Quell'amore estivo, mai dimenticato

di Vanel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sesto ***
Capitolo 7: *** Capitolo Settimo ***
Capitolo 8: *** Capitolo Ottavo ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nono ***
Capitolo 10: *** Capitolo Decimo ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undicesimo ***
Capitolo 12: *** Capitolo Dodicesimo ***
Capitolo 13: *** Capitolo Tredicesimo ***
Capitolo 14: *** Capitolo Quattordicesimo ***
Capitolo 15: *** Capitolo Quindicesimo ***
Capitolo 16: *** Capitolo Sedicesimo ***
Capitolo 17: *** Capitolo Diciassettesimo ***
Capitolo 18: *** Capitolo Diciottesimo ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciannovesimo ***
Capitolo 20: *** Capitolo Ventesimo ***
Capitolo 21: *** Ventunesimo Capitolo - Cinque Addii ***
Capitolo 22: *** Epilogo - I migliori finali dettati dall'Amore ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo ***


                                                            
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Per gli interessati presequel di questa storia: "La prima estate senza te"
{Alice il primo anno senza tornare a Nocir, qui si capisce perchè non appena torna in vacanza lì reagisce in quel modo}

Erano passati sette anni,ben sette anni dall'ultima volta che aveva messo piede a Nocir,città turistica,molto popolare per il suo bel mare e per le sue interminabili feste.
Era finalmente tornata,in quella città dove da adolescente passava le sue migliori vacanze,quel posto le era mancato parecchio.
Sarebbe stata solo una settimana,ma per lei era un'infinità.
Rimettere piede a Nocir era come tornare indietro nel tempo,come se ci fosse ancora quella ragazzina di quattordici anni al posto suo,ragazza ormai cresciuta,ma con ancora quegli occhi blu cielo,con quello sguardo ancora speranzoso,era quello a far impazzire chiunque la guardasse.
Erano finalmente arrivate in hotel,il propietario,uomo goffo,mise l'allegria alla ragazza.
Era invecchiato anche lui,aveva qualche capello bianco e probabilmente non la ricordava pù.
-"Dovreste darmi i vostri documenti,intanto nome e cognome,prego."-Disse lui
-"Natascia Rielli"-Disse l'amica
-"Alice Condarini"-Disse la ragazza
-"La vostra stanza è la 40"-Disse il signore con la voce un po bassa
-"Mario ma si ricorda di me?"-Azzardò Alice
-"Non credo signorina"
-"Da adolescente venivo sempre qui,non ricorda proprio?E sono rimasti i vecchi camerieri?Lucia,Carmine?"-Disse con insistenza
-"Probabilmente ricordi più te che io,Lucia è andata via quattro anni fa"
-"Ha cambiato lavoro?"-Si permise Alice
-"No,signorina,è andata.."-Disse abbassando la voce nuovamente
Alice si bloccò,presa come da una pugnalata e rispose dandosi forza:
-"Non posso crederci.."
-"Le malattie sono brutte.."-Disse il signore 
-"Forse è meglio andare,buonasera.."-Disse Natascia
Mentre le due ragazze chiamavano l'ascensore,ad Alice tornò in mente un flashback:
"Quell'ascensore,quell'aria marina,quelle feste,quella felicità,quel costume,quell'amore"
Improvvisamente sospirò,si era persa nei ricordi,nonostante fossero passati sette lunghi anni,erano ancora lì,nella sua mente.
-"A cosa pensi Ali?"
-"Eh? No a niente.."
Natascia annuì,l'ascensore intanto era arrivato.
Le due ragazze si prepararono per bene,la movida di Nocir era tra le migliori,conosciuta da tutti,in ogni parte del mondo,e di certo non potevano farsi scappare quei momenti che sarebbero stati di sicuro indimenticabili.
Uscite dall'hotel,Alice ebbe continui flashback dovuti al suo passato lì,evidentemente c'era qualcosa oltre quel "niente" che aveva nascosto all'amica.
Si fece scappare improvvisamente dalla sua bocca la seguente frase:"-Qui per la prima volta.."
"-Qui cosa?"-Chiese con tono amichevole Natascia
-"Sono perseguitata dai ricordi,vorrai perdonarmi...ma stasera è così"
-"Sta storia dovresti raccontarmela!"
Infatti Natascia non ne sapeva niente,quando aveva conosciuto Alice entrambe avevano sedici anni,la ragazza infatti aveva tenuto segreto quel racconto di quell'estate,come se fosse stato troppo pericoloso riaprire quel capitolo.
La sera passò in fretta,si fecero un giro per la città,non c'era un attimo di tregua,ma Alice aveva la testa da un'altra parte,andarono a prendere il gelato,proprio in quella gelateria,perchè proprio li?Alice l'aveva scelta con tanta insistenza,limitandosi a dire all'amica:-"E' una delle migliori"
Prese poi due gusti insoliti:Liquirizia e menta.
Ma come? Solitamente quando uscivano insieme prendeva Vaniglia e Crema, e non aveva mai osato cambiare, così Natascia incuriosita insistette dicendole:
-"Ma Alice,stasera sei strana..e questi gusti!?"
-"Ho solo voluto cambiare gusti,cosa c'è di male?Quando avevo quattordici anni venivo sempre qui, mangiavo sempre il gelato con questi gusti, provalo, è buono..."-Si bloccò di colpo, presa probabilmente da un altro flashback.
Alice era silenziosa quella sera, cosa insolita dal momento che parlava sempre, non stava mai un secondo in silenzio,mai,e talvolta la povera amica doveva rimproverarla, con Alice non c'era mai un minuti di silenzio,dopotutto a Natascia piaceva proprio quello dell'amica, perchè sapeva come farla sorridere e sopratutto,non ci si annoiava mai, anche se...
Natascia non volette insistere ancora, se Alice non voleva parlare, non voleva.
Era notte inoltrata e fu così che le due tornarono in hotel.
Durante la notte Alice non chiuse occhio, si alzò poi di scatto andando nel balcone.
Si era seduta in una di quelle sedie da giardino e fissava le stelle,aveva uno sguardo un po confuso,un po sognatore, ma non stanco.
Qualcosa si era acceso negli occhi della ragazza, e quel qualcosa avrebbe preso sicuramente forma,corpo e sicuramente nome,perchè quei pensieri poteva provocarli solo una persona,una persona che aveva a che fare con il suo passato.
 
BUONASERA!
Ho deciso di iniziare una nuova storia
Stasera ho tanta ispirazione,e mi è venuta in mente questa storia,cosa succedesse se dopo sette lunghi anni si torna in un posto dove è successo un'episodio che ci ha "tormentano"(in maniera positiva sia chiaro,eheh)?
Ebbene questa è la storia di Alice,che va in vacanza con la sua amica Natascia proprio lì.
Il nome della città:"Nocir" mi è venuto in mente tramite un gioco di parole!
Ditemi che ne pensate,spero sia di vostro gradimento,con questo è tutto al prossimo capitolo!

Baci:)


Piccola, ma veramente piccola pubblicità alla mia nuova storia: Due Cuori dietro un Banco
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Basta che cliccate sul nome e vi porterà direttamente al primo capitolo, se siete interessati mi farebbe TAAANTO piacere ricevere un vostro giudizio positivo <3)
Grazie per l'attenzione e ringrazio coloro che si stanno affezionando ad Alice, un BACIO enorme.<3

Vanel.

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo ***


                                                            
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Per gli interessati presequel di questa storia: "La prima estate senza te"
{Alice il primo anno senza tornare a Nocir, qui si capisce perchè non appena torna in vacanza lì reagisce in quel modo}

Il sole timido era pronto sorgere e iniziava ad illuminare il volto insonne di Alice.
Si era addormentata fuori.Come se le stelle le avessero fatto da ninnananna,come se avesse sentito il bisogno di evadere,di sentire più suo quel posto che tanto le era mancato.
Era tutta infreddolita e frastornata.
Rientrò dentro ritornando dentro il letto cercando di non destare sospetti all'amica.
Era domenica,il giorno degli arrivi.
Nuovamente un altro
flashback iniziò a tornarle nella mente:"Lui arrivava sempre di domenica.."
Si disse tra se e se,e intanto una piccola smorfia iniziava a farsi notare.
Stanca chiuse gli occhi e si addormentò.
Si risvegliò qualche ora dopo,erano le nove e venti,avevano solo quaranta minuti di tempo per fare colazione.
Di svelta le ragazze si infilarono il costume e scesero.
Il buffet era rimasto sempre lo stesso e Alice non fece altro che sorridere in continuazione,come se fosse nel paese dei balocchi;era tutto semplice,ma quella semplicità la riempiva di gioia,aveva più energia lei che la povera Natascia,la quale aveva dormito comoda e con la finestra aperta a causa di Alice.
-"Ma come mai sei così di buon umore?"-Disse l'amica incuriosita dall'espressione della ragazza
-"I ricordi,i ricordi Natascia!"-Rispose gesticolando le mani e mantenendo quel sorriso un po bambino
Natascia la guardò sorridendo,cercando in tutti i modi di capire cosa passasse per la testa di quella ragazza che sembrava aver fatto scorta di energia durante la notte.
Dopo la semplice colazione andarono al mare,e lì..quanti ricordi avrebbero circondato Alice?
Non erano ancora arrivate allo stabilimento che subito Alice tornò nel suo mondo a parte,pieno di ricordi.
Iniziò ad arrossire e a ridere come una pazza,Natascia non poteva capirla,quello era ovvio,ma era spinta da tanta curiosità tanto che le chiese:-"Ma...ma cosa ti prende!?"
Alice la guardò sorridendo e rispose:-"Qui sono successe tante cose!"
Natascia presa dal dubbio rispose:-"Ma come qui?In mezzo la strada?"
-"Ti fa tanto strano? E poi non è solo una strada!"
-"Uhm,capisco" rispose confusa,non aveva capito proprio niente.
Erano arrivate nello stabilimento e con tanto stupore Alice quasi urlò:-"Non ci credo,c'è ancora questa!"
Era una bandiera colorata,c'erano tanti disegni,metteva allegria soltanto a guardarla.
Natascia la guardava divertita,dopotutto Alice era una ragazza molto solare che le metteva subito allegria.
Alice rimase per qualche secondo in silenzio,rimase a fissare il tavolo da ping pong.
Il suo viso aveva cambiato espressione,era diventata nostalgica malinconica.
Con la mano destra tocco delicatamente la racchetta tutta consumata.
Natascia rimase a guardarla,non sapeva come comportarsi.
Alice riprendendo mano della situazione disse:-"Scusami,mi sono lasciata un po andare dai ricordi"
Cosa che ormai si era capita,Alice era persa nei ricordi,forse era più la quattordicenne di Nocir,forse non erano stati i ricordi a trovare lei,forse era stata proprio lei che li voleva ritrovare,dopotutto fu lei a scegliere Nocir come meta.
Mentre raggiungevano il bagnino Alice rimase nuovamente in silenzio fissandolo.
Parlò solo Natascia:
-"Nomi prego ragazze"
-"Io sono Natascia Rielli e lei è Alice Condarini"
-"Alice Condarini,ho sentito bene?"-Disse il bagnino preso da un colpo
-"Ehm si è lei"
Natascia iniziò a pensare che il misterioso ragazzo era proprio il bagnino!
-"Non ci posso credere,Alice ma sei tu?"
-"Si sono io,ciao Simone!"-Disse sorridendo
-"Ma che fine hai fatto?Non sei venuta più!"
-"Non potevo scegliere io,come va? Tutto bene?"
-"Non posso lamentarmi,e tu?"
-"Tutto bene"
Alice rimase in silenzio,probabilmente voleva chiedergli qualcosa,qualcosa di importante ma non ci riusciva.
Così Simone accompagnò le ragazze ai loro ombrelloni e le salutò a mano aperta.

 
Buonpomeriggio! Come vi ho già detto saranno pochi capitoli ma pieni di emozioni indescrivibili!
Spero che vi stia piacendo,vorrei sentire un vostro giudizio a riguardo:) probabilmente saranno cinque se non sei capitoli,ma comunque questo non ha importanza! L'importante è che la storia vi stia piacendo...
Cosa succederà ad Alice?

 Un bacio:)

Piccolo spazio pubblicità:Visita la storia "Nata per sbaglio" di genere drammatico,sono solo tre capitoli ha ho già ricevuto più di dieci recensioni,tutte positive.:)

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo ***


                                                            
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-"Ma era lui,il tuo amore?"-Chiese Natascia spinta da un irrefrenabile senso di curiosità
-"Nono,certo che no,solo che lui era a conoscenza della mia storia,anzi,quasi tutta la spiaggia lo era.."
-"E che fine ha fatto,dico questo ragazzo?"
-"Non lo so"-Furono quelle le parole secche e veloci di Alice,quasi volesse non pensarci.
-"Dovresti chiederlo,dico a Simone.."-Suggerì Natascia
-"Volevo farlo,ma.."-Si bloccò
-"Ma cosa?"
-"Storia lunga,perdonami."

Alice rimase persa tra i suoi pensieri per poi tornare ad essere quella di sempre e dire velocemente:"-Vuoi un gelato?"
"-Certo"
-"Vado a prenderlo,aspettami qui"
-"Offro io?"
-"No.offro io,domani tu,faccio subito"
-"Aspetta,voglio un cornetto"
-"No ti prendo uno buonissimo,però non posso dirmi qual'e,ma tanto non lo conosci"
Natascia annuì incuriosita,nell'assenza di Alice arrivò Simone.
-"Alice dov'è?"
-"E' andata a prendere il gelato.."
-"Io adesso devo andare,potresti dirle una cosa da parte mia?"
-"Ma certo"
-"In pratica,non ne sono sicuro ma.."
-"Simi,vieni subito!"-Disse una ragazza dai capelli biondi
-"Ah va bene,arrivo subito Cristi!Scusami le dirò personalmente l'accaduto,accennale giusto ciò che ti ho detto"
-"Ma cosa?"Disse la povera Natascia confusa

Simone era già sparito;pensando che fosse uno scherzo Natascia non disse nulla a Alice,probabilmente l'avrebbe solo ferita,e lei non voleva rendere triste la sua amica.
Era arrivata l'ora di pranzo,durante il quale le ragazze iniziano a parlare e così Alice decide di aprirsi all'amica
:-"La prima volta che venni qui avevo dieci anni"
-"Veramente?"
-"Già,avevo conosciuto un bambino dell'età mia, quello era Simone"
-"E poi?"
-"Ogni anno tornavo,io e lui eravamo cresciuti insieme poi ho conosciuto il suo migliore amico, esattamente l'anno dopo"-Si bloccò immersa nelle sue stesse parole
-"E poi Alice? Cosa è successo?"

Alice le sorrise e non disse nulla,come se doveva ancora farla attendere prima di conoscere quel lato della vita dell'amica,che le era rimasto completamente nascosto.
 
Buonasera!
Eccovi un altro capitolo fresco fresco!
Nel prossimo conosceremo il volto del misterioso ragazzo,spero vi piaccia,un bacio! :)

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Capitolo 4
*** Capitolo Quarto ***


                                                            
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Le due ragazze avevano appena finito di pranzare.
Ma una cosa a non essere ancora terminata era il continuo verificarsi dei flashback nella mente di Alice,durante il pranzo guardava malinconicamente la porta d'ingresso,come se aspettasse qualcuno;Natascia non potendo più resistere le chiese:-"Ma vuoi spiegarmi qualcosa su questa storia?"
-"E va bene"-Sospirò lei,Natascia non voleva bloccarla assolutamente,voleva capirci qualcosa perchè andare avanti di quel passo non poteva essere plausibile e quindi la lasciò continuare:
-"Lui veniva sempre di domenica,poi durante la vacanza a volte lui tornava più tardi dal mare e quindi mentre pranzavo lo vedevo sempre entrare dalla porta d'ingresso.."-Si bloccò,ancora
-"E poi?"-Disse con tono troppo curioso l'amica
-"E poi niente! Su,alziamoci."-Rispose lei seccata
Andarono verso la camera e incontrarono tre ragazze,erano vicine di camera:
-"Hei ciao"-Disse una di loro
-"Ciao"-Risposero Natascia e Alice
-"Di dove siete?"-Domandò
-"Noi siamo di Opil,voi?"
-"Opil?Ci sono stata in vacanza! Noi di Monza,comunque piacere Martina.."
-"Piacere,io sono Alice e lei è Natascia"
-"Io mi chiamo Sabrina"
-"...Io...Sara"-Disse una di loro con tono insicuro
-"Per quanto vi state?"-Domandò Martina
-"Una settimana,voi?"-Disse Natascia
-"Anche! Beh possiamo passare la vacanza insieme?"
-"Certo,più siamo meglio è"
Le ragazze si salutarono e si diedero appuntamento alle 15:50 fuori la porta.
Alice sospirando guardava la televisione,le mancava qualcosa,o qualcuno?
-"A cosa pensi Ali?"
-"Niente,dai scendiamo,sono le 15 e 50"

Incontrarono quindi Martina,Sabrina e Sara e scesero le scale insieme.
Alice era tornata la solita di sempre,scherzava,rideva ad alta voce,era sempre lei a parlare,e aveva subito fatto amicizia con le tre.
Mentre Alice apriva la porta d'ingresso si guardò dietro ridendo ancora per la battuta di Sabrina.
Improvvisamente guardò a destra dove c'erano tavolini e sedie,non erano vuoti,c'erano delle persone.
Alice si bloccò,non rideva più,non parlava più ed era rimasta ferma.

Le ragazze vedendola turbata le chiesero cosa avesse ma lei continuò a guardare a destra.
Non poteva crederci,quei capelli biondo cenere che al sole diventavano quasi d'oro,quegli occhi color nocciola mischiati a un chiaro celeste,quel viso,quel volto,quello sguardo,non sembrava esser cambiato per nulla,anche lui la stava guardando,forse si sentiva osservato o forse era proprio lui il famoso ragazzo di cui Alice si era invaghita nelle sue estati a Nocir.
La sua bocca si aprì lievemente,come se volesse salutare,oppure come se fosse rimasta a bocca aperta.
Le ragazze erano rimaste dietro di lei guardando anche loro a destra e non capendo cosa stava succedendo;nemmeno Natascia capiva,Alice le aveva raccontato così poco per poter dar luce a cosa stava avvenendo.
A destra c'era il ragazzo che Alice fissava e poi altri e due ragazzi,guardavano anche loro Alice notando per l'appunto la ragazza che fissava senza staccare lo sguardo.
Alice improvvisamente abbassò lo sguardo tornando ai suoi passi e andò avanti.
Le ragazze la seguirono e una di loro con un tono un po scherzoso le disse
:-"Ma ti sei innamorata a prima vista?Sono carini però credo che si siano accorti.."
-"No Martina,tranquilla,uno di loro l'avevo scambiato solo per un ragazzo che conoscevo.."

