Helene

di scrittrice pii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** conosciamoli un po' ***
Capitolo 2: *** Iniziamo bene...! ***
Capitolo 3: *** Un tornado di nome Johanna ***
Capitolo 4: *** Incontri segreti ***
Capitolo 5: *** Non mollare mai ***
Capitolo 6: *** Chiacchiere tra amici ***
Capitolo 7: *** Bugie e sogni ***
Capitolo 8: *** Il ragazzo misterioso ***
Capitolo 9: *** La comitiva come una famiglia ***
Capitolo 10: *** Un segreto tutto da accarezzare ***
Capitolo 11: *** Una donna pericolosa ***
Capitolo 12: *** Pazzie e tormenti ***



Capitolo 1
*** conosciamoli un po' ***


CONOSCIAMOLI UN PO’
-Oh! È anche l’ultimo scatolone è andato! –esclama Cathy sbattendosi le mani impolverate. –Adesso però dovremmo sistemare, guardate un po’ che caos ragazze…
- Eh no! Sistema tu sola se ne hai tutta questa voglia, io voglio uscire , uffa! – Protesta Johanna, la più sbarazzina delle tre. - Ne ho fin sopra i capelli di pulire e rassettare, c’ho pure fatto le ragnatele qui, ecco! – Sbuffa scartando un soprammobile con il nervoso
- Ma quante storie, esagerata! – Ribatte Cathy, - saremo stanche noi due casomai, tu non hai fatto un granché mi sembra, perché appena ti sei alzata ti sei subito chiusa in bagno e chi s’è visto, s’ è visto, mia cara!
- Non è vero, attenta a come parli o io…, me ne vado e non vi aiuto più, giuro. – Aggiunge infuriatissima…
- Sai che differenza…, - sbuffa Cathy attorcigliandosi una ciocca di capelli.- Non hai mosso un dito da stamane, hai soltanto mosso la bocca per lamentarti di tutto e di più
-Hai intenzione di continuare ancora per molto, eh? Comincio a credere che la nostra non sarà una buona convivenza, mi dispiace dirlo ma è la verità, Cathy…
- Avanti ragazze su non litigate , per favore! – Interviene Helene, la più pacifista delle tre.- In fondo, io credo che a questo punto potremmo permetterci una pausa, no? così dopo forse riusciremo a sistemare finalmente tutto quanto. Che ne dite? Su, prendiamoci qualcosa al bar della facoltà, dai offro io, - sorride amorevolmente
- Questo si che è parlare! - Saltella Johanna
- Maleducata come sempre! - Si complimenta Cathy, - Grazie Helene ma domani offro io, e dopodomani offre la nostra Johanna, vero?
-Ah! Io odio pensare a quello che devo fare domani, figurarsi a dopodomani! – Brontola l’altra, mentre le ragazze ridono.
-Aspettate, e se chiedessimo a Benedicte di venire con noi?- Propone Cathy, - è appena arrivata perciò potrebbe farle piacere passeggiare con noi conoscendo nuovi posti.
- Sì che bello, così magari le troviamo un fidanzato strada facendo. – Progetta la più sbarazzina, saltellando di felicità, - anzi mi correggo, sarò io a trovarglielo, sono io qui l’unica esperta
- Si si, l’unica esperta in impicciosaggine, non sai neppure se già ha messo gli occhi su qualcuno, io invece penso proprio di si…
- Ma che vai farneticando Cathy, è appena arrivata e non conosce nessuno oltre a noi
- Appunto, ho visto ieri come si guardavano con Christian, si lanciavano certe occhiatine…- spiega lei divertendosi a stuzzicarla
- Tu non hai visto proprio niente, non sei esperta…
- Perché tu si? – Domanda smorfiosa
- E poi dici a me che m’ impiccio e lo fai anche tu – l’accusa seccatamente
- un conto è impicciarsi bella, mentre il mio si chiama osservare e a mio parere ieri c’ho visto proprio bene
- E allora chiuditi gli occhi la prossima volta,- la rimprovera Johanna con tanto di bocca aperta
- Ah, benedetta gelosia! – sospira Helene portandosi le mani ai capelli, …- stop stop stop! – interviene nel tentativo di bloccarle prima che possano arrivare alle mani.- Insomma basta voi due, tu piuttosto Johanna vai ad avvertire Benedicte che più tardi se le va può uscire con noi, su e bussa prima, non entrare direttamente
- Già bussa prima, potrebbe non essere da sola in camera…, - l’avverte Cathy maliziosa, gettando benzina sul fuoco
- Testimone tu Helene, è lei che mi stuzzica...
Fa per uscire ma Cathy spolverandole le mani addosso, fa in modo di farsi rincorrere per tutta la stanza, la cosa certa è che adesso non ci sarà più bisogno di andarla a chiamare Benedicte, poiché sarà lei stessa a recarsi da loro, spinta da tutto quel chiasso e manco il tempo di pensarlo che lei è già li, così con Helene vanno in giro per Parigi, senza che quelle due nemmeno se ne accorgono.
Beh, nonostante questa meravigliosa città sia popolata da ragazze un po’fuori di testa come queste qui..., non ce che dire, Parigi rimane pur sempre una delle più belle ed eleganti città del mondo, Centro turistico per i suoi monumenti e i suoi musei, famosa per la Cultura, le Belle Arti e la Moda; è sede di una delle più prestigiose università “ la Sorbona”, fondata da Robert De Sorbon nel 1257, dove giungono studenti da ogni parte del mondo.
Informazioni come queste si possono avere leggendo una comunissima guida turistica ma ovviamente Helene Girard e alcuni dei suoi amici nati e cresciuti a Parigi, ne sanno molto di più.
Helene ha lunghi capelli lisci e biondi, un viso dolce e sorridente e due vivacissimi occhi verdi, è sempre contornata da amici speciali perché sa farsi voler bene, ma nasconde nel suo cuore tanta nostalgia dell’Australia, dove ha trascorso gran parte dell’infanzia. Eh sì, perché un bel giorno suo padre Roger, per motivi di lavoro, decise di trasferirsi insieme alla moglie Marie Picard e le due figlie Helene di quattro anni e Justine di appena uno, in Australia dove vivono la nonna paterna e gli zii. Così facendo le piccole avevano avuto l’opportunità di conoscere il paese di origine del padre, legando con i cuginetti e Helene s’era particolarmente affezionata alla cara nonnina Rosie, praticamente la seguiva dappertutto perciò per entrambe era stato poi molto difficile staccarsi. Si scrivono spesso delle lettere perché il loro è un “legame speciale “, qualcosa di unico e bello, pure Justine vuol bene alla nonna ma il loro è un rapporto normalissimo.
L’infanzia di Helene può essere considerata la più bella perché le ha sempre riservato cose belle, a tre anni si aggiudicava il secondo posto a una sfilata di mascherine, infatti, non sarebbe  mai potuta passare inosservata la “paperetta birbantella” impersonata dalla piccina. A cinque anni poi nonna Rosie aveva tanto insistito per farle prendere lezioni di canto, e un bel giorno grazie a lei sua nipote aveva partecipato all’incisione di varie sigle di cartoni; il sottofondo della sua vocina era davvero piacevole da ascoltare e sulle custodie di quelle musicassette ora compariva pure il suo nome.
Ogni sera poi, solitamente prima di dormire, le due sorelline cantavano una dolce ninna nanna insieme alla nonna (scritta da lei stessa), Justine si addormentava sempre per prima mentre l’altra continuava fino alla fine proponendole di aggiungere altre strofe e di parlare con qualcuno per farla incidere ma la donna accarezzandole lentamente la testa, confessava di essere un po’ troppo timida. Helene era felice in Australia e con la sorellina ogni mattina, prese per mano, andavano a scuola accompagnate sia dalla nonna sia dalla madre, spesso le andava a riprendere papà e comprava loro un buon dolcetto per dopo pranzo; un mezzodì però non lo fece e arrivati a casa in silenzio, comunicò alla famiglia la proposta di lavoro che gli avevano offerto a Parigi, così con i bagagli in mano e il morale sotto le scarpe erano ripartiti.
Helene essendo la sorella maggiore, avendo dieci anni, confortava la piccola Justine e una volta ritornati nel paese  natale, aveva da subito iniziato a contornarsi di nuovi amici, a farsi amare sia tra i banchi di scuola che fuori, senza abbattersi per essere stata costretta a lasciare tanti amici in Australia soprattutto l’amica del cuore Anabel e il compagnetto di banco David, paffutello e simpaticissimo. Con Anabel si erano fatte delle promesse reciproche ovvero Helene non avrebbe mai tagliato i suoi lunghi capelli mentre Anabel si sarebbe sempre impegnata in matematica che è la materia che odia di più, david, anche se nessuno gli aveva chiesto niente, aveva promesso di mangiare di meno e studiare di più…! Justine per i primi mesi non faceva che piangere, rivoleva a tutti i costi tornare a casa, ripeteva con le lacrime agli occhi e il broncino, fortuna che sua sorella prontamente correva in suo soccorso cullandola con la dolce ninna nanna della nonna.
Pochi mesi fa un piccolo Girard è arrivato in famiglia per la gioia di mamma e papà e delle sorelle (si fa per dire) perché Chroel pur essendo piccino, ha rivoluzionato ogni loro singolo momento della giornata, tenendole perciò parecchio impegnate tra faccende e pannolini, libri e sonaglietti, vogliono bene al loro fratellino, lo adorano, però non dorme mai la notte e l’indomani poi sono loro due a crollare sui banchi di liceo e d’università.
Ah! L’università…, si sa che porti via un sacco di tempo e Helene riesce a ritagliarne un po’ da dedicare al suo Nicolas: alto, capelli lunghetti, lisci e biondi, che tiene raccolti in una piccola coda, lo chiama il suo “principe azzurro” e chi crede più alle fiabe? Lei sì, ci crede e lo fa fermamente, è un’inguaribile sognatrice di diciannove anni ma che non vive nella fiaba, più che altro Nicolas Dupont è reale! Egli ha ventun anni, occhi marroncini, orgoglioso dei suoi capelli che non taglierebbe mai cascasse il mondo e legatissimo alla sua compagna di avventure: la chitarra che suona da quando aveva cinque anni. Frequenta il primo anno di lettere ma studia svogliatamente più attratto dalla musica che dai libri, invece Helene s’impegna molto nel corso di “Storia dell’Arte” alla Sorbona.  
Nicolas fa parte di un gruppo Rock, si fanno chiamare “Les garçons de toujours” ossia i ragazzi di sempre, e insieme agli amici Christian, Etienne e Jose avevano affittato un garage per adibirlo a sala prove, facendo insonorizzare i muri per evitare le lamentele del vicinato.
Helene trascorre le giornate con le sue migliori amiche Johanna e Cathy, sono coetanee e tutte e due single e spesso questo diventa motivo d’invidia e soprattutto Johanna si fa mille paranoie, Cathy invece è tranquilla perché sogna l’amore romantico e sa che alla fine riuscirà a realizzarlo come Helene. A farsi mille paranoie c’è anche Justine che non ha ancora il ragazzo perciò reputa la sua vita noiosissima sebbene abbia soltanto sedici anni, frequenta il liceo e ha tanti amici, però non le basta e certe volte vorrebbe avere pure lei un fidanzato musicista, bello come Nicolas. Ammira la sorella per la sua compattezza e saggezza, lei invece è tutt’altro che saggia anzi è piuttosto maldestra e combina pasticci, la madre non sa davvero come fare con lei e cerca ogni pretesto per convincerla a prendere esempio da Helene, in questo modo Justine mette il broncio offesa e l’unico che riesce a farglielo magicamente scomparire è il suo adorato cognatino, con cui ha un bel rapporto.
Quest’ultimo divide una camera dell’alloggio della facoltà con Etienne Gauthier e Christian Roch: il primo è il bassista del gruppo e tutte lo filano per i suoi occhioni nocciola e un dolcissimo sorriso, ma lui sta cercando l’anima gemella, quella che duri per tutta la vita s’intende, perciò le storielle di poco conto non lo attirano di certo. Christian è il batterista: piccoletto ma affascinante, le ragazze in sostanza gli cadono tra le braccia trovando in lui quel “non so ché “, insomma è un latin lover quindi per niente serio nei rapporti amorosi, occhi neri e minuto fisico atletico lo caratterizzano.
Helene ha lasciato casa da qualche settimana e divide anche lei una camera dell’alloggio universitario insieme alle amiche: Johanna Redfield e Cathy Andrieu, la prima è di origine texana e studia sociologia, ha gli occhi neri ed è una pazza scatenata che non si separa dal suo berretto perché odia i suoi capelli castani, corti, ricci e insopportabilmente intrattabili; caratterialmente possiamo sottolineare la sua incredibile esuberanza e la fissazione per la dieta, nel senso che essendo un po’ rotondetta di costituzione, prova e riprova senza riuscire a rinunciare al cibo, che è la cosa che più conta nella sua vita. Cathy invece è esattamente l’opposto: magra, molto riservata, capelli corti, neri e lisci, occhi nocciola, studia “Storia dell’Arte” alla facoltà come Helene ed è originaria del Toulouse, segue tutte le dietucce, anche se non ne avrebbe per niente bisogno e pratica molto sport per mantenersi in ottima forma.
A completare il gruppo dei nostri Rocchettari infine c’è Jose Vasseur, il tastierista nonché migliore amico di Nicolas, entrambi legati non solo dalla fissazione per i capelli ma anche da un grande segreto da condividere: ebbene tutti e due avevano subito il classico colpo di fulmine per la dolcissima Girard e alla fine quest’ultima aveva scelto Nicò e Jose, si era arreso così sarebbe potuto rimanere a fianco di lei almeno come amico e senza rovinare l’amicizia con Nicò.
Josè è di origine Americana, ha gli occhi neri e lunghi boccoli castani che non permette a nessuno di toccarglieli, è un po’ come il grande Sansone, è convinto, infatti, che la sua forza e il suo fascino stiano racchiusi nei suoi folti capelli che se per caso un giorno dovesse tagliare, gli farebbero perdere ogni pregio. Caratterialmente è simile a Christian, molto sicuro di sé, riscuote successo con le ragazze da sempre ma ultimamente si è fidanzato e convive da due mesi con lei, Nathalie Payot, occhi castano chiaro, capelli corti, mossi e neri; lui lavora come cameriere al bar della facoltà “Da Alfredo” da quando ha terminato il liceo, invece gli altri del gruppo studiano lettere mentre Nathalie segue sia il corso di Arte sia quello di musica.
A dire il vero tra i componenti del gruppo non possiamo non parlare del piccolo Texas, un tenero cricetino che una sera le ragazze avevano trovato nei pressi del garage, era infreddolito e malridotto, sicuramente fuggito da qualche centro che usa gli animali per esperimenti, quindi dopo averlo fatto visitare da un buon veterinario, avevano insieme deciso di tenerlo al garage, ovviamente dentro una pratica gabbietta e di chiamarlo Texas visto che Christian aveva convinto un po’ tutti dell’enorme somiglianza di comportamento che lega il cricetino a Johanna, ovvero ha la sua stessa grinta texana quando salta sulla ruota per tutto il giorno come lei che ne ha da vendere per far saltare i nervi a tutti quanti…!
Questo cricetino si è anche conquistato la simpatia della loro vicina di stanza: Benedicte, di origine Australiana, lunghi capelli mossi e castano chiaro, occhi marroncini che sembrano esprimere sicurezza e determinazione, ha compiuto da pochi giorni vent’anni, la nostra Benedicte Guiber non si limita solo allo studio delle Belle Arti, ma si dedica con impegno al disegno e alla pittura, infatti, ha già dipinto diversi quadri con molto stile nonostante la pochissima esperienza e per lei il futuro in questo campo sembra promettere bene!

            

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Capitolo 2
*** Iniziamo bene...! ***


“INIZIAMO BENE…!”
Ore nove e trenta del mattino, i ragazzi al garage bisticciano un po’:
-Certo che è comodo alzarsi dal letto e continuare a dormire qui, dovrei farlo anch’io sapete? Adesso che ci penso potevo portare un cuscino da casa …- blatera Nicolas guardando Christian.
- Il cuscino del divano è morbido morbido, ideale per farcisi delle belle dormite, non ho per niente intenzione di abbandonare questo divano né ora né più tardi – chiarisce continuando a sonnecchiare
-Che tipo, dorme…, e allora io che dovrei dire? – si lamenta José stinnicchiandosi, - ho staccato stamattina alle tre e sono con due ore di sonno perché alle nove mi sono alzato per venire qua.
- Ed io? – spiega Etienne, - ho passato la notte a studiare, non ne potevo più e poi mi sono addormentato, non so che ora fosse ma mi sembra di non aver dormito affatto.
-Stamattina ti ho trovato con il libro buttato sulla faccia e  per la verità mi sono preoccupato sai?
-Perché preoccupato Nicolas? non ce n’era motivo, stavo bene
-lo so ma io mi sono preoccupato nel vederti con  un libro in mano – aggiunge ridendo
-ma dai io studio sempre invece…
-si sì, come no…
-ma insomma volete fare un po’ di silenzio ragazzi, qui c’è gente che dorme, sapete? Siete insopportabili, -borbotta Christian (considerato il più scapestrato del gruppo proprio perché fa sempre come vuole e nessuno di loro riesce a tenerlo a bada).
-Ma veramente ci sei solo tu qui che dorme, non vedo nessun altro, -si guarda intorno Etienne
-E io non vi basto? Ho bisogno di dormire e di recuperare energie, ma quanto vi ci vuole per capirlo, eh?!?
-E va bene Christian, vuol dire che un giorno di questi metteremo qui un letto tutto per te, e già che ci siamo montiamo anche un separé così il signorino non verrà disturbato. –propone Jose più che convinto dell’idea appena avuta e gli amici concordano.
-Ma tu non hai sonno, eh? Potresti andare a dormire invece di rimanere qui a sputare idee assurde, no? –sbadiglia riaprendosi un poco gli occhi
-Ma guardatelo, ha riaperto gli occhi: buon giorno! Dormito bene monsieur?
-No pessimo servizio Nicolas, -si alza stinnicchiandosi
-e visto che si lamenta tanto caro monsieur, niente servizio in camera. –scherza Jose imitando il tono di un buon maggior duomo
-ah ah! Perché invece non pensi al tuo di servizio in camera. Cosa stai combinando con Nathalie?
-Combinando…!?!! Io e lei stiamo insieme
-E ti fai già comandare? Voglio dire se lei decide di farti perdere delle ore di sonno, tu la accontenti subito?
-Ma guarda che io ho perso sonno per lavorare, sono rientrato alle tre e trenta passate…
-E se hai dormito soltanto due ore e ti sei alzato alle nove, che hai fatto per il resto del tempo? Perché secondo i miei calcoli avresti potuto farti ben cinque ore di sonno filate o quasi
-Ma guardate è arrivato il “Tenente Colombo”, possiamo fare qualcosa per lei, tenente? –gli domanda Nicolas sarcastico
-si darvi una calmata tutti quanti, ma che mangiate adrenalina a colazione?
-per quanto riguarda me, la colazione non l’ho proprio fatta –risponde Etienne avvertendo un leggero languorino
-E se ci andassimo adesso? Io ho una fame!-esclama Nicolas
E’ un’ottima idea, sapete mi mangerei due o tre hot dog per iniziare…,-si lecca le labbra Jose pregustandosi quel momento
-Ma come non hai fatto colazione insieme alla tua dolce metà? –gli domanda Christian procedendo l’indagine di prima
-No tenente, avevano ben altre cose da fare che mangiare
-visto che ho ragione io? Beccato! –si precipita fuori dalla porta entusiasta
-Ed ecco cosa ci vuole per farlo svegliare…, però le energie le ha proprio recuperate in un batter d’occhio…,-constata Nicolas
E mentre i ragazzi corrono a fare il pieno di cibo, le ragazze invece faticano in palestra per bruciare le calorie. Per loro è solito alzarsi presto per fare ginnastica anche se in questi giorni l’hanno trascurata perché sono state occupate a sistemare la loro  stanza: scatoloni pieni, roba sparpagliata dappertutto, …,e Johanna che lamentandosi da mattina a sera, fa stancare più di tutto il resto. Date le circostanze necessitava staccare  per un po’ la spina ed eccole qui a chiacchierare sbuffando sulle çiclettine:
-mi piace questo posto e poi a me piace fare sport! – Afferma Benedicte pedalando, -a scuola ero sempre la prima in tutto, pallavolo, basket…, infatti una volta…
-anche io sapete, ero sempre la prima…,-la interrompe Johanna reputandosi già stanchissima dopo appena quindici minuti di cyclette
-E in cosa, a mangiare? –le domanda Cathy sfottendola
-ah ah, spiritosa!
-sul serio, in cosa eri prima Johanna? –le domanda Helene con gran curiosità
-Boh, un po’ in tutto, ehhh…, Benedicte, beh non ci racconti niente oltre lo sport? Ad esempio tipo come deve essere il tuo ragazzo ideale, dai dicci dicci…
-Oh oh! Benè sta attenta, -l’avverte Helene,-lei è una gran ficcanaso
-Beh, non c’è tanto da dire, mi basta che sia alto e bello
-Ecco, brava, brava, è molto importante l’altezza in un uomo, non devi mai dimenticarlo, perché un uomo basso non è virile, non sarebbe adatto a te, capisci?
-Tranquilla, ti dice tutte queste cose perché ha paura che ti possa piacere Christian, -le spiega Cathy evitando di farle presente di essere stata lei stessa a metterle in testa certe idee
-Vuoi farti gli affaracci tuoi ogni tanto? –Grida Johà
-Christian? Ma no non è il mio tipo, non perché sia basso ma non mi piace comunque.
-Certo, non vi ci vedrei proprio insieme ed io ho occhio per certe cose fidati –annuisce Johà
-si sì, infatti da grande sogna di aprire un’agenzia matrimoniale, -precisa Helene guardando Benè
-si è lei stessa ne sarà la prima cliente! –Ridacchia Cathy
-e tu lo sarai per seconda se continuerai a star dietro ad un certo ragazzo che non si accorge nemmeno che esisti, con questo passo rimarrai zitella a vita! –azzarda con le parole Johanna
-ma sentite chi parla…
-avanti ragazze dateci un taglio o Benè chissà che penserà di noi
-no tranquilla Helene, è divertente, lo fate per mestiere per caso?
-Oh oh! Mi sa che si siano offese…!
“Mi sa che sono proprio delle matte le mie vicine di stanza…”, rifletteva Benedicte ripensando a qualche giorno fa quando dopo aver fatto conoscenza se l’erano trascinata in sala prove per presentarle i ragazzi e poi diretti “Da Alfredo” per mangiare qualcosa insieme e Jose per iniziare il suo turno di lavoro. Tra un pezzo di torta e l'altro, tutti si divertivano da morire a prendere in giro i piccioncini più teneri della comitiva ovvero Nicò e Helene che intanto si imboccavano una volta ciascuno e bevevano la spremuta con due cannucce nello stesso bicchiere. Non litigano quasi mai, sono d’accordo su ogni cosa e nonostante gli alti e bassi non si perdono d animo, insomma sono una coppia da invidiare, al contrario di Jose e Nathalie che invece passano più tempo a beccarsi che a baciarsi, a volte iniziano fingendo e scherzando, andando a finire col litigare sul serio portandola alle lunghe per giorni.
E più tardi in piscina, che risate…!!
Insieme ad Helene, Cathy e Johà, si era divertita a fare le immersioni, facendo a gara per chi resisteva più minuti sott’acqua: Johanna non sa affatto trattenere il respiro, lei in effetti la bocca la usa soprattutto per chiacchierare e per mangiare, non ha tempo di trattenere il respiro, quindi. Però in compenso la ragazza è molto sveglia e intuitiva e Benè l’ha scoperto a sue spese avendoci a che fare, infatti prima al bar la cara detective si era accorta che c’era qualcosa di strano nel suo sguardo e non aveva esitato una volta sola a metterla alle strette per farsi dire perché mai d’un tratto avesse cambiato umore, insomma cos’è che l’infastidita? Le domandava insistente mentre l’altra se ne stava zitta, di certo non poteva dire di aver provato una certa delusione nel sapere che Jose fosse già fidanzato.
-Ragazze, vi va un tuffo in piscina? Vorrei rinnovare il mio record di resistenza…
-Certo! Per me va benissimo.- sorride Cathy
-Parlate per voi, io mangerei volentieri una bella fetta di torta con sopra tanta panna e le ciliegine, uhm…, ho una fame ragazze!
-Allora tu rimani qui a ingrassarti, mentre io e le altre andiamo ad allenarci per essere belle…
-io non ne ho bisogno perché bella già ci sono, hai capito Andrieuuu…?!?
Intanto Cathy è già scappata via e Johanna l’ha chiamata per cognome con una tale rabbia che lascia immaginare che ora invece di una fetta richiederà la torta per intero. La piscina è proprio a fianco della palestra ed è frequentata non solo dagli studenti, le ragazze stringono amicizia con tre tipi piuttosto simpatici: Jean-Jacques, Matteò e Christophe, il primo è un ragazzo molto serio ma che ama divertirsi, andare nei locali con gli amici, mangiare una pizza o ballare in disco ed entra subito in confidenza con la Andrieu tanto che i due si scambiano i numeri di cellulare. Benedicte non ci trova nulla di ché in questi ragazzi anche se Christophe sembra alquanto interessato a lei perché la guarda in un certo modo, lui è semplice, sportivo, magro e sembrerebbe pure romantico ma a lei non interessa più di tanto. Helene spiega al terzo di essere già fidanzata ma che di là in palestra c’è una loro amica che è single, Cathy ride all’idea di Matteò che vada di là per conoscere la sua possibile anima gemella e la trovi ad abbuffarsi di torte e biscotti, che delusione Aiahii!!
Quando Johanna si decide a raggiungerle in piscina, i ragazzi sono già andati via e loro non ne fanno parola per nessuna ragione, “peggio per lei che non era venuta prima”, pensano, Benedicte è interessata a  sapere qualcosina in più sul conto di Jose ma per non rischiare di suscitare la curiosità di Johanna, si limita a chiedere loro da quanto tempo sono amiche, come si siano conosciute, quali sono i vantaggi di avere degli amici musicisti, eccetera, così Cathy inizia a raccontare: ”tutto cominciò da una corsa per le strade nei dintorni della Tour Eiffel…”
Un pomeriggio Helene stava scattando delle foto e lei correndo le era andata a sbatterle contro facendole volare a terra la macchina fotografica che purtroppo con l urto si rompe. Comunque dopo quello spiacevole incidente divennero amiche anche se non subito perché quello era un regalo di nonna Rosie, perciò ci vollero giorni prima di trovare un lato positivo in tutta questa situazione, quest’ultima frase può sembrare banale ma Helene spiegava a Cathy che con sua nonna facevano un gioco e cioè trovare nelle cose spiacevoli un qualcosa di positivo, un motivo per cui gioire, quindi in questo caso era giunta alla conclusione che forse se Cathy non l’avesse urtata non si sarebbero potute conoscere. In quel periodo ovvero circa due anni fa, la nostra Girard non aveva tanti amici, non frequentava nessuno a parte le amiche della sorella, Nicolas e gli altri del gruppo, in seguito aveva chiesto al fidanzato il permesso di fare assistere la sua nuova amica alle prove e lui aveva acconsentito pur non essendo abituati ad avere del pubblico, così intanto gli spettatori crescevano, persino Justine e le sue amiche mezze matte volevano stare lì ad ascoltare, solo che non spasimavano per la musica ma soprattutto per i musicisti.
I giorni trascorrevano così e Jose in quel periodo stava iniziando appena la sua esperienza di barista e cameriere e a volte vantandosi della divisa serviva i clienti quasi giocando pagando di tasca sua da mangiare e da bere alle amiche e amiche delle amiche, probabilmente per fare una buona impressione, per fare il carino e sicuramente per rimorchiare. Christian stava seriamente decidendo di travestirsi da donna e farsi passare per amica di Helene, ma conoscendo Jose (che con le mani va dappertutto), anche se dapprima avrebbe avuto la possibilità di mangiare e bere gratis, dopo una volta saltato il travestimento, l amico gli avrebbe fatto pagare il doppio del prezzo per la presa in giro. Nicolas moriva dalle risate immaginandolo con le tette e la gonnellina a fiori, Etienne gli diceva che come donna non sarebbe stato abbastanza aggraziato, intanto perfidi tutti e due si erano informati con le ragazze su quale ceretta sarebbe stata meglio utilizzare, così poi Christian si ritrovava riempiti i cassetti con strisce depilatorie e cerette e le ragazze gli offrivano il loro aiuto. Era ovvio che Roch si sarebbe seccato, non aveva la benché minima intenzione di depilarsi né gambe né altro, così i  raga gli dicevano che allora sarebbe stata una donna incredibilmente…” pelosa”, l’avrebbero sicuramente scambiata per scimmia ammaestrata, comunque non avrebbe nulla da lamentarsi, avrebbe in questo modo potuto mangiare banane gratis a volontà!
La loro vita era ed è tuttora questa: divisi tra prove, facoltà, studio e lavoro e Jose facendo  il filo a tutte le belle ragazze, passando da una tipa all’altra, da un tavolo all’altro al bar, conosce Nathalie, praticamente se lo guardavi ti faceva girar la testa. Eppure una volta comportandosi in questo modo s’era accalappiato una tipa strana, una di quelle che praticano la danza del ventre, una tipa misteriosa con il viso mezzo coperto, ella cercava di tenere le distanze affascinandolo sempre più, mentre le abituali amichette di Jose morivano di gelosia. A un certo punto quest’ultimo non resistendo più, aveva preso e baciata sulla bocca la misteriosa fanciulla, ahimè scoprendo con disagio a suo malgrado di aver baciato un uomo, sì un uomo e non uno qualunque bensì Christian. Che momento imbarazzante fu quello: le amichette di Jose lo credettero gay per un bel pezzo, a Roch non lo filava più nessuna, si pensava potesse avere delle gravi crisi d’identità, il datore di lavoro, il signor Alfredo, tanto le risate s’era accasciato per terra mentre i clienti si guardavano intorno chiedendosi dove si trovassero le telecamere, forse credendo si trattasse di una Candid! Insomma un innocuo scherzo s’era trasformato in pochi minuti in un vero incubo, Vasseur aveva terminato ormai tutto il repertorio delle brutte parole per insultare l amico che a sua volta tranquillo gli aveva risposto che casomai era stato lui a sbagliare visto che il bacio non era previsto, il piano prevedeva che tutto bellino e caruccio, avvolto dalla sua misteriosità si sarebbe volatilizzato non appena avrebbe completato di mangiare la fetta di torta “gratis”!

