Crossfire

di M_Wonnie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** 1^ War ***
Capitolo 3: *** 2^ War ***
Capitolo 4: *** 3^ War ***
Capitolo 5: *** 4^ War ***
Capitolo 6: *** 5^ War ***
Capitolo 7: *** 6^ War ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Prologue
se volete che la smetta di scrivere fanfiction dovrete tagliarmi le mani e poi nasconderle
davvero bene.... e dico sul serio xD

*io lo farei se fossi in voi altrimenti continuerà a rompervi le palle....          voce?? ^^        si? O.o
           cazzi tuoi, no he...? è.é         u.u*
comunque....

questa nuova long fiction è una rivisitazione ampliata della one-shot "Captivity"

JiusyJ mi aveva già chiesto (quasi minacciato a dire il vero xD) di fare una long fic e una volta finito l'abbozzo del primo capitolo MionGD mi ha dato il via libera, quindi la mia mente bacata si è messa subito all'opera...

*^*

spero davvero che vi piaccia ^^

*si inchina*

ci vediamo in fondo

M_Wonnie





Crossfire






Prologue


-Portatela via!!!-
Urlò ai ragazzi che non aspettarono un attimo a trascinarmi via di peso.
Il frastuono dell'edificio che si accartocciava su se stesso sovrastava le urla dei Camici Bianchi che cercavano una via di fuga.
Tentai di divincolarmi dalla loro stretta utilizzando anche tutto il potere che mi era rimasto, evidentemente era troppo poco per avere la meglio su di loro.
Le urla e il fumo mi offuscavano i sensi ma riuscii comunque a vederlo lottare contro dei militari di non so quale fazione.
Poi il soffitto cominciò a cedere e lui fu inghiottito insieme ai suoi avversari.
L'orrore mi paralizzò le corde vocali, anche se spalancai la bocca per cercare di urlare, non uscì alcun suono.
I ragazzi continuavano a correre e a trascinarmi mentre mi dimenavo e piangevo, riuscimmo ad uscire all'aria aperta per un soffio.
Qualche secondo dopo l'edificio esplose con i resti della sua carcassa che volavano in ogni direzione nel bosco che lo circondava.
Qualcuno dei ragazzi mi fece scudo con il proprio corpo.
Quando la situazione si fu calmata, per quanto possibile, mi liberai dalla stretta e guardai ciò che era rimasto.
Le fiamme si alzavano alte al cielo notturno fino a toccare le stelle, alcuni corpi senza vita erano stati scagliati da l'onda d'urto verso l'esterno.
Riuscii ad alzarmi e fare qualche passo poi crollai di nuovo al suolo piantando gli occhi, che sapevo essere diventati bianchi e fiammeggianti, verso quella massa informe che era ormai diventata il laboratorio.
E lui era la sotto...
L'urlo di disperazione che era rimasto nella mia gola quando mi trascinavano via trovò sfogo in quel momento insieme a una quantità di potere che non credevo di possedere.
Le lacrime cominciarono a rigarmi le guance mentre la mia disperazione radeva al suolo tutto ciò che incontrava in un raggio di trecento metri.
Sentivo che i ragazzi mi stavano gridando qualcosa, forse di smetterla, forse che se avessi continuato mi sarei uccisa ma non riuscivo a capire.
Lui non c'era più...
In quel momento era l'unica cosa che contava e non ero neanche riuscita a dirgli che lo amavo.
Un'altra ondata di potere defluì dal mio corpo e buttò di nuovo a terra i ragazzi che cercavano di rialzarsi insieme a tutto ciò che avevo intorno.
Mi ritrovai ad ansimare e piangere, i ragazzi che mi circondavano, poi vidi il mondo roteare per un attimo e infine il buio.




Alcuni mesi prima...


Cinque ragazzi scrutavano la situazione dall'alto di un edificio di cinque piani.
-Perché è toccato a noi fare questa retata?-
Si lamentò l'unico che aveva dei capelli normali nel gruppo.
-Smettila di lamentarti Ri!- lo riprese quello con i capelli tanto biondi da sembrare bianchi -Dovresti essere contento, è da due anni che non si manifestava una ragazza-
-E proprio per questo dobbiamo stare ancora più attenti.... A quanto dicono i Dementi Bianchi sembra già molto potente-
Il gruppo rise al solito nomignolo che il ragazzo dalla cresta rossa attribuiva agli esperti del laboratorio.
Sentirono il suono della Campanella di fine lezione.
Pochi secondi e una fiumana di ragazzi si riversò al di fuori della scuola.
-E meno male doveva essere un lavoro facile...- un altro tra i ragazzi si passò la mano tra i capelli blu -Come facciamo a trovarla tra tutti questi?-
-Facile- rispose quello con una cresta di capelli castani -Seguiamo la scia di potere...-
Sul suo corpo iniziarono a disegnarsi degli strani tatuaggi e per un attimo i suoi occhi brillarono di un bianco acceso per poi affievolirsi un po'.
-Però la tua opzione vale solo se è abbastanza potente, Tae- aggiunse il giovane dai capelli rossi -Si è manifestata solo una volta, potrebbe anche essere un falso allarme...-
Non appena finì la frase sentirono una netta scia di potere che fece pizzicare la loro pelle dove i tatuaggi si manifestavano sul loro corpo.
Il più giovane del gruppo rise di gusto.
-Decisamente un falso allarme JiYong!- rise ancora sfottendo -Non è che cominci a fare cilecca? Sai l'età che avanza...-
Anche gli altri si concessero una risata strozzata.
-Fanculizzati Ri!!-
Ringhiò il ragazzo dai capelli rossi prima di lanciarsi nel vuoto dal quinto piano e atterrare agilmente al suolo in una zona protetta da sguardi indiscreti.
Poco dopo arrivarono anche gli altri.
-Come ci organizziamo?-
Chiese quello dai capelli blu.
-Perché non vai tu SeungHyun?- gli disse Ji -Dato che io a quanto pare faccio cilecca...-
Frecciatina a SeungRi.
TOP uscì allo scoperto cercando di ritrovare la scia di potere come un segugio che segue la preda.
-Trovata...!-
Sussurò.
Non era affatto flebile, si seguiva facilmente e diventava più potente man mano che si avvicinava alla sua proprietaria.
Individuò la fonte tra un gruppo di tre ragazze.
Lei era un po' più alta delle altre e aveva i capelli color cioccolato un po' mossi.
Per adesso era tutto quello che riusciva a vedere di lei.
Il ragazzo mosse la mano per toccarle una spalla e attirare l'attenzione, ma si ritirò subito come se avesse preso la scossa.
Capì subito due cose:
1- la ragazza era arrabbiata
2- era decisamente potente se riusciva a respingerlo anche involontariamente
Ma come se avesse percepito la sua presenza alle spalle la ragazza si voltò.
SeungHyun vide la sua sorpresa mentre sentiva i gridolini eccitati delle altre due.
-Volevi qualcosa?-
Chiese lei.
Un'amica le diede una leggera gomitata in un fianco come per riprenderla.
-Non essere così scortese YunSo-
La riprese anche l'altra ridacchiando.
TOP storse il naso ma si costrinse a sorridere.
-Abbiamo aperto un nuovo bar poco lontano, vi va di farci un salto??-
Mentre le due dicevano "si" con un acuto da spaccare i timpani, lei rispose prontamente con un fermo "no" e si voltò per andarsene.
Il ragazzo imprecò a denti stretti.
Poteva già sentire le risate di scherno dei suoi hyung, tanto sapeva che stavano seguendo tutta la scena....
Impreco ancora.
Mentre quelle due cercavano di convincere la loro amica SeungHyun si dileguò senza farsi vedere tornado dagli altri che ghignavano strafottenti.
-Credevo che il mio fascino sarebbe bastato...-
-Evidentemente non è senza cervello come le sue due amiche-
Disse TaeYang mentre continuava a tenere d'occhio il gruppo che era entrato in un negozio.
-Adesso a chi tocca?-
Chiese ghignando SeungRi.
Tutti lo guardarono sorridendo a trentadue denti e con due calci in culo lo spedirono nel negozio.
Dieci secondi dopo era già fuori con la coda tra le gambe.
Era stravolto.
-Che diavolo ti è successo?-
Chiese DaeSung.
-Le altre due sono delle psicopatiche! Non sono neanche riuscito ad avvicinarmi a lei...-
Si lasciò scivolare a terra con la schiena poggiata al muro da dove controllavano la situazione.
-A quanto pare non sono io quello che fa cilecca-
Lo rimbeccò il leader che si propose come il prossimo.
Entrò nel negozio di abbigliamento mentre al solo passaggio tutti gli esseri di sesso femminile si lasciavano andare in commenti più o meno velati.
Sorrise.
Individuò le tre ragazze e vi si avvicinò sicuro di se.
-Posso aiutarvi?-
Chiese con il sorriso più dolce che si potesse stampare in faccia.
L'onda di potere della ragazza lo colpì in pieno senza preavviso facendolo vacillare per un attimo.
Era sicuramente arrabbiata per qualcosa...
Forse per le due oche che le stavano intorno??
-Cercavi un capo in particolare?-
Le chiese ancora.
La ragazza sembrò squadrarlo da capo a piedi poi sorrise.
JiYong non seppe come interpretarlo però.
-Mi serve un vestito per una festa-
Rispose.
Il leader sparì, tornò due minuti dopo con un abito corto, nero, di pizzo a maniche lunghe e con lo scollo largo che una volta indossato le avrebbe lasciato intravedere le spalline del reggiseno.
JiYong fu contento di aver azzeccato i gusti della ragazza anche se non era li per quello.
-Ti accompagno ai camerini-
Cercò di posare una mano dietro la schiena ma come con TOP fu respinto.
-Voi due potete continuare con il vostro giro, la vostra amica ci metterà un attimo-
Sorrise alle ragazze che annuirono senza opporre resistenza totalmente abbagliate dal suo fascino.
Portò la ragazza nel camerino e le porse l'abito.
Pazientò quel tanto che si mettesse il nuovo vestito.
-Come va con la taglia?-
perfetto...-
Da quello che il leader poté intuire dalla voce di YunSo sembrava sorpresa.
Sorrise involontariamente.
Controllò che non ci fossero persone a tenerlo d'occhio e si infilò anche lui nel camerino.
-Che diavolo fai!!?-
Urlò la ragazza isterica spintonandolo.
Il suo potere si espandeva involontariamente e così quello di JiYong rispondeva al richiamo.
Doveva muoversi in fretta.
Imprigionò YunSo in un angolo del camerino con le braccia.
-Ti sto portando alla tua nuova vita-
Le soffiò a pochi centimetri dalle labbra carnose.
Sorrise vedendo le pupille di lei dilatarsi.
Due secondi dopo l'aveva colpita dietro il collo con un colpo secco che le fece perdere i sensi.
Prese la ragazza in braccio e controllato che le due oche non fossero nei paraggi, uscì dal retro del negozio passando dal magazzino fortunatamente deserto in quel momento. 
Tornò dal gruppo con la ragazza che dormiva tranquilla tra le sue braccia.
-Perché diavolo l'hai vestita a festa?!-
Chiese il Maknae notando il vestito elegante.
-Partiamo dal presupposto che sei un idiota Ri... Comunque ho dovuto fingermi un commesso, ma almeno ha funzionato-
YunSo si mosse impercettibilmente.
-Andiamo...- disse il leader -A quanto pare si sveglierà prima del previsto...-


Il gruppo tornò velocemente al palazzo da dove era partita l'azione e montarono tutti nella macchina che i Dementi Bianchi gli avevano dato a disposizione.

Solo DaeSung preferì continuare in volo.
-Ci vediamo al laboratorio...-
Si staccò elegantemente dal terreno e in pochi secondi sparì alla loro vista.
-Perché solo lui può volare...?-
Si lamentò SeungRi.
Tutti gli altri alzarono gli occhi al cielo esasperati.
-Ognuno sviluppa poteri diversi!!-
Risposero in coro.
-Dio come siete suscettibili...-
Borbottò il Maknae.
JiYong guidava mentre TaeYang sedeva al suo fianco guardando il paesaggio che scorreva sotto il suo sguardo e cambiava progressivamente da quello della metropoli al verde dei monti che circondavano Seoul.
Era da tanto tempo che non tornavano al laboratorio ma, a dire la verità, non era mai troppo quando riuscivano a stare lontani da quel posto.
Non che venissero trattati male....
Ma di sicuro avevano qualcosa in comune con le cavie che si usavano per gli esperimenti.
-Certo che a guardarla bene è carina-
La voce compiaciuta del Maknae lo riscosse dai suoi pensieri.
La ragazza era distesa con la testa poggiata sulle gambe di Ri e le gambe su quelle di TOP.
Il leader gli lanciò un'occhiataccia dallo specchietto retrovisore.
-Non ho detto niente di male...- si difese -Ho fatto solo una constatazione-
Finì con un'alzata di spalle.
YunSo si mosse e le sue palpebre tremolarono come se volesse aprire gli occhi.
-Ma lo sappiamo tutti come finiscono le tue constatazioni di questo tipo panda debosciato-
Lo riprese TOP ridacchiando con uno scappellotto dietro la testa di SeungRi.
Anche gli altri due sorrisero.


Arrivarono al laboratorio.

DaeSung gli stava già aspettando con due Dementi Bianchi al suo fianco.
Il leader prese la ragazza in braccio e tutti insieme entrarono nell'edificio.
Naturalmente da degli scienziati pazzi uno si aspetterebbe dei sotterranei pieni di topi, muffa e quant'altro, oppure semplicemente un posto buio e poco aerato, invece il laboratorio era pieno di luce e molto vasto.
Si estendeva anche sotto terra ma quelle stanze erano principalmente per gli addestramenti.
I piani superiori contenevano tutto ciò che sarebbe servito alla ricerca sui geni e varie stanze erano adibite a dormitorio per i nuovi arrivati.
Stavano percorrendo il lungo corridoio finestrato quando YunSo aprì definitivamente gli occhi.
Fissò per un attimo il ragazzo dalla cresta rossa che la stava trasportando senza il minimo sforzo poi cercò di divincolarsi dalla sua stretta.
Sorpreso, il leader, imprecò a denti stretti e la lasciò andare.
-Dove mi avete portata?!-
Si guardò intorno mentre i due Camici Bianchi tentavano di trovare una scusa.
-E perché indosso questo vestito?!-
Attimo di silenzio....
-Aspetta... Ma tu non sei il tizio che è entrato nel camerino quando mi stavo cambiando?!-
La situazione stava lentamente scivolando di mano.
-Fatemi capire...- intervenne Ri -Date a me del debosciato e poi il leader si infila nei camerini delle donne come se niente fosse?!?-
-Tu hai fatto anche di peggio Maknae...-
Ribatté TaeYang.
-Adesso non è il momento di pensare a queste cose-
Gli riprese JiYong mentre il potere della ragazza diventava sempre più instabile.
Il leader riusciva percepirlo così distintamente che anche il suo potere reagì al richiamo e i tatuaggi cominciarono a pizzicargli la pelle.
-Riportatemi a casa!!-
Urlò la giovane.
Se avessero continuato in quel modo la situazione sarebbe degenerata di li a poco.
Non potevano rischiare di farla arrabbiare al tal punto da liberare tutto il suo potere in una volta.
La ragazza sarebbe morta e di loro, forse, sarebbe rimasto qualche pezzetto sparso a destra e a sinistra.
JiYong le si avvicinò con gli occhi che brillavano di luce bianca.
-Scusami di nuovo tesoro...-
-Che diav...!!-
Il leader le aveva dato un colpo dietro la nuca e la ragazza era di nuovo inerte tra le sue braccia.
Poi si rivolse rabbioso ai Dementi Bianchi.
-Muovetevi!! Non posso continuare a stordirla in questo modo!!-
I due un po' intimoriti presero in consegna la giovane e la fecero posare su un lettino d'ospedale e la portarono via.
I ragazzi la seguirono con lo sguardo finché gli fu possibile.
-Secondo voi la rivedremo?-
Chiese serio Ri.
Il leader sospirò passandosi una mano tra i capelli rossi.
-Sembra potente.... Quando sarà pronta e avrà imparato a controllarsi forse la faranno uscire da questo posto-
Iniziarono ad incamminarsi verso l'uscita.
YunSo poteva anche decidere di rimanere all'interno del laboratorio una volta saputo che a tutti quelli che conosceva era stato cancellato il ricordo di lei.
Una volta scoperta la nuova fonte di potere, i Camici Bianchi stabilivano una data ed entrò quel termine veniva cancellata la memoria, prima dei parenti più lontani e poi di quelli sempre più stretti e a finire dei genitori.
Il leader era sicuro che in quel momento una squadra si stava già occupando dei genitori di YunSo e delle due oche che erano con lei.
Arrivarono finalmente fuori e come all'andata DaeSung si alzò in volo e gli altri lo seguirono in macchina.
-La prossima volta che la vedo le chiedo il numero di telefono-
Iniziò con fare sognante SeungRi.
I poteri di TOP e TaeYang si destarono rischiando di schiacciare il povero Maknae.
I tre ragazzi iniziarono una guerra in miniatura in macchina.
JiYong si massaggiò una tempia tenendo con l'altra mano il volante.
Era circondato da idioti...
Liberò il suo potere schiacciando tutti gli altri, anche i suoi occhi brillarono di bianco.
DaeSung si abbassò addirittura di quota per vedere cosa stava succedendo e si mise a ridere notando in che condizioni si trovavano quelli in macchina.
I tatuaggi ricoprivano ogni parte dei loro corpi e insieme agli occhi producevano un'immagine ipnotica.
Chiunque ne sarebbe rimasto affascinato...
Anche se in quel momento più che altro facevano ridere.
Tornarono al loro appartamento in Seoul in quello stato anche se riuscirono a riacquistare un minimo di dignità per attraversare la strada e tornare a casa senza attirare troppa attenzione.
Passare inosservati era comunque impossibile per quei cinque...