E fu allora che Natascia capii tutto restando però in silenzio,evidentemente quel posto le aveva fatto venire anche le visioni,lo vedeva ovunque.
Erano arrivate al mare e le ragazze si fecero cedere il biliardino da un gruppo di ragazzini,erano tornate anche loro bambine,Alice preferì non giocare così restò a guardare,quasi
ipnotizzata dalla pallina veloce che veniva continuamente passata per poi entrare in porta.
Il vento estivo le soffiava leggermente il volto,era caldo,come un abbraccio e lei si fece ancora una volta abbandonare dai ricordi,ma venne interrotta:

-"Alice ma stai tenendo i punti?"
-"Come?No scusate"
-"Uffa,dobbiamo ricominciare da capo"
-"Io..io credo che andrò a rilassarmi un po alla sdraio"

Schietta e veloce Alice andò subito via nonostante le preghiere delle ragazze che le chiedevano di restare insieme a loro.
Mentre stava per andare dal suo ombrellone incontrò proprio lui,Simone.

-"Ali!! Che strano rivederti qui.."
-"Eh fa strano anche a me tornare,mi è mancato Nocir"
-"Ti ricordi?Ahah tu e Carlo.."
-"Oh si,tu lo ricordi?"-Si fece scappare un sorriso,Simone era testimone di quell'estate,era a conoscenza di tutto ciò che era avvenuto,non aveva bisogno di dare spiegazioni,di alcun genere.
-"Sai,lui ci è stato male quando non sei tornata.."
-"Non dipendeva da me Simo,purtroppo.."-Disse amareggiata
-"Immagino,però potevi avvisarlo"
-"Non ci sono riuscita"
-"Ah comunque volevo dirti.."Venne interrotto subito da una signora anziana che lo chiamò furiosa
-"Mamma mia!Arrivo subito signora! Alice riprendiamo questa chiacchierata più tardi"
-"Ma cosa dovevi dirmi?"
-"Non ha importanza,non voglio rovinare tutto,a dopo Ali"
-"Come? A dopo Simi"
Alice si sentii leggermente meglio dopo aver parlato con Simone,infondo lui poteva capirla,conosceva la sua storia,e poi era la prova che il suo
non era solo un sogno.
 
Hei! La storia sta prendendo forma,presto arriveremo "al brodo" ma già nel prossimo capitolo!!
Bisogna pensarci,insomma,tornare in un posto dove non si è stati da anni,le uniche persone a capirti possono essere solo quelle che hanno un legame con quel posto,e poi quell'amore,divenuto quasi un'ossessione,vederlo ovunque,succede quando si ha perso la testa eheh...
Ahah il nome della città delle ragazze
"Opil" non so nemmeno io da dove è uscito xD Continuate a leggere la storia che il prossimo capitolo conterrà tante tante emozioni!:)
Al prossimo capitolo!

Un bacio e grazie per seguire la storia <3


Se avete tempo date un'occhiata alle mie due storie recensite con giudizi positivi: "Nata per sbaglio" & "Una magica gita scolastica"

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Capitolo 5
*** Capitolo Quinto ***


                                                            
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Alice aveva un bisogno urgente di una bottiglietta d'acqua,tornò quindi indietro ma prima che il suo piede potesse poggiare a terra alzò lo sguardo e si ritrovò avanti quei meravigliosi occhi nocciola mischiati dal quel celeste chiaro.
Rimase immobile,quegli occhi lei già li conosceva,ne aveva la certezza,ma poteva essere lui? Era troppo da film! Non poteva,probabilmente quel vedere troppo film d'amore e quei continui flashback le avevano confuso anche la mente.
La iniziò anche lui a guardare,Alice andò poi avanti girandosi un paio di volte indietro e accorgendosi che anche il ragazzo la guardava.
Alice voleva tornare indietro e abbracciarlo,anche se non lo conosceva,ma le sembrava tanto simile a lui che sapeva che una volta tra le sue braccia si sarebbe sentita sicura e felice,come la facevano sentire i suoi abbracci.

Abbandonò quell'idea e andò nel chiosco più vicino.
Tornò nella sdraio e si mise comoda con una delle sue riviste preferite tra le mani.
Eccolo,stava andando a fare il bagno,aveva un bel fisico,questo non poteva negarlo,non era muscoloso,ma aveva quei bicipiti perfetti e quel
costume bianco che risaltava l'abbronzatura,a tutte le ragazze della spiaggia cadeva l'occhio sul suo fisico,a tutte tranne che a Alice,lei guardava i suoi occhi.
Alice non era male neanche lei,a quattordici anni era magrolina e aveva poco seno,ma in sette anni era cambiata,aveva un fisico a dir poco perfetto,e un viso che era rimasto sempre quello,non era cambiato.

Armandosi di coraggio si alzò dalla sdraio e andò anche lei a fare il bagno.
Mentre passava per la sabbia nonostante quest'ultima scottava lei cercava di non metterlo in mostra e di fare uno pseudo stacchetto,come se volesse attirare l'attenzione di qualcuno dagli occhi incredibilmente belli.
Arrivò in riva,si bloccò,altro flashback,quante cose erano accadute in quel mare.
Poi avanzò nell
'acqua fresca cercando di non farsi venire la pelle d'oca,si girò verso il ragazzo che mentre parlava con i suoi amici la guardava.
Eccoli,eccoli i brividi,le stava venendo la pelle d'oca,non era l'acqua fredda.
Alice voleva però non mettere in mostra quell'insicurezza e quella paura che lo sguardo del ragazzo le stava trasmettendo,voleva tuffarsi,ma l'acqua era troppo fresca,era più forte di lei,e poi aveva i capelli sciolti,era fissata con i capelli,non poteva bagnarli,ma allora che ci era andata a fare al mare?
Cercava tra tutti quei volti quello di Simone,poteva dare risposte quel ragazzo,se salutava il ragazzo dagli occhi belli allora era lui,Carlo,altrimenti solo una visione.
E poi avrebbe avuto qualcuno con cui parlare,ma quel benedetto ragazzo non c'era,era troppo impegnato,a giocare a
calcio balilla.
Fortunatamente sentii la voce di Natascia:"meno male"-pensò tra se e se.
-"Alii,ma che ci fai qui sola?"
-"Poi ti spiego"
-"Oooh,ali ali,ti sta guardando!"
-"Ma chi?"
-"Quello con il costume bianco!"
-"Oddio.."
-"Se non sbagli è quello che stavi guardando"
-"Si,è lui"
-"Ma lo conosci?"-Azzardò Natascia,ovviamente voleva alludere che quel ragazzo fosse il misterioso amore di Alice 
-"No.."-Risposte Alice,non poteva esserne certa,non voleva illudersi ne illudere nessuno,e poi era così in preda al panico,voleva stare in compagnia di qualcuno,ma senza parlare.

Alice osservò due ragazzini che giocavano a palla a mano,altro flashback,chissà cosa passava per la testa della ragazza,sappiamo solo che non appena li ha visti è tornata Alice di sempre:iniziando a schizzare l'acqua a Natascia,a ridere a scherzare,era tornata lei.
Il ragazzo dagli occhi belli e i suoi amici guardavano Alice,e lei ne era sicura,ma in quel momento il suo obiettivo era attirare la sua attenzione,l'attenzione del ragazzo dagli occhi belli.

-"Costume bianco ci guarda"-Sussurò Natascia,lei lo chiamava costume bianco,strana fantasia
-"Ancora? Sarei capace di andare da lui e chiedere il motivo!"
-"Ahah beh cara,ti ricordo che la prima a guardarlo sei stata tu.."
-"E quindi? Adesso mica lo sto guardando"

Il ragazzo dagli occhi belli si stava avvicinando ad Alice e Natascia,ovviamente in compagnia dei suoi amici.
Il ragazzo si era avvicinando a tal punto di essere a venti centimetri circa da Alice.

Era di spalle alla ragazza e sembrava intenzionato a sfoggiare il suo fisico da urlo,"solito di Carlo" pensò la ragazza,fece cenno a Natascia di "girare a largo",mettendo in primo piano l'orgoglio,beh quello sicuramente era "solito di Alice".

 
Buonasera:3
In una giornata vi ho sfornato due capitoli,inizialmente volevo farne pochi ma la storia sta prendendo molto anche me e ho anche tante belle idee!
Vi anticipo che nei prossimi capitoli sarà impossibile smettere di leggere questa storia,almeno spero che vi faccia emozionare!
Entrerà in scena un nuovo personaggio nel prossimo capitolo,spero tanto di avere qualcuno che si sta iniziando ad affezionare a questa storia,alla prossima!

Un bacio :)

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Capitolo 6
*** Capitolo Sesto ***


                                                            
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"Quando si incontrano nuove persone sembra di incontrare le stesse,forse perchè il posto è lo stesso,o forse perchè ci sentiamo già dentro che quella persona ci appartiene"

Tornate all'ombrellone le ragazze si guardarono in faccia scoppiando a ridere,chiunque fosse stato quel ragazzo dagli occhi belli aveva messo il buon umore ad entrambe.
Arrivò Martina che salutò subito le ragazze:-"Che facciamo? Restiamo al torneo di calcio balilla o andiamo in piscina?"
Altro flashback,ormai era normale ritrovarseli per Alice,le ricordava il torneo dove giocò insieme a Carlo,lei era un disastro a Calcio Balilla mentre lui era bravo,persero per colpa di Alice;nonostante fosse tentata nel rimanere Alice preferiva andare in piscina,voleva vedere se anche quella fosse cambiata.
-"No,andiamo in piscina!"
-"Ok,vado a chiamare le altre,prepariamoci"

Le ragazze stavano andando in piscina,intanto Alice si faceva prendere di meno dai flashback e fortunatamente quelli "della strada per il mare" erano stati già affrontati.
Arrivate in piscina,Alice notò che infondo era rimasta quasi la stessa,solo che si era rinnovata,c'era anche un chiosco bar,cosa praticamente sconosciuta sette anni fa in quella piscina;era piena di gente,altra cosa nuova,sette anni fa era quasi sempre vuota.
Le ragazze si immersero subito nella piscina idromassaggio e iniziarono a parlare un po della loro vita:

-"Che mi raccontate ragazze?Io ho già parlato a sufficienza"-Disse Martina
-"Beh il liceo l'ho finito da un pezzo,ma mi manca tantissimo,avevo una bella classe,risate e poi quanti amori lì! Però ho fatto solo quattro anni con quella splendida classe,dove ho conosciuto Natascia"-Disse Alice
-"Come mai solo quattro?"
-"Mi ero trasferita e quindi sono partita dal secondo"
-"Sei fidanzata?"
-"Studio lontano da casa,a Bologna,e il mio fidanzato non ne poteva più di una relazione a distanza,ci siamo lasciati qualche mese fa"
-"Veniva a scuola con te?"
-"Non proprio,l'ho conosciuto quando andavo al liceo ma frequentava un istituto diverso dal mio,pensa che lo odiavo,lo evitavo sempre,mi stava proprio antipatico,era uno sbruffone ma poi si è rivelato completamente diverso"
-"Ahah sempre il più antipatico!"
-"Eh già"

Non appena finirono il discorso arrivarono tre ragazzi,ovviamente,c'era il ragazzo dagli occhi belli e i suoi amici,la stava seguendo?
I ragazzi si tuffarono lanciando schizzi anche alle povere ragazze,i capelli di Alice erano zuppi.
Eccolo,il ragazzo dagli occhi belli la fissava ancora e Alice faceva buon viso a cattivo gioco,evitava di incrociare il suo sguardo e si fingeva impegnata a parlare con le amiche.
-"Scusate ragazze,possiamo fare cambio con l'idro?"-Disse uno di loro
-"Ehm,ma certo"-Rispose Sabrina
-"Ma anche se restate li,ahaha"-Disse l'altro
Che battuta scadente! Le buone maniere dove sono finite? Pensate che così qualche ragazza viene ai vostri piedi? Ah,poveri illusi! Alice era sempre più disgustata,fortunatamente il ragazzo dagli occhi belli non disse niente,e Alice non voleva dire niente nemmeno lei.

-"Ragazze volete il gelato?"-Disse Natascia
-"Si!Dai offro io"-Disse Alice
-"Ma no,offro io!"
-"No offro io"
Le ragazze finirono per litigare,ovviamente in modo scherzoso,e allora Natascia buttò Alice e Sabrina nella piscina,lancio seguito poi da un urlo,da tante risate e dagli sguardi dei ragazzi che le fissavano.
-"AHHHHHHHHHHHHHHHH"-Urlò Alice

SPLASH!
Alice una cosa che non poteva sopportare era quella di avere il viso sott'acqua,perdeva l'equilibrio,gli occhi iniziavano a lacrimarle,era praticamente una situazione poco piacevole.
Una volta che Alice tornò "nell'aria aperta" si rigirò e malauguratamente aveva dietro proprio lui,il ragazzo dagli occhi belli.
I suoi piedi le avevano sfiorato la schiena,Alice tremò,faceva un po freddo,ma non era quello.
Lo fissò per una manciata di secondi,quello sguardo così famigliare,quegli occhi particolari,quel viso,anche lui al guardava come se la conoscesse.
Presa dall'imbarazzo Alice chiese timidamente:"scusa" per poi tornare dalle amiche.
Il ragazzo rispose sussurrando:"non fa niente...alice"

 

Buonpomeriggio!
Altro capitolo sfornato :3 cosa ne pensate allora?
Beh sicuramente starete pensando:"E' lui Carlo,sa il suo nome!"
Non per mettervi in dubbio,sia chiaro eh u.u solo che potrebbe sapere il suo nome anche perchè l'ha sentito quando le amiche le hanno parlato,no?
Ehh vi lascio il dubbio così potete dare tutto lo spazio che volete all'immaginazione!
Nel prossimo capitolo nuove emozioni,e altre risposte!
Con questo vi lascio,alla prossima!

Un bacio <3

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Capitolo 7
*** Capitolo Settimo ***


                                                            
______________________________________________________________________________________________________________________
 
"Lo rinneghi ma ovunque sei cerchi le sue braccia;non parli di lui ma nella tua testa è sempre lì,non lo vedi più ma io tuoi occhi lo vedono sempre,in qualunque persona,perchè l'amore provoca questo,distrugge la distanza,elimina l'impossibile e demolisce le bariere dell'indifferenza"






 

Alice non sentì, aveva parlato così a bassa voce che era impossibile sentire,anzi,pensava che neanche avesse risposto.
Erano uscite dalla piscina e mentre Alice si stava rilassando nello sdraio arrivò il bagnino.
Uno biondo, tutto palestrato con la canottiera rossa e il costume nero.
La iniziò a guardare per poi sfiorarle i piedi.

Alice era così rilassata che non si accorse della presenza del ragazzo finchè non le toccò i piedi.
Sobbalzò all'improvviso e lui sorridendole disse:-"Hei non volevo spaventarti"
Alice fece un mezzo sorriso, voleva rilassarsi e quello probabilmente voleva filtrare un po.
-"Come ti chiami?"-Le chiese
-"..Alice"
-"Hai un bellissimo nome,Alice"
-"...Grazie"
-"Sei nuova Alice?"
-"Non torno qui da un pezzo, ma ci sono venuta da più piccola"
-"Io lavoro qui da tre anni, spero che tornerai ogni anno allora,perchè così non cambio lavoro"
Alice si sentì particolarmente imbarazzata e cercò di concludere il discorso:
-"Io adesso..devo andare"
-"Ci si ribecca Alice,a proposito, io sono Matteo"
-"Ehm, ok ciao..Matteo"

Alice si alzò e facendo cenno alle amiche andò via e loro la seguirono, erano le sette e dovevano muoversi.
Alice entrò dentro la doccia, altri flashback.
Mentre l'acqua calda faceva il suo dovere chiuse gli occhi e si lasciò cadere qualche lacrima.
Le mancava Nocir,tantissimo, ma poi sorrise, pensando al ragazzo dagli occhi belli, a quel suo mistero sulla sua identità ed era ostinata a conoscere il suo nome e la sua storia, voleva sapere chi era.

Si asciugò i suoi lunghi capelli castani e indossò il suo outfit preferito,pantaloncini corti bianchi e canotta blu accesso con le converse a loro volta blu.
Era semplice, ma si sentiva sicura e poi le stava bene, una cosa che per Alice era importante era quella di comprare ciò che la facesse apparire più bella, ciò che le donava ,perchè altrimenti non si sarebbe sentita sicura e avrebbe gesticolato come uno studente durante un'interrogazione dove non ha studiato nulla.

-"Hei ti sei fatta bella posso notare!"-Disse la sua amica Natascia
-"Sisi,e pure tu non hai perso occasione"-Rispose 
-"Su scendiamo,che magari incontriamo costume bianco"-
-"Occhi belli"-Disse con tono permaloso Alice
-"Io lo chiamo costume bianco"
-"Chiamalo come vuoi,tanto non mi interessa"
-"Ehi ma il bagnino?"
-"Ci stava provando con me,si"
-"Ahah però è bello.."
-"Ma..si..bu"
-"Mmh,domani presentamelo va!"
-"Tutto tuo"

Le ragazze scesero e incontrarono Martina,Sara e Sabrina.
Si fermarono fuori,dove c'erano le sedie e i tavoli.
Era bello stare li, mentre si aspettava che la cena fosse pronta.
Tanti ricordi circondavano la bella Alice, li fuori poi, quanti baci e abbracci nascosti..
Non poteva mancare ovviamente, a rovinare quella bella tranquillità costume bianco o il ragazzo dagli occhi belli, colui che prima o poi avrebbe avuto un nome, la curiosità di Alice era irrefrenabile, prima o poi l'avrebbe chiesto.

Lui la guardò quasi incantato, si era seduto insieme ai suoi amici dalla parte opposta, loro a destra e le ragazze a sinistra.
Tra Alice e il ragazzo dagli occhi belli c'era uno scambio di sguardi,ma che stava succedendo?
Alice era troppo tentata da andare da lui, aveva tutta la sicurezza e il coraggio per farlo, e niente l'avrebbe fermata.
Tranne il suo stomaco che chiedeva venia,aveva fame, erano le otto e mezza precise, così si alzarono.
Alice per ultima,come se volesse ripensarci, come se volesse dire qualcosa,lo guardò, ma poi entrò anche lei.

Le ragazze si erano fatte unire i tavoli,scherzavano, parlavano, la serata sembrava prendere una piega divertente, vivace, le sere d'estate,quelle che tutti dovrebbero vivere in quel modo.

 
Buonpomeriggio! Che pomeriggio sarebbe senza un capitolo di questa storia??
Nuovo personaggio:Matteo, fastidioso o interessante?
Cosa succederà la sera?
E sopratutto,cosa pensate della storia?
Alla prossima  e ringrazio tutti per i bei messaggi che mi stanno arrivando riguardo questa storia.<3
Un bacio!:*

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Capitolo 8
*** Capitolo Ottavo ***


                                                            
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"La strada può essere anche la stessa ma il percorso sarà del tutto differente,ogni giorno incontrerai nuove persone,anche se la strada è la stessa,e la cosa più straordinaria è che proverai nuove emozioni,anche se farai  sempre lo stesso tragitto"





Dopo cena le ragazze uscirono subito.
Ma Alice non voleva,era come se volesse aspettare li fuori,aspettare lui,incrociare il suo sguardo,perdersi nei suoi occhi e chiedere come si chiamasse.
Lo voleva,lo voleva davvero,ma erano cinque,una contro quattro,vinceva la maggioranza e così uscirono per le vie vivaci e calde di Nocir.
La città era troppo vasta e troppo piena di gente e inutile era la speranza di Alice di poter incontrare il ragazzo.
Erano arrivate al centro di Nocir e una certa voglia di gelato si stava facendo avanti,e ovviamente Alice propose la sua gelateria preferita:

-"Che gusti desidera signorina?" -Disse la gelataia
-"
Vaniglia e Gianduia"-Disse Natascia
-"
Io liqurizia e menta."-Disse Alice
Le altre presero una granita,era più fresca e con quella confusione molto più comoda da mangiare.
Ancora una volta Alice aveva cambiato gusti,insoliti per lei.
Ad un certo punto si sentii toccare la schiena.
Chissà chi poteva essere,forse il ragazzo dagli occhi belli?
Alice si girò e subito si trovò immersa in splendidi occhi azzurri,ma non erano quelli di cui lei aveva bisogno,era il bagnino.

