltà-, gli dissi mettendo le mani sui fianchi - come vuoi almeno dimmi che scuola fai cosi ti accompagno!- - beh questo mi farebbe molto piacere vado alle Rubbiani settore moda presente?- Mi guardò e rimase sorpreso - anche io faccio la stessa scuola- - fai il moda anche tu?- rise di gusto - no sciocca faccio quella di fronte l'aziendale presente?-. Ci pensai un attimo - si ho presente wow siamo vicini di scuola e non ci siamo mai visti!- si avvicinò al mio orecchio - che peccato vero?-, sentì il mio viso caldo mamma mia stavo arrossendo? oddio che vergogna - beh Heric io vado grazie per avermi salvata ci vediamo in giro!- - aspetta ti rivedrò?- lo guardai e gli feci un sorrisetto - se sarà destino si ciao-, non gli diedi il tempo di rispondere che correvo più veloce del vento.

(pov Peter)
Lentamente riaprivo gli occhi ci misi dei minuti per capire dov'ero mi toccai la testa qualcuno mi aveva curato le ferite, mi guardai intorno ero in una stanza sotto delle coperte mi guardai di nuovo ma dove mi trovo? che ci faccio qui? - ti sei svegliato finalmente!-. Mi alzai di scatto sopra il letto e vidi davanti alla porta una ragazza con un vassoio in mano - chi sei tu? - si avvicinò a me appoggiando il vassoio sopra la scrivania di legno - piacere mi chiamo Nelly sei qui da 2 giorni ma non hai fatto altro che dormire!- mi disse sorridendo - dove mi trovo?- - non avere paura sei a casa Hamaya- - perchè mi avete portato qui?-. Si sedette sul letto io indietreggiai non sapevo chi fosse quella ragazza e non volevo averci niente a che fare - ascoltami ti abbiamo trovato nel nostro giardino privo di sensi e con delle ferite allora ti abbiamo accolto in casa, sei rimasto addormentato per due giorni con la febbre alta e deliravi -, mi avvicinai a lei - e cosa dicevo?- si alzò in piedi e andò verso la scrivania - chiamavi una persona!- scesi dal letto e mi fermai dietro le sue spalle - per favore dimmi chi chiamavo!- si voltò e con voce molto bassa disse quel nome - Wendy è questo il nome che dicevi!-. Mi bloccai davanti a lei e in un attimo la mia mente ricordò tutto quanto le presi le spalle e cominciai a strattonarla - dov'è Wendy? dove l'avete nascosta?-, tremava - io non lo so con te non c'era nessuno eri solo!- aumentai la presa - no non è vero stai mentendo- la guardai aveva gli occhi lucidi - credimi non ti direi mai una bugia non c'era nessuno con te!-. Le lasciai le spalle e cominciai ha piangere come un bambino appoggiato sul quel letto sconosciuto - oooh Wendy dove sei?- guardai fuori dalla finestra mentre il mio viso era ormai fradicio - mi dispiace davvero era importante per te?-. Mi voltai e le lanciai uno sguardo minaccioso perchè parlava come se Wendy fosse morta? lei indietreggio - non era importante è importante e so che è viva- - come fai ha saperlo?- mi avvicinai e la bloccai al muro - me lo sento la mia amata è viva!-. Mi allontanai da Nelly e mi sdraiai su quel letto pensando e piangendo per la mia Wendy - allora vado ti lascio solo se hai bisogno mi trovi giù- la guardai ma non le risposi - allora ciao- - aspetta- la bloccai - dimmi- - io mi chiamo Peter- si voltò e sorrise chiudendo la porta dietro di lei.

(pov narratore)
Nel frattempo su l'isola che non c'è dei nuovi pirati ispezionavano l'isola soddisfatti di quello che avevano fatto. Pensavano che il loro nemico Peter Pan fosse morto per sempre ma ahimè non andò cosi!.

