He's sex on a stick and sings like a dream

di BrokenRoses
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo sesto ***
Capitolo 7: *** Capitolo settimo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


Entro negli spogliatoi della piscina e li trovo deserti. Che Thad sia già uscito? Strano, Estela mi aveva detto che gli allenamenti della squadra di nuoto finivano alla cinque ed il mio orologio segna le cinque e mezza.

Sento l'acqua che scorre alle docce e, andiamo, chi sono io per rinunciare alla possibilità di vedere un ragazzo come mamma l'ha fatto?

Precisiamo, io NON sono un maniaco. Sono soltanto un arrapato adolescente gay che si è appena trasferito alla periferia di Nullopoli, città con un alto tasso di omofobia e decisamente troppi pochi culi da guardare e soprattutto da farsi.

 

Quello che i miei occhi vedono, appena mi affaccio alle docce, arriva direttamente al piccolo me (che tanto piccolo non è, precisiamo).

Un ragazzo moro è sotto il getto d'acqua calda, mi sta dando le spalle e sta canticchiando l'ultima hit di Taylor Swift e non si è accorto della mia presenza.

 

Non è altissimo ed anzi per essere un ragazzo è decisamente basso ma, cazzo, il suo fisico sembra scolpito nel marmo. E poi vogliamo parlare del suo culo? Se tutti i ragazzi di Nullopoli hanno un sedere del genere, allora il mio trasferimento qui non è del tutto vano.

 

Quello che succede subito dopo accade a rallentatore: il bellissimo culo prende la bottiglietta di bagnoschiuma che gli scivola di mano e cade a terra. Poi si china in avanti per recuperare il flacone incriminato, fornendomi una visuale totale e perfetta del suo fondoschiena. E, cazzo, devo farmi violenza fisica per non scattare in avanti e farmelo contro le piastrelle della doccia.

 

A quel punto mi costringo a lasciare gli spogliatoi e a cercare un bagno per risolvere il mio “piccolo” problema.

 

Una decina di minuti più tardi, e l'orgasmo più forte della mia vita, mi ritrovo a vagare fra la caffetteria della Dalton e l'ingresso della scuola.

Thad è in ritardo. Thad non è mai in ritardo, non riesce ad arrivare in ritardo nemmeno se ci si mette d'impegno. Gli è geneticamente impossibile arrivare tardi.

 

Sto per far partire l'ennesima chiamata quando un urlo, che può essere scambiato benissimo per un grido di guerra, squarcia il silenzio che regna nel corridoio.

 

“Sebby!!”

 

C'è un' unica persona al mondo che ancora mi chiama in quella maniera, nonostante le varie minacce che gli ho rivolto negli anni. Provate ad indovinare? Si esatto, Thad.

Mi giro verso la voce che mi ha chiamato e spalanco la bocca in maniera veramente poco elegante. Quello che mi sta venendo incontro non può essere il mio amico.

Il mio amico è un nano ispanico, in sovrappeso, con i brufoli. Il tizio che ho davanti è un ragazzo decisamente non in sovrappeso e senza brufoli, ma gli occhi sono gli stessi. Due pozze color del cioccolato.

 

Non ho il tempo di assimilare il suo cambio di aspetto che Thad mi abbraccia e il suo profumo di pino invade le mie narici.

Restiamo stretti in quella presa per quelli che sembrano secoli e quando riesco finalmente a staccarmi, quella piccola pulce ispanica la prima cosa che mi chiede è se mi va un caffè.

Acconsento perché, chi potrebbe mai rinunciare ad un caffè?

É a quel punto che ricevo l'illuminazione divina.

Thad si volta e mi fa strada verso la caffetteria ed il mio occhio cade inevitabilmente sul suo fondoschiena. (Io pratico l' “osservazione del culo dei ragazzi” a livelli agonistici, qualche problema in merito?)

 

Per tutte le scopate di Brian Kinney! Quel culo lo conosco. Il sedere del tipo dello spogliatoio non è altro che il culo di Thad, ergo mi sono appena masturbato pensando al culo del mio migliore amico. Cazzo.

 

Ma naturalmente le belle sorprese non sono finite qui, ci mancherebbe.

 

“Siccome il mio ex compagno di stanza si è trasferito in un' altra scuola, papà è riuscito a convincere il preside a farci condividere la stanza. Non è fantastico? Sarà come tornare a quando eravamo piccoli e facevamo i pigiama party a casa tua..” dice Thad, entrando in caffetteria e mettendosi in coda dietro a quei pochi studenti presenti.

 

“Fantastico” commento atono, dato che il mio cervello è ancora troppo preso a processare gli eventi dell' ultimo quarto d'ora.

 

“Non sei contento Bas?” mi chiede – giustamente – il mio migliore amico, sfoderando due occhioni da cucciolo abbandonato sull' autostrada e un' accenno di labbrino tremulo che farebbero sentire in colpa chiunque sulla faccia della terra.

 

“Cos- No! Sono ..estasiato di essere in camera con te.. sto solo smaltendo il jet leg” butto lì alla meno peggio, sperando che Thad se la beva.

Fortunatamente quest’ultimo non sembra sospettare nulla e ricomincia a parlare a raffica, dicendomi che devo – tassativo – unirmi al club più popolare e fico della scuola, gli Warblers.

 

Un proverbio dice “Se il buongiorno si vede dal mattino..” allora non voglio certo immaginare cosa mi aspetterà quest'anno alla Dalton.

