L'amore è cieco

di Selene_Miyuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i fratelli Wu ***
Capitolo 2: *** come tutto cominciò ***



Capitolo 1
*** i fratelli Wu ***


 






I fratelli Wu






Era una tranquilla giornata di Ottobre su Seul. Le foglie di mille colori erano smosse da un leggero vento tiepido creando una sinfonia rilassante. La strada alberata che conduceva alla scuola dai dormitori era ricoperta a un manto variopinto, che attutiva i passi dei ragazzi che si stavano dirigendo verso l'edificio scolastico.

Solo che quella volta non si sarebbero diretti ognuno verso le rispettive classi.

-chissà cosa vorrà dirci il preside-commentò una voce estremamente profonda.

-e come cazzo vuoi che faccia a saperlo?- rispose scocciata una voce più acuta

-mio dio come siamo suscettibili stamattina.- commentò la voce profonda

-sta zitto Chanyeol. Oggi non sono dell'umore giusto.-

Chanyeol sospirò.

Conosceva bene il suo amico Baekhyun e sapeva che quando si comportava così bisognava solo lasciarlo stare. Era lunatico, e quel giorno si era svegliato con le palle girate.

-non mi piace camminare accanto a te.- borbottò Baekhyun arricciando il naso.

Chanyeol sgranò gli occhi

-e questa novità da dove salta fuori?- chiese stralunato

-sei troppo alto. Ammettilo che ti sei alzato!- sbraitò il più basso guardando negli occhi il suo amico. In effetti il metro e ottantasette di Chanyeol era decisamente in contrasto con l'uno e settantaquattro di Baekhyun, ma fino a quel momento non era mai stato un vero problema.

-chi mai potrebbe avere una voce così dannatamente acuta di prima mattina se non Byun Baekhyun?- commentò un ragazzo moro alle loro spalle, accompagnato da uno biondo. Il primo aveva una carnagione leggermente più scura del compagno, gli occhi erano due pozzi scuri che emanavano una luce vitale. La cosa che spiccava di più di lui erano le sue labbra piene, arcuate in un sorriso che lasciava intravedere una fila di denti perfetti. Il biondo era bianco come un cencio, il volto dal mento affilato e lo sguardo serio ma allo stesso tempo divertito gli davano un aspetto misterioso, ma il sorriso ammiccato che gli arricciava le labbra gli conferiva un'aura da delinquente. Se poi si aggiungevano la cravatta mezza disfatta della divisa e la camicia spiegazzata, il tutto rendeva ancora di più l'idea.

-sta zitto Jongin. Non sono dell'umore.- ripeté Baekhyun fulminando con lo sguardo i nuovi arrivati,

-sbaglio o oggi sei un po' ripetitivo?- lo canzonò Chanyeol, pentendosene appena i suoi occhi si scontrarono con quelli saettanti del più basso

-non ti conviene stuzzicare Baekkie di prima mattina quando ha le palle girate.- commentò sarcastico il biondo avvicinandosi al più alto del gruppo e guardandolo fisso negli occhi

-tu di certo sei un esperto di rottura di coglioni non è vero Sehun?- domandò infastidito Baekhyun

-stai parlando con un vero maestro.- fece fiero Sehun

i tre ragazzi scoppiarono a ridere, mentre Baekhyun non ne voleva sapere di cambiare espressione.

-comunque, mi pare di aver sentito dire da qualche professore che sono arrivati due studenti trasferiti di quelli speciali, avete presente? Due figli di papà...-fece Jongin a bassa voce per non far scoprire al mondo intero che aveva origliato la conversazione di due professori.

-e chiamano tutta la scuola per presentare due nuovi studenti?- gridò a bassa voce Sehun, che non sapeva nulla come i compagni.

-a quanto pare...

Chanyeol si accigliò sorpreso. Così sarebbero arrivati due nuovi studenti.

Chissà com'erano? Magari erano simpatici.

Pochi minuti dopo raggiunsero la sala grande, dove una folla innumerabile di ragazzi e ragazze in divisa si accingeva a prendere posto.

-ehi ragazzi!! Qui qui!-gridò un ragazzo sbracciandosi con le mani per farsi vedere dal gruppo. Appena lo videro, i quattro si diressero verso di lui, dove li aspettavano una sedia libera a testa.

-grazie per averci tenuto il posto Jongdae hyung.- fece Chanyeol con un sorriso a trentadue denti.

-ma figurati!- esclamò il ragazzo -e smettila di chiamarmi hyung. Siamo dello stesso anno infondo!- Chanyeol notò che la gote del più vecchio si colorò di un leggero rosso alla parola hyung, e gli sfuggì un sorriso. Aveva conosciuto Jongdae al club di canto dove si era iscritto Baekhyun, dove era stato costretto ad assistere a numerose performance dell'amico. Aveva subito trovato simpatico il ragazzo dal mento leggermente squadrato di cui parlavano tutti. Sì, perché Jongdae era uno dei beniamini della scuola. Forse per la sua voce cristallina con cui riusciva sempre a tirar su di morale a chiunque, o probabilmente per il sorriso sincero che rivolgeva anche agli sconosciuti, fatto sta che non c'era un anima in tutto l'istituto che non conoscesse il nome di Kim Jongdae.

-vedo che la diva si è svegliata male oggi.- commentò un ragazzo dietro Jongdae.

-giuro che se qualcun altro fa dei commenti su di me gli stacco la testa, anche se si trattasse di Yixing hyung.- sibilò Baekhyun.

-yah dongsaeng! Porta rispetto!- gridò scherzosamente il diretto interessato sporgendosi dalla sedia su cui era seduto, mostrando un sorriso dolce e una fossetta sulla guancia.

-ehi hyung! Come va all'università?- domandò Sehun vedendo il ragazzo sorridente.

-bene, solo un po' di difficoltà ad ambientarsi ai nuovi ritmi. E poi mi mancano le vostre urla per i corridoi- un altro sorriso, e Chanyeol fu sicuro di sentire degli urletti striduli a poca distanza da loro, accompagnati da qualche sospiro malcelato. Zhang Yixing, conosciuto da tutti semplicemente come Lay, era un ragazzo cinese che si era trasferito a Seul per frequentare la scuola. Uno tra i ragazzi più solari che si potessero incontrare tra quelle infernali quattro mura, Lay aveva finito il liceo e si era iscritto all'università affiliata, che si trovava nella stessa costruzione. In questo modo riuscivano ancora a vedersi in mensa, che era unica sia per il liceo che per l'università, al dormitorio e quando il preside chiamava, raramente, tutti in aula magna per dare una notizia bomba.

-ho incontrato un ragazzo, un certo Lu Han, che è cinese come me. Non potete immaginare quanto mi manchi parlare la mia lingua madre con qualcuno.-

-e con chi sei in stanza quest'anno hyung?- chiese curioso Jongdae.

A quelle parole, gli altri quattro cominciarono a fissare Yixing quasi in apprensione, e non era certo difficile immaginarsi perché. Quel ragazzo era decisamente troppo buono, e non sarebbe stata la prima volta che qualcuno avrebbe cercato di approfittare di lui. Prima, quando era ancora al liceo, i suoi amici avevano pestato almeno una dozzina di persone che avevano provato a fargli del male, ma questo lui non lo sapeva. Era troppo perso a trovare il lato buono in ognuno, accompagnato da Jongdae. Anche lui veniva custodito da lontano dai suoi amici.

-oh, è un ragazzo estremamente simpatico. Ed è anche molto gentile e premuroso. Si chiama Kim Joonmyun. Devo farvelo conoscere.- esclamò il più vecchio con un sorriso.

-anche io sono in stanza con uno dell'università!- fece Jongdae con gli occhi che luccicavano, facendo quasi prendere un colpo agli altri quattro

-davvero?- chiese tutto interessato Yixing

-ne! È uno hyung molto simpatico. Forse è un po' timido...mi pare che il suo nome sia Minseok. Kim Minseok.

-ma guarda! Hanno lo stesso cognome!- i due si misero a ridere per la coincidenza, non notando le espressioni indecifrabili dei quattro dietro di loro.

Nella loro mente si era formata una nota con su scritto “controllare precedenti penali di Kim Joonmyun e Kim Minseok”.

Dopo pochi minuti il preside Lee Sooman fece la sua comparsa nella sala, e si andò a posizionare al centro di un palco rialzato con in mano un microfono per farsi sentire meglio dalla moltitudine di persone.

