I hope you love me.

di OcchidiNiall
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** Capitolo due. ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro. ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei. ***
Capitolo 8: *** I need you. ***
Capitolo 9: *** Megan ***
Capitolo 10: *** Gelosia? ***
Capitolo 11: *** Capitolo dieci ***
Capitolo 12: *** Che imbarazzo....scusateci. ***
Capitolo 13: *** Capitolo seguente. ***
Capitolo 14: *** L'inaspettato bacio. ***
Capitolo 15: *** Il matrimonio ***
Capitolo 16: *** Fidanzamento. ***
Capitolo 17: *** Goodbye Megan. ***
Capitolo 18: *** Chapter fifteen ***
Capitolo 19: *** Niall and Chiara ***
Capitolo 20: *** Chiara, Louis, Niall and Barbara. ***
Capitolo 21: *** Chapter twenty-one ***
Capitolo 22: *** Niall and Chiara ***
Capitolo 23: *** The end. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


I hope you love me.


Ed ecco qui, un altro giorno passato alla cazzo di cane.
Andrà tutto bene, ripetei a me stessa. Ma non era vero niente, e sapete perchè? Perchè mia madre era morta e io, senza lei non ero piu' nulla.
“Tutto bene?” mi chiese papà.
“Si.” sbuffai per poi salire di sopra, in camera mia.
Ero nervosa perchè mio padre si era fidanzato con un'altra signora e questa-come se non bastasse-aveva una figlia.
Beh, ora mi presento, credo sia arrivata l'ora, no?
Mi chiamo Chiara Malik, frequento l'ultimo anno alla Key Accademy di Mullingar, Irlanda.
Ho un fratello il cui nome è Zayn, lui è un tipo vanitoso ma, simpatico e premuroso alcune volte.
A scuola è il piu' popolare e il piu' figo per via del suo amico Styles, un altro ragazzo altrettanto montato, dio solo sa quanto lo odio.
Ma vabbè fa niente.

“Ehi Chià, sai dove ho messo il mio specchio?” chiese l'idiota.
“No. Prova a vedere in bagno, no?” domandai ovvia.
“Ah ah, simpaticona. Intendo quello portatile.”
Era peggio di una femminuccia. Minchia che ragazzo insopportabile.
“Ahh, intendi quello, mmh..cosa devi farci? Devi metterti la cipria o il rossetto?” domandai ironica.
Assottigliò gli occhi “come sei simpatica stammattina.”
Mi pavoneggiai. “Grazie.”
“Ragazzi, sbrigatevi che dovete affrettarvi per andare a scuola.” ci gridò papà dalla cucina.
“Ehi ciuffoman prendi lo zaino, non fare che te lo dimentichi sempre.”
“Io no..” lo troncai.
“Si, si okay. Non mi interessa.”
Scosse la testa scendendo le scale.
Fallo cadere, ti prego fallo cadeeere.

…...

...

Tutto apposto. Nessuna caduta, nessun “ahi”, grazie eh, sei stato molto gentile questa mattina.
“Ciao papà.” salutai per poi andare via.
“Ciuffoman mi accompagni tu a scuola, vero?” chiesi convinta.
“No.” affermò con uno strano sorrisetto in viso.
In quel momento volevo strangolarlo.

 

Giulia pov's


Scanzai le coperte dal mio corpo e guardai la mia stanza ormai vuota.
Il pomeriggio mi sarei trasferita a casa del nuovo fidanzato di mia madre.
Ahhh gli uomini..brutta bestia quella. Per fortuna che i miei migliori amici non erano cosi, ah no, loro erano diversi.
Mia madre ancora non capiva che gli uomini erano tutti uguali, ovvero, stronzi, come mio padre!
Non ero razzista, l'unica cosa era che detestavo il genere maschile.
Si credevano tutti forti e potenti, ma-a parer mio-non valevano nulla.
Mio padre diceva tanto di essere un ufficiale di marina ed essere importante, poi quando si è scoperta la mia malattia se n'è andato..come se fosse nulla.
Io purtroppo, ero in fin di vita..ma per fortuna ora era tutto apposto.
Le uniche parole che posso dedicare a mio padre? Pezzo di merda.

Comunque ora sto bene, nessuno avrebbe avuto il coraggio di ammazzarmi.

 

L'erba cattiva non muore mai, giusto?

Giusto.


Ok, non badate alle conversazioni col mio cervello.
Quel giorno si iniziava da capo, dovevo persino cambiare scuola ed andare in quella dei miei nuovi fratelli.
Eh si..quello sfigato con cui si era fidanzata mia madre aveva anche dei figli.
Mi vestii e scesi le scale a passo di bradipo, notando le pareti spoglie dei nostri soliti quadri.
Sia lodato Banderas e la sua gallina Rosita!
Quegli orribili quadri non c'erano più.
Andai in cucina, ormai vuota.
Ma non troppo vuota per contenere il tavolinetto che mia madre adorava tanto.
“Ciao Giulia.” mi salutò con due baci sulla guancia.
“Ciao baba.” ricambiai.

Eh si, io chiamavo mia mamma “baba.”, problem?
In ogni caso, io e mia madre avevamo un ottimo rapporto, anche perchè lei era della mia stessa idea sugli uomini.

“Amore, la colazione è lì, hai il tuo latte di soia, e anche la torta con farina integrale e carote. Tutto per mantenerti bella.” disse dandomi uno schiaffetto sulle guancie.
L'unico difetto di mia madre era quello della fissa per il cibo sano, che io appunto non sopportavo.
Il medico sosteneva che ero molto alta grazie al cibo di mia madre..bah, sarà ma io decisamente non ci credevo.
Ad un certo punto mamma prese le chiavi e si mise la giacca.
“Amore, ricordati che oggi ci trasferiamo. Beh, io ora vado a lavoro.” continuò “Ricordati la tua dose giornaliera di Aloe” dopo ciò la porta si chiuse e io mi precipitai sul cibo del tavolinetto.
No, non per mangiarlo, ma per buttarlo.
Dopo aver fatto ciò presi le mie adorate merendine e iniziai a mangiarle.
Ora si che la giornata poteva cominciare nel verso giusto.



ANGOLO AUTRICE:
Ciao belle ragazzeeeee, allora questo è il prologo di una nuova ff scritta a quattro mani con un'amica molto dolce <3 *-*
Allora, cosa ne pensate?? E' carina come ff??
Beh, fatemi sapere perchè, se lo è allora io e la mia amica continueremo, ora mi dileguo, ciao bele. <3

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Capitolo 2
*** Capitolo uno. ***


Chiara pov's:


Finalmente, dopo una luunghissima passeggiata arrivai a scuola.
Quell'idiota di mio fratello mi aveva lasciato a piedi. Eh no caro mio, questo non
dovevi farmelo.
Ero decisa a vendicarmi, ma a ciò ci avrei pensato in un secondo momento.
Di fretta e furia mi recai in aula, dove stava per iniziare una noiosissima ora di matematica.

“Buongiorno ragazzi.” disse la professoressa con aria di superiorità per poi entrare e mettendosi a sedere.
Io non mi scomposi piu' di tanto, la ignorai semplicemente, in quel momento avevo altre cose a cui pensare per farmi intimidire da una balena isterica.
Feci un lungo sospiro.
“Pss...” sussurrò Styles, il riccio che mi urtava il sistema nervoso.
Mi girai scocciata “Che vuoi?”
“Dopo andiamo a mensa insieme, vero?” domandò con un sorrisetto in viso.
Mi girai senza risponderlo.
Mi toccava accettare.
Esatto, e sapete perchè? Perchè a scuola non poteva vedermi nessuno, nel senso
che stavo a tutti sul cazzo per via di tre semplici ragioni:
-Ero la sorella di Zayn Malik;
-Avevo un carattere di merda;

-Styles mi veniva dietro;
Odiavo tutte e tutti in quella scuola, ma la cosa che piu' mi faceva felice era che avrei passato solo quest'anno e poi, finalmente sarei andata via.
Mi girai di nuovo “okay, va bene, ma non prenderci l'abitudine.” puntualizzai.
Sorrise ancora.
Due ore.
Ancora due ore e poi sarei uscita dalla classe.

 

***


“Ah, finalmente.” sospirò Zayn stiracchiandosi.
Il riccio mi si avvicinò “andiamo?”
Mi girai verso Zayn “e mio fratello? Non viene?”
Styles gli fischiò.

Alzai un sopracciglio.
Cosa ce ora questi due si chiamavano a fischi? Cos'erano, cani?

 

***

 

Zayn pov's:

 


Ed eccoci a casa finalmente.
Non né potevo piu'.
Odiavo quella scuola, ma non per le amicizie, anzi, tutto il contrario, erano i professori che ce l'avevano a morte con me.

Non so di preciso io cosa li abbia fatto, ma era cosi.

Come “non so di preciso io cosa li abbia fatto”?? Ma sei idiota per caso?

Non ti ricordi del ricordino che hai lasciato alla professoressa di francese?

Oh eeh, capirai, per una stupida rana messa nella borsa, che poi, quello scherzo risale all'anno scorso.

Appunto, ed è anche uno scherzo che fanno i bambini.

Questo non vuol dire che io sia un bambino.

Si, okay...

Scossi la testa inutilmente.
“Zayn..di chi sono queste valigie?” domandò Chiara risvegliandomi.
Mi guardai intorno.
“Della fidanzata di papà sicuramente..”
Sospirò preoccupata. “ah..uhm..okay.”
Chissà com'era la figlia di Elena..

Beh se era una gnocca allora sarebbe stato tutto diverso, con un solo schiocco delle dita potevo anche farla cadere ai miei piedi, infondo non ci voleva niente.
Ad un tratto scese le scale la madre, ovvero Elena.
“Ciao ragazzi, ben tornati.” ci salutò con un sorriso in viso.

Non risposi, mi precipitai subito a guardare la faccia di Chiara.
Aveva i pugni serrati, la fronte corrugata, e, come se non bastasse guardava la donna con aria di sfida.
“Ciao.” la salutò fredda.
“Uhm..allora, tutto bene a scuola?” domandò.
Mia sorella non rispose, la lasciò lì per poi salire le scale e andare in camera sua.

 

Chiara pov's:

 

Uhm okay, dovevo rimanere calma, infondo glielo avevo promesso a papà, no?

 


 

Giulia pov's



Guardai ancora una volta gli scatoloni pronti e sospirai.
Come minchia avrei fatto a portare sei scatoloni, pieni, tutti da sola? Era impossibile.

Avrei tanto voluto chiamare Liam, Niall e Louis per farmi venire ad aiutare, cosi, senza pensarci due volte, presi il cellulare dalla tasca dei jeans, e iniziai a digitare il numero, quando, all'improvviso, mi venne un lapsus: loro-per mia sfortuna-erano a scuola. L'unica culata ero io che oggi ero a casa per finire di sistemare le cianfrusaglie che avrei portato via con me. Forse, questo trasloco, avrebbe portato qualcosa di bello, come il cibo decente, e non più quello disgustoso che cucinava mia madre ogni santo giorno. Il mio sguardo cadde su una foto che era rimasta fuori dalle scatole.
C'eravamo io e uno dei miei migliori amici, Liam. Lui per me era indispensabile, era il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa e in piu'-come se non bastasse-era davvero molto bello.

Diiillo che ti piace!

Oh no! Tu sei anche qui! Non eri nell'altra fanfiction? Quella “Io non sono quello che tu pensi, sono diverso.”? Perchè devi venire a rompere le scatole anche qui?? Uhm? Me lo spieghi?!?

Beh, perchè questo è il mio lavoro.

Ma vai a farti fottere.


Comunque, come stavo dicendo, in Liam non c'era nulla di sbagliato, era bellissimo sia dentro che fuori.
Aveva gli occhi color nocciola, i capelli castani e aveva sempre il viso contornato da un po' di barba, che, a parer mio lo rendeva ancora più sexy. L'unica cosa che mi mandava in bestia era il suo atteggiamento paterno. Mamma che palle, io di padre
già ne avevo uno, che, per mia sfortuna non mi piaceva, non poteva mettersi anche lui.

Il campanello mi fece sobbalzare, potevo giocarci le scarpe che era mia madre. (?)

Ah ora iniziamo con queste stupide scarpe!

Ma la vuoi finire tu di impicciarti?!?

Shh.


Strizzai gli occhi per poi scendere le scale e andare ad aprirla. Detestavo ammetterlo ma, in fin dei conti ero emozionata.
Aprii la porta e mi trovai Elena, la mia adorata mamma.
“Ciao Tesoro, sei pronta?” mi domandò per poi continuare “sono venuta a prenderti, io ho portato le mie cose a casa Malik, mancano solo le tue.”

Beh, diciamocelo, in quel momento ero tutto tranne che pronta, ma, in ogni caso annuii.
A quel punto salimmo in macchina e, dato che il tragitto sarebbe stato un po' lungo decisi di sentire della buona musica, ovvero Lana del Rey, una cantante che adoravo anche se era decisamente parecchio deprimente.
Dopo un bel po' di kilometri ci toccò scendere.
Appena scesa iniziai a sorridere diabolicamente. Si, sapete perchè? Perchè dovevo far capire ai miei nuovi “fratelli” che se non mi avrebbero rispettata avrei potuto combinare grossi guai.

Camminai lungo il sentiero con le gambe che mi tremavano. Ma io dico...un sistema
nervoso decente no eh?!?!? Quando ero in ansia, era una cosa tragica perchè camminavo come se in quell'istante stessi tremando. Che poi..non riuscivo a capire.
Avevo l'ansia, okay...ma per cosa?

Un uomo stile George Clooney ci venne ad aprire alla porta.
Oh mio dio che tipo. Feci subito una faccia disgustata. Mia madre c'era cascata, ancora. Non gli era bastato mio padre?
“Buongiorno..” esclamò contento l'uomo.
“Buongiorno.” risposi educatamente.
In un attimo-dopo avermi sorriso-si andò a fiondare sulle labbra di mia mamma.

Potete immaginare lo shock che ebbi in quel momento. Andiamo.. sembravano volerlo fare sul tappeto, ma che schifo. Dovevate vederli. Diedi un finto colpo di
tosse facendoli sobbalzare. “Oh...beh...Giulia...conosci George, no?” disse mia madre molto agitata.
Minchia ci avevo fatto centro sul nome! Ecco, poi non dite che non sono una maga.

Ma comunque..conoscevo quell'odioso essere, ci avrò fatto si e no due chiacchiere.
Ero curiossisima di vedere quell'esperimento laboratoriale che erano i figli. Si, inutile nasconderlo. Ero davvero curiosa.
“Certo, e vi dirò di piu'! Non vedo l'ora di conoscere Scura e Ziam!” risposi con il tono
da stronzetta.
Tirai a caso due nomi. Mi sembrava fossero quelli almeno, anzi ne ero sicura.
Giulia Smith non sbagliava mai.
Entrambi gli amorosi (?) si girarono verso di me guardandomi male.
Che avrò fatto di male questa volta?!?
“Sono Chiara e Zayn..” affermò George con un tono duro, quasi scocciato.

Okay, Giulia Smith aveva sbagliato.

Che figura di merda!

Zitta tu.
Entrammo in casa e mi sedetti sul divano in attesa di quei due “disastri naturali”.
Se non ricordo male Chiara o Scura, come la volete chiamare, combinava sempre disastri a scuola, mia madre diceva che era una ribelle.
Invece, Zayn era vanitoso.

E se era vanitoso allora mi stava direttamente sul cazzo. Odiavo quella gente cosi.
Il tempo passava e io mi ero già rotta tre quarti di scatole ma, fortunatamente, dopo una buona ora la porta si aprì lasciando intravedere una figura femminile seguita da
una maschile.
Entrarono insieme.
Notai che la ragazza assunse un espressione piuttosto scocciata, mentre il ragazzo, un espressione tranquilla.
George fece la sua entrata da figone con mia madre che lo seguiva.
Mi alzai sfoggiando la mia arma segreta, cioè il sorriso da stronza.
“Oh..ehm..” iniziò George.

“Papà chi è? Cosa succede?” domandò la ragazza isterica.
Okay, avevo fatto un quadro della situazione. La mia nuova sorella era moolto tranquilla.

Non è vero.

Infatti ero ironica..

Ahh..okay..

Osservai meglio la ragazza, scrutandola nei minimi particolari: era bionda, occhi azzurri e slanciata..la classica 'Hope' inglese.
Peccato che la solita 'Hope' inglese era troia e Chiara, per fortuna, sembrava tutto meno che quello. Era anche bassina, anzi no, forse esageravo, diciamo che era media, ma io ero alta quindi la vedevo molto più bassa di me. “Non gliel'hai detto?”
domandò mia madre furiosa.

George si guardò le mani mentre 'mia sorella' si stava innervosendo, e tanto anche.
“Ehm..no, scusami..” replicò George.
“Dirci che cosa?” interevenne finalmente anche il moro.
Sembrava cadere dalle nuvole, ecco pure un fratello poco sveglio mi doveva venire a capitare.
Lui era l'inverso della sorella, era moro con un ciuffo, occhi marroncini, classica barbetta e la carnagione olivastra. Dovevo ammetterlo: mica male.
“Uhm..Chiara, Zayn..loro sono Elena-come ben sapete-e Giulia, si trasferiranno da
noi.” disse George.
“Piacere Giulia, tu-se non sbaglio- devi essere Scura..” la presi in giro porgendole la
mano.
“Non è possibile..” sussurrò lei mettendosi una mano in viso.


 

Chiara pov's:



Non era possibile..avevo un'idiota al posto di una sorella. Minchia che sfortuna.
“Zayn, andiamo.” ordinai a mio fratello per poi andarcene di sopra.
“Chiara, non mi sembra giust..” lo interruppe Zayn.
“Papà, zitto, lasciaci stare.”
Sospirai per poi fissare e abbracciare mio fratello “Zayn, non può essere vero, non può capitare a noi, vero?” domandai.
“Tranquilla Chiara, le faremo pentire di essere la nostra sorellastra.”
Sorrisi maliziosamente.
Dopo quella chiacchierata con mio fratello decisi di andarmene in camera mia per andare a rilassarmi e sentire un po' di musica. Adoravo ascoltare Fedez, era il mio rapper preferito e quindi, quando la sua musica pompava nello stereo io, ero serena.


 

Giulia Pov's


Salii di sopra per poi entrare.
“Cosa c'è, ora non si bussa neanche piu'?” domandò acida la bionda.
“Ehm..la porta era aperta.” precisai io.
“Non me ne importa un emerito cazzo, se ti dico che devi bussare, devi farlo.”
Scossi la testa per poi sbuffare e sistemare le mie maglie nei cassetti, ero qui da
pochi minuti e già non ne potevo piu'.
Io e l'acida avevamo il letto a castello, ma naturalmente io dormivo sotto altrimenti
sarei caduta come una cogliona.
La bionda se ne stava sul letto con gli occhi chiusi, quella ragazza era odiosa, mi
veniva voglia di prenderla a schiaffi, ma fortunatamente per lei, io, ero troppo pigra.
Ma, apparte gli scherzi, non mi piaceva, era acida e fredda.
La fissai mentre dormicchiava tranquilla con la sua musica a palla.
Diamine che stampo mal riuscito dell'umanità!
Mi venne voglia di farle uno scherzo, uno di quelli del secolo. Mi avvicinai a lei pian piano, con con un bicchiere d'acqua e beh, il resto potete solo immaginarlo.
“Ma sei idiota?” mi domandò guardandomi in modo truce.
Gli rivolsi il mio sorriso da stronzetta per poi tornare a risistemare le mie felpe.

“Volevo solo scherzare..” affermai con la voce da bambina.
Potevo sentire il suo nervosismo da dietro di me, lei si che era davvero arrabbiata.

“Uno scherzo idiota, quasi da persone immature.” disse con un tono abbastanza
forte.

“Beh, l'ho pensato apposta per te.” ridacchiai, avrei reso la vita impossibile a quella ragazza.
“Senti spilungona, cerchiamo di mettere in chiaro le cose, okay? Tu ignori me, io ignoro te, okay? Se faremo come ho deciso questa convivenza potrà esistere altrimenti, sarà guerra.”
Non le risposi.


 

Chiara pov's:


Roteai gli occhi al cielo, minchia che nervosismo.
“Non si potrebbe abbassare?” domandò ridacchiando.
“Allora, prima cosa, io ADORO questo rapper, perciò non abbasserò, seconda cosa, siamo nella MIA camera quindi non mi farò dettare ordini da te, okay? Ci siamo intese?” sorrisi scocciata.
Sbuffò per poi annuire.
Scossi la testa. Che persona inutile.
Lo sapevo perfettamente che non avevo un bel carattere, però se c'era qualcosa che odiavo era quello che una persona doveva dettarmi ordini. Andiamo, neanche
mio padre lo faceva.

“Beh, io chiamo i miei amici.” affermò soddisfatta.
La guardai da capo a piedi.
Come poteva una persona cosi avere degli amici? Mah, rimarrà un mistero.

 

***

In un batter d'occhio arrivò la sera, aah, amata sera, quando la adoravo, mi rendeva cosi rilassata..
“Si mangia.” gridò papà dal piano di sotto.

“Hai sentito? Si mangia.” precisò la mora.
La guardai per poi ignorarla.

Avevo deciso di andare avanti cosi. Io non volevo un'altra sorella, mi bastava Zayn.
Appena arrivata in cucina notai il tavolo imbandito e ricco di roba da mangiare, pensate che c'era talmente tanta roba che se solo avessi voluto avrei potuto far sfamare un intero esercito.

“Mamma, quanta roba hai cucinato?” domandò Gilda.

Si chiama Giulia..

Non mi importa. La chiamo come mi pare.
“Papà, ci rendiamo conto? Cosa sono queste schifezze?” domandai innervosita.
“Chiara, non essere sgarbata, sono tutte cose che ha preparato Elena per farci mangiare in modo sano.”
Sospirai sedendomi a tavola “io ordino la pizza.”

“Sono d'accordo con Chiara, papà questa roba è immangiabile!” esclamò mio fratello spalleggiandomi.
“Ohh, e su, non vi farà male mangiare in modo sano.” affermò la mora.
La fulminai. “Mangia TU in modo sano, che io e mio fratello provvediamo per la nostra alimentazione.” continuai “ah..ehm..non ho chiesto il tuo parere, perciò non intrometterti.” risposi per poi prendere il mio iphone bianco e chiamare la pizzeria.
Quando mi ci mettevo, ero tremenda.



 
SPAZIO AUTRICI:

Buonaseraaa belle ragazze<3
Allora? Siamo al secondo capitolo, com'è? Minchia che acidone le due protagoniste! D:
Siete con Giulia o con Chiara? Chi vi ha colpito di piu'? E perchè?
AHAHAHH e Zayn? Ohhhw che cuore lui!! *__________*
Mah vabbe, come al solito aspettiamo le VOSTRE recensioni!
Ringrazio le due ragazze che hanno recensito, grazie bellissime.
Al prossimo capitolo.
Baci.
Le autrici. xx

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Capitolo 3
*** Capitolo due. ***


Finalmente era mattina, almeno, sarei andata a scuola, che, seppur odiandola, mi avrebbe tenuta lontano da Giulia.

“Buoongiorno.” gridò la mora a prima mattina alzandosi dal letto tutta pimpante.

Sospirai.

Averla in casa non avrebbe fatto bene alla mia salute, ne ero certa.

“Zitta.” continuai scendendo dal letto di sopra “odio chi grida, soprattutto a prima mattina.”

“Si, okay, scusa.” blaterò.

Roteai gli occhi al cielo, era insopportabile.

In ogni caso andai in bagno dove mi preparai per poi precipitarmi verso la porta d'ingresso.

“Ciao papà.” dissi quasi sull'uscio della porta marrone.

“Chiara, non fai colazione?” domandò la mamma della mora.

“No.” continuai acida “ciao papà.”

Ancora una volta mi interruppero “non saluti Elena?”

Non lo risposi. Mi limitai solo ad avviarmi verso la mia scuola.

“Aspetta.” mi bloccò Zayn ormai fuori anche lui.

“Cosa c'è?” domandai io voltandomi.

“Non andartene, sali in macchina.”

Alzai un sopracciglio.

Com'è che questo, tutto ad un tratto faceva il gentile? C'era senz'altro qualcosa sotto.

In ogni caso accettai il suo passaggio.

“Ah, ora capisco perchè mi hai fatta salire.” affermai scocciata per poi fissare lo specchietto che avevamo in comune io e Zayn.

“Senti, è stato tuo padre ad insistere.” replicò lei.

Strizzai gli occhi voltandomi “sbaglio o avevo detto che ci dovevamo ignorare?”

“Si ma..” la troncai.

“Bene, allora non devi parlarmi.”

Inarcò le sopracciglia. Aveva l'espressione arrabbiata, ma, sinceramente non me ne fregava piu' di tanto.

“Vabbè, smettetela, okay? Non voglio sentirvi litigare.” affermò Zayn specchiandosi.

Minchia glielo volevo rompere quello specchio.

“Smettila di specchiarti che mi assomigli una femmina. Piuttosto, pensa a guidare.” dissi afferrandogli la faccia e posizionandogliela sul volante.

Dopo poco arrivammo a scuola.

In un attimo scesi dalla macchina cercando di svignarmela, ma purtroppo cosi non fu.

“Chiara..” gridò il moro.

Mi girai pian piano. “Che vuoi?” domandai scocciata.

“Papà le ha detto che le dovrai far fare il giro della scuola.”

Strizzai gli occhi fulminando entrambi. E chi ero io? La cicerona della scuola? Non l'avrei fatto per nessuna cosa al mondo.

“Non me ne frega un cazzo, fallo tu.” affermai per poi andarmene.

 

Zayn pov's:

 

Eh no, non l'avrebbe passata cosi. Di certo io non potevo farle fare il giro della scuola perchè altrimenti, se mi avesse visto Katy sarei stato nei guai.

No, ora non pensate male. Lei è solo una gnocca del penultimo anno che sto cercando di portarmi a letto, niente di piu', niente di meno.

Di corsa presi il braccio della mora e la costrinsi a seguirmi.

“Dove mi stai portando?” domandò correndo.

“Da Chiara, io non ti farò fare assolutamente nulla.”

“Perchè?” domandò ancora.

“Il perchè non t'interessa.” risposi freddo.

“Uhm..perfetto, tutti acidi e freddi in questa famiglia.” concluse lei.

La fissai per poi ignorarla e prendere per il braccio mia sorella.

“Allora, io non posso fare da cicerone a questa qui, perciò dovrai farlo tu, okay?” chiesi io ormai nervoso.

“Ehm..'questa qui' ha un nome.” intervenne la mora.

“Si, okay, non m'interessa.” conclusi io.

La sentii sbuffare, ma-come dissi prima-non mi interessava.

 

Chiara pov's:

 

Perchè mi ero fatta convincere? Perchè dico io?!?

 

Perchè ti ha promesso che terrà lontano Styles da te per tutto il giorno, andiamo, cosa vuoi di piu'?

 

Beh si, mi stava piu' che bene se la mettevamo cosi.

 

Eh..povero riccio.

 

Scossi la testa.

“Senti, farò un eccezione solo per oggi.”

“Eccezione per cosa?” mi chiese facendo finta di non capire.

Roteai gli occhi al cielo per poi parlare “ti parlerò perchè oggi è il tuo primo giorno di scuola, nient'altro.”

Annuì.

 

***

 

“Bene e questo è il laboratorio di chimica.” conclusi.

“Ahm, va bene.”

Finalmente avevo finito, ora potevo andarmene in pace nell'aula di letteratura senza nessuna interruzione.

“Chiara, abbiamo letteratura insieme, ci vengo con te.”

Ed eccallà. “No. Fa vedere.” le strappai il foglietto dell'orario tra le mani.

No, non era possibile. L'avevano messa nella mia stessa classe e, cosa peggiore, frequentava tutti i miei corsi. Beeene. Grazie carma.

D'un tratto la vidi fermarsi.

Mi girai e andai a prenderla per un braccio gridandole “muoviti, non voglio farti da baby sitter.”

Mi guardò.

“Ehm..no, tranquilla, ci sono i miei amici.” continuò “vengo con loro.”

Alzai un sopracciglio. “come scusa?” continuai ridacchiando “loro sarebbero tuoi amici? Ma se non gli conosci neanche!” esclamai fredda.

“No, ti sbagli biondina. Ci conosce, io sono Niall, uno dei suoi migliori amici, e ti prego di non usare quel tono con Giulia.”

Respirai. Nessuno poteva parlarmi cosi. “Senti Nail, o come diavolo ti chiami tu. Io le parlo come mi pare e piace, okay? Quindi, non scassarmi.” conclusi lasciandoli li da soli.

 

Però, non sono niente male...

 

La vuoi finire??! Uno biondo e due mori. Blah.

 

Ma a te che cavolo di ragazzi ti piacciono? Possibile che non trovi bello nessuno?

 

Si, uno lo trovo bello.

 

Uh, sentiamo e chi?

 

Federico Leonardo Lucia alias Fedez.

 

Smettila. Non potrà mai esistere che tu ti metterai con quella persona. E' una cosa assurda!

 

Mai dire mai. Se l'idiota ha dei migliori amici, chi ti dice che io non possa fidanzarmi con Fedez?

 

Ma zitta.

 

Finita l'interessante chiacchierata con la mia coscienza mi andai a sedere all'ultimo banco.

“Buongiorno ragazzi.” -prof.

Le sorrisi.

Sembrava parecchio strano però a me quella professoressa piaceva, forse perchè io amavo la letteratura e l'italiano..

Ad un tratto una sagoma si avvicinò a me, mettendosi a sedere vicino.

“Ehm..chi ti ha detto di sederti qui?” domandai in cerca di una risposta.

“Nessuno, faccio quello che mi pare, sai..faccio come te.” rispose con nonchalange, sorridendomi.

Andai in bestia. Come si permetteva?

“Senti, poca confidenza. Io e te non ci conosciamo, perciò smettila di fare tanto il simpatico.” conclusi voltandomi.

“Signorina Malik, signor Horan, finitela di chiacchierare!” ci sgridò la professoressa.

Sbuffai. “Scusate, il ragazzo mi stava infastidendo.” lo indicai.

Mi guardò con un sopracciglio alzato.

SBAAAAAAAAAM. Cosi impari idiota.

 

***

 

“Fame, fame, fame.” ripetè il biondo.

Sbuffai. “La smetti? Cazzo, sono tre volte che lo ripeti.”

“Perchè sei cosi acida? Cos'è hai il ciclo e te la sconti con me?”

Diventai rossa. “Brutto idiota, gli affari tuoi no eh? E per la cronaca io non ho un bel niente!!”

Che nervosismo. Cinque minuti di piu' in banco con lui e sarei esplosa.

“Ciao...” sorrise il riccio alla mora facendo-come suo solito-il cascamorto.

Pazzesco, ora ci provava anche con le galline.

Passai di là sussurrando “Ah, Styles..come sei caduto in basso.”

Alzò un sopracciglio “che intendi?”

“Ora ci provi perfino con le papere?” domandai ironica.

La mora si innervosì. “Smettila! E' da quando siamo arrivati a scuola che stai scartavetrando i coglioni, chi ti credi di essere? Uhm?”

“La tua sorellastra, che, per giunta non mi piace neanche esserlo. Dico io, tua madre proprio mio padre doveva venire a imbambolare??!”

“Non parlare di mia madre!” esclamò irritata.

“Io ne parlo quando mi pare e piace, e ti dirò di piu': non sarai tu a impedirmelo, idiota!”

“Stai zitta troia!” esclamò arrabbiata.

“Sei soltanto una..” non feci in tempo a finire la frase che mio fratello mi bloccò.

“Zayn lasciami stare, voglio dirgliene quattro!” ribattei.

“No, voi non fate assolutamente nulla, avete idea di cosa sarebbe successo se fosse entrato il preside? Eh? Coglione!” gridò ciuffoman.

Sospirai. “Okay, hai ragione.”

“Ora chiedetevi scusa.” intervenne Lim, se non sbaglio.

“Pf, non ci penso neanche morta.” puntualizzai io acida.

“No, senti biondina tu ora le chiedi scusa, cosi la finiamo qua!” esclamò irritato il biondo.

“Tu a me biondina non me lo dici, perchè come ho detto prima, io e te non ci conosciamo!” dissi rispondendolo a tono.

“Andiamo Chiara.” continuò “andiamo Harry.” dopo ciò io, il riccio e Zayn uscimmo dall'aula.

 

***

 

Zayn pov's:

 

Era nervosa, lo si vedeva dalla sua espressione in viso.

Odiavo quando faceva e stava cosi.

“Oh, smettila, dai.” continuai “ora è passato.”

“No.” rispose fredda.

Da quando era morta nostra madre trattava le persone in modo differente, odiava tutti, perfino se stessa.

Ricordo che mamma morì per colpa di un incidente stradale, stava tornando a casa, dal suo lavoro quando, all'improvviso un camion la travolse, lasciandola in fin di vita.

Da quel giorno Chiara promise a se stessa che sarebbe stata differente se solo Dio avesse salvato nostra mamma.

Purtroppo cosi non fu, ma, non potrò mai dimenticare che, per un solo secondo nostra madre aprì gli occhi sussurrandoci “Vi voglio bene.” per poi lasciarci definitivamente.

Inutile dire che Chiara stava male, anzi, pianse per giorni e per settimane e quando venne a sapere che nostro padre si era rifatto una vita le salì il nervosismo.

 

-Dillo! A te non importava di mamma!!- Chiara.

-Non dire cazzate! Purtroppo a me vostra madre manca ancora, ma purtroppo non posso stare a piangere in eterno! Mamma vorrebbe che tutti noi fossimo felici.- papà.

Pianse. Ormai aveva gli occhi rossi.

-Papà, non aggredirla, è molto fragile ancora..- intervenni difendendola.

-Scusa piccola..vedrai, Elena ti piacerà.- concluse papà.”

 

“Comunque se può consolarti sei piu' simpatica tu di Giulia.” disse Harry.

Cazzo Harry sei proprio un idiota a volte.

“Non me ne frega un cazzo. Io la voglio fuori da casa mia e fuori dalla mia vita!” esclamò.

Mi alzai dalla sedia e andai ad abbracciarla sussurrandole un “ti voglio bene, vedrai che tutto, pian piano si risolverà.”

 

***

 

Chiara pov's:

 

“Siamo tornati!” gridò Zayn chiudendo la porta.

“Piove fuori.” affermò Giulia.

Roteai gli occhi al cielo. “ma va?”

“Tu non dovevi ignorarmi?” chiese.

Appunto, la ignorai.

 

Che sgarbata che sei.

 

Ehi, ehi, mi ha chiesto lei di ignorarla.

 

Potevi anche risponderla.

 

“Mamma, George, volevo avvisarvi che ci sono anche i miei amici, possono pranzare con noi, vero?” chiese gentilmente lei.

Mio padre di sicuro gli avrebbe risposto di no, lo conoscevo troppo bene.

“Si, va bene. Per te George?” chiese sua mamma.

“Si, anche per me, l'importante è che siano bravi ragazzi.”

Eh? cooosa? Avevo sentito bene?

Minchia quella donna lo stava cambiando.

“Stia tranquillo signor Malik, noi siamo ragazzi apposto, anzi ne approfitto subito per presentarmi, io sono Niall.”

Quanto lo odiavo? E pensate che ci conoscevamo da neanche un giorno.

“Io invece, sono Louis, però potete chiamarmi Lou se vi fa piacere.” sorrise.

Scossi la testa per poi fissare Lim, il ragazzo castano.

“E io, invece, sono Liam, piacere di conoscervi.” sorrise.

A quella scena mi venne da ridere.

“Cosa ridi?” domandò Zayn.

Risi “Si vede troppo che Giulia muore dalla voglia di portarsi a letto Lim! Oh mio dio sei troppo ridicola, per favore tesoro, contieniti.” continuai avvicinandomi a lei “cerca di trattenere le bava e, cosa piu' importante chiudi la bocca che non voglio scivolare.”

 

Potevi risparmiartelo...

 

No, l'avevo smerdiata a dovere, infondo dovevo vendicarmi per prima, no?

“Senti biondina, la vuoi finire?” intervenne Nail difendendola.

“Cavolo, ma tu non hai nient'altro da fare che stare qui a rompermi? E poi, perchè sei qui? Chi ti ha invitato??”

“L'ho invitato io.” rispose Giulia per poi continuare “e comunque si chiama Liam, non 'Lim'.”

Non risposi. Che nervi ragazzi...

“Allora Elena, cos'hai cucinato?” domandò papà.

“Cosa vuoi che cucini? La solita schifezza.” mi lamentai io.

La donna si girò fissandomi per poi spiccicare parola. “Senti, io sono una donna molto educata, rispettosa e chi piu' ne ha, piu' ne metta, ma non sopporto che le ragazzine dell'età di mia figlia mi parlino in questo modo, quindi, se non ti piace il cibo che cucino io puoi andartene a mangiare da un'altra parte.”

“Go mamma, gooo.” gridò gioiosa la mora.

Mi alzai dalla sedia infuriata. “Bene, mettiamo in chiaro una cosa, okay? Odio te e tua figlia, perciò non voglio che tu mi parli in questo modo, visto che io non ti ho dato alcuna confidenza e credo che mai te la darò, perciò stammi un chilometro lontana e ignorami.” detto ciò andai di sopra per poi chiamare Nando's e ordinare un hamburger.

Dopo un po' sentii dei passi salire le scale.

“Si può?” domandò.

“No, per te non si può.” risposi fredda.

“Voglio scusarmi per come ti ho trattata ma sai..io..” la interruppi.

“Non voglio nessuna spiegazione. Voglio solo che mio padre sia felice e se questo comporta avere te tra i piedi lo accetterò.” le risposi aggressiva.

“Va bene..” sussurrò per poi alzarsi e andare via socchiudendo la porta.

 

Giulia pov's


 

Gli anni peggiori della mia vita, sarebbero stati gli anni peggiori della mia vita.

Chiara era stata progettata per rovinarmi la vita, ne ero sicura.

Forse, la sera prima avevo esagerato, ma per me era un modo per proteggermi.

Mentre Liam, Louis e Niall scherzavano io aprii il mio quaderno degli appunti dove doveva esserci Sheakspere.

Ho detto bene 'doveva', altro che appunti, solamente "Liam, Liam, Liam, Liam", non riuscivo a capire il perchè della mia ossessione, sapevo benissimo che non dovevo cascarci, come -ovviamente- è successo a mia madre.

Innamorarmi non era nei miei piani, in quel momento dovevo solo pensare a rendere possibile la convivenza con Chiara, Zayn e George.

Già, “l'amore ti fotte" questo era il mio motto, nulla di più corretto.

“Che stai guardando?” la voce mi era familiare, era calda e avvolgente.

D'un tratto chiusi il quaderno con uno scatto felino.

Tutti i libri che stavo mettendo nello zaino si ritrovarono per terra.

Dio solo sapeva che effetto mi faceva quel ragazzo.

In un secondo presi a tremare come una foglia, cazzo odiavo tremare! Soprattutto senza motivo.

“Scusa, non volevo spaventarti..” mi disse Liam mentre raccoglieva i fogli sparsi a terra.

Mi chinai anch'io iniziando a raccogliere il tutto. “Non è stato uno spavento..ma qualcos'altro..” borbottai cercando di non farmi sentire.

Liam drizzò il capo e un sorriso si espanse su tutto il suo viso.

Mi aveva beccata. Cazzo.

Non c'era bisogno di preoccuparsi, tanto non mi piaceva e anche se fosse non poteva piacermi.

“Allora cos'è stato?” chiese sorridendo ingenuamente.

Sperai con tutto il cuore che non capisse, di certo non potevo ostacolare Corinne, lei si che lo meritava, mentre io non potevo neanche permettermi di innamorarmi.

Corinne era una ragazza della mia età, la mia ex vicina di casa prima che ci trasferissimo a casa Malik, era poco più bassa di me con dei capelli color miele e degli occhi verdi. Era veramente bella.

Beh..mi confidò più di una volta il duo debole per Liam e di certo io non potevo tradirla, altrimenti...che amica sarei stata?

Che poi, Payne? Piacere a me? Figuriamoci. Di certo non pensavo che quel ragazzo fosse la perfezione..ma dai!

“Liam e Giulia alzatevi! Quante volte vi ho detto di non fare porcate sul pavimento?” scherzò Louis con un sorrisetto malizioso. Louis e Niall credevano che Liam mi piacesse davvero ma..andiamo, era soltanto una loro invenzione.

Io e Liam ci alzammo ridendo e io naturalmente risi nervosamente. Eh si, quando ero nervosa ridevo come un'ebete.

Sapete? Avrei tanto voluto che mi chiamasse 'dolcezza'...dopo tutto era un semplice nomignolo d'amicizia no?

Sai che così ci chiamava Danielle quando stavano insieme?

A me piace come nomignolo d'amicizia...

Se se come no “DOLCEZZA”.

Iniziammo a passeggiare per i corridoi.

“Minchia, quella Chiara è insopportabile!” commentò Niall.

Oh il mio irlandesino dagli occhi azzurri aveva ragione. Era una strega quella ragazza.

Ci pensai un po'.

“Uhm...Niall?”

Mi fece cenno di continuare.

“Perchè ti sei seduto vicino a lei allora?” chiesi curiosa.

“Era per darle fastidio, ti sta facendo vivere un inferno e io lo farò vivere a lei. Nessuno tocca la mia Giulia, chiaro?” rispose abbracciandomi.

Di getto ricambiai dolcemente il suo abbraccio.

Ero felice perchè avevo qualcuno su cui contare e, per me era un ottimo punto.

Quanto amavo i miei amici, li conoscevo da un sacco di tempo, erano fantastici, erano come dei fratelli per me. Liam soprattutto, lui c'era sempre stato, dai brutti momenti in cui piangevo perchè mio padre mi aveva lasciato ai momenti in cui le risate non mancavano.

Mentre alzai la testa vidi Corinne scendere dalle scale. Mi prese un colpo.

Oh cavolo! Quello si che era un problema! E se ora ci avesse provato spudoratamente con Liam?

Ma che cosa mi ero messa a pensare ora?!? Dovevo smetterla.

Liam era suo e nessuno glielo avrebbe potuto togliere.

Vidi Zayn, Chiara ed Harry passare, mentre, quest'ultimo si fermò cercando di parlare con la castana, ma lei in tutta risposta lo ignorò. Gesù quei capelli sembravano quelli di Rapunzel, erano bellissimi.

Liam era intento a sfogliare un giornale e fortunatamente non la notò.

Come fortunatamente? Corinne era mia amica e non potevo pensare queste cose.

Zayn afferrò per un braccio il riccio per poi continuare a camminare.

Corinne subito mi saltò addosso abbracciandomi, si vedeva che mi voleva bene.

Ammettilo, tu non le volevi affatto bene, volevi strozzarla.

Non dire cazzate, per favore. E' ovvio che anch'io le voglio bene.

“Ciao dolcezza, come stai? Non ti sei fatta sentire per niente.” blaterò fissando Liam.

Oh e andiamoo, non poteva affibiarmi questo nomignolo del cazzo, lo sanno tutti che solo Liam lo pronuncia perfettamente.

In ogni caso, decisi di fare la simpatica.

Finalmente ci staccammo e io ripresi a respirare.

“Cory..qui va tutto bene..scusa se non mi sono fatta sentire, ma sai..il trasloco e tutto...” risposi con un enorme sorriso che anche a Homer Simpson sembrava finto. (?)

Come scusa? Homer simpson?

Si, lo adoro.

Davvero? ce..mi auguro che tu stia scherzando.

No, lo dico seriamente.

Uhm..okaay..

Fortunatamente i ragazzi non si preoccupavano della sua presenza infatti, stavano tranquillamente discutendo del burro di arachidi.

Che amici coglioni che avevo..

Corinne si morse il labbro inferiore con fare sexy fissando Liam che-a parer mio-la ignorava.

A quella scena sul mio viso apparve un enorme sorriso, ci mancava poco che mi mettevo a ballare la conga.

Aspettate..ballare la...conga?!? Io? Pff..io dovevo limitarmi ad aiutare Corinne.

“C'è lui...” sussurrò al mio orecchio.

Spostai il mio sguardo verso il punto in cui era concentrato quello della castana. Minchia io non sbavo così come lei, ce..lo faccio..ma in mente, ecco. (?)

Ohh, si che lo fai.

Stai zitta. E poi..io non ho motivo di farlo.

Ce l'hai un motivo e si chiama Liam Payne!

Zitta!

Roteai gli occhi involontariamente facendo così che Louis si avvicinò a me strattonandomi la mano per cercare di farmi calmare.

“Ahia Louis!” gridai attirando l'attenzione di Liam che si staccò dal gruppo correndo agitato verso di me. “Giulia stai bene? Giuro Louis che se le hai rotto una mano...io ti...” lo interruppi.

“Vedi di non fare il protettivo, okay? Louis stava solo giocando..- esclamai nervosa.

Come dissi in precedenza, odiavo quel suo comportamento, odiavo specialmente quando un ragazzo cercava di preoccuparsi per me.

Era una cosa assurda, gli uomini non si preoccupano, gli uomini scappavano, cosi come mio padre. E, anche se Liam era una persona affidabile odiavo quando faceva così perchè appunto mi ricordava mio..p..okay, chiudiamo qui l'argomento.

“C-ciao...L-Liam...” balbettò Corinne spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Dio che rincoglionita, che malattia che era l'amore.

Pronunciare il suo nome in modo normale, no eh?Porca carota, che ragazza ingenua.

Oh no l'infezione di Louis mi stava contagiando! Dovevo smetterla.

“Oh ciao Corinne, tutto bene?” chiese Liam disinteressato.

Oh grande Liam, continua cosi babe.

Ehm..di un po', la vuoi smettere?

Non ci penso proprio.

Non posso fare questo a Corinne.

Si ma devi capire che non puoi controllare il tuo cuore.

Si che posso.

No, il cuore è un apparecchio che non viene controllato da te.

Il cuore è un apparecchio difettoso, per questo l'ho spento. -Cit. Emis Killa.

-.^ ora ti piace Emis Killa?

No, scusa, è Chiara che mi sta contagiando. Aaah quella ragazza!

Tornando a noi..Corinne arrossì di colpo.

“Oh si benissimo...si...e tu?” disse la ragazza.

Liam la guardò per un secondo per poi sorriderle e prendermi la mano.

“Sto bene grazie.” continuò fissando la mia mano “...mmh...è gonfia..”

“La vuoi piantare?!?” gridai.

Ormai ero pronta a prenderlo a calci, ma Niall intervenne.

Sia lodato Niall James Horan.

“Liam, accompagnami al bagno, devo fare pipì e ho bisogno del sostegno.” disse Niall tirandolo via. Che fortuna, almeno li avrei rivisti a pranzo.

Salutai Corinne e mi avviai verso l'uscita.

Liam pov's

Niall mi tirò in bagno, e per giunta anche violentemente. Che tempismo di merda che aveva quel ragazzo.

Dovevo assolutamente sapere come stava Giulia, altrimenti sarei esploso.

“Ti muovi?!” gridai.

Che poi perchè cazzo mi aveva portato nel bagno con lui? Cos'è dovevo fare la cheerlader e incitarlo a fargli uscire la sua pipì?

“La innervosisci così amico.” disse.

Sapevo benissimo che-con quella frase-si stava riferendo a Giulia ma, per non fraintendere la situazione feci il finto tonto.

Cioè Giulia non mi piaceva.

Nessuno ti ha chiesto se ti piaceva.

Ohh ma possibile che tu sia d'appertutto?!?

Kiss.

Scossi il capo e guardai Niall in modo furioso.

“Colei che ti ha rubato il cuore...” affermò Niall fingendo di asciugarsi una lacrimuccia.

Avrei potuto ucciderlo, ma, per non farmi tentare me ne uscii dal bagno.


 

Giulia pov's


 

Quanta volontà che ci aveva messo mia madre.

Eh già, che gran donna, di sicuro potevo vantarmi di lei perchè aveva cercato di recuperare i rapporti con Chiara. Peccato che non ci sia riuscita..quella ragazza era talmente insopportabile che io..ohh lasciamo perdere.

George per consolare mia mamma la portò fuori a fare un giro mentre io, i miei amici, Chiara e Zayn rimanemmo a casa.

I miei 'fratelli' rimasero al piano di sopra, probabilmente ad escogitare qualche piano malvagio contro di me.

Noi intanto, stavamo ridendo a crepapelle.

Loro si che mi risollevavano la giornata.

“Ehi Giù, hai qualche alcolico?” domandò Louis ridendo.

Risi anch'io ricordando l'estate passata, dove avevamo fatto gli ubriaconi. Dio che estate meravigliosa! “No, e poi, pure se ce li avessi non vorrei fare la fine di quest'estate. Ricordo solo che mia madre mi sgridò a vita.” esclamai ridendo.

Tutto il gruppo scoppiò in una fragorosa risata.

Dio, quelle risate mi facevano stare bene e, mi rilassavano in un certo modo. Dopo un po', tornammo seri.

“Sai dovresti fare questa casa tua.” esclamò Niall di colpo.

“In che senso?” chiesi confusa.

“Beh..metterci cose tue, e cercando di metterci qualcosa che ti rappresenti..” affermò muovendo la mano intorno alla stanza.

Mi sarebbe piaciuto davvero molto, e mi sarebbe piaciuto ancora di piu' sentirla “mia”.

“uhm..giusto, magari un cagnolino ci starebbe bene..che dite?” domandai guardandomi intorno. D'improvviso una ciabatta volò dalle scale colpendo la testa del povero Liam per poi fargli volare il cappello in avanti.

“Non ci pensare neanche, io odio avere animali in casa!” urlò Chiara.

“Sono d'accordo!” affermò Zayn spalleggiandola.

Magari un cane avrebbe potuto distruggere ogni oggetto di Chiara e di Zayn, sarebbe stato il colmo vedere la faccia di Chiara innervosirsi non appena il cane avrebbe mangiucchiato tutti i suoi poster di Fedez.

“Mhh..ma perchè non prendi un piccione e lo chiami Kevin?” domandò Louis.

“Comprati tu un piccione e chiamalo tu Kevin, io odio i volatili.” affermai scherzando.



ANGOLO AUTRICE:
Ciaooo beeelee, ecco il nuovo capitolo, bene, ovviamente RECENSIRETE, VEEEERO? u.u
Beh, io e la mia amica aspettiamo le vostre recensioni! Un bacio, ciao meraviglie. <3

 

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Capitolo 4
*** Capitolo tre. ***


Chiara pov's:


Okay, io ero davvero stufa.
Non ce la facevo piu' ad avere lei e i suoi “amici” tra i piedi.
“Giulia, che ne dici di giocare al gioco della bottiglia?” domandò il biondino, Nail.
“mmh, si non mi pare una brutta idea!” esclamò lei convinta e felice.
Ah! Quel sorriso. Volevo strapparglielo dalla faccia.
“Chiama anche Chiara e Zayn, almeno stanno qui con noi..” disse Lim con fare tranquillo.
Ah, no! Non avrei accettato per nulla al mondo.
“No, tanto so già che diranno di no, quindi..” rispose la mora.

“Ehi Zayn..” lo salutò Louis.
Mio fratello si girò pian piano per osservarlo. Loro non erano amici, quindi perchè diamine si
stavano salutando?!?
“Ehm..si?” domandò cortese, fin troppo a parer mio.
“Vuoi giocare al gioco della bottiglia? Che ne dici?” continuò convincendolo “almeno passiamo un pomeriggio diverso visto che fuori piove, no?”
Il moro sorrise. “okay, va bene amico.”

Eh? cosa?
“Beh, a questo punto che ne dici di chiamare anche la biondina?” domandò Nail.

Che ruffiana che sei...

Io? Che cosa stai dicendo!? Io non sono ruffiana!

Ah no? E allora perchè sei fuori alla porta, appoggiata al muro e senti le conversazioni che fanno i tuoi fratelli e i loro amici?

P-perchè..m-mi va.

Si, okay.
Fottiti.
“Ehm..Chiara.” mi sentii gridare.
Mi affacciai. “Eh?”
“Dai, vieni a giocare.” -Zayn.
Risi “io non gioco a questi giochini idioti.”
“E su, non farti pregare biondina!” esclamò quasi scocciato Nail.
Ahh! Io non lo sopportavo, cazzo.
“Okay, scendo, scendo, però smettila di prenderti tutta questa confidenza!” esclamai io nervosa.

 

 

***


Seriamente. Odiavo questo gioco.
Perchè? Apparte che era estremamente infantile e poi, secondaria cosa, avevano invitato
anche il riccio.

Poteva andare peggio di cosi?!?

“Bene, inizio io a girare!” esclamò contento Nail.

La smetti di chiamarlo Nail? Il suo nome è Niall!

Io lo chiamo come mi pare e poi, non è colpa mia se ha un nome complicato.
Odiavo quell'essere. Era sempre cosi felice. Ogni cosa che faceva, perfino la piu' schifosa, la
faceva con estrema felicità.
Roteai gli occhi al cielo.
“Andiamo..fà almeno finta.” sussurrò Zayn.
Deglutii. “Mi annoio.”
Scosse la testa sorridendo.
Cos'è tutto ad un tratto si stava facendo amico a quelli là?
Non poteva abbandonarmi anche lui.
Mentre pensavo a quanto tutto questo era stupido e idiota mi sentii chiamare.
“Ehi biondina, ci sei?” domandò il biondo irritante.
Si, era irritante.
“Che vuoi?” chiesi a mia volta.
“Devo fare un obbligo.” continuò “sei capitata tu, e mi hanno chiesto di spogliarmi davanti a te.”
Arrossii in un batter d'occhio. “e-eh?” domandai quasi strozzando le parole.
“Hai capito bene.”
Deglutii fissandolo.
“Tu non lo farai, vero?” chiesi retorica.
“Uhm..vorrei tanto, ma, sai..mi hanno detto che se mi rifiuto mi fanno spogliare fuori, sotto la
pioggia.” ammise.
Spalancai la bocca. Sospirai.
“Bene, per me non c'è nessun problema, rifiutati e spogliati fuori.” affermai fredda.
“Ma sai che tu sei davvero una stronza senza cuore?!?” intervenne la mora.