 



Angolo della pazza che scrive:

Buonasera a tutti!
Per prima cosa vorrei ringraziarvi per essere arrivati alla fine di questo delirante prologo.
Non molto altro da aggiungere, se non che spero che vi sia piaciuta, e che vi aspetto Lunedi per l'aggiornamento di "134 modi per fargli dire si" con la os scritta dalla mia fantastica Twin.
Love You
Giulia

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


Non sono mai stato così sessualmente frustrato come da quando mi sono trasferito alla Dalton e condivido la stanza con Thad.

Le immagini di quest’ultimo sotto la doccia continuano a fottermi il cervello.

Ed il fatto che quando Thad faccia effettivamente la doccia io sia a solo una porta (chiusa, ma non a chiave) di distanza, di certo non aiuta.

 

E sapete anche cosa non aiuta?

Passarci tutto il santo giorno assieme. Dalla mattina quando si alza e biascica qualche parola con il suo tono di voce basso e roco, a quando si trascina a letto con solo la canottiera e i boxer.

Un' altra cosa che non aiuta sapete cos'è?

Le prove con i Warblers. Alla fine mi ha preso per sfinimento – cosa in cui è sempre stato un maestro – e mi ha convinto ad unirmi a quella banda di pazzi, capitanati da un pazzo sadico con un fetish per i martelletti di legno.

 

Giuro che prima o poi glielo ficco dove non batte il sole quel cazzo di martelletto.

Lasciando perdere i piani di vendetta contro l'asiatico – prometto di raccontarveli un' altra volta – dicevo.. quella pulce non può allenarsi come tutti gli altri celebrolesi con t-shirt di otto taglie più grandi e pantaloni della tuta vecchi di tre o quattro secoli.

 

No! Lui deve essere quello stramaledetto ragazzo in calzamaglia da ballerino classico che gli mette in risalto ogni fottuttissimo muscolo dalle anche in giù – con una particolare attenzione atta ad evidenziare il fondoschiena e il pacco – e una canottiera di quelle con le spalline all' americana che hanno tutti i fianchi aperti. Di quelle che stanno lì per optional, per intenderci.

A questo aggiungeteci le temperature tropicali che il preside impone in tutta la scuola, che durante le prove ci portano a sudare ogni liquido corporeo, e a me tocca sopportare la vista di tutte le goccioline che gli partono dalla fronte e scivolano lungo tutto il suo corpo.

 

E va bene che io sono fantastico, stupendo e bellissimo ma sono umano, so che non sembra ma sono fatto di carne pure io, e lo sanno tutti che la carne è debole.

 

E poi fa quel movimento con il bacino e sculetta in quella maniera lì, come sta facendo adesso per mostrarlo a quell'idiota biondo di Sterling.. Ma io dico, siamo sicuri che sia legale si?

 

Io fortemente ho i miei dubbi.

 

*

 

Quando rientro in camera, dopo cena, trovo in mezzo alla stanza un borsone sportivo mezzo aperto.

Mi chino e ci guardo dentro.

Al suo interno ci sono delle varie parrucche bionde, dei boa di finte piume di struzzo e altri oggetti che però non riesco a vedere perché Thad esce dal bagno. Vestito per fortuna.

 

“Ciao” mi saluta allegramente.

“Ciao” rispondo tranquillamente “Non sapevo dei tuoi scheletri nel borsone” gli dico tirando parzialmente fuori un boa rosso.

“Idiota, ma quali scheletri e scheletri. Stasera c'è la serata Drag Queen allo Scandals e come tutti gli anni io e i ragazzi partecipiamo.” Mi risponde allegro.

“Serata Drag allo Scandals? Tu e i ragazzi?” chiedo perplesso.

“Vieni a vederci, ci esibiamo pure, saliamo sul palco intorno a mezzanotte” mi dice afferrando il borsone e uscendo dalla camera.

Inutile dirvi che stasera ci andrò, vero?

 

*

 

Sono arrivato allo Scandals – aka l'unico locale gay nei dintorni di Nullopoli – e devo dire che è abbastanza affollato, sia di uomini che di Drag Queen.

Di Thad non c'è traccia e così mi avvio al bancone ed ordino una birra chiara.

 

Mentre aspetto che il moretto e i ragazzi – che poi a quali ragazzi si stava riferendo non l'ho nemmeno capito - salgano sul palco per esibirsi, noto che vari avventori del locale mi hanno adocchiato.

Non che non ci sia abituato ma, che diavolo, potrei essere il loro figlio o peggio il loro nipote.

 

Un paio di volte riesco pure a scorgere dei ragazzini che ad occhio e croce avranno un paio di anni meno di noi, ma anche loro sono fuori gioco; da come si muovono – decisamente poco stabili sulle gambe – deduco che siano un po' tanto brilli e non faccio mai nulla con persone che non siano totalmente consenzienti.

Peccato ragazzi, vi siete persi lo Smythe Express.

 

Finalmente la Drag che indossa i panni di Cher si appresta ad annunciare l'ultima esibizione della serata prima della proclamazione dei vincitori.

 

Le luci si abbassano e il palco viene illuminato per l'ennesima volta questa sera.

Su degli sgabelli sono seduti quattro ragazzi, di cui uno è Thad all' estrema destra del palco, dal lato opposto c'è un ragazzo con le forme più abbondanti – direi Trent – quindi suppongo che lo spilungone accanto a Trent sia Jeff e l'ultimo sia Nick.

I quattro moschettieri… c'era da aspettarselo.

 

Riconosco immediatamente la base di Lady Marmalade.

Stanno scherzando, vero? Non hanno intenzione di rifare quel pezzo davanti ad un locale pieno di vecchi arrapati, vero?

Soprattutto non Thad, vero? Thad è timido, impacciato, con un serio problema anche nel pronunciare la parola pompino, non può veramente farlo!

