Daydreaming|| ✈

di Dean__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** pilot-daydreaming ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** pilot-daydreaming ***


pilot-daydreaming
New York. La sua città natale. La città di quella ragazzina anarchica e pacifista che era Abigail ma che ora è cresciuta ed è pronta a raggiungere i propri sogni, Abigail Waters è una dolce ragazza con il gusto da vestire di una punk. quest'oggi quella giovane venticinquenne si stava preparando per affrontare il duro mondo del lavoro accompagnata da sua zia jocelyn; la zia della ragazza le fece un proposta meravigliosa: andare a lavorare in supernatural come truccatrice! Voglio dire wow chi se lo sarebbe mai aspettato ma infondo "la fortuna arriva quando meno te lo aspetti." così la ragazza senza pensarci due volte accettò e quella mattina si decise a partire per Vancouver.
*
Lo smog così familiare di New York le mancherà, le mancherà andare in giro per China Town oppure correre per prendere l'autobus sulla madison Avenue ma quello che le mancherà di più sarà lo skyline di New York che si vede dall'altra parte della città. Un aggettivo per definirlo: Meraviglioso. Abigail, Abby per gli amici, si trovava nell'aereoporto di New York pronta per andare al gate 17 e salire sull'aereo diretto a vancouver; prima di dirigersi al gate le arrivò un messaggio di sua zia "ricevuto il 12 settembre alle 10:45 a.m  
Abby sei come una figlia per me e lo sai, ti ho vista crescere ed ora ti ho vista realizzare il tuo sogno...tesoro mio non posso che essere fiera di te. Ci vediamo appena arrivi
Xxziajocelyn"
la ragazza sorrise con gli occhi umidi, digito un semplice "ti voglio bene zia" e sorrise salendo finalmente sull'aereo. Con un messaggio jocelyn le fece realizzare che quello era il giorno più importante della sua vita.
All'aereoporto di Vancouver....
Abby era ancora molto scombussolata dal viaggio in aereo così si sedette un momento prima di dirigersi a grandi falcate verso l'uscita dell'aeroporto in cerca di sua zia, quand'ecco che vide un cartello con su scritto "ciao abby :)." con una faccina sorridente affianco- riconobbe subito i tratti leggeri ma decisi nella scrittura, proprio quelli di sua zia- così si affrettò a raggiungere quell'uomo sulla quarantina che le sorrideva gentilemente "ciao io sono mark evans un amico di tua zia." e le porse la mano per una stretta, era simpatico e di bell'aspetto, sorrise furbescamente pensando che mark e sua zia erano più che amici...il moro le aprì lo sportello dell'auto ed insieme partirono verso gli studios.
*
La ragazza venne accompagnata in un set enorme che portava il numero 4 sulla porta bianca di metallo, entrò e vi ritrovò molta moltissima gente che lavorava in armonia scherzando tra un piccolo lavoro ed un altro. Intravide la zia che stava conversando con una persona davvero molto alta ma che purtroppo era girata di spalle quindi le era impossibile vedere chi era, si avvicinò salutando jocelyn con un cenno della mano ed appena la vide jocelyn ricambiò il saluto dicendole di avvicinarsi; l'uomo con cui sua zia stava conversando si voltò di scatto e le rivolse un sorriso raggiante «hey!Io sono jared e tu devi essere abby se non sbaglio.»la ragazza gli rivolse un sorriso timidi ed annuì flebilmente con il capo, mise una ciocca di capelli castani dietro l'orecchio e si guardò intorno «ah quindi padalecki ha già fatto gli onori di casa.»esordì una voce cristallina e dal tono simpatico alle spalle dei tre «sono misha, per me è un piacere conoscerti abby.»le strinse la mano e le sorrise amichevolmente «dove avete lasciato il terzo componente del trio?» chiese jocelyn inarcando le sopracciglia scure, qualcuno si avvicinò a passo di carica al gruppetto e spaventò misha «fanculo!» sbottò il corvino dando un pugno sul braccio a jensen «jensen lei è abby, mia nipote e per giunta la nuova make up artist.» trillò la mora, abby odiava sentirsi al centro dell'attenzione - e si anche se aveva venticinque anni, ventisei a marzo, era ancora quell'adolescente timida ed impacciata che si aggirava per i corridoi del liceo cercando di non dare troppo nell'occhio- jensen si voltò verso la ragazza e sorrise appena «ciao» la ragazza non rispose e si limitò a salutarlo con un cenno del capo ed un sorriso timido. Jared prese per un braccio la ragazza mentre misha afferrò l'altro «ora verrai con noi, ti faremo fare il giro degli studios e ci racconterai un pò di te! Sarà leggen- aspettate- dario!!» trillò il gigante, abby sorrise- chi era fan di how met your mather era suo amico.- 
*
«okay ora bisogna raccontare qualche episodio imbarrazzanti della propria vita.» esordì misha sogghignando -si trovavano nel camper di jared ed erano seduti sul divano a rimpizzarsi di cibo spazzatura e birra- «uhmm vediamo chi inizia?.» chiese il gigante, lo sguardo dei tre si posò sulla figura di abby che stava mangiucchiando un verme gommoso «oh no! Non guardate me, non ho annedoti imbarazzanti da raccontare» ed era vero. Aveva fatto un paio di figure di merda ma nulla di imbarrazzante al pari di, che ne so, essere sorpresi dai propri genitori in camera loro..con un ragazzo nel letto. Misha sbuffò e guardò il soffitto rimanendo in silenzio, jensen sorseggiò la sua birra e fischiettò le note di una vecchia canzone e jared...beh fu lui a dare una svolta a quel silenzio imbarazzante «abby stasera c'è una festa perchè non ti aggiungi a noi?» la mora fece per rispondere ma jensen la precedette «non lo so amico..non conosce nessuno..pensi davvero che si divertirà?» misha si voltò verso lo smeraldino e lo guardò con uno sguardo che la ragazza non seppe decifrare, abby si sentì leggermente esclusa da tutto quello- ma infondo chi voleva prendere in giro? Era partita per una nuova città, era da sola (okay apparte per la presenza di jocelyn) e per giunta non aveva amici lì- jared sbuffò e sorrise alla ragazza «per prima cosa, conosce noi quindi non è vero che non conosce nessuno e seconda, sei un vecchio brontolone jensen! Vedrai abby ci divertiremo e ti presenterò mia moglie.» la mora sorrise al gigante. sarà una fantastica serata. Già era così semplice a dirlo.   

