~ Come un castello di Sabbia ~

di Star Petal
(/viewuser.php?uid=41021)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Changing idea? ...nah. ***
Capitolo 2: *** A date? What? It's just a ... meet. ***
Capitolo 3: *** "The thing that you love best" ***
Capitolo 4: *** No. I don't care. ***
Capitolo 5: *** Trust? What is the trust? ***
Capitolo 6: *** It all started with a charm... ***
Capitolo 7: *** A date? I suppose...yes! ***
Capitolo 8: *** A snowing magic date ***
Capitolo 9: *** Potion or Poison? ...I suppose the second one. ***
Capitolo 10: *** The first date { to do a potion } ***
Capitolo 11: *** Another point of view. ***
Capitolo 12: *** Why so immature? ***
Capitolo 13: *** Lie or truth? ***
Capitolo 14: *** Singing in the rain? ...kissing is better, I suppose. ***
Capitolo 15: *** Good girl's eyes...Marauder's soul! ***
Capitolo 16: *** Je vois la vie en rose...se, magari! ***
Capitolo 17: *** Just because everything changes... ***
Capitolo 18: *** "He's just afraid to lose you" ***
Capitolo 19: *** Once upon a time, there was my world... ***
Capitolo 20: *** It seemed a life line. But... ***
Capitolo 21: *** How can I tear to pieces that stupid moon? ***
Capitolo 22: *** It may be just my imagination? ***
Capitolo 23: *** And what about the future? ***
Capitolo 24: *** OMG! The exams! ***
Capitolo 25: *** A new day has come ***
Capitolo 26: *** In good times, in bad times, I'll be on your side forever more ***



Capitolo 1
*** Changing idea? ...nah. ***


Prologo

E' strano come una persona possa cambiare idea. Così, di botto, senza un vero e proprio motivo. Fatto sta che ci si ritrova improvvisamente spaesati, vedendo crollare tutte le proprie certezze, come un castello di sabbia costruito troppo vicino al mare.
Qualche onda lo sfiora, una un pò più forte lo scalfisce un pochino. Ma poi arriva l'onda più grande ed ecco che il castello crolla e svanisce, senza lasciare traccia, trasportato dal mare.

Capitolo 1
Changing idea? ...nah.

Sono stesa a pancia in giù sul mio letto da un'ora, ormai. Cosa diavolo mi sta succedendo? Possibile che possa cambiare idea su una persona semplicemente a causa di un banale gesto, di un piccolo momento di gentilezza, magari passeggero? No, impossibile.

Capita a tutti di formulare pensieri senza senso, e il mio non era altro che quello : una fugace illusione momentanea.

Decido di alzarmi, non ne posso più di stare a rimuginare.

Mi alzo di scatto e mi guardo nello specchio che ho appeso accanto al letto. Vedo quello che vedo ogni volta: una ragazza dalla carnagione chiara, con enormi occhi verdi e lunghi capelli rosso scuro. Sbuffando, afferro la mia borsa strapiena e mi trascino in Sala Comune.

Mi siedo su una poltrona davanti al camino e tiro fuori un grosso libro di Pozioni, preso in prestito in biblioteca ieri.

Non ho neanche girato qualche pagina che sento aprire il buco del ritratto. Guardo con la coda dell'occhio, per pura curiosità. James Potter e Sirius Black hanno appena fatto il loro ingresso trionfale, seguiti da un'orda di ragazzine starnazzanti. Potter, per non sprecare l'occasione di essere ammirato, sta osannando le proprie capacità di giocatore di Quidditch. Mi volto stizzita, trattenendo a stento uno sbuffo di rabbia.

Como ho potuto anche solo pensare di rivalutare Potter? Si, perchè era questo il pensiero che mi tormentava prima. Ieri era stato davvero gentile con me, avevo davvero creduto che fosse in qualche modo cambiato, maturato. E invece, mia cara Lily Evans, ti sei sbagliata. Bah.

Mi volto e mi immergo nella lettura. I Filtri d'Amore. L'ultima cosa che vorrei leggere al momento. Comunque continuo a tenere lo sguardo fisso sulla pagina, sottolineando con una matita le parti principali. Meglio questo che guardare quel pallone gonfiato darsi delle arie.

Improvvisamente mi sento chiamare. Non mi volto, nè rispondo. Non sono dell'umore per aiutare qualche novellino con i compiti. Voglio restare sola a deprimermi con questo stupido libro. Qualcuno mi poggia una mano sulla spalla. Chiudo gli occhi, ringhiando mentalmente.

Mi volto. "Ehi Evans! Sei diventata sorda??".

Non ci credo. E' James -guardatequantosonofigo- Potter! Lo trapasso con un'occhiata glaciale.

"Magari lo fossi, Potter. Così non sarei costretta ad ascoltarti."

Mi guarda a lungo, abbozzando un sorriso. Cos'ha da sorridere? L'ho praticamente mandato a quel sacrosanto paese e lui cosa fa, mi sorride e continua a fissarmi con quegli occhi scuri. Il mio cuore fa una capriola e io abbasso lo sguardo. Santissimo Merlino Lily, che cavolo ti succede??Potter si passa una mano tra i capelli.

"Allora Evans, stasera alle 8.00 ti va bene?"

Lo guardo allibita.

"No Potter, NO!".

Mi fissa.

"E perchè no??"

Allora, ragazzo mio, sei proprio un tonno. Ti ho dato la stessa risposta e le stesse motivazioni così tante volte che ormai anche la piovra gigante può rispondere al posto mio.

"Sempre gli stessi motivi, Potter, ti prego non farmeli ripetere!"

Mi guardo intorno: la Sala Comune si è svuotata tutto in un botto, siamo rimasti solo io e lui. Potter si siede accanto a me e mi guarda diritto negli occhi. Cavolo però, ha degli occhi davvero stupendi, così profondi...no, no! Lily, che piffero dici? Riprenditi!

"Evans...Lily, possibile che non capisci che io a te ci tengo davvero??".

E' serio mentre parla. Sento un fremito all'altezza del petto. E se stavolta fosse davvero sincero? E se...? Oh, stop un secondo. Ha detto a circa mezza Hogwarts questa stessa frase. Io sono praticamente l'unica dell'Hogwarts femminile con la quale non è ancora uscito. Ecco. Per lui sono solo...una sfida. Una stupidissima sfida.

Dopo che sarà uscito con me non mi degnerà più neanche di uno sguardo, avrà avuto ciò che voleva. No, non posso permettere che accada. James Potter non giocherà con i miei sentimenti.

Lo guardo, cercando di avere un'espressione da dura. "Bè Potter, non si direbbe, visto che proprio stamattina ti ho visto avvinghiato a quella li, aspetta quale di quelle?? Oh si, Brown di Corvonero". Mi giro dall'altra parte. Non che sia gelosa, ovviamente.

E' questione di principio.

"Senti Lily...". Non gli do il tempo di aggiungere altro. Mi alzo e corro nel dormitorio, mentre sento i miei occhi diventare lucidi.

Non voglio che mi veda piangere. Non voglio che pensi che stia male a causa sua.

Entro nel dormitorio e mi lancio nel letto, nascondendo la faccia nel cuscino. Le lacrime iniziano a scorrermi lungo le guance. Perchè sto piangendo? A me di Potter non importa niente. Può baciarsi con chi gli pare, dove gli pare e quante volte gli pare.

Ma allora perchè, se penso al suo sorriso, il cuore mi batte più forte?

Sento aprire la porta del dormitorio. "Lily, cos'è successo??. Una voce preoccupata interrompe i miei pensieri. Alice, la mia migliore amica. Bionda, piccola e tondetta, sempre pronta a tirarmi su e a consolarmi. Mi scuote gentilmente. Mi volto e la guardo. So per certo di avere gli occhi gonfi e rossi. Alice mi guarda e sbuffa. "Che ha fatto stavolta?". Io sbatto le palpebre, confusa. Come diavolo...

"A chi ti riferisci?"

Alice mi guarda come se fossi ritardata. "Andiamo Lily, ce l'hai scritto negli occhi che centra Potter".

Odio essere espressiva. Scuoto la testa.

"Non è successo niente di particolare. Il solito direi."

"Lily, so che tu non credi che James voglia stare veramente con te, ma ti assicuro che lui a te ci tiene davvero! Dovresti sentirlo mentre parla con gli amici di te...o vederlo mentre ti guarda". Mi volto di nuovo dal lato del muro. Con questo cosa vuole dirmi? Che è innamorato di me? Non ci credo.

"Cosa stai cercando di dirmi, Alice?" chiedo piano, guardandola.

Lei alzà le spalle.

"Unicamente quello che già sai".

E cioè? Che James Potter è alla ricerca di una storia seria? Impossibile.

Ma poi, se anche avesse deciso di mettere la testa a posto, perchè proprio con me? Ci sono bauli di ragazze più belle ed in gamba di me, che farebbero miracoli per poter uscire con lui! No, qui c'è qualcosa sotto. Ma non mi interessa. Basta pensare a Potter, basta cercare di indovinare ciò che ha intenzione di fare.

Tiro su col naso, mentre mi stringo più forte al cuscino. In breve mi addormento, cercando di scacciare via dalla mente quello strano calore che mi ha avvolta quando lui mi ha sorriso.




~ Angolo dell'Autrice
Salve a tutti *^*
Allora, avevo già pubblicato questa fan fiction con il mio vecchio account (Vicky Evans, inutilizzato perchè mi dava problemi). Rileggendola ieri sera, mi sono ritrovata a correggere delle parti, a modificarle, ad aggiungere cose totalmente nuove.
Così, mi sono decisa a postarla revisionata XD.
Come avete visto è una James/Lily, ambientata al loro settimo anno ad Hogwarts ^^
Bè, adesso scappo. Devo correre a prepararmi, fuggo al cinema a vedere Twilight, sperando che renda giustizia al libro *^*
...inutile dire che conoscere i vostri pareri mi farebbe davvero davvero davvero piacere ^^"
Adoro scrivere e mi piacerebbe sapere che ne pensate dei miei lavori ^-^"
Suu, lasciatemi un commentino *-*
Un bacione, alla prossimaa!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** A date? What? It's just a ... meet. ***


Capitolo 2
A date? What? It's just a ... meet.

La mattina dopo mi sveglio con gli occhi gonfi e pesti. Sguscio fuori dalle coperte con una lentezza quasi sovrannaturale e, con gli occhi ancora chiusi, inizio ad infilarmi la divisa. Sciolgo velocemente il groviglio di nodi formatosi nei miei capelli durante la notte, poi affianco Alice, già pronta da almeno 5 minuti. Scendiamo in silenzio in Sala Grande, ancora troppo assonnate per parlare di qualsiasi cosa. Scivolo sulla panca del tavolo dei Grifondoro, facendo spazio alla mia amica accanto a me. Non ho molta fame stamattina, così tiro fuori dalla tasca esterna della borsa l'orario. Merlino ci assiste: prima ora buca. Aspetto pazientemente che Alice finisca di ingurgitare il suo thè caldo, cosa d'obbligo ogni mattina, e prendo a trascinarla verso il lago.
Un pò d'aria fresca è quello che ci vuole, ottima per svegliarsi. E per smetterla di avere la testa tra le nuvole.

Su, lo so a cosa state pensando.

E invece vi sbagliate, decisamente. Non sto pensando a Potter. Sto pensando all'esame di fine anno, al prof di Pozioni, al tempo, alle goccioline di rugiada poggiate sull'erba.

A tutto, ma non a lui.

Mi avvicino con Alice alla riva del lago e ci sediamo lì, sotto un grosso faggio. Mi lascio distrarre dallo scintillio che provoca il sole riflettendosi sulle calme acque del lago. Per un pò, il flusso di pensieri che mi attanaglia la mente viene interrotto: ci siamo solo io, il sole e l'acqua.
Peccato che quella pace innaturale non possa durare per molto. Urla e schiamazzi attirano la mia attenzione. Non mi ci vuole molto ad individuarne la fonte. Poco distanti da me e da Alice ci cono i cosiddetti Malandrini.

Noto Potter ridere e scherzare con i suoi amici e subito mi si forma un groppo in gola.

Cavolo, Lily, piantala! Di Potter a te non frega niente, niente di niente!

Eccolo, si volta verso di me. Ci guardiamo per quello che mi sembrano secoli, ormai è diventata una specie di lotta. Alice mi tira per un braccio. Mi giro a guardarla e vedo con la coda dell'occhio Potter sorridere. Mi sa che consideri il mio distogliere lo sguardo come una vittoria personale. Brutto montato.

"Che c'è, Ali?"

Inizia a raccontarmi di un tizio, Frank Paciok. Piano piano, cercando di assumere un tono indifferente, muove la testa ad indicare un ragazzetto bruno e sorridente. Non è male, ha l'aria simpatica.

"Allora, che ne pensi??" sussurra lei emozionata. Le sorrido.

"Non è male, davvero. E' carino".

Alice sorride radiosa e continua a fissarlo. Scuoto la testa e continuo ad osservare il lago. Ad un tratto un tonfo richiama la mia attenzione. Mi volto, incuriosita. In teoria dovrei controllare più spesso i tonfi del genere. Se qualcuno sta facendo a botte devo intervenire, oppure mi ritirano la spilla da Prefetto e addio autorità sugli sbruffoni. James Potter è in piedi e davanti a lui c'è un ragazzino Serpeverde del primo anno. Probabilmente si saranno scontrati, visto che al ragazzo sono caduti tutti i libri. Sicuramente ora Potter si divertirà ad infierire su quel povero ragazzetto, che non ha altra colpa se non quella di indossare una divisa verde e argento.

Santissimo Merlino incoronato e beatificato!

Credo che la mia mascella stia per sfiorare l'erba del prato.

James, no, Potter, si è chinato ed ha raccolto i libri del ragazzo! Ora gli sta dando una mano ad alzarsi e si sta addirittura scusando! Ma che...?? Ci deve essere una strana congiunzione di astri o quella roba strana di cui si parla a Divinazione.

"Lily, hai un'espressione ebetemente sorpresa". Alice mi guarda con un sorrisetto.

Scuoto la testa. In momenti come questo vorrei suonare un pugno a Potter. Perchè diamine deve sempre darmi da pensare??

In quel preciso istante, Potter e company raccolgono le loro cose. Lui passa accanto e mi fa una carezza leggera sulla guancia. Allarme rosso, allarme rosso!

Oddio, Lily, reagisci! Reagisci, per tutti i capelli di Silente, reagisci!

"Tieni le mani al loro posto, Potter. Oppure ti assicuro che preferirai baciare un ippogrifo inferocito piuttosto che avvicinarti ancora a me".

Ok, ce l'ho fatta. Ho reagito. Pericolo scampato. Potter mi guarda sorridendo.

"Rinfodera gli artigli, Evans. Comunque gli Ippogrifi sono creature incredibilmente sexy."

Possibile che abbia sempre la risposta pronta?? Dannato saccente!

"Buon per te."

Ma brava Lily, il nobel per il carisma va a te. Lui continua a sorridere e si passa una mano tra i capelli.

"Senti Lily, devo parlarti, davvero. E sta volta seriamente."

Lo guardo sbigottita. Ora per lui sono diventata Lily e non più Evans. E comunque, deve parlarmi? Perchè deve parlarmi? Per chiedermi nuovamente di uscire con quella sua aria da buffone patentato? Tks.

"Dimmi pure, Potter" dico, sarcasticamente.

"Non potremmo parlare in privato?"

In privato? Niente solfa Evans-vuoi-uscire-con-me-perchè-no-dai-su-ti-prego?
Mi limito a fissarlo, piegando la testa di lato con aria interrogativa.

Lui ricambia il mio sguardo per un momento per poi distoglierlo, imbarazzato, mentre passa di nuovo una mano tra i capelli.

Oh no. Ecco che arriva l'onda. No, non può rompersi il castello adesso. Devo essere sicura. Devo capire se lui a me ci tiene. E devo capirlo da sola, senza influenze estranee.

Mi schiarisco la voce. "Perfetto. Adesso?"

"No, adesso no!"

Lui risponde in fretta, come se fosse in preda al panico. Poi scuote la testa.

"Incontriamoci alle 18 in Sala Comune."

Annuisco e mi scappa un piccolo sorriso. James, no, Potter sembra rincuorato. Mi fa un cenno e si allontana. Alice mi poggia una mano sul petto.

"Guarda" mi dice sorridendo. "Ti batte il cuore a mille"

E' vero, non ho bisogno di sentirmelo dire.

Ma non ammetterò mai che forse, ma dico forse, Potter inizi a starmi simpatico. Alice ci considerebbe già sposati. Alzo le spalle, indifferente.

"Dai andiamo, abbiamo Divinazione adesso."

Entriamo al castello e in 'breve' arriviamo alla Torre Nord. Nell'aula della Cooman c'è un tepore particolare oggi. La saluto allegramente e lei che fa? Mi risponde con un "Sono felice che lei sia allegra oggi, ma non tema, la sua felicità non durerà a lungo!".

La guardo schifata. Brutta vecchia pipistrella. Che fai ora, mi maledici pure? Tks. Uno di questi giorni ti strozzerai con una delle tue tanto amate tazzine di thè.

Mi siedo, mentre Alice tenta di trattenere le risate. Le do un calcio leggero sul polpaccio sinistro. Mentre mi guarda in cagnesco fanno il loro ingresso i Malandrini. Questo basta a scatenare ancora una volta l'iralità della mia amica. Oh Merlino, basta farmi fare figure di m...erluzzo!

I ragazzi ci passano accanto. Sento lo sguardo di James addosso. Oh miseriaccia, l'ho chiamato per nome! Santo Godric! Sto impazzendo davvero. E...e se quello che provo per lui non fosse una semplice simpatia? No, no. Follia.

"Signorina Evans?"

Che vuole adesso quest'arpia? Cerco di fare un'espressione cordiale, anche se ho una voglia matta di strangolarla.

"Si?"

"Vuole dirci cosa vede nella sua sfera?"

La risposta sincera sarebbe -no, perchè in questa sfera non vedo nulla, a parte una nebbiolina fitta che si agita convulsamente-. Ma non posso mica rispondere così. Anche se per me Divinazione è una disciplina completamente inutile, il mio essere una persona fondamentalmente educata mi impedisce di dire alla vecchia impostora quello che davvero penso di lei. Ora tutta la classe mi guarda. Urgh, meglio che mi dia una mossa ad inventare qualcosa.

"Ehm...vedo..."

Che vedo? Che vedo??? Mi giro e vedo che Alice mi guarda trattenendo una risatina. Ma certo!

"Vedo un ragazzo ed una ragazza nella Sala Comune dei Grifondoro...lei è bionda e piccoletta, lui alto e bruno. Stanno...stanno...oooooh, si stanno baciaaaaaando.! Aspetate...riesco a vedere meglio..si, sulla divisa del ragazzo c'è scritto Frank e su quella della ragaz--"

Non posso rivelare il fatidico nome perchè Alice mi ha messo una mano davanti alla bocca, guardandomi con aria assassina. La classe scoppia in una fragorosa risata. La Cooman sorride.

"Eh signorina Prewett, bastava dirlo che non voleva che la signorina Evans leggesse il suo nome sulla traghetta."

Alice la guarda malissimo.

"Professoressa, le nostre divise non hanno nessuna targhetta con il nome!"

Ommiodio! Mi fa male la pancia. Ho un bisogno impellente di ridere.

"Questo vuol dire che la signorina Evans ha grandi doti percettive! 10 punti a Grifondoro! Potete andare"

Raccolgo in fretta le mie cose e corro fuori dall'aula. Faccio appena in tempo ad appoggiarmi con la schiena ad un muro che scoppio a ridere. Alice mi raggiunge.

Oh Merlino, aiuto. Fa paura. E' tutta rossa e ha un'espressione omicida.

Apre la bocca, senza far uscire suoni. Si limita a boccheggiare, e questo non fa altro che alimentare la mia risata.

Ad un tratto però, sembra ritrovare tutta la voce persa.

"LILY EVANS! TE LA FARO' PAGAREEE! NON VEDO L'ORA DI SAPERE COSA SUCCEDERA' OGGI CON POTTER, VEDRAI COSA TI COMBINO! SEI...SEI...SEI...AARG!"

Sbraita ancora un pò con voce acuta e stridula, mentre io la guardo, con un mezzo sorrisetto. Poi si ferma e riprende fiato. Sorrido, prendendola sottobraccio.

"Andiamo, dai"

"Come?? Credi di cavartela così?? Io non ho ancora finito!"

Santi fondatori. Mi aspetta una mattinata lunghissima!






~ Angolo dell'Autrice.
Ma salve ^^ Eccomi tornata con il secondo capitoletto di questa fic.
Piuttosto lungo in effetti, diciamo che ho abbondato un pò con le descrizioni ^^"
Comunque, ho una precisazione da fare. In questa mia fic, non tutte le date e i personaggi creati dalla Rowling coincideranno perfettamente. O meglio, solo in due casi XD
Il primo, lo trovare in questo capitolo, con la Professoressa Cooman ad insegnare Divinazione, anche se sappiamo che Silente le diede il posto poco prima della morte dei Potter.
Il secondo, lo troverete nel prossimo capitolo, quando farà la sua comparsa Malfoy, nonostante questo sia impossibile, perchè essendo più vecchio di Lily e James non avrebbe mai potuto frequentare con loro il settimo anno XD
Mi sono presa queste piccole libertà ^^" Passiamo ai ringraziamenti adesso *-*

Un grazie alle tantissime persone che hanno letto il primo capitolo *-*, ma un grazie particolare a:
cassandra 287
adm94
Inu_p
UsaSama
che mi hanno recensito e fatto i complimenti [grazie, grazie, grazie *-*]
E a:
ginny_potter94
Inu_p
LilyChan
nan96
rosy823
UsaSama
Che hanno inserito la mia storia nei loro preferiti *^*.

Per finire, spero davvero che questo capitolo sia di vostro gradimento *_* in caso contrario, fatemi sapere come posso migliorare ^^.
Però, se state leggendo queste parole...suuu ç_ç cliccate sul Pulsantino Blu piccino piccino che sta li in basso e che vi saluta *°* una recensione a voi non costa niente e a me fa taaaaaaaanto felice XD

Ci vediamo presto con il terzo capitolo *ò* da quello in poi comincerà un pò di azione XD
Un bacio *-*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** "The thing that you love best" ***


Capitolo 3
"The thing that you love best"

Non è possibile. Sono di nuovo stesa sul letto. Si si, non c'è niente di strano, in effetti. E' piuttosto ovvio fermarsi un attimo a riposare dopo una lunga mattinata.

Peccato che, nonostante il mio corpo sia fermo, la mia mente sia in continuo movimento.

Si, avete capito bene.

Sto pensando a James Potter. Di nuovo. Che cosa diavolo deve dirmi di così importante?Sbuffo, girandomi a pancia sotto e tirandomi il cuscino vicino. Non vedo l'ora di sapere cosa vuole. Se avesse voluto chiedermi di uscire l'avrebbe già fatto, no? Non si è mai posto tutti questi problemi, non si è mai interessato di parlare in privato. Anzi, più gente c'era, tanto meglio per lui. Sbuffo di nuovo, lanciando un'occhiata rapida all'orologio.

Le 17.00. E' presto, troppo presto.

Come faccio a resistere un'altra ora così? Bah, decido di iniziare a prepararmi.

Mi alzo e mi avvicino all'enorme specchio che Alice ha attaccato accanto al suo letto.

Mi squadro con attenzione. Indosso ancora la divisa, non credo che mi cambierò. Siamo solo a lunedi, toglierla per indossare qualcosa di particolare sarebbe stato un chiaro guardaguadamifacciobellaperte. No grazie.
Do un'occhiata ai capelli. Scendono mossi e vaporosi lungo le spalle. Ci rifletto un pò su, poi afferro una ciocca e la tiro su, bloccandola con un fermaglio, in modo da scoprirmi il viso. Meglio, si. Acchiappo il mio borsello del trucco e ci frugo dentro, alla ricerca della matita. Una passata veloce, seguita da una spennellata leggera di mascara e sono praticamente pronta.
Lancio un altro sguardo all'orologio. 17:15. Merlino, è presto!

Mi siedo su letto ed inizio a mordermi un'unghia nervosamente. Odio aspettare. Odio preoccuparmi. Odio innervosirmi. Odio mangiare le unghie perchè sono preoccupata e nervosa.

Ok, la verità è che ho paura. Paura di scoprire che mi stia prendendo in giro.

Paura che quando scenderò in sala comune lui mi guarderà con quell'aria strafottente per poi dirmi "Che ti aspettavi, Evans?". Paura che tutti questi anni di -Sparisci, Potter!- non siano serviti a niente. Ho paura di innamorarmi di lui.

La porta del dormitorio si apre ed Alice fa il suo ingresso, trascinandosi dietro un libro dall'aria massiccia. Lo butta sul suo letto, poi mi scocca un'occhiata un pò accigliata.

Non le è ancora andata giù la mia 'previsione' .

In effetti, ha ragione. Non sono stata molto gentile nei suoi confronti. Dirlo apertamente davanti a tutta la classe, provocando l'ilarità di tutti, ridendo fino a farmi uscire le lacrime...naah, sono cose che capitano. Mi compare un sorrisetto e lei si acciglia ancora di più

"Smettila di pensare alla previsione di oggi! Ti giuro Lily, ti schianterò!"

Mi faccio subito seria.

"Su Ali, ti ho chieso scusa miliardi di volte! Sono pentita, la giuro! Facciamo pace?".

Faccio gli occhi da cerbiatta. Alice fa la dura ancora un pò, tenendomi il muso, poi sorride. Ricambio il sorriso e fisso di nuovo l'orologio. 17:40. Sobbalzo. Mi batte il cuore. Tra venti minuti scenderò in Sala Comune e scoprirò cosa deve dirmi Potter.

Merlino, fa che non abbia fatto tutto questo solo perchè è un sadico schifoso. Fa che non mi chieda di nuovo di uscire con la solita aria strafottente! Ti prego!

Alice mi fissa.

"Stai di nuovo pensando a lui, vero?"

Annuisco. Non ho bisogno di chiederle -chi lui?-.

"Dai Lilina. Vedrai che andrà tutto bene!"

Mi abbraccia. Si, voglio proprio bene ad Alice. Guardo nuovamente l'orologio. 17:50. 10 minuti. E se scendessi ora? Forse è meglio di no. Non voglio sembrare quella impaziente, che non vede l'ora di corrergli tra le braccia. Sospiro. Alice mi da un buffetto sulla spalla.

"Tranquilla! Ora datti un'ultima sistemata e vai! Però poi voglio sapere tutto!"

Sorrido e mi guardo allo specchio. Mi do un'ultima spazzolata ai capelli. Ok, sono pronta. Guardo l'orologio per l'ennesima volta. 17:58. E' ora di andare. Sospiro di nuovo, poi guardo Alice, che mi lancia uno sguardo incoraggiante e mi mormora un "Buona Fortuna!".

Apro la porta del dormitorio e inizio a scendere le scale. Sento qualcosa che mi si agita nello stomaco e il cuore mi batte fortissimo. Ok, ok, lo ammetto, sono emozionata. Ma è strano. Troppo strano. Ok, forse non lo è poi così tanto. Sono arrivata in Sala Comune. Sembra quasi che l'intera fauna Grifondoro si sia radunata li. C'è chi studia, chi legge, chi finge di fare entrambe le cose. Mi guardo intorno e scorgo James vicino al camino. Mi ha vista anche lui, infatti mi sorride e mi fa un cenno con la mano. Santo Godric, ecco di nuovo quella cosa all'altezza del petto...arg, muoviti Lily!

Gli sorrido anche io e mi avvicino.

"Ciao" dico, cercando d'avere un tono di voce disinvolto.

"Ciao" risponde, passandosi una mano tra i capelli.

Rimaniamo a fissarci per una manciata di secondi, senza dire niente. Non riesco a staccare lo sguardo dai suoi occhi. Sono davvero...non lo so. Così scuri ed espressivi...aaaarg!

Cerco di assumere un contegno, distogliendo lo sguardo.

"Ehm...cosa devi dirmi?"

James si guarda intorno.

"Ti spiace se andiamo da qualche altra parte, non so, al lago? Preferirei stare lontano da occhi e orecchie indiscrete."

Alzo gli occhi, fissandolo di nuovo. Il cuore ha ricominciato a martellare. Respiro profondamente, poi annuisco. Lui mi fa un sorrisone e mi affianca mentre attraverso il buco del ritratto.

Mentre scendiamo al lago chiacchieriamo del più e del meno, tranquillamente. Ad un tratto le nostre mani si sfiorano. Santi fondatori! Secondo me ho appena assunto lo stesso colore dei miei capelli. Continuiamo a parlare, facendo finta di niente. Mi racconta che stamattina Malfoy lo ha attaccato e che lui lo ha appeso a testa in giù, mostrando involontariamente le sue mutande a mezza scuola. L'immagine di Malfoy in mutande a testa in giù mi entra nella mente.

Non so come faccio a trattenere le risate.

"Sai cosa mi ha detto poi? Mi guarda e fa -me la pagherai Potter, con la cosa che ti è più cara-".

Lo guardo. Me sembra un bambino confuso. Ha un'espressione così dolce. Mi scappa un sorriso.

"Perchè ridi?" mi chiede curioso. Alzo le spalle. Siamo arrivati al lago, intanto. Qualche coppietta sta appostata lungo le rive, qualche altro studente se ne sta in tutta calma ad assorbire i rari raggi di sole di fine Novembre.

Raggiungiamo un albero e ci sediamo sotto di esso, continuando a chiacchierar come due vecchi amici.

Muoio dalla voglia di sapere cosa deve dirmi. Ma è come se lui non volesse affrontare ancora l'argomento, e non voglio fargli pressioni.

"Allora" esordisce, distendendo le gambre "Fortissima la predizione di oggi su Alice e Frank!"

Sembra sinceramente ammirato. Gli sorrido.

"Volevo vendicarmi. A volte Ali riesce ad essere davvero insopportabile! Continuava a prendermi in giro per..."

Mi blocco. Merlino, sta volta ho detto troppo. Alice mi prendeva in giro perchè mi batteva il cuore quando lui mi aveva detto che doveva parlarmi. Tossicchio, mentre sento le guance avvampare.

James mi guarda malizioso.

"Perchè ti prendeva in giro?"

Ok, glielo dico. Tanto che mi frega? Problema suo, no? ...no, mio.

"Perchè la Cooman mi ha praticamente maledetto" rispondo in fretta, quasi senza riflettere.

Non ha il tempo di rispondermi. Una voce biascicata ci interrompe.

"Guarda chi c'è! Potter!".

Mi volto. Ed eccolo lì, sua Maestà maguardaquantosonofigo Lucius Malfoy. Fissa prima me, poi sposta lo sguardo su James, con aria disgustata.
James scatta in piedi, facendo qualche passo in avanti.

"Oh, Malfoy. Proprio te volevo vedere in questo momento" commenta ironicamente. Malfoy tira fuori la bacchetta. Quel gran pezzo di cavololfiore doveva venire proprio adesso a rompere le scatole?? Non si sa come stavamo parlando tranquillamente! Oh si, lo odio! Anche James tira fuori la bacchetta, ma Malfoy urla: "Accio bacchetta!"

Miseriaccia, miseriaccia! Mi alzo anche io velocemente, mettendo la mano in tasca.

Sono pur sempre un Prefetto. Anzi, Caposcuola per l'esattezza.

"Ma dove diav--?"

"Cerchi questa, Evans?"

Alzo lo sguardo. Malfoy è stato raggiunto dai suoi scagnozzi. Uno di quei bestioni regge la mia bacchetta tra le mani, facendola roteare con un sorrisetto demente stampato in viso.

"Mai sentito parlare di incantesimi non verbali, Evans?"

Ora te lo do in testa l'incantesimo non verbale, brutto schifoso! Malfoy punta la bacchetta contro James.

"Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare Potty. Nessuno si prende gioco di me senza affrontarne le conseguenze. Oh, ma poi cos'altro ho detto? Ah si..." sorride.

Un ghigno malvagio gli compare sul viso.

"Me la pagherai con la cosa che ti è più cara!"

Solleva la bacchetta, ancora puntata su James. La abbassa di colpo simulando il movimento di una frusta, cambiando improvvisamente traettoria. La punta verso di me. Un lampo di luce mi viene contro e qualcosa mi colpisce forte dalle spalle al bacino. Un dolore acuto mi attraversa lo stomaco. Vengo sbalzata all'indietro e l'ultima cosa che sento sono due braccia che mi afferrano al volo. Poi, il buio e il silenzio.

~ Angolo dell'Autrice.
Ma salve, di nuovo! Eccomi ad aggiornare dopo aver ascoltato Fiorello che imita Marco Carta, invece di ripassare per l'imminente compito di Matematica di domani ò.ò Già, andrà male xD
Ho qui a fianco la mia migliore amica (Inu_p, per intenderci. Credevate fosse un caso che le sue recensioni fossero tutte estremamente positive? XDD) che si sta seriamente preoccupando per le mie facoltà mentali o_o" eggià, le amiche sanno sempre come tirarti su -.-.
Comunque, lasciamo perdere i miei scleri demenziali e passiamo alla fic *O*
E così, siamo arrivati al terzo capitolo, che si interrompe su un punto piuttosto critico XD
Tranquilli, la situazione si risolleverà v.v ...o forse no bwahaha (mi sto lasciando influenzare troppo dal mio prof di italiano, che sostiene io sia diabolica ò_ò).
Ora, i ringraziamenti *-*
Grazie a Halibel, marco121184, oOoPRONGSIEoOo e Streghetta84 che si sono aggiunti alle precedenti 6 persone e hanno aggiunto la mia storia ai preferiti *^*
Non so dirvi quanto mi faccia piacere vedere che la mia fic vi piaccia *^*
Ma grazie soprattutto alle 3 santissime persone che mi hanno recensito *O*:
Inu_p: certo che rispondere alla tua recensione avendoti al fianco è un pò...mah v.v autrice preferita! Do not bestemmiare, please v_v non mi sembra il caso, darling XD passando alla recensione ò.ò ok, Alice è una macchietta, si si *fa pat pat* XD Comunque, grazie *_* ...sei obbligata a recensire anche questo chap, lo sai, si?
Lussissa: tranquilla, anche io in qualità di scansafaticaggine non ho rivali XD sono pigra per natura, si ò_ò comunque *-* grazie mille anche a te! Mi fa piacere che ti piaccia il modo in cui ho delineato i personaggi ^^ spero che continuerai a seguirmi e che questo capitolo ti sia piaciuto ^^ un bacio!
MissDragon: grazie per i complimenti ^^ eccoti il seguito :P spero ti piaccia!

Ok, concludo qui (ad un altro pò è più lungo l'Angolo dell'Autrice che l'intero capitolo ò_ò dovrei darmi una regolata, si...).
Ci vediamo al prossimo aggiornamento, che avverrà mooolto presto =P
Intanto, mi fate sapere che ne pensate? Ormai è palese, adoro vedere i vostri commenti *-* se vi va di lasciarmi una recensione, guardate li in basso: un Pulsantino dall'aria carina vi sta salutando XD
Ok, vado sul serio XD Alla prossima *-* un bacio a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** No. I don't care. ***


Capitolo 4
No. I don't care.

Silenzio. Troppo silenzio, troppo innaturale.

Dove diavolo sono? Apro un occhio e mi guardo intorno. Vedo letti con le tende tirate e una donna col camice bianco, intenta a mescolare un qualcosa di strano. Apro anche l'altro occhio. Miseriaccia, che ci faccio in infermeria??? Tento di mettermi seduta facendo leva con le braccia, ma una fitta acuta lungo tutto il busto me lo impedisce. Santo Merlino, che cavolo è successo?

Lo sguardo mi cade sul comodino accanto al letto, strapieno di dolci e mazzi di fiori. Accatastata in un angolo c'è una pila di biglietti. Riesco a riconoscere la calligrafia di quello in cima.

James Potter.

Improvvisamente ricordo. Riprovo a mettermi seduta, lasciandomi scappare un gemito.

Madama Chips si volta a guardarmi. "Oh, è sveglia!".

La fisso. "Così pare..." mormoro, ancora intontita.

"Meno male cara! Dopo tre giorni, ci chiedevamo se fosse il caso di spedirla al San Mungo". Non riesco a nascondere l'orrore. Tre giorni. Tre giorni incosciente. Santissimo Godric.

Madama Chips sembra non far caso alla mia espressione orripilata.

"Oh, è stato un via vai continuo! Gente che veniva a qualsiasi ora per vedere come stavi! Tks, dovrei mettere un cartello vicino alla porta, nessuno capisce che non sono permesse più di tre visite alla volta!".

Le faccio notare che il cartello c'è già, anzi, che ce n'è più di uno. Si volta verso la porta, osserva i cartelli contrariata e prende a borbottare qualcosa contro l'analfabetismo. Poi tira giù la maniglia, si sporge e la sento dire qualcosa. Un urletto introduce l'ingresso di Alice, che mi si catapulta addosso.

"Ahi!"

"Lily! Oh ero così preoccupata!". Si allontana un pò, fissandomi con aria apprensiva.

Abbozzo un sorrisetto, scostandomi una ciocca di capelli dal viso. Lei riprende a parlare, con aria afflitta.

"Quando James mi ha detto che quella caccola bagascia di Malfoy ti aveva aggredita...".

Un brivido mi percorre la schiena quando Alice lo nomina.

Degludisco, prima di parlare. "Cos'è successo precisamente?".

La mia amica alza le spalle. "Non so proprio cosa ti abbia fatto il biondiccio. So solo che, qualsiasi cosa fosse, ti ha sbalzata all'indietro".

Quindi non era uno schiantesimo, ecco perchè mi fa male tutto. Brutto pollo schifoso.

La guardo, incitandola ad andare avanti. Alice ricambia lo sguardo, semi confusa.

"Ma come mai non ricordi niente?"

Alzò gli occhi al cielo con aria sarcastica. "Mah, non ne ho proprio idea"

"Secondo me l'incantesimo ha avuto qualche effetto sul cervello...".

La fulmino con lo sguardo. "Qualche effetto collaterale tra un pò lo avrà il tuo, di cervello. Guarda, non so proprio perchè non ricordo niente. Aspetta, fammici pensare. Forse perchè ero K.O sull'erba di fronte al lago?"

Alice ridacchia. La mia parte violenta sta per prendere il sopravvento.

"Veramente non sei caduta sull'erba."

La guardo spalancando gli occhi.

"Oh mio Dio, non sono mica caduta nel lago???".

L'immagine mi balza nella mente. No, non può essere. Oltre il danno pure la beffa!

Alice mi guarda impaziente. "No! Non hai toccato l'erba, lui ti ha presa prima che cadessi".

Ok, questa è una notizia interessante. Ma non mi ha fatto nessun effetto particolare. E' solo un caso che il battito cardiaco sia aumentato un pochino. Solo un caso. Uffa, mi fa male la testa.

Tento di alzarmi, di nuovo, per sfuggire allo sguardo di Alice. Nel farlo, do una gomitata nel comodino.

Schifoso pezzo di legno.

Odio l'infermeria. Non ho nessuna voglia di stare qui. Madama Chips mi passa davanti con un carrellino ricolmo di ampolline e vasetti. Tossisco, per attirare la sua attenzione.

"Scusi Madama Chips, quando potrò uscire?"

Mi guarda come se fossi una malata di mente. Mitico.

"Non prima di un paio di giorni, signorina Evans".

Chee? Un paio di giorni?? Stiamo scherzando? Provo a farla ragionare. "Ma..."

Lei mi fulmina. "Niente ma! E' già stata fortunata a non essere spedita al San Mungo, ora RIPOSO ASSOLUTO!".

La guardo andare via. Uffa. Fisso Alice con aria afflitta.

Lei ricambia lo sguardo, sorridendo. "Su Lillì, tranquilla! Vedrai che due giorni passeranno in un niente". Alzo gli occhi al cielo. Due giorni in un ambiente normale passano velocemente, si. Ma due giorni con quella pazza di Madama Chips che continua a rifilarmi pozioni schifose chi li supera?

Dopo un battibecco durato quasi 45 minuti sono almeno riuscita a convincere Madam Chips a farmi indossare i miei vestiti. La prigionia senza pigiama sembra essere meno tetra.

Alice, che nel frattempo era andata a procurare una caraffa di succo di zucca, si siede sul mio letto e mi lancia uno sguardo penetrante.

Ok, perla di saggezza in arrivo.

Fa sempre così quando deve dirmi qualcosa che reputa importante

Sospiro. "Cosa c'è Ali?".

Lei mi guarda esitante. "Lily, hai avuto la prova, no?"

La fisso confusa, mentre passo le dita come fossero un pettine tra i miei capelli tutti annodati. "Che prova?"

Ecco che ricevo un'altra occhiata da ritardata. Giuro che se non la piantano di trattarmi come una psicopatica...

"Che a Potter a te davvero ci tiene".

La guardo, di nuovo, senza riuscire a dire niente.

Lei sbuffa. "Vuoi l'ennesima prova?"

Annuisco. Mi sento la mente vuota. Totalmente vuota.

Alice sospira e si alza.

"Scommettiamo 10 galeoni che adesso è qui fuori?". Annuisco, di nuovo.

Tanto, cos'ho da perdere? La mia amica sghignazza.

"Pronta? Preparati a pagare!". Si avvicina alla porta, spalancandola di colpo.

Sto per dire qualcosa, ma è come se le parole mi morissero in gola. E' vero, Potter è li fuori. Ma non è solo. Sta avvinghiato ad una tizia, Tassorosso credo, bionda e magra, che sembra gli stia mangiando la faccia. Alice fissa la scena inorridita, poi sbatte forte la porta.

Prima che si chiuda del tutto riesco a vederli mentre si staccano e lanciano un'occhiata da questa parte. La mia amica si avvicina. La guardo. E' visibilmente afflitta e sprizza rabbia da tutti i pori.

"Quel....quel...quel...VERME!" ringhia con aria omicida.

Le faccio un sorriso e ricevo un'altra occhiata da malata. Perfetto.

"Ali, non fa niente. Non mi importa. Può starsene con chi gli pare."

Mi guarda incredula. Ricambio lo sguardo, senza battere ciglio.

A questo punto entra Madama Chips e , utilizzando modi estremamente gentili, caccia via Alice dalla stanza. La porta dell'infermeria, nonostante sia molto spessa, mi permette di sentire a spezzoni delle urla.

"Prewett, fammi entrare! Ha capito male, non è come crede!"

"Zitto, idiota, se non vuoi che ti conficchi la bacchetta su per il naso!"

Sprofondo nel cuscino, in un umore nero. Avevo ragione. Ho sempre avuto ragione sul suo conto. Innamorato di me? Phf, figuriamoci. Io ero fuori gioco, lui è passato subito ad un'altra.

Ma non me ne importa. Stavolta davvero non me ne importa.

~ Angolo dell'Autrice.
Buona domenica a tutti! Eccomi qui con il quarto capitolo di questa Fic ^^.
Su su, non vi aspettavate una svolta del genere, vero? *^* *vuole gasarsi per la sua originalità* [...suvvia, illudetemi].
Abbasso la banalità vçv non conduce da nessuna parte.
Ok, accantoniamo in un angolo il commento sul capitolo e passiamo al momento che preferisco *O* i ringraziamenti!
Eggià, avete letto in tantissimi +_______+ grazie mille!
Grazie in particolare, però, alle 3 persone che mi hanno recensita:
Halibel: Grazie davvero per i complimenti *-*. Hai ragione, a volte le fan fiction tendono a modificare tantissimo la trama base, e questo non sempre può far piacere. Per questo, mi limito a seguire i canoni dettati dalla somma zia *^*. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto ^^ Un bacio, e grazie ancora!
Streghetta86: ecco l'aggiornamento! Eggià, il caro biondiccio sta sempre nei momenti meno opportuni v.v ma tranquilla, vedrai cosa c'è in programma per lui! XD spero che il seguito sia stato di tuo gradimento ^^ fammi sapere!
Inu_p: megera a me? ç_ç shig. Acida balenga. Comunque Millina *-* vedo che la tua parte romanticosa sta prendendo il sopravvento! Posso attribuirmene il merito? *-* posso? Comunque, tadaaan il 4° capitolo XD Su, stavolta non ho interrotto proprio sul più bello. Dopotutto, non sono un'autrice di telenovelas argentinas XD Ti voglio bene, scema XD
E grazie anche a jellicalcat, kairi4ever, lally88, meli_mao, mick_angel, Pera 11 e riddikulus che, insieme alle precedenti 10 persone, hanno aggiunto la mia storia ai preferiti.
Grazie grazie grazie!