( pov Daniel uomo d'acciaio)
Finalmente avevo ucciso quel bastardo di Peter Pan avevo vendicato la morte del mio amatissimo zio mangiato vivo da un coccodrillo per colpa di un ragazzino ma ora caro zietto potrai riposare in pace perchè non ci sarà più traccia di lui - capitano-, mi voltai era Spugna uno dei pirati di mio zio - dimmi porti altre buone notizie?- mi guardò con aria spaventata - no mio signore anzi non sarà per niente felice di sentire questa frase ma Peter Pan è ancora vivo-. Lo guardai e con la mia mano d'acciaio lo afferrai dalla camicetta - ti sbagli mio caro spugna lui è morto guarda il cielo sta nevicando questo è un segnale che ci dice che è deceduto- mi guardò non sapeva se continuare ha parlare o stare zitto - mi dispiace davvero capitano ma se fosse deceduto l'isola che non c'è comincerebbe a morire lentamente invece non è cosi nevica perchè Peter Pan è triste il cielo ci permette di capire il suo stato d'animo-. Lo lasciai e tirai un pugno contro un albero dividendolo in due - sai Spugna perchè mi chiamano l'uomo d'acciaio?- - sinceramente no-, mi voltai -mi chiamano cosi perchè un giorno per inseguire un moccioso che stava rubando il mio tesoro scivolai sul pavimento e una lastra di ferro lunga 20 cm mi cadde sulla parte destra del corpo fratturandomi ossa e metà viso, allora per non donare la mia anima al diavolo decidi di mettermi sulla parte delle ossa fratturate dell'acciaio, adesso il mia forza è raddoppiata mi sento un dio ma ahimè non posso fare alcune cose come per esempio nuotare o fare un sorriso non ci riesco più!- Continuai ha parlare e Spugna ascoltava con attenzione - ora hai capito il perchè odio i mocciosi?- annuì con la testa - bravo e adesso dimmi li ho visti io stesso sono finiti dentro il buco nero a quest'ora dovrebbero volteggiare nello spazio morti-, prese fiato - ecco capitato sono finiti nel buco sbagliato adesso si trovano sulla terra-, lo guardai e feci un piccolo ghigno - quindi sono in mezzo agli umani bene molto molto bene!-, si avvicinò - che avete in mente mio signore?-, feci la mia solita risata maligna - lo vedrai mio caro Spugna però mi devi fare un favore- - certo mi dica-, mi avvicinai e gli diedi ordini ben precisi - prendi la navetta e vai a chiamare i miei due pirati migliori si trovano a sud est dell'isola-, fece un cenno con la testa - cosa gli devo dire?- gli diedi le spalle - digli che il moccioso è vivo e che li voglio qui adesso!- - ok vado subito-. E cosi se ne andò guardai il cielo - Peter Pan non vivrai ancora per molto ahahahhahhahahahahhahahahahahaah-. Una risata maligna rimbombava sull'isola la guerra doveva ancora iniziare.