Alzai un sopracciglio “Ma zitta, idiota.” conclusi.
“uhm..okay, baaasta ragazze.” s'intromise Louis.

Bene, almeno un nome te lo ricordi.

E' quello piu' semplice.

Ripeti con me: Il biondo è Niall, il moro è Louis e quello con il faccino dolce è Liam, okay?

Si, si okay.
“Andate in camera, su, non vogliamo vedere l'amichetto di Niall.” affermò malizioso Harry.
Beeene, ora mi aveva abbandonato anche lui.

 

 

Niall pov's:


“Che schifo.” affermò la bionda.
“E dai, divertiti che ti costa.” conclusi io.
Purtroppo non ricevetti risposta.
“Andate in camera di Giulia, vi aspettiamo di sotto.” -Zayn.
“Ehi aspetta Zayn! Perchè proprio in camera mia!?”
“Perchè Niall è tuo amico, e perciò..oh ma zitta e divertiti.” rispose sorridendole.
Beh, vedere Giulia felice mi riempiva il cuore. Lei, Liam e Louis erano da sempre i miei migliori
amici, li adoravo davvero tanto.
All'inizio mi presi una cotta per lei, però, poi con il passare del tempo capii che quello che
provavo nei suoi confronti era profonda amicizia e profonda stima.
Era la migliore e non avrei mai tollerato che qualcuno la facesse soffrire.
“Senti, guai a te se ti spogli.” disse la bionda risvegliandomi e portandomi sul pianeta terra.
Eh si, aveva un bel caratterino quella lì. Dire che adoravo litigare con lei era poco.

A dire la verità mi era antipatica perchè faceva soffrire la mia adorata Giulia.
Non so che problemi avesse di preciso ma io, gliel'avrei fatti passare.
“Meglio cosi.” continuai “non volevo neanche farlo.” sorrisi.
“Senti, facciamo passare pochi minuti e poi usciamo. Non mi va l'idea di rimanere da sola qui,
per giunta con te.” disse acida come a suo solito.
“Senti, ma tu a colazione, un po' di zucchero nel latte no, eh?” chiesi sorridendo.
Strinse gli occhi. “Io non faccio colazione.” rispose.
“Ah, ora capisco. E dolci, non ne mangi? Sai..ti farebbe bene essere meno acida.”
Mi fissò. “Smettila e stai zitto.”
Ad un tratto si spense la luce, lasciandoci al buio.

“Oh merda.” continuò “odio il buio.”
“Ma che è successo?” domandai.
“Che ne so, avrai spento la luce involontariamente, coraggio, accendila!” ordinò nervosa.
“Calmati. Ora lo fa..” continuai “uhm..non si accende, sarà andata via la corrente.”
“Cavolo, cavolo.” pronunciò.
Sorrisi scuotendo il capo.
“Cosa diavolo sto toccando?!?” domandò curiosa.
“Ehm..stai tastando il mio amichetto..” continuai “comunque, non mi dispiace, anzi, continua se
vuoi.” sorrisi malizioso consapevole che non potesse vedermi.
“Oh dio!!!” esclamò “che schifo!”
Risi.
“Pervertito!”
“Ma zitta, secondo me era da quando mi avevi visto che desideravi farlo.”
“Eh? Smettila idiota!!” continuò “piuttosto..dov'è la maniglia della porta?” chiese muovendosi
per la stanza.
Risi “attenta ancora vai a toccare un'altra maniglia.”
Si avvicinò, potevo sentire il suo alito che profumava di menta fresca. Era ad un passo da me.
“Ti ho detto di stare zitto, idiota.”
Minchia com'era acida.
“Ragazzi, state bene?” domandò preoccupata Giulia.
“Si, tranquilla.” risposi.
“E' andata via la luce.” continuò lei.
“Lo sappiamo, non è che hai fatto la scoperta dell'America.” intervenne l'acida.

Scossi la testa, mi venne spontaneo prenderla e sussurrarle “shh.”

La cosa che mi stupì fu che non rispose.

Beh, buon per te.

Esatto.
Dopo un po' la luce tornò.

 

Chiara pov's:


Finalmente la luce era tornata e finalmente io potevo uscire dalla mia stanza, che poi, era
anche quella di Giulia.
Che porco che era quel Niall, i ragazzi, tutti uguali.
“Allora?” chiese Harry.
Mi leccai le labbra. “Harry sei un porco.” risposi fissandolo.
“Ti ho mai detto che amo i tuoi occhi?” chiese retorico alzandosi in piedi e avvicinandosi.
“No, e non voglio che tu me lo dica.” risposi lasciandolo lì come un salame.
“Bene, ora a chi tocca?” chiese Liam.
“Giriamo la bottiglia e vediamo...” rispose mio fratello.
Misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Pazzesco, ero allibita per ciò che faceva Zayn.
Forse, se ero fortunata faceva l'amichevole solo perchè stava mettendo in atto un piano diabolico per far soffrire Giulia...

E se si stesse divertendo veramente?

Nah, non credo.

Io invece credo di si, e sai? Dovresti farlo anche tu. Infondo Giulia e i suoi amici sono persone simpatiche.

No, ho detto di no, perciò ora muta.

Il moro rise “oggi è la serata di Chiara.”
Mi morsi un labbro. Cazzo, non potevo uscire sempre io.
Chiusi gli occhi per poi riaprirli. “Che dovrei fare ora?”

“mh, ora vediamo.” rispose mio fratello.
“okay, sono capitati Chiara ed Harry.” continuò Louis “perciò...il mio obbligo è..bacia Harry in
modo sexy.”
“Eh?” continuai nervosa “No! Basta. Non credete che sia esagerato? Prima quell'idiota che si
deve spogliare davanti a me e ora il bacio?!? Mi rifiuto.”
“A Niall idiota non ce lo dici.” concluse la mora.
La fissai ignorandola.
Non avevo tempo anche per lei.
“Allora hai paura.” mi stuzzicò il biondino.
“Non. Ho. Paura.” sottolineai abbastanza nervosa.
“E allora fallo.” intervenne Louis.
Mi morsi ancora il labbro. Bene, peggio di cosi non poteva andare.
Roteai gli occhi.
Mi avvicinai ad Harry, in modo estremamente sexy e sensuale per poi mordermi il labbro
inferiore.

In un attimo lo feci alzare per poi posizionargli una mano su una mia natica e l'altra mano dietro
la schiena.
“Avanti riccio, baciamoci e facciamo la finita.” affermai.
Ci avvicinammo lentamente, quasi come se lui non volesse far finire quell'attimo.
In un attimo la sua lingua chiese il permesso per entrare nella mia bocca, io ovviamente glielo
diedi in modo da poter terminare all'istante quel bacio.

Alla fine si leccò le labbra. “Bel bacio bionda.”
Scossi la testa “ora leva quelle mani dal mio sedere.”

Subito la ritrasse.

 

Giulia pov's:


Pazzesco. Come diavolo ci era riuscita?
Mi girai per andarmi a sedere, quando qualcosa mi bloccò.

Niall, Louis e Zayn erano rimasti a bocca aperta. E dai, so farlo anch'io quella roba lì!

No, non è vero.

Fanculo.

“Niall, ci sei?” domandai sventolandogli una mano davanti agli occhi.
La cosa che mi fece rivoltare era che anche Zayn era rimasto allibito davanti a quella scena.
Andiamo, lui era suo fratello!
“Zayn, Louis, svegliatevi!” esclamai gridando.
La bionda si sedette difronte a me sorridendo.
Mi guardava con aria di sfida, come per dire 'vediamo se riesci a fare di meglio.'
Scossi la testa fissando altrove.
“Bene, ora tocca a..” disse Liam girando la bottiglia.
Perfetto. Eravamo capitati io e Zayn.
Chissà che mi avrebbero fatto fare ora.
“Scegli Giulia, verità o obbligo?” domandò Louis ridendo malizioso.
Realizzai: ero fottuta in entrambi i casi.

Se sceglievo verità la scena si sarebbe svolta cosi:


-Ti piace Liam Payne?- Louis.
Risata nervosa -ohh, ma andiamo!!- risata nervosa.
-Quindi, ti piace Liam, mmh..buono a sapersi.- Chiara.
-Oh ma smettetela di prenderla in giro! Al cuore non si comanda!- Niall.
-Giulia..davvero ti piaccio?- Liam.
-Ehm..n-no..-
-Giulia..?-
-Okay, si, sono innamorata di tee!-

-Beh..io ti vedo solo come una mia amica, io sono innamorato di Corinne...-
Cuore a pezzi.

Quindi, per evitare ciò decisi di scegliere obbligo.
“Fai la stessa cosa che ha fatto Chiara, però tu devi farla con Zayn.” -Louis.
“Ma andiamo Louis! Zayn è il mio fratellastro.”
“Tranquilla Giulia.” intervenne il moro sorridendomi.
Bene, ora dovevo fare anche la puttanella strusciandomi addosso a Zayn.
“Uhm..io ci provo.”
Mi sistemai i capelli, portandomeli dall'altra parte della spalla, a mò di coda laterale.
Cercai di copiare un po' Chiara visto che non sapevo da che parte incominciare.
Sospirai.
Al contrario di Harry, Zayn era seduto sulla sedia, perciò decisi di sfruttare questo punto a mio
favore.
Mi sedetti sopra di lui iniziandogli a baciare la guancia in maniera dolce.
Aveva la pelle morbida anche se il suo viso era contornato dalla barba.
Mi avvicinai per baciarlo fin quando una mano, la sua mano mi bloccò.

“Okay, ora basta però.” intervenne Liam.

Oh mio dio! Liam, Liam, era forse geloso?

Massì che lo è altrimenti ti avrebbe lasciato continuare, cogliona!

Yep.
“E dai Liam, ora veniva il bello.” sputò Louis.
Ah Louis, Louis, perchè eri sempre cosi pervertito?!?
“No, ho detto di no, non mi va che faccia queste cose.” affermò abbastanza nervoso.
“Sbaglio o sei geloso?” chiese Niall sorridendo.
“Io? Geloso? E perchè mai poi? Andiamo..” concluse.
Sorrisi involontariamente.

Ero felice da una parte, perchè, forse Liam era davvero geloso di me
e quindi questo significava che un po' di me gli importava, ma non da semplice amica..
“Si è fatto tardi, andate via.” s'intromise Chiara cambiando discorso.
“Sempre dolce tu, eh?” -Niall.
“Solo per te.” sorrise scocciata la bionda per poi salire di sopra e chiudersi in camera senza neanche salutare.
Che acidità ragazzi.
“Beh, ragazzi, l'acida di mia sorella ha ragione..ci vediamo domani a scuola, okay? Notte belli.” concluse Zayn per poi andarsene in bagno.
Io invece, rimasi lì a salutarli, per poi chiudere la porta e pulire il 'porcile' che avevano combinato.

 

***

Zayn pov's:


Anche se mi costava ammetterlo mi ero divertito. Non avrei mai immaginato che una serata
passata con loro potesse rivelarsi cosi tranquilla e cosi divertente.
Per fortuna la mattina dopo mi svegliai in orario per andare a scuola.
“Buongiorno papà, giorno Elena.” dissi educatamente.
Beh, anche il mio punto di vista era cambiato da quella sera.
Se papà era felice, dovevo esserlo anch'io, e poi, infondo Giulia ed Elena non erano cosi
cattive come voleva far sembrare Chiara, anzi, anche lei dovrebbe abituarsi e lasciarsi alle spalle quel suo brutto carattere e il passato.
“Dormito bene?” mi domandò Elena.
“Si, grazie.” continuai “Elena...mi dispiace per come ti ho trattato questi primi giorni, ma
sai..dovevo abituarmi..comunque ci tengo a precisare che per qualsiasi cosa ci sono.” sorrisi.
Papà ricambiò il mio sorriso. “Sono felice che tu dica questo figliolo.” continuò sospirando
“sai..vorrei che anche Chiara lo capisse...”
“Lo capirà papà, le ci vorrà del tempo ma lo capirà..”
“P-posso abbracciarti?” mi chiese Elena con le lacrime agli occhi.
Era una donna molto dolce. “Certo, vieni qui.” risposi abbracciandola.
“Sai..Zayn..vogliamo dirti una cosa che ancora non abbiamo detto a nessuno.” iniziò papà.
Alzai un sopracciglio incuriosito. “Ah si, e cosa?” domandai.
“Io ed Elena volevamo sposarci..”
Rimasi scosso. Volevano davvero farlo? Okay si, erano fidanzati da tre anni ormai, quindi..volendo..diamine come la prenderà male Chiara.
“Beh, allora io vi faccio i migliori auguri e scappo a scuola, ciao papà, ciao Elena.” conclusi scappando via e andando a scuola.

 

***

 

Chiara pov's:


“Ti vuoi muovere? Santa pazienza!” sospirai scocciata verso la mora.
Eh già, Zayn se n'era andato e aveva lasciato me e l'idiota da sole e per giunta senza
passaggio.
“Okay, okay..sono pronta, calmati.”
Sbuffai.
“Andiamo, muoviti.” le ordinai già nervosa di prima mattina.
“Perchè non chiediamo a George di darci un passaggio fino a scuola?” domandò.
La fissai male “No, scordatelo. Mio padre deve lavorare e non può permettersi di accompagnarci a scuola, quindi chiediamo alla fidanzata.”
“Ehm..la 'fidanzata' sarebbe mia madre, Elena. E perciò credo che neanche lei ci possa aiutare.”
“E allora ci attacchiamo, perciò andiamocene a piedi.” conclusi.

Non mi rispose.
“Mamma, potresti accompagnarci a scuola?” domandò quasi pregandola.

Alzai un sopracciglio. “Non avevi detto che lavorava?”
“Si, però mi sono ricordata che oggi è sabato, perciò può accompagnarci.” ammise sorridendo.
Scossi la testa scocciata.
“Io non verrò in macchina con voi.” risposi fissandola.

“Perchè? Cosi arriverai in ritardo..”
“Perchè si, e poi non ho motivo di venire con voi, posso andarmene a piedi.” risposi guardando Elena.

Smettila di trattarla cosi, vuole solo legarsi a te.

Non mi importa. Io ho già due persone che mi vogliono bene, non ho bisogno di loro.

Devi superare la morte di tua madre, non potrai andare avanti cosi!

'Sta zitta! Io l'ho già superata e ora, smettila di farmi la predica.
“Chiara..” sbiascicò la madre.
La ignorai per poi aprire la porta e andare via.
Sinceramente oggi non avevo molta voglia di seguire le lezioni, perciò decisi di recarmi in un posto, precisamente il 'muretto' dietro la scuola. Fortunatamente quel luogo lo conoscevano
poche persone, infatti, tra queste c'era Zayn.

Ricordo che qualche anno prima io e lui andavamo lì per sfogarci e raccontarci tutto, io e Zayn siamo sempre stati molto legati fin da quando nostra madre ci aveva lasciati.
Lui era semplicemente il mio tutto, era il mio punto di riferimento, conosceva tutto di me, conosceva il mio carattere odioso e nonostante tutto riusciva a sopportarlo, cosa abbastanza
difficile.
Mi accovacciai a terra per poi sorseggiare del caffè che avevo preso qualche minuto prima al bar.
Ora ero tranquilla. Mi sentivo bene.

 

 

Zayn pov's:

“Ehi Zayn, allora? Tutto pronto per stasera?” continuò Louis “si farà la festa?” domandò
sorridendo.
Lo fissai portandomi una sigaretta spenta alla bocca per poi accenderla e aspirare.
“Si, la festa si farà. Ma..c'è un problema.” ammisi.
“Cioè?” chiese curioso.
“Mia sorella e Giulia. Loro odiano le feste in casa.” continuai buttando via il fumo “come si fa?”
“Oh beh, semplice. Ho io la soluzione, lascia fare a me.” disse salutandomi per poi scappare
via.

Dopo poco la campanella suonò.
Mi guardai attorno mordendomi il labbro inferiore, oggi non avevo voglia di andare a sentire delle balene in meno pausa, perciò decisi di andarmene dietro il muretto della scuola, un posto silenzioso che appunto adoravo.
Quando facevamo il 3°superiore io e Chiara andavamo sempre li dietro, specie quando volevamo isolarci dal mondo e stare un po' soli.
Ricordo che ci sfogavamo, ci raccontavamo tutto.

Dalle cotte d'amore ai litigi con i nostri..lei, prima della morte di mamma era diversa, forse,
migliore.
Non era cosi, certo era acida, ma rispetto ad ora molto meno.
Era piu' dolce, era anche simpatica e socievole.
Tutto cambiò quando Chiara venne a sapere che Isabell, nostra madre, era morta.
Erano molto legate, certo, litigavano, ma alla fine tornavano sempre piu' unite.
Purtroppo nella vita lei ha sofferto molto e non parlo solo della morte di mamma, ma anche della sua migliore amica.
Si conoscevano ormai da 10 anni, ed erano molto legate fin quando Giorgia, una loro
compagna mise zizzania fra loro. Ora si odiano. Ma io so per certo che, anche se lei non vuole
ammetterlo tornerebbe volentieri sua amica.
Ma questo ormai era il passato.
“Chiara, che ci fai qui? Tu dovresti essere in classe.”
Mi fissò. “Anche tu dovresti.”
Sospirai sedendomi accanto a lei. “Cosa c'è che non va?”

Abbassò lo sguardo verso le sue converse nere. “La mia vita.”
“E allora?” alzai un sopracciglio non capendo.
“E' orribile.”
L'abbracciai. “Ma cosa dici.”
Sospirò. “Si, guardami..sono una persona odiosa, e per di piu' non riesco a dimenticare..”
Le baciai il capo. “E' difficile, lo so.” continuai tenendola stretta “ma ci riuscirai.”
Mi fissò sorridendo debolmente.
“E poi non sei una persona orribile.” sorrisi.
“Si che lo sono, se chiedi in giro le persone pensano questo di me.”
“Loro non conoscono cosa c'è dietro la vera Chiara, perciò non dargli peso.”
Mi sorrise ancora.
“Uhh, attenta, sono già due volte che sorridi.” la presi in giro.
“Ma smettila scemo..” mi diede un pugno leggero sulla spalla. “ti voglio bene.”
Sorrisi teneramente. Non lo diceva spesso, perciò..carpe diem.
“Anch'io.”

Mi fissò la mano. “Cos'è hai ripreso a fumare ora?
“Sono solo un po' nervoso per via di una notizia inaspettata...”
“Cioè?” domandò.
“Oh, nulla di che, 'sta tranquilla.” le sorrisi rassicurandola.
Ricambiò.

 

Louis pov's:

“Pss, Niall.” sussurrai chiamandolo.
“Che c'è? Non vedi che sto seguendo la lezione?”
Roteai gli occhi. “Oh e andiamo! Non fare il secchione di sto cazzo.” continuai “piuttosto, sentimi..”
Sbuffò. “Non posso sentirti dopo?” chiese.
“No. Ora.”
“Signor Tomlinson, cosa sta facendo?” chiese il vaccone di informatica.
“Uhm..uhm..i-io?” deglutii.
“Si, lei.” continuò “avanti, venga a dirci qualcosa su gli algoritmi.”
“Ma no prof, io non sono bravo come lei.”

“Ma no, sono certo che saprà spiegare quello che ho appena detto.”
“No, io sono un ragazzo timido, chiami qualcun'altro.” risposi sorridendo.
“Non fa niente, venga Tomlinson, venga.” sorrise diabolico.
Merda, ero fottuto. Mi sembrava l'esorcista.
Mi grattai la nuca.
E ora, cosa mi sarei inventato?
“Ehm..cosa devo dire?”
“Ci spieghi cos'è l'algoritmo.” disse assumendo un'aria scocciata.
“Allora, l'algoritmo è una cosa, che si usa per i computer.” mi morsi il labbro.
“Si spieghi meglio.”
“Ehm..l'algoritmo è una cosa, che appunto è dentro un'altra cosa e questa cosa la si usa per
formare un'altra cosa, no?”
La classe rise.
Okay, almeno avevo fatto ridere qualcuno.
“Tomlinson io ho l'impressione che lei non abbia capito proprio nulla.”
Alzai un sopracciglio. “Ma chi, io?” continuai “ma no, si sbaglia.”
“Prof, la campanella è suonata, possiamo andare?” intervenne Niall.
Ahhh santo Niall! Grazie.

“Si, ah, ehm..Tomlinson, non è finita qui.” mi indicò.

***

“Allora? Cosa volevi dirmi?” mi chiese curioso il biondo.
“Hai presente la festa di questa sera? Bene, io e Zayn abbiamo bisogno che tu e Liam portiate
le due rompiballe fuori.”

Alzò un sopracciglio. “Chi sarebbero le due rompiballe?”
“Giulia e..preparati..Chiara.” sorrisi malizioso.

Spalancò la bocca. “Scordatelo, io non uscirò con quell'acida.” continuò “non mi trovo, ci litigherei solamente.”
“E che fa, dovrai starci insieme solo un'ora.” dissi cercando di convincerlo.

Sbuffo per poi annuire. “Okay, ma non un secondo di piu'.”
Sorrisi.

Niall pov's:


Okay. Ero stato un emerito coglione ad accettare.
Ero praticamente un idiota.

Ma vabbè, per le feste si faceva questo ed altro.

Tu non sei mai stato amante delle feste, sei piu' un ragazzo tranquillo e romantico, perciò non dire cazzate.

M-ma...

Zitto.
Dovevo organizzarmi. La festa era stasera e io dovevo passare a prendere l'acida alle otto,
visto che la festa sarebbe iniziata verso le dieci.
Oh mio dio, quell'Louis mi aveva ingannato! Che coglione.
Mi aveva detto che dovevo starci solo un'ora e invece me ne ritrovo due. Cazzo.
Dopo essere usciti da scuola mi recai a casa mia, dove preparai qualcosa da mettere sotto i
denti.
“Niall, ti è squillato il cellulare, vai a vedere.” affermò papà sedendosi a tavola.
Mi sembrò un po' strano. Tutti e quando dico tutti, intendo proprio tutti sapevano perfettamente che nessuno doveva disturbarmi all'ora di pranzo, neanche la regina Elisabetta in persona. (?)
Presi il cellulare, digitai il codice di blocco e vidi che non c'era nessun messaggio.
Tornai in cucina incazzato nero contro mio padre.
“Papà, ma come ti vien...” mi bloccai.
Ero immobile davanti quella scena. Non l'aveva davvero fatto, vero?
Ditemi che sto sognando..vi prego.
“Papà, ma che stai facendo?” chiesi anche se sapevo la risposta.
“Oh, beh, mi sembra ovvio. Sto mangiando il tuo pranzo.” rispose tranquillo.

Mio padre, ovvero Bobby Horan sapeva perfettamente che adoravo il cibo e che in quanto suo adoratore(?) nessuno doveva toccarmelo.
“Papà, lo sai! Cazzo, non potevi prepararti qualcosa tu?” chiesi nervoso.
“Ma figliolo..mi piace troppo come cucini.” rispose sorridente.
Roteai gli occhi.
Non ero una persona che teneva il broncio, anzi, odiavo farlo.
“Okay, tranquillo papà, vieni qui.” dissi abbracciandolo.

Da quando mamma era andata via lui era piu' fragile, non potevo farlo stare male.

 

***

Okay, erano le otto ed io ero pronto. Ora dovevo fare solo una cosa: andare a casa Malik.
Presi le chiavi della macchina, salutai papà con un cenno e andai via.
“Ehi Niall, su entra.” mi accolse Zayn.
Quel tipo-al contrario della sorella-mi era simpatico.
“Allora, Louis mi ha raccontato. Bel piano, complimenti.” sorrise.
“Eh...” mugugnai.

“Zayn chi è?” domandò la bionda.
“Niall, vuole parlarti.” detto ciò si dileguò, lasciando me e Chiara da soli.
“Cosa vuoi?” chiese scocciata.
Incominciamo bene.

“Uhm..senti, so che io e te non andiamo d'accordo, ma..sei l'unica che..insomma, devo comprare il regalo alla mia fidanzata e ho bisogno di una mano da parte di una ragazza.” ammisi fingendo.

Da quando hai una ragazza tu?

Infatti non ce l'ho, era solo una scusa, intelligentone.

Uhm..okay.
“E perchè io?” chiese mordendosi il labbro e alzando un sopracciglio.
“P-perchè..si, andiamo mi aiuti o no?”
“Okay, tanto non avevo nulla da fare. Vado a mettermi le scarpe, arrivo fra poco.”
Sospirai.

 

Chiara pov's:


Non poteva avere una ragazza quello lì. No, non poteva diamine.
Ah, che idiota. E poi, perchè ho accettato? Uhm?
“Eccomi.” continuai “andiamo prima che mi passa la voglia.”
Sorrise.

 

***

 

Giulia pov's:

Ehi Giulia, ti và di passare un pomeriggio insieme?” -Liam.

Come potevo rifiutare? Mi aveva chiesto di uscire, non potevo dirgli di no.

E certo, altrimenti che amica saresti stata, vero?

Giusto.
Uscii di casa con Liam, era nervoso, passivo, i suoi pugni cadevano chiusi lungo i suoi fianchi.
Quella volta, precisamente quando giocammo al gioco della bottiglia l'avevo fatta davvero
grossa.
Il freddo gelido mi pungeva sul viso, chiusi gli occhi, forse per la rabbia verso me stessa.
Liam era geloso? Nulla era chiaro in quel momento.
Pensaii che se doveva essere geloso, doveva esserlo con Corinne, non con me.
Vidi la mano di Liam stringere piu' forte la mia quando, di punto in bianco, mi bloccai.
In quel momento volevo stare con tutti meno che con lui.
Sarei stata anche con Chiara a costo di non vederlo.
“Perchè ti sei fermata?” mi chiese duro.
Scossi il capo, ero intenta a non parlare, rimanere in silenzio, ma non ce la feci, perchè volevo sapere il perchè del suo comportamento.
“Liam, non ho voglia di stare qua fuori, e poi, dopo la tua scenata non ho voglia di passare del tempo con te.” spiegai con semplicità.
Il suo sguardo si intenerì d'un tratto per poi ritornare serio. Che stava pensando?
D'un tratto mi prese con forza, per poi trascinarmi sopra un piccolo muretto.
“Scusa..forse ho esagerato.” mugugnò fissando le sue nike.

In quel momento mi venne in mente quel bambino che mi fece cadere alle elementari e che subito abbassò lo sguardo chiedendomi scusa.
Liam non era cambiato, era rimasto lo stesso di un tempo, quel bambino\ragazzo che ammetteva i suoi errori con timidezza.
“Direi..” mugugnai a mia volta.
Mi resi conto che alla fine era anche un po' colpa mia, visto che quello stupido obbligo poteva essere evitato con tranquillità.
Mi guardò negli occhi, i suoi erano incatenati nei miei. Questo mi provocò un piccolo collasso
mentale.
“Sai..tu sei la mia migliore amica e non volevo..anzi, non voglio che tu cambia..” continuò “io
conosco Zayn ed Harry, ed entrambi non hanno una bella 'fama'..per favore, non mischiarti a
loro, rimani quella ragazza ancora un po' bambina.” mi pregò sfiorandomi la mano.
Abbassai lo sguardo verso i miei stivali, che, in quel momento sembravano molto interessanti.
In quel momento pregai tutti i santi. Non volevo che mi scendesse una lacrima di commozione.
Mi sentivo stupida perchè, essendo un'inguaribile romanticona non ero risciuta neanche a
'tenermi' quel momento dolce e tenero.
“Chiudiamoci questa storia alle spalle Liam..” dissi debole sorridendo.
Liam capì il mio imbarazzo, mi conosceva fin troppo.

“Andiamo, ti offro una cioccolata calda.” mi incitò.
Mi avvicinai a Liam e gli diedi una piccola pacca sulla spalla per poi proseguire felici.

Chiara pov's


“Cosa devi comprare alla tua fidanzatina?” chiesi prendendolo in giro.
“Non lo so, cosa piace a voi ragazze?” mi domandò guardandosi attorno.
Risi. “Dipende dalla ragazza.” continuai “senti, vedi di fare presto che non voglio stare qui un'eternità.”
“Hai accettato di aiutarmi, però.” rispose lui.
“Si, è vero, ma ti ricordo che non sono obbligata.” conclusi.
Lo sentii sospirare. “Minchia come sei pesante.”
Roteai gli occhi al cielo. “Ah io? Senti, ora smettila e muoviti a trovare un regalo per l'idiota
della tua ragazza, okay?”
Sorrise. “Gelosetta?”
Spalancai la bocca, arrossendo.

Risi nervosa. “Dì, ma sei coglione?” continuai gesticolando “i-io? Gelosa di te? No, ma ti
riprendi?”

“Calma, non scaldarti.” rispose tranquillo.
“Ti aspetto seduta qui, muoviti.”

 

Niall pov's:


Dovevo trovare assolutamente qualcosa, anche una sciocchezza sarebbe stata l'ideale.
Ma perchè mi lasciavo sempre convincere, uhm?
“Ecco, credo che questo vada bene.”
Era un pacchetto rosa, non vidi cosa c'era dentro, ma sicuramente era qualcosa per ragazze.
Andai alla cassa pagando.
“Eccomi.” affermai avvicinandomi alla bionda.
“Fà vedere, cosa hai comprato?” mi chiese.
Le porsi il pacchetto.
Mi guardò mordendosi il labbro inferiore per poi scoppiare a ridere.
“Che diavolo le hai comprato, eh?” continuò con le lacrime agli occhi “piccolo pervertito.”
La fissai, poi presi il pacchetto per guardare cosa avevo veramente preso.
“Oh dio..” sussurrai a me stesso.
“I-Io..” continuai.
Cosa avevo comprato? Un reggicalze nero e una mutandina di pizzo nera.
Ora capivo perchè la cassiera mi aveva guardato male...
Che figura di merda.
“Senti..” iniziai.
“Sono uscita con un pervertito.” affermò la bionda.
“Non avevo visto cosa c'era dentro, e poi, fosse anche il caso..” mi troncò.
“Non m'interessa.” concluse.
“Dai, andiamo..ti offro qualcosa da bere, ci stai?” chiesi nella speranza che accettasse.
Erano ancora le otto e mezza, non potevo riportarla a casa proprio adesso.

Sospirò “okay.” continuò “però dopo andiamo.”
Sorrisi.

 

***

 

 

Giulia pov's:


Sorseggiai la mia cioccolata calda camminando affianco a Liam, era tutto tranquillo e tutto estremamente calmo.
L'unica cosa di cui potevo lamentarmi era per il freddo.

Camminammo ancora un po' fin quando non vidi una libreria. Okay, era mio dovere entrare.
“Liam, entriamo?” chiesi sorridente.
“Dobbiamo proprio..?” rispose scocciato.
“Certo che dobbiamo!” esclamai io eccitata.
“Non posso proprio oppormi?” chiese ridendo e assumendo la faccia da cucciolo.
“Non farmi la faccia da cucciolo che non attacca Payne..” continuai ridendo “ora entriamo.”
Mi diressi veloce verso la zona 'x', ormai la chiamavo cosi, ci stavo spesso.
“Oh mio dio, è uscito il 'Canto della rivolta'!” gridai euforica.
Okay, in quel momento dovetti ammetterlo, sembravo un rinoceronte in calore.
“Yee.” esclamò Liam prendendomi in giro.
Mi girai fulminandolo per poi riprendere a guardare il libro.

“Giulia..ora calmati, però..sai..” continuò “ci stanno guardando tutti.” affermò Liam sorridendo nervosamente.
Lo ignorai. “Guarda Liam, c'è la sagoma di Katniss.” la indicai con un'espressione sognante.
“Quella sarebbe la tua eroina?” domandò fissandola “beh, è gnocca però.”
“Già..è fin troppo sprecata per Pitaa, Gail è più figo.” affermai.
“Dolcezza, non sapevo che anche tu leggessi Hunger Games.” disse Corinne facendo
rimbombare la sua voce in tutta la libreria.
E daje, e basta con 'sta 'dolcezza' me so stufata!
Mi girai con un enorme sorriso in viso mentre Liam esaminava la sagoma di Katniss.
“Ciao Corinne..” la salutai io con un'aria a dir poco infastidita.
“Quindi..ti piace Hunger Games?” domandò sorridente.
'No guarda, io odio Hunger Games.' Pensai ironica.
“Si, mi piace molto.” affermai facendo un sorriso.

“Oh, allora siamo in due, lo amo anch'io.” rispose lei.
Bene. Ecco un altro libro rovinato.
Se una come Corinne leggeva un libro del genere, allora significava che l'umanità stava veramente regredendo. Cosa sarebbe successo poi? Che anche Chiara iniziasse a leggerlo?
Corinne si avvicinò a Liam in modo goffo, mentre, il ragazzo stava ancora fissando la sagoma.

Oh beh, Liam è un ragazzo moolto intelligente.

Piu' di te sicuro.

Ma stai zitta, io sono un genio incompreso. u.u'

Si, allora ecco a voi il secondo Giacomo Leopardi.

Oddio, chi è 'sto tizio?

Quanto hai in letteratura?!?

A+, ovviamente.

E non sai chi è Giacomo Leopardi? Oh beh, stiamo messi davvero bene.

Ma Leopardi, è quel tizio che si fa le seghe mentali?

Piu' o meno..

Dopo poco, mi risvegliai dal mio stato di trans momentaneo per poi osseravare la scena tra
Liam e Corinne.
“Ehi..ehm..Liam..” balbettò lei.
“Ciao Corinne.” si girò salutandola.

Notai una piccola differenza da stammattina, forse era piu' interessato rispetto agli altri giorni..
Mah..forse quella di Payne era solo pura gentilezza..e poi non dovevo essere gelosa, infondo avevo promesso a Corinne di aiutarla a mettersi con Liam, quindi..
Dopo tutto Liam era soltanto il mio migliore amico, nonché screen saver del mio cellulare..

E certo! Mi sembra una cosa normalissima avere la sua foto come sfondo del proprio cellulare, vero?

Si, mi pare una cosa normale.

Ma non fare l'idiota.

Ma stai zitta, altrimenti sarò costretta a zittirti con un pugno.

Non credo..ti faresti male da sola..

Ignorai la classica vocina rompi palle per poi continuare a spiare cosa stesse succedendo.
“Ti piace Hunger Games?” domandò la mora a Liam.
Oh Gesù, Giuseppe e Maria, salvatemi. Vi prego.
“Ehm..no, sono qui con Giulia..” rispose scocciato fissandomi.
Arrossii.
“Ah..va bene, ora io vado, ci vediamo stasera.” ci salutò.
“Dove vai stasera Liam?” chiesi intromettendomi.
“A una festa.” rispose.
Bene, ora andava alle feste anche con Corinne...?
“Ma tu non..?” fece la ragazza per poi essere fermata da Liam.
“Corinne, vai!” esclamò Payne lanciando la ragazza fuori.
Sapete..quando dissi 'lanciandola', intesi proprio 'lanciandola'.
In ogni caso, decisi di lasciar perdere, infondo non m'importava piu' di tanto.
Anche se odiavo le feste avendo Liam accanto mi sarebbero piaciute.




ANGOLO AUTRICI:
Ciao a tutte meraviglie! <3
Ecco qui il terzo capitolo! Beh..come vi sembra? Spero che non vi abbiamo deluse.
Bah, in ogni caso, vi chiediamo di recensire, ricordate: abbiamo bisogno di voi! c:
Io e la mia amica ci teniamo a ringraziare tutte coloro che hanno recensito questa storia. Grazie davvero!
Beh, per le lettrici silenziose abbiamo un grazie anche per voi! :D
Però, dovete recensire, altrimenti SPACO BOTILIA, AMAZO FAMILIA! D:
AHAHAHAHAHAHAHAHAHA NO, NO.
Ricordate..sappiamo dove abitate! <3
AHAHAH no, daje <3
Ora vado, ciao bone. :*

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro. ***


Liam pov's:

 

Uscimmo finalmente dalla libreria.
Non ce la facevo piu', ero davvero annoiato. Odiavo leggere i libri e odiavo anche andare in libreria.
Pensate che-per la noia-mi ero perfino messo a parlare con la sagoma di quella 'Katniss'.
Stavo davvero impazzendo.
Beh..l'importante era che Giulia era riuscita a comprare il suo libro e, altrettanto
importante era che non aveva sospettato nulla della festa a casa sua.

Mi aveva parlato molto dell'uscita del film di Hunger Games, voleva davvero andarci.
Cosi decisi di invitarla ad andarci insieme.
“Giulia..” dissi cercando di richiamare la sua attenzione.
“mmh..?” mugugnò fissandomi con il suo sguardo innocente.
“Senti..che ne dici di andare insieme a vedere Hunger Games?” chiesi dolcemente fermandomi.
“Eh? A me piacerebbe tantissimo..ma..andiamo, tu ti annoieresti!” esclamò lei.
“Ci tieni molto a vedere il film, vero?” domandai io fissandola.
“S-si..”
“E allora, vieni. Non importa se io mi annoierò, l'importante è che staremo insieme.”
La vidi sorridere. Amavo il suo sorriso.
“Ah, grazie Liaam!” gridò abbracciandomi forte.

 

***

 

Chiara pov's:

 

“Niall, fai davvero schifo. Vuoi ingoiare quelle patatine?” domandai fin troppo gentile.

“F-fatto.” rispose ingoiando.

Risi.

Era la prima volta che risi sinceramente.

Quel ragazzo mi faceva ridere in ogni momento, da quando eravamo entrati nel centro commerciale.

“Okay, io credo che sia meglio tornare, vero?” chiese lui.

Abbassai lo sguardo dispiaciuta. Non volevo tornare, mi stavo divertendo.

 

Coscy cattiva: Oh minchia fai? Ti vuoi riprendere?

 

Hai ragione.

“Si, mi stavo davvero annoiando.” mentii.
“Ah..non mi sembrava.” rispose a tono avvicinandosi.

Mi morsi un labbro. “Ah..ahm..andiamo.”

 

 

***


Appena arrivammo notai Corinne seduta su uno scalino, decisi di andare a parlarle.
“Ciao.” risposi fissando il biondo per poi dileguarmi.
Andai via senza aspettare una sua risposta.
“Corinne?” chiesi ovvia.
Mi fissò. “Ciao.”
“So che forse, tu non mi conosci. Ma, sai? Ho visto che ti piace Payne, è cosi?” domandai
mostrando un piccolo sorrisetto scocciato.
“Si, esatto..” ammise lei.
“Beh, sai..posso aiutarti.” dissi leccandomi le labbra.
“Davvero?” mi domandò sorridente.
Annuii.
“Per prima cosa..stasera invitalo ad uscire.”
“No, stasera c'è la festa a casa di Zayn, e ci saranno tutti, compreso lui.”
Sussultai. Cosa? Una festa. A. Casa. Mia?
“Ah, davvero?” chiesi.
“Si..”
“Va bene, allora..”

 

***

 

Zayn pov's:


Ecco, la festa era iniziata e -per mia fortuna- tutti gli invitati si stavano divertendo.
Giulia e Chiara erano arrivate, all'inizio stettero in disparte, ma poi entrambe iniziarono a
'socializzare'.
Giulia era comodamente seduta con Liam a bere del cocktail e io, Louis, Niall ed Harry
eravamo in pista.
Dopo poco iniziai a cercare Katy. Avevo una scommessa con Harry e non potevo perderla.
“Ciao Katy..” dissi con voce sexy.
“Ciao Zayn..” si morse il labbro.
“Qui c'è troppo casino, andiamo di sopra?”
“Si.” sorrise lei.

 

Niall pov's:


La serata procedeva in modo meraviglioso, tutti si divertivano, al contrario dell'acida.
Sinceramente non riuscivo a capire perchè era cosi lunatica, restia e acida.
In ogni caso decisi di andare a farle un po' di compagnia, mi dispiaceva lasciarla da sola.
“Ehi.” sorrisi salutandola.
“Ciao.” rispose fissandomi.

“Come mai sei qui da sola?” chiesi.
“Sinceramente non mi piacciono le feste.” ammise lei.

“Neanche a me..” dissi continuando “beh, ti andrebbe se ci facessimo compagnia a vicenda?” chiesi certo del suo no.
Abbassò lo sguardo. “Va bene..”
Cosa? Coooosa? 'va bene'?? Oh dio, aveva bevuto.
Vieni, usciamo fuori.
Annuì seguendomi.
“Che belle le stelle..” sussurrò alzando lo sguardo verso il cielo.
Aveva ragione, erano davvero belle.
Annuii. “E' vero..”
Sorrise.
Notai subito che era diversa, non era la solita ragazza acida e distaccata degli altri giorni.
“Perchè sei sempre cosi acida e fredda?” domandai teneramente.
Mi fissò. “Non sono affari che ti riguardano. E sai? Ho sbagliato a venire qui con te. Ciao.”
Ma che avevo fatto? Le avevo chiesto una semplice cosa...

 

Chiara pov's:


Scossi la testa piu' volte per mandare via la giornata passata con Horan.
Non potevo prendermi una cotta per quello lì. No, non potevo.
In ogni caso, iniziai a cercare Corinne per cercare di mettere in atto il piano che avevamo
ideato oggi.
La vidi che stava bevendo del ponch.
“Corinne!” gridai cercando di sovrastare la musica a tutto volume.
Si girò sorridendomi.
“Allora? Sbrigati. Chiama Liam!” dissi.
Lei annuì per poi dileguarsi.
Io intanto andai nel salotto, per cercare di mangiare qualcosa.

 

Giulia pov's:


Infondo la festa non era poi cosi male.
Mi stavo divertendo.
Inutile dire che se fosse stata lì mia madre e George ci avrebbero messi tutti al rogo!
Ad un tratto mi sentii picchiettare la spalla, mi girai trovandomi uno Zayn quasi mezzo nudo.
“Ciao..” gridò per via della musica.
Sorrisi portando il mio sguardo sulla cerniera dei suoi pantaloni. “Zayn..ehm..”
“Oh..scus..” iniziò.

“Fa niente.” lo anticipai continuando “che cosa volevi dirmi?”
“Beh, ti dispiacerebbe venire di sopra? Devo farti vedere una cosa.” mi rispose prendendomi per il braccio.

EHEHEHEHEHEHEH Zayn pervy!

Ma smettila.

Mi fidavo di Zayn, cosi decisi di seguirlo.
Mi portò di sopra, in un corridoio.
“Ehi..” mi richiamò Chiara.
“Ciao..” risposi educata.
“Secondo me dovresti entrare sai? C'è Liam..” affermò la bionda.
Mi si drizzarono le orecchie, era l'intera serata che non si faceva vivo. Alla fine, feci un gran
respiro e mi avvicinai alla porta.
“Non entrare!” esclamò Zayn.
Riuscii a sentire un filo di bugia nella sua voce, cosi, mi feci forza ed entrai.
Persi un battito.
Il sangue mi si gelò nelle vene.
Gli occhi iniziarono a bruciare.
La gola diventò secca.
Avevo davanti l'immagine di Liam e Corinne, semplicemente abbracciati, lui teneva le
mani attorno alla vita, si guardavano negli occhi come due innamorati, forse..lo erano.
Lei gli accarezzava la guancia, con le sue dita lunghe e le sue unghie rigorosamente fini.
Strinsi i pugni e i denti cercando di distogliere lo sguardo, nessuno mi notò, erano troppo
occupati ad accarezzarsi e a farsi le coccole, la luna filtrava dalla finestra rendendo tutto piu'
fiabesco.
In quel momento desiderai essere al posto di Corinne.
Sentii dei ridacchi dietro di me. Non li ascoltai, ero troppo impegnata a guardare la scena.
Non poteva essere vero, mi ero presa un'inculata anche io.
Perchè l'amore era venuto a rovinarmi i piani? L'avevo detto io di non innamorarmi.
Ero certissima che era opera di Chiara, avrei dovuto ringraziarla, mi aveva aperto gli occhi...
Di certo, non potevo permettermi di perdonare il genere maschile.

Mi girai verso Chiara, stringendo gli occhi e cercando di non piangere. L'immagine di Zayn
che mi guardava dispiaciuto era sfocata, come quella di Chiara che rideva come una iena.
Deglutii e mi avvicinai alla bionda. “Grazie..” mormorai continuando “sai..ti sono proprio
grata per questo..non sapevo proprio come aiutare Corinne..” sorrisi debolmente.

Iniziai a camminare a passo svelto, ma non abbastanza lontana da non sentire la risata di
Chiara placarsi pian piano.
Mi girai verso di lei notando la sua espressione facciale.
Le sorrisi ancora una volta per poi scendere le scale.

 

Zayn pov's:


Stavolta Chiara aveva esagerato, anzi, avevamo.
Farla soffrire..ma come ci era venuto in mente?
Neanche un idiota l'avrebbe fatto.
Sospirai verso Chiara ancora stupita.
“Mi ha detto 'grazie'?” continuò “Zayn? Mi ha detto proprio 'grazie'?”
“Si lo so..e sai anche il perchè? Perchè quella ragazza è intelligente ed è capace di lasciar perdere i tuoi stupidi dispetti.” dissi con un tono quasi nervoso.
Mi avviai anche io di sotto, sperando di trovare Giulia che rideva e ballava.
La vidi seduta sul divano, a fissare il vuoto.
Nel frattempo vidi Liam che stava su un'altra poltrona, con lo sguardo perso.
Ad un certo punto mi venne un'idea.
“Bellezza, mi concede questo lento?” chiesi prendendo la mano di Giulia.
“No Zayn..non ho voglia.” mormorò.
“Dai su, è per far ingelosire Liam!” esclamai cercando di convincerla.
“No, anzi, sono contenta che stia con Corinne.” affermò fissando il suo bicchiere.
“E dai, solo un ballo!”
Annuì.
La aiutai ad alzarsi per poi portarla 'nella pista ma ballo'.
Feci in modo da essere corpo a corpo con lei.
Inutile dire che vidi negli occhi di Liam la gelosia.
La strinsi a me, tirandola dolcemente.
La sentii sospirare una o due volte, ma non ci feci caso piu' di tanto. Ero impegnato a guardare la faccia di Liam che ci fissava in modo duro.

Avvicinai le mie labbra al suo orecchio, sussurrandole “fa finta che ti stia sussurrando
qualcosa di dolce e sorridi.”

Lei ubbidì.
Una volta finita la canzone andò a letto, dicendo che era molto stanca.

 

 

 

 

Chiara pov's:

 


Ormai erano le due e io ero stanca.
Decisi di lasciare Zayn e la festa e andarmene di sopra, cercando in qualche modo di prendere
sonno.
“Chiaaara.” gridò il biondino.
Alzai un sopracciglio, molto irritata.
“Che vuo..” non riuscii a finire in tempo la frase che questo subito mi baciò, inserendo la sua lingua nella mia bocca.
Era troppo.
Non poteva farlo.
“Sei bona!” esclamò ubriaco.
Scossi la testa spingendolo giu' per le scale.
Ben gli stava a quell'idiota.
Domani io e lui saremmo stati due. Me l'avrebbe pagata.

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque. ***


Giulia pov's:


Okay, la serata precedente meritava solo due parole: una merda.
Si..magari Niall e Louis si saranno divertiti, per non parlare di Zayn che si era scopato Katy e due secondi dopo mi aveva chiesto di ballare un lento.
Una forza insomma.
La mattina ero tranquillamente sdraiata sul letto e non mi sarei alzata nemmeno se il mio idolo, Michael Jackson sarebbe resuscitato.
Inoltre quella domenica ricominciavo la mia amata danza moderna ed ero decisamente fuori allenamento.

D’improvviso la porta si spalancò lasciando trasparire Chiara abbastanza nervosa.
“C’è quel coglione del tuo amico, sai..quello che ti vuole portare a letto.” disse.
Ero pronta a ribattere, ma per sua fortuna, ero troppo assonnata.
“Alzati, non voglio farti da segretaria.” disse togliendomi le coperte di dosso.
“Chiara, ora mi alzo, però adesso vattene che sennò ti prendo a schiaffi.” mugugnai alzandomi.
Come se non bastasse non ricordavo neanche di dormire in un letto a castello così, sbattei la testa violentemente.
“Fottiti stupido letto.” imprecai contro.

“Non ce la posso fare..” mugugnai prima di scendere dal letto.
A passo di bradipo scesi le scale andando in cucina, dove Liam mi aspettava, pronto a portarmi alla mia tanto amata lezione di ballo.
“Ciao Liam.” lo salutai io impacciata.
“Ciao.” rispose sorridente.
“Lì c’è il latte se lo vuoi.” affermò Chiara indicando il tavolo.
“Non so come fa a bere quella roba.” affermò Liam abbastanza schifato.
Io invece, lo ignorai.

Non esitai due secondi a fiondarmi verso il bicchiere.
“Bene abbiamo scoperto che all'idiota il latte non piace.” esclamò Chiara incrociando le braccia.
“Vedi di segnartelo di non dargli mai del latte..- sussurrò poi al mio orecchio.
Roteai gli occhi per poi continuare a trangugiare il contenuto del bicchiere.
“Intendevo quello di Soia..” rispose il ragazzo quasi scocciato.

“Oh, ma quello lì è latte normale..” rispose la biondina.
In due secondi sputai tutto nel bicchiere.
“Sono intollerante al lattosio, cazzo.” esclamai poggiando il bicchiere sul tavolo.
Chiara iniziò a ridere a crepa pelle.
Quanto la odiavo quando rideva di me.
Decisi di contraccambiare.

Tirai il tappeto sotto i suoi piedi in modo da farla cadere dritta dritta sul pavimento.
Da quel momento risi io, stavo letteralmente ridendo come una pazza.
All'improvviso entrò Zayn che era estremamente tranquillo, come al suo solito.
“Buongiorno sorelle.” ci salutò entrando.
Ormai aveva preso troppa confidenza con me, anche se, in realtà, non mi fidavo molto dopo ieri
sera.

“Ciao Liam.” salutò poi il moro con una pacca sulla spalla.
“Uh..latte!” esclamò per poi dirigersi verso il latte da me sputato.
In due secondi lo trangugiò sotto i nostri occhi schifati, insomma...si era appena bevuto il bicchiere di latte in cui io avevo sputato.
Liam lo guardò con disgusto e io girai il capo verso la credenza nascondendomi cercando di non
vedere, mentre Chiara rise come al suo solito.

Inoltre quella lì aveva una risata insopportabile, beh..come lei del resto.
“Che c’è? E’ più buono stamattina..sapete..ha un retrogusto di fragola.” esclamò il moro sorridendoci. Immediatamente ingoiai la mia caramella alla fragola imbarazzata.
“Zayn non vorrei dirtelo..ma, sai io..lì dentro ci ho sputato..” affermai con fare angelico.
“Oh cazzo..che avresti fatto tu?” chiese.

“I-io...ci avrei sputato..” ripetei quasi a bassa voce.
Lo vidi correre in bagno, come se stesse per vomitare da un secondo all’altro.

Voltai il mio sguardo verso Chiara che lo rincorse cercando di aiutarlo.

 

Giulia pov's:

 


“Ti vuoi muovere?” gridò Liam irritato.
“Si, si. Arrivo, calmati.” risposi dandomi un'ultima guardatina allo specchio per poi uscire di casa.

“Favolosa come sempre, eh?” disse Zayn facendomi girare su me stessa e schioccandomi un bacio sulla guancia.
“A che gioco stai giocando?” domandai al suo orecchio.

“Facciamo ingelosire il tuo bel spasimante.” sussurrò a sua volta.
“Zayn..no..” Liam mi interruppe trasciandomi dentro la macchina.
Entrai in macchina ridandomi un'ultima guardina allo specchio.
Mi sentii vibrare. Era il cellulare. Guardai il cellulare un po' sorpresa, per poi ignorare la chiamata.
“Tuo padre?” mi anticipò il castano.
“E chi se no..” sospirai rispondendolo.

“Non gliene mai importato nulla di me e ora, io lo ricambio con la stessa moneta.” ammisi.
“Devi smetterla di ignorarlo, è pur sempre tuo padre. Il passato è passato.” mi rispose a tono incoraggiandomi.
“Per me non è mai passato. Sai..io me lo segno, e poi, ci sei stato piu' tu che lui.” affermai quasi scocciata.
Era vero, mio padre per me non c'era mai stato, ero cresciuta sola, mia madre mi aveva fatto anche da
papà, quello che avevo subito era una cosa orribile, che non augurerei neanche al mio peggior nemico.
Ricordo che, per i primi mesi ero stata davvero male, non mangiavo, e, cosa peggiore, rifiutavo di parlare con i miei migliori amici.
La cosa piu' triste era che niente e nessuno riusciva a farmi piu' sorridere, perchè mi sentivo stupida.
Non potevo pensare al fatto che mio padre mi aveva abbandonata, infischiandosi di tutto ciò che sarei diventata.
Sorrise.