Dove diavolo è la Candid Camera?!

 

Il primo a partire è quella fatina di Jeff – ovvio – nei panni di un' improbabile Mya, ma lo Scandals sembra apprezzare. Dopo il ritornello, viene seguito subito dopo a ruota da Trent in una versione in sovrappeso di Pink.

La parte di Lil Kim viene lasciata a Nick e sinceramente spero di non rivedere mai più una cosa del genere. L'incubo di Nick vestito da Drag mi perseguiterà per settimane.

 

Ultimo, e nei panni dell'unica donna che riesce a sembrarmi eccitante in quel video, c'è Thad che ricopre il ruolo di Christina Aguilera.

Al posto delle calze a rete che indossa la cantante nel video, Thad si è messo dei pantaloni di lattex nero, uno stivaletto e un corpetto viola che gli fascia il fisico in maniera perfetta. A completare il tutto, il parruccone biondo che avevo intravisto nel borsone di prima.

 

In condizioni normali, vi direi che la visione di quei quattro vestiti da drag mi avrebbe creato problemi di insonnia per diverse notti ma ,anche vestito in quella maniera a dir poco oscena, Thad riuscirà a crearmi problemi di tutt'altro genere per molte notti.

 

Inutile che vi dica quale esibizione si classifica prima, vero?

 



Angolo dell' autrice:

Buonasera a tutti!
Eccoci qui con un' altro capitolo!  Non ho nient'altro da aggingere, solo che gli aggiornamenti dovrebbero essere regolari, una volta a settimana.
Volevo inoltre ringraziare, chiunque abbia letto/meso fra i seguiti lo scorso capitolo.
Inoltre mi faccio un po' di pubblicità ricordandovi che Lunedì arriva un' altra os per la raccolta "134 modi per fargli dire si". 

See all of you soon,
Giulia

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***


“Dopo che hai passato l'ultima ora a prendere a pugni quel povero sacco indifeso, mi faresti il sacrosanto favore di dirmi cosa succede?”
Jeff abbandona melodrammaticamente il libro di letteratura inglese e punta i suoi occhi castani su di me.“Ma cosa vuoi che ci sia Jeff?! Voglio solo tenermi in forma.”
Stronzate. Col cavolo che mi voglio tenere in forma. Voglio solo sfogare la mia rabbia repressa.

Qualcuno deve spiegarmi una cosa: Che cazzo ci trovano tutti in quel nano con una dipendenza da gel di Anderson?
La mia coscienza mi ricorda che Ande-Blaine, mi correggo, è mio amico e io dovrei essere contento se ci viene a trovare ogni tanto.
In fondo ‘Once a Warbler Always a Warbler’ recita la targhetta posta sopra la porta della stanza del coro.

E va pure bene essere un usignolo per sempre ma, voglio dire, ti sei trasferito per stare con Kurt! Che diavolo torni qua a fare?

“Quindi.. non c’entra nulla il fatto che da quando è venuto Blaine a trovarci, questa mattina, sembra che ti abbiano infilato un manico di scopa lì dove non batte il sole?” Mi chiede candidamente il mio amico che se ne sta seduto su una delle panche della palestra.
“Cosa stai..” Faccio per rispondergli, quando lui mi parla sopra.
“Quindi non c'entra nulla che Smythe ci abbia provato con Blaine e che non ti si fili neanche di striscio?”

La perspicacia che Jeff riesce a sfoderare in certe occasioni mi lascia talmente basito che perdo di vista il sacco da boxe che mi viene letteralmente addosso, facendomi indietreggiare di qualche passo.
“Ti odio.” Affermo sconfitto, sia dal sacco che da Jeff.

“Oh andiamo, non fare la preziosa con me Harwood!! Ti ho visto innamorato di Smythe da molto prima che fossimo abbastanza grandi per capire cosa fosse l'amore! Lo sai che con me ti puoi confidare..”
Jeff ha appena sfoderato il suo tono da mamma apprensiva ed io, sotto quest'ultimo attacco di quella testa bionda del mio amico, cedo clamorosamente.
“Vorrei solo che.. che si accorgesse di me ecco..” Mi siedo sul pavimento della palestra davanti a Jeff che mi passa l'asciugamano e la bottiglietta dell' acqua.
“So benissimo che lui può avere chiunque, in fondo grida sesso da ogni parte..”

 

*

“..Anche il suo modo di cantare mi mette dei seri problemi addosso.” Dico a Nick che è seduto dall' altra parte del tavolino.
“Quindi cosa pensi di fare, pensi di dirglielo?” Mi chiede tranquillamente.
“Dirgli cosa? Che me lo voglio fare contro tutte le superfici disponibili?”
Certo, dire una cosa del genere a Thad è il modo più sicuro per perdere la sua amicizia.

“Che sei innamorato di lui, idiota.” Mi corregge Duval con un aria esasperata.
“Io non sono innamorato di Thad. Ho solo un piccolo problema con il suo culo.” Rettifico.
“Sebastian, per dirla come la diresti tu.. se avessi un problema solo con il fondoschiena di Thad non avresti passato gli..”, guarda l'orologio, “ultimi cinquanta minuti a dirmi quanto sia bello, bravo e sexy Thad. Mai una volta hai parlato di scopare o fottere e mi hai pure detto che non vuoi rovinare le cose tra di voi!”

Punto per Duval.

Per la prima volta in vita mia non so cosa dire. È.. wow.
“Stai sbagliando, ti stai sicuramente sbagliando.” Gli dico prima di lasciarlo da solo in caffetteria.