 

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Capitolo 5
*** Ti racconto chi sono! ***


Peter pan (pov Heric)
- ehi Nelly sono a casa- gridai chiudendo la porta alle mie spalle - ehi finalmente come è andata oggi?- - perchè me lo chiedi?- fece lo sguardo malizioso - hai un sorriso enorme è successo qualcosa?- - beh qualcosa è successo- le dissi toccandomi i capelli - dai racconta!-. Gli feci segno di sedersi - oggi ho salvato la vita ad una ragazza- rimase a bocca aperta - wow sei diventato un eroe?- rise come una matta feci l'offeso - non sono un eroe però sono stato felice di averla aiutata!- mi accarezzò il volto  - lo so scemo io scherzo!- le sorrisi - tu Nelly novità? il ragazzo come và?-. Abbassò lo sguardo e così capì subito che era successo qualcosa - si chiama Peter- - allora si è svegliato?-, annuì con la testa ma lo sguardo rimaneva basso - Nelly cosa è successo?- alzò la testa - pensava che avevo nascosto la sua Wendy- strinsi i pugni - ti ha fatto qualcosa?- mi alzai dalla sedia ero pronto ad andare su per dargli una lezione quando mi trattene - fermo Heric non mi ha fatto niente dico davvero, anzi mi ha fatto tanta pena sta cercando quella ragazza come un pazzo non si da pace non mangia e non vuole vedere nessuno-. Guardai mia sorella - è la sua ragazza?- - si perchè la chiama la sua amata-, rimasi perplesso volevo saperne di più - vado da lui voglio sapere cosa è successo almeno cosi potrò vedere se posso aiutarlo-. Nelly fece un respiro di sollievo e mi lasciò andare, arrivai davanti alla porta e cominciai ha bussare - chi è?- - eeeh ciao sono Heric vorrei parlarti!- - entra-. Aprì la porta e lo trovai affacciato alla finestra - piacere mi chiamo Heric sono il fratello di Nelly-, mi guardò e fece un piccolo sorriso - io sono Peter- era un ragazzo di poche parole almeno era quello che dava ha vedere - vorrei sapere da dove vieni- mi guardò e con le dita indicò un punto preciso nel cielo - seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino-,feci una faccia sorpresa ma voleva prendermi in giro? - ok quanti anni hai?- - 18 anni appena compiuti- sospirai avevamo la stessa età - Peter mia sorella mi ha detto che cerchi la tua Wendy- mi guardò aveva gli occhi lucidi - Heric tu sai dove posso trovarla?-, abbassai lo sguardo - no mi dispiace quando ti abbiamo trovato eri solo non c'era nessuno con te- mi rialzai e rimasi scioccato erano lacrime? Peter stava piangendo per amore? - non la troverò più lo persa di nuovo- non riuscivo ha capire cosa voleva dire - ma chi sei veramente? come ci sei finito qui?- si voltò - so che non mi crederai ma io sono Peter Pan abito sull'isola che non c'è ho conosciuto la mia Wendy quando avevo solo 13 anni, ero scappato di casa perchè non volevo più crescere cosi andai ha vivere su quell'isola insieme a Trilli poi un giorno tornai in città e cominciai ha sentire le favole che raccontava Wendy, decisi di portarla con me sull'isola volevo restare bambino con lei ma non fu possibile insieme abbiamo sconfitto Uncino e poi la riportai a casa le promisi che sarei tornato ha trovarla ma per 5 anni non lo fatto non volevo ammettere a me stesso di essermi innamorato-. Quelle parole sembravano cosi vere che gli pregai di continuare - lei tornò sull'isola e finalmente potevamo restare per sempre assieme ma quei 3 maledetti pirati hanno cominciato a bombardarci ricordo le urla di Wendy la tenevo stretta a me ma per colpa di una palla ho dovuto lasciarle la mano e cosi un enorme buco nero ci risucchiò-. Ero rimasto senza parole non sapevo se crederci o pensare che erano solo cavolate ma optai per la prima credetti a quello che stava dicendo - li hai visti in faccia?- - purtroppo no c'era troppo fumo però uno dei pirati aveva al collo un ciondolo d'oro con un teschio e due spade conficcate non potrò mai scordarmi quel maledetto ciondolo-. Lo vidi piangere di nuovo no non stava mentendo un ragazzo che piange non può mentire - Peter descrivimi la tua Wendy- alzò il voltò e guardò il pavimento - Wendy a gli occhi azzurri e i capelli castano biondo- - cosi non mi aiuti a una cicatrice che tu potresti riconoscere? un oggetto prezioso?-. Mi fermò subito - al collo porta il mio bacio- alzai un sopracciglio -il tuo bacio?- mi guardò e sorrise - è una lunga storia comunque sarebbe una ghianda con un piccolo buco al centro la porta sempre al collo e non se ne separa mai- mi alzai dalla sedia esultando - benissimo troviamo la collana e troveremo anche lei- - dici che la troveremo?-. Lo vidi sorridere non potevo dirgli che era come cercare un ago in un pagliaio - certo ci vorrà del tempo- abbassò lo sguardo - lo so ma spero davvero che stia bene!- gli appoggiai una mano sulla schiena - su su fidati starà benissimo comunque volevo chiederti ti va di frequentare la mia scuola? cosi forse abbiamo una possibilità che la tua Wendy come te è finita da qualche parte e che questa persona la manderà anche lei a scuola che ne pensi?- vidi la sua faccia sconvolta e cominciai ha ridere - dai su almeno ti svaghi- fece spallucce - perfetto ti vado ad iscrivere a dopo- non rispose si limitò ha guardare fuori dalla finestra.

