Dragonheart e Miroku in: Lezioni di donne.

di Dragonheart 95
(/viewuser.php?uid=233564)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro ***
Capitolo 2: *** Miroku i tuoi insegnamenti sono sbagliati ***
Capitolo 3: *** Lezione 1 ***
Capitolo 4: *** Lezione numero 2 ***



Capitolo 1
*** Incontro ***


Miroku, il più grande donnaiolo che la città di Sengoku City avesse mai avuto, si stava concedendo una passeggiata per le strade di essa. Camicia bianca con i primi due bottoni aperti, pantaloni grigi, scarpe nere e occhiali da sole erano il suo vestiario, tanto semplice quanto, a detta del ragazzo, ammaliante per il gentil sesso. Di tanto in tanto abbassava gli occhiali da sole quando vedeva qualche ragazza carina e faceva loro l’occhiolino, suscitando qualche sorrisino o risata.
Arrivata ad una fermata dell’autobus adocchiò una bella ragazza con la coda di cavallo.  Capelli neri, iridi castane, vestita con una camicetta rosa e un paio di jeans che mettevano in mostra tutte le curve, a pensier di Miroku “ da sbandata”.
Miroku: “ Guarda, guarda. Abbiamo una vincitrice oggi, al lavoro.”
Miroku si avvicinò e si affiancò alla ragazza, la quale stava con le braccia conserte guardando davanti a se e in evidente stato di noia.
Miroku: Buongiorno baby.
La ragazza rivolse lo sguardo verso Miroku, poi tornò a guardare davanti a se.
Miroku: Bella giornata non trova? Perfetta per prendere l’autobus.
Sango: Già, proprio perfetta.
Disse lei con una punta di ironia.
Miroku: Ma sa cosa può essere ancora più perfetto? Una bella passeggiata, a cui si aggiunge una chiacchierata davanti ad una bella tazza di caffè e magari poi a casa di uno dei due. Preferirei casa mia, sai è grande.
Concluse abbassandosi gli occhiali e facendogli l’occhiolino, lei sbuffò.
Sango: Ti approcci così con tutte le belle ragazze che incontri?
Miroku: “ Mmm non ha battuto ciglio, di solito non ho bisogno di dire altro. Mi piace!” Solo con quelle belle come te splendore.
Sango: Ah allora dovrei essere proprio fortunata. ( evidente sarcasmo )
Miroku: Allora che ne dici? Sai sei fortunata, un tipo come me non capita tutti i giorni.
Sango: Sarà per questo che non ho mi avuto scocciature fino ad adesso.
Miroku: “ Tosta la ragazza, non cede, vediamo se la mia mossa finale funziona.”
Miroku prova a fare un passo verso di lei e simulando un inciampo, cade su di lei, facendo finire tutti e due a terra, così facendo ne approfitta per palparle il sedere.
Miroku: Senti che mercanzia ragazzi, sei davvero una tipa speciale.
Sango: ( Molla un ceffone a Miroku e si rialza ) Porco depravato, dovresti vergognarti! Pensi che sia una sgualdrina a cui basta qualche complimento, una proposta indecente e un complimento sul proprio corpo per portarmi a letto? Se la pensi così, hai proprio toppato. Non so quante te ne sbatti così, ma caro mio io non sono sul tuo menù.
Detto ciò si girò e se ne andò. Miroku si tocco la faccia, nel punto in cui era stato schiaffeggiato e pensò:
“ Questo è il primo rifiuto che ho. Mai una ragazza mi aveva rifiutato. Però lei non è come le solite ragazze che adocchio, lei è tosta, bella e ha un temperamento che mi fa impazzire!!! Mi sa che mi sono innamorato!!! Però … non so il suo nome e dopo questo approccio non avrò possibilità con lei!”
Miroku si rialzò subito.
Miroku: Cosa devo fare?  ( si mette le mani nei capelli disperato )
Il ragazzo sconsolato riprese la sua passeggiata, un’improvvisa folata di vento gli fece finire in faccia un volantino, che si tolse con fare stizzito.
Miroku: Che diavolo … cosa è questo?
 