-"Alice,vedo che ti diverti"
-"Eh si"
-"Buono il gelato?Mi fai fare un morso?"
-"Ehm no.."

Nemmeno il tempo di dirlo che la lingua del bagnino era già piazzata nel gelato della povera Alice,la sua faccia era totalmente cambiata,era un po furiosa,probabilmente gli avrebbe buttato il gelato in faccia.
-"Mmmh buono"
-"Eh già"
-"Si vede proprio che hai dei buoni gusti,ti piacciono le cose buone"
-"Eh si"
Alice rispondeva meccanicamente sperando che il bagnino se ne fosse andato al più presto
-"Io sono
buono lo sai?"
-"Ehm ok..."
Alice si sentiva in imbarazzo e le amiche rimasero in silenzio,una di loro si fece scappare un sorriso,nonostante quella situazione che poteva apparire comica all'inizio,Alice stava perdendo le staffe.
-"Ci si becca domani in piscina,bella Alice dai gusti
BUONI"-Disse alzando la voce su quel "Buoni"
Alice non rispose,fece un mezzo sorriso.

Le amiche la guardarono e scoppiarono a ridere,Alice non perse tempo e buttò il gelato nell'immondizia.
-"A me dispiace sprecare,ma non potevo mangiarlo dopo che lui aveva leccato mezzo cono,che stronzo,domani gli spacco la faccia"-Alice era sicuramente una ragazza molto delicata
Le ragazze scoppiarono a ridere,la serata passò così,tra una chiacchierata e l'altra,tra qualche acquisto,qualche occhiata ai negozi,ma Alice si sentiva vuota.
Era tardi,le due di notte e le ragazze rientravano in hotel.
Era praticamente vuoto,non c'era nessuno;Alice era ancora un po soggetta a flashback,ma ormai non la facevano restare bloccata.

Le ragazze restarono un po alla hall a parlare.
Alice guardava sempre la porta d'ingresso,aspettava qualcuno,magari sarebbe rientrato tra qualche minuto,magari era già rientrato,oppure ci volevano ancora ore prima che rientrasse.
Le ragazze entrarono in camera e Alice si rassegnò consapevole che comunque l'avrebbe visto la mattina seguente a colazione e magari sarebbe stato il momento adatto.

Rammentava un ricordo legato alla colazione,prendeva sempre il cappuccino con tre zollette di zucchero,lo voleva dolce,mentre lui ne metteva poco,ricorda ancora quei particolari,ancora.
Le ragazze si allungarono sul letto e Natascia con voce un po stanca disse:

-"Ali,ti va di parlare un po"
-"Certo Nati"
-"Cosa facciamo domani?"
-"Le stesse cose di oggi"
-"Ma che noia"
-"No invece,adesso ti dico una cosa io:uno fa lo stesso tragitto ogni giorno,ma quella strada viene percorsa sempre da nuove macchine,è possibile fare incontri differenti,ogni giorno,anche se la strada è la stessa.."
-"Bella metafora,haha sei poetica alle tre di notte?"
-"A quanto pare,notte"
-"Notte Ali"

Alice prendeva lentamente sonno,e stava ripensando alla scena della piscina,si era girata e c'era proprio lui,le sue gambe che sfioravano la sua schiena,i brividi,quegli occhi,quello sguardo,aveva il cuore a mille,non avrebbe preso più sonno continuando di quel passo,quindi cercò di pensare ad altro,ma era difficile,poteva solo augurarsi di chiedere domani il suo nome.

 

Saaaaalve!
Come vi sembra questo capitolo?
Che fastidioso il bagnino! E povera Alice!
Che gusti vi piacciono al gelato? A me
Vaniglia e Gianduia,e li ho introdotti in un certo senso nel racconto u.u
Ci vediamo al prossimo capitolo e ringrazio di cuore i bei messaggi che mi arrivano in continuazione riguardo questa storia,mi scuso se non rispondo ancora a tutti,ma prometto che lo farò! :)


Un bacio <3

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Capitolo 9
*** Capitolo Nono ***


                                                            
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>"La prima estate senza te ""
{Alice il primo anno senza tornare a Nocir, qui si capisce perchè non appena torna in vacanza lì reagisce in quel modo}
"i sogni son desideri,e non per nulla sognamo la persona che ci interessa;
Possiamo dire di no quando dobbiamo scegliere se inviare un messaggio o meno,possiamo dire di no a una chiamata,ma di sicuro non possiamo mai negare un sogno,manifestazione di tutte le emozioni mai assopite"

















Era in piscina, sola con il ragazzo dagli occhi belli, lui era dalla parte opposta alla sua bellissimo, con il suo costume bianco e il suo ciuffo disordinato. Alice era pronta e convinta, doveva chiedere il suo nome, si avvicinò a lui che sembrava contento di vederla e....
DRIIIIN!
Maledetta sveglia! Maledetto sogno! Maledetto strano ragazzo dagli occhi belli!
Alice non poteva ancora capacitarsi di averlo sognato,e sopratutto non poteva immaginarsi nelle sue braccia.
Si svegliò quasi di colpo,con il battito del cuore accelerato,sogni del genere era meglio evitarli,erano meglio gli incubi,oppure i sogni senza senso,ma tutto pur di non sognare lui.

-"Buondì Ali"-Era Natascia,già pronta vestita e lavata,quella mattina sembrava agile e scattante più di una lepre
-"Buongiorno a te Nata,vedo che ti sei già svegliata"-Disse con un tono ancora un po frastornato Alice
-"Eh si,oggi mi sento particolarmente energica"
-"Waaoh beata te.."
-"Dai,la colazione ci attende..!"
Giusto! La colazione! Alice ricordò cosa aveva promesso la notte prima,doveva chiedere il suo nome,ma il sogno l'aveva così presa tanto da dimenticare perfino di essere in vacanza.

Si preparò scaltramente,non poteva attendere secondo,lo doveva vedere.
Ma come mai lo desiderava tanto?
Perchè ci teneva? Non sapeva il suo nome,si era fissata per gli occhi di uno sconosciuto così famigliari,così rari.
Scesero sotto,le tre amiche della stanza vicina erano già a fare colazione:

-"Per favore Ali mi prendi tu qualcosa?"-Disse Natascia
-"Mmh,okay Nata,che vuoi?"
-"Quello che prendi tu prendilo anche per me,mi fido"
-"Ma okay"

Alice andò diretta alla macchinetta,lui ancora non era sceso.
Non si sentiva sola,anzi,sentiva come se ci fosse qualcuno dietro di lei,e se era lui?
Si girò,voleva rischiare tutto pur di ritrovare i suoi occhi.
Non era lui,ma un'anziana signora un po impaziente che attendeva il suo turno.

Tra se e se disse:"Se il buongiorno si vede dal mattino.."
Prese i due cappuccini e un bicchiere di acqua per se.
Vedeva brutti quei due cappuccini,sarebbero caduti,doveva stare attenta.
Di colpo si ritrovò proprio lui,costume bianco,occhi belli,o come lo si voleva chiamare.

Lei fortunatamente non si spaventò ma restò in equilibrio,sorridendole lui le disse:-"Hai bisogno di aiuto,Alice?"
Alice sobbalzò. Cosa? Sapeva il suo nome? Le si era rivolto con una tale confidenza,non poteva crederci,lui,era lui allora,o sapeva semplicemente il suo nome per sentito dire?
-"Ehm,oddio si.."
Lui prese uno dei cappuccini e poi senza guardarla le chiese:-"Dove sei di tavolo?"
-"Laggiù infondo,ehm senti vorrei chiederti.."-Venne bloccata immediatamente,lui le disse:-"Vieni oggi in spiaggia?"
-"Ehm si"
-"Allora ci vediamo li"

La liquidò e andò via,Alice era rimasta basita mentre le amiche la guardavano divertite.
Non le aveva fatto dire neanche una parola,che arroganza!Che prepotenza! Anche senza sapere il suo nome se lo sentiva che poteva essere Carlo,l'unico che era in grado di non farla parlare,l'unico che poteva essere un suo "degno avversario".
"Io lo uccido" pensò tra se e se mentre sorseggiava il suo cappuccino.

La colazione terminò e le ragazze andarono in spiaggia,Alice affrettò il passo,si trovava a dieci metri di distanza,Natascia così le urlò contro:
-"ALICE! Guarda che Simone non ti mette la nota se arrivi tardi"
-Natascia evidentemente aveva pensato che Simone fosse il ragazzo misterioso.
Alice non rispose,anzi,accelerò il passo ancora di più.

Era arrivata,pantaloncini blu scuro,maglia giallo fluo,sembrava la copia di lei quattordicenne,solo più alta e più formosa,quella treccia disordinata che però le donava tantissimo,il sole che le illuminava i capelli,e quel sorriso in faccia,imbarazzato felice,stava guardando qualcuno.


Buonpomeriggio.<3
Altro capitolo sfornato,cosa ne pensate?
Vi piace Alice? E secondo voi cosa succederà?
Spero di avervi emozionato con questa storia e voglio ringraziare tutti i bei commenti ricevuti,questa storia mi sta molto a cuore perchè è come se l'avessi vissuta in prima persona,grazie.<3

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Capitolo 10
*** Capitolo Decimo ***


                                                            
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"Perchè lei se lo sentiva dall'inizio,quegli occhi potevano appartenere solo a una persona."








C'era costume bianco insieme ai suoi amici,cercava Simone,sarebbe stata la risposta alle sue domande.
Armandosi di coraggio andò da costume bianco,lo guardò con insistenza,quasi arrabbiata per la mancanza di rispetto nei suoi confronti prima,era tipico di Carlo quel comportamento un po meschino,lei non lo sopportava ma lo amava,lui non sopportava invece quando lei parlava sempre,aveva qualcosa da dire in ogni momento e talvolta per evitare discussioni la baciava,però alla fine ciò che odiava di lei lo amava anche,e viceversa.

-"Che c'è,Alice?"-Gli disse 
-"Prima non mi hai fatto finire di parlare."-Veloce e secca,così era Alice. 
-"Ti ho ferito l'orgoglio per caso?"-Disse ironico
-"Si."
-"Lo immaginavo"
-"Mi conosci bene?"
-"Forse."
-"Forse perchè noi due ci siamo già visti prima,giusto?Forse?"
-"Non so risponderti,e dove,Alice?"
-"Vuoi continuare ancora a giocare?"
-"Non sto giocando"
-"Qui"
-"Non ricordo"

-"Senti,devo chiederti una cosa importante,dal primo giorno che ti ho visto ho pensato..."
-"TI AMA! AHAH AMORE A PRIMA VISTA"-Disse uno dei suoi amici
-"Ma diamine! Vuoi farmi finire la frase?"-Disse lei sentendosi provocata
-"Oh scusi..vi lasciamo soli,dichiarati pure"-I suoi amici andarono via,almeno Alice poteva respirare un po e dire qualcosa senza essere interrotta
-"Ti ricordo qualcuno giusto?"-Disse lui
-"Si,ma io credo che tu sia quel qualcuno"-Era in imbarazzo,era chiaro,guance rosse e tono leggermente più frivolo
-"Sei ostinata?"
-"Ma cosa c'entra? Perchè cambi argomento! Mi vuoi far finire? Solo stamattina ti ho parlato e giuro,vorrei spaccarti una sedia in faccia,fammi terminare cavolo"-#Come farsi riconoscere parte due
-"Ahahah,posso dirti una cosa io?"-Disse lui divertito
-"Cosa ridi!? Fai pure,peggio di così!"
-"Non sei cambiata per niente,sei più alta,ma sei sempre la solita rompi che io..."
-"Ah,io..io avevo ragione"-Disse lei,si stava emozionando la ragazza.
-"Quando mai hai torto? Alice,testarda,chiacchierona,rompipalle,eppure.."
-"Carlo,rompipalle,odioso,prepotente,mister so fare tutto io..."
-"Rompipalle..?"
-"Ma,oddio io non posso crederci"
Carlo sorrise,era felice anche lui,era lui costume bianco,era lui occhi belli,Alice se lo sentiva dall'inizio,era lui l'amore estivo mai dimenticato.
-"Neanche io,sei..sei sempre bellissima"
-"Non puoi immaginare quanto mi sei mancato!"

Alice non si reggeva più in piedi,lo abbracciò,lui la strinse forte,flashback,26 luglio 2006,Alice doveva partire:

-"Noi due ci rivedremo vero?"-Disse con gli occhi pieni di lacrime
-"Promesso,stessa spiaggia,stesso mare"-Disse lui cercando di rendere l'addio meno doloroso possibile
-"Qui,l'anno prossimo"
-"Non mi dimenticare eh"
-"Mai"
-"E se non torni?"-Disse lui con tono più affranto,quell'anno i genitori avevano deciso che sarebbe stato l'ultimo a Nocir per poi cambiare destinazione e visitare nuovi luoghi
-"No,non lo dire neanche per scherzo,farò di tutto pur di tornare"
-"Sei testarda,punto a tuo favore"
-"Mi sento già sola quando penso che tra poco non sarò più con te.."
-"Adesso abbracciami,più tempo possibile"

Ed eccoli adesso,13 luglio 2013,si stavano abbracciando dopo sette anni,stessa,spiaggia stesso mare,come promesso Alice non dimenticò mai quell'amore estivo.




Ehiii! Capitolo appena sfornato! Ieri non ho potuto fare nulla,ho la febbre!
Ma adesso sto meglio,spero che il capitolo vi sia piaciuto...alla prossima! <3
Un bacio :*



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Capitolo 11
*** Capitolo Undicesimo ***


                                                            
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 "Perchè sai,ci sono ferite che neanche il tempo riesce a guarire. Non puoi lasciare una persona di punto in bianco senza dirle niente e poi tornare nella sua vita all'improvviso,non puoi,fa male."



Improvvisamente Carlo si staccò da Alice.
Qualcosa l'aveva turbato,forse un ricordo,forse una persona;la guardò per qualche secondo  e poi con un tono diverso,più freddo,più meccanico le disse:

-"Sai che le cose non torneranno come prima?"
-"Ehm..oh ma certo.:"-Alice non voleva rispondere così,ma decise di trattenere.
-"Sono successe troppe cose,e non torna come prima dopo.."
-"Dopo cosa?"
-"Dopo sette anni"
-"Ma infatti,io,a me non interessa,evidentemente sei anche fidanzato,scusa non volevo ritornare nella tua vita,e allora tu però...lasciamo perdere,io adesso devo andare.."
Carlo non fece in tempo a rispondere,Alice scappò via dentro i bagni dello stabilimento,le amiche la stavano cercando,era praticamente volata via.
Chiusa dentro quel bagno Alice singhiozzava,voleva mostrarsi forte,menifreghista davanti lui,ma in realtà non lo era,in realtà quelle parole le avevano fatto veramente male,l'avevano ferito l'orgoglio,si malediceva per essersi fatta abbracciare,e per essere tornata a Nocir.
Mentre i suoi pensieri si confondevano alle lacrime,erano ormai dieci minuti che era dentro il bagno,una signora leggermente alterata si decise a bussare.
-"Ma allora?"-Disse la signora

-"Oh,oh si esco subito"-Rispose Alice a tono cercando di schiarirsi la voce
Non appena uscì abbassò lo sguardo,aveva gli occhi rossi,aveva pianto dopotutto.
Cercò di raggiungere l'ombrellone senza incontrare visi famigliari o costumi bianchi.
Ma nella vita non tutto va come si vuole,c'era Simone,insieme a Carlo;loro due sono sempre stati grandi amici,la loro amicizia si rafforzava sempre di più,ogni anno,e dal momento che Alice non era tornata più a Nocir ci aveva perso i contatti,e quindi se Simone avrebbe dovuto decidere tra i due,avrebbe scelto lui,e non lei.
-"ALICE"-Le disse Simone
Alice in quei pochi secondi che le erano concessi per la risposta decise di usare Simone a suo vantaggio,Carlo non la voleva più come una volta? Bene quindi Alice era libera di scegliere chi voleva,poteva parlare,abbracciare,baciare chi voleva,in poche parole Simone=gelosia di Carlo,giusto no?
-"Buondì Simi"-Le disse lei dolcemente
-"Sei allegra?"-Rispose sempre Simone
-"Mmh forse,ahah che fai stasera?"
-"Esco con questo coglione qua..viso famigliare vero Alice?"-Simone non sapeva che i due si erano incontrati già
-"Si lo so,ci siamo salutati già prima"-Disse lei cercando di mostrare l'indifferenza nei confronti di Carlo
-"Ehh,ma voi due? Tipo sei anni fa i piccionini di Nocir,ahahah"-Disse Simone non consapevole che quella frase stava scatenando lacrime e scintille tra Carlo e Alice
-"QUEI TEMPI SONO PASSATI"-Rispose a tono Alice

-"Eh ormai,roba vecchia"-Rispose a sua volta Carlo come infastidito dalla frase della ragazza
-"Uhm? Ma raga! Sempre insieme e adesso?"
-"E adesso niente,perdonatemi ma devo andare,ciao Simi"-Disse Alice salutando apposta solo Simone,dopotutto per Carlo era roba vecchia
-"Ciao Ali"
Alice accelerò il passo,era in ansia nonostante avesse voluto mostrare tutta la sua faccia tosta,non tenne conto neanche del suo ombrellone,lo sorpassò arrivando alla riva.
Si sedette lasciandosi avvolgere dalle onde e socchiudendo leggermente gli occhi.
Si rilassava ma allo stesso tempo i ricordi e la nostalgia la circondavano,si morse improvvisamente in labbro inferiore per non piangere,non voleva dare mostra alla sua inferiorità,era troppo orgogliosa e per lei piangere era mettere in mostra le debolezze.
-"ALI,MA CHE FINE??"-Disse Natascia quasi urlando
-"Oh Nata,perdonami"
-"Fa niente,però mi dici come mai sei tipo scappata?"
-"Volevo prendere il pedalò,perchè finiscono sempre tutti dopo una certa ora.."
BELLA BUGIA ALICE!
Non le andava di raccontarle di Carlo,non le andava di dirle che lui l'aveva in un certo senso rifiutata,era andata in vacanza per divertirsi dopotutto.
-"Guarda ne sta arrivando uno proprio ora,lo prendiamo?"

-"Si,chiama le altre"
Le ragazze si fecero un girò in pedalò e Alice sembrava aver quasi dimenticato l'accaduto di prima,quasi.
Tornate dal mare andarono a pranzare,il tavolo di Carlo era proprio davanti il loro,il suo volto era davanti il suo,i loro sguardi si incrociavano,nessuno poteva dire con certezza se erano loro due a guardarsi,poteva essere Alice che voleva,o lui,oppure entrambi,o semplicemente capitava,gioco del destino,pedine dell'amore.