( pov Sana)
La doccia calda mi bagnava tutto il corpo il bagnoschiuma che avevo scelto di usare sapeva di frutti di bosco lasciando un profumo bellissimo mentre lo spargevo sulle gambe e le braccia, l'acqua bagnava il mio viso facendomi rilassare ma si dice che quando sei sotto la doccia ti  vengono in mente dei pensieri infatti cosi fù, pensai a Wendy o almeno cosi avevo deciso di chiamarla una ragazza della mia stessa età ridotta senza memoria ma chi poteva avergli fatto del male? la gente è proprio senza cuore. Chiusi l'acqua presi un accappatoio e mi asciugai per bene. Nel frattempo sentì bussare alla porta - cara hai finito di farti la doccia?- era mia madre sicuramente aveva bisogno di qualcosa - si mamma puoi entrare se vuoi-. Entrò e la ritrovai vicino al mio viso con un sorrisetto che solo lei sapeva fare - tesoro devi farmi un favore- ecco quando mia madre voleva un favore c'era da preoccuparsi - di che si tratta?- lasciò dei soldi sul lavandino - oggi stesso andrai nella tua scuola e iscriverai la tua amica-. Sgranai gli occhi - ma mamma non è troppo presto? - sciocchezze la ragazza ha bisogno di ricordare e di certo non potrà farlo se resterà chiusa in questa casa non credi? poi chi te lo dice che vedendo i suoi simili non gli venga in mente qualcosa?- incrociai le braccia e pensai che dopo tutto non era una cattiva idea ma sarà stata d'accordo? - e va bene mamma mi asciugo i capelli e ci vado subito!- cominciò ha saltare - evviva sapevo di riuscirti ha convincere-. Feci una risata forzata - ok più tardi portami tutti i fogli- feci un cenno con la testa e uscì dal bagno, mi asciugai i capelli  e lasciai il bagno libero. Presi dal mio armadio un jeans stretto e una camicetta bianca, legai i capelli in una alta coda un filo di trucco ed eccomi pronta per uscire. Bussarono alla porta - avanti-, lentamente si aprì e ci trovai dietro Wendy - posso?- disse con voce debole - certo vieni pure-, entrò - scusami stavi uscendo?-, la guardai - si sto andando a scuola mia madre vuole che ti iscrivi cosi almeno uscendo da queste 4 mura potrai ricordare qualcosa- non disse niente e sinceramente mi preoccupò un pò - non sei d'accordo?- le dissi con voce bassa - se voi dite che è la soluzione migliore per sapere chi sono lo faccio-. Ero felicissima della sua risposta - benissimo sono contenta che sei d'accordo con noi ascolta vuoi venire con me?- - ma non ho vestiti non posso uscire cosi sembro una selvaggia!-. Beh non aveva tutti i torti però quel vestitino era dannatamente bello - ti presto qualcosa io-, tirai dal mio armadio i miei vestiti - ti piacciono questi?- optai per una minigonna e un maglione blu scuro - ma non credo che mi stiano bene- la fulminai con lo sguardo - Wendy sei una ragazza davvero bella a te sta bene tutto-. Sorrise  - dai vestiti io ti aspetto di sotto-. La lasciai nella mia stanza, passarono circa 5 minuti e finalmente la vidi scendere dalle scale - stai davvero bene- arrossì - ti ringrazio-, la guardai sembrava una ragazza normale ma secondo me doveva soffrire molto poi mi accorsi di una collana che portava al collo era una ghianda con un piccolo foro non era un gran che - Wendy togliti quella collana non è bellissima- le dissi ma vidi che la stringeva fra le mani - no Sana è l'unica cosa che mi lega al mio passato non posso toglierla-. Aveva gli occhi lucidi che stupida che sono dovevo immaginarlo - scusami almeno mettitela in tasca e poi quando torniamo a casa la rimetti-. Annuì e la mise nella mini tasca della gonna - ok andiamo ciao mamma a dopo- e cosi uscimmo in direzione della scuola.