 

Dopo aver lasciato Ken ai suoi vaneggiamenti d'amore, ho passato tutto il pomeriggio a vagare per Westerville. È stata una giornata tutto sommato produttiva. Ho finalmente conosciuto il famoso ex solista degli Warblers, Blaine Anderson.
Devo ammettere che il ragazzo ha un bel culo su cui non mi dispiacerebbe affatto fare un paio – anche tre – giretti.
Sfortunatamente lui se lo conserva per il suo ragazzo. Chissà che adone greco dev'essere se è arrivato a rifiutare me per lui.

Sono appena rientrato in camera, quando il mio cervello mi fa presente che per quanto Anderson abbia un bel culo quello di Thad è migliore.
Thad…
È a quel punto che mi accorgo che non è ancora rientrato in stanza.
Dove diavolo si è cacciato quella piattola?


 


Note dell'autrice:

Eccoci qui con un' altro capitolo, dove finalmente anche Thad dice la sua.
Spero che vi sia piaciuto, e ci sentiamo la settimana prossima, anche se non so bene dirvi di preciso che giorno.
See you soon, 
Giulia

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Capitolo 4
*** Capitolo quarto ***


Thad è appena rientrato da un' appuntamento con l'Umpa Lumpa e la prima cosa che sento è l'odore dolciastro che è rimasto su i suoi vestiti.È una fragranza talmente dolce che fa venire il voltastomaco.
Tutta questa storia mi sta facendo uscire matto e comincio a pensare che Duval avesse ragione.
Sebastian Smyhte innamorato. Sebastian Smyhte innamorato di Thad Harwod. Chi lo avrebbe mai detto? Di certo non io. E se anche avessi potuto prevedere una cosa del genere, non avrei mai scommesso un centesimo sul piccolo e dolce Thad.

Devo trovare una soluzione, comunque.

Non ce la faccio a vivere in questo limbo dove tutto è incerto. Tuttavia una cosa certa però c’è: io Thad a quell' Umpa Lumpa non lo lascio.
Sfortunatamente, come dissi a Duval quel giorno in caffetteria, stiamo parlando di Harwood e non del primo culo che passa perciò non posso rovinare le cose con lui.

Non riuscirei mai a perdonarmi se ciò accadesse e, tra l’altro, devo anche capire se vale la pena vuotare il sacco. Sinceramente preferisco passare tutta la vita ad amare Thad in silenzio ma essere comunque al suo fianco, che amarlo alla luce del sole ma non poter più far parte della sua vita.

Mentre nella mia testa si susseguono mille pensieri, il moro che è ancora in bagno apre le manopole della doccia ed io mi lascio cullare dal rumore dell' acqua che cade fino ad addormentarmi.

 

*

Un paio di mesi prima..

 


Sono seduto ad un tavolino del Lima Bean con Harwood mentre stiamo aspettando il suo nuovo ragazzo.
Thad è stranamente silenzioso ed io, non avendo molto da dire, mi limito a sorseggiare il mio caffè nero sfortunatamente non corretto.

Siamo qui da circa una decina di minuti, quando un ragazzino poco più alto del mio compagno di stanza, con dei capelli rossi spettinati, si avvicina al nostro tavolo e lo saluta con un leggero bacio a stampo che, oramai, nemmeno i bambini dell' asilo si danno più.
Così questo è Charlie – aka il nuovo fidanzato di Thad.

Charlie, gli Umpa Lumpa dove li hai lasciati? Dall' occhiataccia che mi lancia il moro, mi rendo conto di aver espresso il mio pensiero ad alta voce.. Ops.

Quante delle canne di Flint si è fumato per farselo apparire anche solo vagamente scopabile?
Oddio forse nemmeno la roba di Flint riuscirebbe nel miracolo: Charlie Brown qui presente, oltre ad essere la versione sfigata dell' amico di Potter, è l’anti-sesso per eccellenza, più della faccia da checca che si scopa Anderson.

Ed è tutto dire, capiamoci.

 

*

Non cado comunque in un sonno profondo, perché sento improvvisamente la porta del bagno aprirsi; neanche un minuto dopo il mio materasso si abbassa da un lato e percepisco Thad allungarsi e coprirmi con una coperta.
Ed io scelgo proprio quel momento per aprire gli occhi e svelargli che ero sveglio.

Quello che mi si para davanti, però, è lo spettacolo più bello al mondo: il viso di Thad non troppo lontano dal mio, i capelli spettinati e le sue iridi color del cioccolato che mi guardano con uno sguardo fra il dolce e l'indecifrabile.

È assolutamente bellissimo.

Quello che accade dopo non so nemmeno come sia avvenuto. Non so dire se sia stato io a baciare Thad o viceversa o se ci siamo solo baciati nello stesso momento, fatto sta che ci stiamo baciando.

 



Angolo dell' autrice:

Mi scuso immensamente per il ritardo con cui posto e per la cortezza disumana di questo capitolo.
A mia discolpa posso dire che è un capitolo estremamente di passaggio, e quasi privo di avvenimenti clou.
Ci sentiamo la settimana prossima ( spero ) con un' altro capitolo

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Capitolo 5
*** Capitolo quinto ***


Sto baciando Sebastian o è lui che mi sta baciando? Da una parte remota del mio cervello parte un sonoro “chissenefrega” a cui decido di dare ascolto.

Le labbra del castano sotto di me sono morbide e sanno di caffè, constato, ed il nostro è un contatto lento e senza fretta; in questo bacio Sebastian sembra quasi timido ed io non ho intenzione di accelerare per paura che il momento finisca.
Dopo un tempo indefinito, però, mi stacco da quelle labbra per respirare ed osservo Sebastian. Ha uno sguardo del tutto spiazzato a causa di quello che è successo, i capelli sono scompigliati per via del cuscino e sinceramente tutto ciò che mi viene in mente è che è di una bellezza mozzafiato.