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Capitolo 3
*** Un tornado di nome Johanna ***


UN TORNADO DI NOME JOHANNA
Cathy stava iniziando a rendersi conto di quanto fossero fuori di testa i nuovi amici, però si divertiva troppo in loro compagnia. A quel tempo divideva un appartamento con la sorella, non molto distante da casa di Helene ma pur sempre lontanuccio per andare e tornare a  piedi ogni giorno e incontrarsi con loro, per questo molto spesso la raggiungevano a metà strada, Etienne addirittura se la caricava sulle spalle mettendosi a correre e lei con le grida faceva sempre affacciare qualche anziana signora da un’abitazione. Sua sorella Samia iniziava a insospettirsi vedendola sempre uscire da casa con il sorriso poiché di solito non faceva che brontolare reputandosi troppo stanca per camminare, ora però improvvisamente non si lamentava più anzi al contrario diceva che fare quattro passi giovava alla salute, non ci voleva certo un indovino per capire cosa le stesse succedendo: “ si era innamorata!” Non aveva tardato poi a chiedere a Cathy chi fosse il fortunato, quest’ultima però le aveva risposto che lavora troppo di fantasia, ha solamente trovato degli amici che le vogliono un sacco di bene, sua sorella però non ne rimane molto convinta.
…Ad ogni modo non è mai mancato il buonumore in comitiva e neanche i colpi di scena che in questo caso riguardano Jose perché stava uscendo con la stessa ragazza già da un paio di settimane, una cosa insolita per un tipo come lui. Eppure Nathalie era sempre insieme a loro, ormai si era inserita perfettamente nel gruppo, ciò era accaduto cinque mesi fa quando aveva iniziato ad andare in giro per negozi con le ragazze, si autoinvitava pure e alle prove non mancava mai, a questo punto era inevitabile dover notare qualche viso imbronciato tra le amiche di Justine.
Ogni tanto Helene organizzava dei pigiama party in camera sua, invitando pure la nuova arrivata, erano in tre ma facevano per dieci. Pur parlando di trucchi e prodotti di bellezza si finiva per approdare sull’argomento “ragazzi”, Cathy non sapeva cosa dire, pur essendo corteggiata da parecchi ragazzi, non le piaceva nessuno tra questi, cosa peggio non aveva ancora dato il primo bacio, così Nathalie iniziava a spiegarle qualche tecnica per darsi una mossa, in questo modo l’amica innervosendosi diceva di potersi vantare della lunga lista di spasimanti, costretta a inventare nomi su nomi pur di abbondare. Eppure nonostante quest’ultimo tentativo ella non riusciva a battere la lista della Payot, difatti a giudicare da ciò che raccontasse, sembrava avesse avuto diverse relazioni, esperienze adulte quindi, troppi ragazzi avevano conquistato il suo cuore e non solo quello…, dimostrando in questo modo che Jose sia stato per lei l’ennesimo, eh sì, non aveva perso tempo a darsi da fare anche con lui, solo che adesso sente di farlo per amore, solo ed esclusivamente per vero amore.
Uscendo da quella stanzetta era possibile udire in sottofondo il chiasso di Justine con le sue amichette provenienti dalla camera affianco: le ragazzine discutevano del loro spropositato amore per i componenti del gruppo Rock, dando a ciascuno dei voti per il talento di musicista e per la bellezza fisica. Cathy origliando si mangiava le mani quando gli sentiva dare un bel dieci all’aspetto fisico del bassista provando un certo imbarazzo per essere gelosa di un gruppetto di adolescenti. Comunque ben presto a rovinare la poca tranquillità dei pigiama party ci aveva pensato Johanna che con il suo trionfante e inaspettato inserimento in comitiva, ora anziché per dieci facevano per venti.
Intanto il fatto che Vasseur non fosse più circondato da pupe, aveva modificato un po’ di abitudini, infatti, sia Christian sia Etienne dovevano combinarsi da soli gli appuntamenti, l amico non presentava loro nessuna ragazza, egli voleva imparare a essere più serio, più professionale sul posto di lavoro, insomma aveva dato un taglio a rimorchiare per se e per gli amici. Nonostante tutto comunque i due avevano conosciuto due diciassettenne ovvero una biondina dagli occhi neri, un bel viso, forme generose, di nome Barbarà e poi l’amica Valentine, assai graziosa, mora, occhi marroncini, sguardo seducente, insomma il genere di tipo che conquista con gli occhi. Quest’ultima ha l’hobby del disegno stilistico, adora il sole, il mare, lo stare in comitiva, mentre l’altra adora si tutto ciò ma è più amante della tranquillità, sa conquistare con la sua semplicità, studia scienze naturali e a casa tiene tre gattini tenerissimi. Uscendo in quattro, da subito Etienne inizia a nutrire dell’interesse per Valentine e ogni volta che decidevano di uscire tette-tette e capitava che lui tardasse alle prove, Christian approfittava di quegli enormi ritardi di un quarto d’ora al massimo, per aggiornare gli amici sulle ultime novità.
…Benedicte ha ascoltato sbigottita i racconti delle amiche, non credeva che fossero tutti così divertenti, come se non bastasse Johanna imita la faccia che faceva Cathy quando il piccoletto raccontava come Etienne l’avesse conosciuta, l’amica inizia a tirarle i capelli per farla smettere negando di essere gelosa del bassista, nel frattempo Benè chiede a Helene in che modo sia avvenuto il trionfante arrivo in comitiva di Johanna preparandosi a sentirne delle belle.
“E’ stato un incontro alquanto bizzarro”, spiega Girard, lei e Cathy erano sedute tranquillamente al bar a studiare quando a un certo punto si erano trovate ad assistere a una scena che ha dell’incredibile: una ragazza era salita in piedi su un tavolo mettendosi a gridare per attirare l’attenzione, spiegando dopo che era alla ricerca di un posto dove andare a vivere, di qualcuno disposto a prendere con lei un appartamento dividendo le spese o a ospitarla per un po’. Chi sarebbe stata capace di fare un gesto simile se non la nostra texana? Quindi ella ringraziando tutti per la cortese attenzione, era riscesa da sopra il tavolo rimettendosi seduta tranquilla a sorseggiare il suo frullato, chiarendo pure con il signor Alfredo che lì si sarebbe creata la scrivania personale fino a quando non avesse trovato casa. Ovviamente una parte di gente continuava a farsi i fatti suoi mentre alcuni si avvicinavano al suo tavolo, soprattutto qualche ragazzo desideroso di offrirle ben altro che una casa, comunque lei prendeva lo stesso appunti e recapiti telefonici, praticamente come una segretaria seduta alla scrivania del suo ufficio, allora Helene e Cathy incuriosite da tanta esuberanza si erano avvicinate per conoscerla e chiacchierando chiacchierando, tra un toast e una ciotola di fiocchi d’avena, la texana era pure riuscita a farsi offrire la colazione non riuscendo a trovare il portafogli tra le scartoffie contenute nella sua borsa porta-tutto laddove però non trovi mai ciò che ti serve, nel momento in cui effettivamente ti serve. Ad ogni modo la piccola Andrieu sfortunatamente per lei l’ha invita a stare nel suo appartamento, da quel gesto iniziano i problemi…!
Ora quest’ultima con il sottofondo del borbottio di Johanna, racconta a Benedicte circa il comportamento della cosiddetta ospite: apriva e chiudeva le finestre a suo piacimento, cantava anzi si sgolava sotto la doccia e poi lo chiamava semplicemente canticchiare, teneva stirato  fino a mezzogiorno il divano-letto incurante che potesse venire qualcuno a far visita, anzi sparpagliava per casa molte delle sue cose dicendo che così avrebbe dato a quell’appartamento un aspetto vissuto e si sa laddove c’è disordine c’è casa secondo lei, infine svuotava la dispensa dopodiché si auto prometteva di iniziare la dieta l’indomani, è questa a dire il vero è una frase che ripete tuttora e a cui non crede più nessuno.
Johanna si difende dicendo che fanno male a non crederle perché lei si è davvero messa a dieta ma nessuno lo nota perché non vogliono notarlo, manco si erano accorte di quanto mangi poco e niente, di come si sia deperita ultimamente, belle amiche che sono, non se ne preoccupano nemmeno, e  poi aveva riempito quell’appartamento buio e triste di luce e vitalità e nessuna delle due sorelle ha saputo ringraziarla perché sono delle ingrate, non c’è altra spiegazione, Cathy le consiglia di riempirsi la bocca con un bel cornetto giacché a suo parere la torta non è bastata a saziarla e la fame l’ha fa pericolosamente parlare a vanvera. Intanto Benedicte incuriosita le chiede come mai invece di fare scenetta Da Alfredo non avesse guardato tra gli annunci che vi sono nelle bacheche dell’università, i quali traboccano di messaggi: dalle stanze in affitto ai libri usati o ancora alle proposte di lavoro eccetera, l’amica scuotendo la testa la invita ad aprire gli occhi spiegando che spesso al novantanove per cento quegli annunci sono fasulli e mica voleva sorbirsi una fregatura, soprattutto non essendo esperta del posto, comunque a quanto pare invece chiedere a zonzo le dava maggiore sicurezza …!
Benè confessa che appena arrivata a Parigi, una volta entrata alla Sorbona, le è preso il panico trovandosi nel bel mezzo di un vero e proprio labirinto di corridoi, segreterie, sportelli, istituti, aule, mense, chilometriche bacheche, gente che va e che viene a tutte le ore, insomma è andata nel pallone ed era stata colta da una forte tentazione di filarsela, comunque alla fine un ragazzo giovane e carino le era venuto incontro per aiutarla a inserirsi. Eh sì, gli assistenti ovvero coloro che fanno le veci dei prof., il più delle volte sono tanto carini e simpatici, però non è mai o almeno non sempre consigliabile intrecciare una storia con qualcuno di loro, un’amica di Johanna lo aveva fatto e poi non aveva superato un esame, per farla breve, avendo litigato lui l’aveva lasciata in tredici a poche ore dall’esame. Benè si diverte a fare uno schizzo del suo affascinante assistente: due occhi a mandorla, i capelli spettinati, un viso allegro, il mento armonioso, le labbra sottili, d'altronde non è facile resistergli perché a giudicare dalla descrizione è probabile che sia : dolce e aggressivo allo stesso tempo, faccia il duro ma non lo sia, si faccia passare per testardo ma  in realtà è molto tenero e lascia decidere a te…, e a questo punto che Cathy l’ha informa con piacere che si è presa una di quelle cotte famose, pure Helene non le da torto infatti dallo schizzo lo ha riconosciuto, è Marcel, ha ventun anni, dice. La Guiber si stranisce, a lei Marcel ha detto di chiamarsi Leò, ad ogni modo non è che le importa tanto, certo mentire sul proprio nome è una vera cretinata ma almeno le ha fatto passare delle belle ore e durante queste non ha pensato al suo paese, la famiglia, gli amici e tutto ciò che ha lasciato lì a Victoria, in Australia. Anche Johanna è nostalgica, le manca la sua patria, lei è nata e cresciuta a Dallas con la sua numerosa famiglia da dove mesi fa è partita insieme con un cugino di primo grado con cui non va proprio d’accordo, ecco perché preferiva chiedere ospitalità agli sconosciuti piuttosto che dividere con lui un appartamento, tanto pure la sua sfacciataggine glie lo permetteva, qui ci abita una zia che va a trovare il più delle volte e a cui vuole molto bene, soprattutto perché è stata l’unica ad accettarla in casa dopo che la sorella di Cathy l’aveva cacciata via, eh si non ne poteva più poverina!
Helene accenna che il cugino di Johanna ha fatto colpo sulla sorella di Cathy, il colpo di fulmine però si è spento in un lampo, comunque la storia a riguardo è lunga e non fa in tempo a raccontarla dato i battibecchi delle solite due: Joha non la smette di tirare in ballo Cathy ed Etienne ammettendo che formerebbero una bella coppia se non ci fosse però di mezzo Valentine ma Cathy le fa notare che pure tra lei e Roch c’è di mezzo un’altra o per meglio dire tante altre, difatti il piccoletto non solo esce con Barbara ma anche con Denise, Nicolette, eccetera eccetera e prima o poi qualcuna lo avrebbe ammazzato di botte, se lo meriterebbe proprio questo furbetto dagli occhi neri ma è così bravo a non farsi scoprire…! La Redfield dice non esserne affatto gelosa e poi mica ha una storia fissa al contrario dell’altro che invece sembra davvero interessato a Valentine…, così finisce quella chiacchierata tra amiche con le battute occhio per occhio delle due, mentre Helene insieme a Benedicte commentano i film che daranno al cine leggendoli su una rivista che per caso si trovava in borsa Girard, così almeno date le circostanze non si annoiano. In realtà quest’ultima non vorrebbe ascoltare quei discorsi anche perché Nicolas un giorno le aveva svelato un segreto e cioè che Etienne ha un debole per Cathy , era stato lui stesso a confessarglielo quindi non è abbastanza chiaro quale sia il ruolo di Valentine in questa storia, ad ogni modo Helene deve tenerselo per se, l’ha promesso al suo ragazzo.
Helene spera che Cathy non glie ne voglia se dovesse venire a scoprire che le nasconde un segreto, sa della sua evidente cotta da sempre per il bassista e spera che invece si possa innamorare di uno un po’ più serio, non sarà stato Antonio, il bel tipo con cui era uscita per qualche sera ma magari sarà Jean-Jacques…!
Etienne e Christian sono entrambi nati e cresciuti a Parigi, il primo ha i genitori, un fratello di due anni più grande e una sorella di quattordici; il fratello è fidanzato e sicuramente tra pochi anni farà il grande passo, mentre la sorella è in piena crisi adolescenziale,…mammamia lui preferisce andare a trovarli molto di rado, egli apprezza la tranquillità del garage ove trascorre la maggior parte del tempo: i ragazzi suonano insieme dai primi passi, praticamente sono cresciuti tenendo in mano i loro strumenti e dandoci dentro e da sempre Nicolas è stato il “Leader”. Roch ha anch’egli i genitori e un fratello quattordicenne di nome Steve, un tipo sfacciato come il sottoscritto, a parte questo punto in comune però c’è chi afferma che i due fratelli siano diversissimi.
     
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Incontri segreti ***


“INCONTRI SEGRETI”
-Ma guardalo, non si stancherebbe mai di dormire.
-Eh già Nicolas, -sospira osservando Christian che dorme a sonno pieno, -beato lui che può permetterselo, io ho così tante cose da studiare
-Hai bisogno di aiuto in qualcosa?
-Per adesso no però forse negli argomenti dei prossimi giorni potrebbe servirmi una mano, -gli dice sfogliando il libro nervosamente, -a volte penso di aver sbagliato a iscrivermi all’università, perché studiare non è nelle mie corde.
-Dai non dire così c’è la farai, anzi penso ti farebbe bene distrarti un po’. Che fai più tardi?
-Non lo so ancora, di mattina lezioni non ne ho, quindi non so, perché mi chiedi?
Perché pensavo che potresti venire con me, -gli propone Dupont cercando di distoglierlo dalle pagine di quel libro.
-e dove si va?
-Poi ti spiego!
Suona il telefono ed Etienne un po’ dubbioso per il discorso dell’amico, risponde chiedendosi chi possa essere:
-pronto! Chi? Ah Barbarà ciao, scusami non ti avevo riconosciuto, che vuoi troppo studio mi rincitrullisce. Come stai? Si noi stiamo bene, eh Christian? Si è qui, però sta dormendo…
-dai passamela, -gli dice Christian cercandosi di svegliarsi un poco
-No aspetta, il bell’addormentato si è svegliato, te lo passo, -le dice cedendogli la cornetta.
-Ehi ciao Barbarà, si dimmi…, ah ah, ah ah, si certo va bene, come dici tu…, si…
-chissà cosa si stanno dicendo i due piccioncini, -bisbiglia Etienne all’orecchio di Nicolas mentre si vede arrivare addosso una ciabatta da parte dell’interessato…
-allora ci vediamo più tardi Barbara, okay?  Un bacio ciao -riattacca
-un bacio? Uno solo?
-Ma io dico vuoi anche l’altra ciabatta?
-Si perché con una non ci faccio niente…!
-Ma non farete tardi all’asilo voi due? –Domanda Nicolas
-Non ci voglio andare, se proprio devo voglio una maestra bella! –dichiara il bassista con un tono da bimbetto monello capriccioso
-io ce lo la maestra bella e tu noo…, -comincia a canticchiare, -la mia maestra non è solo bella ma anche tanto buona e mi fa tante coccole, -aggiunge ancora
-pazienza, che vuoi farci Etienne, la fortuna è sempre dalla parte dei più piccoli!
-Sfottete pure, intanto io ho successo con le donne, al contrario di voi, -gli sbatte in faccia il piccoletto
-Per quanto mi riguarda io la mia donna già ce lo!
-Eh sì, continuo a domandarmi sempre cosa ci trovi in te Helene, comunque,  tu Etienne invece, Valentine ti ha già piantato? Perché è da un po’che non si fa vedere
-no, non ti preoccupare, non mi ha mollato.
-Ma allora in questo caso c’è l’hai anche tu la maestra bella, quindi non hai di ché lamentarti!
-Infatti, io non facevo sul serio prima, sei tu che sei nervoso…
-si lo è il nostro Christian e vorrei tanto saperne il motivo.
-Lo volete proprio? Ebbene, non mi lasciate mai dormire e se non dormo sono di cattivo umore, dovreste saperlo ormai, -alza la voce.
-ma quante ore vorresti dormire scusa, ventiquattro, quarantotto o magari cent’anni come la bella addormentata?-gli domanda Nico in malo modo
-E che ci sarebbe di male!?!
-No niente, tranquillo, -continua a guardarlo male
-che c’è? –gli domanda con tono seccato
-c’è che ci tratti male, avremmo pure il diritto a una spiegazione o no?
-Non ho nulla, è solo sonno tutto qua, siete voi che la fate tanto tragica. Studio troppo forse in questo periodo, perciò dormo poco
-tu studi, e da quando? –gli domanda Nicolas, -da quant’è che ti conosco non ti ho mai visto con un libro in mano, semmai con qualche rivista o in compagnia di una bella ragazza
-e a proposito, come si chiama l’ultima conquista? –Indaga Etienne provando a indovinare…,-Adeline o Jerardine o Justine o…
-Oh, ma voi non capite proprio niente, vado a farmi la doccia, Barbarà mi aspetta. –Si chiude in bagno furioso
Comunque  tu non c’è la racconti Christian. Boh che gli prende Nicolas?
-lasciamolo stare, -scuote la testa
Anche in camera delle ragazze stamane, si respira aria battagliera, pure Cathy come Christian si è infilata sotto la doccia nervosamente e con un’aria alquanto misteriosa, Benedicte intanto mostra a Helene e Johanna gli abitini nuovi:
-accidenti, ma ha saccheggiato il negozio? –domanda Helene
-Ebbene sì, ti piacciono?
-Vuoi scherzare?  Sono un più bello dell’altro
-secondo me invece c’è di meglio in giro, -afferma la guastafeste
-parli così perché a te entrerebbero nella punta del naso
-non è vero Helene, parlo così perché ho visto abitini più belli di questi qua…
-non starla ad ascoltare Benedicte, ma quando li hai comprati?
-Il primo giorno che sono arrivata a Parigi. Mi sentivo depressa e stressata tra il viaggio e l’impatto con un posto nuovo, così ho sentito dire che fare compere aiuta a familiarizzare…
Ah sì, anch’io lo so questo trucchetto, -interviene Johanna, -pure io appena arrivata mi sono messa a girare per negozi, solo che non ho comprato molto perché non trovavo nulla che mi stesse bene ed ho fatto deprimere parecchie commesse…
-le avrai fatte impazzire immagino, -ride Benè
-beh, gli ho detto semplicemente che non sapevano fare il loro lavoro…
-si e sai perché l’ha fatto? –spiega Girard, -perché la pregavano di non perdere tempo a provarsi certi indumenti di taglia evidentemente troppo piccola per lei, anche per non sgualcirli, ma lei faceva di testa sua…
-se non mi entravano è colpa loro che facevano gli uccellacci del malaugurio. Andrebbe licenziata certa gente!
-si certo, -risponde Benè divertita, -e di conquiste ne hai fatte, all’aeroporto ad esempio!?!
-Si, ma non ne parliamo, gli ho  fatto fare una fine a quel poco di buono!
-Poco di buono, perché che ti ha fatto?
-Ehm, un ragazzo voleva portarle le valige e la nostra cara Johanna l’ha fatto passare per ladro mettendosi a urlare, -spiega Helene, -poverino è rimasto traumatizzato
-Ma che traumatizzato, così un’altra volta impara a non prendere la roba degli altri senza chiedere il permesso
-dai, voleva soltanto essere gentile, -lo difende Benè
-e che Johanna è un po’troppo impulsiva, non riflette prima di agire
-e tu invece rifletti troppo Helene e soprattutto ti impicci negli affari degli altri…, no scusa quella veramente sono io e comunque il tuo comportamento non mi piace per niente…
-Ma di cosa sta parlando?-chiede Bene a Helene a bassa voce
-boh!
Quando Cathy esce dal bagno si infila velocemente qualcosa, fruga dentro la sua borsetta, prende qualcosa di soldi dal salvadanaio e si precipita verso la porta con una tale foga che non passa inosservata. Perché tutta questa fretta? E poi esce senza dire una parola.
Anche Christian scappa via velocemente, eppure Barbarà ha richiamato per dire di aver avuto un imprevisto e dovrà fermarsi in classe, lui però ciò nonostante dopo essersi spruzzato sul viso una notevole quantità di dopobarba, esce tutto allegro canticchiando, appuntamento galante? Chi lo sa. Più tardi al garage, Jose, Nicolas ed Etienne si scusano con Benedicte perché non possono farle ascoltare l’ultimo pezzo visto che manca il batterista, iniziano così a discutere dello strano comportamento adottato dai due amici, non la raccontano affatto giusta.
-Chissà cosa penserai di noi, Benedicte! Ma noi non mordiamo non ti preoccupare!
-lo so già Jose, tranquillo, -gli sorride
-Cathy non dovrebbe avere segreti con noi, non è giusto e poi è sotto la nostra responsabilità da quando non abita più con sua sorella, -esprime Johanna imbronciata
-ma Samia non c’è la affidata, non ha cinque anni, si vede che non aveva voglia di dirci niente
-si Helene, ma come la mettiamo se le succede qualcosa? Potrebbero anche rapirla sapete?
-Non credi di stare esagerando? Sarà uscita con qualche amica di facoltà e tornerà presto, -le dice cercando di calmarla Nicolas, anche se a quanto pare l’amica è un vero tornado e quando parte guai a chi osa intralciarle  il cammino, a suo confronto un uragano è molto…,molto meno tempestoso di lei.
-Ragazzi, io devo andare a lavoro, perché non venite anche voi, vi  offro qualcosa io, anche tu Benedicte, se ti va, -l’ha invita con un sorriso
-ce-certo, per me va bene!
-Mi sono persa qualcosa per caso?-domanda Johà maliziosa
-non ti sei persa niente, -le dice Helene tirandole un filo di capelli
-ahi! Ma sei impazzita?
-Si lo è ma d’amore per me, vero tesoro mio?
- Amore mio, come sei dolce…,-gli sussurra Helene stringendosi a lui
-oh che sciocchezze, andiamo a mangiare va, -mormora l’amica irritata, -vuol dire che se capiterà qualcosa a Cathy daremo la colpa alle vostre smancerie
-Salve, scusate il ritardo!
-Ciao a tutti, ci sono anch’io! –dice Cathy con un filo di voce affacciandosi dalla porta…
-siete usciti insieme? Questa si che è bella! –borbotta Johanna senza nemmeno rifletterci un attimo, mentre il resto del gruppo li fissa come se avessero di fronte un fantasma.
I  ragazzi spiegano di essere arrivati per coincidenza insieme al garage, può capitare no? Ma l’investigatrice Redfield non demorde, per lei le coincidenze non esistono, qui c’è qualcosa sotto e sarà lei a scoprire cosa.
Intanto fanno ascoltare l’ultimo pezzo a Benè e lei li riempie di complimenti. Christian si vanta di saper suonare meglio degli altri e senza di lui non potrebbero combinare un bel niente, così i ragazzi gli propongono di diventare solista per non sprecare il suo prezioso talento continuando a suonare con loro…, lo fanno salire su un piedistallo mentre Johà lo fa cadere tutto d’un botto catapultandolo nella realtà. Infatti gli spiega che è senz’altro meglio che rimanga in gruppo, se non altro potrà continuare a fingere di suonare ed essere applaudito, blatera lei senza sosta mentre l’amico brucia dalla rabbia. Da come si può capire, purché sia abbastanza evidente, dal momento in cui questi due attaccano briga non vi è più via di scampo: lei gli dice che è stonato, lui risponde che non è vero e le dice di stare zitta perché di musica non ne capisce un fico secco, ma lei zitta  non ci sta mai e poi mai, anzi al contrario lui l’ha crede troppo ottusa per capire la musica e frasi del genere l’ha fanno incavolare ancora di più così la portano alle lunghe come d'altronde lo sono tutti i loro litigi ovvero “eterni”!
Dopo le prove Jose corre a lavoro di corsa mentre Nico ed Etienne hanno appuntamento con il commesso del negozio di musica per discutere di alcuni pezzi che devono ordinare:
-vengo anch’io con voi ragazzi, di quali pezzi si tratta? Oggi ho incontrato Robertò e non mi ha detto nulla! –Domanda Roch insospettito sulla versione dei due
-beh forse non se ne ricordato, -lo giustifica Nicò
-ma Robertò ha una memoria di ferro, lo conosciamo! –Interviene Johà senza essere affatto interpellata
-E comunque sia, Nicolas andiamo o faremo tardi
-okay vengo con voi! –si autoinvita Roch, -ciao ragazze a più tardi
-ma non hai altro da fare tu? –gli domanda Nicò
-no affatto!
Nicolas ed Etienne si guardano in faccia, non sanno cosa fare per scrollarselo di dosso perché il negozio di musica non è altro che una scusa, sanno di non potersi fidare di lui, non sa tenere la bocca chiusa e la sorpresa sfumerebbe…
-E se invece venissi con noi Christian? –gli propone Helene, -facciamo un giro della città con Benè e ci sarebbe utile una guida turistica divertente come te.
-Visto? Vai con loro, ciaooo…
-Secondo me quei due vanno a caccia di avventure, tu Helene sei troppo ingenua, -l’ha rimprovera Johà
-ma che ingenua, ma se il re delle conquiste lo hanno lasciato a noi, e poi io mi fido del mio Nicolas
-qualunque cosa abbiano da fare, a me m’hanno tagliato fuori e non è giusto, -si lamenta Roch facendosi il broncione
-ma no, ti consoliamo noi, povero piccolo! –lo abbraccia Cathy
-Pucci pucci…! –gli fanno tutte accoccolandolo
-Ecco, adesso si che rimpiangeranno di avermi tagliato fuori, -dichiara prendendosi tutte le attenzioni beato!
Nel frattempo i due amici, giunti a un bar poco distante dalla casa dei genitori di Helene, si fermano ad aspettare qualcuno e pochi minuti dopo, insieme ad un signore entrano dentro.
Arrivata sera ancora Johanna non si è rassegnata: “Cathy è uscita nuovamente, Christian non è in camera ed è un’altra coincidenza questa? E poi oggi lei se lo è pure abbracciato, come mai tutta questa confidenza? Helene non ha per niente chiesto a Nicò cosa avesse da fare di così importante con Etienne, la solita ingenua che non capisce niente”, pensa e ripensa invece di dormire.
…Intanto se solo si affacciasse alla finestra vedrebbe giù Cathy chiacchierare con Jean-Jacques:
-sai, penso che tu sia una ragazza fantastica, vedi lo capito dal primo istante che ti ho vista…
-Non esagerare ti prego
-non esagero affatto, dico quello che penso
-anche tu sei niente male. Allora è vero che studi per diventare medico?
-Si, potresti farmi da assistente un giorno…
-se non avrò altri impegni, perché no, volentieri, -sorride Cathy
-hai un bel sorriso sai? –le sussurra accarezzandole il viso, -stamattina non riuscivo a distogliere da te lo sguardo. Posso domandarti una cosa?
-si, -risponde Cathy annuendo
-cosa posso fare per convincerti a darmi un bacio?-le domanda tenendole su il viso, guardandola negli occhi.
-Vedi, devo essere sincera, provo qualcosa per un’altra persona!
-Ed è una cosa seria? –domanda cambiando espressione
-non so, non so cosa risponderti, questo ragazzo non sa di me e…
-una ragazza carina come te non merita di soffrire sappilo, se questo ragazzo non si accorge dei tuoi sentimenti, mi dispiace dirtelo ma non ti merita
-hai ragione, lo so ma…
…Inavvertitamente Jean-Jacques sollevandole il viso le dà un dolce bacio sulle labbra e mentre le sue sono ancora dischiuse in attesa di una replica, lui le sussurra:
-…quando avrai fatto chiarezza in te stessa fammi sapere, voglio solo farti sapere che mi piaci tanto…!
-Anche tu, anche tu mi piaci, -bisbiglia lei, -continua ti prego…
Allora lui riprende a baciarla sulle labbra, giù per il collo, accarezzandole i capelli, abbracciandola.
-Come va, tutto apposto? –le chiede amorevolmente sentendola tremare
-si, tutto apposto, ho solo un po’ di freddo
-aspetta, -la prega lui sfilandosi la felpa, -va meglio? –le chiede coprendogliela sulle spalle?
-si, si grazie, ma tu non senti freddo? Sei rimasto a maniche corte!
-No, non preoccuparti, -sorride, -l’importante è che non hai più freddo, tengo davvero a te, se ti venisse la febbre non potrei curarti perché non sono ancora un medico.
-Sono sicura se sapresti farmi stare meglio comunque, -lo rassicura con un dolce sorriso. –Posso chiederti come mai hai deciso di fare il medico?
-Certo, tu puoi chiedermi tutto quello che vuoi. Vedi da piccolo avevo un amico speciale con cui passavo intere giornate a correre, andare in bici, al mare, facevamo dei bellissimi castelli di sabbia e guai a chi si intrometteva nei nostri giochi, ci volevamo molto bene, lui si era trasferito con i suoi genitori vicino casa mia ed io lo avevo aiutato ad inserirsi a scuola e gli insegnavo tutte le stradine e i posti che conoscevo…
-Che bello!
- già! Ma purtroppo un giorno lo chiamai per uscire a giocare e i suoi mi dissero che stava male, a pochi mesi da quel giorno il mio migliore amico era morto. I miei mi spiegarono che si era ammalato di leucemia, a me non importava sapere cosa avesse, volevo solo  riaverlo indietro, mi sentivo in colpa perché non avevo fatto nulla per aiutarlo…
- non potevi far niente Jacques
- questo è vero, ma crescendo ho capito che studiando medicina avrei potuto aiutare dei bambini, dei ragazzi ammalati a guarire come è giusto che sia. Quando sento di non farcela a studiare perché troppo dura, mi metto a pensare al mio migliore amico e al fatto che oggi avrebbe la mia età…
- Mi dispiace ma hai un buon motivo per non mollare la presa.
- Si è così, - risponde deciso guardandola negli occhi. – Ti ringrazio per avermi ascoltata, sai mi piaci davvero, vorrei non dovermi mai staccare dalle tue labbra ma…, devo, devo farlo perché non posso obbligarti a stare con me, se ami quell’altro devo lasciarti andare via, pensaci ti prego.
Cathy evita per un attimo il suo sguardo, “sono pazza a farmi scappare un ragazzo così maturo e responsabile, per stare appresso a qualcuno che non so se mai potrà corrispondere il mio amore?”, riflette, “cosa faccio, io…, io non so cosa voglio fare, che cosa provo per lui veramente…, i suoi baci, oddio mi piace lasciarmi baciare da lui. Ma cosa stai dicendo Cathy, rifletti bene, e se non è amore quello che provi, se non è da Jacques che vuoi essere baciata?”…
- Piccola, va tutto bene? – le chiede interrompendo i suoi mille pensieri, - io non voglio subito una risposta, voglio che ci pensi, intesi?...”com’è bella quando è immersa nei pensieri, mi fa impazzire”, riflette.
- Adesso dovrei rientrare
- si certo, hai ragione, si è fatto tardi
- Jacques, io ho passato una serata stupenda, grazie per la felpa, - gli dice facendo per toglierla
- no voglio che la tieni, potresti prendere freddo salendo per la grondaia, - scherza
- eh già, non vorrei prendermi un malanno. – Sorridono insieme.
I due si salutano con un affettuoso abbraccio e prima che lei salga in camera, soggiunge Christian e si fermano a parlare, proprio in quell’istante Johanna affacciandosi alla finestra e vedendoli insieme inizia a immaginarsi cose che non dovrebbe, svegliando Helene di malo modo per farle vedere la scena:
- guarda Helene, guarda, che ti dicevo?
- Stanno solo chiacchierando Johanna!
Perché a quest’ora, non hanno tempo di giorno? Secondo me quei due hanno preso a frequentarsi, e non cercare di negarlo
- dai, sta salendo, fingiamo di dormire, su…
I ragazzi si ritrovano prestissimo al garage per le prove ma non solo, Nicolas ha qualcosa di molto importante da dire a Jose e Christian, ovvero più tardi andranno in un locale dove ad aspettarli ci sarà lo zio di Helene, il fratello del signor Roger, chiarendo che lei non ne debba sapere nulla perché si tratta di una sorpresa. Anni fa suo zio ebbe una paralisi alla mano e solo da pochi mesi ha ripreso in mano una chitarra, lei ha sempre ripetuto a suo padre che sarebbe stata tanto felice di vedere lo zio suonare in gruppo con loro, ne è sempre stata molto orgogliosa anche sapendo che avesse smesso di suonare, certo non volontariamente. Si scusa con gli amici per non averglielo detto prima, ma non è stato facile convincere suo zio, egli non si sente ancora pronto, ha paura di fare una figuraccia davanti alla nipote perciò chiede la collaborazione di tutti per sostenerlo.
  
 
 
  
 
 
  
 

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Capitolo 5
*** Non mollare mai ***