“Ora però, cambiamo argomento..ho scoperto che stai con Corinne…” dissi debolmente.
“Che argomento di merda che hai scelto..comunque, no, non stiamo insieme, era semplicemente caduta e io l'ho presa al volo. Ora ci frequentiamo e basta.“ ammise.
Ormai eravamo quasi arrivati e il ragazzo stava parcheggiando.

 

 

 

***

 

Non appena entrai in palestra vidi decine di ragazze ballare in modo perfettamente coordinato, okay ero parecchio indietro.
La mia migliore amica mi si avvicinò, era davvero tanto che non la vedevo.
“Gaia!!” esclamai felice.
Mi abbracciò. “Quella troietta di Corinne è passata al nostro livello..ora l'avremmo anche qui a lezione.” mi sussurrò all’orecchio.
E che palle, quell'idiota era d'appertutto.
“Liam..” ed eccallà.

“Ciao..” sussurrò Liam distratto.
"Allora ti vengo a prendere all’una..” disse poi rivolgendosi a me.
Annuii sorridendogli.
“No rimani qui, non andartene.” disse Corinne prendendo il suo braccio.
Roteai gli occhi al cielo, ero più infastidita io che Liam.
Quella ragazza sembrava una cozza, non riuscivo a digerirla.
“Va bene..” sospirò il castano sorridendole.

 

***

 

“Quindi fammi capire..Liam ti ha detto che si frequenta con Corinne, il tuo fratellastro si è scopato una ragazza e poi, come se non bastasse ti ha chiesto di ballare un lento?” mi chiese Gaia allungandosi.
“Esatto…” affermai allungandomi.

“Vuoi saperne una?” mi chiese lei.
Annuii.
“Quando un ragazzo ti dice che si sta frequentando con una ragazza, vuol dire che non vuole ferirti, per questo ti ha detto ciò.” disse Gaia.

E se quel ragionamento di Gaia fosse vero?
Subito dopo l'allenatrice fischiò, distogliendomi dai miei pensieri.

 

 

***

 


“Giulia! Sii più sciolta!” sbraitò Lycia per l'ennesima volta.
Cavolo quanto la odiavo quando faceva cosi.
Per sfortuna lei era la mia insegnante di danza.
Era una donna dolce sulla ventina, ma spietata quando si parlava di esibizioni.
Ero la sua prima ballerina, perché in ogni coreografia mi dava tanti assoli e mi metteva in posizioni strategiche.
Tutto questo perché diceva che ero la più brava e bla bla bla…

Tanta gente provava invidia per me, ma avrei ceduto il mio posto tranquillamente, non ero la tipa che amava mettersi in mostra.
“Stop, ragazze!” esclamò la rossa continuando. “ora riproviamo perché la signorina qui non è coordinata.” esclamò indicandomi.
“Ehm...la verità è che Giulia è fuori allenamento.” intervenne Liam difendomi.
Lycia si voltò. “Chi sei tu per dirmi come devo sfruttare la mia prima ballerina? Il suo ragazzo?”

Mi morsi il labbro inferiore per trattenere la mia risata nervosa.
“No, è il ragazzo di Corinne…- scherzò Gaia.
Corinne arrossì in modo eccessivo scatenando così dei risolini stile oche.
Io roteai gli occhi come al mio solito.
“Non mi interessa di chi sia il ragazzo! E ora ricominciamo.” continuò “tu mia cara Giulietta o fai bene la coreorafia o ti spezzo i polsetti.” esclamò Lycia.

Beauty and Beat ripartì, così sospirai e ripresi a ballare.
Mi guardai nello specchio dello spogliatoio ancora esausta mentre mi strecciavo i capelli.
Gaia se ne era già andata tutta felice e contenta, mentre io ero intenta a lottare con i miei ricci.
Corinne uscii dalla doccia con solamente un asciugamano indosso e, con estrema tranquillità si diresse fuori così curiosa, la seguii.
“Ho perso la mia borsa, è qui?” chiese tenendosi con una mano l’asciugamano.

Guardai mentre Liam la fissava assorto e mi venne un groppo alla gola.
No, non poteva! Non poteva di certo!
Guardai dentro lo spogliatoio e notai subito una borsa verde fluo con scritto in grande “Corinne”, di chi poteva mai essere secondo voi?
Uscii a fianco della ragazza che stava guardando Liam sbavare.
“E’ questa?” domandai.
“Oh si grazie.” prese la borsa per poi rientrare.
Feci la stessa cosa anch'io finendo poi, di asciugare i miei ricci.

 

***

“Giulia..te l’ho già detto sono uscita con un asciugamano solo per farmi notare da Liam.” spiegò per la terza volta la castana vestendosi.
“Ah, capisco..” sospirai dandomi un ultimo colpo di phon.

 

 

Liam pov’s

 

Corinne era uscita dal bagno con un solo asciugamano, senza pudore.
Beh, era davvero bella. Inutile dirlo, infondo ero un ragazzo, non potevo coprirmi gli occhi.
Però, non mi ero fermato a fissare soltanto lei, ma anche Giulia, che con i capelli bagnati era stupenda. Ma che dico..era sempre stupenda.

E poi dicevi che non ti piaceva...

Infatti è cosi. Non mi piace.
Poi..perché ero rimasto? Non mi piaceva vedere Giulia che si svenava mentre ballava, e ancora di piu' non mi piaceva vedere l’insegnante che la rimproverava.
Ci ero stato per Corinne, ma la situazione era questa: l'avevo presa al volo e, come se non bastasse mi si era appiccicata come una cozza.
Vidi Giulia uscire dallo spogliatoio esausta, cosi, senza proferir parola la portai a casa.

 

Chiara pov's:


“Chiara, sveglia.” -Zayn.
“mmh..” mugugnai tastadando il ciuffo del moro.

Qualche istante prima mi misi sdraiata sul divano, per cercare di riposare un altro po'.
“Oh andiamo dormigliona!” continuò scuotendomi. “è quasi mezzogiorno!”
Mi misi seduta, a gambe incrociate per poi spostare lo sguardo verso mio fratello.
“E' presto. Ieri sono andata a dormire alle due, poi -prima- mi sono svegliata presto per via di Liam e ora, volevo riposare un altro po', chiedo troppo?”

“Lo so, ma dobbiamo parlare, avanti, scendi.” rispose incrociando le braccia.
Okay, di cosa voleva parlarmi? Aveva forse intenzione di mettere in atto qualche altro piano malefico contro la mora?

“Dimmi, ti ascolto.”
“Non mi è piaciuto per niente lo 'scherzo' ideato per Giulia, lo sai vero?” chiese conferma assumendo un'aria e un tono sempre piu' duro.
“Senti, punto uno: non ho fatto tutto da sola, anzi, hai contribuito. Punto due: l'ho fatto perchè-come ben sai-voglio Giulia fuori da questa casa e dalla nostra vita.” ammisi innervosendomi.
“Ma cosa dici? Forse, dovresti iniziare a crescere, sai? Smettila di fare la bambina e comportati da adulta!” esclamò Zayn ormai furioso.
Erano poche le volte in cui si infuriava, dovevo ammetterlo.
“Non puoi darmi ordini. Cosa c'è ora? Ti è simpatica?” chiesi nervosa.
“Si, mi è molto simpatica.”
“Ah davvero? E sai anche il perchè? Beh, te lo dico subito io, ti è simpatica perchè ha fatto la puttana con te!” conclusi io.
Mi prese per il braccio, stringendo molto forte.
“Non parlare di Giulia cosi, tu non la conosci.” mi sussurrò.
Deglutii.
Gli occhi mi pizzicavano.
Sapevo che da un momento all'altro avrei pianto.
Mi girai piano, fissandolo. Lui era mio fratello, non poteva trattarmi in questo modo.
“Z-Zayn..” sbiascicai.
Mi fissò con gli occhi lucidi.
“C-Chiara..i-io non volevo..” continuò avvicinandosi “voglio solo che tu vada d'accordo con Giulia.”
Scossi il capo. “No, non succederà mai.” conclusi andando via.
Scesi di fretta e furia le scale, mi recai in un parchetto lì vicino, un posto molto tranquillo dove poter rilassarsi e pensare a tutto ciò che si voleva. Per me quel posto era un paradiso.
Mi accasciai a terra e cacciai dalla mia borsa un libro, precisamente uno di Lisa Jane Smith,
intitolato “Il diario del vampiro”.
Amavo gli horror e adoravo Smith.
Senza perdere un attimo aprii pagina 34 e iniziai a leggere, l'ultima volta mi ero fermata lì.
Mamma e papà ci stanno aspettando a casa. Scommetto che saranno nella veranda oppure in soggiorno a guardare fuori dalla finestra. Avranno sentito tantissimo la mia mancanza.”
Appena lessi quelle due righe i miei occhi si riempirono di lacrime, vidi tutto sfuocato.
“Mamma..dove sei..p-perchè ci hai lasciato?” chiesi alzando gli occhi al cielo.

Sospirai.
Fissai di nuovo il libro.
“Ehi, cosa fai qui tutta sola?” chiese una voce a me familiare, fin troppo.
Alzai il capo notando il moro.
“Louis?” chiesi stupita.

Mi ricordai che avevo pianto, e che quindi, avevo ancora il viso bagnato.
“Hai pianto?” mi chiese veloce.
In un attimo asciugai con un fazzolettino soffice il mio viso. “N-no..” tirai su.
“Non è vero, che hai?”
Scossi la testa. Io e lui non ci conoscevamo per niente, a stento ci salutavamo. Com'è che -tutto d'un tratto- questo si era accorto di me?
“Non ti importa, fa conto che tu non abbia visto nulla.” risposi fredda.
Si sedette accanto a me.
“Okay, senti, so che io e te non andiamo d'accordo, però se hai bisogno ci sono.” si avvicinò mettendomi un braccio attorno alla spalla.

Alzai un sopracciglio. “Perchè fai cosi? Che vuoi da me?” chiesi stupita della sua rezione.
Sorrise. “Perchè io sono una persona allegra e odio vedere le persone tristi.”
Ricambiai il sorriso. “Comunque grazie..”
In quel momento ero debole, avevo il cuore a pezzi perchè non riuscivo in nessuna maniera a superare la morte di mia mamma. Ero stanca di tutto e di tutti, pensavo che la mia vita era una
merda e che -forse- lo continuerà ad essere.
“Non ho fatto nulla..” ammise.
Aveva ragione, non aveva fatto niente, però per me quel gesto aveva significato un bel po' perchè nonostante io e lui non ci fossimo mai parlati, lui -in questo momento- era qui, con me.
“Hai ragione, però per me questo gesto conta.” risposi dolce sorridendo.
Ricambiò anche lui.
Rimanemmo cosi per qualche istante fin quando io decisi di dileguarmi e proseguire verso casa.

 

 

Niall pov's:


“Giulia, Liam! Eccovi finalmente!” continuai “devo chiederti un favore..” sbiascicai triste.
“A me?” s'intromise Liam cercando di staccarsi dal braccio di Giulia.
Scossi la testa. “A Giulia..”
“Louis?!” chiese la mora. “Che ci fate insieme voi due?”
Infatti, che ci facevano insieme?
E se si erano innamorati? O meglio..fidanzati? Oh ma che vai a pensare Niall! Quella è un'acida di merda, come puoi credere che si siano messi insieme?

Sbaglio o sei geloso?

Io? Geloso? Di lei? Ma che minchia spari?

Sparo la verità caro Horan.

Si vabbè.
“Che fate insieme?” chiesi di nuovo fissando la bionda.
Louis fece per parlare quando l'acida lo bloccò. “Non dobbiamo darti nessuna spiegazione. Siamo liberi, e perciò facciamo quello che ci pare.”
No, sul serio. Ora mi stavo preoccupando. Però non per Chiara..anzi, figuriamoci. Per Louis! Non poteva piacergli una ragazza del genere.

Infatti, anche perchè già piace a te, non è cosi?

Ancora cazzate...
“Piuttosto tu..” sussurrò avvicinandosi. “Vieni con me.”
Sorrisi malizioso. “Cosa c'è mi vuoi stuprare ora?”
Sospirò socchiudendo gli occhi. “Non dire cazzate e ascoltami, pervertito.”
Alzai un sopracciglio. “Ammettilo che ti stai inventando scuse per parlarmi e stare sola con me, avanti.”
Scosse la testa curvando il sopracciglio destro, segno che si stava incazzando.
“Come diamine ti è venuto in mente di baciarmi, ieri?” domandò prendendomi per il colletto della maglia.

“Eh?” chiesi non capendo.
S'innervosì ancor piu'. “Non fare il finto tonto con me, che non attacca!” esclamò ancora.
“Guarda che non so di che parli, io non ti bacerei mai! Mi stai sul cazzo.”
“Non usare questi termini con me, coglione!”
“No, sul serio, mi stai sul cazzo, scendi per favore.”

 

Chiara pov's:


Arrossii.
Per la rabbia l'avevo fatto sedere sul divano e gli avevo messo il ginocchio sul..oh ma andiamo!
“Fanculo Horan.” continuai tenendo lo sguardo basso. “non permetterti piu', perchè sono pericolosa.”
Detto ciò andai via.
Ero consapevole che avevo appena fatto una gran figura di merda, ma seriamente..non mi importava.

 

***

 

Un altro noioso Lunedi era iniziato. Minchia odiavo il primo giorno della settimana. Quando
arrivano le vacanze di natale? Eh? Quando?

Avevo bisogno di prendermi un periodo di pausa, non ce la facevo piu'.
Fin da ieri non riuscivo a smettere di pensare al comportamento di Louis, era stato fin troppo educato nei miei confronti.

“Ehi..” -Zayn.
Lo ignorai. Non volevo parlargli. Ero rimasta delusa dal suo comportamento.
“Oh andiamo, non puoi trattarmi cosi.” continuò lui.
Lo fissai per poi avviarmi in classe.

“Chiara..e dai..scusa se ho fatto l'idiota, ma è quello che pensavo e che tutt'ora penso.”
Scossi la testa.
“Ciao Chiara, ciao Zayn.” ci salutò il riccio.
Sorrisi salutandolo con un occhiolino.

“Cosa le è successo?” chiese indicandomi.
Mi morsi un labbro per poi andarmene seriamente in classe.

 

***


L'ora di letteratura era incominciata.
“Pss..” mi chiamò il biondo.
Mi iniziai ad innervosire. “Okay, senti, questa è l'ora di letteratura, cioè la mia ora preferita, vedi
di non infierire e di non rompermi il cazzo.”
Mi sorrise. “Scusa.” continuò “ma ti piace Louis?”
Lo fissai. “Si, lo amo.” risposi ironica.
Si zittì.
Missione compiuta. (?)

 

 

***

“Corinne!” esclamai sorridendole.
“Ciao..Chiara?” chiese.
“Ehm..si esatto, Chiara.” risposi fingendo un sorriso.
“Dimmi.”

"Com'è andata con Liam?” chiesi curiosa.
Avevo in mente un bel piano per far soffrire definitivamente Giulia.
“Oh bene, moolto bene, pensa..oggi mi ha visto anche con indosso solo un'asciugamano!” esclamò saltellando su di se.
Poco cogliona mi dicevano..

“Ah, che carini..” sorrisi scocciata. “senti..'sta attenta a Giulia, mi raccomando.”
“Perchè?” chiese curvando un sopracciglio.
“Perchè vuole portarti via Liam.” risposi incrociando le braccia.
“No, non è vero, vuole aiutarmi.”
Mi morsi un labbro. “Vuole fartelo credere. Ma non è cosi, cara mia.” continuai mettendo le mani in tasca “io ora vado, poi non dirmi che non ti avevo avvertito, ciao Corinne.”
Mi girai di fretta, per poi fare un piccolo sorrisetto da stronza.
Ormai avevo capito che tipo di persona era Corinne, e secondo il mio pensiero non mi avrebbe lasciato andar via.
“No, aspetta..” mi bloccò.
Ecco. Che avevo detto?
“Non ho voglia di ripeterti cose che..” mi troncò abbracciandomi.
Okay, cosa erano queste smancerie?
“Si, uhm..scusami, ma non sopporto queste cose.” dissi sciogliendo l'abbraccio.
“Ah, scusami.” concluse lei.
Sorrisi compiaciuta. “Okay, senti..se non ci credi io non posso farti niente.”
“No, no, anzi..sai..sarebbe bello se io e te diventassimo amiche.”
Rimasi un po' scossa.
Era da tanto che..
Corinne interruppe i miei pensieri.
“Allora?”
“Uhm..si, si.” continuai fingendo un sorriso “lo diventeremo.”

 

***

 

Dopo essere tornati da scuola e aver pranzato con papà e la fidanzata mi diressi in camera mia per ascoltare un po' di musica e fare qualche compito.
In realtà a scuola non ero poi cosi schiappa. Me la cavavo, le uniche materie in cui facevo letteralmente schifo erano matematica e inglese. Le odiavo.
-Ricorderò, quel tempo speso a inventare sogni, occhi da pazzi a cercare te...a soluzione a tutti i miei sbagli, rimasti irrisolti senza mai un perchè.
Ricorderò quella voce infame, ora muta davanti a me, e scusa se, e scusa se, ti do le spalle ma non parlo con te.-

Mossi il capo cantando, quelle parole mi piacevano un casino, amavo quella canzone.

Nel frattempo iniziai a scrivere l'inizio del tema.
Mi piaceva molto scrivere, anzi, a dire il vero era uno dei miei passatempi preferiti, oltre alla lettura ovviamente.
“Si, Niall. Tranquillo, puoi rimanere qui con noi fin quando il tuo impianto idraulico non riprenderà a funzionare correttamente.” sorrise la mora al telefono.
Drizzai le orecchie intenta a sentire.
“Niall, te l'ho detto, non ci darai nessun fastidio! Ora sbrigati.” concluse chiudendo la chiamata.
Scesi dal letto. “Come scusa? Chi è che viene a stare qui?” domandai.
“Niall.” rispose fissando i suoi libri.

“E chi l'ha deciso scusa?” chiesi ancora.
“Io e Zayn, tanto George e mamma non ci saranno per via del lavoro.”
Risi nervosa. “Eh si, perchè tanto io qui non conto niente, vero?” incrociai le braccia.
“Non è che non conti niente..è solo che..beh..ti conosciamo e quindi sapevamo fin dall'inizio che se te l'avremmo chiesto tu avresti subito risposto di no.”
Okay, ora il mio odio per quella lì stava salendo.
“Non me ne frega un emerito cazzo, se la mia risposta fosse stata 'no' dovevate rispettarla!” esclamai ormai furiosa.
Subito entrò Ciuffoman, intento a capire cosa stava succedendo.
“Fattelo spiegare da questa cogliona che sta succedendo!” dissi indicandola.
“Ehi, ehi. Moderati con le parole!”
La fulminai con il solo sguardo.

"Basta! Spiegatemi cosa minchia sta succedendo!” -Zayn.
“Allora..Niall viene a vivere qui per qualche giorno perchè il suo impianto idraulico si è rotto. Nient'altro.” concluse accomodandosi sulla sedia.
Le andai vicino facendola girare. “Punto uno: non mi dare le spalle. Punto due: io non sono invisibile, perciò pretendo di sapere.”
Zayn ci venne vicino. “Giù, questa volta ha ragione Chiara..” continuò passandosi una mano fra i capelli. “Non è che io non voglia qui Niall, anzi, mi fa piacere perchè mi è molto simpatico, però..dovevi avvertirla.”
Finalmente era dalla mia parte. Non ne potevo piu'.
Il campanello suonò e Giulia corse ad aprire, lasciando me e Zayn soli.
“Chiara..non voglio litigare cosi con te, ti prego ascoltami.”
Lo abbracciai.
L'amore che provavo per Zayn era immenso, avevo bisogno di lui. Non potevo rovinare il nostro rapporto per una puttanata. “Zayn, ti amo.” risposi.
“Anch'io.” sorrise poggiando il suo mento sul mio capo.

 

-Zayn, Zayn, sai che ho preso 10 all'interrogazione di italiano?- dissi io dolcemente.
-Oh davvero? Beh, che bello! Vieni qui piccola.- rispose abbracciandomi forte.
-Zayn?-
-Si?-
-Ti amo.- risposi baciandogli la guancia.
Quelli eravamo noi all'età di 10 anni. Era bellissimo il nostro rapporto, e lo era tutt'ora. Ero molto felice che, con il passare del tempo, il nostro legame sia rimasto solido e forte come un tempo.”

“Ragazzi, Niall è qui.” gridò Giulia.
“Vedrai che con Niall ti divertirai, lui è un tipo apposto.” continuò sussurrando “fa la brava ragazza, okay?” sorrise.
Annuii.
Infondo aveva ragione. Niall era simpatico.

Conscy cattiva: Oh e basta!

. . . . . .

Bene. Ora va di sotto.

Si.

 

***


“Allora io dove dormo?” chiese subito il biondo.
“Oh beh, puoi dormire con me, tranquillo Niall.” intervenne subito Zayn dandogli una pacca sulla spalla.
Sorrisero entrambi.

 

Giulia pov’s


Chiara era partita per il mondo dei sogni e io ero a pancia all’aria con la testa in mezzo al cuscino perché quella bastarda parlava anche nel sonno.
Un altro secondo in più e l’avrei fatta volare, era inutile. Non riuscivo proprio a prendere sonno. Pensavo a Corinne, e in più, continuavo a farmi i filmini mentali su Liam, ma intendiamoci, non quelli da fiaba, anzi, quelli da telenovelas!
Non sapevo cosa mi stesse accadendo, dopo che mio padre se ne andò giurai di non innamorarmi mai e invece…Invece ero lì quasi a piangere per un ragazzo, cosa che odiavo fare.
Forse, provavo solo un grande senso di gratitudine per Liam e non ero innamorata.

Eccome! Sei cotta dolcezza.

Chiudi il becco!
Come dicevo, probabilmente non mi piaceva, andiamo..era soltanto un amico.
Non riuscivo proprio a prendere sonno, così afferrai il mio nuovo libro e mi nascosi in corridoio a leggerlo con una lucina accesa.
Dopo poco sentii dei mugugni, così curiosa, mi avviai verso la camera di Zayn e provvisoriamente di Niall.
Trattenni una risata guardando la faccia sofferente di quest'ultimo e Zayn che era avventato su di lui come una cozza.
“Mhm..Katy…” mugugnò il moro.
“Oddio, no…” sospirò il biondo cercando di distaccarsi dal moro.
Vidi Zayn appoggiare le labbra sull’orecchio di Niall così decisi di andarlo ad aiutare.

Non appena cercai di liberare il biondo, il signorino accanto mi tirò sul letto, addosso ai ragazzi.
Il viso di Niall diventò rosso a forza di trattenere le risate, era pazzesco, in quel momento l’avrei preso a schiaffi, ma -per sua fortuna- Zayn mi teneva ferma.
“Lucy, tranquilla, ce n'è anche per te.” sussurrò Zayn.
Rotai gli occhi al cielo mentre il biondo stava morendo, se non avrebbe preso aria all’istante, probabilmente sarebbe morto.
“Niall! Smettila e aiutami!” ordinai a voce bassa.
“Sono nella tua stessa barca, idiota!” mi rispose lui.
Sopsirai per poi rivolgere lo sguardo verso Zayn che non esitava a lasciarci, anzi, mugugnava e stringeva sempre più forte.
Ringraziando a Dio vicino a lui c’era una felpa, così mi venne un idea brillante.
“Ehi, passami quel coso!” sussurrai.
“Cosa?” domandò cadendo dalle nuvole.
“Sto cazzo Niall!” continuò “voglio la felpa!” risposi imprecando quasi sul punto di urlare
“Ahm..okay.” disse afferrando la felpa per poi lanciarmela con una grazia paragonabile a un elefante incinta di otto gemelli.
La afferrai per poi posizionarla sulla faccia del moro.

Strangolarlo sarebbe stata la soluzione migliore.
"Ma che fai?” esclamò il biondo tirando via la felpa.
Okay, forse avevo un pochino esagerato.
Di certo se lo avessi strangolato Chiara mi avrebbe messa a muro e, ciao mondo.

Niall aveva ragione.
“Guarda qua…” in due mosse piegò la felpa e la poggiò vicino al moro, che immediatamente l’abbracciò lasciando noi due liberi.
Mi alzai dal letto velocemente seguita poi, dal biondino.

“Che ci fai ancora sveglia?” domandò.
Ed ecco a voi Liam secondo: la vendetta.
“Sa..potrei farti la stessa domanda…” risposi tenendogli testa.
“L’ho chiesto prima io però.” affermò cercando di imitarmi.

“Non ho sonno…e tu come mai non sei a nanna?” sbuffai per poi sorridergli.
“Malik in astinenza…” rispose indicando Zayn che non si scollava dalla felpa.
“Ti và qualcosa da mangiare?” propose lui.
“Si, certo.” sorrise.

 

 

***


Versai del thè nella tazza di Niall che stava tranquillamente divorando i miei biscotti.
Fissai il biondino cercando di non arrabbiarmi, anche se, i miei biscotti erano solo ed esclusivamente miei.
Quando mia madre non c’era mangiavo di tutto e di più, perciò, anch'io avevo la mia riserva di cibo. Rubai un biscottino al biondino e gli misi due cucchiaini di zucchero nella sua tazza.
“Grazie…” disse abbassando lo sguardo verso il mio cibo diventato ora suo.
Che poi non sapevo neanche il perché della mia proposta di un thè di mezzanotte, in realtà, io lo odiavo.
“Che hai?” mi chiese fissandomi.
“No niente, non mi piace neanche un po' il thè.” confessai.
Lo sguardo di Niall si fece serio. “Tutto bene?” mi chiese prendendomi la mano.
Annuii in modo molto deciso.
“Anche per sabato sera?”
Roteai gli occhi. Ma perchè tutti mi chiedevano se stavo bene? Oh andiamo. Alla fine mi piacevano come coppia, e poi io non ero una tipa da fidanzamento.

Anche se mi costava dovevo ammetterlo. Ero davvero dispiaciuta. Avrei accettato tutte le ragazze di questo mondo ma..Corinne no.
Erano troppo diversi...lei svampita, vanitosa e chi più ne ha piu' ne metta.
Lui invece, divertente, premuroso, solare, dolce e tenero..

Ah..tenero?

Si, ma tenero come amico.
Niall mi strinse la mano. “Giulia..sai che io ci sono e ci sarò sempre, vero?”
Ero quasi commossa. “Si, lo so. Lo stesso è per te.” continuai “ora però, cambiamo argomento..Chiara e Zayn? Come ti sembrano?”
Il biondo scoppiò in una risata.
Lo bloccai poggiandogli una mano sulla bocca. “Sh!”
“Beh..la biondina è come una pallina antistress, ogni volta che sono nervoso me la sconto con lei. Cosi come lei fa con me. E poi, è acida..non la sopporto.” continuò “invece Zayn..è un tipo
apposto, mi è simpatico.”

“Un tipo apposto?” domandai.
Il biondo annuì.
Dopo poco sbadigliai, probabilmente avevo sonno.
Decisi di andarmene a letto.

“Ora vado, notte Niall.” dissi stampandogli un bacio sulla guancia.
Mi afferrò un braccio. “No, non voglio dormire con Zayn..”
Ci pensai su. “e io non voglio dormire con Chiara…vieni andiamo sul divano.” Lui annuì contento e insiemme ci andammo a sdraiare sul divano.
Mi strinse a lui, così mi girai su un fianco abbracciandolo.
“Ti voglio bene Niall..” sussurrai.
“Anche io Giuly.” rispose baciandomi la tempia.

 

 

 

Chiara pov's:

 

Dormire era davvero un'impresa molto dura, considerando che in casa avevo Niall e Giulia.
Ne avevo fin sopra i capelli di quei due, non né potevo proprio piu'.
Feci per scendere le scale e andare in cucina quando sentii dei strani rumori provenire dal salotto.
Mi preoccupai, visto che Giulia non era in camera.

Mi mossi a passi felpati cercando di far il minimo rumore.
Strizzai gli occhi per cercare di scrutare qualcosa, ma nulla. Era tutto totalmente buio.
Cosi -agendo da sorella responsabile(?)- accesi la luce.
“Cosa ci fate voi due abbracciati?” domandai io sottovoce.
“N-niente, tranquillizzati.” rispose subito la mora.
“No, io non mi tranquillizzo. E poi, perchè Niall ti sta abbracciando?” continuai “non voglio
schifezze in casa mia.”

Il biondo sorrise. “Gelosetta?”
Mi morsi un labbro. “Io? Gelosa? Di chi? Di te?” risi nervosa. “ma fammi il piacere.”
Rise cristallino.
Abbassai il capo nascondendo un mio sorrisetto, non potevo sorridere davanti a loro.

Non potevo mostrarmi debole.
Non potevo affezionarmi a lui.
“Chiara, non ti ruberò Niall, 'sta tranquilla.” disse Giulia sbucando dal nulla.
Scossi il capo ridendo come una forsennata. “Rubarmi Niall? Per favore..vai a nanna, mi sembri piuttosto rimbambita.” ribattei io nervosa.
Scosse il capo sorridendo.

 

***


Non era possibile. Non riuscivo ancora a mandare giù la permanenza di Niall.
Non poteva biombare a casa mia, cosi.
“Vieni a fare colazione?” mi domandò Zayn, con voce roca.
Sorrisi dolcemente. Era bellissimo quando era appena sveglio.

“Non faccio colazione, lo sai perfettamente.” continuai avvicinandomi sempre di più a lui “vado a farmi una doccia, poi aspettami che andiamo a scuola insieme, okay?”
Invece di rispondermi, mi abbracciò dolcemente, tenendomi molto salda a sé.
Sciolsi l'abbraccio per poi andare in bagno per lavarmi.
Cacciai un urlo. “C-cosa ci fai qui?!?”
“Beh, è il bagno, non credi?” domandò ironico.
“Guarda che ci ero arrivata che era il bagno, coglione.” continuai nervosa “cosa fai?”
“Mi lavo, cosa si fa in bagno secondo te?” gridò divertito.
Lo guardai quasi fulminandolo. Volevo strozzarlo.
“Vai a fanculo.”
“Nah, sono in bagno ora.”
La mia faccia era color pomodoro. Un po' per la rabbia, un po' per l'imbarazzo.
“Per favore, esci.” continuai io educata.
Si morse il labbro inferiore sorridendo dolcemente.
“C-che c'è?” chiesi io indietreggiando.
“Niente, ma sai..se avresti voluto vedermi nudo bastava chiederlo.”
Deglutii. “Ti odio, non ti sopporto, esci fuori!” esclamai ormai bordò.
Perchè doveva sempre capitare a me? E perchè ora stavo ridendo come un'ebete?
Mi diedi dei piccoli schiaffetti per cercare di riprendermi. Non potevo cadere cosi in basso
affezionandomi a lui.
Mi morsi anch'io il labbro per poi spogliarmi ed entrare nella vasca.
-Give you this, give you that, blow a kiss, take it back if I look inside your brain.- iniziai cantando “I want.”
Continuai a cantare allacciandomi l'asciugamano al seno che, alla fine, mi copriva si e no il
fondoschiena.
Sciolsi i capelli ormai bagnati per poi pettinarli. -I would find lots of things clothes, shoes,
diamond rings stuff that's dri..-
mi bloccai soffocando un urlo.

“Ma sei idiota o cosa, che diamine ci fai qui ora?” continuai rossa “e poi, come hai fatto ad entrare
se la porta era chiusa a chiave?” dissi sparando mille domande.
“Innanzitutto calmati, ecco..guarda, ora la porta è chiusa.” rispose voltandosi e chiudendo la
porta “secondaria cosa, ero tornato solo perchè avevo dimenticato qui la mia maglietta, ecco ora
la prendo e scappo, va bene?” mi domandò.
“Si, okay. Ma non toccarmi.”
“Mi dici come faccio se il bagno è piccolo e la maglia è dietro di te?” mi chiese alzando un
sopracciglio.
“T-te la prendo io.”
“No, cosi come io non devo toccare la tua roba, io non voglio che tu tocchi la mia, quindi la
prenderò io.” ribattè.
Mi morsi un labbro. Povere labbra, le stavo massacrando.
Mentre stava allungando la mano per prendere la maglia scappò un suo sorrisetto ed un suo
commentino piuttosto idiota. “Tranquilla, non ti stupro mica.”
Scossi la testa tenendo gli occhi strizzati.
“Allora, hai fatto?” domandai io cercando di girarmi.
“Aspetta, diamine, perchè non levate tutti questi sgabelli che avete qu...” non riuscì a finire
neanche la frase che immediatamente si aggrappò a me, provocando la nostra caduta.
Sussultai per il dolore. “Scusami. Ti sei fatta male?”
“Si, avere il tuo peso sopra non è una bella roba, ora alzati.”
“Se magari mi dai il tempo.” sorrise malizioso.
Stavo facendo fatica a respirare, i nostri visi erano ad un centimetro di distanza e per di piu' lui
era sopra di me, quella posizione era davvero molto imbarazzante, non potevo crederci.
Ero rossa fin sopra i capelli.
“A-alzati, dai.” imprecai io.
Mi guardò dritto negli occhi.
Occhi azzurri vs Occhi color ghiaccio.

Cercai piu' volte di sfuggire al suo sguardo, ma non fu cosa. Mi persi nei suoi occhi, facendo anche
la parte dell'idiota.
“Posso chiederti una cosa?” mi domandò fissandomi ancora.
“S-si..” sbiascicai.
“Perchè sei cosi dura con le persone?”

Deglutii. “I-io..” iniziai per poi essere interrotti da Giulia, sbalordita di averci trovato cosi, in quella posizione.
“Che state facendo? Mi sono persa qualcosa per caso?” domandò piu' volte.
“Alzati idiota!” esclamai scocciata.
Mi ripresi subito. Non potevo mostrarmi cosi debole.
“Calmati.” continuò voltandosi verso Giulia. “Non stavamo facendo niente, ero venuto qui perchè avevo dimenticato la maglia. Però poi, siamo inciampati.”
“Ah, capisco.” sorrise a Niall.
Mi ricomposi, chiudendo la porta a chiave.





ANGOLO AUTRICE:

Diooo! Dopo tanto tempo siamo riuscite a partorire il tanto atteso capitolo.
Beh, succedono tante cose a quanto vediamo, no? Mi dite qual'è la vostra parte preferita? Ve pregoo **
La mia? Beh, quella della doccia. AHAHAHHA Niall e Chiara. Li amo. **
Beh, ora mi dileguo, aspetto recensioni! Ciao bele. xx

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Capitolo 7
*** Capitolo sei. ***


Giulia pov's:


Uscii dal bagno abbastanza sorpresa, dovetti ammettere che la cosa mi diede parecchio fastidio, sinceramente non avrei mai sopportato che a Niall potesse piacere Chiara, andiamo..poteva anche essere una bella ragazza ma, il suo carattere lasciava davvero desiderare...
Alla fine però, decisi di non lasciarmi rovinare la giornata, d'altronde oggi era il mio diciannovesimo compleanno.
“Ehi Giulia, aspetta.” mi girai riconoscendo la voce dell'Irlandese.
“Dimmi.” risposi sorridendogli.
“Volevo solo farti gli auguri!” esclamò lui soddisfatto e avvolgendomi in un abbraccio.
All'improvviso vidi Chiara uscire dal bagno solo con un'asciugamano legata all'altezza del seno..quella scena mi ricordava qualcosa.

“Vi prego, niente smancerie nel corridoio.” sorrise distaccata.
Vidi Niall mordersi il labbro per poi dileguarsi inventandosi una stupida scusa. “Ehm..i-io..bere..lì..e la fontana..insomma, capisci no?”
Annuii prendendolo in giro.

In ogni caso, andai in camera per andare a vestirmi.
Scelsi i soliti vestiti, non ero una tipa che si vestiva elegante, preferivo molto lo sportivo.
Inutile dire che io e le felpe avevamo una relazione molto legata, ormai.

Uscii soddisfatta e appena stetti per aprire la porta, questa mi mostrò Zayn con il pugno alzato.
Alzai un sopracciglio.
“Ehm..stavo per bussare..”
“Dimmi tutto.” lo incitai io a parlare.

“Beh, Elena mi ha detto che oggi è il tuo compleanno, auguri!” esclamò lui felice.
“Grazie Zayn, vieni qui!” risposi per poi abbracciarlo.
Apprezzavo questi piccoli gesti. Ero sempre stata una persona semplice a cui un piccolo 'buongiorno' o, come in questo caso, un augurio, faceva la differenza.

Dopo poco ci staccammo.
“Ecco, e volevo anche darti questo..” mugugnò mostrandomi un piccolo pacchetto.
“Grazie, ma non dovevi...”
“Stai zitta e aprilo.” sorrise il moro.

Rimasi a bocca aperta non appena vidi due bombolette spray, una nera e una rossa.
Amavo disegnare con quelle, la cosa che mi rese molto felice fu il fatto che -pur non conoscendomi da una vita- ci aveva beccato in pieno.
Lo ringraziai per poi scendere di sotto per fare colazione.

 

Niall pov's:

 

Dopo aver fatto gli auguri alla mia cara Giulia mi avviai di sotto per fare la mia tanto amata colazione.
“Buongiorno signora.” dissi io educatamente.
“Oh buongiorno Niall, pancake?” mi rispose Elena.

Sorrisi. “Certo! Me ne metta una decina!” esclamai io felice.
“Si mamma, lui mangia tanto!” esclamò Giulia dandomi una pacca sulla spalla.
“Buongiorno Chiara, pancake?” domandò Elena alla bionda.
“Si.” rispose acida come al suo solito.

“Ehi acida, il buongiorno potresti anche darlo.” le dissi io inarcando un sorrisetto da sfottorio.
Mi fissò. La fissai.
Si sedette.
Rimasi immobile.
Cosa diavolo era successo? Perchè non avevo detto nulla? Perchè ero rimasto impassibile?

Sei cooooootto, Niall.

Scossi il capo, scompigliandomi anche i capelli.
Rimasi a fissare la bionda di nascosto, senza farmi vedere.
Notai, scrutandola meglio che sotto gli occhi aveva delle piccole lentiggini, poche ma belle.
I suoi capelli biondi erano corti quasi fino la clavicola. Le donavano perchè aveva un viso rotondo.
E poi..i suoi occhi. Erano la ciliegina sulla torta, erano bellissimi, un azzurro che non avevo mai visto prima. Quando, ieri mattina, rimasero incastrati nei miei, un lungo brivido percorse la mia schiena.
Occhi ghiaccio e occhi azzurro cielo.
Sospirai.
“Niall, hai bisogno di una foto?” mi sussurrò Giulia indicando Chiara.
Abbassai il capo imbarazzato. “Ma neanche morto.”

 

 

***

 

“Andiamo che è tardi!” esclamò il moro salendo in macchina.
“Io mi metto avanti!” esclamò Giulia felice.
“No, bellina, avanti mi ci metto io.” ribattè la bionda.
Bene, c'eravamo di nuovo.
Odiavo i loro battibecchi, mi sembravano tanto due ochette che litigavano per un ragazzo.
“Smettetela!” continuai alzando il tono della voce “avanti mi ci metto io.”
La bionda mi fissò avvicinandosi. “Vaffanculo Horan.”
Sorrisi aprendo lo sportello a Giulia. “Prego.”
La mora mi sorrise dicendo qualcosa che però non ascoltai. Ero troppo impegnato a guardare l'acida che imprecava contro me e Giulia.

 

***

 

Liam pov's



Louis e Niall mi stavano intorno come due api.
Io ero orgoglioso di me e del regalo che le avevo comprato.
Non avevo di certo lavorato cosi tanto per comprare a Giulia le solite cavolate.
Quell'anno le avevo regalato qualcosa che sicuramente, non si sarebbe mai aspettata.
“Dai, facci vedere.” mi implorarono i due.

Sbuffai aprendo il cofanetto.
Vidi Niall sbiancarsi. “Oh dio, Liam, ma sei pazzo!”
Louis non proferì parola.
“No, non sono pazzo.”
“Amico, dimmi che quella è tutta bigiotteria e non è vero argento, avanti! Dimmelo!” esclamò Louis prendendomi per il colletto della camicia.
“Oh andiamo Lou, è argento.”
Vidi i due guardarsi e scoppiare a ridere.
Perchè?
“Troppo poco?” chiesi io aspettando una loro risposta.
Vidi Louis avvicinarsi. “Senti Liam, se io mi travesto da Giulia me la fai un auto nuova?” scherzò Louis prendendomi in giro.
Guardai Niall scoppiare a ridere per la battuta del moro.

Ci pensai su.
“Quanto ci hai speso?” domandò il biondo.
“Il prezzo non si dice, ma vi posso assicurare che è molto.”
“Neanche fosse la tua ragazza Liam!” esclamò Louis.

“Si, lo so..però..fatevi i cazzi vostri.” ribattei io.
“Io le ho fatto un portafoglio preso in una bancarella e tu un braccialetto d'argento pienissimo?” domandò Niall.
Annuii.
“Beh, io le ho fatto, invece, il cd di Lana Del Ray, e credevo addirittura che fosse troppo..” rispose Louis.
A dir la verità, io ero molto fiero del regalo fatto a Giulia, perciò non avevo rimpianti.

E quando glielo darai il regalo?

Stasera, in un posticino un po' isolato dalla festa.
Ad un tratto i miei pensieri vennero interrotti da Giulia che arrivò sprizzando gioia da tutti i pori.
Amavo quando era cosi vivace, perchè in un certo senso, trasmettteva anche a me quello che provava.

Interessante...

Cosa?

Il fatto che la trovi carina anche se lei non ti piace.

Che c'è di male? E' carina..è una bella ragazza..

Si okay, menti Payne, meeenti.

Scossi il capo inutilmente per poi continuare a fissare Giulia.

“Beh, non mi dite nulla voi due?”
“Oh non contare su di me, io gli auguri te li ho già fatti.” riprese Niall scherzando.
La mora sorrise. “No, intendo Louis e Liam.”
“Dai, vieni qui festeggiata!” esclamammo io e Louis all'unisono.
L'abbracciammo per poi sentire il suono della campanella che ci avvertiva che l'ora di educazione fisica stava iniziando.

***

 

 

Niall pov's:

 


“Bene ragazzi, sapete già che non dovete fare casino nella mia ora, altrimenti vi mando dal preside.” continuò la signorina Burbery “chiaro?”
“Si professoressa.” esclamammo tutti all'unisono.
“Perfetto, le coppie per oggi saranno: Payne e Smith, Malik e Perry, Malik e Horan, Tomlinson e Shane e, infine, Marthon e Pooky.”
“Scusi, io con chi dovrei stare? Visto che sia io che Zayn, abbiamo lo stesso cognome?” chiese la bionda.

“Con Horan.” concluse.
Iniziai a ridere quando vidi la faccia di Chiara sbiancarsi. “Cosa c'è? Non ti va di stare in coppia con me?”
“No, per niente.” concluse lei avvicinandosi all'attrezzo della palestra.
“Ragazzi!” esclamò “dimenticavo, oggi e domani affronterete una prova: oggi il salto in lungo e, domani, corsa calciata, per chi oggi ha ricevuto l'incarico del salto in lungo domani farà la corsa, ma con un compagno diverso, ora..datevi da fare.”
Sospirai fissando l'acida avvicinarsi.

“Allora?” chiese.
Alzai un sopracciglio. “Allora cosa?”
“Ti avverto, io non so saltare.”
Sorrisi. “Beh, è una cazzata, se posso farlo io puoi benissimamente farlo anche tu.”

“Cosa vorresti dire?” mi chiese.
“Che io, a differenza tua, quando faccio qualcosa di 'acrobatico' sembro un panda obeso, poi non so tu..” risi.
Vidi il suo viso contornarsi da uno splendido sorriso.
L'avevo fatta ridere, non potevo crederci.
“Sai..” mi avvicinai “dovresti mostrarlo piu' spesso quel tuo bel sorriso..”
Si morse un labbro.
Sorrisi.
Amavo quando lo faceva perchè aveva un nonsocchè di sexy.
“Io sorrido..ma non sempre, ecco.” ammise lei.
“E perchè non sempre? Non sai che la vita viene vissuta meglio se la vivi con il sorriso?”

Parole sante Nello..

Non chiamarmi Nello..comunque, si.
“I-io..non sorrido sempre perchè..” fece per parlare fin quando non venne interrotta dalla professoressa Burberry che ci sgridò.
“Si, ora ci mettiamo a lavoro.” continuò la bionda “dai, salta.”
Perchè ogni volta che le facevo qualche domanda personale tutto il mondo veniva ad interromperci? Perchè?!?
“Ti vuoi muovere? Non abbiamo tutto il tempo del mondo.” sbraitò ritornando acida.
“Calmati, per fare questi tipi di salti ci vuole molto tempo.” ripresi prendendola in giro.
Lei in tutta risposta mi diede uno spintone facendomi cadere.

“Sei scorretta!” esclamai io sorridendo.
“Ben ti sta, non devi prendermi in giro, mi da fastidio.” riprese lei mostrando un piccolo sorriso che poi scomparì.
Mi avvicinai sorridendole e fissandola negli occhi.

Minchia..perdevo il respiro.
Okay, basta. Dovevo concentrarmi.

 

 

***

 

Giulia pov's


I cognomi Payne e Smith risuonavano nella mia mente.
Eravamo in coppia a ginnastica..entusiasmante, no?
Beh, a dire il vero io ero negata per la maggior parte degli sport, infatti, mi limitavo alla danza.
In ogni caso, mi risistemai lo chignon e sospirai.
“Ehi, sei pronta?” mi domandò Liam.
Curvai un sopracciglio. “Dobbiamo proprio?”

“Eh si, dai che un po' di corsetta non ti farà male!” esclamò lui correndo sul posto.
“Beh, si..hai ragione..l'unico problema è che odio, anzi detesto correre!”
Oh andiamo! Se potevamo benissimamente camminare perchè mai dovevamo correre? Spiegatemelo.

Questi erano i dilemmi della vita.
E poi alla fine, non ero neanche brava. Al contrario però di Liam. Lui si che lo era, anzi, era anche stato chiamato come riserva per le olimpiadi di Londra..
Spostai il mio sguardo su Liam vedendo infatti, che si stava riscaldando.
“Vieni, ti prendo per mano, almeno per un po' non borbotterai.” riprese sarcastico.
Okay...questo non doveva farlo. Ora potevo benissimamente anche morire in pace.
“Grazie, davvero Liam.” sussurrai a me stessa.
“Eh?” continuò “che hai detto?”

Risi nervosa. “Belli i lampadari, eh?”
Vidi il castano sorridere.
Okay, avevo fatto la parte dell'idiota ora.
“Ehm..quanto tempo dobbiamo correre?” domandai sviando l'argomento precedente.

“Poco, dobbiamo soltanto fare quattro giri.” rispose pronto.
Oh bene! Che vuoi che siano quattro giri, eh?
“Lo so, sono pochi quattro giri, però non ti preoccupare..magari se ci vede correre perfettamente ci aggiunge altri e quattro giri, no?”
“Ora ti picchio a sangue Liam.” risposi fredda, o meglio, cercai di rispondere fredda..visto che con Liam mi era parecchio difficile.
“Dai, corri!” esclamò continuando a tirarmi.

 

 

***


“Quanti giri abbiamo fatto?” domandai affannata.
“Ne abbiamo fatti solo due, mancano altri e due, andiamo..” rispose sbuffando.
No, okay. Non ce la facevo proprio piu', ero sicura che da un momento all'altro sarei crollata.

“Ma io non ce la faccio piu'!” esclamai facendo gli occhi dolci, con Liam funzionava.
In tutta risposta mi rivolse un sorrisetto a dir poco malefico.
Minchia, ora si che avevo paura.
Strinse piu' forte la mia mano iniziando a correre molto velocemente, in quell'attimo giurai che se ne fossi uscita viva l'avrei massacrato di botte.
Cioè..io no almeno, ma forse, avrei chiesto a Chiara di aiutarmi.
No okay, non diciamo cazzate. Non avrei fatto nessuna delle due cose.

“Payne, Smith! A cambiarvi su, odio il vostro metodo di lavoro.” s'intromise la Burbery.
Oh ma grazie a Dio!
Mi alzai grata alla professoressa e corsi nello spogliatoio per cambiarmi.

 

 

Chiara pov's:

 

Quell'idiota di Niall..mi faceva salire il nervosismo..a volte.

A volte?

Okay, sempre.
“Ehi Chiara, vieni a mensa con me?” mi domandò sorridente il moro.

Ci pensai. “Si, va bene.”
Mentre ci recavamo nella mensa iniziai a riflettere..perchè Louis si stava comportando cosi?
“Perchè ti comporti cosi con me?” domandai impulsiva, senza pensarci piu' di una volta.
Il moro mi guardò sorridendomi. “Perchè, può sembrare strano, ma mi sei simpatica, voglio essere tuo amico e starti accanto, Zayn mi ha detto che hai sofferto molto per la perdita di tua madre..” sussurrò lui dolcemente.
Era solo questo..aveva solo pietà di me.
“Non voglio che tu sia mio amico solo perchè provi compassione. Io sono una persona molto forte, perciò, non preoccuparti, starò bene anche senza te.” risposi ancora una volta impulsiva.
Scosse la testa facendomi poi, girare. “Io non provo compassione per te, io voglio essere tuo amico.” continuò sicuro di sé “'sta tranquilla, potrai fidarti di me.”

Stetti in silenzio.
Lo fissai negli occhi.
Era strano ma, riconoscevo quando qualcuno era sincero con me.
“Grazie.” ripresi.
Mi abbracciò velocemente, senza darmi il tempo di spostarmi o distaccarmi.
Mi mise le sue enormi mani sulla vita e con un gesto scaltro mi fece avvicinare la testa al suo petto.
“Louis...” sbiasciai io.
“Dimmi.”
“Se vuoi ammazzarmi ci stai riuscendo.” conclusi.
Rise. “Scusa, era l'ultima cosa che volevo.”
Abbassai il capo imbarazzata. “Spero che tu non mi deluda come hanno fatto molte persone..”
Mi sorrise teneramente. “Io non sono 'molte persone', io sono Louis William Tomlinson.”
Risi. “Davvero il tuo secondo nome è William?”

Annuì.
“Bel nome, William.” risi.

 

***


Finalmente stavo mangiando.
Okay, il cibo cucinato da Bob non era tutto questo granchè, però..amali estremi, estremi rimedi, no?

Stai delirando...

Lo credo anch'io..

“Guarda, ci sono Niall, Giulia e gli altri, andiamo, vieni!” esclamò subito Louis.
Non riuscii a rispondere perchè mi trascinò velocemente nella direzione da lui desiderata.
“Ciao Chiara.” disse il riccio mordendosi un labbro con fare malizioso.
“Ciao Styles.”

“Non fare l'acida, lo sai che se fai cosi ti desidero ancora di piu'..”
Scossi il capo.
“Ehm, Harry, è mia sorella..” puntualizzò Zayn.
“Lo so, scusa.” continuò aggiustandosi i suoi ricci “non è colpa mia se mi eccito quando la vedo.”
“Potremo cambiare discorso?” domandò il biondino innervosito.
Il riccio e Zayn risero. “Ti dà fastidio?”
“No, è solo che non mi piace parlare di queste cose quando mangio.” rispose a tono.

Scossi il capo.
“Chiara, potrei parlarti un attimo?” -Zayn.
Alzai un sopracciglio. “Dimmi.”
“In privato..” tossì.
Mi alzai sbuffando. “Cosa c'è?”
“Vedo che con Louis..” sbiascicò divertito.
“Vedi malissimo, siamo amici. Anzi, lo diventeremo, forse.” puntualizzai io.

“Perchè sei sempre cosi distaccata?”
“Perchè ho preso da te.” risposi fissando il tavolo.
“Okay, si..fai bene..però io credo che Lou sia un tipo apposto, perciò...”
“Perciò niente Zayn, volevi parlarmi di questo?” chiesi infastidita.
“Uhm..no, no.” continuò toccandosi il ciuffo “oggi, è il compleanno di Giulia..ti và di farle gli auguri?”
Emisi una sonora risata. “No.”

 

 

Giulia pov's
 

“Certo che sei proprio impedita a correre.” affermò sghignazzante Liam.
Ne ero certa, di lì a poco l'avrei ammazzato.
“Ma la vuoi finire?” continuai facendo la finta offesa “oggi è il mio compleanno e non puoi ridere di me..”
Nonostante la mia finta, Liam non smise di ridere, anzi continuò ancora piu' forte.
“Liam vaffanculo.” blaterai per poi oltrepassarlo.

Mi prese per un braccio fermandomi.
Okay, cuore riprendi a battere, per favore non lasciarmi ora.
“E dai, scusa..è solo che sei un film comico vivente.” si scusò addolcendosi.
In tutta risposta gli mostrai il mio dito medio.

Oh beh, molto educata devo dire..

Grazie.
“Dai dolcezza..mi potresti perdonare?” si avvicinò baciandomi la guancia.
Gambe. Non abbandonatemi ora, vi prego.
“Sei perdonato, okay.” risposi sorridendogli.
Dopo poco mi voltai rimanendo quasi stecchita.

Non potetti credere ai miei occhi.
Chiara, soprannominata anche da me e Niall 'acida', era con Louis.
Dovevo rimanere calma.
Ma che diamine. Non potevo farlo, lei non poteva toccare i miei migliori amici.

“Oh cazzo..” sentii pronunciare da Liam.
Lo ignorai totalmente dirigendomi a passo di elefante da quei due.
Il mio boobear non doveva toccarlo nessuno, specialmente Chiara.
Mi misi in mezzo fra loro, voltandomi e trovandomi faccia a faccia con la bionda.