Bè, credo sia tutto ^-^ al solito, fatemi sapere se questo capitolo vi piace, se avete critiche, consigli, suggerimenti o tutto quello che vi pare ^O^
Il Pulsantino Blu è sempre disposto a farsi cliccare ^^
Un bacione a tutti e alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Trust? What is the trust? ***


Capitolo 5
Trust? What is the trust?

Sono passati 3 giorni. 3 giorni, chiusa qui dentro in compagnia di Madama -lei è molto grave- Chips. 3 giorni a contemplare il soffitto, pregando in una repentina perdita di coscienza.
...nah, la sto facendo più pesante di quanto lo sia stato.
E' vero, è stata una noia mortale. Un piacevole diversivo si è presentato quando Malfoy ha fatto la sua comparsa in infermeria, sanguinando copiosamente dal naso.
Sosteneva di essere stato colpito da "qualcosa di invisibile"

A parte la capatina di Mister BelliCapelli, ho ricevuto davvero un sacco di visite, anche da parte di persone che non mi sarei mai aspettata di vedere.
Anche Potter ha provato a presentarsi, più e più volte.

Alice però ha funto un pò da body-guard e l'ultima ha provato a prenderlo a calci.

A me è del tutto indifferente. Se vuole entrare, non ho problemi. Non ho niente da dirgli e non mi interessa minimamente sapere quello di cui voleva parlarmi al lago.

Ha forse importanza, ora?

Finisco di radunare le mie cose, cacciandole tutte nella mia solita borsa a tinta unita.

Finalmente oggi posso uscire! Faccio un saluto veloce a Madama Chips ed esco dall'infermeria, dandomi un'ultima sistemata ai capelli. Mi tiro la porta alle spalle, quando sento che c'è qualcuno affianco a me. Alzo lo sguardi, scostandomi una ciocca di capelli che è sfuggita al mio pettine improvvisato.

No. Ditemi che non è vero. Mi giro rapidamente ed inizio a camminare, senza neanche badare alla direzione che ho preso.

"Ehi, Evans! Aspetta!"

Si, è proprio lui. Potter. E chi, sennò? Continuo imperterrita ad andare avanti, ignorandolo.

"Andiamo Evans! Non puoi nasconderti per sempre. Non devi avere paura di parlare con me!".

Mi giro di scatto, fulminandolo con un'occhiataccia.

Ok, ora lo ammazzo. James Potter è ufficialmente morto.

"Io avrei paura di parlare con te?? E per quale motivo, eh? L'unica cosa che potrei temere di te, Potter, è il tuo egocentrismo. Potrebbe accorgersi di essere troppo per una persona sola e volersi riversare in chi ti sta a fianco".

Lo fisso diritto negli occhi, infuriata. Lui sostiene il mio sguardo, poi mormora: "Non hai letto il biglietto, vero?"

Scuoto la testa e incrocio le braccia al petto, fissandolo con un sopracciglio inarcato.

"Senti Evans, quello che hai visto fuori dall'infermeria..."

"Non mi interessa, Potter. Ora, se vuoi scusarmi...".

Giro i tacchi e mi incammino velocemente verso la Torre dei Grifondoro.

Mi sta seguendo, sento i suoi passi dietro di me. Ma sono decisa ad ignorarlo. Brutto ipocrita, con chi crede di avere a che fare?
Prima si slinguazza tranquillamente fuori dall'infermeria, poi decide di tornare alla carica e di rompermi le scatole.

"Si può sapere perchè ti estranei così dalla gente??"

"Io non mi estraneo dalla gente, Potter, mi estraneo da te".

Marcio a passo deciso, finchè non mi trovo davanti al quadro della Torre di Grifondoro.
La Signora Grassa si sistema i capelli con fare pomposo.

"Parola d'ordine?"

"Ippogrifo Imbestialito".

Il ritratto mi guarda, scuotendo i riccioli scuri.

"No, cara, questa è la vecchia".

La vecchia? Come la vecchia? Che significa la vecchia? Hanno cambiato la parola d'ordine?

Potter sghignazza. Gli lancio un'occhiata di fuoco. Ah, se gli sguardi potessero uccidere...

Mi volto verso il quadro, esasperata.

"Ma signora, io ero in infermeria, non potevo saperlo!"

La Signora Grassa alza le spalle con fare indifferente.

"Andiamo! Sono 7 anni che le dico la parola d'ordine come minimo tre volte al giorno!"

"E chi mi assicura che tu non abbia assunto la Pozione Polisucco?".

Dannata diffidenza. E ora cosa diavolo faccio?? Mi guardo intorno, cercando di trovare una soluzione. Incrocio lo sguardo di Potter, che mi osserva con un sorrisetto divertito.

"Qualche problema, Evans?". Schifoso, infierisci?

"No Potter, nessun problema."

Non chiederò mai il suo aiuto, dovessi dormire qui terra. Sorride, senza fare una piega. Mi volto speranzosa verso il ritratto. Magari se provassi a persuaderla...
Speranze vane. La Signora Grassa è sparita.

"Oh, magnifico...ahi!".

Mentre mi ero voltata verso il quadro, la borsa dei libri mi è sbattuta contro lo stomaco.

Madama Chips l'aveva detto -le darà qualche fitta-. Qualche fitta, certo.

Io renderò pelato Lucius Malfoy, fosse l'ultima cosa che faccio! Potter mi osserva con aria preoccupata.

"Cosa c'è?"

"Niente" rispondo con aria scorbutica.

"E' per colpa dell'incantesimo di Malfoy, vero?"

Non rispondo. Potter si avvicina. "La parola d'ordine è Fate Dorate. Evans...leggi il biglietto."

Si mette le mani in tasca e si allontana. Resto ferma, a guardarlo mentre si allontana.

"Sai cara, non credi che meriti una possibilità?".

Mi volto di nuovo verso il quadro. La Signora Grassa è tornata, e a quanto pare ora mi riconosce. Che tempismo! "Fate Dorate" taglio corto ed entro in Sala Comune. Mi siedo su una poltrona accanto alla finestra, leggermente isolata e tiro fuori dalla borsa il libro di Storia della Magia.

Devo assolutamente tenere la mente occupata.

Sfoglio velocemente le pagine fino a raggiungere il 3° capitolo. Inizio a leggere, sforzandomi di prestare attenzione. Niente, le parole non vogliono entrarmi.
Sospirando, infilo la mano nella borsa alla ricerca di un pezzo di pergamena pulita. Almeno, appuntanto le parole chiave qualcosa dovrà pur rimanermi in mente. Afferro un pezzo di carta, incastrato nel libro di Trasfigurazione. Lo apro, ma mi blocco subito.

Non è una pergamena. E' il biglietto di Potter.

Mi guardo intorno, cercando di prendere tempo. Lo apro o non lo apro?
Opto per un si, tanto chi se ne frega?

" Cara Lily,

Merlino, cara! Sembra esageratamente formale! Non è da me, proprio no.
Ok, parlando sinceramente, non so cosa scrivere.
O meglio, avrei così tante cose da dirti, ma è tutto estremamente complicato e non voglio affidare determinate considerazioni ad una lettera.
Adesso sono qui in infermeria, seduto accanto a te. Ti guardo stesa su questo letto, con gli occhi chiusi e i tuoi splendidi capelli rossi sparsi sul cuscino.

E mi dispiace da morire, davvero, perchè se sei qui è solo per colpa mia.

Però, lasciati dire una cosa.

Sei la ragazza più intelligente del mondo, sul serio, hai i voti più alti, grande intuito e tutta quella roba lì. Ma sei l'unica a non aver capito che io a te davvero ci tengo.
Dai Lily, ci è arrivato persino quella scimmia babbea di Malfoy!!

Devo smetterla qui...Madama Chips mi guarda in cagnesco (sta persino ringhiando...fa paura, sai?) perchè sono seduto accanto a te da più di tre ore. Credo che sia ora di andare a recuperare un certo mantello dal buon Sirius.

Mii dispiace davvero di averti provocato tutto questo, ti prego credimi.

Con affetto,

James (non Potter, ti prego, Evans!)"

Alzo lo sguardo, iniziando a giocherellare con una ciocca di capelli.
Ora si che sono confusa. Se tiene a me così tanto come dice perchè stava baciando quella?

Sospiro, voltandomi verso il buco del ritratto. Lo vedo entrare in Sala Comune a passo leggero.

Mi guarda, ma non si avvicina, nè niente.

"JAMES!".

Una tipa riccia con un sorriso mieloso gli si avvinghia addosso. Mi giro lentamente verso il camino, mentre sento la rabbia montarmi dentro.

Butto il libro di storia della magia e la lettera nella borsa. La chiudo di scatto, l'afferro ed esco dalla Sala Comune, raggiungendo il lago a grandi passi. Mi siedo all'ombra di una grossa quercia, stringendomi le ginocchia al petto e osservo per un pò il movimento delle acque.

Merlino, perchè hai avuto questa reazione? Non puoi innamorarti di Potter. Non è il tipo di ragazzo che fa per te. Andiamo Lily, ti sei davvero bevuta la storiella del -guarda che a te ci tengo?-. Ma perfavooore! Vuoi davvero dare il tuo primo, vero bacio ad uno con cui potrebbe non durare nemmeno una settimana? Uno che potrebbe fare tutto questo esclusivamente per prendersi una soddisfazione?

Rafforza il castello Lily, non puoi farlo crollare.

"Ehi"

Una voce interrompe i miei pensieri. Mi volto.

"Hai una macchia di rossetto sulla guancia, Potter" commento, apatica.
Sbuffa, passandosi una mano sulla guancia.

"Posso sedermi?"

"No".

Mi ignora e si siede comunque. Lo guardo per una frazione di secondo, poi distolgo lo sguardo.

"Lo sai che sei bellissima?".

Poso di nuovo il mio sguardo su di lui. Bellissima, si certo. "Tranquillo, Potter, non ti sprecare. Con me non attacca."

Mi guarda con aria confusa. "Che intendi dire?". Riposo il mio sguardo sul lago. "Lascia perdere". Rimango per qualche secondo ad osservare la riva opposta del lago.
Di nuovo, rompe il silenzio.

"Hai letto il biglietto?"

Mi giro di scatto, facendo una smorfia. Altra fitta allo stomaco.

"Si, l'ho letto." gli rispondo secca, massaggiandomi la pancia. Ho già detto che farò a pezzi Lucius Malfoy? Oh sapete, non mi va di risultare ripetitiva.

Potter segue con lo sguardo i movimenti della mia mano, con una strana espressione in viso.

"Sai Potter, non perchè mi interessi, ma sei un enorme ipocrita".

Spalanca gli occhi, fissandomi allibito.

"Come scusa?"

"Bè, prima scrivi certe cose nel biglietto e poi ti slinguazzi prima con la Tassorosso e poi con quella Bookie". Lo guardo, per osservare la sua reazione.

Questo ragazzo è veramente strano. Sembra... infastidito.

"Forse non hai notato che io non ero consensiente" dice, come se fosse ovvio.

Alzo un sopracciglio, facendo una smorfia. Va bene, e io sono la McGranitt.

"Quelle due piovre mi sono saltate addosso. Quella -non so come si chiama- di Tassorosso mi ha preso di sprovvista mentre aspettavo fuori dall'infermeria che una certa ragazza si riprendesse. E l'altra invece ci provava e basta."

Resto zitta a fissarlo. Se anche fosse così, le cose non cambierebbero. Lui rimarrebbe comunque il solito buffone, arrogante, presuntuoso, latin lover, don giovanni...continuo?

Mi alzo di scatto. "Devo andare".

Inizio ad incamminarmi verso il castello. Velocemente, varco la soglia e imbocco il primo corridoio che vedo davanti a me. Non mi interessa avere una meta, ho solo bisogno di restare sola per pensare.

"Evans, Evans! Ehi Lily, aspetta!"

Rallentò leggermente il passo, sentendo il rumore di quelli di Potter dietro di me.

Ad un tratto i passi cessano.

"Aspetta" mormora, ma non è un ordine. E' una richiesta. L'ha detto con un tono dolce.

Mi fermo, continuando a tenere lo sguardo fisso davanti a me.

Potter si avvicina, mi prende per le spalle e mi fa voltare. "Lily, ascoltami".

Lo fisso negli occhi per un secondo. Rivedo tutte le volte in cui ho negato agli altri di provare qualcosa per lui. Tutte le litigate, le prese in giro, le urla. Tutte le volte che ho imposto a me stessa di non pensarci, di toglierlo dalla mente, di non buttarmi a capofitto in una storia che avrebbe solo riaperto vecchie ferite. Che mi avrebbe solo lasciato un sapore amaro.

Come con Erik.

Non so se lo amassi. So solo che lui mi prese in giro. Stette con me solo per una stupida scommessa, per poi mollarmi dopo i 3 mesi estivi, il giorno prima che io tornassi ad Hogwarts. "Piccola Lily, come sei ingenua. Sei stata solo una scommessa, una sfida". Rideva mentre me lo diceva, ed insieme a lui ridevano anche i suoi patetici amici.

Il ricordo di quell'umiliazione mi brucia ancora. Abbasso il viso, lasciandomi scappare un sospiro. Ok, non me ne importa.

James mi piace.

Basta, ammesso, finito.

Ma non ho nessuna intenzione di farmi umiliare da lui, di soffrire ancora.

Una lacrima impavida inizia a correre lungo la mia guancia, seguita a ruota da un'altra, e poi da un'altra ancora. Magnifico, sto piangendo davanti a lui. Bell'autocontrollo che mi ritrovo.

James posa due dita sotto il mio mento e mi alza il viso delicatamente, in modo da incrociare il suo sguardo con il mio.

"Ehi, qual'è il problema?" mormora piano, osservandomi.

Scuoto la testa, come a scacciare via anche i pensieri.

"Non posso stare con te" dico con voce tremante, poi mi volto ed inizio ad andarmene. Mi afferra per un braccio e mi fa voltare di nuovo. Mi asciuga le lacrime con il dorso della mano, accarezzandomi una guancia.

"E perchè?" chiede dolcemente.

"Perchè non ho nessuna intenzione di essere la prossima storiella di due giorni con cui potersi vantare con gli amici. Hai le altre per questo, lascia stare me però."

"Lily, non è così. Con te è diverso". Fingo una risata, che però sa un pò di pianto.

"Certo. -Con me è diverso-. A quante altre lo hai detto? Quante altre hai lasciato così, di punto in bianco, senza nessuna spiegazione?"

Mi prende il viso tra le mani, costringendomi a guardarlo negli occhi.

"Ti sbagli. E' vero, spesso mi sono comportato da stronzo con le ragazze. Ma ti giuro Lily, non potrei mai farti soffrire. Non immagini neanche come mi sono sentito vedendoti in infermeria, oppure come mi sento tutte le volte che stai male a causa dell'incantesimo...che Malfoy ti ha lanciato a causa mia..."

Stavolta è lui ad abbassare lo sguardo.

"Come faccio a crederti?" continuo io a bassa voce.

"Non lo so. Fallo e basta"

Vorrei, lui non sa quanto vorrei. Ma c'è qualcosa che mi frena, che mi arpiona, imponendomi di restare nel mio binario. Resto in silenzio, senza sapere cosa fare. James mi sfiora una guancia, di nuovo.

"Ti prego Lily...io non ce la faccio più, davvero. Non sai quanto fa male vederti sorridere, scherzare con tutti, mentre a me riservi solo urla e occhiatacce. Se...se credi davvero di non voler stare con me, magari perchè ti piace un altro, perchè continui a non sopportarmi o che so io...dimmelo chiaramente. Spero solo che le tue scelte ti condurranno verso qualcuno che davvero ti merita..."

Resto immobile, come pietrificara dall'effetto delle sue parole. Lily Evans è rimasta per la prima volta nella sua vita senza parole. Vedo il viso di James sempre più vicino al mio. Il mio cuore accellera i battiti. Le nostre labbra si sfiorano...

"JAMES, TESOOORO!".

Una voce cinguettante prorompe alle mie spalle. E' quella tizia, Bookie, che si avvicina lanciandomi occhiate maliziose e si aggrappa ad un braccio di James, facendo come se non esistessi. Mi giro senza dire, liberandomi facilmente dalla presa di James ed inizio a correre.

"Lily, LILY!".

Lo ignoro e corro più veloce che posso lungo quel corridoio, che quasi mi aveva indotto a fidarmi di lui.

~ Angolo dell'Autrice.
Buon pomeriggio a tutti!
Tadaaaan ^^ ecco l'aggiornamento di questa fic, con il 5° capitolo.
Si, lo so. Ci eravamo quasi! Lily sembrava quasi convinta, invece... oh bè, il destino gioca brutti scherzi! *fischietta*
Non mi dilungo molto, passiamo direttamente ai ringraziamenti *O*
Al solito, grazie alle tantissime persone che hanno letto il 4° capitolo e i precedenti *-*.
Ma grazie soprattutto a:
Inu_p e Streghetta86 [visto? in questo capitolo hai scoperto cosa aveva fatto James a Malfoy ^^ non veniva svelato prima perchè il caro Jamie non aveva avuto il tempo di fargliela pagare, voleva prima assicurarsi che Lily stesse bene *^* suvvia, non è dolcissimo?] ...dicevo? Ah si, grazie a queste due splendide ragazze che mi hanno recensita *^*
E grazie anche a:
VolpeGentile, cavallinobianco91, felpy90, vampirellafra e zukkyna, che hanno aggiunto la mia storia nei preferiti ^O^.
...posso farvi un appunto?
ç_ç la mia fan fiction è nei preferiti di 22 persone. Perchè nessuno di voi mi lascia il proprio parere?
ç.ç lo sapete che mi sarebbe davvero davvero utile ç__ç.
...vittimismo a parte, scappo >< ho mezz'ora per prepararmi, poi fuggo in piscina ^^
Un bacio a tutti, al prossimo aggiornamento!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** It all started with a charm... ***


Capitolo 6
It all started with a charm...

"Lily? Lily! Dai, alzati, è tardi!".

La voce di Alice irrompe prepotentemente nella sottile barriera tra sogno e realtà.
Rispondo con una specie di miagolio, infilando ancora di più la testa sotto al cuscino.

Non ho nessuna voglia di alzarmi. Ho passato una notte infernale, piena di incubi, uno più brutto dell'altro. Alice mi tira via la trapunta di dosso, con un gesto seccato.

"Ali, vattene. Noivvoglioalzammi" brontolo, cercando di riacciuffare la coperta tenendo gli occhi chiusi. Cavolo, siamo a Febbraio! Fa freddo! Sento uno sbuffo, seguito da un crack e due secondi dopo mi ritrovo appesa per le caviglie.

"EHI! Così non vale!".

Alice sghignazza, mentre mi fissa divertita. Cerco di scostarmi i capelli dal viso, non riesco a lanciarle un'occhiataccia come si deve. "Mettimi giù, così mi vesto e scendiamo" dico alla fine, rassegnata. La mia amica fa un movimento con la bacchetta e io mi ritrovo praticamente spiaccicata sul pavimento. Ahio. Appunto mentalmente di prendermi la mia vendetta più tardi.

Infilo in fretta la divisa, affianco Alice e scendiamo insieme dalla Torre dei Grifondoro.

La Sala Grande è strapiena di gente, come al solito. Ci avviciniamo al nostro tavolo, occupando i nostri soliti posti centrali. Tengo lo sguardo basso, per evitare visioni strane a prima mattina. Non ho nessuna intenzione di rovinarmi la giornata.

"Pssssh, Lily!".

Alice mi da una gomitata. Mi giro e la guardo interdetta, mentre verso un pò di caffè nel mio latte. Indica con la testa davanti a lei, con molta discrezione.

Guardo prima lei, ancora confusa, poi mi volto a guardare davanti a me.

Oh santissimo Merlino incavolato!!!!!!!!!! Non è possibile!!!! Credo di essere appena diventata di tutti i colori! Santo Godric, respira, respira!

Ora, vorrei sapere come cavolo è possibile che, tra tutti gli studenti del Grifondoro, davanti a me si doveva sedere proprio James Potter???? Non ho il coraggio di guardarlo in faccia. Credo che rimarrò a fissare la mia tazza di latte per la prossima mezz'ora.

Per fortuna Alice coglie al volo il mio imbarazzo.

"Ehi Lil, mi accompagni un attimo in biblioteca? Ho dimenticato il tema di Pozioni lì..."

Neanche il tempo di dirlo che siamo già in corridoio.

"Ali, ti devo la vita!"

Alice sorride. "Esagerata! Dai, sbrigati, davvero devo andare in biblioteca!"

Iniziamo a correre, e per poco non ci trasciniamo dietro un gruppetto di Tassorosso del terzo anno. Arriviamo in biblioteca e poi ci catapultiamo nei sotterranei. Ora di Pozioni. Evvai. Entriamo nell'aula e, borbottando qualche scusa al professore, ci andiamo a sedere in un banco in terza fila.

Inizio a tirare fuori l'occorrente per la lezione dalla mia borsa, quando una voce familiare, troppo vicina per i miei gusti, interrompe il silenzio creatosi.

"Prewett, potresti spostarti?". James è accanto al nostro banco, approfittando del fatto che Lumacorno sia voltato verso la lavagna.

Ommiodio. Devo avere un'espressione ebetemente ebete. Alice lo guarda confusa.

"Scusa, perchè?"

"Devo parlare con Lily".

Cosa? La mia amica mi lancia un'occhiata perplessa, poi raccoglie velocemente le sue cose e si va a sedere accanto a Minus. Povera Ali. Quel Minus è un pò...particolare, ecco. James intanto si siede vicino a me.

Lo fisso, inarcando un sopracciglio. Lui mi guarda, poi distoglie lo sguardo, leggermente imbarazzato.

Merlino, faccio così paura?

Intanto Lumacorno si è voltato verso la classe, iniziando a snocciolare le istruzioni per la preparazione di una strana pozione.

"Dobbiamo parlare...ora" bisbiglia James, lanciandomi un'occhiata di sottecchi.

Lo guardo come se fosse un alieno. "Ora?". Nell'ora di Pozioni? Ma non penso proprio. Io amo questa materia e non ho nessuna intenzione di perderne un'ora.

"Si, ora. Problemi?"

"Bè molti, e il primo si chiama Horace Lumacorno" rispondo, seguendo i movimenti del prof con lo sguardo. James sbuffa. "A questo c'è rimedio...". Sorride, con una smorfia che non si può definire in nessun altro modo che malandrina.

"Cos'hai intenzione di...".

"Sssssh!" sibila, poi alza la mano. Il professor Lumacorno continua imperterrito a frugare nell'armadio degli ingredienti.

"Fa la faccia sofferente".

"Cosa?? James, per favore, non fare stu---"

"Silencio".

Non ci credo! Quel brutto schifoso mi ha zittita! Lumacorno si gira. "Signor Potter?"

"Scusi professore, la signorina Evans non si sente bene...posso accompagnarla fuori?" dice, dandomi un pizzico sul fianco. Gli lancio un'occhiata assassina.

"Certo, certo, andate pure".

James sorride, poi mi afferra per un braccio e mi trascina fuori dall'aula. Chiude la porta, voltandosi ad osservarmi.

"Oh Evans, non fare sguardi così dolci verso di me, la gente potrebbe credere che tra noi ci sia qualcosa!"

Continuo a fissarlo con aria omicida. "Perchè non rispondi?". Reprimo la voglia di tirargli un calcio negli stinchi. "Andiamo in un posto più appartato?

Gli lancio un'altra occhiata di fuoco.

"Ok, chi tace acconsente, andiamo".

Mi afferra di nuovo per un braccio ed inizia a trascinarmi lungo i corridoi. Brutto tonno. Ne approfitta perchè sono momentaneamente muta. Gli faccio segno di finire l'incantesimo e lui, come mi risponde?? Con un sorriso divertito! Merlino, questo mi prende pure in giro!

5 secondi dopo James è steso sul pavimento del 6° piano.

"Non vale, sei scorretta!!".

Scorretta?? Io scorretta??? Giusto, perchè sono stata io a zittirlo, a trascinarlo fuori dall'aula di pozioni con lo scopo di portarlo chissà dove. Andiamo, io non gli ho fatto niente! E' solo un caso che lui sia steso a terra e che io abbia un'aria soddisfatta.

Non è mica colpa mia se è inciampato nei miei piedi. Sono cose che capitano.

James si rialzà, battendosi le mani sui pantaloni per far cadere la polvere in eccesso. Poi si porta le mani ai fianchi e mi guarda. "Questa te la lascio...andiamo!".

Mi trascina di peso fino al 7° piano, dove inizia a camminare avanti e indietro.

La caduta ha avuto delle conseguenze sul suo cervello già limitato. Poverino, inizio a sentirmi un pò in colpa. Ad un tratto sulla parete di fonte a me appare una grossa porta in legno massiccio. James mi fa segno di entrare e, vedendo che scuoto la testa, mi afferra per un braccio e mi tira nella stanza. Resto immobile ad osservarla, sorpresa ed affascinata allo stesso tempo.

E' una sala circolare, ricorda vagamente la nostra sala comune. Sparsi in simmetria perfetta, ci sono una serie di divanetti, tutti girati verso un grande camino.

James si guarda intorno, sorridendo. Gesticolo per attirare la sua attenzione. Voglio riacquisire la capacità di parola. Lui scuote la testa e mi tira al centro della stanza. Protesto usando solo il labbiale. "Fammi parlare, ok? Poi ti tolgo l'incantesimo e sarai libera di fare quello che vuoi". Annuisco, fissandolo con curiosità. Come se potessi oppormi -.-

James mi guarda negli occhi, poi inizia. "Io ho provato a fartelo capire in tutti i modi possibili, immaginabili, reali ed inventati. Ma tu non mi credi, qualsiasi cosa io faccia, quindi l'unica cosa rimasta è dirtelo senza giri di parole". Si ferma, prende fiato e continua.

"Quando dico che sei diversa dalla altre, dico davvero. Quando sto con te, oppure ti penso io....mi sento strano! Cioè, non strano nel senso brutto ma...non lo so! Non mi era mai successo prima...".

Santo Godric, oddio. Sto per sentirmi male, sul serio. Lo guardo. Ha un'espressione da cucciolo indifeso. Mi fa una tenerezza incredibile!

"Ok...qualcuno di famoso, credo, disse che nella vita bisogna rischiare. Perciò, visto che le ho provate tutte, io...rischio" aggiunge con dolcezza. Poi mi prende il viso tra le mani e posa delicatamente le sue labbra sulle mie. Resto totalmente paralizzata dalla sorpresa e dalla situazione in se.

I battiti del cuore sono così forti che ho paura che lui possa sentirli. Dopo quelle che mi sono sembrate ore, James si allontana da me, continuando a guardarmi dolcemente.

"Ah già" prende la bacchetta e fa un movimento circolare. Rimango a fissarlo in silenzio. Lui mi guarda confuso.

"Mica ti è rimasto l'incantesimo?".

Scoppio a ridere.

"No, no. E' che sono rimasta un pò...sorpresa".

Mi inizio a tormentare una ciocca di capelli, fissando lo sguardo su un punto imprecisato della stanza. Merlino, ora che devo fare? Aiuto! James ha un'aria un pò delusa.

"Vabbè, se vuoi pensarci su...fa pure. Cioè, io posso aspettare. Ho aspettato 7 anni, quindi...".

Si volta verso la porta ed inizia ad allontanarsi.

Ok Lily, datti una mossa, ignora il cuore che batte furiosamente contro il tuo petto e che molto probabilmente ti uscirà dalle orecchie se non fai qualcosa.

Muoviti.

Oddio, non riesco a fare niente...

Muoviti!

Faccio dei passettini veloci e gli prendo un braccio. Lui si volta sorpreso e io, senza preavviso, gli sfioro le labbra con un bacio.

Bè, visto che non riuscivo a parlare, mi è sembrata la cosa più ovvia da fare.

Lui resta rigido per una frazione di secondo, poi insinua una mano nei miei capelli, prolungando il contatto. Quando ci separiamo, James mi guarda con un'espressione talmente stupita e buffa che inizio a ridere, mentre lui mi rifila un'occhiataccia.

"Oh, ora mi prendi anche in giro! Non credi sia logico che mi senta un pò sorpreso?".

Lo guardo e gli sorrido. "Credo di si". Mi scosto una ciocca di capelli dal viso, senza staccare gli occhi dai suoi.
Lui fa un sorrisetto. "Quando hai cambiato idea su di me?". Arrossisco, distogliendo lo sguardo. Magnifico.

"In verità, ho sempre sospettato che mi piacessi...solo che ho sempre cercato di negarlo a me stessa."

Mi guarda confuso. "Perchè?" dice, accarezzandomi una guancia.

"Non lo so. Forse perchè avevo paura di soffrire" rispondo in un soffio. James sorride, passandomi un dito sotto al mento a sollevarmi il viso. "Non ti farò soffrire, Lily. Te lo giuro".

Si china su di me e mi bacia di nuovo.

Ed ecco che sento, dentro di me, crollare il castello di sabbia.
Ma questo non mi fa paura.
So che posso ricostruirlo con lui.



~ Angolo dell'Autrice.
Eccomi tornata con il 6° capitolo! Volevo postarlo ieri, ma un'improvvisa botta di influenza mi ha messo letteralmente i bastoni tra le ruote >< non è giusto ç.ç io non prendo mai, e sottolineo mai, la febbre, dovevo prenderla per forza al ponte dell'Immacolata? ç__ç lissù c'è qualcuno che trama contro di me.
Ok, lasciamo perdere la mia sfiga e torniamo alla storia XD
Tadaaan *-* ecco il fantomatico bacio!
Personalmente, in questo capitolo ho adorato James :3 checcarino, tutto imbarazzato ed insicuro xD
Ma, vedremo come andrà avanti *aria indifferente*.
Adesso passiamo alla parte che preferisco +____+ i ringraziamenti! E stavolta si che ce ne sono taaanti da fare *^* *salterella*
Ci tengo a ringraziare singolarmente le 8 persone che mi hanno recensita *^*:
VolpeGentile: sono lusingata dal fatto che mi abbia recensita *-* si, in effetti a volte lasciare recensioni può essere noioso °-° ma non immagini quanto faccia piacere leggerle +ç+. Sono davvero felice che la mia fic sia una delle tue preferite *°* e per quanto riguarda il tuo consiglio...mah, chissà! Potrebbe anche accadere...*aria da monaca tibetana* XDD spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacione!
SarahPotter: grazie per avermi recensito anche gli altri capitoli *ç* si, in effetti una giratempo sarebbe utile u_u quanto mi snervano quelle ochette! Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento ** un bacio!
zukkyna: non sai quanto ti capisca per quanto riguarda la scuola -.-" nonostante io stia in terza liceo, i prof iniziano già a tartassarci per abituarci all'esame di stato. Tks. Ogni scusa è buona per rompere le pluffe v_v" comunque *ç* sono davvero felicissima che la storia ti piaccia! Spero che questo capitolo non ti abbia delusa ^-^ fammi sapere! [>< anche io metto i manifesti, anche io!]
Halibel: sssssi, uccidiamo quell'oca *_* io ci sto, eh! Mi fa davvero piacere che gli avvenimenti della fic non ti deludano ^^ sai, ho sempre odiato le storie in cui tutta la vicenda si risolve in un paio di capitoli ò.ò non c'è nessuno sfizio! Per quanto riguarda i disegni...mi sento lusingata *ç* se ti va, disegna pure! Adoro veder messe su carta le scene di libri e storie *_* se ne fossi capace, lo farei io stessa XD ma visto che sono totalmente negata...°-°. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacio *^*
Inu_p: my darling! You know that I must finish the chapters on the...ehm...most beautiful? XDD santissimo ippogrifo, parliamo italiano che è meglio XD comunque si, la tua trasformazione in trottolinaamorosadudùdadadah è quasi ultimata. Per farti felice, stasera vedremo il Titaniiic *-* [e non puoi neanche discutere, sono malata +ç+]. Su, facciamo una colletta per comprare un nuovo paio di scarpe al povero Jamie XD Per quanto riguarda la tua domanda...si, mi sono ispirata a qualcuno per la cara Bookie u.u" ma non troppo XD un bacio Millaaah
Streghetta86: come hai visto, Lily si è finalmente fidata di James *^* che teneri, loro! Tranquilla, ben presto la nostra cara amica ochetta avrà una lezione che non dimenticherà molto facilmente +___+ bwahahah! Spero che questo chap ti sia piaciuto *-* un kiss!
tonks17: grazie 1000 per avermi recensita! Ho letto tutte le storie che hai postato, anche se ne ho recensite solo 2 se non sbaglio °-° mancanza di tempo >< ma tranquilla, mi rifarò! Grazie 1000 per i complimenti *°* spero ti piaccia come sta andando avanti la storia! Un bacione!
pinkstrawberry: ...solo tu potevi metterti un nick del genere XD grazie davvero per aver mantenuto la promessa, Gaietta *^* mi fa davvero davvero piacere che la storia ti piaccia! Tiè, eccoti anche il 6° chap ^-^ piaciuto? +___+ [si, lo so -.- mi registrerò a Facebook XD]. Un bacio sorellina!

Un altro grazie va a clod88, mar, pinkstrawberry, SarahPotter, sasusakuxxx, tonks17 che hanno aggiunto la mia fic ai preferiti *___* siamo a quota 28 ormai!
Davvero non so come ringraziarvi!
Ora vado, sperando che questa situazione di intontimento dovuta all'influenza passi in fretta °-° mi sento una decelebrataaa XD
Al solito, sapete bene che critiche, consigli, commenti e via dicendo sono graditissimi *___*
Un bacio a tutti, e grazie in anticipo :*

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** A date? I suppose...yes! ***


Nuova pagina 1

Capitolo 7
A date? I suppose...yes!

I tiepidi raggi del sole filtrano attraverso le tende illuminandomi il viso. Con uno sbadiglio mi metto a sedere sul letto, passandomi una mano tra i capelli.

E' successo tutto davvero?

Forse è stato tutto solo un sogno. Già, un bel sogno. Stancamente mi tiro fuori dal letto e mi stiracchio a mo di gatto, come mio solito. Sono nel bel mezzo della mia stiracchiata da oscar quando mi arriva una cuscinata in faccia.

"Ehi!" esclamò, guardandomi intorno. Dalle tende del letto accanto al mio spunta una testolina bionda.

"Speravi di scamparla, eh? Vieni qui e raccontami tutto, rossa!"

Oh Merlino, non era un sogno. E' successo davvero! Ho voglia di mettermi a saltare.

"Raccontarti cosa?".

Decido di farla crogiolare un pò. Si, sono sadica, lo so. Alice mi tira un altro cuscino, prendendomi in pieno viso. Giuro che se lo rifà le faccio mangiare tutti quelli dei Grifondoro. "Come cosa??? Ieri tu e Potter siete spariti tutta la mattina e poi rintracciarti è stato impossibile! Voglio sapere cos'è successo!!".

Mi alzo dal letto, dirigendomi verso il bagno con aria indifferente.

"Davvero Ali, non è successo niente. Voleva ripetizioni di pozioni ed io l'ho aiutato" le dico, chiudendomi la porta alle spalle per impedirle di seguirmi.

Lo so cosa state pensando. Che sono acida.

Suvvia, capitemi! Voglio solo farla restare un pò sulle spine, tutto qui. Ridacchiando tra me e me, mi infilo sotto la doccia. Lo scorrere dell'acqua sulla pelle mi rilassa, facendo scomparire totalmente l'annebbiamento dovuto al sonno. Me la prendo con calma, uscendo quasi un quarto d'ora dopo. Mi vesto velocemente poi, mentre mi osservo allo specchio, mi annuso una ciocca di capelli. Sanno di albicocca, il mio shampoo preferito. Esco dal bagno, mentre li raccolgo sulla nuca in una coda alta.

Intanto, sento le occhiatacce di Alice addosso, così sorrido. "Scendiamo?"

"Tu racconta!".

"Insomma Alley, non c'è niente da raccontare!". Sbuffo, facendo un gesto con la mano. Alla fine si arrende e scendiamo insieme in Sala Grande. Mi guardo intorno, speranzosa. Lui non c'è. Mi rabbuio, mentre Alice mi pizzica un braccio, eccitata.

"Lil, Lil!!! C'è Frank!" sussurra nervosamente.

"Vuoi avvicinarti?" le chiedo, massaggiandomi il braccio. Mi guarda come se fossi un animale particolarmente disgustoso.

Sospiro, così ci sediamo ai soliti posti centrali. Prendo a giocherellare con una fetta di pane imburrato, mentre Alice fa la descrizione dettagliata di tutti i movimenti di Frank. Sbuffo di nuovo, aggiungendo altro burro al mio pane. Merlino santissimo, non mi piace neanche il pane imburrato! Sirius Black mi passa davanti, lanciandomi un'occhiata di sbieco.

"Ehi Evans, hai preso quella fetta di pane per un antistress?". Lo gelo con uno sguardo. Non sono affari suoi quello che faccio con il mio pane. Vorrei infilare quello che resta di questa fetta giù per la gola di quel montato. Mentre decido mentalmente se fare quello che avevo pensato prima oppure tirargliela in modo da macchiargli la camicia immacolata, due mani si poggiano sui miei occhi.

"Indovina chi è!"

Sorrido. Giustamente, se c'era Black non poteva mancare lui. "Malfoy, inizia a scappare, ho un conto in sospeso con te!" dico ironicamente.

"Malfoy? La mia voce non è neanche lontanamente paragonabile ai suoni emessi da quell'essere non meglio identificato!" esclama James, togliendomi le mani dagli occhi e dandomi un bacio a fior di labbra. La mascella di Alice si è schiantata sul tavolo con un tonfo sordo.

"Niente da raccontare??? NIENTE DA RACCONTARE????"

Merlino, sta boccheggiando! Ora mi schianta. Faccio un sorrisetto, poi mi accorgo che tutta la Sala ci sta guardando. Mi faccio piccola piccola.

"Abbassa la voce! Comunque volevo essere sicura che ci fosse qualcosa da raccontare" sussurro nervosamente.

Ecco, ora mi guardano tutti e due perplessi. Sospiro, alzando gli occhi al cielo.

"Lasciamo perdere".

Suona la campanella, facendo trasalire la metà delle persone sedute a tavola. Stancamente mi alzo, afferrando la borsa che avevo cacciato sotto la panca. Me la sistemo sulla spalla, attenta a non incagliarmi i capelli tra il braccio e la cinghia, poi mi volto verso il gruppetto. James mi prende una mano.

"Mi permette di scortarla alla lezione di Trasfigurazione, signorina?".

Mi scappa una risata divertita. "Se le fa piacere..."

Chiedo il permesso ad Alice con lo sguardo, che mi risponde con un'occhiata della serie vai-vai-vai-ma-se-non-mi-racconti-tutto-ti-strozzo! Sorrido e annuisco, poi mi giro verso James. "Dai, andiamo!" mi dice, tirandomi per la mano. Usciamo dalla Sala Grande con gli occhi di tutti puntati addosso. Lui me lo fa notare ridendo. "E' una novità per tutti. Secondo me se entriamo in classe per mano alla McGranitt verrà un colpo!".

Ridacchio. "Forse potrebbe aggiungerci punti, perchè almeno adesso eviteremo di battibeccare nei corridoi". James fa un sorrisetto. "Già...magari faremo qualcosa di meglio...". Lo guardo, alzando le sopracciglia.
Lui scoppia a ridere e mi da una spintarella. "Uffa, lo vedi che sei una malfidata? Io intendevo colloquiare civilmente! Sbrighiamoci, oppure la McGranitt i punti li toglie invece di aggiungerli!".

Arriviamo velocemente nell'aula e prendiamo posto, lui vicino a Sirius, io vicino ad Alice.
Poco dopo entra la McGranitt, dando inizio alla lezione. Che noia, ripetizioni degli incantesimi già fatti. Dobbiamo rileggere i primi quindici capitoli del libro.

Do un'occhiata svogliatamente alle prime pagine, quando un biglietto accartocciato si posa sul mio banco. Mi guardo intorno confusa e vedo James che mi fa un cenno impercettibile con la mano. Sorrido, mentre prendo il biglietto e lo apro, nascondendomi dietro il libro.

"Ehilà principessa!
Non so se hai letto in bacheca, ma domani c'è un'uscita ad Hogsmeade. Se ti chiedo di andarci insieme mi rispondi con il tuo solito modo gentile e cortese?"

Ridacchiando, prendo la piuma, intingo la punta nel calamaio e scribacchio una risposta.

"Chi lo sa! La vita è imprevedibile! Perchè non sfida la sorte e mi fa l'invito ufficiale, Potter?"

Gli lancio il bigliettino e lo guardo mentre lo apre. Legge, sorride scuotendo la testa e scrive qualcosa. Poi li volta e mi rilancia il bigliettino.

Lo apro velocemente.

"Va bene va bene, eccoti l'invito ufficialmente ufficiale:
Signorina Lily Evans, vuole lei venire ad Hogsmeade con il sottoscritto James Potter, domani?
Va bene così ufficiale?"

Devo usare tutto il mio autocontrollo per non ridere.

"Si, la formula è piuttosto corretta. Comuuunque...non so, devo pensarci, le faccio sapere...ok, ci sto!"

Glielo rilancio, colpendo Sirius in testa. Ops. Gli faccio un segno di scuse, mentre aspetto la risposta, che arriva quasi subito.

"Perfetto! Ne parliamo meglio dopo, mi inquieta parlare di certe cose con la McGranitt di fronte. Ci vediamo (o meglio, parliamo, perchè a vederci ora ci riusciamo!) tra 42 minuti esatti!
P.S: è bellissimo guardarti da lontano!"

Leggo, poi lo guardo e gli sorrido. Il mio sguardo cade poi sulla cattedra. La McGranitt mi stava guardando, incrociamo gli sguardi. Lei sorride, annuisce e indica James con aria soddisfatta. Poi continua imperterrita a scrivere sul registro.


~ Angolo dell'Autrice
Ma buongiorno! Vi scrivo in pigiama >< ebbene si, ho ancora la febbre -__-
La cosa sconvolgente è che non la prendo mai, mentre invece adesso è quasi una settimana che sto così ç-ç sig!
E per di più, oggi ci sono anche i colloqui scuola-famiglia...arg, speriamo bene ><
Passiamo alla fic però *-*
Allora, questo capitolo devo dire che non mi convince granchè ò_ò non ho potuto modificarlo e renderlo come volevo >< mi farò perdonare con il prossimo >< ah, e scusatemi anche eventuali errori di battitura ç.ç
Passiamo ai ringraziamenti *-*
Innanzittutto, un grazie enorme a tutti quelli che hanno letto! Poi, grazie a:
pinkstrawberry: eh brava la mia sorellina, sei prima XD mi fa davvero piacere che ti piaccia l'andamento che stanno prendendo le cose *O* che te ne pare di questo, culmine del mio delirio febbrile? XD
Lussissa: compagna di influenza >< spero che a te sia passata! Che bella fortuna, nè? -_-" passando alla fic...è vero, James è proprio dolce dolce *-* aaah lo adoroo! Spero che questo 7° capitolo ti sia piaciuto ^^ un bacio!
VolpeGentile: grazie per i complimenti! *_* eccoti il seguito, fammi sapere che ne pensi! Baci ^O^
Streghetta86: ecco la continuazione ^_^ che te ne pare di questo? XD
tonks17: tranquilla, ho intenzione di leggere ogni singola cosa che pubblicherai su questo sito *-* ormai me lo sono messa in testa, non posso farci niente XD comunque, grazie davvero per i complimenti *-* non so precisamente fin dove arriverà questa fic, per ora i capitoli ufficiali sono 15 più altri bonus, che riguardano eventi che sono stati solo citati e che magari riguardano altri personaggi di questa fic...ma ho intenzione di scrivere qualcosa che parli di Lily e James dopo Hogwarts, non so se in questa fic o in una a parte. Consigli? XD un bacio, spero che questo capitolo non ti abbia delusa!