-buongiorno studenti e professori. Sono spiacente per aver costretto tutti voi a interrompere le vostre faccende quotidiane per venire a questa riunione, ma è importante che ognuno di voi sia messo al corrente della situazione.-

un mormorio sorpreso si levò dalla sala.

-come ben sapete, i corsi e il livello di questa scuola sono molto alti, e il numero di studenti trasferiti da altre nazioni è abbastanza elevato. Oggi sono qui per presentarvi due studenti che...beh...si può dire abbiano una situazione particolare. Prego, venie sul palco.-

tra gli sguardi stupiti e stralunati, e tra le gomitate di Jongin accompagnate da un “te lo avevo detto”,un ragazzo e una ragazza salirono sul palco.

Lui era alto uno sproposito, un volto dai tratti decisi e eleganti era incorniciato da una cascata di lisci capelli color miele, chiaramente tinti. Aveva gli occhi affilati di un marrone scuro, e scrutava la sala con attenzione. Inoltre la sua espressione era stranamente seria, troppo seria. Accanto a lui, attaccato al suo braccio, la ragazza camminava con la testa bassa. In confronto a lui sembrava uno scricciolo, ma molto probabilmente era alta intorno al metro e settanta. Il maglione della divisa scolastica le ricadeva largo sui fianchi, e dalla gonna spuntavano due gambe sottili e mingherline. I capelli castano scuro cadevano lisci come spaghetti fino a metà schiena. Aveva la carnagione così pallida da sembrare un fantasma, ma la cosa più strana e che fece nascere un ronzio di commenti e sussurri nella sala, fu il fatto che tenesse gli occhi chiusi, senza guardare nessuno.

-molto piacere. Mi chiamo Wu Yifan, e questa è mia sorella Himei.- cominciò il ragazzo con una voce profonda. -io e mia sorella ci siamo appena trasferiti dal Canada per frequentare questa scuola, ma abbiamo origini cinesi. A causa dei continui spostamenti ho perso un anno di studio, quindi al posto di essere all'università sono al terzo anno. Vi prego di prendervi cura di me.- finita questa breve presentazione il ragazzo si inchinò e lasciò il posto alla sorella.

-molto piacere. Mi chiamo Wu Himei. Dovrei frequentare il secondo anno, ma ne ho saltato uno alla scuola media, quindi frequento il terzo.-fece lei con una voce limpida e cristallina, mentre le guance le si coloravano di rosso.

A quell'affermazione, l'auditorium esplose in un boato.

-quindi quella ragazza è al nostro stesso anno ma è più piccola di noi?- chiese sgranando i grandi occhi Chanyeol

-e con questo cominciai a sentirmi uno stupido...- borbottò Sehun, anche lui visibilmente colpito. Non capitava tutti i giorni di trovare dei geni del genere. Forse era per questo che che il preside li aveva convocati?

-però...-mormorò Baekhyun cambiando finalmente espressione.

Sehun assunse un sorrisetto divertito

-se anche la divah della scuola si è interessata a questa ragazza, deve essere davvero una persona particolare.- commentò

-Chanyeol trattienimi o giuro che gli salto al collo.-sibilò il diretto interessato, mentre il povero gigante cercava in tutti i modi di calmare lo hyung e Jongin tentava invano di stoppare la risata di Sehun.

-silenzio!- gridò il preside, riuscendo a riportare l'aula al livello di rumore di una tomba.

La ragazza riprese la parola arrossendo lievemente

-Forse vi sembrerà scortese che non vi guardi negli occhi, ma vogliate perdonarmi. Non è che io non voglia...è solo che...- il suo parlare tranquillo e preciso divenne un borbottio indefinito, mentre arrossiva ancora di più e incassava la testa nelle spalle, correndo ad aggrapparsi al braccio di suo fratello. Lui la guardò con un misto di pietà e amore fraterno, poi prese in mano in microfono.

-per farla molto breve, mia sorella è cieca.

Lei strinse ancora più forte il braccio del fratello, mentre un nuovo coro di grida si levò dal gruppo di studenti.

Il preside si massaggiò con le dita la tempia, poi prese nuovamente il microfono e richiamò tutti all'attenzione.

-ovviamente comprenderete che questa è una situazione più unica che rara. La decisione di ammettere una ragazza cieca nell'istituto non è stata presa su due piedi, ha anzi occupato molte ore di riflessione e riunioni con i docenti. Ma non sono affatto pentito della scelta, dato che questa ragazza è un autentico genio e credo che il suo handicap non sia un blocco per la sua carriera scolastica.- detto questo il preside si girò verso i due studenti e scambiò qualche parola con loro. Subito Yifan disse qualcosa all'uomo, che sembrò illuminarsi.

-mi stavo dimenticando un punto fondamentale. Dato che la signorina Himei ha bisogno di assistenze speciali che questa struttura non può fornirle, condividerà la stanza con suo fratello nel dormitorio maschile. Questo è tutto.-

 

 

-una ragazza verrà a vivere nel dormitorio maschile!?!- gridarono in coro Jongdae e Yixing più per convincere loro stessi che per ottenere una risposta.

-mi pare che ci foste anche voi quando il preside lo ha detto.- fece Jongin trattenendo un sorriso per il loro perfetto sincronismo.

Erano usciti dall'auditorium e si stavano dirigendo ognuno verso le rispettive aule, e l'arrivo dei due nuovi studenti era sulla bocca di tutti. Non si sentiva una persona che non stessa parlando di quanto diavolo fosse figo Yifan, di come fosse carina quella Himei, di quanto fosse fortunata quella ragazza ad avere un fratello così, di come si sarebbero divertiti con una ragazza nel dormitorio, di quanto erano stupiti per l'arrivo di una studentessa cieca, di quanto fossero gelosi del fatto che lei aveva saltato un anno di scuola e cosa del genere.

Chanyeol sbuffò. Non gli interessavano minimamente i pettegolezzi, però doveva ammettere che quella ragazza lo interessava.

-terra chiama Yeollie!- gridò Baekhyun parandosi davanti a lui, facendo spaventare il gigante sovrappensiero.

-si?- chiese questi ostentando tranquillità

-tu cosa ne pensi? Intendo di questa storia della ragazza nel dormitorio maschile?- la sua voce si era fatta maliziosa, facendo arrossire Chanyeol

-c-cosa diavolo vuoi che pensi?- fece abbassando lo sguardo e superandolo.

-ma come siamo innocenti.- lo canzonò Sehun, seguito dalle risate collettive dei ragazzi.

Chanyeol sbuffò, rifugiandosi in classe e correndo verso il suo banco. La lezione che lo attendeva sarebbe stata una noiosa ora di fisica. Si accasciò a pancia in giù sopra il banco e spiaccicò la guancia sul legno freddo. Osservò le nuvole giocare nel cielo spine dal vento per qualche minuto, senza preoccuparsi del rumore crescente che stava invadendo la classe.

-hai portato il libro?- chiese un ragazzo dai grandi occhi e i capelli corvini al gigante.

Questi alzò appena lo sguardo, ma vedendo la persona che gli stava davanti, alzò la faccia dal tavolo e lo guardò fisso negli occhi.

-certo. Grazie per avermelo prestato.- sorrise Chanyeol, prendendo dallo zaino un libro dalla copertina blu e porgendolo al nuovo arrivato.

-ma figurati. Sempre a tua disposizione.- così dicendo si sedette al suo banco, accanto a quello di Chanyeol, e tirò fuori tutto l'occorrente per l'ora imminente. Passarono pochi minuti di silenzio, in cui il gigante osservava il più basso sistemare ordinatamente astucci, libri e quaderni sul banco.

-ehi hyung...tu cosa ne pensi?- chiese a bruciapelo il ragazzo dai grandi occhi.

In tutta risposta questi alzò un sopracciglio

-riguardo a cosa?-

-andiamo hyung! Ma di cosa se non di quei due che sono arrivati oggi?- fece esasperato l'altro alzando gli occhi al cielo.

Chanyeol ci pensò per qualche secondo.

-sinceramente non saprei. Mi sembravano due tipi simpatici, e credo che andrò d'accordo con loro.- fece alla fine.

-lascia perdere Kyungsoo hyung. Chanyeol hyung è troppo innocente per pensare male delle persone.- fece un'altra voce alle loro spalle.

-tu invece pensi subito male.- commentò Kyungsoo come saluto per il nuovo arrivato.