“Acida.” pronunciai.
“Gigante.” pronunciò.
“Che cosa ci fai con uno dei miei migliori amici?” domandai cercando di rimanere calma.
Mi fissò con aria di sfida. “Cosa ci faccio dici? Oh beh, non credo che ti possa interessare.”

Deglutii. Il nervosismo stava salendo.
“Invece si che mi interessa, visto che è il mio migliore amico.”
Vidi che la bionda assunse un sorrisetto che odiavo. “Beh, se vuoi proprio saperlo..sto socializzando, un verbo che non credo tu conosca.”
Ignorai l'ultima parte della frase. “Puoi socializzare con tutti ma non con lui.”
“Ehm..Giulia..le amicizie potrei anche scegliermele da sol-”
“No.” lo interruppi io.
“Senti bella, io e lui potremo anche andare a letto insieme un giorno” continuò arrotolandosi dei capelli nell'indice “resta il fatto che a te non dovrebbe fregare lo stesso.”
Sgranai gli occhi.
Non poteva essere. Quella mattina voleva già scoparsi Niall e ora? Ora anche Louis?! No, no.
“Invece mi frega.” ribattei io.

“Ah si?” mi domandò sfidandomi.
“Si.” ripresi io serrando i pugni.
“Senti Giulia, io faccio amicizia con chi mi pare, okay?” continuò guardando la bionda “sono affari miei.”
“Ma Lou..lei è..insomma..come puoi farmi questo?” chiesi debolmente.
“Oh Lou, come puoi farle questo?!” mi prese in giro l'acida.
In tutta risposta Louis mi rivolse uno sguardo come per chiedermi scusa.
Io, invece, ignorai la bionda e me ne andai. Me l'ero segnata.

“Giù dove vai?” mi domandò Niall, un'altra vittima di quella vipera.
“In giro, non ho fame..” risposi dileguandomi.
Era cosi, quando ero nervosa la fame mi passava e a volte non mangiavo neanche per settimane intere, o meglio, qualcosa la mangiavo, ma era una stupidaggine.
Mi nascosi di fretta nello stanzino del bidello per cercare di rimanere sola, compleanno di merda.

 

***


D'improvviso iniziai a sentire delle urla da fuori, cosi alzai il capo cercando di ascoltare.
“Bravo coglione!” esclamò nervoso Liam.
“Che ho fatto ora, uhm?” domandò l'altra persona.

Presto riconobbi la voce del mio Louis, il mio peter pan, il mio boobear.
Una piccola lacrima rigò il mio viso.
“Adesso smette di mangiare, un'altra volta! Sei contento ora?” continuò alzando sempre piu' il tono “sai perfettamente come andrà a finire.”
“Senti Liam, l'accetterà. Non può tenermi con sé per tutta la vita, e poi cosa c'è di male se iniziò a fare amicizia con Chiara?” domandò alterandosi anche lui.
“Se ricade nel suo brutto periodo sappi che sarà soltanto colpa tua.” rispose.
“Liam, cazzo calmati. Non succederà nulla.” la voce di Louis si fece piu' calma, calmando allo stesso tempo anche Liam.

“Hai ragione..”
“E poi sono sicuro che alla fine faranno amicizia anche loro.” disse Louis difendendo quell'idiota di Chiara.
Io? Amicizia con quella vipera? Mai. Non mi sarei mai abbassata a fare amicizia con lei.

 

***


Camminavo a passo di bradipo tranquilla, mentre gli altri se ne stavano dietro a chiacchierare.
Avevo deciso di non farmi rovinare la giornata, ma comunque di evitare di parlare con Louis.
Insomma, sapeva benissimo quanto odiassi Chiara, in realtà, la cosa che mi diede molto fastidio fu il suo commento 'cosa c'è di male se divento suo amico?' oh andiamo. Io odio Chiara, devi odiarla anche tu.
“Chi ha le chiavi?” domandai guardando Zayn.
“Io.” rispose fredda per poi passarmi avanti con fare prepotente.

Non farti rovinare la giornata, su Giulia, non fartela rovinare. -pensai.
Non appena la bionda si allontanò non capii piu' nulla, addosso mi volarono alcuni palloncini, per non parlare poi delle persone che mi vennero a dare gli auguri.
“Buon compleanno!” esclamarono tutti all'unisono.
Iniziai a ridere senza motivo per poi voltarmi verso i miei amici che stavano sorridendo.
Beh, quasi tutti..visto che comunque Chiara era sempre fredda ed era immobile a fissarmi.
Chissà cosa le passerà in testa ora...bah.
“Ceh..tutto questo è per me?” chiesi guardandomi attorno.

“No Giulia, è per mia nonna.” rispose Chiara sorridendo scocciatamente.
Roteai gli occhi al cielo, decidendo di ignorarla.
Ero troppo allegra per farmi spegnere da lei.
La musica di Ke$ha rimbombava nel grande salotto di casa 'Malik', la casa ormai era inondata da ragazzi che facevano il loro sporco comodo e io..beh..ero lì tutta sorridente.
“Ehi bellissima..” iniziò il riccio avvicinandosi.
Sorrisi. “Ciao Harry.”

“Beh, buon compleanno!” esclamò buttandosi addosso per un abbraccio.
Risi. “Grazie.”
Ricambiò il sorriso per poi darmi una confezione fucsia.
“Cosa c'è dentro?” chiesi.

“Aprilo, no?”
Aprii il pacchetto in un batter d'occhio, ero davvero curiosa.
Alzai il ciondolo per poi pronunciare un “Stephany?” aggrottai la fronte.
“Oh, beh..si ecco, significa 'Meraviglia'..” iniziò.

“Ah ma davvero? E in che lingua?”
“Latino, sai a me piace molto e perciò..” continuò grattandosi la nuca.
“Styles..io lo studio latino, non prendermi per culo, ti prego.”
In tutta risposta mi sorrise per poi dire “Beh, la scelta è tua! Buon compleanno babe.”
Lo fissai ridendo.

 

 

Chiara pov's


Vaffanculo Zayn, vaffanculo tutti.
Dovevo dare gli auguri a Giulia. Ma dico, scherziamo?!?
Se non la sopportavo, perchè mai dovrei darle gli auguri?
Ma perfavore!
La vita viene vissuta meglio se la vivi con il sorriso.-pensai.
Le sue parole erano come un taglio alla gola per me.
Come facevo a sorridere dopo tutto quello che avevo passato?
Era impossibile..d'altronde lui non sapeva nulla di tutto ciò, e mai sarebbe venuto a saperlo.

 

Messaggio:
Gli hai fatti gli auguri?
-Zayn.

 

Zayn vai a fare in culo.

 

Risposta:
No, e non ho intenzione di farglieli.
Stanne certo. ;)

 

Messaggio:
Dille soltanto 'auguri' e poi, che ne so la prendi in giro..dai.
-Zayn.

 

Sospirai fissando lo schermo.

 

Risposta:
Okay. Ciao.

Di fretta e furia raggiunsi quell'idiota per andare a farle i suoi dannati auguri.
Di certo, non le avrei neanche fatto il regalo, ceh..se lo potevano anche dimenticare.
“Chiara!” esclamò contento Louis per poi venirmi ad abbracciare.
Okay, va bene che eravamo amici..però io odiavo tutte queste smancerie.

“Ehm..Louis, distaccati.” affermai fredda.
Notai che ci rimase un po' male, ma sinceramente, non me ne importò piu' di tanto, io ero cosi e nessuno poteva cambiarmi.
“Scusa..” sbiascicò.

Lo fissai. “Tranquillo.”
Sospirò per poi sorridermi.
Volsi il mio sguardo su Giulia, che sembrava piu' scocciata che felice.

Beh, per me era lo stesso.
“Senti tu..” affermai richiamando l'attenzione della mora.
“Che c'è?” mi domandò fissandomi.
“Auguri.” risposi allungando la mano.
Rimase spiazzata.

Sicuramente non si aspettava quel mio gesto.
Ricambiò allungando anch'essa la sua grande mano.
Sorrisi scocciata per poi andare via.

 

 

Giulia pov's

 

Stavo forse impazzendo?
Liam era venuto da me con una benda in mano dicendomi che la dovevo indossare.
Dio mio.
Dopo averla messa indosso il signor Payne mi portò fuori, riuscii subito a capirlo perchè era Dicembre e faceva davvero freddo.
Sospirai mettendomi una mano sul petto, il cuore batteva all'impazzata.
Cosa mi stava succedendo? I-io non potevo innamorarmi.
Dopo aver camminato per un po' ci fermammo.

“Siamo arrivati..” mugugnò Liam sciogliendo il nodo fatto alla benda.
Rimasi sorpresa.
Era piena notte e in quel momento, ero lì, con il ragazzo dei miei sogni ad osservare le stelle.
“Che belle..” sussurrai.

“Giulia, ti ho portato qui perchè volevo darti il mio regalo..”
Arrossii. “Liam, non dovev-”
mi interruppe. “Dovevo, ecco aprilo.”

Lo presi in mano iniziando a strappare la carta regalo, un po' mi dispiaccque.
“Oh dio..Liam..è..è..bellissimo!” esclamai aggrappandomi al suo collo.
“Già..quasi quanto te.” rispose.
Ci fissammo per un paio di minuti, in quell'istante era come se il tempo non passasse mai.

Ero davvero felice.
Vidi il castano avvicinarsi sempre piu' a me e alle mie labbra.
Dopo poco chiese l'accesso per entrare nella mia bocca, facendo cosi, incontrare le nostre lingue.
Era bellissimo ed era come l'avevo sempre desiderato.
Desideravo lui e desideravo quel bacio da tempo ormai e ora, finalmente ero riuscita ad averli, entrambi.

Il mio regalo sei tu Liam..-pensai.

 

Harry pov's:


La festa stava proseguendo molto bene, figura di merda a parte.
All'improvviso, mentre cercavo di abbordare -come a mio solito- Chiara, vidi Jessica, una
ragazza del terzo anno che speravo di portarmi a letto.

Tutti sapevano -perfino il vecchio Liam Payne- che quelle del terzo erano delle idiote, credevano a tutto.
Mi allontanai dalla bionda che mi stava ignorando da quasi mezz'ora ormai per recarmi
dalla rossa, ovvero, Jessica.
“Ehi, ciao.” dissi io salutandola.
“Ciao Harry.” mi salutò lei prendendo una sigaretta. “Senti, io devo fumare, usciamo fuori,
si?”
Annuii con il capo. “Allora..” mi avvicinai “tutto bene?”
Mi fissò. “Si, a te?”

“Si, senti ti và una passeggiata dentro la camera da letto dei Malik?” chiesi ammiccando.
La rossa rise. “Mi stai dicendo che vuoi fare sesso?”

Sorrisi.
Minchia tanto idiote non erano.
“Si..no...boh..forse..”
La rossa spense la sigaretta per poi avvicinarsi e cercare di baciarmi.
“Mick Jagger?!” gridò un'anziana signora.
“Eh?” mi girai fissando l'anziana.
La signora mostrò il suo sorriso.
Beh..tanto 'sorriso' non era, visto che le erano caduti tutti i denti e a stento riusciva a
parlare.
“Mick Jagger! Oh dio! Finalmente, dopo tanto tempo sono riuscita ad incontrarti! Ti prego baciami!” gridò per poi aggrapparsi al mio collo.
“S-signora, io non sono questo personaggio che lei crede, io sono Harry Styles!” gridai.

“Si, 'sta tranquillo, so che a voi piace camuffarvi per non farvi riconoscere ma io, io sono troppo intelligente per questi trucchetti!” esclamò avvicinandosi sempre piu', nel tentativo
di baciarmi.
Dio mio, se non mi muovevo a scappare potevo perfino lasciarci le penne.
“Okay, mi avete scoperto. Sono Mick Jagger.” continuai “guardate lì, c'è Robbie Williams
però!” esclamai puntando il dito contro un abete.
La signora si staccò, per poi alzare la testa al cielo e pronunciare un “Grazie signore!” per poi
girarsi.
Colsi quel piccolo secondo per scappare, non potevo sentire sulla mia pelle ancora quelle
labbra umide e senza denti.
“Aiuto!” gridai come un forsennato per poi darmela a gambe.
Corsi veloce verso la direzione di Liam e Giulia, che in quel momento si stavano
riproducendo.

..
..
Un secondo..si stavano riproducendo?
Okay, no, avrò visto sicuramente male. Forse, nella fretta e nella paura avrò avuto le
allucinazioni.
“Liam, cazzo aiutami, c'è una vecchia che sarà fuggita da qualche manicomio!!” gridai
allarmato.
“Calmati Hazza.” -Liam.
Respirai a fatica, lo spavento era enorme, cosi, per mia sicurezza mi nascosi dietro Liam.
“Signora, posso sapere che succede?” chiese il castano tranquillo.
“Liam, attento! Ora ti scambierà per Lil Wayne!” esclamai spaventato.
Giulia iniziò a ridere davanti a quella scena, a parer mio spaventosa.
“Mick Jagger! Voglio una foto con lui!” s'impose.
“Non sono Mick Jagger, cazzo!” esclamai ancora nervoso.

Il castano si girò verso di me, con la sua espressione tranquilla. “Harry, calmati. Non
aggredirla.”
“Mi dici cosa cazzo dovrei fare? Sono spaventato. Non è mica bello ricevere attenzioni da..delle vecchie!” esclamai nervoso e scocciato.
La mora rise. “E dai Hazza, un piccolo bacio potresti anche darglielo..”

La fissai. “Giulia. Vaffanculo.”
Rise ancora come un'idiota.
Ora capivo perchè Chiara la odiava.

Okay, io non la odiavo..però..insomma..non era mica una bella cosa quello che mi era capitato.
“Signora, avete capito?” domandò Liam.
“Si, scusatemi..anche se, una piccola foto la volevo fare..” sussurrò triste la vecchia pazza.
“Harry..?” si girò Liam sorridendo come un coglione.

Ammettiamolo: lui era un coglione.
“Oh no! Io non farò una foto con costei..” risposi indicandola.

Oh ma come sei colto.

Grazie, grazie.
Finita la piccola conversazione con la mia coscienza filai dritto in casa, giusto per tenermi al sicuro da quella che potrebbe essere la mia assassina.

C'era qualcosa che però, non mi tornava..

Cosa Harry?

Liam e Giulia..




SPAZIO AUTRICE:

Oh mio dio..finalmente siamo riuscite a finire anche questo capitolo! Vi giuro che non è facile!
Ma vabbè, per voi questo ed altro.
Allora questo capitolo è incentrato un pò su Liam e Giulia, che ve ne pare del loro bacio? Cosa ne pensate?
AHAHAHAH ad Harry?? AHAHAHAH dio mio mentre scrivevo quel pov's stavo a crepare dal ridere..
E invece, di Niall e Chiara? E Louis che vuole assolutamente essere amico della nostra biondina? Ma secondo voi, c'è qualche altro scopo da parte sua o è semplicemente amicizia? Aspettiamo recensioni eh! E non dimenticate che ci trovate anche su twitter!

"@1_dfanfiction" -twitter.
Seguiteci in tante, eh! Li scriveremo commenti su questa ff e tanto altro ancora! Un kiss. xx

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Capitolo 8
*** I need you. ***


Giulia pov's:

 

Dentro di me c'era una guerra.

Ero sdraiata sul mio letto, sorridevo pensando al bacio della serata precedente: Liam e il nostro bacio.

Era strano ma, avevo passato l'intera nottata a chiedermi 'ora cosa eravamo?' senza chiudere occhio per giunta.

Cosa eravamo? Una coppia o ancora due migliori amici?

Il fatto che purtroppo mi stava massacrando era la mia dannata incoerenza.

Insomma io possedevo la Sindrome Anti Maschi, anche chiamata da mia mamma 'Sam'.

Non riuscivo a non pensarci, perchè avevo ricambiato il suo bacio, e soprattutto, perchè avevo lasciato che mi baciasse?

Strizzai gli occhi inutilmente cercando di scacciare via quei pensieri.

Guardai il mio cellulare che segnava appena le cinque e mezza, cosi, decisi di alzarmi.

Magari, sarei potuta andare nel vialetto di casa per prendere un po' d'aria.

Presi una felpa e un leggins per poi stiracchiarmi e andare in cucina, di sotto.

“Mamma..” sussurrai notando la luce accesa.

“Ohm, ma buongiono!” esclamò tutta sorridente. “non è troppo presto per te?”

Scrollai le spalle “beh, che ci vuoi fare, non avevo sonno...ma piuttosto..e per te? Non è presto?”

“Io mi alzo sempre a quest'ora..” sussurrò preparando il suo amato caffè.

In un secondo calò il silenzio nella stanza, un silenzio a dir poco imbarazzante e che, per giunta, non era mai successo.

“Ehm..Giulia, scusa se ieri non ci sono stata, ma sai..volevo darti il tuo spazio.” pronunciò rompendo il ghiaccio.

“No, non preoccuparti, e poi hai fatto bene.” sbiascicai.

Non rispose, ma in un millisecondo portò il suo sguardo sul braccialetto che avevo al polso.

“Dio, che bel braccialetto Giulia! Chi te l'ha regalato?!” mi chiese impicciandosi.

Sorrisi tenera ricordando ancora una volta l'episodio di ieri. “Uhm..Liam.” risposi sorridendole.

Rise. “Ma che dolce..” continuò “ci avrà speso una fortuna..”

Tirai via il braccio per poi scrollare le spalle.

“Beh, cambiando argomento. Credo che oggi farò un bel barbecue, visto anche che c'è anche Niall.”

Alzai un sopracciglio infastidita. Bene, si era dimenticata ancora che io ero vegetariana.

“Mamma!” la richiamai.

“Che hai?” continuò preoccupata “Che ho fatto?”

“Non ti ricordi che io sono vegetariana?” domandai innervosita.

“Uhm..giusto! Scusa..” sbiascicò.

Scossi la testa per poi andare via ed uscire nel vialetto.

 

***

 

Stavo tranquillamente respirando l'aria di prima mattina, in realtà, amavo apprezzare il mattino perchè mi chiariva sempre le idee, infatti, avevo deciso di provarci, magari stavolta sarebbe stato tutto diverso.

Sospirai mettendomi le mani sul viso quando, i miei pensieri vennero interrotti dall'abbaiare di Doki, il cane di Liam.

“Piccolo!” esclamai abbracciando l'husky.

“Dov'è Liam, eh?” domandai ancora accarezzandogli la testa.

“Eccolo..” sbiascicò Liam facendosi avanti.

“Ehi..” mugugnai abbassando il capo.

“Non è un po' presto per svegliarsi?” domandò ancora affannato per la corsa.

“Si, ma a dir la verità non avevo molto sonno..”

“Allora già che ci siamo ne approfitto per parlarti, okay?” disse sedendosi accanto a me.

Arrossii di colpo mordendomi il labbro inferiore cercando anche, di non ridere nervosamente.

Annuii facendogli cenno di parlare.

“Ecco..” sospirò guardando le sue dita “ecco vedi..sono venuto per quello che è successo ieri sera..”

Deglutii a vuoto.

“In verità, non sapevo neanch'io cosa mi era preso, scusami..” disse grattandosi la nuca. “quel bacio non è significato nulla neanche per te, vero?” disse chiedendomi conferma.

Rimasi pietrificata.

Come non era significato nulla? Cazzo Liam..

Stetti un secondo ferma, immobile, cercando anche di non far uscire le lacrime dai miei occhi.

“No, non è significato nulla neanche per me.” risposi dandogli conferma.

Le mie mani incominciarono a tremare, ero del tutto incredula di quello che mi era successo e che -tutt'ora- mi stava capitando.

“Meno male, anche perchè mi sa che ero ubriaco..” mugugnò poi.

Colpo di grazia. Mi sentivo davvero illusa ora, anzi, come sempre. Gli uomini non valevano nulla, erano bravi soltanto a farci rimanere come delle idiote e nient'altro.

Mi schiarii la voce cercando di sembrare il piu' normale possibile. “Già, forse lo ero anche io.”

Vidi il castano aggrottire la fronte “Giù, tua madre ti ha detto di non bere.”

Non risposi, anzi, mi limitai ad ignorarlo.

Ad un tratto sentii gli occhi bruciare, cosi, per non fare la figura della stupida decisi di andarmene.

“Dove vai?” mi chiese preoccupandosi.

“A scuola.”

“Ma è presto, che fai lì da sola?”

“Non sono affari tuoi, ciao.”

Incominciai a camminare incurante se lui mi stesse fissando o meno, le lacrime iniziarono a scendere come non mai.

Era incredibile pensare che alla fine sarebbe capitato questo, la colpa era stata mia fin dall'inizio, perchè se mi fossi scansata non sarebbe successo tutto questo casino.

 

***

 

Ero appoggiata vicino un albero della scuola e ormai le mie lacrime scendevano impetuose, senza neanche fermarsi.

Dovevo capirlo subito che Liam era come tutti gli altri, per non parlare di Louis poi, che se ne stava tutto il tempo felice e contento con Chiara. Fanculo, traditore.

Ancora una volta dovetti prendere in mano la situazione e andare avanti da sola, senza rimpianti.

Sapevo che alla fine però, non ce l'avrei fatta, perchè avevo bisogno di qualcuno che mi rialzasse.

Sospirai triste, era impossibile andare avanti cosi.

“Ciao..” sentii.

Alzai la testa, vedendo lui e il suo ciuffo. Sorrisi.

“Ciao Zayn.”

Si sedette accanto a me mettendomi poi, una mano attorno alla spalla.

“Le cose non vanno tanto bene, vero?” continuò “hai litigato con Chiara per via di Tomlinson?”

Chiusi gli occhi. “No, per una volta lei non centra.”

Ero decisa a fidarmi nuovamente di Zayn, perchè sapevo che lui era la persona giusta per sfogarmi.

“Se solo potessero andare in un modo migliore ne sarei felice guarda..sono dannatamente sola; Louis mi ha abbandonata per avvicinarsi a Chiara, dimenticandosi di me, Liam mi ha soltanto preso in giro sin dall'inizio..e poi la cosa che mi fa piu' rabbia è che Louis se fosse stato con me, mi avrebbe tirato su di morale con qualche battutina stupida e invece..” dissi scoppiando in lacrime.

Gli occhi di Zayn erano pieni di preoccupazione, mi iniziò a stringere piu' forte -magari- per farmi sentire protetta. “Ehi, tu non sei sola..ci sono io. Considerami come un fratello.” disse rassicurandomi.

Sorrisi asciugandomi le lacrime con il polsino della felpa, se stavo meglio era solo grazie a lui.

“Grazie Zay-”

“Si, okay.” mi precedette ridendo “niente smancerie. Piuttosto, oggi per me e te niente lezioni.”

Ora capivo da chi aveva preso la frase 'niente smancerie'...

Alzai un sopracciglio cercando di capire.

“Ma si! Oggi si disegna!” esclamò tutto felice.

“Che?”

“Si, murales!” esclamò ancora allargando le braccia.

“No, non contare su di me, se mia mamma scopre che ho fatto salasso me lo rinfaccerà per tutta la vita.” dissi incamminandomi verso l'ingresso.

“Macchè, non dire stronzate e poi, ho chiesto ad Allison di coprirci.”

Sorrisi maliziosa “in cambio di cosa?”

Sorrise capendo la mia battuta “fanculo Giulia.”

Decisi di accettare la sua idea, anche perchè ormai avevo perso tutto, quindi, peggio di cosi non poteva andare.

Spalancai la bocca guardando il retro della scuola. Non ci ero mai stata e vederlo per la prima volta mi aveva stranita.

Era meraviglioso, l'erba era curata alla perfezione e, come se non bastasse c'erano anche tre panchine sparse qua e là.

Sorrisi. “Dove lo facciamo il graffito?”

 

 

***

 

 

“Fermo Zayn!” gridai allarmata “avvicinati con le mani sporche di vernice e sei finito.”

Sorrise come un coglione. “Non ho le mani sporche, vieni.”

Decisi di fidarmi e procedere fin quando non mi sentii due palmi della mano premere lungo la mia schiena.

Fanculo Malik.

“Continuiamo il graffito, dai.”

Dovetti ammetterlo, io e Zayn, con il passare del tempo iniziammo a legare molto di piu', cosa che mi fece felice.

 

***

 

Chiara pov's:

 

Con il passare del tempo io e Louis diventammo piu' amici, cosa che mi rese abbastanza felice.

Lo conoscevo ancora poco, era vero, però sapevo che di lui potevo fidarmi.

“Louis..” mugugnai tirandolo dalla felpa rossa.

Mi rivolse la sua attenzione facendomi cenno di proseguire la frase.

“Vieni..”

Lo presi per il braccio e lo portai dietro il muretto della scuola.

“Sai che..non ero mai venuto qui?” disse guardandosi attorno.

“Già..” mugugnai fissandolo “la cosa bella è che c'è tanto verde..”

“Ma quel graffito?” domandò indicandolo “è bellissimo.”

Guardai anch'io quella massa di colori.

Odiavo i graffiti perchè ero dell'idea che quelle bombolette rovinavano soltanto i muretti.

“Che cos'è?” continuai alterata “Giulia?! Zayn?”

Rimasero immobili, nessuno ebbe il coraggio di aprir bocca.

Ero infuriata.

“Cosa cazzo avete fatto? Cos'è quest'orrore?” domandai sbraitando.

“Chiara, calma.” intervenne Louis prendendomi una mano.

Non fraintendetemi.

Si, era vero, mi dispiaceva per il muretto. Ma, in realtà, io stavo male perchè Zayn, mio fratello si era messo a fare l'amico di Giulia, ancora.

“Che hai?” mi domandò tranquilla la mora.

“Che ho? Un cazzo! Ti rendi conto che stai rovinando mio fratello?” gridai avventandomi su di lei.

Ormai ero partita, nessuno piu' poteva fermarmi. Ero nera dalla rabbia.

“Chiara, cazzo calmati!” esclamò Zayn venendomi incontro.

Lo fissai. “Lasciami stare tu.” continuai “tu ormai, sei morto per me.”

Zayn rimase immobile, non proferì parola.

“Chi ha fatto tutto questo?” una voce interruppe i miei pensieri.

“P-professoressa?” iniziò Louis.

“In carne ed ossa...beh, piu' in carne che ossa a dire il vero.” scherzò.

Sospirai. “Volete sapere chi è stato?”

La donna annuì.

“Giulia Smith.” la indicai con fare da stronza.

“Bene, bene.” ripetè. “in presidenza, su.”

“Preside..anch'io sono il colpevole.”

Mi venne un colpo al cuore.

Fissai la scena per l'ultima volta per poi girarmi e andare via.

No, non avrei mai pianto. Mai.

 

 

***

Louis pov's:

 

Vidi Chiara andare via, quello che era successo per lei era grave perchè aveva solo Zayn su cui poter contare veramente.

Sospirai fissando entrambi.

“Vi aspetto nella presidenza, veloce!” esclamò furibonda la donna.

Aspettai che la vicepreside varcasse la soglia per parlare. “Zayn..che diavolo hai combinato?”

“E' soltanto un cazzo di muretto!” esclamò la mora difendendolo.

“Lo so, ma lei non si è arrabiata per questo, anzi..” continuai fissando Zayn “si è comportata cosi per il legame che voi due state costruendo.”

Zayn abbassò lo sguardo incapace di assumersi le sue responsabilità.

“Evidentemente questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso..” metaforicai io.

Il moro ormai aveva gli occhi lucidi ed era incapace di parlare, ormai era scesa molta tensione tra noi.

“Beh...io vado a vedere dove si trova, a dopo..”

 

 

***

 

Dopo aver camminato per un po' in giro per la scuola la trovai.

Era seduta su delle scalinate che portavano nel laboratorio di biologia, aveva l'aria triste, affranta, ma, la cosa che mi rese ancora piu' triste era che non piangeva ma semplicemente, fissava le sue converse bianche.

“Ehi..” sussurrai avvicinandomi.

Mi fece un lieve sorriso.

“Come stai?” domandai avvicinando il braccio alla sua clavicola, quasi come per abbracciarla.

Mi fissò per poi guardare il mio braccio.

“S-scusa..volevo solo confortarti..” dissi ritirando il braccio.

Scosse il capo. “Tranquillo..”

All'improvviso disse una cosa che io -sinceramente- non mi sarei mai aspettato.

“Ho bisogno di un abbraccio.” sussurrò fissandomi.

“Vieni, ci sono io..” sorrisi abbracciandola.

“I-io credo che..Zayn mi odi.” ammise lei.

“Ma che dici. Per favore..come potrebbe odiarti?” domandai io curioso della sua risposta.

“Solo chi mi odia potrebbe farmi una cosa del genere.” ammise lei.

“Ma no..lui ha trovato in Giulia una buona amica, nient'altro..sai..” continuai stringendola a me “quando tu sei andata via lui stava piangendo, aveva gli occhi lucidi..”

Abbassò il capo ricambiando il mio abbraccio. “E allora? Forse era semplicemente dispiaciuto perchè sarebbe andato dalla preside..”

Scossi la testa. “Fidati di me..”

“Mi sono fidata di molte persone in passato..” continuò stringendo la mia felpa “ma mi sono fregata da sola perchè io mi aspettavo dalle persone quello che avrei fatto io per loro.”

Rimasi allibito.

Lei sotto quella scorza da acida e stronza nascondeva una personalità meravigliosa.

“Tranquilla..non ti pentirai mai di esserti fidata di me.” l'abbracciai un'ultima volta.

Mi sorrise debolmente. “Grazie ancora Lou.” sospirò.

“Ora, fai un bel sorriso a Tomlinson, okay?” domandai.

Annuì. “Ora andiamo in classe...”

Annuii anch'io.

 

 

Niall pov's:

 

Era suonata la campanella. Maledetta. Odiavo fare biologia, era una di quelle materie che non sopportavo per niente.

Io l'avrei abolita.

Ma perchè invece della 'biologia' non potevano creare 'cibologia'? Uhm? Si facevano male per caso?

Ero sicuro al cento per cento che se l'avrebbero impostata nell'orario scolastico io sarei stato il primo della classe.

A passo di bradipo mi diressi in classe, fin quando vidi seduti sulle scale Louis e Chiara, abbracciati.

Li fissai, senza togliere lo sguardo.

Erano cosi presi, l'uno dall'altra, alcune volte sorridevano.

 

Si saranno messi insieme. -pensai.

 

Sarà sicuramente cosi..l'avranno fatto di nascosto. -pensai ancora.

 

Ignorai quei brutti pensieri e aspettai che fossero andati via.

Era scientificamente provato che nessuno si sarebbe messo con quella ragazza.

Era troppo scontrosa e acida, non andava bene per Louis.

Mentre aspettavo mi arrivò una voglia improvvisa di andare lì e spaccare la faccia a Louis.

Di certo non perchè ero geloso, anzi, solo perchè comunque, non mi andava il fatto che aveva tradito Giulia mettendosi a fare l'amico di Chiara.

Insomma, avevamo capito fin troppo che ci stava provando.

Bell'amico Louis. Complimenti.

 

Si si, proprio perchè aveva tradito Giulia.

 

Senti vai a fanculo, dai.

 

Prima o poi dirai 'la mia coscienza aveva ragione!'

 

Mai!

Scossi la testa notando che i due non c'erano piu'. A passo veloce andai in classe, mettendomi poi, a sedere.

 

 

Zayn pov's:

 

Ed eccomi di nuovo in presidenza.

Ormai conoscevo perfettamente sia la strada, sia il preside. Diciamo che eravamo piu' o meno amici..

“Malik...” sospirò accomodandosi.

“Buongiorno preside Jonhs, tutto bene?” domandai abbracciandolo.

“Malik, per favore, non prenderti tutta questa confidenza.” riprese l'uomo sorridendo.

Beh, era un buon segno.

“Che hai combinato questa volta?” domandò inarcando il sopracciglio sinistro.

Sorrisi fissandolo. “Niente, ho soltanto imbrattato il muretto dietro scuola.” affermai sedendomi con nonchalange.

“E lei cosa ci fa qui, Smith?”

“S-sono 'complice' di Zayn..”

La fissai intenerito.

Per colpa mia era finita in presidenza, ero un idiota. “Giulia..”

“No, 'sta tranquillo..” sussurrò dandomi una pacca sulla spalla.

“Buongiorno signor preside.” disse una voce femminile entrando dalla porta.

“E-Elena?” domandai imperretrito.

“Esatto Zayn, sono io.” continuò sedendosi “non crederti che la passerai liscia, anzi, glielo dirò anche a tuo padre.”

Risi. “Elena..non è la prima volta che finisco dal preside, sai?”

“Ah si?” disse sfidandomi.

Che donna, ragazzi.

“Si.”

“Okay, okay, non voglio discussioni nel mio ufficio, ora..credo che possiamo passare ai provvedimenti.” -Preside.

Minchia, i provvedimenti no.

“Preside...” mugugnai alzandomi “gradisce una tazza di caffè?”

“No, Zayn. 'Sta seduto, non mi farò comprare.” sospirò divertito.

“Uhm..allora, cosa riserva per i miei piccoli?” domandò Elena curiosa.

I miei piccoli? Okay, cosi non poteva andare sicuramente. “Elena, 'la tua piccola', io non sono il piccolo di nessuno.” precisai freddo.

 

Wow, e come ti chiamavano? Chiara secondo?

 

E' un complimento?

 

Può essere..

 

“Allora, per Giulia una nota sarà abbastanza sufficiente, visto anche che è la sua prima volta qui.”

Deglutii rumorosamente.

“Per Zayn invece...una sospensione di due giorni.”

“Oh ma andiamo preside, di nuovo?” chiesi scocciato.

“Si, di nuovo.” rispose lui togliendosi gli occhiali.

Sospirai alzando le spalle in tutta risposta. Alla fine non me ne importava piu' di tanto.

 

 

 

***

 

Dopo aver finito l'interessante chiacchierata con il preside io ed Elena giungemmo a casa.

Dato che ero stato sospeso mi toccava lasciare immediatamente la scuola e tornarmene da dove ero venuto.

“Beh, okay. Io ora esco, ciao belli.” gridai prendendo le chiavi.

“Dove credi di andare?” domandò Elena prendendomi per un orecchio.

“Non sono affari tuoi pupa.”

Rise. “Tu non vai da nessuna parte, anzi, io ora devo chiamare tuo padre per vedere cosa ne pensa.”

“Che vuoi che dica?” continuai ridendole in faccia “mi lascerà andare come ha sempre fatto. Io non mi faccio comandare da nessuno.” affermai determinato.

“Da adesso ti farai 'comandare', stanne certo.”

Emisi una sonora risata.

Di certo non ci sarebbe riuscita.

“George, potresti venire un attimo di sotto?” gridò la mora.

Mio padre -purtroppo- oggi aveva il giorno libero e perciò, gli toccava aiutare Elena nelle faccende di casa.

“Che è successo?” domandò il moro.

“Papà, potresti spiegarle che..-”

“Stai zitto Zayn. Ti spiego cos'è successo con un'unica parola: Sospensione.”

“Zayn..cazzo, di nuovo?” sospirò scocciato.

“Eh già, ora posso uscire?” domandai.

“Si, ma non tornare tardi.”

“Cosa? Zayn, tu non uscirai da questa casa, George tu digli qualcosa su!”

“Elena, che vuoi che gli dica? Ha vent'anni cazzo, è libero di fare ciò che gli pare! Se verrà bocciato di nuovo se la vedrà lui, io non voglio essere responsabile.”

Sante parole George Malik, sante parole.

“Ma George, tu sei il padre! Devi imporgli cosa deve e non dev-”

Malik tutto d'un tratto prese Elena dai fianchi e iniziò a baciarla appassionatamente, senza vergogna e senza imbarazzo.

Afferrai quel momento al volo e uscii di casa, liberandomi di quei due per il resto della giornata.

Ora capivo da chi avevo preso..grande papà.- pensai.

Non sapendo dove andare tornai a scuola, dove una volta giunto, aspettai che Chiara uscisse per parlarle una volta per tutte.

 

 

***

Finalmente erano le quattro del pomeriggio e finalmente la mia amata sorellina stava uscendo da scuola.

Appena mi vide mi venne incontro con un'aria piuttosto arrabbiata.

“Che cazzo è successo? Perchè lei non è stata sospesa e tu si?”

“Chiara..lascia perdere, okay? Non m'interessa.” continuai “ora 'sta zitta e ascoltami.”

La presi per i fianchi portandola a me per poi abbracciarla forte e sussurrarle “io ho bisogno di te, non voglio che tu mi abbandona, sei la persona piu' importante della mia vita e di certo non ti perderò per Giulia. Certo, anche lei fa parte della famiglia, e sicuramente le voglio un casino di bene, ma nulla può essere paragonato a te, Chiara..non voglio perderti, ti prego...

Sentii bagnarmi per via delle sue lacrime. “Z-Zayn..io ti adoro..”

“Anch'io piccola, anch'io..ti voglio bene, non voglio che il nostro rapporto cambi per una delle tante cazzate..anzi, sai? Ne abbiamo passate tante, ma, come al solito, siamo tornati piu' forti di prima.”

La sentii ridere per poi respirare a pieni polmoni il suo dolce profumo.

Lei era importante per me, non potevo perderla per delle stronzate.

Ero suo fratello, e io, come tale avrei fatto di tutto per lei perchè l'amavo.

 

 

 

***

 

 

Giulia pov's:

 

Ora ero davvero preoccupata.

Mia madre mi avrebbe staccato la testa, ne ero sicura.

E poi..andiamo! Ero stata cosi cogliona che mi ero fatta perfino trascinare.

Aprii la porta di soppiatto cercando di far rumore il meno possibile.

“Ciao Giulia! Sei appena tornata vedo.” gridò l'acida sorridendo come un'arpia.

“Giulia, volevi andare di sopra senza neanche salutarmi?!” domandò ironica mia madre.

Chiara? Fanculo.

“Beh, io vado, ciao.” disse la bionda dileguandosi.

“A 'sto punto vado anch'io, ciao..”

Mi fermò. “Dove credi di andare?”
Sbuffai. “Che c'è?”
“Non pensare di passarla liscia come Zayn.”

“Mamma, era soltanto un disegno..sai che amo farli.” cercai di giustificarmi.

“Non mi importa del disegno, ma ben sì, mi importa della tua condotta.”

“Elena, ti ho già spiegato che è colpa mia!” esclamò Zayn cercando di difendermi.

Agitai le braccia cercando di fargli capire che non doveva intromettersi o altrimenti sarebbero stati guai anche per lui.

Ignorò Zayn per poi rivolgersi di nuovo a me “Come farai ad andare a Oxford o Cambridge se avrai una condotta di merda?!” mi domandò retorica infuriandosi.

Deglutii. “Mamma, io non ci voglio andare!”

“Ah ma davvero? E poi che farai? Ti ciberai d'aria?”

“Ti ho già detto che non voglio andarci!” gridai scaraventando a terra lo zaino.

“Sei tutta tuo padre.” commentò infine.

Ahia. Tasto dolente mamma.

Se c'era una cosa che odiavo con tutta me stessa era essere paragonata a mio padre.

Non esageravo, la cosa piu' brutta che lui potesse fare fu lasciarmi sola con la mia malattia. Fanculo.

“Senti, fammi un favore.” pronunciai.

“Anche?”

“Si, vai a fanculo.” conclusi correndo di sopra.

“Giulia Aurora Smith, ritira quello che hai detto!” esclamò puntandomi il dito contro.

In tutta risposta sbattei violentemente la porta.

Mi lasciai scivolare lungo il muro con le lacrime che scendevano di nuovo a fiocchi.

Che vita di merda.

Quella volta riconobbi che fui davvero sola.

Liam che si prendeva gioco di me e Louis che mi abbandonava.

La colpa era soltanto di una persona, Chiara.

Da quando mi ero trasferita a casa sua mi era diventato tutto difficile, odiavo rimanere lì e odiavo tutti, tranne ovviamente Zayn e Niall.

 

 

***

 

Sentii bussare alla porta. “Mamma ti ho già detto che non ho fame e se sei venuta per il mio 'vaffanculo' no, non lo ritirerò, sei avvisata.”

“Sono Niall.” rispose sorridendo.

Sorrisi anch'io fra le lacrime. “Scusa, ma non ho voglia di parlare, vorrei stare sol-”

“Devi mangiare.” disse interrompendomi.

“E io non ho fame.”

“Lo so che il tuo stomaco dice 'diamine fammi mangiare' e invece il tuo cervello 'resisti, tu non hai bisogno del cibo!'.” disse cambiando anche la voce per i singoli dialoghi.

Risi, infondo aveva ragione.

“no, e poi..anche se fosse non ci riuscirei.”

“E dai, aprimi, ho tre tavolette di cioccolato bianco.” continuò “non farmele mangiare da solo.”

“Mangiale con Chiara.” lo stuzzicai.

“No, ma dai! Se Chiara prenderebbe in mano qualcosa di dolce, questo si corroderebbe per la troppa acidità che emana.” rise cristallino, sincero.

Risi anch'io.

“Dai aprimi..”

Non risposi.

I wanna save you, wanna save your heart tonight, he'll only break you, leave you torn apart oh..”

Mi portai una mano al petto sorridendo. Si era ricordato la nostra canzone, Save you tonight.

Quella era la mia ancòra di salvezza, infatti, ogni volta che ero triste Niall la cantava sempre insieme a Liam e Louis.

L'aveva scritta Niall apposta per me, non potevo farlo rimanere fuori.

“Niall...” mugugnai aprendo la porta e buttandomi sopra di lui.

“Shh principessa, 'sta tranquilla, ci sono io con te.” affermò baciandomi la fronte.

Lo strinsi forte per cercare di sentire che lui c'era.

Entrammo di nuovo in camera e ci sedemmo a letto. “Stai bene ora?”

Annuii sorridendogli.

“So che vorresti mandare a fanculo tutti e tutti, però devi riprenderti e calmarti, tutti siamo stati feriti ed ora è successo anche a te..ma, sai? Non cambia nulla alla fine. Devi soltanto rialzarti e far vedere chi è Giulia Smith.” disse sorridendomi.

“Fosse semplice..”

“Non lo è infatti. Devi soltanto ricordarti chi sei e se non lo ricordi te lo dirò io: sei la ragazza che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, quella menefreghista, che se ne strafrega dei giudizi altrui e soprattutto sei quella ragazza dolce e gentile che conosco io..”

“Sicuro che stai parlando di me e non di Corinne?” domandai sorridendo falsamente.

“Ti senti in competizione con lei?”

“No.” mentii.

“Non prendermi per il culo.”

“Quella ragazza è tutto..”

“Tutto? Stai scherzando spero. Una persona non può essere 'tutto'. Giulia smettila con 'ste seghe mentali, tu sei perfetta.”

Sorrisi.

Lo adoravo.

“Oh ora stai sorridendo! Cosi mi piaci.” pronunciò abbracciandomi ancora.

“Ora, prendi il sacchetto e mangia, vado di sotto a prendere qualcos'altro.” disse correndo come un bambino.

Sorrisi capendo che Niall ci sarebbe sempre stato.








Hi girls!
#cel'abbiamofatta.**
Okay, approfitto per ringraziare tutte coloro che ci hanno recensito, grazie. Siete uniche!
Mi raccomando aspettiamo le vostre recensioni, ora mi dileguo perchè non mi sento bene..sono tutta raffreddata :cc
Ciao bele. <3

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Capitolo 9
*** Megan ***


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8. Megan
Chiara pov's

A passo di bradipo mi diressi verso la cucina per mangiare qualcosa.
"Hey Chiara, hai saputo?"
"No Zayn, Illuminami" risi.
"Ah sei di buon umore oggi?"
Scossi il capo "Dai, non fare l'idiota, che c'è?"
"La cugina di Giulia verrà qui per qualche giorno, non è fantastico?"
Mi impallidii. Non poteva essere. Non avrei sopportato un'altra idiota in giro per caso, che cazzo, cos'eravamo diventati? La casa del buon Gesù?
"Cosa c'è di fantastico, scusa?"
"Sarà gnocca?" domandò retorico.
Scossi il capo innervosita "ma vaffanculo, va."
Mentre mi stavo recando nel giardino sul retro sentii il campanello suonare, così mi precipitai ad aprire.
"Ciao, sono Megan, la cugina di Giulia."
Poteva avere si e no undici anni, perchè era venuta? Ad ogni in modo la fissai per poi chiuderle la porta in faccia senza ritegno.
"Chi era?" mi chiese curioso Zayn.
"Oh...Nessuno, il postino." affermai io. 
Il campanello squillò di nuovo.
"Vado io" gridò il moro precipitandosi ad aprire.
"E tu chi sei?" domandò perplesso.
Bello, il mio piano di tenerla fuori era fallito.
"Megan, quella ragazza bionda mi ha chiuso la porta in faccia.." mugugnò.
Roteai gli occhi.
"Chiara..che hai da dire?"
Feci spallucce senza proferire alcuna parola.
"Ciao." dissi andandomene.

Giulia pov's

Niente di più poetico di un raggio di sole che ti svegliava in una mattinata di domenica.
Ok, no, sole? Vaffanculo.

Ma perchè?

Perchè si, aveva rovinato i miei piani di dormire fino alle due di pomeriggio.
Sinceramente, ero molto più tranquilla rispetto al giorno precedente.
Niall era davvero il mio angelo, era riuscito a farmi chiarire le idee, ora ero certa di cosa volessi: la mia felicità.
In quell'attimo decisi di lasciar perdere tutto e tutti le uniche due persone che contavano davvero per me le avevo ed erano al mio fianco, perciò, degli altri non mi importava più di tanto.
Intanto la mia idea di dormire era andata a puttane in quanto il sonno si era disperso, così decisi di recarmi di sotto insieme alle mie bellissime pantofole di Homer Simposon.
"Smith, complimenti per l'accoglienza!" esclamò una vocina a me familiare.
Alzai la testa velocemente scorgendo lei, la mia vita.
"Cioè, io vengo da Berlino e tu mi riservi questa accoglienza? Wow."
Rimasi ancora imbambolata, senza parole.
Era ancora più bella di come me la ricordassi, i suoi capelli ricci rossi erano diventati più lunghi si vedeva un bel po' che era cresciuta.
" Oddio Megan!" esclamai abbracciandola quasi da stritolarla. 
"Mi sei mancata da morire!" esclamò la ragazza cercando di staccarsi dall'abbraccio.
"Anche tu." sorrisi.
Megan, era mia cugina ed aveva undici anni compiuti, ero davvero molto legata a lei.
"Ma...Cosa ci fai qui?" domandai curiosa.
"Sono qui in visita, starò con te una settimina! Avevo avvisato zia Elena, però...-"
si bloccò guardandosi attorno.
"A proposito dov'è?" continuò.
Grazie Megan. Ecco che, in un attimo tutti i problemi spuntavano fuori.
"Uhm..Sicuramente è al lavoro."
E sicuramente, sarà ancora arrabbiata con me per il mio ' vaffanculo' 'sincero'.
"Già, è partita stamattina, e non sappiamo quando torna." Disse Niall intromettendosi.
Santo Nello, grazie.
Scrollai il capo per poi fissare mia cugina che intanto stava sbavando dietro al biondo.
Oh..e che minchia, cos'era una mania?Tutti pazzi per l'irlandese?
"C-ciao..." mugugnò priva di lucidità mentale.
"Ciao, io sono Niall." affermò il biondo baciandole la guancia. "I-io.."  continuò sussurrandomi all' orecchio "chi sono io?". Roteai gli occhi presentandola "Niall, lei è Megan, mia cugina".
"Oh...allora ciao ancora! Benvenuta." rispose ribaciandola. 
Niall James Horan tu si che sei intelligente! La sua perspicacia è paragonabile a quella di una mosca.
All'improvviso intervenne la bionda tossendo "Giorno Niall." affermò Chiara sorridendo.
Il biondo la fissò ricambiando.
Eh? Stavo sognando? Chiara Malik stava cercando di essere dolce?!?
Avevo capito una cosa in quel istante; Chiara era molto gelosa e perciò in un certo senso stava cercando di recuperare i rapporti con Niall.
Ma alla fine perchè doveva essere gelosa? Ci pensai su per poi rifarmi.
A chiara forse piaceva Niall.
"Giulia?" domandò il biondo dandomi attenzione.
"Spaccio lama multicolor!" esclamai io in trance.
"Uhm..andiamo a fare colazione?" domandò mia cugina sciogliendo l'imbarazzo e le risate.
Annuii recandomi poi, in cucina lasciando rodere la bionda.
***
"Megan ho il sospetto che a te  piaccia Niall." affermai io abbastanza certa.
"E' molto carino."
Alzai un sopracciglio "io guardo il sedere soltanto ai ragazzi sexy" ammisi poi.
"Uh..tipo Liam?!?" domandò lei retorica.
Di fretta le tappai la bocca "Shh!"
"Piuttosto, cambiando argomento...Ho visto il modo in cui guardi Niall e il suo sedere, sai?" domandai io ridendomela.
"Si, ceh...Mi piace." ammisi fissandolo mentre lavava i piattini.
Sospirai.
Sapevo l'impossibilità della coppia ma mi venne un'idea sola èer far rodere il culo a Chiara.
Niall pov's
Mentre finivo di lavare quei pochi piattini mi sentivo parlare dietro.
"Ok, io ho finito, vado di là." affermai guardando Giulia che mi fissava sorridendo.
Mi faceva bene vederla in quello stato, lei era importante.
"Giorno Niall." disse Zayn dandomi una pacca sulla spalla.
Ricambiai il saluto andando poi sul divano per sedermi.
"Non si saluta?" domandai alla bionda.
"Ti ho già salutato, non credo io debba rifarlo." ribattè acida come al suo solito.
Mi alzai dalla mia postazione per andarmi a sedere vicino a lei per stuzzicarla.
"Bello il pigiama." sorrisi fissandola da capo a piedi con fare malizioso.
"Grazie, anche il tuo." rispose pronta ridendo.
Iniziammo a fissarci, lei fissava le mie labbra ed io le sue, ero quasi sul punto di avvicinarmi, magari, mancava anche solo qualche millimetro quando qualcosa o meglio, qualcuno ci interruppe.
"Niall, mia cugina ha un po' freddo perchè non l'abbracci?" domandò la riccia inserendosi fra me e Chiara.
"Ahm..si, certo, vieni qui piccola." blaterai prendendola fra le braccia.
Voltai il mio sguardo versi Chiara; per poco non rimasi soffocato dalla risata che stava per uscirmi.
Era diventata rossa, credo, dalla rabbia.
Forse, era gelosa, o forse no.
Ora finalmente avevo capito cosa fare;
Certo, era soltanto una bambina però che non potevo 'usarla' per i miei piani?
"Piccolina ora va meglio?" domandai cercando di essere il più dolce possibile.
La bionda stava esplodendo. 
"Che scene, dovrebbero vietarle ai minori di diciotto anni" gridò alzandosi e andando via.
Risi incastrando entrambe le mani dietro la schiena della bambina.

Zayn pov's

"Ehi Megan, comunque io sono Zayn." dissi porgendole una mano.
"Ah si..il ragazzo della porta." affermò.
"Come 'il ragazzo della porta'?" domandò la mora fissandomi male.
"Uhm..Chiara le ha chiuso la porta in faccia." affermai ridendo.
Vidi il viso di Giulia infuocarsi, oh ma perchè gliel'avevo detto?
"Chiara!" gridò correndo in cucina.
Cazzo, cazzo, cazzus.
"Niall, aiutami!" esclamai fissando il biondo che intanto era nel suo mondo.
"Eh? Uhm, si!"
Corremmo entrambi in cucina per cercare di farle separare, quelle due erano tremende.
"Che cosa hai combinato tu?!" gridò spazientita la riccia.
Chiara si girò con nonchalange fissandola "che vuoi?"
"Perchè diavolo hai chiuso mia cugina fuori dalla porta?"
"Calma ciccia, io non sapevo neanche che fosse tua cugina!"cercò di difendersi lei.
"Ehi, ma io te l'avevo detto!" ribattè la rossa.
Diamine, avere tre pesti in casa era una vera e propia missione impossibile.
"Okay, calmatevi! Megan, vieni con me tu." disse Niall portandosi la rossa di là.
Voltai il volto vero le altre due che intanto si stavano scannando.
"Oh ma andiamo, ora mi spiegate perchè cazzo Niall dà delle attenzioni a quell'idiota?" domandò retorica Chiara puntando il dito contro Megan.
"Non sei mica gelosa per caso?" domandai io inarcando un sorrisetto.
"I-io? Ma stiamo scherzando?Zayn, dovresti conoscermi." ribattè lei cercando di nascondere un sorriso alquano strano.
"Io credo che abbia ragione." disse la mora ridendo.
"Tu non credi propio a niente, e ora, se volete scusarmi io me ne torno in salotto."-Chiara.
"Si, è cota" dissi io guardandola.
"Oh si che lo è."
***
"Ma perchè quella ragazza bionda è sempre arrabbiata?" domandò la rossa rivolgendosi  a Giulia.
"Uhm..sai, da piccola era tutto il contrario."risposi io al posto della cugina.
"Davvero?!"
Annuii "Ehi Megan, vuoi vedere delle foto?" domandai io abbastanza felice.La vidi sorridere per poi accettare.
"Che dolce che era!" esclamò la rossa fissando le foto di Chiara.
"Eh lo so, ora però non lo è più..." sussurrai io.
"Come mai?"
"Ha ricevuto molte delusioni da parte di persone a cui voleva molto bene e poi..."continuai fissando mia sorella da lontano "ha perso una persona molto importante."
"Il ragazzo?" chiese lei.
"No, nostra mamma." disse intristendosi.
Abbassai il capo abbracciandola "tranquilla."
***
"Che cosa stavate facendo voi due?"domandò mia sorella fissandoci male.
"Niente, Zayn mi ha fatto vedere una cosa" rispose ridendo Megan.
"Cosa le hai fatto vedere Zayn?!?"
"Niente, posso solo dirti che mi è piaciuto."
Risi. "Anche a me."
Vidi la faccia di Chiara sbiancarsi, che le stava succedendo ora?
"Che minchia le hai fatto vedere Zayn?!?" domandò preoccupata.
"Delle foto, calmati."-Megan
La vidi sospirare.
Ora avevo le idee chiare. "Sei una porca."
"Ehi, non è colpa mia se c'era il doppio senso." ammise lei innarcando un sopracciglio.
La rossa rise senza neanche capire.
Beh contenta lei...