La mia coscienza tornò in superficie piano piano.

Mi accorsi di aver dormito per qualche giorno ma non sentivo niente che non andava nel mio corpo.
Controllai mentalmente ogni muscolo.
No, non c'era niente che non fosse al suo posto.
Ancora ad occhi chiusi cercai di capire dove fossi, sentivo che l'aria era fresca e che quella che credevo una coperta mi faceva pizzicare un po' la pelle.
Feci violenza su me stessa per aprire gli occhi.
La luce mi ferì più di quanto avrei creduto così mi coprii il volto con un braccio.
-Finalmente ti sei svegliata...-












saaaaaaaaalve *^*
come avrete di sicuro intuito l'idea è venuta fuori dal video di Monster (Dio benedica questi ragazzi ç.ç)
spero che il primo capitolo vi sia piaciuto ^^
ringrazio anticipatamente chi userà un po' del suo tempo per leggere la storia e magari anche recensire
*si inchina*

adesso passiamo alle anticipazioni!!!!         *quanto entusiasmo... >.>               *ç**


1^ War


[...]
Sentivo il battito del suo cuore accelerare ad ogni passo.
E già il fatto che quell'uomo grande e grosso avesse paura di me era strano...
Ma che riuscissi a sentire, ad un metro e mezzo di distanza, il sangue che gli pompava nel petto era addirittura eccezionale.
Sorrisi.
-Hai già paura di me in questo modo...?-
Chiesi con voce melliflua rivolgendomi alla mia scorta.
[...]




spero davvero che vi sia piaciuto ^^
come sempre per le minacce di morte e affini rivolgetevi al centralino della voce interiore
*ho già attivato il numero verde *^*               brava u.u*
alla prossima
ciauuuuu

M_Wonnie











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Capitolo 2
*** 1^ War ***


1-1^ War arriva al galoppo del suo destriero (in realtà e solo un pony... >.>       ma è un bel pony *^*) argentato
sono riuscita a scrivere questo capitolo abbastanza velocemente il che mi rende fiera di me stessa
*me gongola da sola :3*
spero che la storia cominci un po' ad interessarvi e a piacervi ^^
*si inchina*
ci vediamo in fondo

M_Wonnie






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1^ War



-Finalmente ti sei svegliata-
Quella voce mi colse totalmente di sorpresa e il mio corpo reagì di conseguenza, anche se troppo velocemente per i miei gusti.
Prima ancora che riuscissi a realizzarlo mi ero catapultata giù dal lettino e con questo mi stavo proteggendo.
Ok...
Qualcosa era decisamente fuori posto.
-Calmati YunSo-
Non ero ancora riuscita ad identificare la fonte di quella voce.
Sentivo il cuore battere nel mio petto come se volesse scavarsi una via di fuga.
Uscii dal mio scarsissimo riparo e finalmente incrociai lo sguardo con la proprietaria di quella voce.
Una giovane donna dai tratti squisitamente femminili stava trafficando con delle siringhe e degli strani liquidi, l'immagine di una strega attraversò la mia mente e mi ritrovai a ridacchiare.
La donna mi fulminò con lo sguardo lanciandomi un'occhiata di disgusto che le deformò quei delicati tratti.
Qualcosa dentro di me si mosse e cominciò a ringhiare.
-Ti ho detto di calmarti! Nessuno vuole farti del male-
Certo il suo tono non mi aiutava affatto.
Sentivo la pelle pizzicare in alcuni punti e vidi la donna arretrare di un passo.
Registrai il suo comportamento e sentivo che aveva paura... Paura di me.
-Non scatenare i tuoi poteri per favore...- cercò di sorridere -Non riesci ancora a controllarli bene... Io sono Anna, mi hanno chiesto di occuparmi di te-
-Quali poteri?- chiesi subito -E perché mi trovò in questa specie di...-
-Laboratorio?-
Concluse Anna per me.
Annuii accorgendomi delle telecamere fissate al soffitto, seguivano ogni mio movimento.
-Il tuo DNA non è come quello dei normali esseri umani, ci sono alcune differenze che portano il manifestarsi di questi poteri che noi chiamiamo Gifts-
Alzai un sopracciglio e lei aspettò che assimilassi l'idea.
-E ti trovi qui perché se non vi aiutiamo a liberare questi poteri, al momento della loro completa manifestazione, vi annienterebbero e fareste del male alle persone che vi stanno attorno in quel momento-
Ci fu un momento di silenzio dove entrambe sembravamo pensare a qualcosa.
-Siamo così potenti?-
Chiesi scettica.
-Non tutti...- ammise lei -Ma alcuni lo sono a livelli inimmaginabili-
Mi guardò fissandomi intensamente.
-E crediamo che tu sia uno di questi-
Aggiunse tutto d'un fiato aspettando una mia reazione che non ci fu.
-La cosa non ti sconvolge?-
-Dovrebbe?- chiesi -Se sono qui un motivo ci sarà e a questo punto se sono potente o meno non mi interessa-
Rimase sorpresa della mia risposta.
-Ho un'altra domanda...-
Mi guardò curiosa.
-Che cosa ne è stato della mia vita?-
La donna sospirò mettendosi seduta.
-È stata cancellata la memoria a tutti quelli che ti conoscevano- sobbalzai -E a te il ricordo dei genitori e delle persone più strette-
-Mi avete privato dell'amore della mia famiglia e dei miei amici!! Senza neanche chiedermelo?!?-
Ringhiai a denti stretti avvicinandomi minacciosa.
Poi mi bloccai mentre Anna tremava.
Vidi il mio riflesso in uno specchio che si trovava poco lontano.
Il mio corpo era coperto di tatuaggi sorprendenti, ecco cos'era quel pizzicore... E gli occhi brillavano bianchi e ipnotici.
Avvicinai una mano alla mia faccia per essere sicura che quel riflesso fosse veramente il mio ma prima che lo potessi fare qualcuno mi strattonò da dietro.
Reagii forse ancora più velocemente di quando avevo sentito la voce di Anna per la prima volta.
Ruotai il corpo e mi liberai dalla stretta sul polso piegando il braccio dietro alla schiena dell'uomo che mi aveva attaccata.
Ne arrivarono altri due mentre quello sotto di me si lamentava dal dolore.
-Fermi!!- urlò la donna -Non fatela agitare ancora di più!-
Tutti arretrarono di qualche passo e io lasciai andare il povero Cristo che mi era capitato tra le mani.
Mentirei se dicessi che non ero rimasta sorpresa e affascinata da quello che potevo fare.
-YunSo ascoltami- mi voltai verso di lei -Da domani inizierai un corso di formazione che risponderà a tutte le tue domande, starai al laboratorio per due settimane, dopodiché se vorrai andartene e ti riterremo pronta, potrai tornare ad una vita normale-
La guardai in cagnesco mentre i tre uomini si facevano di nuovo avanti.
Un movimenti della mano di Anna li riportò al loro posto.
A quanto pare non potevo ancora andarmene... Rilassai i muscoli e sentii sparire i tatuaggi dal mio corpo.
-Accompagnatela nella sua stanza... Troverai una pianta dell'edificio e gli orari delle lezioni che dovrai seguire-
-Devo tornare a scuola quindi...-
Borbottai scontenta e Anna ridacchiò.
-Dovrai finire anche gli studi normali una volta che tornirai alla civiltà-
-Aish...!-



Alla fine solo uno di loro fu la mia scorta.
Stavamo attraversando un lungo corridoio finestrato che dava sulla foresta tutto intorno al laboratorio, il sole inondava tutto di luce che si rifletteva sul bianco immacolato delle pareti.
Un suono strano mi distolse dai pensieri.
Era come il suono di un tamburo, però era come sentirlo attraverso una parete.
Mi concentrai per individuare la fonte e la trovai nell'uomo che avevo di fronte.
Sentivo il battito del suo cuore accelerare ad ogni passo.
E già il fatto che quell'uomo grande e grosso avesse paura di me era strano...
Ma che riuscissi a sentire, ad un metro e mezzo di distanza, il sangue che gli pompava nel petto era addirittura eccezionale.
Sorrisi.
-Hai già paura di me in questo modo...?-
Chiesi con voce melliflua rivolgendomi alla mia scorta.
Vidi la sua schiena irrigidirsi per un istante.
Si voltò un attimo lanciandomi un'occhiata senza smettere di camminare, ma non mi rispose.
Sorrisi ancora mentre il battito del suo cuore cambiava di nuovo il suo ritmo, questa volta doveva essere imbarazzato.
Mi accompagnò fino ad una porta anonima dove attaccata ad essa c'era un altrettanto anonimo numero 120.
La mia scorta si dileguò senza emettere un suono, evidentemente era impaziente di allontanarsi dalla sottoscritta.
Posai una mano sulla maniglia per aprire la parta e dopo un sonoro "crack!" mi accorsi che si era rotta e mi era rimasta in mano.
La guardai sconcertata.
-Aish...!-
Imprecai a denti stretti.
In quel momento però non avevo nessunissima voglia di chiamare qualcuno e farla sistemare, volevo solo trovare il letto e dormire finché ne avessi avuto la possibilità.
Detti una veloce occhiata all'interno.
Pareti bianche, mobili bianchi... Tutto di un fottutissimo bianco candido.
Ma chi diavolo era l'arredatore in quel posto?
Trovai il letto e indovinate di che colore erano le lenzuola...?
Dai che siete delle personcine intelligenti e ce la fate.
...
Esatto... Erano così bianche che sembravano splendere di luce propria.
Quel posto mi dava già sui nervi e ci ero dentro solo da due ore, passare due settimane la dentro mi avrebbe portato alla pazzia.
Scrollai la testa cercando di scacciare anche quei pensieri.
Mi lasciai cadere sul letto vestita di quella tuta anonima e grigia, già, niente bianco almeno per questa, che mi aveva dato Anna prima di uscire.
Chiusi gli occhi e sprofondai nel buio del regno di Morfeo.



Il martellare sulla porta della mia stanza mi svegliò di soprassalto.
Mi ci vollero alcuni minuti per riorganizzare le idee e mettere a fuoco la situazione ma durante quel lasso di tempo il rumore insistente non cessò un attimo.
Aprii la porta scazzata.
-Sei in ritardo per la tua prima lezione-
Anna mi stava davanti con le mani sui fianchi.
La sera prima non mi ero neanche preoccupata di guardare l'orario...
Che palle...
Sbuffai, gesto che non piacque per niente alla donna.
-Non puoi iniziare in questo modo-
Mi disse lei.
-Sono solo stanca... Credo che sia normale dopo quello che è successo alla mia vita, non crede?-
Risposi in tono di sfida.
Sembrò non farci caso e spostò la sua attenzione su altro.
-Che cos'è successo alla maniglia della porta?-
Solo a me sembrava una domanda scontata?
-L'ho rotta-
Risposi con un'alzata di spalle.
Continuò ad osservare la maniglia che teneva in mano come se questa le potesse svelarle dei segreti arcani.
-Forza preparati, ti accompagno io a lezione-
Avrei voluto risponderle di nuovo a tono ma decisi di rinunciare dato che altrimenti saremmo andate avanti all'infinito.
Mi feci una doccia veloce e indossai il cambio d'abiti che era ripiegato sulla sedia della scrivania.
-Dove sono le mie cose?-
-Come scusa?-
Nessuno le aveva insegnato che non si rispondeva ad una domanda con un'altra domanda...?
-Avevo una vita prima di finire in questo posto, dov'è finita tutta la mia roba? Vestiti, libri, cd e tutto il resto...-
La vidi esitare.
-Corri troppo-
Rispose secca.
-Forse siete voi troppo lenti per i miei gusti-
Ringhiai.
Subito un uomo ancora più nerboruto di quello che mi aveva scortata ieri si fece avanti.
Era rimasto fuori nel caso avessi perso il controllo e infatti teneva in mano un fucile molto simile a quelli che si usavano per sedare gli animali.
Storsi la bocca.
Perché non mi ero accorta della sua presenza?
Ieri era stato così semplice sentire il battito cardiaco dell'altro... Che cosa era cambiano stamani?
Mi concentrai chiudendo gli occhi incurante di quello che potessero pensare.
Il suono ritmico e pulsante venne a galla immediatamente come se emergesse dalle profonde acque dell'oceano.
Sorrisi compiaciuta perché ero riuscita ad identificare anche quello di Anna.
Lei mi guardò alzando un sopracciglio poi mi fece segno di seguirla senza che aggiungesse altro.
Mi sorse un dubbio... Avrei dovuto dirle quello che per ora riuscivo a fare?
Magari era un Gift, come lo chiamavano loro, comune tra noi esseri strani...
Ripercorremmo a ritroso il corridoio finestrato e salimmo al primo piano, per tutto il cammino non volò una mosca ma potei ascoltare con calma i battiti dei loro cuori.
Ci fermammo davanti ad una porta con su scritto "Room 2"...
Ora, parliamoci chiaro... Io non dico di disporre di una fantasia illimitata e piena di unicorni ma 'sti tizi in fatto di colori e tutti il resto facevano un po' schifo.
Alla faccia degli scienziati pazzi.
Cercai comunque di capire quante persone ci fossero li dentro.
...
10... Forse 13.
Quando entrammo mi misi subito a contare.
Dannazione... Erano in 14, come mai me ne era sfuggito uno?
-Ecco la nuova arrivata... Siamo già in ritardo il primo giorno a quanto pare...-
La voce scazzata dell'uomo che stava alla cattedra mi riportò alla realtà distraendomi da quella sinfonia di battiti.
-Si chiama YunSo, da oggi seguirà le sue lezioni professor Han-
Disse Anna.
A quanto pare mi arrabbiavo facilmente perché sentii subito il familiare pizzicore alla pelle.
Il professore arretrò di qualche passo aggiustandosi gli occhiali, Anna scosse la testa e i Gifts dei restanti incominciarono ad attivarsi, evidentemente richiamati dal mio.
-E così sei una dominante...-
Sospirò di nuovo la donna.
-Può smetterla di darmi degli appellativi che non conosco?!-
E di trattarmi come una ritardata...
Aggiunsi mentalmente.
-Vuole solo dire che sei abbastanza potente da poter influenzare gli altri Gift che ti stanno attorno-
Rispose per lei il professor Han.
C'erano un po' troppe cose che mi sfuggivano...
-Adesso stai buona e segui la lezione-
Anna mi lasciò con queste parole mentre io rimanevo imbambolata con gli occhi che mandavano bagliori bianchi.
-Puoi sederti a quel banco-
Disse con voce atona il prof.
Possiamo tranquillamente dire che lo scelsi io perché c'era un'altra decina di posti vuoti.
Tutti mi seguivano con lo sguardo e certo non mi aiutavano a calmarmi, non mi piacevano tutti quegli occhi puntati addosso.
Il prof Han ripartì con la spiegazione e per le due ore successive fui rimpinzata di informazioni che per me erano solo curiosità in più, se non me le avessero spiegate sarei vissuta bene uguale.
Stronzate del tipo: "se vi fanno arrabbiare dovete mantenere la calma".
Come se non l'avessi già capito... Avevo già rischiato di fare fuori diverse persone solo perché avevano detto qualcosa che non mi piaceva.
Questi Gifts del cazzo mi stavano facendo diventare isterica.