Buonasera!!
Mi scuso per il ritardo ma ho avuto tante cose da fare questa settimana :c
Cosa pensate della storia?
Qui,diciamo che ho voluto evidenziare una cosa:Il tempo non guarisce tutto,non si può risbucare dentro la vita di una persona dopo averla lasciata in sospeso,nonostante tutte le buone intenzioni.
Da una parte abbiamo Alice,non è stata colpa sua,ma i suoi genitori hanno deciso di cambiare luogo di vacanza e lei non se la sentiva di avvertire Carlo.
Voi chi appoggiate? Che ruolo ha Simone secondo voi? :)
Alla prossima!

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Capitolo 12
*** Capitolo Dodicesimo ***


                                                            
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Salve!
Mi scuso per l'enorme assenza..ma
SONO TORNATA!
Vi lascio il capitolo insieme a questa frase fatta da me :) :

"Quanto fa male l'indifferenza,ti senti bruciare,ma il vero fuoco ce l'hai dentro,perchè quando a farti del male è proprio la persona che ami,brucia di più."




Alice si sentiva disagio,non voleva incrociare i suoi occhi,dopo quello che era successo,lei non voleva nemmeno staccarsi da lui,lei ci teneva,ma si sentiva incompresa,lui non le aveva nemmeno dato la possibilità di spiegarsi,lui non sapeva come lei aveva pianto perchè non l'aveva rivisto,lui non sapeva,lui non sapeva niente e voleva anche sgridarla per le sue mancanze,quando anche lui non era stato corretto.
Mangiava meccanicamente,non gustava neanche la cena,le amiche le parlavano e lei rispondeva scuotendo la testa.
Terminata la cena Alice e le altre ragazze escono nel giardinetto dell'hotel dove i clienti sono soliti a restare per chiacchierare e fare conoscenza,Alice ricordava benissimo quel posto,è li che aveva parlato per la prima volta con Carlo.
Non c'era nessun ragazzo dagli occhi belli nei paraggi,Alice iniziò a parlare e a fare battute,si sentiva a suo agio.
Mentre era di spalle,arrivò lui insieme ai suoi amici.
Lui iniziò a parlare di conto suo,non appena Alice sentì la sua voce rabbrividi e si girò di scatto a lui,come se fosse una cosa nuova essere a pochi metri di distanza da lui,come se stesse sognando.
Non appena si rese conto di ciò che stava facendo si rigirò alle amiche,quasi imbarazzata e continuò a parlare.

-"Bella raga!"-Altra voce famigliare,era Simone
-"Buonasera coniglio"-Disse Carlo
-"Ohi buonasera Alice.."-Disse Simone rivolgendosi ad essa
-"Sera simi"
-"Beh raga vogliamo andare?"
-"Io devo prendere una cosa in camera"-Disse uno di loro
-"Vai pure,io e coniglio ti aspettiamo qua"
-"Faccio subito"

Carlo e Simone si erano messi a parlare e improvvisamente arrivò una persona che stava molto simpatica ad Alice:Il bagnino.
-"Buonasera cara"-Disse guardando Alice
-"Ciao.."
-"Che fai stasera splendore?"
-"Esco"
-"Aah,ma te esci sempre?"

Mentre il bagnino importunava liberamente la poveretta Carlo e Simone non potevano fare a meno di guardare e di lanciare sguardi quasi di disgusto nei confronti del bagnino.
-"Eh già"
-"Sei uno splendore,hai dei capelli bellissimi"-Disse il bagnino accarezzandoli i capelli
-"Ehm grazie"
-"Sei fidanzata bella?"
-"No"-Ma avrebbe tanto voluto esserlo in quel momento
-"Mhm chissà se quest'estate non lo trovi lo sposetto"
-"Non credo"
-"Beh,la stai assillando sta povera ragazza"-Disse Simone esasperato

Alice scoppiò a ridere e il bagnino guardando ferito Simone rispose:
-"Ti piace Alice eh ciccietto?"
-"E' una mia amica,ciccietto ci chiami tuo padre,chiaro?"
-"Alice ma sei amica di un tipo del genere?"
-"Beh si caretto! Problemi? Gira a largo"

Matteo(il bagnino) si alzò e andò via,probabilmente ferito dalle parole della ragazza,ma perlomeno era andato via!
Alice si sentiva a sua volta quasi ferita da Carlo che non aveva fatto nulla per proteggerla,che sembrava quasi indifferente alla scena,non l'aveva colpito minimamente,a differenza di Simone che aveva lo sguardo effettivamente alterato.
Alice si sentiva ferita,lui,Carlo,la doveva proteggere,lui doveva essere al posto di Simone,Alice era sul punto di piangere,perchè proprio lui,il suo principe non l'aveva difesa? Lei non aveva bisogno di nessuna protezione alla fine,ma aveva bisogno di qualcuno che si importava di lei,qualcuno che si curava del suo stato d'animo,un po come tutti infondo.

Intanto scese l'amico di Carlo e i tre andarono via ma Simone prima di farlo disse ad Alice:
-"Eh miraccomando,se quel tipo ti da ancora fastidio,dimmelo"
Anche le ragazze andarono via.




Ehi! Cosa pensate del capitolo?
Questa scena non è solo frutto della mia immaginazione,ci sono capitata anche io,quindi ho avuto modo di descrivere ciò che ho provato,anche se indirettamente.
Ovviamente questa storia è romantica,quindi state tranquille...

Ci vediamo alla prossima,un bacio!:*


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Capitolo 13
*** Capitolo Tredicesimo ***


                                                            
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Perchè io non avevo dimenticato nulla.


Si immersero nelle vie movimentate di Nocir,con quei bellissimi negozi,con tutta quella gente,un paradiso,ma Alice sembrava pensierosa,ancora.
-"Ali prendiamo il gelato?"
-"Prendetelo voi,a me non va."
-"Come? Ahha non ci credo! Ma è stata colpa del bagnino?"
-"No,semplicemente non mi va"
Mentre Alice era fuori e le amiche dentro al gelateria a fare la fila si sentì colpita alle spalle:
-"BU!"
-"Oh ma cosa!"

Alice si girò di scatto,fortunatamente non era nessun bagnino,ma solo Simone insieme a Carlo&Co.
-"Ti ho spaventata eh?"
-"Ma sei cretino!?"
-"Non prendi il gelato? Che hai paura che ingrassi!Sei un chiodo"
-"Ahha,non mi va,grazie per il chiodo"
-"Su scherzavo,noi invece lo prendiamo,tu Carlo?"
-"Anche,entra te però,non mi va di fare la fila"
-"Che gusti vuoi?"
-"
Liquirizia e menta"
All'improvviso Alice quasi sorrise,erano i suoi gusti,anche lei aveva scelto quelli.
-"Ok,Ali tu niente?"
-"No,non mi va"

Alice rimase sola con Carlo e i suoi due amici,nessuno parlò,ma Alice non poteva tenere a freno la sua lingua,e da buona chiacchierona..
-"Ma tu i gusti non li cambi mai?"
Carlo aveva il cellulare in mano,in un primo momento non la sentì nemmeno ma dopo qualche secondo la guardo di scatto e le disse:
-"Come scusa?"
-"Intendo i gusti..sempre uguali.."
-"Perchè ricordi ancora?"
-"Si.."

A Nocir ogni strada era movimentata dalla movida e dalle canzoni,e improvvisamente fu il momento di una canzone non nuova ne a Carlo ne a Alice,era una delle loro canzoni dell'ultima estate insieme.
Tra i due calò il silenzio,tutti e due pensavano alla stessa cosa ma preferivano non farne parola.
Alice presa dall'euforia la iniziò a canticchiare e Carlo la guardò quasi divertito.

-"Tu eco me provoca..tu amo me boca..."
-"Ma che stai dicendo?"-Disse uno degli amici di Carlo scherzando
-"Ahha,canto da schifo,non farci caso"
-"Ai nana"-Continuò Carlo
-"Ma che canzone è?"-Rispose sempre l'amico

Non appena finì,ne iniziò un'altra,non potevano crederci,era la loro canzone,mettevano sempre quella al giardino dell'hotel,alla spiaggia,sembrava che Nocir avesse organizzato quell'appuntamento apposta,dopo sette anni precisi.



Buonasera carissime amanti di "Quell'amore estivo mai dimenticato"

Questo è il mio regalino per Natale! Spero vi piaccia,un po di dolcezza anche per Cloe!!
Ne approffito per ringraziare coloro che hanno recensito l'ultimo capitolo che ho pubblicato:

-PurpleViolet_00
-Miss Recensisco

Inoltre questa sarà una prassi che prenderò sempre nei prossimi capitoli,ovvero ringrazierò chi lascia la recensione,a voglio ringraziare anche le lettrici timidi che seguono questa storia con passione!Non mi sarei mai aspettata tutto questo successo,un bacio e buone feste!
Ne approfitto per sponsorizzare le mie due storie in corso:
Una magica gita scolastica(Genere Romantico) QUASI TERMINATA
Nata per sbaglio(Genere Drammatico/Sentimentale)

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Capitolo 14
*** Capitolo Quattordicesimo ***


                                                            
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-"Ahah non ci credo"-Disse Alice
Carlo le sorrise senza dire niente e Ali continuò:
-"Gattamelina passo balada,passà bola cecerececece"
-"Non ci ho capito una mazza"-Disse l'amico 
-"Ma sempre a lamentarti stai?"-Rispose Carlo
Alice allungò le braccia e fece tre giri presa dai ricordi,dall'euforia,dall'amore.
-"Lalalalalala"-Canticchiava Alice
Intanto uscì Natascia insieme alle altre:
-"Ali,ti vedo ripresa"
-"Voglio il gelato"
-"Ah,ma adesso la fila la fai tu eh!"
-"Chi mi accompagna?"
-"Non contare su di me"-Disse Natascia e le altre la guardarono affermando la stessa cosa
-"Ali,ti accompagno io,basta che facciamo subito"-Era proprio lui a dirlo,Carlo.
-"Uh perfetto,entriamo,però prima Nata prendi il mio cellulare,con questa confusione potrei perderlo,le tasche di questi pantaloncini sono troppo piccole"

Mentre Simone usciva i due entravano:
-"Ma Carlo,il gelato tuo?"
-"Dammelo qua"
-"Scusa.."-Disse Alice 
-"E di cosa?"
-"No che mangi il gelato qui dentro,invece di stare fuori"
-"Figurati,che prendi?"
-"...liquirizia e menta"-Disse lei quasi emozionata
-"Ah,mi copi?"
-"Ho sempre preso questi,se ricordi..!"
-"Sto scherzando,te la prendi troppo..!"
-"Uh ma certo"
-"Dai sta attenta che è turno tuo"
-"Ehm,si già,è vero"
-"Offro io"
-"No ma cosa"
-"Scusi signora quanto è?"
-"Due euro"
-"Ecco a lei"
-"Ma no,per favore Carlo,pago io signora,non prenda i suoi soldi"
-"No ho detto che te lo avrei offerto."
-"Pago io"
-"Oh che carina questa coppietta!"-Disse una signora anziana dietro ad una sua amica
Entrambi arrossirono senza dire una parola.

Alice alla fine per evitare storie e commenti da parte delle altre persone che stavano facendo la fila accettò che fu Carlo a pagare il suo gelato;litigavano sempre quando si trattava di offrire il gelato,Carlo voleva offrirlo ad Alice ma lei non voleva che lui spendesse soldi per lei.
Non appena uscirono dal bar malinconicamente Alice doveva separarsi da Carlo per raggiungere le sue amiche,questo sarebbe avvenuto se Simone non avesse proposto di andare insieme..

-"Ragazze,volete venire con noi?Ci facciamo un giro insieme!"
-"Ma certo"-Disse subito Natascia
Intanto Natascia parlava con gli amici di Carlo e anche le ragazze parlavano tra di loro,mentre Simone faceva quache battuta per far ridere Martina.
A restare soli e dietro al gruppo erano Alice e Carlo.
Mentre Alice mangiava il suo gelato alla liquirizia e menta,Carlo guardava fisso avanti,come se non volesse incrociare il suo sguardo.
Alice non si sentiva più a suo agio,pregava affinchè Natascia o Simone avessero fatto cambio e preso il suo posto,l'ansia era troppa,nonostante Carlo non la guardasse si sentiva fissata,temeva anche di sporcarsi il muso con il gelato,era sempre impacciata,per prendere una cosa ne faceva cadere cento,e quando mangiava il gelato finiva col sporcarsi tutto il viso,e però doveva stare attenta,non doveva commettere quello sbaglio.
-"Che ore sono?"-Quella voce,quasi rauca,Carlo le chiedeva l'ora,ma come? Si stava annoiando? E Alice? Lei che era stata sempre una gran chiacchierona non era in grado di intrattenerlo?

-"Le undici e mezza,credo"
-"Grazie"-Rispose a bassa voce 
-"Prego..domani vieni al mare?"-Disse timidamente Alice,ma subito se ne pentì,che domanda sciocca che aveva fatto,però lei non voleva restare in silenzio.
-"Cosa?"-Rispose come se assente
-"Niente niente"
-"No dimmi"
-"Non fa niente"
-"Che c'è?"
-"Domani vieni al mare?"-Rispose seccata
-"Certo,perchè"-Bene,Alice si stava già maledicendo,chissà quali pensieri strani si era messo in testa
-"No per dire qualcosa,insomma,siamo gli unici che non parlano.."
-"...Stai mangiando il gelato"-Bella scusa Carlo,bella scusa.
-"Perchè?Secondo te non sono in grado di parlare mangiando il gelato?"-Rispose Alice sentendosi provocata
-"Permettimi,ma quando mangi il gelato combini la terza guerra mondiale,perciò.."
-"Io?Io la terza guerra mondiale?"-Rispose negando l'evidenzia e fermandosi improvvisamente
-"Non mi sono mica dimenticato di quella volta in cui...c'era più gelato sul tuo viso che sul cono..!"

Non rispose imbarazzata mentre aveva terminato il suo gelato alla menta e liquirizia.
-"E dove sono gli altri?-Disse allarmandosi alzando la testa
-"Gli abbiamo persi,non ci voleva"
-"Aspetta che li chiamo...dio"
"Dio cosa?"
-"Il mio cellulare,ce l'ha Natascia! Merda.."
-"Io non ho i soldi,non ci voleva"
-"Serata di chi è più sfigato?"
-"Tss,non ci voleva.."
-"E' la terza volta che lo ripeti,fa niente,Nocir la conosciamo benissimo per cui non dovremo preoccuparmi"
-"Appunto,torniamo in hotel?"
-"Cosa?"
Carlo scoppiò a ridere e Alice lo guardava sorpresa
-"Ma che fai,mi prendi in giro?"-Disse lei con tono più dolce e calmo
-"Ahah,mi fai morire quando fai così"
A quel punto un ragazzo in corsa diede una spinta ad Alice facendola cadere,Carlo rincorse subito il ragazzo.
-"Hai fatto cadere una ragazza"
-"Scusa ma sono di fretta pollo"
-"Non mi interessa,tu l'hai fatta cadere"
-"E quindi?Non è di vetro"
-"Carlo dai non fa niente"-Disse Alice raggiungendolo
-"Ah ma è questa la pupa che ho fatto cadere?Ti do un bacino pupa come scusa"
-"TU COME CAZZO TI PERMETTI"-Disse Carlo alzando la voce e le mani
-"NO PER FAVORE,CARLO!"-Disse Alice spaventata
-"IO TI PRENDO A PUGNI PEZZO DI MERDA"-Urlò Carlo
I due vennero circondati da tante persone che successivamente vennero fatte andare via dalle forze dell'ordine.
-"Qua che succede?"-Disse uno di loro
-"Lui mi sta attaccando"-Si difese il ragazzo
-"Staccatevi immediatamente o sarò costretto a portarvi in centrale"
-"Vieni Alice,andiamo via"-Disse lui prendendola per mano e andando avanti quasi correndo lasciando la ragazza dietro di lui,ma attaccata alla sua mano.

Alice si sentiva speciale,si sentiva protetta,da lui,voleva abbracciarlo e stringerlo a se ma sapeva che non era ancora il momento,e probabilmente non sarebbe mai arrivato.


Saalve!
Auguri a tutti quelli che si chiamano Stefano/Stefania ^^!!
Avete capito quali sono le canzoni che hanno cantato Carlo e Alice?
Carlo ha stupito tutti! Non è acido ne freddo,è
T I M I D O :)
A volte la timidezza fa perdere un sacco di occasioni e poi ti fa sembrare agli altri un'altra persona!
Io mi rivedo più in Alice,e voi invece?
Ci sentiamo alla prossima!! Siete in tante a seguire la storia ma a recensirla in poche..fatevi avanti anche voi lettrici timide :D voglio sapere cosa ne pensate! Intanto ringrazio loro che lasciano sempre una bella recensione:

Miss Recensisco
Piccolo spazio pubblicità:
Una magica gita scolastica (Genere Romantico)
Nata per sbaglio (Drammatico)
E presto pubblicherò una nuova storia che sarà di di genere romantico e l'ambiente sarà la scuola :)

 

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Capitolo 15
*** Capitolo Quindicesimo ***



Per gli interessati presequel di questa storia: "La prima estate senza te"
{Alice il primo anno senza tornare a Nocir, qui si capisce perchè non appena torna in vacanza lì reagisce in quel modo}
                                                            
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Adesso capisci perchè ti ho definito "MAI DIMENTICATO"?