Giulia pov's

Prima di scendere mi diedi un'occhiata allo specchio; risultato finale, decente.
Sospirai per poi infilarmi una mano nei capelli, l'unica cosa che adoravo di me.
Per fortuna ero ritornata a mostrare il mio solito anche se morivo dentro.
Serrai la mascella cercando di pensare positivo ed ignorare quel poco di ansia che mi era entrata in corpo.
Andai in camera per cercare d studiare scienza, una delle tante materie che amavo, quando venni interrotta dal suono del campanello. 
Non appena scesi giu' per aprire quella dannata porta il mio sorriso si spense; Louis, Harry e Liam erano davanti a me, erano di sicuro le ultime persone che volevo vedere in quel momento. Certo, Harry non mi aveva fatto nulla, ma in un certo senso, la sua persona mi turbava e mi irritava, perciò preferivo non averlo fra i piedi.  Parlando di Louis...beh, desideravo perdonarlo, desideravo davvero farlo perchè mi mancava.
Sospira cercando di essere il più cortese possibile.
"Ehm, ciao."
Il riccio mi fece l'occhiolino che cercai di evitare, mentre Louis e Liam si limitarono a fare un cenno con la mano destra.
"Siamo qui per Zayn..."
"Certo, è di sopra."
Harry e Liam si avviarono mentre Louis rimase con me per parlarmi.
"Posso-"
Lo interruppi. "No, non voglio parlarti."
"Ma volevo soltanto spiegar-"
"Ho detto no."
"Invece si, sono stato un  coglione a lasciarti sola." disse fissandosi i piedi.
"Solo adesso te ne accorgi?" domandai con un finto sorriso.
"Sono venuto qui per chiarire, non per litigare." precisò.
"Ah, non sei venuto per Chiara?"
"No.."
Anche se facevo la dura alla fine si vedeva che sia io che lui volevamo chiarire, nei suoii occhi notavo molta tristezza, la stessa che era nei miei.
Mi sfiorò la mano, ma io prontamente la ritrassi.
"Giulia..scusa.." mugugnò.
"Louis no, stavolta è stata troppo grande la tua 'bravata', cioè sapevi che io odiavo quell'essere. E poi, ci  sono stata troppo male anche perchè mi sentivo sola, abbandonata da tutto e da tutti.." continuai facendo un passo indietro "Sai quando provi ad immaginare la tua vita senza migliori amici? Ecco."
Ero davvero stanca di essere presa in giro, e non me ne sarebbe importato se la lite sarebbe diventata ancora più focosa.
Notai Megan affacciarsi alle scale confusa, ma la ignorai.
Tornai su Louis, fissandolo. Aveva gli occhi rossi poverino;
"Credimi non volevo farti soffrire..." sbiascicò facendosi scendere una lacrima. Avrei voluto asciugargliela e abbracciarlo, mi mancava troppo.
Presi una decisione purtroppo; Per una volta dovevo pensare a me stessa e non agli altri.
"Lo hai fatto invece..." conclusi salendo di sopra.

Harry pov's

Mentre salivo le scale intravidi una testa rossa, sicuramente era qualche ragazza che era venuta a trovare Chiara o Giulia.
"Cerchi Giulia?" domandai ammiccando.
"Ehm...no" rispose lei fissandomi.
"Comunque, piacere, io sono Harry."
"Ciao, io sono Megan, la cugina di Giulia."
"Oh, ma che bel nome, e hai il fidanzatino?" domandai sorridendole e mostrandole le mie fossette perfette.
"Ehm..a breve." rispose sorridendomi.

Oh beh, Harry Edward Styles, direi che abbiamo fatto colpo, non credi?

Oh si.
"E chi sarà questo fidanzatino?" dissi passandomi una mano tra i capelli.
"Un ragazzo che ho appena conosciuto."
Sorrisi a trentadue denti, ormai era fintroppo evidente. Neanche ci conoscevamo da due giorni e le ero già simpatico e, come se non bastasse le piacevo anche.
"Beh, ho capito chi è."
"Davvero? E' così evidente? domandò incuriosita.
Sorrisi. "Oh si, lo è molto."
"Diamine." pronunciò.
"Ho capito che ti piaccio."
"Chi? Tu a me?"
Emise una sonora risata per poi continuare a parlare "non sei tu quello che mi piace, stai tranquillo."
Ci rimasi di merda, in quanto dopo aver concluso mi lasciò da solo nel corridoio.

Che sfigato non riesci a conquistare neanche una bambina di undici anni...

Ehm...la verità è che c'ero quasi, okay?

Certo Hazza, certo.

Fanculo Conscy, fanculo.

Megan pov's

Me andai dal ragazzo ancora un po' scioccata. Insomma era carino, ma il biondino era ancora meglio.
Non capivo propio mia cuugina, viveva circondata da maschi e non era neanche felice. Mah, valla a capire.
Dovevo ammettere che però, quello con il ciuffo mi era parecchio simpatico anche se, per sua sfortuna non mi ricordavo ancora bene il nome...forse era Zayn, giusto?
In realtà ci rimasi male quando vidi la litigata tra Giulia e un tizio castano, la cosa che mi sorprese era che Giulia, in quel momento  era davvero nera dalla rabbia.
Se c'era una persona che odiavo era la ragazza bionda, quella si che era la stronzaggine in persona, e per di più, come se non bastasse, voleva portarmi via il mio amato biondino. Cioè, la conoscevo da poco e già mi dava su i nervi, non avrebbe vinto facilmente. Ora che avevo messo gli occhi su Niall nessuno poteva portarmelo via, tanto meno lei, la regina dell'acidita.
Mi diressi verso camera di Giulia, dove la trovai a guardare la tv.
"Ehm...tutto okay?" chiesi entrando.
"Oh Megan!" sobbalzò "si, comunque , tutto okay."
"Sicura? Ti ho sentita alzare la voce prima..." ammisi  rattristata.
"Tranquilla, non è nulla." rispose lei abbracciandomi.

Liam pov's

Ero appoggiato allo stipite della porta a guardarla. Stava parlando con Megan, la cugina mentre Giulia era comodamente seduta dandomi le spalle. Non me lo sarei mai perdonato; era chiaro che ce l'aveva con me per il famoso bacio, voleva che saremmo rimasti amici, mentre io, io avevo rovinato tutto con la mia coglionaggine. Ero uno stupido alla fine, mi ero innamorato di una ragazza che non avrei mai potuto raggiungere. Lei odiava le relazioni, e poi, come se non bastasse io il suo migliore amico.
Notai fissandola, che per me era sempre la stessa, ovvero la stessa bambina che conobbi quattordici anni fa. Era cresciuta, ora i lunghi capelli ricci le arrivavano fino a metà schiena. I suoi occhi, Dio i suoi occhi...erano grandi, curiosi e dello stesso colore del cioccolato.
Quanto ci stavo male, era un amore impossibile, era inutile. 
L'errore più stupido della mia vita fu uno: innamorarmi di Giulia.
Sospirai fissandola mentre parlava con la ragazzina, perchè ero stato così ingenuo? Potei giurare che, in quel momento una lacrima mi rigò il viso. Prontamente, l'asciugai, lasciando intravedere il mio dolore soltanto dagli occhi.
"Ti serve qualcosa?" domandò acida.
Era incredibile, come poteva essere così fredda con me? Ci rimasi davvero di merda.
"No, scusa" sbiascicai sperando in una sua risposta meno aspra. Annuii lasciandomi solo.
Liam James Payne, sei solo uno stupido.

Weeeee **
Allora premetto una cosa, non sono la ragazza con cui di solito parlate io sono la collaboratrice e in questo periodo pubblicherò io perchè la coglioncella (gli voglio lo stesso bene) è in punizione.
Vi piace il banner? E' stato fatto da una ragazza che potete contattare su facebook e si chiama Sophie spacciolamamulticolor. Per Chiara abbiamo pensato a Margaret quella di thank you very much e per Giulia Zendaya. Che ne dite? Può andare? Se non vi piace potete immaginarveloe come vi pare.
Poi? La storia? Mhh Chiara è pazza di Niall, si vede no? Cioè gelosa di una bambina? Puahahah ma per favore. E Lou? Lou che piange, mamma mia avrei voluto prendere Giulia a schiaffi, ma come si fa! Oppure la dolcezza di Liam che è perdutamente innamorato? Oddio ** e la Giulia fa la stronza...mah... 
In che coppia credete? Niara, Nuois, Giam o Zulia? Fateci sapere con una recensioncina anche per dirci se il capitolo è brutto o no.
Un kiss c:

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Capitolo 10
*** Gelosia? ***


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10. Gelosia?
Giulia pov's
Mi sentti scuotere con la grazia di un elefante africano. Ma andiamo...un giorno in pace, no eh?Cioè, prima il sole, poi il tipo che scassava...basta ora, datemi un po' di tregua. Aorii leggermente gli occhi intreavedendo un braccio tutto tatuato. Riconobbi subito la persona, Zayn
"Giulia! Cazzo, ti svegli?" gridò esasperato.
"Stai zitto Malik, ancora cinque minuti." continuai tastando il moro "dov'è il tasto per spegnerti?"
"Non c'è un tasto per spegnermi baby. Dai, sul serio...alzati, mi èvenuta un idea."
Sprofondai la testa nel cuscino sussurrando "ancora cinque minuti, dai Zayn."
"No Giulia, altrimenti me ne dimentico." ribattè lui.
Sbuffai tirandomi su, stropicciandomi poi gli occhi. "Buongiorno comunque."
Sorrise "mi duole il cuore farti svegliarti."
lo imitai "anche a me duole picchiarti."
Sorrise riprendendo poi a parlare "comunque tu vuoi far ingelosire Liam, giusto?"
Alzai un sopracciglio perplessa "ammetto che la tua idea è allettante, ma premetto che io voglio soltanto ricambiarlo con la stessa moneta."
In verità, non ero mai stata una tipa vendicativa, ma quella volta era diverso, dovevo fargliela pagare.
"Perciò, si." continuai sintetizzando.
"Okay, allora, la mia idea è questa, conosci la storiella del finto fidanzato?" domandò sorridendo.
Storsi il capo annuendo. "Si, ma che intendi dire?"
"Andiamo! Intendo dire che questa storiella c'è in tutti i fottuti film strappalacrime, cioè, c'è la tipa che usa un tipo per far ingelosire un altro tipo..." spiegò gesticolando.
Alzai un sopracciglio per poi poggiargli una mano sulla fronte "hai la febbre per caso? No, perchè sai...il mio dottore dice che quando ho la febbre io devo stare a let-"
"Giulia, non dire cazzate!" esclamò.
Il mio sguardo era sempre più perplesso.
"Senti spiegami senza giri di parole."
"Sono disposto ad aiutarti a far ingelosire Liam a patto che tu faccia pace con Louis."
"Oh no! Non mi interessa." dissi io.
"E dai, pensaci."
"Si, okay. Accetto, ma-" mi interruppe.
"Bene, sarò il tuo nuovo fidanzato." disse sorridendo.
Ci pensai su, infondo, ma propio infondo era una buona idea. Iniziammo a sorriderci. Magari potevamo essere due tipi credibili, no?
Zayn pov's
Bhè, sinceramente Giulia non piaceva, era la mia sorellastra e tale rimaneva per me. Forse, se dovevo essere sincero, all'inizio mi stava cominciando a piacere, ma la cotta finì subito quando capii che alla riccia piaceva Liam, perciò, era tutto passato.
"Ti piacerà essere la mia finta fidanzata, vedrai." scherzai io. Le volevo davvero un botto di bene, l'unica cosa che realmente mi preoccupava era la reazione di Chiara, cioè, dovevo dirglielo che io e Giulia non stavamo davvero insieme, non potevo e non volevo litigarci ancora.
"Vedrai, Liam appena lo scoprirà andrà su tutte le furie." ripetei io.
"Lo spero..." 
L'abbracciai tenendola stretta a me.
Liam pov's
Per dimenticare Giulia, avevo invitato Corinne a casa. magari avremmo instaurato qualcosa di più. In un attimo preparai il tavolino del salotto con due candele e da mangiare, ci tenevo a fare bella figura. Presi dall'armadio un pantalone beige e sopra una camicia a scacchi rossa; ero pronto.
Il campanello prese a suonare, così in un batter d'occhio andai ad aprire.
"C-ciao Liam..." pronunciò arrossendo Giulia.

Sveglia Liam! Lei è Corinne, non Giulia.

Si, lo so.
"Ciao Corinne..." sbiascicai facendola entrare. "Tutto bene?" ricominciai. 
"Si, a te? E' da un po' che non ci vediamo..."
"Si, anche a me va tutto bene. Beh...sai forse con la scuola e i compiti..." ammisi sorridendole.
"Si, hai ragione..." continuò spostandosi un ciuffo di capelli. "Hai preparato tutto questo per me?" 
"Beh, si...ci tenevo a fare bella figura con una ragazza meravigliosa come te." risposa prendendola per mano e facendola avvicinare a me. 
Sorride abbassando lo sguardo "Cos'è hai vergogna?" domandai intenerito.
Giulia era uguale, con la differenza che però, lei non arrossiva, lei rideva nervosamente. La conoscevo troppo bene ormai. Mi mancava troppo, io l'amavo.
"Un po'...Il fatto è che..." continuò arrossendo sempre di più "Mi piace un ragazzo..." 
Colsi questo momento per farla avvicinare, annullando anche la distanza fra i nostri corpi.
"Bene, ora che siamo così tanto vicini, potresti anche dirmi chi ti piace, no?" domandai a fior di labbra.
"Mi piace un certo...-"
Non le diedi agio di finire la frase che subito le mie labbra furono sulle sue, un vortice di passione ci invase, in quanto dopo aver chiesto di entrare, Corinne inserì la sua lingua nella mia bocca.
"L-liam..." pronunciò lei.
"Shh...lasciami fare." risposi dolce.
La feci distendere dolcemente sul divano per poi sfilarle la maglia ltrettanto teneramente;
Era minuta, aveva la pelle molto bianca che facava tenerezza a chiunque la guardasse, era come indifesa.
Lei, con le sue piccole mani mi tolse velocemente la maglietta, lasciandomi a petto nudo.
"Giulia..." sussurrai baciandole il collo.
Inclinò la schiena, ormai eccitata, lasciandomi poi continuare senza dare peso alle mie parole.
***
"Forse è meglio che io vad-"
la interruppi.
"Dove credi di andare, eh Corinne?" domandai con un filo di voce ancora assonnata.
Arrossì.
Era bella, quasi quanto Giulia.

Giulia, Giulia, Giulia. Liam, sveglia! Tu ami Giulia, non Corinne, cazzo.

Ignorai la solita vocina e ritornai a fissare Corinne, che ormai era fra le mie braccia.
"Liam..." mugugnò facendosi spazio "Mi pici da mesi..."
Sorrisi sentendo quelle parole.
"Anche a tu piace a me..." mugugnai baciandole il collo sensualmente.
La guardai sorridere. "Corinne, so che forse può sembrare strano, fare questo tipo di proposta qui, in un letto, ma...Ti va di essere la mia ragazza?" domandai baciandola ancora.
Arrossì violentemente sorridendo. "Liam...non so sognare, vero?"
Scossi il capo "No piccola, perchè se così fosse vorrebbe dire che staremmo facendo lo stesso sogno."
Mi baciò pronunciando un "Si." a fior di labbra.

Giulia pov's
Sospirai. In fondo ci sarei andata veramente da Louis, mi mancava troppo ed ero stata esagerata. Diciamocielo, si era in torto, ma alla fine quello che c'aveva rimesso veramente era stato propio lui. L'immagine dei suoi occhi gonfi e rossi mi tormentava, non era mai stato un tipo da lacrime. Strizzai gli occhi e decisi di darmi una vestita per poi andare da Lou.
"Zayn, ora dovresti uscire.." dissi indicando la porta.
"Dobbiamo sembrare credibili, rimarrò qui...tranquilla, non mi impressiono." scherzò lui.
"Zayn Jawaad Malik alza le tue natiche e esci da questa stanza o userò la tua testa per pulire il bagno!" lo minacciai.
"Quanto mi piaci quando fai l'arrabbiata, finto amore mio..." pronunciò alzandosi.
Risi anche io per poi prepararmi.
Chiara pov's
Stavo salendo le scale per andare da mio padre, dovevo assolutamente chiedergli una stanza separata, non ne potevo più di rimanere con quella spilungona.
"Ehi papà, potrei chiederti un favore?" domandai sorridendogli.
Mio padre annuì dandomi il permesso di parlare.
"Senti...chiederei troppo se ti dicessi che voglio una camera singola?"
"Sei in un albergo cucciola?" domandò sorridendo.
"Ehm...e dai papà, per favore." dissi abbracciandolo.
"Va bene, ne parlerò con Elena, okay?"
"Scusa papà, che cosa c'entra quella ora?" chiesi a mia volta aggrottando la fronte.
"Beh, ormai anche lei fa parte della famiglia,perciò-" lo troncai.
"Okay, va bene. Fammi sapere." continuai aprendo la porta freddamente "ciao."
***
Ora ci mancava solo questa, doveva chiedere il permesso anche a quell'idiota di Elena, perfetto. Si faceva comandare, che stupido.
"Ehm...hai per caso visto Niall?" mi domandò la rossa.
La fissai da capo a piedi, mordendomi e leccandomi le labbra. "Tu credi davvero che avrai qualche chance con Niall?"
Mi guardò facendo la finta tonta. "Come scusa?"
"Hai capito, non ripeto." la sfidai.
"Cerchi guai bionda?" mi domandò facendo la dura.
Le risi in faccia. "Fai meno la buffona, hai solo undici anni." continuai "Lascia perdere Niall, sei avvertita."
"Perchè? Non mi risulta che sia fidanzato." ribattè a tono.
"Esatto, non lo è, ma è roba che non ti appartiene."
"E perchè? Tu a lui non piaci." rispose sorridendo.
"Ne sei sicura?"
Annuì.
"Facciamo così, se appena mi vede mi abbraccia vuol dire che devi farti da parte, se invece, non lo fa...beh, mi leverò dai piedi, okay?"
Annuii.
Ero fin troppo certa che non l'avrebbe fatto, andiamo! Era una bambina.
Niall pov's
"Ehi ma che succede qui?" domandai sorridendo come a mio solito.
"Nulla, piuttosto, c'è la cugina dell'idiota che vuole parlarti." rispose a tono l'acida.
Sorrisi fissandola.
"Niall, non mi saluti?" chiese Megan rivolgendomi la sua attenzione. Annuii senza capire, ero troppo occupato a fissare Chiara.
"Ahm..si, certo. Ciao Megan." dissi chiandomi per poi abbracciarla.
Vidi la bionda e la rossa scambiarsi uno sguardo.
La fronte della prima si corrugò, lasciando spazio ad un mio sorriso. Era fin troppo evidente che era gelosa, ma di che poi? Della bambina?
"Posso confidarmi con te, Niall?" domandò ancora Megan.
Sorrisi annuendo "Certo."
Entrambi guardammo la bionda che capì subito pronunciando un "Mi raccomando, abbracciatevi di nuovo eh." per poi dileguarsi.
Sorrisi ancora.
Chiara pov's
Cosa potevando confidarsi quei due di tanto importante? Che nervi.
Decisi di origliare, la curiosità mi stava corrodendo.
"Credo che Zayn e Giulia si siano messi insieme..." pronunciò la rossa fissando il biondo.
Persi un battito, il respire, e per finire l'equilibrio.
Caddi a terra, non capendo più nulla.
Niall pov's
"Oh dio...che sul serio?" domandai ancora incredulo.
"Si, li ho sentiti mentre Zayn le chiedeva di essere il suo ragazzo!" esclamò super convinta.
Non potevo crederci, sicuramente stavano scherzando, andiamo...non poteva essere vero. All'improvviso sentii un tonfo e , mi preoccupai.
"Cos'è stato?" domandai.
"I ladri?"
Guardai la rossa. "Megan..."
Abbassò lo sguardo.
Uscii fuori la porta trovando Chiara caduta per terra, realizzai; aveva sentito.
"Chiara, Chiara, cazzo!" esclamai entrando quasi nel panico.
"Megan, presto! Chiama Zayn!."
"Ma Niall, non vedi che sta facendo finta?" domandò la rossa sedendosi comodamente.
"Megan, ho detto, vai a chiamare Zayn!" esclamai ormai privo di lucidità mentale.
Ero spaventato, preoccupato.
Cosa sarebbe successo poi? Il rapporto tra Zayn e Chiara sarebbe andato a rotoli, ne ero sicuro.
E poi, la sua salute, diameni ma perchè?
"Che è successo Nia-" continuò accasciandosi a terra "Cosa le è successo? Che le hai fatto?!"
"Nient-" mi interruppe prendendomi per il colletto.
"Se le hai fatto qualcosa ti giuro che io..." rispose duro e freddo.
Non avevo mai visto Zayn così, certo era sua sorella ed era più che comprensibile che avesse reagito così.
"Zayn, è svenuta" disse Megan fissandola.
"Megan, ci sono arrivato, cazzo. Chiamate mio padre!"
Giulia pov's
Una volta arrivata davanti alla porta di casa Tomlinson alzai il pugno per bussare, ma finii col portare la mano alla bocca per mangiarmi le unghie. Camminai avanti e indietro lungo il vialetto ansiosa, avevo paura di fare una figuraccia.
"Louis! C'è Giulia! C'è Giulia! Corri vieni a vedere!" riconobbi la voce stridula di Phobe o forse era Daisy? Vabbè misteri.
Mi voltai lasciandomi sfuggire un sorriso a quella scena: la piccola tirava il braccio al ragazzo che la ignorava totalmente e discuteva con la madre. Decisi di avvicinarmi facendo qualche passo.
"Daisy, ma che di-" lo interruppi abbracciandolo.
Lui sorpreso ricambiò l'abbraccio stringendomi.
"Scusami, scusami, scusami...io sono stata una stronza, egoista, possessiva, gelosa e chi più ne ha più ne metta, però, devi ricordarti che io ti voglio un mondo di bene, non voglio perderti." sussurrai sulla sua spalla.
Sciolse l'abbraccio "Non è successo nulla, okay? E' tutto a posto." sospirò tenendomi le mani sulle spalle.
Johanna sorrise pulendosi le mani sullo strofinaccio "te lo dicevo che sarebbe finita bene amore di mamma..."
Scoppiai a ridere e Louis abbassò lo sguardo imbarazzato.
Gli pizzicai le guance "amore di mamma!"
"Non è divertente!" protestò. Tutti se ne andarono ridendo lasciandoci soli. Tornai ancora seria.
"Mi dispiace...Mi sono comportata come una bambina di tre anni e la gelosia mi è salita a mille quando mi dovevo fidare di te...sono stata stupida." mugugnai facendomi uscire qualche lacrima. Solo in quel momento mi resi conto di quanto fossi stata stupida, quella litigata non era stata inutile, fin dal rpimo momento.
"No senti è stata colpa mia...non mi ricordavo della tua fragilità, non mi ricordavo che entrambi abbiamo bisogno dell'altro." ammise lui ascciugandomi una lacrima.
"E' tutta colpa mia Lou...lo sai, no? La storia dei diciannove anni di vita, diciannove anni di errore..." abbassai lo sguardo.
"Anche aver conosciuto me Niall e Liam?" chiese avvicinandosi.
"Quello è l'errore più bello della mia vita..." sorrisi riabbracciandolo.
Ci sedemmo sul divano a ridere e scherzare. Mi erano mancate le sue battute senza senso che mi facevano ridere e senza neanche capire il motivo.
***
"Lou...ho fatto una stronzata..." ammisi a bassa voce.
"Che hai combinato ora?" disse mettendosi le mani in faccia.
"Sto con Zayn..."
"Che?!?!?" esclamò stupito.
"Per far ingelosire Liam..Tranquillo..." lo tranquillizzai.
La sua faccia assunse un espressione preoccupata mi strinse a sè tanto da non riuscir respirare.
"Che cos'hai adesso?" aggrottai le sopracciglia.
Mi lasciò andare e mi guardò ancora preoccupata.
"Parla ora."
"Ti farà male lo so..." prese un gran sospiro. "Ecco vedi...il fatto è che...piacevi a Liam, ma..."
"Vieni al dunque Tomlinson!" 
"Ti ha dimenticata...mi ha detto che non gli interessa nulla di te...Mi dispiace."
Pum. Ferita, ancora. Rimasi ancora shokata dalla risposta tanto da non riuscir a parlare, ma lasciai uscir qualche lacrima. Ero distrutta, ancora. Mi sentivo male, a lui ero sempre piaciuta, ma era stata solo una cotta, mentre quello che provavo per lui era molto di più.
"Oggi...Sarebbe uscito con Corinne.." sbiascicò.
Ancora. Dopo quello che mi era successo iniziavo a capire. Probabilmente Corinne era di più, coi suoi capelli color grano, gli occhi come i prati delle montagne...Non ero mai abbastanza. 
Come se non bastasse sentii vibrare la mia tasca destra dei jeans così estrassi il mio cellulare.
Zayn:
devi venire subito..Chiara è svenuta.
Ne capitava una dietro l'altra. Non mi preoccupai. Avevo conoscenze mediche abbastanza buone e sapevo che non era la fine del mondo, l'importante era saperla trattare nel modo corretto e si sarebbe svegliata. Rimisi il cellulare in tasca e soapirai.
"Chi era?" chiese il moro curioso.
"Mah...nessuno...Zayn..." spiegai abbracciando le mie gambe.
"Che voleva?" domandò poi.
"Chiara è svenuta.." dissi con semplicità.
Louis sbiancò d'improvviso, prese a tremare, in pratica era spaventatissimo. Io ero tranquilla, forse esageravo, ma sapevo che in una mezzoretta si sarebbe ripresa senza problemi. Poi sicuramente mia madre aveva fatto due palle a Giorge su come trattare le persone sotto svenimento, dato che da piccola ero molto soggetta.
"E lo dici così?" balbettò.
Alzai le spalle "Lou...è solo uno svenimento."
"Solo uno svenimento un par di coglioni!" si infuriò.
"Calmati...si riprenderà!" mi alzai tranquilla.
"Tu dici così perchè sei solo gelosa!" esclamò.
Incrociai le braccia al petto. Che stava dicendo? Perchè era così nervoso? 
"Non sono gelosa." mi giustificai fredda. "Farai meglio a calmarti o va a finire male.." lo minacciai.
"Ora alza il culo e vai da Chiara!" mi ordinò.
"Louis...ehi buono...Zayn saprà sicuramente come fare..." gli andai vicino.
Forse un po' però ero davvero gelosa, ma non era nè colpa di Chiara nè di Louis. Avevo sempre avuto grandi problemi di gelosia, ma fino ad arrivare a quel punto no.
"Neanche Dio la vuole quella, stai tranquillo." scherzai, ma dopo quella battuta mi morsi la lingua perchè capii di essere esagerata.
Il suo viso diventò rosso di rabbia.
"Non pensavo arrivassi ad odiare così tanto..." affermò.
"Louis, ti prego...lo so...ho sbagliato..." affermai.
"Sai una cosa? Con te ho sprecato solo tempo. Ho sprecato tempo a tirarti fuori da quel brutto periodo, ho sprecato tempo a sentirti lamentare, ho sprecato tempo a sentirti piangere...Se non era per me tu ancora avevi ancora le braccia rovinate!" mi ricattò.
Le lacrime iniziarono a scendere. Non poteva averlo detto, non poteva. Mi aveva ricattatata quando era riuscito a tirarmi fuori dall....lasciamo stare. Capì il suo errore e mi venne incontro.
"Io davvero...non le penso queste cose...è che sono nerv-"
"Me ne vado!" lo interruppi andandomene piangendo. Non ci credevo, si era pentito di avermi aiutato.
Zayn pov's
Ero nervoso, l'avevamo portata in ospedale e la preoccupazione stava salendo ormai.
Non riuscivo più a fare un ragionamento logico, e a dire qualcosa di sensato.
Ormai, in quelle due ore che ero lì, le uniche due frasi che ripetevo erano 'come sta?', 'si è svegliata?'
"Zayn, calmo, okay?" mi poggiò una mano Niall.
"Calmo? Sto cazzo! Ma hai capito che sono super spaventato? Cosa le è successo, perchè è svenuta?" domandai alzandomi di scatto dalla sedia.
"Ha sentito me e Megan che parlavamo di te e Giulia."
"Eh? Oh no..." sbottai.
Sospirò. "Dimmi che non è vero..."
"Infatti non lo è, l'abbiamo fatto soltanto per far ingelosire Liam." ammisi toccandomi la fronte.
"Ne ero sicuro." rispose.
"Rgazzi, sono qui! Cos'è successo a Chiara? Giulia mi ha avvisato..." disse Louis ancora con il fiatone.
"Cosa ci fai tu qui?" domandò il biondo rivolgendosi al castano.
"Sono qui per Chiara, hai qualche problema?" chiese a sua volta.
"No, anzi..."
"Non voglio discussioni, okay?" dissi.
"Siete i Malik?" domandò una vocina sottile.
"Ehm...si! Sono Zayn, il fratello, mio padre è andato a prendere del caffè, come sta mia sorella?"
"Bene, molto meglio. Si è svegliata, se volete potet-"
Non feci finire neanche la frase  che subito mi precipitai nella camera, da mia sorella.
Percorsi il lungo corridoio insieme anche a Louis e Niall.
Elena e Giulia erano di sotto con mio padre, aveva bisogno d'aria.
"Chiara...?" sbiascicai avvicinandomi al letto.
La guardai girare il capo e fissarmi con quei suoi occhioni color cielo.
Odiavo vederla così, la colpa era stata mia, ero stato io, dovevo avvertirla.
"Zayn..." continuò debole "dimmi che non è ver-" la bloccai.
"Fa parlare me...è una balla, okay? Io e Giulia 'stiamo insieme' solo perchè vogliamo far ingelosire Liam, d'accordo?" sussurrai abbraccinadola.
Annuì. "Sono svenuta per niente."
Risi provocando anche la sua risata, cristallina, sincera.
"Chiarà!" esclamò Louis buttandosi addosso.
Sorrisi. "Louis, non me la fa morire però."
Ricambiò il sorriso pronunciando un "le voglio troppo bene per farla morire..."
Niall pov's
Feci un respiro di sollievo, per fortuna non era nulla di che.
"Ehm...sapevo che ti saresti svegliata." dissi.
Mi guardò senza proferir parola.
Cosa le avevo fatto ora?
"Louis...grazie di essere qui." riprese fissando prima me poi il castano.
Aggrottai la fronte. Esistevo anche io, anche io ero venuto a trovarla.
Li fissai.
"Ragazzi, vado a prendere un po'0 d'aria, mi sono spaventato troppo..." disse Zayn aprendo la porta.
"Louis, Niall, venite con me?" domandò poi.
Annuii. "Si, sono un po' stufo di vedere scene strappalacrime."
Louis mi fissò facendomi cenno con il capo, come per dire 'stai delirando?'
Ero nervoso, c'ero lì anche io, non esisteva soltanto Louis, ma anche Niall.
Beh, ringraziasse soltanto lui, che si fottesse.
Louis pov's
"No Zayn, io rimango qui con la mia biondina."ripresi a parlare.
Niall pov's
Ora che sapevo che Chiara stava bene ed era ritornata ad ignorarmi potevo andare a mangiare qualcosina. Mi voltai e mi recai verso il bar dell'ospedale dove comprai un pacchetto di patatine e della coca cola, avevo bisogno di rimettermi in forze.
Tornai di sopra, con l'intento di offrire qualcosa anche a Zayn, non mangiava da ore ormai.
"Ha per caso visto il signor Malik?" mi domandò l'infermiera di turno.
"Ehm...no, se vuole può dire a me, sono il cugino." mentii.
"Ah perfetto, comunque, volevo spiegarle le cause dello svenimento, in modo da non far ricapitare più l'accaduto."
Annuii facendole cenno di spiegare.
"Ecco, vede... Abbiamo fatto le analisi e risulta che sia stata colpa della pressione. La ragazza ha sentito la notizia e la sua pressione si è abbassata di colpo. Di solito questo accade ai pazienti che hanno problemi con appunto la pressione o, come nel nostro caso, di debolezza fisica. Magari è semplicemente stanca, si è nutrita male o forse ha troppe pressioni." Spiegò gesticolando.
"Ah.." ripresi "io credevo che-" mi interruppe.
"In ogni caso, possiamo soltanto raccomandarvi di seguirla, va bene?"
Annuii ringraziandola poi.
Ero arrabbiato, lei non poteva fare così, in questo modo.
Perchè? Perchè continuava a fare l'idiota, la menefreghista? Aveva di sicuro qualche problema che, non poteva per giunta, tenerselo dentro.
Avrebbe fatto male sia a lei che alle persone che la circondavano.
Di fretta e furia andai nella camera quattordici, ovvero, la sua.
Mi avvicinai al letto,  notando che era sveglia e che stava fissando il soffitto.
Tossi cercando di portare l'attenzione su di me.
"Che hai?" chiese girandosi.
"No, tu cos'hai. Mi spieghi perchè non dici che hai? Se hai qualche problema ne devi parlare, non devi tenerti tutto dentro!"
Mi fissò allibita. "Chi sei tu per dirmi questo?"
"Non sono nessuno per te, vero?" domandai incastrando i suoi occhi nei miei.
Quell'attimo di silenzio fu immenso, avrei pregato purhè finisse.
Deglutì.
"Non rispondere, non importa." ripresi avvicinandomi "t-tu...cazzo, io mi rifiuto di parlare con te, vaffanculo!"
Mi girai di scatto, come un pazzo per poi chiudere violentemente la porta della sua camera.
Al diavolo tutti, al diavolo lei.
Chiara pov's
Ero rimasta senza parole, non sapevo cosa pensare e tanto meno cosa fare.
Ero stupita del suo comportamento, si era preoccupato per la mia salute fin troppo e cosa avevo fatto in cambio? L'avevo trattato come una pezza per i piedi.
Dovevo assolutamente fare qualcosa, non poteva finire qualcosa, non potevo perderlo.
Certo, non ero il top come ragazza, però se c'era qualcosa di cui avevo paura era perdere le persone; ormai mi ero fin troppo affezionata a lui anche se mi costava ammetterlo per via del mio orgoglio.
"Ehi bellissima, ti do una bella nootizia, puoi uscire!" esclamò il dottore allargando le braccia.
Cosa si aspettava quello? Un abbraccio? Che illuso.
"Perchè ha le braccia aperte, dottore?" domandai strafottente.
"Speravo in un abbraccio." rispose deluso.
Mi alzai dal letto impachettando tutte le mie cose.
"Si è sbagliato evidentemente. Io non sono una tipa da coccole e abbracci." conclusi.
Il dottore non replicò, sicuramente deluso dal mio comportamento.
***
"Chiara, come ti senti?" mi chiese Elena aiutandomi coi borsoni.
"Bene, grazie." risposi fredda, come al mio solito.
Sorrise.
Una volta entrata a casa abbracciai Zayn che puntualmente ricambiò.
"Dov'è Niall?" sussurrai all'orecchio del moro.
"Di sopra." rispose sorridendomi maliziosamente.
"Tu dovrai spiegarmi un sacco di cose." riprese.
Roteai gli occhi al cielo sorridendo, sarei andata a parlargli non appena avrei risolto le mie cose.
***
"Di un po' tu." disse la riccia.
Alzai il capo facendole segno di parlare.
Sinceramente? Non volevo discutere, anche perchè non ne avevo voglia.
"Hai finito di fare la vittima?"
Come non detto.
"Che vuoi?" domandai chiudendo il cassetto della biancheria.
"Sai che per colpa tua ho litigato di nuovo con Louis?"
"Tanto piacere." risposi strafottente.
"Certo, a te non importa nulla, vero? Pensi soltanto ai cazzi tuoi. Non ti importa se io rimango senza amici, tanto ormai hai tutto in mano tu. Hai Niall che sembra il tuo cagnolino, Louis altrettanto. Bene, complimenti, sappi soltanto  che combatterò. Sei una  persona orribile, tienilo a mente." disse chiudendo la porta.
Cosa si aspettava ora? Che sarei caduta a terra piangendo come una bambina? Se era  quella la sua intenzione allora si sbagliava di grosso, non aveva capito nulla di me.
Io non ero quel tipo di persona, ero stronza con chi lo era con me, non glie l'avrei data vinta.
Aprii la porta di scatto gridando "ehi tu, torna dento la camera, abbiamo un discorsetto incompleto!"
La vidi risalire le scale ed entrare dentro per poi richiudere la porta violentemente.
"Io faccio schifo? Ma sul serio stai dicendo? Minchia, qui la persone orribile sei tu non io. Sai che c'è? Hai ragione, ormai ho tutto mi manca soltanto Liam. Ah...peccato che non è più libero, ora sta con Corinne, uh come mi dispiace. Sai...forse, è meglio che ti dica la verità. Sono stata io a farli mettere insieme, io ho aiutato Corinne, io sono il tuo peggior incubo. Perciò  ora, esci dalla mia stanza e fatti un esame di coscienza. AH dimenticavo...sono una persona orribile? Mhm... Non tutti hanno buon gusto, sorry."  dissi con tono duro, freddo e, come se non bastasse, da stronza.
Quella che doveva cadere non ero io, ma lei.

Heyyy!
Si sono sempre io, la collega, quella cogliona è ancora in punizione...Ma che farci...è la vita! Allora uhh....Quante cose sono successe in questo capitolo! Che ne dite del piano di Zayn e Giulia? Avete visto la coppia Niara...sembrano esserci dei movimenti, mentre per la Giam niente... Pure Liam che si fa Corinne, bah... Avete visto che bastarda che è diventata Giulia? Minchia e Chiara si è addolcita! Q.Q Si stanno intrecciando varie storie e a quanto pare Louis e Giulia non sanno stare buoni senza litigare. E poi che dire Zayn, Louis e Niall preoccupati sono 2ehqwdue2hfiu.
Vado a dormì! Ciàà

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Capitolo 11
*** Capitolo dieci ***


Capitolo 10

George pov's

 

“Sei sicura che la prenderanno bene?” mi chiese Elena.

Annuii per la miliardesima volta.

“Elena, dimaine, calmati!” esclamai stufo.

“ Si, scusami amore...E' solo che...Beh ecco, ho paura della reazione di Chiara e Giulia..”

Sospirai.

Come potevo darle tornto in fondo? Anche io avevo una gran paura, ci tenevo davvero a loro, e si inceramente, sapevo che le discussioni non sarebbero mancate.

“Andiamo, dobbiamo farci rispettare” dissi io con tono duro.

Sorrise.

“Zayn, Giulia, Chiara, Megan e Niall, venite in salotto, io ed Elena dobbiamo parlarvi.”

“Che c'entrano Niall e Megan?” sussurrò Elena.

“Suvvia, anche loro ormai fanno parte della famiglia, non possiamo tirarli fuori.” risposi abbracciandola.

 

Niall pov's

 

Cosa volevano dirci ora?Beh...Se era per la faccenda nel frigo che era sempre vuoto, io non c'entravo.

 

Si, come no.

 

Ahh sei tornata tu? Pensavo fossi morta.

 

No, era solo che...Oh andiamo! Che fai mi porti sfiga?

 

Scossi il capo indifferente.

Mi recai di sotto sedendomi poi accanto alla riccia e a Megan.

Di fronte avevo Chiara, presi a fissarla, avevo perso il controllo ormai.

Ero ancora arrabbiato con lei, non potevo negarlo e soprattutto non potevo passarci sopra.

Girò lo sguardo posizionandolo su di me.

La fissai anche io, cercando di non farmi color pomodoro.

“Allora, l'annuncio che vogliamo farvi è il seguente...Io ed Elena ci sposiamo!” esclamò felice l'uomo.

Sorrisi contento.

“Oh auguri zia!” esclamò subito la bambina andandole accanto.

Il mio sguardo cadde prima su Chiara e poi su Giulia.

Mio dio...La guerra stava per iniziare.

“Cosa?!?” gridò schietta la riccia.

“Vivrò con questa cogliona?!?” sbraitò la bionda.

Eccole.

Che la terza guerra mondiale abbia inizio.

“Tu cogliona a me non lo dici, okay puffa tapposa?” domandò avvicinandosi a Chiara.

“Oh si che te lo dico, in fondo è la verità. Spilungona.”

Mi morsi un labbro divertita “Ehm...Zayn la finiranno?”

“Si, il tempo di prendersi per capelli.” rispose lui sedendomi accanto a me.

 

Chiara pov's

 

“Papà, come puoi farmi questo?!?” gridai io in preda al panico.

“Ma tesoro...Io ed Elena ci amiamo...” rispose lui con dolcezza.

“Ma dico io, con trecentomila donne che ci sono a Mullingar proprio questa ti dovevi piglià?” gridai provocando la risata cristallina di Megan e Niall.

“Al cuore non si comanda cucciola.”

Giuro che se continuava ad usare quei nomignoli afettuosi l'avrei picchiato con un tavolo.

“Ahm...Giulia?” domandai girandomi.

“Che vuoi?”

“Mi raccomando, al matrimonio cerca di non venire coi soliti straccetti.” ripresi sorridendole da stronza.

Si avvicinò pericolosamente fin quando non intervennero Zayn e Niall.

“Lasciatemi, voglio picchiarla!” esclamò lei dimenandosi.

“Non ti conviene.” risposi io sbuffando e incrociando le braccia.

“Tu ora vieni di sopra con me!” esclamò il biondo portandomi via.

 

 

***

 

Niall pov's

 

“Smettila di dimenarti tanto non ti lascio.”

“Ti odio. Odio tutti qui dentro!” rispose lei avvicinandosi alla porta.

“Ho chiuso a chiave e per informazione ho messo la chiave in un posto che di sicuro non toccherai mai.” risposi malizioso.

“Porco.”

“Beh...Quando serve...” dissi sorridendole fissandola.

“Che vuoi da me?” continuò cercando di ricomporsi.

“Perchè ti comporti così?”

“Perchè?!? Ceh...Ma hai capito che-” mi bloccai.

Sospirai chiudendo gli occhi.

“Hai capito che cerco soltanto di preoccuparmi?” ripresi.

“E perchè lo fai? Io ho già Louis e Zayn non ho bisogno di te.”

“Louis, Louis, Louis, cazzo Basta! Esisto anche io. All'ospedale non c'era solo lui, ma anche il sottoscritto.” dissi sbattendo un pugno contro il muro.

Non rispose.

“Non rispondi eh?” continuai “Ricordi quando ti ho detto vaffanculo?”

Annuì.

“Non scherzavo. Lo pensavo sul serio. Sai che c'è? Te lo ripeto; vaffanculo ragazzina.”

Detto ciò aprii la porta e andai via. Che Dejavu.

 

 

***

 

Chiara pov's

 

Non ne potevo veramente più, ora dovevo anche scegliere i vestiti per me, Giulia, Megan, Zayn e tutti gli altri. Cazzo, che nervi.

“Papà, dammi la carta di credito, oggi vado con l'idiota a fare spese.” dissi mettendomi il cappotto.

“Chiara, mi raccomando, so che hai dei gusti nei vestiti...Ma...Ecco..Cerca di non essere troppo 'spinta' con Giulia...Visto che...Beh...Non hai mai messo vestiti...-” lo interruppi.

“Sisi, okay.” risposi aprendo la porta e mettendomi in macchina.

“Allora, hai con te i soldi?” domandò Zayn guardandomi dallo specchietto.

Annuii semplicemente per poi avviarci.

 

***

 

“Chiara...Ci tengo a dirti che non voglio indossare abiti troppo corti o magar-”

“Ehm...Che dici vuoi venire al matrimonio dei nostri genitori con le scarpette da ginnastica e una felpa?”ironizzai.

“Davvero posso?” chiese entusiasta.

“No, ero ironica.”

Avrei fatto di tutto per farla sentire a disagio, perciò incominciai a scegliere qualcosina mentre la riccia aspettava con gli altri nei camerini.

Mi morsi il labbro girando all'interno del negozio; fare shopping mi piaceva tremendamente.

Per Giulia optai un vestito color pesca, senza spalline, con la sua carnagione si intonava perfettamente e poi, cigliegina sulla torta...Era cortissimo! Arrivava alle ginocchia.

“Hey, ecco qui il tuo vestito. Porvatelo,” dissi freddamente.

“Ma è troppo corto Chiara!” ribattè.

“Oh senti, non fare storie. Sai che c'è? Non me ne frega niente. Provatelo e basta.” risposi alzandomi una manica della maglietta.

Roteò gli occhi entrando poi in camerino.

“Hey Chiara, per me cosa hai scelto?” domandò sorridendo Louis.

Sorrisi. “Beh...Hai ottimi gusti, perciò, non so, scegli tu.”continuai guardando con la coda dell'occhio Niall “Poi fammi vedere cosa hai preso, okay?”.

Il moro annuì.

“Hey Horan, dai, andiamo a scegliere un vestito anche per te.” dissi fredda.

Sbuffò per poi avviarsi.

 

***

“Che ne pensi di questo?” domandò mostrandomi una camicia bianca con sopra una giacca nera.

Detestavo anche gli stessi gusti, perciò, per ripicca gli risposi che era orrendo.

“Prova questo.” dissi porgendogli una cravatta azzurra – che si intonava perfettamente con i suoi occhi- , una camicia bianca, una giacca nera e un pantalone del medesimo colore.

“Ehm...Non uso le cravatte.”dissi fissando quest'ultima.

“Oh si che le metterai.”

“Chi me lo obbliga?” mi instigò.

Mi morsi il labbro sorridendo e stando al suo stesso gioco.

“Io.” continuai spingendolo dentro il camerino “Quindi o la metti o saranno guai.”

“Ah davvero, e che tipo di guai?” domandò sorridendo.

Abbassai , senza volere, lo sguardo sui suoi pantaloni.

“Te la metterò con la forza.”

Mi tirò per un braccio a sé, entrando insieme nel camerino.

“C-che fai?” chiesi in leggero imbarazzo.

“Non si vede, io non voglio mettere la cravatta, perciò, devi farlo tu.”

Mi leccai le labbra lentamente.

“Horan...”

“M-ma qui è piccolo, e per la cronaca odio stare vicino a te.”

“Ah, ma davvero? Non si nota.” continuò portando la sua mano dietro la mia schiena, posizionandola poi quasi sopra al sedere.

Rimanemmo in questa posizione per circa dieci minuti, nessuno dei due si muoveva o parlava, nessuno era capace di spiccicare parola; i respiri divennero affannati quasi a non riuscire quasi più a respirare. Volevo morire.

“Non parli più eh?” chiese malizioso.

“Sei tu...c-” mi interruppi confusi “Senti levami le mani di dosso, e indossa questi vestiti, io vado a controllare la spilungona.”

Rise.

“Si chiama Giulia.”

“No non mi interessa.” risposi acida dimenandomi e uscendo dal camerino.

 

***

 

“Allora?” chiesi all'idiota.

“Beh...non voglio uscire!”

“Non fare la stupida, devo vedere come ti sta.”

“No, no e poi no mi vergogno! E poi non ho mai visto questo tipo di abito, mi rifiuto!”

“Giulia, non farti pregare, dai...” disse Megan quasi implorandola.

“Piuttosto...dov'è Niall?” domandò poi.

“Laggiù, nei camerini” rispose Zayn indicandoglieli. “Vado da lui...”

Mi morsi un labbro nervosa, che vada, se solo fosse più grande quei due formerebbero una bellissima coppia, no?

“Giulia, cazzo, esci o apro le tendini!” esclamai io ormai stufa.

“No, no e poi no.”

“Tranquilla Chiara...Entro io per vedere se è tutto a posto.” affermò Liam cercando di tranquillizzarmi.

Sorrisi.

E se il piano di mio fratello andasse a rotoli? E se io spifferassi tutto a Liam? Sarebbe perfetto, no? Ci pensai su.

“No Liam.” dissi dura.

“Okay o mi fai vedere come ti sta l'abito o spiffero tutto.” gridai verso la riccia.

Udii un “no” strappato.

Sfoderai il mio sorriso da stronzetta.

“Contenta ora?” chiese sbuffando.

“G-giulia S-sei wow...” mugugnò il castano.

Roteai gli occhi al cielo disgustata “Okay, cambiati. Questo sarà il tuo vestito.” affermai certa.

Ora rimanevano solamente quelli di Zayn, Harry, Megan, Liam ed io.

Beh, non ero a buon punto.

Zalve u.u
Sono sempre io la collaboratrice scema :) quella scema è ancora in punizione...Ma io dico!! Allora faccio veloce perchè devo andare via...Quindi che ne pensate? 

ciau tipe u.u

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Capitolo 12
*** Che imbarazzo....scusateci. ***


Sono Chiara, l'altra scrittrice, quella messa in punizione, ricordate? AHAHAH.
Volevo soltanto dirvi che per motivi di studio, studio? Si, studio.
Pubblicheremo la storia fra molto tempo, scusateci ma dobbiamo pensare alla scuola.
E, dato che l'altra ragazza, Giulia è parecchio secchiona e ha tutti otto e nove, tocca a me studiare per essere promossa. Mi dispiace, appena riusciamo postiamo.



Scusateci per il disagio.
Un bacione forte. <3

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Capitolo 13
*** Capitolo seguente. ***


Niall pov's

Mentre provavo il mio abito da cerimonia continuavo a pensare a quell'acida che non voleva uscire dalla mia testa.
Pazzesco, io con lei ero arrabbiato nero..e invece mi ero ritrovato a fare l'idiota peggio di prima.
Sorrisi ripensando al momento precedente;

“La tirai per un braccio, facendola entrare nel camerino.
“C-che fai?” chiese in leggero imbarazzo.
“Non si vede? Io non voglio mettere la cravatta, perciò, devi farlo tu.”
Sorrisi malizioso.
“M-ma, qui è piccolo, e per la cronaca, odio stare vicina a te.”
“Ah ma davvero?” continuai portando la mia mano dietro la sua schiena, posizionandola poi quasi sopra al suo sedere.
Rimanemmo in questa posizione per circa dieci minuti, nessuno dei due si muoveva o parlava, nessuno era capace di spiccicare parola; i respiri divennero affannati, tanto da non riuscir quasi piu' a respirare. Volevo morire.”

“Niall, sei qui?” domandò una voce sottile, femminile.
“Chiara?” pronunciai d'istinto pentendomene subito dopo.
“No, Megan.” rispose secca la bambina.
Sbuffai. “Ah, comunque puoi dire all'acida che il completo mi va bene.”
Sorrise. “Niall, andiamo a scegliere insieme il mio vestito?”
Ricambiai il sorriso, infondo era dolce.
Annuii facendomi trascinare nell'area femminile.


Megan pov's


Ero troppo, troppo felice che Niall -in questo momento- mi stesse tenendo la mano.
Andiamo..tra me e la bionda non c'era paragone, ero molto piu' bella io.
“Niall, che ne pensi di questo?” proposi abbracciandolo.
Sorrise “Uhm..si, è bello..ma..non pensi che dovresti chiamare Chiara? Lei e' quella che si occupa dei vestiti. Sai, non vorrei che facesse una scenata.”
Sbuffai; infondo aveva ragione, anche se non la volevo tra i piedi.
“Che volete?” domandò acida come a suo solito.
“Niall mi ha costretta a chiamarti, ha detto che devi aiutarmi anche tu a scegliere un vestito.”
Il biondo propose un vestitino rosso, con delle pajette.
“No, lei è già rossa, poi ci va-” la interruppi.
“Se piace a Niall, piace anche a me, perciò lo provo.” risposi sorridendolo.


Chiara pov's

“E' fin troppo evidente che ti fa il filo quella lì.” sussurrai.
“E allora? E' solo una bambina..e poi, cosa ti importa? Sei gelosa?” domandò fissando le mie labbra e poi i miei occhi.
“No, io? Di una bambina?” continuai ridendo nervosa “ma per favore!”
Il biondo scrollò le spalle ridendo.
“Allora tu, hai fatto?” domandai.
“Come sto Niall?” chiese dandosi delle arie.
Inutile dire che mi stava sulle ovaie quella lì.
“Uhm..stai bene, mi piace.” rispose abbracciandola.
Oh ma fanculizzatevi, ora anche l'abbraccio?
“Okay, allora possiamo andare.” continuai “hanno preso tutti i vestiti, abbiamo finito.”
“E tu?” chiese Megan.
“Di me a te non importa, stanne certa.” risposi con nonchalange avviandomi poi, verso la cassa.