(pov narratore)
Nel frattempo sull'isola che non c'è i due pirati di capitan Daniel arrivarono sulla nave.

(pov Daniel)
Aspettavo l'arrivo dei miei pirati il sole si stava alzando nel cielo a momenti dovevano essere qui - capitano secondo lei dove saranno?- chiese Spugna - sono già sulla nave- deglutì - e come lo sa signore?- mi voltai di spalle - me lo sento Spugna e ti dico anche tra quanto saranno in questa stanza-, alzai la mano e cominciai a contare - 3 2 1- ed ecco che vidi un coltello conficcato sulla parete della nave restai girato dando le spalle - Sei arrivato finalmente ti stavo aspettando-. Mi girai e alzai lo sguardo verso mio cognato, lui mi guardò - cosa vuoi ancora Daniel?- risi di gusto - io da te? assolutamente niente- lanciò un altro coltello - e allora perchè ci hai fatto chiamare?-, vidi nei suoi occhi una scintilla di fuoco ardeva dalla rabbia - vi ho fatto chiamare perchè dobbiamo finire il lavoro-, si avvicinò - e chi te lo dice che io lo farò?-. Mi stava sfidando mi avvicinai a lui e con la mia mano d'acciaio gli afferrai il collo, lui capì subito e uscì un coltello puntandomelo sul mento - se non fai come ti dico di stritolo- lui sorrise - prima che tu possa stritolarmi io ti avrò conficcato il coltello su per il mento facendoti morire dissanguato-. Per dei minuti restammo fermi ha guardarci dritti negli occhi io nei suoi azzurri e lui nei miei rossi - ma possibile che voi due dobbiate sempre litigare?-, mi girai - ciao sorella aspettavo anche te digli al tuo sposo che mi ubbidisca o farà la fine di uno stuzzicadenti-. Mi guardò - sai che non lo farò fratello-, sorrisi e entrambi lasciammo la presa - allora fratello dimmi cosa dobbiamo fare-. Li guardai - Peter Pan è ancora vivo-, Anna sorrise - lo so non ti ricordi che sono una mezza sirena? io sono in contatto con tutto quello che è misterioso-, mi arrabbiai - e allora perchè non mi hai detto niente?-, sentì lanciare un altro coltello - non alzare la voce con la mia donna- mi disse il suo adorato maritino - tu fatti i cavoli tuoi-. Uscì un altro coltello si stava riavvicinando a me - Ale basta facciamolo parlare-, si fermò di scatto - cerchiamo di non perdere la pazienza, o in mente un piano e o bisogno di voi-. Entrambi si avvicinarono - avanti parla arriva al sodo perchè mi sto innervosendo- - amore calmati!-. Risi di nuovo - allora tra qualche giorno andremo sulla terra ha cercare Peter Pan per riportarlo qui e sconfiggerlo- Ale mi guardò - e questo sarebbe il tuo piano ppf patetico- - lascialo finire-, disse mia sorella - ci trasformeremo in 3 ragazzi e li cercheremo o mandato già la mia aquila ad ispezionare la zona ci farà sapere-. Li guardai - beh non mi dispiace ringiovanire un pò io ci sto fratello- guardai Ale - e tu?- lui strinse i pugni - ci sto anche io ma ricorda una volta sconfitto non venirmi più ha cercare perchè lo sai due pirati come noi non andranno mai d'accordo -. Risi malvagiamente il mio piano sarebbe andato a buon fine.

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