La prima settimana passò tra lezioni insulse, anche perché mi accorsi di riuscire ad assimilare subito ciò che mi veniva insegnato, e allenamenti in quella che i Camici Bianchi chiamavano Arena.
La prima volta che misi piede agli allenamenti rischiai di uccidere un tizio che si trovava al laboratorio da due anni.
Poveraccio, non era mai uscito da quel posto?
Pregai con tutta me stessa che la stessa sorte non toccasse anche a me....
La seconda volta mi misero contro tre ragazzi, per la serie "scontri leali", e rischiai di ammazzare anche loro tre in meno di un quarto d'ora.
Mi accorsi anche di un'altra cosa, c'erano pochissime donne e le uniche presenti facevano parte dei Camici Bianchi, detti voce al mio dubbio esistenziale durante la lezione ed ecco a voi l'esaustiva risposta del prof Han...
-Non sappiamo come mai ma una donna che si manifesta è molto più rara e quando lo fate siete più potenti della media-
Cioè... Wow...
Ancora mi chiedo perché diavolo ho seguito quelle lezioni.
Comunque alla terza volta nell'Arena si erano finalmente resi conto che se avessero continuato a darmi dei poveri esseri in pasto me li sarei mangiati in un sol boccone.
-Mi sembra di rivedere quei cinque...-
Ridacchiò un collaboratore di Anna.
-Di sicuro è al loro livello, forse il leader continua ad essere sempre più potente di lei-
Rispose.
Il fatto che continuassero a parlare di me come se non ci fossi mi dava sui nervi ma in quelle due settimane avevo imparato a non mostrare più ne i tatuaggi ne gli occhi bianchi ogni qualvolta mi alteravo un poco.
Cercai di comportarmi al meglio e impegnarmi nei test cui mi sottoponevano, volevo uscire da quel posto, tornare all'aria aperta e cercare di vivere la mia vita il più normalmente possibile anche se c'era quel piccolo e insignificante particolare dei Gifts.
Anna mi chiamava "crisalide" perché da adesso in poi avrei sviluppato i miei poteri veri e propri.
Alla fine le avevo raccontato del fatto che riuscivo a sentire il battito dei cuori anche a diversi metri di distanza, all'inizio è sembrata un po' sorpresa ma poi ha liquidato la cosa nel dire che i miei sensi si erano "soltanto" iper sviluppati...
Io però mi sentivo tanto un Metapod... (riferimenti ai Pokemon puramente casuali xD)
Aspettavo con ansia il giorno in cui mi avrebbero detto se ero idonea, sembravo a fare il test per la patente, o meno a tornare nel mondo civile.
Avevo incominciato a fare il conto alla rovescia praticamente dal primo giorno e finalmente Anna venne a bussare alla mia stanza tutta bianca e immacolata.
-YunSo-
Il mio nome me lo ricordo...
-Abbiamo finalmente discusso sul tuo rilascio in Seoul-
Non ero mica un animale in cattività che veniva liberato...
Trattenni il respiro.
-Ti abbiamo preparato un appartamento in centro e vicino alla tua nuova scuola-
Mi alzai di scatto dalla sedia e cominciai a saltellare come un idiota, Anna mi guardò alzando un sopracciglio.
-Tutte le tue cose sono già al loro posto, tra un'oretta ti accompagneremo alla tua nuova casa-
Mi sorrise.
Non l'avevo mai vista farlo e il suo volto già molto femminile sembrò illuminarsi, mi chiesi perché si ostinasse a portare quello sguardo corrucciato.
Preparai le poche cose che erano in quella stanza e dopo solo un quarto d'ora ero già davanti all'uscita del laboratorio che camminavo avanti e indietro.
Presi a compassione dalla mi patetica figura Anna e due collaboratori mi accompagnarono all'appartamento.



Quando finalmente mi consegnarono le chiavi di casa scoppiai in un grido liberatorio.
Il bianco non esisteva e ad una prima occhiata mi era sembrata subito calda e accogliente come casa.
Dato che era venerdì avrei iniziato la scuola il lunedì successivo, Anna mi aveva consegnato una piantina con segnata la casa, la scuola e il laboratorio.
Mi sorpresi come quest'ultimo fosse fuori città, ma se i nostri Camici Bianchi volevano giocare a fare Dio dovevano per forza farlo lontani da occhi indiscreti.
Trotterellai in ogni stanza e trovai tutti i miei oggetti personali.
Era strano come mi ricordassi delle cose che avevano fatto parte della mia vita precedente ma non delle persone...
Ancora più incredibile che non ci fossero buchi nella mia memoria, forse il mio cervello aveva provveduto a tapparli come meglio poteva.
Scollai la testa.
-Ho fame...-
Dissi al nulla.
Andai al frigo e tutta felice notai che era pieno di cose da mangiare.
Presi tutto ciò che era più calorico e mi posizionai sul divano.
Facendo zapping tra i canali incappai in un'esibizione dei B2st e mi misi ad ascoltargli.
Mi ricordai che il mio iPod era pieno zeppo delle loro canzoni, che fossero in coreano, giapponese o aramaico antico io ce le avevo.
Era bello sapere che non tutto era andato perso di me...
Sorrisi.
Ripulii alla belle meglio e poi andai in camera mettendomi il pigiama e accoccolandomi tra le coperte.
Mi addormentai senza problemi e senza sogni ma con le voci di quei sei che mi cullavano.



Quando mi svegliai mi stiracchiai come un gatto al sole allungandomi il più possibile.
Cercai a tentoni di prendere la sveglia e vedere che ore erano.
Perché non la trovavo?
Borbottai qualcosa irritata mentre cercavo invano di trovare anche la coperta e coprirmi, dato che sentivo uno sgradevole spiffero alla schiena.
Un po' alterata decisi di aprire gli occhi e mi ritrovai praticamente il soffitto in faccia.
All'inizio mi ci volle un po' per mettere a fuoco la situazione ma poi mi resi conto che era davvero il fottuto soffitto.
Ma come sono delicata di prima mattina, non trovate?
Ok... Di cose strane me ne erano capitate in quei giorni ma qui si rasentava l'assurdo!










allora come vi è sembrato??
state tranquille i BigBang stanno per arrivare xD
spero comunque vi sia piaciuto perchè a me questa storia foga un sacco *^*
e non perchè è la mia ma perchè mi foga e basta xD
*che bei discorsi sensati... >.>           sono la parte migliore di me *ç*        allora andiamo bene... >.>*
per tutte le mie altre storie potete controllare nella mia pagina "autrice"
ne ho scritte troppe e mi fa fatica scrivere tutti i titoli... >.<       *si, per chi non lo avesse ancora capito sono una sfaticata xD*
ma passiamo alle anticipazioni!!! u.u


2^ War

[...]
Il tizio con i capelli rossi mi guardò in cagnesco.
-Sai chi siamo noi?-
Chiese sogghignando cattivo.
Come se una cosa del genere mi potesse intimorire...
Sbuffai.
-Topo Gigio e i suoi amici?-
Risposi ghignando cattiva.
[...]





lo so che mi amate *^*
e se ancora non mi amate amatemi forza!! u.u
comunque io ringrazio come sempre chi ha recensito *vi amo tanto*, chi ha inserito la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite *amo anche tutte voi tranquille *^**
grazie mille del vostro tempo
*si inchina*
alla prossima
ciauuuu

M_Wonnie








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Capitolo 3
*** 2^ War ***


2^ War
me in immenso ritardo...
non c'è neanche bisogno che aggiunga altro... >.>
perdonatemi *me si flagella* ç.ç
spero che il capitolo vi piaccia *^*
ci vediamo in fondo *fa ciao con la mano*

M_Wonnie








Crossfire






2^ War



Merda merda merda merda...
Insomma, avete capito il concetto credo...
Passino tutte le stronzate dei Gifts, ma qui si stava un po' esagerando.
Non credevo che tra il vasto repertorio ci fosse anche quello di svegliarsi la mattina attaccata al soffitto.
-Merda...!-
Dissi stavolta ad alta voce.
Ok... Ragioniamo... Di solito mi riesce abbastanza bene.
Se mi rilasso dovrebbe andare tutto per il verso giusto.
Cominciai a respirare regolarmente ma tutto ciò che ottenni fu... Il nulla più assoluto.
Ero sempre nella stessa posizione e incominciai ad arrabbiarmi, e questo, come avevo imparato nelle poche settimane chiusa nel laboratorio, non era mai una buona cosa.
Infatti cominciai anche a muovermi per aria e il grosso lampadario che avevo in camera continuava a venirmi addosso... Perché era lui che si muoveva, ovviamente...
Non sapevo veramente che pesci prendere, così feci l'unica cosa che ormai mi rimaneva:
incominciare a sbraitare cose senza senso nella speranza che qualcuno venisse a vedere quello che stava succedendo ma non svenisse a quella vista.
-Aish...!-
Imprecai per l'ennesima volta a denti stretti.
I tatuaggi pizzicavano la pelle in modo quasi insopportabile adesso e gli occhi erano sicuramente diventati bianchi.
Stavo perdendo anche le ultime speranze quando sentii qualcuno forzare la porta del mio appartamento e il battito di cinque persone.
Adesso riuscivo a percepirli bene anche se ero sotto pressione, quindi ero sicura che fossero cinque.
-Ma che divertente...!-
A quella voce mi voltai, per quanto mi fosse possibile nella mia situazione, e vidi un gruppo di ragazzi decisamente strani.
Quello che aveva parlato aveva una cresta di capelli rossi e quei suoi occhi scuri sembravano mettere a nudo la mia anima.
Il mio potere reagì all'improvviso prendendomi alla sprovvista.
Erano come me, non c'era altro motivo per cui il mio corpo reagisse in quel modo altrimenti.
Riuscii ad afferrare il lampadario cercando di non sbarbarlo dal soffitto.
-Ti sei ambientata bene tesoro in quella posizione?-
Chiese di nuovo il ragazzo con i capelli rossi ghignando.
-Ripetilo quando sono scesa galletto del cazzo!-
Ringhiai a denti stretti.
Lui rimase interdetto, gli altri invece se la risero alla grande riuscendo a far sorridere anche me.
-Quindi chi l'aiuta a scendere?-
Chiese l'unico che aveva dei capelli normali.
-Dae...?-
Quello dai capelli rossi si rivolse al ragazzo biondo platino che mi sorrise radioso.
Piano piano lo vidi staccarsi da terra e una leggera brezza invadere la stanza anche se le finestre erano chiuse.
-Tranquilla- mi disse -È capitato anche a me la prima volta che ho scoperto di saper volare-
Mi raggiunse e mi porse una mano che presi subito.
-Adesso pensa di voler tornare a terra e respira regolarmente-
Feci come mi aveva detto, anche se avevo già provato con la respirazione da donna incinta, però questa volta funzionò, forse per il fatto che mi concentrai nel discendere.
Toccai finalmente terra e il ragazzo chiamato Dae mi lasciò la mano.
-... Mmh... Grazie...-
Borbottai non molto convinta.
-Potresti essere anche un po' più riconoscente tesoro-
Disse il galletto del cazzo.
-Quando saprò il tuo nome forse comincerò a prenderti in considerazione... Galletto-
Sogghignai.
Lui mi fulminò con lo sguardo e gli altri risero di nuovo.
Li scrutai quindi uno ad uno, non ce n'era uno con un taglio di capelli normali, no aspetta... Uno c'era.
-Grazie-
Dissi di nuovo però rivolta solamente a quello che avevano chiamato Dae.
-Nessun problema, anzi se vuoi ti posso aiutare a controllare questa cosa del volo-
Si propose.
-Lo faresti davvero?-
Chiesi sospettosa.
-Ci sono passato anch'io quindi ti capisco, abbiamo gli stessi problemi a controllarci-
Rispose indicando poi anche i suoi compagni.
-Ya!- sbraitò il galletto -Io riesco a controllarmi benissimo-
Sembrava un bambino imbronciato a cui avevano negato una caramella.
-Ti sei trovata bene al laboratorio YunSo?-
Mi chiese quello dai capelli blu ignorando il commento del suo amico.
Feci una smorfia al ricordo.
-Sono solo cont...!-
Mi bloccai.
-Come fai a sapere il mio nome?-
Chiesi alzando un sopracciglio.
Tutti gli occhi dei ragazzi si puntarono su di lui con l'evidente tentativo di ucciderlo ma lui non si scompose e continuò.
-Siamo stati noi a trovarti e portarti al laboratorio-
La mia mascella toccò il pavimento con un sonoro stonk!
Un leggero tic all'occhio sinistro distorse i lineamenti del mio volto.
-Ma bravo il nostro SeunhHyun... Ce la siamo giocata adesso-
Commentò sarcastico l'unico con i capelli normali.
-Sta' zitto Ri- intervenne quello con la cresta castana -Se ne sarebbe ricordata da sola comunque...-
Feci mente locale di ciò che avevano detto.
Una fitta dolorosa alla tempia mi fece vacillare, venni sostenuta prontamente da Ri che era il più vicino in quel momento.
-Hey... Vuoi sederti?-
Chiese apprensivo.
-Sto bene... Ma voi avete cercato di abbordarmi due settimane fa giusto?-
Ridacchiai.
Loro sogghignarono forse anche un po' imbarazzati.
-Era l'unico modo per avvicinarti-
Si giustificò quello con la cresta castana.
-Parli bene TaeYang!- si lamentò Ri -Tu non hai dovuto sopportare quelle due che erano con lei...-
Brontolò.
Risi a quelle parole ricordando vagamente due figure che mi stavano accanto quel giorno.
Mente i cinque iniziavano una discussione senza senso su un argomento che mi interessava il giusto, quindi niente, tornò a galla un altro ricordo.
-Ya!- indicai il galletto -Tu mi hai colpita! E per ben due volte!-
Ero scoccata e imbarazzata, come avevo fatto a farmi incastrare da quei tizi?
Lui ghignò... Ormai cominciavo a farci l'abitudine...
-Il tuo sorrisetto comincia a darmi sui nervi galletto del cazzo...!-
Ringhiai e i ragazzi si zittirono di botto.
Secondo voi è un brutto segno?
Il tizio con i capelli rossi mi guardò in cagnesco mentre mi si avvicinava e si fermava a pochi passi da me sovrastandomi.
-Sai chi siamo noi?-
Chiese sogghignando cattivo.
Come se una cosa del genere mi potesse intimorire...
Sbuffai.
-Topo Gigio e i suoi amici?-
Risposi ghignando anch'io cattiva.
Il sorriso gli morì sulle labbra.
Ero decisamente brava a fare arrabbiare la gente.
Evviva me!!
-JiYong...- lo richiamò TaeYang -Lasciala stare e comportati bene per una volta-
Sbuffò.
Il galletto storse la bocca.
-Scusalo- intervenne SeungHyun -È un po' irascibile ma è un buon leader-
Sorrise.
Non ero del tutto convinta e i ragazzi dovettero accorgersene perché ridacchiarono.
-Credo che sia il caso di presentarsi come si deve a questo punto, non credete?-
Chiese di punto in bianco DaeSung.
Gli altri annuirono e JiYong ghignò, stano vero...?
-Comincio io!- si fece avanti Ri contento -Sono SeungRi e controllo l'elettricità, dolcezza-
Fece un mezzo inchino ridacchiando.
Storsi il naso al nomignolo che mi aveva dato.
-È un piacere fare finalmente la tua conoscenza, sono TaeYang e controllo la terra-
Sorrise.
-SeungHyun e controllo l'acqua, piacere YunSo-
Accennai un sorriso anche se mi stava sorgendo un dubbio.
-Io sono DaeSung e controllo l'aria-
A dimostrazione di ciò che aveva appena detto si librò a qualche centimetro da terra per poi toccare di nuovo il suolo.
Anche se lo avevo incontrato da poco mi infondeva una grande allegria quel biondino, così ricambiai il sorriso affettuoso.
-Io sono JiYong e domino il fuoco, tesoro...-
Vidi l'aria intorno al galletto tremolare e la stanza riscaldarsi piano piano.
TaeYang gli tirò uno scappellotto dietro la nuca.
-Finiscila di pavoneggiarti leader!-
Lo rimbeccò.
I due cominciarono un botta e risposta che sembrava sarebbe andato per le lunghe e la scena era così lontana dalla prima idea che mi ero fatta di JiYong e degli altri che scoppiai a ridere apertamente, la prima volta da non so quanto tempo.
Mi tornò in mente il dubbio di poco fa.
-Cosa intendete con "controllare", esattamente?-
Non ero sicura di aver capito bene.
E mi pentii subito di quella domanda.
I ragazzi sorrisero mentre sentii tutta la potenza distruttiva dei loro Gifts sulla mia pelle.
I loro occhi bianchi e i tatuaggi, tutti diversi tra loro, mi attraevano come le falene sono attratte dalla luce... Il problema è che quei poveri esserini morivano, io speravo di non fare la stessa fine.
Un attimo dopo Dae teneva tra le mani un piccolo tornado, affascinata mi avvicinai e i miei capelli lunghi si tendevano all'interno del piccolo vortice che tentava di risucchiarli.
-Ya!! Perché tutta l'attenzione è sul biondino!?-
Richiamò l'attenzione SeungRi.
L'aria attorno al suo corpo crepitava ed ebbi la stupida idea di allungare la mano... Mi ritrovai con il culo per terra a qualche metro di distanza senza neanche sapere come ci ero arrivata.
Come si dice..? La curiosità uccise il gatto?
SeungHyun mi porse una mano per alzarmi, ma un attimo dopo mi trovai bagnata come un pulcino.
I ragazzi ridacchiarono.
Si stavano prendendo ampiamente gioco di me ma non me ne curai più di tanto perché ero troppo curiosa di vedere gli altri in azione.
-È meglio che la mia dimostrazione la rimandiamo ad un altri giorno- si scuso Tae -Non è saggio scatenare una catastrofe proprio in centro città-
Con le sue parole capii quanto erano grandi i loro poteri.
Presa in contropiede, anche se avrei dovuto sentire che qualcuno mi si stava avvicinando, due braccia mi circondarono da dietro.
-Non ti agitare...- 
Sussurrò JiYong sul mio collo.
In quel modo non mi aiutava di certo...
In dieci secondi però ero asciutta come prima che Seung mi giocasse quello scherzetto e somigliassi ad una che si era buttata in piscina col pigiama.
Il leader mi liberò dalla stretta e tornai a guardarli, erano tornati dei ragazzi apparentemente normali che avevano aiutato un'altra ragazza normale a scendere dal lampadario su cui era appesa.
Normalissimi insomma....
-Quindi cosa vuoi fare adesso?-
Chiese SeungRi.
Lo guardai confusa.
-Non ci vuoi chiedere niente di come andranno le cose e sulla nostra scuola?-
Continuò.
-Mi hanno "spiegato" tutto in queste due settimane...- storsi la bocca -E la scuola be'... Rimane comunque una scuola no?-
I loro sorrisi a cinquantasette denti non mi piacquero per niente sapete...?