-non ci posso fare niente. E poi quel tipo, quel Yifan o come diavolo si chiamava... per un qualche strano motivo mi sta decisamente sulle palle.-

Chanyeol alzò un sopracciglio

-e quando una persona nuova non sta sulle palle a Huang Zitao?- chiese sarcastico

-Ah. Ah. Ah. Molto spiritoso.- fece il diretto interessato, mentre Kyungsoo cercava di trattenere a stento una risata.

Il professore entrò in quel preciso instante, impedendo ai tre di continuare la conversazione.

-seduti ragazzi!- urlò con una voce nasale, tra le proteste di tutti. Appena in classe ci fu un silenzio che potesse essere definito tale, il professore prese la parola. -come avete sentito dire dal preside, avremo questi due nuovi studenti. Vi prego di non creare loro disturbo o di farli sentire a disagio. Prego, entrate.-

nella classe si levò un mormorio quando i due fratelli Wu entrarono, lei sempre attaccata al braccio di Yifan con una presa tremante, gli occhi rigorosamente sigillati e un bastone nella mano destra, lui con la testa alta e uno sguardo serio.

Chanyeol per poco non si strozzò con la sua stessa saliva, mentre la classe scoppiò in un boato di brusii stupiti. Il ragazzo guardò con attenzione la strana coppia. Non si era minimamente accorto di quanto, in effetti, fosse alto quel ragazzo. Era la prima volta che incontrava qualcuno più alto di lui. Inoltre da vicino i suoi occhi sembravano molto più seri di quanto non si aspettasse. Ed erano gelidi, terribilmente gelidi, e scrutavano la classe come per avvisare tutti di stare alla larga dalla sorella.

E la ragazza, quella Himei? Era attaccata al braccio del fratello come un koala ad un albero, e ad ogni passo che faceva la sua faccia si colorava di un rosso sempre più acceso. Da vicino si accorse di quanto i suoi tratti fossero delicati, di quanto le sue ciglia fossero lunghe e i suoi capelli sembrassero morbidi e setosi. Però, come aveva constatato prima, non era esattamente uno scricciolo. Di sicuro raggiungeva comodamente il metro e settanta. Forse il gene dell'altezza faceva parte della famiglia Wu.

-salve. Come forse già sapete, io sono Wu Yifan e questa è mia sorella Himei. Vi prego di prendervi cura di noi.- fu la laconica presentazione del più alto dei due. Dopo essersi inchinati, entrambi si diressero verso due banchi vuoti infondo all'aula. Dato che il corridoio tra i tavoli era troppo stretto per farli passare entrambi assieme, il fratello convinse con qualche parola di rassicurazione la sorella a lasciargli il braccio, la prese per mano e la guidò con delicatezza verso i loro posti.

Al loro passaggio, i ragazzi li guardavano come se fossero due animali da circo, e Chanyeol non fu da meno. Quella ragazza lo attirava. Aveva qualcosa di magnetico, di strano.

-bene ragazzi. Ora riprendiamo la lezione da dove c'eravamo interrotti l'altra volta. Se voi due nuovi aveste dei problemi, chiedete pure.-

i due annuirono in contemporanea. Subito dopo Yifan estrasse dallo zaino che aveva in spalla dei libri e un quaderno, mentre porse a Himei un computer.

-credo che lei possa usare un computer...-commentò quasi invidioso Kyungsoo sbirciandoli da dietro la sua spalla.

-beh, mi pare ovvio. Non credo che riesca a scrivere se è cieca.- ribatté Zitao davanti a loro.

Chanyeol cercava di non guardarli, tenendo a freno la sua curiosità.

A lui non sarebbe piaciuto essere così tanto al centro dell'attenzione, e magari non piaceva nemmeno a loro.

 

-Yi-gege... ci stanno osservando non è vero?- sussurrò Himei stringendo il dito del fratello, mentre questi si adoperava per accendere il computer.

-non farci caso Himei.- rispose lui finendo di armeggiare con l'aggeggio che si ritrovava davanti e portando teneramente la mano della sorella alla tastiera.

-come faccio a non farci caso? Non posso vederli, ma la sensazione degli occhi puntati contro di noi mi opprime.- continuò lei cominciano a schiacciare le lettere sulla tastiera per scrivere gli appunti.

Yifan sorrise.

-stai tranquilla. Adesso è solo perché sono curiosi. Passerà.- la rassicurò poggiando la sua grande mano sopra la sua testa e accarezzandola dolcemente.

Lei sorrise a sua volta.

Era già la terza volta che cambiava scuola, e questa volta erano pure andati in corea. Non voleva dare a suo fratello più fastidio di quanto non gliene stesse già arrecando.

La lezione passò tranquilla, monotona, tranne che per le occhiate furtive lanciate dagli studenti ai due nuovi arrivati e quelle gelide in risposta di Yifan.

Chanyeol osservò la bizzarra coppia attraverso le dita della mano su cui aveva appoggiato la testa. Notava che le dita della ragazza correvano sulla tastiera a una velocità impressionante, come se conoscesse a memoria dove ogni più insignificante comando si trovasse. Sembrava quasi che osservasse un punto indefinito della lavagna, anche se i suoi occhi erano rigorosamente chiusi. Accanto a lei, il fratello era occupato a farsi classificare come ragazzo di ghiaccio grazie alle sue occhiatacce, ma Chanyeol poté notare dalla sua angolazione privilegiata che ogni tanto allungava la mano su quella della sorella e le dava una carezza leggera, col risultato che lei sfoggiava un sorriso timido a stento trattenuto. Sarebbe rimasto lì a guardarli per ore, se poi il professore non avesse chiamato il suo nome con quella vocina insopportabile per farlo andare alla lavagna a svolgere un esercizio.

-devo proprio?- chiese il gigante con la sua voce profonda, guardando il professore come in supplica.

-assolutamente!- rispose quello acido.

con uno sbuffo, Chanyeol si alzò dal banco e camminò lentamente verso la lavagna, come se si stesse avviando al patibolo.

-accidenti a quell'uomo con tanto tempo libero che ha scoperto le leggi orarie del moto.- borbottò tra sé e sé mentre cercava di risolvere il problema.

La campanella suonò salvandolo da un procedimento che non gli andava molto a genio.

-lei ha troppa fortuna signorino Park- lo rimproverò il professore prendendo le sue cose e uscendo dall'aula senza degnare la classe di un saluto.

-ma che cazzo vuole quel rompicoglioni?- la voce incazzata di Tao echeggiò per la stanza, facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata.

-e addio alla finezza.- biascicò Kyungsoo tra le risate.

Chanyeol raggiunse i suoi amici al banco ridendo anche lui e si sedette, aspettando l'arrivo della professoressa successiva. Il suo sguardo si posò nuovamente sui due ragazzi, che sembravano scambiarsi frasi in codice. Riuscì solo a cogliere qualche parola, da cui capii che stavano parlando in cinese.

All'improvviso la porta si aprì e in classe entrò una donna tanto bassa quanto tonda, vestita di un orribile colore simile al grigio topo. I capelli palesemente tinti erano raccolti dietro la nuca, mentre un paio di occhiali da vista rossi le ricadevano sul naso rendendo i sui occhietti già piccoli ancora più affilati.

-buongiorno ragazzi. Vedo che qui abbiamo i due...studenti trasferiti.- dalla sua voce si capiva benissimo che non le andava affatto a genio la presenza dei due nella sua classe.

-Yifan e Himei Wu... io sono la professoressa Chong, e insegno matematica.-

Yifan si alzò, aiutò la sorella a fare lo stesso ed entrambi si inchinarono esclamando un “molto piacere” all'unisono.

-sarò molto schietta con voi, signorini Wu. Non penso che questa ragazzina possa stare dietro al programma della scuola a causa del suo...handicap.- la sua voce trasudava disprezzo da tutti i pori. Himei si sentì pervasa da una scarica elettrica, mentre le mani cominciarono a sudarle. Sapeva benissimo cosa sarebbe successo ora. La stessa di tutte le altre volte. Sospirò, mentre sentiva il fratello stringere i pugni abbastanza forte da sbiancarsi le nocche.

Yifan alzò di scatto la testa e gelò la donna con un solo sguardo, mentre la classe cominciava a essere pervasa da brusii vari.

-cos'è quello sguardo? Non si permetta!- esclamò la professoressa additando il ragazzo

-chieda scusa a mia sorella- ringhiò in risposta lui, lasciando di stucco l'intera aula. Chanyeol sbiancò di fronte alla sfacciataggine di quel tipo. Forse dalla sua altezza i neuroni non ragionavano bene. La professoressa Chong era conosciuta in tutta la scuola per essere una persona vendicativa, quindi tutti sapevano quanto fosse stupido mettersi contro di lei. Eppure quel tipo nuovo si stava quasi impegnando per andarle di traverso.