Sei innamorato? Non sai come fare per approcciarti con la tua amata? Sei un donnaiolo che ha ricevuto il suo primo rifiuto? Allora vieni da me, ti insegnerò tutti i segreti per trattare con una donna e conquistarla.
Ti aspetto a questo indirizzo: 123 di Mushin Street.”
 
Miroku: Tsk! Io so come trattare con le donne e conquistarle ( ripensa al rifiuto di quella ragazza ), beh forse mi servirebbe un piccolo ripasso. Nah sono a posto così, magari vado solo per sentire cosa ha da dire il tizio che ha scritto questo volantino, sicuramente non ci sa fare e toccherà a me fare da maestro a lui.
 
Così Miroku piegò il volantino, se lo mise in tasca e andò dritto dritto verso la sua meta, 123 di Mushin Street.
 
 
 
 
Arrivò a destinazione dopo 15 minuti di camminata.
Miroku: L’indirizzo è questo, vediamo dove si terrà il corso?
All’improvviso una mano lo toccò alla spalla e Miroku si girò di scatto.
Dragonheart: Miroku Kizana?
Miroku: Si sono io, tu come fai a sapere il mio nome?
Dragonheart: Domanda inutile. Piacere di conoscerti, mi chiamo Dragonheart e sono il tuo insegnante.
Miroku: Insegnate?
Dragonheart: Si, ti insegnerò a trattare con le donne.
Miroku: Ma io so già trattare con le don …
Dragonheart: ( lo aveva zittito tappandogli la bocca ) Non come fai tu, ovvero fare il playboy e poi fartele per una sera. Io parlo di conquistare una donna che magari ti piace e tenertela per tutta la vita. Ad esempio avevo visto che avevi adocchiato una bella moretta con la coda di cavallo, ma ti ha dato picche.
Miroku: Ma tu come lo sai, mi stavi spiando?
Dragonheart: Di nuovo una domanda inutile, amico mio se vuoi imparare, non fare domande futili, perché non ti degnerò di risposta. Ti prometto che entro questo pomeriggio ti trasformerò da playboy a …….. mmm un po’ meno playboy e un po’ più gentleman. Ovviamente non ti cambierò del tutto perché poi sarebbe un fallimento.
Miroku: Che ??? Ma si può sapere che stai dicendo?
Dragonheart: Ancora domande inutili, su andiamo. La lezione comincia.
Dragonheart iniziò a camminare in avanti superando Miroku, il quale confuso non sapeva che fare …
Dragonheart: Ehi, io treno passa una sola volta, se lo perdi sono fatti tuoi poi.
… però era incuriosito dal tizio che aveva appena incontrato. Poi una parte di lui sperava che magari ascoltando quel che Dragonheart aveva da dire avrebbe conquistato la moretta dei suoi sogni.
Miroku: Aspettami.
E lo seguì.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Miroku i tuoi insegnamenti sono sbagliati ***


Dragonheart e Miroku camminavano da 5 minuti buoni, senza mai rivolgersi la parola. Miroku si faceva ancora domande nella sua mente, domande che riguardavano il misterioso tizio che gli camminava accanto.
Miroku: “ Ma chi diavolo è questo qui? Appare all’improvviso, sembra conoscere tutto di me, sa cosa mi è capitato con quella ragazza e mi propone di aiutarmi!! Sinceramente mi pare un po’ strano, non il fatto che mi conosca, ma che mi vuole aiutare. Andiamo, io sono un mago con le ragazze, non ho bisogno di aiuto.”
Dragonheart: ( cammina senza voltarsi ): Si, proprio un mago. Si è visto con quella lì. Hai avuto lo stesso successo di Eto’o sotto porta in una partita tra Inter e Juve del 2011.
Miroku sbiancò all’improvviso, quel tizio leggeva nella mente?
Miroku: Ma davvero, si può sapere chi sei? Un’allucinazione? Un fantasma?
Dragonheart: Potrebbero essere vere tutte e due, però non lo sono e poi ti avevo detto di finirla con le domande inutili o sbaglio?
Miroku: D’accordo, però sappi che ti tengo d’occhio, non mi fido molto di te.
Dragonheart: Come vuoi.                       
Dragonheart si fermò davanti ad un bar ed entrò.
Miroku: Dove stai andando?
Miroku seguì Dragonheart, entrando anche lui nel bar.
 