Ero in piedi davanti alla mia nuova classe mentre il professore mi presentava a quella massa informe annoiata.
Questa situazione me ne ricordava un'altra di poche settimane fa, però questa volta gli studenti non erano degli esseri mutanti.
Non so però se fosse un lato positivo e meno della cosa.
-YunSoah, puoi sederti accanto a NaYoonah-
Sorrise e la ragazza che aveva chiamato alzò timidamente una mano per attirare la mia attenzione, sentivo il suo cuore battere veloce come quello di un uccellino spaventato ma il suo sembrava più un battito pieno di aspettative.
Mi sedetti presentandomi a bassa voce, la mia nuova compagna di banco annuì e sorrise poi entrambe riportammo l'attenzione sulla lezione che riprendeva il suo normale e noioso corso.
Quando finalmente il suono della campanella liberatrice risuonò per tutte le aule tirai un lungo sospiro di sollievo.
-YunSossi...- iniziò timidamente la mia compagna -Vuoi pranzare con me?-
-Certo!- risposi prontamente e il suo viso si distese -Così mi puoi spiegare un po' di cose su questa scuola-
Ogni edificio scolastico aveva le sue regole e sapevo che anche questo non avrebbe fatto eccezione.
Mentre NaYoon mi spiegava le aule in cui avremmo passato la maggior parte del nostro tempo iniziammo a servirci alla mensa.
-Quel tavolo è libero!- 
Lo indicai come se fosse stato un'oasi nel deserto, era uno dei pochi rimasto libero.
Mentre ci avvicinavano la mia nuova compagna venne urtata da una tizia.
-Guarda dove vai perdente!-
Ringhiò questa a NaYoon mentre le sue amichette oche che aveva intorno starnazzavano.
Storsi la bocca.
-Ya!- 
Richiamai la sua attenzione.
-Yunsossi, non importa... Davvero-
Iniziò la mia amica ma io la ignorai, sapevo che cercava di fermarmi ma diciamo che adesso ero molto più incline alle incazzature facili.
-Dovresti chiederle scusa-
Continuai seria e la tizia lanciò un'occhiata schifata a NaYoon.
Sentii la rabbia ribollire nel mio corpo come in una pentola a pressione, una mossa sbagliata e sarei esplosa... Molto probabilmente uccidendo anche un paio di persone.
Mi mancava nella lista "cose strane" sentirmi come una bomba ad ologeria...
-Dovresti sceglierti meglio le amiche, forse-
Ridacchiò la tizia.
Stava giocando col fuoco ma ancora non poteva saperlo poverina, intanto intorno a noi si era creata una piccola folla di curiosi.
La reginetta e la nuova arrivata che si sarebbero prese a sberle di li a pochi minuti... Doveva essere uno spettacolo divertente.
-Sei nuova, non sai come vanno le cose in questo posto-
Disse la tizia facendo ondeggiare i capelli.
Sbuffai insofferente.
-Sarò anche nuova ma di tipe come te ce ne sono in ogni scuola...-
Le oche smisero di ridere di punto in bianco e mi accorsi che fissavano un punto dietro di me.
La capa oca ghignò.
Che diavolo avevo alle mie spalle?
-Non credi di esagerare per il primo giorno di scuola?-
La voce alle mie spalle ridacchiò divertita e dato che l'avevo riconosciuta mi voltai.
-Non è colpa mia... SeungHyun...- 
Borbottai imbronciata.
I cinque ragazzi risero della mia espressione.
-Li... Conosci...?!-
Chiese scoccata e isterica la tizia.
Sorrisi a cinquantuno denti.
In quel momento credo di aver guadagnato un centinaio di punti, tutti insieme, davanti ai presenti.
Mentre ero persa nei miei pensieri ed ero impegnata a ghignare alla tizia la voce del leader mi richiamò.
-Forza voi due- accennò a me e NaYoon -Andiamo-
Presi NaYoon per mano e seguii i cinque ragazzi.
Prima di uscire dalla mensa sentii lo strillo acuto della tizia che sicuramente si stava strappando i capelli dalla rabbia e dalla gelosia.
Io le feci eco con la mia risata e i sorrisi dei ragazzi.
Iniziavo a capire le dinamiche di quel piccolo mondo chiamato scuola (o prigione...)



-Per il primo giorno hai fatto anche abbastanza-
Mi rimproverò bonariamente SeungRi.
NaYoon ci guardava come se fossimo stati degli animali strani... E non le potevo neanche dare torto ma lei non sapeva tutta la storia.
-Guarda che ha cominciato quella li!-
Era mezz'ora che eravamo sull'argomento, gli altri mangiavano tranquilli, chi disteso su un fianco o chi a pancia in su a contemplare il cielo.
Giusto, non ve l'ho detto ma eravamo sulla terrazza del tetto dato che era una bellissima giornata.
-Quindi quanti di voi se la sono fatta?-
Chiesi per cambiare argomento con nonchalance prendendo una cucchiaiata di budino.
TaeYang si strozzò diventando paonazzo e DaeSung gli batté una mano dietro la schiena per vedere se riusciva a farlo tornare nel mondo dei vivi.
SeungHyun e JiYong sorrisero.
-Cosa ti ha portata a questa conclusione?-
Mi chiese il leader ghignando.
-Quando siamo andati via l'ho sentita sclerare di brutto... Quindi ho pensato due cose: è soltanto gelosa del suo territorio oppure è stata con qualcuno di voi... O con tutti-
-Tranquilla- iniziò SeungHyun -Se l'è fatta solo Ri-
Il diretto interessato divenne paonazzo dalla vergogna e riuscì a fare ridere anche NaYoon che fino a quel momento era rimasta in silenzio.
-Ya!! Perché sputtanate la mia vita sessuale!?-
La risata generale fu la risposta che ricevette.
-Giusto!-
Mi sbattei una mano sulla fronte.
Come potevo essere così idiota e insensibile?!
-Questa è NaYoon!-
Sorrisi contenta come una Pasqua, d'altronde era la mia prima amica li dentro.
I ragazzi salutarono con vari cenni e sorrisero da bravi bambini.
-Ho un'altra domanda!-
-Sei troppo curiosa-
Mi riprese subito JiYong.
-Gne gne galletto-
Gli feci la linguaccia e per la prima volta lo sentii ridere per davvero, non era né un ghigno ne una smorfia sarcastica.
Quelle note si riversarono dentro di me e sentii l'ormai familiare pizzicore alla pelle.
Non adesso cazzo!
Se NaYoon mi avesse vista...
Gli altri sembrarono accorgersi che qualcosa non andava e più loro mi guardavano impanicati più io perdevo il controllo.
Con una scusa che non ricordo mi allontanai dal gruppo... O meglio, da NaYoon e andai verso il lato della ringhiera, che circondava la terrazza, più lontano dal gruppo.
Respirai profondamente...
I ragazzi molto probabilmente stavano distraendo la mia amica, non che per loro forse un'impresa difficile.
Come mai avevo perso il controllo in quel modo?
-Come mai questa improvvisa perdita di concentrazione, tesoro?-
Sussultai sentendo la voce di JiYong alle mie spalle.
C'era qualcosa che non andava... Non riuscivo mai a sentire il suo arrivo.
-Perché non ti sento mai arrivare?-
Chiesi per cambiare argomento.
Mi guardò alzando un sopracciglio.
-Riesco a nascondere la mia presenza...-
Rispose semplicemente.
-... E perché lo fai?-
-Mi diverte vedere le reazioni delle persone- sembrò riflettere su qualcosa -La prima volta che feci questo scherzo a Ri, strillò come una femminuccia-
Ridacchiai.
Sorrise anche lui al ricordo poggiandosi con la schiena alla ringhiera.
Piegò il volto verso di me.
-Ti sei ripresa?-
Controllai tutte le mie emozioni e annuii.
-Torniamo dagli altri- 
Poi sorrise malvagio, il che mi fece venire i brividi lungo la schiena.
-Ti faccio vedere una cosa...-
Allungò il passo e arrivò alle spalle del povero SeungRi ignaro di tutto.
Il resto del gruppo fece finta di niente, evidentemente sapevano quello che stava per succedere e non volevano sciupare la scena.
JiYong mi rivolse un ultimo sguardo ghignando.
Si avvicinò all'orecchio dello sventurato Ri e...
-Buh!!-
Gli urlò.
-Kyah!!-
Il povero SeungRi balzò in piedi urlando davvero come una ragazzina e io mi ritrovai insieme a NaYoon a rotolare per le risate.
Non riuscivo neanche a prendere fiato, la mia amica continuava a tenersi la pancia contorcendosi dal troppo ridere e i ragazzi ci guardavano con il sorriso sulle labbra, anche Ri che si era ormai ricomposto.
Mi asciugai le lacrime e guardai NaYoon a cui brillavano gli occhi.
-Non mi ero mai divertita così tanto in tutti gli anni che sono stata in questa scuola-
Mi disse dopo essersi ripresa.
Ci battemmo il cinque.
La campanella di inizio delle lezioni pomeridiane risuonò per tutto l'edificio facendoci sospirare.
-Che palle...- si lamentò Ri -Voglio tornare a casa...-
-Poche ore e saremo liberi meknae-
Ghignò il leader alzandosi.
Scendemmo le scale e tornammo davanti alla alla classe mia e di NaYoon.
Tutte le ragazze ci lanciavano degli sguardi assassini.
In quelle poche ore avevo capito che ruolo occupavano i ragazzi in quella scuola.
Erano il gruppo figo.
Ma figo di brutto.
-Torniamo a casa insieme dopo scuola, YunSo?-
Chiese sorridendo DaeSung.
E così non mi facilitavano certo la vita...
-Tesoro?-
JiYong mi si era avvicinato di nuovo all'improvviso e io sussultai.
-Ci vediamo dopo?-
Continuò a sorridermi.
Annuii.
-Però, te lo chiedo per favore, puoi smettere di arrivare così all'improvviso?!-
Mi stava aiutando ad uscire di testa e lui che cosa fa in risposta?
... Ghigna! E che diamine...
Ero appena tornata nel mondo reale e tutto quello che ero riuscita a fare fino ad adesso era stato sclerare e perdere quasi il controllo rischiando di uccidere diverse persone.
Decisamente un buon inizio...










aaaaallooo(una ventina di minuti dopo...)ooora!!!
vi è piaciuto?? *ç*
spero tanto di si *trotterella per la stanza senza un motivo apparente*
ringrazio tutti quelli che hanno recensito e che recensiranno questa storia *me vi ama tanto        esplode in cuoricini e arcobaleni*
e naturalmente tutti quelli che l'hanno inserita tra i preferiti, le ricordate e le seguite ^^ *me ama anche voi non vi preoccupate u.u*
ma adesso passiamo alle anticipazioni!!
u.u


3^ War

[...]
Vidi la figura di DaeSung farsi sempre più piccola e l'espressione di panico sul suo volto.
Stavo precipitando nel vuoto come un sacco di patate.
Non era una situazione divertente... Affatto.
...
Perchè capitano tutte a me?
[...]




quindi...    (che vorrebbe dire scusa? O.o                 a dire il vero non lo so *^*            evviva... >.>*
spero davvero che la storia continui a piacervi e che vi incuriosisca almeno un po' ^^
*me vi ama ricordatevelo                   si, finchè non diventa una pazza isterica... >.>               (/*.*)/*
alla prossima
ciauuuu
*rotola via insieme al pony argentato che vomita arcobaleni*

M_Wonnie






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Capitolo 4
*** 3^ War ***


Finalmente sono riuscita a pubblicare anche questo...
lo so che la maggior parte di voi vorrebbe uccidermi con una morte lenta e dolorosa
ma vi chiedo di aspettare almeno la fine delle due storie che sto ancora scrivendo xD
non mi resta che augurarvi una buona lettura *^*
ci vediamo in fondo u.u