E poi, grazie anche a Ludo, che ha aggiunto la storia ai preferiti! Un altro e arriviamo a 30 *_*
ma io vi adoro, ragazzi *ò* dal profondo! Non sapete quanto condizionate il mio umore, davvero!
Ora vado, magari più tardi inizio a sistemare anche l'8° capitolo...chissà, potrei riuscire a postarlo presto, se mi impegno *O*
Un bacione a tutti e grazie in anticipo!


Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** A snowing magic date ***


Capitolo 8
A snowing magic date.

Sento dei mormorii, risate e schiamazzi in sottofondo. Mi giro da un lato, abbracciando stretto stretto il cuscino, serrando di più gli occhi. Ho sonno, non voglio alzarmi. Ieri sera io e Alice siamo state alzate fino a tardi. Dovevo pur farmi perdonare, così le ho raccontato tutto."Lily. Lilina...dobbiamo alzarci...anzi, tu devi alzarti!"

La voce di Alice mi entra prepotentemente in testa, nonostante tenti disperatamente di ignorarla.

Emetto una specie di miagolio. Non è possibile, questa scena si ripete tutte le mattine da 7 anni. Sono pigra, è vero. E' allora?

"Lily, è sabato! L'uscita ad Hogsmeade, con l'uomo della tua vita!!!!"

Mi alzo di scatto e per poco non do una testata al palo del letto. Merlino, è vero! Guardo l'orologio, in preda al panico. Le 8:00. Ok, respira. Ce la fai a prepararti. Tanto, che ci vuole? Scendo dal letto velocemente, buttando all'aria le coperte. Mi passo una mano tra i capelli, tuffandomi praticamente nel baule. Ok, niente di impegnativo. Jeans e maglietta andranno benissimo. Il problema è : quali?
Alice mi si avvicina sorridendo, mentre mi da un colpetto sulla spalla.

"Ok, calmati. Fammi dare un'occhiata"

La lascio fare, mentre mi guardo intorno con impazienza. Noto che gli occhi delle mie compagne di stanza sono tutti puntati su di me. Alzo un sopracciglio, confusa.

"Ragazze?"

Si guardano. Mi guardano. Eh?

Alla fine Susan si decide a parlare. "Lily, ma è vero che vai ad Hogsmeade oggi?"

La guardo con aria interdetta. Qui c'è qualcosa sotto. "Si, Susan. Io vado sempre ad Hogsmeade" rispondo, un pò accigliata.

A questo punto si intromette Tiffany.

"Intendiamo con Potter"

Oh, ora è tutto chiaro. Annuisco, con fare indifferente, mentre mi volto verso Alice che sta brandendo un paio di jeans con aria omicida. "Ehi, carini quelli" dico, sorridendole.

Tiffany mi guarda disgustata. Alzo un sopracciglio, ma decido di ignorarla.

Ho da fare e non ho tempo da perdere con lei, ora.

Dopo mezz'ora io e Alice abbiamo finalmente scelto i vestiti. Piuttosto semplici: un jeans blu scuro e una maglietta azzurra asimmetrica.

Passiamo un quarto d'ora in bagno a cercare di truccarmi decentemente, ma dopo che Ali mi ha infilato il pennellino del mascara in un occhio (cavoli, che male!) ho deciso di lasciar perdere. Mi do un'occhiata ai capelli e poi guardo Alice. Contemporaneamente ci illuminiamo e mettiamo mano alla bacchetta. 40 minuti dopo i miei capelli sono lisci e lucenti e mi ricadono come seta sulle spalle.

"Ali...siamo due geni!" esclamò, dandole il 5.

Do un'occhiata veloce all'orologio. 9:50. Meglio scendere.

Arriviamo velocemente nel Salone d'Ingresso. Mi guardo intorno, poi lo individuo accanto la porta. Sta parlando con Frank Paciok. Credo che Alice stia per svenire.

"Dai, sbrigati" dico sorridendole, mentre la tiro per un braccio.

Ci avviciniamo ai due. "Ciao!" esclamò, lanciando un'occhiata interrogativa a James.

"Ciao" dicono in coro Alice e Frank.

"Ehilà...allora noi andiamo, eh? Divertitevi!" dice James, afferrandomi per un braccio e trascinandomi fuori.

Non appena usciamo dal portone, dopo che Gazza ci ha esaminati per bene, lo guardo. Sta sorridendo. Aggrotto la fronte e lui scoppia a ridere.

"Scusa eh, ma ho sentito te e Alice parlare di Frank l'altra volta, e visto che anche a lui piace lei...ho pensato di dargli un piccolo aiuto, ecco!"

Ridacchio. "Ooooh, ora capisco!".

Lo guardo. Mi sta praticamente squadrando. "Ehm...torniamo indietro"

"Perchè?"

"Hai avuto uno scambio di personalità con Gazza per caso? Se si, ti assicuro che non nascondo pallottole puzzole da nessuna parte!"

Ride. "No, stavo notando che stai veramente bene".

Arrossisco. Dannazione. "Grazie"

Camminiamo un pò in silenzio, poi lui allunga la mano a cercare la mia. La stringo, stando in silenzio. Uffa, odio questo lato del mio carattere. Perchè quando sto con lui divento taciturna e timidina? Uffa, uffa, uffa.
Intanto siamo arrivati al centro di Hogsmeade. "Allora, dove vogliamo andare?"

Alzo le spalle. "Non so"

"Scegli tu, qualsiasi posto mi va bene" dice sorridendo. Sembra sincero.

"Va bene...allora iniziamo dalla libreria, mi servono dei libri nuovi, poi potremmo passare la mattinata in biblioteca a finire il tema di pozioni e poi..." sfumo un pò, per osservare la sua reazione. Ha un'espressione perplessa.

"Bene, andiamo" dice, imboccando un vialetto. Merlino, sta davvero andando in libreria!! Lo fermo e lo guardò.

"Saresti davvero disposto a passare una mattinata tra liberie, biblioteche e temi di pozioni?"

Alza le spalle. "Se tu vuoi andarci, a me va bene".

Avete presente il ghiaccio? Si, il ghiaccio, quello che si forma in alta montagna quando fa davvero freddo. Bene, se lo mettete al sole cosa succede? Esatto. Si scioglie. Ed è così che mi sento ora. Mi sto esattamente sciogliendo. Mi scappa una risatina e lui mi fissa indignato.

"Mi stavi prendendo in giro di nuovo???".

Scuoto la testa, senza smettere di ridere. James fa un sorriso rassegnato e mi tira vicino a lui.

"Credevi che avrei detto di no, vero?" mi chiede, scostandomi una ciocca di capelli davanti al viso. Annuisco divertita. Lui sorride, accarezzandomi una guancia. "Donna di poca fede". Si avvicina un altro pò.

"Volevo solo metterti alla prova" dico, fissandolo, mentre inizia a nevicare.

"Ok...te la do buona" risponde divertito, poi appoggia le sue labbra sulle mie. Ok, si può dire che io abbia sempre preferito l'estate all'inverno, ma ora ditemi, cosa c'è di più romantico di questo? Un vialetto semi-deserto, la neve e due nasi ghiacciati che si sfiorano?

Certo, sarebbe stato fantastico se questo fosse durato più di 5 secondi.

"Oh oh, guarda chi c'è qui!". Eccolo lì, mister idiota dell'anno. Signore e signori, ecco a voi Lucius Malfoy e la sua banda di sanguisughe!

James e io rimaniamo a fissarli disgustati.

"Toh, guarda chi c'è! Malfoy, che piacevole sorpreeeeesa! Bene, hai fatto la tua apparizione, togli il disturbo ora" dice James a denti stretti, tirandomi con un braccio dietro di lui.

Malfoy e la sua banda sghignazzano. "E perchè dovremmo? Guardateli ragazzi! La mezzosangue e il galletto!".

Ok, lo uccido. Giuro che lo uccido! Non è tanto per il mezzosangue. Sono fiera di essere diversa da quella massa di omuncoli che si definiscono puri. Ma è per il galletto! Solo io ho il diritto di dirgli che è un galletto montato!!
James tira fuori la bacchetta e gliela punta contro. Gli occhi di tutti sono puntati su di lui, probabilmente già certi di una rissa. Senza farmi notare, tiro fuori la bacchetta e faccio un movimento circolare.

E' un istante. I serpeverde iniziano a riempirsi di bolle pulsanti su tutto il corpo. James li guarda stupito, la bacchetta ancora a mezz'aria, mentre loro si voltano e scappano via, imprecando e ululando.

James resta li immobile come un ebete per qualche secondo, poi si volta con lentezza esasperante verso di me. Mi fisso le unghie con aria indifferente.

"Andiamo a prenderci una burrobirra?"

Sorride. "Andiamo anche in capo al mondo per quello che mi riguarda!". Si avvicina, sempre sorridendo e mi cinge i fianchi, stringendomi a lui.

"Evans, ci hai messo 7 anni, dico 7 anni ad accorgerti di me...e adesso chi ti lascia più!"

Si china su di me e ci baciamo, per quello che può sembrare un istante, per quello che può sembrare una vita. Sembri quel che sembri, non voglio che finisca.



→ Angolo dell'Autrice.
Salve a tutti ^^ Prima di iniziare a dire qualsiasi cosa volevo augurare un Buon Natale in ritardo a tutti voi ^-^
Parto subito col chiedere scusa per l'attesa infinita >< non mi trovo in un bel periodo e, per quanto riscrivessi in continuazione questo capitolo, non riuscivo mai a renderlo come volevo.
Non so, magari l'ispirazione tornerà ç.ç speriamo.
Non mi dilungo molto stavolta, volevo solo ringraziare di cuore Tonks17, crazy_95, Streghetta 86, Lussissa, Ludo, pinkstrawberry, Inu_p, zukkyna, Queen_M, SarahPotter.
Non so davvero come ringraziarvi, ragazze *ò* leggere le vostre recensioni mi risolleva l'umore in una maniera impressionante ^O^
Ora vado...al solito, fatemi sapere che ne pensate di questo capitoletto ><
Un bacione a tutti, al prossimo aggiornamento, che sperò sarà presto :P
Passate un buon Santo Stefano e...attente al panettone assassino XD

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Potion or Poison? ...I suppose the second one. ***


{Dedicato a voi che, con una recensione,
riuscite a farmi tornare l'ispirazione e la voglia
di scrivere. Grazie, davvero.}

Capitolo 9
Potion or Poison? ...I suppose the second one.

Giro e rigiro il cucchiaino nella mia tazza di thè al limone, nonostante le due zollette di zucchero si siano già sciolte da un pezzo.

Mescolo, sospiro, appoggio il viso su una mano, mentre lascio la mente libera di vagare tra i miei pensieri.
E' passato circa un mese dalla mia prima uscita ad Hogsmeade con James. E, naturalmente, ne sono seguite altre, una più bella dell'altra direi.
L'ultima volta ha ritenuto che fossi abbastanza coraggiosa per un tour nella Stramberga Strillante. E mi ha anche raccomandato di non urlare, in caso di terrore improvviso.
Tks, spaccone.
Però credo che il corpo studentesco di Hogwarts abbia messo un pò ad abituarsi a questa nuova situazione. Per farvi un esempio, ieri, mentre aspettavo Alice fuori dall'aula di Trasfigurazione, mi si è avvicinato un ragazzetto biondo del terzo anno che voleva sapere quando avremmo ripreso a battibeccare. Alla fine ha anche aggiunto un -era divertente!-. Insomma, cosa siamo, gli intrattenitori di Hogwarts? Bah.

Ah, Alice e Frank si sono messi insieme, alla fine. Gli sono servite 4 uscite ad Hogsmeade, due organizzate dalla scuola e due clandestine, usando il tanto amato passaggio segreto della Strega Orba (non sono sicura di voler sapere come facesse James a conoscerlo...) e qualche aiutino da parte nostra per convincersi.

"Lily. Lily? Ehi, Bella Addormentata! Sei tra noi?"

Sbatto le palpebre, smettendo di rigirare il cucchiaino nel thè, ormai sicuramente freddo. James mi sta sventolando una mano davanti agli occhi, fissandomi con la testa piegata di lato.

"Eh? Oh scusa, ero leggermente sovrappensiero" dico sorridendo, mentre lascio finalmente in pace il cucchiaiono. James mi lancia un'occhiata maliziosa.

"Pensavi a me, eh?" dice, ammiccante.

Lo fulmino, sollevando automaticamente le sopracciglia.
Lui scoppia a ridere. "Dai scherzavo! Vieni qui". Mi circonda con la braccia, scavalcando la panca per sedersi accanto a me.

"Scusate l'interferenza, giovane coppia di innamorati..."

"Interferenza?? Che sono, un telefono?"

"Remus, la piani di fare il pignolo? Hai capito cosa intendevo. E poi, che diavolo è un fetefono?"
"Sirius, sei un idiota. Hai un vocabolario così scarso che persino il Platano Picchiatore conosce più parole di te!"

"Ah davvero? Allo---"

"Hem hem" interviene James, guardando gli amici. "Desiderate?"

Sirius e Remus si squadrano ringhianti, poi Peter interviene, sbuffando. "E' già suonata la campanella. Datevi una mossa, oppure Lumacorno ci frigge". Detto questo, si gira e se ne va, sotto gli occhi stupefatti degli amici.
Ridacchio appena, sciogliendo il suo abbraccio e allungandomi ad afferrare la borsa da sotto la panca.

"Peter ha ragione. Su andiamo".

James fa gli occhi da cucciolo bastonato. "Ma io volevo che facessimo gli innamorati un pò. Ultimamente non ci vediamo poi tanto spesso" dice con disappunto.

Alzò gli occhi al cielo, senza riuscire a nascondere un sorriso. "Dopo la lezione, se fai il bravo. Forza, in piedi!" aggiungo, come se fossi una mamma che parla con il suo bambino.

Ci dirigiamo a passo veloce nei sotterranei, tra i battibecchi continui di Sirius e Remus, ed entriamo nell'aula di Pozioni. James ha un'aria lugubre.
Bè, dopotutto ci aspettano 2 ore in compagnia dei Serpeverde.
Gli lanciò un sorrisetto di scuse, avvicinandomi al posto vuoto accanto ad Alice.
"Posso?"
Il suo sguardo si illumina, mentre sposta i libri dalla sua parte di banco.

"E me lo chiedi? Ho fatto smammare Frank apposta per tenerti il posto!"

Scoppiamo a ridere tutte e due, mentre mi siedo. Le lanciò un'occhiatina, sentendo una fitta di nostalgia. Ultimamente passo meno tempo anche con lei, causa studio, James o Frank. E mi manca, si. Lei intanto sorride, facendomi capire con lo sguardo che deve raccontarmi un sacco di novità. Ricambio il sorriso, mentre Lumacorno entra in classe. "Buongiorno ragazzi" esordisce, con quella sua espressione porcina.

Qualcuno emette un grugnito in risposta, ma niente di che. Si sa, le prime ore sono sempre prive di partecipazione.

Lumacorno si schiarisce la voce, poi riprende. "Bene, iniziamo subito. Qualcuno di voi sa dirmi cos'è questa?" chiede, indicando un calderone dorato che contiene una pozione dalla luminosità madreperlacea, dalla quale si innalzano a spirali fiotti di vapore.

Faccio scattare la mano in aria. L'ho mai detto che amo Pozioni? Non sono l'unica a conoscere la risposta. Guardandomi intorno vedo anche le mani di Remus, Malfoy e...Severus.
Altra fitta.
Già da un pò i nostri rapporti non erano ottimali, ma da quando io e James abbiamo iniziato ad uscire è sparita anche la convivenza civile.
Il mio migliore amico...

Lumacorno mi guarda con un sorriso da orecchio a orecchio. "Si, signorina Evans?"

Abbasso la mano, scacciando quei pensieri dalla testa. "E' Amortentia" dico, abbozzando un sorriso.

"Bè, pare un pò sciocco chiederlo, ma immagino tu sappia che effetti ha..."

Annuisco. "Si, è il filtro d'amore più potente al mondo. E ha un odore diverso per ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae". E' vero. I vapori dell'Amortentia riescono a mettere davvero di buon umore, contribuendo a scacciare ogni senso di inquietudine. Io sento odore di cioccolata, di libri appena aperti e di...di legno di un manico di scopa? Cosa centra adesso? Non è che ami così tanto i manici di scopa...anzi, per niente.

Lumacorno, intanto, annuisce compiaciuto. "Molto bene, signorina Evans! Venti meritatissimi punti a Grifondoro!"

Poi scruta la classe, con un mezzo sorriso dipinto in viso.

"Qualcuno di voi vuole dirmi cosa sente?"

I visi di molte persone assumono la stessa sfumatura di rosso dei miei capelli, se non più scura. A qualcuno si sono persino arrossate le orecchie.
Lumacorno ridacchia. Credo che gli faccia piacere vederci imbarazzati. Sadico.

"Va bene, va bene, non scaldatevi. State attenti, vi dirò come svolgeremo questa lezione. Ho pensato che farvi fare l'Amortentia avendone solo un'infarinata base non basta ad ottenere risultati soddisfacenti. Quindi, per tutta questa settimana farete ricerce, esperimenti vari e qualsiasi cosa vi venga in mente"

Mormorii soffusi si diffondono rapidamente nell'aula.

Lumacorno si schiarisce la voce. "Oh e, naturalmente, lavorerete a coppie".

I mormorii aumentano, stavolta più sollevati. Qualcuno sorride addirittura.

"Scelte da me".

TONF. E il silenzio cadde nella segreta.

L'entusiasmo di tutti si è spento, come una candela esposta al vento. Nessuno osa muoversi, nessuno osa respirare troppo forte. Manca solo il passaggio della balla di steppa, come i tipici film western. Non è mai cosa buona quando un professore forma le coppie. Mai.
Non contento, Lumacorno continua:

"Naturalmente verrete sorteggiati. E potrebbero capitare, non so...due Grifondoro, come un Serpeverde e un Grifondoro"

La tensione nella classe è palpabile. Non c'è nessuno, Grifondoro o Serpeverde che sia, che sono segua i movimenti ultralenti del professore. Lumacorno tira fuori la bacchetta e da un colpetto su un grosso rotolo di pergamena. Su quello iniziano a snocciolarsi pian piano tutti i nostri nomi. Un altro colpo, e la pergamena si divide in tanti bigliettini, uno per ognuno di noi.

Poi, il professore inizia ad estrarre i bigliettini in tutta calma, con un sorrisetto infido stampato in viso. Sembrerebbe quasi che prenda spunto dalle estrazioni del lotto.
Il quarto numero estratto è...
Dopo un paio di estrazioni, Lumacorno annuncia: "Prewett e Paciok".

Alice gioisce silenziosamente, mentre mi volto con lentezza infinita a lanciarle un'occhiata. Oddio, che fortuna sfacciata! Non solo è capitata con un Grifondoro, ma anche con il suo ragazzo! Certo che bisogna avere un cullen enorme per certe cose.

Sbuffando un pò, ma comunque felice per lei, inizio a giocherellare con la mia piuma, nell'attesa di sentire il mio nome.

"Malfoy e Black Sirius".
Sirius ringhia sommessamente un imprecazione, lanciando un'occhiata omicida verso Malfoy.

"Lupin e Black Bellatrix".
Remus sospira, rassegnato. Certo che lui le prende bene le notizie, eh.

"Stealler e Potter". Sobbalzo, mentre la piuma mi scappa di mano. No. Non è possibile.
James con Tiffany! La regina delle oche qua qua!
Ok Lily, calmati e smettila di stritolare la mano di Alice. Il fatto che Tiffany sia un'oca non significa che debba per forza provarci con il tuo ragazzo.
Anche perchè se solo ci pensa...

"Evans e Piton".

Per la seconda volta mi giro di scatto verso Lumacorno.
...cosa? Con Severus? Io?
Ok, ora convincetemi che Lumacorno non sia un enorme massa di cattiveria con i baffi e il parrucchino!

Cerco di assumere un'aria indifferente, evitando con tutta me stessa lo sguardo del mio compagno di pozioni.

Lumacorno sorride soddisfatto, facendo sparire con un colpo secco di bacchetta tutti i bigliettini. "Bene, questo è tutto! Credo proprio che possiamo interrompere qui la lezione. Da oggi dopo le lezioni dovete iniziare a lavorarci. Dovete stare assieme come minimo un'ora al giorno. E lo scoprirò, se non seguite le regole" ammonisce, con un sorriso divertito.

"Ok, potete andare. Se qualche insegnante vi chiede, siete stati autorizzati da me a uscire prima dalla lezione".

Mi alzo, facendo scivolare i libri nella borsa e esco fuori dall'aula in silenzio, affiancata da un' Alice dall'aria sognante. Veniamo raggiunti di corsa da James e dai Malandrini. Le loro facce parlano per loro. Non abbiamo il tempo di aggiungere niente che Tiffany ci si para davanti, ridacchiando. Ignora tutti noi, poveri mortali, per rivolgere un'occhiata a James. "Ciao James, allora oggi ci vediamo? Incontriamoci in Sala Comune alle 18.00, poi da li decidiamo dove andare" dice, aprendosi in un sorriso che lei sicuramente reputa seducente.

James la guarda, allibito. "Dobbiamo ricercare no? Quindi serve la biblioteca".

Tiffany scoppia a ridere, toccandogli una spalla. "Biblioteca! Oh James, come sei diverteeeente! Ci vediamo oggi! Ciao ciao". Detto questo gli lancia un bacio, mi rifila un'occhiata indecifrabile poi va via, sculettante e gracchiante.

"Brutta oca schifosa..." borbotto stizzita, seguendola con gli occhi ridotti a fessure.
James ridacchia. "Gelosa?"

Sto per ribattere quando vedo Severus avvicinarsi. Oh. Mi arriva davanti, sforzandosi di ignorare le occhiate del resto del gruppo.
Mi guarda e, per un momento, vedo tutta la sua sicurezza vacillare.
"Li...ehm, Evans. Ci vediamo oggi alle 18.30 davanti alla biblioteca. Prima non posso" inizia, con un velo di imbarazzo nella voce.
James sta per rispondere al posto mio, ma lo precedo. "Va bene" dico, lentamente.
Lui fa un cenno con il capo, poi si volta e si dirige verso il lago..

"Brutto verme schifoso..." borbotta James, stizzito. Gli lanciò un'occhiataccia, pronta ad andare in difesa di Severus. Poi mi fermo. Perchè dovrei?
La mia occhiata si trasforma subito in maliziosa. "Geloso?"

Lui mi fissa con una falsa aria indignata.

"Cosa fai, copi???"

Lo guardo con un'aria innocente e gli occhioni da cerbiatta.

"Chi, io? Ma proprio io? Sicuro? Ma no che non ti cooooopio!"

Lui ghigna, posandomi le mani sui fianchi.

"Fai così perchè vuoi nascondere d'essere gelosa!"
Arrossisco di botto.

"Non è vero!"
"Si invece!"
"No!"
"Si!"
"No!"
"Si!"

Una folla di studenti si ferma speranzosa attorno a noi. Dopo 10 minuti buoni, sbuffo.

"Ok, forse solo un pochino pochino..." borbotto, avvampando di nuovo.

James mi guarda, trionfante.

"Però ora ammettilo che lo sei anche tu" dico maliziosa, per distogliere l'attenzione dalla mia ammissione spudorata.
Mi attira vicino a se, ridendo. "Si, ma non un pochino. Tanto"

Posa una mano sulla mia nuca, avvicinando il mio viso al suo. Poi, ancora con l'ombra di un sorriso, poggia le sue labbra sulle mie.

Mentre la folla si disperde, sento un ragazzo che dice ad un compagno:

"Uff...ci avevo quasi creduto!"




≈ Angolo dell'Autrice
Eccomi eccomi!
Visto, stavolta ho aggiornato presto *_* e ho anche revisionato il capitoletto come si deve!
Sarà che stamattina mi sono svegliata con un'irrefrenabile voglia di scrivere. Sarà che le vostre recensioni mi mettono di un umore indescrivibile.
Dico sul serio, sapere che a qualcuno piace quello che scrivo mi spinge a continuare *^*.
Ed è per questo che il nono capitoletto è dedicato a voi, a tutti voi che mi seguite e che perdere 5 minuti per lasciarmi il vostro parere ^^
Grazie, non finirò mai di dirlo.

Coooomuuuunque, passando al capitolo. Non ve l'aspettavate, vero? *-*
Direi che questo è stato il più difficile da revisionare, perchè nella prima versione della mia storia non sapevo che Lily e Severus fossero stati grandi amici, non avendo ancora letto I Doni Della Morte. Perciò, questo ha cambiato un bel pò l'andamento delle cose.
+ç+ bwahahaha!
E poi, qui vediamo Tiffany entrare in scena.
Brutta papera v_v non la sopporto, tks.

Bah, la smetto di parlare del capitolo e passo a ringraziare voi, meravigliose donne, che mi avete recensita *°*:
Miss Rainbow: oh grazie *ò* grazie grazie davvero! Oh si, anche io amo James *ç* è così pucciosamente teneroooo <3.
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto :) un bacio, e buone feste anche a te!
tonks17: Figurati, tu hai recensito in ritardo e io postato in ritardo XD direi che siamo pari XD Grazie ancora per i complimenti *-* e visto? Ho aggiornato prestoo!
Ma adoro troppo questo capitolo, ha un non so che di molto importante ^_^ un bacio e al solito, ci tengo a sapere se ti è piaciuto ^O^
Ludo: arg, e chi non ingrassa nelle vacanze? -_-" sarebbe da scriverci su, Ode Ai Chili Messi Su Causa Panettone. ...no, non credo la scriverò XD
Comunque, ho messo tanto a postare perchè la mia ispirazione era totalmente andata via -ç- o meglio, più rileggevo quello che scrivevo, più pensavo che la cosa migliore da fare fosse fare un enorme falò e bruciare tutto oço piccolo momentino di mancanza di autostima direi ^^"" ma vabbè, eccoti il nuovo capitoletto, presto presto *^*
Che te ne pare? Un bacio, buone feste anche a te!

Si, direi che è tutto *ç* già che ci sono mi metto a revisionare anche i prossimi capitoli.
Chissà, potrei farvi una sorpresa e continuare a tenere questa costante nel postare *O*
...ma noi non lo diciamo per scaramanzia vçv
Un bacione enorme enorme a tutti voi che state leggendo *O*

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** The first date { to do a potion } ***


Capitolo 10
The first date { to do a potion }

Sala Comune dei Grifondoro, ore 17:30
Alzo gli occhi dal libro di Trasfigurazione, attirata dai borbottii sommessi che si sprigionano attorno a me. Non ho mai visto tanti Grifondoro così abbattuti ed indignati.

La maggior parte di loro si limita a stare schiantata su una poltrona con aria lugubre.
Sembra ci sia un funerale di massa.

La formazione delle coppie fatta da Lumacorno ha lasciato poche persone soddisfatte.

O meglio, due. Alice e Frank. La maggior parte dei ragazzi della mia casa sono capitati con un Serpeverde.

E tra queste due case non corre buon sangue, lo sanno tutti.

Scuotendo la testa mi rituffo nel libro di Trasfigurazione, cercando di ignorare la sensazione di inquietudine che mi attanaglia lo stomaco.

Non ho nessuna voglia di ritrovarmi con Severus, soli. Non mi interessano tutti questi anni di amicizia. Non mi interessa.
Però mi fa male.

Il buco del ritratto si apre, distogliendomi dai miei pensieri. I Malandrini, scuri in volto, fanno il loro ingresso quasi fossero annunciati da una marcia funebre. L'unico un pò rincuorato è Minus. Dopotutto lui è capitato con Taylor McKessie, una Grifondoro piuttosto simpatica. Poteva andargli peggio, molto molto peggio.
James mi lancia un'occhiata di sbieco e si avvicina velocemente, lasciandosi cadere sulla poltrona di fronte a me.

"Ehi" dice, abbozzando un sorriso.

"Ehi" rispondo, sorridendogli a mia volta, mentre chiudo il libro di Trasfigurazione con uno schiocco.

"Ohi ohi. Stiamo tornando ai monosillabi qui?"

"Sirius" interviene James stancamente.

"Cosa c'è?"

"Sta zitto".

Ridacchio scuotendo la testa, mentre i Malandrini si siedono nelle vicinanze.

"Allora, pronti per un pomeriggio ricco di emozioni?" dico sarcastica.

Sirius sospira, abbandonandosi sullo schienale della poltrona sulla quale se ne sta stravaccato. "Certo. Non vedevo proprio l'ora di passare un pò di tempo solo con mister uso-tanta-di-quella-brillantina-che-su-di-me-puoi-pattinarci" sbotta stizzito.

Resto un secondo zitta, pensando all'epiteto lunghissimo che Sirius ha dato a Malfoy.

"E immagino che anche Remus sarà contento. Un' intera ora in compagnia della cara cugina Bellatrix. Uno zuccherino, davvero" continua Sirius, fissando Remus.

"Felice come se fossi stato morso da un lupo mannaro" dice lui in tono lugubre, scuotendo la testa. Sirius ignora l'ultima affermazione, andando avanti. "Vabbè, Pete saltiamolo. Come se non sapessimo che lui è davvero felice d'essere capitato con la McKessie!"

Peter arrossisce di botto, balbettando parole come -bugia- e -morto-, mentre gli amici prendono a sgomitarlo.

Sirius fa un ghigno.

"Mentre invece Romeo e Giulietta qui presenti sono felicissimi, no? Lui sta con Stealler che, tra parentesi, non è proprio da buttare . E lei sta con sua untuosità..."

Gli lancio un'occhiataccia, sprofondando un pò più giù nella poltrona. James fa una smorfia.

"Non mi fido proprio di Mocciosus. Come faccio a controllare che non facciate niente di male?". Sono pronta a rispondergli con un qualcosa di poco carino, ma preferisco stare zitta. Stranamente. Mah.

Mi mordo un labbro, voltandomi verso il centro della Sala. Con la coda dell'occhio vedo Alice scendere dal dormitorio femminile.

Ci si avvicina, trotterellando.

"Ciao ragazzi!" esclama, sprizzando felicità da tutti i pori. Le concedo un misero sorriso. Non è giusto smorzare tanta allegria.

"Scusate, devo scappare. Frank mi aspetta al lago, studiamo lì. Ciaoooo!" dice, per poi sparire attraverso il ritratto della Signora Grassa. Guardo furtivamente l'orologio, sarà più o meno la quarta volta che lo faccio.

"Oh oh, cos'è, non vedi l'ora di andare da Piton?" dice James, sarcastico.

Ah, Severus. Al momento, in effetti, non pensavo a quello. I problemi vanno affrontati in ordine cronologico. Andiamo, non guardatemi così. Riflettiamo insieme. Se una tutt-altro-che-brutta oca stesse per incontrarsi da sola (e sottolineo, sola) con il vostro ragazzo, per cui ha sempre avuto una cotta mezz'ora prima che voi abbiate un incontro con il vostro ex migliore amico, quale delle due cose vi preoccuperebbe di più?
...si, tutte e due, lo so. Ma quell'ochetta qua qua arriverà tra meno di mezz'ora, qui!

"Jaaaameeeeeees!"

Oh no, eccola. E' in anticipo! Brutta papera incapace di leggere un orologio.
Si avvicina a passo di danza (ridicola), schioccando due baci sulla guancia a James.
Poi si volta a guardarmi.

"Oh Lily, tesoro! Stai benissimo oggi!"

Schifosa leccapiedi. Crede che facendomi un complimento si salverà? Bè, spiacente deluderla.

Le rivolgo un sorriso smielato e falso. "Tiffany! Oh, anche tu sei...incantevole, per quanto ti sia possibile"

James mi scruta, come a voler cercare una spiegazione nel mo comportamento tanto cordiale. Andiamo, non sono mica una pazza assassina. Un pò di autocontrollo lo ho.
"Andiamo, Jamie?"

James fa roteare gli occhi. "Si, si Tiffany, vengo. Aspetta un momento".

Si china su di me, poggiandomi le labbra sul collo, sotto l'orecchio. Sento il suo sorriso sulla pelle mentre mi sussurra: "Noi saremo in biblioteca...ci vediamo lì".
Poi, lentamente, sposta le labbra a sfiorare le mie.

Ricambio bacio e aggiungo anche un pizzico sulla pancia, così che quando si alza sta ridendo.
Lancio un' occhiata a Tiffany, piuttosto scura in volto, e le faccio ciao-ciao con la mano.

Prendi questo, bettola.

Li guardo allontanarsi, senza perdere un movimento di quella. Una volta usciti dalla Sala Comune, Sirius mi guarda ridacchiando.

"Se le occhiate potessero uccidere..."

"Cosa?"

"Andiamo, era palese che volevi incenerirla!"

Mi limito a sbuffare, ignorandolo e riapro il mio libro. Man mano che i minuti passano la Sala inizia a svuotarsi. Sirius è uno degli ultimi ad andare.
Si alza a fatica dalla poltrona, stiracchiandosi.
"Bah. Direi che è ora. Buona fortuna con Moccy" dice, lanciandomi un'occhiata di sottecchi.
Ricambio lo sguardo, trasalendo appena. "Anche a te con Malfoy"

Lui fa una smorfia, avviandosi ad uscire, mentre riporto gli occhi sul libro.
Poco dopo, getto un'occhiata all'orologio. 18.25.
E' ora di andare.
Degludendo, mi alzo e caccio il libro nella borsa, appendendomela poi in spalla.

Esco lentamente dalla sala comune, canticchiandomi nella mente una canzone babbana, l'ultima che ho ascoltato quando sono stata a casa.
Rimandare le preoccupazioni, ecco tutto.
Purtroppo, non posso allungare il tragitto verso la biblioteca solo con un paio di note che aleggiano nella mia testa.
Severus sta aspettando davanti la grossa porta di legno intarsiato, stringendo al petto un grosso volume con delle scritte in latino.
Respiro profondamente prima di avvicinarmi.

Lui si volta a guardarmi, senza dire niente, mentre io ricambio a mia volta lo sguardo.
Restiamo in silenzio per un pò, finchè non faccio un piccolo sbuffo.

"Ciao?" dico, stufa di quella situazione.

"Sei in ritardo" grugnisce lui, distogliendo lo sguardo.
Alzo le spalle. "Sei tu che sei in anticipo".
Una delle mie solite risposte, il mio solito modo di sviare le colpe scherzosamente. Un modo di essere che ho da sempre, che ha caratterizzato la Lily Evans di adesso.
Un modo di essere che adesso mi sembra tremendamente sbagliato.
Perchè è tanto, troppo, che non gli rispondo più così, che le nostre conversazioni sono fatte di sguardi gelidi e cenni col capo.

Due anni, per l'esattezza.
"Entriamo?" taglio corto e, senza aspettare un suo assenzo, mi avvio in biblioteca.

La sala è semivuota, ma la cosa non mi meraviglia. Dalle grandi vetrate si vede in tutto il suo splendore il lago, illuminato dal sole.

Con una giornata così la maggior parte degli studenti si sarà rifugiata li fuori, ad assorbire quanta più vitamina D possibile.
Lancio la borsa su un tavolo in un angolo, sedendomi e aspettando che Severus mi raggiunga.
Lui non arriva subito, prima inizia a raccogliere libri dagli scaffali come fossero mele. Poi si avvicina, lasciandoli cadere sul tavolo con un tonfo sordo e provocando una nube di polvere.
Tossendo, mi faccio aria con la mano. Lui prende posto davanti a me, lanciandomi un'occhiata.
"Giusto. Allergica alla polvere. Scusami"
D'istinto, alzo lo sguardo, sorpresa che se ne ricordi.
Severus fa un sospiro, distogliendo lo sguardo. "Come abbiamo fatto a finire così, Lily?" mormora, incrociando di nuovo gli occhi con i miei.
"Eri la mia migliore amica...sei la mia migliore amica".

Faccio una risatina sarcastica, incrociando le braccia al petto.

"Ma davvero? A quanto mi risulta, gli amici non si insultano tra di loro"

Faccio una pausa, sporgendomi leggermente verso di lui.
"Mi hai chiamata mezzosangue, Sev. Lo avrei accettato da tutti, ma non da te".

Abbassa lo sguardo, forse per impedirmi di vedere dentro quegli occhi neri ciò che prova in questo momento. Sono sempre stata brava a leggerlo, e lui lo sa.
Respira profondamente prima di parlare.
"Ti ho chiesto scusa, Lily. Un milione di volte. Lo sai che mi dispiace da morire, che vorrei non averti mai chiamato in quel modo"
Scuoto la testa.
"No, Sev. Hai scelto la tua strada ormai. E la strada che hai scelto ti porta lontano da me. Ora, per favore, iniziamo a lavorare".
Chiudo così l'argomento, chinandomi a frugare nella borsa alla ricerca di un pezzo di pergamena.
Lascio che i capelli cadano in avanti, coprendomi il viso, per impedirgli di vedere il lampo di dolore che mi ha attraversato il volto.

Perchè mi fa male questo.
Perchè lui era importante per me.
Perchè niente potrà tornare come prima.



{ Angolo dell'Autrice.
Tadaaan! Eccomi qui presto presto con l'aggiornamento *-*
Avviso che sto postando clandestinamente, visto che ora dovrei trovarmi a correggere un paio di temi dei ragazzi del doposcuola.
Ma si sa, fingere un bisogno impellente di andare al bagno ha sempre dato buoni risultati.
Comunque, il capitoletto.
E così, abbiamo visto l'incontro tra Lily e Severus, la loro prima conversazione dopo due anni di silenzi... e questa parte si che è cambiata rispetto alla prima versione!
Qualcuno di voi che l'aveva già letta in precedenza ci resterà di sasso XD essì, ho un pò rivalutato il personaggio di Piton.
Un pò eh. Non dimentichiamo che, fosse stato per lui, Harry sarebbe molto tranquillamente. Se non fosse stato per Lily, ovvio.
Comunque, sto pensando una cosa per il capitolo prossimo.
Avevo pensato di scriverlo dal punto di vista di Severus, per vedere un pò come la vede lui tutta questa situazione...
voi che ne dite?
Ebbene si, vi sto proponendo un sondaggio vçv fatemi sapere :P così vedrò se scrivere o meno questa specie di capitoletto bonus (che, tra parentesi, ho già iniziato XD).
Sondaggio a parte, passo ai ringraziamenti *-*

Innanzittutto, grazie alle 4 personcine meravigliose che mi hanno recensita:
tonks17: non posso rispondere per bene alla tua recensione perchè rischierei di dare troppi spoiler ;) comunque, ti dico solo di tenere ben d'occhio Tiffany ^_^ le oche sono sempre in agguato! Un bacio :*
Streghetta86: bwahaha lo vedrai cos'ha in mente l'oca giuliva! A volte mi sorprendo di quanta ocaggine possa uscire dalla mia mente òçò bah, sarà che ci convivo a scuola...chissà! Un bacio, spero ti sia piaciuto questo chap ^^
Ludo: innanzittutto, grazie ^o^ ho apprezzato davvero le tue parole...e i tuoi consigli ;) infatti, già per il capitolo precedento avevo messo la mia playlist preferita a riproduzione casuale XD mi sa che dovrei farlo, specificare sotto l'influsso di quale canzone esce fuori un capitolo òçò uhm, magari lo faccio dal prossimo ^O^ tornando alla storia bè...si. Tiffany è un pò troia. Un pò tanto, aggiungerei, ma si vedrà più avanti ^^ non a caso ho preso un pò spunto da determinate persone che conosco per idearla. E, sinceramente, mi fa un pò schifo, perchè credo che in ogni personaggio inventato ci sia un pò di colui che lo inventa. Bah, spero di non avere niente di quella ò_ò aspetto i tuoi commenti su questo capitolo ^-^ un bacione, e grazie ancora!
Inu_p: l'allusione al cullen era puramente casuale, giuro v.v era per non cadere nella volgarità XD ma adesso bwahaha mia cara Milla, adesso si che resterai sorpresa +ç+ perchè ora non sai quello che potrebbe accadere, visto che la storia cambia un pò rispetto alla prima versione *ç* iiic. Eppoi. Io non maltratto nessuno dei miei piccini vçv si, mi sento una seconda mamma per loro *ç* (...uccidetemi). Ora vo Milla, voglio i commenti su questo cap! Un bacio scema!

Pooooi, ci sono da ringraziare le nuove 6 personcine che hanno aggiunto la storia ai preferiti:
Dark_lady88, mikelina, Miss Rainbow, Queen_M, _Polla_, sweetbaby. Grazie grazie grazie *O* siamo a quota 34!
Oooh ma quanto vi adoro <3

Ora scappo, la mia pausa bagno è durata fin troppo a lungo ò_ò
Aggiornerò il più presto possibile, promesso!
Voi intanto fatemi sapere che ne pensate del capitolo bonus *ò*
Un bacione enorme!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Another point of view. ***


Nuova pagina 1

Capitolo 11
Another point of view.

"No, Sev. Hai scelto la tua strada ormai. E la strada che hai scelto ti porta lontano da me."
Non capisce. Non riesce a capire. O forse, non vuole.
La guardo frugare nella borsa, ignorando la morsa che mi attanaglia lo stomaco spingendomi a parlare, ad aggiungere frasi a caso per farle capire che questa situazione per me è diventata insopportabile.
Ed è tutta colpa di quel maledetto pallone gonfiato di Potter e del suo fedele compare Black.
Che bisogno c'era di umiliarmi in quel modo?
Che bisogno avevano di far vedere a tutti quanto fossero bravi?
Che bisogno avevano di farlo usando un mio incantesimo?
Ero così preso dal nervosismo, dalla rabbia accecante che le parole mi sono sgorgate fuori senza che riuscissi a fermarle.
Schifosa mezzosangue.
Non è servito aspettare tutta la notte fuori la torre dei Grifondoro.
Non è servito parlarle, cercare di farle capire perchè fossi scattato in quel modo.

"Non volevo chiamarti in quel modo...ti prego Lily, lo sai. Non volevo..."
"...chiamarmi schifosa mezzosangue? Ma lo fai con tutti quelli come me. Perchè io dovrei essere diversa?"


Avrei voluto dirglielo, allora.
Perchè, a differenza di quello che sbandieravano tutti i miei ideali, non me ne fregava niente del suo sangue, della sua famiglia o del suo cognome.
Lei era Lily, punto.
La bambina che avevo osservato per mesi e mesi nel parcogiochi vicino casa.
L'unica a cui avessi rivelato i problemi tra i miei genitori.
La mia prima amica, la persona che era stata stesa con me sotto un albero a chiedermi di Hogwarts, dei Dissennatori, della magia.