 
Miroku: Mi dici perché siamo entrati in questo bar?
Dragonheart: Per la lezione.
Disse Dragonheart con aria disinvolta mentre prendeva posto su di uno sgabello vicino al bancone. Poi si girò verso la barista e con molta gentilezza gli chiese un caffè. Lei con un sorriso andò subito a prepararlo. In meno di 2 minuti il caffè era servito davanti al giovane che prese in mano la tazzina e iniziò a sorseggiarlo.
Miroku: Questa è la lezione? Chiedere gentilmente un caffè? Dai sono buono anche io a farlo.
Dragonheart posò la tazzina sul bancone e guardò il suo interlocutore.
Dragonheart: Non è per questo che ti ho portato qui, ma per un’altra ragione.
Miroku: Quale?
Dragonheart: Vedi, tu pensi che per conquistare una donna bastino complimenti e un atteggiamento spavaldo e audace.
Miroku: Certo, questo è quello che mi ha sempre insegnato mio zio Naraku.
Dragonheart: Oh certo, un vero scapolo che si è fatto metà popolazione femminile del globo.
Miroku: Esatto. Un momento, questa è una sua battuta, lo conosci per caso?
Dragonheart: Si, si può dire che l’ho conosciuto.
Miroku: E come?
Dragonheart: Non è questo il punto. Il punto è che tuo zio ti ha dato un insegnamento da coglione. Questo funziona quando fino a quando riesci a essere freddo e stronzo, il quale vuole solo scopare una notte e basta, senza avere rapporti seri. Il classico tizio da una botta e via.
Miroku: E allora? Non ci trovo niente di male.
Dragonheart: Coglione lo zio, coglione il nipote, i coglioni del resto vanno sempre in coppia.
Miroku: Ehi!!!
Dragonheart: Calmati, scherzavo. Il punto è che come ho detto questo insegnamento va bene per essere un tizio freddo da una botta e via e va bene poi quando incontri donne in cerca solo di sesso. Nessuno ci rimane male. Per questo tu non hai avuto mai problemi, ti cercavi solo ragazze facili dal carattere facile. Le osservavi, le studiavi e poi se i requisiti erano quelli le abbordavi.
Miroku era sempre più impressionato dal fatto che Dragonheart lo conoscesse così bene.
Dragonheart: Però questa volta ti è andata male, hai sbagliato i calcoli e ti sei trovato una dal carattere serio, non certo una sgualdrina. Poi la cosa bella è che te ne sei innamorato, il classico colpo di fulmine.
E si mise a ridere, Miroku diventò bordeaux per l’imbarazzo.
Miroku: Io non ci trovo niente di divertente.
Dragonheart: Perché l’amore è una cosa seria, almeno per chi lo prova. Se adesso fossi tu al mio posto e io al tuo, rideresti tu, non dirmi che non è così, perché diresti una colossale stronzata.
Miroku: “ In effetti, ha ragione.” Si, è vero.
Dragonheart: Tu sei diverso da tuo zio, avrai i suoi stessi metodi, ma a differenza di lui tu hai trovato quella che ti ha colpito, che ti ha ammaliato, che ti ha stregato, che ti ha …
Miroku: … possiamo andare avanti? Il concetto è reso.
Dragonheart: Quindi adesso i tuoi metodi non vanno più bene per due motivi: Il primo è che provarci con una donna che non sia lei ti sembrerebbe sbagliato, il secondo è che penseresti solo a lei. Ergo, amico sei da riformattare.
Miroku: Non sono mica un computer.
Dragonheart: Certo che non lo sei, hai un cuore, carne e spero anche un cervello.
Miroku: Ah ah, molto divertente. ( nota sarcastica nella voce )
Dragonheart: bene, dopo che ti ho detto questo ti chiedo questo, Sei disposto ad ascoltarmi e ad imparare come si tratta davvero con le donne così che tu potrai conquistare la tua amata?
Miroku ci pensò su, da un lato non voleva accettare perché quel ragazzo lo inquietava per come lo conosceva, dall’altro voleva fidarsi di lui per conquistare la bella morettina che sentiva essere la donna dei suoi sogni. Dopo qualche momento di silenzio e riflessione il giovane ( che si stava avviando ad essere ex ) donnaiolo tese la mano a Dragonheart.
Miroku: Va bene, insegnami maestro.
Dragonheart: ( stringe la mano ) Perfetto, mio giovane padawan.
Miroku: che?
Dragonheart: Non so, mi andava di dirlo, sai sono fan di Guerre Stellari.
Miroku: Anche io. “ Ho sempre desiderato dirla io quella battuta, stronzo.”
Dragonheart storse la bocca per quel pensiero, ma Miroku non ci fece caso.
Dragonheart: Diamo il via allora.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Lezione 1 ***