M_Wonnie







Crossfire



3^ War



Era già passata una settimana da quando ero uscita finalmente dal laboratorio ed era iniziata la mia avventura nella nuova scuola.
Fortunatamente per tutti ero anche riuscita a non uccidere nessuno per sbaglio o anche volutamente...
La tizia ci girava alla larga, specialmente da quando si era accorta che il gruppo di super figoni, capitanato dal galletto, passava molto tempo con noi.
Credevo che la cosa mi avrebbe procurato dei problemi, specialmente con le altre ragazze della scuola, invece si erano dimostrate abbastanza mature da non fare niente di troppo avventato.
Ovviamente però erano iniziate a circolare delle voci su di me e NaYoon di come avevamo fatto ad "irretire" il gruppo di super fighi...
Finché si limitavano alle voci non avrei avuto niente da ridire.
-Ya!! YunSo, ma mi stai ascoltando?!?-
Lo sbraito irritato di DaeSung mi riportò alla realtà in un sol botto.
-Oh... Hem...- mi guardai intorno imbarazzata -Scusa...-
Ridacchiai.
-Ti perdono solo perché sei carina-
Rispose lui in tono serio che mi fece scoppiare a ridere apertamente.
Era sabato mattina e ci trovavamo tutti su una collina poco lontana da Seoul, Dae mi aveva portata li affinché mi potessi esercitare nel volo.
Era un luogo silenzioso e isolato dalla città, saremmo stati soli con qualche animale selvatico che ci guardava curioso e poi si rintanava di nuovo nel fitto della boscaglia.
Gli altri ci avevano seguiti solo per allenar si un po' tra se...
Qui c'è da soffermarsi un attimo.
Il potere che mi avevano mostrano la prima volta che ci siamo visti non era niente a confronto a quando facevano sul serio.
I tatuaggi iniziarono a disegnarsi sulla mia pelle.
Sospirai.
Quando liberavano i loro poteri non riuscivo in alcun modo a bloccare il manifestarsi dei miei...
-Per prima cosa concentrati sullo staccarti da terra-
Dae interruppe di nuovo i miei sproloqui mentali.
In lontananza si sentivano gli echi del combattimento tra gli altri quattro.
Mi vennero i brividi.
-YunSo...!-
Mi riprese per l'ennesima volta il biondino liberando anche il suo potere.
I suoi occhi bianchi e luminosi mi trafissero l'anima e decisi di smetterla di vagare nelle verdi praterie, altrimenti ci sarebbe andata di mezzo la mia salute fisica.
Quella mentale era da tanto che non c'era più...
Mi concentrai come mi aveva detto e riuscii ad alzarmi di qualche metro da terra.
Era più facile di quello che mi era sembrato la prima volta che ero rimasta appesa al lampadario.
Mi staccai dal terreno con leggerezza e raggiunti quasi i tre metri da terra cominciai a fare delle capriole per aria e a ridere come una bambina a cui avevano regalato un negozio di caramelle.
-È una sensazione fantastica!-
Urlai al biondino.
Il suo sorriso risplendette più del sole e fece sciogliere anche me come un gelato.
-Te la cavi alla grande!!-
Mi urlò di rimando lui alzando i pollici.
Gli altri intanto avevano finito di fare a cazzotti e uno a uno si ripresentarono nella piccola radura dove ci trovavamo io e DaeSung.
Vidi Tae poggiarsi con la schiena ad un albero e incrociare le braccia al petto, anche se aveva gli occhiali da sole come suo solito sentivo distintamente il suo sguardo su di me.
T.O.P. si mise a sedere nell'erba fresca insieme al galletto che mi guardava ghignando.
Ri invece si sistemò accanto al biondino con le mani sui fianchi.
-Stai attenta-
Mi riproverò come un genitore apprensivo.
Io ridacchiai.
Che lo volessi ammettere o meno adesso erano loro la mia famiglia e la loro compagnia non mi dispiaceva affatto considerando anche il fatto che avevo trovato NaYoon.
Un po' di normalità in questo casino ci voleva.
Riscossa dai miei pensiero vidi SeungRi distratto e ne approfittai.
Arrivai alle sua spalle volteggiando a testa in giù e lo toccai su una spalla facendolo voltare.
-Buh!!-
Le sue pupille si dilatarono e emise un urletto femminile di tutto rispetto.
Mi contorsi a mezz'aria dalle risate mentre anche gli altri se la ridevano alla grande.
-Neanche il cielo ti salverà stavolta!!-
Mi urlò mentre io e Dae ci alzavamo sempre più in alto.
Piano piano le grida del panda si fecero sempre più indistinte fino a non essere più udibili.
Dae continuò a ridacchiare mentre mi spiegava come sfruttare anche le correnti.
Precisò che lui riusciva a volare perché controllava l'aria mentre il mio era strettamente un fatto mentale, insomma, la mia mente si divertiva a farmi galleggiare come un palloncino pieno di elio.
-Ricordati che hai bisogno di concentrazione- iniziò -Magari con il tempo ti sarà più semplice ma avrai sempre bisogno di restare vigile e attenta-
Sentivo il familiare pizzicore dei tatuaggi su tutto il corpo.
Iniziammo a scendere un po' di quota e sfortunatamente lo sguardo mi cadde sui ragazzi rimasti a terra.
Non l'avessi mai fatto...
Cioè, non fraintendetemi... In ogni altro momento della giornata sarebbe stato uno dei più bei spettacoli che madre natura potesse offrire ma in quel momento proprio no.
Gli altri a terra si stavano togliendo le maglie e mentre il povero Dae spiegava qualcosa a caso io ero concentrata su altro.
E che altro...
Il mio potere si spense come una candela cui viene coperto lo stoppino.
Vidi la figura di DaeSung farsi sempre più piccola e l'espressione di panico sul suo volto quando si girò verso di me e si accorse di quello che stava succedendo.
Stavo precipitando nel vuoto come un sacco di patate.
Non era una situazione divertente... Affatto.
...
Perché capitano tutte a me...?
Dae urlava a squarciagola avvertendo anche gli altri che alzarono lo sguardo verso di me.
Gli occhi mi lacrimavano e non riuscivo a vedere più molto bene.
La mia vita sarebbe finita di nuovo e questa volta per sempre??
Speravo tanto di no, avevo ancora un sacco di cose da fare...
E poi avevo promesso a NaYoon che saremmo andate a fare shopping uno di quei giorni.
In quel momento mi venne in mente una cosa strana... Perché la sua faccia mi ricordava qualcuno?
Certo che quando stai per morire ti vengono in mente delle cose davvero strane.
Ma dove eravamo rimasti?
... Stavo precipitando, giusto.
-Prendetela!!-
Urlava in continuazione DaeSung mentre cercava di aumentare la sua velocità e frenare la mia con l'aiuto dei venti.
Mancava poco al suolo e chiusi gli occhi.
Al posto dello schianto che mi ero aspettata sentii qualcuno afferrare la mia mano e altre che mi sostenevano sulla schiena.
Aprii gli occhi e mi accorsi non avevo ancora toccato terra ma Dae mi teneva per una mano mentre gli altri mi sostenevano con le loro mani e braccia da dietro la schiena.
Naturalmente le mani di Ri erano un po' troppo in basso per essere considerata schiena ma sorvoliamo per stavolta.
Tutti e sei ci avvicinammo al terreno lentamente forse con l'aiuto di qualche corrente d'aria chiamata in soccorso dal biondino.
Non appena toccai terra mi furono tutto addosso.
-Che ti avevo detto a proposito della concentrazione!?!-
-Certo che hai davvero un sedere sodo-
-Dannazione tesoro! Se non ci fossimo stati noi che cosa sarebbe successo!?-
-Stai bene, che cosa è successo per farti precipitare in quel modo?-
-Sorellina non ci devi far prendere dei colpi del genere...-
Giochino per voi: a chi appartengono queste frasi?
Comunque non riuscii a rispondere perché ero ancora troppo spaventata e le loro domande erano troppe.
Tremavo come una foglia ma subito una folata di vento caldo mi circondò.
Guardai Dae e Ji sorridendo riconoscente ma i loro sguardi seri mi fecero venire la pelle d'oca.
-Che diavolo ti è preso!?-
Mi sputò addosso il leader.
Ma che diamine!!
-Credi che lo abbia fatto apposta, galletto?!?-
Sbottai anch'io.
-Dae ti ha detto di stare concentrata!! Non devi scherzare con questi poteri, specialmente se sei potente!! Non ti puoi permettere di sbagliare!!-
-Hai finito di urlarmi addosso stupido leader!?!-
Perché se la prendeva tanto?
-Ragazzi basta- intervenne Tae -È andato tutto bene, non ci pensiamo più-
Come se avesse parlato ad un muro.
-Ragazzina...-
Sibilò lui.
Mi alzai in volo con i tatuaggi che mi pulsavano sulla pelle, non stetti a sentire quello che i ragazzi mi dissero cercando di farmi ragionare.
-Stupido idiota...!-
Ringhiai a denti stretti.
Aumentai la velocità e mi diressi verso casa.
Nonostante appena dieci minuti fa stessi precipitando nel vuoto, in quel momento non ebbi nessunissimo problema a volare.
Credo che il merito vada attribuito alla rabbia e all'adrenalina che mi circolava in corpo.
Quindi non era solo un fatto di concentrazione...
Le emozioni forti influivano sui miei poteri, non che non l'avessi già sperimentato.



Quando sentii i ragazzi rientrare io ero ormai a casa da un'ora.
Mi ero già fatta una doccia rinfrescante e mangiato uno spuntino leggero mentre aspettavo che si cuocesse la cena.
Io non andai da loro e loro non vennero da me...
Eravamo tutti degli essere mutanti e orgogliosi.
Sbuffai mentre la televisione trasmetteva un programma a caso che non stavo guardando.
Solo una settimana e avevamo già litigato...
Sospirai.
Tutta colpa di quel galletto del cazzo!!
Senza accorgermene piegai la forchetta che avevo in mano.
Rassegnata ne presi un'altra dal cassetto dove tenevo le posate.
In quel momento sentii diversi tonfi provenire dall'appartamento dei ragazzi, rimasi un attimo in attesa tendendo l'orecchio.
Trenta secondi dopo sentii bussare alla porta.
Mio malgrado mi ritrovai a sorridere.
-YunSo per favore apri...-
Era la voce di Dae.
-Ci dispiace, dai apri...-
Aggiunse dopo qualche secondo.
-A me non dispiace per niente, ho detto solo quello che andava detto...!-
Seguì il leader.
-Aish...! YongBae mi hai fatto male!!-
Aggiunse anche lui dopo qualche secondo.
Ridacchiai mentre aprivo la porta.
Me li trovai tutti davanti con le facce da cuccioli bastonati, ovviamente tutti tranne il leader.
-Ci dispiace averti dato addosso in quel modo- iniziò SeungHyun -Eravamo solo molto spaventati per quello che ti poteva succedere-
Mi sorrise dolcemente.
Povero TOP... Costretto a scusarsi per una cosa che non aveva neanche fatto...
Tutta colpa di quello stupido galletto...!
Sospirai.
-Scusatemi-
Borbottai anch'io.
Notai le loro facce sorprese, specialmente quella di JiYong.
-Non avrei dovuto andare via in quel modo...-
TOP mi scompigliò un po' i capelli mentre Tae sorrise dolce.
Quanto amavo quei ragazzi, in una settimana erano diventati tutto quello che avevo nella mia nuova vita.
Sorrisi radiosa come non mi succedeva da un po' e notai le loro guance colorarsi di un leggero colore rosso.
-Che c'è??-
Chiesi piagando un po' la testa di lato.
-C'è che sei troppo carina quando sorridi in quel modo-
Sospirò Dae ma continuando a sorridere anche lui illuminando la stanza.
Fu il mio turno di arrossire fino alla punta dei piedi.
-Già... Per essere una ragazzina non sei niente male, tesoro-
Aggiunse JiYong in quello che forse, a modo suo, doveva essere un complimento.
-E il tuo sedere è... Wow!!-
Concluse Ri facendo sghignazzare il leader e alzare gli occhi al cielo a me e agli altri.
Ripeto: li amavo.
Forse troppo per il poco tempo che avevo passato con loro.



Li feci sistemare in soggiorno e passammo la notte a guardare film e mangiare schifezze, il nostro organismo bruciava calorie tre volte più velocemente di una persona normale.
Era per questo che in pochi giorni avevo imparato a portarmi dietro sempre qualcosa da sgranocchiare.
Entravo in una specie di crisi di fame quando meno me lo aspettavo, quindi dovevo mangiare spesso.
Era un altro effetto collaterale, se così si può chiamarlo, nell'avere dei poteri.
-Non voglio guardare una stupida commedia romantica!!-
La voce di JiYong mi riportò a terra.
-E invece si!!-
Rispose Dae.
Seguirono una lunga serie di "si" e "no" che fece uscire di testa me e tutti gli altri, così gli lasciammo litigare in salotto come una coppia di novelli sposi mentre noi ci spostavamo in cucina.
Versai qualcosa da bere sia a Tae che a SeungHyun quando il primo pose una domanda che mi fece avere un brutto, bruttissimo, presentimento.
-Dov'è quel panda debosciato?-
Rovesciai quasi il succo di frutta che avevo in mano.
Mi ritrovai a ringhiare come un animale e inveendo a mezza voce mi diressi in camera mia.
Anche DaeSung e il leader smisero di litigare e mi osservarono attentamente.
I tatuaggi pizzicavano la pelle e gli occhi luminosi e bianchi si riflessero per un attimo nello specchio che avevo nel corridoio per andare nella mia camera.
Aprii la porta e trovai quel porco di un panda con la mia biancheria intima in mano e un reggiseno in testa come se fossero un paio di orecchie.
Quando si accorse di me i suoi occhi mi dissero che aveva paura... E neanche poca.
Sentii arrivare qualcuno alle mie spalle.
-Povero meknae...- sospirò Ji -Non vorrei essere nei tuoi panni, questa volta neanche Nostro Signore potrà salvarti-
E sghignazzò.
Io sorrisi cattiva e il panda arretrò di qualche passo.
-Y... YunSo d... Dai era s... Solo per ridere-
Balbettò Ri.
-Non ti preoccupare- iniziai sorridendo mentre un tic all'occhio mi deformava i lineamenti -Ti faccio divertire io... Ji...- attirai la sua attenzione -Chiudi la porta-
Il leader rise mentre si chiuse la porta alle spalle.



In cinque minuti feci vedere la morte in faccia a quel meknae da strapazzo.
Gli altri si erano comodamente seduti in cucina, anche Dae e Ji che avevano ormai rinunciato a guardare il film.
Ri ci mise un po' di tempo nel raggiungerci e quando lo fece gli altri cominciarono a prenderlo in giro.
Tra stronzate e il resto, senza neanche accorgersene, si erano fatte le sei di mattina.
Un leggero chiarore incominciava a fare capolino all'orizzonte.
-Che ne dite se andiamo a guardare l'alba?- iniziò Tae -È da tanto che non lo facciamo-
Tutti annuirono quasi eccitati da quella proposta e salimmo le scale fino alla terrazza sul tetto del nostro edificio.
Ci mettemmo a sedere in silenzio osservando il lento sorgere del sole.
Nessuno osò parlare assaporando il fresco di quella domenica mattina ma senza sapere chi partì per primo iniziammo a ridere senza un evidente motivo.
Le nostre risate si persero in quella limpida mattina quando ancora Seoul era immersa in un sonno profondo.






Allora?? cosa ne pensate?? *^*

susu non siate timidi!! u.u

ma passiamo alle divertentissime (ma dove?! O.o) anticipazioni!!! (/*.*)/




4^ War


[…]

Avevo appena lasciato i ragazzi e mi stavo dirigendo tutta trotterellante verso la classe mia e di NaYoon.

Volevo darle la nuova notizia.

Ero in fibrillazione e se non stavo attenta avrei finito col manifestare i miei poteri.

-Povera NaYoon...-

A quelle parole drizzai le orecchie come un cerbiatto.

-Già...- disse un'altra ragazza -HyunAe l'ha proprio presa di mira...-

Che cosa ha fatto la tizia??

-Scusatemi...?-

Sorrisi ma vidi le due ragazze tremare sotto il mio sguardo.