“ NON  MOLLARE  MAI “
 
- Ragazzi, non so come ringraziarvi per l’aiuto che mi state dando. – Esprime il fratello di Roger con voce commossa.
- Si figuri, noi non abbiamo fatto nulla di speciale, è tutto merito suo, è lei che è bravo. – Si complimenta Dupont
-Già, lei ha un gran talento, - replica Etienne
- Si ma senza il vostro sostegno non c’è l’avrei mai fatta ad eseguire lo spartito, vedete è come se fossi agli inizi, non ricordavo più come fosse fatta una chitarra
- E’ normale questo ma una volta fatto il primo passo, farà tutti gli altri a seguire e tornerà tutto come prima. – Gli dice Vasseur speranzoso
- Magari fosse facile, capita che mi si blocchi la mano e non riesco a suonare
- Ci vuole tempo te lo già spiegato, abbi pazienza, - lo  prega il fratello, - ascoltami almeno una volta Baptiste, che ti costa scusa?!?
- Tu hai ragione Roger ma non dipende da me, sono troppo nervoso e tua figlia ha sempre avuto stima di me, non vorrei deluderla mi capisci?
- Ti sbagli, non potresti mai deluderla in nessun caso, fidati di me, conosco mia figlia e so quanto tiene a te, credimi rivederti con in mano la chitarra l’ha riempirà di gioia
- va bene, vuol dire che mi sforzerò di stare più calmo, farò tutto il possibile
- oh, questo si che è parlare fratello mio
- Coraggio, facciamo un’altra prova? – Propone Roch accordando la sua batteria, - avete davanti il genio della batteria, approfittatene eh?
- Il solito modesto, - blatera Nicolas mentre tutti ridono, persino Baptiste che adesso si accorge di quanto sia fortunato ad avere tante persone accanto disposte ad aiutarlo.
Le ragazze in camera dormono ancora, anche Johanna è crollata, certo dopo aver trascorso la notte in bianco era inevitabile, Cathy è la prima a svegliarsi, in effetti non ha dormito molto con in testa Jean-Jacques e spera che un buon caffè fumante l’aiuti a schiarirsi le idee, certo che trovare al risveglio un suo squillo o un messaggino le avrebbe fatto piacere ma il ragazzo ha parlato chiaro, vuole che faccia chiarezza in se stessa, quindi non cercherà di interferire. Più tardi si ritrovano tutti al bar  per fare colazione, Johanna ha fatto uno sforzo enorme per non chiedere a Cathy che stesse combinando con Christian però per tutto il tempo non fa che guardare male tutti e due, Helene di tanto in tanto le da una gomitata ma risulta inutile, Nicolas mangia tantissimo a tal punto che la fidanzata gli chiede se non debba più mangiare per tutta la settimana, lui risponde che non sa se avranno tempo di pranzare visto gli impegni presi con il gruppo, devono completare di scrivere un pezzo dicono, ma la cosa non convince stavolta le ragazze, anche Helene si impensierisce, non è abituata al fatto che Nicò le tenga nascosto qualcosa.
I ragazzi finiscono appena di mangiare dopodiché si volatilizzano, Nathalie confessa di non sapere cosa stiano combinando, nonostante convivi con Jose non è riuscita  a cavargli una parola, sa solo che è uscito di casa alle sei meno dieci per le prove, abbastanza prestino, no?
Helene ha fiducia nel suo amore però tutto ha un limite, prima la balla del negozio di musica ora del pezzo da finire, Johà allora propone di pedinarli, non c’è altra soluzione e studiano insieme il piano: non appena i ragazzi usciranno dalla camera l’indomani mattina, li seguiranno e Nathalie per prima le avviserà  quando Jose uscirà di casa. Helene non vorrebbe pensare male, si illude infatti che siano davvero al garage a provare ma andandoci scoprono che non è così; i ragazzi invece sono in quel locale vicino casa di Helene,  con Baptiste e il signor Girard ignari del fatto che le ragazze siano diventate fin troppo sospettose.
- Secondo me non è giusto pedinarli, - ribatte Cathy, - non sono mica dei cattivi ragazzi.
- Soprattutto Christian è un santo, vero? – Suppone Johà seccata
- ma che ti succede scusa, io non ho affatto parlato di Christian…
- comunque, io anche credo che non facciano nulla di male, - esprime Benedicte
- si anch’io penso questo, conosco il mio Nicolas
- si però hanno tutti e quattro un comportamento strano, questo non potete negarlo ragazze! – Torna a dire Nathalie, - Jose ad esempio è balzato giù dal letto senza fare storie e non ha avuto nemmeno tempo di coccolarmi prima di andare.
- E’ deciso, domani chiariremo questa storia una volta per tutte! – Dichiara Johanna.
L’indomani mattina come stabilito scatta il piano: appena Jose esce di casa, Nathalie avverte le altre ed incontrandosi tutte sotto la finestra dei ragazzi, inizia l’operazione “pedinamento”, non è di certo la strada per andare al garage questa e dopo pochi minuti si ritrovano davanti ad un bar, Helene non riesce a capire, quello è il bar che frequenta suo padre di solito ma non fa in tempo ad aprire bocca che Nathalie e Johà decidono di fare eruzione immediatamente e … “SORPRESA”! Helene non riesce a crederci, suo zio Baptiste è tornato, gli corre incontro abbracciandolo forte:
-ecco! Sapevo che non avreste resistito ragazze! – Ammette Roch, - questo pazzo voleva tenerlo nascosto anche a me per paura che avessi guastato la festa e invece ci avete pensato voi…
- E dai ancora fai l’offeso, - gli dice Nicolas, - e poi nessuno ha guastato la festa
- Ma perché tutti questi misteri? – Domanda Helene con le lacrime agli occhi
- sono stato io a chiedergli di mantenere il segreto, - spiega il padre, - vi chiedo scusa se ciò ha creato dei problemi ma era per una giusta causa.
- Nipotina mia, ho ripreso a strimpellare con la mia chitarra e adesso chiedo un po’ di attenzione per la nostra esibizione, sedetevi tutte
- ti voglio bene zio! – lo abbraccia stampandogli un bacio sulla guancia.
Durante l’esibizione Baptiste dà il meglio di se e il pezzo risulta un successone.
La signora Girard li invita a pranzo, egli riparte tra una settimana quindi chissà quanto ricapiterebbe l’occasione di stare di nuovo a tavola tutti insieme: Helene per passare più tempo con lui resta a dormire ogni sera per rivivere insieme a Justine i bei momenti della loro infanzia, facendosi tuttora straviziare da zio Baptiste, oltre che da nonna Rosie in passato, solo che lui non era  sempre presente perché a quei tempi studiava in un conservatorio e spesso era via.
Le prove riprendono normalmente e pure le uscite misteriose di Roch e Andrieu, Johà non riuscendo più a stare zitta, racconta tutto ai ragazzi, suscitando in loro una reazione alquanto serena ovvero: Cathy e Christian hanno una storia? Non ci sarebbe nulla di male…,ma a lei questa risposta non piace, avrebbe voluto sentirsi rispondere che è una cosa inammissibile, una vera pugnalata alle spalle, e poi non ha alcun senso perché a Cathy piace Etienne e lo sanno tutti, dice a voce alta: 
- tutti chi? Che vuoi dire Johanna? – Gli domanda Etienne un po’ incavolato
- scusala Etienne, Johanna non sa quello che dice, - interviene Helene impacciata…
Dopo essere uscite  dal garage, lei rimprovera l’amica gridandole come le sia saltato in mente di dire una cosa del genere, ma l’altra dimostra di non esserne affatto pentita, anzi al contrario.
Christian arriva al garage abbastanza irrequieto, buttandosi nelle prove come un forsennato, gli altri decidono di interrompere le prove perché con lui che fa così non si combina nulla di buono, Christian sembra impazzito. Etienne è molto pensieroso: “ e se Johanna avesse detto la verità? Se Cathy provasse davvero qualcosa per me? Forse ha detto di no a Christian e per questo lui è terribilmente nervoso. Ma per me lei è solo un’amica, potrei provare a spiegarglielo, … no, ma che dico, sono impazzito? Meglio non immischiarmi! …”, riflette. Nel pomeriggio Christian sta preparandosi per uscire ma Nicolas stavolta lo blocca costringendolo a stare chiuso in camera fino a quando non si deciderà a sputare il rospo:
- che diavolo ti succede, su forza dimmelo!
-Nulla, è ora lasciami passare…
- No, non ci penso neanche – gli grida Nicò barrando la porta, - non puoi, ripeto non puoi, continuare a comportarti in questo modo, sembravi pazzo quando sei arrivato al garage, hai un problema? Dimmi
- vuoi sapere se ho un problema, eh? Beh, c’è che sono un poco di buono, una persona spregevole, ho fatto una cosa che non mi potrò mai perdonare…
- Ma perché parli così, cos’è successo? – gli chiede l’amico piuttosto preoccupato vedendolo piangere
- Ti ricordi,… ti ricordi quella mattina che ha chiamato Barbarà in camera? Ebbene, lo aveva fatto per dirmi che suo fratello stava meglio
- perché cosa ha avuto?
- E’ caduto con la moto mentre gli davo istruzioni…
- Istruzioni?
- Si, gli avevo promesso di insegnargli ad andare in moto, e quando è partito da solo, ad una brusca frenata, è volato lui da una parte e la moto dall’altra…
- Oh signore, ma aveva messo il casco?
- Si, sembrava non si fosse fatto niente, un miracolo proprio, ma quando oggi sono andato in ospedale con Barbarà, un medico le ha detto che forse non potrà mai più camminare e lei adesso mi odia, mi ha gridato che è tutta colpa mia e ha ragione a dirlo
- sono cose che succedono, non ti colpevolizzare in questo modo, magari i medici si sbagliano, come mai prima dicevano che era tutto quanto a posto se non lo era veramente?
- Non lo so, non so niente Nicolas, niente, ma è caduto per colpa mia lo capisci? E ora rimarrà nella sedia a rotelle per sempre , ha solo sedici anni, cavolo, non potrò più guardarmi allo specchio senza sputarmi in faccia, - continua a rimproverarsi disperato, - Barbarà e suo fratello mi odieranno per tutta la vita…, che faccio adesso, che faccio?! – si domanda piangendo
- Stai tranquillo, vedrai che andrà tutto a posto…
- no, non andrà mai  tutto a posto, mai, - grida battendo pugni sul muro, - sono stato un’incosciente a credermi capace di insegnare la moto ad un ragazzo…
- Sono io! – rientra Etienne
- Aspetta Christian, aspetta un momento
Egli esce dal garage totalmente fuori di sé, e Nicolas gli corre dietro.
- Ma cosa è successo, Nicolas che succede?!?! – Gli domanda senza avere una risposta…
Intanto squilla il telefono, è Barbarà a chiamare e tra le lacrime gli racconta l’accaduto.
Nicolas e Christian non fanno ritorno, Barbarà si sente troppo in colpa per avergli detto tante cose brutte urlando come una pazza, sa che non è stata colpa di nessuno tantomeno di Christian, se gli succedesse qualcosa non riuscirebbe a perdonarselo, piange tra le braccia delle ragazze mentre Helene le ricorda che con lui c’è Nicolas e non permetterà che gli accada nulla di male, in verità è molto in ansia per tutti e due, conosce com’ è fatto Christian, quando perde la testa non vede e sente nessuno, per questo non riesce a stare tranquilla, ma Barbarà piange e bisogna pur consolarla. Jose ed Etienne escono a cercarli, è da quasi otto ore che sono via, non sanno più cosa pensare, di nascosto chiamano gli ospedali spiegando la situazione e fortunatamente non gli sono accaduti incidenti, il signor Alfredo si offre di dare loro una mano, in tre è meglio che in due. Finalmente arriva una chiamata di Nicò,  fatta da una cabina telefonica, rassicurandoli di non stare in pensiero perché stanno bene e torneranno tra poco.
“Tutto bene quel che finisce bene”, Barbarà gli corre incontro abbracciandolo e con il cuore gonfio di rimorso, non ha colpe di nulla, gli sussurra piangendo, purtroppo è andata così e non si ci può fare niente, gli chiede di farle una promessa cioè di non fare sciocchezze, non sopporterebbe di perderlo, Christian non dice una parola, vorrebbe aver fatto solo un brutto sogno.
Grazie alla terapia il fratello di Barbarà inizia a fare progressi e anche l’umore di Christian migliora, nella vita non bisogna mai mollare e Patrick lo sa bene, per questo ha deciso di reagire, ci sono buone speranze che torni a camminare, sarà dura ma non è da solo ad affrontare tutto questo, a Christian fa bene parlare con lui, ora non si sente più così in colpa…
- Tu mi avevi detto di stare attento, sei un ottimo istruttore, è che io ho distolto lo sguardo dalla strada per farmi notare da una biondina che stava passando, e come uno scemo sono caduto, solo adesso ho imparato la lezione: “donne e motori non vanno un granché d’accordo…”
- in questo caso direi proprio di no, meglio rimorchiare quando sei a piedi, eh?
- Hai ragione, però a volte certi mali non vengono per nuocere, perché quella biondina è venuta a trovarmi!
- Nooo!
- Si, si si, mi sono fatto notare, eccome se non lo fatto, mi ha anche detto che è stato molto romantico cadere guardando lei, boh sarà matta ma è così bella che un’altra caduta me la prenderei volentieri
- Beh, secondo me siete matti entrambi…! – sorride
- Su questo non ci piove! – sorride, - me l’ha detto pure mia sorella, ma mi ha anche spiegato che le donne sono un po’ tutte così, trovano il romanticismo ovunque, anche dove non c’è né  nemmeno l’ombra
- Questo è vero!
- Christian, io ho discusso con lei, quando mi aveva detto di averti proibito di avvicinarti a me e di averti addossato la colpa  l’ho molto rimproverata perché non è giusto che se la prenda con te
- Io mi sento responsabile…
- Non devi, punto e basta, cambiamo argomento: ti piace mia sorella?
- Direi proprio di si, ti dispiace?
- No no, anzi, un cognato come te mi ci vorrebbe, sono geloso non ti credere, ma so che con te è in buone mani, però non so tu con lei se lo sei, - sorride, - lei è un gran peperino quando si ci mette
- Starò attento! Ma tu raccontami di questa ragazza, come si chiama, forza dimmi…
… Rimangono a parlare per tutto il tempo delle visite proprio come due fratelli, al rientro Nicolas lo avverte che la prossima volta che deciderà di farsi venire un attacco di nervi simile, dovrà passare prima sul suo cadavere.
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Chiacchiere tra amici ***


CHIACCHIERE TRA AMICI
Con tutto quello che era successo, si erano dimenticati di quell’impiccio creato da Johanna e la sua boccaccia al garage. Nicolas aveva confessato di non aver avuto prima d’ora così tanta paura, perché Christian ad un certo  punto gli era sparito da sotto gli occhi e non riusciva più a trovarlo, dopo per farlo ragionare ha combattuto le pene dell’inferno, non voleva più tornare a casa.
Intanto a proposito di casa, lo zio Baptiste riparte per l’Australia salutandoli con “un’ arrivederci a presto”. Ritorna l’allegria in comitiva e un pomeriggio Helene invita Barbara a fare spese insieme, andranno con loro i ragazzi che porteranno le buste, a lei piacerebbe tanto ma ha già un altro impegno purtroppo, comunque quel pomeriggio trascorre velocemente: Cathy prova un paio di jeans misura strettissima, Johanna non trova niente che le piace o che sia della sua taglia e Christian se la ride così va a finire che lei prende una borsetta da uno scaffale tirandogliela addosso, ovviamente intervengono quelli della sicurezza e gli altri fingono di non conoscerli, “che risate!”. Jose compra un paio di occhiali da sole, sembra un’agente dell’F.B.I., Helene e Cathy comprano dei Jeans, Benè un maglioncino rosa, Christian invece ha solo stuzzicato Johà e non diciamo dopo per strada, è stato anche peggio e le risate non sono mancate. Anche se il sole è ormai calato, Jose insiste per provare gli occhiali e Benè lo guida visto che lui vedendo tutto nero, per poco non va a sbattere nel muro, «più che altro sarebbe stato un peccato per gli occhiali se con la botta si fossero rotti», scherza lei e lui allora mettendole gli occhiali con la forza l’ha sfida a camminare da sola senza sbattere da nessuna parte…, intanto Christian toglie il berretto a Johà e lei lo rincorre, ha i capelli come una pazza ed è nera di rabbia, solo Nicò ed Helene camminano tranquillamente abbracciati ed Etienne e Cathy chiacchierano.
La sera poi quest’ultima approfitta che la texana sia sotto la doccia per dire ad Helene di essersi tanto divertita a parlare con lui, insomma gli ha sorriso più volte guardandolo negli occhi ma ha paura di aver frainteso tutto, magari non significa nulla, l’amica le consiglia di parlargli quando ne avrà l’occasione evitando almeno per il momento di raccontarle la terribile gaffe di Johà. Non è la prima volta che Etienne si mette in disparte per parlarle, sono sempre così uniti ed ogni scusa è buona per ridere e scherzare insieme.
I giorni passano e Benedicte impara a conoscere sempre meglio i suoi amici: “Helene è la più saggia senza ombra di dubbio”, riflette tra sé, “Cathy è la più timida ed è presa da Etienne perciò le auguro di chiarire al più presto le cose con lui, Johanna è la più pazza e la più ficcanaso del mondo, secondo me, però l’adoro, i ragazzi sono simpaticissimi e hanno un gran talento…;riflettendo poi su Nathalie cambia espressione tutto ad un tratto. Si sta rendendo sempre più conto di essere attratta da Jose però non può dirlo a nessuno, ma quando lui faceva il cretino con quegli occhiali da sole e per non cadere si appoggiava a lei, si sentiva così felice…; ha potuto vivere quei momenti belli solo  perché Nathalie non era andata con loro, sperava fosse stato sempre così anche le altre volte ma si sentiva in colpa a desiderarlo, purtroppo la realtà è dura da accettare, se lo ritrova davanti a sbaciucchiarsi con la raga e tutte le sue fantasie vengono di colpo spazzate via.
Per fortuna esiste la Redfield e con lei è impossibile essere tristi, racconta un sacco di fesserie tipo che è una brava sensitiva, che non sbaglia una previsione e chiudendo gli occhi, trovando la concentrazione giusta, rivela a Benè che tra pochi secondi un ragazzo la saluterà sorridendo e manco il tempo di finire la frase, uno la saluta e gli sorride. Helene e Cathy ormai ne sono vecchie dei suoi trucchetti, difatti lei si mette d’accordo con il suo amico-complice Jean-Luc, altro che previsioni, è una gran furbacchiona ma l’amica non lo sa, lei ne resta meravigliata mentre quel ragazzo continua a sorridergli. Ma subito Johà si frega con le sue mani facendosi beccare a chiacchierare con lui dopo aver giurato di non conoscerlo e Jean non la difende neanche perché a dire la verità ci tiene a conoscere meglio la Guiber. Jean-Luc Fontinà frequenta il corso di lettere , ha ventidue anni ed è grande amico e compagno della Redfield, porta gli occhiali da vista i quali gli danno un’aria da intellettuale, i capelli castani e corti ed è magro; Helene le conferma che è un bravo ragazzo, ma è bene che stia attenta perché è pur sempre il complice della texana, quindi non si sa mai potrebbero giocarle insieme qualche altro scherzetto.
La nostra amica Australiana non perde tempo e iniziano ad uscire insieme, possiamo immaginare la rabbia di Johà, che sia gelosa? In effetti lei e Fontinà sono come fratello e sorella e ora arriva dal nulla una pinco pallina qualunque a dividerli? Si intravede già una tempesta all’orizzonte e non ci è voluta una sensitiva a prevederlo, come volendosi dimostrare Johanna inizia a rendere alla Guiber la vita impossibile con battutine di ogni genere ma quest’ultima non si fa né caldo né freddo. E’ inutile il “tornado Redfield” diviene sempre più catastrofico e non ci vuole molto a capire che è meglio mettersi il cuore in pace e rassegnarsi, si sa che dopo la tempesta torna sempre il sereno ma potrebbero volerci anni in questo caso, intanto con lei non si può più parlare, neanche reagisce alle provocazioni di Christian e se lo fa povero lui, lo insegue peggio di un cane randagio e in quel momento si presenta Valentine al garage per assistere alle prove, gettandosi al collo di Etienne, Cathy ora non ride più. Dopo quando loro due escono, Christian informa tutti dell’ultima novità: la cosa tra i due sta diventando seria, lo ha confessato lui stesso la sera prima, quindi …!
Ora Cathy si convince che non ci sia più niente da fare, ha sbagliato a non farsi mai avanti e così l’ha perso davvero e si tormenta per tutta la notte in camera, senza riuscire a chiudere occhio neanche per un secondo, cerca di piangere in silenzio ma Johà sentendola si alza andandosi a sedere accanto a lei. Cerca di risollevarle il morale ma l’amica è molto giù, sembra inconsolabile e non fa che darsi della stupida per esserselo fatto portare via da sotto il naso (e mentre dice queste cose, non immagina lontanamente che nel cervello dell’amica inizino a frullare prossimi guai…) , Cathy le chiede il motivo per cui c’è l’abbia così tanto con Benè, insomma è per Jean? Lei nega subito ridendo, confessa così di piacerle un altro ragazzo, senza svelare di chi si tratti, lasciando negli occhi dell’amica tanta curiosità.
Nel frattempo durante quell’interminabile notte: Jose e Nathalie stanno discutendo per chissà quale motivo, egli si è accorto di quanto sia cambiata negli ultimi tempi, perciò non riesce più ad essere con lei aperto e spontaneo perché ha come l’impressione di parlare ad un’altra persona, una Nathalie che le somigli vagamente; purtroppo quando in un rapporto inizia a mancare il dialogo, iniziano i litigi più seri. Neanche la Guiber sta dormendo, ha tanti pensieri per la testa, pensa a Jean-Luc e non riesce a prendere sonno, vorrebbe capire perché l’affascina così tanto, cosa avrà di speciale questo giovane? E’ riuscito a cancellargli Jose  dalla mente e questo forse potrebbe dire che è un ragazzo speciale Jean e soprattutto cosa più importante “single”!
Un buon sonno ristoratore non basta a fare alzare “tornado Redfield” con il piede giusto, c’è l’ha ancora con quei due che l’hanno pugnalata alle spalle, non fa che ripetere mentre Helene l’ha prega quasi in ginocchio di smetterla perché non se ne può più delle sue continue lamentele, anzi dovrebbe essere contenta del fatto che magari grazie al suo intervento si stia formando una coppia, a quel pensiero lei drizza le antenne iniziando a prendersi tutto quanto il merito (l’effetto che sperava Helene e che smettesse di brontolare, certo adesso però spererebbe almeno che si vantasse in silenzio…) , Cathy ridendo l’abbraccia forte dicendole che le vuole troppo bene, insomma l’adora perché sa sempre come risollevare il morale a tutti, ovviamente si riferisce alla sera prima. Infatti grazie a lei Cathy sta meglio, è meno triste e poi si è svegliata con la voglia di fare ginnastica e non avendo lezioni in mattinata né approfitta per infilarsi una tuta e viaaa…! Ella è un’appassionata di ginnastica fin da piccola, suo padre è insegnante di educazione fisica, la madre è un’ ex tennista, invece la sorella Samià odia ogni tipo di sport, per questo evita i ragazzi all’apparenza atletici proprio per paura che le possano chiedere di fare insieme ginnastica. Sarà per questo motivo che non è andata bene con il cugino di Johanna? Frederic Redfield, ventiquattro anni, ragazzo sistemato e cortese: un misto di ragazzo perbene, educato e … testardo, certo quest’ultimo aggettivo lo lega perfettamente alla cugina, sarà la testardaggine a non farli andare d’accordo, entrambi vogliono averla vinta.
Continuando a parlare di lui possiamo dire che ha i capelli castani, occhioni neri ed una piccola fossetta sulla guancia; è un campione di basket anche se più alti di lui c’è né sono parecchi, sa saltare molto in alto e quando gioca non si lascia intimorire da nessuno. Forse questo suo hobby ha allontanato Samià? Lei così perfettina, una ventiseienne allergica allo sport ma con tutte quante le carte in regola per poterlo praticare: alta, per niente deboluccia seppur magrolina e in buona salute, eppure…!La prima volta che si erano visti, lei gli aveva rivolto la parola non immaginando certo di trovarsi davanti uno sportivo, ed è qui che la cara signorina ha preso un colpo in testa e se né accorta due settimane più tardi quando facendo una passeggiata, si presenta un suo amico il quale lanciandogli la palla gli propone due tiri a canestro e lei beh, scappa a gambe levate mentre Frederic resta li a guardarla in modo strano domandandosi: “che diavolo le abbia preso!?!”Quindi da tale episodio forse si spiega il motivo per cui pochi giorni dopo Samià butta fuori di casa l’ospite, e non sembra affatto una coincidenza, l’unica cosa certa è che Johanna non le parla più da allora e prima di andarsene via le ha detto in faccia che se il motivo per cui la stesse cacciando è per non avere a ché fare con gli sportivi, allora avrebbe dovuto buttare fuori persino la sorella…, menomale che ciò non è avvenuto.
Mah, ad ogni modo tornando al presente: Samià  Andrieu abita da sola nel suo appartamento e lavora come commessa in un negozio di abbigliamento femminile già da un anno ed è la preferita dei clienti per via della sua pazienza e cortesia, due dei pregi indispensabili per questo tipo di lavoro; è carina e gentile ovviamente fino a quando qualcuno non le nomini il termine sport e in quel caso lei aggrotta le sopracciglia facendosi brutta in viso il ché è un peccato perché ha due splendidi occhioni nocciola come Cathy, con la differenza che al posto del taglio corto porta i capelli lunghi fino alle spalle, biondi e ricci spesso però raccolti a coda alta.
Sta arrivando l’inverno, il primo freddo, le prime gelate e i ragazzi stanno lavorando ad un nuovo pezzo: Christian per alleggerire la tensione si diverte a sparpagliare i fogli dello spartito, li nasconde e poi gli propone di cercarli, insomma chi per primo riesce a scovarne uno recupera automaticamente quello successivo, così facendo si continua fino a recuperarli tutti. Purtroppo perdono un sacco di tempo giocando ma si divertono troppo a stabilire delle regole anche all’ultimo momento, tipo ogni foglio vale tre punti solo se trovato in meno di tre minuti, in caso contrario vale un punto soltanto; man mano le regole si fanno sempre più impossibili, tipo se il foglio viene scovato in dieci secondi vale dieci punti altrimenti solo due e non recuperi quello successivo…, ovviamente il nostro batterista è bravo solo a dettar regole poiché è stato lui a nasconderli perciò se ne sta messo da parte ad osservarli criticandoli per giunta, Etienne controlla persino sotto la fodera del divano, Jose tra gli scaffali, Nicò nelle tasche del piccoletto mentre gli altri due lo tengono fermo quando egli estrae dalla sua tasca posteriore dei jeans i fogli rimanenti, quindi lo torturano perché ha imbrogliato facendo un baccano tremendo. Dopo un po’ lo scapestrato riesce a liberarsi fuggendo via con Jose che gli corre dietro, intanto Etienne ricomponendo lo spartito giura che la prossima volta sarà lui a fare impazzire Christian, nascondendo i fogli in camera dicendo che sono al garage…!
Certo ad imbrogliare sono tutti bravi questi giovanotti, non solo nel gioco ma anche in amore e visto che Etienne è davvero super incasinato in questo campo, Nicò vorrebbe dargli un colpo di chitarra sulla testa ma per paura di rompere… la sua chitarra che ama alla follia, ci rinuncia preferendo mettersi a suonare, tanto ne ha tutto il tempo poiché Jose e Christian è ovvio che non torneranno per oggi e il bassista non ha nessuna intenzione di rivelare nulla della sua vita privata. Sembra una mattinata persa, anche lo spartito in molte parti stona ma fortunatamente a soccorrere il nostro chitarrista arriva la sua dolce metà, poverino ha avuto ragione ad imbronciarsi perché gli altri del gruppo sono ognuno per i fatti suoi e lui si annoia, dice a voce alta, poi la dolcezza della sua fidanzatina riesce a consolarlo e alla fine praticamente se la divora di baci mentre Etienne racconta a Cathy il gioco che hanno fatto prima, lei non avrebbe voglia di stare ad ascoltarlo perché sicuramente tra un po’arriverà Valentine a portarselo via, e poi cosa gli potrebbe raccontare di interessante…, dopo un po’però si decide a dirgli di esser riuscita a studiare tutto un capitolo di scienze per l’interrogazione della settimana prossima e quasi si mette a saltellare. Allora lui propone di festeggiare: « che mascalzone!», esclama lei, e come si diverte a prenderla in giro con quel suo modo di fare, continua a dire che berranno champagne per l’occasione spingendola fuori dalla porta tenendola per i fianchi mentre gli altri due restano sul divano a farsi le coccole.
Inizia a piovere e quando avanza la pioggia i ragazzi si riparano sotto una tettoia: Cathy si scuote i capelli bagnandogli il viso e lui si vendica torturandola a suon di solletico anche se lei lo minaccia di fargliela pagare cara; il cielo s’è fatto cupo, coperto di nuvole nere, sono le quattro del pomeriggio e sembra già sera, i matti di Christian e Jose corrono sotto la pioggia e chissà quando si fermeranno…!
In quel momento Benedicte sta guardando scender la pioggia da dietro il vetro della sua stanza, le gocce d’acqua formano i laghetti nelle strade e la gente s’affretta a rientrare in casa, solo Jean passeggia tranquillo fino a giungere sotto la finestra della Guiber, lei scende subito e si salutano baciandosi sulle guance. Riparati sotto una tettoia chiacchierano del più e del meno seduti sullo scalino di marmo freddo, egli racconta di suo fratello che è andato via di casa due mesi fa, della fidanzata che lo ha mollato più di un anno fa senza ovvie motivazioni e che non riesce a dimenticare, intanto togliendosi gli occhiali da vista per pulirli, lei ha modo di ammirare meglio i suoi splendidi occhi blu, proprio blu come il mare…!
A fine giornata, le ragazze sono stanchissime e “tornado Redfield”  ringraziando dio dorme così non devono sentirla piagnucolare sempre per la stessa storia, Benè bussa piano alla loro porta perché ha bisogno di parlare con qualcuno, si sente molto elettrizzata e bisbigliando racconta della sua chiacchierata con Fontinà, di come brillano i suoi occhi blu, Cathy le chiede se sta iniziando ad innamorarsene ed ella risponde di non saperlo ancora e intanto la loro amica texana fingendo di dormire ascolta tutto quanto. L’indomani mattina quest’ultima butta tutte giù dal letto alle sei del mattino, cantando a squarciagola sotto la doccia, Helene con gli occhi chiusi cerca il pulsante per spegnere quel fracasso ma purtroppo si accorge che non si tratta della radio…, «che risveglio tranquillo...!»,esclama Cathy sbadigliando e sollevando la testa da sopra il cuscino dopodiché con un gesto veloce se c’è l’ha infila sotto mormorando e pregando che la smetta. La Redfield esce dal bagno asciugandosi i capelli con una tovaglia gridando buon giorno con il sorriso sulle labbra mentre Helene si chiude in bagno furiosa sbattendo la porta.
Stavolta i ragazzi al garage provano seriamente e al termine Jose corre a lavoro mentre gli altri in facoltà, anche Johà ha lezione e con Christian si incontrano, come al solito lui inizia a scherzargli e un attimo dopo si ritrova con lo sportello dell’armadietto sbattuto sulla faccia, “ahi!”, davvero una bella botta, lei chiede scusa dicendo di non averlo fatto di proposito, non voleva fargli male e in quel momento lui continua a tenersi coperto il viso con tutte e due le mani mentre lei cerca di farsi perdonare. Christian è molto arrabbiato e l’ha sgrida spiegando quali erano le sue intenzioni: voleva solo farla ridere visto com’era tesa negli ultimi giorni ma a quanto pare ha fatto male ad interessarsi se questo è il ringraziamento che gli spetta, borbotta ancora mentre Johà si sente mortificata ogni minuto di più. Non vorrebbe ammetterlo ma ha ragione Christian a dirle che anche se è nervosa per i cavoli suoi non ha diritto di comportarsi così con gli amici, mai parole più azzeccate di queste erano uscite dalla bocca di quel pazzo di Roch…, ma lei non riesce ad evitare di essere così, il bello è che non sa esattamente cosa sia a darle così tanto fastidio: se Jean che fa la corte a Benè, se è sapere che Cathy soffra a causa sua o sapere… che il ragazzo che ha di fronte si sia ultimamente avvicinato troppo a Barbarà, intanto quest’ultimo si allontana andandosene a parlare con degli amici mentre lei scrollandosi dalla testa quei brutti pensieri, decide di rinchiudere il suo malumore dentro un cassetto spingendolo in fondo in fondo fino a farlo scomparire del tutto. Anche se i giorni passano, Christian non intende tornare a rivolgerle la parola ma in verità è tutta una parte, difatti confessa a gli altri di volerla fare sentire in colpa per un altro po’perché è piacevole guardare il suo viso dispiaciuto spiega, e Nicò gli dice che è il solito approfittatore, non cambierà mai!
Benè e Jean-Luc si vedono spesso, queste sono le giornate più piovose e insieme corrono sotto la pioggia senza l’ombrello, come due bambini a cui importa solo giocare ed infine entrambi fradici si riparano sotto il tetto di un edificio, scoppiando a ridere e ahimè iniziando a starnutire. Fontinà confessa che da piccolo giocava sempre sotto la pioggia per farsi venire la febbre così anziché andare a scuola (che detestava), poteva rimanere a letto…:
-che coraggio avevi Jean, sopportarti la febbre per non dover andare a scuola, secondo me eri un po’matto…
-Mia mamma non ammetteva trasgressioni e solo vedermi bruciare di febbre l’ha convinceva a farmi stare a casa, non ci cascava se riscaldavo il termometro sulla lampadina della baju
-Ecco è questo quello che facevo io, -precisa lei, -solo che quando poi scopriva il trucchetto mi prendevo certe sgridate che tuttora ricordo, sai?
-Tu allora non andavi volentieri a scuola!?!
-Macché! Ero la prima quando si trattava di marinarla, figurati, -sorride tornando con la mente ai vecchi tempi, -studiare mi piaceva ma giusto il tempo di aprire e richiudere il libro un paio di volte, tutto qua.
-Io nemmeno quello, pensa un po’, passavo molto tempo fuori sotto la pioggia…
-e adesso perché lo fai?
-Fare cosa?
-Uscire sotto la pioggia, voglio dire non hai più bisogno di ammalarti per non andare a scuola, o detesti pure l’università…?
- No no – sorride, - però sai se mi ammalerei magari potrei avere la fortuna di essere assistito dalla più bella ragazza del mondo, - azzarda toccandole i capelli bagnati quasi giocandoci, ma lei sfugge via invitandolo ad inseguirla. Ella era scappata via per impedirgli di baciarla, ha paura di legarsi di nuovo a qualcuno dopo una forte delusione d’amore avuta tempo fa e che brucia ancora tanto.
Ci sono cose nella vita che non si riesce a confidare a nessuno, a volte c’è li teniamo dentro sperando di riuscire a dimenticare, convinti che nessuno possa capirci, nemmeno il migliore o la migliore amica, allora a che servirebbe parlarne…!?!In quegli instanti lei voleva tanto lasciarsi andare, confidargli le sue dannate paure, ma invece continua a correre a perdifiato con Jean dietro che la prega di fermarsi ormai stanco morto.
Jose e Christian come era facile da immaginare si beccano un brutto raffreddore e le prove saltano, il tastierista ha trentanove di febbre ed è costretto a letto e il batterista, beh lui ha pure i crampi allo stomaco, comunque ben gli sta’ così imparano un’altra volta a non prendere freddo stando a litigare fuori per ore ed ore senza motivo, afferma Etienne. A prendersi cura del nostro parigino ammalato ci pensano i compagni di stanza, ovvero a prenderlo a cuscinate, a rubargli le coperte e a quant’altre torture esistano, ovviamente all’altro va di sicuro meglio visto che ci pensa Nathalie a coccolarlo, a riempirlo di carezze mettendogli gli impacchi freddi sulla fronte.
Una sera mentre Cathy è fuori, Johanna confessa a Helene di aver quasi finito di architettare un piano per farla mettere insieme a Etienne, lei la prega di lasciar perdere, non è giusto immischiarsi in cose che non la riguardano perché si rischia di combinare solo guai, ma tornado Redfield non molla e tanto si sa, è inutile illudersi di poterla fermare, è troppo pazza e cocciuta per poterla convincere a stare al suo posto. Secondo Girard se sono destinati finiranno per mettersi insieme e senza bisogno che qualcuno ci cacci dentro il naso, ma l’altra non è affatto d’accordo, secondo lei invece bisogna dare una mano al destino perché si deve lottare per ottenere ciò che si vuole ed è qui che l’amica le fa notare che a farlo semmai deve essere Cathy visto che è solo lei che sa quello che vuole e nessun altro, insomma non è detto che voglia davvero Etienne. Ma oramai Johà non intende tirarsi indietro anche perché sa benissimo chi vuole la sua amica,( l’ha vista piangere per lui quella notte), Helene non vuole immischiarsi e cerca di dissuaderla ricordandole che Etienne sta ‘seriamente con Valentine, se si fossero lasciati lo avrebbero saputo, e poi magari a Cathy piace un altro ragazzo e qui si zittisce perché l’altra si mette a canticchiare: «ingenua Helene, ingenua Helene…»,all’infinito, «come se fosse solo lei la più intelligente della comitiva», esclama il soggetto della canzoncina!
In camera dei ragazzi, le nottate trascorrono tutte uguali tra starnuti e colpi di tosse di Christian che sono senz’altro più rumorosi della sua batteria, Etienne e Nicò gli urlano di piantarla (come se dipendesse da lui), egli minaccia che presto suoneranno con un chitarrista totalmente rapato a zero ma quest’ultimo gli dice che spera per lui sia la febbre a farlo sparlare però il piccoletto pur sentendo nell’aria l’odore delle botte, ha il coraggio di controbattere rispondendogli di no giurarci affatto perché la febbre non c’entra e…non fa in tempo a finire la frase che già il capellone biondo ha in mano un paio di forbici. Oh oh! Che autentico teatrino : Christian dapprima si infila sotto il letto tirandosi le coperte con cui coprendosi la testa uscendo, si chiude velocemente in bagno, ma va per cercare la chiave e…ops! Ce la Etienne, «tutto calcolato, eh? Amici…», gli grida da dietro la porta seccato, difatti mentre egli era intento a dire sciocchezze sui capelli di Nicolas, Gauthier aveva sfilato la chiave dalla serratura. Eh si, la furbizia non gli manca, però… che giochetti stupidi fanno dalla mattina alla sera anche a costo di farsi male come adesso che il piccoletto stando praticamente appeso alla maniglia per impedire che i due aprano la porta, beh scivola all’indietro sbattendo la testa sul piano della doccia. “Livido di Johà, più raffreddore,  più botta in testa…? Sicuramente dà per risultato la moltiplicazione dei suoi lamenti, ma gli amici dopo essersi assicurati se stia bene, lo chiudono a chiave senza pensarci due volte così forse potranno dormire un po’…!
A giorno fatto, in facoltà Cathy vede un raga flirtare con Barbarà, questo accorgendosi di essere osservato gli si avvicina per chiederle di uscire insieme ma lei rifiuta subito, fortunatamente incontra Benè che ha finito le lezioni così vanno via insieme:
-va tutto bene Cathy? Chi era quel tipo? –Le domanda un po’preoccupata vedendola alquanto perplessa
-Si chiama Antoniò, siamo usciti qualche sera insieme ma non è andata…
-rispondimi ad una cosa se vuoi, era lui che vedevi qualche giorno fa quando uscivi senza dire dove andavi?
-No, con Antoniò siamo usciti tempo fa, lui non è quel tipo che apprezza le timide, mi spiego? Insomma voleva andare subito al sodo e io non ci sto così
-Hai fatto bene, non devi preoccuparti, lo troverai il ragazzo giusto e non sarà di certo quel mascalzone che un giorno vedendoti con un altro, si mangerà le mani per la gelosia, vedrai. –E tutte e due sbuffano a ridere immaginandosi la scena…, -vedi è importante trovare qualcuno che sa aspettare e rispettare i tuoi tempi, te lo dico un po’per esperienza
-Si hai ragione ma…, accidenti, Antoniò è così carino e un mare di ragazze gli girano intorno, io neanche per sogno potrei avere l’opportunità di far parte di quelle là, tutte disinibite e belle…
-Ma è tutto un gioco quello, non capisci? - l’ha interrompe l’amica, -tanto alla fine Antoniò non è di nessuna di quelle ragazze
-lo so…, -sbuffa Cathy rassegnata, -in fondo il mondo ne è pieno di ragazzi che oltre ad essere belli fuori lo sono anche dentro, non c’è solo lui…! Quelle parole così rassicuranti della Guiber le hanno fatto capire che non deve sentirsi una bambina per aver rifiutato le avance di Antoniò.
-Brava così mi piaci. Che ne dici se ci prendiamo un gelato, avrei qualcosa da raccontarti sempre se hai voglia di ascoltarmi, ovvio, -sorride facendo l’occhiolino
-Scherzi? …eeeh, novità di Jean-Luc?
-Boh, tu che dici?
-Birichina, se non mi racconti tutto, io…! –l’ha minaccia svolazzandole intorno come una scolaretta.
Nel frattempo Jose si reca a lavoro con la febbre, non può farne a meno dice lui affermando di essere l’unico cameriere bravo e in parte dice la verità, solo che lui è l’unico cameriere punto e basta, il signor Alfredo e altri due stanno in cucina quindi non possono occuparsi di servire ai tavoli, per questo motivo Jose è indispensabile.
Christian invece, passa il tempo a lamentarsi e Nicolas ora come ora s’è pentito di averlo fatto uscire dal bagno, Etienne ha avuto un’idea: potrebbero farlo insonorizzare e tenercelo chiuso a vita, poi fingerebbero che si sia sciolto dal gruppo tanto che ci vuole a spiegarlo ai suoi fan, non c’è ne sono…, e mentre Nicò ascolta non ne può più dalle risate buttato sul letto, Christian gli lancia addosso i cuscini. Vorrebbero di nuovo chiuderlo in bagno ma lui oppone resistenza, volano cuscini a destra e a sinistra e poi “tà dà”, Dupont ha in mano di nuovo la sua arma segreta: le forbici e con queste minaccia il piccoletto che intanto saltando da un letto all’altro, si difende colpendo con una mazza da baseball, non se ne può più di ridere, ogni tanto quest’ultimo colpisce a vuoto, altre agli amici, a chi sul braccio, a chi in testa e stavolta Gauthier ci va pesante decidendo di difendersi con una sedia…, stanno difatti passando alle maniere forti ma ecco che qualcosa li blocca! Un terremoto? Un incendio? O la fine del mondo?... beh, nessuna delle tre opzioni e sarebbe stato meglio se lo fosse stato poiché ad interromperli è il portiere bussando alla loro porta invitandoli a fare silenzi, loro tre d’un tratto si colorano in viso come non mai e Nicolas balbettando chiede scusa senza nemmeno aprire la porta. Dopo pochi minuti, preparandosi in fretta e in furia, decidono di sgattaiolare via rifugiandosi al garage, Roch dà loro tutta quanta la colpa accusandoli di essere degli attaccabrighe e che il portiere all’uscita aveva guardato male anche lui che non c’entra niente, (che è un angioletto, una persona talmente pacata!), ma questi termini neanche gli si addicono, eppure non la smette di incolparli e i due ormai arcistufi di starlo a sentire, silenziosamente se la filano lasciandolo da solo a brontolare.
Egli continuando a parlare da solo, li chiama amici screanzati e sembra non voglia finirla più ma…, a quanto pare un rimedio per farlo smettere esiste, eccome se non esiste: il rimedio si chiama Barbarà che arrivando al garage e buttandosi tra le sue braccia, lo fa zittire…, come farà? E ‘”un segreto di stampa”!  Di segreti forse c’è ne sono troppi, altro che uno solo e riguardano tutti questa relazione, la quale vada avanti da un bel po’confondendo le idee di chi è abituato alla storia fissa sempre uguale, anzi forse non soltanto a loro.
Benedicte e Cathy sedute ad un tavolo di una gelateria chiacchierano divertite:
-se ti racconto un segreto prometti di non dirlo, Benedicte?
-Giuro! Avanti spara…
-Sono uscita con Jean-Jacques! –Le confida tutta emozionata
-ah, adesso si spiegano quelle uscite misteriose, erano con lui allora…!
-Esattamente amica mia! Abbiamo chiacchierato, chiacchierato e ancora…
-chiacchierato, lo so non fai che ripeterlo, va bene ma dopo, cos’è successo dopo? –Le chiede curiosissima, -dai raccontami…
-ma cosa ti devo raccontare, niente, ti ho già detto tutto.
-Tutto? Ma se hai appena iniziato! Che ne so, ti ha offerto la pizza, ti ha portata a ballare, ti ha fatto una romantica dichiarazione d’amore…?
-Non ti facevo così curiosa, sai?
-Non ero così prima, ora però praticando Johanna, sai come succede…
-ti sei fatta contagiare, brava brava, -si complimenta Cathy
-E allora?
-Allora cosa Benedicte, Jean-Jacques è carino ma non è successo niente, non so nemmeno se gli piaccio!
-Ma se ti mangiava con gli occhi prima ancora di sapere il tuo nome, ricordi?
-E a proposito, non ero solo io ad avere l’attenzione di qualcuno quella volta, se non sbaglio Christophe non faceva che guardarti…
-ma ne sono accorta ma non è il mio tipo
-Ed è Jean-Luc il tuo tipo?
-Vorrei che fosse tutto più semplice, -esprime Benè intristendosi tutto ad un tratto
-L’amore non è mai semplice, io lo so. –E ripensa a Etienne, alle loro chiacchierate interminabili, ma forse sono soltanto queste, semplici chiacchierate tra amici e nient’altro, inutile illudersi. ”Invece Jean-Jacques potrebbe essere quello giusto, se solo gli dessi un’opportunità forse potrei innamorarmi di lui veramente…”, riflette sospirando, “ah! Se Benedicte sapesse che ci siamo baciati e che lui sarebbe pronto a mettersi con me all’istante, mi sgriderebbe perché io l’ho respinto per stare appresso a qualcuno che molto probabilmente non lo merita…”.
Anche Benedicte è immersa nei pensieri, Cathy non ha idea che pure lei vivi nei suoi sogni una storia d’amore impossibile con Jose, ma non è solo questo a renderla così triste.
-Sai cosa ti dico, Cathy? Se l’amore non fosse complicato non avremmo di cosa parlare poi non credi?
-si, se la vediamo in questo modo. -sorride debolmente.
-Ah, ma Johanna non è più arrabbiata con me per via di Jean?
-Brontola un po’ma non più come prima
-Che sollievo!
-Ma a te piace Jean?
-E a te piace l’altro Jean?
-va be dai mangiamoci un altro gelato, magari ci aiuterà a schiarirci un po’le idee…
-o ci aiuterà ad ingrassare, dipende, -sorride Benè
-Sei tremenda! Ingrasserai tu semmai, io sono una silhouette
-certo, certo…,-ridono insieme
E a proposito di amore, Nathalie e Jose stanno vivendo un amore burrascoso in questo momento e la colpa è tutta quanta di lui, lamenta lei arrabbiata perché pur provando con ogni mezzo non è riuscita a tenerlo a letto e si sfoga con Helene e Johanna mentre Jose s’affretta a servire ai tavoli con lei che gli lancia occhiate fulminee continuando a parlare male di lui, eh si perché per il signorino Vasseur (lo chiama sempre per cognome ogni qualvolta succede di litigare), esiste solo lavoro e lavoro, non può nemmeno alzarsi a dargli un bacio perché cinque minuti non può permettersi di perderli neanche trattandosi della fidanzata, e se in quell’instante poi un cliente andasse via, sarebbe capace benissimo di addossarle la colpa. Ancora aggiunge di non stare esagerando, per Jose il lavoro è addirittura  più importante che passare tutta la giornata con la sua dolce metà, nemmeno bruciando di febbre ne sa approfittare, ormai che si è arrivati a questo punto è davvero troppo, qualunque altro ragazzo a questo mondo non si sarebbe mai alzato con la febbre avendo la possibilità di poterlo fare, ma lui no, lui è diverso da tutti, non fa che ripetere guardandolo in modo odioso tanto che egli non facendogliela più si avvicina per dirle di andarsene, sta già abbastanza male e avere i suoi occhi puntati addosso continuamente lo fa sentire peggio. Poverino, non l’avesse mai fatto…,lei scatenandosi di più inizia a dargli del cafone, del maleducato e non si calma neanche quando lui con tono quasi d’imploro l’ha prega di poterne riparlare a casa, allora lei per tutta risposta se ne va via infuriata e le ragazze rimangono in silenzio. Jose è più che evidente che sta troppo male, purtroppo poco dopo è costretto a sedersi, prende un’aspirina sperando che possa servire a far scendere la temperatura ma i capogiri sono uno dopo l’altro e il signor Alfredo perciò gli consiglia di mettersi a letto.
Intanto Christian se la spassa con Barbarà al garage, lei gli ha chiesto perché mai lo avesse trovato a parlare da solo, lui dà la colpa a quei poco di buono dei suoi amici, che non amando starlo ad ascoltare se l’erano svignata accidenti a loro, allora Barbarà sfiorandogli la spalla ed attirandolo a sé  gli dice di essere disposta ad ascoltarlo se avesse voglia di parlare, lei così seducente, lui…, starnuta e starnuta ancora, davvero poco adeguato. Nel frattempo lei gli sussurra qualcosa, poi lo bacia perdendosi subito dopo in effusioni di baci e carezze; “la cosa che rende più eccitante quel momento è la paura che da un momento all’altro possa arrivare qualcuno…”, confessa lei sbottonandogli la camicia con gesti lenti e lui reagisce baciandola con più passione.        
                