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Quel giorno, a quanto pare, avevano il pomeriggio libero. Abby venne ospitata a casa di sua zia jocelyn -quest'ultima non le aveva fatto pesare la cosa, ma abby decise comunque che al più presto sarebbe uscita per vedere qualche bel appartamento tutto per lei- che la fece sistemare nella camera degli ospiti. Casa di sua zia le piaceva, era molto vintage e l'arredamento la rispecchiava in pieno, la ragazza girovagò un pò per l'abitazione curiosando in giro finchè non incappò in degli scatoloni con su scritto "fragile"; mossa dalla curiosità li aprì trovando dei dischi a 45 giri in vinile..dei..dei Beatles! Abby sorrise ed afferrò un vecchio disco polveroso, si avviò a grandi passi verso il giradischi e sorrise avviandolo. Come together partì a tutto volume riecheggiando per le pareti della casa. 
qualche ora dopo...
Abby stava leggendo shadowhunters-città di cenere quando It's time degli imagine dragons partì, qualcuno la stava chiamando «pronto?» chiese lei, dall'altro capo del telefono rispose una voce cristallina «Hey sis, ti sono mancata?» abby strabuzzò gli occhi sorridendo raggiante e poi rispose «Soph!!! Ma dove sei stata tutto questo tempo?» - Sophia cooper era una giovane scittrice inglese in carriera, amava viaggiare in posti dove la natura era incontaminata per poter avere l'ispirazione giusta per ogni suo libro e se invece tutto questo non era possibile si accontentava del divano in camera di abby, a new york- «sai com'è i miei soliti viaggi! A breve uscirà il mio nuovo libro sis, ma dimmi tu che mi racconti di bello?» chiese la bionda -un raggio di sole le fece coprire gli occhi verde foglia con una mano, si guardò intorno in cerca di una panchina libera e vi ci si sedette una volta trovata- «Bene, oggi ho iniziato a lavorare per il cast di spn e beh sono tutti così carini e coccolosi...jared mi ha colpita molto..anche misha ma sai com'è io adoro quell'uomo quindi» abby posò il cellulare tra la spalla e l'incavo del collo, si alzò dal letto e scese in cucina per mangiucchiare qualcosa  «già immagino, e jensen? Com'è..e risparmiati cose tipo :'oh sis è così figo anche dal vivo!' perchè già lo so tesoro.» la mora roteò gli occhi al cielo e sbuffò, aprì la dispensa in cerca di qualcosa da mangiare ma alla fine optò per un buon tea alla vaniglia ed al caramello.«sai soph mi è mancato il tuo modo di fare! Comunque jensen..lui è..carino.» si appoggiò di schiena al lavandino e sospirò, cosa doveva dirle? Infondo jensen non aveva socializzato molto con lei e non poteva riferirle chissà cosa..e poi l'aggettivo carino è la prima cosa che le venne in mente. .«solo..carino? Niente di più? Non so che è simpatico, gentile o forse che è un galantuomo??» chiese la bionda- nel frattempo si era alzata e stava passeggiando per i sentieri di Stanley Park- abby mordicchiò il labbro inferiore e rispose «ascolta sis le cose stanno così, ieri misha e jared si mostrati come  i due pazzi e dolcissimi attori quali sono mentre jensen è stato molto sulle e ha socializzato pochissimo con me...mi ha detto ciao un paio di volte ed è finita lì. Questa risposta ti soddisfa abbastanza?» sophia sbuffò e roteò gli occhi al cielo-era uscita dal parco ed adesso si trovava sul marciapiede tentando di fermare uno di quei tanti taxi maledetti che non si fermavano neanche se gli lanciavi contro una bomba!- «sis un consiglio, quando ti capitano esperienze del genere non fermarti alle prime apparenze..domani o comunque quando lo rivedi cerca di socializzare! Vedrai, secondo me, nascerà una fantastica amicizia come  con gigantor e l'orsacchiotto dagli occhi blu. » abby ridacchiò dell'affermazione dell'amica e la salutò «soph devo salutarti stasera vado ad una festa e devo iniziarmi a preparami..ah piuttosto volevo chiederti ora in quale città ti trovi?» sophia sorrise raggiante e rispose «nella meravigliosa e non tanto fredda vancouver! Eh si tesoro sono venuta a romperti le scatole qui, siccome ho un bel appartamentino in centro che ne dici di convivere? E' così palloso vivere da sole.»  la mora urlò e saltellò per tutta casa, ballò per le scale e canticchiò canzoncine senza senso, poi rispose all'amica «puoi scommetterci pazza!»  sophia rise e prima di attaccare disse «ci sentiamo sentiamo presto abby.» abby urlò per un'ultima volta prima di darsi di nuovo un pò di contegno, adocchiò l'orologio che segnava le 05:30 p.m e sorrise, il suo cellulare lampeggiò rivelandole un messaggio:
"ricevuto alle 05:31 p.m 
hey abby sono jared! Volevo dirti che la festa sarà a casa di matt cohen e ti verremmo a prendere io, misha e jensen a casa di tua zia. Fatti trovare pronta per le 07:45 sotto casa, okay? Detto questo ti saluto. A stasera.
p.s
se ti stai chiedendo come ho avuto il tuo numero di cellulare è perchè ho chiesto a tua zia di darmelo ;)
-unknown"
la mora sorrise e si salvò il numero...era strano avere il numero di un attore famoso per giunta uno dei tuoi attori preferiti! Decise di concendersi un bel bagno. Non vedeva l'ora di andare a quella festa. 
*
07:35 p.m
dieci minuti ed i ragazzi sarebbero arrivati. Abby sorrise alla sua immagine riflessa nello specchio, decise d'indossare un vestito nero con il corpetto macramato e dalle leggere balze sulla gonna; le arrivava finò al ginocchio e decise di abbinarci dei semplici sandali bassi composti da trecce di cuoio nero rivestite di borchie. Per il trucco rimase sul semplice, usò la matita nera per definire i contorni degli occhi ed usò un pò di rimmel per creare del volume alle ciglia, blush rosato per gli zigomi ed un velo di lip gloss trasparente! Et voilà era pronta per la festa. Sentì il cellulare squillare e quando vide il nome di jared lampeggiare sul display arraffò la borsetta e le chiavi di casa, chiuse la porta a chiave -eh già jocelyn non era ancora tornata- e corse per le scale finò al portone che spalancò di fretta correndo poi, per la strada. Vide misha in giacca e cravatta agitare le braccia e richiamandola, la ragazza sorrise e si avvicinò a lui parlando col fiatone .«he-hey mish-a.» il corvino l'abbracciò amichevolemente scompigliandole i capelli, jared abbassò il finestrino dell'auto ed urlò un «hey abby!!!» jensen gli diede uno scalpellotto e lo riprese .«Abbassa quella voce j-rod! Ci riconosceranno!» jared gli fece la linguaccia ed i due subito dopo scoppiarono a ridere, abby sorrise e misha le aprì lo sportello posteriore facendole posto in macchina «prossima fermata casa di matt!» trillò jared, mise in moto l'auto e partì sgommando per le strade di vancouver. 
a casa di matt..
«Brijiette Bardou Bardou!!» urlarono in coro matt, richard e rob facendo il trenino per la sala, abby rise alla vista di quei tre mattacchioni e si voltò verso jared che le stava sorridendo «vieni ti porto a conoscere mia moglie.» le disse il gigante e la ragazza annuì sorridendo raggiante, jensen fece per seguirli ma fu bloccato da misha che lo tirò verso di se «devi ancora spiegarmi per quale motivo te ne sei uscito con quel 'non lo so amico..non conosce nessuno..pensi davvero che si divertirà?'» jensen sbuffò e roteò gli occhi al cielo, si voltò e guardò abby ridere con genevieve, e si rivolse a misha «misha se pensi che ce l'abbia con lei ti sbagli di grosso, ho solo espresso la mia va bene? E poi non la conosco neanche..quindi non posso dire se sia una persona da evitare o meno.» misha sospirò ed annuì, poco dopo si stampò uno dei suoi migliori sorrisi ed insieme allo smeraldino si avvicinarono ai tre «quindi hai studiato musica eh?» chiese gen sorridendole, la ragazza annuì e rispose «si beh so suonare il piano e canto anche un pò.» a quella risposta jared chiamò matt che con un sorriso ed ondeggiando un pò il bacino e si avvicinò al gruppetto «aloha gente! Tu devi essere abby, molto piacere.» le strinse la mano e le fece fare una giocosa giravolta facendola sorridere, jared sorrise all'amico e chiese «che te ne pare di creare una karaoke challenge? Abby sta cantare, jensen anche..che ne pensi?» il moro sorrise e battè il cinque a jared per quella che ritenne una "genialata!", abby impallidì..do-doveva forse cantare? Davanti a più di cento persone?? Oh jared se lo poteva scordare! «abby tutto okay?» chiese misha posandole una mano sulla spalla, la mora scosse la testa e misha notò che stava per andare in iperventilazione «abby sta calma.» le disse genevieve sventolandole una mano vicino al viso, la ragazza prese un bel respiro e si calmò «tutto okay?» era jensen. La ragazza si voltò verso di lui e lo trovò con un espressione preoccupata, abby gli sorrise e lo smeraldino fece lo stesso «jared non posso cantare..sono troppe persone!» non si era mai esibita davanti ad un "pubblico" così ampio, al massimo davanti venti persone! Jared sorrise e diede una pacca sulla spalla a jensen «canterà lui con te!» jensen, che in quel momento stava sorseggiando della birra quasi soffocò e cacciò un "cosa?!" molto acuto; jared sogghignò e rispose «hai capito bene amico! Voi due- ed indico abby- canterete insieme.» fu il momento di abby di controbattere «hey gigantor ho detto di no!» misha diede man forte a jared e genevieve..beh lei si era allontana un attimo. Ma andiamo dov'era finita la solidarietà tra donne?! «oh andiamo abby sarà divertente e sono sicuro che tu e jensen spaccherete su quel palco!» aggiunse misha, la mora lanciò un'occhiata assassina ai due e si scambiò uno sguardo preoccupato con jensen, quest'ultimo sbuffò e le sorrise appena «che palle! E va bene andiamo abby» le tese la mano, la ragazza esitò un attimo ma poi strinse la mano di jensen. Lo smeraldino camminò verso il palco mentre la ragazza teneva lo sguardo basso sorridendo appena "ho sbagliato a giudicarlo..male." pensò dandosi mentalmente della stupida, erano arrivati sotto al palchetto dove la band ingaggiata da matt stava suonando le note di una canzone rock  «hey amico eccoci.» jensen richiamò l'attenzio del moro che stava ballando con la moglie, matt si voltò e sorrise ai due facendo l'occhiolino ad abby «okay cosa cantate di bello?» lo smeraldino si voltò verso la ragazza, le stringeva ancora la mano, gli sguardi di entrambi si posarono sulle loro mani intrecciate; la mora ritirò piano piano la sua ed alzò lo sguardo verso jensen che le sorrise «che te ne pare: clarity di zedd?» la ragazza annuì e sorrise, salirono sul palco e lei si mise alla tastiera mentre jensen li presentò «allora il mio caro amico jared ha lanciato una challenge che ho accettato o meglio abbiamo accettato- e si voltò verso abby facendole l'occhiolino- quindi bello spero che vada bene per te, e matt questa la dedichiamo a te.» abby iniziò l'introduzione con il piano e poco dopo canto il primo verso «  High dive into frozen waves
where the past comes back to life
Fight fear for the selfish pain
And it’s worth it every time
Hold still right before we crash
Cause we both know how this ends
our clock ticks till it breaks your glass
And I drown in you again » 