Giulia pov's

Mi giravano le palle.
Quella bastarda di Chiara mi aveva obbligata ad indossare un vestito che mi faceva sembrare una zoccola.
E poi, come se non bastasse eravamo tutti compressi in un'unica auto.
La rossa mi guardò sorridente “ma comunque, ti stava bene il vestit-”
“Zitta, 'sta zitta.” risposi nervosa.
Zayn alzò un sopracciglio, fissandomi poi dallo specchietto “ha ragione, stavi davvero be-”
lo interruppi nuovamente. “Muto.”
“Fa male comprare nel reparto donne, vero?” mi stuzzicò la stronza.
La guardai male per poi ignorarla come sempre.
Ero abituata ormai.
Dopo poco mi prese a squillare il cellulare, lessi il nome e decisi di rispondere anche se desideravo non farlo.
“Inizia a parlare, ti do due minuti dopodichè chiuderò la chiamata.” le spiegai.
Siccome quella befana di mia madre mi teneva al telefono ore ed ore decisi di darle un tempo stabilito.
“Hai preso il vestito?” iniziò l'interrogatorio.
“Si.”
“E' bello?”
“No.”
“Perchè?” domandò.
“E' da puttana.”
La sentii sospirare “Chiara mi ha inviato una foto, sei stupenda.” fece una pausa “però, non ti ho chiamato per questo.”
“Sentiamo..”
“Ho trovato il tuo vecchio basso e le foto di te, Niall, Louis e Liam da piccoli..”
“Belli i ricordi..” ammisi disattenta fissando il paesaggio fuori dal finestrino.
“E poi, ho saputo anche che Zayn cantava..”
“Che bello.” risposi sempre piu' disattenta.
“Vi andrebbe di suonare al matrimonio?” domandò poi.
La mia risposta non tardò ad arrivare, non avrei suonato per nulla al mondo. Mi vergognavo.
“E dai Giu..” mi imploro'.
“Mamma, devo sentire cos'hanno da dire gli altri.” mentii.
Riattaccammo.



***

Dopo quell'inutile chiacchierata guardai tutti, che puntualmente si scambiarono un'occhiata.
“Posso parlarti?” domandò il ragazzo dagli occhi color ghiaccio.
“Parlami..” risposi.
La voglia di perdonarlo era tanta, inutile negarlo.
Non proferì parola, corse ad abbracciarmi, legando le sue mani attorno le mie spalle, quel suo gesto disse tutto.
“Ti voglio bene Lou.” sussurrai al suo orecchio.
“Quindi sono perdonato?” domandò poi.
Annuii. “Lou..mia mamma vuole che suoniamo al matrimonio..”
Rise. “Ci sto.”
“Io no però.”
“Perchè?” domandò.
“Sinceramente? Non ne ho voglia.”
“E dai, fallo per me.”
Ci pensai.
La mia coerenza in quel preciso istante era finita nel cesso.
“E va bene.”
Sorrise.

***

“Ti dico che ci va la tovaglia rossa!” esclamai nera di rabbia.
Pessima idea quella di dare a me e Chiara il compito di gestire i preparativi.
Alzai gli occhi al cielo per l'ennesima volta, eravamo in un acceso dibattito per la scelta delle tovaglie.
“Si sposano, non devono fare un party hard!” ribattè la bionda svendolandomi poi, la tovaglia bianca.
“Vuoi far sembrare tutto bianco? Senza neanche un colore?!” ribattei a mia volta.
“Si chiama matrimonio, non cerimonia hard!”
“E se mettessimo una tovaglia verde pastello?” s'intromise Megan con la sua vocina fragile che avrebbe potuto far tenerezza per fino ai troll.
Ma per fortuna, io e Chiara non lo eravamo, bensì eravamo dei pericoli pubblici insieme.
Ci girammo entrambe verso la bambina.
“Troppo smorto!” esclamai.
“Troppo acceso!” mi corresse Chiara.
“Ehi tu!” esclamammo in coro.
“Smettila di imitarmi!” esclamammo di nuovo.
Mi girai di spalle sdegnata.

Liam pov's

Ed eccoci di nuovo.
Con quelle due non si andava da nessuna parte.
Non conoscevo bene Chiara e il suo carattere, ma sapevo che Giulia era abbastanza testarda.
Era una tipa che amava litigare, si era sempre sfogata sulle persone.
Ma erano quei difetti che la rendevano cosi speciale, proprio perchè era lei ed era unica.
Le guardai bisticciare ancora un po' e poi mi misi in mezzo.
“Si fa come dice Megan, stop!” esclamai levando di torno le due tovaglie delle ragazze.
“Ma Liam, è smorta!”
“Invece la tua è fluorescente.”
La bionda rise.
“E tu non ridere che se facciamo come dici tu sembra un palazzo innevato!” la zittii.
“Megan ha ragione, stop.” conclusi sospirando.

***


“Ehi..” mi sentii chiamare.
Alzai lo sguardo, trovando la figura della riccia vicino.
La salutai.
“Mi dispiace se questi giorni sono stata fredda..sai me ne capitano una dietro l'altra..” si giustificò.
Iniziai ad essere preoccupato, non volevo assolutamente vederla triste.
“Che succede piccola?” le domandai spostandole una ciocca di capelli.
In tutta risposta, con aria fredda e distaccata mi tolse la mano.
Cos'aveva ora?
“Tutto risolto.” sorrise.
Ci rimasi.
Forse, le dava fastidio che le toccassero i capelli oppure, semplicemente, ce l'aveva con me.
Annuii incerto.
“Tu..e Corinne state insieme?”
Ci riflettei su.
Forse, era proprio quello il fatto, non voleva che io stessi con Corinne.
Forse, era gelosa.
Sorrisi involontariamente.
“Eh si..” ripresi “non va bene?” domandai speranzoso.
Aspettavo una bella scenata di gelosia, una di quelle stratosferiche, con tanto di schiaffo in viso.
“Va benissimo!” esclamò continuando “anche io mi sono..ehm..fidanzata.”
Mi cadde la mascella per la troppa sorpresa.
Cosa? Cosa? Che?
Non era ne gelosa, ne tanto meno le piacevo. Ma soprattutto dov'era finita la sua coerenza?
“Ah si? E chi è il fortunato?” domandai fingendo un sorriso.
“Zayn.” rispose soddisfatta.
Peggio di cosi non poteva andare, ora era andata anche col puttaniere. Bene, ci mancava anche che si faceva fare da Styles.
“Buon per te.” risposi irritato per poi andare via.

Giulia pov's

Finalmente dopo una lunga e stremante giornata di preparativi tornammo a casa.
Avevo il nervosismo alle stelle, opera di tutti; soprattutto di quel deficente di Liam che non si sapeva cosa avesse.
Aveva tenuto il broncio per tutto il fottuto ritorno e, come se non bastasse, mi parlava a stento.
Poi quell'altra idiota che era contentissima di vedermi giocherellare nervosamente con i lembi di un fazzoletto.
“Lou, ti fermi qui per cena?” domandò la bionda sorridendogli.
Il moro mi guardò con uno sguardo sofferente, aveva capito cos'avevo, ne ero certa.
Distolse lo sguardo sorridendo.
“Accetto.”
Vidi il volto di Liam sempre piu' teso non appena Zayn gli lasciò una pacca sulla spalla.
“E tu ti fermi?”
“Non voglio disturbare la comitiva delle 'coppie'.” rispose freddo per poi guardarmi “sarei soltanto di intralcio.”
Chiara rise sotto i baffi “oh no, ma che intralcio. Perchè non chiami anche Corinne? Cosi ceniamo tutti insieme.”  esclamò felice.
Vidi Niall tirarle una gomitata.
“No, grazie comunque..” sussurrò tenendo chino il capo.
“E dai, che ti costa.” riprese la bionda.
Mi voltai sempre piu' nera, ero già nervosa, ci mancava soltanto la svampita di Corinne per farmi salire altro crimine.
Entrammo in casa mentre continuavo a mangiarmi le unghie.
Non appena dentro notai una gabbietta sul tavolo; Mi avvicinai lentamente scorgendo poi, un coniglietto che mangiava.
Sorrisi a quella scena, amavo gli animali, e vedere quel coniglietto, morbido e candido mi faceva un certo effetto.
“Che carino che sei!” esclamai prendendolo in braccio.
“Cos'è quel coso?” domandò Chiara.
Mi voltai verso quest'ultima notando il suo volto rosso, pieno di rabbia.
Il volto di Zayn, invece, era a metà, tra tristezza e paura.
“Niente animali in casa, per favore.”
Gli altri tre, erano del tutto indifferenti;
Niall mangiava comodamente, godendosi la scena, mentre Liam e Louis erano intenti a discutere.
“Oddio che cucciolo!” esclamò la rossa.
Sorrisi, io e mia cugina eravamo cosi simili..
“Q-quella cosa non può stare qui!” borbottò la bionda.
Ciuffoman concordò tremando.
“Papà, vieni qui!”
In due secondi guardai George precipitarsi in salotto, spiegandoci la situazione.
“Oh..ehm..vedo che avete avuto già il piacere di conoscere Bugs..”
“Zio è cosi bello!” esclamò la bambina.
Annuii.
Notai la bionda diventare rossa per la rabbia “mi piacciono gli animali, ma odio tenerli in casa, perciò fuori!”
Prontamente presi l'animale e lo strinsi a me.
“Rimettilo dentro, cazzo!” gridò Zayn salendo sopra una sedia.
Ritornai con lo sguardo sopra Niall, appena vidi la sua espressione scoppiai a ridere anche io.
Liam e Louis cacciarono i loro iphone riprendendo tutta la scena.
Era incredibile per quanto fossero idioti.
“Andiamo, è solo un coniglio.” protestai avvicinandomi a Zayn.
Quest'ultimo dopo avermi guardata gridò mettendosi poi, le mani avanti al viso.
Una famiglia normale no, eh?
All'improvviso entrò mia madre con lo spazzolino da denti in mano, tipico.
“Ma che succede qui?” domandò preoccupata.
“Niente di che..Zayn ha la tendenza un po' effeminata, Chiara è isterica, quei tre hanno bisogno di una bombola ad ossigeno..e poi..boh, non so.” conclusi.
“George?”
“Si, Elena?”
“Non gli hai detto del coniglio, vero?”
Che mamma perspicace che avevo, oh.
Mio 'padre' alzò le spalle “no..” riprese “Bugs rimarrà con noi per due giorni..i vicini mi pagano bene per tenerlo.”
Io e Megan ci fissammo per poi abbracciarci.
Come già detto prima, amavamo gli animali e poi, era un ottimo pretesto per stare insieme.
Zayn, era ancora seduto sulla sedia con le gambe al torace. Oh andiamo, che coglione.
“Zayn, perchè non vai a metterti una gonnellina?” domandai ironica.
“Sarebbe piu' femminile a te.” rispose pronta la bionda difendendolo.
“Non parlavo con te, perciò zitta tappa.” ripresi.
I ragazzi, eccetto Zayn, si fissarono spaventati. Sapevano come sarebbe finita.
La rossa capì la situazione.
“Porto di sopra Bugs..”
Il gioco era tutto di sguardi, la tensione aumentava sempre di piu' quando all'improvviso, suono' il campanello.
“Giulia, vai ad aprire.”
Roteai gli occhi avvicinandomi svogliatamente alla porta.
“Ciao Co-” mi interruppe.
“Finiamola, okay? E' inutile che fai l'amica, so perfettamente che ami Liam, me l'ha detto Ch-..cioè, non t'importa. Ora io sto con Liam, non tu.”
Sbaam. Colpita e affondata.
“Pensavi fossi stupida per caso?” chiese.
“M-ma che stai insinuando?”
Scosse il capo. “Fammi entrare.”
Rispose sorpassandomi e baciando il suo Liam.
Dopo un po' ci sedemmo tutti a tavola e nessuno, stranamente parlava.
Anzi, ognuno faceva cose diverse: Niall e Chiara si fissavano, Louis mangiava delle carote, Liam aveva la testa chinata sul piatto, Zayn era ancora scosso e io facevo finta di mangiare.
L'unica che forse, mostrava un po' di interesse era Megan.
“Io e Bugs diventeremo molto amici.” prese a parlare.
Annuii disattenta.
“Come mai quella faccia imbronciata? Ti da fastidio essere in compagnia della gente?”
Mi stava provocando, e io, sicuramente sarei caduta nel suo tranello ideato per farmi sembrare agli occhi di Liam un'immatura.
“Corinne, purtroppo quello è il suo carattere.” riprese Chiara sorridendo maleficamente.
Strinsi i pugni nervosa, ero sempre stata una tipa permalosa, a cui bastava una virgola per far abbassare l'autostima e loro, in questi pochi secondi ci erano riuscite.
“Avete ragione, sono asociale. Per questo ora me ne andrò in camera mia.” deglutii alzandomi e salendo le scale.
Non appena chiusi la porta mi buttai sul letto, per la prima volta mi ero sentita impotente, non completa, sola.
Non erano i loro insulti a farmi stare male, ero semplicemente stanca di tutto questo.
Sentii entrare una figura;
“Giulia, vieni.” sussurrò prendendomi e abbracciandomi.
Ancora una volta lui era qui.
“Guardami..” riprese.
Non mossi un muscolo.
“Guardami Giulia..non mi piace vederti cosi, sei mia sorella diamine!”
Cercai di nascondere il viso, odiavo che le persone mi vedessero in lacrime, anche se questa, non era la prima volta.
“Tu sei forte, non arrenderti. Lascia perdere Chiara, lei è fatta cosi.” mi abbraccio baciandomi la fronte.
Era stupendo il rapporto che stavamo instaurando pian piano, riuscivo a fidarmi completamente di lui e forse, era l'unico a cui importava davvero di me.
“Non sono forte..”
Mi fissò lasciando trasparire il suo umore.
“Non dire cosi, dov'è quella ragazza forte, che incontrai il primo giorno?” continuò “cazzo Giù, non essere triste, hai un sorriso che farebbe invidia ai diamanti.”
Sorrisi.
“Secondo me, dovresti imparare a sorridere e fregartene di tutto e tutti.” spiegò.
“Non è facile Zayn.”
“Lo so, ma io sarò qui, accanto a te.” promise.
Sorrisi involontariamente.
Avevo trovato un amico, anzi, un fratello.


Chiara pov's

Sospirai per poi decidere di chiamare Louis.
-Ehi...- sussurrai al telefono.
-Ehi che sorpresa! Non avrei mai immaginato che mi avresti chiamato..sai?- domandò ridendo.
Abbassai lo sguardo consapevole che il moro non potesse vedermi. -Beh..volevo chiederti un favore..-
-Dimmi tutto.-
-Vorrei imparare a suonare la chitarra..sai, ho sempre sognato saperlo fare, e pensavo che forse tu..- mi interruppe.
-Chiara, io non so suonarla, però c'è Niall che lo sa fare, chiedi a lui.-
-Eh? Ma dico, stai scherzando?-
Rise. -No, dai provaci, se vuoi davvero imparare te ne freghi di Niall.-
Ci pensai.
Aveva ragione infondo.
-Okay, grazie lo stesso Lou.-
-Ora devo andare, ci vediamo domani, ciao bella.-
Sorrisi arrossendo. -Ciao.-
Cosa dovevo fare a questo punto? Chiederglielo o lasciare tutto come stava?
Fa quello che ti senti. -pensai.
Si, io volevo davvero imparare, fin da piccola sognavo di riuscirci e ora, finalmente, avevo la possibilità.
Mi mordicchiai l'unghia per poi prendere coraggio e andare a chiedergli questo favore.
Mi alzai dal letto e scesi di sotto, sperando che fosse lì a vedere la televisione.
Arrivai a metà scalinata e lo vidi.
Rimasi paralizzata.
Stava parlando con Giulia e si stavano anche abbracciando..sembravano quasi due fidanzati.
Ci potevo mettere la mano sul fuoco.
Mi schiarii la voce cercando di farmi notare.
“Che vuoi?” mi domandò la mora girandosi verso me.
Guardai prima lei e poi il biondo. “Ehm..volevo chiedere una cosa ad Horan.”
“Guarda che non è disponibile per le scopate che vorresti farci insieme.” riprese la mora ridendo.
Il biondo mi fissò soltanto, senza dire neanche una parola.
Tutta la mia calma e la mia tranquillità svanì. “Andate a fanculo.” risposi acida tornandomene di sopra.
Avevo sbagliato.
In quel momento me ne pentii amaramente.
Ero scesa di sotto per chiedere qualcosa che non poteva farsi.
Ero una stupida.


***


Piu' passava il tempo e piu' mi resi conto che quella sera non sarei riuscita a prendere sonno.
Scesi di sotto senza far il minimo rumore, di certo non volevo svegliare né Zayn né papà.
Mi recai in cucina prendendo dal frigorifero del thè freddo al limone.
Dopo aver riempito un enorme bicchierone mi avvicinai all'enorme finestra che si trovava nel soggiorno.
Il cielo era bellissimo, era di un blu scuro mai visto, era diverso quella notte.
Curiosa andai vicino l'orologio per vedere che ore erano, le 03:45.
Sbadigliai appoggiandomi con i due gomiti al davanzale della finestra.
All'improvviso, mentre guardavo il cielo, sentii dei passi avvicinarsi sempre piu' alla mia figura.
In un primo momento pensaii fosse Giulia o Zayn, o al massimo, Elena, ma poi, voltandomi scoprii che era il biondo.
“Ehi, cosa ci fai sveglia?” domandò con voce impastasta dal sonno.
Sospirai rivoltandomi verso la finestra “non riuscivo a dormire.”
Sorrise avvicinandosi e mettendosi nella mia stessa posizione.
“e tu perchè sei sveglio a quest'ora?” domandai a mia volta.
“Dovevo andare al bagno.” sorrise imbarazzato.
Sorrisi anch'io.

Chiedigli di insegnarti, avanti! Chiediglielo!

No, no.

“Chiara...” iniziò.
“Uhm?” risposi fissandolo.
“Cosa volevi chiedermi prima?”
Sussultai. “Ehm..volevo chiederti se tu sapevi suonare la chitarra..”
Sorrise teneramente. “Si, so suonarla.”
“P-potresti insegnarmi?” domandai in evidente imbarazzo.
Annuì sorridente per poi prendermi per una mano e portarmi di sopra, nella camera degli ospiti.
Da quando era successo 'quell'incidente' con Zayn, Niall preferì dormire da solo.
“Cosa vorresti suonare?” mi domandò chiudendo la porta e accendendo un piccolo lume dalla luce fioca.
Abbassai lo sguardo verso il piumone caldo. “Non lo so, qualcosa di semplice..”
“Mmh..” mugugnò “potrei farti sentire qualcosa che ho scritto io..però..sai, non so se-”
Sorrisi spontaneamente “si, ti prego Niall.”
Mi fissò, evidentemente sorpreso dal mio comportamento.
Subito dopo, prese la sua chitarra color miele e iniziò a cantare e suonare una meravigliosa canzone.
“I'm broken, do you hear me?
I'm blinded sure everything I see.
I'm dancing alone
I'm praying that your heart will just turn around
and as I walk up to your door
my head turns to face the floor..”
Notai, scrutandolo meglio che suonare lo rendeva molto tranquillo, ma anche molto felice allo stesso tempo.
Vidi il suo sguardo posarsi prima su di me e poi sulla sua chitarra.
Mi fissò con un sorriso stampato in volto, era dolce, molto dolce.
Era bravissimo, muoveva le sue dita con un'abilità sorprendente, si vedeva che studiava quello strumento da tanto.
Liberai questi pensieri dalla mia testa e continuai ad ascoltare la sua canzone.
“ 'Cause I can't look you in the eyes and say
When he opens his arms and hold you close tonight
It just won't feel right
Cause I can love you more than this, yeah.
When he lays you down I might just die inside
It just don't feel right
Cause I can love you more than this
Can you love more than this.
If i'm louder, would you see me?
Would you lay down, in my arms and rescue me?
Cause we are the same
You save me, when you leave it's gone again
And then I see you on the street
In his arms I get weak...”
“Beh..devo continuarla a scrivere però..” sussurrò imbarazzato.
“E' davvero bella, complimenti..” dissi arrossendo.
“Sono felice che ti piaccia..” continuò scompigliandosi i capelli “posso farti una domanda?”
Sospirai “si, dimmi..”
“Come mai vuoi imparare a suonare la chitarra?”
Mi morsi un labbro per poi fissarlo negli occhi. “Sai..mia madre sapeva suonarla, e..quando ero piccola ci teneva che anch'io, come lei, imparassi..”
Il biondo mi guardò intenerito, ma anche curioso di sapere il continuo.
“Purtroppo..quando mia madre morì avevo soltanto dieci anni..ero piccola..cosi, alla fine, non riuscì ad insegnarmelo..”
Quello che temevo si stava realizzando.
Stavo piangendo di nuovo come una fontana, non amavo raccontare la mia vita privata agli estranei, però, con lui era diverso, lui era riuscito a farmi aprir bocca con una semplicissima domanda.
Iniziai a piangere e a singhiozzare, mia madre mi mancava tremendamente, e in realtà, la cosa che mi dava davvero fastidio era il fatto che tutti, tranne me erano riusciti a superare la sua morte. Tutti tranne Chiara, la ragazzina biondina legata tanto a sua madre.
“Ehi, no, vieni qui piccola..” sussurrò abbracciandomi e baciandomi in testa.
“I-io..” risposi singhiozzando.
“Calmati, ci sono io qui...'sta tranquilla..”
Presi ad abbracciarlo iniziando anche a stringerlo molto forte a me, avevo bisogno di qualcuno, forse, avevo bisogno proprio di lui.
“Chiara..calmati...non voglio che tu soffra, su abbracciami piccola..” ripetè ancora.
Mi asciugai le lacrime con il palmo della mano destra, ero distrutta.
“Se hai bisogno di me, non farti scrupoli..cercami..io per te ci sono..” mugugnò lui lasciandomi piccoli baci umidi sulla tempia.
Tirai su cercando di tornare quella di prima.
I suoi occhi, erano bellissimi.
Il suo volto era dolce, lui, era stupendo.
Mi sorrise dolcemente, per poi aprir bocca “sai..anche io non vivo una situazione familiare molto bella..i miei sono separati da molto ormai..”
Mi intristii “povero..mi dispiace molto..”
“Tranquilla, anzi, loro adesso sono come fratelli, si vogliono bene e non mi fanno mancare niente..” continuò poi.
Sorrisi comprendendolo.
“Comunque, te lo ripeto..se hai bisogno di me io ci sono..”
Gli andai incontro abbracciandolo e tenendolo stretto forte a me, in quel momento riuscii ad essere dolce con una persona che conoscevo da poco, ma che per me era estremamente importante.


Niall pov's

Vi prego, salvatemi da lei e da i suoi occhi.
Dovevo calmarmi e rimanere tranquillo.
La voglia di baciarla era tanta e io, non riuscivo a levarmi quest'idea dalla testa.
Sentii il suo profumo invadermi nelle narici, anche se era in pigiama, aveva sempre quel suo semplice profumo addosso.
Forse, prima di andare a dormire se ne spruzzava un po'..
Mi mordicchiai il labbro per poi chiudere gli occhi, non dovevo baciarla.
Appena finì l'abbraccio mi fissò “io, ora torno in camera a dormire..” disse.
Mi alzai prendendola per il polso “no, non voglio che tu vada via.”
Alzò un sopracciglio senza però, fiatare;
I nostri visi erano molto vicini, una piccola distanza ci separava.

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Capitolo 14
*** L'inaspettato bacio. ***


Chiara pov's

In quel momento non sapevo che fare e soprattutto non sapevo neanche cosa pensare, visto che il mio cervello ormai era andato.
Mi morsi il labbro fissando i suoi occhi.
“Non andare via.” mi sussurrò avvicinandosi sempre di piu'.
Deglutii a vuoto. “E' un ordine, per caso?”
“Si.” rispose duro.
Aggrottai la fronte. “sappi che nessuno, e dico nessuno, è mai riuscito a darmi degli ordini, perciò io or-”
Mi spinse violentemente contro il muro per poi appoggiare le sue mani lateralmente alla mia testa.
Strinse il suo corpo al mio, per poi rafforzare la presa sul mio fianco.
Sfiorò con le dita il mio collo per poi risalire sul viso e tracciare delicatamente il contorno delle mie labbra.
Pochi minuti ancora e sarei morta.
Leccò il pollice e poi lo posò sul mio labbro inferiore molto lentamente. Si inumidì le labbra e si avvicinò con altrettanta lentezza mentre assaporava con la sua pelle le mie labbra leggermente ruvide.
Le sue labbra ormai erano sul mio collo. Ruvide e piene che sfioravano la mia pelle. Qualcosa di umido, la sua lingua leccò più volte la mia pelle per poi morderla sensualmente. Emisi un gemito di disapprovazione, mi stava facendo male, ma i piccoli baci -che lasciò come una scia di calore- mi curarono da quella piccola lesione.
Baciava, mordeva, succhiava ogni lembo della mia pelle. Curvai la testa lateralmente e il biondo approfittò di quel momento per leccare più avidamente, senza ritegno e baciare, mordere e continuare a succhiare ogni centimetro. Respiravo a fatica, cercai di allontanarlo, ma non ci riuscivo, era come se le forze, in quel  preciso momento mi mancassero.
Dopo aver finito si allontanò rapidamente sussurrando un “ora puoi andare.”
Mi innervosii per poi aprire e sbattere la porta senza ritegno.

**



Chitarra, bacio, stanza.
Bacio.
Io e lui.
Oh mio dio.
Dovevo ancora realizzare cosa mi fosse realmente accaduto, andiamo, per colpa sua non riuscivo ancora a chiudere occhio.
“Già sveglia?” domandò Elena.
Pazzesco, quella donna si svegliava sempre di buon umore, come diamine faceva?
“Posso farti una domanda?” domandai pentendomene.
“Dimmi.” sorrise.
“Perchè ti svegli cosi presto?”
“Beh, mi piace svegliarmi al mattino, adoro sentire gli uccellini cantare.” ironizzò.
L'estate si stava avvicinando, e con essa anche il mio compleanno, non vedevo l'ora.
Ero eccitata soprattutto all'idea che se fosse andato tutto bene papà mi avrebbe mandato a Parigi, cioè in Europa.
Annuii sorridendole.
Del resto, quella donna era diversa da Giulia, non aveva il suo stesso carattere, era piu'...simpatica.
“Credo che io mi stia abituando a te, ma ti avverto, se mi tradisci, è finita.” la fissai.
Scosse il capo “non lo farò.”
Annuii col capo, fidandomi.
“Posso..abbracciarti?” domandò facendo cadere qualche lacrima sul tavolo.
Perchè ora piangeva? Cosa le era successo?
“Perchè piangi?” domandai curiosa.
“P-Perchè, mi è difficile credere che tu mi abbia accettata..”
Curvai l'angolo della bocca, infondo era anche...carina.
Mi fiondai tra le sue braccia, evidentemente mi mancava quell'amore materno che solo una mamma poteva dare.
“Okay...” mugugnai.
“Ti va di fare la damigella insieme a Giulia?”
“No, grazie.” risposi fredda.
Abbassò il capo timidamente.
Va bene che l'avevo abbracciata, ma ora stava correndo un po' troppo.
“Perchè non vai a riposare un altro po'? Mi sembri davvero assonnata e stanca..”
Annuii strofinandomi gli occhi. “Magari mi vado a sdraiare un po' sul divano, va bene?”
Annuì.
Trascinai letteralmente i miei piedi sino al divano, per poi buttarmi a peso morto.
Elena aveva ragione, avevo davvero tanto sonno.

***
Niall pov's

Che cazzo mi era preso?
Come mi era venuto in mente? Diamine avevo bevuto senza neanche accorgermene?
E se Chiara glielo avrebbe detto a Zayn?
Beh, l'unico modo era andare di sotto, bere del latte caldo e ritornare a dormire, cosi era sicuro che non poteva succedermi nulla.
“Giorno Elena..potrei avere del latt-” mi bloccai non appena questa mi fece cenno di non gridare.
Mi indicò una figura distesa sul divano.
Sapevo di chi si trattava, l'avrei riconosciuta fra mille.
Andai vicino, senza farmi vedere da Elena.
Mi chinai mordendomi il labbro inferiore. Dio com'era bella.
Presi a sfiorarla delicatamente, tracciando con l'indice il contorno delle sue labbra, mi mancava sentire il suo sapore, anche se era da poco che ci eravamo..come dire..staccati.
Le baciai la fronte per poi alzarmi e tornarmene in camera.
Sospirai prendendo il cellulare.
-Papà..?-
-Niall..è prestissimo..- rispose con la voce ancora impastata dal sonno.
-Lo so, e scusami..ma..posso tornare a casa?-
-Non ti trovi piu' bene dai Malik?-
-Non è questo..è che...voglio tornarmene a casa mia.- risposi quasi sussurrando.
-Il fatto è che..- si fermò.
-Papà, sono lì fra poco, io e te è da tanto che non parliamo.- dissi concludendo la chiamata.
Oltre a quel 'problemino' con Chiara ora ci si metteva anche mio padre.
Ero preoccupato, cosa sarà successo? Sarà tornata mamma?
Sospirai mettendomi un pantalone grigio della tuta e una maglietta bianca.
Andai in bagno, mi lavai i denti e scesi di sotto per andare a casa di mio padre.
“Niall, dove vai?” mi domandò Elena.
“Ehm..da mio padre.” risposi schietto, senza troppi giri di parole.
“Va bene.”
***

Una volta sceso dall'auto mi precipitai ad aprire la porta, dove trovai mio padre che mangiava beato un cornetto.
“Papà, allora? Raccontami che sono preoccupato.”
Prima di rispondere esitò. Sicuramente, stava trovando le parole adatte per dirmi ciò che doveva.
“Niall..ehm..” sospirò fissando poi la tazza del caffè “sono in banca rotta. Ho speso la maggior parte dei miei soldi con il gioco d'azzardo e ora..ora me ne pento, ecco.”
In quel momento fu come se il mondo mi crollò addosso una seconda volta.
“Papà..devi curarti.” risposi freddo.
“Io non ho una malattia.”
“Si che ce l'hai. E il primo passo è ammetterlo.” risposi avvicinandomi a lui.
Sospirò fissandomi. “Niall, non mi abbandonerai, vero?”
Scossi il capo abbracciandolo. “No papà, mai.”

***

Zayn pov's

Mancavano pochi giorni al matrimonio ed io non ero ancora psicologicamente pronto.
Mi giravo e mi rigiravo nelle coperte cercando di prendere sonno, che però non arrivava.
Mi misi a fissare il soffitto, prendendo poi il cellulare per guardare l'orario: le 7:30.
Sospirai alzandomi e andando in bagno dove incontrai Megan che era comodamente sdraiata sul letto del biondo.
Quella bambina mi faceva paura.
Tossii.
La rossa mi fissò spaventata.
“Tranquilla, non dirò nulla a Niall..” sorrisi avvicinandomi.
“Ahm..g-grazie.”
La guardai “come mai annusi il suo cuscino?”
“Perchè..ha un buon odore, tutto qui.”
Storsi il capo divertito. “Sarà. Ma secondo me a te piace.”
“Si, hai centrato in pieno. Inutile dire stupidaggini. Mi piace Niall, e allora?” domandò fissandomi con autorità.
Risi. “Tranquilla. Ma, io penso che a lui piaccia un'altra ragazza, sai?”
Mi guardò in cagnesco. “Chi? Chiara?” continuò alzandosi “io non credo, e se cosi fosse dovrà dirmelo di persona!”
Risi divertito. “va bene, come dici tu.”
“Ciao Zayn.” rispose concludendo e andando via.
***

Qualche giorno piu' tardi;

 
Niall pov's

Il gran giorno era arrivato, dentro la casa dei Malik non si capiva nulla, parrucchiere di qua e di là, gente che faceva il suo comodo e, Chiara e Giulia con accappatoi indosso che si scannavano.
Peggio di cosi non poteva andare.
Per quanto riguardava l'argomento 'gioco d'azzardo', papà mi aveva promesso che si sarebbe fatto aiutare e infatti, ora era in un centro accoglienza.
Ovviamente, non lo avevo detto a nessuno, gli unici che lo sapevano erano mia mamma e mio fratello Greg.
Sospirai fissando Zayn che rideva. “Che ridi Malik?”
“Non lo so, rido per non piangere, ecco.”
Gli diedi una pacca sulla spalla “formerete una bellissima famiglia, vi invidio sai?”
Mi guardò sorridendo. “Ti voglio bene. E sappi che, la mia famiglia è la tua.”
Lo abbracciai cercando di sopprimere le lacrime, non volevo farmi vedere debole.
“Siete pronti?” domandò George piu' agitato che mai.
“George, calmati, andrà tutto per il verso giusto.” gli ripetei.
“Grazie ragazzi!” continuò afferrandoci per un braccio “ora, andiamo in chiesa, aspetteremo lì tutti, compreso la sposa.”
Sorrisi annuendo.

Chiara pov's

Presi a guardarmi allo specchio, ormai ero pronta.
Capelli fatti, trucco anche e vestito indosso.
Presi a sfiorarmi le labbra avanti allo specchio della mia camera.
Il mio unico pensiero era quello, non voleva uscire dalla mia mente.
Mi diedi un'altra aggiustatina ai capelli per poi sedermi a terra a fissare le mie imperfezioni.
Mi guardai allo specchio e, in un millisecondo, il mio sorriso si spense.
Iniziai a toccarmi le gambe, per poi salire sopra, al ginocchio per poi arrivare alle cosidette “maniglie dell'amore” che appunto odiavo.
Rimasi fissa sul mio bacino: Ero orribile.
Pesavo circa 50 kg e mi sentivo una balena.
Ero orrenda, odiavo me stessa e odiavo il mio corpo, l'unica cosa che amavo profondamente erano gli occhi azzurri e i miei capelli biondi.
Non avevo mai avuto molta autostima di me stessa, avevo sempre pensato che io, ero un “bidone” nel vero senso della parola.
Ad un tratto delle lacrime iniziarono a rigarmi il viso e a scendere impetuose.
Mi guardavo ancora allo specchio, toccandomi.
Non avevo pancia, per fortuna..ma anche senza ero orribile.
Mio padre, mi continuava a ripetere che io ero bellissima cosi com'ero e che non avevo bisogno di dimagrire, perchè se l'avessi fatto sarei dimagrita troppo e sarei diventata brutta.
Che cazzata..io lo ero già, l'unico rischio che potevo correre era quello di diventarlo ancora di piu'.
Sentii dei passi avvicinarsi alla porta della mia camera, cosi velocemente mi asciugai le lacrime, cercando di far finta di niente.
“Chiara..?” mi domandò la mora.
Tirai su col naso girandomi. “Che c'è?”
“Ma stai piangendo?” mi chiese avvicinandosi.
“No.” risposi fredda.
“Si invece, che ti prende?”
“Nulla, non sto piangendo. Hai delle allucinazioni, fatti curare.” continuai aprendo la porta “ciao.”






AMATEMI.
AHAHAHAHAH, allora? Vi ho fatto felici con questo capitolo? Dio io lo amo. **
Avete visto? Ho aggiornato subito u.u
Ora pero', per l'altro bisognerà aspettare un pochettino di piu'..
Scusate.
Aspetto recensioni. Ciao belle. <3

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Capitolo 15
*** Il matrimonio ***


Speravo soltanto che Giulia non mi avesse vista veramente piangere, altrimenti sarebbe stata la fine.
Scendevo le scale molto velocemente, ero molto in ansia per tanti motivi e il primo era quello di vedere Niall, e di sapere cosa sarebbe successo.
“Allora Elena, possiamo andare?” domandò sua madre.
“Nonna, alzale il vestito..” suggerì Giulia.
M'incamminai verso la porta per aprirla e per fiondarmi dentro la limousine bianca che ci avrebbe portato in chiesa.
Alla fine, quella befana di Elena mi costrinse a farle da damigella insieme a Giulia e Megan. Bella rogna.
“Oh ragazze..sono cosi felice che voi oggi siat-” la interruppi.
“Meno lagne e piu' risate. Oggi ti sposi, percio' vedi di non piangere e di non farmi cadere le palle per terra, okay?”
“Sempre molto fine tu?” domandò retorica Giulia.
Annuii distaccata.
L'aver accettato Elena in famiglia non voleva dire 'comportarsi bene'. No, io mi sarei comportata peggio.
Volevo vedere fino a dove arrivava la sua pazienza.
“Tranquilla Giulia, lasciala stare. La capisco. Vedere suo padre sposarsi con un'altra donna non è facile.” continuò sorridendo “io le voglio bene proprio perchè è schietta.”
Roteai gli occhi al cielo per poi aprire la portiera e scendere.
“Dai mamma, fra poco sarai una donna sposata!” esclamò la mora.
Sorrisi.
Io, Giulia e Megan entrammo per prime, dando inizio alla marcia nuziale.
Dal lato sinistro partivano tutti i componenti della mia famiglia, zii, nonni e amici. Mentre dall'altro – nella prima fila – c'eravamo noi, per poi continuare con la famiglia di Elena.
Arrivate vicino l'altare ci andammo a sedere, mentre Elena rimase in piedi per ascoltare il sacerdote.
Mi sedetti -per fortuna- al centro, tra Zayn e Louis.
Notai Niall fissarmi. Prontamente ricambiai distogliendo dopo poco lo sguardo. Non volevo capisse che non volevo parlargli o altrimenti avrebbe pensato che mi interessasse.
Cosa ovviamente, non vera.

 
Giulia pov's

Mi guardai intorno, la sala era esageratamente affollata, non immaginavo nemmeno di avere cosi tanti parenti. Mi feci largo proprio fra quest'ultimi, continuando ad ignorare i loro “oh ma come sei cresciuta”, “oh ma come siamo belle”, insomma, tutte stronzate che non pensavano e che mi venivano a dire un giorno all'anno. Dopo aver passato la zona zie, parenti e figli, mi addentrai verso il bagno, prendendo in mano il manico del mio basso avvolto nella custodia e mettendomelo a tracollo.
Rimasi a bocca aperta perchè in un certo senso, non immaginavo che potesse essere ancora “nuovo”, poi iniziai a passarci un dito sulla sua superficie, liscia e sfumata: proprio come me la ricordavo.
“Ehi..”
Una voce familiare mi fece sobbalzare facendomi portare una mano al petto.
Mi voltai e davanti mi trovai Liam, intento a fissarmi dolcemente.
Era bellissimo in giacca e cravatta con tanto di capigliatura alla Justin Timberlake.
“Oh..ciao..” riuscii a dire, ammaliata ancora dalla sua enorme bellezza.
Ero intimidita dal suo sguardo, mi guardava come se non volesse sciuparmi e soprattutto mi fissava con premura.
“Sei pronta?” e con ciò, mi mise in mano gli spartiti facendomi annuire distratta dal mal di stomaco che stava crescendo.
Mi lasciò un bacio sulla guancia uscendo dal bagno e lasciandosi dietro una scia di profumo.
Pensavo fosse Abercrombie, anche se alla fine, non era importante poiché mi stava distruggendo il sistema nervoso.  
Ovviamente, non ero sicura che tutte quelle emozioni che Liam mi faceva provare fosse amore, sapevo solo che questo sentimento relazionale mi stava uccidendo pian piano.


 

Chiara pov's


Scommetto che un po' di paura ce l'hai, eh?

Perchè dovrei?

Perchè si, perchè secondo me, hai paura del biondino.

Io? Ma per favore.

Sospirai a pieni polmoni e, con Zayn abbracciato mi diressi nella sala ricevimenti.
Eravamo usciti un po' per prendere aria.
“Allora? Ti sono piaciuto?” rise.
“Si, ma non star troppo attaccato a Giulia, mi snerva.”
Mi schioccò un bacio sulla guancia per poi entrare e lasciarmi sola.
Sola.
SOLA.
Non riuscii neanche a chiamarlo dato che, il volume della musica era alto, per via dei balli di gruppo.
Andai di qua e di là, cercando di trovare Louis.
Nulla, avevo perfino guardato nel bagno, non c'era traccia del moro.
L'unico disponibile era Niall “ehm..” continuai cercando di non guardarlo negli occhi “sai dov'è Louis?”
Si girò fissandomi divertito “perchè non mi guardi negli occhi? Hai paura di me?”
Alzai subito lo sguardo, incrociando velocemente i suoi occhi cristallini.
Ecco, la mia fine. Mi ci stavo letteralmente perdendo dentro.
“Chiara..allo-”
“Niall, andiamo a ballare?” s'intromise Megan.
Il biondo annuì dandomi prima uno sguardo.
“Oh ma guarda com'è bella la mia biondina!” esclamò un Louis con un bicchiere di champagne in mano.
“Uh e tu guarda com'è ubriaco il mio idiota!” esclamai ridendo.
“Lo so che mi ami, baby.” rise abbracciandomi.
“Anche tu ami me Lou.”
“Siamo fatti l'uno per l'altra.” rise “e poi, non sono ubriaco testa di cocco.”
Alzai un sopracciglio ridendo “mmh..si, 'testa di cocco'.”
Ridemmo.
Le ore passavano, e dire che mi stavo annoiando era poco, per fortuna che Louis, riusciva a farmi ridere.
Liam e Giulia se ne stavano tutto il tempo per fatti loro, Zayn ballava, e Niall ballava con Megan.
Per fortuna che c'era Louis o mi sarei ammazzata prima del tempo.
“Lou, esco un po' fuori, c'è aria viziata qui.”
“Vuoi che t'accompagni?” domandò premuroso.
“No, rimani pure qui.” lo tranquillizzai baciandogli la guancia.
Sorrise.
Mi alzai e a passo veloce mi diressi nel giardino della sala ricevimenti.
Respirai a pieni polmoni l'aria e mi sedetti – facendo attenzione al vestito – nel prato.
Mi appoggiai ad un tronco d'albero e chiusi gli occhi.

 

***

Niall pov's


Ballare con Megan mi aveva stremato. Nel senso che, ero stanco di lei e dei suoi modi per farmi ridere.
Non che non adoravo i bambini, anzi. Però lei era troppo...come dire..appiccicosa?
Tornai al tavolo con la mano di Megan incrociata nella mia.
“Dov'è Chiara?” domandai secco a Louis.
La rossa sbuffò.
“E' uscita.” rispose fissando altrove.
Dovevo farlo anche io. L'unico problema era quella cozza di Megan.
“Ehm..Megan, io vado in bagno.” dissi cercando di levarmela di dosso.
“Vengo anche io.” rispose fissandomi con i suoi occhi color mandorla.
Sospirai senza darlo a vedere; dopo tutto era pur sempre una bambina.
“Ehm..non puoi venire in quello dei maschi.”
“Lo so, accompagnami in quello delle femmine, tanto sono difronte.” riprese abbracciando il mio bacino.

 
***


Dopo aver aspettato che Megan entrasse mi diressi velocemente in giardino, per vedere se Chiara era ancora lì.
Sorprendentemente la trovai appoggiata ad un tronco d'albero, era stupenda.
Trasmetteva molta tranquillità, il vestito corto avanti e lungo dietro le stava d'incanto, e il color verde acqua s'intonava meravigliosamente con i suoi occhi.
Mi avvicinai piano, quasi come se non volessi disturbarla, in realtà dopo il nostro bacio avevo paura.
“Posso?” domandai dolcemente.
Aprì gli occhi, fissandomi e sorridendomi poco dopo “si.”
Sospirai sedendomi. “perchè sei qui tutta sola?”
“Non lo so, mi rilassa la natura..” rispose guardandomi.
Mi morsi un labbro “già..”
“E tu? Non sei a divertirti con Megan?” domandò guardando altrove.
In quella sua frase potetti cogliere un pizzico di gelosia.
Sorrisi “ti giuro, è cosi assillante..non riuscivo a levarmela piu' dalle palle.”
Rise “oh capisco. E poi, signor Horan, non si trattano cosi le bambine.”
Ricambiai la sua risata “ah no? Non eri tu la prima che le rispondevi maleducatamente?”
“Beh si, il fatto era che ero semplicemente..-” s'interruppe.
“Cos'eri?” domandai intimandola a continuare.
“Nulla.” concluse.
“Chiara..” iniziai alzandomi.
Lei mi copio' “Dimmi..”
Deglutii nervosamente.
“Mi dispiace per quello che ho fatto ieri.”
“Ti sei pentito?”
“No, anzi. Lo rifarei altre mille volte.” risposi serio fissandola.
“Si, certo.” sospirò “senti, lasciamo perdere tutto. Io per te sono solo un giocattolo, no? Beh, non voglio soffrire. E il bello è che non so neanche io perchè ti stia dicendo queste puttanate, tu non mi piaci nemmeno! Sei cosi odioso, ma anche terribilmente sexy, e poi mi da fastidio il fatto che Megan ti stia sempre attaccata come una cozza con il suo scogl-”
Non le diedi agio di finire la sua stupida frase che subito mi fiondai sulle sue labbra.
Chiesi il permesso per entrare e in un batter d'occhio ero lì, ad esplorare la sua bocca.
C'era qualcosa di speciale nel baciare quella ragazza, in un modo o in un altro non me ne stancavo mai, forse per i leggeri sospiri che emetteva di tanto in tanto contro le mie labbra, oppure il fatto che amava mordermi il labbro inferiore almeno quanto io amavo il fatto che lei lo facesse; oppure sarà stato il fatto che baciarla richiedeva stare vicini, e sentire quel corpo perfetto combaciare con il mio era una sensazione che mi aveva sempre lasciato senza fiato.
Dopo poco sentii il suo sorriso sulle mie labbra.
“Ti odio Horan.” sussurrò a fior di labbra.
“Anch'io, Malik.” dissi allontanandomi da lei e lasciandola sola.


***
 
Chiara pov's


Ed eccomi di nuovo a punto di partenza.
Cioè, io lo odiavo. E allora perchè, se ci odiavamo..-
Ancora una volta ci fu qualcuno che interruppe i miei pensieri.
“Ti va di ballare?” domandò sorridente il moro.
Sorrisi. “Si Lou.”





Chiara's space

Ciaaaao!
Oddio, sono commossa. Finalmente quella scema di Giulia è riuscita a scrivere. Ceeerto, comprendo che il capitolo non è lungo e per questo CI SCUSIAMO, ma accontentatevi, il prossimo lo vedrete il ventotto luglio :c
Colpa di Giulia, se n'è andata in campeggio lasciandomi sola :')
Ma vabbe, qui i Niara si danno un altro bacio, che dio. Vorrei starci io al suo posto, ahshdjm.
E Lilia? (Liam+Giulia) AHAHAH, è il nome dell'acqua u.u'
Ok, bando alle ciance! Non sono bellissimi anche quei due?
Dio, io sto incominciando ad odiare Megan. Cioè, fatti un tre quarti de cazzi tua e non stressà! u.u
Beh, io e Giulia speriamo – come al solito – che questo capitolo vi piaccia.
Per la felicità di Manueliina abbiamo aggiornato, ahahah.
Ci sentiamo presto, un bacione.

Chiara e Giulia.

ps. Ho scritto una fanfiction sui 5sos, che si chiama “Il matrimonio della mia migliore amica”, mi farebbe piacere se qualcuna di voi passasse. Ok, ora vado sul serio. Ciao belle.

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Capitolo 16
*** Fidanzamento. ***


Volevamo soltanto chiarire una cosa
I nomi Giulia e Chiara sono i nostri, e, dato che volevamo scrivere una ff in cui le protagoniste avevano i nostri stessi nomi, e lo stesso carattere abbiamo deciso di dare loro questo “particolare”.
Inoltre, volevo soltanto dire che Harry Edward Styles qui con è un personaggio molto influente, perciò abbiamo voluto dargli un tocco “comico”, non siamo delle ragazze che preferisco l'Harry puttaniere, ecc ecc. ok? Bene, spero di aver chiarito.
Baci, leggete a fine capitolo.
Chiara


Chapter twelve



Giulia pov's

Sbuffai sonoramente.
In questo momento avevo una mano sulla guancia, ed ero estremamente annoiata.
Beh, a dirla tutta, era iniziato il classico giochetto delle “coppie”, dove tutti erano in pista a ballare. Zayn – come al suo solito – aveva abbordato una castana – che tra l'altro era anche una mia cugina alla lunga –, lasciando me, la sua “fidanzata” da sola come una gran cretina. E meno male che noi due dovevamo far ingelosire Liam, eh!
Inoltre, come se questa stupida situazione non bastasse, avevo anche un dannato dolore ai piedi, quei trampoli che avevo indossato mi stavano facendo morire poco a poco.
Blazer, oh mie care blazer, dove siete?!

-La smetti di chiamarle come se fossero il tuo ragazzo?-

Perchè? Forse non lo sono?
Non dirmelo ti prego! Già facebook non mi fa aggiornare la mia relazione con quelle dolcissime scarpe, non..non voglio un'altra delusione, specie da parte tua!

-Sei davvero peggiorata...credimi..-

Cosa scusa? Cosa stai insinuando?

-Non credevo esistesse questo arrivo, ma credo che la tua coglionaggine sia arrivata alle stelle!-

Beh..beh..io ne vado fiera!

-Dove sono gli psichiatri quando servono?!-

Ne ho uno come amico su facebook...

-Dio mio, la comunità ti assiste cara...-


Scrollai il capo e la lasciai fare, questo era sicuramente il segnale che la mia sanità mentale era andata a farsi benedire.
Sbuffai nuovamente, prendendo poi dal tavolo un bicchiere d'acqua e guardando la pista che era piena di ragazzi appiccicati. Che nervi.

Oh signore! Lasciali stare. Sono dei semplici ragazzi che ballano sotto le luci chiare del locale.

No, sono tutti dei coglioni che prima o poi si lasceranno.

Una mano sulla mia spalla interruppe i miei pensieri, facendomi immediatamente voltare. Liam Payne tentò di uccidermi ancora con tutto il suo fascino, cavolo, io dovevo resistere.
Mi si sedette accanto con quella sua solita espressione dolce in viso e con un sorriso che avrebbe fatto invidia perfino a quelli della mentadent.
“Ehi” mi salutò, avvicinandosi piu' a me.
Il suo profumo mi invase nuovamente le narici, facendo fondere anche quei pochi neuroni che mi erano rimasti. Posò poi, una mano sulla mia, facendo partire una piccola scarica elettrica lungo le mie dita.
“Vuoi ballare?” aggiunse poi, sorridendomi come se in quel momento ci fossimo solo noi due.
Annuii senza pensarci, il mio cervello era in panne, non ragionavo. Volevo soltanto sentire quel corpo perfetto combaciare con il mio, nient'altro. Prese la mia mano ed intrecciò le sue dita alle mie, come se in quel momento, fossimo una coppia vera e propria. Ci guardammo per un paio di secondi, mordendomi il labbro inferiore incapace di sostenere quello sguardo cosi brillante sui miei occhi.
Cercai di avvicinarlo a me, ma le mie speranze furono invane poiché non appena allacciai le mie braccia attorno al suo collo scoppiammo a ridere come due perfetti idioti.
Come se tutto non fosse mai successo, mi prese per la vita, avvicinandomi a lui con dolcezza, fece scontrare i nostri corpi facendomi appoggiare il capo sul suo petto, mentre lo abbracciavo debolmente per paura di stringerlo troppo.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quella bellissima sensazione, cullata dalle sue forti braccia e dal suo bellissimo profumo.

Chiara pov's


Finalmente eravamo tornati a casa, infatti, appena arrivata corsi subito a levarmi i tacchi, non ne potevo veramente piu', ero stremata.
“Bene ragazzi, come ben sapete domani io ed Elena partiamo per il viaggio di nozze, e..”
“Si faremo i bravi, papà” lo interruppe Zayn, sorridendo per le varie feste che avrebbe organizzato.
“No, ci sarà la mamma di Elena a tenervi compagnia, tranquilli.” sorrise sornione, guardando poi la faccia di Zayn.
“M-ma..sul serio? Cioè, no! Siamo abbastanza grandi, non né abbiamo bisogno, papà!” esclamò indignato il moro, provocando la risatina di Giulia.
Dio che nervi quella lì.
Mio fratello aveva ragione, non potevano lasciarci con la nonna di Giulia, chissà com'era..e se sarebbe stata una rompicoglioni come la nipote? Oh no..
“Basta Zayn, niente scuse. Io ed Elena sappiamo come siete voi adolescenti, perciò stop. Abbiamo deciso.” riprese mio padre, prendendo poi la mano di Elena per andarsene nella loro camera da letto.
Deglutii.
“Com'è tua nonna, Giù?” domandò all'improvviso Zayn.
“Mh, è..” gesticolò “è..una signora...”
“Questo lo avevamo capito, idiota.” mi affrettai a dire, acida come al solito.
Zayn ridacchiò sotto i baffi, per poi fissare Giulia che ovviamente, mi ignorò.
Idiota, idiota.




“Buonasera” continuò guardandosi attorno “gran bel pezzo di casa!”
Scossi la testa, fissando quella signora; dedussi che fosse la nonna di Giulia, visto la somiglianza con Elena.
“Oh salve, lei è?” domandò sorridente Zayn, facendola accomodare.
“Ciao bel giovanotto, io sono Ambretta, la nonna di Giulia, tu sei..Zayn?” continuò ignorandomi “oh si, Elena mi ha parlato molto di voi, complimenti, visto dal vivo sei ancora piu' gnocco!”
Trattenni una risata, quella vecchia mi avrebbe fatta divertire.
“Zayn, ora attiri anche le nonne, wow.” mi affrettai a dire, guadagnandomi un'occhiataccia dalla nonna pedofila.
“E tu, chi sei?”
“Non credo ti importi.” risposi facendole un'occhiolino.
Lei non mi faceva paura, non mi sarebbe successo niente, di questo, ne ero certa.
 