"La lettera per Hogwarts arriverà davvero con un gufo?"
"Di solito si. Ma tu sei figlia di Babbani, quindi dovrà venire qualcuno dalla scuola a spiegarlo ai tuoi genitori".
"E' diverso se si è figli di Babbani?"
Esitai, prima di rispondere, osservando il lampo di preoccupazione che era comparso nei suoi occhioni verdi. Erano anni che mia madre mi riempiva la testa con discorsi sui babbani, sul sangue puro e su chi non meritava di avere accesso al nostro mondo.
Ma, mentre il mio sguardo incrociava il suo, limpido e ansioso, tutte quelle convinzioni parvero sgretolarsi.
C'era forse qualcosa di più puro di Lily Evans?
"No" dissi, con tono rassicurante. "Non è diverso".
E allora lei sorrise. Un sorriso vero che le illuminò gli occhi, e che per qualche secondo mi lasciò abbagliato.


La mia prima cotta, la prima ragazza per cui il mio cuore aveva saltato qualche battito.
La prima ragazza che avevo mai amato.
Un tonfo improvviso mi risveglia dai miei pensieri.
Lily ha sbattuto un librone sul tavolo, quasi imitando quello che avevo fatto io prima.
Non mi ero neanche accorto che si fosse alzata.
Si siede, scostandosi una ciocca di capelli dal viso e apre il libro. Scorre rapidamente l'indice con un dito, poi sfoglia le spesse pagine finchè non arriva al capitolo che ci serve.
Gira il libro, in modo da far vedere anche a me.
"Ecco. Qui spiega gli effetti collaterali di un uso prolungato. Credo sia importante farlo presente nella relazione, visto che è un punto che molti sottovalutano"
Annuisco senza dire niente, prendendo a trascrivere qualche frase su una pergamena.
Ad un tratto, alzo la testa di scatto allungandomi a prenderle una mano. Lei sussulta, riducendo gli occhi in due fessure e prova a tirarla via.
La trattengo, scuotendo la testa.
"Aspetta, Lily. Aspetta" chiedo, supplichevole.
Smette di tirare via la mano, ma la sua espressione non si rilassa.
Respiro profondamente, poi continuo.
"La mia strada non deve portarmi per forza lontano da te. Possiamo continuare ad essere...amici"
Lily stringe le labbra, tirando con un colpo secco la sua mano dalla mia.
"Frequenti dei mangiamorte. Veneri le Arti Oscure. Magari ti unirai anche tu a quel mago, Voldemort, che sta facendo stragi e seminando terrore. Perchè tutto questo non dovrebbe portarti lontano da me?"
Le riafferro la mano, sporgendomi verso di lei, fondendo i miei occhi con i suoi.
"Perchè tutto questo fa parte di me, e lo sai bene. Ma...l'affetto che io provo per te non può andare via così. Mi manchi, Lily. E so che anche io ti manco. 8 anni di amicizia non si buttano via così".
Resta a fissarmi, in silenzio.
Per un attimo mi illudo di essere riuscito a convincerla. Poi lei gira la testa di scatto, verso un tavolo nell'angolo opposto della sala.
Seguo il suo sguardo, voltandomi a guardare nella sua stessa direzione.
James Potter è seduto a quel tavolo con una tipa che chiacchiera ininterrottamente. Ha gli occhi puntati verso di noi, o meglio, su di lei.
In quel momento, nel preciso istante in cui riporto lo sguardo su quel paio di occhi verdi, la consapevolezza di quello che sta succedendo mi colpisce forte come uno schiaffo.
Il modo in cui lo guarda.
Il modo in cui cerca di rassicurarlo, annuendo appena, curvando le labbra in un sorriso distorto.
Si è innamorata.
La mia migliore amica, che avrei voluto fosse qualcosa di più, ha ceduto alle lusinghe del mio peggior nemico.
E' troppo.
Potter si è preso tutto, ormai.
I miei incantesimi, le mie pozioni, il mio orgoglio, la mia dignità.
Non c'era bisogno di rubarsi anche l'unica persona che per me avesse contato più di qualsiasi altra cosa.
Non ce n'era bisogno.

~ Angolo dell'Autrice.
Si, ce l'ho fatta!
Volevo assolutamente postare questo capitolo entro il 2008 *ò*
Tadan, ecco a voi il punto di vista di Severus.
Devo dire che mi ha un pò intristito ç_ç il Sev giovane mi fa un sacco di tenerezza...
ci tengo a specificare che il succo dei dialoghi in corsivo, alias i Flash-Back, sono scritti ne 'I Doni della Morte'.
Io li ho unicamente rielaborati ^^

Passiamo ai ringraziamenti *_*
Innanzittutto grazie a:
Inu_p: si, lo so che stai dalla parte di James XD lo so. Ma suvvia ç.ç vedila anche dal punto di vista di Severus... James gli ha praticamente portato via tutto ò.ò non fare quella faccia, sai quanto adori il nostro Ramoso vçv ma non si possono dare tutti i torti a SevSev v_v ...e poi, no Milla. Lily-James-Severus no come Bella-Edward-Jacob. Severus non avrà l'imprinting con Harru vçv
tonks17: ecco qui il capitoletto su Severus! Che te ne pare? Comunque si, ormai è un dato di fatto. Tiffany mi sta sulle pelotas v_v e non hai ancora visto cosa combinerà in seguito °-° cosa da cancellarla, sul serio! Spero che questo chap ti sia piaciuto ^_^ fammi sapere!
pinkstrawberry: XD tadaan, i pensieri di Piton. Su su, che ne pensi? Voglio una recensione dettagliata con tutti i tuoi commenti eh v_v
Ludo: tanti auguri in ritardo!! Spero il tuo compleanno lo abbia passato bene ^_^ tornando alla storia, mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo precedente ^^ descrivere per bene le emozioni mi ha preso parecchio tempo ò_ò non volevo tendere troppo al melodrammatico, ma neanche far sembrare tutto una cosa di poco conto...spero che questo punto di vista diverso ti sia piaciuto ugualmente ^^ un bacio, e grazie per i complimenti!
zukkyna: grazie grazie grazie *-* spero che, tra una fetta di panettone e il cenone di stasera, riuscirai a leggere anche questo cap *_* un bacione!
SarahPotter: grazie 1000, mi fa davvero piacere che ti piaccia la storia ^___^ spero ti sia piaciuto anche questo capitoletto! Un bacio!

E poooi, grazie a PrincessMarauders che ha aggiunto la storia ai preferiti *-*
Siete 35, ragazzi! Fatevi sentire ç___ç

Ora scappo ò_ò mia madre mi ucciderà se quando torna non trova la camera in ordine (vi conviene pregare per me °-° se io muoio, voi non saprete mai come andrà a finire qui v_v).
Vi lascio i miei enormi Auguri di Buon 2009! Che questo anno possa essere proprio come lo desiderate *_*
Un bacione!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Why so immature? ***


Nuova pagina 1

Capitolo 12
Why so immature?

{ Alla mia nonna
alla quale somigliavo,
che si chiamava come me
e che era fiera che le somigliassi
e portassi il suo nome.
E, lo sai, lo sono anche io.
Ti voglio bene. }

"Arg! Non è possibile! Siamo di nuovo in ritardo!"
La voce di Alice mi fa sobbalzare, facendomi sedere di scatto sul letto.
"Ali, che Merlino..."
"Muoviti Lily! Sono le 8.10!!"
Oh porc-! E' tardissimo! Scendo giù dal letto, correndo ad afferrare la divisa abbandonata sul baule accanto al comodino.
Faccio volare via il pigiama, mentre Alice si infila in bagno.
Come prevedibile, siamo le uniche rimaste nel nostro dormitorio. Che belle, le compagne di stanza. Svegliarci no, eh?
Lotto contro la gonna, per abbottonarla nel verso giusto, maledicendo me e la mia pigrizia.
Intanto, Alice è uscita dal bagno, già vestita. Urgh.
Mi ci lancio, lavandomi i denti con una mano mentre con l'altra spazzolo i capelli.
"Li, sei pronta?"
"Un secondo, un secondo!"
Infilo rapidamente le scarpe, acchiappo la borsa e mi fiondo giù per le scale, con Alice al seguito.
"Lumacorno ci ucciderà! Oh si se ci ucciderà!" borbotta lei, mentre corriamo per arrivare nei sotterranei. Sono le 8.20.
Finalmente arriviamo davanti l'aula. Apro la porta, strisciando dentro per attirare meno attenzione possibile.
Inutile. Gli occhi di Lumacorno scattano su di me e la mia amica nel preciso momento in cui mettiamo piede nel suo territorio.
Gli lancio un'occhiata di scuse, mentre borbotto un "Scusate il ritardo" appena accennato.
Eggià, l'affanno toglie la parola.
Lumacorno ci fa un cenno di assenso, così mi affretto a prendere posto in un banco in seconda fila, rimasto totalmente vuoto. Mentre Alice si lascia cadere accanto a me, il professore batte le mani con entusiasmo.
"Silenzio, ragazzi. Ho un paio di cose da dire"
Prende fiato, si porta le mani ai fianco e prende ad osservare la classe con disappunto.
"Ho ricevuto delle lamentele da parte di alcuni di voi per quanto riguarda la formazione delle coppie della ricerca"
Un bofinchio indistinto prorompe da parte di Sirius, che fissa il professore con aria truce.
Questi non si lascia impressionare e continua, stavolta più allegro.
"Perciò, mi è venuta un'idea!"
La maggior parte degli studenti si sta scambiando occhiate preoccupate. Idee di Lumacorno? Grazie, abbiamo già dato.
Lui fa un sorriso sornione, probabilmente soddisfatto di se stesso.
"Tra una settimana ci sarà una festa del mio Luma-Club, alla quale siete tutti invitati. Ma voglio che vi presentiate a coppie, seguendo i gruppi di studio formati nella lezione precedente".
La mia testa si gira di scatto verso James, che mi lancia uno sguardo allibito.
Lui, ad una festa con quella piovra di Tiffany?? Pardon??
La mano di Sirius e Malfoy scatta in aria quasi contemporaneamente.
Lumacorno fa un cenno col capo, tutto felice. "Si?"
Sirius lo guarda, indignato. "Professore carissimo, mi perdoni l'intervento. Ma lei forse ha dimenticato che io sono in coppia con il biondiccio piastrato?"
Malfoy lo fulmina, con aria altezzosa. "Zittisciti, racchia, sei solo invidioso dei miei capelli"
Sirius annuisce convinto. "Vero. E' sempre stata la mia più grande ambizione avere dei sottaceti come peluria"
Lumacorno si schiarisce la voce, con fare professionale (ehm ehm).
"Smettetela, prego. Signor Black, stavo appunto spiegando che anche se una coppia è formata da persone dello stesso sesso, non significa che non possa lo stesso presentarsi alla festa".
L'espressione di Sirius è indescrivibile. "Sta forse dicendo che io e Coso dovremmo presentarci alla festa a braccetto??".
Lumacorno, sospira, poi guarda Sirius come se stesse per spiegare ad un bambino un concetto particolarmente difficile.
"Signor Black, si tratterà solo di...cooperazione. Non dovete fare nient'altro che dialogare e discutere in modo civile e da gentiluomini, non fare un matrimonio in grande stile".
La classe inizia a ridacchiare, quasi istericamente.
James si sporge verso Sirius, con un ghigno stampato in viso.
"Pensa che non devi per forza prenderlo a braccetto. Puoi anche tenerlo per mano, se ti va"
Sirius fa per ribattere con qualcosa di poco gentile, ma Lumacorno lo fulmina con lo sguardo.
"Ora iniziamo la lezione prego! Dunque, chi sa dirmi qualcosa sugli antidoti?"
Dopo un'ora fatta a tagliuzzare ingredienti, mescolare e ispirare fumi tossici (l'odore della pozione di Minus era nausabondo), finalmente suona la campanella. Faccio cadere i libri nella borsa, la metto in spalla e mi avvio verso l'uscita.
Vicino la cattedra Sirius e Malfoy tentano ancora di persuadere Lumacorno ad annullare la festa a coppie.
"Insomma signori, non fatela tanto lunga! Non dovete ne baciarvi ne niente di questo. A meno che non vogliate, naturalmente. In quel caso, nessuno avrà niente da contestare"
Prima di uscire riesco a distinguere chiaramente l'espressione disgustata sul volto di Sirius. Ridacchio, mentre mi avvio lungo il corridoio. Mentre cammino sto ancora armeneggiando con la cinghia della borsa, lo sguardo fisso in basso.
Non mi accorgo di avere un ragazzo davanti, così gli sbatto clamorosamente contro.
Per il contraccolpo indietreggio leggermente, ma due braccia mi afferrano prontamente per impedirmi di cadere.
"Scusa..." inizio io, alzando lo sguardo. Di colpo, mi irrigidisco.
Severus.
"Dovresti fare più attenzione a dove metti i piedi" borbotta lui, lasciandomi andare.
Alzo le spalle. "Per questo ti ho chiesto scusa, no?".
Mi fissa, scettico.
"Cosa succede qui?". La voce di James, irritata, mi fa voltare. Si sta dirigendo verso di noi con una strana espressione stampata in viso.
"La tua ragazza mi è semplicemente sbattuta contro Potter, non c'è bisogno di scaldarti". Severus alza gli occhi al cielo, sarcastico.
James si limita a lanciargli un'occhiata di sbieco. Lo tiro per la manica della camicia.
"Andiamo, su". Meglio evitare eventuali discussioni.
Lui annuisce, voltandosi e afferrandomi una mano.
Sento Severus ridacchiare. "Bravo, Potter. Mi piace il tuo comportamento da cagnolino ben addestrato. Se lei non c'è non hai problemi a fare lo spavaldo, eh? Non saremmo un pò vigliacchi, forse?"
James si gira di scatto, quasi ringhiando, bacchetta alla mano.
"Chiamami di nuovo vigliacco, Mocciosus, avanti".
Lui ghigna, stranamente sicuro di se.
"Vigliacco".
Gli occhi di James si assottigliano paurosamente. Ha la bacchetta a mezz'aria, quando gli afferro una mano.
"Ignoralo, andiamocene"
Mi guarda come se gli stessi facendo un affronto personale. Sbuffo, incrociando lo sguardo con il suo.
"Vale la pena fargli un incantesimo e trovarti in punizione per una settimana buona?"
Ha lo sguardo duro, furioso. "Si" risponde, digrignando i denti.
"A che pro?" sbotto io, incrociando le braccia al petto.
"Semplicemente per far capire a quello che non può dire quello che gli pare senza conseguenze!".
Rimango a fissarlo, scuotendo la testa. Perchè a volte deve assumere questi comportamenti da bambino?
Intanto, Severus ci fissa con aria ironica.
"Se vi date una mossa eh, non ho mica tutto il giorno"
James si irrigidisce, lanciandomi un'occhiata come ad incolparmi. Ma perchè quell'altro non si sta mai zitto??
Alzo le braccia, in segno di resa.
"Fate quello che vi pare, ok? Non me ne importa niente" sbotto.
Poi mi volto e cammino fino all'aula di Trasfigurazione, senza degnarli di uno sguardo.

~ Angolo dell'Autrice.
Salve a tutti!
Chiedo scusa per l'immenso ritardo dell'aggiornamento...ma a quanto pare questo periodo del cavolo non ne vuole proprio sapere di passare.
Già. Prima o poi passerà, suvvia.
Tornando al capitolo, questo non mi piace granchè. Ma è un pò di passaggio, perchè dal prossimo le cose inizieranno a movimentarsi ancora ^o^ eeeeeggià, care ragazze mie, non si può mai stare tranquilli!

Passo ai ringraziamenti *-* innanzittutto, grazie alla quantità immane di gente che ha letto ._. quando ho visto quel numeretto scritto giuro che mi sono spaventata XD e grazie alle 7 meravigliose ragassuole che mi hanno recensita *ç*:
pinkstrawberry: Lily ha le sue ragioni per non concedere a Sev un'altra possibilità v.v si è comportato maaale male lui, si si. Comunque si, è la mia prima volta in panni maschili XD mi fa piacere ti sia piaciuto *-* un bacio sorellina
Ludo: mi fa davvero piacere che il punto di vista di Severus ti sia piaciuto *-* in effetti piccino, fa un pò pena anche lui ._. comuuunque, sono pienamente favorevole all'Ode sui Chili Presi Causa Panettone *O* ti appoggio, ti appoggio! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^^ fammi sapere, un bacio!
Inu_p: chissà perchè immaginavo che non avresti cambiato opinione su Piton ._. suvvia Milla, stiamo parlando di un 17enne innamorato, non di colui che ha reso la vita un inferno a Harry v_v bah, vado a recensire la tua fic, su XD kissh, e mangia più zeppole!
zukkyna: XD tranquilla, era la sindrome del post-vacanze che rende ciechi XD mi fa piacere che il capitoletto ti sia piaciuto *_* spero che anche questo non ti faccia schifo XD baci ^^
Streghetta86: grazie per i complimentii *3* si, se si pensa a Piton come un ragazzo invece che come un vecchio pipistrello acido, allora a quel punto si può ragionare ._. XD spero ti sia piaciuto il seguito *-* fammi sapere!
tonks17: Valeee! Eccoti il seguito :P in effetti si, nel capitolo precedente James passa un pò per un infame...però non è che si sia comportato proprio bene con Piton, eh é--è anche se comunque anche lui si mette e lo provoca, per come la vedo io...comunque spero che anche questo capitolo, tornato alla visione normale di Lily, ti sia piaciuto *-* fammi sapere!
PiccolaBlack: *-* una nuova lettrice! Benvenuta! Capisco il tuo odio verso Piton ._. ma il suo comportamento con Lily mi ha sempre incuriosita *_* però sta tranquilla, io sono una Pro-Marauders convinta v_v grazie per i complimenti, spero ti sia piaciuto anche questo ^O^ un bacione!

Bè, direi che è tutto. Al solito, mi farebbe davvero piacere leggere i vostri pareri sulla mia storia ^-^ non immaginate quanto tirino su *-*
Un bacio e alla prossima, spero presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Lie or truth? ***


Nuova pagina 1

Capitolo 13
Lie or truth?

"Oh Merlino, il ballo è stasera e non ho ancora idea di cosa mettermi! Che ne dici del vestito fucsia? Forse è troppo sgargiante? E se invece mettessi il...Lily? Lily, mi stai ascoltando?"
Sbatto le palpebre e metto a fuoco un' Alice piuttosto contrariata.
"Scusami Ali...sono un pò distratta oggi" faccio, abbozzando un sorrisetto.
Percorro con lo sguardo l'intera Sala Comune, soffermandomi anche negli angoletti più appartati. Non lo vedo. E se fosse con quell'ochetta lasciva affetta da congenita mancanza di neuroni funzionanti di Tiffany?
"Non avete ancora parlato, vero?". A volte mi chiedo se la mia migliore amica abbia una qualche facolta precognitiva o cose del genere.
Faccio finta di essere totalmente presa dal tema di Difesa Contro Le Arti Oscure che sto scribacchiando da un'oretta. Alice non demorde, continua a tenermi il suo sguardo addosso per almeno 5 minuti, finchè non alzo gli occhi sospirando. Rassegnata, mi porto una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio.
"No, non abbiamo ancora parlato. Ha avuto gli allenamenti di Quidditch per tutta la settimana, quando era libero lui io dovevo vedermi con Severus, e quando ero libera io lui doveva vedersi con quella"
Alice mi guarda, esitante. Bah, è inutile che faccia così. Non è difficile capire cosa vuole chiedermi ora. Ha quella domanda dipinta in viso. Sospiro di nuovo, poggiando il mento sulla mano, mordicchiandomi il labbro.
"Non so perchè ho fatto quella specie di sfuriata, Ali. E' solo che..."
"Solo che ti ha dato fastidio il suo comportamento e, come tuo solito, hai dovuto rispondere per le rime" fa lei, come se stesse recitando una cantilena.
Aggrotto le sopracciglia, pronta a ribattere, ma mi blocco subito. James è appena entrato, ancora in divisa da Quidditch. Viene fermato da un Sirius festante. Parla, sorride, gli da una botta amichevole sulla spalla. Rimango ad osservarli per qualche istante, finchè Alice non mi da una spinta leggera sulla mano.
"Vai. Parlagli e chiarite". La guardo e leggo nei suoi occhi una serie di cose che mi spingono ad alzarmi da questa stupida sedia e ad avvicinarmi a lui. Il suo sguardo non mente, non vale la pena rovinare tutto per una discussione.
Cammino lentamente, sembro aver perso tutta la spavalderia con la quale, solo fino a pochi mesi fa, mi fiondavo su di lui per fargli l'ennesima sfuriata. Finalmente lo raggiungo e mi fermo dietro di lui, aspettando che finisca di parlare con Sirius. Lui si volta, quasi come se mi avesse sentita arrivare.
Anche Sirius mi guarda e, come se improvvisamente sapesse più cose di quante ne sappia in realtà, va via a passo svelto.
"Ehi" dico, piano. James continua a guardarmi, facendo un sorrisetto amaro. "Così puoi parlare con me, nonostante io sia taaanto immaturo?"
"Io non ti ho mai dato dell'immaturo" protesto, iniziando a giocherellare nervosamente con una ciocca di capelli. Lui mi guarda sbuffando, mentre solleva un sopracciglio.
"A-ah, e adesso convincimi che non è quello che hai pensato".
Touchè. Con una piccola precisazione, però. Non è lui che ritengo immaturo. E' il suo comportamento.
Lui sorride al mio silenzio, scuotendo la testa. "Visto? Riesco a leggerti benissimo, Lily" dice, stavolta in tono più gentile, allungandosi ad accarezzarmi una guancia. Non appena il dorso della sua mano sfiora la mia pelle, il mio cuore salta qualche battito. Come del resto, fa ogni volta in cui lui mi è vicino.
...mi sto innamorando?
Questa quasi rivelazione mi lascia spiazzata per una manciata di secondi. Abbasso lo sguardo, mordicchiandomi il labbro inferiore.
James mi passa un dito sotto al mento, sollevandomi il viso. Mi guarda con aria confusa.
"Tutto bene?"
Apro la bocca per parlare, quando sento l'unica voce che non vorrei sentire, nè ora, nè mai.
Una voce smielata, eccessivamente zuccherosa.
"Jamie!".
Ecco. Mi sembrava strano che quell'oca di Tiffany non fosse ancora arrivata a rompere le pluffe.
Mitico, grazie mondo.
"Tiffany" dice James, lanciandole un'occhiata di sfuggita. Tiffany si avvicina come un'orca assassina di 300 kili che si atteggia a ballerina di danza classica. Raccapricciante, aggiungerei, signori e signore.
"James, tesoro, vieni di la! Dobbiamo passare l'ora di studio insieme ora, altrimenti dopo non ci sarà tempo per prepararci!" procede con il suo falso tono lezioso, ignorandomi completamente.
Brutta gallina. E se ti deviassi il setto nasale con una poltronata come la metteresti?
"Scusami Tiffany, ma ora ho da fare" dice James, alzando le spalle.
"Da fare? Ma se non stai facendo niente! Se ti riferisci alla Evans bè...lei potrà aspettare".
Mi volto verso di lei, scoccandole un'occhiata gelida.
Merlino, perchè gli sguardi non uccidono? O meglio, pietrificano? Giuro, mi andrebbe bene anche se paralizzassero, eh. Non mi lamento mica.
"Mi dispiace, ma si da il caso che io non possa aspettare. Se ciò ti crea problemi, sei liberissima di andartene".
Giuro che ora la faccio saltare in aria con lo sguardo, schifosa oca. Come si permette di usare certi vezzeggiativi con James che non uso neanche io?
Tiffany mi guarda scioccata e apre la bocca pesantemente rossettata per rispondere, ma James la precede. "Tiffany, aspettami in biblioteca. Mi cambio e arrivo". L'oca giuliva qua qua mi lancia un'occhiata trionfante, mentre si allontana sculettando. Schifosissima papera annacquata.
Oh prima o poi annegherai nella tua boccetta di Chanel n°5.
"Lily" inizia James, incerto. Alzo lo sguardo e lo fisso, sperando di non far trasparire tutte le manovre omicide che mi ballano in testa.
Lui mi passa un braccio intorno ai fianchi, avvicinandomi a se.
"Ignorala. Vedrai che, dopo stasera, sarà tutto finito"
sussurra piano, poi avvicina il suo viso al mio e mi sfiora appena le labbra.

La sera.
Ok, sono pronta. Meglio di così non ho saputo fare. Getto un'occhiata alla mia immagine riflessa nel grande specchio che occupa l'intera parete destra del bagno, osservandomi con aria critica.
Non so come definirmi. Sono...diversa. Indosso un vestito dorato pallido, leggermente stretto in vita e lasciato scendere morbido lungo i fianchi. Ai piedi ho un paio di decolletè col tacco dello stesso colore del vestito, prese in prestito da Alice.
Il mio viso è truccato con più cura rispetto al banale strato di matita nera che uso di solito: le guance sono illuminate dal fard dorato, gli occhi hanno un leggero strato di ombretto e sono delineati da matita e mascara scuri. I capelli sono tirati su a formare uno chignon morbido, con qualche ciocca libera ad incormociarmi il viso.
Mi do un'altra occhiata. Ok, posso farcela. Lancio un'ultimo sguardo allo specchio e scendo a passetti veloci le scale della torre dei Grifondoro. La festa è nell'ufficio di Lumacorno, nei sotterranei. L'appuntamento con Severus è davanti all'ingresso. Quando raggiungo finalmente i sotterranei è già davanti la porta, in smoking.
Mi avvicinò nervosamente. "Ciao" dico, guardandomi intorno.
"Ciao" risponde lui, squadrandomi. Aspetta che riporti lo sguardo su di lui. "Andiamo".
Respiro profondamente, prima di precederlo nello studio. Come volevasi dimostrare, è tutto rosa. Dopotutto, è dell'Amortentia che stiamo parlando ed era logico che Lumacorno usasse questa scusa per colorare del suo amatissimo colore il mondo.
Do un'occhiata alla stanza. Al centro della sala qualche coppietta sta già ballando scatenata al ritmo rock di una band sconosciuta, mentre sulla sinistra il tavolo del buffet è già stato preso d'assalto. In un angolo, intenti ad ascoltare Lumacorno, noto Sirius e Malfoy, piuttosto scuri in volto. Poco distanti, Remus e Bellatrix stanno seduti su due sedie confinanti, evitando accuratamente di guardarsi. Peter e Taylor stanno mangiando insieme qualcosa al buffet, ridendo.
Mentre continuo a guardarmi intorno, Alice mi si avvicina saltellando. La studio, quasi sospirando di sollievo.
"Ehi Ali, stai benissimo!".
E' vero: ha un vestito rosa pallido che le scende morbido fino al polpaccio, con un paio di ballerine alte abbinate. Sono grata a Merlino o chiunque non le abbia fatto indossare il vestito fucsia. I capelli sono liscissimi e lasciati sciolti, liberi di ondeggiare ad ogni minimo movimento. Mi fa un sorrisone.
"Grazie Li! Anche tu". Poi si guarda in giro con aria furtiva. "Non sono ancora arrivati". Sospiro.
Frank ci raggiunge, sorridendo radioso. "Ciao Lily!".
"Ehi Frank! Bel vestito!"
Lui sorride. "Grazie" poi si gira verso Alice. "Mi concede questo ballo, mademoiselle?"
"Non vedo come potrei rifiutare, monsieur" risponde lei ridacchiando, lanciandomi un'occhiata d'intesa mentre si allontana con Frank, diretta alla pista da ballo.



Che noia. Sono passate precisamente due ore, non credo reggerò ancora per molto. Me ne sto di nuovo rintanata in un angolino, nel lato opposto da quello in cui si trova Severus. Siamo stati costretti a ballare da Lumacorno, quando ha annunciato che tutte le coppie formate da persone di sesso opposto avrebbero dovuto fare almeno un ballo insieme. Grazie, professore.
Era proprio quello che mi ci voleva.
Nessuno dei due ha parlato, però. Ci siamo limitati ai saluti di convenienza, stop.
James e Tiffany sono arrivati, alla fine. Ma l'ochetta l'ha praticamente sequestrato e avvicinarmi mi è risultato impossibile. Hanno ballato, riso, scherzato...
Adesso sono spariti, dileguandosi fuori la terrazza di Lumacorno. I miei nervi, pronti a cedere, mi suggeriscono che sono lì da troppo tempo...
Ah no, eccoli. Rientrano, sorridendo entrambi. James le dice qualcosa, lei annuisce aprendosi in un ghigno. Poi lui si volta e esce dalla stanza. Tiffany si liscia il vestito con le mani, sorride soddisfatta e inizia a camminare verso di me. Una volta vicina, mi guarda trionfante.
Sollevo un sopracciglio.
"Vuoi qualcosa in particolare oppure ti diverti a rovinarmi il panorama?".
Lei si esibisce nella sua risatina rachitica.
"Non scaldarti Evans, volevo solo metterti a conoscenza delle ultime novità".
La guardo con aria sarcastica.
"Bene, se cortesemente fai in fretta..."
"Certo, certo. Non ho nessuna intenzione di far aspettare il mio James".
Eh? Pardon? Su, dillo che vuoi un tacco diritto in fronte.
Basta chiedere, ne ho due vicino ai piedi.
Tiffany scoppia a ridere.
"Dovresti guardare la tua faccia ora, Evans! Ma davvero credevi che uno come James sarebbe potuto stare con una come te? Stasera si è reso conto di chi ama veramente! Scusami, ma ora devo andare...mi sta aspettando in un luogo dove è più possibile avere intimità ".
Si volta e va via col suo solito passo da oca, lasciandomi in questo dannato angolino.
Provo a ragiornare con lucidità, ma non ci riesco.
Sto lentamente cadendo in pezzi.



~ Angolo dell'Autrice.
Buonasera a tutti!
Lo so, lo so, ho aggiornato tardissimo ç_ç chiedo perdono, ma tra compiti, interrogazioni e problemi vari non ho avuto un briciolo di tempo.
Sono in ritardo anche ora, visto che ho appuntamento con le mie amiche alle 7, e devo ancora farmi la docciaaa ><
Però non potevo farvi aspettare ancora, su :P quindi sono in ritardo per una buona causa v_v

Passo a ringraziare tonks17, pinkstrawberry, zukkyna, Ludo (ti prego, non nominare i dolci della befana! Quella vecchietta mi avrà fatto mettere almeno 2 chili v_v), PiccolaBlack, Inu_p, FunnyPink (nuova lettrice *-* grazie mille!), MissRainbow (tranquilla, presenterò Sirius e Malfoy in vestito alla Jessica Rabbit in un capitoletto bonus +ç+ bwahaha!) che mi hanno recensita *ç* accie accie accie!

E Lussissa e PiccolaBlack (di nuovo, si *-*) che mi hanno aggiunta ai preferiti!
Siamo a quota 37! Non vi ringrazierò mai abbastanza, giuro <3

Ora scappo, sennò le amatissime Gaia e Milla (rispettivamente pinkstrawberry e Inu_p) mi uccideranno!
Un bacio enorme a tutti, sperando che questo capitolo non vi deluda *-*
Me lo lasciate il vostro parere? *_* suvvia, prometto che aggiornerò presto v.v siamo ad un punto cruciale qui *O*
Buon sabato sera a tutti!!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Singing in the rain? ...kissing is better, I suppose. ***


Nuova pagina 1

Capitolo 14
Singing in the rain? ...kissing is better, I suppose.

{ A Milla, Gaia e Nanà,
che ci sono sempre in ogni evenienza
e che mi sono sempre state vicine
e che ci sono anche in questo periodo,
in cui non sembro più io.
Vi voglio bene, Iuny.
Dal profondo, e per sempre }



Esco dalla sala a passo svelto, attenta a non far notare troppo la mia fretta. Appena l'ufficio di Lumacorno sparisce dietro l'angolo inizio a correre, finchè non arrivo alla rampa di scale che porta verso i piani superiori. Mi fermo, poggiandomi al corrimano per riprendere fiato. Okey, non devo saltare a conclusioni affrettate, come mio solito. Quell'oca può anche averlo detto per darmi fastidio, chissà.
E' possibilissimo, no?
Devo avere fiducia in James, punto.
Salgo le scale velocemente, per quanto mi sia consentito dalle meravigliose scarpette col tacco. Arrivo al primo piano, camminando lungo i corridoi.
Non so neanche io perchè lo faccio. Devo schiarirmi le idee, tutto qui. Continuo a camminare, passando davanti alle aule che vedo ogni mattina da 7 anni.
Sarà il mio umore, sarà la luce della luna, ma hanno tutte un'aria spettrale, così chiuse e prive della vitalità che distingue un pò tutti gli studenti di questa scuola.
Vago, imperterrita, finchè non passo davanti ad un'aula aperta.
Getto un'occhiata distratta all'interno, ma un brivido lungo la schiena mi costringe a guardare meglio.
Ed è adesso che tutto quello che ho dentro va in frantumi.
Si sgretola completamente, lasciando come ricordo una manciata di polvere.
Perchè in quella dannata aula c'è la scena che non avrei voluto mai vedere.
James, di spalle, che abbraccia Tiffany.
James, il ragazzo che da anni giura di amarmi, con un'altra.
Tiffany mi vede e si apre in un sorriso divertito.
Resto lì, come paralizzata.
Poi, senza sapere dove trovo la forza per farlo, mi volto ed inizio a correre, più veloce che posso.
Non mi importa di non avere una meta. Non mi importa che le scarpe mi serrano i piedi in una morsa. Non mi importa che mi sembra di non avere più ossigeno nei polmoni.
Voglio solo scappare, ecco tutto.
Continuo a correre, finchè non metto male un piede. Cado a terra e la caviglia si piega sotto il mio peso.
Soffoco un urlo di dolore, mentre cerco di rialzarmi.
Niente, non mi sorregge. Lascio perdere, appoggiando la schiena contro il freddo muro di pietra e togliendomi la scarpa con stizza.
Non riesco a definire come mi sento in questo momento.
Svuotata? Ferita? Spenta?
Mi sembra impossibile che mi stia facendo questo. Dopo tutte le sue promesse, dopo tutto quello che mi aveva detto...parole. Semplicemente parole prive di significato, alle quali ho creduto come una stupida.
Mi lascio scappare un sospiro tremante, ma serro immediatamente le labbra.
No, niente lacrime.
Riprometto di strangolarmi in caso contrario. Lui non merita che io stia male.
Cercando di distogliere l'attenzione dal vuoto che man mano mi riempie, lancio un'occhiata alla grossa finestra che ho di fronte.
Ha iniziato a piovere. Buffo.
Sospiro di nuovo, massaggiandomi la caviglia.
Si, fa male. Ma il dolore li non è niente in confronto a quello che mi sta attraversando da parte a parte, come se avessi conficcate nella pelle decine di lame.
Non so per quanto tempo sono rimasta a congelarmi li terra. Basta, è ora di reagire.
Mi rinfilo la scarpa, alzandomi cautamente.
Azzardo un passo, appoggiandomi al muro. Una fitta lancinante mi costringe a fermarmi.
Oh, non posso stare qui tutta la vita. Devo muovermi.
Addossata al muro, procedo lentamente, ignorando il dolore. La determinazione è più forte di qualsiasi cosa.
Arrivo al portone d'Ingresso, tenuto aperto in occasione della serata del Luma-Club, per poi soffermarmi a guardare l'imponente scalinata che conduce ai piani superiori.
Mi correggo, la prima di una lunga serie di imponenti scalinate.
Ooooh, perfetto! Come Merlino incoronato faccio a salire?
Prendo ad imprecare mentalmente contro Merlino, Morgana, i fondatori ed i maghi tutti quando sento dei passi risuonare alle mie spalle.
Mi giro speranzosa, magari è Alice.
Invece...
Mi volto di scatto e prendo a zoppicare più velocemente possibile verso il portone d'Ingresso.
"Lily! Aspetta!".
Come diavolo lui a trovarmi, adesso? Non era con la sua amichetta? Bè, che ci tornasse!
Ignorando il temporale che si sta scatenando, esco all'aperto, zoppicando verso il Lago.
La pioggia mi scroscia addosso indisturbata e la caviglia mi fa un male terribile, ma non ho nessuna intenzione di fermarmi.
Faccio un passo troppo azzardato, le gambe non sono in grado di sorreggermi.
Cedono sotto il mio peso, facendomi cadere a peso morto tra l'erba.
Non riesco neanche a toccarla, però, perchè due braccia mi hanno afferrata prima.
Com'era logico (data la mia andatura da allegra lumachina zoppicante) James mi ha subito raggiunta ed ora mi sta fissando attraverso la fitta pioggia che ha già inzuppato entrambi.
Mi rendo conto di essere stretta a lui, così mi divincolo e indietreggio, facendo leva sulla caviglia buona.
Schiarisco la voce, tenendo lo sguardo puntato su un grosso faggio accanto alla riva.
"Come mai hai lasciato Tiffany da sola? Probabilmente si starà chiedendo dove sia finito il suo James" dico con voce atona, azzardandomi ad alzare lo sguardo.
Lo vedo fissarmi con un'espressione indecifrabile.
Sta zitto per qualche secondo, poi chiede, con un tono di voce strano: "Cosa ti ha detto, Lily?".
Cerco di sorridere, ma mi esce solo una smorfia distorta.
"Non importa, James. L'hai detto tu, no? Stasera sarebbe tutto finito. E così è stato. E' finito tutto".
Più che finito direi distrutto. Vaporizzato. Eliminato.
Gli lancio un'altra occhiata, voltandomi e prendendo a zoppicare lontano da lui.
Non ce la faccio a guardarlo.
Con un paio di falcate mi raggiunge, afferrandomi per le spalle per farmi voltare.
"Finito? Non è finito niente! Non hai pensato che Tiffany farebbe di tutto per separarci? Arrivando a mentirti per fartelo credere??".
Mi divincolo di nuovo, lanciandogli un'occhiata furiosa.
Con un gesto secco mi sposto una ciocca di capelli incollata sul viso. Lo chignon è crollato, cosa prevedibile.
"Ah giusto, perchè anche l'abbraccio nell'aula di Incantesimi era falso, vero?"
Cosa fa, mi tratta anche da stupida? Crede che io non sappia?
Il groppo in gola si scioglie, lasciando il posto alle lacrime che ho trattenuto fino ora.
Per fortuna con la pioggia non si nota il viso bagnato.
James si rabbuia.
"Mi è venuta dietro quando sono uscito a cercarti, visto che alla festa non ti trovavo. Ha detto di averti sentita dire che andavi a cercare qualcosa in aula. Così siamo andati a -cercarti-. Appena entrati nell'aula di Incantesimi lei è scoppiata a piangere, ululando qualcosa su un porcellino d'india morto" alza gli occhi al cielo, poi prosegue "Io mi sono avvicinato per darle dei colpetti sulla spalla, ma lei mi è saltata addosso. Evidentemente sei passata davanti alla porta in quel momento e ci hai visti. Questo spiegherebbe il perchè delle sue risate convulse, subito dopo. Mi sono affacciato e ti ho vista sparire lungo il corridoio. Così ho convinto Tiffany a raccontarmi cos'era successo".
Resto a guardarlo, mentre un venticello freddo accompagna la pioggia che continua a cadere, imperterrita. Rabbrividisco, stringendomi nelle spalle.
James si avvicina lentamente.
"Stai gelando..." commenta, sfiorandomi un braccio.
Resto immobile, con lo sguardo basso. Lui posa le mani sulle mie spalle. "Guardami" chiede, rafforzando un po' la presa.
Sospiro, alzando lo sguardo nonostante abbia gli occhi ancora lucidi. Mi scosta una ciocca di capelli dal viso.
"Come hai potuto anche solo pensare che io volessi stare con lei? Sette anni a ripetere sempre la stessa solfa non ti dicono niente?".
Ma...ma...uffi ç_ç vorrei vedere lui al mio posto!
Tiro su con il naso, abbassando di nuovo lo sguardo. James mi prende il mento con due dita facendomi sollevare la testa.
"Lily, è con te che voglio stare. Non potrebbe esistere nessun'altra ragazza al mondo che io possa amare quanto amo te" dice in tono dolce, fissandomi negli occhi. Poi assume un'espressione confusa. "Forse però potrebbe esserci la mamma...".
Scoppio in una risata che sa un pò di pianto, rifugiandomi tra le sue braccia.
Lui mi stringe forte, poi si china su di me e mi bacia sulla fronte. E' gelato anche lui.
Glielo faccio notare e lui ridacchia, accarezzandomi dolcemente il viso.
"Ne è valsa la pena però. E poi, ci sei tu a riscaldarmi".
Il mio cuore salta di nuovo qualche battito mentre mi appoggio a lui.
"Ti amo" mormoro contro il suo petto.
Lui mi stringe più forte, posando il mento sulla mia nuca.
"Anche io. Ma lo sai".

Non so per quanto tempo siamo stati lì, senza parlare. Semplicemente abbracciati.
Ad un tratto smette di piovere. Sollevo il viso dal suo petto per osservarlo.
"Non hai una bella cera" noto. Lui mi sfiora una guancia per poi guardarmi preoccupato.
"E tu scotti. Molto. Hai sicuramente preso una bella influenza" commenta con voce roca e nasale.
Ridacchio "E tu no, eh?" . Poso una mano sulla sua fronte. E' bollente. Gli lancio un'occhiata ironica e lui mi concede uno dei suoi sorrisi stupendi.
"Dai, andiamo in infermeria. Così ti fai dare un'occhiata anche alla caviglia"
Sospiro annuendo, prima di lanciargli un'occhiata ammonitrice. Si, so cosa sta pensando.
"Bada che non te la lascerò svignare via una volta davanti all'infermeria. Tu entrerai con me".
Annuisce a sua volta, ghignando.
"Entrerò, aspetterò che ti metta a letto da brava bambina e poi me la svignerò".
Scoppio a ridere, scuotendo la testa.
"Certo, sogna!".
Ridacchiando, mi passa un braccio attorno alla vita e mi aiuta ad avviarmi verso il portone d'Ingresso. Adesso inizio ad avere davvero freddo.
Spero di non iniziare a battere i denti in modo evidente, non mi sembra il caso.
James ci riprova, sperando di beccare un momento di sonno da usare a suo favore.
"Va bene, mi metterò accanto a te e aspettrò che ti addormenti".
"Non se ne parla. TU ti stabilisci accanto a me e non ti allontani più. Capito?"
James mi tira accanto a sè, guardandomi negli occhi.
"Prometto, sarò la tua ombra. Ora e per sempre. Va bene?"
Annuisco semplicemente, senza riuscire ad aggiungere altro.
Lui sorride e posa di nuovo le sue labbra sulle mie.
E basta questo per farmi smettere di tremare.



~ Angolo dell'Autrice.
Buonasera a tutti! Eccomi con il 14° capitolo ^^
ho fatto davvero i salti mortali per postarlo stasera, visto che c'è una meravigliosa interrogazione di Filosofia che incombe su di me ><
Ma ve lo dovevo.
Non potevo farvi aspettare troppo per questo capitolo ._.
Ah, una premessa.
Nella versione precedente di questa storia finiva tutto al 15° capitolo. Con le aggiunte che ho fatto in questa, togliendo i capitoli bonus, riuscirei ad arrivare al 16°.
Adesso, vi chiedo ._. mi fermo dove finivo la storia prima, cioè 16 capitoli e tanti cari saluti, o mi ingegno per continuare con qualche altra avventura Hogwartsiana?
Ebbene si, la decisione è completamente nelle vostre manine v_v siete voi a dover decidere o meno di avermi ancora tra i piedi ._.

Vaaabbè, decisione a parte, passiamo ai ringraziamenti *-* sono davvero stupita da quante minacce di morte ho ricevuto òçò ve la siete prese più con me che con Tiffanyyy ç_ç soob!
Su, mi sono fatta perdonare con questo, vero? *aria speranzosa*
Comunque sia, mille mille mille grazie a le 8 persone che mi hanno recensita *O* : zukkyna, Miss Rainbow, tonks17, Ludo, Streghetta86, pinkstrawberry, MissDragon (*w* nuova lettrice! Welcome!), Inu_p
E a Ayumi Yoshida, extraterrestre, ShArY90 e MissDragon che hanno aggiunto la storia ai preferiti! Siamo a 41 *ç* ma immaginate anche minimamente quanto vi adoro?