jensen proseguì 
« Cause you are the piece of me
I wish I didn’t need
Chasing relentlessly
Still fight and I don’t know why
» 
il ritornello della canzone lo cantarono insieme, le voci si alteranoro in duetto perfetto
«If our love is tragedy why are you my remedy
If our love’s insanity why are you my clarity» 

poi abby riprese
 «walk on through a red parade 
And refuse to make amends 
It cuts deep through our ground 
And makes us forget all common sense 
Don't speak as I try to leave 
Cause we both know what we'll choose 
If you pull, then I'll push too deep 
And I'll fall right back to you»

jensen attaccò subito dopo 
 «Cause you are the piece of me 
I wish I didn't need 
Chasing relentlessly 
Still fight and I don't know why »

finirono l'ultima parte della canzone insieme
«If our love is tragedy why are you my remedy 
If our love's insanity why are you my clarity 
...Why are you my remedy 
...Why are you my remedy 
If our love is tragedy why are you my remedy 
If our love's insanity why are you my clarity
»
jensen si voltò verso la mora e le sorrise, la ragazza ricambiò il sorriso e subito dopo un coro di applausi si levò per la stanza; jared sorrise ai due facendogli un "okay" con le dita mentre misha fece la linguaccia ad abby e l'occhiolino a jensen. 
*
«grazie per la bella serata ragazzi.» abby era accostata al portone di casa, salutò i ragazzi e salì al piano di sopra. Già, infondo era stata proprio una gran bella serata.

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


un rumore assordante le trapanò i timpani, abby scattò di colpo a sedere sul letto portandosi una mano al petto. Il suo sguardò finì sul comodino dove il suo iphone continuava imperterrito a squillare«Buongiorno!» trillò un vivace jared all'altro capo della linea«uhm...hey jar. come stai oggi?» sbadigliò rumorosamente stropicciandosi gli occhi come una bambina piccola, sistemò i capelli spettinati in una coda alta e scese al piano di sotto«Meravigliosamente, ab! Volevo chiederti stasera ti va di venire al nostro hotel? Seratina horror. Ci stai?» abby sorrise- stava preparando il caffè per lei e per la zia- e si affrettò a rispondere«Perfetto!»  con ciò si salutarono con un semplice "ci vediamo tra poco sul set." e la mora tornò alla sua colazione. Bevvè in fretta ed in furia il suo caffè scottandosi la lingua più volte, imprecò sottovoce e tornò al piano superiore per preparsi. Una nuova meravigliosa giornata di lavoro sarebbe cominciata. 
06:30 a.m, Sturbucks 
«Buongiorno signore cosa le porto?» misha, con gli occhiali da sole che nascondevano le sue pozze blu oltremare, sorrise al cassiere ed ordinò «un milkshake e tre ciambelle glassate a portar via per favore.» il cassiere, che rispondeva al nome di kevin, annuì e passò l'ordine alla cucina del locale. Dieci minuti dopo misha uscì dallo starbucks sorseggiando la sua colazione, salì sulla sua macchina e si diresse verso gli studios. Un sorriso ad incurvargli le belle labbra chiare. Un nuovo fantastico giorno di lavoro sarebbe cominciato presto. 