            
 

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Capitolo 7
*** Bugie e sogni ***


BUGIE E SOGNI

E’ giunta sera e Nathalie non è ancora tornata all’appartamento così Jose telefona in camera delle ragazze per chiedere loro se sanno qualcosa, non riesce quasi a parlare perché la febbre non esita a scendere facendolo sentire malissimo e inoltre la sua ragazza è sparita, così Cathy d’istinto mente dicendogli che è lì insieme a loro ma che per il momento non gli vuole parlare. L’ho fa a fin di bene, per tranquillizzarlo ma ahimè…, accade l’imprevisto, Nathalie rientra appena lui riaggancia e ciò lo fa sentire ingannato e preso per stupido pure dalle amiche, gli scoppia la testa ma è furioso anche con quella ragazza che varcando la soglia, senza nemmeno dire un ciao, si chiude in bagno aprendo il rubinetto della vasca. Egli ha l’impressione di non conoscerla, si chiede se sia un’estranea poiché la chiami e lei non gli risponde neanche…!
L’indomani visto che le prove saltano, Christian esce di mattina presto lasciando un silenzio che commuove nel vero senso della parola i suoi compagni di stanza, i quali possono finalmente dormire in pace e non capita spesso, ma prima di andare via come per suo stile ha gironzolato per tutta la stanza vantandosi di stare andando a gonfiare i muscoli insieme alla sua Barbarà invece di poltrire come loro due. L’eco di quella frase è rimasta dentro la stanza, il bello è che il galletto è riuscito a farsi invidiare, non glie lo fanno capire è ovvio perché sarebbe la fine ma…, “beato lui” va a divertirsi mentre a loro non resta che stringersi ai loro cuscini.   
-Ma tu credi che si sia messo con Barbarà seriamente? Io li vedo più vicini da quando Patrick ha avuto l’incidente, tu?
-Si Etienne, pure io l’ho notato ma non saprei, con lui non si può mai essere sicuri di niente, è un ragazzo troppo imprevedibile.
-Hai visto come si è alzato di buonumore oggi? Certi giorni invece gli staccherei il collo di quanto è antipatico!
-Benvenuto nel “Club” amico mio! –Sorride Nicò, -mettiti pure in fila ma sappi che è lunga. Comunque averci dato dei rammolliti non lo chiamerei esser di buonumore…
-io lo preferisco così invece e non quando è imbronciato e ci tira discussioni assurde…
-Riflettendoci bene, mmm si pure io. Comunque hai da fare più tardi?
-Perché c’è qualche altro zio di Helene a cui dare una mano? –domanda sarcastico
-No spiritoso, così ti domandavo…
-devo vedermi con Valentine!
-Allora è seria la cosa con lei? –Gli chiede sperando di ricevere una risposta soddisfacente
-Mah…, a proposito di Valentine, ora che mi ci fai pensare, dovrei caricare il mio cellulare, ha solo una tacca di batteria, se si scarica e dovesse cercarmi che figura ci farei. - ed alzandosi a cercare il carica batterie, fruga dentro ogni cassetto,-ma come diavolo ci sarà finito quello di Christian tra le mie cose, boh! E’ proprio imprevedibile questo ragazzo!
-E non è mica l’unico del gruppo ad esserlo, non ti pare?
-Eh già, questo è proprio vero. –Risponde Etienne annuendo con la testa
Dupont non vuole immischiarsi perché sa benissimo che non sono affari suoi, gli piacerebbe solo poterci capire qualcosa, tutto qua, vorrebbe insistergli ma ha troppo sonno per ragionare, per questo preferisce rimettersi a dormire, anche l’altro fa lo stesso rimboccandosi nuovamente le coperte.
E mentre i ragazzi fan la nanna, in camera delle ragazze l’unica ad essersi alzata è la toulousiana che è in bagno a prepararsi, la texana si gira e rigira nel letto come del resto ha fatto per tutta la notte. Girard l’avverte che è meglio per lei che abbi una buona scusa per essersi agitata tanto rumorosamente ed ella si giustifica sparando una grossa cavolata, una delle sue solite buffonate mattiniere, ridendo per giunta come una pazza tanto che l’amica si prepara al peggio nascondendosi sotto le coperte. Ebbene rivela in anteprima che presto Cathy diventerà la signora “Gauthier”, Helene sta per strozzarla perché non ha fatto dormire nessuno per colpa di un’assurdità del genere, ma Johanna descrive  il suo sogno: Etienne che giura amore eterno alla sua Cathy, è così romantico e facilmente avverabile, praticamente basterà che metta in atto il suo piano e il gioco è fatto, sospira tutta contenta mentre l’altra intromettendosi le ricorda che i due non sono marionette ma esseri umani e non può manovrarli come vuole, ma la Redfield continua a blaterare cose senza senso le quali somigliano tanto alle formule pronunciate dalle streghette, le manca soltanto un pentolone e un bastone per girare la pozione preparata e Girard a quella visione rabbrividisce un po’, per fortuna Andrieu è sotto la doccia e non ascolta.
Passano i giorni e sembra che Nathalie e Jose abbiano fatto pace; Jean-Luc chiede a Johà dove sia Benè perché l’aspettava davanti alla sua aula per prendere insieme un caffè e lei senza alcun tatto risponde di averla vista poco prima andar via di fretta.
I malati sono in via di guarigione ma le prove sono ugualmente sospese perché praticamente il batterista non c’è mai, è sempre fuori e non solo di testa…! Intanto Cathy si sta dedicando a studiare scienze come una pazza ed Etienne le dà ripetizioni, lei non può che esserne felice anche se in verità certe volte risulta impossibile studiare con lui perché è un bambinone, una volta le ruba la matita, poi la penna poi addirittura gli sottrae il libro mettendosi a correre per tutta la stanza mentre lei lo sgrida e lui se la prende a dispetto; comunque l’ha aiuta molto con le sintesi ogni pomeriggio, se fosse per lei sottolineerebbe tutto il libro. E poi Etienne le rende leggero lo studio improvvisando un motivetto con il suo basso insegnandole a trasformare in canzoncine i passaggi che proprio non le entrano in testa. Helene le chiede se sia riuscita a trovare il coraggio di affrontare con lui un certo discorsetto ma ella scuote la testa, purtroppo si tratta solo di studiare insieme, non c’è altro e la sera ad avere la meglio è Valentine; la piccola “Cathy” si accontenta di pochissimo, almeno così può stargli accanto e contemplarlo, le dice facendo un mezzo sorriso, non vorrebbe si finissero mai quei capitoli di scienze ed ogni tanto finge di non aver chiaro qualche passaggio così sono costretti a fare dei passi indietro. L’amica ascolta dispiaciuta perché sa bene che in questo modo non si può essere felici per sempre, ma vedendola sorridere non ha il coraggio di dirle nulla quindi si limita ad annuire facendosi capire d’accordo con le sue parole.
Trascorrono più di mezz’ora a chiacchierare, Cathy le racconta di com’è dolce Etienne nei panni di un professore, il modo in cui spiega, il movimento delle mani, insomma le descrive ogni piccolo dettaglio, Helene fa di tutto per non rovinare il buonumore dell’amica ridendo insieme a lei, ma non può farci niente se non riesce a smettere di pensare al comportamento dell’ amico: “a che gioco starà giocando?!?”Ha confessato a Nicolas di piacergli Cathy mentre adesso sta uscendo con Valentine ma quando gli capita flirta con l’amica come l’altro giorno con la scusa dello shopping o quando sono usciti sotto la pioggia…, “è un po’confuso o lo fa di proposito?” “Il ragazzo non somiglia per niente a quell’animo gentile, quel sognatore che non faceva che dire di volere affianco l’anima gemella, la donna giusta con cui passare tutta la vita; eppure entrambi sono la stessa persona, lo stesso ragazzo conosciuto durante un  pomeriggio in cui Nicolas l’aveva portata al garage per la prima volta. E pensare che Etienne criticava tantissimo Jose e Christian perché non avevano una relazione stabile e ripensando a ciò si irrita, provando allo stesso tempo tanta tristezza chiedendosi cosa sia successo a quel ragazzo per farlo cambiare in questo modo…; ad un certo punto della conversazione, Cathy le chiede se stia bene vedendola soprappensiero e Helene fa di tutto per farle credere che sia tutto quanto a posto scacciando via tutti quei pensieri che ormai appartengono al passato, anche se fa male doverlo ammettere: “l’Etienne di una volta potrebbe non tornare più, mai più!”
Chi invece torna sempre è Johanna, riempiendo tutte quante le giornate con la sua stravaganza e mille idee che profumano di “guai” e fanno anche notizia, però ultimamente non è molto soddisfatta di come vadano le cose, si annoia perché non sta accadendo nulla di nuovo, ovvero a dire la verità qualcosa di insolito è successo e cioè Christian ha ripreso a rivolgerle la parola, forse quel bernoccolo lo avrà fatto diventare buono o…, ha qualcos’altro in mente? “niente si fa per niente”, dice un vecchio detto, comunque la nostra texana sta in posizione di difesa e di attacco contemporaneamente annunciando che nel momento in cui lo beccasse a fare il furbo, beh non esiterebbe a sbattergli nuovamente lo sportello dell’armadietto in faccia ma stavolta di proposito e più volte.
Nel frattempo, i ragazzi sono in camera a bisticciare perché il signorino Christian facendosi la doccia ha consumato tutta l’acqua calda, così da bravi coinquilini (si fa per dire), gli indirizzano contro il getto d’acqua gelata e per poco non allagano la stanza, Roch giurando vendetta corre di qua e di là per la stanza con quel suo accappatoio giallo, il quale lo fa tanto sembrare un pulcino. Questo è un regalo di una sua vecchia fiamma, come poterla dimenticare quella brunetta dagli occhi azzurri, trentotto chili di simpatia e bellezza, praticamente la prima fidanzatina del loro amico: Breatney, quindici anni, patita del rock con l’hobby della batteria, insomma la combinazione ideale eppure si lasciarono. Egli però non si è mai separato dall’accappatoio che lei gli regalò per il suo sedicesimo compleanno e la cosa risulta inspiegabile perché non è un tipo sentimentale e lo dimostra il fatto che cambi quasi ogni giorno ragazza con estrema facilità. Forse per lui Breatney non era stata una semplice cotta, ma se qualcuno glie lo chiedesse lui piuttosto che ammetterlo si farebbe ammazzare, inspiegabile è anche il motivo per cui quando lei lo lasciò per andarsi a mettere con il migliore amico di lui, egli non avesse reagito spaccando la faccia a quest’ultimo né arrabbiandosi a morte con lei. Si era infatti comportato da persona civile, accettando tutto senza fare scenate, lui un tipo accaldato altro che pacifista: glie la fece passare liscia a tutti e due, nonostante avessero tramato di brutto alle sue spalle. In breve il suo compagno di liceo nonché ex-migliore amico Jean-Victor prima lo aveva aiutato a conquistarla dopodiché glie l’aveva fregata sotto gli occhi, evidentemente Breatney ci stava. Sono trascorsi diversi anni e Christian conserva ancora gelosamente quell’accappatoio indossandolo spesso e continuo nonostante ogni volta gli amici lo prendano in giro balbettandogli dietro “ pio pio” come anche adesso e lui che  tutto bagnato e imbronciato gli urla di smetterla; che casino in quella stanza, si vede che hanno già dimenticato la malafigura  fatta con il portiere! Chissà quando cresceranno…!!!
Ah, il primo amore, nulla di più bello ed esaltante, per alcuni un lontano ricordo, per altri il presente stesso come nel caso di Nicolas ed Helene, per entrambi è stato il primo amore!
Ad ogni modo, Johanna si lamenta perché dopo aver fatto tanti sforzi per accettare la situazione di Jean e Benè, adesso lei sembra non voglia più saperne di lui, difatti confessa alle altre di averla vista fuggire dalla facoltà mentre lui l’aspettava all’uscita dell’aula, Helene e Cathy stentano a crederle  magari non l’avrà fatto apposta, ma Johà l’ha vista con i suoi occhi e dopo Jean le ha detto che la stava aspettando, poverino era così preoccupato, le ragazze a questo punto non ci capiscono più niente. “tornado Redfield” canticchiando tutta contenta, decide di entrare in azione per aiutarli a riconciliarsi, certo però una vera professionista come lei non può certo lavorare gratis infatti si accontenta di poco, ad esempio di fare da testimone alle loro nozze un giorno, le due non possono evitare di scoppiarle a ridere in faccia. “Ma la sua allora è proprio una mania di fantasticare sui matrimoni delle amiche…!”, riflette Helene, “se Cathy sapesse che lo ha fatto anche con lei si arrabbierebbe molto perché non ama che qualcuno si impicci nei suoi affari di cuore…!  Johanna sogna ad occhi aperti quel famoso giorno, quando ad un certo punto della cerimonia Benè e Jean spenderanno qualche parola in suo onore per ringraziarla di cuore per tutto quello che ha fatto per loro in tutto questo tempo (la modestia non è il suo forte infatti);finita la cerimonia poi la sposa lancerà il bouquet …, ovviamente ad acchiapparlo è la testimone ma…è qui che Cathy si intromette nel suo sogno rubandoglielo da sotto il naso…,la Redfield però non si arrende e se lo riprende facendola cadere giù per le scale. E’ una corsa contro il tempo, anche Helene lotta per avere quel bouquet, tra gli invitati vi sono Barbarà, Valentine e Nathalie, pure loro accanite…, ma Johà riesce a seminare tutte quante perché invece di scappare a piedi, furba si frega l’auto degli sposi e…viaaa, a tutta velocità: bay bay!
”Per lei il sogno terminerebbe qui ma…: Helene e Cathy danno ufficialmente inizio all’operazione “caccia alla testimone” , difatti la prima immaginando qualche fregatura da parte sua aveva dato preciso ordine all’autista di non fare il pieno, a questo punto “la benzina scarseggiava mentre la pazza texana tentava di fuggire con a bordo il famoso bouquet…!”, sembra la trama di un film, adesso sembra che la corsa di Johà stia giungendo a termine quando ella trova un distributore mettendo benzina…, lo zampino di Cathy però rovina tutto, ancora una volta la sfortuna l’ha perseguita non facendole ripartire l’auto, per giunta il benzinaio è a caccia di emozioni forti…! Che succederà? Ormai sono curiose persino loro stesse di sapere cosa farà lei, in che modo reagirà, lo metterà a tappeto o…sarà lui a metterla a tappeto?!? Johanna sta per strozzare Cathy (stavolta nella realtà), se non si decide a toglierla subito dall’impiccio in cui l’ha messa, ma l’altra con un perfido sorriso le fa presente che in quel tratto di strada non passano né autobus né taxi…, che consolazione! La texana allora reagisce descrivendo il benzinaio come un “divo”, un bell’uomo dai grandi occhi verdi e un sorriso da favola che vuole passare la notte con lei…, solo con lei, anche perché lì non c’è nessun’altra…; beh chissà che cosa potrà succedere, forse lui le chiederà di sposarlo, tanto il bouquet già c’è l’ha! Troppo bello per essere vero, Cathy infatti l’ha invita ad aprire un pochetto gli occhi e a guardarlo meglio il suo divo…, tutto ciccia e con pochi capelli, quando sorride poi sembra un’extra-terrestre (manca solo che sia verde).
Johanna intende difendere il suo sogno ad ogni costo, quindi dà numero di cellulare ed indirizzo delle amiche a quel mostro, assicurandogli di trovare un paradiso di ragazze, lui abbocca e facendosi dare un passaggio fino in città, come promesso gli spiega la strada per raggiungere le sue amichette così sono cavoli loro…; Helene le ricorda che abitano tutte insieme fino a prova contraria…,oh oh! Che farà adesso lei? …Semplice si traferisce dal cugino Frederic e addiooo! Insomma trova sempre il modo per cavarsela, è in gamba la ragazza non c’è che dire, solo che forse sta dimenticando un piccolo…grande particolare che Helene le fa presente subito a questo punto: ha lasciato a piedi gli sposini durante il suo percorso avventuroso, quindi Benedicte incavolatissima le strappa dalle mani il bouquet dandolo ad un’altra, un’altra ragazza all’infuori di tutte loro così finalmente si finiscono i litigi!!
Johanna non si dà per vinta e ancora canticchiando corre a cercare Benè nella sua stanza, in fondo sono quasi le nove e il coprifuoco è tra dieci minuti, le ragazze ridendo le corrono dietro dicendole di stare attenta che il benzinaio potrebbe arrivare da un momento all’altro visto che è stata tanto imprudente a dare l’indirizzo ad uno sconosciuto, lo sanno anche i bambini che non si fa, le ripetono prendendola in giro mentre lei bussando ripetutamente rischia di buttar giù la porta. Benè non risponde, quindi non è ancora rientrata, Johà guarda l’orologio incavolata domandandosi dove sia e perché non è ancora tornata (come se dovesse rendere conto a lei…), Cathy se la ride dicendole di aggiustarsi i capelli che ha tipo “cespuglio” invece di impicciarsi negli affari altrui ma ella ignorandola continua a dare pugni e calci a quella povera porta; tanto Helene è consapevole che parlare ai muri e parlare a lei è la stessa ed identica cosa quindi è fiato sprecato tentar di convincerla a non uscire a quell’ora per andare a cercarla. Infatti anche se tardi, non potendo uscire dalla porta principale, salta giù dalla finestra come un gatto “miao”…e tra le risate le amiche le raccomandano di dare i loro saluti a quel ciccione del benzinaio in caso dovesse incontrarlo.
A Cathy è venuto il mal di pancia a forza di ridere, si chiede come mai non le sia ancora venuto in mente di fantasticare su come sarebbe il suo matrimonio con Roch…, lei già se li immagina a tirarsi tutti e due i dolci del buffet e per completare l’opera lei gli stampa la torta nuziale sulla faccia, “proprio un buon matrimonio” e indovinate chi ha preso il bouquet? Beh, la Andrieu stessa, ha fatto a botte con Valentine per averlo, da qui insomma si è capito dove voglia arrivare anche se aggiunge ovviamente di aver fatto a botte anche con Nathalie, Helene, Barbarà…! Intanto l’altra cosa che s’è capita e che Johanna abbia fatto tutto questo casino per niente poiché Guiber rientri quasi subito con una faccia che non promette nulla di buono, e augurando la buona notte alle ragazze si chiude in camera sua, Helene e Cathy però non se la sentono di lasciarla sola in quello stato così vanno da lei, in fondo a furia di praticare Johà, stanno diventando come lei ma alle volte serve impicciarsi (se per una giusta causa). Riescono a tirarla su di morale raccontandole quello che aveva appena fatto la Redfield per lei e a quest’ora l’ha starà cercando in ogni vicolo, che matta, già che sono nel discorso le spiegano che tutti loro, ragazzi compresi, salgono e scendono dalle grondaie sporcandosi un po’, comunque ogni tanto si vedono spuntare Christian in camera e Johà lo lascia lì a bussare e invece di aprirgli si diverte a fargli le boccacce da dietro il vetro della finestra ed è così divertente quando poi lui per fargliela pagare le nasconde il berretto e lì se non li fermassero, si ammazzerebbero sul serio. Benè si chiede se a lei piaccia Christian, loro due si stuzzicano troppo spesso, le ragazze dicono di non saperlo ma l’unica cosa certa e che non sia interessata a Jean-Luc, infatti le fa piacere che stiano iniziando a frequentarsi…, stanno per raccontarle del matrimonio quando l’amica scuotendo la testa, con tono serio, dice che con Jean è tutto finito ancor prima di cominciare!
…Ha paura, paura di scottarsi un’altra volta, com’era accaduto a Victoria con Josh, un ventiduenne carino da morire che era stato capace di farla vivere in un sogno facendole una corte spietata, dolcissima, ricoprendola di fiori e dedicandole una serenata sotto casa, certo si prese una secchiata d’acqua dal vicino ma ciò non gli tolse il sorriso e bagnato fradicio disse a Benedicte che ogni giorno sarebbe tornato da lei fino a quando non gli avrebbe detto di si, di accettare di diventare la sua ragazza. Sembrava tutto quanto perfetto: le passeggiate romantiche sotto la luna in riva al mare, stare accoccolati per ore contando le stelle, gli intensi baci dolcissimi da cui lei non sapeva staccarsi…, ma ciò che luccica non è sempre oro e prima o poi si rivela per quello che è realmente, così in una fredda sera di dicembre, dentro una vecchia auto, egli aveva finito per mostrarsi diverso da come era stato finora, facendo svanire in un soffio le sue fantasticherie da sedicenne riguardo “la prima volta”: cena a lume di candela, fiori sul tavolo, musica di sottofondo, coccole…tante coccole e beh tutto ciò era stato sostituito dalla fretta in cui Josh avesse consumato quel momento d’amore, senza soffermarsi a baci e carezze e lasciandola dopo mentre piangeva. Una nottata che tuttora vorrebbe cancellare ma purtroppo non è possibile, alle amiche le si stringe il cuore a sentirla parlare in quel modo, Josh era stato il suo primo vero amore che da ragazzo perfetto si era tramutato in un mostro senza cuore e sentimenti, così ha paura che anche Jean-Luc si comporti nello stesso modo, per questo negli ultimi giorni non ha fatto che respingerlo quando egli avesse cercato di baciarla. Lui perciò credendo di non essere ricambiato si è arrabbiato e non vuole più vederla, questo dimostra che non sa aspettare ma Helene si sente di doverla smentire su quest’ultima cosa, secondo lei invece Jean si è soltanto sentito preso in giro e se gli spiegasse la situazione lui saprebbe rispettare i suoi tempi, è un bravo ragazzo e l’ha saprebbe capire ne è certa…, ma la piccola Australiana è decisa, non vuole più rivederlo e intanto che lo dice piange ripensando al loro ultimo incontro e a ciò che si fossero detti:
-sai Guiber, mi piacerebbe tanto saper leggere nel pensiero della gente, potrei scoprire i segreti di tutti ad esempio o…sapere cosa pensano di me
-Ti interessa il giudizio degli altri?
-Beh, a dire il vero a me interessa solo il tuo. Mi piacerebbe sapere che opinione ti sei fatto di me…, anche se pessima non ti preoccupare, io so reggere i colpi, -sorride guardandola negli occhi
-No dai, non ti buttar giù, io ti vedo bello, intelligente e perfino sexy…
-wow! Fai l’attrice per caso? Perché a momenti ci cascavo, sai Guiber?
-Oh Fontinà, Fontinà, se fossi un’attrice mica starei qui a parlare con te, ti pare? –Gli precisa Benè dandogli una pacca sulla spalla
-Oh grazie, molte grazie davvero…, -scherza facendo l’offeso
-Non c’è di ché figurati! Tu invece cosa pensi di me? Tranquillo pure io sono brava a reggere i colpi
-Tu lo sai già cosa penso di te: sei sensibile e molto bella, quando ti ho vista la prima volta non ho resistito, dovevo conoscerti ad ogni costo…
-E ci sei riuscito come vedi! –esclama lei con un bel sorriso
-Sai oggi ho letto il mio oroscopo!
-Sei un appassionato?
-Do una sbirciatina di tanto in tanto, e sai cosa c’era scritto?
-cosa?
-Di darmi una mossa in amore e di non perdere tempo prezioso!
-Sai, non dovresti credere a queste sciocchezze, Jean…
-cioè, che cosa vuoi dire esattamente?
-Ho capito a cosa miri, vorresti intenerirmi con questa storia assurda
-Ma che dici, io non voglio intenerire proprio nessuno
-non è un pretesto per baciarmi il tuo?
-Aspetta un attimo: l’altro giorno quando ho provato a farlo e tu mi hai respinto, giuro l’ho capito di aver corso troppo, non penserai che rifaccia lo stesso errore!?!
-Invece sono sicura che lo stavi per fare, ammettilo Jean sennò perché uscirtene con la balla dell’oroscopo, non ha senso, ho letto il tuo segno e non c’è scritto nulla di simile…
-Okay ammetto di essermelo inventato ma l’ho fatto solo perché tu mi piaci, non te lo nascondo, tu mi piaci Benedicte ma mai ti forzerei a darmi un bacio se non vuoi, mi dispiace che non hai per niente fiducia in me!
-Mi sembrava di averti chiaramente specificato di essere solo amici
-e quando lo avresti fatto? –Chiede lui incavolato
-Lo faccio adesso, okay?
-Okay, come preferisci ma avresti potuto dirmelo prima che non ti piaccio, almeno avrei evitato di rendermi ridicolo, giunti a questo punto sai cosa ti dico? Si va ognuno per la propria strada!
-Bene, sono d’accordo! Scusa ma avresti dovuto arrivarci da solo
-Già, ci vediamo…
…e lei lo aveva lasciato andar via senza provare a fermarlo, “scema, sono una scema”, rifletteva, “non meritava di essere trattato in quel modo, ho sbagliato a non spiegargli come stanno realmente le cose…”.
Le ragazze non riescono a farla smettere di piangere, ella è convinta che tutti i ragazzi siano romantici solo all’inizio e Josh sembrava davvero il principe azzurro e proprio come Jean aveva tanto insistito per un bacio per poi deluderla così; intanto Johà trascorre metà della nottata appesa fuori dalla finestra perché le altre si sono dimenticate di lasciargliela a aperta, così l’indomani si becca una brutta influenza.
In questi giorni Nathalie è sempre più nervosa perché Jose sospetta che si sia fatta anche altre volte coprire dalle amiche ed è giunto a tale conclusione dopo che Cathy quella sera gli aveva inventato che fosse in camera con loro. Quest’ultima si sente responsabile, non intendeva creare problemi, inoltre è ancora sconvolta dalla confessione di Benedicte, ora capisce il motivo per cui lei le avesse aperto gli occhi riguardo ad Antoniò, non vuole che faccia la sua stessa brutta esperienza..., e dire che l’aveva presa un po’male perché credeva che l’amica le avesse detto tutte quelle cose perché non l’ha ritenesse all’altezza di Antoniò, che scema è stata a pensarlo.
Eh si, il primo amore, le prime cotte, la prima volta, dovrebbero poter essere ricordate con tenerezza e serenità, sono momenti che segnano la vita e alle volte influenzano il futuro, anche se non si vorrebbe, ci si ritrova a soffrire dovendo fare i conti con il passato che si è cercato di cancellare durante gli anni ma che eppure torna rovinando ciò che nel presente ci stiamo costruendo. Benedicte spiega ad Helene e Cathy di essere riuscita a superare quel momento, insomma sono trascorsi quattro anni ormai e credeva di essere pronta a riaprirsi all’amore ma a quanto pare non è così.
I giorni trascorrono con Jose che non fa altro che tirare frecciatine alla fidanzata; Benedicte non può che tornare a sorridere grazie alla simpatia degli amici e poi c’è Johà che essendo raffreddata brontola  proprio come fa Roch. Ma a proposito di quest’ultimo, sembra abbia litigato con Barbarà e la motivazione al momento sfugge alla comitiva, ovvero la Redfield non l’ha ancora scoperto ma ha messo in chiaro che nulla potrà e dovrà impedirle di venire a capo di questa situazione. Neanche starnuti e colpi di tosse riescono a bloccarla, “la texana” è sempre in agguato, perciò le risate sono assicurate grazie alle stupidaggini che continuano ad uscire dalla sua bocca, una dietro l’altra senza sosta e simulando di essere una spia dei servizi segreti prende in prestito (per modo di dire) gli occhiali da sole del tastierista per correre dietro Christian quando esce. Anche gli altri in verità sarebbero tentati di fare come lei perché stanno morendo dalla curiosità di sapere che combina; i ragazzi immaginano si tratti di qualche amichetta, una delle tante che gli girano intorno quindi più che altro sono curiosi di scoprire se si tratti della bruna o della bionda o della rossa…!
Valentine è occupata a terminare dei disegni stilistici per una sfilata di beneficienza: frequenta un corso di sartoria e moda il quale l’ha impegna moltissimo soprattutto in questi giorni così le rimane troppo poco tempo da dedicare al suo Etienne, quindi quest’ultimo è giù di corda e pur di vederla più spesso farebbe qualsiasi sacrificio, spiega agli amici. Nel frattempo continua a dare ripetizioni a Cathy e durante queste lei si accorge della tristezza dell’amico, vorrebbe saperlo confortare ma ci vorrebbe chi lo facesse con lei visto che lo ama e non riesce a spingerlo tra le braccia di un’altra, è troppo difficile, proprio non c’è l’ha fa. Vorrebbe essere tremendamente forte ma eppure riesce a stento a trattenere le lacrime ascoltandolo mentre gli confida i suoi problemi con Valentine, ignaro di farla soffrire; dentro di lei mormora: “basta, tutto ciò deve finire; mai più studiare insieme, mai più niente di niente insieme a lui…”, decide di ripeterselo fino a ché sia la sua mente che il suo cuore non saranno in sintonia sul dire: “non ti amo, Etienne Gauthier!”…”Se lui avesse potuto leggerle nel pensiero…”Cathy lo desiderava perché così magari lui avrebbe potuto risponderle di non amarla neanche, togliendole l’ultima speranza di essere ricambiata ma che però in questo momento l’avrebbe aiutata a cambiare definitivamente obiettivo. Ripensa ai pigiama party in casa di Helene, d’un tratto le risuonano nella mente il fracasso di Justine con le amiche…, le urla del signor Girard quando non ne potesse più…; le tornano alla mente le confessioni più intime fatte con le ragazze, i sogni, le fantasticherie circa i ragazzi e tra questi lei parlava di Gauthier, in verità diceva di piacerle un ragazzo di nome Benoît, ma dietro quel volto si celava Etienne, non poteva rivelare chi le piacesse davvero per paura che Nathalie ad esempio glie lo andasse a riferire. Oramai vorrebbe tornare a quei tempi per continuare a sognare insieme alle amiche un futuro con lui, adesso invece non può più farlo, non ha più sedici anni, ma ha molta nostalgia di quel periodo in cui poteva sognare liberamente ad occhi aperti di stare abbracciata ad Etienne, camminare insieme mano nella mano con lui…, purtroppo quei dolci ricordi vengono brutalmente interrotti dall’arrivo di Johanna urlante e strepitante perché Christian è riuscita a seminarla. Subito dopo giunge Helene e con lei Nathalie più nervosetta che mai, ella chiede al bassista di mettere una buona parola per far sì che il suo fidanzato l’ha smetta di avercela sempre con lei ma Etienne scusandosi dice di non poterlo fare perché rischia il sintetizzatore in testa in quanto Jose si surriscaldi parecchio quando qualcuno prova a dirgli cosa deve o non deve fare, Girard cerca di sdrammatizzare dicendole che è questione di giorni secondo lei dopodiché l’ha smetterà sicuramente di comportarsi così ma Nathalie è fuori di sé, poi Cathy decisa promette di parlarci lei.        
 
