Lisbon's show

di ilovebooks3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Atto primo – scena prima ***
Capitolo 3: *** Atto primo - scena seconda ***
Capitolo 4: *** atto primo - scena terza ***
Capitolo 5: *** Atto secondo - scena prima ***
Capitolo 6: *** Atto secondo - scena seconda ***
Capitolo 7: *** Atto secondo - scena terza ***
Capitolo 8: *** Atto secondo - scena quarta ***
Capitolo 9: *** Atto terzo - scena prima ***
Capitolo 10: *** Atto terzo - scena seconda ***
Capitolo 11: *** Atto terzo - scena terza ***
Capitolo 12: *** Atto terzo - scena quarta ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
 
(Jane)
 

Lisbon è nervosa. Tramite il mio microfono e la sua auricolare cerco di tranquillizzarla. Andrà tutto bene. Sarò con lì con lei. Più o meno.
Veramente sono sul divano, febbricitante e avvolto in una coperta.
Ma la mia nuova sensitiva preferita se la caverà alla grande, ne sono sicuro. Mi ha visto fare quello show mille volte. E oggi si è esercitata.
La sua voce è flebile. Cominciamo bene, non è molto convincente.
Dice che sta per vomitare.  Panico pre-spettacolo. Me lo ricordo.
Sto per vomitare anch’io.
No, la mia non è ansia, figuriamoci.
Colpa di questa dannata influenza.
Credo.

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Capitolo 2
*** Atto primo – scena prima ***


Atto primo – scena prima
 
 
(Lisbon)
  

Sono al centro della stanza con un microfono in mano, un’auricolare che mi telecomanda e lo sguardo perso nel vuoto.
Sto per vomitare.
«Buon pomeriggio», dico. Anzi, sussurro.
Nessuno mi sente o sembra notarmi. Perfetto.
«Più forte», mi suggerisce Jane. Ha ragione.
Riprovo, alzando il tono di voce.
«Buon pomeriggio. Il mio nome è Teresa Lisbon. Sono una medium sensitiva».
La gente si zittisce, mi guarda incuriosita e si avvicina formando un cerchio intorno a me.          
È il mio pubblico.
La nausea mi abbandona e la voce non trema più.
So cosa devo fare.
Sono pronta.
Inizia lo spettacolo.

 

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Capitolo 3
*** Atto primo - scena seconda ***


Atto primo – scena seconda
 
(Jane)
 


Ora la riconosco.
La donna determinata che non si lascia intimorire da niente e da nessuno. Nemmeno dalle due cose che io ho fatto per anni e che lei detesta: mentire ed essere al centro della scena.
Di solito non sa raccontare una piccola bugia senza farsi scoprire.
Eppure ora la sua voce è sicura mentre si identifica come medium sensitiva consulente dell’FBI.
«Il colpevole è in questa stanza, adesso».
Quante volte ho pronunciato frasi a effetto simili a questa. Dovrei esserci abituato.
Ma stavolta è diverso. Stavolta è Lisbon a pronunciarla.
Un brivido mi attraversa la schiena.
Sorrido.
Sono fiero di lei.
 

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Capitolo 4
*** atto primo - scena terza ***


Atto primo – scena terza
 


(Lisbon)

 

«Usando il mio dono identificherò questa persona».
Deglutisco.
Sto prendendo in giro la gente.
L’al di là non è qualcosa su cui vorrei scherzare.
Non credo ai sensitivi, ma credo a una vita dopo la morte. E non mi piace fingere di esserne l’intermediaria.
So che Patrick mi sta osservando. Guardo dritta la telecamera per trovare la forza per andare avanti.
La trovo.
Metto a tacere il mio senso di colpa.
«Li hai catturati», mi sussurra il mio suggeritore.
Sembra orgoglioso di me.
Procedo, sicura.
Mi farei guidare dalla voce di Jane fino in capo al mondo.
Anche fino all’al di là.