Jensen odiava il mercoledì mattina, non capiva ancora per quale motivo..ma lo odiava. Sbadigliò rumorosamente sedendosi sulla sedia che portava scritto "Ackles" si strofinò gli occhi ancora annebbiati da quel tepore che porta il risveglio e sorrise pigramente; jared e misha si stavano avvicinando allo smeraldino più pimpanti che mai e questo causò a jensen un gran mal di testa«oh andiamo Intervista col vampiro è un classico!» borbottò jared tra un sorso ed un altro di caffè, misha roteò gli occhi al cielo e ribattè «Secondo me un grande classico è l'Esorcista..quello è un vero film dell'orrore no quelle quattro cazzate che escono ogni mese.» abby vide i tre e con un sorriso si avvicinò correndo «hey ragazzi!» trillò la mora, misha e jared la soffocarono in un caloroso abbraccio mentre jensen pareva essersi addormentato su quella sedia «Uhh qui pare ci sia qualcuno che abbia fatto le ore piccole! ehhehe jensen ormai hai una certa età.» un profondo accento inglese risuonò alle spalle dei quattro, abby si voltò verso l'uomo che possedeva quell'inconfondibile accento: Mark Sheppard. Mark era già vestito di tutto punto per entrare nei panni del suo personaggio, crowley «oh chiudi quella bocca shep. Piuttosto ragazzi io penso che per stasera Il silenzio degli innocenti vada più che bene.» esordì jensen con tono stanco, poi accadde l'inevitabile. Qualcuno- richard speight jr- gettò un secchio di acqua ghiacciata addosso allo smeraldino «MA SEI ASSOLUTAMENTE IMPAZZITO!?!???» tuonò lo smeraldino uccidendo con lo sguardo il biondo, abby rise leggermente e richard le fece l'occhiolino«Calmati Frackles, era solo per renderti più energico. Tutto qui.» misha e jared se la stavano ridendo di brutto insieme a mark, abby provò pietà per jensen- non più di tanto, ovvio.- quest'ultimo sbuffò e bagnato come un pulcino se ne andò borbottando cose come «rendermi più energico un par di palle!» ecco ora aveva un buon motivo per odiare il mercoledì mattina. 
09:47 
Alle dieci meno un quarto, precisamente dopo tre ore e passa, scattò la prima pausa. Misha si affrettò a prendere il suo iphone per twittare: 
"misha collins @mishacollins
buongiorno Minions, qui è overloard che vi parla! Questa giornata è partita allegramente dopo vari scherzi sul set da parte dei J2, è scattata la prima pausa. Finalmente! Vi auguro una buona giornata mishamigos :)"

Abby girovagò per il set bevendo il suo frappè al cioccolato, in quelle tre ore di registrazioni e Outtakes si era divertita molto. Una leggera vibrazione le fece capire che le era appena arrivato un messaggio 
"hey
-ryan" 
perchè diavolo la tormentava ancora?
"che cosa vuoi  ryan?"
nel frattempo la mora fece vagare lo sguardo tra tutta la gente che popolava il set e poco dopo rispose al messaggio 
"lasciami spiegare okay? Sto per arrivare a vancouver, è per un viaggio di lavoro, così mi chiedevo se possiamo almeno provare ad uscire come i vecchi tempi..insomma ab ci conosciamo da quando abbiamo otto anni! Prova almeno a perdonarmi come amico.
-ryan"