Dragonheart e Miroku erano entrambi seduti al bancone del bar. Dopo il dialogo di poco fa Miroku decise di sedersi anche lui, ordinando poi un cappuccino alla giovane barista, la quale lo preparò in poco tempo e glielo porse. Servito il cliente, la ragazza lasciò il bancone e si diresse con una pezza verso i tavolini vuoti, iniziando a pulirli nel caso qualcuno si volesse sedere ad essi.
 
Miroku sorseggiava il suo cappuccino lentamente, assaporandone l’aroma, mentre Dragonheart aveva preso a guardare la giovane cameriera che gli aveva serviti poco prima e improvvisamente nella sua mente un’idea si palesò.
Dragonheart: Miroku, direi che è il momento di iniziare le lezioni.
Miroku finì la sua bevanda e ripose la tazzina sul bancone, poi guardò Dragonheart.
Miroku: Qui? Perché proprio in un bar?
Dragonheart: Lo ritengo il luogo ideale.
Miroku: Va bene, ma cosa dovremmo fare?
Dragonheart: Non cosa dovremmo, ma cosa dovrai fare. Dovrai provarci con quella cameriera.
Miroku: E perché mai? Hai detto tu che con gli insegnamenti che ho ricevuto da mio zio non andrò molto lontano.
Dragonheart: Si l’ho detto, ma voglio lo stesso che tu ci provi. Avanti, fammi vedere il Miroku style.
Miroku: Se proprio insisti, ti accontento subito. Sta a guardare.
 
Miroku, sicuro di se, si alzò dallo sgabello e si diresse verso la giovane cameriera, che stava ancora pulendo i tavoli. Non appena la raggiunse si sedette al tavolino su cui la ragazza stava passando la pezza, proprio al posto di fronte a lei.
Miroku: Ciao splendore.
Lei alzò la testa e sorrise, ricambiando il saluto. Miroku non le aveva dato molta attenzione quando erano entrati nel bar, ma adesso che la vedeva poteva dire che era sicuramente una bella ragazza. Di statura media, capelli biondi che le arrivavano alle spalle e occhi azzurri come il mare, il suo abbigliamento era una divisa azzurra e un grembiule bianco, ai piedi aveva un paio di calze nere corte e un paio di scarpe bianche sportive.
Miroku: “ Però, proprio un bel bocconcino, stai a vedere Dragonheart, osserva Miroku all’opera.”
 
Dragonheart:” Mi gioco 10 euro che si prende un ceffone che lascerà il segno.”
 
Miroku: Mi scusi, per caso lei è caduta dal cielo?
Ragazza: No perché?
Miroku: Perché lei mi sembra un angelo, il più bello che abbia mai visto … ( guarda la targhetta che ha sulla divisa e legge il nome di Lumi ) signorina Lumi.
Lumi: La ringrazio, ma non penso di essere paragonabile ad un essere celeste.
Miroku: Eppure io la penso diversamente.
 