-"..G.grazie."-Disse lei timidamente
-"Tu non mi hai chiesto niente,tranquilla"
-"Che facciamo?"
-"Non saprei,andiamo al porto?"
-"Oddio si!"
Il porto,luogo che possedeva tantissimi ricordi per Alice e Carlo,le loro promesse,le loro camminate,e il loro primo bacio.
-"E' cambiato tantissimo"-Disse Alice,erano sette anni che non ci tornava
-"Per te"
-"In che senso?"
-"Io a Nocir ci sono tornato ogni anno,per me non è cambiato assolutamente nulla"
-"Però sette anni fa si..insomma era diverso.."
-"Si,lo era,ma sai com'è,ci ho fatto l'abitudine"
-"Cioè?"
-"Qui ci sono tornato con amici e poi anche con altre ragazze"
Alice si gelò,quella frase l'aveva fatta morire,stava per scoppiare a piangere,per svenire,quel luogo,per lei sacro,il suo intramontabile primo bacio,e per lui non era niente.
-"...Credo sia il momento di andare."-Rispose lei con tono più duro e stanco
-"Siamo appena arrivati e poi è presto"
-"...Io..io mi sento stanca"
-Restiamo un altro po,sediamoci a quella panchina"
Lei annuì solamente.
Non appena si sedettero lei cercò di essere più distante possibile,e abbassò lo sguardo,stava per piangere,le sarebbe bastato poco.
-"Hai ragione,il porto è cambiato"
-"Mh"
-"Ma non solo il porto...siamo cambiati anche noi"
-".."
-"Sette anni fa,quando venivamo qui tu stavi sempre abbracciata  a me.."
-"E quindi? Hai detto che ci hai fatto l'abitudine,ci hai portato tante altre ragazze,non dovrebbe essere diverso,insomma 'hai detto tu eh,ci hai fatto l'abitudine."
-"Sei stata tu quella che mi ha abbandonato,non io"
-"Ah? Ma tu sai quanto ci ho sofferto? Quanto ho pian.."-Alice non riuscì a finire la frase,scoppiò in lacrime,Carlo le strinse la mano e le sfiorò la schiena,si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò:-"Ma credimi,ero con tutte quelle ragazze per non pensarti,ci provavo ma era impossibile,nessuna era come te,nessuna era all'altezza,il tuo pensiero mi tornava,ho pianto anche io sai?Non mi avevi dato spiegazioni,e io non ti ho chiamata,non volevo disturbarti,poi quando mi capitava visitavo il tuo profilo di whatsapp,nelle foto sembravi felice,anche senza di me,e quindi mi sono fatto da parte.
Ma però,sappi Alice,che il primo giorno,quando mi hai fissato per quasi un minuto pensavo di sognare,sentivo che eri tu,ti ho stuzzicata per vedere come reagivi,ma poi ho capito che dovevo farmi da parte un'altra volta,perchè Simone con le ragazze era più bravo di me,e con te ancora di più,e oggi credimi,avrei scannato volentieri il bagnino,ma..."
Alice alzò lo sguardo e quasi con voce esasperata disse:
-"Ma io ti amo ancora"
Carlo guardò per terra e continuò l suo discorso senza far caso alle parole della ragazza:"-Ed io,io Alice,ho cercato in tutti i modi di colmare quel vuoto che sentivo dentro,e ogni estate,ogni benedetta estate che venivo qui a Nocir speravo sempre di vederti,sognavo sempre il giorno in cui sarei arrivato in hotel e ti avrei trovata,e quando questo è successo...non mi reggevo più in piedi.."
Alice scoppiò nuovamente in lacrime,aveva tanto da dire anche lei,ma l'emozione si fece padrona,non riuscì a profanare parola;con la voce un po rauca e stroncata dal pianto sussurrò:-"Io..io,non sai come.."
Ogni sua parola veniva interrotta dalle lacrime,la cosa più straziante di quella situazione non era neanche il pianto,ma era Carlo,che nonostante la vedesse così distrutta continuava a parlarle come se non fosse niente.
Il problema di Alice era che una volta che scoppiava a piangere non riusciva a smettere facilmente,e non ci fu eccezione nemmeno per quel momento.
-"Non piangere più,Alice"
-"Io..posso parlare?"
-"Ti ascolto"
-"..Ogni anno,sognavo invece di ritrovarti,magari in un cinema,in un supermercato,nonostante tu abitassi lontano,ero un po immatura,non pensavo ai limiti,preferivo abbatterli,sognavo te,che mi sorprendevi sotto casa,e mi svegliavo in lacrime,perchè era solo un sogno..quando sono tornata a Nocir ho assillato Natascia,l'ho ossessionata."
Carlo non rispose,ci fu un attimo di silenzio dovuto all'imbarazzo e all'emozione che regnava in quel momento.
-"..T-torniamo in Hotel?"-Disse Alice poi,timidamente.
-"Oh,ma certo,andiamo.."
Nonostante entrambi avessero messo a nudo i loro sentimenti sembrava non esser cambiato nulla,camminarono staccati,quasi come due sconosciuti,lungo la spiaggia per accorciare la strada.








Ciao bellii :D 
Scusate per il ritardo!
Allora cosa ne pensate? Ps preparatevi al prossimo capitolo,ne accadranno di tutte i colori! :o


Intanto voglio suggerirvi le storie:
"
La ragazza dagli occhi oceano
 
E presto comincierò una nuova storia d'amore che secondo me vi lascerà a bocca aperta *o* 
Buona lettura,e grazie
 PurpleViolet_00 & Miss Recensisco  per le belle recensioni!
In più voglio ringraziare anche le lettrici anonime e timide..voglio sentire anche la vostra!!

Un bacio <3

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Capitolo 16
*** Capitolo Sedicesimo ***


                                                            
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Per gli interessati presequel di questa storia: "La prima estate senza te"
{Alice il primo anno senza tornare a Nocir, qui si capisce perchè non appena torna in vacanza lì reagisce in quel modo}



Buonasera care lettrici!
Voglio scusarmi per aver trascurato questa storia, ma non voglio deludere nessuna di voi e quindi questo è un regalo che voglio farvi:)
A proposito...sto iniziando una nuova storia:
"Due cuori dietro un banco" se siete interessate date un'occhiata:D
Ebbene, buona lettura ^^



L'aria di mare,la tranquillità,la luna piena,sembrava rievocare una delle tante serate dei due,entrambi ne erano consapevoli ma nessuno osava parlare,regnava il silenzio e i pensieri,i dubbi e le domande.
Alice ci tormentava:Carlo aveva sentito benissimo al sua confessione,e perchè non le ha risposto?Perchè ha ignorato completamente la sua frase?
Erano arrivati in hotel,e dal momento che i loro amici non erano ancora tornati aspettarono al giardinetto dell'hotel,c'erano solo loro due,e Alice non gradiva la situazione,aveva il respiro affannato come se avesse corso chissà per quanti km.
"Io vado in camera"-Disse Carlo
-"Oh..va bene"-Rispose Alice,quasi sorpresa,nonostante volesse restare sola non voleva neanche staccarsi da lui.
-"Tu..cosa farai?"
-"Oh..andrò in camera anche io.."-BUGIA! Le chiavi erano dentro la borsa di Natascia.
-"Andiamo allora"
-"Ehm..io resto un po qui,gradisco questo posto"
-"Sicura? E' tutto buio,non c'è nessuno,non è un bel posto così.."-Cosa? Si stava preoccupando per lei?
-"Sicurissima.."-Certo che non lo era,ma non voleva farsi prendere neanche da sprovveduta dicendo di non avere le chiavi
-"Mmh,ok,in che piano alloggi?"
-"Il secondo,tu?"
-"Quarto,ho la vista del giardinetto e della piscina.."
-"Io del parcheggio.."
-"Scusa ma adesso devo andare,sono molto stanco,sali anche tu,qua tra un po spengono anche le luci.."
-"Tranquillo,resto qua,non devi preoccuparti per me,vai pure"
-"Ok,notte Alice"
-"Buonanotte Carlo"
Carlo andò via e Alice con le braccia conserte iniziò a pensare alla sua serata,a ciò che Carlo le aveva detto e a quello che era successo.
Era così assorta nei pensieri che non udiva nessun suono,era come ipnotizzata,ma quella finta quiete venne interrotta da un sussurro.
-"Buonasera carina"
Voce stridula,odore di alcool,e occhi rossi.
Nonostante avesse variato qualcosa in lui,era impossibile non riconoscerlo,era Matteo,il bagnino.
-"Ma cosa?"-Disse Alice quasi spaventata
-"Ti ho messo paura baby?"
-"Diciamo,così all'improvviso.."
-"Ti vuoi divertire un po?"
-"No..io adesso..devo andare"-Disse Alice,adesso era veramente spaventata
-"Me lo dai un bacetto?Uno solo"-Disse avvicinandosi alla ragazza
-"..Devo..andare.."-Disse con al voce tremante e alzandosi dalla sedia di scatto
-"Ma su,non fare la bambina"
Matteo si alzò a sua volta e le prese il braccio con violenza tirando a se Alice
-"Ma cosa!?LASCIAMI!"
-"Dammi questo bacetto e ti lascio andare"
-"No"
-"Non fare la bambina"
-"Nono,LASCIAMI! LASCIAMI"-Urlò disperata Alice con le lacrime agli occhi.
Purtroppo Matteo era molto più robusto di lei e a forza la trascinava con se all'uscita del giardinetto.
-"HO DETTO NO,LASCIAMI BASTARDO,LASCIAMI!"
-"Mi piaci quando ti spaventi"
Alice era una ragazza testarda,e nonostante non fosse molto forte,con tutta la forza d'animo che aveva riuscì a dare un calcio a Matteo e iniziò a scappare:
-"...Non,non avresti dovuto farlo,adesso ti vengo a prendere"-Disse Matteo ormai fuoribondo
-"VATTENE,VATTENE"-Gridò Alice mentre correva con tutte le sue forze
-"Io ti amo Alice,vieni qua non fare la bambina"-Continuava il bagnino mentre facilmente la stava recuperando.
Ma Matteo riuscii a recuperare a Alice,prendendole nuovamente il braccio;La situazione era tragica,Alice era spaventata e non aveva neanche più la voce per urlare,ma in quel momento una voce non nuova e molto furiosa si fece sentire.
-"PEZZO DI MERDA,NON TOCCARLA."
-"Carlo!"-Urlò Alice esasperata
-"Levati dai piedi moccioso"
Carlo si accanì selvaggiamente lanciando un pugni a Matteo che reagì a sua volta,tutto sotto gli occhi in lacrime di Alice.
Matteo era però ubriaco,e sarebbe bastato poco per farlo cadere a terra,e fortunatamente cedette subito.
-"Carlo"-Urlò di nuovo Alice
-"Vieni qui,ci sono qua io"-Rispose Carlo abbracciandola
-"Cosa succede qua?"-Era il proprietario dell'hotel
-"Questo pezzo di merda ha molestato questa ragazza e in più è ubriaco e probabilmente anche fatto sul posto di lavoro,ed è entrato dentro proprietà privata,penso che questo basti a licenziarlo"
-"Matteo,non posso crederci"
-"Alice,Alice è la mia fidanzata,lei mi ama,io la amo,Alice voleva darmi un bacio,io non le avrei fatto del male"-Disse Matteo guardando per aria 
-"Ragazzi entrate dentro,qua ci penso io"
Una volta dentro la hall c'erano Simone e tutti gli altri che vennero informati dell'accaduto.
-"Quel pezzo di merda"-Ringhiò Simone sbattendo il piede nel pavimento
-"Non posso crederci"-Disse Natascia
-"Andiamo a dormire,siamo tutti stanchi,quell'odioso non la scamperà liscia,puoi starne certa"-disse Martina
Alice non riusciva a prendere sonno,voleva ringraziare Carlo,voleva urlare al mondo intero che l'amava,e non voleva più separarsi da lui,lo voleva in quel momento con lei,voleva sentirsi protetta,perchè dalle sue braccia riusciva a sentirsi al sicuro.



 
Ehilà, eccomi di nuovo:)
Il bagnino ha avuto ciò che si meritava! Ben gli sta u.u
E poi Carlo, beh avete visto che non è freddo/antipatico u.u lui è dooolce :D
Che ne dite di lasciarmi una piccolina recensione su questo capitolo? C: Per favore ^^
Spero tanto vi sia piaciuto e se vi va passate da:"Due cuori dietro un banco" :D
Poi voglio ringraziare le
21 persone che hanno aggiunto alle seguite la storia e a chi mi lascia la recensione ad ogni capitolo! Un GRAZIE DI CUORE!
Vanel-

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Capitolo 17
*** Capitolo Diciassettesimo ***


                                                   
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"Quando sei in vacanza devi fare delle scelte, se badare o meno al mondo reale."



La mattina successiva, Alice era ancora confusa e un po ancora scossa dopo l'accaduto.
Il bagnino aveva perso la testa per lei, e Carlo l'aveva difesa.
Troppe cose in una sola notte, e lei voleva capire se Carlo era si o no interessato a lei.
-"Ali, ci sono io se hai bisogno"-Mormorò l'amica dopo aver notato la faccia preoccupata di Alice
-"Oh, Natascia, secondo te un ragazzo che non risponde alla tua dichiarazione d'amore è innamorato?"
-"Cosa.. Cosa intendi Alice?"
-"Carlo, ieri per sbaglio gli ho detto che l'amavo"
-"E lui...non ha risposto?"
-"No, però non criticarlo, non dargli dello stronzo, tu non lo conosci, lui, lui è sempre stato così, noi due eravamo il contrario ma allo stesso tempo così simili! Io che ero sempre esplicita mentre lui ci girava intorno prima di dire una cosa, e lui è rimasto ancora così, io ancora non realizzo che l'ho rivisto..."
-"Sei ancora innamorata di lui, suppongo"
-"Non ho mai smesso di esserlo, Natascia."
-"Addirittura? Eppure una città estiva che si tr..."
-"Vedi? Voi tutti, mi avete sempre criticata definendola cotta estiva, nessuno che si è mai curato di capire che era di più"
-"Io, non ti sto criticando, e comunque è da quando siamo venute in vacanza qui che tu ti stai comportando diversamente con me, sei scorbutica e l'implicita la fai tu con me! Sono o non sono la tua migliore amica? Ma a quanto pare tu preferisci uno sconosciuto che hai baciato da piccola..."
-"Lui NON è uno sconosciuto, mi deludi, non capisci che io lo amo"
-"Non puoi amare uno che non vedevi da sette anni! Uno che forse è fidanzato, forse ti mette le corna quando torna a casa..."
-"Tutti con la stessa storia, la verità è che nessuno riesce a competere con la distanza, nessuno.
Tutti avete paura delle corna, ma non capite che se uno ti vuole mettere le corna, lo fa anche a due metri di distanza? Sbaglio o Michele ha fatto così con te?"
Forse Alice aveva detto qualche parola di troppo, fatto sta che un fastidioso silenzio stava regnando ormai la camera, e lei, Natascia, era visibilmente ferita, forse più del dovuto.
Alice si vestì di fretta per poi uscire dalla stanza in silenzio.
Invece Natascia si era buttata nel suo letto, arrabbiata, nervosa, per poi mormorare con tono che non le apparteneva:-"E' giunta l'ora di tornare a casa"
Non appena Alice raggiunse la sala pranzo, quale risveglio migliore se non quello di sprofondare negli occhi di chi si ama?
-"Carlo"-Disse lei mentre lui era perso nel suo sguardo
-"Vieni qua"-Invitò Carlo stringendola tra le sue braccia
-"Grazie per ieri.."
-"Non devi ringraziarmi, nessuno ti deve toccare, nessuno"-Nel suo tono c'era un qualcosa di dolce misto alla voglia di proteggerla.
Il loro abbraccio venne interrotto dal proprietario dell'hotel che con poca cura disse ad Alice:
-"Volevo dirle quanto sia mortificato per ciò che è accaduto ieri. Vera fortuna che il suo fidanzato era lì!"
Il suo fidanzato!? Alice quasi tremò, emozionata, Carlo era il suo fidanzato? Non proprio, però sembrava di si..
-"Non avrei dovuto lasciarla sola"-Si incolpò Carlo
-"Oh no, tu non c'entri.."-Mormorò Alice
-"Ma ditemi un po ragazzi, avete due facce conosciute, voi due insieme, sbaglio o eravate sempre insieme da più piccoli?"-Azzardò il proprietario
-"E finalmente, ricorda allora!"-Rispose divertita Alice
Carlo la strinse di più alla vita trascinandola verso la sala pranzo senza curarsi di rispondere a Mario.
Lui era così, sempre così, era tornato il suo vero Carlo.
Irrequieto, freddo, ma in realtà dolce e pieno di sorprese, lui era un mistero, a volte, mentre altre sembrava essere tanto limpido.
-"Dopo questa vacanza, non voglio lasciarti"-Mormorò Carlo al suo orecchio, lasciandole un lieve bacio sulla guancia
-"No, io verrò con te, a me la distanza non fa paura"
-"Ci ha già separato una volta"-Costatò amareggiato
-"Non lo farà mai più"
Carlo le sorrise e le accarezzò la guancia facendo arrossire Alice, ormai non più abituata a simili attenzioni.
-"Se permetti, ho aspettato sette anni solo per poter tornare al mare di Nocir insieme a te, andiamo allora?"
-"E me lo chiedi anche?"-Rispose Alice con un sorriso stampato sulla faccia 
I due si incamminarono verso la spiaggia, e Carlo stuzzicava Alice in tutti i modi possibili facendola arrossire più volte.
Era troppo bello vederli di nuovo insieme, persino Nocir era felice, il sole splendeva e non c'era neanche una nuvola.
-"Tu mi hai amata!"-Disse poi Alice facendosi giocare dall'emozione e abbracciando Carlo poco prima di arrivare.
-"Io ti amo ancora"
-"Lo sapevo, ciò che c'è stato tra noi...era vero"
-"Lo è sempre stato"-Le rispose dolcemente Carlo accarezzandole i suoi lunghi capelli.
Non appena arrivarono in spiaggia, la coppietta venne accolta dalla faccia sorpresa ma compiaciuta di Simone.
-"SONO TORNATI!"-Urlò tutto felice mentre Carlo e Alice sorridevano imbarazzati.
-"Siete in tempo..."-Aggiunse poi
-"Per cosa?"
Alice non fece in tempo a terminare la frase che venne colpita da un gavettone, il che spiegava molte cose.
Era uno dei giochi che organizzava lo stabilimento, e a quanto pare aveva mantenuto l'usanza.
-"Prendete le pistole d'acqua!"-Disse Simone facendo spazio ai ragazzi
-"Non ci credo, ti ricordi? Quando mi ero nascosta e tu mi avevi trovata per colpa di un bimbo deficiente!"
-"Ahah, eri tutta zuppa"
-"A causa tua"-Disse Alice per poi prendere la pistola d'acqua e bagnare Carlo
-"Così la metti? Bene, allora non sarò più responsabile delle mie azioni d'ora in poi!"
Carlo prese Alice in braccio per po avvicinarsi alle docce dello stabilimento.
-"Sei matto, ahah"
-"Alice ti vuoi fare la doccia con me?"-Disse un po' maliziosamente Carlo
-"Scemo"
-"Fredda però"
Carlo aprì la doccia facendo bagnare Alice e di conseguenza anche lui.
-"Mattoo, è quella fredda!"
Carlo chiuse poi la doccia scoppiando a ridere vedendo il volto furioso della ragazza.
-"Ho freddo! Ora mi ammalo!"
-"Ho un asciugamano, mi devo asciugare anche io, se vuoi possiamo condividerlo..."
Alice deglutì velocemente per poi diventare fucsia.
-"C-cosa!?"
Carlo senza farsi problemi prese l'asciugamano e abbracciò Alice, che si fece riscaldare senza troppi ripensamenti.
-"Adesso non dici più niente, e Alice?"
-"ZITTO, e riscaldami"
-"Ai suoi ordini"
-"OOH, ma che state facendo!"-Interruppe Simone 
-"La riscaldo"-Rispose tranquillamente Carlo mentre Alice era diventata bordò.
-"Non in pubblico, per favore"-Commentò Simone divertito
-"Ahah, ha ragione"-Si staccò Alice per poi ricomporsi
-"Tra poco c'è il torneo di calcio balilla, beh Carlo, la fai l'iscrizione? Non posso giocare con te, sto già con Matteo"
-"Beh, ci sono io, dopotutto io e te Carlo abbiamo sempre giocato insieme ai tornei.."
-"Abbiamo sempre perso!"-Scherzò Carlo
-"Sono migliorata!"
-"Voglio proprio vedere, beh allora Simo, iscrivici"
-"La coppia secolare, ahah