Non era ancora pronta a perdonarlo. Per ora, quel bastardo di ryan snow sarebbe rimasto un capitolo chiuso della sua vita. Decise di non rispondere e con un sospiro stanco ripose il cellulare nella tasca dei jeans scuri, cinque minuti dopo partì la piccola sirena che avvertiva il continuo delle riprese così la mora corse alla sua postazione. Mancava si e no ancora più di mezza giornata perchè il suo turno finisse. tieni duro, il tempo passa in fretta quando ci si diverte. si ripetè. Sperava fosse vero. 
13:25 
«E STOP! Si continua dopo pranzo, gente.» urlò Carver, Singer mise a posto le cuffie e scese dalla sedia su cui si era appoggiato, infine i due si avviarono in mensa. Abby poggiò la schiena contro la parete in legno del set..non aveva voglia di toccare cibo e neanche di bere perchè da quella mattina una strana sensazione di angoscia le aveva fatto contorcere le budella, digitò un numero sul cellulare ed avviò la chiamata «Hey sis, ho tanto bisogno di te.»singhiozzò la mora, odiava essere fragile..sophia con un cipiglio preoccupato sul volto rispose«cos'hai little sis?» abby si asciugò una lacrima e sospirò, cercò di sorridere appena vide misha avvicinarsi ma tutto quello che le scappo fu una smorfia«è per ryan..di nuovo.» soph sussultò a quelle parole e si affrettò a rispondere ma si bloccò appena sentì qualcuno parlare con la sua migliore amica "hey abby, non vieni a pranzo?" aveva sentito chiederle e poi sentì abby rispondere con un "si fra poco arrivo, a dopo misha." alla fine sophia rispose «ascoltami bene sis, non voglio che tu stia di nuovo male per quello stronzo che ti ha messo le corna tre giorni prima di sposarti! Hai capito o devo parlarti in russo??» abby annuì e sorrise appena, la bionda aggiunse«little sister staserà ci spariamo una buona cioccolata calda e ci vediamo le cronache di narnia..eh? Che ne pensi?» la mora si dispiacque ma dovette reclinare l'invito, quella sera doveva andare dai ragazzi gliel'aveva promesso«ehm soph prima cosa stiamo a fine settembre ed ancora fa caldo quindi la cioccolata calda proprio no, secondo ho promesso ai ragazzi di partecipare alla serata horror stasera mi dispiace..» sophia con tono allegro le disse di non preoccuparsi e di divertirsi, poco dopo si salutarono ripromettendosi di uscire a pranzo insieme un giorno di quelli ed abby si avviò affamata verso la sala mensa. Per fortuna che c'era la sua sis ha tirararla su di morale. 
«hbby hiamo hui!» urlò jared con la bocca piena di cibo, si trovavano in fondo alla sala, abby rise e scosse la testa rassegnata. Non c'era più nulla da fare per quell'uomo. Appena arrivò davanti al tavolo sorrise a tutti e tre e si sedette vicino a misha «come mai ci hai messo tanto?» le chiese quest'ultimo, la ragazza con un calma inaspettata rispose«sophia, la mia migliore amica, mi ha telefonato per sapere come stava andando il lavoro. Tutto qui.» mise su un sorrisino falso e misha- sorridente anche lui- rispose«non ti credo.Prima avevi un espressione sofferente sul volto e ho notato di come ti sei asciugata le lacrime in fretta ed in furia appena hai visto che stavo arrivando verso di te.» jared e jensen sorrisero dell'innata perspicacia del loro amico e tornarono a mangiare abby invece si irrigidì e socchiuse la bocca in un espressione di stupore«quindi ora mi dici per quale motivo eri triste o te lo faccio sputare fuori con il solletico. Uno...-aveva già le mani ferme a mezz'aria pronte per "torturarla"- due...e tr..» ma abby sollevò le mani in segno di resa e rispose«okay! Te lo dico...ho ricevuto un messagio dal mio-ex-quasimarito-ryan ha detto che verrà, non so ancora quando, per qualche giorno qui a vancouver per via del lavoro...io..non..» jensen stava bevendo dell'acqua ed appena sentì la risposta della ragazza quasi soffocò mentre jared si bloccò di colpo con le mani sospese sopra il piatto, misha assunse un cipiglio dispiaciuto e strinse a se la mora in un abbraccio amichevole «mi sento uno schifo.» sussurrò lei, misha la strinse ancor di più a se e le scompigliò i capelli «ehm..q-quindi tu stavi per sposarti??» chiese jensen con ancora l'espressione di pura sorpresa che gli aveva animato il volto, jared stirò un sorriso serio e tirò un paio di pacche amichevoli sulla spalla della ragazza- anche se l'aveva distrutta con quelle pacche, cazzo ma cosa aveva due bistecche per mani?-«si dovevo sposarmi questo maggio con quello pensavo essere quello giusto..ma poi vengo a sapere da mia madre, la stessa mattina del matrimonio, che ryan tre giorni prima era andato a letto con mia cugina....quella mattina non mi sono presentata in chiesa..non avevo il corraggio di farlo» quello che sorprese tutti fu che abby non pianse ma che acquistò un espressione di pura apatia. Era stanca di piangere perchè aveva passato anche notti insonni a bagnare di lacrime amare il cuscino di camera sua..era stanca. Persino stanca di essere stanca.«scusa se mi permetto ma è stato proprio un  bastardo.»aggiunse lo smeraldino sorprendendo i suoi amici ma soprattuto la mora, quest'ultima sorrise appena e si stiracchiò«sono stufa di piangere per quel coglione, così da ora in poi se mai sentirò pronunciare quel nome farò buon viso a cattivo gioco e se in questi giorni mr.guardatemi-sonouncazzone-snow si presenterà alla porta del mio appartamento di vancouver gli sputerò in un occhio e lo manderò a farsi benedire..a calci nel culo però.» jared per smorzare la tensione sorrise all'amica ed aggiunse un«brava fallo a pezzi tigre!» facendo scoppiare a ridere tutti. 
05:30 p.m    
«finalmente! Per oggi abbiamo finito, gente! Ci vediamo domani sera per le riprese in notturna. Vi ricordo che dovete stare qui alle 22 in punto non tardate..ah jensen la prossima volta cerca di fare meno outtakes. Buona serata.»
disse bobby singer complimentandosi con la spn family, Carver salutò abby ed i ragazzi e si congendò con un saluto gentile ed un caloroso sorriso; la mora salutò i tre dicendogli che sarebbe passata all'appartamento per prendere il cambio per il giorno dopo e che poi sarebbe corsa all'albergo dove alloggiavano. Finalmente il lavoro era finito ed anche se abby si era divertita era stata comunque una lunga giornata. Per tutti. 
07:15 p.m
«hey amico siamo noi!Aprici per favore!» sbraitò jensen bussando violentemente alla porta di jared, quest'ultimo aprì la porta con un enorme sorriso stampato sul volto e li fece entrare. Mancava solo abby all'appello. 
*
«buonasera signorina posso aiutarla?» chiese la receptionist dell'albergo in cui alloggiavano gli attori della seria, abby sorrise gentile e si poggiò con i gomiti al bancone «si buonasera a lei, mi chiamo abigail waters e dovrebbe dirmi il numero della camera di jared padalecki..ah non si preoccupi sono la make up artist della serie non una fan scatenata-ma era anche quello ovviamente!-» la ragazza sorrise  e le disse di dirigersi al terzo piano, la stanza era la 114, abby prese l'ascensore ed in men che non si dica si ritrovò al terzo piano a correre sulla moquette morbita del corridoio. Appena arrivata davanti alla porta della camera sorrise e bussò «Arrivo!» sbraitò jared, aprì di colpo la porta sorridendo raggiante all'amica «hey jar posso entrare?» jared annuì e senza che la ragazza potesse ribattere la prese di peso caricandosela in spalla, abby cacciò un urlo e prese a pugni la schiena dell'amico, jared rise e la buttò sul materasso«hey gigantor ce le ho le gambe ed ora le userò per prenderti a calci.» fece per alzarsi ma jensen la strinse a se bloccandole le braccia«Woah, woah, woah calmati piccola furia ci serve il piccolo jared.» in quel momento misha uscì dal bagno ed alla vista della mora si lanciò contro di lei urlando un «ATTACCABRACCIO!!» abby quasi soffocò e protestò di essere liberata da quella morsa soffocante«okay bambini, le pizze arrivano tra poco nel frattempo decidiamo che film vedere..cosa preferite tra: Intervista col vampiro, l'esorcista ed il silenzio degli innocenti?» esordì jensen afferrando il portatile dell'amico, abby si sporse facendo capolino dalla spalla dell'amico«vediamo io intervista col vampiro l'ho visto..e come non vederlo c'era brad pitt..comunque secondo me se vogliamo cagarci addosso dalla paura dobbiamo vederci l'esorcista.» misha annuì e diede ragione all'amica, jared un pò titubante accettò la sua opinione e per jensen era uguale un film valeva l'altro. Così caricarono l'esorcista e collgarono il pc alla televisione, si sistemarono con la schiena poggiata alla testiera del letto e fecero partire il film; cinque minuti dopo qualcuno bussò alla porta «devono essere le pizze.» esordì misha correndo ad aprire, ed infatti fu così. Pagò le pizze e corse nell'altra stanza con il cibo.« ab siccome non sapevamo come prenderterla, abbiamo ordinato una margherita okay?» la ragazza annuì e sorrise, afferrò il cartone di pizza e divorò una prima fetta di pizza, schiacciarono play e si misero a guardare l'esorcista. 
un'oretta e mezzo dopo..
«mi sono sempre chiesta come quella tizia sia riuscita a scendere le scale al contrario..ora so che la testa che gira a 360 gradi  è un effetto ma quella camminata mi sembra così naturale da farmi venire i brividi!» esordì abby, rubò a jared un verme gommoso zuccherato e continuò a guardare il film «già l'ho sempre pensato anch'io, voglio dire sono effetti stratosferici considernando che era il '75 e che quindi non avevano tutte le apparecchiature che utilizziamo noi per gli effetti, ma se ci fate caso alcuni sono molto meglio di quelli che usano per i film horror di oggi giorno» le rispose jensen, abby si voltò verso di lui ed i due si scambiarono un sorriso interrotto da uno dei tanti momenti terrificanti del film.
la mattina seguente, 07:45 a.m 