-cosa?- la voce della donna risuonò stridula e sorpresa. Non era abituata a comportamenti del genere.

-il preside ritiene che mia sorella abbia sia le abilità e che capacità per poter frequentare tranquillamente questa scuola, e se lei ritiene che non sia così allora prima di sparare giudizi la metta alla prova.- sibilò Yifan in rimando, con una voce tanto tagliente e fredda da sembrare una lama.

-metterla alla prova?- la donna cominciava a sudare freddo difronte a quegli occhi.- bene, molto bene. Signorina Wu, venga alla lavagna ed esegua le operazioni che le proporrò.-

la classe esclamò di disappunto. Hiemi era cieca, come avrebbe fatto a risolvere dei problemi alla lavagna?

-ma che è fuori di testa?- sussurrò Kyungsoo all'orecchio di Chanyeol, che aveva gli occhi fuori dalle orbite per l'assurdità della richiesta.

-professoressa Chong, credo che lei stia esagerando...- azzardò un ragazzo occhialuto.

-stia zitto Lee. Anche se lei è il rappresentante di classe non ha il diritto di dirmi cosa fare.- sputò la donna, per poi rivolgere nuovamente uno sguardo di sfida alla coppia. -ebbene? Che fate? Risolvere problemi alla lavagna è una cosa abituale nelle mie ore.- sibilò compiaciuta nel vedere che la ragazza non si muoveva.

Himei sospirò, poi prese il suo bastone e lo allungò con un veloce movimento del polso.

-Yi-gege, vado da sola. Non ti preoccupare. Tu siediti.- fece sorridendo al fratello, per poi avviarsi alla cattedra lentamente e sbattendo il bastone a destra e a sinistra sui banchi. Al suo passaggio gli sguardi la seguivano, accompagnati da sussurri di compassione.

Appena fu davanti alla professoressa, la ragazza le rivolse un sorriso sincero.

-la prego di non provare pietà per il mio handicap. Mi tratti come uno studente normale.

A quelle parole la donna si infuocò, aprì il libro di matematica e cominciò a leggere una lunga equazione, con tanto di incognite fisse e termini variabili.

Appena finì di leggere, si accorse che Himei non aveva scritto niente alla lavagna, nonostante avesse il gesso in mano e lo aveva appoggiato alla superficie nera.

-che succede signorina? Vuole che la ripeta?- chiese in tono di sfida.

La classe guardava mortificata la ragazza, che tracciava come piccoli cerchi sulla lavagna e sembrava sussurrare qualcosa. Infatti le sue labbra si muovevano lentamente, senza però emettere alcun suono. Chanyeol la osservava da lontano, ma al contrario del resto dei ragazzi notò uno strano particolare. Lei non sembrava minimamente in difficoltà, sembrava anzi che stesse cercando di risolvere a mente un calcolo estremamente facile. Inoltre, l'espressione sul volto di Yifan era rilassata, come se già sapesse di aver in pugno quella disputa con la professoressa. Poco dopo Himei si allontanò dalla lavagna, sorrise e guardò la professoressa, o almeno cercò di puntare i suoi occhi a quelli della donna usando come riferimento la voce.

-3/4x meno 6y se x è positivo, mentre radice di 5x fratto 2y se x negativo, giusto?- la voce della ragazza ruppe il silenzio della stanza, lasciando la professoressa di stucco. Questa cominciò a sfogliare le pagine per ritrovare l'esercizio sul libro e guardare le soluzioni, per poi sbiancare

-come...-balbettò stralunata.

-allora è giusto? Meno male! Ne sono lieta. Posso andare al posto adesso?- senza nemmeno aspettare la risposta, la ragazza stava già avviandosi al banco, quando la voce della professoressa Chong la fermò

-come hai fatto?- chiese più irritata che stupita.

Himei sorrise -a fare cosa?- chiese innocente

-questo! Come hai risolto questa operazione?!?-urlò la donna fuori di sé.

-ho saltato anni di scuola non certo perché ero raccomandata. Dei calcoli così semplici possono benissimo essere fatti a mente. Ora, se vuole scusarmi...-

Chanyeol strabuzzò gli occhi, mentre seguiva con lo sguardo la figura della ragazza che si risiedeva accanto a uno Yifan pienamente soddisfatto e con un sorrisetto compiaciuto sul volto. Quella ragazza aveva appena risolto un problema di quella portata a mente? Allora era davvero un genio. Il gigante si accasciò sulla sedia, e non sentì la professoressa tentare di ridarsi un contegno e cominciare la lezione. Ormai la sua mente era totalmente occupata a pensare a quella ragazza.

Appena l'ora finì, tutti si gettarono fuori dall'aula compresa la professoressa, che non aveva alcuna intenzione di affrontare faccia a faccia i due. Himei prese il bastone e lo allungò con un veloce gesto della mano, mentre Yifan sistemava il computer e i libri.

Chanyeol, Kyungsoo e Zitao erano rimasti indietro, e il più alto del gruppo fremeva dalla voglia di fare conoscenza con loro.

-Yi-gege. Quanto è?- chiese all'improvviso la ragazza, troncando di netto un silenzio imbarazzante che era calato nella stanza.

Chanyeol si chiese di cosa stesse parlando, e non era il solo.

-mhh.. direi otto per dieci.- fece questi guardandosi intorno.

Che centravano le misure dell'aula?

-ah...- rispose lei camminando lentamente verso l'angolo vicino alla porta. -quindi..uno...due...tre..- sotto gli sguardi stupiti dei tre ragazzi, Himei cominciò a percorrere il perimetro della stanza contando ad alta voce. Ad ogni angolo ricominciava a contare da capo, finché non si ritrovò al punto di partenza.

-Yi-gege sei fantastico! La stanza è proprio otto per dieci!- esclamò infine con un sorriso a trentadue denti.

-modestamente...-rispose lui prendendo sulle spalle lo zaino e andando verso la sorella. Le passò affettuosamente la grossa mano sulla nuca per poi permetterle di aggrapparsi al suo braccio.

Se ne andarono come se gli altri tre non fossero presenti, lasciandoli di stucco.

-quel Yifan mi sta sempre di più sulle palle!- gridò Zitao appena la porta si chiuse alle spalle dei due fratelli

Kyungsoo scoppiò a ridere per quell'uscita, mentre Chanyeol esibì un facepalm mai visto prima.

 

Poche ore dopo si trovavano in mensa, seduti ad un grande tavolo. Kyungsoo e Zitao avevano riempito il loro vassoio con ogni ben di dio, affamati peggio di due dispersi nel deserto da almeno due mesi. Chanyeol guardò con disgusto una sbobba verdognola che veniva spacciata per zucchine bollite, e guardò con una punta di disprezzo la donna che gli mise nel piatto una buona dose di quell'ammasso informe di verdure. Non capiva come i suoi due compagni di classe facessero a trovare decente la cucina della mensa scolastica. Era semplicemente schifosa. Prese ancora qualcosa per poi scappare a gambe levate.

-ehi Chanyeol!- gridò una voce alle spalle del gigante mentre questi si stava avviando tranquillamente verso il tavolo dove i suoi due compagni di classe si erano posizionati.

-ciao Baekhyun.- salutò -vieni a sederti con me e i miei compagni di classe?

-solo se c'è abbastanza posto per altre quattro persone.- rispose il più basso indicando con la testa il gruppo di ragazzi con cui si era seduto nell'aula magna quella mattina.

-certo. No problem.- assicurò con un sorriso Chanyeol, facendo strada al gruppo.

-scusa, ma dov'è Yixing hyung?- chiese non notandolo dietro il gruppo a parlare con Jongdae come suo solito.

-si è fermato con quelli dell'università. È là.- fece indicando con la testa un tavolo dove il loro amato hyung stava seduto e parlava sorridente con alcuni ragazzi.

-quello là dovrebbe essere quel Kim Joonmyun...- sibilò alle loro spalle Sehun, indicando con la testa un ragazzo dal sorriso pacato, seduto accanto a Yixing, che parlava con il loro protetto.

-davvero?- chiesero in coro Chanyeol e Baekhyun fermandosi e osservando nella direzione indicata dal più giovane.

