Di baci, padelle, pulcini e addii

di Letsneko_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1: Childhood ***
Capitolo 2: *** Day 2: Socks and Sweaters ***
Capitolo 3: *** Day 3: Kiss ***
Capitolo 4: *** Day 4: “I’m Sorry.” ***
Capitolo 5: *** Day 5: “Let’s Dance!” ***
Capitolo 6: *** Day 6: A Proposal ***
Capitolo 7: *** Day 7: Happy Birthday! ***



Capitolo 1
*** Day 1: Childhood ***


Dedicate a due persone speciali


Day 1: Childhood (January 12th)

Ungheria, da piccola, preferiva combattere piuttosto che dedicarsi ad attività tipiche del mondo femminile. Era salita in soffitta per riordinare un po' le sue cose e, nel vedere l'armatura, un sorriso triste le si dipinse sul volto. Le mancavano tanto quei tempi, quando erano bambini e combattevano tra di loro, soprattutto incidere cuori con la spada nelle rocce insieme a Prussia.
L’accarezzò con la mano e nel ripensare a quei momenti una lacrima le bagnò la guancia. Sentì dei passi sulle scale e si asciugò la lacrima: Prussia non l’aveva mai vista piangere. E non l’avrebbe fatto nemmeno quella volta.

(100 parole)


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Capitolo 2
*** Day 2: Socks and Sweaters ***


Day 2: Socks and Sweaters (January 13th)

 

Elizaveta aveva rovistato ogni cassetto di Gilbert ma non riusciva a trovare un paio di calzini e una felpa che facesse al caso suo: sapeva che Gilbert era un tipo disordinato ma non si sarebbe mai aspettata che lo fosse così. Sposto una pila di felpe mal rimesse, sperando di riuscire a trovare l’oggetto della sua ricerca. Scosse Gilbert ancora profondamente addormentato.
“Gil! Gil!”
“Gilbert Beilschmidt” urlò dopo un po’, facendo svegliare di soprasalto l’albino.
“Che succede Lizzie?”
“Succede che non trovo una felpa decente”
“Guarda che te le avevo messe sul tavolo…”
“Oh…be’ allora grazie” gli disse baciandolo teneramente.

 

(100 parole)

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Capitolo 3
*** Day 3: Kiss ***


Day 3: Kiss (January 14th)

                  

Ungheria rabbrividì: il freddo si era fatto veramente pungente negli ultimi giorni: Budapest, infatti, era ricoperta da un candido manto.
Scosse la neve dal cappotto, poi entrò in casa. Dopo aver acceso la luce notò un piccolo particolare: la casa era piena di vischio. Appese il cappotto all'attaccapanni, iniziando la ricerca dell'uomo che poteva aver ideato tutto quello.
Un rametto di vischio infilato nella porta della sua camera era accompagnato da un bigliettino: “Ti sto aspettando. Firmato: il Magnifico Prussia.” 
Elizaveta sorrise, prima di aprire la porta e essere subito coinvolta in un bacio dall'albino: Prussia aveva avuto un’idea davvero magnifica.

(100 parole)

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Capitolo 4
*** Day 4: “I’m Sorry.” ***


“Mi dispiace.”
Ad Ungheria era rimasto solo quello di Prussia.
Era corsa ad abbracciarlo, non appena aveva sentito quale sarebbe stato il suo destino. E l'aveva continuato ad abbracciare, finché non era svanito nel nulla.
“Addio, Gilbert!” aveva mormorato lei con le lacrime agli occhi, facendo il saluto militare, mentre il vento le scompigliava i capelli.
“Non dire addio... Tornerò, te lo prometto!”
 Gilbert le stava davanti, invisibile ai suoi occhi accarezzandole una guancia.
Ungheria portò una mano su quella di Prussia: era certa che lui fosse lì, ma intorno a lei si estendeva solo una pianura accarezzata dal vento.

 

(100 parole)

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Capitolo 5
*** Day 5: “Let’s Dance!” ***


Day 5: “Let’s Dance!” (January 16th)

 Prussia odiava Austria, soprattutto perché nelle feste che organizzava riusciva a ballare con Ungheria per tutta la sera, costringendolo a vederli volteggiare per la sala.
Ma quella sera, Prussia decise di fare un passo avanti. Spinse via in malo modo l'austriaco, chinandosi poi a baciare la mano di Ungheria.
"Mi concedi questo ballo?"
Il sorriso che Ungheria gli rivolse fu una delle cose più belle che Prussia ebbe mai ammirato.
 "Be', meglio così" pensò Austria sedendosi al piano per suonare la melodia di uno dei suoi valzer preferiti; sorrise nel vederli volteggiare nella sala, sotto gli sguardi incantati di tutti.

 

(100 parole)

 

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Capitolo 6
*** Day 6: A Proposal ***


Day 6: A Proposal (January 17th)

 

Gilbert si torturava le mani da minuti che gli parevano secoli. Aveva organizzato tutto nei minimi particolari: il ristorante, naturalmente francese e ovviamente gestito dal suo amico Francis, l'anello, comprato su suggerimento di Antonio e il magnifico discorso, creato da lui stesso.
Ma Gilbert non aveva fatto i conti con quello sciopero improvviso, causa del ritardo di Elizabeta. La giovane entrò correndo nel locale, precipitandosi al tavolo dove era seduto Gilbert e inginocchiandosi davanti a lui.
"Gilbert Beilschmidt" si schiarì la voce "Vuoi sposarmi?" gli chiese tirando fuori dalla borsa un anello.
I suoi piani erano nuovamente andati in fumo.

 

(100 parole)

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Capitolo 7
*** Day 7: Happy Birthday! ***


Day 7: Happy Birthday! (January 18th)

 

 

Ungheria aveva vietato a Prussia di entrare in cucina per tutto il pomeriggio. Ma Gilbert non era il tipo da arrendersi facilmente. Cercò in tutti i modi di entrare, solo per dare una sbirciatina e vedere ciò che stava preparando ma i suoi tentativi si conclusero con il suono di una padella che piombava sulla sua testa senza troppi complimenti.
Camminava avanti e indietro davanti alla cucina, pensando a come fare per sbirciare.
All'improvviso, la porta si spalancò e Ungheria uscì tenendo in mano una torta, decorata con la bandiera prussiana.
“Buon compleanno, Gil!”
“È magnifica... Ma mai quanto me!”

(100 parole)

 

 

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