Dragonheart: “ Patetico.”
 
Miroku si alzò dalla sedia e andò ad affiancarsi a Lumi.
Miroku: Penso che lei sia la creatura più bella che abbia mai visto in tutta la mia vita, che ne direbbe di rendere quest’uomo felice, accettando un suo invito a cena e magari anche un invito a casa sua? Potremmo spassarcela un po’ eh? ( Le fa uno sguardo malizioso )
 
Dragonheart: “ 3 … 2 … 1 …”
 
*BAM*
Lumi aveva colpito Miroku con un ceffone così forte, che il suono riecheggiò in tutto il locale.
Lumi: Voi uomini siete tutti uguali, pensate solo a cercare una donna con cui spassarvela.  Mi fate schifo.
Nel mentre Lumi si allontanava da Miroku, Dragonheart scoppiò a ridere. Il suo “ studente” arrabbiato e dolorante alla guancia si diresse nuovamente verso il bancone.
Miroku: Una disfatta totale, inoltre la guancia mi brucia terribilmente, penso sia rimasto il segno.
Dragonheart: Già, sapevo che avresti fallito.
Miroku: E allora perché mi hai detto di provarci con lei!!!!!
Dragonheart: Per due motivi, il primo è che volevo farmi una risata …
Miroku: Molto divertente!!! -.-
Dragonheart: … il secondo è che volevo mostrarti concretamente quello che ti ho detto prima; i tuoi insegnamenti sono sbagliati e non ti andrà mai bene con le ragazze serie. Miroku ti è andata fin ora sempre bene perché, come ti ho detto, ti sceglievi ragazze dal carattere facile che volevano solo divertirsi, le studiavi e poi, se soddisfavano i requisiti, partivi alla carica.
Miroku: ve bene, sarà anche come dici tu, allora perché non ci ho pensato due volte ad andare dalla tipa alla fermata del bus e a quella cameriera?
Dragonheart: Semplice, a volte quando vedi una ragazza veramente carina mandi a puttane l’analisi e ti ci butti direttamente. Ecco perché ti avevo detto di provarci con quella cameriera, è molto carina e tu non ci avresti pensato due volte.
Miroku: “ Questo qui mi conosce proprio bene, è sempre più inquietante” Perché allora mi è sempre andata bene allora? Non è la prima volta che ho commesso questo errore, anche altre volte è successo.
Dragonheart: perché sei stato fortunato, non ti è mai capitata fin ora una ragazza veramente carina e anche seria. Hai capito ora?
Miroku: Penso di si. “ Mi ha fregato.”
Dragonheart: Bene, lezione numero 1 imparata: Gli insegnamenti di tuo zio fanno veramente schifo. Passiamo adesso alla seconda lezione.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lezione numero 2 ***


Miroku: In cosa consisterebbe la lezione 2?
Dragonheart: Riprovarci con la cameriera.
Miroku: Che? Non se ne parla nemmeno, hai visto come è andata poco fa. Tu stesso hai detto che mi è andata male per i miei modi di fare con le donne. Quindi spiegami perché dovrei riprovarci?
Dragonheart: Perché questa volta ti andrà bene.
 
Dragonheart disse queste ultime parole con molta calma, sicuro della veridicità delle sue parole, anche se Miroku non ne era affatto convinto.
 
Miroku: Mi andrà bene dici? Si come no, dillo chiaramente che vuoi vedermi fare un’altra figura di merda, ahhh lo sapevo che non dovevo fidarmi, vuoi solo prendermi per il culo. Stammi bene!
 
Miroku si incamminò stizzito verso la porta del bar, ma Dragonheart parlò di nuovo per evitare di farlo andare via.
 