    
         
                
     

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Capitolo 8
*** Il ragazzo misterioso ***


IL RAGAZZO MISTERIOSO

Quest’ultima inizia a prendere ottimi voti in scienze allontanandosi pian piano da Etienne, decidendo quindi che non ci dovranno più essere ripetizioni insieme a lui né in camera né in sala prove o in qualsiasi altro posto al mondo, anzi la prossima volta che avrà difficoltà nello studio chiederà a qualcun altro; ella sta cercando felicità altrove orientandosi tanto per cominciare sui bei giovanotti che gironzolano in facoltà, sforzandosi di sorridere più che può per risultare simpatica quando le rivolgono un saluto. Caratterialmente è timida e questo è un lato che farà sempre parte di lei, Etienne è l’unica persona con cui si è sempre sentita libera di esprimere se stessa ma lui non potrà mai renderla felice, così ora come ora vuole cominciare a godersi la vita con la convinzione che lì fuori ci sia un ragazzo che come lui l’ha sappia apprezzare per come è fatta ma che ricambi però pure i suoi sentimenti.
La situazione si complica, nel frattempo, per Jean-Luc e Benedicte, entrambi arrivano a cambiare addirittura strada per non rischiare di incrociarsi faccia a faccia (fortuna che Parigi è grande); invece migliora per Jose e Nathalie, lui ha ripreso ad averle fiducia e non è solo per merito di Cathy, Nathalie infatti non facendogliela più era scoppiata in lacrime ammettendo di non essere perfetta, commette degli sbagli ed era vero che andava a rifugiarsi dalle amiche ogni tanto ma non è mica un reato, lei lo ama più di qualunque cosa e non vuole perderlo. Così Jose l’aveva accolta tra le sue braccia facendosi promettere di non azzardarsi mai più a non rientrare la sera o a farlo di nuovo in quel modo come un’estranea, d’ora in poi dovranno dirsi sempre tutto apertamente e a quelle parole segue un dolce bacio di riconciliazione e una lunga notte insieme.
Ancor più complicato è ciò che combina Christian, la sua vita privata sta diventando pubblica in effetti, con la Redfield alle calcagna, ella ha già scoperto con chi stia uscendo e non è di certo Barbarà la ragazza alta, rossa e ricciolina che gli stava addosso l’altra sera ma si chiama Beatrice e non è di certo quest’ultima che gli stava appesa al collo la sera prima (almeno ché non si sia tinta i capelli nel frattempo), risultato? Lui è un donnaiolo e la nostra intelligente spia segreta lo ha scoperto adesso (mentre gli altri lo hanno sempre saputo).
Di certo al suo posto proprio non ci sa stare: ella è decisa a scoprire come mai Barbarà sia uscita di scena, perciò non fa che tempestare i ragazzi di domande a cui loro non sanno proprio cosa rispondere ed è continuamente alla ricerca di lei per interrogarla su quanto. La super detective non si smentisce mai quindi pur non riuscendo a scoprire un granché, si inventa le informazioni più incredibili…! Questo è un periodo di apparizioni, sparizioni e cose così, menomale che ci pensa Johanna a fare chiarezza o più sicuro a ingarbugliare le cose più del dovuto…!!!
Cathy andando a trovare Samià, stavolta non l’ha trova da sola, infatti con lei c’è un ragazzo, lei dicendole di essere impegnata le chiude la porta in faccia senza darle il tempo di sbirciare di chi si tratti, la curiosità è tanta e l’ha induce ad attendere per ore che questo esca, nascosta dietro ogni macchina parcheggiata, sta avendo l’impressione di trovarsi nei panni di Johanna svolgendo il ruolo di poliziotta in servizio e intanto i passanti l’ha osservano in modo strano e lei teme che possano chiamarla loro la polizia. Comunque non le importa, si domanda come possa essere questo suo ipotetico cognatino, per niente sportivo, per niente muscoloso, per niente di niente, probabilmente incapace pure di difendersi questo poverino.
Johanna intanto è Da Alfredo ad abbuffarsi di croissant e gelato alla fragola per affondare i suoi dispiaceri e Jose non ha fatto altro che andare avanti e indietro per servirle già quattro coppe di gelato e una trentina di cornetti ma lei non accenna a smettere, sembra voglia uscire di lì con minimo venti kili in più. Trovando un attimo di pausa lui le chiede se sia colpa di Christian, lei risponde di non sopportarlo più continuando a divorare quel cibo con una tale rabbia che fa sentire a disagio Jose nei confronti dei clienti seduti ai tavoli che invece di mangiare chiacchierando tra di loro, non fanno che guardarli tutto il tempo pensando chissà ché. Infine per cercare di farla calmare (o almeno per evitare che si divori l’intero locale), le consiglia di fregarsene tanto Roch è sempre stato fuori di testa e non potrà di certo cambiare adesso, ma l’amica alza la voce dicendo che deve cambiare per forza, poi ordina tre fette di torta alla frutta sotto gli sguardi increduli di chi l’ha vista iniziare a mangiare più di mezz’ora fa, costringendo Jose a mettere tutto sul conto di Christian, così impara!
Cathy, nel frattempo, è ancora in missione segreta appostata davanti casa di Samià da ben un’oretta e mezza, nonostante tutto però non riesce a vederlo in faccia poiché la sorella immaginandosi di trovarla fuori, le corre incontro di corsa salutandola e scusandosi per prima mentre quel ragazzo misterioso se la fila. Il comportamento di Samià le ha lasciato tanti interrogativi: “perché tutto questo mistero, chi è quel tipo e che bisogno ha di nasconderlo?”
 Più tardi, i ragazzi al garage discutono a proposito di Christian:
-ammetto di non capirlo più, mi arrendo ragazzi! –Getta le armi Nicolas
-Johanna, invece mi ha detto che non si arrenderà né ora né mai, -racconta Jose, -se l’aveste vista anche voi oggi in che stato era, ho paura che abbia fatto una bella indigestione di cibo, ma la parte divertente deve ancora arrivare, ve lo assicuro…
-che avete combinato tu e Johanna, sentiamo…-gli domanda Gauthier
-Al nostro sciupafemmine verrà un attacco di bile quando si ritroverà addebitato sul suo conto lo “spuntino” di Johanna!
-Che cosa? Vi farà a pezzettini quando se ne accorgerà, -annuncia Dupont divertito
-Tranquillo, ci sappiamo difendere e poi lei mi ha tanto pregato di farlo che non potevo tirarmi indietro…
-ti ha costretto, confessa!
-Peggio Nicolas, ha minacciato di licenziarmi!
-Ma non è mica lei il tuo capo…,-ribatte Dupont scuotendo la testa
-Beh, in quel momento lo era, -sorride, -e poi a me non dispiace mettermi contro quel nanerottolo, quanto peserà, sessantacinque chili al massimo, io sono il doppio di lui, -si vanta battendosi il petto
-Secondo me basterebbe Johanna a metterlo k.o.!
-Puoi dirlo forte Etienne, lei è molto pericolosa e comunque vi confesso che a mio parere questa storia le sta davvero facendo perdere la testa ed oggi ne ho avuto la conferma!
-Ma perché dici questo, cos’altro ha combinato Johà? –chiede preoccupato Nicolas
-mi ha ricattato, mi ha detto o mettevo tutto sul suo conto o sarebbe corsa da Nathalie a raccontarle qualcosa che non doveva ed io ho scelto la prima
-Qualcosa tipo cosa, Jose?
-Nicolas, l’altro giorno Johanna mi ha sorpreso a fare il cascamorto con una cliente…, ora non tirate conclusioni affrettate, ero arrabbiato con Nathalie, tutto qua.
-Si ma non hai fatto nulla di male, voglio dire stavi solo chiacchierando con quella ragazza, almeno lo spero
-Certo Etienne che stavamo solo parlando, è logico,  ma Nathalie andrebbe su tutte le furie ugualmente. Ragazzi la parte di soldi di Johanna la metterò io di tasca mia, non c’è problema, in fin dei conti è una fesseria, ma il mio pensiero è che…
-a Johanna possa sfuggire di bocca, lo so -completa il suo pensiero Nicolas
-Ecco, bravo!
-E ’un’amica, si sforzerà di tenere la bocca chiusa, si è matta ma non è cattiva, non credo che voglia farvi litigare, quindi puoi stare tranquillo.
-Me lo auguro Nicolas. Ma Christian ha proprio intenzione di non presentarsi oggi alle prove? –Sbuffa guardando l’ora
-E chi lo sa, da quando ha litigato con Barbarà ha ricominciato a fare il galletto. Lei gli corre appresso da una vita, mi chiedo che diavolo gli è preso a tutti e due! –Sbuffa Dupont
-Sei incavolato con lui? –Gli chiede Etienne leggendogli negli occhi una certa delusione
-si lo sono, attenzione lui è libero di fare quello che vuole riguardo la sua vita, solo non condivido questo suo modo di fare, credevo si fosse messo la testa a posto e invece ha ricominciato a trascurare il gruppo e se lo facesse per stare con Barbarà glie lo potrei anche permettere ma per andare gironzolando con delle perfette sconosciute, no questo è troppo!
-Hai ragione ma…,-fa per parlare Etienne…
-scusatemi ma sono nervoso perché l’altro giorno andando in ospedale da Patrick indovinate un po’ cosa ho visto!?!...Il nostro batterista se ne stava seduto in sala d’attesa a ridere e scherzare con una biondina…
-vuoi scherzare? –Sbalordisce Jose, -non ci posso credere. Te l’ha presentata?
-Non mi sono fatto vedere, ero così arrabbiato con lui. Non credo proprio che a Patrick faccia piacere che si prenda in giro sua sorella
-Già e sono sicuro che la prima cosa che farà dopo essersi rimesso, sarà prenderlo a calci, -prevede Vasseur
-Questo è poco ma sicuro, così forse imparerebbe ad essere più serio nei rapporti di coppia…
-Ah, sapete ragazzi che…, mi sono fidanzato con Valentine, è ufficiale, - aggiunge dopo una attimo di esitazione
-Cosa? Ma perché non c’è l’avevi detto? –Protesta Jose
-Eravamo così presi da Christian che mi ero dimenticato, certo non di Valentine ma di dirvelo, insomma ho conosciuto un po’ tutti: i suoi, le sue due sorelle maggiori e il fratellino di tre anni…
-Ci fa piacere Etienne, bravo!
-Ti auguriamo il meglio, -aggiunge Vasseur
E tutti e due gli scompigliano i capelli segnale di essersi appena messo nei pasticci decidendo di farsi mettere il guinzaglio da una donna…, “non ha idea di cosa gli spetti adesso…!” continuano a dirgli malefici…
La buona novella si sparge in comitiva quindi anche le ragazze ne sono al corrente ed Helene pur rimanendo incredula è contenta per lui e Valentine, soprattutto dopo aver visto in questi giorni Cathy crearsi nuovi interessi e frequentare altre persone. Ultimamente anche Benedicte è molto impegnata, si fa vedere poco ed è sempre allegra e spensierata ogni volta, Helene si chiede se lo sia davvero perché secondo lei non è possibile che abbia già dimenticato Jean-Luc, ci teneva così tanto, si notava dai suoi occhi e da come lo guardasse; Johanna non fa che domandarle cosa sia successo tra loro due, lei non è a conoscenza della brutta esperienza avuta dalla Guiber, quest’ultima quella sera in camera sua aveva pregato Helene e Cathy di non farne parola con nessuno. Ma chi lo sa, forse in questo caso sarebbe stato un bene che venendolo a sapere Johà, questa fosse andata a sperperarlo a Jean così lui avrebbe capito tutto finalmente…!  
In effetti quest’ultimo preferisce non vedere più Benedicte perché l’ha crede uguale alla sua ex: una ragazza tanto bella quanto insensibile, con quei suoi modi di fare lo aveva fatto innamorare poco a poco, scoprendosi a giocare con i loro corpi, a fare l’amore per il piacere di farlo, provando sensazioni mai provate, scoprendo l’ebrezza della passione. Era come vivere in un incantesimo: lui era ubriaco dei suoi baci, delle sue carezze, oramai non esisteva più niente all’infuori di lei, anche lo studio era passato al secondo posto, ma non voleva perdere un solo secondo della giornata senza vedere il suo dolce viso, senza poter toccare la sua pelle…!
Per Jean non era solo attrazione fisica ma qualcosa di più profondo, un sentimento che li legava fortemente e che niente e nessuno poteva spezzare…, ma un giorno fu lei a farlo dicendogli in faccia di non amarlo più, anzi forse addirittura di non averlo mai amato in realtà, così dicendo era sparita. Due anni buttati al vento, cancellati, eppure difficili da dimenticare, lui si era davvero innamorato di quella ventenne maliziosa, piccola e dolce ma desiderosa di scoprire un mondo…, un mondo per cui forse non era ancora pronta, forse era scappata via per questo, aveva avuto paura o forse, è lui che preferisce crederlo per non affrontare una realtà totalmente diversa: “ella è andata via per cercare le stesse emozioni altrove…!”Dopo gli era toccato lottare per riprendersi la sua vita, ritrovare gli amici, lo studio e ciò non gli dava le soddisfazioni di un tempo poiché nella mente avesse lei come un chiodo fisso. E’ un segreto con cui Fontinà convive ogni giorno, senza avere il coraggio di raccontarlo né a Johà né a Benè, forse per orgoglio o perché parlarne fa ancora tanto male, ora finalmente stava provando a rinnamorarsi ma anche Guiber ha dimostrato di essere un’insensibile prima attirandolo a sé e dopo mollandolo senza curarsene ferendo i suoi sentimenti, facendogli capire che per lei quelle corse sotto la pioggia, le lunghe chiacchierate, non fossero altro che uno stupido gioco.
Ad ogni modo, Johà è al dir poco furiosa non solo con l’amica Guiber che prima le ha rubato Jean e adesso non lo vuole più, ma anche con Etienne perché è fuori di testa, non l’ha smette di brontolare con Helene accusandola di aver fatto l’uccellaccio del malaugurio poiché avesse espresso che egli si sarebbe fidanzato con Valentine e ciò si è avverato. L’amica non le risponde neanche continuando a ricopiare i suoi appunti di studio, ma Johanna non si arrende, vuole per forza litigare con lei quindi continua a darle la colpa di tutto fino a quando l’altra non potendone più le ripete con tono chiaro e tondo per l’ennesima volta che la vita privata degli altri a lei non deve importare, chiedendole se il suo cervellino sia capace di comprenderlo o meno…!? La texana sbuffa, non le è piaciuto il tono presuntuoso con cui si è rivolta a lei, esige infatti più rispetto le dice voltandole le spalle indispettita mentre Helene torna al suo dà fare. Tante idee le frullano nella testolina, tante ne vorrebbe realizzare e anche se quest’ultima le ha ordinato di starne fuori, “tornado Redfield” ha deciso di tornare alla carica…, chissà che combinerà ancora…!!!
L’indomani Cathy si deve recare in facoltà molto presto: sembra voglia chiedere una modifica nel suo piano di studi introducendo altre materie, impegnando corpo ed anima nello studio, ha detto sorridendo alle compagne di stanza ricevendo però ulteriori critiche da parte della rompiscatole Redfield, eh ti pareva che almeno per una volta sapesse tenere la boccaccia chiusa, ma purtroppo non c’è niente da fare con lei, difatti comincia a rompere con i suoi soliti discorsetti dicendole di aprire gli occhi e guardarsi intorno invece di tenerli puntati sui libri tutto il giorno, altrimenti andrà a finire che invece di un marito si ritroverà sposata con un bel libro! Insomma inevitabilmente le due finiscono per litigare passando dal tono basso ai toni più accesi poiché Cathy pur essendo una tipa tranquilla, se le fanno saltare i nervi sa far valere le sue ragioni ad ogni costo, quindi più urla Johanna più forte urla lei e la povera Helene si accontenta di perdere due ore di sonno dandosela a gambe. E pensare che poteva continuare a dormire al calduccio delle coperte avendo lezione alle undici, ma ahimè i battibecchi delle due l’avevano costretta ad abbandonare il lettuccio caldo avvolto da un morbido piumone colorato per catapultarsi fuori al freddo e al gelo.
Intanto in facoltà c’è anche Barbarà, nuovamente insieme ad Antoniò, è già la seconda volta che Cathy li sorprende a chiacchierare e non le farebbe né caldo né freddo se solo non avesse litigato furiosamente con Johà, per colpa sua infatti è uscita alle nove invece delle otto quindi è talmente fuori di sé che adesso avrebbe voglia di bisticciare anche con quel ragazzo tonto e mascalzone che si diverte a giocare con i sentimenti altrui. Dirgli in faccia che certe cose non si fanno, l’amore è un sentimento spontaneo e come esso anche le dimostrazioni d’affetto: i baci, le carezze, ogni cosa al suo tempo ma lui non sa neanche cosa significhi “aspettare”!
Come dimenticare il loro primo appuntamento: quel bacio rubato al parco, un piccolo minuscolo innocente bacio, per lei il primo mentre per lui un’abitudine, uno scherzo, ma Cathy sognando l’amore romantico, a quel bacio desiderava seguissero delle dolci frasi e non un invito in camera sua per guardare le stelle. Queste si vedevano benissimo al parco stesso, Antoniò s’era comportato da cafone e anche se dopo aveva cercato di rimediare dicendo di possedere uno stetoscopio per osservare le stelle da vicino, ormai s’era fregato con le sue mani in quanto non è mai stato un appassionato di queste cose e glie lo aveva sentito dire a lui stesso qualche giorno prima in aula di astronomia, quando parlando con degli amici raccontava di suo padre che appassionato teneva in terrazza un vecchio stetoscopio poco funzionante a cui è molto affezionato e lui che si lamentava perché avrebbe voluto utilizzarlo per osservare da vicino le figlie della vicina in topless, altro che stelle. Erano usciti ancora qualche altra volta ma non vi erano più stati piccoli minuscoli innocenti baci rubati bensì grandi e spacciati schiaffoni rubati, (stavolta però lei a lui)!!        
  
  
 
 
 

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Capitolo 9
*** La comitiva come una famiglia ***


LA COMITIVA COME UNA FAMIGLIA

Mah! Tornando al presente, nei prossimi mesi per i ragazzi inizieranno le prime tournee, ormai è ufficiale, di un lato è esaltante ma Etienne, Jose e Nicolas dovranno staccarsi ogni volta dalle loro amate. Jose spera in una tournee in America per andare a trovare i suoi genitori, difatti quando lui aveva quindici anni, per motivi di lavoro del padre si erano trasferiti qui a Parigi, successivamente conoscendo i ragazzi si era unito al gruppo e nel frattempo frequentava il liceo; terminato questo a diciotto anni, il padre parlava di tornare in patria poiché avesse adesso abbastanza requisiti per mettere su uno studio di architettura. Qualche mese fa però, Jose avendo conosciuto Nathalie, trova un altro motivo per restare oltre il gruppo e con qualche difficoltà riesce a convincere i suoi a farlo rimanere qui, suo padre lo voleva a lavorare con lui ma capendo quanto sia importante per il figlio glie lo acconsente, quindi erano partiti portando con sé la figlia più piccola Corinne, che frequenta le medie. A Jose le cose tutto sommato sono andate bene: ha lasciato casa dei suoi perché troppo caro l’affitto trasferendosi in un appartamento più economico che possa pagarsi quindi con quello che guadagna al bar, e adesso lo condivide con una ragazza meravigliosa che ama alla stra-follia…, cos’altro potrebbe volere dalla vita? Beh, sicuramente che fosse possibile andare in tournee insieme  per non doversi separare, i ragazzi discutono a questo proposito, purtroppo portarsi dietro le ragazze significherebbe fargli perdere il filo con gli studi e poi non sarebbe giusto lasciare Benedicte, Johanna e Cathy alla routine quotidiana, ma anche volendo non si può partire tutti ogni volta: le tournee sono tante, non ci sono soluzioni alternative, devono partire da soli.
Anche se a malincuore, i ragazzi iniziano a suonare i loro strumenti sperando che la musica gli risollevi il morale, non fanno che ripensare alle facce che hanno fatto le loro fidanzate, contente per loro si, senza dubbio ma…, soprattutto molto tristi. In camera infatti, Helene seduta sul letto conta i giorni che mancano ad arrivare alla prima tournee, con l’angoscia nel cuore pensando di non poter resistere nemmeno un giorno senza il suo amore. Nel frattempo Johanna saltellando come una pazza da una parte all’altra, racconta di aver scoperto che Barbarà abbia beccato il caro batterista a fare il cascamorto con una moretta…, bassa e grassa, perciò sentendosi umiliata per essere stata rimpiazzata da una come quella là, mollandogli uno schiaffone da urlo, era fuggita cambiando addirittura identità; Cathy scoppia a ridere poiché l’abbia vista da poco e in buona compagnia per giunta, ma ops non può dirlo davanti a lei, incuriosite le chiedono come si chiami adesso Barbarà, la giovane detective ammette di non saperlo ancora ma i suoi informatori ci stanno lavorando e presto saranno in grado di rivelarglielo. Se le inventa proprio tutte e sa che in questo momento” miss x” si trovi in Texas dove ha intenzione di impadronirsi del migliore cavallo che ci sia nella “rentrée”, per poter giungere fino in Francia cavalcando su esso ed essere premiata con una medaglia per la più spettacolare cavallerizza dell’intero pianeta, divenendo in questo modo talmente famosa che il povero Roch non potrà far altro che starle accanto nei suoi sogni! E’ riuscita a far ridere pure la Girard, e non è finita infatti c’è ne una anche su Jean-Luc: egli è segretamente sposato con la stupenda Benedicte, l’ha saputo dai suoi informatori.
Cathy confessa di non fidarsi molto di questi ultimi, consigliandole di andare a verificare di persona se la fonte sia sicura, perciò dovrebbe partire oggi stesso con il primo volo, continua a dirle Girard, ma la Redfield ha capito il secondo fine, le compagne di stanza vogliono togliersela dai piedi, così prende e se ne va arrabbiata…, che buffa! Non è che lei sia strana solamente non è normale, è un po’svitata ma non completamente pazza, solo fuori di testa e tremendamente irrequieta…, “ecco la descrizione esatta per lei”!!
Ad ogni modo, non riescono a farne a meno, oramai se non ci fosse, la comitiva non sarebbe niente, quindi corrono a cercarla e dove la trovano? Beh, in camera di Benedicte a ridere come matte poiché la stia aggiornando sulle ultime ma ultimissime novità riguardo miss x, ella ha persino cambiato volto e sembra si faccia chiamare Kate, i suoi informatori infatti l’hanno appena contattata, racconta mostrando la radio trasmittente (presa dal kit del buon investigatore), essi hanno scoperto che Christian si sia precipitato da lei e riconoscendola da un tatuaggio, l’abbia mollata dopo aver scoperto che ella si fosse già da tempo segretamente sposata con un bel giovane dagli occhi blu… (  già, blu proprio come gli occhi di qualcun altro che conosciamo benissimo). Guiber non si rattrista per il riferimento fatto dalla texana anzi al contrario propone di andare a mangiare Da Alfredo, Jose le ha detto che fanno degli ottimi selwic, vale la pena provarli, no? Le amiche accettano volentieri, soprattutto Johanna ha una fame, difatti quest’ultima confessa che indagare mette fame perché il suo cervello consuma un sacco di calorie per lavorare, intanto ordina di tutto, dall’antipasto al dessert, incredibile il modo in cui divora la torta alla panna un cucchiaio dopo l’altro come se stesse appena iniziando, mentre le altre pur avendo mangiato solo qualche selwic e un’insalata, non riescono a finire il dolce restando a guardare lei incredule che non solo si finisce il suo ma dopo passa a svuotare i loro piatti. Infine la mangiona si alza per andarsi a prendere una bella spremuta d’arancia…, e le amiche ne approfittano per spettegolare un po’:
-Ma secondo me non è del tutto sazia! -afferma Cathy
-Non ho mai visto nessuno divorare tanto cibo come lei, -confessa Benè
-Lei è unica ed inimitabile, non ne troverai una uguale in giro, te lo posso assicurare. Ma tu come ti senti, uh? –Le chiede affettuosamente
-Sto bene, sul serio, non vi preoccupate per me. Ho capito ormai che con Jean non può andare, ci siamo rivisti e abbiamo di nuovo cominciato a litigare, è offeso con me, si capisce, ma io non posso farci niente.
-Non hai provato a spiegargli la tua esperienza, magari raccontandogli quello che hai passato…
-no Cathy, -l’ha interrompe, -non voglio la pietà di nessuno. E’ chiaro che Jean non faccia per me, siamo incompatibili…
-Non si prova pietà per queste cose, tantomeno puoi sapere se andreste d’accordo se non provi a dargli una possibilità, comunque spetta solo a te decidere. –Conclude Helene, -solo non te la prendere se Johanna non perde occasione di fare un certo tipo di riferimenti, perdonala, non sa nulla di questa storia, è solo fin troppo curiosa di sapere cosa è successo.
-L’ho capisco, inizio a conoscere com’è fatta e mi sto abituando, almeno se non altro riesce sempre a strapparmi un sorriso
-già, potrebbe fare l’animatrice lei, -afferma Cathy, -ma fa già l’investigatrice privata, solo che i suoi contatti si sono sbagliati su miss-x Kate
-Perché, tu che ne sai, a proposito? –Chiede Girard impaziente
-Beh, l’ho vista pochi giorni fa in facoltà con Antoniò
-e perché non c’è l’avevi detto, volevi farci arrabbiare, uh? –Scherza la Guiber, -se lo dici a Johanna, ti ci costruisce su una storia di sicuro
-No, per carità, andrebbe a ficcare immediatamente il naso tra loro due, la privacy non ha idea di cosa sia
-Chissà cosa hanno avuto con Christian, mi dispiace per loro due. –Confessa Helene
-Certo che s’è sfasciata una coppia ma in compenso se n’è formata un’altra, -fa Benedicte osservando zitta la reazione della Andrieu.
-Era ora che quei due si decidessero una buona volta, no? –Dice con tono nervoso
Helene e Benedicte osservano il bicchiere di vetro stretto tra le sue mani ed hanno paura che possa sbriciolarlo con tutta quella rabbia che le è salita in corpo…
-Ragazze, non mi guardate così, non sono gelosa!
-Ma noi non lo pensiamo, -assicura Guiber
-No, no, -aggiunge l’altra
-Conosco i vostri sguardi ma a me non importa nulla di quel bassista da quattro soldi…, ecco, io preferisco Jean-Jacques perché è un uomo responsabile, studia per diventare medico, ha la testa sulle spalle insomma
-Ma cos’è questa storia!?! Ti vedi con Jean-Jacques? –Le chiede Helene sorpresa
-Si, e devo dire che mi piace!
-Ah! –Fa con gesto di ammirazione Girard, -questa si che è una bella notizia
-Mi piace Helene, mi piace come parla, come ragiona, davvero è un ragazzo adorabile non c’è che dire, è piacevole stare in sua compagnia e poi mi ha confessato che gli piaccio dal primo momento in cui mi ha vista, quindi…
-ah, ma allora se le cose stanno così, direi che va bene!
-Si Benedicte, infatti sono molto contenta e stasera esco con lui!
-Oh, brava! –Si complimenta Helene. –Ma guardate c’è Nathalie
-Salve, salve, salve…, -saluta tutta contenta!
-Come mai così di buonumore? –Le chiede Cathy incuriosita
-tra un quarto d’ora Jose stacca da lavoro così finalmente potremo dedicarci a noi due, voi non avete idea da quanto sogno questo momento.
-Ma non vivete già insieme? –Interviene Benedicte dubitando sul fatto che non trovino tempo abitando nella stessa casa
-si ma Jose esce presto e rientra molto tardi la sera, spesso non coincidono gli orari, capito?
-No scusa, non mi devi nessuna spiegazione, sono stata un po’ invadente, scusami
-Tranquilla, non hai detto nulla di male. Ma è vero di Etienne e Valentine?  
-Sembrerebbe di si! –Risponde Helene, -chissà lei come l’ha presa la notizia della tournee
-dai, e come vuoi che l’abbia presa, esiste il telefono anche dove andranno i ragazzi, -spiega con tono allegro, -non vanno mica nei luoghi sperduti, non fare quella faccia Helene, tanto ogni tournee è breve, perciò passa subito, -l’ha rassicura
-Oh, pensavamo di averti persa per sempre Johanna, -sorride Guiber vedendola tornare
-ho incontrato un compagno di facoltà. Oh, ciao Nathalie!
-Ciao amore, sei pronta, possiamo andare? –Giunge nel frattempo Jose
-direi di si!
-Dove andate di bello?
-Johanna…, -le fa segno Girard, -non ti immischiare
-E va bene uffa, mi sforzo, mi sforzo, -brontola, -ah Jose, metti tutto pure sul conto di Christian per favore!
-Sul conto di Christian? –Ripete Jose ripensando all’altra volta un po’imbarazzato
-Ma no ragazze che c’entra, vi ho invitate io, -precisa Guiber
-No, è una cosa tra me e Jose, -spiega Johanna
-Ma di che si tratta? –Domanda Nathalie
-Niente, una stupidaggine, adesso andiamo, è tardi…
I due vanno via e le altre non sono riuscite a capirci nulla. Cos’è questa storia del conto di Roch? Payot è così emozionata di potersi godere il suo Jose senza interruzioni fino all’indomani mattina che dimentica facilmente quel momento, perciò non gli chiede più nulla abbracciandosi a lui uscendo dal bar…, ma dietro l’angolo qualcuno li osserva, una donna con gli occhiali scuri e una sciarpa intorno al collo…, casuale o puramente guai in vista? Boh, chi lo sa!
Helene si chiede come faccia Nathalie a stare tranquilla, lei invece ogni giorno che inizia spera non trascorra mai, ma guardando l’orologio si accorge che le lancette avanzano anche se non vuoi ed inevitabilmente finisce la giornata giungendo una nuova alba. Il tempo purtroppo non si può fermare e velocemente arriverà il primo giorno della partenza dei ragazzi, quindi l’unica cosa che resta da fare e passare più tempo possibile insieme, perciò ogni tanto lasciano perdere le prove per accontentare le loro fidanzate. Etienne dispiaciuto racconta che in questo periodo praticamente non riescono a vedersi con la sua bella perché è occupata a finire dei disegni per un’altra sfilata, per questo motivo quando il leader e Vasseur sono via, lui rimane al garage a studiare e a bisticciare con Roch quando non può farne proprio a meno. A proposito di quest’ ultimo, da quando il leader gli ha fatto una bella ramanzina, egli ha riiniziato a prendere le prove seriamente, certo continua ad uscire con una raga dopo l’altra ma nel privato è libero di fare ciò che vuole, gli ha detto Dupont, l’importante e che non salti le prove, tutto qua.
La Andrieu uscendo con Jean-Jacques, frequentando qualche locale, incontra nuovamente Barbarà con il bell’Antoniò…, ma stanno insieme o no? Intanto Johanna ha sottoposto Jean a un’estenuante terzo grado riguardo Benedicte, senza però ottenere risposte soddisfacenti, questo non garba all’amica divenuta sempre più impaziente di venirne a capo. Eh si, non vuole farsi sfuggire niente la nostra cara detective, credendo di saper tenere tutto sotto controllo, eppure ci sono delle cose di cui è all’oscuro e quando ne viene a conoscenza dà in escandescenza, ad esempio vedendo Cathy tra le braccia di un ragazzo: «non doveva fare una cosa del genere alle sue spalle…»gridava facendogliela pesare in tutti i modi possibili, e non diciamo dopo avendo capito che le amiche lo conoscevano già, le chiama traditrici…, perdi più un giorno di questi becca miss-x con Antoniò, tutti e due abbracciati…, “i suoi informatori sono in vacanza o si erano dimenticati di avvertirla?” le domandano scherzose, “ma non dovrebbe essere in viaggio sul suo cavallo a quest’ora, miss-x Kate?” Eppure ha sempre lo stesso viso, “non si era fatta la plastica? “ E sembrerebbe che tutti continuino a chiamarla Barbarà, fino a prova contraria…!  La terribile Redfield non si smentisce, infatti parlando alla radio con i suoi contatti, viene a sapere che tutto ciò è saltato a causa di una brutta caduta da cavallo ma…, pare sia ottima forma , le fanno notare divertite. Per Helene e Cathy ormai è quasi una sfida con se stesse, diventa una questione di vita o di morte saper controbattere alle sue scemenze e poterla mettere a tappeto…, per quanto è possibile perché lei ne sa una più del diavolo perciò vince sempre. Comunque per quanto pazzerella possa essere, anche lei ha i suoi momenti di serietà, casa sua è così lontana: le manca la sua famiglia, ha tre fratelli maggiori, una parentela molto numerosa, tanti cugini di ogni età e due nipotini e chi non è nella sua stessa situazione non può capirla, difatti Cathy è di Toulouse, Helene ha i familiari poco distanti e anche Nathalie, i suoi abitano in campagna, solo Jose e Benedicte possono comprenderla.
La famiglia di Payot non è numerosa, ha solo un fratello più piccolo che non conoscono, ma da come ne parla si deduce che non vadano un granché d’accordo. Per una cosa o per un’altra, per ognuno di loro rifugiarsi in comitiva diviene un conforto perché è un po’come stare in una seconda famiglia, facendo amicizia hanno messo in gioco i loro caratteri, opinioni, punti deboli, scoprendosi a vicenda pregi e difetti e cercando punti in comune per cui andare d’accordo; anche Nathalie per quanto antipatica risultasse all’inizio, si era meritata di entrare in comitiva, avendo condiviso con loro opinioni, progetti, speranze, proprio come si fa all’interno di una vera famiglia. Ella raccontava di non avere un buon rapporto con i suoi, di non essere minimamente la figlia modello desiderata e non è bello crescere sentendosi continuamente una delusione per coloro che ti hanno messa al mondo, quindi conoscere Jose e far parte di una comitiva l’aveva aiutata a dare una svolta alla sua vita, anche se il suo cruccio rimane sempre quello cioè trovare un modo per andare d’accordo con i suoi.
La riabilitazione per Patrick procede abbastanza lenta e per quanto forte lui sia, ci sono momenti in cui sente di non farcela più, Christian e gli altri del gruppo andando a trovarlo nella clinica dove è stato trasferito, si accorgono del suo più che evidente cattivo umore:
-non tornerò più a camminare, rimarrò bloccato a vita in questo letto. Non voglio vedere nessuno, andatevene via tutti quanti, per favore, -grida loro
-Perché devi stare solo, adesso ci facciamo quattro chiacchiere tra amici e…
-e cosa Christian? Non ho bisogno di quattro chiacchiere ma di tornare a camminare per stare meglio, ma perché non lo capite? Non serve a niente parlare, a niente…
-Tornerai a camminare, è questione di tempo, -cerca di rassicurarlo Christian ma invano perché dentro i suoi occhi vi è il fuoco
-Lasciami in pace, ti ho detto! –Gli grida ancora una volta contro
-No! –insiste l’amico. –Perché l’energia che metti nel gridarmi contro, invece non l’ha sfrutti per guarire, uh? Tu stesso mi hai detto che non bisogna mollare, ora che c’è?
-C’è che ho cambiato idea, mi rifiuto di reagire, basta, non ti voglio più ascoltare, bastaaa…, -urla iniziando a piangere, tappandosi le orecchie con le mani
Nicolas, Etienne e Jose rimangono immobili, poi arriva Barbarà che vedendo il fratello in quello stato, corre fuori a piangere, Christian l’abbraccia forte a sé confortandola, intanto giunge una biondina, Nicò l’ha riconosce infatti è quella dell’altra volta. Dopo un po’ quella ragazza si allontana con Barbarà e Roch dice agli altri di voler rimanere ancora un po’:
-Christian, sei sicuro di voler rimanere? –Gli chiede Nicò, -fino a quando continuerà a essere così agitato, non riuscirai a parlargli
-sono sicuro, aspetto che arrivino i genitori e poi vado, non me la sento di lasciare Barbarà e Muriel da sole qui
-Chi è Muriel? –Gli chiede
-E’ una lunga storia, -fa un mezzo sorriso, -è la ragazza che piace a Patrick, ma adesso neanche lei vuole vedere…
Dupont si sente così stupido ad aver pensato che l’amico potesse portarsi dietro una sua conquista per andare a trovare l’ex-cognato, Roch è un farfallone ma non di certo un’irresponsabile.
Cathy decide di portare Jean-Jacques al garage per fargli ascoltare il gruppo ma non ce nessuno, Jacques non resiste alla tentazione di prendere in mano il basso improvvisando qualche nota, pizzicare quelle corde gli dà un’emozione indescrivibile, una volta suonava confessa, poi intraprendendo gli studi, la musica l’ho distraeva troppo così aveva regalato lo strumento ad un amico, certo che ne avrebbe fatto un buon uso. In quel momento rientrano i ragazzi e Etienne si incavola trovando il basso in mano ad un perfetto estraneo:
-scusami, non volevo! –Esclama Jacques
-Ragazzi, lui è Jean-Jacques e ci teneva tanto a sentirvi suonare, -li prega Cathy
-noi vorremmo ma manca il batterista. Comunque io mi chiamo Nicolas, lui è Jose e…
-io sono Etienne e quello è il mio basso! –Precisa con un tono un po’antipatico, -scusa ma ne sono un po’ geloso
-Non ti preoccupare, ti posso capire
-Tu suoni? –Gli domanda
-Suonavo…
-Ma Christian dov’è? –Chiede lei
I ragazzi spiegano cosa è accaduto e Jean capendo la situazione, chiede il permesso di fare un tentativo e parlare con il ragazzo, forse sa come poterlo aiutare e Cathy li prega di lasciarlo fare.
Dopo qualche giorno Patrick riprende la terapia, merito di Jacques, il quale non ha fatto altro che raccontargli la sua esperienza, quando aveva la sua età infatti aveva fatto una brutta caduta e come lui non poteva più camminare, ma è guarito poi, c’è l’ha fatta quindi non è affatto impossibile, gli dice facendogli coraggio e chi meglio di lui può saperlo avendolo vissuto sulla propria pelle, a Patrick è stato di grande aiuto parlare con lui di quello che prova dentro, ora si sente di poter affrontare meglio la situazione, con un altro spirito, una nuova forza. Cathy per ringraziarlo l’ho bacia davanti a tutti: “che sorpresa”, i ragazzi non avevano idea che la loro amica stesse con qualcuno
-Ullallà! –Esclama il batterista, -novità all’orizzonte a quanto vedo
-ve l’avrei detto ma non era capitata l’occasione, -si giustifica lei imbarazzata poiché non fosse sua intenzione comportarsi in quel modo ma…, ormai era fatta!
Più tardi durante le prove, gli fanno ascoltare un pezzo e sono presenti pure Nathalie, Johà, Benè ed Helene:
-sbaglio o hai detto che suonavi? –Gli domanda il leader
-si, ma secoli fa, per lo studio ho abbandonato la musica
-può darsi ma se c’è l’hai nel sangue, lei non abbandona te, -gli dice Jose
-Perché non provi a suonare con noi! –Gli propone Roch, -Etienne ti cede il suo basso e ci fai vedere di cosa sei capace
-No, non posso, Etienne è molto geloso del suo strumento…
-no, non lo è del suo basso, stai tranquillo, -interviene Johanna mentre Helene le dà una gomitata
-Te lo presto volentieri invece, -fa Etienne gentile
-dai poche storie, do il tempo…-ed impugnando le bacchette, Roch invita Jacques ad unirsi a loro per quel momento.
Il ragazzo se la cavicchia abbastanza bene, adesso sanno dove trovare un sostituto in caso di bisogno, ma Gauthier fa corna, lui sa solamente suonare e in mancanza di quello rimarrebbe disoccupato, ammette, Jacques lo rassicura dicendogli che lo studio gli porta via fin troppo tempo, è già un miracolo trovarne per dedicarsi a Cathy, ma un gruppo sarebbe impegnativo.
-Beh, per me devi trovarlo per forza, vuoi o non vuoi, -gli ordina la sua piccola
-Oh oh! Attento, è in queste circostanze che una donna diventa davvero pericolosa! –lo avvisa Jose
-E tu che ne sai? –Gli chiede Nathalie tirandogli un orecchio
-Visto, che ti dicevo? Ahi, ahi…
Tutti ridono e a Jean-Jacques iniziano a piacere questi amici, lo fanno sentire molto attuagio.
Una volta uscite di lì, dopo che Jacques saluta andando via, stavolta è Cathy a prendere Johanna  per un orecchio minacciandola di staccarglielo alla sua prossima battutaccia, la Redfield non imparerà mai la lezione, comunque smette per il momento di impicciarsi negli affari di Cathy, continuando a indagare su Barbarà, Benedicte le ha consigliato di ritirarsi da sociologia ed iscriversi ad un corso di F.B.I., tanto le basi c’è le ha proprio tutte quante!!
    