Perciò agisco senza pensare, tornando a baciarlo e questa volta spingendolo allo stesso tempo verso il materasso per poi salirci sopra a mia volta.
Gli siedo praticamente sul bacino mentre continuiamo a baciarci, lentamente, quasi come se nessuno dei due volesse correre troppo.

“Dovremmo andare a dormire, pulce.” Dice Sebastian, con un tono di voce flebile, dopo essersi staccato da me.

Giusto, dormire. La verità è che non ho nessuna voglia di staccarmi da lui. Ho sognato per anni questo momento e adesso che si è realizzato voglio godermelo a pieno.
Così, per la seconda volta in questa serata, agisco d'istinto. Scendo dal letto e mi tolgo la felpa, lanciandola da qualche parte dietro di me e spostando le coperte del letto di Sebastian. Dopodichè mi stendo al suo fianco e ci copro con il piumone leggero.
Tuttavia dopo un' attimo di totale confusione lo vedo scuotere la testa, spegnere la luce e mettersi a dormire.

*

So di essermi comportato in modo del tutto scorretto nei confronti di Charlie, ma non riesco a pentirmene.
Non riesco proprio a sentirmi in colpa per aver seguito il mio cuore, anche se poi le cose fra noi stamattina sono state a dir poco strane ed imbarazzanti.

Oltre a ciò, Sebastian mi evita come la peste.

“Sputa il rospo.”
Jeff interrompe il flusso dei miei pensieri sedendosi al mio stesso tavolo della caffetteria.
“Perché dovrei sputare il rospo?” Chiedo al biondo, mentre con la mano saluto Nick che si sta sedendo portando con sé tre caffè.
“E’ tutto il giorno che cammini trenta centimetri da terra e la mangusta è più strana del solito.” Mi risponde Jeff con aria ovvia.
“Perché pensate che le due cose debbano essere collegate?” Chiedo ai miei due amici.

“Non lo sono?” Mi domanda, forse anche un po' retoricamente, Nick.
“Andiamo Thaddy non fare la preziosa come al tuo solito! Lo sai che con noi puoi parlare! Non ti giudichiamo..” Mi esorta Jeff, sfoderando i suoi occhioni da cucciolo bastonato.
So per certo che Sterling non demorderà tanto facilmente, perciò decido a malincuore di confidarmi con loro.
“Ieri sera sono uscito con Charlie..” Comincio cauto, prendendo un sorso di caffè.

“E Smythe vi ha beccati mentre lui ti faceva qualche sorta di lavoretto?” Conclude per me Jeff.
“Cos-NO! Ma che diavolo dici Jeff!?” Il caffè che stavo bevendo mi va quasi di traverso e, mentre cerco di riprendermi, vedo Nick tirare uno scappellotto al fidanzato.
“Peccato.” Commenta quest’ultimo con disappunto.
“Dicevo.. Sono uscito con Charlie e quando sono tornato io e Sebastian ci siamo baciati.” Racconto in modo corto e conciso.
“CHE COSA?!” Il tono di voce di Jeff si è notevolmente alzato, tanto che tutti i presenti si voltano nella nostra direzione.
“Abbassa la voce Jeff!” Lo rimprovero. Del resto non è certo mia intenzione far sapere i fatti miei all' intera Dalton.

“Com'è successo?” Chiede invece pacificamente Nick, mentre la sua metà bionda sta ancora boccheggiando accanto a lui.

“Quando sono uscito dal bagno l'ho trovato addormentato mezzo scoperto sul letto, mi sono avvicinato per coprirlo e.. si è svegliato.. poi non lo so, ci stavamo baciando.” Spiego mentre fisso la tazza con finta attenzione.
“Quindi è lui che ti ha baciato?” Chiede Jeff curioso.
“Non lo so Jeff, so solo che è successo. E poi abbiamo dormito insieme.” Esalo la seconda frase con un filo di voce.
“Nicky hai sentito?! Il nostro bambino ha fatto sesso con la mangusta!” Il più alto si rivolge al fidanzato con un aria disperata.

Lo sapevo, il mio amico è partito per la tangente. Peccato che come al solito non abbia capito nulla.
“Jeff, io e Bash non abbiamo fatto sesso. Abbiamo solo dormito.” Gli spiego pragmaticamente, mettendo in chiaro le cose.
“Sei sicuro che non ti abbia violentato, vero?” Mi chiede allora con un aria serissima.
“Sterling sei un' idiota! Ma come ti vengono queste idee?!” Parlare con Jeff è estenuante.
“Che pensi di fare adesso? Hai intenzione di dirlo a Charlie?” Mi chiede, invece, pratico Nick.
“Onestamente non lo so Nick. Sapete da quanto tempo mi piaccia Bash, ma non posso mandare tutto all' aria con Charlie solo perché a Seb andava di baciarmi.” Confesso.

Vedo Nick pensare un' attimo a quello che ho appena detto, come se stesse riflettendo su qualcosa, e passa un' abbondante minuto prima che si decida a parlare.
“Peccato che tu a Sebastian piaccia sul serio.” Afferma con nonchalance.
“Si, certo, nei miei sogni Nick.” Ribatto divertito.

Oh andiamo, in quale universo io, Thad Harwood, potrei piacere ad uno come Sebastian?

“Anche nella realtà Thad. Non dovrei dirtelo perché gli avevo promesso di non farlo ma ha paura di perderti e, da buon coglione qual é, preferisce averti nella sua vita da amico piuttosto che non averti affatto.” Mi corregge Nick.