abby si sentiva come intrappolata in un abbraccio soffocante, sollevo leggermente una palpebra sbirciando chi la stava stringendo così forte da farle mancare il fiato; era jensen. Si fermò ad osservarlo con un piccolo sorriso ad incurvarle le labbra, lo smeraldino sbadigliò rumorosamente e la ragazza per non farsi sorprendere a fissarlo finse di dormire«So che sei sveglia, abby. » sussurrò jensen, la mora aveva posato il capo sul suo petto e trasalì al suono della sua voce, alzò leggermente il capo fino ad incontrare lo sguardo vispo e brillante dello smeraldino«Beccata.» disse quest’ultima accompagnando l’affermazione con una smorfia che fece sorridere il biondo«Buongiorno»aggiunse lui volgendo lo sguardo al soffitto bianco, portò le mani dietro la nuca e chiuse gli occhi sorridendo beato. Una domanda nella mente della mora riecheggiava furiosa perché mi ha stretto in quel modo mentre dormivamo? Avrebbe tanto voluto chiederglielo ma rimase in silenzio ad osservarlo«Perché mi fissi? » chiese jensen, abby arrossì violentemente fino alla punta dei capelli..jensen sogghignò e si voltò verso di lei facendo sfiorare quasi i loro nasi «abigail è arrossita…sei adorabile.» rise piano, la mora gli diede una gomitata e mise il broncio «Sei un’idiota. » sbottò quest’ultima trattenendo un risolino, lo smeraldino sorrise ed aggiunse«ed anche molto perspicace, direi.»abby sbuffò e nascose la testa sotto il cuscino jensen la copiò subito dopo sogghignando dell’espressione seccata della ragazza«ma cos’hai due anni?Lasciami dormire.» ma jensen non demorse anzi continuò a stuzzicarla«beh non dicevi così quando ti stringevo a me mentre dormivamo.»abby si voltò verso di lui e lo fulminò con un’occhiataccia assassina, poco dopo sogghignò e rispose«uhm ma davvero? Tu invece mi spieghi perché mi stringevi a quel modo?» accompagnò il tutto con una risata malefica ma soffocò nel mezzo, jensen impallidì ed ora cosa poteva rispondere? «ti ho scambiata per un cuscino.. » abby inarcò le sopracciglia come per dire ‘un cuscino?seriamente?’e sbuffò con un sorrisetto sul volto «non me la racconti giusta. » aggiunse poi chiudendo gli occhi, lo smeraldino sbuffò scompigliandosi frettolosamente i capelli «uhmm giorno ragazzi...eh? Ragazzi??» jared sbadigliò rumorosamente, si guardò intorno stranito...dove erano finiti jensen ed abby?Sentì qualcuno sbuffare da sotto il cuscino così alzò l'oggetto ritrovandosi jensen che stringeva gli occhi accecato dalla luce ed abby che sonnecchiava a pancia in sotto, rise dei due svegliando il povero misha«che ci facevate con la testa sotto il cuscino? Vi stavate sbaciucchiando eh?» aggiunse jared schernendoli, abby gli fece una linguaccia e jensen roteò gli occhi al cielo«ma ieri sera quante birre abbiamo bevuto?? Ho la testa che mi scoppia.» mugugnò misha passandosi una mano sul viso, abby sorrise appena e si stiracchiò«se stai messo così a quanto pare parecchie mish mish ..comunque perchè non andiamo a far colazione allo starbucks?» a tutti sembrò un ottima idea, così una volta preparati uscirono diretti verso il centro di vancouver..allo starbucks. 
qualche settimana dopo..   
abby stava iniziando ad ambientarsi davvero bene nella spn family. Aveva conosciuto ogni singola persona della crew e dello staff che non si stancava mai di farle qualche scherzo, sul set la chiamano "la tradizione" ovvero consiste in  fare scherzi ai nuovi arrivati nella spn family sia alle guest star sia allo staff e crew; il trio invece le aveva dato il soprannome di Scrat o little scrat a seconda delle situazioni. Ora chi è scrat? Molto semplice, è lo scoiattolino ghiotto di ghiande dell'era glaciale..per quale motivo le hanno dato questo soprannome? Beh è buffa e maldestra come lui..oh se lo è! 
Quel pomeriggio little s..ehm abby era rimasta a casa per via dell'influenza, da poco era iniziato ottobre che aveva portato le prime pioggie umide.. quindi lei inevitabilmente si era ammalata. Ryan per fortuna non l'aveva più contattata e non si era fatto vivo, ma la mora aveva questa strana ansia che non le dava pace..e quando aveva questi presentimenti qualcosa di brutto doveva accadere. Erano le 04:30 p.m quando il campanello suonò e proprio in quel momento ,il muro che la ragazza si era costruita per cacciare via quella sensazione crollò come se nulla fosse «hey.» sussurrò una voce a lei fin troppo conosciuta. Parli del diavolo..
*
«grazie per avermi  fatto entrare.» disse il moro scompigliandosi i capelli in un gesto di nervosismo, ad abby tremavano le ginocchia e se in quel istante non si fosse retta al lavabo sarebbe crollata «c-cosa vuoi ryan?» sussurrò con la voce di chi portava il peso delle lacrime sul petto, ryan sospirò e fece per avvicinarsi a lei, le circondò la vita con un braccio voltandola verso di lui«ho bisogno di te.» aggiunse, le fece alzare il volto posandole un dito sotto al mento«ho bisogno di te, ab. Ho fatto l'errore più grande di tutta la mia vita a tradirti..» poche spanne d'aria separavano i due volti, ryan fece scontrare le punte dei loro nasi azzerando quasi la distanza«dimmi che anche tu hai bisogno di me, dimmelo e giuro che non ti ferirò mai più..se invece mi hai dimenticato, sei pronta a ricominciare la tua vita con qualcun'altro..beh allora..allora ti lascerò in pace.» non cedere proprio adesso. sussurrò una vocina nella sua mente, lacrime di rabbia solcarono il viso della ragazza che si ritrovò a rispondere con voce tremante«con quale criterio pensi che possa perdonarti? Cazzo ryan mi hai tradita tre giorni prima del matrimonio e..e..io non ce la faccio! Non posso pensare che stavo per sposarti..non...io..» non riusciva a respirare, si sentiva come chiusa in gabbia in quella cavolo di cucina. Ryan sospirò abbassando lo sguardo sul pavimento lucido, poco dopo rialzò lo sguardo scuro sulla sua figura«non hai risposto alla mia domanda.» sibilò frustrato, abby alzò lo sguardò spento verso di lui e si inumidì le labbra secche«va bene. Vuoi sapere la mia risposta? ti accontento. Quel 14 maggio ti avrei detto si senza alcuna fottutissima esitazione, avrei giurato di rispettarti e di amarti fino alla fine...avevo bisogno di te, siamo cresciuti insieme e sei stato il mio primo amore...ma quando mi hai tradita...io mi sono sentita..usata. Tu hai..hai spezzato il mio cuore ry. Come pensi che possa perdonarti tutto questo?» gli aveva urlato con tutto il dolore possibile, le ginocchia tremavano fin troppo ed alla fine la ragazza cadde a terra. Si adossò con la schiena alla parete fredda e pianse silenziosamente..ryan si chinò alla sua altezza tentando di confortarla ma tutto quelle che ricevette fu«sparisci da qui e dalla mia vita..una volta per tutte.» e così aveva fatto, era uscito da quella casa sbattendo furiosamente la porta alle sue spalle e non l'aveva più chiamata..ryan snow era ufficialmente un capitolo chiuso della sua vita. 
07:35 p.m 
qualcuno bussò alla sua porta, per quel tempo che le sembrò infinito. Decise di andare a vedere chi fosse «hey little scrat..» era jensen...da solo. Sorrise appena appena udì quel soprannome e si fiondò ad abbracciarlo, lo smeraldino rise  e la strinse a se «wow devo esserti proprio mancato così tanto se ti sei spalmata addosso a me a quel modo.» la ragazza roteò gli occhi al cielo  gli tirò uno scalpellotto sulla nuca e sussurrò un «idiota.»  
*
«ab..» aveva sussurrato jensen, la ragazza lo strinse convulsamente in un abbraccio e pianse«ab..abby...hey abigail per favore calmati.» odiava vederla così, nessuno doveva far piangere la sua little scrat «jay..io non ci riesco...fa male.» passò furiosamente il palmo della mano per asciugarsi le lacrime, jensen le cinse le spalle con un braccio e la strinse a se «ascolta ab, devi cercare di superare tutto ciò.- le prese il viso tra le mani e le asciugò le lacrime con il pollice di entrambe le mani, la ragazza annuì e chiuse gli occhi sospirando pesantemente, lo smeraldino la strinse a se.- non posso vederti così.»
mezz'ora dopo..
«hey stasera rimango a dormire qui, okay? Ci spariamo un film e mangiamo gelato a volontà...dio ma davvero sembro una di quelle amiche depresse che consolano le amiche ancora più depresse?» sbottò jensen inarcando le sopracciglia, abby annuì e ridacchiò «sei anche di più. Un amorevole piattola.» aggiunse la mora sorridendogli e corse in cucina per prendere i vasetti di gelato, jensen urlò a voce alta «mh..amorevole piattola eh? Questa mi mancava.» e scoppiarono a ridere entrambi. Abby tornò in salotto e si fiondò letteralmente sul divano ribalzando addossò ai cuscini «okay ho il gelato al pistacchio, cioccolato, panna, fragola e limone. Serviti pure bello.» gli passò un cucchiaio e la panna spray, che ques'ultimo spruzzò prima in bocca e poi sul gelato «he hilm hediamo?» mugugnò jensen con la bocca piena di panna, abby trattenne le risate, prese il telecomando facendo zapping «uhm che te ne pare di Neverland-un sogno per la vita? Amo troppo quel film.» jensen le sorrise ed annuì, la ragazza battè le mani come una bambina la sera di natale e fece partire il film. Posò il capo sulla spalla dello smeraldino ed addentò una buona quantità di gelato al cioccolato. 
qualche ora dopo..
«ab il film è..» esordì jensen voltandosi verso di lei, si bloccò di colpo perchè la ragazza si era ormai addormentata e non voleva svegliarla; sorrise e delicatamente la prese tra le braccia portandola nella sua stanza. Salì lentamente le spalle cercando , sempre, di non svegliarla..arrivato davanti alla porta della sua stanza allungò una mano per aprirla..entrò lentamente e richiuse la porta alle sue spalle; scansò le coperte ed adagiò sul materasso la ragazza che dormiva beata con un piccolo sorriso ad incurvargli le labbra, le rimboccò le coperte e le baciò la fronte. Fece il giro del letto, si tolse le scarpe ed infine si mise sotto le coperte anche lui stringendo la ragazza a se. Finalmente la sua piccola scrat sorrideva. 
 