-Potete ripetere quello che avete appena detto??-

[...]





spero che anche le anticipazioni vi piacciano *^*

e per chi non lo sapesse ho aggiornato anche SEVEN sui Block B u.u

viva me *si batte le mani da sola*

xD

alla prossima

ciauuuuuu


M_Wonnie


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Capitolo 5
*** 4^ War ***


Non capisco come mai ma questa storia riesco a scriverla un po' più velocemente che di “Seven” dei Block B...
non odiatemi per questo ç.ç
-me si flagella-
spero però che il capitolo vi piaccia *^*
e non abbiate paura a commentare ciurma u.u
-si mette una benda su un occhio e un pappagallo su una spalla-
ci vediamo in fondo ^^ -heyoh!! beviamoci su!!-

M_Wonnie






Crossfire




4^ War


I giorni passavano con il loro lento susseguirsi.
Riuscivo ad ambientarmi sempre meglio sia con i compagni di classe che con quei cinque pazzi.
I camici bianchi mi avevano chiamata una sola volta al laboratorio per registrare il mio nuovo potere e mettermi di nuovo alla prova.
Ancora non avevano capito che chiunque mi mettessero di fronte, tra coloro che risiedevano in quella gabbia bianca, se non ci fossi andata leggera, li avrei uccisi.
-Stai tranquilla- iniziò Anna -Tra poco avrai modo di misurarti con persone del tuo calibro-
Chissà come mai quelle parole non mi piacquero per niente.
Riferii questa conversazione con Anna anche ai ragazzi mentre una sera stavano mangiando una pizza sul terrazzo del tetto di casa nostra.
Le loro espressioni tese, che cercarono di nascondere, mi fecero capire che c'era qualcosa sotto ma per quante domande facessi, con l'aiuto degli occhi da cucciolo, loro non si fecero sfuggire niente.
-Tesoro...- richiamò la mia attenzione il leader -Se arriverà quel momento saprai tutto ma... Per adesso non ci pensare troppo-
Fece uno dei suoi rari ma abbaglianti sorrisi che mi spiazzò.
-Terra chiama YunSo~~!-
NaYoon richiamò la mia attenzione, stavano facendo stretching nell'ora di educazione fisica e il ricordo di quel sorriso mi aveva letteralmente catturata e estraniata dal mondo intero.
-Scusa...-
Le dissi ridacchiando.
-La tua espressione mi ha fatto capire che stessi pensando a qualcosa di piacevole-
Alzò e abbassò le sopracciglia più volte per enfatizzare il concetto.
Dopo un attimo di silenzio incominciammo a ridere come matte e il risultato fu un insegnante arrabbiata come una scimmia e dieci giri di campo.
La mia resistenza non mi preoccupava affatto, e a quanto pare anche Yoon non mancava.
Continuammo a ridacchiare e scambiarci battute e spettegolare un po'.
-HanSu ha una cotta per te~~-
Mi stuzzicò le ad un certo punto.
HanSu era un nostro compagno di classe.
-Non fa altro che osservarti di nascosto- rincarò -Anche adesso-
Lanciai un'occhiata al gruppo di ragazzi che si preparavano a giocare a calcio.
Il diretto interessato aveva spalle larghe, un bel viso ed era anche piuttosto alto.
... Ed effettivamente quanto incrociai il suo sguardo lui si affrettò a fare finta di niente e guardare da un'altra parte.
-Visto...?-
Continuò lei.
-E poi in classe gira la voce che oggi ti chiederà di uscire-
Ad ogni parola aggiungeva un urletto mezzo isterico e delle facce strane che mi facevano sbellicare dal ridere.
-Non so se mi interessa in quel modo...-
Borbottai.
-Suvvia!!- da quando usa parole come quella...? -Non lo devi mica sposare!! Ci esci e vedi quello che succede!-
Rispose lei con semplicità.
Quelle parole mi fecero intendere che fosse più furba e avesse più esperienza di quanto lasciasse intendere a tutti gli altri.
D'altronde era una bella ragazza.
Occhi grandi da cerbiatta, un taglio corto, fresco e sbarazzino e un fisico che non era niente male.
Avevo visto molti ragazzi voltarsi al suo passaggio e forse era per questo che alla tizia isterica non piaceva.



-Quindi che hai deciso?-
Continuò a punzecchiarmi mentre eravamo negli spogliatoi.
Educazione fisica erano le ultime due ore della giornata quindi saremmo andate direttamente a casa.
-Lascia che me lo chieda prima...-
Ridacchiai.
-Scommetto quello che vuoi che è ad aspettarti fuori al cancello-
-Che scommettiamo?!-
Chiesi interessata.
-Se vinco io voglio il numero di SeungRi-
A quelle parole aprii la bocca sorpresa.
Ma sorpresa sul serio.
-Non fare quella faccia-
Rise lei.
-Non hai bisogno di me come tramite, Ri ti darà volentieri il suo numero se glielo chiedi-
Risposi seria, poi aggiunsi cercando di non scoppiarle a ridere in faccia.
-Ti darà anche qualcos'altro se glielo chiedi con gentilezza-
Conclusi allusiva.
NaYoon arrossì lentamente ma raggiunse una tonalità di rosso che credevo non esistesse in natura.
Cercò di ricomporsi il più in fretta possibile come se non fosse successo niente.
-Se vinci tu invece...-
Ci pensò qualche secondo.
-Ti farò i compiti di matematica per un mese!-
Sorrisi a cinquantasei denti.
Lei mi porse la mano e io la strinsi.



-Che ti avevo detto?-
Mi sussurrò all'orecchio NaYoon prima di salutarmi e andarsene verso casa.
Avevo perso la scommessa, ma tutto sommato andava bene anche così.
-YunSossi...!-
Richiamò la mia attenzione il ragazzo.
Sorrisi gentile verso di lui.
-Be'... I... Io vorrei... C... Cioè...-
Se andiamo avanti di questo passo ci metteremo una vita.
Sospirai mentalmente.
HanSu era carino ma in quanto a sicurezza lasciava un po' a desiderare.
Un po' tanto a dire il vero... E che diamine!!
Non ero mica un animale carnivoro pronto a mangiarlo! 
...
Anche se su questo punto ci sarebbe da discutere...
Incominciavo a spazientirmi dato che non era ancora riuscito a mettere una frase insieme e continuava a torturarsi le mani.
Il suo cuore batteva forsennatamente, era facile riuscire a sentirlo mentre era in quello stato abbastanza pietoso.
Ad un certo punto emise un verso strozzato.
-Ngh...!-
Le sue pupille si dilatarono.
Un braccio si posò sulla mia spalla e uno mi circondò la vita.
Perfetto...
Ringhiai dentro di me.
-Andiamo...? Tesoro?-
Potevo immaginare il ghigno strafottente di Ji e la faccia corrucciata di Dae.
Il loro potere strisciò sulla mia pelle e lo sentii dirigersi verso quella povera creatura.
Il suo corpo si irrigidì e balbettata qualche scusa sul fatto che dovesse tornare a casa presto si dileguò in pochi secondi.
Sentii i cinque ridacchiare e mi fecero imbestialire.
-Dai Sun, volevano solo scherzare!!-
Sentii urlare da DaeSung mentre mi allontanavo da loro a passo spedito.
-Ve l'avevo detto che si sarebbe incazzata come una iena...-
Sospirò Tae.
-Io sono sorpreso del fatto che non vi abbia scuoiato vivi e abbia appeso la vostra pelle come delle bandiere sul tetto della scuola-
Aggiunse TOP.
Ma che bella idea...
Presi appunti mentalmente.
Dae cercava di starmi dietro e si scusava in continuazione.
-Voglio solo farvi una domanda...- iniziai -Non penserete mica di comportarvi in questo modo tutte le volte che un ragazzo mi chiederà di uscire, vero?!-
I cinque si guardarono tra se alzando le spalle come per dire "ovviamente si!".
-Brutti... Grrr...! 'Fanculo!!-
Non era una frase di senso compiuto... Proprio per niente.
-Lo facciamo anche per te...- iniziò inaspettatamente il leader -Non è facile stare con una persona che non è come noi...-
Aprii la bocca ma non uscì alcun suono.
-Siamo più forti- continuo TOP e prima che potessi interromperlo aggiunse -Dobbiamo stare costantemente attenti per non commettere errori-
Per me non era una motivazione abbastanza valida e glielo dissi.
-Non mi interessa- ringhiò Ji -Non uscirai con uno di loro-
L'ultima parola la pronunciò con... Invidia...
Il suo tono mi sorprese, perché non mi sarei mai aspettata che il leader fosse geloso di un ragazzo comune.
-Vuoi dire che dovrò passare la mia via da sola o con un essere mutante!?-
La voce mi venne fuori di un tono più alto di quanto avessi voluto.
Gli altri intanto ci guardavano senza intervenire, spettatori muti del nostro battibecco.
-Sei anche tu un essere mutante e...!-
-Ed è proprio per questo- lo interruppi -Che ho bisogno di qualcuno che mi ricordi la normalità di una vita comune-
Senza neanche accorgermene mi erano venuti i lacrimoni agli occhi.
-Noi non siamo esseri comuni...-
Sospirò in tono grave il leader.
Perché non capiva quello che provavo!?
Come NaYoon era diventata la mia ancora di salvezza a scuola volevo qualcuno che lo diventasse anche fuori e nella mia vita privata e magari che capisse anche questa mia "condizione" particolare.
Magari riuscire anche a dirgli la verità e essere accettata...
-Ma certo...- iniziai ridacchiando mentre le lacrime incominciavano a scendere -Io non posso uscire con un ragazzo ma voi... Voi potete sbattervi tutta la popolazione femminile della scuola!!-
Le ultime parole le urlai mentre il mio corpo si ricopriva di tatuaggi e gli occhi risplendevano di bianco.
Vidi i ragazzi sussultare, forse avevo detto troppo ma non credevano sul serio che non fossi al corrente delle loro continue scppatelle con qualsiasi ragazza respirasse.
NaYoon mi aveva messa in guardia sulle loro continue “relazioni”.
Bè... Sputai loro addosso tutte quelle parole e vidi i loro sguardi incupirsi secondo dopo secondo.
JiYong allungò una mano verso di me ma io la scansai malamente.
Mi guardò tristemente e quello mi fece più male di un cazzotto nello stomaco, sembrava fossi io quella che non capiva.
Mi alzai velocemente in volo e scomparii alla loro vista.



Riuscii ad atterrare a stento, le lacrime offuscavano la mia vista quasi totalmente e non ero nella condizione mentale adatta per usare tutto quel potere.
Entrata in casa mi buttai sul letto e continuai a piangere come una bambina a cui avevano appena rotto la bambola preferita.
Questa volta non venne nessuno a bussare alla mia porta.
Meglio così... Non avevo voglia di vederli e di continuare a litigare.
Vagai per l'appartamento senza una meta precisa fino allora di cena e una volta mangiato filai subito a letto sperando che le braccia di Morfeo arrivassero in fretta concedendomi l'oblio del mondo dei sogni.



La mattina dopo mi alzai e andai a guardarmi allo specchio...
Scoppiai quasi a ridere da sola per la faccia che avevo e cercai di limitare i danni per essere almeno presentabile.
Colazione abbondante e poi uscii di casa convinta che i ragazzi non mi aspettassero quella mattina, invece erano davanti alla mia porta.
Li salutai borbottando qualcosa e ci incamminammo in silenzio verso la scuola.
Lungo il tragitto pensai che invitare NaYoon a casa mia mi avrebbe aiutata a superare questa situazione e magari mi avrebbe potuto dare anche qualche consiglio.
Ovviamente avrei dovuto cambiare un po' le carte in tavola perché non potevo certo dirle che ero un essere mutante in piena crisi ormonale, no??
Così l'umore della mia giornata si era un po' risollevato.



Avevo appena lasciato i ragazzi e mi stavo dirigendo tutta trotterellante verso la classe mia e di NaYoon.
Volevo darle la nuova notizia.
Speravo accettasse di venire a casa mia per stare un po' insieme da buone amiche.
Ero in fibrillazione e se nn fossi stata attenta avrei finito col manifestare i miei poteri.
-Povera NaYoon...-
A quelle parole drizzai le orecchie come un cerbiatto.
-Già...- disse un'altra ragazza -HyunAe l'ha presa proprio di mira...-
Che cosa avrebbe fatto la tizia?!
-Scusatemi...?-
Sorrisi ma vidi le due ragazze tremare sotto il mio sguardo.
-Potete ripetere quello che avete appena detto??-
Sperai solo di non dover uccidere nessuno...



Non potevo volare a scuola ma questo non mi impedì di correre come se avessi la morte alle calcagna verso il bagno femminile del terzo piano dove la tizia isterica aveva incastrato NaYoon.
Chi mi trovavo davanti si spostava senza che io dicessi niente e mi guardava stranita sussurrando qualcosa all'orecchio del compagno o compagna che avevano a fianco.
Mi dimenticai però che il terzo piano era quello dove si trovavano le classi dei ragazzi.
JiYong mi si piantò davanti non appena arrivai al pianerottolo del terzo piano con le braccia incrociate al petto.
Poco dopo arrivarono anche gli altri con il fiatone.
-Dove stai andando?-
Mi chiese il leader.
-Da NaYoon...-
Ringhiai.
-YunSo calmati per favore...-
Il tono calmo di SeungHyun mi fece spostare lo sguardo su di lui e mi posò una mano sulla spalla.
Il suo potere mi strisciò sulla mia pelle e come l'acqua che scorre lungo un torrente lavò via un po' della mia ira.
Tornai a respirare normalmente.
-Perché hai scatenato tutto questo potere?-
TaeYang con i suoi Gifts mi riportò alla realtà.
-HyunAe...- ansimai -HyunAe ha preso NaYoon... E non si cosa le vuole fare...!-
Tremavo.
Non volevo che la mia amica venisse maltrattata, magari anche per colpa mia.
Le lacrime si affacciarono ai miei occhi ma cercai di ricacciarle indietro non riuscendoci completamente.
In quel momento sentii un potere schiacciante inondare l'intero piano.
Guardai JiYong.
-Cristo Santo...-
Mi sentii sussurrare.
Era lui la fonte di tutto quel potere e io continuavo a farlo arrabbiare...
Sudore freddo mi percorse la schiena.
Se avesse voluto ci avrebbe fatti fuori tutti senza neanche stancarsi.
Mi guardò come se non vedesse altro in tutto l'universo.
Mi fece sentire nuda davanti al suo sguardo penetrante.
Mi fece vibrare le corde dell'anima.
Mi fece sciogliere con quel sorriso strafottente e sexy che aveva stampato in faccia.
-Andiamo-
Un sola parola e lo seguii insieme agli altri verso i bagni delle ragazze.
In quel momento capii perché i ragazzi lo seguissero così fedelmente.



Una piccola folla eccitata si era radunata davanti all'ingresso dei bagni.
L'uomo è una brutta bestia... La violenza e la pura lo eccitano all'inverosimile facendogli dimenticare quello che di buono ha dentro.
-NaYoon!!-
Chiamai.
Non ci fu risposta, così iniziai a spintonare quelli che mi intralciavano.
Sentivo la presenza di JiYong proprio dietro di me.
Mi posò una mano su un fianco.
-Meglio che vada avanti io...- iniziò -Non vorrei che con il caratterino che ti ritrovi uccidessi qualcuno-
Sussurrò queste parole al mio orecchio superandomi.
In quel momento un blocco di marmo sarebbe stato più mobile di me.
-So...- Dae mi si parò davanti all'improvviso -Stai bene?-
Perché mi vogliono vedere tutti morta in questi ultimi due minuti...?
La faccia del biondo era a pochi centimetri dalla mia e già non ero in buone condizioni per tutto questo casino, se poi ci si mettevano anche questi due a incasinarmi la vita ero veramente apposto...!
E che cazzo...
Fine come sempre... Ma quell'attimo di distrazione durò ben poco.
Sentimmo GD ringhiare e il suo potere schiacciarci.
Non capivo come gli altri non ne fossero affetti come noi sei.
Mi feci spazio tra la gente e arrivai dove si trovava il leader.
Neanche il tempo di fare una domanda che quello che mi trovai davanti agli occhi mi fece gelare il sangue nelle vene.
... E liberare una quantità potere che non avrei mai pensato di possedere... 






alllloooraaa cosa ne pensate?? :3
susu non siate timidi u.u
guardate che vi faccio beccare dal nuovo pappagallo che ho comprato per l'occasione è!! è.é
-lascia in pace queste povere creature per favore >.>        ma loro mi vogliono bene :3-
passiamo alle anticipazioni che è meglio...