Oh.

 


Angolo dell' autrice:

Buonasera a tutti! Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Per il finale, chiedo pietà, non è colpa mia ma Thad si è impossessato del pc e non ne ha voltuto sapere di scrivere un' altro finale.
Volevo informarvi che ormai siamo alla fine di questa mini long, non so ancora di preciso quanti capitoli mancano, ma direi un paio non di più.
Ci sentiamo presto
Giulia
 

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Capitolo 6
*** Capitolo sesto ***


È passata una settimana da quanto io e Sebastian ci siamo baciati e, nonostante tutti i vari tentativi che ho fatto, Sebastian ancora mi evita in tutti i modi.
“Aspetta, non ho capito, qual è il problema?” Chiede Trent mentre si sistema in una posizione più comoda sul letto di Jeff.

“Sebastian ancora non mi parla. Ed è passata una settimana Trent. Mi ignora, completamente, non importa quanti tentativi io faccia. Nelle ultime notti non ha nemmeno dormito in camera.”   Spiego al mio amico.

“Pensi che sia rimasto a dormire da qualche suo scopamico?” Domanda Jeff dal bagno.
“Io.. pensate sia possibile?” Chiedo a mia volta, sentendo il fastidioso nodo alla gola chiamato in causa dal pensiero di Sebastian con altri.
“No, lo sai che Jeff parla tanto per parlare a volte. Non credo nemmeno che si scopi più qualcuno.” Mi tranquillizza Nick seduto sul suo letto a gambe incrociate.

“Cosa pensi di fare allora? Insomma se lui ti evita palesemente, se non ascolta Nick, come pensi di dichiararti?” Mi fa notare Trent.

“Ci ho pensato un po' e penso che dovrei cantare durante una riunione degli usignoli..”
Comincio ad esporre la mia idea, ma vengo bruscamente interrotto da Jeff che nel frattempo è uscito dal bagno.

“E’ capace di lasciare l'aula prima ancora che tu apra bocca.” Sentenzia il biondino a quel punto. 
“Allora spilungone dammela tu un' idea perché io non so più cosa fare!” Urlo esasperato rivolto verso il mio amico.

“Potremmo cantare noi.” Avanza come proposta Nick prima di proseguire. “Mi spiego meglio: io, Jeff e Trent potremmo iniziare a cantare la prima strofa e, diciamo, al ritornello della canzone potresti entrare tu cantando il resto della canzone. Anche così non è detto che funzioni, ma forse se non se lo aspetta non scappa.”
“Penso che possiamo provarci.” Concedo, alzandomi dal pavimento ed andando a recuperare il computer. “Ma che canzone scegliamo?”

*

La riunione del lunedì era quasi terminata quando Nick prese la parola per chiedere di poter cantare.

“Io, Trent e Jeff abbiamo preparato una canzone e vorremmo farvela sentire, possiamo?” Chiese il moro agli altri Usignoli che gli diedero il loro permesso. Jeff e Trent raggiunsero Duval e, dopo che Flint ebbe fatto partire la base, cominciarono a cantare.

Trent:
“I got chills, they're multiplying
And I'm losing control
Cause the power you're supplying
It's electrifying..”

 

Nick:
“..You better shape up
Cause I need a man
And my heart is set on you
You better shape up
You better understand
To my heart I must be true.."

 

Nick cantò la sua parte rivolto verso il suo ragazzo.

 

Trent e Nick:
“..Nothing left, nothing left for me to do
Y
ou're the one that I want  oh, oh, oh (Jeff: Honey)
You're the one that I want  oh, oh, oh (Jeff: Honey)
You're the one that I want  oh, oh, oh (Jeff: Honey)
The one I need (One I need)
Oh, yes indeed (Yes indeed)..”

 

Jeff:
“..If you're filled with affection
You're too shy to convey
Meditate in my direction
Feel your way..”

Trent:
“..I better shape up (Niff: Doo doo doo)
Cause you need a man (Niff: Doo doo doo)..”

Dal suo posto sulla poltrona vicino al tavolo del consiglio Thad si era alzato e quando fu davanti a Sebastian, seduto su uno dei divani di pelle, cominciò a cantare.

 

Thad:
“..I need a man (Niff e Trent: Doo doo doo)
Who can keep me satisfied (Niff e Trent: Who can keep me satisfied)..”

Nick:
“..I better shape up (Jeff e Trent: Doo doo doo)
If I'm gonna prove (Jeff e Trent: Doo doo doo)..”

Thad:
“..You better prove (Nick e Trent: Doo doo doo)
That my faith is justified (Nick e Trent: Doo doo doo)..”

Jeff:
“..Are you sure?..”

Thad:
“..Yes, I'm sure down deep inside
You're the one that I want (Niff e Trent: You are the one I want)..”

Thad cantò quella strofa, continuando a tenere lo sguardo fisso su quello di Sebastian che non lasciava trapelare nulla dei suoi pensieri e dalla sua espressione.

 

Thad, Trent, Jeff e Nick:
“..Ooh, ooh, ohh Honey
The one that I want (Trent e Nick: You are the one I want) 
Ooh, ooh, ohh Honey
The one that I want (Thad e Jeff: You are the one I want)
The one I need (Nick: One I need)
Oh, yes indeed (Jeff: Yes indeed)
You're the one that I want (Trent: You are the one I want)
Ooh, ooh, ohh Honey
The one that I want (Thad: You are the one I want) 
Ooh, ooh, ohh
The one I need (Jeff: One I need)
Oh, yes indeed (Nick: Yes indeed)..”