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Capitolo 4
*** capitolo 3 ***


Quattro mesi dopo, 23 dicembre 2014...
erano le 07:30 pm e si trovavano tutti nell'ampio salotto di casa Collins. Abby era arrivata un'ora prima scontrandosi fuori nel vialetto con la famiglia padalecki mentre jensen era arrivato verso le sei, sempre di quel pomeriggio, facendo felice misha. Erano stati tutti invitati dal moro per passare il natale con la famiglia collins, come potevano rifiutare un'offerta del genere? Non si poteva. 
«Allora ti sei fatta quel piercing sul labbro senza il mio consenso eh?» chiese jensen lanciando uno sguardo al labret, abby roteò gli occhi al cielo sbuffando«jensen non sei mia madre okay? Non devo dirti tutto quello che faccio.» erano seduti sul divano, i figli di misha e jared giocavano sul tappetto al centro della stanza, jensen mise il broncio passandole un braccio intorno alle spalle per stringerla a se«ti preferivo com'eri prima, eri..-iniziò, si avvicinò sussurrando al suo orecchio- perfetta..» il cuore della mora perse un battito, arrossì violentemente- a volte sembrava una ragazzina alla prima cotta- tirando una gomitata all'amico«uh uh raccontalo a qualcun'altro.» aggiunse lei inarcando le sopracciglia come per dire 'non attacca bello', thomas e west si avvicinarono ai due reclamando di essere presi in braccio«Tio jensen!!!» il bambino stritolò lo zio in un abbraccio facendo sorridere il biondo, abby dovette cercare di non fangirleggiare o avrebbe spaventato i bambini«ciao westie.» la mora prese in braccio il figlioletto di misha, west sorrise e chiese«mi colori la faccia?» abby ridacchiò ed annuì, prese dal tavolinetto basso un pennarello grigio e picchiettò l'indice sul mento pensosa«vediamo che te ne pare di un micetto?» west sgranò gli occhi contento, annuì agitando le braccine in aria; abby si sedette sul tappetto con le gambe incrociate, prese i pennarelli ed incominciò a disegnare i baffi ed il musetto sul visino del bimbo. Appena finì sorrise soddisfatta e scompigliò i capelli al bambino «ecco fatto! Ora sei un dolcissimo micetto.» west abbracciò la ragazza ancora una volta regalandole uno di quei sorrisi pieni di dolcezza che solo un bambino può regalare e poi corse saltellando alla ricerca del papà, abby si alzò tornando a sedersi vicino a jensen, quest'ultimo aveva ancora thomas sulle ginocchia che si divertiva a tirargli i capelli con le manine paffutte«wow..i bambini ti amano.» jensen sollevò thomas facendo sfiorare la punta dei loro nasi, il bimbo fece un gridolino contento e sorrise, abby stava per morire di diabete...non poteva vedere scene del genere. erano fin troppo dolci. Jensen sussurrò qualcosa all'orecchio del bambino ed abby assunse un espressione curiosa..cinque secondi dopo lei si ritrovò vittima del solletico di quei due «jense-en giuro che..ti..ti picchio!!ahahahah smettetela.» afferrò le braccia al piccolo thomas e lo intrappolò tra lei ed il biondo, si scambiò un'occhiata eloquente con l'amico. Iniziarono a fare il solletico al bimbo che rideva estasiato. Jered e misha si affacciarono in salotto sorridendo alla vista dei due...sembravano una famiglia «quei due finiranno per innamorarsi.» esordì il più alto a bassa voce, misha annuì sorridendo soddisfatto«è per questo che li shippo.»