Un grazie particolare va alla mia consorella Allie, che sono due giorni che mi minaccia per leggere questo capitolo e che, poverina, è a casa con la febbre. Guarisci presto Allì! Te quieroo <3

Adesso scappo ._. è tardi ç_ç oppoverame, domani pomeriggio avrò quintali di Filosofia da fare ç_ç
Un bacione enorme a tutti!
E grazie ancora, perchè dimostrate capitolo dopo capitolo di esservi affezionati alla fic *ò* grazie grazie grazie!



 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Good girl's eyes...Marauder's soul! ***


Nuova pagina 1

Capitolo 15
Good girl's eyes...Marauder's soul!
 

{ A voi.
Voi che leggete,
voi che commentate,
voi che aspettate,
voi che mi sostenete.
Grazie. }

Ok, mantieni la calma.
10 minuti di ritardo non sono poi così gravi, suvvia. Lumacorno chiuderà sicuramente un occhio...no?
Mi catapulto a passetti leggeri giù dalla Torre dei Grifondoro, combattendo con le cinghie della mia borsa e, contemporaneamente, soffocando uno sbadiglio con una manica della divisa. Ho un sonno terribile.
Ieri sera sono stata fino a tardi in biblioteca con Severus per finire la nostra ricerca sull'Amortentia, visto che la febbre dovuta alla mia ehm...corsa sotto la pioggia mi ha tenuta bloccata in infermeria per una settimana.
Così, appena rimessa, ho dovuto recuperare il tempo perduto, buttandomi a capofitto tra le pagine di un grosso volume di pozioni.
Bah, sognerò ampolline e fumi che salgono a spirale per i prossimi 3 mesi.
Come se non bastasse, parte del lavoro che io e Severus eravamo riusciti a fare è "misteriosamente scomparso". Come se Madama Pince non mi avesse detto di aver visto Tiffany e la sua best friend starnazzate, Bookie, aleggiare attorno al tavolo dove avevamo lasciato i nostri libri.
Adoraaabili, teeenere oche schifose.
Scendo di corsa nei sotterranei, percorrendo rapidamente il lungo corridoio che porta all'aula di pozioni. Stupida, dannata sveglia. Proprio stamattina doveva entrare in sciopero? Tks.
Mi infilo nell'aula, tentando di passare inosservata.
Lumacorno mi da le spalle, intento a frugare in un cassetto dell'armadio delle scorte.
Sguscio verso il mio posto, accanto ad Alice.
Lei, però, si accorge a malapena della mia presenta, impegnata com'è in una fitta conversazione con Frank, seduto 3 banchi a destra.
Poggio la borsa ai piedi del banco, riprendendo fiato.
Odio correre appena sveglia. Mi lascia addosso una sensazione di spossatezza incredibile.
Lumacorno si volta, aprendosi in un gran sorriso porcino.
"Perfetto, ragazzi. Se siete così gentili da posare le vostre ricerche sui banchi, in modo che possa raccoglierle...!
Mugulii indistinti escono forzatamente dalle bocche dei miei compagni ancora assonnati.
Sirius fa uno sbadiglio così grande che sembra volersi mangiare il banco (o Lumacorno, a scelta) e James, accanto a lui, si affretta a posare sul tavolo una serie di fogli un pò spiegazzati.
Scuotendo la testa, mi chino a tirare fuori il mio fascicolo, scritto con cura e in bella grafia, dalla borsa.
Lumacorno attende che tutti abbiano i fogli sui banchi, poi alza la bacchetta esclamando: "Accio ricerche!".
I fasci di fogli sfrecciano in aria, andandosi a posare ordinatamente sulla cattedra.
Il professore schiocca le labbra, soddisfatto.
"Appena possibile li valuterò. Vi ricordo che da questa ricerca dipende il vostro voto di ammissione ai M.A.G.O".
Vedo molti visi sbiancare.
Credo che questo particolare il professore lo abbia omesso appositamente, quando ci ha presentato il progetto.
Dannato sadico.
Respiro profondamente, cercando di rilassarmi. Sono sicura di aver fatto un buon lavoro. Credo. Suvvia, non può andare troppo male...no?
Dopo aver osservato attentamente le nostre reazioni, Lumacorno da un colpetto alla lavagna con la bacchetta. "Ok, adesso seguite queste istruzioni e preparate questa pozione. A fine lezione voglio sapere nome ed effetti".
Dopo un'oretta passata a mescolare, tritare, tagliuzzare, la lezione termina, tra i sospiri di sollievo.
Raccolgo velocemente le mie cose e, afferrando Alice per un braccio, mi avvio verso il lago. La mia amica mi guarda, mentre un punto di domanda le aleggia sulla testa.
Sorridendo tra me, la trascino sotto un vecchio faggio accanto la riva.
Mi siedo e schiarisco la voce. "Sai Ali, stavo pensando al famoso detto babbano 'occhio per occhio, dente per dente' e sono arrivata alla conclusione che fare le brave non sempre aiuta...".
La mia amica mi lancia un'occhiata cospiratrice, illuminandosi
"Cos'hai in mente esattamente?"
Mi apro in quello che spero sia un ghigno malefico.
"Dobbiamo farla pagare a quelle due oche balenghe di Bookie e Tiffany!"
Alice lancia un gridolino entusiasta.
"Si, si, si! Qual'è il piano? Cosa facciamo? Come lo facciamo?".
Mi rabbuio leggermente. "Non lo so precisamente. Ma possiamo pensare a qualcosa insieme!" aggiungo subito.
Tiro fuori dalla borsa un blocco di fogli e una piuma.
"Bene, vediamo un pò...basterà fare un elenco di idee, no?"
Alice annuisce, assumendo la classica posizione da monaco tibetano.
"Mmm...ok, riflettiamo. Ooooohm...oooohm...".
Le lancio contro il blocco, sghignazzando.
"Dai, non fare il bonzo! Ci vuole serietà qui".
Dopo varie proposte bocciate (tra le quali quella di far levitare la piovra gigante nel loro letto e farle mangiare le oche fritte e impanate), mi illumino. "Trovato!"
Alice solleva la testa e lascia cadere dei fili d'erba che stava stritolando per il nervosismo. "Cosa? Se si tratta di trasfigurarle in topi non se ne parla, abbiamo già assodato che non è divertente".
Roteo gli occhi.
"Si, si, non è quello. Anche se farle diventare topi sarebbe stata la cosa migliore, visto che sono due zo---"
"LILY!"
"---zze! Intendevo dire zozze, cioè sporche! Pensi sempre male" dico, assumendo un'aria innocente. Alice mi guarda sospettosa ancora un secondo, poi sospira. "Ok, comunque dicevi?". Riassumo l'aria cospiratrice.
"Cospargiamo di farina il pavimento del dormitorio, quando sappiamo che ci saranno solo loro, poi piazziamo dei secchi di pus di borbotubero, in modo che quando scivoleranno stese a terra i secchi si rovesceranno sulle loro testoline vuote".
Alice mi fissa per qualche secondo.
"Non credo che siano stupide al punto di non vedere farina e secchio..."
"Lo so, perciò useremo un incantesimo di Disillusione!". Alice si lascia scappare un urletto. "Fantastico! E dopo questo le impaniamo e le spediamo dalla piovra, così le potrà friggere e impa---"
"Ali, NO!"
"Va bene, va bene!" esclama rassegnata, giocherellando con una ciocca di capelli.
"Cosa va bene?". Al suono di quella voce il mio cuore fa una capriola.
Aaaah patetica.
Smetto di ridacchiare e faccio un sorrisone radioso verso James. "Niente" rispondo, facendo sparire il blocco scribacchiato nella borsa, mentre Alice tossisce.
James si siede accanto a noi, guardandomi con sospetto.
"Non me la racconti giusta tu".
Spalanco gli occhi e sbatto le palpebre.
"Ma non è veeeero! Sono sincera".
Alice si alza in piedi, sistemandosi con un colpo deciso la gonna, leggermente spiegazzata sul retro. "Perdonatemi, giovani innamorati, ma ho una cosa da fare con Frank".
James ghigna. "Cosa, sbaciucchiarvi?". Lei lo fulmina, poi fa un sorrisetto con aria sostenuta. "Può darsi". Fa ciao con la mano e corre verso il portone d'ingresso, dove un ragazzo bruno si sta sbracciando. James mi lancia un'altra occhiata interrogativa e io alzo le spalle, dicendo in tono solenne: "Non farmi domande, non ti dirò bugie".
Lui scuote la testa con aria esasperata, poi mi passa un braccio intorno alle spalle, stringendomi a se.
"Cos'è, non ti fidi della mia parola da brava ragazza?" commento in tono provocatorio.
Lui mi scocca un'occhiata divertita. "Oh oh, se fai questa domanda significa che nascondi qualcosa. O parli di tua spontanea volontà oppure ti faccio parlare io". Mi fingo spaventata. "Oh no, mi costringerà a parlare, si salvi chi può!".
James mi guarda male, poi fa un sorrisetto. "Non vale. Parti avvantaggiata, lo sai che non alzerei mai un dito su di te" dice, prendendomi il mento con due dita e chinandosi a sfiorarmi le labbra. Gli sorrido.
"Mai dire mai, sono così rompiscatole che prima o poi ti verrà la voglia di schiantarmi". Assume una buffa espressione, mentre segue il mio profilo con un dito.
"Forse la voglia si". Alzo gli occhi al cielo, mentre lui si alza in piedi e mi tende una mano.
"Andiamo in Sala Comune? Inizia a fare caldo".
Veramente trovo piacevole il sole primaverile di fine Aprile, macome dire di no a quegli occhioni dolci?
Afferro la sua mano e ci dirigiamo senza troppi intoppi in Sala Comune. In un angolino, accanto al camino ormai spento, c'è la restante parte dei Malandrini. Appena entriamo loro e James si scambiano una serie di occhiate eccitate. Evito i commenti, ma mentre mi sto dirigendo verso il mio solito posto, in uno dei lati della sala, James mi afferra per un polso e mi trascina accanto gli amici.
I tre ragazzi hanno un ghigno diabolico dipinto in viso. Li guardo, inarcando un sopracciglio. "Salve ragazzi...è, hem, successo qualcosa?". Mentre Remus apre la bocca per rispondere, un urlo sovraumano prorompe dal dormitorio femminile.
Mi giro verso le scale, restando allibita guardando la scena che mi trovo davanti.
Tiffany e Bookie scendono le scale infuriate. Sono totalmente coperte di piume, hanno i piedi palmati e a completare il tutto c'è una stupenda dentatura da castoro sovrasviluppato.
Oh oh. Credo che la mia mascella stia per sfiorare il pavimento.
Santo Merlino! Chi è stato il genio che ha progettato tutto questo???
Me lo sto ancora chiedendo quando la McGranitt fa il suo ingresso trionfale (squillino le trombe!) nella Sala. Sento un gemito alle mie spalle. I ragazzi si stanno scambiando un'occhiata preoccupata.
La McGranitt guarda le due, poi chiede : "Cos'è successo?".
Bookie risponde con voce starnazzante, guardandosi attorno. "Eravamo in camera nostra a prepararci per scendere...e ci siamo ritrovate così!"
La McGranitt annuisce. Il suo volto sembra aver perso l'impassibilità, anzi, sembra quasi trattenere un sorriso. "Oh...bè, credo sia meglio andare in infermeria, madama Chips vi metterà a posto in un attimo". Detto questo, accompagna le due fuori dalla Sala.
Mi volto verso i Malandrini, che stanno sghignazzando alla grande.
Resto zitta, guardandoli negli occhi uno ad uno. Poi, respiro profondamente.
"Ok, parliamone. Siete stati voi?" chiedo, quasi boccheggiando. L'intera sala ci guarda, in attesa della fatidica risposta. I 4 si guardano, poi annuiscono con aria colpevole.
Mi illumino, guardandoli ammirata. "Ooooooh *_*"
Tutti i Grifondoro scoppiano in un applauso fragoroso. James e Sirius si alzano in piedi, con aria da annunciatori televisivi.
"Signori e signori, vi presentiamo l'Ombretto Starnazzante, che assicura una vita da anatra per 48 ore, senza antidoto, e il Lucidalabbra Desaungeo, che non è nient'altro che l'incantesimo imbotigliato! In vendita...presso i mitici Malandrini!"
Mentre la calca li sommerge, Alice mi tira in un angolo.
"A quanto pare ci hanno battute sul tempo" dice, con aria abbattuta.
Le do una pacca sulla spalla. "Si, ma devi ammettere che il loro piano è migliore del nostro"
Alice ci pensa su. "Si, ma quello di friggerle, impanarle e spedirle alla piovra non era... URGH!"
Grazie Godric, per aver fornito la tua sala comune di cuscini abbastanza grandi da tapparle la bocca!

 

~ Angolo dell'Autrice.
Lo so, lo so. Merito il linciaggio totale.
La decapitazione.
L'impiccagione.
Sono secoli che non aggiorno ç_ç imploro pietà! Chiedo perdono!
Ma se prima il mio piccì non ne voleva sapere di collegarsi ad internet, poi la chiusura del quadrimestre incombeva sulla mia testolina, poi ancora EFP non mi faceva accedere...è stato un pò difficilino aggiornare ç_ç
Ma sarete felici di sapere che la giustizia Divina ha pensato bene di punirmi. Ebbene si, gente.
Ho di nuovo la febbre ç_____ç che scocciaturaaa!
Bah, lasciamo perdere me e passiamo a voi.
Siete fantastiche, davvero *_* innanzittutto, per quante letture raggiungono i miei capitoli *-* (ci tengo a specificare che il primo capitolo è intorno alle 1600 letture...*_*).
Poi, per i preferiti ( quota 42! ).
E poi ancora, le recensioni *O* Grazie dal profondo a Inu_p (che proprio stamattina mi ha fatto una filippica per telefono, rimproverandomi perchè non avevo ancora aggiornato ^^"), tonks17 (che mi ha anche spedito una mail per assicurarsi che fossi viva *ò* sei un tesoro, davvero), Streghetta86 (che mi ha dato un'idea davvero grande con la sua ultima recensione *-* grazie!), Miss Rainbow (che mi spaventa, lei e la sua ascia assassina ç_ç), Lussissa ( che verrà presto convocata nella crociata per l'uccisione di Tiffany *ò*),
pinkstrawberry (che è scema. Oh si se è scema XD no, non è vero che è scema. Ma nego esclusivamente perchè ha il mio giornale in ostaggio ._.) e Sarah Potter (che ha la pazienza di recensirmi tutti i capitoli, anche quelli vecchi *ò* grazie mille!).
Oh, e ovviamente c'è Allie, che non è iscritta a EFP e quindi non può recensire, però mi fa pervenire le sue recensioni positive a voce *ò*

Un avviso, prima di chiudere. Ci tengo a farvi sapere che la vecchia versione della storia si chiudeva a questo capitolo. O meglio, aveva un epilogo aggiuntivo e poi stop.
Ma visto le richieste, la continuo, si. Magari anche con capitoli da altri punti di vista, con FlashBack...chissà.
Qualche richiesta in particolare? XD

Adesso vado, la mia testolina sta esplodendo ç_ç dannata influenza!
Chiedo ancora perdono per avervi fatto attendere così tanto ç___ç non succederà più, giuro ç_ç
Un bacione enorme a tutti *__* con la speranza che, ovviamente, il capitolo sia stato di vostro gradimento!

(ci tengo a specificare che il sottotitolo del capitolo viene dal
genio di Inu_p, che usò quella frase per un set su forumfree
tempo fa. Quindi, tutta farina del suo sacco XD)


 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Je vois la vie en rose...se, magari! ***


Nuova pagina 1

Capitolo 16
Je vois la vie en rose...se, magari!

 

"Quaaaand il me preeend dans seeees braaas il me parleee touuut baaaas je voooois la vie en roooseeee".
Mi tiro il cuscino sulla testa, frenando gli istinti omicidi. Calma e sangue freddo. Non puoi alzarti ed andare ad affogare la tua migliore amica solo perchè sta cantando sotto la doccia.
"IIIIL ME DIIT DES MOOOTS D'AMOUUUR DE MOTS DE TOOOUUUUUT LLEEESS JOOOUUURS ET CA ME FAIT QUELQUECHOOOOSEEEE"
E' anche vero che la suddetta amica sta urlando -non cantando- La vie en Rose di Edith Piaf alle 7 di sabato mattina. E' un motivo più che sufficiente per infilarle una paperella di gomma giù per la gola. Non possono incriminarmi per omicidio.
Era leggittima difesa, suvvia. Devo pur tenere al sicuro il mio apparato uditivo.
No, calma. E' troppo faticoso scivolare giù dal letto, aprire la porta, prendere la paperella...
Prima o poi dovrà finirla, su.
Lo scoscio dell'acqua s'interrompe di botto, così come la prestazione canora di Alice.
Sollevata, riinfilo per bene la testa sotto al cuscino, prendendo a rilassarmi.
Mi aspettano come minimo altre due orette di sonn...
"IIIIIL EEEEST PARTIE DE MON COEEEEUR UNE PAAAARTE DE BOONHEEEUUUR"
Per poco non ruzzolo giù dal letto per lo spavento.
"ALICE! PIANTALA!!" strillo, spazientita.
Le altre ragazze, fin'ora tranquillamente a dormire, iniziano a svegliarsi una dopo l'altra.
"Lily...che hai da urlare?" biascica Susan, la voce ancora impastata dal sonno.
Alzo un sopracciglio, con aria scettica. Ah, io?
"Non so se ti sei accorta, ma Alice ha stabilito il Festival di Sanremo nel nostro bagno".
Neanche il tempo di dirlo che la suddetta Maria Callas esce, avvolta in un accappatoio troppo grande.
Ci guarda ad una ad una, assumendo un'aria sempre più infastidita man mano che decifra le nostre (leggi: la mia) espressioni assassine.
"Siete pesanti" esordisce, prendendo a frizionarsi i capelli.
Le scocco un'occhiata ammonitrice, evitando di rispondere. Che fa, provoca?
Mi alzo rapidamente dal letto e, come un fulmine, mi fiondo nel bagno, per evitare che a qualcuna venga anche solo in mente di rubarmi il posto.
Sbuffo appena, osservando il mio riflesso allo specchio.
Sono le 7.15, diamine. Di sabato mattina. Ed io sono già in piedi. Contro la mia volontà.
Rassegnata, prendo a lavarmi velocemente. Una volta finito, caccio il pigiama sulla sedia che abbiamo accanto al lavandino, e afferro la divisa, dimenticata qui ieri sera.
Mi vesto, poi spazzolo con cura i capelli, raccogliendoli in una coda.
Visto che sono sveglia, tanto vale andare a fare una passeggiata. Un'ultima occhiata allo specchio ed esco dal bagno, soffocando uno sbadiglio con la manica.
Le altre mi lanciano un'occhiata perplessa quando mi tuffo nel baule alla ricerca della giacca a vento.
Rispondo con un'alzata di spalle.
"Vado a fare un giro".
Alice inarca un sopracciglio.
"Alle 7.30 di mattina?".
Le scocco un'occhiata fulminante.
"Sai com'è, qualcuno stamattina stava facendo i gargarismi a volume troppo alto, in bagno"
Lei evita di commentare. E ha fatto bene, si. se lo avesse fatto sarei andata a cercare quella famosa paperella...

La Hogwarts dormiente mi fa sempre uno strano effetto.
E' innaturale vederla così silenziosa, così statica.
Mentre cammino, però, non posso fare a meno di pensare che questo è l'ultimo anno per me qui. Un velo di malinconia mi cala addosso, così prendo ad osservare con più attenzione ciò che mi circonda, cercando di coglierne ogni piccolo particolare.
Il grigio caldo delle pietre, il contrasto che fa con i colori del lago, che fa capolino da una finestra...
Totalmente immersa nelle mie considerazioni, non mi sono accorta di essere arrivata al portone d'Ingresso. Bè, a questo punto, tanto vale che vada a dare un'occhiata anche fuori.
Non ho neanche finito di pensarlo che mi sento afferrare per un braccio.
Mi giro di scatto, pronta a mordere chiunque mi si pari davanti. Alzo appena un sopracciglio, incrociando lo sguardo indecifrabile di Severus.
Mi divincolo dalla sua presa, incrociando le braccia al petto.
"Cos'è, abbiamo assunto una certa tendenza agli agguati?"
La sua espressione si rilassa appena, permettendo ad uno sbuffo di fuoriuscirgli dalle labbra.
"Non essere ridicola. Non ti tendo nessun agguato".
Inarco anche l'altro sopracciglio, squadrandolo.
"Allora cosa c'è?".
Non è mia intenzione fare l'acida, credetemi. Non lo faccio apposta. E' solo che mi esce spontaneo trattarlo così, pensando a quanto male si sta facendo con le sue stesse mani.
Severus non si lascia scalfire dal mio tono duro. Mi posa le mani sulle spalle, avvicinandomi impercettibilmente a lui.
"Stai attenta"
Resto troppo spiazzata dalle sue parole per dare peso a quel suo gesto un pò troppo intimo.
"Attenta? E a cosa?"
Lui rafforza la presa sulle mie spalle, affilando appena lo sguardo.
"Attenta e basta. E ricorda: qualsiasi cosa succeda, non lasciare la scuola. Per nessuna ragione".
Detto questo si volta e si dilegua lungo il corridoio.
Resto lì, immobile e confusa. Non sono sicura di aver afferrato a pieno il motivo di quell'avvertimento.
Per quale motivo avrei dovuto voler lasciare la scuola? E perchè, ammesso che lo desiderassi, non avrei potuto farlo?
"Lily! Ehi, Lily!"
Una voce familiare mi riscuote dai miei pensieri. Sbatto le palpebre un paio di volte e mi ritrovo davanti il viso sorridente di Remus.
Non posso fare a meno di sorridergli a mia volta.
"Ciao Remus. Come mai già sveglio?".
Lui alza le spalle. "Non avevo poi molto sonno. Tu invece? Che ci fai qui?"
Alzo lo sguardo al cielo, lasciandomi scappare un mezzo versetto. "E' una lunga storia"
Remus mi indica il giardino davanti al lago, mentre il suo sorriso va allargandosi.
"Credo di avere tempo"

E fu così che Remus Lupin quasi non si strozzò con la sua stessa saliva mentre rideva, in preda alle convulsioni, ascoltando il racconto dell'esibizione mattutina di Alice.
Oh, non è mica colpa mia, eh. L'avevo avvisato.
...veramente no, ma che ne potevo sapere che gli avrebbe provocato tanta ilarità?
Aspetto che si calmi, prendendo a ridere anch'io.
Questo ragazzo ha una risata davvero particolare. Non si può restare seri, se lui non lo è.
Remus fa un paio di respiri profondi, poi finalmente riesce a parlare.
"No, seriamente. E' una scena troppo esilarante, non scherzo"
Inarco un sopracciglio, fissandolo con aria scettica.
"Certo, per te! Ma per me che sono stata svegliata in questo modo barbaro..."
Lui sta per ribattere, quando un ragazzo del 5° si fionda in giardino, con un'aria visibilmente preoccupata.
"Il professor Silente vuole tutti gli studenti in Sala Grande! Immediatamente!".
Lancio un'occhiata interdetta a Remus e, insieme al resto della studentesca presente davanti al lago, ci dirigiamo in Sala Grande.
Regna un silenzio sovrannaturale, gli occhi di tutti sono fissi sulla figura di Silente, immobile dietro al tavolo degli insegnanti.
Mi affretto a prendere posto accanto ad Alice, lanciandole un'occhiata interrogativa. Lei alza le spalle e scuote appena la testa.
In quel momento, Silente si alza in piedi, schiarendosi la voce.
"Sapete tutti che, se vi ho fatto riunire tutti qui, è perchè c'è una comunicazione urgente da fare".
Fa una pausa, poi riprende.
"Credo che sappiate che un certo mago di nome Lord Voldemort sta seminando il terrore nel mondo magico e non. La velocità e la crudeltà con cui questo mago agisce ci preoccupa sempre più, per questo vi stiamo avvisando. Ben presto arriverà il momento di scegliere la propria strada, signori. E spero voi sappiate distinguere la via più facile dalla via giusta".
Sento corrermi un brivido lungo la schiena.
Come se mi avessero infilato di colpo in un secchio d'acqua gelata.
Subito, mi volto a cercare Severus. Lui incrocia il mio sguardo, con aria impassibile.




~ Angolo dell'Autrice.
Ok, forse questo capitolo vi lascerà un pò perplessi.
Eh si, credevate che le cose si fossero sistemate? No no carissime, noi abbiamo sottovalutato una cosa mooolto importante!
Eggià, perchè i cattivi della nostra storia non erano un branco di ochette e amichetti vari ._. abbiamo sottovalutato LUI, il più grande cattivo di tutti i tempi...
Joker *ç*
Lord Voldemort: O_O ma...ma...ma... ç_______ç
Ok, scherzavo ._.
Però, pian piano, sta facendo il suo ingresso in campo anche il cariccimo zio Voldy *O* che uomo, che uomo!
Su, non voglio darvi spoiler *_* ergo, meglio che sto zitta, sennò mi sfugge qualcosa ._.
Passo ai ringraziamenti *ç*
Innanzittutto, grazie alle 45 persone che hanno messo (e continuano a tenere, eh XD) la mia storia nei preferiti *ò* grazie grazie grazie!
E poi, un grazie enorme a: pinkstrawberry (no, no, non sei scema XD E si, ti darò le tue stramaledette foto di Marco Carta ._.), tonks17 (*O* troppi complimenti, Vale! Non me li merito *////* grazie!!), Inu_p (no, basta filippiche telefoniche ç_ç shig. Comunque, visto che ho aggiornato? Mentre tu sei in palestra, si, ma ho aggiornato *O*), DarlingAry (oh ciao! Grazie per i complimenti *_* ci hai visto giusto tu, teniamo a mente che James Potter è pur sempre James Potter v_v ...non pensare male ora, è buoooono lui *-* spero che questo capitoletto ti sia piaciuto ^^), __Allie__ (*O* ciii! Recensisci anche tuu! Grazie conshorellaa! Comunque, sei troppo solidale nei confronti di Alice, tu v.v centra qualcosa il fatto che siete omonime? XD), Streghetta86 (mi è piaciuta la tua idea di parlare di vari Flashback, magari con loro da piccoli *-* vedrò se inserirlo in questa fic qui o di farne una a parte *ç* comunque, grazie per i complimenti!) e zukkyna (Spero che il compito di fisica sia andato bene! *incrocia la dita* *_*).

Bè, credo sia tutto. Vado a vedere se in cucina c'è qualcosa da sgranocchiare *O*
Ah, un piccolo appello ç_ç le cifre che raggiunge il contatore di 'Pagina visitate' sono astronomiche ç_ç
Orsù, o voi che leggete, me lo lasciare un parere? Anche piccino piccino, anche negativo...
Non sapete quanto mi arrovello a pensare se tutte quelle cifre sono un bene o un male ò_ò
...vaaaabbè. Alla prossima *O* un grazie anticipato a tutti tutti tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Just because everything changes... ***


Nuova pagina 1

Capitolo 17
Just because everything changes...


 

"La rivolta dei Tiralumpi contro Brederik il Barboso iniziò nel 1235 per terminare nella Battaglia di Solloch nel...Lily? Avanti, Lily!".
Sobbalzo di colpo, mentre Alice mi sventola una mano davanti al viso.
"Eh? Scusami, mi ero distratta un attimo. Dicevi?"
La mia amica mi fissa con aria stranita.
"Stai bene? A Giugno abbiamo gli esami e tu hai a malapena aperto i libri".
Mordicchio la punta della mia piuma, trattenendo a stento un sospiro.
"Lo so Ali. E' che non riesco a concentrarmi...ho paura" mormoro, tenendo lo sguardo puntato su una macchiolina di cera incrostata sul tavolo della biblioteca. Alice non dice niente, si limita ad annuire con aria comprensiva.
Poggio la testa sul tavolo, sbuffando appena.
Le cose nel mondo magico non vanno bene, per niente. Voldemort continua a prendere potere, continua a rapire, continua ad uccidere.
Uomini, donne o bambini, non fa differenza per lui. Niente riesce ad arrestare la sua corsa spietata verso il potere.
Ed io ho paura per la mia famiglia. L'ultimo attacco ai Babbani è stato pericolosamente vicino al posto dove tutt'ora si trovano i miei genitori e mia sorella. Chi mi assicura che i prossimi non possano essere loro?
Sospiro di nuovo, mordicchiandomi il labbro inferiore. Alice fa per dirmi qualcosa ma, prima che possa aprir bocca, una mano si posa sulla mia spalla, stringendola appena.
Alzo lo sguardo ed i miei occhi si scontrano con quelli scuri e profondi di James. Abbozzo un sorriso, mentre lui si siede di fronte me ed Alice.
"Salve. Tutto bene?" chiede, spostando i nostri libri di lato e appoggiando i gomiti sul tavolo.
"A meraviglia" rispondo, a mezza voce. Alice mi scocca un'occhiataccia, inarcando un sopracciglio. Ricambio lo sguardo, corrugando la fronte.
Restiamo a fissarci come due ebeti finchè un "Ohi!" non ci fa sobbalzare.
James ci sta guardando con un'aria a metà tra il perplesso e l'esasperato.
"Non per disturbare la vostra intrigante attività, eh...però mi preoccupa un pò questo vostro fissarvi con fare equivoco e imbambolato. Ma fate pure, tranquille. Continuate, non badate a me...".
Uhm. Avverto un sottile velo di sarcasmo nelle sue parole. E si, anche un pizzico di ironia.
Che strano.
Alice prende a ridacchiare.
"Vuoi partecipare, James? Su, ci fissiamo in cagnesco a turno. Se ti va puoi anche ringhiare. O uggiolare, a scelta".
James si apre in un gran sorriso.
"Gentilissima, ma ne faccio volentieri a meno. Grazie comunque".
...però quant'è tenero quando sorride! *O*
... bleah. Tutta questa situazione mi sta smielando. Sembro uno zuccherino.
Alice mi scocca un'occhiata, poi raccoglie velocemente i suoi libri, facendoli scivolare nella borsa.
"Vado a posare questi, poi parto a ripetere Trasfigurazione. Lills, vieni con me?".
Mi stiracchio, poi annuisco.
Eh si. Dovrei decisamente mettermi sotto con lo studio, in effetti. Mi alzo, soffocando uno sbadiglio con la manica della divisa, ma James mi prende una mano.
"Alice, ti dispiace se Lily resta un attimo qui con me? Dovrei parlarle di una cosa".
Mi volto verso di lui nello stesso momento in cui Alice si volta verso di me, scoccandomi un'occhiata interrogativa.
No gente, non ho idea di cosa voglia parlarmi. Dal tono con cui l'ha detto sembra una cosa seria.
La mia amica ci guarda per un altra manciata di secondi, poi si affretta ad annuire.
"Certo, nessun problema. Ci vediamo dopo, ragazzi".
Le faccio ciao-ciao con la mano, sorridendole. Appena varca la soglia della Biblioteca, poso di nuovo lo sguardo su James.
"Cosa succede?"
Lui mi indica la sedia accanto a lui e io mi affretto a lasciarmici cadere. Lo fisso, perplessa.
Quando fa così mi preoccupa, davvero. Le brutte notizie, dopotutto, non sono mai abbastanza. Lui alza una mano e mi sfiora lentamente una guancia.
"In questi ultimi giorni non siamo riusciti ad avere una conversazione decente. Stai bene?".
Sorrido appena al suo tocco.
E' incredibile come la sua vicinanza riesca a spazzare via tutte le preoccupazioni.
Peccato che poi tornino. Sospiro, prendendo a mordicchiarmi il labbro.
"Io si. Ma la gente la fuori...".
Mi accarezza di nuovo la guancia, lentamente.
"Tranquilla. L'Ordine è in allerta, stanno facendo il possibile".
Mi volto a guardarlo, lasciando trapelare tutta la mia preoccupazione.
"L'Ordine non può essere ovunque. Stanno cercando di salvare più vite possibili, certo. Di mettere incantesimi di protezione, di dare scorte, tutto quello che vuoi. Ma questo si ferma ai maghi. I Babbani non hanno nessun tipo di protezione, continuano a morire e...".
La voce mi si incrina, spezzandosi sulla fine della frase.
James mi guarda con una strana espressione dipinta in viso, poi mi circonda con le braccia e mi tira vicino a sè.
"Non succederà nulla alla tua famiglia, Lily" mormora, stringendomi al petto.
Mi lascio scappare un singhiozzo soffocato.
"Come fai a dirlo?".
Lui mi stringe più forte, senza rispondere.
Dopotutto, cosa c'è da dire? Nessuno può accertarmi che i miei genitori e mia sorella stiano bene. Nessuno può assicurarmi che non gli accadrà niente, comunque vada.
Magari se succedesse qualcosa non si verrebbe neanche a sapere. Resterei qui, ad Hogwarts, con la certezza che siano ancora vivi, mentre invece...
C'è un'unica cosa da fare, a questo punto.
"Devo andare" mormoro, contro il petto di James.
Lui posa il mento sulla mia nuca, quasi a non volermi far muovere.
"Da Alice?".
Scuoto la testa, degludendo.
"No. A casa. A casa mia".
Si irrigidisce di colpo, alzando la testa con uno scatto improvviso.
"Cosa??"




~ Angolo dell'Autrice.
Si, lo so. Torno dopo quasi 3 settimane e mi presento con questa schifezza.
Ma a scuola è uno sfacello, ultimamente. Tra scioperi per caldaie rotte, interrogazioni e compiti in classe, non ho trovato neanche un briciolo di tempo da dedicare ai pori Lily e James ç__ç
E se pensate che la settimana prossima sia meglio, bè, vi illudete ç____ç. Da lunedi a venerdi ho un compito in classe ogni giorno. Evviva.
Bah, vita sconsiderata a parte, passiamo al capitolo.
Non mi piace granchè com'è uscito fuori, questo diciassettesimo. L'ho iniziato a scuola durante l'ora di chimica, l'ho continuato ieri sera a mezzanotte passata e l'ho finito stamattina, tra una pagina di Filosofia e una sistemata alla camera.
Quindi, doppio perdono >< sia per il ritardo, che per lo schifo presente ç___ç
Comunque, passo a ringraziare le persone che, nonostante tutto, continuano a seguire l'andamento di questa fic *O*. Grazie infinite a zukkyna (Silente è pur sempre un genio *-* e i suoi discorsi...aaaw che uomo, che uomo!), tonks17 (Valeee *-* si, è vero che Severus è già tra le schiere dei Mangiamorte, ma non dimentichiamo che lui ama Lily ^^  quindi vuole che sia al sicuro *-* un bacio!), Inu_p (tu questo lo hai letto in anteprima XD come sai in anteprima come si svolgeranno gli eventi, più o meno XD grazie, scema *-*), Lussissa (ciao *-* non preoccuparti per le recensioni XD suvvia, Piton è un pò inquietante, eh ò_ò non dev'essere piacevole vederlo sbucare fuori da un corridoio buio, certo...ma ha anche un lato tenero, in fondo *-*), DarlingAry (eggià *-* zio Voldy è il sogno nascosto di qualsiasi ragazza. Parlando di pairing, quasi quasi mi scrivo una Voldy/Vi *O* bwahahah), pinkstrawberry (come mi avete fatto notare tu e Milla due sabati fa, non posso farla morire, sennò ciao Harry °-° ma 'n ti preoccupare, sarò abbastanza malvagiaaah +_+), __Allie__ ( eccotelo qui, James! Nel capitolo precedente non ce lo potevo infilare, sennò non seguivo l'andamento giusto della trama ò_ò Comunque, povera Lily si v_v tenera lei! Divertiti stasera al concerto *O*), Miss Rainbow (*-* mi fa piacere che ti piacciano le mie parti demenziali *w* e poi suvvia, non è vero che tu non ne sei capace eh. La nostra prima conversazione su msn lo testimonia XD il taaaarlo!) e Sarah Potter (Grazie per i complimenti *-* eccoti il capitolo, che non è troppo bellino però ç_ç un bacio!).

E pooooi un grazie enorme va alle 51 persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti! Scusate se non vi cito una per una, ma ho mamma che vuole lavare il pavimento della mia stanza e mi sta cortesemente chiedendo di sloggiare (per quanto possa essere cortese una donna che brandisce una scopa...).

Spero di riuscire a postare il prossimo capitolo entro il 14 >< eggià, il 15 mattina parto *-* Strasburgooo!
Quindi, vediamo se ci riesco. Mi sa che me tocca scrivere di notte a sto punto XD
Un bacione a tutti! E, al solito, me lo lasciate il vostro parere? *_*


Avviso: Ho cercato di avvisare tutti i lettori di Intervistando con le Stelle, ma scrivo anche qui.
La fan fiction è stata cancellata perchè andava contro alcuni punti del regolamento.
Però, io e Lidia (alias Inu_p) abbiamo deciso di postarla ugualmente su questo forum:
http://over.the.rainbow.forumfree.net
Al momento è presente solo il primo capitolo. Non abbiamo ancora postato gli altri perchè stiamo prima vedendo quanta gente è disposta a leggerla anche lì ò_ò
Quindi, fateci sapere!
Sia con un messaggio sul forum, con una recensione qui o contattandoci via mail *O* ci contiamo, nè!

Si si, ho finito v_v me ne vado, su.
Alla prossimaa *-*

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** "He's just afraid to lose you" ***


Nuova pagina 1

Capitolo 18
"He's just afraid to lose you"
 

» "Devo andare" mormoro, contro il petto di James.
Lui posa il mento sulla mia nuca, quasi a non volermi far muovere.
"Da Alice?".
Scuoto la testa, degludendo.
"No. A casa. A casa mia".
Si irrigidisce di colpo, alzando la testa con uno scatto improvviso.
"Cosa??"  «

 

"Cosa?"
James incrocia lo sguardo con il mio, con aria allibita. Degludisco, sciogliendo l'abbraccio e facendo per alzarmi.
Lui si alza a sua volta, continuando a fissarmi con sguardo penetrante.
Annuisco, facendo un respiro profondo.
"Devo tornare a casa. Devo accertarmi che stiano bene" mormoro, a bassa voce.
James scuote la testa.
"Ti basta mandare un gufo, per questo. Che bisogno c'è di uscire da Hogwarts?".
"I gufi possono essere intercettati, i messaggi modificati...non lo so! Ho bisogno di vederli, di assicurarmi che...".
James mi afferra per le spalle, incatenando i miei occhi ai suoi.
"Ti rendi conto del rischio che corri lasciando la scuola? Hai solo una minima idea di quello che sta succedendo la fuori?".
Lo guardo, indignata. Come?
"Ma ti sembra! Secondo te per quale motivo voglio andare? Per una visita di cortesia? Per una passeggiata?".
Lui stringe la presa sulle mie spalle, scatenando tutta la potenza del suo sguardo.
"E cosa credi di fare se, facendo le corna, dovesse succedere qualcosa?".
Faccio per ribattere, ma lui continua.
"Lo so, sei una strega dotata. Ma loro sono Mangiamorte. Praticano la Magia Oscura. E, se questo non bastasse, sei figlia di Babbani. Quanto credi ci metterebbero ad ucciderti?".
Abbasso lo sguardo, senza riuscire a dire niente.
Ha ragione, e lo so benissimo. Sarei una stupida ad illudermi del contrario.
Ma questo non cambia come stanno le cose.
Devo andare.
Devo fare quello che mi è possibile.
James mi passa una mano sotto al mento, facendomi alzare il viso, con quel gesto che ormai è diventato un'abitudine.
"Lily..." mormora. "Non andare".
Stavolta sono io a scuotere la testa, con decisione.
"Tu avresti fatto lo stesso. E lo sai bene".
Il suo sguardo si rabbuia leggermente.
"Non è la stessa cosa..." borbotta, contrariato.
Incrocio le braccia al petto.
"E' esattamente la stessa cosa, James".
Lui mi guarda con aria indecifrabile, poi toglie le mani dalle mie spalle.
"Bene. Andiamo da Silente. Devi avere il suo permesso, no?".
Gli scocco un'occhiata di sbieco, allungandomi a prendere la borsa. No, non è da lui arrendersi in questo modo. O meglio, non è da lui darmela vinta in questo modo.
Sta covando qualcosa, ne sono certa.
Ma non ho intenzione di mettermi ad indagare, così annuisco, caricandomi la borsa in spalla.
Ci incamminiamo in silenzio verso l'ufficio del Preside, camminando uno di fianco all'altra, senza quasi neanche sfiorarci.
Ogni tanto lo guardo di sottecchi, giusto per vedere cosa stia facendo.
Ma lui è impertubabile, continua a fissare davanti a se con andatura tranquilla.
Bah, chi lo capisce è davvero bravo.
Una volta arrivati davanti al vecchio Gargoyle di pietra, James esordisce con sicurezza: "Zuccotti di zucca".
Il Gargoyle si sposta di lato, permettendoci di salire.
Non riesco a trattenere un sorrisetto sarcastico.
"A quanto pare sei quasi di casa qui, no?". Lui alza le spalle, senza dire niente.
Inarco un sopracciglio, stando zitta.
No, non aggiungerò altro.
Mi tiene il muso? Perfetto. Nessun problema.
Tks.
Mi precede lungo la strana scala a chiocciola che da direttamente sulla vera e propria porta dell'ufficio del Preside. Gli scocco un'occhiata, mentre lui batte due volte le nocche sul legno duro. Aspetta una risposta, poi spinge la porta, precedendomi.
Se crede che con la freddezza ricaverà qualcosa è proprio fuori strada.
Silente è intento a scribacchiare qualcosa su una pergamena.
Scribacchia, intinge la piuma nella boccetta dell'inchiostro, scribacchia di nuovo.
Poi, con un gesto quasi casuale, mette un punto all'estremità della pergamena, alzando lo sguardo su di noi.
Fa un sorriso, mentre sgombera la sua scrivania.
"Signor Potter, signorina Evans. A cosa devo la visita?".
Apro la bocca per rispondere, ma James mi precede ancora una volta.
No, spiegatemi.
Sta cercando di farmi innervosire? Che diavolo è tutta questa frenesia di parlare al mio posto?
"Professor Silente, la signorina Evans vorrebbe lasciare la scuola".
Silente mi scruta dietro gli occhiali a mezzaluna, con una strana espressione dipinta in viso.
"Posso chiederle perchè questo desiderio, signorina Evans?".
Faccio un paio di passi avanti, ricambiando lo sguardo.
"Non voglio lasciare la scuola, professore. Non del tutto, insomma".
Il Preside indica a me e James le due poltroncine vuote, facendoci segno di sederci.
Ci lasciamo cadere entrambi sulle poltrone, forse con troppa pesantezza. Silente si volta di nuovo verso di me, riservandomi uno sguardo carico di domande.
Così, parto a raccontargli tutto.
Senza giri di parole, senza tentennamenti, a bassa voce e dicendo le cose così come stanno.
La voce mi si incrina appena alla fine e, allora, la mano di James si allunga a cercare la mia.
Il Professor Silente lascia cadere un pesante silenzio nella stanza.
Dopo una manciata di minuti, congiunge le mani, spostando lo sguardo da me a James.
Con un respiro profondo, comincia a parlare.
"Capisco la sua posizione, signorina Evans. Ma è davvero molto pericoloso lasciare la scuola".
James, al mio fianco, annuisce convinto.
Lo ignoro.
Silente gli lancia appena un'occhiata fugace, per poi riposare i suoi occhi azzurri su di me.
"D'altra parte, lei ha già compiuto i 17 anni. E' maggiorenne, ed è responsabile per se".
La mascella di James cade a terra con un dong inquietante.
"Professore...sta dicendo che la lascia andare?" boccheggia, sporgendosi in avanti.
Il Preside annuisce semplicemente, con uno strano riflesso negli occhi.
James sembra perdere tutto in un colpo la calma mantenuta fino ad adesso. Si alza in piedi con uno scatto, un'espressione ancora incredula stampata in viso.
"Non può! Non può farlo!".
Improvvisamente, collego tutto.
Ecco il motivo della sua indifferenza. Ecco perchè si comportava come se non stesse accadendo nulla. Lui sperava che Silente mi avrebbe impedito di andare.
O meglio, ne era certo.
Ecco anche perchè aveva insistito perchè ci andassimo subito...
Silente lo guarda con aria dispiaciuta.
"Mi dispiace, signor Potter. Non le occorre il mio permesso per andare. E' una sua libera scelta".
Lui resta zitto per un attimo, completamente immobile.
Poi, indietreggia.
"Bene. Grazie, professore. Arrivederci".
Appena vedo i suoi capelli spettinati sparire lungo le scale, mi sento assalire dallo sconforto.
"Lily".
Mi volto verso Silente, cercando di eliminare dal mio viso più inquietitudine possibile.
Il professore abbozza un sorriso.
"Tranquilla. Capirà. Ha solo paura di perderti".
Non spreco tempo a chiedermi come faccia a saperlo. Ormai sono arrivata a credere che Silente sia Onnisciente. Oltre che Onnipresente e Onnipotente, ovviamente.
Annuisco appena.
"Già. Grazie. Buon pomeriggio".
Mi avvio a passo veloce, scendendo i gradini della scala a chiocciola due a due, senza alcun dubbio su cosa devo fare.
Si, parto.
Ma prima devo trovare lui.
James, però, mi facilita il compito. E' appoggiato con la schiena al muro di fronte il Gargoyle. Ha lo sguardo basso, le mani calate in tasca e batte nervosamente un piede a terra. Non so neanche io il perchè, ma quest'immagine mi provoca un insieme di emozioni, che mi esplodono dentro tutte insieme.
Mi avvicino, lentamente. Non dico niente, mi limito a circondargli la vita con le braccia e a poggiare la testa sul suo petto.
Lo sento immobile, quasi freddo. Ma, dopo un paio di secondi, sospira e mi avvolge tra le sue braccia.
"Mi dispiace" mormoro, serrando gli occhi.
La sua mano sale ad accarezzarmi i capelli, lentamente.
"Non andare. Per favore" supplica, stringendomi a se. Scuoto la testa, senza muovermi troppo.
"Smettila di preoccuparti per me. Faresti meglio a preoccuparti per te. Non ti conviene sapere cosa ti succede se quando torno scopro qualcosa che non mi garba...".
Ridacchia appena, posando il mento sulla mia nuca. Ma quello che esce dalle sue labbra è un suono strano, troppo artificiale per passare come una risata allegra.
Alzo il capo, guardandolo negli occhi.
E lui non fa in tempo a celare dietro un velo tutta la preoccupazione che affiora in quei pozzi scuri, ormai facili da leggere.
Mi lascio scappare un versetto, prima di allungarmi ad annullare la poca distanza tra noi.
Chissà, potrei riuscire ad affidare alle labbra quello che la voce non riesce proprio a tirare fuori.