Thad:

“..You're the one that I want..”

 

Quando l’ultima strofa della canzone terminò, Harwood si sporse in avanti appoggiando le mani sulle cosce di Sebastian ed annullando la distanza fra le loro labbra.

 

*

 

Esco dall'aula canto più velocemente possibile, ho bisogno di aria e di una sigaretta. Che cazzo è appena successo là dentro?
Sento la voce di Thad chiamarmi dietro di me, segno che mi sta venendo dietro. No, no, no! Ho bisogno di pensare, maledizione!
Provo a camminare più velocemente possibile, cercando nei pantaloni della divisa le chiavi della macchina; al momento voglio solo mettere quanti più chilometri possibili fra me e questa dannata scuola nonché fra me e Thad. Sono quasi arrivato all' ingresso, quando sento afferrarmi per il braccio ed essere sbattuto contro un muro; e non nell' accezione divertente della cosa.

Mi ritrovo faccia a faccia con le iridi color cioccolato di Thad e solo in questo momento mi rendo conto di quanto mi sia mancato. Sotto il suo sguardo mi sento nudo ed impotente, ma al tempo stesso so di essere al sicuro.

“Finalmente ti ho preso, dannata mangusta.” Mi dice con il fiatone per la corsa che gli ho fatto fare.
Nel suo tono di voce non c'è rabbia, Thad è l'unica persona che non si è mai veramente arrabbiata con me ma nonostante questo vedo sul suo volto la stanchezza e lo sguardo triste.
Sono io che l'ho ridotto così? O è quel celebroleso? Giuro che questa è la volta buona che gli spacco la faccia.

“Dobbiamo parlare.” Mi dice dopo aver ripreso fiato. Annuisco perché non mi fido della mia voce.

“Mi hai ignorato, fottuto pezzo di merda, per tutta la settimana!” Esordisce Thad.Ok, quindi suppongo che posso anche evitare di provare a prendere tempo proponendogli di spostarci in un luogo più appartato.

“Hai la più pallida idea di come ci si sente, uhm? No, evidentemente non ce l'hai! Sono venuto a casa tua domenica pomeriggio e tua madre, tua madre, mi ha detto che non c'eri! Ed era una fottuta cazzata perché Nick mi aveva detto che c'eri!” Thad è arrabbiato, è esploso all' improvviso. Ma più che rabbia è deluso, lo leggo nei suoi occhi, nella sua voce, dai gesti che fa. E sapere di essere io la causa di questa delusione mi fa più male di qualsiasi cosa.

"Calmati Thad o ti verrà un' infarto.” Gli dico gentilmente nella speranza che si calmi un poco.

“No, sono stufo di calmarmi! Mi sono dovuto calmare quando sei partito per Parigi, mi sono dovuto calmare quando andavi dietro a tutti i ragazzi tranne me, mi sono dovuto calmare quando hai fatto il filo a Blaine, mi sono dovuto calmare quando Nick mi ha detto che provavi qualcosa per me..” Aspetta, cosa ha appena detto? Nick gli ha detto cosa?

“..Mi sono dovuto calmare quando ci siamo baciati e, cazzo, lì ero a tanto così dal dare di matto. Ti amo, stupido coglione. Ti amo da.. sempre credo. Da quando andavamo all' asilo e tu avevi gli occhialoni di plastica blu e te ne stavi a giocare da solo quando io ero malato. Ti amo da quando ne ho memoria e fa male essere ignorati quando adesso so, con certezza, che potrebbe esserci una possibilità concreta per noi.” Continua Thad che, invece di calmarsi, si agita ancora di più e sputa fuori tutto.

Mentre Thad continua il suo discorso, io riesco solo pensare di essere un' idiota. Un' idiota che non si merita qualcuno come lui.

“Tu stai con l'umpa lumpa.” Gli ricordo, allora, ed a queste parole sembra calmarsi un' attimo. Lo vedo chiudere gli occhi pochi secondi prima di parlare.
“Ho mollato Charlie la settimana scorsa. Se tu mi avessi parlato lo sapresti.” Mi risponde con un leggero ghigno sul volto.

Oh.
Il mio cervello lavora freneticamente: Thad mi ama. Thad ha mollato il coglione. Thad mi ama.
Thad mi ama!

Nel momento in cui ci arrivo lo afferro per il blazer e ribalto le posizioni, intrappolando il moro fra me e il muro. Mi guardo attorno, il corridoio è praticamente deserto se non per un ragazzo vicino alla segreteria, e lo bacio. Non è un bacio dolce anzi è un bacio famelico, uno di quelli che ho sognato di dargli per tutta la settimana.
Ci stacchiamo solo quando respirare diventa una necessità impellente.

“Andiamo in camera Bash.” Mi dice Thad con un tono di voce basso e roco.
Oh.. Oh!

Gli prendo la mano e corro verso i dormitori, ignorando completamene il ragazzo che sta vicino alla segreteria e che si stava avvicinando per chiedere qualcosa.

 


Angolo della tizia che scrive:

eccolo qua il capitolo! mi dipiace delle pippe mentali di Sebastian, mi spiace tanto se è uscito un po' occ. il priossimo sarà l'ultimo capitolo, che avrà una special guest!
Love you all
Giulia

 

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Capitolo 7
*** Capitolo settimo ***


È un caldo pomeriggio di metà Maggio ed io, come tutti gli studenti della Dalton, sono impegnato con i ripassi di fine anno, dato che fra un paio di settimane inizieranno gli esami finali.
Tuttavia invece di rinchiudermi in biblioteca, come hanno preferito fare Nick, Jeff e Trent, ho scelto l'ombra della quercia secolare del giardino dove mi trova qualche ora più tardi Sebastian.