Dragonheart: Se esci da questo bar posso dirti che non conquisterai mai la ragazza dei tuoi sogni, te lo posso assicurare.
Miroku: Tsk! Chissenefrega, tanto non serve rimanere qui, non mi hai insegnato niente fin ora.
Dragonheart: Hai detto bene, fin ora. Ma adesso inizia la vera lezione.
Miroku: Si come no.
Dragonheart: Miroku, come ho detto prima, ciò che ti ho fatto fare l’ho fatto solo per mostrarti quanto i tuoi modi di fare, si come dire, facciano cilecca. Se riprovi adesso avrai successo e lo sai perché? Perché adesso ti spiego come un uomo si dovrebbe approcciare davvero ad una donna. Quindi riporta il sedere sullo sgabello e ascoltami.
Miroku: ( sospira ) D’accordo, ma se è una stronzata giuro che me ne vado.
Dragonheart: fidati di me.
 
Miroku si sedette nuovamente sullo sgabello, pronto ad ascoltare Dragonheart.
 
Dragonheart: Allora apri bene le orecchie, per rompere il ghiaccio con una ragazza non serve subito fare complimenti patetici come quelli, ma salutarla con un “ Buongiorno” o un “ Buonasera”, ci si presenta e si chiede di fare altrettanto, se non lo fa già. Poi si inizia a fare un po’ di conversazione in cui chiedi cose del tipo “ Di dove sei?” “ Che lavoro fai?” “ Hai qualche sogno nel cassetto?” e via dicendo, ricordati di ascoltarla sempre e di mostrarti interessato, perché le donne amano essere ascoltate, inoltre non parlare molto di te, a loro piace parlare molto più di loro, incentrare la conversazione su di loro. Potrai parlare di te quando loro te lo lasceranno fare, altrimenti zitto e ascolta. Alla fine della conversazione butta giù una frase del tipo: “ Mi è piaciuto passare del tempo con te, potremmo rivederci, magari per un caffè?” e basta! Non dire altro.
Miroku: Come non dire altro? Cioè, per cercare di conquistarla devo aspettare più di un giorno?
Dragonheart: perché pensavi che te la dava subito?
Miroku: Bhè si, insomma fai il gentile e solo per averla sempre ascoltata, per sdebitarsi …
Dragonheart: ma ti rendi conto delle puttanate che dici? Se continui ad avere questa mentalità il mio aiuto è vano.
Miroku: “ Sarà più dura di quel che pensavo. “ Ho capito.
 
Miroku si passò una mano fra i capelli, alzò la testa e chiuse gli occhi sospirando. Poi velocemente li riaprì e tornò a prestare attenzione a Dragonheart.
 
Miroku: Quindi cosa dovrei fare?
Dragonheart: Adesso che ti ho detto come davvero ti devi comportare, devi riprovarci con quella cameriera. Fammi vedere se hai capito.
Miroku: D’accordo.
 
Miroku si alzò e si diresse nuovamente verso Lumi.
 
Miroku: Ehm ciao. ( rosso in volto )
 
Lumi, la quale continuava il lavoro di pulizia dei tavoli, sentì la voce familiare dell’uomo che aveva schiaffeggiato prima, si voltò e vide che era proprio lui.
 
Lumi: Che cosa vuoi ancora? Lo schiaffo di prima non è stato abbastanza forte?
Miroku: Nono, lo è stato eh eh eh eh.
Lumi: Allora cosa vuoi?
Miroku: Ehm ( in evidente imbarazzo ), p-prima non mi s-sono presentato a dovere, t-tu come ti chiami dolcezza? Oh no, non volevo dire dolcezza, cioè lo sei, ma non lo volevo dire, è solo che ahhhhhh lasciamo stare, io mi chiamo Miroku Kizana, piacere.
 
E Miroku porse la sua mano. Lumi fece una risatina, divertita per l’evidente imbarazzo e impacciamento dell’uomo di fronte a lei.
 
Dragonheart: Che deficiente.
 
Lumi strinse la mano di Miroku, continuando a ridere.
 
Lumi: Piacere non del tutto mio signor Miroku, sa per prima.
Miroku: Oh, mi scusi, so di aver sbagliato completamente, mi sono comportato da idiota.
 