Neanche a dirlo, che durante la prima partita Alice anziché giocare si aggiustava il costume che sembrava essere un po scomodo, 4- 10, ovviamente la coppia secolare perse.
-"Migliorata, eh?"
-"Ho fatto del mio meglio!"
-"Attenta al costume, che ti cala..."
-"Fa niente, anzi.."
Alice si allontanò quasi offesa andando verso il mare atteggiandosi e attirando sguardi che Carlo non poteva assolutamente sopportare.
-"Dove credi di andare senza me?"-Chiese Carlo a sua volta offeso stringendole la vita.
-"Ti volevo stuzzicare un po' "
-"Ma noi non ci siamo più baciati da quell'estate...?"
-"E' vero, non ci siamo più baciati!"
-"Ripariamo al danno? Ora?"
-"Sì.."
Il loro bellissimo momento, tanto atteso da entrambi, venne interrotto dalla voce un po malinconica di Martina:
-"Oh Alice, promettimi che mi chiamerai!"
-"Eh?"-Chiesero entrambi
-"Ma come? Mi ha detto Nata che oggi partite, mi mancherai tantissimo"
-"Cosa? Ma non è vero!"-Replicò la ragazza confusa
-"Dovresti chiedere spiegazioni a Natascia, aveva portato già via i bagagli"
-"Ridicolo! Sicuramente è per ripicca!"
-"Tu non vai da nessuna parte"-Disse deciso Carlo stringendo Alice ancora più forte
-"Lei non è neanche venuta al mare, sta facendo le valigie, dovresti chiederle perchè..."
-"Vado a chiederle che ha combinato...torno tra poco"-Disse Alice furiosa .
Carlo abbassò la testa come se sgridato, faceva sempre così quando Alice andava via.
-"Prometto che torno"-Disse rivestendosi velocemente e tornando in hotel alla velocità della luce.
Alice furiosa accelerò il passo verso la sua camera fin ché non incontrò l'amica con la borsa da viaggio in mano che la guardava schifata.
-"Natascia, che diamine cerchi di fare?"
-"Questo non è un posto sicuro, ho chiamato tuo padre mettendolo al corrente dell'accaduto di ieri sera, ti rivuole subito a casa  e in più niente vacanze da sole"
-"C-come hai potuto farlo!? Sapevi di Carlo! Sapevi che l'amavo! Non dovevi, Natascia non dovevi!"
-"Fatto sta che ce ne andiamo, e viene lui oggi pomeriggio a riprenderci, così si risparmia"
-"Sei una stronza"
-"Non mi interessa, è per il tuo bene, e poi che ne sai! Forse quel Carlo si era messo d'accordo col bagnino..."
-"Non puoi dirlo, io non voglio più averti come amica!"
-"Fa come vuoi, ma tanto oggi verrà tuo padre, e sai che dovrai fare ciò che ti ordina"
Alice presa dalla rabbia diede uno schiaffo a Natascia che con la mano libera si coprì la zona colpita e fulminandola con lo sguardo entrò in camera scoppiando a piangere.
-"Tu, maledetta! Tu hai sempre tutti i ragazzi ai tuoi piedi! Sempre! Persino Michele era affascinato dalla tua bellezza!"
-"Natascia, che diamine dici!?
-"Sono confusa, questo posto maledetto! Da quando siamo arrivate non siamo più amiche di una volta, mi hai abbandonata"
-"Non è vero! Ma tu non dovevi farlo, non costringermi a scegliere tra te o Nocir!"
-"Troppo tardi, tu hai già scelto"
-"Non avresti dovuto, tu mi hai rovinato un'estate bellissima"
-"Oh bene, adesso tutta la colpa è mia!? Alice ieri sera eri in PERICOLO! Dovevo fare qualcosa, e tutte le persone sane di mente avrebbero fatto ciò che ho fatto io"
-"Io non tornerò a casa, non ora che ho ritrovato Carlo"
-"Tuo padre non a penserà così, Ali è per il tuo bene, io sono preoccupata per te.."
-"Nata, questa conversazione non ha ne capo ne piede! LASCIAMI IN PACE!"
Alice uscì dalla camera ancora più furiosa sbattendo la porta violentemente e scappando verso la hall.
-"Carlo vieni, ho bisogno di te..."-Mormorava
Neanche il tempo di terminare che venne raggiunta da Carlo preoccupato.
-"Cosa è successo?".






Buon Sabato! :D
Dopo TAAANTO tempo sono tornata anche qui ** scusate per la lunga attesa! :c
Allora cone ne pensate di questo capitolo?? Tante emozioni messe in contrasto, angoscia, ansia, felicità, dubbio, e poi di nuoo angoscia.

Vorrei precisare una cosetta: Natascia non è una stronza o una cattiva amica! Lei non può capire l'amore di Alice per Carlo, è ovvio che pensa sia solo un'avventura estiva! E poi se ha chiamato il padre di Alice, insomma è stata un'azione da ragazza matura! In quanti avrebbero fatto così? 
Adesso tocca ad Alice far capire che tra lei e Carlo non c'è una semplice attrazione! Secondo voi cosa succederà??
Lasciate una recensioncina se volete :3


Ah..poi giorni dietro ho pubblicato un presequel della storia :D ---> La prima estate senza te   (Per capire meglio la storia :3)
Con questo ho finito, alla prossima e un grazie INIFINITE AI 25 che hanno aggiunto la storia alle PREFERITE ** <3 GRAZIE VERAMENTE!!!!!

Vanel.-

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Capitolo 18
*** Capitolo Diciottesimo ***


                                                             
Questo capitolo mi piace veramente molto! 
Da speranza...però non voglio dilungarmi troppo o vi rovino tutto..Ci vediamo a fine capitolo per il resto!

 
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Alice non riusciva ancora a credere che stavolta a consolarla era veramente Carlo, e senza profanare parola, iniziò a pensare: Tutte le notti insonni passate a sognare Nocir, tutti quei giorni di mare che le ricordavano troppo quelli di Nocir, insomma tutti quei lunghi sette anni, e lei, era riuscita a ritrovare il suo amore, perchè diamine doveva arrendersi!? 
Non sarà stata Natascia, e neanche il padre, Alice era troppo testarda.
"Ma si fottessero TUTTI!"-Disse alzandosi in piedi e mostrando un sorriso soddisfatto e sicuro.
"Vedo che ti sei ripresa, fotti anche me?"
"Carlo, andiamo in piscina, divertiamoci, io non mi ti lascio più! Chi diamine sono loro per dirmi cosa fare!?"
"Sia per la piscina, non discuto con te!"
Non appena arrivarono in piscina trovarono una ragazza bionda con un costume rosso simile a quello di "Bay Watch", fisico perfetto e scolpito, seno prosperoso e faccia fin troppo maliziosa.
"Buongiorno! Sono la nuova bagnina"-Disse rivolgendosi solo a Carlo, Alice voleva strozzarla, l'avrebbe fatto anche senza conoscerla.
"Buongiorno"-Rispose un po' intimidito Carlo vista la furia omicidia della sua Alice stampata in volto, quando era gelosa sapeva benissimo come poteva essere pericolosa.
"Buon bagno, ma aspetta! Sei tu quella che ha fatto licenziare Matty? Uh mi aveva detto..."
"Come scusa!?"-Alice era pronta a farla affogare, anche se tra le due a nuotare peggio era sicuramente lei.
"Chissà cosa ci ha trovato...oh niente tranquilla"
"Un cervello, quello che non hai tu!"-Bastava poco per far arrabbiare Alice, e la bagnina aveva sbagliato giorno per provarci con Carlo e per definirla "Nulla di speciale"
"Calmati ragazzina, sei nervosa?"
"Sì, e quindi se non ti dispiace, puoi anche stare tranquilla, ho il mio bagnino personale!"-Disse guardando Carlo con aria sicura e decisa.
"Non darmi problemi"-Rispose la bagnina tornando a leggere una delle sue riviste di Gossip.

Carlo si avvicinò all'orecchio di Alice e maliziosamente le sussurrò:"Uhm? E quindi io sarei il tuo bagnino?"
Alice annuì, e neanche il tempo di guardarlo in faccia che venne spinta da Carlo dentro la piscina, e lui si tuffò a sua volta.
"Ma sei pazzo!?"-Gridò Alice scoppiando a ridere.
Si avvicinò a Carlo che era troppo divertito nel vederla così.
"Beh, se permetti vorrei salvare una ragazza che ha dimenticato come si nuota"
"Ora ti faccio vedere io"-Disse Alice aggrappandosi a Carlo facendosi trasportare da lui.
"ALICE!!"-Voce non nuova, era Martina!
"Marty! E le altre?"
"Oh Alice, ti ho cercata per tutto l'hotel, pensavo fossi già partita! Natascia mi ha raccontato ciò che è successo, e beh..le altre le danno ragione, ma io no! Anche io ho vissuto un amore estivo, e se lo ritrovassi farei proprio come te!"
"Marty, ma cosa significa che le danno ragione? Che storia le ha raccontato!?"
"Che tu l'hai abbandonata per Carlo che era organizzato con il bagnino e ieri sera era tutto programmato"
"Ma è ridicolo!"-Gridò offeso Carlo-"Organizzato con quello!? E per cosa poi?"
"Cosa si è fumata!?"-Continuò Alice
"Le altre le hanno creduto anche perchè ha aggiunto dei particolari che ti hanno fatto passare per la cattiva della situazione, io sono dalla tua parte però"
"Marty tranquilla, risolverò tutto! E Natascia mi deve ancora sentire"
Alice si staccò controvoglia da Carlo per poi uscire dalla piscina e andare a parlare con Martina.
La nuova bagnina a quel punto non perse occasione: Si tuffò sfoderando il suo fisico da urlo, e Alice non rimase indifferente.
"Hei ciao"-Disse sottovoce a Carlo
"CAARLO! Fa un po' freddo, non vorrai ammalarti spero"-Disse Alice con tono effettivamente acido
"Ma quale freddo, piccolina"-Le rispose la bagnina
"Beh io ho freddo, perciò..."
Carlo scoppiò a ridere per poi lentamente uscire dalla piscina e abbracciare Alice dalla schiena con l'asciugamano.
Messaggi in codice che solo loro potevano capire, e la bagnina restò offesa dentro la piscina.
"Ben ti sta, stronza"-Mormorò Alice stringendo più forte Carlo
"E' bona la bagnina comunque"-Aggiunse Carlo divertito
Alice si staccò di colpo da Carlo guardandolo male.
"Ahah, ma dai scherzavo"
"Scemo!"
"Allora..Alice, io torno in hotel"-Balbettò Martina, terza incomoda della situazione
"Oh Marty scusami, ci sentiamo dopo..."-Rispose imbarazzata Alice che si era completamente dimenticata della presenza della ragazza.
"Andiamo anche noi"-Aggiunse poi Carlo

Mentre tornavano in hotel, Alice cominciò a raccontare a Carlo come erano stati i suoi sette anni, e cosa le era successo:
"Perchè, c'è, capisci? Lui mi ha lasciata perchè non reggeva la distanza, tra noi due non c'era mai stato vero amore, e poi agli esami di stato! Un casino! La notte non ho dormito..."
Carlo, forse impaziente, forse troppo euforico, chiuse la bocca di Alice baciandola.
Il primo dopo sette anni.
Quello era il loro bacio, quando Alice parlava troppo, e Carlo senza troppa cura la faceva stare in silenzio, e Alice non poteva di certo lamentarsi.
Il bacio, dolce e appassionato, aveva l'essenza di tutte le loro estati, Alice chiuse gli occhi per poterlo vivere meglio: Le sembrava di essere tornata al primo giorno, oppure al loro primo bacio, fatto sta che quel bacio era veramente magico e pieno di passione, racchiudeva tutto, le lacrime, le gioie, la vita, l'amore.
Non appena i due si staccarono Alice mormorò:"L'hai fatto di nuovo, non mi hai fatto finire il discorso.."
"Appunto, Ali"
"Ali, mi piace come mi chiami.."
"Ali?"
"Sì"
"Ali, Ali, Ali, Ali..."
Alice lo strinse più forte, peccato che quella tranquillità non poteva durare a lungo, Natascia.
"Scusate, non volevo disturbarvi"-Disse con tono molto più basso, come se si sentisse in colpa.
"L'hai già fatto"-Rispose acida Alice, ancora arrabbiata con lei.
"Scusami, davvero. Io ho sbagliato, e adesso so che non servirà a nulla.."
"Sta zitta, quello che è fatto è fatto"
"Chiedo scusa anche a te Carlo, non dovevo immischiarmi tra di voi"
Carlo restò in silenzio, ma era un po' dispiaciuto anche per Natascia, che infondo voleva solo proteggere la sua amica.
Alice non era cattiva, assolutamente.
Ma era giocata dalla rabbia, come succede a tutti, e non si capisce più niente quando le cose vanno così.
Natascia andò via.
Tra i due piombò il silenzio totale, ma venne interrotto da una canzone: Replay di Sean Kingston.
La loro preferita, quella era la canzone della loro prima estate insieme.
Da dove proveniva?
I ragazzi non riuscirono a capire, finché non videro Simone e gli altri amici ormai anche essi secolari con una radio in mano.
"Ragazzi ma cosa.."-Disse incredulo Carlo
"Era la vostra canzone, e noi siamo contenti che la coppia secolare sia tornata finalmente a Nocir!"-Commentò Simone, quasi emozionato
"Perchè la vostra storia mi ha dato un po' di fiducia ragà, io non credevo nell'amore e in cazzate varie, ma a pensare che persino uno spavaldo come te ha ritrovato la ragazza, anzi la bambina di cui si era innamorato sette anni dopo esserne stato separato, beh, mi da speranza."
Alice sorrise emozionata, ma poi Simone si rivolse nuovamente a lei:
"Ali, ascoltami. Perdona Natascia, hai ritrovato il tuo amore, non puoi perdere la tua migliore amica.
Ha agito di impulso, succede a tutti, non devi abbandonarla, è pentita.
Prima me ne ha parlato, mi ha spiegato cosa pensava, e poi non posso neanche darle torto, lei non conosce la NOSTRA storia, non conosce la coppia secolare nè gli amici secolari, non conosce Nocir, non può capire."
"Simo, hai ragione, ma oggi pomeriggio verrà mio padre, e lui non vorrà sentire storie, non vorrà"
"Un problema alla volta Ali"
"Ali adesso vai a parlarle, vacci"-Le consigliò Carlo stringendole la mano.
"Torno subito!"
Alice corse per le scale alla velocità della luce:
"Non ti strafacciare però!"-Le urlò Simone

Aveva trovato Natascia seduta nei divanetti della hall con le mani che le coprivano il viso.
"NATASCIA!"-Quasi gridò
Natascia si girò velocemente aveva gli occhi gonfi e rossi, e la sua faccia era tutta bagnata dalle lacrime.
"A-Alice.."
"Nata, scusami! Non dovevo comportarmi così! Non con te!"
"No, Ali ho sbagliato io, avrei dovuto, chiederti spiegazioni.."
"Tu sei la mia migliore amica, non possiamo permettere che una cavolata del genere ci separi, e comunque Michele non ti meritava, tu valevi troppo per lui, eri troppo"
"Ali, avevi ragione, Carlo ti ama, lui ci tiene a te, io non dovevo intromettermi, tu meriti tutta la felicità di questo mondo, perdonami"
"Anche tu la meriti, però dobbiamo risolvere un altro problema, sai che mio padre verrà a prenderci?"
"E' colpa mia, e quindi risolverò io tutto!"
"Facciamolo insieme allora, così sarà più facile per entrambe, sei d'accordo?"
"Si, si"-Rispose per poi scoppiare nuovamente a piangere.
Alice abbracciò la sua amica dandole coraggio.

Perchè Nocir era sempre stata "La città dell'amore", la città dove tutto aveva un lieto fine, dove potevi essere chiunque senza essere criticato, perchè Nocir non aveva mai propagato odio, ma amore, sempre.
Nocir era la città della pace, della vita, della movida, delle discoteche, del divertimento, dei giovani, e un'altra volta dell'amore.


___________________________________________________________________________________________________________

Buonasera a tutte voi lettrici!
A voi è piaciuto questo capitolo? :3 Un po' lungo, ero indecisa ma alla fine ho voluto far trionfare l'amore e l'amicizia, come giusto che sia! :)
Purtroppo i nostri amanti dovranno superare altri ostacoli...perchè quando si va in vacanza si sfugge alla realtà...ma quando torneranno alle loro case? OPS...meglio che non spoilero (?) altro xD

A proposito, ho bisogno di un consiglio...che faccio, devo seguire un ragazzo su Instagram...e mettiamo che questo ragazzo sia Carlo a 16 anni...che faccio? Seguo o non seguo? :o
Poi vi faccio sapere cosa farò..xD
Ma meglio non pensarci xD pensiamo ai bei momenti di dolcezza di Carlo e Ali **
Un bacio grande e al prossimo capitolo! <3

Vanel.-

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Capitolo 19
*** Capitolo Diciannovesimo ***


                                                                                                                      
 
In questo capitolo c'è un ricordo dolcissimo ...
Buona lettura <3

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"Nata, io non voglio andarmene da Nocir. 
Mancano ancora cinque giorni, e proprio adesso che ho ritrovato Carlo..."
"Dobbiamo trovare una soluzione, oggi pomeriggio arriverà tuo padre...oh! Mi sento così in colpa!"
"Cosa posso inventarmi? Non ho scuse, se viene sarò costretta ad andarmene"
"Potrei dire che è stata solo una mia tattica perchè avevamo litigato, infondo è stato così.."
"No tranquilla, devi stare tranquilla! Però non so se la beve.."
"Lo chiamo adesso, speriamo che funzioni.."
Natascia prese il cellulare tremante, e intanto anche i ragazzi arrivarono nella hall sedendosi vicino le due ragazze pensierose.
"Pronto, ciao Alberto!"-Aveva risposto il papà di Alice
"Volevo scusarmi, ho inventato tutto prima, ero arrabbiata con Ali per un fatto personale, e per rovinarle la vacanza ho inventato tutto!"-Alice la guardò stupita, non poteva credere che la sua migliore amica fosse tanto brava come attrice.
Il volto di Natascia divenne cupo e lo sguardo di Alice era visibilmente preoccupato.
Non appena Natascia attaccò, guardò Alice un po' angosciata.
"Beh, tuo padre oltre ad avermi fatto una bella ramanzina, ha detto che racconterà tutto a mia madre, e adesso ho paura che lei sarà a venire a prenderci"
"Cosa? E perchè?"
"Mi ha detto che sono immatura per l'età che ho..."
Passarono alcuni minuti e tutti restarono in silenzio cercando una soluzione.
A quel punto, il cellulare di Natascia vibrò.
"E' mia madre, ora rispondo.."
Natascia si alzò e andò lontano dal gruppo cercando un po' di privacy, mentre Alice era più preoccupata che mai.
Carlo le prese la mano cercando di calmarla, ma Alice proprio non riusciva.
Natascia tornò dopo un quarto d'ora con il viso visibilmente più sollevato.
"Mia madre ha detto che possiamo restare, però mi ha sgridata..."
"Oddio Nata!"-Alice saltò di gioia e abbracciò l'amica che però non sembrava mostrare lo stesso entusiasmo.
Carlo si alzò e prese in braccio Alice che rideva, attirando gli sguardi di tutti i presenti nella hall.