- Ehi bel culo.- Mi saluta sedendosi vicino a me.
- Ehi- Lo risaluto a mia volta, chiudendo il libro di storia. - Com'è andato l'allenamento?- Chiedo poi in seguito.

- Bene. Il mister ci sta facendo neri in vista della finale della settimana prossima, sempre che ci arriviamo vivi alla prossima settimana. – Mi risponde prima di appoggiare la testa sulle mie gambe.
- Sempre il solito drammatico. - Commento divertito, cominciando a passare una mano fra i suoi capelli. - Ho parlato con Jeff prima..- Gli dico, poi, osservando la sua espressione beata.

- Dove sta la novità?- Ribatte ironico.

- Jeff ci ha invitato a passare un paio di settimane da lui nella casa in California. Ti va di andare?- Gli domando cautamente.

Sebastian apre gli occhi rivelandomi le sue iridi verdi. – E chi saremmo? –
- A parte noi due ci sono Nick e Jeff, Trent.. e credo il nuovo compagno di stanza di Trent..- Rispondo.

- Fatti dire da Blondie quando dovremmo partire e se non coincide con il viaggio a Parigi per me va bene.-

*

Adoro la tonalità ambrata che la pelle di Thad ha preso dopo pochi giorni di sole.

È come una calamita, non riesco a staccare le mani – e la bocca – dal suo corpo. Eccitante. Questo è quello che penso, mentre passo la lingua su quella porzione di pelle sotto l'orecchio che fino a poco fa torturavo con i denti. Thad sopra di me emette un leggero gemito, facendo contemporaneamente scontrare i nostri bacini.

Cazzo.

A questo punto inevitabilmente porto le mie mani sopra il suo fondo schiena, invitandolo a farsi sempre più vicino.

-Mangusta smettila di dare spettacolo in pubblico con mio figlio!-

Ed ecco che arrivano Wanda e il fido Cosmo a rompere le scatole sul più bello. Thad, frattanto, ha nascosto la testa nell'incavo del mio collo.

-Biondina ma tu non hai di meglio da fare invece di stare qui a rompere le scatole a noi?- Chiedo a Jeff che intanto si è steso sul telo da mare vicino a noi.

Percepisco Thad alzarsi da sopra il mio corpo, dopo avermi lasciato un bacio sulla spalla, ed immediatamente sento la mancanza del mio ragazzo, perciò gli afferro il polso in una tacita richiesta di tornare vicino a me. Richiesta che quest’ultimo capisce mentre, nonostante il caldo di oggi, torna a stendersi di fianco a me.

-Naah, mi diverto un mondo ad impedirti di copulare.-

Faccio per rispondere per le rime a Sterling, quando Thad allunga la mano sulla mia guancia facendo voltare il mio viso verso di lui e lasciandomi poi un bacio leggero sulle labbra.

*

Il pomeriggio trascorre lento e pigro, Sebastian e Nick sono andati a sfidarsi al tavolo del ping pong mentre io e Jeff siamo rimasti in spiaggia a prendere il sole.

-Dobbiamo fare qualcosa. - Esordisce dal nulla Jeff ed io mi volto verso il mio amico con uno sguardo interrogativo.

-Guardali! Sono peggio di te e la mangusta!- Seguo con lo sguardo il dito di Jeff che sta indicando Trent ed Hunter poco lontano da noi. Sono in acqua e si stanno schizzando come due bambini.

Quei due si sono conosciuti la scorsa primavera, quando Hunter si è trasferito alla Dalton e Trent era stato incaricato dalla presidenza di fargli da cicerone in quanto suo nuovo compagno di stanza.

-Non credo sia una buona idea.. oltretutto Hunter è etero.- Rispondo pacatamente al mio amico biondo, tornando poi a dedicare la mia attenzione al libro che stavo leggendo.

-Se lui è etero allora io sono Barbra Straisand- Mi risponde serio.

-Jeff, te lo chiedo per favore, non intrometterti.- Lo imploro a quel punto.

Il biondino non risponde, ma il modo in cui Jeff lascia cadere l'argomento mi fa sospettare che non abbia demorso affatto. Spero però che mi abbia ascoltato e rinunci a fare il cupido improvvisato.

*

-Non voglio che tu vada a Parigi. - Piagnucola Thad contro la mia spalla.

-E’ solo per un mese, pulce, passerà velocemente.- Lo rassicuro.
Thad non è l'unico che non vuole andare a Parigi, ma i miei hanno deciso di andare a trovare i parenti e non c'è stato nulla che io potessi dire per convincerli ad esimermi dalla tortura.
Da quando siamo diventati una coppia, sarà il primo periodo che passeremo divisi e la cosa mi preoccupa. Non riesco a stare più di qualche ora senza Thad, come diavolo farò a resistere un' intero mese?

-Potrei incatenarti al letto!- Esclama quest’ultimo all’improvviso, come se avesse avuto l'idea del secolo.

-Per quanto la tua proposta sia oltremodo allettante, come spiegheresti ai tuoi la mia presenza incatenata al tuo letto?- Chiedo divertito.

Thad sta per rispondermi, quando la voce di Jeff lo ferma.

-Piccioncini! È ora di cena!-


Angolo della tipa che scrive:

nella fretta di pubblicarvi l'epilogo, mi sono dimenticata di scrivere le note >_< chiedo umilmente perdono!
Eccoci alle fine di quesi viaggio. spero vi siate divertite a seguirci e, sopratutto a seguire Thad e Bash.
Un bacio, e alla prossima
Giulia

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