 

~ Angolo dell'Autrice.
Tadaaaaaan! Su, dite la verità, non vi aspettavate di rivedermi così presto *w*
Ma volevo assolutamente farcela a postare prima di partire! E così è successo che ho finito il capitolo in anticipo (facendoci le nottate sopra v_v ormai la notte mi ispira).
Avevo anche pensato di postarlo il giorno prima della mia partenza, ma era qui, pronto pronto, allora ho dovuto scriverlo per forza *-* (invece di studiare Latino per il test di letteratura di domani...).
Ma passiamo ad un paio di precisazioni vçv come mi ha fatto notare la mia Revisionatrice Ufficiale, sembra strano che Silente acconsenta con tanta faciltà.
Bè, si gente, c'è qualcosa sotto. Ma lo si scoprirà più avanti *_*
E poi si, la mia Revisionatrice ci teneva che specificassi che c'è il suo copyright su l'essere Onnisciente Onnipresente e Onnipotente (e non crede al fatto che mi sia ispirata a Nostro Signore v_v).
Tralasciando questi futili dettagli, passiamo ai ringraziamenti *O* un grazie enorme a tutte quelle persone che hanno letto lo scorso capitolo ^^ (e tutta la storia, che raggiunge numeretti esorbitanti ._.).

Un grazie particolarissimo a loro, quei tesori di ragazze che mi lasciano i loro pareri *w* alias  Pan_Tere94 (Grazie per i complimenti *w* mi fa piacere ti piaccia questa storia e, soprattutto, come scrivo +ç+ per quanto riguarda ICLS, non ti preoccupare XD presto aggiorneremo *-* un bacio, fammi sapere se ti piace questo capitolo ^^), tonks17 (Vallinaaa ** ebbene si, Lily va via ç_ç ma tranquilla, ci sono un saaacco di cose in cantiere +__+ Intervistando con le Stelle -alias ICLS o_o- abbiamo dovuto toglierla perchè andava contro il regolamento ò_ò ma man mano continueremo a postarla sul forum :P un bacione grande *_*), zukkyna (eh si, vuole andare via lei. Mi fa tenerezza *-* si si, lo so che sono stata io a far succedere tutto sto casino, ma sono dettagli XD spero ti sia piaciuto questo chap ^^), Inu_p (tu, o somma Revisionatrice, hai visto? Ti ho messo il copyrigh v_v tks tks tks XD), pinkstrawberry (...a volte i tuoi scleri mi fanno paura XD oh bè, non ti scrivo nient'altro, devo sentirti per telefono a te *_* sei tornataaaa) e __Allie__ (mon Allì, mi sento onorata che tu abbia letto dopo aver visto il tuo Diego *-* ecco il capitoletto. Hai visto, non muore nessuno! XD bwahahaha).

E poi, come promesso, ringrazio le persone non ancora citate che hanno la mia storia nei preferiti *-*:  aly94, beba 94, bianchimarsi, brillina, cullen isabella, DarlingAry,  fairy_lullaby, jacopo25,  menestrella07, ninny, rosy90, stellathebest19 e Thaleron.
*-* Grazie grazie grazie infinite!

Ora, non vorrei azzardarmi a dire che riuscirò a postare ancora un altro capitolo prima del 15 (saremmo troppo ottimisti...) ma mai dire mai *w* chiiissàà!
Comunque sia, sarò di ritorno il 22 ^O^
Non perdete le speranze, nè XD

Però una cosa...su, me lo lasciate un commentino piccino? *occhioni alla micio di Shrek*
Fatemi partire di buon umore, suvvia *O* chissà, potrebbe uscire un capitolo scritto direttamente a Strasburgo *O* (sempre di notte. Vedete quanto vi voglio bene?).

Ora scappo, il caro Terenzio mi attende (sig ç___ç).
Un bacione enorme a tutti tutti tutti quelli che stanno leggendo queste parole *-*
Siete dei grandi, davvero <3

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Once upon a time, there was my world... ***


Nuova pagina 1

Capitolo 19
Once upon a time, there was my world...


"Stazione di Elmbridge. Prossima fermata Spelthorne".
La voce registrata che si diffonde nel treno mi fa sobbalzare, risvegliandomi dallo stato di trance in cui ero caduta.
Spelthorne. Una piccola cittadina sperduta nel nord del Surrey. Il posto in cui sono nata.
Sospiro, appoggiando la fronte contro il finestrino gelido, gettando un'occhiata frettolosa agli altri passeggeri che occupano il mio stesso scompartimento.
Si, ho scelto di viaggiare in treno. Niente materializzazione, niente metropolvere, niente manici di scopa. Semplicemente, una serie di vagoni che si succedono lungo un binario. Un modo di viaggiare completamente babbano.
Sposto il mio vecchio zaino di scuola sotto al sedile, per far posto ad una vecchietta accanto a me. Ho lasciato il mio baule ad Hogwarts, infilando nello zaino solo lo stretto indispensabile. Dopotutto, ho intenzione di ritornare presto.
Devo solo trovare il modo per mettere la mia famiglia al sicuro.
Mordicchio leggermente il labbro superiore, perdendomi con lo sguardo tra quelle colline così familiari. Mi fa uno strano effetto trovarmi in questo posto agli inizi di Aprile.
E' da quando avevo 11 anni che ci passo solo i tre mesi estivi.
Sospiro per l'ennesima volta, senza liberare il labbro dalla morsa dei denti. Sarò anche patetica, lo so, ma mi manca James.
Terribilmente.
Sono quasi due giorni che sono in viaggio, sono quasi due giorni che lui si è rassegnato a lasciarmi andare.
Certo che è strano.
Non avrei mai pensato che lui, o un qualsiasi altro ragazzo, sarebbe riuscito a prendersi con tanta semplicità il mio cuore.
Non so come abbia fatto. So solo che, giorno dopo giorno, ha scavato sempre più a fondo, spostando un granello di sabbia per volta, facendo breccia in quella fortezza che avevo eretto per proteggermi.
"Stazione di Spelthorn. Stazione di Spelthorn".
Per la seconda volta nel giro di una mezz'ora quella voce metallica mi ripesca dal mio fiume di pensieri.
Mi alzo velocemente, raccolgo lo zaino da sotto al sedile e mi affretto a scendere dal treno. Con pochi passi raggiungo l'uscita della stazione, dato che non è che sia poi molto grande. Spelthorn è una cittadina piccola, dopotutto. A che pro avere una stazione mastodontica?
Mi infilo le mani in tasca e inizio a percorrere la strada principale, guardandomi intorno con più attenzione.
Alla mia sinistra noto un giardinetto che non avevo mai visto, poi una svolta che ero sicura non ci fosse e un negozio di articoli sportivi a cui credo di non aver fatto mai caso.
All'improvviso, una strana consapevolezza mi assale.
E' cambiato tutto.
Questo non è più il mio mondo.
Questo è il mondo della Lily bambina, che giocava con le bambole insieme alla sua Tuny.
Della Lily convinta che il suo migliore amico ci sarebbe stato per sempre, qualsiasi cosa sarebbe accaduta.
Della Lily che non aveva ancora scoperto Hogwarts, con i suoi segreti e le sue magie straordinarie.
Una Lily che adesso non esiste più.
Continuo a camminare tenendo la testa china, con lo sguardo fisso sull'asfalto, finchè non mi accorco di essere arrivata davanti al bivio che conduce a casa mia. Lo imbocco senza rifletterci troppo, spostando i pensieri sui miei genitori.
Chissà che faccia faranno quando mi vedranno.
Magari mia madre si lascerà scappare uno dei suoi soliti urletti sorpresi.
Forse mio padre giungerà a conclusioni affrettate, lasciandosi prendere dall'angoscia, temendo che abbia qualche problema.
E Petunia? Sarà ancora arrabbiata con me? Mi rivolgerà lo stesso sguardo sprezzante che mi riserva da sei anni a questa parte?
"Ma allora sei completamente ritardata !"
Una voce improvvisa, carica di un'evidente irritazione, mi si infila prepotentemente in testa.
Mi volto, inarcando un sopracciglio con aria interdetta. Resto totalmente spiazzata, posando il mio sguardo su chi non avrei mai creduto di trovare in questo posto, per quanto possa appartenere a lui tanto quanto appartenga a me.
"Severus?" chiedo, incredula.
Lui alza gli occhi al cielo, con fare quasi scocciato.
"No, la Fata Azzurrina".
"Turchina" lo correggo automaticamente, senza neanche rifletterci.
Un getto di malinconia mi colpisce nella bocca dello stomaco. Sono stata io a raccontargli quella fiaba, quando eravamo bambini.
Severus sbuffa.
"Fa lo stesso. Cosa ci fai qui?" chiede, leggermente aggressivo.
Gli scocco un'occhiata ammonitrice.
"Potrei farti la stessa domanda".
Lui riduce gli occhi a due fessure.
"Ci abito, qui".
"Anche io, sai?"
"Non centra niente. Cosa fai qui invece di essere ad Hogwarts? Hai presente la nostra ultima conversazione? Sai, -non allontanarti dalla scuola per nessun motivo- ti dice niente??".
Incrocio le braccia al petto, contrariata dal suo tono da inquisitore supremo.
"Non mi sembra d'aver detto che ti avrei dato ascolto".
"E a me non sembra di aver chiesto il tuo consenso".
"E a me non sembra che mi freghi granchè di quello che sembra a te".
Severus sembra vacillare. Poi alza le spalle.
"...va bene, capito. Inutile discutere con te. Come al solito, del resto".
Fa un sorrisetto divertito, mentre scuote la testa. Continuo ad osservarlo, guardinga.
La sua presenza qui non mi convince poi molto. Odia questo posto, lui.
Gli ricorda troppo che tipo di uomo era stato il padre.
Qualche anno fa aveva giurato che non ci sarebbe tornato per nessun motivo al mondo.
Cosa lo aveva spinto di nuovo tra le sbarre della sua prigione personale?
Severus nota il mio sguardo e fa un piccolo sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
"Andiamo Lily, smettila di fare la diffidente. Sono qui solo perchè devo recuperare alcune cose dalla mia vecchia casa. Tutto qui. Mi sono appena Materializzato dalla Testa di Porco di Hogsmeade".
Scrollo le spalle con fare indifferente, senza parlare.
Lui mi fissa negli occhi per una manciata di secondi, poi si cala le mani in tasca, indicando la strada davanti a se con un cenno del capo.
"Facciamo la strada insieme?".
Eccolo.
Forte, inaspettato, quasi cattivo. Un altro colpo di nostalgia, diritto nello stomaco.
Quante volte mi sono sentita ripetere questa frase?
Quante volte, come risposta, l'ho sfidato a vedere chi dei due fosse più veloce?
Gli scocco un'occhiata rapida, poi annuisco, iniziando a camminare. Lui mi viene dietro, tranquillamente, lasciando che lo distanzi di un paio di falcate.
Percorriamo in silenzio un paio di metri, poi mi affianca con un sorrisetto stampato in viso.
"A quanto pare tua sorella ti ha vista...".
Alzo lo sguardo, confusa.
Non mi sono neanche resa conto di essere praticamente davanti la staccionata di legno che circonda casa mia. Seguo lo sguardo di Severus e i miei occhi intercettano due figure appollaiate sull'amaca in veranda.
Una delle due ha la bocca spalancata, gli occhi sgranati e mi fissa come se avesse visto un fantasma.
L'altra, una specie di dimetrodonte mastodontico con pantaloni alla zuava, ha un'espressione confusa stampata in viso.
Resto impalata accanto al portoncino, perdendo in un colpo tutta la mia sicurezza.
Non mi ero sbagliata, per niente.
L'astio che leggo negli occhi di Petunia è identico a quello che riuscì a scorgervi anni fa. Severus mi spinge leggermente, facendo una strana risata.
"Non bloccarti proprio adesso, suvvia. Tanto lo sai cosa ti aspetta. Tua sorella ha lo stesso collo da giraffa che aveva quand'era bambina".
Non riesco a trattenere una risatina, mentre metto finalmente piede nel vialetto. Petunia caccia un urlo strozzato e, nello stesso momento, Severus alza gli occhi al cielo.
"Merlino. Buona fortuna con quella".
Poi si volta e prende a dirigersi verso Spinner's End con passo tranquillo.
Scuoto la testa, prima di fare un respiro profondo.
"Mamma, papà. Sono tornata".

 

~ Angolo dell'Autrice.
Sono tornataaa! Eeeh si, gente. Nonostante molte persone abbiano espresso il desiderio di vedermi persa a Strasburgo, ce l'ho fatta a tornare *w*
E indovinate? In gita ho preso la febbre. Che cul- ehm, fortuna.
Questo però non impedisce ai miei adorati prof di interrogarmi, eh no. Ecco spiegato il perchè ho appena buttato via il libro di inglese per darmi alla rifinitura del capitolo.
Essì, perchè questo carissimo diciannovesimo capitolo è stato scritto in parte in aereo, sapete?
...inutile dire che non mi convince granchè nemmeno questo >< aaaarg, giuro che mi farò perdonare!
Ma adesso basta parlare di me (che egocentrica che sono ><). Parliamo di voi.

Siete fantastici, sapete? *-* Voi si che mi fate venire la voglia di scrivere >w<
Leggere le vostre recensioni mi condiziona l'umore in un modo incredibile *-* ma non mi dilungo troppo, passo a ringraziarvi singolarmente. Perchè ve lo meritate *W*

ERNIL: oddio, che dire? Grazie. Grazie davvero. Mi fa piacere che ti piaccia il mio modo di scrivere, ma mi fa ancora più piacere che ti piaccia come ho adattato i personaggi. Ecco, in questo capitolo troviamo di nuovo Severus, più ironico e sarcastico dei precedenti, visto che la situazione lo richiedeva ^^ un piccolo spoiler: il caro Sev avrà davveeero un bel ruolo in seguito :P sono fermamente convinta che lo meriti! Spero tu voglia farmi sapere cosa pensi di questo capitolo ^^ un bacio! (Com'è andato il compito? Quando ho letto 'congiuntivi ottativi' mi stava per venire l'orticaria ._.).

INU_P: Buona sera, Revisionatrice. Lo sa che io sono innamorata? Ma tanto tanto tanto tanto *w*. Oh, non lamentarti. E' colpa tua se sto così. Non avresti mai dovuto acconsentire a farmi vedere Slevin. Mi conosci, lo sai che parto ç_ç Piiiccolo, teeeneroo, dooolce, pinguh *ç*. Vabbene, la smetto. Ciao, Milla <3 Grazie, al solito, per avermi corretta ^P^ e per la fiducia che mi dai xD

__ALLIE__: Visto? Visto? Non ho ucciso nessuno v_v dai che puoi considerarti fortunata. La prima parte l'avevi già letta (due volte v.v sia in aereo che in camera XD). Però tranquilla, non è mai troppo tardi eh eh eh. Ma lo sai, no? La vita è dura!!! Ah, posso chiederti una piccola cosa? ...WHERE IS THE PROBLEM??

LUSSISSA: naaah, tranquilla. Come mi hanno fatto notare, non posso far succedere niente a Lily e James ._. sennò ciao ciao Harry XD comunque sia, non si può mai sapere +_+. Grazie 1000 per la recensione! Lo sai che mi sento onorata, no, visto che adoro la tua fic <3 A proposito, aggiorna più spesso *_*. Un bacione!

TONKS17: Ciao Vale! Mi fa davvero piacere che il capitolo precedente ti abbia colto così di sorpresa e che ti sia piaciuto *=* non sai quanto mi faccia sentire realizzata! In effetti si, anche a me fa venire un gran magone pensare che i miei piccolini hanno soltanto qualche annetto di vita ç__ç ma tranquilla, ho ancora intenzione di scrivere un bel pò su di loro *O* spero che anche questo capitolo ti piaccia! Un bacione!

PAN_TERE94: *-* sssi, meriterei un Nobel per L'Aggiornamento! XD cretinate a parte, grazie per i complimenti! Come hai potuto vedere, Lily è davvero andata via. Ma tranquilla, non starà via poi molto... come facciamo con James sennò? XD Un bacioneee :*

ZUKKYNA: ciaaao! Davvero vai anche tu a Strasburgo? *w* è una città davvero bella! (E te lo dico con un pò di nostalgia. Anzi, tanta. Mi manca ç__ç). Comunque sia, James è un amore, si <3 *-* a trovarlo un ragazzo così! Che dici, ci mettiamo d'impegno per cercarlo? Un bacioo!

PINKSTRAWBERRY: La prossima volta falla prima in brutta la recensione XD comunque, brutta strega acida v_v pensavi di scampartela, eh? Ricorda che io vedo tuttooo bwahahahah! Che te ne pare di questo capitoletto? *-* niente James e niente scene dulciose, ma può essere carino a modo suo, no? *e*

SARAHPOTTER: Ciaoo! Grazie per i complimenti *-* mi fa piacere che ti sia piaciuto! Eh si, James si è leggeeermeeente innervosito. Ma è perchè tende ad essere un pò protettivo nei confronti di Lily. Ma è normale, no? E' innamoraaato *-* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Alla prossimaa :*

Un grazie enorme va poi a Ernil, niky_95, Pan_Tere94 e Zarkyna che hanno aggiunto la storia ai preferiti. Grazie grazie grazie grazie!

Ora scappo a finire di ripetere Chaucer >< anche se ho sonnoo ç__ç
Però prometto, cercherò di aggiornare presto. Non voglio tenervi troppo sulle spine ^^
Al solito, me lo lasciate il vostro parere? Lo sapete che per me è importante *-*
Un bacione, alla prossima! <3





 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** It seemed a life line. But... ***


Capitolo 20 It seemed a life lin

Capitolo 20
It seemed a life line. But...

{ Dedicato a tonks17,
che ieri, 29.03.09,
ha compiuto 15 anni.
Buon compleanno, Vale!! }

"Mamma, non puoi accettarlo!".
"Petunia, non posso accettare cosa precisamente?".
"Che lei vada e venga come le pare!".
"E perchè mai? Questa casa è sua, tanto quanto è tua".
"Sarà, ma mi sembra che lo ricordi solo quando le fa comodo. Dov'era quando abbiamo ridipinto le camere? Dov'era quando abbiamo sistemato la cucina? Dov'era...".
"A scuola, Petunia, ecco dov'era!".
"E non dovrebbe esserci anche adesso? Perchè è tornata? Che se ne torni in quella sua scuola per mostri, che ci lasci in pace! Essere un mostro non le da il diritto di...".
"Ora basta, taci. Non voglio sentire neanche un'altra parola in proposito. Come ti permetti di dare del mostro a tua sorella? Stai cambiando, Petunia. E non mi piace per niente cosa stai diventando. Finisci di asciugare le posate, in silenzio. Altrimenti, va pure".

Quand'ero bambina adoravo il fatto che casa nostra avesse muri particolarmente sottili. Mi piaceva sentire, sopratutto di sera mentre me ne stavo rintanata sotto le coperte, le voci di mamma e papà che commentavano insieme il film di turno, o Petunia che parlava a telefono con le amiche.
Le loro voci, le voci delle persone che amavo, fungevano un pò da ninna nanna. Mi aiutavano a scacciare via tutti i pensieri negativi, quasi accompagnandomi verso la soglia del sonno.
Non avrei mai pensato che, un giorno, avrei odiato queste dannate pareti.
Non avrei mai pensato che, risentire quelle stesse voci, avrebbe fatto così male.
E, nonostante me ne stia rannicchiata allo stesso identico modo sullo stesso identico letto della mia camera, non potrei essere più diversa da quella stessa Lily di soli pochi anni fa.
Soffoco un singhiozzo contro il cuscino, serrando gli occhi.
Perchè questo mi sorprende così tanto?
Sapevo che Petunia mi odiava. Lo sapevo, Merlino, lo sapevo.
E allora perchè, se ripenso alle sue parole, sento come una pugnalata diritta in petto?
Eppure per un momento, oggi pomeriggio, mi ero sentita di nuovo a casa. Non so se sia stato l'urlo emozionato di mia madre, o l'abbraccio quasi stritolatore di mio padre. Ma questo aveva contribuito a spostare un pò di lato lo sguardo sprezzante di Petunia e del balenottero azzurro che era seduto accanto a lei in veranda.
A quanto ho capito, è il suo ragazzo. Bah.
Un ticchettio ripetuto contro il vetro della finestra mi costringe a sollevare lo sguardo. Un grosso gufo fulvo sta picchiettando con aria impaziente, sbattendo le ali con aria fiera.
Mi alzo, mossa soprattutto dalla curiosità. Posta per me?
Mi affretto ad aprire la finestra, spostandomi di lato per permettere all'uccello di planare dentro la camera. Questi fa un versetto entusiasta, lascia cadere una lettera sul pavimento e, con un battito d'ali, si rituffa nella notte.
Mah. Non li fanno più i gufi di una volta.
Mi chino a raccogliere la lettera, borbottando tra me e me.
Appena riconosco la calligrafia con la quale è stato scritto il mio nome dietro la busta, il cuore mi salta qualche battito.
Mi acciambello sul letto, cercando di scollare la busta con le unghie, senza romperla.
Inutile dire che non ci riesco. Ma sono dettagli, inutile soffermarsi su un pezzo di carta strappato.
La lettera è ancora intera, dopotutto.

"Ciao Lily,
lo so, ti sembrerà strano che io ti stia scrivendo dopo solo un paio di giorni dalla tua partenza (Merlino, spero non ti sembrerà strano che ti stia scrivendo. In quel caso ci tengo a farti sapere che non sono totalmente decelebrato).
Comunque sia, non aspettarti niente di particolarmente elaborato. Non perchè non ne sia capace, eh. Ma solo perchè ho come colonna sonora il tuonante russare di Sirius, non so se mi spiego.
Introduzione demente a parte...come vanno le cose lì?
Sai, mi fa così strano non averti qui tutti i giorni.
E poi...non considerarmi esagerato, appiccicoso, snervante o tutta quella roba lì...ma sono preoccupato, ecco.
Non mi piace il fatto che tu sia da sola fuori da Hogwats.
E mi piace ancora di meno il fatto che anche Mocc- ehm, Piton abbia avuto il permesso di lasciare la scuola per tornare a casa un paio di giorni.
Io il permesso non l'ho avuto. Ma dico, che ha in testa Silente???
Ma tanto vedrò di trovare il modo di svignarmela. Magari fingeremo che Peter ha bisogno di un ricovero al San Mungo, chissà...
In ogni caso, torna il prima possibile, eh. Non è per niente, ovvio. E' solo che sento la sua mancanza, sa, Signorina Evans?
Mi andrebbe bene anche un suo insulto in momenti come questi, sa?
Arg, devo andare. Sembra che Remus si sia appena accorto che io e Sirius ieri sera gli abbiamo nascosto tutte le mutande.
Mi sta minacciando di una morte lenta e dolorosa. Non è adorabile?
Fammi avere tue notizie, se ti va.
Se non ti va, molto probabilmente mi vedrai comparire davanti la porta di casa tua. Non si può mai sapere.
Ecco. La pantofola di Remus mi ha raggiunto. Scappo.
James (ah giusto, avrei dovuto dirlo prima chi ero. Ma tanto si era capito...no?)
P.S: ti amo..."

Sembra che Remus si sia appena accorto che io e Sirius ieri sera gli abbiamo nascosto tutte le mutande...
Merlino, non cambierà mai.
Non riesco a trattenere una risata, la prima vera risata da quando ho lasciato Hogwarts. Ripercorro con lo sguardo l'intero pezzo di pergamena, soffermandomi un pò di più sul Post Scriptum.
Resto a fissarlo per un pò, come imbambolata.
Ok, lo so. Sono una deficente.
...ma, al momento, sono una deficente felice.
Ripiego con cura la lettera, posandola sul comodino accanto al letto. Poi, ancora col sorriso sulle labbra, mi faccio strada tra le coperte, poggiando la testa sul cuscino.
Lancio un'occhiata veloce al cielo stellato fuori dalla finestra prima di lasciarmi catturare dalle braccia di Morfeo.

***

"Lily, tesoro, la colazione è pronta!".
La voce di mia madre si insinua prepotentemente nella mia mente, strappandomi dal dormiveglia in cui ero caduta da appena un paio di minuti.
Lentamente, sbadigliando apertamente, mi metto a sedere sul letto.
E' passata quasi una settimana dal mio ritorno a Spelthorne e ancora non sono riuscita a trovare un modo per mettere la mia famiglia al sicuro.
Bah, sono davvero utilissima.
Borbottando tra me e me salto giù dal letto, infilando i piedi nelle mie pantofole troppo grandi. Ancora in pigiama, mi affretto a raggiungere la mia famiglia, riunita attorno al tavolo della cucina.
Noto, con gran disappunto, che è presente anche Vernon.
Oh, dovrei specificare che Vernon è la giovane orca assassina seduta in veranda con mia sorella quando sono arrivata.
"Buongiorno" esordisco, prendendo posto accanto a mio padre.
Quest'ultimo mi rivolge un sorriso luminoso, poi si allunga a scompigliarmi i capelli.
"Buongiorno, piccola".
Mia madre mi allunga un piatto con della pancetta, con aria entusiasta.
"Ho fatto bruciacchiare i bordi, proprio come piace a te".
Ricambio i loro sorrisi con sincerità.
Petunia fa un grugnito non meglio definito, prima di calare la testa nel suo piatto, imitata dal suo Vernon.
Non c'è che dire, quei due si meritano a vicenda.
Mi sporgo per afferrare una fetta di pane tostato, ignorando lo sguardo esaminatore del Porcellino D'India Col Parrucchino Platinato.
Ad un tratto, mia sorella si schiarisce la voce.
"Lily, perchè sei qui?".
Le lancio un'occhiata interdetta, senza capire dove vuole andare a parare.
Lei continua, quasi senza guardarmi.
"Sei tornata da una settimana, ormai. Perchè? La tua scuola di matti ti ha cacciata? Ti sei messa nei casini? Hai lasciato tutto?".
Mia madre le scocca un'occhiata ammonitrice.
"Petunia, ne abbiamo già parlato...".
"Ne avremmo anche parlato, ma ciò non toglie che è strano che lei sia qui. E non negare che anche tu vuoi sapere la verità".
Vedo i miei genitori scambiarsi un'occhiata sfuggente.
A quanto pare Petunia, per una volta in tutta la sua vita, ha ragione. E' arrivato il momento di dire la verità ai miei genitori. Sospiro, posando la fetta di pane tostato nel piatto.
"Preferirei parlarvene in privato, se non vi dispiace" dico, lanciando un'occhiata a Vernon.
Lo so, lo so. Sono totalmente sprovvista di tatto. Sto diventando una persona orribile.
Vernon prende a ridere, sotto il mio sguardo sbigottito.
"Non ce n'è bisogno. So tutto di te e della tua scuola strampalata".
...ok, forse non sono poi così orribile. Ma sono momenti come questi che mi fanno maledire il regolamento di Hogwarts.
Una sola trasfigurazione su quel pallone gonfiato...
Gli lancio un'occhiata gelida, prima di voltarmi verso mamma e papà e ignorare totalmente i due trottoliniamorosidududadadah. Blah.
"Bè...se sono qui è perchè c'è un problema, in effetti. Ma non riguarda me. O meglio, non me in prima persona".
Faccio una pausa, poi mi lascio scappare un sospiro.
Arrotolandomi una ciocca di capelli lungo l'indice, inizio a raccontare tutto ai miei genitori. Gli dico di Voldemort, degli attacchi ai Babbani, del pericolo in cui si trovano.
Quando finisco, mio padre si alza e, lentamente, si avvicina ad abbracciarmi. Al di sopra della sua spalla riesco a distinguere gli sguardi increduli e carichi di accuse di Petunia e Vernon.
Mia madre mi prende una mano, sorridendomi.
"Non devi preoccuparti per noi, tesoro. E' stato inutile che tu sia venuta qui solo per questo".
Faccio per ribattere, ma mio padre si allontana leggermente, con lo stesso sorriso dipinto in viso.
"Tua madre ha ragione. E' inutile che tu perda inutilmente giorni di scuola. Se questo Voldemort si presenterà, lo affronteremo. Ora va a vestirti, sei ancora in pigiama".
Vorrei dirgli che no, se Voldemort si presenterà non avremmo potuto affrontarlo.
Che maghi potenti erano caduti a causa sua.
Che sembra sia invincibile.
Invece mi limito ad annuire e, silenziosamente, mi dirigo in camera mia, lasciando la pancetta e il pane tostato ancora intatti.
Entro nel mio rifugio personale, mi chiudo la porta alle spalle e appoggio la schiena contro la parete.
E' vero, avevo paura che si spaventassero.
Ma non avrei mai pensato che la prendessero con così tanta leggerezza.
Serve una soluzione. E subito, anche.
Con uno sbuffo spazientito, mi allungo a prendere i jeans dalla sedia dove li ho abbandonati ieri sera ed inizio a vestirmi.
Proprio mentre finisco di infilarmi la maglietta, l'illuminazione.
Un Incanto Fidelius.
E' la soluzione a tutti i problemi. Perchè diavolo non ci ho pensato prima?? Basterà chiedere al professor Silente come fare, poi ci penserò io.
Chi sospetterebbe mai di me come Custode Segreto? O meglio, riformulo la frase, chi penserebbe mai che una famiglia babbana sia sotto un Incanto Fidelius?
Oh, è geniale. Davvero geniale.
Devo assolutamente andarlo a dire ai miei, prima di spedire un gufo di volata ad Hogwarts!
Merlino, non mi sembra quasi vero d'essere giunta ad una soluzione!
Ma, proprio mentre poggio la mano sulla maniglia della porta, dal piano di sotto giunge un boato tremendo, seguito a ruota da urla.
E basta questo a farmi ghiacciare il sangue nelle vene.

 

Il titolo è una frase idiomatica inglese.
Infatti, la parola life line significa ancora di salvezza e
non linea della vita, come potrebbe indurre a pensare XD




~ Angolo dell'Autrice.
Tadaaan ^^.
Suvvia, stavolta sono stata brava v.v non ho aspettato troppo per aggiornare. In verità questo capitolo l'avevo già finito ieri sera ma, al solito, non mi convinceva.
E visto che la mia Milla non era in casa (e visto che io non posto praticamente niente se lei prima non me lo approva XD) ho aspettato ad oggi :P.
Comunque, capitoletto con un pò di suspance *w* cosa succedera ora? Bwahahaha adoro lasciare in sospeso +_+ che infame che sono però °-°.
Non mi dilungo granchè, vado direttamente ai ringraziamenti.
Davvero non so come farei senza di voi, gente.
Capitolo dopo capitolo resto sorpresa dal numero di letture che raggiunge la mia fic (attualmente il primo capitolo ne conta 2364 °_°) ma, soprattutto, dalle recensioni che mi lasciate.
Vi adoro, davvero <3

__ALLIE__: Allina! Tks v.v e tu ti aspettavi che io facessi andare James al posto di Severus? Naaah, sarebbe stato troppo banale! Dove lo mettevi poi l'effetto sorpresa? *_* eheheh! Spero ti sia piaciuto questo capitoletto che lascia un pò così...bwahahaha +_+ secondo te che succede ora? (un aiutino. Ricordati di una piccola conversazione che abbiamo avuto a scuola....ghghghg!). Un bacio Allieeeh! E ricorda che la vita è dura v.v *tatatatà*

TONKS17: Valeee! Augurissimi ancora e in ritardo *-* dovevo dedicartelo per forza questo capitolo, anche se non è che sia particolarmente dulcioso o simile °ò° Comunque si, Petunia è proprio un'arpia vçv brutta acida schifosa V_V e nemmeno Vernon è uno zuccherino, nè. XD lo so che l'incontro con Severus è stato un pò inaspettato. Però mi serve +___+ e, per quanto possa essere Pro-Malandrini 4ever, mi piace ricordare che Severus e Lily si volevano un gran bene, dopotutto ^^ spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni!

ZUKKYNA: hai fatto bene, onestamente anche io avrei scelto la vacanza con gli amici XD comuuunque si, Petunia è insopportabile vçv giuro che le faccio cadere una tegola in testa prima della fine della fic v_v e per quanto riguarda l'Operazione Cercasi James Potter (OCJP °ò°)...speriamo! >< siiiiiig ç____ç

oO PRONGS Oo: Oh ciao *w* grazie mille davvero per i complimenti! Anche io amo il Surrey, anche io *-* (anche se in generale amo la Gran Bretagna O_O ma sono dettagli). Vorrei dire di essere dispiaciuta di non averti fatto studiare ma...più che altro sono lusingata *O* (...non hai preso un brutto voto, vero?). Grazie anche per avermi aggiunta ai preferiti! Spero che questo capitolo non ti abbia delusa! Un bacio, fammi sapere!

PAN_TERE94: Grazie per il bentornata e per i complimenti *-* si, tu hai centrato in pieno il nocciolo del capitolo precedente: Severus vuole bene a Lily *-* e questo è moooolto importante! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo! Un bacione!

BIANCHIMARSI: Grazie per la recensione e per i complimenti! *-* che te ne pare di questo capitolo? ;)

LUSSISSA: Ooooh tra tutti questi onori mi sa che ne usciremo ammattite XD comunque sia, mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo *-* (viva i giochi di parole ò_ò). Eeeeeh sì, sotto sotto Sev è simpatico. Anche se quasi nessuno se ne rende conto à_à ma tranquilla, Lily è di James v_v potrebbe essere altrimenti? *w* Mi lasci il parere anche su questo capitolo? Inutile dirti che mi lusingherebbe v_v (ho una sola domanda da farti °-° ...dovevi davvero pelare le patate??)

INU_P: Oh salve, lei. Mamma mia, quel periodone forbito che hai scritto è quasi da far vedere a Schioppa ._. meriteresti un 9 di italiano solo per quello. Ma non divaghiamo à_à. Grazie per il posteeer *_* tiamotiamotiamotiamo! ...no, loamoloamoloamoloamo! Bwahahahah +////+


Ooooh l'ho già detto grazie? E l'ho già detto che vi adoro? *_*
Non mi interessa, lo ripeto v_v
Graaaazieee *-* vi adooooro <3.
Ecco, mi sento realizzata u_u.
Comunque, come mi ha fatto notare Milla al telefono oggi, non ho prefissato una fine precisa per questa fic.
Bè, il fatto è che è praticamente quasi finita.
Credo che potrò scrivere al massimo massimo altri 4-5 capitoli, se proprio mi impegno ò_ò
(Tralasciamo il fatto che ne ho già un'altra in mente...dico, credevate di liberarvi di me? v_v tks!).
Ora vado, sennò l'Angolo dell'Autrice diventa più lungo del capitolo XDD

Come al solito, io ve lo chiedo *O*.
Me lo lasciate il vostro parere??
Suuu, lo so che ormai voi e il Pulsantino Blu siete diventati amici vçv lo leggo nei vostri occhi (...).
...°-°.
Alla prossimaaa gente *w* e grazie in anticipo <3.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** How can I tear to pieces that stupid moon? ***


Capitolo 21 Impossible

Capitolo 21
How can I tear to pieces that stupid moon?

 

{ Per tutti coloro che,
nella loro vita,
si trovano un vuoto incolmabile
dovuto alla perdita di
qualcuno che non sarebbe dovuto
andare via.  }

 

» Proprio mentre poggio la mano sulla maniglia della porta, dal piano di sotto giunge un boato tremendo, seguito a ruota da urla.
E basta questo a farmi ghiacciare il sangue nelle vene. «


Una sensazione mista tra paura e sorpresa mi lascia immobile, incapace quasi anche solo di respirare.
Ma un'ulteriore esplosione mi risveglia dal mio stato di trance momentaneo, facendomi tornare bruscamente alla realtà.
Mi volto, corro ad afferrare la bacchetta abbandonata sulla scrivania, poi apro la porta di scatto, fiondandomi al piano di sotto.
Ok, mantieni la calma.
Magari non è successo niente di grave. Magari, semplicemente, il figlio dei vicini ha piazzato fuori la porta di casa una di quelle bombette strane che somigliano tanto alle Pallottole Puzzole.
Magari Vernon è caduto dalla sedia. Il rumore si spiegherebbe, dopotutto.
Magari lo sformato di verdure che stava preparando mamma si è gonfiato troppo ed è saltato in aria.
Continuo a cercare scuse, varianti e situazioni ipotetiche, ma niente di quello che ha partorito la mia mente può sovrapporsi a quello che è davvero successo in cucina.
E' come se avessero preso forma i miei incubi peggiori, come se le mie paure si fossero materializzate in un solo istante.
Due figure incappucciate sono in piedi, dando le spalle ad un grande squarcio sulla parete dove una volta c'erano i fornelli. Sparano incantesimi a raffica, fanno saltare in aria tutti gli oggetti sulle mensole e sui ripiani, sghignazzando con aria soddisfatta.
Accanto alla tavola, riversa sul pavimento, c'è mia madre.
Mi sento cedere le gambe, ma cerco rapidamente con lo sguardo mio padre e mia sorella. Sono in un angolo, con Vernon, fronteggiati da un terzo mangiamorte, che li fissa divertito. Fa roteare la bacchetta nella mano, quasi provando piacere nello scorgere le loro espressioni terrorizzate.
Reagisco d'impulso, senza riflettere.
Ferma vicino la porta, alzo la bacchetta e la punto verso il Mangiamorte solo.
"STUPEFICIUM!".
Il getto di luce rossa lo colpisce in piena schiena, sbandandolo contro il muro opposto con un tonfo sordo.
Nel preciso momento in cui il corpo dell'uomo tocca la parete, mi accorgo di aver fatto un enorme sbaglio.
Presa dalla paura, dall'ansia e dalla fretta di fare qualcosa non ho pensato di utilizzare un incantesimo non verbale. Così adesso mi ritrovo quattro occhi puntati addosso.
Uno dei due Mangiamorte si apre in una risata sguaiata.
"Guarda un pò. A quanto pare abbiamo preso due piccioni con una fava. E' la famiglia di una Mezzosangue".
L'altro riprende a sghignazzare.
Reprimo l'odio incontrollabile che preme per uscire fuori e corro verso mia madre col cuore in gola.
"Dove credi di andare, ragazzina?".
La voce di uno dei due tipi è carica di scherno. Alza la bacchetta, con un'espressione soddisfatta stampata in viso, per poi puntarmela contro.
"Crucio!".
Il dolore arriva, totalmente inaspettato. Le gambe non riescono a reggermi e mi lasciano cadere a terra, così velocemente che quasi non me ne rendo conto.
Tutto quello che ho intorno si fa sfocato, i suoni diventano ovattati.
Non sento niente.
Solo fuoco. Come se tutto il mio corpo fosse stato gettato tra le fiamme.
Urlo, rannicchiandomi su me stessa, cercando in tutti i modi di far scemare il dolore, cercando di scrollarmelo di dosso.
Ma, per quanto io possa contorcermi, quell'incendio non accenna a finire.
"Lasciate perdere i Babbani. L'Oscuro Signore vuole vedervi al quartier generale. Subito".
Una voce stranamente familiare si insinua nella mia mente.
Apro gli occhi giusto in tempo per vedere un Patronus dalla forma indefinita saltare fuori da quel che resta della finestra.
Subito dopo, le fiamme smettono di avvolgermi. Il Mangiamorte abbassa la bacchetta, spingendomi con il piede per farmi girare a testa in su.
Da sotto il cappuccio riesco a distinguere un ghigno quasi animalesco.
"Stavolta sei stata fortunata, Mezzosangue. Ma non finisce qui, puoi starne certa".
Fa una risata, mi getta un'occhiata sprezzante e si smaterializza insieme all'altro. Nella stanza regna il silenzio per qualche minuto. Poi, sento i passi di mio padre.
"Tesoro? Tesoro, stai bene?".
Si china accanto a me, con un'espressione preoccupata in viso e la voce tremante.
Annuisco appena, mettendomi a sedere. Lo sguardo mi cade su un fagotto inerme accanto ai resti del tavolo.
Una scarica elettrica mi attraversa da parte a parte.
"Mamma" sussurro nervosamente.
Non mi alzo neanche in piedi, mi limito a scivolare più veloce possibile accanto a lei.
La scuoto delicatamente per le spalle.
"Mamma" chiamo, con lo stesso tono con cui la chiamavo quando il pomeriggio si assopiva sul divano, davanti alla televisione.
Ma, stavolta, non ricevo risposta.
"Mamma?".
La scuoto più forte, mentre avverto la presenza di Petunia dietro di me.
Niente. Mia madre non si muove.
"Mamma!".
Adesso dalla mia voce inizia ad affiorare il panico. Subito, mossa dall'istinto, le porto una mano all'altezza del petto, poggiandogliela sul lato sinistro.
Silenzio.
Ne un battito, ne un movimento.
Niente di niente.
Solo un silenzio assordante, che mi esplode dentro peggio di una bomba ad orologeria.
La mano inizia a tremarmi.
Resto in trance per una manciata di secondi, finchè l'urlo di Petunia non mi riporta bruscamente alla realtà.
"MAMMA!" urla, lanciandosi su di lei e allontanandomi dal suo corpo.
Prende a scuoterla, quasi come impazzita.
"Svegliati, mamma! Svegliati! Svegliati!!".
Mio padre le si avvicina lentamente, poi le afferra le mani con dolcezza.
"Lasciala stare, tesoro. Se n'è andata".
Mia sorella fa segno di no con la testa furiosamente.
"Non se n'è andata! Non se n'è andata! Mamma!".
Poi scoppia a piangere, prendendosi il viso tra le mani. Mio padre la abbraccia, stringendosela contro il petto. Due lacrime prendono a rigargli le guance.
E io resto lì, distante da loro, con le ginocchia strette al petto e lo sguardo perso nel vuoto.
Non è possibile.
Non è accaduto davvero.
Non è possibile.
Mi sento come se stessi scivolando in un baratro, scuro e profondo. Di cui non riesco a vedere il fondo.