08:35 pm, dopo cena 
«Ed ora caffè ed ammazza caffè.» trillò vicky portando un vasoietto in salotto, si trovavano tutti lì, misha seduto sul tappetto che giocava con i figli..jared e gen seduti sul divano scambiandosi baci dolci e jensen ed abby che giocavano a poker «okay tommy dà le carte come ti ho insegnato.» disse jensen sorridendo al "nipotino", il bambino annuì e distribuì due carte per uno rovesciando poi una carta sul tavolo«all in.» bluffò la mora puntando tutto, stavano giocando con le fish ovviamente, jensen accettò la sfida facendo lo stesso«poker di assi!» sogghignò lo smeraldino, abby sogghignò ancor di più mostrando le sue carte«mi spiace frackles ma io ho scala reale» ed abby vinse quella partita.Di nuovo. «ah piuttosto volevo dirvi che...ehm ecco-esordì misha ad un certo punto avvicinandosi al tavolo, si grattò la nuca imbarazzato e continuò- dovrete dormire insieme....mi dispiace..» jensen alsò le spalle e rispose «nahh fa niente, per noi non fa differenza no ab?Tanto siamo amici.» abby indurò la mascella ma fece finta di sorridere comunque..Gli amici dormono in un altro letto e gli amici non mi trattano come fai tu[1] .  jensen le rivolgeva fin troppe attenzioni, non era come con misha e jared che la trattavano come una sorellina minore... lui in qualche modo era come se la stesse illudendo..e la nostra piccola e dolce abby si stava pian piano innamorando. Che brutto rimanere intrappolati in un amore a senso unico. 
qualche ora dopo...
«buonanotte a tutti.» disse gen sbadigliando, jared salutò gli amici ed infine prese per mano la moglie salendo al piano di sopra, misha e vicky tornarono al piano dopo aver messo a letto i quattro marmocchi di casa...abby preferiva dormire sul divano invece che dormire con jensen..e davvero...lei non..non poteva innamorarsi di lui. Non così ne di nuovo. «io salgo..vieni anche tu?» sussurrò jensen distraendola dai suoi pensieri, le tese la mano...un pò incerta accettò facendi trascinare al piano di sopra. 

Jensen era in bagno e lei già sotto le coperte, era rannicchiata in un angolo del letto con le gambe strette al petto. Lo smeraldino uscì dal bagno in punta di piedi e sempre silenziosamente si mise sotto le coperte «su sputa il rospo.» aggiunse spezzando il silenzio che si era creato intorno a loro, abby si voltò verso di lui- aveva un braccio poggiato dietro la testa e lo sguardo pensoso puntanto al soffitto bianco- «su cosa? Scusa ma non ti seguo.» abby sperò con tutto il cuore di non essere scoperta...jensen non doveva accorgesene «di cosa? Beh semplice è da qualche ora che mi guardi con sguardo strano ed assumi una dannata espressione pensosa...rendimi partecipe dei tuoi pensieri  no?» si avvicinò così tanto che riuscì a sentire l'alito fresco del biondo infrangersi contro la sua guancia«non penso che siano cose che ti riguardino.» sussurrò la ragazza, jensen si avvicinò ancor di più facendo sfiorare la punta dei loro nasi «sono il tuo migliore amico..ricordi? Puoi dirmi qualsiasi cosa..» aggiunse in un sussurrò carezzandole il labbro inferiore con il pollice..non di nuovo..pensò abby strigendo gli occhi «vuoi sapere che c'è? BENE! C'è che ogni volta , da settembre a questa parte, quando sei vicino a me ti comporti come se...come se tutti quello a cui pensi in quel preciso instante è baciarmi ..ecco che c'è. Ma tutto questo non è semplice e sai perchè? Perchè sei il mio migliore amico e il pensiero di innamorarmi di te è..è così sbagliato..» jensen posò la fronte contro la sua e sussurrò«hai ragione.» . «su cosa?» chiese abby aggrottando le sopracciglia confusa, jensen sorrise appena «ogni volta che ti sto accanto non desidero altro che baciarti...e se mi fossi innamorato di te? Dio non lo so.... penso, però,  che sia troppo presto per dirlo.» abby spalancò le due iride cioccolato fondente e jensen non ci penso due volte, si fiondò sulle sue labbra. Abby, con le braccia sotto le coperte, schiuse leggermente le labbra ricambiando il bacio..un bacio fuori programma ma pur sempre un bacio. Jensen bloccò la ragazza sotto di se puntellandosi sui gomiti, le baciò lentamente il collo fino a risalire alle labbra, abby lo fermò con il cuore in gola «non roviniamo tutto facendo le cose troppo infretta okay? Tempo al tempo...per capire.» il ragazzo annuì dandole un ultimo bacio, la strinse a se, la mora posò il capo sul petto dello smeraldino. Si sentiva bene...ma si addormentò con un  senso di inquietudine all'altezza dello stomaco. 
note: 
Hey there! Im back *muahahahaha* *coagh coagh* 
...comunque! Ho riscritto questa storia perchè volevo qualcosa di più serio e spero che questo capitolo- o almeno l'ultima parte- lo abbia dimostrato. Ringrazio la mia sis e parabatai soph herondale per le recenzioncine e poi ringrazio i lettori silenziosi e chi l'ha messa tra le seguite e/o preferite. 
I love y'all 
e ricordate keep kalm & shipping destiel....so che non c'entra ma amo quei due da impazzire 
xxaskyfullofstars 

[1] la citazione è tratta dalla canzone friends di ed sheeran

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