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Capitolo 5
*** Atto secondo - scena prima ***


Atto secondo – scena prima
 


(Jane)


 
Wylie sta lavorando sul riconoscimento facciale.
Lo scopo è acquisire informazioni che Lisbon potrà spacciare al pubblico come inequivocabili segnali da parte degli spiriti. Una lettura a freddo guidata.
Le consiglio di tergiversare per un minuto. So che ce la farà.
Un po’ titubante, chiede se qualcuno ha delle domande da porle.
Molte mani si alzano in aria.
Riconosco nello sguardo di Teresa un esplosivo mix di panico e sollievo.
Sarà divertente vedere quello che si inventerà.
Con voce un po’ strozzata commenta: “Un sacco di gente”.
Già.
Forza Lisbon, tira fuori la mentalista che è in te!
Dopotutto hai avuto un maestro eccezionale.
 

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Capitolo 6
*** Atto secondo - scena seconda ***


Atto secondo – scena seconda
 



(Lisbon)

 

«Non esistono i poteri paranormali», è il lapidario intervento di un uomo in prima fila.
Fantastico.
Proprio quello che ci voleva.
«Non sono d’accordo», commenta la voce nel mio orecchio.
«Non sono d’accordo», ripeto io. Neanche fossi un pappagallo.
Il tizio mi sfida a indovinare il suo segno zodiacale.
Jane mi incoraggia, ma non mi dà alcun suggerimento.
Faremo i conti dopo.
O forse no.
«Gli spiriti non ascolteranno se c’è energia negativa nella stanza», rispondo con tono profetico, portandomi un dito alla tempia in posa da medium.
«Ora stai andando bene», dice Jane.
Sento il suono del suo sorriso.
Sì. Sto andando bene.

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Capitolo 7
*** Atto secondo - scena terza ***


Atto secondo – scena terza
 


(Lisbon)


 
Abbiamo un riscontro. Mary Kate Barrows.
«Parlale come nelle prove», ricordo a Lisbon.
Non ce n’è bisogno. La mia partner è una secchiona.
Chiude gli occhi in atteggiamento estatico e muove le mani.
Vederla svolgere quest’insolita operazione mi fa sorridere.
Pronuncia il cognome in modo buffo, soffermandosi sulla prima sillaba.
La donna si fa avanti, sorpresa.
Suggerisco a Miss Sensitiva che la sua interlocutrice aveva un giavanese morto da poco.
Lei per un attimo sembra non ricordarsi più della messa in scena.
«Cos’è un giavanese?», chiede d’istinto.
Adorabile Lisbon!
Trattenendo una risata, le rispondo che è un cagnolino.
Ritorna subito nella parte.
E lo fa perfettamente.

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Capitolo 8
*** Atto secondo - scena quarta ***


Atto secondo - Scena quarta



(Mary Kate Barrows)

 

Oh mio Dio.
Questa pazzoide che afferma di essere una sensitiva non solo conosce il mio nome, ma sa di Roger.
E sta addirittura comunicando con lui. Con il mio piccolo adorato cagnolino.
Dice che sta bene e che mi saluta.
Oh mio Dio.
Da quando gli animali parlano?
La medium, un po’ infastidita, mi spiega che nell’al di là tutte le creature parlano.
Oh mio Dio.
Non ho mai creduto in queste cose.
Eppure ora è diverso. Ora si tratta di Roger.
La sensitiva sembra piuttosto suonata, ma sa il fatto suo.
E io sono felice come non sono da molto tempo.
 

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Capitolo 9
*** Atto terzo - scena prima ***


Atto terzo – scena prima
 



(Jane)


 
Lisbon sta andando alla grande. Più di quanto mi aspettassi.
Le consiglio di proseguire, approfittando del suo successo.
È il momento di arpionare.
E lei lo fa.
Annuncia ieraticamente che sente un’altra voce.
Un uomo.
Kirk, la vittima.
«Sei tu?», chiede Lisbon al nulla, chiudendo gli occhi e toccandosi le tempie con le mani.
«Sì», conferma subito dopo, con un buffo sibilo e una perfetta posa da medium.
Mi fa sorridere.
Nonostante sia la persona più sincera che conosco, è un’attrice fenomenale.
Mi ha sorpreso.
Se facessimo uno show insieme potremmo diventare milionari.
Ma penso che ci divertiamo di più così.