***

E' passato un giorno.
Solo un giorno. E mi sembra un anno.
Scosto le coperte, scendendo dal letto in punta di piedi. Dalla finestra semi-aperta fa capolino la luna piena.
Sembra quasi sorridere, prendersi gioco di me.
Quanto vorrei farla a pezzi, in questo momento. Lei è testimone di tutto, ma non parla mai.
Merita davvero di vedere ciò che vede?
Infilo i piedi nelle pantofole e, lentamente, apro la porta.
Cammino silenziosamente lungo il corridoio, fino a raggiungere la stanza dei miei genitori. Quasi senza fiatare, spingo la maniglia, infilandomi nella camera.
Sul lato destro di quel lettone che tante volte mi aveva accolta quand'ero bambina, c'è mia madre. Mio padre ha voluto tenerla qui, in attesa dei funerali, preferendo dormire sul divano.
Mi avvicino, appollaiandomi sul bordo del letto e posando i miei occhi sul suo viso.
E' bellissima, la mia mamma.
Sembra quasi che dorma. Tranquilla, senza pensieri.
Però quel pallore innaturale, la mancanza del movimento del suo petto, quella staticità così poco da lei non fanno che riportarmi alla mente le immagini di ieri mattina.
Immagini che non riesco a togliermi dalla mente.
Trattengo a stento un singhiozzo, mentre mi allungo a prenderle una mano.
E' fredda. Troppo fredda.
E pensare che lei era sempre stata eccessivamente calda. Quante volte, durante le vacanze di Natale sulla neve, mi circondava con le braccia per riscaldarmi?
Quante volte le prendevo le mani, dicendole che era la mia stufa personale?
Mi mordo il labbro, cercando con tutte le mie forze di non lasciar scendere le lacrime.
Lei non avrebbe voluto.
Mi avrebbe spinta a cercare il lato positivo delle cose.
Ma dov'è il lato positivo in questo, mamma? Riesci a vederlo?
Riporto lo sguardo sul suo viso, stringendole istintivamente la mano con più forza.
Ed è allora che tutta la mia forza crolla, lasciando cadere ad una ad una le lacrime che cerco di soffocare da due giorni, ormai.
Perchè non ce la faccio.
Perchè non posso credere che lei non ci sia più. Che non la vedrò più sorridere. Che non sentirò più la sua voce. Che non la sentirò più urlare per obbligarmi a riordinare la stanza.
E' troppo presto.
Non le ho detto niente di quello che avrei dovuto dirle. Non sono mai stata in grado di farle capire quanto sia importante per me. Non le ho mai detto quanto le voglio bene...
Il cigolio della porta mi fa alzare gli occhi.
Petunia è in pigiama, ferma vicino allo stipite. Si avvicina senza dire niente, ignorandomi e concentrandosi su mia madre.
Sta zitta per qualche minuto, poi fa un verso.
"E' colpa tua".
La guardo dal basso verso l'alto, senza lasciare la mano di mamma.
"E' colpa tua" ripete, senza guardarmi.
"E' colpa tua. E' solo colpa tua. Se tu non fossi venuta, questo non sarebbe mai successo. Se tu non fossi mai andata in quella scuola, quei tipi non sarebbero mai arrivati qui. Se tu non fossi un mostro, mamma sarebbe ancora viva. E' colpa tua!".
La consapevolezza della verità delle sue parole mi colpisce come una coltellata in pieno petto. Mi alzo, avvicinandomi a sfiorare con un bacio la fronte di mia madre.
Poi, ignorando mia sorella, esco dalla stanza.
Corro in camera mia, tirandomi la porta dietro le spalle e lasciandomi scivolare lungo la parete.
Perchè, per una volta in diciassette anni di vita, so che mia sorella ha ragione.
E questo non fa altro che spingermi ancora di più in fondo al baratro, oscurandomi anche l'ultimo spiraglio di luce.
 

 

~ Angolo dell'Autrice.
No, aspettate. Forse non ho letto bene.
12 recensioni? Dico, sono davvero 12??
Non so cosa dire, ragazzi. Siete unici, sul serio. 12 *_*.
Sclero a parte, mi scuso enormemente per il ritardo di questo capitolo. Onestamente, è stato davvero difficile per me da scrivere.
E non mi riferisco unicamente alla trama o al modo di scrivere, ma più che altro per il carattere emotivo del tutto.
Comunque sia, come al solito, non mi convince troppo. Anche perchè ci ho messo davvero molto di me, ed è una cosa che non mi piace particolarmente...
Vabbè, smetto di straparlare e passo ai ringraziamenti.
Come forse avrete intuito (...) le magnifiche personcine da ringraziare sono 12! *___*

TONKS17: Molto probabilmente leggerai questo chap al tuo ritorno *-* divertiti a Roma, Valeee! E salutami la fontana di Trevi v.v Comunque sia, non sono sicura di voler portare avanti la storia fino alla loro morte...però non so, magari ci penso ò_ò potrebbe essere un bel modo di chiudere...un bacione!

ZUKKYNA: In effetti, avevo pensato che sarebbe stato carino fare Lily tutta impaurita, poi farla arrivare giù e scoprire che era tutta colpa di Vernon e il suo sederone strabordante che era caduto dalla sedia v_v ma poi il mio lato sadico ha preso il sopravvento XD Grazie 1000 per i complimenti *-* un bacio!

INU_P: Ovvio che James è un uomo da sposare +.+ patato lui! Comunque, visto che sono riuscita a finire il capitolo? XD dopo secoli e secoli, è finitooooo! (Come se tu non lo sapessi, visto che li leggi sempre in anteprima v_v e ti sorbisci le mie seghe mentali per telefono XD). Grazie ancora per le illustrazioni e per le correzioni *-* ti adorooo!

LUSSISSA: Sssssssi, recensisci ogni capitolo *_* iiiiip! Come ho detto anche a Zukkyna, avevo pensato di fare che era tutto un fraintendimento a causa di Vernon...ma a volte bisogna far fuori qualcuno òçò Comunque sia, il mio papino fa lo stesso identico ragionamento del tuo òçò oh, non è mica colpa mia se sono impedita ai fornelli?? E' colpa sua e di mamma, che hanno sempre cucinato loro, no? v.v tks! XD un bacione, alla prossima! **

BIANCHIMARSI: No che Severus non ha lasciato Lily sola eheheh! Infatti si scoprirà qualcosa nel prossimo capitolo *-* cariiiina l'idea di James che cerca di passare nel camino chiuso! Magari ci scrivo una variante XD un bacione, spero ti piaccia questo capitoletto!

PINKSTRAWBERRY: io non cito citazioni v_v io scrivo quello che mi passa per la mente V_V e ricorda che sono sempre gli altri che mi copiano, non il contrario! Comunque hai visto? Sono riuscita a finirlo questo santissimo capitolo! XD piaciuto?? °ò° un bacio moreee!

PAN_TERE94:  Ciao Terry! Grazie per i complimenti! Essì, Petunia e il suo Tricheco addomesticato sono odiosi in una maniera incredibile! Schifosi loro v_v Spero che questo 21° ti sia piaciuto ^^ fammi sapere! Kisses :**

LUDO: Ehi, ciao *-* era un pò che non ti sentivo! Essì, un pochino pochino crudele lo sono ._. ma è la mia natuura *si atteggia stile Calypso in Pirati dei Caraibi*. Comunque, spero che il seguito non ti abbia delusa >< un bacio, fammi sapere!

STREGHETTA86: Grazie per i complimenti! Non sai quanto mi faccia piacere! Comunque, come hai visto, non è James che fa il cretino, purtroppo ç__ç un bacione enorme, e non preoccuparti per gli altri capitoli ^O^

__ALLIE__: Visto, te lo sentivi bene... (v.v è inutile che ti gasi, ti avevo già anticipato che qualcuno moriva v__v). Comunque, ho postato giusto un pochino pochino in ritardo rispetto a quando ti avevo detto...diciamo un paio di giorni XD. Oh, ma l'importante è che ho posatato, no? v.v spero ti piaccia questo chap *-* un kissone conshorellaaa!

PIKKOLINA88: grazie mille per i complimenti! Spero ti sia piaciuto questo capitolo! Un bacione!!

SARAHPOTTER: L'idea delle cucchiarelle è geniale, sul serioo *_* la userò prima o poi, si si!  Comunque, non so dirti di preciso ogni quanto aggiorno >< se vuoi però, posso avvisarti via mail quando lo faccio XD lo faccio già con due persone, quindi...dimmi tu *-* un bacione!!


Poooi, ringrazio federikaBis, LittleScar, lovegio92, MissLiberty, oOprongsOo, pikkolina88, sbrodolina e Tokiotwilighters che hanno aggiunto la storia ai preferiti!
Siamo a 64, ragazzi! Ma vi adoro troppoo <3

Ora scappo! Spero di aggiornare il più presto possibile ><
Intanto, mi lascereste un parere su questo capitolo? Stavolta ci tengo particolarmente a sapere cosa ne pensate... ^^
Un bacione enorme a tutti, e grazie grazie grazie davvero!


 

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** It may be just my imagination? ***


Nuova pagina 1

Capitolo 22
It may be just my imagination?

 

"Lily? E' pronto a tavola".
"Grazie, papà. Non ho fame".
Sono ormai tre giorni che si ripete questa stessa identica scena.
Papà mi chiama, io lo ringrazio e rispondo di non avere fame. Lui si preoccupa, lo sento borbottare a mia sorella che questo è solo un periodo. Lei, gentile e affabile come suo solito, gli rivolge un grugnito appena accennato.
La cosa strana è che il mio corpo sembra non accusare la mancanza di cibo.
Non ho voglia di mangiare, e lui non protesta. Lo accetta silenziosamente, senza lamentarsi, quasi come intuisse che la mia non è una bugia.
Perchè, al momento, quello di cui ho bisogno non sono una manciata di carboidrati preparati in un qualche modo fantasioso.
Ho bisogno di qualcosa che non potrò più avere, che niente potrà riportarmi indietro.
Sospiro, guardandomi intorno con aria assente. Sono seduta su uno dei gradini del portico che da sul giardinetto nel retro della casa.
Amavo rifugiarmi lì, quand'ero bambina. Era così lontano dai rumori della casa. Sembrava quasi un mondo a parte.
"Ehi".
Una voce inaspettata mi fa sobbalzare, facendomi quasi cadere dal gradino.
Non c'è niente da fare, sono troppo nervosa.
Lascio vagare lo sguardo lungo il perimetro del giardinetto, alla ricerca del possessore di quella voce.
Non è possibile. Non può essere.
Infatti, non vedo nessuno. Ecco, sono arrivata al punto di sentire le voci nella mia testa. Sono decisamente da ricovero.
"Lily. Sono qui".
Eccola di nuovo. Ma non può essere
lui. Non lì, non così.
Eppure...
Mi alzo, fidandomi quasi unicamente del mio istinto, muovendomi verso il punto preciso in cui mi era sembrato di sentir provenire la voce.
L'albero di mele.
Lentamente, mi avvicino, quasi impaurita. Appena arrivo sotto al tronco, prendo a guardarmi intorno, spaesata.
"Lily, tesoro. Vieni dentro un momento?".
Una voce diversa mi richiama dall'interno della casa.
"Arrivo, papà".
Do un'ultima occhiata all'albero, poi scuoto la testa. La mia immaginazione lavora più del solito, in questi giorni. Non era mai arrivata al punto di farmi sentire la
sua voce. Per quanto abbia potuto sentire la sua mancanza, non mi ero mai illusa di averlo così vicino.
Mi giro e, calandomi le mani nella tasca dei jeans, mi dirigo velocemente verso la sala da pranzo.
Date le condizioni disastrose della cucina, mio padre ha spostato i fornelli e i beni di prima necessità in quest'altra stanza.
E' così strana questa stanza.
E questo non fa che rendere il tutto ancora più tremendamente irreale. Non abbiamo mai usato la sala da pranzo. Se non per le occasioni speciali.
Ma allora c'era mia madre a riempirla, a darle vitalità e colore.
Adesso, non è altro che un ammasso di oggetti accatastati senza una logica.
Mi avvicino al tavolo attorno al quale stanno mangiando papà e Petunia, sollevata dal fatto che non ci sia Vernon con loro.
"Dimmi, papà".
Lui posa la forchetta, poi mi rivolge uno sguardo preoccupato.
"Tesoro, stai bene? Sono giorni che non mangi. Non credi sarebbe meglio...".
Alzo le spalle, sforzandomi di curvare le labbra in sù.
"Sta tranquillo, papà. Sto benissimo. Non preoccuparti per me".
Lui continua a fissarmi con insistenza, quasi volesse che una parte di me confessasse di essere sul punto di svenire dalla fame.
"A proposito, Lily, visto che sei qui...stavo pensando a delle modifiche per la tua camera. Potremmo ridipingere le pareti, e già che ci siamo potremmo sostituire il letto. Così precaria va bene per trascorrerci le vacanze, ma per un periodo più lungo...".
Lo interrompo, lanciandogli un'occhiata stranita.
"Non c'è nè bisogno, papà, davvero. La mia camera è perfetta così. E, comunque, possiamo riparlarne al mio ritorno da Hogwarts, se proprio vuoi".
A questo punto Petunia smette di fissare il piatto per portare lo sguardo su di me. Mio padre sembra piuttosto spaesato quando riprende a parlare.
"Quindi...torni?"
...eh? "Certo che torno. Devo finire l'anno".
Papà prende a guardare il piatto, con aria imbarazzata.
"Ma io credevo che...sai...con quello che è successo...quei tipi...tu decidessi di mollare tutto".
Per poco non mi strozzo con la saliva.
"Mollare tutto? Mollare tutto? Come faccio a mollare tutto?? Non ho scelto io di essere una strega, papà. Ma lo sono, e questo non cambierà, che io frequenti o meno Hogwarts. E quei tipi...sarebbero venuti anche se non ci fossi stata io. Uccidono le persone che non hanno poteri magici. Punto. Se ne fregano del resto".
Non risponde, continua a guardarmi quasi inespressivo. Sospiro, alzando le spalle.
"Vado in camera mia. Chiamami se ti serve una mano con i piatti".
Mi volto, uscendo velocemente dalla stanza. Salgo i gradini di corsa, arrivando più in fretta possibile a chiudermi la porta della mia stanza alle spalle.
Resto a guardare il legno leggermente graffiato che la compone, riflettendo sulle parole di mio padre.
...Dopo quello che è successo...quei tipi...mollare tutto...
Mollare tutto.
Mollare tutto.

Come se potessi. Come se potessi ridare il mio essere strega e riavere mia madre indietro.
Come se fosse stata mia intenzione causare tutto questo.
"Lily".
Eccola. Di nuovo quella voce. La
sua voce.
Preoccupata, esitante, un pò roca, dietro di me...dietro di me??
Ok, o questa è di nuovo la mia immaginazione che galoppa, prendendomi in giro e approfittando dei miei punti deboli, oppure...
Con estrema lentezza, mi volto.
E per poco non mi prende un colpo.
Lui è qui. Vicino al mio letto, di spalle alla mia finestra aperta. Mi guarda con un'espressione che non gli ho mai visto prima in viso, mentre avanza di un passo.
"Lily?" chiede, apprensivo.
"James" sussurro, piano.
Faccio un passetto in avanti. Poi un altro. Poi un altro ancora. Alla fine, con una corsetta improvvisata, quasi mi tuffo tra le sue braccia.
Lui mi stringe contro il suo petto, prendendo ad accarezzarmi i capelli.
"Sssh, Lily, calmati. Va tutto bene. Calma".
Non mi sono neanche accorta di aver preso a singhiozzare. Che stupida che sono.
"Scusa, è che...troppe cose, tutte insieme...".
James non dice niente. Si avvicina al letto, sedendocisi sopra e aiutandomi a salirci. Mi scosta da se, studiandomi con espressione calcolatrice.
"Hai un aspetto orribile" mormora, sfiorandomi con un dito i cerchi violacei intorno agli occhi.
Sollevo un sopracciglio, guardandolo con aria scettica.
"Grazie".
Merlino, quanto tempo che non usavo il sarcasmo.
Lui fa un sorrisetto strano, facendo scendere la mano sulla guancia.
"Stupida. Sei pallida. Sei dimagrita. Ed hai delle occhiaie da paura. Ma, nonostante tutto..."
Mi solleva il viso, avvicinandolo al suo.
"...sei bellissima" sussurra, sfiorandomi le labbra. Non dico niente, mi limito a perdermi in quei suoi occhi scuri, così caldi e rassicuranti.
James fa un sospiro.
"Come stai?".
Alzo le spalle, distogliendo lo sguardo dal suo.
"E' colpa mia, James. E' colpa mia".
Lui non mi chiede spiegazioni. Si limita ad avvolgermi con le braccia, posandomi il mento sulla nuca.
"Non dire cretinate. Piuttosto, è merito tuo che tua sorella e tuo padre siano ancora vivi".
Poi, a sorpresa, fa una risatina.
Lo guardo, aggrottando le sopracciglia con aria confusa.
"Scusa, è che sto pensando alla tua espressione prima, in giardino. Sembrava stessi cercando un nano".
Inaspettatamente, sorrido anche io.
"Non credevo potessi essere davvero tu. E, tra parentesi, non capivo da dove provenisse la voce".
Una vera risata sfugge fuori dalle sue labbra, scaldandomi improvvisamente dentro.
"Ero sull'albero. Ho preso male le misure quando mi sono smaterializzato, così sono apparso lì. Tra parentesi, Silente non voleva neanche darmi il permesso e tutta quella roba burocratica lì. Ma io gli ho fatto notare che non poteva impedirmi di andare dalla mia famiglia. E poi, che ero maggiorenne, quindi...".
Sorrido, di nuovo, accoccolandomi contro il suo petto.
Percepisco il suo sguardo sulla nuca, così alzo gli occhi. James mi guarda esitante, quasi fosse indeciso se parlare o meno.
Lo incito con lo sguardo, sistemandomi meglio.
"Lily. Ritornerai?".
"Il prima possibile". Rispondo impulsivamente, senza neanche pensarci. Ma mai, più di adesso, ho avuto bisogno di Hogwarts. Della mia casa.
James si apre in un sorrisone luminoso, mentre mi sfiora le labbra con un dito.
"Allora torna con me".
Gli sorrido a mia volta, circondandogli la vita con le braccia e respirando il suo profumo.
Merlino, ma quanto mi è mancato?
Sento la sua risata vicino al mio orecchio.
"Lo prenderei come un si, che ne dici?"
"Decisamente. Devo solo dirlo a mio padre".
Sciolgo l'abbraccio, avvicinandomi a passo deciso verso lo specchio. Nascondo una smorfia inorridita non appena vedo il mio riflesso.
Morgana santissima, sono uno sgorbio.
Uno spaventapasseri sarebbe più attraente di me.
Svogliata, mi passo una mano tra i capelli con l'intento di domarli. Con scarsi risultati, ovviamente. Sbuffando, prendo a districarmi i nodi, continuando a far scorrere le dita lungo tutta la chioma.
James aspetta, pazientemente, seduto sul letto.
Dopo una decina di minuti, mi volto verso di lui con aria rassegnata.
"Ci rinuncio".
Resto a studiarlo per un paio di secondi, in silenzio. Poi, un ghigno mi si stampa in viso.
Lui mi guarda, leggermente allarmato.
"Cosa c'è?".
Mi avvicino, arrotolandomi una ciocca di capelli attorno al dito.
"Sai, pensavo...devo dire a mio padre che torno ad Hogwarts, no?".
James mi fissa, sospettoso.
"A-ah".
"E devo dirgli con chi vado, no?".
"Continua".
"Quindi, tecnicamente, dovrei presentarti a mio padre".
"S-...eh?".
Alzo le spalle, con aria indifferente. Lui è leggermeeente preoccupato, direi.
"Lily. Hai mai portato un ragazzo a casa?".
"No".
"Tuo padre è protettivo nei tuoi confronti?".
"Direi, si".
"E il fatto che io esca dalla tua camera non contribuirà ad avere la sua approvazione, no?".
"Sicuramente no".
"...mi renderà sterile, vero?".

 

~ Angolo dell'Autrice ~
Signori e signori, sono seriamente sul punto di urlare.
15 recensioni! 15! Ma proprio 15, tutte per me *O*. Ma io vi adoro, ragazzi.
Ma vi adoro sul serio *-* e vi adoro così tanto che ho interrotto lo studio su Petrarca solo per aggiornare *ç*
Sono anche riuscita a finire il capitolo in anticipo, sotto le note di Here I Am di Bryan Adams <3
Comunque sia, visto che è ricomparso James? <3 personalmente, lo amo. E' un cucciolo quell'uomo *_* non si sa mai, potrei infilarmi nella storia e spupazzarmelo un pochino +ç+ [Lily: ...].
...ma non divaghiamo. Passiamo a ringraziare le meravigliose persone che mi hanno lasciato il loro parere *O*:

cullen isabella (grazie 1000 per i complimenti! *ç* eccoti la reazione di James...non è un amore?? <3), Inu_p (*o* lo sai che gongolo taaanto tanto quando leggo le tue recensioni? -o sento i tuoi commenti per telefono, è lo stesso-. Grazie per aver corretto anche questo chap *^* però voglio la recensione comunqueee v_v), pinkstrawberry (eeeh, la mamma di Lily doveva morire per forza. Causa forze maggiori ^^ comunque, piaciuto questo? **), Streghetta86 (hai proprio ragione. Quando si perde qualcuno resta un vuoto che è difficile riempire...grazie per i complimenti! Spero che questo capitolo non ti abbia deluso! Un bacio!), zukkyna (ciao Valee! Grazie grazie grazie *-* non sai quanto mi fa piacere sapere che ti sia piaciuto *^* spero che anche questo non sia da buttare :P un bacionee!), rosy823 (in effetti, il capitolo era un pò cortino ^^" su, questo è più lungo, no? Mi sono impegnata appostaa XD comunque, come hai potuto vedere, il nostro James è arrivato *O* piaciuto?), lovegio92 (Tadaaan! James è arrivato! Che uomo, che uomo! Comunque, grazie davvero per i complimenti! Mi fa troppo piacere sapere che ti piaccia il mio modo di scrivere *°* sul serio, grazie! Un bacio, e fammi sapere se ti è piaciuto anche questo!), bianchimarsi (si, Petunia è acida e antipatica v_v chissà, magari in uno dei prossimi chap scriverò come si è sentita lei ._. ma non so XD che te ne pare di questo chap? *-* un bacione!), Ludo (felice di averti stupita *-* comunque, chi è stato a mandare via i Mangiamorte lo si scoprirà probabilmente nel prossimo capitolo, quindi non ti anticipo niente XD un bacione, spero mi farai sapere se ti è piaciuta 'l'incursione' di James **), Pan_Tere94 (Ciao Terry! Grazie mille per i complimenti <3 Però in fondo, povera Petunia ._. lo stare con Vernon l'ha sconvolta al punto da renderla tanto insopportabile v-v Comunqueee *_* piaciuto James in questo capitolo? Fammi sapere, un baciooo!), __Allie__ (eeeeh, di certo non potevo far morire o Lily o James XD sennò ciao ciao Harry ò_ò e hai visto? James è tornatoo *ç* iiiip!), miss nina (Oh, ciao *-* benvenuta! Grazie davvero per i complimenti! *o* eccolo qui il nostro Jim, tornato! Ma quant'è un amore? <3 *-* cucciolo! Spero ti sia piaciuto questo capitolo *__* un bacione!), Lussissa (Luuu! Oh si, paga uno psicologo a Petunia! O meglio, falle da psicologo v.v se vuoi ti do una mano. Chissà, magari in due riusciamo a raddirizzarla v__v sono ottimista, io! XD E visto? *-* ti ho fatto arrivare James! Si, sono fissata anche io con quell'uomo *_* spupacchialo! Ehm...vado, si. Tu muoviti ad aggiornareeee v__v XD un bacione!), tonks17 (Vale! Bentornata! Grazie per i complimenti *-* mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto il capitolo! Comunque, è una buona idea la tua òçò potrei chiudere così la fic, si. Ma sarebbe un suicidio ç_ç poveri piccoli! Nah, mi sa che lo faccio °ç° fammi sapere se questo capitolo ti è piaciuto! Un bacio!).

Poooi, un grazie enorme va a marta_cullen, miss nina, purepura e Untouchable che hanno aggiunto la storia ai preferiti. Grazie grazie grazie!

Bè, io scappo >< il carissimo Petrarca aspetta che io vada a finire di studiarlo ç_ç ma che pluffeee!
Ma prometto di aggiornare presto, su *-* (o meglio, ci provo òçò).
Voi, però, mi lasciate il vostro parere? Suu, regalatemi un pò di buon umore *____*
Un bacione a tutti, e grazie davvero <3
Vì.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** And what about the future? ***


Nuova pagina 1

Capitolo 23
And what about the future?

{ Ad Allie e Daddoi,
che volevano tenermi all'oscuro di tutto.
Peccato che non avevano fatto
i conti con la mia testardaggine
e le mie gomitate XD.
Vi voglio benee :* }



E' passata una settimana.
Essì, ho rimesso piede nel mio mondo esattamente una settimana fa.

"Papà, voglio presentarti una persona"

Chi l'avrebbe mai detto che avrei portato un ragazzo a casa, un giorno? Mi piacerebbe averlo fatto prima, però.
Sono sicura che mia madre avrebbe sprizzato gioia da tutti i pori.

Mio padre alza gli occhi dal giornale ingrigito che stava sfogliando, con un'evidente curiosità stampata in viso.
"Chi, Lily?".
"Dovrebbe arrivare a momenti...".
Con una precisione assurda, il campanello suona nell'esatto istante in cui termino la frase.


Ne rimpiango di cose, adesso.
Ma serve a qualcosa distruggersi dentro, rimproverandosi, ricordandosi continuamente che magari si sarebbe potuta imboccare la strada giusta?

"Papà, lui è James. Il mio ehm...ragazzo".
Avvampo immediatamente, fissandolo con aria quasi intimidita.
Mio padre alza lo sguardo su James, che fa automaticamente un passo avanti.
E' nervoso, si vede benissimo. Non riesco a credere che lo stia facendo davvero per me.
Subito gli porge la mano, schiarendosi la voce.
"Signor Evans, è un piacere per me conoscerla".
Papà lo osserva attentamente da capo a piedi, per poi soffermarsi sulla mano tesa. Indugia un secondo, poi si apre in un sorriso.
"Il piacere è mio, James".


Per fortuna, almeno una cosa positiva c'è.
Mio padre non ha sterilizzato James. Anzi, gli è anche simpatico. Le cose inaspettate della vita.

E' il momento di partire. Abbraccio forte il mio papà, cercando di trasmettergli un pò di tranquillità.
Lui mi accarezza i capelli, mi sfiora la fronte con un bacio, poi mi lascia andare.
Inizio ad incamminarmi con James lungo il viale, quando sento di nuovo la sua voce, lontana.
"James".
"Si, signor Evans".
"Abbi cura di lei".


Così, per quel poco che si può, si torna alla normalità.
Un pò più spenti, un pò meno certi.
Ma con la voglia di continuare a vivere ancora accesa dentro di se, come una fiamma inarrestabile.
"Ohi Lì, ma che hai preso tu il mio pantalone nero?".
Alzo gli occhi dal libro di fiabe babbane che sto sfogliando da una decina di minuti per concentrarmi su Alice.
Annuisco, guardandomi intorno.
"Si, la settimana scorsa. Te l'avevo anche detto, se non sbaglio".
Alice alza gli occhi al cielo, scuotendo la testa con aria divertita.
"Così pare. Dov'è ora?"
"Nel tuo cassetto...no?" dico, incerta.
Lei scuote la testa, sul punto di scoppiare a ridere.
"Non è che lo hai messo nel tuo? Merlino, so che sarebbe un evento più unico che raro che tu abbia messo qualcosa a posto, ma controlla. Non si sa mai".
Le faccio la linguaccia, mentre mi alzo per andare a guardare nel mio mobiletto accanto al comodino.
Lo apro, mi sporgo un pò e inizio a frugare tra i vestiti.
Il pantalone è lì.
Tipico.
Lo tiro fuori, lanciandolo ad Alice con un sorriso.
"Oh bè...almeno non è spiegazzato" faccio, per giustificare il mio disordine incoerente.
Lei ridacchia, infilandosi nel bagno per finire di prepararsi, mentre io mi lascio cadere a peso morto sul letto.
Queste scene di ordinaria routine mi fanno bene, decisamente.
E' come se mi trascinassero di peso nella normalità, impedendomi di riflettere troppo.
Sorridendo tra me, lancio uno sguardo alla finestra, osservando i contorni del lago resi più morbidi dal sole di giugno.
Certo, è incredibile quanto sia passato in fretta il tempo.
Siamo già a Giugno.
Un'altra quindicina di giorni e finirà anche il mio ultimo anno scolastico ad Hogwarts.
Si, ma dopo? Cosa mi aspetterà dopo?
Il futuro che aspetta me e gli altri non è per niente roseo. Anzi.
Che vita condurremo una volta usciti da qui?
Alice esce dal bagno, raccogliendosi i capelli in una coda di cavallo. Mi sorride, mentre batte le mani sui jeans neri appena indossati.
"Allora. Andiamo a fare colazione?".
Annuisco, alzandomi dal letto e guardandola canticchiare allegramente mentre da gli ultimi ritocchi ai capelli.
Dico, com'è possibile smorzare tanta felicità con i miei pensieri catastrofici?
Mi avvio al suo fianco verso le scale, unendomi di tanto in tanto al suo concertino improvvisato.
Chissà perchè un gruppetto di studenti ci ha lanciato un'occhiataccia. Mah. Beata gioventù.
Arriviamo in Sala Grande, affrettandoci ad occupare i nostri soliti posti centrali.
Alice si illumina vedendo la tavola imbandita.
"Cibo!!!" trilla, allungandosi ad afferrare un paio di fette di pane tostato.
Alzo gli occhi al cielo, divertita.
"Da quanto non mangi, Ali?".
"A iei 'era" risponde lei, con la bocca piena.
Scuoto la testa, divertita, mentre mi allungo a prendere la caraffa del latte.
"Ehi, Prewett. Quando ti è finito il digiuno?"
"Parola mia, donna. Mangia con un pò di contegno!".
Al suono di quelle voci alzo il viso. E, diciamolo, non sono per niente sorpresa di incrociare gli sguardi divertiti di James e Sirius.
"Buongiorno!" dico, sorridendo.
James si allunga a scompigliarmi i capelli.
"'Giorno".
Sirius prende posto di fronte a noi, tirando James per farlo sedere.
"Allora. Tra poco gli esami. Bello" esordisce, afferrando la scodellina con la marmellata di fragole.
Alice alza gli occhi al cielo.
"Fantastico! Un pò di sano stress! E' proprio quello che mi ci vuole".
James, intanto, segue con aria stranita i movimenti di Sirius.
"Felpato, non vorrei dirtelo eh...ma mi spieghi che senso ha farti un toast con pancetta, burro, marmellata e cereali?"
"E una spruzzata di latte, non dimenticarla!"
"...è disgustoso".
"Ramoso, non capisci niente della vita".
"Disse colui che faceva gli esperimenti genetici con il cibo".
"Ma non sai neanche di che parli! Vuoi assaggiarlo?".
"Ma anche no".
"Suvvia, non fare il difficile".
"Sirius..."
Lancio un'occhiata ad Alice, che li osserva con la bocca semi aperta. Lei ricambia lo sguardo, scuotendo la testa come a voler scacciare quell'immagine dalla sua mente.
Così, scoppio a ridere.
E' vero, non so cosa mi riserverà il futuro. Ma, guardandomi intorno, vedo che il mio presente è ben definito.
E preferisco concentrarmi su questo, al momento.
"...Sirius, TIENI LONTANO QUEL PANINO DALLA MIA FACCIA!".




~ Angolo dell'Autrice.
*si affaccia piano piano* ehm. Salve. C'è nessuno?
Ok ok gente ._. posate le armi contundenti, da bravi...giuro, non è stata colpa mia se ho aggiornato così tardi ç___ç
Tutta colpa della scuola e dei miei prof ç.ç non ci danno tregua.
Però guardate il lato positivo *-* ce l'ho fatta a postare! Lo so, lo so. Mi sono presentata con un capitolo piccino e schifoso. Ma è colpa dell'ispirazione negativa ç_ç sig.
Comunque ragazzi miei...siamo quasi giunti alla fine ç.ç non sospirate di sollievo, ingrati che non siete altro ç__ç
Molto probabilmente, il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Una specie di epilogo direi, dove vedremo la fine della scuola dei nostri piccini e uno scorcio della loro vita da adulti.
Magari ci sta bene anche una piiiccola particina con Harry *^* chissà! XD
Comunque, passiamo ai ringraziamenti *_*
Non posso dilungarmi molto, ma ci tengo a ringraziare singolarmente miss nina, Inu_p, __Allie__, pikkolina88, bianchimarsi, ninny, pinkstrawberry, tonks17, lovegio92, Lussissa, zukkyna, SarahPotter, DarlingAry e Davide (che non è registrato, ma mi manda i commenti su forumfree XD).
Un grazie enorme va anche ai miei 70 preferiti + 8 storie seguite (di cui, onestamente, non ho capito l'utilità XD ma sono dettagli XDD). Grazie mille, davvero >< vi adoro *ç*
Ora scappo ç_ç giuro che mi farò viva prestissimo!
Anzi, mi metto a scrivere ora, su *_*
Voi, però, fatemi sapere che pensate di questo capitoletto scritto a pezzetti. Potete anche insultarmi, se vi va. Non mi offendo (...).
Un bacione, ragazziii! E grazie in anticipo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** OMG! The exams! ***


Nuova pagina 1

Capitolo 24
OMG! The exams!


 

"E' oggi oggi oggi. Esami esami esami! Paura paura paura!!"
Ok, manteniamo la calma.
Non posso uccidere la mia migliore amica solo perchè sta urlando come un'isterica. Alle 6.05 di lunedi mattina.
Andiamo, non posso.
Dovrei alzarmi dal letto, rincorrerla, bloccarla, scegliere il modo migliore di farla fuori, nascondere il cadavere, contraffare le prove e anche cercarmi un alibi.
Troppo faticoso.
E anche inutile. Sono sicura che ci penserebbe il suo fantasma a rompere le pluffe.
"Ali. Chiudi. La. Bocca".
"Chiudi la bocca?? Come faccio a chiudere la bocca?? Ti rendi conto che tra meno di due ore cominciano i M.A.G.O??? Ti rendi conto che protremmo essere bocciate??".
Infilo la testa sotto il cuscino, sospirando rumorosamente.
Lamordolamordolamordolamordo.
"Alice. Ti prego. Fammi dormire ancora un pò!".
Merlino, la sto supplicando. Un pò di pietà non è capace di averla, questa donna?
"Ti lascio dormire se, e solo se, mi racconti più particolari su te e James!".
"Ti segnalo anche quante volte va in bagno, se proprio vuoi..." mormoro, mezza abbacchiata. Che ci volete fare. Ho un'indole straordinariamente pigra, io.
Alice lascia cadere uno strano silenzio inquietante.
Che, ovviamente, rompe dopo 3 secondi.
"Sei a conoscenza del numero delle volte in cui usa il bagno??".
...
Nah. Sono troppo stanca per rispondere.
Mi limito ad ignorarla, trascinandomi il cuscino di lato e cadendo beatamente nel mondo dei sogni.
Dopo neanche 10 minuti, mi sento pungolare una spalla.
"Lils?".
Silenzio.
"Lilins?".
Ancora silenzio. No, non la risponderò. Sono in coma. Va via.
"Lillìì?".
...ho tante noci di cocco splendideee, didilììì, in fila per tre, per tre, per treee...
"Lilinucciaaa???".
"NO! LILINUCCIA NO!!!".
"Sapevo che avrebbe funzionato!!".
Mi tiro su quasi ringhiando, mentre le scocco un'occhiata assassina di quelle che non dimenticherà mai più fin quando avrà fiato in gola.
"Cosa c'è?".
Alice mi guarda con un'aria affranta che avebbe fatto invidia ad un condannato a morte.
"Ripeti Pozioni con me? Ti prego. Ti prego. Tipregotipregotiprego!!".
Sospiro appena.
Non posso lasciarla in preda all'ansia. Non posso.
Tanto è solo questione di tempo, poi la preoccupazione per gli esami imminenti avvolgerà anche me. Bah, non c'è niente di male nell'anticiparla un po'.
"Va bene, Alice. Dammi il tempo di vestirmi e iniziamo".
Un urlo spaccatimpani anticipa il suo abbraccio stritolatore.
"Grazie grazie grazie! Allora, dovremmo ripetere il Distillato della Morte Vivente, che non mi è troppo chiaro, poi magari anche la Pozione Restringente, so che è piuttosto elementare, ma non si sa mai, potrebbero chiederla, e poi ancora...".
...Merlino santissimo ed incoronato, come si spegne???

Sono le 7.45.
Della stessa mattinata, si.
E abbiamo ripetuto tutti, e sottolineo TUTTI, i libri di Pozioni di TUTTI e 7 gli anni.
Sono sicura che se starnutissi, caccerei dei Bezoar dal naso.
Tra parentesi, Pozioni non è nemmeno il primo esame. Essì. Avremmo benissimo potuto ripeterlo a pranzo, dato che tra 15 minuti ci aspetta la prova di Trasfigurazione.
Santo Godric, perchè diamine do ascolto ad Alice??
Oh no. Oh no.
Oh no no no.
Eccola.
L'ansia è in me.
Mi tuffo a capofitto nella mia borsa stracarica di libri e frugo freneticamente alla ricerca dell'ultimo volume di Trasfigurazione.
Fortunatamente lo trovo.
Ogni tanto Merlino mi ascolta. Grazie, mondo.
Sfoglio febbrilmente le pagine, esaminando criticamente i vari capitoli. E' meglio iniziare dalle basi o ripassare man mano le cose più difficili?
...oh si. Andrò in iperventilazione.
"Si può sapere perchè diamine giri quelle pagine a velocità supersonica?"
"Già. Sembrano quasi le pale di un ventilatore".
"Cos'è un ventilasore?".
"Sta zitto, Sirius".
Mi sembrava strano che i Malandrini non fossero ancora scesi in sala comune. Giustamente, mancano appena 5 minuti.
...
...5 MINUTI????
Io muoio, lo so che muoio. Muoio.
Devo aver fatto una faccia leggermente spaventata, dato che James mi si avvicina scuotendo la testa. Mi toglie lentamente il libro dalle mani, chinandosi per arrivare all'altezza del mio viso.
"Lily. Sta tranquilla".
Non ho mai capito perchè la gente quando vuole rassicurarti si limita a buttare giù un -sta tranquilla-. Se non sono riuscita a tranquillizzarmi io con la mia opera di auto convincimento, di certo non ci riuscirà lui con una frasetta.
Sorpiro, senza guardarlo in faccia.
"Sono tranquillissima, sul serio. Mi ridaresti il mio libro cortesemente, in modo da poter...".
Mi afferra il mento con due dita, costringendomi ad alzare il viso.
"Guardami".
E allora lo guardo, mi perdo nelle sue iridi nocciola, lasciando le labbra schiuse senza terminare la frase iniziata solo pochi secondi prima.
James fa scorrere lentamente le dita dal mio mento fino allo zigomo, disegnandovi sopra linee irregolari con aria assorta.
Le sue labbra si incurvano in un sorriso.
"Smettila di essere paranoica. Andrà tutto bene. Fidati di me. Andrà bene. Te lo prometto".
Mi lascio disegnare sul viso un sorrisetto involontario, mentre ignoro con decisioni i colpi secchi prodotti dal mio cuore contro il petto.
Oh bè.
Non si è mica limitato ad una frasetta scontata, no? E' normale che, dopo una frase corposa e di senso compiuto, io mi senta più tranquilla. Niente di strano, niente di straordinario.
Sospiro, allargando il mio sorriso.
"Grazie".
Lui scuote la testa, sfiorando le mie labbra con un bacio morbido.
"Di nulla. Andiamo, ora. Facciamo vedere ai professori che 7 anni in questa scuola non ci sono serviti solo a far saltare in aria i gabinetti".
James fa una pausa, assumendo un'espressione pensosa.
"Forse...".
Un cuscino vola rapido dall'altra parte della stanza, schiantandoglisi sul viso.
"Dici, Ramoso? Secondo me questi anni sono serviti unicamente a questo".
"Solo perchè sei un idiota, Sirius".
"A-ah, Remus, sei sempre di una simpatia infinita. Ti faccio vedere io, farò faville all'esame, stamattina!".
"Faville?? Ma se non sei capace di distinguere la Trasfigurazione dal piede di una sedia...".
"Taci, stupido lupo nevrotico".
...sopravviverò mai?