5^ War

[…]
-A dire la verità mi fai più paura tu...-
Ridacchiò e io inclinai un po' la testa, curiosa.
-È come guardare negli occhi un predatore- continuò, questa volta seria -Si ha paura ma... Se ne resta affascinati... Come in un incantesimo-
[…]

spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguire la storia :D
-si inchina-
alla prossima
ciauuuuu

M_Wonnie



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Capitolo 6
*** 5^ War ***


Me è tornata dalle vacanze finalmente!!
-me lancia cuoricini e arcobaleni       gli arcobaleni si possono lanciare? O.o      certo voce u.u-
spero che il nuovo capitolo vi piaccia ^^
ci vediamo in fondo 

M_Wonnie






Crossfire






5^ War



Devo essere sincera... Non mi ricordo molto di quello che è successo nei minuti seguenti alla vista di NaYoon in quelle condizioni.
Quello che sto per raccontarvi mi è stato detto principalmente dai ragazzi che mi hanno aiutato in quella situazione estrema.
-Portatela via!!-
La voce del leader, piena di potere, riecheggiò per tutto il terzo piano risvegliando i ragazzi dal torpore mentale in cui eravano caduti.
-Che cazzo aspettate!?- sbottò -Dae! Meknae! Allontanatela-
Mentre le immagini si sdoppiavano davanti ai miei occhi e mi preparavo ad attaccare quella bagascia di HyunAe, le braccia dei due ragazzi mi afferrarono con tutta la loro forza e mi trascinarono via.
Poco tempo dopo mi dissero che trattenermi era stato come lottare con un toro impazzito.
Mi hanno dato di "animale" indirettamente ma, come ho detto, io ho solo ricordi confusi...
Mi trascinarono sul tetto della scuola mentre professori e altri alunni ci guardavano curiosi, ma nessuno osò intervenire.
Che strana scuola...
-Ancora qualche passo e potrai liberarti di tutto questo potere piccola YunSo...-
Le parole di DaeSung mi arrivavano lontane ma finalmente sentii il vento fresco che mi scompigliava i capelli.
Eravamo finalmente sul tetto.
-So...-
Ri mi prese il volto tra le mani, poche ore dopo mi disse che in quel momento avevo gli occhi, si bianchi ed ero piena di potere, ma vacui e persi che non riuscivano a mettere a fuoco niente.
-Lascia scorrere i tuoi Gifts al di fuori del tuo corpo So...! Altrimenti ti distruggeranno!!-
Come se quelle parole avessero aperto un rubinetto il potere uscì dal mio corpo in diverse ondate, lasciandomi vuota.
Niente pensieri, il respiro strozzato e il mondo che diventava improvvisamente buio come non era mai stato prima.
L'unica cosa quasi divertente che ricordo prima che sprofondassi nell'oblio furono le figure dei ragazzi che rotolavano investite dal mio potere.
Io rido ancora della cosa... Loro un po' meno...



Aprii gli occhi stranamente lucida.
-Ciao tesoro...-
La voce calda del leader mi avvolse insieme alla stretta sulla mia mano e i suoi poteri che permeavano la stanza.
I ricordi arrivarono tutti insieme.
-Come sta NaYoon?! Ho ucciso qualcuno?! Perché tutto quel potere!? Perc...!-
Ji mi tappò la bocca prima che facessi un'altra domanda.
Ghignò.
-Non so se ti preferisco quando stai zitta o quando ci scanniamo come due animali...-
Disse pensieroso.
Misi il broncio e lui scoppiò a ridere sul serio.
Mi posò una mano sulla testa.
-Mi hai fatto prendere un colpo...- tornò serio -Sei come una bambina di cinque anni con in mano un fucile-
Non capivo il collegamento e la confusione si doveva leggere sul mio volto perché si affrettò a spiegare sbuffando.
-Voglio dire che sei pericolosa...- piccola pausa -Più di quanto avessi intuito in un primo momento-
Inclinai la testa.
-Però anche tu sei pericoloso-
Dissi io.
Questa volta fu il suo turno di mostrarsi confuso.
Ridacchiai.
-E quell'immenso potere che ha invaso praticamente tutta la scuola e oltre dove lo metti?-
Ji sorrise enigmatico senza darmi una risposta decente.
E che palle...
Sbuffai rumorosamente quando la porta dell'infermeria si spalancò andando a sbattere contro la parete opposta.
Una furia di nome NaYoon entrò nella stanza seguita dagli altri ragazzi che emisero un sospiro di sollievo.
La mia migliore amica aveva diversi cerotti, due su una guancia, alcuni sulle braccia e altri sulle gambe.
Era quella vista che mi aveva fatta uscire fuori di testa.
La strega teneva NaYoon per i capelli e con una piccola scheggia di vetro presa chissà dove tracciava dei piccoli taglietti sulla pelle liscia di Yoon.
La vista del suo sangue che scorreva in piccoli rivoli sulla sua pelle bianca mi aveva fatto perdere il senno.
Il potere iniziò di nuovo a scorrere e strisciare per la stanza.
-Cazzo!! Cerca almeno di contenerti!!-
Urlarono in coro tutti i ragazzi mentre la mia amica non capiva la situazione.
Io mi rannicchiai nel letto dell'infermeria con la coperta che mi copriva mezzo volto.
Mi facevano paura quando si arrabbiavano il quel modo...
Sfidavo chiunque a non tremare davanti alla vista di quei cinque Dominatori.
Si... Nuova parola da aggiungere alla lunga lista di quelle per descrivere noi esseri potenti e mutanti.
Dominatori” perché effettivamente dominavano gli elementi.
E i camici bianchi erano estremamente orgogliosi di avere tra le mani degli essere così potenti.
Sono sicura che mi avrebbero richiamata al laboratorio stavolta... Tutto quel potere non passa di certo inosservato, specialmente ai loro rilevatori sparsi in tutta la città.
-YunSo, ci sei...?-
Yoon mi stava sventolando una mano davanti alla faccia mentre i ragazzi ridacchiavano.
-Scusa...- iniziai -È che mi mettono paura quando fanno in quel modo-
E accennai a loro, che in quel momento stavano ghignando e i loro occhi risplendevano di bianco ma senza farsi scoprire da NaYoon, che stranamente era concentrata sul mio viso.
-A dire la verità mi fai più paura tu...-
Ridacchiò e io inclinai un po' la testa, curiosa.
-È come guardare negli occhi un predatore- continuò questa volta seria -Si ha paura ma... Se ne resta anche inspiegabilmente affascinati... Come in un incantesimo-
Non seppi come replicare a quelle parole.
Dannazione...! Non potevo certo dirle così su due piedi che ero una specie di essere mutante che tutte le volte che si arrabbia rischia di distruggere quello che si trova accanto...
Di solito le ragazze della mia età non hanno problemi di questo tipo...
O mi sbaglio??
Quando tornai nel mondo reale mi ritrovai gli occhi di tutti addosso.
-Che c'è?-
Chiesi arrossendo senza nessuna ragione precisa.
Qualche secondo dopo le braccia di NaYoon mi circondarono, diffondendo nel mio corpo un calore diverso da quello del potere di Ji.
Fino a quel momento non mi ero accorta di quanto il mio corpo fosse in tensione, nonostante mi sentissi la testa lucida e libera.
Ma l'abbraccio della mia amica fece distendere ogni fibra muscolare del mio corpo e scoppiai in lacrime.
Che poi io non ne avevo nessunissimo motivo a differenza di Yoon.
Era lei quella che era stata tagliuzzata da un'altra ragazza.
-Dai YunSo, va tutto bene-
Mi sussurrò ad un orecchio.
Dovevo essere io a tranquillizzarla, non certo il contrario.
-Mi dispiace averti fatta preoccupare-
Continuò.
Sentii i ragazzi sbuffare a quelle parole.
-Figurati..!- iniziò il leader -Lei ci fa preoccupare un giorno si e l'altro anche...-
Disse indicandomi.
-Diventeremo vecchi ancora prima del tempo-
Ridacchiò SeungRi contagiando anche gli altri e NaYoon.
Roteai gli occhi al cielo.
-Non è vero-
Borbottai gonfiando le guance come un criceto ottenendo solo l'effetto di farli ridere ancora di più.
In quel momento la campanella suonò e fece rizzare a tutti le orecchie.
-Quanto sono stata svenuta?-
Chiesi cercando di fare un po' di mente locale, cosa che in quel momento non mi riusciva molto bene.
-Neanche un'ora YunSo-
Mi rispose Tae sorridendo radioso.
La stanza divenne improvvisamente più luminosa.
Quindi rimanevano ancora alcune ore prima di tornare a casa.
Che palle...
Sbuffai.
-Vuoi venire a casa mia uno di questi giorni?-
Alla mia domanda NaYoon si guardò intorno spaesata e dopo qualche secondo si indicò con l'indice della mano destra, non ancora del tutto convinta che mi stessi riferendo a lei.
-Lo sto chiedendo a te-
Ridacchiai annuendo.
-Mi farebbe molto piacere-
Rispose quasi balbettando e arrossendo un po'.
-Vedo che ti sei svegliata!-
La dottoressa della scuola entrò in quel momento, tutta sorridente.
-Quindi adesso potete ritornare tutti nelle vostre classi- guardò i ragazzi e NaYoon -E anche tu signorinella...- indicò me -Su su...! In classe...!-



-Senti...-
Iniziò la mia amica mentre uscivamo da scuola.
-Lo so che praticamente mi sto auto invitando... Ma ti dispiace se vengo oggi a casa tua... Mia mamma tornerà tardi e non mi va di stare da sola...-
Si passò la mano tra i corti capelli sbarazzini un po' imbarazzata.
Io sorrisi veramente felice.
A casa non dovevo avvisare nessuno quindi non c'era nessun problema.
Glielo dissi e insieme ci dirigemmo trotterellanti verso il mio appartamento.
La cosa strana è che nessuna delle due sembrava pensare più a quello che era successo appena poche ore prima.
Meglio così... Anzi, forse entrambe stavamo aspettando solo il momento buono per buttare giù una vendetta contro HyunAe.
Mi ritrovai a ghignare senza neanche accorgermene.
Passeggiando tranquille arrivammo alla porta e infilai la chiave.
-Heylah!!! Ce ne avete messo di tempo ad arrivare!!-
La voce del meknae riecheggiò per l'appartamento facendomi tornare fuori dalla porta per controllare se fosse il numero giusto della casa.
Sbattei le palpebre un paio di volte per vedere se avevo delle allucinazioni ma il numero era quello di casa mia quindi rimaneva solo un quesito:
come diavolo hanno fatto 'sti cinque idioti a entrare?
NaYoon mi guardò e potevo vedere benissimo il punto interrogativo disegnato sulla sua faccia.
T.O.P. e Tae erano tranquillamente seduti sul divano e guardavano un programma di musica dove stavano trasmettendo un video dei Big Bang.
Dae sorrideva contendo e insieme a SeungRi bevevano tranquilli seduti al tavolo della piccola cucina.
Il leader invece era adagiato contro una delle due sottili colonne che dividevano i due ambienti sopra citati.
Braccia incrociate al petto e ghigno molto soddisfatto mentre si portava alle labbra una lattina di coca.
Sexiaggine a gogo.
Questo (la frase precedente) è quello che il mio cervello, che credo essere abbastanza fritto a questo punto, ha pensato quando ha registrato quello che vedeva.
Mmmh...
Mi serve una serata di sole donne...
Tutto questo testosterone, e questi cinque ne hanno parecchio fidatevi, mi stava dando decisamente alla testa.
-Come avete fatto ad entrare..?-
Chiesi cercando di non ringhiare troppo.
-Doppione delle chiavi-
Rispose prontamente il leader sempre con quel sorriso sexy stampato in faccia.
...
Ho detto davvero "sexy"...?
O mio Dio...
-Ma se eravate ancora a scuola quando noi siamo uscite? Vi ho visti...-
Questa volta toccò a me ghignare.
Brava la mia NaYoon, mettili con le spalle al muro.
Vidi una scintilla di panico negli occhi del meknae e le spalle dei due sul divano si irrigidirono un attimo.
Interessante...
Vediamo come se la cavano adesso.
Ridacchiai, aspettando la loro ennesima scusa.
Tutti lanciarono degli sguardi un po' ansiosi al leader.
-Credo che ti sia sbagliata...-
Iniziò con un tono che ostentava una sicurezza che non aveva.
-Siamo usciti anche un'ora prima oggi-
E lanciò un'occhiata ai ragazzi che annuirono molto convinti.
Io alzai gli occhi al cielo sospirando.
Ci fu un intensa gara di sguardi tra NaYoon e Ji ma la prima dovette distogliere lo sguardo e il leader tornò a ghignare come sempre, soddisfatto.
-Adesso che avete visto che siamo tornate a casa- iniziai -Perché non tornate nel vostro appartamento?-
Feci strisciare il mio potere lungo le pareti.
Quelli dei ragazzi reagirono immediatamente.
-Se stiamo insieme sarà più divertente!-
Esclamò DaeSung mettendo il broncio.
Così. Non. Vale.




-... E così il nostro piccolo Ri cadde dalle scale!-
Le nostre risate echeggiarono nella casa mentre Tae raccontava un aneddoto divertente sul meknae.
Quest'ultimo non era tanto divertito ma sopportava abbastanza pazientemente quella tortura.
-Potete andarvene adesso?-
Chiese sorridendo NaYoon sorprendendo tutti.
Anche la sottoscritta rimase un po' spiazzata, credevo si stesse divertendo.
-Vogliamo solo fare un po' di chiacchiere tra ragazze-
Aggiunse sotto lo sguardo curioso di tutti, specialmente dopo le ultime parole. 
Non so che strani poteri avesse la mia amica ma riuscì dove io, per ora, avevo sempre fallito: fare uscire quei cinque idioti da casa mia.
In tre secondi netti riuscì a farli sloggiare, il che produsse un applauso spontaneo da parte mia.
NaYoon ridacchiò.
-Così va meglio?-
Chiese.
-Grazie, volevo davvero parlare un po' con te-
Avevo deciso di dirle quello che potevo.
-Lo so che ti sembriamo strani... A dire il vero siamo un po' diversi dagli altri-
Mi riferivo ai ragazzi ma senza fare esplicitamente i loro nomi.
Ero sicura che avrebbe afferrato il concetto ma prima che potessi continuare Yoon alzò una mano.
-Stop! Ogni persona ha i propri segreti che non vuole o, nel tuo caso, non può rivelare-
Mi sorrise comprensiva poi il suo sguardo si rabbuiò.
-Anch'io ho i miei, quindi non ti preoccupare... Quando saremo pronte ci apriremo l'una all'altra senza neanche accorgercene-
Mi venne quasi da piangere e l'abbracciai di slancio.
-Grazie-
Le sussurrai di nuovo mentre ero stretta a lei.
Non potevo trovare un'amica migliore.
-E adesso un po' di gossip-
Alzò e abbassò le sopracciglia.
Brividi mi corsero lungo la schiena.
-Chi ti piace di quei bei maschioni che ti stanno sempre accanto?-
Aveva le pupille dilatate e il suo cuore aveva accelerato i battito.
Era davvero curiosa e non riusciva a stare ferma.
Ero stata presa in contropiede.
-I... Io mmh...-
Mi guardai intorno come se le pareti del mio appartamento mi fossero di un qualsiasi aiuto.
-Puoi tenerteli tutti- iniziò ma intuii ci fosse dell'altro -Ma Ri è mio-
Disse seria.
Un tonfo sordo, proveniente da fuori la porta, fece eco al mio:
-Come?-
-Te l'avevo detto che mi interessava-
Replicò torturando una corta ciocca di capelli.
-Credevo lo dicessi scherzando-
Eluse il mio sguardo.
-E va bene... Cercherò di mettere una buona parola con il meknae, anche se a dire il vero dovrebbe essere lui a farsi raccomandare raccomandare-
NaYoon ridacchiò con me mentre da fuori la porta si senti un sonoro:
-Hey!! Io sono qui!!-
Stizzito.
Seguito da imprecazioni e alcuni tonfi sordi.
...
Erano fuori dalla porta ad origliare.
Non potevo credere che fossero così curiosi, ma per rimanere nascosti in quel modo nonostante potessi sentire i loro battiti, significava che il leader ci aveva messo lo zampino con i suoi Gifts.
Quindi poteva nascondere anche la presenza degli altri oltre che la sua.
Interessante.
Invitai NaYoon a spostarci in camera mia, dato che era più isolata, così non ci avrebbero più sentite chiacchierare.
-Allora...- partì di nuovo all'attacco -Chi ti piace di più?-
Sospirai.
Il problema, se si poteva definire tale, era che non sapevo neanche se qualcuno di loro mi piaceva in quel senso.
Le ripetei quelle parole ad alta voce.
-Ma non puoi non esserti accorta del loro fascino-
Yoon non mollava.
-È il fascino di un predatore che punta la sua preda...- sospirai -Non so se può essere considerata una buona cosa-
Rimanemmo entrambe un po' in silenzio, ognuna persa nei propri pensieri.
-Resta il fatto che qualcuno deve averti colpito...-
Avevo quasi deciso di risponderle e sputtanare al mondo il mio recente tormento ma NaYoon mi precedette di nuovo.
-Cazzo!!-
Esclamò in modo fine guardando l'orologio.
-Tra poco torna mia mamma..!-
Ci salutammo velocemente mentre lei prendeva la sua roba dalla mia camera, mi dava un buffetto su una guancia e correva fuori dalla porta.
Rimasi un attimo li impalata.
Sentii i suoi passi mentre tornava indietro.
-... E comunque il discorso non è affatto finito-
Disse seria scomparendo poi di nuovo alla mia vista.
Ridacchiai e chiusi la porta.