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Capitolo 10
*** Atto terzo - scena seconda ***


Atto terzo - Scena seconda
 


(Lisbon)

 

 
 
Annuncio al mio pubblico la rivelazione dello spirito di Kirk: il suo assassino lavorava con lui.
Ci sto prendendo gusto.
La gente pende dalle mie labbra.
Jane me lo conferma: «Sono tutti sull’orlo delle sedie», sussurra.
È una sensazione piacevole.
Sia il mio successo sia i complimenti di Jane, intendo.
«La cosa del fumo», mi ricorda.
Tenendo il palmo alzato, fingo una brillante conversazione con Kirk.
Lo spirito accenna alle gomme alla nicotina.
Io cerco di convincerlo a rivelare il nome del colpevole.
Lui, prima, vuole che la madre dell’omicida indovini.
Ovviamente sto parlando da sola.
Ma è divertente.
E il gioco è fatto.

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Capitolo 11
*** Atto terzo - scena terza ***


Atto terzo - Scena terza
 


(Jane)

 

Il gioco è fatto.
Le frasi che avevamo preparato hanno ottenuto lo scopo.
Bibby, la giovane assassina psicolabile, e quella sua insopportabile madre maniaca del controllo stanno per avere una crisi isterica.
«Le hai prese, Lisbon. Ora chiudi la storia», la incoraggio.
Non ha più bisogno di me.
Stacco il microfono e mi godo la scena da spettatore.
Lisbon esorta il colpevole a confessare, promettendo un patto vantaggioso.
Ma non ce ne sarà bisogno.
La ragazzina sta dando di matto e ha già rivelato tutto.
Cho la arresta.
Chiudo gli occhi. Sono stanco e la febbre è salita.
Ma ne è valsa la pena.

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Capitolo 12
*** Atto terzo - scena quarta ***


Atto terzo - Scena quarta
 

(L’assassina Bibby)
 
 

 
Ho fallito.
Mi hanno preso e sono crollata.
Un agente orientale inespressivo mi sta interrogando.
Non volevo uccidere Kirk, volevo solo trovare i soldi per scappare lontano da mia madre.
La mia vita è mia, non sua. E lei me la stava rovinando.
Ma poi, in pochi secondi, era uscito tutto l’odio che avevo dentro e Kirk era morto.
Quella donna, la finta sensitiva, non stava davvero parlando con il suo spirito.
Eppure tutti noi ci siamo cascati.
Come faceva a sapere delle mie gomme da masticare?
Mi ha ingannata, e chi mi conosce sa che non è facile.
È stata furba.
Più di me.
 







***********


Lo show è quasi finito, manca solo l’epilogo. A presto :)
 
 

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Capitolo 13
*** Epilogo ***


Epilogo
 


(Lisbon)

 

«Sei stata molto brava», mi sussurra Jane.
Siamo nell’airstream, sdraiati sul letto.
Vicini.
Lui ha la febbre, tiene gli occhi chiusi, ma non accenna a voler dormire.
Io gli accarezzo lievemente la mano.
«Siamo stati molto bravi», lo correggo.
Insieme.
Un’esplosione di sensazioni mi travolge.
La sua mano, il suo profumo, la sua voce assonnata, lo spettacolino surreale di oggi.
È stato divertente parlare davanti a tutta quella gente, mentre lui mi suggeriva  cosa fare.
È stato eccitante.
Provo a spiegarglielo con parole di senso compiuto.
Lui ride.
«Lo farei ancora», aggiungo.
Sì. Milioni di volte.
Ma solo con la voce di Patrick che mi accarezza l’orecchio.

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