   
            
  
 
       

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Capitolo 10
*** Un segreto tutto da accarezzare ***


UN  SEGRETO  TUTTO  DA  ACCAREZZARE

Helene e Nicolas, ultimamente sono sempre raggianti: per lei ogni scusa è buona per sorridere allegra e beata, anche lui è di ottimo umore e canticchia sotto la doccia, quindi Christian con evidente sfacciataggine gli chiede cosa stia combinando, ma come risposta ottiene soltanto un sorrisetto stupido e allo stesso tempo semplice. Johanna sottopone la piccola Girard ad un vero e proprio interrogatorio “da brividi”, ma non riesce, nonostante gli sforzi, ad ottenere risposte plausibili a parte i sorrisetti stupidi e semplici proprio uguali a quelli del fidanzato e che fanno tanto saltare i nervi alla “curiosona”. Quest’ultima non vuole arrendersi, intanto Cathy sbadiglia annoiata dopo aver passato l’intera giornata sui libri e Johanna l’ha rimprovera dicendole di pretendere il suo aiuto per capire cosa abbia in testa Girard: perché così euforica?... Che avrà combinato con Nicò?... E soprattutto perché non ne parla!... Devono confidarsi ogni cosa, fa parte del regolamento della comitiva e non può essere assolutamente infranta, non si fanno di certo eccezioni per la signorina…, borbotta ancora mentre l’altra si addormenta e pure Helene. L’interrogatrice continua a brontolare da sola per un po’, ella non riesce a dormire con tutti questi pensieri per la testa e poi il suo malumore è anche dovuto al fatto di aver perso in qualche modo l’amicizia stretta con Jean-Luc, lui infatti tiene un po’le distanze, e poi Benedicte ha iniziato a frequentare altri ragazzi e lei non lo sopporta proprio.
Cathy e Benè ogni tanto escono insieme a Jean-Jacques e Christophe, quest’ ultimo ha ventitré anni e lavora nell’officina del padre, è di carnagione scura e fisico prestante, nato a New -York, vive a Parigi dall’età di diciassette anni. Una sera come tante, andando in giro incontrano Valentine, lei non si ferma nemmeno a salutare, quindi non hanno modo di dirle di aver saputo la bella di lei e Etienne. Ogni volta Johanna le aspetta fuori dalla camera per interrogarle, è una vera torturatrice, così stanche di averci a che fare, alla prossima uscita rientrano dalla finestra della camera di Benedicte, pur potendolo fare comodamente dall’entrata principale visto che il coprifuoco nei fine settimana scatta intorno alla mezzanotte, solo che al rischio di incrociarla nel corridoio, le due preferiscono sporcarsi salendo su dalla grondaia, sfuggendo alle sue temibili grinfie.
E a proposito di grondaia, Roch ne sta diventando parecchio pratico visto che a mezzanotte lui invece di rientrare esce, Nicolas e Etienne hanno il vago sospetto che stavolta c’entri una ragazza in particolare, qualcosa gli dice che non sia una delle tante, per averne conferma basterebbe chiedere alla detective Redfield, scherza Nicolas e l’altro ha già preso la cornetta in mano pronto a fare il numero:
-che dici la chiamo?
-Temo che la nostra detective non dia questo genere di informazioni senza pretendere nulla in cambio…
-Per carità, non mi va di subire interrogatori, -e sbuffando rimette a posto la cornetta.
-Già, neppure a me!
-Chissà con chi si vede il nostro batterista…, -si chiede Etienne
-Con cenerentola non di sicuro, quella a mezzanotte doveva rientrare, -ride
-E poi sarebbe troppo raffinata per lui, non credi?–ride anche lui. Mah, cambiando argomento, tu che ne pensi di Jacques?
-Simpatico direi e tu?
-Mi sono arrabbiato trovandogli in mano il mio basso, poi però ho capito, gli manca la musica, io senza morirei!
-Lo so, pure io sono come te e guai a chi tocca la mia chitarra, -ride, -a parte gli scherzi, te lo chiedo una sola volta e poi non torno più sull’argomento se non vuoi: è per il basso o per Cathy che hai fatto quella faccia arrivati al garage, sii sincero! –Gli chiede guardandolo faccia a faccia
-Oh, che domande, per il basso te lo appena spiegato,-risponde senza esitare, - a me fa piacere per Cathy e spero sia davvero un bravo ragazzo. Ma dimmi un po’, ti sei fatto influenzare dalla battutaccia di Johà, per caso?
-L’hai sentita, eh?
-Come no, forte e chiara. A me piaceva Cathy, forse, non lo so, ma ha vinto Valentine, basta!
-Mi fa piacere, comunque scusami se mi sono azzardato a farti questa domanda e come già detto non tornerò più sull’argomento, basta, discorso chiuso.
-Tranquillo, è che riconosco di aver avuto una reazione esagerata, poi mi sono scusato ancora con lui dopo e con Cathy per aver fatto l’antipatico. Ora però posso farti anch’io una domanda un po’personale?
-Certo, ci mancherebbe, dimmi…
-Come mai così felici tu e Helene ultimamente?
-Cos’è, devo chiamarti Christian 2 la vendetta? –Scherza Dupont, -se prometti di non dirlo te lo svelo
-…acqua in bocca, allora?
-Si tratta di un cucciolo!
-Un cucciolo?
-Si, lo abbiamo trovato sotto la tour Eiffel, è stato molto romantico!
-E non ha un padrone?
-Sembrerebbe di no, ecco perché Helene è così di buonumore, se non si fa vivo nessuno le ho promesso di tenercelo noi.
-Non per fare il guastafeste, ma tenerlo dove?
-Penso a tutto io, non ti preoccupare, un modo troverò, forse in campagna dai miei nonni, a loro farebbe piacere la compagnia di un cucciolo, -pensa Nicolas, -uno di questi giorni andrò a chiederglielo.
-Se avranno qualcosa in contrario, forse potrò aiutarti io perché ora che ci penso, c’è un mio amico che adora i cani e magari sarebbe felice di tenerlo, oltretutto abita qui vicino e potreste andarci ogni volta che vorrete
-Ottimo, grazie, ne terrò conto!
-Ma come sta il cagnolino?
-Il veterinario ha detto che è sano come un pesce, certo a qualcuno dovrà pure appartenere, o è stato abbandonato o si è perso, comunque non è stato maltrattato, questo almeno è sicuro.
-E questo è l’importante!
-Si Etienne. Comunque per il momento è ospite fisso del veterinario e non passa un giorno senza che Helene ci vada, quasi quasi ho paura che me la soffi…
-Chi, il cane o il veterinario?
Ridono insieme, intanto si fanno le due e Nicolas si addormenta mentre Etienne non riesce proprio a prendere sonno.
Christian fa il misterioso e alle prove si scatena con la sua batteria, Jose è di ottimo umore e pure gli altri due, durante la pausa poi Jose racconta di aver visto Valentine in mattinata e ad Etienne improvvisamente scivola il basso dalle mani.
-Ho detto qualcosa che non va?
-Accidenti, ma come ho fatto a farlo cadere, non mi era mai successo. Che c’è perché mi guardate in quel modo? Mi è solo scivolato dalle mani, tutto qua. Ma dove l’hai incontrata Valentine?
-Stava andando in biblioteca credo, era insieme a delle amiche, amiche con la “e” finale Etienne, okay? –Precisa con tono ironico Jose
-Guarda che lei ha anche degli amici, amici con la “i” finale, -ripete. –Uffa, sto pensando a quando saremo in tournee e non potrò tenerla sotto controllo, vuol dire che chiederò alle ragazze di farlo al posto mio.
-Si, e alle nostre chi ci pensa, eh? –Riflette Vasseur
-Per quanto riguarda me, io mi fido ciecamente di Helene, dovresti avere più fiducia in Nathalie, sai?
-Ma le ragazze diventano volubili quando rimangono da sole, non lo sapevate?
-Dì pure che sei geloso e fai prima! –Gli dice Roch
-Non sono geloso, sono previdente, tutto qua. Tu piuttosto, è bello non doverti separare da nessuna in particolare, vero?
-Beh, a riguardo avremmo un dubbio, -spiega Etienne, -non si passano tutte le notti fuori per una ragazza qualunque, o mi sbaglio!?!
-Non comment! –esclama
-Mah! Comunque l’importante è che ti comporti bene, sappiamo come sei fatto: prima sperimenti il tuo fascino e dopo ti volatilizzi…-lo raccomanda Nicò
-Ma che dici, io non sono affatto così
-Ah, si giusto, scusaci, dimenticavamo che hai un fratello gemello –interviene Jose, e tutti ridono.
-Bravi, bravi, prendetemi pure in giro. Proviamo invece forza, sfaticati…
-Sfaticati noi…, -ridono
…E mentre i raga sono in piena attività, Johà e Cathy dormono ancora, fino a quando qualcosa le sveglia, uno strano rumore proviene dal bagno, poi scoprono che è solo Helene che sta facendosi la doccia ed è stato lo scorrere dell’acqua ad averle svegliate…, ma dopo qualche instante, di nuovo qualcosa non va, si udisce un tonfo, poi un altro, infine la Girard apre la porta, venendo fuori un amore di cucciolo, il quale scuotendosi a tutta forza allaga quasi la stanza. Ella disperata confessa di aver cercato di fargli il bagno ma lui è un vero terremoto, le ragazze chiedono da dove sia sbucato fuori e lei vuota il sacco, ora Johà si offende, sa che si credeva vedendola con tutta quell’aria da mistero in questi giorni. Oggi il veterinario non può tenerlo perché deve curare un gattino abbastanza aggressivo, poverino si è spaventato ed è corso via…, il cucciolo non il veterinario…, così l’ha chiamata per avvertirla e quando si è recata alla clinica, lo ha trovato talmente confuso…, il veterinario non il cucciolo stavolta.
Ad ogni modo vederlo scodinzolare per tutta la stanza non è certo la fine del mondo, almeno per il momento, forse non si è ancora ambientato ed è meglio che non lo faccia, perché se inizia a ficcare il musetto dappertutto sono guai, intanto si prende tutte quante le coccole il ruffiano, si lascia facilmente accarezzare, pure Cathy e Johà gli si stanno affezionando adesso. A quest’ultima viene la brillante idea di portarlo al garage dai ragazzi, “chissà se oltre che dei gatti, si terrorizzi pure vedendo il pazzo di Christian”, quando è alle prese con la batteria, è capace di fare rabbrividire pure i santi lui, esclama facendo ridere le altre, intanto  avvolgono il cucciolo con un piumoncino per farlo passare inosservato davanti al portiere, il signor Charvet, il quale dopo, notando il fagotto che tiene Girard abbracciato a sé, si insospettisce tentando di bloccarla, ma lei con un scatto veloce fugge via, anche le altre se la danno a gambe mentre il portiere scuotendo la testa, prega che questi ragazzi di oggi prima o poi non lo mandino al manicomio.
Giungono al garage morte dal ridere e Fagotto esce fuori le zampe dal piumoncino, eh si gli hanno messo questo nome strada facendo, in ricordo di quel momento in cui l’hanno scampata bella, (il regolamento vieta di tenere quattro zampe al dormitorio), allora Nicò presenta a Roch “l’investigatore”, il segretuccio del loro ottimo umore, mentre Helene si accoccola Fagotto. Johà prova ad insegnargli ad impugnare anzi ad inzampettare le bacchette, ritenendo più capace un cane di Roch a suonare la batteria, quest’ ultimo sta per ammazzarla rincorrendola per tutto il garage, mentre Jose prende Fagotto sedendolo sullo sgabello di fronte alla batteria, “che buffo”, è anche più carino del nanerottolo, chissà se fa strage di cagnoline pure lui, si chiedono divertiti…, Roch adesso sta per ammazzare tutti quanti. Più tardi Fagotto si conquista la simpatia di Benè, Nathalie e Jean-Jacques, è così tenero, Helene ormai spera che non si faccia vivo nessuno, Christophe è allergico al pelo del cane perciò è costretto a tenersi a distanza il ché è un punto in meno a suo favore per far colpo sull’affascinante Guiber.
Ad ogni modo, inizia una nuova settimana e come ogni lunedì alla Redfield frulla nella testolina una nuova idea, un’idea portatrice di guai come al solito; Nathalie invece ha in testa un’ottima idea, una di quelle geniali ed artistiche e cioè scattare più foto possibili ai ragazzi durante le prove, cogliendo così ogni loro movimento, la passione per la musica, l’amore per gli strumenti, racchiudendo il tutto in una sorta di album foto-ricordo, il quale possa raccontare un po’di loro insomma, ma solo attraverso le immagini senza usare alcun testo. Johanna rielaborando l’idea dell’amica, decide di fotografare Christian in vari più modi ovvero nel suo modo di essere, di fare, di pensare, durante la sua attività da galletto, quindi armandosi di digitale, esce furiosamente dalla camera alle ore otto del mattino.
Cathy non avendo lezioni decide di fare un po’di compere, le piacerebbe trovare un pensierino carino per il suo Jean, non per forza deve aspettare il suo compleanno per regalargli qualcosa, per strada incontra la sorella, che sorpresa rivederla così può chiederle del ragazzo misterioso, ma ella non si sbottona, al contrario cambia argomento dicendo di voler dare un taglio netto al suo modo di apparire, l’altra non capisce che cosa voglia dire, però vedendola così particolarmente felice neanche ci insiste a saperne di più, quindi si salutano e vanno ognuno per la propria strada. Da quelle parti si trova a passare Antoniò che vedendo Cathy sola soletta si ferma a parlarle:
-ciao, mi domandavo se eri tu da lontano…
-Come vedi ero io. Che vuoi Antoniò?- Gli chiede con tono brusco
-Niente, solo salutarti, puoi abbassare la guardia adesso!
-Ma guarda che io sono calmissima, e che ho mille cose da fare, quindi se vuoi scusarmi…, -fa per andarsene
-No aspetta, non vuoi fare nemmeno quattro chiacchiere?-Gli chiede insistente
-Beh, visto che sei tu a proporlo, che dice Barbarà, sta bene?
-Barbarà? E che vuoi che ne sappia io, nemmeno ci vediamo più! –risponde seccato
-Ma come, sembrava andaste d’amore e d’accordo …-aggiunge Cathy dubbiosa
-Ti dico che io e Barbie non ci vediamo più, non ci senti? –Chiarisce infastidito, -Barbie ha altri interessi, fila un altro adesso
-E va bene, non c’è alcun bisogno di scaldarsi tanto, ho capito!
-A parte di Barbie, non mi chiedi altro?
-Beh, visto che sei in vena di domande: come mai tutta questa confidenza a chiamarla con il diminutivo?
-Cosa? Ma io nemmeno mi ero accorto, e poi Barbie o Barbarà che differenza fa, scusa…
-No, no, nessuna differenza figurati.
-E di te non mi dici niente?
-Tu cosa vuoi sapere? Ah no aspetta, provo ad indovinare: se ho il ragazzo? la risposta è si!  
-Non ci credo, non ti credo affatto mi dispiace, tu non puoi avere il ragazzo!
-E perché mai non potrei? –Chiede incavolata
-Ma perché tu sei innamorato di me è logico, ho notato il modo in cui mi hai guardato quella volta, è ovvio si vedeva lontano un miglio che eri gelosa di Barbie!
Non farmi ridere, io gelosa? Ma sei matto! Che film ti sei visto ultimamente?
-Nessun film, non mi invento niente, e sai ti confesso di averla lasciata per te, perché mi sono accorto di amarti, Cathy. –Gli dichiara spudoratamente tentando di baciarla
-Ma ti sei impazzito? –Lo riprende lei incredula spingendolo più in la per poter passare
-Perché fai così?!? Ora sono cambiato, sono cresciuto…
-Forse fuori, ma dentro sei sempre tu, va’ lasciami passare!
-Ti sto facendo una dichiarazione e tu mi tratti male? Più romantico di così non riesco ad essere.
-Ma quale romanticismo, non sai neanche cosa sia.
-Cathy, ti sto dicendo che ti amo, non l’hai ancora capito?
-Ma capire ché? Non c’è niente da capire a parte il fatto che sei un bugiardo, fammi il favore, tornatene dalla tua Barbie e smettila di seccarmi.
-Ma io l’ho lasciata per te, certo lei è interessante, simpatica, ma tu sei più bella…
-Beh, peggio per te allora che hai avuto tanta fretta di mollarla, se prima chiedevi a me ti dicevo di non farlo. Adesso lasciami andare che mi hai già fatto perdere fin troppo tempo e il mio ragazzo mi aspetta!
-E chi è costui? Non mi dire che è quel bamboccio con cui ti ho vista l’ultima volta in quel locale là al “Caprices et rencontres”!
-Si è lui, e non è un bamboccio tanto per cominciare, è gentile, tenero e affettuoso, tu invece sei solo un maleducato e basta, -gli grida in faccia arrabbiata
-Ti accontenti di troppo poco piccola, lasciatelo dire, comunque se sei felice così…
-Si, sono molto felice, qualcosa in contrario?
Finalmente lui l’ha smette di importunarla e lei corre via arrabbiata perché mezza mattinata è già volata via senza poter far nulla di ciò che si era programmata, colpa di quell’imbecille di Antoniò, chi glie la fatto fare di dargli corda, la prossima volta cambierà strada. Nel frattempo Nathalie è alle prese con gli scatti, ne avrà fatti una dozzina tra: Jose mentre suona il sintetizzatore, Nicolas che accorda la chitarra, Christian ed Etienne che si prendono a bacchettate, Jose che scioglie la coda a Nicolas e quest’ ultimo che gli tira i suoi bei riccioloni, Christian che tanto per cambiare importuna Johanna, poi però Helene strappando di mano la digitale all’amica fotografa il suo amore mentre sta sghignazzando divertito vedendo Vasseur con i boccoli in su e Nathalie a sua volta, ristrappandogliela di mano, fotografa Girard alle prese con Jose che le scompiglia tutti i capelli mentre Nicolas l’ha difende…! Quando arrivano Cathy e Jean-Jacques si confondono poverini, Etienne in vena di scherzi si tira lei nella mischia, torturandola a più non posso, Johanna approfittando del frastuono tenta di trascinarsi fuori Christian, Etienne spinge fuori quest’ultimo per le spalle e intanto Johà lo tira per un braccio dicendogli che devono discutere per forza di una cosa. Mettendolo con le spalle al muro nuovamente gli chiede di Barbarà, egli con tono seccato la prega di piantarla con questa storia perché non c’è più niente da dire, ma l’altra dandogli strattoni non molla dicendo di voler sapere a tutti i costi il motivo per cui è finita e in quel momento lui divincolandosi, una volta rientrato dentro guarda male l amico Gauthier.
La sera poi in camera, Roch dice a quest’ultimo che la prossima volta non dovrà più azzardarsi a fare una cosa del genere, non doveva permettersi di spingerlo fuori dal garage in balia di Johanna, l altro si giustifica dicendo di non averlo fatto di proposito ma si scherzava in quel momento e poi gli chiede cosa gli abbia detto lei di così tremendo per costringerlo a rientrare di fretta, però Christian non gli risponde proprio.
Tornando agli alloggi, strada facendo, Cathy e Jean-Jacques stanno avendo una discussione, nulla di serio ma potrebbe diventarlo: lui ha capito chi è il ragazzo di cui diceva di essere innamorata, ed è lo stesso che oggi senza alcuna delicatezza se l’è trascinata sul divano pronto a strapazzarla e lei lo ha anche lasciato fare, reagendo con gli stessi suoi modi di fare e dimenticandosi ovviamente dello “scemo” con cui poco prima  fosse arrivata al garage…, Cathy mortificata gli chiede scusa per averlo trascurato ma lui le dice che non è per questo, sono altre le cose che gli hanno dato molto fastidio. Parla infatti di tutta quella confidenza, quella familiarità tra loro due, ciò lo porta a concludere che lei non gli sia indifferente e che la cosa sia reciproca per giunta, per questo le chiede di essere sincera, di guardarlo negli occhi e dirgli che Etienne è soltanto un amico, non è difficile se è la verità. Cathy è come immobilizzata, il cuore prende a batterle furiosamente, cosa le sta accadendo? Se è la verità, se di Etienne non gli importa nulla, perché non riesce a dirglielo, lo sguardo di Jacques così severo l’ha fa star male, si sente agitata, nervosa, poi d’improvviso un capogiro…, e due secondi dopo si ritrova sdraiata per terra, stretta tra le sue braccia, egli baciandole la fronte le chiede scusa per averla attaccata in quel modo, ma è solo un po’geloso perché l’ama e senza più aggiungere nulla, prende a baciarla dolcemente. In quella stradina non passa nessuno: in lontananza si udiscono rombi di macchine, motorini e grida di ragazzi in vena di far chiasso, fa piuttosto freddino ma Cathy non lo avverte stando accoccolata a lui che intanto caricandosela in braccio, come futuro medico le fa una diagnosi immediata, quei sintomi sono dei chiari segni di innamoramento spiega, ma niente paura lui sa come intervenire e lei sorridendo si lascia curare ben volentieri.
<>, afferma Nathalie dando esclusivamente la colpa al fidanzato perché se non avesse fatto lo scemo sciogliendo la coda a Dupont, non si sarebbe perso tempo prezioso e lei non ama perdere tempo, Jose ribatte dicendo di non aver fatto lo scemo solo lui bensì tutti quanti, persino lei stessa, ma qui Payot non c’è l’ha fa a reggere il colpo: “lui le dà della scema?”, allora per punirlo si gira dall’altro lato del letto dandogli le spalle e continuando ad ignorarlo nonostante lui l’ha stuzzichi scoprendole il lenzuolo, proponendole un massaggio rilassante, ella rimane impassibile tenendogli il broncione, alla fine lui per farsi perdonare è costretto a…, chiedere scusa, gesto che non fa quasi mai, e come se avesse pronunciato una parolina magica, scioglie il broncione di Nathalie trasformandolo in un dolce sorriso.
Neanche in camera delle ragazze si chiude occhio, Johanna va’ su e giù per la stanza perché Cathy non torna ed è già l’una, Helene si mette a letto ma tanto speranza di dormire non c’è n’è proprio, poco dopo lei rincasa e la texana fa storie per aprirle la finestra, menomale che bussa alla loro porta Guiber che senza saperlo, salva la Andrieu da un’eventuale terzo grado, raccontando alle ragazze di avere un ammiratore segreto. Ha trovato infatti una lettera nel suo armadietto in facoltà la mattina prima, nella busta vi è spruzzato un profumo abbastanza familiare, è sicura di averlo già sentito da qualche parte spiega, però non riesce a ricordare bene dove, le altre annusano la busta (la Redfield sembra un cane poliziotto mentre fiuta un possibile indizio…) le amiche l’ha osservano un po’impressionate. La lettera contiene una poesia: frasi di speranza ed amore e al tempo stesso di paure e tormento, copiata sicuramente da un buon libro pensa lei, almeno ché non si abbi davvero a che fare con un poeta, ad ogni modo non ha la più pallida idea di chi possa essere confessa, la cosa che più l’ha incuriosisce è la firma un po’originale aggiunta alla fine: “N.C.”, “un souffle de pluie”, ossia un soffio di pioggia, non riconosce nemmeno la calligrafia e poi le due iniziali rappresentano nome e cognome o qualcos’altro? Non sta nella pelle e si chiede già da adesso quale sarà la sua prossima mossa. La Redfield analizza il foglio, lo annusa, lo mette contro luce, ancora lo gira e rigira annusandolo, sembra voglia mangiarlo, le ragazze scoppiano a ridere perché sono sicure che neanche Fagotto è capace di fare il cane quanto lei in questo momento, è da non credere…, Andrieu ha notato che non vi sono errori ortografici di alcun genere quindi immagina possa frequentare lettere, Johà prendendo carta e penna inizia a scrivere dei nomi: Charles, Christophe, Carl..., Benedicte chiede chi siano ed ella spiega che sono tre secchioni del corso di lettere. E’ a questo punto che l’altra sussultando le raccomanda di non farle fare qualche mala figura andando ad interrogare ciascuno di loro come è solito fare, la Redfield facendosene nuova, appoggiandosi una mano sul petto come per voler dire: “io!!” , risponde che non lo farebbe mai, ma per chi l’ha presa, non sono affari suoi continua a dire spuntandole sulla testa un’aureola, eh si, quando parla in questo modo vuol dire che sono già iniziati i lavori in corso nella sua testolina bacata, oramai l’amica si è pentita di averne parlato davanti a lei, ma purtroppo indietro non si può tornare.
Intanto Helene stringe al cuore un piccolo orsacchiotto, Nicolas glie lo aveva fatto trovare appeso alla maniglia della sua porta di casa, ricorda ancora che con la fretta di uscire non lo vide, perciò più tardi incontrandolo non gli disse nulla e lui ci rimase molto male, non dimenticherà mai la sua faccia, racconta alle altre. In quel periodo non stavano ancora insieme, eppure si era precipitato lì di mattina presto per lasciarle a sorpresa il peluche e farglielo trovare al risveglio, con allegato un biglietto con su scritto: “ti penso sempre Helene, sei speciale!” firmato Nicò, invece ahimè lo trovò la madre che  per fortuna non diventò isterica al pensiero che la sua bambina stesse crescendo. Certo Dupont iniziava a farsi delle idee sbagliate convincendosi che l’orsacchiotto fosse finito diretto nel cestino della casta straccia, mentre Helene tornando a casa e parlando con la madre, era corsa subito da lui spiegandogli ciò che era successo, stringendosi al cuore l’orsacchiottino, forte forte stretto a sé come per non farlo scappar via, come d’altronde faccia ancora adesso, soprattutto quando si intristisce pensando alle tournee, spiega alle amiche, allora le basta giocare con “Nicò 2” , il suo secondo fidanzatino, e le torna il sorriso,  poi si vede arrivare un cuscino addosso, subito dopo un altro sempre da parte dell’antipaticona che con gran faccia tosta intende fare la spia a “Nicò 1”, …che buffona, non cambierà mai!
Cathy ha di nuovo quella stretta allo stomaco quando si accennano le tournee, le amiche la vedono un po’pallida e lei racconta loro dello spiacevole incontro con quell’idiota di Antoniò, sembra non si frequenti più con Barbarà e che voglia sostituirla, non perde tempo il ragazzo, ma si è avvicinato a lei soltanto perché diverse volte l’ha vista con Jacques, Benedicte non ha alcun dubbio, egli si sta mangiando le mani dalla gelosia e ben gli sta a quel presuntuoso…! Ma quello che veramente faccia male a Cathy è aver litigato con Jean, non ne parla con nessuno ma durante la notte non fa che rimuginarci su e l’indomani mattina esce presto per andarsi a fare una bella nuotata in piscina.
Uscendo la testa dall’acqua di tanto in tanto per riprender fiato, intravede il suo Jean mentre si esibisce in un tuffo niente male…
-Ah! Il mio medico! –Sospira nuotando fino a raggiungerlo. –Se stessi affogando mi faresti il bocca a bocca?
-Certo, ma solo se stessi annegando sul serio, piccola mia, ma tu stai bene…, -ribatte con un dolce sorriso.
-Aiuto, aiuto…, -fa iniziando ad annaspare boccheggiando, lasciandosi andare sott’acqua
-ah, la metti così allora, ora vedi che ti faccio…
E trascorrono un tre quarti d’ora a rincorrersi nuotando, ridendo come pazzi. Dopo asciugandosi con le tovaglie da bagno, guardandosi in faccia, tornano a pensare alla sera prima:
-Mi dispiace…, -dicono entrambi nello stesso momento
-Non hai nulla di cui dispiacerti, Cathy, sono io invece che…
-No Jacques, mi dispiace invece davvero tanto per non averti detto che fosse Etienne quel ragazzo, avrei dovuto dirtelo che io e lui abbiamo da sempre un rapporto speciale, ma ti giuro non c’è niente tra di noi!
-Ho perso la testa, non sai quanto mi sono pentito di averti sgridata, non eri tenuta a darmi spiegazioni, ieri al garage c’erano tutti i tuoi amici ed è normale che ti sei fatta trascinare nella mischia…
-si, ma ti ho abbandonato in un angolo e non dovevo scusami, avrei dovuto coinvolgerti perché io e te stiamo insieme e…
-sss! –L’ha interrompe lui appoggiandogli un dito sulle labbra, -tu non hai fatto nulla di male, sono io che devo chiederti scusa, ti ho fatta sentire male ieri.
-Ma è stato solo una mancamento, nulla di ché
-si, ma il mio comportamento ne è stata la causa, perciò potrai mai  perdonarmi, piccola mia? –gli chiede sfiorandole il viso
-Non saprei! –Riflette dubbiosa, -ma si certo! –Sorride
-Ma signorina senta un po’, non le avevo ordinato di stare in assoluto riposo, uh? –L’ha fissa dandosi arie da medico
-E’ vero, ma sono in ottima forma, giudichi lei stesso dottore, -gli fa alzandosi volteggiando, -visto?
-Beh, non saprei, forse per accertarmene dovrei passarle una visitina, non crede? –Gli propone malizioso
-se è proprio necessario! –annuisce facendogli l’occhiolino, -basta che non si emoziona!
-Sono un medico, non ho emozioni quando visito le mie pazienti
-oh, ma io non sono una paziente qualunque, io…, -lo bacia, -io faccio questo!
-Mi piace sai? Scherzare con te, far parte del tuo mondo, sei uscita da una favola per caso?
-No, sono reale Jean-Jacques. Sai saperti arrabbiato con me non mi ha fatto chiudere occhio.
-Neppure io ho dormito, io ti amo Cathy, voglio che tu capisca che insomma vedendoti così in sintonia con Etienne mi ha fatto credere cose che non avrei dovuto
-Rifammi quella richiesta, avanti…!
-Quale richiesta?
-Guardarti negli occhi ed essere sincera riguardo Etienne. Per me è solo un amico, nulla di più!
-Prometto che in futuro non litigheremo più per motivi così sciocchi
-Me lo auguro sennò ti strangolo, e poi chi ti salva, il dottore sei tu
-Ma tu sei la mia infermiera personale, vieni qua. –l’ha tira a sé baciandola con passione. –A chi strangoli tu?
-A te, -risponde puntandole il dito contro più volte, punzecchiandolo di brutto, -proprio a te!
-E poi chi ti fa ridere, chi ti riempie di bacini, chi ti stuzzica al posto mio, amore?
-Non lo so, ci penserò al momento opportuno, ma qualcuno troverò, sai! –Gli dice torturandolo
-io invece dico di essere insostituibile…!
-Oh, che modesto l’amore mio…
-Perché, vorresti forse insinuare il contrario?-Fa con voce grossa, -guarda che te la faccio pagare…
…E in un attimo se la carica in braccio buttandola in acqua, dopo lei per vendicarsi riesce a tirarselo giù. Ora che si sono chiariti va tutto bene, Cathy è felice adesso!
 