Dragonheart: “ Solo perché l’ha ammesso si merita l’Oscar.”
 
Lumi: Non fa niente, mi dispiace per lo schiaffo, l’avevo preso per un maniaco, ma adesso vedo che ha anche un lato normale.
Miroku: le chiedo ancora scusa, sa purtroppo le belle ragazze mi confondono le idee.
 
Dragonheart: (si batte la mano in faccia ) “ ora lo schiaffeggia di nuovo”
 
Lumi: Ahahahahahahahah.
 
Dragonheart: “ Sta ridendo? Nonostante quella battuta di merda? Wow, allora la guancia di Miro è salva”
 
Lumi: sa nonostante tutto è simpatico.
Miroku: Oh la ringrazio del complimento.
Lumi: per quanto riguarda le presentazioni, lei sa già il mio nome, ma le dico il mio cognome: mi chiamo Lumi Shibuna.
Miroku: Bene Lumi Shibuna, piacere di conoscere anche il tuo cognome. Che ne dice se per riparare alla gaffe di prima, le offrissi un caffè? Paga il mio amico laggiù naturalmente.
Dragonheart: Ehi!!!
Miroku: Così impari.
Dragonheart: va bene.
Lumi: Ahahahahahah, accetto la proposta.
 
I due si sedettero ad un tavolino li vicino, non prima che Lumi preparasse i due caffè per lei e Miroku, pagati da Dragonheart. Non appena furono pronti li portò al tavolo, ne porse uno a Miroku e si sedette di fronte a lui.
 
Miroku: “ Vediamo se la tattica di Dragonheart funziona”
 
Quella conversazione si rivelò molto piacevole per Miroku, il quale ascoltò attentamente e senza annoiarsi ciò che Lumi aveva da dirgli. Lei parlò di come le piacesse dipingere fin da bambina e che per pagarsi gli studi all’accademia dell’arte lavorava in quel bar. Parlò anche dei suo hobby, quali la lettura, le passeggiate, di come preferisca il mare alla montagna, di come preferisse la carne al pesce e di come da piccola fosse una vera peste. Quando finì di parlare ella chiese a Miroku di parlare di lui, facendo capire all’uomo di come la dritta di Dragonheart fosse vera. Miroku parlò dei suoi genitori, i quali erano molto ricchi ed impegnati nel loro lavoro di medici, ciononostante non impediva loro di dare a loro figlio le attenzioni che meritava e di fargli avere tutto ciò che chiedeva. Parlò di suo zio, il più grande scapolo del mondo, parlò del suo sogno di girare il mondo, sogno che realizzò all’età di 18 anni, quando terminò il liceo.
 
Lumi: in pratica hai avuto una bella adolescenza e hai una bella vita.
Miroku: Non pensare però che sono uno di quei ricchi snob che si credono il padre eterno e che possono avere ciò che vogliono.
Lumi: Mmmm già, ma prima mi hai dato l’impressione di uno che crede di poter ottenere una donna con solo qualche complimento. Felice di essermi sbagliata.
Miroku: Eh eh eh.
Lumi: Bene Miroku, è stato un piacere conoscerti, ma adesso devo tornare al lavoro.
Miroku: Capisco, ha fatto piacere anche a me questa chiacchierata, magari si può rifare qualche volta?
Lumi: ( ci pensa un po’) perché no? Sarà piacevole, quando vuoi passa da questo bar, il caffè è offerto.
Miroku: ( sorride ) D’accordo, allora ciao.
Lumi: Ciao.
 
Miroku si allontanò sorridendo e andando verso Dragonheart disse:
 
Miroku: Funziona, funziona davvero! Non dicevi cazzate poco prima.
Dragonheart: semmai sei stato tu quello che le diceva prima, comunque prego.
Miroku: Dimmi altro, su sono pronto per un’altra lezione.
Dragonheart: Altra lezione? Oh no, abbiamo finito, adesso c’è subito la prova finale.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2987255