Giulia pov's


“Giulia! Corri!” esclamò la rossa, scompigliandomi tutti i capelli e incominciando a saltare sul mio letto.
“Devi alzarti!” ripetè ancora, strattonandomi il braccio come solo lei riusciva a fare. Quella bambina avrebbe avuto una morte lenta e dolorosa, ne ero certa.
Mugugnai contro il cuscino qualche verso indecifrabile persino per me e mi voltai verso la rossa “perchè?!”
“Nonna è arrivata, Giù!” esclamò tutta felice, abbracciandomi.
Scansai l'abbraccio e scesi giù di corsa, ignorando tutti e tutto.
In verità, ero davvero molto legata a mia nonna, era una splendida persona. L'ammiravo molto, era capace di farti ridere in pochi instanti pur essendo seria. La cosa che amavo di lei era che riusciva a darti un milliardo di consigli per migliorarti la vita, era davvero una donna..speciale.
Arrivata di sotto le saltai addosso “nonna!”
Lei sorrise e mi abbracciò, “ma come sei bella!”
Sciolse l'abbraccio per guardarmi meglio, “che donna!”
Risi imbarazzata e mi allontanai di poco da lei.
Nonostante avesse sessantaquattro anni..beh, era una donna meravigliosa: aveva dei capelli biondi corti tendenti all'arancione, il viso dolce con pochissime rughe, aveva i miei stessi occhi scuri e grandi e poi, il suo fisico era magro e slanciato. La meraviglia, insomma.
“Ma guarda che bel culetto, poi!” esclamò la donna, dandomi una pacca su quest'ultimo.
Mi battei una mano sulla fronte mentre l'intera stanza scoppiò a ridere. Fanculo.
“Si, che bel sedere, eh Giulia?!” sentenziò la bionda, dandomi anch'essa una pacca – molto forte – su di esso.
Sbuffai e arrossii.
“Bene, io preparo da mangiare perchè nei pantaloni di questa ragazza c'è troppo spazio e deve ingrassare!” esclamò, tirando i pantaloni di Chiara.
A quella frase scoppiai a ridere immediatamente, seguita poi da Niall. La bionda arrossì vistosamente, forse per la vergogna..o chissà, per la rabbia.
Come se nulla fosse, mia nonna prese le braccia di Niall e Zayn, intenta a fissarle “mh, anche voi dovete mettere un po' di peso. Siete privi di muscoli!” continuò “alla mia età i ragazzi non erano cosi magri! Oh, mi ricordo la mia prima cotta d'amo-”
La bionda la bloccò sbuffando sonoramente “non ce ne fotte, risparmia i tuoi racconti per un pubblico della tua età”
Dio santissimo ma quella non riusciva proprio a contenersi? Sarebbe stata la mia rovina.
Voltai il mio sguardo su Ambretta, in verità ero preoccupata, non volevo si arrabbiasse anche lei. Al contrario però, fece ciò che non mi aspettavo: sorrise e, prendendo per mano la bionda le sussurrò “adesso ti faccio una bella cammomilla, cosi ti riposi. Credo che tu abbia dormito troppo poco”
Mi voltai verso Zayn e Niall che erano entrambi molto divertiti da quella scena. Scrollai il capo e sorrisi anch'io.
Ci saremmo divertiti.

 

Chiara pov's

Avevo una fame tremenda, per di piu' quell'idiota della nonna di Giulia mi aveva messa anche chiusa in camera, gran bella rogna.
Ero dentro la stanza da un paio di ore ormai, e giu' – da quello che riuscivo a sentire – dedussi che erano arrivati Louis, Harry e ovviamente, Liam.
Dovevo uscire da questa stanza, non potevo fare un'ulteriore figura di merda stando qui, quando sapevo che Niall era di sotto e che ora Megan gli stava facendo il filo.

Non puoi essere gelosa di una bambina...

Zitta, io non sono gelosa. Mi sta semplicemente sopra il-

“Chiara?” domandò Louis bussando lievemente alla mia porta.
“Mh?” mugugnai semplicemente.
“Sei chiusa qui dentro, vero?” chiese ridacchiando.
Bastardo.
“E non ridere, Lou! Quell'idiota di Ambretta mi ha chiusa qui dentro, me la pagherà. La vendetta è un piatto che va servito freddo.” blaterai, fissando il soffitto, sperando in qualche modo, che la vendetta che stavo cercando potessi leggerla lì sopra.
“Comunque, ho qui la chiave. Per fortuna Zayn è riuscito a convincerla a 'liberarti'..” rise “quindi, credo che sia attratta da tuo fratello.”
“Si si ok, ora apri!”
E in un batter d'occhio sentii la maniglia abbassarsi: appena vidi Louis gli corsi incontro abbracciandolo e avvinghiandomi con le gambe al suo bacino.
“Grazie, grazie!” continuai “odio rimanere chiusa dentro una stanza, lo detesto!”
Lui sorrise arrossendo quasi, “andiamo di sotto?”
Annuii senza però scendere da quella posizione creatasi prima.
“Ok, ho capito. Ti ci devo portare cosi, andiamo principessa.” e insieme, ridemmo.
Una volta arrivati giu', quasi tutti ci guardarono storto, anche la stessa Ambretta.
“Tu!” esclamai, scendendo dal bacino di Louis e avvicinandomi alla nonna bastarda.
In risposta mi guardò ghignando “cosa vuoi?”
Assottigliai gli occhi “se non fossi una vecchia i-io ti metterei le mani addosso, sappilo!” gridai, facendo scendere le braccia lungo i fianchi.
“Ah si? Fai conto che io non sia vecchia, vuoi batterti con me?” domandò, alzandosi le maniche della camicia bianca che portava in questo momento.
Annuii.
“Chiara, smettila. E tu nonna, è soltanto un po' esaurita..bisogna..ehm, capirla. Mangiamo?” chiese Giulia, distogliendoci dall'idea di “combattere”.
“Io non sono esaurita, cogliona!”
Ed ora, entrambe mi guardarono come se volessero uccidermi.
Fatevi sotto.




“Che mangiata, ragazzi!” esclamò Niall massaggiandosi lo stomaco e sorridendo ampiamente.
“Oh grazie piccolo, sono contenta che il cibo della nonna ti piaccia!”
“Scherza? E' molto brava a cucinare, cioè, sempre meglio di Giulia.” rispose frettolosamente Niall, prendendo a fissare poi la riccia che in tutta risposta, gli fece il dito medio.
Che finezza.
“Bene ragazzi, cosa facciamo?” domandò Ambretta, sorridendo e fissando Zayn con occhi sognanti.
Cioè, ma questa il marito non lo aveva?
Ero stata zitta per troppo tempo, dovevo reagire.
“Tu niente, noi faremo qualcosa.” risposi puntigliosa, facendo ridacchiare di poco Zayn.
“Guarda che anche se ho un po' piu' di anni rispetto a voi, io mi sento giovane!”
Sbuffai, attaccandola “si certo, ora mi vorrebbe anche dire che se ne avesse la possibilità organizzerebbe una festa?”
Annuì.
Sorrisi fissando maleficamente Zayn, il quale mi capì subito “Oh Ambretta, lasci stare mia sorella..su, non sa quello che dice.”
La vecchia reagì subito, spostando lo sguardo su Zayn “ho capito il vostro trucchetto, sarò vecchia, ma non sono stupida!” continuò tenendosi abbracciato mio fratello “non organizzeremo una festa ma, vi porterò in campeggio, che ne pensate?”
La mia mascella arrivò a terra, odiavo il campeggio: insomma, lucertole, insetti, lucertole, insetti, ahm..lucertole..tende, fuoco, beh, non era per me.
“Non se ne parla, io rimango a casa.” risposi accigliata verso la donna.




“Stupida nonna, stupida rompi scatole!” esclamai per la centesima volta con le braccia incrociate sotto al seno.
Mi avevano obbligata con la patetica scusa del 'dai ci divertiremo'. Si col cazzo.
Dio, dovevo contenermi; stavo assumendo sempre piu' le sembianze di una scaricatrice di porto, ed io – per la cronaca –, non lo ero.
“Ci accamperemo qui per la notte.” disse, posando due zaini enormi che portava sulle spalle.
“Oh certo, qui è perfetto direi! Ci saranno come minimo un milliardo di lucertole!” me ne uscii fuori, rabbrividendo al solo pensiero.
“E dai, di cosa ti lamenti? Male che va ti terrai stretta a Louis, no?” domandò retorico il biondo, facendo poi una smorfia.
“Di un po', hai dei problemi?” continuai, girandomi in modo tale di fissarlo in quei suoi occhi azzurri.
“No, nessuno.” concluse, andando ad aiutare Ambretta.
Sospirai chiudendo gli occhi.
“Come diamine si monta la tenda?” chiesi, nella speranza che qualcuno venisse in mio soccorso.
“La monto io, tu..vai a raccogliere la legna con Harry.” rispose la riccia, sbuffando e iniziando a montare quello schifo verde.
Alzai le spalle e m'incamminai verso il riccio “andiamo a prendere la legna, su.”
“Si, viene anche Niall.” affermò subito, facendomi irrigidire.




“Niall, lascia andare Chiara avanti.” disse il riccio, facendomi passare.
Feci spallucce e continuai a camminare, sentendo dei fischi e degli apprezzamenti da parte di Styles.
Mi girai di scatto, notando il biondo dietro di me, ad un millimetro dal mio viso “c-ch” cercai di parlare, o almeno spiccicare qualche parola sensata.
“Styles ti guardava il di dietro, appena la finisce torno al mio posto” rispose, senza distogliere il suo sguardo dai miei occhi.
Dio quegli occhi..
“Ok..” riuscii finalmente a parlare.
“Horan, rovini sempre tutto!” esclamò, spintonandolo scherzosamente.
In risposta, alzò le spalle e sorrise.
“Oi ragazzi, ho trovato della legna, mi aiutate?” domandò ancora, chinandosi per raccogliere quella roba marrone.
“Io non credo che sia leg-” riuscii a dire, scoppiando poi a ridere.
“Merda” disse, chiudendo gli occhi e schifandosi.
Io e Niall iniziammo a ridere, tenendoci lo stomaco per le troppe risate.
Oh che idiota, ragazzi.
“Esatto, è proprio ciò che hai appena imprecato” ghignò Niall, mettendomi un braccio intorno alla spalla per stringermi a sé come se fossimo una...coppia.
Mi girai di scatto incontrando il suo meraviglioso viso contornato ora dal suo sorriso.
“Ragazzi, continuate voi. Io non posso stare cosi, vado a lavarmi in qualche..lago” deglutì al solo pensiero e poi fece un sorrisetto a sforzo.
“No, non andare!” esclamai io, avanzando verso il riccio per prenderlo per un polso.
Appena fui vicino portai la mia mano sul – quasi – polso di Harry e poi ci pensai su: era sporco di feci di..chissà quale animale.
“Ahm...” mugugnai, fissando prima il suo polso e poi lui.
Scosse il capo e sorrise, “torno fra poco”
Lo ringraziai mentalmente per poi tornare dal biondino che intanto ci stava fissando.
“Raccogliamo la legna” esordii, mordendomi il labbro inferiore.
C'era troppo imbarazzo, cavolo.
Lui, mi guardò e sorrise, prendendo qualche pezzo di legna di qua e di là.
Mentre si muoveva continuavo a fissarlo, incapace di dire o fare qualcosa. Quel ragazzo era la bellezza fatta persona e non scherzavo.
E se mi avesse baciata di nuovo? Io cosa avrei fatto?
Sospirai pesantemente.
“Che hai?” mi chiese, girandosi e posando la legna sull'erba.
“Nulla” risposi, prendendo a fissarmi le converse bianche che in questo momento erano piu' interessanti di qualsiasi cosa.



Giulia pov's


“Toglilo cazzo, toglilo!”
Le urla isteriche della bionda erano rivolte ad una lucertola enorme e ad alcune cavallette che erano lì a farci compagnia. Inutile specificare che io ero lì che stringevo il mio adorato sacco a pelo per quanto tutto quello mi facesse schifo. Deglutii prendendo il polso di Chiara per trascinarla fuori.
“Sia chiaro. Io in quella tenda non ci dormo!” sputai, stringendo fra le braccia la mia – okay, la felpa di Liam che gli avevo accidentalmente preso – felpa.
“Perchè? Credi che io ci voglia dormire lì dentro?” mi urlò in faccia, costringendomi a chiudere gli occhi e a tapparmi le orecchie. Già quella aveva una voce da gallina insopportabile, se si metteva pure a strillare era meglio tentare il suicidio.
Sospirai prendendo una soluzione: dormire separatamente.
“Ok..io vado a dormire con Liam, tu trovati un altro posto, notte” le dissi, sbuffando.
Probabilmente o mi avrebbe sputato in faccia o magari mi avrebbe fatta entrare ma sicuramente controvoglia.

-Sempre a farti le seghe mentali stai? -

Sono solo possibili soluzioni..
-E se accandono? Vai a dormire in tenda con Zayn, con Louis o non so, con Niall-

Se vado in tenda con Niall, Chiara mi ucciderebbe, ne sono sicura e lo stesso, se vado da Louis. E poi..con Zayn no, Liam potrebbe capire male.
Quindi, arrivata a questa conclusione credo che sia meglio dormire nella tenda con lucertole e cavallette, no?

-Muovi quel culo perfetto e non rompere!-

Mi morsi il labbro inferiore e decisi di muovermi: infondo, dovevo provare.
Aprii la tenda e lo trovai nel suo sacco a pelo che dormiva beato, con un espressione angelica in viso. Che tenerezza, dio.
Gli andai vicino, iniziando a scrollarlo teneramente.
“Liam, Liam..” lo richiamai piu' volte, a bassa voce.
Dopo poco, mosse il viso, facendo un piccolo grugnito come per indicarmi a parlare. Avevo le mani che tremavano, non potevo farcela.
“Ehm...dormi?” gli chiesi, con voce quasi angelica.
Sospirò, aprendo lentamente gli occhi “no, non più”
“P-posso..dormire con te? Sai, in tenda avevo lo zoo” ridacchiai.
Mi guardò e potei giurare di aver visto le sue labbra incresparsi in un piccolo sorriso. Alzò le coperte e mi fece posto “certo, vieni”
Mi misi sotto le coperte, per poi risentire quelle due forti braccia intorno alla mia vita, come quel giorno al matrimonio. Avevo il suo respiro sul mio collo. Fu in quel momento che il mio cuore mandò a fanculo la ragione, iniziò ad ammettere l'amore profondo che provavo per lui. Quando mi abbracciava avevo una strana sensazione: avete presente quando avete tanta fame, ma siete cosi sicure che nella credenza non ci sia nulla e poi scoprite che c'è un pacco di patatine? O ancora, quando il professore deve interrogare e voi non avete studiato una cippa per tutto il pomeriggio ma poi, alla fine, il professore chiama un altro e non voi? Bene, ecco. Queste piccole sensazioni erano quelle che provavo quando Liam James Payne mi abbracciava.
Presi un forte respiro e coraggio. Il cuore incominciò a battere all'impazzata, mentre i miei respiri diventarono un po' irregolari, era il momento della verità. Ormai ne ero certa, dovevo confessargli tutto dalla A alla Z.
Lo scrollai nuovamente, “ehi”
“Cosa c'è ora?”
Presi un gran respiro e, iniziai a giocare con un braccialetto.
“Io..ehm..devo parlarti”
Lo vidi voltarsi di fianco per accendere una torcia per poi tenersi su un gomito. Dio, era fottutamente perfetto.
Il mio cuore, a questo punto, iniziò a galoppare più di prima, era come se volesse uscire fuori per andare direttamente da lui.
Andiamo, mettere insieme tre parole non era affatto difficile, no?
“Dimmi”
Stavolta la sua voce era più dolce, come se fosse pronto a raccogliere qualche pezzo del mio cuore infranto, anche se questa volta, l'avrebbe rotto lui se fosse andato tutto per il verso sbagliato.
“T-ti ricordi il mio compleanno? Il bacio, intendo”
Si grattò la nuca annuendo, era imbarazzato. Cazzo, non prometteva nulla di buono.
“Bene, allora, quando ho detto che non ha significato nulla per me, mentivo spudoratamente, perchè quel bacio era ciò che aspettavo da tre lunghi anni, gli anni in cui ti aspettavo, ma il mio cuore era incapace di ammettere che ti amavo da impazzire..” mentre io continuavo a ripetere parole su parole lui mi ascoltava, tutto sorridente, come se sapeva già le risposte a tutte le domande.
“..so che ami Corinne, perchè è più bella, più dolce, divertente..sai, Louis mi ha detto che avevi una cotta per me ma che poi però, mi hai dimenticata..” continuai “insomma, so che tu e Corinne ci avete dato dentro come conigli..e no! Non le sto dando della zoccol..minchia, io questo non dovevo dirlo!”
Lo vidi trattenere una risata gonfiando le guance per poi guardarmi soddisfatto “Giulia, stai zitta”
Si fece sfuggire un risolino e si catapultò sopra di me, portando una mano sulla mia guancia e una sotto la mia coscia, per alzarmi una gamba. Poggiò con delicatezza le sue labbra sulle mie, premendole con dolcezza. C'era chi aveva le farfalle nello stomaco, io in questo momento però, avevo i barbapapà che si deformavano continuamente. Ero finalmente felice, avevo tutto quello che avevo sempre desiderato, ci voleva solo un minimo di coraggio. Cominciò a baciarmi il labbro inferiore, torturandolo con le sue labbra, sfiorandolo e anche succhiandolo. Sulle mie labbra sentivo il suo dolce sapore che aveva sempre avuto mentre il suo profumo mi invadeva le narici. Salì pian piano fra le mie labbra, iniziando ad intensificare il bacio mentre mi accarezzava la guancia. Mi dava tanti piccoli baci umidi, quasi da farmi impazzire. Salì anche sul labbro superiore, torturandolo.
Si allontanò, prendendomi a fissare con dolcezza “Io non ti ho mai dimenticata, sei il mio 'non ti scordar di me', ti amo anche io”
Sorrisi. Ora era tutto perfetto, il mondo mi aveva ripreso a sorridere ed io, sorridevo con lui. Mi amava ed io ero stata una stupida, dovevo fidarmi fin dall'inizio, ero fin troppo sicura che quel ragazzo era d'oro e che fosse l'eccezione alla regola “uomini stronzi”, lui aveva un cuore enorme e, senza alcun dubbio, si sarebbe preso cura di me.


Chiara pov's


Ed ora io in che tenda sarei andata? Pensai subito quella di Zayn ma..considerando come reagiva nel sonno non era la cosa piu' opportuna da fare. Mi sedetti sul primo tronco che trovai, rimanendo a fissare inerme il fuoco che ora, era d'innanzi a me. Allungai di poco le mani per riscaldarle: lì faceva davvero freddo.
Sospirai pesantemente, poggiando entrambe le mani sul mio viso. Ero davvero stanca.
Fissai tutte le tende che erano lì in quel preciso momento: la prima tenda – inagibile – era quella mia e di Giulia, poi accanto, si trovava quella della nonna, a seguire c'erano quelle di Zayn e poi di Niall, e le ultime due, quella di Liam e di Louis.
Deglutii e, avanzai verso la tenda verde mela del moro. A dire la verità, ero incapace di chiedere ospitalità dentro quella di Niall, insomma, non volevo mi ribaciasse di nuovo e, non volevo provare tutti quei cammelli nel mio stomaco. Era meglio se..per ora, dormivo con Louis.
“Ehi..Lou..” sussurrai, entrando nella sua tenda.
“Ehi biondina, cos'hai?” rispose con un tono di voce assonnato, segno che stava dormendo e che ora, l'avevo disturbato.
Deglutii ancora e, “mi dispiace averti svegliato..ma..la mia tenda è piena di cavallette e..non ho un posto dove dormire..non è che..mi ospiteresti?”
Lui sorrise, abbracciandomi e facendomi posizionare sotto quelle specie di lenzuola.
“Notte Lou.” dissi, chiudendo un attimo dopo gli occhi.



Niall pov's


Sbadigliai e, con molta lentezza spostai le coperte con cui avevo dormito la notte precedente. Il rumore del mio stomaco mi fece capire che avevo un disperato bisogno di cibo, cosi, dato che avevo nascosto nella tenda di Louis delle patatine e, dei marshmallow decisi di recarmi lì, svegliandolo e facendomi dare il necessario per la mia sopravvivenza.
Aprii la tenda del moro e, innervosito da ciò che avevo appena visto, la richiusi.
Fanculo a Louis, fanculo a quella stronza che prima mi baciava e poi andava a dormire con altri ragazzi. Gliene avrei dette quattro, non mi sarei fatto prendere in giro cosi.
Deglutii, stavo pensando al primo bacio che le avevo dato, era stato semplicemente..magnifico. E ora, mi sentivo usato, quella lì..dio, non osavo neanche dire il suo nome. Non volevo vederla.
Era cosi palese che a Louis piaceva quella...ragazza che..perchè non me ne ero accorto prima?! Perchè?!
“Giorno” esordì la riccia, scompigliandomi i capelli.
Feci un cenno con il capo, come per salutarla: non avevo voglia di parlare.
“Ok, che è successo?” mi chiese, sedendosi accanto a me.
“Nulla, ok? Lasciami in pace” risposi con – forse – troppo nervosismo.
Tornai dentro la mia tenda, presi la mia felpa verde e, mi recai in un laghetto lì vicino.
Sospirai, ripensando a dove avevo sbagliato. Forse, sbraitarle in faccia qualche parolaccia non era una cosa da fare, anzi..forse, avrei dovuto agire diversamente.

Chiara pov's

Mi svegliai ancora abbracciata a Lou, trovarmi in quella posizione mi fece sorridere anche se, lui per me alla fine, era come un secondo fratello. Mi aveva aiutata a superare tutti quei momenti orribili che mi venivano in mente ogni singolo giorno, gli dovevo molto.
“Giorno” disse, baciandomi una tempia.
Ricambiai il bacio, e mi strinsi di piu' a lui, sussurrandogli un “ti voglio bene”
Sorrise e, porgendomi la sua felpa si alzò “vado a fare colazione, il mio stomaco chiede pietà”
Entrambi ridemmo. Quella mattina sarei andata al lago, mi sarei beata di tutta quella tranquillità che era lì e che, mi provocava relax.
Presi la felpa rossa di Louis e la indossai, uscendomene poi dalla tenda.
“Dove vai?” mi chiese il moro, addentando un pezzo di pancake che aveva appena cucinato Ambretta, la nonna di Giulia.
Feci spallucce e risposi, “al lago”
Lui sorrise e mi lasciò andare, non prima però di avermi sussurrato un “attenta”.



Mi accovacciai a terra, presi il cellulare che riponevo nella tasca e scattai una foto. Quello era il paradiso, ne ero certa.
Sorrisi, pensando a cosa potesse fare mia madre in quel preciso instante, forse lei era lì a guardarmi, a proteggermi dall'alto. Era confortante sapere che qualcuno lì su ti fissava tutto il giorno e che, malgrado tutte le cazzate che facevi era sempre lì per vegliare al tuo fianco.
In un momento mi scesero delle lacrime che bagnarono copiosamente tutto il mio viso, portandomi poi a qualche singhiozzo che cercavo di reprimere. In verità, era da tanto che non piangevo, volevo sfogarmi perchè sapevo che quando ero sola, nessuno poteva sentirmi, nessuno all'infuori di me. E poi, mi sentivo una grande stupida.
Stupida e codarda. Ero cosi, questa era Chiara Malik.
Non riuscivo a esprimere i miei sentimenti verso il ragazzo che pian piano stava facendo breccia nel mio cuore, mi sentivo una stupida ogni qualvolta lui mi parlava e io lo respingevo solo per paura di potermi affezionare, solo perchè non volevo soffrire. Il colmo però era che stavo soffrendo lo stesso, non me ne accorgevo, ma il mio cuore chiedeva pietà.
Avevo solo bisogno di qualcuno che mi capisse, che mi stesse accanto nonostante tutto e nonostante i miei grossi difetti, perchè alla fine si sapeva: non ero una bella persona. Anzi, di bello io non avevo proprio niente.
Vorrei soltanto potergli dire tutto questo, solo..che mi piace, che mi piace da impazzire, ma che sono troppo stupida e orgogliosa per ammetterlo, nient'altro.






Chiara e Giulia

Saaalve! PER FARCI PERDONARE ABBIAMO SCRITTO QUATTORDICI (14) PAGINE DI WORD, GENTE!
Hhahaha, visto? u.u'
Bene, come al solito speriamo che vi sia piaciuto.
Mh, qui i Lilia (AHHAHAAHHA) si sono messi insieme, finalmente oh! Mi hanno fatto penare, ahahaha. Non sono terribilmente adorabili? Mhh?
Che altro? I Niara invece, stanno facendo sempre di più un passo indietro, giuro che io ucciderò quella testona di Chiara, lo giuro eh!
Ti ucciderai da sola?
Oh e su, non puoi rompere le palle anche nell'angolo autrice!
Vai a studiare.
Manco fossi mia mamma. No, è estate, la scuola ricomincia il quindici!
Studia matematica, che cosi ti trovi preparata.
SONO STATA PROMOSSA, I LIBRI LI RIVEDO A SETTEMBRE, ORA. Mi lasci in pace?
Ok, ti aspetto fuori.
Diamine.
Ok, scusatemi ragazze...come al solito, aspettiamo le vostre recensioni!
Un bacio, Chiara.


Piesse: Ho scritto una storia sui 5sos, si chiama “il matrimonio della mia migliore amica”, vorrei ricevere qualche opinione.
Grazie in anticipo.
(Il matrimonio della mia migliore amica ha raggiunto – finalmente – la sezione “Popolare”).

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Capitolo 17
*** Goodbye Megan. ***


Avviso

Ragazze, leggete a fine capitolo, è molto importante.

 

 

Chapter thirteen

 

 

Liam pov's

 

 

Tutto era finito per il meglio, sinceramente non me l'aspettavo, ma finalmente era mia. Quello era proprio ciò che contava: ormai non poteva averla più nessuno, era mia, mia e di nessun'altro. A dire la verità, ero sempre stato disperato perchè provavo le stesse sensazioni di Giulia.
Poi però, c'eravamo ritrovati lì, a dirci “ti amo” sotto ad una stupida tenda, forse spinti da qualcosa che si stava instaurando fra noi, o forse semplicemente perchè ci stavamo aspettando a vicenda.
Non avrei più permesso di farla sentire sola, non lo meritava. Volevo darle tutto l'affetto di cui aveva bisogno per poi farle mormorare sul mio petto quel “ti amo” che avevo aspettato da chissà quanto tempo. Finalmente però, c'eravamo ritrovati, un po' sempre come quei due soliti idioti che ad ogni momento romantico ridono imbarazzati, quei due ragazzi con le fronti l'uno sull'altra, magari in un pianto liberatorio. Questo era il nostro amore, forse un errore, ma una cosa era certa, se amarla era un errore, beh allora avrei continuato a sbagliare.

 

 

 

 

Le risate di Niall, Zayn e Louis rieccheggiavano nell'aria mentre si davano uno spintone ciascuno come per indicare che stavano morendo soffocati dalle troppe risate. La domenica era arrivata e finalmente eravamo tornati a casa dal campeggio per concederci un po' di svago.
Ci stavamo divertendo tutti tranne ovviamente, Giulia che ora, era con le mani ai fianchi e con i suoi capelli scompigliati.
“E dai, riprovateci!” ci incitò Louis fra una risata e l'altra, mentre la riccia sbuffò pesantemente per la troppa rabbia.
“No” rispose fredda, sistemandosi la canotta bianca che in quel momento l'avvolgeva.
Schiusi le labbra per guardarla meglio: com'era possibile? Avevo visto Corinne truccata e acconciata dentro vestitini strasexy e mi sembrava bellissima, invece, vedevo Giulia dentro pigiamoni stralarghi e con calzettoni antiscivolo per i bambini e mi sembrava perfetta.
La cosa strana di Giulia era che voleva nascondersi tra i vestiti perchè era insicura, solo che purtroppo, non riusciva a capire che lei era meravigliosa cosi com'era, senza se, senza ma.
Zayn si aggiunse alla mischia, dando il cinque a Louis “Dai Giù!”
La mora incrociò le braccia al petto per poi scrollare il capo. Stavamo cercando di fare la presa di “Dirty dancing”, un film molto vecchio dove c'era la classica storia d'amore accompagnata da dei balletti straordinari. Infatti adesso stavamo cercando di fare una delle tante prese dei balletti, solo che Giulia si ritrovava sempre a terra dolorante. Non che non riuscissi a sollevarla era solo che..la presa, beh era difficile.
Aprii le braccia, come per cercare di farle capire di buttarsi ciecamente, ma – giustamente – lei scosse il capo, provocando nuovamente la risata di tutti.
Questa volta però, intervenne Niall “la giuria ha deciso che, se tenterai nuovamente sarai tenuta lontana da Chiara”
Il biondo non fece neanche in tempo a finire la frase che subito la riccia si buttò tra le mie braccia, cadendo nuovamente.
Scoppiammo tutti a ridere a quella vista, lei era a terra che imprecava contro di noi, mentre si massaggiava la
testa.

“Brutti stupidi bastardi, me la pagherete” mugugnò contro di noi.
Le porsi una mano per aiutarla che lei afferrò per poi tirarsi su e guardarmi con quel suo solito sguardo
innervosito. Le presi la vita da dietro per abbracciarla, mentre lei faceva la finta offesa non rivolgendomi parola. Poggiai il naso fra i suoi capelli e aspirai il suo profumo, quel profumo che mi mandava in ecstasy ogni volta che entrava nelle mie narici.

 

 

 

Giulia pov's

 

Mentre continuavo a mandare a fanculo Liam ordinandogli di scollarsi di dosso suonarono alla porta. Siccome in quella casa esistevano solo bradipi decisi di alzarmi e andare ad aprire. Mi ritrovai davanti un uomo sulla trentina, quasi quarantina, molto giovane. Capelli scuri, pizzetto e occhiali da sole neri, il tutto contornato da un ottimo abito elegante.
“Salve, le serve qualcosa?”
Domandai cordialmente io. Si abbassò gli occhiali con fare strafottente e mi guardò, per poi increspare le labbra in un sorriso. Non capivo bene cosa volesse quell'uomo, ma sentivo il suo sguardo freddo su di me come il ghiaccio, come se mi volesse accusare di qualcosa, era quasi spaventoso.
La sala era ferma, nessuno rideva più, forse per educazione.
“Piacere John Smith” mi porse la mano con il suo sorrisetto, mentre masticava una gomma rossa.
Strinsi la sua mano quasi pietrificata, aveva il mio stesso cognome ed io non credevo nelle coincidenze. Chi era quell'uomo? E, cosa voleva?
“Ahm..io sono..Giulia Smith”
Con fare ovvio schioccò la lingua contro il palato, “lo so, sono diciotto anni che non ti vedo”
Rimasi un po' confusa da quella risposta poco ovvia che non riuscivo a capire mentre quell'uomo continuava a sorridermi in modo inquietante.
In quel momento – fortunatamente – arrivò mia nonna che era intenta a sistemare casa, ma quando ci vide, si
fermò.

Ambretta, mia nonna, si avvicinò a John con gli occhi spalancati e con la bocca a forma di 'o'.
“Ciao Ambretta, come passano gli anni, eh?” soffiò lui, scrutandola da capo a piedi.
Il clima era molto teso, mia nonna lo guardava freddamente, senza emettere neanche una parola. Era palese, dai suoi occhi traspariva odio. In realtà io, mi sentivo fuori luogo.
“Dov'è Elena?” chiese lui freddo, irremovibile.
Mi gelai, diventai fredda come il suo tono di voce.
“In luna di miele” rispose mia nonna, altrettanto fredda.
Poi però, in un attimo collegai tutto: la mia bocca si spalancò e le ginocchia iniziarono a tremare.
Rabbia, confusione e dolore ora erano parte di me, di nuovo. Il mio cervello mi stava dando gli input per piangere ma, tutto ciò che feci invece, fu reggermi saldamente ad una colonna.
Stesso cognome, stessa postura. La cosa era ufficiale.
“Papà?” sbiascicai con un filo di voce.
L'intero salone si zittì, mentre l'uomo – mio padre – annuì soddisfatto con un sorriso in viso.
“Esatto, posso entrare o mi lasci fuori?”
 

 

 

 

Chiara pov's

 

 

 

Feci il mio ingresso in salotto, a dire il vero, quelle risatine che si erano venute a creare poco prima mi fecero incuriosire. Appena poggiai il mio piede sul penultimo scalino, la stanza si gelò. Cosa era successo? E perchè Giulia e la nonna erano andate in cucina per parlare con uno..sconosciuto?
“Zayn” sussurrai, cercando di capirci qualcosa “chi è quell'uomo?”
Fece spallucce, “non lo so, credo sia il padre di Giulia”
“E' il padre di Giulia, Zayn” intervenne Liam, serrando la mascella.
Sospirai e provai per una volta a mettermi nei panni della riccia. Insomma, alla fine, doveva esserne felice, lei almeno aveva entrambi i genitori, cosa c'era che non andava? Nulla, la sua vita era perfetta e poi, aveva finalmente avuto ciò che voleva: Liam.
Nella sua vita non c'era niente di sbagliato, era tutto fottutamente..perfetto.
“Si può?” domandò una rossa lì, entrando con un ghigno soddisfatto in casa.
Strabuzzai gli occhi, quella ragazza era la bellezza fatta persona, e non scherzavo. Aveva lunghi capelli rossi, era molto più alta di me e, come se tutto ciò non bastasse aveva due occhi cerulei che facevano invidia..ai miei.
Spostai il mio sguardo su Niall, che intanto, era intento a fare il cascamorto con quella..sconosciuta. Decisi perlomeno, di intervenire, non per gelosia..magari solo perchè..

“Chi sei tu e cosa vuoi?” domandai acidamente, spostando il biondo al mio fianco.
La ragazza mi squadrò dall'alto verso il basso, mantenendo – ovviamente – sempre il suo ghigno “mi chiamo Barbara Palvin, sono una modella e vengo dall'Ungheria. Jhon fa parte di un'agenzia per modelle e, dato che devo fare un servizio qui a Mullingar-” la bloccai, serrando i pugni.
“Ok, non mi interessa” continuai “ora però gira i tacchi e trovati un alloggio, io non ti farò mett-”
“Barbara, giusto? Bene, io sono Niall. Se vuoi, possiamo fare un giro per la città, cosi magari puoi ambientarti,
no?”

La rossa sorrise e prendendo il braccio di Niall si avviarono verso l'uscita. Mi morsi il labbro vedendoli andar
via, quel ragazzo era un idiota patentato. Prima mi baciava e poi andava dietro a stupide modelle ungheresi.

 
-Sfogati, su. -

 

E' un pezzo di merda

 

-Puoi fare di meglio-.

 

Troglodita pezzo di merda.

 

-Ancora-.

 

E'..è..un bastardo troglodita, pezzo di merda.

 

-Mh, tutto qui?-

 

E' uno stronzo, bastardo, troglodita pezzo di merda.

 

-Oh! Ora ci siamo!-

 

Deglutii e sospirai, sedendomi accanto a Louis.
“E' tutto apposto?” domandò il moro, poggiando il suo braccio sulla mia spalla.
Annuii senza pensarci, no che non era tutto apposto. Lì fuori c'era un ragazzo con una..modella. Questo..non andava bene.
Tirai su col naso, tutto quel nervosismo non mi faceva bene, ne ero certa. Mi alzai dal divano e salii – a passo veloce – di sopra. Non volevo che nessuno mi vedesse star male, nessuno. Entrai in camera e mi chiusi dentro, sperando che Louis o Zayn non venissero per cercare di “consolarmi”. Sospirai a pieni polmoni, presi il mio computer e digitai nella barra di ricerca il nome “Barbara Palvin”, in un millisecondo mi uscirono molti risultati, tra cui un “Barbara Palvin, la modella di Victoria Secret's”
Pigiai e tutte le immagini di lei e del suo corpo da favola mi apparvero d'innanzi agli occhi; era bellissima, io
non potevo competere neanche un po', quella lì era una dea scesa dall'Olimpo.

Scossi il capo e chiusi il computer mettendomi sdraiata sul letto e iniziando a fissare il mio interessantissimo soffitto. Forse quello era un segno del destino, era tutto ciò che mi serviva per capire che – alla fine – Niall non era il ragazzo giusto per me, nient'altro. Ed il bello però era che ci stavo soffrendo, ormai Chiara Malik si era innamorata di Niall Horan. Soprimetti le lacrime, non volevo piangere anche perchè, non aveva senso. Meglio tardi che mai recitava il proverbio, no?
Spostai il mio sguardo sul cellulare che intanto, stava vibrando senza sosta.

 

Sei messaggi;

 

Lou: Ehi, perchè sei scappata via? Cos'è successo?

 

Lou: Oh andiamo, rispondimi! Non farmi stare in pensiero!

 

Lou: E dai! Chiara, se non mi rispondi giuro che salgo sopra, eh!

 

Lou: Ok, l'hai voluto tu. Aspettami x

 

Lou: Ehm..credo che dovremmo rimandare, Zayn pensa che io voglia fare cose sconce con te, dai scendi giù!

 

Lou: Ti odio.

 
Sorrisi, rispondendolo “ho sonno.”
In un battibaleno la risposta mi arrivò, provocando la mia risata “fanculo, ero preoccupato.”

 

 

Giulia pov's

 

“Dunque, a scuola come va?” continuò “che farai l'anno prossimo?” aspirò dalla sua sigaretta, per poi darmi uno sguardo disinteressato.
Eppure io ero lì a guardarlo incredula, incapace di realizzare tutto ciò.
Deglutivo in continuazione, e ovviamente, cercavo di mandare le lacrime indietro. Avevo sempre creduto che se l'avessi visto gli avrei urlato in faccia. Eppure, era difficile, non ci riusciva, ogni volta che tentavo di aprire bocca le parole mi morivano in bocca.
Dopo tutte le lacrime che avevo versato per lui, dopo tutto l'odio che avevo provato, ora, era qui. D'innanzi a me.
Avevo voglia di mandarlo via a calci, solo che dentro di me, c'era una vera e propria tempesta che pulsava nel mio cervello, quasi come a formare un brutto doloretto, piccolo ma fastidioso.
Mi sentivo davvero sconfitta, mi ritrovavo davanti quella persona che doveva esserci ma che mancava, un pezzo della mia vita che non sarebbe mai dovuto andar via.
“Non sono venuto qui dall'Ungheria solo per sentirti mugugnare qualche fottuta parola” disse con tono sicuro di sé, spegnendo poi la sigaretta.
Ed era lì che andai in bestia, davvero si credeva che sarebbe andato tutto apposto? Che l'avrei accolto a braccia aperte? Beh, si sbagliava di grosso.
“Il passato non si dimentica, lo sai? Ho provato odio per te per diciotto fottutissimi anni!” sputai velenosa.
Sospirò passandosi una mano sul pizzetto allungando poi una mano per posarla sul mio braccio. Immediatamente però, lo evitai.
“No”
“Non avercela con me, non ho avuto coraggio. In fin dei conti però, ti voglio bene” aggiunse con un filo di dolcezza che quasi mi fece sorridere.
“Sei arrivato tardi, qualcuno ha già preso il tuo posto” lo risposi.
Era in quel momento che avevo bisogno di “quel qualcuno” per infondermi sicurezza, per essere tranquilla e per non crollare.
Allargò gli occhi sorpreso, alzandosi “scusami? Mi avresti rimpiazzato?”
“Si, hai sentito bene”
A quelle parole John strinse i pugni e guardò oltre la mia spalla, trovandosi d'innanzi Liam.
Lui era lì, pronto a proteggermi.
“Non dirmi che è proprio lui” ribadì, fissando Liam che intanto, aveva un dolce sorriso sulle labbra.
“E' tardi ormai” dissi, avanzando verso Liam.
“Sono tuo padre, che tu lo voglia o no!” esclamò infuriato.
“E' troppo tardi ormai” ripetei lasciando “mio padre” e abbracciando Liam. 

 

Chiara pov's

 

Quella sera stessa decidemmo di andare al cinema per vedere uno stupido film horror che si intolava “Liberaci dal male”.
“Allora, avete tutti i biglietti?” domandò mio fratello, sorridendo ampiamente verso la cassiera che intanto era lì a fissarci inerme.
Annuimmo ed entrammo, inutile confermare quello che tutti sapevano già, no? Beh, con noi era venuta anche la modella super sexy che faceva impazzire il mondo – Niall –.
Il biondino aveva apertamente confessato che si stava prendendo una cotta per quella put – ahm, ragazza.
“Ehi, che posto hai?” domandò il moro, avvolgendomi in un abbraccio.
Gli mostrai il biglietto con la scritta e lui prese a sorridere “io ho il nove”
Per fortuna quella sera non sarei stata da sola.

 

 

 

“Questo film è...è fantastico!” esclamò Louis esultando per l'ultima scena.
Più che un film horror mi sembrava porno. Insomma, c'era questa idiota che sapeva che in casa sua c'erano degli spiriti che la osservavano e lei, cosa faceva? Si spogliava. Mh, gran genia.
Voltai il mio sguardo di sotto, dove erano seduti – vicini – Niall e la stro – ehm...ragazza. Entrambi sembravano molto affiatati, avevano una specie di sintonia che si era venuta a creare in neanche un giorno. Che tristezza.
“Ehi, mi compri dei pop corn?” mi domandò d'un tratto Louis, porgendomi i soldi.
Roteai gli occhi al cielo e sorrisi, avviandomi verso il bancone.

 

 

Niall pov's

 
 

“Vado a prendere i pop corn, arrivo fra poco” le dissi, alzandomi per comprare qualcosa da mettere nello stomaco.
“Guarda chi si vede, e Louis dov'è?” le domandai, avanzando verso la fila.
“E la Palvin dov'è?” mi ringhiò contro, aggrottando le sue sopracciglia.
“Mi sta aspettando” le risposi facendole l'occhiolino.
“Fanculo” continuò “senti,” disse trascinandomi in una stanza con una luce fioca, “non so cos'hai in mente, ma ti dico solo una cosa: odio essere trattata come un fottuto giocattolino, se vuoi portarti a letto la Palvin sei libero di farlo, ma non mettermi in mezzo!”
Sul mio viso si formò un ghigno, girai la situazione a mio favore, facendo si che – questa volta – si trovasse lei contro il muro, non io.
“Stai tranquilla, io non ho mai voluto baciarti. Mi sembravi cosi...sola che, beh mi facevi pena” continuai mentendole “sai che c'è? Mi porterò a letto la Palvin, si. Ti auguro la stessa cosa con Louis”
E detto ciò, andai via, lasciandole i polsi e aprendo la porta.

 

“Non gli hai presi più i pop corn?” mi domandò la rossa, sorridendomi.
Scossi il capo, sedendomi accanto a lei “no, c'era troppa fila”

 

 

Chiara pov's

 

La sua frase continuava a rieccheggiare nella mia testa, mi aveva colpita, lasciata senza parole. Con quale diritto osava trattarmi cosi? Perchè aveva tutto questo odio verso di me? Alla fine, non gli avevo fatto nulla.
Forse me lo meritavo, se non fossi cosi acida con le persone forse, sarei potuta essere una persona migliore.
Le lacrime iniziarono a scendere impetuose, lasciando spazio a singhiozzi che tentavo in tutti i modi di sopprimere. Mi accovacciai a terra, incrociando le gambe e appoggiando la testa al muro. Stavo soffrendo ancora, era cosi palese che ormai ero innamorata fino al midollo. Come era potuto succedere? Ero sempre restìa nei suoi confronti, non gli permettevo di prendersi confidenze. Forse, erano i suoi baci, quei baci che mi regalava ogni tanto, quando nessuno poteva vederci, lontano da chiunque. Oppure, saranno stati i suoi occhi, e il suo faccino angelico che mi avevano colpita sin dall'inizio. O ancora, il suo carattere, quel carattere che riusciva a tenermi testa ma che allo stesso tempo era dolce e premuroso con me. La colpa era solo mia se ora stavo soffrendo, me l'ero meritato.
Mi asciugai le lacrime e aspettai che anche i miei occhi ritornassero normali, volevo tornarmene a casa.

 

Louis: Dove sei?

Deglutii e gli scrissi una risposta sensata “sto tornando a casa”

 

 

Louis pov's

 

Ero sicuro che le stava succedendo qualcosa, dovevo assolutamente scoprire cosa la turbava. Anzi, forse sapevo anche chi centrava.
“Ragazzi, devo andare, ho un impegno e...ci vediamo dopo” li liquidai, alzandomi non prima però, di aver fissato chi mi interessava: Niall.
Aveva una faccia strana, mi fissava con sfida.
Ora, capivo tutto.
Vidi Chiara e a passo svelto, anzi, quasi correndo le andai incontro, abbracciandola da dietro e sussurrandole un “ora mi spieghi cos'hai, e sono serio”
Notai che si irrigidì, poggiando poi le sue mani sul mio braccio, per stringerlo forte “Lou...”
“Andiamo, vieni”

 

 

 

 

 

“Mi spieghi o no cos'hai?” le ridomandai, questa volta con più preocupazione.
Era mezz'ora o più ormai, che non accennava a rispondermi, anzi, cercava di concludere lì il discorso con un “non ho niente, smettila di preoccuparti”. Io non ci credevo, era una cosa impossibile.
“Chiara! Tu ora mi spieghi che hai, e non scherzo!” sbraitai, mettendole entrambe le braccia sulle spalle.
Lei sospirò ed evitò il mio sguardo fisso nel suo.
“E' che...io...cioè, è bella Barbara, vero?” mi domandò, spiazzandomi.
“Ok, vuoi la verità o vuoi ciò che vuoi sentirti dire?” le chiesi, facendola ridacchiare.
“Verità”
“E' molto bella, sì” dissi semplice.
“Già” rispose, chinando il capo.
“E allora?”
Sospirò, abbracciandomi “credo che Niall ci soffrirà con quella lì”
Sorrisi, perchè invece non diceva la verità?
“Niall o tu?”

Mi abbracciò più forte, poggiando la sua testa sul mio petto “Lui, Louis. Lui! Non mi piace Niall, ok?” e detto ciò, se ne andò, lasciandomi solo con uno stupido sorrisetto in viso.

 

 

 

Giulia pov's

 

Purtroppo era arrivato anche il momento di salutare la mia amata Megan, la mia cuginetta di undici anni. Quella peste che si era presa un'enorme cotta per Niall, il mio migliore amico. Dovevo essere sincera, un po' mi dispiaceva, insomma, avrei fatto di tutto per vedere Chiara innervosirsi ma ora, beh, ora c'era Barbara Palvin, la modella che aveva portato “mio padre” dall'Ungheria. I guai con quest'ultimo erano appena iniziati, ogni giorno che passava odiava sempre più Liam, e questo non riuscivo più a sopportarlo. Che vita di merda che avevo.
“Allora...” incominciò la rossa, strattonandomi il braccio e facendo colare qualche lacrima dal suo bellissimo viso “ci...vediamo”
“Dai piccola, non è un addio, questo lo sai anche tu” mugugnai, sperando in qualche modo di tirarle su il morale.
“E' vero, hai ragione. Appena mi farò un po' più grande ti verrò a trovare e...” mi sussurrò, “sposerò Niall”
A quella sua affermazione scoppiai a ridere, era ancora una bambina ma già aveva in procinto di sposarsi. Che dolce.
“Mh” fissai il diretto interessato “non credo che...sarà ancora libero, sai?”
Ed era così vero che mi dispiaccque per fino per Chiara, quell'acida che mi aveva reso impossibile la vita sin dall'inizio di tutto questo casino. Purtroppo però, entrambe avevamo la vita complicata, chi aveva problemi a destra e chi a sinistra. In questo momento il biondino stava flirtando palesemente con la Palvin, e lei ovviamente, contraccambiava. Non riuscivo a vederli insieme, pur odiando Chiara, non ci riuscivo. Mi sembrava troppo finta lei. Scossi il capo e mi avvicinai a loro, volgendo prima lo sguardo su Chiara e poi su Niall.
Era così affranta e triste che mi faceva pena, diamine. Non avrei mai pensato che tutto questo sarebbe mai potuto succedere, anzi, ero sempre stata convinta che quei due alla fin fine, sarebbero finiti insieme. E invece...
“Ehi” richiamai la bionda all'attenzione, ricevendo subito in cambio un suo “ehi” sussurrato, quasi.
Non mi sarei mai aspettata tale risposta. Eppure però, fu quello ciò che mi disse. Niente risposte sgarbate, niente insulti, niente di niente...solo un triste e strozzato “ehi”.

 

 

 

Spazio autrice

 

CHIEDO VENIA.

Davvero, scusateci, ma abbiamo avuto dei problemi nel postare e...niente. Ora però siamo qui e, ovviamente, ci tenevo a fare un piccolo avviso.

Come avete ben letto all'inizio del capitolo Giulia ha avuto dei problemucci (tranquille niente di grave), perciò la fanfiction la continuerò io. Sì, non vi lamentate u.u

Ahah, perciò anche nell'aggiornare sarò anche più veloce, non temente. Farò risorgere questa storia che, ahimè, sta giungendo al termine.

(Manca qualche capitolo)

Ok, detto ciò vi ricordo che ci sono anche su twitter, facebook e, instagram.

 

Twitter: @tostapayne__

Instagram: potete chiedermi il nome in privato.

Facebook: EyesDreamingEfp (E' una pagina in collaborazione con Giulia, lì posteremo anteprime e fanfiction).

 

Sì, inoltre, ci sarà anche una nuova fanfiction che si chiamerà “Heres to never growing upe sarà sui 5 Seconds of Summer, i personaggi principali ovviamente saranno quattro: Chiara, Giulia e...beh, spetta a voi vederlo!

Spero che la seguirete sul nostro account efp: “EyesDreaming”.

Fatemi sapere cosa ne pensate di tutto il contesto con una recensione.

Bene, a presto.

 

Baci, Chiara e Giulia x

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Capitolo 18
*** Chapter fifteen ***


Attenzione

Questa fanfiction mancano cinque capitoli (compreso epilogo) per essere conclusa. Per chi ovviamente, vorrebbe leggere altre mie fanfiction, può leggere “Irresistible”, dei One Direction.

Sarò felice di leggere una vostra opinione.

 

 

Chapter fifteen

 

 

Chiara pov's

 

Stavo fissando ancora la mano di Giulia, quella mano che ora mi aveva presa e mi aveva portata di sopra, costringendomi a piangere e a parlarle di quello che mi stava succedendo. Volevo davvero raccontarle tutto e volevo davvero ricevere un consiglio, magari un consiglio da...sorella. Detestavo il modo in cui mi aveva trattata, non c'era bisogno che mi baciasse per dirmi che ero sola, questo l'avevo capito, purtroppo. Era stato solo meschino, un idiota senza un cervello, ecco cos'era. Ed io ero palesemente cotta a puntino che ormai avevo perso la ragione. Non mi ero mai lasciata intimidire da nessuno, mi ero sempre creata i miei muri, ero sempre stata sulle difensive, ed ora? Ora arrivava lui e spazzava via tutto ciò che avevo creato pian piano, con le mie forze. Mi sentivo usata, perchè alla fine lui era come tutti gli altri, desiderava solo una fottuta cosa ed il bello era che io mi ero fatta incantare dai suoi occhi, dal suo sorriso e da lui. Che idiota.

“Mi racconti cos'hai?” continuò sedendosi sopra il suo letto “anzi non dirmelo che tanto già lo so. E' per...Niall, vero?”

Appena sentii quel nome, chiusi la porta e mi accasciai a terra, pian piano, inerme. Ero davvero stufa, non ce la facevo più, perchè tutti dovevano andare via, perchè tutti erano...cattivi, senza un minimo di dolcezza? Da che pulpito poi, io, io che ero la regina della cattiveria.

Sbuffai e soffocai un pianto isterico, rispondendola “io...” ma le parole mi morirono in bocca non appena sentii dei passi provenire dal corridoio. Mi alzai di fretta e furia e corsi dentro il bagno, chiudendomi a chiave. Potevo sembrare immatura a non voler affrontare la situazione e, forse, in un certo senso, lo ero anche, ma stava di fatto che volevo soltanto tornare ai tempi in cui Niall non era entrato nella mia vita, certo ero meno felice, ma che differenza faceva?

“Giulia, tuo padre ti cerca” esordì il biondo, bussando e aprendo la porta della camera.

Come ultime parole sentii solo la voce di Giulia, sussurrare un freddo “ok”.

 

 

 

Giulia pov's

 

Tutto ciò era solo ed esclusivamente colpa di mio padre, se non fosse venuto a rompere le scatole in questa dannata famiglia allora, sarebbe andato tutto per il verso giusto. Era strano ma non riuscivo proprio a vedercela Chiara in quel modo, era come assente, senza emozioni e ciò, non mi andava, mi dispiaceva un casino. Ovviamente, dovevo fare qualcosa, non potevo far rimanere tutto come stava, anche perchè volevo averla come amica. Forse io e lei potevamo essere davvero due buone sorelle, certo, entrambe non eravamo sante e i litigi ovviamente, ci sarebbero stati ma...dopo oggi, non riuscivo a non vedermici come sua...amica.

“Che vuoi” dissi, non appena arrivai d'innanzi all'uomo.

“Non rispondere così a tuo padre” incalzò, mangiando un biscotto e sorseggiando il suo caffè.

“Manchi per anni e hai anche il coraggio di chiamarti padre?” continuai “senti, veniamo al dunque, cosa diavolo vuoi?”

Si guardò attorno e poi sussurrò, “voglio soldi, Giulia. Ho bisogno di scappare...io e Barbara siamo in fuga, dobbiamo milliardi a delle compagnie e...”