 
                                  
  
 
 

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Capitolo 11
*** Una donna pericolosa ***


UNA  DONNA  PERICOLOSA

Roch ultimamente arriva puntuale alle prove, è molto vivace, non esce più la notte quindi i compagni suppongono si sia lasciato, ma molto presto egli conosce una ragazza, si chiama Lucy e a primo impatto a lui pare di aver già visto da qualche parte quel visino minuto, leggermente colorito, ma poi scuotendo la testa continuano a parlare e lei afferma di essere una grande appassionata di musica Rock.
Anche Nathalie fa nuove conoscenze, un ragazzo la urta per strada facendole cadere tutto in mezzo alla strada, si chiama Jason e dopo averla aiutata a raccogliere tutto, le offre un caffè per farsi perdonare e lei accetta. Intanto Helene la sta aspettando al solito bar per andare insieme in facoltà, in attesa sfoglia un libro annoiata, bevendo un succo di frutta giocherellando con la cannuccia e chiedendosi come mai l’amica non arriva, insomma già venti minuti di ritardo, cosa sarà capitato? E mentre è assorta tra mille pensieri, un tipo si siede al suo tavolo, decisamente di proposito e con fare spavaldo poi. Helene gli dice di alzarsi subito perché il suo fidanzato sarà qui a momenti, ma l’altro non muove un dito dicendo di chiamarsi Serge e di essersi follemente innamorato di lei, ha uno sguardo sicuro e visto che non accenna ad alzarsi, lei approfitta del momento in cui Jose stia servendo due clienti ad un tavolo vicino al suo, per buttarcisi addosso inscenando sia il fidanzato, chiamandolo amore, stringendosi a lui e proprio in quel instante arriva Payot.
Lucy e Christian passano ore a scherzare e intanto si avvicina l’ora delle prove e come al solito quando c’è una nuova, Roch ritarda finendo per litigare in gruppo; Nathalie litiga con il fidanzato e poi va via, Helene non sa più cosa dire, è imbarazzatissima e perdi più Serge avendo capito l’impiccio non si decide ad andarsene, Vasseur non può andare alle prove perché nessuno può dargli il cambio, e adesso è anche nervoso, come se non bastasse.
Roch sta facendo notare agli altri che non è il solo ad essere in ritardo, ma Etienne gli dice che Vasseur è più che giustificato visto che è il lavoro a trattenerlo, non è per andarsene gironzolando come lui, Christian stufo ormai di non essere mai preso sul serio , infuriato se ne va via sbattendo la porta. Etienne getta la spugna disinteressandosi se le prove saltano, Nicolas sta perdendo la pazienza e vorrebbe sgridare tutti, ma non riesce a farlo, solo che andando avanti così le tournee andranno male e la musica è tutta la sua vita, pensa, vorrebbe sapere adesso se anche per gli amici è lo stesso, o se per loro la musica non è altro che un hobby qualunque. Ricorda se stesso da bambino, a scuola i compagnetti giocavano con i tamburelli, mentre lui arrangiava qualche nota con gli accordi della chitarra giocattolo e quando non ci riusciva piangeva facendosi prendere in giro da loro; per lui la chitarra era tutto, per questo la madre, utilizzando i soldi dei suoi risparmi, glie ne comprò una vera e adesso dopo tanti sacrifici per imparare e metter su un gruppo, non vuole che svanisca tutto quanto.
Intanto Nathalie è con Jason, gli ha già raccontato del fidanzato e dell’amica traditrice, a lui brillano gli occhi marroncini, ovvio è contento per la situazione creatasi, così avendo campo libero prende al volo l’occasione di invitarla a cena fuori. Arrivata la notte, Johanna e Cathy sono già addormentate da un pezzo, quando rientra Helene in punta in piedi ed infilandosi il pigiama a tempo di record, si mette a letto bisbigliando una preghiera, cioè che Nathalie non combini sciocchezze. Benedicte durante la notte si sveglia di soprassalto, un sogno l’ha spaventata: <>, mormora piangendo, <>.
Christian passa la notte con Lucy: ha diciotto anni appena ma è già così donna, con quei capelli raccolti, la pelle vellutata che aveva permesso al vestito di scivolare giù in fretta, pochi minuti dopo lui stava già assaggiando ogni centimetro del suo corpo, una notte da non dimenticare…, e anche per Jose non sarà facile dimenticare quella notte, avendola trascorsa gironzolando per casa, aspettando Nathalie, ma lei non rientra né telefona.
C’è molta tensione, le prove saltano nuovamente e al garage vanno a trovarli solo Cathy e Johanna, Nicolas ha voglia di vedere la sua Helene ma lei è introvabile, Christian porta Lucy alle prove ma non è un buon momento per fare le presentazioni, sono tutti quanti di cattivo umore: Jose, Etienne e pure le ragazze si sono fatte contagiare, e poi Johanna guarda male la nuova, già non le garba questa Lucy, Roch allora pentendosi di esserci andato, con tono seccato dice loro addio, Cathy non potendone più di tanti misteri, chiede cosa sia capitato e l unico ad aprire bocca è Vasseur confidandole di aver litigato con Nathalie.
Nicolas trova Helene da Alfredo e gli corre incontro preoccupato dato quello che gli avevano detto le ragazze, cioè di non averla vista per niente né ieri né stamattina perché al loro risveglio il suo letto era disfatto e lei era già uscita, Helene abbracciandolo disperata gli racconta quello che era successo il giorno prima, tremando perché si sente terribilmente in colpa per aver fatto una cosa così stupida, ma lui guardandola negli occhi l’ha rasserena dando tutta quanta la colpa a quel Serge che non voleva lasciarla in pace, ora capisce il motivo per cui Jose non riusciva a guardarlo in faccia, ma lui non ha fatto nulla di male perciò deve andare subito a parlargli, non prima però di aver punito perbene la sua fidanzata condannandola a stare insieme a lui per tutta la vita e lei accetta la pena senza discutere, baciandolo con dolcezza sulle labbra. Nel frattempo Etienne ha detto a Cathy che Roch non ci sta più con la testa e ha fatto arrabbiare Dupont il giorno prima e da come può notare continua a comportarsi male, andandosene via dal garage sbattendo la porta, e non è di certo la prima volta che lo fa, Cathy ascolta senza sapere cosa dire, la situazione sembra complicata, perdipiù Jose non ha spiccicato una parola, ha solo pigiato tra i tasti del sintetizzatore senza senso.
Benedicte rilegge la lettera del suo spasimante chiedendosi cosa possa significare la prima parte: “ti ho vista così vicina come l’alba dopo la notte scura, ma non sapevo che il giorno non sarebbe venuto, tu sei la luna che illumina le notti, non puoi far giorno…”, non resiste vuole sapere di chi si tratti, cosa saranno quelle due iniziali, si chiede, potrebbe anche essere un pseudonimo ad esempio, non ne ha ricevute altre quindi considera l’ipotesi che questa persona abbia confuso l’armadietto, magari era destinata ad un’altra Benedicte, in facoltà ce ne sono tantissime che portano il suo nome.
Nicolas parla con Jose in privato, quest’ ultimo si sentiva in imbarazzo nei suoi confronti dato che Helene gli era saltata addosso in quel modo ma l amico gli dice che non c’è n’era motivo, è tutto a posto, una sciocchezza insomma, Jose si sente risollevato almeno su questo ma Nathalie non l’ha pensata allo stesso modo e non è nemmeno rientrata; Helene raggiungendoli poco dopo,  lo incoraggia dicendogli che in fondo non sia successo nulla che un mazzo di fiori e una scatola di dolcetti non possano risolvere, se ci sarà bisogno ci parlerà lei spiegandole nuovamente come sono andate le cose, l’amico un po’più positivo adesso corre a cercarla. Girard  si sente responsabile, ha paura infatti che l’amica possa pensare ad una relazione segreta tra lei e Jose e il pensiero non l’ha fa stare tranquilla ma Nicò le dice che è non è possibile, Nathalie ha fiducia in loro, lei continua a preoccuparsi temendo di aver combinato un guaio, in fondo i due sono quasi sempre in crisi perciò basta un nonnulla a farli litigare.
Johanna ha provato ad inseguire Christian e Lucy ma lui è stato più furbo proponendo alla nuova ragazza di fare una bella corsetta, poverina quest’ultima era perplessa all’idea di doverlo fare con gli stivali alti, però Christian con quel suo sorrisetto convincente c’era riuscito, Redfield perdendoli di vista dà in escandescenza iniziando a prendere a calci il muro sotto gli occhi della gente la quale crede sia indubbiamente una pazza isterica.
Sul più tardi Guiber vede casualmente Nathalie nei pressi della facoltà e proprio mentre sta per attraversare ed andare a salutarla, scorge accanto a lei un ragazzo con cui sembra avere una certa confidenza, infatti dopo essersi abbracciati lui le apre lo sportello della macchina per farla salire, mette in moto e vanno via. Dubbiosa del fatto che possa trattarsi semplicemente del fratello, di un cugino o di qualsiasi altro parente, decide di confidarlo ad Helene, quest’ultima non riesce a crederci: “l’ha spinta tra le braccia di un altro…”, non fa che ripetere tormentandosi raccontando all’amica ciò che avesse combinato, Benè sincera però le dice che qui a sbagliare è soltanto Nathalie e basta.
Passando dei giorni, Christian e Lucy stanno insieme sul serio e lei è riuscita a convincerlo a non mancare alle prove; Jose e Nathalie si sono parlati da amici: lei dice di essersi sentita tradita da entrambi in quel momento e non sa se con il tempo riuscirà a dimenticare, lui quasi impazzito le assicura che non è successo niente, ma Nathalie evitando il suo sguardo, ammette di doverci pensare e va via, Jose non sa più che fare a questo punto e quando più tardi al garage arriva Nicolas con Helene, disperato spiega loro cosa gli ha detto Nathalie, non ha senso pensarla così, Helene quasi si sente male rendendosi conto che l’amica stia recitando una doppia parte, quindi ne parla in privato con Benè, l’unica oltre lei a sapere tutta la storia. Purtroppo non sanno dove poterla beccare per parlarle e hanno paura che Jose possa prima o poi incontrarla con quell’ altro e commettere qualche sciocchezza; qualche giorno fa Girard le ha rinnovato le scuse e Nathalie aspra ha ammesso di stare cercando da un po’un pretesto per divertirsi e folleggiare, anzi l’ha ringrazia per il suo aiuto. Helene si rifiuta di credere che l’amica stesse parlando sul serio, sa bene che ami Jose e non vuole che si lascino, questo Jason neanche sa chi sia, decide di non dirlo a Nicolas o almeno per il momento finché non riuscirà a capire le sue reali intenzioni.
Etienne è di buonumore in questi giorni, ha detto a Nicolas che non vede l’ora di partire, così lui gli chiede se abbia litigato con Valentine  poiché è così contento di partire, Gauthier esita a rispondere e lo sguardo sospettoso dell’amico lo fa sentire come di fronte al padre che lo ha scoperto mentre faceva un marachella…, ebbene si, il fidanzamento non è altro che una balla ed è consapevole di aver sbagliato ad inventarsi una cosa simile. Ma quel giorno al garage, i ragazzi criticando Christian per la pochissima stabilità nei rapporti, è come se avessero incluso pure lui nei loro discorsi, perciò si era sentito costretto a dimostrargli di non essere come Christian e questa al momento gli era sembrata l’unica cosa giusta da fare. Certo, in parte ha detto la verità, conosce i genitori e i fratelli ma solo di vista o per meglio dire, Valentine un giorno gli aveva presentato sua sorella maggiore Annette, sposata e con un bebè, l’altra sorella invece si chiama Jacqueline, fidanzata da ben sette anni e infine c’è Gerard, il loro fratellino di tre anni e mezzo, l’unico della famiglia a non infrangere almeno al momento,  il cuore di nessuno.
Eh si, c’è da dire che le sorelle di casa Dupuis, hanno la tendenza ad essere molto pazzerelle ed indecise nei rapporti di coppia, famose per i lascia e prendi ,come Jacqueline che in sette anni si è lasciata e rimessa quattro o cinque volte con il fidanzato e Annette beh, prima di sposarsi aveva cambiato più di cinque fidanzati e con quello che adesso è il marito si era presa e lasciata tre volte fino a quando durante questi, aveva scoperto di essere incinta.
Valentine Dupuis, pur essendo una Dupuis di sangue, è diversa dalle sorelle in quanto non riuscendo a costruire un rapporto stabile con un ragazzo, ci sta davvero male e a differenza delle due, tende ad isolarsi e ad abbattersi poiché i motivi per cui lascia sono sempre gli stessi: “paura di impegnarsi o a volte la convinzione che l’uomo giusto sia ancora là fuori da qualche parte…”, quasi sempre cambia idea a riguardo, ma purtroppo quando succede è troppo tardi. Con Etienne quindi non si è di certo comportata diversamente nei primi mesi, poi però qualcosa era cambiata, dopo aver trascorso tanti momenti insieme, sia piacevoli che spiacevoli, i quali avessero contribuito a gettare delle basi stabili nel loro rapporto, per la prima volta nella sua vita lei non aveva dubbi sul fatto che Etienne fosse l’uomo giusto, stavolta però è stato lui a d averne. Egli non potrà mai scordare quel pomeriggio in cui fosse andato a casa sua e lei gli era corsa incontro tutta contenta:
- amore mio ciao, sei in anticipo oggi! Sono appena le cinque e il film al cine lo danno alle sette e mezzo!
-Lo so, infatti sono venuto prima apposta perché avevo bisogno di parlarti, -gli dice con aria seria
-Ti vedo preoccupato, vuoi entrare? Tanto i miei non ci sono, così possiamo stare un po’da soli eh, che ne dici? –Lo bacia incitandolo ad entrare
-No, meglio di no! –Fa per distaccarsi, -preferisco di no
-Ma insomma che ti prende amore, scusa sei strano, è per quello che ci siamo detti ieri?
-Si, è per quello!
- Ma che ti succede? Pensavo ti facesse piacere sapere che non ho più dubbi su di noi, io voglio solo te amore mio e nessun altro…, -fa per baciarlo ma lui la trattiene
-Sono io adesso ad avere dei dubbi, Valentine!
-Cosa? Ma come, non hai fatto altro in tutti questi mesi che imbronciarti  perché non ci vedevamo mai, perché mi rifiutavo di presentarti alla mia famiglia, dicevi che per colpa mia ti sentivi tagliato fuori e adesso sei tu a non sapere più quello che vuoi? Etienne, guardami in faccia quando ti parlo!...- E con due lacrime che le scendevano lungo il viso, lo scuoteva per farsi dire cosa gli passasse per la testa. –Se non vuoi che ti presenti ai miei, non c’è problema, non c’è fretta…
-Non è solo per quello, io non sono più sicuro di volermi legare troppo a te, cerca di capirmi, ora ci saranno le tournee, dovremmo stare separati per lunghi periodi
-Bugiardo! –Gli grida dandogli uno schiaffo, -sei solo un bugiardo Etienne, smettila di mentirmi, ti fai soltanto del male e ne fai pure a me, non le sai dire le bugie e quando lo fai, porti le mani alla testa nervosamente e di continuo.
-Mi conosci bene, –le dice tenendosi la guancia arrossata, Valentine in quello schiaffo ha rigettato tutta la rabbia che aveva in corpo.
Oh si, ti conosco talmente bene, più di quanto tu pensi. Non mi ami più Etienne, è così?
-Ti ho amata ma…, mi sono accorto di non considerarti la donna della mia vita, capisci?
No, no non capisco, so solo che fino a ieri ero io l’eterna l’indecisa e oggi “puff”, scambio di ruoli, è strana la vita…
-Mi dispiace, non me la sentivo di prenderti in giro, ieri quando mi hai detto tutte quelle belle cose, ho capito che non è a me che dovevi dirle, tu meriti chi ti ami davvero
-puoi anche risparmiarti di dirmi queste cose.
-Mi dispiace davvero!
-Lo so che ti dispiace, sei sincero perché non stai facendo di nuovo quella roba lì…, -cerca di sorridere ma il pianto ha la meglio…
Non volevo ferirti, te lo giuro Valentine
-Ormai l’hai fatto, e adesso vattene per favore, vattene, voglio stare da sola
-non voglio che stai male
-Starò bene vedrai, ma solo lantana da te. Ora Vai Etienne, va’ a cercarti la donna giusta, e se non lo è diglielo in tempo, prima che si innamori di te sul serio.
…Quel suo sguardo rabbioso, deluso, e quello schiaffo gli bruciano ogni giorno che passa, l’aveva ferita profondamente, come ha potuto…! Il fatto che Nicolas si fosse messo a strimpellare con la chitarra lo aveva fatto tornare sulla terra, egli parla di Christian e di quanto Lucy assomigli a Breatney, infatti sembra abbia intenzioni serie con lei, magari per questo motivo, chi lo sa forse ha nostalgia della ex, ma Etienne lo contraddice, sarebbe pura follia starci assieme solo perché le ricorda un’altra, l’altro allora gli fa presente che le follie sono all’ordine del giorno nella loro comitiva, e proprio quando Gauthier sta’ forse per crollare confidandogli la sua piccola follia, arrivano Jose e il piccoletto bisticciando come d’abitudine.
Christian accusa il “capellone ricciolone” di aver flirtato con la sua Lucy al bar, Jose gli dice che è proprio malato di testa se crede che abbia voglia di fare certe cose con tutti i problemi che ha, ma l’altro insiste raccontando agli amici come sia andata: praticamente, dopo essere arrivati da Alfredo, Jose avvicinandosi per prendere le ordinazioni, inizia a parlarle con un tono fin troppo confidenziale, chiedendole se preferisse un cornetto alla crema o con le confetture, trattando lui come fosse trasparente, Jose gli dice di star lavorando troppo di fantasia perché con lei parlava in modo normalissimo, rivolgendosi pure all’amico, quest’ultimo però sbuffa precisando che lo avesse fatto si, ma solo alla fine per presentargli il conto. Nel frattempo gli altri due ridono divertiti mentre Roch imita Vasseur che in veste di cameriere “rimorchiatore” pregava la ragazza di assaggiare tutto, dai biscotti al plum cake ai budini, dicendole di considerarsi pure sua ospite e questo suo comportamento non gli è affatto nuovo, infatti risale al periodo in cui fosse scapolo, quindi Roch insinua che egli abbia ricominciato. Jose non può negare che prima di fidanzarsi facesse il filo a tutte le ragazze, consigliando loro cosa prendere e pagando molto spesso di tasca sua, ma innanzitutto è storia vecchia perché non è più single adesso, e poi non si era mai permesso di provarci con le fidanzate degli amici, perciò gli dice di non esagerare con i racconti fuori da quelle mura, sennò qualcuno potrebbe pensare che il “vecchio Jose” sia tornato. Ad Etienne sentendo parlare di tutte quelle prelibatezze, gli è venuto un certo languorino, così propone di fare una pausa per mangiare ma Christian si rifiuta, non vuole pasti preparati da un traditore, quindi si compra un panino all’angolo e anche se duro e insipido, si sforza a mangiarlo mentre il resto del gruppo consumano dei selwic con lattuga e formaggio, preparati da Vasseur.
Lucy pranza in camera con le ragazze e ciò toglie l’appetito a Johanna, una cosa insolita ma nessuna smette di mangiare per solidarietà, anzi né tocca di più ad ognuna di loro. Passano il tempo tra combattendo con le bacchette, avendo scelto di mangiare cinese, e chiacchierando del più e del meno: Lucy è spiritosa e gioiosa, ha viaggiato molto grazie al lavoro del padre visto che è un’artista della strada, sua madre è morta quando era piccola e da allora non si è mai voluta staccare dal padre, coltivando in sé delle doti artistiche, seguendolo nelle sue passioni. Egli sa ritrarre velocemente visi, animali in movimento, stupendi paesaggi, insomma stare con lui è ogni giorno una sorpresa diversa; è facile notare quanto ella ne sia orgogliosa, anche se le ha sempre impedito di avere una vita normale visto che ogni volta neanche il tempo di farsi degli amici, era costretta già a lasciarli per correre in un’altra città, lingua diversa, stile di vita diverso a cui doveva sapersi adattare, ma sapeva che sarebbe stato così, ciò nonostante non era voluta rimanere insieme ai nonni, i quali sarebbero stati molto felici di tenerla con sé.
Benè mangia di fretta, Johà tiene il musone, Cathy giocherella con il sushi chiamandolo “incolla-tutto” , visto quant’è freddo e appiccicoso, poi né getta un pezzo alla texana e questa l’ha minaccia con le bacchette sfidandola ad un duello fino all’ultimo… pezzetto di sushi o gamberetto che potranno tirarsi, che matte, e Lucy sembra divertirsi molto in loro compagnia. Lei adora fare shopping e ha dei bei gusti in fatto di vestiti e scarpe, è abbastanza portata in cucina infatti sa sia pregustare che cucinare, ovviamente merito dei viaggi i quali le avessero consentito di apprendere culture, tradizioni, profumi di ogni località visitata, qualche volta le capitava l’occasione di poter andare a sbirciare tra i fornelli di qualche prestigiosa scuola di cucina della zona ed indossando subito il primo grembiulino che trovava, s’inventava cuoca per qualche minuto. Ha riempito album interi con foto, appunti e schizzi suoi e del padre, giorno dopo giorno ella immortalava gli sguardi ammirati della gente che il padre riusciva a suscitare in loro, facendo scorrere la sua matita su un foglio con semplicità, ed infine possiede scatole intere di souvenir buffi e per la maggior parte inutili. Oggetti di ogni specie tra cui: alcuni non definibili, penne ricordo, braccialettini, collanine, cartine geografiche dove vi sono cerchiati con colori diversi i posti visitati e quelli dove vorrebbe tanto andare, uno scatolino contiene delle perle che stringendo tra le mani cambiano colore a secondo dell’umore, e ci azzeccano, infatti a contatto con Johà divengono nere come la pece, poi è la volta di un paio di orecchini accorciabili, allungabili e modificabili secondo il look, e molti altri oggettini che le amiche osservano divertite. “Tornado Redfield” non vede l’ora di rompere qualcosina, ma Girard glie lo impedisce sussurrandole all’orecchio di non essere maleducata, mentre Cathy contempla una mini-tartaruga in ceramica con occhi furbetti e berretto al rovescio, <> “oh oh!”,  riflettere a voce alta può essere rischioso, così tornado Redfield frugando scova una scimmietta formato mini, dall’aria sembrerebbe spaventata…, “forse si è guardata allo specchio!”, questa è la Andrieu spiccicata, rivela.
Comunque Lucy conta di riprendere gli studi al liceo artistico di Parigi, le mancano due anni soltanto, Johanna le chiede se andrà via dopo e Lucy risponde di no, se non riparte domani insieme al padre è proprio perché sono due i motivi a trattenerla, cioè lo studio e…Christian, si proprio per lui rimane principalmente, ripete di continuo tra tanti sorrisini e all’altra saltando i nervi, prende e butta dentro una delle scatole un po’di quel sushi incolla-tutto, dicendole di considerarlo uno dei souvenir di questa città, mentre Benè gioca con la tartaruga battezzandola con il suo nome e tutte ridono.
Dopo pranzo Jose esce a fare una commissione insieme al pazzo di Roch che c’è l’ha ancora a morte con lui, poi giunti al negozio di musica, Christian gli molla tra le mani carpette e dépliant dicendogli di sbrigarsela da solo, ma quando fa per andarsene nota una persona strana, impaccuccata, nascosta dietro l’angolo e questa poco dopo si volatilizza, egli per tutto il tempo non fa che ripetere all’amico che qualcuno li stava seguendo, ma l’altro se la prende a ridere giudicandolo un imbroglione o un visionario…, dipende, ancora deve decidere se sia il caso di credergli.
Più tardi al garage, invece di provare, non si parla d’altro che di questa storia:
-vi dico che l’ho vista, ed era una donna ci metterei la mano sul fuoco! –Afferma con sicurezza
-Abbiamo le tournee, non puoi permetterti di bruciarti una mano, -lo rimprovera il leader
-volete che non riconosca una donna? Modestia a parte, sono un grande intenditore! –aggiunge il piccoletto
-Immagina quanto piacere possa fare a Lucy sapendolo. –ride Gauthier
-Ragazzi, voi non mi prendete sul serio…!
-Perché, dovremmo? –sbotta Vasseur, -stamattina mi hai accusato ingiustamente di aver cercato di fregarti la ragazza e scommetto che anche questa è un’altra delle tue subdole invenzioni, o non è così?
-Senti, io so quello che ho visto, c’era una donna nascosta dietro l’angolo!
-E sentiamo com’era fatta, occhi biondi, capelli castani…, -scherza Jose
-ti dico che esiste, indossava degli occhiali scuri ed una sciarpa probabilmente le copriva tutto il viso.
-Ma scusa, se era tutta coperta, come fai a dire che non fosse un uomo?
-Intuito Nicolas, non lo so
-A questo punto, io direi di valutare la cosa! –propone Dupont
-Visto? Potrebbe essere una donna pericolosa, una specie di maniaca o altro, chiamiamo la polizia
-Ho detto valutare e non farci prendere dal panico. –chiarisce Nicolas
-Ehi, e se fosse una nostra fan sfegatata? –S’aggiusta il colletto della camicia Vasseur, -dovremmo curare di più il nostro look d’ora in poi, “les garçons de toujours” fanno colpo!
-Fino a poco fa non volevi nemmeno credermi e ora spari assurdità? Da quando in qua una fan si traveste per venirci dietro, semmai siamo noi a dover andare in giro coperti per non farci riconoscere…
-allora dicci tu chi è, se non è nemmeno una fan, diccelo tu…-gli dice Etienne stanco di sentirlo
-Se lo sapessi non starei qui a discuterne con voi, non ti pare?…  -ribatte seccato
-Avanti, possiamo tornare alle prove adesso? –lo prega il leader, -se non impariamo ad eseguire questo pezzo, non possiamo andare avanti con il programma!
-Ah! –risalta Roch, -e se fosse una killer pagata per farci fuori?
-Si, si se vuoi ne pago una io per far fuori solo te! –lo minaccia l’altro, -l’ha stai facendo troppo tragica, non hai preso in considerazione il fatto che magari quella persona, chiunque essa sia, potesse trovarsi lì per caso, uh?
-Si, è proprio quello che incideranno sulle nostre lapidi: “la killer del gruppo Rock più amato del momento, passava di lì per caso”, bella no? –Descrive la scena Roch sarcastico
-A questa teoria, io preferisco sia una fan! –ribatte Vasseur
-Travestita?
-Che vuoi Christian, il mondo va’ al rovescio, non lo sai?
-Proviamo va’, con voi è impossibile ragionare. Dò il tempo…
-e da mezzora che l’ho dico, -accorda nel frattempo la chitarra Nicolas, -approfittiamone mentre siamo ancora vivi! –Sbuffa a ridere
-Voglio vedere se riderete ancora quando la killer entrerà improvvisamente da quella porta e…
-Guardate chi vi abbiamo portato! –entra di soppiatto la Redfield seguita dalle altre
-ragazzi vi abbiamo spaventato? Sembra quasi che aveste visto un fantasma!
-No, Helene tranquilla, ci stavamo solo facendo suggestionare dai racconti del nostro caro batterista. Vieni qua amore mio, dammi un bacio
-Che combini tu, eh? –e strappandogli dalle mani una bacchetta Johà, gli dà un colpetto sulla testa
-amore mio, non mi vieni a salvare? Ahi! Lucy, amore…-continua a chiamarla disperato
-E’ così che bisogna trattarlo Lucy, -le spiega continuando a colpire il piccoletto
-Si, lo so, quando ho aperto il pacchetto ho dato un’occhiata alle istruzioni, -sorride
-ahi! Ma insomma, non sono mica un elettrodomestico io!
-E’ un libro parlante lui, peccato che poco fa non abbiamo riflettuto di togliergli le batterie, -pensa Vasseur
-Ma che stavate combinando? –Domanda Cathy vedendoli così su di giri
-Niente, credo che al nostro batterista abbia fatto male il panino che si è preso all’angolo, -suppone Etienne
-Ma scusa, perché non hai mangiato i selwic preparati da me, Christian? –Gli chiede il suo amoruccio procurandosi l’altra bacchetta
-Come sarebbe preparati da te?
-Mah si, perché stamattina prima di incontrarci con te, ero stata al bar e gentilmente il signor Alfredo…
-ah ah, -ascolta Christian trattenendo Vasseur per una punta della camicia, visto che stava per sgattaiolare. –Continua amore, continua pure…
-dicevo, il signor Alfredo è stato così gentile da farmi visitare la cucina e siccome fremevo per aiutarli a fare qualcosa, mi sono resa utile preparando dei selwic per i clienti, poi quelli che sarebbero avanzati, Jose mi ha detto che li avreste…
-…mangiato a pranzo, lo so! –completa la frase Roch, -vero Jose?
-Che vuoi, se non mi accusavi di certe cose, io te lo avrei detto. –Si giustifica tranquillamente
-Quali cose?
-Niente amore mio, un piccolo malinteso. Li rifarai per me?
-Certo! –lo bacia dolcemente
-Ti sei divertita oggi con le ragazze, amore mio?...Me l’avete trattata bene?
-Si, la tua Lucy è un angioletto, -risponde Benedicte
-Al contrario del fidanzato che invece ci mette tutti quanti in subbuglio, -aggiunge il bassista
-Uffa! Vi dico che l’ho vista, dovevo far finta di niente allora?
-Ma a chi hai visto? –domanda Helene
-Non ne siamo sicuri, forse un’ammiratrice segreta, -spiega Nicò
-A proposito di segreti, sapevate che la nostra Guiber ha uno spasimante? –Rivela a tutti la Redfield
-Tu, con la bocca chiusa mai, vero?
-No, poi si soffoca la nostra Johanna. –Spiega Cathy
-Beh, mica è un segreto di stampa, comunque non è nessuno di quei tre del corso di lettere. –afferma con certezza
-e tu come lo sai? –sorride Helene, -un’idea già c’è l’abbiamo comunque, ti sei impicciata!
-No, impicciata è una brutta parola, no no, direi che mi sono interessata per aiutare un’amica
-Non mi sembrava di averti chiesto aiuto, però…
-io invece avevo capito di si…
-Uh, si è fatto tardi, devo andare da Fagotto, -si ricorda improvvisamente Helene, -oggi il veterinario doveva fare molte visite e mi ha chiesto di andarci sul presto
-Uhm! Allora va’ amore! Comunque visto che sta continuando a non farsi sentire nessuno, potrei portarlo dai miei nonni, sono d’accordo, glie ne ho parlato.
-Che bello! –lo bacia contenta. –Ora vado, a più tardi, ciaooo
-Ma perché non vai con lei, Nicolas? –Gli domanda il piccoletto, -sai, non mi fido di quel veterinario, sai come può succedere, tra una visita e l’altra…, e poi non vede altro che cani e gatti, poverino, né sarà stufo ormai!
-Non hai già lavorato abbastanza di fantasia oggi tu?
-Sarà, ma era così ansiosa Helene di andarci, non ti ha nemmeno chiesto se ti andava di accompagnarla
-Già, non l’ha chiesto neanche a noi! –Precisa Johanna
-…Uff! Avete vinto, l’ha raggiungo, a dopo! -corre via Nicò
-Siete davvero perfidi! –Afferma Lucy
-Si, ma mi annoiavo a provare, -spiega Roch, -volevo godermi un po’te, lo fatto per una giusta causa. –Fa baciandola con trasporto, tra fischi e applausi dei loro amici, tranne Johanna che musona più che mai, se ne sta in un angolo.      
          