Mentre mi preparavo tutta tranquilla la cena suonò il telefono.
Non erano tante le persone che avevano questo numero oltre a NaYoon e quando alzai la cornetta capii subito che non era la mia amica.
-Ciao YunSo-
Era Anna.
-Buonasera...-
-Devi venire al laboratorio...- sospirò stancamente -Dobbiamo registrare il tuo nuovo livello di potere-
La potevo immaginare mentre con una mano si massaggiava una tempia.
-Quando?-
Chiedi semplicemente.
-Tra due giorni... Alle tre, fatti accompagnare da qualcuno dei ragazzi-
-Ok, grazie per avermi avvertita, ci vediamo tra due giorni-
-Tra due giorni- sembrava più una condanna -Buonanotte YunSo-
-'Notte-
Quando riattaccai rimasi impietrita davanti all'apparecchio aspettando pazientemente che la brutta sensazione scivolasse via dal mio corpo.
Ma non avvenne...














allora!!

-ma che diavolo di inizio è?! O.o-

spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto ^^

ma passiamo subito alle anticipazioni per il prossimo capitolo:



6^ War


[…]

-Lei non parteciperà a quella...! Quella...!-

Ji era veramente arrabbiato.

Ma ancora non avevo capito il perchè di quell'improvviso scoppio d'ira contro Anna.

La donna però sembrava triste quanto il leader furioso.

[…]




ringrazio come sempre tutti quelli che recensiscono, hanno inserito la storia tra le varie ricordate, seguite e preferite

^^


Pubblicità!!!!

°B2st

-Jungle-Jungle!! (long fiction)
-Un Giorno di pioggia (one-shot)
-Febbre (one-shot)


°BigBang

-Stray Cat (one-shot)
-She Know My Ego (long fiction)
-Captivity (one-shot)
-Personal Trainer (one-shot)
-Ego (one-shot)
-Chi ce l'ha più grosso vince!!! (one-shot)
-Galeotto fu il cellulare (one-shot)
-Like a Boss (one-shot)
-È solo una questione di trucco (one-shot)

°Block B

-Seven (long-fiction in corso)


alla prossima gente!!
:3
-viene trascinata via dal pony argentato che vomita arcobaleni ormai diventato carnivoro-

M_Wonnie

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Capitolo 7
*** 6^ War ***


ok...
avete tutto il diritto di picchiarmi a sangue ma almeno aspettate di leggere il capitolo ç.ç
xD
ci vediamo in fondo

M_Wonnie







Crossfire


6^ War





Stare in macchina con un JiYong arrabbiato è come essere rinchiusi in una gabbia di leoni affamati e incazzosi: nessuna via d'uscita.
Durante il viaggio, che poi non era così lungo, verso il laboratorio dei camici bianchi non parlammo quasi per niente, non capivo perchè il leader fosse così arrabbiato.
La musica era la sola cosa che ci fece compagnia ma una volta arrivati non ce la feci più e glielo chiesi.
-Perchè sei così arrabbiato??-
-Non mi piace...-
Che cosa non gli piaceva? Quello che avevamo mangiato a pranzo?
La sua risposta non mi soddisfò molto ma non volli continuare, c'era il caso, non molto remoto, che perdesse il controllo già molto precario in quel momento.
Entrammo comunque all'interno dell'edificio, i camici bianchi sfrecciavano con cartelline in mano da una stanza all'altra.



Incontrammo Anna all'interno dell'arena dove avevo fatto i primissimi test sui miei poteri.
-Dovresti controllarti di più-
Mi disse non appena incrociò gli occhi con i miei; io mi limitai a scrollare le spalle e la donna sospirò. Chissà quante volte le era toccato fare quei discorsi ai cinque idioti Dominatori.
La registrazione del nuovo livello raggiunto dai miei Gifts durò appena qualche minuto e fu molto meno doloroso di quanto mi fossi aspettata.
Direi che è un bene.
Mentre Anna finiva di registrare i nuovi dati su quei computer super potenti, GD mi portò al centro dell'arena.
-..i.. spiace...-
Alzai un sopracciglio.
-Come?-
-Mi dispiace-
Adesso si che ero confusa. Ji Yong che chiede scusa?
La tentazione di scoppiare a ridere fu tanta.
-Per cosa?-
-Per quel ragazzo...-
Per un attimo neanch'io riuscii a mettere a fuoco a chi si stesse riferendo il leader dei miei stivali.
-HanSu-
-Già, quello...-
Ringhiò a denti stretti mentre io sospirai.
-Va bene, è acqua passata... Non è che ne fossi innamorata o roba del genere-
Mi passai una mano tra i capelli.
-Mmh... Ok-
JiYong continuò a osservarmi con le braccia incrociate al petto, i rumori dei camici bianchi che svolgevano il loro lavoro rimaneva in sottofondo. Lo sguardo del leader mi aveva messa in soggezione fin dal nostro primo incontro nel camerino del negozio, si, adesso ricordavo bene quello che era successo, e tuttora continuava a farlo.
-Ji... Sul serio, è tutto ok- sospirai -Credo di aver capito perché lo avete fatto-
Mi scrutò ancora più intensamente.
Mai avevo desiderato che qualcuno mi chiamasse per interrompere quel contatto.
-Avete paura che possa fare del male a qualcuno-
Ridacchiai ripensando ai casini che avevo combinato ma il leader si incupì.
I soliti brividi mi percorsero la schiena e avendo paura di averlo fatto arrabbiare di nuovo anche se ancora non avevo capito il perché cercai di aggiungere qualcosa ma il galletto si avvicinò e mi precedette.
-No tesoro...- sollevò una mano per sfiorarmi una guancia -Abbiamo paura... Io ho paura che ti possa essere fatto del male-
Per un breve momento il mondo sembrò girare troppo velocemente e il familiare pizzicore dei tatuaggi si fece sentire.
-Le persone fuori da questo mondo di Gifts non sono sempre comprensive... Ci considerano dei mostri, hanno paura e certe volte hanno cercato di uccidere quelli come noi-
Sussultai a quelle parole.
Nonostante JiYong dominasse il fuoco i suoi occhi in quel momento erano soltanto dei pozzi fondi e glaciali; ma nel tempo che mi servì per sbattere una volta le ciglia, sul viso del leader si era di nuovo stampato il ghigno che conoscevo e i suoi occhi erano pieni di malizia.
-Ma questo non vuol dire che io e gli altri Dominatori non interferiremo con le tue future relazione-
Iniziò ad allontanarsi sghignazzando e lasciandomi al centro dell'arena che cercavo di assimilare quello che mi aveva detto.
Mi ci volle poco per sbottare con un:
-Hey!!-
Il leader si voltò sempre sorridendo a cinquantasette denti con le mani in tasca.
-Spero tu stia scherzando galletto del cazzo!!-
La sua risata riempì l'arena facendo voltare anche qualche camice bianco.
-Perché non provi subito..? Richiama il tuo HanSu e vediamo che succede-
Avrei voluto mollargli un cazzotto ma molto probabilmente mi avrebbe bloccata prima di poter sfiorare il suo bel faccino, quindi rinunciai in partenza.
Mentre stavamo per uscire dal centro dell'arena Anna ci venne incontro con sguardo serio.
Già dalla telefonata di qualche giorno prima avevo intuito ci fosse qualcosa che non andava ma avevo preferito non soffermarmici troppo altrimenti ci avrei perso il sonno; e già non ero molto accondiscendente quando dormivo bene, immaginate senza le dovute ore di sonno...
Già... Non sarebbe stato un bello spettacolo.
-YunSo perché non fai qualche esercizio qui nell'arena?- la guardai confusa -Puoi approfittarne dato che non c'è nessuno e sfogarti... Abbiamo anche delle riproduzioni dei cinque Dominatori, così... Come incentivo-
Non me lo feci ripetere una seconda volta e mi allontanai dai due mentre aspettavo che le sagome dei cinque idioti venissero posizionate nell'arena.
-Non farci troppo male, tesoro-
Ghignò il leader.
-Ha~Ha-
Risposi distrattamente mentre mi concentravo sui miei cinque obbiettivi.
In quei giorni mi ero sempre e solo esercitata nel cercare di contenere il mio potere e controllarlo, alle volte senza riuscirsi un gran che bene... Ma ancora non ero riuscita a dare una forma precisa a quello che avevo dentro. I ragazzi controllavano gli elementi, avevo visto altri che usavano la telecinesi, altri ancora avevano così tanta forza fisica da abbattere i muri come se fossero di carta.
E io invece...?
Decisi di chiudere gli occhi e di concentrarmi sul serio, per la prima volta, solo su me stessa e il mio Gift. Dovevo imbrigliarlo e condurlo in una direzione precisa, solo in quel modo avrei potuto sfruttarlo al massimo.
Respirai regolarmente finché non sentii i tatuaggi salire in superficie sulla mia pelle.
Aprii gli occhi e mi concentrai sulla figura in metallo di Ri; il mio corpo sembrava muoversi per conto proprio quando alzai il braccio sinistro e dopo un attimo chiusi la mano a pugno.
La povera figura del panda si accartocciò come una pagina di giornale.
-O merda...-
Imprecai a denti stretti e a bassa voce.
Anna e JiYong non sembravano essersi accorti di nulla ma tutti i camici bianchi si mossero tutti insieme per registrare tutto sui loro computer.
Ok... Se lo avevo accartocciato avrei potuto anche riportarlo alla sua forma originaria, no?
Tentai e ci riuscii; mi avvicinai per accertarmi delle condizioni in cui versava quella lastra di metallo. La faccia di Ri era un po' ammaccata ma tutto sommato stava bene. La sua faccia da schiaffi era sempre li. Ridacchiai tra me.
Due camici bianchi mi affiancarono tutti sorridenti e mi spiegarono quello che avevo fatto: avevo usato dell'energia, l'energia che c'era in quella stanza per piegare a mio piacimento il piccolo Ri facendogli tanto male.
-Hai creato un campo di energia che potrai utilizzare in tantissimi modi-
Mi disse il primo tutto entusiasta.
-Perché non provi a colpire gli altri?-
Mi chiese la seconda sempre con un sorriso stampato in faccia.
Feci come mi era stato chiesto, anche se cominciavo a sentire la stanchezza, e le cinque figure caddero a terra dopo aver percorso qualche metro all'indietro come se avesse soffiato un forte vento.
Ma non era così, non era come il potere di DaeSung; mi mostrarono i risultati sul tablet che aveva in mano la donna, era energia. E se lo dicevano loro c'era da fidarsi...
I due camici bianchi sembravano davvero contenti così iniziai a rilassarmi ma da un punto non ben identificato dell'arena sentii partire un sparo e per puro istinto mi portai le braccia all'altezza del volto per proteggermi.
Quando ebbi il coraggio di guardare, una pallottola era ferma a mezz'aria all'altezza del mio viso. Sembrava galleggiare immersa in una specie di gel trasparente.
Ripresa dallo schock non mi accorsi che avevo smesso di respirare.
-Hey!!!- urlai a tutti e nessuno in particolare -Volevate uccidermi per caso!!?-
I due camici bianchi parlottavano tra di loro animatamente e a nessuno sembrava importare che potevo rimanere uccisa da una pallottola sparatami in fronte per scommessa.
-... Il suo potere ci sarà di aiuto per quello che sta per arrivare...-
Sentii quella mezza frase mentre mi stavo dirigendo verso JiYong e Anna che sembravano non essersi accorti di niente.
-Salve- inizia sarcastica -Volevo solo avvisarvi che...!-
-... Che lei non parteciperà a quella...! Quella!-
Wow... Ji era davvero arrabbiato anche se il motivo mi sfuggiva per il momento.
Anna però sembrava triste quanto il leader furioso, quindi potete immaginare in che situazione mi trovavo: una donna, che lentamente iniziavo ad apprezzare, sull'orlo delle lacrime e un leader sclerotico che non la smetteva di urlare.
Mi massaggiai le tempie.
Mi avevano appena sparato dannazione! E le mie non erano moine per ricevere attenzione, mi avevano fottutamente sparato! E che diamine!
-Si, salve... Io sono qui, potreste, gentilmente, smettere di parlare come se io non fossi presente?-
Entrambi si voltarono come se mi vedessero per la prima volta.
-Che c'è...?-
Iniziavano a spaventarmi.
-Te ne parlo quando arriviamo a casa-
JiYong mi prese per mano e mi trascinò all'uscita, dandomi appena il tempo di salutare Anna che ricambiò con un sorriso triste.



Il ritorno fu silenzioso come l'andata.
Una volta arrivati, il leader mi invitò a passare la serata nel loro appartamento; accettai senza pensarci troppo, non avevo voglia di rimanere da sola dopo quello che avevo sentito e non avevo capito.
-Bentornati ragazzi!- ci disse TaeYang non appena entrammo -Com'è andata?-
In risposta il giovane ricevette solo un ringhio da parte di JiYong che si diresse velocemente nella sua camera per cambiarsi.
Mentre il leader non c'era spiegai ai ragazzi cosa ero riuscita a fare con i miei Gifts e tutti sembrarono entusiasti ma non appena accennai agli sprazzi di conversazione che avevo sentito si rabbuiarono immediatamente.
-Ho sperato con tutto me stesso che non ti scegliessero, tesoro- sospirò il leader sistemandosi la maglia che si era messo -Ma sei diventata potente...-
Lasciò la frase in sospeso facendomi innervosire.
-Ok... Devo tirarvi fuori le parole con metodi brutali oppure mi spiegate quello che sta succedendo?-
Il galletto mi si sedette accanto guardandomi negli occhi e quello mi metteva a disagio più di qualsiasi altra cosa potesse dirmi.
-Ogni quattro anni...-
Iniziò, subito interrotto da Ri.
-Come le olimpiadi-
Il povero panda si prese uno scappellotto.
-Dicevo, ogni quattro anni gli stati, e non sono molti, che hanno un centro come il nostro si riuniscono in uno di questi laboratori e ci lasciano combattere-
Continuai a fissarlo.
-Siamo come dei deterrenti nucleari, alcuni paesi si sono uniti per sostenere le spese dei laboratori-
Aggiunse T.O.P.
-Ma perché farci combattere?-
Chiesi io confusa.
-È tutto un giochetto politico per mantenere equilibrati i poteri-
Rispose Dae.
-Il problema è che questi scontri sono brutali, animaleschi...- il leader sospirò -Non avrei mai voluto che tu partecipassi, ma i capi hanno visto quello che potresti fare e ti vogliono nell'arena... Almeno sono riuscito a convincerli per farti allenare da noi-
-Quando iniziano?-
Chiese Ri.
-Un mese, quindi dovremo iniziare subito tesoro-
Il sorriso del leader era teso, come le espressione di tutti gli altri Dominatori. La cosa non mi piacque perché se loro erano preoccupati, voleva dire che c'era qualcuno più forte di loro?
Mi alzai incrociando le braccia al petto cercando di nascondere la paura che iniziavo a provare: da come ne parlavano sarebbe stata una carneficina.
-Riassumendo, dobbiamo fare questa cosa perché ogni paese vuole fare a gara a chi ce l'ha più lungo?-
Fui contenta di strappare un sorriso ai ragazzi con quella mezza battuta ma lo sguardo del leader mi bruciava la pelle cercando di arrivare a quello che provavo davvero.
Sarebbe stato un mese lunghissimo....








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spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto ^^
mi scuso per il ritardo ma non potevo fare altrimenti
-si inchina-
grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno e che magari commenteranno lasciando una recensione :D
alla prossima

M_Wonnie




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ancora un attimo di pazienza per favore ^^

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