-ne. Ho controllato durante l'ora di storia...-

-tanto poi gli appunti li chiedi a me!- si lamentò Jongin alle loro spalle, che aveva un occhio sulla conversazione dei tre più avanti e un altro sul volto sorridente di Jongdae, che veniva salutato amorevolmente da tutti e veniva accompagnato da una sfilza di commenti sussurrati. Ringraziò che Jongdae non avesse un udito tanto fine quanto il suo, altrimenti si sarebbe messo a pianger per le cose che venivano dette su di lui.

-dicevo...ho controllato. Studente modello, niente note disciplinari, voti ottimi, faceva parte del club di canto, di bell'aspetto...-

-che sei, un detective?- Baekhyun lo guardò quasi stralunato.

-ho le mie fonti...-rispose quello evasivo, sfoggiando un sorrisetto per nulla rassicurante.

Arrivati al tavolo, Chanyeol si sedette e fece segno agli amici di fare lo stesso.

-ma tu non sei quel tipo...aspetta...Zitao se non sbaglio? Quello che ha vinto il campionato regionale di wushu?- chiese Baekhyun guardando con tanto d'occhi il ragazzo dai capelli neri che stava gustando tranquillamente il suo pasto.

-mh? Ah si, sono io.- rispose questi alzando appena lo sguardo dal suo piatto, ma vedendo davanti a se tante facce sconosciute, si alzò immediatamente e cominciò a studiarli uno a uno con gli occhi ridotti a due fessure.

-non abbiate paura di Tao.- fece Kyungsoo con un sorriso notando le espressioni quasi impaurite dei ragazzi difronte a quello sguardo freddo e indagatore.- abbaia tanto ma non morde. È solo un panda che cerca di fare la tigre.-

-ehi!- si lamentò il diretto interessato.

-molto piacere, io sono Do Kyungsoo. E voi dovreste essere i famosi amici di Chanyeol hyung.- continuò imperterrito il più basso.

-famosi...non ho mai preso in considerazione l'idea di essere famoso.- ammise Jongdae grattandosi la testa imbarazzato.- comunque io sono Kim Jongdae, piacere. Sono al terzo anno.-

-Byun Baekhyun, pure io al terzo anno. Sono il compagno di stanza di Yeollie.-

-Yeollie?- chiese quasi divertito Tao guardando Chanyeol.

-non osare commentare panda.- lo fulminò il più alto, mentre il più giovane faceva spallucce.

-Kim Jongin, secondo anno. È un piacere conoscervi.- fece il moro con un sorriso.

-Oh Sehun, secondo anno-

-che presentazione Sehunnie!- lo canzonò Baekhyun appoggiando il suo vassoio sul tavolo e sedendosi

-la smetti di storpiare così il mio nome?- fece il più giovane accigliato, per poi sedersi pure lui.

I due cominciarono a discutere sul fatto che Sehun dovesse portare più rispetto ai suoi hyung, o che Baekhyun non dovesse storpiare a suo piacimento i nomi degli altri.

-così tu sei Byun...l'hanno scorso hai vinto quella gara di canto, giusto?- chiese Kyungsoo per interrompere la loro discussione, anche se la trovava esilarante.

Il ragazzo smise di battibeccare col più giovane all'istante, arrossì leggermente per poi gonfiare il petto come un piccione e alzare il mento.

-già.- rispose orgoglioso.

-non fate mai complimenti a Baekhyun, o le vostre orecchie potrebbero risentirne.- sussurrò Sehun all'orecchio di Tao, che intanto se la rideva sotto i baffi.

Infatti, se Chanyeol non lo avesse fermato cominciando a parlare di quanto fossero noiose le lezioni di matematica della professoressa Chong, il giovane cantante avrebbe cominciato a decantare le lodi della sua voce e del prestigio del premio che aveva vinto.

Pochi minuti dopo, nella mensa sempre rumorosa piombò uno strano silenzio, interrotto solo da bisbigli e suoni di forchette posate.

-che sta succedendo?- chiese quasi infastidito da quel drastico cambiamento Sehun.

Chanyeol si alzò in tutti i suoi centoottantasette centimetri di altezza e capì al volo il motivo. Nella mensa erano appena entrati i fratelli Wu.





 


ANGOLINO DI SELENE
ma buna sera ragazzuole!!! innanzi tutto, notare, scritta gialla!! se avete letto anche le altre mie storie, avrete di sicuro capito che io sono una pazza fanatica del giallo, altrimenti....bhe, l'avete scoperto ora....
ordunque, riguardo questa ff ci sono stati alcuni problemi con le età, indi vi faccio un chiarimento veloce veloce qui sotto:
1° ANNO UNIVERSITÀ: Luhan, Minseok, Suho, Yixing
3° ANNO LICEO: Baekyhun, Jongdae, Chanyeol, Kyungsoo, Zitao
2°ANNO LICEO: Jongin, Sehun
e poi c'é Yifan che ha perso un anno...povero caro...ma passand oltre, ho storpiato un po' le loro età, ma altrimenti non mi quagliavano i conti... chiedo umilmente perdono!!!!

quindi quindi..cosa aggiungere? beh, nel caso non si fosse capito, ho intenzione di fare, oltre alla mia cara coppietta het, anche altre coppie slash, anche se uno di loro resterà solo come un verme...povero cristo! NO CARO! TROVERò QUALCUNO ANCHE PER TE, LO GURO!!!! PRENDI ME SE VUOI, CHE TANTO NON MI DISPIACE MANCO UN PO'!!!
ok, basta..

buon anno nuovo ragassuole, e spero che questa storia vi piaccia! pubblicherò più o meno una volta a settimana, se non più spesso, indi restate con me!! e grazie i anticipo per tutti quelli che recensiranno o che leggeranno nell'ombra come la sottoscritta, che è una capra cosmica nelle recensioni!
saluti
Selene ^.^


 

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Capitolo 2
*** come tutto cominciò ***










Come tutto cominciò






-Odio essere osservata.- la voce di Himei arrivò come un sussurrò alle orecchie di Yifan

-lo so.- rispose lui trattenendo un sorriso nel vedere come la sorella gli si fosse aggrappata ancora di più al braccio, mentre muoveva a destra e a sinistra il bastone per i non-vedenti

Yifan alzò lo sguardo e cercò di ignorare tutti quegli occhi puntati su di loro. Con passo deciso portò la sorella a un posto libero, dove la fece sedere gentilmente.

-vado a prenderti da mangiare e torno.- le sussurrò in un orecchio, per poi rivolgerle un sorriso affettuoso e recarsi verso la fila dei ragazzi che erano in coda per il cibo.

Himei appoggiò le mani sul tavolo e cominciò ad ascoltare i passi del fratello, così nitidi e distinti rispetto a quelli di tutti gli altri nella stanza. Aveva bisogno di capire quanto fosse grande quel luogo, ma considerando l'eco continuo per ogni rumore doveva esserlo parecchio.

Sospirò. Le mancava vedere.

Avvertì molti sguardi puntati su di lei, e la cosa la fece innervosire. Odiava essere così tanto al centro dell'attenzione senza avere la possibilità di ribattere. Se solo avesse avuto ancora la vista li avrebbe gelati tutti con uno sguardo. Invece lei aveva quasi paura ad aprire gli occhi. Paura di provare nuovamente quelle sensazioni. Un brivido gelido le percorse la spina dorsale al solo pensiero, mentre si portava le mani alle spalle percosse da un lieve tremolio.

-ehi, tutto bene?- una mano le toccò leggermente la spalla, facendola sobbalzare e girare di scatto con un'espressione spaventata dipinta in volto. Avvertì la persona dietro di lei fare qualche passo indietro per lo spavento e si pentì mentalmente di quello scatto, ma non le piaceva essere presa di spalle.

-scusa! Non ti volevo spaventare. È che ti ho vista lì da sola e stavi tremando, così ho pensato di venirti a salutare.-

una voce calda, gentile. Di sicuro quella di un ragazzo. Himei assunse un'espressione diffidente, osservando da sotto le palpebre la persona davanti e lei. Cercò subito di immaginare che tipo di persona potesse essere qualcuno che arrivava alle spalle di una completa sconosciuta, per di più al centro dell'attenzione di tutti, e come unico obbiettivo aveva quello di fare conoscenza. Di sicuro un tipo un po' strano.

-ah! Non mi sono presentato. Molto piacere, io sono Zhang Yixing. Tu invece sei Wu Himei, giusto?- la voce del ragazzo era raggiante, sembrava stesse sorridendo.