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Capitolo 12
*** Pazzie e tormenti ***


PAZZIE  E  TORMENTI

Jose inizia a non starci più con la testa, rivuole Nathalie perché l’ama troppo e ripensa a quando lei gli aveva promesso che non sarebbe più sparita dopo un litigio, che avrebbero ragionato insieme le cose, dovrebbe essere furioso con lei, ma non lo è, pensa invece a cosa potrebbe fare per riconquistarla, ma non sa nemmeno dove sia  e chiede più volte alle ragazze di essere sincere, di dirglielo se passa la notte in camera loro, giurando che anche fosse non si presenterebbe con insistenza per parlarle se lei non vuole, ma gli basta saperlo per stare tranquillo che non le succeda niente. Cathy gli consiglia di cercarla dai suoi genitori ma questa non è una buona idea riconosce Jose, sa benissimo che Nathalie si arrabbierebbe tanto; Helene non riesce a togliersi dalla testa il ragazzo frequentato dall’amica: moro, capelli corti, occhi marroncini, piuttosto carino nell’assieme però ciò non giustifica il comportamento scorretto nei confronti del fidanzato, non riesce a pensare ad altro che al modo in cui lei lo abbracciasse quasi come se ne fosse innamorata, è un dubbio che la tormenta, ma Benedicte le dice di non affliggersi in questo modo a causa sua perché se Nathalie preferisce uno sconosciuto al suo Jose, vuol dire che non lo ama veramente.
La piccola Girard è convinta che l’amica sia solo un po’confusa, per questo sta’ con quell’altro, ma magari invece ha ragione Benè, solo non capisce se la sua sia antipatia verso lei o…qualcos’altro a cui per adesso preferisce non pensare perché il fatto che speri che Nathalie non torni da lui perché lo farebbe solo soffrire e non lo merita, non regge più di tanto. E poi in diverse occasioni le ha sempre fatto capire di non vedere di buon occhio il loro rapporto e questo può star a significare solo una cosa, e non avrebbe nulla in contrario se accadesse qualcosa tra lei e Jose ma Nathalie è sua amica perciò le augura che facciano pace.
Lucy poverina non sa come difendersi dalle battutine di Johanna, esse si fanno sempre più assidue e pesanti, dapprima si pensava che scherzasse ma invece continua a comportarsi sempre in modo più antipatico con lei, così un giorno Roch l’ha sgrida come non avesse mai fatto, andandosene via dal garage subito dopo con la fidanzata. Quest’ultima però uscite di lì, gli dice che non avrebbe dovuto farlo perché se quella ragazza si comporta così, è solo perché è innamorata di lui, ma egli scoppia a ridere dicendole che non è possibile, Redfield è matta, tutto qua, e deve restare fuori dalla loro vita d’ora in poi; ora Lucy gli chiede di lasciarsi subito, prima che la cosa diventi seria e di andare da quell’altra se l’ama, perché non sopporterebbe di essere lasciata più in là, ma lui prendendole le mani, le dice di voler continuare a stare con lei e basta. Lucy non vuole fare l’amore quella notte e Christian continua a strapazzarla di coccole, lei però gli dice di non aver voglia neanche di questo, ma di voler restare sola così sarebbe già abituata alla solitudine, lui non l’ha capisce, le chiede dove sia finita la Lucy che conosce, quella positiva e piena di vita e lei risponde che c’è ancora, però quando succede qualcosa che le fa perdere l’entusiasmo, diventa cupa e piena di pensieri. Egli insiste per farsi dire che c’è che non va e Lucy lo invita a rifletterci da solo visto che è tanto intelligente, Christian credeva che il discorso di prima fosse chiuso e invece è per colpa di Johanna se sta così, lei gli batte le mani per esserci arrivato finalmente, mentre lui insiste a dire che Johà non è innamorata di lui e ammesso che lo fosse, non sarebbe ricambiata, ma Lucy non ci crede.
Intanto l’oggetto delle loro questioni, piange e si dispera risuonandole nella testa le grida dell’amico, per la verità non sa se considerarcelo ancora, se si merita di essere perdonato proprio lui che non tollera certi comportamenti, come quella volta che lei gli aveva accidentalmente sbattuto in faccia l’anta dell’armadietto in facoltà e lui era stato capace di farle la predica su come si ci comporta con gli amici, beh, senti da che “pulpito”. Si sente depressa e stavolta mangiare non le servirà, ha tanta voglia di piangere fino a non poterne più, ma anche di sfogarsi con qualcuno, una persona che riesca a farla ridere, che non la prenda in giro e non si metta a fare lo scemo né il sapientone, insomma che l’ascolti e basta, poco dopo si accorge di aver descritto Jean-Luc, vorrebbe tanto potersi confidare con lui come i vecchi tempi. Tempo fa si rifugiava tra le sue forti braccia a piangere, alle volte per colpa di ceri cafoni o amicizie poco fidate, e Jean per lei c’era sempre e stringendola forte le trasmetteva tutta la forza di cui avesse bisogno per smettere di piangere e guardare avanti, adesso né sente nostalgia e decide di andare a trovarlo a casa al più presto.
Si sta avvicinando il compleanno di Etienne ma non è un buon periodo per festeggiare, sono stressati anche perché la musica che fanno ultimamente, rispecchia esattamente il loro umore, comunque gli chiedono che farà di speciale quel giorno ed egli conta di trascorrerlo interamente con la sua Valentine, sempre se non ha impegni con i suoi compagni di corso, lei è un po’troppo indaffarata negli ultimi tempi.
Helene riesce a rintracciare Nathalie, visto che finalmente si è decisa a riaccendersi il cellulare, il quale tenesse spento per non dover rifiutare le chiamate del fidanzato, ora chissà per quale motivo non se ne preoccupa più e risponde tranquilla all’amica accettando addirittura di incontrarsi nei pressi della facoltà. Nel frattempo Benedicte trova nel suo armadietto un’altra lettera, le stesse iniziali, stesso profumo, e dentro c’è una poesia, frasi incomprensibili come al solito per lei che non sa interpretarle: “…stordimento, desiderio, ansia e fervore, entusiasmo e struggimento: le mie mani che cercano le tue, questo mio volerti senza poterti abbracciare, questo sono io…! Finita la lezione di filosofia, una volta riaperto l’armadietto per il cambio dei libri, vede scivolare per terra una busta ed ancora confusa per quella di appena un’oretta fa, si accinge a leggere questa: “…la felicità là si può trovare un giorno, e di colpo: eccola! Ti innamori sul serio e provi il bisogno di confidare a quella persona l’intera tua esistenza, di dar tutto, sacrificare tutto. Non ci si spiega, ci si intuisce, ci si è già visti nei sogni…, finalmente lo hai davanti il tuo tesoro tanto cercato: risplende, scintilla…, hai a portata di mano la chiave per accedergli, eppure…, dubiti ancora, non osi crederci…”!
Guiber a dir la verità accetterebbe volentieri l’aiuto di tornado Redfield perché a questo punto la curiosità di trovare la fonte è più forte di lei, si chiede se si tratti di Christophe, poverino forse il pensiero di trovarsela davanti con in braccio Fagotto e far la brutta figura di starnutirgli in faccia come l’ultima volta, l’ha spinto ad inventarsi poeta, solo che qualcosa gli sfugge, sa che lavora come meccanico insieme al padre, quindi dove trova il tempo di scrivere? In quel momento arriva Helene che nervosa a mille spiega all’amica che il comportamento di Nathalie è inammissibile, Guiber non è che la stia ascoltando più di tanto, la testa c’è l’ha altrove e l’altra disperata continua a raccontarle di aver visto Payot poco prima ed era stata costretta a sentire vere e proprie assurdità uscire dalla sua bocca, tipo che non ami più Jose, che quel Jason possiede delle qualità che non credeva di poter trovare in un uomo, tutto ciò perché si fosse accontentata del primo arrivato…, ma se Jose è stato il millesimo altro che il primo, comunque accorgendosi di star parlando ai muri, dà un’occhiata a quelle lettere per capire come mai la Guiber stavolta non è pronta a difenderselo come sempre.
Cathy durante la lezione di scienze, canticchia le canzoncine create con Etienne per ripassare, è un buon metodo infatti le consente di ricordare tutto, fuori dall’aula Jean-Jacques è lì ad aspettarla e accanto a lei ci sono Christophe e una ragazza con una massa di capelli ricci, si capisce subito che tra i due ci sia del tenero e poco dopo vedendo Benè le corre incontro dispiaciuta ma questa tranquilla le dice di non preoccuparsi perché Christophe a lei non piaceva, anzi meglio che ha la ragazza così si è tolta l’impiccio di dovergli dire di no, solo che adesso ricompare il punto interrogativo sul suo spasimante, “se non è neanche Christophe, chi diavolo è”? Per distrarsi un po’, finite le lezioni, va’ al bar sedendosi ad un tavolo per studiare in santa pace, adora la storia dell’arte, la parte descrittiva delle opere le quali si diverte a ritrarre perfettamente, questa è una delle poche cose che l’ha rilassa e cioè starsene per i fatti suoi con matita e album da disegno, i suoi due migliori amici. Ogni tanto rivolge uno sguardo verso Jose, nota che è nervoso, irrequieto mentre serve due aranciate che per poco non rovescia addosso ai due ragazzi del tavolo, il signor Alfredo lo guarda serio, non promette nulla di buono purtroppo e ancora peggio, chiama un ragazzo di là in cucina e a Jose lo manda a lavare i piatti. Guiber è dispiaciuta perché non può più osservarlo adesso, perciò in attesa che egli squagli una pila di piatti e venga rimandato da questa parte, si consola con il cameriere che lo sostituisce, è davvero carino e le dà lo stesso l’ispirazione per continuare a studiare. In quel momento arriva Lucy  chiedendole se i ragazzi avranno finito le prove perché lei ha bisogno di parlare con Christian, Benè allora l’ha invita a sedersi per bere qualcosa insieme se non ha fretta e dopo andranno insieme al garage, ma lei le spiega che non può, non può andare al garage perché rischia molto, l’altra le chiede di spiegarsi meglio perché non ha capito niente però l’amica non vuole decidersi. Dopo un po’comincia a confidarle che è Johanna il problema, l’ha fa molto sentire in colpa e per questo intende vedersi di nascosto con Christian, ma lui non vuole perché non hanno niente da nascondere, il ché ha ragione, però le cose non cambiano e Johanna si intromette sempre ma lui dice che non importa; Benè non sa cosa consigliarle, anche perché non riesce a capire come mai la sua amica si comporti in quel modo.
Johanna verso sera, senza dire niente a nessuno, va’ a trovare Jean bussando più volte alla porta (con la delicatezza di un elefante, come sempre), fino a quando lui apre, ha i capelli scompigliati e c’è tanto disordine dentro casa, lei gli chiede come sta, lui risponde benissimo e intanto raccoglie per casa molti libri probabilmente scaraventati di proposito in seguito ad un attacco di nervi, pensa lei chiedendogli se vi sono stati i ladri e Jean scuotendo la testa le assicura di no sorridendo. Finalmente un suo bel sorriso riapre il cuore dell’amica che gli salta addosso abbracciandolo dicendogli di aver sentito troppo la sua mancanza, lui non vede il motivo per cui si sia allontanata poiché avrebbe potuto raggiungerlo ogni volta che voleva, in fondo ha litigato con Guiber, non con lei. Redfield non riuscendo a stare zitta torna sull’argomento, Jean le dice di non fare come al suo solito, basta parlare del passato, ci sono tante altre cose di cui poter discutere e tutti e due dandosi uno sguardo scoppiano a ridere, di nuovo come ai vecchi tempi…, forse! Egli racconta di aver perso una foto, era sicuro di averla messa in mezzo a uno di quei libri, ma adesso inizia a dubitarne perché ne ha già controllati più della metà e ancora non è saltata fuori, lei si offre di aiutarlo chinandosi a cercare ma lui glie lo impedisce dicendole che non è poi così importante, invece prepara due drink invitandola a sedersi per parlargli un po’ di lei, di quello che fa, delle sue aspettative, dei suoi interessi e soprattutto di ciò che l’avesse spinta ad allontanarsi dal suo migliore amico. Suona un po’ “banale” la risposta dell’amica rinominando per l’appunto Benedicte, comunque Jean non le dà conto cambiando in qualche modo discorso, parlandole dei suoi studi anche se in modo disinteressato. Infine si ritrovano a bere un drink dopo l’altro, parlando di amori sfortunati…, forse è colpa degli effetti dell’alcool se Jean inizia a raccontarle della sua ex, non l’aveva mai fatto prima d’ora con nessuno.
Benedicte in quel momento non fa che pensare alle parole di Lucy, convincendosi sempre più che Johanna sia interessata a Christian, ecco perché fa di tutto per ostacolarli: è un gesto romantico, ma solo in apparenza perché crudele nei confronti di quella ragazza che poverina non sa più dove sbattere la testa perché lei a Christian lo ama davvero e non merita di soffrire. D’un tratto un altro pensiero le sfiora la mente, quello che sta facendo Johanna è lottare per ciò che desidera e avere il coraggio di farlo, si accorge allora che purtroppo lei non l’ha mai fatto, si è sempre arresa al primo ostacolo come con Josh e con Jean, e se solo avesse reagito, fatto qualcosa per evitare che il primo si approfittasse di lei e lasciare che questo influenzasse il suo rapporto con Jean, ora non sarebbe sola. Non ci sarebbe stato niente di male se si fosse lasciata andare, Jean è diverso da Josh, eppure neanche con questa convinzione era riuscita anche solo a sfiorargli le labbra, a lasciarsi accarezzare, e potendo tornare indietro adesso si comporterebbe diversamente, se lo sente dentro che stavolta non lo respingerebbe, anzi lo lascerebbe fare perché vuole a tutti i costi rinnamorarsi si, aprirsi di nuovo all’amore come nel suo sogno di qualche giorno fa dove Josh l’ha baciava dolcemente dicendole di amarla, pregandola di smetterla di essere sempre così insicura, di avere paura poi di chissà cosa quando invece potrebbe essere felice. Solo adesso riesce ad interpretarne il significato: il sogno non è altro che un segnale, il subconscio vuole dirle di andare avanti e il fatto che fosse Josh stesso a volere la sua felicità indica semplicemente la sua voglia di dimenticarlo e ricominciare a vivere.
Intanto s’è fatto abbastanza tardi: Johanna si è addormentata tra le braccia del suo migliore amico; Cathy si è vista arrivare in camera Samià con i capelli corti, ora al posto di quella massa riccioluta che era il suo orgoglio, sottili ciocche lisce dondolano sul suo collo, praticamente impossibili da raccogliere a coda alta come faceva abitualmente; Lucy litigando con Christian si è solo resa conto di non volere che si lascino, così alla fine hanno fatto pace e…, Jose manda un messaggio sul cellulare a Nathalie, scrivendole che avrebbe commesso una sciocchezza perché senza di lei sta impazzendo. Benè non ha voglia di dormire, vuole rivedere Fontinà e baciarlo senza dargli il tempo di dire o fare niente, aspettare domani potrebbe farle cambiare idea quindi si cala giù dalla finestra decisa ad andare a casa sua; Helene tornando in camera, stente a riconoscere Samià, mai l’aveva vista così sorridente e poi quel taglio di capelli le dà un’aria sbarazzina e non è finita, difatti ha appena confessato alla sorella di essersi fidanzata con uno sportivo, proprio quello dell’altra volta, ecco svelato il mistero, non voleva cedere a lui e per questo dapprima aveva preferito non presentarglielo.
Jean-Luc svegliandosi di soprassalto, scuote l’amica ancora assonnato cercando un orologio per guardare l’ora e scoprendo purtroppo che è passata la mezzanotte, quindi per farla svegliare se la trascina sotto la doccia aprendo il rubinetto dell’acqua fredda sperando che possa servire a qualcosa, per fortuna Johanna iniziando a battere i denti riapre gli occhi, anche se in un primo momento rendendosi conto di essere tra le braccia di Jean, pensa male e lo prende a pugni e schiaffi mentre lui cerca di spiegarle che la stava solo sorreggendo per non farla cadere, tutto qua. Dopo una decina di minuti di questo trattamento, lei inizia finalmente a ricordare mentre Jean poverino tutto graffiato ha già aperto la porta d’ingresso per fuggire; sono tutti e due ahimè, bagnati fradici quindi lui le presta una camicia e dei pantaloni asciutti per evitare di farle prendere una polmonite, non ha molta scelta deve per forza rincasare vestita da uomo, sperando di non trovare nessuna sveglia. Invece in camera sua la situazione è tutta al contrario di come spera in quanto Cathy e Samià stanno ancora chiacchierando ed Helene si scambia tenere frasi d’amore al telefono con il suo adone che tanto può parlare benissimo visto che Etienne dorme come un ghiro e il batterista come al solito è fuori. Lei gli ha detto che Johanna non è ancora rientrata e per la verità sono un po’in ansia, però immagina si sia piazzata dietro qualche muretto con binocolo e macchina fotografica, per spiare Lucy e Christian, nemmeno la strigliata del piccoletto sarà servita a farla arrendere, lei è un osso duro.
Di certo non potrebbero anche solo lontanamente immaginare che la loro amica ora si trovi per strada, vestita da uomo, insieme a Fontinà, alcuni passanti l’ha guardano in modo strano ma a lei non importa perché è troppo felice di aver recuperato il rapporto con l’amico e tra le risate per come è conciata, Jean l’ha bacia e a pochi centimetri da loro, Benedicte assistendo alla scena scappa via con le lacrime agli occhi perdendosi il seguito, cioè quando la texana respinge il ragazzo dando la colpa all’alcool che dà alla testa e fa fare cose strane, lui recepisce il messaggio mentre lei gli spiega di voler bene a Benedicte e non vuole che soffra, intanto quest’ultima invece l’ha sta odiando. Dopo la Redfield arrampicandosi su per la grondaia, prega che le amiche abbiano lasciato la finestra socchiusa, intanto pensa che se ciò non fosse dovrebbe dormire a casa di Jean che è sotto che aspetta che lei rientri prima di andare; è difficile leggere nel pensiero dell’ amico cioè se voglia che davvero l’amica torni in camera o forse…, gli farebbe piacere vederla riscendere perché magari muoia dalla voglia di…rinnovare quel bacio. Beh, troppi pensieri affollano la mente di Johanna tanto da farle credere che a dormire nel suo letto ci sia la nuova compagna di stanza, il rimpiazzo ed invece non è altro che Samia, ma lei non l’ha riconosce e se Cathy non si fosse svegliata in quel momento, probabilmente la Texana sarebbe riscesa furiosa.
E’ una lunga nottata per tutti, anche per Nathalie che leggendo e rileggendo il messaggio di Jose, si rende conto di non volerlo perdere così svegliando di malo modo Jason, lo costringe ad alzarsi per farsi accompagnare da lui, ma il ragazzo assonnato le dice che quello sciocco non farà niente e si rimette a dormire. Payot ha un brutto presentimento, inizia a telefonargli, a mandargli messaggi sul cellulare con scritto di non fare sciocchezze e non ricevendo nessuna risposta, esce da sola per andarci continuando a telefonare preoccupata, ha paura possa essere troppo tardi, a passo veloce raggiunge l’appartamento e praticamente si attacca al campanello ma senza risultato. Non sa più cos’altro fare, pensa di usare le chiavi ma con tutta quell’agitazione non riesce a trovarle in borsa, poi risalta al pensiero che magari lui sia chissà dove e non in casa come crede e quando Jose si decide a rispondere al telefono, lei gli dice di non riattaccare cercando di farsi dire dove si trovi, egli è molto giù nella voce, continua a ripeterle di amarla tanto e che senza di lei non ha senso vivere oramai, lei ricambia il suo amore ma Jose non crede più a niente, è tornata per restare gli grida al telefono, ma lui le dice che sono tutte menzogne che la paura di averlo sulla coscienza l’ha costringe a dire, e lei negando a tutta forza, piangendo lo scongiura di non fare pazzie perché non vuole perderlo, senza di lui non saprebbe che fare e ha sbagliato a sparire in quel modo, solo Dio sa quanto si è pentita…! Ad un certo punto lui smette di parlare e lei continua a gridare disperata il suo nome, mentre alcune finestre del vicinato iniziano ad illuminarsi e…Jose apre la porta di casa laddove era sempre stato, ovviamente la sua fidanzata gli molla uno schiaffo con rabbia, poi gli crolla tra le braccia piangendo ancora di più.
L’indomani Nicolas si sveglia con un sorriso beato e il visino della sua dolce e bella fidanzatina stampato nella mente, anche Etienne si sente in gran forma dopo una bella nottata di sonno indisturbato, ben nove ore di fila, un vero record, invece Roch dorme ancora a sonno pieno e Dupont confida all’altro che il caro dormiglione è rientrato alle sei del mattino e nel scavalcare la finestra per poco cadeva, comunque avrà sbattuto la gamba visto che per un po’ se la teneva lamentandosi, l’altro è dispiaciuto di essersi perso la scena, vorrà dire che stanotte si terrà sveglio in caso si ripeta, anzi sperandolo proprio, fa perfido. Intanto gli viene in mente che il piccoletto ha una lezione alle nove e trenta e sono già le otto e un quarto, ci vorrebbero le cannonate per buttarlo giù dal letto, anche se i loro metodi sono ancora più efficaci e sempre propensi a fargli aprire i suoi begli occhioni neri. Chi invece si sveglia con un bel cerchio alla testa è Johanna che tra nausea e malumore ha dormito sul pavimento per non svegliare Samià, anche se in verità non è stata poi così silenziosa visto tutti i lamenti che dapprima avesse fatto e Cathy per poco non l’aveva ammazzata con i nervi. Certo però Helene non si dà pace per aver trovato al risveglio Johanna con camicia e pantaloni da uomo, addormentata sul pavimento, però avendo lezione alle sette e mezzo, prima di uscire non aveva avuto modo di chiedere a Cathy e Samià se sapessero qualcosa perché ancora dormivano.
In facoltà, Benè sbatte a tutta forza lo sportellino dell’armadietto tanto che per poco non le rimane in mano ed Helene sbadigliando l’ha guarda perplessa, con gli occhi ancora mezzi chiusi  per il troppo sonno, è ancora presto per i guai, riflette, si dovrebbe essere felici la mattina presto perché per pensare ai problemi c’è il resto della giornata, ma sembra che Guiber non voglia aspettare a più tardi per sfogare i suoi raccapricciosi nervi, ed ella trovando per terra una di quelle solite buste, probabilmente volata dall’armadietto dopo quella botta, l’ha prende e strappa come niente fosse, giudicando un vigliacco quello spasimante perché non ha il coraggio di farsi vedere in faccia e a lei non piacciono certo i vigliacchi. E non è mica la sola ad esser in vena di attaccar briga, neanche Roch si comporta bene con i compagni di stanza i quali “amorevolmente” lo avessero svegliato per la lezione, e sussurrando alle sue orecchie avevano farfugliato un insieme di cose, tipo che fossero le undici passate e Lucy aveva chiamato per dire di essersi stancato di lui perché è un dormiglione…, il poveretto era balzato in piedi in un nano secondo spaventato, mentre i due con aria seria gli consigliavano di rimettersi a dormire perché tanto non poteva farci niente, doveva rassegnarsi e basta e intanto l’amico cercava di leggere l’ora non credendo ai propri occhi nel vedere le lancette segnare le undici e dieci e ricordandosi che Lucy doveva telefonargli due ore prima per svegliarlo. I due si erano trattenuti dal ridere facendo uno sforzo tremendo, non lo immaginavano così credulone, quasi quasi erano orgogliosi del loro scherzo riuscito alla perfezione, e per completare, e lì non avevano davvero potuto fare a meno di scoppiare quando la ragazza chiama per davvero e Roch rispondendo agitato l’aveva subito pregata di rimettersi insieme perché senza di lei sarebbe anche potuto morire, non l’aveva neanche lasciata parlare continuando a pregarla, promettendole di non essere più dormiglione se è questo il problema, chiedendole cosa avesse fatto di così brutto per spingerla a lasciarlo, eppure pensava avessero chiarito tutto ormai di quella storia. Parlava talmente veloce che faceva impressione, poi però di colpo si interrompe, d’un tratto il viso di lui ora cambia totalmente espressione rendendosi conto della situazione e della sveglia manomessa dato che Lucy insisteva a dire di avergli telefonato come d’accordo per svegliarlo per andare a lezione, adesso gli chiedeva se fosse impazzito mentre lui rassicurandola di no, cercava di scovare qualcosa di consistente nel cassetto del comodino per colpire quei due imbroglioni che nel frattempo zitti zitti se l’erano già filata…!
Un clima di quiete invece, vi è nell’appartamento di Natalie e Jose: si erano subito addormentati non appena messi a letto, l’uno tra le braccia dell’altro, e non accennano a svegliarsi anche se ogni tanto lei si agita e mormora qualcosa e lui a sua volta risalta. Invece vi è tutt’altra che tranquillità in camera delle ragazze, dove Johanna con il forte mal di testa giura di non bere mai più alcoolici per il resto della sua vita mentre Cathy e Samia ridono allegramente, quest’ultima di più divertita dal fatto che la Texana per quanto intelligente si senta non si è ancora accorta del suo nuovo taglio di capelli piuttosto evidente. La robusta amica è proprio arrabbiata con Jean-Luc, infatti vuole ammazzarlo di botte per averla fatta bere così tanto e intanto parlando parlando prende le forbici e inizia a tagliare i suoi vestiti: “povere camicia e pantaloni”, stanno davvero facendo una brutta fine…! Ad ogni modo, menomale che a risollevare il morale della graziosa Girard in facoltà, arrivano rinforzi: Nicolas ed Etienne ridendo come matti le raccontano dello scherzo fatto a Christian, tenendo sott’occhio il corridoio per paura di essere assaliti alle spalle dal pazzo nanerottolo; ci voleva una bella risata per Helene che non è ancora del tutto sveglia. E a proposito di sveglia, quella di Jose è già suonata da un pezzo, ma lui dorme ancora appoggiato sul petto di lei come se riposasse su un morbido cuscino, dal volto sereno si immagina stia sognando la “perfezione”, ora che sente di avere tutto il mondo nelle sue mani invece di averlo sempre contro ma…, non sa che sfortunatamente qualcuno gli rovinerà i piani se non si sbrigherà a riaprire gli occhi, niente meno si dà il caso che il signor Alfredo lo stia aspettando da un’ora e mezza al bar con appositi mestoli e coperchi in mano, probabilmente per tirarglieli in testa…!
Helene riesce a connettere solo dopo un’abbondante colazione a base di cereali col latte, toast con burro e marmellata e croissant caldi, ha una fame da lupi e insieme al suo adone dopo lezione, vanno a mangiare “da Alfredo”:
-ci voleva sai? Divorerei anche te con la fame che ho. –Sorride dolce Nicolas
-Menomale che ci sei tu, non so perché ma stamattina mi sono svegliata male…
-Ehi, che c’è che non va? –l’abbraccia teneramente, - qualcosa ti preoccupa?  
-Mi preoccupa Nathalie!
-L’hai più vista? Secondo me le passerà, e poi non capisco perché si sia arrabbiata in questo modo, -espone lui, -mi sembra esagerato!
-Dice che si è sentita tradita da me e Jose..
-Avanti su non diciamo sciocchezze, non ha senso e soprattutto non è una scusa valida per sparire, sai Jose in che stato è? Fa il forte, cerca distrazione nelle prove ma si capisce che soffre.
-Lo so Nicolas, so come si sente e vorrei tanto poter fare qualcosa
-ma l’hai vista ultimamente? Le hai parlato?
-Si ed era meglio non l’avessi fatto, ci sono delle cose che non sai Nicolas…
-Che genere di cose? Ti ha detto che intende lasciarlo, è così? –Gli chiede rassegnato in partenza della risposta
-peggio, ha un altro e questo è quanto!
-Un altro? Ma allora è tutto chiaro, è impazzita o gli serviva un pretesto per tradirlo?
-Quando sono andata a chiederle scusa, mi ha detto che non le importava perché anzi grazie a me lei aveva trovato di meglio, capisci? Scusami se non te ne ho parlato prima ma speravo si rendesse conto di star commettendo una pazzia e invece è sempre più testarda, dice di amare quell’altro…
-E’ assurdo, non ci credo ma c’è l’ha un cuore da qualche parte questa ragazza?
-Se c’è l’ha è meglio che si sbrighi a ritrovarlo, prima che sia tardi. –Spera lei appoggiando la testa sulla spalla del suo adone. –Amore mio, sei nervoso? Ti trema la spalla! – Gli chiede pronta ad ascoltarlo semmai avesse voglia di parlarne.
-Sono dispiaciuto per i miei amici, per Jose e anche per Etienne, perché non sembra felice,  Valentine non si fa mai vedere, non vorrei che si fosse inventato tutto…
-E perché mai avrebbe dovuto? Sa che con voi può condividere tutto senza dover mentire a se stesso, voi non lo critichereste mai anzi al contrario vi appoggiate sempre
-Hai ragione piccola mia, ma…
-c’è dell’altro vero?
-Ho paura di veder cadere in frantumi il gruppo: con Christian che fa presto a scaldarsi ogni qualvolta ci sia un piccolo bisticcio, Jose molto spesso deve fare lo straordinario a lavoro sennò poi come fa con l’affitto e Nathalie gli rovina pure la vita, quanto potrà resistere ancora senza crollare? Anzi Etienne è l’unico con cui riusciamo a capirci bene o male…
-Ehi, siete un gruppo unito non dimenticarlo, e i problemi li avete sempre affrontati insieme, semmai Jose dovesse crollare ha degli amici pronti a sostenerlo e Christian beh, vedrai che si darà una calmata, non demoralizzarti, eh?
-Ti prego, stammi vicina, -gli chiede lui prendendole la mano
-Non ti lascerò mai solo, vedrai che tutto si sistemerà e poi tu sei in gamba, amore mio! Ti amo tanto
-anch’io ti amo! –la bacia con dolcezza. –Sai che sono diventato tutto rosso?
-ahahah! –sorride lei
-Sarà meglio andare prima che il signor Alfredo mi scambi per un pomodoro e mi faccia a fettine pronto per un ragù!
E quando quest’ultimo sta per avvicinarsi a loro per chiedere notizie di Jose, i due vanno via e questo rimprovera un suo collaboratore per non averli trattenuti, certo l'altro che ne sapeva e poi il locale è talmente pieno di gente che non lascia il tempo per riflettere.
In facoltà Benedicte continua a sbriciolare ogni busta che le capiti tra le mani senza nemmeno scartarle prima, Christophe osservandola da lontano facendosi coraggio si avvicina per chiederle se sia così nervosa a causa sua, insomma se è per la ragazza che sta frequentando, ma l’altra nemmeno si ricordava, ha altro per la testa e scortese com’è gli risponde che non glie ne frega niente, lui rimanendoci un po’male si allontana senza aggiungere una parola, intanto Jean-Luc l’ha studia a distanza con in mano matita e blocco da disegni probabilmente per farle un ritratto, ma sempre mantenendosi a debita distanza se non vuole essere preso a calci nel sedere da quest’ultima. Cathy e sua sorella trascorrono tutto il giorno insieme a spettegolare del più e del meno e Johanna a brontolare perché in camera non c’è l’ha vuole proprio, eh si, non gli è mai andato giù il fatto di essere stata buttata fuori dal loro appartamento senza una giustificazione logica, bel modo di trattare gli ospiti e tuttora glie lo rinfaccia, la ragazza però l’ha prega di fare pace ormai e di sotterrare l’ascia di guerra, ma “”tornando Redfield” non ne vuole sapere, la sua ira è implacabile. In serata poi Nathalie telefona per informarle della bella notizia anche se vi è una brutta, Jose è stato sgridato dal suo principale per essersi presentato con quattro ore di ritardo, molti clienti si erano lamentati di quanto fosse lento il servizio ed erano andati via, Helene è contenta di sapere che finalmente si siano chiariti ma si chiede se gli abbia o no parlato di Jason, né Nathalie ha detto niente né lei ha potuto domandarle davanti alle altre.           
  
            
    
 
     

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