Durante il pomeriggio, il gruppo andò al mare.
Mentre erano tutti nella riva, raggiunse il gruppo una biondina fin troppo conosciuta da Alice: Una delle sorelle di Simone.
"E quindi la famosa Alice è tornata"-Disse con falsa simpatia
"Ciao, Anna"-Rispose Alice con lo stesso tono
"Immagino che adesso tu e Carlo...siate fidanzati"
"Si"-Rispose senza troppa convinzione Alice, poteva davvero definirsi la sua fidanzata?
Anna andò via mentre Simone la guardava storto, così come gli altri.
Natascia di canto suo, restò in  silenzio.
Nonostante Simone ci stesse provando con lei, o almeno così sembrava, lei non ricambiava la simpatia.
Non appena arrivarono Martina e le altre, Natascia tornò quella di sempre sentendosi a suo agio.
Quella ragazza era così, difficile da convincere, e a volte, introversa, specie con i ragazzi.
Infatti i genitori la fecero istruire in un collegio femminile, poi frequentò la scuola pubblica alle superiori, e conobbe Alice.
Il pomeriggio passò tra una risata e l'altra.
Alice era troppo felice, stava con Carlo e non le sembrava vero.
Era diventato proprio un bel ragazzo, ed era guardato da tutte.
Alice lo abbracciava con un fare geloso, come per far capire che Carlo era suo, e solo suo.
Tutto il gruppo si avviò verso l'uscita dello stabilimento balneare, tranne Simone che era il legittimo proprietario.
"Oh io ho sete, voi aspettatemi qui"-Alice andò verso la fontanella che si trovava vicino le docce.
Non appena alzò la testa incrociò gli occhi con quelli di Anna.
"Alice, poverina"-Disse lei con un fare disprezzante
"Che vuoi?"-Stavolta addio cortesia per Alice
"Tu stai con Carlo, ma non sei a conoscenza di ciò che è successo durante la tua ASSENZA!"-Era proprio una bambina Anna, aveva tre anni in meno ad Alice, che in confronto aveva una mentalità molto più matura della sua.
"E quindi? Adesso stiamo insieme e quindi.."
"Oh va bene, ma lui è cambiato, non è lo stesso ragazzo di una volta, sai che fuma? Sai anche che durante questi sette anni ha cambiato tante ragazze qui a Nocir? Tu sei come loro, adesso non hai più nulla di speciale.
Lo ha fatto anche con me"
"No, Carlo a me ci tiene, ti conviene finirla o lo dirò a tuo fratello!"
"Oh, ma tanto lui non negherà cara"
"Dici questo solo perchè sei sempre stata innamorata di Carlo, e lui non ti ha mai dato retta"
"Credimi, volevo solo aprirti gli occhi, ma tu evidentemente, preferisci dormire"
Alice andò via chiudendo quella discussione che stava prendendo una piaga spiacevole.
Non volle dire nulla a Carlo, non voleva rovinare il suo sorriso, dopotutto finalmente, dopo sette anni, potevano stare insieme.

Una volta arrivati in hotel, tutti risalirono nelle loro stanze, tranne Carlo e Alice che restarono ancora un po' insieme in un angolino della hall.
"Dai, devo andare a cambiarmi.."-Disse poi Alice staccandosi dall'abbraccio
"E no, non ti cambi"-"Senza di me"-Aggiunse
"Stupido! Non sei cambiato di una virgola"-Rispose Alice toccandogli il naso
Alla fine Carlo si arrese e salutò Alice, e mentre entrava in stanza fu colto da un flashback, della loro ultima estate insieme:

"Alice si stava avviando davanti la porta della sua camera, dopo esser stata in piscina con Carlo
-Ci vediamo stasera!-Lo liquidò lei, un po' arrabbiata per il comportamento infantile del ragazzo
-Sei ancora arrabbiata con me?
-Secondo te?
-Solo perchè ti ho baciata all'improvviso?
Alice divenne rossa per poi abbassare la testa
-Si!
-E perchè? 
-Non ti interessa!-Rispose Alice ancora più rossa
-Dai, pensavo che fossi...innamorata di me...
-Era il mio primo bacio!-Confessò poi lei, in preda all'imbarazzo
-Veramente?
-Si, prendimi in giro su!
-Veramente era il tuo primo bacio?
-Ho detto di SI! 
-Non hai mai baciato nessuno oltre a me?
-Nessuno, contento ora?
-Quindi sono importante, mi ricorderai per sempre, vero? Sono stato il tuo primo bacio..
-E tu invece?
-Il primo bacio non l'ho dato a te, purtroppo, ma il primo bacio vero e proprio, quello dato alla persona a cui tengo di più, beh, l'ho dato a te!"


Carlo sorrise pensando a quel dolce ricordo, avrebbe voluto baciare di nuovo Alice, ma ormai era già entrata in camera.
Si affrettò verso la sua camera e si andò a cambiare.
________________________________________________________________________________________________________________


 
Ehii
Questo è un capitolo "regalo", non è successo molto in questo capitolo, ma abbiamo conosciuto Anna! Sarà un personaggio molto importante nella storia, è la sorella minore di Simone e da piccola era innamorata di Carlo...
Nei prossimi capitoli sapremo cosa è successo e sopratutto, cosa succederà negli ultimi giorni a Nocir..
Vi è piaciuto il "Piccolo" flashback sul "post-primo bacio" ? ^^

Non accontentatevi solo di questo capitolo:) ne arriveranno altri molto più belli! A presto e buona Pasqua <3

Vanel-

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Capitolo 20
*** Capitolo Ventesimo ***


L'estate si avvicina anche per noi.
Vi auguro una bella amicizia estiva e chissà, magari anche un amore.



                                                            


Alice scoppiò a ridere non appena entrata in camera, era tutto così familiare, così estivo.
Aprì l'armadio e fece spazio tra i vestiti per prendere uno color blu chiaro, che comprò a Opil prima di partire insieme a sua mamma.
Sua mamma!
Cosa avrebbe detto se avesse saputo di Carlo?
Con molta probabilità in famiglia è stata l'unica che ha spronato la figlia a combattere per il suo amore.
Alice iniziò a chiedersi come è riuscita la mamma di Nata a far cambiare idea al padre, che di solito risulta testardo come un mulo.

Una volta uscita dalla doccia c'era Natascia che si guardava allo specchio come se indecisa.
Indossava una blusa verde chiaro e dei pantaloncini skinny, aveva raccolto i capelli in una treccia, era bellissima.
"Stai benissimo"-Disse Alice
"Veramente!? Volevo dire, non ti sembro diversa?"
"Stai benissimo Natascia, non sei diversa, sei solo te stessa"
Natascia le sorrise e l'abbraccio.
"Attenta! Sono ancora bagnata!"-Disse Alice
"Oh, asciugati! Ti aspetto alla hall..."
Alice sorrise, Natascia era sempre stata la più sicura tra le due, però cambiava completamente quando si parlava di ragazzi, Alice era sicura che sarebbe successo qualcosa tra lei e Simone.


Dopo essersi vestita non sapeva come raccogliersi i capelli.
La piastra si era rotta, e adesso erano indomabili.
Ovviamente la vita reale non è come i film, non può andarti tutto bene.
Alla fine optò per una treccia alla francese, un po' disordinata ma lo stesso graziosa.

Quando arrivò nessuno si era ancora accorta di lei, stavano parlando tutti armoniosamente e Alice che si aspettava un'entrata scenografica, si chiedeva se tutto sarebbe tornato come prima.
Simone era seduto sulla poltrona intento a parlare con uno dei suoi amici, mentre Carlo parlava con le ragazze, esclusa Natascia che sembrava in imbarazzo.
"Ecco Ali!"-Gridò Sara, anche sei aveva cacciato la sua timidezza fuori.
Alice impacciatissima, andò verso di loro con un fare tremolante che non le apparteneva proprio.
Carlo parlava con tre ragazze, e lei non c'era.
Quante cose di quel ragazzo ancora non conosceva?
Martina aveva la faccia tosta di salutarla dopo aver parlato vivacemente con il SUO ragazzo, o forse non poteva definirlo tale.
L'unica che sembrava averla rispettata seriamente era Natascia.
"Buona sera, ragazzi"-Le uscì.
"Sera Ali!"-Le disse Martina e Sabrina le sorrise.
"Wow"-Esclamò Carlo
Alice gli sorrise e poi chiamò Natascia.
"Nata, vieni qui!"
"Grazie a Dio!"-Bisbigliò lei
"Che è successo?"-Chiese Alice sottovoce
"Andiamo fuori?"-Suggerì Natascia solo ad Alice
"Raga noi usciamo un attimo fuori"
"Ok, ciao"-Risposero a coro

Non appena arrivarono fuori Natascia iniziò a parlare.
"Alice quelle tre ci stavano provando senza problemi con il tuo caro fidanzatino"
"Che cosa!?"-Era già arrabbiata per prima, ma adesso...
"E facevano battute crude sul tuo conto, ringrazia Carlo che non gli dava troppa retta, ha provato a parlare con me e scusa, ma non gli rispondevo, sai come sono con i ragazzi, e con il ragazzo della mia migliore amica..."
"Tranquilla, tu non hai nessuna colpa"
"Non farti rovinare la vacanza da quelle tre, non le conosciamo, possiamo anche invitarle a lasciarci in pace!"
"Assolutamente, su rientriamo"

Non appena entrò, come prima nessuno si era accorto del loro rientro.
"No ma quelle due sono strane! Ti giuro appena le ho conosciute mi sono detta..."-Disse Sabrina
"Adesso basta!"-Urlò Simone
Carlo stava con il cellulare in mano ignorando completamente le chiacchiere.
Alice sbucò dal nulla e si avvicinò a Sabrina.
"Quindi saremo strane!?"
"No Ali! Cosa hai capito, non parlavamo di voi..."
"Si invece"-Sentenziò Simone, Alice lo adorava perchè come lei odiava le persone false.
"Cara Sabrina, se sei qui solo per fare la donna di facili costumi puoi andare per la strada nei quartieri malfamati, li almeno ti pagano"-Disse Natascia
Alice restò a bocca aperta, quella frase era geniale, e l'aveva detta Natascia!
Era sempre così timida, e adesso aveva cacciato la vera se.
Simone e Alice scoppiarono in una sonora risata mentre Carlo restava in silenzio con il suo cellulare in mano.
Le tre si alzarono senza dire una parola, ormai avevano capito di non essere le benvenute.
"Ti odio quando fai così!"-Urlò Alice a Carlo
"Così come? Le ho ignorate"
"Appunto! Non hai detto una parola, sei rimasto neutro, PASSIVO! Odio queste persone, sono peggio di quelle false, anzi, sono più false di tutte!"
"Lo sai come sono fatto, non tutti siamo come te e Simone, ci sono anche le persone che preferiscono restare in disparte"
"Certo, bella scusa"
"Non è una scusa, perchè mi attacchi ingiustamente!?"
"Quelle li parlavano male di me e tu stavi zitto ad ascoltare, anche se guardavi il cellulare, tu stavi ascoltando"-Alice si passò una mano sulla fronte come stanca e poi guardò negli occhi Carlo
"Il fatto è che facciamo un passo in avanti e due indietro, abbiamo fatto sempre così per i nostri caratteri così diversi. Però io ti amo, e faccio così perchè non voglio perderti, perchè non voglio che Anna abbia ragione..."
"Ragione su cosa?"
"Sul fatto che io sia come tutte le altre"
Carlo si guardò attorto per poi tornare negli occhi di Alice
"Non lo sei, chiaro? Tu non sei come le altre"
"Mia sorella esagera"-Aggiunse Simone
"Vedi? Essere sempre troppo estroversi porta ad interrompere conversazioni con risvolti interessanti"-Disse Carlo
Alice e gli altri scoppiarono in una fragorosa risata.
"Ma non era una battuta"-Disse Carlo, ma poi si fece trasportare dall'allegria della serata e rise anche lui.




OILAA'!
E' da aprile che non aggiorno la storia! PERDONATEMI...
Ma quale mese migliore, anzi periodo, meglio di giugno per scrivere una storia sugli amori estivi???
La scuola finisce mercoledì, chi andrà in vacanza, chi invece incontrerà turisti, può succedere di tutto u.u
Ahaha, pensiamo alla storia và!

E' quaasi finita, però mi è venuta una bella idea, prima che finisca, perchè non raccogliere tutte le estati di Alice e Carlo in alcuni capitoli?
Es: Dodici anni=Un capitolo....e così via :D
Questa idea mi è venuta leggendo:"L'estate nei tuoi occhi" non so se l'avete letto...:D ve lo consiglio! (sempre nel tema dell'estate e degli amori di questo periodo...)
Alla prossima! Stavolta non vi farò attendere molto!! <3
Bacioniiii :D

Vanel.-

 

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Capitolo 21
*** Ventunesimo Capitolo - Cinque Addii ***


Che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano sulla pianura finché le si vede appena come macchioline che si disperdono?...È il mondo troppo vasto che ci sovrasta, ed è l'addio. Ma noi puntiamo avanti verso la prossima pazzesca avventura sotto i cieli.



 

Questa storia contiene le famose quattro estati di Alice a Nocir raccontate brevemente.

Per capire il presente, bisogna conoscere il passato.
Inoltre, cinque addii a Nocir, in cinque modi diversi.

 
"Dirsi Addio non basta, dirsi Sempre promette"



 
10 Giorni dopo

Erano passati 10 giorni dalla partenza da Nocir, ma a differenza delle Estati in mente ad Alice, le cose andarono in maniera differente.

Ricordava quella di 10 anni:
Alice a quel tempo, odiava Carlo, ma era diventata amica di Simone, che sin da piccolo si era dimostrato piuttosto amichevole.
Erano diventati amici facendo i castelli di sabbia e le piste per le biglie in spiaggia.
Carlo era geloso, perché Alice aveva portato via il suo compagno di giochi, Simone.
Alla partenza di Alice, Simone pianse molto.
"Promettimi che l'estate prossima torni"
"Sempre, mamma ha detto che torneremo sempre qui! Non vedo l'ora di giocare di nuovo con te"

 
***
11 ANNI
E fu così anche l'estate dopo, quella dove anche Carlo si accorse di Alice.
Alice però apprezzava di più la compagnia di Simone, come amico.
Iniziava però a provare per Carlo sentimenti contrastanti, l'odio per averla evitata ed ignorata l'estate scorsa, e qualcosa di diverso, una simpatia.
Una sera di quell'estate, nella hall dell'hotel, Alice si ritrovò a parlare con Carlo.
"E così a te piace...Simone?"
"Cosa? No! Per me Simone è un amico, ma gli voglio tanto bene"
"Lui non crede sia così, lo sai?"
"Non è vero! Bugiardo"
"In spiaggia tutti dicono che è cotto di te"
"Io e Simone siamo solo amici, stupido"
"Menomale"
"Scusa?"
"Ho detto: Menomale"
"E perchè?"
"Perché mi sa che forse sarei geloso"
Alice non chiese mai di chi sarebbe stato geloso il Carlo di 11 anni, se di lei o di Simone, ma quella conversazione le bastò per capire cosa voleva.
E alla partenza di quell'estate, non c'era solo Simone a salutarla.
"Ali! Un altro anno, ma poi torni? Si!?"
"Certo Simone! Come quest'anno, ti voglio bene"
"Anche io"
"Sei un grande amico per me"
"...Anche tu"
Simone se ne andò perché non voleva piangere davanti ad Alice.
E mentre lei lo guardava allontanarsi, qualcuno da dietro le coprì gli occhi.
"Oh! Chi è!?"
"Ahah, sei facile da spaventare"
"Stupido!"
"Ehi, volevo solo salutarti"
"Wow non mi odi"
"In realtà dovrei  ma no, non ti odio"
"Ci vediamo l'anno prossimo?"
"Beh ovvio, stessa spiaggia stesso mare dopotutto"
Alice dovette confrontare i due amici, il piccolo Simone tenero e buono, Carlo scherzoso e complicato.
Sarebbe stato tutto più facile se Alice non avesse amato le sfide.

 
***

Nell'estate dei suoi 12 anni, Alice era cresciuta e dovette fare i conti con un sentimento che nell'anno prima era ancora sconosciuto: L'Amore.
Quando tornò a Nocir quell'estate, Simone era cresciuto di altezza mentre Carlo era diventato ancora più bello.
I due amici facevano impazzire già tutte le ragazzine presenti in spiaggia, specialmente Carlo.
Mentre Simone avrebbe potuto fare anche meglio di lui, ma non voleva, per lui c'era solo e soltanto Alice.
All'arrivo in spiaggia, Alice dovette fare i conti con tante emozioni, il ritorno, l'ansia, e i due cuori.
Simone appena la rivide la sollevò da terra e le baciò al guancia.
Alice si  sentì in imbarazzo, chissà quante volte l'aveva presa in braccio nelle due estati precedenti, ma adesso era diverso.
Si sentiva in imbarazzo, non era più una bambina infondo.
Quando toccò a Carlo, lui era proprio dietro Simone, e al suo fianco c'era una ragazzina bionda che Alice non conosceva.
"Oh ciao"
"Alice nel paese delle meraviglie"
"Chi è lei?"
"Mia sorella"-Rispose immediatamente Simone.
Alice si sentì stranamente confortata, ma mentre stava per presentarsi alla sorella di Simone, lei andò via, palesemente a disagio con Alice.
La madre di Alice la penultima sera di quell'estate, permise ad Alice di andare con Simone, Carlo, Stefano (il fratello di Alice), e altri nel Luna Park.
Quella fu una serata che cambiò i destini dei tre ragazzi.
Quella fu la serata che era causa di come adesso erano le cose.
Mentre Simone e Stefano giocavano con il tiro al bersaglio.
Carlo prese la mano di Alice e la portò lontano da loro.
Poi le poggiò le mani alla vita, ma Alice non si ritrasse.
"Alice, ma tu...chi preferisci?"
"Cosa?"
"Tra me e Simone, lui ti ama"
"Cosa intendi?"
"Non ferirlo, se non ti piace..."
"Per me è un amico"
"Appunto"
Quella conversazione fece capire alla ragazzina che non doveva illudere ancora Simone.
"Simone? Possiamo parlare?"
"Oh certo!"

"In realtà dovrei dirti anche io una cosa...forse è la stessa! Ma dai, prima tu, Ali"
"Ecco...io..."
"Tu?"
"Io ti voglio bene, ma...solo questo"
In quel momento Simone sembrò un altro, lo sguardo luminoso di pochi secondi prima, svanì.
"Capisco"-Rispose freddo.
"Mi dispiace, io voglio..."
"Essermi amica, va bene, a te piace Carlo"
"..."
"Lo so, Alice. Siete fatti l'uno per l'altro, non c'è bisogno che me lo dici tu"
"Cosa...volevi dirmi?"
"Non ha più importanza"

Quella fu l'ultima conversazione tra Simone e Alice in quell'estate.