-se lo sai allora perché me lo chiedi?- chiese lei ancora diffidente. Aveva imparato a non fidarsi subito delle persone, anche se la voce di quel tipo le trasmetteva sicurezza e una gentilezza radicata.

-oh...hai ragione.- dalla voce Himei intuì che il ragazzo era imbarazzato, e molto probabilmente era arrossito.

Sorrise. Quel ragazzo infondo non sembrava avere cattive intenzione, e per di più sembrava simpatico.

-sei cinese, non è così?- chiese lei sfoggiando un sorriso sincero.

Lui sembrò perplesso da quella domanda, o forse dal sorriso che gli rivolse, ma durò poco. Sfoggiò anche lui un grosso sorriso e rispose.

-Shì! tā shì hěn hǎo zhǎo wǒ zìjǐ de yǔyán yǔ mǒu rén.- esclamò Yixing in cinese.

Himei sorrise ancora di più. Quel ragazzo le stava sempre più simpatico, e poi sembrava molto gentile e innocente.

-shì. Wǒ tóngyì nǐ de kànfǎ.-

intanto intorno a loro cominciarono a nascere mormorii di vario tipo.

-ma quello non è Zhang Yixing oppa?- sentì dire da una ragazza

-ne, è proprio lui. Che cosa ci fa con quella?-

Hiemi sospirò. Così il ragazzo davanti a lei era uno di quelli famosi, uno degli idoli dalle scuola. Forse si era avvicinato a lei per attirare l'attenzione su di lui? Non sarebbe stata la prima volta.

-ehi hyung!- un'altra voce le arrivò alle orecchie, solo che questa era estremamente profonda.

-Chanyeol ah! Ciao. Questa ragazza è Wu Himei, quella che il preside ha presentato oggi.- fece il più vecchio con un sorriso.

-lo so. È in classe con me. Molto piacere, io sono Park Chanyeol.- quel ragazzo doveva essere molto alto, perché la direzione della sua voce arrivava circa dalla stessa angolazione di suo fratello. Era la prima volta che incontrava un altro asiatico così alto.

-è un vero piacere conoscerti Chanyeol shi.- rispose con un piccolo sorriso.

-oh ti prego non chiamarmi Chanyeol shi. Odio le formalità. Se non ti da fastidio, chiamami semplicemente oppa.-

a quelle parole Himei arrossì come un peperone maturo, abbassando d'improvviso la testa verso le sue gambe e stringendo le maniche del maglione con le unghie.

-o-o-oppa?- chiese cercando di non balbettare con poco successo. Non aveva mai chiamato qualcuno così, solo suo fratello. Era sempre stata una ragazza molto formale, e da quando si era trasferita con la sua famiglia in Canada aveva perso l'abitudine nell'usare gli onorifici.

-ah! Se non te la senti non è un problema!- esclamò Chanyeol cercando di tranquillizzarla vedendo la sua faccia arrossata e il suo imbarazzo. Himei sentì come un peso sul cuore scomparire d'improvviso. Non sembrava affatto un cattivo ragazzo, anzi. La sua teoria dell'amicizia solo per mettersi in mostra crollò come un castello di carte.

-no no! Non ti preoccupare...o-o-oppa...- l'ultima parola la disse quasi in un sussurro, acquisendo un altro paio di tonalità.

-yah Yeollie! Non devi mai mettere in imbarazzo una ragazza!- Baekhyun comparve alle spalle del più alto tirando un sonoro coppino dietro al suo collo. -spero che questa brutta versione di Yoda non ti abbia spaventata. Molto piacere comunque! Io sono Byun Baekhyun!-

-p-piacere.- rispose lei intimorita da tutta quella affluenza di persone. Non si aspettava certo di essere assalita in quel modo da tutti quei ragazzi il suo primo giorno, soprattutto senza suo fratello. -un attimo...brutta versione di Yoda?-

Baekhyun fece un sorriso quasi pauroso, per poi rispondere

-ne! Questo ragazzo ha due orecchie che fanno invidia a un'antenna parabolica, e per di più sono a punta. Le uniche cosa che differenziano lui da Yoda sono l'altezza, il colore e il fatto che Yoda è molto, ma dico moooolto più figo di lui-

Himei alzò le sopracciglia in un'espressione di stupore, per poi scoppiare a ridere nell'immaginarsi uno Yoda gigante con indosso la divisa scolastica. La sua risata attirò l'attenzione di tutta la mensa su di lei, ma non le importò più di tanto. Non rideva così tanto da una vita, e alla fine si ritrovò con le lacrime agli occhi.

-ehi, hai un bel sorriso Himei ah!- esclamò Yixing parandosi davanti al suo volto appena si fu calmata. Lei percepì la vicinanza dell'altro e abbassò la testa, allontanandosi con il busto leggermente.

-grazie.- sussurrò.

All'improvviso Baekhyun si tirò un pungo sul palmo aperto ed esclamò

-perché non vieni a mangiare al nostro tavolo? Può venire anche tuo fratello.-

nemmeno fosse stato evocato, Yifan comparve dietro il ragazzo con un'espressione truce in volto, facendo prendere un infarto al povero malcapitato.

-cosa ci fate voi qui?- chiese in tono burbero. Non sembrava apprezzare il fatto che degli estranei stessero parlando in quel modo con sua sorella.

-ah! Tu sei Yifan shi. Molto piacere, sono Zhang Yixing. Abbiamo solo visto Himei ah stare tutta sola e così siamo venuti a fare conoscenza, tutto qui.- cercò di spiegare il ragazzo con un sorriso leggermente intimorito.

Yifan squadrò dall'alto al basso il più giovane con uno sguardo indagatore, come se volesse controllare l'eventuale presenza di cattive intenzioni o doppi fini.

-vi ringrazio per aver tenuto compagnia a mia sorella, ma ora potreste lasciarci soli?- chiese sciogliendosi un po' vedendo che in fondo non sembravano cattivi ragazzi

-ehi! Non potete stare sempre da soli. Se non cominciate il primo giorno a farvi degli amici sarà sempre più difficile!- esclamò Chanyeol intromettendosi nella conversazione.

Appena Yifan notò che quel tipo era alto più o meno come lui, ne rimase stupito, ma durò poco. Lo gelò con uno sguardo che avrebbe ghiacciato anche il fuoco e la sua voce uscì come un sussurro.

-oggi non è il momento. Non vi sto chiedendo di stare alla larga da mia sorella, ma solo di lasciarci da soli per oggi. Non mi sembra molto.-

il suo tono di voce era abbastanza convincente, e soprattutto il suo sguardo non ammetteva repliche.

Chanyeol vide che Himei sembrava quasi sollevata dalla presenza del fratello, e suppose che anche lei preferiva stare da sola con lui per quel giorno.

-bhe, allora ci vediamo dopo in classe. Buon appetito Himei ah, Yifan shi...- così dicendo i tre si inchinarono, e lo stesso fecero i due fratelli.

-mi sembra un fratello iperprotettivo.- sussurrò Baekhyun al più alto mentre si allontanavano e tornavano al loro tavolo.

-già...-

Chanyeol osservò Yifan appoggiare il vassoio al tavolo davanti a Himei e poggiare delicatamente la mano sopra la sua testa. Vide un grosso sorriso comparire sul volto di lei, e uno appena abbozzato su quello di lui. Vide Himei ridere e parlare allegramente col fratello di argomenti disparati, e quasi gli sembrò di sentire la sua voce, anche se il tavolo dove si trovava era troppo lontano. E più la guardava, più vedeva quel sorriso, più voleva vederne ancora. Voleva vedere ogni tipo di espressione che quella ragazzina cieca poteva fornire, ogni tipo di sorriso, ogni tipo di sguardo. Voleva vedere di che colore erano i suoi occhi, e se erano gradi quanto sembravano quando erano chiusi. Voleva vedere se erano espressivi come si immaginava, anche se la luce non riusciva a trafiggerli. Voleva assolutamente conoscere di più di lei. Si ritrovò a pensare e rimuginare riguardo queste cose per tutto il giorno, senza accorgersi di aver finito il pranzo da una vita e che anche le ultime lezioni erano ormai terminate.

-oggi ti vedo decisamente con la testa fra le nuvole hyung.- commentò Kyungsoo guardando il più vecchio mentre metteva distrattamente i libri nello zaino.