Quella sua frase mi fece riflettere, quale vendetta migliore? Insomma, avevo l'opportunità avanti, perchè non sfruttarla? Sospirai e poi ci pensai, infondo alla fin fine, era pur sempre mio padre, non andava bene. Il mio sguardo poi, cadde su di Niall, che intanto, era di nuovo a flirtare con quella idiota senza cervello.

“Dai Niall, come sei buffo!” esclamò, sorridendogli e dandogli un buffetto in faccia. Tutto ciò mi fece innervosire, tant'è che mi alzai, lasciando mio padre per avviarmi in cucina, dove si trovavano in questo momento.

“CHE DIAMINE FATE?” gridai, appoggiando entrambe le mani sul tavolo.

“Ehi, datti una calmata, amica”

Sospirai e poi le presi i capelli, tirandoglieli leggermente: “Non dirmi ciò che devo fare, va bene? Ora, vaporizzati”

La ragazza eseguì il mio ordine, lasciandoci soli.

“Ma che ti è preso, Giù?” mormorò il biondo in una mezza domanda. Davvero non sapeva cosa mi era preso? Davvero aveva tutto questo coraggio di fare il puttaniere quando sapeva che di sopra, c'era una ragazza che moriva d'amore per lui?

“A me che mi è preso, Niall? Sul serio?” chiesi arrabbiata come non mai. Essendo la sua migliore amica dovevo fargli capire cosa era giusto o non era giusto, e questo, cari miei, non lo era.

“Cosa vuoi, Giulia? Stavo solo...parlando con Barbara” incalzò lui, sorridendo per il suo nome “Barbara...non trovi che sia un belli-”

“No Niall. Sul serio...ti credevo diverso, non pensavo che fossi uno stronzo fino a tal punto. Ma come ti viene? Lo sai, lo sai che Chiara è cotta di te, come ti viene di fare il filo a quella...deficente?” domandai, un po' incazzata, un po' calma. Infondo non potevo obbligare nessuno, se lui non provava più niente per Chiara – cosa alquanto impossibile – allora doveva almeno avere un po' di tatto, di cuore. E poi si sapeva, Barbara era bellissima, davvero una gran bella ragazza, ma anche Chiara non scherzava, quei suoi capelli biondi, quegli occhi azzurri simili a quelli di Niall...beh, non era da meno.

“Cosa? Chiara è cotta di me?” rise, “non dire sciocchezze, a lei piace Louis” disse tutto convinto, alzandosi dalla sedia per mettere nella lavastoviglie quel piattino sporco di cioccolato.

“No Niall, Chiara è cotta di te, non di Louis. Sai ora lei è di sopra, in un mare di lacrime...e indovina perchè?”

Lui deglutì, e in quel preciso instante, notai per la prima volta che i suoi occhi si fecero lucidi, “p-perchè?”

Sospirai, “immagina, credo che tu possa arrivarci da solo” e conclusi, lasciandolo in cucina a rimpiangere ciò che aveva fatto.

 

 

Niall pov's

 

Eravamo davvero arrivati a quel punto? Ero davvero stato così coglione da gridarle quelle falsità che oltretutto, non pensavo? Sospirai e ringraziai mentalmente Giulia perchè, se a quest'ora non fosse stato per lei, io sarei ancora mezzo cotto di Barbara. Salii le scale che portavano al piano di sopra e, prima di bussare alla sua stanza stetti un po' interdetto, immobile d'innanzi ad essa, a contemplarla. Inspirai per poi appoggiare il mio orecchio alla porta: si sentivano dei singhiozzi, fermati poi da un leggero sussurro che diceva: “posso farcela, io non sono innamorata sul serio”. A quella frase sorrisi ebete, come avevo potuto pensare che tra lei e Louis – tra l'altro, mio migliore amico – ci fosse qualcos'altro dalla semplice amicizia? Scossi il capo e, senza bussare, aprii la porta. Ciò che mi si presentò davanti mi ruppe il cuore: Chiara era seduta, appoggiata alla parete, con la testa rivolta verso il soffitto. E, la cosa che mi turbò di più e che mi fece odiare me stesso, furono le sue lacrime. Non meritavo tutto questo, tutto questo dolore per me. Infondo ero solo un ragazzo...un idiota di ragazzo. Mi ero fatto abbagliare semplicemente dalla bellezza di Barbara ma infondo, alla fine, se si scavava, lei non era ciò che cercavo perchè non era Chiara. Era stupido pensare che l'avessi dimenticata, era stato davvero un grosso errore. Se solo Zayn sapesse...mi farebbe una faccia piena di schiaffi e, in un certo senso, lo meritavo. Non mi sarei tirato indietro per nessuna cosa al mondo perchè io ero un vero uomo, e i veri uomini non scappavano difronte ai problemi.

Il suo viso incontrò il mio, e in un battibaleno, posò i suoi palmi sulla sua faccia, per cercare in qualche modo di comprire le lacrime che le fuoriuscivano impetuose.

“Che cavolo ci fai qui?” domandò, alzandosi da terra per fissarmi negli occhi cerulei. Deglutii, cosa dovevo dirle?

“I-io...Chiara, scusami. Davvero, sono un idiota...” continuai prendendole le mani che, puntualmente, ritrasse “ok...capisco”

Lei si lasciò andare in un sorrisetto, per poi parlare, con un tono di voce piatto, amaro “cosa capisci, Niall? Tu non hai capito proprio un bel niente! Ma cosa vuoi capire, tu? Prima mi baci, prima mi fai sentire al settimo cielo...e poi? Basta che arrivi una stronzetta con delle tette enormi e tu perdi la testa per lei!” esclamò, rossa in viso e con le lacrime che le rigavano la guancia.

Sospirai e incassai tutte le brutte parole che mi stava dicendo, infondo, io avevo fatto di peggio. “Lasciami stare, Horan. Davvero, lasciami, in, pace” mise in chiaro, scostandosi poi da me “vaffanculo” e concluse, chiudendosi a chiave nel bagno.

 

 

 

Chiara pov's

 

Mi fissai allo specchio e decisi che quella riflessa lì, non era la vera me. La vera Chiara era stata sepolta con l'arrivo di quel bastardo. Dovevo farla riemergere, dovevo cambiare per dimenticarlo. Magari, mi sarei fatta un pircing, o addirittura, mi sarei colorata i capelli. Per dimenticare, dovevo cambiare. Deglutii e mi sciacquai la faccia, per poi uscire dal bagno e chiamare Giulia. Era stata dolce con me, mi aveva aiutato in quel momento così buio, ed io, infondo, volevo esserle amica.

“Dimmi” esordì, sedendosi sul letto.

“Scusa per tutto ciò che ti ho detto...e anche per come mi sono comportata...insomma, le cattiver-” ma lei mi bloccò, sorridendo ampiamente “stai tranquilla. Anche io devo scusarmi con te, infondo noi due siamo sorelle, no?”

Annuii e, “senti, che ne dici di accompagnarmi a fare un pircing?”

La riccia per poco non cadde a terra, “cosa? COSA?”

Io al contrario, risi, “sì, voglio cambiare per dimenticare chi ero”

“E proprio con il pircing? Tu sei pazza! No, io non ti accompagnerò!”

Sbuffai, prendendola per il braccio per trascinarla fuori “oh sì invece! E dai”

“Hai pensato a cosa dirà tuo padre quando tornerà a casa?” mi domandò, scettica. Infondo aveva ragione, non sapevo ancora cosa raccontargli. Ci pensai su e poi risposi, “gli dirò che...mh, chiederò a Zayn”

Lei sorrise e sbuffò, “andiamo, và”

 

 

 

 

 

SAAAAALVE!

Eccomi qui, finalmente ho aggiornato! Mlmlml.

Cosa ne pensate del capitolo?

E GIULIA NON E' UNA GRANDE? AHAHAH, ADORO QUANDO PRENDE PER CAPELLI LA PALVIN.

Scusate davvero, ma io a quella lì non la posso digerire. Sia nella fanfiction che nella realtà. Mi sa troppo di zoccola. Ma vabbe, c'è gente a cui piace, perciò ognuno ha i gusti propri.

Ok, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo tramite una recensione, spero di aggiornare il prima possibile!

Baci, Chiara x

 

 

 

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Capitolo 19
*** Niall and Chiara ***


Ragazze, se volete, io ho scritto una fanfiction "Irresistible", è sui One direction.
Scusate se vi rompo le palle con la pubblicità, ma mi piacerebbe ricevere qualche opinione.
Ora scappo, bacioni.
Leggete a fine capitolo.
/C.



Niall and Chiara


"Oddio, oddio!" esclamai, stringendo fortemente la mano di Giulia.
Lei mi fissò, scettica, per poi ritirare la sua mano. "Chiara...ancora non è successo nulla. Ti vuoi calmare?" continuò, "mi stai facendo male!"
Sorrisi, "scu-scusa..."
"Allora, dove lo vuoi il pircing?" chiese il ragazzo pieno di tatuaggi, con una specie di pinza in mano. Anzi, a dire il vero tutto ciò mi faceva molta paura.
"Al...al...labbro" blaterai, mordendomi appunto, il labbro inferiore.
"Ehi biondina, calma. Non farà molto male", sorrise toccandomi con il pollice il mio labbro, "destra o sinistra?"
Deglutii, fissando Giulia che intanto, era intenta a guardare il tatuatore, alias, il ragazzo dei pircing.
"Ahm...sinistra" decisi, "ho paura..." mi lasciai sfuggire, facendolo ridacchiare ulteriolmente, "stai tranquilla, fidati di me"
Eh, era quello il punto. Fidarsi...




Dopo vari urli finalmente, avevamo finito. Il pircing era uno spettacolo, lo adoravo. Ora mancavano soltanto le punte dei capelli blu e il gioco era fatto.
"Stai bene con quel...coso" lo indicò, sorridendomi.
"Dici? Mi ci devo abituare..."
"Appena ti vedrà Nia-" ma la bloccai, sospirando e innervosendomi "non me ne frega assolutamente niente, ok? Non l'ho fatto per attirare la sua fottutissima attenzione. L'ho fatto per cambiare..." ed era vero. Non stavo nascondendo la realtà, volevo solo essere una persona diversa, una Chiara diversa. Certo, tutti avevano difetti, ma io credo che Dio abbia un pò esagerato con me.
"Voglio cambiare, tutto qua..." sbiascicai, senza rendermene neanche conto.
Lei si avvicinò, stringendomi in un abbraccio, "sei una bella persona tutto sommato, Chià. Non hai bisogno di cambiare per un...coglione"
E io lo sapevo, quel coglione era riferito al suo migliore amico. Era solo che...non ce la facevo, c'era la Palvin che, dio, era bellissima, mentre io...no. Volevo sentirmi bella anche io, almeno solo per una volta.
"Non cambio per lui" mentii, sciogliendo l'abbraccio per cambiare discorso, "ok...andiamo dal parrucchiere?"
Lei sorrise e mi prese sottobraccio, portandomi da Jack, il suo parrucchiere di fiducia.

 
Niall pov's

Ero seduto su quel divano da tipo mezz'ora. Non accennavo ad alzarmi neanche per mangiare e il che era davvero preoccupante visto che il cibo era il mio unico amore. Zayn era accanto a me, che messaggiava con una ragazza conosciuta a chissà quale festa.
Sospirai rumorosamente, attirando l'attenzione di Louis che era intento a giocare a Candy Crush "cos'hai?"
Lo fissai interdetto, incapace di esprimergli i miei veri sentimenti, insomma, cosa potevo raccontargli? Che ero un cazzone e che solo ora, mi ero accorto che Chiara era davvero innamorata di me?
"Nulla..." dissi, sospirando.
Louis si alzò, prendendomi per un braccio "andiamo, vieni"
Mi portò fuori, per poi spingermi e convincermi a fare una passeggiata per sgranchirsi le gambe "centra Chiara, eh? Oh aspetta! Forse centra la Palvin" sorrise amaro, come quasi se anche lui si fosse accorto del mio cazzutissimo errore.
Lo guardai con imbarazzo, scuotendo il capo per la sua battutaccia, "non centra...la Palvin"
"Cos'è ti sei accorto che ti manca Chiara?" continuò "eh? Prima l'hai fatta soffrire, ignorandola...e ora?"
E a quella affermazione, scattai immediatamente, puntandogli il dito contro, "cosa? COSA? Tu mi stai accusando? Scusa, ma qui quello che era sempre attaccato a Chiara come una cozza eri tu. Non io! Che cosa pretendevi? Pensavo che tra voi ci fosse qualcosa...era sempre così acida con me! Tu non sai neanche per quante volte io l'ho baciata, ricevendo in cambio una sua fottuta fuga. Mi...faccio schifo, ok? Lo so, ho sbagliato...ma...cosa vuoi?!" gli ringhiai contro, con tutta la rabbia.
Il moro difronte a me sospirò, sorridendomi "mi fa piacere che tu ti sia sfogato..."
Scossi il capo, "non...ormai è finita, Lou. Non mi perdonerà mai..."
"E invece io credo di sì, sei disposto a correre qualche rischio?"
"Tutto Lou, tutto"




La sera era arrivata, ed io e Louis avevamo preparato il nostro magnifico "piano". Speravo davvero che tutto ciò sarebbe andato a buon fine perchè ci tenevo tanto a lei e al suo perdono. Da quella mattina in camera sua non l'avevo rivista per tutta la giornata, forse evidentemente era troppo occupata a nascondersi da me. E il che, era fin troppo comprensibile.
"Allora...è tutto pronto?" domandò Louis, affiancandosi alla mia figura.
Deglutii, sospirando e sedendomi momentaneamente a terra, "sì...lo è"
"Niall, devi stare tranquillo. Sono sicuro che finirà tutto bene, voi due vi amate. Di questo ne sono certo!" esclamò, facendomi alzare e abbracciandomi. Quello era il mio vero amico, niente doppi giochetti, niente bugie, niente tradimenti. Tutto quello che si era creato, tutta quella ostilità che si era creata nei confronti di Louis era solo frutto della mia immaginazione. Era solo colpa mia perchè ero accecato dalla gelosia. Che idiota, ero stato un doppio scemo.
"Grazie, Lou..." continuai, "scusa, scusa per come ti ho trattato...è che...ero accecato dalla gelosia" ammisi, sorridendogli sinceramente.
"Tranquillo amico, ora pensiamo solo a questa sorpresina"
Annuii e aspettai l'arrivo di Chiara, che sicuramente sarebbe arrivata con Giulia.
Beh...sì, avevo fatto pace anche con la mia migliore amica, ora era lei che mi aggiornava su tutto. Mi aveva riferito che Chiara stava soffrendo anche se non lo voleva dar a vedere, il suo solito. Sospirai e aspettai anche Liam.

Chiara pov's

"Insomma, stavo dicendo che..." ma mi bloccai, trovandomi delle lanterne raggruppate tutte a forma di cuore, con al centro Niall con la sua chitarra color miele, la stessa chitarra che aveva usato per cantarmi la sua canzone, More than this. Me la ricordo ancora, iniziava con una stupenda strofa...
"Chiara..." iniziò lui, strofinando il plettro sulle corde di quella meraviglia.
Girai il capo, e notai che Giulia - che prima era dietro di me -, era sparita, e che ora, in quel giardino c'eravamo solo io e lui.
"Prima che tu possa dire o fare qualcosa voglio che tu mi ascolta. Ti chiedo solo pochi minuti del tuo tempo..." sussurrò calmo, sospirando e sorridendomi angelicamente.
Deglutii, non avevo alcuna voglia di scappare in realtà, volevo sentire cos'aveva da dirmi, volevo vedere fino a dove arrivava la sua pazzia. Insomma, le lanterne sistemate a forma di cuore mi avevano colpita.
All'improvviso si avvicinò, prendendomi per mano per farmi varcare la soglia, dove era sistemato lui fino a pochi secondi fa.
"Rimani qui..." mi disse, allontanandosi di poco per riprendere la sua chitarra.

"Everybody wants to steal my girl...
everybody wants to take her heart away
couple million in the whole wide world
find another one cos she belongs to me..."


Nel mio viso si formò un sorriso, l'immagine di Niall che suonava delicatamente la sua chitarra dandomi ogni tanto degli sguardi dolci e sinceri mi fece sciogliere letteralmente. Mi piaceva tantissimo quella canzone...aveva paura che potessero rubarmi per portarmi via da lui...il punto però era che, io non mi fidavo di lui. Io...non ce la facevo, pur volendoci provare, ecco.
Dovevo farglielo capire ma la forza e la volontà mi mancavano. Lui aveva fatto tutto questo per me ed io mi sentivo così bastarda per dirgli ciò che pensavo veramente.
"...na na na" concluse, sorridendomi e lasciando la chitarra a terra.
"Cosa...ne pensi?" mi chiese, prendendomi le mani per poi farmi avvicinare al suo petto. In quel momento il mio sorriso ricomparve, era impossibile rimanere neutri d'innanzi a quel ragazzo. "Io...grazie" dissi solo, poggiandogli le mani sul petto, per cercare in qualche modo di allontanarlo da me.
"Niall...tutto questo...è bellissimo, sul serio. Ma..." mi bloccò, passandomi il pollice sul mio labbro inferiore, "che diamine hai fatto al tuo labbro?"
Sospirai, sciogliendo quella specie di abbraccio che si era creato, "un pircing, non vedi?"
"Sì, vedo, vedo..." continuò, "senti, voglio solo dirti che mi manchi...sul serio, so di aver sbagliato, so di essere stato un cazzone ma ti prego, perdonami...io...credo di essermi innamorato di te, Chiara"
E a quella frase non ce la vidi più, presi il suo volto, lo avvicinai al mio e presi a baciarlo dolcemente, muovendo le mie labbra sulle sue, per poi chiedere l'accesso e posizionarmi all'interno della sua bocca. Era tutto semplicemente perfetto, lui era un ragazzo d'oro che aveva fatto tutto questo per me. Certo, gli avrei parlato del mio problema per quanto riguarda la fiducia ma questo non era il momento adatto.
"Chiara..." biascicò, scostandosi ad un palmo dal mio volto.
"Dimmi" risposi, baciandogli la punta del naso con dolcezza, per poi scendere verso la sua mascella e verso il suo collo. "Voglio...voglio...ricominciare tutto d'accapo. Voglio un appuntamento con te, piccola" ammise schietto, senza poi darmi il tempo di rispondere, poichè si rifiondò sulle mie labbra, muovendole sensualmente.
"Niall..."
"Mh?" domandò, baciandomi la fronte.
"Sì", dissi dolce, abbracciandolo.






I'm heeeeere!
Ciao ragazze! Scusatemi tanto se ci ho messo molto ad aggiornare ma con la scuola, poi ieri ho avuto un diciottesimo...beh, ho avuto molti impegni, ecco! Ahah.
Come state? Spero bene! c:
Beh, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo così mi regolo.
Ora vi saluto, baci Chiara.


x

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Capitolo 20
*** Chiara, Louis, Niall and Barbara. ***


Liam pov's

Io e Giulia eravamo nascosti dietro un cespuglio, per non farci vedere dai due innamorati, a dire il vero ero contentissimo per quei due provoloni, si vedeva fin troppo bene che si piacevano, solo che quella Chiara era troppo acida e orgogliosa per ammetterlo e Niall...beh, lui era semplicemente stanco.
Era vero, ero suo amico, ma alla fine anche io ero d'accordo con la mia fidanzata, non era bello ciò che aveva fatto, anche solo per ripicca verso la bionda. Vero, ci aveva ricavato la sua gelosia, il che era una cosa importante, perchè voleva dire che ci teneva, ma...per il resto, secondo me, aveva sbagliato totalmente.
"Tu non me le fai mai queste sorprese così" esordì ad un tratto Giulia, dandomi un buffetto sulla guancia.
Storsi il naso e sorrisi malizioso, "che sorprese, piccola?"
"E dai, Liam!" continuò, "anche io sono una tipa romantica...mi piacerebbe ricevere da te qualche sorpresa così, di questo genere"
Le sorrisi dolce e poi la baciai, ripercorrendo tutto il suo collo come la prima volta. Era così bella che...era impossibile averla difronte e non baciarla. Quella ragazza era praticamente la perfezione, era seria, dolce - quando voleva - bella, simpatica e, una buona, anzi, perfetta amica.
Sospirai e, "ti farò una sorpresa ancora più bella, promesso"
Lei mi sorrise e mi saltò addosso, baciandomi appassionatamente.



 

Chiara pov's

La mattina era arrivata, e la scuola ovviamente mi aspettava, dire che quella mattina ero felice era dir poco. Mi alzai dal letto tutta sorridentente, con un sorrisone a trentadue denti - mai avuto prima -.
"Ehi Biancaneve, dove hai lasciato gli animali?" mi chiese la riccia, ridacchiando per il mio buon umore.
"Oh..." continuai, assorta nel mondo dei Niall, "ehm...lo farò dopo"
E in quel momento, capii veramente che ero innamorata, la notte precedente non ero riuscita a dormire per colpa sua e per colpa dei suoi fottutissimi baci, che mi dedicava anche quando parlavo.
Affermava che era meglio baciarci che parlare, ecco.
"Vado di sotto" incalzai, per poi fiondarmi nella camera di Niall e chiudere la porta.
A dire il vero, non sapevo cos'eravamo ora, forse semplici amici che tentavano di provare il loro rapporto da tali, oppure, cosa che mi piaceva di più, eravamo due ragazzi che volevano stare insieme e che eravamo in fase di sperimentazione.
Sospirai e mi girai, trovandomi un Niall coperto solo da un'asciugamano sul basso ventre.
"Ho capito che non vedevi l'ora di vedermi, ma...diamine, me lo dicevi, mi facevo trovare direttamente nudo" ridacchiò, venendomi in contro.
In quel momento arrossii in una maniera lancinante, e decisi in qualche modo, di riprendermi, non potevo fare la parte della biondina assetata di sesso. Tossicchiai e, "hai sbagliato totalmente. Sono venuta qui perchè Zayn mi ha chiesto di prendere...il suo...profumo, ecco" mentii, dicendo la prima cosa venutami in mente. Non potevo ammettere che ero lì solo per sentire il suo corpo a contatto col mio.
"Oh, e come si chiama?" chiese, assottigliando gli occhi e mettendo in viso un sorrisetto soddisfatto.
"Si chiama..." continuai, "oh insomma! Non ha importanza, so solo che ti ha prestato un profumo, e mentre salivo le scale mi ha chiesto se potevo riprenderlo"
Lui si avvicinò ancora, ridendo animatamente per tutto ciò che stavo dicendo, "oh...capisco" continuò, baciandomi il collo per poi arrivare al lobo dell'orecchio, "quindi...non sei venuta per me?"
Deglutii, cercando di calmare il mio cuore, che nel frattempo stava correndo all'impazzata, "no"
"E quindi...se ti bacio, tu ti scanserai?"
"Non ho detto...q-questo"
"Però me l'hai fatto capire" continuò, massaggiandomi il braccio sinistro, "dimmi tu se sbaglio..."
"Ti detesto" mentii ancora, sorridendo come un'ebete difronte al suo bel visino.
"Anche io" e poi si fiondò sulle mie labbra, chiedendo il permesso di entrare per poi attorcigliare la sua lingua alla mia, per dare vita al bacio più bello che avessi mai dato. Baciarlo era sempre diverso, non ti stancavi mai, forse erano per quei piccoli baci che mi dava alla fine, o ancora, mi piaceva il respiro che aveva sul mio collo. Stava di fatto che mi ero innamorata e che dovevo ammetterlo a me stessa, e soprattutto a lui.
"Sei una persona orribile" dissi, poggiando le mani sul suo torace ben scolpito e ancora tutto bagnato.
"Anche tu, odio il tuo carattere" sussurrò al mio orecchio destro, avvicinandomi con le sue massicce braccia per poi far entrare un suo dito sotto il lembo della mia maglietta grigia.
"Perfetto, ne sono felice" ripresi il giochetto, che notai solo ora, piaceva anche a lui.
Ora, invece che un solo dito, inserì la mano, massaggiandomi il fianco con molta delicatezza, per poi baciarmi la mascella e salire fino a sopra le labbra, dove le torturò per pochi attimi.
"Amo baciarti" disse, tenendomi stretta a sè.
"Anche io" conclusi, mettendo le braccia attorno al suo collo per avvicinarlo.
"Questo sarà il nostro piccolo segreto"
Annuii, felice.





Zayn ovviamente non poteva sapere di ciò o altrimenti, non immaginavo neanche cosa gli avrebbe detto a quel povero ragazzo. Ma, dai, cos'eravamo ora? Certo, oggi dovevamo uscire...ma...-
"Chiara, andiamo?" mi risvegliò Louis, che mi era venuto a prendere in moto.
Gli sorrisi cordiale e aprii la porta, fiondandomi per abbracciarlo. Nel tempo stesso uscirono anche Niall e Barbara, con Giulia e Liam, pronti per andare a scuola.
"Niall, io devo passare per la tua scuola, ti accompagno io, no?" gli chiese la zoc-...la ragazza, sorridendolo.
Lui mi fissò, volgendo lo sguardo verso la rossa, "certo baby"
Mi morsi un labbro e infilai veloce il casco, salendo sulla sua moto, "andiamo, Lou"
Lui sorrise e partì, lasciando i due fidanzati soli.
"Grazie per la considerazione!" gridò Liam, cercando di farsi sentire. Louis in tutta risposta gli alzò un "ok" con la mano, facendomi ridere.




 
Giulia pov's

Ma era possibile ciò che era successo? Ma perchè quei due dovevano essere così dementi? Ma che, davvero? Cioè, invece di andare insieme a scuola, vanno separati? Ah, quei due mi sentiranno! "Amore, Zayn è ancora in casa?" chiese Liam, baciandomi la tempia.
Ero già nervosa di mio, ora non ci si doveva mettere anche lui, "Payne, non baciarmi. Ho il ciclo" continuai, "e sono nervosa anche perchè quei due coglioni se ne sono andati separatamente! Ma porco...dico io, perchè fanno così?!"
Lui ridacchiò, alzando le spalle in segno di resa, "piccola, e io che ne so? Sembrano due donne mest-" continuò mordendosi il labbro inferiore, "scu-scusa...non..."
"Payne. Incomincia a correre"
"Co-cosa?"
"CORRI!" esclamai, lanciandogli una scarpa dietro.




Arrivammo a scuola in tempo, prima del suono della campanella. Fortunatamente avevamo trovato un autobus che passava da quelle parti, e quindi l'avevamo preso al volo. La giornata proseguiva proprio bene, mh.
OVVIAMENTE SCHERZAVO.
No, perchè appena arrivai il professore di cinese iniziò a sbraitarmi addosso, dicendomi parolacce e bestemmie perfino in aramaico. Ma che schifo, per un pò di ritardo.
Oh, e non è tutto, avevo preso anche cinque al compito. Che giornata, oh.
"Piccola", incalzò il castano, cingendomi da dietro.
Oh dio.
"Dimmi"
"Ti amo", ridacchiò.
Lo faceva apposta, lo sapevo, era così bastardo. Sapeva perfettamente che quando avevo quel genere di "problemi" odiavo le dolcezze e i continui abbracci. Ero praticamente un terremoto.
"Payne, vuoi essere ucciso per caso?" gli chiesi, mentre lui continuava a ridere.
"No, piccola ho lezione. A dopo" e mi baciò a stampo, dileguandosi immediatamente.

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Capitolo 21
*** Chapter twenty-one ***


Note d'autrice
Ragazze vi scrivo qui sopra d'ora in poi.
Come state? Spero bene.
Dopo tanto ce l'ho fatta a pubblicare, scusate se sono lenta ma ho avuto da fare...
Beh, io ora scappo.
Lasciate qualche recensione per capire se il capitolo vi è piaciuto.
Baci, Chiara x





Chapter twenty-one

Ma cos'era? La giornata del “Facciamo innervosire tutti Giulia”?
No perchè, prima il cinque, poi Payne che non faceva altro che darmi attenzioni, facendomi irritare e ora, chi ci si metteva? Anche Corinne, che era tornata dal suo lungo viaggio verso la direzione Fanculandia.
“Corinne” incalzai, stringendomi forte a Liam, “lui è mio. Non farti trovare vicino o finirà male, sei avvertita” le rivolsi un sorriso falsissimo, per poi trascinarmi il castano via.
“I libri...” esordì, sorridendo.
“Cosa?”
“Dovevo prendere i libri dal mio armadietto, genio” mi diede un buffetto sulla guancia, ridendo e tornando indietro “tranquilla, sono solo TUO!” gridò le ultime parole, come per farle sentire a tutto il corridoio, o magari a tutta la scuola.
Sorrisi ebete d'innanzi a quella scena, anche se alcune volte ero acida con lui lo amavo davvero tanto, ed ero così felice che finalmente, dopo tutto ciò che avevo dovuto passare le cose si erano svolte per il meglio. Giornata di merda a parte, mi trovavo davvero bene con il mio Liam, era una persona così dolce ma anche così dannatamente divertente e sexy. Non ti stancava mai, proprio perchè non era monotono. Mi sentivo davvero fortunata, la mia vita era migliore grazie a lui. Poi ora che avevo chiarito anche tutti i litigi con Chiara, mi sentivo ancora meglio, era bello poterle parlare senza bisticciare o ancora, finire alle parolacce. A dire la verità, mi dispiaceva davvero tanto per Niall e la bionda, la sera prima si baciavano e la mattina dopo non si cagavano. Uh, per bacco! Ho fatto una rima.
Oh ma andiamo, ma chi sono? Tonio Cartonio? Quello della Melevisione?
Ma che sto blaterando?
Risi di me stessa e mi incamminai verso la mensa, dove feci il mio ingresso con il ragazzo più bello della scuola: Liam.
“Ehi, ci sono anche io!” esclamò Harry, abbracciandomi.
“Che fine avevi fatto?” domandò Liam, togliendomi di dosso il braccio che il riccio aveva gentilmente posato sulla mia spalla, segno che era geloso.
“Ve l'avevo detto. Ho avuto da fare con mio padre...sai, casini famigliari” disse, sedendosi poi su di una sedia, “è bello potervi rivedere”
Sorrisi e gli feci l'occhiolino, “dove sono gli altri?”
“Eccoli” mi fece notare, sbracciandosi per farsi vedere dalle quattro figure che man mano, si stavano avvicinando.



Chiara's pov

Il fatto che mi dava enormemente fastidio era che quell'idiota girava ancora attorno al MIO Niall. Ok, non eravamo fidanzati, anzi a dire il vero neanch'io sapevo cos'eravamo, però cazzo, non poteva fare così.
Dopo aver “mangiato” – sì perchè Niall ingerì tutto il mio cibo, lasciandomi solo degli spicchi di mela, che ahimè, dovetti nascondere per non farglieli mangiare –, mi alzai dalla sedia e mi dileguai, per tornare a casa.
Volevo rimanere un po' sola, anzi, forse sarei andata nel retro della scuola, almeno lì avrei trovato un po' di pace prima di tornare a casa.
“Ehi” mi fermò, guardandosi attorno.
Mi girai, riconoscendo subito la voce, era Niall.
“Che vuoi?” chiesi scocciata, ma allo stesso tempo con voce piatta, fredda.
“Guarda che qui non c'è nessuno, puoi smettere di fare l'acida” disse, sorridendomi maliziosamente per poi avvicinarsi.
Indietreggiai di un passo, finendo contro il muro gelido, “allontanati, sono seria”
Lui sbuffò, alzando gli occhi al cielo, “cosa c'è ora?”
“Cosa c'è? Perchè te ne sei andato con quella lì?”
“Quella lì, chi?” fece il finto tonto, ridendo di me e delle mie evidenti scenate di gelosia.
“La rossa! Niall, non ridere, sono seria!” esclamai, sbuffando anch'io, e facendo scendere le braccia lungo i miei fianchi.
“Ah perchè, tu sei libera di salire in moto con Louis ed io non sono libero di andarmene con quella rossa super sexy?”
Lo faceva apposta, ne ero sicura, voleva farmi perdere la pazienza, voleva vedere fino a dove arrivava la mia gelosia perchè se ne era accorto che morivo per lui. Ogni qualvolta mi parlava, ogni qualvolta mi baciava o toccava, io ero sotto il suo fottutissimo controllo.
“Super...sexy?!” scossi il capo, lanciandogli uno schiaffo ben assestato in viso, “vaffanculo, và”
E detto ciò, me ne andai, lasciandolo solo in quelle quattro mura, a riflettere su ciò che aveva appena detto.
Fanculo.

Zayn's pov

Il ritorno di Harry aveva scatenato in me un'autentica voglia di divertirmi. Ero sempre stato legato al riccio, poiché in un certo senso, era come me, casinista e sciupafemmine.
Ok, era vero, ogni tanto ce ne approfittavamo della situazione ma se si scavava infondo, noi avevamo un animo nobile, dolce.
Quella lì era solo una copertura che avevamo per non farci trattare come degli stupidi. Gli unici che ancora non avevano trovato l'anima gemella eravamo noi due, compreso Louis che secondo me però, si era preso una cotta per mia sorella, anche se non l'avrebbe mai ammesso. Sorrisi e mi avviai verso casa del riccio, per uscire un po' e magari conoscere qualche ragazza.
“Salve Anne” salutai, entrando e gridando un “Harry”
La mamma del mio migliore amico ridacchiò, “Zayn, non gridare...c'è Gemma che sta facendo i compiti”
Mi scusai e proseguii di sopra, aprendo la porta della camera e trovandomi il riccio nudo, “non riesco a trovare le mie mutande portafortuna” incalzò, girandosi verso di me con tutti i gioielli di famiglia al vento, “AH! Ti prego Hazza, girati!” mi coprii, ridendo di lui.
“Oh, scusa” e andò in bagno, a mettersi degli slip rossi.
“Cos'è questa storia della mutanda portafortuna?” chiesi, evidentemente sorpreso, non mi aveva mai accennato a questa cosa.
“Oh...beh...in realtà è una mutanda che metto quando usciamo, Zayn” disse serio, il che mi fece ancora più ridere.
“E non prendermi in giro!” continuò, “tutte le conquiste le ho fatte con indosso quelle mutande, e ora non le trovo più!” si lamentò, saltellando come un bambino a cui avevano rubato le caramelle.
“Calmo riccio, vorrei aiutarti a trovarle ma sinceramente ho paura di mettere le mani dove non dovrei...cioè, non voglio trovare preservativi bucati o magari, usati. Sarebbe...orribile!”
“Zayn...quelle cose le butto” mi fece notare, ridendo e spintonandomi.
“E' una balla, ne sono sicuro” dissi, sedendomi sopra la sua scrivania per vederlo impazzire alla ricerca delle sue fottute mutande.


Chiara's pov

Nessuno era in casa, ad eccezione di me, del biondo, e della Palvin. Oh perfetto, ora facevo anche il terzo incomodo. Sospirai e alzai il volume della musica, che nel frattempo stava riproducendo la voce di Ed Sheeran, sulle note di Runaway. Adoravo quella canzone, mi riusciva a trasmettere sia tranquillità che carica. L'ascoltavo sempre, o prima di un'interrogazione, oppure semplicemente quando ero nervosa. Scesi di sotto e sperai di non trovarli ad amoreggiare, anche perchè in tal caso, avrei vomitato sul parquet. Aprii il frigo ed estrassi del thè al limone freddo, quasi ghiacciato. Presi un bicchiere dal mobiletto soprastante e lo versai, bevendone un sorso pieno.
“Qui qualcuno ha molta sete, mh” mi fece notare la ragazza, sorridendomi.
Roteai gli occhi al cielo e la scansai, per tornarmene di sopra, quando all'improvviso mi venne una stupenda idea.
Tornai in cucina e presi dell'acqua, per poi versarla nel bicchiere dove prima c'era il thè. Avanzai verso di lei e gliela versai addosso, sospirando poi un freddo e finto “ops...”
Lei si girò interdetta, innervosita, “ma che cazzo fai?!” mi gridò contro, ma la voglia di riderle in faccia prese il sopravvento, tant'è che si arrabbiò da morire.
“Ti giuro che io ti uccido, stronza!” esclamò, venendomi incontro.
(S)Fortunatamente intervenne il biondo, separandoci immediatamente, “che fate?!”
“Quella lì! Quella stronza mi ha rovesciato l'acqua addosso!”
Niall mi guardò e sorrise, per poi rivolgerle di nuovo lo sguardo “ah...beh, vedila in questo modo...ti sei rinfrescata”
“Vado a farmi una VERA doccia” disse infuriata, trucidandomi con il solo sguardo.
Appena la rossa andò via, Niall mi venne di nuovo incontro, intrappolandomi tra lui e la cucina, “perchè l'hai fatto? Ti avverto, se non mi rispondi non mi muoverò di qua”
“Mi dà sui nervi, tutto qua” ammisi semplice, senza scendere nei particolari.
“Oh su, non ci credo. Sii sincera” sussurrò, quasi ad un palmo dalle mie labbra.
“Sono gelosa” dissi, per poi fiondarmi sulle sue labbra per baciarlo con foga, con ardore. Mi erano mancate così tanto che facevo fatica a credere che ora erano di nuovo mie. Quel sapore che emanavano, quella morbidezza che solo le sue labbra avevano. Mi faceva impazzire totalmente. Chiese il permesso per entrare e dopo un po', fece incontrare la sua lingua con la mia, per dare inizio a quel bacio che bramavamo già da troppo tempo.
“Niall...”
“Mh?” mi disse.
“Credo di essermi innamorata...” ammisi senza troppi giri di parole.
“E di chi?” mi chiese, ancora sulle mie labbra.
“Di te” conclusi, fissandolo negli occhi.

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Capitolo 22
*** Niall and Chiara ***


Chiara's space
Ragazze, ci tengo a ringraziarvi per tutto ciò che mi scrivete.
Credo che la storia finirà fra qualche capitolo, anzi, credo fra due o tre. Spero che vi sia piaciuta fino in fondo.
Grazie davvero per averci supportate.


Piesse: scusate se il capitolo è troppo corto, ma con la scuola e il resto...non ho proprio tempo...



 
Chapter twenty-two
 

Niall mi stava fissando già da un pò, mi fissava, apriva e chiudeva la bocca. Dire che ero già andata in ultramegasuper confusione era poco, che diamine avevo combinato? Non mi andavano bene i litigi risolti poi da un bacio? Non mi andavano bene le serate passate solo io e lui, senza nessun'altro? Ma perchè ero nata per complicare le cose? Cos'avevo che non andava?
Distolsi lo sguardo dai suoi meravigliosi occhi azzurri e mi allontanai con il viso, cercando di riuscir ad allontanarmi anche fisicamente. Il biondo però, non mollava, non mi lasciava, era intento a fissarmi, senza dire una parola sensata, aveva il bacino schiacciato contro il mio, il suo petto era schiacciato contro il mio e, cosa peggiore aveva quei due diamanti piantati dentro i miei occhi. Cercai ancora un contatto, sfiorandogli il braccio, il quale rabbrividì. “Davvero?” mormorò, con lo sguardo assente, deglutendo.
Abbassai lo sguardo, “sì...”
Lui si allontanò di poco, lasciando la presa per poi uscire dalla stanza, “io... torno fra poco, scusami”
Appena uscì dalla porta gli corsi incontro, “Niall... aspetta, so che forse tu... non ricambierai, e il che è comprensibile, non sono la ragazza perfetta che tu meriti... ma... se l'ho detto è perchè lo sento davvero... e se questo ha rovinato il nostro... rapporto? Sì, rapporto” confermai a me stessa, “io... cercherò di ritirare il tutto... solo... scusa”
Lui si girò piano, così come si vedeva nei film, scese le scale e mi venne incontro, abbracciandomi e tenendomi stretta a sé, “tu... tu sei una stupida, una testona”
Deglutii e lo tenni stretto ancora di più a me, baciandogli la spalla, visto che purtroppo non arrivavo alla sua guancia, data la mia bassezza. “Perchè mi chiedi scusa? Perchè invece, non incominci ad avere un pò d'autostima di te stessa?”
Abbassai il capo verso le sue converse nere, “io... non ce la faccio, sono io per prima che non mi stimo”
Lui scosse il capo, stringendomi a sè, “tu sei pazza... sei una ragazza stupenda, sia fuori che dentro, ti comporti così perchè ti ha tradito sempre chi ti aveva accarezzato, piccola, tu sei perfetta”
E a quel nomignolo sorrisi, alzando lo sguardo e alzandomi sulle punte per poterlo baciare. Era una sensazione bellissima poiché quel bacio, era qualcosa di diverso, fuori dal normale. Riuscivo a sentire il suo battito e il mio, unificarsi, le nostre lingue si unirono, e, una volta finito, Niall incominciò a baciarmi il lobo dell'orecchio, per poi scendere verso il collo “sei mia...” sussurrò, succhiando ogni parte della mia pelle. Succhiò, morse e poi baciò, alleviando il dolore.
“Niall...” sussurrai, curvando il capo per permettergli di farmi il succhiotto.
“Sei... fantastica” concluse, fissandomi con i suoi occhi color ghiaccio, i quali mi scrutarono come mai nessuno aveva fatto.



Niall's pov

Continuavo a baciarla e abbracciarla non appena ne avevo l'occasione, avevamo deciso di tenere segreto questo nostro...rapporto. Se così si poteva definire, insomma. Credo che ormai era ovvia la cosa, io e lei, finalmente stavamo insieme. Non lo sapeva nessuno, nè Giulia, nè Liam, nè Zayn...nessuno. Era stata un'idea sua, io ero propenso a dirlo a tutto il mondo, ma lei aveva risposto che non era pronta a "battersi" con suo fratello. Insomma, le avevo detto che le avrei lasciato del tempo, ma tenerla così vicino - come in questo momento - e non poterla sfiorare...era difficile.
Sospirai, sistemandomi meglio sul divano. "Niall...è tutto ok?" mi domandò Louis, sorridendomi.
Mi morsi il labbro e poi fissai Chiara, che intanto era occupata a parlare con Harry. Quello sì che era un tipo che mi dava sui nervi. Insomma, trovati una benedetta ragazza, sì, non mettevo di certo in dubbio la sua bellezza e la sua dolcezza, ma...ero geloso. Non poteva flirtare così apertamente con la mia Chiara. NON POTEVA.
Lei si girò, per poi lanciarmi un'occhiata complice, e poi alzarsi.
"Harry, vado un attimo in camera, torno fra poco"
Lui annuì, rimanendo un pò offeso per come si era dileguata la MIA ragazza.
Mi alzo dal divano e gli batto una mano sulla spalla, "ehi amico, quella lì è mia" gli faccio l'occhiolino e salgo di sopra, seguendola.
Mi chiamavano Niall nonmifaccioscoprire Horan.



"Oh andiamo! Perchè sei così scemo?" mi domandò ridendo.
"Non potevi aspettare qualche minuto?"
Io ridacchiai, "sai...la voglia di baciarti è tanta..."
Lei si ammorbidì, fiondandosi poi tra le mie braccia, "sei così importante per me..."
Sorrisi, stringendola ancora di più, "anche tu, principessa"

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Capitolo 23
*** The end. ***


Dopo un bel pò, sono riuscita ad aggiornare con l'ultimo capitolo della storia. Spero che vi sia piaciuta, e niente... se volete, vi invito a seguire "Irresistible", sempre dei One Direction.
Che altro? Ah! Vi ringrazio per esserci state, davvero.
Ci si vede alla prossima avventura.
Baci, Chiara x



Chapter twenty-three


Eravamo intenti a baciarci, le nostre lingue entravano a contatto ogni volta che ne avevano l'occasione. Era così bello poterla sentire vicino che quasi faticavo a crederci.
Era forse un sogno? Vi prego, se lo è lasciatemi così per sempre.
"Ho sognato questo momento da... tanto" confessò la bionda, "solo che... ero troppo codarda e orgogliosa per ammetterlo"
Mi intenerii, era così dolce, quel maglione rosso le copriva le mani e dire che le andava grande era poco, le stava enorme!
"Alla fine però, ci sono riuscita" aggiunse sorridente.
"C'è sempre una prima volta" risposi apertamente, baciandole il naso.
"Niall... insomma... la Palvin..." ma la bloccai sul nascere, non avevo alcuna intenzione di litigare per quella lì. Certo, era una bellissima ragazza ma niente di piu', per me era stata soltanto un passatempo, un modo per fare ingelosire Chiara, niente di piu', niente di meno.
"Principessa, lei per me non conta nulla, meno di uno zero. L'ho usata solo per arrivare alla tua gelosia, se non sbaglio è stata proprio quella a farti confessare cosa provavi per me, no?" dissi, chiedendole conferma, "non c'è motivo di provare dubbi, sei tu quella che mi piace, ok?"
"Oh dio" sussurrò, fiondandosi sul mio petto.
"Non sai quanto io ti..." ma si bloccò, vedendo la mia bocca spalancarsi. Se quella parola che aspettavo da così tanto fosse uscita davvero dalle sue labbra l'avrei stretta a me così forte che forse, avrei potuto anche dividerla in due.
"Cosa, Chiara? Cosa?"
"N-nulla..."
Sospirai, rimanendo deluso.
Mi avvicinai a lei con fare dolce per poi passarle il mio braccio sotto il suo bacino, mi misi sopra di lei e iniziai a baciarla ardentemente, mordendole il labbro inferiore e torturandoglielo. Volevo che capisse una volta per tutte che quella che amavo era lei.
Il mio sguardo cadde sulla sua camicetta leggermente aperta, sorrisi alla vista per poi scendere con le labbra lungo il suo collo, fino allo spazio tra i due seni. Le sbottonai l'indumento che aveva indosso e ripresi a baciarla, sfiorandole il seno destro. Poi però, ritornai sulle sue labbra, che bramavano le mie da tanto, le due si intrecciarono e incominciarono ad esplorare l'uno la bocca dell'altro. Le accarezzai dolcemente i capelli, tenendomi sui gomiti per non pesarle troppo.
"N-Niall..." mugugnò, non appena mi spinsi oltre, sbottonandole tutta la camicetta e lasciandola solo con il reggiseno.
"Mh?" chiesi a fior di labbra, scendendo sempre piu' sotto, fino a baciarle l'ombellico.
"Sono..." mugugno' ancora, facendosi rossa in viso.
Le sorrisi come per confortarla, non mi importava che lo fosse, volevo solo che si sentisse bene e a suo agio. Io ero lì, e se si sarebbe fatta male ero pronto ad uscire e confortarla, dicendole che andava tutto bene e che l'amavo.
"Sh..." le sussurrai con occhi chiusi, "fidati di me", aggiunsi, per poi risalire sopra e baciarla. Lei non obiettò, rimase ferma e immobile sotto il mio tocco, respirando a fatica e rimanendo rossa in viso. Era così tenera, così dolce ed indifesa che volevo che questo momento non passasse piu', rimanesse per sempre così, io sopra di lei, e lei sotto di me.
Le sbottonai il jeans, lanciandolo poi chissà dove, risalii sopra e giocai con il suo reggiseno, togliendolo poi una volta per tutte. Aveva il seno piu' sodo e piu' bello di ogni ragazza che avessi mai incontrato. Inarcò la schiena non appena poggiai le mie labbra sul capezzolo sinistro, iniziandolo a mordere e a succhiarlo, lasciandoci poi dei piccoli baci per alleviare il dolore.
"Dio piccola..." le sussurrai, concentrandomi e dedicandomi poi all'altro seno. Diedi le stesse attenzioni anche a quello sinistro, palpandolo con la mano destra.
Scesi sotto e con un gesto fulmineo le levai gli slip, lasciandola completamente nuda sotto il mio sguardo. La mia erezione stava crescendo nei miei jeans, dovevo liberarla subito o altrimenti, mi sarei bagnato come un quattordicenne alle prese con il primo orgasmo.
Iniziai a levarmi la maglia, fin quando non venni bloccato da Chiara che sussurrò sul mio petto, baciandolo "faccio... io" e detto ciò, iniziò a sbottonarmi anche i pantaloni con fare molto lento, facendomi soffrire ancora di piu'.
"Fa... in fretta... ti prego" smorzai, respirando a fatica.
Lei mi guardò e sorrise, avvicinandosi alle mie labbra e avvicinando il mio petto al suo. Sapevo che lo stava facendo apposta, il suo seno fu praticamente spalmato sul mio petto e tutto ciò non fece altro che alzare il mio amico lì sotto.
"Chiara..." mugugnai sulle sue labbra. Lei si lasciò sfuggire un risolino, per poi sfilarmi finalmente i pantaloni e i boxer. Liberò subito la mia erezione e non appena la vide, si chinò, baciandomi la punta e iniziando ad aprire la bocca. Le presi la testa, spingendola contro il mio pube, sinceramente la voglia era tanta, ma non volevo che ne sentisse il bisogno, non volevo si sentisse costretta, "Chiara non..."
"Zitto, Niall..." sussurrò, per poi infilare il mio membro nella sua bocca.
Era strano, ma ci riuscì perfettamente, non sembrava fosse la sua prima volta. Ero certo che dopo il secondo, stessi per venire e sinceramente, non volevo venirle in bocca, "tesoro... piccola... sto... ven-venendo..." appena udì tale affermazione, si allontanò, sdraiandosi di nuovo sul letto e sorridendomi con un sorriso malizioso.
Mi misi sopra e iniziai a dare sfogo a ciò che preferivo farle. Allungai una mano sul suo seno e iniziai a stringerglielo forte, mentre con l'altra, mi feci spazio tra le sue gambe mettendole un dito dentro, e muovendomi.
"Oh dio..." sussurrò, muovendosi leggermente, "dio..."
Sorrisi, tutto ciò mi rendeva fiero, voleva dire che alla fine, stavo facendo un buon lavoro.
Liberai il mio dito e presi un preservativo dalla tasca dei pantaloni, per poi infilarmelo e chiederle se era pronta.
Lei mi rispose di sì, ed io subito, mi feci spazio tra le sue gambe per entrarle dentro.
"Dimmi se... ti faccio male..." sussurrai, quella era la mia preoccupazione piu' grande.
Iniziai con una spinta lenta, dolce, "voglio che urli il mio nome..."
Lei sorrise, inarcando la schiena "di... di più"
Feci come mi disse e spinsi piu' affondo, facendola ansimare ancora, e facendole gridacchiare il mio nome.
"Ti... ti amo, giuro. Come mai non ho amato nessun altro..." sussurrò lei, come quasi a non volermi far sentire.
Uscii e mi avvinghiai al suo corpo, posando la testa su i suoi seni.
"Piccola mia..." sussurrai ancora, arrivando fino alle sue labbra per baciarla, "anche io ti amo, sul serio"
Rimanemmo così, beandoci uno del profumo dell'altro.
Era così bello che quasi non credevo a cosa era appena successo.
Finalmente.

Dopo un anno...


Narratore's pov

Liam e Giulia avevano deciso di partire non appena tutto fosse finito.
Il padre dell'ultima era partito per chissà dove, portandosi con sè la Palvin, che rese felice Chiara.
Ora i due - Giulia e Liam -, stavano preparando le valigie per andare a New York, Liam aveva deciso di farle questo regalo, perchè i due, avevano compiuto un anno di fidanzamento. Erano così dolci che tutti avrebbero potuto invidiarli.
"Mi mancherai..." borbottò verso la bionda, la quale non esitò ad abbracciarla calorosamente.
"Anche... tu"
Le due sorrisero, per poi passare verso il biondo, che sorrise nel momento in cui Giulia si catapultò tra le sue braccia.
"Trattala... bene, ti prego" sussurrò sul suo collo, abbracciandolo quasi da strozzarlo.
Liam e Chiara, sorrisero per poi guardarsi. Insomma, ne avevano passate tante insieme, perciò un minuscolo abbraccio potevano anche concederselo.
"Ciao Chiara" disse il castano, sorridendole.
"Mi mancherete, dico sul serio"
"Anche voi" e conclusero, abbracciandosi saldamente.
"Andiamo? altrimenti perderemo l'aereo" disse Giulia, invogliando il suo ragazzo a procedere verso la porta.
Si diedero una pacca sulla spalla con Harry, Louis e Zayn e proseguirono, lasciando i loro ricordi nel cuore.


Niall e Chiara, erano sul divano a coccolarsi, anche per loro era finito tutto per il verso giusto. Tutti quei problemi che gli affliggevano erano svaniti in un puff. Ora stavano così dannatamente bene che nessuno poteva separarli. Niall aveva aiutato Chiara con la sua acidità e con il suo carattere, ora si poteva dire di essere una persona diversa, quasi migliore.
E a Niall, piaceva così tanto la nuova Chiara che era geloso di chiunque la toccasse o parlasse.
"Ti amo" disse la bionda, baciandolo poi appassionatamente.
Louis ed Harry li guardarono, sorridendosi a vicenda. Anche loro avevano trovato la felicità, i tre, compreso Zayn, avevano formato un piccolo gruppetto, dove cantavano. Erano davvero molto bravi, non si poteva negarlo.
Chiara sospirò, "ragazzi, finalmente tutto è finito...intendo... i problemi"
Malik annuì, sedendosi accanto a lei per abbracciarla.
"Già" continuò, "ora... credo che tutti siamo felici"
"Tutto è bene, ciò che finisce bene" si gongolò Harry, facendo ridere i quattro che erano lì in quel momento.
"Si va a mangiare?" domandò Niall, prendendo per mano la sua ragazza e avviandosi verso la porta.
Sorrisero, riprendendolo perchè alla fin fine, quello che non era cambiato per niente, era proprio Niall.
"Andiamo, và" aggiunse Louis, uscendo e chiudendo la porta.

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