La risposta è si, sono sopravvissuta.
Trasfigurazione non era difficile, dopotutto. Le basi essenziali che qualsiasi mago dovrebbe sapere, ecco cos'era richiesto.
Mi stiracchio, mentre entro in Sala Grande per spiluccare qualcosa nell'attesa dell'esame di Pozioni. Direte, non dovrei essere preoccupata, no?
Pozioni è la mia materia preferita.
Pozioni è sempre stata la mia materia preferita.
Ma io sono Lily Evans. E Lily Evans senza ansia sarebbe come la McGranitt senza i suoi capelli stretti in una crocchia sulla nuca.
E' una questione di chimica, non so se mi spiego.
"Lily! Siamo qui!".
Alice si sta sbracciando per farmi individuare il posto in cui lei e gli altri si sono comodamente accampati. Mi avvicino con estrema calma, soffocando uno sbadiglio nella mano.
Oh bè, la sveglia di stamattina doveva pur sortire un qualche tipo di effetto.
"Salve, gente".
James si sposta un po' a lato per farmi posto ed io scivolo sulla panca accanto a lui, calciando la borsa sotto al tavolo. Do un'occhiata ai piatti stracolmi di tutti coloro che mi stanno intorno, e degludisco appena.
Come diavolo fanno ad ingurgitare una quantità simile di cibo in vista di un esame??
Alice intercetta la mia espressione e storce il muso.
"Non fare quella faccia, Evans. Abbiamo bisogno di energie per affrontare i M.A.G.O. Quindi, fatti sotto!".
Guardo con aria scettica il suo piatto.
"Le costolette d'agnello pendono sulla tovaglia, Ali".
Alza le spalle con noncuranza.
"Non penderanno ancora per molto".
"Uadda 'e se on angi oi ame o lo fai 'ene".
"James, dubito che Lily abbia capito solo una mezza parola di quello che hai detto".
"Merlino, sembri mia madre, Rem. Era chiarissimo!".
"Era burundiano, Sirius. Ora, o tu lo hai capito perchè sei un piccolo essere burundiano immigrato, oppure...".
"Oppure?".
"Non c'è un oppure. Sei un essere burundiano immigrato".
Mi lascio scappare una risatina, mentre mi allungo ad afferrare un sandwich. Certo che è proprio vero, è impossibile annoiarsi con gente del genere.
Addento un'estremità del sandwich, ripetendo mentalmente la procedura per la pozione Rallegrante. Peccato che mi senta stranamente osservata.
Alzo lo sguardo e mi ritrovo gli occhi di James puntati addosso. Ingoio il boccone con aria quasi colpevole.
"Cosa c'è?".
Nessuna risposta.
"Che ho fatto?".
"Non ti starai facendo prendere di nuovo dall'ansia, vero?".
Scuoto la testa con aria convinta.
"Chi, io? Ma no, cosa dici!".
Uhm. Non sembra troppo convinto.
Strano.
Mi rituffo sul mio sandwich, finendolo rapidamente. Sono quasi tentata di chinarmi e tirare fuori il libro di pozioni, giusto per ripassare un po', ma l'occhiataccia omicida di Alice mi convince a restare ferma immobile fin quando tutti gli altri non hanno finito di mangiare.
Proposta più che ragionevole, direi.
Finalmente, Sirius finisce di tracannare il dodicesimo calice di succo di zucca. Mi alzo in piedi, chinandomi ad afferrare la borsa.
"Ok, andiamo. Abbiamo 10 minuti per arrivare ai sotterranei".
James si tira su con estrema lentezza, poi mi da un buffetto su una guancia.
"Abbiamo tutto il tempo necessario per arrivarci".
Sbuffo. Sarebbe carino arrivare giusto un po' prima, anche solo per procurarsi dei posti decenti. Ma non dico niente. Mi sento particolarmente magnanima oggi, i commenti rompipluffe li tengo per me.
James scoppia a ridere, afferrandomi una mano.
"Ci vediamo dopo, ragazzi!".
Non mi da neanche il tempo di dire niente, prende a trascinarmi fuori dalla Sala canticchiando un motivetto allegro e un po' demente. Lo guardo con aria sbigottita.
"...dov'è che andiamo?".
"Nei sotterranei. Volevi prendere i posti, no?".
Resto spiazzata, ma continuo a camminare senza dire niente. Ecco, sono questi i momenti in cui mi risulta più difficile trovare le parole giuste.
Con gli insulti, me la cavo benissimo.
Con le parole dolci, ci lancio un pizzico d'ironia.
Ma con i gesti disinteressati e spontanei, cosa si fa?
Alla fine, sono quelli che più contano. Sono quelli che ti dimostrano, giorno dopo giorno, con piccolezze, quanto una persona ci tenga a te. Ed allora si, forse ti senti un po' in colpa per aver dubitato per 6 lunghi anni di una persona che sta scendendo nei sotterranei con te solo per farti occupare uno stupido posto per uno stupido esame.
Assorta com'ero nei miei pensieri, non mi sono nemmeno resa conto che ci troviamo di fronte l'aula di Pozioni. James si ferma, accarezzandomi il dorso della mano con il pollice.
"Arrivati a destinazione, signorina. Entriamo?".
Sorrido, avvicinandomi a lui e poggiando la testa sul suo petto. Subito, come se fosse una cosa automatica, lui mi circonda con le braccia, stringendomi a lui.
"Slancio d'affetto improvviso?".
"Grazie" dico semplicemente, per la seconda volta nel giro di poche ore.
James posa le labbra sulla mia tempia, esercitando una leggera pressione.
"Pronta a togliere dalla lista delle cose da fare anche l'esame di Pozioni?".
Annuisco, decisa.
"Ti siedi vicino a me?".
Mi accarezza il viso, quasi intenerito.
"Qualunque cosa sia, esame o non, io sarò sempre vicino a te".
Bum bum bum bum.
Sospiro, sciogliendomi dall'abbraccio.
"Andiamo, allora".
James intreccia la sua mano con la mia, aprendo con l'altra la porta dell'aula.
"Buongiorno, professor Lumacorno!". 






~ Angolo dell'Autrice.
Oddio. Oddio oddio oddio. Oddio. Ehm...
Salve ^^"".
Siate magnanimi, non uccidetemi. E' da Maggio che non aggiorno questa fic, o meglio, è da Maggio che non mi faccio viva su EFP ç_ç. Ma dopo il blocco dell'account (il mio pc ha qualcosa che non va. Stavo perdendo anche questo come il precedente ._.) ho messo davvero secoli a recuperare l'accesso al sito e, quando ce l'ho fatta, l'ispirazione era sparita ç_ç.
Perciò, mi faccio viva solo adesso :) non mi aspetto di trovarvi ancora tutti qui, ma mi sembrava come minimo doveroso postare il resto della storia, anche a distanza di mesi.
E, logicamente, è doveroso anche ringraziare.
Perchè non potete immaginare che effetto faccia tornare su questo sito e trovare 10 recensioni incanalate sotto il 23° capitolo *-* perciò, ora mi metto e rispondo una ad una *_*:

Inu_p: con te è inutile che parlo u.u non avrei potuto trovare una Beta Reader migliore di te! *_* che mi dai in testa e ogni tanto fai 'ma quando hai intenzione di scrivere, nè?!?'. Su, ce l'abbiamo fatta, Mills. Grazie <3
pikkolina88: ...mi spiace di averti delusa ^^" mi sono fatta aspettare un bel pò'. Grazie per il commento, comunque! Un bacio!
Dafny: *_* oh! Niente pianti! L'ispirazione quando torna, torna alla grande *-* infatti, come si può notare, questo non sarà l'ultimo capitolo :P ...sempre che ci sia ancora qualcuno a leggerlo XD grazie mille per la recensione! :*
_Allie_ : tu sei tu u.u e per questa recensione ti ho già ringraziata abbastanza a scuola XD mo non esageriamo XD muahahah ciao Allìì!
tonks17: Vale, Vale, Vale! Chissà se stai leggendo queste parole u.u visto, sono tornataa! Ora, devi tornare anche tu :) un bacio!
lovegio92: grazie per la recensione stupenda! Mi dispiace solo d'aver fatto aspettare tanto per questo capitolo ç_ç spero che ti piaccia :)
Lussissa: Luuu! La tua è stata la prima fic che ho letto al mio ritorno su EFP XD tranquilla, recensirò ._. grazie per il commento al capitolo precedente, gentilissima come sempre *-*
SarahPotter: grazie grazie grazie mille! Spero ti piaccia anche questo!
Hermione Jean Granger: uhm *_* mi piace l'idea di un'ipotetica Hermione figlia di Lily...però piccola XD avrebbe troppo poco di James! Grazie per la recensione! :*
Sara_the_slayer: una nuova lettrice *-* la tua recensione mi ha fatto morire dal ridere, giuro XD e mi fa piacere che tu abbia apprezzato alcuni degli elementi che più mi piacciono in questa storia *_* spero solo tu sia ancora qui ç_ç in ogni caso...grazie!

Ovviamente, un grazie ENORME va alle
73 persone che hanno la mia storia nei preferiti e alle 14 che l'hanno aggiunta alle seguite. Grazie davvero <3

Dunque. Nel 23° capitolo annunciavo che questo sarebbe stato l'ultimo. Ma, come avrete intuito leggendolo...no, non è l'ultimo XD
Non voglio farmi programmi troppo precisi, diciamo però che mi sono affezionata troppo a questa fic per chiuderla così ^^" vedrò di inventarmi qualcosa.
Nel frattempo, voi che leggete *_*
che siate della cerchia dei miei fedeli (wa *-*) o che siate nuovi lettori... me lo lasciate un parere?
Accetto anche un insulto o una minaccia di morte (...), giusto per capire che nello spazietto dedicato alla mia fic non sono rimasta da sola ç___ç.
Un bacione e grazie in anticipo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** A new day has come ***


Nuova pagina 1

Capitolo 25
A new day has come

 

Quasi non riesco a crederci.
"E' finita, è finita!! Anche Storia della Magia è andato, è finita!".
Alice mi piomba alle spalle, avvolgendomi in una stretta quasi mortale. Continua ad emettere gridolini soffocati, misti a parole senza senso.
Prendo a salterellare anche io con lei, lasciando comparire un sorrisone luminoso sul mio viso. Perchè quello che la mia amica sta urlando è vero.
E'davvero finita.
Niente più pagine su pagine da studiare, niente più pile di appunti sottolineati, niente più nottate passate a tentare di imparare uno stramaledettissimo concetto impossibile da capire. Anche se, però, oltre ad eliminare questa parte così abitudinaria che ha scandito gli ultimi 7 anni, la fine degli esami segna anche la fine della nostra permanenza ad Hogwarts. Un magone improvviso mi attanaglia lo stomaco, facendo affievolire leggermente il mio sorriso.
A quanto pare, Alice si è abbandonata ai miei stessi pensieri. Si lascia scappare un sospiro tremolante, mentre studia con lo sguardo la Sala Comune di Grifondoro.
"Sarà stranissimo non svegliarsi più qui dentro" mormora, scuotendo la testa.
La osservo attentamente. No. E' ancora presto per lasciarsi prendere dalla nostalgia. Abbiamo tempo fino a domani mattina alle 11 per goderci appieno il nostro castello un'ultima volta. Prendo Alice per un braccio e la trascino verso il buco del ritratto.
"Ma sei matta?".
"Per niente. Vieni, andiamo a prendere un po' di sole al lago. Non vedi che bella giornata?".
E così, ci ritroviamo a correre per le scale. Giù, veloci, senza fermarci. Senza aver paura di cadere e tozzare contro quei blocchi di pietra fredda. Corriamo, finchè non sentiamo il caldo sole di Giugno batterci sul viso. Allora rallentiamo il passo, raggiungendo il nostro vecchio olmo sulla riva del lago.
Mi lascio cadere sull'erba, poggiando le braccia sulle ginocchia.
"Mamma mia, che corsa!".
Alice si siede accanto a me, respirando rumorosamente.
"Siamo vecchie, Lils. Ci viene il fiatone anche per fare solo un paio di scalini di corsa".
Sgrano gli occhi. Forse Alice ha uno strano modo di giudicare le distanze. Si, decisamente.
"Un paio di scalini?? Allie, abbiamo praticamente corso per tutto il castello!".
"Esagerata! Saranno state un paio di rampe!"
"Ma tu sei fuori...".
Non faccio neanche in tempo a finire la frase che uno schizzo d'acqua raggiunge le mie gambe nude, lasciate scoperte dalla gonna della divisa.
"Ma che...??".
Un altro schizzo colpisce Alice, che scatta in piedi lanciandomi un'occhiata interrogativa. Faccio saettare lo sguardo sulla superficie del lago. E' vuoto, fatta eccezione per un gruppo di Tassorosso impegnati in una lotta d'acqua. Troppo lontani per essere stati loro a schizzarci, senza alcun dubbio.
"Non c'è nessuno" dice Alice, lentamente.
"Vero. Ma di certo non può essere la famigerata piovra gigante che fa i gavettoni".
Una risatina scuote il corpo della mia amica. Ad un tratto, però, noto un movimento sospetto tra le acque. Inarco un sopracciglio, nascondendo un sorrisetto divertito.
"Allora, Alice. Quel tipo Corvonero che voleva uscire con te si è fatto più vivo?".
Merlino, fa che capisca e mi regga il gioco.
Fa che abbia un briciolo di cervello sotto quella massa di capelli biondi.
Fa che l'ultimo neurone sia sopravvissuto.
"Quale tipo?".
...grazie, Merlino. D'ora in avanti mi rivolgerò sempre a te per avere aiuto in caso di vita o di morte. Sei la persona più convincente di questo mondo.
Alice si guarda intorno, spaesata. Poi, improvvisamente, collega.
"Aaaah! QUEL tipo! Si, ieri mi ha lasciato un bigliettino tanto carino in biblioteca".
Ok, Merlino. Stai decisamente recuperando punti.
Mi fingo interessata, lasciandomi scappare un sorrisetto sognante.
"Dopotutto, dopo quelle rose che ti aveva fatto recapitare in segreto, un bigliettino romantico era il minimo".
Un altro movimento nelle acque, più vigoroso. Seguito da qualcosa che assomigliava ad un mormorio.
Alice ghigna.
"Sai, scrive cose così poetiche, fa cose così romantiche. E' perfetto, insomma".
Movimento ancora più deciso. Rincaro la dose, a sto punto.
"Dovresti solo dirlo a Frank, ora. E, magari, vedere se ha un amico".
"Ah si?!?!".
Toh, che sorpresa.
Nel punto esatto in cui avevamo notato un movimento sospetto, adesso ci sono Frank e James. Che reggono in mano uno strano mantello tutto inzuppato.
Merlino santissimo, non l'avrei mai immaginato.
"Ragaaaaazzi" cinguetto, tutta allegra. "Cosa fate nel lago a quest'ora?".
Lily Evans, sei un'attrice mancata!
"Giàààà. Non ci eravamo minimamente accorte della vostra presenza!".
Alice Prewett, hai ottime possibilità!
Potremmo metter su una compagnia teatrale. Secondo me, sarebbe un buon lavoro. Originale, sapete. Via i soliti mestieri per maghi appena diplomati.
James e Frank si scambiano un'occhiata.
"Mah, niente di che. Facevamo un bagno per festeggiare l'ultimo giorno ad Hogwarts".
"Bello" rispondo, come se fossi poco interessata.
Oooh, ma quanto amo provocare?
James si stiracchia appena, uscendo dall'acqua lentamente. Frank lo segue subito dopo.
Alice inarca un sopracciglio.
"Sono costumi o boxer quelli?".
Frank ridacchia, sedendosi accanto a lei.
"A te la scelta".
Alzo gli occhi al cielo, scuotendo la testa con aria divertita. Lentamente, poi distendo le gambe, poggiandomi con la schiena contro il tronco dell'albero. Chissà perchè mi sembrano un po' troppo tranquilli, tutti e due.
"Allora, Alice..." esordisce Frank, con aria indifferente. "Chi è questo tipo delle rose?".
La mia amica si lascia scappare una risatina.
"Non è nessuno. Era solo un modo come un altro per convincervi ad uscire allo scoperto".
Frank inarca un sopracciglio.
"Ah si?"
Lei annuisce, convinta. "Non è vero, Lils?".
Annuisco anche io, estremamente divertita. James scuote la testa.
"Frank, te l'avevo detto che era una bufala".
"Intanto anche tu sei scattato quando le hai sentite parlare".
"Ma cosa centra. L'ho fatto per dare man forte a te".
"Non credo proprio. Eeeh, la gelosia...".
"Tu dovresti conoscerla bene, eh".
"Io??".
Ok, è ufficialmente troppo per me ed Alice. Le risatine silenziose che ci avevano catturato ad inizio conversazione si sono trasformate in una risata che sa un po' di isterico. E' inutile, più proviamo a riprender fiato e a darci una calmata, più la risata ci scuote.
I due ragazzi hanno smesso di discutere e ci guardano entrambi con un sopracciglio inarcato. Poi, tra le lacrime, riesco ad intravedere un ghigno malandrino farsi strada sulle labbra di James.
"Sai, Frank. Credo che abbiano bisogno di un po' di refrigerio. Per calmare la risata, sai".
Frank si illumina.
"Penso proprio tu abbia ragione".
Divento seria tutto d'un colpo.
No. No no. Oh no.
Do una gomitata ad Alice. "Scappa!". Lei non se lo fa ripetere una seconda volta e, con un balzo, siamo entrambe in piedi.
"Via via viaaaa!".
Prendiamo a correre più veloce possibile, in direzione del castello. I passi dei ragazzi, però, si fanno sempre più vicini.
"Ciprendonociprendonociprendono!" trilla Alice, ormai totalmente divertita dalla situazione. La sento lanciare un urlo, evidentemente Frank è riuscito a prenderla. Mi volto appena per constatare il fatto, quando sento due mani stringermi i fianchi.
"Presa!".
Ma porca paletta.
Uno 'splash' sordo indica che Alice ha già pagato per la nostra innocente conversazione. O-oh.
James mi tira su, issandomi sulle sue spalle quasi come fossi un sacco di patate.
"Ehi! Mettimi giù!".
Prendo a divincolarmi in ogni modo possibile, assestandogli anche qualche calcetto. Lui, però, sembra non accusare i colpi, continua a camminare verso il lago, sballonzolandomi qua e la.
"James. Tesoro. Saresti così gentile da mettermi giù?".
"Lily. Tesoro. E' solo questione di un momento".
"Con -giù- non intendo -in acqua-".
Ormai siamo arrivati vicino al Lago. Riesco a sentire le risatine di Frank ed Alice. James mi gira, tenendomi in braccio in modo da avere una mano dietro la mia schiena ed un'altra intorno alle mie gambe.
"Dici davvero? Oh, che sbadato. Ho capito male allora".
Gli stringo le braccia attorno al collo, guardandolo con gli occhi dolci.
"C'è ancora tempo per rimediare".
Finge di pensarci un po' su, poi scuote la testa.
"No, direi di no".
"Aspetta, aspettaaaaaaaa".
Neanche il tempo di urlarlo per bene che mi sento avvolgere dalle acque del lago. Che pluffe. Suvvia, Lily, davvero ti eri illusa di scampartela?
Batto rapidamente i piedi e riemergo. La prima cosa che noto, è lo sguardo estremamente divertito di James. Sbuffo, scostandomi i capelli bagnati dal viso.
"Lils. Mi sa proprio che abbiamo perso".
Alice è poco lontano da me, abbracciata stretta stretta a Frank. Ridacchio, alzando gli occhi al cielo.
"Allie, non è colpa nostra se gli uomini sono estremamente gelosi".
Lei annuisce. "Già. Gelosi e paranoici. Gelosi e rompiscatole. Gelosi e ...argh!". Non riesce a finire la frase, Frank l'ha tirata sott'acqua. Quando riesce a risalire, lui le mormora qualcosa all'orecchio. Alice arrossisce appena, poi si volta verso me e James.
"Noi...ehm. Noi torniamo al castello, eh. Ci vediamo dopo".
Scoppio in una risata, seguita a ruota da James.
"Andate, andate. Buon ehm...lavoro".
Schivo per un pelo un sasso. Uhm. Che amica tranquilla e pacata che ho. Sono proprio una ragazza fortunata.
Aspetto che i due trottoliniamorosidududadadàh si allontanino, poi mi volto a fissare James, inarcando un sopracciglio.
"Dunque, signor Potter".
"A-ah?".
"Giochi sporco" mormoro, avvicinandomi a lui.
James ridacchia, dandomi un buffetto sul naso. "Anche tu, miss chissà-se-ha-un-amico".
Faccio un gesto con la mano, come a sminuire il tutto.
"Dettagli".
Uno schizzo d'acqua mi colpisce in pieno viso.
"Ehi!".
Un altro lo segue rapidamente.
"Smettila!".
E poi un altro, e un altro, e un altro ancora.
"Ah si? Vuoi la guerra, allora!".
In breve, gli spruzzi d'acqua si succedono senza sosta, mischiandosi a risate, gridolini soffocati e minacce velate. Nessuno dei due vuole smetterla, nessuno dei due vuole regalare la vittoria all'altra.
Ad un tratto, la mano di James mi blocca il polso.
"Ok, ok. Patta?".
Lo guardo attraverso i fili ramati che mi si sono appiccicati al viso e che non mi sono curata di rimettere al proprio posto. Sospiro, fingendo di soppesare la questione con particolare attenzione.
"Si, dai. Non voglio infliggere un colpo troppo duro al tuo orgoglio".
E voglio anche finirla di ingoiare acqua, se è per questo. Ma, ovviamente, l'ultima considerazione la tengo per me.
Noto solo in quel momento che il cielo si è tinto di rosso. Mi lascio sfuggire un sospiro.
"Il tramonto".
James si volta ed osserva anche lui il sole calare lentamente dietro le montagne. Sa cosa significa tutto questo, dopotutto, lo sanno tutti gli studenti dell'ultimo anno.
Anche l'ultimo giorno ad Hogwarts è giunto al termine.
Con una lentezza quasi esasperante, lui si gira di nuovo verso di me.
"Ho pensato ad una cosa" dice, spostandomi le ciocche di capelli dal viso.
"Cosa?".
"Giriamoci tutto il castello. Da cima a fondo".
Lo guardo con aria stralunata.
"Tutto? Adesso? Non c'è tempo".
James mi posa una mano sul viso, accarezzandomi appena.
"Abbiamo di tempo da adesso a domani mattina. Suppongo basti".
Un sorriso involontario si fa strada tra le mie labbra. Si, dai. Facciamola quest'ultima pazzia da studenti.

E si, lo abbiamo fatto sul serio.
Partiti dal dormitorio, per toglierci i vestiti inzuppati. La Sala Comune, ad asciugare i capelli accanto al camino. E poi, via. I corridoi, tutte le aule, i sotterranei. I bagni dei Prefetti, le stanza dei Caposcuola, l'ufficio del Preside. La cucina, i passaggi segreti così sconosciuti per me, le serre. La Foresta Proibita, ancora il lago.
Per poi finire qui, sulla torre di Astronomia.
E' mezzanotte, ce ne stiamo avvolti in un vecchio plaid scolorito, stretti stretti col naso all'insù. La nostra ultima tappa, l'ultima volta che guarderemo le stelle da questo castello.
Da dietro una nuvola dispettosa, la luna fa capolino, illuminandoci appena. E sembra quasi che ci sorrida, prendendoci un po' in giro, beandosi del fatto che lei si che è a conoscenza di tutto. Di ciò che accade adesso la fuori, di ciò che è accaduto, di ciò che accadrà.
Ma mai come stavolta, mi basta essere consapevole di quello che sto vivendo io. Sospirando, poso la testa sulla spalla di James, sentendo la sua presa sul mio fianco farsi più forte.
Le palpebre si fanno pesanti, si serrano contro la mia volontà.
Combatto contro il sonno, sforzandomi di tenere gli occhi aperti. James prende ad accarezzarmi i capelli, poi si china ad arrivare all'altezza del mio orecchio.
"Ti amo, Evans".
Bumbumbumbumbum.
"Anche io, Potter" biascico, prima di lasciar vincere definitivamente la partita alla stanchezza.

 

 

~ Angolo dell'Autrice.
Tadaaaan! Suvvia, vi avevo promesso che non vi avrei fatto aspettare molto :) sono o non sono una donna di parola? U_U (...).
Dunque. Prima che mi tiriate qualcosa contro, passiamo al capitolo.
Ebbene si, gente.
Siamo arrivati al momento fatidico. Questo è ufficialmente il penultimo capitolo.
Essì ç____ç la nostra fic è praticamente volta al termine.
Ma non crogioliamoci nel dolore, adesso. Abbiamo tempo fino al prossimo capitolo, quindi passiamo alla parte che preferisco *_* i ringraziamenti, ovviamente!
Non mi aspettavo davvero di avere una risposta tanto positiva al mio ritorno *_* siamo saliti a quota 81 preferiti e 19 seguite! Grazie, grazie, grazie di cuore!
Ma un doppio grazie va alle adorabili 6 persone che hanno lasciato una loro recensione:
tonks17: viva i ritorni ai vecchi tempiii! Ciao Valee *_* eggià, il piccolo Sirius è un tenero, adorabile immigrato u_u ecco perchè la madre ce l'aveva tanto con lui XD battute dementi a parte, grazie mille per aver letto! Sbrigati a continuare la tua storia, eh! *-*
pazzerella_dispettosa: oh ciao *____* grazie mille davvero per i complimenti! Non immagini neanche quanto mi faccia piacere leggere che ti riconosci in quello che scrivo *_* e, soprattutto, che determinate scenette ti fanno divertire! Spero che questo capitolo non ti abbia deluso :) un bacione!
_Rainbow: Davidins, grazie mille sul serio *_* sia per la recensione, sia per l'interesse che hai sempre avuto nei confronti di questa storia! Grazie, davvero. E si, prima o poi ti porterò Pearl Harbor XD
Inu_p: ciao canah paziente che si è sbattuta con me per questo capitolo XD che dirti? Grazie di tutto, come al solito <3
Lussissa: a parte che mi sento particolarmente fiera per essere riuscita a lasciare una recensione (orribile ._.) alla tua storia ma...ciaaao Lu! XD Inutile che ti ripeto ogni volta quanto mi faccia piacere ricevere complimenti da te *_*  mi limito solo a ringraziarti *=* spero ti sia piaciuto anche questo! Un bacioo!
_Allie_: chissà perchè le parti che preferisci sono sempre quelle con Alice u.u piccolo esserino di parte... XDD scherzoo! Grazie mille per aver letto e per aver recensito *_* spero ti piaccia anche questo! (la fine ç_ç).

Direi che è stato detto tutto :)
Però, prima di lasciarvi l'appuntamento al nostro 26° e ultimo capitolo (Dio, sembro un'annunciatrice televisiva O_O), vi chiedo un piiiccolo piccolo favore ._.
O voi che leggete...me la lasciate una recensione? *O*
Ormai siamo alla fine (mi sto ripetendo... ç_ç) e ci terrei davvero tanto a conoscere i pareri di chi legge ç_ç suu *_____*
...
...ok, ok.
La pianto U_U
Un bacione a tutti e grazie di cuore in anticipo!

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** In good times, in bad times, I'll be on your side forever more ***


Nuova pagina 1

Capitolo 26
In good times, in bad times, I'll be on your side forever more

 

{A voi che
silenziosamente, avete letto.
Silenziosamente, mi avete sostenuta.
Silenziosamente, avete sognato con me.
Silenziosamente, avete amato questi personaggi.
Silenziosamente, avrete un pizzico di malinconia
mentre leggerete questo ultimo capitolo.
Grazie. }

 

"Professoressa McGranitt, ci fa una foto?".
"Signorina Evans, dovreste già essere alla stazione!".
"La prego, professoressa! Facciamo subitissimo! Ci faccia un foto davanti al castello!".
"E va bene, signor Potter! Ma sbrigatevi, su!".
"Grazie, Minnie! E' la migliore!".
"Tenga i suoi vezzeggiativi per se, signor Black. Sono ancora in tempo ad affibiarle una di quelle punizioni che ricorderà nei secoli dei secoli".
"Va bene, Minnie! Forza, tutti qui! Stretti stretti, su, sennò qualcuno resta da fuori".
"Ci siamo? Pete, ci sei?".
"Alice, toglieresti gentilmente il tuo gomito dalla mia faccia?".
"Scusa, Rem!".
"Insomma, siete pronti??".
"Prontissimi, prof! Ripetete tutti insieme: formaggio!".
"FORMAGGIO!"


Mi lascio scappare un sorriso involontario, osservando la foto che stringo tra le mani.
Certo che è incredibile. Sono passati due anni da quel giorno, eppure noi siamo sempre gli stessi. Siamo sempre noi, contraddistinti dalle stesse espressioni, le stesse smorfie stupide, lo stesso legame, quasi vincolante, ad unirci tutti.
Solo gli sguardi sono più appesantiti, più preoccupati.
Forse a causa dei cumuli di responsabilità che ci sono stati caricati sulle spalle.
Forse perchè crediamo di non essere all'altezza dei compiti che ci sono stati affidati.
O forse, perchè abbiamo una terribile paura del peggio.
L'Ordine della Fenice ha chiamato tra le sue file tutti i maghi appena diplomati, con la speranza di riuscire a soffocare l'ondata di violenza gratuita e megalomane che continua a divagare sotto l'amorevole controllo di Lord Voldemort.
Per questo...ci siamo anche noi.
Maghi appena 19enni, costretti a fare azioni degne di un mago formato.
Sospiro, passando un dito sulla superficie lucida della foto, quasi ad accarezzarla. Quanto vorrei tornare a quel momento...
"Lily?".
Sobbalzo, colta di sopresa al risuonare di quella voce tanto familiare.
"Lily? Dove sei?".
"In soffitta" rispondo, senza muovermi.
La testa di James spunta dalla botola che conduce al piano di sotto.
"Cosa stai facendo qui sù? Diventi parte integrante dei batuffoli di polvere?".
Alzo gli occhi al cielo, scuotendo la testa. Insomma. Cosa c'è di male nello starsene seduta tra gli scatoloni impolverati? Mi aiuta a riflettere, ecco tutto.
"Uomo, polvere eri, polvere diventerai" recito, quasi fossi una di quelle predicatrici babbane che prevedono la fine del mondo 3 volte al giorno.
James ridacchia appena, venendosi a sedere accanto a me. Mi osserva in silenzio per qualche secondo, poi si lascia scappare un sospiro. Allunga una mano ad afferrare la mia, disegnando cerchi irregolari sul dorso e sulle dita, soffermandosi in modo particolare su quell'anello che, due mesi fa, ci ha legati indissolubilmente.
"Va tutto bene?" mi chiede, puntandomi addosso uno sguardo reso appannato da un velo di preoccupazione.
Gli poso una mano sulla gamba, abbassando appena gli occhi.
"Quando c'è la prossima riunione dell'Ordine?".
"Stasera".
Alzo il viso di scatto. Eh?
"Stasera? E perchè non so niente?".
James mi guarda, risoluto. "Perchè non ci sei nella missione".
...cosacosacosa? Non ci sono? Io? Mi hanno sbattuta fuori!
"James. Tesoro. Cosa significa che non ci sono?".
Lui alza le spalle. "Tu ed Alice restate a casa stasera, siamo solo un paio".
"E perchè mai?".
"Non siete state richieste".
"Chi è che non ci ha richiesto?".
"Silente".
Mi ammutolisco, abbassando di nuovo il viso.
Sia chiaro, la mia reazione non è dovuta al fatto che mi senta offesa o rifiutata. Semplicemente, è perchè sono consapevole che, se Silente ha voluto tenere fuori me ed Alice, significa che quello che devono fare stasera è estremamente pericoloso.
"Lily...".
James mi solleva lentamente il viso, posandomi una mano sulla guancia.
"Sta tranquilla" dice, con fare estremamente convincente.
Seh, come no.
"Tranquillissima" mormoro.
Lui sbuffa. "Davvero. Non dobbiamo fare niente di particolare".
Inarco un sopracciglio con aria ironica. Che fa, mi prende in giro? "Ah si?".
James annuisce con aria convinta.
"Dobbiamo solo intrufolarci in casa di quell'energumeno babbeo di Nott. Se la soffiata che abbiamo avuto è giusta, dovremmo riuscire ad acciuffare alcuni tra i Mangiamorte più fidati di Voldemort".
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.
E' ufficiale, questo ragazzo ha idee molto strane riguardanti le parole "niente di particolare" e "pericoloso".
Ma dico, insomma!
James intercetta la mia espressione e si lascia scappare un sospiro quasi spazientito.
"Andiamo, Lily. Non fare quella faccia. Non è niente di che, sul serio!".
No, ho deciso.
Per Natale gli regalerò un vocabolario versione aggiornata. E mi premunirò di sottolineare alcune parole chiave di cui è indispensabile conoscere il significato se sei un Auror professionista e lasci a casa una moglie diciannovenne ed ansiosa.
"Non è niente, ovvio. Infilarsi in un covo di Mangiamorte è una cosa di routine. Ordinaria amministrazione, praticamente. Magari, Nott e compagni vi faranno trovare anche il caffè e i pasticcini. Mi raccomando, non siate scortesi eh, portate almeno un mazzo di fiori. Non vorrete presentarvi a mani vuote?".
Mi fermo un attimo a prendere fiato. Ho parlato così veloce da essermi quasi dimenticata di respirare.
James mi prende il viso tra le mani, avvicinandomi a se.
"Sei totalmente assurda" mormora, tenendo gli occhi fissi nei miei. Un brivido mi corre rapido lungo la schiena, mentre mi sforzo di restare impassibile.
"Sei tu l'assurdo qui. Come puoi definire -niente di che- una cosa del genere? Siete in netta minoranza, il fattore sorpresa non potrà aiutarvi più di tanto.Andate a morire, stanotte! E non guadarmi in quel modo, non osare dirmi che sono esagerata! Cosa faresti tu al mio posto? Cosa pretendi che faccia io? Che me ne vada a dormire tutta tranquilla e rilassata? Se tu pensi che...".
James mi poggia un dito sulle labbra, arginando il fiume di parole quasi senza senso che preme per uscire.
"Ssssh. Calma".
Mi limito a fissarlo in silenzio. Dopotutto, che altro c'è da dire?
Lui sposta lentamente il dito in modo da accarezzarmi le labbra.
"Lily. L'unico modo per non lasciarsi prendere dal panico, in situazioni come queste, è sminuirle. Non posso fare altrimenti. Perderei la mia indissolubile reputazione di James Potter Cuor Di Leone".
Faccio una smorfia al suo tentativo finale di sdrammatizzare. James scuote la testa, tirandomi velocemente a se. Con un sospiro mi rifugio tra le sue braccia, posando la testa sul suo petto.
"Sta tranquilla" mormora al mio orecchio, cullandomi.
Alzo lo sguardo ad incrociare il suo.
"Fai il bravo e torna. Non puoi andartene senza di me".
Lui mi stringe più forte, annuendo.
"Promettimelo" gli sussurro, sfiorandogli il naso con un dito.
James si china a premere lentamente le labbra sulle mie.
"Te lo prometto".

Ok.
Altri due minuti e impazzisco. L'orologio che ho sul comodino sostiene che siano le 2.17 di mattina.
E loro sono andati via alle 19.30.
Sbuffo, rannicchiandomi al centro di questo letto troppo grande per una sola persona.
Non farti prendere dal panico, Lily.
Avranno avuto un contrattempo.
Magari qualcuno è arrivato in ritardo all'appuntamento e hanno dovuto ritardare la partenza.
Magari avranno voluto mangiare prima di partire, dopotutto non è mica saggio mettersi a fare determinate cose con lo stomaco che brontola. Potrebbe compromettere l'intera missione e farli scoprire.
Si, ecco.
E' per questo che James non è ancora tornato.
... ma a chi voglio prendere in giro?
Mi tiro a sedere, imponendo ai miei occhi di guardare tutto ad eccezione di quelle schifosissime lancette di quello schifosissimo orologio. Perchè tanto, la verità è una sola.
Ho paura. Una paura tremenda.
Non posso perderlo. Non posso.
E' buffo, però. Tempo fa, quando leggevo in quei stupidi romanzetti rosa di una tipa che dichiarava spasmodicamente di non poter vivere senza il suo amato, mi usciva spontanea una risata ironica. La tipa, un pò sciacquetta in effetti, faceva per forza tutta scena.
Com'era possibile provare qualcosa di talmente forte da spingere una persona a dire con coscienza una cosa del genere?
Adesso come adesso, so che è possibilissimo.
Improvvisamente, un tuono squarcia il silenzio assopito della notte, facendomi sobbalzare. Poi, quasi come se volesse farmi compagnia, una pioggerellina leggera prende a picchiettare contro il vetro della finestra.
Mi tiro le ginocchia al petto, sospirando ancora una volta.
Le 2.47.
Impazzirò.
Un rumore sordo mi fa sobbalzare, anticipando il brivido freddo che mi corre impavido lungo la schiena. Che ci sia qualcuno di sotto che prova a forzare la porta?
Il rumore si fa sempre più vicino, fino a fermarsi davanti la camera da letto.
Oh, grazie Merlino.
Un ladro molesto è proprio quello che mi occorre, adesso.
Mi alzo rapidamente dal letto, rabbrividendo al contatto dei piedi con il pavimento gelato. Prendo la bacchetta dal comodino, avvicinandomi alla porta.
Trattengo il respiro nel vedere la maniglia abbassarsi.
Fortunatamente, si incaglia.
Dovrei cambiarla, in effetti. Ma questo non è il momento per pensare a cose del genere.
Oh yes, devo occuparmi del mio adorabile intruso.
Approfittando il fatto che la porta, grazie alla mia maniglia di ultimissima generazione, non si apre dall'esterno, anticipo dall'interno.
Afferro con forza la maniglia, spalanco la porta tenendo la bacchetta ben alta e lancio anche un grido simile ad un urlo di battaglia finlandese. O vichingo, boh.
"GWUAAAAAAAAAAAAARGH!".
"...ciao amore. Buongiorno anche a te".
...oh. Devo avere un'espressione alquanto ebete. Colpa del sonno, mi sento un pochino intontita.
"Ma tu non sei un ladro" mi lagno.
No, non ho ancora collegato che quello davanti a me è James. Lui mi guarda, un'espressione stranita stampata in viso.
"E tu dormi in piedi. Vieni, su".
Mi conduce verso il letto, facendomici cadere sopra. Sta un momento in silenzio, aspettando pazientemente che il mio cervello avvii la connessione.
Dal canto mio, sbatto le palpebre più volte, mettendo a fuoco un taglio irregolare sulla sua guancia.
Faccio una smorfia, allungando una mano a sfiorarlo appena.
"Com'è andata?".
Resto sorpresa nel sentire quella calma innaturale nella mia voce. Mi riverso dentro il cumulo di domande ansiose che vorrei fargli, limitandomi a far uscir fuori quella più scontata, banale ma, soprattutto, meno preoccupata.
James si passa una mano tra i capelli, sospirando.
"Non siamo riusciti ad acciuffarne nemmeno uno. A quanto pare, tra i nostri c'è qualcuno che si diverte a fare il doppiogioco. I Mangiamorte sapevano che saremmo arrivati, quindi... si erano organizzati alla grande".
Lo fisso, incitandolo silenziosamente a continuare.
"Ci siamo battuti al limite del possibile, le abbiamo tentate tutte, ma siamo stati costretti a scappare".
Abbassa lo sguardo, grattandosi la testa con aria demoralizzata. Perchè gli pesa ammettere d'aver abbandonato la battaglia così, quasi con impotenza, ma più di tutto gli pesa averlo fatto.
James Potter non scappa mai, è una delle prime cose che ho imparato di lui.
Mi invade uno strano senso di tenerezza, che mi spinge a curvare le labbra in un sorriso privo di allegria.
"State tutti bene?" chiedo con dolcezza, esaminando attentamente ogni centimetro di pelle scoperta alla ricerca di qualche graffio sfuggito al mio primo esame.
James annuisce, facendo correre ancora una volta la mano tra la massa corvina.
"Frank è stato ferito ad una gamba, ma niente di grave. Per il resto, ce ne siamo usciti solo con qualche graffio".
Sospiro.
Il sollievo provocatomi dal fatto di averlo tutto intero davanti a me è palpabile. Lui incrocia lo sguardo con il mio.
"Ehi. Cos'è quella faccia?".
Piego la testa di lato, guardandolo con aria interrogativa.
"E' la mia faccia" rispondo, confusa.
James scuote la testa, poi allarga le braccia. "Vieni qui".
Non me lo faccio ripetere e subito mi rifugio nel suo abbraccio così rassicurante.
Mi culla lentamente, posando la testa sulla mia nuca.
"Meno male che dovevi stare tranquilla".
Soffoco uno sbadiglio.
"Ma lo sono stata. Tranquillissima".
James posa lo sguardo sul mio viso, soffermandosi sulle ombre scure formatesi sotto i miei occhi a causa della notte insonne.
"A-ah".
Uhm. Avverto un leggero sarcasmo. Che strano.
Non dico niente, limitandomi a stringermi più forte a lui.
Restiamo ancora un po' così, zitti, a nutrirci del silenzio carico di parole che inondava la camera.
Dopo un po' degludisco, alzando lo sguardo su di lui.
"Che succederà, adesso?".
James mi osserva un po', poi mi accarezza i capelli lentamente.
"Combatterò. Voldemort non può averla vinta. Combatterò, fosse l'ultima cosa che faccio".
"Combatteremo. Io sarò con te".
Lui fa per replicare, ma lo zittisco posandogli un dito sulle labbra.
"Sssh. E' inutile, te l'ho detto. Non puoi andartene senza di me".
Ed è in quel momento che nei suoi occhi leggo l'angoscia e la paura. Perchè so che non mi metterebbe mai in pericolo. Ne sono consapevole, e mi viene una stretta al cuore ogni volta che ci penso.
Però, in quei pozzi scuri, leggo anche la rassegnazione. Perchè James sa che è inutile discutere, perchè questa è anche la mia guerra. Perchè devo combattere.
Per me, per lui, per il nostro futuro.
E il futuro... Merlino solo sa quanto è importante averne uno.
Mi allungo lentamente a sfiorargli le labbra con le mie, mentre sento la sua mano scivolare sul mio collo.
"Tu non te ne andrai, Lily. Non senza che io abbia fatto di tutto per impedirlo".
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo con aria divertita.
"E ti pareva. Il solito megalomane, Potter. Mai pensato che potessi essere io a salvare te?".
"Tu? Salvare James Potter? Ma vuoi scherzare! Io già ti ho salvata, con il mio amore incontrastato!".
"Ma sentilo! Sono io che ho salvato te dal tuo egocentrismo. Ancora un po' a stare da solo con il tuo vecchio atteggiamento, e saresti esploso a causa di tutte le arie che ti davi!".
"Ah si? E' così che la pensi?? E allora...solletico!!".
"No, no!".
E scappo. E mi acchiappa. E fa correre le mani sui miei fianchi fino a farmi uscire le lacrime. Si ferma, mi da il tempo di calmarmi. E una risata ci unisce, prima flebile, poi sempre più forte.
E anche lei sembra gridare quello che entrambi stiamo pensando.
Qualsiasi cosa accada, non importa.
Ci troverà qui, e ci troverà insieme.
Me e lui.
Lily e James.

Nella buona e nella cattiva sorte,
in salute e in malattia,
finchè morte non ci separi.

 

 

~ Angolo dell'Autrice.
E così... ci siamo arrivati. L'ultimo capitolo è ufficialmente postato.
Mi fa una strana sensazione, sapete? Ho dedicato così tanto a questa fiction che è come se adesso archiviassi una parte di me.
Strano, vero?
Ma è inutile stare a fare riflessioni di questo genere. Perchè se questo 26° capitolo è stato postato, è solo grazie a voi.
Che mi avete seguita, che avete atteso pazientemente i miei tempi lentissimi, che non mi avete abbandonata dopo tutti quei mesi di assenza.
Quindi, questo spazio va a voi... grazie di cuore, ragazzi!
Grazie agli
81 preferiti, grazie alle 22 seguite, ma soprattutto grazie a quelle persone che, capitolo dopo capitolo, non si sono mai stancate di lasciarmi un segno del loro passaggio =) in particolare, vorrei ringraziare le 7 persone che hanno recensito il capitolo precedente, soprattutto perchè alcune recensioni mi hanno davvero fatto venire i brividi.
Perchè non vi siete limitati a parlare del capitolo.
Perchè mi avete ringraziato.
Perchè mi avete scritto d'avervi emozionato.
Perchè avete detto di aver iniziato a leggere questa storia quando era già al 23° capitolo, e l'avete mandata giù tutta d'un fiato.
Perchè mi avete pregato di scrivere un seguito.
Adesso, di fronte a tutto questo... cosa posso dire?
Non vi ringrazierò mai abbastanza di essere stati qui con me :)

Comunque sia... Come un Castello di Sabbia non avrà un seguito =) in questa fic non avevo previsto di trattare di Lily e James adulti, non saprei come continuare per bene.
Però (e qui Vì si fa un po' di propaganda XD), tenetemi d'occhio, perchè sta arrivando una nuova fiction...tutta particolare *_*
Ovviamente, i personaggi saranno sempre loro u.u ormai mi sono fissata XD e il nome sarà qualcosa di molto simile a
Pieces of Memories =)
Mi farebbe davvero piacere ritrovarvi anche lì <3
Bè... penso d'aver imbrattato fin troppo questo mio spazietto =)
Grazie un'ultima volta :)
E, se questo capitolo vi è piaciuto... congratulatevi con voi stessi.
Come un Castello di Sabbia è arrivata alla sua conclusione grazie a voi. <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=298821