-mhh...trovi?- chiese questi senza interessarsi veramente a quello che il più giovane stesse dicendo. Tutta la sua concentrazione era rivolta a qualche banco più avanti, a quella coppia di fratelli. All'improvviso vide Himei alzare leggermente la testa, come se si fosse accorta di essere osservata. Si girò nella sua direzione, e Chanyeol fu sicuro che i loro occhi si scontrarono. Ma lei era cieca, non poteva essere. Eppure, in quel momento Himei stava fissando da sotto le palpebre il suo volto, come se sapesse benissimo dove lui si trovasse. Un piccolo sorriso comparve sul volo di lei, mentre con le labbra mimò una frase.

-buona giornata oppa- appena Chanyeol la vide, per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Come aveva fatto a capire dove lui si trovasse in quel momento? E come faceva ad essere così sicura di aver mandato il messaggio alla persona giusta?

Domande a cui non c'erano risposte.

Himei si alzò con il suo immancabile bastone, prese il braccio del fratello e si avviò tranquillamente verso l'uscita, ritrovando il suo solito aspetto serio.

 

 

-Chanyeol passa quella cazzo di palla!- gridò l'allenatore al gigante, che stava in tutti i modi cercando di non farsi rubare il pallone da tre avversari che si erano uniti per marcarlo.

-qui Chanyeol! Sono libero!- gridò Sehun sventolando le mani come un forsennato.

Il ragazzo si girò di scatto e lanciò il pallone nella direzione del compagno, per poi approfittare della distrazione degli avversari per correre verso il canestro. Appena si ritrovò nell'area avversaria, Sehun gli tirò il pallone dalla sua destra. Il ragazzo lo prese e lo tirò nel canestro con una schiacciata.

-sì!- gridarono i suoi compagni di squadra, mentre l'arbitro fischiava la fine del quarto tempo. Chanyeol si deterse il sudore dalla fronte con il palmo della mano, allontanando con l'altra mano il bordo della canotta fradicia di sudore dalla pelle del suo petto. Aveva giocato con una grinta incredibile per tutta la partita, ed era stanco morto. Per un motivo che non conosceva, si sentiva traboccante di energia e adrenalina, e quella partita gli era servita per sfogarsi.

-non male Chanyeol, oggi eri pieno di energia. Però ricordati che non sei da solo in campo. Quando giochi in squadra devi sempre controllare dove si trovino i tuoi compagni.- lo ammonì l'allenatore tirandogli due rumorose pacche sulla schiena

-okay coach.- rispose il ragazzo riprendendo fiato.

All'improvviso si ritrovò davanti al naso una bottiglietta d'acqua che viaggiava a una velocità esorbitante. Grazie ai suoi riflessi riuscì a prenderla al volo, e cercò chi fosse quell'idiota che gliela aveva lanciata.

-we...non è divertente se la prendi sempre oppa!- una voce femminile gli arrivò alle orecchie, e lui sospirò.

-quante volte ti ho detto di non lanciare le cose Nana?- chiese rivolgendosi alla ragazza, che sbuffò sonoramente.

-come sei noioso oppa! Dovresti ringraziare invece che ti porto sempre l'acqua.- così dicendo, la ragazza si diresse verso gli altri membri, portando una bottiglietta a ciascuno.

Nana era una ragazza che aiutava spesso i membri del club di basket. Era molto simpatica, ed era considerata la mascotte del gruppo. Una ragazza bassina e magra come un chiodo, occhi molto grandi e accentuati da un leggero strato di matita nera sempre presente. Un sorriso dolce le illuminava sempre il volto, incorniciato da una morbida cascata di capelli color mogano. Era così piccola che molto spesso veniva scambiata per una ragazzina delle medie, anche se era già al terzo anno del liceo. Inoltre, data la sua statura minuscola, il maglione della divisa le stava lungo sulle maniche, che le ricadevano sempre fin sotto le mani. Era una ragazza estremamente dolce e gentile, e anche molto pacata e tranquilla. Non amava praticare gli sport, ma il continuo partecipare agli allenamenti del club di basket l'avevano resa una vera esperta.

-Nana è sempre attiva e performante, ne Chanyeol?- chiese Sehun avvicinandosi al suo hyung -scommetto che ce l'ha ancora con te per lo scherzo del coleottero.- l'ultima frase la disse ridacchiando.

il ragazzo sospirò, ripensando alla pessima idea che aveva avuto quando aveva deciso di nascondere un coleottero nella sua borsa. Quando l'aveva scoperto,dopo aver lanciato un urlo terrificante, la ragazza aveva cominciato a lanciare bottiglie d'acqua al gigante. E quella brutta abitudine non le era passata, anzi. Sembrava quasi che ci provasse gusto a tirare oggetti al povero ragazzo.

-andiamo a farci la doccia. Sono stanco morto.- Chanyeol era molto abile nello sviare i discorsi.

Entrarono nello spogliatoio che puzzava di sudore e calzini sporchi. Tutti i ragazzi si erano già diretti nelle docce, e i due non furono da meno.

-ma perché cazzo il coach ci fa lavorare come dei fottutissimi muli!?!- gridò un tipo non bene identificato da Chanyeol. Molto probabilmente era uno dei nuovi iscritti, dato che il coach aveva sempre fatto così.

-non te la prendere Minho! Lo sai bene che se vuoi diventare guardia tiratrice devi impegnarti!-cominciò una voce tranquilla e gentile per cercare di calmare quella testa calda.

-a quanto pare non sei l'unico ad ambire al posto di guardia...- commentò Sehun infilandosi sotto il getto caldo di una doccia.

-se fossi stato l'unico non sarebbe stato divertente.- ribatté il più alto passandosi le mani tra i capelli per portarseli indietro in modo tale che non gli cadessero sugli occhi. Prese lo shampoo e cominciò a massaggiarsi la cute lentamente. Adorava farsi la doccia, l'acqua calda lo tranquillizzava.

-non me ne frega un cazzo se mi devo impegnare o no! Quel vecchio rincoglionito ha forse intenzione di farci fuori?-

ecco, una testa calda che disturbava il suo momento di tranquillità. Una tra le uniche cose veramente odiose del fare la doccia nello spogliatoio era la presenza di certi coglioni che gridavano ai quattro venti cazzate senza senso.

-ehi amico! Datti una calmata e magari raffredda un po' l'acqua, che così bollente ti fonde i pochi neuroni che hai.- fece Sehun appoggiandosi alla portiera che chiudeva l'angolo doccia. La sua affermazione fu seguita dalle risate di tutti.

-e tu chi cazzo saresti?- chiese il tipo che continuava a gridare guardando torvo Sehun.

-uno che molto probabilmente sta in questo club da molto più tempo di te e che altrettanto probabilmente ha capito molto meglio lo spirito del gioco rispetto a te. Quindi, se hai intenzione di continuare a sparare cazzate, fallo fuori di qui e in un luogo dove non ti possa sentire.- rispose a tono Sehun, gelando con lo sguardo l'altro.

Questi rimase momentaneamente spiazzato da quella uscita, ma ritrovò subito la voce cominciando nuovamente a gridare.

-chi cazzo ti credi di essere per parlarmi in questo modo, eh?- gridò sporgendosi da dietro il divisore delle docce, le vene sulle tempie ingrossate per la rabbia.

-molto piacere, Oh Sehun.- fece impassibile, ritornando a sciacquarsi il volto sotto il getto caldo. Sentì il tipo di nome Minho sbraitare qualcosa, ma il rumore dell'acqua gli impedì di capire bene quello che stava dicendo, e francamente non gliene poteva fregare di meno. Ma tutto quel rumore era fastidioso, e dato che lui odiava i fastidi, decise di rimediare a modo suo.

Spense il getto dell'acqua e si sistemò i capelli con una mano, appiattendoli sulla nuca meglio di una passata di gel. Poi prese i due asciugamani blu che si era portato dietro e se ne legò uno alla vita, mentre l'altro lo usò per asciugarsi i capelli. Appena si ritenne soddisfatto, uscì dalla doccia con l'asciugamano di troppo intorno alle spalle. Si avvicinò al box di Minho a grandi falcate e gli si parò davanti, notando con piacere che era leggermente più alto di lui.

-senti pivello. Sarò anche più giovane di te, ma io qui sono un titolare. Non me ne frega un cazzo se tu pensi si essere il re del mondo o di non avere bisogno di fare gli esercizi come tutti, ma se vuoi entrare nella squadra devi dimostrare di avere le palle. Quindi cuciti quella cazzo di bocca e non venire a rompermi i coglioni finché non ottieni un posto fisso in squadra.- detto questo, uscì dallo spogliatoio in modo trionfale, seguito a ruota da un Chanyeol decisamente soddisfatto del fatto che quella emerita testa di cazzo fosse stata messa a tacere, ma leggermente contrariato del fatto che il suo dongsaeng volesse sempre mettersi in mostra.