 
***

Quando arrivò il turno dell'estate dei suoi 13 anni, Alice si sentiva tranquilla quanto in ansia.
Simone l'avrebbe odiata per sempre?
Adesso poteva dichiararsi a Carlo?
Una volta che arrivò nello stabilimento appartenente alla famiglia di Simone, Alice non vide nè lui nè Carlo.
"Oh cerchi Carlo"-Era la sorella di Simone ad averla sorpresa mentre gironzolava per la spiaggia.
"Si"
"Oh comunque per la cronaca, ci siamo fidanzati"
"Cosa?"
"Wow, grazie per gli auguri"
Alice si sentiva tradita e stupida, come se non bastasse alle sua spalle spuntò Simone, mano per la mano con una bellissima ragazza bionda.
"Hey Alice"
"Simone"-Lo sguardo di Alice cadde subito alle due mani intrecciate.
"Ciao"-Disse poi rivolgendosi alla ragazza.
"Ciao, piacere Myriam"
"Alice"
Era tutto cambiato, Simone non la odiava, ma non la prendeva neanche più in braccio, nè la salutava come una volta.
Infondo era lei che aveva voluto questo.
"La mia Alice!"
Alice si sentì girare la testa al suono di quella voce, aveva sentito bene?
Aveva davvero detto "la mia Alice"?
"Carlo!"
Alice lo abbracciò forte, era quello che ci voleva.
Forse quell'estate non sarebbe stata male.
"Ma è vero che la sorella di Simone e tu..."
"Io e lei cosa?"
"Fidanzati?"
"Cosa? Chi è stato a dirtelo?"
"Lei!"
Peccato che tutti erano già andati via, ma ad Alice non importava.
C'era Carlo e bastava.

Quell'estate Alice e Carlo erano entrambi troppo timidi e inesperti per baciarsi, e infatti non accadde.
Si tenevano per mano, ma non andavano oltre.
Simone rispetto alle estati precedenti, passava più tempo con la sua ragazza, mentre Alice stava con Carlo e la sua compagnia estiva.
Ma quando dovette ripartire, Alice si sorprese a trovare Simone, che l'estate scorsa non l'aveva neanche salutata.
"Ali, non te l'ho detto l'anno scorso, ma le cose sono cambiate, scusa per essermi comportato male con te"
"Non devi scusarti, amici come una volta?"
"Certo, non è un addio, giusto?"
"Un arrivederci"
Quando toccò a Carlo, non ci furono parole, solo un grande abbraccio che raccontava tutto, meglio di un addio.

 
***

L'estate dei 14 anni fu la più importante e piena di avvenimenti, proprio perché ultima.
Alice appena arrivò all'hotel non vedeva l'ora di andare in spiaggia, dove avrebbe incontrato tutti i suoi amici.
"Che noia Nocir ogni anno!"-Continuava a dire Stefano.
La verità era che si sentiva escluso, poiché di solito la compagnia di Alice era la sua, e restava la sua.
Alice lo ignorava, e senza chiedere il permesso sgaiattolò via, verso Carlo.
Appena la rivide, Carlo si illuminò e la prese tra le braccia.
Simone era dietro di lui, senza ragazza.
"Alice!"
"Sim! Oddio come sei alto!"-Ed era vero, Simone era diventato anche più alto di Carlo.
"Solo trenta centimetri in più a te"
"E dieci a me"-Disse Carlo.
"L'anno prossimo mi vedrete nelle vesti di bagnino, figo no?"
"WOW!"
"Già, non vedevo l'ora"
"E la tua ragazza?"
"Single!"
"Meglio, così puoi divertirti"
"Carlo! Che idiota!"
"Eddai Alice, si diverte lui...mica io!"
"Tu ti diverti abbastanza"-A parlare era stata la sorella di Simone, quell'anno era diventata molto più carina, Alice preferì ignorare le sue parole, e si chiese come facesse ad essere la sorella di Simone.

Proprio come si aspettava, quell'anno arrivò il bacio, e Alice capì che lui e Marco erano davvero fatti l'uno per l'altra, e che nessuno sarebbe mai riuscito a separarli, nessuno.

Fu l'addio più difficile, perché quell'anno erano accadute tante cose, tante piccole esperienze che avevano unito i tre ragazzi, e adesso i chilometri gli avrebbero divisi, come ogni anno.
Il primo a salutarla fu Simone, quasi come di programma.
"E' stata un'estate bellissima"-Le disse.
"Vero Sim, non vedo l'ora di vederti sotto le vesti di bagnino"
"Già, ehi...non piangere"
"...Senti chi parla!"
"Dai, tornerai l'anno prossimo, no?"
"Sempre"
E si abbracciarono, Simone andò via con addosso le lacrime di Alice, non poteva sopportare ogni anno quell'addio, era diventata come una sorella per lui.
Per Carlo fu più difficile, perché quello fu il primo addio dove pianse anche lui.
"Non te l'ho mai detto Ali"
"Cosa?"
"Ti amo e non riesco ancora a credere che tu abbia scelto me a Simone"
"Anche io ti amo....ehi, il mio cuore ha scelto te"
"L'anno prossimo mi farò trovare con un mazzo di fiori, quali sono i tuoi preferiti?"
"Le orchidee vanno benissimo"-Disse Alice cercando di trattenere le lacrime.
"Ci rivedremo"
"Puoi starne certo"
Si abbracciarono per minuti, ma poi si separarono, e i chilometri fecero il resto.
Peccato che i chilometri non furono in grado di cancellare le lacrime, e neanche quelle che sarebbero venute dopo.

 
***




Invece, nell'estate del presente, quella di Alice con 21 anni dietro le spalle, l'addio non fu un addio:
"Allora Alice! Muoviti"-La incitò svelta Natascia.
"Un attimo, questa cavolo di biglietteria automatica..."
"E se gli do un calcio?"-Suggerì Carlo.
"Forse facendo così..."-Farfugliò Simone.
"Oddio che lenti che siete! Cliccate il pulsante rosso! E fate alla svelta, il treno sta per partire"
"Cavolo è vero"
"IL TRENO!"-Gridò Natascia.
Alice corse fino al binario mentre Natascia prendeva posto.
"Un addio diverso questo, no?"-Le disse.
"Già...ragazzi! Siete pronti?"-Questa volta fu Alice a gridare.
Carlo e Simone le raggiunsero e presero posto.
"Torneremo a Nocir?"-Chiese Natascia diretta ad Alice.
"Sempre"-Risposero Alice e Simone.

"Sempre" era diventato senza volerlo la risposta al "Tornerai", perchè i luoghi che visiti ti entrano nel cuore e nella mente, e quando vai via, una parte del tuo cuore conserva tutto, ogni strada, ogni negozio o bar.
E quella parte di te desidera tornarci, c'è una ragione per cui a volte non ci sentiamo apposto, o non a casa.
Non siamo mai noi in realtà ad entrare in un luogo, ma è sempre il luogo ad entrare in noi, nel nostro cuore.
E il cuore ci porterà sempre e comunque lì, e il destino ci riporterà sempre dalle persone che meritiamo.
Con amici e nemici in più, con esperienze belle o meno.
Un posto ci regalerà sempre una bella storia da raccontare, e se gli adii sono sempre tristi, non dobbiamo darci per vinti.
Possiamo sempre decidere noi la maniera per dire "addio", dicendolo al luogo che ci è entrato nel cuore, ma non alle persone che ci ha fatto conoscere.
"Torneremo?"

"Sempre"


 

NON CI CREDO! E' IL PENULTIMO CAPITOLOO
Spero di essere stata brava nel farvi capire ciò che penso io degli addii...volevo dare un addio come si deve a Nocir, o per meglio dire...un arrivederci!
Ho raccolto le QUATTRO ESTATI DI ALICE in un capitolo bello lungo, spero vi sia piaciuto.
Bisogna conoscere il passato per capire il presente.
Adesso avete di sicuro le idee più chiare (spero).
Il prossimo capitolo, da come avete già compreso sarà l'epilogo.
Vi prometto che vi piacerà! I saluti quindi all'epilogo...ma voglio ringraziare già tutti voi che mi avete sostenuto, questa storia ha significato molto per me! Ha dato il giusto finale...e poi alla fine ognuno avrà ciò che si merita!
GRAZIE GRAZIE, A PRESTO!
UN BACIONE GRANDE <3

 
Vanel.-
 

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Capitolo 22
*** Epilogo - I migliori finali dettati dall'Amore ***


 L'amore ci regala i migliori finali a sorpresa!

 
EPILOGO
7 Mesi dopo

La neve scendeva dal cielo, nascosto da nubi bianche.
Le strade erano completamente ricoperte di neve, i pochi che giravano erano armati fino all'ultimo capello.
Il freddo era evidente, le macchine bloccate dal gelo.
Inverno.
Composto da sette parole, lungo mesi, l'opposto dell'estate.
Alice guardava con ansia l'ultima foto che aveva con Carlo, affiancata a quella del suo gruppo estivo: Carlo, lei, Simone e Natascia.
La sabbia, l'opposto della neve.
Caldo. Freddo.
Ma pura e sicura come la neve, lo era finalmente anche la sua mente.
Dopo la vacanza a Nocir, i suoi amici decisero di buttarsi in una piccola follia: partirono con lei e Natascia per stare con loro per qualche giorno.
Alice non seppe con esattezza perchè, ma quei giorni la fecero confondere.
Le tornarono in mente flashback estivi, legati sopratutto alla sua infanzia.
Aveva fondato un amore con un'estate.
Conosceva davvero bene quel ragazzo che diceva di amare?
Simone.
Simone il suo migliore amico, un ragazzo che capiva, adorava...
Dolce, esplicito, tranquillo...
Carlo.
Carlo il suo primo amore, un ragazzo enigmatico che intrigava, odiava...
Misterioso, implicito, un mare in tempesta...
Non sapeva più cosa voleva il suo cuore.
Non capiva il sentimento che provava quando vedeva Simone.
In lui la tranquillità, la stabilità che aveva sempre cercato.
Con Carlo invece sapeva che non ci sarebbe stata una giornata sicura.
Ogni giorno come se fosse l'ultimo.
Ogni giorno una sorpresa.
Adesso doveva andare incontro alla sua natura.
Da amante di sfide.
Contava i secondi che la separavo dal rivedere i loro occhi.
Sapeva che solo quelli potevano parlarle.
Rise pensando a quanto fu difficile convincere sua madre ad accettare per tre giorni due ragazzi in casa.
Stefano era via per lavoro, una vera fortuna visti i precedenti...

Il campanello suona, Alice ha un tuffo al cuore.
Sono loro.
Iniziano a tremarle un po' le gambe, odia l'attesa.
"Arrivo"-Grida sua madre.
Alice si siede sperando di recuperare stabilità.
Sono solo loro.
Sono solo loro.

Si ripete.
Poi si alza di nuovo quando sente dei passi.
Sono solo loro.
Calmati.

Ed eccoli.
I suoi occhi guardano entrambi.
Poi si fermano su ognuno di loro:
Simone, col ciuffo biondo, ancora più alto, con gli occhi più azzurri che avesse mai visto, la pelle dorata che sembra conservare ancora un po' del ricordo estivo, la linea della bocca...
Carlo, i capelli mori un po' mossi dal tempo, gli occhi enigmatici color castano che la guardano, le labbra piene che le sorridono feline.
Tuffo al cuore.
Torna a guardare i suoi occhi.
Tranquillità. Tempesta. Tranquillità. Tempesta.
"Mi sei mancata!"-Le dice affettuoso Carlo abbracciandola.
Alice ricambia.
Poi abbraccia Simone.
I due ragazzi sono leggermente confusi, perchè Alice è così silenziosa?
Carlo chiede un bagno, Alice sta sola con Simone.
Positivo o no?
Lui la guarda, smettila di guardarmi, pensa Alice.
Si siede e poggia le sue mani sulle ginocchia:"Allora..."-Dice 
"Allora"-ripete timida Alice
"Che succede Al?"
"Sono stata in ansia mentre vi aspettavo"
"Anche io"
"Ti sei alzato ancora di più"
"E i muscoli li hai visti?"-Scherza
Alice ride, ma sa che l'ansia c'è ancora.
Simone, perchè sta provando questo?
"Hai sete?"-chiede Alice sperando di potersi muovere.
"Sempre"-risponde lui sogghignando.
Sempre.
"Hola bellissima!"-grida Carlo
Alice sorride.
Carlo si siede vicino ad Alice, ignorando completamente Simone.
"Mi sei mancata"-dice e le bacia il collo
"Carlo... non qui!"-fa lei imbarazzata
"Scusa, ma 5 ore di viaggio pensandoti..."
"Wow devo esserti proprio mancata"
"Ragazzi, la vostra stanza è pronta"-annuncia categorica e severa la mamma di Alice.
Per la prima volta, Alice è sollevata.

Con la scusa di andare a far compere, Alice va via sola sperando di potersi chiarire le idee.
Il bacio di Carlo le aveva dato fastidio, disgustata in un certo senso.
Lo sguardo di Simone no.
Che le stava succedendo?
Compra patatine e due lattine di birra, vorrebbe chiamare Natascia ma ricorda che l'amica è in settimana bianca con i suoi genitori.
Quando arriva a casa, Carlo e Simone giocano con l'X-BOX di Stefano.
"Ohi Alice"-Fa Simone
"Amore, ma dov'eri?"
Amore?
Alice si siede in mezzo ai due ragazzi.
"Da quanto mi chiami così?"
"Beh... ci siamo baciati da un bel po', amore"
"Non mi piace essere chiamata così"
"Come vuoi"
Carlo guarda lo schermo chiaramente offeso.
Alice si sente uno straccio.
I suoi sentimenti non sono più gli stessi.
"Vado in bagno"-annuncia Carlo a nessuno in particolare.
Simone allora le chiede:"Che ti succede Al?"
"Non lo so..."
"Al?"
"Eh?"
"Dimmelo"
"Non lo so!"-ripete nervosa, Simone è così vicino
"Devi dirmelo, qualunque cosa sia"
Alice si alza e va via.
Simone non la segue, sa che se non vuole parlare, Alice non parla neanche sotto tortura.

La sera i tre si preparano per uscire.
Carlo la prende per mano, Alice la stringe ma non è convinta.
Come potrebbe esserlo?
Vanno in un locale sperando di trovare divertimento, ma Alice sa che non potrà mai divertirsi.
Il ragazzo che credeva di amare... che ha incontrato dopo tutto...
E' così sbagliato?
Carlo dopo un po' va  a ballare da solo, Alice declina tutti gli inviti da parte del ragazzo.
Simone si siede vicino a lei.
"Mi dici soa succede adesso? E non scappare?"
"Non qui, fuori"
"Fuori, okay"
I due escono.
Simone resta in silenzio sperando che Alice sia la prima  a parlare.
"Sono così confusa, questi mesi di distanza... io... non so come dirlo, davvero... ma credo di non amare più Carlo"
Simone resta in silenzio.
"Okay offendimi, dì quello che vuoi, avresti ragione"
"Non ti offendo, non si può amare sotto comando, vuoi finirla?"
"Si, che senso ha continuare una relazione così? Non lo amo più. Amavo quel ricordo di quelle belle vacanze, ma il mio cuore non ama più Carlo"
Simone la lascia continuare.
"Mi dispiace, lui sembra tenerci...io..."
"Non è colpa tua, Al, non lo è"
"Cosa dirà? Dopo tutto quello che abbiamo passato!"
"Non dirà proprio niente, deve accettarlo"
"Grazie"
Simone le sorride e poi fa segno di tornare dentro.
"Simone"
"Si?"
"C'è un'altra cosa che devo dirti"
"Ti ascolto"
"Quella volta... al luna park, ho commesso l'errore più grande della mia vita, adesso mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi scelto te"
"Eri solo una bambina"
"Lo so, ma tu eri sempre lì"
"Già"
"Eri sempre stato tu quello giusto"
"Come?"
"...C'è sempre stato un solo ragazzo in grado di capirmi, io non ho bisogno di fiumi di tempeste, ne ho già abbastanza di mio, non fa per me. Ho sempre amato le sfide, ed oggi ne ho fatta una con me stessa, perchè ho finalmente aperto gli occhi che erano ancora fermi nel tempo, ai miei 14 anni, senza mai capire che adesso ne ho 21, le cose sono cambiate, i sentimenti anche. C'è sempre stato un solo ragazzo con cui stavo bene, e con cui vorrei stare ora, è stato quel ragazzo che salutavo con Sempre"
Alice ha le lacrime agli occhi, sa di essersi giocata tutto dichiarandosi.
Aveva finalmente reso concreti i suoi lunghi pensieri nelle notti precedenti.
Lei amava Simone, e forse, l'aveva sempre amato.
"Io..."
"Scusa, so che adesso sono come..."
"No aspetta Al, io mi sono sempre fatto da parte perchè pensavo che tu fossi veramente innamorata di Carlo, volevo solo la tua felicità, non volevo mettermi di mezzo. Ti ricordi di Miryam? Mi ero fidanzato con lei per dimenticarti, ci ho provato. Quest'estate quando ti ho rivista, non ti avrei scambiata per nessuna, ancora più bella, una donna meravigliosa che sapevo sarebbe diventata tale. La donna che ho di fronte è la stessa con cui facevo i castelli di sabbia, con cui scherzavo, di cui mi ero innamorato. Hai ragione però, quella sera al Luna Park ha cambiato per sempre i nostri destini, perchè non ti ho mai detto le mie famose parole, sono ancora in tempo?"
"S-si"
"Be, io ti amo, dal primo giorno che ti ho incontrata, fino ad adesso"
"Per sempre?"-chiese lei prendendogli la mano.
"Sempre"

 
FINE







Voglio ringraziare TUTTI COLORO che hanno seguito la storia:
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SPIEGAZIONE FINALE!!!
Però ci tengo a spiegare il motivo per questo finale a sorpresa, so che pochi immaginavano questa fine.
Posso comprendere l'amaro che state provando in questo momento, è assolutamente comprensibile.
Però c'è una spiegazione MOLTO grande dietro questo finale, lasciate che vi spieghi:
Durante quest'anno, ho affrontato il mio amore estivo, e mi sono ritrovata costretta a comprendere come le cose tra noi siano cambiate, e come gli amori estivi siano solo tali.
Precarietà.
E' l'aspetto di Carlo, l'amore estivo in se è precario, Carlo rappresenta l'amore estivo.
Alice è confusa perchè durante i mesi che l'hanno separata da Nocir, ha capito che l'amore per Carlo era un amore illusorio, legato sopratutto al ricordo dei suoi 14 anni.
Simone invece rappresenta da tempo un'amicizia per Alice, e niente è più nobile dell'amicizia tra ragazzo e ragazza.
So che molte di voi diranno "anche questa è precaria", credetemi, non è così.
Il mio amore estivo ed io siamo due estranei adesso, ho un'amica estiva con cui mi sento ancora, abbiamo litigato a causa di questo amore, eppure siamo ancora amiche.
Ho fatto questa scelta perchè penso che la coppia Alice-Simone sia molto più stabile e romantica.
Carlo è un ragazzo pieno di mistero che non funziona con Alice, di se già abbastanza problematica.
L'unico che può capirla è Simone, il suo sempre (ribadito spesso nel corso della storia)
Infine, ho deciso di porre fine a questa storia che è stata un mio sfogo per ciò che realmente mi è accaduto, il giorno del mio compleanno, oggi, perchè come nuovo inizio voglio lasciarmi gli errori alle spalle, crescere.
Sentivo che per crescere dovevo lasciare anche questa storia, che è parte della mia infanzia, un po' come un libro nuovo.
Apriamo le porte a nuove possibilità, sempre.
Le amicizie coltivatele, niente è più sicuro.
Grazie per la vostra attenzione, siete il mio punto di riferimento!
Vanel.-
(Per ulteriori informazioni inviatemi un mp, non fatevi problemi, sarò lieta di darvi più spiegazioni sul finale)

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