Cominciarono a cambiarsi in religioso silenzio, godendo del fatto di essere stati i primi a uscire dalle docce e di avere lo spogliatoio tutto per loro.

-ora che ci penso... chissà in quale ala del dormitorio andrà la coppia Wu.- fece tra sé e sé Sehun mentre si infilava la maglietta blu scuro.

Chanyeol si bloccò per qualche istante, per poi ricominciare ad allacciarsi le scarpe.

-non chiamarli coppia Wu. Così sembra che siano sposati!- gli fece notare alzando gli occhi verso di lui. Il più giovane sbuffò.

-cazzo, come sei fiscale!- borbottò buttando in malo modo i suoi abiti sudati dentro la borsa. Dopo alcune imprecazioni e vestiti sbattuti dentro le sacche, i due uscirono dallo spogliatoio e si diressero a passo pesante verso le loro camere.

Il sole stava già tramontando, anche se erano appena le sei. Si vedeva che stava arrivando l'inverno. Attraversarono lentamente un lungo corridoio, accompagnati da stridii acuti. Chanyeol osservava tutto dalla sua altezza, e notò che molte ragazze li stavano osservando con insistenza, lanciando acuti e gridolini vari.

-sei molto popolare, eh Sehunnie?- fece il gigante osservando quasi divertito il più piccolo.

-ti prego non cominciare anche tu! Mi basta già Baek.- si lamentò questi- e poi, guarda che non sono solo io quello che attira le oche urlanti.-

Chanyeol alzò un sopracciglio

-che intendi dire?- chiese con quel suo vocione profondo.

Sehun lo guardò come se fosse un povero idiota. Chanyeol era considerato uno tra i ragazzi più fighi della scuola (dopo di lui ovviamente) e non poteva di certo dare torto a tale giudizio. Quella brutta versione di Yoda, come lo chiamava Baekhyun, era uno tra i più alti ragazzi dell'istituto, aveva il corpo palestrato di un atleta, un sorriso che avrebbe fatto smuovere tutte le ragazze della scuola e un carattere socievole.

Sehun si chiese seriamente se quel gigante fosse cieco o semplicemente stupido, se non aveva notato i continui sguardi che gli studenti di entrambi i sessi gli rivolgevano.

Arrivati al dormitorio maschile, si guardarono intorno curiosi.

-tu li vedi?- chiese Sehun

-no...-fece l'altro guardando a destra e a sinistra, cercando di scorgere i due fratelli tra quell'ammasso di persone che si muovevano tranquillamente per il corridoio.

Cominciarono ad avviarsi ognuno verso le rispettive stanze, salutandosi con un cenno della mano appena arrivarono alle scale. Chanyeol si avviò pesantemente verso la stanza che condivideva con Baekhyun, e appena gli si parò di fronte la porta la aprì senza bussare.

-Baek ci sei?- gridò appoggiando il borsone dietro al letto. Si guardò intorno senza trovare il suo migliore amico, e si stupì per la milionesima volta di quanto potesse essere strano il suo compagno di stanza. La camera era praticamente divisa in due da una linea invisibile. In una metà, quella di Chanyeol, vi erano le pareti pulite e ordinate, con qualche mensola appesa qua e là con sopra appoggiati libri, trofei e soprammobili. Un poster di Michael Jordan, suo mito indiscusso, era appeso sulla parete sopra il letto, mentre qualche cappello da rapper era in bella mostra sopra un attaccapanni. L'unica nota di disordine era il letto ricoperto di vestiti. Molto probabilmente Baekhyun aveva deciso che il pavimento doveva essere nuovamente visibile, e aveva sollevato la cortina di abiti che lo coprivano costantemente.

L'altra metà della stanza, quella di Baekhyun, era totalmente l'opposto. Non vi era un vestito fuori posto, tutti ero disposti ordinatamente nell'armadio bianco che condividevano e che si trovava precisamente a metà della stanza, appoggiato alla parete di rimpetto alla porta. In compenso, i muri intorno al letto del più basso erano disordinatamente tappezzati di poster della Girl Generetion, le mensole erano ricoperte da libri, spartiti e eyliner, per non parlare della scrivania che assomigliava a un campo di battaglia. O almeno, i libri erano disposti in torri chilometriche che traballavano anche solo a guardarle.

-Yeollie sei tornato?- gridò una voce dalla porta del bagno privato.

-Ne! ti stai ancora facendo la doccia?- urlò in risposta Chanyeol

in quel preciso momento, Baekhyun uscì dalla porta del bagno in un tripudio di profumi, ricoperto da un lungo accappatoio che gli copriva anche i piedi.

-quante volte ti ho detto di non usare il mio accappatoio?- si lamentò Chanyeol appena vide il coinquilino

-ma il mio era bagnato!- si giustificò il più vecchio assumendo un broncio che come obbiettivo aveva quello di intenerire il compagno di stanza, riuscendoci. Sapeva benissimo che Chanyeol era un tenerone, e che non gli interessava veramente che Baekhyun usasse il suo accappatoio.

-ho capito, ho capito. Dai vestiti che ci dobbiamo trovare con gli altri per andare a cena.- fece il più alto prendendo i vestiti che erano stati buttati disordinatamente sul suo letto e ripiegandoli.

-quel tuo amico, quello con gli occhi a palla e le labbra a cuore...credo di averlo già visto da qualche parte...- commentò Baekhyun vestendosi e guardando con disappunto il modo osceno con cui il gigante trattava i vestiti.

-molto probabile. Fa parte del club di canto.- rispose Chanyeol annusando una maglietta e assumendo un'espressione schifata. Doveva fare il bucato, a quanto pareva.

Baekhyun si illuminò, colpendosi il palmo della mano con un pugno.

-bingo! Allora è proprio quel Kyungo... Kyongso...

-Kyungsoo- lo aiutò Chanyeol con un sorriso

-Kyungie- finì Baekhyun.

-la tua voglia di trovare soprannomi per tutti è quasi estenuante.- commentò il più alto osservando sconsolato la pila di panni sporchi che avrebbe dovuto lavare. Per fortuna che avevano inventato le lavatrici.

-è un dono di natura...- fece Baekhyun finendo di vestirsi e osservando soddisfatto la sua immagine riflessa nello specchio. Indossava un paio di pantaloni neri aderenti e una maglia bianca con una stampa sopra. Semplice ma efficace. Si sistemò una sottile linea di eyliner sugli occhi e si girò con una piroetta nella direzione del minore.

-come sto?- chiese sbattendo le ciglia

-perfetto come sempre.- scherzò Chanyeol

-ovvio.-

tra le risate, i due si avviarono alla porta, e appena uscirono notarono che c'era qualcosa di diverso.

-non ci credo...- commentò tra lo scioccato e il divertito Baekhyun, mentre nel cuore di Chanyeol un miscuglio indefinito di emozioni cominciarono a scontrarsi tra di loro.






TRADUZIONE DEL DISCORSO TRA HIMEI E YIXING
-sì! è bello parlare nella mia lingua con qualcuno
- sì, sono d'accordo con te.



ANGOLINO DI SELENE
salve salve!!! ed eccomi qui con il secondo capitolo!! innannzi tutto devo scusarmi con voi per averci messo così tanto e per non aver ancora pubblicato Twin's story, ma durante le vacanze di natale ho avuto un lutto in famiglia e...beh, non ero dell'umore per scrivere i castelli mentali di yuri.
ma parliamo di questo capitolo che....allora....come lo potrei definire?
credo che già da qui si capisca che il nostro amatissimo Channie comincia ad andare dietro a Himei, però lei....devo ancora decidere se farla cascare come una pera cotta ai suoi piedi oppure fare una storia di amore tormentato, anche se propendo per la seconda opzione (muhamuhamuha)
dunque dunque, cos'altro?
oh già! il basket in questa storia avrà un ruolo importante. non sarà una storia tipo...che ne so...kuroko no basket o roba del genere, ma servirà a rendere più vicina Himei ai ragazzi (e soprattutto a Chanyeol) e soprattutto a farlale fare certi figuroni...fufufufufufufu
ok, basta, vi lascio. i prossimi cap li ho già scritti, indi verranno fuori prima, lo giuro!!!
alla prossiam ragassuole, e grazie mille per aver letto e commentato!!
Selene ^.^

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